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Anno 9 - n. 11 28 dicembre 2012 POSTE ITALIANE SPEDIZIONE IN A.P. – D.L- 353/03 (conv. in L 27/02/04 n 46) Art I, comma I, CNS PD

PERIODICO DI INFORMAZIONE DEGLI IMPRENDITORI ARTIGIANI E DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

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Gli orafi del futuro di fronte al mercato

In continua crescita il popolo del sommerso

ELEZIONI

ANDREA TURETTA IN GIUNTA NAZIONALE Andrea Turetta

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Premi per il lavoro e per il progresso

Andrea Turetta è entrato a far parte della Giunta nazionale di Confartigianato. La nomina è avvenuta l’11 dicembre scorso nell’ambito del rinnovo delle cariche associative che ha portato il lombardo Giorgio Merletti alla carica di presidente. Turetta, Presidente del Mandamento di Albignasego dell’Unione Provinciale Artigiani, è imprenditore nel settore dei trasporti, logistica integrata e comunicazione. È stato membro di giunta del Gruppo Giovani e per quattro anni ha presieduto la commissione scuola – affari sociali. Contribuirà a governare fino al 2016 una confederazione che rappresenta attualmente 700.000 artigiani e piccole imprese in tutta Italia. “È per me un motivo di orgoglio e di grande soddisfazione rappresentare l’Unione Provinciale Artigiani di Padova e più in generale il Veneto ai vertici della Confederazione – ha dichiarato Turetta”.

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La festa di Natale del Gruppo Anap

Gli artigiani improvvisati

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Un popolo sommerso di quasi 2 mila artigiani improvvisati, che non ha competenze professionali e attacca con forza il mercato di chi le regole del mestiere le conosce. E soprattutto le rispetta. «Nell’ultimo periodo – spiega Roberto Boschetto, presidente dell’Unione Artigiani di Padova – stiamo assistendo a un fenomeno preoccupante: lavoratori che chiudono la partita Iva perché non sono riusciti a stare al passo con gli studi di settore ma continuano a lavorare clandestinamente».

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SCUOLE ALLA SCOPERTA DEL SAPERE

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IL BOLLINO VERDE PER LE CALDAIE È stato firmato il 14 dicembre scorso il nuovo patto per la messa a norma delle caldaie e di tutti gli impianti termici. Tra le novità spicca l’utilizzo del “Bollino verde” anche per le caldaie sopra i 35 kw. L’accordo volontario è stato sottoscritto fra Provincia di Padova, Comune di Padova e Camera di Commercio, l’Enea e le associazioni di categoria tra cui l’Upa rappresentata dal Presidente degli Installatori d’impianti Severino Beo. a pagina 6

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Carlo Silvestrin presenta Bernard Aubertin

Stop al bollino blu

L’utilizzo del fuoco nelle opere d’arte alla Galleria Cavour La collaborazione con Roncato e Gudenzi

Una decisione della Regione. Il controllo solo in occasione della revisione

L’Assessorato alla Cultura ha inaugurato a Padova il 19 dicembre scorso in Galleria Cavour la mostra personale di Bernard Aubertin curata da Carlo Silvestrin. L’iniziativa rientra nel programma di RAM (Ricerche Artistiche Metropolitane), il format dedicato alla valorizzazione dei linguaggi artistici del presente, che quest’anno è incentrato sull’indagine dei quattro elementi naturali, su cui si innesta anche la ricerca di Bernard Aubertin, artista di fama internazionale. Gran parte della produzione artistica di Aubertin è stata contrassegnata dall’utilizzo del fuoco, sia durante le sue performance, sia come mezzo espressivo utilizzato nella realizzazione di opere che affascinano per la loro accattivante contemporaneità. «Nell’indagine della dimensione assai suggestiva dei quattro elementi che ci siamo proposti con l’edizione

di quest’anno del RAM – ci dice Andrea Colasio Assessore alla Cultura del Comune di Padova – il celebre artista di origine francese Bernard Aubertin ci aiuta, con la sua ampia retrospettiva alla Galleria Cavour, a soffermarci sull’utilizzo del fuoco nell’arte, che fornisce all’artista i colori da lui utilizzati». Folgorante è stato per Aubertin l’incontro con Yves Klein nel 1957, che lo porta a realizzare, l’anno successivo, le sue prime quattro tavole monocrome rosse. La scelta di questo colore è spontanea, impulsiva, e lo libera da ogni manipolazione cromatica del disegno, del grafismo e della composizione, tanto che la sua ricerca arriva a caratterizzarsi per l’uso esclusivo del rosso, tinta privilegiata, simbolo di sangue e al tempo stesso dell’elemento fuoco. Per la mostra di Padova, l’artista ha realizzato una serie di opere pitto-

riche e scultoree inedite che verranno esposte per la prima volta al pubblico nella centralissima Piazza Cavour, vicino allo storico Caffè Pedrocchi. Come sperimentato nelle ultime grandi mostre dedicate a Mimmo Rotella ed a Jacques Villeglé anche per questa retrospettiva di Bernard Aubertin si è deciso di utilizzare due spazi espositivi: la Galleria Cavour di Piazza Cavour e la sede della Galleria C.D.STUDIO d’Arte di via M. Buonarroti 131. “Da segnalare è sicuramente la collaborazione dell’artista con due importanti aziende padovane – spiega Carlo Silvestrin, curatore della mostra e Delegato del Mandamento di Padova dell’Unione Provinciale Artigiani – Si tratta di Roncato valigie di Campodarsego che ha realizzato un trolley raffigurante un’opera di Aubertin e della Gudenzi di Padova, azienda produttrice di acciai speciali,

che ha costruito le basi per l’opera foresta di violini, un atto di denuncia dei tagli relativa alla cultura”. La mostra rimarrà aperta fino al 20 gennaio. Info: Galleria Cavour, Piazza Cavour – Padova Orario: 10.30-12.30 / 15.3018.30 – chiuso lunedì, 25 e 26 dicembre e 1 gennaio Ingresso: tessera RAM. Servizio Mostre – Settore Attività Culturali tel 049 8204547-28 – bertolinl@comune.padova.it – tedeschif@comune.padova.it – http://padovacultura.padovanet.it Galleria C.D. Studio d’Arte, via M. Buonarroti 131 – Padova. Orario: 9.30-12.30 / 16.00-19.30, chiuso domenica e lunedì mattina – tel. 049 8642526 – cdstudiodarte@gmail.com – www.cdstudiodarte.it

Non è più necessaria l’applicazione del bollino blu sul parabrezza del veicolo che attesta la regolarità in tema di inquinamento. Lo stabilisce un provvedimento della giunta veneta approvato il 4 dicembre scorso. A decorrere dal 2012, l’unica verifica obbligatoria sulle emissioni dei gas di scarico dei veicoli al motore si effettuerà con la revisione periodica. La normativa regionale aveva stabilito che il “bollino blu” avesse una validità di 12 mesi a decorrere dal suo rilascio. Ma il Decreto Legge n. 5 del 9 febbraio 2012, poi convertito nella legge n. 35/2012, all’art. 11 ha disposto che il controllo dei gas di scarico delle auto e relativo rilascio del bollino blu sia reso obbligatorio solo contemporanea-

mente alla revisione e non alla scadenza annuale. La Regione, in attesa di modificare la propria normativa, con un atto di indirizzo dello scorso giugno ha dato immediata applicazione alla norma nazionale. L’esito positivo delle verifiche di tutti i requisiti di sicurezza previsti e oggetto di revisione periodica, tra cui anche le emissioni, verrà ora attestato sulla carta di circolazione con l’applicazione, da parte degli Uffici della Motorizzazione Civile o delle officine autorizzate dal Ministero dei Trasporti, di una etichetta autoadesiva. Per informazioni: Diego Boscolo Nata – Tel. 049 790830, e-mail diego.boscolo@upa.padova.it

Molte imprese al Mecspe 2013, la Fiera internazionale delle tecnologie che sarà ospitata a Parma Sono già molte le imprese del Sistema di categoria Officine meccaniche che hanno confermato la loro presenza a Mecspe, fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione alla quale l’Unione Provinciale Artigiani partecipa (Fiere di Parma, 21-23 marzo). Con i suoi nove saloni – che mostreranno il meglio della produzione in termini di meccanica di precisione, automazione, subfornitura, trattamenti e finiture, stampi e stampaggio, metrologia e logistica nonché soluzioni energetiche per le industrie - MECSPE torna alla fiera di Parma dal 21 al 23 marzo.

Accanto all’offerta espositiva, che racchiude il meglio della produzione made in Italy e sarà articolata in quartieri tematici, imprenditori e operatori potranno trovare alcune aree che permettono un approccio dinamico ai contenuti della manifestazione, dove si può toccare con mano il funzionamento dei macchinari o vedere particolari processi produttivi. Torneranno infatti, le Isole di lavorazione, spazi con macchine funzionanti che sviluppano particolari temi di lavorazione, le Unità Dimostrative dal Progetto all’Oggetto, che mettono in scena tutto il percorso creativo, dalla pro-

gettazione alla realizzazione, che si cela dietro ad un particolare oggetto ad alto contenuto tecnologico e le Piazze dell’Eccellenza, animate da poli universitari, associazioni, distretti tecnologici ed aziende, nelle quali si potranno ammirare prodotti e processi fiore all’occhiello della ricerca targata made in Italy. All’interno di Subfornitura – il più importante salone della subfornitura italiana – verranno sviluppate diverse Piazze dell’Eccellenza che si andranno ad aggiungere a quelle già presenti nell’edizione precedente, come la Piazza dell’Incollaggio. Tra le

novità la Piazza dell’Innovazione nella Fonderia e la Piazza dei Trasporti. Lo scorso anno Mecspe ha registrato un notevole successo decretato dai numeri: oltre 1.000 espositori, 27.483 visitatori, 20 isole di lavorazione, 13 quartieri tematici, 15 piazze d’eccellenza, 10 convegni e circa 100 momenti di miniconferenze organizzati da aziende, università e istituti di ricerca. Per informazioni: Unione Artigiani, Mario Xausa, cell. 340 1729246 – mario.xausa@upa.padova.it.

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ATTUALITÀ

In aumento il lavoro nero “casalingo” di pensionati, cassaintegrati ma anche studenti

Il sommerso dilagante L’Associazione denuncia e chiede interventi contro il fenomeno on hanno esperienza, diploma o corso professionale alle spalle. Sono pensionati, cassaintegrati, parrucchiere ed estetiste, studenti che cercano di arrotondare. È questo l’identikit del popolo del sommerso, quasi 2 mila artigiani improvvisati che non rilasciano fattura e offrono tariffe più economiche rispetto a chi il lavoro lo svolge nel rispetto delle regole e con professionalità. L’Unione Provinciale Artigiani denuncia un fenomeno ormai sempre più dilagante e sempre meno gestibile: «Conosciamo bene questa situazione – spiega Roberto Boschetto, presidente di Upa Padova – riceviamo continue lamentale dai nostri artigiani. Nell’ultimo periodo stiamo assistendo a un fenomeno

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tutele anche per il committente: spesso infatti i lavori vengono eseguiti male, ma il consumatore non può rivalersi con nessuno perché non ha pezze giustificative». Oltre il danno la beffa. E ad essere maggiormente colpito è il ceto medio, che quest’anno vedrà aumentare gli aggravi fiscali fino quasi a 726 euro per famiglia. La competizione nel sommerso è elevata: la battaglia si gioca tutta sul filo del poco tempo garantito per concludere il lavoro e i prezzi da confrontare sono tanti, da quelli che si leggono su annunci sparsi ovunque in città a quelli dei numerosi siti web interamenti dedicati al tema. L’impegno dell’Unione Provinciale Artigiani continua con ancora maggiore forza, per difendere i diritti dei propri asso-

ciati. Negli ultimi anni l’Associazione ha lanciato più volte messaggi di allerta nei confronti degli abusivi, oltre a una campagna dedicata (Io ci metto la faccia) che ha portato alla segnalazione di alcuni nomativi di persone che lavoravano in nero. È necessario quindi che questa battaglia venga combattuta nono solo dagli artigiani ma da tutto il territorio, sia provinciale che regionale. Un artigiano che chiude perché non riesce a far fronte alle spese e sceglie il sommerso è una sconfitta per tutti. Ecco perché le segnalazioni alle autorità sono importanti e il ruolo delle istituzioni diventa fondamentale: perché il rispetto delle regole è l’unica strada per consentire a tutti, e non solo a una parte della società, di vivere meglio.

■ Via libera della Commissione della Camera

■ Il problema degli autobus in Veneto

Fissati i requisiti del restauratore

No al limite di anzianità

a Commissione Beni Culturali della Camera il 18 dicembre scorso ha dato il via libera definitivo al disegno di legge che stabilisce i requisiti professionali per ottenere la qualifica di restauratore. Oltre alla formazione universitaria, viene riconosciuto il lavoro svolto anche dopo il 2004. Inoltre è prevista la possibilità di far valere le prestazioni di lavoro iniziate alla data di entrata in vigore della nuova legge e portate a compimento entro il 2014 con il riconoscimento del lavoro portato a buon fine delle Sovrintendenze appaltanti. Soddisfazione viene espressa da Luigi Miazzo, Presidente dei restauratori aderenti alla Confartigianato Imprese Veneto che da anni si batte per il riconoscimento del percorso professionale svolto dagli

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preoccupante: lavoratori che chiudono la partita Iva perché non sono riusciti a stare al passo con gli studi di settore ma continuano a lavorare clandestinamente». Non c’è categoria che non sia toccata da questa situazione, che affonda le sua radici proprio nell’instabilità generata dalla crisi. L’aumento di irregolari infatti è il prodotto dello scontro tra i bisogni di chi vuole lavorare a tutti i costi e chi vuole risparmiare a tutti i costi, senza pensare alla sicurezza. I rischi domestici e legali sono elevati, a causa degli strumenti di lavoro fuori norma o non sterilizzati e quindi molto pericolosi:«I malumori sono inevitabili – continua Boschetto – non possiamo prescindere dal fatto che siamo nella totale illegalità, che significa meno

operatori ai fini della qualificazione di restauratori. “Finalmente – sottolinea in una nota il Presidente – viene riconosciuta la competenza e il saper fare di 13.000 restauratori artigiani, eredi della secolare tradizione italiana, di cui oltre 1.500 operanti nel nostro Veneto”. Confartigianato Restauro sottolinea la sensibilità e l’impegno dei relatori al Disegno di legge, i senatori Franco Asciutti (Pdl) e Andrea Marcucci (Pd), che hanno recepito le sollecitazioni di Confartigianato “per modificare criteri troppo rigidi che rischiavano di spazzare via un’intera generazione di professionisti senza di fatto garantire la nascita di nuove professionalità. Criteri che non riconoscevano appieno né le competenze acquisite sul campo, né quelle formative”.

a legge regionale n° 11 del 2009 che prevede la rottamazione forzata dei bus con più di 15 anni di vita, è dannosa ed antistorica. È categorico Mauro Beccherle, Presidente Confartigianato Bus-Operator del Veneto, che parte dai numeri, drammatici, per spiegare la sua posizione: «Il Registro regionale veneto delle imprese autorizzate all’esercizio dell’attività di noleggio conta oggi 380 imprese intestatarie di 2.746 pulmans, il 26,5% dei quali (729) ha più di 15 anni pari a più di ¼ del totale. Ovvero, – spiega il Presidenteun’azienda media con 10 autobus sarà condannata a sostituirne 4 nell’arco dei prossimi due anni con un costo medio di 250 mila euro per un bus da noleggio commerciale e di 100 mila euro per uno scuolabus». Cifre importanti. Impossibili da reperire nelle pieghe di fatturati sempre più magri e soprattutto nei ragionevoli margini d’utile d’impresa sempre più stretti

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anche a causa del “caro gasolio”, del “caro polizze assicurative” e del Ticket di accesso alle ZTL. Soldi, infine, impossibili da avere anche dal fronte bancario. Il credit crunch è da tempo una triste realtà per gli autonoleggiatori. «Tutto ciò si traduce in un unico modo – dichiara Beccherle – la perdita di circa 800 posti di lavoro sui 2.230 autisti oggi in forze nelle nostre imprese. Numero che si aggiunge agli oltre 600 già scomparsi nel biennio passato. Oltre ovviamente alla chiusura di decine di imprese». «Il Consiglio Regionale del Veneto – conclude Beccherle –, è chiamato ad un atto di responsabilità esprimendosi in questi giorni su una possibile quanto auspicata modifica dell’attuale L.R. n. 11/2009 con cui tener conto dell’enorme danno economico ed occupazionale che potrebbero derivare dal mantenimento della normativa, così come è attualmente».


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■ Odontotecnici e Istituto Ruzza

La Fiera Happy Business to You a Pordenone

Aziende italiane Progetto stage della qualità “prolungato” 100% Contract, 100% Made in Italy. È questo lo slogan della Fiera Happy Business to You di Pordenone, la prima esposizione italiana dedicata interamente al Contract Made in Italy che si terrà da mercoledì 13 a sabato 16 febbraio 2013. Questa vetrina è dedicata alla aziende artigianali e industriali italiane del Settore legno che eccellono nella produzione di qualità, nella professionalità e nella capacità di gestione di grandi progetti “chiavi in mano”, dall’idea al prodotto finale. I principali committenti dei visitatori e degli espositori che saranno presenti sono complessi residenziali, hotel, musei, uffici, navi, impianti sportivi, e tutti coloro che operano nell’arredamento di spazi pubblici. La fiera seleziona i migliori marchi del set-

tore e buyers internazionali, agevolando per gli espositori l’incontro tra domanda ed offerta di forniture contract, in modalità business to business e incontri one-toone. Qualora ci fossero aziende del settore e specializzate in contract che vogliono approfondire tutti i dettagli relativi alla manifestazione, possono collegarsi al sito www.happybusinesstoyou.it e visualizzare i contenuti nell’area “visitatori” e “espositori”. L’Unione Artigiani propone per gli interessati del settore una visita collettiva alla manifestazione 2013.

Per ulteriori informazioni sulla partecipazione come visitatori o espositori appartenenti a UPA Padova è possibile contattare il referente di categoria Daniele Scalco (email: daniele.scalco@upa.padov a.it) e compilare la scheda di manifestazione di interesse.

Happy Business to You – Pordenone 13-16 Febbraio 2013 SCHEDA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE Da inviare via fax al numero 049.8206161 o via mail a daniele.scalco@upa.padova.it Azienda _________________________________________________________ Nome e Cognome ________________________________________________ con sede in ____________________________________________________ Via ________________ n _____ CAP _____ Prov. ___ Num. partecipanti ___ Tel. ____________________________ fax ___________________________ cell. _________________________ e-mail ___________________________

Informativa e consenso ai sensi della Dlgs 196/2003 Ai sensi dell’art. 13 del Dlgs 196/2003 e in relazione ai dati personali che si intende trattare, la informiamo di quanto segue: 1) Il trattamento a cui saranno sottoposti i dati personali richiesti o acquisiti è diretto esclusivamente all’espletamento – da parte di UPA delle finalità attinenti l’attività di informazione professionale e di quella ad essa connesse, necessarie ai sensi delle vigenti disposizioni di Legge. 2) Il trattamento può essere effettuato con mezzi automatizzati e non. 3) Il conferimento dei dati è facoltativo; tuttavia, l’eventuale rifiuto a fornirli può comportare l’impossibilità, da parte di UPA a considerare la Sua iscrizione. 5) L’art. 7 del Dlgs conferisce all’interessato l’esercizio di specifici diritti, tra cui quelli di ottenere dal titolare la conferma dell’esistenza o meno di propri dati personali e la loro comunicazione in forma intelligibile; di avere conoscenza dell’origine dei dati, nonchè della logica e delle finalità su cui si basa il trattamento; di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della Legge, nonchè l’aggiornamento, la rettifica o, se vi è interesse, l’integrazione dei dati; di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento. Attestazione di consenso Dichiaro di aver ricevuto l’informativa ed esprimo il consenso al trattamento dei dati personali per i fini dichiarati.

Data ___________________

i è tenuta il 14 dicembre scorso, all’Istituto Ruzza di Padova, la cerimonia conclusiva della quarta edizione del progetto di stage a tempo prolungato del settore odontotecnico per l’anno 2011/2012. L’iniziativa vede coinvolti l’Unione Provinciale Artigiani e l’Istituto Ruzza ed è realizzata grazie al contributo della Dental Manufacturing S.p.A. – Ruthinium Group. Sono stati dodici gli studenti selezionati che hanno condotto la loro esperienza in undici laboratori associati. A tutti è stato consegnato un diploma di partecipazione, i più meritevoli invece sono stati premiati con un assegno di 250 euro. Si tratta di Davide Scettri (stage presso il laboratorio di James Tollardo a Camposampiero), Vasile Popescu (stage presso il laboratorio Diennevi di Padova) e Federico Corallo (stage presso

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Donato Pedron Presidente del Sistema di categoria del legno

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L’odontotecnica Vanuzzo di Padova). “Questa iniziativa rientra in un programma articolato di attività che abbiamo svolto nel 2012 – spiega Andrea Meneghini, Presidente del Sistema di categoria Odontotecnici dell’Upa. Abbiamo ospitato il convegno regionale il 14 aprile scorso e lo

ospiteremo anche il prossimo anno. Attraverso l’iniziativa Come cambiano i mestieri, abbiamo fatto il punto delle principali novità che riguardano il nostro settore. Abbiamo poi promosso il marchio 100% Made in Italy. Per il prossimo anno stiamo già organizzando un interessante percorso formativo”.


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CATEGORIE ■ Importante accordo degli installatori per la manutenzione

Caldaie sopra i 35 kW Ecco il “Bollino verde” n nuovo patto per la messa a norma delle caldaie e di tutti gli impianti termici. Tra le novità spicca l'utilizzo del “Bollino verde” anche per le caldaie sopra i 35 kW. È stato firmato il 14 dicembre scorso nella sede della Camera di Commercio di Padova il nuovo accordo volontario fra Provincia di Padova, Comune di Padova e Camera di Commercio, l’Enea, le associazioni di categoria più rappresentative nel campo dell’installazione e della manutenzione degli impianti termici (Upa, CNA, Assistal) e le associazioni dei consumatori padovane (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Federconsumatori, Lega Consumatori) con l’obiettivo di promuovere la diffusione di campagne di manutenzione e controllo degli impianti termici situati nel Comune di Padova e in tutti i comuni della provincia. L’intesa rin-

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nova il precedente protocollo del 2008 e introduce una grande novità: il bollino verde anche per gli impianti di potenzialità superiore ai 35 kW. A siglare l’intesa sono stati il presidente della Camera di Commercio di Padova Roberto Furlan, l’assessore all’Ambiente del Comune di Padova Alessandro Zan e l’assessore alla Protezione Civile della Provincia di Padova Mauro Fecchio. Gli impianti termici rappresentano una delle fonti di inquinamento ambientale più diffuse. La normativa vigente prevede obblighi per i cittadini e per gli Enti controllori (Comuni e Province) relativamente alla progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici, con l’obiettivo di contenere il consumo di energia, migliorare le condizioni ambientali e di aumentare la sicurezza degli impianti.

Solo in Italia i casi di morte per intossicazione da monossido di carbonio causata da impianti non controllati sono più di 200 all’anno. Lo stesso Piano Regionale

Fumisti e imprese edili

Severino Beo Presidente degli installatori

ono stati due gli appuntamenti con i sapori artigiani d’autunno, promossi dal Sistema di categoria Alimentaristi dell’Unione Artigiani grazie al contributo dell’Ebav. Il 9 dicembre i prodotti artigiani di qualità sono stati protagonisti a Selvazzano: all’hotel La Piroga gli ospiti hanno potuto degustare stuzzichini, aperitivi, dolci e gelati. L’evento ha coinvolto i mandamenti di Abano e Sarmeola di Rubano. L’iniziativa è stata poi ripetuta il 12 dicembre a Casa Country di Bovolenta. All’appuntamento hanno partecipato gli artigiani dei mandamenti di Albignasego, Conselve e Piove di Sacco.

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tegoria Installatori e Nadia Pozzato, presidente del Gruppo fumisti e spazzacamini dell'Upa. Relatori dell’incontro sono stati: Walter Marabelli (product manager di AN Camini), Denis De Marchi (tecnico di Gruppo Piazzetta Spa) e Dorina Novali (Scandinavia Design). Per approfondire è possibile scaricare dal sito www.upa.padova.it un riassunto degli argomenti affrontati.

nell’ultimo biennio hanno accertato che solamente il 30% degli impianti verificati sono negativi mentre il restante è positivo, quindi tendenzialmente si nota un miglioramento rispetto ai bienni precedenti. Questo conferma la validità dell’accordo volontario il quale, raggruppando tutti i portatori di interessi mira, oltre che a salvaguardare l’ambiente e a ridurre i consumi di energia, anche a incidere sul piano economico, calmierando i costi delle manutenzioni. Infine l’accordo prevede un tavolo di confronto permanente sulle problematiche riscontrate quotidianamente dalle imprese artigiane, nonché una formazione costante e puntuale per tutti i sottoscrittori. Per informazioni: Andrea Signori, tel. 049 9600900, e-mail andrea.signori@upa.padova.it.

Gli alimentaristi di scena a Selvazzano e Bovolenta

Aggiornamento Sapori normativo di casa

ono stati circa 50 i partecipanti all’incontro del 23 novembre sulla nuova norma UNI 10683/12, rappresentanti di fumisti e spazzacamini, idraulici e imprese edili. L’incontro è stato organizzato dalla Camera di Commercio di Padova in collaborazione con Upa e con il patrocinio dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Padova. Erano presenti Severino Beo, presidente del Sistema di ca-

di Risanamento e Tutela dell’Atmosfera (PRTRA), avendo come obiettivo quello di effettuare una valutazione dello stato della qualità dell’aria e di individuare gli interventi per raggiungere gli obiettivi di mantenimento e risanamento, indica tra le azioni da attuare la verifica del buon funzionamento degli impianti di riscaldamento e di combustione. Non va dimenticato che un generatore in grado di bruciare bene genera un minore consumo di combustibile, poiché il processo avviene in condizioni ottimali, con conseguente risparmio economico, anche sulla bolletta, ed una minore emissione di inquinanti. L’accordo coinvolge più di 500 imprese artigiane del territorio padovano e di altre province ed il numero totale stimato di impianti su cui effettuare la manutenzione è pari a 310.000 unità. I controlli effettuati

Vasco Mazzari Presidente degli alimentaristi


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■ Per affrontare con competenza il mercato del gioiello

“Orafi del futuro” Percorso formativo i è concluso con un incontro tecnico il progetto “Orafi del futuro”, che nasce da una sollecitazione delle Categoria degli Orafi di Upa Padova. Realizzato dalla Camera di Commercio di Padova in collaborazione con l’Unione Provinciale Artigiani di Padova, il progetto mirava a definire quale tipo di formazione necessita il settore orafo per affrontare la fase attuale del mercato del gioiello e a individuare le strade per il suo sviluppo. L’incontro si è tenuto lunedì 10 dicembre 2012 nella sede Upa di via Masini a Padova e ha visto la partecipazione di un gruppo di esperti qualificati sul tema, provenienti dalle Associazioni di rappresentanza venete delle aree a maggior diffusione di aziende orafe (Vicenza e Padova), dalle principali istituzioni formative che operano per tali soggetti e delle istituzioni che sovrintendono alla materia, in particolare la Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale. Nel corso dei lavori gli esperti in-

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caricati a formulare le proposte formative hanno illustrato le aree principali su cui concentrare l’attenzione degli operatori del settore: la creatività collegata all’attenzione all’aspetto commerciale è stata individuata come fattore strategico, così come la conoscenza delle fasi del ciclo produttivo attuale dei gioielli e del suo ruolo strategico per mantenere la competitività delle imprese, grandi e piccole, che producano in proprio o per conto terzi. Nel corso della successiva discussione la proposta degli Artigiani Orafi padovani ha portato a una convergenza di pareri positivi: i rappresentanti delle Associazioni datoriali hanno sottolineato infatti l’assoluta necessità e urgenza di nuove proposte formative che sostengano da un lato gli imprenditori nello sforzo di adeguare le loro strutture produttive alle nuove esigenze della competizione nel settore, dall’altro i lavoratori, in modo da essere supportati a entrare in una logica di integrazione delle funzioni, per favorire il miglior col-

legamento tra le diverse fasi della produzione. Le agenzie formative venete dedicate al settore hanno espresso entusiasmo per una ripresa dell’attenzione sui percorsi da proporre agli operatori e sulla messa in rete dei soggetti, per raggiungere un’offerta formativa rispondente alle esigenza dell’attuale fase economica. Le istituzioni hanno sottolineato che le nuove opportunità consentite dalle recenti riforme del sistema di istruzione, soprattutto riguardo ai poli tecnico-professionali, sono particolarmente adatte a realizzare queste proposte: l’invito rivolto ai presenti si è concentrato sul bisogno di integrazione per raggiungere insieme gli obiettivi individuati, avendo sempre attenzione a formulare proposte concrete. Il dibattito ha mostrato significative basi per un riavvio della formazione in ambito orafo che sostenga il settore in questa fase particolarmente delicata della sua storia.


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■ Battuta Confestetica

■ L’attività di estetica all’interno delle farmacie

A proposito della libertà di stabilimento

Principio di reciprocità anche per la vendita

n linea con gli auspici di chi – come Confartigianato – ha collaborato fattivamente con i ministeri competenti per la definizione dello schema di Decreto e relative schede tecniche, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha ritenuto infondate le eccezioni sollevate da Confestetica in ordine alla incompetenza del Ministero dello Sviluppo economico e della salute ad emanare il regolamento, alla carenza di motivazione e contraddittorietà del decreto ed alla violazione della normativa comunitaria relativa alla libertà di stabilimento. Confermata, quindi, la legittimità del DM 110/2011, che resta il punto di riferimento per gli operatori del settore in ordine all’utilizzo delle apparecchiature, che sarà periodicamente aggiornato sulla base dei lavori del tavolo tecnico istituito ad hoc presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Confartigianato, che presen-

n riferimento a diversi quesiti sulla possibilità di esercizio dell’attività di estetica all’interno delle farmacie, Confartigianato Estetisti fornisce alcuni chiarimenti. Era già precedentemente previsto che le imprese del settore commerciale autorizzate alla vendita di prodotti cosmetici (profumerie, farmacie, parafarmacie e simili, sia come esercizi di vicinato che come medie o grandi strutture di vendita) potessero esercitare anche l’attività di estetista a condizione di rispettare il regolamento comunale (locali, attrezzature, orari e simili) e che gli addetti allo svolgimento di tale attività fossero in possesso del requisito professionale di legge. Per tali imprese, inoltre, proprio in quanto appartenenti al settore commerciale, non sussiste l’obbligo dell’iscrizione all’albo provinciale delle imprese artigiane (altrimenti vi sarebbe l’obbligo di un doppio inquadramento anche ai fini previdenziali e contributivi). Va evidenziato che in base a tale

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zia con sistematicità ai lavori della Commissione, continuerà ad adoperarsi affinchè la norma resti costantemente adeguata alle dinamiche di mercato, nell’ottica delle esigenze ma anche della tutela del benessere dei clienti/consumatori. Per informazioni: Unione Artigiani, Valentina Giglio, tel. 049 8206411 – valentina.giglio@upa.padova.it.

norma l’attività commerciale di vendita di cosmetici può essere svolta contestualmente all’attività di estetista (nel rispetto delle condizioni ivi indicate) senza dover rispettare alcun criterio di prevalenza dell’una o dell’altra attività (attivo patrimoniale, volume dei ricavi o altro). La nuova disposizione ha di fatto introdotto il principio di reciprocità, secondo il quale le stesse imprese che svolgono

l’attività di estetista possono esercitare la propria attività in modo congiunto con un’altra attività commerciale, non solo del comparto della vendita di prodotti cosmetici, ma anche con riferimento ad altri comparti commerciali non espressamente individuati dalla norma. Va dunque evidenziata positivamente l’introduzione di modalità maggiormente flessibili di svolgimento dell’attività di estetista congiuntamente ad al-

tre attività di natura commerciale in modo da poter rispondere in modo più adeguato ed articolato alle richieste della clientela e, quindi, da posizionarsi in modo più efficace ed economicamente conveniente sul mercato. Particolare attenzione va prestata in caso di esercizio congiunto con attività commerciali soggette a requisiti personali e professionali specifici ed a vincoli di distribuzione e programmazione territoriale (es. farmacie). Si sottolinea infine che, anche se la norma prescinde dal criterio della prevalenza, ai fini del mantenimento della qualifica di impresa artigiana occorre rispettare il requisito della prevalenza del lavoro prestato dall’imprenditore artigiano rispetto al processo produttivo dell’impresa e che, quindi, l’attività di natura commerciale non prevalga rispetto a quella artigiana. Per consultare la comunicazione completa collegati a www.upa.padova.it

■ Collaborazione tra artigiani, commercianti e industriali

■ Assemblea degli acconciatori

È nato il “tavolo” del Sistema moda

Contratti e sicurezza

nato il Tavolo Regionale di Concertazione del Sistema Moda del Veneto che rappresenta in regione 23 mila imprese: 5mila industriali, 7mila artigiane – pari al 20% del manifatturiero – e quasi 11mila del commercio. Il coordinamento nasce infatti dalla collaborazione di Confindustria, Confartigianato, Cna e Confesercenti del Veneto. Una azione unica nel suo genere in Italia condivisa anche dai tre sindacati regionali veneti dei lavoratori (Filctem CGIL, Femca CISL e Uilta UIL), che hanno sottoscritto la lettera indirizzata al Presidente del Consiglio. Il tavolo si occuperà in particolare delle questioni trasversali: dal 100% Made in Italy, alla tracciabilità e ITF (Italian Textile Fashion), dal rafforzamento della filiera tramite Reti di impresa, al credito, dalla lotta alla contraffazione, lavoro nero, e concorrenza sleale, al rapporto con i consumatori. Gli obiettivi da centrare

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sono favorire l’elaborazione di programmi e proposte unitarie, per essere non solo più visibili ma anche per essere maggiormente rappresentativi nei confronti delle Istituzioni di Governo Regionale e degli altri interlocutori sociali, economici ed istituzionali. Al Tavolo parteciperanno i Presidenti delle federazioni – unioni del comparto Moda di ciascuna Associazione costituente e l’incarico di Coordinatore, che rappresenterà il tavolo, sarà svolto a rotazione, con la durata di un anno, tra le Organizzazioni promotrici. Il primo a rivestire il ruolo di Coordinatore è Michele Bocchese di Confindustria. «Più siamo uniti più la no-

iversi i temi affrontati durante l’Assemblea degli Acconciatori ed Estetisti dell’Unione Provinciale Artigiani di Padova del 26 novembre scorso: dai nuovi contratti di Apprendistato ai cambiamenti normativi per la sicurezza sui luoghi di lavoro, dalla corretta gestione aziendale al focus sui vantaggi offerti dai gruppi di acquisto. Fortemente coinvolti i quaranta partecipanti intervenuti: «Grazie al contributo di Ebav, questa assemblea è stato un passo avanti verso le Categorie – spiega Lino Fabbian, presidente del Sistema di categoria Acconciatori ed Estetisti – e ha portato avanti proposte tangibili e concrete come il software O’ Hair e le possibilità offerte dai gruppi di acquisto. Il futuro è nell’innovazione». «L’assemblea ha offerto diverse stimolanti occa-

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Giovanni Bettio Presidente Sistema di categoria TAC

stra forza aumenta – spiega Giovanni Bettio, presidente del Sistema di categoria Tac dell’Unione Provinciale Artigiani di Padova – tutti i punti che verranno affrontati dal tavolo sono importanti affinché il Sistema veda riconosciuto il proprio valore. Basti pensare che l’occupazione femminile nel Tessile ha superato il 60%, numero mai visto in altri

ambiti; e i lavoratori veneti del comparto rappresentano l’11% del valore aggiunto dell’intero manifatturiero italiano. Questo tavolo deve servire a rendere più forte le richieste che sono state fatte nel corso del tempo, a partire dal reintegro del regolamento europeo sul Made In che i nostri politici non hanno difeso come avrebbero dovuto».

Lino Fabbian Presidente del Sistema di categoria Acconciatori

sioni di confronto – ha confermato Sabrina Carraro, delegata della Categoria Estetica di Upa – i prossimi incontri avranno quindi bisogno di più spazio per le tante domande delle aziende, che hanno dimostrato interesse e partecipazione: è il motivo per cui promuoviamo queste iniziative». Durante l’assemblea sono intervenuti Simone Pasetto, consulente tecnico per il software O’ Hair utilizzato da Wella, Giovanni Martinengo, professore aggregato di diritto del lavoro e della previdenza sociale all’Università Cà Foscari di Venezia e Veronica Sabaini, consulente ambientale di Necsi.


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TERRITORIO ■ Vigonza

Imprese e Comuni Modelli di sviluppo Moreno Favaron Presidente del Mandamento di Vigonza

mprese e Comuni: verso quali modelli di sviluppo e gestione? Era questo il titolo del convegno, aperto agli imprenditori e agli amministratori locali che operano nel mandamento Upa di Vigonza, che si è svolto il 5 dicembre a Villa Valmarana a Noventa Padovana. Dopo l’introduzione di Alessandro Bisato Sindaco di Noventa Padovana, Moreno Favaron, Presidente del Mandamento Upa di Vigonza e Antonio Morello, Presidente del C.R.A.C.A. (il centro regionale per la cooperazione artigiana), sono intervenuti Luciano Gallo, Direttore della Federazione dei Comuni del Camposampierese ed Enrico Cancino, Direttore del C.R.A.C.A. Gallo si è concentrato sul ruolo dei Comuni tra obblighi, opportunità e nuove normative. In particolare, la sua analisi si è articolata su tre livelli: funzionale, territoriale e istituzionale, approfondendo inoltre il tema sempre più attuale della città metropolitana. Enrico Cancino, invece, ha trattato delle opportunità offerte dalle aggregazioni d’impresa, “costruendo” l’iter per creare una rete di imprese. Tanti i vantaggi offerti da questo modello che in primis viene ricercato per la maggiore di possibilità di penetrare il mercato e innovare il proprio prodotto o servizio. Senza contare, stando ai dati di luglio 2012 dell’Osservatorio sui contratti di rete, l’aumento del know how aziendale, cioè il saper fare. Il convengo è stata un’iniziativa della Camera di Commercio di Padova, organizzata in collaborazione con l’Unione Provinciale Artigiani e patrocinata dal Comune di Noventa Padovana, e si inserisce nell’ambito dei consolidati rapporti di condivisione e confronto tra il mondo delle imprese e le Amministrazioni locali.

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■ Incontri territoriali sulla “riforma Fornero”

■ Villa del Conte

Cambia il lavoro anche per i “piccoli”

Edifici industriali e pericolo sismico

he cosa è cambiato con la “riforma Fornero”? Come si è modificato il mercato del lavoro? Quali sono state le conseguenze delle nuove normative soprattutto per quanto riguarda il mondo delle piccole imprese e dell’artigianato? Tutte domande assolutamente legittime e di grande attualità, alle quali hanno tentato di dare risposta una serie di incontri territoriali voluti dalla Camera di Commercio di Padova, nell’ambito del progetto “Fai centro”, e sostenuti, soprattutto dal punto di vista organizzativo, dall’Unione Artigiani. L’obbiettivo dei due enti era

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chiaro: informare e aggiornare, dare l’opportunità agli imprenditori di cogliere novità e modifiche e di adeguare quindi i comportamenti e le prassi sulla base delle recenti normative. Il primo incontro si è svolto la sera del 30 novembre a Limena. Ospiti il senatore Maurizio Castro (Pdl), uno dei relatori della riforma Fornero. Al suo fianco l’avvocato Adalberto Perulli, ordinario di diritto del lavoro dell’università Ca’ Foscari di Venezia. Questo primo incontro era rivolto prevalentemente ai dirigenti dell’Upa, che hanno avuto modo di toccare con mano le novità, ma anche

le criticità, della normativa introdotta dal Governo Monti. Il particolare il senatore Castro si è soffermato sull’iter politico della riforma, sulle istanze che l’hanno determinata e definita nei contenuti, con particolare riferimento al “ruolo” giocato dall’Unione europea nel volere, in maniera molto determinata, tale legge. Più tecnico l’intervento del professor Perulli, che si è maggiormente soffermato su alcuni “nodi” giuridici della riforma. Nel testo approvato dal parlamento non mancano di certo punti “oscuri” sui quali è ancor utile avviare una ri-

Gli aritigiani di Limena a cena anche per beneficenza ono stati devoluti al nuovo Centro parrocchiale di Limena i fondi raccolti dall’Unione Artigiani grazie alla cena organizzata il 17 novembre scorso all’Hotel Val Brenta. Alla serata erano presenti il Presidente del Mandamento di Vigonza Moreno Favaron e il Delegato del Comune di Limena Antonio Barbiero. Ospiti della cena sono stati il Sindaco di Limena Giuseppe Costa e Maurizio Martinello, Assessore alle Attività produttive.

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Intraprendere Anno IX N. 11 - 28 DICEMBRE 2012 Periodico di informazione degli imprenditori artigiani e delle piccole medie imprese Proprietario ed Editore: UPA Servizi Spa Presidente: Nicoletta Bellon Sede legale: Piazza De Gasperi, 22 - 35131 Padova Direzione, redazione e amministrazione: Via Masini, 6 - 35131 Padova Tel. 049 8206131 - Fax 049 8206161 Autorizzazione del Trib. di Padova del 18/05/04 n. 1891 Direttore Responsabile: Toni Grossi Redazione a cura dell’Ufficio Stampa dell’Upa: Silvia Bedulli. Hanno collaborato Stefania Frigo e Chiara Santato. Foto: archivio Upa Concessionaria per la pubblicità Nord Est Pubblicità Srl - Via Cernaia, 84 35142 Padova - Tel. 049 8752765 Tipografia Centro Servizi Editoriali Srl Gratuito agli associati dell’Upa POSTE ITALIANE SPEDIZIONE IN A.P. - D.L- 353/03 (conv. in L 27/02/04 n 46) Art I, comma I, CNS PD Filiale di Padova - Tiratura: 16.000 copie

flessione condivisa. Presenti anche alcune incongruenze, pure dal punto di vista giuridico, che soltanto la verifica concreta dell’applicazione della legge potrà aiutare a risolvere. Nonostante si pensi che la “riforma Fornero” tocchi prevalentemente l’ambito industriale, gli artigiani hanno dimostrato molta consapevolezza sull’importanza della “svolta” attuata con tale legge, manifestando chiaramente l’esigenza di approfondire i vari temi. Dopo l’incontro iniziale, sono seguiti altri appuntamenti a Padova, Montagnana e Gazzo.

i è svolto il 29 novembre a Villa del Conte l’ultimo incontro sull’adeguamento sismico ed energetico di edifici industriali e prefabbricati esistenti, il terzo del ciclo promosso dalla Camera di Commercio di Padova nell’ambito del progetto Casa Energia, in collaborazione con l’Unione Provinciale Artigiani. Con l’obiettivo di promuovere il recupero edilizio dei capannoni, gli incontri si sono svolti nei mandamenti di Abano Terme, Montagnana e Camposampiero. Gli interventi sono stati curati da Andrea Petrin che è intervenuto sulla vulnerabilità sismica e danneggiamenti tipici dei capannoni, basandosi sulla recente esperienza dell’Emilia Romagna; da Umberto Trivelloni, geologo dell’unità di progetto SIT e cartografia Regione del Veneto, è intervenuto invece sulla conformazione geologica del territorio padovano e veneto; da Francesco Varotto sulle tipologie di intervento per l’adeguamento sismico di edifici prefabbricati esistenti.

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I I tradizionali premi della Camera di Commercio di Padova

Per il lavoro e il progresso entisei aziende dell’Unione Artigiani sono state premiate il 2 dicembre scorso per il lavoro e il progresso economico. La consegna dei prestigiosi riconoscimenti è avvenuta nel corso della tradizionale cerimonia che si è tenuta al Centro Congressi Papa Luciani. I vincitori hanno ricevuto il premio dalle mani del Presidente della Camera di commercio Roberto Furlan alla presenza del Presidente dell’Unione Artigiani Roberto Boschetto e del Vice Presidente Severino Beo.

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MERITI SPECIALI Candeo Egidio, Cinto Euganeo Egidio Candeo ha intrapreso l’attività artigiana nel campo degli impianti termici e di condizionamento nell’aprile del 1977. Tuttora si impegna con grande spirito di dedizione in attività di volontariato e solidarietà civile. Presta servizio nella Pro Loco, nella protezione civile e in diverse associazioni. Longhin Giovanni, Piove di Sacco Giovanni Longhin è uno degli storici artigiani maestri del legno del Piovese. Fonda la sua attività nel 1977 e si distingue per la produzione di arredamenti tipici, intagliati su misura e per creatività e innovazione. Trasmette abilità e passione al figlio Cristiano, che nel 2007 fonda la Falegnameria Idealegno di cui Giovanni è collaboratore. IMPRESE ARTIGIANE Barolo Luciano, Abano Terme Luciano Barolo si forma in termini professionali in alcune carrozzerie ed officine di Abano Terme e Padova. Nel 1964 apre ad Abano l’impresa artigiana che porta il suo nome. Nel 2004 nasce il servizio di soccorso stradale, sempre nella stessa officina. Il signor Barolo, generoso e benvoluto da tutti, ha saputo dare ai suoi dipendenti insegnamenti pratici e di vita. Bergamin Rialzo, Cittadella La Bergamin Rielzo, nata nel

Riconoscimenti “artigiani” alla fatica e all’impegno 1978, offre servizi logistici e di trasporto sia nazionali sia internazionali. Conosciuta con il nome di “Berga Trans” è da considerarsi una tra le aziende di trasporto storiche del Veneto. L’azienda ha vissuto uno sviluppo costante nel tempo, dimostrando capacità di adattamento ai cambiamenti del settore. Berto Luigino, Saccolongo Innamorato dell’argenteria fin da bambino, Luigino Berto apre il suo laboratorio alla fine degli anni Settanta. È specializzato nella cura dell’aspetto meccanico degli oggetti in argento. La sua professionalità è molto richiesta in Italia e all’estero. Ha avuto l’onore di eseguire una chiusura in argento per il piviale di Papa Benedetto XVI, consegnata dal signor Berto direttamente al Pontefice. Nel 2000 e 2002 ha ricevuto dei riconoscimenti nell’ambito del Premio Paolo De Poli. Bisello Costantino, Rubano Costantino Bisello comincia l’attività di tappezziere, specializzato materassaio, nel febbraio del 1961 a Villafranca Padovana. Negli anni, per restare al passo con i tempi, il signor Bisello si è evoluto nella produzione di materassi: da quelli di lana ai modelli di ultima generazione. Burgo Vittorio S.n.c. di Burgo Vittorio & C., Padova La ditta Burgo, bottega artigiana orafa, è stata fondata da Isidoro Burgo nel 1935. Al termine della seconda guerra mondiale ottiene anche la licenza commerciale di oreficeria, orologeria e pietre preziose. Nel 1963 la bottega viene rilevata dal figlio Vittorio. Assieme alla moglie la trasforma in impresa familiare. Nel 1978, dopo aver conseguito il diploma di gemmologo, Vittorio apre il laboratorio di analisi gemmologica. Candian Benito, Piove di Sacco Benito Candian impara l’arte del barbiere fin da piccolo. Terminato il periodo del ser-


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Per il lavoro e il progresso vizio di leva, a fine agosto 1962, il signor Candian inizia a lavorare come collaboratore presso il barbiere Ultimo Scarpa, a Piove di Sacco. Nel 1971 rileva la medesima attività. Il salone è ancora attivo. Dengo Gianni, S. Giustina in Colle Dopo alcuni anni come lavoratore dipendente, nel 1969 Gianni Dengo inizia la sua attività di carrozziere assieme al cugino Silvano Dengo. Nel 1972 scioglie la prima ditta e ne apre una propria. Nel corso degli anni ha collaborato con importanti realtà territoriali. Tra queste Enel e Pavan Superior. Nei suoi quarant’anni di lavoro ha formato diverse persone che, a loro volta, hanno aperto altre attività in proprio. Oggi questi carrozzieri collaborano con lui. Diotto Massimo, Cittadella Massimo Diotto comincia a lavorare nel settore delle riparazioni elettromeccaniche nel 1964, all’età di 22 anni. Desidera mettere in pratica ciò che aveva imparato negli anni precedenti come lavoratore dipendente. Ancora oggi il suo è un lavoro artigianale. In bottega non ci sono macchinari che producono, solo le sue mani. Diotto gestisce la sua attività con lo stesso entusiasmo di una volta, insieme ai figli e agli operai. F.lli Didonè S.n.c. di Didonè Giorgio & Fratelli, Galliera Veneta L’impresa Didonè si è costituita nel 1964 ed è specializzata nel settore della carpenteria. Questa azienda artigiana è un esempio di amore per il lavoro e tradizione. Fu il padre dei tre soci a tramandare loro l’arte e la passione per il mestiere di fabbro. Oggi gli stessi soci stanno trasmettendo questo amore per il lavoro ai loro figli. Foto Ottica di Iarrera Giovanni, Limena Nel 1966 Giovanni Iarrera, appena conseguito il diploma di ottico a Milano, apre la sua azienda denominata Foto Ottica Iarrera. Grazie all’esperienza maturata negli anni, alla serietà e alla

professionalità la sua ditta ha saputo garantire una crescita costante della qualità dei servizi. L’Ottica Iarrera ha perfezionato una tecnica di montaggio di moderne lenti progressive con un sistema personalizzato che ha ricevuto diversi riconoscimenti. Franzolin Annamaria, Monselice Prima di mettersi in proprio, Annamaria Franzolin ha lavorato come dipendente della ditta Medicato Luciana, come parrucchiera, dal 1957 al 1960. Nel 1962 si iscrive alla Camera di Commercio come titolare artigiana, nel dettaglio parrucchiera per signora e continua ancora oggi l’attività. Grigolin Adele, Abano Terme Nel 1962, a soli 23 anni, Adele Grigolin apre la propria sartoria artigianale ad Abano Terme. La bottega è attiva ancora oggi. Negli anni ha eseguito lavori di sartoria per alcune importanti personalità quali le contesse Camerini e Bonomi, le sorelle Carità ed altre nobildonne italiane e straniere. Tutti i suoi modelli sono fatti a mano e su misura. Impresa Edile Ballan Giuseppe, Cadoneghe L’impresa edile della famiglia Ballan affonda le sue origini nel 1860, quando il nonno dell’attuale proprietario intraprende questa attività. L’azienda si occupa di edilizia civile ed industriale. Nei primi anni Ottanta Giuseppe Ballan è stato uno dei promotori del Consorzio Insediamenti Produttivi di Cadoneghe. Il signor Ballan è stato Presidente del medesimo Consorzio dal 1981 al 2005. In.Co.Met. S.n.c. di Luciano Valdisolo & C., Teolo Nel 1968 nasce la ditta Officina Fratelli Valdisolo che si occupa di produzione e costruzione di cisterne per contenimento di gasolio e carpenteria metallica in genere. Nel 1992 si trasforma in In.Co.Met. S.n.c.. Attualmente in pensione, il signor Valdisolo continua la sua attività in ditta.


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Per il lavoro e il progresso L.A. Studio di Lino Fabbian, Padova Lino Fabbian, attuale Presidente del Sistema di categoria acconciatura ed estetica dell’UPA, apre il suo salone di acconciatura a Padova nel 1979. Prosegue il suo lavoro con la stessa passione di trentaquattro anni fa. Vanta svariate nomine: Presidente Regionale di Confartigianato Veneto Acconciatori, Presidente di Camera Italiana Acconciatura e Presidente Nazionale di Confartigianato Benessere. La Montegrotto di Beggiato Olindo, Montegrotto Terme La scuola guida La Montegrotto nasce nel 1978 da un’idea di Olindo Beggiato. L’attività, che comprende anche il disbrigo delle pratiche amministrative, continua tuttora con l’aiuto di alcuni dipendenti e del figlio Alessandro Beggiato. Professionalità, competenza e passione sono i segreti per un successo lungo 34 anni. Lorenzetto Loris S.r.l., Bovolenta Loris Lorenzetto, dopo aver lavorato come dipendente per numerosi anni, nel 1989 fonda la propria azienda che si occupa di edilizia speciale. L’esperienza pluriennale ed internazionale del titolare si coniuga con la costante innovazione nelle tecniche di produzione. Tra i clienti più prestigiosi vi sono aziende leader a livello mondiale nel settore dell’ingegneria civile. Meneghin Claudio S.r.l., Piove di Sacco Claudio Meneghin comincia la sua attività di imbianchino ed arredatore nel 1978. Fin dai primi anni si è fatto conoscere per le sue particolari tecniche. Grazie alla collaborazione con grandi architetti e arredatori ha lavorato per clienti importanti quali Caffè Cavour, la contessa Marzotto e Jolly Hotel. Assieme al figlio Luca è riuscito a costruire un’azienda stimata e competitiva. Miatello Raimondo e Carlo S.n.c., S. Martino di Lupari L’azienda della famiglia Miatello opera dal 1954 nel set-

tore degli allestimenti per veicoli industriali e riparazioni auto. Fondata da Cornelio Miatello, nel 1974 viene affidata ai figli Carlo e Raimondo, gli attuali titolari. La notevole esperienza acquisita, la serietà e la professionalità – unitamente alla flessibilità della produzione e alla personalizzazione dei prodotti – sono le componenti primarie del successo dell’impresa. Officina del Diesel S.a.s., di Campello Sereno & C., Trebaseleghe L’Officina del Diesel di Sereno Campello nasce nel 1981. Il titolare, prima di mettersi in proprio, è stato lavoratore dipendente in Italia e all’estero. Ancora oggi la ditta continua a lavorare nel settore della riparazione, costruzione e manutenzione di macchine per il movimento terra e per il drenaggio dei terreni. Nel 1991 il signor Campello ha aperto con i suoi figli la UDX Drenaggi. Pasticceria Dalla Bona di Dalla Bona N. e C. S.n.c., Montegrotto Terme La pasticceria Dalla Bona apre i battenti nel 1963 da un’intuizione di Natale Dalla Bona. Negli anni è stato realizzato anche un laboratorio artigianale. La pasticceria si è fatta conoscere ed apprezzare in tutta Italia per il servizio e la qualità dei prodotti freschi ed è diventata un appuntamento quotidiano per gli ospiti delle Terme Euganee. Piron Scale S.n.c. di Piron Francesco e C., Arzergrande Piron Scale nasce nel 2001, forte dell’esperienza quarantennale della famiglia Piron nella realizzazione di scale da interno. L’inserimento di una speciale officina meccanica, oltre alla falegnameria, ha portato l’azienda all’avanguardia. Piron Scale si distingue per la qualità dei prodotti e del servizio offerto. Salmec dei Fratelli Bragagnolo S.n.c. S. Giorgio delle Pertiche L’azienda Salmec affonda le sue radici nel lontano 1924. Allora il padre degli attuali


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Per il lavoro e il progresso titolari costituì un’impresa specializzata nell’attività di fabbro e conduttore di macchine a vapore. Oggi la Salmec si occupa anche di automatismi bordo macchina e di movimentazione dei carichi. Negli anni è riuscita a fornire servizi sempre più qualificati e soluzioni innovative. Le porte della cattedrale di Medjugore sono state prodotte da Salmec.

In più di cinquant’anni di attività l’arte della decorazione e della pittura è stata insegnata con maestria a 35 apprendisti.

Vittorio Burgo e la creazione dell’aureola del Santo. Società Vetraria, di Peruzzo Luigino e Bruscagin Roberto S.n.c., Padova L’impresa artigiana Società Vetraria di Peruzzo Luigino e Bruscagin Roberto S.n.c. opera dal maggio 1961 nel settore della lavorazione di vetri, specchi e cristalli. La denominazione iniziale dell’impresa viene modi-

Sette Gioielli di Sette Mauro, Cadoneghe Mauro Sette inizia la sua attività di gioielliere e fabbricatore di oggetti preziosi nel 1981. Da sottolineare la sua partecipazione al corso di Gemmologia presso il laboratorio di

Sambin Vittorio, Arzergrande Vittorio Sambin entra nel mondo dell’edilizia come dipendente. Nel 1961, a 16 anni, comincia a lavorare in alcune imprese edili. Nel 1972 ne apre una propria, la Sambin Vittorio: crea prodotti nel comparto dell’edilizia privata, residenziale e industriale. Negli ultimi anni ha iniziato a collaborare con la Soprintendenza ai Beni Architettonici per il restauro di alcune chiese.

Due aziende dell’Unione tra le premiate degli “Amici della Zip”

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Tonello Bruno, S. Giorgio delle Pertiche Bruno Tonello è parrucchiere per uomo dal 1963. Il periodo di apprendistato come barbiere, iniziato all’età di 14 anni, gli ha permesso di avere la competenza necessaria. Nutre una profonda passione per il suo mestiere. Nel tempo libero presta servizio come volontario all’Opsa di Sarmeola. Per questo motivo ha ricevuto un riconoscimento dall’UPA. Tosato Impianti S.n.c. di Tosato Vittorio e Maurizio, Montegrotto Terme Remigio Tosato inizia nel 1948 l’attività di costruzione, riparazione e manutenzione degli impianti elettrici. Successivamente subentrano i figli Vittorio e Maurizio: entrambi hanno continuato ad ampliare l’azienda. La società è specializzata nella progettazione, installazione e manutenzione di impianti di allarme, impianti telefonici, antenne, parafulmini.

Sergio Spadati e C. S.n.c. di Spadati Sergio e Benedetto Abano Terme L’azienda di pittura e decorazione di mobili di Sergio Spadati è la tipica azienda di famiglia. È stata rilevata dal padre Antonio alla fine degli anni Cinquanta. Oggi vi lavorano Sergio Spadati, insieme al figlio e alla figlia.

rotagoniste anche due aziende dell’Unione Provinciale Artigiani al Premio “Amici della Zip”, che si è svolto il 29 novembre al Centro culturale Altinate San Gaetano. Su nove candidature presentate dal mandamento Upa di Padova, due infatti sono state le aziende che hanno ricevuto l’importante riconoscimento. A rappresentare l’Unione Provinciale Artigiani durante l’assegnazione del premio il vicepresidente Severino Beo. Per l’imprenditoria femminile è stata premiata la Intec srl di Albignasego, amministrata da Roberta Donato. L’azienda è specializzata nella produzione di macchine per conto terzi dai diversi usi. Ha clienti in Ita-

ficata in Società Vetraria di Bellucco Giacomo & C. S.n.c. nel 1981. Questa denominazione resterà immutata fino al 1995 quando Bellucco lascia tutte le sue cariche e qualifiche. Nel 1999 subentrano Maggiolo, poi sostituito da Bruscagin, e Peruzzo.

lia e all’estero e ha un fatturato che ammonta a 3 milioni di euro. Tra le aziende segnalate per l’innovazione di prodotto invece la Autotrasporti f.lli Turetta di Albignasego, con Squicky: un brand di Autotrasporti Turetta che da 40 anni opera nel settore della logistica integrata. Si tratta di un miniveicolo elettrico utilizzato per la comunicazione dinamica interattiva, anche come “corner” pubblicitario espositivo per fiere ed eventi. Il design e il progetto esecutivo sono tutti italiani. Con questa edizione 2012 il premio “Amici della Zip” ha raggiunto la nona edizione e ha festeggiato allo stesso tempo i primi dieci anni dell’Associazione

“Amici della Zona Industriale”. La consegna si è articolata in quattro aree: eccellenze nel campo dell’innovazione, dell’imprenditoria giovanile, dell’imprenditoria femminile e dell’impegno sociale. «L’Unione Artigiani di Padova partecipa sempre con grande impegno a questo premio – spiega Gabriella Gabrini, presidente del mandamento Upa di Padova – perché è un mezzo per valorizzare l’identità produttiva padovana. Si tratta inoltre di un’ottima occasione per creare nuove opportunità di aggregazione tra le eccellenze del nostro sistema, che merita di essere conosciuto più a fondo in tutte le sue sfumature».


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■ Gruppo giovani

■ Il progetto “Alla scoperta del sapere artigiano”

Tra insolvenze e ritardi di pagamento

Esperienza e pratica valori decisivi er far bene un mestiere, sapere la teoria non basta: bisogna conoscere gli aspetti pratici di una professione. Da questa considerazione è nato il progetto “Alla scoperta del sapere artigiano”, realizzato dalla Camera di Commercio di Padova, in collaborazione con l’Unione Provinciale Artigiani. L’iniziativa, che ha preso origine da una proposta del Sistema di Categorie Officine meccaniche dell’Upa, ha avuto due obiettivi: far emergere il sapere artigiano e consentire l’utilizzo di questo sapere nei percorsi scolastici istituzionali. Al progetto hanno partecipato tre istituti superiori: il Newton di Camposampiero, il Mattei di Conselve e l’Einstein di Piove di Sacco. La procedura utilizzata è stata quella dell’intervista, somministrata da venti studenti ad altrettanti imprenditori, iscritti all’Unione Artigiani e operanti nei settori metalmeccanica, legno, edilizia e alimentare. Le conclusioni del progetto sono state presentate il 4 dicembre scorso alla Camera di Commercio di Padova, alla presenza di Severino Beo, Vice Presidente dell’Unione Provinciale Artigiani e membro della Giunta camerale, Giuliano Berto, Presidente della Funzione aziendale Formazione dell’Upa, Stefano Zanetti, Presidente del Sistema di categorie Officine meccaniche dell’Upa e Arianna Pesce, Psicologa del lavoro e curatrice della ricerca. Ad ascoltare i risultati c’era una platea composta da

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on è una novità, ma di certo è una situazione che si è venuta aggravando in questo momento di crisi. Le insolvenze e i ritardi di pagamento (magari proprio dallo Stato) rappresentano una delle cause di maggiore difficoltà che vivono gli imprenditori, talora in condizioni di grande precarietà a causa della fatica nel riscuotere i crediti: un “incidente” che determina spesso carenza di liquidità, impossibilità nel far fronte ai propri impegni con i fornitori e di conseguenza veri e propri collassi aziendali. Naturalmente esistono modalità di tutela, non mancano i modi per garantirsi, anche se talora la legge non è adeguatamente efficace nel proteggere rispetto al richiedere. Questo problema tocca in maniera precisa le piccole imprese, non sempre attrezzate anche dal punto legale rispetto a quelle di maggiori dimensioni, e in particolare i giovani che pagano il prezzo di comprensibile inesperienza. Per questo il Gruppo Giovani dell’Unione Artigiani ha organizzato una sere di incontri (Legnaro, Loreggia, Este, Rubano) proprio sul tema delle “Insolvenze e ritardi di pagamento”. Soluzioni per un’efficace gestione del credito commerciale”. «Per noi – ha spiegato Dario Bordigato, presidente del Gruppo – è

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molto importante acquisire conoscenze e competenze in questo ambito che ci rendiamo conto, oggi più che mai, essere uno di quelli che maggiormente determinano e influenzano la qualità aziendale. Credo che per i giovani imprenditori sia indispensabile prendere coscienza di quali possono essere gli strumenti adatti, anche dal punto di vista legislativo, per tutelarsi e ottenere il giusto», Gli incontri hanno potuto avvalersi della competenza e della professionalità di Mauro Pizzigati, docente di diritto fallimentare all’università Ca’ Foscari di Venezia, e dell’avvocato Stefania Girotto. «È indubbio – ha detto quest’ultima – che la tutela e la garanzia di essere pagati inizia fin da subito, al momento della stipula dei contratti di fornitura. È indispensabile dotarsi delle opportune conoscenza per sapere se il committente è un’impresa sana, se è nella possibilità in seguito di onorare i propri debiti». «La legge – ha spiegato il professor Pizzigati – non manca di strumenti adeguati, ma bisogna saperli scegliere e individuare con competenza, per evitare spiacevoli inconvenienti». Incontri molto affollati, a testimonianza della crucialità di un tema che tocca e coinvolge in maniera sensibile soprattutto i giovani imprenditori artigiani.

studenti, insegnanti e imprenditori che hanno partecipato al progetto e dai Presidenti mandamentali dell’Unione coinvolti nell’iniziativa: Galdino De Marchi di Camposampiero, Renato Luise di Conselve e Vincenzo Nizzardo di Piove di Sacco. Nel panorama delle piccole imprese, le conoscenze, i metodi che oggi vengono definiti di “problem solving” non sono concetti astratti, ma dinamiche che molto spesso hanno un nome ed un cognome, oppure, che si basano sulla storia dell'imprenditore, il quale negli anni ha acquisito un bagaglio di conoscenza in un’area al confine tra scienza, tecnologia e pratica quotidiana che, in alcuni casi, fa invidia anche ad esperti del settore. Il mondo scolastico invece, basa la sua conoscenza sul sapere dei libri, una conoscenza scritta che si perpetua nel tempo e che quindi è resa fruibile alle persone in maniera gene-

rale, non basata quindi sull'esperienza del singolo. Il tentativo che la Camera di Commercio di Padova ha voluto attuare, con la collaborazione dell’Unione è di mettere insieme due mondi che possono apparire così distanti, ma, che in realtà necessitano l'uno dell'altro: da una parte il mondo scolastico, il quale necessita di contatti con il tessuto imprenditoriale, per costruire percorsi formativi che abbiano aderenza al contesto territoriale nel quali esso è inserito, dall'altra il mondo delle imprese artigiane, le quali hanno sempre più bisogno di personale qualificato da inserire nelle proprie file. Il tentativo contenuto nel progetto ha l’ambizione di portare questa collaborazione sul piano della costruzione e della trasmissione del sapere, costruendo le basi iniziali di un patrimonio di conoscenze e competenze particolarmente prezioso perché frutto del costante lavoro di miglioramento

che l’imprenditore artigiano compie quotidianamente nella sua impresa. L’indagine, per la modalità di svolgimento che ha avuto, è riuscita a cogliere gli elementi generali del sapere artigiano. La ricerca si è concentrata specialmente su aspetti gestionali, facendo emergere lo specifico artigiano, soprattutto nell’ambito delle scelte aziendali e organizzative. Elemento interessante dell’indagine è stato rilevare che questa continua ricerca di soluzioni su misura, che costituisce uno dei fondamentali punti di forza dell’artigianato, in alcuni casi l’imprenditore artigiano riesce a “trasmetterlo” anche a coloro con cui entra in relazione, come, ad esempio, ai fornitori, ottenendo da loro un prodotto su misura che in genere non è nella loro logica di offerta. Questi interessanti spunti di carattere gestionale ed organizzativo rimandano comunque alla necessità di una conoscenza più dettagliata di tutta la gamma del sapere pratico dell’artigianato, che porta con se un ricco patrimonio di conoscenze collegate alle specifiche produzioni ed alle tecnologie ad esse riferibili. Il lavoro di indagine in questo campo richiede attività di ricerca molto più approfondita, che però costituirebbe la base di altri percorsi conoscitivi da mettere in cantiere, ma che sarebbero preziosi per la collaborazione tra imprese artigiane e scuole come elementi di integrazione ai contenuti formativi scolastici.

I Cavalieri d’Italia e la bontà verso i terremotati i è tenuta il 25 novembre scorso a Teolo la sesta edizione del Premio Bontà dell’UNCI, l’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia. “Negli anni passati abbiamo fatto molte donazioni a enti e persone bisognose – spiega Giampiero De Cassut Agodi, Presidente della sezione di Padova” Quest’anno, con il patrocinio del Comune di Teolo, il dono

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sarà devoluto ai terremotati dell’Emilia e precisamente al Comune di Sant’Agostino, al quale diamo il nostro contributo per ricostruire la scuola primaria della frazione di San Carlo”. La consegna ad una delegazione del Comune di Sant’Agostino è avvenuta alla presenza del Sindaco di Teolo Moreno Valdisolo e all’Assessore Valentino Turetta.


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COME EFFETTUARE UN CORRETTO “MASSAGGIO VISO�

ESTETISTE

Obbiettivo: il corso tratta gli inestetismi del viso e dei legami con i grandi metabolismi. Ricerca le cause e propone sistemi di intervento speciďŹ ci per le varie problematiche che possono emergere a questo livello. Argomenti trattati: s )NTRODUZIONE ,E STRUTTURE MUSCOLARI SCHELETRICHE FACCIALI DI TESTA COLLO s ,E RUGHE CAUSE s 2ELAZIONI CON I -ERIDIANI DELL AGOPUNTURA s 4RATTAMENTO SPECIlCO VISO s )L MICROMASSAGGIO 4ECNICHE DI MICRO MASSAGGIO E TECNICHE MIOFASCIALI 0ARTECIPANTI MINIMO Durata: ORE INCONTRI DI ORE Calendario: GENNAIO Orario: n Sede: 50! FORM!ZIONE 0IAZZA $E 'ASPERI 0ADOVA Quota di partecipazione: â‚Ź )6! ASSOCIATI 50! â‚Ź )6! NON ASSOCIATI 50! 2IMBORSI PREVISTI PER LE AZIENDE IN REGOLA CON I CONTRIBUTI EBAV si provvederĂ AL RIMBORSO DELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE CHE SARĂŒ DI â‚Ź A PARTECIPANTE

HOT STONE MASSAGE 1° LIVELLO (Trattamento con le pietre laviche calde) Obiettivo: !VVICINARE I PARTECIPANTI AL PENSIERO /LISTICO DI 3ALUTE E -ALATTIA 3ENSIBILIZZAZIONE DEI PARTECIPANTI ALLA RIDUZIONE DELLO 3TRESS PER OTTENERE SERENITĂŒ GIOIA E ARMONIA !VVICINAMENTO ALL USO DI TECNICHE NATURALI !PPLICAZIONE DELLE PRINCIPALI MANOVRE DI MASSAGGIO HOT STONE 3TIMOLAZIONE della sensibilitĂ dei partecipanti. Programma: s )NTRODUZIONE s -ALATTIA E SPIRITUALITĂŒ s ,O STRESS s , ENERGIA s ) #HAKRA s CRISTALLI s -ANOVRE BASE DEL MASSAGGIO HOT STONE

s 4RATTAMENTO HOT STONE THERAPY RIEQUILIBRANTE DEI CHAKRA

s #ONTROINDICAZIONI ALLA PRATICA DELL HOT STONE THERAPY

ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO AUTONOMO DELLA PROFESSIONE DI ACCONCIATORE

FOTOREALISMO CON V - RAY

Obbiettivo: 62!9 3I TRATTA DI UN SOFTWARE DI RENDERIZZAZIONE CHE PERMETTE DI REALIZZARE immagini fotorealistiche rimanendo in ambiente Rhinoceros. Al termine del corso l’utente sarà in grado di UTILIZZARE 6RAY PER 2HINO PER CREARE IMMAGINI FOTOREALISTICHE DA DISEGNI $ E DI GESTIRLE PER SUCCESSIVE OPERAZIONI DI fotoritocco. Programma: s )NTRODUZIONE E PRIMI RENDER s PROCESSO PRODUTTIVO E PROGRAM MAZIONE DELLE AZIONI STANDARD s , INTERFACCIA DEI SOFTWARE PER IL RENDERING E ANALISI SEMPLICI s 3TUDIO E ANALISI DELL IMMAGINE DA REALIZZARE s )L SETTAGGIO VELOCE PER IL RENDERING DI PROVA CONCETTI ED APPLICAZIONI DELLE TIPOLOGIE DI CALCOLO DEI RENDER s COSA SONO LE LUCI BANK E COME SI UTILIZZANO s CREAZIONE DEI MATERIALI s RENDERING ARCHITETTONICO RENDERING STUDIO INTERNI RENDERING SU MODELLI REIMPOSTATI s RENDERING lNALE s #ORREZIONI ED approfondimenti. Docenti: ACCREDITATI 2()./#%2/3 Destinatari: TITOLARI SOCI E COLLABORATORI DI AZIENDE ARTIGIANE PREVIA VERIlCA DEI REQUISITI AZIENDALI Partecipanti: Durata: ORE INCONTRI Calendario: A PARTIRE DA MARTEDÖ GENNAIO Orario: n Sede: 50! &ORMAZIONE 0IAZZA $E 'ASPERI 0ADOVA Per informazioni: 50! &ORMAZIONE 3CARL CORSI CATEGORIA ORAl E TAPPEZZIERI &EDERICA &AVARIN 4EL EMAIL FEDERICA FAVARIN UPA PADOVA IT

Obbiettivo: )L PERCORSO CONSENTE DI ACQUISIRE CONOSCENZE RIGUARDANTI L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELL IMPRESA DI ACCONCIATURA NONCHĂ? TUTTA L ATTIVITĂŒ GESTIONALE - amministrativa e contabile al ďŹ ne di gestire autonomamente L ATTIVITĂŒ )NOLTRE CONSENTE DI ACQUISIRE LE COMPETENZE TECNICO OPERATIVE IN AMBITO TRICOLOGICO DERMATOLOGICO E DELLA COLORIMETRIA per lo svolgimento della professione dell’acconciatore. Destinatari PERSONE INTERESSATE A CONSEGUIRE L ABILITAZIONE PER esercitare in proprio l’attivitĂ di acconciatore. Requisiti di accesso: s TRE ANNI DI ATTIVITĂŒ QUALIlCATA PRESSO UN IMPRESA DI ACCONCIATURA DA EFFETTUARE NELL ARCO DEGLI ULTIMI CINQUE ANNI IN QUALITĂŒ DI TITOLARE O SOCIO PARTECIPANTE AL LAVORO DIPENDENTE FAMILIARE COADIUVANTE O COLLABORATORE COORDINATO E CONTINUATIVO EQUIVALENTE COME MANSIONI O MONTE ORE A QUELLA PREVISTA DALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA s IL PERIODO DI INSERIMENTO Ă’ RIDOTTO AD UN ANNO DA EFFETTUARE NELL ARCO DI DUE ANNI QUALORA SIA PRECEDUTO DA UN RAPPORTO DI APPRENDISTATO AI SENSI DELLA LEGGE GENNAIO N E SUCCESSIVE MODIlCAZIONI DELLA DURATA PREVISTA DAL CONTRATTO NAZIONALE DI CATEGORIA

ACCONCIATORI

TAPPEZZIERI - MOBILIERI E ORAFI

UPA FORMAZIONE

Parte pratica: VARIE PROVE DI MASSAGGIO HOT STONE TRA I PARTECIPANTI Destinatari: )L CORSO RIVOLTO AGLIO OPERATORI DEL SETTORE ESTETICO Partecipanti: MINIMO MASSIMO Durata: ORE INCONTRI DI ORE Calendario: FEBBRAIO Orario: n Sede: 50! FORM!ZIONE 0IAZZA $E 'ASPERI 0ADOVA Quota di partecipazione: â‚Ź )6! ASSOCIATI 50! â‚Ź )6! NON ASSOCIATI 50! 2IMBORSI PREVISTI PER LE AZIENDE IN REGOLA CON I CONTRIBUTI EBAV

Durata: ORE ESAME lNALE Calendario: DOMENICA E LUNEDĂ– A PARTIRE DA GENNAIO Orario: LUNEDĂ– Sede: 50! &ORMAZIONE 0IAZZA $E 'ASPERI 0ADOVA Per informazioni: 5PA &ORMAZIONE 3CARL CORSI CATEGORIA ACCONCIATORI &EDERICA &AVARIN 4EL EMAIL FEDERICA FAVARIN UPA PADOVA IT


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CORSO PER MONTAGGIO E SMONTAGGIO TRASFORMAZIONE DI PONTEGGI

SICUREZZA

Destinatari: IL CORSO Ò /"",)'!4/2)/ PER !DDETTI E 0REPOSTI AL -ONTAGGIO 3MONTAGGIO E 4RASFORMAZIONE $I 0ONTEGGI $ ,GS ART COMMA LA MANCATA FREQUENZA AL CORSO NON CONSENTE DI SVOLGERE L’ATTIVITA’ DI MONTAGGIO TRASFORMAZIONE E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI. Requisiti d’accesso: essere fisicamente IDONEO ALLE ATTIVITÌ DI MONTAGGIO SMONTAGGIO E TRASFORMAZIONE DEI PONTEGGI PER ), ,!6/2!4/2% 342!.)%2/ CHE IL LAVORATORE POSSIEDA UNA SUFlCIENTE CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA Calendario e sede: PARTE TEORICA 0ADOVA n PARTE PRATICA #AMIN Durata: ORE DI 6ERIlCA SUDDIVISE IN incontri ) CORSI POTRANNO ESSERE ATTIVATI AL RAGGIUNGIMENTO DI ADESIONI !L TERMINE DEL CORSO VERRÌ RILASCIATO L ATTESTATO DI FREQUENZA Quota di partecipazione: associati UPA € )6! non associati UPA € )6! 2IMBORSI PREVISTI LE AZIENDE ADERENTI ALLA CEAV #ASSA %DILE !RTIGIANA 6ENETA IN REGOLA CON I VERSAMENTI Ò POSSIBILE USUFRUIRE DEL CONTRIBUTO PER LA PARTECIPAZIONE AL CORSO PARI A € A lavoratore formato.

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER MONTAGGIO E SMONTAGGIO/TRASFORMAZIONE DI PONTEGGI

Destinatari: lavoratori che hanno frequentato il corso obbligatorio per Addetti e 0REPOSTI AL MONTAGGIO TRASFORMAZIONE E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI )L CORSO Ò OBBLIGATORIO IN BASE AGLI ARTICOLI E DEL $ ,GS E S M I )L $ECRETO ,EGISLATIVO ART COMMA E DALL ART COMMA ALLEGATO 88) PREVEDE LA FREQUENZA AD UN CORSO DI AGGIORNAMENTO DI ORE OGNI QUATTRO ANNI PERTANTO LA MANCATA FREQUENZA AL CORSO NON CONSENTE DI SVOLGERE L’ATTIVITA’ DI MONTAGGIO TRASFORMAZIONE E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI. Requisiti di accesso: ESSERE FISICAMENTE IDONEO ALLE ATTIVITÌ DI MONTAGGIO SMONTAGGIO E TRASFORMAZIONE DEI PONTEGGI PER ), ,!6/2!4/2% 342!.)%2/ CHE IL LAVORATORE POSSIEDA UNA SUFFICIENTE CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA ESSERE IN POSSESSO DELL ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE AL CORSO TEORICO PRATICO PER ADDETTI AL MONTAGGIO SMONTAGGIO E TRASFORMAZIONE dei ponteggi Durata: ORE ORA DI TEORIA ORE DI PRATICA !I FINI DELLA VALIDITÌ DEL CORSO LA FREQUENZA Ò OBBLIGATORIA PER IL DELLE ORE PREVISTE Orario: n Per i Titolari I CORSI VERRANNO ORGANIZZATI ANCHE IL SABATO AL RAGGIUNGIMENTO DI ADESIONI Sedi: Padova, Fontaniva, Este, Piove di Sacco Quota di partecipazione: € )6! ASSOCIATI 50! € )6! NON ASSOCIATI 50! Rimborsi previsti: PER LE AZIENDE ADERENTI ALLA CEAV #ASSA %DILE !RTIGIANA 6ENETA IN REGOLA CON I VERSAMENTI Ò POSSIBILE USUFRUIRE DEL CONTRIBUTO PER LA PARTECIPAZIONE AL CORSO pari a € )6! INCLUSA A DIPENDENTE O COLLABORATORE FORMATO Modalità d’iscrizione: PER ISCRIVERSI AL CORSO DI AGGIORNAMENTO Ò NECESSARIO COMPILARE LA SCHEDA DI ADESIONE INDICANDO LA DATA DI SCADENZA DELL ATTESTATO LA SEDE DI PREFERENZA DI svolgimento del corso e il codice CEAV PER LE $ITTE INSCRITTE ALLA #ASSA %DILE !RTIGIANA 6ENETA ED INVIARLA VIA FAX AL NUMERO OPPURE VIA E MAIL AL SEGUENTE INDIRIZZO MARILISA BOSCOLO UPA PADOVA IT 3ARÌ NOSTRA CURA CONVOCAR6I IN PROSSIMITÌ DELLA SCADENZA DEL 6OSTRO ATTESTATO Per adesioni o informazioni: -ARILISA "OSCOLO TEL FAX E MAIL MARILISA BOSCOLO UPA PADOVA IT

SCHEDA DI ADESIONE 4ITOLO DEL #ORSO SPECIFICARE TITOLO EDIZIONE 3EDE #OGNOME E .OME COD FISC .ATO A IL RESIDENTE A 6IA N CAP PROV TEL 4ITOLO DI STUDIO 3ETTORE ATTIVITÌ DITTA 2UOLO 4ITOLARE 3OCIO #OLLABORATORE $Ipendente CONDIZIONI GENERALI DI ADESIONE: PER ADERIRE AI CORSI Ò NECESSARIO CONSEGNARE PERSONALMENTE PRESSO 50! FORM!ZIONE LA SCHEDA DI ADESIONE COMPILATA IN TUTTE LE SUE PARTI O INVIARLA AL SEGUENTE INDIRIZZO UPA Formazione - Piazza De Gasperi, 22 35131 - Padova oppure via fax al numero 049 658255. ,A SEGRETERIA ORGANIZZATIVA PROVVEDERÌ A CONFERMARE LA PARTENZA DEL CORSO CIRCA TRE GIORNI PRIMA DELLA DATA PREVISTA L’iscrizione è vincolante se non disdetta almeno sette giorni prima dell’inizio del corso. 50! &ORMAZIONE SI RISERVA LA FACOLTÌ DI ANNULLARE O DI MODIFICARE IL PROGRAMMA DANDONE COMUNICAZIONE AGLI ISCRITTI MODALITA’ DI PAGAMENTO: LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE DEVE ESSERE VERSATA ALLA CONFERMA DELL AVVIO DEL CORSO Il pagamento può essere effettuato a mezzo: "ONIFICO BANCARIO PRESSO #!33! $) 2)30!2-)/ $%, 6%.%4/ !G )BAN )4 ) 0 0 IVA Tramite C/C postale Nr. 25604315 INTESTATO A 50! &ORMAZIONE S C A R L 0IAZZA $E 'ASPERI 0D Copia del pagamento dovrà essere poi inviato tramite fax a UPA Formazione. 3EGUIRÌ REGOLARE FATTURA SECONDO LE INDICAZIONI FORNITE DAI PARTECIPANTI $ATA &IRMA DATI AZIENDA $ITTA !SSOCIATO 50! 3) ./ 6IA N #OMUNE cap P.)6! cod.fisc. #ODICE !TECO 4EL FAX CELLULARE E MAIL , AZIENDA VERSA EBAV 3) ./ CEAV 3) ./ FART 3) ./

prov.

$ATA &IRMA Informativa e consenso ai sensi della Dlgs 196/2003 !I SENSI DELL ART DEL $LGS E IN RELAZIONE AI DATI PERSONALI CHE SI INTENDE TRATTARE LA INFORMIAMO DI QUANTO SEGUE )L TRATTAMENTO A CUI SARANNO SOTTOPOSTI I DATI PERSONALI RICHIESTI O ACQUISITI Ò DIRETTO ESCLUSIVAMENTE ALL ESPLETAMENTO DA PARTE DI 50! FORMAZIONE 3CARL DELLE FINALITÌ ATTINENTI L ATTIVITÌ DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E DI QUELLA AD ESSA CONNESSE NECESSARIE AI SENSI DELLE VIGENTI DISPOSIZIONI DI ,EGGE )L TRATTAMENTO PUÛ ESSERE EFFETTUATO CON MEZZI AUTOMATIZZATI E NON )L CONFERIMENTO DEI DATI Ò FACOLTATIVO TUTTAVIA L EVENTUALE RIFIUTO A FORNIRLI PUÛ COMPORTARE L IMPOSSIBILITÌ DA PARTE DI 50! FORMAZIONE 3CARL A CONSIDERARE LA 3UA ISCRIZIONE ) SUOI DATI POTRANNO ESSERE COMUNICATI PER LE MEDESIME FINALITÌ DI CUI AL PUNTO ALL %NTE "ILATERALE !RTIGIANATO 6ENETO %"!6 E ALL )STITUTO 6ENETO PER IL ,AVORO )6, ALLA #ASSA %DILE !RTIGIANA 6ENETA #%!6 ALLA ##)!! DI 0ADOVA ALLA 2EGIONE 6ENETO A / 4 # A $IPARTIMENTO 4RASPORTI 4ERRESTRI DI 0ADOVA $ $ 4 A !RPAV ALLA &EDERAZIONE 2EGIONALE DELL !RTIGIANATO 6ENETO &2!6 ALLA 0ROVINCIA DI 0ADOVA AL # 2 ! # ! AL &ONDOARTIGIANATO &!24 4ITOLARE DEL TRATTAMENTO DEI 3UOI DATI Ò LA SCRIVENTE 50! FORMAZIONE 3CARL NELLA PERSONA DELL AMMINISTRATORE UNICO !LBERTO $ALLA ,IBERA CON SEDE IN 0ADOVA 0IAZZA $E 'ASPERI 2ESPONSABILE DEL TRATTAMENTO Ò 5PA 3ERVIZI 3PA CON SEDE IN 0ADOVA 0IAZZA $E 'ASPERI , ART DEL $LGS CONFERISCE ALL INTERESSATO L ESERCIZIO DI SPECIFICI DIRITTI TRA CUI QUELLI DI OTTENERE DAL TITOLARE LA CONFERMA DELL ESISTENZA O MENO DI PROPRI DATI PERSONALI E LA LORO COMUNICAZIONE IN FORMA INTELLIGIBILE DI AVERE CONOSCENZA DELL ORIGINE DEI DATI NONCHÒ DELLA LOGICA E DELLE FINALITÌ SU CUI SI BASA IL TRATTAMENTO DI OTTENERE LA CANCELLAZIONE LA TRASFORMAZIONE IN FORMA ANONIMA O IL BLOCCO DEI DATI TRATTATI IN VIOLAZIONE DELLA ,EGGE NONCHÒ L AGGIORNAMENTO LA RETTIFICA O SE VI Ò INTERESSE L INTEGRAZIONE DEI DATI DI OPPORSI PER MOTIVI LEGITTIMI AL TRATTAMENTO !TTESTAZIONE DI CONSENSO $ICHIARO DI AVER RICEVUTO L INFORMATIVA ed esprimo il consenso al trattamento dei dati personali per i fini dichiarati.

$ATA &IRMA


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CATEGORIE

■ Dal 6 ottobre è entrato in vigore il nuovo regolamento

Come gestire i materiali nelle terre e rocce da scavo o scorso 6 ottobre è entrato definitivamente in vigore il regolamento approvato con D.M. n. 161 del 10 agosto 2012 avente ad oggetto la nuova disciplina delle terre e rocce da scavo e sostituisce la previgente procedura prevista dall’art. 186 del d.lgs. 152/2006 per il riutilizzo dei materiali di scavo. La nuova disciplina si applica alla gestione dei materiali da scavo, cioè suolo o sottosuolo, con eventuali presenze di riporto, derivanti dalla realizzazione di un’opera. Ad esempio si citano: scavi in genere (sbancamento, fondazioni, ecc.); perforazione, trivellazione, palificazione, consolidamento; opere infrastrutturali in generale (galleria, diga, strada, eccetera); rimozione e livellamento di opere in terra; materiali litoidi in genere provenienti da escavazioni effettuate negli alvei, sia dei corpi idrici superficiali che del reticolo idrico scolante, in zone golenali dei corsi d’acqua, spiagge, fondali lacustri e marini; residui di lavorazione di materiali lapidei (marmi, graniti, pietre, eccetera) anche non connessi alla realizzazione di un’opera e non contenenti sostanze pericolose (quali ad esempio flocculanti con acrilamide o poliacrilamide).

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Il nuovo D.M. all’articolo 4 (Disposizioni generali) stabilisce che le terre e rocce da scavo possono essere riuti-

La demolizione selettiva Per favorire l’efficienza e il recupero di materiali, in Veneto è partita la demolizione selettiva. La Regione applica così all’edilizia i principi della raccolta differenziata. A prevederlo è la deliberazione n. 1773 del 28 AGOSTO 2012, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 75 del 11 settembre 2012. La deliberazione si pone l’obiettivo di fornire un insieme di indicazioni operative per una migliore gestione delle problematiche legate alla produzione e alla gestione dei rifiuti nel settore delle costruzioni e demolizione sia nel luogo di produzione, sia negli impianti in cui questi vengono trasformati in nuovi prodotti.

Introduce ed intende promuovere l’adozione nei cantieri del nuovo concetto di demolizione selettiva, quale soluzione più efficace per ridurre i quantitativi dei rifiuti prodotti e per favorire la separazione e l’avvio ad un recupero più efficiente delle frazioni separate. Con il metodo della demolizione selettiva per gli edifici civili (o assimilati) in presenza di rifiuti non pericolosi non si effettuano le analisi ed è sufficiente presentare un’autocertificazione. Se non viene scelto il metodo della demolizione selettiva le analisi dovranno essere sempre effettuate per ogni 500mc di rifiuto prodotto.

scavo. In breve, si tratta di un documento, compilato dal proponente secondo le istruzioni nell’Allegato 5, utile alla corretta gestione dei materiali da riporto e per certificarne le caratteristiche chimico-fisiche. Ad esempio deve contenere modalità di esecuzione e risultanze della caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo eseguita in fase progettuale, indicando in particolare: i risultati dell’indagine conoscitiva dell’area di intervento (fonti bibliografiche, studi pregressi, fonti cartografiche, ecc) con particolare attenzione alle attività antropiche svolte nel sito o di caratteristiche naturali dei siti che possono comportare la presenza di materiali con sostanze specifiche. Il Piano di Utilizzo deve essere presentato dal proponente alla P.A. almeno 90 giorni prima dell’inizio dei lavori di escavazione, anche per via telematica. Qualora si accertino violazioni degli obblighi assunti in tale Piano, verrà automaticamente meno la qualifica di sottoprodotto del materiale, con conseguente applicazione dello stesso alla normativa sulla gestione dei rifiuti. Schematicamente: • L’impresa interessata – 90 giorni prima dell’utilizzazione del materiale – redige e presenta all’Autorità competente il Piano di Utilizzo. • L’Autorità può richiedere entro 30 giorni integrazioni al Piano.

Il Piano di Utilizzo è una novità introdotta dalla nuova disciplina sui materiali da

• Entro 90 giorni l’Autorità approva il Piano o lo rigetta. • Oltre i 90 giorni il proponente può gestire il materiale secondo i termini del Piano. Il materiale cessa di essere sottoprodotto e va gestito come rifiuto se viene oltrepassato il termine temporale del Piano, in caso di violazione di obblighi o laddove siano venute meno le condizioni già citate. È prevista una procedura di reimpiego in situazioni di emergenza nonché la possibilità di effettuare modifiche al piano. Il proponente comunica il soggetto esecutore del piano che deve garantire l’assorbimento degli obblighi di tracciabilità attraverso il Documento di Trasporto e la Dichiarazione di avvenuto utilizzo. Se il materiale da scavo non contaminato – sebbene in possesso di tutti i “criteri qualitativi” atti a classificarlo sottoprodotto – viene invece smaltito in discarica o conferito presso impianti di trattamento o recupero rifiuti, esso continua ad essere considerato rifiuto, con il conseguente obbligo di emissione in fase di trasporto del Formulario Rifiuti (FIR) da parte del produttore. Per informazioni: Upa Servizi Innovativi, Via A. Volta, 34 – Abano Terme, Tel. 049 629323 – Fax 049 8936721.

■ I criteri di finanziamento del bando Inail per il 2013

■ Dichiarazione antincendio

Per avere più sicurezza sul lavoro

Nuovi modelli

i è recentemente tenuta presso l’INAIL una riunione dedicata all’illustrazione dei criteri che saranno utilizzati dall’Istituto nel prossimo bando 2013 (a valere sulle risorse 2012) per il finanziamento dei progetti per la sicurezza sul lavoro, la cui pubblicazione è prevista per il prossimo mese di dicembre. Il bando relativo al 2010, che prese il via il 12 gen-

S

lizzate, quindi commercializzate, quando presentino i requisiti di “sottoprodotto” in ottemperanza all’articolo 184-bis del T.U.A.: a) il materiale da scavo è generato durante la realizzazione di un’opera, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale materiale; b) il materiale da scavo è utilizzato, in conformità al Piano di Utilizzo: 1. nel corso dell’esecuzione della stessa opera, nel quale è stato generato, o di un’opera diversa, per la realizzazione di reinterri, riempimenti, rimodellazioni, rilevati, ripascimenti, interventi a mare, miglioramenti fondiari o viari oppure altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali; 2. in processi produttivi, in sostituzione di materiali di cava; c) il materiale da scavo è idoneo ad essere utilizzato direttamente, ossia senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale secondo i criteri di cui all’Allegato 3; d) il materiale da scavo, per le modalità di utilizzo specifico di cui alla precedente lettera b), soddisfa i requisiti di qualità ambientale di cui all’Allegato 4.»

naio 2011 – con il meccanismo del cosiddetto “click day” – fece registrare numerosi e gravi problemi, a cominciare dalla interruzione dell’accesso e della funzionalità del portale web INAIL, prontamente denunciati dalla scrivente Confederazione e da Rete Imprese Italia. Le modalità di svolgimento del bando successivo, relativo all’anno 2011, svoltosi nel mese di marzo scorso,

hanno visto invece recepite – tramite l’intervento del Comitato di Indirizzo e Vigilanza (CIV) dell’INAIL – alcune richieste confederali finalizzate a migliorare la fruibilità del bando medesimo da parte delle imprese, in particolare per quelle di micro e piccola dimensione. Il bando 2013, che varrà sia per le imprese sia per i lavoratori autonomi, si inserisce sulla scia del bando

2012, pur differenziandosi leggermente nella modalità di fruizione e nei contenuti. Per consultare il bando e la bozza di avviso pubblico sui finanziamenti alle imprese, collegarsi al sito www.upa.padova.it e scegliere la voce Funzioni aziendali (Ambiente e sicurezza) che si trova in home page.

l Ministero dell’Interno (Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso e della Difesa Civile) ha pubblicato il Decreto n. 200 del 31 ottobre 2012, contenente la nuova modulistica di presentazione delle istanze, delle segnalazioni e delle dichiarazioni antincendio. I nuovi modelli dovranno essere utilizzati

I

obbligatoriamente dal 27 novembre 2012 per tutte le pratiche di prevenzione incendi. Per scaricare tutta la documentazione collegarsi al sito www.upa.padova.it e scegliere la voce Funzioni aziendali (Ambiente e sicurezza) che si trova in home page.


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ATTUALITÀ

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28 DICEMBRE 2012

■ Da Albignasego a Roma

■ Eletto in Confartigianato il sostituto di Giorgio Guerrini

Andrea Turetta entra a far parte della Giunta

Giorgio Merletti Presidente nazionale iorgio Merletti è stato eletto Presidente di Confartigianato Imprese per il quadriennio 2012-2016 dall’Assemblea della Confederazione che rappresenta 700.000 artigiani e piccole imprese. Il nuovo Presidente sarà affiancato dai vice Presidenti Claudio Miotto (Vice Presidente Vicario), Rosa Gentile e Marco Granelli. Giorgio Merletti è nato ad Arsago Seprio (Varese) nel 1951. Laureato in architettura, è imprenditore nel settore della falegnameria. In ambito associativo è Presidente di Confartigianato Varese e di Confartigianato Lombardia. Durante la presidenza di Giorgio Guerrini, ha ricoperto l’incarico di Vice Presidente Vicario con delega alle relazioni sindacali. Dal 2006 al 2009 è stato Vice Presidente di Artigiancassa. Dal 1990 Merletti ha maturato anche una lunga esperienza di amministratore pubblico a livello locale, culminata con

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ndrea Turetta, Presidente del mandamento di Albignasego dell’Unione Provinciale Artigiani di Padova è entrato a far parte della Giunta Esecutiva di Confartigianato. Turetta è imprenditore dal 1977 e insieme ai fratelli conduce un’impresa nel settore del trasporto merci. Da oltre una decina di anni ha cariche sociali all’interno dell’Upa,

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prima con ruoli di rappresentanza nel Gruppo Giovani Imprenditori (sia a livello provinciale che regionale) poi come presidente di mandamento di Albignasego. È al suo terzo mandato come Presidente di Albignasego. In ambito nazionale è stato membro di giunta del Gruppo Giovani e per quattro anni ha presieduto la commissione Scuola – affari sociali.

l’incarico di Sindaco del Comune di Arsago Seprio (Varese) dal 2004 al 2009. Giorgio Merletti succede a Giorgio Guerrini, che ha guidato la Confederazione dal 2004 e al quale il neo Presidente ha rivolto il ringraziamento di Confartigianato per l’impegno dedicato, in questi 8 anni, alla valorizzazione e allo sviluppo dell’artigianato e delle piccole imprese. Un impegno che Merletti

ha dichiarato di voler onorare, indicando le linee dell’azione confederale. “In questa difficile fase della nostra economia – ha sottolineato – serve uno sforzo eccezionale per costruire un contesto favorevole alle potenzialità imprenditoriali del nostro Paese, per irrobustire il tessuto produttivo dell’artigianato e delle piccole aziende, per migliorarne la capacità competitiva e consentire

Il padovano Lino Fabian riconfermato ai vertici di Confartigianato Benessere Lino Fabbian, già presidente regionale della Categoria Acconciatori e del Sistema di categoria di acconciatura ed estetica di Upa Padova, è stato confermato alla presidenza di Confartigianato Benessere. I colleghi di Confartigianato Estetica Sandra Landoni e di Con-

fartigianato Odontotecnici Antonio Ziliotti hanno ribadito la stima e l'apprezzamento per il lavoro fin qui svolto ed assicurato la massima collaborazione per il prossimo quadriennio. Nato a Cavarzere nel 1955, Fabbian ha aperto il suo salone di accon-

ciatura di via San Fermo a Padova nel 1978. Sposato, ha un figlio. Da quattro mandati fa parte del Consiglio generale dell’Unione Provinciale Artigiani. Dal 2007 al 2009 è stato vice presidente provinciale dell’Upa. Presidente dell’ANAM dal 2009, a

livello nazionale ha preparato altri docenti all’insegnamento ed è stato Presidente di Upa Formazione. Attualmente è Presidente della Camera Italiana Acconciatura. Nel 2012 è stato riconfermato Presidente nazionale di Confartigianato Benessere.

loro di uscire dalla crisi”. Merletti ha poi citato le imminenti scadenze elettorali “che – ha detto – richiedono il nostro impegno di elaborazione di proposte da rivolgere alla politica per difendere e valorizzare 4.292.538 micro e piccole imprese italiane che danno occupazione a 9.836.832 addetti. In particolare, le imprese artigiane sono 1.447.070 e danno lavoro a 3.210.793 addetti. Le micro e piccole imprese rappresentano il 98,2% del totale delle aziende italiane e il 58,9% degli addetti, contribuiscono al 38% del fatturato totale delle imprese, al 41,2% del valore aggiunto e al 40,4% degli investimenti”. L’Assemblea di Confartigianato ha provveduto altresì ad eleggere i 20 componenti della Giunta Esecutiva nelle persone di: Sauro Antonelli, Salvatore Ascioti, Fabio Banti, Salvatore Bellopede, Valdimiro Belvederesi, Corrado Brigante, Dario Bruni, Angelo Carrara, Luca Falco, Adelio Ferrari, Giuseppe Interdonato, Marici Levi, Eugenio Massetti, Domenico Massimino, Giuseppe Mazzarella, Valeria Piccari, Mario Pozza, Nunzio Reina, Davide Servadei, Andrea Turetta. Il nuovo Presidente ha confermato la fiducia a Cesare Fumagalli nell’incarico di Segretario Generale di Confartigianato.

■ I giovani dell’Upa in visita all’azienda di Umberto Guarile a Vo’ Euganeo

All’insegna della condivisione e dell’incontro ue momenti di condivisione, conoscenza e incontro che hanno visto protagonista con successo il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Provinciale Artigiani di Padova giovedì 13 dicembre. Dopo la visita all’azienda Umberto Borile & Co di Vo’ Euganeo, produttrice di motociclette fatte completamente a mano, il Gruppo ha concluso la giornata con una cena per lo scambio degli auguri natalizi all’agriturismo Podere Villa Alessi a Faedo di Cinto Euganeo.

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Da una indagine di Confartigianato, nel secondo semestre 2012

Il rapporto tra le imprese venete e gli istituti di credito resce di 8 punti percentuali la quota di imprese che afferma di aver subito un aumento di costi e tassi da parte della sua banca. È questo uno degli aspetti più significativi emersi nel focus di approfondimento dell’indagine di Confartigianato, che anche nel secondo semestre 2012 si pone l’obiettivo di indagare il rapporto tra imprese e istituti di credito, i tempi di pagamento dei clienti, il rapporto con il Governo Monti. Gli altri aspetti che riguardano l’accesso al credito invece non evidenziano particolari differenze rispetto ai valori registrati nella rilevazione precedente. A livello disaggregato, invece, si evidenzia nel settore dei servizi alle persone, oltre ad una marcata crescita di chi ha subito un aumento dei costi (+18,8 p.p.), un peggioramento della quota dei mancati rinnovi di crediti e di nuovi prestiti (+8,3 p.p.) ed un calo della percentuale di chi ha ricevuto proposte d’investimento (-5,5 p.p.).

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L’edilizia ed i servizi alle imprese presentano una crescita nelle concessioni di fido (per i servizi

alle persone il dato è stabile e solo il trend del manifatturiero è negativo), anche se il 60,5% de-

gli intervistati dichiara di non aver fatto alcun ricorso al credito nell’ultimo semestre (per-

centuale analoga alla precedente rilevazione). Cresce, purtroppo, la percentuale di chi ricorre al credito per far fronte alla mancanza di liquidità a scapito degli investimenti ed in questo senso appare ancor più incisiva la stretta sul credito, allorché la quota di chi dichiara di non aver difficoltà nel riscuotere i crediti si attesta al 27%, cioè oltre 10 punti in meno rispetto al periodo precedente, e la percentuale di chi ricorre a pagamenti a vista od ad anticipi raggiunge il 22% del campione, con un incremento di quasi 8 p.p. I pagamenti Un segnale positivo tuttavia emerge dai dati relativi ai tempi di pagamento: con i clienti del settore privato i tempi si sono ridotti anche di 20 giorni, con un massimo di 87 giorni per il manifatturiero, mentre con l’Amministrazione Pubblica stanno divenendo più omogenei i dati dei vari settori, con una crescita dei servizi alle persone (da 72 a 96 giorni) e dei

servizi alle imprese (da 101 a 111 giorni), mentre calano il manifatturiero (da 152 a 140 giorni) e l’edilizia (da 131 a 107 giorni). Il Governo Monti Cresce ulteriormente il giudizio negativo sull’operato dell’Esecutivo Monti. La percentuale di chi non è affatto soddisfatto si attesta al 39% con un aumento, rispetto al periodo precedente, di 7 p.p. Oltre i 2/3 del campione dichiara di essere poco/per niente soddisfatto. La riforma delle province L’ultima domanda posta al campione riguarda un argomento di stretta attualità e che prescinde la permanenza dell’attuale Esecutivo: come riformare le province venete. Gli imprenditori si sono espressi in maniera dicotomica: una fetta considerevole non ritiene sia necessaria alcuna modifica o, al limite, una riforma parziale, ma a questi si contrappone una quota che supera il 40% che vorrebbe vedere la completa abolizione del sistema attuale.


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Quest’anno 200mila assunzioni in meno rispetto al 2011

Crisi, ma ci sono sempre “gli introvabili” A

nche in un 2012 in cui la disoccupazione ha assunto caratteri di emergenza per il Paese e in un contesto in cui le imprese procedono alle assunzioni con estrema cautela (tanto che quelle totali saranno complessivamente 200mila in meno del 2011), molti potenziali posti di lavoro rischiano di rimanere vacanti perché i candidati sono difficili da reperire. Certo gli “introvabili” quest’anno sono “solo” 65mila, ossia il 16% delle assunzioni non stagionali previste dalle imprese (lo scorso anno erano quasi il 20%), ma in alcune regioni e per singoli profili professionali sono vere e proprie “mosche bianche”. I dati sono quelli del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro. Su oltre 406mila assunzioni non stagionali previste dalle imprese dell’industria e dei servizi, sono 65.500 (pari al 16% del totale) quelle per le quali le imprese segnalano difficoltà di re-

perimento. Tra i livelli di istruzione, la difficoltà di reperimento si concentra quest’anno soprattutto sui laureati. Dei quasi 59mila che le imprese inten-

dono assumere nel 2012 con un contratto non stagionale, uno su cinque è considerato introvabile, pari a quasi 12mila unità.

Le professioni dei laureati: le più introvabili e quelle di maggiore sbocco Nonostante la crisi e il crescente numero di soggetti in cerca di

occupazione, di fronte alle assunzioni di laureati, ad esempio, le imprese incontrano elevate difficoltà di reperimento quando si trovano ad assumere

determinate figure professionali. E’ il caso del Progettista di sistemi informatici, professione per la quale i candidati ideali sono i laureati in Informatica: sono 900, delle mille circa previste per quest’anno, le assunzioni difficili da reperire, pari a quasi l’85% del totale. Nel campo dell’informatica, tra le prime venti professioni “introvabili” si incontrano anche il Consulente di software, l’Analista programmatore e lo Sviluppatore di software. Progettisti, ma non solo di sistemi informatici, perché quest’anno le imprese hanno difficoltà a trovare anche Progettisti meccanici (per cui si richiedono soprattutto ingegneri meccanici), introvabili per quasi un terzo delle richieste, e quello di impianti industriali. Tra le prime posizioni per difficoltà di reperimento si collocano anche i Revisori contabili (per i quali le imprese cercano soprattutto laureati in scienze economico-aziendali, del mar-


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Nonostante tutto molte figure professionali si confermano difficili da reperire keting e dell’amministrazione), introvabili in oltre un terzo dei casi. Considerando invece le professioni di maggiore sbocco occupazionale, sempre tra i “dottori”, primeggiano gli Infermieri con 3.500 assunzioni di laureati circa, seguiti dagli Addetti all’amministrazione (3.000) e dagli Educatori professionali (2.200). Sbocchi professionali di cui potranno beneficiare in larga misura anche i neo-laureati, visto che le imprese ri-

chieste e per ben il 77% nel caso della terza. I diplomati: gli indirizzi di studio più difficili da reperire e le professioni più richieste Per alcuni indirizzi di diploma superiore la ricerca da parte delle imprese risulta particolarmente complicata anche nel 2012. E’ il caso soprattutto dell’indirizzo legno, mobile e arredamento (180 le assunzioni “difficili” su quasi 400), introvabile in un caso su due. Pros-

tengono adatto anche un giovane appena uscito dall’università a svolgere la professione nel 6263% delle assunzioni per le prime due figure professionali ri-

sima al 40% anche la difficoltà di reperire diplomati nell’indirizzo delle telecomunicazioni (230 gli “introvabili” su 600). La domanda delle imprese non

si incontra con l’offerta in almeno un quarto delle assunzioni in altri quattro indirizzi: quello termoidraulico, quello tessile, abbigliamento e moda, quello elettrotecnico e quello turistico-alberghiero. Da segnalare però, per l’elevata richiesta che proviene dal sistema produttivo, anche l’indirizzo mec-

canico (oltre 15mila le assunzioni non stagionali previste, di cui quasi 3mila “difficili”), l’amministrativo-commerciale (quasi 6mila gli irreperibili a fronte di 40mila richieste, seppur il tasso di difficoltà sia più basso della media) e, in assoluto, l’indistinta domanda di diplomati per i quali le imprese non han-

no specificato l’indirizzo di studio: 67mila le assunzioni non stagionali previste per questi diplomati, delle quali quasi 10mila considerate di difficile reperimento. Tra i principali sbocchi professionali che si aprono quest’anno per quanti hanno un titolo di scuola superiore, il Sistema in-

formativo Excelsior evidenzia soprattutto le opportunità ancora offerte dalle imprese ai Commessi di negozio, agli Addetti all’amministrazione, agli Assistenti di vendita, agli Addetti alla segreteria e ai Magazzinieri, la cui domanda è compresa tra le 10mila e le 6mila unità.


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Dal confronto internazionale emerge ancora una volta la bassissima propensione a indebitarsi

La ricchezza delle famiglie italiane ta finendo il 2012, dalla Banca d’Italia arriva proprio in chiusura d’anno il bilancio relativo al 2011 sulla ricchezza delle famiglie italiane. Dati che da qua a tra dodici mesi andranno aggiornati e probabilmente non in positivo, visto il difficilissimo 2012 che le famiglie del nostro paese si stanno lasciando alle spalle. Ad ogni modo, ecco le risultanze che dalla Banca d’Italia arrivano oggi. Alla fine del 2011 la ricchezza netta delle famiglie italiane era pari a circa 8.619 miliardi di euro, corrispondenti a poco più di 140mila euro pro capite e 350mila euro in media per famiglia. Le attività reali rappresentavano il 62,8 per cento del totale delle attività, le attività finanziarie il 37,2 per cento. Le passività finanziarie, pari a 900 miliardi di euro, rappresentavano il 9,5 per cento delle attività complessive. Nel corso del 2011 la ricchezza netta complessiva a prezzi correnti è diminuita dello 0,7 per cento; l’aumento delle attività rea-

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li (1,3 per cento) è stato più che compensato da una diminuzione delle attività finanziarie (3,4 per cento) e da un aumento delle passività (2,1 per cento). In termini reali (utilizzando il deflatore dei consumi) la ricchezza netta si è ri-

dotta del 3,4 per cento. Dalla fine del 2007, quando l’aggregato ha raggiunto il suo valore massimo in termini reali, il calo è stato complessivamente pari al 5,8 per cento. Alla fine del 2011, la ricchezza abitativa detenuta dalle famiglie

italiane era stimata poco più di 5.000 miliardi di euro. Questo valore è aumentato dell’1,3 per cento rispetto alla fine del 2010, riducendosi dell’1,4 per cento in termini reali. Secondo stime preliminari, nel primo semestre del 2012 la ricchezza netta della famiglie italiane sarebbe ulteriormente diminuita, dello 0,5 per cento in termini nominali rispetto alla fine dello scorso dicembre. Nel confronto internazionale le famiglie italiane mostrano un’elevata ricchezza netta, pari, nel 2010, a 8 volte il reddito disponibile, contro l’8,2 del Regno Unito, l’8,1 della Francia, il 7,8 del Giappone, il 5,5 del Canada e il 5,3 degli Stati Uniti. Esse risultano inoltre relativamente poco indebitate, con un ammontare dei debiti pari al 71 per cento del reddito disponibile (in Francia e in Germania è di circa il 100 per cento, negli Stati Uniti e in Giappone è del 125 per cento, nel Canada del 150 per cento e nel Regno Unito del 165 per cento).


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PIQ misura il valore di innovazione, ricerca, creatività e cultura territoriale. Veneto protagonista

Calano le quantità, si punta sulla qualità I

n tempi di crisi, di calo dei consumi e di flessione dei “grandi numeri” dell’economia (produzione, export, occupazione), insomma con la quantità che diminuisce, conviene puntare sulla qualità, strada maestra per aggredire nuovi mercati o anche solo per puntellare le proprie quote di vendita. Ma come si misura la qualità? E’ possibile dare una misura economica a un valore che si direbbe intangibile? Fondazione Symbola e Unioncamere hanno promosso il Rapporto PIQ – Prodotto interno qualità. Frutto di un mix tra innovazione, ricerca, creatività, cultura e saperi territoriali, il Prodotto Interno Qualità calcolato per il 2011 è pari al 47,9% del PIL, per un valore che sfiora i 460 miliardi di euro. Non solo il PIQ 2011 vale quasi la metà del nostro prodotto interno lordo ma rispetto al 2010, quando era pari al 47% del PIL per un controvalore di 445 miliardi di euro, può vantare una crescita nominale di oltre il 3%. Nella crisi più nera, dunque, il sistema Italia ha ripensato il proprio modello di sviluppo puntando su una progressiva qualificazione delle proprio produzioni. E il Veneto è protagonista: nel Nord-Est la quota di PIQ sul valore sfiora il 51,9%, la nostra regione in particolare fornisce alla qualità complessiva nazionale 48,6 miliardi di euro, posizionandosi al secondo posto nella graduatoria dietro la Lombardia. Anche sul fronte internazionale i mercati riconoscono la crescita qualitativa italiana. Nel giro di

cinque anni, dal 2007 al 2011, le nostre imprese hanno mediamente accresciuto del 10,7% il valore delle esportazioni al netto dei costi di produzione; molto di più di quanto osservato nella media europea e più di quanto associabile alla Germania e alle altre grandi economie del continente. Lo studio però mostra due volti del nostro Paese: uno caratterizzato da valori e risultati davvero competitivi, frutto dell’impegno creativo dei nostri territori, l’altro condizionato dall’illegalità, indifferente ai temi ambientali e ai valori sociali. È anche questo il senso del progetto PIQ: aiutare a far emergere l’Italia produttiva migliore, svelando il volto alla base dei tanti successi della nostra storia. Dall’analisi della ricerca emerge che i settori macroeconomici dove è più elevata la presenza di qualità sono quello dei servizi e dell’industria in senso stretto, che contribuiscono al PIQ nazionale rispettivamente con 300 e 121 miliardi di euro. Seguono le costruzioni e l’agricoltura con 28 e 10 miliardi di euro. Per quanto riguarda il terziario si distinguono nel segno della qualità tre settori in particolare: i servizi finanziari dove il PIQ incide per il 59,2%, la sanità e l’assistenza (53,4%) e l’istruzione (50%). I settori industriali a maggior incidenza di qualità sono la chimica e farmaceutica (59,6%), la meccanica (53,0%) e poi i mezzi di trasporto, l’industria della gomma e della plastica, l’industria cartaria e della stampa, l’elettronica.

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Per chi entra nel mondo del lavoro, tempo indeterminato o apprendistato solo in un caso su cinque

120mila dipendenti in meno nel quarto trimestre 2012 ncora una volta un bilancio di fine anno a dir poco complicato. Anche, e soprattutto, sul fronte dell’occupazione. Eppure l’ultimo trimestre dell’anno mostra qualche lieve segnale di progresso. Andiamo con ordine. Circa 158mila entrate di lavoratori alle dipendenze e 60mila nuovi contratti di lavoro “autonomo”. Nel complesso saranno quindi oltre 218mila gli “ingressi” nelle imprese dell’industria e dei servizi entro la fine del 2012. Per il lavoro subordinato, il saldo complessivo si manterrà negativo anche per fine anno: quasi 120mila i posti di lavoro in meno, in parte determinati dalla fisiologica conclusione di contratti stagionali o comunque a termine. Secondo l’indagine relativa al quarto trimestre 2012 del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, la domanda di lavoratori alle dipendenze per la fine dell’anno (al netto degli interinali) risulta tuttavia lievemente superiore rispetto alle previsioni delle imprese espresse per il quarto trimestre 2011 (il peggiore dagli ultimi due anni). Si evidenzia, inoltre, una lieve ripresa rispetto ai trimestri precedenti dei contratti a tempo indeterminato e determinato, dopo il calo subito nel trimestre precedente, e il rilancio dei contratti di apprendistato, sui quali la riforma del lavoro ha puntato molte carte. Emerge tuttavia una sempre più ampia spaccatura tra lavoro “stabile” (contratto a tempo indeterminato, cui può essere assimilata anche la nuova formula dell’apprendistato) e le altre forme di lavoro, sia subordinato (contratto a termine e lavoratori interinali), sia autonomo (collaboratori a progetto, partite IVA e lavoratori occa-

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I N D U S T R I A

sionali): fatto 100 il totale delle entrate previste nel quarto trimestre dell’anno, il 19% sarà destinato al lavoro stabile e l’81% a tutte le altre forme. “Nel programmare le entrate di nuovo personale”, ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, “le imprese manifestano tutta l’incertezza di questa fase congiunturale. Si ha quasi la sensazione che il tessuto produttivo, soprattutto nelle aree vocate all’export, abbia la tentazione di allargare la propria base occupazionale ma poi tema di fare il passo più lungo della gamba, intro-

stesso trimestre dell’anno scorso resta negativo per il settore industriale, ma alcuni accenni di ottimismo sembrano interessare, all’interno del settore manifatturiero, i comparti del tessile abbigliamento, metallurgico, meccanico e dei prodotti elettrici ed elettronici (tutti fortemente orientati all’export). Uno degli elementi di novità delle previsioni formulate dalle imprese per il quarto trimestre 2012 è rappresentato dal forte incremento, rispetto al periodo giugno-settembre, dell’utilizzo di altre tipologie contrattuali. Oltre alle poco più di 131mila assunzioni “dirette” di la-

ducendo in forma stabile nei propri organici nuovo personale”. Le assunzioni alle dipendenze previste dalle imprese nel trimestre ottobre-dicembre 2012 sono 131mila, quasi 28mila in meno rispetto a quanto previsto per il trimestre estivo ma 12mila in più rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno. In valore assoluto, le assunzioni dell’industria sono quasi 37mila, mentre 94mila interessano i servizi. Il confronto con lo

voratori alle dipendenze, nei tre mesi finali dell’anno le imprese prevedono di stipulare altri 87mila contratti di lavoro, suddivisi tra quasi 27mila interinali (lavoratori subordinati assimilabili ai 131mila dipendenti di cui si è detto) e 60.400 “autonomi”; di questi, 43.500 collaboratori “a progetto“ e quasi 16.900 di altro tipo (soprattutto lavoratori a partita IVA e con contratto di lavoro occasionale).

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