Arte on the road - Berlino

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Arte on the Road

BERLINO dott.ssa Sara Zugni




I palazzi e parchi prussiani di Berlino sono stati dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità nel 1990. L'isola dei musei è entrata a far parte della lista nel 1999


Berlino è situata nella parte orientale della Germania, a 70 km dal confine polacco. Ăˆ situata nella regione geografica del Brandeburgo, ma non fa parte dell'omonimo Land, da cui è peraltro interamente circondata.


è la maggiore città e nel contempo un Bundesland della Germania: è una città-stato. Capitale della Repubblica Federale di Germania e sede del suo governo, è uno dei più importanti centri politici, culturali, scientifici e mediatici d'Europa


Origini


La maggior parte degli studiosi concorda nel rifiutare il vecchio e popolare teorema secondo il quale il nome Berlin risalirebbe all'orso, in tedesco Bär, animale presente nella zona all'epoca della fondazione di Berlino e stemma della città fin dal 1280. Deriva invece, con molta probabilità , dalla radice slava berl, ovvero palude, isola di fiume.


Il centro di Berlino sorge sulle rive della Sprea (Spree in tedesco), in un'ampia valle di origine glaciale (Berliner Urstromtal) fra gli altopiani di Barnim e Teltow, orientata in senso est-ovest.


Berlino nacque come borgo commerciale di origine slava tra XII e XIII secolo, in corrispondenza di un'isola della Sprea.


Originariamente vi erano due borghi distinte: Berlino e Cรถlln, sull'isola


La vecchia Berlino corrisponde alle parti centrali dell'odierno quartiere Mitte, con la centrale isola nel fiume Spree e la corrispondente riva orientale.


L'antica e caratteristica architettura della parte meridionale dell'isola, la cosiddetta Fischerinsel (it.: isola dei pescatori) è stata distrutta completamente dai bombardamenti della seconda guerra mondiale; l'unico elemento antico è il piccolo ponteJungfernbrßcke, collegamento con la terraferma ad ovest dell'isola.


Immediatamente ad est dell'isola si trova il quartiere ricostruito Nikolaiviertel, con la Nikolaikirche (Chiesa di San Nicola), la pi첫 antica chiesa di Berlino





Marienkirche chiesa fondata nel XIII secolo.



La chiesa, a tre navate di stile gotico, venne sottoposta ad una decisiva ristrutturazione nell’epoca barocca. Con l’intenzione di un ritorno al gotico, negli anni dal 1893 al 1894, si disposero ampie misure edilizie che contribuirono in modo determinante a far si che la chiesa assumesse l’aspetto che ha oggi.





Nei secoli successivi, Berlino acquistò sempre piÚ importanza sulle altre città del Brandeburgo: nel 1451 divenne residenza dei margravi di Brandeburgo,


il Duomo di Berlino – presente fin dal 1536, anche se l'aspetto è prevalentemente quello del 1905.



XVIII secolo verso una nuova Berlino


Dal 1701 capitale del regno di Prussia A Federico III è riconosciuto il titolo di Re di Prussia col nome di Federico I


Castello di Charlottenburg E’ il piÚ grande palazzo storico rimasto a Berlino dopo la II guerra mondiale. Si trova nel quartiere di Charlottenburg. Sofia Carlotta, moglie di Federico I, voleva una residenza estiva alle porte di Berlino. Fu costruito questo Castello: pieno di sale stupende e circondato da giardini immensi.









Il Deutscher Dom fu costruito nel 1708. Progettato da Martin Gr端nberg. La grande cupola sorretta da colonne, simile a quella del duomo francese, fu aggiunta nel 1785, su progetto di Carl von Gontard.



1709 piazza Gendarmenmarkt, con le chiese francese e tedesca ed il Schauspielhaus (teatro di prosa: oggi sala per concerti), fronteggiato dalla statua di Friedrich Schiller.



Konzerthaus L’edificio fu costruito su progetto di Karl Friedrich Schinkel tra il 1818 e il 1821, sulle rovine del Teatro Nazionale progettato da Carl Gotthard Langhans, distrutto da un incendio nel 1817. stile neoclassico, mantenute le colonne del portico del precedente teatro.



Schinkel non progettò solo l’edificio, ma ne curò anche l’aspetto interno e tutti i dettagli di arredamento. L’edificio subì pesanti danni a seguito dei bombardamenti.


Sophienkirche, edificata nel 1712, presenta un elegante campanile barocco e l’interno, nello stesso stile. La chiesa fu ulteriormente ampliata a partire dal 1892, senza però che venisse alterato il suo aspetto barocco.



BABEL PLATZA Progettata nel 1740 con l’intento di farne un gioiello dell’Illuminismo umanistico prussiano, la piazza (inizialmente chiamata Kaiser Franz Joseph Platz) porta oggi il nome di August Bebel, co-fondatore del Partito Socialdemocratico (SPD).


Secondo il visionario progetto di Federico il Grande, la piazza sarebbe dovuta diventare un grandioso centro artistico e intellettuale ispirato alla Roma antica, per la cui realizzazione furono costruite anche l’Alte Königliche Bibliothek (Biblioteca Reale), la Staatsoper Unter den Linden (l’Opera, eretta nel 1741-2) e la StHedwigs Kathedrale.



Oggi, purtroppo, la piazza è ricordata soprattutto per il primo rogo pubblico di libri dell’epoca nazista (10 maggio 1933) A memoria dell’evento sorge oggi la Versunkene Bibliothek (biblioteca affondata), il monumento di Micha Ullmann, costruito al di sotto del piano stradale, che rappresenta una biblioteca di 50 mq con gli scaffali completamente vuoti




Il Dorotheenstädtischer Friedhof è un luogo di sepoltura dal 1762. Il cimitero merita una visita perché qui sono sepolte illustri personalità e nomi di spicco della cultura tedesca, molte delle quali erano berlinesi. Passeggiando tra i viali del cimitero e leggendo le lapidi si incontrano nomi come Schinkel, Schadow, Fichte, Hegel, Dessau, Brecht.



Sul finire del secolo viene inaugurata ufficialmente la Porta di Brandeburgo (1791).


Progettata nel 1791 da Carl Gotthard Langhans, è l’unico esemplare sopravvissuto della cinta muraria. Dodici colonne sorreggono ancora oggi la famosa porta sormontata dalla Quadriga, dea della Vittoria, al comando di una carrozza con quattro cavalli, opera di Johann Gottfried Schadow.



L’isola dei pavoni reali fu acquistata nel 1793 dall’imperatore Federico Guglielmo II, che la trasformò in un microcosmo esotico, con l’estetica di un grande giardino.


Qualche anno dopo ordinò la costruzione di un castello sull’isola. Furono piantate svariate specie di alberi e piante esotiche e vennero costruiti sentieri. Sull’isola si radunarono animali di molte specie che sono stati la base costitutiva dello zoo attuale.


Il XIX secolo


Il nome "Isola dei musei" è dovuto al gran numero di musei, di importanza internazionale, che si trovano nell'area. I musei sono parte del gruppo dei Musei statali di Berlino, appartenenti alla Fondazione culturale prussiana (Stiftung PreuĂ&#x;ischer Kulturbesitz).


l'Isola dei Musei, con i suoi cinque grandi edifici dedicati alle esposizioni e costruiti a partire dal 1822, è oggi uno dei piÚ importanti complessi museali del mondo, dedicato soprattutto alle collezioni archeologiche ed all'arte dell'Ottocento.


L'Altes Museum è il piÚ antico dei musei



L’Altes Museum 1823-1828 ad opera dell’architetto Karl Schinkel.




il Neues Museum 1841-1859 espone tra i reperti dell'Arte Egizia anche il celebre busto di Nefertiti.



Nell'Alte Nationalgalerie sono custodite opere d'arte del XIX secolo





Bode-Museum, con la sua caratteristica cupola in rame, sono esposte opere romane e bizantine. Il barocco Bode Museum, il quarto a essere realizzato all’interno dell’isola sulla Sprea, fu progettato dall’architetto Ernst von Ihne durante il regno del Kaiser Guglielmo II e fu completato nel 1904.





il Pergamon Museum famoso per ospitare l'Altare di Pergamo, la Porta di Ishtar babilonese, la porta del mercato di Mileto, in genere ricche collezioni di arte greca, babilonese e islamica.








Fin dal 1861 il Tiergarten, il grande parco centrale, già riserva di caccia dei re di Prussia, aperta al pubblico da Federico il Grande nel 1742, 210 ettari di verde al cui centro si trova la Siegessäule (Colonna della Vittoria) ed adiacente il noto Giardino Zoologico


Colonna della Vittoria Fu progettata nel 1864 da Heinrich Strack, per commemorare la vittoria della Prussia nella guerra prussiano-danese, e inaugurata il 2 settembre 1873.


L'autore si ispirò alla torre faro del cimitero di Brescia, realizzata dall'architetto Rodolfo Vantini e inaugurata nel 1864.


La Nuova Sinagoga,1866, è il piĂš grande luogo di culto ebraico in Germania. Oggi l’edificio ospita la fondazione Centrum Judaicum, istituita nel 1995 per tutelare la memoria e la tradizione ebraica e operare come centro di studio e formazione



Dal 1871 Berlino diventa la capitale dell'Impero tedesco.


Palazzo del Parlamento di Stato costruito nel 1879 in stile neorinascimentale, sede del parlamento prussiano dal 1899, ospitava originariamente due camere, cosĂŹ come sancito dalla Costituzione prussiana del 1850, con deputati eletti e altri nominati direttamente dal re. Attraverso l’ingresso riservato ai visitatori, si può accedere a una tribuna da 150 posti e visitare la Galleria dei cittadini onorari, che ospita 115 personalitĂ . Tra i 49 ritratti esposti spicca quello di Marlene Dietrich, cittadina onoraria.


L’imperatore soprannominò l’edificio “Cima del cattivo gusto” e “Reichsaffenhaus” (casa delle scimmie del Reich). L’edificio dopo varie vicissitudini fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e fu successivamente ricostruito solo tra il 1961 e il 1971 senza la cupola fatta saltare in aria nel 1945.


cupola in vetro, raggiungibile con un’ascensore, opera dell’architetto inglese Lord Norman Foster.




giugno 1995

Il Palazzo del Parlamento è coperto con fogli di plastica e legato con corde. Si vedono i bordi del monumento, ma il contenuto scompare. Il palazzo che la gente vede tutti i giorni lascia il posto a qualcosa che non si riconosce piÚ e che diventa interessante perchÊ mai visto prima cosÏ.


E’ un progetto concepito nel 1971- 10 anni dopo la costruzione del muro ma solo nel 1994 è stato dato loro il permesso di realizzare l’opera


Per l'imballaggio del Reichstag di Berlino nel 1995 sono stati impiegati piÚ di 100 mila metri quadrati di tessuto. Ben 5 milioni di spettatori accorsero per ammirare l’opera




I ruggenti anni ‘20 del XX secolo


Nel 1920 vennero inglobati molti comuni e città circostanti, creando la "Grande Berlino". Il numero degli abitanti risultò raddoppiato, da 1,9 milioni ad oltre 3,8 milioni; la superficie della città passò da 66 km² a 883 km² e corrispondeva, a parte alcune piccole modifiche, a quella odierna.


Sette furono le cittĂ che contribuirono alla formazione della Grande Berlino. La maggiore era Charlottenburg, nata a cavallo tra Seicento e Settecento, villaggio attorno al Castello di Charlottenburg


Tra la vecchia Berlino e Charlottenburg si trova Schöneberg, nel 1920 città piuttosto borghese con 178.207 abitanti. Vi si trova il KaDeWe, fondato nel 1907, è tuttora il più grande e lussuoso grande magazzino di Berlino.


La più piccola tra le città annesse era Köpenick con 32.589 abitanti. Con Köpenick entrarono nel nuovo territorio berlinese anche le ampie zone verde nel sud-est, il grande lago Müggelsee con le sue foreste e i parchi – più centrali – Treptower Park e Plänterwald.


Tra le numerose altre località integrate – alle quali Berlino deve il soprannome "Città dei cento villaggi" – Westend, dove dal 1926 si trova la Funkturm (Torre della radio), e dal 1936 l'Olympiastadion (Stadio olimpico).


Il 1º ottobre 1920 Berlino era la seconda città del mondo per superficie – dopo Los Angeles – e la terza per numero di abitanti, dopo Londra e New York.



La Seconda Guerra Mondiale e il dopoguerra


Capitale della Germania anche durante l'epoca nazionalsocialista, fu uno degli obiettivi principali dei bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale, terminata in Europa proprio con la resa incondizionata della Germania l'8 maggio del 1945.


Al termine della guerra risultava distrutto in un grado irrecuperabile il 20% degli edifici, il 50% nei quartieri centrali; 28,5 km² del territorio urbano erano coperti da macerie. Non erano piÚ abitabili 600.000 appartamenti.


Alla fine della guerra fu divisa in quattro zone d'occupazione, e quindi divisa in due parti concorrenti, i tre settori occidentali (Berlino Ovest) ed il settore sovietico (Berlino Est). Berlino Est divenne capitale della Repubblica Democratica Tedesca, Berlino Ovest fu un'enclave della Repubblica Federale, e del mondo occidentale, oltre la Cortina di Ferro.




Checkpoint Charlie -> Qui passavano gli Alleati, i diplomatici e tutti quegli stranieri che avevano il diritto di andare da una parte all’altra di Berlino dal 1961 al 1990.


Cartello che recita “State lasciando il settore americano�.


A pochi passi, visitate il Museo del Muro – Museo Casa al Checkpoint Charlie, aperto quotidianamente dalle 9 alle 22.




La "caduta del Muro" nella tarda serata del 9 novembre 1989 rese possibile la Wiedervereinigung (riunificazione tedesca), con la quale Berlino è tornata ad essere la capitale della Germania unita.


Dal 1989, la maggior parte del Muro che divideva la città venne abbattuto. Tuttavia, lungo la Mühlenstraße ne rimase in piedi un tratto lungo 1,3 km. È quella che divenne la galleria all’aria aperta di numerosi artisti provenienti da ogni parte di mondo. 106 murales colorati inneggiano all’ottimismo, alla felicità, al senso di cambiamento.


Il Bacio mortale di Dimitrij Vrubel, che ritrae Erich Honecker e Leonid Breznev mentre si baciano appassionatamente.

Mio Dio aiutami a sopravvivere a questo amore mortale


Il murale è ispirato al vero bacio tra BreŞnev ed Honecker previsto dalla tradizione russa ed effettuato nel 1979 in occasione dei trent'anni dalla nascita della DDR. Nel 2009 il graffito è stato distrutto e poi restaurato.


Verso il XXI secolo


La sfida è stata quella di ricostruire il cuore della Berlino post-Guerra Fredda-> “dichiarazione” dei principi fondamentali dell’urbanistica di fine 20° secolo.


Potsdamer Platz Ridotta a un cumulo di macerie dopo la seconda guerra mondiale, fino al 1989, la zona fu la terra di nessuno che divideva l’est dall’ovest. Con la caduta del Muro, un consorzio d’investitori internazionali e alcuni tra i più grandi architetti al mondo – Renzo Piano, Helmut Jahn, Richard Rogers, Arata Isozachi e Rafael Moreno – ne progettarono la “resurrezione”.


Potsdamer Platz -> zona d’importanza primaria per gli affari, grazie alle ardite architetture e a un patrimonio immobiliare degno della capitale. Dal 2000 sede del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.


Sony Center Edificato su commissione della Sony, l’intera costruzione è durata 4 anni. Progettato da Helmut Jahn, è uno dei migliori edifici di arte moderna di Berlino, con la sua cupola che ricorda i raggi di una bicicletta. Il Sony Center è un complesso di sette edifici disposti su una superficie di circa 26.000 m². La struttura è stata inaugurata nel 2000.




HAMBURGER BAHNHOF L’Hamburger Bahnhof raccoglie moltissime opere di Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Keith Haring,Anselm Kiefer. Dal 1996, è il punto di riferimento per questo tipo di arte in tutta Berlino. Un ex stazione ferroviaria dell’Ottocento adibita a museo. Di notte la sua facciata viene illuminata, grazie all'impianto di luci realizzato da Dan Flavin.


Archivio Bauhaus Bauhaus Archiv Museum Für Gestaltung Klingelhöferstraße 14 Berlino Conserva la collezione più completa di documenti sulla storia e sulla funzione svolta dal Bauhaus



Alexanderplatz In origine mercato di bestiame, gli fu dato nome Alexanderplatz in onore di una visita dell’Imperatore russo Alessandro I 1805. La piazza divenne importante nel tardo XIX secolo con la costruzione di una stazione metropolitana 1940-45 i bombardamenti la danneggiarono gravemente.


Alexanderplatz, vi è questo pesantissimo orologio conosciuto come Weltzeituhr Urania cioè orologio del mondo. Il nome deriva dal fatto che questa struttura mostri l’ ora corrente di 148 diversi stati. L’orologio pesa 16 tonnellate e fu consegnato alla città nel 1969, è caratterizzato da un disegno molto particolare.


FERNSEHTURM la Torre della televisione. Alta 368 metri, è possibile salire fino in vetta con l’ascensore e ammirare dall’alto il panorama mozzafiato.


I lavori per la realizzazione della torre furono avviati negli anni ’50 del secolo scorso e la struttura vera e propria fu eretta tra il 1965 e il ’69, con il preciso scopo di farne la più alta torre televisiva d’Europa, seconda solo a quella di Mosca. A firmarla furono gli architetti della Germania est Fritz Dieter, Günter Franke e Werner Ahrendt.


Alla Memoria


La Topographie des Terrors era il centro della politica del terrore nazista tra il 1933 e il 1945. Dopo i bombardamenti alleati del 1945, degli edifici che un tempo non è rimasto nulla. Oggi è una mostra a cielo aperto -> scavi che alla fine degli anni Ottanta riportarono alla luce: le celle sotterranee della Gestapo, dove i prigionieri politici venivano interrogati, torturati e uccisi.



Jßdisches Museum Monumento alla storia sociale, politica e culturale degli ebrei in Germania di Daniel Libeskind considerato, per i suoi contenuti e la sua architettura, un’ eccellenza mondiale. Senso di disorientamento spirituale connesso a questo terrificante evento.




FOGLIE CADUTE 10 000 volti in acciaio punzonato sono distribuiti sul pavimento dello Spazio Vuoto della Memoria. L'artista israeliano Menashe Kadishman ha dedicato la sua opera non soltanto alle vittime della Shoah, ma a tutte le vittime di guerra e violenze. I visitatori sono invitati a camminare sui volti e ad ascoltare il fragore prodotto dalle lastre di metallo che sbattono l'una contro l'altra e contro le persone che passano. Il frastuono e l'angoscia per tutti quei morti fanno desiderare di uscire al pi첫 presto dalla sala.


A pochi passi dalla Porta di Brandeburgo, si trova il Memoriale-> Monumento commemorativo dedicato agli ebrei d’Europa vittime dell’Olocausto. 2711 blocchi di cemento rettangolari sono posti su una superficie ondulata. L’opera dell’architetto Peter Eisenman ha vinto il premio dell’AIA (American Institute of Architects).





Impressionante nella sua grigia sobrietĂ , ospita anche un Centro Informazione sotterraneo, sul lato sudorientale.




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