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Ca’ Foscari «Meraviglia Italiana»
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cafoscari 06 Nel cuore dell’Ateneo
Editoriale
Contenuti
Direttore Tiziano Zanato Redazione Federica Ferrarin Federica Scotellaro Paola Vescovi Progetto grafico Zaven
1. L’Ateneo che verrà di C. Carraro 2. I laureati di Ca’ Foscari e il mercato del lavoro 4. Ca’ Foscari Desk in the World 6. Cercasi casa: un servizio in crescita 7. Per qualsiasi dubbio … c’è il tutor 8. Essere tutor informativo 9. Storia di Giulia 10. Essere tutor per la disabilità 11. Il servizio Ascolto attivo 12. Money Money ... Finanziamenti agevolati agli studenti
Cafoscari 06 Rivista universitaria di cultura Reg. del Trib. di Venezia n. 994 del 19.10.1989
15. CFZ - Ca’ Foscari Zattere 16. Fuori dalle aule 18. Ca’ Foscari «Meraviglia Italiana» 20. In diretta dall’Antartide 22. Torcello 2012: alle origini di Venezia di D. Calaon 24. Giorgione: allegorie morali, allegorie civili 26. Invecchiamento della popolazione 27. Parole stampate parole assaggiate 28. Pinocchio in LIS 29. RCF la RRadio RRampante
13. Carta multiservizi
30. Nella terra dei dragoni
14. Tutti i risultati delle ultime elezioni studentesche
32. Ca’ Foscari Alumni tra passato e futuro
L’Ateneo che verrà Carlo Carraro
Questo è il quarto anno del mio mandato rettorale e credo si possa oggettivamente affermare che i risultati ottenuti sono nel complesso molto positivi. Il lavoro fatto sull’immagine e la reputazione di Ca’ Foscari ha dato i suoi frutti, sia su scala regionale, sia su quella nazionale. Lo dimostrano il forte incremento di iscrizioni in un panorama nazionale in diminuzione, le tante richieste di informazioni sui nostri studenti da parte delle imprese, i numerosi inviti a raccontare l’esperienza di Ca’ Foscari, in tutte le sue componenti, da quelle gestionali e organizzative a quelle di sostenibilità, in tutta Italia ed anche all’estero. Ora si tratta di mantenere il livello raggiunto, senza tradire le attese, fornendo servizi di qualità agli studenti e garantendo opportunità di ricerca stimolanti ai ricercatori e docenti di Ca’ Foscari. Anche il lavoro fatto sul placement degli studenti e sulla rete di ex-studenti sta dando risultati molto buoni, pur in un periodo congiunturale molto difficile. E la gestione oculata delle finanze dell’Ateneo ha permesso a tutti, nonostante i tagli decisi da Tremonti e solo in piccola parte attenuati dal governo Monti, di dormire sonni tranquilli senza temere decurtazioni alle attività più importanti dell’Ateneo, nella didattica e nella ricerca, che sono state invece finanziate ogni anno di più. I prossimi anni saranno dedicati a consolidare le riforme introdotte, a migliorare il funzionamento dell’amministrazione, a collegare meglio le attività dei dipartimenti e tra i dipartimenti con quelle del centro, ad accentuare il processo di internazionalizzazione. Ma, soprattutto, lo sforzo dei prossimi anni sarà concentrato sulla Ca’ Foscari fisica, più che sulla sua organizzazione. L’obiettivo è portare a termine in 3-4 anni una grande rivoluzione degli spazi in cui si lavora a Ca’ Foscari, per dare a tutti condizioni migliori di studio e di ricerca. Abbiamo iniziato il restauro di Ca’ Dolfin e il raddoppio del campus economico di San Giobbe, che una volta completato accoglierà l’intera area socio-economica, oltre che una residenza studentesca da 300 posti. Abbiamo ora le autorizzazioni e le risorse per completare il campus scientifico di via Torino, che ospiterà l’area scientifica e tante altre iniziative, oltre a una nuova residenzialità studentesca. Liberare Santa Marta dai dipartimenti di area scientifica significherà non solo dare condizioni di studio e lavoro adeguate a studenti e docenti, ma soprattutto avviare la costruzione della grande residenza studentesca (finanziata dalla Regione, dal governo attraverso la legge di stabilità e da Ca’ Foscari stessa) che cambierà il modo di vivere l’Università a Venezia, oltre che calmierare il mercato delle residenze in città. Infine, farò ogni sforzo per realizzare anche il grande campus umanistico-linguistico, mettendo assieme tutti i quattro dipartimenti di tale area. A poca distanza dalla residenza di Santa Marta e dalle Zattere. Integrando quindi studio, ricerca, biblioteche, residenze ed attività culturali. Tutte queste iniziative significheranno non solo più spazi, più aule, più studi, ma soprattutto una qualità superiore degli spazi, sia per gli studenti, sia per i docenti. Sarà molto impegnativo e ne vedrò probabilmente la conclusione da lontano. Ma vale la pena provarci.
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«Questi risultati confermano che, nonostante la crisi che ha colpito soprattutto i giovani, la laurea continua a rappresentare un investimento forte contro la disoccupazione: nell’arco della vita i laureati godono di un tasso di occupazione più elevato di oltre 12 punti percentuali rispetto ai diplomati di scuola superiore. Inoltre, si conferma il ruolo dell’università come fattore di promozione sociale: a Ca’ Foscari, come a livello nazionale, 75 laureati su cento portano per la prima volta la laurea in famiglia. La collaborazione di «AlmaLaurea» con Ca’ Foscari, consolidata dal 2004, realizza l’obiettivo di restituire una documentazione in grado di misurare l’efficacia formativa dell’Ateneo e di aiutare i giovani di scuola secondaria a scegliere, attraverso «AlmaOrièntati». In più, offre un sostegno all’ingresso nel mondo del lavoro anche grazie alla banca dati, che ad oggi rende disponibili 29.712 curricula di laureati di Ca’ Foscari».
«Nonostante la difficile congiuntura economica, i dati sulla condizione occupazionale nel medio periodo premiano l’Università Ca’ Foscari . Il tasso di occupazione dei laureati del nostro Ateneo è sopra la media nazionale: 88% a 5 anni dal titolo. Nello stesso periodo, la stabilità del lavoro è raggiunta dal 71%. Tutto questo è l’esito di una preparazione al passo con i tempi: Ca’ Foscari sta investendo molto nella propria offerta formativa, per garantire corsi di laurea in grado di tradurre e anticipare le richieste e le tendenze del mercato del lavoro. In Italia, abbiamo un numero di laureati più basso degli altri paesi europei e dunque una capacità inferiore di crescita economica; per questo l’Italia deve investire di più in capitale umano. La laurea rappresenta un investimento anti-crisi in regioni come il Veneto. Nel Nord Est si registra un forte incremento di laureati occupati: più 5% all’anno negli ultimi cinque anni».
Andrea Cammelli direttore del consorzio «AlmaLaurea»
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I laureati di Ca’ Foscari e il mercato del lavoro Il consorzio «AlmaLaurea» ha scelto quest’anno Ca’ Foscari per presentare il XV «Rapporto nazionale sulla condizione occupazionale dei laureati», nel corso del convegno «Investire nei giovani: se non ora quando?», tenutosi in Auditorium Santa Margherita martedì 12 marzo 2013. Molti gli illustri ospiti, italiani e stranieri, tra i quali: il ministro del MIUR Francesco Profumo, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il presidente dell’ANVUR (Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) Stefano Fantoni, il presidente e il direttore del Consorzio «Almalaurea», Fabio Alberto Roversi Monaco e Andrea Cammelli. L’indagine 2013 di «AlmaLaurea», che ha interessato complessivamente 5.379 laureati di Ca’ Foscari, ha riguardato i laureati triennali e specialistici biennali usciti nel 2011 e intervistati dopo un anno, e i laureati specialistici biennali usciti nel 2009 e nel 2007, intervistati dal Consorzio, rispettivamente, dopo tre e cinque anni.
I laureati di Ca’ Foscari
Carlo Carraro rettore di Ca’ Foscari
Laureati triennalisti di Ca’ Foscari a un anno dalla laurea A un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione dei laureati triennalisti del 2011 di Ca’ Foscari si attesta al 50,2 per cento, valore significativamente superiore alla media nazionale (44,4 per cento). La maggior parte dei laureati triennali continua gli studi con la laurea specialistica: è il 55,3 per cento (tra questi, il 35,8 per cento è impegnato esclusivamente negli studi, gli altri studiano e lavorano). Solo 9 laureati triennalisti su cento cercano lavoro.
Laureati specialistici di Ca’ Foscari a un anno dalla laurea A dodici mesi dalla conclusione degli studi, risulta occupato il 65 per cento dei laureati specialistici di Ca’ Foscari, valore superiore alla media nazionale ferma al 59 per cento. E ancora molti continuano la propria formazione con master o dottorati (11 per cento). Chi non ha ancora trovato lavoro è il 24 per cento dei laureati specialistici di Ca’ Foscari, contro il 29 per cento del totale nazionale. Il guadagno è in linea con la media nazionale: 1.010 euro mensili netti, rispetto ai 1.059 del complesso dei laureati specialistici.
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Laureati di Ca’ Foscari a cinque anni dal titolo Nel lungo periodo le performance occupazionali migliorano, con ottimi risultati per i laureati di Ca’ Foscari: a cinque anni dal titolo il tasso di occupazione dei laureati biennali specialistici (del 2007) è dell’88 per cento, valore superiore alla media nazionale dell’86 per cento. Un 6 per cento risulta ancora impegnato nella formazione (è il 5 per cento a livello nazionale); chi cerca lavoro è il 6 per cento, rispetto a una media nazionale del 9 per cento. La quota di occupati stabili cresce apprezzabilmente tra uno e cinque anni dal titolo, raggiungendo il 71 per cento degli occupati, in linea con la media nazionale. Le retribuzioni nominali arrivano, a cinque anni, a 1.383 euro mensili netti.
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Intervista Titolo articolo
Ca’ Foscari Desk in the World Un progetto di placement internazionale Cristina Pizzolato (Relazioni Internazionali) ha appena concluso un periodo di stage presso la Camera di Commercio di Singapore, a cui ha affiancato le attività del progetto Desk. Nonostante la giovane età, ha già all’attivo diverse esperienze di volontariato in Albania, Brasile, Spagna, e una passione che ha coltivato da sola verso l’Asia.
CF Cristina, raccontaci in breve la tua formazione. Come sei venuta a conoscere il progetto «Ca’ Foscari Desk in the World»?
CP Curiosità e pazienza. La curiosità mi ha spinto a cercare un contatto con le persone e a farmi tante domande, perché, prima di agire, volevo capire qualcosa in più della città, della sua gente e dell’ACP È stato l’ufficio Stage Estero a propormi di avviare il Desk, io prima sia in generale. Seguendo il filo della curiosità ho parlato con più persone, di quel momento non ne avevo mai sentito parlare. Era l’estate dell’anno ho preso tutti i giorni il giornale e mi scorso ed io a settembre avrei dovuto sono fatta tante camminate a piedi sotto il sole. Non so se fosse necessapartire per uno stage alla Camera di Commercio di Singapore. Ca’ Foscari rio, ma ho la sensazione che mi sia servito per lavorare meglio, perché aveva bisogno di una persona che mi ha reso un po’ più consapevole di avviasse il Desk proprio in quell’ufficiò che avevo attorno. La pazienza, cio e ha scelto di dare fiducia a me, invece, mi è servita con me stessa. come aveva fatto in precedenza con Per entrare in condivisione con altri ragazzi, però per il Giappone. una cultura così lontana dalla mia, Io ho accettato subito perché mi è stato importante capire che non piaceva l’idea di lavorare per l’Unisono Wonder Woman, e non posso versità e avevo voglia di cimentarmi capire tutto subito. Perciò niente in qualcosa di nuovo. panico se i primi tempi si fa fatica a comunicare, bisogna concedersi del CF Perché hai scelto Singapore? tempo. Purtroppo la colpa non è dei Singaporiani che non sanno parlare, CP Ho scelto Singapore perché come spesso ho sentito dire. La colpa da qualche tempo avevo iniziato ad non è proprio di nessuno, si deve solo appassionarmi all’Asia orientale, ma non mi sentivo pronta per la Cina o il aver pazienza e accettare le proprie difficoltà per impegnarsi a superarle. Giappone. Uno stage a Singapore mi sembrava un buon primo passo verso l’Asia, una specie di ponte tra oriente CF Raccontaci la tua esperienza e occidente. dal punto di vista professionale. Di cosa ti sei occupata? I rapporti con i colleghi? CF Quali pensi debbano essere le doti necessarie per chi decide di affrontare un’esperienza del genere? CP La mia mansione principale era quella di marketing assistant per la
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Il «Ca’ Foscari Desk in the World» è un progetto innovativo finalizzato principalmente alla promozione degli stage e del placement all’estero, un vero e proprio “ponte” tra l’Università e i suoi studenti, laureati e docenti, e le aziende presenti nel paese estero in cui il Desk è attivo, studiato per favorire l’incontro tra l’Ateneo, i giovani e il mondo del lavoro internazionale. Nato dai contatti sviluppati con l’evento «International Careers Asia» e poggiandosi sui numerosi accordi e collaborazioni sottoscritti dall’Ateneo con enti e istituzioni italiane nell’area economica, commerciale, diplomatica, culturale, il «Ca’ Foscari Desk» che ha sede presso questi enti offre sostegno alle aziende e ai giovani italiani in loco. È un punto informativo e di promozione, che sviluppa le opportunità di impiego e lavoro presso aziende internazionali a favore degli studenti cafoscarini e può essere utile per accrescere i contatti per l’avvio di progetti di ricerca e per la raccolta di materiali finalizzati all’elaborazione di tesi di laurea. Essendo gestito a rotazione proprio da studenti, laureandi o laureati e/o dottorandi, si configura anche come una splendida opportunità per fare un’esperienza di tirocinio all’estero. Nel 2012 sono stati aperti i primi Desk in Giappone e a Singapore presso le rispettive Camere di Commercio Italiane. Per il 2013 saranno aperti nuovi Desk negli Emirati Arabi, in Francia (Parigi), Bulgaria (Sofia), Sudafrica (Johannesburg), Argentina (Rosario), Australia (Melbourne), Canada (Toronto). Nove in tutto il mondo, e per l’anno prossimo è prevista la firma degli accordi per l’apertura di «Ca’ Foscari Desk in the World» anche in Germania, Vietnam e Australia (Brisbane). Si tratta di un’opportunità unica per avere uno sguardo approfondito sui mercati esteri e per creare una rete di contatti con le aziende di cui potranno beneficiare gli studenti cafoscarini.
Intervista
Camera di Commercio. Andavo alla ricerca di partner commerciali per le aziende italiane che richiedevano i nostri servizi e li contattavo per testare il loro interesse. Poi li accompagnavo agli incontri, e ne scrivevo i report. Oltre a questo, aggiornavo il sito della Camera, traducevo documenti, stilavo le minute dei meeting. Un lavoro abbastanza vario, comunque. Invece per il Desk mi sono dovuta inventare tutto. Ero la prima stagista a Singapore, perciò mi sono divertita a impostare il lavoro come più mi piaceva. Ho compilato una lista con le aziende più interessanti, cercando di interpretare i desideri degli studenti. E poi ho iniziato a contattarle, modulando il mio approccio in base all’interlocutore. Mi piaceva, perché nessuno c’era stato prima di me e quindi non c’erano regole. Il gioco dovevo costruirlo io e potevo provare diverse strategie per scovare le migliori. Quando riuscivo a strappare un appuntamento con un’azienda, cercavo di scandagliare il più possibile i suoi bisogni e capire quali studenti potessero soddisfarli. Un lavoro autonomo che mi ha dato soddisfazione. CF Come vedi il mondo del lavoro a Singapore? Che tipo di rapporto hai avuto con il mondo delle imprese attraverso il progetto Desk? Hanno lo stesso modo di ragionare delle imprese italiane?
esista la fatica o la gavetta. Anche lì si porta a casa il pane a forza di ritmi serrati e orari spesso indecenti, però la ricompensa si vede non solo in busta paga, ma anche nella concreta possibilità di crescere nella professione e di vedere, un giorno, riconosciuti gli sforzi del proprio lavoro. Con il Desk ho incontrato aziende molto solide, pronte a investire negli studenti tempo e denaro. In cambio chiedono il meglio, ma mi sembra uno scambio molto produttivo per entrambi. Ho trovato anche tante aziende italiane che non investono denaro negli studenti, perché in questo momento non ne hanno la possibilità, però si impegnano a ospitarne qualcuno perché credono in questo progetto, e, se devo dirla tutta, anche perché portiamo un buon valore aggiunto.
CP C’è un particolare che salta agli
occhi quasi subito, ed è la sensazione che a Singapore si possa cambiare lavoro in qualunque momento, per sceglierne uno migliore. Il lavoro è un mezzo prezioso per esprimere al meglio le proprie capacità e per questo svolge un ruolo fondamentale nella vita di una persona e nella costruzione della sua personalità. Questo vale in Italia come a Singapore, però molti ostacoli che in Italia appaiono insormontabili, lì sembrano sciogliersi con semplicità. Attenzione però, non sto dicendo che nel paese dell’aria condizionata non
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CF Raccontaci se ci sono stati momenti di sconforto e di grande soddisfazione e come li hai affrontati. CP Sconforto no, ma ci sono stati momenti in cui sentivo un po’ la solitudine e la nostalgia di casa. Ci sono stati giorni di grande soddisfazione invece, soprattutto legati al progetto Desk. Un lavoro che lascia molta autonomia: se porta alcuni frutti, non può che gratificare. CF Cosa intendi fare? Tornare a Singapore? I contatti che hai attivato
grazie al Desk e alla Camera di Commercio pensi possano essere utili per la tua eventuale ricerca di lavoro a Singapore? CP Il viaggio a Singapore è stato un piccolo assaggio che mi ha fatto venire una gran voglia di immergermi ancora più a fondo nel mondo asiatico. Perciò sì, sono impaziente di ripartire per una nuova meta. Però non so se tornerei subito a Singapore, perché mi piacerebbe conoscere anche altri paesi. Di certo, il progetto Desk mi ha permesso di entrare a contatto con aziende molto interessanti, che forse in futuro potrebbero aprirmi qualche porta. CF Bilancio dell’esperienza «Ca’ Foscari Desk in the World». CP La mia esperienza è stata senz’altro un periodo molto arricchente, che ha mi ha dato un po’ più fiducia in me stessa. Il ruolo che mi sono trovata ad assumere è stato molto stimolante, perché come Ca’ Foscari representative non ci si sente solo degli stagisti, ma dei rappresentanti dell’Università a tutti gli effetti. Credo che sia un’iniziativa ottima, che dà lustro al nostro Ateneo, perché in paesi come Singapore solo la Bocconi di Milano si era spinta così avanti. Insomma, per me il bilancio di «Ca’ Foscari Desk Singapore» è positivo, e spero che lo sarà anche per i prossimi studenti che vi si cimenteranno.
Studenti
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I numeri dell’Housing Office
Qualche dato Tutor informativi a.a. 2012/13
16 di cui 2 specifici per gli studenti internazionali
Sistemazione
• 120 studenti Summer Schools presso ESU (l’azienda regionale per il diritto allo studio universitario); • 170 studenti dei corsi EILC Erasmus di luglio agosto settembre gennaio presso ESU e studentati privati e foresterie • 48 visiting professors • 300 posti finora reperiti in appartamenti privati • 557 posti presso strutture ESU • 106 posti reperiti negli studentati privati (Domus Civica, Collegio Ciliota, Collegio Gesuiti, Collegio Buon Pastore, Santa Fosca).
Housing office Orari di apertura dal lunedì al venerdì 9-17 T. +39 041 234 8200 / 8222 / 8250 F. +39 041 234 8202 housing@unive.it
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Studenti che hanno usufruito del tutorato informativo nel primo semestre 2012/13
1505 Tutor specialistici anno corrente
140 Studenti che hanno partecipato agli “Incontri con le matricole”
1976
Cercasi casa: un servizio in crescita
Studenti che hanno assistito ai seminari per la compilazione del piano di studi (ottobre e novembre 2012)
981 Tutor agli studenti disabili a.a. 2012/13
21 Il bilancio dei due anni di attività dell’Housing Office di Ca’ Foscari è più che positivo e in crescita, come ci racconta Alessandra Ori, responsabile del Servizio: «Oltre 2500 contatti avviati, quasi 1200 utenti sono stati orientati ed assistiti nella ricerca di alloggio, di cui 708 studenti italiani fuori sede e 437 studenti stranieri Erasmus, Exchange Program, Visiting, Degree Seeking». L’Housing Office si occupa di trovare un alloggio per quanti studiano o lavorano nell’Ateneo, studenti italiani e internazionali, ma anche ricercatori, professori e impiegati universitari stranieri, che arrivano a Venezia per studiare o lavorare a Ca’ Foscari. Con l’attivazione di accordi con l’ESU e con altri 5 collegi e residenze studentesche private, per l’anno accademico 2012/2013 sono stati 663 i posti a disposizione dell’Housing Office dal mese di giugno 2012. Si è allargata anche l’offerta di appartamenti da parte dei privati, grazie al passaparola e al servizio che l’Ufficio offre gratuitamente: visita alla casa, aiuto e guida tanto agli studenti quanto ai proprietari: sono più di 300 i posti letto per studenti e docenti a disposizione presso appartamenti privati. L’Housing Office lavora naturalmente anche con gli studenti Erasmus, 119 alloggiati nei mesi di luglio e agosto, e ha stabilito una rete molto attiva di collaborazione con foresterie sia a Venezia sia in terraferma. Presso l’Ufficio è ora disponibile anche un breve vademecum, tradotto in più lingue, per l’accesso all’Housing da parte degli studenti di paesi terzi.
Per qualsiasi dubbio … c’è il tutor
Studenti disabili assistiti dai tutor
42 www.unive.it/tutorato
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Il Servizio Tutorato segue gli studenti nell’arco dell’intero percorso formativo, offrendo loro servizi di orientamento, informazione, assistenza. Si tratta di un’assistenza peer-to-peer, perché anche i tutor sono studenti cafoscarini, tutti meritevoli e appositamente selezionati e formati per rispondere alle esigenze degli studenti. Il Servizio offre differenti tipologie di assistenza. • Il Tutorato Informativo di Ateneo garantisce informazioni in merito all’organizzazione della didattica, agli adempimenti amministrativi, ai piani di studio e ai diversi aspetti della vita universitaria. • Il Settore Orientamento e Tutorato si occupa della selezione, formazione e gestione dei tutor, della programmazione e organizzazione delle loro attività. È prevista anche l’assistenza verso studenti internazionali e studenti disabili. • Per gli studenti internazionali i tutor, oltre ad offrire accoglienza e sostegno nel corso dei primi mesi successivi all’immatricolazione, propongono anche attività di socializzazione per la vita universitaria, visite guidate e occasioni ricreative e di svago a Venezia, come il fortunato progetto “Who wants to be a Venetian?”. • I tutor per la disabilità assistono a vario livello studenti disabili, permettendo loro di vivere con il maggior profitto possibile la vita universitaria e assistendoli durante le lezioni e lo studio. • Il Tutorato Specialistico offre vere e proprie attività di tutorato didattico, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero, di orientamento a supporto delle scelte didattiche, anche con iniziative specifiche per gli studenti internazionali. Normalmente i tutor prestano la loro attività nelle sedi dei corsi di laurea e laurea magistrale.
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Intervista
Essere tutor informativo Laura Squarcia frequenta il primo anno del corso di laurea magistrale in «Scienze e tecnologie dei bio e nano materiali». Per tutti i precedenti tre anni di laurea triennale ha fatto la pendolare da Vicenza, ma, trovato che la vita da pendolari è molto stressante, ha deciso che per la laurea magistrale si sarebbe trasferita a Venezia. Abitare vicino all’Università le permette di godersi di più la vita universitaria e ha pensato che diventare tutor fosse una bella occasione per sentirsi maggiormente coinvolta, conoscere persone, partecipare ad attività organizzate da Ca’ Foscari, e magari anche guadagnare qualcosa per mantenersi agli studi.
LS Gli studenti hanno spesso bisogno di aiuto nel compilare il piano di studi, talvolta non sanno proprio che esami inserire tra quelli a scelta. LS Decisamente positiva! Ho Purtroppo il tutor non può scegliere sempre amato il contatto con le persone ed essere tutor porta proprio al posto loro, ma ho notato come il fatto di sapere che un tutor è dispoa questo. La maggior parte degli nibile a dare una mano in caso di studenti che si presentano allo spordifficoltà nella compilazione, renda tello sono matricole e arrivano a Ca’ Foscari un po’ spaesati. Mi sono ritro- più serene anche le scelte personali. Quando si comincia a frequentare vata in loro, anche io avevo gli stessi dubbi, le stesse incertezze quando ho i corsi è tutto nuovo. Tanti studenti sono venuti allo sportello per avere cominciato a studiare qui ed è stato piacevole fornire quelle informazioni informazioni sui corsi, sulle aule, sugli orari. Il tutor aiuta a comprenche tre anni fa per me erano state dere come utilizzare al meglio il preziosissime! sito di Ca’ Foscari, la maggior parte Mi sono trovata molto bene anche delle informazioni si trovano lì, basta con le persone che lavorano all’ufconoscerlo bene! ficio Tutorato e che organizzano e coordinano le attività di noi tutor. Sono molto disponibili e questo CF Quanto è importante secondo ha permesso che il mio ruolo non te offrire questo tipo di servizi agli compromettesse i miei studi, permet- studenti? tendomi orari flessibili. All’inizio infatti avevo paura che essere tutor LS Credo che sia molto importante potesse portarmi via troppo tempo perché gli studenti, specialmente o mi obbligasse a rinunciare alle atti- al primo anno, hanno dubbi e non vità relative al mio percorso di studi. sanno a chi rivolgersi. Il tutor si trova Non è stato così, sono riuscita a coor- proprio nel campus dove frequentano dinare l’attività di tutorato con lo le lezioni e può essere d’aiuto per studio in modo ottimale. molte cose, non per tutte, ma in ogni caso sa indirizzare gli studenti a chi CF Quali sono i dubbi più frequenti di competenza evitando che vengano che hai riscontrato nella tua attività? rimbalzati fra più uffici per arrivare a quello giusto. CF Come è stata la tua esperienza di tutor informativo a Ca’ Foscari?
I tutor rispondono anche alle mail, gli studenti possono contattarli per avere qualsiasi informazione e ricevono al più presto una risposta. Il tutor è un punto di riferimento, credo che questa sia la definizione più corretta. Per qualsiasi dubbio siamo li! CF È un’esperienza che consiglieresti di fare? LS Essere tutor è un’esperienza dinamica, spero di poterla rivivere anche io. Ci si trova a fare da ponte fra gli studenti e Ca’ Foscari, si imparano molte cose riguardo all’organizzazione dell’Università e si partecipa ad eventi come le “Giornate di orientamento” che sono davvero piacevoli se si ama interagire con le persone! In particolare ho apprezzato l’attività di orientamento nelle scuole superiori. La scelta del percorso di studi è importantissima e in quinta superiore i dubbi sono ancora tanti. Questi incontri permettono di conoscere l’offerta formativa di Ca’ Foscari e di porre tutte le domande che si vuole anche a noi tutor, che siamo lì per rappresentare l’Ateneo, ma soprattutto siamo studenti!
Studenti
Storia di Giulia
Giulia Moretto ha 29 anni, si è laureata a Ca’ Foscari prima con una triennale in Storia, con una tesi sul ruolo delle donne nelle tribù degli indiani d’America, poi con la laurea magistrale in Antropologia culturale, con una tesi sulla relazione profonda che si può instaurare tra cavallo e uomo. Per frequentare Ca’ Foscari, dove, come dice il papà Renzo Moretto – che l’appoggia in tutto il suo percorso di studi e di vita – “non voleva saltare neanche un’ora di lezione”, Giulia è stata sostenuta dal Servizio disabilità dell’Ateneo. Giulia soffre di tetraparesi spastica fin dalla nascita e per questo ha dovuto cercare vie diverse per frequentare l’Università e vivere a tutti gli effetti la vita di studente, tanto più in una città come Venezia. Nelle ore di lezione e di studio i tutor cafoscarini delle “150 ore” l’hanno affiancata permettendole di prendere appunti, di svolgere le sue ricerche, di andare ai ricevimenti, di intervenire in classe e di interagire con tutti. Una collaborazione indispensabile, che ha permesso a Giulia di laurearsi e di fare molti progetti per il futuro, tra i quali un dottorato di ricerca su un progetto pilota di “ippoterapia al contrario”, dal cavallo all’uomo. Una collaborazione che ha portato anche alla nascita di più stretti rapporti, dal momento che una tutor, Sonia, è diventata ora la sua assistente. Ca’ Foscari al servizio Per la tesi in Storia Giulia è volata al confine tra Canada e Stati Uniti, dove della disabilità si trovano alcune tribù degli indiani d’America. Grazie alla loro collaborazione ha potuto raccogliere informazioni preziose sulla loro struttura sociale Nel 2010-11 sono stati 120 gli studenti e in particolare sul ruolo-chiave ricoperto dalle donne. iscritti a Ca’ Foscari con un attestato Passando dagli indiani d’America ai cavalli, sua passione di una vita, Giulia di disabilità pari o superiore al 66%; di ha terminato anche la magistrale in Antropologia. Storico simbolo di forza questi, 44 sono stati assistiti dal Servizio e virilità presso alcune popolazioni, il cavallo è anche un elemento determiDisabilità di Ateneo. nante per la vita della famiglia Moretto. Quando Giulia era piccolissima, suo Il rapporto inizia con un colloquio di accoglienza utile a individuare le tipologie padre ha comprato un cavallo, facendo in modo che la figlia entrasse subito di sostegno più adatte alle esigenze dello in contatto con l’animale. Per la sua malattia erano sconsigliate impegnastudente, tra cui accompagnamento, assi- tive cavalcate, ma ci si rende conto presto che anche solo il fatto di poter guardare il mondo dal metro e 85 di René rendono Giulia più felice. E non stenza in aula, recupero appunti, riserva solo lei. I cavalli di casa cominciano ad aumentare, e nel 2008, grazie ad un del posto a lezione, interpretazione LIS finanziamento della ASL di Portogruaro (Servizio di Neuropsichiatria infan(Lingua Italiana dei Segni), ausili tecnotile), sono messi a disposizione per un progetto di “ippoterapia” dedicato logici (barra braille, software di sintesi alle attività estive dei bambini diversamente abili. La struttura utilizzata vocale e d’ingrandimento, registratore per l’ippoterapia, e per pet-therapy in generale, è “la casetta” di Concordia digitale), materiale didattico in formato Sagittaria, presso l’Associazione di volontariato Auser di cui il padre di Giulia accessibile, esami individualizzati. è presidente. Sotto il controllo di un’équipe di psicologi ed esperti, alcuni Attraverso un’applicazione on line bambini autistici, down, con diversi disturbi psicomotori e ritardi mentali innovativa ad accesso riservato, sono gli possono sperimentare il rapporto uomo/cavallo, una “terapia” che incide studenti stessi che possono richiedere profondamente nella vita di chi la prova. Le reazioni sono molto diverse, i servizi in modo autonomo. Le richieste si va dall’apertura alla chiusura totale, dalla curiosità al rifiuto. Giulia, vengono prese in carico dall’ufficio o da immersa nel progetto, ha potuto osservare quotidianamente ciò che succeun tutor, sempre per via telematica. deva, e tutti i dati che ha raccolto sono diventati la parte più sperimentale Il tutor alla disabilità è uno studente della sua tesi di laurea magistrale. dell’Ateneo che ha partecipato ad un Terminato con successo anche il secondo ciclo di studi universitari, Giulia bando pubblico per le collaborazioni intende fare domanda per un dottorato di ricerca. A partire dal cavallo, dagli mirate ed è stato selezionato e formato indiani d’America fino all’esperienza della “casetta”, ha capito che si toccano per svolgere attività pratiche di supporto soprattutto storie di vita e che la ricerca può dare importanti risultati. alla vita universitaria degli studenti con Ha già iniziato ad esplorare un’altra realtà: la terapia con i cavalli nel carcere disabilità. A novembre 2012 il Ministero dell’Istru- di Bollate (MI). Si tratta di un progetto recentissimo e innovativo, che offre l’opportunità ai carcerati di occuparsi di cavalli traumatizzati, diventati zione dell’Università e della Ricerca ha ormai inutili per ogni lavoro: come la cavalla ex campionessa mondiale che assegnato all’Ateneo un finanziamento pari a euro 101.865,00 per un progetto su è diventata cieca. Ancora una volta è sotto la lente il rapporto tra l’uomo e servizi innovativi a supporto degli studenti il cavallo, ma l’esperienza di questa sorta di “ippoterapia al contrario” costituisce un filone di ricerca decisamente nuovo, su cui Giulia fonda molte con disabilità. aspettative. disabilita@unive.it
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Studenti
Essere tutor per la disabilità
offerti, dagli accompagnamenti alle assistenze in aula, al recupero degli appunti ecc... facilitino e, in alcuni casi, proprio consentano a studenti Elena Minichella ha conseguito, lo scorso ottobre, con disabilità di frequentare le la laurea magistrale in Scienze dell’antichità, discutendo lezioni, sostenere gli esami e infine una tesi di storia romana. Finiti gli esami, cercava un conseguire la laurea nel modo più lavoro part-time che le consentisse di dedicarsi allo stesso autonomo e indipendente anche dalla tempo alla tesi; così, leggendo per caso il bando di tutofamiglia. In poche parole, il lavoro dell’ufficio, dei volontari e dei tutor rato per studenti disabili pubblicato da Ca’ Foscari, ha è come una rete ben organizzata, presentato la domanda, incuriosita dalla possibilità di che si avvale anche di un software lavorare all’Università al servizio di altri studenti. informatico di facile uso tanto per gli studenti quanto per i tutor: e il tutto è finalizzato a consentire al maggior numero possibile di utenti di studiare chiedere aiuto a qualche passante per all’università. CF Come è stata la tua esperienza di tutor per la disabilità a Ca’ Foscari? sollevarla. E per fortuna in genere si trovano persone molto disponibili e CF È un’esperienza che consiglieresorridenti! sti di fare? EM È stata molto positiva. Per quanto riguarda gli studenti, Non nego che inizialmente ci fosse il timore di sbagliare, di fare qualche ciascuno può nutrire preoccupazioni EM Certo, per me è stata un’espediverse, a seconda del tipo di diffi“danno” o anche semplicemente di rienza tra le più belle e formative, coltà che presenta (motoria, visiva...) fatta di responsabilità ma soprattutto non capire e quindi di non soddie naturalmente del carattere; ho sfare le esigenze degli studenti che di contatto, in cui anche quando notato, per esempio, che l’acqua avrei accompagnato; ma gli inconsvolgi un compito da solo ti senti alta preoccupava molto di più una tri di formazione, svolti prima di parte di una squadra e, oltretutto, persona con disabilità motoria, non cominciare il servizio, sono stati sei consapevole che quando sei in molto istruttivi oltre che rassicuranti, per forza in carrozzina, rispetto a servizio stai rappresentando la tua uno studente ipovedente. anche grazie alle prove “pratiche” università. Sul piano umano è stata Per fortuna di solito gli studenti di accompagnamento. Poi, di fatto, un’esperienza splendida, prima di di servizio in servizio si fa esperienza sono i primi che “soccorrono” il tutto mi sono resa conto che esistono tutor in difficoltà, spiegando quello e si diventa un po’ più sicuri! altri modi di vivere lo studio e l’unidi cui hanno bisogno (per esemversità, e poi esigenze e tempi diversi pio, se spostarsi in vaporetto o no). rispetto ai miei. Con alcuni studenti CF Quali sono gli ostacoli più Compito del tutor è invece imparare ho intrecciato delle belle amicizie frequenti che hai riscontrato nella a conoscere le strutture e i percorsi che tuttora coltivo. tua attività? E quali gli ostacoli accessibili (tutti indicati nel sito Sono felice e orgogliosa di essere maggiori per gli studenti che hai dell’Università), in modo da poter stata una tutor per gli studenti con seguito? indicare allo studente magari più di disabilità. un percorso e lasciare quindi a lui la EM Gli ostacoli più fequenti scelta, in base alle sue esigenze. che ho incontrato sono state le... E per noi tutor è fondamentale chiebarriere architettoniche veneziane! Effettivamente, nella mia esperienza, dere, senza alcun timore! i momenti che possono mettere più in difficoltà sia il tutor che lo CF Quanto è importante secondo studente sono stati quelli in cui è te offrire questo tipo di servizi agli stato un po’ complicato raggiungere studenti disabili e perché? la sede universitaria desiderata. Per esempio, per arrivare alla sede di EM Io credo che il Servizio Economia a San Giobbe provenendo Disabilità sia un fiore all’occhiello dalla stazione è necessario attraverdell’università Ca’ Foscari. sare un ponte, perché il servo-scala L’ho scoperto in qualità di tutor, è quasi sempre non funzionante, prima quasi ignoravo che esistesse così a un tutor che accompagna uno un simile servizio; con questa espestudente in carrozzina non resta che rienza ho capito quanto i servizi
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Il servizio Ascolto attivo
Per gli studenti che vivono un momento di difficoltà nell’affrontare la propria scelta universitaria o nel sostenere alcune situazioni legate alla propria esperienza di vita universitaria, Ca’ Foscari si mette a disposizione offrendo un concreto aiuto. È il servizio di Ascolto attivo, curato da un orientatore professionista presso il servizio Orientamento dell’Ateneo, a cui si può facilmente accedere prenotando il proprio colloquio on line. Il servizio, gratuito e garante della massima riservatezza e privacy, offre agli studenti: • supporto nell’orientamento o ri-orientamento rispetto alla scelta del percorso universitario da intraprendere • sostegno nella progettazione del percorso universitario, analizzando interessi, attitudini e competenze • appoggio in caso di incertezza e difficoltà di concentrazione nello studio • ascolto delle personali esigenze legate alla vita universitaria (metodo di studio, gestione dell’ansia d’esame, calo motivazionale, senso di inefficacia, inserimento nell’ambiente universitario veneziano). Con un metodo di approccio attento e qualificato, gli studenti possono così usufruire di colloqui individuali, attività seminariali, incontri di gruppo, che li aiuteranno ad affrontare insieme ad altri, e non più in solitudine, il proprio momento di difficoltà.
www.unive.it/servizioascoltoattivo
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Studenti
Studenti
Money Money ... Finanziamenti agevolati agli studenti
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A Ca’ Foscari finanziamenti agevolati per gli studenti meritevoli, che potranno accedere a condizioni vantaggiose a linee di credito personalizzate. Grazie al lavoro dei nostri uffici, quattro istituti bancari mettono a disposizioni prestiti con particolari vantaggi agli studenti cafoscarini: non sono richieste garanzie patrimoniali e personali, ma requisiti minimi di merito. Sono previste la copertura delle spese di mobilità all’estero, delle tasse di iscrizione, delle spese per il mantenimento agli studi fuori sede. A Banca Intesa, partner dal 2004 nell’erogazione di tali agevolazioni agli studenti cafoscarini, si aggiungono, al momento, altri tre istituti bancari (Banca della Marca e Banca di Monastier e del Sile, Banca Popolare di Vicenza, Unicredit). La presenza di più proposte consentirà, da una parte, agli studenti interessati di avere maggiore libertà di scelta e, dall’altra, indurrà gli istituti bancari a forme di competizione che consentiranno l’ulteriore miglioramento delle condizioni offerte. L’iniziativa va ad affiancare le altre azioni cafoscarine mirate ad agevolare economicamente gli studenti durante la loro carriera universitaria. Il principale strumento è costituito dalle borse di studio, che Ca’ Foscari destina a coprire tutte o in parte le tasse universitarie per gli studenti in possesso di requisiti di merito o di reddito. Alle borse di studio, rivolte potenzialmente a tutti gli studenti, si affiancano gli aiuti dedicati a categorie specifiche, tra cui gli incentivi per gli studenti con disabilità, che possono prevedere, a seconda del grado di disabilità, una esenzione totale delle tasse o una riduzione, e le borse per studenti part-time. Lo studente part-time, che non può seguire i corsi a tempo pieno per impegni di lavoro o familiari, può avere una riduzione delle tasse e può terminare i corsi in un tempo pari al doppio di quello previsto per la durata normale.
Money Money ...
Un altro strumento è costituito dagli incentivi per le lauree scientifiche, agevolazioni destinate a chi si iscrive ad alcuni corsi dell’area scientifica e che prevedono riduzioni sulle tasse e contributi universitari, borse di studio per mobilità Erasmus, borse di studio per stage all’estero, buoni libro. Agli studenti internazionali che scelgono di studiare a Ca’ Foscari e seguono la procedura di prevalutazione on line sono destinate borse di studio di 2.000 euro lordi ciascuna in base a determinati requisiti di merito, oltre alla riduzione delle tasse universitarie per il primo anno. Sempre in ambito di mobilità internazionale incoming è in essere una nuova convenzione tra Ca’ Foscari e il Ministero degli Affari Esteri. Ca’ Foscari, per semplificare e rendere più efficace il pagamento delle borse che il Ministero mette annualmente a disposizione di cittadini stranieri per lo svolgimento di un periodo di studio, ricerca o perfezionamento presso il nostro Ateneo, anticiperà il pagamento per essere poi rimborsata da parte del MAE. Un altro contributo “strutturale” è quello proposto per il progetto «Overseas» di studio e ricerca in paesi extra-UE: Ca’ Foscari offre un contributo per la mobilità fino a 800 euro a sostegno del costo del viaggio. Alla pagina web dello studio all’estero sono consultabili le iniziative cafoscarine di scambio e i contributi destinati alla mobilità. Tra le prime c’è l’opportunità della borsa Erasmus, un contributo comunitario ad hoc per seguire corsi universitari e usufruire delle strutture disponibili presso l’Istituto ospitante senza dover pagare tasse aggiuntive, con la garanzia del riconoscimento del periodo di studio all’estero tramite il trasferimento dei rispettivi crediti formativi.
Carta multiservizi A Ca’ Foscari è arrivata la nuova Carta multiservizi, dotata delle più moderne tecnologie per la lettura dei dati e la gestione dei pagamenti. L’iniziativa, frutto della collaborazione tra l’Università Ca’ Foscari e il Banco San Marco del Gruppo Banco Popolare, consente di dotare gli studenti di una Carta che rappresenta il loro documento di riconoscimento all’interno dell’Ateneo (ad es. per l’accesso alle biblioteche), e in più include una nuovissima “carta conto” con IBAN, utile per ricevere e disporre pagamenti in tutto il mondo e su Internet, e che si avvale della tecnologia contactless per effettuare pagamenti in modo più semplice e veloce. Tutti gli studenti già iscritti possono riceverla in modo facile e gratuito, collegandosi all’indirizzo www.unive.it/gestionefoto e caricando una foto (in formato tessera, chiara, frontale e leggibile). La nuova Carta multiservizi deve essere obbligatoriamente attivata come “carta conto” da parte di chi ha richiesto, o intende richiedere, agevolazioni economiche (ad esempio la riduzione sul pagamento delle tasse, l’ottenimento di borse di studio, etc.): la Carta infatti è necessaria per ricevere in modo semplice e veloce l’accredito delle somme dovute dall’Università. L’attivazione della Carta multiservizi, che è facile e gratuita, è comunque vantaggiosa per tutti gli studenti. La funzione di carta conto prepagata è attivabile gratuitamente a cura del Banco San Marco, anche per chi non è titolare di un conto corrente: basta per questo recarsi nella filiale più vicina del Gruppo Banco Popolare. La Carta, una volta attivata, consente di: • pagare le tasse universitarie e le bollette direttamente on line, senza fare la fila in banca o in posta; • ricevere bonifici e ricariche in tempo reale; • fare prelievi gratuiti presso le filiali e Bancomat del Gruppo Banco Popolare; • effettuare acquisti con la carta, senza commissioni, utilizzando il circuito MasterCard; • eseguire bonifici in uscita, pagare bollettini MAV o postali; • ricaricare gratuitamente il cellulare e tante altre operazioni.
www.unive.it/dirittoallostudio www.unive.it/cartamultiservizi http://cartamultiservizi.bancosanmarco.it 13
Studenti
Studenti
Tutti i risultati delle ultime elezioni studentesche
Organi
Studenti eletti
Liste
Consiglio di Amministrazione
Alessandro Pedron Stephan Salvador
UDU Universitas
Senato Accademico
Ilaria Gervasoni Alberto Brochetta Martina Celani
UDU Universitari di Treviso Azione Universitaria Universitas
Dipartimento di Studi umanistici
Giorgio Peloso Francesco Saggiorato Maddalena Panzeri
UDU LiSC Universitas
Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea
Frank Maracchione Giorgio Romanello Giulia Colaluce
UDU UDU Universitas
Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati
Ilaria Gervasoni Filippo Rigobello Virginia Casarin
UDU UDU Universitas
Dipartimento di Scienze ambientali Informatica e Statistica
Gian Luca Dei Rossi Alessandro Buosi Angelika Hofer
DAI-DAIS DAI-DAIS DAI-DAIS
Dipartimento di Scienze molecolari e nanosistemi
Anna Del Tedesco Thomas Scattolin Tommaso Cannizzaro
«Chi l’ha dura la vince» «Chi l’ha dura la vince» «Chi l’ha dura la vince»
Dipartimento di Filosofia e Beni culturali
Nicolò Sambo Francesco Andrighetti Letizia Cogo
Universitas Universitas UDU
Dipartimento di Economia
Leonardo Nadali Chiara Cavatorti Stephan Salvador
UDU UDU Universitas
Dipartimento di Management
Elena Pletea Alberto Baruffato Alessandro Pedron
UDU UDU UDU
Scuola interdipartimentale in Servizio sociale e Politiche pubbliche
Claudia Dal Molin Chiara Buratti
UDU LISC
Scuola interdipartimentale in Studi asiatici e Gestione aziendale
Martina Cleani
Universitas
Scuola interdipartimentale in Conservazione e produzione dei beni culturali
Alice Sartori Marta Canino
UDU LiSC
Scuola in Relazioni internazionali
Anna Mansutti
Universitas
Monica Bianchini Massoni
Universitas
Alberto Brochetta
Universitari di Treviso Azione Universitaria Universitari di Treviso Azione Universitaria
Scuola in Economia, Lingue e Imprenditorialità per gli scambi internazionali
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Alessandra Vanzin
CFZ Ca’ Foscari Zattere
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Ca’ Foscari Zattere è un edificio recentemente ristrutturato che si affaccia sul canale della Giudecca. L’antico deposito di legnami ha conservato le murature originarie in mattone a vista e le ampie e affascinanti capriate, che sono state valorizzate mantenendo la tipica struttura a “tèse”, con l’aggiunta di ampie soppalcature realizzate in struttura metallica. Gli spazi sono stati pensati per adattarsi alle diverse esigenze; arredi e attrezzature mobili rendono l’ambiente idoneo ad iniziative che spaziano da convegni e presentazioni di opere librarie a esposizioni multimediali. Una bella corte con vera da pozzo e un pontile affacciato sul caratteristico rio veneziano offrono ulteriori spazi all’aperto. Oggi CFZ è una biblioteca multiattrezzata, a disposizione degli studenti cafoscarini: sala studio, emeroteca, scaffali per la consultazione dei libri di testo, area per fotocopie, ma anche totem multimediali con informazioni sulla città e la sua offerta culturale, e ancora uno sportello per le associazioni studentesche. Non solo. CFZ è molto di più: spazio di incontro e dialogo con il territorio veneziano per promuovere e accogliere iniziative culturali, anche direttamente gestite dagli studenti. Proprio per renderla una struttura più funzionale e moderna sono previsti dei lavori di miglioramento, che ne aumenteranno la fruibilità. Verranno implementati i servizi bibliotecari e di studio per gli studenti, nonché creati nuovi spazi da dedicare a iniziative culturali e studentesche. Un luogo polifunzionale dove studiare con il massimo del comfort e dei servizi, ma altresì dove elaborare e realizzare idee in momenti di relax o complementari allo studio. Con una attenzione particolare per la tecnologia: rete WI-FI, postazioni munite di tablet, cuffie e casse audio, accesso a materiali audiovisivi dei vari archivi universitari. Occasione, quindi, per fruire della library con i contenuti multimediali prodotti a Ca’ Foscari. Le ex-tèse, infine, sfruttando il loro ingresso indipendente, potranno ospitare mostre temporanee e progetti auto-gestiti da studenti, dottorandi, assegnisti.
Studenti
Studenti
Fuori dalle aule
Fuori dalle aule Mille modi per vivere l’Università
Vuoi vivere una vita universitaria a 360°? Ca’ Foscari offre l’opportunità di giocare un ruolo di primo piano in una serie di attività extracurriculari, tra arte, cinema, musica, sport, teatro e letteratura, a seconda dei tuoi interessi. È un altro modo di fare didattica, che offre agli studenti la possibilità di fare esperienza sul campo, di “imparare facendo”, e mette in gioco le competenze di docenti, ricercatori e dottorandi. Sono studenti gli “angeli della notte” di Art Night - la notte bianca dell’arte -, che accompagnano i visitatori attraverso i luoghi dell’evento. Sempre studenti i mediatori culturali impegnati nelle maggiori sedi espositive veneziane, dalla Biennale alle mostre negli spazi dell’Ateneo, per facilitare la comprensione dell’opera d’arte rispondendo alle domande del visitatore-fruitore. Gli studenti sono protagonisti anche nelle iniziative di Ca’ Foscari Cinema, in particolare del festival di cortometraggi Ca’ Foscari Short Film Festival, dove di volta in volta sono in giuria, preselezionano le pellicole e partecipano a tutti gli aspetti organizzativi della kermesse, dalla logistica alla creazione dei sottotitoli, dall’editing del catalogo alla realizzazione del sito web. Il Teatro Ca’ Foscari a Santa Marta offre un ricchissimo cartellone di spettacoli durante tutto l’anno e coinvolge gli studenti in diverse attività, ad esempio la traduzione dei testi oppure la realizzazione delle soluzioni sceniche. La sezione «Molecole» è una vera “palestra” teatrale per studenti-attori e il «Cantiere Ca’ Foscari», progetto di una regista e docente cafoscarina, svolge attività
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di ricerca in ambito culturale che passa attraverso le nuove forme del linguaggio teatrale. Grande spazio anche agli amanti della musica. Radiocafoscari, la radio web di ateneo, è fatta interamente dagli studenti e riunisce quasi 100 ragazzi che, tramite stage e collaborazioni, realizzano i programmi dell’emittente. Il coro e l’orchestra dell’Ateneo accomunano studenti e personale docente e non docente che si ritrovano alle prove settimanali e si esibiscono in concerti in Italia e all’estero. MusiCaFoscari è un team di studenti-musicisti che organizza workshop, concerti, laboratori e serate incentrati sul tema dell’improvvisazione musicale. I numerosi ospiti, alcuni simboli della musica sperimentale contemporanea, interagiscono con gli studenti e “duettano” con l’ensemble musicale «Elettrofoscari», complesso universitario e “anima” della musica cafoscarina. Cafoscariletteratura propone un ricco programma di seminari, laboratori, concorsi, classifiche, scambi, all’insegna dei libri, della scrittura e della lettura. Il concorso «Videoleggo» ha raccolto le videoclip in cui gli studenti raccontavano il loro libro preferito e i vincitori sono stati premiati da scrittori internazionali al festival «Incroci di civiltà». Gli studenti con interessi sportivi hanno a loro disposizione le numerose attività di Ca’ Foscari Sport. Si può fare pratica su barche a vela, galeoni, caorline e dragon boat, ma anche correre, sciare, giocare a pallavolo, calcio, basket, rugby e tennis.
Oltre alle attività organizzate da Ca’ Foscari, l’Ateneo investe direttamente sulle idee degli studenti. Attraverso la formula del finanziamento alle associazioni e ai gruppi di studenti, Ca’ Foscari appoggia le iniziative formative autogestite, selezionate tramite bando. Nel 2012 lo stanziamento dedicato alle attività studentesche è stato di 40mila euro, e 5mila euro è il fondo assegnato al Consiglio degli studenti. Le Associazioni studentesche ed i Gruppi di studenti appositamente costituiti da regolamento possono presentare la richiesta di finanziamento per una o più iniziative, compilando il modulo che si trova on line (entro il 31 maggio per le attività da svolgersi entro il 31 dicembre 2013). Lo spazio di Ca’ Foscari Zattere CFZ, ex tradizionale sala studio di Ateneo alle Zattere, è ora un centro culturale in piena attività, pensato anche per ospitare le attività concepite e realizzate dagli studenti. Vieni a Venezia, vivi Ca’ Foscari! www.unive.it/vivicafoscari
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sottotitolo/autore
Ateneo
Ateneo
Meraviglia Italiana
secondo canoni architettonici innovativi per l’epoca per farne un prestigioso centro di attività politiche e diplomatiche della Serenissima. Le mura di cinta merlate e i cortili rievocano ancora i fasti rinascimentali e gli illustri personaggi che vi furono ospitati: da sovrani come Enrico III di Valois e Piero I Zar di Russia, ai pittori vedutisti come il Canaletto e il Guardi, che proprio da questo edificio dipinsero suggestivi scorci veneziani. Dal 1868 il palazzo divenne sede della neonata Scuola Superiore di Commercio, prima in Italia e seconda in Europa. Nel Novecento, con la trasformazione in Università, iniziò anche un importante restauro sotto la guida di Carlo Scarpa: il grande architetto intervenne in due occasioni, nel 1936 e nel 1956, per adattare gli spazi dell’edificio gotico alla vita universitaria, in un raffinato connubio tra antico e moderno che trova la sua massima espressione nella realizzazione dell’aula Baratto, impreziosita dagli affreschi di Mario Sironi e Mario Deluigi. www.meravigliaitaliana.it www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=74
Ca’ Foscari «Meraviglia Italiana» Il palazzo gotico affacciato sul Canal Grande, sede centrale dell’Ateneo, è stato inserito fra i siti culturali e storici ai quali il «Forum nazionale dei giovani» ha assegnato il bollino di «Meraviglia Italiana», nell’ambito del progetto nato per i 150 anni dell’Unità d’Italia. La finalità del progetto coincide con la finalità della ricorrenza
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stessa: far capire quanto l’Italia sia meravigliosa. Il «Forum nazionale dei giovani» ha così realizzato un itinerario d’eccellenza, attraverso la selezione di mille meraviglie italiane, individuabili tra siti paesaggistici, culturali, storici, e le manifestazioni della tradizione culturale. Il palazzo Ca’ Foscari rappresenta uno dei più singolari esempi di
architettura gotica veneziana, collocato nel cuore della città lagunare, nella posizione unica “in volta” del Canal Grande, cioè sul “gomito” della via d’acqua più bella del mondo, fra i ponti di Rialto e dell’Accademia. Ca’ Foscari, che è diventato il simbolo identitario dell’Università, venne acquistato nel 1452 dal doge Francesco Foscari, che lo ricostruì
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In diretta dall’Antartide
Dal blog di Carlo Barbante
In diretta dall’Antartide minuto per minuto Carlo Barbante, docente di Paleoclima al Dipartimento di Scienze Ambientali di Ca’ Foscari, è partito per una nuova missione di ricerca tra i ghiacci dell’Antartide. WISSARD, questo il nome della missione americana che coinvolge importanti enti finanziatori, tra cui la NASA, ha fatto transitare gli studiosi dalla Nuova Zelanda alla base antartica di McMurdo, per la trivellazione del lago Whillans a caccia della vita di 500mila anni fa. Barbante ha tenuto un blog per raccontare giorno per giorno gli avvenimenti scientifici, organizzativi, ma anche il ‘back-stage’ della missione. Sul fondo dei ghiacciai si trovano sedimenti che potrebbero raccontare clima ed eventuali forme di vita di centinaia di migliaia di anni fa. L’ipotesi alla base delle ricerche è quella infatti che «mezzo milione di anni fa la vita fosse un fenomeno già consolidato sul pianeta, spiega il prof. Barbante. In fondo a quei laghi potrebbero esistere batteri capaci di resistere a pressioni trecento volte superiori all’atmosfera, a temperature vicine allo zero, al buio e a quantità quasi nulle di sostanze nutrienti». Nel team solo due ricercatori stranieri, e uno di questi è il professore cafoscarino che attraverso un blog ha raccontato la quotidianità della missione e la vita tra i ghiacci del Polo Sud, nel campo allestito in vista dei leggendari Monti Erebus e Terror, due vulcani attivi che sfiorano entrambi i 4000 metri. Tutte le informazioni sul sito ufficiale del progetto www.wissard.org
Blog antarcticaslw2013.blogspot.it
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23 Gennaio 2013 Sono le 21.19 ed oggi è stata una giornata molto intensa. Temperatura non molto bassa (-10 °C) ma vento molto forte e fastidioso. Stiamo lavorando continuamente dalle 07.30 di stamattina. I driller vanno a pieno regime; il foro di servizio fino ad una profondità di 120 m è stato scavato ed al fondo è stata creata una cavità piuttosto ampia. Ora si sta procedendo con il foro principale che scende parallelo a quello di servizio a circa 1 m di distanza. Il foro principale deve raggiungere la cavità e procedere oltre. Lo scopo di avere la cavità è quello di creare un serbatoio di acqua che viene pompata fuori e riciclata nel foro principale ad una maggiore profondità, senza quindi doverla rifondere da zero. Prima di immergere la sonda ad acqua, questa è stata accuratamente sterilizzata con acqua ossigenata. Il tubo che scende è inoltre sterilizzato con radiazione UV che circonda come una corona il foro di perforazione. I laboratori chimici sono praticamente pronti e così anche tutte le sonde che verranno calate nel foro. 24 Gennaio 2013 ore 21.00 La perforazione procede spedita, nonostante qualche intoppo avuto in giornata e dovuto al malfunzionamento di alcuni sensori. La profondità raggiunta stasera alle ore 20.00 è di 501 m. Domani mattina alle 04.00 verranno calate le prime sonde per ispezionare il foro di perforazione, mentre l’accesso al lago è previsto per domani pomeriggio. 25 Gennaio 2013 ore 22.00 Oggi è stata un’altra giornata importante per il progetto WISSARD. Stamattina, la profondità raggiunta era di 700 m. Ancora circa 100 m prima di entrare nel lago. A 700 m la sonda ad acqua calda è stata ritirata ed è stato calato il DOCTOR, un modulo che alloggiava una telecamera ad alta definizione ed un sistema di campionamento. Scaricati i dati dalla telecamera, si è visto un foro praticamente perfetto. Un cilindro di ghiaccio di circa 40 cm di diametro. Anche il foro parallelo di supporto (fino alla cavità) è perfettamente operativo e consente una perfetta circolazione dell’acqua. Anch’io ho prelevato i campioni per testare la purezza dell’acqua alla profondità di 700 m. Nel pomeriggio è stata ricalata la sonda di perforazione che, mentre scendeva, ha ulteriormente allargato il foro di perforazione e, giunta alla profondità di 700 m, ha continuato a scendere a circa 0.8 m al minuto fino a circa 750 m. Ora siamo lì. Ancora un paio d’ore e saremo nel lago.
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26 Gennaio 2013 ore 14.00 profondità m 790 LAGO VICINO, ... MA MOLTO LONTANO In breve ... dopo aver perforato fino a 700 m la sonda è stata ritirata per ispezionare il foro con una telecamera e prelevare dei campioni a quella profondità. Tutto OK fino a questo punto. Foro perfetto, immagini bellissime e campioni prelevati. Il carotiere è poi stato calato nuovamente per proseguire con il foro ed arrivare al lago (prof. stimata 800 m). Alla prof. di 790 m il sistema di controllo del carotiere ha cominciato a dare dei dati anomali, che facevano pensare o alla penetrazione nel lago oppure ad un mal funzionamento. Si è calata una sonda che forniva immagini ad alta definizione in diretta, e sorpresa ... il carotiere, poco prima di arrivare alla profondità raggiunta precedentemente, ha pensato bene di non proseguire sul foro originale, ma di aprire un foro laterale che, parallelo al precedente, ha proseguito fino a 790 m. Il foro quindi si biforca; il lato corto si ferma a 700 m e quello lungo prosegue fino quasi al lago. Il problema è che sonde e strumenti si infilano nel foro più corto e quindi non si riesce a procedere. Si ricalerà ora il carotiere e si cercherà di rettificare il foro nel punto della biforcazione. 27 Gennaio 2013 ore 08.08 profondità m 799.0 LAGO RAGGIUNTO Stamattina alle 08.08 (sabato sera alle 20.08 in Italia) il Lago Subglaciale Whillans è stato finalmente raggiunto dalla sonda di perforazione. Inequivocabili stavolta i segnali degli strumenti che
hanno registrato sia una variazione del carico del perforatore, che un aumento del livello dell’acqua nel foro principale di circa 30 m. Dopo un accurato lavoro di rettifica del foro, alle 20.00 si è calata la sonda che ha fornito immagini ad alta definizione in diretta e finalmente i fotogrammi tanto attesi del lago. Eravamo tutti in sala di controllo, praticamente 30 persone in un container, aspettando il momento tanto atteso. Il lago è molto poco profondo (ca 1.60 m) e l’acqua è molto torbida a causa dei sedimenti molto sottili, tipici di un ambiente di questo tipo. Niente stranezze, dunque, che peraltro nessuno si aspettava, ma solo un’enorme quantità di dati e campioni che verranno studiati nei nostri laboratori nei prossimi mesi. Il foro, di un diametro di circa 60 cm, dovrebbe essere accessibile ora per circa due/tre giorni, durante i quali si preleveranno campioni di acqua e sedimenti e si caleranno altre sonde per le analisi geofisiche. 31 Gennaio 2013 ore 08.00 CAMPIONAMENTI FINITI, ... PER NOI Stamattina, dopo un tour de force di trenta ora continue, il nostro gruppo ha finito i campionamenti. Tutto molto bene e in linea con le aspettative, anche se un problema al verricello ci ha fatto rinunciare all’ultima serie di campioni. Tutti soddisfattissimi comunque, ma molto stanchi per il lavoro svolto. Ora stiamo preparando il materiale da rispedire a McMurdo e poi in Italia. Altri colleghi, invece, continuano i prelievi di sedimenti e i rilievi geofisici, almeno fintanto che il foro della perforazione rimarrà aperto.
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Torcello 2012 Alle origini di Venezia. Scavi archeologici in Laguna Diego Calaon direttore scientifico delle attività di scavo e ricerca
È partito all’inizio di novembre dello scorso anno un nuovo scavo di ricerca nell’isola di Torcello, in un’area non ancora nota da un punto di vista archeologico e, nello stesso tempo, di altissima importanza dal punto di vista della valorizzazione dell’isola, situata a fianco della basilica di Santa Maria Assunta, principale edificio religioso di Torcello. La ricerca è frutto di uno sforzo di indagine che vede insieme l’Università Ca’ Foscari di Venezia e la Regione Veneto, in accordo con il Comune di Venezia, proprietario delle aree indagate, e su concessione
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del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’équipe di ricerca è formata da giovani archeologi e archeometri, coinvolti insieme in un progetto integrato che li vede partecipi a tutte le fasi di lavoro, dallo scavo al laboratorio. Essi stanno lavorando fianco a fianco all’interno di un moderno cantiere archeologico, i cui obiettivi sono sia la ricostruzione puntuale della storia archeologica dell’isola, sia l’attuazione di un cantiere di alta formazione scientifica per giovani operatori dei beni culturali. Una doppia valenza dunque, sia di ricerca che didattica. Otto stagisti con borsa di studio sono infatti l’anima e il cuore del progetto, stanno seguendo lo scavo fin dall’inizio, con un buon supporto tecnico-scientifico, e stanno avendo la possibilità di cimentarsi in tutto il processo conoscitivo dello scavo, dall’ideazione all’edizione, in un sito di grandissima ricchezza storico-archeologica. Dopo due mesi di scavo, è possibile vedere i primi risultati concreti. Il bacino stratigrafico, infatti, copre tutto l’arco cronologico della storia dell’isola di Torcello, dall’alto medioevo fino alla contemporaneità. Sono stati già scavati e documentati i livelli relativi alle fasi di abbandono del secolo XX e gli strati pertinenti alle fasi agricole del secolo XIX e XX, con orti regolari, a schiena d’asino, tenuti asciutti da un sistema di canalizzazioni piuttosto elaborato. Al di sotto sono emerse le tracce concernenti una sistemazione a frutteto databile tra il XVII e il XVIII secolo, con ampi riporti di terreno limoso volti a rialzare i piani di calpestio e di coltivazione dell’isola. Probabilmente in questa fase i terreni erano adibiti alla coltivazione della vite. I campioni di suolo raccolti, debitamente analizzati dai colleghi specializzati in archeobotanica e geopedologia, determineranno la comprensione corretta dei diversi utilizzi agricoli dell’area, contribuendo a ricostruire l’ambiente insulare di Torcello in età medievale e moderna.
Torcello 2012
Procedendo a ritroso nel tempo, è emerso con chiarezza come nella parte dell’isola indagata vi sia stata una grande fase di abbandono e di sistematica spoliazione delle strutture abitative. Tra XVI e XVII secolo, dunque, avviene un netto cambiamento di uso. Aree precedentemente abitate vengono trasformate in campi agricoli. Ciò pare corrispondere al definitivo spostamento del nucleo più consistente della popolazione torcellana, ormai stabilita a Mazzorbo e Burano. Tra il 1300 e il 1500, invece, l’area è densamente abitata e assomiglia a un piccolo quartiere di una città. Case e cortili sono organizzati intorno ad un elemento centrale, un campiello. Il “campo” è strutturato intorno ad un grande sistema di approvvigionamento idrico, ovvero un pozzo alla veneziana, realizzato completamente con materiali di recupero di età romana, probabilmente provenienti dalla vicina Altino. La città romana, dunque, funziona ancora in età tardo medievale come un’ampia cava dove attingere preziosi materiali da costruzione. Intorno al pozzo sono state portate alla luce le strutture in negativo (ovvero le spoliazioni e le fondazioni) di un’area abitativa. Le fasi insediative più antiche, del XIII-XIV secolo, ci descrivono questo settore della Torcello medievale come improntato a un’organizzazione piuttosto regolare. Nel campo si affacciano una serie di case caratterizzate da un’edilizia in legno, di qualità, le quali presentano significative tracce strutturali che permettono la loro ricostruzione in abitazioni a due piani, e a quattro vani, di cui i due inferiori sono probabilmente dedicati alle attività di magazzino e di stoccaggio per le attività artigianali/ commerciali. Tra un edificio e l’altro vi sono cortili, funzionali alle attività da svolgere all’aperto. Ogni edificio, inoltre, si affaccia sull’acqua, che è l’unica via di comunicazione tra un settore e l’altro della città. Le fasi più antiche, nei secoli centrali del medioevo, sono invece
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caratterizzate da una struttura produttiva, con una piccola fornace, che è in corso di scavo proprio mentre si scrivono queste note. In un altro settore dell’isola, invece, un secondo saggio sta mettendo in luce un edificio di tipo monumentale che mette in mostra un’edilizia più “classica”, con ampie fondazioni in pietra e alzati e pavimenti in mattoni di recupero (sempre di origine romana). L’edificio pare potersi datare all’alto medioevo. Gli scavi in corso permetteranno di capirne la funzione e di determinare il significato di tali differenze strutturali, tra edifici in legno ed edifici in muratura. Obiettivo dello scavo è capire come queste differenze corrispondano a tipologie e funzioni diverse (edifici pubblici? edifici privati?) oltre che determinarne le esatte cronologie. Anche in un terzo settore, lontano dalla chiesa di Santa Maria Assunta, un edificio altomedievale, coperto da uno spesso strato di abbondono, sta iniziando ad emergere, confermando la complessità topografica dell’isola e la sua straordinaria ricchezza in termini archeologici e di bacini stratigrafici. L’isola di Torcello rappresenta il punto di passaggio tra un’affascinante
e ricca epoca antica, che si sviluppava intorno alla città lagunare di Altino, e l’altrettanto eccezionale stagione commerciale e culturale rappresentata dalla Repubblica della Serenissima. Scavarne un piccolo frammento sta contribuendo alla conoscenza delle fasi di passaggio, per cercare di comprendere meglio la formazione degli abitati lagunari. Lo scavo terminerà a fine febbraio 2013, e agli inizi di marzo sarà aperto al pubblico per alcuni giorni. Sarà possibile vedere i frammenti dell’antico abitato, prima di ricoprirli nuovamente. Le quote di giacitura delle strutture, infatti, sono troppo basse per permettere una loro conservazione all’aperto. La ricopertura col terreno originale garantirà la loro solidità nel tempo. Nei mesi successivi i ricercatori e gli stagisti si sposteranno presso i laboratori archeometrici dell’Università Ca’ Foscari (sedi di via Torino e del Vega), dove avvieranno la seconda parte del progetto, caratterizzata dalle analisi chimico-fisiche sui reperti, dalle attività di restauro e, infine, dall’elaborazione dei dati post-scavo. Il progetto prevede la pubblicazione dei risultati finali dello scavo prima della fine del 2013.
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La Tempesta - particolare. Si notino il trampoliere in cima al tetto e il disegno del carro carrarese sopra la porta d’entrata alla città.
Giorgione, Autoritratto in veste di Davide
Giorgione: allegorie morali, allegorie civili Il titolo di questo articolo è in realtà il sottotitolo del volume di Piermario Vescovo La Virtù e il tempo (Venezia, Marsilio Editori, 2011), in cui l’autore prova a situare una possibile comprensione delle allegorie giorgionesche in rapporto ai dati sicuri della sua biografia. Pittore non di fama, Giorgio di Giovanni Barbarella di Castelfranco, detto Giorgione, fu legato a una cerchia ristretta ed elitaria di committenti, socio di bottega in seconda posizione con Vincenzo Catena (come testimonia l’iscrizione della “Laura” di Vienna nel 1506), investito da due importanti commissioni solo negli ultimi anni della sua vita: un telero per Palazzo Ducale e la frescatura della facciata acquea del ricostruito Fontego dei Tedeschi (due opere, rispettivamente, la prima distrutta e la seconda di cui sopravvive solo qualche lacerto e una sommaria descrizione). Un pittore unito sicuramente a due persone influenti come il cardinale Domenico Grimani e il doge Leonardo Loredan, e la cui fama – attraverso la richiesta dei collezionisti – e il mito sono essenzialmente postumi. Si innestano su questo punto le ricerche legate ai due più famosi “committenti” di Giorgione, i patrizi e cognati Gabriele Vendramin e Taddeo Contarini, possessori dei due dipinti più celebri e incessantemente sottoposti ad analisi e interpretazioni le più varie (cioè «La Tempesta» e «I tre filosofi»). 24
Giorgione
Secondo Vescovo, i due patrizi nominati non sono committenti veri e propri, e il loro ruolo va ridimensionato: proprietario di un fiorente saponificio, e grande collezionista, l’uno, mercante di carne il secondo, tenevano i quadri giorgioneschi, rispettivamente, nello studio e nel “portego” dei due palazzi. Ben più importante il ruolo svolto dall’umanista Marcantonio Michiel, che tramanda nei suoi appunti la memoria di queste due opere, visitando le due collezioni: egli parla di “mani” e “raconzadure”, che attestano, come nel caso dei «Tre filosofi» e della «Venere di Dresda», la presenza di prime redazioni sottostanti al pigmento che si osserva, prima che indagini riflettografiche e altri sistemi moderni permettessero tale tipo di ricognizioni. In rapporto alle condizioni supponibili per il primo raggio della committenza, a partire ovviamente da quella di Stato, e in considerazione del numero “contato” di opere di Giorgione, Vescovo svolge alcune proposte di lettura allegorica. Esse riguardano: • il riconoscimento delle due «Notti», di cui parla una celebre lettera di un agente di Isabella d’Este dopo la recente morte del pittore, nelle due versioni di una Visitazione dei pastori (tenuto conto che l’etichetta si ritrova nelle antiche notizie che riguardano uno dei due dipinti gemelli, quello più imperfetto e non finito, oggi a Vienna, e l’unico probabilmente commissionato da Taddeo Contarini), posto anche che l’agente di Isabella ha di essi solo notizie indirette; • la ricostruzione della «Vecchia» dell’Accademia come coperta allegorica di un ritratto virile, smembrato per ragioni di collezione; • l’analoga ricostruzione del “taglio” di tela che riduce un ritratto matrimoniale, in cui la donna è rappresentata come gestante, in un ritratto ricondotto alle normali dimensioni del “canone breve” della bellezza muliebre; • l’interpretazione dell’autoritratto
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La Tempesta - particolare.
(posseduto dai Grimani e visto nella sua integrità da Giorgio Vasari), soprattutto nella riconduzione al fregio medievale del Palazzo Loredan, assai prossimo nella posizione cittadina al Fontego dei Turchi, nella comprensione della funzione civile riservata ai personaggi biblici di David e Giuditta. Gli anni della breve ascesa di Giorgio da Castelfranco, prima della sua morte precoce (avvenuta nell’ospedale del Lazzaretto Nuovo a causa della peste), sono quelli della massima crisi dello stato veneziano, e cioè quelli di Cambrai. La lettura della «Tempesta» che Vescovo propone – riprendendo ipotesi precedenti e parallele – si colloca in questa direzione, in rapporto alle committenze sicure, al genere del “ritratto in armi” cui si riconduce l’autoritratto in veste di David, a un panorama culturale (documentario, letterario, di committenza artistica) circostante. Dell’interpretatissimo dipinto egli, sostanzialmente, si prova a leggere il paesaggio, trascurando o considerando solo in seconda battuta le figure umane.
Mentre normalmente le ipotesi provengono dall’idea di identificare i “protagonisti” con quelli di una storia con essi compatibile (e non sempre o quasi mai davvero rispondente ai dettagli), Vescovo parte dai dati indubitabili, come il carro carrarese (da ricondurre a Padova) che si vede sul “paese” dietro alle figure. I dettagli o “tessere” di un gioco di pazienza (per noi, ovviamente, non per una significazione che si può immaginare altrimenti aperta in partenza) sono quindi allineate in questa direzione: rovine di città, fulmine, trampoliere vigile sul tetto, nuda allattante, fino a un complessivo immaginario simbolico sulla “tempesta” di Cambrai di cui offre traccia la letteratura coeva e, in particolare, il discorso di Leonardo Loredan in Senato. Il quadro raffigurerebbe dunque la resistenza opposta da Padova, città del dominio veneziano, alla tempesta di guerra scatenata dagli alleati della lega di Cambrai (1509), che la pone in uno stato di nudità, cioè di abbandono e bisogno, cui essa in ogni caso sa far fronte caritatevolmente.
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Cultura
Invecchiamento della popolazione fra welfare e previdenza
Parole stampate parole assaggiate Le Edizioni Ca’ Foscari
Uno studio di Ca’ Foscari
Quarantamila individui fra i 50 e i 65 anni intervistati ogni due anni, 18 Paesi europei coinvolti per una ricerca interdisciplinare sul cosiddetto invecchiamento attivo della quale Ca’ Foscari è partner leader. Lo studio condotto per l’unità di Venezia dalla professoressa Agar Bruvigiani, economista esperta in welfare e previdenza, si sta concentrando sul settore lavoro e pensioni, indagando le dinamiche di transizione dalla prima alla seconda fase. Le informazioni e i dati raccolti vengono inseriti all’interno di una banca dati – SHARE (Survey of Health, Ageing and Retirement) – finanziata dalla Comunità Europea. SHARE è una banca dati multidisciplinare e multipaese di dati individuali su salute, status socioeconomico e relazioni sociali e familiari degli ultracinquantenni. I dati raccolti includono variabili di salute (ad esempio, stato di salute percepito, funzionalità fisica, funzionalità cognitiva, comportamenti a rischio salute, utilizzo di strutture mediche), variabili psicologiche (salute psicologica, benessere, livello di soddisfazione), variabili economiche (occupazione, caratteristiche del lavoro, opportunità di lavoro dopo l’età del pensionamento, fonti e composizione del reddito, ricchezza e consumo, beni immobili, istruzione) e variabili di interazione sociale (assistenza all’interno della famiglia, trasferimenti di beni e
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denaro, relazioni sociali, attività di volontariato). Secondo i dati emersi dall’ultima rilevazione, la famiglia gioca un ruolo importante nella vita delle persone anziane, ma con differenze significative tra Nord e Sud Europa. Se in Danimarca solamente il 13% degli intervistati vive con i propri figli o nipoti, in Spagna questa percentuale sale al 52%, e più dell’80% delle persone vive nelle dirette vicinanze dei propri figli. La differenza si riscontra anche in termini di quantità di contatti che i genitori hanno con i propri figli: il 42% dei Danesi vede i propri genitori ogni giorno, ma la percentuale balza all’86% nei paesi mediterranei. Dopo la famiglia, che resta la priorità, viene il volontariato come attività prevalente cui si dedicano gli anziani europei: circa il 10% è impegnato in questo ambito. La proporzione di anziani coinvolti in attività di volontariato è più ampia e significativa nel Nord Europa rispetto al Sud Europa: più del 20% in Olanda e meno del 4% in Spagna e Grecia. Per quanto riguarda il trattamento pensionistico, quasi tutti gli anziani europei ricevono una pensione pubblica, ma oltre la metà la integra con altre fonti di reddito. In paesi come la Svezia o l’Olanda, quasi i due terzi dei pensionati ricevono invece una pensione privata complementare (di categoria o aziendale), seppur nella maggior parte dei paesi
le pensioni private incidono molto meno rispetto alle pensioni pubbliche nel determinare il totale del reddito della famiglia. Ancor meno incidono altre forme assicurative private, come ad esempio le polizze vita. A tale proposito, la Svezia è al primo posto: quasi il 20% dei pensionati svedesi riceve redditi da polizze individuali, laddove la media europea è invece del 10%. Le pensioni sono di ammontare più modesto fra i lavoratori a bassa qualifica, e questo vale soprattutto per quei lavoratori che vanno in pensione anticipatamente.
«Assaggi di parole»: a tu per tu con l’autore Fra un bicchiere di buon vino e uno snack dai sapori del territorio, si legge e si parla di libri. Prende vita negli spazi di Veniceat, il locale affacciato sul cortile principale di Ca’ Foscari, una nuova iniziativa culturale fra letteratura e gastronomia. Ad inaugurare la rassegna saranno le Edizioni Ca’ Foscari, la casa editrice digitale d’Ateneo. Il primo appuntamento è previsto per fine aprile.
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Scientifica, gratuita, open: è Edizioni Ca’ Foscari, la casa editrice tutta digitale dell’Ateneo giunta al suo primo anno di vita. Dall’inizio della sua attività a oggi sono 16 le collane e 11 le riviste pubblicate e consultabili gratuitamente ad accesso libero. Dall’archeologia alle culture orientali fino alle scienze e all’economia, sono innumerevoli i temi di ricerca trattati. Le Edizioni Ca’ Foscari nascono col proposito di favorire la diffusione dei risultati della ricerca all’interno della comunità scientifica nazionale e internazionale, grazie alle opportunità offerte dalle tecnologie digitali. Uno strumento utile, veloce e maneggevole, anche per gli studenti, che possono in qualsiasi momento fruire di una ricca e dettagliata bibliografia. La casa editrice è aperta a pubblicazioni interne all’Ateneo ma anche a progetti provenienti dall’esterno. Tutte le pubblicazioni sono soggette a un processo di valutazione che ne accerta la qualità, vengono sottoposte a un’attenta cura editoriale e trattate ai fini dell’indicizzazione nelle grandi banche dati bibliografiche on line. Edizioni Ca’ Foscari è infatti una casa editrice senza fini di lucro: chi intenda pertanto sottoporre un progetto editoriale deve definirne le caratteristiche scientifiche e materiali (struttura interna, periodicità ecc.) e le strutture di funzionamento (comitato editoriale, direzione, redazione, sistema di peer review). I testi pubblicati sono consultabili in formato html direttamente sul sito delle edizioni e scaricabili come file pdf e in formato epub. Fra le novità messe in campo dal team di Edizioni Ca’ Foscari ci sono due nuove sezioni speciali: • “I libri di Ca’ Foscari”, sezione interamente dedicata alle pubblicazioni istituzionali d’Ateneo (on line è consultabile la prima, dal simbolico titolo di Leggere l’unità d’Italia. Per una biblioteca del 150°) • una sezione dedicata alle co-edizioni con l’editrice Cafoscarina. Tutte le novità editoriali di Edizioni Ca’ Foscari, infine, vengono periodicamente comunicate tramite newsletter. www.unive.it/edizionicafoscari
Cultura
Cultura
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Pinocchio in lingua dei segni su DVD L’opera per la prima volta tradotta in LIS
Il celeberrimo romanzo di Collodi, Le avventure di Pinocchio, a quasi 150 anni dalla sua pubblicazione, e dopo traduzioni in oltre duecento lingue, è ora disponibile nella Lingua dei segni italiana. Merito di un team di ricercatori del dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati di Ca’ Foscari, che ha messo a punto un video-libro con il supporto tecnico di Veasyt, lo spin-off dell’Ateneo che sviluppa innovative soluzioni digitali per il turismo accessibile e per l’accessibilità multimediale. Carmela Bertone e gli studenti del corso di formazione avanzata in “Teoria e tecniche di traduzione e interpretazione italiano / lingua dei segni italiana”, con la supervisione della prof.ssa Anna Cardinaletti, hanno realizzato la traduzione, rivista e interpretata da Gabriele Caia e Mirko Santoro. Il tutto è ora disponibile in 3 DVD, per un totale di 6 ore e mezza di filmati che traducono i 36 capitoli del romanzo di Collodi. La durata di un capitolo varia dai 5 ai 15 minuti. Caia e Santoro sono due interpreti madrelingua che assumono le vesti di più personaggi, e ciascun personaggio della narrazione è identificato da una maglietta di colore diverso. I DVD sono in vendita accompagnati da un libro cartaceo con le istruzioni di utilizzo. Si possono acquistare presso la casa editrice Cafoscarina di Venezia, ma prossimamente lo saranno anche on line (pinocchioinlis@gmail.com). Quasi nessuno, fino a ora, ha cercato di tradurre un testo letterario in una lingua visiva. La traduzione in LIS può avvicinare i non udenti alla letteratura come piacere, al gusto della narrazione nella propria lingua madre, al viaggio nell’immaginazione guidata dalle parole, allo scopo principe della letteratura. Con questa prima traduzione l’obiettivo è quello di aprire una nuova strada alla letteratura tradotta in LIS e di rendere disponibili ai non udenti, soprattutto a coloro che non possiedono una competenza linguistica italiana che li renda autonomi nella lettura, alcuni tra i testi più importanti delle nostre lettere.
Sono passati già sei anni da quando è nata Radio Ca’ Foscari, la radio web di Ateneo che oggi, dopo tanto lavoro e tanta passione, sta vivendo una seconda giovinezza, grazie alle trasformazioni introdotte da Internet e dalla Comunicazione 2.0. Abbiamo cominciato con 20 locandine distribuite nelle diverse sedi di Ca’ Foscari e siamo arrivati oggi a 5000 amici sul nostro profilo FaceBook, che stiamo trasmigrando sulla pagina fan, seguita da altre 2000 persone. E ancora altri 600 followers che ci seguono ogni giorno su Twitter. Ma Radio Ca’ Foscari è anche una piccola comunità di studenti che si identificano con la Radio e con l’Ateneo, e la nuova sede, presso «Ca’ Foscari Zattere», è principalmente uno studio di registrazione, programmazione e trasmissione ma è anche luogo di incontro, confronto e crescita. Ogni anno, grazie alla varietà degli studenti che si passano il testimone, il palinsesto della radio si arricchisce, si modifica, prende nuova forma. Ciascuno studente/collaboratore mette in radio la propria passione e le proprie conoscenze universitarie. Quest’anno 50 studenti provenienti da tutte le aree dell’Ateneo hanno creato una stagione radiofonica di eccellenza. Si parte sempre tra settembre e ottobre, cioè con l’inizio delle lezioni, con programmi per tutti i gusti.
Guarda il video di presentazione dal tuo smartphone!
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Informazione
• Sopravvivere a Ca’ Foscari radiogiornale e tante dirette • Infoscari radio - magazine-radio di Ca’ Foscari • Beautiful minds - interviste a scrittori e artisti (sabato alle 15) • Non ora, non qui - tra meridiani e paralleli alla scoperta di luoghi, storie e volti (mercoledì alle 19.15) Intrattenimento
• Palle di cuoio - la prima rubrica demenzial-sportiva di RCF (domenica alle 20.30) • Cinepattume - i peggiori film della storia del Cinema (sabato alle 17) • Glub - fumetti alla radio (mercoledì alle 20.30) • Non fidatevi di... night! - quattro matti per tante risate in compagnia (lunedì dalle 21.00 alle 23.00) • The passenger - racconti di viaggi vissuti dagli studenti (martedì alle 17.30) • La tana del Bianconiglio in viaggio fra le realtà alternative (sabato alle 18.00) Cultura
• I viaggi dell’eroe - per la Mostra internazionale di Arte Cinematografica di Venezia • Virgole di poesia - cultura poetica (mercoledì alle 22.00) • Parole in viaggio - un lungo itinerario tra musica e letteratura (venerdì alle 22)
• Le FEMS du cinéma - intrattenimento cinematografico e teatrale (in onda martedì e giovedì dalle ore 20) • Juke-box letterario - i più grandi capolavori e autori della letteratura, con ironia (venerdì alle 20) • Arte a parte - per seguire gli appuntamenti con l’arte a Venezia (mercoledì alle 18) Musica
• Global village - musica da disco, già oltre le 100 puntate (giovedì alle 17.00) • Valse romantique - musica classica, specie le varie espressioni del romanticismo francese (a cadenza periodica sugli Eventi) • Dischi in pezzi - pezzi di album e pezzi di storia e di vita (venerdì alle 18.00) • Novelli sposi - le novità discografiche e i migliori gruppi emergenti, con poca serietà (martedì alle 21:00) • High five - buona musica in cattiva compagnia di Angelica (lunedì alle 09.00) • Canzonette - la musica italiana più bella di tutti i tempi rivista e riletta (giovedì alle 21) • RCF classica - musica classica spiegata e ascoltata per argomenti e per strumenti (giovedì alle 22) www.radiocafoscari.it www.facebook.com/radiocafoscari www.twitter.com/radiocafoscari
Sport
Sport
Nella terra dei dragoni
Nella terra dei dragoni Squadra Maschile
Giuseppe Barichello (Allenatore e timoniere) Luigi Boscolo Bariga Marco Bottin Roberto Fulciniti Enrico Girotto Lorenzo Tel Tobia Pagani Vittorio Trani Alvise Capovilla Gabriele Bolognini Sergio Mazzucco Gennaro Villa
Il Dragon boat è una disciplina di voga, ora diffusa in tutto il mondo, che utilizza imbarcazioni di antichissime origini cinesi, lunghe 12,66 metri e con la testa e la coda a forma di dragone. Queste imbarcazioni sono sospinte da 20 atleti, che vogano seduti con pagaie al ritmo scandito dal tamburino a prua, mentre il timoniere a poppa tiene la direzione con un remo lungo circa 3 metri. Vogare in Dragon boat richiede una buona preparazione atletica, forza e fiato; richiede saper pagaiare in modo preciso e potente, con un movimento semplice e spontaneo, la cui difficoltà sta soprattutto nel ritmo, nella velocità: deve essere perfetta, quella giusta. 20 atleti, tutti allo stesso tempo. Oggi il Dragon boat è una disciplina sportiva che ben rappresenta la nuova interpretazione dei valori dello sport moderno: attività fisica di alto livello e di contenuto tecnico, sport di squadra dove il singolo contribuisce al successo del gruppo, sport per tutti attorno al quale nascono momenti di aggregazione e di festa.
Squadra Femminile
Sabrina Cappon Michela De Pieri Diletta Finotto Martina Simionato Alice Urban Elena Villa Maddalena Ammirati Sabina Carboni Manuela Saladini Jessica Barichello Silvia Michelet Silvia Simonatto
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I Dragoni di Venezia volano in Cina. Ventiquattro atleti tra studenti, docenti e personale di Ca’ Foscari e Iuav, sono stati invitati a Suzhou per sfidare su Dragon boat 60 equipaggi provenienti da tutto il mondo. Suzhou, città famosa per i suoi ponti di pietra, le pagode e gli splendidi giardini, ormai diventati un’importante meta turistica, organizza annualmente una grande manifestazione tradizionale con gare di Dragon Boat, per celebrare queste leggendarie imbarcazioni. La manifestazione di quest’anno avrà luogo il 12 giugno ed è prevista la partecipazione di 58 città, tra le quali le città gemellate come Venezia (il gemellaggio con Sozhou risale al 1980). Le dodici donne e i dodici uomini di Venezia sono pronti a gareggiare nelle acque del Jinji Lake Luna Harbor su ‘draghini’, imbarcazioni composte da dieci atleti, il timoniere e un tamburino. La squadra universitaria veneziana di Dragon Boat ha una lunga e consolidata esperienza agonistica e partecipa ormai da anni a campionati e gare nazionali e internazionali di questa coinvolgente disciplina di voga diffusa in tutto il mondo. L’equipaggio “master” del personale dipendente è stato più volte campione nazionale universitario; l’equipaggio femminile ha vinto nel 2012 la medaglia d’oro nella gara “Coppa Italia” della FIDB - Federazione Italiana Dragon Boat, disputata a Firenze nell’ottobre 2012; l’equipaggio di studenti si è aggiudicato il 1° posto categoria universitari alla “1st Venice Canoe & Dragon Cup” tenutasi a Venezia nel maggio 2012. La squadra universitaria veneziana sarà accompagnata dalla prof. Maria Antonietta Baldo, delegata del rettore per le attività sportive.
www.unive.it/cafoscarisport
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Alumni
A Ca’ Foscari Alumni tra passato e futuro
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Ca’ Foscari Alumni si prepara a festeggiare il 25 maggio l’«Alumni Day», una giornata ricca di eventi per tutti gli Alumni, i famigliari e gli amici per ritrovarsi a Ca’ Foscari e riscoprire l’Ateneo. In programma la registrazione de «Il Cantiere» di Rai Radio Tre per Ca’ Foscari, realizzato dagli studenti di Radio Ca’ Foscari assieme agli esperti di Radio Tre, che sarà in onda sul palinsesto nazionale sabato 1 giugno, ma anche una sfida remiera sul Canal Grande in Dragon boat, laboratori, seminari e la performance teatrale degli allievi-attori di «Cantiere Ca’ Foscari». A un anno dalla sua nascita, il 2013 si è aperto con una serie di appuntamenti e promettenti prospettive all’insegna del lifelong learning e della diffusione territoriale dell’Associazione. Nel mese di gennaio sono state avviate le prime iniziative sperimentali di formazione continua e sviluppo professionale, «Percorsi d’Esperienza» e «Alumni Webinars», ma anche incontri e conferenze con ospiti internazionali. In primavera saranno poi lanciati i primi incontri di riunione fuori Venezia (oltre a New York anche Milano) e sarà costituita la rete degli ambasciatori cafoscarini in diverse città del mondo. Il 2013 promette dunque un ricco programma di iniziative che confermano il ruolo di Ca’ Foscari Alumni quale anello di unione fra l’Ateneo e quanti vi hanno studiato, un autentico network di persone e competenze volto all’innovazione. Il bilancio delle attività del 2012, intanto, si conclude con brillanti risultati: in poco tempo, Ca’ Foscari Alumni ha raggiunto ben 1.600 soci sparsi in 56 paesi del mondo e numeri importanti si riscontrano anche sui social media, dove l’Associazione può contare su 950 iscritti a LinkedIn e 850 in FaceBook, oltre a un centinaio di follower su Twitter. In primavera l’assemblea generale degli Alumni ha eletto il primo Consiglio direttivo dell’Associazione, alla cui guida è stato chiamato come presidente Andrea Tomat. Laureato in Economia aziendale, già fondatore di ALEA ed ALUC, è annoverato fra gli imprenditori italiani di maggior successo ed ha presieduto Confindustria Veneto. A partire da giugno Ca’ Foscari Alumni ha realizzato 24 eventi per il 2012 e sono entrati a regime servizi e iniziative permanenti. Grande successo per gli appuntamenti di «Alumni in Visita», un programma che ha coinvolto un centinaio di soci “Premium” per scoprire dall’interno realtà aziendali prestigiose e innovative, e l’«Alumni Wall», la bacheca virtuale per ritrovare e condividere i profili degli Alumni. Sempre in estate sono nati 5 Club interni che raggruppano Cafoscarini con particolari affinità e consentono di realizzare attività autonome. I Cadolfiniani e il Club Marco Polo si sono subito distinti per la loro vivacità, contribuendo fin da subito con iniziative e progetti alla vita associativa. Un esempio su tutti: per ricambiare la generosità dell’Ateneo ottenuta in gioventù quali studenti dell’allora Collegio di merito di Ca’ Dolfin, i “Cadolfiniani” hanno voluto elargire ben 3 borse di studio al neonato Collegio Internazionale Ca’ Foscari. L’autunno è stato caratterizzato invece dai Premi agli Alumni e dagli eventi di riunione: dalla Regata storica agli auguri di Natale, passando per l’edizione 2012 del «Ca’ Foscari Forward», oltre 300 soci “Premium” sono tornati nelle esclusive sale dell’Ateneo per incontrarsi e stringere nuove relazioni. Per assegnare a Marina Molin Pradel il premio «Ca’ Foscari Alumnus dell’Anno», fra agosto e ottobre sono stati coinvolti oltre 26.000 laureati nella selezione dei finalisti, mentre un terzo dei soci ha poi espresso con voto telematico la propria preferenza. Il premio «Ca’ Foscari Alumnus alla Carriera» è andato invece a Paolo Costa, festeggiato in occasione del forward di novembre anche per il suo ruolo fondamentale nel recupero dell’esperienza degli antichi studenti.
Ca’Foscari sostenibile GreenMetric, classifica internazionale degli atenei sostenibili, ha premiato la politica “green” della nostra Università. Per il 2012 Ca’ Foscari risulta primo fra gli atenei italiani, posizionandosi al 90° posto su 215 università partecipanti. La classifica ha un duplice obiettivo: • mira a fornire un quadro delle misure e delle politiche attuate in merito alla sostenibilità nelle università di tutto il mondo • vuole spingere i decisori e i “portatori di interessi” dei diversi atenei ad impegnarsi maggiormente nella lotta ai cambiamenti climatici globali, tramite una gestione efficiente di acqua ed energia, il riciclo dei rifiuti e modalità di trasporto sostenibili. Al suo terzo anno questo progetto ha visto crescere il numero di università partecipanti e la varietà dei paesi di provenienza, facendone dunque aumentare la rilevanza internazionale. L’importante risultato di Ca’ Foscari è stato raggiunto, in particolare, grazie alla realizzazione di considerevoli interventi di efficientamento degli edifici esistenti, alla valorizzazione dell’offerta formativa in chiave di sostenibilità, alla ricerca che si sta sviluppando sempre più sui temi sostenibili. Tale posizionamento attesta che la politica di sostenibilità dell’Ateneo è un percorso coerente e trasversale, che sempre di più viene riconosciuto a livello nazionale e internazionale, rafforzando l’impegno di Ca’ Foscari ad allacciare rapporti in tutto il mondo con università sostenibili.
È un progetto di cooperazione con le associazioni no-profit del Veneto per valorizzare le capacità della comunità cafoscarina e farle incontrare con i bisogni delle realtà di volontariato presenti nel territorio. Possono aderire tutti i componenti della comunità di Ca’ Foscari: fin da subito il personale docente e tecnico-amministrativo dell’Ateneo, in futuro anche gli studenti. La partecipazione al progetto è su base volontaria e gratuita, prevede un impegno al di fuori dell’orario di lavoro a favore degli enti e delle associazioni no-profit interessate.