UYBA-Piacenza Gara-2 Play Off - Il Match Program ufficiale

Page 1

Match Program Ufficiale Gare UYBA

UYBA

varesesport.com - numero 768bis dell’11aprile 2015

Adf Magazine

PIACENZA

foto di Salvatore Medau

Palayamamay - domenica 12 aprile 2015 - ore 17.00

A TU PER TU CON

ekAterInA lyubushkInA

LA PARTITA IN PRIMO PIANO

Gli avversari: Piacenza I numeri della uybA e la griglia playoff alle pagine 7-8-9

alle pagine 4-6

SETTORE GIOVANILE

A tu per tu con coach Giacomo Iudica: «Curiamo la crescita sotto tutti i profili»

a pagina 10

SPACIALE UYBA A STETTINO

Cronaca di un argento che vale oro In viaggio con gli AdF: trasferta da incorniciare

alle pagine 11-12-13-14



VARESE SPORT

sAbAto 11 APrIle 2015

Vola, farfalla, vola

WWW.VARESESPORT.COM

3

IMPRESA A PIACENZA IN GARA -1

Wolosz in palleggio

Perry, una delle migliori, in azione

lezionare 12 punti in tre set con un ottimo 42%. Il jolly a disposizione di Carlo Parisi,potrebbe rivelarsi utilissimo in questi playoff sia per sostituire Helena Havelkova come è successo giovedì, sia per far rifiatare Valentina Diouf quando ci sarà la necessità di farle accumulare ossigeno. Piacenza, dopo l’avvento di coach Gaspari che aveva sostituito Chiappini, aveva chiuso in maniera brillante la regular season piazzandosi al quarto posto. L’innesto di Maggie Kozuch e il finale di stagione scoppiettante di Indre Sorokaite facevano pensare ad uno scontro pesantissimo per la formazione di Carlo Parisi che invece è riuscita nell’intento di dimenticare subito la gloria acquisita in terra polacca e di presentarsi concentratissima all’inizio di questi play off che rappresentano l’ultimo traguardo disponibile per questa stagione. Domenica 12 aprile nel PalaYamamay di Busto Arsizio, ci sarà quindi l’occasione per chiudere questa prima sfida e risparmiarsi la pericolosissima gara-3 che andrebbe giocata mercoledì 15 aprile. Le farfalle, davanti al pubblico di casa, hanno quindi la possibilità di eliminare le campionesse d’Italia in carica e andare a sfidare la vincitrice del quarto di fina-

le tra Novara e Bergamo. Non sarà probabilmente una passeggiata, le emiliane scenderanno a Busto con l’intento di difendere fino all’ultimo il tricolore e sarebbe pericolosissimo pensare di prendere l’impegno sotto gamba anche se la formazione vista a

La grinta di Michel e Diouf

Piacenza sembra essere una lontana parente della formazione vista nella prima parte di stagione, quando bastava un granello di polvere per bloccare la macchina a disposizione di Carlo Parisi. Molte le armi a disposizione di coach

Gaspari per provare ad allungare la serie fino alla terza partita. La prima di queste sarà Indre Sorokaite, molto brillante nel finale di stagione e trascinatrice delle emiliane nel terzo lunghissimo set poi perso per 30 a 28. Ci sarà poi la ex farfalla Maggie Kozuck arrivata a Piacenza per dare una mano a Lise Van Hecke, smarritasi un po’ in questa stagione, dopo due annate particolarmente felici sotto la guida di Giovanni Caprara. Ci saranno poi le altre due ex, Frauke Dirickx e Federica Valeriano, il libero nazionale Paola Cardullo, Chiara Di Iulio e le due centrali Vargas e Wilson. Carlo Parisi invece, avrà il compito di far tenere alta la guardia alle ragazze biancorosse. Il weekend pasquale in Polonia ha confermato l’enorme potenziale di questa squadra, capace di lottare alla pari con i top team europei, ma anche di scivolare sulla propria ombra più volte nel corso della stagione. I tifosi biancorossi, che si sono fatti sentire anche nell’impianto gremito di Stettino, sono pronti come sempre a dare il proprio sostegno per tutta la partita alle farfalle. La nuova avventura è appena iniziata e la speranza è, come sempre, che possa protrarsi il più a lungo possibile.

foto di Gabriele Alemani

foto di Gabriele Alemani

La UYBA c’è. Dopo un lungo tour de force culminato con un fantastico secondo posto nella Final Four di Champions League disputata nella splendida Azoty Arena di Stettino, il timore di ritrovarsi una squadra stanca nel fisico e nella testa ci stava tutto, ma questo timore è stato spazzato via da tre roboanti squilli di tromba che hanno assordato il desertico PalaBanca di Piacenza e messo una seria ipoteca sul passaggio del turno con l’approdo alle semifinali. La UYBA sembra essere tornata dalla Polonia carica e ben consapevole dei propri mezzi. A Piacenza, dove negli ultimi due anni aveva raccolto solo delusioni, fa la voce grossa strapazzando le emiliane per due set, si rilassa nella parte centrale del terzo set concedendo qualche errore di troppo, ma nella volata finale si presenta più lucida e più affamata e porta a casa il massimo risultato possibile con il minimo sforzo. La defezione di Helena Havelkova, bloccata da un virus intestinale, viene assorbita in maniera indolore dall’ottima prestazione dell’americana Becky Perry, abilissima a colpire al di sopra del muro piacentino e a col-

foto di Gabriele Alemani

di Salvatore Medau

ribaltato il fattore campo, la uyba deve guadagnare, in gara -2, l’accesso alle semifinali


Gli avversari: PIACENZA WWW.VARESESPORT.COM

di Laura Paganini

Il destino della UYBA si incrocia ancora una volta con quello della Nordmeccanica Rebecchi Piacenza. Come l’anno scorso, le due formazioni si incontrano nei playoff scudetto: se, però, nella passata stagione si sono affrontate nella finalissima che poi ha consegnato il secondo tricolore consecutivo alle emiliane, in questa annata la sfida arriva al primo turno, ai quarti di finale. Piacenza si è classificata al quarto posto alla fine della regular season e ha preceduto di una posizione le biancorosse, che hanno terminato il campionato piazzandosi quinte. Ed ecco, quindi, l’accoppiamento tra la UYBA e il club che si è aggiudicato gli ultimi due scudetti e le due ultime edizioni della Supercoppa Italiana e due delle ultime tre Coppa Italia. 1 2 3 4 5 6 9 10 11 12 13 14 16 17

VARESE SPORT

sAbAto 11 APrIle 2015

Quello di gara-2 dei playoff è il quarto confronto stagionale ufficiale tra le due squadre: nel primo, la Supercoppa Italiana giocata al PalaIper di Monza, ad avere la meglio al tie-break è stata Piacenza; nel secondo e nel terzo incrocio, validi per il campionato, le formazioni si sono divise equamente la posta in palio, ovvero all’andata al Palayamamay è stata Busto a gioire, mentre al ritorno, al PalaBanca lo scorso 15 marzo, le emiliane hanno superato le lombarde per 3-0. Rispetto alla sfida del Palayamamay del 14 dicembre, Piacenza ha effettuato un cambio in panchina e al posto di coach Alessandro Chiappini, attuale allenatore di Conegliano, è stato chiamato Marco Gaspari che fino all’anno passato guidava proprio le pantere venete. Da quando Gaspari ha preso

ROSTER

Indre Sorokaite Schiacciatrice 1988 188 cm ITA Federica Valeriano Schiacciatrice 1985 179 cm ITA Frauke Dirickx Palleggiatrice 1980 187 cm BEL Manuela Leggeri Centrale 1976 186 cm ITA Victoria Vargas Valdez Annerys Centrale 1981 196 cm DOM Lise Van Hecke Opposto 1992 192 cm BEL Chiara Di Iulio Schiacciatrice 1985 185 cm ITA Virginia Poggi Libero 1995 163 cm ITA Chiara Borgogno Centrale 1984 192 cm ITA Veronica Angeloni Schiacciatrice 1986 186 cm ITA Arielle Wilson Centrale 1989 191 cm USA Valeria Caracuta Palleggiatrice 1987 173 cm ITA Margareta Kozuch (dal 10/2/2015) Opposto 1986 186 cm GER Paola Cardullo (dal 29/12/2014) Libero 1982 162 cm ITA Allenatore: Marco Gaspari (dal 13/2/2015) Vice Allenatore: Stefano Saja

Il cammino

L’esultanza delle farfalle

foto di Gabriele Alemani

4

in mano il timone il 13 febbraio, il gruppo ha inanellato ben cinque vittorie su sei partite disputate e ha sconfitto in successione Bergamo, Urbino, Busto, Casalmaggiore e Conegliano, cadendo soltanto una volta, e in modo inaspettato, a Firenze. Questo ruolino di marcia ha consentito a Piacenza di superare in classifica alcune squadre e di conquistare il quarto posto che ha significato avere il fattore campo a favore contro la UYBA. Oltre alla novità coach Gaspari, nel girone di ritorno Piacenza ha salutato due giocatrici e ne ha accolte altrettante. Brussa e Carocci sono andate rispettivamente a Pavia e a Montichiari, mentre sono arrivate per vestire la maglia piacentina Cardullo, libero proveniente da Forlì, e Kozuch, opposto tedesco ex UYBA. Kozuch, dopo la stagione 2012/2013 in biancorosso culminata con il terzo posto in Champions League, ha provato un’esperienza all’Azeryol Baku e un’altra

in Cina, a Shanghai; poi, all’inizio di febbraio, ha accettato l’offerta di Piacenza ed è rientrata in Europa integrandosi bene negli schemi e nella realtà della Nordmeccanica Rebecchi tanto che nell’ultima partita della regular season, quella decisiva contro Conegliano, ha firmato ben 15 punti con il 50% in attacco. Presumibilmente coach Gaspari riproporrà nel ruolo di opposto proprio Kozuch che sarà in diagonale con la regista Dirickx; al centro ci saranno Vargas insieme a Wilson, in posto quattro vedremo Sorokaite e Di Iulio, un duo di schiacciatrici italiane davvero competitivo e dalle ottime qualità. Infine, il libero sarà Cardullo, altra azzurra dalla carriera sfavillante. Pronte a subentrare ci sono Van Hecke, che giovedì ha avuto un buon impatto su gara-1 quando è stata gettata nella mischia, Valeriano, Leggeri e anche l’ex UYBA Caracuta.

Piacenza – Montichiari 3 - 0 (25:13, 25:17, 25:14) Scandicci – Piacenza 0 - 3 ( 21:25, 27:29, 22:25) Piacenza – Forli 3 - 1 ( 25:21, 20:25, 25:13, 25:18) Modena – Piacenza 3 - 1 ( 25:14, 23:25, 25:19, 25:17) Piacenza – Novara 1 - 3 ( 20:25, 17:25, 25:19, 20:25) Bergamo – Piacenza 0 - 3 ( 15:25, 20:25, 14:25) Piacenza – Urbino 3 - 1 ( 25:15, 25:16, 21:25, 25:20) Piacenza – Firenze 1 - 3 ( 21:25, 25:23, 28:30, 19:25) Busto Arsizio – Piacenza 3 - 1 ( 20:25, 25:20, 25:20, 25:22) Piacenza – Casalmaggiore 3 - 1 (27:25, 25:16 , 13:25, 25:23) Conegliano – Piacenza 3 - 0 (25:23, 25:21, 25:21) Montichiari – Piacenza 2 - 3 (26 :24, 26:28, 20:25, 25:12, 10:15) Piacenza – Scandicci 3 - 0 (25 :18, 25:21, 25:16) Forli – Piacenza 0 - 3 ( 11:25, 13:25, 17:25) Piacenza – Modena 0 - 3 ( 23:25, 18:25, 19:25) Novara – Piacenza 3 - 1 (25:23, 18:25, 25:12, 25:18) Piacenza – Bergamo 3 - 0 (25:19, 25:23, 25:15) Urbino – Piacenza 0 - 3 ( 24:26, 20:25, 16:25) Firenze – Piacenza 3 - 0 ( 25:18, 25:23, 29:27) Piacenza – Busto Arsizio 3 - 0 (25 :19, 25:22, 25:16) Casalmaggiore – Piacenza 1 - 3 (21:25, 25:23, 15:25, 19:25) Piacenza – Conegliano 3 - 0 ( 25:22, 26:24, 25:20)


VARESE SPORT

UNENDO YAMAMAY sAbAto 11 APrIle 2015

1

3 6 9 14

EKATERINA LYUBUSHKINA Nata il: 2 gennaio 1990 A: Mosca Altezza: 188 cm

centrale

VALENTINA RANIA

Nata il: 24 marzo 1985 A: Riva del Garda (TN) Altezza: 183 cm

schiacciatrice

GIULIA LEONARDI

Nata il: 1째 dicembre 1987 A: Cesena (FO) Altezza: 165 cm

libero

FREYA AELBRECHT

Nata il: 10 febbraio 1990 A: Zutendaal (Belgio) Altezza: 189 cm

centrale

JOANNA WOLOSZ

Nata il: 7 aprile 1990 A: Elblag (Polonia) Altezza: 181 cm

palleggiatrice

2

5 7 12 16

WWW.VARESESPORT.COM

5

BUSTO ARSIZIO

ALICE DEGRADI

Nata il: 10 aprile 1996 A: Pavia Altezza: 181 cm

schiacciatrice

CIARA MICHEL

Nata il: 2 luglio 1985 A: Taunton, Somerset (Ing) Altezza: 196 cm

centrale

FRANCESCA MARCON Nata il: 9 luglio 1983 A: Conegliano (TV) Altezza: 180 cm

schiacciatrice

LETIZIA CAMERA

Nata il: 1째 ottobre 1992 A: Acqui Terme (AL) Altezza: 175 cm

palleggiatrice

HELENA HAVELKOVA Nata il: 25 luglio 1988 A: Liberec (Rep. Ceca) Altezza: 188 cm

schiacciatrice

ORGANIGRAMMA

RAFFAELE FORTE MICHELE FORTE MASSIMO ALDERA

Presidente Onorario: Presidente: Direttore generale:

Team manager: Ufficio stampa e new media: Resp. comunicazione ed eventi: Responsabile amministrativo: Medico sociale:

ENZO BARBARO GIORGIO FERRARIO ENZO BARBARO MILVIA TESTA NADIA BROGIOLI

STAFF TECNICO

1째 allenatore: 2째 allenatore: Preparatore atletico: Scout man: Massaggiatore: Dirigenti accompagnatori:

8

13 17

CARLO PARISI MARCO MUSSO EZIO BRAMARD TOMMASO BARBATO MARCO FORTE ALBERTO GALLO GIORDANO POLATO

REBECCA PERRY

Nata il: 29 dicembre 1988 A: Bakersfield (USA) Altezza: 190 cm

schiacciatrice

VALENTINA DIOUF

Nata il: 10 gennaio 1993 A: Milano Altezza: 202 cm

opposto

GIULIA PISANI

Nata il: 4 giugno 1992 A: Pisa Altezza: 184 cm

centrale


WWW.VARESESPORT.COM

VARESE SPORT

lA ClAssIFICA FInAle Punti

Partite

V

P

16

6

3·0

3·1

6

7

56

19

Modena

46

14

8

10

40

15

7

3

Montichiari

37

12

10

Scandicci

26

9

Forlì

5

1

Casalmaggiore

46

Piacenza

41

Conegliano

37

uybA

Bergamo

34

Firenze

23 5

14

13 11

7

1

3

tipo di risultato

Novara

Urbino

sAbAto 11 APrIle 2015

8

10

3·2

6

3

2

3

1

5

9

4

3

6

3

0

4

2

6

5

6

13

4

2

21

1

11

15 21

7 3 0

3

02/11/2014

UYBA – Scandicci

(25-19, 25-20, 19-25, 24-26, 15-12)

09/11/2014

Conegliano – UYBA

(25-16, 12-25, 25-23, 23-25, 8-15)

15/11/2014

UYBA – Novara

(12-25, 15-25, 24-26)

19/11/2014

Montichiari – UYBA

(25-10, 18-25, 22-25, 25-22, 18-16)

23/11/2014

UYBA – Urbino

(25-19, 25-20, 25-14)

30/11/2014

UYBA – Forlì

(25-19, 16-25, 25-17, 25-14)

07/12/2014

Bergamo – UYBA

(25-22, 18-25 , 21-25, 25-21, 13-15)

14/12/2014

2-3

0-3 3-2 3-0

Casalmaggiore – UYBA 3 - 1

(22-25, 25-22, 25:22, 25-20)

03/12/2014

3-2

5

6

0

3

2

2

UYBA – Piacenza

(20-25, 25-20, 25-20, 25-22)

3-1

2-3

3-1

21/12/2014 Modena – Busto Arsizio 3 - 0 (25-22, 25-15, 25-18)

26/12/2014

UYBA – Firenze

(24-26, 25-16, 25-18, 23-25, 15-11)

3-2

Scandicci – UYBA

UYBA – Conegliano Novara – UYBA

UYBA – Montichiari

(25-17, 25-21, 25-15)

25/02/2015

Urbino – UYBA

(13-25, 18-25, 16-25)

15/02/2015

Forlì – UYBA

(23-25, 25-23, 20-25, 23-25)

08/03/2015

UYBA – Bergamo

(25-27, 23-25, 22-25)

15/03/2015

Piacenza – UYBA

(25-19, 25-22, 25-16)

22/03/2015

UYBA – Modena

(20-25, 25-13, 26-24, 31-29)

29/03/2015

5 7

8

4

seMIFInAlI

5

Piacenza

11

15

QuArtI

3-0 2-3

3-0

0-3

Firenze – UYBA

(18-25, 25-17, 16-25, 15-25)

0-3

3-0

3-1

1-3

uybA

QuArtI

Montichiari

seMIFInAlI

Modena

Conegliano

QuArtI

L’intesa tra Marcon e Leonardi

3-1

1-3

Casalmaggiore

FInAle

4

UYBA – Casalmaggiore 3 - 2

(25-19, 20-25, 26-24, 22-25, 15-13)

22/02/2015

4

2

(25-22, 19-25, 25-22, 16-25, 9-15)

25/01/2015

3

3

2

(21-25, 25-19, 25-19, 25-21)

18/01/2015

3

5

(25-22, 25-23, 26-24)

11/01/2015

5

3

GIRONE DI RITORNO

04/01/2015

1

novara

bergamo

2

2

IL CAMMINO DELLA UYBA

GIRONE DI ANDATA

2

3

1

0

1

0

1 5

1

0

1

1

1

3

1·3 0·3

1

1

6

9

2·3

QuArtI

foto di Gabriele Alemani

6


WWW.VARESESPORT.COM

VARESE SPORT

sAbAto 11 APrIle 2015

7

«Gli italiani: che calore! Io e mio marito, due pantofolai» A TU PER TU CON EKATERINA LYUBUSHKINA

«la Dinamo Mosca era la squadra che più di tutte volevo battere e sono felicissima di avercela fatta con l’aiuto delle mie compagne»

Lo spazio interviste è gestito dal gruppo Adf. Nel nuovo format di quest’anno abbiamo deciso di fare un mix di domande ironiche e non, cercando come al solito di far divertire ed allo stesso tempo di dare informazioni ai tifosi.

«Ora come ora non mi interessa più di tanto andare in discoteca. Sono piuttosto casalinga e anche mio marito preferisce stare in casa sul divano a guardare la televisione. Quando non ero sposata e quando avevo qualche anno in meno,

alv

ato

re

Me

da

u

vestivo la maglia dell’Odintsovo e la maggior parte delle volte ad avere la meglio, anche in alcune finali, è stata la Dinamo. Adesso invece mi sono presa una bella rivincita». Abbiamo tutti l’impressione che la Russia sia un paese “freddo”: cosa puoi dirci per smentire questa cosa? «Penso che noi russi non siamo freddi, forse siamo più seriosi. Vedo che gli italiani sorridono di più, sono più espansivi, noi no, siamo più rigidi e più impostati anche nelle attività quotidiane come l’andare al lavoro o all’università». Alle ragazze russe piacciono gli italiani? «Ahah, sono una donna sposata e non posso rispondere dal mio punto di vista che è quello di una donna. So di per certo, tuttavia, che agli uomini italiani piacciono molto le ragazze russe». La tua serata ideale come dovrebbe essere? A casa con il marito o in discoteca con le ragazze?

iS

liana. A te invece cosa manca di più della cucina russa? «Il grechka che è una sorta di insalata di grano saraceno, mi piace molto». Durante alcune partite abbiamo visto tuo marito sugli spalti. Viene spesso a trovarti? «È venuto per un periodo qualche mese fa e anche ora è qui con me e rimarrà a Busto fino alla fine della stagione». Cosa ne pensi che la tua sciarpa sia quella più acquistata dai tifosi? «È la prima volta nella mia carriera che mi capita di vedere il mio cognome su una sciarpa e mi fa tantissimo piacere vederlo scritto addirittura in russo. Ringrazio di cuore tutti i tifosi». Hai già dei progetti per la fine della stagione? Vista la mole di impegni uno dietro l'altro, non ti piacerebbe partire subito per una bella vacanza? «Adesso no, non penso alle vacanze perché ho nella testa soltanto di finire nel miglior modo possibile la nostra annata. Nel giorno di pausa che segue la partita cerco sempre di ricaricarmi fisicamente e di liberare la mente; per ora va bene così. Di vacanze se ne riparlerà tra un po’. Credo comunque di avere due settimane di stacco e poi ricomincerò ad allenarmi». Cosa si prova ad aver battuto nei playoff a 6 di Champions League una squadra del proprio Paese, ossia la Dinamo Mosca? «La Dinamo era la squadra che più di tutte volevo battere e sono felicissima di avercela fatta con l’aiuto delle mie compagne. Queste vittorie hanno un sapore speciale per me perché contro la Dinamo ho giocato molte volte quando

od

foto di Salvatore Medau

Ekaterina Lyubushkina è forse la migliore sorpresa dell’annata biancorossa: arrivata per sostituire l’infortunata Freya Aelbrecht, la venticinquenne russa si è fatta notare fin dall’inizio a suon di ottime prestazioni e per la sua proverbiale grinta. La sua prima esperienza fuori dai confini russi la sta consacrando ad altissimi livelli e i tifosi bustocchi gongolano. Conosciamo un po’ di più la farfalla numero 1. Quale è stata la prima cosa a cui hai pensato quando ti hanno comunicato che avresti giocato in Italia a Busto Arsizio? «Mi sono emozionata molto. Ho saputo di questa possibilità di sera e mi sono presa una notte per pensarci, anche se in cuor mio sapevo già la risposta. Al mattino

non ho avuto dubbi e ho accettato». Quali sono le differenze principali tra il campionato russo e quello italiano? «Non ci sono grandissime differenze perché trovo che in entrambi i tornei ci siano ottime giocatrici. Quello che ho notato maggiormente, però, è la diversa velocità con cui si sposta la palla: in Russia c’è un gioco più lento rispetto all’Italia e avevo più tempo per andare a muro; qui, invece, la palla viaggia con più rapidità e devo essere più reattiva negli spostamenti». Quale è stata la prima cosa che hai pensato quando sei arrivata in Italia? «All’inizio avevo quasi paura della gente perché mi sembravano tutti così strani attorno a me... Gli italiani sono più calorosi dei russi, danno subito confidenza e questa cosa nei primi giorni a Busto mi ha spaesato un po’, devo ammetterlo». È stato molto difficile ambientarti? «No, non è stato difficile ambientarmi perché nella mia carriera ho cambiato più volte casa e città, anche se sempre in Russia, ed ero già abituata ai trasferimenti. Dopo i primi giorni di assestamento, devo dire che mi trovo bene a Busto. Ho anche un buon senso dell’orientamento e ho imparato in fretta le strade». Senza la tua traduttrice Elena come sarebbe la tua vita qui? Quanto andate d'accordo tu e l'italiano da 0 a 10? «Sono contenta che ci sia stata Elena fin dall’inizio, mi ha dato e continua a darmi una grande mano. In squadra, poi, Havelkova e Wolosz conoscono qualche parola di russo e anche loro mi aiutano. Quello che ho cominciato a capire pian piano non è stato l’italiano in sé che mi può servire tutti i giorni, quanto le parole di Parisi; spesso capisco una parola sì e una no e cerco di collegarle per comprendere bene cosa mi sta dicendo». Come comunicate tu e le tue compagne quando Elena non c'è? Dicono che gli italiani parlano con le mani, a gesti, e i russi? «Quando Elena non c’è parlo soprattutto con Havelkova che mi fa da traduttrice. Quando lei non riesce a comprendere bene magari qualche mio problema fisico parlo anch’io a gesti con Michele e con Marco Forte. Stando qui ho imparato un sacco a farmi capire a gesti. Voi italiani gesticolate moltissimo e spesso quando io e mio marito siamo a passeggio ci divertiamo a vedere quanto gesticolate!». Tutti gli stranieri adorano la cucina ita-

fo t

di Michela Guarino e Manuel Prearo

BOTTA E RISPOSTA

numero preferito: 5 Animale: cane Piatto: il borsh che è una zuppa tipica russa con le barbabietole e la panna acida Colore: nero Città: Volgograd Canzone:musica russa in generale un tuo pregio: i miei capelli e che sono tosta un tuo difetto: sono gelosa Il ricordo più bello: il tempo passato con la mia famiglia Il luogo di busto Arsizio che ti piace di più: il ristorante Capri una sera con: mio marito Vacanza preferita: mi piacerebbe andare in un’isola della Grecia Compagna più simpatica: Freya Aelbrecht Il sogno nel cassetto: avere dei bambini Il tuo idolo: Walewksa de Oliveira, una centrale brasiliana

però, andavo spesso in discoteca con le mie amiche e mi divertivo molto». Nei giorni liberi dagli allenamenti cosa ti piace fare? Impari l’italiano, dormi, guardi la tv? «A me piace tantissimo camminare e nei giorni in cui non ci siamo allenate più volte sono andata a Milano anche da sola. Insieme a mio marito sono andata a visitare alcuni paesi sul Lago di Como, siamo stati a Venezia, che è davvero una città magica che non avevo mai visto prima; l’ho portato a Milano e recentemente siamo stati al cimitero monumentale di cui ho apprezzato molto l’architettura». I tifosi di Busto ti hanno subito amata sia per la qualità di gioco dimostrata sul campo sia per la tua disponibilità, la semplicità ed il tuo sorriso fuori dal campo. Quando alcuni tifosi (diversamente giovani) ti parlavano in dialetto bustocco sorridevi e rispondevi... Vuol dire che il bustocco è simile al russo? «Ahah! In italiano ci sono delle parole che sono molto simili al russo e magari io capisco qualche parola e tento di rispondere qualcosa». Si ringrazia Elena Colombo per la traduzione


Ekaterina Lyubushkina


VARESE SPORT

foto di Salvatore Medau


10

WWW.VARESESPORT.COM

settore GIoVAnIle

VARESE SPORT

sAbAto 11 APrIle 2015

a cura di Laura Paganini

Coach Iudica e le sue under 16 staccano il pass per la seconda fase regionale sciolte alla partita e con mente più sgombra. In Serie D spesso sono le altre compagini ad essere date per favorite, a dover dimostrare il loro valore e ad avere dunque più pressione. Noi non avvertiamo queste sensazioni in Serie D, quanto nel campionato Under 16 dove spesso siamo considerati superiori alle avversarie. Forse ci lasciamo un po’ prendere dall’emotività». Ogni estate si ricrea un gruppo diverso rispetto alla stagione precedente: ci sono arrivi, partenze e passaggi nell’Under 18. Cosa ti spinge a ricominciare da capo o quasi tutti gli anni? «È sempre bello per me ed è anche una sfida. Cerchiamo di formare un gruppo più competitivo ad ogni annata che inizia e ci stiamo riuscendo molto bene. Questo in corso è il terzo anno che disputiamo il campionato Under 16 e la Serie D e di stagione in stagione noto che l’appeal della Futura Volley Giovani cresce in modo espo-

nenziale. Tre anni fa abbiamo formato la squadra con le ragazze che avevamo in casa e non abbiamo avuto nessun nuovo arrivo; ora, invece, Busto è una piazza ambita dalle giovani così come lo è Orago. La società si è impegnata e si impegnerà ancora a portare in biancorosso atlete per l’Under 18, che rimane la compagine di punta del settore giovanile, ma ha cominciato anche a cercare all’esterno qualche buon prospetto per l’Under 16 e le ragazze rispondono entusiaste alla nostra chiamata. A me spetta il compito di plasmare e far crescere questi talenti e avviarli verso il loro futuro». Chi tra le atlete che stai allenando può essere un buon prospetto per il futuro e potrebbe ripercorrere la strada di Degradi e della stessa Angelina? «Per adesso penso che Virginia Peruzzo sia la giocatrice più avanti dal punto di vista fisico e tecnico ed è il punto di riferimento per le compagne. Pur essendo una classe 2000, si aggrega spesso all’Under 18 e anche alla B1. Inoltre, voglio menzionare Beatrice Negretti (classe 1999) che si è meritata il premio come miglior libero alle finali provinciali foto di Michele Monica

L’Under 16 ha staccato il pass per la seconda fase del campionato regionale di categoria, lo stesso gruppo o quasi che milita in Serie D è stabilmente nelle prime posizioni in classifica: una stagione che fino ad ora ha riservato quindi grandi soddisfazioni alle giovani farfalle e a coach Giacomo Iudica che da tre anni guida le ragazze Under 16 nel loro percorso di crescita e di maturazione tecnica, ma non solo. La tua Under 16 è vicecampione provinciale 2015 e adesso sta proseguendo nel suo percorso anche in ambito regionale. Qual è il bilancio che ti senti di tracciare finora? «Posso ritenermi davvero contento, stiamo andando molto bene. L’aspetto più difficile è però far mantenere sempre la concentrazione alle giocatrici perché appena archiviamo un impegno dobbiamo subito prepararci per il successivo. La squadra sta rispondendo bene, anche se devo ammettere che non è così semplice essere sempre al massimo della condizione fisica e mentale. Adesso ci aspetta il secondo turno della fase regionale e puntiamo ad arrivare prime in classifica nel girone per approdare direttamente in semifinale». Non solo Under 16. Quella in corso per la Serie D è un’ottima annata. «Stiamo disputando un campionato eccezionale. Abbiamo giocato alla pari contro tutte le squadre tranne contro Novate e Psg Volley che sono le prime due in graduatoria e che hanno dimostrato di esserci superiori. Contro di loro avremo però il ritorno in casa e sono sicuro che potremo dare loro del filo da torcere. Oltre a vincere 14 delle 21 partite giocate, abbiamo anche espresso un bel gioco e devo dire un “brave» alle mie atlete». Nonostante sia più competitivo, sembra che le ragazze si esprimano addirittura meglio nel campionato di Serie D. Perché secondo te? Che differenza c’è per loro tra misurarsi nel campionato Under 16 e in quello di Serie D? «Spesso me lo chiedo anch’io. Credo che le mie giocatrici riescano ad ottenere prestazioni e risultati migliori in Serie D contro ragazze più grandi rispetto a quelle offerte con le pari età perché arrivano più

foto di Michele Monica

«le ragazze devono crescere sotto l’aspetto sportivo, educativo e morale»

Under 16 e Under 18». Passando a te, quando è iniziata la tua carriera da allenatore? «Ho cominciato ad allenare alcuni anni fa quando, da Trento, sono arrivato a Milano per frequentare l’ISEF. La mia prima tappa è stata Cislago: una mia compagna di università giocava lì e mi sono avvicinato a quella società che poi sarebbe diventata la Futura Volley. Da quattro anni sono coach della Futura Volley Giovani; all’inizio ho allenato l’Under 13, mentre ora da tre stagioni guido l’Under 16». Hai giocato anche tu a pallavolo? In quale ruolo? «Da ragazzo ho giocato a Trento in Serie C. Poi, una volta a Milano, ho trovato lì una squadra e successivamente ho giochicchiato anche a Segrate, a Ferno e a Morazzone. Però, da quel punto in avanti mi sono dedicato prevalentemente ad allenare e quando ho giocato l’ho fatto solo per passione e non per ambizione. Ho fatto il palleggiatore, poi lo schiaccia-

tore-ricevitore e credo di essere stato un libero ante litteram, quando ancora quel ruolo non esisteva». Oltre ad allenare, sei anche insegnante di educazione fisica alla scuola secondaria di primo grado di Sumirago. Che tipo di insegnante e di allenatore sei? «Praticamente faccio quasi lo stesso lavoro tutto il giorno, al mattino a scuola e al pomeriggio in palestra. Posso dire che non è per niente facile avere a che fare con i figli degli altri e con persone che si aspettano sempre tanto da te; tutto questo è un po’ stressante, non lo nego. Ritengo comunque di avere instaurato un buon rapporto con colleghi, alunni e con le ragazze che alleno; sono inserito bene e a scuola ho preso il posto di un altro allenatore di pallavolo, Giuseppe Bosetti». Cosa ti senti di dire ad una ragazza che vuole diventare pallavolista? Quali sono i tuoi consigli? «Oltre all’aspetto sportivo, le ragazze devono crescere anche dal punto di vista educativo e morale e noi allenatori dobbiamo accompagnarle in questa evoluzione. La pressione sulle giovani atlete è molta: si inculca loro il concetto di dover giocare e di dover vincere, spesso anche a discapito del divertimento. Penso che lo sport sia una bella palestra per la vita vera, per il diventare adulti e quindi si deve imparare ad accettare successi e sconfitte, il fatto di diventare una vera pallavolista oppure non riuscirci; tutto questo fa parte della vita. Oltre agli insegnamenti tecnici, dunque, l’educazione e il valore morale dovrebbero ritornare centrali anche in ambito agonistico».


Speciale UYBA a Stettino... VARESE SPORT

SABATO 11 APRILE 2015

Vice campioni d’Europa: che impresa!

E fu così che arrivò sabato 4 aprile, giorno della partenza per Stettino, sede delle F4 della DenizBank Champions League. Ci si sveglia quando ancora non è l’alba e la partenza del volo è prevista per le 7.10; coloro che hanno deciso di raggiungere con le quattro ruote la cittadina polacca, distante circa 1200 km, si sono messi in moto addirittura il venerdì nel pomeriggio/sera. Con l’entusiasmo che accompagna queste occasioni, memori anche della precedente F4 di Istanbul, ci mettiamo tutti in viaggio con una grande gioia e soprattutto con una voglia matta di divertirci. segue a pagina13


12

Un argento che resterà nella storia WWW.VARESESPORT.COM

VARESE SPORT

SABATO 11 APRILE 2015

Il secondo posto conquistato a Stettino è il coronamento di un lavoro programmato negli anni dalla Futura Volley

Il selfie di gruppo sul podio

4 aprile, giorno in cui la UYBA ha steso in semifinale le padrone di casa del Chemik Police di coach Giuseppe Cuccarini con un entusiasmante 3-0 (25-21, 27-25, 25-21) in poco più di un’ora e mezza di gara. Dopo la sfuriata iniziale delle polacche, è stata infatti la UYBA a prendere in mano le redini del gioco con una buona solidità difensiva (54% di positiva e 31% di perfetta), un bel lavoro del muro che ha toccato moltissimo, un efficace servizio e con un attacco incisivo (39%). A brillare sotto l’egre-

stato anche il gran carattere dimostrato dal gruppo che non ha mai mollato nelle situazioni di difficoltà e, caparbiamente, si è preso il successo che è valso la finalissima. Contro le turche dell’Eczacibasi Istanbul di coach Giovanni Caprara (vincitrici nell’altra semifinale nel derby contro il VakifBank Istanbul, poi arrivato terzo), pur tradite da un po’ di emozione e tensione, le farfalle hanno dato il massimo ma si sono dovute arrendere con il punteggio di

mai raggiunto prima dal club. Tra le note liete si sono aggiunti anche i premi individuali che la Cev ha attribuito a Valentina Diouf (migliore opposta) e a Helena Havelkova (migliore schiacciatrice insieme a Bethanie De La Cruz). Con queste sensazioni ancora vivide, la UYBA deve ora pensare ai playoff scudetto: la partecipazione alla prossima edizione della Champions League e la possibilità di rivivere tutto ciò passano proprio per le ultime e decisive sfide della stagione in cui quello che conta è soltanto arrivare in fondo.

foto di Salvatore Medau

I festeggiamenti delle farfalle

3-0 (25-22, 25-20, 25-21). Un pizzico di rammarico c’è, soprattutto vedendo l’andamento del primo set quando Busto è stato in vantaggio per 16-12. Dopo, tuttavia, qualche errore di troppo nella metà campo biancorossa e la salita in cattedra del trio turco formato da De La Cruz (13 punti), Larson (13) e Yilmaz (13) hanno consentito all’Eczacibasi di pareggiare i conti e poi di aggiudicarsi il primo set. Se il secondo set ha evidenziato una superiorità delle avversarie, anche nel terzo parziale la UYBA ci ha provato, ma la difesa e l’attacco non hanno sfavillato come in semifinale. L’Eczacibasi dunque ha trionfato e ha scritto il suo nome nell’albo d’oro sotto quello della Dinamo Kazan, vincitrice della Champions League dell’anno scorso, ma è iniziata anche la festa biancorossa per un risultato foto di Salvatore Medau

gia regia della polacca Wolosz sono soprattutto Diouf, Havelkova e Lyubushkina. Diouf è risultata la best scorer con 19 punti di cui 2 muri e il 37% in attacco, Havelkova l’ha seguita a ruota con 17 punti con il 42% in attacco e Lyubushkina è stata fantastica a muro (4 sui 7 totali) e ha messo a terra altri 5 punti in attacco (38%). Oltre alla lodevole prestazione tecnica, quello che è piaciuto è

foto di Salvatore Medau

Lo scorso weekend è entrato di diritto nella storia della Futura Volley e rimarrà indelebilmente nella memoria di atlete, staff e società intera: la Unendo Yamamay Busto Arsizio ha conquistato un magnifico secondo posto nella Champions League 2014/2015 e può mostrare orgogliosamente al mondo la medaglia d’argento che brilla al collo delle sue giocatrici. Arrivate in Polonia, precisamente a Stettino, con la voglia di migliorare il terzo posto di due anni fa a Istanbul, Marcon e compagne hanno centrato l’obiettivo e hanno coronato ottimamente quella cavalcata trionfale che si è aperta lo scorso 12 novembre quando, al Payamamay, le farfalle hanno battuto con un bel 3-0 le debuttanti finlandesi del Viesti Salo. Via via, la UYBA ha proseguito nel suo splendido percorso raggiungendo il secondo posto nel girone C e poi avendo la meglio nei playoff prima sull’Azeryol Baku e successivamente sulla Dinamo Mosca. All’Azoty Arena, il bellissimo impianto polacco sede delle Final Four di Champions League, si è festeggiato e anche molto, giustamente. La due giorni di finali si è aperta sabato

La gioia incontenibile di Marcon, Leonardi e PIsani

foto di Salvatore Medau

di Laura Paganini

Diouf e Havelkova nel Dream Team della Champions League

Chemik Police - UYBA 0-3 (21-25, 25-27, 21-25)

Chemik Police: Werblinska 8, Zenik (L), Gajgal Aniol ne, Bednarek Kasza 1, Glinka Mogentale 15, Rabka ne, Bjelica 8, Veljkovic 13, Kowalinska 1, Jagielo, Ognjenovic 4. All. Giuseppe Cuccarini. Secondo allenatore: Jakub Gluszak. Battute errate: 10, Battute vincenti: 2. Muri: 9. UYBA: Lyubushkina 9, Degradi ne, Rania (L), Aelbrecht, Leonardi (L), Michel ne, Marcon 6, Perry, Camera, Diouf 19, Wolosz 2, Havelkova 17, Pisani 4. All. Carlo Parisi. Secondo all. Marco Musso. Battute errate: 8 Battute vincenti: 3. Muri: 7. Arbitri: Kraft, Zahorcova Spettatori: 5000 circa (100 da Busto Arsizio)

Eczacibasi Istanbul - UYBA 3-0 (25-22, 25-20, 25-21)

Eczacibasi Istanbul: De La Cruz 13, Kuzubasioglu (L), Ercan ne, Arisan ne, Bagci ne, Karakoyun 2, Cansu ne, Larson 13, Ozdemir 2, Gumus, Furst 5, Yilmaz 13, Demir 1, Poljak 8. All. Giovanni Caprara. Secondo allenatore: Alper Hamurcu. Battute errate: 10, Battute vincenti: 3. Muri: 8.

UYBA: Lyubushkina 11, Degradi, Rania, Michel 4, Leonardi (L), Aelbrecht ne, Marcon 8, Perry 1, Camera, Diouf 13, Wolosz 4, Havelkova 5, Pisani. All. Carlo Parisi. Secondo all. Marco Musso. Battute errate: 5, Battute vincenti: 2. Muri: 10. Arbitri: Rodriguez Jativa, Piasetski Spettatori: 4750 circa (100 da Busto Arsizio) RISULTATI DELLE FINAL FOUR Sabato 4 aprile: SEMIFINALI Chemik POLICE vs UYBA 0-3 (21-25, 25-27, 21-25)

VakifBank ISTANBUL vs Eczacibasi Vitra ISTANBUL 1-3 (22-25, 25-16, 22-25, 22-25) RISULTATI DELLE FINAL FOUR Domenica 5 aprile: FINALI Finale 3° posto: VakifBank ISTANBUL vs Chemik POLICE 3-0 (25-19, 25-21, 25-17)

Finale 1° posto: Eczacibasi VitrA ISTANBUL vs UYBA 3-0 (25-22, 25-20, 25-21)


WWW.VARESESPORT.COM

VARESE SPORT

13

Racconto di una trasferta da incorniciare SABATO 11 APRILE 2015

Gli Adf hanno seguito la squadra a Stettino e hanno scritto per voi il ‘diario’ di questo indimenticabile viaggio

topico di tutto il weekend: la finale di Champions League tra Eczacibasi e

sono quasi mai teso, avevo i nervi a fior di pelle. La nota lieta del pre par-

offre e riusciamo per fortuna a scovare un ristorante italiano aperto. Alle ore 18 finale arriva il momento

UYBA. La tensione è alle stelle e vi garantisco che non è una frase fatta in quanto io, che personalmente non

tita è che un nutrito gruppo di tifosi del Chemik viene a farci complimenti per il nostro entusiasmo, a farsi dare le nostre sciarpe, a farsi dipingere in volto il tricolore e a chiedere di stare con noi a tifare per tutta la finale. Tutto ciò ci rende orgogliosi. Fischio di inizio: le ragazze partono bene, a qualcuno non pare nemmeno vero e ci si lascia forse trasportare un po’ troppo dalla fantasia unita alla speranza; i volti dei nostri sono tesissimi e si riesce a fatica a cantare. Purtroppo, tuttavia, la partita prende poi la piega che nessuno avrebbe voluto vedere e volge a loro favore. Noi, comunque, non molliamo perché abbiamo nel DNA la fiducia nella nostra squadra e dimostriamo di crederci anche nel secondo e nel terzo set, aiutati nei cori anche dai tifosi polacchi. Al termine del match, tra di noi non regna lo sconforto, anzi, siamo tutti consapevoli di aver fatto qualcosa di incredibile. Scendiamo ancora a bordo campo e, dopo il rituale delle

Alcuni Adf a Stettino: orgoglio biancorosso

foto si Salvatore Medau

da pagina 11 Raggiungiamo l’Azoty Arena, palazzetto della squadra di casa di recente fabbricazione con un’architettura molto pregevole e che reputo l’impianto sportivo più bello che io mai abbia visto finora in Europa. Entriamo subito in contatto con la tifoseria di casa con cui scambiamo le sciarpe, intoniamo cori e ci facciamo “l’in bocca al lupo” reciproco. Ci rifocilliamo velocemente ed è già ora di preparare il materiale, il momento clou della giornata sta arrivando. Si inseriscono le batterie nei megafoni, si appendono gli striscioni, si montano le bandiere e la tensione sale; il palazzetto piano piano si riempie e si percepisce subito che non sarà facile non solo per le ragazze in campo ma anche per noi sugli spalti perché si capisce immediatamente che tutto il pubblico locale avrebbe dato una mano alle giocatrici, cosa che ha fatto, in effetti, in maniera egregia. Alle 15 la semifinale ha inizio: le ragazze partono un po’ contratte e noi continuiamo imperterriti nel nostro “lavoro” confinati nell’angolo in alto del palazzetto. Vinto il primo set, le biancorosse vanno sotto nel secondo, noi cominciamo a sudare freddo, ma con uno scatto d’orgoglio la nostra squadra strappa il secondo parziale per 27-25, generando un tripudio di gioia nel nostro settore. Ognuno di noi, scaramanzia a parte, capisce che oramai è fatta tant’è che le avversarie, “distrutte” mentalmente, nel terzo set non rientrano più in partita e al 3-0 scoppia l’Azoty Arena!!! Le ragazze,

colme di felicità per l’impresa appena compiuta, corrono attraversando il taraflex per raggiungerci a bordo campo dove noi, nel frattempo, stiamo confluendo: cori, abbracci, baci, gioia alle stelle, una delle scene più belle di tutta la F4. Ancora una volta si sancisce dunque il legame “magico” che si respira a Busto: le giocatrici non hanno fatto tutto ciò non per rispettare una sorta di rito, ma perché era quello che volevano: condividere questa emozione con noi! Assistiamo alla seconda semifinale per conoscere le nostre avversarie: l’Eczacibasi di mister Caprara vince contro l’altra super corazzata di mister Guidetti e capiamo che il compito della finale sarà arduo. Il nostro entusiasmo però non cala perché siamo in finale! A Stettino non c’è molto e scovare locali aperti per cenare e per il dopo serata è come cercare un ago nel pagliaio. Il giorno dopo, nonché Pasqua, visitiamo quello che la città

foto si Salvatore Medau

di Manuel Prearo

Tifosi biancorossi insieme ai tifosi del Chemik Police

Suggerimenti, critiche e lettere al direttore: redazione@varese-sport.com

VARESE SPORT ANNO XXXV numero 768 bis dell’11 aprile 2015 aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979 Prodotto da Sunrise Media Direttore Responsabile: Michele Marocco Caporedattore: Ulisse Giacomino

In redazione: Elisa Cascioli Marco Gandini Laura Paganini

Fotografi: Gabriele Alemani Agenzia Blitz Davide Carabelli

Direttore marketing: Fabrizio Pizzullo

Salvatore Medau Michele Monica

Collaboratori: Michela Guarino Mariella Lamonica Salvatore Medau Manuel Prearo

Redazione e uff. commerciale: Sunrise Media Via Caracciolo 29 Varese Tel. 0332 821033 info@sunrisemedia.it www.sunrisemedia.it

Impaginazione: Cristina Crotti

Stampa: Tipre s.r.l. Busto A. (VA)

Dovecitrovi

DISTRIBUITO GRATUITAMENTE in occasione delle partite casalinghe della UYBA PALAYAMAMAY Viale Gabardi, 21052 - Busto Arsizio (VA)

premiazioni, le ragazze vengono da noi ad intonare i nostri cori e a scatenarsi anche in balli (Freya su tutte). Noi ringraziamo anche tutto lo staff e riceviamo gli applausi da tutti i supporters delle altre tre squadre presenti. Usciti dal palazzetto si va a cenare e a festeggiare fino all’alba la medaglia d’argento. Lunedì, giorno di Pasquetta, si rientra verso l’Italia con la consapevolezza di essere stati partecipi di un traguardo storico per la società bustocca. Tra di noi trapelano alcune considerazioni che faccio mie: il secondo posto per la UYBA è da considerarsi come una vittoria, data la differenza economica esistente tra le altre tre partecipanti alle F4 e anche tra le compagini eliminate strada facendo (Fenerbache, Dinamo Mosca e Dinamo Kazan su tutte). La nostra società è composta da persone competenti che, pur senza disporre di liquidità faraoniche, ogni anno fanno in modo che la squadra sia protagonista nelle competizioni nazionali e in quelle europee; a loro va la nostra riconoscenza. Un plauso va a tutti coloro che hanno partecipato a questa trasferta e il saluto va anche a chi non ha potuto esserci per i costi da sostenere o per obblighi lavorativi. Andrei avanti a scrivere ore e ore aggiungendo un’infinità di dettagli sui bellissimi giorni trascorsi, ma è difficile cercare di raccontare tutto nelle battute di un articolo. Alla prossima F4 di Champions e ricordatevi: 2013 terzo posto, 2015 secondo posto… #tuttinsiemebusto


L’abbraccio dei tifosi a Malpensa

14

WWW.VARESESPORT.COM

VARESE SPORT

SABATO 11 APRILE 2015

stocca in una competizione europea. «Siamo felicissimi! È un argento che per noi vale oro; anzi, non è un argento ma è un oro bianco - spie-

Uno striscione dedicato alle giocatrici

ga entusiasta Monica, una tifosa -». Dello stesso parere è anche Valentina che aggiunge: «È un’emozione indescrivibile essere qua, sono

contenta di essere venuta perchè le ragazze sono state bravissime. Forse sono sorprese nel trovarci così in tanti ad aspettarle, ma se lo

foto Agenzia Blitz

L’accoglienza dei tifosi a Malpensa

foto Agenzia Blitz

Tanti cori per le farfalle sbarcate a Malpensa

foto Agenzia Blitz

200 tifosi hanno accompagnato la Unendo Yamamay Busto Arsizio nelle Final Four di Champions League a Stettino, in Polonia, e nella domenica di Pasqua all’Azoty Arena hanno gioito della splendida medaglia d’argento conquistata dalle farfalle; e almeno altri 200 supporters hanno atteso lunedì sera a Malpensa la squadra, sbarcata poco dopo le 19.30 e accolta da un tripudio di cori, applausi, striscioni e tante fotografie. L’esercito biancorosso ancora una volta si è mobilitato e ha reso il giusto omaggio all’eccellente secondo posto in Champions League che Marcon e compagne hanno ottenuto e che rappresenta il traguardo più alto mai raggiunto dalla società bu-

Capitan Marcon è “The Queen of Europe”

foto Agenzia Blitz

Accolte come eroine. Erano più di 200 i tifosi ad attendere le farfalle arrivate con la medaglia d’argento al collo

meritano. Credo che la prossima medaglia, dopo il bronzo del 2013 e l’argento di quest’anno, sarà d’oro. Ora vogliamo vincere lo scudetto». Scatti, selfie, sorrisi, bandiere e un vociare entusiasta riempiono il Terminal 1 di Malpensa e contagiano gli altri viaggiatori incuriositi. Le giocatrici raccolgono i complimenti, si mettono in posa per le fotografie, firmano autografi e ringraziano dell’accoglienza ricevuta. Il biancorosso si mescola con l’argento della medaglia che tutte mostrano con orgoglio e una cosa è certa: la UYBA è passione, la UYBA è emozione, la UYBA è una fiamma biancorossa che arde. Laura Paganini Mariella Lamonica




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.