Famiglie Trentine nr 47

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Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 NE/TN Tassa riscossa – Taxe perçue

47 maggio 2020

PERIODICO DELL’UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO

in prima linea c o n t r o i l c o r o n av i r u s

Saluto del presidente In prima linea contro il coronavirus notizie dall’estero


Unione Famiglie T Unione Famiglie Trentine all’Estero Corso 3 novembre 72 38122 Trento (TN) Tel. +39 0461 237234 Direttore Responsabile Paola Zalla Comitato Editoriale Daiana Boller Patricia Lanzziano Broz Giancarlo Filoso Simone Marchiori Si ringrazia Alessio Osele per aver concesso le immagini di copertina e il reportage fotografico dedicato al Trentino Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 22 del 21/12/2012 - Rivista quadrimestrale dati della testata

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TRENTO


Trentine all’Estero

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Saluto del Presidente

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In prima linea contro il coronavirus

Pag. 10 In prima linea contro il coronavirus - notizie dall’estero Pag. 10 Famiglie Trentine Argentina Pag. 25 Famiglie Trentine Brasile Pag. 32 Famiglia Trentina Colombia Pag. 35 L’esperienza di una giovane trentina in Costa Rica Pag. 37 Delegazione Ecuador Pag. 38 Famiglia Trentina Francia Pag. 40 Delegazione del Guatemala Pag. 41 L’esperienza di una giovane trentina in Irlanda Pag. 43 Famiglia Trentina Messico Pag. 44 Delegazione di New York Pag. 46 Famiglie Trentine Paraguay Pag. 50 Famiglie Trentine Svizzera Pag. 51 Iscrizioni

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Saluti di Mauro Verones

Saluto del Presidente

Lontani ma vicini di Mauro Verones

Cari soci, cari amici, lo spirito della nostra associazione è basilarmente la condivisione e la vicinanza tra la gente che ritiene di avere un qualche cosa in comune. La storia ci ha insegnato che i momenti di difficoltà avvicinano le persone, persone che, probabilmente, nella vita normale non si sarebbero mai incontrate e non avrebbero mai condiviso i propri sentimenti, le proprie paure ed i propri pensieri. Questo perché ognuno di noi è costretto, nella propria vita, a rincorrere l’ordinario ed il singolo bisogno che, tristemente, in poche occasioni ci permette di condividere le cose veramente importanti che ci vengono dal cuore. Ma la vita ha più fantasia di noi e di tanto in tanto ci obbliga a fermare la corsa; ci fa pensare e ci mette nelle condizioni di confrontarci con altre persone su un problema

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comune, ed è lì che esprimiamo il meglio di noi stessi, anzi meglio esprimiamo noi stessi. Di solito questi momenti sono ristretti alle persone che abbiamo più vicine e quindi lo mescoliamo con la vita ordinaria, facendoci caso, ma non troppo. La nostra associazione ha sempre avuto una visione internazionale e per questo, ciò che sta succedendo, rappresenta una cosa non del tutto nuova nell’atteggiamento verso gli altri e verso altri paesi, ma è indubbiamente una novità globale nelle sue dimensioni e gravità. Questa pandemia, dimostra che alcuni problemi non hanno confini, non hanno paesi o case. Colpiscono ognuno di noi, indistintamente dal censo, dalla cultura o dalla nazionalità. Questa pandemia dimostra che solo unito il genere umano può affrontare alcune ca-


tastrofi, sbugiardando egoismi, nazionalismi e millantate differenze qualitative tra i popoli. La storia ci insegna che la condivisione dei problemi e la loro gestione in modo congiunto ha sempre rappresentato il segreto per il superamento degli stessi ed è in questo modo che troveremo giuste soluzioni anche per affrontare questa peste del mondo moderno. Non sappiamo quando questa situazione passerà, ma tutti abbiamo la certezza che la supereremo e che a essa seguirà un’altra tremenda conseguenza, quella della crisi economica. Anche in questo caso, solo se verrà affrontata congiuntamente tra tutti i paesi potrà essere superata in modo rapido ed efficace. Il mio augurio, per tutti noi, è che questo macigno contribuisca a far cambiare alcuni atteggiamenti figli di un mondo moderno cultore dell’ego, che ci ha portati a essere sempre più soli in mezzo alla moltitudi-

ne e che ci riporti a delle visioni d’insieme che esaltino uno degli istinti umani più belli: la socialità. Questo cambio di passo non potrà che fare del bene all’ umanità ed al pianeta su cui viviamo. Questo numero vuole evidenziare la comunanza del vivere umano che non conosce latitudini o longitudini e che molto spesso ci distingue e ci rende degni di essere ammirati e ricordati non per le cose materiali che riusciamo a possedere ma per i sentimenti che riusciamo a mettere in campo. Nella speranza di potervi vedere e sentire presto, invio un forte abbraccio virtuale a tutti voi, da parte mia, del consiglio d’amministrazione e delle collaboratrici, che anche in questa occasione dimostrano il loro attaccamento e la loro dedizione all’associazione che rappresento. Vicinanza Mauro Verones

Ringrazimento del Vicepresidente UFTE

Un abbraccio ai nostri trentini all’estero di Patricia Lanzziano Broz Queridos Presidentes y colaboradores de las Familias Trentinas en el exterior, presento a Ustedes mi gratitud por su constante colaboracion y decidida participaciòn en esta actividad propuesta, por el tiempo compartido, por sus manifestaciones de confianza en nuestra Asociaciòn y por atender con tanto cariño y disposiciòn mis llamados. Un abrazo lleno de fe y esperanza con el deseo de una transformaciòn positiva en estos delicados momentos que vive la humanidad.

Cari Presidenti e Collaboratori delle Famiglie Trentine all’Estero, presento a Voi la mia gratitudine per la vostra costante collaborazione e decisa partecipazione a questa attività proposta, per il tempo condiviso, per le vostre manifestazioni di fiducia nella nostra Associazione e per aver accolto con tanto affetto e disponibilità i miei appelli. Un abbraccio pieno di fede e di speranza con il desiderio di una trasformazione positiva in questi delicati momenti che l’umanità vive.

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In prima linea contro il coronavirus di Paola Zalla - Reportage fotografico a cura di Alessio Osele

IN PRIMA LINEA CONTRO IL CORONAVIRUS

Per descrivere come il Trentino ha sin qui vissuto, interpretato e risposto all’emergenza coronavirus ci si potrebbe avvalere di diverse chiavi di lettura. Si potrebbero usare la logica dei numeri, le analisi degli esperti, le toccanti storie individuali, scrivere di restrizioni, strade vuote, paesi e città senza vita sociale. Noi preferiamo costruire questa difficile esperienza collettiva partendo da «Un giorno in prima linea», bellissimo video di Andrea Selva realizzato con Giovanni Pedrotti, direttore dell’unità operativa di Terapia intensiva di Rovereto, tutto il personale

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Via Manci - Trento

sanitario del reparto e l’Ufficio comunicazione dell’Azienda sanitaria del Trentino. Anche in tempi duri non bisogna smettere di emozionarsi e le immagini del filmato sono di grande impatto, alimentano la speranza e nel contempo chiariscono meglio di qualsiasi discorso le ragioni di quel BISOGNA STARE A CASA che instancabilmente ci è stato ripetuto nelle lunghe settimane del fermi tutti. Il video rende omaggio all’impegno di donne e uomini vicini a persone che in solitudine, senza poter contare sulla presenza della famiglia, hanno affrontato/devono af-


Fila per la spesa - Via Manci Trento

frontare un percorso difficile, pieno di incognite, verso la guarigione. Negli ospedali si trova l’appropriatezza delle cure, certo, ma anche tanta umanità e sorrisi nonostante la tensione e le innumerevoli difficoltà. Il viaggio nel quotidiano degli operatori sanitari di Rovereto nel momento clou della diffusione del virus dà conto in pochi minuti di come ci si è organizzati per rispondere ad

Ospedale Santa Chiara - Trento

uno scenario complicato che ha richiesto di moltiplicare i posti letto in Terapia intensiva, definire modalità di intervento innovative e soluzioni efficaci. SARA’ IMPOSSIBILE DIMENTICARE LA PRIMAVERA 2020 e un bel TUTTO ANDRÀ BENE sono due note descrittive delle immagini del video particolarmente significative, perché esprimono in modo diverso quanto sia seria e complicata

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IN PRIMA LINEA CONTRO IL CORONAVIRUS

la situazione. Tuttavia, spingono ad alzare la testa e a proiettarci verso il futuro sul quale si è già iniziato ad investire, pensando alla ripresa e soprattutto alla tutela delle fasce più deboli della popolazione. Il futuro avrà bisogno di tutta la nostra attenzione, generosità, coraggio nel prendere atto del cambiamento necessario nel relazionarsi con i propri cari, con i colleghi, con gli amici.

Canazei

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Il distacco diventa atto d’amore. A tutte le persone in difficoltà la nostra comunità dovrà riservare una speciale vicinanza e un fraterno sostegno ricordando, anche quando calerà la tensione, che la coesione consente di vincere le sfide più ardue. Per aiutare famiglie, lavoratori e imprese a far fronte alle conseguenze della pandemia sono stati adottati provvedimenti importanti


fra i quali spiccano: il bonus alimentare diretto ai nuclei familiari in difficoltà, misure a sostegno degli operatori economici danneggiati dalla diffusione del virus, campagne di sensibilizzazione (#lamiaterranonsiferma) per favorire il consumo dei prodotti trentini e con l’iniziativa #Resta a casa, passo io, si fornisce supporto alle persone fragili e ammalate particolarmente esposte in questo frangente. Molti gli interventi attuati per definire al meglio obiettivi, azioni e strumenti efficaci a conseguire una vera ripresa: un percorso complesso che vede lavorare insieme esperti con diverse provenienze coinvolti dalle istituzioni per metter a fattor comune tanta esperienza e professionalità. In questo momento difficile per tutti, il Trentino sta dimostrando una grande forza di reazione e di coesione sociale: la sensibilità di tante persone si è tradotta nella messa a disposizione del proprio tempo e in generose donazioni a favore dell’Azienda sanitaria trentina. Una straordinaria attestazione di solidarietà. Si pensa all’emergenza e nel contempo si pianifica il dopo.

Piazza Lodron - Trento

Val di Cembra

Il concetto di ripartenza in questo contesto straordinario ha assunto un significato più ampio ed è diventato un sentire collettivo, declinato in molte espressioni ormai familiari. Gradualmente, con grande prudenza, pensando al domani si uscirà dal lockdown per entrare in una fase di transizione portando sempre con noi le preziose mascherine e i dispositivi di protezione necessari per poter lavorare in sicurezza nel rispetto della salute di tutti e dei sacrifici compiuti nei mesi di marzo e aprile. Con fiducia e responsabilità.

Forze dell’ordine

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famiglie trentine argentina

FAMILIA TRENTINA DE Posadas Somos la Familia Trentina de Posadas Misiones. Un día mas en cuarentena, con la certeza de hacerlo por nuestro bien. Con profunda tristeza sí, por tantos italianos víctimas de esta pandemia. Que Dios les dé consuelo a las familias que perdieron a un ser querido. En la familia Luchini lo vivimos muy de cerca, ya que tenemos primos en Bérgamo. , en Brescia, los demás en Címego. Ellos están bien, nos comunicamos diariamente, pero no podemos negar el temor que se siente. Particularmente en estos días “YO ME QUEDO EN CASA” disfrutamos de la tecnología que nos permite hablar y vernos con familiares y amigos, aunque con el fuerte deseo que cese ya esta pandemia . En nuestra provincia todavía no se ha expandido mucho el virus, hay pocos casos y tratamos de hacer todo lo indicado para prevenirlo. A pesar de la difícil situación que vivimos la humanidad, miremos al horizonte, con esperanzas de que todo ocurre para nuestro bien. De esta crisis sanitaria y ya económica, saldremos seguramente mas empáticos, mas solidarios y hemos aprendido a adaptarnos a las circunstancias. No perdamos la fé. Les mandamos un fraternal abrazo. Mirtha Lucchini, Presidente

Famiglia trentina POSADAS, ARGENTINA Specialmente in questi giorni di “IO RIMANGO A CASA” godiamo della tecnologia che ci permette di parlare e di incontrare parenti e amici, anche se con il forte desiderio che questa pandemia cessi. Nella nostra provincia il virus non si è ancora diffuso molto, ci sono pochi casi e cerchiamo di fare tutto il possibile per prevenirlo. Nonostante la difficile situazione in cui si trova l’umanità, guardiamo all’orizzonte, sperando che tutto accada per il nostro bene. Da questa crisi sanitaria e già economica usciremo sicuramente più empatici, più solidali e abbiamo imparato ad adattarci alle circostanze. Non perdiamo la fede. MIRTHA LUCCHINI

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FAMILIA TRENTINA DE alta gracia Cuando creíamos que la ficción estaba muy lejos de nuestra realidad, nos encontramos en una situación imprevista, arrasadora, en la cual supera toda imaginación nos supera a nosotros mismos. Algo se ha interrumpido pero también algo se ha presentado que nos desafía, a pensar, sentir y hacer cosas de otra manera, a querer, a demostrar a, mirarnos desde a dentro. Es el momento de reencontrarnos con nuestro interior, con nuestros afectos, de mirarnos a los ojos y sentirnos cerca, unidos, algo tan básico que estaba disperso. Es el momento de reiniciarnos desde el Alma hacía el mundo. Porque más de una vez aprendimos a la fuerza, ahora le tocó enseñarnos al Covid 19!!! Silvina Bosetti, Presidente RESTA A CASA! ALTA GRACIA, CORDOBA ARGENTINA Quando credevamo che la finzione fosse molto lontana dalla nostra realtà, ci troviamo in una situazione imprevista e travolgente che supera ogni immaginazione, supera noi stessi. Qualcosa si è interrotto ma anche qualcosa si è presentato che ci sfida a pensare, sentire e fare cose in un altro modo, a volere, a mostrare e a guardarci dall’interno. È il momento di ritrovarci con il nostro interiore, con i nostri affetti, di guardarci negli occhi e sentirci vicini, uniti, qualcosa di così elementare che era disperso. SILVINA BOSETTI

FAMILIA TRENTINA DE LAS VARILLAS (CÓRDOBA) Ante la Pandemia que azota al mundo en esto momento me parece importante reflexionar sobre esta frase que corresponde al Filósofo, Matemático y Físico francés Blas Pascal “La grandeza del hombre está en saber reconocer su propia pequeñez”. Así es, que insignificantes somos ante un microscópico virus que tiene en vilo a todo el mundo. Desde nuestra Asociación hacemos llegar distintas expresiones sobre tan dolorosa situación. Yo soy María Elena Paternoster de Ruiz, estoy sola en esta cuarentena y trato de recrear mi espíritu haciendo artesanías, escuchando música, leyendo mucho y conectándome con amigos y parientes, compartiendo vida, juegos, desafíos, tratando de ir para adelante. Cuando me pongo más pesada, por la situación, me camino el patio y conecto Skype con mi nieto y me vuelven las fuerzas de lucha. Vamos todos para adelante, Fuerza Italia y Argentina!!!!!!

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Soy Jimena Ruiz, vivo con mi hijo Federico y mi esposo Fernando. Estamos cumpliendo la cuarentena en casa, nos manejamos con el dictado de clases online para el niño y el teletrabajo en mi caso y el de mi esposo. Salimos dos veces a la calle para hacer compras desde que empezamos con los cuidados. Nos protegemos mucho y seguimos todos los protocolos de aislamiento, no solo por nuestra salud, sino además por la de todos. Espero estén todos bien. Saludos desde Argentina. Soy Ana María Paternoster, vivo con mi pareja Hugo Merlino y en esta cuarentena nos dedicamos a retroalimentarnos espiritual y amorosamente, compartimos horas de lectura, pequeños conciertos de piano, yo toco y él escucha, largos diálogos sobre la vida, el hombre y muchísimos otros temas, largas mateadas, caminatas por el patio viendo y atendiendo las plantas y algunos momentos de quietud. De tanto en tanto uno de los dos se bajonea y entonces es cuando el Amor, siempre presente, juega su papel más importante, un abrazo solo, sin palabras que dice mucho más que mil palabras. Continuamos la vida con la mayor normalidad posible, guardamos cuarentena absoluta desde el primer día. Muchos cariños y AMOR. Somos Federico y Carla Druetta. Estamos tratando de atravesar este momento con tranquilidad y esperanza, confiando en que pronto todo se solucionará. Durante este tiempo aprovechamos para descansar, hacer actividades de nuestro trabajo, mirar películas o leer. En esta foto estamos cocinando pizza para la noche. Saludos a todos, fuerza a mi país y a mi querida Italia

Hola, somos Raquel y Facundo Paternoster. Aquí estamos con mi madre tomando un café después de aprovechar el día haciendo trabajitos en casa, es un momento muy especial pero sabemos que es la única forma de frenar el virus. Todos los días nos reinventamos y nos ponemos creativos para ver que podemos hacer, hoy y siempre sale algo gracias a Dios. Hemos sacado tanta ropa de los placares, hacemos quinta, el patio lo tenemos hermoso, etc. Ahora lo mejor de todo esto es que uno se frena un poco y mira a su alrededor y encuentra a su ser querido a ese que tiene que cuidar y atender, así recobra fuerza para seguir... comparto mucho más con mi madre y eso no es poco.

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Hola soy Marcelo Druetta. Vivo solo, acompañado de mí fiel compañero...mí perro René. Estoy pasando está cuarentena bien. Me gusta mucho la música. Estudio saxo y toco la guitarra. Paso la mayor parte del día abocado la música ya que es mi pasión. Y.… bueno, hago las tareas de mí casa y mantengo mí patio ordenado. Pero yo: ME QUEDO EN CASA.

Hola somos Norma Mora y Eduardo Druetta, los padres de Marcelo, Carolina y Carla, estamos viviendo está cuarentena solos ya que nuestros hijos ya tomaron cada uno sus caminos. Bueno, el mundo nos sorprendió, que decir. Hacemos cosas en la casa que siempre postergábamos, mi esposo hace arreglos de la casa y yo siempre encuentro algo que hacer, no me aburro. No miramos mucha televisión y nos inclinamos por mirar YouTube. Salimos lo necesario, una vez por día. Y bueno ahora entre todos deberemos empujar para que vuelva a su normalidad el mundo. NO SALGAS QUÉDATE EN CASA Hola somos Yanina, Geronimo, German Paternoster y nuestra perra Sofi, estamos en casa, trabajamos y estudiamos a distancia, y Yanina va a su trabajo porque es de carácter esencial (psicóloga en una cárcel) y también cuida a su madre día por medio, por esto, ingresa a nuestra casa por otra puerta para tener más cerca el lavadero y el baño... estamos tratando de consolidar estas nuevas rutinas... aparte hacemos algunas tareas del hogar, pintar, cocinar más, jugamos a las cartas y tenemos pendiente iniciar algo de actividad física... Estamos con ustedes, los queremos! ESTAMOS EN CASA! Hola somos la familia Venturi formada por Inés, Franco y la nostra piccola bella Lourdes Gioia. Pasamos estos días fortaleciendo nuestra unión y nuestro amor. Hicimos campaña para concientizar sobre la prevención del covid 19 dando mensajes positivos y haciendo fuerzas por nuestra querida Argentina y nuestra cara italia che portiamo sempre nel nostro cuore. Además compartimos momentos en el patio jugando, pintando y haciendo un poco de actividad física en familia, disfrutando de ricos asados y unas buenas mateadas. Tenemos siempre presente y nos mantenemos informados todos los días de la situación del Trentino y desde la distancia les enviamos mucha fuerza y mucho ánimo a toda Italia y en especial a toda la hermosa gente que vive en el Trentino. Flia Venturi.

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Hola soy Gonchi Ruiz, estoy cumpliendo la cuarentena en mi casa/ oficina. Aquí es donde paso la mayor parte de mi vida diaria, es decir que no me molesta demasiado cumplir con el encierro. Aquí es donde diseño, tocó y grabo música. Les dejo un gran cariño desde Córdoba.

Somos Alicia Mora y Carlos Tosolini, en las fotos debajo a la nuestra se encuentran Martín y María Laura con su familia, nuestros hijos, vivimos en Pozo del Molle (Córdoba). Cuidamos nuestra salud y la de los demás quedándonos en casa. Siempre encontramos algo para hacer, a mí me gusta mucho tejer, leer, mantenerme informada. Todo pasará y podremos abrazarnos nuevamente. Fuerza Argentina, Forza Italia!!!! Hola!!! Nosotros somos la familia BERRINO-MORA, Susy, Jorge, Paulina y Joaquín que actualmente está en Villa María donde cursa sus Estudios Universitarios (en cuarentena en forma virtual), vivimos en Las Varas. Tratamos de pasar estos días de la mejor manera posible en nuestra casa haciendo tareas del hogar y recreativas siempre unidos y pidiendo que está pandemia pase pronto para volver a reunirnos y abrazarnos fuertemente. Mucha fuerza para todos... ARGENTINA -ITALIA en NUESTROS CORAZONES

Yo soy Carolina Druetta, de Las Varillas; en la primer foto les presento a mi familia, Franco mi marido y nuestras dos hijas Malena (6 años) y Brunella (3 años). Comenzamos la cuarentena hace aproximadamente 15 días, no es tan fácil como parecía, a medida que pasan los días se pone más difícil, digo difícil ya que trabajo en una farmacia, lo cual sigo cumpliendo con mi trabajo tomando medidas de precaución como el distanciamiento con los clientes, usamos mascaras para la atención al público (se pue-

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de observar en la segunda foto, con mis compañeras de trabajo) pero la gente todavía no tomó conciencia de la gravedad de la situación que estamos atravesando, no respetan las medidas y cuando se las hacemos notar se sienten muy molestos. El municipio de Las Varillas, como tantos otros, decretó que todos los comercios autorizados deben trabajar con horario reducido de 8 a 14 hs, por lo cual yo tengo un permiso para poder circular. Malena este año comenzó primer grado de la escuela primaria y Brunella jardín de infantes de 3 años, sus maestras diariamente envían vía WhatsApp las actividades para hacer en casa, y al regreso a clases tienen que llevar los cuadernos completos. En el horario que yo estoy trabajando se quedan con su papá, cuando yo regreso del trabajo realizamos las actividades de la escuela, luego hacemos juegos en el patio de nuestra casa para que ellas estén entretenidas y así se pasan más rápido las horas. Desde Argentina envío un abrazo cálido a mi querida ITALIA.

Sono Anna Maria Paternoster, vivo con il mio partner Hugo Merlino e in questa quarantena ci dedichiamo a ritrovarci spiritualmente e amorevolmente, condividiamo ore di lettura, piccoli concerti di pianoforte, io suono e lui ascolta, lunghi dialoghi sulla vita, l’uomo e moltissimi altri temi, lunghi mate, passeggiate nel cortile vedendo e curando le piante e alcuni momenti di quiete. Continuiamo la vita il più normalmente possibile, manteniamo la quarantena assoluta dal primo giorno. Stiamo passando una buona quarantena. Salve, siamo Norma Mora ed Eduardo Druetta, i genitori di Marcelo, Carolina e Carla, viviamo in quarantena da soli, dato che i nostri figli hanno preso ognuno la loro strada. Salve, sono Gonchi Ruiz, sono in quarantena a casa mia/in ufficio. Abbiamo iniziato la quarantena circa 15 giorni fa, non è così facile come sembrava, con il passare dei giorni diventa più difficile, dico difficile perché lavoro in una farmacia: continuo a svolgere il mio lavoro prendendo misure precauzionali come il distacco dai clienti, indossiamo mascherine per l’attenzione del pubblico, ma la gente non ha ancora preso coscienza della gravità della situazione che stiamo attraversando, non rispettano le misure e quando glielo facciamo notare si sentono molto turbati. Molta forza per tutti... ARGENTINA -ITALIA NEI NOSTRI CUORI

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FAMILIA TRENTINA DE ARROYITO (CÓRDOBA) Todo Argentina está en cuarentena desde el viernes 20 de marzo. Todas las actividades están paralizadas o trabajando en forma diferenciada. Sólo están activos los centros de salud, hospitales, policía, supermercados, almacenes, áreas municipales con servicios esenciales como recolectores de residuos, agentes de tránsito. Hay trabajos diferenciados que se realizan a distancia a través de internet y sus múltiples formas, por ejemplo los docentes que dan clases a sus alumnos. Sólo se puede salir de casa para ir a comprar alimentos o a farmacias en busca de medicamentos. Recientemente se autoriza a salir de sus casas a algunas personas por emergencias, como por ejemplo electricistas, plomeros, albañiles, gasistas. En nuestra ciudad no se ha registrado ningún caso, al día de hoy, de enfermedad por coronavirus. También se realizan en la ciudad fumigaciones por una enfermedad llamada dengue que la trasmite un mosquito. Desde enero a la fecha ya hubo 39 casos, todos recuperados por suerte. Adjunto fotos que sacó un fotógrafo periodista (Walter Llanes) de nuestra ciudad durante estos últimos días. Envío mis saludos cordiales deseando que todos ustedes se encuentren bien. Atentamente. Jorge Zanghellini Familia trentina de Arroyito Tutte le attività sono sospese od operano in modo differenziato. Sono attivi solo i centri sanitari, gli ospedali, la polizia, i supermercati, i magazzini, le aree municipali con servizi essenziali come raccoglitori di rifiuti e gli agenti di transito. Ci sono lavori differenziati che si svolgono a distanza attraverso Internet e le sue molteplici forme, ad esempio gli insegnanti che fanno lezione ai loro studenti. Si può solo uscire da casa per andare a comprare cibo o andare alle farmacie in cerca di farmaci. Alcune persone sono state recentemente autorizzate a lasciare le loro case per emergenze, come elettricisti, idraulici, muratori, gasisti. Nella nostra città non è stato registrato alcun caso, ad oggi, di malattia da coronavirus. In città vengono effettuate anche fumigazioni per una malattia chiamata dengue che viene trasmessa da una zanzara. Da gennaio ad oggi ci sono stati 39 casi, tutti fortunatamente recuperati.

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FAMILIA TRENTINA DE Cruz del Eje (CÓRDOBA) Nuestra experiencia en estos días difíciles de cuarentena es tomando conciencia de la gravedad de esta realidad que nos toca vivir, no tan solo a los argentinos, sino a todo el mundo. Nos quedamos en casa para cuidarnos y cuidar a nuestro prójimo. Compartimos más tiempo en familia, trabajando desde nuestro hogar, cumpliendo con las tareas educadivas y momentos juegos con nuestro hijo Fabrizzio mientras le explicamos que debemos resguardarnos en nuestra casa. Sin olvidar jamás de la presencia de nuestro Señor Jesucristo que nos ayude a salir pronto de ésta pandemia. En nuestro país se tomó el asunto de la cuarentena con tiempo, pudiendo evitar así que el virus se propague más rápido a más personas, hasta el momento llevamos 15 días de cuarentena y gracias a Dios la estamos superando con muchas ganas de estar vivos. Rosario Peterlini, Cruz del Eje, Cordoba, Argentina. La nostra esperienza in questi giorni difficili di quarantena è prendere coscienza della gravità di questa realtà che ci tocca vivere, non solo gli argentini, ma tutto il mondo. Nel nostro paese è stata presa la questione della quarantena per tempo, in modo da evitare che il virus si diffonda più velocemente a più persone, fino ad ora siamo stati in quarantena per 15 giorni e grazie a Dio la stiamo superando con molta voglia di essere vivi.

FAMILIA TRENTINA DE CÓRDOBA Que este virus sirva para que no exista mas el egoismo,la indiferencia y la competencia mundial. Sirve para reflexionar muuuuchas cosas y valorar màs compartir con la Famiia. Entretodos comparti todo el dia en casa, el saber dialogar, el repartir las tareas, el compartir y disfrutar de las actividades de cada uno de nosotros. Esta es una reflexiòn para valorar lo que se tiene y vivir minuto a minuto lo mejor que se pueda. Roberto Gabriel Dondio - Presidente Familia Trentina de Cordoba. Che questo virus serva a porre fine all’egoismo, all’indifferenza e alla concorrenza mondiale. Serve a riflettere tante cose e a valorizzare e condividere di più con la Famiglia: intrecciando la convivenza tutto il giorno a casa, il saper dialogare, la condivisione dei compiti, la condivisione e il godimento delle attività di ciascuno di noi. Questa è una riflessione per valutare ciò che si ha e vivere minuto per minuto il meglio che si può.

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FAMILIA TRENTINA DE Resistencia, Chaco Nosotros nos quedamos en casa, trabajando, almorzando en familia, jugando, compartiendo momentos felices en familia. Estos días en casa pasamos así. COVID 19 EN ARGENTINA: Hasta el dia de la fecha se confirmaron 1975 contagiados, 82 fallecidos y 375 personas recuperadas. El presidente de la Nación Alberto Fernández para evitar la propagación y una saturación del sistema sanitario, ordenó el aislamiento social, preventivo y obligatorio desde el 16 de marzo hasta 26 de abril. Después evaluará cómo seguir después de esa fecha. En nuestra Provincia Chaco, el Ministerio de Salud informó que hay 161 casos confirmados. 747 negativos, 35 recuperados y 8 fallecidos. Las localidades chaqueñas que presentan casos positivos son: Barranqueras, Charata, Fontana, Margarita Belén, Misión Nueva Pompeya, Pampa del Indio, Puerto Villas, Resistencia y Villa Angela. Debemos seguir cumpliendo el aislamiento social, la mayoría de las personas trabajan desde sus casas, ya que casi todos los comercios, empresas se encuentran cerradas. Solo podemos salir a comprar cosas básicas, es decir alimentos o medicamentos. Seguimos cuidán. Mariana Pontòn. COVID 19 IN ARGENTINA: Fino ad oggi sono stati confermati 1975 contagiati, 82 morti e 375 persone recuperate. Il presidente della nazione Alberto Fernández, per evitare la propagazione e la saturazione del sistema sanitario, ha ordinato l’isolamento sociale, preventivo e obbligatorio dal 16 marzo al 26 aprile. Poi valuterà come proseguire dopo quella data. Nella nostra Provincia Chaco, il Ministero della Salute ha riferito che ci sono 161 casi confermati. 747 negativi, 35 recuperati e 8 morti. Le località che presentano casi positivi sono: Barranqueras, Charata, Fontana, Margarita Belén, Missione Nuova Pompei, Pampa dell’Indio, Puerto Villas, Resistencia e Villa Angela. Dobbiamo continuare a realizzare l’isolamento sociale, la maggior parte delle persone lavorano da casa, perché quasi tutti i negozi e le imprese sono chiuse. Possiamo solo uscire a comprare cose di base, cioè cibo o farmaci. Continuiamo a prenderci cura. Non andiamo nemmeno alla porta di casa... Puliamo e aggiustiamo... E si sommano i compiti della scuola e se ci vuole molto tempo per elaborare le attività accademiche e materiale didattico online per gli studenti e gli insegnanti.

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FAMILIA TRENTINA DE Luque e Calchin La situación que estamos viviendo es muy especial , nunca se nos ocurrió que podía suceder. Nos hace QUEDARNOS EN CASA como una opción de no contagio, pero sirve y es muy efectivo. Nos hace por la fuerza para valorar todo lo que tenemos. Aprendemos a convivir nuevamente, valoramos la familia, los quehaceres domésticos e ingeniarnos con actividades dentro de la casa. Surgen lanas, telas, pinturas,etc. En Luque y en Calchin hasta hoy no tenemos ningún casa de Coronavirus. Desde hace 16 días el centro de salud, Defensa civil y la policía han decretado QUEDARSE EN CASA si lo trabajan los mercados, supermercados, ferreterías y farmacias. Los horarios de trabajo es de 7 a 16 hs. Feriados cerrados. Los jóvenes están colaborando en proveer a los mayores, se respetan las distancias y toman la temperatura en todos los ingresos. Rosa Bosetti La situazione che stiamo vivendo è molto speciale, non abbiamo mai pensato che potesse succedere.Ci fa RIMANERE A CASA come una scelta di non contagio, ma serve ed è molto efficace. Ci fa con la forza per valutare tutto quello che abbiamo. Impariamo a convivere nuovamente, valorizziamo la famiglia, le faccende domestiche e aggiustiamo le nostre attività all’interno della casa. Lavoriamo lane, tessuti, dipinti, ecc. A Luque e a Calchin fino ad oggi non abbiamo nessun caso di Coronavirus. Da 16 giorni il Centro Salute, Difesa Civile e la polizia hanno decretato come misura quella di RIMANERE A CASA. Lavorano i mercati, i supermercati, le ferramenta e le farmacie. Gli orari di lavoro sono da 7 a 16 ore. I festivi rimangono chiusi. I giovani collaborano nel fornire queste merci agli anziani, si rispettano le distanze e misurano la temperatura.

FAMILIA TRENTINA DE RAFAELA Cómo se pasa la cuarentena en Rafaela (Santa Fe), Argentina, por el Coronavirus. Especialmente la Familia Trentina. Nuestra ciudad cuenta con alrededor de 106.000 habitantes. Ciudad pujante, progresista y compuesta en su mayoría, por descendientes italianos. Ciudad que como en todo el mundo, fue invadida por el COVID 19. En principio, asombrados, luego aceptando y hoy actuando. Dentro de la provincia que habitamos, (Santa Fe), Rafaela, ocupa el tercer lugar con más casos ( 21, hoy), producidos por viajeros desde Europa y E.E.UU. Ya se dieron casos en los profesionales de la salud, local.

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Desde el 20 de marzo, estamos en cuarentena en toda la Argentina. Via Medios de Comunicación, se dan todas las reglas de higiene y cuidado adecuadas a la ocasión y en todas partes resuena:” Quedate en casa”. Hace varios días que el uso de barbijo es obligatorio y esta semana se dieron permisos especiales para algunas actividades. Muy pocas. Una persona por familia puede transitar sin permiso, para compras de alimento y medicamentos. Aconsejan “Cuidar a nuestros mayores”. En la siguiente documentación se muestra cómo pasan estos días, dentro de sus casa: “ la familia”, especialmente la Familia de Trentinos. “Bianca Culasso cursa el segundo año de Ingeniería Industrial, en la Universidad Tecnológica Nacional, pero por la pandemia, lo hace en forma virtual, cumpliendo estrictamente la carga horaria. Del mismo modo continúa los estudios de piano, idioma alemán y danza”. Come si passa la quarantena a Rafaela (Santa Fe), in Argentina, per il Coronavirus. In particolare, la Famiglia Trentina. La nostra città conta circa 106. 000 abitanti. Città fiorente, progressista e composta per lo più da discendenti italiani. Città che, come in tutto il mondo, è stata invasa dal COVID 19. In linea di principio, stupiti, poi accettando e oggi agendo. All’interno della provincia che abitiamo, (Santa Fe), Rafaela occupa il terzo posto con più casi ( 21 ad oggi), causati da viaggiatori provenienti dall’Europa e dagli USA. Ci sono già stati casi negli operatori sanitari locali. Dal 20 marzo, siamo in quarantena in tutta l’Argentina. Attraverso i Media, si danno tutte le regole di igiene e cura adeguate al momento e ovunque risuona:” Resta a casa”. Diversi giorni fa l’uso di mascherine è obbligatorio e questa settimana sono stati concessi permessi speciali per alcune attività. Molto pochi. Una persona per famiglia può transitare senza permesso, per acquisti di cibo e farmaci. Consigliano “Prendersi cura dei nostri anziani”. La seguente documentazione mostra come trascorrono questi giorni, all’interno della loro casa: “la famiglia”, specialmente la Famiglia dei Trentini. Familia de Marcela Dephilippis.

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En Cuarentena, hacemos escuela en casa, cocinamos mucho. Hacemos gimnasia, armamos una huerta, limpiamos la casa, cortamos el pasto, hacemos reuniones, trabajamos y estudiamos en forma virtual sin salir. Familia Rudolf Panizza

Familia de Vanesa, hija de la presidente Maria Helena Panizza. Y yo con mis artesanías, aparte de las tareas del hogar. También en forma virtual aprendiendo algún idioma – presidente Maria Helena Panizza

Hijo de la presidente Maria Helena Panizza y familia

Lorenzo Panizza cumplió 10 años en cuarentena.

Es una foto del 25 de abril. Están construyendo su casa y están trabajando todos.

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Jorgelina Donati, integrante de la Comisión Directiva de la Familia Trentina de Rafaela. Delegada Regional de la Secretaría de Niñez, Adolescencia y Familia del Ministerio de Desarrollo Social del Gobierno de la Provincia de Santa Fe. Estoy trabajando en las instalaciones de la Delegación. Perusia 50. Rafaela Como somos el organismo de protección de derechos de Niños, Niñas y Adolescentes estamos exceptuados del aíslamiento con las medidas de protección necesarias. Jorgelina Donati, membro della Commissione Direttiva della famiglia Trentina di Rafaela. Delegata Regionale della Segreteria di Infanzia, Adolescenza e Famiglia del Ministero di Sviluppo Sociale del Governo della Provincia di Santa Fe. Sto lavorando presso la sede della Delegazione. Perusia 50. Rafaela Poiché siamo l’organismo per la tutela dei diritti dei bambini, delle bambine e degli adolescenti, siamo esclusi dall’isolamento con le necessarie misure di protezione. Familia de Jorge Bruno De Philippis. Mirta Ana Aníbloli ( madre) Jorge ( padre). Mirta dice: “personalmente trato de estar el mayor tiempo ocupada en tareas que las iba relegando. Esta situación me replanteó lo verdaderamente importante de la vida. A Jorge Bruno, mi hijo( participó del Intercambio Juvenil en 2016), que vive y trabaja en Córdoba, la cuarentena lo sorprendió con nosotros y hoy trabaja, desde aquí, virtualmente.Deseo que todo culmine y con las menos consecuencias para todos. Abrazo fuerte!!!!! Famiglia di Jorge Bruno De Philippis. Mirta Ana Aníbloli ( madre) Jorge ( padre). Mirta dice: “Personalmente, cerco di essere occupata più a lungo di quanto abbia mai fatto. Questa situazione mi ha fatto riconsiderare la cosa veramente importante della vita. A Jorge Bruno, mio figlio (lui ha partecipato agli Interscambi Giovanili nel 2016), che vive e lavora a Córdoba, la quarantena lo ha sorpreso con noi e oggi lavora, da qui, virtualmente. Desidero che tutto finisca presto e con le minori conseguenze per tutti”.

FAMIGLIA TRENTINA MACHAGAY LULO AVANCINI La situazione di quarantena a Machagay non è diversa dalle altre popolazioni dell’Argentina. Conserviamo buone pratiche di igiene, prevenzione e seguiamo i protocolli di autocura che ci impone il governo locale e nazionale. Nella nostra casa conduciamo un dialogo tranquillo sviluppando attività creative in famiglia.

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FAMILIA TRENTINA DE ROMANG Desde la ciudad de Romang, la familia trentina comparte su vivencia en relación a la pandemia que afecta al mundo, algunos países más que a otros, hasta el momento; en la foto Ana Ferezin junto a mis hijos afrontando momentos difíciles, luego de la pérdida de su padre años atrás. Hoy nos encontramos en diferentes ciudades cada uno calmando la ansiedad, animando el día a día, las más jóvenes hacen los trámites necesarios, banco, supermercados, etc; los que tenemos obligación de asistir al trabajo, lo hacemos con los cuidados recomendados. En la zona no hay casos registrados aún.

Ana Irene Ferezin Le nascite di Jasmine e di Orianna; la famiglia Furlani celebra l’anniversario di nozze, il compleanno tutto sempre dalla distanza nel rispetto della quarantena fino alla riunione di persona. La natura ci sta chiaramente insegnando, quello che non abbiamo imparato prima, vedere il trifoglio fiorire!

Tía Cintia, hablando desde Bs As con su sobrina Megan a través de la compu.

Tía Cintia, hablando desde Bs As con su sobrina Megan a través de la compu.

Megan saludando a su madrina Milena por su cumpleaños.

Nacimiento de Orianna

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Familia Furlani celebra aniversario de casados, cumpleaños, desde la distancia respetando la cuarentena hasta el reencuentro.

Familia Lazzaroni también se abrazan a la distancia por cumpleaños y nacimiento El día que se habilitó lugares de cobro, prudencia, distancia, personal de salud colabora junto al municipio con la desinfección.

La naturaleza claramente nos está enseñando, lo que no aprendimos antes, ver el trébol florecer!

Ver el viento limpiando el cielo!

Familia Furlani celebra aniversario de casados, cumpleaños, desde la distancia respetando la cuarentena hasta el reencuentro.

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Las instituciones escolares entregan viandas o bolsas de mercaderías a las familias de sus alumnos.

Ver secarse el río!!

Mi opinión al día de hoy es que ningún país está preparado para situaciones extremas, pero hay cosas humanas, razonables, que son inaceptables y que nos llevan a analizar profundamente que valor se le da a la vida de cada ser humano. Deseo que cuando haya pasado la tempestad seamos mejores personas. Un abrazo enorme!!


famiglie trentine

brasile

Família Trentina de Timbó Rio dos Cedros - SC Eu me chamo Ana Cristina Zanella, sou mãe da Ana Julia Zanella Novais e esposa de José Paulo Batista Novais. Estamos todos bem de saúde. Eu e minha filha Ana Julia estamos em casa em quarentena devido o covid -19, desde 19 de março de 2020. Meu marido continua trabalhando normal na empresa de metalurgia com diminuição no quadro de funcionários e quem apresenta sintomas de gripe permanece em casa. Enquanto isto, eu a Ana Julia estamos em casa inventando todos os dias algo novo. Estamos pintando artesanatos, pois sou artesã, aproveitamos para pintar junto ao pai Paulo os pezinhos e borboletas do nosso jardim. Ocupamos nosso tempo lendo bons livros e assistindo bons filmes. Um dia fazemos biscoitos como orelhas de gato, noutro fazemos pão caseiro , bolo,etc... Estamos rezando mais pedindo a Deus a cura deste covid - 19e a proteção de Deus para todos agentes de saúde. Porque juntos somos mais forte e tudo vai passar. Por você, por mim... Fique em casa!!!

Sono Ana Cristina Zanella, madre di Ana Julia Zanella Novais e moglie di José Paulo Batista Novais. Mia figlia Ana Julia e io siamo a casa in quarantena a causa di covid -19, dal 19 marzo 2020. Per questo, io e Ana Julia siamo a casa a inventare qualcosa di nuovo ogni giorno.

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Gabriel Rene Pegoretti. Timbó E Rio dos Cedros, cidades situadas no Sul do Brasil no Estado de santa Catarina onde predomina imigração italiana. Estamos em período de quarentena similar ao resto do mundo. Os principais acessos em nossa cidade estão parcialmente fechados e monitorados, evitar qualquer aglomeração de pessoas. Apenas compramos remédios e alimentos. Nossos trabalhadores maioria recebeu férias. As escolas e Universidades estão fechadas e as aulas somente via online. As igrejas e comércio serviços também estão fechados. Portanto estamos 24:00 com nossos familiares. Especialmente o nono 83 e a nona com 76 anos onde estão mais protegidos. Vacinas agentes de saúde vem na residência. O Brasil ainda escapa do Covid-19 sem tantos danos, mas o seu vizinho Estados Unidos na outra ponta do continente vem agora liderando o ranking de casos de infectados. O Brasil vem se recuperando de uma forte crise política que abalou o Brasil e inverteu o eixo de pensamentos da esquerda para direita, agora é o momento exato para os partidos se “comerem vivo”, como diz o ditado “sempre aproveite uma crise”, o que mais enxergamos são falsos políticos preocupados com o bem estar da população, enquanto massas de trabalhadores se expõe ao vírus indo trabalhar, os deputados em seus ternos de grife se entrincheiram-se em seus residências, comendo e bebendo muito bem, situações assim fazem-nos ver quem faz à economia girar. O cenário é de medo, todos têm receio de sair na rua e pegar o vírus e transmitirem ainda a seus familiares, com prioridade sobre os idosos que lideram à lista de mortos pelo vírus, mas muitas notícias ilegítimas contribuem para uma falsa sensação de segurança, insinuando que jovens não pegam o Covid-19, mas lembrem-se o vírus mata até os mais jovens. Por esse motivo, deve-se permanecer em casa e respeitar às novas normas de convívio social. Gabriel Rene Pegoretti. Timbó E Rio dos Cedros, sono due città situate nel sud del Brasile nello stato di Santa Catarina, dove predomina l’immigrazione italiana. Il Brasile sfugge ancora al Covid-19 senza così tanti danni, ma il suo vicino Stati Uniti dall’altra parte del continente è ora in testa alla classifica dei casi infetti. Il Brasile si sta riprendendo da una forte crisi politica che lo ha scosso e invertito l’asse dei pensieri da sinistra a destra, ora è il momento giusto per i partiti di «mangiarsi vivi», come dice il detto «godere sempre di una crisi», ciò che vediamo più sono i falsi politici preoccupati per il benessere della popolazione, mentre le masse di lavoratori si espongono al virus per andare a lavorare i deputati in giacca e cravatta si sono mesi nelle loro case, mangiando e bevendo molto bene. Situazioni come questa ci fanno vedere chi fa girare l’economia.

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Me chamo Isabel Maria Beber, integrante da Associação das Famílias Trentinas de Timbo e Rio dos Cedros .... Muito tempo. Atuo como Secretária do grupo. Amo cantar, culinária italiana, dançar e falar o dialeto italiano. Tenho uma filha Isabelle Beber e meu namorado Paulo Roberto Mendes que juntos participam dessa Associação. Mas no momento de Coronavirus, só Deus e seu filho Jesus e guiados pela sua amada mãe Maria podem nos dar ânimo para não desistir da vida. Minha profissão é professora realizo planos de aula via online, me ocupo com meus animais, jardim, estudar, rezar e nos afazeres domésticos... Estou fazendo um curso de Aromaterapia na internet. Minha filha estuda, aproveita para dormir e me ajudar nos meus afazeres domésticos. Meu namorado é artista plástico e trabalha com terapia alternativa... nossas mentes e corpos necessitam de ocupação saudável para que possamos continuar contribuindo com o nosso planeta. Assim cada um fazendo a sua parte e juntos sairemos dessa pandemia saudáveis de corpo, alma e espírito. Beijos virtuais a todos.

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FAMILIA TRENTINA DE SANTO ANTAO Jeancarlo Zortea Eu sou Jeancarlo Zortea, pertenço a Família Trentina de Santo Antão de Bento Gonçalves, e vivo na mesma cidade com minha família. Aqui, na minha cidade o Prefeito decretou a Quarentena, devido à Pandemia de Covid-19, em 20 de março de 2020. O isolamento funcionou muito bem durante a primeira semana, porém, na segunda semana, devido a pressão exercida pelas indústrias, prestadores de serviço e pelos trabalhadores, o Poder municipal acabou liberando os setores da indústria para o retorno das atividades econômicas após 15 dias do início do decreto da quarentena. No momento, a situação na cidade está, praticamente, normal. Exceto pelo fato dos novos hábitos de manter distância entre as pessoas e a necessidade do uso de máscaras quando a pessoa tiver que sair de sua casa. Também, foi mantido o isolamento social, ou seja, as pessoas estão liberadas para sair de casa para trabalhar e fazer compras necessárias, porém os eventos públicos, que geram aglomeração de pessoas, e os encontros sociais, estão suspensos. No meu caso, como sou empresário, procurei reduzir as minhas saídas de casa ao máximo. Estou indo apenas durante alguns poucos momentos ao meu escritório para trabalhar. Minha esposa (Lilian K. Zortea) e minha filha (Maria Clara Zortea), de 2 anos de idade, não saíram de casa desde o início do isolamento. Claro, que a situação é extremamente desconfortável, pois para elas que tem que ficar permanentemente em casa acaba gerando uma situação de estresse por não poderem estar em ambiente externo para passear, ou para realizar qualquer outra atividade ao ar livre. E, para mim, o medo está sempre me acompanhando quando é inevitável ter que realizar uma saída de casa. Estou me cuidando ao máximo fazendo uso de máscara e levando comigo um recipiente com sanitizante à base de álcool gel para limpar as mãos. Em meu pensamento, desejo que esta situação passe logo, e faço votos que todos nós possamos através esse tempo difícil com saúde e que sejamos melhores indivíduos quando tudo isso acabar.

Maria Clara e eu durante período de Home Ofice

Maria Clara se divertindo em casa durante Quarentena

Produtores rurais, com suas máquinas agrícolas ajudando na pulverização de sanitizante pelas ruas da cidade.

Jean Carlo Zortea Anche da noi si stanno implementando le nuove abitudini di mantenere la distanza tra le persone e la necessità di indossare le mascherine quando si deve lasciare la propria casa. Inoltre, l’isolamento sociale è stato mantenuto, cioè, le persone sono libere di lasciare

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la casa per lavoro o per andare al negozio, ma gli eventi pubblici, che generano folle di persone e le riunioni sociali, sono sospesi. Nel mio caso, come uomo d’affari, ho cercato di ridurre al massimo le mie uscite da casa. Mia moglie e mia figlia di 2 anni, non sono uscite da casa dall’inizio dell’isolamento. Naturalmente, la situazione è estremamente scomoda per loro che devono rimanere permanentemente a casa. Questo genera momenti di stress per non essere in grado di essere in un ambiente esterno per passeggiare, o per eseguire qualsiasi altra attività all’aperto. E a me la paura mi accompagna sempre quando è inevitabile dover uscire da casa.

FAMILIA TRENTINA DE JOINVILLE Meu nome é Tayse Pâmela Uber Anversi, moro em Joinville - Santa Catarina - Brasil. Estamos em isolamento social desde o dia 18 de março. Só saí de casa para ir ao supermercado duas vezes, e agora procuro fazer pedido em supermercado que entrega em casa. Minha filha de 6 anos está em casa, as aulas estão suspensas até o dia 31 de maio. Estamos fazendo aulas online, meu trabalho permite que eu trabalhe home office (sou publicitária). Meu marido é empresário e nesta segunda-feira dia 13 de abril o comércio foi autorizado reabrir com restrições - uso de máscara e distanciamento entre as pessoas (mantendo o reforço da higienização constante das mãos). Em nossa cidade tivemos 2 óbitos e 70 casos confirmados. O mais difícil no isolamento social é o acúmulo de atividades em casa, a incerteza, insegurança e medo de sair na rua. Estamos fazendo nossa parte para evitar o contágio e torcendo para que logo o Coronavírus seja derrotado em todo o mundo. Mi chiamo Tayse Pâmela Uber Anversi, vivo a Joinville - Santa Catarina - Brasile. Siamo in isolamento sociale dal 18 Marzo. Stiamo facendo lezioni online, il mio lavoro mi permette di lavorare da casa. Stiamo facendo la nostra parte per prevenire il contagio sperando che presto il Coronavirus sarà sconfitto in tutto il mondo.

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FAMILIA TRENTINA DE MIRIM DOCE Rovier Roni Lorenzetti. In questa quarentena noi confezioniamo i cestini di Pasqua fatti con materiale riciclabile, cartone e materiale elettrico. Io taglio il cartone e faccio la struttura. Mia moglie e mia suocera fanno la decorazione, mia suocera piega la carta velina per coprire la struttura in cartone. Facciamo questo per ottenere un denaro extra e pagare le bollette poichè siamo in quarentena e siamo a casa. E’ importante ricordare alla gente che dobbiamo continuare a fare attenzione e a curarci. Mia moglie lavora in una ferramenta con materiale edilizio, lei segue una esaustiva precauzione, usando la mascherina e i guanti. Un grande abbraccio per la famiglia dell’Unione e che il signor Dio ci benedica sempre.

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FAMILIA TRENTINA BENEDITO NOVO Norma Da Rui. Quindi noi abbiamo avuto una settimana di quarantena Io adesso si sta ritornando alla vita normale sempre nella speranza che un giorno sia migliore dell’altro per quanto riguarda questa situazione mondiale della pandemia. La mia Paoletta a fermato le scuole a metà marzo però hanno avuto lezione online tutto i giorni Perché studia in una scuola particolare si chiama scuola Adventista. Io ho pitturato la mia casa fuori. Un giorno di quella settimana di cuore abbiamo fatto una cosa diversa. Io ad esempio mi alzo presto, mai oltre che le sei di mattina e vado dalla mia mamma fare colazione perché lei a 81 anni e al momento non cammina. Poi ci sono stati dei giorni che abbiamo guardate tante vecchie fotografie!!! Di giorni che abbiamo fatto bene preghiere per la salute mondiale. Paoletta ha dipinto la sua stanza in modo moderno. Dei giorni che siamo andati a casa del papà di mia figlia e siamo stati in piscina. Di giorni che ho lavorato molto molto molto per riuscire a fare quel convegno della lingua italiana nelle scuole che stato firmato il 3 aprile dal sindaco della mia città.

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famiglia trentina colombia

Mariana Genta Esta cuarentena ha sido un espacio y una oportunidad para bajarle el ritmo a la vida y encontrarse con lo esencial, con la familia y con uno mismo. De encontrar la cercanía del otro desde el distanciamiento y de saber que como seres humanos somos vulnerables y eso esta bien. Me ha permitido volverme a encontrar con antiguas cosas que me gustaban y hacen de cierta forma parte de lo que soy. Cantar, pintar, escribir, hacer yoga, leer, estar con mi familia, compartir la cotidianidad con ellos. Son formas de hacer que este tiempo tenga un tinte positivo Questa quarantena è stata uno spazio e un’opportunità per rallentare la vita e incontrare l’essenziale, la famiglia e se stessi. Mariana Genta.

Y pasaron los días, y de pronto nos encontramos como si el tiempo se hubiera detenido, todos nos vimos obligados a caminar al mismo ritmo, con pausa, también con miedo y siempre expectantes, pero todos y cada uno en su espacio vital y cotidiano, quizá por sobrevivencia, por instinto o conciencia optamos por mirar al mundo con otros ojos, con el deseo de que todos podamos salir renovados de esta experiencia que nos tomó de sorpresa pero que seguro nos lleva de regreso a casa, a nuestro interior a lo simple y tal vez al lugar donde debemos estar, que no es otra cosa que despertar con la esperanza de regresar siendo verdaderamente humanos!! Por ello nos estamos acostumbrando a vivir cada día con

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un paso diferente, más despacio, con esperanza, con alegrías y también nostalgias, tratando de asimilar lo cotidiano que habíamos olvidado por la prisa, el estrés, la corriente de la vida que a veces nos envuelve y no nos deja ver lo maravilloso que puede ser este espacio que habitamos, la unión familiar se fortalece, la solidaridad está a flor de piel, no es que te encuentras en una urna de cristal y nada te toca, no, las experiencias ajenas dolorosas también nos afectan, nos conmueven y donde podemos poner nuestro granita de arena allí estamos, pero también la realidad nos enseña que la vida sigue su curso y que debemos empujar la barca hacia adelante, porque esto también pasará, esta situaciones nos recuerdan que el arte de vivir es el arte de amar, que permite poner a las cosas en su lugar y que valdrá la pena que volvamos a lo esencial para así encontrarnos nuevamente y volvamos a empezar! La vida nos está dando una lección, ella es hermosa, nos confirma que cuándo nos juntamos somos creativos, completos por ello debemos pensar, que siempre hay un día para empezar de nuevo con la certeza de que nos volveremos a encontrar. Un abrazo fraterno más allá del océano.!! Tiziana Genta La vita ci sta dando una lezione, essa è bella, ci conferma che quando ci uniamo siamo creativi, completi per questo dobbiamo pensare, che c’è sempre un giorno per ricominciare con la certezza che ci incontreremo di nuovo. TIZIANA GENTA Coronavirus en mi vida Lo primero que hay que relatar es la sensación previa antes de la pandemia, cuando en el mes de noviembre escuchè acerca de la enfermedad que había aparecido en Wuhan donde al parecer era una gripa se decia que se estaba difundiendo entre las personas de China, pensé que eso no me iba a afectar y debía seguir con mi vida y con los planes que tenia hasta ese momento. Cuando en diciembre decidieron colocar en cuarentena a Wuhan y no los dejaban salir a la calle, eso me generò pánico por las incidencias de la enfermedad en el mundo, me preocupè cuando los esfuerzos de China para contener la enfermedad no daban resultados, creo que el resto del

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mundo tenia en la cabeza al igual que yo que eso no iba a trascender en el resto de la humanidad. Cuando el virus llegò a Italia y España porque ya se iniciò la difusión en el resto del mundo, en ese momento no se pudo contener en estos países, y mas que hay conocidos en esos países, fuè muy crítico. En la oficina se empezaba a comentar las incidencias y como debíamos reaccionar sobre esta situación. Pero en Colombia todavía no se sentía el pánico, la vida diaria seguía de la misma manera. Entonces se empezó a comentar entre todos los compañeros de la oficina que al parecer el alcalde de Popayán nos había hecho una visita a inicio de marzo y como trabajamos en una empresa que tiene mucho contacto con personas que viajan muchísimo por todo el mundo en ese momento pensé que ya me había tocado en mi vida y que tenia que afrontar la necesidad de estar encerrado en la casa. Gracias a Dios en la empresa se puede realizar trabajo remoto y a partir del viernes 13 de marzo nosotros iniciamos simulacro de cuarentena, cuatro dias solamente para verificar que nadie estuviese contagiado. Pero nos notificaron que debíamos quedarnos en casa tras la declaratoria de Cuarentena del Presidente de la República el martes 17 marzo. Desde esa fecha estoy haciendo teletrabajo. Pero es duro no poder salir a sentir el sol, el viento y la vida que se siente cuando todo esta normal; una de las cosas que extraño muchísimo es el ejercicio que se hace cuando sales en bicicleta ya que es una forma para mi de controlar el peso, pero ahora es bien complicado ya que no son las mismas actividades que tengo de gusto. Al inicio de la cuarentena todo estaba en silencio y no se escuchaba mucho interacción de la gente, pero a, medida que va aumentando el números de días, se escucha la desesperación de la gente, al parecer por convivencia con sus familias, veo las noticias de la situación y no puedo dejar de participar críticamente de los eventos de la misma cuarentena, como la salida de la gente a sus fincas a pasar la semana santa, de la negligencia de las personas y las medidas del estado para hacer cumplir la normatividad de la cuarentena y la situación critica que no da espera y se comentan todas estas cosas con mi esposa. Gracias a Dios con mi esposita tengo una muy buena relación y tratamos de poder equilibrar las labores que tenemos en la casa para la preparación de las comidas y asepsia, y ella tiene sus actividades al igual que yo de manera remota y eso nos ha ayudado a pasar este momento de la mejor manera. Pero en este momento empiezo a cuestionar al resto de personas que vivimos acá en Colombia ya que no todos contamos con el trabajo remoto y solo viven del producido diario. Espero a ver como se desarrolla la segunda fase de esta cuarentena y si se va a extender. Jairo Ubate

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Quando a dicembre hanno deciso di mettere in quarantena Wuhan e di non lasciarli uscire per strada, sono stato terrorizzato dall’incidenza della malattia nel mondo, mi sono preoccupato quando gli sforzi della Cina per contenere la malattia non hanno prodotto risultati. Credo che il resto del mondo abbia pensato, proprio come me, che questo non sarebbe successo al resto dell’umanità. Grazie a Dio nell’azienda si può fare lavoro remoto e a partire da venerdì 13 marzo noi abbiamo iniziato un simulacro di quarantena, quattro giorni solo per verificare che nessuno fosse contagiato. Ma ci è stato comunicato che dovevamo restare a casa dopo la dichiarazione di quarantena del Presidente della Repubblica di martedì 17 marzo. All’inizio della quarantena tutto era silenzioso e non si sentiva molta interazione tra le persone, ma con l’aumentare del numero dei giorni, si sentiva la disperazione delle persone, apparentemente a causa della convivenza con le loro famiglie, guardando le notizie della situazione non posso fare a meno di partecipare criticamente agli eventi della stessa quarantena, come la partenza della gente per le loro seconde case per trascorrere la settimana santa, della negligenza delle persone e delle misure dello Stato per far rispettare la normatività della quarantena e la situazione critica che non dà attesa. Tutte queste cose sono discusse con mia moglie. Aspetto di vedere come si sviluppa la seconda fase di questa quarantena e se si estenderà. JAIRO UBATE

esperienza di una giovane trentina in costa rica

Un mese dopo aver conseguito la laurea in scienze naturali presso l’università di Milano ho intrapreso un tirocinio della durata di sei mesi in Costa Rica. Durante i primi tre mesi il lavoro consisteva nel tracciare i bradipi rilasciati nella zona di Manuel Antonio muniti di radiocollare per poi studiarne i comportamenti al fine di ricerca per scopi di conservazione. Purtroppo, succede spesso che i piccoli rimangano orfani per varie cause, tra cui l’uomo, e “The sloth institute” se ne fa carico prendendosene cura sino al momento in cui è possibile il rilascio. Prima di essere reintrodotti in natura gli animali vengono muniti di radiocollare per essere seguiti e accertarsi che il loro comportamento sia coerente con quello degli individui cresciuti in natura. A metà febbraio, terminati i tre mesi presso Manuel Antonio mi sono spostata nelle vicinanze di Puerto Viejo de Sarapiqui presso il sito di rilascio del centro recupero “The toucan

Recupero di Paddy, un bradipo di circa 2/3 giorni la cui mamma è stata uccisa con un machete.

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rescue ranch”. In questa seconda fase del tirocinio mi sono occupata di provvedere al benessere dei bradipi pronti per essere rilasciati dedicandomi alla loro dieta, pulizia e aiutando la veterinaria durante i controlli e i medicamenti. Circa un mese dopo aver iniziato a lavorare al centro la situazione Coronavirus in Italia ha cominciato a precipitare ed è iniziato il lockdown. Questo ha prodotto in me emozioni contrastanti; da una parte mi sentivo fortunata di trovarmi in Costa Rica dove la situazione era ancora tranquilla, dall’altra parte avevo la costante preoccupazione di essere lontana da casa e dalla mia famiglia se fosse successo qualcosa. Fortunatamente il governo della Costa Rica, a mio parere, ha risposto prontamente alla crisi che si stava avvicinando; difatti, all’incirca al decimo caso confermato di Coronavirus sono stati chiusi i confini, inizialmente sino al 13 aprile, prorogando poi le restrizioni sino al 30 aprile, e prolungati i visti turistici, normalmente di 90 giorni. Le mie giornate durante la quarantena procedono abbastanza normalmente vivendo all’interno del centro e continuando a prendermi cura dei bradipi come prima del lockdown, tuttavia le giornate diventano presto tutte uguali non potendo uscire, specialmente durante i giorni di riposo che, dovendo stare nello stesso luogo in cui si lavora, dopo poco tempo non sembrano più tali. Al momento sono in contatto con l’ambasciata italiana di San Josè per il rientro in Italia, sono stata inserita nella lista d’attesa per i voli d’emergenza destinati all’Europa. Tuttavia, pare un viaggio complicato poiché dopo il rientro in Europa rimane da programmare il rientro in Italia dove dovrò sottopormi ad un’auto quarantena di 14 giorni, ma l’ambasciata si sta dimostrando di grande aiuto contattandomi ogni qualvolta ci sono posti su di un volo. Spero di riuscire a rientrare presto senza incorrere in ulteriori complicanze. Tutto sommato sono grata di aver passato gran parte (si spera) della quarantena aiutando a salvare questi animali e continuando a lavorare così che le giornate trascorrano abbastanza normalmente e riesca a distrarmi dalla triste situazione in cui siamo in questo momento, mi dispiace molto aver dovuto annullare i miei piani di viaggiare per un paio di settimane in Costa Rica visitando i parchi naturali del paese come avevo deciso di fare finito il tirocinio, ma avrò una scusa per tornare in questo bellissimo paese dove ho lasciato un pezzo di cuore.

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Rilascio in natura di Ash (in basso sul ramo più chiaro), un bradipo rimasto orfano da neonato.

Taquito mentre viene sottoposto a un controllo veterinario, gli viene dato un uovo per farlo stare tranquillo.

Manuel Antonio


delegazione ecuador

Buenos días ! Con la Fe y Esperanza que superaremos esta crisis muy pronto ! Con la ayuda de Dios misericordioso !! Auguri dal Ecuador !! Ciertamente son días difíciles ! pero encerrados tratamos con de hacer amena la vida. ! En la cocina compartiendo recetas , con juegos familiares , y hemos dado vuelta la casa cambiando el orden de las cosas y haciendo limpieza profunda . Yo he dasarmado los muebles y lavabos en los baños , y asi buscamos afán cada día ! Desde hace una semana los dos jóvenes hijos ya reciben clases de la Universidad vía online en sus computadores con sus maestros desde su casa! Le envío unas fotos ! Saludos Auguri ! Un abrazo a la distancia ! Carlos Munoz Bisesti.

Buongiorno! Con la Fede e la Speranza che supereremo questa crisi molto presto! Con l’aiuto di Dio misericordioso! Auguri dall’Ecuador! Sono certamente giorni difficili ma chiusi cerchiamo di rendere la vita più piacevole: In cucina condividiamo ricette, giochiamo in famiglia e abbiamo girato la casa cambiando l’ordine delle cose e facendo pulizia profonda. Io ho preparato i mobili e i lavandini nei bagni, e quindi cerchiamo dei lavoretti da fare ogni giorno! Carlos Munoz Bisesti.

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famiglia trentina francia

Rosette Sega, Francia Plus de trois milliards de personnes dans le monde sont appelées à rester confinées pour lutter contre la propagation du virus. Emmanuel Macron a auparavant pris une mesure inédite dans l’histoire récente de la France en annonçant une restriction sévère des déplacements de la population, parce que le pays «est en guerre» contre la pandémie du coronavirus. Il n’est plus possible de «retrouver ses amis ou aller au parc», et «seuls doivent demeurer les transports absolument nécessaires», «pour se soigner», faire ses courses ou encore «aller au travail quand le travail à distance n’est pas possible». Voilà ce que nous nous occupons je fais des coloriages contre le stress. Le temps où l’on confondait coloriage et gribouillage est bel et bien révolu. Le coloriage s’adresse maintenant aux plus grands, trop contents de faire une pause dans leur quotidien surchargé.

Des cadres

Une activité facile d’accès à la portée de tous.

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FAMIGLIA TRENTINA DI FRANCIA Più di tre miliardi di persone nel mondo sono chiamate a rimanere confinate per combattere la diffusione del virus. Non è più possibile «ritrovare i propri amici o andare al parco», e «solamente devono rimanere i trasporti assolutamente necessari», «per curarsi», fare la spesa oppure per «andare al lavoro quando il lavoro a distanza non è possibile». Questo è quello di cui ci occupiamo, io dipingo per gestire lo stress. Sono passati i tempi in cui colorare e scarabocchiare erano le attività dei bambini. La pittura si rivolge ora ai più grandi, troppo contenti di fare una pausa nel loro quotidiano sovraccarico. Un’attività di facile accesso alla portata di tutti. Rosette Sega

De la peintures decoratives

Con la mama Marcelina Maraner 92 anni confinato à casa e molto Longoria télévision mots croisés jounal

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delegazione del guatemala

Ciudad de Guatemala Me llamo Dyna Melgar Dorigoni, descendiente de trentinos, vivo en ciudad de Guatemala pero trabajo a 47.5 Km en otra ciudad, el lunes 16 de marzo todavía fui a trabajar en jornada normal, pero a partir del 17 de marzo todo cambio, se dio a conocer el primer fallecimiento de una persona diagnosticada positiva del COVID 19, el presidente suspendió el transporte público en todo el país y movilizarse ya representó una odisea, así que inicie el trabajo remoto desde mi casa en común acuerdo con la institución donde laboro. El lunes 23 se implementó el toque de queda a partir de las 16 horas hasta las 4 de la mañana, así que esta nueva medida hizo que la locomoción fuera más restringida en el país y el horario del personal cambiara en muchas instituciones. Mi rutina empieza a las 5:30 am, desayuno hago un café, me ducho y me conecto ya que empiezo a recibir información de mi trabajo, elaboro reportes, los miércoles se hace una reunión virtual de 2 horas y se le da seguimiento durante la semana a algunas cosas que quedaron pendientes. A las 13:00 hago lo que en mi país se llama almuerzo por lo general es la comida más fuerte, y a las 14:30 sigo con la rutina de revisión de reportes y actividades de trabajo hasta las 16:00 aproximadamente. Luego hago limpieza en mi casa, cocino para el día siguiente, leo temas de mi trabajo para actualizarme y literatura, salgo a mi jardín, a las 21:00 horas espero los noticieros, chateo con mis primos y amigos, tomo otra ducha y a dormir. En Guatemala en esta época de semana santa se hacen muchas procesiones católicas, la tradición es muy fuerte, aunque no soy creyente. Los olores del incienso, el corozo (flor de la época) y la comida, los colores de las alfombras y los trajes de los penitentes, la reunión con los primos para comer el tradicional bacalao a la vizcaína, lo voy a extrañar. Espero que esta pesadilla termine pronto, es triste ver las estadísticas de muerte en todo el mundo donde ya llevan más tiempo luchando contra este enemigo invisible, nosotros apenas empezamos en un país donde el sistema sanitario es más frágil, la desnutrición infantil, los niveles de

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pobreza, el racismo, la violencia, enfermedades transmitidas por vectores (zancudos), corrupción, son parte de nuestro día a día. Sé que hay que tener paciencia ya que el virus vino a quedarse entre nosotros y tenemos que aprender a vivir con otro enemigo. Extraño este paisaje que me recibía todos los días, al llegar a mi trabajo. “Mi chiamo Dyna Melgar Dorigoni, discendente di trentini, vivo a Città del Guatemala ma lavoro in un’altra città a 47.5 Km da casa. Lunedì 16 marzo sono andata a lavorare normalmente, ma dal 17 marzo c’è stato il cambiamento, è stato reso noto il primo decesso di una persona con una diagnosi positiva di COVID 19, il presidente ha sospeso il trasporto pubblico in tutto il paese e si è già mobilitato per un’odissea, così ho iniziato il lavoro remoto da casa mia in accordo con l’istituzione dove lavoro. Lunedì 23 è stato introdotto il coprifuoco dalle 16.00 alle 4.00, quindi questa nuova misura ha reso più ristretta la mobilità nel paese e l’orario del personale è cambiato in molte istituzioni. Spero che questo incubo finisca presto, è triste vedere le statistiche di morte in tutto il mondo dove già da tempo si lotta contro questo nemico invisibile, noi abbiamo appena iniziato in un paese in cui il sistema sanitario è più fragile, la malnutrizione infantile, i livelli di povertà, il razzismo, la violenza, le malattie contagiose e la corruzione, sono parte della nostra vita quotidiana.”

esperienza di una giovane trentina in irlanda La quarantena in Irlanda - A cura di Giulia Gallo Sono nata a Storo, da settembre lavoro in Irlanda come ragazza alla pari presso una famiglia con tre figli. Vivo con loro a Prosperous, un paesino ad un’ora circa da Dublino. Ero dunque in Irlanda quando il virus Covid-19 ha cominciato a dilagare nel mondo. All’inizio è stato sottovalutato; tutti ne parlavano ma sembrava una cosa molto lontana. Poi ha cominciato a diffondersi in Italia e lì la situazione ha iniziato a far paura. Hanno cominciato anche qua ad annullare tutti gli eventi (St Patrick’s day per esempio), a chiudere tutti i luoghi pubblici e ad aggiungere sempre più restrizione fino a quando il 28 marzo il governo irlandese ha dichiarato la chiusura totale di qualunque attività, il confinamento di tutti i cittadini (quarantena assoluta) presso il proprio domicilio

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onde evitare che l’epidemia si diffonda ulteriormente e più rapidamente. Nonostante l’Irlanda sia famosa per le sue piogge torrenziali, da quando questo disastro mondiale è cominciato, ironicamente è apparso un sole splendente che non ci ha quasi mai abbandonato. Abbiamo addirittura raggiunto i 20 °C! Questo è stata probabilmente la nostra salvezza. Io ed i bambini passiamo la maggior parte della giornata in giardino, sbizzarrendoci con una serie di attività all’aperto che ci mantengono occupati per tutto il giorno. Tra questi, i loro preferiti sono calcio e saltare sul trampolino elastico. Vivere in un paesino si è rivelato decisamente un vantaggio. La maggior parte dei casi accertati di Coronavirus si trova a Dublino quindi qua è relativamente sicuro uscire. Spesso dopo aver mangiato, andiamo a fare una passeggiata in periferia. In Irlanda le restrizioni sono meno rigide rispetto all’Italia. È permesso uscire di casa pur dovendo restare nel raggio di 2 km dal proprio domicilio, osservando comunque la regola del “social distancing”. La misura più dura è non poter vedere altre persone. Il bisogno di affetto spesso si fa sentire. A poco servono le videochiamate per colmare la necessità di un abbraccio da parte di una persona cara. Vicino a me vive Rosa, una ragazza spagnola, anche lei “Au pair”. Siamo subito diventate amiche e con il passare del tempo siamo diventate inseparabili. Non passava un giorno senza che ci vedessimo, nei momenti di difficoltà eravamo, siamo, l’una il pilastro dell’altra. Ed è ormai un mese che non ci vediamo. Qualche giorno fa ci siamo incrociate per caso per strada ed è stato così strano! Fastidioso perfino! Sempre a più di due metri di distanza, sembravamo due estranee. Nonostante non ci siano certezze nel futuro la speranza di quel primo abbraccio che ci daremo quando tutto questo sarà finito è ciò che ci fa alzare dal letto ogni mattina. E quando quel giorno arriverà sapremo apprezzare tutti quei piccoli particolari che prima davamo per scontati e il mondo sarà un posto migliore.

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famiglia trentina messico

Rigoberto Còrdoba, Mèxico En la Familia Trentina de México estamos muy comprometidos con el bienestar de la comunidad. Como lo han estado mencionando las autoridades de salud del país debemos acatar todas las medidas sanitarias como prevención del COVID-19. México está atravesando en la fase 2 del contagio, con posibilidad de subir a la fase 3 en los próximos días, lo cual el panorama es muy preocupante ya que traería consecuencias graves en la parte económica y social. Por lo anterior nuestra familia estamos realizando algunas acciones y actividades en esta cuarentena para contrarrestar el efecto del virus y aprovechar ese tiempo para hacerlo más productivo. A continuación presentamos algunas acciones y actividades: • Elaboración de cubre bocas para donar a personas de escasos recursos. • Equipo de respiración para algún miembro vulnerable de la familia. • Tapete sanitario. • Elaboración de gel antibacterial. • Actividades recreativas. • Cursos en línea. • Aislamiento social. QUÉDATE EN CASA Rigoberto Còrdoba, Mèxico Noi della famiglia Trentina del Messico siamo molto impegnati nel benessere della comunità. Ecco perché la nostra famiglia sta facendo alcune azioni e attività in questa quarantena per contrastare l’effetto del virus e sfruttare quel tempo per renderlo più produttivo. Abbiamo creato un impianto di respirazione per un membro vulnerabile della famiglia e delle attività ricreative.

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delegazione di new york

New York Quarantine by Francesca Contreras For those of you who are reading this from across the ocean thousands of miles away, we have more in common than you think. In the last two or three months our lives have changed unimaginably. We’re faced with fear and uncertainty every day, and sometimes even loss. However, my own mother, whose roots lead back to Trento, once said to me: if everyone who faced a hardship crumbled, then there would be nothing left in the world. With our freedom limited and any resolution feeling so far away, I have decided not to crumble under the stress, but instead, believe in possibility. When I wake up each day now, I choose to trust that better days are ahead, that there is always something to create and look forward to. Now more than ever I’m depending on the arts and simple joys to shed some light and magic. In recent days, I’ve taken the time to sit down and write in my journal about how I feel to make sense of it all. It’s okay to remember the past and moments we spent together laughing in the sun. Let that inspire you to write a poem or a story of a different time. I’ve spent afternoons in the garden listening to music that I love as well as new songs I have never heard before. They remind me of warm holidays spent by the sea. When the rest of the world begins to feel so far away, I sketch landscapes of where I wish to be. It helps to have a sense of magic regarding the moments we will have in the future. When I sit down at night and play music on my guitar, I think of the days when I will be able to play for my friends who I haven’t seen in over a month. Imagine all the beautiful music we will hear in a year from now. Now, when I sit down at the table with my family, it brings on a new meaning. I am not only eternally grateful for our health, but I realize how wonderful it is to laugh with people who truly love you for you no matter what happens in the world. Many of us had plans for this new year. To travel, to get married, to celebrate the fruition of their goals and achieve-


ments. The saddest reality is that many won’t be able to experience these moments. However, made this is our chance to change our point of view and learn to make the best of any days. Perhaps we have been given a moment to realize that life does not only consist of big, grand events. Maybe we can find joy and happiness when we stay open to the little moments. Drinking coffee in the garden with your family. Hearing your friend’s voice over the phone after a long time spent without them. Watching the birds outside sing and fly from tree to tree. Creating something with your hands that you never thought you could. Maybe we have missed the bigger occasions of life this year, but then maybe there are many more little moments we have yet to embrace. Francesca Contreras discendente di trentini. Quando mi sveglio ogni giorno ora, scelgo di avere fiducia che giorni migliori stanno per arrivare, che c’è sempre qualcosa da creare e guardare avanti. Nei giorni scorsi, mi sono presa del tempo per sedermi e scrivere nel mio diario su come mi sento per dare un senso a tutto questo. Ho passato i pomeriggi in giardino ad ascoltare musica che amo così come nuove canzoni che non ho mai sentito prima. Quando il resto del mondo inizia a sentirsi così lontano, disegno paesaggi dei posti dove voglio essere. Non sono solo eternamente grata per la nostra salute, ma mi rendo conto di quanto sia meraviglioso ridere con persone che ti amano veramente per quello che sei e che ci sono qualunque cosa accada nel mondo. Quando mi siedo di notte e suono la mia chitarra, penso ai giorni in cui potrò suonare per i miei amici che non vedo da più di un mese. Immaginate tutta la bella musica che sentiremo tra un anno.

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famiglie trentine paraguay

FAMILIA TRENTINA DE ASUNCIÓN El pasado 10 de marzo Paraguay iniciaba sus medidas de distanciamiento social con la confirmación del segundo caso de Covid-19. Las medidas graduales comenzaron con la suspensión de clases y de toda actividad que implique aglomeración de personas hasta que con el correr de los días se aplicaron restricciones más severas llegando a la cuarentena total con el cierre de fronteras y la circulación restringida dentro del territorio. Como en todo el mundo, el cambio brusco de rutina llegó al Paraguay, la bienvenida fue temerosa pero con la esperanza de que el sacrificio económico y de libertades individuales salvarán muchas vidas. ASUNCIÓN Walter Marchi es un joven médico de 32 años. Especializado en medicina familiar, está en la primera línea de batalla atendiendo urgencias clínicas en dos hospitales de la capital. Walter vive este momento con mucha incertidumbre, la precariedad del sistema de salud público es una realidad que enfrenta el país, pero la sopesa con la tranquilidad de que se han tomado medidas rápidas para que la enfermedad no progrese muy rápido colapsando el servicio de salud con muchos pacientes enfermos de covid-19 a la vez. “El apoyo de población en general es fantástica. Todos los sectores están procurando aportar su grano de arena”, relata el Dr. Marchi, quien vive uno de los momentos más conmovedores de su carrera, perplejo por la solidaridad de la gente que se expresa desde una rica pizza para la cena de los médicos, hasta ayudarlos con la donación de insumos hospitalarios o creando innovaciones tecnológicas para colaborar con la mitigación del impacto. Ilda Mayeregger (67) coordina un plantel de profesionales psicólogos que desde la universidad dan a apoyo solidario a la ciudadanía a través de la contención psicológica. Para Ilda el trabajo es más intenso, pero este aislamiento le permite organizar su tiempo de otra manera, y poder leer o hacer aquello que siempre pospuso por falta de tiempo. Vive sola, pero tiene sus momentos de comunicación con sus hijas y nietos. “Es tiempo de reinventarnos, de volver a cuestiones que no hemos valorado por la vorágine del modernismo y del consumo”, reflexiona la psicóloga e investigadora social. El Rincón artístico concentra toda su atención en la casa de Elisa-

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betta Deavi, pintando los días y aprovechando este tiempo para experimentar más colores y formas. Su arte no se resigna a la incertidumbre, los trazos precisos y los colores vivos se rebelan con tonos de alegría y esperanza.

FAMILIA TRENTINA DE alta paranà A 327 km de la ciudad de Asunción, se encuentra el punto neurálgico del comercio de la triple frontera entre Paraguay, Brasil y Argentina. Ciudad del Este, la capital departamental de Alto Paraná ha parado por completo, pero en el hogar de la familia Dorigoni se mantiene activa las tareas del hogar y se reinventan. En tiempos normales, María Asunción Dorigoni (67) se sienta a su máquina de coser para confeccionar sábanas, manteles o toallas. Pero esta vez prepara tapabocas, es que la demanda sobrepasa al mercado y las recomendaciones del uso del tapoboca se ha extendido a toda la población. Del otro lado de la casa está Aida, su hija odontóloga de 39 años, sembrando su nueva huerta orgánica para el autoconsumo. A 50 km de Ciudad del Este la producción agrícola no puede parar. En Santa Rosa del Aguaray el movimiento ha mermado pero a diferencia de las ciudades comerciales, la extensión de los campos agrícolas permite a las familias respirar con más libertad. De la producción lechera se encarga Marcio Giordani (47), su trabajo en la producción de alimentos es uno de los rubros claves de la economía que tiene permiso para seguir operando. “Nosotros no paramos, cumplimos con todas las normas de bioseguridad exigidas por el gobierno, cuidándonos unos a otros y repartiendo el alimento como corresponde”. Aunque el trabajo siga, la pausa se siente un poco. Los niños no van a la escuela y comparten más tiempo en familia haciendo las tareas escolares desde casa o como Arthur de 7 años, el hijo de Marcio Giordani, quien además adora los animales y disfruta ayudando y aprendiendo en los tambos lecheros. Lo scorso 10 marzo il Paraguay ha avviato le sue misure di allontanamento sociale con la conferma del secondo caso di Covid-19. Come in tutto il mondo, il brusco cambiamento di routine è arrivato in Paraguay, il benvenuto è stato timoroso ma nella speranza che il sacrificio economico e delle libertà individuali salveranno molte vite. “Il sostegno della popolazione in generale è fantastico. Tutti i settori stanno cercando di

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portare il loro granello di sabbia! Ha detto il dott. Walter Marchi. È tempo di reinventarci, di ritornare a questioni che non abbiamo apprezzato per il vortice del modernismo e del consumo”, riflessione della psicologa e ricercatrice sociale Ilda Mayeregger L’angolo artistico concentra tutta la sua attenzione nella casa di Elisabetta Deavi, dipingendo i giorni e approfittando di questo tempo per sperimentare più colori e forme. La sua arte non si rassegna all’incertezza, i tratti precisi e i colori vivaci si ribellano con toni di gioia e di speranza. Maria Assunzione Dorigoni (67 anni) si siede davanti alla sua macchina da cucire per confezionare lenzuole, tovaglie o asciugamani. Ma questa volta prepara delle mascherine, poiché la domanda supera il mercato e i consigli sul loro uso si è diffuso. Aida, la sua figlia di 39 anni, odontoiatra, coltiva il suo nuovo orto biologico per l’autoconsumo. “Noi non ci fermiamo, osserviamo tutte le norme di biosicurezza richieste dal governo, ci prendiamo cura l’uno dell’altro e distribuiamo il cibo come si deve”. Marcio Giordani. Arthur di 7 anni, figlio di Marcio Giordani, adora gli animali e si diverte aiutando ed imparando nella stalla della mungitura del latte.

Familia Trentina Pacher en Paraguay Nuestra Asociación es de las mas jóvenes y tenemos 3 poblaciones donde estamos concentrados, Departamento Central, San Pedro y Alto Paraná. Aunque seamos como los países de Latinoamérica con muchas desigualdades, y con un sistema de salud cuyas terapias y respiradores colapsan cada año. Hemos tenido la bendición de una luz en esta pandemia, nuestro ministro de salud, que al confirmarse 2 casos, se puso firme ante el gobierno y nuestro presidente decretó la cuarentena en fecha 7 de marzo. Un orgullo contar que este ministro es nieto de italianos, el Doctor Julio Mazzoleni, cuyo abuelo llegó a nuestras tierras después de la Segunda Guerra Mundial. Hoy éste Ministro es nuestro héroe, por todas las vidas que se están salvando. A un mes de la Cuarentena Paraguay tiene 119 casos confirmados, 5 fallecidos, 15 recuperados , 8 internados, y la mayoría en aislamiento domiciliario. Como dice nuestro Ministro Dr. Mazzoleni, esto es como un partido de Futbol, estamos en el primer tiempo, en las casas, y es allí donde debemos sacar los mejores resultados. Al mismo tiempo se están montando nuevos puestos en hospitales en Terapia Intensiva y comprando respiradores, aunque la demanda internacional hace que sean productos en falta y hasta confiscados por otros países. Esperemos que podamos aumen-

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tar esas plazas en la próximas semanas. Lo importante es ahora, Quedarse en casa, cuidar a nuestros mayores, y esto de quedar en casa es una oportunidad de estar más cerca en familia, de reforzar las cosas que nos importan, de valorar nuestros espacios, de disfrutar de la familia, los que están lejos buscando espacios comunes como videollamadas, para darnos fuerza entre todos. Tenemos familiares que les toca estar en primera línea en los servicios de salud, en los servicios básicos como policía o en la cadena de primera necesidad. A ellos les decimos gracias y Dios les proteja en cada instante. Estamos conmovidos y tristes por lo que pasa en nuestra tierra de origen, y alrededor del mundo entero. Tenemos que resistir, cuidarnos, quedar en casa, pensar que la economía la resolveremos después. Lo importante es la VIDA. Disfrutando del hogar en cuarentena. D3 las plantas de las flores... de las amorosas mascotas

Teleconferencia en tiempos de pandemia

Abbiamo avuto la benedizione di una luce in questa pandemia, il nostro ministro della salute, che confermando due casi di Covid-19 si è messo davanti al governo e il nostro presidente ha decretato la quarantena in data 7 marzo. È un onore raccontare che il ministro dottor Julio Mazzoleni è nipote di italiani, il cui nonno arrivò nelle nostre terre dopo la Seconda guerra mondiale. Oggi questo Ministro è il nostro eroe, per tutte le vite che si stanno salvando. A un mese dalla Quarantena Paraguay ha 119 casi confermati, 5 morti, 15 recuperati, 8 internati, e la maggior parte in isolamento domiciliare. Come dice il nostro Ministro la cosa importante ora è rimanere a casa, prendersi cura dei nostri anziani, e questo rimanere a casa è un’opportunità di essere più vicini in famiglia, di rafforzare le cose che ci interessano, di valorizzare i nostri spazi, di godere della famiglia, quelli che sono lontani alla ricerca di spazi comuni come videochiamate, per darci forza tra tutti. Mi godo la casa in quarantena.

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famiglie trentine svizzera

Klare Strukturen und gute Kommunikation helfen uns als Familie das miteinander zu Hause angenehm zu gestalten. Gerade mit zwei Teenager braucht es einen klaren Tagesablauf mit Fixpunkten wie Aufstehen, Essen, Homestudy und Freizeit. Dies hilft uns allen unseren Aufgaben von zu Hause aus nachzugehen und dennoch dieser Zeit Dinge abzugewinnen, die eine wunderbare Qualität für uns als Familie mitbringen. Wie wir die Tage gestalten und strukturieren wollen, haben wir gemeinsam entschieden. Uns war wichtig, dass wir die Chance nutzen, um Dinge zu tun, die sonst im Alltag zu kurz kommen. So bleiben wir nach dem Essen alle am Tisch sitzen und Diskutieren über ein Thema; erst dann wird abgeräumt. Wir spielen täglich ein oder mehrere Spiele zusammen, die Kinder haben mit Daniel einen Schachpartner gefunden und treten in die Fussstapfen der Leidenschaft ihres Gross- und Urgrossvaters. Odhin, unser Portugiesischer Wasserhund ist das Zentrum unserer Familie. Mit ihm finden ausgedehnte Spaziergänge statt und er ersetzt den fehlenden Körperkontakt von uns allen. Jede Woche ziehen wir Bilanz und reflektieren als Familie, wie es jedem geht und was wir anders machen könnten. Es ist toll mitanzusehen, wie Kreativität bei allen Familienmitgliedern entsteht und Ideen für neue Menüs, Fitness oder Gespräche entstehen. Einander Raum und Platz geben führt zum Miteinander! Manuela Broz.

Anne-Sophie, Manuela, Daniel, Odhin, Noémie

Chiare strutture e una buona comunicazione ci aiutano come famiglia a rendere confortevole il restare a casa. Soprattutto con due adolescenti, è necessaria una chiara routine quotidiana con punti fissi come alzarsi, mangiare, studiare a casa e divertirsi nel tempo libero. Questo ci aiuta tutti a svolgere i nostri compiti da casa e ad aggiungere ancora attività che portano una qualità meravigliosa per noi come famiglia. Abbiamo deciso insieme come vogliamo organizzare e strutturare le giornate. Per noi è stato importante cogliere l’occasione per fare cose che altrimenti sarebbero trascurate nella vita di tutti i giorni. Quindi dopo cena restiamo tutti al tavolo e discutiamo su un argomento; solo conclusa la discussione di alziamo. Giochiamo insieme ad uno o più giochi ogni giorno, le ragazze hanno trovato un compagno di scacchi in Daniel e stanno seguendo le orme del nonno e della passione del bisnonno. Odhin, il nostro cane d’acqua portoghese, è il centro della nostra famiglia. Lunghe passeggiate si svolgono con lui e lui sostituisce il contatto fisico mancante di tutti noi. Ogni settimana facciamo il punto e riflettiamo come una famiglia su come stiamo tutti e cosa potremmo fare diversamente. È bello vedere come nasce la creatività per tutti i membri della famiglia e idee per nuovi menu, fitness o discussioni. Dare spazio l’uno all’altro porta alla cooperazione!

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