"matrimonio"
La foto è apparentemente paradossale: può un sentimento tra due persone, spontaneo per costituzione, assumere i significati di obbligatorietà? L'amore richiede infatti libera scelta, ma il suo esercizio comporta obblighi veri e propri. Il pensiero non può che andare al matrimonio: uomo e donna, quando si sposano, si scelgono in completa libertà, ma si legano a vicenda con vincoli non da poco. Se le mani innamorate al matrimonio poi volessero lasciarsi, resterebbero le manette. Nulla di grave per due che si amano, un problema (legale) per due che non si amano. La catena è infatti un vincolo che solo un esterno può sciogliere (il giudice o la sacra rota). Ma può essere anche un modo per non perdersi: come nella folla e nei tumulti della vita, forse non è male restar legati nelle difficoltà. Forse è un modo - le manette, intendo - per riflettere sul vincolo e sugli impegni assunti assieme. Ebbene si: le manette nessuno ce le ha messe, sono uomo e donna a mettersele in completa libertà. Nulla di grave: sposarsi non è solo un fatto di emozioni, è pure un fatto di testa. Specialmente!