Cervino, Zermatt
Tour escursionistici Vallese
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Tsanfleuron, Savièse
Tour escursionistici Vallese
Nel Vallese ti portiamo in giro, nel vero senso della parola: con tour montani di una o più giornate, che promettono tutto ciò che fa battere e dà slancio al tuo cuore di escursionista. Ad esempio ascese impegnative, stretti percorsi in cresta e attraversamenti di passi fino in cima alle vette: le tue fatiche saranno ricompensate da panorami ad altezze vertiginose, che lasciamo volentieri a te il compito di descrivere. Ma niente paura: naturalmente, è meglio essere in buona forma fisica, ma in questa cartina abbiamo raccolto anche proposte, per le quali non devi essere uno sportivo professionista per poter osservare da vicino gli stambecchi che cercano le erbe più prelibate. In ogni caso, è bene che anche gli amanti dell’escursionismo più allenati si preparino con buone cartine e guide, dotandosi dell’attrezzatura adatta e distribuendo al meglio le varie tappe. Soprattutto per non perdere i molti punti d’incontro, accoglienti e ricchi di specialità regionali: ristoranti e locande che ti permetteranno di vivere davvero la magia dei rifugi. Visita subito il nostro sito Internet, oppure fatti consigliare personalmente. Saremo lieti di indicarti i tour più belli, dove il sole e temperature piacevoli ti accompagneranno sempre, grazie al nostro clima mite.
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Kreuzboden, Saastal
Panorami soleggiati Vallese
Naturalmente neanche noi abbiamo un filo diretto con il cielo. Ma di sicuro in nessun altro luogo della Svizzera la probabilità di godere di bel tempo durante le vacanze è così grande. Se vuoi accertarti del fatto che in Vallese il sole splende quasi sempre, basta che guardi le nostre Live Cam su internet. Anche al seguente link trovi informazioni dettagliate sulle previsioni del tempo. Informazioni: www.vallese.ch RICERCA 337593 »
C’è sempre qualcosa da fare Lo si sente dire in Svizzera e perfino nel mondo: le montagne del Vallese sono ormai una meta rinomata da scoprire per manifestazioni di tutti i generi. Piccole feste tradizionali emanano il loro fascino inconfondibile accanto a grandi manifestazioni internazionali nel campo dell‘arte, della musica e dello sport. Cogli queste occasioni che ti permettono di conoscere meglio il territorio e i suoi abitanti. Entra subito in internet e scegli data, località e tipo di manifestazione, a tuo piacimento. Informazioni: www.vallese.ch RICERCA 2713 »
Qualità certificata Lo ammettiamo, siamo molto orgogliosi di avere già ricevuto due certificazioni sotto il marchio «Valais excellence»: ISO 9001 per la qualità e 14001 per l’ambiente. Che cosa significa per te? La certezza di ricevere il meglio. Il marchio contraddistingue le aziende vallesane che, ad esempio, si impegnano in ambito sociale ed ecologico, e cercano costantemente di migliorare la propria offerta. Inoltre il «Valais excellence» ti garantisce esperienze vallesane autentiche.
Pointe de Bellevue, Morgins
I Tour Vallese
1 Tour des Dents du Midi Il massiccio dei Dents du Midi presenta diverse facce, ben distinte l’una dall’altra. Se sul versante nord tutto è verde scuro e spesso ombreggiato a sud, fino al Monte Bianco, domina un bianco splendente. Il percorso è un susseguirsi di paesaggi molto vari: bei boschi di latifoglie o di conifere, alpeggi, pietraie e gole, cascate, torrenti e laghetti montani. Il paesaggio lunare del Col de Susanfe è una meraviglia. Il tour non presenta grandi difficoltà, ma l’ascesa al Col du Jorat (1400 metri di dislivello) e il Pas d’Encel (passaggio stretto munito di corrimano) richiedono una buona preparazione fisica. È meglio prevedere soste abbastanza lunghe per potersi godere con calma i numerosi panorami spettacolari: la Cime de l’Est e la Vierge durante l’ascesa del Jorat, il lago di Salanfe e la Tour Salière scendendo dal colle, il ghiacciaio del Ruan dalla capanna di Susanfe, la gola e la cascata della Souffla
all’uscita del Pas d’Encel, le pareti rocciose dalla capanna di Anthème e il Chablais fino al lago Lemano. Durante l’intero percorso si possono osservare varie specie di animali selvatici fra cui lo stambecco, l’aquila reale, il gipeto, la marmotta, la vipera e il tritone alpino. Ancora più impressionante è la ricchezza della flora: aster, genziana, aconito, giglio, ranuncolo dei ghiacciai e acero montano condividono il territorio con fragole di bosco, mirtilli, timo ed erba cipollina.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 4–5 Carta escursionistica: 1:25 000 Chablais valaisan www.dentsdumidi.ch
2 Tour des Dents Blanches Un percorso franco-svizzero ad anello di rara bellezza che richiede da quattro a sei giorni. L’itinerario attraversa ripetutamente il confine amministrativo tra l’Alta Savoia e il Vallese, una linea di demarcazione quasi fittizia se si pensa ai legami amichevoli che uniscono da secoli le due popolazioni alpine. Il Tour des Dents Blanches si presenta come una grandiosa camminata che permette agli abitanti del piano di immergersi nel cuore di una catena di cime scoscese, ulteriormente abbellita da paesaggi maestosi, da luoghi di sosta accoglienti e da leggende e tradizioni capaci di sorprendere e suscitare l’entusiasmo dell’alpinista più disincantato. È nel bel mezzo di queste terre che un certo signor Balmat (il primo conquistatore del Monte Bianco) scomparve per sempre mentre era alla ricerca di un filone d’oro. Ed è fra questi rilievi e questi alpeggi che generazioni di contrabbandieri hanno giocato a guardie e
ladri con i doganieri per trasportare dall’altra parte sigarette, cioccolato e capi di bestiame. Il giro è ben segnalato, i rifugi comodi e accoglienti. In primavera alcuni tratti innevati richiedono l’uso di corda e piccozza.
Grado di difficoltà ★★★★ Giorni di percorrenza: 4–6 www.tourdentsblanches.com
3 Tour della valle del Trient Il Tour della valle del Trient richiede solitamente da quattro a cinque giorni. L’intero percorso è una successione di splendidi paesaggi: massiccio del Trient, massiccio del Monte Bianco, Dents du Midi, gole del Triège, del Trient e del Dailley, laghi artificiali di Salanfe, Emosson e del Vieux-Emosson, incluse diverse riserve naturali. Nel 1976, in seguito allo scioglimento di un antico nevaio, al Vieux-Emosson vennero rilevate oltre 800 impronte di dinosauri, di nove specie diverse. Oltre 200 milioni di anni fa, una quarantina di individui passarono sulla spiaggia in riva al mare, lasciando dietro di sé le loro impronte; si calcola che pesassero da 300 a 400 chili e che fossero lunghi da 3 a 7 metri. Dopo il loro passaggio il mare ricoprì le loro impronte con argilla verde e rossa, fissandole per sempre. Quando le Alpi si sollevarono, queste impronte si ritrovarono a 2400 metri di altitudine. Un vero sogno a occhi aperti!
Questo itinerario potrebbe anche essere definito il giro dei colli: partendo dal Col de La Forclaz, si superano infatti uno dopo l’altro il Col de Balme, il Col des Posettes, il Col de la Terrasse, il Col de Barberine e infine il Col d’Emaney. La traversata di numerose creste offre panorami grandiosi e permette di scoprire una flora ricca e varia e una fauna veramente straordinaria.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 4–5 Carta escursionistica: 1:25 000 Vallée du Trient
4 Tour del Monte Bianco L’itinerario si snoda su territorio francese, italiano e svizzero e consente di ammirare il massiccio del Monte Bianco da tutti i lati. Il sentiero percorre la catena di montagne situate più in basso, ma offre una vista impareggiabile sulle vette ricoperte di nevi perenni. Il Tour del Monte Bianco continua ad attirare nuove generazioni di ammiratori in uno dei siti naturali più prestigiosi della Terra: tetto d’Europa con i suoi 4807 metri, il Monte Bianco affascina chiunque, dall’escursionista dilettante all’alpinista esperto. Come un re sul suo trono, sovrasta una corona di maestosi 4000 collegati da una moltitudine di ghiacciai, uno più bello dell’altro: la Mer de Glace, il ghiacciaio d’Argentière, il ghiacciaio del Trient, il ghiacciaio di Saleina, il ghiacciaio dei Bossons e tanti altri. Il percorso attraversa sette vallate dominate da oltre 400 vette innevate. Un trek di alta montagna, magico e celeberrimo, che affascina soprat-
tutto per la vicinanza dei grandi ghiacciai. Lungo il cammino si dominano dall’alto celebri località: Chamonix, centro mitico dell’alpinismo, Les Houches e Les Contamines, celebri stazioni sciistiche francesi, Courmayeur in Valle d’Aosta, punto di accesso al traforo del Monte Bianco, le due Val Ferret, una in Italia e una in Svizzera, Champex e il suo grazioso laghetto. Alla fine si è probabilmente stanchi, ma indubbiamente appagati dall’esperienza vissuta.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 10 –14 Carta escursionistica: Topo-guide TMB
5 Tour des Combins Fin dal primo colpo d’occhio appare evidente che i Combins sono le cime più possenti della Alpi Pennine: si ergono con tanta maestosità che sembra che attorno a loro ci sia il vuoto. Questo grande massiccio di ghiaccio, neve e rocce, ricco di segrete meraviglie, può essere ammirato durante un’avventura escursionistica che può durare da 4 a 6 giorni. Si può osservarlo da Verbier, da Chanrion, dalla Valle d’Aosta, dalla valle di Entremont, da Champex: in pratica, da ogni angolazione. Un trekking alla scoperta della vita dura degli abitanti e dei pastori di queste vallate, di un territorio plasmato e modellato da generazioni radicate nel loro passato, di un’accoglienza improntata alla modestia, tipica delle popolazioni di montagna. Grazie alle bandite federali di caccia del Mont-Pleureur e della Combe de l’A, la fauna è ricca, varia e ben protetta. Queste ampie
riserve naturali consentono di osservare da vicino varie specie selvatiche delle Alpi, quali stambecco, camoscio, cervo, capriolo, marmotta e aquila reale. Chi ama la natura potrà inoltre scoprire una flora molto diversificata e ben preservata. La Congregazione del Gran San Bernardo, presente lungo tutto il percorso, testimonia la ricchezza della vita religiosa di queste terre.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 4–6 Carta escursionistica: 1:50 000 –5027T Grand St-Bernard – Combins – Arolla www.tourdescombins.ch
6 Tour della valle di Bagnes Un itinerario percorribile in quattro o sei giorni, a seconda del tracciato scelto. Porta alla scoperta di una straordinaria varietà di paesaggi alpini, con i maestosi massicci dei Combins, del Vélan e del Monte Bianco che si ergono sullo sfondo. Il sentiero domina dall’alto la celebre stazione di villeggiatura di Verbier, incastonata nel suo scrigno verde, porta a scoprire una flora molto varia, un biotopo particolare a Bonatchiesse, numerose capanne ben gestite lungo tutto il percorso, la diga artificiale di Mauvoisin, imponente monumento alla gloria del genio umano. La camminata sarà premiata da panorami maestosi, sia dalla sommità di Les Attelas, sia dal Mont Brûlé. Si superano vari colli alpini, fra cui il Col des Otanes, punto più elevato del percorso a quota 2846 metri. Eccezionale è anche la ricchezza della fauna dell’alta valle di Bagnes, con la bandita federale di caccia del Mont-Pleureur e la zona di protezione
della marmotta di Mauvoisin, seconda più grande riserva naturale della Svizzera. In questi ampi spazi si possono osservare da vicino molti animali selvatici delle Alpi, fra i quali lo stambecco, il camoscio, la marmotta, il cervo, il capriolo e l’aquila reale. Su tutti gli splendidi alpeggi attraversati si incontrano anche le mucche della razza d’Hérens, celebri per il loro istinto bellicoso.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 4–6 Carta escursionistica: 1:25 000 Val de Bagnes/Verbier
7 Tour della Val d’Hérens Visitare la Val d’Hérens significa addentrarsi nel cuore del Regno delle vacanze. Numerosi poeti hanno celebrato questa valle privilegiata dalla natura, con i suoi paesaggi eccezionali, i costumi tradizionali tuttora indossati con piacere in diversi villaggi, i sentieri che flirtano con le bisse (i celebri canali d’irrigazione), la bellezza del bosco, dell’alpe e del ghiacciaio. Una tale abbondanza di meraviglie va scoperta sul posto. Per conoscere veramente la Val d’Hérens, questa zona bagnata dal sole e dal clima tanto salutare, bisogna trascorrevi qualche tempo. Bisogna immergersi in questo vero paradiso alpestre, luogo ideale per vacanze con tutta la famiglia, abitato da una popolazione pronta a coniugare ospitalità e generosità non appena stabilito il primo contatto. La Val d’Hérens merita una visita approfondita anche per i suoi innumerevoli contrasti. Qui un prato rigoglioso, là un pen-
dio scosceso, boschi di larici, di latifoglie o di abeti, ma anche pini cembri solitari arsi dal sole o mutilati da un fulmine. Piccoli villaggi pittoreschi, con case che si sostengono a vicenda tra due vicoli, ma anche stazioni di villeggiatura moderne e ben attrezzate, dove si pratica un turismo dolce di qualità. Soggiorno di riposo o vacanze attive, ognuno troverà il posticino ideale per soddisfare i suoi desideri.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 5 –6 Carta escursionistica: 1:25 000 Val d’Hérens
8 Tour della Val d’Anniviers La Val d’Anniviers, la prima delle valli laterali del Vallese francofono, si apre sulla pianura del Rodano di fronte a Sierre, la «Città del Sole», e sale verso sud fino al massiccio della Dent-Blanche. Il giro di questa valle, uno degli itinerari più belli delle Alpi, porta alla scoperta di tutte le ricchezze naturali della regione. Uno spettacolo accentuato dalla luminosità, frutto dell’altitudine, e dai contrasti fra pascoli, pareti rocciose e ghiacciai. Percorrendo la celebre salita di Ponchet si raggiunge Chandolin, a quasi 2000 metri di altitudine, oppure St-Luc col suo magnifico Sentier des Planètes (sentiero dei pianeti). Per raggiungere Zinal, in fondo alla valle della Navizence, si percorre la parte superiore della celebre corsa podistica Sierre-Zinal, si passa accanto all’Hôtel Weisshorn, ammirando lungo il cammino la maestosa Corona Imperiale composta da cinque 4000: Dent-Blanche, Ober Gabelhorn, Zinalrothorn,
Weisshorn e Bishorn. Il sentiero che porta alla Corne de Sorebois, a quota 2869 metri, regala incantevoli vedute panoramiche su tutta la valle, con chalet e tradizionali mazot raggruppati nei pittoreschi villaggi di Chandolin, St-Luc, Vissoie, Zinal e Grimentz. Si torna in pianura da Vercorin, un nido d’aquila abbarbicato sul lato sinistro delle Alpi vallesane, con una vista che spazia sopra la valle del Rodano, risalendo dal fiume verso i vigneti, i boschi, i pascoli e abbracciando l’intero panorama alpino.
Grado di difficoltà ★★ Giorni di percorrenza: 4–5 Carta escursionistica: 1:25 000 Val d’Anniviers
9 Tour des Muverans Il Tour des Muverans ha tutte le carte in regola per essere definito un gran circuito: una geologia particolare, varietà di flora e fauna, innumerevoli rifugi, alpeggi caricati, il passaggio a Derborence e una ricca scelta di possibili varianti. L’intero itinerario è una bella scuola sul campo. Situato proprio a livello del gomito del Rodano, il sentiero a balcone offre scorci suggestivi su alcuni dei più bei panorami alpini: il massiccio del Monte Bianco, i Combins, le Alpi vallesane, i Dents du Midi e, in alcuni punti, il lago Lemano. Altrettanto appassionante è la geologia. Ogni epoca, dal Cretaceo al Giurassico, ha depositato qui dei tesori: rocce carbonifere, fossili di ammoniti, noduli di selce e lapiax raccontano la storia del nostro pianeta. La flora non è da meno, con varie specie rare lungo l’itinerario: nel vallone di Nant si concentra oltre il quaranta per cento della flora elvetica; a Derborence alcuni esemplari
di abete bianco raggiungono la veneranda età di mezzo millennio. E non manca nemmeno la fauna: le popolazioni di camosci e stambecchi sono testimoni di un ambiente intatto. Derborence, luogo celebre per le due tremende frane che lo hanno modellato, è stato reso immortale dallo scrittore Charles Ferdinand Ramuz. Tra letteratura, scienza, escursionismo e natura, il TDM è veramente un gran circuito e non chiede altro che di essere scoperto.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 4 –5 Carta escursionistica: 1:25 000 Du Rhône aux Muverans www.tourdesmuverans.ch
Il Vallese: il posto giusto per tutti Vallese
Ospitalità da noi non significa solo offrire alloggio, ma rientra nel quadro di una antica tradizione di accoglienza e grande cordialità. Sia che pernotti in un hotel, in un appartamento, in un Bed & Breakfast, in una campanna o che tu scelga il campeggio, puoi sentirti a casa e scoprire quanto è importante per noi il tuo benessere. L’offerta è tanto vasta quanto i desideri dei nostri ospiti. Tipici hotel vallesani per famiglie si alternano a edifici di lusso di gran classe. Centri benessere e hotel storici ti aspettano insieme a semplici ma accoglienti locande. Gli hotel per bambini fanno brillare gli occhi ai più piccoli, e chi desidera dormire come si faceva un tempo può scegliere anche di sognare rilassandosi sulla paglia. Tutti i tipi di alloggio hanno però in comune una grande passione per i piaceri della tavola: dalla saporita cucina vallesana, passando per i piatti rustici di un tempo, fino al menu da gourmet. Scegli liberamente, in base ai tuoi gusti e al tuo budget. Sul sito www.vallese.ch trovi diverse possibilità di alloggio, puoi verificare i prezzi e le disponibilità e prenotare subito. Non perderti le interessanti offerte speciali e forfettarie. Hai domande o ti serve consulenza? Non esitare a contattarci: telefono +41 (0)27 327 35 70.
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10 Tour del massiccio dei Diablerets I pionieri che crearono il tour dei Diablerets volevano far conoscere questo splendido massiccio ai buoni camminatori. Oggi la marcia a mezza costa si è tanto democratizzata che il percorso è diventato una meta ideale anche per gli escursionisti alle prime armi. Da qualche anno camminatori di ogni tipo e livello si incrociano sui vari tracciati del giro: studenti, sportivi, pensionati e anche numerosi turisti stranieri. La ricca scelta di rifugi, capanne e locande che costellano il percorso consente a ognuno di scegliere il proprio ritmo per compiere il giro come meglio gli conviene. Tanti sono gli elementi di richiamo lungo il percorso: la flora, una delle più ricche d’Europa, la fauna (gipeto, lupo, lince e tanti altri) e soprattutto la possibilità di scoprire un ambiente straordinario come quello del vallone di Derborence e i campi carreggiati attorno alla capanna di Prarochet. Splendide le vedute panoramiche lungo il cammino si-
tuato sopra Gryon, Les Chaux offre una vista imprendibile sul lago Lemano, la Val d’Illiez, i Dents du Midi e la pianura del Rodano; dall’altopiano di Tsanfleuron la vista abbraccia la grande catena delle Alpi vallesane, dal Monte Bianco al Monte Rosa. Compiere questo giro significa anche attraversare tre cantoni svizzeri: Berna, Vaud e Vallese.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 4 –5 Carta escursionistica: 1:25 000 Les Diablerets – Massif des Diablerets
11 Tour Wildstrubel Il Tour Wildstrubel inizia da Crans-Montana, stazione di villeggiatura e terrazzo soleggiato a quota 1500 metri, e si snoda verso est. L’itinerario raggiunge presto una sommità panoramica, il Mont Bonvin: dal Goms al Monte Bianco, sul versante sud della valle del Rodano, è tutta una successione di cime maestose, solo il massiccio del Monte Rosa è invisibile, nascosto dietro la cresta che collega il Weisshorn al Zinalrothorn. Seguendo il sentiero utilizzato un tempo dai contadini si raggiunge l’arena alpina di Leukerbad, il più grande centro termale d’Europa, adagiato tra impressionanti pareti rocciose. Entrati nella Lötschental, celebre per le sue maschere tradizionali, si sale sul Lötschenpass, il più antico valico alpino tra il Vallese e il canton Berna. Il colle è situato in una zona di grande interesse geologico, con una fauna e flora straordinaria. La discesa verso Kandersteg offre splendidi scorci su una valle romantica
e selvaggia. Il ritorno in Vallese si compie passando da Lenk e Iffigenalp, per raggiungere il Col du Rawyl. Ai piedi del colle si passa il lago artificiale di Zeusier, racchiuso da un vallone dalla natura incontaminata. Da lì il cerchio si chiude e si raggiunge di nuovo il punto di partenza, Crans-Montana.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 6 –8
12 Tour del Monte Rosa Per definire con un appellativo il Tour del Monte Rosa si dovrebbero usare espressioni quali‚ grandioso’, maestoso’, ecc. L’escursione in quota – di cui la tappa più famosa è l’Europaweg – offre panoramiche di numerosi Quattromila e si snoda attorno ai massicci del Monte Rosa e del Mischabel, le più alte catene montuose della Svizzera. Sul versante elvetico gli sguardi sono attratti dalle tre vette di Weisshorn, Weissmies e Cervino; sul lato italiano è soprattutto il Monte Rosa a mostrarsi in tutto il suo splendore. Suscitano curiosità gli insediamenti walser che si incontrano nella valle di Saas e nelle regioni di Macugnaga e Alagna. Si presume che i Walser siano migrati nella regione a sud del Monte Rosa nei secoli XIII e XIV, valicando i passi del Monte Moro e del Teodulo. In queste zone si parla ancora oggi una lingua alemannica superiore detta «titsch»
o «titschu» (o «Walsertitsch» in tedesco), molto simile al tedesco parlato in Vallese. Il Tour del Monte Rosa richiede una buona preparazione fisica. Chi preferisce concedersi ogni tanto una pausa può ricorrere ai collegamenti garantiti da autobus e impianti di risalita. La parte più difficile è la traversata del ghiacciaio del Teodulo, l’unico tratto di sentiero alpino dell’itinerario. Benché si tratti di una zona di sci estivo, è meglio non sottovalutare i pericoli e legarsi in cordata.
Grado di difficoltà ★★★★ Giorni di percorrenza: 9 –11 Carta escursionistica: 1:50 000 Tour Monte Rosa www.tmr-matterhorn.ch
13 Simplon-Fletschhorn Trekking Il Simplon-Fletschhorn Trekking è un «must» per chi ama la natura e la libertà lontano dai sentieri più trafficati. In particolare, la tappa del passo di Saas, la valle di Nanz e il tratto lungo il confine tra la Svizzera e l’Italia sono di una bellezza tale che è difficile descriverli a parole. Sia il Sempione che il Fletschhorn sono famosi, ma per motivi completamente diversi: il Fletschhorn è celebre perché per lungo tempo è stato considerato un Quattromila. Solo negli anni Cinquanta, con l’avvento di sistemi di misura più precisi, si è dovuto riconoscere che gli mancavano ben 6 metri per far parte di questo club esclusivo. Dal XVII secolo il Sempione è uno dei più importanti valichi delle Alpi. La sua storia è legata a quella di due uomini che seppero servirsi delle sue buone condizioni topografiche per far costruire vie di transito sul valico: Kaspar Jodok von Stockalper nel
Medioevo e, solo 150 anni più tardi, Napoleone. Negli anni attorno al 1990 vennero ricostruiti ampi tratti dell’antica Via Stockalper, dando così vita all’Ecomuseo del Sempione. I pittoreschi muri a secco e le tecniche utilizzate riflettono fedelmente i metodi costruttivi medievali, contribuendo a garantire il successo internazionale di questo itinerario escursionistico. L’esposizione allestita nell’antica locanda (Alter Gasthof) di Sempione Villaggio illustra quanto osservato lungo il cammino e soddisfa numerose curiosità. La Via Stockalper rappresenta l’asse orientale del SimplonFletschhorn Trekking. L’intero itinerario è un gioiello di natura e cultura.
Grado di difficoltà ★★★★ Giorni di percorrenza: 7–10
Gletscherstube, Märjelensee
14 Jungfrau – Aletsch Tour La veduta sulle tre cime Eiger, Mönch e Jungfrau è una tappa obbligata per tutti i turisti provenienti dai Paesi asiatici. Altrettanto spettacolare è l’infinita distesa del contiguo ghiacciaio dell’Aletsch. Non per niente, nel 2001 questo spettacolare capolavoro della natura è stato riconosciuto «Patrimonio naturale mondiale Unesco». Il tracciato dello Jungfrau – Aletsch Tour percorre la regione Patrimonio Unesco e le perle della natura che la caratterizzano e unisce una volta ancora l’Alto Vallese con l’Oberland bernese. Se è vero che queste due regioni vengono spesso menzionate come se fossero un tutt’uno, è altrettanto vero che le differenze tra un versante e l’altro delle Alpi bernesi sono notevoli. Prima fra tutte la vegetazione: per farsene un’idea basta confrontare i pendii aridi e dalla vegetazione rada della rampa meridionale del Lötschberg, con il
verde saturo e intenso dei prati della regione di Innertkirchen. Le diverse condizioni di vita hanno plasmato per secoli il carattere delle popolazioni al di qua e al di là delle Alpi bernesi, una diversità che si riflette nella lingua, nella cucina, negli usi e costumi, nell’architettura, nella cultura e addirittura nella religione. L’intera gita si trasforma così in una successione di impressioni diverse che stimola la sete di conoscenza. Invece di compiere il Tour in una volta sola, è indubbiamente più piacevole e arricchente suddividerlo in diverse tappe giornaliere.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 17–20
15 Tour des Portes du Soleil È il colle delle Portes du Soleil, situato sopra Les Crosets, che dà il nome a questo comprensorio sciistico ed escursionistico di oltre 400 km²: uno spazio naturale modellato attorno a un raggruppamento di 14 villaggi diventati stazioni di villeggiatura, ma senza perdere la loro anima. Dalla cima delle Cornettes de Bise o della Tour de Don, lo sguardo si tuffa nelle acque blu del lago Lemano. Di fronte, Montreux e Losanna; più distanti, sullo sfondo, si indovinano le sagome di Jungfrau ed Eiger e la piramide del Cervino. Ci si gira un po’, ed ecco che si ergono in tutta la loro maestosa potenza i celebri Dents du Midi, mentre sulla destra, vicinissimo, si stacca il Monte Bianco. Si percorre un sentiero delle Portes du Soleil, fra alpeggi che si affacciano sul confine, con tratti in Francia (Alta Savoia) e altri in Svizzera (Vallese). Si cammina in due Paesi, ma in un’unica regione, il Chablais. Una vegetazione molto
particolare, un paesaggio in cui sono adagiati migliaia di chalet, sapori locali tipici e inconfondibili, panorami mozzafiato, mucche di ogni tipo e colore, gli effetti benefici dei bagni termali, l’importante rotta degli uccelli migratori, i sentieri dei contrabbandieri, terrazzi panoramici, la storia delle abbazie del Chablais e tanti laghetti montani meravigliosamente rinfrescanti.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 5 –7 Carta escursionistica: 1:33 333 Portes du Soleil
16 Tour du Ruan Ruan è il nome della cima situata a nord del lago artificiale di Emosson. Il Monte Ruan, che culmina a quota 3044 metri, ha due cime satelliti: a ovest il Petit Ruan (2847 m) e a est il Grand Ruan (3057 m). Ai suoi piedi è attorniato dai ghiacciai dei Fonds e del Ruan. Il trek si snoda a cavallo tra due Paesi, la Francia con la regione dell’Alta Savoia, o più precisamente la valle du Haut-Giffre, e la Svizzera, sul territorio del canton Vallese, nel distretto di Saint-Maurice e sulle alture della valle del Trient. Il punto culminante dell’itinerario, il Cheval-Blanc a quota 2830 metri, regala un panorama meraviglioso che racchiude in un unico sguardo le Alpi bernesi, la pianura del Rodano, le Alpi vallesane, il massiccio del Monte Bianco, il Chablais e addirittura il Giura. Percorrere questo itinerario significa addentrarsi in un labirinto di grandi massi calcarei complesso come una roccaforte, scoprire un luogo detto Bout du
Monde, un magnifico anfiteatro degno di chiamarsi «fine del mondo», attraversare passaggi impervi attrezzati di corrimano, affrontare tratti innevati nella regione degli Ottans, arrampicarsi lungo gli 80 metri di camino attrezzato con gradini, staffe e catene, per poi concludere il percorso infilandosi tra cenge, «combe» e grosse rocce montonate levigate dai ghiacciai.
Grado di difficoltà ★★★★ Giorni di percorrenza: 5 –6 www.tourduruan.com
17 Tour des 4 Vallées Le 4 Vallées sono note soprattutto quale comprensorio sciistico, uno dei più grandi dell’arco alpino, e molto meno come regione ideale per escursioni a piedi. Eppure, attraversare questi grandi spazi in estate è davvero una gran bella esperienza. L’itinerario coniuga due tipi di escursioni diverse: da un lato un percorso alpino ai piedi delle grandi vette e, dall’altro, splendide camminate lungo le bisse (i canali irrigui) del Vallese centrale. La parte alpina si snoda sopra il limite del bosco in un universo di alpeggi verdeggianti; consente di scoprire numerosi rifugi accoglienti, di superare vari colli che culminano intorno ai 3000 metri (Col de Prafleuri), ammirare l’impressionante diga artificiale della Grande Dixence e tanti laghetti montani, osservare da vicino l’onnipresente fauna selvatica, scoprire con piacere fiori protetti e contemplare i panorami grandiosi che solo le Alpi sanno offrire. La seconda parte si
snoda nel cuore del comprensorio sciistico: da Savoleyres si può ammirare Verbier nel suo scrigno verde, immaginarsi gli immensi campi di sci nella loro veste invernale, per poi scendere verso la giovane stazione turistica di La Tzoumaz. Seguendo la Bisse de Saxon si prosegue sopra Isérables e Nendaz fino alla diga di Cleuson: una camminata piacevole e rilassante. Attraversati gli alpeggi abitati da mandrie di mucche della razza d’Hérens, si concluderà l’escursione sul pendio della celebre Piste de l’Ours.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 4–5 Carta escursionistica: 1:25 000 4 Vallées
18 Tour Augstbordhorn Il Tour dell’Augstbordhorn ha due facce ben distinte: quella fatta di piccoli villaggi e terreni agricoli fra Embd e Oberems, e quella naturale e selvaggia della valle di Turtmann e del passo di Augstbord. Gli accoglienti villaggi che circondano l’Augstbordhorn a quote tra i 1000 e i 1350 metri sembrano altrettante perle di una splendida catena. Qui l’agricoltura è ancora un’importante fonte di sostentamento, creando un ambiente bucolico, intatto. Case di legno scurite dal sole, fienili e granai compongono i nuclei dei villaggi. Lungo il cammino si incontrano pecore, capre e mucche della razza d’Hérens, con un po’ di fortuna magari anche degli yak, in momenti che invitano a una sosta. Questo tratto è percorribile senza problemi da maggio a inizio novembre e, grazie alla brevità delle tappe, è una bella avventura anche per tutta la famiglia. In vari punti si
può anche interrompere il cammino e proseguire con i mezzi pubblici. La valle di Turtmann seduce per la sua straordinaria bellezza e il suo aspetto completamente naturale. Ma per superare il passo di Augstbord bisogna aspettare fine giugno o inizio luglio: situato a quota 2894 metri, costituisce indubbiamente la tappa più impegnativa e non va sottovalutato. Le montagne della valle di Turtmann, la catena del Mischabel e la vista del maestoso Bietschhorn sono altrettanti elementi di richiamo per chi cerca panorami incantevoli e variegati.
Grado di difficoltà ★★ Giorni di percorrenza: 5 –6 Carta escursionistica: 1:25 000 Visp
Brochure Vallese
Estate D/F/E/I/NL
Inverno D/F/E/I/NL
Golf D/F/E
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19 Tour dei minerali Il giacimento mineralogico di Lengenbach, nella valle di Binn, è uno dei 10 più importanti al mondo. In questo sito sono stati rinvenuti ben 19 minerali diversi, e sono oltre 100 quelli rinvenuti nell’intera valle di Binn. Importanti sono anche i ritrovamenti registrati sul Monte Cervandone e sull’Alpe Devero. Il Tour dei minerali si snoda attorno al Parco paesaggistico della valle di Binn (160 km²) e al contiguo Parco naturale Alpe Veglia – Alpe Devero (85 km²): sul piano naturalistico è uno dei più interessanti in assoluto. Ma anche sul piano storico e archeologico ha molto da offrire. Nella regione di Binn sono stati trovati oggetti in ceramica, gioielli e armi risalenti al IV secolo a.C., nella regione di Veglia addirittura reperti dell’VIII secolo a.C. Tra Sempione Villaggio e il passo del Sempione l’itinerario segue la Via Stockalper, il sentiero storico per eccellenza, aperto al
turismo escursionistico dal 1994 sotto forma di Ecomuseo. Chi vuole approfondire le proprie conoscenze sui tesori del Tour dei minerali può saziare la propria sete di sapere in uno dei numerosi musei lungo il percorso. Molti evitano il passo di Saflisch per via della sua notevole lunghezza. Ma come recita l’adagio, il cammino è la meta. Tanto più che la fatica della salita è ampiamente ripagata da uno dei panorami più spettacolari della regione.
Grado di difficoltà ★★★★ Giorni di percorrenza: 6
20 Tour Walser Il Goms è considerato la culla delle migrazioni walser. Questo popolo operoso raggiunse nel XIII secolo la val d’Ossola (ted. Eschental) attraverso il passo dell’Arbola e la val Formazza via passo del Gries. L’imponente ponte del 1761 a Ladstafel, nella valle di Egina (Ägenetal), testimonia dell’importanza acquisita dal valico nel Medioevo per il commercio tra l’Italia settentrionale e l’Oberland bernese. Salendo nella val Formazza si notano presto i toponimi segnalati in due lingue. I contatti transfrontalieri sono tuttora molto stretti, ma nel corso dei secoli la lingua tedesca è praticamente scomparsa, soppiantata dall’italiano. L’escursione segue le orme dei Walser, ma non solo: tutto il percorso è una successione di meravigliose scoperte. Ampi tratti si snodano attraverso il Parco paesaggistico della valle di Binn, riconosciuto dal 2008 quale
parco naturale regionale. È noto per la sua eccezionale ricchezza mineralogica e per la grande varietà di flora e fauna. La val Formazza è ricca di laghetti montani e di cascate; la più celebre, la cascata del Toce nella frazione Sottofrua, ha un salto di ben 143 metri. Impagabile la vista dal popolare Gommer Höhenweg (sentiero in quota della valle del Goms) sull’alta valle dai pendii ondulati, nota anche per la sua ricchezza culturale e culinaria.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 5 –7
21 Tour del Wildhorn Fra gli itinerari escursionistici di più giorni, alcuni vengono definiti dei classici. Il giro del Wildhorn rientra in questa categoria. Cinque giorni tra i cantoni del Vallese e di Berna, cinque giorni di panorami spettacolari sulle cime ghiacciate del Wildhorn, cinque giorni di pura natura. Il Tour del Wildhorn propone giornate di marcia molto varie e piene di sorprese: sentieri intagliati nella roccia, tratti attrezzati con cavi, salite ripide su pendii detritici, arrampicata su pietraie, passaggio sotto una spettacolare cascata, discesa su quattro o cinque scalette verticali connesse, salita su terreno ciottoloso e instabile, sentiero stretto ed esposto munito di cavi di sicurezza, numerosi laghetti montani, passeggiate tra aconiti e qualche stella alpina, salite su bei pascoli che le mucche condividono con tante marmotte, vedute panoramiche sui ghiacciai della Plaine Morte, dei Diablerets, del Monte Bianco, sul Grand
Combin e le vette che circondano la Val d’Hérens, attraversamenti di labirinti di rocce bianche, vista sulle tantissime cascate che precipitano sulle pareti scoscese, due giorni senza alcuna traccia di verde ecc. ecc. In poche parole, il Tour del Wildhorn è un itinerario ad anello estremamente interessante, ma riservato agli escursionisti allenati ed esperti che non soffrono di vertigini.
Grado di difficoltà ★★★★ Giorni di percorrenza: 4 –5 www.tourduwildhorn.ch
22 Tour des Grands Barrages Fra il massiccio del Grand Combin e la Dent d’Hérens, culminanti tutti e due a oltre 4000 metri di altitudine, l’uomo ha eretto delle immense dighe artificiali per addomesticare le acque di fusione dei grandi ghiacciai alpini, fra queste la diga della Grande Dixence. A cavallo tra il Vallese svizzero e l’Alta Valpelline italiana, in una regione in cui abbondano laghi meravigliosi, il Tour des Grands Barrages è un itinerario d’alta quota che tocca i 3087 metri, poco impegnativo sul piano fisico, con solo uno o due passaggi scoscesi e la traversata di un ghiacciaio, sul Col de Collon. Il percorso unisce tra di loro quattro grandi dighe: quella del Mauvoisin nella valle di Bagnes a 1962 m, la diga di Place Moulin nella Valpelline a 1970 m, la Grande Dixence nella Val d’Hérens a 2364 m e quella di Cleuson nella valle di Nendaz a 2186 m. L’itinerario è ricco di sorprese: il sentiero-balcone che costeggia il lago di
Mauvoisin, il colle di Crête Sèche, valico di confine con l’Italia, la diga di Place Moulin che chiude la parte alta della Valpelline, il Col de Collon attraverso il quale si rientra in Svizzera, lo spettacolo impressionante dei seracchi del versante nord del Mont Collon, l’alto ghiacciaio di Arolla dove è necessario legarsi in cordata, il passaggio del Col de Riedmatten, i tanti rifugi e i meravigliosi valichi superati in mezzo a paesaggi altrettanto spettacolari.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 7–9 Carta escursionistica: 1:50 000 –5027T Grand St-Bernard – Combins – Arolla
23 Tour del Cervino La piramide calcarea emblema della Svizzera offre lo spunto per un’escursione da fiaba. Due belle ed eleganti stazioni turistiche, l’italiana Breuil-Cervinia e la svizzera Zermatt, si uniscono in uno dei più bei percorsi ad anello delle Alpi. Il Tour del Cervino è un trek d’alta quota che si snoda in otto tappe, fra sei valli e tre culture (Alto Vallese di lingua tedesca, Vallese centrale francofono e Valle d’Aosta italiana). Lungo il percorso si incontrano oltre venticinque vette sopra i 4000 metri, si attraversa un’infinità di alpeggi abitati in ambienti dalla flora e dalla fauna intatti e si visitano numerosi villaggi tradizionali, rinnovando con ogni tappa il piacere di marciare nella natura. La ricchezza del percorso si snoda da una valle all’altra, ognuna con la propria storia, la propria cultura e la propria caratteristica architettura locale. Tuttavia, non si tratta di una passeggiata: il superamento di colli a oltre 3000
metri di quota e di due ghiacciai richiede esperienza e resistenza. Molto più impegnativo e tecnico del Tour del Monte Bianco, il Tour del Cervino è pertanto riservato agli escursionisti esperti, in grado di adeguare il ritmo in funzione della situazione della montagna, delle condizioni meteorologiche e della propria forma fisica. Questo itinerario di 120 chilometri saprà presto affermarsi tra i più belli delle Alpi. Un ottimo motivo per inserirlo nel proprio palmarès!
Grado di difficoltà ★★★★ Giorni di percorrenza: 8 –10 Carta escursionistica: 1:50 000 Tour Matterhorn www.tourducervin.ch
24 Tour del San Bernardo Tutti conoscono il cane Barry, con il suo barilotto al collo, celebre soccorritore dei viaggiatori dispersi in montagna sulle orme di San Bernardo. Ovviamente il colle del San Bernardo non è solo celebre per il suo cane, ma anche per essere un valico mitico tra la Svizzera e l’Italia, che ha visto passare Napoleone, Annibale e tanti altri. Ma il Tour del San Bernardo è anche fatto di luoghi selvaggi, di paesaggi meravigliosi, di riserve naturali e di incontri inattesi. Intraprendere questo cammino significa lasciare dietro di sé la civilizzazione alla Combe de Drône, salire al Col des Chevaux, seguire un sentiero storico, superare il colle di St-Rhemy per entrare in Italia, valicare il Col de Malatrà per ammirare la splendida vista sul Monte Bianco, scoprire stelle alpine, camminare nel parco naturale di la Combe de l’A per scorgere camosci e stambecchi, arrampicarsi sul Mont Rogneux, punto culmi-
nante dell’itinerario a quota 3032 metri, per ammirare i massicci alpini: le Alpi vallesane e bernesi, la cresta del Giura e il massiccio del Monte Bianco. Si attraversa quindi BourgSt-Pierre e si costeggia il lago artificiale dei Toules, prima di scendere attraverso campi fioriti fino all’Ospizio del Gran San Bernardo. Lì, a 2469 metri di altitudine, i canonici perpetuano la tradizione di ospitalità e rispetto per i viandanti. Un museo con diaporama illustra la storia dell’ospizio. Termina qui il Tour del San Bernardo, lasciando ai viandanti moderni il ricordo di stambecchi maestosi in uno scenario di paesaggi incantevoli.
Grado di difficoltà ★★★ Giorni di percorrenza: 5 –6 Carta escursionistica: 1:50 000 –5027T Grand St-Bernard – Combins – Arolla www.tourdusaintbernard.com
25 Tour des Deux Rives Il Tour des Deux Rives, accessibile alle famiglie, si snoda tra la catena dei Dents du Midi e il massiccio dei Muverans, su un territorio che cela un grande patrimonio geologico, zoologico e culturale. Da 418 a 2544 metri di altitudine, 80 km di percorsi segnalati in conformità alle norme svizzere per i sentieri escursionistici, 30 ore di cammino effettivo, da 5 a 7 tappe giornaliere, questo itinerario è destinato ai buoni camminatori muniti di attrezzatura da montagna. Numerose strutture di alloggio e ristorazione – alberghi, ostelli, camere in affitto e rifugi – sono pronti ad accogliere gli escursionisti a ogni tappa. A 90 minuti da Ginevra, con uscite autostradali a Bex, St-Maurice e Martigny o grazie alle numerose stazioni FFS, alla teleferica da Dorénaz a Champex d’Alesse, al treno a cremagliera e agli autopostali, è possibile raggiungere questo meraviglioso percorso ad anello e abbreviare il cammino
in caso di stanchezza. L’itinerario è ricco di luoghi d’interesse, curiosità e attrattive: riserve naturali, sentieri didattici, saline, paludi, marmitte glaciali, giardino botanico alpino, fortificazioni, fortezze, castelli, grotte, basilica, scavi archeologici, osservatorio, aziende alpestri, dighe artificiali e laghetti montani, parco zoologico alpino e piscina, gole, cascate, impianti eolici, pareti di arrampicata e bagni termali.
Grado di difficoltà ★★ Giorni di percorrenza: 5 –7 www.tourdesdeuxrives.ch
26 Chamonix – Zermatt Questo percorso rappresenta il sogno di numerosi escursionisti. Un solo sentiero che congiunge le due località leggendarie dell’alpinismo, al cospetto di Monte Bianco e Monte Rosa e sotto lo sguardo vigile del Cervino. Lungo il percorso si scopre uno dei panorami più incantevoli delle Alpi, in mezzo ai celeberrimi quattromila. Si attraversano valli splendide, che accolgono i pittoreschi villaggi tipici del Vallese. Gli ampi boschi di montagna, il paesaggio alpino ricco di vita e di colori, ghiacciai e passi ad altezze di quasi 3000 metri, sono i protagonisti di questo viaggio nel cuore delle Alpi. Ascolta gli animali, goditi la bellezza dei fiori e i profumi di questa terra straordinaria. Non ci sono particolari difficoltà che possono impedirti di inserire questo percorso tra i tuoi preferiti. Lasciati trasportare nella tua avventura lungo magnifiche discese, grandi salite e meravigliosi sentieri in cresta, per poi ri-
posarti in rifugi accoglienti. Sul versante francese il sentiero sale lungo la Valle dell’Arve e oltrepassa il confine sul Col de Balme a 2’200 m s.l.m. Sul versante svizzero il percorso si estende a sud del Rodano, a un’altezza che va dai 1’300 ai 2’900 m. Il tracciato conduce a luoghi leggendari come il Gran San Bernardo, le dighe di Mauvoisin, Dixence e Moiry, il Col de Riedmatten, l’hotel Weisshorn e il rifugio Topalihütte.
Grado di difficoltà ★★★★ Giorni di percorrenza: 17–20
Alta Via Grächen–Saas-Fee
27 ALPtrekking Un sogno si avvera. Con ALPtrekking, d’ora in poi non sarà più necessario partire per l’Himalaya per compiere un grande trek in montagna. ALPtrekking ha come contesto i più prestigiosi 4000 delle Alpi: Mischabel, Monte Rosa e Punta Dufour, Cervino, Weisshorn, Dent Blanche, Combins e Monte Bianco. L’itinerario è particolarmente affascinante: supera colli di 3000 metri di altitudine, costeggia laghi naturali e artificiali, visita rifugi accoglienti, scende nelle vallate per incontrare gli abitanti, attraversando paesaggi grandiosi e straordinariamente vari. ALPtrekking collega il Tour del Monte Bianco con il Tour del Monte Rosa e comprende, sia a nord che a sud, i tronconi esterni dei Tour del San Bernardo, dei Combins, dei Grands Barrages e del Cervino. ALPtrekking è un trek italo-franco-svizzero lungo oltre 500 km per 60’000 metri di dislivello, che richiede da 25 a 40 giorni di marcia e che offre a ognuno
il piacere di conoscere meglio se stesso scoprendo una natura grandiosa. Un itinerario che porta a valicare ripetutamente i confini di tre Paesi senza mai cambiare regione, poiché il Vallese, la Savoia e la Valle d’Aosta possiedono un patrimonio e un passato comune e invitano l’escursionista a scoprire una moltitudine di paesaggi alpini che l’uomo ha imparato a condividere con la natura.
Grado di difficoltà ★★★★ Giorni di percorrenza: 25–40 Carta escursionistica: 1:50 000 –5027T Grand St-Bernard – Combins – Arolla 5028T Monte Rosa – Matterhorn Topo-guide Alptrekking www.alptrekking.com
Pré Fleuri 6, CH-1950 Sion
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Foto: Grégory Gex-Fabry, François Perraudin, Christian Perret, Michael Portmann, Thomas Ulrich, www.sion-region.ch Printed in Switzerland
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