NOTIZIARIO N. 26 21 novembre 2012
Ugl Polizia di Stato
Stampato e diffuso In proprio
Nome società D’INFORMAZIONE SINDACALE NOTIZIARIO
A CURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE
SPECIALE RIORDINO DELLE CARRIERE L’AMMINISTRAZIONE SCOPRE LE CARTE : UN RIORDINO PER POCHI, MOLTO POCHI!
IL RIORDINO DEL GAMBERO
L’8 novembre si è svolto il terzo incontro tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed una delegazione del Dipartimento della P.S. presieduta dal Direttore dell’Ufficio per l’Amministrazione Generale del Dipartimento della P.S. pref. Tomao, dal direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali dott. De Rosa, il direttore del Servizio Personale Tecnico Scientifico e Professionale dr. Ianniccari e altri.
tesoro delle tante cose che oggi non funzionano.
Una bozza, il cui testo attuale non coglie l’occasione per rilanciare una nuova cultura della sicurezza, riconoscendo finalmente le elevate e quasi uniche responsabilità che abbiamo rispetto all’intero panorama del mondo del lavoro. Nella nuova peggiorativa bozza di legge delega sono elencate quelle che dovranno esseL’Amministrazione ha presentato alle organiz- re le linee guida del riordino delle carriere. zazioni sindacali la nuova bozza di legge delega Ebbene - pur non condividendo affatto la filocontenente i principi ed i criteri generali per sofia di tale proposta che ci pare del tutto siun’ipotesi di riordino dei ruoli della Polizia di mulata e tesa solamente a “riordinare” il ruolo Stato. dei direttivi e dirigenti a scapito di tutto il reUna bozza che, lo abbiamo detto fin da subito stante personale ai rappresentanti dell’Amministrazione, pre- tra queste linee guida: senta numerosissimi punti deboli e tantissimi lati oscuri. Una bozza che non appare ispirata al punto 3, si prevede la “riduzione delle alla necessità di ridisegnare una polizia nuova, procedure concorsuali e di progressione di carriera” ! Abbiamo subito chiesto spiegazioni più moderna e meglio funzionale, facendo 1
ma nessuno ci ha saputo fornire risposte convincenti. L’Amministrazione, quindi, dichiara apertamente che vuole ridurre la “progressione di carriera” del personale; Al punto 1 si continua ad insistere con le modalità di accesso ai nuovi ruoli con “ruolo chiuso”. Questo principio ispira in negativo tutto il progetto di riordino. Per intenderci, “ruolo chiuso” vuol dire che pochi, molto pochi passeranno alla qualifica superiore mentre gli altri, i tanti altri, la stragrande maggioranza che sono gli altri, staranno al palo per anni…per l’intera carriera, con buona pace del ruolo unico. Al punto 8 si prevede bizzarramente l’eventuale (!) promozione alla qualifica superiore il giorno successivo alla cessazione del servizio. Ma a che cosa serve averla il giorno successivo? Il giorno successivo ha un senso per i militari che hanno l’istituto dell’ausiliaria, ma non per i poliziotti. Perché invece non prevederla per il giorno precedente? Almeno avrebbe l’effetto di una pacca sulle spalle dopo aver dedicato una vita professionale allo Stato. Per quanto riguarda la necessaria unificazione del ruolo degli agenti ed assistenti con quello dei sovrintendenti emergono numerose criticità che vanno assolutamente sanate. Si continua ad insistere con la previsione di scrutini per merito comparativo A RUOLO CHIUSO. Siccome oggi gli assistenti capo sono circa 44 mila e si sa che solo pochi di essi avranno l’opportunità di progressione in carriera, ci domandiamo: e gli altri? Per non parlare della fase transitoria. Qui emergono numerose criticità. Innanzitutto si parla di “procedure semplificate” riservate agli assistenti capo nelle qualifiche che prevedono l’attribuzione di ufficiale di polizia giudiziaria con copertura “dei posti disponibili”. Quanti sono??? Non si sa. Si prevede l’istituzione di un ruolo a esaurimento con organico non superiore a 10.000 unità. Anche 2
in questo caso il dubbio si ripete: e gli altri??? Non solo. I diecimila “fortunati o sfigati” entreranno in questo ruolo “senza oneri aggiuntivi”; e per fare cosa? Per andare a fare, dopo tanti anni di servizio, il turno in quinta H24 a prendere le denunce… dovranno svolgere le delicate incombenze di ufficiale di P.G., ritornare a fare i turni h24 e, per di più, senza nemmeno alcun guadagno. Inoltre si prevede per loro “un’unica qualifica” e quindi moriranno vicesovrintendenti. Ricapitolando: i più “fortunati o i più sfigati” tra gli attuali assistenti capo dovranno superare un concorso per diventare vicesovrintendenti addetti alla stesura degli atti di p.g., torneranno a svolgere i turni in quinta magari già svolti da una vita, non avranno nessuna progressione e quindi resteranno “immobili” in quella qualifica per altri 20 anni, e soprattutto faranno tutto ciò gratis, senza oneri aggiuntivi (ci ricorda molto la figura degli ex assistenti capo ufficiali di p.g. …alla faccia dell’innovazione e modernità). Quelli meno fortunati resteranno nel limbo. Per quanto riguarda il ruolo degli ispettori non si capisce quante saranno le qualifiche del nuovo ruolo. Si dice semplicemente che saranno non inferiori a quattro; quindi teoricamente potrebbero essere anche sette o dieci. Non si sa. Altra lacuna: si prevede una riserva di posti non inferiore al 20% per la qualifica apicale. Solo il 20%. Ciò significa che si da per scontato che ci saranno numerosi scavalcamenti. Anche qui si prevede la previsione di almeno due procedure di scrutinio per merito comparativo a ruolo chiuso. Ciò comporterà una stagnazione nella qualifica iniziale con compressione delle aspettative di carriera del personale. Peggio ancora per la fase transitoria!!! Si prevedono, infatti, procedure semplificate per gli attuali sovrintendenti per la copertura solo “DEI POSTI DISPONIBILI” nel ruolo degli ispettori (Sic!). E quanti saranno? Non si sa. Inoltre, ciò significa che la stragrande maggioranza degli attuali sovrintendenti, dopo aver vinto un
e perso la sede per molti anni prima di rientrare, resteranno nel ruolo unico con agenti e assistenti venendo di fatto retrocessi nel nuovo ruolo di base a meri “assistenti capo u.p.g.”.
cuni settori come quello sanitario, adeguamento alla normativa nazionale di settore.
Sono dunque così tanti i punti che, secondo l’Ugl Polizia, devono essere modificati in questa bozza di legge delega che essa diventa diffiAnche per quanto riguarda il nuovo ruolo di- cilmente emendabile. rettivo speciale emergono delle cose da cam- C’è invece bisogno di una diversa e più radicale biare. Si prevede una riserva dei posti per la formulazione della legge-delega in discussione qualifica apicale del 20%. E’ chiaramente che abbia il coraggio di ridisegnare una visione una soglia troppo bassa che è il presuppo- completamente nuova e più funzionale dei sto per degli scavalcamenti; ciò significa che ruoli del personale della Polizia di Stato; tetantissimi colleghi che già furono penalizzati nendo, però, anche fermamente presente con il riordino del 1995 subiranno una nuova sia tutti i disallineamenti oggi esistenti con ingiustizia. Anche per questo ruolo, inoltre, si il restante personale delle altre Forze di poripete l’errore dell’attuazione di almeno due lizia, sia tutte le riqualificazioni che in procedure di scrutinio per merito compa- questi anni hanno visto coinvolto il persorativo a ruolo chiuso che determinerebbe, nale civile dell’interno e il personale della ovviamente, un blocco totale nelle progressio- carriera prefettizia. ni del ruolo. L’Ugl Polizia proseguirà in tutte le sedi la proPer quanto riguarda il futuro ruolo unico diri- pria battaglia affinchè il riordino non sia genziale si prevede che le qualifiche saranno un’occasione persa ma diventi il punto di parin numero non inferiore a quattro. Quindi tenza per un nuovo modello di polizia. significa, anche in questo caso, che non si sa quante saranno le nuove qualifiche (5, 6, 7 o 8). LA SEGRETERIA NAZIONALE C’è un altro punto della bozza che lascia molti dubbi e sul quale nel corso della riunione non si è fatta chiarezza: si prevede la contrattualizzazione della dirigenza attraverso l’istituzione Sul nostro sito potete trovare la nostra proposta e le di una autonoma area di contrattazione. nostre osservazioni e la proposta Non si sa quali saranno i criteri che regoleran- dell’Amministrazione . no quest’attività e quali saranno i protagonisti di queste trattative. Il dubbio tuttavia che così facendo ci saranno due trattative contrattuali: una per il personale e l’altra per i dirigenti.
Nella foto il segretario generale Ugl Polizia di Stato
Anche per il ruolo tecnico la bozza Valter Mazzetti. dell’Amministrazione presenta degli aspetti inaccettabili. In particolare va assolutamente cassata la possibilità di una soppressione, anche se eventuale, dei profili del personale appartenente al nuovo ruolo tecnico che rappresenterebbe un grosso passo indietro. C iò che serve per i ruoli tecnici, invece, è un piano di valorizzazione, riqualificazione e, per al3
Ruolo Tecnico Proposta dell’Amministrazione 1) Soppressione dei settori e dei profili per il nuovo ruolo degli operatori e collaboratori e revisori, con eventuale rideterminazione degli organici
2) Rideterminazione dei profili del ruolo dei periti, con eventuale revisione degli organici.
2) Rideterminazione dei profili del ruolo dei periti, con eventuale revisione degli organici.
3) Rideterminazione dei profili del ruolo dei direttori tecnici e del nuovo ruolo tecnico dirigenziale, con eventuale revisione degli organici.
4)Previsione di criteri analoghi a quelli previsti per il personale che espleta funzioni di polizia per la valorizzazione degli appartenenti già in possesso di laurea triennale.
4
Determinazione UGL Polizia Tale affermazione evoca i contenuti della tristemente famosa cd. bozza Izzo che, lungi dal definire un riassetto ordinamentale del ruolo tecnico, andava sostanzialmente ad equiparare gli operatori e collaboratori agli agenti al fine di poterli usare come autisti e nei corpi di guardia senza considerare la professionalità ed i saperi specifici degli appartenenti a tale ruolo. Ancora una volta assistiamo alla redazione di una bozza da parte di chi non ha assolutamente contezza dei contenuti del ruolo tecnico. La cd. bozza Izzo è stata fortemente osteggiata da questa Organizzazione Sindacale anche nell’ambito del cartello sindacale e oggi esortiamo i tecnici non iscritti UGL Polizia a monitorare l’operato delle sigle sindacali cui appartengono al fine di prendere atto delle blande posizioni che sono state assunte soprattutto rispetto a quella netta e decisa assunta dalla scrivente segreteria. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico! Ecco quindi la diabolica Amministrazione che continua, come nella cd. bozza Izzo, che la professionalità esiste solo nel ruolo dei periti che quindi è l’unico ruolo che merita di una adeguata rideterminazione dei profili! Questa Segreteria Nazionale ritiene che i profili professionali debbano essere rideterminati per tutti i ruoli considerando che, al momento, ci si richiama al D.M. 18.7.1985. Al riguardo, si richiama il documento redatto dal Comitato Nazionale Tecnici relativamente al riassetto ordinamentale del ruolo tecnico (consultabile sul sito www.uglpoliziadistato.it). Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico! Ecco quindi la diabolica Amministrazione che continua, come nella cd. bozza Izzo, che la professionalità esiste solo nel ruolo dei periti che quindi è l’unico ruolo che merita di una adeguata rideterminazione dei profili! Questa Segreteria Nazionale ritiene che i profili professionali debbano essere rideterminati per tutti i ruoli considerando che, al momento, ci si richiama al D.M. 18.7.1985. Al riguardo, si richiama il documento redatto dal Comitato Nazionale Tecnici relativamente al riassetto ordinamentale del ruolo tecnico (consultabile sul sito www.uglpoliziadistato.it). Come dimenticare il fatto che in passato l’Amministrazione ha paventato l’intento anche per gli “scomodi” dirigenti tecnici di demansionarli a meri consulenti affidando invece le decisioni ai dirigenti del cd. ruolo ordinario? È proprio così; i direttori tecnici sono “scomodi” perché, alla luce delle loro specifiche conoscenze di settore, possono fornire orientamenti che impediscono di adottare decisioni lontane da quelle vantaggiose solo alle persone e non all’Amministrazione! Il Comitato Nazionale Tecnici da sempre sostiene che i direttori tecnici devono essere posti alla reggenza di tutti quegli Uffici che si occupano di questioni squisitamente tecniche e non devono essere, invece, qualificati come dei meri consulenti e scavalcati dai pari qualifica del ruolo ordinario. Siffatta affermazione assume, a nostro avviso una certa importanza, ma crediamo fortemente che una così stringata qualificazione impedisca di trarne i veri contenuti quindi, temendo astute e oscure manovre dell’Amministrazione, riteniamo sia opportuno avere maggiori indicazioni.
5
6