uniCUSANO LAB - INGEGNERIA e ricerca
I.P. A CURA DELL’UNIVERSITà NICCOLò CUSANO e di SpoRTNETWORK
cusano, ingegneri nelle zone sismiche Tre docenti dell’Ateneo romano sono al lavoro per la ricostruzione dei territori del Centro Italia colpiti dal terremoto del 24 agosto
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er la ricostruzione dei territori del Centro Italia colpiti dal recente terremoto, non c’è tempo da perdere. Il dolore di chi ha perso i propri cari, la disperazione di chi non ha più una casa, il disorientamento e la rassegnazione di chi ha perso proprio tutto resterà per sempre nella memoria condivisa. L’Università Niccolò Cusano è scesa subito in campo all’indomani della tragedia, inviando fondi per 50 mila euro e competenze sotto forma di ingegneri specializzati in tecnica delle costruzioni, in consolidamento e in costruzioni in zone sismiche, che costituiscono l’ossatura dell’UnicusanoLab. Infatti, gli esperti delle università del Lazio sono tutti al lavoro per dare il proprio contributo ai paesi colpiti dal terremoto del
24 agosto. Tra questi anche tre docenti dell’Università Niccolò Cusano, gli ingegneri Barbara Ferraguti (docente di elementi e tecnica delle costruzioni all’UniCusano), Maria Zucconi (che si occupa di costruzioni in zona sismica
per il corso magistrale di Ingegneria civile) e Stefania Imperatore (docente di consolidamento e costruzioni in muratura). «Facciamo parte di ReLUIS, un consorzio di reti universitarie che presta la sua opera per il dipartimento della Protezione civile in caso di emergenza – aveva spiegato la Ferraguti proprio ai microfoni della radio dell’Università Niccolò Cusano, Radio Cusano Campus - Vengono così preparate le persone prima dell’emergenza per andare sul campo. Creiamo poi delle squadre che si coordinano con la Protezione civile per effettuare sopralluoghi tecnici negli edifici». La strada per la ricostruzione è lunga ma con l’expertise migliore, unita alla grande volontà dei cittadini e al giusto coordinamento, la ripresa è possibile. © Copyright Università Niccolò Cusano