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VARTALENT La Regina è tornata
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Sanremo 2015
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Luca Bretta è “DisconNesso”
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I deliri del Giuga
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VIZI E VIRTÚ
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Speciale: Un Sanremo da Patron
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In copertina: Nicoleta Nuca Staff VarTalent - NSM: Marco Consoli Luiz Henrique Belmiro Autori del mese: Cristiana Pivari Luiz Henrique Belmiro Giuseppe Calì
Per contattare TREDICIARTI scrivi a trediciarti@libero.it oppure 333/5337222 Questo magazine non rappresenta una testata in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.
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La Regina è tornata
Nicoleta Nuca La vittoria a VarTalent ‘13, tre inediti inseriti nella Compilation VT ’13, l’ingresso all’International Festival Partner di Castrocaro Festival e ora X Factor Romania. Tutti i parlano di lei, in Italia, in Moldavia (suo paese natale), in Romania. La star è tornata più forte che mai. E noi abbiamo sempre creduto in lei.
La rivista “Rolling Stones” l’ha definita una star “in fuga”. Una voce che l’Italia si è fatta sfuggire, così come è successo ad Andrea Faustini, finalista di X Factor Uk.
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Non bastasse il suo talento incredibile, negli ultimi giorni è entrata a far parte della classifica delle 100 donne più sexy dello showbiz rumeno, piazzandosi nelle prime posizioni e potremo constatarlo nel servizio fotografico realizzato a Milano, dopo la sua partecipazione a X Factor.
Si è definita “italiana vera” durante i casting di X FactorRo e porta con sé, oltre alla cultura musicale internazionale, la musica italiana che presenta con orgoglio nei più importanti salotti televisivi dell’est europeo.
Un talento Made in Italy: Nicoleta ha sempre viaggiato per seguire suo padre, ex Console moldavo, ma ha scelto l’Italia come patria d'adozione e ha studiato canto al C P M Mu s i c In s t i t u t e d i Fr a n c o Mussida, scuola milanese da cui sono passati diverse voci che avete ascoltato a X Factor (la vincitrice dell’edizione 2012 Chiara Ga l i a z z o , Ca m i l l a Ma g l i , A l e s s a n d r o Mahmoud).
Il suo futuro:
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“Non mi piace parlare del mio futuro. Mi piace lavorare per il mio futuro. E statene certi; se il mio futuro sarà come dico io, tutti lo verrete a sapere.” Nicoleta ora si sta trasferendo a Bucarest dove ha ricevuto moltissime proposte lavorative interessanti. Dice che le sta valutando con molta cura e attenzione.
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Il percorso VarTalent: É bastato un video ed il Patron Marco Consoli ne è rimasto stregato. Arriva tramite mail la sua richiesta di partecipazione a VarTalent ’13 e le fa conquistare la Wild Card, assieme a Nick Casciaro protagonista della scorsa edizione di Amici, che le permette di accedere al provino in uno studio discografico. Supera brillantemente la prova in studio e durante il provino dal vivo si aggiudica il premio di Miglior Interpretazione Live dell’edizione VT ’13 alle Feste Vigiliane 2013 conquistando così il pass per l’Auditorium Santa Chiara di Trento, dove sbaraglia la concorrenza e vince VarTalent ’13, acclamata da una lunga standing ovation.. Incide due brani inediti, “Se mi ami mi aspetti” e “Fai di me ciò che vuoi”, per la Compilation VT ’13 e, all’interno dello stesso album, viene inserita come bonus track la sua canzone “After All” prodotta da Bang Bang Production - Romania. Nell’edizione VarTalent ’14, grazie ai suoi dieci anni di studio della musica e canto, ricopre il ruolo di giudice e dà dimostrazione della sua continua crescita con due super esibizioni durante la serata Finale di VT ’14, duettando prima con Luiz Henrique Belmiro - presentatore di VarTalent - e poi con Federico Fattinger, anche lui giudice di VarTalent. Alla fine delle sue esibizioni Marco Consoli, il patron di VarTalent, emozionato dichiara da sotto il palco: “Sono felice che tu sia tra noi. Sono felice che da VarTalent sia passata una Super Star come te!”
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Dicono di lei: Stefano Banica (giudice di X FactorRo), dopo la sua performance alle prime audizioni di X Factor con It’s a man’s world, ha dichiarato: “Ragazza, tu sei eccezionale. Non ho mai sentito questo pezzo alle audizioni di X Factor, - alzandosi in piedi - non posso non prenderti. Hai una voce spettacolare.” Horia Breciu (giudice di X FactorRo e show man della tv rumena): “Sei esattamente quello che cerco per questo show. Mi piacerebbe molto averti nella mia squadra. Sei una star”.
“E statene certi; se il mio futuro sarà come dico io, tutti lo verrete a sapere.” www.vartalent.it
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“Una parola per descriverla? STAR!!! Vincitrice VarTalent '13 - Nicoleta Nuca.” www.vartalent.it
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Marco Consoli
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Delia (Star Musicale Rumena): “In un mondo (musicale rumeno) dominato da uomini, mi piacerebbe vincesse una donna. Te lo meriti!” Marco Consoli (Patron e Presidente di Giuria di VarTalent), sui social network non risparmia parole per dichiarare la sua ammirazione all’artista e alla persona. Come regalo per il suo 50esimo compleanno è partito dall’Italia per ammirare Nicoleta durante uno show live del talent, sperando ti riuscire a entrare in puntata venerdì 12 a Bucarest per X Factor Romania a tifare Nicoleta!”
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Pochi attimi dopo la sua vittoria a VarTalent ’13 sulla pagina di Consoli appare il seguente messaggio: “Una parola per descriverla? S TA R ! ! ! Vi n c i t r i c e VarTalent '13 - Nicoleta Nuca” Nicoleta manda a tutti i lettori di VT-NSM un grossissimo bacio e noi le facciamo un grandissimo “In bocca al lupo”. Luiz Henrique Belmiro
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Sanremo 2015
Un’edizione del Festival della Canzone Italiana che ha spiccato “Il Volo” È “Il Volo”, trio lanciato a “Ti lascio Una Canzone” di Antonella Clerici, a trionfare in questa 65esima edizione del Festival di Sanremo. Un ritorno a “quello che ci fa essere amati nel mondo”. Secondo classificato Nek, che riceve anche il premio per la sua co ver di “ Se telefonando ” e il premio per miglior arrangiamento con “Fatti avanti amore” - la sua canzone in gara -, terzo posto Malika Ayane, vincitrice del premio Mia Martini. Bravi! Carlo Conti chiude con il botto, quasi 12 milioni (media) di telespettatori e il 54% di share per la serata finale di Sanremo. Will Smith ed Ed S h e e ra n g l i o s p i t i i n te r n a z i o n a l i d e l l a finalissima con due performances, una canora e una di intrattenimento, che hanno reso giustizia al loro nome e ai grandi successi ottenuti dal piccolo Sheeran e dal grande Will Smith. Bravi! Non dimentichiamoci di due grandi personaggi che hanno portato charme ed eleganza a questa edizione della kermesse; Conchita Wurst e Charlize Theron. Charlize, incantevole, - una star d’ a l t r i tempi - bella e senza fronzoli. Nonostante l’intervista “nazional popolare” di Conti, riesce a regalare al pubblico un bel momento di televisione. Conchita o, come l’ha chiamata Conti, Tom - su Twitter Conchita si è detta sorpresa di essere stata chiamata con il nome di battesimo - è un personaggio diverso, www.vartalent.it
molto Eurovision Song Contest per l’appunto, che ha conquistato con simpatia il 50% del pubblico - l’altro 50% finge di non sapere chi sia - e un picco di ascolti proprio nel momento in cui si esibiva. Brave! Tra gli ospiti italiani impossibile non parlare della “reunion” di Albano e Romina,, due pezzi della storia della musica mondiale. La loro “Felicità” ha fatto il giro del mondo portando “un bicchiere di vino con un panino” nelle case di tutte le famiglie italiane (e non) sparse per il mondo. È entrata a far parte della “TOP 10” di ben 14 paesi in 4 continenti. Bravi! I comici? Non ne parliamo. Un plauso va alla Comica, con la “ C ” maiuscola, Vi rg i n i a Raffaelli che ha regalato all’Ariston un momento di sorrisi veri, senza volgarità e insulti. Bravissima! 11 di 30
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Il podio Big: Il volo - Grande Amore: Amatissimi in America e reduci da una tournée che li ha visti calcare persino il palco dell’importantissimo Madison Square Garden con Laura Pausini e tantissimi altri nomi della musica mondiale, i ragazzi de “Il Volo” portano a Sanremo “Grande Amore”, un brano della tradizione classica italiana, la musica che ci fa amare in tutto il mondo. Inutile parlare delle innumerevoli polemiche per la loro vittoria. I ragazzi de “Il Volo” hanno soltanto una cosa da dichiarare: “Grazie Italia. Ora basta polemiche, imparate a conoscerci.” Sono i primi artisti italiani a firmare un contratto diretto con una Major Americana, la Geffen Records, per la pubblicazione di un album con distribuzione internazionale. “ I Tenorini ” , battezzati così da Antonella Clerici, sono stati spesso nominati per i “Latin Grammy Awards” e nel 2014 hanno trionfato ai Billboard Latin www.vartalent.it
Music Awards per la categoria Latin Pop Albums Artist of the Year, Duo or Group. Collaborazioni d'eccezione, prima con i Pooh, poi con le star internazionali Barba Streisand e Ricardo Montaner. I loro tour hanno spaziato dall'Europa all'Asia, passando per Stati Uniti e Canada. Ora rappresenteranno l’Italia, se lo vorranno, alla prossima edizione dell’Eurovision Contest Song. Nel frattempo il loro singolo è il più venduto nel digital store italiani e il loro album, per ora solo in prenotazione, è già al quarto posto nella classifica iTunes. Bravi!
Nek - Fatti avanti amore: “Laura non c’è” ma Nek è tornato. Una canzone che esce dal coro Sanremese. Nulla di nuovo, se paragonato al panorama musicale internazionale, ma un tentativo più che riuscito di rinnovarsi e portare qualcosa di diverso sul palco dell’Ariston. Un brano pop dance con tanto di cassa in quattro e un retrogusto di Coldplay e U2. 12 di 30
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A lui il premio Stampa Radio Tv Web “Lucio Dalla” sezione campioni e il Premio Miglior Arrangiamento votato dalla giuria del Festival.
Posso dire a tutti i ragazzi di continuare a provarci di non demordere mai, il “si” arriverà nel momento più giusto”.
Nek, appena conclusa la serata, ha dichiarato: “È grazie alle persone che sono qui. ” Umile, educato, elegante e Bravo!
Il giovane siciliano ha già tantissimi fan, tra cui nomi illustri della musica e spettacolo italiano. Infatti Franco Battiato e Fiorello non hanno mai nascosto la loro ammirazione verso il cantautore vincitore di questa edizione di Sanremo nella categoria “Nuove Proposte”. Giovanni Caccamo, oltre ad aver trionfato nella categoria “Giovani” è salito sul podio della categoria “Big” come co-autore del brano di Malika Ayane. Doppio trionfo per il cantautore, già arruolato nella “squadra” di Caterina Caselli. Bravo!
Ma l i k a Ay a n e - Ad e s s o e q u i (nostalgico presente): Raffinato ed elegante il brano che Malika presenta a questa edizione di Sanremo. Sembra quasi un film senza immagini. La sensazione è quella di essere coinvolti in una scena - o cena - silenziosa ma ricca di sapori particolare ed eccitanti.
“Silenzi per cena / Conoscersi / Lasciarsi le mani / Non è quello che si spetta / Né buone idee / Né baci per strada / Adesso è qui / Nostalgico presente”
Luiz Henrique Belmiro
Nel frattempo su iTunes…
A Malika va, oltre al terzo posto, il Premio della Critica Mia Martini. Meritatissimo. A Malika sono andati 36 voti. Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi ne hanno presi 19, Nek 10.
Una giovane proposta Big: È Giovanni Caccamo il vincitore delle nuove proposte Sanremo 2015. Durante l’intervista radiofonica a VarTalent On Radio il giovane ha dichiarato, poco prima di salire sul palco per la serata della finale, “Nuove Proposte”: “Ho ricevuto tantissimi “no”, anche da Sanremo, infatti questa è la quarta volta che ci provo. www.vartalent.it
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Luca Bretta è “DisconNesso” I tuoi primi contatti con la musica? I miei primi contatti con la musica sono arrivati quando ero ancora piccolino, avevo circa 8/9 anni. Era il periodo in cui, verso fine anni '90, andavano forte artisti come Backstreet Boys, Blink 182, Red Hot Chili Peppers, Britney Spears all'estero e Lunapop, 883, Vasco Rossi in Italia. Questo scenario musicale mi ha convinto a pensare che da grande avrei voluto fare il cantautore: sottolineo "cantautore" per il fatto che, in quel periodo, scrissi circa una ventina di testi che poi cantai sopra le basi musicali dei videogiochi per il Nintendo, registrandomi con un piccolo registratore e riempendo ben due musicassette. Tutt'ora custodisco questi tesori nel cassetto della scrivania e, come allora, cerco di cantare esclusivamente i miei pezzi. Che cosa ascolta Luca Bretta e quanto di quello che ascolta c’è nella sua musica? Ascolto molti artisti che ho cominciato a seguire in quegli anni: amo i Red Hot Chili Peppers, e tutt'ora ho i loro dischi i macchina. Poi in generale ascolto più musica estera che italiana: adoro gli Oasis, i Dire Straits, i Kooks, i Subways ma anche artisti più pop definiti grandi icone della musica, come appunto i Backstreet boys o, per fare un esempio più attuale, Taylor Swift. Inoltre presto sempre molta attenzione alla musica che mi circonda nel panorama odierno... A volte scopro un pezzo che mi piace parecchio in radio o sul web, allora lo scarico LEGALMENTE e me lo sparo in macchina! Penso che nella mia musica si ritrovino un po' tutte queste influenze musicali... Non scrivo mai canzoni prefissandomi un genere preciso, ma lascio sfogare la mia creatività in maniera molto spontanea. www.vartalent.it
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No n h o a n c o ra a v u t o m o d o d i a s c o l t a re i l t u o a l b u m , DISCONNESSO, che esce il 5 di febbraio (l’intervista esce poco dopo ma è stata fatta prima <<sorrisi>>), il primo singolo estratto però è già disponibile su tutte le piattaforme digitali e s’intitola “Visualizzato”. Per rimorchiare basta davvero solo un cellulare? Con "Visualizzato" mi sono divertito ad ironizzare un po' sulle abitudini dei ragazzi della mia generazione. In questo caso volevo raccontare di come un oggetto tecnologico (in questo caso un telefono figo) a volte venga considerato come il primo parametro per valutare una persona a prima vista. Ho esagerato un pochino forse, mi piace pensare che nessuno possa innamorarsi soltanto perché è attratto da un bel telefono e non da chi lo usa. www.vartalent.it
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Con “DISCONNESSO” cosa ci vuoi raccontare? Con "Disconnesso" voglio semplicemente raccontare me stesso e spiegare chi sono, cosa ho fatto, come l'ho fatto e cosa farei. In poche parole, ho messo nel disco il più vero Luca Bretta, cercando di scherzare sul mio modo d'essere e sul mio modo di esprimermi, a partire proprio dal titolo che meglio di così non può descrivere il mio carattere distratto, casinista e sognatore. Ti sei autoprodotto. “Va di moda” autoprodursi o è una necessità per chi vuole fare musica oggigiorno? Penso che autoprodursi al giorno d'oggi vada di moda perché molti artisti sentono la necessità di farlo. Chi per ragioni economiche, chi per ragioni artistiche, rinuncia sempre più spesso ad aspettare, o ad accettare, la proposta di un contratto discografico, che rispetto a qualche anno fa è molto più difficile da ottenere. Personalmente ritengo che essere indipendente sotto tutti i punti di vista sia un'arma a doppio taglio: se si sa come gestire questa situazione può fare molto comodo, altrimenti si rischia di farsi male e basta. Io ho scelto di autoprodurmi per far capire a tutti chi sono, prima che qualcun altro lo faccia per me, e di questo ne sono contento. “Noi giovani italiani vogliamo ottenere l’indipendenza da ogni limite imposto dalla nostra società e per questo lotteremo con tutti i mezzi per i nostri diritti finché campo non ci separi.” Una frase tratta dal tuo singolo “Visualizzato”. Pura ironia o ritratto di una generazione che si blocca senza “campo”? In ogni presa in giro c'è un fondamento di verità. Diciamo che in questo caso la verità si presenta in alta percentuale rispetto all'ironia. Forse siamo diventati davvero tutti dipendenti dai nostri smartphone! Youtube o Talent Show? Per il momento non ho ancora potuto provare l'esperienza di esibirmi in un Talent Show. Posso solo immaginare che probabilmente il web riesca a darci l'opportunità di esprimere ciò che siamo senza filtri. Per quanto riguarda il talent, invece, credo che sia un po' diverso. In ogni caso il web mi sta aiutando molto, quindi l'accendo: rispondo "Youtube"! 2014 è stato un anno importante per te dal punto di vista musicale. Ci vuoi raccontare quello che è successo?
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Il 2014 per me è stato un anno meraviglioso! Tutto è cominciato a gennaio, quando sono stato scelto per partecipare al "Trofeo Emergenti" nella famosa trasmissione di Red Ronnie "Roxy bar". Da allora ho pubblicato, nei tre mesi successivi, ben due canzoni: "Mi cascano le braghe" che si è fatta spazio nella classifica Airplay per ben sette settimane, e "Studio a Fe", una canzone che racconta la vita universitaria ferrarese sotto tutti i punti di vista, e che mi ha permesso di farmi conoscere anche nella città in cui studio. L'estate, invece, si è aperta con "Sei bellissima", il mio quarto singolo ufficiale, che ho avuto la fortuna di portare sul palco del Festival Show fino ad arrivare alla finalissima svoltasi in una gremita Arena di Verona. Da ottobre a dicembre, infine, sono entrato in studio per dare vita al mio primo album che non vedo l'ora di farvi ascoltare! Nel 2015 cosa succederà? Chissà! Spero che quest'anno possa seguire la linea del 2014! In questo caso sicuramente non rimarrei deluso ;) Per ora posso solo dire che tra qualche giorno inizierà il "Disconnesso Tour" che mi porterà sabato 14 a Mantova, al Teatro Sociale, e il 20 febbraio al Paladolomiti di Pinzolo! Tutte le info sulle date del tour si possono comunque trovare sul mio nuovo sito ufficiale www.lucabretta.com o sulla mia pagina Facebook. Grazie per l'intervista! Ci vediamo ad uno dei prossimi concerti! Luiz Henrique Belmiro
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i p s i r C
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I deliri del
Giuga Dopo l'esperienza natalizia Giuga è pronto ad affrontare la comparsata in un film per la televisione, ma la Gilda, sua madre, trova il modo per fargli perdere la concentrazione.
Con cinquecento euro non è che si vada poi così lontano. Se consideriamo che trecento li ho spesi per i regali di Natale possiamo dire che sono punto e a capo e nemmeno questo giro mi cambio il cellulare. Mio padre, visto che elargivo doni come un vero Babbo Natale, ha deciso di togliermi il mensile che se lo intuivo prima col cavolo che gli regalavo la maglia con scollo a v color pervinca. Ha persino fatto più di un brindisi durante il pranzo di Natale a questo figlio che forse ha capito che c'è del bello nel riuscire a guadagnare qualche soldino con il sudore della propria fronte. Ma va' va', per quello che ne sa lui potevo averli anche vinti al Gratta e vinci, mica l'ho detto a qualcuno del mio trip vestito da babbone che però è stato anche divertente. Certo che ce n'è di gente strana al mondo, è consolante farsi un giro fra le persone normali, per modo di dire, qualche volta. Basterebbe una volta mese e uno torna a casa rincuorato e non si sente più uno scemo solo, sa di essere in buona compagnia. Non è il mio caso, naturalmente, perché io scemo non sono. Parlavo per voi che, sicuramente, avete un sacco di complessi e vi fate un sacco di menate. Sentite questa. Ero lì che facevo la parte dell'Elargitore di caramelle quando mi si avvicina una signora sulla cinquantina, avvolta in una pelliccia di simil pelo. «Sono anche per i grandi le caramelle?» «Se proprio ne vuole una, gliela do volentieri». «C'è qualcosa alla menta?» «Solo frutta, signora, ai bambini non piace troppo la menta». «Frutta eh?» «Frutta, sì» «Con lo zucchero, immagino» «Con lo zucchero» «Ma a chi sta a dieta voi non pensate?» E si è allontanata stizzita. Una ragazzina vestita come Pippi Calzelunghe, per via delle calze a righe mi è venuta in mente quella, con fare strafottente mi ha aggredito verbalmente perché ero uno strumento del consumismo più bieco, parole sue. Avrà avuto quindici anni. Per non parlare dei bambini che facevano incetta di caramelle, come se non ne avessero mai mangiate prima, usando tutti i trucchi possibili e quello che ha rifiutato perché la mamma non vuole che io accetti caramelle dagli sconosciuti. «Ma io sono Babbo Natale» www.vartalent.it
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«Non sono mica un lattante, Babbo Natale non esiste e tu potresti essere anche un maniaco per quello che ne so». Dodici anni portati malissimo. Brevi scorci di varia umanità. Mi devo vestire ganzo per una comparsata in un film per la televisione e poi penserò anche a qualche lavoretto per tirare su un po' di grana, ma ora ho bisogno della massima concentrazione per poter dare il meglio. Metti che la cinepresa si soffermi su di me e metti anche che un regista famoso veda proprio quella scena, per caso, e rimanga abbagliato dal mio stile e dalla mia padronanza del ruolo. Mi provo e riprovo vari abbigliamenti davanti allo specchio. Ci hanno detto di vestire anni 70 con pantaloni a zampa e giacchetta striminzita e se c'è una cosa che non mi manca nell'armadio sono vestiti di tutte le fogge per tutte le occasioni. Gli aspiranti attori mi possono capire. Per fortuna io ho la Gilda dalla mia e questi pantaloni bianchi con vita bassa e a zampa e la giacchettina di velluto li devo unicamente a lei che non butta via niente e che ha imboscato in un armadio in soffitta tutti i vestiti di mio padre da giovane, neanche avesse saputo che un giorno suo figlio li avrebbe usati per lavoro. La preveggenza delle madri non ha limiti. Soddisfatto di quello che mi rimanda lo specchio mi decido a buttarmi in branda che domani la levataccia è alle sei per poter essere sul set alle sette e questo è un punto negativo del percorso che ho deciso di intraprendere, ma un po' di sacrificio ci vuole... «Giulio stai dormendo?». La voce della mia mammina al di là della porta chiusa. Che faccio? Fingo di dormire o sento che vuole? Ora si è messa a bussare. Che caspita avrà da dirmi a quest'ora? Cedo e, con voce finto assonnata, la faccio entrare. È chiaro che ha pianto, ma che sarà successo? «Papà non è ancora tornato», mi dice sedendo ai piedi del letto. Guardo l'ora sulla sveglia, sono le undici e in effetti è un po' strano. «Non ti preoccupare, mamma», le dico per rincuorarla, «se gli fosse successo qualcosa l'avremmo già saputo». E lei mi sbalordisce quando se ne esce con questa frase che rimarrà scolpita nella mia mente per tutti gli anni a venire, lo so già, e non andrò da uno psicanalista solo perché non ho i mezzi per farlo. «Non ho paura di quello, ma ho il sospetto che tuo padre abbia un'altra donna», e tira su con il naso. Ohibò, penso, perché davanti alla mamma anche i pensieri devono essere puliti, ma avrei pensato volentieri qualcosa di più volgare. Non so che dire. Non riesco nemmeno a immaginarmelo mio padre con un'amante. Con quella faccia da ragioniere in pensione e l'alito mortifero. «Impossibile», dichiaro convinto, «gli sarà successo qualcosa. Preferisco». Oh, mi è scappata, ma è così che la penso. Sarebbe più dignitoso. La Gilda non la pensa così e mi riprende. «Non puoi dirlo davvero. Se ha un'altra donna posso tentare di riconquistarlo, se è morto è finito tutto. Comunque ho le prove di quello che dico e non so che fare», e scoppia a piangere. Mi alzo dal letto e mi siedo vicino a lei mettendole un braccio intorno alle spalle come a proteggerla. È scossa dai singhiozzi e mi fa una gran pena, ma non mi vengono le parole che poi si tratta pur sempre dei miei genitori e il fatto che il mio padre abbia un'amante presuppone rapporti sessuali e io non voglio nemmeno immaginarmelo in quel contesto. Ho sempre faticato a immaginarlo anche con
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mia madre. I genitori dovrebbero essere al di sopra dei richiami della carne, un figlio può rimanere traumatizzato a vita. «Le sue camicie odorano di Opium», sussurra, «e nessuno di noi lo usa». Orrore! Il profumo che risponde a quel nome è pestilenziale, ti rimane addosso anche dopo dieci docce e allora se vuoi fare l'amante segreta la regola numero uno è quella di eliminarlo completamente dalla tua vita. «Se è solo questo, mamma, ci possono essere un sacco di spiegazioni. Può essere che lo usi la Silvana e, visto che è la sua segretaria, nel suo andirivieni dal suo ufficio a quello di papà lascia scie chimiche ovunque». «La Silvana è andata in pensione due mesi fa», recita la vocina materna. Nooooo! Sono esterrefatto per due motivi: Non sapevo della pensione della Silvana Non so chi sia la nuova segretaria. «È una ragazza ucraina che faceva la badante alla mamma di Silvana ma che era diplomata in contabilità al suo paese», specifica la Gilda a un figlio attonito che ha già capito tutto e che avrebbe voglia di urlare ma non lo fa perché sua madre si spaventerebbe e perché adesso deve dormire se vuole svegliarsi alle sei. «Scusa mamma, io devo dormire. Ne parliamo domani, anzi, no. Sai che fai? Ne parli direttamente con lui», e indico con gesto vago qualcosa fuori da lì e il portoncino di casa finalmente si apre. Il fedifrago è tornato, ma che tristezza. Spero solo di riuscire ad addormentarmi subito, anche se la vedo dura.
i p ris
C
Crispi
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VIZI E VIRTÚ Questa volta era quella giusta se lo sentiva Gina mentre stringeva tra le mani la schedina dove aveva pazientemente segnato i numeri, solo, non poteva immaginare che in quella ricevitoria, proprio in quella che credeva la meno affollata, quella al centro della piazza del piccolo paese di provincia, potesse accadere ciò a cui stava assistendo: un uomo dal volto incappucciato teneva un coltello puntato sulla proprietaria, obbligandola a dargli tutto il denaro disponibile. Gina sentiva la paura scoppiargli dentro, ma si manteneva calma, non poteva perdere l’occasione di vincere, i numeri giocati sarebbero sicuramente usciti tutti, un bel sei in schedina le avrebbe alleviato parecchi problemi, cambiandole la vita, si immaginava già libera in una bella villa con tanti servitori, avrebbe mandato via quel marito che pensava solo a sbraitare e a giocare lunghissime partite di briscola con gli amici. Aveva seguito nei giorni precedenti tutte le trasmissioni che davano continuamente numeri, quegli indovini della televisione interpretavano i sogni in maniera impeccabile. Pensò quindi ai suoi sogni della notte precedente, tutti già tramutati in numeri, solo uno le era poco chiaro, l’aveva fatta svegliare improvvisamente, ma non riusciva a ricordarlo e adesso mentre era lì, pareva che questo sogno si materializzasse nelle azioni che il rapinatore stava compiendo all’interno della tabaccheria. Certo, avrebbe potuto giocare www.vartalent.it
un’altra schedina inserendo il numero che corrispondeva alla rapina, ma quel delinquente era ancora lì e non andava via, e poi, aveva lasciato i suoi risparmi per investirli tutti su quella schedina, su un sistema speciale, doveva assolutamente giocarla! Aveva la sensazione che il tempo non passasse più, cercò di trattenere per le redini i suoi pensieri che gli suggerivano di nascondere la schedina, uno strano terrore attraversava il suo corpo provocandole dei brividi, il terrore che quel malvivente potesse rubarle quel pezzo di carta così importante per lei, no, sarebbe stata una tragedia, era la volta giusta, quella schedina era vincente. Decise di na sconderla con pr udenza, approfittando del fatto che il rapinatore minacciava la titolare, povera signora Rosa, fungeva da cavia per l’attuazione del piano di Gina. Prima di agire valutò attentamente tutte le soluzioni, bisognava capire quale nascondiglio avrebbe evitato alla schedina di essere rubata, la borsa no perché era facile che le venisse sottratta, tasche nella gonna non ne aveva, poteva nasconderla nelle mutande, lì senza dubbio quel vile non avrebbe controllato, ma essendo inverno ce ne voleva di tempo per attraversare collant e calzamaglia. Mentre studiava il da farsi il delinquente si girò verso di lei: “Tu, presto dammi la borsa” Gina tentennò, nella borsa c’erano i soldi per giocare, mentre in una mano stretta in un pugno stritolava la sua schedina, forse era meglio perdere i soldi, la signora Rosa era un’amica, magari le avrebbe fatto credito: “Ecco giovinotto la prenda pure ma ci risparmi la vita” 24 di 30
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L’uomo afferrò la borsa cercando freneticamente il portamonete, dal quale caddero diversi spiccioli, che arrivati sul pavimento rotolarono fino a nascondersi sotto il bancone del locale, interdetto e furioso appoggiò il coltello sulla gola di Gina che rimase immobile, gli occhi sgranati verso il cielo, le vene delle mani che pareva scoppiassero dalla pressione esercitata sulla schedina, si udì un tonfo! La signora Rosa era stramazzata al suolo priva di sensi e tra l’altro il rumore di una sirena si avvicinava, l’uomo guardò la donna svenuta, avvicinò i suoi occhi a quelli di Gina quindi la spinse facendola cadere e scappò via. Il maresciallo dei carabinieri aveva ancora sul volto le linee del cuscino quando venne avvisato del furto alla ricevitoria, Gina lo notò subito nonostante la paura, il pericolo era comunque scampato, però la signora Rosa era ancora svenuta. Si avventò su di lei dandole dei buffetti sulle guance:
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“Mi dia aiuto maresciallo, la prego, dobbiamo farla rinvenire, devo giocare la schedina, devo assolutamente” “signora si calmi, ma le sembra questo il momento di pensare alla schedina? Anzi, resti a disposizione dobbiamo interrogarla” Gina trattenne le lacrime, sconsolata, mentre nella sua mente ricompariva l’immagine della sua misera vita e nelle sue orecchie rimbombavano ancora le grida del marito. Aprì la mano osservando la schedina ormai ridotta a una poltiglia colorata, i numeri erano volati via disciolti dal sudore. Il Giullare di Stampa
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Speciale:
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Un Sanremo da Patron
Vivere l'atmosfera del Festival a Sanremo è importante perché ti fa capire veramente cosa c'è dietro il mondo della Musica e la "potenza" di questo "strumento" comunicativo. E' incredibile assistere all'entusiasmo della gente, soprattutto delle ragazzine - ma anche delle signore, alla vista dei protagonisti del festival. La macchina che si muove è enorme e tutti convergono verso questa bella cittadina che per una settimana diventa il centro d'Italia e non solo. La canzone ed il pallone sono attività "popolari" ed in quanto tali possono creare un'amplificazione enorme e chi riesce ad emergere diventa un "simbolo", un "idolo" (quello "di noi" che ce l'ha fatta). Questo è molto di più del semplice apprezzamento dell'espressione artistica o del gesto sportivo ed è per questo che tutti gli anni ci si trova comunque qui, a Sanremo, per eleggere nuovo simboli e nuovi idoli ed è per questo che il Festival continuerà a vivere negli anni. Chi passa a Sanremo entra nella "storia della canzone" e benissimo hanno fatto gli organizzatori del festival a dare spazio ai protagonisti dei tanti talent sorti negli ultimi anni a simboleggiare che puoi vincere tutto ma se vuoi entrare nella "storia" devi salire su quel palco. Marco Consoli www.vartalent.it
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