VarTalent - Non Solo Musica
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N°7 - 2014
VARTALENT Federica Monterosso
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Cuore, testa, gambe e due ruote
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Federico Fattinger
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Perché amo scrivere
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Come Nasce Una Canzone
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Tre Parole Chiave
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! ! In copertina: Federica Monterosso! Foto copertina: Luca Caminiti! Staff VarTalent - NSM:! Marco Consoli! Luiz Henrique Belmiro! Autori del mese:! Cristiana Pivari! Carmelo Piraino! Michele Anesi! Luiz Henrique Belmiro!
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Questo magazine non rappresenta una testata in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.
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Federica Monterosso !
!La vincitrice VarTalent ’14 si racconta Dopo la trionfale vi.oria a VarTalent ’14, NSM incontra, tramite Skype, Federica Monterosso, la vincitrice romana del Fes?val nazionale Made in Tren?no VarTalent. A pochi giorni dalla sua vi.oria e a solo un giorno dal suo compleanno, festeggiato l’o.o agosto in famiglia, abbiamo chiacchierato della sua esperienza a VarTalent, del suo percorso musicale, dei suoi progeG futuri e di molto altro... [persino del suo esame di maturità].
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Nata ad Aversa (Caserta), l’8 agosto 1990, Federica ci racconta della sua infanzia, passata a correre per casa con il telecomando in mano, non tanto per cambiare canale ma fingendo fosse il suo microfono – “già da piccolina facevo il mio show” – e delle sue tante delusioni e altre.ante vi.orie nel mondo della musica.
“sono predestinata. Sono nata cantando e lo farò fino al mio ultimo sospiro, ne sono convinta.” Raccontaci il tuo percorso nel mondo della musica.! Sono predestinata. Sono nata cantando e lo farò fino al mio ultimo respiro, ne sono convinta. Quando ami la musica non hai via di scampo. A me non piace cantare, è troppo riduttivo, io AMO cantare e ho la necessita di farlo, così come respiro. Ecco, la musica per me è come respirare. Essenziale.! Gi à d a p i c c o l a f a c e v o i l m i o s h o w. M i b a s t a v a u n te l e c o m a n d o , u n m e s to l o , i n s o m m a , q u a l c o s a c h e somigliasse vagamente a un microfono ed ero pronta a far partire lo stereo. Partiva la musica e iniziava lo show. È sempre stato il mio divertimento più grande. www.vartalent.it
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A undici anni ho iniziato a studiare canto a Roma, e ho scelto di farlo con un’importate vocal coach e cantante lirica di fama internazionale. Virna Sforzi, chiamata a Philadelphia da Pavarotti per interpretare accanto a lui la Bohème di Puccini, è stata la mia insegnante di canto per sette lunghi e importanti anni. La sua esperienza, sia come vocal coach sia come cantante, mi ha arricchito moltissimo e le sono immensamente grata. !
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le date non mancano. Sono felice di ciò che sono riuscita a costruire nel mio percorso e mi rendo conto sempre di più che questo è solo l’inizio. Vivere di musica è emozionante e non vedo l’ora di scrivere il prossimo capitolo della mia vita.!
“Sono buona ma, buona fessa.” L a t u a i m p res s i o n e s u l m o n d o d e l l a musica in Italia e all’estero.!
Dopo questo periodo molto “tecnico” sentivo il bisogno di cambiare e sono passata allo studio delle sonorità jazz e soul. Altri due anni importanti che hanno arricchito il mio bagaglio musicale con uno stile a me molto caro, ma che non conoscevo fino in fondo. ! Dopo tanto studio ho sentito la necessità di esprimere il mondo che, fino ad allora, era chiuso dentro di me. Assieme ad alcuni amici e conoscenti, ho provato a formare una band con la quale ho fatto quattro mesi di prove ma, purtroppo, non siamo mai usciti dal nostro guscio, ovvero dal garage di uno dei ra gazzi. Quattro mesi, comunque, divertentissimi che porto con me nel cuore. ! Nel 2012 inizio il “chi fa da sé fa per tre” e mi butto con tutta me stessa nel mondo della musica. Nel giro di poco tempo mi esibisco in una serie di locali dove, accompagnata da un chitarrista o pianista, posso finalmente fare ciò per cui sono nata: CANTARE. ! Oggi sono la vocalist di un gruppo acustico, genere pop internazionale e, fortunatamente, www.vartalent.it
Posso dire di conoscere, in parte, il mondo della musica in Italia, per la mia esperienza personale e all’estero per esperienze di vita di amici o conoscenti che hanno provato a vivere di musica altrove. Sono moltissimi anni che cerco di ricavarmi uno spazio nel panorama musicale e ne ho viste, sentite e vissute tante. Porte che non si aprono, o che si chiudono improvvisamente. Proposte indecenti che ti fanno sentire impotente davanti al tuo sogno. Raccomandati che ti sorpassano perché figli, amici, conoscenti o parenti di figli, amici o conoscenti di quelli che contano. Non è semplice superare, dimenticare e andare avanti. Molte volte vuoi mollare ed è li che ti ricordi che non puoi fare altro, la musica è la tua vita e smettere di sognare sarebbe per te un suicidio.! Pe r q u a n to r i g u a r d a l ’ e s te r o … [ p e n s a qualche secondo] … si usa dire che “tutto il mondo è paese”, no? Credo però che la situazione sia leg germente diversa. I produttori, majors e talent show sono molto attenti a quello che succede nel mondo del web e il lavoro di talent scout è ancora vivo. Sentiamo storie di tantissimi talenti trovati per strada, durante le loro performance live nella metro o su youtube. ! Poi, ovviamente, non sono una pessimista, altrimenti avrei già smesso. Credo nel duro lavoro, nell’impegno e nell’amore per ciò che faccio. Forse non diventerò mai famosa, ma sto lavorando per diventare una persona di successo, ovvero una persona fiera di ciò che 4 di 26
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fa e che porta avanti la sua “attività” con passione e grande professionalità. Ecco, sarà una cantante di successo, per quanto riguarda la fama ancora non lo so. ! Le tue rinunce per la musica.! Non ho mai dovuto rinunciare a nulla. Ho sempre saputo gestire tutto in modo da vivere una vita serena. Se dovessi però scegliere tra qualsiasi cosa e la musica, sceglierei sempre la m u s i c a , co n u n a s o l a e c ce z i o n e : l a m i a meravigliosa famiglia.! Chi è Federica Monterosso.! Io s o n o b u o n a , M A B U O N A F E S S A . [risate] Mi chiedi il dito e ti do il braccio. Qualcuno questo non lo capisce e crede che io sia un po’ ruffiana e utilizzi questo mio modo di fare per conquistare le cose che voglio.! VarTalent, Trento e i ragazzi di VT.! Solo cose positive. Tutto è iniziato a Fiuggi un po’ per caso, se devo essere sincera. Il mio amico Luca Caminiti è venuto a conoscenza delle preselezioni nel Lazio e mi ha riempito la testa finché non ho accettato di partecipare. Arrivavo da una grossa delusione www.vartalent.it
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musicale, non ne avevo bisogno di altre e non volevo rimettermi in gioco. ! Ero appena stata scartata, la parola scarto rappresenta bene il trattamento che ho ricevuto durante il casting, da un grosso format televisivo internazionale e la ferita era ancora aperta. Avevo paura. ! Luca però mi ha convinto e mi sono presentata, assieme a tantissimi altri ragazzi, alle audizioni VarTalent di maggio a Fiuggi. E mi è andata piuttosto bene, direi. [risate]! Ho cantanti “Impossible”, una canzone a me molto cara e che, in quel momento, mi rappresentava appieno. Entrata nello studio non ho visto la giuria, loro però potevano vedermi dalla sala regia dello studio. Canto e aspetto. Per un po’ non sento niente. Non riuscivo a capire se il silenzio fosse un segnale positivo o negativo e ho aspettato ancora.! “Mi canti qualcosa in italiano?” mi chiede Marco Consoli. Lo faccio e poi di nuovo silenzio. ! E qua inizia l’emozione. Marco Consoli mi dice: “Non hai una voce, hai uno strumento.” Per me è stata una rivincita grandiosa sentirmi dire queste parole da una persona che era lì 5 di 26
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per me, per ascoltarmi, che ha prestato attenzione a quello che volevo dire, che non mi ha trattato come “Il numero 012456356”. Per loro ero e sono sempre stata Federica Monterosso. Poi, vabbé, il resto si è visto durante il programma televisivo, non serve che lo racconti, altrimenti piango ancora. [ Fe d e r i c a s o r r i d e e s i a s c i u g a l a lacrimuccia]! Ma i ragazzi di VarTalent ’14?! Mai visto nulla di simile. La mia prima volta a Trento è stata il 21 giugno, al provino live "La No t te d e i C a m p i o n i " d u r a n te l e Fe s te Vi g i l i a n e e l ì h o c a p i to d i e s s e r e i n u n ambiente pulito, sano, diverso dai soliti concorsi. Non percepivo la tensione, la malizia e l’invidia nell’aria. ! Credo sia merito di un’organizzazione che ti fa sentire “sicuro”. Chi partecipa a VarTalent si sente tutelato in ogni singola fase, senza la paura delle raccomandazioni, delle spintarelle. Insomma, sei sereno e puoi concentrarti sulla tua esibizione ma anche sulle nuove conoscenze che poi diventano amicizie. Pensate che ho conosciuto anche alcuni ragazzi del Lazio che non avevo mai incrociato. !
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E la chat? Non puoi nascondere nulla a NSM.! [Risate e ancora risate] Dopo le finali abbiamo creato una chat whatsapp con tutti, o quasi, i finalisti di VarTalent ’14. Una chat allegra, spontanea. Davvero una banda di esauriti, siamo accomunati dalla passione per la musica e da una straordinaria pazzia. La musica, in questo caso, ha unito i cuori, non li ha divisi.! Alzare il trofeo VarTalent ’14.! Non sono la quinta, non sono la quarta, non terza, non seconda… Beh è andata, ha vinto Nadia che ha una voce pazzesca. E invece no, Luiz ha urlato il mio nome e mi sono lasciata andare a un pianto di gioia. Non sono riuscita a trattenermi. È stato bellissimo. La mia prima GRANDE vittoria. !
Posso descrivere quest’esperienza come un “mix potente di emozioni positive” che mi porterò sempre nel cuore. Mi godo quest’anno da vincitrice e l’anno prossimo sarò lì, sotto il palco, a tifare i ragazzi in gara augurando a tutti loro di provare le bellissime emozioni che ho provato io.!
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Compilation VT’14.! La compilation post concorso è una bella opportunità per farsi conoscere e avere materiale di qualità da presentare a casting e provini, oltre che avere un proprio brano inedito in un album che verrà pubblicato sia fisicamente che sui principali store digitali. Sto lavorando a questo progetto e ce la sto mettendo tutta perché il mio inedito sia una “bomba”. [… si può dire bomba? Risate]! La big family Monterosso com’è?! Un a f a m i g l i a d e l s u d c h e v i v e e Ro m a . Mamma di Aversa e papà di Filadelfia in provincia di Vibo Valentia in Calabria. Una casa piena di musica in audiocassette e vinili. Loro, assieme alla mia sorellina, sono la mia fortezza, sono sempre stati i primi a sostenermi e apprezzarmi. Mamma ascoltava le cassette di Zucchero e Phil Collins tutti i sabato pomeriggio. ! Dalla nonna, invece, ascoltavo “roba forte” [risate], Madonna degli anni d’oro e tanta classica musica napoletana. Credo di aver preso da lei la passione per il canto. Si svegliava alle cinque per il sugo e cantava. Una www.vartalent.it
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grande donna, una bellissima voce e… che buono il suo ragù. [risate]! E la tua sister Alessandra?! Amore e odio. Abbiamo diciotto mesi di differenza, lei più piccola di me, quindi siamo cresciute insieme, lo stesso giro di amicizie e, da piccole, anche i vestiti erano uguali. Tutti ci scambiavano per gemelline, ma proprio tutti. Non è mai mancato l’amore e l’intesa così come non sono mai mancate le grandi litigate e sfuriate. Beh, insomma, cose da sorelle. [risate]! I tuoi Miti?! Mio padre e mia madre. Sono molto onorata di avere due genitori come loro. Mi porterò per sempre nel cuore l’immagine di mio papà bloccato con le braccia alzate al cielo dopo la mia proclamazione come vincitrice VarTalent ’14. Si percepiva l’energia che scorreva nelle sue vene.! Sento che durante l’intervista via web cam continui chiamare Brilla. Ma chi è Brilla?! È il cane più buono e più fesso del mondo. Le ho fatto fare la frangetta [risate]. Paurosa a tal punto che si nasconde sotto il tavolo 7 di 26
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quando arriva gente in casa. Quando canto, e mi dimentico che c’è in camera, dopo pochi secondi inizia a graffiare la porta per uscire. Credo non le piaccia la mia voce. [risate] Posso raccontarti il mio esame di maturità? Così capisci come sono veramente! !
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Modà e Chicco Palmosi, è autore di “Non è l’inferno”, canzone vincitrice del Festival di Sanremo 2012. Sono davvero orgogliosa di collaborare con lui. !
Prego, Federica!! Esordisco con un bel ritardo alla prima prova scritta. Durante gli orari, poi, scena muta in matematica. La professoressa mi ha chiesto: “Federica, Y=4”. Io l’ho guardata con aria perplessa e lei mi ha ripetuto la domanda: “Federica, Y=4”. Io l’ho guardata e le ho chiesto: “ Ma che devo fa’?” [in dialetto romano ovviamente – risate]. Per non parlare d e l l a m i a t e s i n a d i In g l e s e , s c r i t t a completamente in Italiano. La mia scusa? Beh, n o n h o f a t to i n te m p o a t r a d u r l a p r o f. [risate] ! Un’importante collaborazione.! Sono molto curiosa e mi piace “frugare” su internet cercando nuovi pezzi e collaboratori. Qualche anno fa mi sono imbattuta in un video della canzone “Scusa Se” e tra i credits ho trovato un nome, Luca Sala. Non ho esitato a contattarlo. Mi ha riposto subito chiedendomi di chiamarlo e l’ho fatto, con addebito di chiamata perché ero senza soldi sul telefono [risate]. È stato costretto a richiamarmi. Ci siamo sentiti ed è nata una bellissima collaborazione con uno dei più grandi autori/compositori pop del momento, a mio parere. Luca Sala, assieme a Kekko dei
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Il Futuro di Federica?! Il mio futuro non lo conosco. Sto costruendo il mio presente in maniera molto diligente. L’unica cosa della quale sono sicura è che nel mio futuro sarà presente la musica. Sono nata cantando e morirò cantando.
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Luiz Henrique Belmiro
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Cuore, testa, gambe e due ruote Intervista a Andrea Righe8ni – Neo campione Italiano Under 23 di Mountain Bike. !
Andrea Righettini si laurea Campione Italiano Under 23 al termine dei sei giri della GORIZIA XCO. Orgoglio per il Focus Xc Italy Team. Trentino di Cazzano di Brentonico (TN), classe 1992, già campione italiano allievi nel 2007, medaglia di bronzo nella categoria juniores nel 2010 e medaglia d’argento alle Olimpiadi Giovanili di Singapore nel 2010.! E ancora, quinto posto al Campionato Italiano di Lugagnano Val d’Arda (PC) nel 2012. Diciannovesimo posto, in maglia azzurra, al Campionato del Mondo di Saalfelden (Austria) nel 2012, sesto classificato a Nemi nel 2013 e Campione Italiano Eliminator e Cross Country Under 23 nel 2014. ! Vi sembra già un grande campione? Non avete ancora visto nulla, lui è un grande campione sulle due ruote e anche nella vita.!
Cosa ti ricordi della tua prima gara in bici?! Mi ricordo benissimo l’agitazione prima di partire. Ero tesissimo. Ho iniziato a gareggiare a dieci anni facendo alcune gare di promozione, sentivo l’adrenalina a mille. A tredici anni, però, ho corso la mia prima vera gara, proprio a Gorizia. Era una gara giovanile di Coppa Italia. Mi sono piazzato al 18esimo posto, un ottimo risultato per la mia prima competizione. Fatto sta che a Gorizia ci sono tornato, proprio qualche giorno fa, e ho conquistato il primo posto al Campionato Italiano. ! Quali sono le cose più importanti nella vita di un atleta, nel tuo caso di un ciclista?! Ci sono tre cose importanti nella vita di un ciclista; l ’ a l i m e n t a z i o n e , l ’ a l l e n a m e n to e i l r e c u p e r o . Cu r o moltissimo tutti e tre gli aspetti della mia vita da sportivo. È impossibile raggiungere importanti risultati se solo tralasci uno di questi aspetti. Il sacrificio, se si può chiamare tale, che ogni giorno faccio è quello di non toccare la Nutella, – Andrea è un amante dei dolci – cerco infatti di limitare gli zuccheri semplici. ! A cosa hai dovuto rinunciare per il ciclismo?! Quando si tratta di ciclismo nulla mi pesa. Questa è la mia più grande passione, il motivo per cui mi sveglio la mattina e per il quale lavoro tutti i giorni. Se devo citare un aspetto negativo dell’essere sempre in trasferta è il fatto che, per www.vartalent.it
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forza di cose, devo trascurare un po’ i miei amici. Non è semplice essere presente quando fisicamente sei lontano. La tecnologia però è dalla nostra parte e ci sentiamo spesso o tramite telefono o tramite i social network. ! Oltre al ciclismo, quale altro sport ti appassiona?! Sono un grande appassionato di sport. Seguo moltissimo lo sport sia in televisione che sui giornali. Ho praticato, fino a 14 anni, lo sci di fondo, sempre a livello agonistico, ma da allora sono sempre su due ruote. Non ho più pensato di fare altro. ! Le donne in bici, un mondo a parte?! No, il nostro è un “mondo” unico. Le donne sono numericamente inferiori rispetto ai maschi, nonostante questo sono da stimare. È uno sport durissimo e una donna che decide di praticarlo deve fare molti più sacrifici rispetto a un maschio. Sarebbe opportuno dare il giusto valore e la stessa visibilità anche a loro. ! La nuova generazione e il doping.! Il doping, in tutti gli sport, è un vero cancro. Sono completamente contrario all’utilizzo di sostanze non autorizzate per migliorare le prestazioni fisiche e, per fortuna, nessuno mi ha mai proposto il doping. Oltre a rovinare la salute di chi le utilizza, distrugge la fiducia nello sport e nel duro lavoro. Per raggiungere grandi obiettivi devi lavorare tanto, devi essere un atleta ventiquattro ore su ventiquattro. Per fortuna i continui controlli stanno ripulendo il nostro ambiente e succede ormai in tutte le discipline sportive. Le nuove generazioni crescono con una nuova mentalità, questo è importante. ! Gli inizi con papà.! La mia famiglia mi è sempre stata accanto. Ho iniziato ad avvicinarmi allo sport con papà, anche se, devo dire la verità, non mi ha mai spinto a praticare una determinata disciplina. L’unica “cosa” che mi ha spinto a salire sulla mia bici è stata la passione che mi ha travolto non appena ho iniziato a conoscere questo sport.! Una dedica tricolore molto speciale.! Ho voluto dedicare la mia vittoria alla mia mamma che se ne è andata per un male incurabile. L’ultimo Campionato Italiano che ha visto è stato quello del 2008, proprio a Gorizia, e sapevamo entrambi che sarebbe potuto essere l’ultimo. Nel 2008 non ho vinto e mi è dispiaciuto molto, soprattutto per lei. Sono tornato a Gorizia e ora ho vinto, e la mia vittoria è dedicata completamente a lei. In certi momenti durante la gara l'ho pensata molto e una spinta in più questa cosa me l'ha data.! Luiz Henrique Belmiro!
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Federico Fattinger !
intervista a cura di Cristiana Pivari!
Artista poliedrico di vero talento, Federico Fattinger ci racconta un po' di sé, fra passato e presente con una sbirciatina nel futuro. Federico è stato vicepresidente di giuria nelle finali di VarTalent ’14 che ha visto trionfare Federica Monterosso all'Auditorium S.Chiara di Trento il 25 luglio. !
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A soli 24 anni hai già fatto un sacco di cose, dove vuoi arrivare?
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Non mi pongo dei limiti: raccolgo quello che semino, cercando anche di poter attingere il più possibile dalle persone intorno a me che mi danno fiducia e con le quali collaboro. Spero di fare l'artista a 360 gradi nella mia vita potendo vivere di questo. !
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La tua passione per la musica da dove v i e n e ? S e i s t a to s p ro n a to d a l l a t u a f a m i g l i a , p e rc h é m a g a r i q u a l c u n o suonava, o è tutta farina del tuo desiderio?
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È un simpatico mix che nel tempo è diventato una ragione di vita. Fortunatamente non ho avuto genitori che mi hanno indirizzato a fare www.vartalent.it
quello che piaceva a loro o che portasse soddisfazioni a loro, bensì che donasse felicità a me. Di questo sono a loro grato.!
Cosa pensi di VarTalent?
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Da quando ho collaborato per la prima volta con Vart, ora VarTalent, c'è stata una vera evoluzione del progetto e sono veramente esterrefatto dei risultati raggiunti in questi quattro anni: VarTalent è una vera bomba di entusiasmo che contagia i suoi creatori e tutti i collaboratori che ne fanno parte. Rappresenta inoltre una grossa opportunità non solo per i concorrenti, che così possono farsi notare ed emergere, ma è anche un'occasione di crescita professionale per tutti coloro che fanno parte di una macchina che rasenta quasi la perfezione del no profit, della trasparenza, 13 di 26
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onestà e delle possibilità, in un sistema artistico che fatica a trasmettere e offrire questi valori.
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Sei stato giudice alle finali di VarTalent. Compito difficilissimo perché i venti in gara erano veramente bravi. Il verdetto finale è stato unanime o c'è stata qualche discussione?!
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Sono molto contento e grato a Marco Consoli per questa grossa opportunità: per il terzo anno consecutivo mi sono trovato dall'altra parte a giudicare questi strepitosi ragazzi che, anno dopo anno, regalano un sacco di sorprese. Durante la serata finale abbiamo avuto modo di confrontarci e ci sono stati alcuni casi in cui non eravamo totalmente unanimi. Ci può stare, poiché valutiamo tenendo conto di molti aspetti. In ogni caso nei momenti decisivi siamo stati tutti unanimi e convinti delle scremature fatte, dei premi
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assegnati e del podio. Un bel lavoro di squadra. VarTalent è soprattutto questo e molto altro.
! Descrivimi la tua giornata tipo. ! !
Diciamo che è molto variabile, in base a cosa ho da fare a livello personale o lavorativo. In genere, sono molto concentrato sulla la vorazione di nuo vi brani da suonare e cantare, inediti o cover riarrangiate; questo da quando mi sveglio a quando vado a dormire. In mezzo ci sono la mia vita personale e le persone a cui voglio molto bene.!
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Su Facebook hai ben quattro profili e una pagina. Mi spieghi il perché e, visto che ci siamo, dimmi che approccio hai con i social. Utili alla promozione di un artista o molta perdita di tempo?
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Tutto è iniziato con un profilo personale usato per mantenere i miei rapporti sociali fino al 2009, quando poi ho creato una pagina fan per cominciare a farmi conoscere. Successivamente alla partecipazione a Italia's got Talent (dove Federico si è classificato secondo nel 2010 ndr) i miei profili sono diventati tre pubblici, oltre alla pagina fan e al profilo personale per lavoro e amici stretti, nel giro di 6 mesi: servivano al mantenimento dei rapporti con i miei sostenitori, ai quali ho sempre risposto senza utilizzare messaggi copiati ed incollati e mantenendo un bel dialogo negli anni con parecchi di loro. ! Qualche anno fa la pagina fan di Facebook non permetteva di mandare messaggi privati, si poteva scrivere solo in bacheca, e questo penalizzava i contatti con chi non voleva rendere pubbliche le sue comunicazioni. Inoltre, per ogni profilo, c'è il limite dei 5000 contatti e allora è stato inevitabile aprirne più di uno.
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Ora sto valutando la possibilità di accorpare le tre pagine e convertirle in pagine fan per poi attuare una fusione con la pagina fan ufficiale. Devo essere però sicuro che funzioni perché non sarebbe bello perdersi qualche sostenitore per strada. Rispetto a qualche anno fa la promozione, soprattutto fai da te, affidata a fb ha un impatto minore; questo è dovuto anche al fatto che fb ha perso un po' di appeal rispetto a twitter o altri social maggiormente quotati e meno tartassati da spazi pubblicitari o richieste di applicazioni e giochi. www.vartalent.it
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Stai facendo esattamente quello che sognavi di fare "da grande"?
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Per quanto riguarda la musica, soprattutto il cantautorato, si tratta di un continuo lavoro di crescita e maturazione: sto affinando sempre d i p i ù l a m i a s c r i t t u r a n e i te s t i e n e g l i arrangiamenti e il mio obiettivo non è mirato alla quantità ma alla qualità, sia musicale che tematica; tengo aperta la porta anche alla possibilità di fare come Fossati, creando atmosfere particolari con degli inediti solo nei live.
Fe d e r i c o e i s u o i r i c c i , o rg o g l i o o disperazione? E, visto che ci siamo, com'è il rapporto con il tuo aspetto fisico?
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I miei capelli sono un mio orgoglio personale e tengo molto alla cura di ogni singolo riccio. Non riuscirei più a vedermi con i capelli corti come una volta. Mi piace curare il mio aspetto fisico, mi sento in armonia con me stesso, anche perché, grazie ai miei genitori, posso ritenermi fortunato di natura e ho sempre curato il mio corpo con lo sport praticato fin da piccolo. Attualmente sono fermo da quasi sette anni: non ho problemi con il cibo, ma www.vartalent.it
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appena avrò più tempo tornerò a dedicarmi a un po' di attività fisica costante che non comprenda solo il beach volley che, comunque, pratico assiduamente durante l'estate.
! Tuoi artisti di riferimento? !
Elemento in continua mutazione, soprattutto in questi ultimi due anni: i miei gusti e i miei ascolti musicali sono cambiati parecchio rispetto ai miei esordi. In ogni caso non li definirei artisti di riferimento per uno stile, quanto artisti di riferimento di un periodo caratteriale, oltre che artistico, attuale. Tra questi, ne cito solo alcuni, tra capisaldi e nuovi acquisti, di internazionali e italiani, per non f a r e u n a c co z z a g l i a d i n o m i c h e a p o co ser virebbero: Agliardi, Bungaro, Bersani, Cammariere (e gli splendidi testi di Kunstler), Jamie Cullum, Gregory Porter, Coldplay. !
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Nel 2011 hai pubblicato “Perché (io) credo l'avventura della vita non avrà mai f i n e ” co n E d i z i o n i Pi e m m e i n c u i racconti un po' di te, della nascita della canzone, che dà anche il titolo al libro, e la tua testimonianza di vita legata alla perdita di tua madre e alla forza per 15 di 26
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superare il lutto. Parliamo della tua esperienza da scrittore, raccontami come è andata. Hai in pre visione di scrivere ancora e continuare a farmi concorrenza?
il più possibile tutto sotto controllo.
Ahah, non credo che continuerò quella strada a meno che non mi venga proposto di scrivere qualcosa che abbia a che fare con le mie canzoni, piuttosto che testimonianze di vita come già accaduto. Ho pur sempre solo 24 anni e non ho altre storie di vita da raccontare, anzi, considerata quella passata, spero di non averne altre di quel tipo.!
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Federico è lunatico o solare?
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Come ogni artista che si rispetti ho alti e bassi che implicano moltissime cose. Carattere sufficientemente stabile; non sono bipolare.!
Sei se vero con te stesso o ti assolvi facilmente? !
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Sia nella vita privata ma, soprattutto, nel lavoro, sono molto severo con me stesso. L'autocritica è l'elemento primario nel mio essere e nel mio modo di agire. Cerco di avere
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! Sei innamorato? !
Si, sono innamorato sia artisticamente che nella vita privata. Ora vivi a Cremona. Scelta professionale o personale?
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Entrambe le cose, anche se non nello stesso o r d i n e d i t e m p o . Pa r t i t a c o m e s c e l t a professionale alla quale, successivamente, è subentrato il fattore personale. Dal settembre 2012 collaboro con la coreografa Paola Posa, attualmente mio direttore artistico, e con Roberto Pascucci, mio direttore musicale, che si occupa delle scelte dei brani più adatti e cura gli arrangiamenti, all'interno di quella che definirei ormai una realtà più che un progetto: “Posainopera Ballet” : una compagnia di sedici elementi. In ogni spettacolo il direttore musicale abbina miei brani inediti, o cover riarrangiate, per la valorizzazione della mia vocalità e la mia massima espressione musicale e pianistica che eseguo con i quattro elementi della band. Del progetto fanno parte, inoltre, un'attrice e un corpo di ballo composto da dieci ragazze stupende e professionali, alle
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quali è affidato il compito di cambi d'abito velocissimi tra un brano e l'altro e la messa in scena di splendide coreografie. Una di queste ballerine si esibisce anche vocalmente e si è c r e a t a u n' a l c h i m i a i n t e r e s s a n t e p e r l a realizzazione di splendidi duetti oltre che di brani cuciti su di lei, appositamente. Come compagnia abbiamo molti spettacoli modulari pronti e continuiamo a progettarne e prevedono la messa in scena collettiva, oppure solo la danza o la danza con il mio accompagnamento, a seconda delle esigenze di spettacolo.
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La musica ti dà da vivere?
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Ci sta provando.!
Fenomeno Giovanni Allevi, fonte di ispirazione o sei tutt'altro?
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Io non mi reputo un fenomeno, bensì uno che cerca di fare il suo lavoro con la passione e le capacità che lo contraddistinguono. Non ci sono termini di paragone. Credo che ognuno di noi faccia storia a sé.!
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Oltre a questo progetto in che cosa consiste la tua collaborazione con Roberto Pascucci?
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La nostra partnership, al di là del PosainOpera Ballet, consiste nella stretta collaborazione nella realizzazione di brani miei e suoi e fusione di essi, per progetti musicali a breve termine e futuri, oltre che nella realizzazione di serate live acustiche per Contrabbasso o Basso 7 corde e voce basate su un repertorio vasto e parecchi brani rivisitati.
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Se tu non fossi Federico ti vorresti come amico? Perché?
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Mi vorrei come amico, ma non spiegherò il perché, lascio ad altri la possibilità di scoprirlo. Lo sarei pur essendo consapevole che mi piglierei i pregi e i difetti di una personalità come la mia ma, chi non li ha?!
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Qual è il genere musicale che non ti piace proprio? O ascolti di tutto?
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Ascolto di tutto, davvero. Sono passato da un estremo all'altro, da Bach, Schumann, Vivaldi e co. che hanno occupato i primi 17 anni della mia vita, a Judas Priest, Nightwish, (per capire a 15 anni varie sfumature) giusto per toccare gli estremi. In mezzo tutto il resto che ascolto indistintamente. A parte i generi che secondo me non trasmettono musica ma solo rumore, l'unico genere che per qualche motivo mistico non riesco ad ascoltare in maniera rilassata è il bebop.!
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Cos'hai in cantiere per i prossimi mesi? ! Continuerò la mia attiva collaborazione con il PosainOpera Ballet, oltre alle serate con Pa s c u c c i , c h e c o n s i s t o n o i n l i v e d i Contrabbasso o Basso 7 corde e voce, su un repertorio vastissimo; registrerò nuovi brani già in cantiere, per ampliare la mia scelta, anche in funzione di nuove coreografie da attuare. Ultimo ma non meno importante, la carta Sanremo giovani.!
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Non posso che augurarti tutto il successo che meriti. Grazie Federico per la tua disponibilità.
! Grazie a te.! !
Cristiana Pivari
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Giullare di Stampa
Perché amo scrivere
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Ci si mette a scrivere di lena, ma c'è un'ora in cui la penna non gratta che polveroso inchiostro, e non vi scorre più una goccia di vita, e la vita è tutta fuori, fuori dalla finestra, fuori di te, e ti sembra che mai più potrai rifugiarti nella pagina che scrivi, aprire un altro mondo, fare il salto…. Scrivendo non mi sono cambiata in bene: ho solo consumato un po' d'ansiosa incosciente giovinezza. Che mi varranno queste pagine scontente?... Che ci si salvi l'anima scrivendo non è detto. Scrivi, scrivi, e già la tua anima è persa. (Italo Calvino)$
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Da bambino avevo difficoltà nella lettura. Mia madre era disperata. Finché un giorno non le venne la felice idea di acquistare le fiabe sonore da ascoltare e seguire attraverso un libricino, imparai velocemente! Una volta cominciato non smisi più. La sete di lettura aumentò man mano che crescevo e ad un certo punto nacque l’esigenza di esternare su carta ciò che provavo leggendo. Fu così che a 9 anni iniziai a scrivere “Cyborg”, otto capitoli di sogni e approcci letterari. Poi fu la volta dei diari, delle poesie, dei racconti, delle sceneggiature teatrali ed altro ancora. !
Amo scrivere perché il mio corpo è troppo esile per contenere tutte le emozioni della vita. I miei sensi hanno bisogno di tramutarsi in inchiostro. Le mie esperienze di vita, i miei amori, hanno necessità di essere impressi sulla carta per sempre. Ogni luogo visitato traspira magia, ogni odore, ogni emozione provata attraverso un viaggio diviene parola, si tramuta in storia o verso. Mettere a nudo la propria anima, raccontare se stessi e il mondo far viaggiare con la mente chi legge, prendere per mano i lettori e portarli nel tuo mondo, nell’universo fantastico e immaginifico che si staglia oltre ogni virgola. ! Amo scrivere perché spesso all’inchiostro si mischiano lacrime, una mescita di sentimenti che come vino al calice, brindano alla vita in chiaroscuro.! Adoro plasmare le parole, unirle tra di esse, mescolarle al fango e alle stelle affinché brillino di significati e possano trasmettere sogni o realtà alternative. ! Sono uno scultore che dalla materia grezza crea la sua opera d’arte imperfetta.! Sono un panettiere che impasta e sforna parole. Un pescatore, che attinge dai fiumi di inchiostro per catturare ogni parola che abbocca alla punta della biro. ! Ci sono parole ovunque da amalgamare e costruire. Bisogna solo cercarle ed unirle, affinché la scrittura possa donare loro un senso.! Serviranno scalpelli, penne, pennelli e mani nude, servirà attenzione e competenza, ci vorrà talento, pazienza e maestria.! Ma una volta smussate ed impresse le parole si animeranno, usciranno dalle pagine, avvolgeranno il lettore ed entreranno nella sua anima ponendo a sedimentare semi ed emozioni che potranno germogliare. Un giardino dal quale cogliere emozioni ed immortalità !
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Fresche le mie parole ne la sera | ti sien come il fruscìo che fan le foglie | del gelso ne la man di chi le coglie. Gabriele d’Annunzio $ Giuseppe Calì!
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Come Nasce Una
Canzone
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“Le canzoni nascono da sole vengono fuori già con le parole” V.R.$
Fatto, ecco qui è racchiuso il segreto, cari lettori e lettrici, sembrava difficili ma cari ascoltatori e ascoltatori, cari compositori, autori, arrangiatori e critici musicali la verità è racchiusa qua.!
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Vasco Rossi che è l’emblema della semplicità del modo di fare arrivare le cose, nella sua canzone intitolata “una canzone per te” riesce in un attimo di illuminazione mentale, di ispirazione, che non succede certo tutti giorni, a dare una risposta in meno di un verso o “nanoverso” se vogliamo coniare un unità di misura in barba alla creatività.! Il canale creativo ecco cos’è quel territorio, quel mondo immaginario, parallelo da cui ci si sente tornati dopo l’esperienza che definirei mistica. !
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Questo è il bello dello scrivere canzoni. La pancia, quello che viene fuori, quello che più naturale abbiamo da dire.!
D'altronde scrivere canzoni è una necessità è come mangiare, come dormire, fare l amore o, come ho letto abbia detto Giuliano Sangiorgi dei Negroamaro, come fare la cacca e comunque se lui non l’ha detto, lo dico io: è come fare la cacca. Un bisogno fisiologico.! La verità, l’istinto, i sentimenti, la pancia questo è un buon punto di partenza per voler e potere scrivere le canzoni, entrare in contatto con i nostri sentimenti e le sensazioni più profonde da cercare e mettere sul foglio.!
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Ma a parte l’istinto come si arriva a quel mondo creativo e scriverlo? Ecco bella domanda. ! E qui ci metto un punto alla pancia e a tutto ciò che ognuno di noi voleva forse sentirsi dire.! Non basta Vasco, non bastano i sentimenti e la pancia è necessaria un certo tipo di poetica di introspezione di saper guardare le cose, di saperle scrivere, di uno stile di vita che ti dia le chiavi www.vartalent.it
per accedere a quel famigerato mondo creativo e trasformarlo in versi di canzoni.! In sintesi ci vuole molto lavoro non basta il genio, se esiste.!
! Il lavoro. !
Per quanto possa sembrare assurdo e in contrasto con la parte più creativa e artistica che nell’immaginario di ognuno ha questo mondo artistico, il lavoro, e soprattutto un certo tipo di lavoro, è il delta, la differenziale tra la passione nuda e cr uda e il ra g giungimento della professionalità, quel gradino più alto del sapere fare.!
! Ascolto. !
L’ascolto è fondamentale senza la conoscenza di parte dello scibile canoro della musica pop e non solo, e lo studio approfondito di questo, non possiamo permetterci di passare a vanti di arrivare a crearci una nostra cultura e di conseguenza la nostra identità. L ascolto a 360° dai vecchi cult alle più attuali canzoni italiane e internazionali che scalano le nostre classifiche. Ecco sia per Autori, Compositori, e Interpreti questo due punti sono il primo passo.!
! Per i compositori. !
Per avere libertà in ambito creativo usate una nuova lingua il cosiddetto finto inglese. Che non è altro per darvi un esempio, per capirci la canzone cult di Adriano Celentano “Prisencolinensinainciusol” (clicca per a scoltare) questo è un modo per dare sonorità a quello che dite senza essere vincolati dal dire per forza qualcosa, libertà assoluta, solo composizione.!
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dalla scrittura riusciamo spesso a capire chi siamo e decifrare meglio qualcosa che abbiamo vissuto nel momento in cui ce ne liberiamo mettendolo sul foglio. !
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Come dice ne “La notte” Giuseppe Anastasi “mentre il dolore sul foglio è seduto qui accanto a me e le parole nella aria sono parole a metà ma queste sono già scritte il tempo non passerà” . Ecco, quando le cose sono scritte diventano quasi entità a sé stanti, fuori da noi sono più visibili e anche con un oggettività diversa. Come osservò Henry Roth nel suo Romanzo “Chiamalo sonno” parlando del potere del linguaggio: “se riesci a tradurre in parole ciò che senti, ti appartiene”.!
! Questo non solo aiuta la creatività nel ambito della composizione ma aiuterà anche gli autori successivamente vedremo come. Naturalmente per i compositori parto dal presupposto che si conosca un minimo di composizione armonica sulla quale dare vita alle migliaia di melodie possibili che girano nelle nostre teste. Per conoscenza sappiate che si possono creare melodie anche su basi armoniche semplicissime o addirittura fatte da un solo accordo, ex: Dio mio no di Battisti / Mogol stupendo esempio di creatività a tutto tondo in cui anche il testo fa la sua bella parte. !
! Per gli autori. !
“Le forme delle mie scultore si trovano già dentro ogni pezzo di marmo io tolgo soltanto il superfluo”. Sembra fosse stato un pensiero espresso dal geniale Michelangelo Buonarroti, ecco questo è l’atteggiamento che un autore deve avere di fronte all’ascolto della melodia. Ogni melodia ha dentro un senso, un’atmosfera, un sentimento che bisogna andare a scoprire naturalmente filtrato sempre dal mare, dal bacino di esperienze che ogni autore avrà fatto nella propria vita e questo dà originalità nel modo di scrivere all’ autore o li differenzierà l uno dall’altro. !
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Tra i moduli dei vari corsi di Autori di testi di canzoni ce n’è uno che si intitola “essere per scrivere” e “scrivere per essere” attraverso la scrittura noi mettiamo a disposizione le nostre esperienze il nostro vissuto i nostri sentimenti, e www.vartalent.it
Ma c’è la parte ancora più tecnica che è quella di sapere mettere le parole sulla metrica della musica questa è parte più fredda ma che se non si acquisisce con la pratica come fosse un automatismo naturale, porterà via attenzione e tempo alla parte più emotiva e creativa della scrittura e l’ideazione di un testo. Quindi step by step.!
! Per gli/le interpreti. !
Anche se quando entrano in gioco loro il processo creativo è compiuto gli/le interpreti hanno un parte fondamentale per la fruizione della canzone. !
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Cantare è, come prima cosa, COMUNICARE. Spesso i/le cantanti cedono a questa prima regola a favore di manierismi vocali che paradossalmente distraggono dall’ascolto. Spesso prevale la voglia di voler mettersi in evidenza senza sapere che l obbiettivo si raggiunge solo con l equilibrio di un gioco di squadra come dice Mogol il cantante è il fantino e la canzone è il cavallo. Se manca all‘ appello uno dei due il risultato non si raggiunge. Il risultato è fare arrivare la canzone, l emozione alla gente la v e r i t à , l ’ e s s e r e s e s te s s i , l ’ A r te co n l a “A” maiuscola e non il surrogato della stessa.!
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Allora ragazzi mettiamoci subito a lavoro. Di Maradona ne esiste uno e anche lui quando non si allenava si vedeva. !
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“10.000 ore di lavoro e sei bravo in tutto” così tuonava un articolo su Repubblica. L’estro si ma dentro le regole. Imparare le regole ed essere se 22 di 26
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stessi trasparenti, sinceri e credibili e così nasce l’artista che è in noi.!
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Voglio darvi un consiglio, anche se non mi piace ne riceverli, ne darli ma accettate il consiglio per questa volta, come dice Linus in “Accetta il consiglio” (cercare o b b l i g a to r i a m e n te s u Yo u t u b e ) , n o n fermatevi mai all’apparenza del successo di un artista, andate sempre a vedere cosa l’ha portato a quel punto e vi stupirete che il genio senza il supporto della passione e di un certo tipo di lavoro non porta mai a quel tipo di successo duraturo. Capita che spesso qualcuno ci arrivi, salga sul quel treno per un colpo di fortuna o C. Factor, ma se non è all’altezza scenderà alla prima fermata. !
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Quindi lavoro, lavoro, lavoro, siate artisti per voi stessi in primis il resto verrà da sé.! In bocca al lupo a tutti.!
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Carmelo Piraino Autore Compositore ha frequentato tutti i corsi Autore, Compositore e Interprete al Cet di Mogol. Ultimo Lavoro disponibile su Youtube un videoclip di un suo inedito cercate e godetene “I soliti faccioni - Feel Rouge TV”.! Carmelo Piraino
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Tre Parole Chiave
All’inizio di ogni ar?colo, quando ba.o al computer il mio breve nome, mi fermo, chiudo lentamente gli occhi e ripeto a me stesso: “onestà e passione sono le uniche cose che mi devono spingere a fare ciò faccio”. Sono felice di sen?re dentro di me sia lo sgorgante amore verso l’argomento di cui andrò a tra.are, sia la necessaria onestà intelle.uale che serve per svolgere al meglio il mio lavoro.
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Mi presento: mi chiamo Michele Anesi, ho 23 anni e sono un fresco laureato in Beni Culturali nel pres?gioso Ateneo di Trento. La mia passione più grande è la Musica Ele.ronica. Talvolta, quando esordisco in questo modo, sento affermare che “l’Arte e la Musica Ele/ronica sono due ambi5 totalmente avulsi l’uno dall’altro”. Non è, però, del tu.o esa.o: non è forse vero che sia il compositore che il pi.ore vengono da sempre chiama? “ar?s?”? Entrambi, infaG, possiedono quella grande crea?vità e quell’immensa dedizione al lavoro che albergano solo in pochi privilegia?. A me, in fin dei con?, piace semplicemente apprezzare l’estro crea?vo degli ar?s?, pi.ori, scultori, compositori o creatori di qualsiasi ?po essi siano.
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Ma veniamo al mo?vo della mia presenza in questo pres?gioso Magazine. Talento, a.accamento al territorio e giovane età: queste sono state le tre parole chiave che ho appreso da Marco Consoli, il dire.ore di questa testata. Queste sono le chiavi di le.ura di tu.o ciò che gravita a.orno al lavoro di chi contribuisce a VarTalent e al suo mondo. Inu?le dire che, non appena sono venuto a conoscenza di questo, ho subito pensato al mondo che conosco meglio: la Musica Ele.ronica. Non trovare collegamen? fra questo intrigante mondo e il talento, il nostro territorio e i giovani sarebbe da o.usi. Nonostante questo non bisogna limitarsi a giudicare, ma occorre essere proposi?vi e “fare cultura”.
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Io sto scrivendo e scriverò nei prossimi mesi proprio per portare alla luce ques? collegamen? e per cercare di fare chiarezza su un mondo ancora oggi molto stereo?pato e visto, da tan?, come “oscuro e degradante”. Ancora troppo spesso sento rivolgere giudizi spieta? e nega?vi nei confron? della Musica Ele.ronica da persone che non la conoscono o che la reputano “non-‐ musica” a priori, solo per sen?to dire o perché si rifanno a infonda? e lontani luoghi comuni.
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Esploriamola assieme, approfondiamo il mondo della Musica Ele.ronica, capiamo di cosa s?amo www.vartalent.it
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parlando e, perché no, entriamo in un universo gioioso e sfacce.ato che, forse, un giorno, si svelerà per ciò che è: una travolgente ed enorme emozione sonora.
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Il prossimo mese, nell’oGca che ho appena accennato, riporterò l’intervista a Ralph Cieli, un Dj e Produ.ore 23enne di Bolzano che ha avuto il talento e il coraggio necessari per vincere la prima edizione del “Pioneer Dj Contest”, il più pres?gioso contest per Dj a livello italiano.
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Michele Anesi
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