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TTM
Your Laser Solution
Magazine
Numero dieci - 2016 - House Organ prodotto da TTM LASER
your
laser solutions
Quattro mandrini con portali di asservimento: il connubio è vincente!
Questa edizione del TTM Magazine è dedicata a una ricca panoramica degli impianti prodotti da TTM Laser sia nel taglio del tubo e delle lamiere piane di grosso formato che degli impianti speciali per la saldatura laser. In particolare nel settore del taglio tubo presentiamo la più vasta gamma al mondo di sistemi lasertubo pensati per coprire con vari modelli e opzioni un range dimensionale che spazia dai 20 mm agli 815 mm di diametro. La FL 600 3D installata da Laserjet nel vicentino ha per esempio la particolarità di avere i portali di carico e scarico dei tubi. Si tratta di una vera e propria innovazione che il cliente ha preferito alla più tradizionale automazione con manipolatori e catene.
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ffidabilità e modularità sono caratteristiche tipiche dei sistemi di taglio tubo di TTM Laser. La FL 300 3D di cui parliamo è infatti la concreta testimonianza della modularità di questi sistemi, essendo attrezzata con il carico a catena e lo scarico con il portale cartesiano.
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n sistema di taglio laser in piano che si inserisca nella linea di produzione degli utilizzatori, rendendo più semplice ed efficiente l’intero processo produttivo. È questa la sfida che TTM Laser lancia al mercato con il modello TL 312 3D, una macchina veloce, robusta e funzionale progettata partendo dalle esigenze dei clienti.
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SL 2.5-25 è la sigla del sistema automatico di taglio e saldatura laser commissionato dalle ferrovie indiane a TTM Laser per la produzione di intere fiancate laterali e dei tetti dei nuovi vagoni passeggeri prodotti appunto da Indian Railways.
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Quattro mandrini con por il connubio è vincente! La FL 600 3D installata dalla Laserjet di Cagnano di Poiana Maggiore in provincia di Vicenza ha la particolarità di avere i portali di carico e scarico dei tubi. Si tratta di un’innovazione che il signor Lino Fraron, titolare dell’azienda ha scelto preferendola alla più tradizionale automazione con manipolatori e catene.
“N Lino Fraron, titolare del Laserjet Group ha inaugurato la nuova ala dello stabilimento dove è installata la FL 600 3D con una grande festa alla quale ha invitato clienti, fornitori e maestranze.
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essuno ha mai pensato di proporre questo tipo di soluzione” afferma Fiorenzo Castellini, Presidente di TTM Laser. “Rimarrà sempre l’opzione della FL 600 con carico e scarico eseguito mediante manipolatori e catene ma nel caso di Laserjet il cliente ha scelto questa configurazione che rispondeva al meglio al suo bisogno di essere flessibile pur lavorando tubi piuttosto importanti dal punto di vista dimensionale”. Laserjet la capofila dell’omonimo Laserjet Group, cui appartiene anche un’altra importante azienda, Energreen, che produce macchine taglia erba per grandi spazi impiegati per esempio per il verde pubblico o le autostrade. “In precedenza, non erano presenti nel mondo del tubo e hanno voluto entrarci dalla porta principale con l’acquisto della FL 600 3D” racconta Castellini. “Pur essendo un centro servizi che lavora ovviamente conto terzi, parte del suo operato è dedicato a soddisfare il fabbisogno di carpenterie della Energreen. Di conseguenza, sono molto legati a una serie di settori tra cui, soprattutto, l’agricoltura dove l’esigenza di poter lavorare tubi importanti di grosso diametro è fondamentale”. La scelta della FL 600 con sorgente laser Trumpf da 5 kW non è stata infatti casuale in quanto in ambito agricolo viene utilizzato molto tubo con diametro da 88,9 fino a 610 mm. È un bel vantaggio poter offrire ai clienti un servizio a 360° affiancando la lavorazione lamiera con il taglio laser dei tubi fino a questi diametri.
Operare con la massima flessibilità possibile Inizialmente, il signor Fraron ha visto la macchina con l’asservimento a catena ma quando TTM Laser ha proposto la soluzione con i portali, che ha il grosso vantaggio di aumentare la flessibilità della macchina, sia in fase di carico che di scarico, non ha più avuto dubbi. “Il portale di carico consente per esempio di posizionare i tubi di qualsiasi dimensione (purché nel range lavorabile) nell’ordine che voglio, in quanto non si è più vincolati a seguire la sequenza con cui vengono disposti per lavorarli, cosa che invece avviene con il sistema a catena per la quale il posizionamento dei vari tubi è vincolante” spiega il signor Castellini. “Tutto ciò - continua - garantisce maggior flessibilità soprattutto per quelle realtà che hanno frequenti cambi di produzione come appunto un “terzista”, in cui vi sono tanti lotti ma di quantitativi tutto sommato esigui. Ed è forse questa la ragione per cui il signor Fraron ha accolto con grande favore la
soluzione alternativa alla catena. Lo stesso discorso vale per la fase di scarico dei tubi dove la possibilità di gestirli e manipolarli agevolmente senza pericolo di farli cadere è basilare viste le dimensioni e il peso (max. 290 kg/m). Anche in questo caso, il tubo tagliato può essere preso e disposto come si vuole; posso per esempio accatastarli, o se ci sono spezzoni più piccoli con il manipolatore è possibile posizionarli in un cestone. Nell’area di scarico coperta dal portale si hanno quindi molteplici possibilità e questo aumenta a dismisura la flessibilità dell’impianto”. La logica nasce da un’analisi effettuata sui tempi di una macchina laser che nel caso del taglio lamiera ha nella fase di processo la parte preponderante, per cui le fasi di carico e scarico incidono relativamente mentre invece, nel caso del taglio tubo avviene esattamente il contrario. Si hanno tempi morti lunghi dovuti alla movimentazione dei tubi, mentre le fasi di taglio sono
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portali di asservimento: !
tutto sommato brevi rispetto ai tempi di asservimento. In un lasertubo la sorgente sarà attiva per il 30/40% del tempo proprio perché esiste questo tipo di problematicità. “Abbiamo ragionato molto su questi aspetti e deciso di alleggerire parecchio tutte le problematiche legate alle operazioni di carico e scarico dei tubi” afferma nuovamente Fiorenzo Castellini. “Operazioni che, tra l’altro, avvengono in tempo mascherato grazie alla presenza dei quattro mandrini di gestione del tubo che assicurano massima funzionalità e affidabilità di processo”. “L’effetto congiunto di avere i quattro mandrini con i portali rende quindi l’impianto estremamente prestante e performante”. “Continuiamo a ricercare su queste grandi dimensioni il concetto di massima produttività mi-
nimizzando le tempistiche di svolgimento delle fasi di asservimento, che è la parte su cui si può ancora agire per rendere il sistema più performante e flessibile. Questa tipologia di macchina comporta un investimento piuttosto ingente, ragion per cui deve essere assolutamente produttiva e la strada intrapresa da TTM Laser è quella di mettere a punto soluzioni come quella installata da Laserjet e di aver pensato fin dall’inizio i propri impianti per essere modulari e personalizzabili in base alle specifiche di ogni cliente”.
La prima volta su grandi formati Quella installata presso Laserjet non è la prima installazione con portali realizzata da TTM Laser in quanto vantava già delle esperienze precedenti, però legate alla macchina più piccola del-
la gamma, ovvero la FL 300 3D. In questo caso, si tratta quindi della prima volta che la soluzione a portali è stata abbinata a una macchina per tubi di taglia così importante come la FL 600 3D, ragion per cui TTM Laser ha “upgradato” ed evoluto gli stessi concetti adattandoli dal punto di vista dimensionale e incrementando le possibilità di presa pezzo che può avvenire con pinze o dita a seconda che si voglia prendere il tubo dal diametro o dai suoi estremi, funzionalità molto comoda per scaricare i tubi affiancandoli in modo serrato. Ogni portale è dotato di due bracci di presa indipendenti l’uno dall’altro: questo permette anche di lavorare con un solo braccio se il tubo da asservire o scaricare è particolarmente corto. Sono oltre 40 gli assi in gioco in un impianto di questo genere in cui è stata anche prevista la soluzione per i pezzi corti (fino a 800 mm), per i quali è stato predisposto un tappeto e un cassone basculante di scarico.
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Una questione di range La FL 300 3D è la concreta testimonianza della modularità dei sistemi TTM, essendo attrezzata con il carico sia a catena che con fascio e lo scarico con il portale cartesiano.
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una macchina pensata per processare tubi con diametro da 20 a 305 mm. La sua particolarità è quindi il range di taglio ampio. “La FL 300 3D è il nostro cavallo di battaglia forte di oltre trenta installazioni. Il concetto ispiratore alla base di questo modello - spiega Fiorenzo Castellini - è quello di offrire prestazioni molto importanti in una macchina di taglia relativamente “piccola”. Ciò significa che è stata pensata e studiata per processare il tubo leggero con prestazioni di taglio di tutto rispetto ma anche il tubo pesante con performance di assoluto livello perché la macchina è strutturata per poterlo fare con continuità e in modo affidabile”. “A mio avviso, è il concetto di macchina più adatto a quelle realtà subfornitrici che vogliono approcciare con i propri servizi la general industry, la carpenteria in generale e perché no, anche gli ambiti del tubo strutturale e dell’edilizia civile che tuttora sono quasi inesplorati in Italia. Anche i nostri competitors propongono macchine per questi settori ma, a differenza della nostra, sono state per lo più pensate per rispondere alle esigenze di due settori ben precisi, che sono l’arredamento e l’automotive. Si tratta quindi della stessa macchina
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Affidabilità, modularità e personalizzazione sono caratteristiche base dei sistemi di taglio tubo TTM Laser.
Non basta allargare i mandrini se poi con tutto il resto della macchina non gli vai dietro. Se l’intenzione è quella di arrivare ad approcciare anche il mercato del tubo pesante, occorre avere una soluzione progettata fin dall’inizio per problematiche di questo tipo e qualsiasi nostra macchina, anche FL 300 3D forte di un peso massimo sostenibile di 60 kg/m, nasce per rispondere a questo tipo di necessità”.
Configurarla al meglio per le singole esigenze
aggiornata, in cui hanno aumentato un po’ il diametro dei mandrini e gli hanno montato la testa 3D. Secondo noi questo non basta poiché il mercato richiede una soluzione fatta fin dall’origine per passare rapidamente dal taglio di un fascio di tubi del diametro da 20 mm a quello di un tubo da 305 mm lungo anche 12 m.
“Il fatto di averla pensata modulare nasce proprio dalla consapevolezza di non poter pretendere che tutti i clienti acquistino la versione full optional della macchina” afferma ancora Castellini. “I concetti base rimangono uguali e quindi la macchina è sempre produttiva solo che con alcune opzioni di carico e scarico e un investimento ovviamente un po’ più grande è possibile renderla ancor più performante. La possibilità di poter personalizzare FL 300 3D, al pari dei sistemi più grandi della gamma, sulle reali esigenze di utilizzo è il nostro punto di forza perché abbiamo concepito la macchina in modo modulare fin dall’inizio per essere configurata così come la vuole il cliente. Le soluzioni per personalizzare lo scarico macchina sono molteplici e spaziano per esempio dal semplice banco di scarico da 6.500 mm al banco da 8 o 12 m con terzo mandrino, oppure ancora al banco da 12 m con terzo mandrino e portale cartesiano. Dipende tutto da ciò che il cliente vuole investire e da ciò che si aspetta da tale investimento. Tra l’altro, la nuova versione della FL 300 3D sarà d’ora in poi equipaggiata con un’unità di maschiatura e svasatura dei fori, per cui sarà arricchita ulteriormente con altre opzioni che permetteranno di finire completamente i pezzi”. La FL 300 3D nasce nella versione 6.500, 9.500 e 12.500 mm con carico da fascio e da catena (si possono abbinare le due soluzioni). Lo scarico standard dei tubi può avvenire semplicemente sul tavolo mobile basculante anch’esso da 6.500, 8.000 e 12.500 mm oppure aggiungendo un terzo mandrino che, ovviamente, permette di processare al meglio, sostenendo, anche i pezzi più pesanti.
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FL 300 e la FL 600, in quanto eredita il meglio dei concetti macchina adottati per questi due modelli.
Una certificazione di qualità
Il mix ottimale
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L 400 3D è una macchina in grado di processare senza problemi il cosiddetto “tubo strutturale”. Rispetto alla FL 300 ha quindi potenzialità maggiori dal punto di vista delle prestazioni potendo tagliare dal diametro 40 al 406 mm. È chiaro, lavorando prevalentemente i tubi fino a 200 mm di diametro la macchina ideale è la FL 300 3D ma, se le esigenze di taglio più frequenti sono legate a diametri oltre i 250/300 mm, allora la scelta migliore è rappresentata dalla FL 400 3D. Vi è molta sovrapposizione tra queste due tipologie di macchina, ma i 100 mm di diametro in più processabili con la “400” fanno la differenza in quanto, la macchina è stata pensata e strutturata in modo adeguato senza però penalizzarla con scelte meno performanti come per esempio l’uso delle rotaie a terra (che si è adottata per esempio dalla FL 600 in su). La FL 400 ha, infatti, i mandrini mobili su banchi a pattini che permettono di muoverli a 80 m/min. In più, cosa da non sottovalutare visti i vantaggi che assicurano, la FL 400 3D ere-
dita dalla FL 600 l’uso dei quattro mandrini, potendo già maneggiare tubi e profilati piuttosto pesanti (peso massimo sostenibile 140 kg/m). Per cui si ha di nuovo la possibilità di predisporre il carico del nuovo tubo in tempo mascherato mentre la macchina lavora, così come avviene per la “600”, oppure di scaricare il tubo processato mentre la macchina sta già tagliando il tubo successivo. La FL 400 3D è una sorta di mix ottimale tra la
“In TTM Laser, una sigla non identifica la macchina ma piuttosto un concetto ben più ampio di impianto che cuciamo addosso alle specifiche esigenze tipiche del settore a cui ci rivolgiamo secondo una logica molto chiara e lineare. Posso dire senza paura di smentita che in una gamma così vasta e completa abbiamo di sicuro la soluzione adatta per qualsiasi necessità di taglio del tubo e per ogni ambito produttivo” sostiene Fiorenzo Castellini, Presidente di TTM Laser. “L’esempio concreto di quanto appena detto - prosegue Castellini - è la FL 400 3D installata dalla Siderpress di Modena, un centro servizi molto attivo nel campo della fornitura di carpenterie e semi-assemblati destinati al movimento terra, all’agricolo e al settore delle gru telescopiche per il quale il range dimensionale della nostra macchina assicura una flessibilità e una libertà di manovra ineguagliabili. Tra l’altro, l’uso di una sorgente Trumpf da 4 kW consente di tagliare tranquillamente le travi in acciaio altoresistenziale usate per i bracci telescopici delle gru. Nel 2004, Siderpress è stata tra le prime aziende a darci fiducia per quanto concerne gli impianti di taglio laser delle lamiere piane ragion per cui la FL 400 3D installata è nel segno della continuità di un rapporto di reciproca fiducia e stima che evidentemente si è dimostrato proficuo per entrambi. Siderpress è una sorta di certificazione qualità dei nostri impianti”.
La FL 400 3D è il modello intermedio tra le due macchine fin qui viste. Dal punto di vista prestazionale, questo sistema è equiparabile alla FL 300 3D solo che ne amplia le possibilità potendo processare al meglio una gamma di tubi più vasta sia come diametro che come spessori, pur non andando in concorrenza con la più grande FL 600 3D di cui però, eredita alcuni concetti costruttivi importanti come l’uso dei quattro mandrini.
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L’edilizia strutt Con la OFFMA di Udine si torna a parlare della FL 600 3D, macchina installata da questa azienda friulana per tagliare profili strutturali aperti tipo IPE, “C” e profili a “L” destinati all’edilizia strutturale.
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na particolarità di questa installazione sta proprio nelle scelte compiute da OFFMA che, conscia di voler approcciare le tematiche di un certo segmento di mercato e quindi di dover tagliare soprattutto profilati industriali piuttosto che tubi, ha preferito puntare su un’automazione di carico e scarico tradizionale a catena ma soddisfando a pieno le sue necessità. Questo conferma ancora una volta le enormi possibilità in termini di lay-out e configurazioni che TTM Laser è in grado di realizzare con i suoi sistemi. “Avendo più lavoro seriale - spiega Marcello Filippini, Direttore Tecnico di TTM Laser - riescono a sfruttare al massimo la potenzialità di una catenaria di carico predisponendo in modo mirato la sequenza dei profili da tagliare. Nel caso specifico di OFFMA, poi, stiamo parlando di una realtà alla prima esperienza con il taglio
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laser in generale per cui mi piace sottolineare non solo il lavoro commerciale di vendita dell’impianto ma anche, soprattutto, il grosso lavoro di formazione e addestramento che stiamo tuttora facendo per accompagnarli nel loro cammino di ottimale sfruttamento del sistema. Tra l’altro in un’applicazione tra le più impegnative dovendo tagliare profili aperti anche se ormai si tratta di un’operazione standard facilmente programmabile e gestibile nel passaggio da una lavorazione all’altra. È infatti possibile passare tranquillamente dal taglio di un tubo a sezione rettangolare a quello di una “C” senza particolari problematiche, anzi con il vantaggio di non dover cambiare le chele di presa pezzo”.
Una cappa d’aspirazione ad hoc La FL 600 3D installata da OFFMA è caratterizzata da un carico massimo sostenibile di 290 kg/m e dalla possibilità di tagliare diametri da 88,9 a 610 mm. È inoltre dotata di sorgente laser CO2 da 5 kW ed è stata migliorata sotto
Avendo più lavoro seriale, in OFFMA riescono a sfruttare al massimo la potenzialità di una catenaria di carico predisponendo in modo mirato la sequenza dei profili da tagliare.
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l’aspetto estetico e funzionale. In questo caso, infatti, TTM Laser ha rifatto la livrea della macchina dotandola di una nuova cappa d’aspirazione dei fumi di taglio poiché il principio base è differente nel caso dei profili aperti in quanto non è più possibile aspirare i fumi dai mandrini. Per i profili aperti occorre quindi predisporre all’interno dell’area di taglio una cappa d’aspirazione potente ragion per cui la nuova cabina serve anche per raccogliere i fumi e non disperderli nell’ambiente.
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osì come avvenuto in passato con l’adozione della testa di taglio 3D come standard di fornitura per ogni impianto, con cui TTM Laser ha anticipato quello che oggi è diventato lo standard di mercato, anche con l’uso dei quattro mandrini, l’azienda di Cazzago San Martino sta convincendo con i fatti gli utilizzatori della necessità di una soluzione di questo tipo, soprattutto nel campo del tubo strutturale dove è indispensabile e assolutamente vincente. Tra l’altro, la FL 800 nasce già con determinati concetti legati alla necessità di poter finire completamente i pezzi montati in macchina proprio per ridurre i tempi improduttivi di gestione e ripresa dei pezzi viste le mastodontiche dimensioni. La macchina è quindi equipaggiata dall’origine con una testa di svasatura, maschiatura e sedi per incasso viti. Inoltre, così come già fatto nel caso delle FL 400 e FL 600, i mandrini di testa e di coda sono dotati di sistema flottante che permette di non generare sui tubi lunghi sollecitazioni meccaniche e torsionali che, alla lunga, possono logorare la meccanica dei mandrini stessi. “Stiamo proseguendo sulla strada intrapresa circa otto anni fa - spiega Marcello Filippini - quando decidemmo in modo più che ragionato di dotare tutte le nostre macchine, a eccezione della FL 300, di quattro mandrini, di cui il primo e l’ultimo flottanti. Per noi si tratta di un aspetto imprescindibile che permette per esempio di lavorare con la testa a 90° sul fianco del tubo, risalire e andare a fare dall’altra parte una lavorazione concentrica e quindi in asse a questa senza dover ruotare il tubo, e ciò è assoluta garanzia di precisione nel taglio nonostante il tubo, per sua natura, può essere leggermente storto. Se vuoi garantire la precisione non devi muovere il tubo ma deve essere la macchina a ruotargli attorno e questa è una prerogativa fondamentale per TTM Laser”. “Su alcuni concetti - continua Filippini - siamo stati pionieri e continuiamo a esserlo perché siamo fortemente convinti della validità di certe soluzioni. La macchina, per ovvi motivi, ha dei costi di costruzione maggiori rispetto ai nostri competitors, ma siamo certi si tratti di un prezzo giustificato dalla bontà delle soluzioni propo-
È il Top
La FL 800 3D è l’ammiraglia della gamma TTM ma anche la macchina laser di taglio tubo più grande al mondo. Nasce con i portali di carico e scarico e i quattro mandrini di gestione del tubo che, a eccezione delle FL 300 3D, è ormai uno standard consolidato per ogni impianto TTM. ste e dall’affidabilità del processo. Sono scelte costruttive imprescindibili per la tipologia del nostro prodotto. TTM Laser ha messo a punto la FL 800 3D perché è fortemente convinta della necessità da parte dell’industria di processare tubi di questa portata e dimensione (diametri da 150 a 815 mm con 350 kg/m di peso massimo ammissibile). Un’esigenza magari non ancora così manifesta e diffusa, a causa della scarsa conoscenza legata all’esistenza di una tecnologia così dedicata e importante, ma che
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in virtù degli innegabili ed evidenti vantaggi che procura ha un futuro assicurato, soprattutto nel campo del tubo strutturale, dell’oil & gas e del petrolchimico, dai quali abbiamo già avuto delle richieste piuttosto interessanti”.
Costruire con l’occhio dell’utilizzatore Un aspetto molto importante della filosofia costruttiva di TTM Laser è certamente legato al fatto che, prima di essere dei costruttori, sono da
più di 60 anni degli utilizzatori di macchine utensili. Alle spalle hanno quindi un background e una cultura che influenzano in modo importante e positivo il modo di concepire una macchina, affinché possa rispondere al meglio alle esigenze del mercato e perché no, anticipandone addirittura le necessità future, come è stato per esempio nel caso della testa di taglio 3D, della possibilità di caricare la macchina sia da fascio che da catena e come sarà, ne sono convinti, con gli asservimenti a portale. Nulla è
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p della gamma
La macchina è equipaggiata dall’origine con i mandrini di testa e di coda dotati di sistema flottante che permette di non generare sui tubi lunghi sollecitazioni meccaniche e torsionali che, alla lunga, possono logorare la meccanica dei mandrini stessi.
lasciato al caso e tutto ciò che viene realizzato è pensato con l’occhio di chi, da utilizzatore, saprebbe sfruttare al 110% la potenzialità di una macchina. Non a caso il primo modello in assoluto di FL 800 3D sarà presto installato da Laserway, ovvero il centro servizi di taglio conto terzi del tubo con cui TTM Laser ha da tempo avviato una partnership con il duplice obiettivo strategico di testare e toccare con mano l’affidabilità di ogni soluzione di taglio sviluppata, avendo installato al proprio interno l’intera
gamma di lasertubo TTM, e consentire ai clienti di TTM Laser (come Laserjet e OFFMA) di iniziare fin da subito a sondare nuovi mercati offrendo servizi di taglio in subfornitura pur non avendo ancora installato il sistema. “Questo è un bel vantaggio per il cliente che, una volta installata la macchina, può già avviare nuovi canali andando a proporsi sul mercato forte di una tecnologia, della quale in precedenza non disponeva, con un bagaglio di programmi di taglio messi a punto da chi sa far
girare al massimo l’impianto e una formazione ottimale dei propri operatori che fin dall’inizio sapranno sfruttare al meglio le macchine” afferma Marcello Filippini. “Siamo quindi un vero e proprio partner di processo affidabile in grado di supportarli in ogni fase di impiego dell’impianto. Vogliamo che i nostri clienti siano sempre più convinti di installare il nostro prodotto perché innovativo, funzionale, migliore e affidabile, ma anche perché scegliendo TTM Laser acquisiscono un partner tecnologico a tutti gli effetti in grado di seguirlo nello sviluppo delle sue applicazioni, anche e soprattutto per quelle che richiedono l’impiego di un macchinario di cui non sono dotati. Per essere chiari, attraverso la partnership con Laserway, TTM Laser intende sviluppare al meglio il concetto di centro servizi, offrendo ai suoi clienti la possibilità di coprire a 360° le esigenze del taglio conto terzi, anche per quelle commesse legate a taglie di tubo per le quali non sono attrezzate in modo diretto ma che attraverso i servizi di Laserway possono comunque accettare e soddisfare”.
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Il taglio laser che s Un sistema di taglio laser in piano che si inserisca perfettamente nella linea di produzione degli utilizzatori, rendendo più semplice ed efficiente l’intero processo produttivo. È questa la sfida che TTM Laser lancia al mercato con il modello TL 312 3D, una macchina veloce, robusta e funzionale progettata partendo dalle esigenze dei clienti e puntando sulla consolidata esperienza aziendale nella realizzazione di sistemi di taglio laser.
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l modello TL 312 3D rappresenta un’evoluzione rispetto al nostro tradizionale concetto di taglio piano: anziché un doppio carro per sostenere la sorgente di taglio oggi abbiamo un portale solo. Siamo riusciti a ottenere un’applicazione, credo, unica, in cui l’armadio è stato sdoppiato al fine di ridurre il peso. Insomma, abbiamo cercato di fare una macchina di taglio dalle grandi dimensioni e dalle prestazioni elevate”. Le parole di Fiorenzo Castellini, titolare di TTM Laser, sono l’introduzione più efficace al nuovo sistema di taglio laser in piano sviluppato dall’azienda con sede a Cazzago San Martino, nel bresciano. Un sistema che parte da un assunto fondamentale: agevolare il più possibi-
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le il lavoro del cliente attraverso macchine progettate su misura per le esigenze individuali. “Quando realizziamo le nostre macchine, cerchiamo di assecondare le aspettative, le necessità e i layout dei nostri clienti. Diversamente da altri costruttori, che hanno esigenze di standardizzazione più stringenti, noi prendiamo in grande considerazione le esigenze del cliente, in termini non solo di taglio ma anche di organizzazione dello spazio e di gestione del tempo. Più operazioni si possono fare - e quindi più la macchina risulta utile nel lavoro quotidiano - più ci si assicura il ritorno dell’investimento”, aggiunge Davide Rebessi, commerciale di TTM Laser.
Una logica centrata sul ritorno dell’investimento Chi acquista una macchina per il taglio laser della lamiera deve guardare sì alle prestazioni e alle caratteristiche tecniche della macchina, ma deve considerare il suo inserimento all’interno del sito produttivo e i benefici che questa può garantire in tema di logistica e riduzione dei tempi morti. Una visione ampia, insomma, centrata sul ritorno dell’investimento richiesto al momento dell’acquisto. “Spesso le macchine vengono fornite in una logica che è completamente slegata dalla loro applicazione e dall’utilizzo che se ne fa”, spiega Castellini. “Non sempre, infatti, i clienti prendono in considerazione le questioni legate alla
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Il modello TL 312 3D si propone come una macchina di taglio dalle grandi dimensioni e dalle prestazioni elevate.
Sotto. Nello sviluppo del nuovo modello, TTM Laser ha puntato sulla più che decennale esperienza aziendale nella realizzazione di sistemi di taglio tubo e lamiera.
e semplifica la vita Un sistema di tramogge mobili per un’aspirazione più efficiente
logistica, che, soprattutto per chi lavora grandi quantità, sono davvero importanti e possono far risparmiare risorse. Pensiamo che ci sia ancora molto da fare e molto da sviluppare nell’ambito della logistica: troppo spesso le aziende non tengono nella giusta considera-
zione questo aspetto, che invece è fondamentale. Il ritorno di un investimento può riguardare una maggiore competitività, performance più elevate, miglioramento della logistica: tutti vantaggi che siamo in grado di assicurare grazie al sistema che abbiamo sviluppato”.
La parte finale del sistema di taglio laser utilizzato sulla TL 312 3D si fonda sulla testa di taglio realizzata da Precitec.
In un quadro del genere si inserisce lo sviluppo del nuovo sistema di taglio laser TL 312 3D. “Si tratta di una macchina a più stazioni di lavoro, che consente di scaricare il pezzo lavorato e ricaricare un altro pezzo nuovo”, continua il titolare di TTM Laser. “Un’operazione obbligata, dunque, a meno che non si disponga di un doppio pallet. Noi abbiamo cercato di far sì che l’operatore potesse scaricare il pallet e man mano tirare fuori dal taglio i pezzi di cui ha bisogno. Il pallet vuoto, una volta scaricati i pezzi di scarto, può rientrare ed essere nuovamente caricato con i pezzi in lamiera. È un’idea che va nella direzione di una maggiore produttività e di una migliore logistica”. Le caratteristiche tecniche del sistema TL 312 3D di TTM Laser derivano peraltro da esigenze sempre più pressanti nel mercato attuale. “Nello sviluppo della macchina abbiamo ricercato un incremento generale delle performance in termini di velocità, tolleranze e posizionamento”, spiega Davide Rebessi. “Oltre all’area di taglio dalle dimensioni più ampie, infatti, abbiamo progettato anche due possibili aree di scarico su entrambi i lati della macchina con un sistema di pallet mobili, per poterli trasportare in altre aree dello stabilimento già durante il processo di lavorazione”. I pallet sono posizionati su guide rettificate; la manutenzione richiesta per quanto riguarda motori, guide elicoidali e altri elementi è quindi significativamente ridotta. L’utilizzo della tecnologia di taglio laser 3D consente
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peraltro una qualità complessivamente migliore perché è la macchina stessa che, in fase di taglio, effettua gli smussi. Si evita inoltre il sistema di mascheraggio perché la precisione del laser viene usata per pre-assemblare i pezzi e poi passare alla saldatura.
La struttura del cambio pallet può essere semplificata Per venire incontro alle richieste del cliente, la struttura del cambio pallet del modello TL 312 3D può essere effettivamente semplificata, anche se lo standard rimane un cambio pallet tradizionale. La nuova versione può interessare chi ha necessità di scaricare i pezzi su una campata diversa da quella in cui si trova la macchina in quanto i pallet sono amovibili: in un caso del genere il carico si trova da una parte, lo scarico dall’altra e la macchina in mezzo. “Il flusso dei pallet è in genere bidirezionale - aggiunge Fiorenzo Castellini - ma può essere modulato a seconda delle necessità. Capita, infatti, che i clienti richiedano espressamente il fachiro largo, fino anche a 5 m, in modo da inserire due lamiere affiancate alla volta”. Una sintesi della logica di produzione seguita da TTM Laser la fornisce il commerciale, Davide Rebessi. “Una macchina come quella appena descritta può essere considerata l’ottimale tra le performance spinte
Anche nel caso del sistema TL 312 3D gli spessori che si possono lavorare dipendono soprattutto dalla tipologia di laser utilizzato.
consentite dal taglio laser di piccole dimensioni e i vantaggi dimensionali dei “vecchi” sistemi, caratterizzati da dimensioni maggiori e spazi più ampi di caricamento”.
L’importanza dell’esperienza nel taglio laser di tubi e lamiera TTM Laser fonda da sempre la sua specializzazione nella realizzazione di impianti di taglio laser per il tubo e la lamiera. Un’esperienza specifica che, nella progettazione di sistemi innovativi, assume un’importanza non secondaria. “Il nostro focus è sempre stato il laser”, precisa il Direttore Operativo di TTM Laser, ingegner Filippini. “Riteniamo che progettare sistemi di taglio laser sia nelle nostre corde”. Ricorda Castellini: “La prima testa 3D che abbiamo montato risale a oltre 10 anni fa. Oggi
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L’utilizzo della tecnologia di taglio laser consente una qualità complessivamente migliore perché è la macchina stessa che, in fase di taglio, effettua gli smussi.
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SOLUZIONI
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Nell’acquisto di una macchina per il taglio laser della lamiera occorre considerare il suo inserimento all’interno del sito produttivo e i benefici che questa può garantire in tema di logistica e riduzione dei tempi morti.
Secondo Davide Rebessi, commerciale di TTM Laser: “Più operazioni si possono fare - e quindi più la macchina risulta utile nel lavoro quotidiano - più ci si assicura il ritorno dell’investimento”.
siamo gli unici a fare il taglio del tubo con laser in fibra 3D”. Lo sviluppo impetuoso della tecnologia di taglio laser in fibra ha rivoluzionato il settore, rendendo più semplice (forse troppo) tagliare la lamiera. “Alcuni operatori si sono affacciati sul mercato convinti di poter tagliare con il laser in fibra anche senza avere gli strumenti adatti”, argomenta ancora Filippini. “Specialmente in periodi di crisi come quello attuale, chi investe in una macchina dovrebbe soppesare tutti i fattori in gioco. Qualcuno, invece, rischia di incappare in brutte sorprese investendo in soluzioni che sembrano convenienti ma che, nel momento in cui ci si ritrova con molti problemi e senza la possibilità di ricevere assistenza, mostrano chiaramente il loro lato negativo. Insomma, la semplificazione legata all’introduzione della tecnologia in fibra è innegabile, ma nello stesso tempo emerge la differenza tra chi la considera semplicemente un’opportunità di busi-
ness e chi, al contrario, conta sulla passione e sull’esperienza nello sviluppo di nuove soluzioni. Ho motivo di pensare che il gap tra chi lavora con passione e chi lavora per business sia percepito dai clienti. I nostri, per esempio, vengono a trovarci, vedono come lavoriamo, come va l’azienda: ci apprezzano proprio perché ci conoscono”.
Entrare in nuovi mercati per continuare a crescere Considerato quanto detto finora, chiediamo a Fiorenzo Castellini di parlarci degli ottimi risultati avuti da TTM Laser. “TTM si sta consolidando e sta continuando a crescere. Presto ci trasferiremo in un nuovo sito, che ci consentirà di disporre di uno spazio circa cinque volte maggiore rispetto a quello attuale, nell’ottica di incrementare la produzione. Dal punto di vista dei risultati, TTM Laser ha incrementato il fatturato del 20% lo scorso anno, e per quest’anno ci proponiamo sem-
pre, comunque, di crescere di un altro 20%. Le aspettative, insomma, sono importanti e ambiziose”. E nella strategia aziendale, come testimoniano le parole del titolare di TTM Laser, il taglio piano è destinato ad assumere un’importanza crescente. “Realizziamo ancora molti più tagli tubo che tagli di lamiera piana, ma stiamo spingendo molto su questi ultimi perché a breve avremo anche la versione in fibra, sempre in 3D: pensiamo che questo sia un ambito sul quale puntare. Vediamo una rinascita del taglio piano, specialmente di grandi dimensioni. La nostra esperienza pregressa ci può permettere di inserirci in un mercato in grado di accogliere nuovi protagonisti realizzando macchine funzionali e soprattutto veloci e performanti. Noi vogliamo, infatti, che la macchina sopravviva al laser: chi compra oggi una macchina, tra vent’anni potrà cambiare il laser ma ci auguriamo che non debba cambiare la macchina”.
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TSL 2.5-25 è la sigla del sistema di taglio e saldatura laser commissionato dalle Ferrovie Indiane a TTM Laser per la produzione di intere fiancate laterali e dei tetti dei nuovi vagoni passeggeri prodotti da Indian Railways.
Taglia e salda al laser f
A
livello internazionale sono chiamate con il nome inglese Indian Railways. Si tratta delle ferrovie indiane, una delle più grandi compagnie al mondo, con una delle reti ferroviarie più estese con oltre 60.000 km e oltre 18 milioni di passeggeri e 2 milioni di tonnellate di merci trasportate ogni giorno. Sulla sua rete di 63.327 km, Indian Railways fa viaggiare oltre 200.000 vagoni e 50.000 carrozze trainate da più di 8.000 locomotive; dispone inoltre di 6.909 stazioni e ha oltre un milione e quattrocentomila dipendenti che la rendono il terzo più grande datore di lavoro del mondo dopo Wal-Mart e State Grid Corporation of China.
Fiancate e tetti escono finiti Indian Railways è un altro nome di prestigio che entra a far parte del novero dei clienti di TTM Laser a cui ha installato un innovativo sistema laser TSL 2.5-25 di taglio e saldatura automatico per la produzione di “Side Wall and Roof”, ovvero delle fiancate laterali e del tetto dei vagoni da treno per il trasporto passeggeri. Si tratta di un impianto all’avanguardia, studiato e personalizzato da TTM Laser sulle specifiche necessità del cliente. TSL è l’acronimo di Taglia Salda Lamiere, 2.5 indica la lunghezza della saldatura realizzabile che corrisponde alla larghezza massima delle lamiere processabili (2.500 mm), mentre 25 indica i metri di lunghezza limite dei pez-
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zi producibili. Si tratta di semilavorati finiti in quanto questo sistema non solo permette di produrre un formato lamiera altrimenti difficilmente reperibile sul mercato (2.500 x 25.000 mm) ma processa tali lamiere per ottenere delle fiancate e dei tetti di vagone finiti, con già ricavate le aperture necessarie per le porte e i finestrini.
Perfetta ortogonalità dei lembi e totale assenza di bave Si tratta di una soluzione che certifica TTM Laser come produttore di sistemi e impianti realmente personalizzati e dedicati, caratterizzati da un’elevata affidabilità e da una sostanziale facilità di utilizzo. Il formato XL della fiancata o del tetto, a seconda di ciò che si deve produrre, viene infatti ottenuto rifilando e saldan-
do assieme in sequenza più lamiere larghe 2.500 mm ma di lunghezza anche diversa, fino ad arrivare al valore finale desiderato. Il ciclo di funzionamento è banale: una volta caricata, la prima lamiera viene centrata e avanzata nella zona di saldatura in attesa del secondo foglio che viene anch’esso caricato, centrato e portato nella stessa area. La saldatura è eseguita rifilando le lamiere da unire con un taglio laser che garantisce la perfetta ortogonalità dei lembi. A rifilo avvenuto, questi sono avvicinati a GAP zero, condizione che richiede la totale assenza di bave di taglio (altrimenti inficerebbero il giunto) in quanto la saldatura avviene mediante
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r fiancate da treno fusione dei lembi accostati. Ciò garantisce una continuità di caratteristiche meccaniche nel materiale, non essendoci materiale d’apporto e permette di realizzare una saldatura geometricamente invisibile, poiché il giunto non costituisce una discontinuità nello spessore del materiale che è mantenuto anche nel punto di giunzione. Da notare che tutte le procedure di saldatura hanno ottenuto la certificazione da parte di Indian Railways che ha sottoposto i campioni a una serie di test assolutamente probanti. Parliamo di test di trazione, di piega, di durezza e di fatica, micrografia, prova di abrasione meccanica e corrosione.
Una volta saldate assieme le prime due lamiere, il formato ottenuto viene fatto avanzare portando il lembo estremo nell’area di saldatura dove arriverà la terza lamiera che nel frattempo è stata caricata e centrata. A questo punto viene realizzata una seconda saldatura e il ciclo si ripete “N” volte quante sono le lamiere che occorre unire per arrivare al formato desiderato. Ciò significa per esempio che per avere una Side Wall di 24 m occorre unire ben 12 lamiere da 2.500 x 2.000 mm eseguendo ben 11 cicli di rifilo e saldatura laser. La particolarità operativa della TSL 2.5-25 riguarda il fatto che, ogni 6/8 m di semilavorato saldato, il ciclo di giunzione viene interrotto e intervallato da una fase di taglio della sagoma della fiancata e di tutte le aperture necessarie per i finestrini e le porte del vagone. Il portale su cui è montata la testa capacitiva, si sposta in un’area di taglio adiacente a quella di saldatura ed esegue appunto la sagomatura del-
l’intera fiancata o del tetto. Una volta terminata questa fase, il portale torna nella posizione di saldatura per aggiungere al semilavorato della fiancata altri 6/8 m di lamiera prima di una nuova fase di sagomatura. Questo ciclo si ripete anche in questo caso “N” volte, tante quante ne occorrono per ottenere il pezzo finale. Prima della nuova fase di saldatura, un secondo portale che si muove sulle stesse vie di corsa del primo, dotato di dispositivo di presa a ventose, raccoglie gli sfridi di grandi dimensioni risultanti dal taglio e li palettizza. Per quanto concerne gli sfridi di piccole dimensioni, invece, questi sono minimizzati e spezzettati già durante la fase di taglio per consentirne lo scarico, l’evacuazione e la rottamazione mediante un convogliatore posto sotto la tavola di lavoro del sistema. È importante dire che il ciclo di funzionamento della TSL 2.5-25 è completamente automatizzato in quanto anche i parametri tecnologici di taglio e saldatura sono gestiti dal controllo numerico dell’impianto. L’operatore ha, quindi, il solo compito di caricare le lamiere grezze, avviare il ciclo e fungere da supervisore del funzionamento. Nel caso del sistema commissionato da Indian Railways, la TSL 2.5-25 è equipaggiata con una sorgente laser CO2 da 3.500 W. Si tratta comunque di una soluzione aperta a qualsiasi tipologia di sorgente, laser in fibra compreso, in virtù degli “esigui” spessori in gioco. Nel caso specifico parliamo di spessori di 2/3 mm di acciaio inossidabile.
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Göcke raddopp Göcke Umformtechnik Gmbh, in Germania, realtà specializzata nella realizzazione di prodotti e produzioni speciali per l’ industria dei trasporti, ha deciso di raddoppiare la propria capacità produttiva, acquistando un secondo impianto di taglio e saldatura laser TTM, un TS 5.12 per la realizzazione di fogli lamiera con dimensioni non disponibili sul mercato.
C
osì come in una partita di poker, anche nel mondo del lavoro, davanti alle situazioni “critiche” c’è chi lascia, facendosi trascinare dagli eventi e chi, invece, rilancia e raddoppia. C’è chi, insomma, fronteggia e reagisce alla staticità del mercato facendo scelte spesso coraggiose che ai più possono sembrare un azzardo. È il caso di Wihelm Göcke che assieme al figlio Jörg gestisce Göcke Umformtechnik Gmbh, realtà specializzata nella realizzazione di prodotti e produzioni speciali per l’industria dei trasporti che ha deciso di raddoppiare la propria capacità produttiva, acquistando un secondo impianto di taglio e saldatura laser per la realizzazione di fogli lamiera con dimensioni non disponibili sul mercato. Già! È proprio questa la specializzazione di Göcke, plasmare in modo ineccepibile e veloce prodotti secondo grandezze o dimensioni insolite che ottiene dall’unione di lamiere più piccole rifilate e saldate assieme con la più innovativa tecnologia laser.
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Investire ancora per tornare a crescere Siamo nel 2007 quando i Göcke, padre e figlio, decidono di investire su di un sistema completamente automatico TS 4.20 di TTM Laser che permette di ottenere lamiere semilavorate di dimensioni elevate, utilizzate nell’industria dei trasporti, in particolare nel settore ferroviario. Non a caso, con questo impianto, l’azienda ha conseguito nel 2010 dal TÜV NORD la certificazione UNI EN ISO 15085, per i processi di saldatura in ambito ferroviario. L’impianto è inserito in una linea automatica per la costruzione delle fiancate per vagoni di trasporto urbano in acciaio al
carbonio e inossidabile con spessori compresi tra 1 e 8 mm. L’impianto installato da Göcke impiega una sorgente Trumpf TLF5000 in posizione stazionaria. Rifila e salda in automatico, trasversalmente, formati fino a 4 m di larghezza e 20 m di lunghezza con cordoni sottili e praticamente senza ritiro. “Offrire soluzioni innovative in tutte le grandezze significa dover attualizzare continuamente la produzione” spiega Mr Göcke. “Noi lavoriamo con un moderno parco macchine che viene continuamente riorganizzato e rinnovato secondo gli standard tecnici più moderni. Il nostro continuo sforzo è di essere sempre innovativi. Ecco il perché della scelta fatta nel 2007 e di
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La TS 4.20 rifila e salda in automatico formati fino a 4 m di larghezza e 20 m di lunghezza con cordoni sottili e praticamente senza ritiro. La TS5.12 consente, invece, la realizzazione di fogli con larghezza massima fino a 5.000 mm e lunghezza di 12 m. La macchina non si limita alla saldatura di fogli della stessa dimensione, ma consente di unire strisce di diversa larghezza, di materiale differente e anche di vario spessore, per consentire la costruzione di un foglio su misura contenendo al massimo il peso e incrementando le capacità resistenziali del prodotto finito. quella attuale. Già allora, la crescente richiesta di grandi formati saldati ha condotto velocemente a una decisione, dare un volume di ordini all’esterno o tenerli all’interno investendo in un nuovo impianto di taglio e saldatura laser. In sostanza la decisione di installare la TS 4.20 è stata la classica scelta “make or buy”: diamo questo lavoro in outsorcing o in futuro vogliamo eseguire internamente anche questa produzione secondo i nostri elevati standard qualitativi. Il volume degli ordini è così aumentato nel momento in cui abbiamo deciso di investire in un impianto di questo tipo per percorrere nuove strade. Speriamo, ma ne siamo convinti, che anche con la nuova TS 5.12
possa accadere la stessa cosa e smuovere il nostro mercato facendolo ripartire nel modo giusto. Se nel 2007 non avessimo installato la TS 4.20, la crisi degli ultimi anni ci avrebbe sicuramente colpito in modo più forte e indelebile. Le scelte fatte ci hanno invece permesso di risentirne in modo lieve. Oggi però vogliamo tornare a crescere e la scelta della TS 5.12 di TTM Laser va in questa direzione.
Taglio e saldatura laser longitudinali A differenza della TS 4.20, la TS 5.12 di TTM Laser è una linea completamente automatica per realizzare grandi formati anche con spes-
sori diversi e questo completa al meglio le esigenze produttive di Göcke Umformtechnik Gmbh. TS 5.12 può unire longitudinalmente lamiere anche di materiale e spessori diversi fino a 12 m di lunghezza. Le applicazioni tipiche dell’impianto sono la saldatura longitudinale di lamiere con elevate caratteristiche meccaniche, quali per esempio i fogli in acciaio alto-resistenziali. L’impianto TS 5.12 carica in maniera automatica due o più fogli di lamiera di lunghezza fino a 12 m e può combinare più procedure di rifilo e saldatura per ottenere un semilavorato nelle configurazioni più diverse, unendo tra loro anche più lamiere con lunghezze, larghezze, materiali e spessori differenti. Anche su questo
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impianto la progettazione meccanica accurata ha consentito il trasposto a bordo del carro principale della sorgente CO2 Trumpf TLF5000. L’idea di base appartenente a questo concetto macchina è quella di realizzare formati ancora più larghi di quanto fatto con gli allestimenti precedenti. La TS 5.12 consente, infatti, la realizzazione di fogli con larghezza massima fino a 5.000 mm e lunghezza di 12 m. La macchina non si limita solamente alla saldatura di fogli della medesima dimensione, ma consente di unire agevolmente strisce di diversa larghezza, di diverso materiale e anche di diverso spessore, questo per consentire veramente la costruzione di un foglio su misura contenendo al massimo il peso e incrementando le capacità resistenziali del prodotto finito.
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Anche quest’ultimo è, infatti, un aspetto di rilievo soprattutto nel settore del trasporto per il quale la tendenza sempre più accentuata è rivolta appunto alla riduzione dei pesi che equivale a una diminuzione dei consumi abbinata all’incremento della capacità resistenziale necessaria per affrontare il tema dell’alta velocità nel settore ferroviario. TS 5.12 consente quindi di alimentare automaticamente strisce di larghezza minima 600 mm e massima di 2.600 mm e di saldarle fra loro fino a ottenere il foglio della dimensione programmata.
Un prodotto finito e garantito Una delle novità salienti introdotte con la nuova macchina riguarda le metodologie di controllo del processo e di certificazione del prodotto fi-
nito. Una problematica ricorrente per questi prodotti è proprio inerente alla qualità della saldatura. TTM Laser ha fatto un lavoro importante in questa direzione e, anche grazie al concetto meccanico che prevede l’utilizzo di due teste laser, TS 5.12 propone per la prima volta dei sistemi di controllo del processo di saldatura abbinati a un controllo non distruttivo che certifica il prodotto in maniera certa e garantita. Per il controllo in tempo reale della qualità della saldatura in esecuzione l’impianto è equipaggiato con un sistema in grado di rilevare i principali parametri fisici propri del processo di saldatura quali la temperatura del bagno fuso, la formazione del plasma, la quantità di luce riflessa. Questi valori vengono elaborati e confrontati co-
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[ TTM Laser offre processi di saldatura laser puro senza materiale d’apporto, la soluzione ottimale per saldature di elevata qualità estetica che riduce al minimo le deformazioni termiche. È inoltre in grado di integrare processi ibridi, dal L-GMAW (laser-MAG) al L-GTAW (laser-TIG), molto indicati quando siano previste grosse variabilità nelle geometrie dei giunti e particolari requisiti sulle durezze.
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Certificazione raggiunta La dedizione, la serietà e la professionalità che contraddistinguono TTM Laser insieme agli importanti risultati che continuamente ottiene, sono garanzia di massima qualità e di sicura affidabilità. Lo conferma anche la Certificazione UNI EN ISO 9001:2008 che TTM Laser ha conseguito con l'Ente DNV.
controllo di processo direttamente in macchina si garantisce che la saldatura sia conforme con la possibilità, nel caso in cui fattori accidentali abbiano causato non conformità, di riprendere immediatamente la lamiera e ripetere il processo di rifilo e saldatura per consegnare un prodotto finito e garantito.
Individuazione, misura e inseguimento del giunto
stantemente con valori raccolti in un data base tecnologico. Ogni scostamento dei valori rilevati rispetto ai valori medi di riferimento è analizzato da un software che in automatico determina se la saldatura eseguita è conforme e di qualità costante. In alcuni casi e per settori specifici, però, ciò non è ancora sufficiente. A molti clienti viene spesso richiesta la certificazione del prodotto e per questo motivo le lamiere saldate devono essere sottoposte a controlli non distruttivi (NDT) successivamente all’attività
di saldatura e fuori macchina con ovvie problematiche di movimentazione e quindi di tempi e costi. TTM Laser ha quindi introdotto in macchina un sistema di controllo a ultrasuoni (US) che, quando richiesto, non appena la macchina ha completato il ciclo di saldatura provvede a eseguire una scansione di tutto il cordone, registrandone i parametri su di un file che potrà poi essere fornito contestualmente alla lamiera, certificandone la qualità. È quindi evidente che, grazie all’introduzione di questi due sistemi di
TTM Laser integra sui propri impianti di saldatura sensori per inseguimento in tempo reale del giunto e la mappatura off-line dello stesso mediante camera coassiale montata sulla testa di saldatura oppure con utilizzo di sensori laser esterni. La ricostruzione della traiettoria è poi affidata a un’elaborazione numerica dell’immagine gestita dal controllore centrale. L’utilizzo di hardware real-time estremamente veloce, quali FPGA o sistemi multiprocessore, garantiscono la potenza di calcolo necessaria all’analisi di un numero molto elevato di dati. Su applicazioni molto stringenti, in cui sia necessario valutare con precisione le caratteristiche geometriche del giunto prima della saldatura (quali posizione, ampiezza presenza di gap anche molto stretti), TTM Laser ha sviluppato un software di mappatura basato su triangolatori laser bidimensionali a elevata precisione per rilevare la forma del profilo in direzione ortogonale alla linea di saldatura. In questo modo l’impianto è in grado, in maniera totalmente automatica, di modificare la traiettoria teorica di saldatura in funzione del reale posizionamento del pezzo e di variare istantaneamente i principali parametri di processo (potenza laser, velocità di saldatura e quantità di materiale di apporto) in funzione delle reali dimensioni del giunto. È inoltre possibile l’installazione del sistema di adduzione filo del tipo PUSH-PUSH, che garantisce le massime prestazioni in termini di precisione e rapidità di risposta nel sistema di controllo della velocità di avanzamento. È possibile l’utilizzo anche di applicazioni speciali, quali il sistema wobbling (specchio oscillante) e sistemi ottici twin-spot. L’utilizzo di queste soluzioni nasce dalla necessità di allargare il fascio in direzione trasversale alla saldatura oppure di ottenere un pre-riscaldo del materiale.
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PROSPETTIVE
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Nel nuovo insediamento A breve saranno trasferite tutte le attività del Gruppo Castellini nel nuovo insediamento produttivo Teze, per cui Castellini, TTM Laser e Laserway saranno collocate nel nuovo stabilimento di 21.000 mq. L’edificio è stato costruito interamente in acciaio con parti tagliate in prevalenza con macchine TTM. Questo nuovo insediamento darà la possibilità di mettere in atto una riorganizzazione delle attività ancora migliore e di destinare all’interno della struttura degli spazi per la Ricerca & Sviluppo, in cui saranno a disposizione anche macchine di saldatura laser nell’ottica di essere sempre più vicini e attenti alle problematiche dei clienti. Il nuovo insediamento permetterà di dare all’intero Gruppo Castellini un’immagine che oggi, per questione di spazio, non è ancora riuscito a dare. Un’immagine più accattivante che sia più consona e in linea con il livello di innovazione tecnologica che invece caratterizza l’attività di ogni azienda, con TTM Laser capo fila.
“Occorre strutturarsi per farsi trovare pronti a cogliere al massimo quelle che sono le opportunità future che il mercato offrirà” afferma Fiorenzo Castellini, Presidente dell’omonimo Gruppo. “Per noi era importante in questi primi 10 anni di vita crearci un brand, sviluppare e avere a disposi-
zione la tecnologia che abbiamo, e avere una gamma di prodotto ampia, innovativa e invidiabile. Ma oggi è arrivato il momento di rafforzare ulteriormente questo brand anche attraverso una sede prestigiosa che testimoni con fatti concreti molti dei concetti tecnologici legati al tubo strutturale che andiamo professando da tempo”.
L’ultimo nato della gamma è già un successo L170 3D Fiber è l’ultimo tassello della gamma di sistemi di taglio laser tubo 3D di TTM Laser. Una macchina equipaggiata standard di sorgente laser ad alta brillanza e di testa di taglio tridimensionale, connubio che la rende adatta a processare qualsiasi tipologia di materiali compresi quelli altamente riflettenti come i tubi a sezione tonda, quadra o aperta in rame, alluminio e ottone. FL170 3D Fiber abbina elevata produttività e flessibilità ai ridotti consumi e bassi costi di esercizio e manutenzione tipici dei laser a stato solido. Il sistema è dotato di 21 assi controllati tra cui il caricatore automatico dei tubi con lunghezza da 6,5 a 12,5 m e il sistema di scarico anch’esso automatizzato per spezzoni di tubo con lunghezza compresa tra 2 e 6 m. La
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TTM LASER S.p.A. 25046 Cazzago San Martino (BS) Italy Tel. +39 030 7256311 Fax +39 030 7256333 info@ttmlaser.com
www.ttmlaser.com
capacità di carico varia da 12 a 168 mm di dimetro nel caso dei tubi tondi oppure da 15 x 15 a 120 x 120 mm per quelli a sezione quadra. I 150 m/min di velocità lineare dei due mandrini di cui è dotato rendono questo sistema di taglio tubo particolarmente performante. FL170 3D Fiber testimonia ancora una volta come TTM Laser, forte della sua competenza sulla tecnologia laser e sulle sue applicazioni nel campo del taglio e della saldatura, sia un interlocutore privilegiato in grado di proporre e soddisfare le esigenze di qualsiasi cliente.
Associato UCIMU - Sistemi per Produrre