Editoriale Costruire una nuova Ca’ Foscari
Carlo Carraro
«Cafoscari. Rivista universitaria di cultura» cambia volto e abito, vestendo panni più informali per poter essere accolta nelle case di tutti gli studenti cafoscarini. Il suo obiettivo è quello di dialogare, oltre che con coloro i quali a Ca’ Foscari lavorano, soprattutto con gli studenti e con le loro famiglie. Vogliamo portare la nostra voce anche al di là dei luoghi istituzionali, raccontando come si vive e ciò che di meglio si fa a Ca’ Foscari: dagli eventi alla ricerca, dalle esposizioni d’arte al teatro e alla musica, dall’utilizzo dei nuovi media alla vita degli studenti, dagli spazi dell’Ateneo alla sua storia e al suo futuro. Far capire a chi investe e crede in Ca’ Foscari perché questa è una delle migliori università italiane e in alcuni campi, dall’economia agli studi umanistici e linguistici, una delle migliori d’Europa. Per questo la rivista abbandona i toni troppo accademici, per affidarsi a un linguaggio colloquiale e amichevole, che però si vorrebbe mai piatto e banale. La rivista verrà inviata a ogni famiglia degli studenti iscritti a Ca’ Foscari. Con questa scelta vogliamo contribuire a formare, e via via a consolidare, un forte sentimento di appartenenza alla comunità cafoscarina. Vogliamo ribadire il prestigio nazionale e internazionale di Ca’ Foscari, che nasce dalla sua storia e viene confermato dal suo presente, grazie alla qualità della ricerca e della didattica. Far parte di Ca’ Foscari non deve essere un motivo di orgoglio soltanto per docenti e personale dell’Ateneo, ma anche per gli studenti e, di riflesso, per le loro famiglie. Le quali devono trovare conforto e soddisfazione per aver scelto l’Ateneo giusto per i loro figli, nonché accogliere di buon grado, con spirito partecipe e fattivo, la loro entrata nel grande campus di Ca’ Foscari.
iscritti alla laurea specialistica, a un dottorato o a un corso di specializzazione, consistente in attività di sostegno all’insegnamento (esercitazioni, seminari, aiuto alla stesura della tesi, assistenza per la compilazione del piano di studio); il tutorato didattico, svolto dai docenti, che garantisce supporto e indicazioni sulla formulazione del piano di studio e sulla progettazione del proprio percorso formativo e professionale. Lo stage è il primo punto di contatto concreto tra università e mondo del lavoro. Gli studenti possono svolgere infatti periodi di stage che li immergono in un ambiente professionale adatto ai loro studi, per un’esperienza che a volte può avere sbocchi anche dopo la laurea. È a questo punto che interviene il servizio di Placement, offerto a laureandi e neo-laureati allo scopo di analizzare le loro attitudini, motivazioni e competenze per elaborare un progetto professionale coerente con il percorso di studi ed in relazione all’evoluzione del mondo produttivo.
Diventare ed essere un Cafoscarino a cura di Shaul Bassi
Si può consigliare il neo-laureato a proseguire la propria formazione oltre le lauree di I e II livello, informandolo sui percorsi formativi post lauream, oppure si fanno conoscere le principali fonti
informative e gli strumenti diretti all’accesso nel mondo del lavoro. Fra le altre cose, Ca’ Foscari offre una bacheca online dedicata alle offerte di lavoro, suddivisa per Facoltà, e specularmente una banca dati dei curricoli di laureati e laureandi impegnati nella ricerca del primo impiego. Negli ultimi mesi del 2010, inoltre, verrà organizzato, in collaborazione con molte aziende del territorio, un Career Day, manifestazione che ha lo scopo di favorire l’incontro diretto e qualificato fra le aziende che operano direttamente nel mercato del lavoro e i Cafoscarini laureandi e neo-laureati. Ca’ Foscari è anche orgogliosa dello sforzo che sta compiendo per sostenere i propri studenti disabili. A titolo d’esempio si possono ricordare un servizio efficiente di interpretazione italiano/LIS (Lingua dei segni italiana) per gli studenti sordi, con interpreti formati in Ateneo, dove è presente un insegnamento della LIS in un corso della Facoltà di Lingue e letterature straniere, e l’efficiente servizio di tutorato per tutte le altre disabilita’, compresa la dislessia. Insomma: Cafoscarini si diventa, e lo si resta poi per tutta la vita!
Cafoscarini si diventa. Per scelta consapevole, ma anche grazie al lavoro di orientamento svolto dall’Ateneo e mirato a non lasciare mai soli gli studenti e le loro famiglie per tutto il periodo che precede, comprende, e segue gli anni dello studio e della laurea. Questo significa, in termini concreti, una serie di azioni e di strumenti che servono ad accompagnare e consigliare gli studenti in ogni momento della loro carriera, per fare in modo che le loro scelte siano sempre consapevoli. Quando la matricola deve familiarizzarsi e districarsi in un mondo fatto di luoghi, parole e concetti nuovi, può appoggiarsi all’Ufficio Orientamento utilizzando uno sportello che consente colloqui individuali (prenotabili online), oppure affidarsi direttamente ai professori, durante le cosiddette “ore di ricevimento”. Esiste poi un servizio di tutorato, di tre tipi diversi: il tutorato di Ateneo o tutorato alla pari, svolto da uno studente senior che ha il compito di seguire lo studente iscritto al primo anno; il tutorato di Facoltà, esercitato da studenti
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La crisi finanziaria. Una conversazione tra George Soros e Domenico Siniscalco
Ca’ Foscari International Lectures
Jean Claude Trichet
Ciclo di conferenze che portano a Venezia grandi protagonisti del mondo scientifico e finanziario internazionale. Ospitando personalità di tale rilievo, Ca’ Foscari offre a docenti, studenti, imprese del territorio, media e alla città di Venezia la possibilità di aprire una finestra sul mondo, dimostrando le potenzialità e il valore aggiunto creato dall’Università. Presentiamo nelle colonne seguenti una rassegna e un breve profilo delle personalità già state ospiti di Ca’ Foscari o attese per i prossimi mesi.
Personalità di primo piano della finanza mondiale. È Presidente della Banca Centrale Europea dal 2003. È stato Governatore della Banca di Francia per due mandati. Ha guidato i paesi dell’euro durante la crisi delle banche del 2009, che egli ha attribuito a una sottovalutazione del rischio nella comunità finanziaria globale. Ha sempre auspicato un cambio di rotta nell’economia globale invitando i governi a definire le strategie di bilancio per ridurre i deficit pubblici. Il suo lavoro da Presidente della BCE è stato determinante per salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro.
Anatoly Vasiliev
George Soros
Uno dei più noti registi del teatro russo contemporaneo, è il direttore artistico della Scuola d’Arte Drammatica del Teatro di Mosca e del Théâtre de l’Europe, oltre che docente di teatro a Lione. È stato insignito di numerosi premi tra i quali lo Stanislavsky Premium nel 1988, l’Ordine dei Cavalieri per l’arte e la letteratura in Francia nel 1989, il Premio Pirandello nel 1992, il Premium of Stanislasky Fund per il contributo allo sviluppo dell’insegnamento delle tecniche teatrali.
È il Presidente della Soros Fund Management LLC e fondatore dell’Open Society Institute. Nato a Budapest nel 1930, Soros è sopravvissuto all’occupazione nazista; ha lasciato l’Ungheria nel 1947 ed è vissuto prima in Inghilterra, poi negli USA, dove ha accumulato una grande fortuna attraverso il suo fondo internazionale di investimento. È attivo come filantropo avendo costituito una rete di organizzazioni umanitarie che operano in più di 50 paesi e si dedicano a promuovere il valore della democrazia e una società aperta. È autore di undici libri e i suoi articoli e saggi appaiono regolarmente nei maggiori quotidiani e periodici di tutto il mondo.
9 ottobre 2009 Lessons from the crisis Auditorium S. Margherita, Venezia
25 marzo 2010 Lectio Magistralis Aula Magna San Giobbe
14 aprile 2010 The Financial Crisis. Auditorium S. Margherita, Venezia
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Domenico Siniscalco
Direttore generale del Tesoro dal luglio 2001 al settembre 2005 e Ministro dell’Economia dal 2004 al 2005. Ha insegnato Economia politica alla LUISS, nelle Università di Torino e Cagliari, alla Johns Hopkins University di Baltimora (USA) e al CORE, l’Università Cattolica di Lovanio. È stato Vice presidente e Managing director di Morgan Stanley International ed è ora presidente di Assogestioni. Ha fatto parte del consiglio d’amministrazione di numerose società quotate come Telecom Italia e ENI. È autore di più di 70 pubblicazioni scientifiche su tematiche come l’economia industriale, le privatizzazioni, l’economia dell’ambiente.
Amartya Sen
14 aprile 2010 The Financial Crisis. Auditorium S. Margherita, Venezia
24 Maggio, 2010 Beyond GDP: Measures of Welfare and Sustainability Auditorium S. Margherita, Venezia
Di nazionalità indiana, è uno dei massimi esperti al mondo di economia del welfare e una delle voci internazionali più autorevoli impegnate nella lotta alla povertà e alla diseguaglianza sociale. Sen ha apportato contributi fondamentali alla teoria della scelta sociale, alla definizione di benessere e di povertà e agli studi sulle cause delle carestie, delineando un nuovo concetto di sviluppo che si differenzia da quello di crescita. Per i suoi contributi alle teorie economiche del welfare, nel 1998 gli è stato conferito il premio Nobel per l’Economia. È professore Emerito della Harvard University.
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Mario Draghi
Ca’ Foscari International Lectures Alessandro Profumo
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Banchiere e dirigente d’azienda italiano, amministratore delegato del gruppo Unicredit. È stato direttore centrale del gruppo RAS, poi direttore generale e amministratore delegato del Credito Italiano. Con la nascita del gruppo Unicredit nel 1998 assume la guida del nuovo colosso bancario, il quale dal 2007, con la fusione con Capitalia, è diventato uno dei più grandi gruppi bancari d’Europa. Nel 2004 viene insignito dal presidente Carlo Azeglio Ciampi del titolo di Cavaliere del Lavoro.
Giuliano Amato
Data da definire 2010
Data da definire 2010
Giurista costituzionalista e docente universitario ha avuto una carriera politica di primo piano: è stato Presidente del Consiglio dal 1992 al 1993 e dal 2000 al 2001, quattro volte Ministro del Tesoro e anche Ministro per le riforme istituzionali e Ministro dell’Interno (2006-2008). Ha ricoperto l’incarico di Presidente dell’ Autorità garante della concorrenza e del mercato e di Vicepresidente della Convenzione europea.
Governatore della Banca d’Italia dal gennaio 2006, e, in questa veste, membro del Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea, del Gruppo dei Dieci, del Gruppo dei Sette e del Gruppo dei Venti, oltre che del Consiglio d’Amministrazione della Banca dei Regolamenti Internazionali. È Presidente del Financial Stability Board, l’organismo che si propone di promuovere la stabilità finanziaria a livello internazionale. Governatore per l’Italia nel Consiglio dei Governatori della Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo, della Società Finanziaria Internazionale, dell’Associazione per lo sviluppo internazionale, dell’Agenzia multilaterale di garanzia degli investimenti e della Banca Asiatica di Sviluppo. È anche Alternate Governor per l’Italia presso il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Interamericana di Sviluppo e la Società Interamericana di Investimento. Data da definire, Gennaio 2011
Nigel Thrift
Vice-Chancellor dell’Università di Warwick, Professore Emerito all’Università di Bristol e Visiting Professor all’Università di Oxford. È un esperto di geografia umana di fama mondiale e studioso di scienze sociali. È stato insignito di prestigiosi titoli accademici, tra cui la Royal Geographical Society Victoria Medal per il suo contributo alla ricerca in campo geografico. È autore o coautore di oltre 35 volumi.
Data da definire, Gennaio 2011
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Il giro del mondo in 22 autori Per il terzo anno consecutivo l’Università Ca’ Foscari ha organizzato, insieme al Comune di Venezia, la manifestazione letteraria Incroci di Civiltà, un vero e proprio giro del mondo in ventidue autori. Grazie all’esperienza dei suoi organizzatori e al ricco retroterra della ricerca e della didattica cafoscarina su cui poggia (a Ca’ Foscari vengono insegnate quaranta lingue straniere), Incroci di Civiltà è qualcosa di più che una rassegna letteraria: è l’occasione per docenti e studenti di confrontarsi con il grande mondo della letteratura e della cultura internazionale, offrirlo alla città e discuterne insieme a lettori e pubblico.
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Fig. 1 Anonimo Vivere è diventato più allegro, 1937 Olio su tela 63x92 cm.
Fig. 2 Viktor Ivanov La nostra via è la via del comunismo 1956 Manifesto 63x97 cm.
Russie! Memoria Mistificazione Immaginario Silvia Burini Mostra a cura di Giuseppe Barbieri e Silvia Burini Ca’ Foscari Esposizioni 3246 / 22 aprile 2010 25 luglio 2010 / Martedì chiuso
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Tante Russie e un secolo, segnato in profondo da Rivoluzione, regime sovietico, Guerra Fredda, Superpotenze, “disgelo”, Dissenso, sino alla caduta del Muro di Berlino. Fino a oggi. “Russie!” prova a mostrare per la prima volta in Italia tutto il ’900, attraverso gli occhi degli artisti, le loro opere e una più generale cultura visiva (dai manifesti all’architettura al cinema) che fu un formidabile strumento di propaganda. Anche per la forza stessa dei messaggi: il potere ai lavoratori, la pace, il socialismo, la saggezza dei leader, l’uguaglianza realizzata. “Russie!” mostra insieme la potenza e la doppiezza delle parole, l’inganno e la suggestione delle immagini, presenta insieme il Gulag e il “radioso avvenire”, le Avanguardie di inizio secolo e la pittura Underground, per far comprendere la profonda coerenza di una vicenda artistica esposta sì ai tumulti della storia ma regolata dalla memoria, da una sotterranea e mai sopita tradizione. Grazie soprattutto alla straordinaria sequenza di dipinti conservati nella collezione Morgante, “Russie!” allinea, tra le altre, opere di Benois, Chagall,
Kandinskij, Malevič, Tatlin, Majakovskij, Rodčenko, Končalovskij, Larionov, Gončarova, Fal’k. A queste si unisce una scelta dalle oltre 22.000 opere della collezione Sandretti, che consente di esaminare il Realismo socialista in ogni sua fase, quando arti figurative, architettura, manifesti di propaganda, cinema, musica, furono chiamati a rendere evidenti le parole d’ordine del sistema sovietico. Ma non ci sono solo dipinti o sculture, o manifesti, o bandiere. Anche filmati e musiche, 15 installazioni multimediali, in alcuni casi interattive: l’uso della tecnologia per entrare nella storia, per vederla secondo i nostri interrogativi. È una mostra nata in un’università che diventa un laboratorio espositivo, gestito da giovani e appassionati ricercatori, per avvicinare tutti al nostro recente passato. «Vivere è diventato più allegro!» La Russia del Realismo socialista, riassunto nello slogan di Stalin del 1935, dove le espressioni artistiche - pittura, architettura, cinema - ebbero il compito di trasformare l’ideologia in immagini e miti per le masse (il “radioso avvenire”). Fig. 1 Guida maestro amico La Russia di Stalin e i diversi modi di raffigurare il leader: gli schemi compositivi, gli obiettivi emotivi da raggiungere. Il culto di Lenin servì a fondare quello del suo successore: l’iconografia totalitaria colmava il vuoto “fotografico” di Stalin, che non aveva avuto un ruolo importante nella Rivoluzione. Fig. 2 Architettura e illusione La Russia trompe-l’oeil. Edifici mai costruiti, come il Palazzo dei soviet, percepito comunque come esistente grazie al cinema e alle immagini delle scatole di cioccolatini e di fiammiferi; e progetti realizzati, come la metropolitana di Mosca, che fecero guardare alla vita con occhi diversi. 11
Fig. 3 Evgenij Ruchin [Composizione con icone] 1974 Olio, colori acrilici, catramina epossidica con stampe di icone in rilievo su tela 70x65 cm.
Fig. 4 Achmed Kitaev [Dove?] 1963-1990 Olio su tela 90x250 cm.
La doppia infanzia La Russia dei “figli dei nemici del popolo”. Centinaia di migliaia di bambini umiliati e a volte uccisi per le colpe inesistenti dei loro genitori. Tre fratelli ci restituiscono la corrispondenza tra una figlia e sua madre, nel gulag, il silenzio della paura, l’assenza di uno spazio privato. Memoria e tradizione La Russia dell’avanguardia. Inizia nel primo decennio del secolo, col gruppo “Fante di quadri” promosso da Larionov e Gončarova, con Malevič e Tatlin: si ispira al folklore e all’arte “primitiva”, ribadendo l’esigenza di collegarsi alle tradizioni artistiche nazionali. Astrazione e progetto Negli anni ’10 si cerca di saldare due tendenze: l’espressionismo (Chagall, Kandinskij) e il costruttivismo (Malevič e Tatlin). Non esiste in Russia un’unica ricerca astrattista. Il rifiuto del rappresentativo trova declinazioni diverse, dallo spirituale alle categorie dell’universo, dal design pratico alle forme spaziali della pittura raggista. Underground La Russia non-ufficiale. Un “plurilinguismo” stilistico, di tanti artisti isolati, che diviene dissenso “linguistico” rispetto ai codici dominanti del sistema: dall’espressionismo astratto al figurativismo onirico, dai temi fantastici al realismo grottesco. Figg. 3/4
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La Biennale del Dissenso La Russia alla Biennale di Venezia del 1977, dedicata al Dissenso nei Paesi dell’Est, che sollevò le proteste dei governi del blocco sovietico. Fu una mostra basata su raccolte private. Sandretti e Morgante fornirono ben 26 opere, molte riproposte in questa circostanza. Figg. 5/6 Vedere la storia La Russia degli anni ’90, dove molte opere riprendono i grandi temi della mostra: la memoria dell’avanguardia, la mistificazione del realismo socialista e l’immaginario dell’arte non ufficiale. Tutto il ’900 russo è pervaso da linee coerenti, qui per la prima volta esposte insieme.
Fig. 5 Oskar Rabin Giornale di contadini e baracche 1970 Olio su tela 68x88 cm.
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Fig. 6 Dar’ja Fursej Colpite i bianchi con il cuneo rosso 2005 Olio su tela 49x41 cm.
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what do you mean what do I mean
Parliamone Il blog del Rettore Carlo Carraro
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Cerco innanzitutto di spiegare il perché del Blog del rettore (pare che non ce ne siano molti, almeno in Italia …). L’Università si è fatta sempre più complessa. Non si occupa più soltanto di ricerca e didattica. È anche centro di produzione culturale, di supporto alle decisioni politica economica e sociale, strumento di sviluppo economico attraverso le partnerships col mondo delle imprese.
Diventando complessa, deve comunicare con una varietà di soggetti. Non solo studenti, personale tecnico amministrativo e docenti, ma anche famiglie e istituzioni, alumni e imprese, partners e finanziatori. Non solo in Veneto, ma anche nel resto del paese e a livello internazionale. Servono quindi nuovi strumenti di comunicazione e nuovi linguaggi. Il Blog è uno di questi.
Il Blog serve a tenere aggiornate le comunità che interagiscono con Ca’ Foscari, aprendo con loro un dibattito e conservando le informazioni in un sito web in modo che possano essere facilmente ritrovate. Nel Blog il rettore parla delle novità che vengono decise dal rettore stesso o dagli organi istituzionali di Ca’ Foscari, delle nuove iniziative intraprese dai vari uffici dell’Ateneo,
degli eventi più importanti nella vita della nostra Università. Attraverso il Blog viene data voce a tutta la comunità Cafoscarina, nella speranza che ciò permetta miglior partecipazione alle decisioni e migliori risultati. Con il Blog, e con tutti gli altri strumenti di comunicazione, si vuole contribuire a diffondere quell’orgoglio di essere o essere stati a Ca’ Foscari che molti di noi tuttora sentono.
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Visite guidate Ca’ Foscari Tour Turni lunedì, giovedì, venerdì 11.30 / dal lunedì al venerdì anche 14.15 Biglietti intero 4 € / ridotto 3 € gratuito per gli studenti di Ca’ Foscari Visita in italiano o inglese info e prenotazioni t 041 2348323 www.unive.it/visit facebook.com/ cafoscaritour
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È attivo da poco più di un anno il Ca’ Foscari Tour, servizio di visite guidate alla sede storica dell’Università Ca’ Foscari. L’iniziativa è nata per far conoscere i tesori e il patrimonio di Ca’ Foscari dopo l’ultimo restauro, che ha coinvolto l’edificio tra il 2004 e 2006, e per rispondere alle numerose richieste di visitare la sede da parte di turisti, cittadini, studiosi, personale, studenti. Lo scorso aprile la partecipazione alla Settimana della Cultura, iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali allo scopo di promuovere il patrimonio artistico italiano, ha rappresentato un’ulteriore conferma del successo del Ca’ Foscari Tour, con circa 400 richieste di adesione. Da tempo immemorabile Ca’ Foscari incanta personaggi illustri e visitatori di tutto il mondo. La sua scenografica collocazione “in volta de Canal” (dove oggi è posto il traguardo delle regate che si tengono
in Canal Grande) fu uno dei motivi che spinse il doge Francesco Foscari ad acquistare l’edificio nel 1452 e a ricostruirlo, secondo canoni architettonici che fecero della dimora uno straordinario esempio di gotico veneziano. Nel corso dei secoli il palazzo cambiò spesso proprietari e funzione, fino a diventare nel 1868 prestigiosa sede della Regia Scuola Superiore di Commercio, nucleo originario dell’Università Ca’ Foscari. Il Ca’ Foscari Tour guida i visitatori alla scoperta del palazzo e della sua storia plurisecolare, attraverso un percorso storico-artistico ricco di attrattive: il portale d’ingresso recentemente restaurato, gli eleganti cortili esterni, la splendida Aula Magna “Mario Baratto” progettata dall’architetto veneziano Carlo Scarpa, gli affreschi di Sironi e De Luigi, le finestre in stile gotico veneziano, il secondo piano nobile che ha reso Ca’ Foscari punto d’osservazione privilegiato per molti pittori come Canaletto e Guardi.
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Riflessi della ricerca
Segnalato dal Dipartimento di Scienze economiche
Un modello comportamentale nella formazione di legami sociali
Giappone. Potere e splendore (1568-1868)
Sergio Currarini
Rossella Menegazzo
In molte reti sociali, ai legami tra individui si accompagna spesso una forte similarità nelle caratteristiche. Questo tratto comune, normalmente denominato “omofilia” nelle scienze sociologiche, si osserva per diverse tipologie di legame (dal matrimonio, all’amicizia, alla discussione politica, all’aiuto e sostegno nel lavoro, ecc.) e per diverse dimensioni di similarità (razza, religione, sesso, età, istruzione, ecc.). La teoria economica, in quanto scienza sociale e del comportamento, può dare un contributo per la comprensione delle dinamiche e dei processi che generano le reti sociali e, in particolare, che sono alla base della forte omofilia empiricamente osservata. Più precisamente, la ricerca sociologica (e, più recentemente, economica) si è concentrata sulla comprensione del ruolo di due diverse fonti di omofilia: da una parte, la segregazione degli individui e la conseguente distorsione nelle opportunità di incontro; dall’altra, le attitudini e le scelte degli agenti di privilegiare alcune tipologie di legame rispetto ad altre. In questo studio, frutto di una collaborazione con Matthew Jackson dell’Università di Stanford e con Paolo Pin dell’Università di Siena, viene formulato e studiato un modello comportamentale di formazione di legami sociali, allo scopo di identificare e quantificare la presenza delle due fonti di omofilia sopra menzionate. Si parte dalla constatazione di due regolarità statistiche nella struttura delle amicizie in un campione rappresentativo di scuole superiori negli Stati Uniti. La prima suggerisce che gruppi etnici di dimensioni maggiori sono caratterizzati da un maggior numero di amicizie in media. La seconda evidenzia una maggiore omofilia per gruppi di dimensioni medie, e minori livelli per gruppi molto grandi e molto piccoli. Prendendo spunto da tali regolarità empiriche, vengono studiati gli equilibri del modello comportamentale, e si mette in relazione ciascuna regolarità con un aspetto del modello. Il risultato centrale dello studio è che i dati riflettono la presenza di entrambe le tipologie di distorsione rispetto ad un processo di formazione delle amicizie che prescinda dall’appartenenza ai vari gruppi etnici. In particolare, la distorsione delle preferenze in favore del proprio gruppo è responsabile della maggiore “popolarità” dei gruppi etnici di maggiori dimensioni, mentre la presenza di segregazione nel processo che descrive e regola le opportunità di incontro degli studenti è responsabile della maggiore omofilia dei gruppi di dimensioni medie. S. Currarini, M. O. Jackson, P. Pin, An Economic Model of Friendship: Homophily, Minorities and Segregation «Econometrica», 77 (2009) pp. 1003-45
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Catalogo della mostra tenutasi nel Palazzo Reale di Milano, curato da Gian Carlo Calza del Dipartimento di Studi sull’Asia orientale
Trecento anni di storia e cultura del Giappone raccontati attraverso una selezione di oltre duecento opere d’arte provenienti esclusivamente dalle più importanti collezioni giapponesi. Un’ambientazione che evoca, con l’essenzialità delle sue forme architettoniche unita ai materiali naturali, l’eleganza e l’atmosfera tipiche della concezione dello spazio abitativo palaziale giapponese. Un binomio che equivale a rapire i sensi di chi si immerge in questa esperienza come di fronte alla sequenza di piccole e raffinate pietanze servite nella cucina kaiseki, dove cibo, forma e materia del contenitore diventano un tutt’uno. È forse proprio questo a fare della mostra Giappone. Potere e splendore 1568-1868, tenutasi nel Palazzo Reale di Milano, un punto di riferimento per la creatività occidentale, ma anche orientale, e che ha sollevato l’apprezzamento più che di un pubblico generico, di studiosi e professionisti del settore, giornalisti delle maggiori testate anche straniere, critici, designer, architetti, stilisti. Forse non sono sufficienti questi due sostantivi “potere e splendore” per riassumere trecento anni di storia di un Giappone che proprio in quest’epoca, tra il 1568 e il 1868, si sta affermando come società moderna intorno ai due centri culturali e di potere di Kyoto, sede della corte imperiale e della cultura classica, ed Edo, sede a partire dal 1603 dello shogunato e dunque centro politico, amministrativo e fulcro della cultura borghese. Certamente essi identificano però il carattere di quest’epoca, attraverso quegli elementi che maggiormente vengono messi in evidenza nella ricca e vasta produzione artistica. Dipinti su grandi paraventi e porte scorrevoli, rotoli verticali e orizzontali, oggetti in lacca e ceramica e kimono, che uniscono alla raffinatezza del design e dei materiali la ricchezza dei colori, una profusione d’oro e soggetti imponenti e di grande effetto decorativo oltre che simbolico. Oppure, all’opposto, l’essenzialità e l’eleganza di una pennellata tracciata in inchiostro nero che ci riporta alla disciplina zen: l’altra faccia di quel Giappone che continua a influenzare più di qualsiasi altra cultura al mondo la nostra occidentale.
Giappone. Potere e splendore 1568-1868 catalogo a cura di Gian Carlo Calza Milano, Federico Motta Editore, 2009 384 pagine 235 illustrazioni a colori
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Riflessi della ricerca
Pubblicazione vincitrice ex aequo del “Premio alla Ricerca 2009” istituito dal Dipartimento di Matematica applicata
Problemi di gestione di un portafoglio titoli
Il viaggio di Maometto nell’aldilà
Elio Canestrelli
Ida Zilio-Grandi
In questo articolo viene presentato un problema di gestione dinamica di un portafoglio di titoli finanziari, mediante ottimizzazione del cosiddetto “errore di replicazione” (tracking error) rispetto alla traiettoria percorsa da un indice (o indicatore) di riferimento. Il contenuto del lavoro può essere diviso in due parti. Una prima parte, più teorica, in cui viene presentato, discusso e formulato il modello; vengono analizzati e valutati possibili metodi risolutivi e viene proposto e sviluppato un approccio risolutivo per problemi multiperiodali con componenti aleatorie che si adatta alle caratteristiche del problema in esame. In particolare, il modello viene formulato come problema di programmazione stocastica a scenari e, date le rilevanti dimensioni in gioco, ne viene proposto un metodo di risoluzione che applica una duplice decomposizione al fine di ottenere un insieme di sottoproblemi di piccole dimensioni di più agevole risoluzione. Nella seconda parte, più applicativa, viene testato il modello su dati reali del mercato allo scopo di replicare l’indice MSCI Euro utilizzando un ristretto numero di titoli, tra tutti quelli che compongono tale indice. Il modello si propone di replicare l’indice europeo considerando sia i costi di transazione sia una componente di liquidità per il portafoglio. Più in dettaglio, vengono generati alberi di scenari utilizzando una tecnica di simulazione mediante dati storici, senza introdurre in essa particolari capacità previsive: per cui i risultati non possono che migliorare in presenza di sofisticate ed efficaci tecniche di forecasting. I risultati ottenuti, confrontati con la gestione di un portafoglio di titoli equamente distribuiti, confermano le attese che la gestione ottimizzata qui proposta sia altamente più performante e generalmente più stabile.
Diana Barro, Elio Canestrelli Tracking Error: a Multistage Portfolio Model «Annals of Operations Research» 165 (2009) pp. 47-66
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Segnalato dal Dipartimento di Studi eurasiatici
La casa editrice Einaudi ha pubblicato da pochi giorni Il Viaggio notturno e l’ascensione del Profeta nel racconto di Ibn ‘Abbâs, un’opera breve ma di estrema importanza non solo per la cultura araba e islamica ma anche per la cultura occidentale, e in particolare italiana. La traduzione dall’arabo – la prima nella nostra lingua – è stata eseguita da Ida Zilio-Grandi, docente di lingua e letteratura araba a Ca’ Foscari; un’introduzione e un’ampia annotazione permettono al lettore non specialista di cogliere i tratti salienti e le specificità del testo. Il Viaggio notturno narra il miracoloso viaggio di Maometto nell’aldilà, guidato dall’angelo Gabriele: prima in groppa a un favoloso quadrupede dal volto umano, con partenza dalla Mecca e arrivo a Gerusalemme, poi attraverso i sette cieli, salendo a vorticosa velocità su una meravigliosa scala. Nel suo percorso il profeta dell’Islam si intrattiene con alcuni personaggi biblici: Gesù, Giovanni Battista, Davide, Salomone, Giuseppe figlio di Giacobbe, Abramo, Mosè, e anche il progenitore dell’umanità, Adamo. Circa a metà, appena giunto nel quinto cielo, il viaggiatore vede l’inferno, ubicato «sotto la settima terra inferiore»; osserva le pene inflitte ai peccatori e descrive minutamente le loro colpe. Al culmine del viaggio Maometto incontra Dio e dialoga con lui. Come ricorda Cesare Segre nella prefazione, le somiglianze strutturali tra la Divina Commedia e Il Viaggio notturno sono notevoli e a volte davvero sorprendenti. In effetti, a parere degli studiosi, Dante conobbe questo racconto tanto diffuso in ambito islamico, beninteso non nell’originale arabo, lingua che il poeta non conosceva, ma in una traduzione: probabilmente quella latina, eseguita da Bonaventura da Siena nel 1264 alla corte spagnola di Alfonso X. Nulla è certo, ma l’ipotesi più probabile è che il mediatore sia stato Brunetto Latini, la «cara e buona imagine paterna» di Inferno XV, che fu ambasciatore presso la corte di Alfonso proprio nel periodo in cui Bonaventura ultimava la traduzione.
Il Viaggio notturno e l’ascensione del Profeta nel racconto di Ibn ‘Abbâs a cura di Ida Zilio-Grandi prefazione di C. Segre postfazione di M. Piccoli Torino, Giulio Einaudi editore 2010 pp. xlii-105
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Teatro e musica a Ca’ Foscari Donatella Ventimiglia
Con Cafoscari Esperimenti si è inaugurata quest’anno una rassegna al Teatro Universitario Giovanni Poli di Santa Marta che ha preso l’avvio con una serie di attività articolate in spettacoli, laboratori, concerti, incontri e convegni. Il termine “esperimenti” vuole qualificare il Teatro come laboratorio permanente, nel quale, accanto alle proposte frutto di esperienze mature e già consolidate, si colleghino i germi di altre esperienze in evoluzione. Tra queste ultime, una parte fondamentale è stata svolta dalla componente studentesca, in un’ottica per cui il Teatro viene visto come spazio di maturazione e di crescita per quei gruppi di studenti che già lavorano e si impegnano nel campo del teatro, della musica, della danza e delle attività di spettacolo in generale. Il programma di questa prima rassegna ha ospitato attività di professionisti della scena italiana.
Aprile
Maggio
Il 14 aprile ancora gli H2O hanno allestito, Il senso - Tra il significante e il significato c’è di mezzo l’equivoco, su testi di Achille Campanile, Giorgio Gaber, Eugène Ionesco, seguiti da alcuni brani originali, elaborati dallo stesso gruppo teatrale.
Il 10 maggio è andato in scena lo spettacolo di un altro gruppo studentesco nato all’interno del Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale (MLC). Gli MLC hanno presentato la pièce Dialogo e confutazione di Gao Xingjian, premio Nobel per la letteratura nel 2000, di cui hanno curato la traduzione dal cinese all’inglese (lo spettacolo è stato rappresentato in lingua inglese, titolo Dialogue and Rebuttal) e l’adattamento, con il coordinamento e la supervisione del prof. Jimmy Lam.
Marzo L’8 marzo è andato in scena La Borto, di e con Saverio La Ruina. Non solo il racconto di un aborto, ma la storia di una donna in una società dominata dall’atteggiamento e dallo sguardo maschili. Il 30 marzo Corrado d’Elia ha presentato La leggenda di Redenta Tiria, progetto di messinscena sull’omonimo romanzo di Salvatore Niffoi. La vicenda è ambientata a Abacrasta, paese immaginario ma verosimile, situato nella terra avara e rocciosa nel cuore della Barbagia, in cui arriva Redenta Tiria, «una femmina cieca, con i capelli lucidi come ali di corvo e i piedi scalzi».
Dal 10 al 18 marzo ha avuto luogo il laboratorio Dedicato al Teatro del Mondo, collegato alla mostra-omaggio a Aldo Rossi, curata da Maurizio Scaparro.
Il 20 maggio il poeta georgiano David Magradze ha letto alcune sue poesie all’interno dell’iniziativa “Incontriamo la Georgia”, testi poi recitati in italiano dalla studiosa e giornalista Nunu Geladze, che li ha anche tradotti. A fare da cornice all’incontro alcuni canti della tradizione popolare delle diverse regioni della Georgia, eseguiti dal coro “Canto di Cappello” formato da studenti del Dipartimento di Studi Eurasiatici, diretto dal maestro Nona Gordeladze.
Il 18 marzo si è svolta una non stop teatrale che ha ospitato le rappresentazioni elaborate e proposte dagli studenti di Ca’ Foscari, coordinati dalla regista e docente di regia teatrale Betta Brusa, ideatrice del progetto. Si sono viste: Burger, composizione per persona, vestiti e barca (progetto, regia e interpretazione di Lisa Burger); Venezia, il teatro che non c’era, ‘a cura di H2O NON POTABILE; La leggenda del tempo, da un’idea di Vincenzo Alvino, gruppo La Barraca; Eis ten polin, di Retroguardia non sensista. In campo musicale, tra le attività promosse dagli studenti ha preso l’avvio il progetto Elettrofoscari, un Laboratorio di Musica Elettronica rivolto agli studenti degli atenei veneziani con l’obiettivo di avvicinarli alla musica contemporanea. Dopo le audizioni e le selezioni, si è costituito un ensemble, sotto la guida dei docenti Nicola Buso e Veniero Rizzardi. Il progetto ha visto il suo esito finale in un affollato concerto presentato al pubblico l’8 giugno, nel cortile di Ca’ Foscari.
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Il 27 maggio è stata presentata al pubblico una scelta dei corti che hanno partecipato al Videoconcorso Pasinetti. Alla serata hanno aderito, con due brevi performance, i gruppi teatrali H2O NON POTABILE e Teatro in folle.
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La biblioteca di area umanistica Alessandra Zorzi Orari lunedì/venerdì 8.30 /24.00 sabato 9.00/13.00
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La Biblioteca di Area Umanistica (BAUm) nasce nel 2006 dalla fusione delle biblioteche dei Dipartimenti di Filosofia e Teoria delle Scienze, Italianistica e Filologia Romanza, Scienze dell’Antichità, Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici, Studi Storici. In seguito si sono aggiunte la biblioteca del corso di laurea in Servizi sociali e la raccolta della Scuola di specializzazione per la formazione di insegnanti della Scuola secondaria. Con un patrimonio superiore a 300.000 volumi e 2.506 mq distribuiti su quattro piani per oltre 14 km lineari di capienza complessiva, la Biblioteca di Area Umanistica si propone come un centro di studio e di ricerca capace di accogliere contemporaneamente 300 persone per 81 ore settimanali, nelle due sale di Consultazione attrezzate con wi-fi, garantendo 20 postazioni computer da cui consultare il Catalogo informatico, oltre che effettuare ricerche bibliografiche in rete. Completano l’offerta di servizi all’utenza, 6 fotocopiatrici self-access, una stampante a colori/bianco e nero con due scanner ed un lettore microfilm. La BAUm è la biblioteca più frequentata dell’Ateneo, con un’utenza media mensile di oltre 10.000 persone, picchi di presenze giornaliere di 750 utenti e una capacità di prestito annua di oltre 29.000 volumi. Dal momento della sua nascita, la biblioteca
dal 17 maggio aperto fino a mezzanotte
ha acquisito oltre 32.000 volumi (libri, annate di periodico, cd, microfilm); inoltre può contare su un fornito patrimonio digitale accessibile agli utenti istituzionali anche da casa (banche dati bibliografiche e full text, periodici elettronici). Il suo patrimonio bibliografico è impreziosito dalla presenza di alcuni importanti fondi librari, quali il fondo Aldo Camerino (oltre 18.000 volumi di letteratura italiana e straniera) e i fondi librari di recente acquisizione Wladimiro Dorigo (più di 10.000 volumi di storia dell’arte, urbanistica e pianificazione, politica del XX secolo, teologia ), Mario Vitti (oltre 3.700 volumi di lingua e letteratura neogreca) e Grottanelli (più di 8.000 volumi di letteratura classica, storia delle religioni, antropologia e storia delle idee). Dalla fine di maggio, l’orario di apertura infrasettimanale della BAUm (lunedì-venerdì) è stato prorogato fino alla mezzanotte, in modo da permettere agli studenti e ai docenti una fruizione molto più ampia delle sale di lettura e di consultazione.
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Interviste parallele Rispondono 2 studenti Erasmus Studente italiano
Studente straniero
Nome? Marco Affronte. Che corso fai? Leap, Lingue e Letterature europee americane e postcoloniali. Dove sei andato e quando? In Spagna a Valladolid. Da Settembre 2009 a marzo 2010. Ti è servita come esperienza di studio? Sì, certo. L’ho trovata molto utile. Mi è servita soprattutto per la lingua, che è il motivo principale per cui sono andato. E poi ho frequentato corsi di letteratura spagnola. È stata anche un’occasione per divertirsi fuori casa? Sì, ho fatto molte amicizie nella città universitaria, con il mio inquilino, con i ragazzi del corso. È un’esperienza che vorresti ripetere o che consiglieresti? Sì, assolutamente. Ti aiuta ad avere più autonomia, devi essere autosufficiente. E poi ti allarga gli orizzonti, ti fa vedere come funzionano le cose altrove. Cosa ti ha colpito di più del paese in cui sei andato? L’accoglienza, gli spagnoli sono molto ospitali, e poi la loro apertura mentale. Oltre a questo, il fatto che la vita lì costi meno. Una cosa che ti è mancata mentre eri lì? Venezia e i miei amici. Dimmi una cosa in spagnolo. Me lo he pasado muy bien.
Nome? Uz Sinem. Da dove vieni, da che università? Dalla Turchia, dall’Università di Ankara. Che corso frequenti? Lingua e Letteratura Italiana. Quanto tempo ti fermi? Sei mesi, ne ho già fatti quattro. Ti è servita come esperienza di studio? Sì, tanto. È stata utile per sviluppare il mio italiano, per la lingua. Frequento le biblioteche e un corso a Ca’ Foscari, e poi è utile trovarsi in un ambiente diverso dal mio. È stata anche un’occasione per divertirsi fuori casa? Sì, ci siamo divertiti un sacco, abbiamo fatto tante amicizie. Anche se a Venezia non c’è un posto dove andare a ballare. Tre volte la settimana andiamo in Campo S. Margherita a bere lo spritz con gli amici, e così viviamo la città. È un’esperienza che vorresti ripetere o che consiglieresti? Sì, certamente. Com’è il tuo italiano? È molto migliorato, prima facevo solo letteratura e la lingua era a livello didattico, ora ho più padronanza della lingua quotidiana, adesso posso comunicare. Una cosa che ti ha colpito di Venezia? I campi, le piazze, i luoghi dove la gente si ritrova a chiacchierare. Una cosa che ti è mancata del tuo paese? Il mio letto.
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Studenti Erasmus a Ca’ Foscari: _ 345 in uscita _ 177 in entrata
Il programma Erasmus prevede lo scambio di studenti (e di docenti) fra le Università: _ dei 27 Stati membri dell’Unione Europea; _ dei 3 paesi AELS/SEE: Islanda, Liechtenstein, Norvegia; _ della Turchia, candidata all’adesione
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Ca’ Foscari volta pagina Tiziano Zanato
Il lavoro quotidiano su Infoscari è opera dello staff del Servizio Comunicazione di Ca’ Foscari.
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Dall’8 marzo 2010 Ca’ Foscari ha inaugurato Infoscari, il nuovo portale informativo dell’Ateneo, raggiungibile dalla home page (banner in alto a destra) o direttamente all’indirizzo www.unive.it/infoscari La sua nascita risponde all’esigenza primaria di offrire un luogo unico dove ospitare una massa di informazioni che si è fatta, nel tempo, sempre più ampia, pressante, straripante, eliminando così la dispersione e il conseguente pericolo di poca visibilità dell’informazione. Nel contempo, il nuovo portale ambisce a presentarsi come luogo di incontro e di scambio della comunità cafoscarina, in tutte le sue componenti, sia al suo interno, sia con il mondo esterno. Non siamo il primo ateneo che ricorre a un portale informativo: già molti ci hanno preceduto, in Italia e all’estero.
Radio Ca’ Foscari Siamo comunque orgogliosi di questa iniziativa, che vorrebbe essere accattivante fin dal titolo: Infoscari appare, anche grazie al ricorso alla grafica, con il differente colore dei caratteri, direttamente e limpidamente allusivo al suo contenuto. Il portale è diviso in sezioni, che comprendono: _ News _ Notizie dall’interno _ Per gli studenti _ In evidenza _ Sala stampa _ Ricerca in pillole _ Persone _ Intorno a Ca’ Foscari Inoltre, in fondo alla colonna di destra si affaccia la rubrica umoristica «Foscaricature».
Toni Fontana
Puoi ascoltare RadioCafoscari collegandoti su www.radiocafoscari.it
Molti studenti ormai conoscono il radiopostiglio, il piccolo ma confortevole spazio di S. Sebastiano che ospita Radio Ca’ Foscari. Nata nel 2007, da un progetto Unyonair Radio24 - Il Sole 24 ORE, è stata fra le prime cinque radio universitarie del network ad aver trasmesso la propria programmazione. Ci lavorano, in media, una cinquantina di studenti per stagione radiofonica, senza contare altri studenti che vi operano saltuariamente, creando anche puntate e contenuti random. In questa stagione 2009-2010 i Radiocafoscarini hanno prodotto un palinsesto di 20 ore di dirette settimanali (per 20 programmi) e un palinsesto musicale che va in onda 24 ore su 24. Si trasmette principalmente musica Rock, tenendo però presenti anche altri generi musicali, dal jazz alla musica classica, dall’indie alla musica dance o trance, dal blues alla musica italiana. Il programma di punta è Sopravvivere a Ca’ Foscari, in onda tutti i giorni dalle 13.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 18.00, che segue i principali eventi dell’Ateneo, ma che si pone anche come programma di servizio per la diffusione di messaggi agli studenti, istituzionali e non. Altre rubriche sono: Glub-fumetti, condotto da uno studente di Scienze dello spettacolo;
Il giardino di Armida, sul teatro, affidato a una studentessa del TARS; Senza Titolo, sull’Arte contemporanea, tenuto in piedi da quattro Cafoscarine neo-laureate in Storia delle arti; Il Mal d’estro, programma di intrattenimento latamente culturale, in mano a studenti della Facoltà di Lettere. Come si vede, Radio Ca’ Foscari coagula molte delle competenze specifiche che provengono agli studenti dai diversi corsi di studio seguiti ed è il punto di incontro tra passione, conoscenza e ricerca di nuove informazioni. All’interno della radio è possibile svolgere attività di stage curriculare, con il riconoscimento dei crediti formativi. Tutti i mercoledì pomeriggio, dalle 15.30 alle 17.30, si svolgono gli Open Day, due ore in cui lo studio, senza programmi, viene aperto a tutti gli studenti: si possono così conoscere i responsabili, visitare il radiopostiglio e capire qual è l’ambiente della Radio. Tutti gli studenti Cafoscarini, a qualsiasi Facoltà appartengano, possono partecipare alle attività di Radio Ca’ Foscari. Il Servizio Comunicazione guida e coordina il progetto, ma la radio è a completa gestione degli studenti, che offrono la loro collaborazione su base volontaria. Il fervore e la passione fanno il resto.
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Ca’ Foscari in facebook Elisa Gamba
www.facebook.com/ cafoscari più di 4000 fan aggiornamento quotidiano e risposte a cura dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico comunicazioni istituzionali, in un ambiente informale
«Tradotto in 70 lingue e con più di 300 milioni di utenti attivi nel mondo. Oltre 12 milioni solo in Italia. Riesce ad attirare l’attenzione della rete per oltre 6 miliardi di minuti ogni giorno. Numeri da capogiro, quelli di Facebook» (www.ilsole24ore.com, articolo del 19 ottobre 2009). La citazione de Il Sole 24 Ore necessiterebbe già di un aggiornamento: attualmente gli utenti di Facebook sono più di 400 milioni. E l’Università Ca’ Foscari si colloca molto bene in questo scenario globale: compirà un anno quest’estate la pagina istituzionale del nostro Ateneo, visibile all’indirizzo: www.facebook.com/cafoscari. Ca’ Foscari è entrata a far parte del più grande social network attualmente nel web, rendendosi così disponibile, su un altro fronte, a matricole, studenti, laureati, docenti, ma anche ad altri enti dediti ad attività culturali. L’Ateneo riesce in questo modo a fornire informazioni di interesse generale, pubblicizzare ulteriormente iniziative, eventi, scadenze e comunicati di vario genere, nonché ad avvicinarsi al mondo degli studenti, tra i quali l’utilizzo dello strumento è ampiamente diffuso. Mentre aumentano le Università italiane che aprono pagine ufficiali su Facebook, Ca’ Foscari sembra essere l’unica al momento a offrire un servizio continuativo, in grado di dare risposte concrete agli studenti anche su quesiti più pratici ma molto utili, sfruttando la capacità informativa della “bacheca elettronica”, consultabile contemporaneamente da migliaia di utenti. La pagina istituzionale e le risposte fornite sono gestite dal personale dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, che garantisce disponibilità e verifica delle informazioni. Le peculiarità dello strumento, come velocità di contatto, sinteticità dei commenti, ampia diffusione delle comunicazioni, fanno sì che il servizio sia molto apprezzato dai fruitori. Ecco alcuni commenti: «Da quando avete questo profilo Facebook è davvero tutto molto più semplice e veloce!» S. .P. 12/04/2010 «La ringrazio moltissimo, è stata molto gentile! Il Servizio in Facebook è decisamente molto utile e pratico!» C. P. 12/11/2009 «Essendo uno studente part-time, quindi con poco tempo per comunicare con l’Ateneo, trovo questo servizio in Facebook molto comodo e agile, volevo farlo presente» M. S. 21/10/2009 Commenti positivi vengono registrati in continuazione e l’apprezzamento dell’iniziativa si nota anche dai numeri: la pagina Facebook è seguita da più di 4.000 fan. Il tutto grazie al semplice passaparola.
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La maggior parte delle richieste pubblicate su www.facebook.com/cafoscari.riguarda informazioni provenienti dagli studenti – i principali utilizzatori dello strumento – sui servizi dell’Ateneo, orari degli sportelli, referenti delle pratiche, prossime scadenze, informazioni sui corsi e altro ancora. Ma gli utenti utilizzano la pagina anche per stabilire contatti e relazioni tra di loro: ad esempio per confrontarsi sui contenuti di un esame o sulla ricerca dell’alloggio. Facebook diventa quindi uno strumento in più in mano agli studenti, che vi trovano un contatto immediato e ufficiale con l’istituzione.