Famiglie Trentine nr. 28

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Periodico dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero

N. 28 - ottobre 2008

Slitta al 1° marzo 2009 l’entrata in vigore della legge provinciale arissimi lettori, l’ultimo numero di “Famiglie Trentine” è uscito a dicembre 2007. Tanto tempo fa! Questa lunga assenza certamente non è dipesa dalla nostra volontà. Chi avrà la pazienza per leggere il nostro editoriale troverà ragioni valide per giustificare i componenti della redazione. Fa piacere che alcuni sodalizi e molti associati abbiano lamentato il mancato recapito del giornale… ciò vuol dire che ai nostri emigrati interessa leggere le notizie che riguardano la realtà associativa e l’emigrazione trentina. Nel frattempo abbiamo cercato di sopperire alla mancata pubblicazione di “Famiglie Trentine” con una più intensa comunicazione individuale o famigliare, che auspichiamo abbia mitigato il vuoto editoriale. Ci eravamo lasciati – con “Famiglie Trentine” n. 27 – con l’amaro in bocca per l’emendamento approvato il 14 dicembre 2007 che prevedeva, a partire dal 1° settembre 2008, che la Provincia di Trento concedesse contributi solo all’organismo più rappresentativo, escludendo di fatto l’Unione delle Fami-

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Trento Tassa riscossa - Taxe perçue

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glie Trentine all’Estero dai benefici previsti dalla LP n. 12/2000 e “invitando implicitamente” la nostra Associazione ad una unificazione imposta. Da allora non abbiamo perso tempo. Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto necessario agire su più fronti: in primo luogo sensibilizzando i soggetti coinvolti nel processo decisionale (soci, consiglieri provinciali, forze politiche, enti locali); in secondo luogo, continuando il dialogo con l’Associazione consorella. Dalla prima azione abbiamo ottenuto alcuni immediati ed importanti risultati che hanno rafforzato la convinzione che stiamo percorrendo la strada giusta: le Famiglie Trentine, attraverso i rispettivi direttivi, hanno inviato moltissime lettere per dimostrare la netta contrarietà alla decisione di privare la nostra Associazione dei contributi provinciali a vantaggio esclusivo della Associazione consorella, nel disprezzo più evidente della volontà degli emigrati, mai coinvolti e consultati, ossia rinnegando completamente i principi di democrazia partecipata. Con piacere abbiamo

ricevuto molte attestazioni di solidarietà al nostro operato e di protesta contro l’atteggiamento della Provincia anche da singoli cittadini, soci dell’Unione ma anche di amici e persone da sempre aderenti alla Trentini nel mondo, sia in Trentino che dai Circoli Trentini. Anche diverse amministrazioni comunali trentine – alle quali va il nostro più sentito ringraziamento – hanno discusso ed approvato dispositivi atti ad impegnare le competenti autorità provinciali a rivedere la norma. Numerosi Consigli comunali hanno approvato all’unanimità il documento di richiesta di revisione della legge. Anche alcuni consiglieri provinciali, ai quali è stato possibile spiegare la nostra storia e realtà operativa, si sono convinti delle oggettive difficoltà introdotte dall’emendamento approvato in finanziaria. Il dialogo con la Associazione Trentini nel Mondo ha registrato alcune battute d’arresto, dopo che a maggio abbiamo sottoposto alla loro attenzione un ulteriore approfondimento e versione dettagliata della proposta 1

precedente che si articola su 4 capisaldi, condizioni necessarie per un approccio rispettoso e credibile della trattativa, ossia novità (creazione di un nuovo organismo con un CdA rinnovato), volontarietà (le territoriali sceglieranno liberamente se aderire al nuovo organismo), pariteticità (le due Associazioni esistenti avranno pari peso nel nuovo organismo), salvaguardia (le due Associazioni esistenti devono continuare ad esistere, quindi sono le due Associazioni che fondano la nuova Associazione). L’Assemblea dei soci, celebrata a Trento il 24 aprile, segna un punto fermo nella storia della nostra Associazione. I soci, all’unanimità, hanno espresso apprezzamento e condiviso le linee guida seguite dal Direttivo ed in particolare i rappresentanti delle Famiglie Trentine hanno invitato il Consiglio a continuare la strada intrapresa per la difesa della nostra storia, autonomia ed indipendenza. Nel frattempo, il Tribunale Amministrativo ha respinto il ricorso presentato dall’Unione delle Famiglie TrenFamiglie Trentine


EDITORIALE e la storia. L’Associazione è formata dalla sede di Trento e dalle articolazioni in Italia ed all’estero che ad essa aderiscono. L’Associazione promuove e cura la formazione di aggregazioni stabili e ne sollecita l’adesione. Tuttavia assicura i propri servizi a tutti gli emigrati trentini e loro discendenti all’estero». Il Consiglio di Amministrazione ha attentamente valutato la proposta che certamente risulta essere stata pensata, soppesata e considerata equilibrata da parte del direttivo della Trentini nel Mondo. E siccome le soluzioni corrette sono universalmente valide, il Consiglio di Amministrazione dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero è persuaso che il direttivo della consorella accoglierà volentieri l’ipotesi di applicare quanto da loro suggerito sostituendo, laddove si legge Trentini nel Mondo, Unione delle Famiglie Trentine. Ossia, per la parte sopraccitata leggasi: «La denominazione della nuova Associazione è fondamentale che valorizzi l’accezione che unisce tutti: “Unione delle Famiglie Trentine all’Estero”, con l’eventuale specificazione che essa accoglie Famiglie e Circoli. Anche la denominazione del giornale dovrà rifarsi a “Unione delle Famiglie Trentine all’Estero”, che diventerà organo informativo della nuova Associazione. Nello Statuto e nella denominazione sarà esplicitamente dichiarato che la nuova Associazione nasce dalla fusione delle due esistenti e ne continua l’azione e la storia. L’Associazione è formata dalla sede di Trento e dalle articolazioni in Italia ed all’estero che ad essa aderiscono. L’Associazione promuo-

L’Assessore Panizza durante il suo intervento all’Assemblea

tine avverso l’applicazione dell’art. 6, comma 5, della LP n. 12/2000 come modificato dall’art. 76, comma 3 della LP 21.12.2007, n. 23, cioè l’emendamento che prevede contributi provinciali all’organismo più rappresentativo. In ottemperanza ai dettati dell’Assemblea il direttivo ha incaricato l’Avvocato di studiare il ricorso al Consiglio di Stato. Intanto si avvicina il 1° settembre ed il Direttivo congiuntamente con la dipendente, sceglie di continuare l’attività dell’Associazione – seppure con qualche riduzione – contando sull’apporto del volontariato. CommovenFAMIGLIE TRENTINE ALLʼESTERO

PERIODICO DELL’UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO O.N.L.U.S.

Direttore Responsabile: Maurizio Cadonna Redazione: Silvana Bertona - Sergio Brentel Gianna Copat - Renzo Huber Oscar Lenzi - Mario Pacher Flavio M. Tarolli Autorizzazione del Tribunale di Trento Registro Stampa n. 999 del 12.05.1998 Sped. in a.p. art. 2 comma 20/C Legge 662/96 - Filiale di Trento Piazza Silvio Pellico, 12 38100 TRENTO (Italia) Tel. ++39 0461 987365 - Fax ++39 0461 264081 e-mail: info@famiglietrentine.org Stampa: Publistampa Arti Grafiche s.n.c. carta ecologica Gardamatt Art con sistema Fsc Credit Material SA-COC-1534 Inchiostri con solventi a base vegetale

Famiglie Trentine

te la risposta di tutte le persone intervistate (in Trentino e all’estero) al riguardo in termini di disponibilità: una ulteriore conferma dell’unità dell’Associazione anche nei momenti delicati, una ulteriore testimonianza che i nostri aderenti si sentono parte di una Famiglia che non può esistere senza i singoli componenti. Per contro, la Trentini nel Mondo ritiene la nostra proposta non percorribile e quindi invitiamo i colleghi a fornirci una loro proposta. La nostra richiesta viene accolta e pubblichiamo la parte centrale della proposta della Trentini nel Mondo: «La denominazione della nuova Associazione è fondamentale che valorizzi l’accezione che unisce tutti: “Trentini nel Mondo”, con l’eventuale specificazione che essa accoglie Famiglie e Circoli. Anche la denominazione del giornale dovrà rifarsi a “Trentini nel Mondo”, che diventerà organo informativo della nuova Associazione. Nello Statuto e nella denominazione sarà esplicitamente dichiarato che la nuova Associazione nasce dalla fusione delle due esistenti e ne continua l’azione 2

ve e cura la formazione di aggregazioni stabili e ne sollecita l’adesione. Tuttavia assicura i propri servizi a tutti gli emigrati trentini e loro discendenti all’estero». La stessa inversione vale anche per tutto il resto del documento! Arriviamo al 4 settembre, giorno in cui, da una nuova coscienza politica, viene votato in Consiglio Provinciale un nuovo emendamento che impone di posticipare al 1° marzo 2009 l’entrata in vigore della norma che a nostro avviso penalizza la nostra Associazione. Un grazie al Consigliere Viola che ha presentato l’emendamento approvato ed al Coordinatore di Forza Italia, nonché socio dell’Unione Ettore Zampiccoli. Un grazie sincero anche ai Consiglieri Dominici e Morandini che hanno presentato altri emendamenti finalizzati a rimandare l’entrata in vigore dell’emendamento o a tornare alla condizione quo ante. Dopo questa doverosa cornice per riassumere gli accadimenti del recente passato, vogliamo “lasciare la parola” ai vostri scritti che riteniamo rappresentino perfettamente il vostro sentimento e la vostra trentinità. Sarebbe stato bello pubblicare tutte le vostre lettere, tutte meritevoli di essere lette e meditate dai nostri lettori, ma per motivi di spazio abbiamo fatto una selezione basata esclusivamente su un criterio di rappresentatività territoriale. Grazie agli autori di tutte le lettere! È dal vostro impegno e attenzione che attingiamo l’entusiasmo per guardare fiduciosi al futuro! Il Presidente Flavio Maria Tarolli


EDITORIALE: EDITORIALE parola ai soci nche se siamo i più giovani membri dell’Unione delle Famiglie Trentine, vogliamo manifestare in maniera determinata il nostro parere negativo circa il fatto che questa associazione sia “inglobata” (o inclusa...) dall’associazione dei Trentini

nel Mondo. Consideriamo questa attitudine addirittura antidemocratica. La Provincia Autonoma di Trento, a parer nostro, dovrebbe sentirsi onorata di poter riconoscere un’altra Associazione di Discendenti, provando inoltre a promuo-

vere la diversità appoggiando anche i progetti con miglior impatto costo-beneficio. In tutto ciò la ATM lascia, sinceramente, a desiderare. Se è possibile esprimere questo giudizio di incostituzionalità, siamo d’accordo in

tutto e appoggiamo l’Assemblea affinché difenda i nostri diritti. Saluti

a Provincia ha modificato a sorpresa la legge sull’emigrazione; tutti i fondi dell’emigrazione verranno assegnati alla Trentini nel Mondo. Una decisione offensiva verso l’Unione delle Famiglie Trentine e le sue diramazioni all’estero, uno schiaffo morale, un intervento che umilia, che disprezza l’operato

di tanti volenterosi trentini, volto non solo a tutelare le proprie origini, ma anche a far conoscere le bellezze sotto l’aspetto umano, turistico, artistico, ecc. della nostra cara terra. Sono il presidente della Famiglia Trentina di Solothurn, un’associazione che opera con successo nel mondo dell’emigrazione, che crea non

imbarazzo, disorientamento, lacerazioni come vuol far credere qualcuno a Trento, ma solo stima. Il prossimo anno festeggeremmo il 40° di fondazione. È una delle poche associazioni in Europa che conta su un bel gruppo di giovani motivati e attivi, fieri di essere d’origine trentina. La nostra attività non si limi-

ta a fare una polentata con crauti o spezzatino… Peccato che il Consultore della Provincia non abbia chiesto ai presidenti, prima della Consulta, un breve resoconto sulle loro situazioni!...

n quanto socia della Famiglia Trentina di Rafaela, aderente all’Unione, ho bisogno di esprimere il mio parere riguardo al sorprendente e ingiusto emendamento alla legge per l’emigrazione. Questo emendamento ignora di fatto l’esistenza dell’Unione riconosciuta dalla stessa legge. La nostra Famiglia di Rafaela è nata il 28 agosto 1994 grazie all’Unione, diffonden-

do la cultura trentina non solo nella città di Rafaela, ma anche nella regione ed essendo riconosciuta dalle altre associazioni, istituzioni e società in generale. La FT di Rafaela fa opere di solidarietà aiutando i bambini in difficoltà economiche, all’ospedale, nell’ambito culturale organizza tutti gli anni a primavera la famosa Carovana delle Fisarmoniche, concorsi letterari e fotografici e vanta di

avere il Coro San Vigilio, unico coro maschile nella regione. Sono convinta che non si è considerato tutto questo, tutto quello che fanno le altre diramazioni del mondo e la storia ed opera dell’Unione, per modificare la legge, la quale dopo di averla letto non trovo nessuna argomentazione legittima, democratica, valida. Sebbene si tratta di una legge finanziaria è chiaro che

gli effetti di questa incidono direttamente sulla vita di molti trentini all’estero che si vedono adesso discriminati da questa decisione dei politici. Auspico che prima di settembre si riveda e si ritiri l’emendamento trovando soluzioni condivise, democratiche, senza l’autoritarismo e con pluralità di idee.

gregio Direttore, con la presente mi rivolgo rispettosamente a Lei, in qualità di presidente della Famiglia Trentina di Rafaela, con il proposito di esprimere alcuni concetti sull’emendamento della legge per l’emigrazione.

Mai visto, mai creduto, mai pensato. Ignorare l’esistenza della nostra associazione e delle filiali ad essa aderite, è un fatto che ci fa pensare in due direzioni: o l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero disturba, perché i suoi as-

sociati non vogliono affatto la fusione con l’altra associazione, o la percentuale dei contributi annuali alle due associazione è di pari importo e presumibilmente non si può mantenere tale livello, ma si sa che non è cosi. Noi sappia-

mo che questi contributi sono proporzionale alla quantità di circoli o famiglie. indubbiamente la maggior parte la prende la Trentini nel Mondo e non è il caso di togliere alla minoranza una risorsa che permette di lavorare per un

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Luz F Kamm Famiglia Trentina di Asunciòn 24 aprile 2008

Vito Agosti Presidente della Famiglia Trentina di Solothurn Dicembre 2007

Avv. Marcela Valler 23 gennaio 2008

Famiglie Trentine


EDITORIALE: parola ai soci obiettivo comune, ma con differenti metodi. Cosa ingiusta, antidemocratica, inconsulta che ha fatto un parlamento che credevamo agisse di altra maniera, che permettesse la pluralità di idee, la non emar-

ginazione, anzi, che valorizzasse i principi di trasparenza e condivisione. Mi dispiace dirlo e chiedo le corrispondenti scuse, ma questo è un capriccio dei politici che non conoscono quanto e come la-

voriamo le Famiglie in favore della trentinità, senza fare grande spese ma con lo spirito di non perdere le radici lasciate dai nostri genitori e di far sì che la nostra discendenza le mantenga vive nel loro

onore. Ci hanno dato 8 mesi di tempo, perché?

con molta tristezza che la Famiglia Trentina di Rio do Sul – entità nata dai dissidenti dei circoli trentini per non accettare le imposizioni di persone che da molti anni fanno parte di questa associazione scrive questa lettera. È bello aver conosciuto altre persone che vengono all’incontro delle comunità, incentivando a costruire altre entità, lavorando per la socialità e principalmente per mantenere la trentinità.

La FT di Rio do Sul, in due anni dalla fondazione, ha unito altre tre nuove Famiglie Trentine nella regione, con un quadro associativo di circa 200 soci. Come resteranno tutti questi soci e la comunità in generale dopo la decisione di doversi unificare con i circoli? Dov’è la nostra libertà di scegliere in quale entità poter essere partecipi? Non crediamo che sia possibile approvare un emendamento senza poter discutere.

Cosa resterà dell’Unione delle Famiglie Trentine, dei suoi programmi, i progetti, gli interscambi, le nuove attività? Il riconoscimento della trentinità sarà soltanto per i soci dei circoli trentini? Noi della FT di Rio do Sul siamo contro la fusione, continueremo con i nostri progetti culturali, con aiuti o senza aiuti della Provincia. Questo con certezza nessuno ce lo può impedire. Nel mondo odierno bisogna

permettere che la democrazia prevalga. Non accettiamo in nessun modo alcuna fusione per imposizione. Pertanto continueremo lavorando come sempre abbiamo fatto a favore della nostra comunità. Osservazione: la legge che è stata approvata è una discriminazione verso gli altri trentini nel mondo.

i suscita perplessità la forma antidemocratica con la quale i rappresentanti del popolo italiano e, in questo caso, del popolo trentino, trattano un argomento di questa natura, mirando a discriminare delle entità che oltre ad essere riconosciute legalmente dalla Provincia, sono attive e rappresentative nelle loro comunità. Ci suscita indignazione constatare che la conduzione di un argomento di ordine legale sia eseguita in forma impositiva, dall’alto,

sapendo che in questo modo difficilmente avremmo risultati positivi duraturi. Attitudini di questa natura dimostrano che l’indipendenza delle associazioni e la propria democrazia sono maltrattate e non considerate, e la maturità degli emigrati sottovalutata. Come si può capire e accettare il discorso in difesa dell’unione delle associazioni se questa proposta viene caricata di discriminazione? Non siamo a conoscenza di alcuna iniziativa presentata

dalla Provincia indirizzata a conoscere le Famiglie Trentine, per scoprire che sono un patrimonio umano prezioso che difende l’identità e la cultura trentina, in qualunque luogo siano esse presenti. Non possiamo condividere la mancanza di rispetto e di coinvolgimento degli emigrati che liberamente hanno scelto di aderire ad una associazione numericamente più piccola, ma alla quale la legge attualmente riconosce pari dignità. Questa è la nostra po-

sizione di malcontento e rifiuto relativo all’emendamento della suddetta legge. Approfittiamo per invitare i politici a visitare il Brasile affinché conoscano il destino di tutti i mezzi economici inviati.

iao Gianna… tieni duro… forza! Vedrai che ce la faremo anche questa volta ne sono convinto!!!

Per noi delle Famiglie Trentine l’importante è avere una base reale e vera a Trento e quella la abbiamo

già. la vostra dedizione, il vostro amore, la vostra grinta, il vostro dinamismo, la vostra intelligen-

za, la vostra attenzione credimi questo è quello che conta, la sede la possiamo fare in garage, in una baita

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Alberto Baldessari Presidente della Famiglia Trentina di Rafaela Gennaio 2008

Direttivo della Famiglia Trentina di Rio do Sul 13 gennaio 2008

Sylvio Vitti Barreto Joao Andreata de Souza Vicepresidente e Segretario generale della Famiglia Trentina di Florianopolis 23 maggio 2008


EDITORIALE: parola ai soci di montagna, in una cantina, in uno scantinato, basta un punto di incontro, un indirizzo di posta, una torta, una bozza di spumante e tantissimo amore. La cosa piu importante è, e resta, è il vostro impegno in favore della comunita tren-

tina all’estero questo è sacro santo!!! Mi dispiace dirlo ma purtroppo il modus operandi della politica trentina sta distruggendo quello che è la nostra più grande ricchezza, i valori di un popolo onesto, lavoratore che ovunque è andato in gi-

ro per il mondo si è fatto rispettare, ha creato ricchezza e portato sviluppo dal Canada alla Patagonia, dalla Amazzonia al Rio Grande, dall’Australia al Sud Africa, dagli Usa alla Romania, dal Cile alla Germania.

La PAT si pentirà tra alcuni decenni quando i valori tradizionali della nostra terra verranno sostituiti dai nuovi. Oscar Lenzi Famiglia Trentina di Florianopolis

BRASILE

Viaggio in Brasile del Consigliere Enzo Libardi l nostro Consigliere Enzo Libardi, in occasione del 35° anniversario di matrimonio e compimento del 60° compleanno, lo scorso febbraio ha visitato il Brasile insieme alla moglie Marinella. Si è trattato di un viaggio in-

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tenso, caratterizzato da grande calore, accoglienza e amicizia. Libardi ha incontrato i nostri amici di Florianopolis, Farroupilha, Joinville, Santo Antao e Rio dos Cedros, ribadendo l’importanza di studiare e parlare l’italiano in

ogni riunione ed occasione d’incontro. Particolarmente importante e positiva si è dimostrata la riunione della Federazione delle Famiglie tenutasi a Farroupilha, che ha permesso di chiarire alcuni aspetti organizzativi e assetti interni.

In questa occasione, le Famiglie presenti hanno firmato un protocollo, con l’obiettivo di rinforzare il loro impegno e partecipazione nella Federazione e si sono individuate le modalità di individuazione dei futuri rappresentanti delle Famiglie nella Federazione.

Enzo con alcuni rappresentanti della Federazione

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Famiglie Trentine


Vita in famiglia

Rose e Juvencio alla partenza della maratona con l’inconfondibile berrettino della Famiglia Trentina di Joinville

…Quando lo sport diventa amicizia I nostri sportivi rappresentanti della Famiglia Trentina di Joinville hanno corso la Maratona di San Silvestro, il 31 dicembre scorso a San Paolo. Alla emozione di questa competizione hanno sommato anche la gioia di incontrare all’aeroporto della capitale Antonella Giordani (Servizio Emigrazione Provincia Autonoma di Trento) che accompagnava la squadra di pallavolo Basilisco Mezzocorona. I coniugi Campestrini hanno incontrato nuovamente il team sportivo trentino a Nova Trento, tifando per le ragazze della rotaliana. Festa delle Radici Si sono dati appuntamento a Santo Antao i discendenti delle Famiglie di origine trentina che abitano la zona di Bento Goncalves. Momenti emozionanti visFamiglie Trentine

La sala gremita da trentini

suti da oltre 500 persone che hanno partecipato alla Festa delle Radici: per molti una occasione di incontrarsi dopo anni e molti avevano gli occhi lucidi e non hanno trattenuto le lacrime. Durante la festa si è esibito anche il Coro Trentino di Santo Antao che ha inter-

pretato canti trentini, italiani e brasiliani. Le pietanze, cucinate secondo ricette trentine doc e di altre regioni italiane, sono state molto apprezzate. Le donne sono state impegnate a cucinare costine di maiale, polenta, cotechino, radicchio con pancetta,

Il Sindaco Gabrielli con le signore premiate

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“fortaia”. Il Sindaco di Bento Goncalves ha consegnato riconoscimenti ai discendenti over 80 e a coloro che hanno meriti particolari nel volontariato, economia, scuola, educazione. Il Presidente della Famiglia Trentina di Santo Antao, Inerì Copat, ha affermato, nel suo discorso: «Radici coltivate con amore, generano alberi robusti e producono frutti generosi… e noi, rivendicando le nostre radici, confermiamo di essere frutti dell’amore«. Il Presidente ha invitato tutti i presenti a fornire materiale fotografico, documenti e antichità sul quartiere, per poter allestire una interessante mostra fotografica e storica su Santo Antao. Il Trentino accoglie i suoi emigrati. A Trento Seminario dei Giovani Trentini Più di qualsiasi relazione e contributo scritto della reda-


VITA IN FAMIGLIA ed anche il più importante per me: il loro cuore. Un abbraccio! Marcela Valler Famiglia Trentina di Rafaela» A 130 Anni dell’arrivo dei primi italiani nel Chaco, Resistencia ricorda Lo scorso mese di febbraio nella città di Resistencia, Argentina, si è tenuta la festa per i 130 anni dell’arrivo della prima famiglia italiana nella provincia del Chaco. Una bella rievocazione storica, densa di significato umano e culturale che si trasforma in festa e attrazione turistica.

All’evento ha partecipato la nostra carissima Margarita Bussolon, Presidente della Famiglia Trentina di Resistencia

zione, valgono le parole di Marcela Valer, rappresentante della Famiglia Trentina di Rafaela, che ha partecipato all’incontro e della quale pubblichiamo volentieri la lettera inviata. «Carissimi amici trentini, sono lieta di scrivere a tutti voi per esprimere la mia soddisfazione sulla partecipazione nel “Seminario per i Giovani oriundi trentini 2008” svolto a Trento dal 9 al 16 di marzo. Il Seminario è stato per me una grande esperienza dove ho imparato moltissimo dagli insegnanti ed anche da tutti i giovani rappresentanti del mondo con le sue diverse realtà che trasmetterò alla mia Famiglia Trentina di Rafaela, mettendomi a disposizione di tutte le altre diramazioni del mondo.

Marcela Valer

Anche voglio dire che Nilton Uber della Famiglia Trentina di Joinville, Brasile, è stato un eccellente rappresentante con cui ho lavorato accanto e condiviso momenti di amicizia che auguro continui anche tra le nostre associazioni. Grazie mille alla nostra Famiglia Trentina di Rafaela per la sua fiducia e il suo sostegno nella mia partecipazione a questo importantissimo Seminario. Un ringraziamento particolare alla nostra Unione delle Famiglie Trentine all’estero che come sempre siamo orgogliosi di fare parte ed anche di rappresentarla. Complimenti e grazie al nostro Presidente Dott. Flavio Tarolli, specialmente per il suo magnifico discorso nel Seminario dove ha fatto conoscere a tutti i partecipanti con molta chiarezza la nostra realtà. Grazie anche al Coro Genzianella, per aprire la porte della sua casa ed auguro una pronta visita a Rafaela. Per finire, un grazie particolare per la preziosa amicizia di Gianna, Rina e Giancarlo, per aver messo a disposizione il suo lavoro, il suo tempo, la sua disponibilità assoluta,

La Famiglia Trentina di Resistencia coinvolta nella Mostra Fotografica sull’Emigrazione Si è svolta presso il Museo della Comunicazione di Resistencia la mostra di materiale fotografico riguardante l’emigrazione italiana nel Chaco. L’evento, organizzato dall’Assessorato della Educazione della Provincia del Chaco dal titolo “Comunità italiana nel Chaco” ha contato sulla fattiva collaborazione di diverse associazioni italiane, tra le quali la Famiglia Trentina di Resistencia. Un’ottima occasione per rinforzare i legami fra le comunità presenti nel territorio. Il Ministro Zin torna nella sua città natale Claudio Zin, Ministro della Sanità della Provincia di Buenos Aires, d’origine trentina (precisamente di Avio) ed emigrato in Argentina negli anni Cinquanta, è stato accolto dal Vicesindaco di Avio, dott. Federico Secchi, 7

Il Ministro Zin con Rina Bonvecchio ed il Vicesindaco di Avio Federico Secchi

nella Sala Consiliare del Municipio. Tra gli ospiti alla cerimonia di benvenuto al Ministro era presente anche la nostra Vicepresidente Rina Bonvecchio che ha omaggiato il Ministro Zin di alcune pubblicazioni sul Trentino e sulla nostra associazione con l’intento di far conoscere la storia e il lavoro svolto in tutti questi anni: una visita che è servita a consolidare i rapporti e i legami con i trentini che vivono all’estero. I trentini di Florianopolis augurano buon appetito! Continuano gli “appetitosi e stuzzicanti” appuntamenti enogastronomici in calendario presso la Famiglia Trentina di Florianopolis, in collaborazione con il Centro di Cultura Italiana. L’appuntamento culinario rappresenta un interessante connubio tra cultura, tradizione, prodotti tipici e cucina regionale. In queste occasioni si celebra la Cucina Italiana, l’amicizia e l’allegria. Tra i ghiotti partecipanti all’iniziativa verrà sorteggiato a fine anno un biglietto andata e ritorno per l’Italia. Famiglie Trentine


VITA IN FAMIGLIA Sergio e Laurita Dallabona Mirian e Airton Dallabona Milton, Lurdes, e Leonardo Dalabona - Nilo, Maria, Geremias e Marlise TamaniniDimas, Mariana e Priscila Nones - Rene, Maristela e Gabriel Pegoretti - Zeno e Rosa Pegoretti - Amarildo e Neusa Dalpiaz - Jaime Salvador - Mario e Oliva Darui - Norma Da Rui e Paola Da Rui Gadotti Wilson Mario Koepp - Isabel Beber e Isabelle Beber Koepp - Vitor e Elisa Zanella (proprietari del salone) - Paulo e Ana Cristina Zanella - Carlos e Nadia Zenella - Marcelo e Fernada Zanela che hanno prestato gratuitamente la loro opera di volontariato. Un sentito ringraziamento anche all’amministrazione comunale di Timbò che ha messo a disposizione del nostro sodalizio una sede (più spaziosa rispetto alla precedente) in località Tiroleses vicino alla Chiesa del Sagrado Coracao de Jesus.

Pamela abbraccia i genitori orgogliosi

Una socia della Famiglia Trentina di Joinville tra le partecipanti al Concorso di Regina VinVeneto Tayse Pamela Uber, figlia di Dorval e Naire Uber, soci fondatori della Famiglia Trentina di Joinville, ha superato le selezioni per partecipare al Concorso di Regina della manifestazione VinVeneto, organizzata dal Circolo Italiano. A Rio dos Cedros impazza la Festa Julina Lo scorso 22 giugno si è tenuta la prima Festa Julina nella città di Rio dos Cedros. Con la presenza del “sanfoneiro” Victor Zanella, i nostri soci si sono divertiti cantando e ballando musiche tipiche juline e italiane e hanno

potuto godere di ottimi piatti della tradizione italiana in un ambiente di grande allegria. La festa, organizzata dalla Famiglia Trentina di Rio dos Cedros e Timbo, ricorda un rituale (molto antico pagano), che ancora oggi viene praticato in tutto il mondo mutuato nella cultura cattolica e fatto coincidere con la nascita di Giovanni Battista (24 giugno). La cerimonia serve ad invocare la fertilità. I partecipanti vestono abiti tipici e offrono agli dèi innumerabili doni, invocando fertilità della terra e delle donne. Un ringraziamento particolare ai soci Fiorello e Dirlene Ferrari - Dorizete, Daniel e Caroline Ferrari - Edelcio, Adriana e Cristofer Dalpiaz-

Anche la Famiglia Trentina di Joinville festeggia la Festa Julina La Famiglia Trentina di Joinville ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla 3° Festa Julina, tenutasi lo scorso luglio a Joinville.

L’Unione delle Famiglie Trentine ospite del Cardinal Sandri Mercoledì 25 giugno il nostro Consiglio d’Amministrazione ha incontrato il Cardinale Leonardo Sandri. All’incontro hanno partecipato anche il Vescovo Monsignor Luigi Bressan e il Presidente della Provincia, Lorenzo Dellai. Il Cardinale Sandri, nato a Buenos Aires e d’origine trentina (i suoi genitori sono nati ad Ala), ha visitato la città di Trento ed ha ricordato l’importanza di mantenere vive le proprie origini sottolineando il grande sforzo che il Trenti-

Il Cardinale Sandri insieme al nostro Presidente Flavio Maria Tarolli e la nostra Vice Rina Bonvecchio

Festa Julina

Famiglie Trentine

Nonostante l’obiettivo principale della festa sia stato quello di riscattare il folklore brasiliano, c’era una finalità molto precisa ed altrettanto nobile: aiutare chi ha bisogno. Infatti, parte del ricavato è stato destinato a diverse associazioni che prestano assistenza a bambini, anziani a Joinville e in tutta la regione. Grazie a tutti! A proposito della Famiglia Trentina di Joinville, siamo lieti di informarvi che sono già cominciati i primi preparativi per il festeggiamento dei suoi 10 anni di vita che si terrà il prossimo 9 novembre. Auguri!

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VITA IN FAMIGLIA no sta facendo in materia di emigrazione. La Famiglia Trentina di Farroupilha impegnata nella difesa delle tradizioni La Famiglia Trentina di Farroupilha (Forqueta) è orgogliosa delle proprie origini e ed è fiera di partecipare al Coro Giovani Cantori, del quale fanno parte 13 discendenti di emigrati trentini, che attraverso la musica vuole mantenere vive le tradizioni degli avi trentini. Il gruppo culturale è nato da un progetto sviluppato dalla nostra Famiglia Trentina, grazie ad un incentivo dell’Assessorato comunale all’Educazione de Caxias do Sul ed il sostegno economico della Cooperativa Vitivinicola Forqueta. Buona cucina trentina, amicizia e volontariato: ecco gli ingredienti della ricetta di Bruno Girardi Anche questa estate abbiamo voluto essere presenti alla Festa dei Porteghi e Spiazi di Lavis, tenutasi nei giorni 11, 12 e 13 luglio. Il nostro consigliere, Bruno Girardi, ha “invaso pacificamente” il solito portico in Via Matteotti, dove si sono potute gustare specialità trentine come il baccalà e il cervo con la po-

lenta. Nonostante il tempo non sia stato bellissimo, il nostro portico ha avuto un gran numero di visitatori. Vogliamo ringraziare tutti (cuochi, camerieri, cassieri, lavapiatti e baristi) coloro che a titolo di volontariato hanno collaborato con noi, dedicando l’intero fine settimana alla buona riuscita dell’iniziativa ed in particolare il signor Aldo e sua moglie Rita (i padroni di casa) per la loro disponibilità. Alla chiusura della festa si è rinnovato il tradizionale invito a festeggiare insieme a tutti i volontari con deliziosi strauben, preparati secondo una ricetta tradizionale e segreta. Il ricavato della manifestazione è stato devoluto alla nostra associazione. Grazie Bruno, grazie Lavis.

me, la loro lavorazione e utilizzo in cucina. I piatti sono stati accompagnati da buon vino, scelto in base ad abbinamenti particolari. Trento accoglie i ragazzi degli interscambi Anche quest’anno a luglio e per un periodo di tre settimane, abbiamo avuto il piacere di incontrare i ragazzi del programma interscambi organizzato dalla Provincia, che quest’anno ha portato quattro nostri rappresentanti: Vanessa Panizza, della Famiglia Trentina di Rafaela; Rafael Copat, della Famiglia Trentina di Bento Goncalves, Joao Ricardo Rover, della Famiglia Trentina di Florianopolis, e Joana Camila Carlini, della Famiglia Trentina

Gnocchi ai funghi a Florianopolis Altro ghiotto appuntamento gastronomico si è celebrato presso il sodalizio catarinense: questa volta il menù prevedeva gnocchi ai funghi (con materia prima importata dal Trentino), bruschette con melanzane e ricotta, fragole con dolce di latte. Le ricette sono state presentate dai nostri esperti che hanno descritto l’origine delle materie pri-

di Joinville. Un grazie anche ai partner trentini Manuela Gualdi, Donata Pezzi, Claudia Morati e Alessandra Valduga che hanno accolto affettuosamente i nostri ragazzi, creando un ponte stabile e solido tra Trentino, Argentina e Brasile! La terra di Don Guetti ospita la Festa Provinciale dell’Emigrazione I giorni 25, 26 e 27 luglio si è tenuta a Fiavé, la Festa dell’Emigrazione 2008, organizzata dalla Provincia in collaborazione con le due associazioni. Quest’anno la festa è stata dedicata al fondatore della cooperazione trentina, Don Guido Guetti. La nostra Associazione è stata rappresentata dal Consi-

Corteo alla Festa dell’Emigrazione

Ecco il gruppo al termine della Festa do Vinho Novo 2008, manifestazione che festeggia l’apertura delle botti del vino nuovo

I giovani del programma interscambi con Gianna

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Famiglie Trentine


VITA IN FAMIGLIA gliere Enzo Libardi e dai ragazzi provenienti dall’Argentina e dal Brasile. Note italiane riecheggiano a Rio do Sul La Famiglia Trentina di Rio do Sul, insieme alla Fondazione Culturale della città, ha organizzato lo scorso 19 agosto il concerto del coro polifonico misto “Corale Zummellesse” (fondato nel 1971 nella città di Zottier, Veneto) che nella sua tournée internazionale in Brasile ha voluto riservare una tappa a Rio do Sul. Rafaela festeggia i bambini La Commissione Direttiva della Famiglia Trentina di Rafaela lo scorso 17 agosto ha festeggiato la giornata del bambino portando regali e dolcetti ai bambini di un asilo di un istituto che può contare su scarse risorse economiche. Sempre a Rafaela, il Coro San Vigilio ha festeggiato il suo quinto anniversario, tenutosi nella sede della Società Italiana. Nell’occasione sono stati invitati anche altri cori della provincia di Santa Fe. Santa Clara (Paraguay): amicizia che lega il nord al sud! I rappresentanti della Famiglia Trentina di Asuncìon

hanno partecipato lo scorso 10 agosto alla Festa Padronale della città di Santa Clara, organizzata dai discendenti siciliani in collaborazione con i nostri trentini. Un viaggio lungo e faticoso, ma ne è valsa la pena: la festa si è svolta in un clima di grande amicizia. Il presidente Tarolli, nella nota di saluto, ha affermato che «La Festa rappresenta l’armonia che può nascere tra la gente di mare e di montagna, tra le Alpi ed il Mediterraneo, tra il carattere caloroso ed aperto dei siciliani e quello più schivo e riservato dei trentini. State celebrando l’amicizia, l’Italia, ma anche la sintesi positiva di due ambienti profondamente diversi per storia, cultura, geografia… e dalla differenza nasce la ricchezza culturale, il confronto costruttivo, la crescita ed il reciproco completamento». Un ringraziamento particolare alle Famiglie Pacher, molto numerose in Paraguay, che hanno collaborato fattivamente alla riuscita della manifestazione.

Festa a Santa Clara

Circolo Sportivo Italo-Paraguaiano di Asuncìon, sono accorsi molti interessati alle iniziative culturali, promosse dall’Ambasciata con la collaborazione delle Associazioni Regionali italiane denominati “Giovedì culturali”. Ogni serata dedicata ad approfondimenti di tematiche diverse (la politica, l’architettura, l’arte, la lingua) verrà curata da rappresentanti delle istituzioni, del mondo della cultura e dell’Associazionismo. È stato l’Ambasciatore d’Italia Giovanni Marocco ad aprire i “Giovedì culturali” con una interessante e seguita esposizione su “Lineamenti di politica estera dall’unità d’Italia ad oggi”. Nei giovedì successivi addetti ai lavori, tra i quali architetti, cuochi professionisti, rappresentanti delle associazioni regionali italiane e delle Società Dante Alighieri, hanno trattato temi a loro familiari: tracce di italianità nell’architettura Paraguaya; cultura, architettura e arte del Trentino e della Sicilia; la lingua italiana; Cooperazione tra Comunità Europea e America Latina. I partecipanti ai “Giovedì culturali”, non solo hanno ascoltato, discusso, confrontato le tesi esposte, ma si sono anche rimboccati le maniche sotto

Da giugno a novembre i “Giovedì culturali”: arte, cultura, politica e molto di più Dal mese di giugno e fino alla fine di novembre, presso il

Cristina Zanoni insieme ai bimbi ed ai simpatici amici

Famiglie Trentine

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la supervisione di Adriano Pastrone della Federazione Italiana Cuochi che ha svelato i trucchi delle più famose ricette della cucina italiana. Festa di Laurea per Mariano Roca Lo scorso 21 maggio, alla Facoltà di Lettere dell’Università di Trento, siamo stati presenti alla discussione di laurea di Mariano Roca, e abbiamo condiviso la sua grande gioia. Mariano vive a Buenos Aires, collabora con la rivista “Voce Trentina”, e ha seguito i corsi online (ICON) organizzati dalla Provincia, conseguendo la Laurea in Lingua e Cultura Italiana. La nostra Vicepresidente, Rina Bonvecchio, ha consegnato a Mariano uno stemma con il simbolo dell’ASAR, oggetto di studio della sua tesi di laurea. Alla discussione erano presenti anche un rappresentante del Servizio Emigrazione della Provincia, Lorenza Fracalossi, l’ex presidente della Trentini nel Mondo Bruno Fronza, il nostro socio Osvaldo Tonina e il dott. Giulio Pompermaier. Festa di Laurea per Carolina Campestrini Lo scorso 28 marzo, sotto gli occhi emozionati di mamma Rosemarie e papà Juvencio,


VITA IN FAMIGLIA

Marcia, Walter con Rina Bonvecchio ed il nostro socio e consigliere comunale Giorgio Defant

Mariano Roca il giorno della sua laurea

giunti appositamente insieme ad una coppia di amici dal Brasile, Carolina è stata proclamata dottore in Ingegneria Ambientale. Alla cerimonia erano presenti anche Antonella Giordani del Servizio Emigrazione e Gianna Copat dell’Unione delle Famiglie Trentine che hanno condiviso la soddisfazione di un traguardo, che trascende l’obiettivo formativo personale e diventa un traguardo condiviso dalla comunità trentina locale e brasiliana. Tanti auguri Carolina! Anniversario trentino per Walter e Marcia Depiné Sono venuti in Trentino per festeggiare il 25° anniversario del loro matrimonio. Walter e Marcia Depiné sono nati e cresciuti a Rio do Sul, ma le radici di entrambi sono completamente trentine.

Il loro anniversario lo hanno voluto festeggiare con una emozionante messa nella chiesa di Terlago, paese origine di Walter. Il parroco ha riservato delle bellissime parole di augurio mentre il Circolo Anziani del paese ha offerto loro un rinfresco al quale erano presenti anche il sindaco e parte dell’Amministrazione comunale. Nella occasione, la nostra vice presidente, Rina Bonvecchio, ha consegnato a Marcia un bouquet di fiori, simbolo dell’unione e della fedeltà. Felicitazioni ai coniugi Tezzele Fiori d’arancio per Germano Tezzele e Susanne Copat, i nostri soci della Famiglia Trentina dell’Oberland Zuri-

ghese, che il 30 agosto hanno celebrato il matrimonio. Emozionati e felici per la splendida cerimonia anche mamma Germana e Callisto, genitori dello sposo e infaticabili anime della Famiglia Trentina dell’Oberland Zurighese. Auguri agli sposi!

Ben arrivata Martina! Auguri al Consigliere Comunale di Trento e nostro socio Paolo Monti per l’arrivo della piccola Martina. Felicitazioni vivissime a mamma e papà dall’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero.

Buon compleanno Germano Auguri di buon compleanno per Germano Copatti, un nostro socio della Famiglia Trentina di Sananduva, che ha compiuto 80 anni il 15 dicembre scorso. Germano è stato festeggiato da tutta la famiglia, socia fondatrice della Famiglia Trentina di Sananduva ed ha ricevuto preziosi regali dai suoi figli Leida, Nelci, Solange, Nevone, Alair, Marines, Edgar, Flavio e Simão e nipoti.

Ci hanno preceduto Con profondo dolore, annunciamo la scomparsa di Vittoria Zambanini in Baldessari, mamma di Alberto Baldessari, Presidente della Famiglia Trentina di Rafaela. La signora Vittoria aveva 97 anni ed era nata a San Lorenzo in Banale il 9 dicembre del 1910; era la socia più anziana della FT di Rafaela. L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero è vicina alla Famiglia Baldessari. ...............................................................................................

L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero si stringe alla Famiglia di Miguel Angel Fernandez che lo scorso 23 agosto ha perso la figlia Maria Natalia in un incidente stradale. La famiglia Fernandez abita a Riva del Garda dal 2002, anno in cui la moglie Monica ed i figli hanno raggiunto Miguel, già immigrato in Trentino. Caroliana Campestrini il giorno della sua laurea

Germano Copatti

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Silvana Bertona Famiglie Trentine


IL PERSONAGGIO Pubblichiamo con piacere il diario di Gerardo Lazzeri

Una settimana in onore di Cassiano Conzatti ella ultima settimana di maggio Trento ha organizzato una serie di eventi per ricordare la figura di Cassiano Conzatti, giovane trentino emigrato in Messico nel secolo XIX, che poi è diventato un illustre professore e saggio botanico riconosciuto internazionalmente. Come bisnipote di Clotilde Conzatti, sorella di Cassiano ho avuto la opportunità di partecipare in questi eventi accompagnando Elizabeth Gomez Conzatti, nipote di Cassiano. Attraverso queste righe voglio raccontare la mia esperienza di questi ultimi giorni. Gli eventi sono stati organizzati in diversi posti del Trentino, tutti importanti nella infanzia e gioventù di Cassiano. Nella organizzazione di questa iniziativa sono state coinvolte diverse istituzioni e voglio ringraziare tutti quanti per i loro impegni: Società del Museo Civico di Rovereto, Museo Civico di Rovereto, Assessorato alla Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento, Comuni di Rovereto, Civezzano e Brentonico, Circoscrizione Sacco-San Giorgio, e Accademia Roveretana degli Agiati, pure vorrei riconoscere i contributi di Trentino Servizi, Vivallis, e Cassa Rurale di Rovereto. Il nostro viaggio è cominciato il 20 maggio. Siamo partiti da Città del Messico alla sera, e dopo un viaggio abbastanza piacevole, siamo arrivati in Verona il 21 maggio pomeriggio. Lì, ci ha tro-

N

Famiglie Trentine

vato l’amico Renzo Tommasi, scrittore della biografia di Cassiano Conzatti in lingua italiana. Dopo esserci alloggiati in un carino Agritur a Caliano, siamo andati a cena da Renzo, e quella notte e la seguente mattina abbiamo lavorato nella traduzione all’italiano di una lettera scritta da Elizabeth e sua madre Victoria Conzatti, letta in alcuni degli eventi. Il giovedì 22, visto che non c’erano ancora eventi ufficiali, abbiamo approfittato per visitare Trento, e inoltre a vedere i posti tipici della città, che Elizabeth visitava per la prima volta, abbiamo visitato le sedi delle due Associazioni che lavorano per gli emigrati, la Trentini nel Mondo, e l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero. Ringraziamo a tutti due per riceverci e per accompagnarci in alcuni degli eventi ulteriori. Il venerdì 23 mattina abbiamo fatto un giro turistico per Rovereto e visitato anche la Biblioteca Comunale che ospita l’archivio storico di Sacco, luogo da dove è partito Cassiano per il Messico nel 1881. Eravamo anche accompagnati dal bisnipote di Cassiano, Ashmar Gomez, che è arrivato solo il giorno prima in una decisione di ultimo minuto. Gli eventi ufficiale sono cominciati in Rovereto, scelta appropriata visto che è al ginnasio e liceo di questa città che Cassiano ha cominciato a interessarsi della botanica, la sua specia-

lità. Alla sera il Museo Civico di Rovereto ha ospitato una Assemblea privata della Società dello stesso Museo, dove Victoria Conzatti, figlia di Cassiano, è stata nominata, e praticamente ammessa, come membro corresponsale della Società per il suo lavoro nella diffusione della opera del suo padre. Nello stesso posto si è sostenuto un incontro con rappresentanti di tutte gli enti organizzatori. Dopo le parole di benvenuto di ogniuno di loro, abbiamo letto la lettera scritta da Victoria e Elizabeth in Spagnolo (letta da Elizabeth) e Italiano (letta da me). Anche si è consegnata ad ogni uno dei ripresentanti una copia di una opera di Cassiano nel topico del così chiamato “Albero del Tule”, opera monumentale trovato a Santa Maria del Tule, paese vicino a la città di Oaxaca, dove Cassiano ha fatto la maggioranza del suo lavoro. Per finire la giornata siamo andati a una cena nel Bosco di Rovereto, dove abbiamo avuto opportunità di degustare un buffet di vini e piatti locali, e conoscere meglio agli organizzatori e diversi membri della Società del Museo Civico. Il 24 di maggio mattina siamo andati a Sacco per una prima passeggiata nel posto dove i Conzatti hanno abitato prima di emigrare per il Messico in 1881. Doppiamente importante per me, visto che il mio bisnonno, Santo Lazzeri, marito di Clotilde, non solo era anche par12

tito di qui ma era proprio originario di questo paese. Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a Brentonico, dove dopo una visita guidata per i giardini del Palazzo Eccheli-Baisi e la presentazione della Biografia del Conzatti offerta da Renzo Tommasi, abbiamo cominciato una delle parte più emotive della manifestazione, la visita al Rifugio Damiano Chiesa, nella Cima Altissimo di Monte Baldo. La maggioranza di noi abbiamo salito a piedi sotto la pioggia e tra la nebbia, per arrivare in Rifugio circa una ora dopo, rivivendo, parzialmente, l’escursione di Cassiano col suo professore, de Cobelli, più di 120 anni fa. Escursione dove Cassiano ha conosciuto la Stella Alpina e ha trovato la prima motivazione per studiare la botanica. Dopo un’abbondante e meritata cena tipica trentina nel Rifugio, che ha incluso tra altre orzetto, polenta, carne salata e fasoi, e una interessante degustazione di grappa (inclusa la grappa della vipera, che nessuno è stato cosi bravo per assaggiare), ci siamo fermati a dormire nel Rifugio, e presto alla mattina del 25 abbiamo proseguito proprio verso la cima di Monte Baldo, dove abbiamo goduto una veduta magnifica del Lago di Garda e la flora locale. Peccato che non era proprio stagione per trovare la Stella Alpina! La visita a Brentonico è stata finita con una visita guidata di alcuna


IL PERSONAGGIO della flora del Monte Baldo, un buon caffè a un ristorante locale e una vista parziale della gara in bicicletta “Eddy Merckx”. Domenica pomeriggio non c’era nessun appuntamento ufficiale e Ashmar e Io abbiamo preso l’opportunità per accettare un invito a un Concerto del Coro della Genzianella a Pergine, mentre Elizabeth ha preferito riposare il pomeriggio. Alla sera abbiamo finito con un giro per la Festa della Birra a Caliano, accompagnati da Tommasi. Il lunedì 26 mattina siamo stati ricevuti nella sede in Piazza Rosmini della Accademia Roveretana degli Agiati, della quale è stato anche membro Cassiano. Qui il presidente della Accademia e altri membri ci hanno raccontato la storia e spiegato la missione e attività della Accademia. Anche hanno regalato a Elizabeth alcuni documenti che facevano riferimento a Cassiano e le sue attività come membro della Accademia. L’incontro è finito con un rinfresco offerto della Accademia. A mezzogiorno siamo andati a pranzo con alcuni membri della Società e del personale del Museo Civico di Rovereto a

un bel ristorante roveretano dove ho goduto di un delizioso risotto ai funghi porcini e una non meno buona trota salmonata. Nel pomeriggio siamo tornati in Sacco per l’incontro ufficiale con l’autorità della Circoscrizione Sacco-San Giorgio. Questo incontro è cominciato con una visita guidata nel borgo, dove si hanno visitato, tra altre, la Chiesa di San Giovanni Battista, la contrada ebraica, piazza Filzi, la riva del Adige, e tanti piccoli vicoli, che sicuramente i nostri antenati hanno sicuramente percorsi tante volte. Dopo il giro di Sacco, e una breve fermata nel bar locale per un rinfresco, abbiamo crociato il ponte d’Isera per andare a cena nella Casa del Vino d’Isera da dove abbiamo ammirato una bella vista di Sacco e la Vallagarina, e degustato una ottima cena con piatti e vini tipici. La serata è continuata con la presentazione da Tommasi della figura di Cassiano Conzatti come visionario visto che più di 50 anni fa, lui aveva già avvertito dei potenziali problemi della deforestazione e le opportunità turistiche offerte da tanti posti nello stato di Oaxaca. Ab-

biamo finito anche questa serata con la lettura della lettera di Victoria e Elizabeth in Spagnolo e Italiano. Per me questo è stato un altro momento abbastanza emotivo, anche se non è stata la mia prima volta in Sacco, dovuto alla presenza di alcuni cari amici saccardi nel pubblico che è venuto alla presentazione, e anche alla mancanza di un caro amico che ci ha lasciato poco tempo fa. Gli eventi ufficiale della manifestazione sono finiti il 27 con una visita a Civezzano, luogo di nascita di tutti i Conzatti emigrati in Messico nel 1880 e della sua madre Catterina Bortolameotti, chi a una età abbastanza avanzata li ha accompagnato nella avventura della emigrazione in Messico. Qui la prima fermata è stata la chiesa di Santa Maria Assunta, dove ci hanno consegnato l’atto di nascita di Cassiano Conzatti, e anche abbiamo avuto l’opportunità di ammirare la chiesa, incluso l’antico battistero dove sicuramente sono stati battezzati tutti i Conzatti. Dopo un rinfresco al bar locale, abbiamo proseguito al Municipio di Civezzano dove siamo stati ricevuti dalla autorità locale che ci hanno offerto una visita guidata alla sede del municipio, Castel Telvana, e un racconto della storia di Civezzano. Dopo questa visita ci hanno portato a fare un giro per le diverse frazioni di questo paese, inclusa la frazione chiamata “gli Occhi” che è da dove erano proprio originari i nostri antenati Bortolameotti e forse anche i Conzatti. Visitare “gli Occhi” è stato altro dei momenti emotivi del viaggio. La serata è continuata con una breve visita in Biblioteca dove ci

Accademia degli Agiati

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hanno consegnati diversi libri della storia di Civezzano e anche un CD del famoso organo Bonatti di Civezzano che ha 300 anni. poi siamo andati a un ristorante tipico locale dove oltre a un ottimo vino abbiamo mangiato le specialità locali. Cosi sono finite le attività ufficiali della settimana di Cassiano Conzatti. Il 28 e 29 maggio ho accompagnato Elizabeth e Ashmar per visite turistiche in Riva del Garda e Trento. A Trento anche abbiamo visitato l’edificio del Assessorato alla Emigrazione e cercato qualche souvenir in centro città. Il 30 maggio Renzo ci ha portato in Verona, dove Elizabeth ha presso il suo volo per Messico, Ashmar il treno per la Francia, e Io sono ancora rimasto in Italia per alcuni giorni per attendere altri affari. Sono tanti quelli che hanno partecipato per fare di questa una esperienza indimenticabile per tutti noi che non vorrei fare un elenco esaustivo per paura di lasciare fuori qualcuno. Invio un ringrazio di cuore a tutti loro a nome di tutti i Conzatti del Messico, non solo per la gentilezza offerta a noi durante il viaggio ma principalmente per aiutare nella diffusione della figura di Don Cassiano. Però, non posso lasciare di nominare assieme a Tommasi, al professore Nello Fava, presidente della Società del Museo Civico di Rovereto, ci sono stati i coordinatori che hanno reso possibile questa settimana dedicata a Cassiano Conzatti. A cura di Santos Gerardo Lazzeri Menendez Presidente Circolo Trentino del Citlàltepetl-Messico Famiglie Trentine


PARAGUAY Con piacere pubblichiamo anche l’articolo dall’Ufficio Stampa della Trentino Volley Spa

È Trentino Volley Mania: anche dal Paraguay giunge l’urlo “Forza Itas Diatec!” di Francesco Segala

opo aver meritatamente fatto propri i palcoscenici nazionali ed internazionali grazie alla vittoria dello scudetto da parte dell’Itas Diatec Trentino, il volley trentino conquista la ribalta anche in Paraguay. Nello stato centrale del Sudamerica una selezione dell’Unione delle Famiglie Trentine del Paraguay ha infatti vinto, nel suo piccolo, lo scudetto italiano, trionfando nel torneo di volley misto organizzato lo scorso 7 ed 8 giugno fra le squadre delle famiglie italiane di Asuncìon. La manifestazione poteva contare anche sul patrocinio dall’ambasciata italiana. Al torneo hanno preso parte ben otto formazioni, fra cui le rappresentanti di regioni come

D

Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Calabria e, appunto, Trentino. La compagine regionale ha messo in fila tutte le avversarie, superando in finale la formazione di Scavone. Giustamente orgogliosi del proprio successo, i componenti della squadra trentina hanno fatto pervenire nei giorni scorsi foto ed informazioni sul torneo appena vinto alla casella mail della Trentino Volley, ringraziando la Società di via Manci per il grande risultato ottenuto durante lo scorso maggio che li rende orgogliosi di essere trentini seppur a così grande distanza dalla terra d’origine. Anche dal Paraguay arriva quindi con grande impeto l’urlo “Forza Trentino Volley”. Da tutto lo

staff della Trentino Volley i più sinceri complimenti alla squadra della Famiglie Trentine del Paraguay per la vittoria del torneo. Vi aspettiamo presto al PalaTrento per festeggiare assieme la vittoria dei “nostri” scudetti. La squadra dell’Unione delle Famiglie Trentine vincitrice del torneo: Giovanna Gini Pacher,

Edgar Gonzalez Dorigoni, Javier Ibarra Dorigoni, Victor Cabral Dorigoni, Blanca Cabral Dorigoni (capitano), Miguel Dorigoni, Patricia de Dorigoni, Luz Pacher, Marta Escobar Dorigoni, Jose Dorigoni, Arsenio Ibarra Dorigoni, Elisabetta Deavi, Nadia Sosa Dorigoni, Ramona Escobar Dorigoni.

La squadra delle Famiglie Trentine in Paraguay festeggia il successo nel torneo italiano di Asuncìon

19 febbraio 2008: presentato il libro di Luis Sapienza Fracchia ad Asuncìon sul contributo che l’Italia ha dato

Aeronautica paraguaya-italiana olte le occasioni per commemorare la figura di Gianni Caproni in Trentino: alla Galleria Civica “La collezione Caproni”, raccolta selezionata dai figli del pioniere dell’aeronautica Maria Fede e Massimo e la mostra fotografica “Gianni Caproni” curata da Giancarla Tognoni e Romano Turrini ed inserita nella rassegna “Pagine del Garda”.

M

Famiglie Trentine

Ma a Caproni, nel cinquantesimo anniversario della morte, non si è reso omaggio solo nel Basso Sarca. Il prof. Ferruccio Bolognani, di Arco, è stato infatti invitato in Paraguay dal centro studi dell’aeronautica di Asuncìon, a tenere una conferenza in occasione della presentazione del libro di Luis Sapienza Fracchia «Contributìon ita-

liana a la aeronautica paraguaya». Il volume, sponsorizzato dalla famiglia Caproni, è un prezioso documento sulla presenza in America Latina alla fine degli anni Venti di decine di piloti italiani con altrettanti velivoli anche di Caproni: il Ca 308, il Ca 309 detto Ghibli, il Ca 305. Nella sua conferenza, alla presenza di Generali del14


PARAGUAY

Elisabetta Deavi viene premiata

l’Aeronautica, dell’Ambasciatore d’Italia, del Nunzio apostolico e rappresentanti delle varie associazioni italiane, Bolognani ha ricordato la figura di Caproni dal punto di vista umano, per il rapporto

che aveva con gli operai delle sue fabbriche. «La sorte mi ha permesso di conoscere Gianni Caproni quando ero ragazzino – dice Bolognani – lo accompagnavo da Massone alla sua casa di montagna

tra i castagni di Carobi. Lo consideravo come un amico. E ascoltavo estasiato i suoi racconti che portavano la mia fantasia a volare su aerei immaginari. Quelli che adesso sono nelle mostre».

TRENTO

Giusto ricordo dei trentini austro ungarici caduti nella Prima guerra mondiale stato un fatto storico a Trento la celebrazione del Novantesimo anniversario della fine della Prima guerra mondiale, che ha servito a ricordare e onorare anche i trentini tirolesi che combatterono e morirono per l’Austria-Ungheria. Merito di Alberto Pattini, Presidente

È

del Consiglio comunale di Trento, che da anni ha sostenuto la necessità di questo ricordo e che con la collaborazione della Fondazione Museo Storico di Trento e il Circolo Culturale Michael Gaismayr-Gesellschaft ha reso possibile che questo pezzo di storia così importante

faccia parte della memoria collettiva dei trentini. All’inaugurazione della lapide in Via Belenzani era presente il nostro Presidente, Flavio Maria Tarolli, accompagnato dai nostri Vice, Rina Bonvecchio e Sergio Brentel. Nell’occasione, fra i personaggi insigniti con la onorificenza

della croce nera, figura anche il nostro Presidente, per il suo interessamento organizzativo a livello istituzionale. La Croce Nera è un organismo che si occupa di mantenere in vita il ricordo dei caduti trentini in guerra nel periodo austroungarico. Rina Bonvecchio

POESIA

“No me llames extranjero” No me llames extranjero, por que haya nacido lejos, o por que tenga otro nombre la tierra de donde vengo No me llames extranjero, por que fue distinto el seno o por que acunó mi infancia otro idioma de los cuentos, No me llames extranjero si en el amor de una madre, tuvimos la misma luz en el canto y en el beso, con que nos sueñan iguales las madres contra su pecho. No me llames extranjero, ni pienses de donde vengo, mejor saber donde vamos, adonde nos lleva el tiempo, No me llames extranjero, por que tu pan y tu fuego, calman mi hambre y frío, y me cobije tu techo, No me llames extranjero tu trigo es como mi trigo tu mano como la mía, tu fuego como mi fuego, y el hambre no avisa nunca, vive cambiando de dueño. Y me llamas extranjero por que me trajo un camino, por que nací en otro pueblo, por que conozco otros mares, y zarpé un día de otro puerto, si siempre quedan iguales en el adiós los pañuelos, y las pupilas borrosas de los que dejamos lejos, los amigos que nos nombran y son iguales los besos y el amor de la que sueña con el día del regreso.

di Rafael Amor

No me llames extranjero, traemos el mismo grito, el mismo cansancio viejo que viene arrastrando el hombre desde el fondo de los tiempos, cuando no existían fronteras, antes que vinieran ellos, los que dividen y matan, los que roban los que mienten los que venden nuestros sueños, los que inventaron un día, esta palabra, extranjero. No me llames extranjero que es una palabra triste, Que es una palabra helada huele a olvido y a destierro, No me llames extranjero mira tu niño y el mío como corren de la mano hasta el final del sendero, No me llames extranjero ellos no saben de idiomas de límites ni banderas, míralos se van al cielo por una risa paloma que los reúne en el vuelo. No me llames extranjero piensa en tu hermano y el mío el cuerpo lleno de balas besando de muerte el suelo, ellos no eran extranjeros se conocían de siempre por la libertad eterna e igual de libres murieron. No me llames extranjero, mírame bien a los ojos, mucho más allá del odio, del egoísmo y el miedo, Y verás que soy un hombre, no puedo ser extranjeroa. 15

Famiglie Trentine


IL LIBRO

Presentazione del libro di Osvaldo Tonina Dall’antologia di don LIVIO ROSA tra gli scritti rimasti L’INNO AL TIROLO

l libro, scritto dal nostro socio Osvaldo Tonina, dalle piccole dimensioni, ma carico di contenuto, racconta l’enigma di un inno legato inscindibilmente alla vita del suo trascrittore, un prete delle nostre montagne, dall’animo gentile e dalla vasta cultura, ma dalla breve e sofferta vita. Don Livio Rosa, infatti, subisce sulla sua pelle, con il disprezzo e il tormento nel fisico, le contraddizioni del passaggio della sua terra, allora parte meridionale del “Tirolo”, dall’Impero di Austria-Ungheria all’Italia, acuite dalla repressione del regime fascista. Nell’introduzione del prof. don Fortunato Turrini viene presentato uno spaccato della vita dei preti proprio in questo particolare periodo “a cavallo tra due mondi”. Livio Rosa, seminarista della Val di Ledro, nato a Legòs nel 1894, dopo aver combattuto per l’imperial-regio esercito austroungarico sul fronte della Galizia nel 1914, ed essere stato riformato pochi mesi dopo, fa ritorno a casa. Nel 1915, in seguito alla dichiarazione di guerra da parte dell’Italia all’Impero d’Austria e Ungheria, nel giro di poche ore tutte le zone del Tirolo meridionale a confine con l’Italia vengono evacuate, così con i suoi paesani parte profugo verso la Boemia, dove, con estrema nostalgia, raccoglie insieme i canti e le preghiere della sua terra. Richiamato successivamente al servizio attivo, diviene membro della Croce Rossa Inter-

I

Famiglie Trentine

nazionale di Vienna. Parla il tedesco, il francese, l’italiano. Nel 1917 si diploma in Boemia discutendo in lingua tedesca per poi potersi iscrivere a teologia; solo a guerra finita entrerà in seminario. Subisce le aggressioni fasciste e l’arresto, assieme a Frassati nel 50° della Gioventù Italiana di Azione Cattolica nel 1921 a Roma. Nel 1922 diventa sacerdote, cooperatore ad Avio, cappellano a Molina di Ledro, curato a Prè e in Val di Ledro viene aggredito più volte dai fascisti, una delle quali con il moschetto al grido di “a morte il corvo”, a cui ha fatto seguito un ricovero di due mesi presso l’ospedale di Riva del Garda. Nel 1928, il “Santo Curato di Prè”, come lo chiamano i suoi compaesani, muore a soli 34 anni, pochi giorni dopo essersi sentito male durante la celebrazione della Santa Messa nel suo paese. “Mühlhöfen, 25 VII 1915” è datata l’antologia o “florilegium” (= raccolta di fiori) così delicatamente chiamata da Don Livio Rosa. In essa sono stati raccolti, con la nostalgia del profugo, i canti, gli inni e le preghiere che più gli erano cari; sono scritti in italiano, greco, latino e tedesco. Assieme all’Inno Popolare austriaco, all’Inno dei Pompieri, all’Inno di Andreas Hofer e all’Inno a San Vigilio (protettore di Trento) e molti altri si trova l’Inno al Tirolo. L’Inno così raccolto, come fa appunto notare l’autore Osvaldo Tonina, si presenta

Osvaldo Tonina durante la presentazione del libro

in 10 strofe pesantemente rimaneggiate mediante correzioni in sovrascrittura che ne travisano il contenuto in senso nazionalista. Tuttavia ci dà la possibilità di ammirare e cogliere l’Inno al Tirolo come lo cantavano in quegli anni, prima di “stravolgerlo” dopo l’annessione all’Italia, con il decreto 8 agosto 1923 quando la parola “Tirolo” viene cancellata ed imposti i nomi ufficiali di “Trentino” e “Alto Adige” pena l’arresto secondo l’articolo 434 del Codice penale. È inoltre interessante notare come le prime tre strofe della nuova versione così “purgata”, siano proprio quelle di cui l’italiana Ernesta Bittanti, socialista e anticlericale, 16

compagna di Cesare Battisti, 50 anni dopo, nel 1954 si dichiara entusiasta autrice. Nella versione originale, dunque, si canta il Tirolo e il suo territorio, le sue montagne, i suoi fiori, le piante, la fortezza e il coraggio della sua gente e si fa riferimento ai suoi eroi: ai Kaiserjäger e a “quel gran figliol di Passiria” – cioè Andreas Hofer –. Con le “correzioni”, invece, si canta il “Trentino”, “l’Italia” e si cita “Vittorio” e “Garibaldi”: inventandosi, in tal modo, anche un “passato”. Un grazie al nostro socio Osvaldo Tonina per aver chiarito un tassello della nostra storia. Nadia Beber


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