VarTalent - Non Solo Musica - N°04/2015 - Daniel Deco'

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VARTALENT Daniel Decò

3

NUMA

9

AMA CHI TI PARE

19

Il Sibilo Notturno

22

I Deliri del Giuga

24

In copertina: Daniel Decò Staff VarTalent - NSM: Marco Consoli Luiz Henrique Belmiro Autori del mese: Cristiana Pivari Luiz Henrique Belmiro Giuseppe Calì

Questo magazine non rappresenta una testata in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.

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Daniel Decò La Drag Queen di Forte Forte Forte … e non solo! È nata una stella? In verità brillava già da qualche parte, ma da quando è arrivata alla ribalta di Rai Uno il suo pubblico di estimatori è cresciuto in maniera esponenziale.

Sto parlando di Daniel Decò, al secolo Daniele Quistelli, drag singer di indubbie doti artistiche e di particolare bellezza.

Daniel mi ha concesso questa intervista, fra un impegno e l'altro, attraverso il suo portavoce Daniele. www.vartalent.it

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Ti abbiamo conosciuto a Forte Forte Forte e

In effetti hai portato in tv il personaggio della

per tutti sei stata una bellissima apparizione

Drag Queen in maniera elegante e mai volgare,

e un motivo per continuare a guardare un

ed è anche questo che ha contribuito all'enorme

programma che faceva acqua da tutte le

apprezzamento da parte del pubblico. Le signore,

parti, almeno nella prima puntata. La

poi, sono abbagliate dalla tua bellezza e anche un

domanda sorge inevitabile:

po' invidiose, a dirla tutta.

Ti aspettavi un consenso così massiccio da

Ma ora parlaci di Daniele che nasce a Roma

parte del pubblico? E come te lo spieghi?

alla fine di dicembre del 1978.

È stata una piacevolissima sorpresa anche per

Sei stato un bambino felice?

me, in fondo era la prima volta che mi esibivo in un contesto con un pubblico così vasto. Credo che la cosa che abbia colpito più di tutti sia stata la naturalezza e la spontaneità. Ho ricevuto un sacco di manifestazioni di stima e affetto e fra le tante voglio citare qualche frase tratta dal messaggio di una ragazza: ...mi è piaciuta proprio la mancanza di esagerazione in tutto quello che ti ho visto fare, la misura e la sobrietà...Ecco, parole così fanno

Difficile sapere quando si è felici, credo di sì. I miei genitori si sono separati che ero ancora molto piccolo, ma ho avuto la fortuna di essere cresciuto da nonni meravigliosi, prima di trasferirmi, ormai adolescente, a vivere con mio padre e la sua nuova famiglia. L'affetto, quindi, non mi è mai mancato e credo basti questo per far sì che un bambino cresca sereno.

bene al cuore. www.vartalent.it

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Essendo dotato di particolare bellezza ti

assurdo è come se la maschera la togliessi e fossi

cimenti come modello e poi approdi in tv. Ci

veramente me stesso. Diciamo che do modo alla

racconti delle tue esperienze artistiche prima

mia parte femminile di prendere il sopravvento.

di Forte Forte Forte ?

Quella che ricordo con più piacere è stata l'esperienza a Superboll con Fiorello che è davvero una persona fantastica. Partecipare a Carramba è stato molto divertente, avevamo molto spazio e stare tutti i giorni con quaranta ragazzi scalmanati è stato uno spasso. Fra le altre cose ho interpretato la parte di una drag queen nel film di Virzì e Vernia dal titolo Ti stimo fratello. Anche questa esperienza è stata molto divertente. Il bello è che mi diverto sempre, qualsiasi cosa io faccia, anche l'attore di fotoromanzi. Mi ritengo un privilegiato in tal senso.

Quanto è importante la musica nella tua vita?

La musica è sempre presente nella mia vita, è qualcosa che mi dà energia, mi emoziona, mi porta in tanti mondi diversi, e cantare lo è ancora di più. Mi piace cantare soprattutto pezzi che hanno fatto la storia della canzone e riadattarli alle mie capacità canore. Mi sono cimentato anche nell'autoproduzione di un brano, che ora è in vendita su Itunes, dal titolo Love fuel. Molto carino, a parer mio.

Che posto ha la spiritualità nella tua vita?

Non sono ossessionato dalla vita ultraterrena, ma

E v e n i a m o a Da n i e l c h e, c o m e Ev a,

credo che l'anima esista, e che ogni tanto sia

simbolicamente nasce da una tua costola.

possibile che l'anima di qualcuno possa parlarci

Come ti è venuta l'idea di trasformarti in

in qualche modo.

drag queen o, come preferisci, in drag singer?

Sei sposato felicemente con Manuel, siete una

Ho sempre amato cantare e l'ho sempre fatto

coppia bellissima, e ho letto che lavorate

come Daniele. Poi un giorno, per gioco, andai a

insieme. Ci vuoi parlare di questo vostro

una festa vestito da donna. La mia amica Paola

sodalizio totale?

Dee, dj di Gay village, mi ha visto in qualche foto scattata quella sera e mi ha detto: «Scusa, tu canti, con questa immagine sei pazzesca, perché non unisci le due cose e diventi una drag singer ?». E così è stato.

Consideri Daniel DeCò il tuo alter ego, nel senso che quando vesti i suoi panni esprimi al massimo la tua parte femminile o è solo una maschera che indossi come fanno gli attori?

Si siamo felicissimi, ci conosciamo da otto anni, facciamo tutto insieme, abbiamo progetti lavorativi e di vita insieme, credo sia una grande fortuna fare ciò che ami con chi ami.

Per sfondare nel mondo dello spettacolo, secondo te, vale più il talento o la fortuna di essere nel posto giusto al momento giusto?

Tralascio il fattore “santi in paradiso”, fa v o l e g g i a n d o d i u n a m b i e n t e s e n z a clientelismi.

In realtà è più complesso, nel senso che quando vesto i panni della Decò è come se abbattessi molte barriere, mi viene naturale fare tutto, per www.vartalent.it

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Il talento è un presupposto indispensabile, e per

Di giorno lavoriamo molto ai nostri progetti

talento intendo comunque la capacità di arrivare

comuni.

alla gente, in qualsiasi forma lo si possa intendere. Essere nel posto giusto è altrettanto importante, ed è per questo che non si può

La mia serata tipo quando non lavoro? Divano e TV con mio marito e mia suocera.

restare fermi ad aspettare, ma piuttosto

Il fatto che con voi viva anche la madre di

andarsele a cercare le occasioni.

Manuel è davvero una cosa simpatica e a

Ritieni di avere talento?

Ho voglia di dare qualcosa e i mezzi per farlo, e

proposito di madri come ha reagito la tua quando le hai detto che ti piacevano i ragazzi?

le persone rispondono bene a quello che faccio, non so se si chiami talento ma funziona.

Qual è la prima cosa che fai al mattino appena alzato?

Cerco di capire che sono sveglio.

E l'ultima prima di dormire?

Pensare pensare pensare. Ho tanti progetti che mi frullano in testa, quindi, prima di dormire do loro una sistemata.

Come si svolge la tua giornata tipo? Ti

“...credo sia una grande fortuna fare ciò che ami con chi ami.”

esibisci tutte le sere e se così non è, cosa fai di solito la sera? www.vartalent.it

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Non c'è stato neanche bisogno di dirglielo, aveva capito benissimo. Per lei non fa differenza, l'importante è che sia felice.

Hai paura di invecchiare?

Assolutamente sì !!!

Ora dimmi se hai un sogno nel cassetto che potrebbe sembrare irrealizzabile?

Ce l'ho ed è quello di condurre una versione italiana di RuPaul's Drag Race, un reality che va in onda negli Stati Uniti già dal 2008. È una sfida fra dodici drag queen che si devono cimentare in varie sfide a colpi di make up, sfilate e pettegolezzi. Molto trash, ma tanto divertente.

Ti auguro che il tuo sogno diventi realtà, con tutto il cuore. E finiamo parlando di social.

Sei molto presente su Facebook...

Sì, è molto bello e importante avere un rapporto diretto con chi ti segue. Con i miei fans interagisco, chiedo loro consigli e li metto al corrente di quello che sto facendo. Bella invenzione i social.

Grazie Daniele per la tua disponibilità e non mi resta che augurarti, a nome di tutti noi di VarTalent - Non Solo Musica, un futuro di serenità e successo. A presto Grazie a te.

Cristiana Pivari

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Assicurare è il nostro talento.

ITAS assicuratori dal 1821.

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NUMA Il rocker fiorentino ha appena pubblicato il suo terzo disco “Il Periodo”, hard rock cantato in italiano per raccontarsi con chiarezza e senza tanti peli sulla lingua. Ecco cosa ci ha detto a riguardo.

" I l Pe r i o d o " è i l t u o n u o v o l a v o ro

poche certezze, per essere libero di esprimere me

discografico uscito lo scorso 26 marzo.

stesso in tutte le mie sfaccettature.

Dieci brani che raccontano di te, della tua

vita e di un cambiamento. Quale?

Un Tuffo all'Inferno è invece il singolo che precede l'album, una sorta di apripista al

Del cambiamento nei suoi dettagli non ne voglio

nuovo mondo artistico di Numa. Quali

parlare, credo che la vita privata debba rimanere

visioni fuoriescono da questo brano?

tale; quello che posso dire è che ho scelto di

Un Tuffo all'Inferno ha sicuramente il testo più

smettere con delle abitudini che ultimamente mi

emblematico dell'intero album, che vuole

stavano spegnendo sempre di più e abbracciare

preparare gli ascoltatori ad una mia ben precisa

con molto entusiasmo la strada del rischio e delle

direzione, facendo capire loro chi è Numa

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adesso. Tutto ciò ovviamente senza tralasciare la

grandi nomi e cosa invece rivendichi del

mia vena ironica che, spero, mi accompagnerà

tuo essere artista?

per tutta la vita.

I Queen sono stati dei maestri, musicisti totali Come nascono i brani di Numa?

da cui ovviamente ho cercato di assorbire moltissimo, dedicandomi soprattutto alla voce di

Decido quando voglio e in quell'istante escono

Freddie Mercury e al suo essere prima donna sul

fuori dal la mia mente tutte le emozioni

palcoscenico. Dagli AC/DC ho cercato di

accumulate nei momenti precedenti, in poco

prendere il groove nel fare del sano hard

tempo butto giù i testi di getto o quasi, poi li

rock'n'roll e dai Litfiba la composizione di un

metto su musica, solitamente su chitarra se

certo tipo di rock in italiano. Il mio look, in

voglio dare un'impronta più dura, sul pianoforte

fondo, non è poi così diverso da quello di Piero

quando voglio scrivere una ballata. L'ultima fase è

Pelù anche se ritengo di essere un personaggio a

quella del riadattamento, se ce n'è bisogno, di

lui diametralmente opposto.

qualche parola o frase per rendere il tutto più musicale secondo i miei gusti.

Certo che il connubio “hard-cantato in italiano” è sempre un terno al lotto.....cosa

Parlaci del testo di “Ego”.

ne pensi?

Sotto certi aspetti è una delle mie canzoni

Che non mi piace essere scontato o uno fra tanti.

preferite, una sorta di denuncia nei confronti del

Mi piace rischiare ed essere la mosca bianca, o la

tanto parlare che ci gira intorno senza portare a

pecora nera se preferite, e per questo avanzo con

risultati o fatti concreti. L'umanità non

la filosofia del "si può sempre creare qualcosa di

raggiungerà mai la libertà totale se ognuno di noi

diverso che funzioni". Io nel mio piccolo ci provo e

non comincia a farsi un esame di coscienza per

accetto la sfida.

migliorare se stesso. Mi sono rotto le palle di sentire tutte queste persone attorno a me dire

Dietro all'immagine di rocker dannato e

che hanno la soluzione per cambiare il mondo

sopra le righe si nasconde però anche

tralasciando sempre la cosa più importante,

quella di un insegnante di canto. Come vivi

ovvero che è insito nella nostra natura di esseri

questo doppio ruolo?

umani il bisogno di cedere alle tentazioni. Fanno stare bene te a discapito di qualche altro e le

È veramente faticoso ma anche meraviglioso.

classi politiche ne sono l'esempio più lampante.

Sono a contatto con una miriade di persone,

Non siamo messi molto bene, direi.

continuo a tenermi aggiornato sulla voce, nonché allenato, e in più si rivela essere una cosa propizia

Ne l t u o s o u n d s i r i s c o n t r a n o v a r i e

anche dal punto di vista artistico nel senso che

influenze hard rock, ascrivibili a band come

hai potenziali sostenitori in più. Chi va a lezione

gli Ac/Dc, i Queen, non potendo non citare

di canto senza informarsi un minimo sul proprio

anche i tuoi concittadini Litfiba, anche loro

insegnante ed il suo background professionale? E

fiorentini. Cosa dunque "rubi" a questi

poi l'aspetto più importante: vedere i frutti del

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tuo lavoro con l'emozione e la felicità che prova

avuto fino ai 15 anni circa..Per esorcizzarlo, a

un allievo nell'avvertire dei miglioramenti

quasi 33 anni, finalmente me la sono fatta amica!

concreti. Credo fermamente che sia la cosa più bella del mondo, dopo stare sul palco davanti

Sei inoltre il produttore del tuo disco.

a 500.000 persone.

Come mai questa scelta? Come concili il

Come scegli i musicisti per i tuoi dischi e i tuoi concerti?

Innanzitutto ci deve essere la componente fondamentale, ovvero il feeling dal punto di vista caratteriale, perfino più importante del talento.

Devo sentire fiducia nei miei confronti e avvertire la leadership, senza però dimenticare il rapporto di gruppo fraterno che deve sempre sussistere. I miei musicisti devono essere esperti e grandi appassionati del loro strumento, considerarlo come un figlio. Cerco di trovare tutte queste caratteristiche attraverso la professionalità, il rispetto e la correttezza che metto loro a disposizione.

Numa, chi è la strega Doris?? facci un suo ritratto...

ruolo di artista/cantante e quello del produttore?

E' durissima ma cerco di motivarmi con piccoli obiettivi quotidiani. L'ho sempre fatto, forse perché non ho mai trovato i canali giusti, perché sono troppo offstream per far parte di un target ben definito o forse perché sto attraversando un periodo di maturazione nel quale intuisco che nessuno ha più voglia di investire su un nuovo pazzo rocker italiano. Beh, pazienza, io vado avanti per la mia strada, che tutto sommato i suoi lati positivi ce li ha. Posso fare quel che c... voglio.

Le ultime due tracks del disco sembrano quasi un capitolo a parte...o almeno questa è stata la mia sensazione..in modo particolare mi riferisco a If I Commite

Beh, il ritratto fisico lo si può capire dal testo. La strega Doris è l'incubo più ricorrente che ho

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Suicide I Will Do It On a Sunday che, oltre ad essere l'unica canzone in inglese

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presente sul disco, è l'episodio dove meglio

ripetitivo da far andare in bambola chiunque, se

si respira un'atmosfera palesemente

poi il tutto è accompagnato da un qualche tipo di

maledetta....vuoi dirci di più al riguardo?

alterazione della mente allora diventa un vero trip. Solitamente amo concludere ogni mio

Nei miei album trova spazio sempre qualche

lavoro discografico col fade-out dell'ultimo

pezzo folle. If I commite Suicide I will do it on a

brano, come a voler dire..la storia continua.

Sunday è uno di quelli. Ripeto la stessa frase per tutto l'arco della canzone giocando con la

Se dovessi riassumere in una parola o

metrica, con l'obiettivo di renderla scorrevole e

comunque in poche battute la tua carriera

mai noiosa; spero di esserci riuscito poiché

artistica fin qui, come la descriveresti?

l'argomento è provocatorio. Chi non ha mai pensato al suicidio? A me piace vivere ma se mi

Variegata, intensa e costruttiva. Spero continui

dicessero di scegliere un giorno per farlo sarebbe

ad esserlo sempre di più.

sicuramente di Domenica! La odio (mamma, se leggi questa risposta stai tranquilla, si fa per

Preferisci la vita professionale di un artista

dire...). Sotto l'aspetto musicale invece, wow, la

in questa decade piena di innovazioni

ritengo incalzante e piena di stimoli. Illusion Prog,

tecnologiche,

la traccia finale, semplicemente la adoro: un riff

comunicazione e strapotere dei social

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nuove

forme

di

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network oppure quindici anni fa, quando i

Quali sono gli appuntamenti live

dischi si vendevano sul serio, c'erano poche

promozionali del disco?

r i v i s te e n o n e s i s te v a q u e s t a p a l e s e

Ci sono varie date in ponte da definire, per

deframmentazione dell'informazione?

adesso sono ufficiali quelle del 7 giugno a Borgo San Lorenzo (FI) come headliner del festival

Sinceramente avrei voluto avere 25/30 anni negli

“Una Nota Per” e il 19 giugno al Circus di Firenze

anni 80 ma, spezzando una lancia a favore di

ma conto di suonare moltissimo dal prossimo

internet, a me tanto male non ha fatto. Mi ha

settembre in poi..

permesso (e lo sta facendo sempre di più) di farmi conoscere ad un sempre crescente numero

Ti ringraziamo per questa intervista. Vuoi

di persone. Certo, se penso ad uno come me che

lasciarci i tuoi riferimenti web?

punta alla luna e la luna di questi tempi la puoi vedere solo da migliaia di chilometri forse avrei

Grazie a voi, è stato un piacere! Certo, potete

preferito gli anni 80, epoca in cui il rock aveva

trovarmi e rimanere aggiornati su tutte le novità

ancora un certo valore culturale e nella quale

cliccando:

qualcuno la luna l'ha toccata per davvero.

numaproject

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AMA CHI TI PARE Io sono io, tu sei tu.

Siamo diversi per questo.

Ama chi ti pare giunge alla sua quarta edizione, in una versione ridimensionata rispetto alla scorsa edizione durata dieci giorni e tenutasi in diversi Comuni della Provincia di Trento. Due giorni quest’anno, di cui uno interamente al Sanbapolis. Il motivo del ridimensionamento è stato una riflessione che ho fatto sul vero obiettivo di questa manifestazione, ovvero, non strafare, fare il botto con i supereventi che poi magari non lasciano niente, ma due giorni che rispecchiano l’attività de “la Nuda Compagnia”, ovvero comunicare attraverso la cultura, il teatro, la socialità, il dialogo. Ed è questo quello che accadrà in questa edizione. Non vogliamo che il pubblico sia passivo, che stia solo a guardare, ma che sia partecipe di tutto, che sia il vero autore e attore, portarlo a riflettere attraverso i suoi gesti e non solo ascoltando l’espertone di turno che parla.

Da noi non ci sono i politici che vengono a parlare, ad “Ama chi ti pare” è la gente che parla. Noi siamo andati in alcuni Licei di Trento, siamo stati in varie piazze, ad ascoltare, sentire le persone cosa hanno da dire, quelle persone che di solito a nessuno viene in mente di chiedere qualcosa e che invece hanno molto da dire. Infatti abbiamo preparato un videocollage, che vedrete sul canale YouTube e pagina Facebook di “Ama chi ti pare” da venerdì 15 maggio, dove da Trento e diverse città d’Italia, le persone ci hanno inviato un video dove dicono la frase “Ama chi ti pare”, accogliendo la nostra iniziativa. La risposta è stata incredibile, ma la soddisfazione più grande è stato vedere arrivare video da famiglie, nonni, bambini, davvero chiunque.

Contiamo di far diventare il video virale sul web e riceverne sempre di più. Se volete partecipare, basta inviare il video tramite messaggio privato sulla pagine Facebook di “Ama chi ti pare”, basta dire solo la frase e potete farlo nella maniera e modo che più preferite.

La campagna manifesti di quest’anno, invece, ha come protagoniste due figure coperte da un lenzuolo che si baciano. Quello che arriva è il bacio, l’abbraccio, l’amore, poco importa chi c’è sotto il lenzuolo. E la frase ad accompagnare l’immagine è “Io sono io, tu sei tu. Siamo diversi per questo.” Sì, perché quest’anno vogliamo rendere ben chiaro qual è l’idea di “Ama chi ti pare”. A noi non interessa rinchiudere la persona all’interno di una categoria, né dover per forza dare a tutto. Noi siamo tutti diversi perché ognuno di noi è un mondo a sé, la diversità sta proprio nella nostra unicità, noi siamo un insieme di caratteristiche, non siamo solo la somma di una razza, una religione, un orientamento sessuale. E l’amore poi, l’amore è l’unica cosa che ci accomuna, è l’unico sentimento che resta uguale per tutti. www.vartalent.it

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Quindi, siamo tutti diversi, ma proviamo tutti lo stesso amore. Ed è proprio perché l’amore è universale, che merita gli stessi diritti e gli stessi riconoscimenti legali per tutti. Se due persone dello stesso sesso stanno insieme, non arrecano danni a nessuno, invece impedire loro di stare insieme, questo sì che arreca danni, fa soffrire le persone. Tutti quelli che alzano l’indice sentendosi paladini di questo e quell’altro, quando poi lo rimettono a posto quell’indice, se ne tornano a fare la vita loro, mentre invece quelli a cui hanno puntato il dito pagano le conseguenze, perché è colpa loro se non ci sono ancora leggi in Italia che possano permettere almeno le unioni civili. Una ragazza sogna l’abito bianco da ragazzina, si immagina quel giorno, e magari pure quando lui si inchinerà per chiederle di sposarlo con un anello bellissimo. Anch’io vorrei fare lo stesso con la mia ragazza un giorno, perché l’amore è lo stesso e perché non si vuole il matrimonio solo per i diritti, che sono fondamentali, però un po’ di sogni di ragazzina ce li ho pure io lo stesso, uguali ai vostri, anche se è una donna la persona che amo, lo stesso vorrei che mio padre mi accompagnasse all’altare, vorrei vedere mia nonna piangere e mia madre che mi sistema il vestito. E soffro da morire al pensiero che non lo posso fare. Ma a questo, non ci pensa mai nessuno. Ecco, e noi con “Ama chi ti pare”, vogliamo fare questo: ricordare a tutti che al centro di tutto, per sposarsi, mettere su famiglia, per sognare, stare insieme, c’è l’amore. Persino Dante ci ha chiuso la Divina Commedia, dopo aver scritto un poema come quello, non poteva rischiare una conclusione non degna: “l'Amor che move il sole e l'altre stelle”.

Antonella Fittipaldi Presidente de “la Nuda Compagnia”

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Il Giullare di Stampa

Il Sibilo Notturno Giravo per la stanza da circa due ore. Le venuzze degli occhi parevano rivoli di un fiume in piena, il brusco risveglio notturno aveva crepato i bulbi. Lei, dormiva, incurante di tutto. Aveva aperto gli occhi giusto due secondi ed aveva biascicato un’imprecazione riaddormentandosi poco dopo. Io no. Io non potevo. Almeno finché non mi fossi vendicato di ciò che aveva procurato il mio risveglio, ciò che aveva causato un sibilo molesto nelle mie orecchie assonnate.

Dove si era nascosta? Scrutavo ogni centimetro delle pareti e del soffitto, sperando di scorgere la gobba sagomina grigiastra per poterla spiaccicare col palmo delle mani o con un giornale arrotolato. Dopo due tentativi andati a vuoto, mi trovai dunque a mettere a soqquadro la stanza. Niente! Non la trovavo. Disperato stavo già pensando di lasciarmi pungere per tutta la notte, tentando di resistere al prurito infernale, quando la vidi. Era lì posata sulla natica sinistra della donna che riposava nuda al mio fianco. Cosa fare? Un colpo secco avrebbe forse ucciso il famelico insetto, ma sarebbe stato letale per il sonno della signorina, che avrebbe di certo iniziato a urlare. Ma nemmeno farla volare per schiacciarla tra le mani col metodo “applauso secco” era sicuro e garantiva un sereno riposo postumo. Dovevo decidere in fretta, la zanzara avrebbe potuto nascondersi di nuovo e farmi fare l’alba. Alla fine scelsi per la risoluzione drastica presi bene la mira e… sciaff!!

Giuseppe Calì

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i p s i r C

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I Deliri del Giuga

Il Giuga sempre più confuso fra polpacci parlanti e genitori illuminati.

Ochi ch‘rnye, ochi strastnye, Ochi zhguchie i prekrasnye.

Kak lyublyu ya vas, Kak boyus' ya vas, Znat' uvidel vas ya ne v dobryj chas Ok, ha gli occhi azzurri, ma non so come si scrive e allora copio incollo la prima strofa di Oci Ciornie, trovata in rete, e ce la facciamo bastare. C'è pure la traduzione: Occhi neri, occhi appassionati

occhi infuocati e bellissimi quanto vi amo, io quanto vi temo significa che vi ho visto nel momento sbagliato.

Ora si tratta di impararla a memoria e vedere se funziona. Magari leviamo quegli occhi neri e il gioco è fatto.

Ma che caspita sto facendo? Mi sono rincoglionito, non c'è altra spiegazione. È tutto il pomeriggio che sono chiuso in camera a guardare su Youtube il video dove un tale Ivan Rebroff imperversa, pago di un milione e mezzo di visualizzazioni. Ma che tristezza di canzone e poi, anche se fosse, non riuscirò mai a impararla anche se mi attizzava quella frase che dice: significa che vi ho vista nel posto sbagliato.

Più sbagliato di così...

«Scendi tesoro o ti porto la cena in camera?», la voce di mia madre al di là della porta.

«Arrivo», spengo e scendo volando le scale, rischiando di investire mio padre che sta passando in quel momento.

«Quanta energia, ragazzo mio!», esclama e io mi chiedo da www.vartalent.it

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cosa possa nascere tutta questa disponibilità e dolcezza nei miei confronti. Mio padre non è un fedifrago e mia madre fa la vita di sempre. Che motivo hanno di essere così allegri e gentili? Che siano diventati Testimoni di Geova a mia insaputa? Impossibile, se uno diventa testimone fa di tutto per farlo sapere al mondo e per cercare di convertirti.

Prozac? Lo escluderei, mia madre ha il terrore degli antidepressivi. Devo indagare, questa cosa mi puzza.

«Lo sai che il nostro figliolo, questa mattina, mi è venuto a trovare in fabbrica?», sta dicendo il pater alla mater. Lei sorride compiaciuta e mi serve una fetta di pizza al farro creata dalle sue sapienti manine. Oh mamma, che sto dicendo? Che sia contagioso tutto questo gnegnegne?

Oppure una presenza oscura si è impadronita di noi, non la vediamo perché sta nei nostri cervelli, ben nascosta, pronta a destabilizzarci con comportamenti insoliti.

«Eh Giulio?», pater dixit.

«Scusa papà non stavo ascoltando», ribatto al tono interrogativo di mio padre.

«Ti ho chiesto che ne pensi di Ursula».

E son domande da fare a tavola a uno che c'ha gli ormoni a palla da dieci ore?

«Mmm, simpatica», mugugno masticando e arrossendo e non perché io sia una timida verginella, ma per il pezzo di carciofino che mi va di traverso. Tossisco come un asmatico in crisi e non mi sfugge lo sguardo d'intesa, con sorrisino annesso, che corre tra i due.

Esplodo.

«Mi volete dire che sta succedendo in questa casa? Non ne posso più delle vostre gentilezze. Non potete dimenticare che sono sempre quello sfaticato di vostro figlio che ha un casino di talento non riconosciuto dalla massa, ma quello è un problema della massa. Io che c'entro? Ma non è questo il punto. Il punto è che voi..., che io...».

Non so più come continuare. Mi sembra il copione di un provino per un pezzo teatrale demenziale. Caspita, mi sono dimenticato che domani ho, appunto, un provino di teatro e questi mi confondono e pure quella dasvidania con i suoi polpacci parlanti. Vogliono un pezzo comico e io non ho ancora preparato niente ma se prendo appunti in questa cucina oltre a ingaggiarmi subito, mi danno pure l'oscar come migliore sceneggiatura.

Mio padre inizia a ridere e la cosa, anziché farmi piacere, mi urta da morire. ('azzo ridi? C'hai la demenza senile anticipata?).

Quando poi gli fa eco pure mia madre, esplodo again e questa volta sono pure impaurito. È in corso una specie di invasione degli Ultracorpi, sorridono nonostante tutto perché al posto del cuore hanno un transistor. Non gliene frega un bel niente di nessuno, sono programmati per dire frasi gentili e non urtare la sensibilità umana e poter compiere, così, la loro missione, indisturbati.

«Sai Giulio, io e papà abbiamo iniziato un percorso di illuminazione», dice la Gilda.

La battuta mi sorge immediata alle labbra, mio malgrado: «Avete cambiato gestore?».

La Gilda, da brava illuminata in erba e anche un po' ultracorporea, non si offende.

«Farebbe bene anche a te un po' di luce», dice invece e poi, serafica, mi serve www.vartalent.it

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N°04 - 2015

un'altra fetta di pizza.

Il mondo sta andando avanti senza di me. Mi sento lasciato per strada come un sacchetto di plastica da supermercato nel quale sono rimasti solo due crackers e lo scontrino. Manco il vento si degna di sollevarmi, sto là in un angolo del marciapiede come se al posto dei crackers ci fosse piombo...

Mamma mia, che stress, manco per il copione di domani può andare bene questa scenetta. Non voglio nemmeno conoscere i particolari di questo percorso affollato di lampadine al led, finisco in fretta di mangiare e ritorno in camera mia, mentre i due continuano il loro pissi pissi fastidioso.

C'è troppa luce da queste parti.

Ursula.

Pensare a lei potrebbe farmi bene, ma non so che pensare anche perché sono un idiota.

Potevo chiedere a mio padre qualche particolare sulla vita di questa creatura ucraina?

Macché. E ora non so nemmeno se magari è già fidanzata con un marcantonio di nome Ivan, pronto a spiezzarmi in due se solo mi arrischio ad avvicinarla. O magari è addirittura già sposata con milioni di bimbi come contorno.

Accantoniamola per un po' e vediamo di buttare giù qualche battuta per il provino di domani.

Ho deciso. Questa mattina vado e mi licenzio. Non ne posso più di quel postaccio dove non vengo preso in considerazione. Entro, chiedo del direttore e poi consegno la mia bella lettera. Non mi sono limitato a informarli che me ne vado, ho scritto pure cosa penso di tutti loro, i miei cari colleghi!

Fannulloni, le inventano tutte per far lavorare il sottoscritto, ma questa volta io me ne vado e loro pagheranno la loro ignavia, l’ho definita così anche nella lettera.

Non so esattamente cosa voglia dire, ma mi piace il suono e poi non era professionale definirli fancazzisti.

Piove a dirotto, apro lo sportello della macchina e la ventiquattrore mi cade per terra e si apre. La lettera scivola fuori e finisce nella pozzanghera più pozzanghera che ci sia. Dimissioni rimandate.

Entro in ufficio di pessimo umore e la bella segretaria mi dice che il direttore mi vuole parlare.

A me? Sa che ci sono?

Caro Frinetti – dice il grande capo– la ditta subirà una riduzione di personale, ma Lei avrà una promozione perché l’ho osservata a lungo e…

Amo la pioggia.

Carina. Può andare e se il provino invece non va posso sempre darmi alla scrittura, che poi uno scrittore rimorchia un casino.

E inizierò da Ursula.

Ivan permettendo, naturalmente.

Crispi www.vartalent.it

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