Gherdëina Magazine 360° - Edition 2020 - ITA

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360° magazine 2020

Trail running Un safari invernale Curona de GherdĂŤina Costumi tipici

Preziose creazioni artigianali



Cir 2.592 m

Gruppo Sella

Piz BoĂŠ 3.152 m

Marmolada 3.342 m


Sassolungo 3.181 m

Sassopiatto 2.956 m


Giornalista e fotografa globetrotter, Fabrizia Postiglione gira il mondo da trent’anni e ha pubblicato centinaia di reportage su più di sessanta prestigiose riviste italiane e straniere. Si considera un’irrequieta neo-nomade e ha vissuto in città affascinanti come Rio, Miami e New York. Appassionata di trekking e ciclismo, ha un debole per le Dolomiti, e soprattutto per la Val Gardena, che ama girare a piedi o sulla sua bici da corsa.

Indice 6. L a memoria dell’acqua

Una storia lunga milioni e milioni di anni

9. Costumi tipici

Preziose creazioni artigianali

11. F ree climbing

Incontro con Filip Schenk

13. M angiare nei rifugi gourmet

Un’esperienza gastronomica ladina a 360°

15. Un oceano di corolle in technicolor Primavera in Val Gardena

17. T rail running

Birgit Stuffer e l’amore per la corsa

18. Inverno in Val Gardena Scenari dolomitici innevati

21. Sciare in Val Gardena

Testimonial: Manuel Runggaldier

23. U n safari invernale

Palcoscenico di attività outdoor

24. Highlights inverno 26. Le scuole sci della Val Gardena e i prezzi skipass 28. Gherdëina

I tre gioielli della valle

31. L’estate nel cuore della tradizione ladina Col cambiare delle stagioni le Dolomiti si vestono di neve o di fiori, di prati verdi o di foglie fiammeggianti. Ma restano pur sempre, come diceva Le Corbusier, le “architetture naturali più belle del mondo”. Il menu di questo magazine è particolarmente goloso. Vi condurremo per mano in un’escursione spettacolare, la Corona della Val Gardena, un trekking lungo i sentieri che attraversano le cime più belle che incoronano questa valle. La sarta Franziska Beikircher, invece, realizza alcuni degli elaborati costumi tradizionali, che potrete ammirare nelle sfilate estive. Anche se soffrite di vertigini, potrete leggere delle ardite scalate del giovanissimo free climber Filip Schenk. L’aria purissima e le attività outdoor fanno venire fame? Niente paura: La Val Gardena è la culla dei rifugi gourmet, dove la cucina ladina viene reinterpretata magistralmente per solleticare il palato dei più esigenti. Birgit Stuffer, esperta trail runner, vi consiglierà i sentieri più panoramici, resi ancora più belli dalle fioriture primaverili. Manuel Runggaldier, istruttore di sci, ci porterà invece alla scoperta delle piste più emozionanti della Val Gardena. Ma per chi non fa sci alpino, ci sono tantissime attività alternative, come sci nordico, ciaspolade, sci alpinismo e discese in slittino su lunghissime piste dedicate. In estate le famiglie possono divertirsi in Vallunga, un paradiso per i giochi e le attività outdoor dedicate ai bimbi. Da non perdere poi una pedalata sul Sentiero del Trenino, la panoramicissima ciclabile che unisce Ortisei, S. Cristina e Selva, costruita sull’ex ferrovia. Quando scoprirete l’Alto Adige e la Val Gardena, non potrete fare a meno di tornare. Benvenuti sulle Dolomiti!

Una fiaba per chi si immerge

33. T rekking: Curona de Gherdëina Tour attraverso i gruppi dolomitici

35. E state in famiglia

Un eden chiamato Vallunga

36. Highlights estate 39. Burning Dolomites

Uno spettacolo fiammeggiante

41. S entiero del Trenino

Pedalare attraverso la storia

42. Offerte 43. Val Gardena on the web 44. La grande bellezza da difendere Editoriale di Fabrizia Postiglione

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La memoria dell’acqua

Il cielo è appena venato dai filamenti delle nuvole, l’aria è tersa come il cristallo, i boschi a perdita d’occhio risalgono le Dolomiti, quelle che l’architetto e pittore Le Corbusier definì “le più belle architetture del mondo”. Uno scenario praticamente perfetto (dal 2009 Patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO) che racconta una storia geologica affascinante, di quando milioni e milioni di anni fa questa regione era una vasta e immensa pianura che con il passare dei secoli si trasformò in un mare, con atolli e vulcani che crebbero di dimensioni. Poi, tutto sprofondò nell’acqua, fino a quando Europa ed Africa non si scontrarono facendo emergere queste imponenti e svettanti montagne. I geologi che hanno studiato la roccia dolomitica e la sua evoluzione parlano di tre processi diversi, che corrispondono a precisi momenti storici. La litogenesi, ovvero la trasformazione dei sedimenti in roccia, l’orogenesi, con l’affiorare delle montagne dal mare, e la morfogenesi, cioè il modellamento di queste vette ad opera degli agenti atmosferici. Si può dire quindi che le

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Dolomiti conservano la memoria del mare. E basta guardare il Gruppo del Sella per comprenderlo. Nel Triassico Medio (tra 236 e 231 milioni di anni fa) era poco più di un atollo, circondato da coni vulcanici, da qui la sua forma tozza e arrotondata che oggi ammiriamo. Un sovrumano maniero di pietra che cambia sembianze a seconda dell’angolo visuale. L’immagine di primitive scogliere coralline si svela allo sguardo anche ammirando il Gruppo del Sassolungo, lo Sciliar, il Latermar, la Marmolada, il Catinaccio, le Pale di S. Martino, le Odle, il Putia e la parte inferiore della Civetta. Un inestimabile patrimonio di guglie, picchi, campanili, torri, pali, prismi, parallelepipedi immersi in un contesto naturale tra i più vari, complessi e invidiati al mondo. Il termine Dolomiti è da attribuirsi al marchese Déodat de Dolomieu che, tra il 1789 e il 1790, di ritorno da un viaggio di studio in Italia, raccolse, campioni di roccia chiara. I campioni vennero analizzati dal chimico e botanico Nicolas-Théodore de Saussurre, il quale


stabilì che il minerale componente, non ancora conosciuto, fosse un carbonato doppio di calcio e magnesio e gli diede il nome Dolomite in onore dell’amico. Il nuovo termine apparve nel 1794 in un testo inglese di mineralogia ed entrò comunemente nell’uso solo dopo la Prima Guerra Mondiale. Guardare e toccare queste pietre trasmette, proprio come ai tempi di Dolomieu e Saussure, energia, forza, ma anche pace e serenità. Tutto merito dei colori straordinari, quelli che hanno fatto nascere la famosa leggenda dei Monti Pallidi. Non si può non restare rapiti dall’nrosadura, termine che in ladino, la lingua antica delle popolazioni di queste valli dolomitiche, indica il fenomeno che avviene soprattutto al tramonto, quando le pareti rocciose – accarezzate dagli ultimi raggi del sole - sviluppano infinite sfumature che spaziano dal giallo chiaro al rosso fuoco, per poi virare in vari livelli di rosa e viola, fino a scomparire nel buio della notte.

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Costumi tipici In Val Gardena la vita da zacan, ovvero il lifestyle di una volta, conserva la sua grande attualità attraverso gli abiti tradizionali, che sono tra i più ricchi e originali dell’intero arco alpino. Ancora oggi vengono indossati in occasione di processioni, grandi feste religiose, cortei folcloristici, sfilate estive. Le Associazioni dei Costumi gardenesi della Val Gardena sono tra gli organi più attivi per mantenere vivo e vegeto questo importante retaggio culturale, tramandandolo alle nuove generazioni.

Si tratta di creazioni artigianali, realizzate con pizzi di tombolo, fili, nastri, tessuti preziosi e pietre dure. Oggi molti abiti sono confezionati a mano dalla bravissima sarta Franziska Beikircher. La loro evoluzione, dallo stile semplice del XVI secolo a quello raffinato ed elegante del XVIII secolo, è raccontata nel libro “I costumi della Val Gardena” di Donatella Bindi Mondaini. Adulti e bambini indossavano indumenti con elementi ornamentali diversi che rivelavano anche la loro identità sociale. In occasione delle festività, però, tutti portavano un cappello e una mantella nera, chiamati rispettivamente Cneidl e Bagana. La cintura è sicuramente la parte più preziosa del costume, una fascia di cuoio ricamata a mano in rachide di penna di pavone. Un altro degli elementi più evidenti, nelle donne, sono le capigliature. La decorazione della testa è complicata quanto affascinante, con ghirlanda, coroncine appuntite, copricapo di lana, cuffia abbellita da pizzi preziosi: un vezzo di bellezza, ma anche un modo per distinguere le donne sposate da quelle nubili. Queste ultime, infatti, portavano una treccia raccolta in uno chignon e spesso una corona a punta; le donne coniugate, invece, raccoglievano i capelli in un ciuffo bloccato da un ago, un pettine e una larga benda di seta nera. Molto diffuso pure un berretto in lana chiamato Cazina. Un’ulteriore caratteristica delle donne maritate era anche un foulard giallo (rosa o rosso per le single). Tutte queste regole vengono ancora oggi rispettate durante le feste, per tramandare ai propri figli l’amore verso la propria terra e gli antenati. Componenti eccezionalmente preziosi e rari degli abiti tradizionali gardenesi sono anche esposti presso il Museo della Val Gardena (Museum de Gherdëina - Cësa di Ladins) ad Ortisei.

Tra le sfilate più importanti della valle, il Corteo Val Gardena in costume ha luogo la prima domenica d’agosto a rotazione in uno dei tre comuni. Tra le altre manifestazioni che permettono di ammirare queste favolose creazioni sartoriali, figurano la Processione del Corpus Domini a giugno e la Messa per l’Assunzione al cielo della Beata Vergine Maria il 15 agosto.

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1 La vestizione di una bambina all’interno di una stube tradizionale di un antico maso a S. Cristina; 2 I pesanti soprabiti in loden vengono appesi a una staccionata mentre i partecipanti alla sfilata dei costumi tradizionali a S. Cristina si godono una bella birra; 3 L’elaborata acconciatura di una bimba, con una treccia raccolta in uno chignon e una coroncina; 4 Coppie in sfilata a S. Cristina; 5 Esempi di costumi tradizionali di bambini, una coppia di coniugi e un giovane sposo; 6 La sarta Franziska Beikircher. nuef

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FREE CLIMBING Incontro con Filip Schenk

Chioma fiammeggiante, grandi occhi nocciola, sorriso sornione, un viso leggermente abbronzato dall’esposizione continua al sole delle Dolomiti, un corpo leggero e atletico, dove ogni fascio muscolare è pronto a guizzare al minimo comando. Lo incontriamo ai piedi del Sassolungo, icona della Val Gardena. Ha solo 19 anni, ma è già una star del freeclimbing: ha vinto due volte il campionato mondiale giovanile e una volta il campionato europeo giovanile e sa cosa vuole fare nella vita. Infatti già alcuni sponsor importanti hanno scommesso su di lui. Filip Schenk è nato a Vipiteno e vive a S. Cristina. Ha iniziato ad arrampicare a sei anni, insieme ai genitori, ma la grande passione gli è stata trasmessa soprattutto dalla mamma. Tutta la famiglia s’impegna in questo sport, che Filip ama moltissimo “perché si può praticare all’aperto e non si fanno mai gli stessi movimenti, come invece capita in tante altre discipline”. Il contatto con la natura è molto importante, dice Filip: “mi sento sempre molto bene quando sono tra le montagne, ma allo stesso tempo ho anche molto rispetto per esse”. Ovviamente predilige le Dolomiti “perché sono bellissime da vedere e perché sono cresciuto qui, tra queste cime”. La preparazione per le gare include tantissime ore di training sui muri indoor. Per scalare in falesia va spesso ad Arco, ma se si allena in Val Gardena, allora preferisce andare su per i passi: “sul Passo Gardena amo un posto che si chiama Murfrëit e sul Passo Sella una location chiamata Cansla”. La Val Gardena è un eden per ogni genere d’arrampicata e

offre tantissime stimolanti palestre di roccia, con percorsi di diverse altezze e gradi di difficoltà per tutti i tipi di “climber”. Per gli alpinisti, ad esempio, ci sono le mitiche salite sul Sassolungo, sul Sas Rigais e sulla Furchetta, con la possibilità di superare i tremila metri. Chi predilige l’arrampicata sportiva troverà pane per i suoi denti al Sassolungo, alle Torri del Sella, nel Gruppo delle Odle e sul Sella, che offrono percorsi corti, lunghi, facili, difficili, a strapiombo e su placca. La maggior parte delle vie è stata aperta dal gruppo alpinistico dei “Catores”. Chi predilige il bouldering, invece, scoprirà un playground magnifico nella Città dei Sassi. Ai meno esperti e alle famiglie si consiglia di farsi accompagnare sempre dalle guide alpine.

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Mangiare nei rifugi gourmet In Val Gardena il palato è coccolato da mille piatti golosi che echeggiano le rustiche tradizioni gastronomiche ladine realizzate con i deliziosi formaggi, il burro, lo yogurt e la ricotta di malga, i funghi, la polenta, la selvaggina, lo speck, i frutti di bosco e le immancabili mele.

Con gli sci o le ciaspole ai piedi, in inverno, oppure con scarponcini da trekking o in sella a una mountain bike, in estate, si possono visitare alcuni dei più bei “rifugi 2.0”, dove una nuova generazione di ristoratori ha affinato l’arte di ricreare in chiave moderna e fantasiosa le antiche ricette, impreziosendo di contenuti insoliti e stuzzicanti il lunch break, la merenda o la cena in montagna. Su queste “vette gourmet” si va oltre il cliché “grappa e canederli” per offrire un’esperienza gastronomica a 360 gradi, degna delle città più buongustaie del pianeta. Anche l’interior decor delle baite si è trasformato: le classiche atmosfere tirolesi, infatti, si declinano spesso in uno stile mountain chic più moderno e minimal, offrendo ambienti raffinati, ma sempre autentici. Da assaggiare, ovviamente, i succulenti piatti di carne di altissima qualità, come la tartare di manzo, i medaglioni di cervo della valle in salsa di prugne con crema di pastinaca e castagne glassate, il cuore di filetto di manzo al Lagrein e pepe verde. Sulle piste e lungo i sentieri più emozionanti si possono gustare specialità che coniugano felicemente sapori ladini e tocchi mediterranei, come il tonno scottato al sesamo o i paccheri al pesto e gamberi. Alcuni rifugi propongono squisiti piatti bio, come pappardelle ai porcini, minestra d’orzo, tortelli ripieni di finferli, pannacotta di latte di malga con salsa ai frutti di bosco. A oltre duemila metri di quota si può persino assaporare una cucina di pesce freschissimo: dalle bavette con astice al carpaccio di tonno con pomodoro candito e zenzero, dalla frittura di calamari e gamberi all’insalata di seppie e piovra, da innaffiare con prosecco o con uno dei tanti vini blasonati dell’Alto Adige.

Impossibile, in Val Gardena, non assaggiare una delle tantissime varianti (fatte con pasta sfoglia o pasta frolla, ad esempio) del dolce simbolo dell’Alto Adige: lo strudel di mele. Come dessert calza sempre a pennello: è favoloso in inverno, presentato magari tiepido e accompagnato da calda crema di vaniglia e una spolverata di cannella, ma è buonissimo anche in estate, servito freddo con gelato alla vaniglia. Oltre alle mele, il ripieno in genere prevede burro, zucchero, rum, pinoli e uvetta.

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1 Frittelle di mele con salsa di frutti di bosco e gelato di vaniglia della Baita Sofie; 2 Medaglioni di cervo della valle in salsa di prugne con crema di pastinaca e castagne glassate dello Chalet Gerard; 3 Tanti tipi di pane serviti al Rifugio Piz Seteur; 4 Risotto ai cereali con Speck; 5 “Grosti cun Craut” fatti con impasto di farina, acqua e patate con crauti; 6 Lo squisito strudel di mele del Rifugio Toni Demetz sul Sassolungo; 7 Presso la Baita Pauli a Ortisei. trëdesc 13


Lunga e stretta, incorniciata dalle spettacolari cime delle Odle, del Gruppo del Sella, del Gruppo del Sassolungo, del Resciesa, del Seceda e dall’Alpe di Siusi, la Val Gardena sboccia sorprendente come una fiaba davanti al viaggiatore proveniente dalla Val d’Isarco. Ortisei sta quasi tutta raggomitolata sul versante rivolto a mezzogiorno del Resciesa, a destra del torrente Gardena. Le sue case in tinte pastello sono affrescate con scene agresti, immagini di santi, fregi barocchi e nella bella stagione sono resi ancor più gioiosi da balconi, terrazze e finestre traboccanti di fiori. Questi “murales” si moltiplicano anche negli altri due comuni gardenesi, S. Cristina e Selva, connotando fortemente la valle. La primavera in Alto Adige offre mille sfaccettature: se ad aprile in Val Venosta e a Merano i meleti a perdita d’occhio fioriscono come nuvole di petali bianchi e

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rosa (da godere lungo i panoramici sentieri d’acqua o in bici sulle varie piste ciclabili), in Val Gardena si può ancora sciare, approfittando di temperature miti e giornate lunghissime. Spesso si può prendere il sole in costume da bagno nei rifugi, fra una discesa e l’altra. Questo è anche il periodo ideale per lo sci d’alpinismo. Più in bassa quota si possono godere le prime passeggiate sui pendii soleggiati di Laion e la fioritura dei pascoli in Vallunga. La natura si risveglia dal suo profondo sonno invernale, si riveste di un mare bianco rosa e violaceo di crocus, viole e soldanelle, mentre i prati e i boschi si vestono di un verde brillante. Già a maggio, respirando la piacevole aria fresca di montagna, possiamo praticare uno sport in grande crescita, il trail running, che ci permette di correre sui sentieri più scenografici ormai annegati tra le corolle variopinte. E’ questo il momento migliore per osservare gli animali che si


Un oceano di corolle in technicolor

risvegliano dal letargo oppure organizzare gite alla scoperta delle erbe e piante di montagna, molte delle quali (come l’arnica) hanno proprietà curative o vengono usate per preparare dolci e tisane. Il signore della valle A giugno, mese ideale per il ciclismo su strada, è ormai un’esplosione di fiori alpini: primule, genziane, orchidee, rododendri, cinquefoglie delle Dolomiti e stelle alpine cominciano a fare capolino. In questa foto, scattata salendo in bici al Passo Gardena, si può ammirare il profilo del Sassolungo, austero signore della Val Gardena della quale è la vetta simbolo. Coi suoi 3181 metri è la più alta della valle. È una montagna “mucho macho”, con una sua personalità spiccata, un vero totem dolomitico. Per sottolinearne la maestosità, Churchill lo definiva “un iceberg roccioso navigante”.

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Trail running

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Birgit Stuffer è un’albergatrice molto impegnata, ma anche un’esperta ed entusiasta trail runner. “Questo sport mi piace perché è semplice da praticare, non necessita di grandi attrezzature e si può fare quasi ovunque e sempre. Ha una serie di effetti positivi sia sul corpo, ma anche e soprattutto sulla mente”.

Sempre più di moda, il trail running è una specialità della corsa a piedi da praticare sui sentieri, immersi in un habitat naturale incontaminato che può essere deserto, collina, montagna, pianura. In genere, rispetto al running tradizionale su strada, qui si superano dislivelli anche significativi e le gare si svolgono su percorsi piuttosto lunghi. “In Val Gardena abbiamo tanti tracciati splendidi, ma il più bello in assoluto è il giro del massiccio del Sassolungo. L’incantevole paesaggio e il panorama mozzafiato fanno completamente dimenticare la fatica fisica e riempiono il cuore di profonda felicità”, spiega Birgit, che condivide la passione col marito e anche coi figli, che si sono avvicinati recentemente a questa disciplina. “Ho cominciato quando avevo 12 anni: dopo aver partecipato ai campionati di corsa campestre scolastici sono stata contattata dall’associazione sportiva della mia cittadina che mi chiese se avevo voglia di allenarmi con loro”. In gioventù era specializzata in gare di mezzofondo (800 m, 1500 m e 3000 m) e corsa campestre, e ha vinto parecchie gare a livello provinciale e regionale. Per vari motivi a 19 anni smise di allenarsi, ma poi, dopo un decennio di pausa, ha ritrovato la vecchia passione. Recentemente ha ottenuto ottimi risultati in gare internazionali importanti. Nel 2016 ha vinto la Südtirol Sky Marathon e nel 2017 la Eilat Desert Marathon. “La maggior parte degli allenamenti li faccio da sola, non è tanto facile trovare qualcuno che abbia tempo come me e che corra più o meno allo stesso ritmo”. Il Monte Pana, dove abita e lavora (è proprietaria dell’Hotel Cendevaves), è uno dei luoghi più belli per il training. A 1.650 metri d’altitudine c’è un clima ideale: in estate non c’è afa e non ci sono pollini, e poi l’altopiano è sempre soleggiato. La ridotta percentuale di ossigeno nell’aria stimola la produzione di globuli rossi, l’apporto di ossigeno nei muscoli aumenta, i vasi sanguigni si dilatano e ciò provoca un maggior rendimento sportivo. In Val Gardena c’è solo l’imbarazzo della scelta: a parte l’anello del Sassolungo (17 km, difficile, con 1000 metri di dislivello), si può provare la Vallunga (21,5 km, difficile, con 635 m di dislivello), l’Anello Saltria (12 km, medio, 380 m di dislivello), l’Anello Palusch (5 km, facile, dislivello 155 metri), la Vecchia Ferrovia (16,4 km, medio, 440 m dislivello).

“In Val Gardena abbiamo tanti tracciati bellissimi, ma il più bello in assoluto è il giro del massiccio del Sassolungo. L’incantevole paesaggio nel quale si svolge questo trail e il panorama mozzafiato fanno completamente dimenticare la fatica fisica e riempiono il cuore con una profonda felicità. Quando corro riesco a staccarmi dalla quotidianità e di entrare in un mondo tutto mio. La corsa mi da tantissime soddisfazioni. Non potrei farne a meno. ”

“La gara di trail running più importante e più affascinante è il Dolomites SASLONG Half Marathon che ogni anno si svolge all’inizio di giugno”, racconta Birgit. Questa gara si svolge in uno scenario spettacolare: il maestoso massiccio del Sassolungo, il Gruppo del Sella, lo Sciliar e l’altopiano dell’Alpe di Suisi sono a portata di mano. Il tracciato è 100% privo di asfalto e si svolge al 50% su sentieri e al 50% su trail sterrati/ghiaiosi/rocciosi tra un’altitudine di 1624 e 2363 m sopra il livello del mare, attraversa cinque comuni e due province. Una meraviglia per gli appassionati!

1 Il Sassolungo si specchia in un laghetto sul Monte Pana; 2 Monte Pana è una delle location preferite dai trail runner; 3 Sentieri ben battuti e segnati sono una delle caratteristiche del Monte Pana; 4 Trail running al Passo Sella, sullo sfondo: il Gruppo del Sassolungo; 5 Birgit Stuffer dejeset 17


Inverno in Val Gardena

Lieve come un pizzo, la neve si sfrangia sui rami degli abeti mentre il gruppo sale in fila indiana, in silenzio, galleggiando passo dopo passo sul manto candido grazie alle “ciaspole”. Intorno una scenografia di guglie, pinnacoli, forre e torrioni affiorano dalla neve titillando il cielo. È questa architettura naturale di bellezza sovrumana che fa da palcoscenico alle tantissime attività outdoor più amate: dallo sci alpino a quello nordico, dalle ciaspolade allo sci alpinismo, dalle corse in fat bike alle discese in slittino. In Val Gardena – definita, non a caso, la romantica “Valle di Natale” delle Dolomiti

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- la montagna d’inverno si può declinare in tanti modi. Leggendario in tutto il mondo il Sellaronda Ski Tour, il giro dei quattro passi intorno al Gruppo del Sella. Ma mitiche sono anche piste come la Saslong (usata per la Coppa del Mondo e per i Mondiali del 1970), la Pela (nera per espertissimi) e La Longia (la più lunga dell’Alto Adige). In Val Gardena si è anche al crocevia internazionale dei grandi eventi sciistici e si può essere spettatori di gare di altissimo livello, come la Coppa del Mondo di sci FIS e la Sellaronda Ski Marathon. Ma si può diventare anche protagonisti di una competizione


importante, grazie alla Südtirol Gardenissima. E quando di pomeriggio ci si sfila la tuta da sci o si sganciano le racchette da neve, ci si può abbandonare a momenti “cocoon” in alcuni dei migliori centri wellness dell’arco alpino, che propongono ricchi menù di trattamenti e massaggi ispirati alla tradizione locale e internazionale. Per chi non è mai sazio di neve e vuole viverla anche avvolto dalla magia notturna, ci sono le Special Alpine Nights e tante attività dopo il tramonto, come le discese in slittino o lo sci di fondo sotto la luna piena al Monte Pana. E dopo… vin brulé per tutti!

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Sciare in Val Gardena

Testimonial: Manuel Runggaldier Cos’è che rende così speciale la Val Gardena come destinazione sciistica? Ce lo spiega Manuel Runggaldier, Direttore della Scuola di Sci e Snowboard di S. Cristina: “Prima di tutto si trova nel cuore delle Dolomiti, patrimonio UNESCO, e le piste attraversano scenari incredibili, come, ad

esempio, la Città dei Sassi, alle pendici del Sassolungo. Inoltre è collegata direttamente col famoso ski tour Sellaronda”. “Un ulteriore vantaggio è che, essendo una vallata relativamente piccola, tutte le piste sono facilmente raggiungibili”.

“In Val Gardena si può sciare bene fino a fine stagione: le piste sono battute in modo impeccabile e restano in ottime condizioni sino ad inizio aprile”, sottolinea Manuel. “Inoltre siamo collegati ai 1200 km di piste del Dolomiti Superski, il carosello sciistico più grande del mondo, che offre 450 impianti in 12 comprensori cui si accede con un unico skipass.” Tra le piste da non perdere ci sono le “mitiche” discese storiche dove si disputa la Coppa del Mondo, tipo la Saslong, la pista Cir sul Dantercepies (Passo Gardena, usata come discesa libera delle donne dei Campionati Mondiali di Sci nel 1970), la pista del Ciampinoi (anche questa utilizzata per i Mondiali). Mentre ci si lancia giù dai 2254 metri del Ciampinoi lungo la Saslong A o la Saslong B, verso ovest si vede la cima piatta e il “dente” affilato dello Sciliar, l’Alpe di Siusi, i tetti di Ortisei e il Resciesa. A Nord si ammirano le Odle e, più giù, S. Cristina. Verso est si vede il Passo Gardena col Gruppo del Sella e Selva. Partendo dal Ciampinoi, invece, si può sciare sulle piste più belle della Val Gardena orientale e raggiungere il Passo Sella. “Personalmente – aggiunge Manuel - amo molto La Longia, la soleggiata pista che inizia sul Seceda e porta a Ortisei, perché parte dal punto più alto (2500 metri), permette di coprire un dislivello di ben 1250 metri e inoltre, coi suoi 10,5 km, è la più lunga dell’ Alto Adige”. Un divertimento senza fine! Le due piste del Mont Seura, rossa e nera, sono invece poco frequentate e regalano sciate in santa pace. Sono esposte a

nord e la neve è sempre di ottima qualità, anche di pomeriggio. Sul versante soleggiato del Col Raiser ci sono piste relativamente semplici, tipo la pista blu Col Raiser, ma pure la famosa Pela, pista nera per super esperti. Ogni anno qui si organizza la Gardenissima, una gara sul percorso che va dalla cima del Seceda attraverso il Col Raiser fino a S. Cristina. “Oltre alla notissima Sellaronda, provate assolutamente la Val Gardena Ronda, il giro sciistico della Val Gardena (compresa l’Alpe di Siusi): sono circa 30 km di piste con 5 mila metri di dislivello, da percorrere in circa sei ore: stupendo!”. Chi vuole imparare a sciare, a fare snowboard, o semplicemente desidera perfezionare lo stile, può contare su sei ski school: due a Ortisei, una a S. Cristina e tre a Selva. “Per famiglie, bambini e principianti l’ideale è il Monte Pana che offre campi scuola”, ricorda Runggaldier. In Val Gardena troverete anche parchi per snowboarder: uno all’Alpe di Siusi, molto conosciuto perché ci fanno le gare di salto di Coppa del Mondo, un Funpark al Ciampinoi (con salti facili), mentre il Piz Sella ne propone due: uno per gli esperti e uno per principianti.

1 Pista del Col Raiser; 2 Discesa lungo la Città dei Sassi; 3 Sulla pista al Dantercepies; 4 Lo splendido scenario del Col Raiser; 5 Manuel Runggaldier scende dalla Pista Paradiso sul Piz Sella, sullo sfondo: il Sassolungo. vintun 21


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Un safari invernale Immergetevi nel mantra bianco degli scenari dolomitici innevati, lasciatevi stregare dalla magia dell’Alto Adige in inverno, anche se non fate sci alpino oppure se avete semplicemente voglia di diversificare la vostra vacanza attiva

sottozero. Come? Basta partire per un vero e proprio “winter safari”, esplorando la Val Gardena con gli sci da fondo ai piedi, con le ciaspole o a bordo di uno slittino.

Con gli sci da fondo scivoleremo sui tracciati tra le baite del Monte Pana, nel silenzio ovattato degli abeti gravidi di neve. Il Centro Fondo Monte Pana è il fiore all’occhiello dello sci nordico in Val Gardena: qui possiamo divertirci su oltre 30 km di piste ben segnalate: due blu, due rosse e una nera. Il tracciato di 8 km fino al Prato di Palusc attraversa il bosco di conifere ed è adatto anche ai fondisti meno esperti. Anche i più esigenti, però, troveranno piste entusiasmanti, ricche di salite e discese ripide. Si hanno diverse possibilità di combinare i percorsi e anche sciare fino all’Alpe di Siusi, seguendo una pista impegnativa di 8 km, adatta ai più abili (i principianti possono raggiungerla in skibus). I tracciati del Monte Pana e dell’Alpe di Siusi (che offre 80 km di piste da fondo di ogni livello con tante possibilità di fermarsi a mangiare nei rifugi) appartengono al Dolomiti Nordicski, il carosello di sci di fondo più grande d’Europa, che offre oltre 1.300 km di

piste distribuite in undici comprensori. Il luogo ideale se si cerca un habitat selvaggio per le ciaspolade è il parco naturale Puez-Odle, incastonato fra Val Gardena, Alta Badia e Val di Funes. Uno dei percorsi più belli porta dal Col Raiser al Rifugio Firenze. Infine, non mancate di provare l’ebbrezza delle lunghe discese in slittino su piste dedicate. Partendo da Ortisei si sale al Resciesa con la funicolare. Il tracciato è lungo ben 6 km e serpeggia nel bosco di cirmoli, conducendo alla stazione intermedia. Da qui si può quindi risalire e rifarla varie volte. Anche l’Alpe di Siusi, raggiungibile da Ortisei con l’impianto del Mont Sëuc, offre varie possibilità di slittare. Ad esempio, dalla baita Mahlknecht fino a Saltria c’è una pista di 4 km, come pure dalla baita Williams fino a Saltria. Da Monte Piz si può scendere invece per la strada mercantile fino a Bulla, piccola frazione di Ortisei.

1 Ciaspolada sul sentiero che porta al Rifugio Firenze, nel Parco Puez-Odle; 2 Cascata di ghiaccio lungo la pista La Longia; 3 Sci di fondo sul Monte Pana; 4 In slittino sulla pista del Resciesa. vinttrëi 23


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gennaio CAPODANNO IN VAL GARDENA: 31/12/2019 - 02/01/2020 Ricco programma di eventi per Capodanno

23ESIMA EDIZIONE DEL CONCORSO DI SCULTURE NELLA NEVE a Selva Val Gardena 27-30/12/2019

NATALE IN VAL GARDENA: 29/11/2019 - 06/01/2020 Mercatini di natale in atmosfera natalizia nei 3 paesi della Val Gardena

FIACCOLATE E SKI SHOW SETTIMANALI delle scuole di sci Val Gardena durante tutto l’inverno

FIS SKI WORLD CUP: 20 – 21/12/2019 Due gare sulla famosa pista Saslong con le sue celebri “gobbe del cammello“

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aprile GARDENISSIMA AFTER RACE PARTY: 04/04/2020 Big after race party a Selva Val Gardena

ROCK THE DOLOMITES: 21 – 29/03/2020 Winter Music Festival

SELLARONDA SKIMARATHON: 27/03/2020 Sci alpinismo sui quattro passi

SCULTURE DI GHIACCIO 13 – 18/01/2020 Realizzazione ed esposizione nel centro di Ortisei

SÜDTIROL GARDENISSIMA: 04/04/2020 Lo slalom gigante più lungo del mondo con 650 partecipanti SÜDTIROL GARDENISSIMA KIDS: 05/04/2020 Un divertentissimo slalom parallelo per bambini

CARNEVALE IN VAL GARDENA: 20 – 25/02/2020 Grandi feste di Carnevale con tradizioni locali SPRING RACE PARTY: 28/03/2020 Gara di sci ad ostacoli dal Seceda fino al centro di Ortisei

Highlights inverno

Venite a scoprire tutti gli eventi dell’attuale calendario della Val Gardena

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Le scuole sci della Val Gardena e i prezzi skipass

ORTISEI

Piazza Rezia 75/A T +39 0471 796153 www.scuola-sci.com

SCUOLA SNOWBOARD E SCI 2000

SCUOLA SCI E SNOWBOARD SASLONG

Via Mëisules 290 & 252/B · I-39048 Selva Gardena Tel. +39 / 04 71 / 77 31 25 - 04 71 / 79 52 55 Fax +39 / 04 71 / 77 32 83 · info@skischool2000.com www.scuolasci-selva.it

Via Rezia 10 + 26 I-39046 Ortisei Tel. +39 / 04 71 / 78 62 58 · Fax +39 / 04 71 / 78 94 57 info@skisaslong.com · www.skisaslong.com

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Design: KATIUSCIA-GRAPHIC.com

SANTA CRISTINA

Center Iman T +39 0471 792045 www.santacristinaski.com

SELVA

Str. Dantercëpies 4 T +39 0471 795156 www.scuolasciselva.com


Skipass | Val Gardena-Alpe di Siusi 80 IMPIANTI DI RISALITA, 175 CHILOMETRI DI PISTE | STAGIONE INVERNALE 2019/2020 | 30.11.2019 - 14.04.2020 VAL GARDENA SUPERPREMIÈRE 4=3 30.11.2019 - 21.12.2019 Giorni

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STAGIONE: 07.01.2020 - 01.02.2020 22.03.2020 - 14.04.2020

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€ 183,00

€ 235,00

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€ 290,00

€ 203,00

€ 261,00

Skipass | Dolomiti Superski 450 IMPIANTI DI RISALITA, 1.200 CHILOMETRI DI PISTE | STAGIONE INVERNALE 2019/2020 | 30.11.2019 - FINE STAGIONE DOLOMITI SUPERPREMIÈRE 4=3 30.11.2019 - 21.12.2019

STAGIONE: 07.01.2020 - 01.02.2020 22.03.2020 - FINE STAGIONE

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ALTA STAGIONE: 22.12.2019 - 06.01.2020 02.02.2020 - 21.03.2020 Juniores Senior nati dopo il nati prima del 30.11.2003 30.11.1954

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€ 191,00

€ 245,00

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€ 250,00

€ 175,00

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€ 282,00

€ 197,00

€ 254,00

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€ 313,00

€ 219,00

€ 282,00

Inoltre: Abbonamenti stagionali | Skipass: 10 giorni di skipass distribuiti su 14 giorni di vacanza o 5 giorni di skipass distribuiti su 6 giorni di vacanza Dolomiti Superski 8 giorni: 8 giorni di skipass a scelta nell’arco della stagione | Skipass plurigiornalieri trasferibili per famiglie con bambini fino a 3 anni Tessere valore | Biglietti giornalieri/plurigiornalieri | Bambini fino a 8 anni hanno diritto a uno skipass gratuito previo acquisto di uno skipass da parte di un accompagnatore per lo stesso periodo (fanno eccezione gli skipass stagionali). | Uffici skipass: nelle filiali della Cassa di Risparmio di S. Cristina e Ortisei, presso la cabinovia Ciampinoi a Selva e presso la stazione a valle del Val Gardena Ronda Express. Ulteriori informazioni e sconti su www.valgardena.it Non è garantita l’apertura di tutti gli impianti dall’inizio alla fine della stagione. I prezzi degli skipass potrebbero subire modifiche a causa di misure tassative straordinarie, finanziarie o sociali.

SKISCHOOL

SKISCHOOL

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Val Gardena

Val Gardena

Val Gardena

ORTISEI

S.CRISTINA

SELVA

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Gherdëina ORTISEI Le sue case di colore giallo, azzurro, rosa e verde sono affrescate con decori barocchi, immagini di santi (da San Cristoforo, protettore dei viandanti, a San Valentino, patrono degli armenti), scene corali di valligiani in costume ladino, meridiane rinascimentali e murales in stile Art Nouveau che riproducono i mestieri svolti dagli artigiani locali: scultori del legno, fabbri, fornai, lattonieri. Ortisei è un gioiellino unico, il “salotto buono” della Val Gardena, con la sua ampia area pedonalizzata con boutique, wine bar, caffetterie tipiche, alberghi di charme. Si trova a 1.236 m s.l.m. ed è il capoluogo della Val Gardena. Rinomata località turistica invernale ed estiva, Ortisei è un paradiso per escursionisti, ciclisti, alpinisti, sciatori, amanti della natura e, grazie ai suoi ottimi ristoranti, anche per “gastronomadi”. Vanta un’antica tradizione mercantile ed è considerata un centro di fama mondiale della scultura in legno.

S. CRISTINA Questo grazioso paese è il più piccolo della valle. Grazie alla sua posizione centrale è l’ideale punto di partenza per entusiasmanti escursioni nel parco naturale Puez-Odle e allettanti passeggiate al Monte Pana – un’oasi di relax per tutta la famiglia, in estate, e una località per avventurose sciate in inverno, grazie all’accesso diretto al Sellaronda. S. Cristina ha una vita culturale e associativa molto vivace: esiste una banda dal 1856, un coro dal 1972 e numerose associazioni che animano le numerose feste, dai mercatini di Natale a quelli contadini, in cui la gente del posto e i villeggianti si divertono insieme. Da non perdere è la camminata al nuovo Dolomites UNESCO balcone panoramico Mastlé, la visita alla Chiesa di S. Cristina, la più antica della valle, con il suo altare maggiore opera della famosa dinastia di artisti locali, i Vinazer. E poi uno scatto fotografico a Castel Gardena, imponente residenza di caccia in stile rinascimentale a ridosso del bosco, che d’inverno fa da sfondo alle gare di Coppa del Mondo di sci.

SELVA VAL GARDENA È il paese più alto della valle e si trova proprio sotto il massiccio del Sella, tra le imponenti montagne del Sassolungo e del Gruppo del Puez. In inverno, coperta da un candido manto di neve, è perfetta per praticare lo sci in tutte le sue varianti, anche grazie al collegamento con la famosa Sellaronda, il carosello sciistico più grande del mondo. Questo ricco programma di attività, per adulti e bambini, nella bella stagione si converte in escursioni, arrampicate, ciclismo e mountain bike. Selva è, infatti, anche il punto di partenza del panoramico Sellaronda MTB Tour. Oltre allo sport c’è tutto il vigore della cultura ladina da vivere negli eventi che si svolgono durante ogni mese dell’anno, nell’ospitalità degli alberghi deluxe, con l’abbraccio delle Spa, o di semplici e accoglienti rifugi e masi, e nella buona cucina a base di piatti tradizionali o creativi, preparati con amore e materie prime locali. 28 vintot


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Estate nel cuore della tradizione ladina

Il sapore dell’estate gardenese è riassunto in un’immagine bucolica che chiunque vada per sentieri incontra spesso come una cartolina “sonora”: lo scampanìo delle mucche che pascolano pigramente sugli alpeggi. Per immergersi nella bellezza delle Dolomiti, patrimonio UNESCO, si possono fare splendidi trekking di uno o più giorni per qualsiasi livello di difficoltà. La Val Gardena offre 600 km di sentieri escursionistici ben curati e ben segnalati e 14 impianti per raggiungere quelli in quota. Uno dei trek più belli è il sentiero attorno al Gruppo del Sassolungo, che parte dal Passo Sella e attraversa e lo scenario surreale della “Città dei Sassi”, dove giganteschi massi erratici affiorano dall’erba, sormontati qua e là dai cirmoli (abeti endemici) abbarbicati alle rocce. Per un’esperienza indimenticabile di più giorni, partite per l’escursione Curona de Gherdëina, attraversando tutti i gruppi dolomitici che incoronano la Val Gardena. Alle famiglie consigliamo di godersi, tra l’altro, la Vallunga: bella e facile.

Cresciuta molto negli ultimi anni anche la moda della mountain bike: la valle è un vero eden e offre la possibilità di divertirsi su circa 600 chilometri di tracciati. Tra Ortisei, S. Cristina e Selva si possono fare ben ventidue escursioni, tutte in giornata. La Val Gardena, inoltre, è l’unica “Approved Bike Area” dell’Alto Adige. Ci si può divertire pure nei facili bike park di Dantercepies e Piz Seteur o nel più impegnativo Freeride Park del Ciampinoi. D’estate il Sella può essere anche circumnavigato in mountain bike seguendo il panoramico (e impegnativo) circuito del Sellaronda MTB Track Tour. Ovviamente si può girare intorno al Gruppo anche in bici da corsa, sulle strade asfaltate dei Quattro Passi (Passo Gardena, Passo Campolongo, Passo Pordoi e Passo Sella), coprendo una sessantina di chilometri (con circa duemila metri di dislivello) tra le salite leggendarie del Giro d’Italia. L’estate in Val Gardena è davvero piena di sorprese!

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TREKKING: Curona de Gherdëina

Godersi l’estate in Alto Adige significa camminare sui sentieri più spettacolari e fare una full immersion nella montagna. La Curona de Gherdëina è uno spettacolare itinerario circolare di

cinque giorni, durante il quale si attraversano i più bei gruppi dolomitici che incoronano la Val Gardena: il Sella, il Sassolungo, l’Alpe di Siusi, il Resciesa, il Seceda, il Puez-Odle.

Partiamo dal Passo Gardena (2121 m) sul sentiero 666 per il Sella, fiancheggiati da cespugli di ginepro nano, tra le corolle violacee dell’erica, il blu delle genziane, il fucsia del rododendro. A ovest ammiriamo la Val Gardena, a est l’Alta Badia, a sud il Sella, a nord le Cime Cir del gruppo Puez-Odle. La mulattiera prosegue verso un cengione diretto alla Val Setus, per poi raggiungere una facile ferrata. Ci inerpichiamo poi fino al cengione detritico del Sella (2610 m), da dove raggiungiamo il Rifugio Pisciadù, affacciato sul Lec du Pisciadù, fra la Cima Pisciadù e il Sas da Lec. Attraversiamo il ponte e risaliamo il sentiero che si impenna fino alle prime rupi della Cima Pisciadù. Scavalchiamo il Passo di Tita (2912 m) e da qui proseguiamo sull’altipiano “delle Mesule”. Il saliscendi del 666 ci conduce al Rifugio Boè, dove la vista sul Piz Boè (3152 m) ci ripaga degli sforzi. Il secondo giorno proseguiamo per la Val Lasties, seguendo il corso del Ruf de Antermont. La valle taglia il Sella come un canyon, con scorci idilliaci e pareti verticali. L’elevata altitudine della conca (1.900-2.953 m) giustifica l’assenza di alberi. Il sentiero sotto il Piz Ciavazes ci porta al Passo Sella (2244 m). L’impianto della Forcella del Sassolungo ci porta al rifugio Toni Demetz. Intorno s’innalzano le Torri del Sella e la Marmolada. Il terzo giorno serpeggiamo giù dalla Forcella fino al ghiaione Dantersasc. Per attraversare l’Alpe di Siusi, prendiamo il sentiero sotto il Sassopiatto, verso il Piza da Uridl

(2101 m). In mezzo ai bucolici scenari dello Sciliar, deviamo verso l’impianto “Mont Sëuc” per Ortisei. La quarta tappa prevede di raggiungere il Resciesa (2093 m) e il Rifugio Brogles. Da qui saliamo la Forcella Pana fino ad arrivare all’Alpe Seceda. La vista è entusiasmante, con la Fermeda piccola, il Sas Rigais, il Vallone di Cisles e lo Stevìa. Scendiamo fra le pasture, avvistiamo la Malga Pieralongia e da qui in un’ora siamo al rifugio Firenze (2037 m). L’indomani continuiamo in una pietraia fino all’Alpe Cisles. Il sentiero 2 ci porta sulla Forces de Siëles (2505 m). Scavalcata la sella, ci appaiono verdi pascoli e il Sassongher. Il sentiero si “tuffa” sulla spianata erbosa della Munt de Puez e raggiungiamo il Rifugio Puez (2475 m) in un avvallamento selvaggio, tra “isole” di massi lattescenti. Tagliamo l’altipiano lunare del Puez verso la Forcella de Ciampëi (2366 m). Nella conca del lago Crespëina, il percorso è pianeggiante poi s’impenna fino alla Forcella de Crespëina (2528 m). Avanziamo per detriti fino alla Forcella Cir (2469 m), che ci porta infine all’idilliaco Passo Gardena, fra saliscendi, forcellette, pinnacoli e alpeggi.

1 Partenza dal Passo Gardena; 2 Segnavia lungo l’Alta Via dei Gardenesi; 3 Sulla Forcella del Sassolungo; 4 Veduta sul Lago Pisciadù dal Sentiero 666; 5 La Cima Pisciadù e il Lago Pisciadù. trënttrëi 33


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Hinein ins Abenteuer! Estate in famiglia Tra le località naturali più suggestive della Val Gardena, da visitare con una facile passeggiata di due o tre ore da Selva, spicca la Vallunga, che si incunea come un canyon verso le cime del Parco Naturale Puez-Odle. È un luogo perfetto per trascorrere

una giornata outdoor con tutta la famiglia, fra giochi nel ruscello, corse nel bosco, picnic sull’erba. I bimbi adoreranno anche il playground in stile tradizionale della Baita Ciampac, con cavallucci in legno, scivoli e altalene.

La Vallunga è un piccolo eden a misura di famiglia. Si trova a Selva ed offre una facile passeggiata di tre ore (andata e ritorno), perfetta per godere dei maestosi scenari dolomitici senza affaticarsi. A sinistra possiamo ammirare il panorama sul massiccio del Monte Stevia e le scoscese pareti del Gruppo del Puez, mentre a destra s’innalzano il Col Turond e le montagne della Val de Chedul. All’inizio del sentiero, poco dopo il parcheggio, sotto i bastioni dello Stevia sorgono i ruderi del Castello Wolkenstein. Costruito nel XII secolo in un crepaccio, era un maniero primitivo, ma nella sua storia tormentata ha ospitato dinastie importanti. Oswald von Wolkenstein, alla cui famiglia appartiene dal XIV secolo, fu fra i trovatori e compositori più importanti del Medioevo. Uomo di mondo, grande viaggiatore sempre in cerca di avventura, spesso soggiornava qui nei mesi estivi. Oltrepassiamo la cappella di San Silvestro e camminiamo fra larici e cembri per guadagnare lentamente quota. Quando la valle si restringe, la vegetazione lascia spazio a boschetti di pini mughi. Raggiunti i pascoli, la valle si apre di nuovo, accompagnandoci al margine di muri a strapiombo. Per i più arditi

ed allenati, verso il fondovalle inizia la faticosa salita su un sentiero a zigzag che permette di superare i 600 m di dislivello fino alla Forcella de Ciampac. Da segnalare che ai piedi della Parëi de Ciampac si trova un monumento in legno dedicato al grande alpinista Emilio Comici.

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1 Un sentiero facile e ben segnalato permette di attraversare la Vallunga per il divertimento di grandi e piccini; 2 Oggetti di legno; 3 Le altalene tradizionali della Baita Ciampac; 4 Il ruscello è un playground ideale per i bimbi; 5 Un bel gelatone dopo la passeggiata!; 6 Pic-nic con speck, pane nero e formaggi tirolesi; 7 Che divertimento sui cavallucci in legno! trëntcinch 35


giugno

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DOLOMITES SASLONG HALF MARATHON 06/06/2020 Mezza maratona attorno al Gruppo del Sassolungo

GHERDËINA CRAFT BEER FESTIVAL: LUGLIO 2020 Birrifici del Trentino-Alto Adige presentano a Selva Val Gardena le loro birre artigianali

MERCATI SETTIMANALI DEI CONTADINI E ARTIGIANI a luglio e agosto a S. Cristina

SERATE E APERITIVI LUNGHI a luglio e agosto nella zona pedonale di Ortisei HERO SÜDTIROL DOLOMITES: 20/06/2020 La maratona di mountain bike più impegnativa d’Europa con 4.500 metri di dislivello

SELLARONDA BIKE DAY: 27/06/2020 Giornata senza auto. La zona intorno al Sella è aperta solo ai ciclisti

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SËIRA DL VIN: 10/07/2020 Degustazione di vini sul tappeto rosso a S. Cristina

VAL GARDENA IN COSTUME: AGOSTO 2020 La più grande festa folcloristica della valle con sfilata in costumi tradizionali


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settembre

ottobre

UNIKA: 03 – 06/09/2020 Grande fiera di scultura e arte gardenese BIENNALE GHERDËINA nella zona pedonale di Ortisei durante tutta l’estate

ITF TORNEO FEMMINILE 15.000 $ OTTOBRE 2020 TORNEO MASCHILE CHALLENGER 70 NOVEMBRE 2020

MERCATINO ESTIVO DELLE DOLOMITI: AGOSTO 2020 con Festival dello Strudel e del Canederlo a Selva Val Gardena

SETTEMBRE 2020: Settimane escursionistiche ladine a Selva Val Gardena e settimane della cultura ladina a S. Cristina

Highlights estate

Venite a scoprire tutti gli eventi dell’attuale calendario della Val Gardena

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Burning Dolomites

Nell’aria si sprigiona il profumo delle castagne arrosto, del vino novello, di strudel appena sfornati, si sentono le note della fisarmonica e delle feste che celebrano i prodotti tipici e la transumanza, con il festoso ritorno degli animali dall’alpeggio. Ma l’autunno in Val Gardena è soprattutto Burning Dolomites, che si riferisce sia al fiammeggiante spettacolo dei colori del foliage (cui partecipano larici, betulle, ciliegi selvatici, sorbo…) che tinge i boschi di giallo, rosso e arancio, sia all’Enrosadira, con le Dolomiti che assumono tonalità rossastre, soprattutto all’alba e al tramonto, fenomeno che in questa stagione è ancora più accentuato dall’aria più fresca e cristallina. Scenari indimenticabili, che si ammirano fino all’inizio di novembre in compagnia delle

guide che conducono al calar del sole al terrazzo Sëurasas, con la vista che abbraccia il Gruppo del Sella, il Sassolungo e l’Alpe di Siusi, oppure lungo il sentiero che dallo Stevia conduce all’Alpe Juac. La luce e la temperatura di questa stagione sono l’ideale anche per praticare arrampicata, nordic walking, running, andare a cavallo o in bicicletta, sia su strada che in mountain bike, magari percorrendo il Sentiero del Trenino o, per i più allenati, i tracciati tecnici in quota. In questa stagione la montagna svela il suo lato più slow, non ci sono i grandi numeri dell’estate turistica, e molti alberghi propongono le Settimane Autunnali, offerte per godersi la natura prima dell’arrivo della neve e delle sciate.

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Sentiero del Trenino L’autunno, con le sue tinte fiammeggianti, rende davvero fiabesca una pedalata sul Sentiero del Trenino, un facile itinerario ciclopedonale di una decina di chilometri che lega Ortisei a Selva, passando per S. Cristina. Qua e là potrete fermarvi ad ammirare le cime dolomitiche o “ricaricare le batterie” gustando uno strudel.

Per tuffarci nell’incanto del foliage, pedaliamo lungo il Sentiero del Trenino, fiancheggiato dall’arancio delle betulle, dal rosso fuoco dei ciliegi selvatici e del sorbo, dal giallo acceso delle foglie d’acero. Questa tavolozza di sfumature è “vigilata” dalle cime che si ammirano lungo il percorso, come il Sassolungo (la più alta della valle: 3181 m.), il Gruppo del Sella, il Cir e lo Stevia del Gruppo Puez-Odle. Il sentiero ciclopedonale è stato ricavato dal tratto Ortisei-Selva della ferrovia che fino agli anni Sessanta collegava Chiusa con l’Alta Val Gardena. È una pista protetta, approda in località Plan (Selva), passando per S. Cristina, e regala un viaggio lento ricco di “momenti wow”. Partendo da Ortisei, sulla passeggiata Luis Trenker ammiriamo l’antica locomotiva con la ciminiera. Dopo aver girovagato nel centro storico, ci lasciamo alle spalle il campanile a cipolla della Chiesa di Sant’Ulrico e imbocchiamo il sentiero, pedalando fino a un playground dove spicca il monumento a Luis Trenker (1892-1990), alpinista, scrittore, attore e cineasta gardenese vissuto a cavallo tra due secoli e due conflitti mondiali. La Ferata de Gherdëina fu costruita dall’esercito imperiale austriaco durante la prima Guerra Mondiale per trasportare materiale bellico da e per il fronte. Nel primo dopoguerra il treno iniziò ad operare il servizio merci e passeggeri e diventò una significativa risorsa logistica, grazie al commercio delle sculture in legno

e al turismo dolomitico. Nonostante l’aumento dei visitatori, la linea non fu aggiornata, divenne obsoleta e terminò l’attività nel 1960, sostituita dai bus. Da Ortisei a Selva, la Ferata si è reinventata come ciclabile scenografica, con panchine e cartelli che illustrano la storia del trenino e belle immagini d’epoca. Una serie di saliscendi ci conduce a S. Cristina, immersa in prati opulenti. Sopra di lei sembrano incresparsi, come onde pietrificate, le cime delle Odle (“aghi” in ladino). Raggiungiamo la piazzetta della chiesa di S. Cristina e Sant’Antonio Abate, costruita nel 1342. È circondata da un cimitero fiorito e il suo campanile a matita punzecchia il cielo blu dove navigano candide nuvole. Verso Selva si guadagna ancora quota. In località Ruacia, sulla staccionata è stato costruito un modellino in legno del Castel Gardena, visibile sulla riva sinistra del Rio Gardena. La Fischburg fu eretta tra il 1622 ed il 1641 come residenza di caccia e pesca da Engelhard Dietrich von Wolkenstein-Trostburg. Nel XIX secolo il conte Leopold von Wolkenstein-Trostburg lo donò al comune di S. Cristina e nel 1926 fu venduto al Barone Carlo Franchetti, che lo ristrutturò splendidamente. Ormai siamo prossimi a Selva: nei prati spiccano masi bianchi dalle elaborate decorazioni, e fienili in legno antico, “tostato” dal sole. Su Selva giganteggia il Gruppo del Sella, che al tramonto si tinge di mille sfumature ramate. In ladino questo fenomeno si chiama nrosadura (enrosadira), e ci rapisce con la sua poesia di luce.

1 L’antica locomotiva con la ciminiera è diventata un monumento; 2 La piazzetta della chiesa di S. Cristina e Sant’Antonio Abate a S. Cristina; 3 Poco prima di Selva, una scultura ispirata al viaggiatore incornicia il paesaggio; 4 Uno dei cartelli esplicativi con foto d’epoca lungo la Ferata de Gherdëina; 5 Il cuore di Ortisei, punto di partenza della nostra pedalata. carantun 41


Offerte Un soggiorno in Val Gardena è sinonimo di divertimento per l’intera famiglia tutto l’anno. Le vacanze sono il periodo più incantevole e qui è possibile concedersele in ogni stagione, godendo-

si sempre i piaceri della vita. Ecco una panoramica delle offerte speciali per gli ospiti dei nostri esercizi partner, che vi consente di scegliere il momento migliore per il vostro soggiorno.

Val Gardena Super Première:

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Dal 29/11 al 21/12/2019, non c’è due senza tre e il quattro vien da sé. In questo periodo, infatti, vi offriamo 4 pernottamenti inclusi lo skipass e il noleggio dell’attrezzatura da sci validi 4 giorni, al prezzo di 3! Primo giorno di validità Skipass: 30/11/2019.

In Val Gardena viviamo sempre a contatto con le cime, ma non abbiamo la testa tra le nuvole! Ci sono delle condizioni speciali per il soggiorno in camera doppia degli ospiti single con un bambino, valide dall’inizio della stagione estiva fino a metà luglio e da fine agosto a fine settembre.

Fis Ski World Cup Val Gardena: Se desiderate ammirare i più veloci, decidete velocemente! Il “Pacchetto Coppa del Mondo” (dal 20 al 22/12/2019) vi offre sconti per l’ingresso alle gare e lo skipass Dolomiti Superski, consentendovi di vivere lo spettacolo dei migliori atleti dello sci alpino. Val Gardena Super Sun: Abbiamo sempre un occhio di riguardo per gli amanti dello sci! Dal 21/03/2020 al 14/04/2020, a fronte di un soggiorno minimo di 6 giorni, avete diritto a un’ulteriore giornata di vacanza in pista (6+1)! Primo giorno di validità Skipass: 22/03/2020. Val Gardena Family Special: Ecco il nostro pensiero speciale per i piccoli ospiti! Dal 21/03/2020 al 14/04/2020 fino alla fine della stagione, gli esercizi partecipanti hanno in serbo condizioni vantaggiose per il soggiorno, lo skipass, il noleggio e la scuola sci dei bambini.

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Val Gardena Active 2020: Il divertimento rende dinamici durante una vacanza all’insegna di giochi e sport. Val Gardena Active è sinonimo di azione e animazione, e il dettaglio più prezioso di questo variegato programma settimanale sono le numerose e allettanti attività gratuite o scontate per gli ospiti degli esercizi partner. Settimane bambino in Val Gardena: Qual è l’aspetto più bello? I bambini non pagano! Dal 6 al 26 giugno 2020, sono previsti eccezionali sconti per il soggiorno dei piccoli ospiti, che è gratuito per quelli fino a 8 anni (letto aggiunto in camera dei genitori)!


Val Gardena on the web LIVECAM IN TEMPO REALE E STAZIONI METEO

SITI PARTNER

La Val Gardena dispone attualmente di oltre 25 livecam, panocam e nightcam uniche nelle Alpi, che trasmettono in tempo reale riprese panoramiche e dati meteorologici. www.valgardena.it/livecam www.dolomitesalpine.it

www.mtb-dolomites.com

www.sellarondabikeday.com

www.gardenissima.eu

VALGARDENA.IT È MOBILE Il sito è responsive e può essere visualizzato correttamente su tutti i dispositivi mobili.

WIRELESS GRATUITO Navigare gratuitamente in Internet A Selva Val Gardena: in Piazza Nives e presso l’Associazione Turistica. A Ortisei: in Piazza S. Antonio, nella zona pedonale, in Piazza della Chiesa e in un tratto della passeggiata Luis Trenker.

www.valgardena-active.com

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PRENOTARE DIRETTAMENTE È VANTAGGIOSO La Val Gardena dispone di un sistema di ricerca camere online di ultima generazione. Se prenotate direttamente un esercizio ricettivo prenotabile online su valgardena.it questo vi concederà diversi vantaggi.

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La grande bellezza da difendere Editoriale di Fabrizia Postiglione

“La Natura, forte e selvaggia, è come un’antica leggenda scolpita nella neve e nel ghiaccio, che talvolta si presenta tenera e fragile come una poesia. Ma è anche come il più freddo acciaio che riflette il gioco di colori della luce del sole”, diceva Fidtjof Nansen, esploratore, scienziato e diplomatico norvegese, premio Nobel per la Pace nel 1922. Vengono in mente queste parole quando si ammira il set naturale di “guglie” dolomitiche della Val Gardena, che emergono come scogliere marine dai prati fioriti (d’estate) o dal silente manto nevoso (d’inverno). Nei secoli, poi, l’uomo ha aggiunto alla scenografia naturale il suo “presepe”, fatto di chiesette gotiche dai campanili appuntiti come matite, di masi isolati fra gli alpeggi, di mucche impigrite al sole, di castelli medievali in pietra e di villaggi dalle case pastello che, durante la bella stagione, riversano dai balconi cascate di fiori porpora o fucsia. Sono nata sul mare, in una città bella e problematica del Mezzogiorno d’Italia, e per passione e professione ho fatto la globetrotter per quasi trent’anni, viaggiando ai quattro angoli del pianeta per raccontarlo con articoli e immagini. Sono un’irrequieta neo-nomade e ho vissuto in città affascinanti, come Rio, Miami, Roma e New York. Amo il mare perché è il mio “elemento” dalla nascita, però ho anche una passione sfrenata per le Dolomiti, che mi piace esplorare a piedi – facendo trekking di più giorni per staccare totalmente la spina - o in sella alla mia bici da corsa, sognando di essere al Giro d’Italia. Sarà forse perché i Monti Pallidi hanno questa “memoria 44 carantcater

del mare”… Chissà! Sarà perché sono uniche, si trasformano e s’incendiano al tramonto nell’enrosadira. Amo la Val Gardena perché è la quintessenza della bellezza dolomitica unita alla mano sapiente dell’uomo, alle sue tradizioni, alla sua cultura ladina, alla sua storia. Amo questa valle in ogni stagione, ma soprattutto in primavera e autunno, quando i colori vestono a festa le montagne. E ogni volta che visito la Val Gardena, penso che bisogna assolutamente proteggere le Dolomiti, difenderle dal rumore, dall’inquinamento, dalle troppe automobili, dal turismo sterile del “mordi e fuggi”. C’è bisogno di più mobilità dolce. Invito i visitatori a lasciare la macchina in hotel ed esplorare la valle pedalando in MTB sui sentieri che attraversano prati e foreste, oppure ad allacciarsi gli scarponcini da trekking e partire verso rifugi al confine fra vette e cielo. In inverno perdetevi, ciaspole ai piedi, fra i boschetti di cirmoli. Fate una vacanza eco-friendly. Laddove necessario, usate gli efficienti mezzi pubblici e i tanti modernissimi impianti di risalita. Cercate la lentezza. La lentezza è magica. Fate meno rumore possibile. Ascoltate le voci della montagna: vi ripagherà con esperienze sorprendenti. Chi viene sulle Dolomiti deve sapere che sta entrando in un “tempio”. Un tempio naturale, un luogo sacro di energia primordiale che si è fatta roccia, bosco, nuvole, torrenti, laghetti, picchi vertiginosi, prati infiniti. Un tempio che ha bisogno di silenzio. Di pace. Di equilibrio e rispetto. Di Amore. Proteggiamolo.


Come raggiungere la Val Gardena

HAMBURG 1.040 km BERLIN

850 km

FRANKFURT 660 km MÜNCHEN 270 km

STUTTGART 490 km

KUFSTEIN / INNSBRUCK 110 km

KEMPTEN 250 km ZÜRICH 330 km LANDECK 180 km

Passo Resia / Reschenpass

SALZBURG 290 km

BRENNERO / Brennerpass

BREGENZ 290 km

WIEN

Passo Rombo / Timmelsjoch

AUSTRIA / ÖSTERREICH

580 km

AUSTRIA / ÖSTERREICH

VIPITENO / Sterzing BRUNICO / Bruneck

Passo Giovo / Jaufenpass

SVIZZERA / SCHWEIZ SILANDRO / Schlanders

CHIUSA / Klausen FS

MERANO / Meran

Tubre / Taufers i.M.

FS BRESSANONE / Brixen

LIENZ 130 km

Passo Monte Croce / Kreuzbergpass

MEBO

BOLZANO / Bozen FS

Passo Stelvio / Stilfserjoch

Passo Gardena / Grödnerjoch Passo Sella / Sellajoch

CORTINA 60 km VENEZIA 200 km

Trentino

Passo Costalunga / Karerpass TRENTO

LEGENDA / Legende / Legend:

90 km

VERONA 190 km MILANO 310 km

AUTOSTRADA / Autobahn / Motorway

MODENA 280 km ROMA

STRADA STATALE / Staatsstraße / State Road

690 km

USCITA AUTOSTRADA / Autobahnausfahrt / Motorway Exit STAZIONE FS / Zugbahnhof / Train Station

ITALIA

ALTO ADIGE

VAL GARDENA

COLLEGAMENTI In auto La rete stradale della Val Gardena è collegata direttamente con l’autostrada del Brennero (A22). Provenendo da sud, percorrere il tratto Verona-Trento-Bolzano, e prendere l’uscita Chiusa/Val Gardena. Da nord, percorrere il tratto Innsbruck-Brennero-Chiusa e prendere l’uscita Chiusa/Val Gardena. Seguendo le indicazioni stradali, si raggiunge Ortisei in circa 20 minuti. S. Cristina e Selva Val Gardena si trovano a pochi km di distanza. Il fondovalle e i passi dolomitici sono raggiungibili in auto in pochi minuti. In Val Gardena, tuttavia, è possibile muoversi senza auto per tutta la vacanza, poiché nei periodi di alta stagione i collegamenti con i mezzi pubblici sono molto efficienti e da ogni località partono molti impianti di risalita verso le mete escursionistiche e turistiche di alta quota. Molti ospiti, quindi, rinunciano all’auto e raggiungono la Val Gardena con i mezzi pubblici. In treno La Val Gardena è collegata al resto dell’Italia e dell’Europa con treni Intercity ed Eurocity che fermano a Bolzano e a Bressanone (alcuni anche a Chiusa). Per informazioni sugli orari e sulle coincidenze consultare il sito www.trenitalia.com. Deutsche Bahn organizza 5 collegamenti al giorno da Bologna, Venezia e Verona per Bolzano, a partire da 9€. Per informazioni: www.valgardena.it/train In autobus Da Bolzano, Bressanone e Chiusa partono numerosi pullman in direzione della Val Gardena (orari dei mezzi pubblici disponibili sul sito www.sii.bz.it). Alcuni hotel dispongono di servizio navetta da e verso la stazione.

Durante la stagione estiva, sono disponibili collegamenti in pullman da Savona, Sestri Levante, Genova, Piacenza e Cremona (STAT, Tel. +39 01 42 78 16 60). In aereo Gli aeroporti più vicini si trovano a Bolzano, Innsbruck, Verona, Bergamo, Monaco e Milano. L’aeroporto di Bolzano dispone di voli giornalieri da e per Roma. Trasferimento dall’aeroporto Sono effettuati diversi servizi di trasferimento dagli aeroporti Verona (Catullo), Bergamo (Orio al Serio), Milano Malpensa, Milano Linate, Innsbruck e Monaco di Baviera (anche stazione centrale) per la Val Gardena. Ulteriori informazioni e vendita biglietti sul sito www.transfertovalgardena.com

Per informazioni sul servizio taxi da e per le stazioni ferroviarie e gli aeroporti rivolgersi ai nostri uffici informazioni o consultare il sito www.valgardena.it Taxi & Bus Gardena: Tel. +39 366 47 47 327 Taxi e Bus Autosella: Tel. +39 04 71 79 00 33


Layout & Design:

INFO VAL GARDENA Tel. +39 04 71 77 77 77 info@valgardena.it www.valgardena.it SKYPE NAME: info_val_gardena

www.valgardena.it

ASS. TURISTICA I-39046 Ortisei Str. Rezia 1

ASS. TURISTICA I-39047 S. Cristina Str. Chemun 9

ASS. TURISTICA I-39048 Selva Val Gardena Str. Mëisules 213

Informazioni telefoniche su disponibilità camere: da lunedì a sabato 8.30 - 12.30 / 14.30 - 18.30

Tel. +39 04 71 77 76 00 Fax +39 04 71 79 67 49 ortisei@valgardena.it

Tel. +39 04 71 77 78 00 Fax +39 04 71 79 31 98 s.cristina@valgardena.it

Tel. +39 04 71 77 79 00 Fax +39 04 71 79 42 45 selva@valgardena.it

24 ore su 24 sul sito internet: www.valgardena.it facebook.com/VGardena


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