uniCUSANO LAB - INGEGNERIA e ricerca
I.P. A CURA DELL’UNIVERSITà NICCOLò CUSANO e di SpoRTNETWORK
una moto a vapore cambiò la storia
I laboratori di ingegneria dell’Università Niccolò Cusano ripercorrono un’evoluzione cominciata con un prototipo che viaggiava a 16 km/h
A
partire dagli ultimi decenni del XIX secolo, l’invenzione dei motori ha generato il contemporaneo sviluppo sia della motocicletta che dell’automobile. L’auto ha privilegiato fin da subito una cerchia di persone più ristretta, elitaria ed elegante, mentre la motocicletta ha attirato l’uomo selvatico e di perizia, pronto a fondersi col mezzo in un unico corpo. La prima bicicletta risale al 1817 a opera di Karl von Drais, ed è nata dalla necessità di trovare un’alternativa al cavallo a seguito di un anno di inedia ed epidemie equine in Germania. Il nuovo mezzo fu denominato dalla stampa draisina in onore del suo inventore, e presentava due ruote allineate, di cui l’anteriore sterzante, ma senza pedali né freni. L’evoluzione della bicicletta, che ha visto come punti nodali l’invenzione dei pedali nel 1861, della catena di trasmissione nel 1868, e degli pneumatici nel 1888, insieme con lo sviluppo dei motori, ha portato alla nascita dei primi prototipi di motocicletta. Il primo risale al 1869, quando l’ingegnere francese Louis Guillaume Perreaux applicò un motore a vapore su una bicicletta, permettendole di raggiungere i 16 km/h. Tuttavia il capostipite vero dei motocicli fu l’Einspur, costruito nel 1884 dagli ingegneri tedeschi Daimler e Maybach e dotato di un motore monocilindrico a combustione interna a 4 tempi di 264 cc, alimentato con combustibile liquido. La potenza sviluppata dal piccolo propulsore era di appena 0,5 CV al regime di 750 giri al minuto e con un rapporto peso/potenza di 40 kg/CV. Il termine “motocicletta” deriva dal marchio commerciale Motocyclette con il quale venne presentato il primo modello prodotto dall’azienda parigina Werner. Il termine Motocyclette, a
La draisina di Karl von Drais del 1817
la precedente concessione di esclusività del marchio e riconoscerlo nel pubblico dominio. Gli anni di inizio secolo videro un fiorire di grandi e piccole fabbriche, spesso artigianali, e una esplosione di soluzioni tecniche allora inedite. La crescita tecnica ed estetica del mondo delle motociclette è stata continua fino al giorno d’oggi e, così come per Il prototipo a vapore di Louis Guillaume Perraux (1869) le automobili, ha ricalcato ed è stata stimolata partire dal primo decennio del XX se- principalmente da quella delle comcolo, si diffuse rapidamente e divenne petizioni. talmente popolare in tutta Europa, da Giulia Guida studentessa di dottorato costringere il tribunale di Parigi, per rain Ingegneria Industriale e Civile Università Niccolò Cusano gioni di pubblico interesse, a cancellare