UNITRENTORIENTA - 13

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ANNO 12, NUMERO 13, GIUGNO 2014 Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale 70% NE/TN – taxe perçue tassa riscossa Iscrizione al Tribunale di Trento n. 1362 del 29 luglio 2008. Iscrizione ROC n. 17340 del 31 luglio 2008. Contiene I.P.

13 seguic

PERIODICO DI INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO DELL’UNIVERSITÀ DI TRENTO

PUNTARE SULLA FORMAZIONE Scegliere un buon corso di laurea

per prepararsi al futuro i su


ORIENTA ESTATE

ONOSCERE INIZIATIVE PER C RENTO L’UNIVERSITÀ DI T

2014

PRESENTAZIONI DEI CORSI DI LAUREA E DEI SERVIZI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE

SERVIZI OPERA UNIVERSITARIA

(borse di studio, posti alloggio, ecc.)

via Inama, 5 - Trento • Amministrazione aziendale e diritto • Economia e management • Gestione aziendale

via Sommarive, 5 Polo Ferrari - Povo • Ingegneria industriale

VENERDÌ 11 LUGLIO VENERDÌ 25 LUGLIO

DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA E SCIENZE COGNITIVE

GIOVEDÌ 10 LUGLIO VENERDÌ 11 LUGLIO MERCOLEDÌ 16 LUGLIO GIOVEDÌ 17 LUGLIO VENERDÌ 18 LUGLIO MARTEDÌ 22 LUGLIO

GIOVEDÌ 10 LUGLIO

Per partecipare alle presentazioni è necessario prenotarsi almeno 2 giorni prima, compilando il modulo disponibile all’indirizzo www.unitn.it/orientaestate

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA

via Verdi, 53 - Trento • Giurisprudenza

VENERDÌ 11 LUGLIO VENERDÌ 25 LUGLIO

DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE

via Verdi, 26 - Trento • Servizio sociale • Sociologia • Studi internazionali

MERCOLEDÌ 16 LUGLIO

DIPARTIMENTO DI LETTERE E FILOSOFIA

via Tommaso Gar, 14 - Trento • Beni culturali • Filosofia • Lingue moderne • Studi storici e filologico-letterari

VENERDÌ 25 LUGLIO

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E MECCANICA

via Mesiano, 77 - Mesiano • Ingegneria civile • Ingegneria edile/architettura • Ingegneria per l’ambiente e il territorio • Viticoltura ed enologia

GIOVEDÌ 17 LUGLIO

VENERDÌ 18 LUGLIO

corso Bettini, 84 - Rovereto • Interfacce e tecnologie della comunicazione • Scienze e tecniche di psicologia cognitiva • Educazione professionale

DIPARTIMENTO DI MATEMATICA

via Sommarive, 5 Polo Ferrari - Povo • Matematica

MARTEDÌ 22 LUGLIO

CIBIO - CENTRO PER LA BIOLOGIA INTEGRATA

via Sommarive, 5 Polo Ferrari - Povo • Scienze e tecnologie biomolecolari

MARTEDÌ 22 LUGLIO

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E SCIENZA DELL’INFORMAZIONE

via Sommarive, 5 Polo Ferrari - Povo • Informatica • Ingegneria dell’informazione e organizzazione d’impresa • Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni

MARTEDÌ 22 LUGLIO

DIPARTIMENTO DI FISICA

via Sommarive, 5 Polo Ferrari - Povo • Fisica

PRENOTAZIONI

DESK INFORMATIVI

In occasione delle presentazioni, in ogni sede sarà presente un desk informativo con studenti orientatori disponibili per approfondimenti e chiarimenti.

COLLOQUI INDIVIDUALI

Per tutto il periodo estivo, si possono richiedere colloqui individuali, solo su appuntamento, per avere informazioni sull’offerta formativa, sui servizi per gli studenti e sulle modalità di immatricolazione. Prenotazioni: orienta@unitn.it (specificando corso di laurea o area di interesse) tel. 0461 283207 (lunedì-venerdì dalle 9.30 alle 12.30)

CONTATTI

Servizio Orientamento Università degli Studi di Trento via Verdi, 6 - 38122 Trento tel 0461 283207 orienta@unitn.it

MARTEDÌ 22 LUGLIO

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DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT


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EDITORIALE

UNIVERSITÀ, FORMAZIONE E RICERCA Studiare in un ambiente fertile, dinamico, motivante e moderno di Stefano Oss

Il mondo universitario (nazionale, ma non solo) è terreno fertile di confronto e reciproco arricchimento fra ricerca e insegnamento. Docenti-ricercatori sono le figure accademiche che popolano questo mondo, rendendolo stimolante per i giovani che intraprendono la via degli studi universitari. La recente riforma degli atenei italiani ha segnato la scomparsa delle “facoltà”, strutture preposte al funzionamento delle attività didattiche (corsi, lauree, piani di studio, carriera degli studenti e così via) e ha nel contempo visto nascere “dipartimenti” e “centri” (questi ultimi nel caso di numero ridotto di afferenti). Si tratta di raggruppamenti di personale docente, ricercatore, tecnico e amministrativo che complessivamente e armonicamente si dedicano sia alla didattica che alla ricerca, includendo tutto il supporto logistico e materiale per il funzionamento di questa complessa macchina. Al di là della nuova denominazione delle ex-facoltà, si deve leggere in questa struttura un esplicito modo di valorizzare ancor più il binomio di cui si sta parlando. Un docente attivo in un settore di punta della ricerca, in qualunque settore dello scibile, è fortemente motivato a mantenere un elevato profilo comunicativo e a costruire modalità didattiche innovative nelle lezioni che è chiamato a svolgere nell’ambito della propria specialità. Un ricercatore impegnato in ruoli didattici di elevato impatto culturale, che vanno dai corsi post-laurea di alta specializzazione alle lezioni per un vasto pubblico di “matricole”, trova spesso nell’insegnamento stimoli importanti per rivedere e rinnovare il modo di pensare anche alle sue attività di ricerca. Questo duplice impegno arricchisce il docente-ricercatore ed è alla base di una diffusa e generale ricchezza formativa per gli studenti, che si trovano in un ambiente fertile, dinamico, motivante, moderno.

Altri paesi vantano tradizioni prestigiose in quella che possiamo definire “Research University”; si tratta di strutture che investono molto sul fronte della ricerca, conseguendo indubbi meriti e vantaggi in settori di tecnologia avanzata, relegando però i ruoli didattici in secondo piano o affidandoli a personale docente più giovane e meno esperto. Gli atenei italiani, con la loro rinnovata organizzazione, sono invece orientati a mantenere e, se possibile, a rafforzare una “mescolanza virtuosa” di competenze e carismi sui due fronti della ricerca e della formazione. Anche l’Università di Trento si muove in questa prospettiva e con ottimi risultati: è prima, infatti, per produzione scientifica tra gli atenei italiani di medie dimensioni (indagine ANVUR sulla qualità della ricerca) ed è molto ben posizionata anche per quanto riguarda didattica e servizi nelle graduatorie nazionali e internazionali (Censis, THE – Times Higher Education). Si tratta di una garanzia importante per gli studenti che potranno, frequentando i corsi universitari a Trento, essere costantemente seguiti da docenti che sono spesso “in prima linea” in rilevanti campi di indagine. Una garanzia essenziale in tempi, come i nostri, nei quali la qualità della preparazione e della formazione alla professione è sempre più considerata come fattore di merito e di successo futuro.

Stefano Oss, docente di Fisica presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, è delegato del rettore per l’orientamento.


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COLOPHON UNITRENTORIENTA Periodico di informazione e orientamento dell’Università degli Studi di Trento anno 12, numero 13 Giugno 2014 Poste italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale 70% NE/TN taxe perçue – tassa riscossa Iscrizione Registro Stampe del Tribunale di Trento n. 1362 del 29 luglio 2008 Iscrizione ROC n. 17340 del 31 luglio 2008 Già pubblicato come UNITRENTOmagazine dal n.1 al n.12.

Direzione e redazione: Divisione Comunicazione ed Eventi Direzione Generale Università degli Studi di Trento via Calepina 14, I-38122 Trento tel. +39 0461 281201-3228, fax +39 0461 282899 e-mail: unitrentorienta@unitn.it www.unitn.it/unitrentorienta/

Direttore: Stefano Oss

Direttore responsabile: Francesca Menna

Redazione: Laura Braico, Francesca Chistè, Marinella Daidone, Paola Fusi, Francesca Pizzini, Tatiana Poletti, Cristiano Zanetti

Progetto grafico e impaginazione: Merj Morani

Hanno collaborato a questo numero: Martina Andreoli, Beatrice Arbulla, Filippo Bazzanella, Sara Bellebuono, Gabriella Berloffa, Matteo Borzaga, Lotfi Bouchakour Rahmani, Yuri Bozzi, Martina Bridi, Martina Bridi (studentessa), Carlo Brunetta, Massimiano Bucchi, Luca Ciambelli, Luciano Conti, Lorenzo Covi, Antonella De Angeli, Flavio Deflorian, Veronica Depau, Gianluca Esposito, Matteo Ferrari, Luca Fiori, Claudio Fontanari, Valeria Gastaldi, Carlotta Giordani, Luigi Alberto Gozzi, Lorenzo Greco, Sonia Leonardelli, Francesco Luise, Fabio Marsoner, Mirko Giacomo Nenzi, Michele Olivieri, Roberto Pallanch, Francesco Riboli, Valentina Sandri, Giovanni Straffelini, Laura Tramonte, Cristian Zambiasi, Massimiliano Zampini

Foto: Luca Valenzin, Roberto Bernardinatti, Efrem Bertini, Paolo Chistè, fototonina.com, Alessio Coser, Enrico Pretto, Diego Mosna, Fotolia.com e altri

Stampa: Publistampa Arti Grafiche Periodico stampato su carta naturale senza legno prodotta con cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile. Involucro per la postalizzazione in cellophane biodegradabile in fibra di mais. Numero chiuso in tipografia il 23 maggio 2014


SOMMARIO

EDITORIALE

UNIVERSITÀ, FORMAZIONE E RICERCA

di Stefano Oss

TRENTO INTERNAZIONALE OLTRE I CONFINI DELL’ATENEO

di Flavio Deflorian

DA ERASMUS ALLA DOPPIA LAUREA

LA LAUREA GARANTISCE UN VANTAGGIO OCCUPAZIONALE

di Francesca Chistè

GIOVANI E LAVORO

interviste di Francesca Pizzini a Veronica Depau e Lorenzo Greco

SISTEMA UNIVERSITÀ

CORSI DI STUDIO, CREDITI UNIVERSITARI, CLASSI DI LAUREA

a cura di Tatiana Poletti

4 5

intervista di Valentina Sandri a Marco Peruzzetto

I NOSTRI LAUREATI

UNIVERSITÀ DI TRENTO OFFERTA FORMATIVA

1

SCEGLIERE UN BUON CORSO DI STUDIO

6 8 10

12

inserto a cura della redazione, interviste di Cristiano Zanetti e Marinella Daidone

ECONOMIA E MANAGEMENT FISICA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E MECCANICA INGEGNERIA E SCIENZA DELL’INFORMAZIONE INGEGNERIA INDUSTRIALE LETTERE E FILOSOFIA MATEMATICA PSICOLOGIA E SCIENZE COGNITIVE SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE CENTRO DI BIOLOGIA INTEGRATA (CIBIO) CENTRO MENTE/CERVELLO (CIMeC) SCUOLA DI STUDI INTERNAZIONALI (SSI)

14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 37

ORIENTAMENTO

UNA SETTIMANA D’ESTATE IN TRENTINO-ALTO ADIGE PER ORIENTARSI

38

di Marinella Daidone

PENSA TRASVERSALE 2014

39

UNIVERSITÀ È ANCHE SPORT

40

SPORT

SCUOLA-UNIVERSITÀ

interviste di Paola Fusi a Filippo Bazzanella e Mirko Giacomo Nenzi

UNISTEM, L’ITALIA UNITA DALLA SCIENZA

di Sonia Leonardelli e Fabio Marsoner

OLIMPIADI DELLE NEUROSCIENZE 2014

42 43

di Yuri Bozzi

SERVIZI

BORSE DI STUDIO, POSTI ALLOGGIO, RISTORAZIONE, CULTURA, SPORT

a cura di Roberto Pallanch

INFO

IMMATRICOLAZIONI ANNO ACCADEMICO 2014-2015

a cura di Martina Bridi

PLACEMENT

VIRTUAL JOB SPEED DATE

a cura dell’Ufficio Job Guidance

44 46 48


4

TRENTO INTER

OLTRE I CONFINI DELL’ATENEO Programmi di studio e di scambio con l’estero,

elemento di formazione e di crescita personale di Flavio Deflorian

L’Università di Trento ha sempre ritenuto fondamentale fornire agli studenti la possibilità di svolgere attività didattiche ed esperienze di studio all’estero. Migliaia di studenti hanno usufruito negli anni di borse di studio per attività curriculari all’estero con diverse modalità: dal ben noto programma Erasmus, a programmi di doppia laurea o di scambio fra università di tutto il modo, a tirocini fuori sede. Il successo di queste iniziative è derivato dalla forte motivazione che molti studenti hanno nel voler trascorrere parte del loro periodo universitario in un altro paese straniero e dalla consapevolezza che queste esperienze hanno una forte valenza formativa e migliorano le possibilità occupazionali dopo la laurea. Vari indicatori hanno dimostrato che uno degli elementi di maggiore attrattività per gli studenti, che decidono di venire a studiare a Trento anche da molto lontano, è l’ampia possibilità di fare esperienze internazionali durante gli studi. La modalità più conosciuta e diffusa è quella della mobilità Erasmus per studio. Gli studenti possono trascorrere un periodo, tipicamente di uno o due semestri, presso un’università europea con cui vi siano accordi di scambio, svolgendo fuori sede le attività didattiche e acquisendo i relativi crediti formativi. La rete universitaria di Trento si è molto ampliata nel tempo e ora offre possibilità di mobilità anche verso paesi meno tradizionalmente scelti, come i paesi dell’est, quelli baltici o del nord Europa, che con le destinazioni più abituali offrono una visione più ampia e dinamica del nostro continente, anche grazie alla ormai largamente diffusa offerta didattica in lingua inglese. Per il prossimo anno accademico l’Università di Trento mette a disposizione 3000 mensilità per mobilità Erasmus. Accanto alla mobilità Erasmus per studio c’è la mobilità Erasmus per tirocinio, che prevede, in modo analogo, un finanziamento per trascorrere alcuni mesi presso enti, imprese e aziende europee per svolgere stage formativi. Un percorso internazionale più impegnativo, ma anche più stimolante, è quello della doppia laurea. L’Università di Trento ha programmi di doppia laurea in molte aree diverse con università di tutto il mondo. Lo studente segue parte del percorso formativo a Trento e parte presso l’università partner, acquisendo al termine degli studi un doppio titolo che apre la strada a sbocchi professionali in entrambi i paesi.

Queste descritte sono solo alcune delle possibilità offerte, consultabili in modo più dettagliato e completo sul portale web dell’ateneo. Per tutte le mobilità internazionali, da quelle più brevi a quelle più impegnative, è prevista un’assistenza e un percorso di avvicinamento da parte dell’ateneo di Trento mediante corsi linguistici, supporto nella logistica alla mobilità, introduzione alla multiculturalità, oltre, naturalmente, al sostegno economico. L’alto livello di soddisfazione degli studenti che svolgono esperienze internazionali è il più efficace stimolo per l’Università di Trento a continuare ad impegnarsi per migliorare e incrementare queste attività.

Flavio Deflorian, ingegnere, è delegato per gli scambi internazionali dell’Università di Trento.


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RNAZIONALE

DA ERASMUS ALLA DOPPIA LAUREA Dall’Università di Trento all’Eberhard Karls Universität di Tübingen intervista di Valentina Sandri a Marco Peruzzetto

Marco Peruzzetto ha conseguito la laurea in Matematica all’Università di Trento ed è ora iscritto al corso di laurea magistrale in qualità di studente Doppia laurea. Dopo una prima esperienza all’estero con il programma LLP-Erasmus, si appresta a trascorrere il prossimo anno accademico presso l’Eberhard Karls Universität di Tübingen in Germania. Marco, cosa ti ha spinto a svolgere un periodo all’estero con il Programma LLPErasmus? Durante il corso di laurea ho deciso di partecipare al programma LLP-Erasmus offerto dall’Università di Trento in quanto interessato al programma di Doppia laurea con l’Eberhard Karls Universität di Tübingen attivo sul corso di laurea magistrale. Il programma LLP-Erasmus, infatti, mi ha dato l’opportunità di fare una prima esperienza di studio presso la stessa destinazione. Da cosa è nato questo interesse per l’Eberhard Karls Universität di Tübingen? Prima di partecipare al programma LLP-Erasmus ho raccolto giudizi molto positivi riguardo a questa università. Ne ho approfondito quindi la conoscenza analizzando sul sito internet i corsi offerti e ho riscontrato molto interesse per le materie trattate nel mio ambito di studio. L’Eberhard Karls Universität di Tübingen è inoltre una destinazione interessante sul

piano accademico, e rientra nella “German Universities Excellence Initiative”, che comprende alcune eccellenti università tedesche. Infine, la Germania mi ha sempre attirato come realtà a livello scientifico e desideravo approfondire la conoscenza della lingua tedesca. Qual è la cosa più preziosa che hai ricavato da questa esperienza? Sul piano accademico ho acquisito una notevole elasticità mentale, poiché ho potuto conoscere un nuovo e diverso approccio agli argomenti di studio. Trovo sia stato particolarmente arricchente poter sperimentare all’interno dello stesso corso di studio due differenti modalità di avvicinarsi alle materie. L’esperienza inoltre è stata molto utile per affrontare il passaggio al corso di laurea magistrale. Sul piano personale ho potuto sviluppare una certa indipendenza, riuscendo ad orientarmi in modo più autonomo all’interno di un contesto nuovo e inesplorato. Ritieni che queste esperienze possano aprirti verso una dimensione più “internazionale”? Sicuramente sì. Una delle ragioni per cui ho scelto di partecipare a questi programmi di mobilità è proprio l’apertura verso una dimensione sovranazionale, soprattutto alla

luce delle sfide poste oggi da un mondo sempre più globalizzato. La prospettiva, poi, di proseguire con un dottorato di ricerca al termine del corso di studio si accompagna necessariamente con un orientamento verso una dimensione internazionale. Consiglieresti questa esperienza a un futuro studente? A uno studente consiglierei senza dubbio di sfruttare le opportunità di mobilità internazionale che l’Università di Trento mette a disposizione. Consentono infatti di sviluppare una prospettiva internazionale e sviluppano la flessibilità e l’apertura mentale, caratteristiche preziose per affrontare sia gli argomenti di studio sia, più in generale, la vita.

Valentina Sandri lavora presso lo Staff per l’internazionalizzazione dell’Università di Trento.


66

I NOSTRI L

LA LAUREA GARANTISCE UN VANTAGGIO OCCUPAZIONALE Crisi economica e condizione occupazionale dei laureati nell’indagine AlmaLaurea 2014 di Francesca Chistè

È stato da poco presentato, nell’ambito del convegno “Imprenditorialità e innovazione: il ruolo dei laureati” che si è tenuto a Bologna, il XVI Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati per l’anno 2013. Come ogni anno AlmaLaurea, consorzio interuniversitario composto da 64 atenei italiani, ha indagato lo stato occupazionale dei laureati a distanza di uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo, esaminando, tra le altre, la percentuale dei laureati a vario livello – laurea triennale, magistrale o a ciclo unico – in possesso di un qualche impiego, la tipologia di attività lavorativa svolta e il reddito mensile percepito. L’indagine ha coinvolto quasi 450 mila laureati post-riforma di tutti gli atenei aderenti al consorzio e ha registrato una partecipazione molto elevata degli intervistati, mediamente l’80%. I DATI A LIVELLO NAZIONALE Da una rapida lettura dei dati raccolti si ricava una prima, importante conclusione: il possesso di un diploma di laurea, qualunque ne sia il tipo e la durata, garantisce un indubbio vantaggio occupazionale, se rapportato al semplice diploma di scuola superiore o, peggio ancora, a un titolo di scuola inferiore. “Nell’arco della vita lavorativa”, spiega Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea, nella sua sintesi al Rapporto, “la laurea continua a rappresentare un forte investimento contro la disoccupazione anche se meno efficace in Italia rispetto ad altri paesi”. Ma, quel che è più importante, il possesso del tante volte elogiato, altre volte bistrattato, foglio di carta garantisce un vantaggio occupazionale ancor di più nelle fasi congiunturali negative, come quella che stiamo attraversando. Peraltro, è risaputo che uno degli strumenti più efficaci per uscire dai periodi di crisi e da una situazione di persistente stagnazione e con effetti a medio-lungo termine è proprio l’investimento nel capitale umano, e in particolare nella cultura, attuato attraverso un processo di diffusione della scolarità e di innalzamento del grado di istruzione. Una ricaduta positiva, quindi, non solo per la singola persona, ma per l’intera collettività e ancor più per il paese, che permette l’innescamento di un circolo virtuoso. Più istruzione, maggior imprenditorialità e avanzamento nella conoscenza portano infatti ad un substrato fecondo al miglioramento dei servizi, allo sviluppo di nuove tecnologie, all’innalzamento, in ultima analisi, della qualità della vita. Se si analizzano nel dettaglio i dati raccolti da AlmaLaurea, non si può nascondere la difficoltà dei giovani neolaureati ad entrare nel mondo del lavoro, anche se il trend degli occupati tende a migliorare con il passare del tempo. A un anno dalla laurea, infatti, solo poco più della metà degli intervistati è occupato, mentre la percentuale aumenta sino a raggiungere l’80% circa per chi ha terminato gli studi universitari da 5 anni.


7

LAUREATI CONDIZIONE OCCUPAZIONALE LAUREATI DOPO UN ANNO - elaborazione da dati AlmaLaurea Condizione occupazionale (%)

Collettivo selezionato

Collettivo selezionato (disaggregato per tipo di corso) Laurea di primo livello

Laurea specialistica/ magistrale e ciclo unico

Laurea specialistica/ magistrale

Scienze della formazione primaria

UniTrento

Nazionale

UniTrento

Nazionale

UniTrento

Nazionale

UniTrento

Nazionale

Nazionale

Lavora

48,8

44,4

42,9

40,6

37,3

33,1

62,2

53,8

82,4

Non lavora e non cerca

33,5

26,7

43,2

32,4

35,7

34,8

17,2

13,6

5,0

Non lavora ma cerca

17,7

29,0

13,8

27,0

26,9

32,0

20,7

32,6

12,5

Quota che non lavora, non cerca ma è impegnata in un corso universitario/ praticantato (%)

29,8

23,0

39,8

30,0

33,1

28,3

12,6

8,3

1,2

Uomini

48,5

45,3

40,2

40,0

42,7

35,8

63,8

58,1

80,2

Donne

49,0

43,7

45,6

40,9

33,7

31,6

60,7

50,8

82,5

Non lavora ma ha lavorato dopo la laurea

18,2

17,4

19,1

17,9

19,5

15,3

16,5

17,4

9,7

Non ha mai lavorato dopo la laurea

33,0

38,2

38,0

41,5

43,2

51,6

21,4

28,8

7,9

Tasso di occupazione 59,9 (def. Istat – Forza lavoro)

52,7

45,9

43,5

66,9

56,0

79,8

68,2

83,1

Tasso di disoccupazione 14,6 (def. Istat – Forza lavoro)

26,3

14,9

28,7

15,9

25,5

14,0

24,1

9,5

Quota che lavora, per genere (%)

Esperienze di lavoro post-laurea (%)

I DATI SUI LAUREATI DELL’UNIVERSITÀ DI TRENTO Calando lo sguardo sulla dimensione locale, si registra un miglior andamento occupazionale dei laureati presso l’ateneo trentino rispetto alla media nazionale. La percentuale degli occupati aumenta e la stabilità lavorativa è maggiore. Situazione confermata anche dalla stessa rettrice dell’Università di Trento, Daria de Pretis che, commentando i dati, così si esprime: “L’indagine conferma che i nostri studenti hanno un vantaggio competitivo rispetto a quelli di altri atenei d’Italia”. Le fa eco il prorettore Paolo Collini, evidenziando che le statistiche sul numero di occupati sono incoraggianti soprattutto perché si riferiscono ad un periodo di piena e generalizzata crisi economica. I dati sono visibili nella tabella sopra indicata, che riporta la condizione occupazionale dei laureati dell’Università di Trento a un anno dalla laurea a confronto con i valori nazionali. Se a livello locale è occupato quasi il 49%, mentre la percentuale di coloro che non sono occupati ma cercano lavoro raggiunge quota 17,7%, la media nazionale si attesta rispettivamente sul 44,4% e sul 29%. La stessa proporzione si osserva nei valori disaggregati per livello di corso di studi, e, anzi, diviene più rimarcata per i laureati dei corsi specialistico/magistrali. Infine, una riflessione merita il rapporto tra corso di studi seguito (o, più precisamente, area di afferenza del corso: matematicoscientifica, economica, ecc.) e stato occupazionale, che si collega alle possibilità lavorative offerte dal tipo di formazione intrapresa. Relativamente alle aree formative dell’ateneo di Trento, dove mancano il grande bacino delle professioni sanitarie e l’area

agraria, a un anno dalla laurea risultano occupati circa la metà dei laureati nelle scienze economiche e ingegneristiche, sociologiche e letterarie, mentre la percentuale scende al 30% per i laureati nelle discipline giuridiche. Con il dilatarsi del tempo dal conseguimento del titolo aumenta la percentuale degli occupati, che si attesta mediamente attorno ai 9/10 del campione, mantenendo ancora un certo differenziale tra le aree disciplinari, anche se meno marcato. [Per approfondimenti: Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea: www.almalaurea.it]

Francesca Chistè lavora presso la Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.


8

I NOSTRI L

GIOVANI E LAVORO L’ingresso in azienda e le opportunità di crescita interviste di Francesca Pizzini

DAGLI STUDI NEL RAMO DEL TELERILEVAMENTO AD ANALISTA SOFTWARE PRESSO BV TECH Veronica Depau, 27 anni, ha conseguito la laurea, e in seguito la laurea magistrale, in Ingegneria delle telecomunicazioni all’Università di Trento. Attualmente lavora a Rovereto presso BV Tech (servizi informatici e di telecomunicazioni). Veronica, puoi parlarci degli aspetti più rilevanti del tuo percorso di studi? Un aspetto rilevante del mio percorso di studi è stata la partecipazione al programma Erasmus. Durante la laurea magistrale avevo deciso di seguire il ramo del telerilevamento; grazie all’esperienza fatta all’estero ho potuto lavorare in un laboratorio di telerilevamento passivo (misurazione segnali antenne e analisi degli spettri) e applicare le nozioni teoriche alla pratica. Ho vissuto per sei mesi in un ambiente internazionale e ho imparato molto. Oggi lavori per una grande azienda. Di che cosa ti occupi? Ti piace quello che fai? Sono un’analista software: analizzo i requisiti necessari per realizzare un progetto, implemento il codice e faccio supporto tecnico a chi utilizza il mio programma (la parte che mi piace di più), quindi ho sempre contatti con più persone. Inoltre mi capita di dover andare in altre sedi per fare formazione. Non è proprio quello che sognavo, ma al momento non mi dispiace quello che faccio. Credo che questo lavoro mi stia insegnando tantissimo, e anche se dovessi cambiare ambito sono sicura che l’esperienza fatta potrà essermi d’aiuto. Poi in futuro non si sa mai…

Il Servizio Placement di ateneo ti è stato utile nella ricerca del lavoro? Grazie al portale del Servizio Placement sono venuta a conoscenza dell’azienda per cui lavoro. Il Servizio, tra le altre attività, tiene aggiornato un elenco delle aziende che stanno cercando nuovo personale. Consultarlo può essere molto utile. Come è stato il passaggio dal mondo dell’università al mondo del lavoro? A me piaceva moltissimo studiare, ma passare dalla teoria alla pratica non è stato semplicissimo. Devo ammettere che all’inizio ho avuto qualche difficoltà, anche perché all’università avevo seguito progetti in cui non veniva richiesto di programmare (se non qualche riga) e all’improvviso mi sono trovata a dover scrivere codici per gran parte del tempo. L’università italiana è ancora molto teorica, per cui il passaggio al mondo del lavoro, che richiede competenze molto pratiche, non è sempre facile. Penso che ci vorrebbe una collaborazione più stretta fra università e mondo del lavoro. Se dovessi dare un consiglio ad uno studente che vuole iscriversi a ingegneria, che cosa gli diresti? Gli direi di scegliere ingegneria non in base al luogo comune secondo cui un ingegnere ottiene un lavoro di prestigio e ben remunerato, ma solo se ha un vero interesse per l’ambito tecnico. Studiare ingegneria non è così semplice, è facile perdersi per strada. Ci vuole un po’ di passione e interesse per tutto ciò che c’è di pratico, ma con costanza i risultati si vedono sempre.


9

LAUREATI

DAL MONITORAGGIO DELLE DECISIONI AZIENDALI ALL’AREA FINANCE DI TETRA PAK Lorenzo Greco, 26 anni, ha conseguito la laurea in Economia e gestione aziendale e la laurea magistrale in Management e consulenza aziendale all’Università di Trento. Attualmente sta svolgendo uno stage presso Tetra Pak. Lorenzo, puoi parlarci del tuo percorso di studi? Ho conseguito la laurea triennale in Economia e gestione aziendale presso l’Università di Trento e, successivamente, la doppia laurea magistrale in Management e consulenza aziendale, frequentando un anno presso l’Università di Dresda e un anno a Trento. Durante la magistrale, tra la fine degli esami e l’inizio della tesi, ho svolto un tirocinio in ambito risk management presso un’azienda multinazionale di consulenza. Oggi stai svolgendo uno stage presso una grande multinazionale: come sei riuscito a entrare in Tetra Pak? In parte grazie all’iniziativa personale e in parte poiché ho avuto la fortuna di poter partecipare a eventi organizzati dal Servizio Placement di ateneo, come l’All Stars Meeting, nell’ambito della Borsa del Placement, e il Virtual Job Speed Date. Ho avuto così la possibilità di sostenere colloqui di diverso tipo con aziende importanti, avendo infine la fortuna di poter scegliere tra varie opportunità lavorative interessanti. Di che cosa ti occupi in Tetra Pak? Pensi che ci siano buone possibilità che la collaborazione si trasformi in un lavoro vero e proprio? Partecipo a un programma, chiamato Talent Outstanding Program, che consiste in 6 mesi di rotazioni in diverse funzioni aziendali, di cui una all’estero, più un anno successivo in una funzione specifica, che, nel mio caso, è il controllo di gestione all’interno dell’area Finance. Un programma di questo tipo è un investimento rilevante per

l’azienda ed è una garanzia che l’azienda ha intenzione di puntare su di te per il futuro, a patto che dimostri di essere all’altezza. È un ingresso privilegiato nell’azienda per la considerazione che si riceve e le opportunità che vengono offerte anche nel corso del programma. C’è attinenza tra quello che hai studiato e il lavoro che svolgi? Ora mi trovo in una funzione che si occupa di monitorare l’effetto economico delle decisioni aziendali, ossia di analizzare, dal punto di vista dei costi e dei ricavi, le varie attività dell’azienda, dalla produzione alla vendita. Inoltre l’ambiente è internazionale e spesso si parlano lingue straniere come l’inglese o lo spagnolo. Quindi posso affermare che questo lavoro è una sorta di prosecuzione naturale di ciò che ho studiato all’università. Che consigli daresti ad uno studente che sta cominciando un percorso di studi in ambito economico? Pensando a ciò che mi è sembrato sia stato utile ai colloqui di lavoro, darei alcuni consigli: studiare cercando sempre di capire a fondo, chiedendosi molti perché ed evitando la tentazione dell’economista di parlare per frasi fatte; prendere lo studio con serenità perché nel mondo del lavoro sono ricercate anche qualità personali che non derivano dallo studio, ma dalla vita al di fuori di esso. Occorre inoltre sfruttare le opportunità che l’università offre per fare esperienze all’estero e non avere timore, come l’ho avuto io nei primi anni di università, di partecipare ad esperienze lavorative e di tirocinio attinenti ai propri studi.

Francesca Pizzini lavora presso il Servizio Orientamento dell’Università di Trento.


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SISTEMA U

CORSI DI STUDIO, CREDITI UNIVERSITARI, CLASSI DI LAUREA Le parole da conoscere prima di iniziare l’università a cura di Tatiana Poletti

La scelta del corso di studio a cui iscriversi dopo l’esame di maturità è molto importante, non è sempre semplice e crea spesso una certa ansia. La cosa migliore che devi fare, quindi, è prepararti al meglio: chiarire bene quali sono le tue attitudini e i tuoi interessi personali, parlare con studenti universitari, farti raccontare, da una persona che esercita un mestiere o una professione che ti incuriosisce, in cosa consista il suo lavoro, e soprattutto raccogliere tutte le informazioni utili a prendere la strada giusta. Iniziamo quindi con il chiarire alcuni concetti che spesso risultano un po’ ostici agli studenti che si apprestano a iscriversi all’università. CORSI DI LAUREA DI PRIMO LIVELLO O CORSI MAGISTRALI A CICLO UNICO? L’università italiana prevede due tipi di corsi di studio a cui si può accedere subito dopo l’esame di maturità: corsi di laurea di primo livello e corsi di laurea magistrali a ciclo unico. Quali sono le differenze? Vediamole qui sotto. Un corso di laurea di primo livello dura tre anni e assicura allo studente una adeguata preparazione di base in specifici ambiti del sapere. Al termine dei tre anni e una volta acquisiti i 180 crediti formativi richiesti, lo studente ottiene il titolo di laurea di primo livello. Dopo il corso di laurea di I livello (chiamato anche “triennale”, per comodità), lo studente può decidere di entrare direttamente nel mondo del lavoro oppure di continuare gli studi con un corso di laurea magistrale (durata: 2 anni; 120 crediti), che consente di qualificarsi in un ambito specifico approfondendo le conoscenze acquisite nel triennio. Questa successione “laurea di primo livellolaurea magistrale” viene comunemente definita “percorso 3+2”. La scelta di proseguire o non proseguire gli studi dopo la triennale dipende da molti fattori: dai nostri interessi e passioni, dalla nostra voglia di studiare e anche dal tipo di corso di I livello a cui ci siamo iscritti. Esistono infatti corsi più “professionalizzanti”, che forniscono

competenze molto concrete, immediatamente spendibili nel mercato del lavoro, e altri più teorici, per i quali una specializzazione è fortemente consigliata. Un corso di laurea magistrale a ciclo unico dura invece 5 o 6 anni (dipende dal tipo di corso) e prepara a professioni di particolare responsabilità e/o di elevata qualificazione (es. medico, architetto, ecc.). Il titolo di laurea magistrale si ottiene alla fine del percorso di studi quinquennale o sessennale, una volta acquisiti i 300/360 crediti formativi previsti. Ci sono poi altre opportunità tra cui scegliere, una volta laureati (es. master, dottorato di ricerca, scuola di specializzazione), se si intende proseguire la propria carriera universitaria. Ci limitiamo a esemplificare le principali opzioni nello schema riportato qui sotto.

Scuola secondaria di II grado 3 ANNI

Corso di laurea

5 ANNI

2 ANNI

Master di I livello

Corso di laurea magistrale

Master di II livello

Dottorato di ricerca

Corso di laurea a CICLO UNICO

Scuola di specializzazione


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UNIVERSITÀ

IL CREDITO FORMATIVO UNIVERSITARIO (CFU): COS’È E A COSA SERVE? Il credito formativo universitario (CFU) è l’unità di misura del carico di lavoro dello studente, ovvero delle ore di lezione, di studio individuale e di eventuali seminari, stage o laboratori che lo studente è tenuto a seguire durante il suo percorso di studi. Il CFU non valuta quindi la qualità della preparazione, ma la quantità del lavoro svolto. Convenzionalmente, si è stabilito che 1 CFU equivale all’incirca a 25 ore di impegno da parte dello studente. Si veda, a titolo di esempio, la seguente tabella, relativa ad alcuni insegnamenti o laboratori del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza: Insegnamento/esame

n. CFU

Impegno in ore

Diritto amministrativo

12 crediti

300 ore

Diritto internazionale

9 crediti

225 ore

Diritto romano

6 crediti

150 ore

Diritto d’autore e musica

2 crediti

50 ore

Dalla tabella risulta chiaramente che l’esame da 12 crediti è più impegnativo, in termini di tempo necessario alla preparazione, dell’esame da 9 o da 6 crediti, anche se questo non significa che sia più importante. Va da sé che si tratta solo di valutazioni indicative, perché l’impegno richiesto in ciascun esame varia anche in base alle attitudini personali e alla preparazione di base. I crediti vengono attribuiti allo studente che supera l’esame, indipendentemente dal voto ottenuto: se questi supera Diritto amministrativo, dunque, acquisirà 12 CFU, sia che ottenga una votazione pari a 18/30 (punteggio minimo), sia che ottenga 30/30 (punteggio massimo), con o senza lode. COS’È LA CLASSE DI LAUREA? Un altro concetto che risulta spesso difficile da comprendere per un neodiplomato è quello di classe di laurea. Di che cosa si tratta? La classe di laurea raggruppa corsi di studio dello stesso livello che hanno obiettivi e attività formative simili.

Il concetto di classe di laurea è molto importante soprattutto perché dà il valore legale al titolo di studio: i titoli conseguiti al termine di corsi di studio dal nome diverso ma afferenti alla stessa classe hanno lo stesso valore legale. Ad esempio, il corso di primo livello in Ingegneria civile attivato presso l’Università di Trento e quello in Ingegneria per l’ambiente e il territorio attivato presso l’Università di Padova appartengono entrambi alla classe L7, quella delle lauree in Ingegneria civile e ambientale, quindi hanno identico valore legale. Ciò significa che in un eventuale concorso pubblico saranno valutati esattamente allo stesso modo. COME ACCEDERE ALL’UNIVERSITÀ Esistono tre diverse modalità di accesso all’università: 1. se il corso di laurea che hai scelto è a numero programmato (cioè prevede un numero massimo di studenti ammessi), prima di poterti immatricolare dovrai sostenere un test e classificarti in posizione utile in graduatoria, in relazione al numero di posti messi a disposizione dal corso; 2. se il corso di laurea che hai scelto è ad accesso vincolato (senza numero programmato), dovrai superare una prova obbligatoria “di orientamento e autovalutazione”, che prevede il raggiungimento di una soglia minima di sufficienza per poterti immatricolare; 3. se il corso di laurea che hai scelto è ad accesso libero, è possibile che ti venga chiesto di sostenere una prova non selettiva, di valutazione delle tue conoscenze “in ingresso”: in questo caso, se non raggiungi la soglia minima puoi immatricolarti comunque al corso di studio, ma devi fin da subito impegnarti per colmare eventuali lacune nella tua preparazione.

Tatiana Poletti lavora presso il Servizio Orientamento dell’Università di Trento.


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UNIVERSITÀ OFFERTA F


À DI TRENTO FORMATIVA

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SCEGLIERE UN BUON CORSO DI STUDIO L’offerta formativa dell’Università di Trento, i progetti di ricerca raccontati dai docenti e le riflessioni dei nostri studenti

inserto a cura della redazione, interviste di Cristiano Zanetti e Marinella Daidone, Divisione Comunicazione ed Eventi

I corsi di laurea. Nelle prossime pagine presentiamo l’offerta formativa dell’Università di Trento, divisa per Dipartimenti e Centri, con una sintetica presentazione di ciascun corso di laurea di primo livello, oltre all’elenco dell’offerta formativa comprensiva delle lauree magistrali. Nelle stesse pagine trovate due sezioni di approfondimento: “fare ricerca” e “i nostri studenti”. Fare ricerca. Abbiamo chiesto a un docente di ciascuna struttura di scrivere qualche riga sulla ricerca che sta svolgendo. Sono solo pochi cenni per far capire come si svolge il lavoro di ricerca dentro l’università. Occorre tener presente che in ciascun Dipartimento e Centro vengono portati avanti molti progetti di ricerca, frutto anche di collaborazioni a livello nazionale e internazionale. Quello che trovate su questo numero è solo un piccolo “assaggio”, qualche esempio del lavoro di ricerca svolto in ateneo. I nostri studenti. Sono i veri protagonisti dell’università, sono la loro voglia di mettersi in gioco e la loro serietà nello studio che rendono veramente formativa l’esperienza universitaria. Naturalmente sta a noi fornire strumenti e opportunità adeguate a stimolare il loro interesse e la voglia di fare. In queste brevi interviste ci raccontano la loro esperienza, il loro punto di vista e i motivi alla base della loro scelta. Indice. Le pagine dedicate all’offerta formativa di Dipartimenti e Centri sono le seguenti: ECONOMIA E MANAGEMENT 14-15 FISICA 16-17 GIURISPRUDENZA 18-19 INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E MECCANICA 20-21 INGEGNERIA E SCIENZA DELL’INFORMAZIONE 22-23 INGEGNERIA INDUSTRIALE 24-25 LETTERE E FILOSOFIA 26-27 MATEMATICA 28-29 PSICOLOGIA E SCIENZE COGNITIVE 30-31 SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE 32-33 CENTRO DI BIOLOGIA INTEGRATA (CIBIO) 34-35 CENTRO MENTE/CERVELLO (CIMeC) 36 SCUOLA DI STUDI INTERNAZIONALI (SSI) 37 Informazioni e approfondimenti. Per avere maggiori informazioni su corsi di laurea, sedi, servizi e opportunità consultare il sito di ateneo (www.unitn.it) e i siti dei Dipartimenti e Centri che trovate segnalati nell’inserto. Nei siti di Dipartimenti e Centri si trova anche la sezione dedicata all’attività di ricerca per chi desidera approfondire anche questi temi. Ringraziamenti. Per realizzare questo inserto è stato prezioso l’aiuto di studenti, docenti e personale dell’ateneo. Desideriamo ringraziare Dipartimenti e Centri, e in particolare i docenti delegati per l’Orientamento, e la Direzione Didattica e Servizi agli Studenti. Un ringraziamento speciale va ai docenti che hanno collaborato (“costretti” dalla redazione a raccontare in sole 15 righe progetti di ricerca complessi e articolati) e agli studenti intervistati, che sono stati disposti a condividere la loro esperienza.


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UNIVERSITÀ

ECONOMIA E MANAGEMENT

Corsi di laurea attivati dal Dipartimento di Economia e Management per l’anno accademico 2014-2015

AMMINISTRAZIONE AZIENDALE E DIRITTO (CLASSE L18) Il corso di laurea fornisce competenze inerenti l’economia, l’amministrazione aziendale e il diritto (privato, pubblico e commerciale), oltre che in ambito matematico-statistico. Sono disponibili due ambiti di specializzazione professionale: • una specializzazione orientata alle professioni private, pensata per chi vuole intraprendere la carriera di commercialista. In quest’ambito, la laurea in Amministrazione aziendale e diritto rappresenta la prima tappa del cosiddetto percorso COM, che trova il suo naturale compimento con il conseguimento della laurea magistrale in Economia e legislazione d’impresa attivata dal Dipartimento in convenzione con l’Ordine del Commercialisti del Triveneto; • una specializzazione orientata alle professioni pubbliche per chi è interessato a sbocchi lavorativi nel campo del management pubblico. Questo percorso costituisce inoltre una solida base per specializzazioni nel campo delle “scienze internazionali”.

ECONOMIA E MANAGEMENT (CLASSI L18 E L33)

Il corso di laurea, centrato sullo studio delle discipline economiche, manageriali e matematico-statistiche, vuole fornire solide basi concettuali per permettere allo studente di padroneggiare gli strumenti di analisi economica sia a livello di sistema-paese che a livello di sistema-imprese e per quanto concerne la crescente interconnessione tra questi due ambiti. Il corso è pensato per coloro che intendono continuare gli studi con la laurea magistrale e privilegia il momento dell’approfondimento finalizzato alla costruzione di una robusta base di conoscenze su cui innestare la specializzazione scelta nell’ambito della laurea magistrale.

GESTIONE AZIENDALE (CLASSE L18)

Il corso di studi fornisce conoscenze - in ambito economico-aziendale, giuridico e matematico-statistico - attraverso modelli didattici in cui teoria e applicazione sono in continuo dialogo tra loro. Si tratta, infatti, di un corso di laurea rivolto anche a soddisfare le immediate esigenze del lavoro in azienda, nelle banche, negli enti pubblici o privati, nell’area amministrativa, gestionale, finanziaria o commerciale. A tale scopo, rivestono grande importanza il laboratorio multidisciplinare e il tirocinio in azienda, obbligatori per tutti gli studenti del corso. Il corso è disponibile anche in modalità “part-time”, destinata soprattutto a studenti lavoratori, con lezioni svolte in orario serale (il percorso di studi per chi sceglie la modalità “part-time” dura quattro anni anziché tre).

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSI DI LAUREA • Amministrazione aziendale e diritto (classe

L18)* • Economia e management (classi L18, L33)* • Gestione aziendale (classe L18)* CORSI DI LAUREA MAGISTRALE • Economia e legislazione d’impresa (classe

LM77), in convenzione con l’Ordine dei Commercialisti del Triveneto • Economics (classe LM56)*, in lingua inglese • Finanza (classe LM16) • Innovation Management (classe LM77)*, in lingua inglese, corso di studi interateneo con la Scuola superiore di studi universitari e perfezionamento “S. Anna” di Pisa (sede amministrativa Trento) • International Management (classe LM77)*, in lingua inglese • Management (classe LM77) • Management-European Master in Business Studies - EMBS (classe LM77)*, in lingua inglese, corso interateneo con le Università della Savoia, di Kassel e di Leon * Il corso di laurea è a numero programmato.

Dipartimento di Economia e Management via Inama 5, 38122 Trento tel. +39 0461 282100 dem@unitn.it www.unitn.it/economia


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À DI TRENTO

FARE RICERCA

I NOSTRI STUDENTI

UN’INDAGINE EUROPEA SU GIOVANI E LAVORO

HO SCELTO ECONOMIA PERCHÉ MI LASCIAVA IL MAGGIOR NUMERO DI PORTE APERTE

di Gabriella Berloffa, docente del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento

Insieme alla collega Paola Villa, anche lei del Dipartimento di Economia e Management, faccio parte di un progetto di ricerca europeo triennale sulle determinanti e sui possibili interventi per la disoccupazione giovanile in Europa. Si tratta del progetto Strategic Transitions for Youth Labour in Europe (STYLE) finanziato dall’Unione europea all’interno del Settimo Programma Quadro. In particolare, la nostra unità di ricerca dovrà esaminare l’influenza della famiglia d’origine sulle transizioni scuola-lavoro dei giovani in Europa. Più specificamente, la ricerca mira a rispondere a due domande: • che effetti hanno le caratteristiche famigliari, e in particolare l’esperienza di lavoro nella famiglia d’origine, sulla durata della disoccupazione giovanile? • tali effetti sono diversi per coloro che vivono con i genitori rispetto a coloro che sono già usciti dalla famiglia d’origine? La risposta a queste domande prenderà in considerazione le differenze tra famiglie in alcuni paesi europei che presentano rilevanti diversità nella normativa riguardante il mercato del lavoro e nei sistemi di welfare, con particolare riferimento ai sussidi di disoccupazione e ai sussidi per la casa. Per l’analisi verranno utilizzati principalmente dati forniti da indagini campionarie rappresentative della situazione delle famiglie nei diversi paesi europei.

intervista a Martina Bridi

Martina Bridi è iscritta al corso di laurea in Economia e Management dell’Università di Trento, risiede a Trento, ama fare sport e in particolare sciare. Martina, che cosa ti ha spinto a scegliere economia? Ho scelto economia perché mi è sembrata un’area di studi che mi lasciava tante porte aperte, il maggior numero possibile. Inoltre, tutte le sfaccettature della vita quotidiana possono avere una lettura in chiave economica e questo è stato per me uno stimolo a intraprendere gli studi in questo campo. Cosa ti interessa in modo particolare nel tuo settore di studi? Mi piace molto la macroeconomia perché spiega molti aspetti della nostra storia recente, che attraverso questa disciplina riesco a comprendere meglio e in modo non superficiale, anche se si tratta solo di un servizio del TG. Come giudichi la didattica e il rapporto con i docenti? Rispetto alla scuola superiore la differenza è davvero notevole, ma questo fa parte dello studio universitario. Sono contenta di aver scelto un ateneo di medie dimensioni; con i docenti c’è un buon rapporto e li ho trovati disponibili tutte le volte che ho avuto bisogno di contattarli. Come futura economista, pensi che la ricerca sia importante? Sì, senza dubbio. La ricerca economica studia teorie, problematiche, possibili soluzioni. Con la realtà che cambia queste teorie possono essere smentite o modificate, ma proprio per questo è importante che la ricerca e lo studio vadano avanti per offrire sempre nuovi strumenti al passo coi tempi.


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UNIVERSITÀ

FISICA

Corso di laurea attivato dal Dipartimento di Fisica per l’anno accademico 2014-2015 FISICA (CLASSE L30) Gli studenti trovano un’offerta formativa caratterizzata da scienze fisiche e matematiche, con attenzione ad argomenti multidisciplinari di area chimica ed informatica. Il corso di studi formerà gli studenti al metodo scientifico, affrontando progressivamente e approfonditamente temi che spaziano dalla meccanica classica alle più attuali questioni scientifiche della fisica quantistica e delle sue applicazioni alla struttura della materia atomica e subatomica, con la possibilità opzionale di cimentarsi per esempio nello studio della relatività e dello spazio-tempo, della biofisica o della comunicazione della scienza. Durante gli studi, lo studente viene posto nelle condizioni di apprendere, sviluppare e applicare con crescente consapevolezza e professionalità competenze sia teoriche che sperimentali, in un ambiente ricco di stimoli, secondo le più aggiornate indicazioni nazionali e internazionali in fatto di apprendimento e formazione. Più in generale, il percorso è una “palestra” per affinare le proprie capacità di problem solving.

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSI DI LAUREA • Fisica (classe L30) CORSI DI LAUREA MAGISTRALE • Fisica (classe LM17), in lingua inglese

Dipartimento di Fisica via Sommarive 14, 38123 Povo (Trento) tel. +39 0461 281504 df.supportstaff@unitn.it www.unitn.it/dphys


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À DI TRENTO

FARE RICERCA

I NOSTRI STUDENTI

LABIRINTI DI LUCE IN MATERIALI DISORDINATI

ALTA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE: UN PUNTO DI FORZA PER IL MIO FUTURO

Vi siete mai chiesti cosa abbiano in comune il colore bianco delle nuvole o della neve con il bianco del latte o di una pietra di marmo? La risposta è che sono tutte composte da strutture microscopiche disordinate che diffondono la luce incidente in tutte le direzioni, conferendo quindi un aspetto bianco ed omogeneo. Quando il disordine microscopico diventa elevato, la luce all’interno del sistema perde memoria della sua direzione di provenienza e visita ripetutamente la stessa regione del materiale, rimanendo intrappolata al suo interno. Le proprietà ottiche del sistema sono quindi fortemente dipendenti dal grado di disordine presente nel materiale. Il gruppo di ricerca dei Sistemi complessi presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento si occupa dello studio di fenomeni di diffusione e localizzazione di luce in sistemi disordinati. L’informazione trasportata dalla luce diffusa può essere considerata infatti un’impronta digitale della struttura microscopica di tali materiali, fornendo uno strumento ideale per lo studio dei fenomeni fondamentali di interazione tra luce e materia. Questo consente di progettare ed ingegnerizzare su scala microscopica sia le proprietà strutturali che le proprietà ottiche di materiali, come ad esempio sistemi compositi da utilizzare in presenza di forti sollecitazioni meccaniche o celle solari ad alto rendimento.

Luca Ciambelli è residente a Samarate (VA) e sta frequentando il terzo anno di Fisica a Trento. Ama arrampicare, leggere libri e guardare film. Inoltre da due anni è rappresentante degli studenti sia in Dipartimento che in Ateneo. Luca, non manca molto alla tua laurea, come giudichi questi tre anni passati all’Università di Trento? Sono stati tre anni impegnativi, in cui ho vissuto un cambiamento e una crescita radicali. Questa Università, e in particolare la fisica, hanno la peculiarità di rimetterti costantemente in gioco. Sceglieresti di nuovo Fisica? Perché? Certamente sceglierei ancora Fisica, questo percorso ha solo aumentato il mio già forte interesse per tale disciplina. Ritengo che la fisica sia in grado di darti enormi soddisfazioni personali. Sei interessato a dedicarti alla ricerca? Quali opportunità in più ritieni potrebbe darti l’Università di Trento in tal senso? Mi interessa molto la fisica teorica e penso di continuare nel mondo accademico. L’alta qualità della formazione che Trento è riuscita a darmi sarà un punto di forza per il mio futuro professionale. Come giudichi l’ambiente tra studenti a Fisica? C’è collaborazione? C’è moltissima collaborazione sia fra gli studenti di fisica sia tra fisici e matematici. Il fatto che il Polo si trovi in collina ha consentito di creare forte coesione fra gli studenti: l’ambiente è attivo, stimolante e positivamente competitivo.

di Francesco Riboli, ricercatore presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento

intervista a Luca Ciambelli


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UNIVERSITÀ

GIURISPRUDENZA

Corso di laurea magistrale a ciclo unico attivato dalla Facoltà di Giurisprudenza per l’anno accademico 2014-2015 GIURISPRUDENZA (CLASSE LMG/01)

Il corso, della durata di 5 anni, è pensato per formare esperti nel campo del diritto. Oltre allo studio delle classiche materie giuridiche (diritto italiano nelle sue varie ramificazioni: privato, pubblico, penale, ecc.), Giurisprudenza a Trento ha come elemento qualificante la spiccata proiezione transnazionale, internazionale e comparata. È previsto infatti un unico percorso denominato “Diritto comparato europeo e transnazionale”, che permette di acquisire gli strumenti necessari per poter integrare lo studio del diritto italiano con quello del diritto europeo e internazionale, e di analizzare le dinamiche di integrazione e collaborazione tra i vari ordinamenti. Al terzo anno è possibile personalizzare il percorso di studi, scegliendo uno specifico indirizzo (ad esempio amministrativistico, penalistico, privatistico, d’impresa, storico, costituzionalistico, ecc.). La laurea magistrale in Giurisprudenza è presupposto indispensabile per accedere alle tradizionali professioni forensi (avvocato, magistrato, notaio), ma fornisce anche la preparazione necessaria per il giurista d’impresa o per chi voglia accedere ai molteplici concorsi nelle pubbliche amministrazioni locali, nazionali, comunitarie e internazionali (un profilo professionale nuovo e interessante, ad esempio, è quello di giurista-linguista presso l’Unione europea). La laurea in Giurisprudenza rappresenta, inoltre, titolo positivo per ulteriori percorsi professionali. Essa è quindi spendibile nel giornalismo, nel volontariato organizzato e nella cooperazione, nel settore bancario, nell’ambito della tutela dei beni culturali e dell’ambiente, nelle tecnologie informatiche applicate alle scienze giuridiche, come l’e-commerce e la gestione di banche-dati giuridiche online.

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSO DI LAUREA A CICLO UNICO • Giurisprudenza (classe LMG/01)* * Il corso di laurea è a numero programmato.

Facoltà di Giurisprudenza via Verdi 53, 38122 Trento tel. +39 0461 281818 Segreteria.Giurisprudenza@unitn.it www.unitn.it/giurisprudenza


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À DI TRENTO

FARE RICERCA

I NOSTRI STUDENTI

DIRITTO ALIMENTARE COMPARATO: TERRITORIO, SOSTENIBILITÀ E NUTRIZIONE

IN CINA ALLA INTERNATIONAL ORGANIZATION FOR MIGRATION (IOM)

di Matteo Ferrari, docente della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento

La regolamentazione della produzione e commercializzazione di alimenti è un tema che sta catturando crescente interesse non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Non è un caso che l’esposizione universale Expo 2015 sia incentrata sui temi della nutrizione e sostenibilità, con particolare attenzione al diritto ad una alimentazione sufficiente, sana e sicura per tutti gli abitanti della Terra. Dare attuazione a questo diritto significa affrontare una serie complessa di questioni giuridiche, che spaziano dalla corretta informazione dei consumatori alla tutela e valorizzazione delle specificità locali, passando per una disciplina della produzione agroalimentare rispettosa di individui e ambiente. Si tratta di problematiche che, al tempo della c.d. globalizzazione, non possono essere analizzate se non in chiave comparata, prestando cioè attenzione alle soluzioni che i diversi paesi apprestano per far fronte alle sfide ad esse sottese. All’interno del gruppo Lawtech (http://www.lawtech.jus.unitn.it), che opera presso la Facoltà di Giurisprudenza ed è coordinato dal professor Giovanni Pascuzzi, esiste da alcuni anni un gruppo di ricercatori che si occupa di studiare come diversi paesi abbiano affrontato temi di interesse comune, quali la sicurezza degli alimenti, la tutela di denominazioni di origine e indicazioni geografiche, l’etichettatura, la produzione di cibi biologici, gli alimenti geneticamente modificati.

intervista a Carlotta Giordani

Carlotta Giordani è di Venezia e ha frequentato l’Università a Trento. Ora si trova in Cina e lavora alla International Organization for Migration (IOM). Ama imparare viaggiando, i suoi amici, il buon vino e le cause giuste. Carlotta, perché investire in un corso universitario di Giurisprudenza in tempo di crisi? Ero indecisa tra Scienze Politiche e Giurisprudenza, due facoltà diverse con dei punti di contatto (i puristi del diritto non se la prendano!). Il mio professore di latino mi disse che se volevo capire la società dovevo conoscere il diritto. L’internazionalizzazione è un fattore importante, ritieni che l’Università di Trento ti abbia dato delle opportunità in questo senso? La Facoltà di Giurisprudenza di Trento è famosa per il suo carattere internazionale, l’ho scelta per questo. Sono stata in Portogallo e in Germania. Poi grazie ai corsi della Provincia sono partita per Kosovo e Palestina. Come valuti il tuo corso di laurea? Quale è la caratteristica specifica che ti ha appassionato di più? Ho sempre apprezzato la possibilità di contattare i professori con estrema facilità, sempre disponibili. La Facoltà offre un ampio spettro di esami a scelta, tra quelli ho trovato il centro dei miei interessi. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Dopo alcune esperienze all’estero ora sono in Cina. Non saprei dire cosa voglio fare da “grande”. Vorrei fare davvero molte cose, sicuramente una di queste è continuare a lavorare in questo campo, magari con delle ONG.


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UNIVERSITÀ

INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E MECCANICA Corsi di laurea attivati dal Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica per l’anno accademico 2014-2015

INGEGNERIA CIVILE (CLASSE L7)

Il corso forma laureati in grado di operare efficacemente in team per la progettazione e per la realizzazione di opere del settore civile, in particolare edifici e infrastrutture. Si può scegliere tra un curriculum metodologico e uno professionalizzante: il primo è vincolante per chi vuole proseguire gli studi con una laurea magistrale, il secondo fornisce competenze anche di tipo pratico-operativo.

INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA (CLASSE LM4), CORSO A CICLO UNICO

Si tratta di un corso di laurea magistrale a ciclo unico della durata di 5 anni, nato dall’esigenza di uniformare le conoscenze e la preparazione dell’architetto italiano con la formazione che ricevono i suoi colleghi europei. Lo scopo è quindi quello di integrare gli strumenti operativi necessari all’ideazione dell’opera con quelli necessari per la sua esecuzione, le conoscenze tipiche dell’architettura e dell’urbanistica con quelle tecnico-ingegneristiche.

INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO (CLASSE L7)

Il corso di laurea fornisce strumenti per comprendere le molteplici interazioni tra uomo e ambiente (con particolare riferimento al ciclo dell’acqua e dei rifiuti) e soprattutto per concorrere all’uso sostenibile delle risorse naturali, alla difesa e prevenzione delle catastrofi naturali, alla gestione sostenibile degli insediamenti umani e alla valutazione del loro impatto sull’ambiente. Si può scegliere tra un curriculum metodologico (per chi intende poi proseguire con la laurea magistrale) e uno professionalizzante.

VITICOLTURA ED ENOLOGIA (CLASSE L25), CORSO INTERATENEO CON L’UNIVERSITÀ DI UDINE

Il corso di laurea, attivato in collaborazione con l’Università di Udine e la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, insegna a gestire la filiera vitivinicola, dalla coltivazione della vite alla vendita del prodotto finale, e consente l’accesso alla professione di enologo. Gli studenti possono frequentare a Trento/San Michele all’Adige i corsi del primo e terzo anno, mentre nel secondo anno i corsi si tengono presso la sede di Udine.

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSI DI LAUREA • Ingegneria civile (classe L7)** • Ingegneria per l’ambiente e il territorio

(classe L7)** • Viticoltura ed enologia (classe L25) –

corso interateneo con l’Università di Udine CORSO DI LAUREA A CICLO UNICO

• Ingegneria edile-architettura (classe LM4)* CORSI DI LAUREA MAGISTRALE

• Ingegneria civile (classe LM23) • Ingegneria per l’ambiente e il territorio (classe LM35) • Ingegneria energetica – corso interateneo con la Libera Università di Bolzano (classe LM30)* * Il corso di laurea è a numero programmato. L’iscrizione è subordinata al superamento di un test d’ammissione. ** Il corso di laurea non è a numero programmato, ma per iscriversi è necessario superare una soglia minima nella verifica obbligatoria delle conoscenze in ingresso.

Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica via Mesiano 77, 38123 Trento tel. +39 0461 282669 dicam@unitn.it www.unitn.it/dicam


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À DI TRENTO

FARE RICERCA

I NOSTRI STUDENTI

DA SPRECO A RISORSA: CARBONIZZAZIONE IDRO-TERMICA DEI RIFIUTI

TEORIA E PRATICA: UN BINOMIO VINCENTE

di Luca Fiori, docente del Dipartimento di Ingegneria civile ambientale e meccanica dell’Università di Trento

Frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU), fanghi di depurazione, rifiuti umidi o acque reflue di lavorazioni agroindustriali: sono queste le tipologie di substrato cui si rivolge la tecnologia di carbonizzazione idro-termica. Tale tecnologia si pone come alternativa al compostaggio, che produce compost per utilizzo in agricoltura, e alla digestione anaerobica, rivolta alla produzione di biogas per utilizzo come combustibile. La carbonizzazione idrotermica prevede di far reagire il substrato in acqua allo stato liquido ad una temperatura di circa 220 °C e ad una pressione dell’ordine delle decine di atmosfere. Il substrato viene così stabilizzato, sterilizzato e si trasforma in un composto solido ricco in carbonio: il bio-carbone. Il bio-carbone può trovare impiego in agricoltura come ammendante del terreno (migliora la caratteristiche fisicomeccaniche del terreno, permette un lento rilascio di nutrienti e carbonio), o essere utilizzato come bio-combustibile in impianti di cogenerazione e teleriscaldamento a biomasse, infine può trovare utilizzi ad alto valore aggiunto quale materia prima per la produzione, ad esempio, di carbone attivo. Il gruppo di Green Process Engineering, attivo nella valorizzazione di biomasse e scarti organici presso il Dipartimento di Ingegneria civile ambientale e meccanica (DICAM), si occupa da circa un anno di carbonizzazione idro-termica e a gennaio 2014 ha firmato un contratto con una ditta specializzata nella gestione dei rifiuti per testare la carbonizzazione idro-termica sulla FORSU.

intervista a Laura Tramonte

Laura Tramonte è originaria di Cavaion Veronese. A Trento risiede presso lo studentato San Bartolameo. Ama il mare, le passeggiate e immergersi nelle tradizioni dei luoghi visitati. Segue i corsi di poweryoga del CUS. Laura, coniugare ambiente e ingegneria: come è nata questa passione? Sin dal liceo ritenevo che i problemi fossero risolvibili con l’ingegno: affrontare quelli ambientali dà uno stimolo ulteriore. Ciò che facciamo per l’ambiente non è mai abbastanza perché è soggetto a un’evoluzione continua, spesso forzata dalle nostre scelte. Teoria e pratica: hai riscontrato queste caratteristiche nel tuo percorso di studi? La maggior parte dei corsi si articola in una parte teorica e in un progetto di gruppo. È un binomio vincente, specialmente dal punto di vista “pratico”. Insegna un approccio critico nel valutare i casi di studio. Fare “gioco di squadra” è importante: hai trovato collaborazione? Come valuti il rapporto con i docenti? Il teamwork è fondamentale: lavorare in gruppo insegna a fidarsi delle persone con cui si collabora e ad affrontare i problemi e approfondirli. Ricercatori e professori ci aiutano a sviluppare i progetti che ci vengono assegnati. Ritieni di poter entrare rapidamente nel mondo del lavoro? Cosa ti piacerebbe fare? La preparazione che viene data a Trento è molto buona. Il settore in cui mi sto specializzando offre sbocchi lavorativi non solo in Italia ma anche all’estero. Mi piacerebbe lavorare nella progettazione di impianti per la depurazione delle acque.


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UNIVERSITÀ

INGEGNERIA E SCIENZA DELL’INFORMAZIONE

Corsi di laurea attivati dal Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione per l’anno accademico 2014-2015 INFORMATICA (CLASSE L31) Il corso di laurea in Informatica insegna come trattare (elaborare, memorizzare, trasmettere) l’informazione e come risolvere problemi complessi riguardanti la gestione dell’informazione. Nei primi due anni vengono fornite conoscenze matematiche di base e conoscenze informatiche nel settore della programmazione e degli algoritmi, oltre che nel campo dei sistemi e nella gestione delle informazioni. Al terzo anno si può scegliere fra due percorsi: scienze e tecnologie informatiche, per approfondire le conoscenze informatiche, oppure un percorso interdisciplinare, per chi vuole poi completare la propria formazione nei settori della biologia o della matematica o dell’economia.

INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA (CLASSE L8)

Il corso di laurea in Ingegneria dell’informazione e organizzazione d’impresa si propone di formare giovani laureati capaci di inserirsi sia nelle aziende manifatturiere e di servizi sia nella pubblica amministrazione, con competenze nell’uso dei sistemi organizzativi d’impresa e degli strumenti informatici e telematici necessari per gestirli. Il corso offre una preparazione di tipo “professionalizzante”, cioè orientata all’inserimento diretto nel mondo del lavoro.

INGEGNERIA ELETTRONICA E DELLE TELECOMUNICAZIONI (CLASSE L8)

Il corso di laurea in Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni insegna a ideare, progettare e realizzare metodi, sistemi e apparati per l’acquisizione, memorizzazione, elaborazione e trasmissione di dati. L’obiettivo del corso è di creare delle figure professionali con competenze non limitate ad un singolo settore, ma piuttosto con una visione complessiva (sebbene non superficiale) delle diverse metodologie e tecnologie dell’intera area dell’informazione. Il corso di Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni a Trento si caratterizza per un profilo internazionale molto elevato (il 15% circa dei docenti è straniero) e per uno stretto legame con il mondo produttivo (alcuni insegnamenti sono tenuti da professionisti del settore).

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSI DI LAUREA

• Informatica (classe L31)** • Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni (classe L8)** • Ingegneria dell’informazione e organizzazione d’impresa (classe L8)** CORSI DI LAUREA MAGISTRALE

• Informatica (classe LM18), in lingua inglese • Ingegneria delle telecomunicazioni (classe LM27), in lingua inglese ** Il corso di laurea non è a numero programmato, ma per iscriversi è necessario superare una soglia minima nella verifica obbligatoria delle conoscenze in ingresso.

Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione via Sommarive 9, 38123 Povo (Trento) tel. +39 0461 285226-3936 disi@disi.unitn.it http://disi.unitn.it/


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FARE RICERCA

I NOSTRI STUDENTI

SMART CAMPUS: LA PIATTAFORMA L’OPPORTUNITÀ DI PARTECIPARE A DEDICATA AI SERVIZI PER GLI STUDENTI UN PERCORSO DI FORMAZIONE DI di Antonella De Angeli, docente presso il Dipartimento di Ingegneria e ECCELLENZA Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento intervista a Cristian Zambiasi

Smart Campus è un progetto di ricerca e sperimentazione della durata di 3 anni che coinvolge un team multidisciplinare di sviluppatori, designer, ricercatori, studenti. Obiettivo del progetto è quello di dare in mano agli studenti la possibilità di creare servizi tarati sulle proprie esigenze ma non solo: punto innovativo del progetto è la filosofia partecipativa e la creazione di una community capace di plasmare nuovi servizi e mantenerli nel tempo. A prendere parte alla sperimentazione sono stati finora circa 500 studenti dell’Università di Trento, in particolare delle aree di informatica e sociologia e studenti di altri corsi di laurea che sono stati selezionati e invitati dagli studenti che già partecipavano al progetto. Alcuni dei servizi di interesse per la cittadinanza come l’app per i trasporti “Viaggia Trento” (scaricabile da Google Play store) sono stati resi pubblici nell’ottica di promuovere il modello di Smart City sul territorio. Altri servizi sono più strettamente legati alla vita universitaria e sono ora disponibili per gli studenti dell’Università di Trento, sempre su Google Play. Per l’immediato futuro il progetto ha in programma di pubblicare nuove funzionalità e mettere a disposizione la piattaforma tecnologica su cui sviluppare nuovi servizi. Ulteriori informazioni sul progetto e sui servizi possono essere trovate sul sito Smart Campus: www.smartcampuslab.it.

Cristian Zambiasi ha conseguito la laurea in Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni all’Università di Trento, dove sta continuando gli studi con il corso di laurea magistrale in Ingegneria delle telecomunicazioni. Cristian proviene da Affi, gli piace giocare a pallavolo e fare gite in moto. Cristian, come hai maturato la tua scelta dopo le superiori? Ho frequentato l’Istituto tecnico industriale “G. Marconi” a Verona in particolare il ramo Elettronica e Telecomunicazioni. Poiché gli argomenti trattati mi hanno molto appassionato ho deciso di proseguire per questa strada. Ho scelto l’Università di Trento per molti motivi: facile da raggiungere, posizione dell’università eccezionale e buon ranking fra le università. Dopo la laurea hai proseguito con la magistrale ma con un percorso particolare, ce ne puoi parlare? Per mezzo di una selezione è stato possibile partecipare ad un percorso di formazione d’eccellenza in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il primo anno di magistrale ho studiato a Pisa mentre ora sto terminando il percorso di studi frequentando l’ultimo anno all’Università di Trento. Sebbene sia un percorso più impegnativo, poiché ci sono dei requisiti da rispettare, si ottiene poi un doppio titolo di studio. Sei soddisfatto del tuo percorso di studi? Certamente, grazie alle varie opportunità proposte agli studenti è possibile personalizzare secondo i propri interessi scientifici il piano di studi e ottenere una buona formazione. Per questo, e per l’ambiente di studio che ho trovato, sono molto felice della mia scelta di studiare a Trento. La ricerca nel settore che hai scelto sta progredendo rapidamente. È un ambito che ti interessa? La ricerca mi attira. La mia intenzione è quella di continuare il mio percorso di formazione con il dottorato di ricerca.


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UNIVERSITÀ

INGEGNERIA INDUSTRIALE

Corso di laurea attivato dal Dipartimento di Ingegneria industriale per l’anno accademico 2014-2015 INGEGNERIA INDUSTRIALE (CLASSE L9) Il corso di laurea fornisce gli strumenti necessari per gestire i processi di sviluppo di nuovi prodotti industriali (materiali e macchine) e di nuove tecnologie. Durante il primo anno, vengono consolidate le conoscenze in ambito matematico, fisico, chimico, economico ed informatico. A partire dal secondo anno si può scegliere tra un curriculum metodologico e uno professionalizzante. Il curriculum metodologico approfondisce le conoscenze in matematica e fisica e nel campo dell’ingegneria meccanica e dei materiali ed è quindi l’ideale per chi intende poi proseguire gli studi con la laurea magistrale in Ingegneria meccatronica o in Ingegneria dei materiali. A partire dal secondo semestre del secondo anno, pertanto, c’è la possibilità di una nuova scelta tra un orientamento materiali e un orientamento meccatronica. Nel primo orientamento, i corsi caratterizzanti ricadono soprattutto negli ambiti della scienza dei materiali, degli impianti industriali e dei sistemi meccanici ed elettronici; nel secondo, i corsi caratterizzanti sono rivolti agli ambiti dei sistemi pneumatici ed oleodinamici, dei sistemi meccanici, elettrici ed elettronici, delle misure meccaniche e termiche. Il curriculum professionalizzante, invece, fornisce competenze di tipo pratico-operativo nel campo dell’ingegneria meccatronica e dei materiali, anche attraverso stage in impresa; è quindi consigliabile se non si intende proseguire gli studi con una laurea magistrale, ma si è più orientati ad accedere direttamente al mondo del lavoro.

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSO DI LAUREA • Ingegneria industriale (classe L9)** CORSI DI LAUREA MAGISTRALE • Ingegneria dei materiali (classe LM22) • Ingegneria meccatronica (classe LM33), in

lingua inglese ** Il corso di laurea non è a numero programmato, ma per iscriversi è necessario superare una soglia minima nella verifica obbligatoria delle conoscenze in ingresso.

Dipartimento di Ingegneria industriale via Sommarive 9, 38123 Povo (Trento) tel. +39 0461 282500-2503 dii.supportstaff@unitn.it www.unitn.it/dii


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FARE RICERCA

I NOSTRI STUDENTI

FRENARE L’INQUINAMENTO DA POLVERI SOTTILI

UN CORSO DI STUDIO QUALIFICANTE E OTTIMI SERVIZI

Grazie al continuo miglioramento della qualità delle benzine e del funzionamento dei motori, le emissioni di polveri sottili dal tubo di scappamento delle automobili sono diminuite tantissimo negli ultimi anni, tanto che oggi sono sostanzialmente comparabili a quelle dovute all’usura del sistema frenante. Dunque, se si vuole raggiungere l’obiettivo UE 2020 di riduzione delle emissioni totali di polveri sottili del 47% entro il 2020, è necessario “attaccare” il problema da tutte le direzioni e considerare pure il sistema disco freno-pastiglia. È in questo ambito che si inserisce il progetto REBRAKE finanziato dall’Unione Europea con 2 milioni di Euro, e svolto in collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali, la Brembo (azienda leader nella produzione di sistemi frenanti) e il Royal Institute of Technology (KTH) di Stoccolma. Il progetto si svilupperà in diverse fasi. Inizialmente saranno analizzate le polveri raccolte da prove di laboratorio specificamente condotte, e pure polveri raccolte ai bordi delle strade dove le automobili sono costrette a frenate decise. Saranno quindi realizzati dei modelli di emissione cercando di capire i meccanismi di usura e come essi sono determinati dalle caratteristiche dei materiali e dalle condizioni di frenata. Il progetto si propone infine di avviare la progettazione di impianti frenanti formati da nuovi tipi di pastiglie (e, eventualmente, nuovi tipi di dischi freni), che permettano di raggiungere l’obiettivo ultimo di riduzione efficace dell’emissione delle polveri sottili.

Lotfi Bouchakour Rahmani, originario dell’Algeria, è residente a Brenzone sul Garda e sta frequentando Ingegneria industriale a Trento. Lotfi, tu vieni dal Veneto, cosa ti ha spinto a scegliere l’Università di Trento? Quando ero alle superiori e dovevo scegliere l’università ero orientato verso una facoltà di ingegneria e, secondo le classifiche, Trento era la prima in Italia. Era inoltre vicina a casa e offriva molti servizi come borse di studio e posti alloggio, che in altre università non è facile ottenere. Quali sono secondo te gli aspetti più qualificanti del tuo corso di studi? Dopo aver seguito questo corso di studi si esce con solide nozioni di base sulla maggior parte dei fenomeni fisici del mondo che ci circonda. Qual è secondo te la ricetta per avere successo in uno studio così impegnativo come ingegneria? Credo non esista una ricetta vera e propria. Le qualità che possono aiutare ad avere successo in questo corso di studi sono l’interesse per la materia e tanto tempo passato a studiare. Con l’aggiunta talvolta di un pizzico di fortuna, che non guasta. Come valuti i servizi di supporto allo studio e l’ambiente del tuo corso? I servizi di supporto allo studio sono molto buoni. Il primo anno di università l’ho passato allo studentato San Bartolameo e devo dire che mi sono trovato bene.

di Giovanni Straffelini, docente del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento

intervista a Lotfi Bouchakour Rahmani


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UNIVERSITÀ

LETTERE E FILOSOFIA

Corsi di laurea attivati dal Dipartimento di Lettere e Filosofia per l’anno accademico 2014-2015

BENI CULTURALI (CLASSE L1)

LINGUE MODERNE (CLASSE L11)

L’obiettivo che il corso si propone è quello di fornire agli studenti gli strumenti necessari per occuparsi della conservazione, gestione e promozione del vastissimo patrimonio storico, artistico, archeologico, archivistico e musicale e dello spettacolo del nostro Paese. Durante il primo anno si affrontano le discipline di base, tra le quali storia, geografia, letteratura; a partire dal secondo anno è possibile scegliere una carriera-tipo, approfondendo così i diversi ambiti dei beni culturali: l’archeologia, la storia dell’arte, l’archivistica e la conservazione libraria, la storia del teatro e della musica.

Il corso si propone di fornire solide basi nella linguistica teorica e in due lingue e relative culture da scegliersi fra inglese, francese, spagnolo e tedesco. Le lezioni di lingue, culture e letterature straniere vengono offerte in lingua originale sin dal primo anno. Gli insegnamenti di lingue straniere sono affiancati dalle esercitazioni tenute dagli esperti linguistici madrelingua. Sono previsti 2 percorsi: Letterature, lingue e traduzione è rivolto in particolare alla dimensione delle lingue, della comunicazione e traduzione delle culture e letterature straniere; Lingue per l’intermediazione turistica e d’impresa è maggiormente orientato alle lingue applicate agli ambiti dell’economia e dell’organizzazione turistica.

FILOSOFIA (CLASSE L5) Il corso permette agli studenti di sviluppare una solida preparazione filosofica. A tale scopo, privilegia anzitutto discipline classiche come la metafisica e l’etica, l’epistemologia e l’estetica, la filosofia politica e della religione. Accanto alle discipline filosofiche in senso stretto, vi sono poi insegnamenti affini come la pedagogia, la psicologia, la sociologia e ambiti scientifici relativamente nuovi, come ad esempio l’informatica linguistica e i metodi quantitativi. Gli studenti possono scegliere tra tre diverse carriere: Logica, teoria del linguaggio e matematica; Etica, politica e scienze delle religioni; Storia della filosofia, scienze storiche e scienze umane.

STUDI STORICI E FILOLOGICOLETTERARI (CLASSE L10) Il corso intende fornire gli studenti di una solida formazione umanistica, nella quale siano presenti sia studi di carattere letterario e linguistico-filologico, sia quelli di carattere storico, indagati nelle loro reciproche correlazioni. Vengono proposte tre carriere-tipo (Lettere classiche, Lettere moderne e Storia) che offrono agli studenti una conoscenza critica della civiltà letteraria greca e latina, tardo-antica, romanza e italiana, in relazione al contesto storico, esaminato nel suo intero sviluppo dall’antichità al mondo contemporaneo.

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSI DI LAUREA • Beni culturali (classe L1)* • Filosofia (classe L5) • Lingue moderne (classe L11)* • Studi storici e filologico-letterari (classe L10)* CORSI DI LAUREA MAGISTRALE • Conservazione e gestione dei beni culturali

(classi LM2, LM89) • Filologia e critica letteraria (classe LM14) • Filosofia e linguaggi della modernità (classe

LM78) • Letterature euroamericane, traduzione e

critica letteraria (classe LM37) • Mediazione linguistica, turismo e culture -

corso interdipartimentale con il Dipartimento di Economia e Management (classe LM49) • Quaternario, preistoria e archeologia (classe LM2) - corso interateneo con le Università di Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Verona • Scienze storiche (classe LM84), corso interateneo con l’Università di Verona *Il corso di laurea è a numero programmato. L’iscrizione è subordinata al superamento di un test d’ammissione.

Dipartimento di Lettere e Filosofia via Tommaso Gar 14, 38122 Trento tel. +39 0461 282723 info@lett.unitn.it www.unitn.it/lettere


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À DI TRENTO

FARE RICERCA

I NOSTRI STUDENTI

LA RICERCA ARCHEOLOGICA IN ALGERIA E TUNISIA

HO SCOPERTO LA PASSIONE PER IL TEATRO E HO CAPITO DI AVER SCELTO LA STRADA GIUSTA

di Martina Andreoli, tecnico di laboratorio e docente del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento

La scorsa estate si sono svolte, come ormai da innumerevoli anni, due importanti missioni archeologiche del Dipartimento di Lettere e Filosofia nel Nord-est algerino e in Tunisia settentrionale. La ricerca si è basata nell’area di Annaba (l’antica Hippo Regius) sulla recente scoperta di un tratto ben conservato dell’acquedotto romano della città. In Tunisia, nella zona intorno all’antica città di Thugga, la missione trentina si è concentrata sulla documentazione di nuovi siti archeologici e sullo studio del materiale ceramico rinvenuto. Le indagini nelle due zone menzionate si sono avvalse del validissimo contributo di giovani studenti che frequentano i corsi di Archeologia classica (con la professoressa Mariette de Vos), di Restauro architettonico (con l’architetto Redha Attoui) e di Disegno e classificazione della ceramica romana (con la dottoressa Martina Andreoli), desiderosi di intraprendere le prime esperienze sul campo. Gli studenti acquisiscono infatti già durante le lezioni le necessarie conoscenze per poter svolgere autonomamente in missione il rilievo strumentale di strutture antiche, il rilievo grafico manuale di elementi architettonici, la realizzazione di fotopiani di alzati, pitture o mosaici e una intensiva ricognizione delle aree indagate con la raccolta del materiale di superficie (ceramica, metallo, vetro). Dopo questa prima fondamentale fase all’estero, gli studenti coinvolti possono proseguire, presso il Laboratorio di Archeologia e Scienze Affini del dipartimento, l’attività di ricerca e di elaborazione dei dati archeologici con il perfezionamento dei rilievi mediante specifici programmi, la creazione di carte archeologiche con WebGis, la ricostruzioni 3D delle strutture documentate e lo studio dei materiali.

intervista a Sara Bellebuono

Sara Bellebuono ha studiato all’Università di Trento, dove ha conseguito prima la laurea in Lettere e, recentemente, la laurea magistrale in Filologia e critica letteraria. Sara risiede a Trento, tra i suoi hobby il teatro, la fotografia e passeggiate all’aria aperta. Sara, cosa pensi del tuo percorso di studi, sei soddisfatta? Si, sono molto soddisfatta del mio percorso perché mi ha permesso di crescere e di approfondire materie di mio interesse. Come mai hai scelto il settore umanistico, cosa ti appassiona in modo particolare? Ho scelto di seguire una passione che si è rafforzata durante il liceo. Grazie a questo percorso ho scoperto la mia grande passione per il teatro e ho capito di aver scelto la strada giusta. Hai partecipato a qualche progetto o iniziativa particolare in ateneo? Durante la magistrale ho partecipato al progetto Arianna, diretto dalla professoressa Sandra Pietrini, che prevede la costituzione di un database di documenti visivi e testuali relativi alla drammaturgia dal Settecento fino ai nostri giorni, con particolare attenzione a Shakespeare. Il progetto costituisce un punto di partenza per approfondimenti scientifici. In particolare io mi sono specializzata sul teatro shakespeariano negli Stati Uniti, argomento sul quale ho elaborato anche la mia tesi di laurea. Cosa fai adesso e quali sono i tuoi progetti per il futuro? Attualmente sto ancora collaborando al progetto. Mi occupo dell’aggiornamento del sito e della pagina facebook del laboratorio teatrale. Avendo scoperto questa mia grande passione spero di continuare a lavorare in questo campo. Ritengo che lavorare in un settore di cui si è molto appassionati sia una grande soddisfazione, ed è sicuramente ciò che vorrei per il mio futuro.


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UNIVERSITÀ

MATEMATICA

Corso di laurea attivato dal Dipartimento di Matematica per l’anno accademico 2014-2015 MATEMATICA (CLASSE L35) I primi due anni mirano a fornire una solida preparazione di base nei vari campi della matematica: logica, algebra, geometria, analisi, probabilità e statistica, fisica matematica, analisi numerica. Al terzo anno c’è un’ampia possibilità di scelta fra insegnamenti sia di matematica che di discipline affini: a seconda di come si intendono proseguire gli studi, è suggerito di frequentare anche corsi di fisica, informatica, biologia, ingegneria o economia.

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSO DI LAUREA • Matematica (classe L35) CORSO DI LAUREA MAGISTRALE • Matematica (classe LM40), in lingua inglese

Dopo la laurea (triennale), si possono continuare gli studi con una laurea magistrale in Matematica, in Italia o all’estero, oppure approfondire le competenze interdisciplinari con una laurea magistrale in altri settori (ad esempio, vi è la possibilità di conseguire la laurea magistrale in Finanza presso il Dipartimento di Economia). A Trento la laurea magistrale offre un percorso di avviamento alla ricerca, uno che prepara per l’insegnamento e la comunicazione, e percorsi interdisciplinari in Crittografia, in Matematica per la Biologia e in Matematica per la Medicina. A molti studenti, specialmente nei percorsi più vicini alle applicazioni, sono offerti stage presso aziende e enti di ricerca esterni all’università, oppure tirocini interni su argomenti di ricerca proposti da aziende esterne. Il corso forma laureati con spiccate abilità di ragionamento, di calcolo e di manipolazione simbolica, capaci di comprendere e utilizzare descrizioni e modelli matematici nell’ambito della fisica, della biologia, dell’informatica, dell’ingegneria e dell’economia.

Dipartimento di Matematica via Sommarive 14, 38123 Povo (Trento) tel. +39 0461 281508-1625 dept.math@unitn.it www.unitn.it/dmath


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À DI TRENTO

FARE RICERCA

I NOSTRI STUDENTI

LA RICERCA IN GEOMETRIA: UN PROCESSO CREATIVO

IL MIO FUTURO È IN COSTRUZIONE: A MATEMATICA SI IMPARA A ESSERE DUTTILI E CAPACI

di Claudio Fontanari, docente del Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento

Per dare un’idea di come si fa ricerca in geometria, conviene senz’altro che io lasci la parola a Guido Castelnuovo, che nel 1928 così descrive il processo creativo alla base di uno dei massimi successi della matematica italiana, la classificazione delle superficie: “Avevamo costruito, in senso astratto s’intende, un gran numero di modelli di superficie del nostro spazio o di spazi superiori; e questi modelli avevamo distribuito, per dir così, in due vetrine. Una conteneva le superficie regolari per le quali tutto procedeva come nel migliore dei mondi possibili… ma quando cercavamo di verificare queste proprietà sulle superficie dell’altra vetrina, le irregolari, cominciavano i guai e si presentavano eccezioni di ogni specie. Alla fine lo studio assiduo dei nostri modelli ci aveva condotto a divinare alcune proprietà che dovevano sussistere, con modificazioni opportune, per le superficie di ambedue le vetrine; mettevamo poi a cimento queste proprietà con la costruzione di nuovi modelli. Se resistevano alla prova, ne cercavamo, ultima fase, la giustificazione logica. Col detto procedimento, che assomiglia a quello tenuto nelle scienze sperimentali, siamo riusciti a stabilire alcuni caratteri distintivi tra le famiglie di superficie.” Anche oggi che la computer graphics fornisce un potente supporto alla nostra intuizione, il gruppo di Geometria di Trento studia le proprietà di curve, superficie e spazi di dimensione più alta nel solco della gloriosa tradizione di Castelnuovo. IMG: Stampa 3D della superficie sestica di Barth (effettuata da Annachiara Carraro per la tesi di laurea in Matematica, Università di Trento, relatore Marco Andreatta)

intervista a Carlo Brunetta

Carlo Brunetta frequenta il terzo anno del corso di laurea in Matematica. È originario di Belluno e attualmente risiede a Trento. Suona il basso, fa teatro e ama stare in compagnia. Carlo, Matematica è una scelta coinvolgente sia da un punto di vista teorico che pratico. Quale dei due aspetti apprezzi di più e perché? Quasi tutti gli altri dipartimenti usano la matematica come strumento, “la mettono” in pratica. La Matematica è più generale e vale anche in altre situazioni più teoriche. Questo è lo “spirito astratto e libero”. Un mix di pratica e teoria che, insieme, risolvono i problemi. Quando hai deciso che Matematica sarebbe stata la tua scelta? Durante la maturità, ho scelto di studiare Matematica per sfidarmi intellettualmente, giorno dopo giorno, interessato al “come le cose funzionano” per poter vedere se è possibile modificarle per adattarle meglio ad altre situazioni della vita reale. Matematica è una tra le facoltà storiche della collina di Trento, ora diventata Dipartimento. Come valuti le strutture e i servizi di supporto allo studio? Le strutture sono nuove, belle, ordinate e funzionali e durante il periodo di esami i vari poli di collina si affollano completamente di studenti. Come vedi il tuo futuro dopo la laurea? Il mio futuro è ancora in costruzione, ma sicuramente esiste. A mio parere, al giorno d’oggi bisogna esser duttili e capaci di fare un po’ di tutto, con un’enorme volontà di impegnarsi autonomamente per coprire le proprie lacune. A Matematica si impara e si fa proprio questo.


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UNIVERSITÀ

PSICOLOGIA E SCIENZE COGNITIVE

Corsi di laurea attivati dal Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive per l’anno accademico 2014-2015

EDUCAZIONE PROFESSIONALE (CLASSE 2SNT), IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ DI FERRARA Il corso, che appartiene alla classe delle lauree nelle professioni sanitarie e della riabilitazione, fornisce le conoscenze di tipo sociale, psicologico, educativo e medico-sanitario necessarie per diventare educatore professionale sanitario. Durante gli anni di studio s’impara a realizzare progetti educativi e riabilitativi, mirati a promuovere lo sviluppo equilibrato della persona, soprattutto in situazioni di devianza e disagio, e il suo reinserimento psico-sociale. La sede del corso, offerto dal Dipartimento di Scienze biomediche e chirurgico-specialistiche dell’Università di Ferrara, è il Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive a Rovereto.

INTERFACCE E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE (CLASSE L20) Il corso di studi è volto alla formazione di laureati con competenze negli aspetti tecnicoinformatici, cognitivi e sociali della comunicazione, mediata dalle tecnologie dell’informazione. In Italia esistono poche realtà in cui si studiano gli aspetti specifici delle tecnologie della comunicazione e dell’interazione uomo-macchina e quasi mai sono considerate assieme le tre “anime” di quest’area: computer science, scienze cognitive e progettazione d’interfacceutente. Per rispondere a questa esigenza, il corso è multidisciplinare e affronta materie come psicologia, scienze cognitive, informatica e programmazione, matematica, design, sociologia della comunicazione ed ergonomia cognitiva.

SCIENZE E TECNICHE DI PSICOLOGIA COGNITIVA (CLASSE L24)

In questo corso di laurea si studiano la mente, la parte anatomo-funzionale del cervello, il comportamento umano e animale, attraverso una molteplicità di discipline, che vanno dalla psicologia alle neuroscienze, dalla statistica per l’analisi dei dati all’informatica, dalla matematica all’ergonomia cognitiva. Un elemento caratterizzante del corso è la capacità di applicare le conoscenze teoriche della psicologia cognitiva nei diversi ambiti della società, del mondo produttivo e dell’agire umano in generale.

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSI DI LAUREA • Educazione professionale (classe SNT/2)*,

in collaborazione con l’Università di Ferrara • Interfacce e tecnologie della comunicazione (classe L20)* • Scienze e tecniche di psicologia cognitiva (classe L24)* CORSO DI LAUREA MAGISTRALE • Psicologia (classe LM51)* CORSO DI LAUREA MAGISTRALE ATTIVATO DAL CIMeC (VEDI PAG. 36) • Cognitive science (classe LM55)*, in

lingua inglese *Il corso di laurea è a numero programmato.

Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive corso Bettini 84, 38068 Rovereto (TN) tel. +39 0464 808401 DipartimentoPSC@unitn.it www.unitn.it/cogsci


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À DI TRENTO

FARE RICERCA

I NOSTRI STUDENTI

DAI PICCOLI… GRANDI COSE: INTERAZIONE, PLASTICITÀ E SVILUPPO NEURALE

LO STUDIO DEGLI ASPETTI FUNZIONALI E NEURALI DEI PROCESSI COGNITIVI

Dal punto di vista evolutivo l’interazione di un neonato con la propria madre e con il mondo circostante è essenziale per garantire la sopravvivenza del cucciolo e la conservazione della specie. Tale interazione è inoltre necessaria all’individuo perché grazie ad essa si strutturano dei modelli di relazione sociale che verranno poi adattati, durante le fasi successive di sviluppo, all’interazione con gli altri membri della stessa specie. Presso il Laboratorio di Osservazione e Diagnostica Funzionale del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento, in collaborazione con prestigiosi istituti di ricerca internazionali quali il RIKEN Brain Science Institute (Giappone) e i National Institutes of Health (USA), studiamo l’interazione precoce madre-bambino utilizzando tecniche di neuroimmagine (visualizzazione e analisi dell’attività cerebrale) e di fisiologia comparata (confronti tra specie animali diverse). I nostri studi evidenziano come le risposte fisiologiche del bambino e della madre durante l’interazione sono mediate da strutture cerebrali analoghe nei diversi mammiferi. Inoltre essi mettono in luce come l’interazione tra madre e bambino sia un processo dinamico che favorisce lo sviluppo del cervello del bambino e modifica al contempo le strutture cerebrali della madre. I risultati di queste ricerche hanno importanti applicazioni cliniche che riguardano la possibilità di diagnosticare precocemente patologie neuropsichiatriche dello sviluppo (ad esempio l’autismo).

Luigi Alberto Gozzi è originario di Verona e frequenta l’ultimo anno del corso di laurea magistrale in Psicologia dell’Università di Trento. Ama la fotografia ed è rappresentante degli studenti. Luigi, come è nato il tuo interesse per lo studio della mente ed in particolare per la psicologia cognitiva? Alle superiori i miei studi classici mi hanno avvicinato alla psicologia nella sua forma più tradizionale. Sebbene mi affascinasse, cercavo un punto di vista più biologico e scientifico. Ho scoperto la psicologia cognitiva ed è stato subito “amore”. Quali ritieni siano le caratteristiche più specifiche e interessanti del tuo corso di studio? Lo studio delle neuroscienze è secondo me il ramo più interessante. Ci consentono di conoscere gli aspetti funzionali e neurali dei processi cognitivi e del comportamento e di saperli interpretare anche in chiave riabilitativa. Come valuti il rapporto tra docenti e studenti nel tuo corso di studi? Ottimamente. Non posso che parlare bene del rapporto docentestudente che ho trovato a Rovereto, anche facendo un raffronto con altri atenei. I professori sono facilmente reperibili e disponibili al dialogo con noi studenti. Per quali motivi consiglieresti l’Università di Trento a chi vuole scegliere psicologia cognitiva? Perché in Italia il nostro è un polo d’eccellenza, sia per qualità dell’insegnamento che per i servizi proposti. Abbiamo numerose destinazioni per far esperienza all’estero e strutture di ricerca rinomate e all’avanguardia dove formarci.

di Gianluca Esposito, docente del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento

intervista a Luigi Alberto Gozzi


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UNIVERSITÀ

SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE Corsi di laurea attivati dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale per l’anno accademico 2014-2015 SERVIZIO SOCIALE (CLASSE L39) Il corso di laurea in Servizio sociale permette agli studenti di comprendere e sperimentare i metodi, le tecniche e i principi necessari per svolgere la professione di assistente sociale. Il curriculum formativo offre insegnamenti eterogenei nel campo della sociologia, della psicologia e del diritto ed è articolato in modo tale da fornire gli strumenti per analizzare, comprendere e risolvere le situazioni di disagio all’interno delle comunità.

SOCIOLOGIA (CLASSE L40) Scegliere Sociologia significa studiare la società nel suo complesso, riconoscere i soggetti che la compongono, analizzare le relazioni che si sviluppano al suo interno oltre che i meccanismi alla base dell’organizzazione e della trasformazione sociale. Per fare questo, la preparazione fornita è multidisciplinare e comprende la sociologia, la scienza politica, il diritto, la storia, l’economia, l’antropologia e la psicologia. Inoltre, vengono sviluppate competenze metodologiche indispensabili per raccogliere, analizzare ed elaborare dati quantitativi e qualitativi. Lo studente ha poi la possibilità di scegliere esami opzionali per predisporre un piano di studi personale, articolato secondo i propri interessi.

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSI DI LAUREA • Servizio sociale (classe L39)* • Sociologia (classe L40)* • Studi internazionali (classi L36, L40)* CORSI DI LAUREA MAGISTRALE • Gestione delle organizzazioni e del territorio

(classe LM88) • Metodologia, organizzazione e valutazione

dei servizi sociali (classe LM87)* • Sociologia e ricerca sociale (classe LM88),

in lingua inglese *Il corso di laurea è a numero programmato.

STUDI INTERNAZIONALI (CLASSE L36, L40) Nel corso di laurea in Studi internazionali l’oggetto di studio principale sono i fenomeni sociali e politici in riferimento alla dimensione europea e internazionale. L’approccio è pertanto multidisciplinare e prevede conoscenze in sociologia, scienza politica, diritto, storia internazionale e in economia europea e internazionale. Studi internazionali è un corso interclasse, ovvero si colloca in due classi di laurea distinte, quella di Sociologia (classe L40) e quella di Scienze politiche e delle relazioni internazionali (classe L36): al terzo anno lo studente, sulla base dei propri interessi, sceglierà in quale delle due classi laurearsi.

Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale via Verdi 26, 38122 Trento tel. +39 0461 281300 sociologia@soc.unitn.it www.unitn.it/sociologia


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À DI TRENTO

FARE RICERCA

I NOSTRI STUDENTI

SCIENZA, TECNOLOGIA E SOCIETÁ

di Massimiano Bucchi, docente del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento

HO SCELTO TRENTO PER LA QUALITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO

Come è possibile comprendere la società contemporanea e i suoi cambiamenti senza studiare il ruolo che vi giocano scienza e tecnologia? L’Unità di Ricerca Scienza, Tecnologia e Società (STSTN) del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale promuove e realizza attività di ricerca e occasioni di discussione e approfondimento interdisciplinare sui temi del rapporto tra scienza, tecnologia e società. Quali sono i paesi con i docenti universitari più giovani e quelli con i ricercatori più bravi a ottenere finanziamenti europei? Quali aziende investono di più in ricerca? Dove si trovano gli studenti più bravi in matematica e scienze? Davvero la società italiana ha scarso interesse per la scienza? Come si comunica la scienza nell’epoca dei media digitali? Dal 2007 STSTN organizza seminari aperti anche al pubblico, che hanno coinvolto relatori nazionali e internazionali quali Luciano Gallino, Giulio Giorello, Helga Nowotny (Presidente ERC), Sheila Jasanoff (Harvard University), Trevor Pinch (Cornell University), Felice Frankel (MIT), Harvey Molotch (New York University). Il ciclo più recente di seminari è stato dedicato all’immagine dello scienziato nella fiction di questi ultimi anni (lo si può vedere sul canale dedicato Youtube). STSTN ha collaborato con numerose istituzioni locali, nazionali e internazionali e condotto una serie di ricerche sui temi relativi alla scienza nella società in Trentino. Ha partecipato all’organizzazione del XII convegno mondiale sulla comunicazione della scienza (2012). I risultati delle ricerche di STSTN sono stati presentati in numerosi contesti internazionali in Europa, Giappone e Nuova Zelanda e in pubblicazioni su riviste internazionali quali Nuncius, Public Understanding of Science e Tecnoscienza, e in volumi editi da Routledge, Springer, Palgrave MacMillan, Il Mulino e Cortina.

Beatrice Arbulla ha conseguito la laurea in Sociologia all’Università di Trento, dove sta continuando gli studi con il corso di laurea magistrale in Gestione delle organizzazione e del territorio. Beatrice proviene da Trieste, tra i suoi interessi spiccano la musica, l’arte del ‘900, le grafic novels e il design. Beatrice, come mai hai scelto di studiare Sociologia a Trento? Ho scelto Sociologia perché durante il liceo ho cominciato ad appassionarmi alle scienze sociali e in particolare alla ricerca. Ho deciso di iscrivermi a Trento, perché alcuni conoscenti mi hanno parlato molto bene della città e della qualità del percorso formativo attivato presso questa università. Cosa ti interessa in modo particolare nel tuo settore di studi? Durante il mio percorso triennale ho maturato un interesse molto forte verso i nuovi media, la comunicazione digitale e le relazioni che si instaurano tra scienza e società.Tale interesse, poi, si è espresso attraverso la redazione della tesi e il proseguimento degli studi all’interno di questo dipartimento. Tu provieni da Trieste, come ti sei trovata nell’ambiente universitario e nella città? I primi tempi sono stati sicuramente un po’ difficili perché non conoscevo nessuno, ma poi, grazie ai compagni di corso, sono riuscita ad inserirmi bene in questa nuova realtà. Infine, la mancanza di locali aperti fino a tardi viene compensata con le numerose attività culturali attivate dal Comune e dalla Provincia di Trento. Cosa consiglieresti ai ragazzi che devono fare ora la loro scelta? Consiglierei di seguire le loro passioni e di non aver paura di trasferirsi in una nuova città, poiché è un ottimo modo per maturare e fare bellissime esperienze.

[Per approfondimenti: www.soc.unitn.it/sus/ststn.htm]

IMG (M. Bucchi) > Thomas Fasting

intervista a Beatrice Arbulla


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UNIVERSITÀ

CENTRO DI BIOLOGIA INTEGRATA (CIBIO) Corsi di laurea attivati dal Centro di Biologia integrata (CIBIO) per l’anno accademico 2014-2015 SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI (CLASSE L2) Il corso di laurea è rivolto allo studio dei meccanismi di funzionamento, a livello molecolare e cellulare, dei sistemi biologici. I laureati saranno in grado di effettuare esperimenti allo scopo di analizzare, modificare e utilizzare le cellule, o i loro singoli componenti, in tutti gli ambiti in cui le biotecnologie hanno un impatto sulla vita umana e sulla sostenibilità demografica e ambientale. Il corso si basa su una forte integrazione tra le discipline biologiche e quelle matematiche, fisiche, chimiche e informatiche, approfondite in particolare nel corso dei primi due anni. Per quanto riguarda la biologia, il corso fornisce conoscenze in merito ai meccanismi genetici di base della cellula, alla comunicazione cellulare, alla regolazione del metabolismo e alle tecnologie utilizzate per la manipolazione genetica. A questo si aggiungono nozioni nel campo della bioetica, del biodiritto e della sicurezza nel settore biotecnologico. Nel corso del terzo anno, si acquisiscono competenze di tipo tecnico-pratico nel settore delle biotecnologie e della biologia dei sistemi. L’attività di laboratorio consente allo studente di sviluppare una preparazione di tipo sperimentale.

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSO DI LAUREA • Scienze e tecnologie biomolecolari (classe

L2)* CORSO DI LAUREA MAGISTRALE • Biotecnologie cellulari e molecolari (classe

LM9)*, in lingua inglese *Il corso di laurea è a numero programmato.

CIBIO - Centre for Integrative Biology via delle Regole 101, 38123 Mattarello (Trento) tel. +39 0461 283706-1622 cibio@unitn.it www.unitn.it/en/cibio


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À DI TRENTO

FARE RICERCA

I NOSTRI STUDENTI

GENERARE E RIGENERARE IL CERVELLO: A STEM CELL JOB!

CAPIRE LE BASI BIOLOGICHE DELLA VITA

Le cellule staminali (stem cells) rappresentano un settore del sapere relativamente nuovo, ma molto promettente: alle scoperte scientifiche in quest’ambito è infatti connesso un grande potenziale in campo biomedico. Con il termine “cellule staminali” si fa riferimento ad una grande ed eterogenea famiglia di cellule. Presenti in ognuno di noi sin dagli stadi più precoci del nostro sviluppo, queste cellule immature possono riprodursi in maniera illimitata, trasformandosi, a seconda della tipologia, in uno o più tipi di cellule del corpo, come quelle del sangue, della pelle e del cervello. Le cellule staminali del cervello, in particolare, attirano molto interesse poichè il loro utilizzo potrebbe aiutare a superare la bassa capacità rigenerativa intrinseca del sistema nervoso. Ma quanti tipi di cellule staminali del cervello esistono? Come si isolano e si coltivano in vitro? Quali sono i meccanismi alla base del loro potenziale? Esiste una relazione tra le cellule staminali e tumori cerebrali? Sono utili per studiare malattie del cervello e sviluppare farmaci? La mia attività di ricerca condotta presso il Centro di Biologia Integrata (CIBIO), è volta alla comprensione di questi quesiti al fine di svelare i processi biologici alla base della divisione ed il differenziamento delle cellule staminali del cervello. Gli obiettivi finali mirano allo sviluppo di reagenti cellulari e molecolari per identificare molecole, cellule e meccanismi utilizzabili in prospettiva per approcci terapeutici.

Michele Olivieri, originario di Verona, frequenta il secondo anno del corso di laurea magistrale in Biotecnologie cellulari e molecolari dell’Università di Trento. Oltre allo studio, è soccorritore presso la Croce Bianca di Trento. Michele, come è nata la tua passione per le biotecnologie? Fin dalle superiori volevo lavorare nella ricerca, per capire e dimostrare un fenomeno biologico in modo poi da rendere possibile l’ideazione di un farmaco o di una cura. Quindi ho scelto di studiare biotecnologie: la punta di diamante della ricerca scientifica nel campo della biologia molecolare. A che tipo di studente consiglieresti il corso di Biotecnologie a Trento? Agli studenti che amano le sfide, che vogliono capire le basi biologiche della vita, che abbiano la creatività necessaria per risolvere un problema e che adorino le scienze naturali. Come giudichi le strutture didattiche e i laboratori a disposizione degli studenti? Le strutture dell’Università di Trento sono eccezionali. Ogni studente ha la possibilità di lavorare in laboratori nuovi e appena costruiti. Inoltre al CIBIO esistono numerosi settori di ricerca che permettono di svolgere la propria tesi nell’ambito di biologia che più interessa. Hai già qualche progetto o attività alla quale vuoi dedicarti dopo la magistrale? Credo proseguirò il mio percorso di studi con un dottorato di ricerca. Per ora spero di continuare con un valido progetto di tesi magistrale come quello che ho da poco concluso presso il Laboratorio di Virologia molecolare.

di Luciano Conti, ricercatore presso il Centro di Biologia Integrata (CIBIO)

intervista a Michele Olivieri


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UNIVERSITÀ

CENTRO INTERDIPARTIMENTALE MENTE/CERVELLO (CIMeC) Una svolta fondamentale nello studio del funzionamento della mente è avvenuta attraverso l’integrazione delle metodologie classiche della psicologia sperimentale con l’analisi dei correlati neurali e biologici dell’attività mentale, con la realizzazione di modelli computazionali, e con l’assunzione di una prospettiva evoluzionista che ha messo in relazione le caratteristiche della mente umana con quelle di altre specie. Fondato nel 2007, il CIMeC è un centro interdipartimentale dedicato allo studio del funzionamento del cervello attraverso l’analisi delle sue caratteristiche funzionali, strutturali e fisiologiche, nel suo stato normale e patologico. Una struttura di ricerca e formazione di primo piano nel panorama internazionale che si compone di laboratori computazionali, di psicologia sperimentale e di neuroscienze per la ricerca di base e clinica, dotati di metodiche all’avanguardia (fMRI, MEG, EEG, TMS). Il CIMeC offre una laurea magistrale in Cognitive Science (percorso Cognitive Neuroscience e percorso Language and Multimodal Interactions) a numero programmato. Inoltre promuove e coordina la scuola di dottorato in Cognitive and Brain Sciences. Tutta l’offerta formativa del CIMeC è in lingua inglese. OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE • Cognitive Science (classe LM55)*,

in lingua inglese *Il corso di laurea è a numero programmato.

FARE RICERCA LO STUDIO DELLA PERCEZIONE MULTISENSORIALE

di Massimiliano Zampini, docente del Centro Interdipartimentale Mente/Cervello (CIMeC) dell’Università di Trento

Mi considero un neuroscienziato cognitivo. Le neuroscienze cognitive si occupano dello studio del cervello e delle funzioni mentali: io mi occupo di percezione. Gli oggetti e gli eventi sono molto spesso percepibili da più modalità di senso. Gli stimoli multisensoriali che riceviamo ci forniscono informazioni convergenti e parzialmente ridondanti: l’informazione rilevante è frequentemente disponibile in più di una modalità sensoriale. Questa ridondanza rende difficile il compito dello studioso che si occupa di stabilire quale sia il contributo di ciascuno dei sensi ai fini della percezione. Per questo, nelle mie ricerche, spesso conduco esperimenti in cui vengono presentate informazioni conflittuali ai differenti sensi. Lo studio di come vengono risolte queste situazioni conflittuali mi aiuta a capire le regole, che normalmente governano l’integrazione sensoriale. Per esempio, si può utilizzare l’Effetto McGurk: un’illusione visuoacustica, legata all’interazione tra messaggio parlato e movimenti percepiti della labbra descritta. Nello studio originale, i partecipanti all’esperimento osservavano un video che mostrava il volto di una giovane donna che, muovendo le labbra, pronunciava la sillaba “ga”, ma udivano invece il suono della sillaba “ba”. In questo contesto di stimolazione visuoacustica discrepante i partecipanti riportavano sistematicamente di aver udito la sillaba “da” (in realtà mai presentata!), dimostrando che quello che si vede può modificare quello che si sente.

CIMeC - Centro Interdipartimentale Mente/Cervello Palazzo Fedrigotti corso Bettini 31, 38068 Rovereto (Trento) tel. +39 0464 808615

via Delle Regole 101 38123 Mattarello (Trento) tel. +39 0461 283082 cimec@unitn.it www.unitn.it/cimec


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À DI TRENTO

SCUOLA DI STUDI INTERNAZIONALI (SSI) La Scuola di Studi Internazionali è una Graduate School che coordina una laurea magistrale in European and International Studies e un dottorato di ricerca in International Studies, svolti interamente in lingua inglese. Attraverso un approccio interdisciplinare, i programmi proposti forniscono la capacità di trascendere il confine delle singole discipline e gli strumenti per capire il complesso scenario internazionale focalizzandosi su aree tematiche quali economia, storia, diritto, scienza politica e sociologia. All’interno del secondo anno della laurea magistrale è stato istituito un programma formativo d’eccellenza denominato Integrated Graduate Program in International Studies and Transnational Governance grazie ad un Accordo con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Inoltre, a settembre 2013 la Scuola di Studi Internazionali ha sottoscritto con la Metropolitan University di Praga un accordo di doppia laurea che, consentendo lo scambio di studenti e docenti delle due istituzioni, arricchisce l’offerta formativa e rafforza la rete di relazioni che la Scuola stessa ha sviluppato, nel corso degli anni, con altri atenei.

OFFERTA FORMATIVA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE • European and International

Studies (classe LM52)*, in lingua inglese *Il corso di laurea è a numero programmato.

Scuola di Studi Internazionali via Tommaso Gar 14, 38122 Trento tel. +39 0461 283125 sis@sis.unitn.it www.unitn.it/ssi

FARE RICERCA UN PROGETTO EUROPEO SU RUOLO DELLE PARTI SOCIALI, WALFARE, COMPETITIVITÀ

di Matteo Borzaga, docente presso la Scuola di Studi Internazionali dell’Università di Trento

Il progetto di ricerca “Going up the high road. Rethinking the role of social dialogue to link welfare and competitiveness”, finanziato dall’Unione europea, coordinato dalla Fondazione Marco Biagi di Modena e del quale, per l’unità trentina, sono responsabile insieme al professor Riccardo Salomone della Facoltà di Giurisprudenza, ha l’obiettivo di analizzare l’evoluzione del ruolo delle organizzazioni sindacali in diversi ordinamenti giuridici dell’Unione europea. Il progetto di ricerca mira a comprendere il contributo delle parti sociali su due questioni chiave del diritto del lavoro contemporaneo, ovvero il welfare aziendale (si pensi ad esempio alla messa in atto di politiche di conciliazione tra lavoro e vita privata, o alla creazione di asili nido aziendali) e la competitività delle imprese. Per perseguire questo obiettivo, il progetto di ricerca coinvolge diverse istituzioni partner, molte delle quali nei Paesi dell’Est europeo, e si incentra sull’organizzazione di una serie di workshop (presso le suddette istituzioni partner) ai quali partecipano, oltre che studiosi di diritto del lavoro, rappresentanti delle parti sociali dei diversi Paesi coinvolti e di quelle sovranazionali. Tali workshop rappresentano il cuore del progetto, in quanto grazie ad essi sarà possibile mettere in luce e confrontare le buone pratiche adottate negli ordinamenti considerati, nonché elaborare, sulla base delle citate buone pratiche, proposte utili per lo sviluppo futuro del diritto del lavoro, nazionale ed europeo.


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ORIENT

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25-30 agosto 2014

UNA SETTIMANA D’ESTATE IN TRENTINO-ALTO ADIGE PER ORIENTARSI Al via la Summer School di orientamento universitario degli atenei di Trento e Bolzano per 100 studenti del penultimo anno di scuola superiore di Marinella Daidone

Vuoi iniziare a pensare al tuo futuro universitario in modo piacevole e stimolante? Puoi farlo partecipando gratuitamente alla Summer School di orientamento universitario “Sentieri universitari oggi, la tua strada domani” che si terrà dal 25 al 30 agosto in Trentino-Alto Adige. È un’iniziativa, che prende il via quest’anno, promossa dall’Università degli Studi di Trento e dalla Libera Università di Bolzano. Verranno ammessi massimo 100 studenti del penultimo anno di scuola superiore: tu puoi essere uno di loro. Avrai la possibilità di partecipare a lezioni universitarie e laboratori, incontrare professionisti, parlare con docenti, studenti e neo laureati delle due università che potranno offrirti tanti spunti per riflettere sulla strada da intraprendere dopo la maturità. Un modo per scoprire gli ambiti che più ti interessano in vista di una scelta importante. Ma la Summer school non è solo questo: è anche un modo per stare insieme, conoscersi, divertirsi, condividere esperienze nella splendida cornice naturale del Trentino-Alto Adige. Imparare, riflettere e farlo con “leggerezza”. Il corso si terrà per cinque giorni a Trento e un giorno a Bolzano e comprenderà seminari su diverse discipline di studio, tra cui: biologia molecolare, design, economia, fisica, giurisprudenza, informatica, ingegneria, linguistica, matematica, neuroscienze, scienze della formazione, scienze e tecnologie agrarie, sociologia. Sarà possibile inoltre svolgere attività di laboratorio per “assaggiare” alcune tematiche di ricerca. Non mancheranno interventi dedicati a temi di attualità e cultura generale. La parte “ludica” prevede visite culturali e naturalistiche, attività sportive e ricreative.

È prevista una giornata da trascorrere a Bolzano: avrai l’opportunità di confrontarti con il modello di studio in tre lingue (italiano, tedesco e inglese) che caratterizza l’ateneo bolzanino. Potrai inoltre sostenere test di piazzamento linguistico per le lingue tedesca e inglese. Questo test, che si svolge al computer, ti permetterà di valutare le tue competenze linguistiche e può essere di stimolo per affrontare una formazione plurilingue. I partecipanti saranno ospitati presso lo studentato di San Bartolameo dell’Opera Universitaria di Trento: una struttura nuova, estremamente confortevole con un centro polifunzionale dedicato a cultura e sport che comprende fra l’altro un teatro, una palestra con 600 posti per il pubblico e una palestra di roccia indoor (vedi pag. 45). Le spese di vitto e alloggio saranno totalmente a carico delle due università organizzatrici. Il termine per le candidature scade il 13 giugno alle ore 12. Per informazioni e candidature: www.unitn.it/sentieri-universitari

Marinella Daidone lavora presso la Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.


TAMENTO

Percorso di orientamento all’Università Edizione 2014-2015

IL TEMPO

venerdì 7 e sabato 8 novembre 2014

PENSA TRASVERSALE 2014

“Pensa trasversale” è un percorso di orientamento all’interno del quale 13 docenti, afferenti ognuno ad una diversa struttura didattica dell’Ateneo, propongono modi diversi di raccontare un unico tema. Per l’edizione 2014 il tema scelto è “Il tempo”. L’iniziativa si rivolge agli studenti delle classi quinte interessati agli studi universitari. Il numero massimo di partecipanti è di 65 (50 posti sono riservati a studenti degli istituti superiori della provincia di Trento). Il percorso potrà inoltre essere seguito, anche solo in parte, da un numero massimo di 20 professori delegati dell’orientamento. L’iniziativa ha frequenza obbligatoria e prevede il pernottamento. Ai partecipanti è richiesto un contributo spese di 30 euro. Per iscrizioni e maggiori informazioni: www.unitn.it/pensatrasversale

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SPO

UNIVERSITÀ È ANCHE SPORT Dalle Universiadi ai programmi per studenti-atleti, al sostegno degli sport amatoriali di Paola Fusi

IL PROGETTO UNI.SPORT SI ISPIRA AL MODELLO ANGLOSASSONE intervista a Filippo Bazzanella

Manager sportivo e direttore di UNI.Sport, Filippo Bazzanella è una delle persone che può raccontarci come all’Università di Trento oltre allo studio viene incentivata l’attività sportiva degli studenti. Come presenterebbe UNI.Sport ai nostri futuri studenti? UNI.Sport (Università di Trento Sports Network) è un grande progetto, un’opportunità, è il futuro, anzi il presente. Nel 2009 l’Università di Trento insieme all’Opera Universitaria e al CUS hanno deciso di mettere insieme risorse, impianti e conoscenze per offrire le migliori occasioni di fare sport agli studenti, ai collaboratori e al mondo della ricerca. Idealmente vorremmo portare in Italia il modello anglosassone che vede nello sport anche un traino per la ricerca e un’opportunità per la didattica. Sinteticamente possiamo dire che con la UNI. Sport Card si aprono tante possibilità per la pratica di molte discipline sportive. Gli studenti hanno la possibilità di praticare tutte le discipline sportive? Non proprio tutte, anche se l’offerta è molto varia per gli sport amatoriali con corsi e proposte di vario genere, dal fitness allo sci. Accanto a questo vi è la pratica agonistica che si concentra nelle sezioni del CUS Trento (vela, canottaggio, pallacanestro, baseball, sci, tennis, calcio a 5, triathlon) e infine i nostri grandi progetti gioiello - Top Sport, UNI.Team e UNI.Fit - sui quali vorremmo lavorare ancora di più nei prossimi anni per farli diventare veri e propri modelli per altre università italiane. Tra gli eventi che coinvolgono studenti e docenti le Facoltiadi sono l’appuntamento per tradizione. È uno di quegli eventi che uno studente si porta per sempre nell’album dei ricordi. Un mix straordinario di sport e goliardia, due giorni all’insegna dell’amicizia e dell’allegria. Le squadre che rappresentano i vari dipartimenti (fino a poco tempo fa le Facoltà, da cui il nome) si sfidano su prove come calcio saponato, volley e dragon boat, prova che decreta la squadra vincitrice che avrà l’onore di tenere per un anno il trofeo. Il binomio sport-università è molto più diffuso all’estero che non in Italia, a Trento però si va in questa direzione? In Italia purtroppo lo sport all’università è vissuto ancora come una perdita di tempo. Io credo sia uno stile di vita, un metodo per lavorare in squadra oppure per mantenere la costanza e la disciplina. All’estero sport e università sono un binomio inscindibile. Trento si è mossa in tempo, stiamo lavorando per crescere e offrire servizi sempre migliori e al passo con i tempi.

L’Universiade di Trentino 2013 è stato un grosso evento sportivo internazionale. Lei è stato il segretario generale del Comitato Organizzatore. Che tipo di esperienza è stata per gli studenti dell’Università di Trento? Dire eccezionale. Vivere un momento come l’Universiade può cambiarti anche la carriera e la vita. Conosci gente da altri paesi, apri relazioni, fai esperienze, assorbi energia positiva, ti diverti. Sei un po’ più pronto per le sfide del post università. Dovremmo avere il coraggio di offrire agli studenti più opportunità come queste, non solo sportive, anche culturali. I grandi eventi portano aria fresca e motivazioni, quello che serve in questi anni. [Per approfondimenti: www.unisport.tn.it]


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ORT

UN ORO, DUE ARGENTI E UN BRONZO NEL PATTINAGGIO DI VELOCITÀ intervista a Mirko Giacomo Nenzi

Oro nei 1000 metri maschili di speed-skating, 2 medaglie d’argento (per i 500 e i 1500 metri maschili) e 1 bronzo (team pursuit) è lo splendido risultato ottenuto da Mirko Giacomo Nenzi all’Universiade Trentino 2013. Giovane atleta delle Fiamme Gialle e campione italiano Sprint 2013, Mirko è uno studente dell’Università di Trento che frequenta il corso di laurea in Scienze e tecniche di psicologia cognitiva a Rovereto e partecipa al programma UNI.Sport. L’Università di Trento, che è stata tra i promotori dell’Universiade, ha visto la partecipazione un nutrito gruppo di studenti-atleti dell’ateneo, fra questi Francesca Bettrone e Andrea Giovannini hanno ottenuto la medaglia di bronzo nel team pursuit, disciplina del pattinaggio di velocità. Il risultato di Mirko è stato davvero eccezionale. Ne abbiamo parlato con lui. Mirko, cosa ha rappresentato per te l’Universiade Trentino 2013? È stata una grande esperienza sportiva in vista delle Olimpiadi di Sochi che si sono svolte a febbraio, ma soprattutto è stato per me fonte di orgoglio rappresentare l’Italia e l’Università di Trento in casa, in Italia. A Sochi è andata meno bene, erano tante le aspettative su di te. Hai sentito troppo la pressione? I risultati ottenuti durante la prima parte di stagione, comprese le Universiadi, hanno fatto sì che le aspettative da parte di giornali, allenatori, conoscenti e anche le mie aumentassero, caricandomi così di forti pressioni; anche il fatto che fosse la prima olimpiade mi ha fatto un po’ cedere psicologicamente. Qual è il valore dello sport per te? Lo sport insegna a mettersi in gioco, a prendere confidenza con se stessi, ma soprattutto ti fa capire che niente nella vita è scontato, bisogna faticare e guadagnarsi ogni più piccola cosa; ma quando poi raggiungi quello che ti eri prefissato… ha tutto un altro sapore. Passato l’anno olimpico è il momento di impegnarsi di più nello studio? Sicuramente in quest’anno ho avuto poco tempo e la mia concentrazione doveva essere tutta su quello a cui ambivo, le Olimpiadi. Adesso si è chiusa una parentesi e la mia carriera universitaria deve continuare, nella vita bisogna crearsi le occasioni e non lasciare niente al caso.

Tu aderisci al programma Top Sport dell’Università di Trento, ce ne puoi parlare? È l’unico del suo genere in Italia e sono fiero di esserne uno degli esponenti. In pratica questo progetto permette ad atleti di alto livello di combinare lo studio con l’attività sportiva attraverso alcune agevolazioni pratiche, come disponibilità di tutor, possibilità di spostare gli appelli in base ai propri impegni sportivi, esonero dagli obblighi di frequenza, ecc. È un progetto indispensabile per gli atleti-studenti perché dà loro la possibilità di portare avanti due carriere (sport e studio) che altrimenti sarebbe difficile conciliare.

Paola Fusi è responsabile della Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.


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SCUOLA-UN

UNISTEM, L’ITALIA UNITA DALLA SCIENZA Una giornata dedicata alla divulgazione scientifica sulle cellule staminali di Sonia Leonardelli e Fabio Marsoner

Parlare di corretta informazione scientifica è sempre più difficile, per questo eventi come l’UniStem Day sono un esempio da seguire. L’Università di Trento ha aderito all’iniziativa UniStem promossa dal Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Cellule Staminali dell’Università di Milano, che ogni anno organizza una giornata dedicata alla conoscenza di questi temi rivolta agli studenti delle scuole superiori. Attualmente aderiscono all’iniziativa 38 atenei italiani e 9 stranieri. Quest’anno l’evento a Trento è stato organizzato nel marzo scorso nella forma di una tavola rotonda, in cui esperti di vari settori hanno affrontato lo scottante tema dei trattamenti con cellule staminali. Il Dipartimento di Lettere e Filosofia, sede designata a ospitare l’evento, ha accolto circa 200 studenti delle scuole superiori del Trentino. La giornata è iniziata con un intervento di Chiara Messina, docente di Pediatria all’Università di Padova, sulle cellule staminali ematopoietiche, cioè del sangue, ormai di uso comune in medicina per curare varie malattie come la leucemia linfatica, che rappresenta il più diffuso tra i tumori infantili. Mirella Meregalli, ricercatrice dell’Università di Milano, ha poi parlato della ricerca attualmente in corso presso il suo laboratorio sulla distrofia muscolare di Duchenne. Gli altri ospiti presenti - Luciano Conti, Simona Casarosa e Yuri Bozzi, ricercatori presso il CIBIO, Centre for Integrative Biology dell’Università di Trento – hanno quindi evidenziato che il corretto iter da seguire nella ricerca è fondamentale per pervenire a una cura efficace ed evitare di creare aspettative infondate sulle staminali, come già troppe volte è successo in passato. A tal proposito, anche Marta Tomasi, ricercatrice presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Trento, ha sottolineato come siano state varate nel mondo leggi molto restrittive, finalizzate ad assicurare che il risultato non sia dannoso per il paziente. Molto vivace la partecipazione degli studenti, che sono intervenuti con numerose e interessanti domande e commenti,

e proprio da uno di questi ha preso avvio un acceso dibattito sull’argomento, attualmente piuttosto caldo, della sperimentazione animale. La dottoressa Meregalli ha esaustivamente spiegato come i modelli animali siano alla base di ogni percorso che permette di giungere alla sperimentazione clinica di nuovi farmaci e di nuove terapie. La partecipazione così attiva degli studenti testimonia il fatto che gli argomenti scientifici hanno un forte impatto e sono di grande e attuale interesse; sarebbe però auspicabile riuscire a coinvolgere maggiormente anche chi alla scienza è per lo più estraneo, in modo da contrastare la cattiva informazione che spesso si diffonde su certi temi. L’Università di Trento, attraverso l’organizzazione di eventi come l’UniStem Day, la Notte dei Ricercatori, i Biodays, workshops al MUSE o nei musei d’Italia, cerca di informare e coinvolgere non solo i più giovani, ma anche adulti e cittadini in genere, su temi e argomenti di diffuso interesse e attualità.

Sonia Leonardelli e Fabio Marsoner sono iscritti al corso di laurea in Biotecnologie cellulari e molecolari dell’Università di Trento e hanno collaborato all’organizzazione dell’UniStem day.


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NIVERSITÀ

OLIMPIADI DELLE NEUROSCIENZE 2014 Gli studenti delle scuole superiori alle prese con i misteri del cervello di Yuri Bozzi

Lo scorso 12 aprile, presso l’aula magna del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, si è svolta la quinta edizione delle Olimpiadi delle Neuroscienze, una competizione riservata agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia e dedicata alle scienze del cervello. La manifestazione, promossa dalla Società Italiana di Neuroscienze (SINS), è stata organizzata per il secondo anno consecutivo dall’Ufficio Orientamento dell’Università di Trento, con la consulenza scientifica del Centro per la Biologia Integrata (CIBIO) e del Centro Mente/ Cervello (CIMeC), i due centri dell’Università di Trento attivamente coinvolti nella ricerca nel campo delle neuroscienze. Il Museo delle Scienze (MUSE) ed il Museo Civico di Rovereto hanno collaborato mediante l’organizzazione di una serie di attività didattiche collegate alla manifestazione. La vincitrice della manifestazione di quest’anno è risultata Anna Pan del Liceo scientifico “A. Antonelli” di Novara. Anna si è aggiudicata la borsa di studio per rappresentare l’Italia all’International Brain Bee (IBB), che avrà luogo a Washington (USA) dal 7 al 10 agosto 2014, in occasione dell’American Psychological Association Convention. Accompagnati dai loro professori, alla manifestazione di Trento hanno partecipato 54 studenti da 18 regioni italiane, precedentemente selezionati a partire da circa 2500 studenti provenienti da più di cento scuole. Gli studenti si sono sfidati in un cruciverba, nell’interpretazione di tavole anatomiche, nella diagnosi di malattie neurologiche ed infine in due serie successive di domande a risposta diretta. Le prove, durate circa 3 ore, sono state valutate da una giuria composta da Yuri Bozzi, Manuela Basso, Simona Casarosa, Michela Denti (ricercatori del CIBIO e docenti del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari dell’Università di Trento), Francesco Pavani (ricercatore del CIMeC e docente del corso di laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia

Cognitiva dell’Università di Trento), Flavio Miorandi (studente del 5° anno del Liceo scientifico “A. Rosmini” di Rovereto e vincitore delle Olimpiadi delle Neuroscienze 2012) e Giulio Deangeli (studente del 5° anno del Liceo “G.B. Ferrari” di Este e vincitore delle Olimpiadi delle Neuroscienze 2013). Dopo la gara, gli studenti e i loro professori si sono trasferiti al MUSE, che hanno potuto visitare seguendo il percorso dedicato all’evoluzione delle specie viventi. Accompagnati dai ricercatori del CIBIO e del CIMeC, hanno poi effettuato una serie di divertenti esperimenti di neuroscienze presso i laboratori didattici del MUSE. Una descrizione completa della manifestazione, corredata di fotografie e materiali didattici, è disponibile su http://events.unitn.it/olimpiadi-neuroscienze2014.

Yuri Bozzi, docente del Centro di Biologia Integrata dell’Università di Trento, è coordinatore nazionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze.


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BORSE DI STUDIO, POSTI ALLOGGIO, RISTORAZIONE, CULTURA, SPORT I servizi agli studenti offerti dall’Opera Universitaria di Trento a cura di Roberto Pallanch

L’Opera Universitaria di Trento è l’ente per il diritto allo studio della Provincia autonoma di Trento che si occupa dei servizi destinati agli studenti iscritti all’Università di Trento. I servizi dell’Opera si dividono in due grandi categorie: • i servizi destinati agli studenti “capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi” (come previsto dall’art. 34 della Costituzione italiana): in questa categoria rientrano in particolare le borse di studio, i posti alloggio e i contributi per la mobilità internazionale; • i servizi destinati a tutti gli studenti, in cui rientrano il servizio di ristorazione, le attività culturali, i servizi di informazione e comunicazione, il servizio disabilità e la consulenza psicologica.

BORSA DI STUDIO: COS’È È una somma di denaro (fino ad un massimo di 5.000 euro) differenziata a seconda della tipologia di studente: • in sede, per studenti residenti in comuni che, rispetto alla sede del corso, permettono di raggiungere quotidianamente la sede del corso (elenco pubblicato nel Bando); • fuori sede, destinata agli studenti con residenza anagrafica in un comune considerato “fuori sede” dal Bando e che prendono alloggio nella sede del corso, in strutture abitative dell’Opera Universitaria o presso privati con contratto d’affitto a titolo oneroso, per almeno 10 mesi nell’anno accademico di riferimento.

Oltre ai servizi destinati agli studenti dell’Università degli Studi di Trento, l’Opera Universitaria, gestisce per conto della Provincia Autonoma di Trento, alcuni servizi destinati ai residenti in Provincia.

POSTO ALLOGGIO: COS’È È un posto letto in una delle strutture dell’Opera Universitaria, disponibile sia in residenze collettive che in appartamenti, sparsi per la città di Trento e presso il polo universitario di Rovereto, in zone facilmente raggiungibili a piedi, con i mezzi pubblici o in bicicletta. I posti alloggio sono circa 1600, di cui poco più di 800 dislocati allo studentato di San Bartolameo, situato nella zona sud di Trento. Le stanze presso lo studentato (in gran parte singole con bagno e balcone), dispongono anche della connessione Internet e di cucine comuni attrezzate. Lo studentato inoltre offre l’accesso al servizio prestabici, l’uso di tre palestre attrezzate e sale di lettura. L’Opera Universitaria ha attivato presso lo studentato uno Sportello di mediazione culturale al quale gli studenti possono rivolgersi per ogni esigenza legata alla loro permanenza presso lo studentato. Gli altri 700 posti letto sono distribuiti a Trento (in città ed in prossimità dei Dipartimenti di collina) e a Rovereto (per gli studenti iscritti a corsi presso la città della quercia): circa 200 posti sono in residenze collettive, mentre gli altri 500 sono in appartamento, dove si può sperimentare un’esperienza di convivenza con altri studenti. Nel cuore della città di Trento e vicino al polo universitario con i Dipartimenti di città, c’è poi il Collegio di Merito Bernardo Clesio che offre ospitalità agli studenti più meritevoli, selezionati tramite apposito bando pubblicato dall’Università di Trento.

COME SONO INDIVIDUATI GLI STUDENTI “CAPACI E MERITEVOLI, ANCHE SE PRIVI DI MEZZI”? I requisiti per essere considerati “meritevoli anche se privi di mezzi” sono definiti annualmente nel Bando di concorso, pubblicato nel mese di giugno sul sito www.operauni.tn.it. L’idoneità a questi servizi viene riconosciuta sulla base di: • condizione economica (tramite l’ICEF: Indicatore della Condizione Economica del nucleo Familiare, rilasciato gratuitamente dai CAF convenzionati con la Provincia e l’Università di Trento); • merito (numero di crediti conseguiti e registrati, in relazione all’anno di prima immatricolazione, entro le scadenze previste dal Bando); per gli studenti che si iscrivono al primo anno non è previsto alcun requisito di merito dalla scuola superiore, ma la borsa viene erogata in due rate: la prima al conseguimento di 12 crediti entro il 31 marzo e la seconda al raggiungimento del requisito di merito indicato per il corso di laurea scelto.


RVIZI

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DOVE E QUANDO SI PRESENTA LA DOMANDA? Dopo aver presentato la dichiarazione ICEF presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) convenzionati, la domanda va compilata online, collegandosi al sito web dell’Università di Trento www.unitn.it. Il servizio sarà attivo a partire da fine luglio. Normalmente le scadenze si differenziano per le diverse tipologie di servizio. Servizio

Scadenza

Posto alloggio, borsa di studio, ed Nell’ultima esonero tasse agosto

decade

di

Solo borsa di studio ed esonero Con la scadenza delle tasse immatricolazioni a metà settembre È importante ricordare che la domanda del posto alloggio va completata entro la scadenza, anche se non si conoscono ancora gli esiti dei test di ammissione. I SERVIZI DESTINATI A TUTTI GLI STUDENTI Uno dei più utilizzati è il servizio di ristorazione: la carta dello studente, che permette l’accesso alle mense e ai punti di ristoro convenzionati, viene consegnata a tutti gli studenti al momento dell’immatricolazione. L’elenco completo e le tariffe aggiornate dei pasti sono disponibili sul sito dell’Opera. Le attività culturali, che l’Opera stimola, favorisce e promuove attraverso le associazioni e le cooperative studentesche, rendono partecipata e piacevole l’esperienza universitaria a Trento. I servizi di comunicazione gestiscono il sito e la pagina facebook dell’Opera Universitaria e collaborano con una cooperativa che si occupa della redazione del settimanale “Studiare a Trento” e della web-radio www.sanbaradio.it.

Il servizio disabilità si occupa dell’accoglienza e dell’accompagnamento degli studenti diversamente abili nello svolgimento delle attività universitaria, dell’attivazione di servizi personalizzati sia per attività ludico-culturali che didattiche. Il servizio di consulenza psicologica offre un supporto attraverso incontri con professionisti del settore nei momenti di difficoltà personale, di convivenza o nell’approccio agli studi. SANBÀPOLIS Sanbàpolis è il centro polifunzionale dell’Opera Universitaria e si trova in prossimità dello studentato di San Bartolameo. L’edificio è suddiviso in due blocchi: la parte sportiva ospita una palestra per basket, pallavolo, calcetto, pallamano, con 600 posti per il pubblico, tre sale fitness e una palestra di roccia indoor con circa 180 vie di arrampicata; la parte culturale è composta da un teatro con 380 posti, 4 sale prova e un piano di uffici presso i quali si è trasferita la sede dell’Opera Universitaria. Per informazioni sulle attività e i servizi a disposizione degli studenti, per scaricare tutti i bandi, la modulistica e le pubblicazioni dell’Opera Universitaria, visita il sito www.operauni.tn.it.

Roberto Pallanch è responsabile dell’Area Servizi agli studenti dell’Opera Universitaria di Trento.


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INF

IMMATRICOLAZIONI ANNO ACCADEMICO 2014-2015 Ecco le informazioni che ti servono a cura di Martina Bridi

AMMISSIONE AI CORSI DI STUDIO La maggior parte dei corsi di studio triennali e le due lauree magistrali a ciclo unico dell’Università di Trento prevedono per l’ammissione il superamento di una prova selettiva. Per l’anno accademico 2014-2015 una novità per l’ammissione ai corsi di studio ad accesso programmato del Polo città e del Polo Rovereto è la prova selettiva congiunta: la prova consiste in una parte comune di quesiti attitudinali e in una parte specifica di quesiti differenziata per area disciplinare. Come avvenuto per la prima selezione svolta in primavera, i candidati in fase di iscrizione potranno scegliere di sostenere la prova estiva prevista per il giorno 25 agosto nelle sedi di Trento, Palermo, Bari, Roma e Mantova. La prova di ammissione al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Ingegneria edile-architettura si è tenuta il 10 aprile scorso, unica data sull’intero territorio nazionale. DIPARTIMENTO/CENTRO Economia e Management

Facoltà di Giurisprudenza Sociologia e Ricerca sociale

Psicologia e scienze cognitive Lettere e Filosofia

Centro di Biologia integrata (CIBIO)

CORSI DI STUDIO AD ACCESSO PROGRAMMATO Economia e Management Amministrazione aziendale e diritto Gestione aziendale Gestione aziendale part-time Giurisprudenza Studi internazionali Sociologia Sociologia part-time Servizio sociale Scienze e tecniche di psicologia cognitiva Interfacce e tecnologie della comunicazione Beni culturali Lingue moderne Studi storici e filologico letterari Scienze e tecnologie biomolecolari

DATA SELEZIONE ESTIVA 25 agosto 2014

9 settembre 2014

Per i seguenti corsi di studio è invece previsto un test di autovalutazione e orientamento obbligatorio (senza numero programmato, ma con soglia minima di sufficienza) DIPARTIMENTO/CENTRO

CORSI DI STUDIO

Ingegneria civile, ambientale e meccanica Ingegneria civile Ingegneria per l’ambiente e il territorio Ingegneria e Scienza dell’informazione

Informatica

DATA PROVE SELETTIVE ESTIVE 16 luglio 2014 e 4 settembre 2014

Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni Ingegneria dell’informazione e organizzazione d’impresa Ingegneria industriale

Ingegneria industriale

I corsi di studio ad accesso libero (per i quali cioè non è previsto il superamento della prova selettiva) sono Matematica, Fisica e Filosofia.


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IMMATRICOLAZIONE: COME, DOVE E QUANDO I candidati che superano le prove di ammissione potranno immatricolarsi nelle date previste da ciascun bando di ammissione. Gli studenti interessati invece ai corsi ad accesso libero e a quelli per i quali è previsto il test di autovalutazione e orientamento obbligatorio, potranno iscriversi dal 21 luglio al 12 settembre 2014. Per immatricolarsi è necessario completare la procedura online attiva dal 1° luglio 2014 (tutte le informazioni saranno disponibili all’indirizzo www.unitn.it).

TASSE Il sistema di contribuzione è basato sulla condizione economica del nucleo familiare dello studente, calcolata in base all’ICEF, Indicatore della Condizione Economica Familiare. L’ICEF definisce la fascia di contribuzione e quindi l’importo di tassazione che ciascuno studente è tenuto a versare per la sua iscrizione all’Università di Trento. Per il calcolo dell’ICEF è necessario rivolgersi ad uno dei CAF (Centro di Assistenza Fiscale) convenzionati con l’Università di Trento. Chi non intende calcolare la condizione economica del suo nucleo familiare sarà assegnato automaticamente alla fascia massima di contribuzione (fascia 13). Per l’assegnazione della borsa di studio con esonero tasse e del posto alloggio (vedi pagg. 44-45) consigliamo di leggere attentamente il Bando dell’Opera Universitaria disponibile sul sito www.operauni.tn.it.

Corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico - anno accademico 2014-2015 FASCIA ECONOMICA 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

I RATA entro 7 giorni dalla data di immatricolazione € 841,00 € 841,00 € 841,00 € 841,00 € 841,00 € 841,00 € 841,00 € 841,00 € 841,00 € 841,00 € 711,00 € 571,00 € 441,00

II RATA entro il 31 marzo 2015

IMPORTO TOTALE PER ANNO ACCADEMICO*

€ 1.170,00 € 1.055,00 € 960,00 € 855,00 € 730,00 € 595,00 € 455,00 € 275,00 € 140,00 - - - -

€ 2.011,00 € 1.896,00 € 1.801,00 € 1.696,00 € 1.571,00 € 1.436,00 € 1.296,00 € 1.116,00 € 981,00 € 841,00 € 711,00 € 571,00 € 441,00

*La tassa provinciale per il diritto allo studio è in fase di definizione, quindi l’importo complessivo delle tasse universitarie a.a. 2014-2015 potrebbe leggermente variare. CONTATTI UFFICI OFFERTA FORMATIVA E GESTIONE STUDENTI Economia e Management, Giurisprudenza e Studi Internazionali via Inama, 5 - 38122 Trento supportostudentiecogiursi@unitn.it Lettere e Filosofia, Sociologia e Ricerca sociale via Tommaso Gar, 14 - 38122 Trento supportostudentilettsoc@unitn.it Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica e Ingegneria Industriale via Mesiano, 77 - 38123 Trento supportostudentimesiano@unitn.it Matematica, Fisica, Biologia e Ingegneria dell’Informazione via Sommarive, 14 - 38123 Trento supportostudentipovo@unitn.it Psicologia e Scienze cognitive e Centro Mente/Cervello corso Bettini, 84 - 38068 Rovereto supportostudentirovereto@unitn.it

Martina Bridi lavora presso l’Ufficio Offerta Formativa e Gestione Studenti dell’Università di Trento.


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PLACEMENT

VIRTUAL JOB SPEED DATE

Un evento in videoconferenza per proporsi in modo efficace al mondo delle imprese a cura dell’Ufficio Job Guidance

L’Ufficio Job Guidance dell’Università di Trento ha organizzato il “Virtual job speed date”, un’occasione di confronto nella quale un gruppo di giovani neolaureati ha avuto l’opportunità di presentarsi utilizzando una piattaforma di videoconferenza ad alcune aziende multinazionali italiane, avendo a disposizione un tempo limitato. Abbiamo sentito uno studente e un referente aziendale che hanno partecipato all’evento.

Valeria Gastaldi è Recruitment Associate Manager presso Accenture. Dottoressa Gastaldi, quale ritiene sia il valore aggiunto dell’iniziativa? Iniziative come il Virtual job speed date consentono di avvicinare gli studenti alle imprese, in modo che possano confrontarsi direttamente con i referenti aziendali. Gli studenti apprezzano sempre il contatto diretto per poter ricevere utili consigli di orientamento e per proporre la propria candidatura. Quanto conta la capacità di comunicare in modo efficace nella ricerca del lavoro? La capacità di comunicare in modo efficace rappresenta un punto di partenza fondamentale nella ricerca di lavoro: è importante individuare i canali più appropriati e per ognuno comunicare in maniera coerente ed efficace, per potersi distinguere e presentarsi facendo emergere fin da subito le informazioni che interessano alle aziende e ai recruiter. Reputa importante che l’Università organizzi attività di formazione/orientamento al lavoro? Assolutamente sì. Nel passaggio tra Università e mondo del lavoro è fondamentale supportare gli studenti con attività di orientamento. La stretta collaborazione tra l’ateneo di provenienza e le imprese è strategica e influisce in maniera rilevante sulle possibilità occupazionali degli studenti, che affrontano la ricerca di lavoro in maniera più consapevole.

Francesco Luise è iscritto alla laurea magistrale in Management presso l’Università di Trento. Francesco, perché hai deciso di partecipare? Ero incuriosito dall’originale dinamica del rapportarsi con le aziende e dal fatto che vi fossero molti nomi interessanti. L’ho vista anche come un’occasione per prendere contatti con realtà diverse e distanti. Il fatto poi che l’abbinamento con le aziende fosse targettizzato sul profilo degli studenti selezionati è stato un ulteriore punto di forza. Hai potuto sviluppare nuove competenze? Visti i ritmi serrati dei colloqui, ho dovuto adattare il modo in cui mi presentavo e i contenuti che esponevo molto velocemente. Inoltre, il fatto di abituarsi a parlare con un interlocutore “virtuale” e non fisico è molto importante, dal momento che diversi colloqui di lavoro avvengono ormai via Skype, e in generale c’è l’orientamento verso l’utilizzo di questi mezzi di comunicazione anche nella routine lavorativa. Quali ritieni siano i punti di forza di eventi come il Virtual job speed date? Iniziative di questo tipo rappresentano un importante strumento di collegamento con il mondo del lavoro. La serie di colloqui virtuali permette, oltre ad un notevole risparmio di tempo, anche di ricevere una diversità di prospettive e stimoli che portano ad un’importante riflessione personale su se stessi, per iniziare a capire che strada intraprendere.


ART>UNITN | IMG>Efrem Bertini

nella dichiarazione dei redditi 2014 devolvi il 5xmille all’Università di Trento è un gesto che non ti costa nulla Perché farlo

Devolvere il 5xmille all’Università di Trento è un modo concreto per sostenere la ricerca scientifica del nostro Paese, la formazione dei giovani e lo sviluppo economico e sociale del Trentino. Non costa niente, ma è un importante gesto di attenzione che può essere fatto in aggiunta all’8xmille, e che quindi non si sostituisce ad esso.

Come fare

Scegliere di destinare la quota del 5xmille è semplice. Basta segnalarlo al CAF o al proprio commercialista nel momento della compilazione della dichiarazione dei redditi. Per devolvere la quota del 5xmille relativa al periodo di imposta 2013 (dichiarazione dei redditi 2014) all’Università di Trento bastano due semplici operazioni: 1. apporre la propria firma nel quadro apposito che figura sui modelli che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione per la dichiarazione dei redditi: • modello CUD 2014, redditi 2013 - “Scheda per la scelta della destinazione dell’8x1000 dell’IRPEF e del 5x1000 dell’IRPEF” • modello 730/2014, redditi 2013 • modello Unico persone fisiche 2014, redditi 2013 È consentita una sola scelta di destinazione. 2. indicare il codice fiscale dell’Università di Trento: codice fiscale: 00 34 0520 220 Attenzione: scrivere il codice fiscale è fondamentale per avere la certezza che il beneficiario del 5xmille sia effettivamente l’Università di Trento. L’Università di Trento ringrazia tutti coloro che in questi anni hanno devoluto il 5xmille.Le iniziative finanziate su: www.unitn.it/cinquepermille


Assemblea di Ateneo 2014

L’UNIVERSITÀ INCONTRA INCONTRA L’UNIVERSITÀ lunedì 16 giugno 2014, ore 17.00 L’Assemblea di Ateneo 2014, appuntamento annuale di incontro e confronto promosso dall’Università di Trento, vuole presentare le ricadute delle attività didattiche e di ricerca sulla collettività locale e nel panorama nazionale e internazionale. Un momento per informarsi e riflettere sul ruolo e sulle potenzialità dell’Università nel territorio. Da questa edizione il dialogo vuole aprirsi anche a temi “dedicati”. Per l’Assemblea di Ateneo 2014 sono stati individuati come argomenti di approfondimento quelli della scuola e del volontariato. In questi due ambiti l’Università è pronta a fare la propria parte insieme a quanti operano ogni giorno interpretando, in modi differenti, il proprio impegno attivo nel presente e nel futuro. L’Assemblea di Ateneo 2014 sarà una rinnovata occasione per testimoniare la vicinanza della ricerca alla vita quotidiana, ma anche per riconfermare il ruolo dell’Università di Trento al fianco dei trentini.

info presidenza@unitn.it

www.unitn.it/assembleadiateneo

ART>UNITN | IMG> chris-m - Fotolia.com

Dipartimento di Lettere e Filosofia via Tommaso Gar, 14 - Trento


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