Notiziario del 26 marzo 2012

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Notiziario n. 6 del 26 MARZO 2012 Stampato e diffuso in proprio

N EW S DAL TERRITORIO A CURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE

www.uglpoliziadistato.it

segreterianazionale@uglpoliziadistato.it

DALLE NOSTRE SEGRETERIE PROVINCIALI

PERUGIA: DOPO GLI ULTIMI AVVENIMENTI IN CITTA’ E IN PROVINCIA REGNA LA PAURA MA IL DIPARTIMENTO NON INCREMENTA L’ORGANICO NELLA REGIONE.

INTERVISTA DELLA SEGRETERIA PROVINCIALE DI PERUGIA

Da lagoccia.eu del 20 marzo 2012 - lagoccia.eu "Basta con i proclami vogliamo fatti". E' questa la richiesta della segreteria provinciale di Perugia dell'Ugl Polizia di Stato. "Abbiamo appreso affermano - che il Ministero dell’Interno ha movimentato in ambito nazionale degli Agenti e Sovrintendenti. Con rammarico e stupore abbiamo verificato che a fronte dei circa 280 movimenti effettuati, nessuno è stato trasferito nel territorio della provincia di Perugia". L'Ugl sottolinea come "Nonostante gli ultimi gravi eventi e considerato anche la gran mole di

domande di colleghi, che aspirano ad un trasferimento presso la Questura di Perugia, il Ministero rimane permeabile alle legittime aspirazioni dei colleghi e alla richiesta di una sempre maggiore sicurezza da parte dei cittadini, esasperati ed impauriti dagli ultimi avvenimenti. Questa O.S. pertanto si farà portavoce di tutti, presso le sedi competenti per cercare di sanare questa palese ingiustizia sperando che i nostri politici facciano meno proclami e più fatti".

PERUGIA: MANIFESTAZIONE DELL’UGL POLIZIA DI STATO GAUDIOSI: DOV EVA SCAPPARC I IL MOR TO PER CA PIRE C HE SIAM O IN POC HI

Droga, alcolismo, bullismo e prostituzione, rapine e aggressioni, sono fenomeni in aumento. E’ evidente che sono state adottate soluzioni inadeguate. C’è bisogno quindi di ridistribuire le risorse delle Forze di Polizia. La segreteria regionale Umbria, capitanata da Enzo Gaudiosi, è

scesa in piazza Italia, seguito da tanti colleghi per manifestare. L’apparato di Pubblica Sicurezza ha bisogno di nuove politiche, bisogna ottimizzare le poche risorse economiche a disposizione e l’esiguo numero di uomini in servizio.


MILANO: PREMI E RICOMPENSE…SPESSO NON RICONOSCIUTI

L'UGL Polizia di Stato si fa portavoce delle diverse lamentele che sono arrivate dai Colleghi ( in particolare dal Reparto Volanti che sta tanto a cuore al Sig. Questore di Milano) ai quali è stata assegnata una ricompensa in quanto contraddistinti in particolari interventi di Polizia Giudiziaria. Ebbene questi Colleghi, vengono premiati in modo diverso dagli altri Colleghi della penisola, infatti, mentre ad un poliziotto che a Prato arresta uno spacciatore con 200 grammi di droga o arresta un rapinatore gli viene riconosciuta una lode o un encomio, il Collega milanese solo perché si trova nella grande Milano, se arresta uno spacciatore con più di un chilo di droga o un rapinatore in analoghe situazioni delle altre città, se va bene si vede premiato solo con un

compiacimento (neanche l’elogio - premio in denaro) privandolo altresì di futuri punteggi su un eventuale concorso interno. Questa O.S. insieme a tutti i Colleghi che rappresenta e non, chiede inoltre alla Dirigenza di non avvilire l’operato dei Colleghi meritevoli con la classica frase…. “questo è il vostro lavoro!!!” Se questo è il nostro lavoro, svolto sicuramente con dedizione, mettendo in pericolo anche la propria incolumità, replichiamo che sarebbe anche equo dare le giuste e dovute gratificazioni, senza che queste vengano elemosinate. Visto che questo problema lo sentiamo particolarmente nostro,attendiamo una risposta dal Sig. Questore!!! L'UGL Polizia di Stato è la voce dei Colleghi!!!!!

MACERATA: RISCHIO SCORTA PER GLI AGENTI SCANDAL O IN QUESTURA, SOL O DUE A GE NT I PER ACC OM PAGNARE DUE CLA NDEST INI DA MACERATA A BARI

Lo scorso 6 marzo, in un turno pomeridiano di definire quantomeno azzardata. Nonostante l’ “Volante”, sono stati “intercettati” due cittadini accompagnamento sia stato effettuato a bordo di stranieri non in regola con le norme sul soggiorno. un’autovettura con i requisiti idonei per il servizio Questi dopo essere stati sottoposti a rilievi fotodi “volante”, la parità numerica con i fermati ha dattiloscopici, venivano messi a disposizione comunque esposto il personale ai rischi insiti nel dell’Ufficio Immigrazione di Macerata che servizio stesso. In tali circostanze le precauzioni adottava nei loro confronti il decreto di operative da adottare devono poter contemperare trattenimento presso uno dei C.I.E disponibili. A la possibilità, non certo remota, che gli eventi seguito di ciò veniva organizzato dalla Questura possano degenerare in direzione di situazioni di Macerata il servizio di accompagnamento degli quali : atti autolesionistici, malori reali o simulati stranieri presso il Centro Identificazione ed fino al tentativo di sopraffazione allo scopo di Espulsione di Bari. Nell’occasione venivano fuggire.Le direttive in materia di impiegati per il servizio di scorta dei clandestini, accompagnamento prevedono di massima, “la solo DUE operatori che, in tarda serata, partivano misura” di due appartenenti alle Forze da Civitanova Marche a bordo di una A.R. 159 dell’Ordine per ogni scortato, in assenza di meglio diretti a Bari. Questa segreteria provinciale ritiene ci saremmo accontentati anche della solo che la decisione di inviare solo due dipendenti per superiorità numerica, ma riteniamo inaccettabile effettuare la scorta di due cittadini stranieri sia da la parità tra operatori e scortati. De Renzis: Confidiamo per il futuro in una più attenta valutazione delle condizioni di sicurezza dei colleghi impegnati in tali servizi, ritenendo un errore da non ripetere la gestione del servizio in narrativa.

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REGIONALE TOSCANA: DECRETO SVUOTA CARCERI, NELLE QUESTURE MANCANO DEFIBRILLATORI E MEZZI DI SOCCORSO DICHIARAZ IONI DELLA SE GRETER IA RE GIONALE TOSCANA

Marruganti: La recente normativa in materia di trattenimento nelle camere di sicurezza (DL 211/2011 e successiva conversione) ha comportato serie problematiche nella sua applicazione pratica. In Toscana le dieci Questure delle relative province hanno affrontato la nuova situazione creatasi, con misure più o meno logiche ed adottando criteri non sempre rispondenti alla sicurezza degli arrestati, degli operatori e soprattutto della cittadinanza. gonews.it - firenzetodays.it - nove.firenze.it Senza voler polemizzare sulle tristemente note vicende che hanno riguardato le camere di sicurezza della Questura di Firenze dove si sono registrati ben due decessi nel giro di un mese dall’entrata in vigore del decreto, il Sindacato intende sottoporre alla pubblica attenzione soprattutto la gravità di certe situazioni meno note ma ugualmente molto pericolose. La totale assenza di defibrillatori, apparecchi medici per il primo soccorso e di qualsiasi mezzo sanitario, non solo è pericolosa per l’arrestato ma anche per chi lo ha in custodia e che si vede magari addebitati certi episodi dovuti soprattutto alla carenza di idonei mezzi e non certo alle sue capacità professionali. Per quello che concerne, ad esempio, la Questura di Pistoia, dove sono completamente assenti le camere di sicurezza, gli arrestati vengono addirittura fatti “accomodare” in una sorta di sala di attesa dove permangono fino a quando non compariranno dinanzi al Giudice. Tutto questo con evidenti pericoli per la incolumità delle persone ristrette che per quella degli operatori di polizia. Se presso la Questura di Prato, dotata di ambienti idonei, e presso la Questura di Livorno, dotata di celle ben congeniate, il buon senso e la capacità di quei Questori ha fatto si che fosse individuato personale dipendente preso a rotazione dai vari Uffici per non compromettere la prevenzione e la sicurezza pubblica, niente di tutto questo si può

dire per la Questura di Massa e per la Questura di Siena. In entrambe queste province, infatti, in maniera molto semplicistica, è stato disposto che per vigilare gli arrestati si possa persino rinunciare al servizio reso dalla Volante 113 e far diventare gli operatori delle pattuglie una sorta di “secondini”. Aspetto grave, di una pericolosità estrema, se si pensa che, talvolta, soprattutto in orari notturni, è presente sul territorio una sola pattuglia e che quindi si arrivi all’assurda possibilità, nelle province di Massa e Siena, che il cittadino possa chiamare il 113 per un soccorso immediato e si senta rispondere che non c’è nessuna pattuglia presente!! Il controllo del territorio e la prevenzione dei reati (quali servizi antirapina prevenzione dei reati predatori in genere e dei reati contro la persona) viene messo dopo rispetto alla vigilanza di qualche ubriaco che abbia magari commesso una resistenza in danno di un poliziotto. Ciò premesso l’ UGL Polizia Toscana chiede pubblicamente un serio intervento del Dipartimento della P.S. e del Governo al fine di rintracciare i fondi per la realizzazione delle strutture, per il reperimento degli operatori e che sia data una linea guida sui criteri di vigilanza delle persone ristrette nelle camere di sicurezza ai vari Questori imponendo loro il mantenimento della prevenzione e del soccorso pubblico per l’utenza. In assenza di questo si ritiene che sia

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inutile voler promulgare certe leggi senza che ci

siano le basi per farlo.

CAGLIARI: IL SEGRETARIO PROVINCIALE INCONTRA IL QUESTORE

Lo scorso 8 marzo presso la Questura di Cagliari, si è tenuto un incontro tra il Segretario Generale Provinciale Alessandro CONGIU e il Sig. Questore di Cagliari Luigi SAVINA. Il colloquio è stato incentrato su tematiche fondamentali quali la Sicurezza, la Legalità e il rapporto che i cittadini della Provincia hanno con la Polizia di Stato. In particolare, Alessandro CONGIU ha illustrato al Questore SAVINA, le emergenze che preoccupano la Segreteria Provinciale di Cagliari.

In primis l’aspetto organizzativo e logistico dei vari Commissariati della Provincia: Quartu S.E., Carbonia ed Iglesias, versano in condizioni critiche sotto il profilo della struttura e della ormai cronica carenza di personale. Anche il Commissariato cittadino di Sant’Avendrace è da tempo una struttura priva di autonomia operativa.

Congiu: “I poliziotti in organico alla Questura e distribuiti nella Provincia di Cagliari, sono pochi e devono gestire fenomeni criminali e sociali crescenti, in situazione di gravi carenze di mezzi e strumenti adeguati. Gli uffici aperti al pubblico sono a corto di personale, situazione resa ancor più difficile dall’assenza di un programmato turn over per gli operatori di Polizia andati in quiescenza, dalla scarsa lungimiranza del Governo e dalla carenza di fondi adeguati da destinare al Comparto Sicurezza. Seppure si deve concordare con l’analisi del dr. SAVINA circa l’assenza di una criminalità organizzata e strutturata, certo non si può non evidenziare il senso di illegalità ormai diffusa determinato proprio da episodi di micro criminalità che spesso, trovano la loro genesi nelle difficili condizioni socio-economiche di talune aree delle Provincia. Ebbene, nella priorità di garantire le libertà costituzionali di tutti i cittadini della Provincia, nella necessità di affrontare i fenomeni criminosi con sempre più mirati servizi di prevenzione e repressione, questa Organizzazione Sindacale ritiene che i tempi siano assolutamente maturi per compiere con decisione razionalizzazioni - non procrastinabili - in termini di logistica e di servizi cui destinare il personale della Questura di Cagliari. Si cercano uomini in ogni Ufficio e reparto ma le risorse umane sono talmente irrisorie che garantiscono solo

sufficientemente i servizi più semplici: lo spirito di sacrificio ed abnegazione che ancora resiste è il motore trainante dell’apparato sicurezza.... questa è la realtà! In questa particolare congiuntura socioeconomica, che travolge con veemenza anche gli operatori di Polizia, siamo confortati - e fiduciosi nell’avere al nostro fianco il dr SAVINA, un Questore tra i poliziotti, abituato - e lo sta dimostrando - ad ascoltare i suoi uomini ed i cittadini tutti.

Siamo consapevoli che i tempi per porre rimedio a questi problemi non saranno brevi e forse richiederanno sforzi importanti, ma siamo certi che il Signor Questore Luigi SAVINA, sorretto dalla corretta attività sindacale di questa Segreteria Provinciale riuscirà nell’intento”.

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PERUGIA: VIOLAZIONE ACCORDI DECENTRATI IN QUESTURA RIC HIEST O INT ERVENTO DE L DIPART IME NT O

In data 17 maggio 2010 venne siglato, dall’Amministrazione e dai sindacati di categoria, l’accordo decentrato relativo alla Questura di Perugia, e in particolare l’Amministrazione garantì la massima trasparenza nella gestione della mobilità interna, secondo le disposizioni del Dipartimento della P.S. di cui alla ministeriale nr. 555/PERS/12707/5 del 20/12/2006, in aderenza ai principi costituzionali, dell’imparzialità e della trasparenza e del buon andamento della P.A. A tal fine, doveva essere istituito, presso l’Ufficio Personale, un elenco progressivo delle richieste formali di mobilità avanzate dai dipendenti, con l’indicazione della data di presentazione della domanda, dell’Ufficio di appartenenza e di quello richiesto. Orbene, in data 20 gennaio 2012, si tenne, presso la Questura di Perugia, la verifica semestrale, ai sensi dell’art 5 ANQ, nel corso della quale il nostro segretario presente all’incontro, come da accordo raggiunto in contrattazione decentrata, avanzò espressa richiesta di visionare l’elenco in

questione, anche per una maggiore trasparenza della mobilità del personale suddetto. Conseguentemente, con non poca contrarietà in data 25 gennaio u.s. con una nota a firma del Sig. Questore, l’Amministrazione locale rispose che il citato elenco, per motivi attinenti alla privacy dei dipendenti che hanno prodotto istanza di trasferimento ad altri Uffici della Questura, è sottratto al diritto di accesso e, pertanto non sarà posto in visione. Premesso che quanto detto era frutto di accordi, questa O.S. ritiene che visionare l’elenco delle richieste di mobilità del personale non rappresenta alcuna violazione della privacy quanto piuttosto una maggiore tutela del personale stesso, pertanto ha interessato, attraverso la segreteria nazionale con una nota a firma del segretario generale Valter Mazzetti, direttamente l’Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dipartimento.

ROMA: LA SEGRETERIA PROVINCIALE STIPULA UNA CONVENZIONE CON MAGICLAND…DA NON PERDERE!

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VERONA: PROBLEMATICHE CON GLI ULTRAS INTERV ISTA ALLA SE GRETER IA PR OV INC IALE DI VER ONA

da TGVerona.it - A seguito degli avvenimenti occorsi in occasione degli incontri calcistici Torino – Hellas Verona ed Hellas Verona – Vicenza, l’UGL Polizia di Stato – Segreteria Provinciale di Verona ha chiesto un incontro con il presidente gialloblù Giovanni Martinelli per discutere delle problematiche che il personale della Polizia di Stato deve affrontare durante i servizi di ordine pubblico disposti in concomitanza delle manifestazioni sportive. "Non abbiamo alcuna intenzione - si legge in una nota - di entrare nel merito delle ideologie politiche che accomunano il panorama ultras e che, purtroppo, interessano e colpiscono non solo l’Italia, ma l’intera Europa. Ideologie che invadono gli stadi di tutta Europa, senza alcuna distinzione tra destra, sinistra o chissà quale altra fazione politica. Vogliamo solamente esporre il nostro punto di vista in merito a questi ultimi avvenimenti, che inevitabilmente danneggiano economicamente la società gialloblu e l’immagine dei supporters

“veri”, ma soprattutto mortificano l’intera città. Nel recente passato, la nostra città è stata interessata da episodi di violenza ad opera degli ultras (non solamente ultras gialloblu), ed in ogni occasione siamo intervenuti per discutere e trovare delle soluzioni a questa annosa problematica. L’anno scorso, a seguito della finale play-off Hellas Verona – Salernitana, una delegazione dell’U.G.L. Polizia di Stato – Segreteria Regionale del Veneto, è stata ricevuta dal Prefetto di Verona – Perla Stancari, dove sono state affrontate tematiche importanti: violenza ad opera degli ultras, somministrazione di bevande alcoliche in occasione degli incontri calcistici e stato psicofisico degli ultras. Durante l’incontro sopraccitato, sono state presentate delle proposte concrete per arginare questo fenomeno, ed ora vogliamo rendere partecipe anche il presidente dell’Hellas Verona, di quanto, tutti insieme, si possa e si debba fare per circoscrivere questa minoranza di pseudo supportersgiallo blu".

GROSSETO: SEMINARIO PER DIRIGENTI SINDACALI ORGANIZZATO DALLA SEGRETERIA PROVINCIALE

Si è tenuto lo scorso 16 marzo, presso la sede della UGL di Grosseto, un seminario per dirigenti sindacali della Polizia di Stato: "Siamo molto soddisfatti della partecipazione - dichiara l’Ugl di Grosseto - che dimostra l'attenzione della nostra sigla sindacale per tutti i settori, oggi in particolare, per coloro che quotidianamente lavorano al fine garantire la sicurezza di tutti i cittadini". Al seminario è intervenuto il segretario regionale Toscana Mauro Marruganti, che ha

illustrato quali sono le principali difficoltà nello svolgimento dell'attività sindacale all'interno di un corpo di Polizia in cui, per legge, molti dei diritti garantiti ad altre categorie di lavoratori non sono riconosciuti, uno su tutti, il diritto di sciopero che, per motivi legati alla funzione svolta, non è consentito. Nel corso del seminario, il segretario provinciale ha trattato la materia della comunicazione, fondamentale in una società sempre più attenta alle realtà che la circonda.

Mantovani: Siamo sicuri che questo sarà il primo di una serie di seminari che consentiranno ai nostri rappresentati di essere in grado di saper dare risposte sempre più puntuali ai lavoratori e, allo stesso tempo, saper comunicare all'esterno quanto vive, ogni giorno, un operatore della sicurezza.

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ROMA: SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO TECNICO PROFESISONALE CASA CIRCONDARIALE DI REBIBBIA – STRATEGIE DI INDAGINE E PREVENZIONE

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ROMA, VISTO IL GRANDE SUCCESSO E LA VIVA PARTECIPAZIONE AL SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO TECNICO PROFESSIONALE “STREET CRIME: IL CONTRIBUTO DELLA CRIMINOLOGIA ALLA SICUREZZA URBANA” ORGANIZZEREMO AL PIU’ PRESTO UN ULTERIORE INCONTRO

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