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Innovation & High Technology Magazine
Numero quattro - ottobre 2009 - Semestrale prodotto da Tube Tech Machinery
Tra taglio piano e centro di lavoro scelgo il lasertubo La FL 250 3D Evolution installata da Marelli Aldo permette di lavorare il “piccolo” ma soprattutto il grande formato. Diverse le peculiarità dell’impianto tra cui spiccano il sistema di carico da fascio dei tubi da 12 m e il portale cartesiano di scarico che permette di palletizzare in modo ordinato spezzoni di tubo lunghi fino a 8 m.
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razie al lasertubo Kägi ha mutato il proprio ruolo da semplice rivenditore di tubi a vero e proprio partner in grado di fornire un servizio alla propria clientela per la finitura dei tubi secondo le loro specifiche esigenze. Una FL 400 3D e una FL 250 3D sono i sistemi installati.
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a nuova TS 5.12 di Tube Tech Machinery è adatta per rifilare e saldare lamiere con dimensioni nominali fino a 12.000 x 2.500 mm e spessori variabili da 1 a 8 mm per ottenere lamiere finite di grande formato, con dimensione massima di 12.000 x 5.000 mm.
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Tra taglio piano e centro di lavoro scelgo il lasertubo
Una FL250 3D Evolution con carico da 12 m e sistema di scarico cartesiano da 8 m di lunghezza è la soluzione scelta da Marelli Aldo per ampliare e completare la propria offerta nel campo della realizzazione conto terzi di carpenterie metalliche. Un scelta importante che “strizza l’occhio” al settore del tubo strutturale.
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ondata nel 1979, Marelli Aldo è sintesi di professionalità, capacità imprenditoriale, competenza tecnologica ed esperienza nel campo della carpenteria metallica. Dai pezzi singoli alle piccole e grandi serie, l’azienda di Figino Serenza in provincia di Como è in grado di rispondere a ogni richiesta di lavorazione della lamiera e del tubo metallico e di fornire un prodotto finito con una qualità, anche estetica, di assoluto livello. Nei suoi trent’anni di attività, Marelli Aldo ha scandagliato e affrontato le problematiche produttive di ogni ambito e settore, dalle semplice recinzioni metalliche alle più complesse strutture e carpenterie per macchine utensili, passando per le pressanti e, a volte stravaganti, esigenze produttive dell’arredo, vera e propria palestra di allenamento per una realtà di lavorazione conto terzi. Le scelte di design, spesso distanti dalle reali possibilità tecnologiche, trovano invece una risposta pronta nella competenza e nelle capacità produttive e progettuali dell’azienda come testimoniano l’avveniristica reception per un hotel di Rimini e alcuni tavoli realizzati per importanti designer.
Una politica di investimenti mirati La crescita dell’azienda è andata di pari passo con il costante e oculato processo di rinnovamento tecnologico del parco macchine installato ne-
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gli oltre 3.200 m2 di capannone. Ed è forse in questo ambito, più di qualsiasi altro, che appare evidente l’innata imprenditorialità di Aldo Marelli che, assieme al figlio Stefano, porta avanti una politica di investimenti mirati al continuo miglioramento del servizio offerto ai clienti. “L’obiettivo di ogni investimento è poter dare qualcosa in più - racconta il signor Aldo - e ampliare così il nostro raggio d’azione, iniziando a soddisfare anche quelle richieste che in precedenza non eravamo in grado di accettare”. Lo testimonia l’impianto di verniciatura industriale a polvere termoindurente, installato nel 2001 con l’obiettivo di fornire alla clientela un prodotto realmente “finito”. “L'obiettivo che ci eravamo posti era quello di allestire un impianto di verniciatura che consentisse di garantire qualità e servizio elevati, evitando, ai clienti, ulteriori perdite di tempo e costi aggiuntivi” racconta ancora Marelli. “In seguito ad alcune analisi, abbiamo ritenuto che la migliore strada percorribile fosse quella di un impianto di verniciatura a polvere termoindurente, indicato per acciaio, lamierati e manufatti zincati. Inoltre, grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo, questo tipo di verniciatura è adatto per molteplici settori merceologici, dalle grandi strut-
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Il portale cartesiano di scarico “intelligente” permette di palletizzare singoli spezzoni di tubo lunghi fino a 8 m nell’area adiacente all’impianto.
Marelli è in grado di processare tubi con diametro da 15 a 300 mm, ma anche barre quadre fino
ture meccaniche all’arredamento, all’illuminotecnica e offre ottimali caratteristiche di resistenza”. Investimenti mirati dunque, ma anche lungimiranti come nel caso del sistema di taglio laser piano installato all’inizio del 2004 che, grazie al campo di lavoro di 2.000 x 4.000 mm e alla potenza laser di 4.400 W, ha permesso a Marelli di iniziare a lavorare fin da subito anche gli elevati spessori, distinguendosi sul mercato ed elevandosi dalla tradizionale “guerra del prezzo” tipica della lamiera sottile.
Il “piccolo”, ma soprattutto il grande formato La stessa lungimiranza e imprenditorialità hanno portato Marelli, a inizio 2009, all’installazione di un innovativo lasertubo di Tube Tech Machinery con cui sono oggi in grado di processare tubi con diametro da 15 a 300 mm, ma anche barre e profilati con sezione quadra fino a 220 x 220 mm e rettangolare da 250 x 100 mm. Stiamo quindi parlando di una macchina, la FL 250 3D Evolution, in grado di lavorare il “piccolo” ma soprattutto il grande formato, a ulteriore testimonianza della volontà di emergere sul mercato rispetto
a quelli che il signor Aldo preferisce definire, per sua filosofia, colleghi e non concorrenti. “Era arrivato il momento di compiere un ulteriore passo avanti e far fare un altro salto di qualità all’azienda” spiega Marelli. “Avendo negli occhi il 40% di fatturato in più, conseguente all’introduzione del primo laser piano, siamo stati inizialmente tentati dall’acquisto di un secondo sistema; strada però abbandonata in fretta poiché avrebbe aggiunto poco sotto l’aspetto del “dare al cliente qualcosa di nuovo”. Abbiamo quindi pensato di acquistare un centro di lavoro che permettesse di portare in casa tutte quelle lavorazioni per asportazione di truciolo che però tuttora diamo in outsourcing. Già! Alla fine siamo stati affascinati dalle potenzialità della tecnologia laser applicata al taglio tridimensionale dei tubi e delle barre. Un lasertubo ci avrebbe consentito di mettere a frutto le competenze già maturate in fatto di laser, di ampliare notevolmente gli sbocchi di mercato e soprattutto di assicurare non pochi vantaggi ai clienti potendo pensare e studiare le carpenterie in modo nuovo”. Realizzare strutture utilizzando tubi e barre tagliate in 3D assicura, infatti, la possibilità di realizza-
a 220 x 220 mm e sezioni rettangolari con dimensioni di 250 x 100 mm.
re degli “incastri” impensabili in precedenza e comunque migliori e ottimali dal punto di vista delle prestazioni e della resistenza. Si riduce, di conseguenza, la necessità di saldare la struttura che può semplicemente essere “fissata” in alcuni punti. Ciò significa avere una carpenteria ancor più precisa, con una maggior qualità di lavorazione, a un costo inferiore grazie al minimo lavoro di ripresa.
Scarica in modo ordinato tubi lunghi fino a 8 m La FL 250 3D Evolution di Marelli è dotata di sistema di carico dei tubi da fascio con lunghezza massima di 12 m.
La FL 250 3D Evolution installata presso Marelli Aldo è espressione concreta della capacità di Tube Tech Machinery di personalizzare i propri sistemi secondo le specifiche esigenze produttive. “Abbiamo scelto l’impianto pensando soprattutto alla lavorazione del tubo medio grande, nonostante in questa fase iniziale siano i piccoli diametri ad avere la preponderanza” spiega Marelli. “La nostra volontà è però quella di entrare in modo importante nel campo del tubo strutturale ragion per cui abbiamo optato per un impianto versatile e flessibile, dotato di sorgente laser CO2 da 3.200 W. Di sicuro ci distinguiamo per la configurazione scelta, poiché la macchina è dotata di sistema di carico dei tubi da fascio con lunghezza di 12 m, un terzo mandrino che permette di pinzare e lavorare anche l’ultimo spezzone mentre viene caricato un tubo nuovo e soprattutto da un innovativo portale cartesiano di scarico “intelligente” nell’area adiacente per la palletizzazione dei singoli spezzoni di tubo, lunghi fino a 8 m. Questo aspetto è fondamentale poiché ci consente di scaricare in modo ordinato i tubi e di ritrovarli praticamente pronti per l’imballo e la spedizione, senza doverli riprendere uno a uno. Ciò significa minori perdite di tempo, incremento di produttività e un minor costo di lavorazione che ricade come beneficio diretto per il cliente finale. Un vantaggio ancor più importante se si pensa alla movimentazione di tubi importanti per dimensioni e peso”.
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] Il lasertubo ha rivoluzionato il modo di gestire il lavoro di Kägi che sempre più sfrutta il laser anche per il semplice taglio a misura.
TAGLIO 3D
Tubo semilavorato e fin Kägi è un’azienda Svizzera storica nella commercializzazione dei tubi che, contrariamente a quanto possano far pensare i suoi oltre cento anni di storia aziendale, è una realtà estremamente dinamica e in fase evolutiva. Da qualche tempo ha, infatti, deciso di evolvere il proprio ruolo da semplice rivenditore di tubi a vero e proprio partner in grado di fornire un servizio alla propria clientela per la finitura dei tubi finiti secondo le specifiche esigenze.
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ägi è da sempre attiva nella commercializzazione e distribuzione di tubi e profilati metallici. Dotata di sole linee di taglio tradizionali (segatrici a disco) per la spezzonatura e il taglio a misura dei tubi, soluzioni che non davano la possibilità di eseguire sui tubi le lavorazioni di finitura, l’azienda ha da tempo intuito la possibilità di poter “servire” meglio il cliente fornendo loro tubi già lavorati e finiti con intagli e quant’altro occorresse a migliorarne e semplificarne l’impiego. Kägi conosce bene la lavorazione del tubo; sa quindi che richiede parecchie specializzazioni e che i settori e gli ambiti di utilizzo sono vasti ed estremamente diversificati fra loro. Una consapevolezza che ha suggerito il taglio laser come la tecnologia più adatta a questo scopo, trovando nel sistema FL 400 3D di Tube Tech Machinery la soluzione ideale per le proprie necessità. Un aspetto fondamentale che caratterizza la mossa strategica fatta da Kägi riguarda la volontà di lavorare tubi di una certa dimensione, pensando alla possibilità di processare dei diametri medio grandi per distinguersi, fin dall’inizio, rispetto ai competitors già presenti sul mercato. Per questa ragione, la scelta è ricaduta su un impianto “intermedio” della gamma Tube Tech Machinery. “Pur essendo in cantiere la FL 800, con cui porteremo il lasertubo a livelli finora mai raggiunti racconta Alessio Cadei, sales manager dell’azien-
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da bresciana - attualmente produciamo tre taglie di impianti, la FL 250, la FL 400 e la FL 600. La FL 400 3D scelta da Kägi costituisce quindi la taglia intermedia. Una “misura” che permette di approcciare sia il mercato dal tubo piccolo, parliamo di circa 40 mm, sia quello dei grossi diametri fino a 406 mm, con qualsiasi tipo di sezione, tonda, quadra, ovale, sagomata o profilo aperto inscrivibile nel diametro massimo, così come nelle intenzioni iniziali di Kägi. Noi siamo uno dei pochi costruttori in grado di offrire un range di diametri lavorabili così ampio”.
Assemblaggi più veloci e precisi “Kägi ha trovato nella nostra tecnologia un punto di forza fondamentale” afferma ancora Cadei. “L’uso della testa di taglio 3D, che Tube Tech Machinery monta su tutti i suoi modelli di macchina, anche la più piccola, lo testimonia. Il nostro “3D” non è un optional; la macchina viene, infatti, equipaggiata fin dall’inizio con questo tipo di testa. Potrei quasi dire che è il “2D” il vero optional. A monte di tutto vi è una consapevolezza importante. Il mondo del tubo sta evolvendo e chi approccia il lasertubo non deve fare scelte anacronistiche, ma saper guardare oltre l’immediato. Deve pensare che domani, può avere l’esigenza di eseguire anche smussi, tagli parziali piuttosto che altre lavorazioni che una testa 3D rende semplice ed economico realizzare. Non vi è più l’ob-
bligo di riprendere il pezzo, con costi importanti, sia per la necessità di avere macchinari e attrezzature di bloccaggio idonee (e ogni volta diverse), sia per quanto riguarda i tempi di esecuzione sicuramente maggiori”. Uno degli elementi fondamentali e strategici nella costante crescita del lasertubo è proprio la possibilità di realizzare strutture complesse nella maniera più semplice grazie agli incastri che è possibile ottenere sfruttando a pieno le potenzialità del taglio laser. “La possibilità di utilizzare la testa di taglio 3D - aggiunge Cadei - consente al progettista e al designer di sbizzarrirsi in soluzioni finora impensabili che portano a grossissimi vantaggi dal punto di vista dell’assemblaggio. Si hanno assemblaggi più veloci da realizzare e più precisi e, cosa ancor più importante, più economici e resistenti”.
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[ Il perfetto allineamento del tubo sotto testa La testa 3D è stato sicuramente uno degli aspetti a cui Kägi ha dato la priorità. Un altro fattore determinante è stata però la configurazione macchina a quattro mandrini mobili che permettono di mascherare tutti i tempi morti legati alla manipolazione del tubo che, come tali, non influenzano il ciclo produttivo. Man mano che si svolgono le attività di taglio, il tubo passa dal mandrino 1 e 2 fino al 3 e 4 in modo da liberare i primi due mandrini affinché, mentre viene ultimata la lavorazione del tratto finale del tubo, possano caricare il nuovo tubo predisponendolo per il taglio; la macchina è subito pronta a tagliare senza dover aspettare alcun tempo per lo scarico. “All’interno della tecnologia dei quattro mandrini si nascondono tantissime funzionalità studiate per evitare problemi meccanici o di qualsiasi sorta, soprattutto nella gestione dei tubi di grande diametro, con spessore piuttosto elevato che, per loro natura, non sono mai perfettamente diritti” spiega Cadei. “Spesso e volentieri sono oggetti “torti” che occorre gestire al meglio poiché potrebbero danneggiare delle parti della macchina. Per questa ragione, i mandrini sono dotati di sistemi autocentranti e autoflottanti studiati per compensare gli errori geometrici dei tubi e, nel contempo, garantire il perfetto allineamento del tubo
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namento dell’aria in officina. Tube Tech Machinery garantisce la massima aspirazione in qualsiasi situazione di lavoro, con ovvie ricadute positive per la sicurezza dell’ambiente di lavoro e dell’operatore.
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All’interno della tecnologia dei quattro mandrini vi sono funzionalità studiate per evitare problemi meccanici
dotata di motori lineari con prestazioni sugli assi principali di 100 m/min, ossia un valore pari a più del doppio delle velocità tipiche della lavorazione di tubi di queste dimensioni.
Lay-out personalizzato Un altro aspetto non trascurabile, che nel caso di Kägi è stato particolarmente curato, è stata la personalizzazione di tutto l’impianto anche a livello di lay-out. La gestione ottimale del flusso di movimentazione del tubo, sia grezzo che tagliato, è un aspetto all’apparenza secondario ma fondamentale quando si parla di tubi lunghi anche 14 m, che pesano qualche tonnellata e sono estremamente ingombranti da movimentare all’interno del capannone. Con Kägi è stato quindi stabilito il flusso ideale per una razionale lavorazione del tubo; ciò significa aver scelto con estrema attenzione
Semilavorati finiti anche di piccolo diametro
o di qualsiasi sorta,
Il laser tubo è sempre più una scelta strategica fondamentale, sia per chi lavorando la lamiera volesse espandere la propria attività anche a settori affini, sia per chi come Kägi, volesse affiancare alla fornitura dei tubi tagliati a misura la fornitura del prodotto finito. Corretta quindi la scelta di investire in una macchina “intermedia” che ha permesso all’azienda svizzera di posizionarsi in una fascia di mercato tuttora scoperta e in piena crescita come è quella dei tubi di grosso formato ma anche di toccare con mano le potenzialità dei settori legati al tubo piccolo. Attualmente, nonostante il numero di competitors, il volume maggiore di lavoro è infatti legato a dimensioni medie e medio piccole ragion per cui Kägi ha già affiancato alla FL 400 3D, un secondo lasertubo e iniziano a parlare della terza macchina. “Si tratta di una FL 250 3D dove il loro target è quello di fornire i clienti che hanno bisogno di tubi molto piccoli di diametro, quindi anche inferiori ai 20 mm, fino a un diametro massimo di
gestione dei tubi
soprattutto nella di grande diametro che, per loro natura, non sono mai perfettamente diritti.
nito secondo specifiche
sotto la testa di taglio. Il tubo può essere storto, ma la macchina è in grado di gestirlo senza danneggiarsi e, soprattutto, mantenendo la precisione di taglio. I mandrini possono funzionare in modo totalmente indipendente o possono essere collegati in funzione gantry”. Sintetizzando i tre aspetti fondamentali nella scelta di Kägi occorre menzionare innanzitutto la possibilità di coprire un range estremamente ampio di lavorazioni, la possibilità consolidata di poter realizzare tagli in 3D e, soprattutto, la produttività e la flessibilità dell’impianto perché con tutte le operazioni di handling dei tubi nascoste in tempo mascherato, la produttività della macchine diventa veramente impareggiabile. La maggior produttività è però legata anche all’aumentata velocità di base degli assi di movimentazione della macchina. Stiamo, infatti, parlando di una macchina
la posizione di partenza del tubo grezzo e dove fosse più conveniente “uscire” con il tubo lavorato per aver un flusso adeguato al ciclo produttivo e ideale anche per il posizionamento delle “utenze” dell’impianto (sorgente laser, cabina elettrica e via dicendo) che sono state sistemate in modo da non ostacolare il lavoro. “Kägi ha per esempio voluto una piattaforma sopraelevata su cui sono stati posizionati i quadri elettrici, l’impianto d’aspirazione e la sorgente laser in modo tale da poter dedicare lo spazio a terra ad altri componenti dell’impianto” precisa ancora Cadei. “Stiamo parlando di una lunghezza complessiva di più di 40 m per 16 m di lunghezza, con un “carico” e “scarico” da 14 m”.
Aspirazione ottimale dei fumi L’impianto installato da Kägi “strizza l’occhio” alla sicurezza dell’ambiente di lavoro e dell’operatore. L’handling automatizzato dei tubi riduce notevolmente i rischi per l’uomo, così come il sistema di aspirazione dei fumi di taglio sempre presente all’interno dei tubi. Sono infatti previsti due sistemi di aspirazione, uno dalla parte destra del tubo e uno sull’estremità sinistra. Ciò garantisce un’aspirazione ottimale dei fumi prodotti dal taglio anche durante l’operazione di innestatura finale dell’ultimo spezzone di tubo, cosa che un solo dispositivo di aspirazione non consentirebbe, con evidenti problemi di inqui-
300 mm con lunghezza da 8.500 mm” spiega soddisfatto Cadei. “Hanno quindi scelto una tipologia di macchina leggermente più piccola ma di nuovo non hanno voluto sottostare alle “leggi di mercato” che richiede semplicemente la classica macchina 2D per il tubo da 6 m. In questo caso, si lavora 3D tubo in modo flessibile da 8,5 m con diametro fino a 300 mm, profili chiusi e aperti grazie anche al carico anteriore da catena. Questa nuova macchina gestisce tubi con un peso lineare di 45 kg/m, quindi decisamente performante”. Come visto, il lasertubo ha rivoluzionato il modo di gestire il lavoro di Kägi che sempre più sfrutta il laser anche per il semplice taglio a misura. Il fatto di poter utilizzare i lasertubo anche per le operazioni di spezzonatura dei tubi, potendo programmarle in modo molto agevole e rapido, rappresenta sicuramente una possibilità in più nonostante in Kägi l’obiettivo primario per cui sono state installati i sistemi Tube Tech sia legato alla fornitura di semilavorati tubolari finiti.
La testa di taglio 3D è stato una degli aspetti di primaria importanza nella scelta dei sistemi di taglio FL 400 e 250.
Il sitema di taglio FL 400 3D installato presso lo stabilimento Kägi.
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Tube Tech Machinery ha presentato la nuova TS 5.12, il nuovo impianto di saldatura delle lamiere sviluppato dall’azienda a seguito delle felici esperienze avute con la TS4.20. La macchina si propone per rifilare e saldare lamiere con dimensioni nominali fino a 12.000 x 2.500 mm e spessori variabili da 1 a 8 mm per ottenere lamiere finite di grande formato, con dimensione massima di 12.000 x 5.000 mm. Una soluzione che rende possibile pensare alla saldatura di lamiere di spessore diverso per ottenere “Tailored Blanks”.
Tailored Blanks … … no problem
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S 5.12 prevede un importante livello di automazione che, a partire dal foglio grezzo alimentato manualmente, consente l’allineamento e la centratura dello stesso tramite movimenti alternati longitudinali e trasversali su rulli mobili frizionati. Una volta effettuato il centraggio del primo foglio questi viene bloccato con dei premilamiera idraulici automatici e quindi rifilato tramite testa di taglio laser. Contemporaneamente alle attività di rifilatura del primo foglio, la macchina provvede all’alimentazione del foglio successivo, quindi al suo allineamento e centraggio sino alla fase finale di rifilatura. Una volta rifilati i due lembi adiacenti di entrambi i fogli, la macchina provvede ad avvicinare gli stessi e quindi alla saldatura in continuo dei lembi con la testa laser e senza, materiale d’apporto. Previsto un sistema US di controllo della saldatura durante tutto il processo. Queste fasi si possono ripetere in modalità automatica fino alla formazione del foglio con la dimensione massima di 12.000 x 5.000 mm.
Il sistema taglio e saldatura TS 5.12 sarà pronto per i primi test e prove di collaudo con l’inizio dell’anno nuovo.
Un laser in fibra da 4 kW Fra le novità principali della TS 5.12 vi è sicuramente l’impiego del laser in fibra. Per la prima volta, infatti, Tube Tech Machinery si appresta a utilizzare un risonatore laser in fibra da 4 kW di IPG Photonics certa del fatto che, dopo approfonditi esami e molteplici test, rappresenti, oggi, la soluzione migliore per la saldatura senza materiale d’apporto. Altro punto d’interesse per questa nuova TS 5.12 è la possibilità di poter partire da lamiere provenienti da coils, opportunamente preparate, con conseguente riduzione dei costi della materia
tere lamiere di pareti laterali di acciaio inossidabile, solide leggere e rifinite.
SALDATURA LASER XXL Produrre un grande formato da piccole lastre standard è la specialità della tecnica di trasformazione della Göcke di Ahaus. Il suo impianto laser TS 4.20 della Tube Tech Machinery salda automaticamente formati fino a 4 m di larghezza e 20 m di lunghezza con cordoni estremamente fini e praticamente senza ritiro. La TS 4.20 salda piccole lamiere per farne grandi formati; si acquistano formati di lamiera reperibili in commercio, piccoli medi o grandi, e si saldano per farne delle piattine che possono raggiungere le suddette dimensioni. Grazie alla tecnica laser si possono unire anche lamiere molto sottili senza deformazione e questo è il grande vantaggio. L’impianto lavora lamiere da 1,5 a 8 mm di spessore. “Teniamo pronta un soluzione individuale per ogni richiesta” racconta Jörg Göcke direttore e figlio del fondatore dell’azienda. “Poiché siamo specializzati sulle produzioni speciali, offriamo i migliori presupposti
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prima a tutto vantaggio quindi del costo del prodotto finito. Inoltre, la possibilità di realizzare le lamiere su misura (Tailored Blanks) consente all’utilizzatore di “costruire” una lamiera a spessori variabili, riducendo quindi il peso della lamiera e garantendo le capacità resistenziali ove siano richieste. È inutile dire che anche questo aspetto contribuisce in maniera sensibile a contenere i costi contribuendo, persino, ad aumentare la qualità del prodotto. La macchina sarà pronta per i test di collaudo già a partire da Gennaio 2010.
La crescita ha agevolato la decisione
per poter plasmare i prodotti secondo grandezze o dimensioni insolite in modo ineccepibile e veloce. Uno dei nostri grandi punti di forza è il grande formato lungo fino a 25 m di lunghezza. Questi pezzi vengono utilizzati per esempio nella costruzione di ponti, nella costruzione di veicoli o nell’escavazione a cielo aperto”. Così Göcke ad Ahaus produce per esempio pezzi di macchine per l’estrazione di lignite o i mezzi involucri ottagonali per la costruzione di pali di corrente o della luce e per l’approvvigionamento di energia. Importante per Göcke è anche la costruzione di vagoni per metropolitane, ferrovie urbane e ferrovie regionali; per i vagoni del traffico locale producono per esempio in-
Offrire soluzioni innovative in tutte le grandezze, significa dover attualizzare continuamente la produzione. “Noi lavoriamo con un moderno parco macchine, che viene continuamente riorganizzato e rinnovato secondo gli standard tecnici più moderni” dice Göcke. “Il nostro continuo sforzo è di essere sempre innovativi”. Così la crescente richiesta di grandi formati saldati ha condotto velocemente a una decisione, dare un volume di ordini all’esterno o tenerli all’interno investendo in un nuovo impianto di saldatura laser. “La decisione di installare la TS 4.20 è stata in sostanza la classica decisione Make or buy. Abbiamo dovuto decidere noi: diamo questo lavoro in outsorcing o in futuro vogliamo eseguire internamente anche questa produzione secondo i nostri elevati standard qualitativi? Il volume degli ordini è così aumentato nel tempo che abbiamo deciso di investire in
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Novità DATI TECNICI Lunghezza massimo tubo caricabile Peso massimo tubo Sezioni tubo
In automatico, anche le attività di taglio A completamento della gamma delle macchine di taglio e saldatura delle lamiere, Tube Tech Machinery sta sviluppando nuove soluzioni che integrano anche la tecnologia di taglio laser per la realizzazione del pezzo finito. Oltre alla linea delle macchine TS4.20 e TS5.12, è in fase di messa a punto una soluzione che consente la preparazione mediante saldatura del foglio di grande formato e in sequenza, sulla stessa macchina, in modalità completamente automatica, di effettuare anche tutte le attività di taglio laser per la realizzazione del prodotto finito. Si tratta in genere di impianti specifici e customizzati, quindi mirati a risolvere dei problemi ben definiti. In particolare, questo tipo di macchinari trova applicazioni dove si debbano realizzare formati di grandissima dimensione quali possono essere, per esempio, le fiancate dei vagoni delle carrozze di treni e metropolitane. L’obiettivo del nuovo impianto è quello di saldare lamiere con testa laser senza materiale d’apporto e quindi, in modalità automatica, eseguire i tagli che costituiranno le finestre e le porte dei suddetti vagoni. Uno dei vantaggi principali, oltre alla notevole velocità di processo, è sicuramente rappresentato dal fatto di risparmiare notevolmente sulla movimentazione della lamiera che in questi casi può anche raggiungere dimensioni da 4.000 x 25.000 mm come nel caso delle carrozze a doppio piano. La macchina sarà infatti in grado, partendo dalle lamiere grezze di dimensione standard, di assiemare il grande formato e di tagliarlo e quindi, tramite un manipolatore integrato, di scaricare il foglio direttamente fuori macchina in una posizione definita dal cliente. Comporrà il nuovo impianto anche un sistema di scarico automatico degli sfridi che, trattandosi di finestre di vagoni, sono di grandi dimensioni (circa 1.500 x 1.000 mm): questi sfridi saranno automaticamente palletizzati e resi facilmente disponibili per essere riutilizzati su altre macchine di taglio laser.
questo impianto automatico a saldatura laser TS 4.20 anche per percorrere nuove strade”. “Possiamo anche produrre piattine su misura - prosegue Göcke - le cosiddette Tailored Blanks, per realizzare un grande formato di lamiere con diversi spessori o di diversi materiali o tipi di acciaio. Un importante vantaggio della TS 4.20 è il controllo automatico del cordone di saldatura. Qui la macchina controlla i tre valori plasma, temperatura e luminosità del prodotto. Da ciò si può desumere la qualità del cordone di saldatura. Fin tanto che questi tre valori si muovono all’interno del campo di tolleranza stabilito, il cordone di saldatura viene ritenuto buono. Qualora dovessero presentarsi dei difetti, l’impianto dapprima salda il suo programma fino alla fine. Successivamente, segue un controllo visivo da parte del controllo di saldatura. Se dovessero presentarsi difetti come pori o inclusioni, l’intero processo di unione viene ripetuto, ovvero la saldatura viene ritagliata e nuovamente saldata.
Dimensioni sezione rotonda massima Dimensioni sezione quadrata (massima) Dimensioni sezione rettangolare (massima) Spezzone massimo tubo scaricabile
FL 800 3D 16.000 mm 350 kg/m Rotonda, quadrata, rettangolare, ovale 815 mm 550 x 550 mm 600 x 400 mm 16.000 mm
FL800 sposta la sfida ... Attualmente Tube Tech Machinery dispone già della più ampia e completa gamma di impianti lasertubo producendo tre taglie di macchina, differenti: FL 250, la FL 400 e la FL 600. Nonostante ciò è “in cantiere” la nuova FL800, una soluzione che sposterà ancora più in là, in termini di dimetro massimo lavorabile, la “sfida” tra i costruttori di lasertubo. La nuova macchina oltre a consentire la lavorazione di tubi di grande dimensione prevede un nuovo concetto di movimentazione dello stesso. L’impianto sarà, infatti, dotato di portali aerei sia per le operazioni di carico che per quelle di scarico e pertanto consentirà una gestione precisa e veloce dei tubi pesanti. I portali saranno quindi gestiti in maniera semplice e intuitiva dal CNC e non richiederanno set-up al variare della tipologia dei tubi.
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Sinergia La visita di Alessio Cadei, Responsabile Commerciale di Tube Tech Machinery presso la sede Trumpf a Ditzingen testimonia e consolida ancora una volta lo stretto rapporto di collaborazione fra le due aziende. Durante l’incontro è emersa chiara l’organizzazione e la qualità proposta dall’azienda tedesca con cui è stata consolidata la forte partnership affinché non sia solo monodirezionale, ovvero un rapporto fornitore - cliente, ma consenta di costituire sinergie sempre più efficaci e di sviluppo congiunto.
Alessio Cadei, Responsabile Commerciale di Tube Tech
A Piacenza per parlare di laser e Alluminio “Saldatura dell’alluminio: nuove prospettive offerte dalla moderna tecnologia laser”. È questo il tema che sarà affrontato nel convengo di apertura di EXPOlaser 2009 (19 21 novembre) con il contributo di Tube Tech Machinery e IPG Photonics e di importanti Università italiane come il Politecnico di Milano e l’Università degli studi di Brescia. La saldatura dell’Alluminio mediante tecnologia laser è, infatti, un argomento di attualità che si sta velocemente diffondendo nel mondo delle leghe leggere, anche alla luce dell’avvento degli innovativi risonatori laser in fibra. Prestazioni e flessibilità operativa si spossano con caratteristiche meccaniche di primo piano rendendo possibile l’applicazione di tale tecnologia anche in campi finora presidiati dai metodi di saldatura tradizionali. È in virtù di queste argomentazioni che il Convegno pomeridiano di giovedì 19 novembre si presenta come un appuntamento imperdibile.
Machinery (a destra) e Costantino Pizzorno di Trumpf.
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EVENTI
ube Tech Machinery tra poco spegnerà le dieci candeline. Li festeggia in un contesto macroeconomico estremamente difficile e problematico dove tantissime realtà sono in sofferenza e affanno. T.T.M. è riuscita invece a realizzare nel 2008, contrariamente ai competitors, un aumento del fatturato del 5% e per l’anno 2009, il previsionale ci consente di dire che confermeremo lo stesso fatturato dell’anno precedente . T.T.M. ha recentemente raccolto in un depliant “Taylor made” la propria gamma di macchine e impianti incluse le ultime novità. Mi piace molto l’idea della “azienda più piccola con la più grande gamma di macchine laser per la lavorazione del tubo”. In questo segmento di mercato siamo, infatti, in grado di offrire soluzioni che possono lavorare tubi da diametro 15 mm per arrivare fino 800 mm tutte con il taglio 3D. All’interno di questi impianti abbiamo introdotto (anche in questo caso con l’orgoglio di essere i primi) i portali di scarico “intelligenti”. Questa soluzione realizzata con dei sistemi ad assi controllati, rappresenta la novità in grado di generare consistenti aumenti di produttività stimabili nell’ordine del 20 - 30%. Il tutto in sicurezza migliorando l’ambiente di lavoro, che come ben sapete ora è un valore aggiunto oltre che un obbligo normativo. A Dicembre verrà presentata la nuova TS 5.12, impianto per il taglio e la saldatura di formati diversi di lamiera, sia in acciaio al carbonio che inox, con campo di lavoro fino a 5.000 x 12.000 mm. Il generatore sarà Fiber Laser da 5.000 W di IPG Photonics. Avremo, in concreto, modo di verificare le prestazioni e le caratteristiche del laser a elevata brillanza. Questa tecnologia, sulla quale insistono da parte del mercato notevoli aspettative verrà testata da T.T.M. e confrontata con il laser CO2. Riteniamo che possa rappresentare un ulteriore sviluppo nel mondo delle applicazioni, anche se, come tutte le cose devono essere testate in tutte le possibili situazioni. Dunque per essere stati anni difficili, il 2008 e, soprattutto il 2009, T.T.M. ha comunque sempre continuato imperterrita il proprio percorso di crescita e di ricerca di nuove applicazioni.
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EMO 5-10 Ottobre 2009 - Milano Pad. 18 - Stand B14
Una crescita costante EXPOlaser 19-21 Novembre 2009 - Piacenza
Blechexpo 1-4 Dicembre 2009 - Stoccarda Hall 1 - Stand 1521
Tube Tech Machinery S.r.l. Via Bonfadina, 33 25046 Cazzago San Martino (BS) Italy Tel. +39 030 7256311 Fax +39 030 7256333 info@tubetechmachinery.com www.tubetechmachinery.com
Associato UCIMU - Sistemi per Produrre