Il Mondo dei Trasporti - Aprile 2021

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MAN / Francesco Stroppiana al timone del Center Milano Sud FRAIKIN / Sotral e TF Group: logistica per la salute e per le mense Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXXI - N. 298 / APRILE 2021 - Euro 5,00

IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO

E DIRETTO DA

PAOLO ALTIERI

INTERVISTA ESCLUSIVA A ENRIQUE ENRICH

Il trasporto motore dell’economia Scania ancora più protagonista DA DICEMBRE 2020 TIMONIERE DELLA FILIALE ITALIANA DEL COSTRUTTORE DI SÖDERTÄLJE, IL MANAGER BRASILIANO GUARDA AL SETTORE CON FIDUCIA: “GENNAIO E FEBBRAIO HANNO FATTO REGISTRARE ORDINI RECORD. LA PRODUZIONE STA SOSTENENDO UNA CRESCITA IMPREVISTA, IN ITALIA E NON SOLO”. SU QUESTE BASI GLI AMBIZIOSI OBIETTIVI TRIENNALI DI ITALSCANIA: 20 PER CENTO DI QUOTA, PRESENZA SIGNIFICATIVA NEI VEICOLI IBRIDI-ELETTRICI E LNG-BIOGAS, 80 PER CENTO DI CAMION VENDUTI CON CONTRATTI DI ASSISTENZA. Massimiliano Campanella da pagina 6

Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano

TRUCK ELETTRICO

Il futuro green della mobilità Basilico da pagina 36

IVECO ORECCHIA

Centoventi S-Way per il pool Mole Sinari a pagina 14

PARTNERSHIP CON Q8

Un olio top per i bus IIA Basilico da pagina 60

PROGETTO FRIEM

In Sardegna con l’elettrico Campanella da pagina 58

THERMO KING / Costa Eugenio partner di MEC Trasporti

IVECO / Il dealer Stefanelli consegna otto unità e il “dolfin”

I

S-WAY SU STRADA CON LORMA TANDEM PER UN FREDDO SICURO

veco Stefanelli, Concessionaria con headquarter a Pianiga, alle porte di Venezia, ha consegnato a Lorma Logistic il primo lotto di otto unità di S-Way, ammiraglia dei pesanti stradali Iveco. La consegna si colloca in un percorso che vede le due aziende intrecciare la rispettiva storia e due famiglie legate da reciproca stima e fiducia: quelle di Luciano Lorenzetto e Paolo Stefanelli (a sinistra nella foto), che al manager trevigiano ha consegnato

come riconoscimento un Dolfin, il ferro della gondola veneziana: “Segna la rotta da tenere: un punto di riferimento nell’arco dell’orizzonte”, dichiara l’ingegner Stefanelli. I trattori Lorma Logistic trasportano container che viaggiano per mare e su rotaia. “Control room e comfort di bordo sono i punti di forza dell’S-Way”, afferma Lorenzetto. Servizio da pagina 22

È rasserenante osservare tuo figlio che fa colazione al mattino e pensare che il latte nel quale sta inzuppando i biscottini è stato portato dalla fabbrica alla sua tazza nel miglior tempo che si poteva realizzare. Non è solo business. Si tratta di coscienza”. A parlare è Gabriele Menoni responsabile per la MEC Trasporti dei rapporti con la Costa Eugenio, dealer Thermo King con sede a Parma supportato da casa madre nella persona di Marco Tosi, Sales Manager Italy & Israel. Il perfezio-

namento quasi maniacale della catena del freddo, tutt’altro che scontato se consideriamo il panorama generale, passa invece nella storia della MEC Trasporti da investimenti importanti, quelli necessari a convertire negli anni un’intera flotta ai prodotti e ai servizi della “Ferrari dei gruppi frigorifero”, così Massimo Barella, numero uno dell’azienda di Noceto, definisce i prodotti del marchio americano.

SITO LOGISTICO

ROSSI VEICOLI

REALTRAILER

GB TRUCKS A ROMA

UNITRANS

Torello sbarca a Faenza

Le Stelle di Metelli

Krone sbanca in Sicilia

Rds cresce con Daf

Mega orgoglio italiano

Altieri da pagina 55

Servizio da pagina 10

Campanella da pagina 42

Servizio a pagina 8

Campanella da pagina 40

Servizio a pagina 30

Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali



IL MONDO DEI TRASPORTI

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ALIS / DOMENICO DE ROSA PLAUDE ALLA SCELTA DEL PREMIER MARIO DRAGHI

Un nome, un programma I

NON SI CHIAMERÀ PIÙ MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI. LA MASSIMA AUTORITÀ NEL SETTORE DI CUI CI OCCUPIAMO MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILI. AL PLURALE, PERCHÉ LA CURA PER LE RISORSE DEL NOSTRO PIANETA DEVE RIGUARDARE ENTRAMBE QUESTE IMPORTANTI REALTÀ.

CAMBIA IN MODO SIGNIFICATIVO LA SUA DENOMINAZIONE DIVENTANDO

CRISTINA ALTIERI ROMA

l Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non esiste più: con il cambio di governo una decisa svolta ambientale ha investito la denominazione della massima autorità di questi due settori strategici per l’economia del Paese. D’ora in poi parleremo di Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. La decisione è stata presa nel corso del quarto Consiglio dei Ministri del governo guidato da Mario Draghi insieme all’istituzione del nuovo MITE (Ministero della Transizione Ecologica). “Il cambio di nome corrisponde a una visione di sviluppo che ci allinea alle attuali politiche europee e ai principi del Next Generation Eu”, ha dichiarato Enrico Giovannini, il primo titolare del neonato Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. “L’obiettivo - ha proseguito è promuovere una forte ripresa economica del Paese che sia sostenibile anche sul piano so ciale e ambientale, come indicato da Draghi. Investimenti rapidi e consistenti, co me quelli che stiamo

programmando, in particolare con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, devono produrre un rilevante effetto sul piano della competitività del sistema economico e di stimolo occupazionale nell’attuale congiuntura economica e in prospettiva. E il rafforzamento e l’ammoder-

Domenico De Rosa, al timone del Gruppo SMET, qui nelle vesti di Presidente della Commissione Autostrade del Mare di ALIS (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile) presieduta da Guido Grimaldi (a destra).

namento delle reti infrastrutturali e del settore della logistica, l’investimento in infrastrutture sociali e nelle diverse aree del sistema dei trasporti, devono accompagnare e accelerare le trasformazioni in atto nel mondo delle imprese e dei consumatori nella direzione della sostenibilità“. Il cambio di denominazione da MIT a Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili assume particolare interesse anche per l’uso del l’aggettivo plurale: una scelta opportuna perché non solo la mobilità dev’essere sostenibile, ma devono esserlo anche le infrastrutture che, si spera, saranno realizzate nei prossimi anni per ammodernare le vie di comunicazione del Paese, approfittando degli strumenti messi in campo dalla UE per il rilancio dell’economia dal tonfo del Covid-19. Che la scelta sia stata corretta viene confermato anche dai commenti delle parti coinvolte. Uno dei primi a esprimere piena soddisfazione per il cambio del nome è Domenico De Rosa, al ti mone del Gruppo SMET - pioniere del trasporto green e della logistica intermodale - qui nelle

vesti di Presidente della Commissione Autostrade del Mare di ALIS (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile) presieduta da Guido Grimaldi. “Chiunque operi quotidianamente per lo sviluppo di modalità di trasporto ecosostenibili non può che plaudere alla decisione del Ministro Enrico Giovannini e di tutto il Governo Draghi, che hanno scelto di cambiare nome al MIT. È un segnale importante, un vero e proprio cambio di passo che testimonia la necessità di un’evoluzione verso l’intermodalità spinta, a beneficio di un trasporto moderno, efficiente, sostenibile e in linea con gli obiettivi indicati dall’UE per il 2050. Abbiamo piena fiducia in un cambiamento reale e siamo certi che non si tratterà dell’ennesimo “se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” di gattopardiana memoria”. “Le Autostrade del Mare sono oggi un tema logistico della massima importanza aggiunge De Rosa - poiché consentono di superare con facilità alcune importanti criticità del nostro paese, quali la fragilità delle infrastrutture

viarie e autostradali e la conformazione geografica di penisola stretta e lunga”. La Commissione Autostrade del Mare di ALIS riunisce e rappresenta i principali player italiani del settore, per un totale di 125 linee marittime che offrono un servizio di trasporto delle merci alternativo alla viabilità ordinaria ma con questa compatibile e integrabile, soprattutto per quanto riguarda il primo e l’ultimo miglio. La Commissione opera sin dalla sua fondazione per promuovere ed accreditare questa eccellenza

italiana nel mondo, che ha contribuito in maniera determinante al decongestionamento del traffico stradale e che ha dato risposta immediata al problema atavico della fragilità infrastrutturale. L’obiettivo è la sensibilizzazione delle istituzioni per la messa a regime di un hardware marittimo potenzialmente illimitato, con una disponibilità di rotte e di navi che può essere incrementata all’infinito in tempi molto rapidi. “Negli ultimi 12 mesi conclude De Rosa - la Commissione si è concentrata su quella che consideriamo una priorità assoluta: sensibilizzare le istituzioni per preparare i porti italiani ad accogliere ricchezza, adeguandoli per ricevere le nuove mega navi ibride in grado di ospitare fino a 500 ri morchi. Si apriranno nuove linee e aumenteranno i volumi del trasporto merci via ma re. Per questo abbiamo chiesto di attingere ai fondi del Recovery Fund per portare a termine le opere infrastrutturali necessarie, soprattutto nei porti del Tirreno che hanno maggiore urgenza di intervento”. E il Governo non si tira indietro: “Apriremo - rassicura Giovannini - un dialogo intenso con gli operatori economici e sociali per identificare le azioni più idonee per accelerare questo percorso, tenendo conto anche delle nuove opportunità derivanti dai recenti orientamenti del mondo finanziario e delle politiche europee in materia”.

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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it

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N° 298 / Aprile 2021

MAN / IL CENTER MILANO SUD RAFFORZA LA PRESENZA DEL LEONE IN LOMBARDIA

La fiducia prima di tutto SIAMO STATI IN VISITA AL PRESIDIO DEL MARCHIO TEDESCO POSIZIONATO ALL’INGRESSO SUD DEL CAPOLUOGO LOMBARDO: INSIEME AL

MAN CENTER MILANO OVEST DI RESCALDINA COPRE LE NECESSITÀ DI VENDITA E ASSISTENZA DELLA PROVINCIA DEL CAPOLUOGO, DI COMO, DI VARESE E DI PARTE DI QUELLA DI LECCO.

A RACCONTARCI LA COSTRUZIONE DEL RAPPORTO CON I CLIENTI E LA SUA IMPORTANZA

FRANCESCO STROPPIANA, RESPONSABILE VENDITE TRUCK & VAN. È

I

CRISTINA ALTIERI

SAN GIULIANO MILANESE

grandi popoli hanno sempre prosperato vicino alle vie di comunicazione naturali, basta correre con il pensiero alle prime civiltà e ai famosi fiumi che tutti abbiamo conosciuto sui libri di storia. E proprio come moderni fiumi autostrade e tangenziali oggi attirano sulle loro sponde le aziende e le aiutano a fiorire. Nessuno stu pore dunque che MAN abbia scelto l’intersezione delle tangenziali est e ovest, all’arrivo della A1, l’Autostrada del Sole, per il suo secondo Center dell’area metropolitana di Milano. Un presidio che va a rispondere alle esigenze di un territorio fino allo scorso anno sguarnito. “È il secondo centro che apre alle porte del capoluogo, dopo quello di Milano Ovest” inizia a raccontarci Francesco Stroppiana, Responsabile Vendite Truck & Van. “Siamo pienamente operativi da novembre dello scorso anno. Offriamo un servizio a 360 gradi, dalla vendita all’assistenza: consegniamo l’intera gamma di prodotto MAN, dal nostro commerciale bestseller, il TGE, a tutta la nuova famiglia di autocarri presentata nel 2020”. Erano quasi dieci anni che il brand non disponeva di una presenza strutturata in questa zona strategica. Soprattutto per l’assistenza. “Si parte sempre - continua Stroppiana - dall’assicurare ai clienti i servizi e poi si passa alla vendita. Il punto di forza dei MAN Center è di essere presenti su tutto il territorio nazionale come un unico interlocutore. La nostra priorità è oggi e sarà sempre quella di costruire una relazione stabile con le aziende: sappiamo che il fattore premiante è la credi-

bilità, e che per ottenerla l’unica ricetta è non deludere mai promesse e aspettative”. A perseguire l’ambizioso obiettivo nel nuovo MAN Center Milano Sud, oltre a Francesco Stroppiana nel ruolo di responsabile delle vendite - sia della sede di San Giuliano che di quella di Rescaldina - una squadra altamente specializzata composta da due commerciali per i veicoli industriali e un terzo per la gamma leggera e, sul fronte service, da un accettatore, un responsabile del magazzino ricambi e cinque meccanici. “Siamo partiti da poco - precisa il responsabile delle vendite - e non stiamo facendo il nostro ingresso sul mercato in

un periodo semplice. Non possiamo organizzare eventi o diramare inviti, tra i nostri strumenti di comunicazione più importanti in tempi normali. Oggi affrontiamo la fase iniziale del rapporto con i clienti con il solo passaparola e aiutandoci con la rete dei social network. Eppure le richieste di contatto aumentano giorno dopo giorno. Noi siamo pronti: la volontà è quella di crescere, e gli investimenti fatti e le dimensioni che ci caratterizzano chiamano a gran voce l’espansione del business. Il nostro obiettivo è di portare a regime tutti gli spazi disponibili”. Una bella sfida visti i numeri della struttura di San Giuliano: 3.000 mq di

piazzale espositivo, 2.210 mq di officina - in grado di ospitare fino a otto meccanici - un magazzino ricambi di 300 mq e un’area commerciale di 287 mq dedicata agli uffici del personale di vendita. “I clienti di grandi dimensioni sono fondamentali, ma le piccole e medie aziende - i padroncini, gli artigiani - lo sono altrettanto. Come da tradizione MAN lavoriamo soprattutto sul veicolo allestito, quindi parliamo di carri, scarrabili, ribaltabili, gru e cassoni. Non mancano i clienti nel settore della distribuzione, a lo ro forniamo veicoli commerciali, motrici, bilici, e soprattutto trattori. Abbiamo disponibilità a piazzale di vei-

Francesco Stroppiana, Responsabile Vendite Truck & Van di MAN Truck & Bus Italia.

coli già pronti per le diverse attività dei nostri utilizzatori: 35 quintali, motrici, carri a due, tre e quattro assi, cava can tiere, raccolta rifiuti. Spesso i tempi canonici dell’allestimento semplicemente non ci sono e quindi teniamo sempre a disposizione alcuni veicoli tra i vari MAN Center, che spostiamo secondo le esigenze dei clienti”. Affianca la vendita una serie di servizi di assistenza in grado di incontrare ogni necessità del professionista al lavoro e anche di più: si va dall’assistenza 24/7 all’accesso veloce alle riparazioni con smobilitazione entro 48 ore. “Lavoriamo - riprende Stroppiana - mettendo a disposizione del trasportatore un veicolo sostitutivo o un indennizzo. Tra l’altro abbiamo un magazzino ricambi fornitissimo e un collegamento diretto con la Germania che garantisce l’arrivo dei pezzi entro massimo due giorni”. Variegato anche l’approccio al mondo dell’usato. C’è naturalmente la possibilità di acquisto, coordinato dal centro di Piacenza, ma a San Giu liano, come negli altri MAN Center, viene soprattutto incentivato il noleggio a lungo termine. Perché conviene. “I contratti possono avere durata di 24 o 36 mesi, e una volta concluso l’accordo il professionista ha il vantaggio di mettersi subito al volante di un mezzo che non ha più di tre o quattro anni. Il chilometraggio è variabile ma generalmente si assesta sui 110120 mila km/anno. Il canone è molto interessante perché dà la possibilità alla clientela con una visione a medio termine di non accollarsi un onere eccessivo all’inizio dell’attività o quando deve gestire un picco. Il noleggio è full service, e nel costo è inclusa anche la tranquillità di avere come

interlocutore non un ter zo qualunque ma il MAN Center, e quindi il marchio in persona. Si accede ad una condizione di favore, e i clienti lo stanno capendo molto bene: avessimo più trattori li noleggeremmo tutti. Crediamo nel servizio come elemento commerciale di ven dita. E la clientela ci segue”. Per quanto riguarda i veicoli commerciali l’offerta del MAN Center di San Giuliano, a ragione visto l’ambito urbano nel quale opera, conta decisamente sul nuovo eTGE a zero emissioni. “È stato progettato da casa madre per la delivery - prosegue Stroppiana - e le sue caratteristiche, soprattutto in tema di autonomia, sono state decise a seguito di uno studio dettagliato. Abbiamo esaminato le esigenze di spostamento quotidiano di numerose aziende, scoprendo che il 95 per cento di queste realtà ha la necessità di percorrere meno di 100 km al giorno. Per questo la capacità della batteria è stata tarata per conferire al nuovo eTGE l’autonomia giusta: fino a 120 km. Percorrenze inutilmente superiori comporterebbero maggiori consumi e tempi di ricarica più lunghi”. Sull’elettrico le opzioni sono di acquisto e noleggio, che anche qui costituisce un’alternativa interessante vista la tecnologia nuova e gli interrogativi che questa suscita nell’utilizzatore. “Lavoriamo ogni giorno conclude Francesco Stroppiana - per inventarci le soluzioni più adeguate alle necessità dei nostri clienti. Sia sul fronte del prodotto che su quello dei servizi. Per molti dei nostri interlocutori l’acquisto che concludono da noi è l’acquisto della vita. Se ci concedono la loro fiducia e il loro investimento, saremo sempre al loro fianco”.



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N° 298 / Aprile 2021

INTERVISTA ESCLUSIVA

ENRIQUE ENRICH AMMINISTRATORE DELEGATO DI ITALSCANIA

“Il nostro piano è crescere puntando sull’assistenza” H

DA DICEMBRE 2020 TIMONIERE DELLA FILIALE ITALIANA DELLA CASA DI SÖDERTÄLJE, IL MANAGER BRASILIANO NON NASCONDE LE DIFFICOLTÀ MA È OLTREMODO OTTIMISTA SUL FUTURO DEL TRASPORTO ITALIANO. “LA SITUAZIONE SI È SCHIARITA RISPETTO ALL’ANNO SCORSO, OGGI I TRASPORTATORI HANNO FIDUCIA E INVESTONO SULLE FLOTTE. QUESTO HA PORTATO A UN NUMERO RECORD DI ORDINI, IN ITALIA E NON SOLO, CON VOLUMI RADDOPPIATI A GENNAIO E FEBBRAIO”.

a le idee chiare, Enrique Enrich. Non è certo uno che nasconde le difficoltà, tantomeno che mette la testa sotto la sab bia: “La pandemia c’è, questo brutto virus sappiamo bene quello che provoca. Ma i segnali positivi ci sono, eccome: partiamo da questi e ricordiamo che il trasporto è decisivo e lo sarà sempre di più, in Italia e in Europa”.

di MAX CAMPANELLA TRENTO

SOLIDO NETWORK

SPIRITO D’ACCOGLIENZA

Classe 1974, da dicembre 2020 Amministratore delegato di Italscania, Enrich ha preso il posto di Franco Fenoglio, per nove anni timoniere della filiale italiana del costruttore di Södertälje, con il quale continua a confrontarsi: “Ci sentiamo, ci vediamo quando possibile e non smetterò di ringraziarlo per il suo sostegno: il valore delle persone è uno dei cardini del mondo Scania; lo spirito con il quale sono stato accolto al mio arrivo in Italia è qualcosa d’importante, che vale la

pena sottolineare: il mio lavoro parte da una piattaforma forte, costituita dal lavoro di questi anni di Fenoglio e del suo team”.

“Scania - dice Enrich - deve posizionarsi come un partner ideale per il trasportatore che offre un servizio di qualità ai committenti”.

Partiamo da qui. Al suo arrivo in Italia qual è stata la percezione del nostro Paese? “La percezione - afferma Enrich, originario di San Paolo, in Brasile, città dove ha conseguito la laurea in Economia - è rimasta la stessa: l’Italia è quel bellissimo Paese che già conoscevo, nel quale è fondamentale il rapporto interpersonale, dove si vive bene ed è possibile entrare in contatto con una natura incontaminata e generosa, dalle spiagge alle montagne ai fiumi. Sul piano aziendale, ho trovato i frutti dell’eccellente gestione di questi anni: una rete consolidata di Concessionarie e oltre cento officine che lavorano con passione e dedizione. In Italscania, una squadra di professionisti preparati e tutti ‘in gamba’ come si dice in


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N° 298 / Aprile 2021 italiano. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: Scania è pri mo brand straniero. La sfida? Continuare a crescere, naturalmente”. Entrato in Scania quasi per caso nel 1997 - dopo aver superato un lungo percorso di selezione - in questi 23 anni Enrich ha consolidato un’esperienza internazionale su mercati molto diversi, occupandosi di tutti i prodotti e ser vizi Scania, dal truck al bus all’assistenza: Argentina, Uruguay, Colombia, Messico, Svezia e Italia. Nelle sue continue peregrinazioni si è spostato con la famiglia - la moglie argentina Victoria, spo sata a Buenos Aires, e le figlie Emilia, 13 anni, e Martina, 10 - vivendo tra l’altro a Bogotà, Montevideo e ora Verona. “Il cambiamento - prosegue il numero uno di Italscania - fa un po’ parte della vita: per fortuna condivido con la famiglia la passione per le lingue, che ho ereditato da mio padre. Con lui mi diverto a parlare in svedese, con le figlie in portoghese ma leggiamo in inglese, italiano e spagnolo. Nel tempo libero? Ho molta cura della mia personale biblioteca, amo moltissimo leggere. E in Scania molti ricordano i miei giochi di prestigio con le carte: mi diverto e quando occorre sono utili per fermarsi un momento e lasciar calare la tensione”. IL TOUR DEL BELPAESE

In queste settimane Enrich ha avuto modo di girare quasi tutto il Belpaese, tornando anche più volte in alcune zone: quale sarà il suo “stile” di Amministratore delegato? Lo vedremo in frequente contatto con i clienti? “Il feedback dal cliente, così come dal con cessionario e dai collaboratori - dichiara il timoniere di Italscania - è fondamentale per capire quali sono le sue necessità, gli aspetti da sviluppare insieme, ciò che va bene e ciò su cui occorre lavorare meglio. La strategia di Scania è nota: dare il miglior prodotto con il miglior servizio, essere riconosciuti per il miglior prodotto e il miglior servizio. Questo non vuol dire che il miglior camion sia quello più venduto: altri fattori entrano in gioco (relazioni personali, storia, costo iniziale ecc.). Ma quando un’offerta non va in porto e il cliente non acquista Scania, la nostra reazione deve essere l’ascolto: è

Pagina 7 2021 la posizione resterà quella attuale: primo marchio estero e 15 per cento di market share. Se invece guardiamo a un orizzonte triennale, l’obiettivo è un market share vicino al 20 per cento: ogni punto è difficile, ma in tre anni ce la faremo”. Come? “Mettendo in atto quel processo di miglioramento continuo che contraddistingue Scania - illustra Enrich - migliorando ulteriormente sul fronte del service, aumentando la quota di contratti di manutenzione e riparazione, con una presenza cre scente nel segmento dei veicoli ibridi-elettrici e con un incremento della presenza in ambito lng e bio-lng. Rafforzeremo ulteriormente il rapporto con Scania Finance, la cui offerta è molto competitiva sul mercato, e avvieremo progetti sulla Rete: analizzeremo il parco circolante e interverremo nelle aree dove riteniamo opportuno rafforzare ulteriormente l’assistenza”. RUOLO CRUCIALE

“Fa parte della strategia Scania essere riconosciuti per il miglior prodotto e il miglior servizio”, afferma Enrique Enrich.

questione di prezzo iniziale? Di consegna più rapida? Di rete di assistenza? Sin dal suo esordio ha sottolineato l’importanza che assume il service: quanto è importante un servizio di assistenza premium? “Il riconoscimento di brand migliore - sostiene Enrich - passa dalla fiducia che il cliente ha nel brand, che si ottiene con un servizio di assistenza eccellente. Su questo Scania è avanti, lo dimostra la penetrazione dei contratti post vendita: nel 2020 abbiamo raggiunto il 70 per cento di veicoli consegnati con contratto di riparazione e manutenzione, ovvero in tre camion consegnati su quattro l’azienda sceglie il contratto di riparazione e manutenzione Scania. Si tratta di un indicatore oggettivo: non siamo noi, né i nostri Concessionari a sostenere che Scania offre il miglior servizio, lo dicono i numeri”. La sfida è mantenere questa posizione? “Non arriveremo al cento per cento - risponde Enrich - ma possiamo crescere e raggiungere l’80-83 per cento, target che

ci poniamo da qui ai prossimi tre anni. È un indice che il contratto viene proposto al giusto prezzo, che l’azienda di trasporto individua il beneficio derivante dal contratto e, naturalmente, che il servizio erogato è di qualità: il cliente che ha avuto modo di sperimentarlo sceglie di continuare e rinnovare il contratto. Lavoreremo con le officine per dare un servizio sempre migliore, con la formazione, investimenti in attrezzatura e sviluppo della rete: abbiamo in cantiere progetti importanti, sui quali stiamo lavorando per migliorare ulteriormente la capillarità della rete e supportare i dealer a credere sempre più nel valore del service”. NUMERI RECORD

Il suo arrivo in Italia coincide con il difficile periodo della pandemia: qual è il trend registrato in questi mesi? “È inutile negare - precisa Enrich - le difficoltà del periodo: tutti sappiamo cosa sta succedendo nel mondo a causa del Covid. Ciò malgrado

c’è fiducia nel futuro e le aziende di trasporto stanno investendo fortemente nel rinnovo delle flotte di mezzi pesanti. Negli ultimi cinque me si abbiamo registrato un numero decisamente importante di ordini; rispetto a gennaio-febbraio 2020, periodo positivo perché privo di influenza della pandemia, a gennaio-febbraio 2021 abbiamo registrato il doppio degli ordini, un numero veramente record: non era mai accaduto prima di registrare un portfolio ordini così alto”. Qual è la spiegazione? “Anche in questo caso - continua Enrich - ci siamo confrontati con clienti e stakeholder: dieci mesi fa nessuno comprendeva l’esatta estensione del virus e quale sarebbe stato l’effetto sui diversi set tori dell’economia e del trasporto. Oggi il panorama è più chiaro e questa chiarezza permette di sviluppare quella fiducia necessaria a investire nel rinnovo dei veicoli: sin da novembre 2020 i trasportatori hanno colto ogni opportunità di business, individuando settori meno colpiti. Di conseguenza gli ordini sono stati

sempre in crescita, molto più delle stime, e non solo in Italia”. Questo ha di fatto rallentato le consegne... “Purtroppo conferma l’Amministratore delegato - la capacità produttiva è limitata agli ordini che abbiamo previsto a fine 2020, cer to in crescita ma non quanto il mercato ha richiesto. Era impossibile immaginare un numero di ordini così elevato, pur considerando moratorie, rottamazioni, incentivi al rinnovo della flotta ecc. È qualcosa di strutturale, che ci fa sperare in un futuro roseo. In questo momento comprendiamo le difficoltà e stiamo lavorando per essere vicini ai clienti, sempre”. La crescita del mercato truck è effettivamente generale, con incrementi medi del 20 per cento, ma non del doppio: prevede anche un aumento della quota di mercato Scania? “Tutti stanno crescendo ma noi molto di più. E Scania - ricorda Enrich - è un brand globale: il mercato italiano è in forte ripresa ma lo è anche il resto del mondo, e questo sta mettendo un po’ in crisi la produzione. Per il

Scania è protagonista nel mercato truck e bus grazie a una consolidata capacità d’innovazione ben testimoniata dalle soluzioni pensate per la mobilità alternativa.

La sua è dunque una visione ottimistica sul futuro del trasporto su gomma in Italia? “Il trasporto è sempre cruciale: in un’economia sviluppata anche sul piano commerciale - dichiara Enrich - il trasporto merci ha grande importanza, lo conferma la crescita esponenziale degli ultimi decenni. E lo sarà ancora di più nel futuro, con una filiera per lo meno europea: ogni oggetto della produzione nasce da componenti realizzate in tanti e diversi Paesi d’Europa. Tale filiera commerciale rende ancora più importante il trasporto. Un concetto che riguarda anche l’Italia, dove troviamo ovunque aziende di trasporto che generano lavoro, giro d’affari e contribuiscono all’economia del Paese e delle comunità”. In questo scenario qual è il ruolo che intende ricoprire Scania? “Scania - aggiunge Enrique Enrich - deve essere posizionarsi come un partner ideale per un trasportatore che ha bisogno di svilupparsi, crescere e offrire un servizio di qualità ai committenti. Il nostro compito è dare al cliente una Rete di assistenza preparata per esigenze che ogni giorno sono più pressanti, tant’è che anche le officine stanno registrando incrementi di lavoro, stanno rafforzando la turnistica e investendo sul personale. Scania le sostiene con un sistema di ricambi integrato e unificato: al posto dell’ordine manuale, un software suggerisce all’officina i ricambi che servono, consultando parco circolante, contratti di manutenzione in essere, chilometri dei veicoli ecc. Il risultato è un processo più veloce, che spesso consente l’arrivo del pezzo di ricambio in giornata anziché in due giorni: questo vuol dire per Scania pensare ai clienti, pensare alle persone e a chi lavora”. È questa la “chiave di differenza” Scania? “Non solo. È la modalità di pensare e lavorare - conclude Enrich che fa la differenza. Il motto ‘Continuous improvement’ per noi non è solo parole: migliorare ogni giorno, imparare e sapere fare meglio il giorno dopo, sfidarsi in maniera positiva è il modo di lavorare in Scania. Questo è utile nello sviluppo dei prodotti, nell’approccio commerciale e in tanti aspetti dell’azienda”.


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GB TRUCKS / DAL 2008 I CAMION DAF SUPPORTANO LA ROMANA AUTOTRASPORTI RDS

Trasportare a regola d’arte RISALE A 13 ANNI FA L’AVVIO DELLA PROFICUA PARTNERSHIP TRA GB TRUCKS E AUTOTRASPORTI RDS, AZIENDA DELLA FAMIGLIA DI STEFANO CHE OPERA A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE.

“IL RAPPORTO CON GB TRUCKS NASCE CON L’ACQUISTO DEI PRIMI 8 TRATTORI DAF - SPIEGA IL FONDATORE E TITOLARE ROBERTO DI STEFANO - NEL 2021 ABBIAMO IN PROGRAMMA L’ACQUISTO DI ALTRI 10 VEICOLI DEL COSTRUTTORE OLANDESE”.

L

FABIO BASILICO ROMA

e elevate competenze formatesi nel corso di lunghi anni di esperienza sul campo hanno permesso alla Autotrasporti RDS di Roma di operare con successo sia rotte nazionale che internazionali. All’affermazione della società capitanata dalla famiglia Di Stefano ha certamente contribuito GB Trucks, dealer DAF per il Lazio che dal 2008 ha costruito una solida e proficua collaborazione con RDS attraverso la fornitura di prodotti e di servizi all’avanguardia. “La nostra storia ha inizio nel 1991 con la fondazione di una ditta individuale che verrà trasformata prima in una Snc nel 1996 e quindi in una Srl nel 2006 - racconta il fondatore e titolare RDS Roberto Di Stefano - La passione per il trasporto è un’eredità ricevuta da mio padre, anche lui trasportatore, tramandata negli anni anche ai miei due figli maggiori Matteo e Daniele, che oggi gestiscono con me l’azienda di famiglia con lo stesso amore e lo stesso ardore che in questi anni ho avuto io per questo mondo”. In trent’anni di attività, Autotrasporti RDS è riuscita a consolidarsi come azienda sinonimo di affidabilità, cercando sempre di adeguarsi alle nuove esigenze dei trasporti e avendo sempre come primo obiettivo la totale soddisfazione del cliente. Attiva nel trasporto merci sia in ambito nazionale che internazionale, nel trasporto di rifiuti, materiali pericolosi o nocivi, di alimenti e nei servizi di logistica, facchinaggio, smistamento-pacchi, confezionamento e imballaggio, RDS si impegna a gestire al meglio ogni esigenza del cliente at-

Roberto Di Stefano, fondatore e titolare di Autrotrasporti RDS.

traverso una flotta sempre moderna, in linea con le norme ambientali, composta da 70 trattori, di cui 10 alimentati a metano liquido, 90 semirimorchi furgonati e centinati, 10 motrici e 10 furgoni. Senza contare che all’interno della propria sede operativa, Autotrasporti RDS si avvale di una moderna officina che lavora a tempo pieno per la costante manutenzione di ogni mezzo affinché ogni cliente possa esser certo e sentirsi sicuro e garantito del servizio che l’azienda gli fornisce. “La sede legale è a Roma, in Via Pordenone 2 mentre la sede operativa è localizzata in Via Ruderi di Torre Nova 24, sempre a Roma - aggiunge Di Stefano - Ci stiamo però organizzando per aprire nuovi sedi nel Nord Italia, in particolare nell’area strategica di Piacenza. Al momento l’azienda ha in forza 90 dipendenti, di cui 80 sono autisti. Malgrado il momento difficile che abbia-

mo vissuto e che stiamo ancora vivendo a causa dell’emergenza Covid, non abbiamo avuto arresti ma al contrario il volume d’affari è aumentato tanto nel portafogli clienti che nel fatturato; ci auguriamo che sia così anche per gli anni a venire. Le prospettive per l’anno in corso sono mantenere gli obiettivi raggiunti e ampliare ancora la clientela riuscendo magari anche a diversificare ulteriormente i servizi svolti”. “La nostra politica aziendale, al fine di fornire il miglior servizio possibile e di lavorare nel rispetto dell’ambiente, ci impone il continuo rinnovo della flotta, motivo per cui i mezzi non arrivano mai ad avere più di 3 anni continua Roberto Di Stefano Le tratte che copriamo toccano tutto il territorio nazionale e internazionale, con una percorrenza annua media di circa 130mila km”. Ai propri committenti RDS garantisce in modo co-

stante serietà, puntualità, precisione e il valore aggiunto dato da un’esperienza pluriennale, “senza tralasciare il rispetto dell’ ambiente e ovviamente il rispetto delle normative vigenti - precisa orgoglioso Di Stefano - Tra i nostri clienti possiamo annoverare tutti i maggiori corrieri che operano a livello nazionale e internazionale; non di meno sono le aziende del settore industriale alle quali forniamo i nostri servizi. I più recenti investimenti comprendono l’acquisto di 33 trattori stradali nel 2020, di altri 20 trattori stradali nel 2021 e di 3 motrici”. Risale a 13 anni da l’avvio della proficua partnership tra GB Trucks e RDS. “Il rapporto con GB Truck nasce nel 2008 con l’acquisto dei primi 8 trattori DAF - spiega Roberto Di Stefano -Nel 2021 abbiamo in programma l’acquisto di altri 10 veicoli del costruttore olandese. La chiave di diffe-

renza che ha convinto RDS ad affidare a GB Trucks la fornitura dei prossimi mezzi è determinata dalla serietà e dalla precisione manifestate negli anni dalla concessionaria. Con Gianluca Bondatti e il suo team c’è un’interazione molto positiva, sia dal punto di vista umano che professionale. La fiducia regna sovrana perché abbiamo potuto

constatare che di fronte a qualsiasi tipo di problema GB Trucks fa di tutto per risolverlo al più presto. La collaborazione è ottima. Un’azienda moderna come la nostra ha bisogno di trovare nei propri fornitori non solo precisione e puntualità nelle consegne dei mezzi ma anche piena disponibilità ad assecondare tutte le necessità”.

AutotrAsporti rDs

Sede legale: Via Pordenone, 2 - Roma Sede operativa: Via Ruderi di Torre Nova, 24 - Roma Fondazione: 1991 Fondatore: Roberto Di Stefano Amministratori: Roberto, Matteo e Daniele Di Stefano Flotta: 70 trattori, 90 semirimorchi furgonati e centinati, 10 motrici e 10 furgoni Attività: trasporto merci nazionale e internazionale, rifiuti, materiali pericolosi o nocivi, alimenti, servizi di logistica, facchinaggio, smistamento-pacchi, confezionamento e imballaggio Dipendenti: 90, di cui 80 autisti Internet: autotrasportirds.it


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ROSSI VEICOLI / LUIGI METELLI SPA, STORIA DI UN’ECCELLENZA UMBRA

Cinque lustri di grandi opere

PERSONAGGIO CARISMATICO E CON DOTI DI COMUNICATORE, NEL 1946 LUIGI METELLI TRASFORMA IL MESTIERE DEL TAGLIABOSCHI IN UNA REALTÀ AZIENDALE CAPACE DI GUARDARE AVANTI. QUANDO IN UN TERRIBILE INCIDENTE PERDE LA VITA INSIEME ALLA MOGLIE, BEN POCHI SCOMMETTONO SUI TRE GIOVANI FIGLI GIUSEPPE, DOMENICO E FIORELLA, CHE INVECE RAFFORZANO E FANNO CRESCERE L’AZIENDA PORTANDOLA A DIVENTARE UN RIFERIMENTO NAZIONALE. AL LORO FIANCO LA CONCESSIONARIA MERCEDES-BENZ, PARTNER STORICO CHE CONDIVIDE CON I METELLI OBIETTIVI DI CRESCITA ECOSOSTENIBILE.

N

MAX CAMPANELLA FOLIGNO

ei momenti difficili c’era chi li dava per spacciati. Invece Giuseppe, Domenico e Fiorella Metelli hanno saputo traghettare l’azienda fondata dal padre Luigi verso nuovi e sfidanti obiettivi, portando la Luigi Metelli Spa a diventare partner di riferimento

nella realizzazione di grandi opere, viabilistiche e non solo. Puntando sempre a tenere alto il livello di qualità del servizio, che passa da un parco veicolare giovane e efficiente, o mo geneo a marchio Mercedes-Benz, grazie alla partnership con Rossi Veicoli, i tre fratelli hanno avuto le giuste intuizioni. Oggi in Umbria sono riconosciuti come timonieri di

un’impresa in grado di soddisfare le esigenze a 360 gradi del mondo dell’edilizia: produzione calcestruzzo, movimento terra, frantumazione di inerti, trasporto, pompaggio ecc. Un autentico “approccio generale d’impresa”, per utilizzare le parole di Elia Metelli, esponente della terza generazione con i cugini Pier Luigi e Marco.

Classe 1924, dal carattere socievole e allo stesso tempo determinato, Luigi Metelli dà vita alla sua azienda nel 1946. Dimostrando nei fatti un forte spirito imprenditoriale, subito assegna a quella piccola realtà locale una visione pionieristica, trasformando il mestiere del tagliaboschi nella produzione di traversine ferroviarie con un occhio attento all’immagine:

Luigi MeteLLi spA

Sede operativa principale: Foligno (PG) Fondazione: 1946 Amministratori: Giuseppe, Domenico e Fiorella Metelli Merce trasportata: Cementi, calcestruzzi e inerti Flotta: Oltre 70 mezzi Dipendenti: 90 Fatturato intra gruppo (euro): 30 milioni Sito internet: luigimetellispa.com

gli alberi da fusto venivano caricati e trasportati su veicoli puliti e eleganti. In anni di economia fiorente, quando la ricostruzione spingeva la realizzazione di opere, Metelli acquisisce una cava nella vicina Trevi e sta per iniziare con il betonaggio, partecipando da protagonista alla fase di sviluppo del Paese, nel quale fiorivano i cantieri e aumentava la richiesta di conglomerati cementizi. Nel 1978 in un terribile incidente stradale perdono la vita Luigi e la moglie. Giuseppe ha solo 27 anni, Domenico 20; il primo con capacità amministrative, il secondo anima tecnica: “I più ottimisti - racconta oggi quest’ultimo - da va all’azienda pochi mesi di vita”. LA FORZA DELLA SIMPATIA

Uno dei nuovi mezzi Mercedes-Benz e, in alto, la consegna di Rossi Veicoli a Luigi Metelli Spa di Foligno.

Mai previsione fu meno azzeccata: i fratelli scendono in campo, mettono a frutto tutto quanto avevano imparato dal padre - compresa la simpatia e quel tocco di allegria nelle relazioni sociali che non guasta affatto - e rafforzano l’azienda, mantenendola sul mercato come riferimento nel settore sul piano locale e acquisendo la cava di Manciano a Trevi. Nel 2008 la Luigi Metelli

assurge a un ruolo nazionale: sta per trasformarsi in realtà il progetto della Statale 77 della Val di Chienti, asse fondamentale del quadrilatero Umbria-Marche. Nella sua realizzazione sono coinvolti colossi come Calcestruzzi Spa, Colabeton, ma anche l’umbra Edilcalce e Ediltevere (Gruppo Todini). I tre fratelli Metelli si propongono come partner, dimostrando sul campo validità, competenza e precisione nel lavoro. L’intuizione si rivela geniale: la Statale 77 è solo la prima di una serie di grandi opere pubbliche che, negli anni a seguire, vedranno la luce. Nel 2013 l’esperienza maturata dalla Luigi Metelli viene considerata preziosa per l’austriaca Strabag, con cui l’azienda folignate avvia una partnership per la Siena-Grosseto e, nello stesso anno, i Metelli consolidano la collaborazione con Calcestruzzi Spa e Colabeton con la formazione del Consorzio Stabile San Francesco, protagonista di numerose opere infrastrutturali a rilevanza nazionale. Intanto in azienda è arrivata la terza generazione, incrementando la professionalità del management. Il primo entrato Marco, figlio di Fiorella, è responsabile della cava di Manciano; seguono Pier Luigi, avvocato


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La flotta Metelli tra autobetoniere, pompe, autocarri, motopale, escavatori e dumper supera le settanta unità, che saliranno nel 2021 con l’immatricolazione di ulteriori tre automezzi.

con master in business strategy in Bocconi, che si occupa degli aspetti legali e di contrattualistica ed Elia, una laurea in Economia al la Luiss, che segue gli aspetti amministrativi. PARSIMONIA E COMFORT

Nel 2016 Metelli si aggiudica con Strabag un lotto per il tunnel del Brennero, commessa tuttora in corso, e nel 2017 con il Consorzio San Francesco i lavori per la Pedemontana Umbra e il lotto Mules del Brennero. Del 2020 l’assegnazione dei lavori per l’Alta Velocità ad Ariano Irpino, i ni ziati quest’anno con tre Actros, frutto del consolidamento del rapporto commerciale con Webuild (Salini Impregilo). Non da ultimo, confermandosi azienda che punta all’evoluzione e a un futuro sostenibile, accanto all’attività di escavazione e movimento terra Metelli punta al-

l’economia circolare con il recupero ambientale di terre, rocce da scavo e macerie. Fatta eccezione per i due mesi del lockdown generale, quando le grandi opere vengono sospese, il trend è sempre stato positivo. Una crescita che ha visto, accanto ai Metelli, un’altra storica famiglia imprenditoriale umbra rappresentata da

Rossi Veicoli. “Il rapporto con Rossi Veicoli - afferma Giuseppe Metelli - è storico e basato su stima e amicizia reciproche, ol tre che sulla soddisfazione di entrambe le aziende. Il marchio Mercedes-Benz rappresenta un plus e il parco veicoli per noi è praticamente tutto della Stella: abbiamo fondato la nostra attività sull’alto

livello della qualità del servizio, questo non può prescindere da veicoli di alto valore”. La flotta Metelli tra autobetoniere, pompe, autocarri, motopale, escavatori e dumper, supera le 70 unità, che saliranno nel 2021 con l’immatricolazione di ulteriori tre automezzi. MercedesBenz è presente in tutti i

casi, con i mezzi cava-cantiere quattro assi e trattori stradali Actros e Arocs, allestiti con cassoni ribaltabili o per lo più con betoniere o beton pompe. Agli impianti fissi di betonaggio a Foligno e di frantumazione (cava di Manciano), si affiancano quelli mobili pronti per le commesse sia per betonaggio sia per frantumazione.

Rossi Veicoli nel 2020 ha fornito a Metelli tre autobetoniere Mercedes-Benz in una stupenda livrea. “Per strada si notano eccome, del resto - afferma Andrea Reali, Responsabile Vendite Truck della Concessionaria - Metelli ha sempre curato molto l’immagine. Da parte nostra, a prodotti che sono sinonimo di comfort, produttività e parsimonia nei consumi, diamo come valore aggiunto un servizio di assistenza a tutto tondo: sui cantieri più distanti, come Veneto, Puglia e Sicilia, possono fare riferimento alle officine autorizzate Mercedes-Benz, che costituiscono una rete capillare. Altro elemento importante della partnership è la formazione del personale: i nostri Driver accompagnano i loro autisti alla scoperta degli equipaggiamenti dei nuovi Arocs e Actros, in modo che siano guidati all’insegna del massimo risparmio nei consumi e nelle emissioni”.

ALLTRUCKS E KRONE / Partnership tra colossi a vantaggio dei trasportatori

Servizi al primo posto: “Siamo uniti per vincere”

A

CRISTINA ALTIERI MONACO DI BAVIERA

lltrucks Truck & Trailer e Krone hanno dato vita lo scorso febbraio ad una collaborazione che partirà in Germania, Austria e Svizzera e si estenderà nei mesi successivi a tutti gli altri Paesi europei. Grazie alla collaborazione con Krone, Alltrucks incrementa così la leadership quale rete di assistenza indipendente specializzata nel veicolo industriale. L’obiettivo è quello di fornire sia alle officine che alle aziende di trasporto un’offerta di servizi a 360 gradi. “Questa nuova collaborazione - ha dichiarato Ralf Faust, Amministratore delegato e Head of Commercial Vehicle Service di Krone - rappresenta una soluzione vincente per

tutti. Per i nostri clienti, per i nostri partner nell’assistenza, per Alltrucks e per Krone. Massimizzare la soddisfazione dei clienti è per noi una priorità assoluta. Per questo motivo lavoriamo costantemente per offrire non solo un prodotto, ma anche un servizio che sia di qualità eccellente. Una rete di officine capillare e altamente qualificata costituisce la base per questo livello di servizio. Con più di 700 partner di assistenza in 14 paesi europei, Alltrucks ha ottenuto negli ultimi anni prestazioni eccellenti in termini di qualificazione, formazione e supporto di alta qualità per officine di veicoli industriali. Con questa collaborazione siamo anche ben preparati per quanto riguarda le nostre unità di refrigerazione Celsineo in termini di formazione, fornitura di pezzi di ricambio ed

esperienza nel settore del pesante”. “Le aziende oggi - è intervenuto anche Homer Smyrliadis, Amministratore delegato di Alltrucks - riconoscono la crescente importanza dei servizi come fattore decisivo di successo. In questo contesto, siamo particolarmente orgogliosi di poter plasmare un percorso insieme a Krone, uno dei principali produttori di rimorchi al mondo. È nel nostro DNA sviluppare e introdurre concetti e servizi di valore e sostenibili. Lo faremo anche con Krone per i nostri comuni clienti. Allo stesso tempo, stiamo ampliando le nostre competenze e quindi la gamma di servizi per la nostra rete di officine. Non vediamo l’ora di accogliere i clienti Krone che naturalmente potranno usufruire di tutti i servizi multimarca all'interno della rete Alltrucks”.


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RENAULT TRUCKS / PESCE EDOARDO V.I. INAUGURA LA FILIALE DI MONTEBELLO

La Losanga si rafforza in provincia di Vicenza

LA CONCESSIONARIA DI MOGLIANO VENETO (TV) HA INAUGURATO LA FILIALE DI

MONTEBELLO VICENTINO CON L’OBIETTIVO DI FORNIRE SERVIZI DI VENDITA E ASSISTENZA COMPLETI SULL’INTERA GAMMA DELLA

LOSANGA IN TUTTO IL TERRITORIO VICENTINO.

PESCE

EDOARDO V.I. È UNA DELLE PRIME CONCESSIONARIE DI

RENAULT TRUCKS IN ITALIA: È STATA FONDATA NEL 1972 DA EDOARDO PESCE A MARGHERA (VE) CON ATTIVITÀ DI VENDITA DEI VEICOLI INDUSTRIALI SAVIEM E

BERLIET, DUE MARCHI STORICI POI CONFLUITI IN

L

FABIO BASILICO

MONTEBELLO VICENTINO

a rete Renault Trucks Italia potenzia la copertura della provincia di Vicenza. La concessionaria Pesce Edoardo V.I. con sede a Mogliano Veneto (TV) ha di recente inaugurato la filiale di Montebello Vicentino con l’obiettivo di fornire servizi di vendita e assistenza completi sull’intera gamma della Losanga in tutto il territorio vicentino. Pesce Edoardo V.I. è una delle prime concessionarie di Renault Trucks in Italia: è stata fondata nel 1972 da Edoardo Pesce a Marghera (VE) con attività di vendita dei veicoli industriali Saviem e Berliet, due marchi storici poi confluiti in Renault Trucks. Nel 1996 la concessionaria si è trasferita nell’impianto di Mogliano Veneto, dove nel 2003 è stata inaugurata una nuova modernissima officina. Il quartier generale della Edoardo Pesce è situato in una posizione strategica in

prossimità dell’all’autostrada A27 Venezia-Belluno, nei pressi del nuovo svincolo del passante autostradale di Mestre.? Ora la nuova tappa significativa per la società ve-

neta e per Renault Trucks Italia: l’inaugurazione della filiale di Montebello Vicentino. “Questa apertura segna la nostra espansione nel territorio vicentino, che ci permette di

coprire un’ampia area che comprende il Veneto orientale e il Friuli-Venezia Giulia”, ha spiegato Alessandro Pesce, il figlio del fondatore che oggi dirige la società. La conces-

Foto di gruppo alla cerimonia d’inaugurazione della nuova filiale di Pesce Edoardo V.I..

sionaria veneta ha, infatti, il mandato per le province di Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Venezia, Belluno, Padova, Treviso e Vicenza. Il nuovo sito secondario vicentino si estende su un terreno di 8.500 metri quadrati, su cui sorge un edificio di mille metri quadrati che comprende un’officina con cinque postazioni di lavoro per l’intera gamma di veicoli commerciali e industriali Renault Trucks, un magazzino per i ricambi e un’area dedicata al ricevimento e alla vendita. L’ampio piazzale esterno è occupato con un’esposizione di veicoli nuovi e usati. L’assistenza comprende anche un servizio d’intervento su strada attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Con questa struttura, Pesce Edoardo V.I. incrementa la capillarità del servizio Renault Trucks su Vicenza, un’area già di suo riferimento commerciale, offrendo così un’ampia gamma di servizi, tra cui la carrozzeria, la revisione dei veicoli industriali e

RENAULT TRUCKS.

l’assistenza ai semirimorchi. “L’apertura del sito secondario di Montebello Vicentino rientra nella strategia di Renault Trucks Italia che ha come obiettivo quello di creare una rete di vendita e assistenza capillare formata da concessionari che controllano un gruppo di officine autorizzate operanti nell’area del loro mandato - ha dichiarato Pierre Sirolli, Amministratore delegato di Renault Trucks Italia - Vicenza è molto importante per il mercato dei veicoli industriali perché vi hanno sede autotrasportatori e imprese produttive, ma lo è anche per l’assistenza, essendo all’incrocio delle autostrade A4 Torino-Venezia e A31 Rovigo Piovene Rocchette. Qui a Montebello Vicentino la concessionaria Pesce Edoardo V.I ha creato un piccolo gioiello in una struttura completa per la vendita e l’assistenza e dotata di un grande piazzale visibile anche dall’autostrada A4, che si raggiunge in pochi minuti”.

UN D WIDE Z.E. PER NOBLET, ATTIVA NEL NOLEGGIO DI MACCHINE E AUTOCARRI DA CANTIERE

NUOVA ENERGIA PER COSTRUIRE L e propulsioni alternative arrivano anche in cantiere. Dopo aver introdotto sul mercato una gamma completa di autocarri elettrici dedicati alla distribuzione, Renault Trucks continua la transizione verso il trasporto a zero emissioni e produce il suo primo autocarro elettrico dedicato al trasporto nel settore costruzioni. Fortemente impegnato nella transizione energetica, il Gruppo Noblet - 45 anni di esperienza nel noleggio di macchine e autocarri da cantiere e oggi affermato leader al servizio delle imprese di lavori pubblici, edilizia e aree verdi - riceve un D Wide Z.E. equipaggiato con un cassone e una gru. Il veicolo 6x2 da 26 tonnellate è dotato di asse posteriore sterzante e di un pacco di 4 batterie da 66

kWh. Grazie alla bassa rumorosità e all’assenza di emissioni di gas di scarico, il Renault Trucks D Wide Z.E. è ideale per servire i cantieri, in particolare nelle aree urbane e periurbane. Le operazioni di cantiere con gru e cassone, che non consentono di spegnere il motore, possono così essere effettuate senza emissioni di CO2 e senza rumore. Il comfort dei lavoratori e la qualità della vita dei residenti locali ne risultano notevolmente migliorati. E anche per la fase di avvicinamento al cantiere, questi autocarri della gamma 100 elettrica Renault Trucks Z.E. soddisfano le esigenze ambientali delle zone urbane a traffico limitato. Noblet, azienda di noleggio di macchine e

veicoli da cantiere con autista, punta proprio a “zero emissioni durante l’uso” avendo già identificato alcuni vantaggi comparativi: “Alcuni clienti, alcune città della regione di Parigi e alcuni cantieri particolari saranno disposti a pagare di più per attrezzature in gran parte decarbonizzate e, soprattutto, silenziose - ha spiegato Laurent Galle, Presidente di Noblet Inoltre, in Francia possiamo usufruire di un ammortamento aggiuntivo che rappresenta un po’ più del 10 per cento del prezzo di acquisto”. Il Gruppo Noblet si è orientato sul D Wide Z.E. dotato di 4 pacchi batteria da 66kWh che possono essere ricaricati in meno di 10 ore con una presa da 22 kW e in meno di 2 ore con una ricarica rapida (150 kW). L’autocarro, che sarà utilizzato nella regione dell’Ile de France, può essere facilmente ricaricato nelle

vicinanze dei cantieri o presso alcune stazioni di Parigi specifiche per i veicoli industriali. La ricarica parziale di un’ora (22 kW) permette al veicolo di guadagnare da 15 a 20 km di autonomia.



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IVECO ORECCHIA / FIRMATO L’ACCORDO CON IL GRUPPO DI SEI IMPRESE

La Mole scommette sul Piemonte

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LINO SINARI TORINO

SONO 120 LE UNITÀ S-WAY CHE LA CONCESSIONARIA FORNIRÀ A MOLE LOGISTICA, PROVIDER

commettere sulla competitività del Piemonte, da sempre territorio strategico per il traffico di merci non solo italiano, ma internazionale. Con questa sfida nasce Mole Logistica, gruppo di sei imprese con numerose affinità storiche e imprenditoriali: Bordignon Trasporti, F.lli Cavaglià, Mantoan Trasporti, Ricotto, Segalin Trasporti e TDL Europa. Sinergia nella gestione dei mezzi, riduzione dei costi di struttura, informatizzazione dei processi che governano la movimentazione delle merci, flessibilità, innovazione, professionalità e passione sono alcune delle caratteristiche che contraddistinguono e caratterizzano Mole s.c.p.a. (società consortile per azioni), che conta oltre 170 dipendenti interni e quasi 300 provenienti dalle imprese socie. Focus del gruppo: sicurezza e attenzione per l’ambiente, elementi che hanno portato Mole Logistica a scegliere il brand Iveco, stringendo un’importante partnership con la Concessionaria Iveco Orecchia. L’accordo con il dealer Iveco di riferimento per la provincia di Torino e la Valle d’Aosta prevede, nell’ambito

DEL TERRITORIO PIEMONTESE.

PRIMA TRANCHE DI VEICOLI SI È SVOLTA NELL’AMBITO DELL’EVENTO CHE HA VISTO IL PRIMO RIFORNIMENTO DI BIOMETANO NELLA STAZIONE DI STRADA

CASCINETTE A TORINO. “UN PROGETTO STRATEGICO, FRUTTO DI UN CAMMINO CHE, INSIEME, STIAMO PERCORRENDO DA MOLTI ANNI”, AFFERMA

PAOLO ORECCHIA.

MoLe LogistiCA sCpA

del piano d’investimenti 2021-2022, l’acquisto di 120 S-Way, ammiraglia dei pesanti stradali Iveco, di cui almeno 48 alimentati a LNG. La consegna dei primi veicoli si è svolta nell’ambito dell’evento che ha visto il primo rifornimento ed erogazione di biometano (Bio-LNG e BioCNG), nella stazione di strada Cascinette a Torino. Alla cerimonia, che si è tenuta al CNH Industrial Village, hanno partecipato - tra gli altri - Alessandro Oitana, Iveco Medium & Heavy Business Line Manager, Enzo Pompilio D’Alicandro, Presidente e Ammini-

LA

CONSEGNA DELLA

stratore delegato di Mole Logistica, e Paolo Orecchia, Amministratore delegato della Concessionaria. L’accordo prevede la consegna di una prima tranche di 20 unità, di cui 18 alimentate a LNG. Con i loro motori da 460 cv e due serbatoi LNG con un’autonomia di 1.600 km, gli S-Way rappresentano la soluzione per affrontare missioni impegnative e le tratte sia nazionali sia internazionali cui sono destinati. I veicoli sono dotati di un equipaggiamento tecnologico di ultima generazione che garantisce sicurezza, comfort e

connettività, per migliorare la vita dell’autista a bordo e le prestazioni del veicolo, realizzando quella sostenibilità, economica e ambientale, diventata un valore imprescindibile per un numero sempre maggiore d’imprenditori del trasporto e flottisti. “Insieme a Mole Logistica - ha dichiarato Oitana - è stata attuata una scelta importante verso la transizione energetica, che Iveco e Mole condividono fino in fondo: un percorso obbligato per diventare protagonisti del trasporto e della logistica a livello europeo, partendo dal nostro territorio”.

Sede operativa principale: Airasca (TO) Fondazione: 2010 Presidente: Enzo Pompilio D’Alicandro Soci: Bordignon Trasporti, F.lli Cavaglià, Mantoan Trasporti, Ricotto, Segalin Trasporti, TDL Europa. Merce trasportata: Generi alimentari, beni di consumi, trasporti industriali, groupage Flotta: Oltre 150 veicoli Dipendenti: 170 complessivi nelle 2 divisioni (logistica e trasporti) Fatturato 2019 (euro): 18 milioni Sito internet: molelogistica.it

“In un mercato sempre più difficile da affrontare - ha aggiunto Pompilio D’Alicandro - Mole ha fatto una scelta forte, un investimento di gruppo di oltre 12,5 milioni di euro, che guarda al futuro sostenibile del trasporto. È per questo motivo che la capogruppo, in pieno accordo con i soci, ha avviato un piano finalizzato alla transizione ecologica della Divisione Trasporti, che

si pone come obiettivo di arrivare al 2023 con oltre il 70 per cento della flotta alimentata con combustibili a basso impatto. La scelta del brand Iveco e della Concessionaria Iveco Orecchia rispecchia in pieno le nostre aspettative in termini di qualità del prodotto e del servizio, che vuol dire prossimità, tempestività di interventi manutentivi, attenzione alle esigenze del cliente e

trasparenza nei costi”. Nata nel 2010, Mole è frutto dell’iniziativa d’imprese di trasporti con una “storia” imprenditoriale simile: le aziende fondatrici sono nate negli Anni Settanta e hanno avuto un importante sviluppo nel periodo a cavallo tra gli Ottanta e Novanta. “Tra loro precisa il Presidente - hanno avviato una collaborazione operativa e commerciale e, oggi, sono nella fase in cui occorre fare un salto organizzativo e strutturale, dovendo affrontare investimenti e rischi derivanti dai nuovi scenari di mercato”. La Divisione Trasporti è composta di oltre 150 veicoli, di cui 40 trattori e 110 rimorchi, e dà lavoro a circa 40 persone, di cui 30 conducenti. Del Gruppo - che ha chiuso il 2019 con ricavi operativi superiori a 18 milioni di euro, scesi a 16 milioni nel 2020 per effetto della pandemia - fa parte anche la Divisione Logistica.

IVECO ORECCHIA DA OLTRE NOVE DECENNI PUNTA SULLA PROFESSIONALITÀ DEL SERVIZIO

SETTE SEDI A DISPOSIZIONE DEI PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO DEL NORD-OVEST C on le sue sette sedi, tra le quali quella storica di Moncalieri e quella di Torino, all’interno del CNH Industrial Village, Iveco Orecchia, azienda con oltre 90 anni di storia, è autentico punto di riferimento per i professionisti del trasporto su strada e in cantiere sul territorio del Nord-Ovest. La partnership con il Gruppo Mole ha inizio sin dalla nascita del consorzio: dai rapporti con i singoli soci si è arrivati al rapporto con l’intero gruppo. “Il progetto Mole - spiega Paolo Orecchia Ad Iveco Orecchia - è strategico per il nostro territorio e per il mondo del trasporto: un cammino che, insieme, stiamo percorrendo ormai da molti anni, anche grazie all’offerta di servizi di assistenza postvendita professionali e tecnologicamente avanzati. Un percorso intenso per le sfide

che comporta, ma sicuramente vincente”. Su quali valori e obiettivi condivisi si basa la partnership? “Il principale obiettivo condiviso è la creazione di valore per il territorio, in ottica di responsabilità sociale, sostenibilità economica ed ambientale, attraverso l’offerta di soluzioni di acquisto complete ed efficienti” dichiara Gianmarco Bezzi, Responsabile Commerciale della Concessionaria per il settore truck. Qual è la “chiave di differenza” messa in campo dalla Concessionaria Orecchia? “Il nuovo veicolo pesante S-Way sia nella versione alimentata a Gas Metano Liquefatto (LNG) sia nella versione diesel - aggiunge Gianmarco Bezzi - è la piattaforma dell’accordo con Mole. Dopo aver testato sul campo entrambi i veicoli, diesel e LNG, grazie

alle demo unit della concessionaria offerte in prova ai soci del Gruppo Mole, si è concluso l’accordo assegnando valore alla nuova cabina, funzionale e comoda, ma anche all’ottimo rendimento, alla riduzione dei costi di possesso, alla connettività e a un piano di manutenzione personalizzato su tipologia di veicolo e alimentazione”. Dove viaggeranno i veicoli a LNG? “La scelta - spiega Bezzi - è stata attuata insieme al cliente in funzione delle tratte percorse: grazie alla presenza sempre più capillare delle stazioni di servizio LNG in tutta Europa e alla possibilità di erogare il carburante in modalità “self” 24h/24 tutte le linee possono essere servite da veicoli a trazione alternativa e contribuire alla transizione ecologica del trasporto merci.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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TRUCK ITALIA / LA DIVISIONE NOLCAR NOLEGGIA CINQUE ACTROS ALL’EMILIANA COSMARI

Noleggio e leasing, la scelta flessibile

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FABIO BASILICO CAMPOGALLIANO

lessibilità. È la parola chiave di Cosmari Srl, azienda di Campogalliano (MO) specializzata nelle attività di trasporto e smaltimento di rifiuti. Attraverso la divisione Nolcar di Truck Italia, dealer Mercedes-Benz truck e van con quartier generale a Montelupo Fiorentino e filiali in Toscana, Emilia-Romagna e Liguria, la società che fa capo a Francesco Giusti ha noleggiato cinque nuovissimi trattori Actros da 530 cv che verranno abbinati ai semirimorchi impiegati nelle operazione di trasporto, dalle vasche ai piani mobili e ai centinati. “Oltre a gestire il ciclo di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani, speciali, pericolosi e non pericolosi, offriamo servizi complementari alla tutela dell’ambiente quali demolizioni industriali, attività di bonifica, manutenzione su reti fognarie e consulenza ambientale - dice il titolare Francesco Giusti - Per i cinque trattori stradali Actros abbiamo optato per la formula di noleggio a lungo termine, soluzione che prevede il tutto incluso in un unico canone mensile (Rca - Kasko - Manutenzione - Assistenza), con una gestione della flotta semplificata e sostenibile”. Truck Italia offre un ampio servizio di noleggio in collaborazione con Nolcar, azienda leader nel noleggio a breve e lungo termine. La vasta flotta a disposizione è composta da una selezione di veicoli di svariate categorie, auto, mezzi elettrici e ibridi compresi. “La scelta del noleggio - continua l’imprenditore emiliano - è motivata dalla volontà di usufruire della massima flessibilità di gestione dei mezzo in base all’andamento operativo del business. Con Truck Italia collaboriamo da tempo e abbiamo già acquistato in passato diversi camion. In futuro, prevediamo di acquistare altri mezzi in leasing. Seguiamo una ben precisa politica di suddivisione della flotta tra noleggio e acquisto tramite leasing”.

AZIENDA DI CAMPOGALLIANO SPECIALIZZATA NELLE ATTIVITÀ DI TRASPORTO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI, ATTRAVERSO LA DIVISIONE NOLCAR DI TRUCK ITALIA, DEALER MERCEDES-BENZ TRUCK E VAN CON QUARTIER GENERALE A MONTELUPO FIORENTINO, HA NOLEGGIATO CINQUE NUOVISSIMI TRATTORI ACTROS DA 530 CV CHE VERRANNO ABBINATI AI SEMIRIMORCHI IMPIEGATI NELLE OPERAZIONE DI TRASPORTO, DALLE VASCHE AI PIANI MOBILI E AI CENTINATI. “SEGUIAMO UNA BEN PRECISA POLITICA DI SUDDIVISIONE DELLA FLOTTA TRA NOLEGGIO E ACQUISTO TRAMITE LEASING”, SPIEGA IL TITOLARE FRANCESCO GIUSTI.

Costituita ufficialmente come Srl nel 2008 con socio unico nella persona di Francesco Giusti, Cosmeri dispone di una flotta multimarca di una settantina di mezzi, non solo trattori ma anche motrici. “Siamo nati come trasportatori e poi abbiamo ampliato l’attività arrivando alla gestione completa della catena del rifiuto, dal trasporto allo smaltimento

CosMAri srL

La collaborazione tra Cosmari e il dealer Truck Italia è stata avviata quattro anni fa.

Sicurezza? Il design ci mette del suo K KRONE / Nuova protezione antincastro posteriore

rone sta equipaggiando gradualmente i suoi veicoli di una protezione antincastro posteriore di nuova concezione, che aumenta la sicurezza passiva nel traffico. L’introduzione della nuova protezione antincastro posteriore risponde in anticipo alla modifica della direttiva europea che entrerà in vigore, per i produttori di veicoli industriali in Europa, il prossimo settembre. Alla base, lo studio di ricerca tedesco sugli incidenti Gidas, secondo il quale il 60 per cento di tutte le collisioni posteriori “auto contro camion-rimorchi” finisce in maniera tragica. La

negli impianti convenzionati aggiunge Giusti - Al cliente offriamo il pacchetto finito di trasporto e smaltimento. Lavoriamo in tutta Italia e i nostri clienti sono tutti privati. Trattiamo il rifiuto industriale, anche pericoloso”. Con una quarantina di dipendenti, compresi i trenta autisti, Cosmari ha registrato nel 2020 un fatturato di circa 6 milioni di euro. “Il nostro obiettivo – continua Francesco Giusti - è fornire a clienti e partner un unico interlocutore per la fornitura dei servizi dedicati al corretto trattamento dei rifiuti e alla tutela dell’ambiente. Cosmari effettua il prelievo e lo smaltimento dei rifiuti, tenendo traccia del rifiuto dal produttore al destinatario finale e fornisce ai clienti la possibilità di certificare alle autorità competenti l’avvenuto recupero o smaltimento nel rispetto delle normative vigenti”. Il corretto recupero e smaltimento dei rifiuti, oltre che una scelta etica di responsabilità, è una voce sempre più importante nell’economia delle imprese. Per questo motivo, Cosmari adotta un metodo di lavoro volto a risparmiare tempi e costi, nel rispetto della normativa vigente, dei regolamenti comunitari e degli standard ISO 14001. “Il nostro lavoro - spiega Giusti - inizia con la raccolta di informazioni e l’incontro con il cliente. Dopo aver eseguito un sopralluogo accurato elaboriamo proposte personalizzate di interventi mirati a ottimizzare la gestione ambientale, secondo le esigenze specifiche del cliente”. La collaborazione di Cosmari con Truck Italia è stata avviata con successo quattro anni fa. “Il rapporto con il team Truck Italia è fondato sulla massima fiducia e su un’efficace consulenza professionale - conclude Francesco Giusti - Le nostre specifiche esigenze operative richiedono mezzi all’avanguardia ed efficienti che solo un concessionaria con una solida esperienza sul territorio come Truck Italia è in grado di fornire”.

nuova direttiva UE richiede fino a un doppio aumento del l’assorbimento della forza, bracci di leva più lunghi e una riduzione della distanza massima dal fondo stradale da 550 a 450 mm. Per soddisfare i requisiti, gli ingegneri Krone non solo hanno utilizzato acciai a grana fine ad alta resistenza, con materiale di spessori più elevati, ma hanno anche ridisegnato l’intera gamma di protezioni antincastro posteriori. Il sistema modulare risultante per le serie Profi Liner, Mega Liner, Cool Liner e Dry Liner, nonché per i rimorchi Load Carrier, si basa su connessioni im-

Sede: Via XXV Luglio, 14 - Campogalliano (MO) Fondazione: 2008 Titolare: Francesco Giusti Flotta: settantina di mezzi, tra trattori, motrici e semirimorchi. Dipendenti: 40 Autisti: 30 Attività: trasporto e smaltimento di rifiuti, demolizioni industriali, attività di bonifica, manutenzione su reti fognarie e consulenza ambientale Internet: cosmarisrl.com bullonate anziché saldate, con tutta una serie di vantaggi per l’operatore della flotta. La completa riprogettazione della parte posteriore, l’uso di materiali di qualità superiore e il sistema di sospensioni modificato forniscono sicurezza maggiore nel traffico. La nuova costruzione è più resistente e durevole, grazie alla maggiore qualità del materiale. Inoltre, la nuova trave paraincastro è zincata, ulteriormente verniciata per immersione catodica (KTL) e, infine, verniciata a polvere e quindi dotata della massima protezione contro la corrosione. Il retrofit di parti aggiuntive opzionali, come i pattini per proteggere il fascio di protezione antincastro, i segnali di avvertimento ECE e i segnali di parcheggio notturno, è notevolmente semplificato. In caso di danneggiamento, la nuova protezione antincastro posterio-

re è più facile da riparare e la fornitura dei pezzi di ricambio è logisticamente più economica, veloce e affidabile, grazie al numero ridotto di parti. Tuttavia, la sicurezza superiore e la migliore resistenza hanno influenze sulle caratteristiche del prodotto che non possono essere evitate. Ad esempio, il peso delle nuove protezioni antincastro posteriori, nella gamma standard, aumenta in media di circa 22 kg. Anche le caratteristiche di guida sono influenzate: poiché è prescritta una distanza dal suolo inferiore di 100 mm, la protezione antincastro posteriore è esposta a un maggior rischio di contatto, che può avere un effetto negativo, ad esempio, nel traffico via mare. In questi casi, Krone offre pattini opzionali sulla trave di protezione antincastro per proteggere il rimorchio.


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AUTOVEICOLI ERZELLI / SCANIA SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA NELLA FLOTTA DI MARZO SRL

Corrieri veloci sulle ali del Grifone IL CORRIERE CON SEDE A MILANO E IMPERIA HA TROVATO NEL TEAM DI AUTOVEICOLI ERZELLI UN VALIDO PARTNER PER LA SCELTA DELLE MIGLIORI SOLUZIONI SCANIA IN TERMINI DI PRODOTTO E SERVIZI. “ABBIAMO FINORA ACQUISTATO UNA QUINDICINA DI MEZZI E PROSEGUIAMO SU QUESTA STRADA CON L’OBIETTIVO DI RIVOLUZIONARE COMPLETAMENTE LA FLOTTA - AMMETTE IL TITOLARE ANTONIO MARZO - IL RAPPORTO CON ERZELLI È BASATO SULLA MASSIMA FIDUCIA E DEVO DIRE CHE L’ASSISTENZA È DAVVERO FANTASTICA. SONO SEMPRE DISPONIBILI E LA RETE SCANIA È UNA GARANZIA”.

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FABIO BASILICO MILANO

elocità, flessibilità e massima efficienza sono le parole d’ordine che caratterizzano la pressante attività di un corriere, alle prese con le mille sfide che oggi caratterizzano la fon damentale attività di distribuzione delle merci. Lo sanno bene alla Marzo Srl, società di trasporto con sede primaria a Milano e sede secondaria a Imperia, capitanata da Antonio Marzo, imprenditore attento che ha lavorato duramente e con passione per far crescere la sua azienda e qualificarla quale punto di riferimento del settore corrieri. Merito anche di una flotta costantemente aggiornata che oggi ha come punto di riferimento Scania. Con Autoveicoli Erzelli, concessionaria Scania di Genova, Antonio Marzo - che è anche Presidente di Confartigianato Trasporti Imperia e Responsabile nazionale del settore container - ha avviato cinque anni fa un rapporto proficuo attorno al quale sta concretizzando la progressiva conversione della flotta sotto il segno del Grifone. “La Marzo Srl è stata fondata una quarantina di anni fa dal sottoscritto - racconta con orgoglio Antonio Marzo -All’inizio avevamo sede a Imperia e in seguito siamo sbarcati anche a Milano. Io sono il titolare e al mio fian-

co c’è mio figlio Dario che gestisce la società collegata Marzo Trasporti con sede a Genova. Entrambe si occupano di trasporti e lavorano in simbiosi. Siamo corrieri e ci occupiamo di trasporto collettame lavorando quasi in esclusiva per la Bartolini servendo tutta l’Italia di Nord-Ovest, la Francia e la Spagna. La flotta è attualmente composta da una quarantina di trattori e motrici, a cui si aggiungono i semirimorchi forniti da Bartolini. I nostri mezzi effettuano il

servizio di trasporto delle merci verso i centri logistici da cui poi viene organizzata la distribuzione capillare”. Il team di Autoveicoli Erzelli ha affiancato con la consueta professionalità Antonio Marzo nella scelta delle migliori soluzioni Scania in termini di prodotto e servizi. “Abbiamo finora acquistato una quindicina di mezzi e pro seguiamo su questa strada con l’obiettivo di rivoluzionarie completamente la flotta - ammette Marzo - Acquisiamo sia mo-

trici che trattori Scania, potendo contare sul servizio chiavi in mano di Erzelli, dal quale ritiriamo anche il veicolo già adeguatamente allestito. Tra marzo e settembre abbiamo in programma di acquisire 2 nuovi motrici e 1 trattore”. “Il rapporto con Erzelli è basato sulla massima fiducia e devo dire che l’assistenza è davvero fantastica. Sono sempre disponibili e la rete Scania è una garanzia”. In qualità di membro autorevole di Confartigianato

Trasporti, Antonio Marzo è particolarmente attento alle dinamiche che stanno caratterizzano il settore, sia a livello locale che nazionale. “La situazione è molto problematica, in particolare per le aziende che si occupano di movimento container. Bisogna considerare che a livello locale, Genova raccoglie da sola l’80 per cento del movimento container nazionale, eppure non mancano gli ostacoli, per esempio quelli legati ai rapporti con

la committenza o quelli relativi alla pesantissima situazione delle infrastrutture che nel caso dello snodo genovese soffrono da tempo di una situazione insostenibile, con tratti autostradali congestionati o limitati da continui lavori in corso. Occorre che le autorità preposte intervengano sia a livello locale che nazionale per consentire di superare le pessimistiche previsioni sull’andamento del mercato nel 2021”.

MArzo srL

Il piazzale della concessionaria Autoveicoli Erzelli e, in alto, uno dei veicoli della flotta Marzo.

Sede primaria: Via Bartolomeo D’Alviano 71/A - Milano Sede secondaria: Via Caprile snc - Imperia Titolare: Antonio Marzo Flotta: 40 trattori e motrici Dipendenti: 45 Autisti: 42 Attività: corriere, trasporto collettame

KRONE / Il player del multimodale ordina 300 Mega Liner specializzati per il trasporto su ferro

Gli alfieri della sostenibilità in casa Arcese Lo sviluppo del trasporto intermodale, con annesso focus sulla sostenibilità, è al centro delle priorità del Gruppo Arcese. Il recente ordine di 300 nuovi Krone Mega Liner compatibili con il profilo ferroviario P400 conferma l’importanza strategica di questa tipologia di profilo per il quale Arcese è oggi uno degli operatori logistici leader in Europa. Si consolida la partnership ultra trentennale.

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GUIDO PRINA WERLTE

rone è al fianco di Arcese nella promozione della sostenibilità dei trasporti attraverso lo sviluppo sempre più intenso dell’intermodalità. Il player italiano investe nella logistica sostenibile ordinando ben 300 semirimorchi Krone Mega Liner con speciale equipaggiamento per il trasporto su ferro. Lo sviluppo del trasporto intermodale, con annesso focus sulla sostenibilità, è al centro delle priorità del Gruppo Arcese che negli anni ha continuato a investire nella creazione di un network europeo integrato e flessibile così come nella standardizzazione della sua flotta di semirimorchi adatti al trasporto intermodale. Il recente ordine di 300 nuovi Mega Liner del marchio tedesco compatibili con il profilo ferroviario P400

(alti quattro metri) conferma l’importanza strategica di questa tipologia di profilo per il quale Arcese è oggi uno degli operatori logistici leader in Europa. Il Gruppo internazionale vanta attualmente una

flotta di oltre 3mila semirimorchi intermodali P400. La recente inaugurazione della galleria di base del monte Ceneri, traforo ferroviario a due canne della lunghezza di 15,4 km ubicato alle pendici del

monte Ceneri, nel Canton Ticino (Svizzera), e la conseguente espansione dell’infrastruttura ferroviaria per includere treni lunghi fino a 750 metri e in grado di trasportare semirimorchi con profilo

P400, faciliterà ulteriormente lo sviluppo dei servizi Arcese rendendoli ancora più green ed efficienti. Nel contempo, la recente acquisizione di veicoli consolida la partnership ultra trentennale con Krone grazie alla quale attualmente sono stati acquisiti da Arce-se un totale di oltre 2.500 semirimorchi del costruttore di Werlte. “Continua il nostro programma d’innovazione e di attenzione alla sostenibilità su scala europea - ha dichiarato Guido Pietro Bertolone, CEO di Gruppo Arcese - La nostra politica di investimento e sviluppo focalizzata sul trasporto internazionale combinato rappresenta il futuro dei trasporti e della logistica in Europa. Grazie al continuo sviluppo del network e a questi nuovi veicoli Krone saremo in grado di anticipare la domanda del mercato per un servizio flessibile e sostenibi-

le”. Parole condivise da Bernard Krone, Presidente del Supervisory Board di Krone: “Per conto della famiglia Krone e dell’intero team voglio ringraziare Arcese per la grande fiducia accordataci e per la proficua partnership che abbiamo sviluppato insieme nel corso degli anni. Ciò che abbiamo avviato co me una relazione commerciale si è trasformato in un rapporto amichevole e umanamente costruttivo. Noi tutti apprezziamo la straordinaria expertise del team Arcese perché, come noi, sono sempre e costantemente focalizzati sul cliente. Noi siamo soddisfatti unicamente quando lo sono i nostri clienti. Inoltre siamo grati del fatto che Arcese si affidi ancora una volta alle soluzioni Krone e guardiamo con soddisfazione alla possibilità di lavorare insieme su altri progetti in futuro”.


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SCANDIPADOVA / IL TEAM GUGELMO CRESCE CON IL COSTRUTTORE SVEDESE

Prelibatezze pronte in tavola SINONIMO VICENTINO DI TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA, L’AZIENDA DI POJANA MAGGIORE È OGGI GUIDATA DALLA TERZA GENERAZIONE, CHE PORTA AVANTI CON DETERMINAZIONE L’ATTIVITÀ FONDATA NEL 1973 DA GINO GUGELMO E TRAGHETTATA DAL COMPIANTO VALTER IN UN ASSETTO DA FLOTTA STRUTTURATA. CON 62 TRATTORI STRADALI, LA VICINANZA DEL DEALER DELLA FAMIGLIA ROSSI E, PER L’ASSISTENZA, DELLO STAFF EFFICIENTE E DISPONIBILE DI SCANDIVICENZA, IL GRUPPO CONTINUA IL SUO SVILUPPO. SEMPRE CON SCANIA NEL CUORE.

N

MAX CAMPANELLA POJANA MAGGIORE

egli Anni Settanta i camion Gugelmo trasportavano pollame per Liguria, Campania e Sicilia, da dove rientravano con frutta e verdura per gli abitanti del Veneto. A distanza di mez zo secolo le rotte si sono ampliate, da quel singolo mezzo si è passati a una flotta strutturata, ma la genuinità resta quella, intatta, del fondatore Gino Gugelmo, che ai discendenti ha trasmesso la capacità imprenditoriale tipica della terra veneta. Accanto alla famiglia Gugelmo, il marchio del Grifone distingue gran parte dei 62 pesanti stradali, sulla base di una partnership con la Concessionaria Scandipadova e curati, nella loro efficienza su strada, dal l’officina di Sandrigo Scandivicenza. Oggi al timone del Team Gugelmo - gruppo aziendale che comprende le tre ditte che fanno riferimento alla famiglia: Autotrasporti Gugel-

mo Snc, Autotrasporti Gugelmo Valter Srl e Autotrasporti Gugelmo Daniele - c’è Gino, Da niele e il giovanissimo Mat tia Gugelmo che nel 2014, a soli 24 anni, è subentrato al compianto padre Valter, dopo che quest’ultimo, negli Anni Ottanta, aveva trasformato la prima ditta individuale, fondata da Gino nel 1973, in una flotta strutturata. Tutto ha origine e prosegue a Pojana Maggiore, nell’entroterra vicentino, dove Gino Gugelmo acquista un ca mion dall’ex titolare Cavedon, trasportatore della zona per poi iniziare la collaborazione con Pollo Palladio (brand poi entrato nell’orbita Aia), dov’era dipendente. Inizia col trasportare proprio per conto dell’azienda, portando su strada - tra i primi del territorio - i veicoli a temperatura controllata. Per molti anni l’imprenditore va avanti con un solo mezzo poi aggiungendo altri due dopo circa una decina d’anni. A 18 anni il secondogenito

Valter consegue la patente e dà inizio a una fase di crescita, nel 1998 affiancato dal fratello Daniele e dalla moglie Franca, Responsabile Am ministrativa. Oggi il Team Gugelmo, sinonimo veneto di trasporti frigoriferi, oltre a proseguire il servizio per Aia, tra i committenti annovera importanti player della GDO come il Gruppo Brendolan, Stef Nogarole, SVAT Group, Number1 e Dachser. “I nostri veicoli spiega Mattia, che si occupa del parco mezzi a tutto tondo, oltre a seguire la clientela GDO - viaggiano in Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Friuli- Venezia Giulia arrivando fino in Umbria, Lazio, Campania e Marche. Ritiriamo dagli stabilimenti delle aziende clienti per effettuare la consegna a supermercati e punti vendita, negozi caseari e prosciuttifici”. Il gruppo dà lavoro a 75 persone tra autisti, impiegati e un meccanico presso l’officina interna, per la piccola

Mattia Gugelmo (a destra) con Davide Buson, Addetto alle Vendite di Scandipadova.

manutenzione, tagliandi ecc. Perché il grosso della manutenzione per i mezzi Scania viene seguita da Scandivicenza, presso la sede della vicina Sandrigo. La flotta - costituita da tutti bilici trattore-semirimorchio e un autotreno motricerimorchio - pur essendo multibrand vede Scania al primo posto, soprattutto a seguito dell’avvio di un percorso di rinnovamento del parco avviato dal giovane Mattia insieme a Scandipadova, nella persona di Davide Buson, addetto alle vendite che segue il Team Gugelmo. “Nel 2020 spiega Buson - l’azienda ha inserito nella flotta sei Scania di nuova generazione. Con la famiglia Gugelmo abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto: certamente la passione per il marchio Scania si è espressa in tutto il suo potenziale con l’arrivo di Mattia”. Del resto quel giovane, cre sciuto sui camion con nonno, padre e zio, Scania ha imparato a conoscerla sin dalla tenera età. “Oltre alla

teAM gugeLMo

Sede operativa principale: Pojana Maggiore (VI) Fondazione: 1973 Amministratore: Gino, Daniele e Mattia Gugelmo Merce trasportata: temperatura controllata Flotta: 62 trattori stradali Dipendenti: 75 Fatturato (euro): 10,9 milioni

passione - precisa Mattia Gugelmo - la verità è che il prodotto è ottimo, una macchina di valore efficiente, sicura e risparmiosa: tutto quello che occorre per la nostra attività. Cui si aggiunge il valore dell’assistenza: trasportiamo formaggi e salumi, merce deperibile, che deve arrivare alla clientela in condizioni di assoluta sicurezza per il consumatore finale. In Scandivicenza abbiamo sempre riscontrato massima disponibilità”. È sulla base di questa preziosa partnership che i Gugelmo continuano a portare avanti l’attività fondata dal

nonno e fatta crescere da Valter e Daniele, con spirito di sacrificio, umiltà ma anche tanta determinazione: caratteristiche che contraddistinguono la gente di Vicenza e dintorni. Per loro Scandipadova, Concessionaria guidata dalla famiglia Rossi, continuerà a rappresentare un valido riferimento: “Nel periodo della pandemia - conclude Mattia - abbiamo sempre lavorato, con tinuando con il normale trend di crescita. Pur a fronte dell’incertezza del mercato, nel corso del 2021 contiamo di inserire nel parco qualche altro nuovo veicolo”.


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IVECO STEFANELLI / PRIMA CONSEGNA DI OTTO UNITÀ PER LORMA LOGISTIC

I container viaggiano con S-Way LA CONSEGNA DELLA CONCESSIONARIA VENETA SI COLLOCA IN UN PERCORSO CHE VEDE LE DUE AZIENDE INTRECCIARE LA RISPETTIVA STORIA E DUE FAMIGLIE LEGATE DA RECIPROCA STIMA E FIDUCIA: QUELLE DI

LUCIANO LORENZETTO E PAOLO STEFANELLI, CHE AL MANAGER TREVIGIANO HA CONSEGNATO COME RICONOSCIMENTO UN

DOLFIN (FERRO DELLA GONDOLA): “SEGNA LA ROTTA DA TENERE: UN PUNTO DI RIFERIMENTO NELL’ARCO DELL’ORIZZONTE”.

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MAX CAMPANELLA PIANIGA

ieci anni fa Luciano Lo renzetto dava vita al la nuova sfida imprenditoriale, sostenuto nella scelta dal management del Gruppo Cosulich, che, con più di 90 società presenti sul piano globale e la sua esperienza di oltre 160 anni nel settore dello shipping, ha voluto investire nell’autotrasporto attraverso la costituzione e lo sviluppo della società Lorma Logistic s.r.l., di cui oggi il Gruppo Cosulich detiene il controllo. Il Gruppo Cosulich è un affermato gruppo di società presente sul mer cato internazionale che abbraccia tutti i settori dell’industria dello shipping: dall’agenzia di linea a quella tramp, per grandi yacht e per navi da crociera, dal catering al manning, dal bunkeraggio all’attività armatoriale con diverse unità di proprietà. Si occupa poi di spedizioni, trasporti, logistica, brokeraggio doganale ed assicurativo oltre alle tecnologie informatiche. L’importanza per i vertici di Cosulich di acquisire e sviluppare realtà imprenditoriali

nazionali ha portato quindi a questa unione generando una società che offre il massimo a livello di professionalità e competenza. Il nome della società nasce dalle iniziali di

Lorenzetto e Maran, cognomi dei genitori fondatori di Luciano Lorenzetto che dagli Anni Settanta si sono occupati di trasporto container. Trovando nella Concessionaria

Stefanelli il partner giusto, Luciano Lorenzetto e il Gruppo Cosulich hanno favorito lo sviluppo di Lorma che in 10 anni è passata dai cinque camion iniziali all’attuale strut-

tura di flotta che conta 70 trattori, dà lavoro a un centinaio di dipendenti e 150 padroncini, è proprietaria dell’Ambro Terminal di Marghera, ha contatti con i principali

Da sinistra: l’ingegner Paolo Stefanelli, Sebastiano Pastorello, Luciano Lorenzetto e Paolo Pavanetto.

Terminal e movimenta nei depositi qualcosa come 50mila container l’anno. Le origini di questa attività risalgono a quel 1957 che vede Giuseppe Lorenzetto alla guida del suo camion sulle strade di Genova. Originario di Treviso, già dipendente di un’azienda di trasporto, Lorenzetto apre una ditta individuale operando per Italsider nel trasporto siderurgico. Negli Anni Settanta, con il figlio Luciano che, conseguito il diploma, arriva al suo fianco, mentre prosegue il suo lavoro in parallelo dà vita a Lorma Logistic, azienda che si specializza nel trasporto container: da veri pionieri, i Lorenzetto negli Anni Ottanta si dimostrano pronti a occuparsi dello sbarco dei container nei porti, quando di fatto si tratta di un’assoluta novità nel settore. Non esistevano autorità portuali né i porti erano attrezzati. Siamo agli albori di un segmento che, negli anni successivi, avrebbe registrato il maggiore sviluppo: il trasporto mare-terra. Alla scomparsa del padre, nel 1984, Luciano ha maturato un’importante esperienza nello shipping che lo porta al-

I TRATTORI LORMA LOGISTIC TRASPORTANO CONTAINER CHE VIAGGIANO PER MARE E SU ROTAIA

PUNTI DI FORZA DELLA NUOVA AMMIRAGLIA: CONTROL ROOM E COMFORT C ontrol room per monitoraggio da remoto e comfort di bordo le caratteristiche della cabina S-Way, lanciata da Iveco nel 2019, particolarmente apprezzate da Lorma Logistic. “Il salto di qualità compiuto da Iveco - spiega Luciano Lorenzetto - è davvero notevole: prim’ancora che si verifichi un problema al veicolo, la centrale trasmette un alert, viene prenotata l’assistenza e vengono date indicazioni, all’autista e al responsabile della flotta, su tempistiche e località da raggiungere per l’assistenza”. Un controllo h 24 che consente all’azienda di tra-

sporto di occuparsi del suo business in assoluta tranquillità. Altro punto di forza il comfort di bordo, per autisti che, nel caso dell’azienda genovese, effettuano circa 100mila km l’anno su medio e corto raggio. “I nostri camion - precisa Lorenzetto - viaggiano in tutto il Nord Italia, trasportando tutto quello che serve alla clientela, dal trasporto container box (core business dell’azienda) al trasporto specifico tank container in regime ADR e non, nei settori della chimica fine, di base, farmaceutica, oltre che nel tra-

sporto tank alimentare. Nel trasporto tank container, Lorma ha investito in veicoli specifici, predisposti con speciali equipment quali compressori per scarichi pressurizzati, sia chimici che alimentari, tubi chimici e alimentari e raccorderie di ogni genere. A completare questa attività - spiega Lorenzetto - nel piazzale di Padova abbiamo la nostra stazione di riscaldo per tank container completamente automatizzata, una struttura indispensabile per alcune tipologie di trasporto, che Lorma ha messo a disposizione dei principali tank operator. Attualmente il

10 per cento del fatturato Lorma è costituito dal trasporto tank container”. I veicoli Lorma Logistic collegano i principali snodi ferroviari e i porti di La Spezia, Genova, Livorno e Trieste, da dove la merce viaggia nel mondo e i camion rientrano per le consegne dell’ultimo miglio. “Tenere sotto controllo consumi e costi di manutenzione - conclude Lorenzetto - è l’obiettivo che ci siamo prefissi nel crescere con Iveco Stefanelli e sostituire i veicoli in modo da mantenere la loro età media sui tre anni”.


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LorMA LogistiC srL

Sede operativa principale: Marghera (VE) Fondazione: 2011 Amministratore: Luciano Lorenzetto Merce trasportata: container Flotta: 70 trattori + 150 terzisti Dipendenti: 100 Fatturato (euro): 26 milioni Sito internet: lormalogistic.com

Uno degli Iveco S-Way griffati Lorma Logistic, azienda che effettua 65mila trasporti l’anno con un giro di affari di 26 milioni di euro.

la carica di Amministratore delegato di Intermodal Trailer Service (Gruppo Fremura), vivendo da protagonista tre decenni che rappresentano

un’autentica rivoluzione per l’intermodale marittimo, con la nascita degli interporti da Padova a La Spezia. Nel confronto con i principali spedi-

zionieri internazionali, entra in contatto con il Gruppo Cosulich, il cui management gli propone una nuova sfida imprenditoriale: un player spe-

cializzato nella logistica dei container. Grazie a questa iniziativa, condivisa con la Famiglia Cosulich, la società ritrova un

nuovo futuro. Oggi Lorma effettua 65mila trasporti l’anno e registra un giro d’affari annuo di 26 milioni di euro, con una forte specializzazione nell’intermodale e una vocazione sostenibile, sottolineata dall’utilizzo di treni di proprietà e di terzi, oltre all’inserimento nel parco di dieci trat tori a LNG. Sensibilità ambientale che porta Lorma Logistic - con sede legale a Marghera, ufficio principale al porto genovese di Voltri e uffici a La Spezia, Reggio Emilia e Interporto di Padova (con piazzale) - a essere riferimento di armatori mondiali, come la cinese Cosco e la nipponica ONE, e spedizionieri internazionali quali DHL, Interglobo e Del Corona. Il salto dimensionale di Lorma Logistic avviene nel 2015, quando in Cosulich intuiscono il suo potenziale e danno inizio a un forte sviluppo dell’azienda, nel quale Iveco e il dealer Stefanelli assumono un ruolo da protagonisti. “Prima come impresa Lorenzetto e poi con Lorma Logistic - afferma Lorenzetto - da vent’anni sono cliente Ive co: la nostra storia è intrecciata con quella della

Concessionaria Stefanelli, basata com’è su rapporti di fiducia e estrema cordialità con la famiglia Stefanelli. Nel 2019 sono stati acquistati venti veicoli Iveco nuovi; nel 2020 sono stati sospesi gli investimenti a seguito della pan demia, ma quest’anno Lorma Logistic ha acquisito otto unità di pesanti stradali”. Modello di punta nel parco Lorma Logistic è S-Way, ammiraglia di casa Iveco, pesanti stradali destinati a trainare portacontainer allungabili, ma anche container frigo (che rappresentano la metà della flotta) o semirimorchi specifici per utilizzi particolari. A suggello di una preziosa partnership, al momento del ritiro del primo lotto di quattro S-Way, nel piazzale di Pianiga, headquarter Stefanelli, l’ingegner Paolo Stefanelli, affiancato da Sebastiano Pastorello, Responsabile Vendite Medium & Heavy Vehicles, e Paolo Pavanetto, Venditore di Zona, ha consegnato a Luciano Lorenzetto il Dolfin, in veneziano il ferro di prua delle gondole: “Segna la rotta da tenere: un punto di riferimento nell’arco dell’orizzonte”, spiega l’ingegner Stefanelli.

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IVECO GASSER / CENTO S-WAY PER LA FLOTTA DELL’ALTOATESINA GRUBER LOGISTICS

Il futuro passa da qui SVOLTA NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ PER IL GRUPPO DI ORA CHE, GRAZIE AL SUPPORTO DELLA STORICA CONCESSIONARIA IVECO GASSER, CONVERTE UNA PARTE IMPORTANTE DELLA PROPRIA FLOTTA A LNG. UN PRIMO PASSO VERSO UNA COLLABORAZIONE CHE GIÀ GUARDA ALLA TECNOLOGIA DEL BIOLNG E A QUELLA DELL’IDROGENO.

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CRISTINA ALTIERI ORA

on un solo pieno di metano liquido sarebbero in grado, se facessero la staffetta, di coprire il diametro del nostro pianeta: sono i cento Iveco S-Way che prenderanno servizio nel corso di quest’anno all’interno della flotta della Gruber Logistics di Ora, in provincia di Bolzano. Un numero eccezionale che già dice molto sul ruolo di primo piano che l’azienda interpreta in ambito nazionale e sulla scena internazionale. E non solo in considerazione dei servizi che è in grado di offrire e della capillarità delle sue rotte, ma anche e soprattutto perché con la forza conquistata in 85 anni di esperienza tiene in mano una delle penne che stanno scrivendo il futuro del nostro settore. A raccontarci la storia di questa eccellenza del trasporto italiano è Martin Gruber, oggi al timone dell’azienda che il nonno Josef fondò nel 1936: “La primissima attività della Gruber Giuseppe Trasporti e Spedizioni

internazionali - inizia a raccontarci il numero uno dell’azienda - fu il trasporto di carichi di legname dai monti alla valle. Ci siamo sempre confrontati con le difficoltà del territorio in cui ci troviamo ad operare e ne abbiamo fatto una risorsa preziosa per specializzarci e imparare a superare gli ostacoli. Il nostro slogan è “We move mountains”, spostiamo le montagne. Il messaggio è chiaro: possiamo fare di tutto per andare incontro alle esigenze del cliente. Oggi la Gruber è un multilogistic provider focalizzato sui valori della sostenibilità e della digitalizzazione”. La proprietà dell’azienda appartiene ancora interamente alla famiglia Gruber, con il board direttivo nella mani di Martin Gruber e del manager Marcello Corazzola. 1.100 dipendenti, di cui 600 autisti, 1.500 mezzi e 35 sedi dislocate in 10 paesi europei: sono i numeri che ben raccontano i traguardi raggiunti da Josef e dai suoi successori. “Nel 2019 - continua a raccontarci Martin - avevamo 5 sedi e

100 dipendenti in meno. La strategia che abbiamo attuato nell’iniziale difficile periodo della pandemia è stata di incrementare il pacchetto clienti. Alcuni partner fondamentali per l’azienda, nel settore steel e macchinari ad esempio, hanno perso fino al 30 percento del loro fatturato, anche se oggi sono in grande ripresa. Noi abbiamo spinto, senza mai diminuire la nostra capacità operativa, ma soprattutto ricorrendo solo in minima parte - qualche ora alla settimana nei mesi di hard lockdown - alla Cassa Integrazione per i nostri dipendenti. In questo modo siamo riusciti a contenere la perdita di fatturato al 4 percento. Come amo ripetere alle nostre collaboratrici e ai nostri collaboratori, la pandemia è una nuova condizione economica con la quale dobbiamo imparare a convivere”. La policy del gruppo è quella di mantenere una flotta in costante rinnovamento con un buy back a 3/5 anni. “Negli ultimi tempi - riprende l’amministratore delegato - il numero dei veicoli di nostra

proprietà ha registrato un’impennata. Nel giro di quattro anni siamo passati da pochi mezzi, e quasi tutti destinati al trasporto eccezionale, a una flotta di 1.500 veicoli, di cui 500 trattori. I nostri modelli di business sono diversi, alcune filiali operano come

freight forwarding e altre invece utilizzano mezzi di proprietà. Questi costituiscono un settore a parte che lavora per lo sviluppo delle diverse funzioni di business degli altri. È stato creato un business plan ad hoc per questa attività incaricata di assistere

nel modo corretto la crescita aziendale. È importante sottolineare che si tratta di un obiettivo che stiamo perseguendo nel segno della sostenibilità”. E proprio a questo orizzonte va ascritto l’acquisto dei 100 S-Way, realizzato grazie

IVECO TESSITORE / SVOLTA GREEN PER L’AZIENDA DI TRASPORTI DI CASOLI

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Con Angelucci il gas si fa strada in Abruzzo

uova sfumatura verde intenso per la flotta della Angelucci Trasporti che ha accolto in gamma 10 nuovi S-Way LNG consegnati lo scorso 5 febbraio dalla concessionaria Iveco Tessitore di Vasto. Una svolta importante visto che la Angelucci su una flotta di un centinaio di veicoli ne inserisce ben dieci a metano liquido. La Angelucci Trasporti, con oltre 35 anni di attività alle spalle, è da sempre un’azienda attenta alle innovazioni tecnologiche, nel pieno rispetto dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile del territorio e dell’etica professionale. L’azienda vanta un parco mezzi variegato: trattori, motrici con o senza sponda,

rimorchi e semirimorchi centinati e frigo, casse intermodali e porta container, scoperti, gran volumi e furgoni. La passione per il lavoro svolto dal papà Luigi che lavorava come padroncino con un piccolo mezzo, ha portato Valerio Angelucci a dare forma alle proprie idee imprenditoriali, fondando la ditta nel 1985. Oggi, l’azienda vede alla guida Valerio, sua moglie Sonia e i due figli Manuela e Davide. Un centinaio i collaboratori, non solo nella sede principale di Casoli, nel cuore della zona industriale abruzzese, ma anche a Verona e presso le sedi internazionali di Tunisi e Bucarest. “Ci sia mo trovati molto bene - racconta Vale-

AngeLuCCi trAsporti

Sede operativa: Casoli (CH) Fondazione: 1985 Titolare: Valerio Angelucci Flotta: 100, di cui 70 trattori, 10 gran volumi e 10 motrici Dipendenti: 100 Mercati: Italia, Europa e Nord Africa Merce trasportata: alimentare, chimico, parafarmaceutico Sito internet: angelucci.it

rio Angelucci - sia con il brand Iveco che con la Tessitore. Siamo decisamente soddisfatti dei mezzi, che abbiamo già messo al lavoro su una molteplicità di tratte: Italia-Italia, ItaliaFrancia e Italia-Germania, con puntate anche in Belgio”. “Iveco - interviene il figlio Davide - è certamente il brand che più di tutti ha

scom messo su questo tipo di tra zione. La scelta che abbiamo fatto ci permetterà di risparmiare sui consumi per le lunghe tratte abbassando così i costi di trasporto, oltre a ridurre le emissioni di CO2, in un contesto sempre più regolato dalle stringenti normative europee”. “È la prima commessa che riceviamo da parte di

Angelucci - commenta Carlo Tessitore, titolare della concessionaria - ma lo stato dell’arte della nostra tecnologia a LNG ci ha consentito di raggiungere il risultato”. “La tecnologia di Iveco a LNG è all’avanguardia conferma Giampiero Fiore, responsabile commerciale della concessionaria Iveco Tessitore - e il contesto ter-

ritoriale sta diventando propizio a questo tipo di trazione, anche perché sta per aprire un nuovo impianto di distribuzione a GPL proprio all’uscita dell’autostrada a Vasto Nord. Si tratta del terzo punto di rifornimento in Abruzzo, dopo quelli di Chieti e di Roseto: crediamo che questo comporterà un incremento delle vendite delle versioni LNG”.

Da sinistra: Carlo Tessitore, Giampiero Vitale, Davide Angelucci, Giampiero Fiore e Stefano Tessitore.


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Il momento della consegna alla presenza di Mihai Daderlat, Business Director Iveco Mercato Italia, e Carmelo Impelluso, Head of Iveco Brand Europe. A destra, Martin Gruber.

al supporto della storica concessionaria Iveco Gasser oggi guidata dai due figli del fondatore Franz, Alex e Lukas. “Non intendiamo convertire tutti i mezzi - precisa Gruber - ma vogliamo disporre di veicoli che ci permettano di avvicinarci alla decarbonizzazione. La nostra flotta era già interamente Euro 6, ma ora siamo dotati di una massa critica che abbiamo la possibilità di verificare sul campo in vista del prossimo passo, il BioLNG. Non potevamo che scegliere Iveco, il benchmark in termini di sostenibilità. Tra l’altro questa è una partnership che ci interessa anche nell’ottica del lungo periodo: Nikola è estremamente all’avanguardia sul fronte dell’idrogeno, argomento al quale, considerata la nostra posizione geografica, prestiamo molta attenzione. Non si tratta solo di tenere monitorata la tecnologia che la CNH Industrial sta sviluppando insieme all’azienda americana. Intendiamo partecipare attivamente fornendo al produttore tutte le informazioni che rac-

coglieremo. Saranno necessariamente superiori a quelle che verrebbero evidenziate dai soli test in aree protette. Attualmente stiamo utilizzando i mezzi a LNG sul traffico internazionale Italia-Germania e Italia-Francia, con puntate su Belgio e Olanda. Con il combustibile fossile siamo legati alla rete distributiva. Questo non succederà più quando sarà disponibile il BioLNG, che potrà essere prodotto proprio dove serve”. L’attività della Gruber si sviluppa oggi su sei business area. Innanzitutto i carichi eccezionali: l’azienda li ha gestiti fin dagli esordi e oggi si posiziona tra i leader di mercato con 60 milioni di fatturato. Vengono poi i carichi completi con il trasporto internazionale, e i carichi parziali e il groupage, settore decisamente in crescita, tanto che le ultime filiali aperte sono state dedicate proprio al potenziamento del network LTL. In espansione anche la parte logistica - l’ultima acquisizione è stata un magazzino in provincia di Pavia da

30mila mq - mentre il trasporto marittimo e aereo serve tutti paesi del mondo anche per i carichi eccezionali. L’ultima business area à quella dei traslochi industriali con un team di ingegneri che progettano e rendono possibile lo spostamento di macchinari, linee di produzione e interi stabilimenti da un luogo fisico a un altro. Infine, la Gruber fa parte della DTLF, Digital Transport and Lostistics Forum, piattaforma tecnica che mette a dialogo la Commissione Europea, gli Stati Membri e il settore del trasporto e della logistica. Attualmente sono cento i soggetti che partecipano alle attività del consesso, e in rappresentanza dell’Italia, oltre al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e al Porto di La Spezia, ci sono solo due realtà aziendali, di cui una è appunto il gruppo di Ora. “La digitalizzazione per noi - conclude Martin Gruber - è un obiettivo primario. Non è più tempo di sistemi chiusi che servano la singola azienda, occorre implementare le

connessioni digitali tra gli attori della catena logistica e integrare così filiera pubblica e privata. Da azienda “asset based” stiamo diventando una realtà basata sul flusso di conoscenza. Oggi l’aspetto primario della competitività sta nel raccogliere dati da condividere in modo funzionale alla presa della decisione”. Con la Gruber nella stanza dei bottoni, il settore è decisamente in buone mani.

gruber LogistiCs

Sede operativa: Ora (BZ) Fondazione: 1936 Fondatore: Josef Gruber Titolare: famiglia Gruber Mercati: Italia, Europa Flotta: 1.500 mezzi, di cui 500 trattori Dipendenti: 1.100 dipendenti, di cui 600 autisti Fatturato (euro): 340 milioni Sito internet: gruber-logistics.com

TRINACRIA VEICOLI INDUSTRIALI / La PNR di Assoro inserisce in flotta cinque Iveco S-Way

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E adesso truck!

rima commessa truck per la PNR Trasporti di Assoro in provincia di Enna: già cliente della Iveco Trinacria di Termini Imerese per i veicoli commerciali, ha aggiunto in gamma lo scorso febbraio cinque S-Way che verranno utilizzati sulle tratte dal Sud al Nord Italia. Si tratta di cinque modelli da 510 cv, modello AS440S51 T/FP, dotati di cambio HiTronix, rallentatore, Cruise control predittivo, carenature laterali, spoiler superiore e laterali cabina, fari anteriori e posteriori a LED e cerchi in lega Alcoa Dura Bright. La società PNR Trasporti, che oggi oltre alla sede

principale opera anche attraverso le due filiali di Paternò e Bologna, nasce dall’esperienza accumulata a partire dal 1978 dai soci fondatori, Gioacchino e Orazio, e trasmessa ai rispettivi figli, che con alloro lavoro stanno trasformando oggi l’azienda una realtà proiettata verso un mercato sempre più internazionale. L’attività si concentra nel settore dei trasporti primari e secondari diretta alla grande distribuzione. Grazie alla piattaforma del “fresco”, aperta 24 ore su 24, l’azienda distribuisce su tutte le nove provincie siciliane. In contemporanea, un’altra attività riguarda il ritiro merci per l'inol-

pnr trAsporti

Sede operativa: Assoro (EN) Fondazione: 2000 Titolare: Gioacchino ed Orazio Riela Flotta: 100 Dipendenti: 160, di cui autisti 110 Mercati: Italia, Europa Attività principale: trasporti primari e secondari diretti alla GDO Sito internet: pnrtrasporti.com

tro giornaliero nel resto d’Italia e d’Europa. L’organizzazione informatizzata dei magazzini dell’azienda permette un completo monitoraggio delle attività tramite collegamento web o attraverso report inviati via e-mail, consentendo un costante aggiornamento sullo

stato delle giacenze e degli eventuali approvvigionamenti. “Abbiamo scelto - commenta Gioacchino Riela Iveco S-Way in particolare per le innovazioni tecnologiche della sua nuova cabina. Siamo convinti che, grazie a prestazioni eccel-

lenti, unite ai consumi contenuti, questi veicoli rappresenteranno davvero il giusto partner per la nostra azienda. Un secondo motivo per cui abbiamo scelto Iveco è l’ottimo rapporto che ci lega alla concessionaria Iveco Trinacria, da sempre testimonianza di af-

fidabilità”. Nata nel 1998 dall'esperienza accumulata in oltre quarant'anni di attività nel mondo dei veicoli industriali dalle famiglie Battaglia e Guadagni, Iveco Trinacria vanta un organico di 35 dipendenti e ha una sede secondaria ad Agrigento.


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SCANIA / IL 540S TRIONFA NEI TEST COMPARATIVI DELLA STAMPA TEDESCA DI SETTORE

L’ammiraglia svedese con il pallino del podio

I TEST DEI 1000 PUNTI ED ETC (EUROPEAN TRUCK CHALLENGE) SONO TRA I TEST COMPARATIVI PIÙ AUTOREVOLI AL MONDO NEL SETTORE DEI VEICOLI INDUSTRIALI PESANTI.

SI VALUTANO LA QUALITÀ DELLE CABINE, IN PARTICOLARE L’AMBIENTE DI GUIDA DEL CONDUCENTE, I LIVELLI DI COMFORT E DI RUMORE, OLTRE AD ASPETTI QUALI LA MANOVRABILITÀ SU STRADA, IL CAMBIO MARCIA E LA FACILITÀ

IL 540S DI SCANIA HA

DI MANUTENZIONE.

VINTO CONTRO I PRINCIPALI CONCORRENTI CON BUON MARGINE RISPETTO AI SECONDI CLASSIFICATI.

L

FABIO BASILICO SÖDERTÄLJE

a Serie S stupisce per le sue performance in grado di vincere la sfida de gli agguerriti competitor. Lo scorso autunno Scania ha partecipato a due test comparativi in Germania, organizzati da riviste europee di settore. I risultati del 1000 Punkte Test (Test dei 1000 punti) e dell’European Truck Challenge (ETC) sono stati poi pubblicati. Il veicolo 540S del Grifone ha vinto contro i principali concorrenti con buon margine rispetto ai secondi classificati. I test dei 1000 punti ed ETC sono tra i test comparativi più autorevoli al mondo nel settore dei veicoli industriali pesanti. Vengono organizzati dalle riviste di settore tedesche, con la partecipazione di giornalisti esperti di altri Paesi. Si va-

lutano la qualità delle cabine, in particolare l’ambiente di guida del conducente, i livelli di comfort e di rumore, oltre

ad aspetti quali la manovrabilità su strada, il cambio marcia e la facilità di manutenzione. I veicoli vengono gui-

dati per più di 300 km su strade pubbliche di diversi tipi, sono dotati di strumenti per la misurazione del carburante,

per confermare, con la massima accuratezza, i consumi. Ogni aspetto riceve un punteggio che concorre a determinare il risultato finale. “Vincere questi test comparativi è un ulteriore elemento che consolida il posizionamento di Scania quale azienda leader nel settore - ha evidenziato Stefan Dorski, Senior Vice President e Head of Scania Trucks - Quando giornalisti indipendenti ed esperti valutano tutti gli aspetti rilevanti dei nostri veicoli, utilizzando metodi scientifici e paragonandoli ai nostri pari, il risultato racconta una storia estremamente rilevante per i potenziali acquirenti di veicoli”. “Abbiamo ricevuto il massimo del punteggio in entrambi i testi, ma personalmente sono più fiero del fatto che il nostro veicolo ha registrato i consumi più bassi con la velocità media

più elevata”, ha aggiunto Dorski - Questo evidenzia ancora una volta l’impegno di Scania nel dare vita a un trasporto maggiormente efficiente. I nostri clienti potranno così beneficiare degli eccellenti risultati in termini di consumi, ma non solo, potranno contribuire in maniera concreta alla lotta ai cambiamenti climatici causati dalle emissioni di CO2 a livello mondiale”. Al test dei 1000 punti, che si è tenuto lo scorso ottobre, hanno partecipato i veicoli Scania 540 S, MAN TGX 18.510 BLS e Mercedes-Benz Actros 1853 LS. Al test ETC, svoltosi a novembre, hanno partecipato DAF XF 530, Scania 540 S, MAN TGX 18.510 BLS e Mercedes-Benz Actros 1853 LS. Tutti i principali costruttori europei sono stati invitati a partecipare a entrambi i test.

L’AGENZIA DEI TRASPORTI SVEDESE AUTORIZZA SCANIA A SVOLGERE I TEST CON TUSIMPLE

PIÙ AUTONOMIA IN AUTOSTRADA S cania ha ricevuto il premesso da parte dell’Agenzia dei Trasporti svedese per testare i veicoli a guida autonoma sull’autostrada E4 tra Södertälje e Jönköping. I test verranno effettuati in collaborazione con TuSimple, società leader nello sviluppo di veicoli a guida autonoma e partner chiave negli investimenti di Scania e del gruppo Traton su questo fronte. I veicoli verranno utilizzati per lo Scania Transport Laboratory e trasporteranno le merci per le operazioni produttive di Scania. I test prevedono una tecnologia di livello 4 della scala SAE (scala elaborata dalla Society of Automotive Engineers che classifica i livelli di automazione di un veicolo da 0 a 5); questo significa che rimane comunque a bordo il conducente con un ruolo di supervisore, per ragioni di sicurezza. Inoltre, i test verranno seguiti da ingegneri Scania a bordo dei veicoli con il compito di monitorare e verificare le in-

formazioni trasmesse al mezzo dai sensori che consentono la guida autonoma. “Sia negli Stati Uniti che in Cina sono già in corso su strade pubbliche test con veicoli di livello 4 ma, secondo le mie conoscenze, Scania è la prima in Europa a testare la tecnologia in autostrada e con veicoli carichi di merci”, ha evidenziato Hans Nordin, Responsabile del Progetto Hub2hub. Nel corso dell’anno, Scania ha l’obiettivo di sviluppare ulteriormente l’area di test, coinvolgendo l’intero percorso tra Södertälje e Helsingborg. “Nei prossimi anni prevediamo di poter testare questa tecnologia anche in altri paesi europei e in Cina”, ha sottolineato Nordin. Dal 2017 Scania è impegnata nei test per l’utilizzo di veicoli a guida autonoma per i trasporti nelle miniere in Australia. “L’esperienza acquisita grazie a questi test indica che, in pochi anni, i veicoli autonomi possono diventare una realtà per il

trasporto in aree delimitate come miniere e terminal”, ha detto ancora Hans Nordin. Il cosiddetto trasporto Hub2hub - la guida in autostrada tra centri logistici - è il primo tipo di trasporto su strade pubbliche in cui i veicoli a guida autonoma possono diventare realtà. “Abbiamo raggiunto un tale livello di sviluppo dei veicoli a guida autonoma che, già entro i prossimi cinque anni, la tecnologia potrebbe essere pronta per introdurre sul mercato questo tipo di trasporto -ha concluso il Responsabile del Progetto Hub2hub - Tuttavia, ci vorrà più tempo prima che i veicoli a guida autonoma possano viaggiare su strade con traffico a doppio senso e in ambienti urbani”. Dalla sua fondazione nel 2015, il partner TuSimple - con sede principale a San Diego, USA, e con filiali anche a Tucson, Shanghai e Pechino - ha effettuato milioni di chilometri di test su autostrade per sviluppare la tecnologia a guida autonoma a un livello 4 di automazione. Attualmente, la società è considerata leader del settore.


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DIF / IN PIENA CRESCITA LA SOCIETÀ GENOVESE, SOCIO FONDATORE DEL DINAMICO NETWORK

Le solide ambizioni della F.lli Lusardi

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FABIO BASILICO

PRIMO NETWORK ITALIANO DEL FRESCO NATO NEL 2013,

DISTRIBUZIONE ITALIANA FRESCHI RIUNISCE AZIENDE ITALIANE SPECIALIZZATE NEL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA CHE DEL

GENOVA

rimo network italiano del fresco alimentare nato nel 2013, Distribuzione Italiana Freschi riunisce aziende italiane specializzate nel trasporto a temperatura controllata che del lavoro in re te apprezzano i vantaggi per ché credono nel valore performante della collaborazione. È il caso della F.lli Lusardi Sas di Genova, azienda con solide fondamenta familiari cresciuta negli anni proprio grazie alle grandi opportunità offerte dal network DIF e dalla sua organizzazione operativa. DIF infatti gestisce e movimenta prodotti alimentari freschi, dal collo al bancale, ispirandosi alla logistica collaborativa che si traduce in condivisione degli strumenti (veicoli e piattaforme logistiche) e nel rispetto della merce, dei tempi e del consumatore finale. Un impegno a tutto tondo al quale crede fermamente Enrico Lusardi, titolare dell’azienda genovese insieme ai fratelli Stefano e Luca e che ha tra i suoi principali collaboratori i figli Andrea e Simone e la moglie Patrizia. “Siamo partiti nel 1982 come operatori della distribuzione alimentare, lavorando per la Parmalat - racconta Enrico Lusardi - Nel 1987 abbiamo costituito la società di famiglia e avviato la collaborazione con clienti produttori. Successivamente, abbiamo implementato un processo di sviluppo nel settore del trasporto e della logistica alimentare conto terzi che ci ha permesso di arrivare a definire l’identità aziendale e avviare il processo di crescita. Oggi vantiamo più di 100 clienti e nel 2020 abbiamo registrato un fatturato di quasi 4 milioni di euro”. L’opportunità di contribuire alla nascita e allo sviluppo di DIF ha segnato una svolta epocale nel percorso della F.lli Lusardi. Oltre alla tradizionale distribuzione locale in Liguria e basso Piemonte, l’azienda Lusardi ha potuto ampliare il raggio d’azione entrando nelle dinamiche distributive nazionali. “Siamo soci fondatori del network insieme ad altre aziende - continua Enrico Lusardi - Per il network operiamo con mandato sulle province di Genova, La Spezia e Savona e ci muoviamo anche all’estero. Siamo

LAVORO IN RETE APPREZZANO I VANTAGGI PERCHÉ CREDONO NEL VALORE PERFORMANTE DELLA

È IL CASO DELLA F.LLI LUSARDI SAS DI GENOVA, AZIENDA CON COLLABORAZIONE.

SOLIDE FONDAMENTA FAMILIARI CRESCIUTA NEGLI ANNI PROPRIO GRAZIE ALLE GRANDI OPPORTUNITÀ OFFERTE DAL NETWORK DIF E DALLA SUA ORGANIZZAZIONE OPERATIVA.

cresciuti tanto grazie a DIF e il network insieme a noi. Grazie a DIF svolgiamo un lavoro importante per quanto riguarda la distribuzione del fresco e in particolare di prodotti d’eccellenza”. La cabina di regia del network è il moderno hub di Piacenza, un’area refrigerata e videosorvegliata di circa 3mila mq all’interno del Polo Logistico “Le Mose”. “In qualità di concessionari, il lavoro per DIF consiste nell’immettere merce fresca locale all’interno del network usufruendo degli spazi messi a disposizione dall’hub piacentino e successivamente caricare i prodotti da distribuire nella propria area territoriale di competenza esclusiva spiega Andrea Lusardi, che all’interno dell’azienda si occupa tra l’altro proprio dei rapporti con il network - DIF è fatto da aziende che grazie alla proficua collaborazione hanno la possibilità di ampliare il proprio business e la propria offerta nei confronti dei clienti”. Quindi, la merce indirizzata verso l’hub centrale di Piacenza viene distribuita in modo capillare su tutto il territorio nazionale grazie alla presenza dei concessionari locali. Un’organizzazione flessibile ed efficiente grazie alla

quale DIF riesce a coprire grandi distanze in tempi brevissimi garantendo un trasporto sicuro e rispettoso perché affidato a professionisti. Attualmente, i concessionari sono più di venti, in grado di coprire l’area territoriale italiana da Nord a Sud. Inoltre, collaborano con DIF partner distributivi che seguono la distribuzione della merce nelle aree dove ancora non sono in essere contratti di concessione. “DIF ha rappresentato per noi una grandissima novità perché rappresentava un mondo che non conoscevamo - ammette Enrico Lusardi Siamo partiti da zero contando anche sul fatto che DIF ha segnato un primato nazionale essendo stati i primi a proporre un circuito per la distribuzione del fresco. Oggi le cose vanno bene al punto che riusciamo a movimentare quasi 200 tonnellate giornaliere di merce. Disponiamo in totale di 35 mezzi multimarca tra furgoni a noleggio, motrici e

un trattore impiegato esclusivamente per le attività DIF. Motrici e trattore sono di proprietà. In azienda lavorano 45 persone tra autisti e impiegati. In più, ci avvaliamo della collaborazione di padroncini esterni”. Enrico Lusardi dice chiaramente che la sfida principale dell’ultimo miglio è oggi quella della velocità di consegna che la F.lli Lusardi riesce a garantire con ottimi risultati sia dal punto di vista della tutela del prodotto sia da quello della soddisfazione del cliente che comporta ottime referenze sul mercato. “Abbiamo subito creduto nell’importanza del network e nei suoi benefici, in primis quello di raggiungere tutta l’Italia - aggiunge Andrea Lusardi Quello che facciamo è un servizio importante per il cliente. Avere una rete così capillare per la distribuzione del fresco garantisce efficienza e qualità delle consegne di prodotti delicati che necessitano di cure particolari. C’era bi-

F.LLi LusArDi sAs

Sede: Via Geirato 83 - Genova Fondazione: 1987 Fondatori e titolari: Enrico, Stefano e Luca Lusardi Attività: trasporto e logistica fresco alimentare Flotta: 35 mezzi tra furgoni, motrici e 1 trattore Dipendenti: 45 Fatturato: quasi 4 milioni di euro (2020) Internet: lusardilogistica.it

sogno in Italia di una realtà organizzata come DIF. Abbiamo anche avuto la possibilità di crescere gradualmente, partendo anche da pochi volumi e potendo usufruire da subito dell’operatività del net work che poi ci ha permesso di crescere fino allo stato attuale delle cose”. Gli affiliati al network DIF operano all’interno di un sistema gestionale unico che costituisce una sorta di lingua univoca che permette a ciascuna azienda di dialogare e collaborare. L’unione fa la forza: con DIF è più vero che

DiF

Sede: Via C. Strinati 8/10 - 29122 Piacenza Fondazione: 2013 Attività: distribuzione a temperatura controllata 0/+4° di fresco alimentare confezionato Dipendenti: 9 Merce movimentata: +446.000 q.li Pallet gestiti: +193.000 Colli gestiti: +7,9 milioni Spedizioni: +242.000 Fatturato 2020: 7,2 milioni Internet: difnetwork.it

Un truck DIF in azione. In alto, da sinistra, Enrico Lusardi con i figli Andrea e Simone.

mai. All’interno della propria area di competenza, il concessionario svolge attività commerciale esclusiva e deve organizzarsi per distribuire la merce che il network gli affida. “A livello pratico - dice ancora Andrea Lusardi - il network è molto presente e fornisce continuamente il suo supporto. Ogni azienda è autonoma nell’organizzare la propria attività ma il network ovviamente cerca di stimolarle a crescere facendo crescere la responsabilità nei confronti degli altri concessionari”. Ottimizzare il rapporto con cliente vuol dire per DIF agire concretamente anche sul fronte dell’informatica e della digitalizzazione. “Siamo un azienda solida fondata sulla professionalità e la passione - conclude Enrico Lusardi - Le referenze non ci mancano e i clienti sono soddisfatti perché siamo seri e affidabili. Sono questi i plus che mettiamo a disposizione del circuito DIF per crescere insieme. Nel 2020, nonostante le difficoltà connesse con il lockdown e la pandemia abbiamo registrato una crescita del 10 per cento anche grazie all’arrivo di nuovi clienti. Siamo contenti del trend e prevediamo di consuntivare un’ulteriore crescita nel 2021. Nei primi due mesi dell’anno in corso abbiamo registrato un aumento dell’8,5 per cento”.


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MILANO INDUSTRIAL / NUOVA LINFA ALLA PROTEZIONE CIVILE

In missione nel segno di Iveco ANDRANNO A RINNOVARE LE FILA DELLA COLONNA

MOBILE REGIONALE I TREDICI MEZZI CHE IL DEALER HA QUASI TERMINATO DI CONSEGNARE. GLI

IVECO SI PREPARANO A INTERVENIRE NELLA ROUTINE DI SERVIZIO COSÌ COME NELLE EMERGENZE DI LIVELLO REGIONALE, NAZIONALE E INTERNAZIONALE.

“È STATA UN’OPERAZIONE ARTICOLATA MA SIAMO ABITUATI A QUESTO TIPO DI IMPEGNO”, DICE MARCO

CASTELNOVO DI MILANO INDUSTRIAL.

T

CRISTINA ALTIERI MILANO

redici mezzi a Regione Lombardia affidati alla Protezione Civile per la gestione delle emergenze del territorio. A vincere la complessa gara d’appalto è stata la concessionaria Iveco Milano Industrial che ha quasi terminato di consegnare i mezzi oggetto della fornitura. Il ban do di gara risale a due anni e mezzo fa. Il tempo necessario per mettere a punto mezzi del valore di 2.500.000 euro. “È stata un’operazione piuttosto articolata - ci racconta Marco Castelnovo di Milano Industrial - ma siamo abituati a questo tipo di impegno. La soddisfazione è quella di sapere che i veicoli verranno utilizzati per lavori di pubblica utilità. Sono stati tutti allestiti dal nostro centro in collaborazione con i migliori professionisti e ora sono pronti a svolgere la loro missione”. Della commessa fanno parte innanzitutto tre trattori 4x2 Iveco Stralis AT440S42 TP da 420 CV e due semirimorchi speciali De Angeli

con rampe idrauliche adibiti al trasporto di macchine operatrici. Ancora, tre Iveco Trakker AD380T45 a tre assi 6x4 in versione mezzo d’opera con trazione posteriore e impianto per aggancio di casse scarrabili. E infine un Iveco Stralis AD260S42 FS D, un 6x2 stradale a tre assi anche questo adibito al trasporto di macchine operatrici, con rampe idrauliche di caricamento e verricello, un Iveco Trakker AD410T45W quattro assi 8x8 dunque a trazione integrale in versione mezzo d’opera dotato di una gru da 60 tonnellate e 28 metri con cassone per il trasporto containers, due Stralis X-Way stradali a 3 assi, uno con gru da 25 metri e l’altro con caricatore per sterpaglie e cassone scarrabile. L’ultimo veicolo, l’unico che deve essere ancora consegnato, è un Daily 55S18HWx da 180 CV 4x4 con due cassoni intercambiabili. “Tutti i veicoli - prosegue Marco Castelnovo - sono dotati di impianti d’illuminazione lampeggianti, giro fari, sirene, altoparlanti, verricelli sull’anteriore, e sono tutti de-

corati con il logo e i colori del la Protezione Civile. La fornitura va ad integrare le fila della Colonna Mobile Regionale, istituita formalmente nella prima metà degli anni 2000 per dare omogeneità e coordinare l’intervento di Regione Lombardia in caso di emergenze di livello regionale, nazionale ed internazionale. Già alla fine degli anni Novanta alcune missioni in occasione di grandi emergenze erano state condotte grazie all’aiuto di quella che sarebbe poi divenuta la Colonna Mobile Regionale. Tra i principali interventi operati le Frane di Sarno del 1998, la Missione Arcobaleno in Albania del 1999, il Terremoto a L’Aquila del 2009 e l’Alluvione in Liguria del 2011. “I mezzi - conclude Castelnovo - sono tutti dotati di ancoraggio per container eventualmente attrezzati a cucina, ospedale o pernottamento”. Tra i vari dipartimenti della protezione civile che si occuperanno della gestione dei mezzi il Parco del Ticino, gli alpini di Bergamo e Varese, la Protezione Civile di Pavia.

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IVECO. L’ IT TALIA CHE VINCE. *Incentivi rivolti ad aziende di traspor to conto terzi. Dettagli sul contributo statale erogato in base alle disposizioni previste dal decreto del Ministero dellee Infrastr utture e dei Traspor ti prot. 203 del 12 Maggio 2020. Il testo completo HIP (IGVIXS PI MWXV Y^MSRM STIVEXMZI TIV PE GSQTMPE^MSRI HIPPI HSQERHI PM XVSZEXI HMWTSRMFMPM WYP WMXS HIPPE +E^^IXXE 9J½GMEPI - QSHIPPM HM HSQERHE I PI MRJSVQE^MSRM YXMPM TIV PE GSQTMPE^MSRI WEVERRS HMWTSRMFMPM WYP WMXS HM 6%1 7T% 0´´MQTSV XS HIP GSRXVMFYXS r HM º TIV SKRM ZIMGSPS '2+ ½RS E X I º WYM QSHIPPM '2+ HE X E X 0´MQTSV XS HIP GSRXVMFYXS r HM º TIV SKRM ZIMGSPS HMIWIP GSR 1 8 8 TEVM S WYTIVMSVI E X I ½RS E X GSR GSRXIWXYEPI VSXXEQE^MSRI HM ZIMGSPS GSR PE WXIWWE 1 8 8 I HM º TIV SKRM ZIMGSPS HMIWIP GSR 1 8 8 HE X E X E JVSRXI HM GSRXIWXYEPI VSXXEQE^MSRI HM YR ZIMGSPS GSR 1 8 8 TEVM S WYTIVMSVI E X I HM MQTSV XS TEVM E º WYM QSHIPPM GSR 1 8 8 WYTIVMSVI E X E JVSRXI HM GSRXIWXYEPI VSXXEQE^MSRI HM YR ZIMGSPS GSR 1 8 8 TEVM S WYTIVMSVI E X 0´MQTSV XS HIP GSRXVMFYXS r HM º TIV SKRM ZIMGSPS '2+ KEW REXYVEPI GSQTVIWWS GSR 1 8 8 HE X E X I º TIV SKRM ZIIMGSPS '2+ KEW REXYVEPI GSQTVIWWS I 02+ KEW REXYVEPI PMUYIJEXXS GSR 1 8 8 TEVM S WYTIVMSVI E XSR


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THERMO KING / COSTA EUGENIO E MEC TRASPORTI PARTNER NEL SEGNO DELLA QUALITÀ

Con il fresco non si scherza COMPIE DODICI ANNI IL SODALIZIO TRA LA COSTA EUGENIO DI PARMA E LA MEC TRASPORTI DI NOCETO: UN RAPPORTO CHE HA VISTO NEL TEMPO LE DUE AZIENDE LAVORARE FIANCO A FIANCO PER OTTIMIZZARE SEMPRE DI PIÙ, GRAZIE AI PRODOTTI E AI SERVIZI THERMO KING, LA GESTIONE DELLA CATENA DEL FREDDO CHE RENDE POSSIBILE OGNI GIORNO LA CONSEGNA DI PRODOTTI FRESCHI E SICURI AI CONSUMATORI FINALI.

CRISTINA ALTIERI NOCETO

È rasserenante osservare tuo figlio che fa colazione al mattino e pensare che il latte nel quale sta inzuppando i biscottini è stato portato dalla fabbrica alla sua tazza nel miglior tempo che si poteva realizzare. Non è solo business. Si tratta di coscienza”. A parlare è Gabriele Menoni responsabile per la MEC Trasporti dei rapporti con la Costa Eugenio, dealer Thermo King con sede a Parma supportato da casa madre nella persona di Marco Tosi, Sales Manager Italy & Israel. Il perfezionamento quasi maniacale della catena del freddo, tutt’altro che scontato se consideriamo il panorama generale, passa invece nella storia della MEC Trasporti da investimenti importanti, quelli necessari a convertire negli anni un’intera flotta ai prodotti e ai servizi della “Ferrari dei gruppi frigorifero”, così Massimo Barella, al timone dell’azienda di Noceto insieme al fratello Enrico, definisce i prodotti del marchio americano. Tre attori dunque. Thermo King che produce, Costa Eugenio che vende e assiste i prodotti, e MEC Trasporti che installa i dispositivi sui suoi semirimorchi per recapitare latte e derivati nelle cucine delle famiglie italiane.

fornitore di servizi al quale rivolgersi nel momento del bisogno. Ma è stata solo una fase iniziale che ha fornito l’occasione per verificare la qualità del prodotto e dell’assistenza. Lo step immediatamente successivo è stato inserire nel contratto flotta le unità che avevamo. Da quel momento il numero dei prodotti ha iniziato a crescere, e anche la percentuale Thermo King sul totale dei gruppi frigorifero”. Oggi le unità sono un centinaio e la copertura è quasi arrivata al 100 per cento. I gruppi vengono forniti ed assistiti in tutto e per tutto dagli uomini della Costa Eugenio, e da qualche tempo è attivo anche un servizio on site che prevede la diagnosi e l’assistenza al prodotto presso la sede del cliente. “Con i numeri alti della nostra flotta conclude Menoni - era complesso riuscire a recarsi ogni volta in officina con i veicoli. La Costa Eugenio ha compreso perfettamente questa esigenza e ha istituito il servizio”.

Tutto dunque ruota intorno a un’assistenza rapida e scrupolosa perché, ancora più che in altri settori, quello nel quale opera la MEC Trasporti ha la necessità di minimizzare il più possibile il rischio di fermo macchina, soprattutto se imprevisto. “Siamo con Thermo King e Costa Eugenio, i numeri uno nel settore del trasporto refrigerato - commenta Massimo Barella, amministratore delegato della MEC Trasporti - Siamo partner e stiamo lavorando molto bene, soprattutto negli ultimi tempi, da quando abbiamo deciso di imprimere un’accelerata alla nostra collaborazione. Sono sempre stato un fautore dell’aggiornamento tecnologico e desidero che la flotta della MEC, compatibilmente con le nostre esigenze, sia equipaggiata nel modo migliore. È per questo che abbiamo deciso di investire ulteriormente e di aderire al Blue Track Program di Thermo King”. Massimo Barella è un imprenditore che sembra trarre

la sua ispirazione dal piacere di veder star bene chi gli sta intorno. Alle spalle ha una famiglia della quale parla con devozione ironica e schiva, e dedica tempo e attenzione anche alla sua comunità, nello specifico allo sport giovanile essendo presidente della squadra di calcio di Noceto. “L’azienda è stata fondata nel 1972 da mio padre Claudio e da mia madre Silvana. Papà è mancato nel 2015, mentre mia mamma è ancora attivissima in azienda, e preziosa. Sta per arrivare anche la terza generazione. La figlia maggiore frequenta ancora l’università, ma abbiamo grandi aspettative su di lei visto che ha ereditato il carattere dalla nonna, e quando si prefigge un obiettivo non molla di un centimetro. Il mezzano, Edoardo, 19 anni, sta risalendo i gradini della gavetta nella se de di Verona, mentre il piccolo, 17 anni, è ancora al liceo. Al mio fianco da trent’anni c’è mia moglie Meri. L’ho scelta perché avevo capito che lei aveva capito quale tipo di at-

CONFRONTO COSTANTE

“Il nostro rapporto con la MEC Trasporti è iniziato dodici anni fa” - ci racconta Cristina Costa, oggi al timone della Costa Eugenio. “È partito come un tipico rapporto cliente-fornitore e nel corso degli anni è cresciuto in virtù di un confronto costante e fruttuoso sulle loro esigenze e le nostre proposte”. Il sodalizio comincia con un accordo di manutenzione straordinaria e ordinaria di alcune unità Thermo King. “I gruppi allora non erano sotto contratto - interviene Gabriele Menoni - Per noi la Costa Eugenio era un

Massimo Barella, timoniere della parmense MEC Trasporti, e Cristina Costa della concessionaria Thermo King. Alle loro spalle un bilico per trasporto a temperatura controllata.

tività avrei svolto: è stata ed è tuttora la compagna di viaggio ideale.” La MEC Trasporti oggi è una delle aziende del variegato universo del Gruppo Barella. Si occupa di trasporto mono temperatura di latte e derivati per clienti che vanno dalle piccole aziende alle multinazionali. Tra i nomi più altisonanti nel portfolio del trasportatore emiliano ci sono Parmalat e Galbani. Una parte dell’attività riguarda anche il trasporto congelato e l’ultimo miglio a doppia temperatura per la ristorazione collettiva. Marchi di riferimento per i trattori sono DAF, Ive co, Volvo e Scania. 12 gli Iveco LNG in flotta: “volevamo dare un segnale ai nostri clienti migliori, adesso aspettiamo di ammortizzare la spesa” commenta Barella. Il terreno di conquista della MEC Trasporti è il nord e centro Italia. “Abbiamo un obiettivo - ci confessa il titolare della MEC Trasporti - quello di essere i migliori sul nostro territorio. Operiamo tramite diverse filiali con le quali siamo in grado di coprire capillarmente tutto il settentrione e parte del centro Italia. Ottimizzando la nostra presenza su un’area specifica possiamo offrire tempi ridottissimi ed essere sempre performanti e strategici non solo per i clienti, ma anche per i partner logistici”. Un risultato che non può prescindere da un’ottimizzazione dei costi e delle tempistiche e quindi da un monitoraggio della flotta preciso ed efficace. Come quello offerto appunto da Thermo King con il Blue Track Program. Nessun problema per i dispositivi nuovi che nascono equipaggiati con l’hardware necessario a comunicare con la centrale. Ma per aggiornare i prodotti più datati, una trentina, l’investimento si è prospettato ingente. “L’abbiamo proposto - precisa Cristina Costa, confermando la volontà della sua azienda di trovare la strada più facile per il cliente - non come un investimento massiccio. Lo spez-

zetteremo nel corso degli anni. È un percorso virtuoso che molti dovrebbero seguire, perché con questo programma abbiamo la possibilità di ridurre, oltre al rischio tecnico, anche l’errore umano. Ad esempio, la macchina ci dice se la temperatura impostata è sbagliata o se l’autista si è dimenticato di fare il pieno”. “Una volta - interviene Massimo Barella - quando si rompeva qualcosa, chiamavi il capoofficina, trovavi occupato, provavi a casa e magari ti rispondeva la moglie assicurandoti che saresti stato richiamato. Quando finalmente il tecnico arrivava magari non aveva il pezzo. Insomma si consumavano ogni volta piccoli drammi. Ma anche lì Thermo King è sempre stata avanti anni luce. Potevi faticare a metterti in comunicazione con i tecnici, ma dei concorrenti spesso non avevi neanche un numero da chiamare”. MESSAGGIO SUL FUTURO

“Oggi abbiamo una gestione completa - interviene Pierluigi Camorali della Costa Eugenio - attraverso il sistema satellitare. Non si tratta più solo di assistenza sul problema specifico. Ora siamo proattivi, cerchiamo di essere in anticipo sulla manutenzione ordinaria ma soprattutto di intervenire con fermi macchina ridotti al minimo per preservare l’operatività del mezzo. Il cliente ha un singolo interlocutore, chia ma la Costa Eugenio e noi troviamo la soluzione. Disponiamo di 16 tecnici che seguono le emergenze passo dopo passo, 24 ore/24 e 7 giorni/7”. “Ho investito - conclude Massimo Barella - per svolgere questo lavoro al meglio, per i miei figli e per l’azienda, ma soprattutto per dare un messaggio chiaro ai clienti: qui alla MEC Trasporti si guarda al futuro, lavorate con noi, perché non abbiamo alcuna intenzione di lasciarvi a piedi”.


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La Svizzera è vicina ma ha le sue regole. È classificata come area extra Schengen, al pari dei paesi non europei.

Lo Stato elvetico possiede leggi speciali per l’importazione e le merci sono sottoposte a scrupolose procedure doganali.

È importante sapere quali errori evitare. Un ritardo alla frontiera può essere fonte di gravi disagi per il cliente finale oltre ad altre problematiche.

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M

FABIO BASILICO LAINATE

AN Truck & Bus Italia ha lanciato un segnale positivo nel clima generale ancora pesantemente condizionato dall’emergenza pandemica, organizzando un evento in presenza e in piena sicurezza sanitaria che si è qualificato come il primo vero appuntamento da un anno a questa parte per i giornalisti del settore. Oltre che di buon auspicio per il futuro e il ritorno, speriamo presto, alla normalità, la giornata sulla pista del Centro Guida Sicura ACI di Lainate (MI) verrà ricordata per essere stata la location della presentazione ufficiale in Italia della gamma completa della nuova generazione di autocarri MAN. Dopo la presentazione internazionale di un anno fa a Bilbao, infatti, il costruttore tedesco non ha avuto la possibilità, per tutto il 2020, di organizzare altri eventi pubblici per far conoscere nei dettagli e in ogni singolo mercato di riferimento la New Generation TG e il progressivo completamento della gamma con l’introduzione dei vari modelli. Nel febbraio 2020, in MAN erano tutti entusiasti per la presentazione della “New MAN Truck Generation” che prometteva di ridefinire, con le sue innovazioni, il concetto di guida e di vita a bordo di un truck. “Poi c’è stato il lockdown e siamo stati costretti a ripensare e ridisegnare tutte le attività che avevamo in programma di organizzare per presentare e promuovere i nostri nuovi prodotti - ha spiegato Franco Pedrotti, Direttore Vendite e Prodotto Truck di MAN Truck & Bus Italia - Di fatto, fino a luglio non è stato possibile far conoscere, agli operatori del settore ma anche alla stampa specializzata, i nuovi veicoli che, per le innumerevoli novità presenti in cabina e per le innovative tecnologie di bordo, necessitano indubbiamente di essere visionate e toccate con mano. Aver creato il camion più innovativo del mercato, ma non avere la possibilità farlo conoscere, è stato sicuramente penalizzante”. “Nonostante questo non ci siamo demoralizzati, ma abbiamo reagito con le armi che avevamo a disposizione - ha continuato Pedrotti - Le presentazioni virtuali, la carovana che ha percorso le due principali direttrici autostradali (A1 e A4) nonché le soste organizzate presso le principali aree di servizio, i piccoli eventi pres-

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MAN TRUCK & BUS ITALIA / IN PISTA PER

New Generation so le strutture di vendita MAN, ci hanno comunque per messo di incontrare un buon numero di autotrasportatori, che hanno così potuto apprezzare le innovazioni del la nuova gamma e sceglierla. Mi sento quindi di poter affermare che il 2020 è stato comunque un anno positivo. Il nuovo TGX è stato ben accolto e i feedback dei clienti sono tutti positivi. Ora siamo pronti con tutta la gamma al gran completo per tornare a essere protagonisti di primo piano nel mercato italiano”. DIMOSTRA CIÒ DI CUI È CAPACE

Già premiata con l’“International Truck of the Year 2021”, il TGX ha già ampiamente dimostrato di cosa è capace. In pista abbiamo potuto constatare la qualità complessiva del progetto che ha permesso di definire la sostanza dell’ammiraglia del Leo ne. In particolare, nell’area adibita al test sui sistemi di sicurezza, TGX ha messo in luce i notevoli progressi ottenuti dai tecnici MAN nel rendere il truck top di gamma un autentico padrone della strada in grado di affrontare in totale sicurezza anche le situazioni di maggior pericolo, per esempio la frenata su fondo bagnato e scivoloso. A bordo, abbiamo testato la funzionalità del MAN SmartSelect, tecnologia che sviluppa il principio della manopola di selezione. Questa è posizionata ergonomicamente nel cruscotto, a portata di comandi accanto al sedile di guida ed è completata da una funzione touchpad. Durante il funzionamento, lo sguardo del conducente rimane così a livello della strada e degli indicatori. Un supporto del palmo stabilizza la mano utilizzata per il controllo e sostiene il braccio del conducente. L’ambizione di TGX però non ha limiti ed ecco che spunta una chicca con un nome dal forte appeal, TGX Individual Lion S, un leone esclusivo e top di gamma con un carattere fortemente distintivo. Modello di punta

del la nuova Truck Generation, il Lion S arriva sul mercato per celebrare il primo anno di vita della rinnovata famiglia di veicoli MAN. Oltre all’efficienza operativa e all’orientamento al conducente che contraddistinguono tutti gli autocarri MAN, il TGX Lion S, realizzato da MAN Individual, offre anche un’esclusività impareggiabile. Il suo aspetto sportivo, il design unico e gli interni di gran qualità rispondono ai desideri più sfrenati degli autisti. All’esterno, il truck attira l’attenzione con i suoi dettagli in carbonio sulla calandra e sugli specchietti, nonché un tocco di colore rosso per evidenziare e sottolineare linee e design della nuova MAN Truck Generation. Il design degli interni è esclusivo come l’esterno. La cucitura decorativa rossa sul volante multifunzio-

Il MAN TGM pronto per il test sulla pista di Lainate. In alto, il TGS nel corso del test drive.

ne in pelle sottolinea il carattere sportivo del TGX Individual Lion S, i rivestimenti dei sedili in pelle e Alcantara presentano cuciture rosse a forma di diamante. Il pacchetto comfort di guida standard con i suoi sedili premium, l’ampia possibilità di regolazioni del volante e la strumentazione di bordo completamente digitale rende molto piacevole la permanenza a bordo della spaziosa cabina. OGNI TIPO DI IMPIEGO

Direttamente in pista abbiamo preso confidenza anche con i nuovi TGL, TGM e TGS, “il veicolo giusto per ogni tipo d’impiego”, come spiega MAN. Con la gamma TGL, TGM e TGS, il Leone presenta i veicoli della Truck Generation per l’utilizzo nel

segmento della distribuzione, dove è importante garantire che i mezzi siano perfettamente idonei all’attività che l’autista deve svolgere, in modo che possano essere un valido aiuto e non un ostacolo. Da qui nasce la grande attenzione con la quale MAN ha studiato e realizzato le cabine della nuova gamma. Il nuovo accesso perfettamente frontale, ne è un esempio. Insieme all’ampio angolo di apertura della porta di quasi 90 gradi, consente un accesso in cabina ergonomico e sicuro. Inoltre, ogni autista, riesce facilmente a trovare la seduta ottimale, poiché volante e sedili offrono diverse soluzioni di posizione. Il nuovo cruscotto, poi, offre una panoramica completa di tutte le funzioni di cui il driver ha bisogno durante la guida. Tutta la strumentazione di bordo è fa-

cilmente raggiungibile senza dover distogliere lo sguardo dalla strada. Ancora una volta dimostra la sua utilità lo Smart Select che, con la sua funzione intuitiva, “gira, premi, imposta”, aiuta l’autista a gestire e impostare il sistema multimediale e la navigazione senza distogliere gli occhi dal la strada. E con i nuovi pulsanti multifunzione, tutte le funzioni di guida possono essere azionate in modo semplice e intuitivo dal volante senza che il conducente debba togliere le mani. L’ultima generazione di autocarri MAN offre una serie di innovativi strumenti, come i comandi a pulsante MAN EasyControl presenti all’interno della zona inferiore della portiera. Sicurezza e assistenza sono validi partner del conducente: Assistenza alla frenata d’emergenza (EBA), di serie,

La nuova generazione del versatile TGL. Nell’altra pagina, l’ammiraglia MAN TGX.


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TESTARE LA GAMMA AL GRAN COMPLETO

SULLA PISTA DEL CENTRO GUIDA SICURA ACI DI LAINATE IL LEONE SFODERA GLI

a pieno regime

ARTIGLI E PRESENTA UFFICIALMENTE SUL NOSTRO MERCATO LA buzione da leggere a medie, i due motori della serie D08 forniscono una base ideale per una trasmissione efficiente. A seconda del numero di cilindri (quattro o sei), della capacità (4,6 o 6,9 litri) e della potenza (da 160 a 320 cv), vengono utilizzati nei modelli TGL e TGM. Per il TGS nel settore della distribuzione medio pesante, il mo tore D15 è la scelta migliore. È stato sviluppato e introdotto nel 2019, ha una capacità di nove litri con potenze da 330, 360 e 400 cv. Per i modelli TGS utilizzati nel settore della distribuzione pesante, è disponibile anche l’opzione del motore MAN D26: il modello a sei cilindri da 12,4 litri è disponibile nelle varianti di potenza da 430, 470 e 510 cv. CAMBIO FLESSIBILE

sistemi di telecamere VAS (Video Turning System), Bird View (un ausilio per la visione a 360 gradi) e un ausilio sicuro alla svolta attualmente disponibile sulla gamma TGS, ma che verrà implementato anche per TGM e TGL. Sono disponibili anche i sistemi Lane Departure War-

ning System, Lane Return Assist, Lane Change Support, il sistema di controllo della velocità adattivo ACC e l’accensione e spegnimento automatico degli abbaglianti. Per garantire che i clienti del settore della distribuzione ricevano la migliore consulenza possibile al momento

dell’acquisto del loro TGL, TGM o TGS, MAN ha sviluppato un nuovo strumento di configurazione basato su configurazioni di base per applicazioni specifiche del veicolo. Se combinato con altri requisiti più specifici del cliente, ciò consente al personale di vendita di MAN di

creare il veicolo perfetto per l’attività di trasporto. Con il TGL (PTT da 7,5 a 12 t), TGM (PTT da 12 a 26 t) e TGS (PTT da 18 a 41 t), MAN è dunque in grado di offrire un’ottimale soluzione di trasporto per le attività di distribuzione leggera e pesante. Per applicazioni di distri-

GAMMA COMPLETA DELLA NUOVA GENERAZIONE DI AUTOCARRI.

PER CONOSCERE DA VICINO E PROVARE I PROTAGONISTI DELLA

NEW GENERATION TG DECLINATI NEI VARI MODELLI E IN ALCUNE DEI MOLTEPLICI ALLESTIMENTI DISPONIBILI.

LA

RINNOVATA FAMIGLIA DI AUTOCARRI TGX,

TGS, TGM E TGL SEGNA L’EVOLUZIONE DI

Per quanto riguarda il cambio, con le varianti a 6 o 12 marce del MAN TipMatic è disponibile un automatizzato per tutti i motori. A disposizione dei clienti c’è anche il nuovo servizio digitale MAN Now, il primo a offrire funzionalità “over-the-air”. Si tratta di un portale, presente all’interno della piattaforma digitale RIO, che analizza lo stato attuale di ciascun veicolo e mostra ai clienti gli adattamenti/aggiornamenti o servizi aggiuntivi disponibili per ciascuna macchina. Per i veicoli della New MAN Truck Generation questi servizi aggiuntivi o aggiornamenti sono applicabili “over the air”, quindi vengono trasmessi e installati sul veicolo sempli-

UNA

PREZIOSA OCCASIONE

MAN DA SEMPLICE COSTRUTTORE DI

VEICOLI A FORNITORE DI SOLUZIONI DI TRASPORTO INTELLIGENTI E SOSTENIBILI.

cemente tramite connessione Internet mobile, senza connessioni con cavi e senza doversi fermare in officina. MAN OnlineTraffic è la prima funzionalità di MAN Now a essere disponibile “over-the-air”. Ci sarà poi un ampliamento nel corso del 2021.

Franco Pedrotti, Direttore Vendite e Prodotto Truck di MAN Truck & Bus Italia

“Con una gamma d’eccellenza MAN è protagonista del mercato” “

Che lo scorso anno sia stato difficile è sotto gli occhi di tutti ha dichiarato in conferenza stampa Franco Pedrotti, Direttore Vendite e Prodotto Truck di MAN Truck & Bus Italia - Ma i positivi riscontri ottenuti della nuova gamma MAN ci inducono a guardare al futuro con ottimismo. Nonostante le ristrettezze dovute all’emergenza pandemica, il gran lavoro svolto da MAN Truck & Bus Italia nel 2020 ha consentito al TGX, eletto ’International Truck of the Year 2021’, di raccogliere consensi favorevoli dai clienti. I feedback sono tutti positivi, in particolare per quanto riguarda i dati sui consumi, in linea con le nostre aspettative. Ora siamo pronti con tutta la gamma al gran completo per tornare a essere protagonisti di primo piano nel mercato italiano. Se i trattori stradali sono stati i protagonisti lo scorso anno, ora l’obiettivo è accendere i riflettori anche sui carri, quindi sui modelli TGL, TGM e TGS, che hanno sempre costituito un elemento importante del successo commerciale di MAN Italia, basti pensare alla riconosciuta qualità e affidabilità dei nostri veicoli cavacantiere”. MAN oggi è in grado di proporre alle aziende di trasporto prodotti di assoluta avanguardia accompagnati da soluzioni di service al top per prestazioni ed efficienza. I rinnovati veicoli MAN puntano a di-

ventare un nuovo riferimento per tutto il settore, non solo in termini di prestazioni, ma anche di sicurezza e comfort di guida. Elementi condivisi su tutte le quattro gamme truck: TGL,TGM, TGS e TGX. “E dal momento che il brand è sempre stato punto di riferimento nell’allestito ha aggiunto Pedrotti - riconfermiamo e rilanciamo questo punto di forza di MAN mettendo a disposizione dei trasportatori soluzioni al top per soddisfare tutte le esigenze d’impiego e le diverse mission operative. La massima attenzione al cliente ci consente oggi di proporre in particolare sui modelli TGL, TGM e TGS linee di prodotto identificative di uno specifico modello in grado di adeguarsi alle diverse operatività, denominate Business e Advance, a cui si aggiungono Mission Gravel, per il cava-cantiere, ed Excellence Delivery, per la distribuzione”. “Ritengo importante - ha detto ancora Franco Pedrotti - poter proporre ai nostri clienti soluzioni di trasporto che rispondano perfettamente alle loro esigenze operative, per questo motivo stiamo lavorando per rafforzare e consolidare il rapporto con i numerosi allestitori italiani. I carri MAN sono considerati dal mercato come un prodotto che si distingue per affidabilità ed economia di esercizio, a cui ora si aggiungono le esclusive cabine che garanti-

scono una nuova esperienza di guida, oltre ai tanti accorgimenti tecnici che ne migliorano ulteriormente la facilità d’allestimento. È quindi arrivato il momento di ribadire e rafforzare questi plus del prodotto MAN”. Non è un caso quindi che MAN Italia abbia creato un ufficio tecnico che lavora fianco a fianco con gli allestitori per essere di valido supporto nella soluzione delle problematiche tecniche, ma anche di quelle burocratiche legate alle immatricolazioni dei veicoli allestiti. “A questo proposito - ha commentato Franco Pedrotti - abbiamo incontrato oltre 50 allestitori italiani, con i quali abbiamo avviato una proficua collaborazione che si è concretizzata

in una serie di veicoli dimostrativi che saranno a breve disponibili per le prove e i test dei nostri clienti”. Alla promozione del prodotto MAN concorrono diverse iniziative, come l’appena concluso tour “MAN on the road” che nel mese di marzo ha consentito a cinque veicoli - due trattori TGX 18.470, un carro TGX 26.430 6x2 allestito con centina, un trattore TGS 18.470 e un TGM 18.320 con allestimento frigo - di percorrere oltre 8mila km di 17 Regioni con 20 soste “ufficiali” presso alcune tra le più famose trattorie della nostra Penisola che si sono trasformate in preziose occasioni non solo per prendersi una meritata pausa ma soprattutto per parlare e ascoltare chi della strada ha fatto non solo un lavoro ma più spesso una ragione di vita. C’è anche la flotta dimostrativa di trattori e carri in diversi allestimenti che sarà gestita da MAN Italia, tramite la Rete di vendita sul territorio nazionale, per permettere ai clienti, e a tutti coloro che finora non hanno mai avuto l’occasione di provare un MAN, di toccare con mano tutti i plus della “New MAN Truck Generation”. Oggi questa flotta si compone di una ventina di mezzi, ma l’obiettivo è di sfiorare i cinquanta veicoli. “Inoltre per rispondere a chi è sempre alla ricerca di un veicolo distintivo e particolare MAN ha

creato il TGX Individual Lion S, un veicolo esclusivo, con personalizzazioni ricercate e di grande qualità sia all’interno della cabina sia all’esterno”, ha specificato Pedrotti. E se l’evento di Lainate è un segnale di motivato ottimismo sull’andamento del 2021, Franco Pedrotti non rinuncia a esprimere un parere più che positivo sui possibili sviluppi del mercato. “Noi di MAN crediamo in un mercato migliore per l’anno in corso anche solo per il fatto che si potrà recuperare ciò che si è perso nel 2020 - ha concluso il manager - Le nostre previsioni indicano un mercato generale dei pesanti superiore alle 20mila unità, al di sopra del dato del 2020 che ha chiuso con poco più di 19mila unità. Già nel solo mese di gennaio il mercato è cresciuto dell’11 per cento. Anche MAN sta registrando risultati più che positivi, con il 23 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’annunciato incremento del Pil nazionale sarà di supporto alle aziende di trasporto che intendono investire e gli aiuti statali potranno dare una mano per esempio nell’opera di svecchiamento del parco circolante, permettendo ai trasportatori di investire su prodotti più efficienti e sicuri. Direi che tutto questo dovrebbe segnare l’avvio della tanto agognata ripresa economica”.


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TRAINATO / L’INGEGNER LUCA BIAGETTI ILLUSTRA I PIANI DI SVILUPPO

Santi, dinamismo nel dna CON L’INGRESSO IN SOCIETÀ DI PALLADIO

HOLDING, IL MANAGER MARCHIGIANO HA ASSUNTO LA CARICA DI

PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO, PORTANDO NELL’AZIENDA BRESCIANA LA PROPRIA IMPORTANTE ESPERIENZA NEL SETTORE AUTOMOTIVE E NEL MONDO DEI RIMORCHI. “GRAZIE AI CONTINUI INVESTIMENTI SOSTENUTI NEL

2020,

LA GAMMA CONSENTE DI ACCEDERE ALLA NUOVA ERA DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE DELL’AUTOTRASPORTO”,

MAX CAMPANELLA TRAVAGLIATO

Operational Excellence” è il nome che Santi, storica azienda bresciana di produzione di cisterne fondata nel 1959 dalla famiglia omonima, ha scelto per il progetto triennale di progressiva impostazione di una nuova cultura produttiva in ottica lean. L’obiettivo è dare ulteriore slancio al business, consolidando la leadership nazionale, puntando a crescere nei Paesi dove il brand è già presente e individuando nuovi mercati per sostenere l’internazionalizzazione: un progetto avviato a fine 2019 a seguito dell’ingresso in società di Palladio Holding che, dimostrando nei fatti il suo approccio imprenditoriale, ha puntato sull’ing. Biagetti quale figura di coordinamento del nuovo assetto organizzati-

AFFERMA LUCA

BIAGETTI. Urbino, dopo la laurea in Ingegneria Meccanica e l’abilitazione all’esercizio della professione d’ingegnere, Biagetti completa la formazione con un Master in Business & Administration alla Bocconi. Dopo le prime esperienze giovanili, nel 2001 fa il suo ingresso in Fiat, occupandosi negli anni di produzione, engineering, marketing, comunicazione e vendite. Dopo un anno da Responsabile Vendite in Toyota Italia, nel 2008 entra nel mondo dei veicoli industriali in Omar, costruttore marchigiano di veicoli per il trainato, dove resta per dieci anni come Direttore Commerciale. Carica che ricopre nel biennio 2018-2019 in BCS, multinazionale operante nella costruzione di macchine agricole, dove acquisisce esperienza internazionale, prima di arrivare in Santi nel febbraio 2020.

Luca Biagetti, Amministratore delegato di Santi.

vo che ha visto tra l’altro l’ingresso di altre nuove importanti figure manageriali. Classe 1972, originario di Fano, in provincia di Pesaro

“Grazie all’importante lavoro svolto dalla famiglia Santi in questi molti anni - afferma Luca Biagetti - Santi è da anni leader di mercato in

Italia nel settore delle cisterne per il trasporto di liquidi alimentari: la sfida avviata con Palladio Holding è quella di favorire un maggiore orientamento all’estero, dove oggi San ti è già presente in 21 Pae si del mondo, tra cui il Centro Europa (Austria, Germania e Svizzera), Benelux, Balcani ed Europa dell’Est. Traguardo che puntiamo a raggiungere facendo leva, tra l’altro, sulle storiche caratteristiche distintive del prodotto Santi, rappresentate dalla forte customizzazione del pro prio prodotto, dalle sue performance e aggiungendo un nuovo focus tecnologico, puntando ad esempio sulla telematica, ambito nel quale siamo assolutamente pionieri nel settore”. Facendo leva sulle competenze e sull’esperienza del proprio Ufficio Tecnico, il produttore bresciano - con

sito e sede a Travagliato - ha conseguito tutte le certificazioni-omologazioni necessarie per poter espandersi nelle arene competitive internazionali. “La continua ricerca prosegue Biagetti - fa parte del DNA di Santi, caratteristica che continuerà a rappresentare un punto di forza. L’o biettivo è realizzare un prodotto sempre in linea con le aspettative dei clienti, puntando sulla ricerca di materie prime certificate e sull’utilizzo della più avanzata tecnologia”. Frutto degli investimenti in prodotti Industria 4.0 è il Santi Integrated System, un sistema integrato che consente tra l’altro in tempo reale, al trasportatore ed alla committenza, di geolocalizzare il veicolo, monitorare e controllare da remoto la temperatura degli scomparti delle cisterne e le fasi di carico e scarico del

prodotto trasportato. “Tutto questo - dichiara l’Amministratore delegato - consente ai clienti di accedere alla nuova era della trasformazione digitale dell’autotrasporto: oltre alla telematica, la ricerca punta a quella che, come recita il nostro claim, è la ‘robusta leggerezza’, che ci rende forti soprattutto all’estero. L’introduzione di nuove leghe d’alluminio e di nuove tec nologie per la coibentazione e il rivestimento, consentono di alleggerire ulteriormente i veicoli, migliorarne il coeffi-

ciente di scambio termico ed ottimizzarne i consumi, grazie ad una più efficiente aerodinamica del veicolo com pleto”. Nel sito di Travagliato si realizzano cisterne per rimorchi, semirimorchi e motrici. “Per i veicoli trainati - precisa Biagetti - grazie anche a verifiche FEM (Finite Element Analysis) ai costruttori di telai forniamo le specifiche tecniche che rendono possibile un binomio cisterna-veicolo trainato vincente. Il risultato degli sviluppi e della ricerca sono veicoli resistenti e leggeri, riconosciuti come tali da una clientela sempre più ampia in Italia e all’estero”. La quasi totalità dei clienti Santi è rappresentata da a ziende che (in conto terzi o conto proprio) trasportano liquidi alimentari e chimici, oltre a qualche produttore che utilizza le cisterne per il navettaggio tra stabilimenti. La gamma si suddivide in due macro-famiglie: cisterne per liquidi alimentari (standard, liquidi pericolosi come le bevande alcoliche, in pressione e raccolta latte) e cisterne per liquidi non alimentari (standard come colle e inchiostri, pericolosi come liquidi per l’industria chimica e in pressione). I liquidi pericolosi si distinguono con tutta una serie di classi di omologazione, esigenze cui Santi risponde con prodotti specificamente sviluppati.

sAnti srL

Sede operativa principale: Travagliato (BS) Fondazione: 1959 Amministratore delegato: Luca Biagetti Attività: produzione cisterne Sito internet: santicisterne.it



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SPECIALE / TUTTI I MODELLI E LE SOLUZIONI MESSI IN CAMPO DAI COSTRUTTORI PER

Truck elettrico, il coraggio di

C

ome sarà il trasporto di domani? La risposta va cercata nel presente, nei centri di ricerca e sviluppo delle Case costruttrici e tra le pieghe della narrazione quotidiana che ha come protagoniste le aziende di trasporto e la loro capacità di innovare e di stare al passo con l’evoluzione del mercato e le sue inderogabili esigenze. È qui che trova spazio la promettente quanto complessa sfida della mobilità elettrica nelle sue varianti full electric e ibrida. Forse non era immaginabile qualche anno fa, quando la mobilità a zero emissioni era argomento di stretta osservanza automobilistica, ma oggi si parla di trasporto merci a propulsione elettrica senza particolari patemi d’animo e non solo per ciò che riguarda la distribuzione urbana, più facilmente abbordabile dall’alternativa elettrica che sconta la tara dell’autonomia chilometrica ridotta. Tutti i grandi costruttori truck sono alle prese con la sfida green che supera o mette in secondo piano la tradizionale propulsione con carburanti fossili e tutti sono già in grado di proporre sul mercato soluzioni innovative ed efficienti in grado di soddisfare le richieste degli operatori del trasporto e della logistica, a loro volta sempre più interessati a valutare l’alternativa elettrica o ibrida come essenziale per ottimizzare la gestione aziendale. Ecco il resoconto dello stato dell’arte della ricerca e della produzione dei costruttori truck in materia di propulsione elettrica e ibrida. IVECO sta investendo nella tecnologia elettrica e dell’idrogeno insieme a FPT Industrial, la società del gruppo CNH Industrial dedicata al settore dei motori, e attraver-

TUTTI I GRANDI COSTRUTTORI TRUCK SONO ALLE PRESE CON LA SFIDA GREEN CHE SUPERA O METTE IN SECONDO PIANO LA TRADIZIONALE PROPULSIONE CON CARBURANTI FOSSILI E TUTTI SONO GIÀ IN GRADO DI PROPORRE SUL MERCATO SOLUZIONI INNOVATIVE ED EFFICIENTI IN GRADO DI SODDISFARE LE RICHIESTE DEGLI OPERATORI DEL TRASPORTO E DELLA LOGISTICA, A LORO VOLTA SEMPRE PIÙ INTERESSATI A VALUTARE L’ALTERNATIVA ELETTRICA O IBRIDA COME ESSENZIALE PER OTTIMIZZARE LA GESTIONE AZIENDALE. A CURA DI FABIO BASILICO

Il Nikola Tre nato dalla partnership tra Iveco e Nikola Corporation. In alto, il “Truck Innovation Award 2021” di Mercedes-Benz.

so la sua partnership con Nikola Corporation. Nel dicembre 2019 Iveco, FPT Industrial e l’americana Nikola hanno ufficializzato l’ambito e i piani della loro joint venture e dell’accordo di collaborazione finalizzato ad accelerare la transizione del settore verso le emissioni zero per i camion per applicazioni pesanti di Classe 8 in Nord America e in Europa, grazie all’adozione della tecnologia elettrica e a fuel cell. Il 2021 è l’anno in cui verranno avviate le prime consegne del camion elettrico nato dalla convergenza del know-how tra le due sponde dell’Atlantico. Nikola Tre è basato sull’Iveco S-Way per applicazioni pe santi e integra l’avanzata tecnologia elettrica di Nikola e il suo sistema di infotainment di nuova generazione. Con Nikola Tre, truck elettrico a batteria, prende corpo il trasporto regionale a emissioni zero. Il veicolo presentato all’evento di Torino è un modello della motrice 4x2 per missioni regionali, con un’autonomia fino a 400 km e prestazioni dinamiche pari o superiori rispetto a un modello diesel equivalente. Il Nikola Tre che arriva ora sul mercato presenta un sistema di batteria modulare con capacità totale fino a 720 kWh, che può essere personalizzato per adattarsi alle diverse missioni dei clienti. Il motore elettrico erogherà 480 kW di potenza continua con una coppia di picco di 1.800 Nm. Nikola Tre sarà anche disponibile nelle versioni a 2 e 3 assi rigidi, con Massa Totale a Terra da 18 a 26 tonnellate per la distribuzione urbana e missioni all’interno del comune. Iveco, FPT Industrial e Nikola hanno adottato un approccio modulare allo sviluppo della loro offerta elettrica


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VINCERE LA SFIDA DELLA PROPULSIONE ALTERNATIVA E LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

guidare il futuro dei trasporti

per il mercato europeo. Le celle a combustibile di Nikola sono il punto di partenza per la progettazione della batteria elettrica, così che il BEV (veicolo elettrico a batteria) Nikola Tre possa essere convertito alla tecnologia a fuel cell. Con questo approccio, i partner guardano lontano, avviando oggi la produzione delle due tecnologie per offrire nei prossimi anni veicoli BEV e FCEV (veicoli elettrici a celle a combustibile). I primi FCEV saranno disponibili per i clienti entro il 2023. Nikola Tre viene prodotto a Ulm, in Germania nello stabilimento industriale di Iveco che ospita il polo produttivo per i modelli a batteria elettrica ed elettrico a fuel cell. I primi modelli a entrare in produzione sono i trattori stradali a batterie elettriche 4x2 e 6x2. D A I MLER T R U C KS ha messo a punto un’ambiziosa strategia tecnologica per l’elettrificazione dei suoi veicoli, spaziando dalla distribuzione urbana al trasporto a lungo raggio internazionale. La tecnologia per i truck a celle a com bustibile basate sull’idrogeno per il segmento dei trasporti a lungo raggio prende forma e sostanza con il Mercedes-Benz GenH2 Truck, concept vehicle che si qualifica come il primo nel settore della trazione a celle a combustibile. Con il GenH2 Truck, Daimler Trucks mostra per la prima volta quali sono le tecnologie concrete che il produttore sta portando avanti a pieno regime affinché i truck pesanti a celle a combustibile possano eseguire operazioni di trasporto a lunga distanza flessibili e impegnative, con un’autonomia di oltre 1.000 chilometri con un unico rifornimento. Daimler Trucks prevede di iniziare

la sperimentazione del GenH2 Truck da parte dei clienti nel 2023, mentre la produzione in serie dovrebbe partire nella seconda metà del decennio. Grazie all’uso di idrogeno liquido invece che gassoso, con densità energetica notevolmente più elevata, le prestazioni del veicolo dovrebbero essere pari a quelle di un truck diesel tradizionale simile. Daimler Trucks ha anche presentato un veicolo elettrico a lunga percorrenza alimentato esclusivamente a batteria: si tratta del Mercedes-Benz eActros LongHaul. Stando alle previsioni, effettuerà viaggi regolari su percorsi pianificabili in modo efficiente dal punto di vista energetico. Daimler Trucks prevede la produzione in serie dell’eActros LongHaul per il 2024. La sua autonomia con una carica della batteria sarà pari all’incirca a 500 chilometri. Con il Mercedes-Benz eActros per il servizio di distribuzione - già presentato nel 2018 e da allora testato intensamente dai clienti nelle loro operazioni di trasporto quotidiane - Daimler Trucks inizierà quest’anno la produzione in serie di un truck pesante esclusivamente elettrico a batteria. Con una ricarica della batteria, l’autonomia dell’eActros di serie supererà notevolmente quella del prototipo (pari a circa 200 chilometri). Con eActros - che si è aggiudicato insieme al GenH2 Truck il titolo di “Truck Innovation Award 2021” attribuito dalla giuria del l’“International Truck of the Year” - le conoscenze acquisite durante la sperimentazione da parte dei clienti sono confluite direttamente nell’ulteriore sviluppo che ha consentito di trasformare il prototipo in un veicolo di serie. I

dati acquisiti finora hanno dimostrato come l’eActros puramente elettrico a batteria sia il veicolo ideale per un servizio di distribuzione sostenibile con mezzi pesanti, non avendo nulla da invidiare a un truck diesel tradizionale in termini di versatilità e prestazioni. L’eActros di serie sarà però notevolmente superiore al prototipo attuale sotto diversi punti di vista, ad esempio sul fronte autonomia, potenza di trazione e sicurezza, e non teme il confronto con l’Actros tradizionale nemmeno sotto il profilo del carico utile. L’eActros sarà lanciato sul mercato come veicolo a due e tre assi. Daimler Trucks integrerà il veicolo in un eco-

sistema complessivo che comprende anche offerte di consulenza sulla mobilità elettrica come l’analisi dei percorsi, il controllo di possibili sovvenzioni, il supporto per l’integrazione operativa della flotta e lo sviluppo di soluzioni adatte per l’infrastruttura di ricarica. Le prime applicazioni pratiche del truck a pianale ribassato Mercedes-Benz eEconic, basato sull’eActros, sono previste per il 2021. L’inizio della produzione in serie è programmato per il 2022. L’eEconic sarà utilizzato in prevalenza come veicolo per la raccolta dei rifiuti in applicazioni urbane nel settore dello smaltimento dei rifiuti, cam po di

applicazione perfetto per l’uso di truck elettrici a batteria in virtù dei tragitti relativamente brevi e ben pianificati fino a circa 100 km e a una percentuale di stop-andgo molto elevata. Oltre oceano, negli Stati Uniti, anche il Freightliner eM2 medio e il Freightliner eCascadia pesante sono attualmente in fase di test pratici presso i clienti. Stando alle previsioni, i modelli di serie avranno un’autonomia di circa 370 km (eM2) o fino a 400 km (eCascadia). La produzione in serie dell’eCascadia dovrebbe iniziare a metà del 2022, quella del Freightliner eM2 alla fine del 2022. Nell’ambito di una serie limitata, oltre 170 esem-

plari del truck leggero Fuso eCanter sono in uso presso numerosi clienti in Giappone, negli Stati Uniti e in Europa. Le prime consegne ai clienti sono avvenute già nel 2017. L’eCanter offre un’autonomia di 100 km. S CANIA è ormai un nome di riferimento per la politica di sostenibilità nel settore dei trasporti e della logistica. Di recente, il costruttore ha annunciato l’investimento, nel corso di diversi anni, di oltre 1 miliardo di corone svedesi in un impianto di assemblaggio di batterie a Södertälje. Il primo passo nella realizzazione di questo progetto è la cosegue

Il MAN eTGM concretizza l’impegno green del Leone. In alto, il DAF CF Electric, portavoce dell’innovazione della Casa olandese.


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seguito

Truck elettrico, il coraggio di guidare il futuro dei trasporti

struzione di una struttura di 18mila metri quadrati che ha l’obiettivo di essere pienamente operativa entro il 2023. Inoltre, per intensificare i test sul fronte delle batterie e, al tempo stesso, lo sviluppo di soluzioni su misura, il Grifone sta investendo 15,5 milioni di euro per dare vita a un nuovo laboratorio di batterie presso i propri stabilimenti di ricerca e sviluppo sempre a Södertälje. All’interno dell’impianto di assemblaggio, che sarà adiacente allo stabilimento telai di Södertälje, verranno assemblati i moduli e i pacchi batteria con le celle consegnate dalla fabbrica di batterie Northvolt di Skellefteå, in Svezia. I pacchi assemblati formeranno così sistemi di batterie su misura per la produzione modulare di Scania. La Casa svedese ha presentato la sua prima gamma di autocarri ibridi ed elettrici, la cui produzione in serie inizierà proprio quest’anno. Nel frattempo, sono in fase di sviluppo soluzioni elettrificate per applicazioni in ambito industriale e marino. Inoltre, Scania sta collaborando con Engie, gruppo francese globale per l’energia e i servizi, e la sua controllata EVBox Group in una partnership europea per veicoli industriali e autobus, per offrire alle aziende di trasporto in 13 Paesi europei iniziali (si crescerà ulteriormente verso la fine del 2021) una soluzione completa e su misura di emobility. Il sistema di ricarica è un prerequisito fondamentale per dare vita a progetti di mobilità elettrica nel settore del trasporto. per poi andare a crescere ulteriormente verso la fine del 2021. Lo scorso settembre Scania ha presentato il suo nuovo veicolo ibrido plug-in, con un’autonomia di 60 km in modalità elettrica. Come tutti gli ibridi, da un lato offre la flessibilità del motore a combustione interna, dall’altro garantisce i vantaggi di un sistema di propulsione silenzioso e a zero e missioni. Il Grifone ha lanciato il suo primo veicolo ibrido nel 2014 e da allora la tecnologia ha fatto grandi passi avanti. L’ibrido plug-in rappresenta una soluzione estremamente interessante per le operazioni di trasporto in ambito urbano, in applicazioni quali distribuzione, gestione

dei rifiuti, mezzi ribaltabili e scarrabili, così come veicoli antincendio e per il soccorso. L’ibrido Scania è dotato di un connettore di ricarica CCS per la ricarica dalla rete elettrica. Con una ricarica in corrente continua da 95 kW, le tre batterie vengono ricaricate all’80 per cento in circa 35 minuti. Il mezzo può anche essere ricaricato tramite frenata rigenerativa. L’ibrido plug-in è disponibile in combinazione con le cabine della

così il comfort. Anche in questo caso è presente il connettore CCS per la ricarica dalla rete elettrica. Con una potenza di 130 kW, le cinque batterie vengono caricate in meno di 55 minuti, le nove batterie in meno di 100 minuti. Il veicolo può anche essere caricato tramite frenata rigenerativa. L’elettrico svedese è disponibile con le cabine della serie L e P. MAN T RUCK & BUS prosegue, con la sua strategia e-

mente così come le altre dotazioni del veicolo quali sollevatori e unità di raffreddamento. L’energia prodotta nelle fasi di decelerazione e in frenata viene recuperata, convertita in energia elettrica e immessa nuovamente nelle batterie. Un display in cabina informa l’autista sul livello di carica delle batterie. Il camion è alimentato da batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni montate sotto la cabina ai lati del telaio. Le 12 batte-

ratteristiche tecniche del nuovo prodotto elettrico. DAF T RUCKS ha di recente presentato LF Electric, un veicolo per la distribuzione da 19 tonnellate completamente elettrico per applicazioni urbane. Un veicolo all’avanguardia con fino a 280 chilometri di autonomia. DAF è già leader nel segmento dei veicoli industriali a trazione elettrica. È stato il primo produttore europeo a commercializzare un trattore

Il D Wide Z.E., una delle proposte della gamma zero emission di Renault Trucks. In alto, ibrido ed elettrico secondo Scania.

serie L e P, entrambe progettate per le operazioni in ambito urbano. Oltre al motore elettrico da 115 kW, posizionato tra il motore e il cambio, l’ibrido è dotato di un’unità diesel da 9 litri con potenze da 280 a 360 cv. La gamma di veicoli totalmente elettrici firmata da Scania propone un’autonomia fino a 250 km e una dotazione di cinque batterie, per un totale di 165 kWh, oppure nove batterie per un totale di 300 kWh. Con cinque batterie l’autonomia è di 130 km. Il nuovo motore elettrico eroga una potenza in funzionamento continuo di 230 kW o circa 310 cv e dispone di due marce per fornire un’elevata potenza in un intervallo di velocità più ampio, migliorando

mobility l’implementazione di soluzioni di trasporto innovative. Tra i primi produttori europei a proporre ai clienti veicoli tecnologicamente avanzati a trazione alternativa, il costruttore tedesco sta ulteriormente sviluppando questo progetto grazie all’avvio nel 2019 della produzione del camion elettrico da distribuzione eTGM, prodotto in piccola serie nello stabilimento MAN di Steyr, in Austria. Il veicolo è alimentato da un motore elettrico, posizionato al centro del telaio, da 264 kW che fornisce una coppia massima di 3.100 Nm. Per quanto riguarda il comfort di bordo, il veicolo dispone di servosterzo, impianto di aria condizionata e compressore d’aria alimentati elettrica-

rie garantiscono al veicolo un’autonomia fino a 200 chilometri a seconda del tipo di utilizzo e dello stile di guida. Per dare supporto e accompagnare i clienti nel passaggio alla tecnologia elettrica, MAN Truck & Bus ha costituito un team di consulenti specializzati, denominato Transport Solutions, il cui compito è quello di trovare soluzioni di trasporto personalizzate e altamente redditizie. Grazie alla loro esperienza, questi tecnici qualificati sono in grado di fornire consulenza e affiancare da vicino le aziende di trasporto dando risposta alle specifiche richieste relative non solo ai veicoli, ma anche alle infrastrutture, al fabbisogno energetico, alla manutenzione e alle ca-

completamente elettrico: il CF Electric (MTC fino a 37 tonnellate), principalmente per la distribuzione ai supermercati e il trasporto interurbano. Più recentemente, il costruttore ha ampliato la sua gamma EV con il CF Electric 6x2 cabinato con assale posteriore sterzante (PTT fino a 29 tonnellate), ideale per la raccolta dei rifiuti a “zero emissioni”. I veicoli CF Electric hanno già percorso centinaia di migliaia di chilometri con clienti di alto profilo, fornendo a DAF una solida esperienza nel campo della tecnologia della trasmissione elettrica. Il nuovo LF Electric è il più recente prodotto DAF dotato di trasmissione completamente elettrica. Il motore elettrico di LF Electric eroga

una potenza nominale di 250 kW (picco di 370 kW) e una coppia nominale di 1.200 Nm (picco di 3.700 Nm). L’alimentazione è fornita da un gruppo batterie LFP (litioferro-fosfato) con un contenuto energetico lordo di 282 kWh (netto di 254 kWh), che garantisce al truck un’autonomia di ben 280 chilometri percorribili all’insegna della massima silenziosità e a “zero emissioni”: più che sufficiente per le esigenze degli operatori del trasporto di distribuzione urbana. DAF utilizza le cosiddette batterie LFP (litioferro-fosfato) su tutti i suoi veicoli completamente elettrici. Si tratta di batterie di ultima generazione, prive di cobalto o magnesio, nell’interesse della sostenibilità. Inoltre, il gruppo batterie ha una più elevata densità di energia per litro ed è caratterizzato da una chimica che garantisce la massima sicurezza termica. Le batterie LFP hanno una garanzia di 6 anni, a dimostrazione di quanto DAF creda nelle prestazioni, affidabilità e durata di questo componente. Una caratteristica speciale del nuovo LF Electric è il “Combined Charging System”, che consente di caricare il veicolo dalla normale rete elettrica ed è ideale quando il veicolo torna alla base a fine giornata. Grazie alla ricarica lenta (400 V CA, 22 kW, trifase), è possibile ricaricare il gruppo batterie dal 20 all’80 per cento in 6,5 ore. Per la ricarica completa (da 0 a 100 per cento) sono necessarie fino a 12 ore. Se è disponibile un’apparecchiatura dedicata, con la ricarica rapida (650 V CC, 150 kW) sono sufficienti 60 minuti per passare dal 20 all’80 per cento o 2 ore per una carica completa. DAF LF Electric, sviluppato in stretta collaborazione con Dana Inc, entrerà in produzione presso Leyland Trucks, nel Regno Unito, a maggio. Nel 2020 DAF Trucks ha anche iniziato le prove su strada del CF Hybrid, modello completamente elettrico nelle aree urbane (autonomia di 30-50 km), mentre fuori città si avvale della tecnologia pulita diesel. Il veicolo innovativo combina il meglio di questi due mondi, grazie alla guida a “emissioni zero” in città e alla garanzia di lunga


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percorrenza e flessibilità al di fuori delle aree urbane. I CF Hybrid Innovation sono dotati di motore diesel Paccar MX-11 da 10,8 litri, estremamente efficiente (330 kW/450 cv), di un motore elettrico ZF (75 kW/100 cv, con potenza massima di 130 kW/175 cv) e di uno speciale cambio ZF TraXon per trasmissioni ibride. Il motore elettrico trae energia da un gruppo batterie da 85 kWh, che si ricarica durante l’uso del motore diesel. Durante il funzionamento con gasolio, il motore elettrico funziona come un generatore e fornisce energia al gruppo batterie. In futuro sarà anche possibile caricare la batteria presso una stazione di ricarica (veloce). R ENAULT T RUCKS , dopo aver messo sul mercato una gamma completa di autocarri elettrici dedicati alla distribuzione, continua la transizione verso il trasporto a zero emissioni introducendo il suo primo autocarro elettrico dedicato al trasporto verso i cantieri. È il Gruppo Noblet, che vanta 45 anni di esperienza nel noleggio di macchine e

autocarri da cantiere ed è fortemente impegnato in una rigorosa transizione energetica, a ricevere il primo D Wide Z.E. 6x2 da 26 tonnellate, con asse posteriore sterzante, dotato di benna e gru. L’autocarro 100 per cento elettrico è dotato di un pacco di 4 batterie da 66 kWh che possono essere ricaricati in meno di 10 ore su una presa da 22 kW. L’autocarro, che sarà utilizzato nella regione dell’Ile de France, può essere facilmente ricaricato nelle vicinanze dei cantieri o presso alcune stazioni di Parigi specifiche per i veicoli industriali. La ricarica parziale di un’ora permette ad esempio al veicolo di guadagnare da 15 a 20 km di autonomia, rendendo l’energia elettrica la tecnologia ideale per l’uso urbano. L’azienda svizzera Rhyner Logistik ha di recente acquistato un Renault Trucks D Wide Z.E. per effettuare le consegne ai supermercati. Il veicolo da 26 tonnellate è dotato di pannelli fotovoltaici installati nella carrozzeria e utili alla fornitura di energia verde all’unità di refrigerazione. Renault

Trucks risponde alle esigenze immediate e future delle imprese che lavorano nelle aree urbane, con una gamma 100 per cento elettrica su misura e autonomia fino a 400 km. Questi veicoli si adattano perfettamente alle operazioni di distribuzione e raccolta rifiuti perché sono silenziosi e consentono di lavorare a qualsiasi ora senza disturbare la qualità della vita dei residenti. I Renault Trucks D e D Wide Z.E. sono prodotti nello stabilimento di Blainville-surOrne (Calvados, Francia). Per loro sono disponibili cinque configurazioni, con un massimo di sei pacchi batteria da 66 kWh per il D Z.E., con autonomia fino a 400 km. VOLVO TRUCKS sostiene le ambizioni di tutto il Volvo Group che punta a fra sì che il 100 per cento dei suoi prodotti sia privo di combustibili fossili a partire dal 2040. Il passaggio all’elettrico - sia a batteria sia con celle a combustibile - sarà graduale. Per carichi più pesanti o distanze maggiori, la tecnologia delle celle a combustibile a base di idrogeno sarà di fondamenta-

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L’avveniristico F-Vision di Ford Trucks. A sinistra, la versione elettrica del Volvo Trucks FH.

le importanza. Si tratta di due tecnologie complementari, necessarie per costruire il sistema di trasporto sostenibile di domani. Nel 2021, Volvo Trucks lancia una gamma completa di veicoli elettrici, a partire dall’Europa. Attualmente, il costruttore svedese sta eseguendo test sui veicoli pesanti elettrici FH, FM e FMX, che saranno utilizzati per il trasporto regionale e l’edilizia urbana. Questi camion avranno un peso complessivo lordo fino a 44 tonnellate. A seconda della configurazione della batteria, l’autonomia potrebbe arrivare a 300 km. Le vendite inizieranno quest’anno mentre la produzione in serie prenderà il via nel 2022. Ciò significa che dall’anno in corso in poi Volvo Trucks è in grado di commercializzare una gamma completa di veicoli elettrici alimentati a batteria in Europa per le attività di distribuzione, raccolta rifiuti, trasporto regionale ed edilizia urbana. Nel frattempo, la Casa di Göteborg ha già avviato dal 2019 la produzione di FL Electric e FE Electric, veicoli

per attività di distribuzione e raccolta rifiuti urbana. In Nord America, le vendite di Volvo VNR Electric per trasporto regionale sono iniziate lo scorso dicembre. Nell’arco di questo decennio, Volvo Trucks introdurrà anche veicoli elettrici per i trasporti a lungo raggio, anche con carichi pesanti. Saranno veicoli elettrici alimentati a batteria e con celle a combustibile dotati di una maggiore autonomia. L’obiettivo del costruttore è iniziare la vendita di veicoli elettrici alimentati da celle a combustibile a idrogeno nella seconda metà di questo decennio. Intanto, è partita la collaborazione con DHL Freight, uno dei principali fornitori di servizi di trasporto in Europa, per accelerare l’introduzione di veicoli elettrici pesanti per i trasporti regionali in Europa. Il progetto di DHL Freight e Volvo Trucks si concentra sui trasporti pesanti a lunga percorrenza. La collaborazione include i primi esclusivi test pilota a livello mondiale di un FH completamente elettrico, con massa a pieno carico fino

a 60 t. A partire da marzo, il camion ha iniziato a coprire la tratta tra due terminal di DHL Freight in Svezia. Il percorso è tra le città di Göteborg e Jönköping, per una distanza di 150 km. Le ricariche vengono effettuate presso DHL a Jönköping e al Volvo Truck Center di Göteborg. FORD TRUCKS ha assegnato all’F-Vision il compito di rivelare la sua visione futura in tema di mobilità elettrica e connesse. L’F-Vision è pensato per il settore dei trasporti pesanti evoluti a zero emissioni, basato su trazione elettrica e guida completamente autonoma di livello 4. Ford Trucks è già in linea con le aspettative future correlate a un’alimentazione alternativa e nello specifico sono già in test da circa un anno, presso diverse municipalità in Turchia, veicoli elettrici per la raccolta rifiuti. Facendo parte di un gruppo industriale il cui centro di Ricerca e Sviluppo è unico per tutta la gamma di veicoli del brand Ford, Ford Trucks beneficerà delle tecnologie e dei progressi raggiunti da auto e van.

H2ACCELERATE, PATTO TRA GIGANTI DELLA MOBILITÀ

SCANIA / OPERATIVI ALTRI 7 VEICOLI CON PANTOGRAFO

VELOCI VERSO IL TRUCK A IDROGENO

GRIFONE SEMPRE PIÙ ELETTRIFICATO

N

uova collaborazione tra giganti a favore dell’introduzione di truck a idrogeno a zero emissioni nel mercato di massa. È quanto promette H2Accelerate, a cui aderiscono Daimler Truck AG, Iveco, OMV, Shell e Volvo Group, impegnate nel creare le condizioni per introdurre nel mercato di massa europeo camion alimentati a idrogeno. I partner coinvolti in H2Accelerate credono nell’idrogeno quale combustibile fondamentale per la completa decarbonizzazione del settore dei truck. E ritengono che investimenti sincronizzati nel settore durante tutto il prossimo decennio creeranno le condizioni per l’introduzione nel mercato di massa di mezzi pesanti a idrogeno, presupposto necessario per soddisfare l’ambizione europea di raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Si prevede che l’espansione di durata decennale vedrà inizialmente un gruppo di clienti disposti a impegnarsi da subito a favore del trasporto a idrogeno. Tali flotte opereranno in cluster regionali e lungo i corridoi europei ad alta capacità con una buona copertura di stazioni di rifornimento. In questi dieci anni, tali cluster potranno anche connettersi per creare una vera rete pan-europea. Il sostegno del settore pubblico sarà fondamentale durante la fase di espansione. Nell’ambito di H2Accelerate, i partecipanti collaboreranno per cercare fondi da destinare ai primi progetti pre-commerciali durante la prima fase di roll-out. In parallelo, si relazioneranno con decisori politici e autorità di controllo per incoraggiare un contesto politico che contribuisca a sostenere il conseguente aumento di scala verso una produzione in serie di camion a idrogeno e la creazione di

una rete europea di stazioni di rifornimento per l’idrogeno a zero emissioni di carbonio. Nel quadro delle collaborazioni su scala globale, Daimler Truck e Volvo Group hanno completato in marzo la joint venture per le celle a combustibile precedentemente annunciata. A tal fine, Volvo Group ha rilevato il 50 per cento delle azioni nell’attuale azienda Daimler Truck Fuel Cell GmbH & Co. KG per una somma di circa 0,6 miliardi di euro. Le due aziende intendono fare in modo che questa nuova realtà si affermi come uno dei principali produttori al mondo di celle a combustibile. Daimler Truck AG e Volvo Group hanno concordato di rinominare l’azienda cellcentric GmbH & Co KG. La joint venture svilupperà, produrrà e commercializzerà sistemi di celle a combustibile pronti per la produzione in serie. L’intenzione è iniziare i test con i clienti sui veicoli industriali tra circa tre anni. Le aziende prevedono che la produzione in serie inizierà nella seconda metà di questo decennio.

I

n Germania, sono in corso tre sperimentazioni con veicoli elettrici. Al segmento di autostrada A5 a Hessen verranno aggiunti sette chilometri di catenaria aerea per consentire l’alimentazione degli autocarri Scania in circolazione, portando il totale a dodici chilometri in direzione Darmstadt e cinque chilometri verso Francoforte. Si prevede che i lavori vengano completati nel 2022. Con 135mila veicoli in circolazione al giorno, di cui 14mila mezzi pesanti, l’autostrada A5 a Sud di Francoforte è uno dei tratti stradali più trafficati e più inquinati della Germania. Alla fine del 2019 è stato aperto un ulteriore segmento di strada elettrificata, vicino a Lubecca in Schleswig-Holstein (A1), nel quale attualmente viene testato un veicolo Scania. Un terzo tratto di prova verrà inaugurato in Baden-Württemberg (B462) nel 2021. In totale ci saranno 22 veicoli operativi in queste tre areetest. Il Grifone ha già fornito cinque veicoli ibridi R450, dotati di pantografo, per le attività di prova

lungo la A5 elettrificata. Come per i primi cinque veicoli, anche i sette aggiuntivi saranno gestiti da clienti diversi. Durante i test, Scania gestisce sia la manutenzione che la raccolta dati dei veicoli in prova. Il sistema di elettrificazione in uso su queste strade è stato sviluppato da Siemens e permette, a veicoli dotati di pantografo, di viaggiare a una velocità massima di 90 km/h in modalità completamente elettrica. Al di fuori della corsia con catenaria aerea, ad esempio se il mezzo deve effettuare un sorpasso o abbandonare l’autostrada per raggiungere la sua destinazione, il veicolo funziona grazie al motore a combustione interna, idealmente alimentato a biodiesel per una maggiore riduzione di CO2. I veicoli industriali vengono utilizzati per molte ore in atti-vità di trasporto e il dover fermarsi per ricaricare le batterie può causare considerevoli interruzioni nel lavoro. Le autostrade elettrificate permettono una ricarica funzionale ed efficace durante la guida


IL MONDO DEI TRASPORTI

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UNITRANS / PROGETTO TUTTO ITALIANO

Mega: ogni compito

C

MAX CAMPANELLA PIANIGA

osimo D’Alconzo, clas se 1968, pugliese di Ginosa, alle falde della Murgia tarantina, vive il suo lavoro nei veicoli industriali con energica e autentica passione. Dopo la laurea in Economia, oltre a occuparsi dei processi aziendali, per lui l’analisi della meccanica, della carrozzeria, del veicolo e del le sue componenti ha sempre avuto un ruolo centrale. La carriera professionale lo vede in Germania, dove ha vissuto per diversi anni imparando sul campo l’importanza dei processi organizzativi. Competenza cui ha aggiunto, stavolta in Italia, la valorizzazione del prodotto: nel 2010, al suo arrivo in Unitrans come Amministratore Unico, mentre avvia l’impresa in un percorso che la porta a diventare player europeo, a trasformarsi da allestitore a costruttore a 360 gradi,

Cosimo D’Alconzo, Amministratore Unico di Unitrans.

si confronta con la clientela sul prodotto; con i clienti scende sottotelaio, studia soluzioni di carrozzeria, immagina il semirimorchio del futuro. È così che, nel 2018, sbarca sul mercato il Mega, prodotto di pun ta della gamma Unitrans, dal 1967 sinonimo di semirimorchi in vetroresina per il trasporto a temperatura controllata, longevi e dall’alta capacità termica. Il progetto Mega, già sperimentato negli Anni Ottanta con il produttore olandese Van Eck, ha richiesto due anni di sviluppo per individuare le caratteristiche del telaio e il fornitore più appropriato per quel tipo di telaio. “La clientela - spiega D’Alconzo - richiedeva un telaio estremamente resistente. Unitrans ha puntato sul telaio zincato a caldo che, rispetto ad altri sistemi di protezione alla corrosione, protegge il telaio anche in condizioni di estrema vicinanza alla strada. È

stato necessario rivolgersi a fornitori di nicchia, che hanno percepito la partecipazione al progetto Mega come un’importante chance”. Stesso approccio per lo sviluppo della cassa. “In questo caso - precisa l’Amministratore Unico - abbiamo stret to una collaborazione con il produttore inglese Jolosa Hydraroll, con cui abbiamo progettato un pavimento unico, del peso complessivo di due tonnellate, in grado di sostenere telaio e cassa; al suo interno quattro rulliere consentono al veicolo di tra-

sportare quattro pallet aerei con capacità di trasporto fino a 24 t”. Nel piazzale di Pianiga, in provincia di Venezia, headquarter e sito produttivo Unitrans, troviamo diverse versioni del Mega: dall’impianto pneumatico con assali da 17,5” gemellati alla cassa autoportante, dal serbatoio sotto telaio a ogni brand di gruppo frigorifero (Carrier e Thermo King) e tutti i tipi di assali o sponde. Unitrans Mega ha un peso da 9 fino a 10,5 t, in base al tipo di allestimento, con PTT di 39 t. “Rispetto ai

unitrAns srL

Sede operativa principale: Pianiga (VE) Fondazione: 1967 Amministratore: Cosimo D’Alconzo Produzione: veicoli a temperatura controllata Dipendenti: 50 Fatturato (euro): 8 milioni Sito internet: unitrans.it

DA PIANIGA PANNELLI, KIT E VEICOLI COMPLETI RAGGIUNGONO FLOTTE DI OGNI DIMENSIONE

DALL’OFFICINA ALL’UFFICIO TECNICO: UNA SQUADRA MOTIVATA E IN CRESCITA N el sito di Pianiga la produzione è suddivisa in due reparti fondamentali: stampaggio, dove operano 18 persone, e finitura, dove lavorano 20 persone, oltre a due tecnici-ingegneri e un team di venditori. In tutto Unitrans conta 50 dipendenti e realizza un fatturato intorno a 8 milioni annui. “Stiamo cercando giovani leve specializzate: l’obiettivo - spiega Cosimo D’Alconzo - è fornire veicoli sempre più tecnologici e con allestimenti sempre più performanti per soddisfare la richiesta dei clienti europei: cerchiamo meccanici, ingegneri, elettricisti e specializzati in pneumatica e idraulica. La nostra clientela sa che in Unitrans può ritirare il veicolo completo, con impianti di sicu-

rezza, satellitari, scritte pubblicitarie: quando lo ritira, il mezzo è pronto per raggiungere gli hub per il carico”. Il capannone di Pianiga copre una superficie di circa 15mila mq: nell’area stoccaggio arrivano le materie prime (poliuretano espanso in blocchi); nell’area taglio troviamo macchine a controllo numerico; nell’area stampaggio vengono collocati, a turnazione, cinque stampi con due controstampi per realizzare pannelli su misura in base al tipo di commessa richiesta; nell’area di assiemaggio (tre gabbie: due per semirimorchi e una per motrici) troviamo le aree di montaggio porte, montaggio su telaio, finitura, montaggio gruppi frigoriferi.

La produzione Unitrans copre l’intera filiera del trasporto a temperatura controllata, dai furgoni di tre metri fino a Mega e oltre: dal 2018 il veicolo più lungo al mondo (20,2 metri di lunghezza) per il mercato australiano nasce sulla base di due pannelli scomposti realizzati a Pianiga, che vengono utilizzati a Melbourne presso un’azienda partner di Unitrans. “In Australia - precisa D’Alconzo - è stato realizzato un brevetto per portare su strada questi veicoli che consentono di ridurre in maniera importante l’impatto ambientale”. Dal padroncino alle grandi flotte, nazionali e internazionali, Unitrans si propone come partner attraverso distributori (carrozzerie o produttori di telai) ai

quali vengono fornite casse complete, con accessori predisposti per il montaggio su telaio, o pannelli o, come avviene in Australia, kit x realizzarli. Oggi il 60 per cento del business dell’azienda veneta deriva dall’estero Nel nostro “tour” di Pianiga incrociamo Vlada Stojanovic, capo officina, in Unitrans da quasi vent’anni, alla seconda generazione: inizia nello stampaggio e da un anno e mezzo è responsabile officina. È lui e il suo staff a seguire la nascita del Mega, dal telaio alla consegna, in tutti i dettagli. “Tutti coloro che lavorano al progetto ne condividono i valori e lo fanno con grande motivazione”, afferma D’Alconzo.

Nell’ufficio tecnico incontriamo Chiara Vecchiato, Responsabile Omologazioni e Collaudi, da 15 anni in Unitrans, si occupa di qualità ed è il collegamento dell’azienda con enti predisposti alle verifiche (motorizzazioni ed enti di certificazione). L’ingegner Umberto Maisto, da oltre due anni Responsabile Tecnico, ha collaborato in modo fattivo al progetto Mega, occupandosi di telaio e struttura della cassa nei vari abbinamenti, e coordina direttamente lo sviluppo del prodotto nei progetti importanti. Ivan Baldan, Tecnico Senior, da 13 anni in Unitrans, si occupa di progettazione e coordinamento della parte produttiva, realizzando progetti e disegni per ogni fase dei veicoli.


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CHE NASCE NEL SITO DI PIANIGA

adesso è possibile GUIDATI DA COSIMO D’ALCONZO, AMMINISTRATORE UNICO CON UNA GRANDE PASSIONE PER IL MONDO DEI CAMION, ANDIAMO ALLA SCOPERTA DELLO STABILIMENTO CHE RAPPRESENTA IL BARICENTRO DELLA PRODUZIONE E CHE, NEL 2015, AL TERMINE DI UN AUDIT CON UN ENTE CERTIFICATORE LUSSEMBURGHESE, HA CONSENTITO A

UNITRANS DI EVOLVERSI DA PRODUTTORE DI CASSE ISOTERMICHE A COSTRUTTORE DI VEICOLI INDUSTRIALI COMPLETI.

com petitor - afferma D’Alconzo - garantisce una o due tonnellate in più di carico. Le pareti hanno uno spessore di 50 mm e tutti gli elementi sono stampati, ogni componente è all’interno del pannello, inserita e chiusa nello stampo. Una turbina consente maggior circolazione dell’aria: quando pallet voluminosi impediscono al frigo di condizionare la parte posteriore, la turbina spinge l’aria dalla testata alle porte e il

trans ha scelto di evolversi da produttore di casse a costruttore di veicoli industriali com pleti, veste assunta nel 2015 al termine di un audit con un ente certificatore lussemburghese. Nel 2016 in Italia ha inizio lo sviluppo e la progettazione e sbarcano i primi due telai (Kögel e Bartoletti) sui quali sono realizzati il Mega o veicoli standard. Nel 2018, dopo due anni di test, inizia la produzione in serie e, lo stesso anno, al

Salone IAA di Hannover, Uni trans riceve il Premio all’innovazione per il Multi Performance Mega, primo in Europa con le sue dimensioni ad ottenere la certificazione FRC (trasporto a -20 gradi, quindi anche per prodotti farmaceutici). “Siamo partiti con una piccola serie nel 2016 - continua D’Alconzo e quest’anno arriviamo a 70 unità vendute, con una capacità produttiva di oltre 120 pezzi l’anno”.

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frigo riesce a condizionare l’intero vei colo alla stessa modalità, impendendo la formazione di condensa o umidità. In questo modo il veicolo risponde alle esigenze del trasporto farmaci”. Il progetto Mega ha mosso i primi passi nel 1983 quando Unitrans realizzava - a Pianiga e in Lussemburgo - le casse per Van Eck, che completava il veicolo in Olanda. Dismesso nel 2013 il sito lussemburghese, nel 2014 Uni-

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REALTRAILER / CONSEGNE DI SEMIRIMORCHI ISOTERMICI

P

Trasporto frigo: Krone

MAX CAMPANELLA CATANIA

rimo costruttore di veicoli per il trainato in Sicilia, anche per il 2021 Krone intende affermare nell’Isola la sua leadership. Realtrailer, importatore esclusivo in Italia, che in territorio siculo ha il volto di Matteo Lau, fondatore e timoniere della catanese Globaltrailer, con l’inizio dell’anno ha già messo a segno la fornitura di 90 unità di semirimorchi frigoriferi del produttore tedesco presso tre primarie aziende di trasporto: Gali Group, LCT e Nicolosi Trasporti. Venditore di veicoli industriali dal 2002, profondo conoscitore delle flotte del suo territorio, Matteo Lau, 38 anni, collabora con Realtrailer per la vendita nelle regioni Sicilia e Bassa Calabria dal 2007. “In tutti e tre i casi spiega Lau - si tratta di forniture ad aziende che da tempo trovano in Krone un riferimento, in qualche caso non solo per i veicoli isotermici: ad esempio LCT ha inserito nel parco anche dieci centinati, mentre a Nicolosi anche l’anno scorso abbiamo consegnato 50 unità di frigoriferi Krone. Tutte e tre le aziende stanno registrano un trend positivo di sviluppo del business e queste forniture nascono dalla necessità d’incrementare i veicoli in regime ATP”. Quali sono le esigenze specifiche delle aziende di trasporto siciliane nella scelta di semirimorchi a temperatura controllata? “Costi contenuti al momento dell’acquisto e ri sponde Matteo Lau - un buon mantenimento delle basse temperature all’interno delle casse isotermiche. Krone risponde a queste esigenze con una vasta gamma di prodotti e, grazie al servizio di Realtrailer, con la celerità nelle consegne delle parti di ricambio che occorrono nel

corso della vita del semirimorchio”. Quali sono le dimensioni del le tre aziende clienti? “Tutte e tre - prosegue Lau sono aziende di grosso rilievo, tra le principali realtà in Sicilia nel trasporto refrigerato: LCT e Nicolosi Trasporti hanno da tempo varcato i confini dell’isola, mentre Gali Group oggi è l’azienda con concentrazione maggiore in Sicilia per veicoli in regime ATP. Globaltrailer punta a soddisfare al meglio le loro esigenze, mantenendo un costo contenuto sia al mo-

gALi group srL

Sede operativa principale: Ispica (RG) Fondazione: 2004 Amministratore: Angelo Galifi Merce trasportata: ortofrutta e generi alimentari Flotta: 150 trattori, 25 motrici, 150 semirimorchi, 10 furgoni Dipendenti: 270 Sito internet: galigroup.com

LCt spA

Sede operativa principale: Catania Amministratore: Luigi Cozza Merce trasportata: alimentare, merci pericolose e intermodale Flotta: 290 trattori stradali, 45 tra motrici e furgoni, 2.200 semirimorchi e 500 casse mobili Dipendenti: 350 Sito internet: luigicozzatrasporti.it

mento dell’acquisto del bene e, soprattutto, sulla fornitura rapida a costi contenuti delle eventuali parti di ricambio”. Qual è l’andamento registrato nel corso del 2020 in Sicilia? “Krone - dichiara Lau - si è affermato come primo costruttore di semirimorchi immatricolati in Sicilia durante l’anno 2020, anche a regime isotermico. Il nostro obbiettivo per il 2021 è conti-

nuare a essere primi per veicoli immatricolati in Sicilia”. CIBO E PHARMA CON GALI GROUP

Fondata nel 2004, Gali Group inizia la sua attività sulla base dell’esperienza di Felice Galifi che, con la moglie Maria, negli Anni Settanta inizia a trasportare ortofrutta. Siamo a Ragusa, territorio

storicamente legato all’agricoltura: da qui i coniugi Galifi avviano l’attività che, negli anni, si sviluppa, pur mantenendo intatta la tradizione di azienda familiare. La svolta con l’arrivo in azienda della seconda generazione, nelle per sone di Angelo - con la moglie Romina - e Stefania Galifi. “Negli ultimi sette o ot to anni - afferma Angelo Galifi - l’azienda è sempre cresciuta: anno dopo anno abbiamo chiuso il fatturato con un incremento in media del 10 per cento”. Gali Group nel 2020 ha

consuntivato un giro d’affari di 49 milioni di euro; oggi dà lavoro a 270 persone e opera al servizio delle più importanti catene della GDO, collegando la Sicilia con il “continente” nonché con Germania, Austria e Francia. “Il 60 per cento delle rotte - prosegue Galifi - sono nazionali, le restanti europee. I nostri veicoli effettuano circa 140mila km l’anno servendo numerose aziende leader nel proprio settore: Conad, Galbani, Sam montana, TreValli Cooperlat oltre a produttori del settore agricolo per la media distribu-

I rimorchi Krone di Gali Group. In alto, quelli di LCT e, nell’altra pagina, i mezzi di Nicolosi.


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A TRE AZIENDE DI RIFERIMENTO DELLA TRINACRIA

DOPO UN 2020 CHE HA VISTO IL

detta legge in Sicilia

CONSOLIDAMENTO DELLA LEADERSHIP NEL TRAINATO IN TERRITORIO SICILIANO,

REALTRAILER METTE A SEGNO FORNITURE DI

30 UNITÀ CIASCUNA ALLA RAGUSANA GALI

GROUP E ALLE CATANESI LCT E NICOLOSI TRASPORTI. “SI TRATTA IN TUTTI E TRE CASI DI REALTÀ DI PUNTA DEL TERRITORIO NEL TRASPORTO REFRIGERATO.

PUNTIAMO A SODDISFARE AL MEGLIO LE LORO ESIGENZE, MANTENENDO UN COSTO CONTENUTO SIA AL MOMENTO DELL’ACQUISTO E, SOPRATTUTTO, SULLA FORNITURA RAPIDA A COSTI CONTENUTI DELLE EVENTUALI PARTI DI RICAMBIO”, AFFERMA

Matteo Lau, 38 anni, collabora con Realtrailer per la vendita nelle regioni Sicilia e Bassa Calabria dal 2007.

zione. Abbiamo conseguito le certificazioni necessarie e un ramo d’attività in crescita è rappresentato dal trasporto farmaceutico, che abbiamo avviato con DHL Eurodipharm”. La flotta è costituita interamente da veicoli a temperatura controllata, eccezion fatta per una decina di centinati per soddisfare specifiche richieste: 150 i trattori (suddivisi tra i marchi Scania e Daf), dell’età media di tre anni. “Ogni quattro o cinque anni - continua Galifi - procediamo con la sostituzione dei trattori, per tenere sotto controllo l’età media”. Altrettanti i semirimorchi, nei quali prevale il marchio Krone, sulla base di una collaborazione con Realtrailer. “Da sempre - dichiara l’imprenditore ragusano - acquistiamo Krone, per il buon rapporto qualità-prezzo e soprattutto

per la professionalità dei manager Realtrailer: con Matteo Lau il rapporto è basato sulla reciproca fiducia. L’inserimento dei 30 nuovi semirimorchi va a rispondere sia alla necessità di aggiornare il parco del trainato, sia per crescere delle unità necessarie per rispondere all’aumento dell’attività”. ITALIA E EUROPA CON I FRIGO LCT

Tra i soci fondatori di ALIS (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), con headquarter a Catania, nel giro di un decennio LCT si è affermata sul mercato nazionale come uno dei più importanti operatori logistici del Mezzogiorno. Cavalli di battaglia di Salvo Luigi Cozza intermodalità e eco-sostenibilità ambientale: il 50 per cento dei trattori sono alimentati a

LNG; a settembre dello scorso anno la consegna delle prime 50 unità di Iveco SWay, nell’ambito di un accordo che prevede 120 trattori, 63 dei quali alimentati a LNG, destinati a rotte lungo le principali direttrici del Nord Italia. Com’è costituita la flotta di semirimorchi a temperatura controllata? “I nuovi semirimorchi Krone - afferma Salvo Luigi Cozza, Direttore Generale LCT - si collocano all’interno del nostro parco di 325 frigoriferi a doppio piano di carico, a servizio dei clienti che richiedono il trasporto di merci a temperatura controllata, effettuando collegamenti nazionali e da diversi Paesi europei e non, quali Spagna, Germania, Grecia e Tunisia per l’Italia e viceversa”. Qual è la “chiave di differenza” che ha convinto nella scelta del marchio Krone? “Oltre alla qualità dei mezzi -

niCoLosi trAsporti

Sede operativa principale: Catania Fondazione: 1962 Amministratore: Gaetano Nicolosi Merce trasportata: alimentari a temperatura controllata Flotta: 277 trattori, 800 semirimorchi Sito internet: nicolositrasporti.com

ag giunge Cozza - anche il rapporto storico tra le aziende: non a caso nella nostra flotta sono presenti oltre 400 unità di carico del marchio Krone. Per il 2021 abbiamo altre commesse in corso e cer tamente prevediamo ulteriori investimenti sul trainato”. FIORI IN CARRELLI PER NICOLOSI

Dopo averne testati ulteriori 50 unità nelle varie tipologie di allestimenti, che varia-

no dal mono temperatura con paratia al multi temperatura, dal doppio piano di carico a quello attrezzato con sponda caricatrice, Nicolosi Trasporti ancora una volta ha scelto Krone. “Anche questi 30 nuovi veicoli - spiega il Direttore generale Aldo Randazzo hanno una particolarità rispetto agli altri: tenendo conto della nuova linea che abbiamo intrapreso, sono stati allestiti per il trasporto dei fiori in carrelli. Oggi, con questi nuovi arrivi la flotta raggiunge le

MATTEO LAU.

550 unità a temperatura controllata”. Quali rotte effettueranno i nuovi semirimorchi e per quale chilometraggio? “Le rotte che percorreranno i semirimorchi - afferma Randazzo - sicuramente interessano la parte del Nord Europa, dove in particolar mo do in questo periodo è richiesta la nostra produzione di piante: l’allestimento particolare di questi veicoli consente la disponibilità di far entrare un numero ben preciso di carrelli”. Qual è la “chiave di differenza” che ha convinto nella scelta del marchio Krone? “Sicuramente l’affidabilità del prodotto, ma mi verrebbe di dire che le aziende sono fatte di uomini: Krone in Italia si è affidata alle persone giuste, che sanno dare il giusto valore alle cose”. Sono previsti ulteriori investimenti sul trainato nel corso del 2021? “La nostra - dichiara Randazzo - è un’azienda dinamica e non statica, lo dimostra la serie d’investimenti innovativi che ci hanno posto sempre in primo piano. Ulteriori investimenti sono già in cantiere non soltanto per il 2021 ma anche per gli anni a venire: speriamo che le condizioni del Paese tornino a essere quelle normali di sempre, in modo da realizzare con molta serenità quanto in programma”. Nel settembre 2020, in occasione dell’inaugurazione, a Catania, del primo distributore di LNG (gas naturale liquefatto) nel piazzale di Nicolosi Trasporti, Gaetano Nicolosi e i suoi fratelli hanno promosso un confronto tra i player della filiera del trasporto, dai costruttori alla committenza all’autorità di governo, per promuovere l’utilizzo del biometano, ovvero gas prodotto da scarti agricoli.


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FASSI GRU / IL DEALER DI BOLGARE È CONCESSIONARIA E ALLESTITORE PER CASA MADRE

Grucar, i sarti del sollevamento “

FABIO BASILICO BOLGARE

Si è “leader in innovation” non a caso. Per Fassi Gru competenza e qualità del prodotto, servizi e attenzione alla clientela sono caratteristiche che non si inventano dal nulla ma si fondano su esperienza, professionalità e tanta passione. Non solo in Casa madre ma anche nella rete di vendita e assistenza. È il caso della bergamasca Grucar Srl, partner a tutto campo di Fassi Gru. Il dealer di Bolgare non è solo una concessionaria di un’area geografica strategica, ma anche un competente allestitore, riferimento importante per la Casa madre ogni qualvolta ci siano da realizzare componenti speciali. La storia della Grucar, dealer Fassi Gru per le province di Bergamo, Brescia e Cremona, è strettamente legata alle vicende della Casa madre, non solo per la vicinanza geografica - Bolgare e Albino distano una ventina di chilometri - ma anche e soprattutto per la grande expertise costruita in quasi mezzo secolo di fattiva collaborazione. Costituita negli anni Settanta da Alberto Passera, già Direttore commerciale di Fassi Gru Spa, Grucar aveva all’inizio come principale obiettivo il consolidamento e la promozione dei prodotti Fassi nei territori orientali della Lombardia e di tutto il Triveneto. A partire dagli anni Ottanta, l’azienda si concentra però nelle tre province di Bergamo, Brescia e Cremona e veste definitivamente i panni di concessionaria Fassi, strutturandosi come azienda in grado di garantire servizi commerciali, assistenziali e la realizzazione di allestimenti nella propria officina. Fondamentale sotto quest’ultimo aspetto è stato l’inserimento nell’organico di Giulio Moretti, per molti anni capo officina nello stabilimento Fassi Gru di Albino, che ha saputo dare all’azienda quell’impronta organizzativa che è tuttora presente. Un ulteriore impulso si ha con il cambio generazionale di fine anni Novanta. Dal 1999, le redini sono passate nelle mani di Gianmarco Marauta, figlio di Alberto Passera, mentre la gestione dell’officina per i lavori di assistenza e manutenzione, oltre ai reparti di montaggio, sono diventati di competenza di Carlo Moretti, figlio di Giulio, che può contare sul supporto di 10 tecnici specializzati che collaborano con l’azienda da oltre 15 anni. Senza contare che corretta gestione amministrativa, la professionalità commerciale e le qualità tecniche garantite ai clienti hanno consolidato l’attuale dimensione della Grucar. “Grucar è l’interconnessione tra Fassi e l’utilizzatore finale - spiega Gianmarco Marauta - Indubbiamente, la vicinanza con la Casa madre e la possibilità di avere continui scambi di competenze tec niche e personali hanno creato un rapporto molto stretto e costruttivo. Per Fassi realizziamo diversi allesti-

LA STORIA DELLA GRUCAR, DEALER FASSI GRU PER LE PROVINCE DI BERGAMO, BRESCIA E CREMONA, È STRETTAMENTE LEGATA ALLE VICENDE DELLA

CASA MADRE, NON SOLO PER LA VICINANZA GEOGRAFICA, MA SOPRATTUTTO PER LA GRANDE EXPERTISE COSTRUITA IN QUASI MEZZO SECOLO DI COLLABORAZIONE.

“INDUBBIAMENTE, LA VICINANZA CON LA SEDE FASSI E LA POSSIBILITÀ DI AVERE CONTINUI SCAMBI DI COMPETENZE TECNICHE E PERSONALI HANNO CREATO UN RAPPORTO MOLTO COSTRUTTIVO”, DICE

menti destinati a clienti direzionali esteri e nazionali e spesso mettiamo a disposizione dei loro tecnici i nostri piazzali per test e prove speciali dei veicoli allestiti. Sempre commissionati dall’ufficio tecnico di Albino, realizziamo anche specifici controtelai e altri particolari meccanici destinati a gru di grandi dimensioni. In pratica, tutto quello che costituisce una per sonalizzazione richiesta dal cliente rispetto alle procedure standard delle linee di montaggio Fassi spesso provvediamo a realizzarlo noi sulle loro specifiche. A tutto questo si aggiunge il normale

lavoro di un dealer attrezzato con officina meccanica, quindi vendita delle gru e realizzazione degli allestimenti per i nostri clienti, gestione dell’usato che forniamo revisionato da noi, assistenza e manutenzioni. Mediamente in un anno realizziamo un centinaio di nuovi allestimenti che corrispondono ad altrettante gru vendute, di questi un 10 per cento è realizzato conto terzi (Casa madre o altri dealer Fassi), mentre il resto sono tutti clienti diretti. Come tipologia di domanda nella nostra area di competenza, quella del mondo delle costruzioni e dell’edilizia è do-

minante e questo comporta che le gru di gamma media siano le più richieste, con una domanda che si sta spostando progressivamente verso quelle di maggiore prestazioni e dimensioni. Un altro mercato che, soprattutto nel bresciano, è molto fiorente è quello delle aziende di trasporto che stanno inserendo nelle loro offerte servizi di sollevamento: in questo caso sono le gru di gam ma pesante a essere le più richieste. Ovviamente, gli aspetti commerciali e tecnici si incrociano in continuazione e il legame tra i venditori e l’officina è strettissimo, perché ogni cliente ha esigenze

specifiche, siamo degli autentici ‘sarti del sollevamento’ e ne siamo molto orgogliosi”. La sede della Grucar si sviluppa su un’area di oltre 10mila mq di cui 2.200 coperti dove, oltre agli uffici, ampi spazi sono dedicati al montaggio delle gru, alla realizzazione dei relativi allestimenti e alla cabina di verniciatura. Sono poi previste aree dedicate all’assistenza e alla manutenzione delle varie attrezzature di sollevamento, completate da un ampio piazzale per i controlli e le verifiche periodiche; il tutto supportato da un organizzato magazzino ricambi. Molta atten-

Da sinistra: Alberto Marauta, Mauro Dellacasa e Gianmarco Marauta, fotografati presso la sede Grucar di Bolgare.

GIANMARCO MARAUTA.

zione è anche riservata alla formazione con aule e spazi idonei per i corsi, utili sia per apprendere tutte le possibilità e opportunità offerte dalle mo derne gru articolate, sia per il conseguimento dei relativi patentini. “Dire che Grucar è un’eccellenza della rete Fassi è affermare un’ovvietà - commenta Mauro Dellacasa, Responsabile Commerciale Italia di Fassi Gru - Le sue competenze e lo stretto legame con Casa madre la qualificano come un riferimento insostituibile anche per altri dealer quando sono di fronte ad allestimenti molto complessi, così come il legame con il nostro ufficio tecnico è praticamente quotidiano. Tutto questo costituisce una garanzia ulteriore per i suoi clienti che già da soli costituiscono un eccellente bacino, perché la sua area di competenza è una delle più vivaci e commercialmente interessanti per il mondo del sollevamento e, anche in piena pandemia, ha mostrato e sta mostrando una domanda molto vivace”. Nonostante il 2020 sia stato per tutti un anno molto difficile, Grucar si è impegnata per archiviare dodici mesi all’insegna dei risultati positivi, che si stima verranno ulteriormente accresciuti nel corso di un 2021 che già in questi primi mesi ha dimostrato di essere un anno ricco di opportunità. Grucar è dunque proiettata verso il futuro e lo dimostra anche con l’attuazione del terzo cambio generazionale: recentemente sono approdati in azienda Alberto e Riccardo, figli di Gianmarco Marauta, mentre il figlio di Carlo Moretti sta facendo un po’ di “palestra” tecnica presso la sede di Fassi Gru. Un chiaro e confortante segnale di continuità.


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PALLETWAYS ITALIA / LA STABILITÀ DEL GRUPPO

Merce palletizzata, trasporto al top

LA NUOVA MOBILITÀ È TRIPLICE. BECAUSE WE CARE!

NONOSTANTE IL DIFFICILE PERIODO, LA RETE DELLA SOCIETÀ LEADER NELLA MOVIMENTAZIONE ESPRESSA SU PALLET CONFERMA LA PROPRIA STABILITÀ E TRASMETTE NUOVO IMPULSO ALLE ECONOMIE LOCALI. LO DIMOSTRANO I

I

RISULTATI DEI DUE CONCESSIONARI L.D. LOGISTIC E PESARO EXPRESS GROUP

CHE REGISTRANO UNA CRESCITA TRA IL 40 E IL 55 PER CENTO DEI PROPRI VOLUMI.

GIANCARLO TOSCANO CALDERARA DI RENO

non fermarci durante la pandemia. A oggi, il 30 per cento del nostro fatturato è formato dai volumi trasportati con Palletways e stiamo assistendo a una crescita costante sia in termini di movimentazione che di fatturato”. “La forza di Palletways risiede nel suo network di Concessionari, aziende affidabili che garantiscono un servizio capillare e di qualità su tutto il territorio nazionale, affiancati da una squadra di manager che supportano costantemente i nostri partner nello sviluppo del loro business - dice Massimiliano Peres, CEO di Palletways Italia - Partner come L.D. Logistics e Pesaro Express Group hanno dimostrato la solidità della nostra rete, in grado di garantire giornalmente la continuità del servizio anche durante i periodi più difficili della pandemia. Affronteremo il 2021 con una nuova linfa vitale, potendo contare sulle giuste ri sorse e continuando a lavorare affinché il nostro servizio sia di supporto all’economia locale e nazionale”.

KÖGEL PORT 45 TRIPLEX

9 meno emissione di CO 9 più carico utile 9 più efficienza

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TH E

l trasporto di merce pallettizzata vince la sfida della crisi provocata dalla pandemia Covid-19. Lo dice chia ramente Palletways Italia, società leader nella movimentazione espressa di merce su pallet a livello nazionale ed eu ropeo e primo network specializzato del nostro Paese. La rete Palletways Italia conferma la propria stabilità e tra smette nuovo impulso alle economie locali. Lo dimostrano i risultati di due dei 130 concessionari italiani: L.D. Logistic di Forlì (FC) e Pesaro Express Group con sede a Talacchio di Vallefoglia (PU) che, rispettivamente a 17 e 16 mesi dall’ingresso nel network, registrano una crescita tra il 40 e il 55 per cento dei propri volumi. Le due aziende si sono inserite in un network internazionale di oltre 450 Concessionari distribuiti in più di 24 Paesi in tutta Europa in grado di offrire servizi di altissimo standard. Palletways Italia ha affidato

a L.D. Logistic le aree di distribuzione di Ravenna città e mare, alto lughese, Cesena, alta e bassa Valle del Savio. Lorella Cappelli, Ad di L.D. Logistic, dichiara: “L’incontro con Palletways ha fin da subito sostenuto la nostra azienda, non potevamo immaginare quanto lo avrebbe fatto durante la pandemia. La stabilità del network ha sempre rappresentato per noi un ottimo biglietto da visita consentendoci di individuare nuovi obiettivi di crescita e ci ha permesso di non fermarci mai durante questo anno così difficile. A oggi i volumi movimentati con Palletways incidono per il 30 per cento sul nostro fatturato e puntiamo a raddoppiare questa cifra nel 2021”. Pesaro Express Group è uno dei partner di riferimento sul territorio marchigiano per la logistica e il trasporto nazionale e internazionale. Francesco Giorgini, fondatore e titolare di Pesaro Express Group, spiega: “Avere alle spalle Palletways, una società che gode di un’ottima reputazione sul mercato, ci ha permesso di rafforzarci e di

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e o k . w ww Il network di Palletways è garanzia di crescita e performance per tutti i concessionari aderenti.

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IL MONDO DEI TRASPORTI

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INTERVISTA

Q

uando si parla di trasporti eccezionali in Italia, uno dei player che può vantare una delle esperienze più longeve e consolidate è senz’altro Autotrasporti Corti. L’azienda ha saputo negli anni crescere, rinnovarsi e superare le difficoltà. Anche affidandosi ai partner giusti, come Continental per quanto riguarda la fornitura di pneumatici. La Corti nasce quasi un secolo fa, nel lontano 1930, vicino a Lecco. Angelo Corti, in anni in cui il trasporto merci veniva effettuato ancora con carri e cavalli, decide di dar vita alla sua ditta individuale e nel giro di pochi anni si ritaglia un ruolo di riferimento sul territorio. Oggi a gestire l’azienda è la terza generazione dei Corti con i fratelli Corrado e Davide, entrambi coinvolti giovanissimi nell’attività a metà anni Ottanta. Il quartier generale di Sirone si estende su una superficie di 54mila metri quadrati che, oltre alla palazzina amministrativa e ai 12mila metri quadrati di capannoni adibiti a deposito, ospita l’imponente flotta da oltre un centinaio di mezzi fra trattori, motrici, autogru, semoventi, rimorchi e carrelli elevatori. L’azienda, dopo il boom degli anni Novanta, ha continuato a correre, consolidando la sua presenza oltre

CORRADO CORTI TITOLARE AUTOTRASPORTI CORTI

un’attenzione particolare, siamo sempre pronti a fare ciò che è nelle nostre possibilità per far fronte alle loro richieste.

Mdt - Personale a parte? Corti - Senz’altro la nostra flessibilità, decisiva per adeguarsi alle diverse richieste della clientela. Poi, l’elevata specializzazione nel settore dei trasporti eccezionali e nel campo del sollevamento e montaggio industriale. Senza dimenticare l’attenzione all’ambiente: puntiamo su automezzi poco inquinanti e sempre innovativi. Negli ultimi quattro anni abbiamo investito 9 milioni di euro per rinnovare il parco mezzi, in modo da disporre di veicoli moderni da poter utilizzare ovunque.

Mdt - Una voce di costo centrale in un settore come il vostro, considerando anche il numero dei vostri mezzi, riguarderà il campo degli pneumatici. Corti - Certamente. Si consideri che una realtà come la nostra, solo di ricambi ne richiede tra i 400 e i 500 all’anno. Ciò che trasportiamo, come ad esempio le presse per lo stampaggio, ha ingombri importanti e perciò utilizziamo pneumatici di piccole dimensioni per limitare le di-

Scelte che fanno la differenza

frontiera. Non a caso oggi il 70 per cento dell’attività si sviluppa all’estero: “Spagna, Polonia e Ungheria, soprattutto. Anche se il Paese con tassi di sviluppo più interessanti ultimamente è la Bulgaria”, sottolinea Corrado Corti. Da marzo 2020 il mondo è però cambiato per tutti.

Mdt - Come avete affrontato quest’ultimo lunghissimo anno? Corti - Fin da subito è stato adottato un protocollo straordinario per garantire la continuità del servizio, cercando di tutelare la salute del personale. È stata predisposta la consegna giornaliera di disinfettante, mascherine e guanti monouso per tutti gli autisti e, per quanto possibile, è stato incentivato lo smartworking. L’emergenza ha reso comunque difficile centrare gli obiettivi economici prefissati per il 2020. Puntavamo a consolidare i risultati del biennio precedente, raggiungendo un fatturato di 15 milioni di euro. Purtroppo, la maggior parte della nostra clientela è stata impossibilitata ad operare a seguito delle restrizioni introdotte durante i mesi di marzo e aprile. Il 2020 si è chiuso con un fatturato di 12,8 milioni. Monitoriamo quotidianamente l’andamento degli ordini per capire quali nuovi scenari potrebbero aprirsi nei prossimi mesi. Difficile formulare previsioni attendibili in questo momento. Siamo però tranquilli: la nostra sicurezza è motivata dagli ingenti inve-

CRESCERE, RESISTERE, GUARDARE AL FUTURO: L’AZIENDA LOMBARDA HA LE IDEE CHIARE SU QUALI DEBBANO ESSERE LE LEVE PER CONTINUARE A METTERE A FRUTTO UN BUSINESS QUASI CENTENARIO. UN PERSONALE QUALIFICATO E GLI INVESTIMENTI GIUSTI, SICURAMENTE. A INIZIARE DA QUELLI NECESSARI AD ASSICURARE AI PROPRI MEZZI IL CORRETTO COLLEGAMENTO CON L’ASFALTO: UN ARGOMENTO IMPORTANTE CHE LA CORTI AFFIDA CON SERENITÀ A CONTINENTAL.

stimenti effettuati negli anni scorsi per garantirci appunto forza e stabilità». Mdt - Su quali capisaldi si deve basare la strategia

di CRISTINA ALTIERI SIRONE

d’azione delle aziende del vostro settore in questo momento? Corti - Contenimento dei costi, attenzione al prezzo e velocità d’esecuzione. È

l’unico modo per resistere e competere con successo sul mercato.

Mdt - Il primo punto di forza della sua azienda che le

Un mezzo della flotta di Autotrasporti Corti. In alto, Davide e Corrado Corti.

viene in mente? Corti - Il nostro personale. Competente, preparato ed efficiente. Abbiamo 14 impiegati dipendenti e 40 conducenti. A tutti dedichiamo

mensioni dei nostri convogli. Abbiamo da poco un nuovo fornitore: abbiamo deciso di affidarci a Continental. Dopo un periodo di prova effettuato l’anno scorso, abbiamo constatato che a livello di durata e resistenza degli pneumatici ci offriva maggiori garanzie e quindi abbiamo deciso di stipulare un nuovo contratto. Siamo pienamente soddisfatti.

Mdt - Cosa vi ha convinto in particolare della proposta Continental? Corti - Si è dimostrato un partner affidabile, con un servizio puntuale ed efficiente e un’assistenza 24 ore su 24. Inoltre, Continental ci ha sostenuto anche sul “primo equipaggiamento”, un servizio che pochi partner garantiscono. Effettuare un ordine di acquisto e dover poi sostituire tutti gli pneumatici rappresentava un problema rilevante in passato, considerando che i nostri semirimorchi montano fino a 128 pneumatici. Anche il sistema digitale di sensori posizionati all’interno degli pneumatici che permette di monitorare in tempo reale temperatura e pressione degli stessi ed essere aggiornati costantemente sullo stato delle gomme (ContiConnect, la piattaforma di monitoraggio digitale di Continental, ndr) è interessante. Abbiamo fatto una prova che ha dato risultati positivi. Potrebbe essere una buona soluzione da implementare a partire dai nuovi acquisti previsti nel 2022.


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BRIDGESTONE / NUOVA PIATTAFORMA PER GLI PNEUMATICI DI DOMANI

Combinazione vincente

SI CHIAMA TECHSIN ED È UN INNOVATIVO MATERIALE IN GRADO DI COMBINARE ALTA RESISTENZA E BASSI CONSUMI. PER SVILUPPARLO HANNO LAVORATO ALLO STESSO TAVOLO L’AZIENDA GIAPPONESE, UNO DEI PIÙ

S

GRANDI PRODUTTORI DI GOMMA SINTETICA, LA ARLANXEO, E IL LEADER DEL SETTORE CHIMICO SOLVAY.

VALENTINA MASSA VIMERCATE

i sono messi al lavoro in tre per perfezionare la piattaforma delle meraviglie. Le hanno dato il nome di Techsyn, e si tratta di un nuo vo materiale in grado di combinare gomma sintetica tailor-made e chimicamente ottimizzata con silice. I composti interagiscono a livello mo lecolare per garantire estrema flessibilità applicativa e prestazioni eccezionali. Dietro al progetto la forza di Bridgestone, leader nella

produzione di pneumatici altamente tecnologici e nella mobilità sostenibile, Arlanxeo, tra i principali produttori a livello mondiale di gomma sintetica, e la belga Solvay, attiva dal 1863 nel settore chi mico e plastico, nonché inventore della silice ad alta dispersione, uno standard quando si tratta di gomme ambientalmente a norma. Un dream team che in soli 24 mesi ha tirato fuori dal cilindro un prodotto che promette di migliorare lavorando sul contatto con la strada le performance dei veicoli: la resistenza e le

prestazioni a livello ambientale promesse sono senza precedenti. Techsyn consente infatti ai pneumatici di ottenere fino al 30 per cento in più di efficienza in termini di usura e una resistenza al rotolamento ridotta fino al 6 per cento, senza compromettere le prestazioni. L’obiettivo in fase di sviluppo è stato quello di garantire una minore perdita di materiale dovuta all’usura, e quindi aumentare la sostenibilità del pneumatico, con una riduzione del consumo complessivo di carburante, di emissioni di CO2 e un aumento del chilo-

metraggio del battistrada. La resistenza di Techsyn consente di estendere la durata di vita dei pneumatici del 30 per cento e, di conseguenza, questo porta a doverli cambiare meno frequentemente, riducendo quindi il consumo di materie prime a lungo termine. Bridgestone prosegue con la sua trasformazione per diventare un’azienda di soluzioni sostenibili entro il 2050 e il lancio di Techsyn, una soluzione creata proprio pensando all’ambiente, segna una svolta significativa in questo percorso. “In

Laurent Dartoux, Presidente e CEO di Bridgestone EMIA.

Bridgestone cre diamo che l’innovazione al l’avanguardia - ha dichiarato Laurent Dartoux, Presidente e CEO di Bridgestone EMIA - e il futuro della mobilità non possano essere raggiunti senza collaborazione. La partnership in cui Techsyn è radicata si è evoluta fino a diventare una delle più esclusive di cui abbiamo mai fatto parte. In qualità di leader a livello globale nelle soluzioni avanzate e nella mobilità sostenibile, guardiamo verso il futuro mettendo sempre al centro di tutto innovazione e sostenibilità. Attraverso lo sviluppo di soluzioni orientate all’ambiente come Techsyn, stiamo facendo grandi progressi nella

realizzazione di tale ambizione “. Techsyn non è una soluzione statica, ma genera pneu matici tailor-made in ba se alle diverse combinazioni dei componenti tra di loro e delle diverse modalità di interazione tra questa tecnologia e le altre utilizzate da Bridgestone. La flessibilità offerta da Techsyn, che dunque può trovare impiego in varie categorie di pneumatici e veicoli, è resa possibile grazie agli esclusivi sviluppi avanzati della silice di Solvay, all’esperienza di Arlanxeo nello sviluppo, produzione e fornitura di nuovi polimeri per pneumatici e all’innovativa tecnologia delle mescole di Bridgestone.

GUERRA ALLE EMISSIONI: IL TRAGUARDO È “CARBON NEUTRAL” IN TRENT’ANNI

SUSTAINABILITY BUSINESS FRAMEWORK: PRECEDENZA ALLA SOSTENIBILITÀ B ridgestone ha annunciato il Sustainability Business Framework, vera e propria tabella di marcia per guidare le sue iniziative in nome di una mobilità sicura e sostenibile per contribuire alla realizzazione di una società a emissioni zero. L’azienda ha costantemente cercato negli ultimi decenni di ridurre l’utilizzo di risorse nella propria attività di produzione di pneumatici e gomma attraverso mezzi come lo

sviluppo di prodotti “Dan-Totsu” che in giapponese significa “leader di categoria”. Questo per assicurare una durata di vita più lunga ai prodotti e quindi un minor utilizzo di nuove risorse. Allo stesso tempo, il costruttore sta promuovendo il riutilizzo delle risorse nelle proprie attività. Esempi di questi sforzi includono l’attività di ricostruzione da pneumatico a pneumatico, in cui la parte del battistrada delle gomme usurate

viene sostituita in modo che possano essere riutilizzate. Per il futuro l’azienda sta esaminando la possibilità di convertire i pneumatici usati in materie prime utilizzabili. Guardando al 2030, Bridgestone andrà avanti con lo sviluppo di questa attività e cercherà di costruire un modello di business sostenibile che offra vantaggi per la società e i clienti. Un modello di business improntato alla creazione di un’economia

Il misto è di qualità L

circolare e alla riduzione delle emissioni di CO2 lungo l’intera catena del valore. Questa determinazione nel darsi delle severe regole parte da lontano: già nel 2012, Bridgestone svelava la sua visione ambientale a lungo termine, dando il via a iniziative volte ad aiutare a realizzare una società sostenibile. Nuovi obiettivi sono stati stabiliti nel 2020 con l’introduzione della Milestone 2030. Così guidata, la so-

cietà sta accelerando gli sforzi per incrementare il suo business riducendo il più possibile gli impatti ambientali negativi e il consumo di risorse. Per accelerare il suo contributo verso una società a emissioni zero, Bridgestone ha scritto nero su bianco che il suo obiettivo entro il 2030 è quello di ridurre le sue emissioni totali di CO2 del 50 per cento rispetto al livello del 2011, e di diventare carbon neutral entro il 2050.

GITI TIRE / Sul mercato i nuovi pneumatici Giti GAM831 per impieghi moderati ed estremi

e flotte impegnate in servizi misti, ovvero in condizioni sia moderate su strade in massima parte asfaltate e in minima parte fuoristrada sia dure su terreni accidentati come quelle delle cave, hanno ora una valida alternativa di pneumatici per equipaggiare i loro mezzi. Il produttore indonesiano Giti Tire lancia sul mercato i nuovi pneumatici da servizio misto Giti GAM831, altamente performanti

in qualsiasi condizione operativa. Giti GAM831, pneumatico all-position di ultima generazione, arriva in Europa proponendo un significativo miglioramento della resa chilometrica e una maggiore solidità per far fronte alle condizioni più dure. Disponibile nelle misure 13R22.5 156/150 (154/150) K (L) e 315/80R22.5 158/150 (154/150) K (L), il pneumatico raggiunge ottimi risultati prestazionali gra-

zie a una costruzione innovativa delle cinture volta a ottimizzare l’impronta a terra e a una nuova mescola del battistrada con una migliore resistenza all’abrasione. Giti GAM831 è stato sottoposto a lunghi e impegnativi test su varie flotte europee che hanno convalidato le sue prestazioni. La flotta che ha guidato per la maggior parte del tempo su asfalto ha registrato un incremento del 15 per cento della resa chilometrica, mentre i veicoli utilizzati in condizioni più accidentate hanno riscontrato una robustezza estrema e un’altissima

resistenza a tagli, strappi e lacerazioni. Il pneumatico riporta sul fianco il simbolo della Montagna a Tre Punte con Fiocco di Neve (3PMSF) e si dimostra adatto alle percorrenze su strade e tracciati innevati, fangosi e ghiacciati. Igino Schiavi, responsabile per l’Italia di Giti Tire, dichiara: “È stato fondamentale lavorare a stretto contatto con le flotte dei nostri maggiori partner europei per sviluppare la nuova generazione del Giti GAM831, in quanto creare uno pneumatico da servizio misto capace di ope-

rare al meglio in qualsiasi condizione è una vera sfida. Grazie al loro coinvolgimento e all’eccellente lavoro del nostro team di Ricerca & Sviluppo, siamo riusciti a sviluppare un prodotto che non solo migliora significativamente la resa chilometrica, ma offre anche i più alti livelli di resistenza. L’all-position da servizio misto Giti GAM831 è stato appositamente sviluppato in collaborazione con il Centro Ricerca & Sviluppo europeo di Giti Tire ad Hannover e viene prodotto nella moderna fabbrica di Jakarta, in Indonesia.


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DIESEL TECHNIC / SI RAFFORZANO ORGANICO E STRUTTURA

Ricambi, trend sempre positivo

C

MAX CAMPANELLA VERONA

ostante e continua la crescita dei volumi di Diesel Technic Italia, fi liale dell’azienda tedesca che distribuisce ricambi per veicoli da lavoro (van, truck, trailer e bus) con i marchi DT Spare Parts e SIEGEL Automotive. La filiale italiana ha chiuso il 2020 con un fatturato in crescita rispetto all’anno precedente. Intanto nella sede di Verona, punto di ritiro e di spedizione, il magazzino è a pieno regime: con le sue trecento spedizioni movimentate al giorno e otto risorse impiegate, nel 2021 sarà certamente rafforzato. Diesel Technic, che l’anno scorso si è aggiudicata un MDT Award da Vega Editrice e “Il Mondo dei Trasporti”, segue il trend del settore, superando nel 2020 i 20mila codici movimentati rispetto ai circa 18mila del 2019. “Nel 2020 - spiega Walter Schiavi, General Manager della filiale italiana - nonostante la situazione di forte crisi, la richiesta di ricambi si è attestata su un buon livello: alla sospensione degli investimenti su nuo vi veicoli, conseguenza dell’incertezza derivante dalla pandemia, professionisti e imprese di autotrasporto hanno preferito far viaggiare i veicoli esistenti, in attesa di una situazione più chiara, utilizzando ricambi di qualità per garantire maggiore durabilità ed efficienza al parco mezzi. Un po’ tutti i 65 distributori italiani di Diesel Technic hanno chiuso l’anno con il segno positivo, seppure con alcune differenze sul piano geografico, chiaramente dovute all’incidenza della pandemia nelle varie regioni”. Nel corso dell’anno qual è stato l’andamento dell’attività dei distributori? “Qualcuno puntualizza Schiavi - ha risentito delle difficoltà derivanti dal lockdown nei mesi di marzo, aprile e maggio, ma tutti hanno garantito il servizio ai clienti, pur rallentando l’attività. Da metà maggio in poi si è tornati a crescere e da giugno si è tornati ai livelli dell’anno precedente; anzi, nel mese di agosto abbiamo registrato un picco di richieste. Del resto, si respira tanta voglia di normalità e il trend positivo del secondo semestre 2020 e delle prime settimane di quest’anno lo dimostra: ovunque è forte il desiderio di recuperare quanto

PREMIATA CON UN MDT AWARD DA VEGA EDITRICE E “IL MONDO DEI TRASPORTI” LO SCORSO ANNO, LA FILIALE ITALIANA DELL’AZIENDA TEDESCA HA SEMPRE GARANTITO IL SERVIZIO AL CLIENTE, ANCHE NEI MOMENTI DIFFICILI IN CONSEGUENZA DELLA PANDEMIA E DEI LOCKDOWN. “STIAMO INVESTENDO PER CONTINUARE A CRESCERE RAFFORZANDO TRE AREE STRATEGICHE: TECNICA, COMMERCIALE E LOGISTICA”, AFFERMA WALTER SCHIAVI, GENERAL MANAGER.

perso”. In termini di business Diesel Technic Italia ha chiuso il 2020 con un fatturato di circa 10 milioni, rispetto ai 7,5 dell’anno prima. Qual è il target per il 2021? “Crescere ancora e - afferma Schiavi - le premesse ci sono tutte, sia per i numeri che stiamo registrando in avvio dell’anno sia per gli investimenti mirati, che stiamo attuando sul piano dell’organizzazione in tre aree strategiche: tecnica, commerciale e logistica”. Tra i fiori all’occhiello di Diesel Technic il servizio di consegna nelle 24 ore: anche nell’anno pandemico si è riusciti a garantire le consegne di ricambi in giornata? “Nel 94 per cento dei casi - precisa Schiavi - i ricambi ordinati al mattino sono arrivati la sera a casa del cliente: distributore ma anche officina o autotrasportatore. Capita sempre più spesso, infatti, che il distribu-

tore preferisca la consegna direttamente presso il proprio cliente, officina o flotta”. Come avviene il processo logistico di consegna dei ricambi? “Circa la metà dei ricambi movimentati - illustra il General Manager - vengono spediti con corrieri nazionali. L’altra metà viene ritirata nella sede di Verona o consegnata, in tutto il nord Italia, attraverso il servizio in giornata di Diesel Technic Italia, che si avvale di mezzi propri che si occupano delle spedizioni dell’ultimo miglio per raggiungere, con la sua flotta di veicoli commerciali, la sede indicata dal distributore”. Il network di 65 distributori sarà soggetto a modificazioni nel corso del 2021? “Oggi - dichiara Schiavi - la Rete Diesel Technic garantisce una copertura capillare: nel corso del 2020 abbiamo migliorato la nostra presenza

in alcune regioni prima non totalmente coperte, nonostante le difficoltà dovute alla gestione della pandemia. Siamo riusciti a garantire i servizi, a proseguire con gli investimenti e abbiamo continuato tutti a lavorare, in presenza o in smart working, senza dover ricorrere alla cassa integrazione. Questo grazie al fat to di appartenere a una struttura solida: la Casa Madre ci ha sempre garantito il suo sostegno”. Qual è l’elemento distintivo del servizio Diesel Te-

chnic? “Tutti i nostri distributori - conclude il General Manager - condividono l’obiettivo di servire il cliente al cento per cento. Ogni azienda di trasporto, a maggior ragione se effettua tratte internazionali e ha una flotta multibrand, nella nostra rete trova il ricambio di qualità adatto per la tipologia di veicolo che gli interessa, sviluppato in linea con la filosofia di miglioramento continuo dell’azienda, che consente anche la costante ottimizzazione del prodotto”.

I prodotti Diesel Technic sono sviluppati presso il Centro Ricerca & Sviluppo di Kirchdorf e soddisfano i requisiti del DTQS (Diesel Technic Quality System), sistema proprietario di gestione qualità di Diesel Technic che, formato da quattro processi che si integrano l’uno nell’altro - sviluppo del prodotto, controllo del campione iniziale, controlli di serie e assistenza post-vendita - consente di garantire qualità e miglioramento continuo del prodotto.

Walter Schiavi, General Manager della filiale italiana di Diesel Technic.


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INTERVISTA / BENEDETTO FORLANI, PRESIDENTE SHELL ITALIA OIL PRODUCTS

L’olio giusto è sostenibile

D

MAX CAMPANELLA SESTO SAN GIOVANNI

iventare una Energy Business Company a zero emissioni entro il 2050. È l’obiettivo del Gruppo Shell che, nell’ambito di un’ampia strategia che coinvolge tutte le divisioni aziendali, nel segmento Oil Products ha annunciato il lancio della gamma di lubrificanti Carbon Neutral, ovvero a impatto zero di CO2. Prodotti di sponibili in Italia e nei principali mercati europei per il settore automotive, del trasporto pesante e dell’industria. A illustrarci l’iniziativa, che risponde alla crescente domanda di maggiore attenzione alle tematiche ambientali da parte dei trasportatori, è Benedetto Forlani, 48 anni, da venti in Shell. Milanese, una laurea in Economia all’Università Bocconi, è oggi Pre sidente del Cda di Shell Italia Oil Products e Marketing Manager Europa nel segmento lubrificanti. “Shell con i suoi settant’anni di storia - spiega Forlani - si colloca tra i primi leader in soluzioni tecnologiche: le prime attività di ricerca tecnologica risalgono agli Anni Quaranta. Da sempre sviluppare prodotti a van zati e innovativi, che rispondono a esigenze di clienti che, soprattutto nel caso di professionisti, sono sempre in e voluzione, rappresenta uno dei principali obiettivi di Shell. Quest’impegno ha portato negli ultimi anni a ottenere 250 brevetti nel solo segmento dei lubrificanti, per il quale operano 200 tra tecnici e ingegneri dedicati allo sviluppo di prodotti in Usa, Cina, India e Germania”. I TRE PILASTRI DELLA RICERCA

Quali sono i criteri sui qua li si basa l’attività del team di Ricerca&Sviluppo? “Essenzialmente - prosegue Forlani - la ricerca si basa su tre pilastri: innovazione, applicazione della tecnologia e partnership, che vuol dire operare a stretto contatto con clienti e compagnie leader nell’autotrazione leggera e pesante e industria e che, insieme a Shell, affrontano sfide ad alto valore tecnologico”. Quali sono gli obiettivi del team di ricercatori? “Anche in questo caso possiamo individuare tre aree che sono - afferma il Presidente di Shell Italia - tutte fondamentali per rispondere alle esigenze dei clienti: migliori prestazioni, minori consumi e minori emissioni. Nel settore dei trasporti, nostre ricerche indicano che per le flotte oltre alla crescita commerciale il tema della sostenibilità è sempre più importante: il 70 per cento dei trasportatori afferma di essere impegnato a portare avanti sforzi di sostenibilità, il 40 per cento di essere impegnato a sviluppare una strategia d’investimenti e modifiche in questa direzione. Ogni anno Shell produce cinque miliardi di litri di lubrificanti a livello globale, siamo il pri-

A UN MESE DAL LANCIO DEI PRODOTTI

CARBON NEUTRAL ANCHE ALL’INTERNO DELLA FAMIGLIA DI LUBRIFICANTI

RIMULA,

DEDICATA AI PESANTI STRADALI,

SHELL

PUNTA A ESPANDERE LA SUA ATTENZIONE AD ALTRI MERCATI E A RAFFORZARE LA LINEA DI OLI A IMPATTO ZERO DI

CO2. “LA

STRATEGIA È BASATA SU TRE AREE, TUTTE FONDAMENTALI PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEI CLIENTI: MIGLIORI PRESTAZIONI, MINORI CONSUMI E MINORI EMISSIONI”, AFFERMA

mo fornitore al mondo di lubrificanti: questo non solo ci pone in una posizione privilegiata nei confronti delle esigenze dei clienti, ci impone il dovere di compiere scelte sostenibili”. Da queste premesse nasce l’approccio Carbon Neutral: quali sono le caratteristiche vincenti della nuova linea? “Un mese fa - illustra Forlani - abbiamo lanciato una gamma di prodotti a impatto zero di CO2 che offrono la possibilità di compiere una scelta responsabile. Per Shell è un passaggio rivoluzionario se ne consideriamo la portata: andiamo a compensare emissioni che coprono circa due milioni di litri di lubrificanti a livello mondiale. In ogni famiglia di lubrificanti dei vari segmenti, la clientela trova oli Carbon Neutral: nei veicoli pesanti, nella gamma Rimula si trovano prodotti che danno un contributo tangibile nella gestione della CO2”. Non è dunque una mera sostituzione o introduzione di una famiglia di lubrificanti? “No, rappresenta invece sottolinea il manager Shell una possibilità di scelta per clienti sempre più sensibili a questi temi, che nel ciclo produttivo o nell’attività quoti-

diana vogliono inserire elementi per ridurre le emissioni. Una scelta che ha richiesto investimenti molto elevati ma che fanno parte di un impegno costante di Shell: sul piano globale il gruppo stanzia un bugdet annuo superiore a un miliardo di dollari in Ricerca&Sviluppo e ha a disposizione 45mila scienziati che lavorano in tutti i settori”. Come sta cambiando la risposta del trasporto su gomma alla proposta di lubrificanti che sostengono la sostenibilità? “I professionisti - dichiara Forlani - sono molto attenti al lubrificante, che rappresenta un elemento fondamentale per il mezzo, a maggiore ragione se permette di lavorare con un beneficio in termini di redditività. Purtroppo non sempre i trasportatori hanno tempo per dedicarsi a un’analisi del prodotto, tralasciando il fatto che, dal punto di vista tecnico, il lubrificante può dare benefici rilevanti per l’economicità. Ricordo i tre pilastri di Rimula: economy, protezione da usura e lunghi intervalli di cambio, che sono ancora più enfatizzati in versione Carbon Neutral”. Può darci qualche dato in

proposito? “Ad esempio spiega il numero uno di Shell Italia - Rimula L6 aiuta a ridurre i consumi del cinque per cento, che in un conto eco nomico è un dato importante. Risultato che otteniamo grazie a partnership con costruttori come MAN e Mercedes-Benz, con i quali effettuiamo prove su banco e su strada, per sviluppare al meglio risposte alle esigenze mo derne che sono oggi imprescindibili. I trasportatori dichiarano che, nell’ultimo triennio, metà dei guasti ai veicoli e dei fermi non programmati sono dovuti alla scelta del lubrificante, con un costo di gestione molto elevato. Uno su tre stima che il fermo non pianificato comporta per l’azienda oneri per 100mila dollari, un impatto for te che può arrivare a 250mila dollari di danni. Tutto questo può essere evitato con una gestione attenta di lubrificanti e servizi di consulenza dedicati, scegliendo la combinazione olio-motoretrasmissione che meglio si adatta alla flotta”. In che modo Shell è vicina ai trasportatori perché usino correttamente l’olio lubrificante sui veicoli? “Shell continua Benedetto Forlani -

si propone come partner di flotte grandi, medie e piccole, con un servizio che si adatta al meglio alle dimensioni in funzione delle quali sviluppiamo una proposta dedicata ma garantiamo la stessa tecnologia. Il lubrificante Shell ha il compito di aiutare nella gestione del business quotidiano”. MILANO CENTRO PRODUTTIVO

Quali sono in Italia gli impianti dove si producono oli lubrificanti Shell? “A Milano - sottolinea Forlani - è presente uno dei siti produttivi più grandi al mondo, con una capacità di circa 70 milioni di litri di lubrificante, un’autentica eccellenza nella produzione e nello stoccaggio: è stato uno dei primi siti ad approvvigionarsi al cento per cento con energia elettrica certificata, prodotta da pannelli solari”. Come si colloca l’approccio Carbon Neutral con la più generale strategia ecosostenibile di Shell? “I pilastri della strategia globale - illustra Forlani - sono tre. Il primo è evitare le emissioni, utilizzando materie prime riciclate o energia prodotta da fonti

BENEDETTO FORLANI.

rinnovabili: ad esempio negli imballaggi sono state ridotte del quattro per cento e almeno il 40 per cento dei nostri flaconi entro il 2021 sarà realizzato con resina riciclata. Il secondo è ridurre le emissioni: da anni Shell ha ridotto la CO2 emessa del 30 per cento, il 50 per cento dell’elettricità proviene da energie rinnovabili e vogliamo crescere ancora. Il terzo è compensare le e missioni, obiettivo per il quale abbiamo attivi diversi progetti nel mondo”. Quale caratteristica distingue la linea Rimula per i mezzi pesanti rispetto a prodotti per automobili come la linea Helix? “Essenzialmente la differenza sta nelle esigenze tecniche e prestazionali dei motori: i veicoli industriali - prosegue Forlani sono più sollecitati sul piano meccanico e il lubrificante deve essere in grado di mantenere la pellicola di lubrificante quando sono sottoposti a carichi o pressioni elevate, per garantire prestazioni eccellenti a motori e componenti. Sui camion l’olio subisce notevole stress a livello termico ed è più vulnerabile a degradazione termica o ossidativa: la gamma Shell Rimula è stata sviluppata pensando specificamente a questo tipo di utilizzo, con un pacchetto di additivi studiati per il veicolo industriale”. Come ci dobbiamo immaginare l’ulteriore evoluzione dei lubrificanti Carbon Neutral? “Dopo il lancio nei mercati europei con prodotti premium - conclude Forlani l’impegno di Shell è far sì che la gamma si ampli, in modo da coprire il maggior numero di prodotti, e si diffonda in altri mercati come Usa ed Estremo Oriente con l’obiettivo di raggiungere ogni Paese del mondo”.


LOGISTICA

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FRAIKIN / INTERAMENTE A NOLEGGIO LA FLOTTA DELLA LOMBARDA TF GROUP

Logistica che fa bene alla salute STORICA AZIENDA FONDATA NEL 1984 PER I TRASPORTI VELOCI, NEGLI ANNI TF GROUP CRESCE CON ACQUISIZIONI FINO AD ASSUMERE LE ATTUALI PROPORZIONI, CON FILIALI

CENTRO ITALIA A REGNO UNITO E UNGHERIA. I SUOI 40 FURGONI OGNI DAL

GIORNO RITIRANO E CONSEGNANO MATERIALE SANITARIO E PROTESI ORTOPEDICHE.

CON IL

LEADER DEL NOLEGGIO DI VEICOLI PROFESSIONALI UN RAPPORTO INIZIATO DUE ANNI FA, BASATO SULLA PROFONDA CONOSCENZA DELLE NECESSITÀ

A

MAX CAMPANELLA

SAN GIULIANO MILANESE

vere una flotta sempre efficiente, per sostenere il trend di sviluppo e, soprattutto, per garantire alla committenza un servizio espresso efficace, è l’obiettivo di TF Group, azienda lombarda fondata nel 1984, che per la sua flotta di veicoli commerciali ha sempre scelto il noleggio, trovando in Fraikin Italia il suo partner attuale, al suo fianco nella costante espansione di filiali sul territorio, che nascono per soddisfare la crescente domanda del la clientela italiana ed europea. Nata come player nel segmento dei trasporti veloci, a seguito di una serie di acquisizioni TF Group assume le attuali dimensioni: 40 unità di veicoli commerciali leggeri (alcuni dei quali con sponda caricatrice), due motrici da 5,20 e 7,20 metri e un trattore con semirimorchio. Con

DELL’AZIENDA DEL MANAGER

ROBERTO COGO. sede legale nel centro di Milano e sede operativa e amministrativa a San Giuliano Milanese - dove oltre agli uffici è presente un magazzino per la logistica per complessivi 10mila mq di superficie - l’azienda è presente con due filiali a Mon tacchiello, nella cintura di Pisa, una ad Aprilia, in provincia di Latina, e una sarà operativa quest’anno a Fiano Romano. Fuori dai confini nazionali, la rete TF Group è presente con tre filiali in Ungheria e una in Svizzera, Regno Unito e Bulgaria. Chiave di volta nella crescita dell’azienda l’anno 2002, caratterizzato da una serie di acquisizioni di aziende operative nei servizi espressi nazionali e internazionali. “Ci siamo fortemente spe cializzati spiega Adele Figini, Responsabile Operativo - nell’import-export nel Regno Unito e nel trasporto al servizio delle strutture sanitarie, ad esempio di apparecchiature medicali e

protesi ortopediche per ospedali. Negli anni il rapporto con la clientela si è sempre più consolidato e, nel 2013, abbiamo scelto d’investire anche nella logistica, puntando inizialmente a rispondere all’esigenza della clientela sanitaria. Oggi abbiamo ampliato questo ramo d’attività ed effettuiamo servizio di deposito pneumatici e moto presso la sede di San Giuliano”. Tutti i giorni i veicoli TF Group ritirano il materiale la sera e il giorno successivo sono su strada per raggiungere destinazioni in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana e, da aprile, viene rafforzato il business nel Lazio, con l’apertura della filiale di Fiano. Fatta eccezione per i veicoli pesanti, l’intero parco è noleggiato. “I nostri furgoni - precisa Figini - effettuano almeno 150mila km l’anno: l’eventualità d’incidenti o guasti è dietro l’angolo. Il noleggio ci consente di risolvere il problema

con immediatezza, garantendo al cliente la piena operatività e efficienza della flotta. Altro vantaggio è costituito dal costo certo: i nostri investimenti viaggiano di pari passo con le richieste della clientela, abbiamo la necessità di investire sui veicoli quando serve, in funzione dell’andamento dell’attività”. Due anni fa l’incontro con Fraikin, leader nel noleggio di veicoli professionali, che a TF Group ha consegnato otto unità, e altre due sono in arrivo, tutte di veicoli commerciali (Fiat Ducato e Talento e Iveco Daily, cassonati e boxati con sponda). “TF Group - afferma Roberto Cogo, Area Manager Fraikin

tF group

Da sinistra: Roberto Cogo, Area Manager Fraikin Italia; Adele Figini, Responsabile Operativo TF Group; Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia.

Sede operativa: San Giuliano Milanese Fondazione: 1984 Responsabile operativo: Adele Figini Merce trasportata: corriere espresso Flotta: 40 furgoni, un bilico e due motrici Dipendenti: 36 Fatturato (euro): 4,6 milioni Sito internet: tfgroupit.com

Italia - è un’azienda che conosco da 15 anni, avendone seguito l’evoluzione e analizzato le necessità in termini di flotta. Il management ha sposato la filosofia del noleggio per i vantaggi fiscali e operativi che ne derivano: Fraikin è al loro fianco per crescere insieme. Di pari passo con l’apertura di nuove sedi in altre zone d’Italia, siamo pronti a rispondere alle loro esigenze per consentirgli di dare il massimo servizio alla committenza”. Considerata la tipologia di core business, anche il 2020 - nonostante la pandemia - si è chiuso in modo positivo per TF Group, con un fatturato di 4,6 milioni di euro e 36 dipendenti complessivi. E ora l’azienda lombarda guarda all’anno in corso con cauto ottimismo. “L’anno scorso - illustra Adele Figini - le consegne per gli ospedali hanno proseguito il loro trend, seppure con volumi inferiori: dovendo assegnare priorità ad altri reparti sanitari, come le terapie intensive, quelli ortopedici e traumatologici hanno rallentato la loro operatività. Il 2021 è iniziato molto bene: come proseguirà dipende dalle trattative aperte che hanno già portato l’azienda a investire sulla nuova filiale nel Lazio. Se continua l’onda positiva, TF Group investirà ulteriormente sulle risorse umane e sulla flotta, che sarà rafforzata con il noleggio”.


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FRAIKIN / GIUNGE AL QUARTO ANNO LA PARTNERSHIP CON SOTRAL

Il pasto è servito D

CON LA SECONDA GENERAZIONE, NELLA PERSONA DI FRANCESCO, NEL 1994 I TABBIA RILEVANO LA SOTRAL, AZIENDA DI TRASPORTI GIÀ INSERITA NEL MONDO DELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA. DA QUEL MOMENTO HA INIZIO UNA SEMPRE PIÙ MARCATA SPECIALIZZAZIONE NEL TRASPORTO PASTI, CHE OGGI VIENE EFFETTUATO PER LE PIÙ IMPORTANTI AZIENDE NEL LORO SETTORE. “NON È IL CLASSICO CLIENTE: CON LORO METTIAMO ALLA PROVA LA NOSTRA CAPACITÀ DI AFFRONTARE CON EFFICACIA E TEMPESTIVITÀ OGNI PROBLEMATICA”, AFFERMA DIEGO PELLICIOLI.

MATTEO GALIMBERTI TORINO

alla cucina alla mensa aziendale, al banco di scuola, a un paziente allettato per arrivare a un militare in caserma, Sotral si occupa del trasporto pasti, mettendo a disposizione della committenza migliore sul mercato una flotta di veicoli commerciali con massima attenzione alla loro efficienza e al loro impatto ambientale. Il Presidente Francesco Tabbia, classe 1972, non nasconde le difficoltà legate alla pandemia, che ha visto la chiusura delle scuole, il ridimensionamento delle attività di molti reparti ospedalieri e delle mense aziendali, con il conseguente calo della domanda di pasti, giri di consegna e quindi del fatturato. Manager di esperienza, che ha imparato sul campo a procedere con cautela e con attenzione a fornire un servizio preciso e puntuale, Tabbia e il suo team ha scelto di continuare a investire, affiancandosi a Fraikin per favorire il costante rinnovo del parco mezzi, puntando a sostenere la ripresa quando il trend tornerà a essere positivo. La famiglia Tabbia inizia la sua attività nella ristorazione partendo dal primo gradino: Giacomo Tabbia, oggi 75enne e i suoi fratelli Antonio e Mario, sono i primi a portare su strada un furgone per le consegne alle gastronomie e ai bar già negli anni 70 dando vita alla TGT (Tabbia Giacomo Tony), tra le prime aziende di ristorazione collettiva a Torino, occupandosi del fresco e surgelato per le mense dei dipendenti Fiat. In parallelo al business, i Tabbia investono su tre stabilimenti di produzione pasti, in modo da avere una presenza capillare nel Nord, Centro e Sud Italia. Quando la Socama, nel suo sviluppo nella ristorazione col-

lettiva, rileva l’azienda, la famiglia piemontese acquisisce la Sotral fondata nel 1982 già operante all’interno del mondo della ristorazione collettiva. È l’ingresso dei Tabbia in un segmento che non abbandoneranno più. Continuano a occuparsi della logistica delle mense Fiat e successivamente delle consegne pasti di mense scolastiche, ospedaliere, aziendali e forze armate. È il 1994 e accanto a Giacomo e i suoi fratelli è arrivato Francesco. “Chiave di differenza”, gli elevati standard di efficienza, garantiti dall’esperienza acquisita e dall’utilizzo delle nuove tecnologie con l’arrivo della seconda generazione. “Abbiamo iniziato - racconta Francesco Tabbia - con la gestione di una

piattaforma frigorifera -20° per Auchan e altri clienti, poi centralizzata altrove, cui sono seguiti servizi di trasporto pasti per scuole, ospedali, case di riposo e aziende con mense interne, che dal 2000 rappresentano il cento per cento del nostro business”. Corriere puntuale della ristorazione, oggi Sotral è al servizio delle primarie aziende di ristorazione come Pellegrini, Dussmann, Elior, Sodexo, Compass, CAMST, Break&Lunch, Serenissima, Gate Gourmet, Traverso, Genesi, Cooperativa Frassati e Sado Ortofrutta. “La clientela - dichiara il Presidente - è costituita dalle aziende migliori sul mercato nel rispettivo settore: si rivolgono a

noi nella consapevolezza di ricevere un servizio efficiente e rapido. In tutti questi anni, nonostante l’andamento altalenante del business, legato a gare d’appalto, abbiamo sempre investito sulla qualità, dalla responsabilità sociale all’eco-driving, dal l’attenzione alle emissioni inquinanti del parco veicoli alle dichiarazioni ambientali di prodotto al rispetto delle normative su tachigrafo e tempi di guida e riposo, ottenendo quattro certificazioni”. L’azienda torinese nel 2016 è stata inserita nell’elenco delle imprese con rating di legalità e il suo approccio è di tipo consulenziale. “Alla clientela - precisa Tabbia - forniamo un progetto di ingegneria logistica: si ottimizzano i percorsi, si stu-

diano le rotte, con un sistema informatico verifichiamo distanze, circuiti possibili e chilometraggio. Il cliente è consapevole del valore economico del trasporto nonché della CO2 emessa per i pasti trasportati”. Un focus particolare è rivolto alla sostenibilità ambientale, che passa anche da veicoli a minor impatto. “Abbiamo cominciato a investire su trazioni alternative - prosegue Tabbia - sin dal 2017 con mezzi a metano. Oggi è indispensabile: ogni appalto assegna valore alla percentuale di veicoli Euro VI o con alimentazioni alternative. Si tratta di istanze comprensibili ma che richiedono investimenti importanti da parte nostra: in questi anni il costo finale del pasto è rimasto inalterato; pur a fronte di margini contenuti, la scelta di Sotral è stata d’investire su una flotta propria, fatta eccezione per una decina di padroncini “storici”, con cui lavoriamo da due generazioni”. Il parco - per lo più veicoli commerciali L2H2 di brand europei, con una cospicua presenza Fiat e Iveco è costituito da 95 unità di proprietà, 25 delle quali a metano, e 15 a noleggio. Gli allestimenti prevedono una coibentazione a norma per il trasporto pasti e con l’ATP per il trasporto a temperatura controllata quando richiesto e un sistema di ancoraggio dei carrelli termici, sui quali viaggiano i vassoi che, dal centro cottura e con due temperature (caldo e freddo), arrivano al letto del paziente. “I veicoli - spiega Tabbia - effettuano servizi molto differenti tra loro, percorrendo dai cinque ai 300 km al giorno. Il noleggio risponde a questa esigenza con veicoli specifici per ogni missione. Con Fraikin abbiamo iniziato nel 2017 e siamo al secondo rinnovo. Nel 2020 abbiamo inserito cinque Iveco Daily 60 con sponda a battuta e cella frigo. Per quest’anno abbiamo acquistato 13 furgoni e siamo in attesa dell’esito di nuove gare: con l’arrivo di altri servizi punteremo sul noleggio”. Punto di forza della partnership con il leader nel noleggio di veicoli professionali è l’assistenza post vendita. “Sotral - afferma Tabbia - è una società di servizi. Se un veicolo si fer ma, il risultato è solo uno: la clientela non riceve il servizio, con conseguenti penali e danni all’immagine dell’azienda, oltre al disagio arrecato ai vari utenti in attesa del pasto. Nel caso si verifichi un problema, occorre risolverlo: non possiamo essere lasciati soli. La disponibilità di Fraikin dimostrata finora, anche inserendo nel network di assistenza le officine che conoscono le nostre necessità, rappresenta un elemento di grande valore aggiunto”. Oggi Sotral dà lavoro a 145 persone e ha chiuso il 2020 con un fatturato di 4 milioni, rispetto all’exploit dell’anno precedente (5,2 milioni). “Il suo potenziale di sviluppo con nuove gare e l’ottima relazione instaurata - afferma Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia - rappresentano la base della futura crescita in partnership con Fraikin. Sotral propone qualità e pretende qualità nel servizio, considerando la rilevanza della clientela. Fraikin è pronta a mettersi alla prova, a dimostrare nei fatti la sua capacità di affrontare e risolvere eventuali problematiche senza schemi”.

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Diego Pellicioli e Roberto Cogo, rispettivamente Sales Director e Responsabile Veicoli Isotermici Fraikin Italia, consegnano un simbolico veicolo con la livrea Fraikin a Francesco Tabbia e al suo team di Sotral.

Sede operativa: Torino Fondazione: 1982 Presidente: Francesco Tabbia Merce trasportata: pasti per mense Flotta: 95 furgoni + 15 a noleggio Dipendenti: 145 Fatturato (euro): 4 milioni Sito internet: sotral.it


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LOGISTICA MEDITERRANEA / STRATEGICA PARTNERSHIP CON UNO DEI

Ibba e Tirso crescono insieme

D

TRAGHETTATA IN UN PERCORSO DI FORTE ESPANSIONE DALLA NUOVA GENERAZIONE, F.LLI IBBA HA DA TEMPO VARCATO I CONFINI DELL’ISOLA, PUR MANTENENDO SALDE LE RADICI NELLA TRADIZIONE SARDA, CHE TROVA ESPRESSIONE NEL BRAND “CUORE DELL’ISOLA”. L’AZIENDA GUIDATA DALLA FAMIGLIA FABBRI È UN PARTNER STORICO PER LA MOVIMENTAZIONE E IL TRASPORTO DELLE MERCI, SOPRATTUTTO A SEGUITO DELL’AVVIO DELL’ATTREZZATA PIATTAFORMA DI TOSSILO, IN POSIZIONE BARICENTRICA E CON UN MAGAZZINO PIÙ CAPIENTE.

MAX CAMPANELLA ORISTANO

alla Sardegna al “continente”, con un’e span sione che salvaguarda il rispetto e la conservazione delle tradizioni sarde, all’insegna del gusto e dell’attenzione a dettagli sempre più apprezzati dalla clientela. Quella di F.lli Ibba è una realtà aziendale che merita di essere conosciuta, nelle sue radici così come nell’impegno della nuova generazione, nella persona di Giangiacomo Ibba, a proseguire lo sviluppo con nuove acquisizioni, mantenendo un punto fermo: continuare a essere parte integrante della comunità in cui si opera, contribuendo a generare valore e sviluppo. Su queste basi sin dagli Anni Ottanta è stata avviata la partnership con Logistica Mediterranea che, dal 2017, è player affidatario dei servizi logistici. Azienda di distribuzione alimentare, F.lli Ibba opera nel canale retail attraverso una rete diretta e una franchising (composte da supermercati con una metratura tra 250 e 1.500 mq) e nel canale cash&carry. Sin dalle origini F.lli Ibba opera anche nel settore zootecnico con una business unit dedicata a distribuzione e commercializzazione di cereali semplici e mangimi. Infine, tramite un’altra business unit, progetta prodotti alimentari sani, buoni e accessibili: il marchio “Cuore dell’Isola” è specializzato su prodotti sardi, il brand “L’Isola del Piacere” cerca invece

eccellenze a livello nazionale, riprogettandole secondo rigorosi standard qualitativi. Nell’immediato dopoguerra i fratelli Ibba iniziano l’attività commerciando all’ingrosso olio, cereali e legumi. Nel 1962 viene costituita F.lli Ibba S.p.A. Negli Anni Settanta vengono aperti i primi punti vendita al dettaglio. Il percorso dell’azienda è continuato con l’affiliazione di altri imprenditori e, nel 2003, a seguito del cambio generazionale, si avvia un nuovo corso dell’attività del gruppo e vengono aperti i primi cash& carry. Nel 2017 viene acquisita “Crai Tirreno” e l’azienda espande il raggio d’azione al di fuori dell’isola. All’inizio di quest’anno l’acquisizione dei negozi Gieffe, nel l’area cagliaritana. Nella sede originaria di Oristano vengono valutate e indirizzate tutte le attività del Gruppo e hanno luogo le funzioni chiave (amministrazione, contabilità, finanza, commerciale, marketing, logistica ecc.) che forniscono servizi a tutte le altre società del Gruppo. Le altre attività sono ripartite tra le sedi di Montero-

tondo e Milano: a Monterotondo sono ospitati gli uffici Crai Tirreno, società che si oc cupa dello sviluppo nel centro Italia; la nuova sede di Milano ospita gli uffici di “Cuore dell’Isola”. Il Centro Distribuzione principale è ubicato a Tossilo, in provincia di Nuoro, e lavora congiuntamente alle piattaforme di distribuzione di prodotti freschi, ortofrutta e ittico ubicate a Oristano, surgelati a Santa Giusta e a un hub logistico di prodotti secchi, freschi e ortofrutta situato ad Arzachena, dal quale vie ne servita l’area est/nord-est dell’isola. Il centro Italia viene rifornito da due piattaforme di secchi ubicate a Monterotondo e freschi, ortofrutta e surgelati a Borgo Sabotino, in provincia di Latina. F.lli Ibba opera sul mercato con cinque insegne e ha chiuso il 2020 con un fatturato di 355 milioni di euro (535 milioni di vendite totali su mercato al consumo). “Ogni anno - illustra il Presidente Giangiacomo Ibba - movimentiamo circa 20 milioni di colli, prevediamo nel corso del prossimo anno di incrementa-

F.LLi ibbA spA

Sede operativa principale: Oristano Fondazione: 1962 Amministratore: Giangiacomo Ibba Attività: distribuzione alimentare Flotta: operatori logistici esterni Dipendenti: 600 Fatturato (euro): 355 milioni Sito internet: abbigroup.com


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PRINCIPALI OPERATORI DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA

puntando sull’efficienza re le movimentazioni a 25 milioni di colli. Dietro questi numeri ci sono le persone: la nostra forza più grande. Siamo una grande famiglia di circa 600 persone e generiamo un indotto che ne occupa oltre 1.800”. F.lli Ibba affida interamente a operatori logistici esterni le attività di movimentazione interna delle merci e di trasporto: Logistica Mediterranea, azienda guidata dalla famiglia Fabbri che opera su strada con veicoli a marchio Tirso, si occupa del servizio di handling e trasporto sulle piattaforme di Tossilo e Arzachena. “La collaborazione con Logistica Mediterranea afferma il Presidente Ibba inizia nei primi Anni Ottanta essendo, già a quei tempi, uno degli operatori logistici di riferimento nel nostro mercato. All’epoca Logistica Mediterranea importava per noi dalla penisola cereali, materie prime e prodotti alimentari. La collaborazione è continuata negli anni fino a che, nel 2017, Logistica Mediterranea risultò il logista più competitivo, a parità di servizio, in un tender per l’affidamento dei servizi logistici”. F.lli Ibba in quegli anni, in seguito alla decisione di spostare la piattaforma distributiva dei sec-

chi da Sestu a Tossilo - al fine di assumere una posizione più baricentrica rispetto alla rete dei punti vendita e per necessità di usufruire di un magazzino più capiente per l’incremento di volumi registrato e programmato - ha avviato una collaborazione più stretta, affidando a Logistica Mediterranea la movimentazione e il trasporto delle merci di tale piattaforma. Qual è la “chiave di diffe-

renza” del servizio di Logistica Mediterranea? “Si tratta afferma Giangiacomo Ibba di un’azienda del territorio e, come recita la nostra mission e vision, la nostra azienda vuole crescere assieme agli operatori del territorio in cui operiamo. Logistica Mediterranea incarna perfettamente i nostri valori aziendali. Umiltà: la collaborazione con Logistica Mediterranea ha portato nel tempo una crescita del-

le rispettive aziende e abbiamo sempre lavorato insieme, pronti a imparare l’uno dall’altro, per migliorarci reciprocamente. Lealtà: la correttezza e affidabilità di Logistica Mediterranea ha fatto sì che la nostra azienda abbia continuato, negli anni, il rapporto con loro, accrescendo i loro incarichi con l’evolversi del nostro business. Le tariffe a noi applicate sono eque e sap piamo che altrettanto e -

qua mente vengono trattati i loro collaboratori. Impegno: non è stato facile a volte per Logistica Mediterranea adattarsi alle nostre mutevoli richieste, ma con impegno e dedizione ci sono sempre venuti incontro. Sostenibilità: Logistica Mediterranea, come noi, intende portare avanti percorsi di sostenibilità, ad esempio come far sì che le emissioni derivanti dal proprio lavoro vengano progressivamente ridotte”. Quali sono le istanze che la sua azienda rivolge a fornitori di logistica e trasporto alle quali risponde con efficacia Logistica Mediterranea? “Affidabilità, adeguamento e puntualità. Una rete distributiva - spiega il Presidente - ha necessità di un servizio nel quale ogni giorno intervengono numerose variabili che possono cambiare i piani di lavoro. Allo stesso tempo ci troviamo nella necessità di apri re al mattino le porte ai clienti con punti vendita riforniti di merce. È molto importante che l’operatore logistico abbia una capacità organizzativa flessibile e puntuale: si pensi che la gestione estiva porta incrementi anche di tre o quattro volte il normale lavoro”. Quanto è importante che il

servizio di trasporto venga svolto con trazioni alternative? “Per il Gruppo - dichiara Ibba - la sostenibilità è un valore alla base dell’attività d’impresa. La nostra azienda accoglierebbe con favore che il servizio venisse svolto con mezzi a trazione alternativa, come camion elettrici o a gas. Tutelare il territorio in cui o pe riamo è per noi una priorità. Siamo consapevoli di a ve re un ruolo di primo piano nella partita della sostenibilità e, proprio per questo, stiamo cercando di evitare che i camion, una volta effettuate le consegne, tornino vuoti. Stiamo ottimizzando i giri delle consegne, per far sì che il medesimo mezzo, terminate le consegne ai punti vendita, torni alla piattaforma distributiva di partenza con la merce prelevata da fornitori locali o dal mercato ortofrutticolo. In questo modo non solo evitiamo doppi viaggi con il relativo impatto sull’ambiente, ma diamo spazio alle aziende del territorio per collaborare con noi in tutte le fasi della filiera. Obiettivo per il futuro è diventare un’azienda a emissioni zero: speriamo che l’in novazione tecnologica ci aiuti a crescere nel segno dello sviluppo sostenibile”.

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INTERVISTA

S

i è affermata in breve tem po come uno dei principali vettori italiani la Luigi Cozza Trasporti. Negli ultimi anni l’azienda siciliana ha scelto di integrare l’esperienza maturata nel trasporto con la specializzazione nel settore della logistica e nell’intermodale, tutto nel segno della sostenibilità. Dalla sede di Catania partono giornalmente 170 linee che mettono al lavoro una flotta giovane, la cui età media è di circa 16 mesi e che comprende 290 trattori stradali di cui 155 euro 6 e 135 LNG, 45 tra motrici e furgoni, 2.200 semirimorchi e 500 casse mobili. Risale allo scorso novembre l’importante consegna da parte di Iveco di 50 S-Way a LNG. Insieme all’Amministratore delegato Pietro Sciuto abbiamo voluto fare il pun to su questa importante realtà.

PIETRO SCIUTO AMMINISTRATORE DELEGATO LUIGI COZZA TRASPORTI

zione dell’ordine fino alla consegna.

Mdt - In termini di trazioni, quali scelte sta attuando Luigi Cozza Trasporti per promuovere l’ecosostenibilità del trasporto? Sciuto - L’impegno nella salvaguardia dell’ambiente verso un trasporto sempre più ecosostenibile è da sempre il fiore all’occhiello della Luigi Cozza Trasporti, e rimane un obiettivo da perseguire con dedizione. A testimoniarlo è innanzitutto la presenza in flotta di 135 mezzi a LNG e Bio LNG, un gas naturale considerato “pulito” che abbassa in maniera notevole le emissioni di CO2. Siamo la terza flotta italiana nel settore e stiamo lavorando all’apertura di un secondo distributore a LNG in Sicilia. Per quanto riguarda le tratte brevi stiamo implementando il nostro parco con veicoli elettrici.

Mdt - Com’è costituita oggi, la rete di collegamenti di Luigi Cozza Trasporti? Sciuto - L’azienda vanta collegamenti capillari che dal Sud si dirigono verso tutte le regioni di Italia e viceversa, oltre a tratte europee in costante ampliamento. In particolare, il core business estero si basa innanzitutto sulla Germania, un mercato di recente costituzione in cui i nostri

Mdt - Quali necessità della committenza impongono la scelta di determinati tipi di trazione? Sciuto - I desideri della committenza sono ciò su cui si fondano i nostri progetti per il miglioramento dei servizi offerti ed è per rispondere alle esigenze di una maggiore sostenibilità, avanguardia

Con LCT la Sicilia è più verde

ser vizi intermodali sono in continuo sviluppo. Le tratte principali sono quelle che comprendono la città di Dusseldorf da e verso l’Italia ma per noi il mercato tedesco è sempre più strategico e anche per questo motivo stiamo incrementando la flotta per garantire una maggior copertura per i collegamenti interni. Serviamo poi la Spagna con centri come Valencia e Barcellona, la Grecia con la città di Patrasso e arriviamo fino alla Tunisia che vede in Tunisi il centro nevralgico per le nostre flotte.

Mdt - Quali sono i progetti di espansione a breve e medio termine? Sciuto - I nostri progetti di espansione hanno come centro il Sud Italia nel breve e il territorio extraeuropeo nel medio e lungo termine. In particolare, l’obiettivo è quello di aumentare la capillarità dei mezzi e dei servizi da tutta Italia verso il Sud e le isole cercando di avvicinarle sempre più alla parte continentale con l’efficienza dei nostri servizi intermodali. Questi progetti mirano a includere i mer cati del Sud Italia in e spansione sul piano nazionale e la fascia nordafricana su quello internazionale.

Mdt - Qual è, nel suo complesso, il ventaglio di servizi che Luigi Cozza Trasporti offre alla committenza? Sciuto - I nostri clienti possono godere di un servizio “taylor made” a 360° grazie all’ampio ventaglio di tipologie

UNA FLOTTA 100 PER CENTO GREEN E UNA RETE CAPILLARE CHE RAGGIUNGE MEZZA EUROPA E ARRIVA FINO AL NORD AFRICA CARATTERIZZANO L’AZIENDA CATANESE: A RACCONTARCI QUANTO È STATO FATTO SUL FRONTE DEL TRASPORTO SOSTENIBILE E QUALI SONO I PROGETTI PER IL FUTURO VICINO E LONTANO È IL NUMERO UNO DELLA SOCIETÀ.

merceologiche trasportabili e alla disponibilità di una vasta gamma di mezzi. I nostri servizi vanno dal carico FTL e LTL al trasporto refrigerato fino a -25°C, al trasporto di merci pericolose. L’azienda offre anche servizi di stoccag-

di CRISTINA ALTIERI CATANIA

gio presso i propri magazzini: si tratta di spazi di ultima generazione con altezza interna di 13,50 metri e scaffalatura drive in con satellite automatico.

Mdt - Quali sono le “chiavi

di differenza” del servizio offerto da Luigi Cozza Trasporti? Sciuto - Sicuramente l’ampia disponibilità di servizi di livello qualitativo eccellente in grado di sollevare il cliente da ogni forma di preoccupa-

zione. Senza dimenticare i 135 veicoli di ultimissima generazione alimentati a LNG, l’intermodalità marittima e ferroviaria, il monitoraggio costante e la tracciabilità di ogni spedizione, oltre all’assistenza al cliente dall’acquisi-

Negli ultimi anni LCT ha scelto di integrare l’esperienza nel trasporto con la specializzazione logistica e intermodale.

tecnologica e rapidità che stiamo ampliando la flotta a LNG e stiamo sviluppando servizi come il monitoraggio tecnologico di mezzi e trasporti e la gestione ottimale delle consegne nei periodi festivi. Mdt - Nel 2020 quante e quali nuove unità sono state acquistate e/o inserite con noleggio a lungo termine? Sciuto - A testimonianza della continua crescita e sviluppo dell’azienda, le unità vengono rinnovate periodicamente: il 17 ottobre 2020, ad esempio, la flotta LCT è stata ampliata grazie alla consegna, su una commessa totale di 120 mezzi, di 50 Iveco SWay, tecnologicamente a vanzati e capaci di garantire un costo totale d’esercizio estremamente competitivo. Non solo, altre unità sono state inserite per diverse categorie di trasporto: 40 semirimorchi furgonati Schmitz per il trasporto dei capi appesi e 40 semirimorchi frigo doppio piano Krone per il trasporto refrigerato.

Mdt - Nel 2021 è previsto l’arrivo di nuove unità? Di quali tipologie? Sciuto - Essendo la nostra un’azienda da sempre orientata verso efficienza, qualità dei servizi e attenzione per l’ambiente abbiamo programmato l’acquisto di ulteriori Iveco S-Way a LNG e 160 semirimorchi centinati di cui 80 Schmitz e 80 Kassbohrer che andranno ad ampliare e arricchire la nostra flotta.


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GRUPPO TORELLO / NUOVO SITO PER IL POTENZIAMENTO LOGISTICO

L’espansione passa da Faenza LA PANDEMIA NON FERMA GLI SVILUPPI DELL’AZIENDA CHE RAFFORZA LA SUA PRESENZA IN

EMILIA

ROMAGNA CON LA GESTIONE DI UN MAGAZZINO SU UN’AREA CHE SI ESTENDE SU 34MILA MQ, A BREVE DISTANZA DA

FORLÌ, DOVE HA

SEDE LO STABILIMENTO PRODUTTIVO DI

OLITALIA. “SIAMO SOLO ALL’INIZIO: COMINCIAMO COL RENDERE LA SUPPLY CHAIN DEL COMMITTENTE TRASPARENTE E CONDIVISA, PRONTI A RAFFORZARE CAPACITÀ DI STOCCAGGIO E SERVIZIO DI

P

DISTRIBUZIONE LAST

CRISTINA ALTIERI FAENZA

er efficientare la logistica Olitalia, il Gruppo Torello rafforza la sua presenza in Emilia-Romagna, a Faenza, con la gestione di un nuovo magazzino da 70mila posti pallet, baia di scarico automatizzata e considerevoli possibilità di stoccaggio grazie alla superficie che si estende su 34mila mq. All’esterno, un’area di manovra da 18mila mq, unitamente alla disponibilità di ben 60 bocche di carico e un servizio di pesa fino a 60 t, consente un’agevole e sicura movimentazione della merce e dei tanti veicoli Torello, che foraggeranno il magazzino attraverso le operazioni d’inbound e partiranno per distribuire prodotti in tutta Europa, servendo anche l’ultimo miglio sia per il canale moderno sia per quello tradizionale. Il magazzino, inoltre, è dotato di rulliere motorizzate per lo scarico automatizzato dei veicoli. Perché Faenza? “Le ragioni strategiche dello stoccaggio a Faenza - spiega Umberto Torello, COO (Chief Operating Officer) e socio dell’azienda - risiedono nella volontà di essere presenti in una delle aree più produttive della Romagna e d’Italia, nella tecnologia di cui è dotato il magazzino e nella distanza da Forlì, dove ha sede lo stabilimento produttivo Olitalia. Una distanza così breve è sinonimo di ottimizzazione, risparmio nei consumi e impatto ambientale minimo; le fasi di scarico dei veicoli sono totalmente automatizzate, grazie all’installazione di un sistema di movimentazione tramite rulliera motorizzata. La logistica è, inoltre, supportata da un im-

L’interno del nuovo magazzino di Faenza gestito dal Gruppo Torello. In alto, Umberto Torello.

portante progetto d’integrazione tra i sistemi informatici Torello e Olitalia, per rendere la supply chain trasparente e condivisa e garantire una costante visibilità a entrambi i partner su stock e movimentazione a magazzino, per un totale di 150mila pallet in e 160mila pallet out movimentati l’anno”. In quale strategia di espansione si colloca l’apertura del magazzino di Faenza? “A un anno dall’inizio della pandemia - prosegue il Direttore Operativo - ci siamo ritrovati a fare alcune analisi per capire se i nostri progetti di crescita siano stati rispettati. Senza dubbio l’impatto del virus Covid è stato intenso e profondo: abbiamo dovuto, come tante altre realtà del

settore, evolvere, modificare qualcosa, trovare strade alternative per crescere come persone e come azienda di logistica integrata. Se da un lato abbiamo più volte denunciato gravi ammanchi, dall’altro questo periodo ha spinto Torello a fare di più, a focalizzarsi sul cliente e sul servizio, garantendo sempre e comunque il proprio operato al massimo delle possibilità”. Quali i risultati messi a segno nell’ambito di quest’impegno? “Nel 2020 - illustra Umberto Torello - tra febbraio e marzo abbiamo aperto una nuova sede distributiva a Reggio Emilia, una filiale per la distribuzione e il groupage internazionale a Verona (Quadrante Europa) e ampliato la sede padovana

nell’interporto locale. Nonostante la pandemia, il risultato economico ha visto il 2020 chiudersi con il segno più rispetto all’anno precedente, forse non perfettamente in linea con il nostro piano industriale ma si tratta comunque di un risultato importante. Anzi: Torello è ulteriormente maturata, un periodo così sfidante l’ha resa più consapevole delle proprie possibilità, della propria forza e capacità adattiva. Infatti il 2021 è iniziato con l’importante apertura del magazzino di Faenza. Ma è solo l’inizio”. Qual è il ruolo strategico attribuito al nuovo sito? “Faenza - prosegue Umberto Torello - è certamente un crocevia importante, scegliamo

con attenzione dove insediarci perché la prossimità a centri nevralgici della produzione e snodi viari consente anche di ottimizzare i processi, i tempi, i consumi e in ultima istanza i costi. A questo va aggiunto che Faenza, il Ravennate e in generale l’Emilia-Romagna sono aree altamente votate alla produzione e trainanti in molti settori, dall’automotive all’agroalimentare: ormai il trend per le aziende di produzione è quello di esternalizzare a partner solidi e di fiducia le attività logistiche. Torello s’impegna a essere quel genere di partner”. Oltre a Olitalia, quali altri clienti potrebbero potenzialmente essere in futuro serviti grazie all’avamposto di Faenza? “Il sito di Faenza - risponde il manager - è già pronto a ospitare altri clienti provenienti da altri settori. Preferisco non fare nomi ma ospitiamo prodotti di largo consumo per il settore alimentare, per la cura della casa e della persona e prodotti 100 per cento made in Italy adottati dei maggiori brand internazionali dei settori automotive, moda e arredamento”. Qual è il ruolo dell’automazione nel rendere più efficienti i processi logistici? “L’automazione - afferma Torello - è un’arma in più nella gestione di alcune fasi logistiche, ma non può sostituire completamente le attività della componente umana, che resta uno dei valori principali in Torello. Internet of things, Industria 4.0, big data piuttosto che l’adozione di sistemi hardware come le rulliere motorizzate implementate a Faenza possono esonerare le persone da attività più ripetitive e provanti, efficientando in termini di tempo e risorse

MILE”.

alcune fasi e aumentando la sicurezza sul luogo di lavoro”. Quali le sfide che un Gruppo moderno come Torello deve affrontare per garantire una logistica che faccia da efficiente punto di congiunzione tra produttore e consumatore finale? “Innanzitutto un approccio da partner e non mero fornitore. Per Torello - dichiara il Direttore Operativo - essere un partner logistico significa avere un approccio consulenziale nella progettazione logistica sulla scorta degli obiettivi del cliente, offrire un servizio che sia flessibile. È quanto riusciamo a proporre grazie a un’ampia flotta totalmente di proprietà, agile e in grado di gestire con controllo diretto la distribuzione primaria, quella secondaria e la logistica di magazzino. Essere un partner significa progettare a lungo termine e anteporre la relazione tra le persone che compongono le aziende alla transazione. Significa essere costantemente presenti con un servizio integrato e performante”. Quanto personale è attivo a Faenza? “Attualmente snocciola i dati Torello - sono operative circa 50 risorse: data l’importanza strategica della sede e gli spazi che la caratterizzano ipotizziamo di raddoppiare il numero di addetti entro fine anno”. Il Gruppo Torello ha già in programma di incrementare ulteriormente la sua attività di logistica integrata con l’apertura di altri magazzini? “Sì. Ma ne parleremo prossimamente, possiamo anticipare - conclude Umberto Torello -che la capacità di stoccaggio e il servizio di distribuzione last mile saranno i protagonisti di prossimi importanti sviluppi”.


MOBILITÀ

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EVOBUS ITALIA / INTERVISTA AD AURO NARDOMARINO,

Rete e clienti,

L

FABIO BASILICO

momento in cui era richiesta una capacità superiore di adattamento alla situazione venutasi a creare. Se gli interventi sui turistici si sono arrestati perché non c’erano clienti in attività da seguire, tra fine dicembre e inizio gennaio, con la ripartenza delle scuole, è stata prestata particolare attenzione al TPL, anche per quanto riguarda i turistici utilizzati per sopperire alle mancanza di coperture sulla linea. La corretta preparazione dei veicoli anche dal punto di vista della sicurezza sanitaria ha richiesto interventi urgenti. Si è trattato comunque di una goccia nel mare.

BOMPORTO

’emergenza pandemica che ha segnato il 2020 e ha continuato a condizionare la vita di tutti anche in questo primo quadrimestre del 2021, ha messo in seria difficoltà tutto il comparto autobus, in particolare il segmento dei turistici. Nello stesso tempo le enormi difficoltà del settore hnno messo in evidenza il coraggio di tutti gli attori della mobilità passeggeri nell’affrontare con determinazione la sfida di continuare l’attività (dove possibile) o adattarla alle nuove condizioni operative. A fianco delle aziende clienti, i costruttori e le loro Reti hanno dato il massimo per supportare gli operatori. È il caso di EvoBus Italia e di OMNIplus, la Rete di assistenza dei bus Mercedes-Benz e Setra. Ne parliamo con Auro Nardomarino, Responsabile Rete e Servizi Commerciali OMNIplus. Da 18 anni in EvoBus Italia, Auto Nardomarino ha accumulato in precedenza esperienze nel settore dei veicoli industriali e del movimento terra. All’interno di EvoBus, ha diretto la filiale di Milano per più di 10 anni occupandosi di full service e si occupa di Rete dal 2016 gestendo anche il mercato ricambi come responsabile commerciale. Laureatosi in Ingegneria aeronautica al Politecnico di Torino, Auro Nardomarino ha conseguito in seguito la specializzazione nel comparto motorizzazione.

Mdt - Qual è il bilancio che si può trarre da un anno così difficile come il 2020? Nardomarino - Devo dire che la Rete ha resistito bene al tremendo scossone della pandemia. La cinquantina di officine del network, cui si aggiungono i workshop delle nostre quattro filiali dirette, hanno fatto di tutto per affrontare la situazione e correre ai ripari. Una buona parte delle nostre officine si è mantenuta in linea con gli obbiettivi. In generale, hanno meno risentito della

Mdt - Quale lezione se ne può trarre? Nardomarino - Che il cliente ha oggi più che mai necessità di poter usufruire di una diversificazione delle attività di manutenzione in base alle variabili condizioni d’uso dei suoi mezzi, come per esempio l’impiego di bus turistici in attività TPL.

crisi le officine più attive nel comparto TPL rispetto a quelle specializzate nel turistico, che ha praticamento registrato da febbraio 2020 a gennaio 2021 un anno di fermo pressoché totale. Il TPL ha avuto un calo consistente nel periodo del lockdown e con lo stop della didattica in presenza delle scuole. Il comparto ha registrato un 30 per cento di percorrenze in meno. E’ anche vero che se il mercato del TPL ha sofferto per un buon 20 per cento, per il turistico si sale all’80 per cento; ci sono poi differenze tra diverse aree in Italia, a seconda della capillarità del TPL e del numero di linee.

Mdt - Quale è stata la reazione delle officine nei confronti dei loro clienti in difficoltà? Nardomarino - La Rete di officine è sempre particolarmente sensibile nei confronti dei clienti, anche nel

Mdt - Quali tipologie di interventi sui mezzi sono stati sollecitati dal-

l’emergenza Covid? Nardomarino - Sicurezza e prevenzione hanno comportato interventi diversificati, come per esempio delimitare l’area conducente con kit adattabili su tutti i nostri modelli, sistemi di filtraggio per l’aria circolante in cabina appositamente studiati da Daimler e dotati di funzioni anti-virali. Notoriamente, l’autobus è un ambiente chiuso e l’aria viene ricambiata tramite i sistemi di climatizzazione. Al di là di questa fase emergenziale, che speriamo finisca al più presto, è bene ricordare che di per sé un veicolo con un ricambio di aria molto più elevato di altri mezzi di trasporto pubblici come treno e aereo. I nuovi filtri anti-virali potranno quindi essere utilizzati in futuro come ulteriore miglioramento della sicurezza e del comfort a bordo. Il messaggio che lanciamo è molto chiaro: l’autobus è un mezzo sicuro. Mdt - In che modo l’officina della Rete OMNIplus riesce oggi a stare vicino al cliente? Nardomarino - Durante l’emergenza, gli autobus di linea hanno ridotto

L’efficiente gestione dei ricambi è al centro della strategia dei servizi di EvoBus. In centro, Auro Nardomarino.


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RESPONSABILE RETE E SERVIZI COMMERCIALI OMNIPLUS

uniti nelle sfide

LE OFFICINE DEL NETWORK OMNIPLUS NON HANNO MAI SMESSO DI SUPPORTARE I CLIENTI ALLE PRESE CON LE GRAVI CONSEGUENZE DELL’EMERGENZA PANDEMICA.

I TEAM PER

L’ASSISTENZA MERCEDES-

BENZ E SETRA HANNO RESISTITO ALLA CRISI DEL COMPARTO AUTOBUS E UNA BUONA PARTE DELLE OFFICINE SI È MANTENUTA IN LINEA CON GLI OBBIETTIVI. “LA RETE È SEMPRE PARTICOLARMENTE SENSIBILE NEI CONFRONTI DEI CLIENTI, ANCHE NEL MOMENTO IN CUI ERA RICHIESTA UNA CAPACITÀ SUPERIORE DI ADATTAMENTO ALLA SITUAZIONE VENUTASI A CREARE”, SPIEGA

NARDOMARINO. la percorrenza ma non hanno cessato la normale attività di manutenzione. Oggi possiamo dire che nel TPL ogni 2 macchine 1 viene acquisita con contratto di assistenza full service. In Italia è il Trasporto pubblico locale a privilegiare il contratto di assistenza full service mentre in Europa questo tipo di contratto è maggiormente richiesto nel segmento coach. Senza dubbio la scelta di usufruire di un contratto full service è quella vincente. Per tutta una serie di motivi legati all’efficientamento del mezzo e alla possibilità di inquadrare gli interventi di manutenzione ordinari e straordinari in un’ottica di ottimale gestione dei costi di esercizio. Il fatto poi che il contratto viene stipulato direttamente con EvoBus, consente all’officina di stare tranquilla nello svolgimento delle sue attività, dal momento che alle sue spalle c’è una realtà solida.

pertura diurna, che viene sempre assicurata. In futuro però sarà costretto a misurarsi anche con l’efficientamento continuo dei processi che coinvolga anche la notte. Mdt - E per quanto riguarda i ricambi? Nardomarino - Alla nostra Rete viene garantito un rifornimento giornaliero da EvoBus Germania e dai magazzini di Milano, Bressanone (BZ), Monterotondo (RM) e Modena, dove ci sono i centri diretti EvoBus Italia. La singola officina viene rifornita in 24 o 48 ore a seconda che il ricambio arrivi diretta-

mente dalla Germania o parta da uno dei quattro centri. Da inizio 2020 è in funzione il nostro portale online per la vendita di ricambi, utilizzabile anche da cellulare: il cliente può, in modo veloce e intuitivo, cercare il singolo ricambio che gli serve per il suo veicolo. Ci sono offerte, schede tecniche, fotografie chiare e attinenti. Al portale può accedere anche la Rete, arrivando a condividere i contenuti con il cliente finale. Inoltre, il portale è connesso a tutte le altre attività digitali di EvoBus. Devo dire con soddisfazione che l’Italia è il Paese che in Eu-

ropa ha attivato finora il maggior numero di clienti online.

Mdt - Quanto conta la formazione nel garantire una Rete sempre efficiente? Nardomarino - La formazione è fondamentale. Nel periodo emergenziale abbiamo elargito numerosi corsi online alle officine, ma normalmente le lezioni degli esperti si tengono in presenza. Speriamo di poter tornare al più presto a questa modalità. Oltre alle lezioni inerenti l’utilizzo dell’autobus su strada c’è la formazione prettamente tecnica in

linea con quella impartita alla Rete.

Mdt - Quali le previsioni di andamento del mercato nel 2021? Nardomarino - La situazione credo stia evolvendo verso un miglioramento complessivo. Il vero cruccio è la ripartenza del settore turistico, che non penso possa avverarsi prima del 2022. Al momento dobbiamo accontentarci delle possibilità offerte dall’affiancamento ai bus del TPL. Per quanto ci riguarda, ci impegneremo ancora di più per far sì che gli autobus siano veicoli sempre più sicuri.

Mdt - Quali sono allora i requisiti richiesti a un’officina? Nardomarino – Innanzitutto la disponibilità ad effettuare continui investimenti per stare al passo con l’innovazione tecnologica dei mezzi. In questo ambito, la progressiva introduzione di veicoli elettrici o ibridi richiede una particolare attenzione da parte della Rete.

Mdt - Qual è la realtà delle flotte? Nardomarino - I grossi flottisti chiedono essenzialmente di poter fare gli interventi assistenziali direttamente a casa loro. Non vogliono spostare i veicoli, operazione che potrebbe rivelarsi complessa dal punto di vista logistico e dispendiosa. Tendiamo dunque ad assecondare questa richiesta mettendo dislocando presso il deposito del cliente una nostra officina di piccole o medie dimensioni che si dedica in via esclusiva a quella specifica flotta. Tra l’altro, il cliente è molto esigente e desidera la massima efficienza. In tal senso, la problematica della copertura delle ore notturne diventerà sempre più importante. Oggi, in genere, il cliente ragiona principalmente basandosi sulla co-

“Il cliente ha necessità di usufruire di una diversificazione della manutenzione in base alle variabili condizioni d’uso dei mezzi”, dice Nardomarino.


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TRASPORTO PUBBLICO LOCALE / QUATTRO MINIBUS COLLEGANO

Con l’elettrico FRIEM alla

A BORDO DEGLI IVECO DAILY 70 DA 35 POSTI, ELETTRIFICATI DALL’AZIENDA EYES GROUP, CHE HA FORNITO CON IL SUPPORTO DELL’INTERO GRUPPO FRIEM, DI CUI È PARTE, ANCHE LA NECESSARIA INFRASTRUTTURA PER L’APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO, TURISTI E AUTISTI VIAGGIANO NEL COMFORT E NEL SILENZIO PIÙ ASSOLUTO, NEL RISPETTO DI UNO DEI PROMONTORI PIÙ PITTORESCHI DEL NOSTRO PAESE. “È L’ESEMPIO CHE ANCHE NEL NOSTRO PAESE È POSSIBILE REALIZZARE PROGETTI IMPORTANTI”, AFFERMA L’INGEGNER GIANLUCA DONATO, BUSINESS MANAGER E-MOBILITY FRIEM.

I

MAX CAMPANELLA

SANTA TERESA GALLURA

n uno dei borghi più belli d’Italia si viaggia su comodi minibus elettrici. Non è fantascienza ma realtà, già operativa; e dimostrazione pratica “che anche in Italia è possibile realizzare progetti importanti”, per usare le parole dell’ingegner Gianluca Donato. È lui il manager scelto da FRIEM - azienda fondata nel 1950 da Angelo Pagliai e guidata oggi dalla figlia Orietta Pagliai, affiancata dalla terza generazione, nelle persone di Lorenzo, CEO, e Fabrizio Carnelli, CFO - per l’avvio, nel 2019, della Business Unit e-Mobility. Con una storica e riconosciuta competenza nella power electronics e negli storage di gestione al servizio delle ricariche veloci, con il team di Donato l’azienda lombarda, con headquarter a Segrate, alle porte di Milano, nel 2020 è sbarcata a pieno titolo con l’ausilio di due innovative strart-up, nel segmento dell’elettrificazione dei veicoli professionali, iniziando dal segmento trasporto persone. Strategia che, nonostante l’anno pandemico, ha portato a segno commesse importanti, tra le quali quella di Santa Teresa Gallura, significativa non foss’altro perché, grazie all’impegno e alla professionalità messi in campo dal l’intero Gruppo FRIEM, da quest’estate i turisti che sceglieranno il nord della Sardegna per le loro vacanze potranno recarsi nel centro del caratteristico paesino o nelle

L’ingegner Gianluca Donato, responsabile della Buniness Unit e-Mobility dell’azienda milanese FRIEM.

sue spiagge più pittoresche (da Capo Testa alla Rena Bianca) viaggiando su Iveco Daily 70 completamente elettrici. Come nasce il progetto Santa Teresa? “L’idea - spiega l’ingegner Donato, 50 anni, originario di Catania ha origine dall’Unione dei Co muni Alta Gallura, che l’an no scorso ha presentato

un progetto di mobilità sostenibile per qualificare l’area. L’obiettivo era consentire ai turisti di raggiungere le zone di maggiore interesse, dalla costa al centro storico, nel contempo evitando l’affollamento di vetture private, per risparmiare emissioni all’ambiente ma anche per assegnare al luogo la tranquillità e il rispetto che merita”.

L’idea era un collegamento con trasporto pubblico. Una volta pronti percorso stradale (circa dieci chilometri) e fermate nei punti d’interesse, l’U nione si rivolge a iCE Group, team di consulenti specializzati, sul piano globale, in soluzioni tecnologiche per la mobilità. Gli specialisti di iCE Group propongono il collegamento con quattro

mezzi elettrici, un servizio di mobilità rilassante, ben integrato nell’ambiente, tra sabbia bianca e scorci che guardano la Corsica. Per rendere realizzabile il progetto, serviva un partner affidabile per due necessità: trasformare i veicoli da termici a elettrici e assicurare l’installazione dell’infrastruttura di ricarica necessaria.

A quel punto entra in gioco FRIEM. “La prima fase continua il manager - ci ha visti impegnati a incrociare i dati relativi al percorso (percorrenza, pendenze, numero di passeggeri ecc.) con la capacità intrinseca della batteria di alimentazione, per rendere disponibile la ricarica necessaria. Il progetto prevede quattro minibus con un’autonomia di circa 150 km (in funzione naturalmente di alcune variabili: numero di passeggeri trasportati, utilizzo dell’aria condizionata ecc.), che possono fermarsi uno o due volte al giorno per il ripristino dell’autonomia”. Come esito dell’analisi, FRIEM e in particolare la controllata Eyes hanno sviluppato un sistema integrato con una certa abbondanza di energia disponibile. “Le batterie - puntualizza l’ingegner Donato - hanno una capacità di quasi 60 kWh: per il completo ripristino in sosta bastano 45 minuti. La cabina di conversione installata dispone di due dispenser doppi (per la ricarica contemporanea delle quattro unità, allacciate in bassa tensione) con uscite di diversa potenza, da 30 o 60 kW, in base a quanto sia necessaria la rapidità della ricarica”. Allestiti minibus, i quattro telai Iveco Daily sono stati “svuotati” da Eyes della componentistica termica, per la successiva elettrificazione. “L’eliminazione del motore prosegue il Business Unit Manager - consente persino di guadagnare qualche chilo, a ogni modo la portata utile


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IL CENTRO E LE SPIAGGE DI SANTA TERESA GALLURA

scoperta dei borghi più belli

resta assolutamente intatta se non superiore”. I quattro minibus sono stati collaudati e presentati alla presenza delle autorità locali con notevole entusiasmo. “Viaggiare su un veicolo che non fa rumore e non produce vibrazioni - aggiunge Donato - è sempre foriero di entusiasmo nel trasporto pubblico locale: ne beneficia l’ambiente, il turista e chi guida”. Quello di Santa Teresa rappresenta per il Gruppo FRIEM uno step importante nello sviluppo della Business Unit e-Mobility. “La realizzazione del progetto - dichiara l’ingegner Donato - è la dimostrazione che, anche in Italia, è possibile raggiungere obiettivi importanti: non occorrono grandi sforzi, piuttosto vanno condivisi con chi ha la giusta competenza. Ci stiamo confrontando con altre amministrazioni e abbiamo

La ricarica dei minibus che sfoggiano una livrea dedicata alla nota località del nord della Sardegna.

progetti interessanti nel settore turistico, nonostante esso stia vivendo la difficile fase della pandemia”. Se al momento il focus di Eyes punta soprattutto sui minibus, il manager apre al confronto nel trasporto merci. “Considerato l’interesse e merso dal trasporto persone precisa Donato - abbiamo deciso di cominciare da questo segmento per il nostro sbarco graduale sul mercato, ma stiamo analizzando con attenzione il trasporto merci e le sue evoluzioni in termini di trazioni alternative”. “Oggi ci confrontiamo con il cliente finale - aggiunge Donato - ma siamo aperti al confronto con costruttori e aziende di componentistica. Del resto il cliente esige un veicolo completo, infrastruttura compresa: sul mercato FRIEM è tra i pochi player in grado di fornire un sistema

completo, con l’esperienza che ci deriva da settant’anni di storia nel settore dell’energia”. Quale ritiene che sia il futuro trend dell’elettrico nel mondo del trasporto? “In assenza di una seria politica d’incentivazione - conclude il manager FRIEM - il percorso verso l’elettrico resta ostico: la strada è segnata, ma senza incentivi è difficile realizzare progetti importanti come quello di Santa Teresa nel trasporto pubblico. Le opportunità ci sono: FRIEM si propone come partner oggi pronto ad ascoltare e a recepire anche le esigenze del settore del trasporto merci. Questo ci consentirà di comprendere qual è il modello di sistema che più risponde alle necessità del settore, per dare al cliente un servizio competente, in linea con la storia e la strategia del Gruppo”.

L’AMMINISTRATORE DELEGATO LORENZO CARNELLI ILLUSTRA LA STRATEGIA DI E-MOBILITY

“ORGOGLIOSI DEL PROGETTO, CHE RAPPRESENTA LO SCOPO DI FRIEM” L a fornitura dei quattro minibus su base Iveco a Santa Teresa Gallura rappresenta un concreto esempio dell’approccio al mercato del Gruppo FRIEM che, partendo dal progetto specifico, ha realizzato insieme ad Eyes non solo i veicoli, procedendo con la loro elettrificazione, ma anche un’infrastruttura di ricarica dedicata. “La messa in strada dei quattro minibus Daily - afferma l’ingegner Lorenzo Carnelli, Amministratore delegato (nella foto) - è l’espressione concreta del valore aggiunto con cui il Gruppo FRIEM si propone nel settore dell’elettrificazione dei veicoli: naturalmente ci riempie di orgoglio, trattandosi di un progetto rilevante nell’odierno panorama italiano, per quanto di dimensioni contenute. So-

prattutto, il progetto rappresenta il sunto dello scopo di FRIEM nella mobilità elettrica”. Cosa succederà nel 2021? Vedremo concretizzarsi nuovi “Santa Teresa”? “Il focus per quest’anno prosegue Carnelli - è confermare la capacità di FRIEM di partecipare a questo business: continueremo a farlo proponendo un sistema completo, con il tandem veicolo elettrificato-sistema di ricarica. Sul piano strategico, andremo a strutturare partnership con altri player del settore, partendo dai minibus per estendere la proposta ai veicoli in generale: considerando la forte crescita prevista nel prossimo futuro per la trazione elettrica, vogliamo confrontarci con l’intera filiera, compresi costruttori e concessiona-

rie”. Nel progetto Santa Teresa ha avuto un ruolo sostanziale la pubblica amministrazione: quale invito si sente di lanciare alle autorità politiche per dare un impulso alla diffusione dell’elettrico anche in Italia? “Oggi senza un sostegno o incentivo - dichiara il timoniere di FRIEM - la mobilità elettrica trasporto persone difficilmente può essere economicamente appetibile più di altre soluzioni già consolidate. È fondamentale che vi sia una direzione chiara da parte delle pubbliche amministrazioni a sostegno dello sviluppo del settore per raggiungere gli obiettivi legati alla decarbonizzazione contro il cambiamento climatico”. Portare su strada veicoli elettrici

richiede importanti investimenti: quale messaggio si sente di rivolgere a flottisti e operatori del trasporto che guardano con attenzione a questa modalità di trazione? “L’analisi - dichiara Lorenzo Carnelli - deve andare oltre il veicolo: se quest’ultimo ha una vita definita, diciamo compresa tra cinque e dieci anni, non è così per l’infrastruttura, che invece dura decenni. La soluzione sviluppata dal Gruppo FRIEM risponde alle specifiche richieste di un progetto con modularità e flessibilità che ne permettono l’utilizzo anche in futuro, per le necessità del domani. Questa garanzia deriva da decenni di esperienza nei settori industriale e Energy, che hanno un’analoga impostazione”.


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INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS / AVVIATA CON SUCCESSO

Lubrificanti al top per

L

FABIO BASILICO BOLOGNA

’ambizioso piano strategico di riorganizzazione complessiva delle attività su scala nazionale che Industria Italiana Autobus sta perseguendo con determinazione si basa su una visione ben chiara al management guidato dall’Amministratore delegato Giovanni De Filippis: consentire al brand di riferimento Menarini, leader di mercato, di proporre ai clienti non solo prodotti all’avanguardia che vadano incontro alle esigenze degli utilizzatori finali ma anche e soprattutto un post-vendita efficiente e in linea con le moderne esigenze di gestione di una flotta di autobus. “Industria Italiana Autobus - ha più volte ripetuto Giovanni De Filippis - ha dato il via a un piano di rilancio delle attività di post-vendita a 360 gradi ed è questa la strategia da sviluppare per soddisfazione il cliente e le nostre esigenze di fatturato. Chi compra un autobus, prima di acquistare l’oggetto compra l’assistenza. Siamo perciò costantemente impegnati nel ricostruire l’immagine di Menarini nell’After Market che sia in linea con i positivi risultati che i nostri prodotti registrano sul mercato: l’anno scorso abbiamo chiuso con una quota del 50 per cento nel segmento degli urbani; ciò significa che riusciamo a raggiungere la stragrande maggioranza dei clienti. Ora dobbiamo far sì che questo enorme tesoro di opportunità trovi piena realizzazione in un’organizzazione rinnovata ed efficiente del post-vendita. In quest’ottica quella delle partnership è una strategia fondamentale”. Un importante passo in avanti per IIA è stato compiuto

stringendo una partnership dall’alto valore strategico con Q8Oils, società di Kuwait Petroleum International che produce e commercializza a livello internazionale lubrificanti di altissima qualità, che si posizionano nella fascia premium. La collaborazione ha portato allo sviluppo di quat tro nuovi prodotti, che Q8Oils ha creato specificatamente per i bisogni di IIA, resi disponibili attraverso un canale diretto nell’After Market della rete assistenziale del costruttore italiano: nel dettaglio si tratta di due oli motore

(M-Citylube 530 e M-Citylube 1040), uno per trasmissioni (M-Autosynt) e un antigelo (M-Northpole 250Y). Per conoscere i dettagli della partnership con Q8Oils siamo andati nel quartier generale di IIA a Bologna, ospiti di Paolo Saettone, After Sales Manager, e di Nicola Iori, Parts Manager. Con noi i rappresentanti di Q8Oils: Gabriele Di Bona, responsabile commerciale per il Nord-Est, Enzo Imperati, responsabile del Marketing, e il suo collega di dipartimento Niccolò Bal dini. “I primi passi che

hanno portato alla definizione dell’accordo sono stati intrapresi lo scorso settembre e a febbraio siamo entrati nel vivo del progetto” ha esordito Enzo Imperati. “Questa partnership concretizza i nostri va lori fondamentali, che si pos sono riassumere in un con cetto: per le aziende è semplice far crescere il proprio business grazie al knowhow che condividiamo. Q8Oils infatti si pone lo scopo principale di semplificare il business per il cliente e la sua soddisfazione è al centro del nostro lavoro quotidiano.

Cosa ci aspettiamo da questa partnership? Non solo una completa realizzazione per il prodotto e per il servizio che siamo in grado di offrire, ma anche la consapevolezza che è davvero semplice e proficuo lavorare con noi: un win-win garantito!” Alla visione customer-o rien ted di Enzo Imperati fa seguito la voce relationshiporiented di Gabriele di Bona, responsabile commerciale dei rapporti con IIA: “il primo passo che abbiamo compiuto in accordo con Nicola è stato quello di capire in profondità

le necessità di Industria Italiana Autobus, che si manifestavano nell’esigenza di avere una referenza commerciale su specifiche linee di prodotto, al fine di standardizzare le attività After Market. Grazie ai nostri laboratori all’avanguardia, che sono annessi allo stabilimento produttivo di Castellar Guidobono (AL), siamo riusciti a implementare un efficiente percorso di progettazione dei prodotti che rispettano sia le specifiche internazionali dei costruttori motori sia le esigenze del partner. Celebriamo oggi un tra-

Da sinistra: Niccolò Baldini, Enzo Imperati e Gabriele Di Bona di Q8Oils insieme a Paolo Saettone e Nicola Iori di Industria Italiana Autobus.


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LA COLLABORAZIONE STRATEGIA CON Q8OILS

il moderno After Sales CON IL NUOVO ANNO È DIVENTATA UFFICIALMENTE OPERATIVA LA PARTNERSHIP TRA

INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS E Q8OILS, SOCIETÀ CHE PRODUCE E COMMERCIALIZZA ALCUNI DEI MIGLIORI LUBRIFICANTI DEL MONDO. IN STRETTA COLLABORAZIONE CON IL LABORATORIO DI RICERCA & SVILUPPO DI Q8OILS, ANNESSO ALLO STABILIMENTO PRODUTTIVO DI

CASTELLAR GUIDOBONO (AL), SONO STATI DEFINITI QUATTRO NUOVI LUBRIFICANTI MESSI A PUNTO SPECIFICAMENTE PER GLI AUTOBUS guardo importante che si sta già rivelando soddisfacente per entrambi. Grazie agli stessi valori condivisi da entrambe le aziende è stato possibile lavorare a velocità doppia e realizzare in brevissimo tempo un prodotto studiato e cucito sulle esigenze richieste. È per noi fondamentale sviluppare non solo partnership con le grandi aziende leader ma anche avere l’opportunità di andare oltre e offrire un servizio più completo. Questo ci permette non solo di continuare a migliorare le nostre performance tecniche grazie a tutti i dati rilevati con questi test, ma anche di essere una parte fondamentale della svolta ecosostenibile che tutte le città stanno compiendo. Infatti i quattro prodotti sviluppati da Q8Oils rispettano non solo - e ovviamente - le specifiche ACEA, ma addirittura superano di molto i requisiti minimi previsti dalla legge.” Q8Oils è uno dei più grandi produttori di lubrificanti a livello internazionale: in Europa, tra gli stabilimenti di Anversa e Castellar Guidobono, vanta una produzione di 150 milioni di litri all’anno; in Italia si posiziona tra i primi operatori del mercato. Senza dubbio la possibilità di disporre di un modernissimo centro di Ricerca & sviluppo e di un sito produttivo in Italia agevola non di poco la vicinanza con il cliente italiano. “Uno dei nostri grandi punti di forza - dice ancora Gabriele Di Bona - è proprio la prossimità al cliente. La presenza sul territorio, con una struttura al contempo imponente e capillare, consta di 300 esperti e questo ci permette di essere al fianco di ogni singolo cliente. E proprio questo elemento speciale ci permette di creare un netto

vantaggio rispetto agli altri competitor perché essi non sono in grado di fornirlo.”. In ambito autotrazione, Q8Oils divide il suo business tra oli lubrificanti per trazione leggera (automobili) e oli per trazione pesante (truck e bus). “Il nostro impegno - prosegue Imperati - è garantire l’estrema personalizzazione in base alle esigenze dei clienti, sviluppando prodotti che siano in linea con le specifiche dei costruttori di motori e con le aspettative del cliente. Inoltre, poter contare sulla partnership con un market leader come Industria Italiana Autobus permette alla nostra azienda di aumentare la visibilità in questo mercato e di comunicare i nostri valori di ec cellenza e impegno per l’am biente. Il tutto in uno stratificato rapporto relazionale in cui fiducia e credibilità sono essenziali. E per concludere, siamo felici di sapere che nelle nostre città circolino tanti autobus moderni che percorrono milioni di chilometri anche grazie ai nostri oli lubrificanti tecnologicamente all’avanguardia, nel pieno rispetto delle normative e del rispetto della nostra comunità.” Responsabile After Sales di IIA da circa un anno, Paolo Saettone sta lavorando alacremente all’ambizioso programma di rinnovamento ed arricchimento delle linee di prodotto a disposizione. “Do po il primo screening su quello che offriva il mercato - afferma l’ingegnere - abbiamo trovato la giusta intesa con Q8Oils in virtù della loro capacità di realizzare prodotti tailor-made. Abbiamo cercato in tutti i modi di differenziarci con un prodotto specifico e per questo, in accordo con gli esperti di Q8Oils, abbiamo lavorato duramente sulle specifiche.

Q8oiLs per iiA

Abbiamo trovato in Q8Oils persone che hanno cre duto nell’importanza della partnership e grazie a questo impegno comune abbiamo rea lizzato una serie di prodotti top performer anche molto competitivi economicamente. Oggi parliamo di quattro oli lubrificanti ma ci sono delle buone premesse per applicare il metodo ad altri prodotti della lineup di Q8Oils. Siamo partiti con il piede giusto e dalla rete c’è un primo fondamentale ritorno molto positivo.” “Il nostro obiettivo fin dal-

l’inizio era trovare un’azienda flessibile, in grado di rispondere con prontezza ed efficacia alle specifiche stabilite da FTP, il nostro fornitore di motori - commenta Nicola Iori - Q8Oils è riuscita a rispettarle con un’elevata capacità di adattare e customizzare i suoi prodotti che la rete sta accogliendo molto positivamente. I prodotti vengono commercializzati esclusivamente attraverso i nostri canali diretti perché vogliamo dargli un’identità precisa e chiara”.

IIA.

M-CITYLUBE 530. Fluido sintetico Ultra High Performance Diesel Oil con spiccate proprietà Fuel economy. È progettato per la lubrificazione dei motori Euro VI utilizzati nell’autotrazione pesante. Quest’olio è previsto per l’uso su motori diesel Euro IV, Euro V ed Euro VI dotati di filtro anti-particolato o altri sistemi catalitici di trattamento dei gas di scarico che operano con gasolio a basso tenore di zolfo e in presenza di condizioni gravose. È idoneo anche su motori funzionanti a gas metano. Offre intervalli di cambio olio prolungati e riduce i costi di manutenzione. Inoltre, fornisce una maggiore durata del motore, riducendo i fenomeni di usura e corrosione. M-Citylube 1040. Fluido sintetico Ultra High Performance Diesel Oil con spiccate proprietà Fuel economy. È progettato per la lubrificazione dei motori Euro VI utilizzati nell’autotrazione pesante. Questo olio è previsto per l’uso su motori diesel Euro IV, Euro V ed Euro VI dotati di filtro anti-particolato o altri sistemi catalitici di trattamento dei gas di scarico che operano con gasolio a basso tenore di zolfo e in presenza di condizioni gravose. È idoneo anche su motori funzionanti a gas metano. Offre intervalli di cambio olio prolungati e riduce i costi di manutenzione. Inoltre, fornisce una maggiore durata del motore, riducendo i fenomeni di usura e corrosione. M-Autosynt. Fluido a base sintetica per trasmissioni automatiche e anche per alcune trasmissioni manuali. Ne è previsto l’impiego su moltissime autovetture, autobus e macchine operatrici. È anche utilizzabile quale fluido per servosterzi, laddove sono prescritte tali specifiche. La durata in esercizio è notevolmente prolungata rispetto ai fluidi di origine minerale. M-AUTOSYNT è utilizzabile nelle trasmissioni automatiche che operano in condizioni di temperatura estreme. Formulato con un pacchetto di additivi che previene la formazione di ruggine e corrosione, questo fluido garantisce ottimali caratteristiche di scorrevolezza alle basse temperature, un’ottima protezione antiusura che prolunga la vita della trasmissione ed elevate prerogative antiossidanti, per intervalli di cambio olio estesi. M-Northpole 250Y. Fluido anticongelante protettivo e concentrato di colore giallo, di tipo permanente, appositamente formulato per garantire la massima protezione dalla corrosione nei circuiti di raffreddamento dei veicoli pesanti e leggeri di ultima generazione, caratterizzati da temperature di esercizio più elevate e da una maggiore presenza di componentistica in lega leggera (leghe di alluminio e magnesio). L’anticongelante è a base di glicole etilenico additivato con uno speciale mix di inibitori a base organica (OAT) a bassa pericolosità. È un fluido LongLife e consente una maggiore durata (250.000 km) in esercizio o 5 anni di permanenza nel circuito di raffreddamento e una maggiore protezione del circuito da corrosioni e formazioni calcaree.


IL MONDO DEI TRASPORTI

Pagina 62

N° 298 / Aprile 2021

MAN TRUCK & BUS / È INIZIATA LA PRODUZIONE NELLO STABILIMENTO DI STARACHOWICE

Lion’s City E fissa le regole della mobilità IL PRIMO ESEMPLARE DELL’URBANO 100 PER CENTO ELETTRICO, UN LION’S CITY E 12 METRI, È STATO ACQUISTATO DALLA SOCIETÀ DI TRASPORTO PUBBLICO HAMBURG-HOLSTEIN (VHH), CHE A FINE 2020 HA COMPLETATO L’ORDINE DI 17 VEICOLI TOTALI. PER IL MAN LION’S CITY E IN VERSIONE ARTICOLATO BISOGNERÀ ATTENDERE CIRCA SEI MESI, CON L’AVVIO DELLA PRODUZIONE IN SERIE PREVISTO PER LA PRIMA METÀ DEL 2021. LION’S CITY E SARÀ COMPLETAMENTE INTEGRATO NEL CICLO PRODUTTIVO DEGLI AUTOBUS URBANI ALL’INTERNO DEL SITO PRODUTTIVO POLACCO DI MAN.

L

VALENTINA MASSA STARACHOWICE

’era dell’urbano elettrico entra ancora più nel vivo dell’attualità con l’avvio della produzione in serie del MAN Lion’s City E nello stabilimento di Starachowice, in Polonia. Il primo esemplare della gamma completamente elettrica a uscire dalla catena di montaggio è stato un Lion’s City E 12 metri, destinato alla società di trasporto pubblico HamburgHolstein (VHH), che a fine 2020 ha completato l’ordine di 17 veicoli totali. Per il MAN Lion’s City E 18 metri articolato bisognerà invece attendere circa sei mesi, con l’avvio della produzione in serie prevista per la prima metà del 2021. Lion’s City E sarà completamente integrato nell’attuale ciclo produttivo degli autobus urbani all’interno del sito produttivo polacco di MAN. Elettrizzare l’Europa: questo è l’obiettivo di Lion’s City E. Giorno dopo giorno, l’autobus urbano 100 per cento elettrico mostra di cosa

è capace e attira l’attenzione di operatori del trasporto pubblico, conducenti ed esperti del settore. Da quando i primi due veicoli sono stati consegnati per un utilizzo quotidiano ad Amburgo alla fine del 2019, la flotta dimostrativa di MAN eBus ha viaggiato per le strade d’Europa, effettuando molteplici prove sul campo in condizioni di reale servizio e trasportando numerosi passeggeri in Paesi come Ger mania, Spagna, Belgio, Paesi Bassi e Francia. “Sono soddisfatto di poter proporre al mercato l’innovativo e pluripremiato MAN Lion’s City E come veicolo di serie - afferma Michael Kobriger, Executive Board Member per Produzione & Logistica di MAN Truck & Bus nonché Board Mentor per la Business Unit Bus - L’inizio della produzione in serie è un’importante pietra miliare nella roadmap della mobilità elettrica per MAN Truck & Bus e per il sito di Starachowice. In questo modo, stiamo ampliando il nostro portafoglio di produzione e compiendo un altro passo strategico

verso la mobilità sostenibile. Negli ultimi anni, l’azienda ha implementato con la massima cura il processo produttivo degli autobus e anche la formazione dei dipendenti per gestire le sfide della mobilità elettrica. Ora che la produzione in serie è stata avviata, desidero esprimere la mia gratitudine all’intero team, che ha lavorato instancabilmente e in sinergia con diversi reparti per sviluppare un autobus elettrico affidabile e integrarlo con successo nel sistema di produzione”. Lion’s City E sarà costruito in modo flessibile nella stessa sequenza di produzione degli altri modelli della nuova generazione di autobus urbani del Leone, su un’unica linea di produzione. È stata prestata molta attenzione alla ricerca dei modi per integrare com pletamente il processo produttivo di questo nuovo veicolo nell’impostazione esistente. Dopotutto, sull’autobus elettrico, circa il 30-40 per cento della scocca è diversa da quella della sua versione convenzionale. Poi ci sono da tenere in considera-

zione la trasmissione elettrica, le batterie e gli altri componenti ad alta tensione. Nell’ambito del processo di preparazione della produzione a Starachowice, è stato necessario acquistare nuovi sistemi o aggiornare quelli esistenti, riprogettare i processi e programmare per circa 3.500 dipendenti una formazione approfondita e specifica. Tutto a sostegno di un obiettivo generale: avviare la produzione integrata in serie del Lion’s City 12 E entro l’inizio del quarto trimestre del 2020, con l’intero processo svolto su un’unica linea di produzione insieme alle altre tipologie di autobus urbani convenzionali. Ed è stato un successo. I primissimi veicoli singoli completamente elettrici prodotti in serie stanno uscendo dalla catena di montaggio per soddisfare gli ordini dei clienti. Per MAN, quella alla società di trasporto pubblico Hamburg-Holstein (VHH) è la prima consegna importante a un cliente in seguito a una gara d’appalto. Altre città hanno seguito l’esempio di Amburgo ordi-

Gli ingegneri MAN hanno lavorato incessantemente per fare in modo che Lion’s City E possa ben integrarsi nelle attività dei clienti.

nando il Lion’s City E e introducendo veicoli a zero emissioni nella propria rete di trasporto pubblico. Uno di questi ordini è arrivato da Malmö, in Svezia: Nobina Sverige AB, la più grande azienda di trasporto pubblico della Scandinavia, ha effettuato un ordine per 22 Lion’s City E. I residenti a Malmö e dintorni avranno quindi la possibilità di viaggiare a bordo di questi veicoli puliti e silenziosi. Gli ingegneri del reparto di sviluppo di MAN hanno lavorato incessantemente per fare in modo che il Lion’s City E possa essere facilmente integrato nelle quotidiane attività operative dei clienti. Da oltre 30 anni gli autocarri e gli autobus MAN vengono portati in Svezia per svolgere i test invernali. Nessuna sorpresa quindi che il nuovo autobus elettrico abbia dovuto dimostrare la sua capacità di resistere alle temperature gelide di meno 30 gradi. Non solo. La scorsa estate il veicolo è stato sottoposto e ha superato il test del caldo torrido della Sierra Nevada, in Spagna. Oltre al tradizionaleprogramma di test invernali ed estivi, Lion’s City E ha dovuto anche far fronte a condizioni estreme nella galleria del vento per fornire riscontri in modo molto più rapido e completo. Anche questa pro va è stata superata a pieni voti. A causa della pandemia da Covid-19, il test drive previsto in Andalusia (Spagna) è stato annullato mentre è stato possibile effettuare i test a Friburgo, nel Sud della Germania, dove il Lion’s City E è stato nuovamente messo alla prova. “I risultati dei test estivi dimostrano che il nostro autobus elettrico soddisfa chiaramente gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati per aspetti importanti come il riscaldamento e l’aria condizionata. Anche i sistemi di sicurezza sono stati sottoposti a test approfonditi per garantire che i passeggeri possano sempre godere di un viaggio sicuro e confortevole”, dichiara Jörg Junginger, Direttore Engineering Bus Vehicle Testing. Ulteriori con ferme sono arrivate dal

test effettuato a Badajoz, sempre in Spagna. Con temperature impegnative di oltre 35 gradi, Lion’s City E ha completato un intero turno di 16 ore e coperto l’intero tragitto percorrendo la distanza impressionante di 284 km. Questi risultati evidenziano e arricchiscono le dichiarazioni di MAN secondo cui il veicolo garantisce un’autonomia affidabile di 200 km e fino a 270 km in condizioni favorevoli di utilizzo. La sede MAN di Starachowice è il centro specializzato nella produzione di autobus urbani a pianale ribassato e telai. Lo scorso anno nello stabilimento sono stati prodotti più di 2.300 autobus completi e circa 1.400 telai. Nonostante le sfide poste dalla pandemia da Coronavirus, la produzione continua a funzionare a pieno ritmo grazie alla stabilità del mercato degli autobus urbani. Per garantire il massimo livello di qualità del prodotto, MAN ha investito in sistemi di produzione all’avanguardia e in personale specializzato e costantemente formato. L’impianto polacco dispone di un proprio centro di formazione sulla saldatura, nonché di laboratori chimici e di misurazione; molti dei componenti necessari per la produzione sono prodotti direttamente all’interno dello stabilimento che è anche l’unica struttura produttiva di autobus in Polonia ad avere un sistema di trattamento del metallo per cataforesi che soddisfa i requisiti più severi in materia di resistenza alla corrosione e capacità di adesione della vernice. Tutti gli autobus costruiti a Starachowice escono dalla fabbrica con un rivestimento cataforetico per immersione e quindi hanno una protezione ottimale contro la corrosione. Negli ultimi anni MAN ha intrapreso un’attività di ammodernamento della struttura produttiva preparandola in modo coerente e meticoloso all’avvento del prodotto elettrico. Ciò garantisce a MAN Truck & Bus la base fondamentale necessaria per produrre e consegnare autobus elettrici che soddisfino i livelli di qualità che i clienti si aspettano.


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IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

Piaggio lancia la nuova gamma Porter NP6

È L’ORA DEL CITY TRUCK “LA MOBILITÀ E LE ABITUDINI DI ACQUISTO E TRASPORTO SONO IN RAPIDA MUTAZIONE E DI PARI PASSO IL GRUPPO PIAGGIO EVOLVE LA PROPRIA GAMMA PRODOTTI ANTICIPANDO NUOVI TREND - HA COMMENTATO ROBERTO COLANINNO, PRESIDENTE E AD DEL GRUPPO PIAGGIO - OGGI IL DNA DEL GRUPPO PIAGGIO SI EVOLVE ULTERIORMENTE, RINNOVANDO IL PORTER, IL NOSTRO STORICO VEICOLO A USO COMMERCIALE, ADEGUANDOLO ALLE NUOVE ESIGENZE DI MOBILITÀ URBANA. PORTER NP6 È L’APICE DELLO SVILUPPO STRATEGICO DI PIAGGIO COMMERCIAL”. Fabio Basilico da pagina VI

QUADRI INDUSTRIAL / IL VAN MAN ENTRA NELLA FLOTTA C.S.B. TRASPORTI

RENAULT TRUCKS / PROVA SU STRADA DEL FURGONE MASTER Z.E.

TGE AL SERVIZIO DELLA LOGISTICA

L’ALTERNATIVA ELETTRICA CONVINCE

M

AN TGE conquista sempre più flotte, in Italia e all’estero. Sta dando i suoi risultati il lungo e impegnativo lavoro svolto dal costruttore tedesco nel proporre un veicolo nuovo di zecca in un settore, quello dei veicoli commerciali, dove il brand non era presente e che gli ha permesso di fregiarsi di una gamma full liner che va dal van al truck passando ovviamente dai bus. TGE fa parlare di sé e i clienti soddisfatti aumentano sempre di più anche grazie all’efficace passaparola. Tra le aziende che in Italia hanno creduto e credono fermamente nella qualità e nell’affidabilità del TGE figura C.S.B. Trasporti.

S

e qualcuno ha ancora dei dubbi, testare il Master Z.E. è di valido aiuto per comprendere le potenzialità e i vantaggi della propulsione elettrica per le attività professionali in genere e per quelle di distribuzione in particolare in sede urbana ed extraurbana. Renault Trucks scommette alla grande con il van a zero emissioni che ormai rappresenta una concreta e credibile alternativa ai tradizionali veicoli alimentati a gasolio. È una sfida vinta quella del large van elettrico. Lo abbiamo constatato sul campo, nel test drive che ci ha visti impegnati su strade urbane ed extraurbane.

Servizio a pagina XII

PEUGEOT

MERCEDES-BENZ VANS

Consegne in città senza compromessi con e-Expert

Altieri a pagina X

N° 298 / Aprile 2021

Vito, il dinamico mid-size compie un quarto di secolo

Servizio da pagina IV

Servizio da pagina VIII

MERCEDES-BENZ VANS

EQV, la navetta di lusso per viaggi a zero emissioni

Altieri a pagina XIII

GRUPPO BPER BANCA

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Un innovativo sistema gestionale per le aziende

Servizio a pagina XIV

SIFÀ in costante sviluppo anche in periodi critici

Altieri a pagina III

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

SIFÀ / ARRIVANO I NUMERI DEL 2020: LA SOCIETÀ DI NOLEGGIO CHIUDE IN POSITIVO

Filosofia rent a tutto tondo PER TANTE, TANTISSIME AZIENDE CORRISPONDERE UN CANONE MENSILE ALL INCLUSIVE PER LA PROPRIA FLOTTA HA PIÙ SENSO, IN TERMINI ECONOMICI E LOGISTICI, DI UN’ACQUISIZIONE DI PROPRIETÀ.

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segno “più” ha un valore certamente superiore al dato numerico assoluto. Abbiamo affrontato i momenti critici limitando al massimo l’impatto su dipendenti, collaboratori, clienti e stakeholder, mantenendo relazioni aperte a 360 gradi, garantendo puntualità nei pagamenti ai fornitori e restando attivi e focalizzati sugli obiettivi. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dal nostro team perché le performance ottenute sono frutto del successo di una formula innovativa che prevede offerte personalizzate per ogni singolo cliente. Ringrazio personalmente BPER Banca, nostro azionista unico, per il supporto che non ci ha mai fatto mancare.” Il numero uno ha le idee chiare anche sugli obiettivi 2021. “Manteniamo i target delineati nel nostro piano pluriennale - prosegue Ghinolfi - e siamo relativamente fiduciosi di poterli raggiungere, augurandoci che le istituzioni garantiscano un adeguato sostegno al nostro settore. Continueremo a supportare i clienti fornendo loro soluzioni su misura: SIFÀ ha sempre fatto dell’approccio sartoriale e consulenziale il suo fiore all’occhiello e sarà nostra premura proseguire su questa strada, promuovendo modelli sem-

N° 298 / Aprile 2021

Sabino Fort, Direttore Commerciale di SIFÀ.

REGGIO EMILIA

hiude l’annus horribilis con un trionfo SIFÀ - Gruppo BPER Banca: l’azienda guidata da Paolo Ghinolfi registra nel 2020 il risultato migliore di sempre, sia in termini di fatturato, che da 110 milioni di euro va a circa 165 milioni, sia di flotta gestita, con 24.000 unità contro le 20.000 dei dodici mesi precedenti, cui va a sommarsi l’importante traguardo di 9.500 nuovi ordini. L’azienda, che opera nel campo del noleggio a lungo termine di veicoli e flotte, ha saputo reagire alle sfide imposte dallo scenario pandemico trasformandole in opportunità. Uno sviluppo supportato dall’azionista unico BPER Banca su tutto il territorio, grazie a una sinergia positiva e premiante da Nord a Sud del Paese. Nessun ripensamento dunque sui numeri del piano quinquennale: la crescita è proseguita con il raggiungimento degli obiettivi previsti, nonostante - è bene ripeterlo - le difficoltà del settore automotive in generale e di quello del noleggio a lungo termine nello specifico. Quali sono state le mosse vincenti di SIFÀ? Innanzitutto continuare ad investire sia nell’apertura sia nel rinnovamento di nuove filiali, ma l’azienda nel corso del 2020 è cresciuta in maniera strutturata anche a livello di organico, rafforzandosi a tutti i livelli con innesti di risorse altamente qualificate e arrivando a contare oggi 150 collaboratori. Anche per il 2021 sono confermate le stime effettuate in epoca pre Covid-19: nuovi ordini pari a 13.650 unità, un’ipotesi di fatturato di 205 milioni di euro e una flotta di veicoli in gestione che arriverà a 34.000 veicoli entro la fine dell’anno. “Il 2020 è stato un anno particolarmente complicato - spiega Paolo Ghinolfi - sia a livello economico che a livello sociale, e ciò non può che aggiungere ulteriore valore ai risultati raggiunti. In uno scenario di contrazione, che ha visto il mercato dell’auto calare di oltre il 30 percento, è straordinario essere riusciti non solo a mantenere i volumi ma anche a registrare una crescita. Per SIFÀ il

pre più sostenibili. SIFÀ ha infatti creato una Divisione specifica per la transizione elettrica delle flotte, progettando per le imprese, la pubblica amministrazione, i professionisti e i privati soluzioni di mobilità sostenibile che uniscano i vantaggi di utilizzo delle auto elettriche e ibride alla convenienza del noleggio a lungo termine”. A questo proposito il nuovo prodotto Mobilità sostenibile integrata comprende in un unico canone sia il veicolo sia la stazione di ricarica: è un’iniziativa allineata al progetto strategico ‘Circular Mobility’ che impegna l’azienda in attività di formazione al personale sui principi dell’economia circolare e su come questi possano applicarsi nelle varie fasi della catena del valore automobilistico. “Il veicolo elettrico - conclude Ghinolfi - è solo una piccola parte della Circular Mobility, processo che integra tutta la filiera con l’obiettivo di impattare il meno possibile sull’ambiente, dalla produzione all’utilizzo al riciclo finale del veicolo. È un progetto che coinvolge tutti gli stakeholder ai vari livelli, e presenta vie di sviluppo molto interessanti per il noleggio a lungo termine, anche per il segmento dei

veicoli professionali. A breve, inoltre, implementeremo importanti iniziative di car sharing, anche corporate, con sviluppi tecnologici ad hoc.” Altri servizi sono in rampa di lancio per i clienti SIFÀ, come il Telepass incluso all’interno del canone di noleggio. “Tutti i veicoli dei clienti che lo richiederanno - spiega il Direttore Commerciale Sabino Fort - saranno dotati dell’apparecchio, con il vantaggio di ricevere un unico report mensile riepilogativo delle spese sostenute. Le aziende avranno dunque un unico interlocutore e, di conseguenza, non sarà necessario sprecare troppo tempo, come spesso accade, nella rendicontazione dei viaggi. In generale, la strategia di SIFÀ prevede una gestione integrata di un numero sempre maggiore di servizi all’interno del canone di noleggio, per supportare le aziende in questo momento così particolare e delicato”. Sempre su questo tema ma parlando di carte carburante, oltre alla partnership ormai consolidata con DKV, SIFÀ ha stretto un accordo anche con ENI che consentirà di offrire ai clienti la multicard della nota impresa di energia. “Il nostro obiet-

tivo è garantire ai clienti una copertura più completa della gestione dei rifornimenti sul territorio nazionale”, prosegue Fort. Infine, in ottica di Responsabilità Sociale d’Impresa, SIFÀ ha lanciato un nuovo prodotto di noleggio dedicato ai dipendenti delle aziende clienti. “Il nostro intento - aggiunge il Direttore Commerciale - è offrire alle imprese la possibilità di estendere i benefici del noleggio a lungo termine anche a coloro che non hanno una company car assegnata”. Un servizio che va a coinvolgere la sfera del welfare aziendale, visto che, con l’avvento del Covid, il ruolo del veicolo è diventato ancora più importante rispetto al passato, anche e soprattutto in ottica di sicurezza. “Mettiamo a disposizione dell’azienda - conclude Fort - un minisito costruito ad hoc, in base alle esigenze della popolazione aziendale, in cui i dipendenti possono consultare le nostre offerte di veicoli a noleggio, costruite a condizioni a loro esclusivamente riservate. Dal sito, i dipendenti interessati potranno richiedere un preventivo compilando un form molto semplice: il team Telesales SIFÀ provvederà a contattarli entro 24 ore”.

Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato SIFÀ.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI

MERCEDES-BENZ VANS / VITO FESTEGGIA 25 ANNI DI STORIA

Miniera di innovazioni nel

IN OCCASIONE DEL 25ESIMO ANNIVERSARIO DAL DEBUTTO SUL MERCATO, A PARTIRE DAI VEICOLI PRODOTTI A MAGGIO, MERCEDES-BENZ VITO OFFRE UN SISTEMA DI ASSISTENZA DI PRIM’ORDINE: IL REAR CROSS TRAFFIC ALERT CONSENTE DI RILEVARE IL TRAFFICO TRASVERSALE FINO A UNA VELOCITÀ DI 10 KM/H IN FASE DI RETROMARCIA, AD ESEMPIO USCENDO DA UN PASSO CARRABILE O DA UN PARCHEGGIO. DAL LANCIO SUL MERCATO DELLA PRIMA GENERAZIONE VITO NEL 1996 SONO STATI VENDUTI COMPLESSIVAMENTE OLTRE 1,8 MILIONI DI ESEMPLARI DEL VAN MEDIO TEDESCO.

V

FABIO BASILICO

lissima funzionalità. È bene però ricordare che già nell’ambito del restyling di fine 2020, Mercedes-Benz Vans aveva introdotto a bordo del Vito ulteriori sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida, come il Distronic, l’Active Brake Assist e il retrovisore interno digitale. Dal lancio sul mercato della prima generazione del popolare medio della Stella, avvenuto nel 1996, sono stati venduti complessivamente oltre 1,8 milioni di esemplari della gamma. Dunque, a partire dai veicoli prodotti da maggio 2021, Vito offrirà a clienti il Rear Cross Traffic Alert che evidenzia la presenza di una possibile fonte di pericolo sia visivamente tramite triangoli rossi nello specchietto sia con l’emissione di segnali acustici. Per il suo anniversario, Vito è stato sottoposto a un restyling estetico e tecnico tra fine 2020 e inizio 2021. Ora è più accattivante che

STOCCARDA

ito festeggia e rilancia. Il mid-size van di MercedesBenz celebra il suo 25esimo anniversario non limitandosi all’ebbrezza dei risultati raggiunti ma alzando di nuovo l’asticella delle innovazioni e puntando dritto al futuro. Apprezzare in molti settori come partner spazioso e versatile, il versatile Vito mette a disposizione dei clienti un nuovo dispositivo di sicurezza: il Rear Cross Traffic Alert consente di rilevare il traffico trasversale fino a una velocità di 10 km/h in fase di retromarcia, ad esempio uscendo da un passo carrabile o da un parcheggio. Il Blind Spot Assist, presente nei pacchetti optional Driving Assistance package e Lane tracking package, viene arricchito con questa importante e uti-

mai, grazie ai nuovi motori diesel a quattro cilindri e a un rapporto prezzo/prestazioni ben bilanciato. Sul fronte delle motorizzazioni, sono disponibili cinque efficienti unità a gasolio della famiglia OM654 e OM622, con livelli di potenza fino a 174 kW/237 cv. Il motore top di gamma Vito 124 CDI da 174 kW/237 cv e 500 Nm di coppia massima è riservato in esclusiva al Tourer (trasporto passeggeri) omologato come autovettura. Tra le altre innovazioni dell’attuale generazione Vito, una gamma ampliata di dotazioni a richiesta per l’infotainment, la disponibilità su alcune versioni del cambio automatico 9G-Tronic e delle sospensioni pneumatiche Airmatic per un maggiore comfort di guida, nonché altri sistemi dedicati alla sicurezza. Alcuni rinnovati dettagli di design sia per gli interni che negli esterni completano il restyling.

Il centro industriale basco da sempre legato alla produzione della Stella

VITO TRIONFA NELLO STORICO IMPIANTO DI VITORIA È

uno dei centri industriali più importanti della regione basca nel Nord della Spagna e ha prodotto oltre due milioni di furgoni dal 1995. Sono numeri importanti quelli dello stabilimento Mercedes-Benz di Vitoria, legato storicamente alla produzione del Vito avviata più di un quarto di secolo fa con la versione Furgone. La prima generazione di furgoni Vito non solo ha segnato l’inizio di una nuova era per i veicoli commer-

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ciali leggeri della Stella, ma ha anche visto rinascere la fabbrica del capoluogo basco Vitoria-Gasteiz. Oggi la capacità di produzione annuale è salita a 80mila veicoli, qualificando il sito di Vitoria come uno dei più moderni siti europei di Mercedes-Benz, con nuovo centro logistico e un alto livello di processi di produzione automatizzati. Lo stabilimento spagnolo conta attualmente circa 4.900 dipendenti. Situato a

Ovest del centro città, i locali della fabbrica si estendono su un’area di oltre 600mila mq. Dall’ampliamento del 2001, gli edifici produttivi coprono ora una superficie totale di 370mila mq, l’equivalente di circa 50 campi da calcio. La fabbrica rifornisce quasi tutti i mercati globali. L’impianto di VitoriaGasteiz è stato costruito nel 1954 e ha iniziato a produrre veicoli per il marchio DKW l’anno successivo. Mer cedes-Benz AG,

con l’acquisizione di Auto Union, ottiene la gestione del sito produttivo e ne acquista la piena proprietà nel 1981. Il più grande salto tecnologico dello stabilimento di Vitoria è stata la produzione intelligente della carrozzeria per il Vito: la piattaforma versatile è stata progettata fin dall’inizio non solo per il furgone ma anche per le varianti passeggeri e mo novolume, quest’ultima in trodotta in una fase successiva.

N° 298 / Aprile 2021


VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI E PROPONE UN NUOVO AVANZATO DISPOSITIVO DI SICUREZZA

segmento dei mid-size van

PRIMA GENERAZIONE. ARRIVA IL VAN COMPATTO. Con il Vito compatto nel

1996 la Stella presenta un van appartenente alla classe da 2,6 a 2,8 tonnellate progettato completamente ex novo, inaugurando una nuova era nel settore dei veicoli commerciali leggeri. La denominazione stessa mira a sottolineare l’alba di una nuova epoca nel campo dei veicoli commerciali leggeri: al posto di una combinazione di lettere/numeri, la new entry viene battezzata Vito - un riferimento diretto al suo “luogo natale”, ossia lo storico sito produttivo di veicoli commerciali situato nel capoluogo dei Paesi baschi spagnoli Vitoria-Gasteiz. Il veicolo di nuova concezione, introdotto in Spagna e Portogallo già alla fine del 1995, coniuga design accattivante con dimensioni compatte. In virtù di un’altezza di 1,89 metri, il furgone midsize può entrare facilmente in qualsiasi garage. Inoltre, la superficie di carico pari 3,6 mq offre un volume di circa 5 mc, consentendo così al Vito di trasportare senza alcun problema anche merci ingombranti. Grazie anche al carico utile pari a una tonnellata, il modello a trazione

anteriore dell’epoca rappresenta la soluzione ideale per svolgere attività di consegna pesanti. I motori a benzina e diesel a quattro cilindri montati trasversalmente necessitano di ingombri costruttivi minimi, a fronte di un basso consumo di carburante e prestazioni di tutto rispetto. Gli esperti del settore e la stampa specializzata esprimono da subito largo consenso nei confronti di questo nuovo modello, eleggendolo “Van of the Year 1996”. Anche grazie al restyling del 1999, la domanda per il Vito si mantiene su livelli elevati. Fino al 2003, Mercedes-Benz ha venduto complessivamente quasi 473mila esemplari della prima generazione. SECONDA GENERAZIONE. ENTRA LA TRAZIONE POSTERIORE . Nel luglio del 2003 si assiste a un cambio generazionale. Tutte le versioni del Vito, progettato ex novo, non si basano più sulla trazione anteriore, bensì su quella posteriore. Inoltre, una variante a trazione integrale va ad arricchire la gamma di modelli, consentendo per la prima volta di impiegare questo robusto furgone anche lontano dalle strade asfaltate.

Viene offerta anche una gamma di motori ancora più potenti: mentre il diesel top di gamma eroga 165 kW/224 cv a 3.800 giri/min, il motore a benzina V6 di punta è ora in grado di sviluppare 190 kW/258 cv a 5.900 giri/min. A seconda della variante di modello, la lunghezza del veicolo è aumentata fino a 58 centimetri per un massimo di 5,24 metri, mentre il passo è più lungo di 43 centimetri, raggiungendo un massimo di 3,43 metri. Offrendo per la

prima volta tre differenti lunghezze di allestimento, due altezze del tetto e cinque motori diversi, il nuovo Vito è in grado di soddisfare più che mai le esigenze di una variegata gamma di settori. Questo significativo salto evolutivo non tarda a dare i suoi frutti: nel 2005, la giuria europea elegge il Vito “Van of the Year”. La seconda generazione del Vito rappresenta anche una pietra miliare nel processo di elettrificazione: già in fase iniziale, la Stella decide di

intensificare la propria attività di sviluppo di sistemi propulsivi alternativi, producendo nel 2010 una serie limitata composta da 100 esemplari del Vito E-CELL. Il veicolo commerciale alimentato a batteria è equipaggiato con un motore elettrico da 70 kW/95 cv e una batteria agli ioni di litio con una capacità di 32 kWh. Al termine della fase di prova, il primo furgone completamente elettrico di primo equipaggiamento viene consegnato a partire dall’aprile 2011. La seconda generazione del Vito riesce ancora una volta a surclassare il suo predecessore di successo, sfiorando quota 80mila unità nel miglior anno di vendita. Mercedes-Benz ha venduto complessivamente quasi 750mila esemplari. TERZA GENERAZIONE. MODERNITÀ A PORTATA DI MANO. La terza generazione del Vito debutta nel maggio 2014. Il nuovo modello, caratterizzato da un design inedito, è cresciuto fino a 13 centimetri in lunghezza per un totale di 5,37 metri a fronte di un passo invariato, offrendo così ancora più spazio sia per la merce da trasportare che per i passeggeri. Inoltre, i clienti possono, da questo momento in poi, scegliere tra una gamma di motorizzazioni ancora più vasta: in aggiunta alla trazione posteriore e integrale, viene proposta nuovamente anche una versione a trazione anteriore in abbinamento con il motore diesel di accesso, disponibile in due livelli di potenza. Oltre alla gamma dei modelli mid-size equipaggiati con propulsore convenzionale, viene ampliata anche l’offerta delle versioni elettriche: l’eVito completamente elettrico è disponibile dal 2018. Dal 2014, sono stati venduti complessivamente oltre 600mila esemplari di tutte le attuali versioni del Vito. Con l’introduzione dell’eVito, nel 2018 Mercedes-Benz getta già le basi per realizzare un trasporto merci sostenibile a zero emissioni locali in ambito urbano. Presentato nella primavera del 2020, l’eVito Tourer rappresenta la nuova e più recente fase evolutiva in grado di soddisfare appieno tutte le esigenze in quanto a prestazioni e autonomia: è, infatti, il veicolo ideale da impiegare, ad esempio, come shuttle per hotel, taxi monovolume o mezzo dedicato ai servizi di ride-sharing. L’installazione della batteria nel pianale permette di sfruttare al massimo lo spazio disponibile sia all’interno del vano di carico che nell’abitacolo. Grazie alle flessibili soluzioni di carico e alla possibilità di ricarica rapida con corrente continua, eVito Tourer è altamente versatile e garantisce un’autonomia di oltre 400 chilometri.

Grande anniversario anche per lo stabilimento di Ludwigsfelde

TRENT’ANNI DAI TRUCK AI VAN S ono passati trent’anni da quando il primo veicolo Mercedes-Benz, il truck LN2, usciva dalle linee di produzione di Ludwigsfelde, attualmente il terzo stabilimento Daimler per veicoli commerciali più grande al mondo. Oggi il sito della città tedesca del Brandeburgo produce ogni giorno circa 200 unità dei cosiddetti “modelli aperti” dello Sprinter (autotelaio, cassone, testa motrice), quindi oltre 50mila unità l’anno. A oggi sono stati pro-

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dotti nello stabilimento del Brandeburgo e venduti in tutto il mondo oltre 820mila veicoli con il marchio della Stella. All’LN2 si è poi aggiunto il primo van, il T2, costruito anch’esso dal 1991 fino al 1996. Al T2 sono seguiti il Vario e infine lo Sprinter, i cui “modelli aperti” vengono costruiti dal 2006. A Ludwigsfelde viene adesso prodotta la terza generazione dello Sprinter con i suoi derivati, scudato e testa motrice, che rappresentano la base per

molte differenti tipologie di veicoli, ad esempio ambulanze, autocaravan o veicoli isotermici. Ne gli ultimi anni, Mercedes-Benz Vans ha investito circa un miliardo di euro nel futuro dello stabilimento, soprattutto in vista della trasformazione che vedrà protagonisti i van elettrici e collegati in rete. A Ludwigsfelde sono impiegate oltre 2mila persone, la maggior parte delle quali lavora alla produzione dell’ultima generazione dello Sprinter.

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PIAGGIO COMMERCIAL / LA NUOVA GAMMA DEL VERSATILE QUATTRO RUOTE

Con Porter NP6 nasce il city

È

FABIO BASILICO PONTEDERA

il primo city truck ufficiale sul mercato dei veicoli commerciali e ha la firma di Piaggio Commercial, il brand che riassume l’expertise e rilancia l’impegno strategico della Casa di Pontedera in un settore decisivo che l’ha sempre avuta grande protagonista con modelli mitici come Ape e Porter. E del successore di quest’ultimo, presentato per la prima volta nel 1992, che stia mo parlando, quel Porter NP6 che è a tutti gli effetti un “camion di città”, riuscendo a unire in una mirabile fusione ingegneristica e costruttiva le dimensioni compatte di tradizione Piaggio con la portata straordinaria. Il tutto incorniciato in un design moderno e accattivante, interni confortevoli ed ergonomici e motorizzazioni esclusivamente eco-friendly.

Gruppo Piaggio si evolve ulteriormente, rinnovando il Porter, storico nostro veicolo a uso commerciale, adeguandolo alle nuove esigenze di mobilità urbana. Porter NP6 è l’apice dello sviluppo strategico di Piaggio Commercial, nostra fondamentale linea di business che si affianca a quella delle due ruote e a quella della robotica, e ci permetterà di rafforzare la nostra posizione nel mercato dei veicoli commerciali leggeri e di crescere a livello internazionale”. Dunque, a distanza di qua si trent’anni dalla sua nascita, si apre nel 2021 un nuovo decisivo capitolo nella lunga storia di Piaggio Porter, il “grande lavoratore di piccola taglia” che si rinnova completamente: Porter NP6 identifica una generazione di nuovi veicoli pensati e progettati per esaltare ulteriormente i valo-

ri tipici di Porter, capace di unire dimensioni compatte e portata straordinaria. La denominazione “City Truck” qualifica un veicolo commerciale compatto, leggero, per formante, versatile, con for tevole, conveniente ed eco-friendly. Qualità che consentono a Porter NP6 di sfidare da protagonista il mercato del trasporto merci a corto e medio raggio come compagno ideale per le più svariate esigenze professionali nei contesti urbani ed extraurbani, sempre più congestionati e regolati da severe restrizioni anti-emissioni. Coerentemente con il percorso intrapreso già da anni dal Gruppo Piaggio e da Piaggio Commercial, mirato alla riduzione dei consumi di fonti energetiche, all’attenzione verso l’ambiente e al miglioramento della qualità della vita, la nuova gamma Porter NP6 abbandona la

versione alimentata soltanto a benzina e propone due motorizzazioni, denominate CombiFuel, totalmente ecologiche: un quattro cilindri in linea di 1.5 litri, Euro 6, con alimentazione combinata benzina/GPL o benzina/metano. Le unità CombiFuel sono inoltre disponibili in due differenti versioni, a seconda del l’autonomia garantita dall’impianto a GPL o a metano: Short Range, dedicata a un uso prevalentemente urbano, e Long Range, capace di una maggiore autonomia e anche di una portata superiore. Il propulsore quattro cilindri di 1498 cc ha basamento e testata in lega di alluminio ed è conforme agli standard euro 6D Final. La distribuzione è a 16 valvole con doppio albero a camme in testa comandato da catena e doppio variatore di fase su aspirazione e scarico. Un motore di

UN IMPORTANTE LAVORO

Piaggio Commercial ha presentato il Porter NP6 nel corso di una première internazionale online: fin dalle prime immagini ci si accorge che i tecnici di Pontedera hanno fatto un gran lavoro, offrendo al mercato un veicolo nuovo dalle grandi ambizioni che però non rinnega la tradizione del costruttore e anzi la valorizza. La nuova gamma Porter NP6 è prodotta negli stabilimenti italiani di Pontedera del Gruppo Piaggio ed è distribuita nei principali Paesi europei attraverso una rete dedicata, ad elevata specializzazione nella vendita e nell’assistenza di veicoli commerciali, orientata alla massima soddisfazione del cliente. “La mobilità e le abitudini di acquisto e trasporto sono in rapida mutazione e di pari passo il Gruppo Piaggio evolve la propria gamma prodotti anticipando nuovi trend - ha commentato Roberto Colaninno, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo Piaggio - Oggi il Dna del

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cilindrata contenuta con costi di esercizio ridotti, ma capace di notevoli prestazioni: la potenza massima cresce infatti del 30 per cento ed è pari a 78 kW a 6.000 giri/min, mentre la coppia massima è di 136 Nm a 4.500 giri/min (+27 per cento rispetto alla precedente unità MultiTech). L’impianto di alimentazione adotta, a seconda della versione, una o più bombole ad alta pressione collocate al di sotto del piano di carico, che non vanno perciò a intaccare le capacità di trasporto di Porter NP6. Le bombole sono saldamente fissate al telaio e realizzate in acciaio ad alta resistenza e trattato termicamente. Il veicolo è progettato per il funzionamento di default in modalità gas, salvo la fase di accensione a benzina con seguente switch automatico al raggiungimento della temperatura di esercizio, ma è comunque presente un interruttore alla sinistra del volante per commutare manualmente la modalità. Il pulsante è inoltre dotato di quattro led che indicano il livello di gas nel serbatoio e di una spia verde che si illumina quando si circola a gas. NESSUNA RINUNCIA

Piaggio Porter NP6 è progettato per massimizzare la capacità di carico senza rinunciare a compattezza e agilità.

Porter NP6 è progettato per massimizzare la capacità di carico senza rinunciare alla compattezza e all’agilità, doti sempre più richieste in contesti urbani congestionati dal traffico, aumentando nel contempo la sicurezza e il comfort a bordo. Rispetto alla precedente generazione la larghezza della cabina cresce di soli 245 mm, attestandosi a 1.640 mm: un dato che si mantiene inferiore di 500 mm rispetto alla media dei veicoli commerciali leggeri. L’adozione di una cabina semi-avanzata compatta ha inoltre consentito di ottimizzare gli spazi a vantaggio della massimizzazione del carico. Tutto ciò si traduce in un rapporto record tra gli ingombri e la capacità di carico: nella sua versione più compatta, Porter NP6 ha un’impronta a terra di

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UNISCE I VANTAGGI DELLE DIMENSIONI COMPATTE ALLA STRAORDINARIA PORTATA

truck flessibile ed eco-friendly “LA MOBILITÀ E LE ABITUDINI DI ACQUISTO E TRASPORTO SONO IN RAPIDA MUTAZIONE E DI PARI PASSO IL GRUPPO PIAGGIO EVOLVE LA PROPRIA GAMMA PRODOTTI ANTICIPANDO NUOVI TREND - HA COMMENTATO

ROBERTO

COLANINNO, PRESIDENTE E AD DEL GRUPPO PIAGGIO OGGI IL DNA DEL GRUPPO PIAGGIO SI EVOLVE ULTERIORMENTE, RINNOVANDO IL PORTER, IL NOSTRO STORICO VEICOLO A USO COMMERCIALE, ADEGUANDOLO ALLE NUOVE ESIGENZE DI MOBILITÀ URBANA.

PORTER NP6 È

L’APICE DELLO SVILUPPO

PIAGGIO COMMERCIAL”.

STRATEGICO DI

soli 6,9 mq, per una capacità di carico di ben 200 kg per ogni mq occupato. Rispetto al precedente Porter la portata utile cresce di quasi il 30 per cento, con la portata a telaio che può raggiungere i 1.275 kg nella versione con ponte posteriore a ruote singole e i 1.610 kg nella versione con ruote gemellate, con una mas sa a terra che non supera i 2.800 kg. In definitiva, Porter NP6 è in grado di trasportare un carico superiore al proprio peso. Performance così elevate in termini di portata utile, che si attestano ai vertici della categoria, sono possibili grazie a una configurazione da autentico truck: il telaio a longheroni in acciaio altoresistenziale a sezione scatolare, saldato e integrato alla struttura della cabina, garantisce elevata robustezza e peso contenuto. La sospensione anteriore MacPherson e posteriore ad assale rigido con balestre paraboliche bi-lama, permettono una capacità di carico di 1.000 kg sull’asse anteriore e fino a 2.020 kg sull’asse posteriore. In più, grazie alla trazione posteriore, il carico produce aderenza sulle ruote motrici assicurando un’ottimale tenuta di strada in ogni condizione di fondo stradale. A ciò contribuiscono anche le moderne funzioni di assistenza alla guida, tra cui ESC (controllo elettronico della stabilità), ASR (controllo della trazione), ABS (antibloccaggio) e EBD (ripartitore elettronico di frenata), che coadiuvano il conducente durante le manovre e ottimizzano le performance del veicolo aumentando la sicurezza attiva. L’ottimizzazione dei volumi e degli spazi ha permesso di aumentare anche la sicurezza e il comfort a bordo: la cabina di Porter NP6 rappresenta un ambiente di lavoro sicuro e confortevole, con una postazione di guida ergonomica studiata per ottenere un’ampia e immediata visibilità, facilitando così la guida e le manovre di parcheggio, grazie ai sedili posti a una corretta altezza e al volante compatto. Il veicolo è proposto in cinque differenti livelli di

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equipaggiamento: Start, Plus, Top, HD e HD Top che includono, oltre alle moderne dotazioni di serie, un’ampia gamma di dispositivi per migliorare la qualità di vita a bordo e le funzionalità del veicolo. INTUIZIONE IMMEDIATA

Il quadro strumenti è intuitivo e di rapida lettura, e il gruppo dei comandi - tra cui l’azionamento del ribaltamento del cassone per la versione Pianale Ribaltabile - è raggiungibile agevolmente alla sinistra del volante. Al centro della plancia campeggia la nuova consolle, che accoglie la radio DAB+Bluetooth e i comandi dell’impianto di climatizzazione (entrambi di serie sulle versioni Plus e Top). Nella parte superiore è situato un pratico alloggiamento in

gomma antiscivolo per lo smartphone, con presa di ricarica USB. Sul lato passeggero è presente un capiente vano porta-oggetti, a cui si aggiunge una pratica custodia portaocchiali sulla plafoniera. Tra gli equipaggiamenti di serie sono inclusi l’airbag guidatore, il sistema di chiamata automatica di emergenza eCall e gli specchi retrovisori esterni ripiegabili e regolabili elettricamente, con funzione di disappannamento (non disponibili su versione Start). Disponibili come optional l’airbag passeggero e i fari fendinebbia (di serie su versione Top). La possibilità di combinare versioni a passo corto (L1) o a passo lungo (L2), con ponte posteriore a ruote singole (SW) o a ruote gemellate (TW), e la disponibilità di due versioni pronte all’uso, con pianale fisso o pianale ribaltabile, rende la

gamma Porter NP6 estremamente completa. In più, i due differenti rapporti al ponte - standard e ridotto - ottimizzano i consumi nelle varie tipologie di utilizzo e agevolano il lavoro con carichi gravosi in condizioni di elevata pendenza, aumentando la capacità di spunto in salita da fermo. Combinando tra loro le varie versioni a disposizione, Porter NP6 offre fino a 1.400 diverse possibilità di scelta, potendo essere di fatto configurato su misura per qualsiasi tipo di esigenza professionale e di preferenza dell’utilizzatore finale. Porter NP6 Pianale Fisso è la versione ideale per chi necessita di un vano di carico piatto e regolare, completamente sfruttabile e facilmente accessibile. L’altezza del piano di carico è infatti pari a 800 mm e le sponde in lega di alluminio sono apribili su tre lati. Il cassone è

Al centro della plancia campeggia la nuova consolle che accoglie la radio e i comandi del climatizzatore.

disponibile in due differenti lunghezze, standard o extra, e in ogni caso arriva a uno spazio utile in grado di ospitare 4 europallet. Porter NP6 Pianale Ribaltabile combina i vantaggi derivanti dalla struttura del pianale con la praticità del sistema di ribaltamento elettroidraulico, con angolo massimo di 45°. Ideale per il trasporto e lo scarico di merci sfuse e materiali pesanti è perciò il veicolo che meglio soddisfa le esigenze delle piccole e medie imprese impegnate, ad esempio, nel campo dell’edilizia. Il cassone è dotato di serie di paracabina e di sponde in lega di alluminio apribili su tre lati. SI ADATTA FACILMENTE

Le prestazioni, la dotazione tecnica, la robustezza e la versatilità del telaio garantiscono la funzionalità della versione Chassis, base di partenza per trasformazioni dalle performance straordinarie: Porter NP6 nasce per adattarsi con facilità a un ventaglio ampissimo di allestimenti e di conseguenza di mission specifiche, tra cui logistica urbana, food delivery, cura delle aree verdi, manutenzione, officine mobili, edilizia, vele pubblicitarie, pubblica utilità, manutenzione. Sempre nell’ottica di facilitare anche gli allestimenti destinati ai compiti più gravosi, su Porter NP6 sono state sviluppate predisposizioni per prese di forza, da cui prelevare sino a 16 kW di potenza: oltre che sul motore, la presa è installabile anche sul cambio, dove è demoltiplicata e più facilmente raggiungibile per attrezzature poste dietro la cabina. Cinque le colorazioni disponibili: Sapphire Blue, Amber Orange, Garnet Red, Basalt Grey, Plaster White. A seconda delle configurazioni, Piaggio Porter NP6 sarà venduto con un posizionamento competitivo e prezzi, franco concessionario e detax, a partire da poco più di 15.000 euro nella versione benzina\GPL.

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TEST DRIVE / SULLE STRADE A NORD DI MILANO CON RENAULT TRUCKS MASTER Z.E.,

Distribuzione urbana,

S

RENAULT TRUCKS SCOMMETTE ALLA GRANDE CON IL VAN A ZERO EMISSIONI CHE ORMAI RAPPRESENTA UNA CONCRETA E CREDIBILE ALTERNATIVA AI TRADIZIONALI VEICOLI ALIMENTATI A GASOLIO. È UNA SFIDA VINTA QUELLA DEL LARGE VAN ELETTRICO DEL COSTRUTTORE FRANCESE. LO ABBIAMO CONSTATATO SUL CAMPO, NEL TEST DRIVE CHE CI HA VISTI IMPEGNATI SU STRADE URBANE ED EXTRAURBANE A NORD DI MILANO PER COMPLESSIVI 70 CHILOMETRI DI PERCORRENZA. PARTENZA E ARRIVO PRESSO LA CONCESSIONARIA RENAULT TRUCKS CVR SPA DI PERO.

FABIO BASILICO PERO

e qualcuno ha ancora dei dubbi, testare il Master Z.E. è di valido aiuto per comprendere le potenzialità e i vantaggi della propulsione elettrica per le attività professionali in genere e per quelle di distribuzione in particolare in sede urbana ed extraurbana. Renault Trucks scommette alla grande con il van a zero emissioni che ormai rappresenta una concreta e credibile alternativa ai tradizionali veicoli alimentati a gasolio. È una sfida vinta quella del large van elettrico. Lo abbiamo constatato sul campo, nel test drive che ci ha visti impegnati sulle strade urbane ed extraurbane a Nord di Milano per complessivi 70 chilometri di percorrenza. Partiti dal piazzale della concessionaria Renault Trucks CVR Spa di Pero ci siamo avviati verso Nord percorrendo innanzitutto tangenziali e statali a scorrimento veloce, prima di immetterci nel reticolo delle vie urbane della città di Desio. Dopo un breve tratto sulla Statale 36 e l’attraversamento di Monza, gli ultimi chilometri prima della tappa finale di Pero sono stati quelli della Tangenziale Nord e delle strade di interconnessione viabilistica dell’hinterland milanese. Sia in ambito urbano sia in quello extraurbano Master Z.E. non ha fatto per alcun motivo rimpiangere la trazione a gasolio, sfruttando al meglio la sua autonomia di 120 chilometri effettivi, più che adatti per le attività cittadine giornaliere. Professionisti e artigiani possono quindi dormire sonni tranquilli: Master Z.E. è un autentico compa-

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Renault Trucks punta con decisione sul van a zero emissioni che rappresenta una concreta e credibile alternativa.

gno di lavoro efficiente e flessibile, che si guida con estrema facilità e in tutta comodità. Posizione di guida alta e buona visibilità contribuiscono al comfort complessivo che su strada regala autentiche sensazione di guida automobilistica. Il veicolo è a tal punto silenzioso che è dotato di un emettitore sonoro che avvisa i pedoni del suo avvicinarsi ed è attivo entro una velocità di 30 km/h. Viaggiare green in modalità elettrica con la consapevolezza di poter contare sulle medesime prestazioni garantite da un tradizionale mezzo alimentato con carburanti tradizionali: è quanto promette e mantiene Master Z.E.. I suoi punti di forza sono: batteria agli ioni di litio di nuova generazione da 33 kWh, motore ad alta efficienza energetica da 57 kW/76 cv, coppia di 225 Nm, autonomia nominale di circa 200 km (in uso reale 120 km) e tempi di ricarica adeguati alle esigenze degli operatori professionali (su Wall-Box 7,4 kW in 6 h, su Wall-Box 3,7 kW in 11 h, presa domestica 2,3 kW in 17 h). Reattivo e silenzioso, brillante e funzionale: Master Z.E. ha tutte le carte in regola per definire le regole del trasporto sostenibile e soddisfare pienamente le esigenze di chi si muove principalmente nelle vie trafficate della città ma ha spesso la necessità di “allargare il giro” comprendendo anche tragitti extraurbani o interurbani. La tecnologia imbarcata a bordo del Master Z.E. è complessa e adeguata alla sofisticatezza del mezzo. La batteria “Z.E. 33” si ricarica quando il pedale dell’acceleratore viene rilasciato o quando il pedale del freno di ser-

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IDLE I M ONDO TRASPORTI FURGONE A ZERO EMISSIONI IDEALE PER LA CITTÀ E LE AREE EXTRAURBANE

l’elettrico c’è e funziona

Carta d’identità

Nome: Master Z.E. Cognome: Renault Trucks Dimensioni: lunghezza 5.575 mm, altezza 2.499 mm, larghezza 2.070 mm, passo 3.682 mm MTT: 3.100 kg Motore Z.E.: potenza: 57 kW/76 cv; coppia: 225 Nm; motore sincrono a corrente alternata; modalità Eco: controllo della coppia, della mappatura motore e ottimizzazione delle funzioni del comfort termico; limitatore di velocità: 100 km/h. Cambio: riduttore a 1 velocità avanti e 1 indietro Fonti di energia: batteria ioni di litio 33 kWh e 400 V; celle NMC (Nickel Manganese Cobalto); autonomia: 120 km Alimentazione elettrica: capacità di carica su Wall-Box 7,4 kW in 6 h, su Wall-Box 3,7 kW in 11 h, presa domestica 2,3 kW in 17 h Portata utile: 928 kg Volume: 10 mc Pneumatici: 225/65 R16C Freno di servizio: a disco, 302x28 ventilato anteriore e 305x12 posteriore; dispositivo antibloccaggio ruote ABS con frenatura assistita AFU, controllo della traiettoria in funzione del carico e del rimorchio ESP che integra: antipattinamento integrato ASR, assistenza alla partenza in salita HSA, assistenza al vento laterale SWA, migliore aderenza su terreni difficili (Extended Grip). Sospensioni: anteriore a molle elicoidali e ammortizzatori idraulici e telescopici; posteriore monolama in acciaio Dotazioni: climatizzatore manuale, computer di bordo, cruise control e regolatore di velocità, tergicristalli automatici con sensore di pioggia e accensione automatica dei fari, luci anteriori alogene con versione diurna Led, fendinebbia, illuminazione a Led del vano di carico, presa di corrente 12 V in zona di carico. Sito produttivo: Batilly (Francia)

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Master Z.E. conserva tutte le caratteristiche volumetriche e di carico delle versioni ad alimentazione tradizionale.

vizio viene azionato. La batteria è dotata di una gestione elettronica ottimizzata e grazie alla modalità Eco con controllo della coppia e della mappatura motore e con ottimizzazione delle funzioni del comfort termico è possibile incidere sul risparmio energetico aumentando l’autonomia del 10 per cento senza troppi compromessi: le accelerazioni ridotte sono praticamente impercettibili e la velocità massima limitata a 80 km/h contro i 100 km/h normalmente consentiti non è una rinuncia impossibile. La ricarica avviene dalla presa posizionata sul lato destro, vicino all’apertura della

porta anteriore destra. In cabina, driver e due passeggeri dei sedili anteriori hanno a disposizione un pratico ed ergonomico spazio di lavoro. Pioniere nel settore della mobilità elettrica, Renault Trucks è costantemente attiva sul fronte della transizione verso la mobilità elettrica. Il costruttore francese ha intuito molto presto che la mobilità elettrica è la risposta al problema della qualità dell’aria e dell’inquinamento acustico nelle città e una delle risposte alle emissioni globali di CO2. Attualmente, la gamma elettrica Z.E. firmata da Renault Trucks comprende, oltre al Master, i veicoli D e D Wide.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI PEUGEOT / E-EXPERT, ARRIVA IL SOCIO PERFETTO PER LA CONSEGNA IN CITTÀ

Ora sì che ci si diverte già l’uso cittadino, con le sue continue decelerazioni e frenate, favorisce il recupero dell’energia, volendo se ne può aumentare l’intensità selezionando la posizione B sulla leva del cambio e concedendo così più freno motore in rilascio, a tutto vantaggio dell’efficienza. Collegata al circuito di raffreddamento dell’abitacolo, la regolazione termica della batteria mediante circolazione di liquido permette anche la ricarica rapida alle colonnine più potenti, abbreviando i tempi di ricarica. Sono disponibili a bordo di e-Expert due tipi di caricabatteria: di serie è presente quello monofase da 7,4 kW mentre a richiesta si può avere il trifase da 11 kW, quasi indispensabile per chi fa dell’e-Expert un utilizzo intensivo. Se infatti collegando il veicolo ad una presa standard la ricarica completa avviene in 31 ore (batteria da 50 kWh) o 47 ore (batteria da 75 kWh), con le stazioni di rifornimento da 100 kW in corrente continua l’80 per cento della carica della batteria viene raggiunta in 30 minuti nel primo caso e in 45 nel secondo.

AL VOLANTE DEL NUOVO COMMERCIALE DEL MARCHIO FRANCESE, ANCHE QUANDO LA MISSIONE È QUELLA DI ARRIVARE IN FONDO AD UNA GIORNATA DI LAVORO, LO STRESS RIMANE UN LONTANO RICORDO. MERITO DELLA MOTORIZZAZIONE ELETTRICA, CHE ASSICURA BRIO E REATTIVITÀ, DELLA GRANDE MANEGGEVOLEZZA E DELLA SILENZIOSITÀ.

A

CRISTINA ALTIERI MILANO

nche il van medio di Peugeot si converte all’elettrico: la domanda sempre più diffusa da parte di chi utilizza i mezzi da lavoro per le consegne nei centri cittadini è di poter contare su veicoli sostenibili, che permettano l’ingresso gratuito nelle aree a traffico limitato, che siano silenziosi e non inquinino. Peugeot risponde declinando il suo Expert in versione elettrica: l’abbiamo provato proprio in città, rimanendo piacevolmente impressionati dalla leggerezza e dalla facilità d’uso che è in grado di offrire a chi passa ogni giorno lunghe ore al volante. Intanto l’andatura è decisamente fluida, e questo dipende principalmente dal fatto che il cambio ha un unico rapporto: nessuno strappo dunque e mani sempre ben piantate sullo sterzo, per una guida comoda e sicura. Se utilizzato in modalità Power, con una potenza massima di 136 CV e una coppia immediatamente disponibile di 260 Nm, l’e-Expert esprime il massimo delle sue potenzialità, garantendo un elevato livello di brio e reattività. Pacato ma sempre all’altezza della situazione, si dimostra invece nella altre due modalità, Normal ed Eco, ma

a fronte di qualche cavallo in meno da scatenare aumentano i chilometri percorribili con un pieno di elettroni. A proposito di autonomia biso-

gna partire dalla constatazione che circa l’80 per cento dei conducenti di veicoli commerciali percorre in media meno di 200 km al giorno. Per non escludere nessuno,

Peugeot e-Expert offre comunque una doppia scelta: 200 km per la batteria da 50 kWh oppure 300 km per quella da 75 kWh, entrambi calcolati sul ciclo WLTP. E se

Posizionata sotto il pianale, la batteria non sottrae prezioso volume di carico al commerciale francese.

PRATICITÀ AI MASSIMI LIVELLI

Posizionata sotto il pianale, la batteria non sottrae prezioso volume di carico, mantenendo inalterate le prerogative legate al trasporto. Praticità ai massimi livelli dunque, grazie a una capacità di traino e un carico utile che arrivano fino a 1.000 kg e a un’altezza massima di 1,90 metri che garantisce l’accesso ai parcheggi sotterranei. Tre le lunghezze disponibili: Compact da 4,61 metri, Standard da 4,96 metri, e Long da 5,31 metri. Rispetto alle versioni a gasolio, e-Expert si distingue esteticamente per alcuni particolari: il logo del Leone cangiante proposto insieme all’opzione “Pack Look”, lo sportellino per la ricarica posto sul parafango anteriore sinistro, la calandra anteriore specifica, il monogramma “e-Expert” sul portellone posteriore, il quadro strumenti analogico con un display a colori da 3,5’’, una grafica dedicata per il touchscreen centrale con la 3D Connected Navigation, un nuovo comando per il cambio automatico e, come anticipato, il selettore della modalità di guida. Il nuovo Peugeot e-Expert si può acquistare, e in questo caso il listino parte da 32.155 euro, oppure noleggiare a lungo termine grazie alle formule del Free2Move Lease. Che prevedono il comfort del tutto compreso nel canone sono infatti inclusi gli oneri amministrativi ed assicurativi e la manutenzione con possibilità di veicolo sostitutivo.

L’esplosione dell’e-commerce fa del nuovo e-Expert una scelta opportuna

IL VEICOLO GIUSTO PER I TEMPI ATTUALI I l trasporto commerciale, e in particolare l’e-commerce, sta registrando una crescita eccezionale: un tempo era il consumatore ad andare verso il prodotto, ora è esattamente l’opposto. Un meccanismo che ha gradualmente rivoluzionato il sistema logistico, favorendo la diffusione delle micro-consegne. Questo

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dunque l’ampio terreno di conquista dei leggeri, sempre più impegnati soprattutto nell’ultimo miglio, ovvero brevi tratti di strada che spesso transitano dal centro cittadino. e-Expert promette di andare incontro proprio a questo tipo di esigenze, consentendo l’accesso libero alle zone a

traffico limitato, oppure il parcheggio gratuito sulle strisce blu. Senza contare l’esenzione del bollo, in alcune regioni senza limiti temporali, la polizza assicurativa meno onerosa, e la riduzione fino al 40 per cento delle spese di manutenzione. Si sono dimostrati sensibili alle caratteristiche vincenti del nuovo van

francese anche i giurati dell’International Van of the Year che hanno premiato per il 2021 proprio l’e-Expert. Il vincitore è stato eletto grazie ai voti di una giuria di 25 giornalisti internazionali (Europa, Russia e Turchia), in rappresentanza di 25 riviste specializzate in questo settore.

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FRED DDO INTEG GRAT GRA TO O EAS SYFIT IL RISVEGLIO O DELLA FFORZA

Isolamento inttegrato Easyfit su Mercedes Sprinter S furgone e Mercedes-Benz ha molta olta classe con l’ultimo nato degli Sprinter coibentati. ntati. Il suo isolamento integrato si avvale vale della nuova tecnologia gia Easyfit per soddisfare le norme AT ATP in freddo negativo, classe se C, e in freddo positivo, classe A. Questi kit di nuova uova generazione offrono prestazioni so orprendenti, i massimi van ntaggi nell’uso e una sicurezza urezza senza pari per la catena del freddo. ddo. Assicurano un coefficiente ficiente di isolamento perrfettamente controllato e soddisfano i più elevati requisiti internazionali. ernazionali. L’’isolamento integrato Easyfit ottimizza il volume inte erno che resta pallettizzabile abile ed è compatibile con la por ta laterale originale che consente e il carico diretto di pallet da 1200 mm, una caratteristica tteristica completamente nuova!

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QUADRI INDUSTRIAL / CONSEGNA DI MAN TGE ALLA C.S.B. DI PESCHIERA BORROMEO

Il furgone che fa logistica TGE CONVINCE E FA PARLARE DI SÉ. I CLIENTI SODDISFATTI AUMENTANO SEMPRE DI PIÙ ANCHE GRAZIE ALL'EFFICACE PASSAPAROLA. TRA LE AZIENDE CHE IN ITALIA HANNO CREDUTO E CREDONO FERMAMENTE NELLA QUALITÀ E NELL'AFFIDABILITÀ DEL VAN TEDESCO FIGURA

C.S.B.

TRASPORTI DI PESCHIERA BORROMEO (MI), SOCIETÀ DINAMICA IMPEGNATA NEL SETTORE DEGLI SPECIAL SERVICES LOGISTICI, ATTIVA SIA IN ITALIA CHE NEL RESTO D'EUROPA, CHE HA RITIRATO

12 FURGONI DALLA CONCESSIONARIA MAN QUADRI INDUSTRIAL DI CAVENAGO (MB).

M

FABIO BASILICO CAVENAGO

AN TGE conquista sempre più flotte, in Italia e all’estero. Sta dando i suoi risultati il lungo e impegnativo lavoro svolto dal costruttore tedesco nel proporre un veicolo nuovo di zecca in un settore, quello dei veicoli commerciali, dove il brand non era presente e che gli ha permesso di fregiarsi di una gamma full liner che va dal van al truck passando ovviamente dai bus. TGE fa parlare di sé e i clienti soddisfatti aumentano sempre di più anche grazie all'efficace passaparola. Tra le aziende che in Italia hanno creduto e credono fermamente nella qualità e nell’affidabilità del TGE figura C.S.B. Trasporti Srl di Peschiera Borromeo (MI), società dinamica impegnata nel settore degli special services logistici, attiva sia in Italia che nel resto d’Europa. Alberto Zenga, Responsabile operativo flotte di C.S.B. ha ritirato ben 12 furgoni TGE dalla concessionaria

MAN Quadri Industrial di Cavenago (MB). La cerimonia di consegna di 4 dei TGE che compongono il consistente ordine C.S.B. si è svolta proprio presso la sede del dealer brianzolo alla presenza dei suoi vertici e rappresentanti: Umberto Quadri, Responsabile vendite van, Michele Ciola, General Manager, Giuseppe Mapelli, agente di vendita. Al loro fianco c’era anche Enrico Nodari, Area Manager di MAN Italia. ”MAN è oggi, a mio avviso, la prima scelta nel mondo dei furgoni esordisce Alberto Zenga - I test che i nostri driver hanno compiuto ci hanno permesso di verificare sul campo, nelle nostre reali condizioni operative, la qualità del mezzo sotto diversi punti di vista, dalla guidabilità alla capacità carico, dalla flessibilità all’affidabilità complessiva. I ragazzi sono pienamente soddisfatti e chi più di loro, che stanno tutto il giorno in strada, può dirlo?”. C.S.B. Trasporti è stata fondata nel 2002 a Peschiera Borromeo dall’imprenditrice Iolanda Radimir e

dallo stesso Alberto Zenga. Impegnata all’inizio nei trasporti e nella logistica per il settore bancario (da qui la sigla C.S.B. che sta per Corriere Servizi Bancari), l’azienda ha mentenuto la sua denominazione ori ginaria crescendo costantemente nel tempo e arrivando oggi a qualificarsi come player di riferimento della logistica speciale e urgente. “Abbiamo sempre lavorato nel settore dei trasporti e della logistica special services per diversi settori merceologici, come ad esempio il farmaceutico e quello delle attrezzature ospedaliere - spiega Zenga - Forniamo servizi di pronto intervento per consegne urgenti, in tutta Italia e nel resto d’Europa, e per questo abbiamo delle specifiche diverse rispetto a un normale corriere. In termini di fatturato abbiamo registrato l’anno scorso una crescita del 20 per cento. Nel 2021 stimiamo di crescere ulteriormente, sperando che a settembre si riparta definitivamente dopo il lungo e difficile periodo della pandemia. Sono ottimista anche per il

fatto che ci sono cambiamenti in atto nel nostro settore e non mancheranno sicuramente nuove opportunità di lavoro”. La flotta C.S.B. è costituita da un centinaio di furgoni multimarca, tutti entro i 35 quintali. “Abbiamo scelto MAN TGE dopo attenta valutazione dei furgoni in commercio e delle nostre singole esigenze operative - aggiunge Alberto Zenga - La nostra flotta è vasta e multimarca ma su certi tipi di trazione la qualità MAN si è rivelata la scelta giusta. Il TGE è un veicolo solido, efficiente e funzionale, che garantisce ridotti fermo macchina grazie a un’assistenza di primo livello, sempre attiva e diosponibile. Per noi che operiamo su lunghe percorrenze e maciniamo chilometri su chilometri, il service è di prioritaria importanza”. C.S.B. ha deciso di prendere 6 veicoli con contratto di noleggio a lungo termine mentre i rimanenti 6 sono di proprietà. “Sono tutti TGE con passo extralungo da 180 cv, tranne due da 140 cv - dice ancora Alberto Zenga - Abbiamo optato soprattutto per le versioni da 180 cv perchè è per noi la motorizzazione più adatta per la gestione delle tratte a lunga distanza: con la sua elasticità e le performance complessive, il TGE è particolarmente adatto per il tragitto autostradale”. “Abbiamo certamente in programma di aumentare la presenza MAN all’interno della flotta - precisa Zenga - Il numero di TGE è dunque destinato a salire. Credo che il Leone abbia pro-

gettato il TGE in modo fantastico, sia dal punto di vista della guida sia da quello della funzionalità”. Il rapporto tra Quadri Industrial e C.S.B. È iniziato un anno e mezzo fa. “Avevamo richiesto a MAN Italia di fornirci il nome di una concessionaria in zona che ci illustrasse il nuovo TGE - continua il Responsabile operativo flotte di C.S.B. - Sono stato poi contattato da Quadri ed è iniziata la partnership. Che devo dire è molto proficua. Il team Quadri è preparato e sempre disponibile, ci hanno seguito fin dalle prime fasi e ci hanno consigliato al meglio. Senza contare che l’officina e i tecnici sono sempre pronti a fornire il loro servizio, per qualsiasi problema. Se devo consigliare una concessionaria non posso che dire Quadri Industrial”. Alberto Zenga parla anche delle scelte green della C.S.B.: “Il trend di sviluppo nel nostro settore è tutto orientato sul green. Credo però che ci vorrà del tempo per risolvere tutte le problematiche relative all'implementazione delle trazione alternative elettrica e a idrogeno. Per quello che ci riguarda cerchiamo di far di tutto per operare in termini di sostenibilità ambientale ed economica. In flotta disponiamo di mezzi a metano ed elettrici e nel contempo guardiamo con favore a tutte quelle soluzioni tecnologicamente innovative che, in ambito motorizzazioni diesel tradizionali, consentono di ottenere significativi risultati in termini di tutela ambientale e riduzione delle emissioni inquinanti”.

C.S.B. traSporti Srl

Da sinistra, Alberto Zenga, Responsabile operativo flotte di C.S.B., Umberto Quadri, Responsabile vendite van di Quadri Industrial, Giuseppe Mapelli, Agente di Quadri Industrial, Enrico Nodari, Area Manager MAN Italia.

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Sede: Via Vittorio Alfieri 3 - Peschiera Borromeo (MI) Fondazione: 2002 Fondatori: Iolanda Radimir e Alberto Zenga Amministratore delegato: Iolanda Radimir Attività: logistica special services Flotta: 100 furgoni entro i 35 quintali Dipendenti: 70 autisti + 8 impiegati Internet: csbsrl.com

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

ABBIAMO TESTATO LA MONOVOLUME ELETTRICA DA OTTO POSTI IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE ALLA STAMPA NAZIONALE E DELLA CONTESTUALE GARA DI CONSUMI.

A SPIEGARCI LE

AMBIZIONI DEL MARCHIO TEDESCO NEL CAMPO DEI MEZZI ELETTRICI

ANDREA

VERDOLOTTI, MARKETING MANAGER MERCEDES-BENZ VANS. UNA STRATGEGIA ARTICOLATA SU UNA GAMMA CONVINCENTE CHE PORTERÀ ENTRO IL 2039 ALLA

CARBON NEUTRALITY.

MERCEDES-BENZ VANS / PRIMA PROVA SU STRADA DEL NUOVO EQV 300

Il culto dell’efficienza “

CRISTINA ALTIERI ROMA

Quella che stiamo percorrendo in tema di elettrificazione è una strada che ci porterà gradualmente nel 2039 ad essere carbon neutral”. Inizia così Andrea Verdolotti, Marketing Manager MercedesBenz Vans, rivolgendosi alla stampa radunata in occasione del test drive del nuovissimo monovolume elettrico EQV. Un obiettivo ambizioso, che da qualche anno molti marchi hanno inserito nel loro manifesto, ma che a Stoccarda risulta più a portata di mano che altrove. Parlando solo del progetto EQ, in gamma vetture ci sono già da tempo EQC e EQA, mentre sono in arrivo EQB, EQS e EQE. Insomma, l’intera famiglia passenger car ma anche quella van e truck sono destinate ad essere declinate in versione a batterie, e presto quelli a corrente saranno i soli veicoli vendute. “Naturalmente questo processo di azzeramento dell’impronta di carbonio della nostra attività non passa solo attraverso le emissioni della gamma venduta prosegue Verdolotti - ma anche dai processi produttivi e soprattutto dalle policy aziendali dei nostri fornitori e dei nostri partner”. Uno sviluppo che non può non transitare pure dall’ottimizzazione delle batterie, ma anche su questo non c’è preoccupazione visto la rete globale di produzione Mercedes è organizzata su sette stabilimenti de-

dicati alla produzione delle batterie e altrettanti adibiti alle linee dei mezzi elettrici. “Il nostro obiettivo a medio termine è quello di raggiungere i 700 km di autonomia, anche se la Vision EQXX parla di rendere talmente efficiente la tecnologia da rendere possibile una percorrenza di 1.200 km”.

E i clienti rispondono bene, a giudicare dai dati di mercato. “Nel 2019 in Italia - prosegue Verdolotti - sono stati immatricolati 10.671 veicoli elettrici, di cui 2.972 smart, il 27,9 percento del mercato, e 22 Mercedes. Nel 2020 lo scenario è cambiato decisamente: 32.480 unità totali di cui 4.526 smart e ben 254 Mercedes.

All’interno tutto il comfort del mondo per otto occupanti e la possibilità di gestire la vettura tramite l’infotainment MBUX e l’app Mercedes me.

La crescita dei veicoli elettrici in Italia è stata lo scorso anno del 203 percento. Nel 2030 raggiungeremo i 5,3 milioni di veicoli elettrici circolanti”. Un contesto dunque propizio quello nel quale va ad inserirsi l’ultima arrivata in casa Mercedes, la EQV. Due lunghezze, 5,14 metri e 5,37 metri, una larghezza di 2,25 metri, un’altezza di 1,90 metri e due dimensioni per il passo: 3,20 metri per la versione long e 3,43 metri per la versione extralong. Completano il quadro 3.500 chili di peso totale e fino a 8 posti. “Un veicolo perfetto dunque - precisa il manager - per le attività business aziendali, il trasferimento dei dipendenti e degli ospiti, per gli ncc, i taxi e le navette, senza dimenticare, oltre ai clienti professionali, anche i privati con il loro tempo libero. Si tratta di un utilizzo quindi intensivo, che può prevedere anche un addebito di chilometri importante, a differenza di quanto succede con e-Vito e e-Sprinter che sono destinati ad un utilizzo prevalente urbano”. EQV dispone di una batteria da 90 kWh che consente di percorrere fino a 343 km misurati con il ciclo WLTP. Per farli tutti servono naturalmente accortezze di ogni tipo che abbiamo sperimentato volentieri nel corso della gara di consumi indetta da Mercedes in occasione della prova stampa. È molto quello che EQV è in grado di fare da sola. Per risparmiare il risparmiabile è un buon inizio sele-

zionare la modalità di guida Eco+ che massimizza la resa chilometrica contenendo la potenza erogata, nonché il livello più intenso di recupero dell’energia di frenata. Una bella sfida, specie su un territorio come quello del Comune di Roma, con continue salite e discese. Importante mantenere sempre il piede costante sul gas, e massimizzare l’abbrivio in salita, così come il recupero in prossimità dei semafori. A fine percorso abbiamo spento il motore con l’indicatore che riportava un consumo medio di 18 kWh. Non male per un veicolo di queste dimensioni e questi ingombri capace comunque, anche stando attenti ai consumi, di muoversi con prontezza e destrezza nel traffico cittadino. All’interno tutto il comfort del mondo per otto occupanti e la possibilità di gestire la vettura tramite l’infotainment MBUX e l’app Mercedes me: a portata di sfioramento tramite il touchscreen da 10,25” ad alta risoluzione ci sono tutta una serie di funzioni come la pre climatizzazione, le impostazioni di ricarica e la navigazione. I prezzi, iva compresa, partono da 84.025 euro per la versione Long e da 85.016 per la versione Extralong. Per le aziende che non vogliono impegnarsi con un acquisto, Mercedes offre la possibilità del leasing - in questo caso la rata da pagare è di 691 euro al mese per 48 mesi con un anticipo di 9.000 euro - o di noleggio a lungo termine con anticipo zero e 48 rate da 1.238 euro l’una.

Ricarica no problem grazie anche alla partnership con Ionity

RETE CAPILLARE A COMPLETARE L’OPERA L ’autonomia quando si parla di mezzi elettrici è fondamentale e nel caso della EQV i 343 km d’intervallo tra una ricarica e l’altra possono bastare per una giornata intera. Altrettanto importante è poter disporre di una rete di ricarica presente e veloce. A maggior ragione quando un veicolo a corrente lo si sta uti lizzando per lavoro. La EQV si ricarica in corrente continua a 11 kW e impiega 10 ore a recuperare il 100 per

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cento della sua capacità. In corrente alternata carica invece a 110 kW e impiega 45 minuti per passare dal 10 per cento all’80 per cento. Quanto all’hardware, esiste il wall box Mercedes e quello Enel X per la ricarica privata, entrambi capaci di supportare da 3 a 22 kW, mentre per la ricarica pubblica ci sono la pole station Enel X - fino a 43 kW - e il supercharger Ionity che arriva a 350 kW. Ionity, lo ricordia-

mo, è un consorzio che raggruppa i principali produttori di auto elettriche tra cui appunto Daimler, BMW, Ford e Volkswagen. Con il servizio Mercedes me Charge si può usufruire di una rete di 130mila stazioni sparse in tutto il mondo, e ricevere un’unica fattura per le spese relative alle ricariche effettuate. Inoltre EQV consente l’accesso a una tariffa agevolata per le colonnine di ricarica Ionity.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI FORD / UN NUOVO SISTEMA GESTIONALE RIVOLUZIONA LA VITA DELLE AZIENDE

Italian job È STATO TESTATO PROPRIO IN ITALIA IL NUOVO FORDLIIVE, LA CONNESSIONE TRA BRAND, FORD CENTER E CLIENTI IN GRADO DI MANTENERE IN CONTATTO I TRE PROTAGONISTI DELLA VITA DI OGNI VEICOLO, METTERE A LORO DISPOSIZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI E IN DEFINITIVA RIDURRE I TEMPI DI FERMO TECNICO, LA VERA GRANDE PROBLEMATICA DI OGNI GESTORE DI PARCO MEZZI.

OGGI POSSONO FAR PARTE DEL PROGRAMMA IN FASE DI LANCIO I FORD CON MODEM FORDPASS CONNECT.

N

CRISTINA ALTIERI DUNTON

on esiste tranquillità maggiore di quella garantita da mezzi che funzionano quando serve. Per questo ridurre al minimo i tempi di fermo tecnico, anticipare le problematiche ad un momento in cui gestirle richiede meno impegno e meno costi, e in generale poter contare su un’assistenza multilivello informata in tempo reale sullo stato del veicolo, è lo scenario che ogni gestore di flotta ha con tutta probabilità vissuto solo in qualche sogno ben riuscito. Oggi tutto questo diventa realtà grazie a Ford Liive, un sistema che mette in connessione clienti, dealer e brand per la gestione dei mezzi e dei loro tempi operativi. “Le attività dei nostri clienti si fermano ogni volta che un veicolo è in riparazione” spiega Hans Schep, General Manager, Veicoli commerciali, Ford Europa. “FORDLiive consente, invece, di ottimizzare i tempi di attività perché unisce i vantaggi della connettività in tempo reale alle nostre competenze sui veicoli commerciali. Non abbiamo intenzione di fermarci qui: puntiamo a garantire un’operatività del 100 per cento a tutti i nostri clienti.” Il programma è fresco fresco di test: è stato infatti messo alla prova con grande soddisfazione generale proprio in Italia nel corso di diciotto settimane. Oggi possono far parte del programma in fase di lancio tutti i van Ford dotati di connessione, e quindi di modem FordPass Connect, di serie su Transit, Transit Custom, Transit Connect, Ranger e Fiesta Van prodotti a partire da metà 2019: sulle strade europee se ne contano già 500.000, e

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dovrebbero superare il milione entro la prima metà del 2022. Le proiezioni dimostrano come questo sistema sia effettivamente in grado di ridurre i tempi di fermo dei veicoli anche del 60 percento. E non si tratta solo di mancato guadagno: quando un mezzo si ferma a risentirne è anche l’affidabilità che l’azienda garantisce ai suoi partner e quindi la sua reputazione. Ford Liive agisce su più fronti. Innanzitutto permette la condivisione in tempo reale delle informazioni tra i soggetti coinvolti nella vita dei veicoli, azzerando i tempi di passaggio delle stesse. Sul fronte della prevenzione: se le informazioni circa lo stato di salute dei veicolo sono chiare, l’autista e il ge-

store della flotta sapranno sempre in ogni momento in quale situazione si trova il mezzo, e potranno adottare le misure necessarie per porre rimedio in tempo ad eventuali disfunzionamenti. Gli avvisi del servizio diagnostica permettono anche di monitorare parametri come la durata residua dell’olio, i livelli di AdBlue e la pressione delle gomme. Solo avvisando circa le necessità del veicolo si calcola una riduzione dei tempi di fermo di circa il 30 per cento. Sarà inoltre possibile pianificare e prenotare on line gli appuntamenti nel momento più opportuno per garantire la massima efficienza. I clienti che possiedono fino a 5 veicoli ricevono queste comunica-

I Ford Liive Centre sono veri e propri centri operativi che costituiscono una diretta emazione del marchio.

zioni tramite l’app FordPass PRO, mentre le flotte più numerose vengono gestire tramite Ford Telematics. Ad avere la possibilità di leggere i dati dei veicoli relativi agli ultimi 60 giorni sono anche gli 800 Ford Transit Center sparsi in tutta Europa che possono così intervenire ed organizzarsi ancora prima della chiamata. Ad esempio ordinando i componenti necessari per la riparazione oppure raggruppando gli interventi sui veicoli dello stesso cliente per diminuire il numero di visite in officina. Naturalmente qualora i tempi di fermo si confermino nonostante tutto troppo lunghi, il Transit Center propone il veicolo sostitutivo più adatto

alle esigenze del cliente. “I veicoli commerciali - commenta Schep - sono come il sangue che si muove all’interno delle vene del nostro corpo e ci mantiene operativi e in salute”. Non solo passaggio di dati, ma anche di persone: grazie all’utilizzo della realtà virtuale gli esperti possono mettere in campo da remoto le proprie competenze senza la necessità di un sopralluogo in presenza. Si tratta di un servizio che va ad aggiungersi ai numerosi altri offerti da FordService Pro: dagli orari di apertura estesi alla video accettazione, dal servizio a quattro mani all’accettazione serale fino al prelievo e alla riconsegna dei veicoli. Tutto questo vale anche per i mezzi elettrici, per i quali gli intervalli di manutenzione, già più lunghi di quelli che caratterizzano i van termici, si dilatano ancora di più a tutto vantaggio della produttività. Il terzo polo del sistema è costituito dai Ford Liive Center, veri e propri centri operativi che costituiscono una diretta emanazione del marchio e che sono animati da esperti con un unico compito: quello di mantenere operativi i clienti, ad ogni costo. Le squadre di tecnici utilizzano la piattaforma Uptime Pro per ricevere in tempo reale i dati inviati dai Transit Center e monitorare ogni riparazione. Se il sistema rileva ritardi i FordLiive Agent - così si chiamano gli uomini di questa struttura di controllo suggeriscono il modo migliore per intervenire e risolvere il problema. I Ford Liive Center in Europa saranno inizialmente tre: quello già operativo di Dunton, UK, quello spagnolo di Valencia, in apertura, e quello di Colonia, in Germania, che aprirà entro fine anno.

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mercedes-benz.it/vans


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