As unicusano 2017 06 20

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UNICUSANO LAB - INGEGNERIA E RICERCA

I.P. A CURA DELL’UNIVERSITÀ NICCOLÒ CUSANO E DI SPORTNETWORK

Lunga vita alle gomme

L’Unicusano Lab contribuisce a sviluppare nuove applicazioni per il riuso dei pneumatici

I

l pneumatico per auto è costituito da numerosi materiali (gomma, acciaio, fibre tessili,…), la cui qualità influisce direttamente sulle prestazioni. Il deterioramento dei pneumatici è causato principalmente dall’usura, legata al carico mediamente sopportato, alla pressione, allo stile di guida e frenata e alla qualità delle strade. Ma uno pneumatico può ritenersi arrivato alla fine del suo “ciclo di vita” anche in conseguenza dell’invecchiamento dei materiali che lo compongono, che nel tempo subiscono modifiche delle proprietà. Per tali ragioni, nonostante sia difficile indicare la durata di utilizzo, i principali produttori consigliano il controllo annuale dei pneumatici, successivamente ai primi cinque anni di vita. Ma una volta sostituiti, che fine fanno? In Italia, secondo le sti-

me di Ecopneus (società consortile per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale) diventano rifiuti circa 350 mila tonnellate di pneumatici. Alcuni di essi possono essere “riusati”: a seconda delle condizioni in cui si trovano, possono essere esportati nei paesi più poveri, riscolpiti o ricostruiti. Qualora non fosse possibile il riu-

so, esistono diverse applicazioni per il riciclo dei “Pneumatici Fuori Uso” (da quì l’acronimo PFU), che consentono la riduzione degli impatti ambientali legati alla dismissione del prodotto. Tra le diverse applicazioni nelle quali il PFU non subisce trattamenti importanti e viene utilizzato come materia prima, si ricordano le barriere acustiche prodotte con pneumatici tagliati, e i parabordi nei porti. Vi è poi la possibilità di utilizzare il PFU per il recupero energetico: la gomma triturata viene trasformata in combustibile “green” nei forni per cemento in sostituzione parziale dei combustibili fossili. Oppure, se utilizzata per la produzione di materie prime seconde, il granulato di gomma può essere inserito nella miscela di asfalto, ottenendo manti stradali che smorzano più efficacemente le vibrazioni impartite dagli autoveicoli. Dunque un nuovo prodotto che dalle auto ritorna a essere utile per le auto stesse! Naturalmente ancora molte sono le ricerche in corso che esplorano le proprietà dei nuovi materiali contenenti gomma da PFU e le possibili applicazioni nel campo dell’ingegneria, e l’Università Niccolò Cusano contribuisce nell’ambito delle proprie attività di ricerca allo sviluppo di nuove possibilità di recupero. Ing. Arch. Silvia Colonna Dottoranda in Ingegneria Civile Università Niccolò Cusano


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