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UNICUSANO LAB - INGEGNERIA E RICERCA

I.P. A CURA DELL’UNIVERSITÀ NICCOLÒ CUSANO E DI SPORTNETWORK

L’INTELLIGENZA DEGLI INDUMENTI

Protezioni e tute sensorizzate per il monitoraggio dei parametri vitali: l’Unicusano Lab analizza l’abbigliamento hi-tech del motociclista

L’

INNOVAZIONE TECNOLOGICA INTERESSA ORMAI DA TEMPO ANCHE GLI INDUMENTI E IN DIVERSI CAMPI, PRIMO FRA TUTTI L’AMBITO SPORTIVO, CON L’OBIETTIVO DI REALIZZARE DEI SISTEMI CHE POSSANO MASSIMIZZARE LE PRESTAZIONI DEGLI ATLETI, MONITORANDO PARAMETRI BIOMECCANICI E NON, GARANTENDO UNA MAGGIORE SICUREZZA. Nel panorama del motociclismo, in commercio, si trovano diverse tipologie di indumenti dotati di sistemi di protezione e sicurezza omologati che rientrano nelle comuni dotazioni di un motociclista. Inoltre, anche in tale ambito, l’attenzione oggi è sempre più tesa alla personalizzazione delle dotazioni, infatti diverse aziende sportive, realizzano tute e accessori su misura su specifica richiesta del cliente. E negli ultimi anni, sono state sviluppate e sono oggetto di ricerca, tute sempre più innovative e sensorizzate in grado di rilevare e trasmettere numerose informazioni relative allo specifico motociclista, in particolare, monitorando secondo diverse metodologie i parametri vitali quali quelli correlati al ritmo cardiaco, e alla respirazione, temperatura e umidità, anche acquisendo la composizione chimica del sudore e di cui lo stesso guidatore può essere avvisato al superamento di certi valori di soglia. Sono state anche sviluppate tute che grazie all’utilizzo di tessuti con fibra ottica integrata, consentono di superare alcune problematiche di precedenti generazioni di abiti intelligenti, quali la sensibilità all’umidità e gli ingombri per la presenza di molteplici sensori. In generale, possiamo dire che l’utilizzo di tali informazioni si presta a numerose applicazioni nell’intento di determinare in primis il comfort e la sicurezza del pilota. I primi sviluppi sono stati

orientati al fine di aiutare i motociclisti in caso di incidente considerando che, in alcuni casi, è difficile rilevare o stimare l’impatto subito dal corpo mediante sistemi posti sul casco o sul motociclo; in tali casi è anche previsto l’utilizzo di applicazioni dedicate per smartphone che raccolgono i dati acquisiti ed eventualmente segnalano i casi di incidente. La ricerca al momento si orienta anche nella definizione di para-

metri secondari da quelli direttamente rilevati che possono essere impiegati per determinare ad esempio i livelli di stress e attenzione del guidatore, ma anche per fornire feedback utili per migliorare aspetti biomeccanici, quali la postura del motociclista che come noto assume molta rilevanza nell’ottimizzazione delle prestazioni, soprattutto in ambito racing. E’ proprio nel settore corse, che le tute sensorizzate trovano maggiore impiego. Tali tute che oltre ad avere i vari sistemi di protezione (airbag, protezione per le clavicole, le spalle, per limitare l’iperestensione del collo ecc.), integrano anche sensori GPS, giroscopi, accelerometri e non solo, permettono di ricostruire la telemetria nel corso della gara e quindi informazioni su velocità massima, tempi sul giro, accelerazioni, valutazione degli spazi di staccata e molto altro. Il motociclista insomma, indosserà sempre più tecnologia. Ing. Ilaria Campioni Dottorato di Ricerca in Ingegneria Industriale Università Niccolò Cusano


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