VarTalent - Non Solo Musica
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N째2 - 2014
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N°2 - 2014
VARTALENT NICK CASCIARO CONQUISTA IL SERALE DI “AMICI”!
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IO HO TALENTO?!
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UN VIAGGIO VERSO SANREMO… SENZA LE “SCARPE STRETTE”!
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FESTIVAL DI SANREMO!
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DAS SUPERTALENT DEUTSCHLAND!
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LE TRIOMPHE DES DAFT PUNK!
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LA VOCE E’ UNA SOLA, PRENDITI CURA DI LEI!
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! In copertina: Nick Casciaro! Staff:! Marco Consoli! Luiz Henrique Belmiro! Francesca Mazzalai! Alessandro Consoli! Katia Ciurletti!
Questo magazine non rappresenta una testata in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.
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I Vincitori delle PreSelezioni del Mese di Febbraio
N°2 - 2014
NICK CASCIARO CONQUISTA IL SERALE DI “AMICI”
Emmanuel Valente
“Salvezza e sfogo, questo è musica”!
Andrea Porceddu
Era quasi scontato. Ce lo aspettavamo tutti (io per prima), però si sa, fino a quando non vedi il semaforo verde apparire sullo schermo, il rischio c’è sempre.! Ma questa volta (per una volta!) è filato tutto liscio. ! Era ora.!
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Era ora che Rudy Zerbi mettesse fine al “Sapientino Show”.! Era ora che Nick Casciaro dimostrasse chi è davvero.! Era ora che qualcuno (proprio Nick!) portasse un pianoforte sul palco di Amici, ridando finalmente dignità al suono di uno strumento suonato dal vivo (senza nulla togliere alle basi musicali, per carità).! “La musica é Amore”!
Filippo Camin
“La musica è il mio sesto senso, che riassume e integra i primi cinque” www.vartalent.it
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In s o m m a abbiamo a ssistito ad un esame esemplare. ! Il primo professore ad interrogarlo è (ma guarda che strano) Rudy Zerbi, instancabile nel seminare “tagliole” ad ogni angolo, salvo poi essere ridimensionato da Maria De Filippi in persona (“Rudy, guarda che a questa domanda non sapeva rispondere nessuno degli studenti” eheh).!
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Riproponendo un (ormai logoro) siparietto in stile “Chi vuol essere milionario” a base di polemiche su date, libri di Hemingway e quadri di Giovanni Fattori, Rudy prima chiede “Sono già solo” dei Modà, poi “Generale” di Francesco De Gregori. ! 3 di 17
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Lo studente bolzanino si offre di cantare suonando il pianoforte, ma Rudy, forse ignaro di trovarsi in una scuola che promuove il talento (degli altri, non il s u o ! ) , r i s p o n d e c o n u n “ No ” q u a s i sdegnato.! È un rifiuto che dura solamente lo spazio di una canzone. Subito dopo Rudy è infatti il turno di Carlo di Francesco e Grazia Di Michele, ed entrambi chiedono a Nick di esibirsi proprio al piano (Grazia, in aperta polemica domanda nuovamente “Generale”). !
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Nick si siede, suona, canta, emoziona davanti a un pubblico che lo segue e lo sostiene a gran voce (su questo diamo ragione a Zerbi: Casciaro è effettivamente un grande intrattenitore).!
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La performance di Nick al pianoforte convince tutti, tanto che il prof Klaus Bonoldi decide di non chiedere nient’altro (“Io sono a posto così”) e insieme ai colleghi esce dallo studio per deliberare.!
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L’ attesa dura poco: i professori rientrano, viene chiamato il semaforo. ! Le scritte “rosso”, “giallo”, “verde” si alternano per alcuni secondi (ma proprio pochi) sullo schermo, finché l’esito appare incontestabile: VERDEEEEE! !
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Nick Casciaro è dunque al serale, che potremo seguire su Canale 5 a partire da sabato 29 marzo. Le squadre saranno decise nella puntata pomeridiana del 15 marzo, quando verranno presentati ufficialmente anche i due coach (mentre i tre giudici saranno ancora una volta Gabry Ponte, Sabrina Ferilli e Luca Argentero).!
Nell’attesa godiamoci questa vittoria del talento. Grande Nick. E in bocca al lupo!! Francesca Mazzalai!
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Io Ho Talento?
Non so bene dove tutto abbia avuto inizio, ma poco importa… Seguo
VarTalent da un po’, senza un motivo preciso, all'inizio per curiosità forse, per istinto, per passione per tutto ciò che è musica e non solo.
Un giorno leggo del nuovo progetto di Marco Consoli e il suo staff: un magazine online che vuole parlare di talento “ VT - Non Solo Musica”. ! Per prima cosa mi chiedo: “cos’è il talento?” e vado a vedere sul dizionario (faccio finta di essere una brava studentessa, anche se il tempo non è più quello dei banchi di scuola!) e trovo:! “ Ta l e n t o : D o t e , c a p a c i t à i n u n’ a t t i v i t à , inclinazione naturale di una persona a far bene una certa attività”.!
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Poi mi domando: “Io ho talento? Conosco persone che lo hanno?”! Beh, io non so se ne ho, ma molte persone che conosco Sì!! Decido, quindi, di scrivere quest'articolo. Per tutte quelle persone che hanno un talento nella vita e che non è mai stato riconosciuto con dei premi o dei titoli prestigiosi. Doti scontate, ma che secondo me non lo sono.!
Un talento puro, vero, unico, importante.! Forse sarà un articolo che va fuori tema rispetto a ciò che vogliono pubblicare i responsabili del ma gazine, forse è troppo “buonista”, forse
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inopportuno, ma io volevo scriverlo e poi di lui sarà quel che sarà, quindi cominciamo.!
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Ovviamente al primo posto della mia lista voglio dare omaggio al talento di tutte le mamme. ! Alle donne che crescono il proprio figlio dando tutte se stesse, curandolo, seguendolo, standogli vicino, aiutandolo ma allo stesso tempo lasciandogli la libertà di crescere. !
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Alle donne che, come me, dopo la nascita del figlio imparano a mangiare con la sinistra perché con la destra lo imboccano, che mentre preparano la cena sono al telefono col pediatra e nello stesso tempo giocano col bimbo. Alle mamme lavoratrici che si dividono tra famiglia e lavoro al meglio delle loro forze.!
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A quelle mamme che la vita mette alla prova ma che non mollano e, in segno di quell’amore profondo, trovano la forza per andare avanti.! Talento di quei papà che, forse, non hanno “le cose facili” con i propri figli per via di “disguidi tecnici” con le proprie compagne o ex, ma non mollano.!
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Talento di quei genitori che devono affrontare la
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malattia di un figlio e fanno tutto il possibile per dargli tutte le cure immaginabili.! Il talento di quegli amici veri, con la A maiuscola, che aiutano, sostengono e stanno vicino non solo per ridere e festeggiare ma anche nei momenti più neri.!
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Semplicemente faccio un omaggio per il talento di quelle persone che non mollano mai di fronte alle avversità della vita. Il talento di rialzarsi sempre.!
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Il Talento di credere nei sentimenti più veri, investirci le proprie energie e farli crescere.!
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il loro sogno o almeno di provarci ed in questo VarTalent ne è un esempio VERO!!!!
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Per ultimo, ma non per importanza, voglio nominare il talento di chi mette a disposizione le proprie conoscenze, idee ed energie per aiutare. Penso a tutti quei volontari che usano il proprio tempo per assistere gli altri, solo per il piacere di farlo, senza pretendere nulla in cambio. !
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Per finire un omaggio a quelle persone che non ho citato ma che vivono la vita con Talento.! A tutti loro mi va di dire: Non mollate mai!!
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Ursula Vivori
….Proseguo...
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Un riconoscimento lo voglio lasciare a chi investe le proprie doti nel lavoro di tutti i giorni. Parlo di quelle persone comuni, di quelle persone che mettono tutto il loro impegno, passione e conoscenza e non vengono riconosciuti, forse per invidia o forse per ignoranza.!
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E perché poi non ricordare tutte quelle persone che hanno un talento in qualche ramo artistico? ! Che per timidezza o per poca fortuna o perché hanno semplicemente dovuto fare delle scelte diverse, non riescono a dargli vita? E si ritrovano in casa o nella propria cameretta e ballano o cantano o dipingono e sono felici così, anche se nel cuore hanno sempre quel sogno da realizzare?!
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Poi ci sono, invece, quelle persone che con il loro talento permettono a queste persone di inseguire
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UN VIAGGIO VERSO SANREMO… SENZA LE “SCARPE STRETTE” Francesco Camin ha solo 25 anni e già molti traguardi da raccontare. ! Ultimo, in ordine cronologico, l’esperienza di Sanremo nella sezione Nuove Proposte, che poi arrivo non è, ma passo importante per proseguire su una strada di parole e musica.! Con la sua “Scarpe strette” è stato scelto, con altri 60 artisti, tra le 600 richieste pervenute per le audizioni finali a Roma in vista del festival. Una storia immediata e di malessere nella propria pelle quella raccontata nella canzone, composta da immagini pulite senza ornamenti superflui per non distrarre. ! Il messaggio è inequivocabile e schietto, come lo è Francesco, che riesce a spaziare tra profondità e leggerezza, in un gioco di metafore e ritmo.! Ogni viaggio ha un inizio e quello di Francesco come cantautore comincia nel 2010, quando decide di intraprendere un percorso da solista, lasciando ai ricordi il periodo delle cover band.! Consegue il diploma presso il Centro Europeo Tuscolano di Giulio Rapetti, dove studia composizione e sperimenta la scrittura sotto forma di canzone e dove le sue visioni iniziano a trovare ordine e armonia. ! Arriva contestualmente il concorso VarTalent - Edizione 2011, dove si presenta come cantautore, unico in quell’anno e perciò un po’ fuori dagli schemi. Nonostante non fosse arrivato alle finali si aggiudica il Premio della Critica e partecipa alla compilation con la sua canzone “Signora M.”.! Per ritornare poi nel 2013, in qualità di autore con Pierluigi Colangelo, col brano “Si apre una porta” cantato da Anna Giorgi.! Nel 2012 conquista un primo premio al concorso Togli i Tappi e la partecipazione alla serata di beneficenza per Telethon con un’esibizione sul palco dell'Auditorium Santa Chiara di Trento.! Una volta imboccata una strada, che sai essere tua, il tragitto diventa chiaro e Francesco continua a camminare da solo, sapendo che dietro di lui ha amici che lo supportano e collaborazioni con persone solide e disponibili.! Il suo 2013 è ricco di concorsi e riconoscimenti. Dal premio della giuria al Rocknet Live Award ad un www.vartalent.it
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secondo premio di valore del CentroMusicaAwards, non tralasciando mai la dimensione del palco, luogo per antonomasia dove esprimersi in pieno e in libertà.! Una serie di appuntamenti on stage lo fanno conoscere al pubblico come cantautore che ha già trovato un suo linguaggio musicale facendo propri gli stimoli di cantanti quali Niccolò Fabi e Jovanotti.! Da sottolineare poi, sempre nel 2013, la vittoria del Premio Lunezia Nuove Proposte grazie al brano “Vorrei vivere sopra gli alberi”. Un concorso molto importante che mette in luce il valore musicale e letterario delle canzoni e che gli assicura la collaborazione proficua con Michele Mondella e la sua agenzia Midas Promotion.! “Vorrei vivere sopra gli alberi” viene trasmesso a livello nazionale e così il mondo del cantautore trentino diventa radiofonico e stimola la curiosità di ricerca della sensibilità di Francesco all’interno dei propri testi e video, perché le sue canzoni se ne vanno lasciandoti in testa una melodia, un ritornello. Poi tornano e ti affidano il loro contenuto, da ascoltare con attenzione e dentro il quale scoprire pensieri, emozioni e contrasti di Francesco e un po’ di tutti. ! Ora il suo viaggio continua nel borgo medioevale di Tenno (foto a sinistra) per girare il video del nuovo singolo “Sospesi”, che uscirà nel mese di marzo. Chissà dove altro ancora la sua passione per la musica lo porterà.! Alessandra Paoli
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FESTIVAL DI SANREMO ! !
IL FESTIVAL VISTO DA LUI E VISTO DA LEI
Cosa pensa Lui(z) “Troppi insulti sui social, penso che un periodo di stop potrebbe giovare ad entrambi”, sono le parole di Fabio Fazio dopo la conclusione della 64esima edizione del tanto amato (e odiato) Festival di Sanremo.!
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Una conduzione poco brillante, lenta e volgare. Siamo (quasi) tutti d’accordo che il Festival di Sanremo sia sempre stato una “festa nazional popolare”, non credo però che la “festa” di quest’anno rappresenti l’Italia. Non siamo un popolo “trash", non siamo volgari, non abbiamo bisogno di un umorismo che si basa solo ed esclusivamente sulle parolacce, luoghi comuni e privo di contenuti. Tanto per essere chiari, quando parlo di “trash” non mi riferisco alla Carrà o ad Arbore, obiettivamente grandi star musicali italiane di qualche anno fa (de gustibus non disputandum), che hanno salvato una o due serate della kermesse.!
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Degli ospiti non parlo, non né vedo la necessità, né di parlarne, tantomeno di averli a Sanremo. Non ho mai seguito il festival per vedere modelle o star internazionali, mi servo spesso di Youtube per questo, anche se capisco il bisogno di fare “share”. (Vogliamo parlare di Don Matteo?)!
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E la bellezza? Lucianina, non siamo a “Che tempo che fa”, non basta un “vaffa” per far sorridere le persone. Il suo monologo non funziona e in rete si scatenano migliaia di “twit” e “status fb” indignati sul contenuto del “discorsetto” della signorina che voleva “toccare il cuore delle persone e il responsabile marketing della Ferrero”.!
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Fabio “Baudo” (gli piacerebbe, eh?) e Lucianina, la “Principessa sul pisello” (titolo di un suo libro), ci hanno riproposto lo stesso “format” dell’edizione precedente del festival, nessuna fantasia, nessun cambiamento, tanta (troppa) banalità in più. Visto i molti impegni programmi tv e radio, interviste, pubblicità - forse non hanno avuto il tempo per preparare qualcosa di nuovo “e allora prendiamo il copione dell’anno scorso, tanto nessuno se ne accorgerà”.!
Nonostante tutto (che pesante!), tanti momenti interessanti durante le serate di spettacolo. Perché non citare Cristiana Collu? “Fai che dove sei sia il centro del mondo”. Poche parole, semplici, che (a me) hanno trasmesso la fragilità di una “piccola” donna che ricopre un’importante ruolo e, allo stesso tempo, la forza di una grande personalità che lotta ogni giorno per restituire al “suo” museo - MART di Rovereto - un pubblico interessato al futuro.!
Un vero peccato per alcune canzoni in gara, davvero degne di quel palco. Testi interessanti, arrangiamenti interessanti, interpretazioni interessanti. Tanto per citarne una, “Ora” di Renzo Rubino (il mio preferito). Riascoltando le canzoni in radio posso dire con certezza che la scelta dei “Big”, e anche quella dei “Giovani”, sia stata una buona scelta, le canzoni sono orecchiabili e qualcuna potrebbe anche “farsi ascoltare” per un po’. !
Se lo scopo di questo Festival era far capire la differenza tra bello e brutto, cool e trash, intelligente e demenziale, ci sono riusciti in pieno. !
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Insomma, un Festival di Sanremo “borderline”.!
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Ps.: Viva la prima fila dell’Ariston. (Serve dire che sono ironico?)!
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Luiz Henrique Belmiro
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La “Mia” versione !
Anche quest’anno Sanremo ce lo siamo lasciati alle spalle. E, come ogni festa o evento tanto atteso, appena finito è già ormai scordato, sparito nel nulla. Chissà se almeno Arisa si ricorda di averlo vinto (con il brano “Controvento”).
Dev’essere proprio grande amore tra Fazio e Laetitia se già l’anno scorso l’attrice-modella francese (nonché ex dell’italianissimo Stefano Accorsi, a cui ha dato due figlii) era stata invitata a partecipare allo show. Invito declinato perché “non mi sentivo pronta” spiega lei.
Del resto, sul palco dell’Ariston, una vincitrice meno emozionata non si era mai vista (in ben 64 edizioni). “E’ tutto normale non preoccupatevi” ha scherzato lei al momento della premiazione, intercettando gli sguardi del pubblico, perplesso di fronte alla sua imperturbabilità. Ma impossibile non preoccuparsi per una scena così lontana dal nostro immaginario. Niente pathos, niente empatia, nessuna emozione. Niente di niente.
Quest’anno invece era pronta, prontissima, forse pure troppo. “Meravigliosa”, “Ma ‘ndo vai se la banana non ce l’hai”, per citare un paio di canzoni in cui si è cimentata con tanto di balletto e “bananoso” costume, il tutto corredato da una perfetta parlantina italiana e uno smagliante sorriso che non ha mai abbandonato il suo sempre splendido e paffuto volto. Prima di Laetitia era stata la volta di Ligabue, protagonista di una toccante versione unplugged di Creuza de ma (ovviamente in onore di Fabrizio de Andrè, ma anche di Dori Ghezzi, ospite in sala a sostegno di un concorrente eccellente, Cristiano de Andrè).
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Insomma, per quanto la canzone di Arisa sia effettivamente la degna vincitrice di Sanremo (e l’ho capito appena -con mio sommo stupore- mi sono scoperta a canticchiarla il mattino seguente), è come se questa vittoria ci avesse privati di qualcosa di più importante di una statuetta (peraltro dal design di rara bruttezza). Sulla qualità degli altri brani in gara non mi pronuncio (qui a fianco c’è chi ne sa molto più di me - dico bene Lui(z)??- ma su tutto il resto ci sarebbe molto da dire. Cominciando dal tanto discusso incidente (bah!) iniziale, fornito da due spettatori pronti a gettarsi di sotto pur di far arrivare la loro protesta tra le mani di Fabio Fazio (anche quest’anno in coppia con Luciana Littizzetto).
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Uno show, quello degli aspiranti suicidi, tanto (im)previsto quanto poco credibile –brutta copia dell’originale datato 1995-, tanto da costringere conduttore e autori a battere in ritirata e mettere in scena (qualche sera dopo) una “vera farsa” per sdrammatizzare l’accaduto. A Sanremo quest’anno c’è stata anche “l’incursione” di Beppe Grillo, seduto in platea assieme a uno dei suoi numerosi figli. Ma malgrado gli improvvisati comizi al bar del Teatro, “l’ex comico” (perché poi lo chiamano ex? a volte fa ancora ridere!) non è riuscito a rubare la scena agli ospiti di Fazio.
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A partire da Laetitia Casta, per la seconda volta presente a Sanremo (la prima volta nel 1999 sempre con il buon e (un po’ meno) vecchio Fabio nazionale.
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Dopo Ligabue ci siamo gustati (lo dico senza ironia) un Claudio Baglioni in gran spolvero, tanto seducente con le sue canzoni quanto pungente con Fabio Fazio (“povero mica tanto”) e capace di riproporre in uno sprint da campione quasi tutti i suoi cavalli di battaglia. Che dire poi di Cat Stevens (ormai Yusuf Islam), che a gentile richiesta si è esibito in una straordinaria versione chitarra-voce di Father and son?
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Da Fazio questo si, c’era da aspettarselo: allestimento pulito e severo del palco, luci tanto belle da sembrare sul set di un film, ospiti d’eccellenza, ritmi rispettati alla perfezione.
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Meno previsto è stato forse il lieve calo di simpatia che abbiamo registrato in Luciana Littizzetto (oltre che gli abiti sinceramente non sempre di mio gusto). Insomma, facendo due calcoli, sommando, sottraendo (e pure dividendo), rischiamo di ritrovarci Fazio e Luciana ancora una volta a presentare il Festival nel 2015, a meno che una rivolta popolare non imponga un rimpasto al vertice (che ormai va tanto di moda) per l’anno prossimo.
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Chissà che anche in questo caso non si possa passare il testimone a qualcuno di più giovane. Alessandro Cattelan ti stiamo aspettando!
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Al prossimo Festival. Francesca Mazzalai
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DAS SUPERTALENT DEUTSCHLAND
LE TRIOMPHE DES DAFT PUNK
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In Deutschland sind Künstler aus
Le duo "français" a été le protagoniste
meiner
le plus applaudi et le plus récompensé
Sicht
schon
durchaus
respektiert und es wird auch als „Job“
angesehen.
allerdings
eine
Viele
aux Grammy 2014.!
haben
Ausbildung
in
irgendeiner Form, quasi als zweites Standbein neben der Musikkarriere. Es gibt aber auch welche die
Bien que leurs cartes d'identité nous rappellent qu'ils viennent de France, les deux musiciens parisiens (Guy-Manuel de Homem Christo et Thomas Bangalter) ont un langage international, un style qui
komplett auf Musik umgestiegen sind und nur davon leben wollen. Oft ist es aber von Nöten, dass die Künstler, wollen sie wirklich davon leben, bei einem Label unterkommen, denn ohne eins ist es, meiner Beobachtung nach, sehr schwer an etwas zu kommen. Man kann Glück haben und zum Beispiel einen Auftritt haben, dort auf jemanden stoßen woraus sich eine Zusammenarbeit entwickeln kann. Meistens jedoch bleibt es ohne ein Label eher im Bereich „Hobby“, und es ist hilfreich
conquiert le monde et un regard qui se pose bien au-dessus de la Terre : après six ans dans l’ombre le duo casqué de blanc a fait son retour sur scène habillé en...astronaute. Parlons de leur dernier succès, l'album Ram "Random Acces Memories", qui leur a fait remporter, entre autres, le Grammy Award du meilleur album de l'année. Le grand couturier Yves Saint Laurent disait "les modes passent, le style est éternel", citation qui parait bien trouvée si elle
ein weiteres Standbein zu haben. Es gibt aber auch hier in Deutschland verschiedene Festivals, die oft auch den „Newcomern“ eine Chance bieten sich vorzustellen. Oft sind diese in Kombination mit größeren Veranstaltungen, bei denen auch „Weltstars“ auftreten. Dennoch finde ich dass es eine gute Möglichkeit ist sich dem Publikum vorzustellen und auch ein Feedback zu bekommen. Dadurch kann es sich tatsächlich ergeben dass man mit einem Label oder ähnlichem zusammenarbeiten kann und die Chance hat professionell Lieder aufzunehmen und so weiter. Für Schülerbands gibt es im Rahmen der Musikmesse in Frankfurt den sogenannten
était appliquée à la musique des Daft Punk. Dans leur dernier travail les citations ne manquent pas, surtout en rapport à la musique Disco des années '70 (parmi les 13 morceaux qui composent Ram on peut ainsi trouver un monologue de Giorgio Moroder, compositeur, producteur de musique électro-synthétique et arrangeur musical italien) ; à la musique afro-américaine, aux Kraftwerk, au synth-pop des années '80, au bitpop...le tout étant bien intégré afin de ne pas perdre de vue le monde pop et commercial. Ram n'est pas seulement un renouveau ou une opération-vintage mais un album sans échantillonnages, où la
„School Jam“. Hierbei treten die Bands auf und werden bewertet.
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musique est entièrement jouée avec des vrais instr uments
In der Art gibt es noch verschiedene Dinge, in wie weit das dann tatsächlich sich auf den Bekanntheitsgrad auswirkt kann ich nicht bewerten. Möchte man allerdings tatsächlich von der Musik leben, ist ein Vertrag nötig, denn ohne das ist es zumindest in Deutschland sehr schwer zu Radios oder ähnlichem zu kommen, denn leider zählt im Musikbusiness oft nur wie viel wer verkaufen kann oder ob man viele Fans hat, also eben
"physiques". Le vocodeur remplace parfois le micro pour l'émission de la voix, cette voix robotique qui est la tournure de style du duo et qui nous offre des sons émouvants, développant les possibilités humaines de l'étendue vocale. Dans leur album on trouve de l'anticipation sociale e du futurisme mais aussi une pleine connaissance de la tradition : un morceau tel que "Within" fait un clin d'œil aux progressions typiques de la musique classique et débute avec le seul piano. "Get lucky", le premier single extrait de l'album, a été divinement interprété par Pharell Williams (qui est
Zahlen. In diesem Fall hoffe ich, dass auch unbekannte Acts öfter die Chance bekommen
wahrgenommen
zu
werden, denn oft sind die, die viel dafür arbeiten und wirklich dahinter stehen die, die es auch verdient
aussi coauteur du morceau avec Nile Rodgers). Le live de "Get lucky" aux Grammy, qui a d'ailleurs vu la collaboration de Steve Wonder, restera sans doute l'un des moments musicaux les plus intenses des dernières années. On peut écouter "Random Acces Memory" en entier et gratuitement sur Youtube et nous vous conseillons chaudement de le faire car on peut dire plein de choses sur les Daft Punk, mais ce n'est que du blabla par
haben.
Franzi Trebert
rapport à la beauté de la musique. Bonne écoute. ! Alessandra Conte
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LA VOCE E’ UNA SOLA, PRENDITI CURA DI LEI
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INTERVISTA AL DOTT. AVANZINI
C a r i a m i c i , q u e s to m e s e h o d e c i s o d i incontrare il Dott. Av a n z i n i , otorinolaringoiatra all'ospedale di Bolzano, per parlare di voce e canto da un punto di vista medico.!
personalità e l'espressione emotiva ed artistica.!
K: Buongiorno Dott. Avanzini e grazie per la sua disponibilità. Avrei alcune domande da porLe per capire meglio questo mondo che è la voce. Lei è un esperto foniatra ci può spiegare di cosa si occupa?!
A: La visita foniatrica segue lo schema classico della visita medica. Si inizia con la raccolta dei dati (anamnesi), in particolare la formazione vocale del sog getto, specialmente se si tratta di un professionista. Segue l'indagine clinica vera e propria che noi facciamo tramite l'uso della videolaringostroboscopia, che consiste nel filmare le corde vocali in movimento, mentre il soggetto esegue delle vocalizzazioni da noi r i c h i e s te . Fa t to q u e s to , f a c c i a m o u n a moviola isolando alcuni segmenti per vederli nel particolare e poterli poi analizzare tramite dei software che abbiamo a disposizione. In ultimo, sempre con l'uso di strumenti di analisi, possiamo fare anche la classificazione vocale per capire se il soggetto è un baritono, piuttosto che un mezzo soprano, ecc...!
A: Il foniatra è lo specialista medico della comunicazione umana che diagnostica e cura i disturbi di voce, sia parlata che cantata, linguaggio e deglutizione.! K: Che diffe re nza c'è tra foniatra e logopedista?! A: La stessa che passa tra ortopedico e fisioterapista. Una è la figura medica, l'altra quella paramedica che pratica il trattamento.! K: Lei è specializzato in vocologia, ovvero ?!
K: Ci può spiegare come si svolge una visita foniatrica?!
A: Come in tutte le specialità mediche, anche nella foniatria ci sono delle sotto branche o sotto specializzazioni. Una di queste è proprio la vocologia, cioè lo studio approfondito della produzione vocale e dei relativi disturbi. Studio che si fa a qualsiasi livello, sia della voce parlata che di quella cantata e professionale (insegnanti, avvocati, p r e t i . . . ) . Io s e g u o l a v o c o l o g i a e d i n particolare la vocologia artistica.! K: Perché si è avvicinato a questo tipo di professione e soprattutto a questo ramo specifico?! A: Fin da bambino canto ed ho la passione per la voce. Io dico sempre che la voce non è un fatto fisico ma un universo che comprende una quantità di cose come la www.vartalent.it
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K: Durante le nostre PreSelezioni a Verona abbiamo ascoltato un ragazzo che passava da una vocalità prettamente femminile ad una maschile, al quale sembra essergli stata riconosciuta una doppia vocalità. Questo è possibile?!
K: Ci sono abitudini scorrette che si rivelano sbagliate su cosa mangiare e bere prima di una performance canora?!
A: No, questo è frutto dell'uso del falsetto, magari educato ed artistico, ma pur sempre falsetto. La doppia vocalità può voler dire sostanzialmente due cose, o che si ha la modalità di produzione vocale in due registri diversi, non contemporanei però, perché è fisiologicamente impossibile, o che c'è una diplofonia o addirittura una bitonalità. Diplofonia significa la presenza contemporanea di due armoniche del suono rinforzate, per cui sembra quasi di sentire due voci. Bitonalità è quando il soggetto riesce ad emettere due diverse frequenze fondamentali. Solitamente succede in patologia e raramente in vocalisti eccezionali, come Demetrio Stratos.!
K: Quali sono gli errori più classici?!
K: Quanto può essere importante un uso corretto della voce dal punto di vista medico?! A:Tantissimo! Una grande parte del nostro intervento attiene proprio alla cosiddetta igiene vocale. Ci sono tutta una serie di norme da rispettare, da quelle alimentari a quelle di vita ambientale. Per cui si può fare molto in via preventiva per prendersi cura della propria voce ed evitare l'insorgere di patologie.! K: Un cantante può essere definito alla pari di un atleta?! A: Si, un cantante è praticamente un atleta, termine forse abusato ma efficace, dove si intende il fatto che la prestazione, normalmente e s e g u i t a a q u e s to l i v e l l o , assume caratteri di e c ce z i o n a l i t à , co s ì come può essere l'agonista che sia allena tutti i giorni.! www.vartalent.it
A: Si c'è un vasto capitolo di mitologia. [sorrisi]!
A: L'errore più comune è quello di non bere a b b a s t a n z a a c q u a . No n t a n t o p e r l a lubrificazione dell'organo, ma bensì per il livello generale di idratazione dell'organismo. La corda vocale è fatta da una serie di strati sovrapposti per il buon funzionamento dei q u a l i è n e c e s s a r i o a v e r e u n' o t t i m a idratazione in modo da consentire alla mucosa cordale di vibrare facilmente non forzando la produzione della stessa.! K: I disturbi vocali possono essere dati da un'eccessiva acidità ?! A: L' acidità è una causa importantissima di disturbo vocale.! K: Ecco perché si parla di alimentazione corretta.! A: Esatto. Anche un'abbondante produzione di aria a livello dell'intestino può ostacolare il corretto funzionamento del diaframma. Quindi ricordatevi: “idratatevi tanto e se possibile limitate l'uso di formaggi”. Sappiamo che i latticini aumentano la produzione del muco e lo rendono più spesso ostacolando la vocalità. Fate poi vita sana, regolate il peso, cioè non eccedete in magrezza ma nemmeno il contrario come spesso s i c r e d e . Ad esempio si è abituati a pensare che la potenza della voce di cantanti come Pavarotti dipenda dalla loro imponente fisicità.!
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K: L'uso di medicine o di spray in caso di disfonia sono d'aiuto?! A: Molti farmaci hanno un influsso negativo sul la voce, anche di uso comune come l'aspirina, i mucolitici, gli antistaminici... I prodotti naturali il più delle volte sono innocui ma alcuni come il ribes nigrum, l'erisimo... possono giovare.! K: Il livello ormonale può alterare la voce?! A: Certo. Conosciamo una disfonia gravidica (disturbo della voce che può insorgere in gravidanza). Gli ormoni sessuali femminili hanno un netto influsso sulla composizione d e g l i s t r a t i d e l l a co r d a v o c a l e p e r c h é favoriscono ritenzione liquida all'interno del comparto molle della corda vocale, rendendola più rigida. Gli ormoni aumentano la massa della corda che diventa più pesante di timbro, più grave e meno adattabile alle varie esigenze vocali.! K: In conclusione per chi si v u o l e a v v i c i n a re a l i v e l l o professionistico al canto cosa si sente di dire. A: Dico di non fare co s e c h e n o n g l i appartengono, di rispettare la sua natura, di non
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forzare mai la situazione, di non perseguire a tutti i costi un modello, per esempio voglio c a n t a r e c o m e Me n g o n i e n o n h o l e caratteristiche fisiche e fisiologiche per farlo. Consiglio, inoltre, di avere caparbietà e forza d'animo. La voce è uno strumento fantastico ma delicato che va trattato con le dovute cautele. Fate una visita foniatrica ogni tanto, come diciamo noi in gergo, fate il tagliando!! K: E per chi è stonato c'è speranza?! A: C'è speranza anche per loro. La stonatura, a parte rarissimi casi, è un fatto diseducativo, per il quale prima si interviene migliore è il risultato. Poi con l'utilizzo del computer abbiamo dei software che ci aiutano a curare l'intonazione, per cui tutto si può fare.! K: Grazie ancora Dott. Av a n z i n i . A m e n o n resta che dire: amici forza prenotate un tagliando. [sorrisi]!
Katia Ciurletti
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