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FORÇA EXPEDICIÓNARIA BRASILEIRA

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Unione Famiglie Trentine all’Estero

Corso 3 novembre 72

38122 Trento (TN)

Tel. +39 0461 237234 info@famiglietrentine.org pec: famiglietrentineaps@pec.it

Direttore Responsabile

Paola Zalla

Comitato Editoriale

Simone Marchiori

Bruno Cattoni

Giordana Detassis

Patricia Lanzziano Broz

Ha collaborato

Andrea Gandolfi

Unione Famiglie Trentine all’Estero

Si ringrazia Trentino Sviluppo S.p.A. per aver messo a disposizione l’immagine pubblicata in terza di copertina.

“CASTEL TOBLINO” Archivio APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi – foto di M.

Miori

Si ringrazia Andrea Gandolfi

Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 22 del 21/12/2012 - Rivista quadrimestrale dati della testata

IL SALuTO DEL PRESIDENTE di Mauro Verones

L’attività dell’unione delle Famiglie Trentine all’Estero parte sempre dai rapporti personali. Dallo scambio di idee e di esperienze degli associati trentini o trentini di origine o degli amici dell’associazione.

È attraverso questi rapporti, attraverso queste collaborazioni, che nascono progetti come quello della ricerca e successiva mostra fotografica sulla Força Expedicionária Brasileira (in italiano “Forza di Spedizione Brasiliana”), conosciuta con l’acronimo FEB. Nasce da una battuta della cara amica brasiliana Laura Frainer Scoz, che ci racconta della pensione di guerra del papà che, nonostante fosse brasiliano, ha partecipato alla Seconda Guerra mondiale in Italia con un contingente dell’esercito brasiliano. Ci ha fornito il prezioso diario del padre: quanta emozione nel leggerlo!

Da lì lo spunto e l’idea da realizzare, l’attivazione delle nostre diramazioni brasiliane per ottenere le prime informazioni, la successiva elaborazione del progetto concreto con la collaborazione di un ricercatore sul posto e la condivisione dell’attività con l’Ufficio Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento e la

Fondazione Museo Storico del Trentino che ci hanno supportati ed incoraggiati in modo prezioso e determinante per la riuscita e la realizzazione della mostra finale.

Nell’ambito di un viaggio per incontrare le diramazioni di Brasile, Paraguay e Argentina, una delegazione dell’associazione, accompagnata dal ricercatore, ha visitato i principali musei Brasiliani dedicati alla FEB e parlato con i responsabili degli stessi per raccogliere il materiale necessario per la realizzazione del progetto.

Tra i mille bellissimi incontri, insieme alla delegazione ho partecipato alla visita al Museu do Comando Militar do Sul di Porto Alegre il 22 febbraio 2019, e il 4 marzo 2019 al Museu do Expedicionário di Curitiba dove abbiamo avuto il piacere di conoscere il veterano Cruz Eronides, che vive tutt’ora presso un alloggio del museo e il responsabile della comunicazione del museo - tenente Lino Junior ed il signor Odilon Pilati, figlio di Agostinho Pilati, eroe della FEB di origini trentine (Tassullo Val di Non).

Non potevamo limitarci alla mera ricerca scientifica: abbiamo voluto conoscere le persone che hanno vissuto questo evento storico. Grazie alle nostre diramazioni del Brasile, che ci hanno appoggiato ed aiutato a reperire le informazioni necessarie, siamo riusciti ad incontrarle e ad ottenere molti spunti per futuri sviluppi.

Il 25 febbraio 2019, abbiamo incontrato Joao Andreatta, Presidente della Famiglia Trentina di Florianopolis, che si è attivato per farci avere preziosi contatti ed informazioni presso il distretto militare della città per dare corso alla ricerca.

Grazie a Harry Dallabrida e Norma da Rui, Presidente e segretaria della Famiglia Trentina di Benedito Novo, il 27 febbraio 2019 abbiamo potuto far visita a Walter Paganelli, eroe FEB di origine italiana. È stato emozionante incontrarlo nella sua casa, dove ha riservato uno spazio espositivo dedicato a ricordi di guerra e a souvenir e oggetti italiani. Tanti gli aneddoti che ha raccontato con vivacità, come lui fosse ancora un valoroso giovanotto: il suo sguardo accarezzava con orgoglio la divisa della FEB in bella mostra al centro della sala. Non potrebbe essere altrimenti visto che ha attraversato con lui decenni ed è stata compagna fedele sui campi di battaglia. Moglie e nuora lo guardavano con affetto e lo ascoltavano con l’attenzione di chi pensa potrà trovare nelle sue parole nuovi inediti particolari.

Il 28 febbraio 2019 abbiamo incontrato la signora Amélia Macoppi Vicenzi, vedova di Lino Vicenzi, nato a Rio dos Cedros, nipote di emigrati trentini, arruolato nelle fila della FEB durante la Seconda Guerra mondiale.

Amelia ci ha accolto con spirito fraterno assieme ai nipoti e ai figli. Ci ha mostrato la sua bella casa, fiera d’aver conservato l’angolo che il marito aveva riservato alle memorie degli eventi di cui è stato testimone in Italia durante la guerra.

Caso vuole che Walter Paganelli e Lino Vicenzi si sono imbarcati per l’Italia lo stesso giorno il 23 novembre 1944. Durante il lavoro di ricerca siamo riusciti ad intrecciare così nuove belle amicizie e collaborazioni sia in Brasile che in Italia.

A Curitiba abbiamo conosciuto il Tenente (ora Capitano) Lino Junior, responsabile della comunicazione del Museu do Expedicionário di Curitiba con il quale abbiamo condiviso la ricerca ed i file dei pannelli della mostra da noi realizzata e riprodotta in questo opuscolo.

Il Capitano Lino Junior, con il supporto della quinta divisione dell’esercito Brasiliano ha replicato e implementato la nostra realizzazione in una mostra fotografica esposta all’aeroporto internazionale di Curitiba Afonso Pena in occasione del 75° anniversario della spedizione.

Sempre a Curitiba abbiamo conosciuto il signor Odilon Pilati, figlio di Agostinho Pilati eroe della FEB, di origini trentine (Tassullo Val di Non), che ci ha consegnato molto materiale storico appartenente al padre per procedere alla ricostruzione storica necessaria a realizzare la ricerca.

In Italia è nata una bella amicizia con la comunità di Iola di Montese dove ci sono due musei con percorsi espositivi dedicati alla FEB. Andrea Gandolfi, vice direttore del Museo Memorie d’Italia di Iola di Montese, ed Erminio Bernardi consigliere comunale con delega alle attività culturali ci hanno accompagnato e concorso a valorizzare la mostra che l’uFTE ha inaugurato a Storo nel luglio 2019 all’apertura della Festa provinciale dell’Emigrazione ed anche in questo caso abbiamo condiviso il lavoro da noi realizzato e questo è stato implementato ed esposto nei musei da loro gestiti.

Ecco, quindi, che la condivisione della conoscenza e la valorizzazione dei rapporti umani ci ha aiutato a divulgare nel mondo un lavoro fatto da una piccola associazione trentina. Coltivare amicizie basate sul comune senti- re della storia, dei valori e delle radici e, in piccolo, sulla trentinità dei protagonisti, ci ha permesso di dare lustro e diffusione ad un pezzo di storia internazionale sconosciuta ai più. Parte importante della rete dei partner del progetto sono stati l’Ufficio Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento e la Fondazione Museo Storico del Trentino che, attraverso il loro supporto ed incoraggiamento, ci hanno permesso di realizzare la mostra. Il Capitano Lino Junior è venuto a Storo in rappresentanza dell’esercito Brasiliano all’inaugurazione della mostra avvenuta nel luglio 2019 in occasione dell’apertura della Festa provinciale dell’Emigrazione; il signor Odilon Pilati con il figlio Araken hanno voluto essere presenti all’aperura di un evento che parlava del padre e nonno, oltre che cogliere l’occasione di visitare le terre degli antenati venendo appositamente dal Brasile; il signor Andrea Gandolfi, vice direttore del Museo Memorie d’Italia di Iola di Montese, ed il signor Erminio Bernardi hanno voluto essere presenti anch’essi all’apertura dell’evento. La mostra riportata in questo opuscolo è stata esposta, oltre che a Storo, presso il comune di Fornace, presso la sala della Fondazione Caritro a Trento e presso la sala della Biblioteca del Comune di Cavedine e successivamente presso la sala consiliare del Comune stesso. la testimonianaza a cura di Andrea Gandolfi - Vice direttore e curatore delle collezioni del Museo Iola di Montese

Il Covid-19 ci ha costretti a fermare le attività espositive per l’anno 2020 e per questo abbiamo deciso di sintetizzare il nostro lavoro su questo supporto, per condividerla ancora di più, se possibile. Non vuole rappresentare la conclusione di un lavoro ma un altro passo che potrà essere aggiunto alle attività che vorremo ancora portare avanti nei prossimi anni.

“la nostra conoscenza si arricchisce ogni qualvolta entra in contatto con altre conoscenze” cit.

Ogni anno, in occasione dell’anniversario della liberazione d’Italia nel 1945, l’Ambasciata brasiliana in Italia e lo Stato Maggiore dell’Esercito Brasiliano, attraverso l’Ufficio dell’Addetto Militare presso l’Ambasciata stessa, celebrano la partecipazione della Força Expedicionária Brasileira ai combattimenti degli Alleati per la liberazione dei territori della Linea Gotica negli Appennini tosco-emiliani.

A cavallo del 25 Aprile di ogni anno sono diverse le manifestazioni e cerimonie che si tengono lungo il percorso dei combattimento dei soldati della 1a Divisione di fanteria brasiliana, avvenuti tra Settembre del 1944 e Maggio del 1945, che attraversarono, tra gli altri, i paesi della Valle del Serchio e della Garfagnana, Castelnuovo, Porretta Terme, Gaggio Montano, Montese fino a Fornovo, nel parmense.

Alle cerimonie partecipano gli alti gradi dello Stato Maggiore dell’Esercito brasiliano e cittadini che giungono in Italia al seguito, l’Ambasciatore e i funzionari dell’Ambasciata Brasiliana in Italia, i rappresentanti delle istituzioni locali e i tanti cittadini ed appassionati italiani che vogliono rendere omaggio ai “pracinhas” brasiliani e al loro contributo di sangue versato per la liberazione dell’Italia dal giogo nazi-fascista.

Una partecipazione rimasta nell’ombra della macchina da guerra Alleata, dimenticata, forse ignorata nel dopoguerra e che solo ora, lentamente, si affaccia dalla nostra storia della seconda guerra mondiale con il contributo delle memorie dei nostri padri e nonni le quali, inevitabilmente, vanno ormai a spegnersi. Ecco quindi che le mostre sulla partecipazione del Brasile alla seconda guerra mondiale nella nostra terra, che a molti italiani è completamente sconosciuta, organizzate dall’Unione Famiglie Trentine all’Estero e dal museo di Jola di Montese vogliono cercare di rimediare, prime in Italia, a quella mancanza e contemporaneamente tramandarne l’eredità che ha contribuito a rendere la nostra società libera, come la viviamo ora.

Le celebrazioni annuali si concludono ogni 2 Novembre presso il Monumento votivo militare brasiliano a Pistoia dove, fino al 1960, erano sepolti 462 salme poi trasferite in Brasile. Ora vi è tumulata solo la salma del Milite Ignoto, l’ultimo soldato ritrovato e di cui non è stato possibile risalire al nome. Riposino In Pace.

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