MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEL MONDO DEI MOTORI Autorama e il Mondo dei Trasporti presentano
YELLOW settimanale televisivo su Odeon TV Direttore responsabile: Paolo Altieri
VEGA EDITRICE - ANNO 51 - N. 486 - GENNAIO/FEBBRAIO 2008 - Euro 3,00
Citroën/Rinnovate le ambizioni della C8
Renault/New Kangoo versione 2008
Tanta generosità in una bella silhouette
Nuova veste per il multispazio
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Mercedes-Benz/Debutta la nuova SLK
Restyling stellare A PAGINA 23
䡵 Il Salone di Detroit conferma i successi di Bmw negli Stati Uniti
La scommessa del Diesel in America Al Naias 2008 anteprima mondiale per la nuova X6. Sotto le luci dei riflettori anche le nuove Serie 1 e M3.
POSTE ITALIANE SPA -SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART.1, COMMA 1, DCB MILANO
D ETROIT - “Il 2008 - ha dichiarato Norbert Reithofer, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bmw AG, in occasione della conferenza stampa all’Auto Show di Detroit - sarà un anno entusiasmante, in tutto il mondo e particolarmente negli Stati Uniti, dove ci apprestiamo a lanciare vetture motorizzate diesel, a introdurre la X6, la prima Sport Activity Coupé, e dove portiamo sul mercato la Serie 1 che ha già ottenuto grande
successo in Europa. La nuova e avanzata motorizzazione diesel Bmw con BluePerformance è rappresentata dalla X5 xDrive 350d e dalla 335d berlina. Entrambe saranno disponibili a partire dall’autunno”. Quali i motivi che hanno spinto Bmw a introdurre modelli diesel in Nord America? “Sempre più i nostri clienti americani - ha spiegato Norbert Reithofer - si aspettano che la macchina ideale dia loro non soltanto
grandi prestazioni, ma an che soluzioni di economicità nei consumi e di rispetto dell’ambiente. Quella della Bmw Advanced Diesel con BluePerformance è la giusta soluzione al momento giusto. La tecnologia diesel rappresenta un passo importante per una mobilità più efficiente nei consumi e di minore impatto ambientale”.
䡵 KIA / Si allarga la famiglia della cee’d
Completata in un anno la gamma base con pro_cee’d
PAOLO ALTIERI A PAGINA 5
TORINO - E tre. Un attimo prima dello scoccare del dodicesimo mese Kia lancia sul mercato il terzo componente della famiglia cee’d e chiude il cerchio. In un anno la gamma base è stata completata. Dopo la cee’d berlina a cinque porte, presentata lo scorso gennaio, e la Sporty Wagon, la familiare introdotta a settembre, la Casa coreana richiama tutti all’ordine dopo i bagordi natalizi per testare su strada la nuova
Si aprono nuovi orizzonti con il concept LRX
pro_cee’d, la sportiva di casa. Una tre porte dal design accattivante che promette di porsi sul segmento C con una personalità tutt’altro che minore. Tre modelli nuovi, un grande impegno, quello di Kia, indirizzato nei confronti di una fetta gustosa della torta mercato, uno spicchio del 14 per cento, al cui interno il 13 per cento è rappresentato proprio dalle vetture a tre porte. CRISTINA ALTIERI A PAGINA 4
SPECIALE
La visione del futuro di Land Rover A PAGINA 18
La Passat si regala una straordinaria versione coupé
Modellata dal vento
Lanciata la nuova generazione di Ford Focus
La nuova Passat CC arriverà in Italia prima dell’estate con la sua linea mozzafiato e un rivoluzionario carico tecnologico.
Voglia di protagonismo
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Gennaio/Febbraio 2008
䡵 CITROËN / Le rinnovate ambizioni della grande monovolume C8
Tanto spazio in una bella silhouette
MILANO - L’evoluzione della gamma Citroën negli anni più recenti ha saputo interpretare al meglio le esigenze del mercato che hanno trovato, tra l’altro, nelle monovolume compatte una nuova risposta alla richiesta di mobilità intelligente privata. E in questo segmento, sempre in sensibile crescita, Citroën si è inserita con successo con i modelli C4 Picasso e Grand C4 Picasso. Questa attenzione però non si è
sviluppata a discapito dell’interesse del marchio per il segmento delle grandi monovolume all’interno del quale la C8, fin dal suo debutto nel 1994, ha sempre recitato un ruolo da protagonista. In questi 14 anni la C8 ha saputo evolversi con intelligenza con la nuova generazione lanciata nel 2002 al Salone di Ginevra per proseguire nel 2006 con una dose di potenza in più sulle sue
motorizzazioni. Con il 2008 arriva il restyling di metà carriera, così com’è stato per la Lancia Phedra, Fiat Ulysse e Peugeot 807, le altre multispazio che derivano dalla joint-venture FiatPSA. Lo sviluppo della C8 parla di una serie di interventi che rendono più dinamiche le sue linee già sportive e che rafforzano i contenuti tecnologici e l’eleganza dell’abitacolo. Il tutto finalizzato a coniugare ancor
meglio l’elegante personalità di questa auto con il piacere di guida.
Stile rinnovato Sul piano delle motorizzazioni, la gamma C8 si arricchisce di un nuovo motore Diesel HDi da 173 cv dotato di filtro antiparticolato e abbinato a un cambio meccanico a sei rapporti al quale seguirà, nel corso dell’an-
no, l’introduzione di un automatico a sei marce. Il propulsore, lo stesso che già equipaggia la C5 e la C6, completa su C8 una famiglia già composta da un benzina 2.0i 16V da 143 cv, disponibile con cambio meccanico cinque rapporti o automatico a quattro, e da due Diesel HDi, da 120 e 138 cv FAP, ambedue abbinate a un cambio meccanico sei rapporti. Il motore HDi 173 cv FAP si distingue per un dato ecce-
zionale: la coppia massima di 370 Nm già a 1.500 giri/min. Si nota subito C8, il suo stile potente e dinamico conquista l’occhio di chi la osserva. Il frontale prevede grandi chevron rivisitati, posti al centro di una calandra dalle linee essenziali, il cui profilo va a unirsi con armonia al cofano e ai fari. Eleganti gli elementi cromati: tra questi le maniglie delle porte e le protezioni della
AUTORAMA Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori fondato nel 1958 Direttore Responsabile: Paolo Altieri Comitato di Direzione: Paolo Altieri, Raffaello Barbaresi, Valerio Oliveto Art Director: Renato Montino Direzione e redazione: Via Ramazzotti, 20 - 20052 Monza Parco (MI) Tel. 039/49.31.01/49.31.02 - Fax 039/49.31.02 Presidente: Luisella Crobu Direttore Editoriale: Cristina Altieri Amministrazione: Vega Editrice srl, via Ramazzotti 20, 20052 Monza Parco - Italy, tel. 039-49.31.01/49.31.02, fax 039-49.31.02. PUBBLICITÀ: Co.Prom., via Ramazzotti, 20 - 20052 Monza tel. 039-493101/493103 - fax 039-493102 DIFFUSIONE ABBONAMENTI: MA.FA srl, Cologno Monzese (MI) COMPOSIZIONE E FOTOLITO: Varano Fotocomposizione snc, Busto Garolfo (Milano) STAMPA E LEGATORIA: Ottavio Capriolo spa, Milano Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 133 del 3/4/1969. Una copia Euro 3,00; arretrati il doppio. ABBONAMENTO: annuo Euro 30,00, estero Euro 60,00. Versamento su c/c bancario n. 2126.76 - ABI 01030 - CAB 01605 intestato a Vega Editrice Srl (MI). Per eventuale cambiamento d’indirizzo degli abbonati, accludere 0,50 Euro in francobolli. Poste Italiane Spa Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art. 1, comma 1, DCB Milano Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.
Sul mercato dal 1994, la monovolume Citroën si è sempre distinta per il comfort di bordo e l’eleganza della sua linea. Argomenti confermati e potenziati con il model year 2008 che mette a listino un nuovo motore diesel HDi da 173 cv FAP.
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Gennaio/Febbraio 2008
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Prosegue lo sviluppo della gamma del Double Chevron con il rinnovo della grande monovolume C8. Inediti contenuti a livello d’immagine, di tecnologia e di interni, e un nuovo motore diesel da 173 cavalli FAP.
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scocca. Internamente l’atmosfera è quella di un raffinato salotto. I particolari in legno delle porte, il volante, la moquette, i tappetini, così come la parte superiore della palpebra del cruscotto sono tinti di colore nero. Il comfort è totale, a iniziare dalla piacevolezza al tatto dei componenti rivestiti con materiale soft touch, come i vani portaoggetti delle porte anteriori, la maniglia d’a pertura del cassettino, i co-
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abbinata a un cambio meccanico 6 rapporti, che si distingue per la precisione e per la rapidità d’inserimento dei rapporti. La compattezza, ulteriore punto di forza, permette di mantenere l’ingombro di un cambio 5 rapporti, conservando il raggio di sterzata. Nel corso del 2008 questo motore sarà disponibile, in alcuni Paesi, anche con cambio automatico 6 rapporti.
Al minimo consumi ed emissioni
Esteriormente la nuova Citroën C8 rinnova il frontale aggiornando gli chevron, e inserisce eleganti elementi cromati.
mandi degli aeratori. Non mancano i particolari cromati, quasi a strizzare l’occhio a quelli che ornano la carrozzeria esternamente: le maniglie delle porte, la leva del cambio, i cursori degli aeratori, il tutto a rafforzare il posizionamento dell’abitacolo di C8 nella fascia superiore della gamma.
Spazio modulabile Non pensa solo ad apparire bello, l’abitacolo trasmette anche sensazioni di spazio e di comfort. L’altezza interna, la larghezza considerevole tra i passaruota, e il passo di 2,82 m consentono grande agilità di movimenti
e una modularità da prima della classe. C8 può ospitare fino a otto persone su tre file di sedili identiche. La possibilità di ripiegare le poltrone a piacimento permette di aumentare la volumetria del bagagliaio, che può variare da 225 a 2.948 dm3 secondo le necessità del momento. La praticità è d’obbligo su C8 anche nelle manovre d’ingresso e uscita dall’abitacolo. La soglia di carico bassa è garanzia di facili operazioni di stivaggio, mentre le porte laterali scorrevoli elettriche assicurano un comodo accesso a bordo in qualunque circostanza, anche quando la monovolume è parcheggiata vicino a un
muro o tra due veicoli. Il motore HDi 173 FAP regala a C8 un eccellente confort di guida, grazie alla presenza di un doppio turbo sequenziale parallelo, innovazione strepitosa su un motore Diesel 4 cilindri.
I plus del nuovo diesel Il doppio turbo sequenziale parallelo assicura grande disponibilità di coppia ai bassi regimi e assenza dei tempi di risposta all’azionamento del turbo. La coppia massima di 370 Nm si raggiunge già da 1.500 gi ri/min e resta costante fino a 2.700 giri/min, ovverosia nel range che corrisponde all’u-
CONCENTRATO DI ALTA TECNOLOGIA
Elettronica al servizio di comfort e sicurezza MILANO - La più grande tra le monovolume Citroën si regala per il 2008, nella versione Exclusive, il sistema di assistenza anteriore e posteriore al parcheggio. I sensori, posti nei paraurti anteriore e posteriore, rilevano gli ostacoli vicini al veicolo. Un segnale sonoro intermittente emesso dai vari altoparlanti e una simulazione della manovra sullo schermo multifunzione del cruscotto informano con precisione sulla presenza di un ostacolo nella zona di rilevazione. C8 dispone del kit vivavoce Bluetooth e del nuovo sistema telematico NaviDrive, entrambi di serie sulla versione Exclusive. Associato a uno schermo a colori di grandi dimensioni, quest’ultimo riunisce oltre alle prestazioni di un telefono GSM integrato, le funzioni audio (radio, lettore CD compatibile MP3, memorizzazione su hard disk fino a 30 Gb), e navigazione GPS. Il sistema NaviDrive è studiato anche per offrire prestazioni complementari: Servizio Citroën Emergenza, CitroënAssistance, Citroën On Line. Abbinato alle funzioni GPS e telefono, il Servizio Citroën Emergenza permette, secondo i Paesi, di localizzare il veicolo in caso di incidente o di malore, e di accedere ai servizi di un call center. C8 dispone di limitatore e regolatore di velocità, e del rilevatore di bassa pressione dei pneumatici, con localizzazione della ruota coinvolta. Inoltre, per garantire la massima sicurezza ai suoi occupanti, C8 beneficia di numerosi equipaggiamenti di sicurezza attiva come ABS, ASR, ESP, AFU, oltre a sei airbag e accensione automatica del segnale d’emergenza. L’efficacia di tutti questi equipaggiamenti, abbinata a una struttura resistente, è dimostrata dalle 5 stelle ottenute da C8 nei test EuroNCAP.
tilizzo più frequente. Il sistema del doppio turbo sequenziale parallelo si fonda sull’utilizzo di due turbocompressori a geometria fissa, di dimensioni i dentiche. A basso regime, vale a dire sotto i 2.700 gi ri/min, è in funzione solo un turbocompressore, ad inerzia ridotta, che assicura la perfetta reattività del motore. Sopra questo valore, è assistito dal secondo turbo, per fornire il flusso necessario sull’intera gamma degli alti regimi. Una fase transitoria, durante la quale il secondo turbo entra in rotazione ma non è ancora collegato all’aspirazione, ne migliora il comfort di avviamento. Il pilotaggio di questo insieme è interamente controllato dal calcolatore motore. La presenza di due alberi di equilibratura contribuisce al piacere di guidare C8, favorendo il controllo delle vibrazioni del motore. La motorizzazione HDi 173 FAP è
L’HDi 173 FAP dispone anche di una nuova camera di combustione ECCS, “Extreme Conventional Combustion System”, incaricata di ottimizzare la miscela a ria/carburante. A completare l’opera un sistema common rail di terza generazione, con pressione che arriva a 1.800 bar, per garantire una migliore nebulizzazione del carburante. Questa associazione permette una riduzione delle emissioni dell’ordine del 30 per cento rispetto al motore 2.2 l HDi della generazione precedente, migliorando le prestazioni. Il diesel, anche grazie al filtro antiparticolato cui è associato di serie, segna un livello di consumi di 7,2 l/100 km in ciclo misto ed emissioni di CO2 di 191 g/ km. C8 offre un’eccellente tenuta di strada e precisione di controllo grazie all’avantreno di tipo pseudo Mc Pherson triangolato e alla traversa deformabile posteriore. La versione HDi 173 FAP di C8 è dotata di ammortizzatori posteriori e barra stabilizzatrice specifici, mentre le articolazioni posteriori dei triangoli anteriori sono state irrigidite. L’in sieme di queste evoluzioni permette la migliore sintesi possibile tra tenuta di strada e comfort, per una sicurezza attiva e un piacere di guida di alto livello. Per adattarsi all’evoluzione delle prestazioni di C8, le dimensioni degli organi di frenata sono state riviste: le proporzioni dei dischi anteriori ventilati di 310x32 mm sono state ampliate, abbinate a pinze a doppio pistone. Questa configurazione garantisce a C8 una frenata precisa, sicura e facile da dosare. Michele S. Altieri
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Gennaio/Febbraio 2008 AL VOLANTE DELLA KIA PRO_CEE’D
Sportività garantita TORINO - Più lunga, bassa e leggera della sorella a cinque porte, pro_cee’d è caratterizzata da un look moderatamente muscoloso e da un tettuccio ribassato nonostante il quale il comfort all’interno dell’abitacolo, anche e soprattutto per i passeggeri della seconda fila e per i bagagli, rimane immutato. La considerevole capacità di carico di 340 litri aumenta a 1.210 litri con i sedili posteriori abbattuti. Kia pro_cee’d nonostante la corona di reginetta sportiva della famiglia conserva funzionalità e praticità di accesso, sia dalle portiere laterali, sia dal portellone posteriore, situato a soli 70 cm dal piano stradale e caratterizzato da una grande bocca d’accesso. Il design della coupé è familiarmente specifico, ovverosia con-
serva gelosamente i tratti del family feeling cui si ispirano anche la cinque porte e la Sporty Wagon, abbinandovi però elementi che danno vita a uno stile unico e originale. Il paraurti anteriore con le prese d’aria e l’alloggiamento per i fendinebbia è nuovo, le portiere sfoggiano un design esclusivo, mentre la linea di cintura sale in modo più accentuato verso la coda. Inediti anche il finestrino laterale, il montante posteriore e lo spoiler sul portellone. Se la capostipite ha ottenuto le cinque stelle EuroNCAP, la sorellina tre porte, ne siamo certi, non sarà da meno. A servire fedelmente una scocca costruita con acciai ad alta resistenza e anticorrosione tutti gli orpelli tecnologici di cui si vuole dotare un’auto per porsi ai vertici del segmento in fatto di sicurezza: ABS con EBD, assistenza alla frenata di emergenza, ESP con gestione elettronica della trazione di serie, airbag, poggiatesta attivi. Abbiamo provato nei dintorni di Torino il diesel 1.6 da 115 cv e il benzina pari cilindrata da 126 cv. L’unica motorizzazione rimasta fuori dal test drive è stato il diesel meno potente, il millesei da 90 cv, ma non riteniamo di aver mancato il propulsore ribelle, quello che si possa discostare da una famiglia di motori affidabile, precisa, scattante, discretamente agile nel gestire riprese, con una buona erogazione di coppia, soprattutto nel diesel. Scelta obbligata nel senso del cambio manuale a cinque marce per i gasolio, mentre l’opzione tra un manuale e un automatico assiste il benzina. Due gli allestimenti proposti, Lx e Sport, quest’ultimo riservato alla CRDI da 115 cv, con connessione usb, aux e i-pod, cerchi in lega da 17”, rivestimenti interni sportivi, pedaliera in alluminio, battitacco cromato, quattro altoparlanti. In opzione il filtro antiparticolato. Di serie, la garanzia 7 anni o 150.000 km del made in Zilina conforta un listino prezzi già di per sé ultracontenuto: da 15.650 euro per il benzina, da 16.550 euro per il diesel da 90 cv, mentre si parte da 19.250 euro per la top di gamma.
䡵 KIA / Si allarga la famiglia della cee’d con la tre porte pro_cee’d
E in pentola c’è ancora molto Dopo la cee’d cinque porte e la cee’d Sporty Wagon, Kia presenta l’ultimogenita di una famiglia che sta riscuotendo grande successo nel nostro Paese. Motorizzazioni scattanti, prezzi contenuti e la maxi-garanzia del made in Zilina. Presto le versioni cabrio e GT. TORINO - E tre. Un attimo prima dello scoccare del dodicesimo mese Kia lancia sul mercato il terzo componente della famiglia cee’d e chiude il cerchio. In un anno la gamma base è stata completata. Dopo la cee’d berlina a cinque porte, presentata lo scorso gennaio, e la Sporty Wagon, la familiare introdotta a settembre, la Casa coreana richiama tutti all’ordine dopo i bagordi natalizi per testare su strada la nuova pro_cee’d, la sportiva di casa. Una tre porte dal design accattivante che promette di porsi sul segmento C con una personalità tut t’altro che minore. Tre modelli nuovi, un grande impegno, quello di Kia, indirizzato nei confronti di una fetta gustosa della torta mercato, uno spicchio del 14 per cento, al cui interno il 13 per cento è rappresentato proprio dalle vetture a tre porte.
passi da gigante, e in particolare dall’ingresso nel Gruppo Hyundai, il sesto produttore mondiale. La realtà è che Kia costruisce auto sempre più piacevoli dal punto di vista estetico, ed affidabili. E infatti lo stabilimento di Zilina in Slovacchia, inaugurato nel l’aprile scorso, e demandato alla realizzazione delle auto pensate per gli occidentali, cee’d sisters e Sportage, va a gonfie vele. Tanto che l’ele-
vata fiducia nei veicoli qui costruiti si traduce in una garanzia record: 7 anni. E le vendite, puntuali, stabiliscono un’amorosa corresponsione con gli sforzi fatti in termini di qualità e di design. Le cee’d vendute in 10 mesi sono state 100.000, 5.600 gli ordini raccolti in Italia, dove Kia in totale nel 2007 ha consegnato 30.609 autovetture registrando un incremento del 13 per cento rispetto all’anno precedente.
Nessun stupore quindi che per lo stabilimento da 2.600 addetti di Zilina il prossimo target da raggiungere sia quello di 100 auto ad addetto all’anno.
Novità a raffica Ma Kia non si adagia sugli allori, ed ha in serbo per il futuro, più o meno immediato, grandi novità. Anticipateci in conferenza stampa Giuseppe Bitti, Amministratore Delegato di Kia Motors Italia.
Impegno premiato Kia cavalca con orgoglio l’onda di un successo pianificato. Se nel nostro Paese quella dell’ovale biancorosso è una storia di recente interesse, anche nel resto del mondo è soprattutto negli ultimi anni che il costruttore orientale ha compiuto
La nuova tre porte Kia pro_cee’d conferma la garanzia di sette anni della fabbrica di Zilina.
dall’Amministratore Delegato di Kia Motors Italia. “Entro fine anno - racconta Giuseppe Bitti - la gamma cee’d si arricchirà delle versioni cabrio e GT, quest’ultima realizzata in collaborazione con l’atelier tedesco Holzer”. La pro_cee’d GT sarà una bomba equipaggiata con un propulsore 2.0 da 185 cavalli capace di spingere la piccola coupé a 230 km/h. Più avanti arriverà la Soul, prodotta da ottobre su un pianale di segmento B, e che vedremo a Ginevra già in versione quasi definitiva. “Ma come molti altri costruttori stiamo indirizzando la nostra creatività anche in senso ambientale - precisa Bitti - a fine anno lance-
remo la eco cee’d, una berlinetta Euro 5 con sistema Start&Stop, coefficiente aerodinamico ottimizzato, consumo medio di 3,9 litri per 100 chilometri ed emissioni di CO2 di soli 104 g/km”. Dati interessanti se si pensa che il propulsore sarà lo scattante 1.6 da 115 cavalli provato oggi sulla pro-cee’d. Ma il piano verde dei coreani non si ferma qui. “A febbraio conclude il numero uno della società di viale Certosa a Milano - arriva nelle nostre concessionarie la Picanto bi-fuel: un serbatoio da 27 litri di GPL per 400 chilometri di autonomia aggiuntiva. E ancora: entro due anni tutti i modelli della gamma Kia disporranno di una versione ibrida.” Il file ibrido è già stato creato da tempo ed è perfettamente operativo. Sono 34 gli Sportage ibridi che macinano chilometri in terra coreana nelle mani della pubblica amministrazione, ma altre 32 auto, Sportage e Rio, compiono esperimenti quotidiani sulle strade USA già dal settembre 2004. L’ultima meta è l’idrogeno. Le circostanze non sono ancora mature ma in Corea non si perde tempo e a Seul già da 4 anni un’avveniristica base lavora per il gruppo Hyundai-Kia in questa direzione. Cristina Altieri
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䡵 BMW GROUP / Detroit conferma i successi della Casa di Monaco negli Usa
Reithofer: “La scommessa del Diesel anche in America” DETROIT - “Il 2008 - ha dichiarato Norbert Reithofer, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bmw AG, in occasione della conferenza stampa all’Auto Show di Detroit - sarà un anno entusiasmante, in tutto il mondo e particolarmente negli Stati Uniti, dove ci apprestiamo a lanciare vetture motorizzate diesel, a introdurre la X6, la prima Sport Activity Coupé, e dove portiamo sul mercato la Serie 1 che ha già ottenuto grande successo in Europa. La nuova e avanzata motorizzazione diesel Bmw con BluePerformance è rappresentata dalla X5 xDrive 350d e dalla 335d berlina. Entrambe saranno disponibili a partire dall’autunno”.
Le giuste soluzioni Quali i motivi che hanno spinto Bmw a introdurre modelli diesel in Nord America? “Sempre più i nostri clienti americani - ha spiegato Norbert Reithofer - si aspettano che la macchina ideale dia loro non soltanto grandi prestazioni, ma an che soluzioni di economicità nei consumi e di rispetto dell’ambiente. Quella della Bmw Advanced Diesel con BluePerformance è la giusta soluzione al momento giusto. La tecnologia diesel rappresenta un passo importante per una mobilità più efficiente nei consumi e di minore impatto ambientale. Mercedes ha già immesso sul mercato statunitense automobili diesel pulite con tecnologia “blue”. Diesel non significa rinunciare al puro piacere di guida - in ogni caso non per i nostri clienti. “Le Bmw X5 xDrive 350d e 335d berlina montano entrambe un motore diesel sei cilindri in linea da tre litri con tecnologia a doppia turbina con fasatura variabile. È il motore diesel più pulito con le prestazioni mi-
In alto a destra, Norbert Reithofer, Presidente del CdA di Bmw. Sopra, la nuova SAV X6. Sotto, la Serie 1 in versione cabrio.
gliori e più sportive del mondo! Da qualsiasi lato si guardi, esso soddisfa i regolamenti più stringenti del mercato statunitense per quanto riguarda le riduzioni di emissioni come il CO2. Allo stesso tempo, Bmw utilizza la tecnologia SCR per ridurre gli ossidi di azoto. Introdurremo i diesel Bmw con BluePerformance in tutti i 50 stati”. In questo modo, negli Stati Uniti Bmw fa leva sulla sua eccezionale esperienza nel campo del diesel in termini di sportività e di efficienza. Già nel 1983, infatti, venne costruita la vettura diesel più veloce di quei tempi: la 524td. Oggi la tecnologia diesel Bmw con doppia turbina a fasatura variabile (Variable Twin Turbo) stabilisce nuovi standard, ovvero nessun altro propulsore diesel ha vinto più volte il premio di “Motore dell’anno”; nessun altro motore può accelerare tanto dinamicamente utilizzando così poco carburante. In breve,
la tecnologia diesel Bmw rappresenta un’opzione e stremamente attraente, offrendo un modo eccellente di rispondere alle attuali sfide per quanto riguarda la riduzione delle emissioni. “I nostri clienti in tutto il mondo - ha proseguito Reithofer - sono da anni entusiasti dei nostri propulsori diesel. Oggi, più del 40 per cento di tutte le auto Bmw vendute sono motorizzate diesel - in Europa quasi il 70 per cento. L’anno scorso, Bmw ha venduto più vetture diesel di qualsiasi altro costruttore di auto premium. In Europa, il 90 per cento dei clienti Bmw X5 e più del 60 per cento di quelli Serie 3 ordinano versioni diesel”.
gnificare continue riduzioni di consumi ed emissioni delle vetture a breve termine, a me dio termine e nel prossimo futuro. “Attualmente stiamo utilizzando EfficientDynamics per ridurre
i consumi e le emissioni per mezzo di motori diesel e benzina altamente efficienti. Ulteriori misure consistono in una intelligente riduzione dei pesi e nella gestione dell’energia. Adottiamo
EfficientDynamics come standard per tutta la flotta. In questo contesto, nessun altro costruttore automobilistico al mondo è così coerente come lo siamo noi”. “Qui negli Stati Uniti conclude Reithofer - soltanto alcuni mesi fa uno dei più recenti studi pubblicati dalla famosa organizzazione Environmental Defense lo ha confermato: tra il 1990 e il 2005, Bmw ha ridotto i consumi e le emissioni di CO2 delle auto nuove vendute in questo Paese più di qualsiasi altro costruttore. EfficientDynamics comprende anche a medio termine soluzioni ibride. La prima Bmw ibrida debutterà sul mercato nel 2009 e la Concept X6 Active Hybrid presentata a Detroit utilizza circa il 20 per cento di carburante in meno rispetto a una vettura dotata di motore a combustione. A lungo termine, la visione di EfficientDynamics è rappresentata dal l’idrogeno e anche su questo fronte Bmw con la Hydrogen 7 dimostra che la guida senza emissioni è già possibile”. Paolo Altieri
DEBUTTO ANCHE PER LA SERIE 1 COUPÉ E CABRIO
La X6 regina di Detroit
EfficientDynamics: la priorità Il timoniere del Gruppo di Monaco di Baviera ha anche sottolineato che il diesel Bmw con “BluePerformance” porta avanti la strategia EfficientDynamics che a si-
Sempre più gli automobilisti americani si aspettano che la macchina ideale dia loro non soltanto grandi prestazioni, ma anche soluzioni di economicità nei consumi e di rispetto dell’ambiente. La Bmw Advanced Diesel con BluePerformance è la giusta soluzione al momento giusto.
DETROIT - Grande novità Bmw alla rassegna di Detroit è stata la nuova Bmw X6, originale combinazione di coupé e di SAV, il che le consente di creare un segmento completamente nuovo: quello delle Sports Activity Coupé. Come per l’X5, i responsabili di Bmw si aspettano che gli Stati Uniti diventino il più grande mercato anche per la X6, dotata della tecnologia intelligente quattro ruote motrici xDrive, che assicura la distribuzione della potenza tra l’assale anteriore e il posteriore. Inoltre, una centralina elettronica di controllo regola la distribuzione della potenza a seconda delle condizioni di marcia. Con la X6 viene introdotta anche il Dynamic Performance Control, vera e propria innovazione mondiale, grazie al quale il controllo dinamico delle prestazioni distribuisce la potenza in modo continuo sull’asse posteriore tra la ruota destra e quella sinistra, mentre a seconda delle condizioni di marcia, per esempio guidando su strade sinuose, la coppia sulla ruota esterna può anche essere aumentata per migliorare il comportamento in curva del veicolo. E non è tutto perché la X6 si avvale del nuovissimo propulsore V8, che
presenta la tecnologia di seconda generazione High Precision Injection e quella della doppia turbina (Twin Turbo). Il risultato è notevole: 407 cv di potenza e 610 Nm a 1.800-4.500 giri/min. di coppia ma in presenza di consumi ed emissioni notevolmente bassi, i migliori del segmento. Anche la X6 uscirà dalle linee di assemblaggio di Spartanburg negli Stati Uniti, come del resto anche la prossima generazione della X3. L’altra grande novità presentata all’Auto Show di Detroit è la nuova Bmw Serie 1 Cabrio. Con la sua carrozzeria compatta, il motore anteriore, la trazione posteriore, la distribuzione dei pesi 50/50 e il potente propulsore sei cilindri, la Serie 1 rappresenta la forma più pura realizzata fino a oggi della “macchina ideale per guidare”. Il solo “problema” che il cliente dovrà affrontare con la Serie 1 è che è troppo difficile scegliere tra la Coupé e la nuova Cabrio. La Serie 1 Coupé sarà disponibile dal mese di marzo, con prezzi che partiranno da 29.375 dollari, mentre la Cabrio arriverà in tempo per l’estate con prezzi che partiranno da 33.875 dollari.
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䡵 RENAULT / Offensiva a tutto campo sul segmento B
Un, deux... trois
NIZZA - Una monovolume ogni venti centimetri. Così assortita è la proposta Renault che in questi giorni presenta la nuova doppia generazione di Modus (New e Grand) e di Clio SporTour. Due, anzi, tre differenti modelli, un’unica volontà, quella di convincere il pubblico, di offrirgli una scelta imbarazzante tra un numero di opzioni così elevato da riuscire ad accontentare tutte le esigenze. Obiettivo finale: riconquistare le fette di mercato perdute per strada. Dopo aver aggiornato la Twingo e rifatto il trucco, an zi molto di più, alla sua ammiraglia Laguna, Renault continua il meticoloso assortimento della gamma. Le due Modus e la Clio familiare sono costruite sullo stesso pianale, seppur in stabilimenti diversi, le prime in Spagna e la seconda a Bursa, in Turchia. E si pongono con un identico atteggiamento nei confronti del cliente, quello cioè di allettarlo con una consistente offerta di spazio a bordo, e quindi capacità di stivaggio, facilità di carico, comodità per i passeggeri. Il tutto con-
fezionato con il fiocco di un look rinnovato e sportiveggiante, messo a punto senza stravolgere però quegli a spetti che avevano incontrato il gusto del pubblico nelle generazioni precedenti, soprattutto riguardo agli interni. Certo l’appeal delle nuove francesine parla di linee nette che difficilmente verranno notate dai giurati di un concorso di design. Ma i punti di forza di queste vetture sono altri.
La piccola con la coda Identiche le motorizzazioni per le due famigliole francesi, che abbiamo testato lungo le strade della campagna provenzale. Una volta abbandonato l’abitacolo l’umore si è riconosciuto soddisfatto e il corpo rilassato. E la coscienza rassicurata da quell’adesivo Eco2, incollato al lunotto posteriore di ben cinque dei sei modelli, a testimoniare la completa rispondenza dei modelli ai paletti posti da Renault in termini di ambiente. Le motorizzazioni benzina sono un 1.2 16 V da 75, 80
e 100 cv e un 1.6 16 V da 110 cv, i diesel invece puntano tutti sulla cilindrata 1.5 e vengono declinati su potenze da 70, 85 e 105 cv. In Italia le vedremo nel corso del weekend di lancio programmato per il 9 e 10 febbraio. Scegliere la definizione SporTour per designare la station wagon della gamma indica la volontà di Renault di dare risalto al design sportivo della sua creazione. Da Laguna e Clio in poi, la versione familiare dei modelli Renault abbandona la denominazione GranTour per omaggiare il lato dinamico della spaziosità. E osservando Clio familiare si comprende immediatamente il concetto. A partire dalla compattezza, è lunga solo 4.202 mm, scelta per asservire alle fila delle station, un tempo privilegiate dai nuclei numerosi con capofamiglia stagionato, quei giovani che, come è noto, insistono su dimensioni contenute e linee sportive. Il modello resta fedele alla variante berlina, soprattutto nel frontale che conserva l’impronta aggressiva. La coda, dal taglio netto - punto di partenza
carico, si desideri rimuovere la tendina copribagagli, New Clio SporTour prevede un alloggiamento specifico sul fondo del vano bagagli. Inoltre, grazie al frazionamento un terzo due ter zi degli schienali della seconda fila, anche la versatilità dello spazio all’interno dell’abitacolo si rivela massima. New Clio SporTour non delude quanti si attendano un equipaggiamento all’altezza della berlina, riconosciuta ai vertici della sicurezza anche dalle stelle EuroNCAP. Il Sistema Renault di protezione di terza generazione prevede una struttura composta da acciaio e materiali urto-assorbenti, con la parte anteriore e posteriore della carrozzeria e le fiancate predisposte a subire una deformazione programmata. Se la sicurezza passiva è curata con scrupolo, quella attiva non è da meno: ABS Bosch di ultima generazione con ripartitore elettronico della frenata e assistenza alla frenata d’emergenza, controllo elettronico della stabilità e del sot-
Sempre più assortita e aggiornata la gamma Renault. L’offerta comprende da questo mese anche la station wagon New Clio SporTour, e le due monovolume New Modus e Grand Modus.
prediletto per i detrattori del modello - serve da involucro esterno a un bagagliaio dal volume di carico sorprendente: 439 dm3. La funzionalità condisce le dimensioni importanti: nel caso in cui, proprio per esigenze di
tosterzo, antipattinamento, regolazione della coppia. Due gli allestimenti disponibili, il base New Clio e il ricco Dynamique. La distribuzione degli equipaggiamenti viene demandata a una serie di “Pack” che sanno regalare a ciascuno gli accessori più desiderati, a seconda delle esigenze: Comfort, Look, Luxe, Protection, Business e Smoking. I prezzi partono da 13.000 euro, per i diesel da 14.500.
A ciascuno la sua monovolume
Per conquistare lo scettro di reginetta d’Europa, Renault Clio si dota di una compatta e dinamica versione station wagon (in alto). Al centro e qui sopra, le due nuove monovolume compatte del marchio francese, New Modus e Grand Modus.
Renault prende i proverbiali due piccioni con una fava declinando in una duplice variante di grandezza il suo concetto di piccola monovolume: et voilà New e Grand Modus. La prima molto compatta, dalla maneggevolezza di una city car, ma comunque capace di offrire uno spazio conviviale al suo interno, nonché naturalmente una grande capacità di carico. Stiracchiandola di 16 cm si ottiene la Grand Modus, che acquisisce l’aggetti-
vo proprio nel confronto con la sorellina, perché di suo non meriterebbe forse una così generosa definizione. Lanciata a settembre 2004, Modus ha venduto fino a oggi oltre 395.000 unità nel mondo e ora punta a fare ancora meglio. New Modus e Grand Modus offrono il massimo in termini di visibilità grazie a una superficie vetrata importante, al parabrezza a vanzato e alla riduzione degli angoli morti. L’evoluzione del design rispetto alla generazione precedente ha interessato i gruppi ottici, lo scudo anteriore con profili allargati, la protezione posteriore rinforzata. Il portellone è sottolineato dalle luci dal disegno nuovo e da una fascia cromata, a seconda delle versioni. New Modus propone un vano bagagli il cui volume di 293 dm3 raggiunge i 1.302 dm3 con il sedile della seconda fila ripiegato a portafoglio. Grand Modus aggiunge un terzo finestrino laterale e offre nel suo “terzo” volume una capienza di 410 dm3 (1.454 dm3 con le poltrone dietro ripiegate). Grand Modus sarà ricordata per lo strabiliante numero di vani portaoggetti: tra questi, uno centrale sotto il tetto, due tavolini sullo schienale dei sedili anteriori, due cassetti sotto i sedili della prima fila, un portaocchiali, un sistema di ritenuta di oggetti nella seduta del sedile passeggero anteriore, uno svuota-tasche e un cassetto chiuso sulla plancia. Anche le Modus sisters
sono disponibili nella versione base e Dynamique. L’equipaggiamento iniziale, dotato tra le altre cose di ABS, quattro airbag, climatizzatore manuale e servosterzo elettrico ad assistenza variabile, può essere arricchito scegliendo la top di gamma, che aggiunge, tra gli altri accessori, alzacristalli elettrici posteriori, fari fendinebbia, finiture interne cromate, volante e pomello del cambio in pelle. New Modus propone poi cinque pacchetti: Chic, City, Luxe, Protection e Route, ognuno con le proprie esclusive caratteristiche. Per la Grand Modus sono previsti anche i pacchetti Business e Style. Optional per entrambe le versioni, il tetto panoramico apribile dalla superficie di 1,878 m2 accentua la sensazione di spazio interno per tutti i passeggeri. La Grand Modus con motore 1.2 da 75 cavalli parte da 13.300 euro mentre il diesel 1.5 da 85 cavalli con filtro antiparticolato viene offerta a 16.750 euro. Cristina Altieri
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Gennaio/Febbraio 2008
䡵 BMW GROUP / Vendite in crescita del 9,2 per cento nel 2007
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Nel mondo sono state consegnate alla clientela 1.500.678 automobili contro le 1.373.970 del 2006, delle quali 1.276.793 Bmw, 222.875 Mini e 1.010 Rolls-Royce.
Livelli record per tutti e tre i marchi
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MONACO DI BAVIERA - Il Bmw Group ha continuato a far registrare successi l’anno scorso, raggiungendo livelli record di vendite per tutti e tre i marchi auto. In tutto il mondo, sono state consegnate ai clienti 1.500.678 automobili contro 1.373.970 del 2006, con un aumento delle vendite del 9,2 per cento. Per il marchio Bmw, i veicoli venduti sono stati 1.276.793 unità, superando il livello dell’anno precedente (1.185.088) del 7,7 per cento. Anche Mini ha fatto registrare una forte crescita, rispetto all’anno precedente (188.077), con le vendite cresciute del 18,5 per cento a 222.875 unità. Rolls-Royce Motor Cars, inoltre, ha visto le sue vendite nel 2007 aumentare del 25,5 per cento, rispetto al 2006, con la consegna di 1.010 vetture (805 nell’anno precedente), il che porta le vendite annuali per la prima volta oltre la soglia delle mille unità. Ciò significa che i risultati delle vendite sono cresciuti per la quarta volta consecutiva. Questo risultato conferma RollsRoyce quale marchio più desiderato nel mercato delle auto più lussuose. “Abbiamo raggiunto - ha sottolineato Stefan Krause, membro del Consiglio di Amministrazione di Bmw AG responsabile vendite e marketing - in pieno i nostri
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stico europeo di maggiore successo nel mercato americano nel 2007. Gli Stati Uniti sono seguiti al secondo posto dalla Germania, con un totale di 284.523 nuove immatricolazioni (296.930 nel 2006). Qui, non è stato possibile mantenere l’elevato livello di vendite del 2006 a causa dell’aumento dell’Iva e delle incertezze tra i clienti suscitate dalle questioni sulle emissioni di CO2. In ogni caso, Bmw è riuscita a fare meglio (-4,2 per cento) rispetto al mercato nel suo insieme (-9,2 per cento). Nei mercati, dove Bmw si è piazzata dal terzo al sesto posto, sono stati registrati aumenti chiaramente al di sopra dell’anno precedente. Il Regno Unito ha fatto registrare 173.685 consegne ai clienti (153.957 l’anno prima), l’Italia 106.985 (contro 96.458), la Spagna 72.849 (63.040) e la Francia 65.081 (52.875).
In crescita anche sui nuovi mercati
Qui sopra e al centro, le principali responsabili del successo del marchio Bmw nei dodici mesi del 2007, la Serie 3 e la X5. Sotto, l’ultima versione di Mini, la Clubman, lanciata in tre versioni nel mese di novembre e sicura protagonista del 2008.
obiettivi di vendite per il 2007 con una crescita intorno all’otto/nove per cento. I nostri clienti hanno apprezzato il fatto che, con Bmw Efficient Dynamics, offriamo già come standard un pac chetto di misure che garantiscono consumi contenuti ed emissioni ridotte di CO2.
Da cinque anni EfficientDynamics EfficientDynamics, il cui sviluppo è iniziato cinque anni fa, viene applicato in tutte le auto Bmw dalla Serie 1 all’X5. Anche in molti modelli Mini i clienti possono trarre beneficio da questa tecnologia innovativa. Alla fine del 2007, oltre 450.000 auto Bmw con EfficientDynamics erano già in circolazione sulle strade europee. Complessivamente il Bmw Group risulta ancora una volta il primo forni-
tore del mondo di auto premium in termini di volumi di vendita. Siamo ottimisti di mantenere la leadership anche nel 2008”. Nel 2007 la Serie 3 - con le sue versioni berlina, touring, coupé e cabrio - è stata leader assoluta sia nell’ambito della gamma dei modelli Bmw sia rispetto ai diretti concorrenti. Il 37 per cento delle vendite totali del Bmw Group è da attribuire a questa serie di modelli, vendite che sono aumentate di nuovo del 9,2 per cento per raggiungere le 555.219 unità (508.479 l’anno precedente). La Serie 5, che si piazza al secondo posto in termini di volumi di vendita, ha mantenuto gli stessi elevati livelli dell’anno precedente con 230.845 unità vendute contro le 232.193 del 2006. Al terzo posto si posiziona la Bmw Serie 1, con 165.803 automobili consegnate ai clienti
(151.918 nel 2006). In particolare, la versione tre porte (disponibile anch’essa dal maggio 2007) ha contribuito ad aumentare le vendite di un ulteriore 9,1 per cento rispetto al 2006.
Una gamma rinnovata Le Bmw Sports Activity Vehicle (SAV) hanno continuato ad essere vendute con successo nel 2007; in particolare l’X5 che, con 120.617 unità vendute (75.321 nel 2006), ha fatto registrare un aumento strabiliante del 60,1 per cento. Ciò significa che le vendite di questo modello, che emerge di gran lunga rispetto ai concorrenti diretti in questo segmento, hanno superato le più rosee aspettative. A quattro anni dal lancio sul mercato, la “sorella minore” dell’X5, la Bmw X3, è rimasta su elevati
livelli, con 111.879 unità vendute (114.000 l’anno precedente). Inoltre, lo scorso anno, sono state vendute 44.421 Serie 7 contro le 50.227 del 2006. La Z4, con le sue versioni Roadster e Coupé, ha fatto registrare 28.383 consegne (30.996 nel 2006), mentre delle lussuose Serie 6 Cabrio e Coupé sono state vendute 19.626 unità contro le 21.947 del 2006. Gli Stati Uniti hanno continuato a essere il più grande singolo mer cato per le Bmw e Mini nel 2007. Qui, il Bmw Group ha migliorato del 7,1 per cento con 335.840 vetture (313.603 nel 2006), il che è record storico. Sempre nel 2007, Bmw è stato il marchio premium europeo più richiesto dagli acquirenti americani; infatti, oltre 293.795 (274.432 nel 2006) americani hanno scelto una Bmw. In effetti, ciò ha reso Bmw il marchio automobili-
Sviluppi molto positivi sono stati registrati nel 2007 anche nei mercati in crescita di Cina con 51.588 u nità (36.357 nel 2006), Russia con 14.686 unità (9.505) e India con 1.387 consegne ai clienti (257). Anche Bmw Motorrad ha ottenuto risultati di vendita molto positivi nel 2007. Dopo aver superato per la prima volta la soglia delle 100.000 unità nel 2006, Bmw Motorrad è stata in grado di continuare la sua crescita con 102.467 unità vendute (100.064 nel 2006) con un incremento del 2,4 per cento.
Il 2007 è stato un anno record anche per Bmw Group Italia che ha superato le 101mila unità (101.659), facendo registrare una crescita complessiva dell’8,5 per cento considerando i marchi Bmw e Mini, rimanendo il quarto mercato mondiale per entrambi i marchi. Bmw lo scorso anno è cresciuta del 7,94 per cento raggiungendo le 80.511 unità (74.592 nel 2006), mentre Mini ha fatto segnare una crescita del 10,89 per cento rispetto al 2006 quando erano state immatricolate 19.072 unità. Positivo anche l’andamento della Divisione Motorrad che è cresciuta nel 2007 del 4,7 per cento a 14.533 motociclette, con una quota complessiva di mercato del 9,7 per cento. Grazie a questa performance l’Italia si è confermato il secondo mercato mondiale per le due ruote Bmw.
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Gennaio/Febbraio 2008
䡵 MITSUBISHI / Due inedite motorizzazioni per Outlander
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La gamma Outlander è stata potenziata con l‘introduzione di due inedite motorizzazioni che vanno ad aggiungersi al già presente 2.0 diesel da 140 cavalli. Si tratta di un’altra unità a gasolio di 2.2 litri e 156 cavalli e del benzina 2.4 Mivec da 170 cavalli.
Solidità giapponese
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MILANO - Lanciata in Europa nel primo trimestre 2007, la nuova generazione di Mitsubishi Outlander viene ora proposta in Italia con due inedite motorizzazioni, che si aggiungono al 2.0 DI-D da 140 cv. Si tratta del 2.2 DI-D da 156 cv, abbinato al cambio manuale a sei marce, e del 2.4 Mivec benzina da 170 cv, abbinato al cambio manuale a cinque marce oppure al CVT (variazione continua) a sei marce e opzione comandi al volante. La produzione mondiale di Outlander, terzo modello più venduto di Mitsubishi Motors in Europa con risultati positivi anche in Italia, dove ne sono state vendute
4.500 unità nel 2007, è stata recentemente riconfermata a 180.000 unità annue, di cui 150.000 prodotte in Giappone nello stabilimento di Okazaki e 30.000 (probabilmente in crescita quest’anno) prodotte in Olanda nello stabilimento di Nedcar e destinate alla distribuzione europea.
Con PSA proficua collaborazione I punti a favore di Out lander vanno ricercati nella riconosciuta esperienza Mitsubishi nella tecnologia delle quattro ruote motrici, in una carrozzeria piacevole e in grado di alloggiare
5+2 pas seggeri (o 2 occupanti e sino a 1.691 litri di carico), il tutto con ingombri a terra e quivalenti a quelli delle wagon del segmento D. Agendo nel contesto della proficua collaborazione aziendale con PSA Peugeot Citroën, Mitsubishi ha potuto assicurarsi il tanto acclamato motore diesel 4 cilindri HDi da 2.179 cc a geometria variabile di Psa. Il motore è dotato di serie della più recente generazione di filtro antiparticolato DPFS per essere all’avanguardia nel rispetto ambientale (Outlander 2.2 DI-D raggiunge i 191 g/km nel ciclo combinato). Il propulsore è dotato di
Tutto pronto per l’edizione 2008
La Colt Cup diventa grande MILANO - La Colt come tutte le Mitsubishi ha anche un’anima sportiva, secondo la grande tradizione agonistica del marchio dei Tre Diamanti. Lo ha ribadito la seconda edizione della Colt Cup, primo esempio in assoluto di campionato monomarca nei rally basato sulla piccola turbodiesel CZ3 1.5 DI-D specificatamente studiata da RalliArt Italy, l’azienda a cui è affidata l’attività sportiva di M.M. Automobili Italia. La Colt Cup ha conquistato soprattutto i giovani e dopo due stagioni vissute a braccetto con la più impegnativa Evo Cup - con cui ha condiviso gran parte del calendario - si prepara a vivere in piena autonomia la stagione 2008. La sua terza edizione, completamente rivoluzionata come struttura e calendario, ne esalterà le doti di economicità e accessibilità, proponendola prevalentemente nelle meno costose gare di Coppa Italia (su una sola tappa) e con una formula su più gironi su base geografica, per limitare anche le spese di trasferta. Il gran finale è in programma al Motor Show 2008, quando i migliori dei diversi gironi si confronteranno fra loro per stabilire il vincitore assoluto. Per rendere la Colt ancora più appetibile, Mitsubishi ne proporrà un limitato numero di
esemplari pronto-corsa a un prezzo di 22.000 euro più Iva. L’edizione 2007 è stata vinta da Antonio Pascale, già secondo nell’edizione 2006, in coppia con Daniele Forlini. Il primo premio dell’edizione 2007 è una gara del tricolore di quest’anno al volante di una Mitsubishi Lancer Evo IX del team ufficiale RalliArt Italy.
In alto e al centro, il best seller Outlander che mette ora a listino in Italia due nuove motorizzazioni. In basso la Colt, protagonista di uno dei campionati rally più entusiasmanti.
una nuova camera di combustione ECCS che contribuisce a ridurre la quantità di idrocarburi incombusti a contatto con le pareti del cilindro. Il sistema ECCS è unito a un sistema d’iniezione common rail Bosch di terza generazione con una pressione d’iniezione che arriva a 1.600 bar. Questa iniezione ad alta pressione, insieme all’uso di iniettori piezoelettrici ciascuno con sette fori da 135 μm, permette di aumentare il numero delle singole iniezioni (sino a 6 per ciclo). Questo porta a una maggiore precisione nella mandata del gasolio. Di conseguenza la combustione è migliore e più omogenea con una miscela a ria/carburante ottimizzata, e perciò con una riduzione delle emissioni all’origine.
Outlander 2.2 DI-D accelera da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi, ha una velocità massima di 200 km/h e consuma 7,2 litri di gasolio per 100 km nel ciclo combinato.
Alternativa benzina È stato introdotto in Europa il nuovo motore Mitsubishi 4 cilindri in linea da 2.4 litri, che offre livelli di prestazioni di marcia adeguate alle credenziali sportive di Outlander. Destinato a diventare un motore fondamentale per la Casa giapponese, questa unità rientra nella famiglia “World Engine”, sviluppata da Mitusbishi, DaimlerChrysler e Hyundai Motor Company. Fra le peculiarità, il propulsore impiega un mono-
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Gennaio/Febbraio 2008
blocco in fusione d’alluminio, distribuzione variabile Mivec e collettore di scarico sistemato verso il posteriore per avere contestualmente dimensioni compatte, grande potenza, bassi consumi e pulizia nelle emissioni. Viene da Volkswagen AG la fornitura del diesel 2.0 DI-D, già presente in gam ma. Equipaggiata con questo motore, Outlander registra una velocità massima di 187 km/h, un consumo nel ciclo combinato inferiore ai 7 li tri/100 km ed emissioni inferiori a 180 g/km. Per soddisfare la emergente richiesta dei clienti
europei di avere il filtro antiparticolato, Mitsubishi Motors ha sviluppato una appropriata soluzione per Outlander DI-D (che ha il DPF di serie), pur tenendo in con siderazione che la tecnologia iniettore-pompa permetterebbe a questo motore di rispettare le norme Euro 4 senza filtro antiparticolato.
Prestazioni sportive Coerente con l’evoluzione del mercato, il team di sviluppo ha progettato il telaio per dare alla nuova generazione di Outlander un
livello di prestazioni sportive che ridefinisce gli standard convenzionali dei SUV. L’adozione di tecnologie maturate e raffinate con le Lancer Evolution e l’installazione, di serie, del sistema MASC/MATC sono solo due e sempi di quanto hanno fatto i progettisti. Il sistema MASC/MATC, che regola il comportamento del veicolo in modo da prevenire sbandamenti conseguenti a bruschi interventi sul volante o a perdita di trazione sui fondi sdrucciolevoli, è di serie su tutte le Outlander. Il sistema rileva qualsiasi discrepanza fra la manovra impostata dal con-
ducente e il comportamento effettivo del veicolo. Interviene su forza frenante e coppia motrice su ciascuna ruota. MASC/MATC è ora dotato di serie di sistema di controllo della trazione che agisce in modo molto simile a un differenziale a slittamento limitato di tipo meccanico per controllare lo slittamento delle ruote in partenza e in accelerazione. Sinora il MASC/MATC veniva automaticamente disinserito quando il conducente attivava la modalità 4WD Lock. L’introduzione del sistema di controllo integrato significa che il conducente può ora godere di tutta la maggiore sicurezza fornita dal MASC/MATC in tutte le modalità di trasmissione. Il sistema funziona dolcemente e progressivamente, senza influenzare il piacere di guida. Per il nuovo Outlander, il sistema 4WD a gestione elettronica impiega un ripartitore di nuova generazione. In questa scatola, il ripartitore di coppia fra anteriore e posteriore è situato verso il differenziale posteriore, rea lizzando così una più semplice configurazione interna con il differenziale centrale rispetto al precedente Outlander. Più compatto, è anche più leggero di 7,6 kg. Nell’ambito del nuovo sistema, il disassamento ridotto degli ingranaggi del differenziale e una diversa serie di rapporti hanno migliorato i consumi di carburante. Fabio Basilico
LE NUOVE SFIDE DI MITSUBISHI LANCER EVOLUTION
Non solo corsaiola M ILANO - Dopo il debutto mondiale al Salone di Tokyo, la nuova Mitsubishi Lancer Evolution è stata presentata al pubblico europeo in occasione dell’ultimo Motor Show. Questa ri(E)voluzione - come la chiama Mitsubishi - rappresenta un rilancio ambizioso per il concetto della “Evolution”. Più matura, elegante e sofisticata, ma anche con doti senza precedenti, la nuova Lancer Evolution sfida per la prima volta alcuni dei marchi europei più affermati, abbandonando l’immagine corsaiola delle precedenti edizioni. Anche se Lancer Evolution conserva una straordinaria efficienza su strada, grazie all’intelligenza del sistema di trazione integrale S-AWC e del cambio sportivo pilotato a sei marce a doppia frizione Twin Clutch SST. Va anche detto che la nuova Lancer Evolution è stata concepita come modello di vertice della nuova famiglia Lancer: non è più una vettura a sé stante che condivideva con le altre Lancer solo il nome e poco più ed aveva una minima parentela con il resto della gamma Mitsubishi. Inoltre, condividendo con le altre Lancer le stesse forme decise, semplicemente adattate alle sue esigenze dinamiche, Lancer Evolution diventa la prima Mitsubishi a proporre la mascherina da “jet da caccia” che costituisce la nuova immagine caratterizzante della Casa nipponica, in questo caso interpretata in un modo più aggressivo. Erede di oltre 40 anni di attività agonistica ai massimi livelli - che comprende 5 titoli mondiali rally (4 piloti + 1 costruttori) e le vittorie assolute in alcune dei rally più massacranti come l’East African Safari e Bandama la nuova Lancer Evolution è il più recente sviluppo della gloriosa genia delle sportive Mitsubishi, iniziata nel 1973 con la Lancer 1600 GSR e proseguita con la EX 2000 Turbo del 1980, la prima Lancer Evolution del 1992 e le sue successive otto generazioni (la Evolution IX è del gennaio 2006). Sulla traccia delle precedenti Lancer 1600 GSR ed EX 2000 Turbo, Mitsubishi sviluppò originariamente la
Lancer Evolution partendo dalla berlina Lancer di serie, realizzandone i 2.500 esemplari necessari per omologarla in Gruppo A, in modo da poter competere con maggiore efficacia nel campionato del mondo rally. La storia iniziò nel 1991 con il lancio della Lancer Mark VI. Il nome “Evolution” fece la sua comparsa nel settembre 1992, subito affettuosamente trasformato in Giappone in “LanEvo”. Attraverso il grande successo ottenuto nel campionato del mondo rally dalla squadra ufficiale, la Lancer Evolution Gr.A fornì l’occasione per sviluppare avanzate tecnologie automobilistiche che Mitsubishi, successivamente, riversò nel modello di serie. La nuova Lancer Evolution è spinta da un nuovo motore turbo ad alte prestazioni: un’unità 2.0 litri 4 cilindri 16 valvole DOHC Mivec già impiegata dalle Lancer per i mercati USA e giapponese. La potenza è di 295 cv a 6.500 giri/min, la coppia di 366 Nm a 3.500 giri/min, la velocità massima è di 242 km/h e l’accelerazione 0-100 kmh avviene in 5,4 secondi. L’applicazione del sistema di distribuzione variabile con continuità sia sugli alberi a camme di aspirazione che di scarico realizza una fasatura ottimale delle valvole in funzione di regime e carico del motore in modo da stabilizzare le caratteristiche della combustione e permette al motore di sviluppare maggiore potenza a tutti i regimi.
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䡵 TATA / Presentata al mercato indiano la Nano
La nuova people’s car Una “very” low cost, una spartanissima mini car da 1.700 euro che verrà commercializzata in India entro la fine dell’anno. Rimarrà confinata in patria?
NUOVA DELHI - Tata superstar. L’inarrestabile ascesa della Casa indiana è da tempo sotto le luci dei riflettori. E oggi fa parlare di sé tutto il mondo presentando una vettura da record, la Nano. Si tratta della quattroruote più economica del mondo, una “very” low cost, una mini car da 1.700 euro che verrà commercializzata in India entro la fine dell’anno. La spartanissima utilitaria, già ribattezzata “auto del popolo”, punta a ritagliarsi un posto speciale sul mercato indiano. Nel subcontinente il reddito medio pro-capite è di circa 3.800 dollari, e un’auto a questo prezzo potrebbe essere una valida alternativa alle due ruote, il mezzo più utilizzato. “Ho visto famiglie viaggiare in moto - ha detto in conferenza stampa il presidente Ratan Tata - a guidare il padre, seduto davanti a lui suo figlio, e dietro di lui la moglie con un altro bambino in braccio: per loro mi sono imposto di creare un mezzo di trasporto sicuro e a buon mercato”. La Nano rimarrà confinata in patria? Lo scenario che la vedrebbe rivale delle mini car attuali protagoniste sul mercato europeo è quanto mai remoto, ma da accettare per lo meno come eventualità. A scongiurarne, per ora, l’arrivo in occidente sono le alte emissioni di CO2 che la contraddistinguono, e che hanno già allarmato gli ambientalisti di mezzo mondo. E, almeno a osservarla, un certo sospetto quanto alle sue doti di sicurezza attiva e passiva. Ma Tata non si scoraggia e zittisce i timori ambientalisti argomentando come la macchinetta inquini comunque meno degli scooter che affollano le città indiane. E lancia la sua Nano in stile 500, dedicandole anche un sito internet con tanto di configuratore, forum e concorsi. Ponendosi come obiettivo neanche tanto lontano il milione di veicoli l’anno. Nonostante il traguardo prezzo abbia imposto drastici tagli a materiali ed equipaggiamenti, Nano si lascia guardare. Quattro porte distribuite su tre metri di veicolo possono sulla carta sembrare troppe, ma la micro car le distribuisce con una certa eleganza. La somiglianza con le vetturette che si guidano a 14 anni è più che evidente. Le mini ruote sono sprovviste dei comuni orpelli, come i copricerchi, il parabrezza è praticamente verticale, ampio e alto, e anche un po’ presuntuoso, visto che ha deciso di fare a meno dei tergicristalli. Internamente la Nano offre quattro posti, un look all-plastic e addirittura due versioni: Standard e De Luxe. Scegliendo la prima si ha a disposizione un singolo colore per gli interni, volante a due razze e rivestimenti in vinile. Optando invece per la versione più ricca si portano a casa paraurti nello stesso colore della carrozzeria, cerchi stilizzati, fari antinebbia, chiusura centralizzata, vetri elettrici, condizionatore, riscaldamento, interni bicolore, volante a tre razze e sedili in tessuto. Seguendo la moda occidentale, gli estimatori della Nano potranno personalizzarla a piacimento con una serie di fasce adesive per le fiancate e una centrale in stile racing, nonché giocando con i nove colori in listino e con le quattro tipologie di cerchi in lega. Nano andrà piano. Il motore bicilindrico in alluminio da 623 cc scatena 33 cavalli e una “velocità” massima di 105 km/h. Il consumo è di 20 km al litro. L’altra faccia della medaglia è che alla notizia del lancio in grande stile della vettura gli operai della Tata sono scesi in piazza a protestare contro il loro sfruttamento, affermando di percepire retribuzioni da fame, e imputando ai tagli salariali il costo bassissimo della Nano. Questo per stuzzicare chi ha addirittura paragonato Ratan Tata a Gandhi, attribuendogli gli stessi ideali: ostinazione e una certa irriverenza rispetto alle regole. Cristina Altieri
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Gennaio/Febbraio 2008
䡵 RENAULT / Si rinnova il celebre multispazio della Casa transalpina
New Kangoo, per servirvi! R OMA - Oltre 2.300.000 unità vendute. Lanciato nel 1997, Kangoo si è rivelato un vero e proprio successo sul mercato delle multispazio, grazie alla sua abitabilità e alla sua versatilità. Renault ha pensato bene di ottimizzarne le doti in un’ottica ancora più vicina alle famiglie. Ne è nato New Kangoo che presenta una linea che seduce per modernità e simpatia. Ovviamente, non mancano qualità come comfort e versatilità, proprio come si conviene a un multispazio. Su questo mercato, Kangoo si posiziona ancora oggi nel terzetto di testa europeo, con una quota del 20,3 per cento a fine settembre 2007. In Italia, dal lancio, sono state immatricolate oltre 140.000 unità di Kangoo che conferma la leadership degli importatori all’interno del suo segmento. New Kangoo resta fedele allo spirito del concetto originale, caratterizzandosi come auto ludica, semplice e funzionale. Più pratico e confortevole, esso coniuga il piacere di guida e il livello di finiture di un’auto della gamma Renault all’affidabilità della prima furgonetta europea, Kangoo Express. Con New Twingo, New Laguna, Logan MCV e Logan Van, New Kangoo rientra tra i primi cinque modelli dei ventisei previsti dal Pia no Prodotto di Renault entro il 2009 e partecipa direttamente all’impegno qualità del Piano Renault Contrat 2009. Con New Kangoo Express e New Kangoo Express Compact, la famiglia Kangoo, composta da tre modelli, contribuirà pienamente all’obiettivo di margine operativo del 6 per cento nel 2009, nonché al raggiungimento del target di +800.000 unità vendute nel 2009.
Evoluzione del design New Kangoo presenta un cofano motore corto con una parte anteriore robusta, rafforzata da uno scudo massiccio. I proiettori in tinta cristallo, a forma di goccia, evidenziano la modernità del veicolo. L’ampio parabrezza avanzato, spiovente e bombato, e le grandi superfici vetrate inondano di luce l’abitacolo. Le dimensioni generose della vettura, che pre senta una lunghezza di 4,21 m, un passo di 2,7 m e sbalzi molto corti, vanno direttamente a vantaggio dell’abitabilità. Di profilo, New Kangoo, dotato delle due porte scorrevoli (di serie sulla versione Dynamique), rappresenta un invito al viaggio. Posteriormente, la larghezza è di 1,83 m. La grande superficie vetrata del portellone è inquadrata, ai due lati, da una colonna di luci composta da forme geometriche che raggruppano tutte le funzioni d’illuminazione. Auto per tutta la famiglia (c’è posto per cinque adulti), New Kangoo è l’auto per tutta la famiglia disponibile in due versioni (Kangoo e Dynamique), associate ai diversi livel-
Riferimento sul mercato fin dal lancio, nell’ottobre 1997, Kangoo resta fedele allo spirito del concetto originale, caratterizzandosi come auto ludica, semplice e funzionale. Sviluppato sulla stessa piattaforma di Scénic, New Kangoo offre un supplemento di comfort, un comportamento più efficace e una maggiore capacità di carico rispetto alla versione precedente. li di equipaggiamento e motorizzazioni. Per tutti i livelli di finiture, la plancia si presenta in tinta grigio scu ro nella parte alta e grigio più chiaro nella parte bassa. La versione Kangoo è dedicata alla convivialità e alla praticità: divano posteriore con funzionalità 40/60 a scomparsa, regolazione in al tezza del volante e delle cinture di sicurezza anteriori, illuminazione di accompagnamento “Follow me Home” e chiusura centralizzata. In tema di sicurezza, New Kangoo è dotato di Abs con Ebv (ripartitore di frenata) e Afe (assistenza alla frenata d’emergenza), airbag anteriori conducente e passeggero e due attacchi Isofix sul divano posteriore. A disposizione ci sono quattro freni a disco e ruote da 15 pollici. La versione Dynamique privilegia invece le dotazioni di comfort e offre a New Kangoo una seconda porta laterale scorrevole, la regolazione in altezza del sedile del conducente, il contagiri sul cruscotto e gli alzacristalli elettrici anteriori, il climatizzatore manuale e le comode tavolette sullo schienale del sedile anteriore. Le bocchette di ventilazione per i posti posteriori offrono un supplemento di comfort. Dynamique propone l’Esp associato al sistema di Csv (controllo del sottosterzo), l’Asr (antipattinamento) e l’Msr (regolazione della coppia motrice durante lo scalo di marcia). A queste due versioni sono associati pack dedicati - in funzione dei temi, alla ricchezza di equipaggiamenti (Luxe Pack), al comfort (Techno Pack), al tempo libero, ai bambini o al design
esterno dell’auto - nonché a una serie di accessori per il tempo libero o multimediali, inaugurata proprio da New Twingo. Infine, New Kangoo può montare un tetto in vetro socchiudibile in 2 parti anteriormente, tipo “Pop up”, e un tetto in vetro fisso in corrispondenza dei sedili posteriori. Con New Kangoo il carico è semplificato grazie a un concetto di modularità totalmente inedito sul segmento. Una particolare cinematica permette, dopo aver ribaltato il divano posteriore, di disporre di un pianale perfettamente piatto: il divano posteriore, con funzionalità 40/60, si ripiega facilmente con un unico movimento, grazie a una maniglia fissata sulla parte superiore del divano stesso, permettendo al lo schienale di poggiare sulla seduta. Un elemento di giunzione, situato alla base dello schienale e della seduta, garantisce la continuità tra il pianale del vano bagagli e lo schienale del divano in posizione rientrata. Inoltre, per consentire il trasporto di oggetti lunghi,
il sedile del passeggero anteriore è dotato della stessa funzionalità (in opzione). Questa modularità consente di caricare con estrema facilità oggetti di 2,50 m di lunghezza.
Parola d’ordine: modularità Il volume del vano bagagli passa da 660 litri a filo cappelliera a 1,3 metri cubi fino al tetto in configurazione 5 posti. Con il divano posteriore ribaltato, il volume arriva a 2,6 metri cubi in configurazione di carico fino al tetto (1,5 metri cubi per un carico fino alla sommità degli schienali anteriori). Il volume di carico può addirittura rappresentare 2,8 metri cubi, con il sedile del passeggero anteriore ribaltato (carico fino al tetto). L’accesso al bagagliaio e al relativo pianale piatto è facilitato da una soglia di carico di altezza compresa, secondo le versioni, tra 573 e 615 mm. Inoltre, New Kangoo dispone di circa 77 litri di vani portaoggetti, suddivisi in tutto l’abitacolo (secondo le versioni): New Kangoo propone una
Si presenta bicolore la plancia di New Kangoo, progettata con comandi intuitivi per ottimizzare il comfort di guida.
gamma completa di motorizzazioni. Il 1.5 dCi è disponibile in tre potenze: 70 cv, 85 cv e 105 cv. Primo livello di gamma, la versione 70 cv è sinonimo di costi di utilizzo estremamente ridotti. Grazie a consumi contenuti a 5,2 litri/100 km in ciclo misto, abbinata a una trasmissione ma nuale a 5 rapporti, emette soltanto 138 g/km di CO2. La versione 85 cv è perfettamente a suo agio sia nei brevi tragitti urbani che nelle lunghe percorrenze. Equipaggiato con questa motorizzazione, New Kangoo beneficia di un rapporto consumi/prestazioni particolarmente favorevole: con un consumo medio di soli 5,3 litri/100 km in ciclo misto, le e missioni non superano i 140 g/km di CO2. In linea con le versioni precedenti, questo propulsore è abbinato alla trasmissione a 5 rapporti. New Kangoo è anche equipaggiato con la versione più potente del 1.5 dCi, montato anche su Clio, Modus, Mégane, Scénic e New Laguna. Questo motore, che eroga 105 cv, risponde alle attese di automobilisti interessati a un maggior piacere di guida. Grazie all’impianto di iniezione Common Rail di seconda generazione, al turbo a geometria variabile e alla pressione d’iniezione di 1.600 bar, garantisce ottime prestazioni, ottenute senza gravare sui consumi che restano limitati a 5,5 litri/100 km in ciclo misto. Queste doti di economicità sono dovute agli iniettori piezoelettrici e alla trasmissione manuale a 6 rapporti. Il propulsore è disponibile, dal lancio, anche con filtro antiparticolato che elimina totalmente i fumi neri, grazie a un iniet-
tore supplementare situato sulla linea di scarico. Il 1.6 16v eroga 105 cv. Ol tre a un piacere di guida di alto livello, questo motore tiene sotto controllo il consumo, pari a 7,7 litri/100 km in ciclo misto. Abbinata a una trasmissione manuale a 5 rapporti, questo propulsore sarà disponibile anche con la trasmissione automatica Proactive a 4 rapporti. C’è poi il noto 1.6 8v da 90 cv, sinonimo di robustezza, affidabilità ed efficacia. Questo motore di semplice manutenzione ed economico consuma 7,9 litri/100 km: sarà commercializzato con una trasmissione manuale a 5 rapporti nel secondo semestre 2008. Due versioni di New Kangoo sono conformi alla sigla Renault eco2: la motorizzazione 1.5 dCi con le sue declinazioni 70 e 85 cv. La sigla Renault eco2 illustra l’impostazione ambientale di Renault attribuendo un particolare riconoscimento ad auto che corrispondono contemporaneamente a tre criteri ecologici ed economici: prodotte in uno stabilimento certificato ISO 14001 (MCA Maubeuge, il sito storico di produzione di Kangoo), con emissioni di CO2 inferiori a 140 g/km (o alimentazione a bioetanolo E85 o biodiesel B30) e almeno 5 per cento delle materie plastiche utilizzate provenienti dal riciclaggio.
Diesel con filtro antiparticolato Per avanzare ulteriormente in tale impostazione, New Kangoo sarà disponibile, a partire dal secondo semestre 2008, con una versione bioetanolo E85 sulla motorizzazione 1.6 16V e una versione biodiesel B30 sul 1.5 dCi 85 cv. Il biocarburante B30 sarà progressivamente esteso alle altre motorizzazioni diesel Euro 4 prive di filtro antiparticolato e a tutti i motori diesel Euro 5. L’avantreno di tipo pseudoMcPherson è associato a un braccio inferiore a rettangolo che garantisce una buona rigidità nella guida e un elevato potere filtrante. Il retrotreno ad assale flessibile e geometria programmata, associato a molle elicoidali, monta una barra antirollio di 15,1 mm di diametro. New Kangoo è equipaggiato con servosterzo ad assistenza variabile elettrica di nuova generazione, con piantone dello sterzo regolabile in altezza. Il servosterzo è stato registrato per favorire la massima maneggevolezza in città, con un diametro di sterzata di 10,7 m e una risposta precisa e rigorosa su strada, per rafforzare la percezione di sicurezza. In funzione delle versioni, New Kangoo adotta, di serie o in opzione, un regolatore e limitatore di velocità, l’accensione automatica dei fari, il radar di assistenza al parcheggio posteriore e tergicristalli automatici con sensore di pioggia. E ancora: in funzione del li vello di equipaggiamento, New Kangoo propone da due a sei airbag: due frontali, due tipo torace e, per la pri ma volta, due airbag a ten dina. Per limitare le lesioni del bacino dei passeggeri in caso di urto frontale, la seduta dei sedili anteriori e quella del divano posteriore sono provviste di un sistema anti-submarining. Lino Sinari
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SPECIALE FORD FOCUS
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La nuova generazione del modello Ford più venduto in Europa
Voglia di protagonismo a cura di FABIO BASILICO
Con giustificato orgoglio, Ford lancia sul mercato la nuova Focus, erede di un modello venduto in dieci anni in 5 milioni di unità, di cui 600mila sul mercato italiano. Un successo destinato a continuare con la nuova proposta ancora più accattivante e tecnologicamente evoluta COLONIA - “Siamo molto fieri di Ford Focus. È il nostro modello più venduto ed è dav vero molto speciale per noi. Quando è stata presentata nel 1998, per noi ha rappresentato un deciso passo avanti in termini di stile e di desiderabilità e ha cambiato la percezione di Ford per moltissimi clienti e molti giornalisti”. Così John Fleming, Presidente e Ceo di Ford Europa, ha salutato l’arrivo sul mercato della nuova Focus, facendo riferimento a un modello che in dieci anni ha saputo conquistarsi un posto di rilievo nel cuore di molti automobilisti europei, che ne hanno decretato il successo. “Dal 1998, anno del debutto della prima Focus - spiega Gaetano Thorel, Presidente e Amministratore Delegato di Ford Italia - in Europa sono state infatti prodotte circa 5 milioni di unità, e da quella data il panorama automobilistico è stato influenzato in modo significativo. Focus è stata finora l’unica vettura a essere proclamata “Auto dell’Anno” sia in Europa che in America, e ha vinto più di 80 premi solo in Europa. Focus è anche diventata un modello Ford molto diffuso in A sia, dove è ora prodotta in numerosi Paesi, compresa la Cina”.
La nuova Focus viene prodotta da fine 2007 presso lo stabilimento tedesco di Saarluis nei modelli a 3 porte, 5 porte e Wagon. La sportiva Focus ST, al top della gamma, sarà assemblata dall’inizio del 2008. “I nostri ingegneri - aggiunge John Fleming - non hanno potuto resistere alla sfida di migliorare ulteriormente la guidabilità di Focus. Così, su alcuni modelli, e in particolare sui diesel più diffusi, sono state introdotte una serie di modifiche per offrire guidabilità e controllo dell’NVH superiori, oltre a un innesto più preciso e fluido delle marce. La nuova Focus è anche più sobria nei consumi e più pulita in termini di emissioni di CO2. La grande novità è che tutti i modelli della nuova Focus equipaggiati con motore 1.6 litri TDCi possono ora vantare emissioni medie inferiori a 120 g/km. Per i clienti che vogliono emissioni ultraridotte, il nostro nuovo modello Focus ECOnetic utilizza la più recente generazione della tecnologia common rail e una serie di accorgimenti per offrire un livello di emissioni di anidride carbonica al vertice della categoria”.
Una gamma che fa scuola
Dieci anni di successi Nel 2008, dunque, Focus festeggia il suo decimo anniversario con un nuovo modello più accattivante. L’esterno in cui risalta il “kinetic design” decisamente più contemporaneo, l’interno più ricco, le nuove dotazioni e le nuove tecnologie che si combinano con la straordinaria attenzione all’ambiente e con le già conclamate doti dinamiche della vettura posizionano Focus al vertice del mercato nel segmento C.
John Fleming, Presidente e Ceo di Ford Europa
Tutto ciò va ad aggiungersi agli ormai leggendari punti di forza della Focus: piacere di guida, sicurezza, affidabilità per rendere la nuova gamma Focus ancora più irresistibile. “Oggi - conclude Thorel - la nuova Focus aggiunge uno stile unico grazie al linguaggio stilistico del “kinetic design” e ricercate tecnologie disponibili solo su vetture di classe superiore. Siamo convinti che la nuova Focus continuerà a posizionarsi al vertice del suo segmento contribuendo in modo determinante alla crescita del marchio”.
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SPECIALE FORD FOCUS Una famiglia di motori per tutte le esigenze
Valide alternative ◆
Una guidabilità da grande stradista con un’attenzione particolare alla riduzione dei consumi e al controllo delle emissioni inquinanti. Merito soprattutto dei prestazionali motori benzina e turbodiesel che costituiscono la nuova gamma Focus e che ambiscono a soddisfare le richieste dei clienti più esigenti. ◆ COLONIA - La collaudata famiglia di motori Focus è completa e offre ai clienti una vasta gamma di alternative, sia che vogliano privilegiare il costo di gestione, le basse emissioni di CO2 o le prestazioni. Per i clienti che optano per il benzina, è disponibile il motore Duratec 1.6 da 115 cv a 6.000 giri/min con coppia massima di 155 Nm a 4.150 giri/min, abbinato di serie a un cambio manuale 5 marce. A questo motore benzina standard, va aggiunto il motore cinque cilindri turbo Duratec 2.5 litri, previsto in esclusiva per la nuova Focus ST, capace di prestazioni esaltanti. Con 166 kW/225 cv a 6.000 giri/min e una coppia massima di 320 Nm disponibile tra 1.600 e 4.000 giri/min, Focus ST risponde perfettamente alle aspettative di prestazioni pure (la velocità massima è di 241 km/h e l’accelerazione 0-100 km/h avviene in 6,8 secondi), comportamento su strada e maneggevolezza dei veri appassionati dell’automobile. La “musica” del motore è indirizza-
ta nell’abitacolo da un cosiddetto “symposer” per rendere il viaggio sulla Focus ST come un’esperienza tale da esaltare tutti i sensi. Nel ciclo combinato la Focus equipaggiata con il 1.6 richiede 6,6 litri/100 km, mentre la velocità massima è di 190 km/h. Il livello di emissioni di CO2 è di 157 g/km; per la Focus ST 3 e 5 porte, i consumi sono di 9,3 litri/100 km e le emissioni di CO2 pari a 224 g/km.
Motori diesel all’avanguardia Tutti i motori diesel Ford Duratorq TDCi dispongono della tecnologia common rail di ultima generazione, capace di assicurare un’elevata efficienza, potenza e bassi consumi. Inoltre, se si è in piena accelerazione, la regolazione del mo-
tore permette di incrementare, per un breve intervallo, la coppia massima nominale con un overboost di 20 Nm nel momento di maggior richiesta di chi guida. Tutte le versioni dell’efficiente motore 1.6 litri Duratorq TDCi sono ora accreditate di una media emissione di CO2 inferiore a 120g/km. Il motore viene offerto in due varianti di potenza: la versione da 90 cv a 4.000 giri/min sviluppa una coppia massima di 215 Nm a 1.750 giri/min, mentre il motore da 110 cv DPF a 4.000 giri/min ha una coppia massima di 240 Nm, sempre a 1.750 giri/min. Il consumo in ciclo combinato della Focus 1.6 TDCi da 90 cv è di 4,5 litri/100 km mentre la velocità massima è di 177 km/h. Stessi litri per il 110 cv ma con una velocità massima di 188 km/h. Infine, il motore 2.0 litri Duratorq TDCi DPF da 136 cv a 4.000 giri/min e coppia massima di 320 Nm a 2.000 giri/min. Questo motore vanta le migliori prestazioni nel portafoglio
Ampia scelta di motorizzazioni per la nuova Ford Focus: benzina e diesel, tutti i propulsori assicurano prestazioni competitive, garantendo al tempo stesso bassi consumi ed emissioni di anidride carbonica ridotte al minimo.
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SPECIALE FORD FOCUS
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dei motori diesel (velocità massima di 203 km/h oppure 200 km/h con cambio automatico), ma si conferma sobrio nei consumi: 5,5 litri/100 km con cambio manuale (5,6 per la Wagon) e 5,8 litri/100 km con cambio automatico, in ciclo combinato). In termini di emissioni, siamo sui 144 g/km con cambio manuale (147 per la Wagon) e 154 g/km con cambio automatico. Stando a bordo della Focus 2.0 TDCi ci si accorge immediatamente che per rendere sempre più raffinata e confortevole la guida, sono state realizzate una serie di modifiche al complesso delle dinamiche NVH. Interventi sono stati comunque realizzati anche su tutti gli altri motori benzina e diesel della Focus. Il 2.0 TDCi è abbinato di serie a un cambio manuale a sei marce. All’inizio del 2008 sarà anche disponibile con un nuovo cambio automatico a doppia frizione Ford PowerShift a 6 rapporti. Il motore 2.0 Duratorq TDCi viene offerto di serie con filtro DPF che riduce fino al 98 per cento le emissioni di particolato.
Grande attenzione all’ambiente Ford si propone come costruttore all’avanguardia in fatto di tutela ambientale. La nuova Ford Focus ECOnetic dimostra come possano essere raggiunti dei livelli di consumo molto favorevoli ed emissioni CO2 significativamente ridotte utilizzando una normale tecnologia motoristica abbinata a una serie di singole misure intelligenti di risparmio del carburante. Il consumo medio di questa vettura, equipaggiata con un motore 1.6 litri Duratorq TDCi da 110 cv con DPF di serie, è stato omologato in 4,3 litri/100 km. Ciò corrisponde ad un’emissione media di CO2 di appena 115 g/km. Il punto di partenza per raggiungere questi valori è stato quello di ridurre le resistenze al moto. La vettura è stata ribassata di 10 mm sull’anteriore e di 8 mm sul posteriore. Di serie, viene aggiunto un kit aerodinamico che prevede tra l’altro modifiche al paraurti anteriore, speciali guaine laterali e uno spoiler posteriore. Per migliorare ulteriormente l’efficienza aerodinamica, le aree esterne della griglia inferiore sono dotate di mascherine all’interno. All’ottimo Cx di 0,31 contribuiscono anche i pneumatici 195/65R15. Un’altra misura per ridurre la resistenza al moto, collaudata per la prima volta durante lo sviluppo della Focus ECOnetic, ha riguardato l’introduzione di un olio del cambio a bassa viscosità, messo a punto da BP, che è uno dei partner di Ford. I vantaggi sono risultati così evidenti che è ora adottato anche su altri modelli Ford nei segmenti C e D. La riduzione dei consumi ottenuta in combinazione con il sistema di sterzo elettroidraulico EHPAS, unitamente a una nuova calibratura della centralina del motore, sottolinea il fatto che a volte anche dei fattori minori possono produrre grossi benefici. Riposizionando le prestazioni a vuoto della pompa elettrica, il relativo consumo di corrente è stato ridotto in modo tale da determinare una diminuzione nel consumo di carburante. Un vantaggio diretto connesso al lavoro svolto dagli ingegneri nell’ambito dell’iniziativa Ford ECOnetic è che tutte le varianti 1.6 litri TDCi si attesteranno sui 120 g/km (119 g/km o addirittura inferiore) di CO2. Ma non è tutto. C’è anche la versione Flexifuel del modello Focus 1.8 litri Duratec FFV benzina, alimentabile con bioetanolo E85, in alternativa alla tradizionale benzina senza piombo, o con ogni miscela di entrambi. Il bio-etanolo è una fonte di energia rinnovabile prodotto da biomassa. La potenza massima è di 125 cv a 6.000 giri/min con coppia massima di 165 Nm a 4.000 giri/min. Come risultato, le emissioni effettoserra della CO2 sono ridotte del 30-80 per cento (167 g/km)
A garanzia di una trasmissione impeccabile, Focus monta il nuovissimo cambio a sei rapporti Ford PowerShift.
nel corso dell’intero ciclo di vita, senza alcuna penalizzazione delle prestazioni (velocità massima di 198 km/h) e del piacere di guida. I consumi in ciclo combinato sono di 7 litri/100 km di carburante. È dal 2005 che Ford commercializza i modelli Focus Flexifuel sul mercato svedese. Questi modelli sono oggi disponibili anche in numerosi altri mercati europei. Circa l’80% di tutte le Ford Focus che si vendono in Svezia sono Flexifuel.
Una trasmissione rivoluzionaria A bordo di Focus si apprezzano le qualità del nuovo cambio Ford PowerShift, che sarà disponibile anche su C-Max. Questa nuovissima unità a 6 rapporti con doppia frizione combina l’efficienza e le caratteristiche dinamiche proprie di un
cambio manuale con la facilità di funzionamento di un cambio automatico di una vettura di lusso. Offerto come optional, il cambio Ford PowerShift può essere abbinato al motore turbodiesel 2.0 litri Duratorq TDCi common rail da 136 cv. Focus si mette in mostra per la sua tenuta di strada e la precisione di controllo dello sterzo. Il telaio prevede la sospensione anteriore McPherson, ampi ammortizzatori anteriori a gas a doppio tubo e molle di ritorno. Posteriormente, operano sospensioni multilink. Il servosterzo elettroidraulico semplifica le manovre a bassa velocità, mantenendo la precisione anche su tratti ad alta velocità. I freni di grandi dimensioni garantiscono un’ottima sensibilità, potenza per l’arresto d’emergenza e una durata prolungata delle pasticche. Completo e intelligente, l’equipaggiamento di sicurezza include sei airbag, Abs di serie, distribuzione elettronica della forza frenante Ebd e una robusta cellula rigida.
Sulla strada del successo
Sempre fedele a se stessa ROMA - Si fa presto a dire Focus. Stiamo parlando di un modello di successo, abituato a macinare record: leader del segmento C in Italia e in Europa, style wagon più venduta in Italia, versione con motore TDCi più venduta in Italia. “Nata nel 1998 - dice Gaetano Thorel, Presidente e Amministratore Delegato di Ford Italia - Focus ha totalizzato vendite per 5 milioni di unità dal lancio sino a oggi. Di queste, 600mila sono le unità commercializzate in Italia. Nel 2004 arriva la seconda generazione che ha già totalizzato 1.900.000 unità in Europa e 200mila in Italia”. Nel 1998, Focus è la prima Ford del segmento C a essere disegnata con lo stile denominato “New Edge Design” e la prima vettura del segmento C ad avere le sospensioni posteriori mul-
tilink con control blade. L’arrivo sul mercato non lascia indifferenti gli osservatori, e nel 1999 Focus si aggiudica il “Car of the Year” in Europa e negli Stati Uniti. Passano due anni e Focus segna un altro record, quello di prima vettura Ford a essere equipaggiata con il motore TDCi con tecnologia common rail. Nel 2003 arriva il modello sportivo Focus RS e nel 2004 c’è il rinnovo del modello. Gli anni a seguire sono pieni di altre novità: nel 2005 le versioni con i motori TDCi Euro 4 con filtro antiparticolato e 6 airbag di serie, nel 2006 l’introduzione della Focus Flexi-Fuel 1.8 benzina da 125 cv alimentata a bioetanolo E85 e nel 2007 il lancio della Focus Coupé-Cabriolet. Nel 2006 e nel 2007, Focus WRC vince il campionato del
mondo rally costruttori, testimoniando anche attraverso le imprese sportive tutto il suo valore. “A fine ottobre 2007 - prosegue Thorel - Focus ha raggiunto una quota mercato del 2,08 per cento, ponendosi al di sopra di molte vetture concorrenti. Nel segmento C, che nel 2006 ha consuntivato un totale di 323.061 unità, Focus risulta in testa con una quota del 15,99 per cento, seguita dalla Volkswagen Golf con il 14,39. Nello stesso segmento, il mix di motorizzazioni scelte dalla clientela ha visto prevalere nettamente l’alimentazione a gasolio con il 77,5 per cento del totale, contro il 22,3 di benzina e 0,2 di Gpl. Se guardiamo poi allo specifico di Focus, le motorizzazioni diesel hanno totalizzato ben il 98 per cento del totale conse-
gne del periodo gennaio-ottobre 2007, contro il 2 per cento di benzina. Il successo del diesel non ha eguali all’interno del segmento C. Altrettanto indicativa la suddivisione per versioni: nel segmento in generale prevalgono le cinque porte con il 47 per cento del totale, seguite dalle station wagon con il 28 e le tre porte con il 24. Per Focus si è registrata una prevalenza del 62 per cento per quanto riguarda le station wagon, seguita dal 35 delle cinque porte e il 4 delle tre porte”. Lo stile e il suo potenziamento è stato senza dubbio un elemento che ha offerto l’occasione a Ford di proporre sul mercato la nuova Focus. Del resto, in Italia, lo stile è il primo fattore di acquisto di una Focus, con il 34 per cento delle preferenze motivazionali,
Gaetano Thorel, Presidente e AD di Ford Italia.
seguito dal 26 per cento del rapporto qualità/prezzo, il 21 per cento della fedeltà al marchio, il 18 per cento del prezzo e il 17 per cento dell’affidabilità. Insieme allo stile, Ford ha investito molto nel miglioramento di Focus dal punto di vista dei contenuti tecnologici. “Abbiamo dunque delle grandi aspettative sulla nuova Focus - conclude il nu-
mero uno di Ford Italia - perché sappiamo che raccoglie l’eredità di un modello di indubbio successo e percorre una strada che è già stata segnata dalla presenza di una vettura di chiara e indiscussa personalità. Per il 2008 il nostro obiettivo è di mantenere la leadership del segmento C e di consuntivare consegne per 50mila unità”.
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SPECIALE FORD FOCUS Design e contenuti da prima della classe
Il meglio del “kinetic design” ◆
Quattro varianti di carrozzeria - 3 e 5 porte, Style Wagon e ST - e due allestimenti che fanno a gara per offrire di più - Focus+ e Titanium: la nuova Focus è un concentrato di novità pronte a rinnovare l’interesse della clientela del segmento C. ◆ COLONIA - La nuova Focus viene proposta in quattro varianti di carrozzeria: 3 e 5 porte, la familiare Style Wagon e la sportiva ST. Gli allestimenti sono due: Focus+ e Titanium. Il listino prezzi parte da una base addirittura inferiore (di 50 euro) rispetto all’attuale: 16.750 euro per la 1.6 benzina tre porte. Per passare dalle versioni tre porte a quelle cinque porte occorrono 750 euro e altrettanti per passare dalle cinque porte alla wagon. Per le motorizzazioni, si fa il calcolo sul 1.6 benzina: 500 euro da aggiungere per passare al diesel 90 cv, 1.250 per il diesel da 110 cv e altri 1.250 per il due litri diesel. Tra i due allestimenti, c’è una differenza di 1.250 euro. La versione ST con motore 5 cilindri 2.5 da 225 cv costa 26.050 euro.
Le nuove frontiere dello stile Il cambiamento più rilevante è immediatamente visibile nel suo nuovo e moderno design. Piuttosto che modificare un paraurti o una griglia, il team Design di Ford Europa ha seguito un approccio sull’“intero veicolo” per applicare il linguaggio stilistico del “kinetic design” a 360°, tanto da realizzare una carrozzeria quasi inedita. Grazie al “kinetic design” Focus è ora, in discutibilmente, entrata a far parte della nuova famiglia Ford. La nuova Focus incorpora gli elementi fondamentali di questo linguaggio stilistico così espressivo e contemporaneo, già familiari su Ford S-Max e sulla nuova Mondeo. Spicca immediatamente il nuovo frontale e in particolare la nuova forma dinamica del cofano e l’ampia apertura trapezoidale dell’inedita griglia inferiore, oltre ai nuovi fari ben modellati. L’ampia griglia inferiore a trapezio rovesciato viene controbilanciata dalla griglia superiore più piccola, caratterizzata da un bordo superiore cromato che crea un collegamento visivo con i recenti modelli Ford Mondeo e C-Max. Sulla versione Titanium, la griglia inferiore viene esaltata da un’elegante cornice cromata, mentre il nuovo look dei fendinebbia e gli indicatori di direzione integrati completano la trasformazione.
Il team Design ha posto grande enfasi sulla forma e sull’aspetto dei nuovi fari. In particolare, la nuova forma migliora nettamente l’illuminazione, mentre l’intero gruppo ottico così fortemente sviluppato in lunghezza consente di utilizzare la più recente tecnologia e permette una migliore distribuzione della luce, ben 8 gradi lateralmente, riducendo l’abbagliamento e la dispersione della luce. Tra gli optional, i clienti possono richiedere i fari Bi-Xenon ad alta intensità o il sistema alogeno adattivo AFLS. Posteriormente, la nuova Focus è caratterizzata da un aspetto più ampio, un nuovo portellone profilato e una nuova area vetrata. Quando si scelgono i fari Bi-Xenon o il sistema AFLS, di serie sono previsti i vetri posteriori e il lunotto oscurati e i fari posteriori LED. Il nuovo spoiler superiore in tinta sul modello Titanium - sottolinea il look della vettura. L’impatto visuale è completato dal design della nuova gamma di cerchi da 15 fino a 18 pollici che consentono la personalizzazione di ogni modello. Nel definire il design di questi nuovi cerchi è stata posta la massima attenzione per ottenere una continuità visiva con le linee della carrozzeria. Tra le dotazioni, in esclusiva per Titanium, sono previsti i vetri azzurrati che assicurano una sensazione di luce e spazio più vivace all’interno della vettura. Su tutti i modelli Focus possono essere ordinati i cristalli oscurati e il parabrezza “Solar Reflect” che riduce di circa cinque volte il livello di radiazione solare rispetto ai normali cristalli colorati, contribuendo a mantenere l’abitacolo più fresco, oltre a migliorare nettamente l’efficienza del condizionatore. Il top di gamma Focus ST è più emozionante e propositiva, con il nuovo paraurti anteriore e la griglia inferiore a trapezio rovesciato di dimensioni più ampie e con ai lati gli eleganti fendinebbia. Sul taglio dominante del cofano è ora presente un’applique in tinta carrozzeria. Sul posteriore, Focus ST ha un nuovo paraurti che integra il diffusore; sui lati i due scarichi caratterizzati da proporzioni davvero generose e due eleganti alette che aumentano in modo significativo la stabilità ad alta velocità e sottolineano le caratteristiche sportive della vettura.
Tra le varianti di Focus, la ST è quella dedicata ai più sportivi: dalla sua un frontale aggressivo e doppio terminale di scarico.
Il nuovo look dinamico di Focus viene completato da un ambiente interno rinnovato che presenta significative modifiche di dettaglio e l’aggiunta di nuove dotazioni. Per il guidatore è prevista una strumentazione con un nuovo design che garantisce migliore visibilità. La strumentazione, unitamente ad altri comandi, è ora illuminata in rosso. Migliorati, da un punto di vista ergonomico, anche i comandi del nuovo sistema audio e del climatizzatore bi-zona.
Dettagli eleganti e dotazioni superiori Per gli allestimenti superiori, è ora previsto un nuovo design per la consolle centrale, con un’enfasi particolare sullo stile e sulla funzionalità. La nuova consolle crea un effetto “flusso” a partire dal bracciolo centrale e contribuisce a determinare una sensazione di “parte unica” per il guidatore e il passeggero anteriore. Comprende un bracciolo mobile, con un’escursione di 80 mm, un vano portaoggetti con una capacità di 4 litri, due portabicchieri con fondo in gomma e una custodia per card. La parte posteriore della consolle offre ulteriori superfici di stivaggio per i passeggeri posteriori. Inoltre, il cliente ha una presa elettrica da 230 Volt a cui connettere computer, stampanti, aspirapolvere e altri dispositivi d’impiego comune (con una potenza di riferimento inferiore a 150W). Nella versione alto di gamma, sulla consolle, vicino alla leva del cambio, verrà posizionato anche il pulsante Ford Power, (disponibile a inizio 2008), mentre è disponibile anche un nuovo modulo di connessione, che prevede una porta USB, un jack ausiliario e le connessioni “iPod”. I clienti della nuova Focus potranno scegliere un ampio menu di personalizzazione del veicolo comprendente tutta una serie di optional progettati ad hoc per consentire al consumatore di migliorare ulteriormente l’aspetto interno e il comfort della propria vettura. Questa gamma è progettata e offerta dalla Divisione Ford Customer Service (FCSD). La strategia di definizione dei modelli della nuova Focus riprende lo schema consolidato già utilizzato per l’offerta di Ford Europa e più recentemente per la nuova Mondeo. Due versioni e tre pack di personalizzazione per offrire la massima scelta e un’ottima base per permettere ai clienti di personalizzare la propria vettura. La Focus+ può anche essere richiesta con il Focus+ pack. Questo pack prevede i cerchi design da 16 pollici con delle cornici scure per i fari che rendono il look esterno complessivo decisamente più sportivo. All’interno questo risultato viene realizzato con il volante in pelle, gli specifici sedili sportivi con un tessuto dalla trama dedicata e la consolle centrale con bracciolo. Per la Titanium è disponibile uno specifico Titanium-pack che ne esalta ulteriormente l’impostazione stilistica. Il modello Titanium con Titanium pack dispone di rivestimento interno parzialmente in pelle, il sistema di fari anteriori adattivi AFLS in combinazione con la tecnologica delle luci LED posteriori e, in esclusiva, i vetri azzurrati. La nuova Focus ST è la massima espressione della qualità di guida e delle prestazioni di Focus e ha un e quipaggiamento decisamente appropriato. All’interno, spiccano i sedili Recaro, con un divano posteriore Recaro optional, i tre indicatori della pressione dell’olio, di sovralimentazione e della temperatura dell’olio posizionati in uno specifico alloggiamento al di sopra del pannello strumenti, i pannelli in carbonio sul mobiletto centrale, le cornici degli switch e la consolle centrale. Su Focus ST è prevista la consolle centrale con il pulsante “Ford Power” di serie.
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Gennaio/Febbraio 2008 ROMA - Un 2008 scoppiettante per Opel. Il marchio del gruppo General Motors sta sollecitando le attenzioni del mercato con una carrellata di interessanti novità, davvero per tutti i gusti. A cominciare dalla nuova Zafira, per poi continuare con la nuova mini-monovolume Agi la, la nuova Corsa ecoFLEX, la prima di una serie di versioni a emissioni ridotte dei modelli Opel più diffusi, che la Casa tedesca si prepara a lanciare sul mercato. La nuova Zafira, esposta in anteprima mondiale al recente Motor Show e attesa nelle concessionarie a partire da metà 2008, presenta una serie di interventi all’estetica e alla meccanica con i quali Opel punta oggi a potenziare la già brillante carriera di prima automobile al mondo a offrire 7 posti abbinati a una grande flessibilità interna. I primi di questi interventi trasmettono una rinnovata sensazione di dinamismo e sportività; i secondi rispondono alle attuali tendenze in fatto di potenza ed economicità d’uso. Intanto, proprio dall’inizio del 2008, dalle catene di montaggio è uscito il duemilionesimo esemplare di Zafira, la seconda generazione di questa monovolume compatta di successo: lanciata a me tà del 2005, ha conquistato il vertice del mercato europeo con oltre 450mila esemplari venduti, pari al 10 per cento circa del segmento. In Italia, la versione di punta sarà la nuova Cosmo, massima espressione della rinnovata sportività di Zafira: appendici aerodinamiche e minigonne laterali, eliminazione delle barre sul tetto per un profilo più aerodinamico e sportivo.
Nuova modernità per l’Agila La nuova Opel Agila è 20 centimetri più lunga e 6 centimetri più larga ma anche 7 centimetri più bassa del modello precedente, venduto in oltre 440mila esemplari in tutta Europa, di cui il 40 per cento, circa 175mila, in Italia. Ha una linea più aggraziata e moderna, fatta apposta per conquistarsi i favori del pubblico. Il tutto senza rinunciare a quelle doti di funzionalità e di maneggevolezza che in questi anni ne hanno fatto un’automobile
䡵 OPEL / Un 2008 ricco di nuove interessanti proposte
Voglia di stupire
di indiscutibile successo. Esternamente, Agila si impone all’attenzione per le proporzioni, la fluidità della linea e l’originale profilo. Il tetto, che scende ver so la parte posteriore, rende la linea particolarmente slanciata e ne caratterizza il profilo con una forma ad arco. Ciò contribuisce a conferire alla vettura un ottimo coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx 0,35), decisamente basso per un’automobile di questo tipo. Sulla nuova Agila debuttano due motori a benzina, con testata e monoblocco in alluminio e distribuzione a due alberi a camme in testa. Il primo è un 3 cilindri di quasi un litro di cilindrata a 4 valvole per cilindro che sviluppa 65 cv e consente alla vettura di raggiungere una velocità di 160 km/h. Il secondo è un 4 cilindri di 1.200 cc da 86 cv con il quale la nuova Agila raggiunge i 100 km/h con partenza da fermo in meno di 12 secondi
e una velocità di 174 km/h. Queste prestazioni sono ottenibili dalla versione con cambio manuale a 5 marce. A richiesta, la nuova Opel Agila 1.2 sarà, come novità assoluta, disponibile anche con una trasmissione automatica a 4 marce, particolarmente adatta all’uso urbano.
Debutta la gamma EcoFLEX
steggiato i 25 anni del lancio della prima versione di Opel Corsa sul nostro mercato. La gamma iniziale comprendeva due sole versioni: una 3 por te in allestimento base con motore 1.0 da 45 cv, venduta al prezzo di 6.721.000 lire, e una 2 porte in allestimento Lusso con motore 1.2 da 55 cv disponibile al pubblico per 7.658.000 lire. Da autunno 1982 a giugno 2006,
Opel era stata eletta “Cabrio dell’Anno 2007”, in occasione del 77° Salone dell’Automobile di Ginevra. Concludiamo con la prossima generazione della Opel di classe media, che sarà pre sentata in anteprima mondiale al Salone dell’Automobile di Londra il prossimo luglio. La Insigna fisserà nuovi standard in fatto di tecnologia e di design per Opel e non solo. Nel frattempo, è scattata il conto alla rovescia per il lancio del nuovo modello con l’ufficializzazione del nome - Insignia appunto - e con la notizia che la nuova gamma sarà prodotta nello stabilimento di Rüsselsheim, in Germania, il principale impianto Opel e uno dei più avanzati al mondo. “Il comportamento su strada è uno dei valori principali del marchio Opel - ha dichiarato Alain Visser, Chief Marketing Officer di General Motors Europe - la nuova Insignia centra questo obiettivo grazie all’utilizzo di propulsori tecnologicamente avanzati, sofisticate dotazioni di sicurezza attiva e una notevole capacità di interfacciare il guidatore con l’automobile. Il livello
Zafira presenta una serie di interventi all’estetica e alla meccanica, la mini-monovolume Agila ha una linea più aggraziata e moderna nonché due nuovi motori a benzina. Di particolare interesse la Corsa ecoFLEX, capostipite delle varianti ad emissioni ridotte dei modelli Opel più diffusi.
Ed ecco che debutta la gam ma EcoFLEX con la nuo va Corsa 1.3 CDTI ecoFLEX. In vendita da Gennaio 2008 senza alcuna differenza di prezzo rispetto alla corrispondente versione non ecoFLEX (la 1.3 CDTI 75 cv 2007), la nuova Corsa con motore da 75 cv e filtro antiparticolato emette solo 119 g/km di CO2, valore che corrisponde a un consumo medio di 4,5 litri di gasolio ogni 100 chilometri nel ciclo misto. Il 22 novembre scorso General Motors Italia ha fe-
Dall’alto: la Corsa EcoFLEX, il modello che inaugura la gamma a emissioni ridotte di casa Opel; la nuova Agila, che vanta un ribassato coefficiente di penetrazione aerodinamica; la Zafira versione 2008, ristilizzata nel look in senso dinamico e dotata di nuovi efficienti propulsori.
in Europa, sono stati venduti più di 9.400.000 esemplari delle prime tre generazioni Corsa. In Italia, Opel Corsa è stata l’automobile estera del segmento B più venduta nel decennio 1996-2005 (709.569 unità complessive) e per tre anni consecutivi (dal 1997 al 1999). La quarta generazione, lanciata nell’autunno 2006, è stata un immediato successo di pubblico: a oltre un anno dal suo lancio sul mercato, è stata venduta in circa 374mila esemplari in Europa e in circa 75mila in Italia. La nuova Opel Corsa ha tutte le carte in regola per avere successo tra il pubblico: un’estetica accattivante fatta di linee sportive e forti, un autotelaio con caratteristiche molto avanzate in grado di garantire un comportamento in curva agile e
si curo, interni di qualità, spaziosi e accoglienti, e soluzioni di alto contenuto tecnologico, molte delle quali inedite su una vettura di que sta categoria. In Italia tutte le versioni, come tutta la gamma Opel, sono dotate di serie di controllo elettronico della tenuta di strada (ESPplus) e di controllo elettronico di trazione (TCPlus).
L’auto più bella Il successo non è solo testimoniato dai risultati commerciali. La roadster Opel GT si è recentemente aggiudicata la quindicesima edizione del premio “L’Automobile più bella del mondo”, relativamente alla categoria “Cabrio e spider”, precedendo Bmw Serie 3 Cabrio. La scorsa primavera la biposto
di comfort e di compatibilità ambientale della nuova Insignia non trova riscontro neanche su modelli della concorrenza nettamente più costosi. Uno sguardo attento all’innovativo prototipo GTC Concept, presentato nei mesi scorsi dà una buona idea di quanto sarà accattivante il nuovo linguaggio stilistico Opel”. Con la nuova Insignia, il costruttore tedesco porta avanti la tradizionale politica di realizzare tecnologie avanzate che siano al tempo stesso accessibili al maggior numero di clienti. Protagonista è una vettura di classe media, un segmento che Opel conosce fin dal 1970. Da allora a oggi Opel ha venduto circa 10 milioni di unità di questa tipologia di vetture. Pietro Vinci
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Gennaio/Febbraio 2008
䡵 SUZUKI / Splash al centro della strategia mondiale indirizzata alle famiglie
Un tuffo nella versatilità
ROBASSOMERO - Con Swift, Suzuki ha dato avvio alla prima fase della sua strategia mondiale, la cui prerogativa principale era la sportività. Splash, invece, si propone come il primo modello della seconda fase, il cui leitmotiv è la famiglia. Se nella prima fase l’attenzione era focalizzata sulla sportività, a seguito dell’evolversi dell’immagine del marchio, Suzuki sta ora consolidando i suoi valori tradizionali: impiego familiare e facilità di utilizzo. In programma c’è anche una futura terza fase, le cui avvi-
saglie rimandano al Concept Kizashi, che all’interno del segmento D accende i riflettori sulla linea guida dello “status”. Suzuki Motor Corporation, uno dei principali costruttori mondiali di automobili, motociclette e motori fuoribordo, conta oggi 45.510 dipendenti e distribuisce i suoi prodotti in 187 paesi con ben 36 impianti di produzione (6 in Giappone, 2 in Nord America, 4 in Sud America, 2 in Europa, 2 in Africa e 19 in Asia). Nell’ultimo esercizio sociale (1° a-
prile 2006-31 marzo 2007), la multinazionale giapponese ha incrementato le sue vendite consolidate del 15,2 per cento, consuntivando 19,4 miliardi di euro. Uno degli elementi che hanno favorito questo ottimo risultato è stata la forte domanda di vetture e motocicli sui mercati esteri. Infatti, le vendite al di fuori del Giappone sono salite del 20,9 per cento, mentre quelle in Giappone del 4,2. La crescita più importante della multinazionale si è registrata in Europa, dove Suzuki si è at-
NEL CUORE DELLO SPORT
Prima stagione nel World Rally Championship ROBASSOMERO - L’impegno nell’attività sportiva nell’ambito automobilistico ha sempre rappresentato uno dei valori più importanti del marchio Suzuki. In gennaio, la Casa giapponese ha dato il via alla sua prima stagione completa nel World Rally Championship con la SX4 WRC e i piloti Toni Gardemeister e Per-Gunnar Andersson (co-piloti Tomi Tuominen e Jonas Andersson). La decisione di Suzuki di partecipare al WRC nasce a seguito degli importanti successi ottenuti in altre competizioni, come la vittoria nello Junior Rally Championship 2007. La vettura da rally Suzuki SX4 WRC si basa sul modello di produzione SX4, che ha spianato la strada ad una nuova categoria di vetture crossover. La SX4 WRC combina un motore 2.0 turbo 16b valvole con trazione integrale permanente. La potenza è di 320 cv a 4.000/4.500 giri/min. Intanto, va segnalato che a bordo di Suzuki Grand Vitara, Lorenzo Codecà con Fabio Ferro si sono laureati Campioni assoluti nel Campionato Italiano Rally Tout Terrain 2007. Si è anche conclusa l’ottava edizione del Trofeo monomarca Suzuki Challenge, inserito all’interno del calendario del Campionato Rally Tout Terrain riservato alle vetture fuoristrada di produzione Suzuki. Sul primo gradino del podio è salito Giorgio Fichera navigato da Giuseppe Coco. È la seconda volta consecutiva che il siciliano si aggiudica il Challenge Suzuki, serie ideata da Suzuki per i Grand Vitara 1.9 DDiS 3 porte, Jimny benzina e Grand Vitara benzina
1.6 e 2.0. Per quest’anno è in programma la nona edizione del “Suzuki Challenge”, con il Suzuki Grand Vitara quale immancabile protagonista. Grande novità dell’imminente stagione è la Suzuki Rallye Cup, mononarca che avrà come protagonista la Swift Sport 1600 in specifica Gr. N, allestita e preparata direttamente da Suzuki Sport Europe. La Suzuki Rallye Cup sarà articolata in 7 gare fissate all’interno del Calendario del Campionato Italiano Rally e del Trofeo Rally Asfalto.
testata su un +34,3 per cento. Si tratta del l’ottavo anno consecutivo in cui Suzuki Motor Corporation raggiunge record di vendita.
Agile e familiare L’utile operativo consolidato, in incremento per la settimana volta consecutiva del 16,7 per cento, è stato pari a 810 milioni di euro. La società ha registrato il sesto incremento consecutivo del suo utile netto consolidato pari a 460 milioni di euro, con un incremento del 13,7 per cento rispetto al precedente esercizio. Riguardo le vendite, Suzuki ha venduto 2,222 milioni di vetture (+7,4), di cui 691mila in Giappone (-2,3) e 1.531.000 fuori dal Giappone (+12,5). Gli obiettivi di Suzuki per i prossimi anni sono ambiziosi. Per l’anno fiscale 2007/2008 la multinazionale giapponese ipotizza un aumento delle vendite di auto dell’8,2 per cento, in modo da raggiungere un traguardo
di 2,405 milioni di vetture. Nel piano a medio termine di 5 anni, Suzuki si pone un obiettivo di vendita di 3 milioni di vetture nell’anno fiscale 2009. Lunga 3.715 mm, larga 1.680 mm e alta 1.590 mm, Splash coniuga un look e sterno compatto con interni spaziosi. Viene prodotta nello stabilimento di Magyar Suzuki Corporation in Ungheria, dalle cui linee di produzione uscirà anche Opel Agila. Suzuki prevede di iniziare la commercializzazione del nuovo modello in Europa a partire dalla primavera 2008 e si prefigge un obiettivo di vendita nei Paesi europei di circa 60.000 unità annue. Con Splash, Suzuki si propone di coniugare la sportività con la facilità di utilizzo tipicamente richiesta dal target “famiglia”, prerogativa perfezionata grazie alla grande esperienza nella produzione di vetture compatte. Splash è dunque un veicolo versatile, capace di soddisfare le diverse situazioni e
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Il Concept Kizashi inaugura la terza fase della strategia mondiale
Questione di status ROBASSOMERO - Swift, Grand Vitara e SX4 per la prima fase, quella all’insegna della sportività. Splash e la nuova generazione della Alto per la seconda fase, tutta incentrata sulla famiglia. L’ingresso nel segmento D, con il Concept Kizashi, rappresenta l’inizio della terza fase, il cui leitmotiv è lo status. La strategia mondiale di Suzuki spazia a largo raggio attraverso il lancio sul mercato di prodotti sempre più in sintonia con le ultime tendenze. Se il palcoscenico è oggi occupato dalla Splash, il futuro prossimo, quello che sarà caratterizzato dall’implementazione della terza fase della strategia globale, dimostrerà quanto il marchio giapponese si sia evoluto in modo tale da essere maturo per affrontare e superare la grande sfida di produrre vetture che conferiscano ai proprietari un senso di appartenenza sociale. Famosa per la specializzazione nella produzione di vetture compatte e Suv, Suzuki desidera andare incontro ai potenziali clienti che apprezzano auto di taglia più grande. Così, ha voluto ampliare la gamma approdando anche nel segmento D. Kizashi è una parola giapponese che significa “preludio” o “assaggio”. Il concetto alla base del design del Concept è “un atleta dinamico in movimento”. Questo perché l’ideale di Suzuki circa il segmento D si può riassumere nelle qualità di un grande atleta: dedizione alle sfide sportive, forza fisica derivante da un duro allenamento quotidiano, fisico asciutto e carisma del campione. La carrozzeria richiama il fisico agile e muscoloso di un atleta professionista, mentre l’anteriore, molto sporgente, trasmette un carattere nobile. Ruote larghe e ampi battistrada esprimono un’attitudine a prestazioni su-
stili di vita. Il profilo snello accompagnato dal portellone verticale e da linee esterne pronunciate donano a Splash un aspetto che richiama dinamismo e pro muove l’aerodinamica. Il gruppo ottico posteriore è forgiato per comunicare visivamente spruzzi di acqua, in linea con il nome della vettura, e i paraurti vigorosamente sporgenti enfatizzano la stabilità della vettura. Inoltre, l’altezza della carrozzeria si traduce in un’ampia spaziosità interna e in una posizione di guida ele-
vata, in modo da rendere l’abitacolo confortevole e comodo. L’abitacolo si contraddistingue per l’ampio spazio interno e per il design creativo e ardito. Il cruscotto, i sedili e i pannelli delle porte sono coordinati nel colore, in modo da rendere l’ambiente interno più vivace e particolare. Numerose tasche e vani portaoggetti donano comfort a tutti gli occupanti. Ulteriore agio è assicurato dai sedili posteriori sdoppiabili 60:40, che con un semplice tocco diventano
䡵 MAZDA / La RX-8 già carica diventa ancora più ambiziosa
L’altra sportiva Ulteriore evoluzione dello straordinario modello, ritoccato nel look esterno e interno, e con alcune intelligenti migliorie alla struttura per esaltare ulteriormente le performance. Il tutto senza toccarne il cuore pulsante, il famoso motore rotativo Renesis a doppio rotore.
periori e la forma del cofano lascia intendere grande potenza. La carrozzeria suggerisce un’ottima aerodinamica e stabilità mentre la cura dei singoli componenti è rivelatrice della ricercatezza e qualità della vettura. Concept Kizashi è lunga 4.650 mm, larga 1.950 mm e alta 1.400 mm. È equipaggiata con un motore sviluppato ex novo, il 2.0 quattro valvole turbo diesel abbinato a una trasmissione sequenziale a 6 velocità. Suzuki ha anche presentato il Concept Kizashi 2, una crossover dal carattere sportivo il cui design conferma il dinamismo caratteristico del grande atleta e ispira emozioni forti. Concepita per persone volitive che intendono utilizzarla per svago o per lavoro, Concept Kizashi 2 ha una forma accattivante, che esprime status e vitalità ed è capace di suscitare emozioni intense, che si traducono in ottime prestazioni. Sotto il cofano, un 6 cilindri a V di 3.6 litri. Il motore con la cilindrata più alta mai raggiunta finora da Suzuki, è abbinato a un cambio automatico a sei velocità.
completamente piatti, e dal vano portaoggetti previsto nel bagagliaio, utile per riporre degli attrezzi o qualsiasi altro oggetto di uso quotidiano.
Tre motori: 2 benzina e 1 diesel Splash è costruita su di una piattaforma ereditata dalla sportiva Swift. Si può scegliere tra tre motorizzazioni: un tre cilindri benzina da 1 litro e 65 cv, un quattro cilindri benzina 1.2 da 86 cv e un diesel common-rail 1.3
La Casa giapponese sta consolidando il proprio marchio con una vera e propria offensiva di nuovi prodotti sui mercati internazionali. In primavera debutterà in Europa la nuova Splash, che coniuga sapientemente un look esterno compatto con interni spaziosi.
DDiS da 75 cv. Entrambi i propulsori a benzina sono stati sviluppati da Suzuki mentre il diesel viene prodotto su licenza Fiat nella fabbrica di Suzuki in India. Nel pieno rispetto dell’ambiente, sulle versioni con cambio manuale a cinque marce, le emissioni CO2 si attestano tra i 120 e i 140 g/km. Per quanto riguarda i consumi, nel ciclo combinato sono di 5,2 litri/100 km con la motorizzazione 1.0 benzina, 5,6 litri/100 km e 6,2 litri con il 1.2 benzina (rispettivamente con cambio manuale o cambio automatico a 4 marce), inferiore a 5 litri/100 km con motorizzazione 1.3 diesel. La velocità massima arriva a 175 km/h per la Splash equipaggiata con il 1.2 benzina abbinato al cambio manuale. L’accelerazione 0-100 km/h registra il livello più basso di 12,3 secondi sempre nel caso della 1.2 benzina con cambio manuale. Per aiutare l’automobilista a evitare rischi, Splash dispone di una serie di soluzioni di sicurezza attiva che includono un sistema di frenata antibloccaggio, servo freno (che incrementa l’efficacia della frenata per una rapida decelerazione in caso d’emergenza), ripartizione elettronica della frenata (per ottimizzare gli spazi di arresto al variare delle condizioni di carico) ed ESP. Le cinture di sicurezza anteriori sono dotate di pretensionatore e limitatori di carico, che aiutano a minimizzare eventuali danni al torace e alla testa del guidatore e del passeggero anteriore. Fabio Basilico
DETROIT - Dal 2003 Mazda ha venduto in tutto il mondo 167.000 esemplari della RX-8, la leggera coupé quattro porte e quattro posti che si è imposta all’attenzione del pubblico vincendo in questi anni oltre 50 premi a livello internazionale. Con il model year 2009, il marchio giapponese propone un’ulteriore evoluzione dello straordinario modello, ritoccando look esterno e interno, e apportando alcune migliorie alla struttura per migliorarne le performance. Il tutto senza toccarne il cuore pulsante, il famoso motore rotativo Renesis a doppio rotore. Esteriormente la nuova versione di RX-8 vede ristilizzati i paraurti anteriori e posteriori e la fascia frontale, mentre il terminale di scarico viene ingrandito e le ruote dotate di un nuovo design a cinque razze. Confermate le portiere posteriori che si aprono controvento, elemento distintivo e pratico ormai imprescindibile. All’interno dell’abitacolo nuovi sono il volante e i sedili, sia quelli anteriori, la cui funzione di supporto è stata definita in modo ottimale, che quelli posteriori, i cui cuscini assicurano uno spazio adeguato per le ginocchia dei passeggeri. I dettagli non
sono stati trascurati; tra questi il colore del pannello strumenti che riduce l’affaticamento e lo sforzo degli occhi. Ma tutti gli interventi stilistici non mettono in secondo piano la natura sportiva di RX-8, che continua a regalare al pilota un’esperienza di guida emozionante. Il model year 2009 presenta modifiche che assicurano alla coupé una risposta ancora più efficace al pedale dell’acceleratore. Gli ingegneri hanno migliorato la rigidità del telaio, con l’aggiunta di rinforzi strutturali, e dei semiassi. Riconfigurata anche la geometria della sospensione posteriore per affinare l’handling. Inoltre, sulle vetture equipaggiate con cambio manuale è stato ridotto il rapporto al differenziale a tutto vantaggio delle prestazioni. Ma il risultato non raggiungerebbe livelli di eccellenza senza l’avanzato e potente motore RENESIS (acronimo di rigenerazione del motore rotativo). Mazda RX-8 è disponibile sia in versione 232 cv abbinata a un cambio manuale a sei marce, o con potenza da 212 cv con trasmissione automatica Sport A/T a sei rapporti e comandi di selezione delle marce al volante. Il motore rotativo della RX-8 è estremamente regolare e gira a elevati regimi, fino a 9.000 giri/min. Inoltre presenta un ingombro più piccolo rispetto ai tradizionali motori a combustione interna, con conseguenti vantaggi a livello di leggerezza e di spazio in più. Per i guidatori più appassionati, il nuovo pack sportivo, oltre a dotare RX-8 di sospensioni ad hoc, aggiunge uno spoiler posteriore, minigonne laterali, fari fendinebbia, cerchi in alluminio da 19 pollici con pneumatici ad alte prestazioni. All’interno, l’allestimento prevede un sistema audio Bose da 300 watt con compensazione del rumore, Bluetooth hands-free, e il sistema di apertura e chiusura keyless di Mazda. RX-8 non dimentica i contenuti di sicurezza: ABS con dischi freni di grandi dimensioni su tutte le ruote, sterzo e sospensioni di grande precisione, il Controllo Dinamico di Stabilità (di serie solo su alcune versioni), e lo speciale cofano brevettato Mazda che cede all’impatto di un pedone in modo più efficace rispetto a un cofano standard, anche se sufficientemente robusto per non deformarsi durante l’uso normale. m.s.a.
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䡵 LAND ROVER / Con il Concept LRX si aprono nuovi orizzonti
La visione del futuro
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Firmata da Gerry McGovern, che dal luglio 2006 è a capo del design della marca inglese, la nuova LRX è una compatta cross-coupé, più piccola e più bassa della Freelander, equipaggiata con un turbodiesel ibrido di 2 litri, destinata a un nuovo segmento di mercato.
DETROIT - Fra qualche mese il marchio Land Rover festeggerà i 60 anni di vita. Era il 30 aprile del 1948 quando, infatti, debuttò al Salone di Amsterdam la prima Land Rover, disegnata dall’inglese Maurice Wilks, che si era ispirato alle Jeep utilizzate dagli americani nel corso della Seconda Guerra Mondiale. In 60 anni, pur attraversando numerose vicende che l’hanno vista passare dal Gruppo Rover a quello Bmw e poi dal 2000 al Gruppo Ford, Land Rover ha saputo costruirsi una solida fama di Casa produttrice di veicoli fuoristrada rigorosamente con trazione integrale, fama appena scalfita negli ultimi tempi dal l’introduzione sul mercato di veicoli concorrenti firmati da molti altri costruttori. Oggi l’offerta Land Rover
spazia dal Freelander al Discovery, dal Defender al Ranger Rover per finire al Ranger Rover Sport, tutti di grande personalità e in grado in vario modo di soddisfare le esigenze di quanti non si accontentano delle prestazioni di una normale vettura tradizionale. Ma il successo di un’azienda poggia sulla capacità di programmare in maniera concreta il futuro. E in Land Rover, nonostante le voci ricorrenti che la vedono destinata ad abbandonare il pianeta Ford, insieme alla “consorella” Jaguar”, per passare sotto una nuova bandiera, hanno già definito la propria visione del futuro con la realizzazione del prototipo LRX, che rappresenta un’audace evoluzione del Design Land Rover, indicativa del progressivo ingresso Alcune immagini della concept LRX, lo straordinario studio presentato al Salone di Detroit 2008 con cui Land Rover strizza l’occhio al mondo dei SUV compatti.
del marchio in nuove aree di mercato, pur rimanendo assolutamente fedele ai propri valori essenziali. La vettura, a metà strada tra un Suv compatto e un crossover e che ha fatto il suo debutto all’Auto Show di Detroit, è una tre porte più compatta e leggera, dotata di tecnologie mirate alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, dunque una precisa e chiara risposta alle necessità di un mondo in evoluzione, vantando, tra l’altro, un potenziale livello di emissioni di CO2 pari a 120 g/km. “La LRX - ha dichiarato Phil Popham, amministratore delegato di
Land Rover - convoglia con forza il messaggio relativo al nostro impegno nei riguardi della sostenibilità e alla nostra fiducia sull’attualità e sulla desiderabilità dei nostri veicoli. Sotto ogni aspetto è una Land Rover, ma una Land Rover molto differente. Infatti, vanta l’inconfondibile design e la gamma di capacità di un’autentica Land Rover, ma trasferisce questi elementi essenziali in un segmento dove non siamo mai stati presenti, e con un tale livello di prevista efficienza da farne uno dei veicoli più rispettosi dell’ambiente del proprio segmento. È il modo Land Rover di
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Gennaio/Febbraio 2008 affermare il suo approccio responsabile ai fu turi sviluppi del prodotto. In questo stadio la LRX è solo un Concept Vehicle, per contribuire al nostro pensiero progettuale e per saggiare le reazioni del pubblico, ma rappresenta anche una dimostrazione fortemente indicativa dei nostri piani di sviluppo”. Più piccola e più bassa della Freelander, la LRX viene presentata come una prestigiosa Cross-Coupé, capace di ampliare significativamente il tradizionale raggio d’azione di una Land Rover. Il “papà” della LRX è quel Gerry McGovern, inglese di Coventry di 52 anni, che nel Gruppo Rover e per il marchio Land Rover aveva già lavorato, appena 26enne,
agli inizi degli anni ’80, e che dal luglio del 2006 ha assunto la direzione del Design Land Rover. “La LRX ha sottolineato Gerry McGovern - rappresenta un naturale ampliamento della gamma Land Rover, ma anche il complemento perfetto dei modelli esistenti, contribuendo nel contempo a definire un nuovo segmento. I suoi molti stilemi esclusivi Land Rover comprendono una nuova interpretazione delle castellature del cofano, del tetto sospeso e dell’assetto sicuro, con le ruote posizionate ai quatto angoli del veicolo. Il design è nato dalla passione per il marchio, ma è diverso, attuale, coinvolgente ed eccitante. La vettura ha un’identità decisamente affascinante, il
suo design richiama con forza la sua gamma di capacità, e contemporaneamente sottolinea la lungimirante filosofia di marca. È una Land Rover che si trova a suo agio in Bond Street come nella Quinta Strada, ma capace di affrontare senza esitazione i terreni del fuoristrada. Non solo, ma la compattezza è una delle sue grandi risorse e costituirà un forte richiamo per chi ambisce alla versatile abilità di un’agile 4x4, con il prestigio di una Land Rover. In aggiunta, il peso ridotto e il favorevole coefficiente aerodinamico, dovuto alla riduzione della sezione frontale, garantiranno ulteriori vantaggi in termini di consumi e di riduzione delle emissioni di CO2”. Paolo Altieri
Qui sopra, Gerry McGovern, il “papà” della concept LRX. Come su tutte le altre creazioni del marchio inglese, anche sul nuovo prototipo l’eleganza dei dettagli è fondamentale.
ESAME STATICO DELLA NUOVA LAND ROVER LRX
Sotto il cofano un turbodiesel ibrido DETROIT - E allora vediamola da vicino. Il profilo è dinamico, il tetto sospeso decisamente rastremato, la linea di cintura inclinata a sottolineare il forte disegno della spalla che corre per tutta la lunghezza del veicolo. La superficie vetrata, senza montanti in vista, avvolge interamente la LRX è lunga 4,35 metri, larga 2 e alta 1,55), dando vita a un motivo grafico di grande impatto. La struttura architettonica della parte superiore della carrozzeria può essere intravista attraverso i finestrini e il tetto, un richiamo ai migliori sistemi costruttivi contemporanei. Le ruote posizionate alle estremità dei quattro angoli contribuiscono a conferire al veicolo un assetto deciso, e il design del frontale denuncia chiaramente la sua identità Land Rover. L’accurato design degli angoli riduce drasticamente l’impatto visivo degli sbalzi anteriore e posteriore. Sono anche presenti nuove interpretazioni degli stilemi Land Rover, nelle castellature del cofano, nella griglia traforata a doppia barra, nei fari, e nei caratteristici gruppi ottici anteriori e posteriori. I passaruota della LRX sono larghi, ma delicatamente integrati, e alloggiano cerchi in lega da 20”. L’interno della Concept LRX dimostra chiaramente come una Land Rover compatta possa restare spaziosa, pratica e versatile, oltre che decisamente raffinata. L’impeccabile abitacolo vanta una combinazione di pelle nei colori Tan e Dark Chocolate, con dettagli in alluminio lucido, mentre la struttura a vista dei sedili, del pannello strumenti e dell’architettura del tettuccio non solo contribuisce alla personalizzazione del veicolo, ma anche a ridurne il peso. Il design dall’accentuata inclinazione della consolle centrale rispecchia la personalità sportiva e dinamica della LRX, come anche la caratteristica palpebra che sormonta il pannello strumenti elettronico. Ad aumentare la personalità coinvolgente della LXR, le diverse modalità di funzionamento del Terrain Response vengono accompagnate da una variazione del colore d’illuminazione dell’abitacolo - verde per la modalità “ECO”, rosso per la Sport e blu per la Guida Generica e il Fuoristrada. Nonostante la sua compattezza, la LRX si presenta oltremodo spaziosa grazie al razionale sfruttamento dello spazio disponibile, con innumerevoli tocchi di intelligente design che ne ottimizzano la praticità. Una seconda area dello schermo a sfioramento costituisce un display completamente interattivo e il controllo del cellulare iPhone. Su entrambi i lati del portellone elettrico, diviso orizzontalmente, gli altoparlanti rimovibili e regolabili alloggiano anche il supporto per un iPod. I caratteristici sedili della LRX sono sostenuti da plinti individuali, e presentano
una struttura aperta che rafforza l’impressione di un interno spazioso e luminoso, creando allo stesso tempo degli utilissimi vani portaoggetti sotto i sedili stessi e sotto il pavimento del veicolo. L’articolato meccanismo motorizzato degli schienali dei sedili massimizza la flessibilità degli interni e contribuisce a ottenere, all’occorrenza, un vano di carico ampio e piatto. L’innovazione della LRX non si ferma alla forma e alla esecuzione degli interni. Prosegue in maniera importante sotto molti altri profili. Prima fra tutti la meccanica. Ebbene, la vettura è stata progettata per impiegare un turbodiesel ibrido da 2.0 litri, ad alta efficienza, a norme Federali USA, che offre la possibilità di utilizzare bio-diesel. In combinazione con le altre tecnologie Land Rover, questo motore può consumare fino al 30 per cento in meno rispetto ad altri 4x4 di dimensioni comparabili, riducendo contemporaneamente le emissioni di CO2 a 120 g/km. Il segreto della grande efficienza della LRX risiede nella combinazione di tutte le tecnologie più avanzate mirate al risparmio di energia meccanica ed elettrica, che hanno consentito significativi guadagni di efficienza attraverso interventi effettuati in molteplici aree. Su questo veicolo, infatti, il sistema di Trazione Elettrica Integrata dell’Assale Posteriore assume una notevole importanza in termini Land Rover, perché permetterà alla LRX di impiegare la sola trazione elettrica alle basse velocità, conservando - o addirittura migliorando - tutte le prerogative di una 4x4 su terreni difficili. A differenza delle tecnologie ibride impiegate da alcune 4x4 rivali, l’esclusiva soluzione Land Rover prevede che venga mantenuta la trazione meccanica su tutte e quattro le ruote. In fuoristrada il sistema ERAD eroga la coppia solo quando questa si rende necessaria, e con la coppia elettrica massima già a dispo-
sizione fin dall’avvio, questa soluzione offre anche un miglior controllo alle basse velocità e una maggior motricità su terreni difficili (come erba bagnata, neve compatta) o al traino. Su asfalto l’ERAD permette di marciare nel traffico lento, fino a 32 km/h, con la sola trazione elettrica, sotto il controllo della funzione ISG (starter/generatore integrato) pronta a riavviare automaticamente il motore quando necessario. Il motore elettrico continua allora a supportare quello termico fino a quando questo non raggiunga il regime di maggiore efficienza, con significativi vantaggi in termini di consumi e di emissioni di CO2. La funzione ISG arresta, inoltre, automaticamente il motore ad ogni fermata del veicolo nel traffico, eliminando l’inutile funzionamento al minimo, per riavviarlo velocemente e dolcemente appena necessario. Il sistema elettrico impiega l’energia immagazzinata in una batteria agli ioni di litio dedicata, ad alta capacità, indipendente dal normale accumulatore a dodici volt. La batteria viene caricata da freni rigenerativi, sotto il controllo del sistema ERAD. E non è tutto, perché la LRX è dotata anche dei sistemi HDC e Terrain Response, un’esclusiva Land Rover che ottimizza comfort e guidabilità, massimizzando al contempo la trazione. Il Terrain Response offre cinque modalità, inclusa la nuova regolazione “ECO” mirata alla massima efficienza. Questa modalità, progettata principalmente per l’impiego su asfalto, configura tutti i sistemi integrati del veicolo per ottenere il massimo risparmio di carburante. Le altre quattro modalità sono Sport (anch’essa nuova), Guida Generica, Sabbia e Erba/Ghiaia/Neve (un programma specifico per superfici a scarsa aderenza). Molta attenzione, inoltre, è stata dedicata al cosiddetto sviluppo sostenibile della produzione. L’adozione di particolari strutture dei sedili, del tetto e del pannello strumenti ha consentito una notevole riduzione di peso. Allo stesso scopo in luogo del cristallo dei finestrini e del tetto è stato utilizzato il policarbonato della Sabic Innovative Plastic, più leggero di circa il 40 per cento e capace anche di eliminare praticamente la totalità dei raggi ultravioletti. Anche la scelta dei più prestigiosi materiali per i rivestimenti riflette il serio impegno della Land Rover per uno sviluppo sostenibile della produzione: le pelli sono conciate con prodotti vegetali (privi di cromo, e quindi riciclabili); viene fatto ampio uso dell’alluminio (leggero e riciclabile); le moquette sono prodotte con feltro proveniente da fonti sostenibili. E la “lussuosa pelle” color vaniglia degli inserti delle portiere e del rivestimento del tetto proviene al 100 per cento da materiale ottenuto dal riciclaggio di bottiglie e fibre di plastica.
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Fascino inedito per la nuova Volkswagen Passat CC.
䡵 VOLKSWAGEN / Il nuovo anno regala alla Passat una straordinaria versione coupé DETROIT - È previsto per la primavera il lancio della prima coupé a quattro porte di casa Volkswagen, un modello innovativo con cui il marchio torna a far sognare i suoi estimatori. Il nome dice già tutto. Passat CC si propone come una sportiva medio-superiore, capace di affascinare con linee pulite e filanti, motori e contenuti all’avanguardia della tecnica. Vettura di successo da più di trent’anni la Passat si regala una versione di gran fascino, che verrà costruita nel lo stabilimento tedesco di Emden. Da Wolfsburg arrivano anche già i primi o biettivi di vendite per il 2007, e si parla di oltre 43.000 unità. Più della metà di questa cifra è destinata al mercato statunitense, ma an che la piazza giapponese e quella euro-
Modellata dal vento
pea giocheranno un ruolo determinante.
Ribassata e filante Le dimensioni sono maggiorate rispetto alla sorella berlina. La coupé è lunga 4.796 mm, la larghezza invece è pari a 1.856 mm. Solo l’altezza subisce un taglio netto a 1.420 mm, in omaggio all’assetto sportivo. La linea del tetto segue un andamento piatto. I cristalli laterali, in serite in porte prive di telaio, sono bordati da una modanatura cromata. D’impatto la presenza delle minigonne laterali e dei vani passaruota sportivi
che sovrastano i cerchi in lega da 17 pollici. Nel frontale, la calandra si estende tra proiettori trapezoidali e il logo VW posizionato al centro. Sal tano subito all’occhio le tre grandi prese d’aria i cui bordi inferiori sono formati da uno spoiler aerodinamico, nonché gli indicatori di direzione e i fari antinebbia integrati. Nel posteriore si stagliano inconfondibili le am pie doppie luci e lo spoiler, integrato nel cofano del vano bagagli. Grazie a un trucco, il lunotto sembra più grande di quanto non sia in realtà: la striscia del cofano che confina con il cristallo è verniciata di nero, e in que-
La nuova Passat CC arriverà anche in Italia prima dell’estate e sarà a listino a prezzi, si presume, notevolmente superiori rispetto a quelli della berlina. Tra i suoi plus, una linea mozzafiato e uno straordinario carico di tecnologia.
sto modo si confonde con il vetro. Appositamente studiato per la Passat CC è il tetto panoramico in cristallo, apribile elettricamente anche a botola. All’interno la fa da padrone il comfort, distribuito su quattro posti veri. Anche sulla seconda fila Passat CC offre sedili sportivi individuali dal design ergonomico che garantiscono un ottimo supporto laterale. Di derivazione Phaeton il climatizzatore, disponibile a richiesta per tutte le poltrone, attraverso il quale è possibile creare il miglior comfort termico della propria seduta. Lo stile della plancia non tradisce quello della berlina, da sempre apprezzato per la sua eleganza sportiva. Di nuova concezione gli strumenti, i comandi del climatizzatore di serie e gli inserti nei rivestimenti delle porte dalla funzione non solo estetica: a richiesta il loro contorno diventa parte integrante del sistema d’illuminazione. Per la Passat CC sono disponibili tre nuovi volanti sportivi rivestiti in pelle, tutti a tre razze. A seconda della versione, i tasti multifunzionali sul volante possono essere utilizzati per comandare il computer di bordo, i sistemi di assistenza, gli impianti audio e il telefono. Le vetture con cambio automatico hanno inoltre la possibilità di dotarsi dei comandi al volante.
Tecnologia all’avanguardia Il “Dynamic Drive Control”, il cui pulsante è posizionato sul tunnel centrale controlla attraverso tre programmi, “Normal”, “Sport” e “Comfort”, non solo la ta-
ratura delle sospensioni, ma anche quella del servosterzo elettromeccanico. In abbinamento al sistema di assistenza al parcheggio “Rear Assist”, quando si viaggia in retromarcia le immagini di ciò che circonda la parte posteriore della Passat CC vengono trasmesse sullo schermo. La Passat CC è la prima vettura al mondo della sua categoria a offrire il nuovo “Lane Assist”, il sistema che consente di mantenere la traiettoria nella corsia in cui si sta viaggiando. Quando l’auto sta deviando dalla traiettoria ideale, il dispositivo controsterza delicatamente nella direzione opposta. Se il conducente stacca le mani dal volante, scatta invece un allarme, acustico e a vibrazione, per invitare il conducente a riprendere il controllo del veicolo. Ma le meraviglie tecnologiche di Passat CC non si esauriscono qui. Il controllo automatico della distanza, o ACC, frena e accelera la vettura all’interno di un intervallo di velocità precedentemente impostato dal pilota. Il sistema è dotato di un radar che monitora la distanza dal veicolo che precede, scon giurando così eventuali collisioni frontali, predisponendo l’impianto frenante e riducendo lo spazio d’arresto. La gamma motori è allettante. Volkswagen offre Passat CC esclusivamente con motori a iniezione diretta. Se i benzina TSI e FSI soddisfano la normativa Euro 4, i Turbodiesel offerti in Europa sono tutti Euro 5. La motorizzazione base è un 1.8 TSI quattro cilindri turbocompressore da 160 cv, 7,6 litri/100 km, e 250 Nm a 1.500 giri. Con questo nuovo
motore, la Passat CC raggiunge i 100 km/h in 8,6 secondi e una velocità massima pari a 222 km/h. Il TSI 1.8 è abbinato a una trasmissione manuale a sei marce di serie; a richiesta può anche essere abbinato al nuovissimo cambio a sette rapporti a doppia frizione DSG. La motorizzazione successiva è un TSI 200 cv e 280 Nm che consuma su 100 km 7,9 litri di carburante e raggiunge una velocità massima di 237 km/h. Spinta dal 2.0 TSI, la Passat CC passa da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi.
Motori per ogni esigenza In alternativa al cambio manuale a sei marce, è disponibile un automatico a sei rapporti. Il motore a benzina più potente è un sei cilindri di 3.6 litri di cilindrata che eroga una potenza di 300 cv, una coppia massima di 350 Nm e fa scattare la CC da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi. Il suo consumo medio è pari a 10,1 litri. La Passat CC 3.6 V6 FSI offre di serie la trazione integrale permanente 4MOTION. La versione europea è dotata di un cambio automatizzato a doppia frizione. I nuovi motori Diesel common rail erogano una potenza pari a 140 e 170 cv. Con la prima motorizzazione, la Passat CC accelera da 0 a 100 km/h in 9,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 213 km/h, a fronte di un consumo me dio di soli 5,8 litri per 100 chilometri. La Passat CC con il 2.0 TDI 170 cv raggiunge una velocità massima di 227 km/h, scattando a 100 km/h in 8,6 secondi. Ottimo il suo consumo di carburante: solo 6 litri per 100 chilometri. Tutti e due i motori TDI possono essere ordinati con l’innovativo cambio a doppia frizione DSG come optional. c.a.
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䡵 BMW GROUP / DesignworksUsa celebra il 35° anniversario
Così sarà il domani L OS A NGELES - Bmw Group DesignworksUsa, società globale di consulenza nel campo del design e consociata del Bmw Group, ha celebrato sul finire del 2007 il trentacinquesimo anniversario dalla sua fondazione. “Siamo continuamente attenti al futuro del passato, nonché al futuro del futuro. Per commemorare la nostra storia comune - ha sottolineato Verena Kloos, presidente di Bmw Group DesignworksUsa - e prepararci per il futuro, abbiamo voluto passare in rassegna l’evoluzione del design nel corso degli ultimi trentacinque anni”. Fin dalla sua costituzione Bmw Group DesignworksUsa è presente nel campo dei trasporti, del design dell’automobile e del design dei prodotti. La più autentica innovazione storica è la sua cultura aziendale, che ha sempre trasferito conoscenze collettive e ispirazioni in tutti gli aspetti del design industriale. “Passare dall’e sperienza di una singola persona - ha aggiunto Chris Bangle, Direttore Design del Bmw Group - al diventare punto di riferimento per molti, è sempre una sfida. Fare uso di ciò che si impara è in se stesso una metodologia. È importante che le ispirazioni inneschino la creatività. Se si sta troppo a lungo seduti in uno studio di car design, si inizia a credere che quella sia l’unica realtà”. Fondata nel 1972 da Charles W. Pelly, designer di fama internazionale, Designworks inizia la sua attività a Malibu con un organico di soli tre designer, espressione delle tendenze di avanguardia nel campo del design nella California meridionale, che affondano le loro radici in una vitalissima cultura dell’auto. La reputazione di Bmw
Verena Kloos, presidente di Bmw Group DesignworksUsa.
Group DesignworksUsa in quanto a zienda altamente innovatrice si consolida negli anni Novanta, quando la società di consulenza nel campo del design inizia a lavorare con il Bmw Group, Nokia, Compaq, Siemens e Adidas. Nel 1995 la società è acquisita dal Bmw Group. Oltre alla sede centrale in California meridionale, Bmw
Monaco unisce tra loro visioni diversificate e ricerche avanzate per generare impulsi creativi, mantenendo uno stretto legame con la sede del Bmw Group. Lo studio di Singapore dirige le sue antenne sulle vitali culture e le tendenze emergenti della regione Asia e le traduce in design creativo, al servizio di clienti sia regionali
remo a esprimere questo spirito nel nostro design, creeremo prodotti sorprendenti e capaci di esercitare un richiamo globale nella nostra ampia gamma che va dal lifestyle al lifesaving”. Verena C. Kloos è responsabile della direzione strategica e delle attività operative giornaliere di Bmw Group DesignworksUsa. Nel 2007, il DesignworksUsa ha ricevuto più di sedici prestigiosi premi per il design. Inoltre, in quanto membro di Bmw Design, DesignworksUsa ha contribuito all’assegnazione del Red Dot Design Team dell’anno. Sempre nel 2007 ha raggiunto un altro milestone, con la presentazione del nuovo padiglione del suo design studio. Con uffici a Los Angeles, Singapore e Monaco, il DesignworksUsa è una consociata del Bmw Group con esperienze diversificate e interfunzionali nei campi più diversi, strategia del design, ricerca del design, comunicazione del brand, colore e materiali, sviluppo prodotti, modellazione 3D ed engineering. A parte la sua attività di design in campo automobilistico svolta per il Bmw Group, la società di consulenza ha tra i suoi committenti numerose società di
Fondata a Malibu nel 1972 da Charles W. Pelly, designer di fama internazionale, la società di design si consolida negli anni Novanta, quando inizia a lavorare con il Bmw Group, Nokia, Compaq, Siemens e Adidas. Nel 1995 la società è acquisita completamente dal Bmw Group. Group DesignworksUSA si propone a livello mondiale attraverso i suoi design studio di Monaco e Singapore. Attingendo alla cultura europea del design, lo studio di
che internazionali. “Il vantaggio della globalizzazione - ha aggiunto Verena Kloos - sta nel fatto che le persone possono imparare le une dalle altre. Se riusci-
primo piano operanti nei settori dei trasporti, del l’elettronica di consumo, delle apparecchiature mediche, degli articoli di marca e del lifestyle.
Cenni storici 1972-1977: MALIBU Charles W. Pelly fonda DesignworksUsa con il suo primo studio situato in Malibu Canyon. Si tratta di un piccolo ufficio con tre designer a tempo pieno. Tra i fondatori c’è anche Ray Carter. Alcuni progetti chiave: 1972 Hyster; 1973 Steiger; 1974 Kampgrounds of America; 1975 Otis Elevator Company; 1976 design orologio digitale Microma; 1977 pompa Imed.
1978-1982: VAN NUYS Durante un periodo di crescita eccezionale, DesignworksUsa si espande e si trasferisce in una nuova sede. Durante tale periodo lo studio acquisisce parecchi nuovi clienti e inaugura il suo primo studio gemello, il D2 di Detroit. Alcuni progetti chiave: 1978 Air Shield; 1979 Polaris; 1980 WaterPik; 1981 sedili per studio dentistico Grammer; 1982 design trasporti Fairchild.
1983-1987: AGOURA Grazie alle sue vaste conoscenze nel campo del design dei sedili e dello sviluppo ergonomico, DesignworksUsa riceve il suo primo incarico da Bmw AG nel 1986 per il progetto dei sedili della Bmw 850. La clientela cresce e l’ufficio si espande nuovamente. DesignworksUsa acquista il suo primo nuovo palazzo. Alcuni progetti chiave: 1983 design trasporti Grammer; 1984 strumenti oculistici per il trattamento del glaucoma Oculab; 1985 sedili della GM Corvette; 1986 concept car Magna Torrero; 1987 sistemi di superficie Hughes.
1988-1994: NEWBURY PARK La crescita di DesignworksUsa prosegue sostenuta e la società si espande nella nuova sede di 3.500 metri quadrati a Newbury Park. Nella prima parte degli anni Novanta DesignworksUsa stabilisce importanti nuove relazioni con due aziende leader di settore, Nokia e Siemens. Nel 1991 Bmw AG rileva una quota percentualmente importante della società dai fondatori originali. Nel 1993 DesignworksUsa inizia il suo primo progetto di design degli esterni di un’auto, per la nuova Serie 3. Alcuni progetti chiave: 1988 macchina fotografica 35 mm compatta Vivtar; 1989 attrezzo da giardinaggio Corona; 1990 telefono cellulare Nokia; 1991 sedia per studio dentistico Pelton & Crane; 1992 proposte per il design degli esterni della Bmw E46; 1993 server Proliant di Compaq; 1994 proposte per il design degli esterni dell’ICE.
1995-1999: BMW Il 1995 è un anno cruciale nella storia di DesignworksUsa. A maggio del 1995 Bmw AG acquista la quota rimanente di DesignworksUsa. Quello stesso anno David Hockney dipinge la sua Art Car nello studio di Newbury Park, fornendo un’ulteriore fonte di ispirazione. Nel 1997 DesignworksUsa celebra il suo venticinquesimo anniversario, con la partecipazione dei maggiori esponenti di Bmw AG e Bmw North America ai festeggiamenti. Nel 1998 DesignworksUsa apre uno studio a Monaco di Baviera e nel 1999 Henrik Fisker viene nominato presidente. Alcuni progetti chiave: 1995 Medical Machine di Siemens; 1996 workstation Compaq; 1997 Magellan GPS Color Trak; 1998 Sachs; 1999 adidas Kobe 8 CD-Rom.
2000-2004: CELEBRAZIONE DEL DESIGN DesignworksUsa entra nel nuovo millennio come leader dell’innovazione del design. Nel 2002, sotto la guida di Adrian van Hooydonk, DesignworkUsa apre il suo nuovo studio all’avanguardia con la manifestazione “Celebrating design”. Alcuni progetti chiave: 2000 caricatrice John Deere; 2001 sedili Trico; 2002 design degli esterni del torpedone MCI (MCI Coach); 2004 sistema tastiere BenQ; 2004 rasoi elettrici a testina rotante e a lamina Remington.
2004-2007: SINGAPORE Sotto la direzione strategica di Verena Kloos, DesignworksUsa inaugura con successo un design studio a Singapore. Con la sede di Singapore, DesignworksUsa viene considerata una società globale di consulenza con la capacità di individuare i trend nel campo del design provenienti da America Settentrionale, Europa e Asia. DesignworksUsa continua a costruire una clientela di alta classe ampliando la sua offerta, che ora include comunicazione del brand, strategia, ricerca e sviluppo nel campo del design, engineering, modellazione e colore, materiali e finitura. Nel 2007 DesignworksUsa inaugura il nuovo padiglione del suo studio, che riceve immediatamente l’attenzione del pubblico e gli elogi degli intenditori. Alcuni progetti chiave: 2005 Microsoft Industrial Design Toolkit; 2005 aspirapolvere Nilfisk; 2006 Embraer Phenom 100 e 300; 2006 ecopod Serie E1; 2006 turbina eolica Aerovironment; 2006 concept di interni per Boeing Business Jets; 2007 concept veicolo di portata media per Embraer; 2007 Saeco Talea; 2007 concept di yacht d’altura per Zeydon. L’attività di DesignworksUsa non è limitata al car design, ma si indirizza con la sua creatività a tutto il campo dei trasporti.
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䡵 CHRYSLER / Tre studi di design abbinati a tre avanzati sistemi di propulsione
L’high-tech sposa l’ambiente DETROIT - Chrysler ecoVoyager Concept, Jeep Renegade Concept, Dodge Zeo Concept. Tre interessanti studi di design abbinati a tre sistemi di propulsione tecnologicamente avanzati. Il 2008 del gruppo Chrysler è all’insegna dell’high-tech e dei combustibili alternativi, oggi davvero di gran moda. I nuovi concept Chrysler ecoVoyager, Jeep Renegade e Dodge Zeo attingono al meglio delle nuove tecnologie, per poi abbinarlo all’abitabilità, al comfort, alle prestazioni e allo stile a cui i clienti non intendono rinunciare, permettendo di rispettare l’ambiente senza rinunciare al divertimento. Chrysler ecoVoyager Concept è un MPV di 4,8 metri coniuga linee essenziali ed eleganti con l’innovativo sistema di propulsione elettrica fuel cell a idrogeno con Range Extender. Monovolume quattro porte e quattro posti dall’inconfondibile design americano, disegnato per ottenere la massima aerodinamicità, il nuovo concept evolve il linguaggio stilistico del marchio conferendo nuova essenzialità all’eleganza del design Chrysler. Il concept Chrysler ecoVoyager offre inoltre maggior comfort di bordo grazie
“
La maggiore responsabilità nel campo della tutela ambientale sposa con successo il design. Il gruppo Chrysler presenta i concept Chrysler ecoVoyager, Jeep Renegade e Dodge Zeo: tre veicoli high-tech innovativi e alimentati da propulsori elettrici.
allo spazio derivato dalla presenza di un propulsore non convenzionale. Alimentato da un motore elettrico, ecoVoyager trae la potenza da una batteria a ioni-litio in grado di soddisfare le esigenze di mobilità di un automobilista americano, pari a circa 64 chilometri al giorno. Il motore elettrico sviluppa 268 cv e consente un’accelerazione da 0-100 km/h in meno di nove secondi nonché una velocità massima di 185 km/h. Il sistema frenante recupera l’energia che normalmente andrebbe perduta per immagazzinarla nella batteria, a vantaggio dei consumi che risultano estremamente contenuti.
Linee eleganti per la tecnologia fuel cell EcoVoyager concept si avvale di un sistema a tecnologia fuel cell, in grado di aumentare l’autonomia del veicolo fino a 483 km. Grazie a questa tecnologia, il concept non produce emissioni nocive ed emette esclusivamente vapore acqueo. La configurazione con il propulsore alloggiato sotto al pia nale, consente inoltre di sfruttare al massimo lo spazio interno per passeggeri e carico. Gli elementi di design che caratterizzano ecoVoyager comprendono il tetto panoramico a due sezioni, il profilo laterale dalle linee
avvolgenti e il posteriore dal design aerodinamico. La linea di cintura, i fari, i gruppi ottici posteriori e le feritoie della griglia del radiatore richiamano il motivo dello storico emblema alato Chrysler. Le portiere laterali prive di montante centrale consentono un’apertura a 90 gradi e garantiscono un accesso estremamente agevole. Posizionando in avanti le ruote anteriori di Chrysler ecoVoyager concept, i designer sono riusciti ad ottenere un abitacolo più ampio e ad aumentare lo spazio per le gambe dei passeggeri, soprattutto nel vano posteriore. I comandi e la strumentazione di Chrysler ecoVoyager sono stati disegnati in modo da essere facilmente raggiungibili da tutti i passeggeri. La plancia di Chrysler ecoVoyager è rivestita in pelle e presenta un’originale forma a V sormontata da un ampio display che si estende lungo la linea del parabrezza. Ai due lati del display antiriflesso sono visualizzate le immagini che provengono dagli specchietti retrovisori esterni. L’immagine proveniente da una terza telecamera serve da retrovisore interno. Il quadro strumenti presenta un display in cui vengono visualizzate esclusivamente le informazioni selezionate. Que-
sto display è situato al di sopra della corona del volante per consentire al guidatore di non distrarsi durante la guida. Inoltre, il passeggero anteriore può guardare un film senza che le immagini sullo schermo disturbino il guidatore. Una consolle centrale scorrevole, dotata di pulsanti e mousepad, sostituisce le funzioni contenute in una consolle centrale di tipo tradizionale.
Comfort avveniristico I quattro sedili sono singoli e presentano un rivestimento sagomato per offrire ulteriore comfort ai passeggeri. L’intelaiatura del sedile a vista è dotata di cassetti portaoggetti sotto la seduta. I sedili anteriori presentano
braccioli regolabili e ribaltabili con i comandi degli alzacristalli elettrici e delle funzioni di riscaldamen to/massaggio integrati. I braccioli dei sedili posteriori si ribaltano a scomparsa nella parete. La consolle centrale situata tra i sedili posteriori consente di riporre nel pianale fino a sei bottiglie da 590 ml e di conservarle al freddo o al caldo. Un vano nel rivestimento del tetto situato tra le due plafoniere longitudinali o spita la funzione “Direct Sound”. Questo sistema consente ai singoli occupanti di ascoltare la musica senza l’ausilio di cuffie e senza disturbare gli altri passeggeri, semplicemente orientando la sorgente del suono verso l’ascoltatore. Jeep Renegade Concept è un SUV a due posti di segmento B progettato per affrontare i percorsi off-road più estremi. È dotato di un avanzato motore elettrico in grado di azionare ciascun assale. L’innovativo sistema di propulsione combina una batteria a ioni-litio con un’autonomia di 64 chilometri (come per ecoVoyager) a un propulsore turbodiesel Bluetec di piccola cilindrata (3 cilindri, 1.5 litri) dotato di sistema “range extender”. Questo sistema consente di prolungare l’autonomia del concept fino a 644 chilometri. In caso di necessità, il motore diesel è in grado di erogare una potenza supplementare di 115 cv, riducendo le emissioni di scarico ri-
spetto ai motori a benzina di tipo tradizionale. I consumi di Jeep Renegate risultano pari a circa 2,1 litri/100 km), ovvero inferiori di 4 o 5 volte rispetto a un veicolo dello stesso segmento alimentato a benzina.
Un SUV a propulsione elettrica Il leggero telaio in alluminio e il sistema di frenata rigenerativa contribuiscono a ridurre i consumi. Il doppio propulsore elettrico da 268 cv è abbinato a un sistema di trazione integrale, dotato di riduttore e differenziali autobloccanti in grado di garantire le celebri prestazioni off-road del marchio Jeep. Renegade concept presenta ampi passaruota, cerchi e pneumatici di grandi dimensioni e parabrezza inclinato da sportiva. Gli esterni sono caratterizzati da fari anteriori e gruppi ottici posteriori rivestiti in gomma e da grandi prese d’aria dalla forma triangolare inserite nelle portiere. È presente il roll bar ma non il tetto. Gli elementi innovativi che caratterizzano gli interni comprendono: sedili e portiere realizzate in materiale espanso a base di soia, plancia rivestita da una pellicola di uretano, volante in alluminio con impugnatura in silicone e telaio monopezzo costruito con resine ecologiche. Tanta attenzione per l’ambiente dunque. La doppia plancia strumenti è
IL GRANDE RUOLO DELLA DIVISIONE ENVI
Il futuro è... elettrizzante
Dall’alto le immagini dei tre futuristici prototipi presentati dal gruppo Chrysler al recente Auto Show di Detroit: Chrysler ecoVoyager, Jeep Renegade e Dodge Zeo concept.
DETROIT - I tre concept Chrysler ecoVoyager, Jeep Renegade e Dodge Zeo sono l’esempio di come il gruppo Chrysler intende utilizzare le nuove tecnologie per sviluppare la futura gamma di prodotti. In particolare, la tecnologia a propulsione elettrica per la salvaguardia dell’ambiente. I tre concept rimandano a Envi, la divisione di Chrysler costituita lo scorso anno per promuovere lo sviluppo di veicoli a trazione elettrica e di sistemi di propulsione tecnologicamente avanzati. “L’impegno di Chrysler nel contenere i consumi e nel ridurre le emissioni inquinanti ha l’obiettivo di offrire ai clienti la possibilità di rispettare l’ambiente senza compromettere le esigenze legate alla mobilità - ha dichiarato Lou
Rhodes, Presidente di Envi - I veicoli a propulsione elettrica sono vetture a emissioni zero. Generare energia elettrica da fonti rinnovabili per alimentare i veicoli del futuro interrompe la dipendenza dai combustibili fossili e stimola lo sviluppo di sistemi di propulsione puliti”. Envi curerà lo sviluppo della futura generazione di veicoli Chrysler, avvalendosi di tecnologie in grado di portare a termine i progetti già in corso nel campo degli ibridi, dei veicoli ibrido elettrici (HEV) e dei veicoli ibrido elettrici con alimentazione esterna (PHEV). I sistemi di propulsione elettrica Chrysler sono studiati per essere tecnologicamente versatili e per consentire il riutilizzo di componenti.
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Gennaio/Febbraio 2008 stata realizzata per consentire la configurazione “plug and play” dei comandi per la guida a destra e a sinistra ed è priva di cablaggi convenzionali. Al posto della tradizionale strumentazione a cavi, la plancia presenta ap parecchiature elettroniche wireless, disposte in unità indipendenti sigillate e asportabili. Le portiere sportive sono dotate di e sclu sive maniglie rivestite in tela con comando a distanza. I sedili sagomati, rivestiti in materiale impermeabile simile a quello delle mute da sub, risultano morbidi al tatto e presentano leggeri poggiatesta cavi dal ricercato design a forma di “U” capovolta. Si chiama Zeo (Zero E missions Operation) il concept Dodge Zeo equipaggiato con motore elettrico. È una coupè “2+2” che reinterpreta la sportività e l’esuberanza stilistica del marchio (cerchi da 23 pollici, design muscolare e proporzioni imponenti). Zeo Concept è dotato di un avanzato sistema di propulsione che, come per Jeep Renegade, è costituito da un motore elettrico alimentato da una batteria a ioni-litio da 64 kilowattore, in grado di garantire un’autonomia di 402 chilometri. Montato su un pianale a trazione posteriore, il propulsore elettrico eroga 268 cv e consente di passare da 0 a 100 km/h in meno di sei secondi, con prestazioni in grado di competere con il famoso propulsore HEMI di Chrysler. Diversamente dalle altre super car, Dodge Zeo è una quattro porte e quattro posti, che offre prestazioni e funzionalità rispettando l’ambiente.
Sportiva firmata Dodge La linea di cintura avvolge il profilo della carrozzeria fino al posteriore caratterizzato dal logo Dodge. Il cristallo del parabrezza forma una linea curva che si prolunga quasi fino al posteriore del concept costituendone il tetto. Ciò consente ai passeggeri anteriori e posteriori di avere una visibilità completa su tutti i lati della vettura. Altri dettagli di design sono le portiere con apertura a libro, i gruppi ottici anteriori e posteriori dalla forma plastica e la tonalità Orange Metallic della carrozzeria con inserti color argento scuro. Ispirati a forme naturali e dotati di tecnologia wireless, gli interni sono caratterizzati da un’estrema funzionalità resa possibile grazie all’ausilio di soluzioni tecnologiche avanzate. Una sottile fascia di Led blu attraversa tutta la lunghezza delle portiere accentuando ulteriormente il design avvolgente dell’abitacolo. La consolle centrale crea l’effetto di una doppia plancia. I comandi e il display di visualizzazione sono a filo con la superficie della consolle. Diversamente da una plancia di tipo convenzionale, il volante, il piantone dello ster zo e la strumentazione sono stati concepiti come sin goli elementi di design in dipendenti l’uno dal l’al tro. Fabio Basilico
䡵 MERCEDES-BENZ / Rinnovata per il 2008 la SLK
Restyling stellare Incipriata al nasino e generosa mano di verde per la fascinosa scoperta della Stella. Tutte le motorizzazioni passano dal via e raccolgono un ghiotto bonus: più cavalli, meno consumi ed emissioni. Versione AMG a parte, quella che non scende a compromessi. D ETROIT - Mercedes-Benz rin nova la sua SLK proponendo una versione 2008 ristilizzata nel look e rimaneggiata nelle motorizzazioni, ch e saràdisponibile in concessionaria a partire dal mese di aprile. SLK Roadster non ha bisogno di grandi presentazioni, è uno dei modelli di maggior successo di sempre della Casa di Stoccarda. Sono circa 310mila gli esemplari immatricolati della prima generazione, rimasta sul mercato dal 1996 al 2004. La seconda versione conta già circa 185.000 estimatori, di cui quasi 60mila in Germania.
SLK di nome e di fatto E oggi, dopo quasi mezzo milione di unità vedute, la roadster sportiva (S), leggera (L) e compatta (K) si concede una rinfrescata regalandosi oltre 650 nuovi componenti. Esteriormente le modifiche più evidenti riguardano il paraurti anteriore, dove il motivo a freccia risulta ancora più pronunciato, e nette le linee di ripartizione delle prese d’a ria. I designer hanno rinnovato anche la coda, regalandole un look ancora più grintoso, grazie ai terminali di scarico trapezoidali ed ai gruppi ottici posteriori scuri. Sono stati maggiorati i retrovisori esterni, dotati di indicatori di direzione integrati a LED, mentre la gamma dei cerchi in lega è stata rinnovata. Quanto alla versione SLK 55 AMG, questa non presenta novità tecniche, ma soltanto alcuni lievi aggiornamenti estetici. Il suo frontale è ca-
Oltre 650 componenti rinnnovano la SLK, in alto in versione 350 e qui sopra in abiti AMG.
ratterizzato da un nuovo spoiler con puntoni trasversali verniciati in nero e prese d’aria laterali, nonché proiettori anteriori di colore scuro. Sotto il cofano è stato confermato il fenomenale V8 da 5,5 litri, capace di esprimere una potenza di 360 cv e una coppia di 510 Nm. L’abitacolo della nuova SLK si presenta rinnovato in numerosi dettagli che impreziosiscono con i loro materiali e i colori l’ambiente interno. Le principali novità riguardano un nuovo volante sportivo a tre razze con tasti multifunzione ed un nuovo quadro con strumenti circolari. Nell’autoradio è integrato di serie un dispositivo Bluetooth, mentre attraverso la nuova presa nel vano portaoggetti è possibile connettere lettori musicali portatili, come l’iPod. Mer cedes-Benz offre per la prima
volta a richiesta per Classe SLK l’ottimizzato sistema di comando vocale Voicetronic. Il sound system harman kardon Logic7, disponibile a richiesta, regala l’opportunità di ascoltare musica con una qualità audio coinvolgente anche con la capote abbassata, grazie all’effetto Surround.
Timida svolta ambientalista Ma quanto valgono al giorno d’oggi i contenuti este tici e d’intrattenimento senza un impegno ambientalista a livello di propulsioni? Le motorizzazioni di SLK 2008 sono state perfezionate e rese più potenti, ma garantiscono al tempo stesso un abbattimento di consumi ed emissioni di CO2. Certo non una riduzione drastica, ma nei limiti del possibile, anzi, nei limiti di quel minimo
possibile perché se ne possa parlare, la Stella ha reso più buoni i motori della sua Roadster. Gli ingegneri Mercedes-Benz hanno dedicato particolare attenzione allo sportivo sei cilindri di SLK 350 V6 montato per la prima volta sulla nuova generazione della coupé-cabriolet. Da una cilindrata rimasta invariata, 3.498 cc, il propulsore eroga ben 305 cv a 6.500 giri/min, 33 cv in più rispetto al la versione precedente. Anche la coppia è stata incrementata e adesso raggiunge i 360 Nm a 4.900 giri al minuto. Nonostante la mag giore potenza e le prestazioni elevate, il consumo di SLK 350 è diminuito. Con il cambio manuale a sei marce, il combinato arriva a 9,5 litri per 100 km; con l’automatico 7GTRONIC, nel ciclo combinato il propulsore sportivo si accontenta di 9,2 litri per 100
km, 0,9 litri in meno rispetto al modello precedente. Grazie ai consumi più bassi, anche le emissioni di CO2 si riducono di 23 g/km a 219 g/km nella versione automatica. La gamma delle motorizzazioni della nuova Classe SLK comprende anche altri tre propulsori. Il quattro cilindri Kompressor di SLK 200 presenta un incremento della potenza di 21 cv, che porta il valore massimo a 184 cv, mentre la coppia passa da 240 a 250 Nm. Il consumo di carburante è sceso mediamente di un 1 litro per 100 km e ora è pari a 7,7 litri per 100 km nel ciclo combinato. Parallelamente le emissioni di CO2 risultano ridotte di 27 g/km, fino ad arrivare a 182 g/km. Anche SLK 280 è stata allineata. I consumi sono stati ridotti di 0,4 litri per 100 km, e ora sono pari a 9,3 litri per 100 km, mentre le emissioni di CO2 sono state ridotte di 11 g/km e ora il valore è 220 g/km. I tre nuovi modelli SLK sono equipaggiati di serie con un preciso cambio manuale a sei marce, mentre SLK 55 AMG dispone di serie del cambio automatico a sette marce 7G-TRONIC Sport con comandi al volante.
Controllo assoluto Di serie su SLK 55 AMG e in opzione sulle altre versioni Mercedes-Benz prevede un nuovo sterzo diretto con servoassistenza variabile. Il sistema funziona in modo meccanico e prescinde quindi da eventuali centraline o sensori. La cremagliera dalla dentatura raffinata modifica il rapporto di trasmissione della scatola guida in base all’angolazione dello sterzo. Con il nuovo sterzo diretto, il numero di giri del volante da un punto di arresto all’altro si riduce di circa il 25 per cento. Nel traffico urbano basta un angolo di sterzata relativamente ridotto per correggere la traiettoria, mentre i passaggi rapidi in curva sulle strade extraurbane si possono gestire in modo sicuro e preciso con minimi movimenti del volante, a tutto vantaggio del piacere di guida. La vettura ha mantenuto invariate nel tempo le sue note e straordinarie qualità. Tra queste, l’hard-top ripiegabile che trasforma il Roadster in Coupé in soli 22 secondi, l’ampia dotazione di serie di sicurezza, con sidebag per testa e torace, airbag anteriori adattivi e limitatore della forza di ritenuta delle cinture a doppio stadio. Il Roadster con la Stella offre inoltre, in esclusiva sul mercato, anche l’esclusivo si stema di riscaldamento per la zona della testa Airscarf, per vivere open-air in ogni stagione. La nuova SLK sarà in vendita dalla prossima primavera con prezzi compresi tra i 36.503 e i 69.050 euro. In Italia farà la sua parte perché le vendite del 2008 confermino il trend positivo registrato lo scorso anno: con 115.866 unità immatricolate, di cui 84.039 Mercedes-Benz e 31.827 smart, la Stella ha rag giunto il suo nuovo record in Italia che conquista co sì il secondo posto tra i mercati di esportazione.
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