Dicembre 2015 • n.5 anno XV • Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/94 n.46), art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/VR • Iscrizione al Registro Giornali e Periodici del Trib. di Verona n. 773 del 27.1.1999 • Editore UPA Servizi srl
ARTIGIANATO
VERONESE
Confartigianato: Forti perché sistema
La campagna tesseramento 2016 DICEMBRE 2015
CONTRATTI
PROMOZIONE a favore degli
E CONTRI
artigiani eroi
BUTI
2 anni di
assistenza contrattuale
e di monitaraggio contributi
Ebav e Sani.In.Veneto a soli
500 euro
+iva
il servizio comprende • assistenza continuativa in materia di contenzioso/disciplinare con i lavoratori dipendenti o ex dipendenti; • assistenza nella stesura del regolamento aziendale; • verifica/Consulenza contributi Ebav/Sani.In.Veneto e corsi Cobis a disposizione dell’azienda e/o dei dipendenti; • assunzioni anche con rapporti speciali e/o agevolati; • consulenza sulla gestione di eventuali crisi aziendali (Cig in deroga, sospensioni per mancanza di lavoro, licenziamenti individuali, collettivi, contratto di solidarietà etc, etc); • predisposizione stage per l’inserimento di disoccupati o di personale “svantaggiato”; • normative generali su lavoro e contrattazione collettiva; • due visite in azienda all’anno per check-up. Per eventuali servizi non specificati si applicherà il tariffario UPA Servizi 2015 e la fatturazione avverà a consuntivo. La presente offerta fissa il prezzo del servizio per il biennio 2015/2016 e include l’adeguamento ISTAT.
045 9211541
Artigianato Veronese & Piccole Imprese • Dicembre 2014 michele.adami@artigianiupa.vr.it
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Editore UPA Servizi s.r.l. - Via Selenia, 16 - 37135 Verona - tel. 045.9211555 - fax 045.9211599 email: info@artigianiupa.vr.it - sito internet: www.upaverona.it Direttore Editoriale Roberto Iraci Sareri Direttore Responsabile Roberto Chiavegato Redazione, grafica e impaginazione Roberto Chiavegato - Ufficio Stampa Confartigianato Verona Stampa: Litofilm di Zoccatelli Franco - Via della Tecnica 10/a - Sommacampagna (Verona) - tel. 045 851.07.91 - email: litofilm@litofilm.com Concessionaria per la pubblicità Rasotto Pubblicità - Borgo Santa Lucia, 51 - 36100 Vicenza - tel. 0444 301628 - fax 0444 301629 - email: studio@ras8.it
ARTIGIANATO VERONESE & PICCOLE IMPRESE Periodico di informazione economica a cura di Confartigianato Verona - Unione Provinciale Artigiani Anno XV n. 5 • Dicembre 2015
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/94 n.46), art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/VR Iscrizione al Registro Giornali e Periodici del Trib. di Verona n. 773 del 27.1.1999 Prezzo di copertina euro 0,5 (valido solo ai fini fiscali) Pagamento assolto con la quota associativa
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ommario
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Editoriale Confartigianato, forti perché Sistema. Da Settant'anni di Andrea Bissoli
SPECIALE LEGGE DI STABILITà
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Legge di stabilità: i bersagli di confartigianato Entro fine anno l'approvazione della "manovra" che al momento contiene nostre proposte Ddl stabilità: tutte le misure per il settore costrUzioni
BISSOLI, VICEPRESIDENTE INAPA: "No tagli ai Patronati: si pregiudicherebbe l'assistenza gratuita alle fasce deboli"
FINTI FALLIMENTI Sì al Fondo per le Pmi vittime dei "cattivi pagatori". Caregnato: "Recepite le sollecitazioni di Confartigianato"
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CATEGORIE
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AUTOTRASPORTO Lettera di Genedani al Ministro dei Trasporti: "Incentivi e regole devono proseguire di pari passo"
Contributo iscrizione all’Albo entro fine anno. Confartigianato ti aiuta con le pratiche on line
impianti Telearena e Confartigianato in perfetta sintonia
COSTRUZIONI • Primi segnali positivi dopo 5 anni di crisi • L'albo restauratori finalmente è una realtà
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Terre e rocce da scavo. Sono in arrivo semplificazioni
LEGNO E ARREDO Bonus Mobili: si auspica una scossa per far ripartire i consumi interni
alimentazione Operativo il marchio "Forno di Qualità". Richiedilo per distinguerti
AUTORIPARAZIONE Carrozzerie: DDL Concorrenza, vicini al traguardo
Caos Revisioni. Disposizioni ambigue e contraddittorie causano gravi disagi
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ASSOCIAZIONE
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territorio
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VERONA MANI CREATIVE Artigianato d'eccellenza in Piazza Bra L'evento si è svolto dal 5 al 6 dicembre
STALLAVENA Restaurata la "chiesuola" di S. Stefano
BUSSOLENGO Progetto Impresa Familiare Collaborazione con Valpolicella Benaco Banca
Pagamenti elettronici sotto i 30 euro? Bissoli: "Emerita sciocchezza!"
SOLIDARIETà Torna la maratona Telethon e la sciarpa di Confartigianato
AMBIENTE Rifiuti: analisi da rifare? “In Veneto si stimano circa 55 mila imprese sottoposte all’ennesimo costo assurdo”
gruppi sociali
SERVIZI
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EXPO 2015 - Il bilancio di Confartigianato Imprese
FISCO Istanze di rateazione: i nuovi modelli sono 5 anziché 17
SISTRI: si cambia! Confartigianato al lavoro. Nuove semplificazioni, ma rimangono ancora alcuni nodi da sciogliere Emissioni in atmosfera: ricordiamo la scadenza del 31 dicembre 2015 Piano tutela delle acque: norme tecniche di attuazione FORMAZIONE I prossimi appuntamenti per il mese di gennaio Sicurezza dei lavoratori, Specifica e Generale
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ANAP • Presentata la prossima pubblicazione della Guida al buon uso dei servizi sociali e socio-sanitari del Veneto • Festa del Socio 2015. I veronesi c´erano e si sono molto divertiti
GIOVANI ARTIGENIO. Premio alle idee e ai progetti d'impresa innovativi
DONNE Nat Inside Wear viaggia al Giusto Tempo Premio alle imprese femminili che trovano il giusto tempo famiglia-lavoro per i loro dipendenti
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e v r e s i se t A I G R E ENparmia... ris
SULLE BOLLETTE DELL´AZIENDA Il CAEM è il primo Consorzio italiano di aziende artigiane per l’acquisto di energia elettrica e gas alle migliori condizioni di mercato ed è sorto, grazie a Confartigianato, per cogliere le opportunità offerte dalla liberalizzazione dei servizi di pubblica utilità. Il Consorzio si rivolge in particolare alle imprese artigiane e alle piccole e medie imprese, offrendo: • una sensibile riduzione dei costi energetici; • assistenza per la verifica della correttezza delle fatture emesse dai fornitori e l’intervento affinché questi riconoscano e correggano eventuali errori; • ottimizzazione e razionalizzazione dell’impiego delle fonti energetiche; • assistenza e formazione in campo energetico; • sviluppo di nuove tecnologie.
FAI UNA PROVA Basta inviare, oltre ai riferimenti di contatto dell’impresa, copia delle ultime bollette di gas ed energia elettrica all'indirizzo di posta elettronica energia@artigianiupa.vr.it per dare modo allo Sportello Energia di verificare quanto spendi ora e quanto potresti RISPARMIARE con il CAEM.
SPORTELLO
ENERGIA
SULLE BOLLETTE DI CASA Un risparmio di circa 110 euro all’anno sui consumi energetici medi di ciascuna utenza domestica: questo è quanto garantisce l’accordo tra Confartigianato e AIM Energy. Una grande opportunità per le forniture di energia elettrica e gas. L’opportunità riguarda tutte le famiglie che fanno riferimento alla compagine associativa, quindi, titolari d’impresa, soci, dipendenti e anche pensionati ANAP. Le condizioni sono molto articolate e partono da: • una base di riduzione del 15% sull’energia elettrica, • e del 10% sul gas, entrambe calcolate sul costo della materia prima con riferimento alle tariffe del mercato di maggior tutela.
QUANTO SI RISPARMIA È lo sconto sul prezzo dell’energia elettrica definito dall’autorità. La riduzione è applicata a tutte le fascie orarie. Il tuo risparmio dura tutto il giorno!
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È lo sconto sul prezzo del gas. La riduzione è calcolata direttamente sul costo della materia prima definito dall’Autorità. Il tuo risparmio è reale!
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È il bonus su ogni autolettura del gas effettuata in prossimità di ogni fine di un mese pari, in bolletta troverai solo il costo del tuo consumo effettivo. Il tuo risparmio lo vedi subito!
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Paolo Cipriano Ferriani >> Tel. 045 9211552 Valeria Bosco >> Tel. 045 9211593
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Confartigianato Verona - UPA Servizi >> Via Selenia, 16 - Verona
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DITORIALE di Andrea Bissoli - Presidente Confartigianato Verona
Confartigianato, forti perché sistema. Da settant'anni La tessera 2016 di Confartigianato Imprese è un simbolo di appartenenza alla piccola e media impresa, un segno della forza che scaturisce da oltre 700.000 Associati riuniti in un vero sistema. Un sistema capace di offrire agli imprenditori artigiani e alle micro, piccole e medie imprese servizi innovativi, vantaggi concreti e l’assistenza di oltre 10.000 professionisti in 1.080 sedi territoriali, oltre a informazioni, iniziative e convenzioni esclusive, al servizio di un valore artigiano sempre più dinamico. Quest’anno la tessera costituisce anche un motivo di orgoglio: Confartigianato Imprese compie 70 anni e anche qui a Verona daremo vita ad un 2016 di iniziative e celebrazioni. Dal 1946, infatti, Confartigianato incarna la storia, la cultura e l’orgoglio della piccola impresa italiana. Settant’anni ben spesi, che trovano oggi l’Associazione piena di energie e di progetti per il futuro. Ecco dunque che la tua tessera completa un mosaico, quello di un Sistema Paese fatto di bellezza, di armonia ma anche di forza, in cui la piccola impresa e il tuo lavoro costituiscono un pilastro insostituibile. Forte, appunto, perché sistema.
La burocrazia, le difficoltà di accesso al credito, una fiscalità oppressiva e asfissiante e un mercato del lavoro nel quale continuiamo a faticare a riconoscere soluzioni adatte alle nostre esigenze sono tra gli ostacoli maggiori che dobbiamo quotidianamente affrontare. Eppure, ogni giorno apriamo il nostro laboratorio, salone, officina, negozio, azienda, ditta e andiamo avanti. Il nostro operato è solido e trasparente. Il nostro artigianato non teme il cambiamento e mantiene quel carattere originale che ci distingue in tutto il mondo. Di tutto ciò dobbiamo andare orgogliosi, anche quando si fa viva la consapevolezza di non vedere riconosciuti meriti e diritti. Ogni artigiano, di giorno in giorno, trasmette, come se fosse il testimone di una staffetta, i valori che ci contraddistinguono. Oggi guardiamo al passato per affrontare il futuro. Sappiamo che le sfide sono tutt’altro che finite, ma l’artigianato le supererà grazie alle sue eccellenze e all’evoluzione in chiave moderna e tecnologica.
Quota 2016 in unica soluzione e senza oneri bancari Importanti novità per quanto riguarda il pagamento della quota associativa 2016 di Confartigianato Verona. Dal prossimo anno, infatti, il tesseramento annuale verrà proposto in un’unica soluzione, comprendente, sia la quota fissa di 141,00 euro, sia i 22,70 euro per ogni addetto in azienda, escluso il titolare con un massimale di 368,00 euro. Il pagamento sarà effettuato tramite RI.BA (ricevuta bancaria) che invieremo agli Associati entro il 28 febbraio 2016. Un’iniziativa di semplificazione che l’Associazione ritiene doverosa e che si affianca ad
un’altra dimostrazione di attenzione nei confronti dei colleghi artigiani, ossia il fatto che, per il versamento della quota associativa, gli oneri bancari saranno a carico di Confartigianato Verona, non degli Associati. Senza dimenticare che da anni la nostra Associazione mantiene invariato l’importo della tessera, avendo ben presenti le difficoltà che le attività piccolo-imprenditoriali devono affrontare in questo momento. Non dimenticarlo: Confartigianato è fatta da Artigiani come te, che volontariamente si mettono a disposizione dei colleghi e dell'intera categoria.
Confartigianato rappresenta e difende gli interessi di tutti gli artigiani e delle micro, piccole e medie imprese, mettendosi di traverso sulla strada di quel perverso sistema che, altrimenti, sarebbe libero di legiferare e regolamentare indisturbato, alla faccia del bene pubblico e dell’imprenditoria italiana, spina dorsale di questo nostro splendido Paese. Non permettere che ciò accada ora! Abbiamo bisogno della tua fiducia! Per informazioni sul pagamento della TUA tessera, Ufficio Amministrazione: tel. 045 9211555, alessia.brunetto@artigianiupa.vr.it
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Legge di Stabilità 2016
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I bersagli di Confartigianato Entro fine anno l'approvazione della "manovra" che al momento contiene nostre proposte Stavolta le promesse potrebbero avverarsi. Gli annunci del Presidente del Consiglio Matteo Renzi di tagliare le tasse alle imprese ora sono scritti nero su bianco nelle misure della Legge di stabilità varata dal Governo il 15 ottobre e in questi giorni all’esame del Senato. Fatti due conti, tra sgravi, tagli e incentivi fiscali, l’effetto positivo per le piccole imprese è di 2,5 miliardi. I calcoli sono di Confartigianato sulla base di 6 provvedimenti che impattano proprio su artigiani e piccoli imprenditori. Il maggior beneficio arriverà dalla riduzione dell’aliquota Ires che passa dal 27,5 al 24 per cento. Un taglio che per le piccole imprese vale 921 milioni. La conferma dei bonus per le ristrutturazioni edili e l’efficientamento energetico degli edifici produrrà un altro vantaggio pari a 553 milioni. E ancora, valgono 414 milioni le agevolazioni fiscali e contributive del nuovo regime forfettario per i cosiddetti contribuenti minimi. Altri 310 milioni con gli incentivi per acquistare nuovi macchinari, mentre la riduzione del peso dell’Irap farà risparmiare 180 milioni. Infine vale 126 milioni la possibilità per le piccole imprese coinvolte in fallimenti di recuperare immediatamente l’Iva all’apertura della procedura concorsuale. Il conto finale, pari a 2.543 milioni, è di tutto rispetto. Lo ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti, intervenuto a nome di Rete Imprese Italia, all’audizione svoltasi il 2 novembre in Senato proprio sulla Legge di Stabilità: “Sono state recepite – sottolinea – parecchie delle nostre richieste. Una per tutte l’innalzamento della franchigia Irap, ma anche i bonus per le ristrutturazioni edili. Ci sono cose molto interessanti”. Ma il leader degli artigiani non si accontenta: la strada aperta dal Governo per un fisco più leggero sulle piccole imprese – dice – va percorsa con coraggio. Perché all’appello mancano ancora alcune misure fortemente sollecitate da Confartigianato. Come quelle contenute nella delega fiscale, e per ora rimaste lettera morta, che darebbero alle im-
IMPATTO DELLE MISURE PER MPI REGIME FORFETTARIO ECOBONUS SUPER AMMORTAMENTI FRANCHIGIA IRAP MENTI RECUPERO IVA DAI FALLI RIDUZIONI IRES NTRIBUTIVO PROROGA ESONERO CO PER ASS. A TEMPO IND. ESTENSIONE CIGD ODUTTIVITA’ DETASSAZIONE PREMI PR
TOTALE IMPATTO SU MPI FINO A 20 ADDETTI
prese soggette ad IRPEF la possibilità di tassare ad aliquota proporzionale IRES gli utili non prelevati perché reinvestiti in azienda ed ai soggetti in contabilità semplificata la possibilità di pagare le tasse solo dopo l’incasso delle fatture. Insomma, per Confartigianato la partita non è ancora chiusa. “C’e molta strada da fare. Innanzitutto – dice Andrea Bissoli, Presidente di Confartigianato Verona – bisogna togliere l’Imu sui capannoni che per noi sono la prima casa. E poi serviva un impegno più attento per tagliare la spesa improduttiva, cosa che, invece, non è stata fatta”. E ora la battaglia di Confartigianato continuerà nella aule del Parlamento.
414 553 310 180 126 921 541 150 217
3.451 MLN Nelle pagine che seguono, abbiamo condensato alcuni dei "bersagli" centrati da Confartigianato, ossia le proposte presentate dalla Confederazione e, al momento accolte all'interno della Legge di Stabilità. Ovviamente, va sottolineato che, trattandosi di un provvedimento al vaglio delle aule parlamentari, i risultati ottenuti, al momento, hanno valore sul piano dell'attenzione e considerazione che Confartigianato è riuscita ad ottenere, da parte del governo. La vigilanza nel corso dei lavoro parlamentari sarà costante, per impedire snaturamenti e cambi di rotta a danno delle piccole imprese.
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ECOBONUS E RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA
65%
BENEFICI PER MPI
FINO AL 31 DICEMBRE 2016
50%
Interventi per risparmio energetico
553 MLN
FINO AL 31 DICEMBRE 2016
Recupero edilizio (96.000 € in 10 anni)
Interventi su parti comuni di condomini Recupero edilizio Misure antisismiche
Acquisto mobili ed elettrodomestici classe A+
Obiettivo raggiunto da Confartigianato con misure che consentono di conseguire molteplici finalità utili alle imprese e al Paese: rilancio delle imprese delle costruzioni, emersione di attività irregolari, maggior gettito nelle casse dello Stato, riqualificazione del patrimonio immobiliare, risparmio ed efficientamento energetico e difesa dell’ambiente.
INCREMENTO FRANCHIGIA IRAP Ditte individuali Società di persone Attività professionali
10.500
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L’innalzamento della franchigia Irap accoglie le sollecitazioni di Confartigianato per ridurre l’incidenza dell’imposta soprattutto sulle imprese di minori dimensioni. Il prossimo passo della battaglia di Confartigianato consiste nell’ottenere la definizione dei requisiti minimi che escludono le piccole imprese ed i lavoratori autonomi privi della cosiddetta ‘autonoma organizzazione’ dal pagamento dell’IRAP.
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MODIFICHE AL REGIME FORFETTARIO BENEFICI PER MPI
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REGIME DI FAVORE PER LE STARTUP: CALA L’ALIQUOTA DI CONTRIBUZIONE
INNALZATA LA SOGLIA DEI RICAVI
10% 5%
10.000
REINTRODUZIONE DEL MINIMALE CON RIDUZIONE DELLE ALIQUOTE CONTRIBUTIVE DEL
35%
Il nuovo regime forfettario, che incorpora il regime dei ‘minimi’, fa ordine nel caos delle agevolazioni fiscali e contributive per gli aspiranti imprenditori. Un obiettivo raggiunto da Confartigianato che permette di evitare spreco di risorse pubbliche e garantisce certezza nella convenienza delle misure che incentivano le startup d’impresa.
MODIFICHE A TASI E IMU BILI
ABOLIZIONE TASI SU PRIMA CASA (eccetto A/1 A/8 A/9)
ABOLIZIONE IVIE SU PRIMA CASA (eccetto A/1 A/8 A/9)
RESTA IMU SU CASE DI LUSSO
PRIM A CA
IMMO I R T L A
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IMU + TASI SU IMMOBILI STRUMENTALI E CASE DI LUSSO PER IL 2016 I COMUNI POSSONO MANTENERE LA MAGGIORAZIONE TASI (0,08%) SE DELIBERATA PER IL 2015
L’eliminazione della Tasi sulla prima casa rappresenta un alleggerimento di tassazione per gli imprenditori proprietari di immobili per abitazione. Inoltre, come sollecitato da Confartigianato, la misura potrà avere positivi effetti sui consumi, effetto di stimolo sul mercato immobiliare, sulle compravendite di case e di conseguenza sulle imprese dell'edilizia.
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MODIFICHE A TASI E IMU - IMBULLONATI
IMMOBILI D-E RENDITA CATASTALE DETERMINATA CON STIMA DIRETTA MACCHINARI ESCLUSI DALLA STIMA L’esclusione dei cosiddetti macchinari ‘imbullonati’ dalla rendita catastale degli immobili a destinazione elimina un’assurda forma di tassazione ma, per Confartigianato, è soltanto il primo passo di un percorso che deve portare all’eliminazione del prelievo fiscale sugli immobili produttivi e sui beni strumentali utilizzati dagli imprenditori che non possono essere tassati alla stregua delle seconde case.
PROCEDURE CONCORSUALI E IVA BENEFICI PER MPI
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DAL 1* GENNAIO 2017 SARA’ POSSIBILE IL RECUPERO IMMEDIATO DELL’IVA ALL’APERTURA DELLA PROCEDURA CONCORSUALE
Significativo passo in avanti per la battaglia che Confartigianato conduce in difesa dei diritti degli imprenditori alle prese con lentezze e costi della giustizia civile. Grazie a questa misura le piccole imprese coinvolte in fallimenti potranno recuperare l’IVA all’apertura della procedura concorsuale e non più alla chiusura della stessa.
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SUPER AMMORTAMENTI BENEFICI PER MPI
310 MLN
FINO AL 31 DICEMBRE 2016
COS TO M
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+40%
CRESCE DEL 40% LA DEDUZIONE PER L’ACQUISTO DI BENI STRUMENTALI. SARA’ POSSIBILE AMMORTIZZARE IL 140% DEL COSTO DI ACQUISTO DEL BENE.
La competitività delle imprese si gioca sulla possibilità di disporre di macchinari nuovi e innovativi. Gli incentivi per l’acquisto di beni strumentali corrispondono quindi alle sollecitazioni di Confartigianato per consentire agli imprenditori di rinnovare, con sconti significativi, i beni strumentali dell’azienda e mantenersi all’altezza di sfide sempre più impegnative sul fronte dell’innovazione e della capacità produttiva.
RIDUZIONE ALIQUOTA IRES BENEFICI PER MPI
553 MLN
ALIQUOTA ATTUALE
ALIQUOTA NEL 2017
24%
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NEL 2016 L’ALIQUOTA IRES E’ VISTA IN CALO DEL 3% (DALL’ATTUALE 27,5% AL 24,5%). DAL 2017 ULTERIORE CALO DELLO 0,5% Confartigianato segna un altro punto a favore della riduzione della pressione fiscale sulle piccole imprese. La riduzione dell’aliquota Ires contribuisce infatti ad alleggerire la tassazione su una quota significativa di imprenditori artigiani e di piccole aziende con meno di 20 addetti.
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UTILIZZO DEL CONTANTE
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LA SOGLIA PER PAGAMENTI IN CONTANTE SALE DA 1.000 A 3.000 EURO
ABROGATE LE NORME CHE IMPONEVANO PAGAMENTI TRACCIATI PER CANONI DI AFFITTO E DEI CORRISPETTIVI RELATIVI A CONTRATTI DI TRASPORTO SU STRADA La novità nella soglia di utilizzo del contante risponde alla necessità di non comprimere la libertà dei consumatori. Positivo il giudizio di Confartigianato perché la misura può incentivare i consumi soprattutto in quei settori che rappresentano l’eccellenza del made in Italy e che sono sempre più apprezzati a livello internazionale.
RIVALUTAZIONE DEI BENI D’IMPRESA IMPOSTA SOSTITUTIVA:
16% 12%
BENI AMMORTIZZABILI BENI NON AMMORTIZZABILI
La misura può rivelarsi d’interesse anche per le piccole imprese. Il maggior valore che emerge dalla rivalutazione contribuisce a rafforzare il patrimonio, con ovvie conseguenze nei rapporti con gli istituti di credito.
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Artigianato Veronese & Piccole Imprese • Dicembre 2015
BENEFICI PER MPI
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ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO
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ESONERO (PER 24 MESI E NEL LIMITE MASSIMO DI 3.250 EURO ANNUI), DAL VERSAMENTO DEL 40% DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI A CARICO DEI DATORI DI LAVORO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO EFFETTUATE NEL 2016
La norma corrisponde parzialmente a quanto sollecitato da Confartigianato per restituire vigore al mercato del lavoro e favorire l’occupazione stabile nelle piccole imprese. La conferma degli sgravi contributivi permette alle piccole imprese di programmare la propria attività sulla base di maggiori certezze sul fronte occupazionale. Per questo motivo la Confederazione ha chiesto di confermare l’intero importo dell’esonero contributivo anche per il 2016.
PREMI DI PRODUTTIVITA’ IMPOSTA SOSTITUTIVA:
10%
I PREMI DI PRODUTTIVITA’, LEGATI AD “INCREMENTI DI PRODUTTIVITA’, REDDITIVITA’ QUALITA’ , EFFICIENZA E INNOVAZIONE” SONO ASSOGGETTATI A REGIME AGEVOLATO, ENTRO IL LIMITE DI IMPORTO COMPLESSIVO DI 2.000 EURO LORDI
Positivo il giudizio di Confartigianato sulla norma che incentiva il miglioramento della produttività aziendale. Per essere pienamente efficace per le imprese artigiane (che attuano contrattazione di livello territoriale) è essenziale che il decreto affidi alla contrattazione collettiva il compito di determinare i requisiti di “produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione” in base ai quali assegnare i premi.
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MERCATO ELETTRONICO P.A. CONSIP AMPLIAMENTO DEI LAVORI DI MANUTENZIONE QUALIFICABILI COME LAVORI PUBBLICI CALA IL NUMERO DI SOGGETTI OBBLIGATI AD ACQUISTARE TRAMITE MEPA POSSIBILITA’ PER I PICCOLI COMUNI DI POTER COMPRARE IN AUTONOMIA, SENZA PIU’ L’OBBLIGO DI AGGREGARSI
Arrivano novità sollecitate da Confartigianato: il mercato gestito da Consip si apre ad attività di manutenzione, svolte prevalentemente da piccole imprese, che diventano qualificabili come lavori pubblici. Nuove opportunità per le piccole imprese con la possibilità offerta ai Comuni con meno di 10.000 abitanti di eseguire in autonomia gli appalti di importo inferiore a 40mila euro, senza passare da una centrale, da un'unione di comuni o da un soggetto aggregatore. E ancora i piccoli lavori svolti da artigiani e piccole imprese saranno agevolati dalla riduzione di soggetti obbligati ad acquistare tramite il Mercato elettronico della pubblica amministrazione per importi inferiori a 1000 euro.
PROMOZIONE DEL MADE IN ITALY
50 MLN
PREVISTI INTERVENTI PER RAFFORZARE LA PROMOZIONE DEL MADE IN ITALY E DELL’ITALIA NEL MONDO. STANZIATI 50 MLN CHE SI AGGIUNGONO AGLI 80 MLN GIA’ PREVISTI
MADE IN
Gli interventi a sostegno del made in Italy recepiscono l’esigenza espressa da Confartigianato di accompagnare le piccole imprese sui mercati esteri con iniziative che hanno dato buoni risultati: dalle missioni di incoming nei territori di origine delle pmi ai voucher per i temporary export manager alle mostre di immagine e commerciali in mercati target.
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ITALY
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COOPERAZIONE INTL. PER LO SVILUPPO INCREMENTO FONDO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E LO SVILUPPO
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+120 MLN +240 MLN +360 MLN
Il rafforzamento delle risorse a favore della cooperazione internazionale per lo sviluppo è l’occasione per promuovere progetti che coinvolgano il sistema delle piccole e micro imprese italiane nell’ambito delle iniziative per lo sviluppo sostenibile e per la difesa dei diritti umani.
ULTIM'ORA
Eletti alcuni presidenti di categoria e mandamento Pierluigi Zanini al Legno, Giuseppe Martini all'Alimentazione e Giancarlo Molinaroli al Mandamento della Valpantena Erano rimaste alcune assemblee residuali per il rinnovo della cariche sociali di Confartigianato Verona concluso entro la scorsa estate. Il 26 novembre, dunque, si è tenuto l'appuntamento per l'elezione del presidente del Mandamento della Valpantena, carica andata a Giancarlo Molinaroli, che ha accolto con soddisfazione il nuovo impegno associativo. “Intendo proseguire - ha affermato Molinaroli sul cammino tracciato dal mio predecessore, Luciano Garonzi, sostenendo gli artigiani della Valpantena e della Lessinia, cercando di capire i problemi dei nostri imprenditori e di portarli a maturare consapevolezza verso il lavoro di squadra, quella squadra rappresentata dalla nostra associazione. Ed è con questo obiettivo che faremo in modo che l’ufficio aperto a Grezzana sia di reale riferimento e aiuto per gli artigiani del nostro territorio".
Per quanto riguarda la categoria del Legno e Arredo, l'assemblea elettiva a portato ad un aggiornamento degli incarichi. Pierluigi Zanini, infatti, già Vice Presidente al fianco del Presidente Andrea Bissoli, con le dimissioni di quest'ultimo per la presa in carico della presidenza di Confartigianato Verona, è stato chiamato a rivestire il ruolo di Presidente della categoria. Il suo Vice Presidente, invece, è stato individuato in Andrea Dossi. "Il mondo imprenditoriale del Legno e Arredo ha affermato Zanini -, qui in provincia di Verona sta accusando una crisi ormai più che decennale, ma esiste la possibilità di creare attività, iniziative e servizi che possano accompagnare quella che, ci auguriamo, sia una ripresa economica e dei consumi generalizzata. Non sfruttare il momento, con progetti di promozione e tutela, sarebbe un peccato".
La categoria dell'Alimentazione è una delle più interessanti, per la sua capacità di tenuta e di rilancio durante tutta la durata della congiuntura economica negativa. A guidare tale Federazione provinciale è stato chiamato Giuseppe Martini. “Il nostro settore sta bene - afferma - nonostante i gravi problemi non ancora risolti sul piano della tutela delle produzioni tipiche del nostro Paese. I dati positivi, infatti, non significano che il settore sia immune da problematiche. Basti pensare alla refrattarietà europea di fronte all’introduzione di regole serie e severe sul ‘made in’, all’entrata in vigore del regolamento comunitario sull’etichettatura, alla contraffazione o alla restrizione delle esportazioni verso la Russia, alle quali solo recentemente l’Italia si è opposta. Possiamo solo immaginare quali risultati si sarebbero potuti raggiungere in un contesto economico differente e più favorevole”.
Artigianato Veronese & Piccole Imprese • Dicembre 2015
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Bissoli, Vicepresidente INAPA: “No tagli ai Patronati: si pregiudicherebbe l'assistenza gratuita alle fasce più deboli” “Ci auguriamo che i contenuti della Legge di Stabilità riguardanti tagli alle risorse dei Patronati possano essere rivisti, altrimenti tali strumenti saranno messi letteralmente al tappeto, nonostante siano indispensabili per l’accesso gratuito ai diritti in tema di pensioni, invalidità, assistenza”. Lo afferma Andrea Bissoli, Presidente di Confartigianato Verona, che fra l’altro è anche Vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Assistenza e Patronato (Inapa) di Confartigianato. “I patronati – spiega Bissoli – gestiscono circa il 96% delle domande di assegno sociale, il 77% delle domande di indennità di accompagnamento, il 93% delle domande di pensione di anzianità o anticipata, il 96% delle domande di pensione ai superstiti, l’89% delle domande di pensione di inabilità, il 91% delle domande di pensione di vecchiaia, il 94% delle domande di pensioni supplementari, il 64% delle domande di ricostituzione pensione per contributi pregressi, il 94% delle domande di ricostituzione pensione per supplemento e il 32% delle domande di rinnovo assegno di invalidità. Numeri che rischiano di
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essere azzerati da una spending review cieca e sicuramente poco selettiva”. Secondo Confartigianato, il valore che tale capillare sistema, diffuso su tutto il territorio, garantisce ai cittadini, soprattutto alle fasce più deboli economicamente, non può essere messo in dubbio in alcun modo. “Chi pensate che si rivolga – chiede il Presidente di Confartigianato Verona – ai patronati per le domande di pensione di vecchiaia, di anzianità, anticipata o supplementare, o per gli assegni di invalidità, sociale e di accompagnamento? Chi ha il portafogli gonfio? I patronati rappresentano il riconoscimento concreto, da parte dello Stato, dei diritti dei cittadini. Non vogliamo sfuggire al cambiamento o evitare una riorganizzazione interna che garantisca risparmi e aumenti l’efficienza, operazione che, con i tagli degli anni scorsi, si sono già in larga misura realizzati. Ma i patronati come l’Inapa vogliono continuare a garantire servizi gratuiti ai cittadini che, altrimenti, dovranno pagare di tasca loro. Soltanto un anno fa il sistema dei Patronati ha subito tagli per 35 milioni.
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Nel frattempo era stata annunciata una riforma del settore per la quale, a oggi, non abbiamo visto alcun intervento”. Lo stesso Stato, negli ultimi anni, con la digitalizzazione, ha trasformato i patronati in un suo braccio operativo, come ad esempio nel caso dell’Inps, che riconosce da tempo tale ruolo. “Chi farà – si chiede in conclusione Bissoli – tutte le pratiche svolte dai Patronati? La pubblica amministrazione? Servirebbero migliaia di uffici e centinaia di milioni di euro, con tanti saluti alla spending review. Il risanamento e l’ammodernamento del Paese sono azioni sacrosante, ma bisogna procedere usando la testa. Confidiamo che il Governo sia consapevole dell’importanza del ruolo svolto dai Patronati nei confronti dei cittadini e degli imprenditori. Se si intende razionalizzare e ottimizzare i servizi che offrono, la strada dei tagli al fondo dei Patronati non è quella giusta e finirebbe soltanto per pregiudicare il diritto dei cittadini ad avere un’assistenza previdenziale gratuita, nuocendo anche all’attività dell’Inps”.
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Sì al Fondo per le Pmi vittime dei "cattivi pagatori". Caregnato: "Recepite le sollecitazioni di Confartigianato" “La Commissione Bilancio del Senato ha recepito le nostre sollecitazioni e ha compiuto un atto di giustizia nei confronti delle tante, troppe piccole imprese vittime dei mancati pagamenti di aziende che dichiarano finti fallimenti”. La Vice Presidente di Confartigianato Verona, Lucia Caregnato, commenta con soddisfazione l’emendamento alla Legge di Stabilità, di cui è primo firmatario il Senatore Mario Dalla Tor, approvato il 18 novembre in Commissione Bilancio, che istituisce presso il Ministero dello Sviluppo economico un Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti, con una dotazione di 10 milioni di euro annui per il triennio 2016-2018. “L’emendamento approvato – sottolinea Caregnato – è il primo, importante risultato di una battaglia che Confartigianato conduce in difesa dei diritti di tanti piccoli imprenditori subfornitori travolti dai debiti e dai fallimenti delle aziende committenti. Come Serenella Antoniazzi, imprenditrice veneziana, che nel libro ‘Io non voglio fallire’ ha narrato la sua drammatica vi-
cenda ed è il simbolo di chi non si arrende per vedersi riconosciute giuste regole per continuare a lavorare”. “Ora però – aggiunge la Vice Presidente scaligera – la battaglia non è finita. Confartigianato continuerà a porre con forza al Governo e al Parlamento la necessità di superare l’odiosa asimmetria tra imprese che sfruttano le pieghe della legge per sottrarsi agli obblighi di pagamento e le tante, troppe piccole imprese che, non pagate, vengono trascinate a loro volta verso il fallimento. Confidiamo che la Commissione promossa dal Ministero della Giustizia su questo tema possa rapidamente dare il via a modifiche delle norme sulle procedure concorsuali”.
"Io non voglio fallire" Storia vera di un'artigiana “Io non voglio fallire” è un libro di Serenella Antoniazzi, imprenditrice artigiana veneziana, presentato di recente alla Convention di Donne Impresa, il Movimento delle imprenditrici artigiane di Confartigianato. "Un libro nato per terapia, per sfogo – ha detto l'imprenditrice titolare di una ditta attiva nel settore della levigatura del legno –, dopo tre anni in cui ho passato l'impossibile". L'autrice ha raccontato il suo calvario, iniziato con il fallimento di un grosso committente, che a cascata si è ripercosso sulla sua attività. Ha raccontato della volontà di suicidarsi, gesto non messo in atto perché una telefonata l'ha salvata. Trovando appoggio e aiuto in altre persone, anche nella Confartigianato, Serenella ha avviato una class action contro il committente “fallito” e ha ripreso a lavorare, pagando i suoi debiti.
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VERONA
MANI CREATIVE Artigianato d'eccellenza in Piazza Bra L'evento si è svolto dal 5 al 6 dicembre
Dal coiffeur al calzolaio, dall’argentiere al restauratore. Dal 5 al 6 dicembre, accanto agli standardizzati banchi di piazza Bra, turisti e veronesi hanno potuto trovare, sotto il loggiato e all’interno della buvette della Gran Guardia, idee regalo uniche e originali, per delle festività più tradizionali, Made in Verona, su misura e decisamente originali. Come
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le ballerine in pelle di pesce arapiama del Rio delle Amazzoni: resistenti all’acqua e agli strappi, dato che neanche i morsi dei piranha riescono a scalfirne la pelle. Oppure i mappamondi in ceramica raku o il puzzle in legno della Basilica di San Zeno. Ma anche le scarpe indossate dagli astronauti dell’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, e gioielli, oggetti d’argento, tessuti, abiti, pregiati pezzi d’antiquariato e mobili in legno fatti a mano, o una fiammante bicicletta. Questi alcuni degli articoli esposti dalle sedici botteghe artigiane di “Verona Mani Creative”, che hanno messo in mostra e in vendita il meglio delle loro creazioni: dalle acconciature ai mobili. La manifestazione organizzata dalla Camera di Commercio di Verona, in collaborazione con Confartigianato Verona e le altre associazioni di cate-
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goria artigiane scaligere, ha aperto i battenti nella mattina di sabato 5 gennaio, alla presenza vertici camerali e del Presidente della Confartigianato scaligera, Andrea Bissoli. “La Camera di Commercio sostiene ancora una volta l’artigianato – spiega una nota camerale -, uno dei comparti che più ha sofferto la lunga crisi economica. Le imprese artigiane nei primi nove mesi dell’anno sono diminuite dell’1,7% a 26.182 unità. Di queste, le imprese manifatturiere, circa 6mila, sono diminuite del 2,2%. Dati che confermano le difficoltà che tuttora incontrano gli artigiani alle prese con una domanda interna ancora piuttosto stagnante. Per questo la Camera di Commercio, nonostante la scarsità delle risorse che può destinare alla promozione, è tornata ad organizzare Verona Fashion, sfilata di moda tenutasi lo scorso settembre e, ora, Verona
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Mani Creative”. Per chi ha voluto fare o farsi un regalo per Santa Lucia, a Mani Creative c’era l’imbarazzo della scelta: per tutti i gusti e per tutte le tasche. Tra il loggiato e la buvette del Palazzo della Gran Guardia, turisti e veronesi hanno potuto ammirare, ordinare o acquistare direttamente le migliori espressioni dell’artigianato locale. “La scelta è stata ampia: tra articoli da regalo in ceramica e in legno – spiega Andrea Bissoli, che è anche componente di Giunta della Camera di Commercio – oppure oggettistica e gioielli in argento e pietre. Si sono potuti acquistare o ordinare abiti, scarpe, borse e cinture su misura e le signore hanno anche avuto la possibilità di mettersi nella mani di acconciatori esperti”.
I "Confartigiani" espositori ACCADEMIA VIALE Umberto Viale Acconciatore ASSOCIAZIONE CALZOLAI 2.0 Paride Geroli, Moro Eugenio Maurizio Casali Basilio Faustini Calzoleria Leoni Calzaturificio Gaibana
Calzoleria su misura
ATELIER MANCON
Maria Bona Mancon
Maglieria alta moda
LOPERA Srl
Sabrina Piantavigna
Restauro e decorazione
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EXPO 2015 Il bilancio di Confartigianato Imprese Il 31 ottobre è calato il sipario sull’Expo 2015 di Milano, che per sei mesi ha attirato l’attenzione di tutto il mondo sull’Italia intera. Un evento planetario, con cui il capoluogo lombardo ha voluto focalizzare l’attenzione sull’alimentazione e sulle nuove esigenze della nutrizione mondiale. Per farlo, Milano ha messo a disposizione dei 140 paesi partecipanti un’area espositiva di 1 milione di metri quadri, che ha accolto più di 21 milioni di visitatori. Una scommessa che l’Italia ha vinto. In questa partita, Confartigianato ha svolto un ruolo fondamentale, organizzando una serie di iniziative per trasformare l’Expo in una reale e concreta opportunità di sviluppo economico per tante piccole imprese italiane. “La nostra partecipazione ad Expo ha prodotto un impegno doppio – ha spiegato Cesare Fumagalli, Segretario generale di Confartigianato Imprese – da una parte lo spazio istituzionale dentro Padiglione Italia, grazie al lavoro di Confartigianato Lombardia, dall’altra l’allestimento dell’Italian Makers Village, il Fuori Expo di via Tortona, che ha accompagnato il calendario dell’Expo per tutti e sei i mesi. Eravamo partiti con obiettivi che abbiamo poi cambiato in corso d’opera. All’inizio avevamo pensato ad un’iniziativa rivolta ai consumers, alla fine si è rivelata una straordinaria occasione per incontrare buyers internazionali”. Due spazi che hanno messo in programma un calendario fitto di eventi ed appuntamenti. In totale, grazie alla collaborazione con l’Agenzia ICE, Confartigianato ha organizzato 28 missioni di incoming, 2.220 incontri b2b, 16 seminari di formazione e 24 eventi di networking. Soltanto negli spazi del Padiglione Italia, il nostro Sistema ha organizzato 108 incontri istituzionali, che hanno portato alla firma di “protocolli d’intesa” con Cina, Corea del Sud, Colombia, Angola e Senegal. “Sono due le caratteristiche che vorremmo far rimanere anche dopo l’Expo: la capacità delle piccole imprese di sbarcare sul mercato globale e l’attenzione verso i makers, gli artigiani innovativi e la manifattura digitale – ha aggiunto Fumagalli – Anzi, partendo dall’esperienza dell’Expo vorremmo farle crescere, per aumentare la capacità di Confartigianato di accompagnare le imprese artigiane sui mercati mondiali, puntando sull’internazionalizzazione e su tutte quelle attività che si riferiscono alla manifattura 4.0 e alle innovazioni digitali. Vogliamo provare ad offrire un contenitore, un collegamento di rete alle tante iniziative territoriali che vanno in questa direzione”.
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FISCO
Istanze DI rateazione: i nuovi modelli sono 5 anziché 17 Il 21 novembre è scaduto il termine per richiedere una nuova dilazione delle somme non versate, per i contribuenti decaduti da un piano di rateizzazione con Equitalia nel periodo compreso dal 22 ottobre 2013 al 21 ottobre 2015. Per tutti i nuovi piani di rateizzazione concessi a decorrere dal 22 ottobre 2015, è prevista la decadenza a seguito del mancato pagamento di 5 rate, anche se non consecutive; è comunque possibile essere riammessi in qualsiasi momento, pagando le rate nel frattempo scadute. Il contribuente che ha ottenuto una sospensione giudiziale o amministrativa può interrompere i pagamenti delle rate, limitatamente ai tributi interessati, per tutta la durata del provvedimento. Allo scadere della sospensione può chiedere di rateizzare il debito residuo fino a un massimo di 72 rate.
5 modelli per le istanze di rateizzazione
Segnaliamo, inoltre, che dal 9 novembre 2015, i contribuenti hanno a disposizione 5 modelli per presentare istanza di rateizzazione in luogo dei 17 sinora in uso.
I nuovi modelli, oltre a contenere gli aggiornamenti che il D.lgs. n. 159/2015 ha apportato all’art. 19 del D.P.R. n. 602/1973, sono stati ridotti di numero per agevolarne l’utilizzo da parte dei contribuenti interessati. Uno specifico codice identificativo (da R1 a R5) riprodotto in testa a ciascun modello ne consente la pronta individuazione.I 5 modelli, per le imprese, concernono le seguenti richieste: • R1 – richiesta o proroga di rateizzazione ordinaria importi fino a 50.000 euro per tutti i soggetti. • R2 – richiesta o proroga di rateizzazione ordinaria importi superiori a 50.000 euro per le persone fisiche e le ditte individuali in regime fiscale. • R3 – richiesta o proroga di rateizzazione ordinaria per importi superiori a 50.000 euro per tutte le persone giuridiche (società, associazioni, enti) e le ditte individuali in contabilità ordinaria. • R4 – richiesta o proroga di rateizzazione straordinaria (max 120 rate) – estensione di rateizzazione ordinaria in straordinaria – debiti di qualsiasi importo per le persone fisiche e le ditte individuali in regime fiscale semplificato.
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R5 – richiesta o proroga di rateizzazione straordinaria (max 120 rate) – estensione di rateizzazione ordinaria in straordinaria – debiti di qualsiasi importo per le persone giuridiche (società, associazioni, enti) e le ditte individuali in contabilità ordinaria. Sarà inoltre possibile utilizzare lo stesso documento per richiedere contemporaneamente una nuova rateizzazione e la proroga di un piano già ottenuto. I nuovi modelli sono disponibili accedendo al portale di Equitalia all’indirizzo
www.gruppoequitalia.it
nelle sezioni: • “Cittadini Rateizzazione” (http://www.gruppoequitalia.it/equitalia/ opencms/it/cittadini/Rateazione/Modulistica/), • “Imprese Rateizzazione” (http://www.gruppoequitalia.it/equitalia/ opencms/it/imprese/Rateazione/Modulistica/), • e “Modulistica Rateizzazione” (http://www.gruppoequitalia.it/equitalia/ opencms/it/modulistica/Rateazione/). Per informazioni è a disposizione l'Ufficio Consulenza Fiscale e Aziendale (Valeria Malagnini), tel. 045 9211538
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Pagamenti elettronici Presentato emendamento alla Legge di Stabilità
Pagamenti elettronici sotto i 30 euro? Bissoli: “Emerita sciocchezza!” “L’ennesima dimostrazione di quanto un certo tipo di politica viva ad anni luce dalla vita reale”. Andrea Bissoli, Presidente di Confartigianato Verona, commenta con amarezza la notizia che l’Onorevole Sergio Boccadutri, responsabile innovazione del Partito Democratico in commissione Bilancio alla Camera, ha presentato un emendamento alla legge di Stabilità che mira a cancellare il tetto dei 30 euro sotto il quale si potevano rifiutare i pagamenti digitali, ad introdurre sanzioni per chi non rispetta la norma e a tagliare le commissioni per le microtransazioni fino ai 5 euro. “Un’emerita sciocchezza – continua il Presidente – che, stranamente, si aggiunge a tutti quei modi che, sino ad ora, sono stati trovati per fare il gioco di banche e assicurazioni. Non bastava, infatti, il decreto sulla concorrenza con cui si sta tentando di annientare il mercato delle carrozzerie indipendenti a tutto favore della lobby delle assicurazioni; ora, con la scusa di aumentare il controllo sull’evasione, si introduce un sistema che vede i controllati (artigiani, professionisti e partire Iva)
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costretti a pagare le banche per farsi controllare”. “Per di più non accettiamo di essere presi in giro – aggiunge il Presidente regionale di Confartigianato, Luigi Curto -. Come già avvenuto in precedenza, su proposte di legge in questo ambito, gli emendamenti firmati dai deputati del Pd Boccadutri, Coppola, Bruno Bossio, Causi, Misiani, Losacco, Basso, Dallai, Ascani e Tentori, infatti, sono molto precisi sulla tempistica e sulle regole che noi dovremmo adottare, ma non altrettanto sulle agevolazioni. Si ipotizza di tagliare la commissione finale per i micropagamenti (fino a 5 euro) in modo da incentivare l’accettazione di pagamenti con carta anche per acquisti di lieve entità: colazioni al bar, acquisto di giornali in edicola, ecc., ma anche di commissioni massime che dovrebbero raggiungere i 7 millesimi per la carte di debito e un centesimo per quelle di credito. Ma se, e solo se, i gestori delle carte di pagamento non dovessero definire entro il 1° aprile 2016 le regole e le misure contrattuali, anche di trasparenza, per regolare i micropagamenti e le commissioni, che
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devono essere strettamente correlati e proporzionali ai costi effettivamente sostenuti dai prestatori dei servizi di pagamento”. “Insomma – conclude il veronese Andrea Bissoli -, non ne vogliono sapere di garantire alle imprese un impatto zero nella dotazione e l’utilizzo del mezzo di pagamento elettronico. Se la lotta all’evasione non potrà prescindere da questo nuovo obbligo, sia quantomeno riconosciuto, ai soggetti interessati, il diritto a veder neutralizzare completamente e nell’immediato, i costi per le transazioni a mezzo POS”. Confartigianato propone che negli emendamenti sia inserita l’espressa previsione di un credito d’imposta, così da ottenere il duplice risultato di premiare il professionista o l’artigiano che, in adempimento della normativa, abbia provveduto a dotarsi degli strumenti elettronici di pagamento, e anche tutelare il consumatore e fruitore del servizio nel caso in cui si veda negata la legittima possibilità di procedere al pagamento mediante strumenti elettronici.
SERVIZI - AMBIENTE
RIFIUTI: ANALISI DA RIFARE? “In Veneto si stimano circa 55 mila imprese sottoposte all’ennesimo costo assurdo” Da giugno sono cambiate le regole per la classificazione dei rifiuti e adesso Confartigianato lancia l'allarme costi. Molte imprese infatti sono costrette a verificare se per i loro scarti debbano essere modificati i codici e le classi di pericolosità a cui appartengono. “In pratica, il rifiuto è sempre il medesimo – denuncia Confartigianato Verona - ma le imprese devono sostenere nuovi costi. E’ incredibile che, con poche modifiche della normativa comunitaria, si sia messo in moto un meccanismo che porterà ad una spesa enorme per le aziende. Siamo convinti che in termini di effettivo corretto smaltimento o recupero dei rifiuti non cambierà nulla rispetto alla situazione precedente”. In effetti, stimando che le imprese artigiane venete, soggette all’effettuazione di tali analisi, siano 55.000 (su 133.000), e per ognuna di esse debbano essere effettuate analisi chimiche anche solo per tre rifiuti (per una media di 200 euro a
Consigli utili Consigli per l’individuazione delle classi di pericolosità
Qualora non si sia mai resa necessaria l’analisi del rifiuto ai fini dello smaltimento e risulti di troppa difficile attuazione quanto indicato dal Regolamento 1357/2014/UE (consultabile su sito www.confartigianato.verona.it, pagina Ambiente) per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti, si consiglia di confrontarsi con il proprio smaltitore usuale, per trovarsi già allineati al mo-
singola analisi), si arriva a un costo complessivo di circa 33.000.000 di euro. “Si tratta di una cifra enorme che viene sottratta alle imprese – tuona Lucia Caregnato, Vicepresidente di Confartigianato Verona – e tutto questo ci lascia a dir poco perplessi. Inoltre, nessun ente si assume la responsabilità di dare indicazioni su quali sono le classi di pericolosità dei singoli rifiuti (neppure i consorzi obbligatori nazionali di recupero, come ad esempio quelli per l’olio minerale e le batterie), quindi alle imprese non rimane che effettuare in proprio le analisi chimiche. Perciò, avremo oltre 6 mila falegnami che faranno fare l’analisi chimica ad altrettanti barattoli vuoti di vernice; 2 mila carrozzieri che faranno 2 mila analisi chimiche dei loro barattoli vuoti di vernice, dei filtri usati della cabina; quasi 13.000 aziende della metalmeccanica che faranno 13.000 analisi chimiche per l’olio minerale, e così via. E bisognerà pure aggiornare le analisi, perché ven-
mento dello scarico.
Consigli per la compilazione del registro di carico – scarico rifiuti speciali
I riferimenti normativi che stabiliscono il formato del “registro di carico e scarico” sono rimasti inalterati: alcune edizioni, tra cui la nostra, riportano la possibilità di contraddistinguere la caratteristica di pericolo mediante l’apposizione di una crocetta sulla sigla di interesse che però risulta essere ancora del tipo “H”, quindi consona alla vecchia codifica non più applicabile dal 1 giugno 2015. Non essendoci istruzioni in merito, si consiglia di evi-
gono ‘tenute buone’ per un anno o due. Siamo assolutamente d'accordo sul fatto che dobbiamo gestire correttamente i rifiuti fin dalla loro produzione, ma va trovato un sistema per ridurre i costi superflui alle imprese”. Una complicazione burocratica ed un esborso economico del tutto inutili. Sarebbe bastato ad esempio, che Regioni, Provincie o, ancora meglio, lo stesso Ministero dell'Ambiente, avessero sistemato in automatico le classi di pericolosità dei rifiuti. In realtà tutti sostengono che non si può fare. Confartigianato lancia una controproposta: “Consideriamo l'analisi chimica solamente come l'ultima modalità applicabile per raggiungere la corretta caratterizzazione del rifiuto. Non obblighiamo a ripeterle se non cambia il processo produttivo o la materia prima dalla quale si origina il rifiuto. Su questo ci batteremo nei prossimi mesi per modificare la legge”.
tare questa opportunità di compilazione semplificata, ma di riportare le caratteristiche di pericolo all’interno del campo “annotazioni”, ovviamente con le nuove classificazioni di tipo “HP”, possibilmente richiamando il cambio di campo con un “*”.
Consigli per l’etichettatura dei rifiuti nel deposito temporaneo
Per i rifiuti pericolosi, si consiglia di rinnovare la/e classe/i di pericolosità con le nuove classificazioni di tipo “HP”, riportate all’interno dell’etichetta identificativa (reperibile sul sito www.confartigianato.verona.it) del rifiuto collocato nel proprio deposito temporaneo.
Per informazioni può essere contattato il Settore Ambiente di Confartigianato Verona: tel. 045 9211555, paolo.cipriano@artigianiupa.vr.it.
Sul sito www.confartigianato.verona.it (Servizi > pagina Ambiente) tutta la documentazione, i regolamenti, i moduli e le etichette, scaricabili e compilabili. Artigianato Veronese & Piccole Imprese • Dicembre 2015
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SERVIZI - AMBIENTE
SISTRI: SI CAMBIA! Confartigianato al lavoro Nuove semplificazioni, ma rimangono ancora alcuni nodi da sciogliere Il 31 dicembre prossimo scade la proroga della sospensione dell’obbligo di utilizzo del SISTRI. Come è ormai consuetudine, con l’avvicinarsi della scadenza, Confartigianato è intervenuta presso il Ministero per chiedere che il sistema SISTRI venga sospeso. Quest’anno la richiesta di sospensione è ancor più giustificata, in quanto il sistema di tracciabilità di rifiuti dovrà avere un nuovo gestore e l’appalto per la sua assegnazione è in corso di definizione. Finalmente, in un incontro tenutosi nei giorni scorsi con l’Ufficio legislativo del Ministero dell’Ambiente, sono trapelate informazioni importanti: • il Ministero ha già predisposto un Decreto che andrà a sostituire, abrogandolo, il Decreto Ministeriale n. 52/2010, ovvero il regolamento recante, come noto, l’istituzione del sistema di tracciabilità dei rifiuti SISTRI, accogliendo finalmente le nostre segnalazioni e richieste; • nel nuovo regolamento la tracciabilità dei ri-
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fiuti sarà garantita senza l’utilizzo delle chiavette USB e delle black box; • il Ministero ha annunciato di voler presentare uno o più emendamenti di differimento dell’avvio del SISTRI (nel prossimo decreto “Milleproroghe”) per consentire il passaggio alla nuova procedura. Possiamo quindi tranquillizzare le aziende associate: il prossimo 1° gennaio l’utilizzo del SISTRI non sarà obbligatorio e nemmeno è consigliabile l’utilizzo volontario, considerate le affermazioni del Ministero circa la “nascita” di un nuovo sistema. Provvederemo comunque a monitorare la situazione in attesa della pubblicazione della proroga. Attenzione però, le aziende dovranno comunque procedere con la gestione cartacea (registri e formulari)! Nel corso dell’incontro Confartigianato ha anche chiesto di sapere quale sia l’intenzione del Ministero per la restituzione delle USB e delle black box per i soggetti che, a seguito delle semplificazioni susseguitesi in questi anni, sono ora esclusi
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dall’obbligo di iscrizione al SISTRI. Come Confartigianato abbiamo suggerito che sia evitato alle Aziende l’onere di restituzione dei dispositivi USB, essendo nelle disponibilità del Ministero la possibilità di disabilitarli rendendoli inutilizzabili, ad esempio impedendo l’accesso al sistema semplicemente disabilitando le user-id e le password che a suo tempo lo stesso Ministero aveva rilasciato. Il Ministero ha promesso di valutare la proposta. Non appena avremo notizie certe informeremo le aziende interessate, nel frattempo confermiamo che non è necessario procedere alla restituzione dei dispositivi da parte di quei soggetti ora non più obbligati all’adesione al SISTRI. Consigliamo alle aziende associate di attendere le indicazioni per la restituzione delle USB SISTRI. Unico punto dolente evidenziato dai tecnici del Ministero, riguarda il contributo di iscrizione: non vi sarebbero margini per una sospensione dei pagamenti, poiché il contributo è dovuto a prescindere dall’effettiva fruizione del servizio. In
SERVIZI - AMBIENTE tal senso si è espressa la Commissione tributaria. Confartigianato continuerà comunque a chiedere la sospensione del pagamento del contributo di iscrizione e la restituzione di quanto versato negli anni passati. Riassumendo: • niente SISTRI per il 2016; • attendere per la restituzione delle USB SISTRI al Ministero; • pagamenti confermati per i soggetti obbligati (enti e le imprese con più di 10 dipendenti, produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi;
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enti e imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale; enti e imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi) attendere comunque la scadenza del 30/04/2016.
Per informazioni: Ufficio Ambiente, tel. 045 9211552; paolo.cipriano@artigianiupa.vr.it
EMISSIONI IN ATMOSFERA Ricordiamo la scadenza del 31 dicembre 2015 La scadenza del 31 dicembre 2015 è rivolta a tutti i gestori di impianti e stabilimenti che sono stati autorizzati e che sono dunque in possesso di un decreto di autorizzazione alle emissioni nell’atmosfera rilasciato dall’Ente provinciale nel periodo compreso tra il 31 dicembre 1999 ed il 29 aprile 2006 ai sensi ex D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203. La data del 29 aprile 2006, corrisponde all’entrata in vigore del nuovo Testo Unico in materia ambientale ed alla conseguente abrogazione del D.P.R. 203/88. Dal 29 aprile 2006 le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera sono state rilasciate ai sensi della parte V del D.Lgs 152/2006 con durata di 15 anni (10 anni per quelle di carattere generale). Ricordiamo che questa scadenza fa seguito a quelle passate del 31 dicembre 2011 e del 31 dicembre 2013, termini entro i quali dovevano essere rinnovate tutte le autorizzazioni rilasciate ad impianti autorizzati ex D.P.R. 203/1988, nel periodo compreso dal 1 luglio 1989 al 1 gennaio 2000, anche in forma tacita. Si ribadisce che le imprese che non hanno provveduto al rinnovo delle autorizzazioni sono considerate in esercizio senza autorizzazione, essendo decaduta la precedente autorizzazione, dunque passibili di pesanti sanzioni anche penali. Breve analisi dell’adempimento Con il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, il legislatore ha emanato una norma di “riordino” della quasi totalità della normativa ambientale, accorpandola in un testo unico suddiviso in sei parti. La parte quinta, che riguarda nello specifico le “Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera” ha istituito il principio di base in merito al quale tutti gli impianti e gli stabilimenti che producono emissioni devono essere autorizzati. Tra le diverse novità introdotte dalla rivisitazione normativa, il nuovo provvedimento di autorizzazione merita particolare attenzione prevedendo una scadenza delle autorizzazioni di 15 anni rinnovabile, cosa non prevista dalla precedente normativa. Come conseguenza è stata abrogata la vecchia nor-
mativa in materia di qualità dell’aria che faceva capo al D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 le cui autorizzazioni sarebbero rimaste in corso di validità fino al loro rinnovo. Il rinnovo è stato dunque programmato sulla base della data di rilascio del precedente provvedimento di autorizzazione entro i seguenti termini: • entro il 31 dicembre 2011, per impianti anteriori al 1988; • tra il 1° gennaio 2011 ed il 31 dicembre 2013, per impianti che siano stati autorizzati in data anteriore al 1° gennaio 2000; • tra il 1° gennaio 2014 ed il 31 dicembre 2015, per impianti che siano stati autorizzati in data successiva al 31 dicembre 1999. La mancata presentazione della domanda nei termini sopra richiamati comporta la decadenza della precedente autorizzazione. Rinnovo delle autorizzazioni rilasciate ai sensi del ex D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 La domanda di autorizzazione da presentarsi per il rinnovo del precedente provvedimento di autorizzazione deve essere inoltrata: 1. da tutte le attività soggette; 2. seguendo la procedura ordinaria o tramite adesione all’autorizzazione di carattere generale se in possesso dei requisiti previsti; 3. entro il termine indicato comunque, anche se non sono stati effettuati interventi e/o modifiche all’impianto autorizzato; 4. prima del termine indicato, qualora si intenda installare un impianto nuovo o trasferirlo da un luogo ad un altro o sottoporlo a modifica (tale da comportare una variazione di quanto già autorizzato). Esclusioni Vi sono alcune eccezioni di categorie di impianti e di attività che vengono escluse dall’obbligo di autorizzazione, quali ad esempio gli impianti di combustione disciplinati dal D.Lgs. 29 giugno 2010, n. 128, recante modifiche ed integrazioni al D.Lgs. 152/2006: 1. impianti di combustione, compresi i gruppi elet-
trogeni di cogenerazione, di potenza termica nominale pari o inferiore a 1 MW, alimentati a biomasse di cui all’allegato X alla parte quinta del presente decreto, e di potenza termica inferiore a 1 MW, a gasolio, come tale o in emulsione, o a biodiesel; 2. impianti di combustione alimentati ad olio combustibile, come tale o in emulsione, di potenza termica nominale inferiore a 0,3 MW; 3. impianti di combustione alimentati a metano o a GPL, di potenza termica nominale inferiore a 3 MW; 4. impianti di combustione, compresi i gruppi elettrogeni e i gruppi elettrogeni di cogenerazione, ubicati all’interno di impianti di smaltimento dei rifiuti, alimentati da gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas, di potenza termica nominale non superiore a 3 MW, se l’attività di recupero è soggetta alle procedure autorizzative semplificate previste dalla parte quarta del presente decreto e tali procedure sono state espletate; 5. impianti di combustione, compresi i gruppi elettrogeni e i gruppi elettrogeni di cogenerazione, alimentati a biogas di cui all’allegato X alla parte quinta del presente decreto, di potenza termica nominale complessiva inferiore o uguale a 3 MW; 6. gruppi elettrogeni di cogenerazione alimentati a metano o a GPL, di potenza termica nominale inferiore a 3 MW; 7. gruppi elettrogeni di cogenerazione alimentati a benzina di potenza termica nominale inferiore a 1 MW; 8. impianti di combustione connessi alle attività di stoccaggio dei prodotti petroliferi funzionanti per meno di 2200 ore annue, di potenza termica nominale inferiore a 5 MW se alimentati a metano o GPL ed inferiore a 2,5 MW se alimentati a gasolio. Per informazioni rivolgersi all’ufficio Ambiente di Confartigianato Verona: tel. 045 9211552, paolo.cipriano@artigianiupa.vr.it
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SERVIZI - AMBIENTE
Piano tutela delle acque Norme tecniche di attuazione Le indicazioni secondo l'Articolo 39: acque meteoriche di dilavamento, acque di prima pioggia e acque di lavaggio La seconda commissione consiliare della Regione Veneto accoglie le richieste di slittamento delle scadenze, fatte dalla Confartigianato: il 20 novembre 2015 è stata infatti pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto n. 110 la Deliberazione n. 1534 del 3 novembre 2015, con la quale la Giunta Regionale ha apportato alcune significative modifiche alle norme tecniche di attuazione del Piano di Tutela delle Acque (PTA). Prima fra queste, la proroga dei termini per l'adeguamento alle prescrizioni dettate dall'articolo 39 del PTA stesso, degli scarichi delle acque meteoriche di dilavamento delle superfici scoperte. In precedenza veniva imposto ai titolari degli stabilimenti soggetti agli obblighi previsti dai precedenti commi 1 e 3 del medesimo articolo, di garantire entro il 31/12/2015 la realizzazione degli interventi contenuti in uno specifico piano di adeguamento redatto allo scopo e presentato alle autorità competenti entro il 7 dicembre 2012. Per effetto della nuova Delibera regionale le scadenze ora imposte sono le seguenti: • 29/02/2016 - per la presentazione all'autorità competente del piano di adeguamento alle disposizioni dettate dai commi 1 e 3 dell'art. 39 del PTA • 31/12/2018 - termine entro il quale la realizzazione delle opere e degli interventi previsti dal suddetto piano deve essere attestata attraverso la presentazione all'autorità competente del relativo Certificato di Regolare Esecuzione, firmato dal Direttore dei Lavori. Per quanto riguarda le acque meteoriche di dilavamento, accorpando le molteplici casistiche, dovranno fare richiesta di autorizzazione allo scarico, tutte le attività che dispongono delle seguenti superfici esterne: • le superfici d’imprese di particolari settori esplicitamente citati (Allegato F) dove si può verificare il dilavamento non occasionale di sostanze pericolose; • parcheggi o piazzali con superficie superiore a 5000 mq; • le superfici a servizio di autofficine, carrozzerie e autolavaggi di estensione superiore a 2000 mq; • le superfici di qualsiasi estensione, destinate alla distribuzione di carburanti nelle stazioni di servizio. Le stesse attività dovranno inoltre provvedere alla realizzazione di determinati accorgimenti tecnici quali vasche di accumulo, sedimentatori e disoleatori, presentando agli stessi organi competenti entro il 29/02/2016 un piano degli interventi da compiere con le relative tempistiche, che dovranno comunque rispettare il termine ultimo del 31/12/2018. Per tutti gli altri casi, ad oggi si ritiene utile verificare la presenza di documentazione relativa agli allacci fognari delle superfici scoperte o l’eventuale, cioè dove necessario, presenza di nullaosta idraulico per lo scarico in corpo idrico superficiale o sul suolo.
Le attività coinvolte Di seguito elenchiamo alcune attività comprese nell’Allegato F che riteniamo maggiormente rappresentative delle realtà artigiane: 3. Impianti di trattamento e rivestimento dei metalli. 4.5. Impianti per la fabbricazione di tegole, mattoni, mattoni refrattari, piastrelle. 5. Industrie chimiche. 6. Impianti di smaltimento di rifiuti, impianti di recupero di rifiuti, depositi e stoccaggi di rifiuti, centri di cernita di rifiuti. 8. Depositi di rottami. 9. Centri di raccolta dei veicoli fuori uso. 10. Impianti per la concia e/o tintura delle pelli e del cuoio. 12. Impianti per il trattamento di fibre tessili: operazioni di imbianchimento, mercerizzazione, stampa, tintura e finissaggio. 15. Impianti per il trattamento di superficie di materie, oggetti o prodotti utilizzando solventi organici, in particolare per apprettare, stampare, spalmare, sgrassare, impermeabilizzare, incollare, verniciare, pulire o impregnare, con una capacità di consumo di solvente superiore a 150 kg all’ora o a 200 tonnellate all’anno.
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SERVIZI - Formazione & Sicurezza
I prossimi appuntamenti per il mese di gennaio > Montaggio smontaggio ponteggi AGGIORNAMENTO
> Montaggio smontaggio ponteggi BASE
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CORSI
DI FORMAZIONE
Confartigianato Verona e UPA Servizi mettono a disposizione delle imprese interessate, socie e non, l’opportunità di partecipare ad un corso di aggiornamento, teorico e pratico, per lavoratori e preposti addetti al montaggio e smontaggio/trasformazione di ponteggi. Il percorso formativo si terrà SABATO 23 GENNAIO 2016 con inizio alle ore 8.00 e termine alle 12.00, presso il Mercato Ortofrutticolo di Valeggio, Via Gottardi (angolo Via Mondin) – Valeggio sul Mincio (Verona). Quota individuale di partecipazione: >> Socio Confartigianato € 130,00 + IVA 22% (€ 158,60 IVA compresa) >> Non socio Confartigianato € 180,00 + IVA 22% (€ 219.60 IVA compresa) EDILCASSA VENETO, alle aziende ad essa iscritte, in regola con i versamenti ed iscritte al corso tramite portale Edilcassa (Modello 0), erogherà un contributo di € 100,00 (iva inclusa) per singolo lavoratore formato (non ai titolari/soci) . L’iscrizione al Corso deve essere fatto esclusivamente dalla ditta sul portale Edilcassa (la ditta è proprietaria del: nome utente e password). Senza tale iscrizione al portale non sarà possibile essere rimborsati. Nella lettera di convocazione al corso daremo indicazioni dettagliate su come fare l’iscrizione al portale Edilcassa per partecipare al corso ed essere rimborsati. Al fine di agevolare le operazioni di rimborso è obbligatorio comunicare il Codice di iscrizione EDILCASSA, sia dell’Azienda sia del dipendente, nella scheda di segnalazione qui sotto; senza questo codice non sarà possibile essere rimborsati. Inviare la segnalazione di interesse entro e non oltre VENERDI’ 15 GENNAIO 2016. Il corso verrà realizzato al raggiungimento del numero minimo di 12 partecipanti e le iscrizioni verranno chiuse al raggiungimento di 24 iscritti. Completare la scheda di adesione presente sul sito www.confartigianato.verona.it con tutti i dati richiesti (scrivere in stampatello) timbrare, firmare e inviare a: >> giuliano.gironi@artigianiupa.vr.it >> oppure con fax allo 045 9211574
Confartigianato Verona e UPA Servizi mettono a disposizione delle imprese interessate, socie e non, l’opportunità di partecipare ad un corso base di formazione, teorico e pratico, per lavoratori e preposti addetti al montaggio e smontaggio/trasformazione di ponteggi. Il percorso si terrà in quattro giornate: • VENERDI’ 15 GENNAIO 2016 • SABATO 16 GENNAIO 2016 • VENERDI’ 22 GENNAIO 2016 • SABATO 23 GENNAIO 2016 dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 17.00, presso la sede della Tecno Edil Srl – Via E. Torricelli, 18 a Valeggio sul Mincio (VR). Quota individuale di partecipazione: >> Socio Confartigianato € 250,00 + IVA 22% (€ 305,00 IVA compresa) >> Non socio Confartigianato € 300,00 + IVA 22% (€ 366,00 IVA compresa) EDILCASSA VENETO, alle aziende ad essa iscritte, in regola con i versamenti ed iscritte al corso tramite portale Edilcassa (Modello 0), erogherà un contributo di € 250,00 (Iva inclusa) per singolo lavoratore formato (non ai titolari/soci). L’iscrizione al Corso deve essere fatto esclusivamente dalla ditta sul portale Edilcassa (la ditta è proprietaria del: nome utente e password). Senza tale iscrizione al portale non sarà possibile essere rimborsati. Nella lettera di convocazione al corso daremo indicazioni dettagliate su come fare l’iscrizione al portale Edilcassa per partecipare al corso ed essere rimborsati. Al fine di agevolare le operazioni di rimborso è obbligatorio comunicare il Codice di iscrizione EDILCASSA, sia dell’Azienda sia del dipendente, nella scheda di segnalazione qui sotto; senza questo codice non sarà possibile essere rimborsati. Inviare la segnalazione di interesse entro e non oltre VENERDI’ 8 GENNAIO 2016. Il corso verrà realizzato al raggiungimento del numero minimo di 12 partecipanti e le iscrizioni verranno chiuse al raggiungimento di 24 iscritti. Completare la scheda di adesione presente sul sito www.confartigianato.verona.it con tutti i dati richiesti (scrivere in stampatello) timbrare, firmare e inviare a: >> giuliano.gironi@artigianiupa.vr.it >> oppure con fax allo 045 9211574
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SERVIZI - Formazione & Sicurezza
Sicurezza dei Lavoratori > Sicurezza Lavoratori Specifica - Alimentazione - Servizi
> Sicurezza Lavoratori Generale
Confartigianato Verona e UPA Servizi mettono a disposizione delle imprese interessate, socie e non, l’opportunità di partecipare ad un Corso di Formazione Sicurezza dei Lavoratori Specifica, dedicato alle seguenti categorie: • ALIMENTAZIONE: gelaterie, pasticcerie, panifici, gastronomie, pizzerie al taglio, ecc. • SERVIZI: imprese di pulizie, manutenzione verde, pulisecco, lavanderie, ecc. Il corso si terrà MERCOLEDI’ 20 GENNAIO 2016 dalle 9.00 alle 13.00, presso la sede di Confartigianato Verona, in Via Selenia, 16 – Verona (Quartiere Sacra Famiglia). Quota individuale di partecipazione: >> Socio Confartigianato € 40,00 + IVA 22% (€ 48,80 IVA compresa) >> Non socio Confartigianato € 65,00 + IVA 22% (€79,30 IVA compresa) Inviare la segnalazione di interesse entro e non oltre venerdì 8 gennaio 2016. Il corso verrà realizzato al raggiungimento del numero minimo di 12 partecipanti. Scaricare la scheda di adesione presente sul sito www.confartigianato.verona.it, completare con tutti i dati richiesti (scrivere in stampatello), timbrare, firmare e inviare a: >> chiara.tegazzini@artigianiupa.vr.it >> oppure con fax allo 045 9211574
Confartigianato Verona e UPA Servizi mettono a disposizione delle imprese interessate, socie e non, l’opportunità di partecipare ad un Corso di Formazione Sicurezza dei Lavoratori Generale, livello base, della durata di 4 ore. Il percorso formativo si terrà presso la sede di Confartigianato Verona (via Selenia, 16), nella mattinata di: GIOVEDI’ 14 GENNAIO 2016 Orario: 09.00/13.00 Quota individuale di partecipazione: >> Socio Confartigianato € 40,00 + IVA 22% (€ 48,80 IVA compresa) >> Non socio Confartigianato € 65,00 + IVA 22% (€ 79.30 IVA compresa) Inviare la segnalazione di interesse entro e non oltre martedì 22 dicembre 2015. Il corso verrà realizzato al raggiungimento del numero minimo di 12 partecipanti. Scaricare la scheda di partecipazione presente sul sito www.confartigianato.verona.it, completare con tutti i dati richiesti (scrivere in stampatello), timbrare, firmare e inviare a: >> chiara.tegazzini@artigianiupa.vr.it >> oppure con fax allo 045 9211574
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CATEGORIE - Autotrasporto
“Incentivi e regole devono proseguire di pari passo” Amedeo Genedani, presidente di Unatras e Confartigianato Trasporti, scrive al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio Unatras valuta in maniera positiva l’attenzione manifestata dal Governo nei confronti dell’autotrasporto merci, attenzione che si è concretizzata nell’accordo firmato con le Associazioni più rappresentative del comparto lo scorso 5 novembre. Ma chiede che il Governo compia un ulteriore passo avanti per tutelare il settore affiancando gli incentivi promessi con le regole che l’autotrasporto sollecita da tempo. Questa, in sintesi, è la richiesta che la Presidenza di Unatras (il coordinamento tra Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto, Fiap, Fita Cna, Sna Casartigiani, Unitai che rappresenta 90.000 imprese di autotrasporto merci sul totale delle 110.000 imprese di autotrasporto merci operanti nel Paese), esprime in una lettera inviata al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio. “Pur ritenendo apprezzabile il disegno generale e l’impostazione di prospettiva dell’Esecutivo per
il settore dell’autotrasporto – scrive Amedeo Genedani, Presidente di Unatras e Confartigianato Trasporti – all’unanimità, si ritiene imprescindibile che alle misure individuate si accompagni la definizione di altrettante misure normative che garantiscano la piena regolarità del settore come più volte richiesto”. “E’ infatti necessario – prosegue – un sistema di regole certe, controlli stringenti e continui, senza i quali le misure positive perdono la loro potenzialità ed efficacia”. “In sostanza – chiosa Genedani più avanti – incentivi e regole devono proseguire di pari passo”. Nella lettera il Presidente Genedani indica al Governo gli interventi che il comparto ritiene prioritari: proseguire nel lavoro svolto dall’Albo degli Autotrasportatori per garantire la regolarità delle imprese; attuare una politica di lotta alla concorrenza sleale; trovare una soluzione all’annosa questione
dei ritardi di pagamento identificando un meccanismo che garantisca l’applicazione della legge; escludere il settore dell’autotrasporto dal versamento del contributo all’Authority dei Trasporti; eliminare l’obbligo per le imprese di iscrizione al Sistri, garantire il passaggio del Pra alla Motorizzazione. In conclusione della lettera, il Presidente Genedani riepiloga le misure di natura economicofinanziarie, contenute nel protocollo tra Governo e Autotrasporto, che Unatras ritiene condivisibili: il mantenimento dei 250 milioni (compresi investimenti in autoveicoli Euro VI); gli incentivi per l’intermodalità; il rifinanziamento del Fondo di Garanzia e l’istituzione del Fondo in conto interessi per l’acquisto di veicoli di nuova generazione; la decontribuzione a carico dell’impresa per i conducenti che esercitano attività internazionale; l’articolo 46 ter, per garantire i controlli sul cabotaggio.
Al via domande di contributo per investimenti: acquisto di autocarri, semirimorchi e container Nella Gazzetta Ufficiale n. 257 del 4 novembre 2015, sono stati pubblicati il Decreto 29 settembre 2015 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “Modalità di ripartizione e di erogazione delle risorse finanziarie destinate agli investimenti nel settore dell’autotrasporto” e il Decreto 21 ottobre 2015 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “Disposizioni di attuazione del decreto 29 settembre 2015, recante modalità di ripartizione e di erogazione delle risorse finanziarie destinate agli investimenti nel settore dell’autotrasporto”. In sintesi, le domande possono essere presentate a partire dalla data di pubblicazione in G.U. compilando il modello di domanda in formato Word sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e devono essere presentate, esclusivamente ad avvenuto perfezionamento dell’investimento, a partire dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale ed entro il termine perentorio del 31 marzo 2016, al MIT tramite raccomandata con avviso di ricevimento, ovvero mediante consegna a mano, presso la stessa Direzione generale. Sono ammesse al contributo le seguenti tipologie di investimenti: • Acquisizione anche mediante locazione finanziaria, di autoveicoli, nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico da 3,5 a 7 tonnellate, nonché pari o superiori a 16 tonnellate, a trazione
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alternativa a metano CNG e gas naturale liquefatto LNG; • Acquisizione anche mediante locazione finanziaria, di semirimorchi, nuovi di fabbrica, per il trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5 e per il trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO, dotati di dispositivi innovativi volti a conseguire maggiori standard di sicurezza e di efficienza energetica. • Acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di container e casse mobili. La concessione del contributo è subordinata alla dimostrazione che la data di prima immatricolazione dei veicoli, o la data di consegna dei beni nel caso di container e casse mobili, sia avvenuta in Italia fra la data di pubblicazione del decreto ed il termine stabilito per la conclusione dell’investimento, fissato al 31 marzo 2016. Non saranno prese in considerazione le acquisizioni effettuate all’estero, né i veicoli immatricolati all’estero, anche se successivamente reimmatricolati in Italia a km zero. Ulteriori informazioni possono essere richieste all’Ufficio Trasporti (Luca Baldani Guerra, tel. 045 9211521).
CATEGORIE - Autotrasporto
Contributo iscrizione all’Albo entro fine anno. Confartigianato ti aiuta con le pratiche on line Sulla Gazzetta Ufficiale del 31/10/2015, è stata pubblicata la delibera del Comitato Centrale dell’Albo con la quale sono state fissate le quote di iscrizione per l’anno 2016 all’Albo degli Autotrasportatori, che le imprese devono versare entro il 31/12/2015. Gli importi sono i medesimi di quelli versati l’anno precedente e il pagamento oggi può essere eseguito esclusivamente per via telematica MA NON TRAMITE IL SITO DELL’ALBO. Il pagamento della quota per l’anno 2016 per l’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori deve essere effettuata sempre in via telematica, ma come lo scorso anno attraverso il sito istituzionale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (www.ilportaledellautomobilista.it), dopo aver eseguito e completato la REGISTRAZIONE COME IMPRESA (ovviamente se non già fatta l’anno precedente), seguendo le istruzioni in esso reperibili. Il pagamento è possibile utilizzando carta di credito VISA, Mastercard, carta prepagata Postpay, Postpay impresa, conto corrente BancoPosta on line (sia esso privato o dell’impresa), per l’importo visualizzabile sul sito, che diversamente dagli anni precedenti, non è modificabile. Una volta effettuato il pagamento, l’azienda riceverà all’indirizzo mail indicato nella registrazione tutta la documentazione che attesta l’avvenuto pagamento che dovrà conservare per dimostrare l’adempimento ma solo se richiesto. Pertanto non si deve più inviate alla segreteria provinciale dell’Albo Autotrasportatori l’attestazione del pagamento. Si ricorda che è da versare sempre la quota fissa di iscrizione di 30,00 euro, oltre la quale, se è il caso, si deve versare una quota aggiuntiva in relazione al numero dei veicoli più una ulteriore in base alla capacità di carico, o al peso rimorchiabile, di ciascun veicolo. ATTENZIONE che con il termine VEICOLO si deve intendere anche i rimorchi o semirimorchi, non solamente quelli a motore.
ELEMENTI DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO
1. QUOTA FISSA DI ISCRIZIONE da versare da tutte le imprese comunque iscritte all’Albo, >>> Euro 30,00 2. ULTERIORE QUOTA (in aggiunta a quella di cui al precedente punto 1) dovuta da ogni impresa in relazione al numero dei veicoli (compreso anche rimorchi e semirimorchi) in disponibilità, qualun-
que sia la massa dei veicoli con cui esercitano l’attività di autotrasporto: • A) imprese iscritte all’Albo che esercitano l’attività con un numero di veicoli da 2 a 5 >>> Euro 5,16 • B) imprese iscritte all’Albo che esercitano l’attività con un numero di veicoli da 6 a 10 >>> Euro 10,33 • C) imprese iscritte all’Albo che esercitano l’attività con un numero di veicoli da 11 a 50, >>> Euro 25,82 • D) imprese iscritte all’Albo che esercitano l’attività con un numero di veicoli da 51 a 100, >>> Euro 103,29
Servizio gratuito per gli associati Al fine di fornire un aiuto concreto a chi non ha dimestichezza con i pagamenti on line segnaliamo che, come lo scorso anno, abbiamo attivato un apposito servizio totalmente gratuito di assistenza per tale pagamento. Per accedere a tale servizio, gli interessati, cogliendo l’occasione di rinnovare l’adesione a Confartigianato Verona direttamente presso qualsiasi nostro ufficio, possono anticipare a noi l’importo da pagare, comprensivo dei puri costi di pagamento, in seguito eseguiremo il versamento del contributo. Per accedere a tale servizio e pagare entro la data di scadenza è indispensabile presentarsi in uno dei nostri uffici entro la mattina del giorno 23 dicembre 2015. In considerazione del fatto che, in passato, nell’ultima settimana di dicembre, si sono registrati malfunzionamenti e blocchi del sistema di pagamento on line, segnaliamo che dopo la mattina del 23 dicembre non saremo nelle condizioni di garantire il pagamento entro la scadenza prevista e quindi tale pagamento sarà effettuato non appena possibile. Ulteriori informazioni possono essere richieste all’Ufficio Trasporti (Luca Baldani Guerra 0459211521).
• E) imprese iscritte all’Albo che esercitano l’attività con un numero di veicoli da 101 a 200, >>> Euro 258,23 • F) imprese iscritte all’Albo che esercitano l’attività con un numero di veicoli superiore a 200, >>> Euro 516,46 3. ULTERIORE QUOTA (in aggiunta a quelle di cui ai precedenti punti 1) e 2) dovuta dall’impresa PER OGNI VEICOLO DI MASSA COMPLESSIVA SUPERIORE A 6.000 CHILOGRAMMI di cui la stessa è titolare: • A) per ogni veicolo, dotato di capacità di carico, con massa complessiva da 6.001 a 11.500 chilogrammi, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile da 6.001 a 11.500 chilogrammi, >>> Euro 5,16 • B) per ogni veicolo, dotato di capacità di carico, con massa complessiva da 11.501 a 26.000 chilogrammi, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile da 11.501 a 26.000 chilogrammi, >>> Euro 7,75; • C) per ogni veicolo, dotato di capacità di carico, con massa complessiva oltre i 26.000 chilogrammi, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile oltre 26.000 chilogrammi, >>> Euro 10,33. Ai fini della quantificazione dell’importo da pagare, le imprese dovranno far riferimento al parco veicolare posseduto alla data del pagamento, al più tardi alla data del 31/12/2015. Va da sé che le imprese che non hanno cambiato in termini quantitativi e qualitativi il parco veicolare dal pagamento dello scorso anno, pagheranno il medesimo importo dello scorso anno. Segnaliamo che il sistema del pagamento attraverso www.ilportaledellautomobilista.it non permette la modifica dell’importo che il sito stesso propone, cosa che era possibile negli anni precedenti. Pertanto l’importo da pagare è quello che il sistema presenta. Qualora non sia effettuato il versamento entro il termine del 31/12/15, l’iscrizione all’Albo sarà sospesa, previa regolare diffida da parte dell’Albo, e quindi l’impresa non potrà operare. La sospensione dell’iscrizione sarà efficace fino a quando non sarà eseguito il versamento. Inoltre la posizione dei versamenti dell’impresa sarà oggetto di controllo ogniqualvolta è presentata una pratica di qualsiasi tipo alla segreteria dell’Albo Autotrasportatori.
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CATEGORIE - Impianti
IMPIANTI Servizio di assistenza di Telearena, che ha voluto al suo fianco i nostri Antennisti
SE LA RICEZ IONE DI TELEARE NA NON È OTTIMALE C HIAMA TELEARENA TV SERVICE
Telearena e Confartigianato in perfetta
sintonia! Un esperimento di collaborazione tra Confartigianato Verona e una delle principali emittenti televisive locali della provincia di Verona, Telearena, che, a guardare il primo e inedito bilancio operativo, ha dato risultati più che apprezzabili. Telearena, infatti, ha dato vita al servizio “Telearena TV Service”, per assistere i veronesi dell’intera provincia nella risoluzione dei problemi di ricezione del proprio segnale. Un’iniziativa che l’emittente ha voluto avviare con la collaborazione degli installatori-antennisti di Confartigianato Verona. “Il servizio di assistenza – spiega Giambattista Bianchi, Direttore Generale di Telearena – è stato pubblicizzato sul quotidiano L’Arena e possiamo dire che i risultati ottenuti nell’arco di un paio di mesi, prima dell’estate, sono stati assolutamente soddisfacenti”. “Le uscite effettive dei tecnici di Confartigianato Verona, infatti, a fronte di numeri ben più elevati per quanto riguarda le chiamate al numero verde, sono state 130 – afferma Maurizio Leoni, Presidente del gruppo Antennisti di Confartigianato Verona – dirette a cittadini che, dopo un primo filtro del call center di Telearena per identificare il problema e tentare di risolverlo senza l’uscita dell’antennista, hanno portato alla risoluzione dei problemi di ricezione del canale 16, su decoder interni ed esterni al televisore. Non solo, la nostra squadra, per ogni intervento, ha effettuato una verifica strumentale di tutti i segnali di Telearena trasmessi e ricevuti, oltre alla verifica dello stato dell’impianto singolo o condominiale”. “Lo staff è stato organizzato in zone – continua Leoni – così da riuscire a coprire tutta la provincia di Verona. L’emittente, nelle persone del direttore Generale, Giambattista Bianchi, e del Produttore Esecutivo, Stefano Bacciconi, ci hanno manifestato la loro completa soddisfazione per il lavoro svolto, rimandandoci a settembre per un ulteriore incontro di approfondimento tecnico e di valutazione sugli eventuali sviluppi futuri”.
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Dal lunedì al
venerdì dalle
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CATEGORIE - Costruzioni
COSTRUZIONI Rilevazione Confartigianato: a settembre 2015, occupazione +2,3%, produzione +0,4%
Primi segnali
positivi dopo 5 anni di crisi Dopo 54 mesi di crisi ininterrotta il settore delle costruzioni registra un’inversione di tendenza: sono tornati i segni positivi per la produzione, che a settembre 2015 mostra una crescita dello 0,4%, e per l’occupazione che al secondo trimestre 2015 fa rilevare un aumento del 2,3%, pari a 34.000 occupati in più nell’ultimo anno. I primi tenui segnali di ‘risveglio’ del settore delle costruzioni emergono da una rilevazione di Confartigianato. La crescita dell’occupazione arriva dopo quasi 5 anni di gravi difficoltà che hanno provocato la perdita di 378.000 addetti. Gli aumenti più marcati di occupati, pari al +3% nell’ultimo anno, si registrano nelle regioni del Nord e nel Mezzogiorno. Rimane critica, invece, la situazione del mercato del lavoro nel Centro, dove l’occupazione in edilizia fa segnare La contrazione di un ulteriore 0,3%. Segnale positivo arriva anche dalla filiera manifatturiera di 20 settori che forniscono prodotti per l’edilizia dove la produzione a settembre cresce
RESTAURO
L’albo restauratori finalmente è una realtà Tutto pronto per il riconoscimento professionale
del 4,6%, anche se persiste un calo del 3,2% nel totale dei primi 9 mesi del 2015. Ma insieme a queste indicazioni, Confartigianato mette in evidenza una forte diminuzione della spesa in opere pubbliche (fabbricati, strade e altre opere del genio civile, quali porti, condotte, opere per la difesa del suolo, linee ferroviarie, ecc): nella media del quinquennio 2010-2014 è stata pari a 24.762 milioni, vale a dire 5.092 milioni in meno (-17,1%) rispetto alla media dei 29.854 milioni tra il 2005 e il 2009. Nel 2014 gli investimenti delle Amministrazioni pubbliche in costruzioni sono crollati a 20.864 milioni. La strada per il recupero è lunga e impervia: basti dire che i livelli di produzione delle costruzioni di settembre 2015 sono inferiori del 28,9% rispetto a quelli dello stesso mese del 2011 e addirittura inferiori del 41,8% rispetto ai massimi di settembre 2007. “La spinta per uscire dal tunnel della crisi – sottolinea Cesare Fumagalli, Segretario Generale di
Il 30 ottobre scorso, il percorso per la creazione dell’albo dei restauratori ha fatto un ulteriore e ormai quasi definitivo passo in avanti. Il Ministero dei Beni culturali, infatti, come da programma ha portato a conclusione la fase transitoria del progetto, chiudendo i termini per l’invio dei documenti per il riconoscimento della qualifica professionale. D’ora in poi, all’elenco potrà iscriversi soltanto chi ha la necessaria formazione universitaria. Dopo anni e anni di battaglie e di proposte, la categoria sembra finalmente puntare con decisione all’istituzione di un albo che, come prima cosa, riconosce l’esperienza, la qualità e la tradizione dei restauratori italiani. Un riconoscimento che va oltre il titolo di studio, ma che si basa sulla capacità, sulla tecnica e sulle competenze degli addetti ai lavori.
Confartigianato – può arrivare su due fronti. Da un lato con i bonus per le ristrutturazioni edili e la riqualificazione energetica degli edifici previsti dal Governo nella Legge di Stabilità che consentono di raggiungere più obiettivi: rilancio delle imprese delle costruzioni, riqualificazione del patrimonio immobiliare, risparmio ed efficientamento energetico e difesa dell’ambiente, emersione di attività irregolari. Il secondo fattore di stimolo per il settore delle costruzioni è rappresentato dalla riforma del Codice degli appalti approvata dalla Camera il 17 novembre. La riforma recepisce le sollecitazioni di Confartigianato per valorizzare il ruolo delle micro e piccole imprese, contribuire a risolvere il grave problema dei ritardi di pagamento, semplificare le norme sulla materia, garantire trasparenza nella filiera degli appalti. Confidiamo – conclude Fumagalli – nella rapida e definitiva approvazione della riforma da parte del Senato e ci auguriamo che i decreti di attuazione tengano nel debito conto tutti i criteri introdotti dal Parlamento”.
Oggi, allora, Confartigianato Restauro ha di che essere soddisfatta per aver portato a casa una soluzione che la categoria chiede da anni, per aver sempre puntato l’attenzione sull’importanza delle competenze, senza tralasciare la necessità di accompagnare il settore verso un futuro fatto di qualità non soltanto manuali. Nell’immediato futuro del restauro, c’è da sciogliere ancora la questione del tecnico del restauro e della creazione di una contrattazione unica del settore, continuando a dare battaglia all’abusivismo, una lotta che negli ultimi anni ha cominciato a mostrare i primi frutti. La strada è spianata. Dopo anni di futuro incerto e lacunoso, i restauratori hanno finalmente dimostrato l’importanza della qualità e delle competenze proprie dell’artigianato.
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CATEGORIE - COSTRUZIONI
NOVITà POSITIVA Unico testo, senza comunicazioni preventive
TERRE E ROCCE da scavo Sono in arrivo semplificazioni Per anni sono state l’incubo degli imprenditori del settore costruzioni. Se esistesse un premio per le leggi più complicate d’Italia, quelle su come gestire le terre e rocce da scavo lo conquisterebbero senza fatica. Al centro dei ripetuti interventi normativi di questi anni c’è la questione se considerare rifiuti i materiali che risultano dalle opere di sbancamento effettuate dalle imprese edili. Sull’impatto ambientale di terre e rocce da scavo, sulla loro gestione e smaltimento il Governo e il Parlamento hanno scritto fiumi d’inchiostro. Che si sono tradotti in una serie di burocratici e costosi adempimenti a carico degli imprenditori. Poi nel 2012 arriva una novità importante conquistata grazie alle battaglie condotte da Confartigianato Edilizia: la nuova legge stabilisce che il materiale da scavo non è più considerato rifiuto (e smaltito come tale), ma “sottoprodotto”, e per-
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tanto può essere riutilizzato. Ma rimangono i piedi una serie di norme per reimpiegare i materiali provenienti dai cantieri che continuano ad essere troppo costose e complicate per i piccoli imprenditori. Ora le cose potrebbero cambiare. Il Governo, con un decreto approvato a novembre, ha finalmente deciso di mettere ordine nella babele di leggi e leggine che regolano la materia. Si tratta di un Decreto del Presidente della Repubblica sul Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo. L’obiettivo è quindi quello di snellire tutte le norme vigenti riducendole ad un unico testo integrato, autosufficiente e coerente. Tra le novità positive proposte dal Governo, l’eliminazione dell’obbligo di comunicazione preventiva all’Autorità competente per ogni trasporto
Artigianato Veronese & Piccole Imprese • Dicembre 2015
di materiale. Dopo il via libera del Governo al decreto di riordino, il Ministero dell’Ambiente ha avviato una consultazione pubblica sulla proposta di regolamentazione che si concluderà il 19 dicembre. Chiunque può dire la sua e suggerire ulteriori semplificazioni. Conclusa la consultazione, e prima che il decreto entri in vigore, il ministro dell’Ambiente può pubblicare eventuali controdeduzioni. Confartigianato Edilizia ha predisposto una serie di osservazioni per liberare i piccoli imprenditori delle costruzioni da obblighi e adempimenti. In particolare, le proposte riguardano i tempi di utilizzo dei materiali depositati, il numero di enti ai quali comunicare l’uso dei materiali, l’esclusione dei micro e piccoli cantieri dall’applicazione della normativa.
CATEGORIE - LEGNO ARREDO
LEGGE DI STABILITà Due misure di incentivazione all'acquisto
BONUS MOBILI Si auspica una scossa per far ripartire i consumi interni Il 2016 sarà l’anno dei due bonus per l’acquisto di mobili: quello ordinario fino a 10.000 euro vincolato a interventi di ristrutturazione edilizia, e il nuovo bonus per le giovani coppie Under 35 che potranno risparmiare fino a 16.000 euro sull’arredo della prima casa. Entrambe le misure sono contenute nel disegno di Legge di stabilità, che ha previsto un miliardo e ottocentosessantadue milioni di euro per rilanciare i consumi interni del legno-arredo, un settore strategico della manifattura italiana, in cui operano circa 27.800 imprese, più della metà artigiane, con oltre 51.000 addetti, fortemente penalizzato proprio dalla debolezza della domanda interna, che da gennaio ad agosto ha fatto registrare un nuovo calo dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2014. “Una misura che consideriamo positiva – commenta Pierluigi Zanini, Presidente di Confartigianato Legno Arredo Verona –,
con l'auspicio che ridia ossigeno in particolare al settore del mobile che, come tutto il comparto, sta soffrendo. La speranza è che gli Italiani acquistino non solo mobili proposti dai megastore o similari, che è vero, costano poco, ma non sono assolutamente prodotti in Italia, ma si rivolgano ai nostri artigiani, che realizzano un prodotto più durevole, a misura di cliente e sicuramente di qualità superiore”. Mentre il mercato interno è ancora in sofferenza, tra il 2011 e il 2014 la spesa delle famiglie italiane per la casa si è contratta dell’11%, le esportazioni del settore arredo hanno fatto segnare nell’ultimo anno un incremento del 5,9%, per un valore che sfiora i 9 miliardi di euro. "Secondo i dati Movimprese - continua Zanini -, al secondo trimestre 2015 il settore artigiano della Fabbricazione di mobili contava, in provincia di Verona, 893 imprese attive. Per loro, dalla somma delle diverse misure fiscali, potrebbe arri-
vare una spinta importante per la ripresa dei consumi interni, mercato di riferimento della maggior parte delle imprese del comparto, ovvero quelle di piccole dimensioni. Esportare mobili, infatti, è ancora una prerogativa delle imprese più strutturate, ma con il rafforzamento di alcune misure già messe in campo, anche i piccoli produttori dell’arredo potrebbero competere con successo sui mercati internazionali". Confartigianato Legno Arredo indica tre priorità: “Primo, andare avanti, come sta facendo l’ICE ma con più energia, a vendere il sistema Paese. Secondo, che si investa sempre più nell’unica attività che può favorire l’internazionalizzazione delle piccole imprese, cioè l’incoming, ossia portare i compratori in Italia, perché le PMI non hanno la forza di andarsene fuori. Ma soprattutto occorre ridurre i costi di sistema, perché non possiamo in nessun modo uscire sul mercato estero sparametrati sul rapporto qualità prezzo”.
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CATEGORIE - ALIMENTAZIONE
Iniziativa di promozione dell’attività di panificazione: informazioni ai consumatori e valorizzazione delle imprese che vogliono distinguersi per qualità e tipicità dei prodotti
Operativo il marchio
FORNO DI QUALITà
Richiedilo per distinguerti
La Regione Veneto ha pubblicato il modulo di richiesta del Marchio “Forno di qualità” nonché lo schema di contratto di concessione d’uso del medesimo (Decreto del Direttore della Sezione Industria e Artigianato n. 336 del 11 novembre 2015 – Bur n. 110 del 20 novembre 2015), dando così avvio alla fase di richiesta e rilascio del marchio stesso. Tramite il marchio “Forno di Qualità” si intende promuovere l’attività di panificazione e migliorare l’informazione ai consumatori, attraverso la valorizzazione delle imprese di panificazione che intendono distinguersi per la qualità e la tipicità della loro offerta produttiva. “I panificatori artigiani del Veneto e di Verona hanno atteso con trepidazione l’avvio definitivo di questa iniziativa della Regione. Per questo, oggi, siamo molto soddisfatti di poter diffondere presso gli ‘artigiani del pane’ associati a Confartigianato Verona la possibilità di aderire al marchio ‘Forno
di Qualità’, che rappresenta una concreta opportunità di distinzione in termini di qualità”. Questo il commento di Andrea Bissoli, presidente di Confartigianato Verona, che invita, i panificatori interessati ad ottenere il marchio, a mettersi in contatto con l’Associazione. “Il marchio – continua Bissoli – potrà essere ottenuto dai panificatori che mettono in atto, nel loro laboratorio, una lavorazione che rispetti le regole previste dal Disciplinare: devono produrre esclusivamente pane fresco e provvedere all’intero ciclo di produzione, dalla lavorazione delle materie prime fino alla cottura finale. Non sono ammessi dunque trattamenti di surgelazione. Per certificarsi sono richiesti, inoltre, cinque anni di esperienza professionale nel settore”. Negli ultimi anni in Veneto e in Italia è letteralmente esploso l’import dei prodotti da forno provenienti dall’Est Europa. Siamo passati da 4 a 8 milioni di Euro. Fenomeno che spiega il boom della produ-
I NUMERI DEL SETTORE La concorrenza, dopo la crisi ed
il calo dei consumi, sta minando la forza dei panificatori artigiani che, negli ultimi 6 anni, erano calati solo del -4,8%. In valore assoluto -84 imprese con una media di 10 all’anno, ma una progressione doppia negli ultimi due anni in cui la contrazione è passata a 20 forni in meno. Oggi, in regione Veneto, lavorano 1.655 imprese, la maggior parte delle quali sono forni che producono pane fresco 1.544. Questa tipologia di azienda è quella che regge meglio la crisi. Venezia è la provincia con il numero maggiore di imprese di panificazione 348, Belluno quella con il numero minore (89) ma in ragione di una popolazione molto inferiore. Rovigo, Padova e Verona sono le province dove si è concentrata maggiormente la riduzione di imprese negli ultimi 6 anni ri-
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zione di pane appena sfornato da parte della grande distribuzione. “Si tratta, in realtà, di un prodotto surgelato, precotto e solo dorato nel luogo di distribuzione – spiega il presidente di Confartigianato Verona –. Provate a confrontare questo pane con quello appena acquistato in un panificio artigianale: un morso basterà per affermare che da una parte c’è un prodotto ‘finto’, dall’altra quello vero. Grazie al marchio della Regione Veneto questo inganno non sarà più possibile e i consumatori che vogliono acquistare pane fresco potranno essere certi di portare sulle loro tavole un prodotto di qualità”. I panificatori interessati ad ottenere il marchio possono rivolgersi agli uffici di Confartigianato Verona che si occuperanno delle pratiche da presentare alla Regione. Ulteriori notizie e documenti sono disponibili sul sito www.confartigianato.verona.it Per informazioni: tel. 045 9211524, paolo.ragno@ artigianiupa.vr.it
spettivamente -9,4%, -7,6% e -6,1%. Bene invece Belluno e Venezia, con rispettivamente una variazione del +2,3% e -1,4%. Attualmente, la provincia di Verona conta 263 imprese di panificazione. La spesa media mensile delle famiglie venete per generi alimentari e bevande è calata negli ultimi anni regredendo ben oltre i livelli del 2007: 436,3 euro. Quella specifica per pane e crackers è invece calata rispetto al 2007 del -7,6%: 29,3 euro. I Veneti spendono ogni anno 10 milioni 400 mila euro all’anno, -2,4% dal 2007, per alimentari e bevande; 700 mila euro per pane grissini e crackers, -5,6% sempre rispetto al 2007. In Veneto, le imprese artigiane del comparto della panificazione sono 1.655. Negli ultimi sei anni si è registrato un calo del 4,8%.
CATEGORIE - Autoriparazione
CARROZZERIE Riforma RC Auto: audizione in Senato che conferma la linea dell'Associazione Nazionale Carrozzieri sull'indennizzo in forma specifica e il diritto alla cessione del credito
DDL Concorrenza
VICINI AL TRAGUARDO L'11 novembre 2015 l'Associazione Nazionale Carrozzieri ha presenziato ad un'audizione in Senato, al termine della quale ha espresso grande soddisfazione per le modifiche apportate dalla camera rispetto al provvedimento originario denominato "Decreto Concorrenza", che rischiavano di mettere in pericolo la sopravvivenza di oltre 17.000 Carrozzerie con circa 60.000 addetti. Un nuovo aggiornamento, dunque, della marcia di avvicinamento a quello che potrebbe rappresentare un risultato storico per le carrozzerie artigiane. In precedenza queste stesse modifiche, e parliamo in particolare di "indennizzo in forma specifica" e "diritto alla cessione del credito", erano state bocciate dal governo Monti e dal governo Letta. Da sottolineare che il lavoro svolto da ANC Confartigianato e dalle altre associazioni di categoria, che si sono sempre battute per la loro implementazione in quanto contrastavano fortemente le finalità del ddl concorrenza cosi come venne presentato originariamente, ha sempre avuto lo scopo di abbattere i costi dei premi, invece di permettere a pochi soggetti economici di
condizionare fortemente le dinamiche di un mercato, dove in tre grandi gruppi si concentra oltre il 60% degli assicurati. Proprio grazie a queste importanti modifiche, approvate alla Camera, si è evitato che il governo consegnasse il mercato delle riparazioni in mano alle compagnie di assicurazione.
Fatturato carrozzerie scende a -8,1%, ma il costo del premio Rc auto nel frattempo è salito L’analisi degli ultimi dati disponibili, (fonte eurostat ) il costo del premio rc auto negli ultimi 10 anni è cresciuto del 32,3% il doppio rispetto al 15,5% dell’eurozona. A fronte di questi dati il mercato delle carrozzerie nel triennio 2011-2014 ha perso l’8,1% del fatturato quando invece le assicurazioni negli ultimi due bilanci hanno dichiarato utili per oltre 3 miliardi di euro nel ramo auto. E' del tutto evidente che il mercato è fortemente
condizionato da una posizione dominante delle compagnie di assicurazione.
Esame di merito del DDL Concorrenza Pur condividendo la necessità di intervenire sul mercato assicurativo al fine di ridurre il gap con gli altri Paesi dell’UE in ordine ai costi delle polizze e per arginare il fenomeno delle frodi, ANC Confartigianato ritiene che le misure contenute originariamente nel disegno di legge mortificassero la libertà di scelta dei consumatori e la capacità negoziale dei riparatori con il rischio, già in larga parte sperimentato, che la posizione di dominanza delle compagnie potesse tradursi nell’accettazione di condizioni inique e vessatorie, con gravissime conseguenze anche sulla qualità della riparazione e quindi sulla sicurezza stradale. Ora si attende la conferma al Senato, confidando in un buon esito del percorso iniziato fin dalla prima presentazione del disegno di legge sul mercato e la concorrenza.
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CATEGORIE - AUTORIPARAZIONE
TARIFFARIO Previsti aumenti dei bollettini anche per i privati
CAOS REVISIONI Disposizioni ambigue e contraddittorie causano gravi disagi Il tariffario aggiornato per le operazioni di competenza degli Uffici provinciali della Motorizzazione Civile, diffuso nella giornata di ieri, 10 dicembre, un giorno prima della sua entrata in vigore odierna, sta causando notevoli disagi agli automobilisti ed alle imprese di revisione. “Proprio un bel regalo di Natale - afferma Paolo Martinelli, Presidente dei Centri di Revisione di Confartigianato Verona -, perché gli aumenti previsti di 1,20 euro in favore dello Stato, da imputare nei relativi bollettini, interessano anche le revisioni effettuate presso le officine private autorizzate ex art. 80 del Codice della Strada, nonostante recenti, contrarie precisazioni della Direzione Generale della Motorizzazione”.
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“Come se non bastasse – continua Martinelli –, dalla Confederazione nazionale confermano che da questa mattina si stanno verificando frequenti interruzioni nei collegamenti tra i centri privati ed il CED della Motorizzazione, che impediscono di fatto l’effettuazione della revisione. La nostra associazione sta tentando di ottenere indicazioni pratiche sulle modalità di pagamento della integrazione di tariffa, ma il numero di telefono del Centro Servizio Assistenza della Motorizzazione risulta sempre occupato. Tutto ciò è inaccettabile per noi, che dobbiamo lavorare, e per i cittadini, che devono far revisionare le loro auto”. “Le Organizzazioni di categoria con in testa Confartigianato – spiega Massimo Speri, Presidente
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di Confartigianato Verona Autoriparazione – hanno denunciato, nella circostanza, l’atteggiamento ambiguo e contraddittorio della Direzione Generale della Motorizzazione. L’Amministrazione, infatti, da un lato ha sempre negato di affrontare in maniera organica la pressante richiesta di adeguare le tariffe delle revisioni, ferme dal 2007, anche a fronte dei notevoli investimenti effettuati dalle imprese per il nuovo protocollo di comunicazione MCNet2, e dall’altro ha, invece, trovato il modo di garantire maggiori introiti per le casse dello Stato, attraverso disposizioni dell’ultima ora che stanno provocando disagi agli utenti e sconcerto tra gli addetti ai lavori”.
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TERRITORIO
STALLAVENA
Restaurata la “chiesuola” di S. Stefano Riportata a nuovo splendore grazie all'intervento di Edilcassa Veneto, UPA Servizi e agli artigiani di Confartigianato Verona 26 37
Artigianato Artigianato Veronese Veronese & Piccole & Piccole Imprese Imprese • Dicembre • Settembre/Ottobre 2015 2014
L
a presentazione della “nuova” chiesuola di Santo Stefano Protomartire, alla conclusione dei lavori di restauro, è diventata una vera e propria festa per tutta la comunità di Stallavena. Una mattinata intensa, quella di domenica 18 ottobre, partita con una processione, continuata con la Santa Messa celebrata da Don Pier Giorgio Belloni, parroco di Grezzana, e conclusasi con la presentazione vera e propria del restauro, realizzato, per quanto riguarda la struttura, la facciata e il campanile, dagli artigiani di Confartigianato Verona, tramite l’intervento formativo di UPA Servizi e con il contributo concreto di Edilcassa Veneto. Costruita probabilmente sul luogo di una preesistente chiesetta chiamata “la Gesiola”, questa piccola prima chiesa fu eretta intorno alla metà del Cinquecento. Nei documenti scritti compare nel 1553 in occasione della visita pastorale del vescovo Luigi Lippomano ed è intitolata ai santi Fabiano e Sebastiano, protettori contro la peste. Successivamente, nel verbale di una visita pastorale del 1657, la chiesa viene indicata come “oratorium publicum Sancti Stephani, sive sanctissimae Trinitatis”: pubblico oratorio dedicato a Santo Stefano, ma anche alla Santissima Trinità. Tra le numerose autorità presenti alla cerimonia, il Sindaco di Grezzana, Mauro Fiorentini, il Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, Don Luciano Dalla Riva, che ha anche affiancato il parroco nella celebrazione della messa, il Presidente e Vice Pre-
TERRITORIO sidente di Edilcassa Veneto, Virginio Piva e Valerio Franceschini, il Presidente e il Segretario di Confartigianato Verona, Andrea Bissoli e Stefano Martini. Gli interventi d’apertura sono stati affidati al Parroco, Don Pier Giorgio Belloni e a Don Luciano, che hanno sottolineato l’impegno di tutta la comunità, delle realtà istituzionali e associative che si sono spese per arrivare ad “un risultato finale straordinario – hanno affermato – La cosa più bella è stata che la nostra chiesa è diventata un’aula di scuola per i nostri artigiani”. La presentazione delle fasi di restauro è toccata, invece, all’Architetto Gianfranco Dalle Pezze, progettista e direttore dei lavori. “La chiesuola dedicata a Santo Stefano Protomartire – ha detto -, lasciata per molti anni all’incuria, è stata oggetto, dal 2008, di una serie di lavori di manutenzione interna che hanno permes-
so, ad oggi, il suo recupero ed utilizzo. Lavori che sono rientrati in un progetto più ampio di manutenzione generale, che dall’ottobre 2014 ad oggi è culminato nel recupero delle facciate esterne, del campanile e delle annesse stanze parrocchiali. Ringrazio i protagonisti di questo intervento, ma in particolare dico grazie per avermi dato fiducia”. Gratitudine anche da parte del Sindaco Fiorentini, che ha voluto rendere merito ad Edilcassa Veneto per il suo fondamentale contributo in questo intervento di restauro, e a Confartigianato Verona, impegnata fattivamente nel progetto. La parola è poi passata a Daniela Campagnola, docente e restauratrice, oltre che Vice Presidente della categoria Artistico di Confartigianato Verona, che ha seguito gli artigiani nel periodo formativo che ha preceduto l’intervento, e successivamente i lavori sul campo. “Il periodo di crisi che l’edilizia sta ancora attraversando – sono state le sue parole – ci fa continuamente riflettere su come possa essere possibile una valorizzazione dei beni architettonici esistenti e su come meglio ci si possa attivare per la promozione di un determinato territorio. A tale proposito, si è notato come, da parte delle nostre aziende artigiane del settore dell’edilizia, si stia palesando una forte volontà di crescita professionale, specialmente tra i più giovani. La nuova stagione ci fa credere che il futuro professionale sia da ricercare nell’ambito della tutela ‘dell’esistente’. Ci tengo a ringraziare anche l’Architetto Gianfranco Dalle Pezze e i docenti e restauratori: Paolo Cornale, Gian Luigi Ballarin, Rita Tramontana e William Facchin, assieme a Pierpaolo Fattori, coordinatore di cantiere”. Grande soddisfazione anche per Virginio Piva, Presi-
dente di Edilcassa Veneto, che ha sottolineato come l’Italia abbia un patrimonio artistico straordinario ed immenso, unico al mondo sia in qualità che in quantità, frutto della storia e della cultura del nostro territorio. “I borghi, le chiese, le fontane, le ville che contribuiscono a rendere straordinario ogni angolo delle nostre città e dei nostri paesi ha dichiarato – raccontano pezzi della nostra storia e delle nostre tradizioni da mantenere vive e tramandare alle future generazioni. Edilcassa Veneto è sempre stata particolarmente sensibile nel promuovere, finanziandoli, corsi di formazione volti a fornire ai partecipanti le conoscenze di base, sia teoriche che pratiche, necessarie ad operare correttamente su edifici e manufatti sottoposti a vincolo, lasciando contemporaneamente un segno tangibile sul territorio”. Fiero degli artigiani veronesi e del loro lavoro il Presidente di Confartigianato Verona, Andrea Bissoli. “Il Restauro della Chiesa di Santo Stefano Protomartire si inserisce in un progetto più ampio, con il quale Confartigianato Verona, UPA Servizi ed Edilcassa hanno dimostrato come il loro essere realtà di rappresentanza e sostegno all’economia del territorio vada di pari passo con il fatto di esserne parte attiva come soggetti anche sociali. La presentazione di quest’ultimo intervento conservativo è il terzo, in provincia di Verona, dopo le Arche della Chiesa dei Santi Apostoli in centro a Verona e il Capitello di San Vincenzo Ferreri a San Martino Buon Albergo, e Confartigianato Verona, come accaduto in molte altre occasioni, è fiera di poter testimoniare a quali risultati si possa arrivare mettendosi a disposizione delle imprese artigiane associate, con particolare attenzione ai giovani, per la diffusione di nuove competenze, nel caso specifico per quanto riguarda il tema del restauro, e al contempo di poter lavorare a favore della nostra gente, restituendo ai cittadini antichi manufatti in condizioni di rinnovato splendore”. La cerimonia è poi continuata con la consegna degli attestati agli artigiani che fattivamente si sono “sporcati le mani” e che hanno dunque portato a termine un percorso formativo qualificante. In conclusione, dopo la presentazione e distribuzione di una pubblicazione dedicata al restauro, la parrocchia ha organizzato un momento conviviale all’interno di una tensostruttura allestita per ospitare una risottata che ha stretto ancora di più la comunità attorno ai protagonisti di un intervento di vero e proprio “salvataggio” di un bene di tutti.
Il sindaco di Stallavena, Mauro Fiorentini, consegna gli attestati ad alcuni dei partecipanti al corso di restauro
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TERRITORIO
Bussolengo Collaborazione con Valpolicella Benaco Banca
Progetto Impresa familiare Confartigianato Verona e Valpolicella Benaco Banca, insieme, in una serata che ha rappresentato il primo di tre appuntamenti dedicati alle micro, piccole e medie imprese artigiane dei territori dell’area Baldo-Garda, della zona Ovest della provincia di Verona e della Valpolicella, corrispondenti agli omologhi mandamenti dell’associazione artigiana, con l’obiettivo di avviare un percorso informativo e formativo comune, che si colloca all’interno di un progetto mirato all’attenzione e al sostegno dell’impresa familiare.
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Nella serata di giovedì 26 novembre, la sala civica della Biblioteca del Comune di Bussolengo si è presentata gremita oltre la capienza, con più di un centinaio di presenti, per il via all’iniziativa “Scuola di Imprenditorialità e di Educazione Finanziaria”, che proseguirà con altri due incontri nel 2016: il 21 gennaio a Costermano ed il 25 febbraio a Valgatara. Ad aprire l’appuntamento, per Confartigianato Verona, gli interventi introduttivi di Flavio Giacopuzzi, Vice Presidente del Mandamento della
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Valpolicella, Riccardo Fracarolli, Presidente del Mandamento di Verona Ovest e Mirco Campagnari, Presidente del Mandamento Baldo Garda, ai quali sono seguiti i saluti di Giampietro Mozzo, Membro della Giunta di Confartigianato Verona, delegato al Territorio. Al tavolo dei relatori, per affrontare due temi di assoluta attualità per i micro e piccoli imprenditori, ossia la strada migliore per accedere al credito, ordinario e agevolato, e lo strumento delle garanzie prestate dal Confidi degli artigiani, il Vice Presidente di Valpolicella Benaco Banca, Franco Ferrarini, il Vice Direttore Alessandro De Zorzi e lo Specialista Corporate Enrico Specchierla, ai quali si è affiancato Giacomo Peraro, Direttore Area Verona della CRGA (Consorzio Regionale di Garanzia per l’Artigianato). “Nel 2013 affrontammo per la prima volta questo percorso – afferma il Vice Presidente di Valpolicella Benaco Banca, Franco Ferrarini –, che venne premiato con una notevole partecipazione, anche se era limitato al territorio del Baldo Garda. Quest’anno abbiamo deciso di ampliarlo alla zona di Verona Ovest e alla Valpolicella, e di occuparci soprattutto di Impresa familiare e passaggio generazionale, temi molto sentiti e seguiti dal nostro Istituto. L’intento è quello di fornire agli artigiani nuovi strumenti di crescita e competitività”. “Un’iniziativa che rientra nelle opportunità di svi-
TERRITORIO luppo che da sempre la nostra Associazione offre agli artigiani associati – sono le parole di Andrea Bissoli, Presidente di Confartigianato Verona – e che continuiamo a proporre assieme a Valpolicella Veneto Banca, con la quale condividiamo un’attenzione che definirei ‘di vicinanza’, rivolta alle imprese della provincia”. “Il primo appuntamento – spiegano insieme i tre Presidenti dei Mandamenti coinvolti, Mirco Campagnari, Riccardo Fracarolli e Simone Tedeschi -, ha approfondito due temi di assoluta attualità per i micro e piccoli imprenditori, ossia la strada
migliore per accedere al credito, ordinario e agevolato, e lo strumento delle garanzie prestate dal Confidi degli artigiani. In un’epoca in cui è diventata un’impresa arrivare a risorse economiche per dedicarsi sullo sviluppo, anziché limitarsi a resistere di fronte alla crisi, sapere come muoversi nell’ambito dell’accesso al credito è fondamentale. Invitiamo tutti i colleghi artigiani dei nostri territori a non mancare a questa importante opportunità di conoscere degli ingranaggi che potrebbero iniziare a girare anche dalla parte delle piccole imprese, aiutandole nel loro lavoro”.
Solidarietà
Torna la maratona Telethon e la sciarpa di Confartigianato Torna anche quest’anno. in tutte le piazze e nei programmi RAI, l’appuntamento con la Maratona della Fondazione Telethon, con l'obiettivo di sensibilizzare tutti sull'importanza della ricerca come unica "arma" per regalare una speranza alle persone colpite da una malattia genetica e che oggi sono ancora senza una cura. Simbolo della raccolta fondi è la sciarpa Telethon, anche quest’anno due volte buona. E’ buona perché con i 10 euro di donazione si contribuisce ad un progetto di ricerca importante dedicato in particolar modo ai bambini; è buona perché, per il terzo anno consecutivo, non solo è stata prodotta totalmente in Italia ma è stata realizzata da una rete di undici imprese artigiane di Confartigianato Imprese Veneto ed etichettate con il logo di proprietà Confartigianato 100% made in Italy. Che Fondazione Telethon produca le sue sciarpe
in Italia è importante in se e come segnale di speranza. Un messaggio chiaro: è possibile rivitalizzare il manifatturiero italiano e tornare a produrre nel nostro Paese. Un esempio per tutti i “committenti”. Immaginiamo solo quale portata economica ci potrebbe essere se solo dieci “Telethon” tornassero a produrre qui da noi: centinaia di imprese coinvolte con migliaia di dipendenti. Numeri stupendi per il manifatturiero della penisola. La tracciabilità è un passaggio che consente non solo di certificare il valore aggiunto del prodotto, ma anche di tutelare l'acquirente, che così facendo ha piena consapevolezza di ciò che sta acquistando. Nell'ambito della produzione tessile mondiale le condizioni di lavoro sono spesso assai precarie. Per rifornire l'industria internazionale con tessuti e capi confezionati, le aziende sfruttano le persone. Siamo quindi a chiedere di contribuire a questo
fantastico progetto andando ad acquistare la sciarpa Telethon direttamente dalle aziende che le hanno prodotte (potete contattare Giuliano Secco 335 6901058), presso le nostre sedi provinciali e mandamentali che hanno aderito, nelle piazze oppure sul sito internet www.telethon.it. Durante il periodo della maratona poi, sono tantissimi i modi per sostenere la migliore ricerca. Scoprili sul sito http://www.telethon.it/dona/modalià-speciali, in particolare da telefono cellulare e telefono fisso: dal 1 al 18 dicembre è possibile donare 2 euro per ciascun sms inviato al 45506 da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, Poste-Mobile, CoopVoce, Tiscali e Nòverca; 2 euro per ciascuna chiamata fatta sempre al 45506 da rete fissa TeleTu, Twt e CloudItalia e di 5 o 1 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali.
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GRUPPI SOCIALI - Anap
ANAP
Presentata la prossima pubblicazione della Guida al buon uso dei servizi sociali e socio-sanitari del Veneto Sabato 21 novembre 2015, nel corso dell’annuale convegno regionale ANAP tenutosi a Cervarese Santa Croce, in provincia di Padova, è stata presentata un'anteprima della "Guida al buon uso dei servizi sociali e socio sanitari in Veneto”. Si tratta di un opuscolo contenente tutto ciò che, in Veneto, provincia per provincia, riguarda il pianeta dei servizi socio-sanitari, in modo da offrire una strumento orientativo e di indirizzo. “Il mondo imprenditoriale, che come Organizzazione rappresentiamo in tutto il territorio veneto – spiega Fiorenzo Pastro Presidente Anap Veneto - non è estraneo alle problematiche legate alla salute e alle sue forme di protezione, che devono essere garantite da parte di una adeguata politica socio-sanitaria e da una efficace rete di servizi. Garantire e mantenere servizi sociali e socio sanitari diventa quindi di primaria importanza. I
servizi alla salute, i servizi sociali e socio sanitari sono la cartina tornasole della qualità di una comunità. La guida, che come Anap Veneto promuoviamo, vuole essere sia uno strumento utile a far conoscere meglio i servizi sociali e socio sanitari del nostro territorio, sia un mezzo per ribadire il perseguimento del valore del benessere in coerenza con i principi costituzionali sui diritti di ciascun cittadino”. "Anche ANAP Verona ha collaborato alla redazione della guida - afferma Luigino Danieli, presidente provinciale dell'Associazione anziani di Confartigianato -, individuando le strutture e i contatti utili a soddisfare ogni esigenza nell'ambito assistenziale e sanitario". Nel corso del convegno, ai saluti istituzionali di Roberto Boschetto Presidente Upa Confartigianato Padova, Enoch Soranzo Presidente della
Provincia di Padova, Luigi Curto Presidente Confartigianato Imprese Veneto e Raffaele Zordanazzo Presidente Anap Padova, sono seguiti gli interventi di Fiorenzo Pastro Presidente Anap Veneto; Carmelo Rigobello, Curatore scientifico della guida Anap; Domenico Crisarà, Segretario Veneto della Federazione Italiana Medici Medicina Generale. Al termine degli interventi, la conclusione è stata affidata a Giampaolo Palazzi, Presidente Anap Nazionale. In conclusione è stata distribuita in anteprima la bozza, non ancora definitiva, della "Guida al buon uso dei servizi sociali e socio sanitari in Veneto”, che ovviamente verrà diffusa non appena a disposizione. Si invita, dunque, a rimanere aggiornati tramite il sito Internet www.confartigianato. verona.it.
Festa del Socio 2015
I veronesi c´erano e si sono molto divertiti Dal 16 al 26 settembre, in Puglia, dieci giorni di svago e confronto sul futuro e le attività dell'Anap Si è conclusa il 26 settembre la Festa del socio Anap 2015 tenutasi in Puglia e precisamente a Marina di Ginosa, in provincia di Taranto, presso il complesso "Torreserena Village". Quest’anno, per il gran numero di adesioni, l’evento è stato suddiviso in due turni: il primo dal 6 al 16 settembre e il secondo dal 16 al 26 settembre, periodo nel quale ha partecipato anche una delegazione di associati Anap veronesi. “La Festa, che è occasione di incontro e confronto tra i soci ed anche un momento per rafforzare le capacità organizzative del sistema Anap nella sua totalità – spiega Sergio Alberti, componente del Consiglio provinciale ANAP, presente in Puglia -, ha riscosso un grande successo per tanti motivi: dalla scelta del villaggio, situato a due passi dal mare e in grado di offrire servizi di alta qualità, al cibo, il che non guasta mai, dall’animazione alle strutture sportive, dalla vicinanza di località di estremo interesse come Alberobello e Matera alle le serate organizzate dall’Anap”. Proprio durante la festa, i soci e non solo, hanno potuto assistere al concerto
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di Fausto Mesolella chitarrista degli Avion Travel, presentato da Red Ronnie noto conduttore televisivo. Il concerto, eseguito per due serate consecutive a cavallo dei due turni, ha regalato momenti di grande spessore raccontando anche aneddoti su grandi artisti della musica italiana e non solo. Durante la serata conclusiva, il Segretario Nazionale Fabio Menicacci, ha comunicato l’esito delle votazioni per il concorso di pittura e fotografia e sempre nella stessa serata, è anche intervenuto il Presidente della Confartigianato, Giorgio Merletti, che, oltre ad intrattenersi con i soci e “vivere” assieme a loro l’atmosfera di festa, ha anche colto l’occasione – in una serata di carattere per così dire “interno” – per parlare pubblicamente del ruolo dell’artigianato in questo momento di difficoltà del nostro Paese e di quanto sta facendo l’Organizzazione. Nella stessa serata il Presidente Anap Giampaolo Palazzi si è soffermato sulle problematiche che interessano maggiormente gli anziani e sulle iniziative che l’Anap ha promosso e promuoverà nei prossimi mesi.
GRUPPI SOCIALI - GIOVANI
INIZIATIVA Confartigianato e Mercedes Benz
ARTIGENIO Premio alle idee e ai progetti d'impresa innovativi Talenti creativi d’Italia fatevi avanti! Confartigianato e Mercedes Benz Vans Italia si sono alleati per premiare il miglior progetto di innovazione imprenditoriale. L’iniziativa si chiama ‘Artigenio, L’Italia che dà forma alle idee’ . A tenerla a battesimo il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti e il Segretario Generale Cesare Fumagalli insieme al managing director di Mercedes Benz Vans Italia Dario Albano. Che vogliono far emergere le idee e i progetti d’impresa più originali e all’avanguardia. Un’invenzione geniale, una nuova tecnologia o un oggetto di design, grazie ad Artigenio possono diventare realtà. Perché il made in Italy si nutre della capacità di rinnovarsi. “E’ un progetto – sottolinea il Presidente Giorgio Merletti – per premiare, incentivare, far capire che l’imprenditorialità, l’autoimprenditorialità, la voglia di fare valgono per tutti. Non si hanno risultati nella vita se non ci si
impegna. Servono conoscenza, competenza che si crea affinando dei percorsi”. L’iniziativa ‘Artigenio’ conferma l’attenzione di Mercedes verso la qualità del lavoro dell’artigianato e delle piccole imprese italiane. “Con Artigenio – sostiene Dario Albano, managing director di Mercedes Benz Vans Italia – abbiamo voluto creare un sistema per supportare le idee dei giovani talenti e non solo, idee creative e innovative. Noi di Mercedes conosciamo bene l’artigianato e le piccole imprese italiane, sappiamo quali sono le loro esigenze e sofferenze degli ultimi anni. Mi fa molto piacere vedere entusiasmo e positività nel voler andare avanti. Tutto questo è alla base della nostra iniziativa”. Partecipare è semplice: basta iscriversi al sito artigenio.net e inviare il proprio progetto. C’è tempo fino al 31 gennaio 2016. Una giuria di artigiani di successo selezionerà tre lavori che saranno
protagonisti di un video clip messo online per il giudizio finale del Web e che sarà premiato entro aprile con un contributo economico di 10.000 euro. A giudicare i progetti, saranno tre imprenditori che di artigianato e di innovazione se ne intendono: Paolo Rolandi, Presidente Nazionale della Federazione Meccanica di Confartigianato, che gestisce con i suoi fratelli la Cromatura Cassanese; Davide Servadei, Presidente Nazionale di Confartigianato Ceramica e a capo della Bottega Ceramica Gatti 1928; Alberto Di Marco, erede di una grande tradizione di panificatori romani e gestore insieme al padre Corrado e ai suoi fratelli dell’azienda di famiglia, la Di Marco – Produzioni Alimentari. Insomma, grazie a Confartigianato e Mercedes, non bisogna fare altro che scatenare la migliore inventiva made in Italy.
EXPO 2015 GIOVANI imprenditori IN VISITA "Nemmeno la pioggia ci ha fermati" Nemmeno una giornata uggiosa, con pioggia e vento, ha fermato i Giovani Imprenditori di Confartigianato Verona e il loro ospiti nel corso della visita organizzata all’Expo 2015 di Milano. Il gruppo, che ha riempito un pullman granturismo, è partito da Verona nella mattinata di mercoledì 14 ottobre, per rientrare in tarda serata. Alla testa della “brigata” il presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Verona, Gabriele Garmilli, accompagnato dal suo predecessore, Pierluigi Zanini. "E' stata un'esperienza certamente positiva - ha affermato Garmilli -, anche se stancante, per il fatto di dover concentrare i passaggi ai vari padiglioni in una sola giornata. Ci ha ripagato la partecipazione e il fatto di organizzare un'attività che ha interessato non solo i giovani, ma anche altri associati di Confartigianato Verona".
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GRUPPI SOCIALI
DONNE IMPRESA
Premio alle imprese femminili che trovano il giusto tempo famiglia-lavoro per i loro dipendenti
Open Day imprenditoria femminile e giovanile
NAT
Inside Wear viaggia al Giusto Tempo Il Comitato per l’imprenditorialità femminile ha premiato cinque aziende che hanno trovato il giusto tempo tra famiglia e lavoro per i propri dipendenti. Le imprese che si sono aggiudicate il premio, un bonus di 2.000 euro – hanno saputo tradurre in sistemi concreti di sostegno ai dipendenti le necessità di conciliare le necessità legate al lavoro con quelle di cura della famiglia e della propria persona, inclusa la gestione del tempo libero. Tra loro anche la N.A.T. Snc di Elena Favero, Vice Presidente di Confartigianato Donne Impresa Verona. La premiazione ha avuto luogo il 18 novembre, nella sala Transatlantico della Camera di Commercio di Verona, nell’ambito dell’Open Week Imprenditorialità Femminile e Giovanile, una settimana di appuntamenti nelle Camere di Commercio delle 7 province venete per dare informazioni e assistenza ai futuri e nuovi imprenditori. L’Open Day Imprenditoria Femminile e Giovanile di Verona si è concretizzato in una giornata di seminari, workshop, eventi e possibilità di consulenze gratuite con professionisti, promossa da Verona Innovazione e rivolta ai futuri imprenditori, giovani e donne e a chi ha già un’impresa costituita da non più di 5 anni. “La famiglia ha un ruolo fondamentale nella società – ha commentato Cesare Veneri, segretario generale della Camera di Commercio di Verona, aprendo le premiazioni – ed è l’ambiente di riferimento di ciascuno di noi. Un lavoratore sereno, che riesce a far fronte a tutte le sue necessità ed a vivere in armonia, sia a casa sia
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al lavoro, è una risorsa per l’azienda”. “L'impresa della quale sono titolare assieme a mio fratello Giambattista – sono le parole di Elena Favero, titolare della Nat Srl, associata a Confartigianato, spiegando le motivazioni del premio - si occupa della produzione di nastri e accessori per l'abbigliamento e punta sulla flessibilità degli orari e sulla cosiddetta ‘banca delle ore’. Si tratta di un accantonamento di ore straordinarie che poi possono essere utilizzate dai lavoratori quando hanno necessità di permessi extra rispetto a quelli previsti dal contratto. Su 16 lavoratori 12 sono donne e di queste ben 6, in questi anni, hanno variato da tempo pieno a contratto part time con orari personalizzati, sia in entrata che in uscita. Crediamo che l'attenzione verso i dipendenti sia un fattore fondamentale del nostro fare impresa". La N.A.T. Snc nasce nel 1972 a Verona: una piccola azienda artigianale che produce nastri ed accessori per l'abbigliamento. “L'ambizioso obiettivo che ci eravamo posti – continua la Vice Presidente del Gruppo Donne Impresa - era quello di fornire ai produttori di abbigliamento della provincia, materiali che consentissero la confezione di abiti di buona qualità. Da allora ad oggi, N.A.T. ha basato la sua strategia sulla convinzione che la moda italiana, grande nella creatività e nello stile, avesse bisogno di quanto di meglio il mercato potesse offrirle per confezionare abiti all'altezza della sua fama. Una strategia che si è dimostrata vincente e nella quale la mia famiglia ha sempre creduto”.
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Progetto Work Balance con Verona Innovazione “Il concorso il Giusto Tempo – spiega Roberta Girelli, Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Verona – è nato all’interno del percorso formativo e di sensibilizzazione sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che stiamo portando avanti in collaborazione con Verona Innovazione all’interno del progetto Work Balance. Queste cinque aziende posso dare un esempio alle altre ‘colleghe’ su come adottare le migliori forme di organizzazione del lavoro che favoriscano il giusto tempo tra vita e lavoro. Modalità che consentono di migliorare la qualità della vita dei lavoratori, sia a casa sia in azienda, e che si riflettono anche positivamente anche sulle performances aziendali”.
“A Cesare che è per difendere i tuoi soLdi e i tuoi interessi
quel di Cesare”
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nuovi servizi per gLi associati
monitoraggio dei cLienti Servizio che permette di sapere se un’azienda oggi affidabile lo sarà anche domani. Il cliente viene informato su quanto accade ai partner d’affari: variazioni da Camera di Commercio, eventuali eventi negativi (protesti e procedure concorsuali in chiaro) e segnalazioni di presenza eventi pregiudizievoli.
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Scopri di chi fidarti
verifica e stesura ordini e contratti Attività specifica di stesura, valutazione e revisione della modulistica contrattuale utilizzata dalle aziende, come ordini e contratti, con particolare riferimento alle clausole relative a ordini e contratti di vendita dei clienti.
2 Carte in regola?
recupero crediti Servizio di recupero crediti stragiudiziale tramite lettere di diffida con messa in mora, solleciti telefonici, richiesta di certificati anagrafici presso Enti pubblici o CCIAA, visite esattive, interventi di legali convenzionati per l’invio di lettere di diffida legale.
3 Scappano? Riprendili!
contattaci >>> tel. 045 9211591 >>> anna.nogara@artigianiupa.vr.it
risparmi Via Selenia, 16 - Verona >>> tel. 045 9211555 info@artigianiupa.vr.it >>> www.confartigianato.verona.it
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