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Periodico dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Trento Tassa riscossa - Taxe perçue

N. 29 - dicembre 2008

Lorenzo Dellai presidente della Giunta provinciale con delega all’Emigrazione

La CGIL, l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero e l’Associazione “El Puerto” hanno proposto due iniziative per informare e chiedere risposte oggettive e documentate

Convegno “Il Filo di Arianna” problematiche della cooperazione in Sud America ltre cento persone erano presenti, venerdì 26 settembre, nella Sala Rosa della Regione a Trento, all’incontro promosso da un gruppo di soggetti che per vari motivi si occupano e si interessano da tempo di cooperazione internazionale, in particolare a favore degli emigranti trentini in Sud America… ed a giudicare dagli interventi, il tema sembra essere decisamente di interesse e di attualità. L'iniziativa prende spunto da un viaggio fatto da alcuni trentini in Argentina che hanno avuto la possibilità di vedere da vicino lo stato dei progetti finanziati dalla Provincia autonoma di Trento in Sud America.

Il candidato di centrosinistra incoronato per la terza volta governatore della nostra provincia orenzo Dellai, sostenuto da una coalizione di centro-sinistra, è stato riconfermato alla presidenza della Provincia di Trento per la terza volta consecutiva. La conferma del Governatore è stata sancita dal 56,99% dei voti, 165.046 preferenze. Lo sfidante Sergio Divina ha raccolto il 36,50% dei consensi con 105.692 voti. Le elezioni provinciali che dovevano svolgersi il 26 ottobre, sono state celebrate il 9 ottobre, in seguito al ricorso contro l’Unione dei Democratici di Centro conclusosi con esclusione della stessa forza politica sentenziata dal Consiglio di Stato il 17 ottobre scorso a causa di un vizio formale all'atto della registrazione della lista. Per la prima volta nella storia della nostra Regione, le elezioni non si sono svolte perciò contestualmente con l'Alto Adige, dove si sono

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tenute il 26 ottobre. Sono risultati eletti in Consiglio 3 candidati del Partito Autonomista Trentino Tirolese, 1 del partito dell’Italia dei Valori, 8 del Partito Democratico del Trentino, 6 dell’Unione per il Trentino, 1 dei Verdi e Democratici, 6 della Lega Nord, 5 del Partito delle Libertà, 1 della Lista Civica Divina, 1 dell’Unione Autonomista Ladina. Il Presidente Dellai nel suo discorso di insediamento ha presentato un programma atto a fronteggiare “un momento carico di incertezze ed inquietudini” ma nello stesso tempo “cinque anni per crescere insieme lungo le strade dello sviluppo e della responsabilità, che possano fare del Trentino un territorio che guarda al futuro, ma che conosce e ama il passato da cui proviene”, sapendo che “il nuovo si costruisce con l’immaginazione e con il

Così, senza alcun spirito polemico, ma volendo ottenere risposte chiare a domande sulla amministrazione del denaro pubblico, è stata organizzata la serata con l’obiettivo di dare un contri1

buto affinchè i soldi dei cittadini trentini non vengano impiegati per costruire “cattedrali nel deserto”. Ferruccio Bolognani ha portato alcuni esempi: due cantine in Brasile edificate dove cresce il riso a Rodeio e Nova Trento (ora unificate), obbligate ad acquistare l’uva a mille km di distanza, aumentando i costi di produzione e diminuendone il potere concorrenziale. Il Frigorifico facente parte di un mega progetto di allevamento caprino a Pampa del Infierno (Argentina), con costi di realizzazione e di manutenzione estremamente elevati. L’intervento era inserito nel progetto governativo del Chaco con il Progano, che doveva macellare almeno 300 capre giornaliere reperite tra allevatori della zona, ma sembra che la macellazione delle capre non abbia mai superato le 180 unità alla settimana, a causa della carenza di acqua e del fatto che formaggi e latte Famiglie Trentine


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TRENTO coraggio, ma anche reinvestendo quello che oggi siamo perché possiamo godere non solo dei risultati che abbiamo prodotto direttamente, ma anche di quelli che hanno prodotto coloro che ci hanno preceduto”. Il Presidente ha toccato i punti salienti del suo programma di governo: • Essere soggetti di un’autonomia della responsabilità; • Favorire la democrazia, la trasparenza e l’efficienza della pubblica amministrazione; • Rilanciare il protagonismo comunitario; • Essere promotori del futuro dei giovani; • Essere oltre ogni discriminazione di genere che limiti la potenzialità delle donne; • Essere sostenitori degli anziani; • Essere partner di chi intraprende; • Essere amici dell’ambiente; • Essere affidabili nella sicurezza; • Essere città e valli, un unico Trentino; • Essere in rete col mondo. In questo ultimo punto programmatico, si parla anche di consolidare e qualificare i rapporti con i trentini emiFAMIGLIE TRENTINE ALLʼESTERO

PERIODICO DELL’UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO O.N.L.U.S.

Direttore Responsabile: Maurizio Cadonna Redazione: Silvana Bertona - Sergio Brentel Gianna Copat - Renzo Huber Oscar Lenzi - Mario Pacher Autorizzazione del Tribunale di Trento Registro Stampa n. 999 del 12.05.1998 Sped. in a.p. art. 2 comma 20/C Legge 662/96 - Filiale di Trento

Piazza Silvio Pellico, 12 38100 TRENTO (Italia) Tel. ++39 0461 987365 - Fax ++39 0461 264081 e-mail: info@famiglietrentine.org Stampa: Publistampa Arti Grafiche s.n.c.

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grati nel mondo, puntando soprattutto sui giovani e sulle opportunità di scambio reciproco con la realtà locale. Lorenzo Dellai ha ufficializzato a tempi di record la nomina degli assessori provinciali e la ripartizione delle competenze. Sono stati nominati assessori provinciali i consiglieri provinciali Alberto Pacher, Marta Dalmaso, Alessandro Olivi, Mauro Gilmozzi, Tiziano Mellarini, Ugo Rossi, Franco Panizza nonché Lia Beltrami Giovanazzi, quest’ultima assessore esterno. Le funzioni di vicepresidente sono state attribuite all’assessore Alberto Pacher, ex Sindaco di Trento. Il presidente Lorenzo Dellai si è riservato tra le altre competenze anche l’emigrazione. Siamo fiduciosi che il Presidente saprà prestare attenzione anche alla nostra realtà associativa, valorizzandone le peculiarità. La nostra Associazione lavorerà e dialogherà in maniera franca ed aperta avendo sempre chiaro il bene dell’emigrazione e le aspettative degli emigrati che rappresenta, con l’obiettivo di migliorare il risultato finale che può derivare da una virtuosa sinergia e sussidiarietà tra pubblico e volontariato. Auguriamo fin d’ora al Presidente ed alla giunta provinciale un proficuo lavoro per i prossimi anni di governo. Presidente del Consiglio Provinciale è stato nominato Giovanni Kessler al quale auguriamo di impegnarsi con soddisfazione in un clima di serena e costruttiva collaborazione insieme al Consiglio provinciale, valorizzando le risorse e le idee di ciascuna componente.

non rientrano nella normale alimentazione degli argentini, perché costosi. I costi non sono quindi coperti da ricavi adeguati. Bolognani ha illustrato anche quello che ha visto sulla fabbrica di riciclaggio della plastica in Paraguay. Il presidente della Cooperativa aveva garantito che sarebbe stata inaugurata nel marzo 2007; In realtà l’inaugurazione è stata rinviata. Inoltre, dice Bolognani, “nel Registro del Ministero dell’Ambiente la fabbrica di riciclaggio della plastica situata in Luque non ha ricevuto l’autorizzazione della SEAM del Ministero dell’Ambiente. Eppure la Provincia ha già stanziato oltre 600.000 euro.” Luca Pellizzari, che ha vissuto un esperienza di volontariato nel Chaco (Argentina) ed ha visitato anche le comunità trentine del Paraguay, non ha nascosto il suo disappunto nel verificare la scarsa efficacia, a suo parere, dell’impiego dei soldi stanziati. Anche il progetto di allevamento dei conigli finanziato dalla PAT a Colonia Tirolesa (Cordoba – Argentina) è in affanno – ha affermato Angelo Cantonati, figlio di emigrati di Roncegno, Presidente onorario della Famiglia Trentina di Colonia Tirolesa. Joao Andreata, membro del COMITES, esperto di cooperazione e segretario della Famiglia Trentina di Florianopolis ha presentato i risultati lusinghieri della piccola Cooperativa Agroindustriale Coopercedros che raccoglie poche decine di allevatori di vacche da latte per trasformare e commercializzane i prodotti. La cooperativa, nata grazie ad un modesto contributo

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della Regione Autonoma Trentino Alto Adige sta dando soddisfazione: il latte viene liquidato ai soci più del prezzo di mercato e l’attuale stabilimento non è più sufficiente per la lavorazione del latte conferito. Così il direttivo ha momentaneamente sospeso l’ammissione di nuovi soci che dovranno attendere l’apertura del nuovo stabilimento dato in comodato gratuito dal Comune di Timbò (Santa Catarina – Brasile). Molti gli interventi che hanno messo in luce i limiti della gestione di questi progetti e pesanti le conclusioni tratte da Ezio Casagranda CGIL Filcams. Il quadro generale fa emergere pesanti dubbi circa la reale efficacia di questi progetti. Diversi consiglieri hanno in passato interrogato l’Assessore competente all’emigrazione per manifestare le loro perplessità sull’utilizzo dei contributi, senza ricevere risposte complete. La Quarta Commissione, nel 2000 e 2006, si è limitata a visitare alcune Cooperative nel Chaco. I giudizi negativi di alcuni progetti avrebbero dovuto probabilmente suggerire un’altra politica di interventi, individuando precise responsabilità di gestione in loco. Tutte le persone intervenute nel corso della serata hanno concordato sulla necessità che la Provincia continui e ove possibile rafforzi la promozione di iniziative di cooperazione allo sviluppo anche nel settore emigrazione, ma è importante che si rivedano radicalmente gli aspetti critici. Ezio Casagranda ha invitato l’Assessore Berasi, assente per impegni, a fornire pubblicamente risposte ai tanti dubbi che il pubblico ed i re-


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EDITORIALE TRENTO latori hanno esposto. E certo non aiuta il fatto – ha aggiunto nel suo intervento il Consigliere dell’Unione delle Famiglie Trentine Enzo Libardi - che si sia recentemente modificata la legge provinciale sull’emigrazione prevedendo la possibilità di accesso ai contributi provinciali solo all’organismo più rappresentativo, a discapito dell’altra Associazione regolarmente riconosciuta ed iscritta nel registro, l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero. Un momento del convegno

In Piazza Dante per chiedere nuovamente un incontro pubblico rappresentanti della Filcams Cgil, dell’Unione delle Famiglie Trentine e dell’Associazione “El Puerto” si sono dati appuntamento in Piazza Dante a Trento per chiedere nuovamente la convocazione di un incontro pubblico al quale possano partecipare i rappresentanti dei soggetti coinvolti nei progetti finanziati dalla Provincia in Sud America.Gli organizzatori hanno colto l’occasione per ribadire che non vogliono che la Provincia rinunci a finanziare progetti di cooperazione allo sviluppo, ma ritengono doveroso vengano approfondite e ridiscusse le modalità di gestione dei fondi, favorendo una maggior trasparenza. La manifestazione ha permesso di incontrare molte persone interessate a conoscere gli interventi che la Provincia di Trento mette in

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Provincia per quanto riguarda la parte del Programma Granadero Nordoeste, spalmati tra il 1999 e 2007, ammontano a 1.824.003,49 €.” Iva Berasi ha anche aggiunto che “se si tratta di realizzare interventi di solidarietà, non si dovrebbe ragionare secondo una logica di profitto”. Su questa ultima affermazione potrebbe esserci anche una

campo a favore delle comunità trentine all’estero. Si apprende dai giornali trentini che “L’assessore alla solidarietà internazionale della Provincia di Trento, Iva Berasi, replica, attraverso una nota, alle richieste arrivate ieri dai manifestanti che stanziavano davanti al palazzo della Provincia in Piazza Dante. La sua è una relazione dettagliata che descrive per filo e per segno progetti e finanziamenti che la Provincia ha sostenuto dal 1998 ad oggi nel Chaco, regione dell’Argentina. I costi conseguenti agli accordi stipulati fra la Provincia di Trento ed il governo del Chaco sono stati sostenuti per il 60 % del totale della Provincia e per il restante 40% dal governo del Chaco fino al 2006. A partire a quell’anno i costi sono stati spartiti a metà. Ad oggi l’investimento complessivo della 3

convergenza, ma con opportuni distinguo. Il giornale “Il Trentino” pubblica, il 27 ottobre 2008, la notizia secondo la quale la Procura della Corte dei Conti, ipotizzando un danno all’erario, ha aperto un’inchiesta – avviata il 3 settembre 2007 – sui progetti di solidarietà internazionale finanziati in Sud America dalla Provincia.

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L’anima di queste iniziative è stata Ilenia

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Ci ha lasciati in maniera tragica. Vogliamo ricordarla così immediata e spontanea, sapeva coinvolgere chiunque nei suoi progetti, aveva un entusiasmo contagioso, un sorriso rassicurante. Ilenia si è subito guadagnata il posto di leader nel nostro gruppo; grazie alla sua naturale generosità e capacità è diventata ben presto il nostro portavoce, si è sempre offerta di stendere i comunicati stampa, di mantenere e coltivare le relazioni con rappresentanti degli emigrati, referenti della stampa estera, nel rispetto delle varie anime che costituiscono il gruppo di lavoro. Ilenia conosceva ed amava il Sudamerica e per questo riusciva, meglio di noi, ad interpretare con acume e sensibilità le istanze dei più deboli di quel continente. Ilenia ha saputo amalgamare persone diverse, ha catalizzato la simpatia e la fiducia di tutti: la ricordiamo come moderatrice capace e regista fantasiosa della serata “Il filo d’Arianna: la cooperazione trentina in Sudamerica”, la ricordiamo mentre distribuisce volantini in Piazza Dante per chiedere trasparenza nella gestione dei fondi pubblici a favore degli emigrati. Anche in queste occasioni Ilenia è stata in prima linea, perché credeva in quello che faceva, convinta che le cose non sarebbero state facili, ma non per questo eravamo legittimati ad arrenderci. Ilenia resterà così nei nostri ricordi dolce e determinata, appassionata e sorridente, pronta ad intervenire a favore dei deboli ed a mettere a disposizione di questi le sue doti. Ilenia non resterà

con grande dolore nel cuore che scrivo queste brevi righe per piangere la scomparsa, in modo tragico e doloroso, della compagna Ilenia. Lei, dentro il nostro gruppo, era la più convinta, la più determinata nel dare concretezza alla battaglia per la trasparenza sui finanziamenti della cooperazione Trentina in Chaco. Una lotta contro l’impenetrabile burocratico, (come Lei ha definito la burocrazia trentina) che abbiamo intrapreso, assieme a Lei, dopo il nostro viaggio (2007) in Argentina dove abbiamo verificato di persona le situazioni di estrema povertà e di miseria in cui vivono gli indigeni e gli stessi discendenti trentini. La sua morte è una grave perdita per tutti noi e per quanti si battono per la verità e la trasparenza della gestione della cosa pubblica. A noi spetta il compito di ricordarla dando voce al suo impegno, lottando per un mondo più giusto, continuando la sua lotta e la sua battaglia a favore del Chaco, della popolazione Argentina e del Paraguay.

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bbiamo voluto ricordarla, assieme ai suoi familiari, per il suo impegno e la sua determinazione nell’affrontare, senza indugi o paure, la difficile e ripida strada della ricerca delle verità sui finanziamenti della PAT in Sudamerica ed in favore delle popolazioni povere del Sudamerica, per le sue battaglie per la giustizia e per solidarietà, per la sua passione per il tango e per il suo entusiasmo che ha sempre saputo trasmettere a tutti noi, nel suo lavoro come nel suo impegno sociale. Ilenia lascia dentro di noi un vuoto incolmabile, abbiamo perso un’amica, una compagna di lotta insostituibile, un esempio da seguire, che un destino crudele ha voluto rubarci in un freddo mattino di novembre. Noi Ilenia la ricordiamo così, con il suo grande e solare sorriso, il suo animo buono e gentile e per la incondizionata e disinteressata disponibilità verso noi tutti. Ezio Casagranda

bbiamo incontrato Ilenia per la prima volta nel luglio di quest’anno quando, insieme a Ezio Casagranda e Omar Serra, è venuta nei nostri uffici per raccontarci l’esperienza del viaggio nel Chaco argentino. Da questo incontro sono nate tante iniziative comuni che hanno trovato realizzazione in Trentino e all’estero, visto

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che abbiamo immediatamente condiviso il suo senso di giustizia, la sua voglia di trasparenza, il suo desiderio di contribuire a costruire un mondo più giusto. È bastato poco perché tra noi nascesse una intesa immediata e profonda, rafforzata da una fiducia reciproca che ha reso tutto più semplice e fluido. Sì, perché Ilenia era 4

solo nei nostri ricordi, sarebbe troppo poco rispetto a quello che ci ha regalato e ispirato. Ilenia continuerà ad essere presente anche nella nostra azione a favore del Sudamerica. Ilenia rimarrà nel cuore di ciascuno di noi. Unione delle Famiglie Trentine all’Estero

“Ilenia vogliamo ricordarla con questa foto scattata in Piazza Dante a Trento durante la manifestazione dello scorso ottobre per chiedere maggior trasparenza nella gestione dei fondi trentini per la cooperazione in sudamerica. Era determinata e decisa in questa battaglia perché sapeva che se non c’è chiarezza nella gestione dei soldi non può esserci giustizia. Per poco tempo, purtroppo, siamo stati compagni di viaggio, condividendo un percorso che ci aveva accomunati, noi bresciani e lei trentina come tutti voi, nella denuncia di sperperi di denaro pubblico sulla pelle di chi veramente non ha risorse sufficienti per condurre una vita dignitosa. Le nostre strade si sono divise, ora. Ma l’obiettivo da tutti noi perseguito, e che mai come ora ci era sembrato così vicino, non lo perderemo di vista. Il tuo ricordo ci aiuterà a mantenere fede all’impegno che ci siamo presi.” Luca ed Emanuela Toscolano-Maderno (BS)


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Mori in bianco e nero per festeggiare la Ganzega Vecchi mestieri, costumi d’epoca e antiche ricette per far rivivere l’epoca della prima guerra

La Vicepresidente Rina nello stand

o scorso mese d’ottobre abbiamo partecipato ad una manifestazione storica nella città di Mori. Si tratta di “Ganzega d’Autunno”, un evento culturale organizzato dalla Pro-Loco di Mori che

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guardia dell’identità trentina. Nel corso della manifestazione, c’è stata una gran affluenza di visitatori che hanno sfidato il freddo pungente ed abbiamo avuto la visita di un gruppo di soci della Famiglia Trentina di Florianopolis che soggiornavano in Trentino e che ci hanno tenuto compagnia.

tutti gli anni coinvolge diverse associazioni ed istituzioni del Trentino e che quest’anno ha invitato anche noi. Il filo conduttore della edizione di quest’anno era “1914 – 1918 la Guerra del popolo” e le mostre miravano a ricostruire il contesto storico immediatamente antecedente e successivo alla prima guerra. Il nostro stand intitolato “L’Emigrazione trentina oggi: un legame che dura nel tempo” ha voluto, attraverso una serie di pannelli fotografici illustrati da didascalie, presentare i nostri progetti di cooperazione allo sviluppo e le nostre attività socio-culturali, ma sopratutto l’impegno delle Famiglie Trentine nella salva-

Vogliamo fare un ringraziamento speciale alla nostra Vice Presidente, Rina Bonvecchio per la sua disponibilità, Flavio Bianchi della Pro-Loco di Mori e i suoi collaboratori che ci hanno supportato nell’allestimento dello stand. Silvana Bertona

Il Consigliere Libardi con Oliviero Vanzo e gli amici del Brasile

Tra poco sarà disponibile on line la consistente banca dati ià partire dai primi anni ’80, con grande lungimiranza, l’Archivio Diocesano aveva avviato un immane lavoro destinato a trasferire su microfilm tutti i dati dei registri parrocchiali della provincia a partire dal Concilio di Trento fino al 1923, anno in cui le funzioni di stato civile sono passate dalle parrocchie ai comuni. Chi desiderava trovare notizie sulla nascita, matrimonio e morte (ma anche di più) degli avi poteva recarsi all’Archivio Diocesano e consultare i microfilm,

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“Indice dei nati in Trentino 1815 – 1923”

dibili di dati, circa 1.280.000 schede decifrate con pazienza ed inserite nella banca dati, grazie al lavoro certosino di 15 addetti che si sono alternati negli ultimi anni ed alla supervisione paziente e professionale dell’Archivio Diocesano e che presto saranno pubblicati sul sito della Provincia e fruibili dagli utenti di ogni parte del mondo. Al fine di rendere compatibili i dati pubblicati e le norme previste dalla legge sulla privacy, nello scorso mese di ottobre gli uffici competenti

dove erano state “centralizzate” tutte le informazioni. Dal 2002, l’Archivio Diocesano in collaborazione con il Servizio Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento, ha avviato un progetto senza precedenti in Italia e di grande interesse ed utilità - anche in relazione all’entrata in vigore della Legge 379/2000 in materia di cittadinanza italiana – che ha permesso la informatizzazione delle informazioni anagrafiche contenute nei registri parrocchiali. Una mole incre-

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della provincia e l’Arcidiocesi di Trento hanno approvato uno schema d’intesa e deciso di non rendere pubblici dati sensibili che potrebbero essere contenuti nelle annotazioni dei “Libri delle Anime”. A tutti Voi auguriamo una buona navigazione tra i dati dei nostri avi, nei meandri della nostra storia, tra le vicende festose e tristi della nostra società passata. Ed un grazie sincero a tutti coloro che hanno concorso al raggiungimento di questo importante traguardo. Famiglie Trentine


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ARGENTINA Assegnati con una impor tante cerimonia i “Premi Far falla” A r t e e c ul t ur a nel l e at t i v it à del sodal izi o t r ent ino

È ormai un evento annuale atteso! Domenica 9 novembre sono stati consegnati i “Premi Farfalla” ai vincitori del concorso letterario e fotografico organizzato dalla Famiglia Trentina di Rafaela. La cerimonia di premiazione si è tenuta nella Sala “Mario Vecchioli” della Società Italiana di Rafaela dove erano presenti tutti i partecipanti al concorso e dove sono rimasti esposti gli elaborati che

La F amig lia Trent ina di Rafaela ha or g anizzat o la 10° edizione de “La Carovana delle Fisarmoniche” Grande risc ont ro di pubblic o anc he a Sunc hales

Il Centro di Cultura Artistica “Amici dell’Arte” della città

Era st at o uno dei prog et t i del C ong r esso M ondiale della Giovent ù Trent ina L’emigrazione trentina raccontata dai discendenti degli emigrati entra nelle scuole

Nella classe 6° elementare della Scuola Nuestra Senora de la Misericordia di Rafaela le maestre hanno lanciato la proposta di fare una ricerca per ricostruire gli alberi genealogici degli studenti. Con Famiglie Trentine

hanno partecipato alla selezione. Un grandissimo riconoscimento ai nostri soci di Rafaela che anche quest’anno sono riusciti ad convocare un gran numero di partecipanti al concorso, alla giuria e ai vincitori. Per il concorso letterario il primo premio (nel settore Poesia) è stato vinto da Maria los Milagros Lopez con “Agosto”. Si è invece aggiudicata il primo posto nella Prosa Eduardo Hermida con “Semblanza”. Tra le 102 foto partecipanti al concorso fotografico è salito sul gradino più alto del podio Eduardo Nestor Schaberger Poupeau con la fotografia intitolata “La Tormenta”.

Tutte le opere sono rimaste esposte al pubblico fino al 20 novembre.

di Sunchales ha ospitato un concerto previsto nel composito programma della decima edizione della Carovana delle Fisarmoniche, lo scorso 16 novembre. La manifestazione, organizzata dalla Famiglia Trentina di Rafaela, si articolava in vari appuntamenti in diverse città della zona e dell’Ar-

gentina, con uno calendario molto ricco di musica tipica trentina. Si tratta di un folklore molto diverso dal resto delle manifestazioni musicali generalmente associate alla Italia e molto apprezzato dalla gente. La fisarmonica ispira simpatia e allegria, la musica che produce si adatta al passante, ma anche al

grande musicista e accomuna tutti. Alla Carovana partecipano fisarmonicisti da tutta l’Argentina ed alcuni suonano strumenti molto antichi, alcuni di fabbricazione italiana e portati oltreoceano dagli emigrati stessi.

grande entusiasmo e passione, i bambini hanno raccolto informazioni e sono giungi ad un interessante risultato statistico: il 70% sono di origine italiana, il 13 % spagnola, il 6 % svizzera ed il 5 % tedesca. Ma la Scuola è andata oltre la statistica ed ha voluto invitare Marcela Valer a tenere una lezione sull’emigrazione/immigrazione. Siamo certi che Marcela ha saputo spiegare - con parole facili e comprensibili per i bambini – il complesso feno-

meno migratorio sia dal punto di visto storico, sociologico, economico e culturale, ma anche nel risvolto umano che ogni emigrato porta con sé. Del resto Marcela non è nuova a questo tipo di esperienze con i ragazzi: quando era stata in Trentino aveva conosciuto gli studenti della Scuola Elementare Italo Calvino di Vigo Meano, curiosi di conoscere la nipote di un loro compaesano che parla spagnolo e italiano, che mangia la pizza ma cucina anche

l’asado, che tifa Milan e Boca nello stesso momento, che vive a Rafeala dove abita con la sua famiglia ma si commuove davanti alla chiesa di un piccolo paese del Trentino dal quale suo nonno era partito decenni orsono. Gli emigrati sono la sintesi della ricchezza che deriva dall’emigrazione; una ricchezza non solo espressa in termini economici come risposta alla miseria che teneva in ostaggio molti paesi del Trentino nel 1880, ma soprat-

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Il Presidente Alberto Baldessari durante la premiazione


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ARGENTINA tutto una risorsa culturale, di integrazione e multiculturalità, di solidarietà e di rispetto, di apertura e lungimiranza. Con parole semplici, con foto e immagini, Marcela ha raccontato la storia dell’emigrazione della sua famiglia da Vigo Meano a Rafaela, una storia che presenta similitudini con altre storie di emigrati, una storia che racconta il coraggio di lasciare il paese e le poche certezze, una storia di determinazione, di fede e speranza nel nuovo mondo... e l’Argentina ha premiato molto nostri emigrati, accogliendoli generosamente e permettendo loro di integrarsi e vivere dignitosamente. Tanto che Marcela alla fine della lezione ha affermato “Dobbiamo tutti essere orgogliosi del nostro paese, dell’Argentina, dobbiamo amarla molto e riconoscere che la nostra Nazione è

La l ing ua e la c ul t ura i t al i ana al c ent r o del l e at t i v i t à nel C hac o

Dal 10 al 13 settembre si è svolto a Resistencia il V° Congresso di Lingue del Mercosur e l’Incontro delle Regioni Italiane sotto lo slogan “Pace, democrazia e solidarietà”. Quest’anno il dibattito si è concentrato sul ruolo delle istituzioni educative e culturali e dei mezzi di comunicazione nella diffusione delle lingue e delle culture e nella loro partecipazione allo studio di nuovi modelli pedagogici. L’incontro si è qualificato grazie alla presenza di diverse associazioni rappre-

pre risposto di no. Benché scorra sangue italiano nelle mie vene, sono orgogliosa di essere argentina”. Marcela Valer ha anche parlato dell’attività della Famiglia Trentina di Rafaela in favore della salvaguardia della identità e cultura trentina, con un impegno

stata ed è un paese molto generoso, tanto da accogliere migliaia e migliaia di immigrati. Durante la mia permanenza in Italia, molti mi chiedevano se mi sarebbe piaciuto vivere in Italia (perché in qualità di discendente avrei il diritto di vivere lì). Io ho sem-

volto “ad unire le radici trentine con i rami argentini”. Marcela si è guadagnata un importante riconoscimento da parte del corpo docente della Scuola e tutto il nostro apprezzamento.

Marcela Valer insieme agli studenti e maestre della Scuola Nuestra Senora de la Misericordia

sentanti delle regioni italiane e ha centrato immediatamente il primo obiettivo: la formazione di una rete di comunicazione fra enti, associazioni ed istituzioni regionali. Grazie al contributo della Presidente della nostra Famiglia Trentina di Resistencia, Margarita Bussolon, instancabile sostenitrice delle iniziative culturali ed educative, sempre a Resistencia, nei giorni 25 e 26 ottobre, si è tenuta la “Giornata delle Porte Aperte” organizzata dal Ministero dell’Educazione del Governo del Chaco. Una maratona culturale che ha coinvolto diverse istituzioni legate alla educazione e alla difesa delle lingue, e

I rappresentanti delle associazioni

che mette in evidenzia le diverse rappresentanze della società chaqueña. Una vetrina per le iniziative del Programma Interculturale Plurilingue. Il pubblico ha avuto la possibilità di conoscere più da vicino le nostre proposte e 7

visitare gratuitamente gli stand di tutte le associazioni partecipanti, potendo anche prendere parte a lezioni di lingue, degustazioni enogastronomiche, giochi e altro ancora.

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BRASILE F lorianopolis aderisc e alla Set t imana della Ling ua I t aliana nel M ondo. Nasc e il c onc orso per il c ar t ellone sulle P iazze I t aliane, t ema dell’edizione 2008

Cartelloni premiati sullo sfondo

Nel 24 novembre, durante la cena socioculturale della Famiglia Trentina di Florianópolis - realizzata ogni 15 giorni - si è premiato il vincitore del Concorso “Il cartellone più bello”. Questi cartelloni sono stati realizzati dagli studenti del Centro di Cultura Italiana, per le commemorazione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, il cui tema era “La Piazza”. Per fare le ricerche sulle piazze gli studenti hanno consultato i libri conservati nella Biblioteca “Aldo Pierini” della Famiglia Trentina di Florianópolis, aperta non solo ai soci, ma anche agli allievi del Centro di Cultura Italiana.

Gioc hi t rent ini: spor t , amic izia, int eg razione e t ant o Trent ino

Rio dos Cedros ha ospitato la terza edizione di “Giochi di

Giovani Trentini” che grazie all’ottima organizzazione del locale Circolo ha visto la partecipazione di 250 iscritti provenienti da tutto lo Stato di Santa Catarina. Anche i rappresentanti della Famiglia Trentina di Joinville hanno

la storia della comunità di Santo Antao a partire dal 1875, anno in cui il primo lotto di terreno venne assegnato agli immigranti italiani nel municipio di Bento (il lotto numero uno venne assegnato a Leonardo Copat, partito da Vigalzano di Pergine ed arrivato a Bento il 24 dicembre 1875) fino ai giorni nostri. Questo è l’obiettivo centrato dalla seconda edizione di “Jantar Raizes de Santo Antao” promossa il 20 settembre dalla Famiglia Trentina di Santo Antao, appunto, in collaborazione con tutto il quartiere. Sì perché la storia della comunità trentina e quella della città sono talmente compenetrate da confondersi. «Questo anno – ha affermato Inerì Copat, Presidente della locale Famiglia Trentina – abbiamo realizzato una importante mostra delle fotografie raccolte tra gli abitanti originari del quartiere, il più antico della città di Bento. Il nostro obiettivo è quello di far rivivere e documentare la storia in modo che non si perda nel tempo ed insieme quello di celebrare il coraggio dei nostri avi che con grande lavoro, unità ed impegno hanno trasformato questo luogo in un ambiente accogliente dove vivere; dapprima con un’economia essenzialmente agricola, poi sempre più industrializzata senza mai compromettere la vocazione residenziale della zona. E tutto questo deve essere conosciuto dalle nuove generazioni, affinché non perdano di vista le loro origini». Durante la festa sono state premiate anche Emilia Copat Bertolo, 80 anni che ha vissuto a Santo Antao fino a quando, più di 50 anni fa, si sposò. Altro riconoscimento a Maria Donadel Dagostin e

La premiazione

partecipato e si sono meritati il gradino più alto del podio! I Trentini di Joinville hanno dato una prova di sportività ma anche di attaccamento alla cultura trentina ed italiana allietando la festa con le musiche e le canzoni eseguite dal Gruppo Folk. Secondo i partecipanti, i Giochi Trentini sono stati una bellissima occasione di conoscenza ed integrazione all’insegna dell’amicizia, dello sport, della trentinità ed attendono con gioia la prossima edizione in programma nel 2010 a Rodeio.

Bent o Gonc alv es in fest a per “Raizes de Sant o A nt ao”. Una manifest azione per risc at t are e c elebrare la st oria.

Promozione culturale e riscatto delle origini, attraverso

Il Gruppo folk della Famiglia Trentina di Joinville durante i giochi

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Nilce de Gasperi che hanno ricordato le difficoltà ed il freddo sofferti. Altri testimoni hanno raccontato l’evoluzione urbanistica e della viabilità della città. Ma il racconto della costruzione della chiesa di Santo Antao rappresenta una sintesi dell’immigrazione italiana e dell’unione delle famiglie; i fratelli Cladi e Claudio Pegoraro hanno raccontato con orgoglio della donazione del terreno destinato all’edificazione chiesa da parte della loro famiglia e della famiglia Giacomello. “La croce del campanile indica esattamente il confine tra le due proprietà” afferma Claudio e ricorda lo sforzo collettivo per la fornitura di mano d’opera e materiale tra le famiglie impegnate nei lavori di costruzione risultano Copat, De Gasperi, Ranzi, Sandrin, DeRossi, Giacomello, Pegoraro, Gava, Menegotto, Ambrosi, Donati e Zanetti. I lavori, iniziati nel 1923, si conclusero nel 1928. Per completare il clima di festa non poteva mancare un ricco pranzo e il Gruppo Teatrale “Vanti in Drio” che ha animato la festa con musica, folklore italiano e aneddoti divertenti e talvolta irriverenti, sulle vicende quotidiane delle famiglie immigrate.

La Calabria si most ra alla F amig lia Trent ina di F lorianopolis. Ospit at i g li sc at t i del g rande fot og rafo F lav io Oliveira

Dal 21 novembre al 31 gennaio prossimo, la sede della Famiglia Trentina ospita la mostra fotografica dal titolo “Corigliano por un olhar Vi-


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BRASILE sitante” di Flavio Oliveira. L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione del Centro Cultura Italiana con l’Associazione Culturale Corigliano per la Fotografia che organizza un prestigioso festival fotografico. Attraverso 40 scatti, il fotografo brasiliano racconta la cultura,

l’architettura, le persone e la geografia del piccolo borgo calabrese. Un’occasione importante anche per i soci della Famiglia Trentina di apprezzare, conoscere e promuovere le bellezze della terra del sud del nostro Paese.

La mostra

Emergenza alluvione in Brasile Nella difficoltà emerge con forza la solidarietà trentina o Stato di Santa Catarina è sotto la pioggia intermittente ormai da diversi mesi. I fiumi sono straripati, le città allagate e il terreno ormai saturo e pesante scivola a valle, in una corsa più o meno lenta, trascinando con sé case, strade, ponti, foreste, coltivazioni e purtroppo anche vite umane! Scriviamo questo articolo con dolore e con grande rispetto, ma al tempo stesso con il timore di ferire la sensibilità di qualcuno e la certezza di non poter essere abbastanza informati per descrivere ciò che sta accadendo, essendo la situazione soggetta ad una continua evoluzione ed aggiornamento. Il quadro è drammatico, specie per coloro che a questa alluvione hanno pagato il tributo più alto, la vita dei loro cari. È il caso di oltre cento famiglie tra le quali anche una famiglia di trentini che a Rodeio è stata travolta da una colata di fango mentre era in casa, all’alba. Dario Eccel insieme alla moglie Giacomina ed alle figlie Kendi e Kelli hanno perso la vita; Kavin e Keila si sono salvati poichè erano già usciti di casa. Tutta la redazione si stringe alle famiglie

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renza tra vivere di stenti e superare un momento difficile, quella solidarietà che nasce e cresce discretamente e che lega indissolubilmente nella gratitudine chi la offre e chi la riceve. Quella solidarietà che in tempi più recenti ha fatto conoscere il Trentino in tutto il mondo anche come modello organizzativo e di volontariato professionalizzato per affrontare qualsiasi calamità. Leggiamo con sollievo che i più fortunati si sono prodigati per i meno fortunati, offrendo accoglienza calorosa, pasti caldi, letti puliti ed asciutti, un sorriso sincero ed un incoraggiamento costante e fermo! Grazie! Grazie lo diciamo a tutti quello che hanno aperto le porte delle loro case. Grazie lo diciamo a quelli che si sono rimboccati le maniche ed hanno portato viveri, farmaci, beni di prima necessità. Grazie a coloro che hanno coordinato gli aiuti, che hanno affrontato disagi e fatiche per alleviare la sofferenza altrui! Grazie a coloro che hanno dato una pacca sulla spalla, o una spalla su cui piangere... Perché immaginiamo che anche di questo si abbia bisogno in certe circostanze della vita.

coinvolte in questo dramma ed alle tante comunità che stanno combattendo con coraggio e dignità una lotta impari in tutto il Nord Catarinense, da Florianopolis a Joinville, da Jaraguà do Sul a Blumenau. Ma la zona maggiormente colpita sembra essere la Vale do Itajai. Strade interrotte da frane e colate di fango, linee elettriche compromesse, case distrutte, sommerse o rese inagibili, animali domestici abbandonati al loro destino, danni a merci e mobili sono le immagini più frequenti che ci vengono inviate in questi giorni. Ma nelle Email che giungono alla sede madre sono numerose le testimonianze che ci raccontano anche gli aspetti positivi che hanno trovato spazio in questa triste vicenda. Prima tra tutti la solidarietà che è scattata spontanea o organizzata nell’immediato, quella solidarietà della quale abbiamo sempre sentito parlare dai nostri nonni, quella solidarietà che ha rappresentato nei secoli scorsi il prototipo dei moderni ed attuali ammortizzatori sociali, quella solidarietà che ha rappresentato per molte famiglie trentine dei nostri paesi la diffe9

Mentre scriviamo, splende il sole sullo Stato di Santa Catarina e molti cercano di tornare alla “normalità”… arrivano in ufficio a Trento E-mail coraggiose e piene di speranza, che parlano di futuro, di una cocciuta forza di volontà per essere più tenaci della avversità atmosferica e delle disgrazie che l’hanno accompagnata. Anche il Trentino si è attivato, attraverso il Servizio Emigrazione della Provincia di Trento per proporre per il 2009 un importante aiuto alle famiglie di origine trentina più colpite; attraverso le diramazioni vengono raccolte informazioni utili a rappresentare la situazione ed a prevedere gli interventi più urgenti. L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, insieme a tutto il Trentino, è solidale con coloro che hanno subito perdite, danni e disagi. Vogliamo chiudere con l’incoraggiamento che il nostro compianto Mario Libardi era solito usare nei momenti difficili “Coraggio e sempre avanti!”

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VITA IN FAMIGLIA …è nata Ana Giulia Siamo felici di annunciare che il 26 novembre scorso è nata, a Timbò, Ana Giulia! L’Unione delle Famiglie Trentine condivide la grande gioia della neo mamma, la nostra attivissima Ana Cristina Zanella!

Le Famiglie Trentine di Florianopolis e Joinville festeggiano il decimo anniversario di fondazione È stato commovente ed emozionante vedere, nelle immagini che scorrevano sullo schermo, la storia della Famiglia Trentina di Florianopolis. Non deve essere stato un lavoro facile per il giovane Joao Ricardo Rover scegliere tra il materiale a disposizione per sintetizzare in pochi efficaci minuti la storia del nostro sodalizio che parte “in sordina” su impulso di Oscar Lenzi e Joao Andreata de Souza con un gruppo di amici legati indissolubilmente ed idealmente alla terra d’origine. E così nasce la Famiglia Trentina che inizia a farsi conoscere e stimare, promuove piccole iniziative. I primi incontri a casa della Signora Bona, poi nello studio di Sylvio Viti il primo armadio, le prime visite a Trento e da Trento. Poi il grande salto, la prima sede in Rua Ferriera Lima, quindi in Fernando Machado, i contatti con il Viceconsolato, il Centro di Cultura Italiana, i corsi di italiano. È un fiume in piena la Famiglia Trentina che si consolida intorno ad un direttivo legato da una sincera amicizia prima ancora che dall’origine comune. La sede non si adatta più alle necessità e quindi la Famiglia Trentina trasloca a Crispim Mira con una sede che ospita il Viceconsolato d’Italia, il Centro di Cultura, il Centro Formazione cooperativa “Don Lorenzo Guetti”. La Famiglie Trentine

Famiglia dispone di una segretaria aperta tutti i giorni, di aule per le lezioni di italiano, di attrezzatura video, di una biblioteca, di una attrezzata cucina, un bel giardino realizzato grazie all’opera dei volontari, così come la grande sala alla cui costruzione hanno contribuito tutti i soci. Già la sede riflette fedelmente la dinamicità e l’intraprendenza della Famiglia Trentina, confermata dalle immagini del filmato che spazia dalle iniziative culturali e ricreative, partecipazione a feste e appuntamenti in Brasile ed in Trentino, manifestazioni a favore della cultura, lingua e gastronomia italiana, convegni e solidarietà, partecipazione alle iniziative per i giovani organizzate dalla Provincia, partecipazione ad iniziative organizzata da altri sodalizi, mostre fotografiche, tanti viaggi in Trentino e tante persone italiane accolte presso la sede. Un sodalizio solido, che invecchiando migliora, si struttura ed evolve portando dentro e fuori la Famiglia un clima di amicizia, comunione, solidarietà. Chi ha conosciuto la Famiglia Trentina non può 10

non essere stato contagiato da questo spirito. “Il risultato che è sotto gli occhi di tutti è frutto della collaborazione di tutti i soci” questo, in estrema sintesi, il senso e la gratitudine che risaltano nel discorso del Presidente Joao Rover. Alla festa per i 10 anni della Famiglia Trentina era presente il Consultore della Provincia Eraldo Stenico, che ha voluto partecipare anche alla stessa ricorrenza a Joinville. Anche Copat Gianna ha avuto l’onore di condividere questo traguardo con i soci dei sodalizi di Santa Catarina. Festa grande anche a Joinville, per

trentina dei dintorni. Prelibatezze sono state servite alle persone raccolte in una magnifica struttura il legno e coccolate dei proprietari. Non poteva mancare la torta per festeggiare il compleanno ed augurare alle Famiglie Trentine di Joinville e Florianopolis di proseguire in questa direzione, con dedizione e spirito di servizio alle collettività, orgogliosi dell’origine trentina. Dalla sede di Trento e dalla gente trentina giunga un caloroso ringraziamento e l’auspicio che gli emigrati trentini si sentano sempre più vicini alla terra dei loro padri.

la Famiglia Trentina. Anche in questo caso sono accorsi i soci, simpatizzanti e direttivi delle Famiglie vicine per condividere un momento di grande felicità e soddisfazione, in una miscela armoniosa di ufficialità, commemorazione, ma anche musica, folklore, amicizia e gastronomia. La Famiglia Trentina ha voluto ricordare con una targa la determinazione dei soci fondatori che il 26 ottobre 1998 costituirono l’Associazione... anche i più ottimisti tra loro non potevano allora pensare che la Famiglia avrebbe fatto tanto per la trentinità. Con le note de “La bela polenta” cantata dal Gruppo Folk, è stata “versata” una polenta da guinness dei primati, preparata nel paiolo che ormai vene richiesto ad ogni festa

Gli Italiani del Paraguay festeggiano orgogliosi Fiorella Migliore e preparano il concorso 2009 A novembre si è brindato per festeggiare l’apertura del Concorso Nazionale di bellezza Miss Italia Paraguay 2009 che si svolgerà sabato 4 aprile 2009 nel Gran Teatro del Banco Central del Paraguay. L’evento che ha mobilitato gli organizzatori ed i membri delle associazioni di discendenti di emigrati italiani residenti nel paese, si è tenuto nell’auditorium delle Camera di Commercio ItaloParaguaya dove è stata convocata anche una conferenza stampa per presentare i dettagli del concorso. Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 16 febbraio prossimo. Lo scorso anno si era aggiudi-


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VITA IN FAMIGLIA cata il titolo Fiorella Migliore, chissà che nel 2009 la scelta non ricada su una discendente di trentini!

Ci ha lasciati La nostra Associazione si stringe alla Famiglia di Mauro Barzotto per la scom-

parsa dell’amato papà. Siamo certi che la sofferenza per il lutto è mitigata dalla calorosa vicinanza dei soci

della Famiglia Trentina di Florianopolis. Silvana Bertona

Manifestazione commemorativa dei 10.501 tirolesi trentini caduti in uniforme austroungarica nel corso della guerra 1914-1918

l 14 novembre scorso, alla presenza dei soci e gli amici del Circolo Michael Gaismayr di Trento, gli Schützen delle compagnie di Trento ed Arco, i rappresentanti del Comune di Trento, il Presidente della Giunta Lorenzo Dellai, l’Assessore provinciale Franco Panizza, i rappresentanti della Croce Nera Austriaca, è stata inaugurata una targa commemorativa dedicata ai Caduti di Trento in uniforme austro-ungarica, come scritto dalla Vicepresidente Rina Bonvecchio nell’ultimo numero di Famiglie Trentine. Per la prima volta, la tradizionale manifestazione commemorativa si è conclusa davanti alla tanto attesa lapide apposta sulla facciata di Palazzo Thun, a memoria dei circa mille cittadini di Trento soldati dell'esercito austro-ungarico, caduti tra il 1914 ed il 1918 nel corso della prima guerra mondiale. Eloquenti i passaggi del discorso del dott. Stefano Frenez, Presidente del Circolo “Michael Gaismayr” di Trento che invita tutti i soggetti coinvolti a impegnarsi per proseguire nella direzione della ricostruzione di una storia condivisa: “Siamo stati travolti nelle scorse settimane da celebrazioni che, pur proposte ufficialmente come commemorazioni per il novantesimo

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La memoria del nostro popolo scomparso va recuperata e ricostruita nella sua integrità e nelle sue reali proporzioni, e non selezionata in base alla convenienza ideologica. Nessun contenuto di rottura in queste mie parole. Pur con fermezza, esse vogliono solamente contribuire a riportare in luce anche il punto di vista ed i sentimenti dei vinti di allora. E non è ridimensionando le ingiustizie passate, nè con il malcelato disprezzo per il sentire di quel popolo, a favore della visione elitariamente autoreferenziale di una esigua minoranza di intellettuali dell'epoca, che si può contribuire alla costruzione di quella storia condivisa cui prima accennavo e che noi tutti auspichiamo. La lapide davanti alla quale possiamo oggi finalmente raccoglierci con sentimenti di rispetto e gratitudine per coloro che hanno sacrificato la vita per difendere la propria terra è un simbolo importante del nuovo spirito con il quale si devono affrontare le dolorose questioni che negli ultimi novant'anni hanno lacerato le nostre comunità.Spero e penso che questo sia solo un inizio. E rilancio la mia proposta del luglio scorso di un monumento-memoriale con i nomi di tutti i 10.501 tirolesi trentini, soldati dell'esercito austroun-

dalla fine della prima guerra mondiale, contenevano non di rado toni trionfalistici da anniversario della vittoria italiana, degni delle celebrazioni che ci venivano imposte trenta, cinquanta, o settant'anni fa. C’è infatti ancora oggi chi pretende di presentare la prima guerra mondiale come la quarta guerra di indipendenza, come l’ultima delle guerre del risorgimento italiano, con toni che vanno da esaltazioni verbali vetero-irredentiste a vere e proprie intollerabili provocazioni nei confronti delle nostre comunità. Noi, che siamo tra i discendenti degli sconfitti di quella guerra, sappiamo che le cose stanno altrimenti, e lo ricordiamo con chiarezza, indipendentemente dalla lingua parlata da ognuno di noi. Ricordiamo che allora il nostro Tirolo meridionale non è stato "liberato", ma occupato. Conosciamo sia le vere ragioni della conquista, tra i cui fattori il nostro notevole potenziale idroelettrico giocò un ruolo determinante, sia le conseguenze del cambio-truffa delle nostre corone in lire it.. Ricordiamo l'umiliazione del cambio di nome della nostra terra, e sappiamo che non a caso non fu indetto il plebiscito previsto dal diritto internazionale in caso di annessione di nuovi territori.

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garico, caduti nel corso della prima guerra mondiale e di coloro che negli anni immediatamente successivi morirono in prigionia o a causa di ferite e malattie dovute alla guerra. I simboli tangibili di una ritrovata percezione della nostra identità e della nostra storia, come questa lapide, sono certo importanti anche per noi stessi, indeboliti e confusi per quasi un secolo dalle mistificazioni di una certa storia ufficiale, ma lo sono soprattutto per chi e' troppo giovane per poter aver sentito i racconti dalla viva voce dei protagonisti, e per chi arriva da fuori e, spesso, ci conosce poco e male. Ma le pietre non bastano. Tocca a noi far rivivere e riportare a chi non le ha potute ascoltare queste voci ormai spente. La catastrofe di novant'anni fa ha segnato per generazioni la nostra gente, e la ricostruzione del nostro senso di appartenenza è appena iniziata. Ed è nei nostri cuori e nelle nostre menti, nel nostro agire quotidiano di comunità autonoma consapevole della propria identità e del proprio ruolo storico e culturale, che nel tempo riusciremo a contribuire a far nascere quella nuova europa dei popoli e delle regioni che è nella nostra visione.”

Famiglie Trentine


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L%Unione delle Famiglie Trentine all%Estero augura a tutti buon Natale e felice anno nuovo! E` Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano.

E` Natale ogni volta che rimani in silenzio ad ascoltare l%altro.

E` Natale ogni volta che non accetti

quei princi`pi che relegano gli oppressi ai margini della societa`.

E` Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella poverta` fisica e spirituale. E` Natale ogni volta che riconosci

con umilta` i tuoi limiti e la tua debolezza.

E` Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa di Calcutta Famiglie Trentine

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