VarTalent - Non Solo Musica n°8/2014- Kledi Kadiu

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VARTALENT Kledi Kadiu

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Una giornata tipo con il Patron Marco Consoli alla Finale di Castrocaro Festival 10 La nuova avventura di VarTalent Dance

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Ralph Cieli

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Istruzioni montaggio folle

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I deliri del Giuga

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In copertina: Kledi Kadiu!

Staff VarTalent - NSM:!

Marco Consoli!

Luiz Henrique Belmiro!

Autori del mese:!

Cristiana Pivari!

Giuseppe Calì!

Michele Anesi!

Luiz Henrique Belmiro!

Marco Consoli!

Questo magazine non rappresenta una testata in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.

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Kledi Kadiu !

!un mix di talento, fisico, intelligenza e umiltà !

Nato a Tirana in Albania il 7 aprile 1974, Kledi K a d i u è e n t r a t o g i o v a n i s s i m o a l l ' Ac c a d e m i a Nazionale di Danza dove si è diplomato nel 1992.

Nello stesso anno è entrato a far parte cone solista del Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Tirana.

Nel 1993 si è trasferito in Italia.! !

E’ ambasciatore dell’Unicef e della Campagna “IO COME TU” promossa da UNICEF Italia contro la discriminazione. ! !

Il 5 Aprile 2012 il Presidente della Repubblica Di Albania Bamir Topi gli ha consegnato il più grande titolo artistico, quello di “Grande Maestro” per la sua attività ar tistica e per a ver contribuito al la divulgazione della danza a livello internazionale.

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Quando hai scoperto la passione per la danza? Hai sempre desiderato fare il ballerino?!

Si sa che tutti i bambini hanno il desiderio di inventare e creare i propri passi di danza così come di cantare inventando le parole, ed io non ero diverso. E’ stato mio papà a scoprire in me la predisposizione per la danza. La vera passione per la danza è nata dopo essere stato ammesso all’Accademia del Teatro dell’Opera di Tirana. All’età di 6 anni (quasi 7) sono stato ammesso ai corsi propedeutici di danza e all’età di 10 anni sono entrato a far parte della classe dell’Accademia. Una vera scuola di vita per me che mi ha trasformato nell’uomo che sono oggi. Mi ha insegnato che la danza non è un gioco, è una professione, e come tale comporta tanta preparazione e sacrifici che conosciamo tutti. !

Puoi raccontarci il tuo percorso f o r m a t i v o p e r d i v e n t a re u n ballerino?!

Sono entrato giovanissimo all'Accademia Nazionale di Danza dove mi sono diplomato nel 1992. Nello stesso anno sono entrato a far parte come solista del Corpo di Ballo del Te a t r o d e l l ' O p e r a d i Ti r a n a . Un percorso faticoso che non è mai finito.

Per essere bravo in quello che fai, che sia danza o altro, devi studiare sempre.

Non smettere mai. !

Nella tua famiglia ci sono altre persone che praticano la danza?!

Sono l’unico a ballare in casa mia. Mio papà è ingegnere e docente all’Università di Tirana e mia mamma un’ex farmacista in pensione. Mio papà, nonostante non appartenesse al mondo della danza, ha visto in me una certa www.vartalent.it

predisposizione e mi ha portato a fare danza. A differenza di moltissimi altri padri che negano questa possibilità ai propri figli, sono stato fortunato che mio padre non mi abbia costretto a fare qualcosa che non mi rappresentava. !

Da piccolo danzavo la musica folcloristica albanese. In Albania la danza era molto sostenuta dal governo ed occupava un posto importante nel modo sociale e politico. Essere ballerino voleva dire ricoprire un ruolo importante nella società di allora. !

Le teorie un po’ discordanti sul potere del talento e sul fatto che esso sia una cosa geneticamente trasmessa, che lo studio nei suoi confronti sia una cosa addirittura ininfluente; tu personalmente come le consideri?!

Ci sono tante scuole di pensiero ma la verità è una sola e la storia della danza la racconta. La natura ti può dare tutto 4 di 30

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ma i muscoli si rafforzano solo attraverso il lavoro, quindi devi lavorare anche se hai un fisico perfetto. Puoi avere un’apertura (di gambe) naturale, ma se non studi avrai solo quello. Ho conosciuto, anche grazie al mio ruolo di insegnate nella Scuola di Amici di Maria de Filippi, ma soprattutto nella mia Scuola di Danza Kledi Dance dove vedo tantissimi aspiranti ballerini, alcuni ragazzi con fisici e un talento n a t u r a l e m a p r i v i d i i n te l l i g e n z a artistica, il che fa di loro dei ballerini incompleti. Per me Talento + Fisico + Te s t a s o n o g l i i n g r e d i e n t i d i u n ballerino perfetto. Dobbiamo stare attenti però a non confondere il talento e la bravura con la fama. Moltissimi veri artisti non sono e non saranno mai famosi ma, nonostante ciò, sono artisti

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completi. C’è chi è famoso perché è bravo, c’è chi è bravo perché è famoso.

Ricordiamoci sempre che “c’è più arte nell’artista invisibile”. !

Po i , p u o i b a l l a r e a n c h e s o l o p e r divertirti o per mantenerti in forma. E’ un passione che riempe la vita e nutre l’anima.!

Oltre la danza, hai altre passioni?

Lo sport che posto occupa tra le tue preferenze e quale tipo di sport in particolare?!

E’ tutto legato alla danza. Il teatro, la televisione, la piazza, sono contesti diversi dove porto la danza. La mia passione è unica e sola, la Danza. Ho scritto un libro perché volevo raccontare il mio percorso prima della popolarità. !

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Nel pensiero delle persone l’importante è arrivare ad essere famosi. Ho voluto raccontare il mio percorso pre-fama. La mia storia ed i miei sacrifici. !

Credi al destino?!

Io credo al destino. Il mio destino è stato aiutato dal mio duro lavoro. Tutto quello che investi oggi lo ritrovi domani. !

Il mondo della danza è molto duro, difficile e spesso incerto. E' possibile p r o va re a d i v e n t a re d a n z a t o r i professionisti con "un impeg no part-time", magari dedicandosi contemporaneamente ad altri lavori o altri studi?!

Dipende tutto dall’obiettivo che hai. Io volevo diventare un ballerino dell’Opera di Tirana. Per diventare un ballerino ad alti livelli devi lavorare sempre. ! www.vartalent.it

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La danza però è una scuola di vita e ti forma per il futuro. Tanti dei miei allievi non diventeranno ballerini ad alti livelli ma, con i principi che la danza ti insegna, potranno affrontare il mondo. !

L’esperienza “Amici di Maria de Fi l i p p i ” q u a n t o è s t a t a , e d è , importante per te? Com’è lavorare con Maria de Filippi?!

La mia scuola Kledi Dance e la scuola di Maria sono contesti molto diversi ma una cosa unisce tutto: fare con la massima serietà il mio lavoro. Sono felicissimo di lavorare con Maria de Filippi. Sarò docente di ballo di “Amici” per canale 5 anche per la prossima stagione perché credo sia una bellissima esperienza ed opportunità per ballerini (e cantanti) che desiderano mettersi in gioco. Purtroppo però esiste sempre molto pregiudizio da parte di tutti nei confronti dei talent e 6 di 30

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del mondo dell’arte in generale. Mi rattrista il fatto che nonostante si cammini verso un futuro di modernità, i pregiudizi siamo molto aumentati.

Quello che voglio dire ai ragazzi è che non devono aver paura del senso comune, di quello che diranno gli altri. !

Qu a n d o u n ba l l e r i n o d e c i d e d i p a s s a re " d a l l ' a l t ra p a r te d e l l a sbarra" e diventare coreografo o insegnate? E' un percorso automatico per tutti i ballerini o bisogna avere delle caratteristiche particolari?!

Ovviamente ci sono tanti ballerini bravi che non sono capaci di trasmettere la danza. La pazienza è una caratteristica e s s e n z i a l e p e r i n s e g n a r e . Po s s o insegnare perché ho studiato e vissuto la danza in molti contesti. Ci sono grandi ballerini che non sono riusciti a fare una grande carriera nella danza ma che sono diventati grandi insegnati trasferendo ai loro allievi tutto il loro bagaglio e conoscenza.!

Da qualche hanno è iniziata per te l’avventura “Kledi Dance”, la tua scuola di danza. Oggi la tua scuola di danza è presente in 7 regioni d’Italia. Come ti senti nel far parte della formazione di giovani ba l l e r i n i che p o t re b b e r o

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rappresentare il futuro della danza in Italia e nel mondo?!

E ’ u n a s o d d i s f a z i o n e m o l to b e l l a quando vedi che un tuo allievo riesce a diventare un grande ballerino ma, assieme ai grandi ballerini, vogliamo

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formare grandi uomini e donne pieni di sani principi. Le scuole affiliate in Italia oggi sono tante. Sono istituiti di danza che sposano la nostra fisolofia e rispettano i canoni di qualità a cui vengono sottoposti. Dalla struttura in cui vengono accolti i ballerini, alla qualità e formazione degli insegnati. !

Il 3 ottobre inaugureremo la nuova sede della “Kledi Dance” a Roma. Siamo orgogliosi di questo nuovo passo. In questa sede insegneranno moltissimi dei nostri 14 insegnati, tra cui io, e alcuni ragazzi molto meritevoli che ho incontrato durante la trasmissione Amici, come Gianluca Lanzillotta e Sabatino D'Eustacchio.!

Com’è nata la collaborazione con VarTalent Dance? In che occasione hai conosciuto Marco Consoli?!

Io ho vissuto a Rovereto (TN) nei primi anni della mia vita professionale i n It a l i a e d h o co n o s c i u to Ma r co Consoli. Dopo moltissimi anni, grazie a Fa ce b o o k , c i s i a m o r i s e n t i t i e h o scoper to che organizza VarTalent Dance. Dopo una breve “chattata” ho deciso di appoggiare questo progetto con una borsa di studio. Mi da grande soddisfazione poter essere parte attiva nella vita e percorso di studio di un ballerino meritevole che supera un serio e valido percorso di valutazione. !

Un augurio a tutti i ballerini che parteciperanno a VarTalent Dance.!

A tutti i ballerini che parteciperanno a VarTalent Dance non posso che fare un grosso In Bocca al Lupo. E che vinca il migliore! Aspetto il vincitore per lo stage alla Kledi Dance. !

Luiz Henrique Belmiro www.vartalent.it

si e m co e r i r e op i c d s e r l Pe iK t u i c nos o c ai v o i n l so nso o C o a!!! n Marc i g pa a m ti all’ul 8 di 30

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Una giornata tipo con il Patron Marco Consoli alla Finale di Castrocaro Festival !

Una serata davvero strepitosa e viverla dal vivo è stato un grande privilegio, soprattutto per i posti a noi riservati proprio nella zona centrale della Piazza d’Armi della splendida Terra del Sole. !

O re 1 1 . 0 0 - A r r i v o a Ca s t r o c a r o l a mattina giusto in tempo per l’incontro con i Festival Partner di Castrocaro, provenienti da tutta Italia. Un momento dove si discute sul futuro della musica e la possibilità di offrire ai talenti meritevoli sempre più possibilità artistiche concrete e di visibilità. Molti progetti e novità per i l p r o s s i m o a n n o d e l l a ke r m e s s e e VarTalent, anche nel 2015, sarà partner del festival per voci nuove più importante d’Italia. !

Ore 12.30 - Finito l’incontro, si corre in Piazza per vedere il Super Palco. ! www.vartalent.it

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Sono circa 20 metri d’altezza – davvero ci si sente piccoli li sotto – per una larghezza che non sono riuscito a nemmeno misurare. Ps.: E’ molto più grande di quanto non si veda in TV.!

Ore 13.30 - Giro a Castrocaro, qualche piadina e crescione, ed è già ora di tornare in albergo per fare il cambio d’abito.!

Ore 17.30 - Doccia, capelli, giacche e papillon ed il Patron è pronto per uscire.

Io m i v e s t o m o l t o p i ù c a s u a l , e d effettivamente sembra siamo diretti a due feste diverse. [risate]!

Ore 19.30 - Arrivati molto presto sotto il palco, incontriamo alcuni dei concorrenti del la scorsa edizione, tra cui Paola Bivona, che quest’anno abbiamo visto anche a The Voice, ed Emilio Carrino, il cantautore che l’anno scorso ha vinto il premio “Volto Nuovo Castrocaro 2013”.

Si chiacchiera di musica, di progetti, di futuro e anche di magazine NSM (ma non possiamo svelarvi nulla).!

Ore 20.00 – Pupo dal palco annuncia la serata al TG1 e noi sotto il palco. Il

Patron è riuscito a strappargli un selfie.

Poi si chiacchiera, si fa l’aperitivo e l’in bocca al lupo ai ragazzi in gara in questa edizione. !

O re 2 0 . 5 0 – In c o n t r o c a s u a l e c o n Vittorio Sgarbi, che ferma il nostro Patron Consoli chiedendogli se fosse il presentatore della serata vista la sua eleganza francese. [risate]!

Ore 21.10 – Si inizia. SIGLA. Inizia lo spettacolo. E qua sapete tutti quanti com’è andata, tranne per un piccolo dettaglio. Non sapete cosa succedeva durante la pubblicità. !

Ore 21.42 – Primo blocco pubblicitario.

Consoli corre per fare i selfie con Gigliolla Cinquetti.!

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O re 2 2 . 1 5 – S e c o n d o b l o c c o pubblicitario. Consoli corre per fare i selfie con D’Alessio.!

Ore 22.36 – Il Patron Saluta in diretta.!

Ore 22.49 – Terzo blocco pubblicitario.

Consoli corre per fare i selfie con Sgarbi e Magalli, quest’ultimo si rifiuta, forse intimidito dalla presenza scenica del nostro patron. !

Ore 23.30 – Alina Nicosia viene proclamata la vincitrice del Festival di Castrocaro 2014 ed il patron … corre sul palco a fare un selfie con lei.!

Ci vediamo l ’a n n o prossimo a Castrocaro!!

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Luiz Henrique Belmiro

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Parla Il Patron!

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La nuova avventura di VarTalent Dance !

VarTalent Dance è il nuovo progetto artistico targato VarTalent – The project. VarTalent – The project aggiunge un altro tassello alla fortunatissima sezione dedicata al canto, che, dopo soli cinque anni, ha ra g giunto riconoscimenti a livello nazionale.!

Gli obiettivi di VarTalent Dance sono i medesimi di VarTalent e medesimo è il format. Ricerca e valorizzazione dei migliori Talenti solisti della danza presenti sul territorio e oltre. !

Due i punti fermi di VarTalent dance: la danza è un’arte unica e non ci sono differenziazioni disciplinari; Il vincitore sarà un ballerino completo non solo dal punto di vista tecnico ma anche espressivo/comunicativo.!

Il bisogno di comunicare attraverso i movimenti del corpo, così come emettere dei suoni, rappresentare graficamente le proprie emozioni, nasce con l’uomo. E un bisogno istintivo, “primario”. La ricerca della bellezza è anch’essa un bisogno umano. VarTalent Dance ricerca dei ballerini che sappiano comunicare attra verso il mo vimento corporeo. !

Come tutte le forme d’arte, la tecnica supporta il talento “istintivo”. L’identikit del vincitore di VarTalent Dance è un mix di bagaglio tecnico, capacità comunicativa e o r i g i n a l i t à . L’ o r i g i n a l i t à è , p e r m e , u n e l e m e n t o importantissimo che permette all’arte di mutare nel corso dei secoli.!

Non un concorso fine a se stesso ma un progetto di crescita personale e di acquisizione di consapevolezza. !

Marco Consoli! www.vartalent.it

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Ralph Cieli

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Talento, attaccamento al territorio e giovane età: queste sono state le tre parole chiave che ho appreso da Marco Consoli. Nell’ottica di seguire l’ideale filo conduttore che unisce questi tre caratteristiche, come annunciato nello scorso numero, conosceremo ora Ralph Cieli, un ragazzo tranquillo e pieno di risorse che ama profondamente la Musica Elettronica.

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2 3 a n n i , v i n c i t o re d e l l a p r i m a e d i z i o n e d e l Pi o n e e r It a l i a n D j Contest, Offici al Pioneer Dj ed anche producer: complimenti! Ma partiamo dall’inizio: come è nata la tua passione per i l mondo del la Musica Elettronica?

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Questa passione è nata già alle scuole elementari. Mio padre portava spesso a casa alcune Compilation pubblicate in Germania dalle quali sceglievo le tracce che mi piacevano di più, le tagliavo e le registravo su cassetta per poi darle agli amici e conoscenti. Quando andavo in gita scolastica, sul pullman, andava solo la mia musica. Questo è il modo in cui, ingenuamente, ho cominciato a farmi conoscere e ad accrescere la mia passione. !

C r e s c e n d o , h o i n i z i a to a p r e n d e r e confidenza con il giradischi che avevo a casa: affascinato perdutamente da quel magico oggetto ascoltavo, in vinile, tutto ciò che mi capitava a tiro, da Beethoven ai Queen, e provavo a mixare questi brani con l’audio che proveniva dalla radio o da qualsiasi altra fonte sonora a mia disposizione. !

Dopo un paio d’anni, grazie ai soldi ricavati tramite un lavoro estivo, decisi, finalmente, di acquistare una vera e propria consolle. Dopo appena due mesi dall’acquisto mi iscrissi alla “Viva Dj Competition”, importante contest per Dj del Nord Italia, dove mi classificai al primo posto per quanto riguarda il Trentino-Alto Adige. A causa della mia inesperienza, però, non riuscii a vincere la finale. !

Il resto è storia recente: la vittoria al The Italian Dj Contest e il contratto annuale come testimonial Pioneer mi hanno aperto molte porte che prima erano chiuse. I giudici stessi, subito dopo la mia www.vartalent.it

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performance, mi dissero di cogliere questa enorme opportunità che mi era stata data come trampolino di lancio per sviluppare la mia carriera futura e di non credere, neanche per un secondo, di essere “arrivato”. !

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Per poter competere (e vincere) a livello nazionale è necessario p o s s e d e re u n a a p p ro f o n d i t a conoscenza teorica e pratica della strumentazione a tua disposizione.

Quali sono le modalità attraverso le quali hai imparato e affinato la tua tecnica come Dj?

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Non ho frequentato nessuna scuola per Dj. Ho semplicemente imparato da You Tube guardando i video di altri vincitori di contest stranieri oppure osservando attentamente le mosse di mostri sacri della consolle come Laidback Luke e Kissy Sell Out. È tutta questione di

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volontà: io desideravo tanto migliorarmi e di conseguenza ho passato ore ed ore davanti al computer cercando di imparare trick e utili segreti.!

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Pa r l i a m o o r a d i u n a p a r t e importante della tua vita: il contest.

Pe r l e p e rs o n e c h e n o n s o n o a conoscenza delle sue modalità di svolgimento ricordiamo che esso si divide in tre fasi successive: l’invio d i u n v i d e o c o n l a p ro p r i a performance, la selezione di dieci Djs con annesse semifinali, la finale a tre.

Sei rimasto colpito del fatto che ti avessero selezionato al primo step?

Si, certo. Ricordo ancora che, quando ho aperto la fatidica mail che mi informava del fatto che ero uno dei dieci concorrenti ammessi alle eliminatorie, ho cominciato a urlare come un pazzo per tutta la cucina.!

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Come hai vissuto le fasi finali del concorso?

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Ricordo che ero nervosissimo, non solo perché quella esibizione decideva la mia sorte ma anche perché la giuria chiamata a valutarmi era davvero selezionatissima e molto preparata. Fortunatamente la performance andò bene e quindi tutto il mio nervosismo e la mia grande attesa è stata ripagata.!

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Nei giorni che precedevano le semifinali, purtroppo, stavo male e avevo la febbre: ero quindi indeciso se partecipare e andare a Milano oppure no. Riflettei però che non potevo abbandonare il mio sogno solo pe runa banale malattia e quindi decisi di partecipare nonostante tutto. “O la va o la spacca”, pensai fra me e me. Durante la cena di “conoscenza” con lo staff e i testimonial di Pioneer Italia, (Fargetta, Gabry Ponte e Outwork fra gli altri) stavo davvero male e, anche se controvoglia, dovetti abbandonare il banchetto e andare in camera per riposare. !

Il giorno dopo, nonostante il riposo e gli antibiotici, a vevo ancora la febbre: ricordo chiaramente che, durante la mia performance, avvertivo i bmp (battiti per minuto, N.d.R) in modo sfalsato. Una traccia a 130bpm la percepivo come se fosse a 126bpm. Nonostante tutte queste difficoltà sono riuscito a fare buona impressione e a classificarmi fra i migliori tre. !

La finale si è tenuta al “The Club”, un i m p o r t a n te c l u b s e m p r e a M i l a n o . www.vartalent.it

Complimenti! Passare lo scoglio della semifinale in quelle condizioni n o n d e v e e s s e re s t a t o a f f a t t o semplice. Ma veniamo al presente.

Nella mercato attuale, per rimanere sotto i riflettori e, c o n s e g u e n t e m e n t e , p e r e s s e re richiesto, è assolutamente necessario produrre, pubblicizzare le proprie tracce e coltivare molte utili sinergie. La domanda, quindi, n a s c e s p o n t a n e a : p ro d u c i p e r “necessità” o per passione?

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Dopo un paio d’anni passati all’interno del circuito di e venti in Alto Adige sentivo la necessità di crescere e di ampliare il mio raggio di azione. Ho così seguito un corso di Ableton Live per imparare i r udimenti di questo importante strumento di lavoro e, come secondo passo, ho subito cercato di trovare altri ragazzi che mi potessero coadiuvare nel mio percorso in studio (di registrazione, N.d.R). Prima dell’estate è uscita, in free download, “Rebel”, la mia p r i m a c o l l a b o r a z i o n e c o n Ma r t i n Guadagnini, un talentuosissimo ragazzo di Bolzano di appena diciotto anni. La traccia ha avuto, finora, ottimi riscontri e sono proprio questi feedback positivi che mi danno la carica per migliorare e andare sempre avanti.!

Produco questo tipo di musica perché la amo profondamente, non perché sono r e g o l a to d a l l e m o d e e d a e v e n t u a l i 19 di 30

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possibilità di guadagno. L’amore e la dedizione che un artista infonde in una t r a c c i a s o n o c a r a t te r i s t i c h e c h e s i possono apprezzare e riconoscere già dal primo ascolto.!

Per quanto riguarda i live, invece, è tutt’altra cosa: il pubblico, anche all’interno di una singola regione come la nostra, cambia notevolmente da area a area. Alcune volte il pubblico mi vuole più sexy, altre volte più commerciale mentre altre ancora sento che posso andarci giù più “duro” senza problemi. Mi a d e g u o s e m p r e a l p u b b l i co co n c u i dialogo, ma senza perdere mai di vista la mia vera identità di artista ed i miei gusti personali.!

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Continuiamo a parlare delle tue esibizioni live. Alla scorsa edizione dell’Xmax Festival, a Bozano, ho assistito con piacere al tuo set ed ho notato, non senza un po’ di stupore, che “on stage” era presente anche una violinista. Mi incuriosisce molto questo tuo tentativo di unire la musica sintetica con quella “reale”.

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Credo fermamente nell’importanza di distinguersi il più possibile dagli altri act che ci sono in circolazione. Per questo motivo ho accolto positivamente l’offerta fattami dell’organizzatore dell’evento di integrare una violoncellista all’interno di alcuni miei pezzi. La stessa cosa l’ho ripetuta, con un sax ed una tromba, ad un altro evento tenutosi in concomitanza con la fine delle scuola nel giugno scorso: è stato fantstico!!

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Il tuo raggio d’azione non si limita all’Italia: dove ti hanno portato i tuoi viaggi all’estero?

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Grazie al prezioso aiuto di alcuni amici che mi sostengono con il management ho avuto il piacere di suonare a Londra, a Gibilterra, in Spagna, in Svizzera, in Austria e in Germania. !

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Le sensazioni che si sentono suonando all’estero sono differenti da quelle del nostro paese? Ci sono forti differenze nel modo in cui il p u b b l i c o re c e p i s c e l e t u e performances?

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La mia prima data all’estero è stata una cosa speciale: avrei potuto mettere un loop per tutta la serata e le persone sarebbero andate fuori di testa lo stesso (ride con gusto, N.d.R). In generale la scena estera è sempre più “carica” di quella italiana che è sempre un po’ più difficile da accontentare. Ultimamente però, nel nostro paese, ho toccato con mano un cambiamento radicale. Questa

affezione del pubblico italiano alla musica elettronica si nota anche dalla quantità e dalla qualità dei festival che ultimamente nascono e si svolgono sul nostro territorio.!

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Dopo aver sviscerato il tuo passato ed il tuo presente mi resta solo una d o m a n d a d a f a r t i : cos a s p e r i d i trovare nel tuo futuro?

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Per quanto riguarda la mia attività di producer mi piacerebbe molto pubblicare una mia traccia su una label importante che possa dare ulteriore linfa e slancio alla mia carriera. Per quanto riguarda, invece, la mia attività di Djing vorrei 20 di 30

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entrare in un management italiano che possa curare in tutto e per tutto la mia carriera. Ma, per entrare in una agenzia del genere, bisogna comunque avere una traccia che vada forte su qualche etichetta di peso. !

Ora che ci hai raccontato la tua storia non vedo l’ora di godere di un tuo Dj set: dove ti possiamo trovare nelle prossime settimane?

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L’undici sarò al Silk Club di San Remo, il venti invece suonerò a Castel Firmiano nei pressi di Bolzano, mentre il ventisette mi vedrete all’Holi Gaudy Festival di Verona. !

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Pe r f e t to . G ra z i e d e l t u o te m p o Ralph!

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Grazie a voi.! !

Curiosità: un esempio lampante dello spirito di aiuto reciproco che si respira all’estero l’ho vissuto proprio in

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primavera. Per puro caso, grazie al papà di un mio ex coinquilino che ha fatto il mio nome, sono entrato in contatto con il manager di Paul Oakenford (tre volte Dj numero uno al mondo secondo Dj Mag, testata più importante del settore.

N.d.R) che, simpaticissimo ed alla mano, mi ha invitato nel back sta ge d e l l ’ A m n e s i a d i I b i z a d u r a n te u n a performance di Oakenford stesso. Lo stesso manager ha anche supportato la mia ultimissima produzione mandandone il promo a nomi del calibro di Steve Angello e Axwell (due importantissimi Dj e produttori all’interno del mondo della Musica Elettronica di oggi, N.d.R).!

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Michele Anesi!

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Il Giullare di Stampa!

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Istruzioni montaggio folle !

Prendere il pezzo parallelepipoidaleassialeinformale e unirlo alla basebasilarerotanteaponente. !

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Incollare lo stratostratosfericocollerico al pezzo circolareanularecampale e avvitare le viti elicoidalistanzialiassonometriche una per una, una per cento e una per mille ce la fa. !

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Rivestire la superficieinfattispeciedi berenice, con isolantevolanteimpregnantebeneodorante, di composizione latente e apparente. Formato il lato A, calcolare in tempo immediatofinitodisinibito l’apertura goniometrica statica in Lottomatica stitica.!

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Fatto ciò prendere il suddetto pezzo parallelepipoidaleassialeinformale e capovolgerlo a testa in su, facendo attenzionemenzione alla fragilitàimmunità del sucitatoinnominato. Stringere notevolemteincostante la perpendicolareparticolareasbafare , fino al punto C77.968.!

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Raggiunta la postura richiestainchiesta alzare il soggettointerdettoperfetto, fino a formare una diagonalenominaledafarmale, intersecando la tangentesplendenteurgenteimpellente, al lato H44444. !

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Ottenuta la composizioneaddizionemaledizione dopo il faticosoportentosooneroso montaggioaretaggio, osservare il tuttolutto e sbottando imprecando, smontare il tutto… smontare il tutto…!

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Giuseppe Calì www.vartalent.it

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I deliri del Giuga Giulio Gagliardo, detto Giuga, un'autostima spropositata e un talento in cui crede solo lui. Ma è simpatico e non si prende troppo sul serio e allora, ogni mese, ci racconterà di sé, dei suoi provini, dei suoi colloqui di lavoro e, magari, scopriremo che almeno un talento ce l'ha pure lui e sarà quello di strapparci una risata.!

La Gilda, che poi sarebbe mia madre, tutte le mattine mi dice la stessa cosa.!

«Quand'è che ti trovi un lavoro vero, visto che l'università non la finirai mai?». !

Donna di poca fede, mi mancano ancora diciannove esami, ma la cosa che mi sorprende di più è il fatto che non sia ancora stufa, dopo cinque anni, di ripetere sempre la stessa frase. Come se lei ce l'avesse, un lavoro vero. Sta a carico dell'Eugenio, mio padre, da quarant'anni e lui non le ha mai rotto le scatole perché andasse a lavorare, anzi. Le ha procurato la cameriera e non le fa mancare nulla, forse giusto la sua presenza, dal momento che mio padre è un imprenditore nel settore dei sanitari, in poche parole costruisce e vende cessi, ed è sempre in fabbrica. Anche la notte, a momenti.!

Io ci ho provato a lavorare con lui, ma devo essere allergico alla ceramica perché mi venivano dei mal di testa terribili a stare là dentro e allora, dopo una settimana, ci ho rinunciato. Posso mica perderci la salute.!

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Ancora diciannove esami per laurearmi in economia e commercio, che è una facoltà che non mi piace neanche un po', ma mio padre ha detto che così sarò in grado di gestire la parte contabile dell'azienda. Beato lui che ci crede e anch'io per un po' di tempo ci ho creduto ma, superato l'esame di inglese, mi è passata la voglia, ma ai miei non l'ho ancora detto.!

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Intanto faccio provini e colloqui che è quasi come avere un lavoro e la Gilda trova da ridire anche su questo e ignora quanto la cosa mi dia soddisfazione. !

«Devi farti visitare da uno psicologo. Non è normale questa tua mania», e questa è la seconda frase che dice da cinque anni ogni volta che mi vede prepararmi per un provino o, in mancanza di meglio, per un colloquio di lavoro per un lavoro che comunque rifiuterò, anche se finora non mi ha mai richiamato nessuno. Secondo me vedono che sono troppo per qualsiasi cosa.!

Mia madre ha un lessico limitato, io, invece, ho una parlantina che incanta i serpenti.

Non ho preso da lei.!

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Per fortuna ci pensa mia sorella a distrarre un po' i miei. Laureata, sposata e pure madre, la perfezione fatta persona, riempie la casa di nipotini quando viene a trovarci.

Che poi i nipotini sono due ma sembrano sei, con il casino che fanno.! www.vartalent.it

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Torniamo a me che stamattina ho un provino come attore in un film che gireranno il prossimo anno e dove, per l'occasione, sfodererò il mio curriculum artistico che di vero non ha nulla, come del resto quello professionale. Che poi non si dica che non faccio carte false pur di ottenere un'occupazione.!

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Vogliamo o no dare una possibilità a tutti, ma soprattutto a quelli che, come me, hanno del vero talento da spendere? A che serve tutta la preparazione del mondo se poi non sei tagliato per quel mestiere? Il talento non s'impara, cari miei, ci si nasce, con la camicina addosso.!

Ora che sapete come la penso, fatemi andare a vestire che alle dieci deve essere là e tu, Gilda, non mi aspettare per pranzo.!

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«Nome?»!

«Giulio»!

«Nome e cognome», sbuffa e non mi guarda.!

«Giulio Gagliardo, Giuga per gli amici»!

«Non ci interessa come ti chiamano i tuoi amici».!

Acida.!

«Piuttosto, non hai un nome d'arte?»!

«Will Smith».!

Mi guarda.!

«C'è già».!

Vero, ma non mi viene in mente altro. Non ho mai pensato, in verità, di cambiare nome, con il cognome che mi ritrovo sarebbe un'eresia.!

«Allora non ce l'ho».!

«Una data di nascita ce l'hai?»!

Questa ce l'ho.!

«Sette luglio millenovecentottantasette alle ore diciassette e trentadue», rispondo pronto.!

«Non dobbiamo farti l'oroscopo, basta la data».!

«Ah, scusi».!

«Misure?»!

«Uno e ottantadue per settantacinque chilogrammi».! (risatine)!

«Beh? Troppo grasso?»! (risatone)!

Ma che c'avranno da ridere...!

«Allora? Quanto misura?»!

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Se avessi considerato l'ambiente che mi circonda avrei dovuto capirlo da subito che questo non era un provino come gli altri.!

L'Hotel, dove si svolge, sta in periferia e, se non fosse per l'insegna che recita Hotel Splendor, si sarebbe pure potuto confondere con i casermoni abitativi che lo circondano e la saletta dove veniamo convocati sembra una stazione di polizia del Messico. Non ne ho mai vista una, ma la immagino così. Sedie di plastica, scomodissime peraltro, www.vartalent.it

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scrivania di compensato dietro la quale siede una signora ricoperta di fondotinta con un trucco da vampira. Alle sue spalle una bacheca enorme con affisse, al posto delle segnaletiche dei fuorilegge messicani, delle foto di varie bellezze discinte. !

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Il regista è un bassotto con i baffoni grigi, i capelli pendant raccolti in un codino unto e la camicia aperta fino a mezzo torace. Ciuffi di peli gli spuntano ovunque, persino dalle orecchie. Non è un bel vedere.!

«Alloraaaaaaa?», urla il bassotto.!

«Che ne so, mai misurato», rispondo io.!

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Lo sapevo che c'era sotto qualcosa, non ci volevo nemmeno venire in verità perché l'annuncio del provino stava in un sito su cui sono incappato stanotte e allora ho preso appunti. E ora che faccio? Non sono un puritano, ma questo non è nemmeno Tinto Brass e poi, nel pomeriggio, ho un colloquio per un posto in una catena di fast food e quelli sono i colloqui migliori. Si acchiappa un casino.!

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«Pressapoco, almeno», suggerisce, gentile, la signora vampira.!

«Diciamo un quindici al massimo dello splendore».!

«Bene», e scrive sul foglio che ha davanti.!

«Resistenza?»!

«Ottima», che poi è vero, un po'...!

«Vabbè vabbè», taglia corto il bassotto, «ti faremo sapere. Se non troviamo niente di meglio ti chiamiamo, anche se mi serve un biondo per interpretare la parte di un soldato tedesco. Vai vai».!

Poi apre la porta e urla:!

«Avanti un altro!»!

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Esco sollevato, lo ammetto, e noto che, nel frattempo, l'anticamera si è riempita di aspiranti Siffredi. Di biondi ce ne sono un paio e, se non sono proprio sotto misura, il bassotto potrebbe trovare quello che fa per lui e io non mi offenderò se non mi richiama.!

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Sono solo le undici e un quarto e che faccio nell'attesa del colloquio? Di tornare a casa non ci penso nemmeno, altrimenti scombino la Gilda che non mi aspetta per pranzo. Decido di passare in facoltà a respirare un po' di aria colta e a vedere se incontro la biondina che l'altro giorno ha seminato libri e quaderni sul corridoio.!

Magari la invito in mensa a mangiare qualcosa.!

! (continua)! !

Crispi!

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L’Incontro Nel lontano 1994, Rovereto, lo stesso palco, la stessa

Kledi Kadiu

passione per

l’arte. !

Marco Consoli

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Fotografie dall ’archivio personale di Marco Consoli.!

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