unicUSANO LAB - INGEGNERIA E RICERCA
I.P. A CURA DELL’UNIVERSITà NICCOLò CUSANO e di SpoRTNETWORK
Car Sharing tutti i vantaggi L’Unicusano Lab analizza le caratteristiche di un servizio usato da un milione di italiani
L
a formula del Car Sharing sta sempre più diventando di uso comune nel panorama nazionale, con un trend che registra una crescita costante. Il potenziale competitivo del servizio risiede proprio nel soddisfare i bisogni dell’utenza con prestazioni simili a quelle dell’auto privata, ma a costi decisamente inferiori. Secondo i dati forniti da ANIASA di fine 2016, il Car Sharing ha raggiunto quota 1.080.000 iscrizioni alle diverse società fornitrici del servizio. Di questi, poco più della metà è costituita da utenti realmente attivi, con almeno un noleggio effettuato
nella seconda metà dell’anno, la restante parte è costituita da utilizzatori saltuari che si servono dell’auto condivisa in modo occasionale. Proprio quest’ultimo dato rappresenta la potenzialità per un enorme sviluppo del settore. Il confronto con il 2015 evidenzia infatti un trend crescente: si registrano aumenti degli iscritti superiori al 60% e aumenti dei noleggi e della flotta pari al 35%. Dal punto di vista territoriale, Milano e Roma, grazie anche alle loro caratteristiche strutturali, si confermano città d’elezione dell’auto condivisa, rappresentando quasi l’80% del bu-
siness complessivo. Seguono Torino e Firenze.Mutano anche i dati relativi alla durata media del noleggio: dai 27 minuti del 2015 si è passati ai 32 minuti del 2016; un aumento da considerarsi notevole in relazione alla stabilità del dato attinente la percorrenza media, indice della crescente congestione stradale. Si è altresì osservato che ogni auto noleggiata sostituisce 5-6 auto private e che, a seguito dell’utilizzo del servizio di condivisione, i chilometri percorsi annualmente dalle vetture di proprietà si riducono del 35-60%. Il tutto a vantaggio di una mobilità combinata ai mezzi di trasporto pubblici. Ulteriore considerazione connessa all’aumento degli utenti, è da ricercarsi nella riduzione registrata nel numero di noleggi medi/ annui per ogni utente attivo: dai 13 noleggi del 2015 agli 11 noleggi del 2016. L’espansione del fenomeno ha portato inoltre una parte di utenti a far ricorso a più tessere di Car Sharing così da poter incrementare le loro possibilità di utilizzare una vettura. Particolarmente rilevante è il calo dei noleggi per utente nella città di Roma, che nel 2016 è scesa da 12 ad 8 noleggi medi (–30% circa). In conclusione, il Car Sharing rappresenta un servizio in grado di modificare gli attuali modelli comportamentali nell’uso dell’automobile favorendo contemporaneamente una mobilità più razionale, economica ed ecocompatibile. Martina Leveni Dottoranda in Ingegneria Industriale Università Niccolò Cusano