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DREAM… IN DIGITAL MODE

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Apprendimento digitale come opportunità per raggiungere i propri sogni

Digital learning, acquisire conoscenze tramite l’utilizzo della tecnologia, nel momento storico in cui ci troviamo è diventata ormai la modalità di apprendimento che molti prediligono, concretizzandosi nella fattibilità, per chiunque ne abbia volontà, di imparare da casa propria dotandosi solo di un pc. Ma c’è molto altro. Ci sono università che ne han fatto un cavallo di battaglia, non con il mero scopo di consentire di studiare comodamente da casa ma con l’obiettivo di fornire, a persone come me, una vera e propria opportunità, una possibilità importante che altresì non potrebbe attuarsi: apportare una sorta di democratizzazione al mondo dello studio.

Ma ora vi parlo di me e di quanto il digital learning, nello specifico quello offerto dall’Università Niccolò Cusano, mi stia fornendo l’occasione di realizzare i miei sogni. Io sono Antonietta Provenzano, una ragazza di 26 anni che nasce in un piccolo paesino della Basilicata con una enorme passione per il disegno. Diplomata come geometra, ho molti dubbi sul proseguimento degli studi. Decido allora di mettere in standby le mie aspirazioni, buttandomi a capofitto in tutt’altro, ma non dimenticando né accantonando mai il mio primo amore, quello per la progettazione. Come ben noto, se credi in un sogno dovrai prima o poi muoverti per andargli incontro: la mia voglia di farlo si manifesta fortemente una volta lasciata l’Italia per Miami. Inutile star qui a decantare le lodi del sistema universitario americano, come inutile sottolinearne l’accesso pressoché arduo se non impossibile. Pertanto, inizio a pensare di poter ugualmente realizzare il mio sogno nella mia Italia, pur non vivendo più lì. Siamo nel pieno della pandemia e nelle nostre vite iniziano ad esser di uso comune espressioni come didattica a distanza o smart working, e molti atenei si affrettano ad implementare la loro offerta con percorsi telematici.

Ma pensateci, avrei avuto un altro problema… vivendo a Miami, ho il fuso orario che sposta le lancette di ben sei ore indietro, quindi lezione alle nove? Perfetto, se non fosse che per me son le tre del mattino e svegliarmi nel cuore della notte e continuare a vivere una vita normale diventa complicatissimo. Ed è qui che prende forma il “se ci credi, le possibilità riesci a vederle”, in quanto è proprio in questo momento che vengo a conoscenza dell’offerta dell’Università Niccolò Cusano. Seguendo qui i corsi non ho problemi con l’orario, poiché organizzati in maniera tale da render disponibile tutto il materiale sette giorni su sette, ventiquattro ore al giorno. Intraprendo quindi il mio percorso, trovando materiale di qualità, professori preparati, persone disponibili ad ascoltare le mie esigenze, ed esami impegnativi… cosa che potrebbe esser annoverata tra gli aspetti negativi, data la comune convinzione che questa tipologia di università debba necessariamente regalare qualcosa ai propri iscritti, e che invece rappresenta un punto di forza. Posso infatti testimoniare che questa è un’università come le altre, non cambia l’intento, che resta quello di formare futuri professionisti, cambia soltanto la platea alla quale viene fornito l’accesso al mondo accademico. Grazie alla possibilità fornitami, ho potuto iscrivermi al corso di ingegneria civile, posso seguire i corsi e preparare gli esami in totale autonomia, e provare così a realizzare il mio sogno ottenendo un titolo pienamente riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Bisogna certo discostarsi da convinzioni sbagliate che inquadrano l’apprendimento a distanza come qualcosa di più approssimativo, convinzioni che ne trascinano altre, come quelle sulla scarsa validità dei titoli che si andranno a conseguire, ed è lapalissiano che permane ancora una nota di scetticismo in tal proposito.

Per quel che concerne la mia personale esperienza, superare la barriera creata da tali preconcetti è stato tutto quel che mi divideva dalla realizzazione dei miei sogni. Intraprendere un percorso di digital learning vuol dire investire nel proprio futuro e, se proprio bisogna farlo, perché non scegliere di investire su se stessi? Per gli insicuri come me, per chi si chiede “Avrò la preparazione necessaria per affrontare l’Università?” questa tipologia di studio può rappresentare la chiave di volta.

Vi si trova maggiore uniformazione, insegnamenti che seguono uno standard ben preciso, con lezioni multimediali sempre fruibili e, nel caso dell’Università Niccolò Cusano, la possibilità di testare le proprie conoscenze tramite test alla fine di ogni argomento, modalità che restituisce un grado di sicurezza maggiore quando ci si trova di fronte ad un esame. Non capiterà mai di prepararsi ed affrontare gli esami su argomenti diversi dalla direzione che invece ha l’intero corso.

Il digital learning è molto di più di un percorso che restituisce mera ‘comodità’ perché fornisce un eccellente livello di crescita personale.

Non smettete mai di credere nei vostri sogni. Può sembrare soltanto un cliché fino a quando non incontrate qualcuno, o qualcosa, che si pone come obiettivo primario di fornire concrete possibilità di realizzarli.

“Study while others are sleeping; work when others are loafing; prepare while others are playing; and dream while others are wishing” (William Arthur Ward).

Antonietta Provenzano

La formazione digitale

Coltivare competenze per il futuro mondo del lavoro

Come Paese, l’Italia si posiziona fra gli ultimi posti in Unione Europea per cultura digitale e competenze online. Di questi tempi, un livello tale di bassa conoscenza delle digital skills pone un enorme problema in termini di occupazione e di crescita economica.

La questione si fa ancor più urgente se considerata nell’ottica del periodo Covid e di un futuro prossimo completamente libero e fuori da ogni emergenza sanitaria. La fase pandemica ha infatti avviato, o meglio accelerato, un fenomeno di digitalizzazione che ha coinvolto ogni ambito della società. A subire i maggiori effetti di tale scossa sono stati il mondo del business, dell’imprenditoria e dell’occupazione.

Come individuare le competenze digitali

Quando parliamo di competenze digitali, a cosa ci riferiamo esattamente?

Le competenze digitali possono essere intese come una serie di abilità tecnologiche che fanno riferimento all’utilizzo, il ricorso, la creazione e la condivisione di applicazioni e contenuti che rientrano nella vasta sfera dell’informatica e di internet. Tra queste possiamo includere skills di base, come l’utilizzo di un computer per svolgere una determinata mansione, passando per tutte le attività coinvolte nella cerchia del digital marketing fino a coinvolgere la programmazione, scrittura di codice, machine learning, Intelligenza Artificiale e via dicendo.

Perché conviene acquisire digital skills

Come detto, l’arrivo della pandemia da Covid-19 ha solamente accelerato una trasformazione che era già in atto. Gli strumenti digitali sono subentrati di colpo nella nostra vita. Dallo smart working alla didattica a distanza, siamo stati costretti all’utilizzo di competenze digitali, seppur di base, per svolgere qualsiasi compito. Acquisire digital skills, dunque, serve, e servirà, non solo per rimanere al passo con i nuovi tempi e per continuare ad eseguire le nostre attività anche nell’era post-covid. La trasformazione, messa in moto già da anni, potrà solo allargare la propria sfera ed inglobare sempre più diversi ambiti della società. Le digital skills avranno effetti anche sulle attuali, e future, retribuzioni. Se la trasformazione digitale non sembra avere freni, lo stesso accadrà di conseguenza nel mondo del lavoro. Dalle conoscenze di base fino a quelle più difficili da acquisire, è già in atto un aumento della domanda di qualifiche inerenti l’universo di internet e dell’informatica. Perfezionare tali capacità ha il vantaggio di riuscire ad intercettare una crescente richiesta proveniente dal mondo del lavoro.

Un ambito in continua evoluzione Oltre ad esserci una crescita costante di richiesta di competenze digitali, l’ambito delle tecnologie informatiche ed online si evolve con una velocità sempre maggiore. La sfida per professionisti, dipendenti, giovani sarà quella di rimanere al passo con questa evoluzione. La formazione in scuole ed università, l’aggiornamento costante, il reskilling, con il contributo di pubblico e privato, hanno una fondamentale importanza. Anzitutto per colmare il divario del nostro Paese rispetto al livello di competenze digital degli altri Paesi UE. In seguito per rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica e digitale. Un fenomeno che non si ferma. Che non ha traguardi o punti di arrivo. E che non aspetta.

Massimiliano Nicolosi

La comunicazione mass mediale

Radio e Tv a confronto

L’evoluzione della tecnologia è un processo veloce, capace di rivoluzionare interi settori e modelli di business. Tutto ciò che ci circonda, ogni singolo elemento dell’ecosistema sociale ed economico, data la crescita esponenziale della diffusione delle tecnologie digitali, diventerà parte di questo cambiamento. Si parla dunque di formazione digitale proprio ad indicare la vera sfida che le aziende devono affrontare. Capire non solo come le tecnologie digitali possano essere utilizzate, ma anche come potranno andare in futuro a modificare il loro modello di business attuale.

La nuova ondata tecnologica ha trasformato gli utenti da soggetti passivi in protagonisti e partecipi alla vita sociale e alla vita delle aziende. Le persone hanno voglia di esprimersi, di scambiare opinioni, di condividere la quotidianità con gli altri. Inoltre, faranno sempre più riferimento al web e alle tecnologie digitali per migliorare la propria qualità di vita e soddisfare i loro bisogni. Le aziende, di conseguenza, dovranno inevitabilmente adeguarsi ai nuovi comportamenti degli utenti e alla nascita e diffusione dei consumatori digitali.

A guadagnare un’identità digitale è la stessa radio. Ad oggi l’erogazione del flusso della radio avviene ancora in modalità lineare, ma l’utilizzo di strumenti digitali consentirà in un futuro di avere una targetizzazione più puntuale. Un italiano su tre ascolta la radio quotidianamente. La radio è realmente fatta da chi la ascolta, ogni programma è costruito a immagine e somiglianza dell’ascoltatore senza alcuna barriera intermedia. Nella maggior parte delle case e dei posti di lavoro c’è sempre almeno un apparecchio radiofonico in funzione.

Come la radio, tra gli strumenti della comunicazione, ad occupare senza dubbio un posto a sé stante di particolare rilevanza etica, oltre che massmediale, nella vita degli individui e della società è la televisione. Resta il mezzo di comunicazione di massa più ‘performante’. Quello con il maggiore appeal. In grado di raggiungere con grande immediatezza il maggior numero di persone, con una capacità straordinaria di arrivare all’obiettivo. In questo, il peso specifico della tv resta sempre il più alto e non a caso l’innovazione più importante per il mercato pubblicitario italiano rimane la digitalizzazione della stessa. Oggi la televisione è cambiata. A mutare è il modo nel quale la tv informa e comunica. La nascita del digitale terrestre, la crescita della tv commerciale, la volontà di alcune emittenti di scommettere su idee e programmi nuovi hanno aumentato notevolmente l’offerta televisiva e la possibilità di un approfondimento a 360 gradi. Immediatezza, rapidità e diffusione capillare sul territorio sono le qualità di questo mezzo di comunicazione di massa che non morirà mai. I telegiornali, ad esempio, restano ad oggi il mezzo di informazione più utilizzato dagli italiani. Gli stessi talk show politici hanno ritrovato l’interesse del pubblico.

Possiamo dunque affermare come i mezzi di comunicazione di massa, in particolare radio e tv, siano fonte di definizioni e immagini della realtà sociale. Contribuiscono inoltre a fissare comportamenti tipici, individuando ruoli. I mezzi di comunicazione sono anche un’organizzazione, un’industria in fase di crescita e cambiamento che fornisce occupazione, beni e servizi. Sono una fonte di potere, un mezzo di controllo, di gestione e di innovazione della società. Dunque, tutto ciò che una volta esisteva solamente nel mondo fisico è oggi in movimento verso l’essere digitale. Veniamo a contatto con il mondo attraverso i media a tal punto che non possiamo avere realmente accesso a un mondo che non sia mediato.

In conclusione, si può affermare che giorno dopo giorno la vita di ogni singolo essere umano è invasa dai mezzi di comunicazione di massa. In alcuni casi questi creano dipendenza, in altri si presentano come utili strumenti per allargare le nostre vedute. Internet e la televisione, ad esempio, ci permettono di conoscere il mondo indirettamente e comodamente, ma un’esperienza vissuta sulla propria pelle vale molto più di cento esperienze mediate.

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