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unicUSANO LAB - INGEGNERIA E RICERCA

I.P. A CURA DELL’UNIVERSITà NICCOLò CUSANO e di SpoRTNETWORK

Auto, la corsa dei biomateriali

L’industria sperimenta prodotti performanti a basso impatto ambientale. L’impegno dell’UnicusanoLab

N

egli ultimi anni i termini bio, eco, sostenibile, compatibile, green sono entrati a fare parte del vocabolario di tutti i giorni. Tutti i settori della ricerca e dell’industria, a partire da quello chimico fino a quello biomedicale, agroalimentare, dell’edilizia, sono ormai indirizzati verso lo sviluppo di prodotti green, ecocompatibili ed ecosostenibili, in maniera tale da rispondere alla necessità di identificare, sviluppare e realizzare soluzioni volte al minor consumo possibile e all’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale e allo stesso tempo performanti. Un obiettivo che vede impegnati anche i laboratori di ingegneria dell’Università Niccolò Cusano. In tale contesto, diverse case automobilistiche stanno sperimentando nuovi materiali a bassissimo impatto ambientale, al fine di trovare un opportuno compromesso tra esigenze ambientali e prestazioni in termini di riduzione di peso e consumi. Tra le varie classi di materiali, i biomateriali polimeri-

ci e compositi, al di là dell’opinione pubblica comune, non sono da considerarsi strettamente come materiali per la realizzazione di dispositivi biomedicali, protesi, sistemi per il rilascio controllato di farmaci (drug delivery), di scaffold (supporti) per la rigenerazione di tessuti, ma come materiali biodegradabili con reali prospettive di impiego nei settori più svariati, dal settore agro-alimentare a quello aerospaziale fino a quello automobilistico. Sono già presenti sul mercato veicoli con interni a base di

La concept car Biofore

materiali naturali e rinnovabili, quali legno di ebano, fibre di kenaf, pelle conciata al naturale, fibre riciclate, bambù, bioplastiche innovative, derivate dalle piante, con prestazioni paragonabili a quelle della plastica tradizionale Abs (Acrilonitrile butadiene stirene). Sono stati, inoltre, proposti dei prototipi (concept car) a base di biomateriali che hanno consentito di avvalorare che i biomateriali sono da considerarsi come una reale e promettente alternativa ai materiali tradizionali anche per applicazioni in ambito di design e progettazione di nuovi veicoli. Un esempio per tutti è la Biofore, una concept car progettata e realizzata da studenti di design industriale automobilistico e di ingegneria della Helsinki Metropolia University of Applied Science, mediante l’impiego di biomateriali (i.e. in fibre naturali biocomposite e in legno certificato termoformabile), consentendo di ottenere un veicolo circa 150 chilogrammi più leggero, con conseguente minor consumo di carburante. L’impiego di biomateriali è, quindi, da considerarsi parte integrante di un futuro sostenibile, insieme alla produzione di motori sempre più efficienti, in grado di consumare meno carburante e di contenere le emissioni di CO2, dato il connubio indissolubile tra consumi e materiali. La ricerca su questi temi vedrà in prima linea i laboratori di ingegneria dell’Università Niccolo Cusano. A cura della professoressa Ilaria Cacciotti Docente di Biomateriali e ingegneria dei tessuti e Scienza e tecnologia dei materiali Università Niccolò Cusano


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