Unicusano fondi 20160225

Page 1

Corriere dello Sport Stadio

giovedì 25 febbraio 2016

UNICUSANO FONDI calcio

la squadra della ricerca scientifica italiana INFORMAZIONE A CURA DI SPORT NETWORK

aumentano Buona la prima Alzheimer: i malati, invecchia chi per mister Mariani si prende cura di loro Ricerca

Il nuovo tecnico dell’UnicusanoFondi debutta con un 4-0 all’Aversa Normanna negli ottavi di finale di Coppa Italia UnicusanoFondi 4 Aversa Normanna 0

UnicusanoFondi: Saitta, Galasso, Dinielli, Catinali (35’ st Sterpone), Mazzei, Rinaldi, Martino (1’ st Ramceschi), Alleruzzo, Iadaresta (25’ st D’ Agostino), Tiscione, Nohman. A disposizione: Calandra, Antonelli, Pompei, Santangeli, Meloni, Avallone. All.: Mariani. Aversa Normanna: Lombardo, Ciocia, Bosco, Nappo, Pucino (1’ st Russo), Porcaro, Esposito, Marzano (18’ st Romano), Guillari (1’ st Diallo), Franco, D’Ursi. A disposizione: Granatà, Amitrano, Sessa, Aprile, Finizio, Ramaglia. All.: Chianese.

L’abbraccio tra i giocatori dell’UnicusanoFondi e dell’Aversa Normanna dedicato alla ricerca scientifica LA CRONACA. Una partita pia-

Alleruzzo sblocca il match dopo 15’ con un tiro dal limite Iadaresta raddoppia da opportunista Nella ripresa sono Tiscione e D’Agostino a celebrare il cambio sulla panchina degli universitari L’UnicusanoFondi liquida senza tanti problemi l’Aversa Normanna, si qualifica ai quarti di finale della Coppa Italia e saluta il felice esordio alla guida della formazione universitaria di Ferruccio Mariani, allenatore rossoblù da meno di 48 ore.

L’esultanza dei rossoblù Tiscione e Iadaresta

cevole e godibile al Purificato, che gli universitari hanno blindato con due reti per tempo. Poco dopo il quarto d’ora arriva il vantaggio di Alleruzzo, che con un tiro di interno dal limite dell’area di rigore mette in gol dopo una mancata presa di Lombardo, uscito nel tentativo di anticipare Nohman. Cinque minuti più tardi arriva il raddoppio di Iadaresta, che ha raccolto un errato disimpegno della difesa ospite per battere a rete nell’angolo basso alla sinistra di Lombardo. Nella ripresa, ecco la terza rete rossoblù. La realizza Tiscione, ma il merito va certamente ascritto a Iadaresta, bravo ad andare in pressing sul portiere avversario, a togliergli il pallone e a servire il compagno,

Arbitro: Trischitta di Messina (Piccirilli-Lustri) Reti: 16’ pt Alleruzzo, 21’ pt Iadaresta, 21’ st Tiscione, 30’ st D’ Agostino Note: spettatori 150 circa; ammoniti Tiscione (UF) Pucino, Diallo, Franco, Ciocia (A); recupero 1’ pt, 2’ st.

che sottomisura ha insaccato senza problemi. Alla mezzora si materializza il poker, firmato dal neoentrato D’Agostino, che appostato sul secondo palo trasforma in gol un traversone al millimetro di Tiscione. Il match non ha più sussulti, e così l’UnicusanoFondi mette in cassaforte il passaggio ai quarti di finale: a fine marzo la sfida contro i lucani del Francavilla, già avversari in campionato.

Post-gara

«Il nostro club è di un’altra categoria» L’impatto con Fondi del neoallenatore: «Ho trovato i ragazzi molto preparati tecnicamente» «L’organizzazione del club è straordinaria: si vede che alle spalle c’è un’Università come la Cusano» Nel post-gara non ha nascosto la propria soddisfazione Ferruccio Mariani, al battesimo sulla panchina dell’UnicusanoFondi: «Il mio ringraziamento - ha dichiarato il tecnico ai microfoni di Radio Cusano Campus (89.100 in Fm a Roma e nel Lazio, in streaming su www.radiocusanocampus.it) - va a tutti i giocatori e ai componen-

ti dello staff, e soprattutto a chi mi ha preceduto, che ha fatto un lavoro egregio. In 24 ore non potevo certo incidere sulla squadra e sul suo modo di giocare: nei prossimi giorni inizierò a metterci qualcosa di mio».

Il nuovo tecnico Ferruccio Mariani Nato ad Acilia il 2 ottobre 1961 La carriera

Da calciatore 1980-1987 Pisa 1987-1988 Avellino 1988-1989 Sambenedettese 1989-1990 Arezzo 1990-1991 Siena 1991-1992 Carrarese 1992-1993 Viareggio 1993-1994 Benevento

IL MATCH. Il nuovo allenato-

re parlato brevemente della partita vinta contro gli aversani: «E’ andato tutto per il meglio, non abbiamo concesso neanche un tiro in porta ai nostri avversari, e questo è già importante. Da parte nostra si è confermato il grande spessore degli attaccanti che abbiamo, ma soprattutto il fatto che dovranno essere bravi non soltanto a offendere, ma anche a dare una mano al resto della squadra, risultando di fatto i primi difensori». Più che soddisfatto l’ex Grosseto, del suo impatto con il mondo UnicusanoFondi:

Ferruccio Mariani (a destra) con il presidente Nicola Ciarlone

«Ho trovato cose eccezionali, da parte di tutti, sia tecniche che organizzative, che non fanno certo parte della Serie D ma di qualcosa di più importante, merito del-

la straordinarietà di un Ateneo alla guida di una squadra di calcio. Adesso andiamo avanti e pensiamo a preparare al meglio la gara con il Bisceglie».

I malati di Alzheimer aumentano con l’avanzare della vita media e, contemporaneamente, invecchia chi di loro si occupa quotidianamente. I numeri illustrati ieri da Censis e Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer), con il contributo di Lilly, sono tutt’altro che rassicuranti: in Italia ci sono 600mila malati, il 18% dei quali vive da solo con una badante. I costi diretti per l’assistenza superano gli 11 miliardi di euro, di cui il 73% è a carico delle famiglie. Sempre più informale e privata l’attività di cura e sorveglianza: nella metà dei casi se ne occupano i figli, mentre, nel complesso, il 38% ha il supporto di una badante. Una realtà difficile che l’Università Niccolò Cusano ha già evidenziato in passato e alla quale l’Ateneo romano, che ha la ricerca scientifica come proprio caposaldo, reputa importante dare spazio. L’ASSISTENZA. A causa dell’in-

vecchiamento della popolazione, i malati di Alzheimer sono destinati ad aumentare (l’Italia è il paese più longevo d’Europa, con 13,4 milioni di ultrasessantenni, pari al 22% della popolazione). L’età media dei malati è di 78,8 anni (era di 77,8 anni nel 2006 e di 73,6 anni nel 1999). E sono invecchiati anche i caregiver impegnati nella loro assistenza: hanno mediamente 59,2 anni (ne avevano 54,8 nel 2006 e 53,3 nel 1999). Dedicano al malato mediamente 4,4 ore

al giorno di assistenza diretta e 10,8 ore di sorveglianza. Il 40%, pur essendo in età lavorativa, non lavora e, rispetto a dieci anni fa, tra loro è triplicata la percentuale dei disoccupati (il 10% nel 2015, il 3,2% nel 2006). Il 59,1% dei caregiver occupati segnala invece cambiamenti nella vita lavorativa, soprattutto le assenze ripetute (37,2%). L’impegno del caregiver determina conseguenze anche sul suo stato di salute, in particolare tra le donne: l’80,3% accusa stanchezza, il 63,2% non dorme a sufficienza, il 45,3% afferma di soffrire di depressione, il 26,1% si ammala spesso. DIAGNOSI. La gran parte de-

gli intervistati dichiara di aver ricevuto la diagnosi da un professionista diverso da quello consultato per primo (63,1%). A formulare la diagnosi di Alzheimer è principalmente lo specialista pubblico (65,5%), in particolare

un neurologo (nel 35,6% dei casi) o un geriatra (29,9%), e solo per il 13,4% è stato uno specialista privato. Nel tempo si è ridotta la percentuale di pazienti che hanno ricevuto la diagnosi da una Uva (dal 41,1% nel 2006 al 20,6% nel 2015), mentre è aumentata la quota di diagnosticati dallo specialista pubblico (era il 37,9% nel 2006, è il 65,5% oggi). Il tempo medio per arrivare a una diagnosi resta elevato, pur essendo diminuito da 2,5 anni nel 1999 a 1,8 anni nel 2015. «È un mondo che invecchia e cresce l’impatto della malattia in termini di isolamento sociale. La famiglia è ancora il fulcro dell’assistenza, ma può contare su una disponibilità di servizi che nel tempo si è ulteriormente ristretta, mentre sono ancora presenti le profonde differenziazioni territoriali dell’offerta», spiega Ketty Vaccaro, responsabile dell’Area Welfare e Salute del Censis.

Sport e disabilità

Di Loreto, dall’Afghanistan alle emozioni paralimpiche Gli atleti paralimpici militari del Gruppo sportivo paralimpico sono impegnati proprio in questi giorni al primo raduno tecnico-sportivo del 2016 all’interno della Città Militare Cecchignola di Roma per fare il punto della situazione sui risultati finora conseguiti e i programmi futuri, tra cui la seconda edizione degli Invictus Games di Orlando e le prossime Olimpiadi di Rio. L’occasione è anche motivo di incontro e amalgama tra gli atleti e un’occasione per valutare le potenzialità di nuovi candidati.

LA STORIA. Gli Invictus Games, paralimpiadi militari, sono un appuntamento imperdibile Da allenatore per chi, come l’ex paracadu2001-2002 CSKA Sofia (vice) tista Loreto Di Loreto, ha già 2002-2003 Ancona (vice) vinto una medaglia d’argen2003-2004 Napoli (vice) to a Londra nel rowing indo2004-2005 Siena (vice) or due anni fa, facendosi sfug2006 Pisa gire l’oro di pochissimo. Il set2007 Carrarese timanale di approfondimento 2008 Sansovino dell’Università Niccolò Cu2011 Ischia Isolaverde sano, in edicola ogni marte2011-2012 Grosseto (vice) dì, ospiterà sul numero del 2016 UnicusanoFondi prossimo 1 marzo un’inter-

Loreto Di Loreto, del Gruppo sportivo paralimpico della Difesa

vista al maresciallo dei Carabinieri vittima di un grave incidente in Afghanistan, nella base di Farah, che lo paralizzò dal petto in giù all’inizio del 2012. Dopo il ribaltamento del mezzo Lince sul quale viaggiava in torretta, insieme ad altri quattro commilitoni, ha subito lo schiacciamento del torace, con conseguenti lesioni, e una spalla rotta. La sua passione per il ciclismo paralimpico nasce dal-

le imprese di Alex Zanardi, viste per la prima volta proprio durante la lunga riabilitazione. La forte determinazione lo ha reso oggi un atleta del ciclismo nel Gruppo sportivo paralimpico della Difesa, il primo dell’Arma dei Carabinieri in una squadra composta da tutte le forze militari. Non uno sport qualunque, di certo tra i più faticosi: soprattutto quando a spingere sui pedali sono le braccia.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.