Tra Arte e Moda La moda è arte? Una semplice domanda nasconde il complesso universo di una relazione articolata, su cui si è indagato a lungo nel corso del tempo, senza mai giungere però a una definizione chiara o univoca.
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rima viene l’uomo poi il sistema, anticamente era così. Oggi è la società a produrre e l’uomo a consumare. Ognuno può criticare, violentare, demistificare e proporre riforme, deve rimanere però nel sistema, non gli è permesso di essere libero. L’aspettativa non può essere frustrata, acquisita una parte, l’uomo, sino alla morte, deve continuare a recitare. Ogni suo gesto deve essere assolutamente coerente con il suo atteggiamento passato e deve anticipare il futuro. Uscire dal sistema vuol dire rivoluzione.
Pop Art
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a Pop Art nasce nella seconda metà del ventesimo secolo ed è chiamata così poiché deriva proprio dal termine inglese “popular art“, che tradotto in italiano, vuol dire arte popolare. Per fare chiarezza ed evitare fraintendimenti, è bene precisare cosa intendiamo per “popolare”: in questo preciso contesto, non si intende che tutto quello che viene catalogato sotto tale etichetta sia destinato al pubblico, bensì si fa riferimento all’oggetto che viene prodotto in serie, legato alla massa e non al singolo individuo.
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uale elemento poteva rapa libertà è una vuota parola. presentare al meglio l’arte Cosa faceva Duchamp? Cer- di massa se non gli oggetti aptamente non era teso a soddipartenenti al mondo del comsfare il sistema. Per lui esserci mercio? e vivere significava, e significa, oca-cola, lattine, riviste e giocare a scacchi (la mossa del molto altro: tali oggetti non cavallo non è mai rettilinea) e possiedono un vero e proprio scegliere, mai lasciarsi scegliere. volto, ma al contempo sono conosciuti da tutta la società
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Warhol fu senza dubbio un taconsumistica, grazie alla colento eccezionale Selezionando stante e pressante pubblicità che li rendeva delle immagini ben stampate all’interno della mente della società di quegli anni. Elevando questi oggetti a elementi che erano già presenti delle vere e proprie opere d’ar- ed impressi nella mentalità del pubblico, attraverso una pubblicità sempre più invasiva e che ormai era diventata parte fondamentale della stessa società, Warhol dimostrò che era diventato estremamente semplice eliminare l’auralità che era presente dietro l’oggetto
te, la pop art era sempre pronta a guardare ed assimilare stimoli provenienti dalla società esterna, mettendo completamente da parte lo studio introspettivo dell’individuo,il quale era stato, invece, un punto fondamentale di altre correnti artistiche preced’arte (e tale at tributo lo rendenti. deva unico) per trasformarlo in un prodotto realizzato in serie, ella mentalità comune, la pop art viene spesso asso- quasi come fosse un elemento prodotto meccanicamente a liciata al nome di Andy Warhol. Questo artista viene considera- vello industriale. Sono diverse le opere con cui questo artista è to l’artista pop per eccellenza, passato alla storia, diventando se non addirittura il maestro il celebre “volto” della pop art: indiscusso di tale movimento;
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dobbiamo ricordare, in primo luogo, la popolare serie dei barattoli di metallo della minestra Campbell, un’opera che diede un’ulteriore prova del fatto che il mondo della pubblicità era riuscito ad elevarsi e a “contagiare” l’arte, il cui mondo ormai non era più così lontano e d’élite e quindi composto da oggetti provenienti dallo scenario quotidiano.
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a pop art fumetti è stata solo una delle varie “facce” adottate da questo movimento di arte pop, e di certo le opere di
Andy Warhol sono tra le più conosciute e riportate sui libri.
Valentina Delle Cave