3. Il popolo delle trincee

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III IL POPOLO DELLE TRINCEE


SAN MARTINO DEL CARSO


SAN MICHELE


IL RIPOSO DEL FANTE


DURANTE LA BATTAGLIA DELLA SOMME


TRINCEE SUL PODGORA


ALTOPIANO DELLA BAINSIZZA LE GROTTE AUSTRIACHE


FRONTE ORIENTALE


MODERNITÀ E FEROCIA PRIMORDIALE


VITTIME DEL BOMBARDAMENTO COI GAS SUL SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO


LA VITA IN TRINCEA  Attesa del rancio (razione ridotta nel dicembre del ‘16 e incrementata dopo Caporetto)  … e della posta  Topi e pidocchi  Lavori notturni ( scavi, pattuglie nella terra di nessuno per distruggere reticolati, arrivo del rancio)  Convivenza con la mor te e acquisita indif ferenza  All’attacco: Tutte le volte che c'era un attacco arrivavano i carabinieri. Entravano nelle nostre trincee, i loro uf ficiali li facevano mettere in fila dietro di noi e noi sapevamo che - quando sarebbe stata l'ora - avrebbero sparato addosso a chiunque si fosse attardato nei camminamenti invece di andare all'assalto. Questo succedeva spesso. C'erano dei soldati, ce n'erano sempre, che avevano paura di uscire fuori dalla trincea quando le mitragliatrici austriache sparavano all'impazzata contro di noi. Allora i carabinieri li prendevano e li fucilavano. A volte era l'uf ficiale che li ammazzava a rivoltellate.  Nuova forma di eroismo, ovvero torpore psichico (A . Gemelli)  La comunità del fronte: un mito postumo?  Giornali di guerra


GIORNALI DI GUERRA









SCRITTURE DI GUERRA  Lettere: mantenere il legame con la famiglia e i luoghi  Censura  Diari. Confessioni intime e a futura memoria  Memoriali e scritti dopo la guerra


MALATTIE E DISAGI  Freddo, assenza di ripari, nulla igiene personale, cibo mal conservato …  Giorno e notte in trincea per venti giorni  Mancanza di latrine  Tifo, colera e dissenteria, malattie polmonari  Il piede di trincea e il congelamento  La spagnola dal 1918


IL PIEDE DA TRINCEA


RELIGIONE E SUPERSTIZIONI  Fede in Dio e fede nella patria  Spiegare obsura per obscuriora  Religiosità popolare e uso di oggetti apotropaici (amuleti, immaginette ecc)  Volontà di monetizzare il rapporto con la divinità  Devozioni del fronte (Assoluzioni di massa, la comunione anche ai non digiuni …)  Ex voto  False notizie (profezia di pace da parte di S. Antonio)  Madonna d’o Carmine al posto di Savoia


LA FUGA DALLA GUERRA  Cadorna: ferrea disciplina e nessuna tolleranza. Immediata sia la repressione (Direttiva 29 settembre 1915)  Esonerati 807 uf ficiali; 217 generali; 225 colonnelli; 335 uf ficiali di grado inferiore  Circolare 22 marzo 1916, n °10261 S. E. il Capo di stato maggiore dell’esercito ha rilevato […] che le sentenze dei tribunali straordinari sono nella maggior par te dei casi improntate a una mitezza che è assolutamente in contrasto col criterio disciplinare e giuridico che ha ispirato l’ar t 559 del Codice penale militare […] si rende necessario che i comandanti che ordinano la riunione di tribunali straordinari facciano ben comprendere ai giudici […] le gravi conseguenze che possono derivare da una soverchia mitezza  Inaspriti i lavori nei periodi di “riposo” nell’esercito di Cadorna e Gemelli  Le fucilazioni (750 condanne eseguite, circa 200 decimazioni)


AUTOLESIONISMI  La “buona ferita”di una pallottola amica  Più di 10.000 colpevoli di autolesionismo  Ferite “ingenue”  Decotti vari (es. di tabacco)  Denti strappati  Iniezioni di petrolio o benzina  Otiti provocate ad es. da immissione di calce,  Congiuntiviti e lesioni procurate agli occhi (semi di ricino, granelli di sabbia) … secrezioni blenorragiche


DISERZIONI  Tra 1915 e 1916 8.000 disertori  Bando di Cadorna 14 agosto 1917. ritardi tollerati non oltre le 24 ore (il codice militare prevedeva 5 giorni)  In prima linea considerati anche reparti in riposo perché parte delle truppe in contatto col nemico.  Spesso disertori in stato confusionale, in preda al panico  Scarsi i casi di consegna al nemico  Tolti i sussidi alle famiglie  Negata la licenza ai soldati delle regioni in cui maggiore la percentuale di disertori  Sospetti sui prigionieri italiani


RIBELLIONI  Brigata Catanzaro  Brigata Ravenna  74° reggimento di fanteria


LA FUGA NELLA FOLLIA  Carattere inedito delle patologie  Aumenta il potere della psichiatria italiana  Effetti della guerra industriale (Leed)


GLI SCEMI DI GUERRA IN ITALIA  J. Babinski: il pitiatismo  A Gemelli: non esiste pazzia di guerra  Prevale il metodo disciplinare: la faradizzazione  Organizzazione psichiatrica italiana  40.000 soldati italiani passarono attraverso le strutture psichiatriche militari


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