AUTORAMA VEGA EDITRICE - ANNO 53 - N. 508 - Supplemento al N° 188 Aprile 2010 Il Mondo dei Trasporti
Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30
Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30
Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori
BMW / LA NUOVA SERIE 5 TOURING CONCENTRA IL MEGLIO DELLA FILOSOFIA DELLA CASA
La familiare dei desideri
I cardini attorno ai quali è stata progettata la quarta generazione della Serie 5 Touring sono piacere di guidare, efficienza, versatilità ed eleganza sportiva. La grande forza attrattiva della Touring tedesca si avvale di un design fortemente espressivo, funzionalità moderne, la tipica dinamica di guida del marchio Bmw e una dinamica di alto livello. Fabio Basilico MONACO DI BAVIERA - La quarta generazione della nuova Bmw Serie 5 Touring armonizza in modo esemplare piacere di guidare ed efficienza, versatilità ed eleganza sportiva. Il fascino che scaturisce dalla Touring si basa su elementi concreti: design fortemente espressivo, moderne funzionalità, la tipica dinamica di guida del marchio e una tecnica di alto elevato. Automobile da viaggio premium, di classe medio/alta, la nuova Serie 5 Touring ha uno stile indipendente, sia nelle proporzioni che nella lavorazione delle superfici. Il risultato è un’immagine dinamica e atletica. Il cofano motore lungo e modellato, gli sbalzi corti e il passo più lungo del segmento di
appartenenza sono gli stilemi tipici Bmw che conferiscono alla nuova Serie 5 Touring, insieme all’andamento filante delle linee nella vista di profilo, alle
superfici vetrate allungate e leggermente cuneiformi e alla linea del tetto che scende dolcemente verso la coda, un’eleganza che non si ritrova in nessun
modello della concorrenza. Analogamente alla nuova Serie 5 ber lina, la sezione anteriore verticale e il doppio rene Bmw leggermente inclinato in avanti,
i doppi proiettori e la grossa presa d’aria inferiore formano insieme un’immagine carismatica. La coda muscolosa e i passaruota fortemente bombati accentuano la presenza importante e la sportività della nuova Touring. All’interno, l’orientamento orizzontale delle superfici e la tensione delle linee creano un ambiente spazioso. La configurazione ordinata del cockpit supporta l’orientamento verso il guidatore. La strumentazione di bordo è combinata nella tecnologia Black-Panel, il volante multifunzione e il sistema di comando iDrive dell’ultima generazione con il Controller inserito nella consolle centrale, i tasti di selezione diretta, i tasti Preferiti e un Control Display da 10,2 o 7 pollici integrato nella plancia portastrumenti. Materiali pregiati esaltano il caratte-
Peugeot / Test drive 3008: oltre 10mila km con la 2.0 HDi 150 cv Volvo / Ford cede il marchio di Göteborg al gruppo cinese Geely
re premium della nuova Bmw Serie 5 Touring. Grazie all’offerta di spazio ampliata e alla propria funzionalità moderna, il nuovo modello è in grado di soddisfare le più svariate esigenze professionali, di tempo libero e di viaggio. Il volume del bagagliaio è ampliabile gradualmente da 560 litri a 1.670 litri. Unica nel segmento di appartenenza è la versatilità dello schienale del divanetto posteriore: infatti, lo schienale è regolabile di complessivamente 11 gradi in sette posizioni differenti; inoltre, è diviso nel rapporto 40:20:40 ed è ripiegabile. Due leve di comando integrate nel bagagliaio consentono di ribaltare separatamente i singoli elementi dello schienale posteriore nel rapporto 60:40. In più, la tendina di
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La familiare dei desideri segue dalla prima pagina copertura del vano di carico si avvolge o allunga automaticamente al momento di apertura o chiusura del portellone posteriore. Premendo un pulsante, il lunotto ad azionamento separato si apre automaticamente. Le soluzioni più moderne offerte dalla tecnica di propulsione e dell’assetto assicurano sportività e un comfort ulteriormente ottimizzato. Inoltre, il Driving Dynamic Control, disponibile come optional, consente di tarare l’assetto secondo le preferenze personali. La nuova Bmw Serie 5 Touring è dotata di serie di ammortizzatori pneumatici all’asse posteriore con regolazione del livello. A richiesta sono disponibili l’Adaptive Drive e l‘Integral Active Steering. Al momento del lancio la gamma di motori comprende due propulsori a benzina sei cilindri in linea, un sei cilindri in linea diesel e un quattro cilindri diesel. Nella Bmw 535i Touring il motore a benzina è dotato di Bmw TwinPower Turbo, High Precision Injection e Valvetronic ed eroga una potenza di 225 kW/306 cv. La velocità massima è di 250 km/h (anche con cambio automatico) e l’accelerazione 0-100 km/h richiede 6
secondi (6,1 con cambio automatico). Il consumo medio è di 8,6 litri/100 km (8,5) e le emissioni di CO2 registrano un valore di 201 g/km (197). Nella Bmw 523i Touring la potenza massima del sei cilindri in linea con High Precision Injection nell’esercizio a miscela magra è di 150 kW/204 cv. La velocità massima è di 231 km/h (227), l’accelerazione 0-100 km/h avviene in 8,2 secondi (8,4) e il consumo medio è di 7,9 litri/100 km (7,8). Le emissioni di anidride carbonica sono pari a 185 g/km (182). Nella Bmw 530d Touring viene montato un potente motore diesel sei cilindri in linea da 180 kW/245 cv che soddisfa con la tecnologia Bmw BluePerformance, disponibile come optional, la norma antinquinamento Euro 6. La velocità massima è di 243 km/h (242) e l’accelerazione 0-100 km/h avviene in 6,4 secondi (6,4); consumi ed emissioni sono rispettivamente di 6,4 litri/100 km (6,3) e 169 g/km (165). La 520d Touring viene alimentata da un motore quattro cilindri diesel da 135 kW/184 cv e marca un consumo medio di carburante di 5,2 litri/100 km (5,3 con cambio automatico) ed emissioni di CO2 di 137 g/km
(139): i migliori valori del segmento di appartenenza. La velocità massima è di 222 km/h (220) e lo sprint da 0 a 100 km/h richiede 8,3 secondi, anche con cambio automatico. La 520d Touring è equipaggiata di serie con la funzione Start Stop automatico. Tutti i propulsori
2 porti. Analogamente al servosterzo elettromeccanico Epscon funzione di Servotronic di serie, utilizzato in tutte le varianti di modello, anche il cambio automatico contribuisce a migliorare ulteriormente l’effi cien za. Per chi lo desidera, la Serie 5 Touring può essere ordinata anche con il cambio automatico Sport con paddle al volante. Inoltre, la Bmw Serie 5 è equipaggiata di serie con le mi-
Regeneration), la funzione Start Stop automatico (Bmw 520d), l’indicatore del punto ottimale di cambiata, il comando dei gruppi secondari in base al fabbisogno e la regolazione attiva delle prese d’aria. Il lightweight design intelligente è stato applicato ad esempio alle porte, al cofano motore, ai parafanghi anteriori e ai componenti dello chassis realizzati in alluminio. L’offerta di Bmw Connec-
Automobile di classe superiore, la nuova Bmw Serie 5 Touring ha uno stile indipendente e chiaramente riconoscibile, sia nelle proporzioni che nella lavorazione delle superfici. della Bmw Serie 5 Touring rispettano la norma Euro 5. A richiesta, è ordinabile un cambio automatico a otto rap-
sure di Bmw EfficientDynamics: a seconda del modello queste sono il recupero dell’energia in frenata (Brake Energy
tedDrive comprende una serie di sistemi di assistenza del guidatore, come il Park Assistant, il sistema Surround View, l’Av-
vertimento di rischio di tamponamento con funzione decelerante, offerto in combinazione con l’Active Cruise Control con funzione Stop&Go, l’Avvertimento di cambio accidentale di corsia di marcia, il Segnalatore di sorpasso pericoloso, lo Speed Limit Info e l’High-Beam Assistant, il Bmw Night Vision con riconoscimento delle persone e l’Head-Up-Display. Inoltre, sono a disposizione diverse funzioni di ufficio mobile via Bluetooth. La protezione degli occupanti viene garantita dalla struttura robusta dell’abitacolo e da un ricco equipaggiamento di sicurezza di serie che comprende le cinture automatiche a tre punti in tutti i sedili, airbag frontali e laterali, poggiatesta attivi anticrash per guidatore e passeggero, airbag laterali a tendina e l’indicatore avaria pneumatici. Il cofano motore attivo ottimizza la protezione dei pedoni. Le luci diurne, le luci fendinebbia, la luce dei freni bistadio, i doppi fari bixeno e la regolazione di velocità con funzione frenante sono standard, mentre l’Adaptive Light Control con ripartizione variabile del fascio luminoso e luce di svolta, la chiamata di soccorso avanzata con rilevazione automatica della posizione di Bmw ConnectedDrive sono disponibili come optional.
PEUGEOT / PICK-UP NATO IN BRASILE PER IL MERCATO DEL PAESE SUDAMERICANO PORTO REAL - Hoggar è il nome che Peugeot ha scelto per il suo primo pick-up concepito in Bra sile per il mercato di quel Paese latino-americano. Il tutto rientra nel processo di internazionalizzazione del marchio francese e nel quadro dell’accelerazione della strategia prodotto. Hoggar si adatta perfettamente alle caratteristiche della clientela brasiliana e permette al Leone di confermare la sua posizione di importante costruttore locale. Peugeot apporta un tocco di seduzione e di emozione nell’universo dei pick-up. A vederlo Hoggar appare dotato di uno stile moderno e “da autovettura”: con il suo design moderno e audace Hoggar è del resto una declinazione della vettura di suc cesso 207 do Brasil, dopo che quest’ultima è stata già proposta in versione berlina, tre volumi, SW e SW Escapade. In definitiva, un veicolo che unisce la robustezza e l’affidabilità caratteristiche di questo genere di veicolo con il design e il dinamismo che contraddistingue la moderna produzione Peugeot. Per la Casa francese, il comfort e le rifiniture di Hoggar sapranno sedurre i clienti brasiliani senza compromettere la sua funzione di veicolo commerciale, grazie al volume del cassone di 1.151 litri e a un carico utile di 742 kg. Sarà prodotto nella fab brica di Porto Real, nello stato di Rio de Janeiro. Con questo arricchimento della gamma su un mercato, quello bra siliano, previsto in crescita per l’anno 2010, Peugeot mira a una quota di mercato del 10 per cento nel segmento dei piccoli pick-up in un anno pieno. Hoggar è pronto per la sfida della concorrenza: sarà infatti lanciato sul mercato il 15 maggio, con tre versioni di allestimento e due motorizzazioni flex fuel: 1.4 e 1.6. L’offensiva del Leone sui mer cati internazionali ha se-
Hoggar, il brasiliano Prosegue l’offensiva Peugeot sui mercati internazionali. Dopo la 408 per i clienti cinesi, ecco il pick-up prodotto nella fabbrica di Porto Real, nello stato di Rio de Janeiro. Declinazione della vettura di successo 207 do Brasil con le sue versioni berlina, tre volumi, SW e SW Escapade, Hoggar sarà lanciato il prossimo 15 maggio con tre varianti di allestimento e due motorizzazioni flex fuel: 1.4 e 1.6.
Sopra, il nuovo pick-up Hoggar che Peugeot commercializza in Brasile. Stile moderno e “da autovettura” per un modello disponibile con due motori. A destra, la 408 Dong Feng.
gnato di recente un’altra pietra miliare con la commercializzazione in Cina della nuova 408, che rappresenta una nuova fase del processo di penetrazione di Peu geot sul primo mercato del mondo. Presente da soli cinque anni in Cina, Peugeot ha venduto nel 2009 un totale di 410mila veicoli, con un aumento del 44 per cento rispetto al 2008. Un risultato importante che fa ben sperare in un roseo futuro di
crescita. Dopo il successo nel segmento M1 grazie a 307 berlina e a 307 tre volumi (che sono sta te prodotte in 3.522.800 unità in tutto il mondo) e forte di questa legittimità, Peugeot è dun que partita in quinta alla conquista del mercato cinese con la nuova 408 Dong Feng Peu geot. Si tratta di una tre volumi dalle caratteristiche adatte alle richieste della clientela cinese e che rafforza
anche l’of ferta di prodotti Dong Feng Peugeot nel segmento M1, che costituisce oltre il 45 per cento del mercato locale. La nuova Peugeot 408 Dong Feng permetterà al Leone di aumentare i suoi volumi del 30 per cento nel 2010, il doppio della crescita prevista del mercato cinese. La berlina tre volumi, dall’architettura semi-alta, progettata e sviluppata in collaborazione con le équipe del Centro Stile Peugeot in Europa e in Cina, ha tre obiettivi strategici: incarnare la modernità del marchio, garantire la massima sicurezza e fornire un alto livello di abitabilità. Realizzata sulla piattaforma 2 del gruppo PSA Peugeot Citroën, la 408 Dong Feng è destinata esclusivamente al mercato cinese e successivamente ad alcuni mercati al di fuori del l’Europa occidentale. La denominazione “408” si colloca naturalmente all’interno della gamma Peugeot attuale: la cifra 4 è correlata alle dimensioni della vettura (4,68 m) e al posizionamento nel segmento delle berline familiari di fascia medio-alta. Lo 0 centrale identifica l’appartenenza al marchio Peugeot, mentre l’8 indica l’appar te nenza all’ultima generazione di veicoli.
3 Marco Chinicò TORINO - Fiat Panda ha compiuto 30 anni e con 6 milioni di unità immatricolate si afferma come la city-car più venduta in assoluto. Lo straordinario traguardo è stato festeggiato il primo giorno del Salone di Ginevra 2010 con tanto di torta e candeline. Lo stesso palcoscenico che l’aveva vista debuttare nel 1980 dando vita a una lunga storia di successi e primati. Il modello “Panda” è un patrimonio di casa Fiat che nella storia dell’automobile e del costume italiano ha rappresentato un modo nuovo e inconfondibile di intendere il quotidiano rapporto con l’auto: più immediato, più disinvolto, più facile. Ecco perché, con il tempo, il no me Panda è diventato quasi un brand ricco di valenze emotive, al quale gli automobilisti italiani ed europei sono sempre stati profondamente legati. Erede di una best-seller affermata, quindi, nel settembre 2003 debutta la nuova Panda che ripropone non solo il nome ma anche lo spirito del modello interpretando, in chiave contemporanea, i valori di prodotto e di personalità che nell’immaginario collettivo ne hanno fatto una vera e propria icona. Nasce così una vettura che in 6 anni si è imposta come leader indiscusso del segmento: basti pensare che dal lancio a oggi è stata prodotta in 1,5 milioni di unità e ha chiuso il 2009 come anno record con più di 300.000 unità vendute. Il successo commerciale della nuova Fiat Panda è accompagnato anche dai numerosi premi internazionali conquistati, tra i quali il prestigioso “Car of The Year 2004” che, per la prima volta, è stato assegnato a una vettura di questo segmento. Inoltre, la vettura si afferma nel segmento anche per alcuni record: per esempio, è stata la prima compatta (con una lunghezza inferiore a 4 metri) e di grandi volumi a introdurre una motorizzazione diesel (1986). E sem pre in questa categoria, è stata la prima a proporre sia la trazione integrale (1983) sia a offrire una gamma motori attenta all’ambiente e ai consumi (nel 1990 è stata commercializzata la Panda Elettra, una delle prime vetture elettriche). Inoltre, nel 2004 due Panda 4x4 sono state protagoniste di un av-
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FIAT AUTOMOBILES / LA PICCOLA TORINESE AL TRAGUARDO DEI 30 ANNI CON 6 MILIONI DI UNITÀ VENDUTE
“ La Panda dei primati
Lo straordinario traguardo è stato festeggiato il primo giorno del Salone di Ginevra 2010 con tanto di torta e candeline. Lo stesso palcoscenico che l’aveva vista debuttare nel 1980 dando vita a una lunga storia di successi e primati.
Due delle innumerevoli declinazioni della Panda, non semplicemente una city-car ma una vera e propria “piattaforma” su cui Fiat ha creato un’intera famiglia di automobili apprezzate in tutti questi anni dalla clientela italiana e internazionale. venturoso test drive iniziato a Kathmandu (Nepal) e conclusosi al campo base avanzato dell’Everest: era la prima volta che un piccolo “off-road” raggiungeva questa base a un’altitudine di 5.200 metri. Un’impresa ancora più straordinaria se si considera che le due vetture erano state preparate solo con alcune modifiche alla calibrazione della centralina controllo motore per adeguarle alla benzina locale. Una curiosità: mentre 30 anni fa, un impiegato medio doveva utilizzare lo stipendio di 9 mesi per potersi permettere la Panda (3.700.000 lire), oggi bastano 6 mensilità per lo stesso acquisto. Insomma, la Panda ha
saputo stare al passo con i tempi sia in termini di funzionalità sia di rapporto qualità/prezzo. Del resto, il modello Panda non è semplicemente una city-car, ma una vera e propria “piattaforma” sulla quale Fiat ha creato un’intera famiglia di automobili con tecnologia e cura del dettaglio da categoria superiore. Infine, va ricordato che recentemente la Fiat Panda è stata rinnovata con un leggero e sapiente “maquillage”, il tutto senza mai rinunciare alle peculiarità vincenti della super-compatta Fiat: design innovativo, tecnologia avanzata resa accessibile a tutti, soluzioni intelligenti che semplificano e migliorano la vita a bordo. Così
oggi la nuova gamma comprende motorizzazioni tradizionali (benzina e gasolio, da 54 a 100 cv) o alternative (metano e
Gpl), abbinate a cambi manuali o sequenziale robotizzato (Dualogic), oltre a versioni con trazione anteriore o integrale, que-
st’ultima ulteriormente arricchita dal blocco differenziale elettronico (Electronic Locking Differential) abbinato all’Esp (Electronic Stability Program). Senza dimenticare le numerose Se rie Speciali che sono nate sulla base della nuova vettura: dalla Panda Monster, il 4x4 frutto della collaborazione tra Fiat e Ducati (2006), alla Pandakar che ha affrontato la nota competizione nel 2007; dalla Panda Capri, che svolse nel 2006 un esclusivo servizio di cortesia sulla famosa isola, alla Panda Mamy dedicata alle mamme con un ricco equipaggiamento di serie per il trasporto in sicurezza dei più piccoli (2008); dalla Panda Alessi, vero e proprio oggetto di design, fino alle ultime due versioni 4x4 Glam e Adventure (2009).
Un equipaggio slovacco vince la Peugeot Eco Cup
La sfida dei consumi Il test ha visto impegnato persone normali su un percorso di 1.000 km con l’obiettivo di premiare chi è stato capace di ridurre al minimo i consumi della propria vettura. Miglior risultato ottenuto dal gruppo della Slovacchia, a bordo della 308 1.6 HDi FAP 110 cv con un consumo medio di 3,14 litri per 100 km. MILANO - Con Eco Cup Peugeot ha lanciato una sfida inedita: far affrontare a normali cittadini un percorso di 1.000 km premiando il miglior eco pilota, cioè colui che è stato capace di ridurre al minimo i consumi della propria vettura. I risultati ottenuti sono stati notevoli: l’equipaggio slovacco, a bordo della 308 1.6 HDi FAP 110 cv, ha terminato la gara con un consumo medio di soli 3,14 litri/100 km. Con Eco Cup, Peugeot ha di-
mostrato sia la costante ricerca di miglioramento delle performance ambientali delle proprie vetture sia la possibilità per tutti, attraverso una guida consapevole, di essere protagonisti di una mobilità più responsabile e sostenibile. I concorrenti (72 equipaggi, quattro per ognuno dei 18 paesi europei) hanno effettuato i 1.000 chilometri che separano la sede di Automobiles Peugeot a Parigi dalla Prefettura di Annency. La corsa ha toccato So-
chaux, cuore storico e industriale del Leone, facendo passare le vetture prima dal Museo dell’Aventure Peugeot, poi attraverso la fabbrica dove vengono prodotte 308, 3008 e 5008. Un itinerario variegato, giusto mix tra tratti autostradali, extra-urbani e percorsi cittadini, che ha permesso ai partecipanti di confrontarsi nelle condizioni di guida che affrontano abitualmente. In premio per i quattro vincitori, ognuno per ogni tipologia di vettura partecipante, un’auto
Gli otto italiani protagonisti della Peugeot Eco Cup. Anche loro hanno percorso i 1.000 km di distanza da Parigi ad Annency cercando di ottenere il migliore risultato con una guida ecosostenibile. identica a quella utilizzata in gara. La consegna della chiavi è stata effettuata da Xavier Peugeot, Direttore Marketing e Comunicazione di Peugeot, sullo stand del Leone al Salone di Ginevra. Questi i risultati: 207 1.6 HDi 90 cv: N. Cosse-A. Rooms (Belgio) con un consumo medio di 3,2433 litri/100 km; 308 1.6 HDi FAP110 cv: T. Sárik-Z. Lamperova (Slovacchia) con un
consumo me dio di 3,1401 li tri/100 km; 3008 1.6 HDi FAP 110 cv: M. Culjak-L. Culjak (Croazia) con un consumo medio di 3,5674 litri/100 km; 5008 1.6 HDi FAP 110 cv: J. Stepanek-M. Rehackova (Repubblica Ceca) con un consumo medio di 3,3324 litri/100 km. Migliore nazione, la Slovacchia con una media di consumi tra i 4 modelli (207, 308, 3008 e
5008) pari a 3,4823 litri/100 km. L’équipe italiana si è piazzata al 13° posto con una media com plessiva di consumi di 3,6799 litri/100 km (207: G. Carrara-L.J. Testa - 3,4719 litri/100 km; 308: S. Stoppani-P. Agueci - 3,4631 litri/100 km; 3008: M. Gervasio-L. Mancini 3,9240 litri/100 km; 5008: F. Milletti-A. Morra - 3, 8606 litri/100 km).
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MERCEDES-BENZ / ENTRA IN GAMMA L’EFFICIENTE SOLUZIONE DIESEL BLUETEC
Investire sul blu “
Massimiliano Campanella CAMPO TURES - Mettersi al volante di una Mercedes-Benz è sempre un piacere. A maggior ragione se parliamo di vetture notoriamente di alto valore: la possente ML, la robusta Classe G o l’elegante Classe E. Se al tocco di classe e alla forza da tempo collaudata ci aggiungiamo un motore che è il più pulito al mondo, tale riflessione ci met te alla guida col sorriso: stiamo guidando un’auto arcisicura e robusta, dotata di tutti i comfort, maneggevole e stabile persino sulla neve, e nel contempo stiamo abbattendo i consumi e le emissioni di CO2. Cosa potrebbe volere di più l’automo bilista moderno? Cosa il clien te tipo di un’auto della Stella? Dal piccolo aeroporto di Bolzano raggiungiamo Cortina d’Ampezzo, la nota località in provincia di Belluno meta di vip e benestanti alla ricerca di relax. Ci mettiamo alla guida della ML 350 BlueTec. Un Suv, certo, ma anche un Suv decisamente pulito. “A fronte - ci ha spiegato Paolo Lanzoni, Responsabile Press di MercedesBenz - della rinuncia a 10 cv circa di potenza, vengono drasticamente ridotti gli ossidi di azoto”. BlueTec è una tecnologia modulare composta da diversi elementi. In questo sistema l’additivo AdBlue (una soluzione acquosa a base di urea) viene iniettato nel flusso dei gas delle emissioni grezze. “Attraverso questo processo - ha precisato Lanzoni - viene liberata ammoniaca, una sostanza che, una volta immessa all’interno del catalizzatore Scr (Selective Catalytic Reduction), trasforma fino all’80 per cento degli ossidi di azoto in innocui azoto e acqua, cioè vapore acqueo”. Una tecnologia non nuova per la Stella, che però da quest’anno non solo la rende disponibile per un’ampia gamma di vetture, ma la ritiene punto di partenza per un notevole rilancio sul mercato. “Il BlueTec ha proseguito Lanzoni - arriva dai veicoli industriali. Nel mondo sono già 260mila le unità di Actros BlueTec, 15mila in Italia. Il nostro obiettivo dal punto di vista del mercato è avvicinarci agli Usa, dove l’anno scorso il 14 per cento dei Suv venduti sono dotati di tecnologia BlueTec, per un totale di circa 6mila u nità. Il target in Italia quest’anno è arrivare al 30 per cento delle vetture vendute BlueTec per ciascun segmento. Insomma, pensiamo che sui totali delle singole gamme M, R, GL ed E il 30 per cento possano essere dotate di motore BlueTec”. Obiettivo possibile? Stando alla nostra prova sì, considerando
Il target in Italia per il 2010 è arrivare al 30 per cento delle auto Mercedes-Benz vendute con tecnologia BlueTec per ciascun segmento. che nulla toglie il BlueTec al piacere di guidare una vettura con la Stella. Il motore di partenza è il potente V6 Euro 5 che, con l’additivo AdBlue, trasforma la vettura in Euro 6, vincolo che dovrebbe entrare in vigore nel 2014 e restarci almeno fino al 2019. Insomma, chi acquista oggi una Mercedes-Benz BlueTec “è a posto fino al 2019”, per usare le parole di Lan zoni. Una sorta d’inve sti mento, quindi: compro un’auto e per quasi dieci anni non devo più preoccuparmi dei limiti relativi alle emissioni. Ma torniamo alla prova. Dinamica ed elegante, facile da guidare come una berlina sportiva, la Classe M si comporta come tale in autostrada. La ripresa è buona in sorpasso, ma anche la navigazione da crociera è piacevole. Ci avviciniamo troppo a una vettura che ci precede e, in un sorpasso (diciamolo pure) un po’ azzardato, la ML calcola il rischio di collisione. Immediatamente il conducente viene stretto dalle cinture di sicurezza che si tendono e aderiscono al corpo e un segnale acustico avverte del pericolo. È il sistema di protezione preventiva degli occupanti PreSafe, che fa parte della dotazione di serie dei modelli ML, così come delle Classi R e GL: in
caso d’imminente pericolo di collisione, prepara gli occupanti e il veicolo a reagire al possibile incidente attraverso l’attivazione mirata dei dispositivi di protezione. Usciamo dall’autostrada e in direzione di Brunico le strade sono sempre più cosparse di neve. Ma la nostra ML è stabile. Monta pneumatici invernali che, uniti alla trazione integrale permanente, la rendono compagno di viaggio insostituibile senza neanche l’utilizzo di catene. Il propulsore V6 eroga una potenza di 155 kW/ 211 cv e mette a disposizione una coppia di 540 Nm. Ma i
consumi sono particolarmente ridotti. In Mercedes-Benz hanno calcolato un risparmio di carburante del 20-40 per cento rispetto a una motorizzazione a benzina di pari potenza. Sono ovviamente calcoli dei manager della Stella che prendiamo per buoni, non avendo per ora la possibilità di sperimentarli in pratica. Anche perché, lasciata la ML, nella seconda metà della giornata in Trentino cambiamo mezzo per mettere alla prova la nuova GL 350 BlueTec 4Matic, che dicono consumi solo 9 litri di gasolio per cento chilometri. Noi ne compiamo 80 scarsi per
Innovazioni all’avanguardia: come funziona la tecnologia BlueTec
Serbatoio e rabbocco solo ai tagliandi CAMPO TURES - Per essere adottato sul modello BlueTec, il V6 è stato rielaborato in numerosi dettagli per ridurre le emissioni grezze interne al motore. Il sistema di depurazione dei gas di scarico dispone di un catalizzatore ossidante, alloggiato in prossimità del motore, nonché di un filtro antiparticolato, disposto nella zona della parete frontale, che riduce i tempi di rigenerazione. Cuore del sistema BlueTec sono due compatti catalizzatori Scr, davanti a uno dei quali è collocato un iniettore di AdBlue. Il monitoraggio e la diagnosi del complesso sistema di trattamento
dei gas di scarico vengono svolti da diversi sensori, tra i quali un sensore di pressione differenziale, una sonda lambda, nonché sensori di ossidi e della temperatura. Sulle vetture è montato un serbatoio da 25 litri per il liquido AdBlue, dotato di pompa a membrana, valvola, sensore della pressione e della temperatura, nonché di un riscaldamento elettrico che impedisce il congelamento della soluzione di urea alle basse temperature. Il rabbocco del serbatoio è previsto nel quadro dei servizi di manutenzione periodici: si effettua ad ogni tagliando, l’automobilista in sostanza può
dimenticarsi di averlo. La tecnologia BlueTec per i motori diesel rientra nell’ambito della strategia BlueEfficiency, che per la Casa di Stoccarda vuol dire realizzare vetture di prestigio efficienti sul piano dei consumi e sostenibili dal punto di vista ambientale, senza rinunciare alle caratteristiche del marchio della Stella: sicurezza, comfort e raffinato piacere di guida. BlueTec rientra nella prima fase della roadmap per la mobilità sostenibile, che proseguirà con la progressiva introduzione dell’ibrido e si completerà con la propulsione elettrica a emissioni zero con celle a combustibile e veicoli a batteria.
arrivare a Campo Tures, nel sud Tirolo, lungo strade tortuose e completamente cosparse di neve. Intanto siamo alla guida di un Suv di lusso, un raffinato fuoristrada accattivante per la sua personalità, espressa nella protezione antincastro cromata su frontale e coda e dalla nuova mascherina del radiatore. Ma il bello è sulla strada, quando mettiamo alla prova la trazione integrale 4Matic e le sospensioni pneumatiche Airmatic. Lo sterzo è preciso e GL ci sorprende per la sua straordinaria maneggevolezza. Stiamo gui-
dando su strade cosparse di neve e ghiaccio, ma il comfort di mar cia non ne risente affatto (grazie anche ai sedili riscaldati, utili viste le rigide temperature) e così la sicurezza. Ogni terreno, anche il più impegnativo, lo affrontiamo con serenità grazie al rapporto di riduzione e ai bloccaggi a lamelle sull’asse posteriore e sul differenziale centrale. E grazie al cambio automatico a sette marce 7G-Tronic. L’Esp (Electronic Stability Program) a ogni frenata su strade scivolose per neve e ghiaccio rafforza la stabilità del veicolo, evita lo sbandamento consentendoci di fermare la vettura con assoluta gradualità e senza perderne il controllo. Il propul-
Ci siamo messi al volante dei bolidi più robusti e raffinati della Stella dotati però del motore V6 rielaborato per ridurre consumi ed emissioni grazie a un iniettore di AdBlue, soluzione acquosa a base di urea. Sia Suv che berline, le vetture mantengono il piacere di guida, su strada come in fuoristrada.
sore è ovviamente il V6 che eroga la stessa potenza di 155 kW/210 cv a 3.400 giri/min ma la coppia è di ben 560 Nm per un intervallo di regime compreso tra i 1.600 e i 2.400 giri/min. Rispetto al modello 350 Cdi, la GL 350 BlueTec garantisce lo stesso livello di prestazioni ma emissioni più basse per rispettare la normativa Euro 6. Al ritorno da Campo Tures all’aeroporto di Bolzano cambiamo di nuovo vettura e adoperiamo la Classe E, nella cui versione 350 BlueTec riduce le emissioni addirittura al di sotto dei limiti prescritti dalla normativa Euro 6. Il motore è sempre lo stesso V6, ma le emissioni di CO2 per i tecnici MercedesBenz scendono a 183 g/km. Al volante la Classe E esprime il suo naturale piacere di guida. È una berlina di classe, esemplare. I sedili sono stati ottimizzati e così l’autotelaio, le cui sospensioni attive si adattano automaticamente alle diverse situazioni di marcia: nella guida normale gli ammortizzatori sono morbidi e ciò garantisce il mas simo comfort di viaggio; viceversa, in fase di guida dinamica s’irrigidiscono per garantire la massima stabilità della vettura. Possiamo scegliere, attraverso la semplice pressione di un pulsante, tra una modalità di guida improntata al comfort e una di guida sportiva. Il calo di potenza non si sente. Un particolare che ha convinto la Stella a proseguire in questa direzione. L’anno prossimo debutterà sul mercato il futuro della tecnologia BlueTec: la E 300 BlueTec Hybrid, il primo diesel ibrido Mercedes-Benz, un 4 cilindri da 2,2 litri e 154 kW/204 cv integrato da un potente modulo ibrido. Il motore elettrico da 15 kW, collocato tra il motore a combustione e il cambio automatico, supporterà il diesel in fase di accelerazione e utilizzerà la frenata per il recupero dell’energia, oltre a poter far viaggiare la vettura in modalità esclusivamente elettrica.
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AUTORAMA con sospensioni convenzionali. La R8 Spyder 5.2 FSI quattro è dotata di cerchi da 19 pollici per tutte le ruote, gli pneumatici anteriori sono in formato 235/35, quelli posteriori sono da 295/30. I quattro dischi dei freni sono di tipo autoventilante forato e vengono frenati da pinze dotate complessivamente di 24 pistoncini. Su richiesta Audi monta anche dischi in ceramica rinforzata con fibra di carbonio che si distinguono per le grandi dimensioni, la leggerezza, una grande resistenza e la lunga durata. Il programma elettronico di stabilizzazione (Esp) include una modalità sportiva e può essere completamente disattivato.
Nils Ricky
V ERONA - Il mercato delle cabriolet, con circa 22mila immatricolazioni nel 2009, rappresenta quasi l’1 per cento del totale mercato in Italia: 21.566 unità su un totale complessivo di 2.170.508 vetture. Un segmento che fino al 2004 dava grandi sod disfazioni, con vendite superiori a 44mila unità l’anno e una quota che sfiorava il 2 per cento. Il calo è iniziato nel 2005 e proseguito con la debacle dell’anno scorso, se si tiene conto che nel 2008 la percentuale di cabriolet è sempre stata sopra l’1 per cento. La Audi R8 Spyder appartiene al sottosegmento F Cabriolet, che occupa una quo ta pari al 6 per cento circa dell’intero segmento (1.263 unità vendute in tutto l’arco del 2009) e che però mostra margini di crescita sostanziale. Nel 2008 il sottosegmento valeva quasi 1.500 vetture, pari al 5,7 per cento, in crescita rispetto al 2007 (1.724 unità e 4,9 per
LO SPAZIO NON MANCA L’abitacolo di questa due po sti si rivela decisamente spazioso. La corona del volante sportivo multifunzionale in pelle è appiattita sulla zona inferiore; i sedili a regolazione elettrica accolgono e
AUDI / SUL MERCATO LA R8 SPYDER 5.2 FSI QUATTRO
Puro fascino di stile e potenza Il motore V10 da 525 cv (386 kW) consente a questa vettura sportiva ad alte prestazioni, dotata di una leggera capote in tessuto, di accelerare da zero a 100 km/h in 4,1 secondi e di raggiungere una velocità di punta pari a 313 km/h. cento di quota). Se si considera che nel 2006 é stato sforato il tetto delle 2mila unità con una quota del 6 per cento, nel caso di una ripresa dell’economia le prospettive per un’ottima performance ci sono tutte. I principali competitor dell’Audi R8 Spyder sono Porsche 911 Turbo Cabriolet, Mercedes Benz SL 600 e Mercedes Benz SL 63 AMG, che messi insieme l’anno scorso hanno venduto in Italia 82 unità, in netto calo rispetto al dato del 2008, quando le u nità erano state 280. Ed è stato l’anno del tetto massimo, visto che nel 2007 i competitors avevano piazzato 65 unità e nel 2006 solo 17. SFIDA ALLA CONCORRENZA Insomma, di spazio per farsi strada la R8 Spyder 5.2 FSI quattro ne ha. E pure di armi per battere la concorrenza. Intanto per l’aspetto: incanta l’osservatore al primo sguardo. Le sue linee interpretano il dinamismo e l’emozionalità di una vettura sportiva ad alte prestazioni in modo del tutto originale. Due vigorose coperture arcuate color argento, che integrano le grandi aperture di ventilazione, conferiscono al lungo posteriore della vettura un profilo possente. A differenza della coupé, la R8 Spyder dispone di classiche prese d’aria dietro le portiere; le parti laterali posteriori sono realizzate in fibra di carbonio, come pure il grande coperchio sopra il vano capote. La R8 Spyder 5.2 FSI quattro è dotata di un soft top in tessuto nel classico stile Audi. Il soft top pesa 42 kg circa, contribuendo così a mantenere bas so sia il peso
complessivo del l’au to sia il suo baricentro. Una volta distesa, la capote si fonde armoniosamente nelle linee del design e termina dando forma a due sottili pinne che si prolungano fino alla coda, disegnando un profilo che ricorda il tetto fisso della coupé. La capote è perfettamente idonea alle alte velocità ed è molto silenziosa. Il soft top, azionato da un motorino elettroidraulico, si apre e si chiude in 19 secondi, anche durante la marcia, fino a una velocità massima di 50 km/h. Il lunotto termico in cristallo, integrato separatamente nella paratia, può essere abbassato o estratto tramite l’apposito interruttore, sia con il soft top aperto sia con il soft top chiuso. Inoltre la Audi fornisce anche un frangivento che può essere montato semplicemente mediante due maniglie. Nella paratia è integrato il rollbar, composto da due robuste piastre, che all’occorrenza fuo riescono sotto la spinta di po tenti molle. La carrozzeria in alluminio della R8 Spyder è realizzata con la tecnologia Audi Space Frame (Asf); pur essendo rinforzata nei settori più importanti, pesa solo 216 kg, appena sei in più rispetto alla coupé. Nella versione con cambio manuale pesa solo 1.720 kg. Il nuovo modello top della gamma Audi offre delle performance straordinarie. Il V10 aspirato con basamento in alluminio è un propulsore ad iniezione diretta di benzina. Il principio FSI ha consentito una com pressione pari a 12,5:1 che, a sua volta, permette di ottenere una grande potenza abbinata a eccellente efficienza. La lubrificazione a carter secco, un’al-
tra tecnologia derivata dalle competizioni, garantisce la corretta quantità d’olio anche in caso di massima accelerazione trasversale e longitudinale. CAVALLI DA CORSA Il 5,2 litri eroga una coppia di 530 Nm a 6.500 giri e una potenza di 525 cv (386 kW) a 8mila giri. La sua potenza specifica è pari a 100,9 cv per litro di cilindrata, ogni singolo cavallo deve muovere soli 3,3 kg. La R8 Spyder 5.2 FSI quattro ac celera da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi; la sua spinta propulsiva si placa solo al raggiungimento dei 313 km/h. In ogni condizione di funzionamento il motore conquista per la capacità di spinta, la grinta e per l’incon-
fondibile sound del dieci cilindri Audi. Su richiesta viene equipaggiata con un cambio sequenziale a sei marce, l’R tronic. Questo cambio offre una modalità totalmente automatica e una mo dalità manuale, nella quale il conducente può cambiare le marce con estrema rapidità grazie ai bilancieri al volante. Nella fase di spunto il “launch control” consente al conducente di sfruttare tutto il potenziale di ac celerazione mediante il controllo automatico della frizione. La trazione integrale permanente quattro, che privilegia la ripartizione sul retrotreno, trasferisce la capacità di trazione sul fondo stradale in modo straordinario. Insieme al bloccaggio del differenziale sull’asse posteriore, la trazione integrale ga-
rantisce un valore aggiunto decisivo in termini di capacità di trazione, stabilità, velocità in curva e precisione. Anche per il telaio dell’Audi R8 Spyder 5.2 FSI quattro sono state impiegate le tecnologie messe a punto nelle competizioni. Tutte e quattro le ruote vengono guidate da bracci trian golari doppi, il servosterzo idraulico a cremagliera consente di percepire con precisione il contatto con il fondo stradale. Gli ammortizzatori utilizzano di serie l’avanzatissima tecnologia “Audi magnetic ride”, sono cioè in grado di adattare il loro comportamento alle caratteristiche del fondo stradale e allo stile di guida del conducente nell’arco di pochi millesimi di secondo. In alternativa è disponibile un autotelaio sportivo
sostengono l’occu pan te in modo perfetto. Le lavorazioni sono di qualità eccellente, i comandi sono chiari e strutturati in modo logico; il sistema d’informazione per il con ducente include un lap timer per la misurazione dei tempi in pista. L’equipaggiamento comprende, tra l’altro, un eccellente sound system Bang & Olufsen, un climatizzatore automatico con funzione comfort e i sedili riscaldati. La pelle dei sedili è dotata di una speciale pigmentazione che consente di ridurne il surriscaldamento causato dall’esposizione diretta ai raggi solari. La commercializzazione è prevista per la fine del mese. Prez zi: 157.500 euro per il 5.2 quattro 525 cv e 164.950 per il 5.2 quattro R tronic 525 cv.
Le linee dell’Audi R8 Spyder interpretano il dinamismo e l’emozionalità di una supercar in modo del tutto originale. Due vigorose coperture arcuate conferiscono al lungo posteriore della vettura un profilo possente da autentica dominatrice della strada.
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HONDA / LE RINNOVATE AMBIZIONI DEL NUOVO CR-V
Skerl: “Abbiamo reinventato il nostro gioiello” Il consigliere delegato di Honda Automobili Italia si dice convinto che il nuovo CR-V ha ora ancora maggiori potenzialità per conquistare una clientela decisamente più numerosa che nel passato. Noi l’abbiamo provato sulle strade nei dintorni di Firenze, ricavandone impressioni quanto mai positive. Vincenzo Bajardi FIRENZE - Oggi il cliente pretende di più dal suo Suv e gli ingegneri di Honda, nel proporre il restyling 2010 del modello CR-V, hanno pensato bene di reinventarlo con una nuova interpretazione del design, del divertimento e della sicurezza. “Proponiamo una raffinata esperienza di guida - ha evidenziato Alessandro Skerl, triestino, consigliere delegato di Honda Automobili Italia, lunga esperienza in Fiat prima di approdare a Verona - in un abitacolo da lobby lounge piuttosto che da offroad. I clienti usano questi veicoli come delle wagon e le doti integrali entrano in azione quando occorre. Un CR-V che si trova più a suo agio sull’asfalto che su strade dissestate e polverose. Ma nulla è spartano e non mancano le raffinatezze come ad esempio la leva del freno a mano che si risolve in una cloche di foggia ae ronautica. Volante a tre razze, pieno di tasti per controllare hi-fi, i-Pod e MP3, navigatore touch screen, un cambio spostato in alto, il vuoto tra i due sedili sul pavimento e se si vuole u sci re dalla portiera del passeggero non occorrono acrobazie”. Perfino il tetto in vetro? “Cer to, perché rinunciare a guardare le stelle viaggiando di notte oppure privarsi dello spettacolo unico delle gelate in Alto Adige dove il getto d’acqua per proteggere le mele forma delle stalattiti romantiche?. Ne ha fatto di strada il CRV... “Presentato per la prima volta nel 1995 al Motor Show di Tokyo, è approdato in Europa due anni dopo, dove viene costruito a Swindon, divenendo ben presto un prodotto globale. Tra i fondatori del segmento degli Sport Utility Vehicle, a partire dal primo lancio ha conquistato 557mila clienti europei mentre in Italia ha incontrato i consensi di oltre 46 mila clienti”. Quali le novità di spicco sul CR-V? “Oltre al motore i-Dtec, Euro5, da 2.2 litri con potenza accresciuta a 150 cv e cambio automatico a 5 rapporti, lo specchietto dal lato passeggero che si inclina leggermente verso il basso quando si innesta la retromarcia per consentire al
guidatore di scorgere eventuali ostacoli vicino al veicolo, la riduzione di ben 5 decibel con largo impiego di materiali fonoassorbenti, il sistema di avviso sgonfiamento degli pneumatici (Dws) in offerta standard, mentre in opzione offriamo il radar di controllo della velocità e la frenata automatica in caso d’imminente collisione. Ma non è tutto. Della dotazione di base fanno parte l’assistenza alla stabilità del veicolo (Vsa) e la fun zione di controllo della stabilità del traino (Tsa). Molto pratico il bagagliaio Double Deck dove un robusto pianale rimovibile consente di suddividere il carico su due livelli nascondendo gli oggetti da sguar-
di indesiderati”. La mancanza di incentivi penalizzerà notevolmente il mercato italiano? “Sicuro. Il mercato 2010 sarà un grande punto di domanda. Se ci si basa sugli ordini raccolti da gennaio, la proiezione è di un milione e mezzo. Il settore non potrebbe trovarsi in condizioni peggiori. Sarà uno sforzo da Sansone mantenere le reti commerciali con l’economia ferma, con il bassissimo potere d’acquisto, con la disoccupazione in crescita. Nel 2009 in Italia la nostra flessione è stata inferiore all’1 per cento con 18.668 vetture consegnate. Del nuovo CR-V ne venderemo 4.000 unità in un anno pieno. Il lancio
Sono molte le novità che caratterizzano il nuovo CR-V. Di indubbio rilievo il motore i-Dtec Euro 5, da 2.2 litri e potenza accresciuta a 150 cv, e il cambio automatico a cinque rapporti. commerciale è iniziato in marzo dopo il tradizionale porte aperte, prezzi compresi tra 27.500 e 39.350 eu ro per la versione benzina e tra 31.050 e 41.900 euro per il diesel”. Quali novità all’orizzonte? “Al Salone di Ginevra abbiamo al zato i veli sul primo coupè ibrido sportivo, il CR-Z in anteprima europea, in Italia da aprile, e il prototipo elettrico EV-N. Entro fine anno arriverà la versione ibrida della Jazz. Siamo molto soddisfatti della Insight, 466mila esemplari nel mondo e oltre 5.000 in Italia”. Honda aprirà una stazione
solare per l’idrogeno? “È stata inaugurata nel Centro Ricerche Usa a Los Angeles, studiata per il rifornimento domestico in otto ore di auto elettriche a celle a combustibile. Si tratta di una stazione solare per il rifornimento d’idrogeno a pannelli fotovoltaici. È sta disegnata come unità singola per stare comodamente in un garage. Tutto questo per dimostrare come Honda è presente nel futuro”. Notizie di espansione nel mon do da parte di Honda? “Con l’obiettivo di consolidarsi ulteriormente nel più competitivo mercato mondiale, quello
cinese, Honda ha annunciato di costruire insieme al partner Dongfeng un secondo stabilimento produttivo investendo 115 milioni di euro. La fabbrica sarà operativa nel secondo semestre del 2012 nelle vicinanze dell’attuale impianto di Wuhan con una capacità iniziale di 60mila veicoli l’anno, ma con un potenziale quattro volte superiore. In Cina Honda ha altre due joint venture. Lo scorso anno, Honda ha limitato il calo di vendite generale al 10 per cento per complessivi 3,392 milioni di unità”.
Al volante della nuova generazione del Suv Honda
Vocazione sempre più urbana
Alessandro Skerl, consigliere delegato di Honda Automobili Italia. Sotto, il nuovo CR-V, allettante proposta della Casa giapponese.
F IRENZE - Pochi chilometri su un percorso misto ricco di saliscendi nei dintorni dell’incantevole Fiesole per apprezzare il restyling 2010 del CR-V, un Suv sempre più amante dell’asfalto che del polveroso e scomodo off-road. Lo si guida come una wagon, mentre le doti 4x4 aiutano quando occorre. Un CR-V che ama i centri urbani, le autostrade e che sembra snobbare ciottolati e affini, discese ripide, sobbalzi, pendii. Roba ormai per pochi fanatici. Quindi i tecnici Honda si sono dati da fare per urbanizzare a dovere il Suv. Niente a che vedere con quando, anni addietro, c’era la ruota di scorta sul portel-
lone. Un design riuscitissimo, un frontale attuale, nuova mascherina, paraurti in tinta con la carrozzeria, cerchi in lega da 17” o 18”, orgia di pelle e di Alcantara. un pieno di gadget che fanno scena. Volante a tre razze, numerosi tasti per controllare hi-fi e altre diavolerie. Motore i-Dtec, euro 5, con potenza accresciuta a 150 cv e coppia assestatasi a 350 Nm, cambio automatico a cinque rapporti, cuore benzina 2 litri, anch’esso Euro 5, e proposto sia con trasmissione manuale a sei rapporti che automatico. Si viaggia in un abitacolo bene insonorizzato con un volante che regala confidenza, accelerazioni e riprese più evidenti, approccio agevole nelle curve. Entrambi i propulsori lavorano a dovere regalando ottimi spunti in autostrada. Certo non siamo a bordo di una sbarazzina Civic, ma si viaggia in modo confortevole nonostante il peso di 1.499 kg col benzina e di 1652 kg col diesel. Ma i consumi sono interessanti, rispettivamente di 8,2 litri x 100 km e di 6,5 litri x 100 km sempre nel ciclo combinato. Il radar funziona a meraviglia: vede gli ostacoli molto prima di chi siede al volante. Se ci si avvicina troppo a chi procede davanti una strattonata della cintura sveglierà dalla distrazione e se non basta CR-V frenerà da... sola.. Aiuti elettronici stile angeli custodi. Il motore diesel è già stato apprezzato dai possessori di Accord, ma per l’impiego sul CR-V è stato necessario modificare il cambio per meglio adattarlo al diverso utilizzo del Suv a trazione integrale “on demand”, sistema che funziona come una trazione anteriore tradizionale, ma quando le ruote davanti iniziano a perdere aderenza la coppia viene trasmessa automaticamente all’assale posteriore. Sospensioni, ammortizzatori rivisitati a tutto vantaggio del comfort di marcia e dell’agilità. Un CR-V di sostanza, in linea con i desiderata dei clienti.
VE I R D T S TE
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10MILA KM AL VOLANTE DELLA PEUGEOT 3008 2.0 16V HDI FAP 150 CV
Prova di resistenza Su un percorso di circa 10.100 km che si è snodato lungo lo Stivale da nord a sud, con sconfinamenti in Svizzera, Germania, Austria, Slovenia, Croazia e Francia, abbiamo testato a fondo il nuovo crossover del Leone. Il risultato ha confermato le positive aspettative: la 3008 è un’auto che ama macinare chilometri e condurre conducente e passeggeri alla meta in un viaggio all’insegna di comfort, prestazioni e sicurezza. Fabio Basilico MONZA - Quando i chilometri da percorrere sono tanti, viene spontaneo augurarsi che la vettura che ci accompagna sia capace di regalare la giusta dose di benessere a bordo che compensi l’indubbia fatica del viaggio. La 3008, il nuovo crossover Peugeot, ha superato brillantemente il test drive a cui l’abbiamo sottoposta macinando oltre 10mila km in su buona parte del territorio italiano, con qualche sconfinamento lungo l’arco alpino e a nord-est in Svizzera, Germania, Austria, Slovenia, Croazia e Francia. Il lungo viaggio, suddiviso in 16 tappe, ci ha tenuti impegnati per diversi giorni. La partenza è fissata un lunedì mattina di fine febbraio alla periferia nord di Monza. La 3008 ha il serbatoio pieno ed è pronta per essere caricata di borse e borsoni, il bagaglio necessario per la lunga maratona di una ventina di giorni. Sollevato il portellone posteriore ci si accorge subito che il versatile crossover del leone ha un ampio bagagliaio, funziona-
le ai nostri scopi: una caratteristica che ci tornerà sicuramente utile quando saremo alle prese con continue operazioni di carico e scarico dei bagagli. Interessante constatare l’e strema praticità della filosofia Plan Facile che Peugeot ha predisposto per gli interni della 3008, il bagagliaio può essere suddiviso in scompartimenti, grazie al suo pavimento dall’altezza modulabile a tre livelli diversi. Al livello 1 il pavimento mobile è posizionato al fondo del bagagliaio per offrire lo spazio di carico quanto più ampio possibile. Lo stesso pavimento è, al livello 2, allineato al livello del portellone aperto. Questa posizione offre un pianale completamente piatto, dal portellone fino alla plancia, quando gli schienali dei sedili posteriori e del passeggero anteriore sono ripiegati. Al livello 3, il pavimento mobile è posizionato nel punto di allineamento del portellone chiuso. Partendo da una capacità di 512 litri, il volume del bagagliaio della 3008 arriva a un massimo di 1.604 litri con i sedili posteriori ripiegati. In realtà non ab-
biamo bisogno di tutto questo spazio, potendoci bastare l’ampio volume del bagagliaio in disposizione normale. PRIMA TAPPA: MONZA-TRIESTE Partiamo in quinta. La prima tappa del nostro itinerario è ambiziosa e prevede un chilometraggio totale di circa 730 chilometri, con partenza da Monza e arrivo a Trieste. Il capoluogo giuliano sarà raggiunto passando a nord nel territorio svizzero, quindi da Livigno, rinomata località montana dell’alta Valtellina. Un percorso particolare che ci permette di mettere immediatamente alla prova le qualità dinamica della 3008 non solo su tratti autostradali ma in un percorso misto con il passaggio anche su strade statali. Sul tratto alpino italiano e svizzero abbiamo la possibilità di mettere alla prova le qualità dinamiche della 3008, avendo a disposizione una buon numero di tornanti. L’avantreno è di tipo pseudo McPherson invertito, con una barra antirollio disaccoppiata,
la cui tecnologia permette un rigoroso controllo e un buon livello di assorbimento. Il retrotreno, composto da una traversa deformabile, da due bracci e da una barra antirollio integrata, offre un ingombro limitato e una rigidità importante. Il risultato è un buon controllo delle vibrazioni e stabilità della scocca.
mm di più di una 308, l’angolazione del volante rispetto all’asse del guidatore è di 24,8 gradi, esattamente quella della 308. Ciò contribuisce a rendere del tutto simile a quella di una berlina la posizione di guida ergonomica della 3008. La sensazione di essere “in alto” aiuta no tevolmente a mantenere un’attenzione vigile alla strada.
SECONDA TAPPA: TRIESTE-SIENA
TERZA TAPPA: SIENA-GALLIPOLI
L’itinerario è in gran parte costituito da strade statali che dalla parte orientale dell’Italia ci permettono di spostarci a ovest attraversando la dorsale appenninica. Quasi 630 chilometri che ci permettono di apprezzare fino in fondo la posizione di guida ideale e confortevole offerta dalla 3008. Per garantire una posizione ottimale del volante rispetto al guidatore il piantone dello sterzo è composto da tre cardini al posto di due. Di conseguenza, mentre l’altezza normale del punto di visuale, ovvero dell’altezza degli occhi rispetto alla strada, raggiunge i 1.046 mm, cioè 101
Grande stradista, perfettamente a suo agio nei tratti lunghi, Peugeot 3008 si adatta con tranquillità allo sforzo che le viene richiesto in una delle tappe più lunghe del nostro test drive: mille chilometri da Siena fino a Gallipoli, passando da Perugia e poi percorrendo il litorale adriatico fino in Puglia. Bella da guidare e da vedere, il crossover francese ha una personalità pronunciata che non passa inosservata. Nel frontale, gli elementi stilistici tipici del marchio del Leone si adattano agli evidenti volumi generosi della vettura. I proiettori dalla li nea affusolata hanno un’e -
spressione moderna, rassicurante. La grande bocca della griglia della calandra contribuisce a definire il carattere elegante e robusto del veicolo. Il fascione paracolpi anteriore rafforza queste sensazioni. Lateralmente, la linea della vetratura è inclinata in avanti mentre posteriormente i parafanghi dalla bombatura pronunciata sposano i gruppi ottici color rubino, che immediatamente indicano la presenza della tecnologia Led. QUARTA TAPPA: GALLIPOLI-SIRACUSA Dalla Puglia ci avventuriamo verso la Sicilia con meta finale a Siracusa. Cambiano i panorami, ognuno caratterizzato dalla tipica bellezza italiana, e il contachilometri fa un ulteriore notevole balzo in avanti. Man mano che procediamo nel nostro itinerario lungo lo Stivale, prendiamo sempre più confidenza con la 3008. L’abitabilità è uno dei punti qualificanti del modello francese. La lunghezza della vettura è pari a 4,3 metri: ciò segue a pag. 8
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TEST DRIVE
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Prova di resistenza
La 3008 sarà nel 2011 il primo modello Peugeot con tecnologia HYbrid4
segue da pagina 7
Il futuro del Leone è già iniziato
consente di disporre di un passo di 2,6 m che contribuisce al notevole spazio interno, di uno sbalzo anteriore la cui lunghezza è stata contenuta in 916 mm e di uno sbalzo posteriore di 836 mm. L’importante larghezza di 1,8 m è immediatamente evidente a chiunque guardi sfilare la 3008. L’altezza di 1,6 è garanzia della suddetta posizione di guida alta ma anche di un abitacolo generoso in quanto a dimensioni, per tutti gli occupanti. All’interno della 3008 il viaggio è una gita di piacere all’insegna del totale dominio della strada. Il comfort di guida e l’ergonomia di accessori e comandi a disposizione di conducente e passeggeri contribuiscono a creare un particolare rapporto di adattamento uomomacchina. QUINTA TAPPA: SIRACUSA-POTENZA Lasciamo la Sicilia e ripercorrendo verso nord la Calabria entriamo in terra lucana. I circa 570 chilometri che ci separano da Potenza ci offrono la possibilità di testare l’impianto frenante della 3008. Anche se non mancano i lunghi tratti autostradali lungo l’A3, il traffico sostenuto con i suoi frequenti rallentamenti mette a dura prova i sistemi di frenatura della vettura. Nell’anteriore, la 3008 monta dischi ventilati di grandi dimensioni, con un diametro di 302 mm e uno spessore di 26 mm. Non è l’unica configurazione, dal momento che le versioni equipaggiate con il 1.6 VTi e il 1.6 HDi FAP montano la soluzione 283 x 26 mm. La 2.0 HDi condivide il formato con la 3008 1.6 litri THP. Le pinze dei freni anteriori hanno un diametro del pistone di 57 mm per offrire il giusto mordente, migliorare la modulabilità e aumentare la durata. Sull’asse posteriore sono montati due dischi di 268x12 mm. SESTA TAPPA: POTENZA-FIRENZE Risaliamo a tappe forzate l’Ita lia. Questa volta ci aspetta una tappa lungo la “spina dorsale” appenninica, con passaggio in Molise (Campobasso) e nella capitale. Meta finale Firenze. Ben 875 chilometri che hanno richiesto circa 11 ore di strade in prevalenza interne, non di rado in condizioni difficili per via di nevicate e ghiacciate più o meno recenti. L’estrema varietà dei percorsi ci ha permesso di testare l’efficacia operativa dei moderni dispositivi di sicurezza e ausilio alla
guida di cui è dotata la 3008. All’Esp di serie si affianca l’antipattinamento (Asr o, come nel nostro caso, il Grip Control), l’assistenza alla partenza in salita Hill Holder (molto utile per le ripartenze dopo una sosta obbligata in colonna su un strada in salita), il controllo di stabilità Cds, l’Abs, il ripartitore elettronico di frenata Ref e l’assistenza alla frenata d’emergenza Afu. L’Esp può essere comodamente disattivato con una lieve pressione sull’apposito tasto e si reinserisce automaticamente a una velocità superiore ai 50 km/h. Va anche detto dell’opportuna accensione automatica delle luci di emergenza, in caso di forte decelerazione.
MONZA - La 3008 sarà il primo modello Peugeot dotato di tecnologia HYbrid4. Il lancio commerciale di questo crossover ibrido a quattro ruote motrici è previsto nel 2011: la dotazione renderà 3008 un crossover ancor più efficiente dal punto di vista ambientale, in accordo con i tempi moderni e le aspirazioni di molti clienti. HYbrid4 si riferisce all’ibridazione di un motore termico con uno elettrico, in cui lo schema meccanico originale permette di disporre delle quattro ruote motrici. Infatti, se il motore termico trova posto sotto il cofano anteriore per muovere le ruote anteriori, quello elettrico è posizionato al livello del retrotreno, sotto la soglia del vano bagagli, con il compito di azionare le ruote posteriori. Questa tecnologia consente non solo un reale passo avanti in termini di riduzioni del consumo e delle emissioni di CO2 (circa il 35 per cento in meno), ma anche l’utilizzo della trazione
integrale. All’ultimo Mondial di Parigi è stata presentata la concept-car Prologue HYbrid4 equipaggiata con un 2.0 litri HDi FAP da 120 kW/163 cv e un motore elettrico di 27 kW/37 cv, per una potenza complessiva di 147 kW/200 cv e una coppia massima di 300 Nm sull’avantreno e 200 Nm sul retrotreno. Nonostante questa potenza, che è direttamente comparabile a quelle che si sarebbero potute ottenere soltanto con un 2.2 litri HDi FAP bi-turbo, il consumo, nel ciclo misto, è di soli 4,1 litri/100 km, con emissione di 109 g/km di CO2. Pur mantenendo i vantaggi di un veicolo spazioso, questa tecnologia permette di associare prestazioni dinamiche di spicco, nel rispetto dell’ambiente. Un altro elemento importante è l’assenza di organi meccanici tra l’anteriore e il posteriore essendo la gestione elettronica (by wire).
SETTIMA TAPPA: FIRENZE-VENTIMIGLIA La settima tappa è prevalentemente autostradale e dal capoluogo toscano ci porta in pros simità del confine con la Francia, a Ventimiglia. L’occasione è di quelle giuste per gustarsi la vivibilità interna della 3008. Il posto di guida appare particolarmente ricco e stilisticamente azzeccato. Ricorda per alcuni dettagliata cabina di pilotaggio di un aereo ed è progettato intorno al suo principale utilizzatore. In armonia con il grande parabrezza in posizione avanzata, lo stile della plancia of fre una visuale ampia verso l’esterno. I materiali utilizzati fanno percepire qualità, visiva e tattile. Davanti agli occhi c’è un quadro strumenti curato, in cui numeri e altri indicatori sono facilmente intuibili. Un grande schermo multifunzione a matrice di punti è posizionato al centro della plancia: computer di bordo, visualizzazione dell’itinerario del navigatore, tutto è in tuitivamente reperibile. La con solle tecnica centrale viene visualizzata senza soluzione di continuità con questa strumentazione e va a inglobare la leva del cambio e la generosa consolle che separa i due sedili anteriori, fungendo infine da ampio e provvidenziale bracciolo. Ma non è tutto perché al di so pra dell’interfaccia tecnica che incorpora le consolle della climatizzazione e dei sistemi audio o telematici, alcuni selettori sono utili alla definizione dei parametri del sistema Head Up Display e del Distance Alert. Essi contribuiscono appieno a definire l’ambiente aeronautico dell’insieme, al pari del lo schermo trasparente a scomparsa, posizionato nel campo visivo del guidatore, sul quale sono proiettate le informazioni principali relative alla guida. 1a TAPPA: Monza-Trieste
Dettaglio percorso: Monza, Sondrio, Svizzera, Livigno, Svizzera, Merano, Verona, Venezia, Trieste Km totali: 728 Durata: 9 ore Consumo medio di carburante: 40,768 litri 2a TAPPA: Trieste-Siena
Dettaglio percorso: Trieste, Bologna, Urbino, Siena Km totali: 629 Durata: 7 ore e 30 min
Consumo medio di carburante: 35,224 litri
TEST DRIVE OTTAVA TAPPA: VENTIMIGLIA-ZURIGO L’Head Up Display è una delle più originali “invenzioni” dell’ingegneria automobilistica contemporanea. Le informazioni essenziali alla guida sono proiettate, dal retro della palpebra del cruscotto, su uno schermo translucido in policarbonato, con trattamento antiriflesso. Stando alla guida, è possibile accedere alle informazioni relative alla velocità, al regolatore/limitatore di velocità e al Distance Alert senza avere bisogno di distogliere lo sguardo dalla strada. Oltre al comfort di utilizzo che ne deriva - ne abbiamo avuto la prova nel variegato percorso che da Ventimiglia ci ha condotto fino a Zurigo attraverso la dogana di Chiasso - c’è un indubbio vantaggio in termini di sicurezza primaria. Abbinato all’Head UP Display e a un radar specifico montato nella parte anteriore del nostro veicolo, il Distance Alert ci allerta - lo dice il nome stesso - quando la distanza di sicurezza, misurata in secondi dal veicolo che precede, scende al di sotto della soglia impostata dal conducente in funzione della velocità. Il Distance Alert funziona in una gamma di velocità compresa tra 70 e 150 km/h ed è possibile impostare l’allarme tra le distanze. Allarme che è di carattere visivo e compare sull’Head Up Display. NONA TAPPA: ZURIGO-VIENNA Con sei gruppi motopropulsori, due unità benzina e due
diesel HDi FAP, ossia dotati di filtro antiparticolato, la 3008 dispone di un’offerta in grado di soddisfare più esigenze. Tutti sono dotati di una testata a doppio albero a camme in testa e 16 valvole. Negli oltre 770 chilometri che separano Zurigo da Vien na, con alle spalle oltre 4.100 km già percorsi, abbiamo coperta una distanza tale che ci permette di fare un bilancio il più possibile attendibile delle prestazioni della 3008. Il nuovo 2 litri 16V HDi FAP abbinato al cambio manuale a sei marce ha un carattere brillante che ben si addice ai tratti a veloce percorrenza come quelli autostradali ed è sufficientemente progressivo ed elastico per svincolarsi con prontezza nelle strade a più lento scorrimento. Dotato di una cilindrata di 1.997 cc, il propulsore eroga una potenza massima che raggiunge 110 kW/150 cv a 3.750 giri/min e una generosa coppia massima di 340 Nm a 2.000 giri/min. Il propulsore è già in linea con la normativa Euro 5 ed è una sostanziale evoluzione del 2 litri HDi da 100 kW/136 cv proposto su altri modelli. La testata, le parti mobili, l’aspirazione, lo scarico, la distribuzione sono stati ripensati completamente. Per ottenere delle soddisfacenti prestazioni, il motore dispone di una camera di combustione di nuova generazione di tipo Eccs (Extreme conventional combustion system), di un turbocompressore a geometria variabile a bassa inerzia, di una pompa ad alta pressione comandata elettronicamente, che consente di raggiungere una pressione massima di 2.000 bar nel condotto comune in funzio-
9 ne della carica del motore richiesta. Gli iniettori a solenoide sono a otto fori. È una motorizzazione che valorizza al massimo il comportamento stradale della 3008 sia in fase di crociera, che di accelerazione e di ripresa. Per la cronaca, la 3008 del nostro test drive accelera da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi e raggiunge una velocità massima di 195 km/h, un traguardo che però non è necessario raggiungere e non solo per doveroso e intelligente rispetto dei limiti di velocità: l’estrema agilità e la dinamica di guida possono essere sperimentate con successo an che a velocità inferiori. Il consumo in ciclo misto è di 5,6 litri/100 km, che salgono a 7,1 litri/100 km nell’urbano e scendono a 4,7 litri/100 km nell’extra urbano, dove la 3008 2.0 HDi sprigiona efficiente rendimento. DECIMA TAPPA: VIENNA-POLA Dalla capitale austriaca scendiamo verso l’Istria, passando dalla Slovenia ed entrando in territorio croato. Percorriamo tutta la penisola istriana fino a Pola, che raggiungiamo dopo circa 600 km. A bordo della 3008 tut ti viaggiano bene. Ci immaginiamo di avere ospiti comodamente seduti sul divano posteriore e di spiegare loro i pregi della vettura francese. La larghezza ai gomiti è di 1.480 mm, praticamente la stessa di chi è davanti (1.476 mm). Inoltre, i nostri ipotetici passeggeri posteriori disporrebbero di uno spazio adeguato per le gambe, grazie a una lunghezza abitabile, che tradotto significa la di-
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stanza tra la pedaliera anteriore e il sedile posteriore, di 1.690 mm e ai gusci dei sedili anteriori carenati. Analogamente, l’altezza abitabile posteriore, di 876 mm, consente anche ad adul ti alti di trovare comodamente posto. La superficie vetrata è di ben 1,70 metri quadrati, merito anche del grande parabrezza panoramico. Ma non è tutto, perché la nostra 3008 è equipaggiata con l’opzione del tetto panoramico in cristallo, la cui superficie è di 1,60 metri quadrati, quasi equivalente a quella della 308 SW. Il tetto può essere oscurato con una tendina avvolgibile, il cui sistema è integrato nella zona posteriore del padiglione. La tendina è a comando elettrico, si aziona con un pulsante ubicato nella consolle centrale anteriore ed è dotata delle funzioni sequenziale e antipizzicamento. Quando scende la sera, il tramonto ci accoglie mentre entriamo in Pola. L’abitacolo della 3008 dispone di un’illuminazione soffusa e accogliente, con fonti luminose a livello dello spazio per i piedi e una luce a Led nella consolle del tetto.
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La carta d’identità Nome: 3008 Cognome: Peugeot Versione: Outdoor Dimensioni: lunghezza 4,36 m, larghezza 1,83 m, altezza 1,63 m, passo di 2,61 m. Motore: 1.997 cc 16V HDi FAP, potenza massima 110 kW/150 cv a 3.750 giri/min, coppia massima di 340 Nm a 2.000 giri/min. Velocità massima: 195 km/h Accelerazione 0-100 km/h: 9,7 secondi Consumi (litri/100 km): urbano 7,1 - extraurbano 4,7 - misto 5,6 Emissioni: 146 g/km Cambio: manuale 6 marce Sistema frenante: dischi ventilati, anteriori 302x26 mm, posteriore 268x12 mm. Pneumatici: 215/60 R16 Sospensioni: avantreno di tipo pseudo McPherson invertito, con barra antirollio disaccoppiata; retrotreno composto da una traversa deformabile, da due bracci e da una barra antirollio integrata. Dispositivi di sicurezza: 6 airbag (2 frontali, 2 laterali, 2 a tendina), 5 cinture di sicurezza a tre punti di aggancio, Esp con Grip Control, Hill Holder, Cds, Abs, Ref, Afu. Prezzo: 29.600 euro
UNDICESIMA TAPPA: POLA-TORINO Una tappa tutto sommato tranquilla quella che dall’Istria ci riporta in Italia, a Torino: in gran parte su autostrade, per un totale di 700 chilometri. Ne approfittiamo per gustarci della buona musica, grazie alle proposte della gamma telematica Wip, acronimo di World in Peugeot. Numerose sono le offerte a disposizione della clientela. Quella di cui possiamo usufruire nel nostro test drive è il Wip Com 3D, sistema multimediale alto di gamma che soddisfa le aspettative di chi è molto esigente nonché sensibile all’universo high-tech e alla ricerca della massima connettività. Il sistema comprende un grande schermo da 7” 16/9 ad alta risoluzione (800x480 pixel) con cartografia tridimensionale dell’Europa contenuta su un disco fisso di 40 Gb, un’autoradio tri-tuner che consente una ricezione ottimale delle frequenze radio e delle informazioni sul traffico RDSTMC, un lettore DVD/CD MP3 e WMA (Windows Media Audio), un modulo GSM per accedere ai vari servizi e alla funzione telefono viva voce, una connessione Bluetooth, una funzione Jukebox per avere a disposizione i brani musicali preferiti nei 10 Gb del disco fisso apposito, un lettore frontale della scheda SD per leggere i file audio MP3 e WMA, una presa Usb accessibile per collegare qualsiasi tipo di apparecchi audio digitali mobili, prese ausiliarie RCA au -
3a TAPPA: Siena-Gallipoli
Dettaglio percorso: Siena, Spoleto, Lanciano, Gallipoli Km totali: 1.105 Durata: 11 ore e 30 min Consumo medio di carburante: 56,28 litri 4a TAPPA: Gallipoli-Siracusa
Dettaglio percorso: Gallipoli, Reggio Calabria, Palermo, Agrigento, Siracusa Km totali: 1.085 Durata: 11 ore Consumo medio di carburante: 60,76 litri
dio/video nel cassetto portaoggetti. DODICESIMA TAPPA: TORINO-ZAGABRIA Da Torino ripercorriamo il Nord Italia spostandoci all’e stremo est. La nostra meta è la capitale della Croazia, Zagabria. Un viaggio tranquillo, all’in segna del massimo relax. Non occorre appoggiare gli oggetti che portiamo con noi in zone improbabili e per niente sicure all’interno dell’abitacolo. A bordo, la 3008 mette a disposizione diversi vani portaoggetti, per un totale di circa 50 litri di volume utile. Nella consolle centrale c’è un vano che contiene una bottiglia da 1,5 litri, carte stradali, CD, ecc.. Il cassetto portaoggetti mette invece a disposizione 4,1 litri e il vano chiuso sotto il volante dispone di 3,7 litri. E non è finita: nei due ampi vani ricavati nelle porte anteriori, di 7 litri ciascuno, si possono riporre bottiglie d’acqua. Per chi vuole il massisegue a pag. 10
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TEST DRIVE
5a TAPPA: Siracusa-Potenza
Dettaglio percorso: Siracusa, Messina, Villa San Giovanni, Potenza Km totali: 569 Durata: 7 ore e 30 min Consumo medio di carburante: 31,864 litri 6a TAPPA: Potenza-Firenze
Dettaglio percorso: Potenza, Campobasso, Roma, Perugia, Firenze Km totali: 875 Durata: 11 ore Consumo medio di carburante: 49 litri 7a TAPPA: Firenze-Ventimiglia
Prova di resistenza segue da pagina 9 mo della comodità per godersi il viaggio in santa pace, un portabicchieri o portalattine è presente nella consolle centrale. Sopra la porta lato guida c’è un portaocchiali imbottito e una rete portaoggetti a destra della consolle centrale è a disposizione del passeggero anteriore. I tre passeggeri posteriori non sono da meno in quanto a praticità, grazie ai diversi spazi predisposti per contenere materiale, dai vani che si aprono sotto i piedi alle reti sui gusci dei due sedili posteriori e ai vani nelle porte. TREDICESIMA TAPPA: ZAGABRIA-BOLZANO Quasi al termine del nostro lunghissimo test drive, possiamo dire con certezza che la 3008 infonde un clima di sicurezza. La vettura può essere dotata di ben 6 airbag di cui 2 frontali adattativi con una capacità di 40 litri per il conducente e di 80 litri per il passeggero, 2 laterali di 18 litri ciascuno per proteggere il torace e il bacino dei passeggeri anteriori e infine 2 a tendina da 30 litri per la testa dei passeggeri anteriori e posteriori. In dotazione ci sono cinque cinture di sicurezza a tre punti di aggancio abbinate ad allarmi acustici di allacciamento o mancato allacciamento, integrati visivamente da pittogrammi. Nei posti anteriori, le cinture sono dotate di pretensionatori pirotecnici e di limitatori di sforzo a bassa taratura. I poggiatesta anteriori, a portafoglio, e quelli posteriori, a virgola, ottimizzano il contatto con la testa in caso d’urto. Infine, due posizioni Isofix sono disponibili nei posti laterali posteriori, per accogliere i seggiolini per bambini.
Il Grip Control è nato per soddisfare le necessità connesse agli impieghi off-road. È composto da un sofisticato sistema di antipattinamento e dai pneumatici Michelin Latitude Tour HP “Mud & Snow” da 16” (215/60 R16), abbinati a cerchi in lega da 18”. La versatilità su tutti i fondi di questo pneumatico, utilizzabile in tutte le stagioni, favorisce un funzionamento ottimale del sistema antislittamento. La gomma utilizza una tecnologia specifica Michelin. Si tratta della nuova lamellatura StabiliGrip grazie alla quale le lamelle hanno la capacità di agganciarsi tra loro per garantire la stabilità della gomma a contatto con la strada. Lo scopo del sistema è quello di ottimizzare la motricità delle due ruote anteriori attraverso un sofisticato sistema antislittamento integrato all’interno del calcolatore dell’Esp. Cinque le modalità di funzionamento, facilmente accessibili tramite l’ap posito comando sulla consolle centrale: con Esp Standard, l’Electronic stability program è calibrato per un livello basso di slittamento; Neve, che adegua la sua strategia di aderenza alle condizioni incontrate da ciascuna delle due ruote motrici in fase di partenza; Fango, che prevede già all’avviamento che le ruote meno aderenti possano pattinare, in modo da agevolare l’eva-
cuazione del fango e ritrovare così aderenza: Sabbia, che consente un maggiore pattinamento contemporaneo delle due ruote motrici per far avanzare il veicolo e ridurre il rischio d’insabbiamento; Esp Off, che lascia la possibilità di scollegare l’Esp e il Grip Control fino a 50 km/h per dare al conducente piena autonomia. Va anche detto che con la motorizzazione 2.0 HDi, Peugeot ha sviluppato il nuovo sistema Dynamic Rolling Control per il controllo del rollio. In pratica, alla vettura viene permesso di migliorare ulteriormente le qualità dinamiche mantenendo un elevato livello di comfort. L’ultima parte del nostro itinerario è quella che, passando dal Traforo del Frejus ci permette di lasciare la Francia ed entrare in Italia fino alla meta finale di Monza. Arrivati al traguardo, non ci resta che parcheggiare la nostra 3008. Il rilevatore ostacoli anteriori o posteriori è un utile e realmente funzionale ausilio in fase di manovra (emette, attraverso lo schermo centrale e l’altoparlante più vicino all’ostacolo, suoni a una frequenza più o meno ravvicinata, in funzione della di stanza dall’ostacolo) mentre il freno di stazionamento elettrico automatico si inserisce da solo quando si spegne il motore. In fase di partenza, quando il conducente inizia ad accelerare, il freno a mano si sblocca automaticamente, permettendo alla 3008 di muoversi in tutta sicurezza verso nuovi avventurosi traguardi.
8a TAPPA: Ventimiglia-Zurigo
Dettaglio percorso: Ventimiglia, Aosta, Chiasso, Zurigo (Svizzera) Km totali: 821 Durata: 8 ore e 30 min Consumo medio di carburante: 45,976 litri 9a TAPPA: Zurigo-Vienna
Dettaglio percorso: Zurigo (Svizzera), Monaco (Germania), Linz, Vienna (Austria) Km totali: 773 Durata: 7 ore e 30 min Consumo medio di carburante: 43,288 litri 10a TAPPA: Vienna-Pola
Dettaglio percorso: Vienna, Graz (Austria), Slovenia, Pola (Croazia) Km totali: 624 Durata: 7 ore e 30 min Consumo medio di carburante: 34,994 litri 11a TAPPA: Pola-Torino
Dettaglio percorso: Pola (Croazia), Slovenia, Trieste, Venezia, Milano, Torino Km totali: 702 Durata: 7 ore Consumo medio di carburante: 34,312 litri 12a TAPPA: Torino-Zagabria
Dettaglio percorso: Torino, Trieste, Slovenia, Zagabria (Croazia) Km totali: 768 Durata: 7 ore e 30 min Consumo medio di carburante: 43,008 litri 13a TAPPA: Zagabria-Bolzano
QUATTORDICESIMA TAPPA: BOLZANO-MONZA L’ultima tappa del nostro itinerario ci riporta ovviamente al punto da dove siamo partiti. Per arrivarci scegliamo di prendercela “alla larga”, allungando il percorso per testare le qualità di una delle dotazioni più importanti di cui la nostra Peugeot 3008 è equipaggiata: il Grip Control. I tratti di strada a cavallo dell’arco alpino, sia sul versante austriaco che su quello svizzero, francese e italiano sono un utile banco di prova, specie nel periodo invernale. Da Bolzano partiamo alla volta di Ginevra, entrando in Austria e quindi sconfinando in Svizzera da est.
Dettaglio percorso: Firenze, Piacenza, Genova, Ventimiglia Km totali: 543 Durata: 5 ore Consumo medio di carburante: 30,408 litri
Dettaglio percorso: Zagabria (Croazia), Slovenia, Trieste, Verona, Bolzano Km totali: 631 Durata: 6 ore Consumo medio di carburante: 35,336 litri 14a TAPPA: Bolzano-Monza
Dettaglio percorso: Bolzano, Austria, Ginevra (Svizzera), Francia, Milano, Monza Km totali: 1.109 Durata: 12 ore Consumo medio di carburante: 62,104 litri TOTALE
Pratico, ampio e profondo, il vano ricavato nel tunnel centrale può contenere un numero considerevole di oggetti.
Paesi attraversati: Italia, Svizzera, Germania, Austria, Slovenia, Croazia, Francia Km percorsi: 10.662 Litri carburante: 608,322 litri
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Guido Prina GÖTEBORG - È pronta a sfidare i mercati mondiali la nuova Volvo S60, forte di uno stile deciso che non ha precedenti per la Casa svedese. Nata per essere provocante, sia fisicamente che emotivamente, la S60 è senza dubbio la Volvo più dinamica mai presentata fino a ora e vanta un dispositivo di sicurezza unico e innovativo: Pedestrian Detection, ovvero il rilevamento pedoni con frenata automatica completa. La S60 si inserisce in uno dei segmenti automobilistici più competitivi al mondo: quello CD Premium. Virtualmente, tutte le linee sono state tracciate per forgiare il dinamico profilo a V. Il montante posteriore si allunga sinuosamente verso le luci posteriori e la sottile linea da coupé del tettuccio è accompagnata da un nuovo profilo delle fiancate, su entrambi i lati inferiori della carrozzeria; il risultato è una doppia onda, aggraziata e allo stesso tempo decisa, che va dai gruppi ottici anteriori a quelli posteriori. L’avvallamento al centro della doppia onda spinge visivamente l’auto verso il basso e mette in evidenza le ruote. Questo accentua il portamento dell’auto e la fa sembrare più bassa e armoniosa. Il cofano “scolpito” e gli sbalzi più corti, davanti e dietro, enfatizzano anch’essi l’aspetto sportivo della vettura. Per la berlina svedese sono disponibili due telai. Sul mercato europeo, l’innovativo telaio dinamico è di serie, mentre nella maggior parte dei mercati in Nord America e Asia si offrirà il telaio comfort con la variante sportiva disponibile come optional. La differenza tra i due tipi di telaio risiede negli ammortizzatori e negli assetti. La variante comfort offre in un certo senso una regolazione più morbida per garantire una guida più fluida su superfici stradali non sempre ottimali. Va anche detto che il software nel sistema
“ Estroversi si nasce VOLVO / LA NUOVA S60 È NATA PER ESSERE PROVOCANTE
Più sportiva e dinamica di qualunque altra Volvo precedente, la nuova S60 rimane pur sempre un’icona del miglior design scandinavo. All Wheel Drive è stato modificato per consentire alle varianti a quattro ruote motrici del nuovo modello di sfruttare al massimo il nuovo telaio sportivo; le quattro ruote motrici sono di serie sulla versione T6 e optional sulla D5. Inoltre, tutte le varianti della nuova S60 possono essere dotate dell’avanzato telaio attivo auto-regolante Four-C. Questo telaio attivo è stato modificato e migliorato per garantire un controllo e una sensazione di comfort migliori rispetto alle precedenti Volvo. Il nuovo telaio dinamico è
supportato da una gamma di sistemi elettronici che enfatizzano ancor più la sportività della guida. La S60 è dotata di Advanced stability control (controllo avanzato della stabilità). Con un nuovo sensore dell’angolo di rollio, è possibile individuare qualunque tendenza allo scivolamento con notevole anticipo. Ciò significa che il Dstc (Dynamic stability and traction control) è in grado di intervenire prima e con maggiore precisione. L’impianto frenante altamente avanzato è un elemento importante delle proprietà di
guida della nuova S60. A bordo di S60 trionfa la qualità esclusiva. I progettisti di Volvo Cars hanno arricchito la razionale semplicità della tradizione scandinava dandole emozione, contrasto e brio. Nella prima fase di lancio, la nuova S60 è disponibile con una serie di motori diesel e benzina che vanno da una versione DRIVe economica da 115 cavalli fino a un’aggressiva versione turbo dalle elevate prestazioni, che offre ben 304 cavalli. Il T6 benzina ha una cilindrata di 3.0 litri ed è stato ulteriormente mi-
VOLVO / Ford cede il marchio svedese al gruppo Geely
All’ombra della Grande Muraglia Il nome della Casa di Hangzhou diventa improvvisamente famoso in Europa e in tutto il mondo per aver messo a segno la più grande takeover automobilistica mai effettuata da una società asiatica: l’acquisizione della svedese Volvo, ceduta da Ford per una cifra di 1,8 miliardi di dollari. HANGZHOU - Improvvisamente il nome del gruppo cinese Geely sta facendo il giro del mondo. Il costruttore di Hangzhou ha infatti messo a segno un colpo storico, rendendosi pro tagonista della più grande takeover automobilistica mai effettuata da una società asiatica. Geely, che è il principale produttore privato di automobili in Cina, ha acquisito da Ford la Casa svedese Volvo. La cifra sborsata ammonta a 1,8 miliardi di dollari (circa 1,3 miliardi di eu ro), meno di un terzo di quanto aveva sborsato nel 1999 l’americana Ford alla Casa madre svedese (6,5 miliardi di dollari). Il gruppo Geely è stato fondato nel 1986 da Li Shufu, che ne è l’attuale Presidente: Li Shufu, che ha firmato l’accordo con la controparte Ford rappresentata da Lewis Booth, Executive Vice president e Chief Financial Officer, ha una solida
formazione ingegneristica ed è attualmente al 123esimo posto nella classifica dei miliardari cinesi. Il gruppo, che inizialmente forniva pezzi di ricambio per frigoriferi, è entrato nell’avventura automobilistica solo nel 1997, con la Zhejiang Geely Holding, società con base a Hangzhou, nel la provincia orientale della Cina dello Zhejiang. Il gruppo, che è stato valutato in 14 miliardi di yuan (circa 2,05 miliardi di dollari) dà lavoro a 12mila dipendenti, dei quali 1.600 sono ingegneri. Ha sei impianti in Cina, con una capacità produttiva di 300mila veicoli l’anno, e possiede anche 500 concessionarie e 600 stazioni di servizio nella Repubblica Popolare. Conta inoltre so cietà distributrici in alcuni Paesi, tra cui Ucraina, Russia e Indonesia. Volvo ha 22mila dipendenti, di cui 16mila solo in Svezia, ma
ciò che interessa all’acquirente asiatico sono soprattutto il marchio e la tecnologia. Attualmente, Geely dispone di una gamma di vetture con motori di cilindrata compresa tra i 1.000 e 1.800 cc. Geely ha anche una filiale a Hong Kong e lo scorso settembre ha annunciato che un fondo d’investimento controllato dalla banca americana Goldman Sachs ha investito 334 milioni di dollari nella società automobilistica: se decidesse di convertire in azioni le obbligazioni possedute arriverebbe a una quota del 15,1 per cento. Ford ha confermato che l’acquirente avrebbe già versato un “acconto” di circa 200 milioni di dollari e che il resto verrà saldato in seguito. Il passaggio verrà finalizzato verso metà anno, dopo che l’autorità antitrust e il Governo cinese avranno accertato la regolarità della transizione. Ford, secondo le prime in discrezioni, continuerà co-
munque a collaborare con Volvo anche dopo la vendita al
gliorato, principalmente grazie alla riduzione degli attriti interni. Ora può vantare una potenza di 304 cv e ben 440 Nm di coppia. La potenza è trasmessa alle ruote tramite un cambio automatico Geartronic a sei rapporti di seconda generazione. L’AWD è di serie. Il nuovo quattro cilindri 2.0 GTDi (Gasoline Turbocharged Direct Injection) ha una cilindrata di due litri e offre ben 203 cv, con 300 Nm di coppia disponibili a partire da 1.750 giri al minuto. Per quanto riguarda i diesel, il cinque cilindri D5 doppio turbo ad alte prestazioni offre 205 cv e 420 Nm di coppia. Esiste anche il nuovo cinque cilindri D3 due litri da 163 cv e 400 Nm di coppia. Entrambi i turbodiesel sono disponibili con cambio automatico o manuale, entrambi a sei rapporti. Il D5 può anche essere dotato di trazione integrale. Successivamente, nel corso del primo anno di produzione, la nuova S60 sarà anche disponibile nella versione 2.0 GTDi (T5) con 240 cv e 320 Nm di coppia; inoltre, ci sarà un motore GTDi da 1.6 litri disponibile in versione 180 cv (T4) e 150 cv (T3), con 240 Nm di coppia. Tutti i GTDi saranno disponibili in abbinamento al cambio automatico Powershift di Volvo o a un cambio manuale, entrambi a sei rapporti. Verrà introdotta anche una versione DRIVe della nuova S60, con un motore diesel da 1.6 litri. Il consumo di carburante è pari a 4,3 litri/100 km, con emissioni di CO2 inferiori a 115 g/km. Il motore eroga 115 cv e sviluppa 270 grup po cinese. La Zhejiang Geely Holding Group Company Limited per 1,8 miliardi di dollari si porta a casa tutti gli asset della Volvo, inclusa la proprietà intellettuale presente sui brevetti di Volvo Car Corporation. L’accordo con il costruttore cinese permetterà comunque a Ford e a Volvo di continuare in quelle che sono le loro ricerche in qualsiasi campo, permettendo a terzi, compresa ovviamente la Geely, la sublicenza di tutti i brevetti. Ford ha tentato di vendere Volvo già alla fine del 2008, per far fronte alle sue difficoltà finanziarie, e il nome di Geely come possibile acquirente della
Li Shufu (a sinistra), Presidente del gruppo Geely, e Lewis Booth, Executive Vice president e Chief Financial Officer di Ford.
Arriva sul mercato un’auto dallo stile forte e deciso senza precedenti per il marchio svedese. La nuova S60 è nata per suscitare emozioni ed è senza dubbio la Volvo più dinamica mai presentata fino a ora. La gamma di motorizzazioni sarà arricchita nel corso del primo anno di produzione. Consegne a partire dall’estate. Nm di coppia e sarà disponibile solo con cambio manuale a sei rapporti. L’obiettivo annuale di vendita iniziale per la nuova S60 è di 90mila auto. La base clienti si estende in modo insolitamente uniforme in tutto il mondo. Europa (Russia compresa), Nord America e il resto del mondo rappresenteranno ciascuna circa un terzo delle vendite mondiali. Le prime auto verranno consegnate ai clienti all’inizio dell’estate. con trollata svedese era già e merso nell’ottobre 2009. La voce si era poi fatta più insistente, tanto che solo alcune settimane fa il Financial Times aveva annunciato la possibile conclusione dell’accordo. “Volvo è un grande marchio con un’eccellente linea di produzione - ha dichiarato Alan Mulally, Presidente di Ford - Questo accordo pone delle solide basi per fare in modo che Volvo possa continuare a coltivare i suoi affari sotto la direzione di Geely. Allo stesso tempo, la vendita di Volvo ci consentirà di focalizzarci sulla promozione del marchio Ford nel mondo e continuare a fornire i nostri servizi ai clienti con le migliori auto e i migliori camion del mondo”. “Zhejiang Geely desidera riconoscere la grande promozione di Ford per il marchio Volvo - ha dichiarato Li Shufu, Presidente di Geely Non vediamo l’ora di continuare la cooperazione, in modo che Volvo possa evolversi all’interno di Geely”. “Il management di Volvo appoggia in pieno la vendita del marchio da parte di Ford - ha detto Stephen Odell, Ceo di Volvo - Pensiamo che sia la giusta via di prosecuzione del business e fornirà a Volvo le necessarie risorse, incluso il capitale d’investimento, per rafforzare il mercato e continuare ad avanzare in futuro”. Con la vendita di Volvo, Ford ha concluso la cessione dei marchi europei in suo possesso, che comprendevano anche Aston Martin, Jaguar e Land Rover.
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BMW / TRA LE NOVITÀ DELLA SERIE 3 MY 2010 ANCHE LA 320D EFFICIENTDYNAMICS EDITION
Tante appetibili proposte Una serie d’interventi accurati apportati al design, una famiglia di motorizzazioni rinnovata e ampliata, così come innovativi equipaggiamenti incrementano il fascino dei modelli Coupé e Cabrio. Inoltre, nuovi propulsori sono disponibili sia per la berlina che per il modello Touring. La gamma introduce la versione 320d EfficientDynamics Edition, il simbolo della virtuosa relazione tra piacere di guida e consumo parsimonioso di carburante.
Paolo Altieri MONACO DI BAVIERA - Con il model year 2010, Bmw promette ai suoi clienti di intensificare il piacere di guidare la gamma Serie 3. Una serie d’interventi accurati apportati al design, una famiglia di motorizzazioni rinnovata e ampliata, così come innovativi equipaggiamenti incrementano il fascino dei modelli Coupé e Cabrio. Inoltre, nuovi propulsori sono disponibili sia per la berlina che per il modello Touring. Tutte le innovazioni introdotte nel settore della propulsione rafforzano ulteriormente il ruolo della Serie 3 di rappresentante della categoria media che sa distinguersi per elevata dinamica di guida abbinata all’efficienza. Ricordando che tutte le varianti di modello della Serie 3 soddisfano la normativa Euro 5, va anche aggiunto che la gam ma introduce la berlina
320d EfficientDynamics Edition (36.650 euro, mentre il listino complessivo della berlina parte da 31.550 euro e quello della Touring da 33.050 euro), il simbolo rigorosamente contemporaneo di una virtuosa relazione tra piacere di guida e consumo parsimonioso di carburante. IL MEGLIO DELLA TECNOLOGIA La berlina combina un consumo di carburante di solo 4,1 litri per 100 chilometri e un valore di CO2 di 109 grammi per chilometro con una potenza del motore di 120 kW/163 cv: il suo propulsore 2 litri quattro cilindri diesel costruito con un basamento in alluminio, è dotato di sovralimentazione turbo con geometria variabile al lato di aspirazione e iniezione diretta Common-Rail dell’ultima generazione. In più, il motore è stato sottoposto a una serie
d’interventi mirati d’incremento dell’efficienza. La berlina si distingue anche per un’aerodinamica ottimizzata, un rapporto al ponte allungato e un’innovativa tecnica per il volano a doppia massa, definito regolatore centrifugo. Un nuovo motore a benzina sei cilindri in linea con Bmw TwinPower Turbo, iniezione diretta di carburante e Valvetronic montato sulla 335i, un sei cilindri in linea diesel sviluppato anche ex novo con basamento in alluminio e iniezione diretta Common-Rail per la 325d, maggiore elasticità per la 320d e la 318d, così come il lancio della 316d Touring aumentano il fascino e la varietà del programma di modelli berlina e Touring. Quando sono equipaggiate con la tecnologia Bmw BluePerformance, disponibile come optional, la 330d berlina e le 320d berlina e 320d Touring saranno i primi modelli a quattro
Eleganza e raffinatezza per gli interni della Bmw Serie 3 Cabrio Model Year 2010. Insieme alla Coupé e unitamente alla berlina e alla Touring, presenta innovative soluzioni all’insegna del dinamismo. cilindri a rispettare la norma antinquinamento Euro 6 che entrerà in vigore solo nel 2014. Nel model year 2010 sia per la berlina che per il modello Touring sono disponibili cinque motori a benzina e sei propulsori diesel. La gamma di potenza si estende dagli 85 kW/115 cv della 316d fino ai 225 kW/306 cv della Bmw 335i. NUOVE VERSIONI EDITION
Le innovazioni integrate con accuratezza nel design della sezione frontale, laterale e posteriore della Serie 3 Coupé e Cabrio si esprimono in modo ancora più intenso. Inoltre, le modifiche stilistiche apportate al profilo creano una linea dinamica più filante.
Nelle motorizzazioni a benzina i clienti hanno la scelta tra due modelli a quattro cilindri e tre motori a sei cilindri, mentre il portafoglio dei propulsori die sel comprende rispettivamente tre motori a quattro cilindri e tre a sei cilindri. Ricca è anche l’offerta di modelli a trazione integrale. Per tre modelli a benzina e due modelli diesel è
ordinabile a richiesta il sistema di trazione integrale intelligente Bmw xDrive. Per le famiglie berlina e Touring Bmw offre anche le nuove versioni Edition Sport, Lifestyle ed Exclusive che comprendono un’accurata composizione di sofisticati optional di design esterno e di allestimento interno che dona dei nuovi tocchi di esclusività, sia a livello estetico che di esperienza di guida. Per quanto riguarda Coupé e Cabrio, proposte con un listino che parte da 35.500 euro per la prima e da 43.650 euro per la seconda, in termini di stile, le innovazioni integrate con accuratezza nel design della sezione frontale, laterale e posteriore, il carattere sportivo ed elegante dei due modelli si esprime in modo ancora più intenso. Contemporaneamente, una serie di modifiche stilistiche apportate
13 al profilo di entrambi i modelli creano una linea dinamica ancora più filante. Parallelamente, sia la Coupé che la Cabrio della Serie 3 si distinguono per i loro gruppi ottici dalla forma nuova, la configurazione modificata e l’innovativa tecnica d’illuminazione (che prevede anche proiettori allo xeno con luce diurna Led). Tutti i modelli della Bmw Serie 3 sono caratterizzati da un rapporto particolarmente favorevole tra prestazioni di guida e consumo di carburante. Numerose innovazioni nella gamma di motorizzazioni consentono anche alle nuove Serie 3 Coupé e Cabrio di rafforzare la loro posizione nei rispettivi segmenti di appartenenza. Sia i motori a benzina equipaggiati tutti, senza alcuna eccezione, con l’inie zione diretta di carburante High Precision Injection, che i propulsori turbodiesel con iniezione diretta Common-Rail si distinguono per un rendimento particolarmente elevato. Inoltre, tutte le varianti di modello sono dotate di serie di numerose misure di EfficientDynamics: ad esempio, trovano impiego in combinazioni variabili in funzione del modello la Brake Energy Regeneration, la funzione Start Stop automatico, l’indicatore del punto ottimale di cambiata, il controllo dei gruppi secondari in dipendenza del fabbisogno, incluso il servosterzo elettromeccanico, il compressore del climatizzatore separabile e la pompa dell’olio co mandata dalla mappatura, così come un’aerodinamica ottimizzata, pneumatici a resistenza al rotolamento ridotta e il lightweight design intelligen-
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AUTORAMA km/h. Soprattutto se esaminato in relazione con le prestazioni di guida, il consumo medio di carburante di soli 4,7 litri per 100 chilometri della Coupé e di 5,1 litri della Cabrio si rivela un valore di tutto rispetto. Le emissioni di CO2 sono di 125 e 135 grammi per chilometro. XDRIVE OPTIONAL INTELLIGENTE
La Bmw 320d EfficientDynamics Edition simboleggia la virtuosa relazione instaurata dalla Casa di Monaco di Baviera tra piacere di guida e consumo parsimonioso di carburante. La berlina richiede solo 4,1 litri per 100 chilometri e registra emissioni di 109 g/km di CO2. te. La 318i è la nuova variante entry-level della Serie 3, disponibile sia come Coupé che come Cabrio. I due modelli nuovi vengono alimentati da un motore 2 litri quattro cilindri a benzina con iniezione diretta di carburante nell’esercizio a miscela magra. Questa iniezione di carburante nella miscela magra, definita anche carica stratificata, consente di produrre un’elevata potenza del motore utilizzando solo dei bassi quantitativi di carburante. Durante il processo di High Precision Injection il carburante viene spruzzato nelle camere di combustione da iniettori posizionati nelle vicinanze imme-
diate della candela. Durante l’esercizio a miscela magra si formano degli strati differenti di miscela a ria/car burante: solo nella zona che circonda la candela è presente uno strato di miscela infiammabile. Non appena questo strato si infiamma, bruciano anche gli strati dalla composizione magra, più lontani dalla candela. La 318i eroga così 105 kW/143 cv. Valori che consentono di realizzare un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,1 secondi (318i Coupé) e in 10,3 secondi (318i Cabrio). La velocità massima di entrambi i modelli è di 210 km/h. La Coupé consuma in media 6,3 litri per 100 chilometri ed emette 146
grammi di CO2 per chilometro. I rispettivi valori della 318i Cabrio sono 6,6 litri e 154 grammi. COMPONENTI ALL’AVANGUARDIA I modelli di punta sono la 335i Coupé e Cabrio, con motore sei cilindri in linea sviluppato ex novo nel quale sono stati combinati per la prima volta la tecnologia Bmw TwinPower Turbo, la High Precision Injection e il comando valvole variabile Valvetronic. Il motore da 3 litri raggiunge una potenza massima di 225 kW/306 cv. Non sono da meno in termini di efficienza i nuovi diesel 325d
Coupé e 325d Cabrio, rappresentanti della nuova generazione di motori a gasolio sei cilindri in linea di Bmw. Il 3 litri è dotato di un sistema di sovralimentazione con geometria variabile della turbina, di un basamento in alluminio e di un’iniezione diretta Common-Rail dell’ultima generazione ed eroga 150 kW/204 cv. Analogamente al nuovo motore a sei cilindri anche il propulsore diesel a quattro cilindri dei modelli 320d offre una potenza incrementata di 5 kW a 135 kW/184 cv La nuova 320d Coupé accelera da 0 a 100 km/h in soli 7,5 secondi, la Cabrio in 8,3 secondi. La velocità massima è rispettivamente di 237 e 228
Complessivamente la Serie 3 Coupé è disponibile adesso con cinque motorizzazioni a benzina e cinque diesel. Con cinque motori a benzina e tre diesel anche la nuova Cabrio offre una ricca selezione. Un importante optional è la trazione integrale intelligente xDrive, disponibile per cinque varianti della Coupé. Il sistema di trazione integrale è combinabile sia con i motori a benzina che diesel. Sia la coupé che la cabrio sono equipaggiate di serie con un cambio manuale a sei rapporti. A richiesta è disponibile un cambio automatico a sei rapporti, montato di serie nel modello 335d. Per i modelli 335i è ordinabile come optional anche il cambio automatico sportivo a doppia frizione e sette rapporti che esegue le cambiate senza interruzione della forza motrice, consentendo così di assolvere delle accelerazioni dalla entusiasmante dinamica. Gli innovativi equipaggiamenti della Bmw Serie 3 comprendono anche i servizi di Bmw ConnectedDrive. Grazie al collegamento in rete della vettura con l’ambiente esterno, vengono ottimizzati sia il comfort che la sicurezza e l’utilizzo delle funzioni di entertainment.
TATA MOTORS / Si arricchisce la gamma delle autovetture elettriche del marchio indiano
Nano EV, la piccola ecologica Basata sulla piattaforma della premiata Nano, Nano EV è la nuova proposta Tata nel segmento delle vetture a elettricità. Affianca la Indica Vista EV.
Cambio ai vertici di Bmw Group Italia
Christian Kremer nuovo Presidente SAN DONATO MILANESE - Christian Kremer, già Presidente di Bmw Russia, con il 1° maggio diventa Presidente di Bmw Group Italia. Sostituisce Andrea Castronovo, che assumerà, sempre dalla stessa data, la carica di Presidente di Bmw Group Central Eastern Europe. Andrea Castronovo ha guidato la filiale italiana dal giugno 2007 a oggi, portandola dapprima al conseguimento del record storico di vetture vendute in un solo anno con 101.659 unità (nel 2007) e, successivamente, in un momento congiunturale complesso sia dal punto di vista economico che di mercato, consentendole di consolidare la posizione nel segmento premium sia per il marchio Bmw che Mini. Christian Kremer è nato a Berlino il 6 marzo 1967. In Bmw Group dal 1986, prima di assumere l’incarico in Bmw Russia nel 2003, è stato dapprima Area Manager in una delle aree di distribuzione più importanti di Bmw AG in Germania e successivamente a capo della distribuzione nella regione sud-ovest della Germania. Sotto la guida di Christian Kremer, dal 2003 al 2010, Bmw è diventata una della case automobilistiche di maggior successo in Russia. In questo arco temporale infatti, l’azienda ha più che quadruplicato il fatturato e detiene ora la leadership nel segmento premium del mercato russo.
MUMBAI - “La propulsione elettrice costituirà parte integrante delle nostre iniziative per il lancio di veicoli eco-compatibili. Indica Vista EV verrà introdotta in alcuni Paesi europei selezionati nel corso di quest’anno. Progressivamente, introdurremo veicoli elettrici in tutti i mercati più rilevanti”. Nelle parole di Ravi Kant, Vice presidente di Tata Motors, si deduce l’importanza strategica che la propulsione elettrica ha assunto nella programmazione progettuale e industriale della Casa indiana. Lo hanno ribadito i vertici di Tata in occasione dell’ultimo Salone dell’Automobile di Ginevra, dove è stata presentata la Nano EV, nuovo arricchimento della gamma autovetture elettriche dopo la Indica Vista EV. Nano EV, dove EV sta per Electric Vehicle, è basata sulla piattaforma della premiata Nano. La piccola indiana offre la praticità di una vera automobile compatta senza che l’utilizzo di un mezzo eco-compatibile comporti rinunce da parte dell’automobilista moderno. Malgrado le apparenze, Tata Nano EV non rinuncia al comfort. L’interno spazioso che la caratterizza può alloggiare comodamente quattro passeggeri. La velocità massima è di circa 160 chilometri orari, un valore di tutto rispetto che consente alla piccola Tata di muoversi agevolmente sia nei percorsi cittadini - luogo ideale per una vettura di questo genere - che
nelle percorrenze extraurbane. L’accelerazione da 0 a 60 chilometri orari avviene in meno di 10 secondi. Dunque, con Nano EV Tata continua il suo cammino innovativo, utilizzando batterie ai super polimeri di litio che garantiscono maggiore densità di energia e maggiore durata rispetto alle batterie convenzionali. Sempre a Ginevra, lo scorso anno Tata aveva presentato Nano Europa, pronta per la commercializzazione in alcuni mercati scelti tra un paio di anni. In India, Nano è stata intanto consegnata ai primi centomila acquirenti, riscuotendo ampi consensi. Il modello ha vinto il premio 2010 Icoty (Indian car of the year), riconoscimento isti-
tuito e conferito da sei testate automobilistiche. Altre tre pubblicazioni e canali televisivi l’hanno eletta Auto dell’Anno. Indica Vista EV è basata sulla piattaforma della nuova Indica Vista. Si tratta di una proposta ecologica comoda e spaziosa, capace di ospitare a bordo quattro passeggeri con relativo bagaglio. Qui, le batterie ai super polimeri di litio consentono di raggiungere i 200 chilometri orari con accelerazione 0-60 km/h in meno di 10 secondi. Al Salone di Ginevra 2010 è stata esposta anche la Tata Aria, MPV di medie dimensioni con doti fuoristradistiche e caratteristiche da Suv. Aria è stato presentato in anteprima mondiale
in gennaio all’AutoExpo di Delhi. Aria ha linee pulite ed eleganti; l’interno è dotato di tre file di sedili. La dotazione di equipaggiamenti prevede, tra l’altro, un sofisticato sistema d’intrattenimento e il volante multifunzionale. Sullo stand del costruttore indiano c’era anche la Indigo Manza, nuova generazione di sedan Tata lanciata recentemente. Indigo Manza è completamente nuova. I sedili posteriori reclinabili con bracciolo centrale offrono comfort e relax. Il volante e il sedile regolabile in altezza garantiscono al conducente una comoda posizione di guida. A Ginevra Tata ha esposto anche il pick-up Xenon doppia cabina, già venduto in Italia.
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JAGUAR / LA SPECIAL EDITION DELL’ULTIMA GENERAZIONE DELLA COUPÉ SPORTIVA XKR
Dna da bolide
Pietro Vinci ROMA - La Jaguar XKR Model Year 2011 presentata al Salone dell’Auto di Ginevra non ha lasciato a bocca asciutta i suoi numerosi estimatori: la nuovissima Special Edition è concentrato di tecnologia in movimento e i due pacchetti opzionali, denominati Speed Pack e Black Pack, offrono precise indicazioni su cosa significhi oggetti parlare di prestazioni e di stile. In particolare, il Black Pack è sta to pensato per un maggior impatto visivo (l’occhio vuole la sua parte!) mentre lo Speed Pack si concentra sul significativo aumento della velocità massima. SCELTA SPECIALE L’ultima generazione della coupé sportiva Jaguar XKR offre dunque una maggiore scelta, a cominciare dalla Special Edition che combina entrambi i pacchetti di allestimento per creare la coupè sportiva sovralimentata definitiva. Sotto il cofano pulsa l’acclamato motore AJ-V8 Gen III R a iniezione diretta, il più avanzato ed efficiente motore sovralimentato che la Jaguar abbia mai prodotto: il 5.0 litri eroga ben 510 cv, 625 Nm di coppia e spinge la XKR Coupè da 0 a 100 km/h in appena 4.8 secondi. Con lo Speed Pack, la velocità massima della XKR passa da 250 km/h a 280 km/h, elettronicamente limitata, grazie alla
controllo computerizzato come l’Active Differential Control e l’Adaptive Dynamics che consentono alla vettura di accelerare sempre più velocemente, di essere maneggiata con sempre maggiore precisione, fissando nuovi standard di guida e di comfort. I vantaggi della carrozzeria tutta in alluminio della XKR, leggera ma rigida e forte, sono ben conosciuti. Questa architettura non soltanto apporta benefici alla dinamica grazie alla sua rigidità torsionale, ma offre anche ottimali livelli di sicurezza ed è facilmente riparabile, costituendo la base ideale per migliorare le prestazioni complessive - inclusi consumi (con Speed Pack parliamo di 12,3 litri/100 km nel ciclo combinato) ed emissioni di CO2 (292 g/km) ottimizzati. I consumi so no comparabili alla precedente generazione della XKR, nonostante il consistente incremento della potenza e delle prestazioni. ECCITANTI FUNZIONI
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La nuova Jaguar XKR Model Year 2011 offre un ventaglio di preziose novità per gli amanti delle prestazioni pure: la Special Edition con il suo carattere di estrema originalità e due pacchetti opzionali per le prestazioni e lo stile: lo Speed Pack e il Black Pack.
Black Pack: per chi non rinuncia al look
La griffe del giaguaro nero ROMA - Il Black Pack consente di possedere una Jaguar decisa e audace con un innegabile impatto visivo, grazie ai “minacciosi” cerchi in nero lucido e ad altri dettagli degli esterni. Come per lo Speed Pack, le XKR che montano il Black Pack hanno una gamma di colori limitata, in quanto il programma Jaguar Designers’ Choice ritiene che siano quelli ideali per creare una coupè con una sua esclusività. I modelli con Black Pack sono disponibili in Ultimate Black, Polaris White o Salsa Red e montano cerchi in lega da 20” Kalimnos in nero lucido. La rifinitura in nero lucido è stata applicata anche alle cornici dei finestrini, alle griglie anteriori e alle prese d’aria laterali. Lo spoiler anteriore e quello posteriore sono in tinta con la carrozzeria. I clienti, inoltre, possono scegliere di applicare una grafica “XKR” sulla carrozzeria, che corre sui longheroni delle portiere. Tutte le XKR con il Black Pack sono rifinite all’interno con pelle nera Charcoal che può essere personalizzata con una gamma di colori per le cuciture e la grana. Sono inoltre disponi-
bili tre diversi tipi di impiallacciature e finiture per il cruscotto e i pannelli delle porte - Dark Oak, Dark Mesh Aluminium e Piano Black. L’interno è pulito, elegante e spazioso, e rimane completamente in armonia con il carattere sportivo del rinnovato esterno. I più recenti miglioramenti delle sue funzionalità sono ben evidenziati dallo JaguarDrive Selector. Apparso per la prima volta sulla berlina XF, il JaguarDrive Selector è un comando rotativo per il cambio marce, che si solleva nella mano del guidatore non appena la vettura viene messa in moto, per offrire un controllo intuitivo ed ergonomicamente efficiente del cambio grazie a un’interfaccia salvaspazio. Il selettore è, infatti, molto più che una soluzione estremamente pratica e discreta per selezionare una modalità di cambio automatica. Le funzioni del cambio automatico sono selezionate girando semplicemente l’interruttore con la punta delle dita. Quando il motore viene spento, il JaguarDrive Selector torna automaticamente nella posizione Park.
nuova taratura del sistema di gestione motore. Il Black Pack permette invece ai clienti di crea re una XKR decisa ed e stroversa, grazie all’adozione di cerchi in lega da 20” Kalimnos in nero lucido, finiture delle griglie anteriori e delle prese d’aria laterali in nero lucido, pinze dei freni rosse, un pacchetto aerodinamico in tinta con la carrozzeria (incluso lo spoiler anteriore e quello posteriore più largo) e una grafica del logo XKR che corre sui longheroni laterali (a richiesta).
Entrambi i pacchetti sono disponibili anche separatamente per quei clienti che vogliono per sonalizzare le loro vetture sia in termini di stile che di maggiori prestazioni. SEMPRE PIÙ AL TOP L’avanzato motore si combina con un’altrettanto ricercata trasmissione automatica a sei rapporti con le palette di comando al volante, una struttura della carrozzeria in alluminio leggero e una serie di sistemi a
Nella XKR Special Edition il guidatore è il centro dell’attenzione, con eccitanti nuove funzioni, tra cui l’acclamato JaguarDrive Selector, ed elevati li velli di equipaggiamenti come il Touch-Screen da 7”, i sedili con memoria a sedici posizioni raffreddati e riscaldati, il rivestimento del padiglione di pelle scamosciata Jet e tappetini di pre gio Flint Grey. Inoltre, una nuova valigia Jaguar XK realizzata su misura (che sarà disponibile a richiesta per tutti i modelli XK) è stata disegnata per la XKR Special Edition. Dal 2010, la gamma Jaguar XK potrà montare lo Instant Mobility System per la riparazione del pneumatico. Con l’adozione dell’IMS su tutti i modelli, la XK guadagna sino a 30 litri di spazio ulteriore, il quale ora è ricoperto con moquette e può al loggiare la valigia appositamente disegnata e realizzata per la XK, in sostanza aumentando la versatilità della vettura.
Speed Pack: per chi ha la velocità nel sangue
Raffinatezze per appassionati ROMA - La XKR con lo Speed Pack permette di rafforzare ulteriormente le già impressionanti capacità della XKR, incrementando la velocità massima della vettura da 250 km/h a 280 km/h elettronicamente limitata, grazie a un’esclusiva nuova taratura del motore e della trasmissione. Per assicurare la stabilità della XKR con lo Speed Pack alle alte velocità, la Coupè utilizza un nuovo diffusore anteriore aerodinamico e uno spoiler posteriore più largo che provvedono ad aumentare il bilanciamento e ridurre il sollevamento. L’Active Differential Control computerizzato della XKR, inoltre, è regolato per ridurre la sensibilità dello sterzo alle velocità molto alte, migliorando ulteriormente la stabilità e il controllo del guidatore. I clienti che ordinano la XKR Coupè con lo Speed Pack avranno una scelta di colori della carrozzeria che è parte del programma Jaguar Designers’ Choice: una gamma cromatica che è stata specificatamente scelta per fare da complemento al potenziale prestazionale della vettura. Sono disponibili sette colori: Ultimate Black, Polaris White, Salsa Red, Liquid Silver, Lunar Grey, Kyanite Blue e Spectrum Blue. Ogni XKR con lo Speed Pack è dotata di minigonne laterali e diffusore posteriore in tinta con la carrozzeria, di finiture cromate alle cornici dei finestrini, le griglie superiori e quella inferiore a nido d’ape, prese d’aria laterali e rifinitura del bagagliaio posteriore. Pinze freni rosse con il logo Jaguar “R” sono montate su cerchi in lega da 20” Kasuga. Incrementando la velocità massima della XKR, la
nuova vettura ha ampliato le sue credenziali sportive, entrando ulteriormente nel territorio delle prestazioni delle supercar. Le potenziali prestazioni del motore AJ-V8 Gen III R sovralimentato derivano dal suo design molto avanzato. L’unità a quattro camme, tutta in alluminio, ha una serie di caratteristiche che le consentono di erogare potenza in maniera estremamente efficiente, tra cui l’iniezione diretta “spray-guided” (SGDI), che migliora le prestazioni e i consumi, e una fasatura variabile duale indipendente degli alberi a camme (DIVCT), che oltre a apportare benefici riguardo le prestazioni e i consumi, contribuisce a ridurre le emissioni. Il 5 litri da 510 cv della XKR monta un compressore volumetrico “twin vortex system” di sesta generazione. Si tratta di un’unità compatta tipo Roots, che alimenta l’aria attraverso una coppia d’intercooler, i quali a turno sono raffreddati ad acqua dal loro stesso circuito di raffreddamento. Il design a rotore elicoidale alto migliora l’efficienza termodinamica del compressore volumetrico di oltre il 20 per cento rispetto al precedente. Migliora, inoltre, la qualità acustica al punto tale che l’unità è virtualmente impercettibile (rendendo il classico sibilo del compressore ormai storia passata). Per la prima volta, un sistema d’iniezione “spray-guided” a sei fori montato centralmente alimenta carburante direttamente al cilindro a una pressione che raggiunge i 150 bar. Ciò contribuisce, in maniera concreta, a migliorare la risposta dinamica alle basse velocità.
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LA CONCEPT 5 BY PEUGEOT ENTRA NEL CLUB DELLE GRANDI STRADISTE
“ Una berlina di rango
Grazie alle sue dimensioni, alle proporzioni e allo stile, il prototipo del Leone integra una ricerca sempre più forte di status, qualità, prestazioni e modernità. Una concept-car progettata per suggerire eleganza e precisione.
Fabio Basilico M ILANO - Nel 2010 Peugeot festeggia il suo 200esimo compleanno. Un evento che non passa certo inosservato e che al Salone di Ginevra è stato sapientemente chiamato in causa per ribadire la carica innovativa e il ruolo da protagonista insiti nel Dna del Leone. Alla kermesse svizzera sono stati esposti ben 28 veicoli tra vetture di serie, modelli dimostrativi e concept-car. In quest’ultima categoria rientra l’affascinante 5 By Peugeot, presentata in anteprima mondiale proprio a Ginevra. Con questa concept, Peugeot reinterpreta la propria presenza storica nel mondo delle grandi stradiste, svelando le sue ambi-
zioni nel mercato delle grandi berline di rango, la cui profonda evoluzione coincide con il ricongiungimento dei codici dei segmenti M2 (berline superiori) e H (alto di gamma).
Grazie alle dimensioni - la lunghezza è pari a 4,86 metri, la larghezza a 1,88 metri, l’altezza a 1,42 metri e il passo a 2,81 metri - alle proporzioni e allo stile, 5 By Peugeot integra
una ricerca sempre più forte di status, qualità, prestazioni, ma anche di modernità. Quest’ultima passa attraverso l’efficienza generale del veicolo nella sua architettura, nelle sue motorizzazioni e naturalmente nelle sue linee stilistiche. Il design della concept-car è stato sviluppato tenendo conto della ricerca continua di volumi equilibrati e puri. Le linee della silhouette a tre volumi si susseguono in modo armonioso, senza interruzioni, rotture o fioriture di stile, dall’estremità del cofano anteriore fino al bagagliaio. Nel frontale, le soluzioni dello sguardo felino si ri-
velano altamente attraenti: dei “cannoncini a led” sono sottolineati da un contorno luminoso che si fonde con la carrozzeria. Le fiancate, dalle linee volutamente pure sono evidenziate dai contorni delle superfici vetrate in alluminio spazzolato e smussato, dalle maniglie porte realizzate con lo stesso metallo e dai cerchi scultorei da 19 pollici. Il volume posteriore suggerisce robustezza e potenza. I gruppi luminosi particolarmente espressivi si compongono di tre elementi rossi, sporgenti, che evidenziano visivamente il
veicolo anche di notte, con un rimando ad alcuni modelli storici del marchio Peugeot. La meccanica della 5 By Peugeot integra la tecnologia HYbrid4 che sarà lanciata di serie sulla 3008 a partire dal 2011. Con un motore anteriore 2 litri HDi FAP da 120 kW/163 cv e un motore elettrico posteriore da 27 kW/37 cv, la vettura raggiunge la potenza complessiva di 147 kW/200 cv, beneficiando nel contempo di una modalità elettrica alle basse velocità, di una motricità integrale su richiesta e di valori di rilievo in termini di consumo e di emissioni: 3,8 litri/km e 99
g/km di CO2. 5 By Peugeot conferma dunque la validità della strategia ambientale di Peugeot. Questa tecnologia trasversale, infatti, può essere associata ad altri motori termici in base alle esigenze dei vari mercati e sarà proposta su varie silhouette e varie piattaforme. Peugeot, precursore del filtro attivo antiparticolato (FAP), ha finora equipaggiato con questo dispositivo circa 2,3 milioni dei suoi veicoli HDi. Inoltre, il 50 per cento delle vetture Peugeot vendute in Europa emettono già meno di 130 g/km di anidride carbonica.
CITROËN / Dinamismo, creatività, politica ambientale e servizi: le parole d’ordine del Double Chevron
Voglia di stupire Dopo il lancio di DS3, il marchio francese porta avanti lo sviluppo della linea DS con due interessanti concept car: DS3 Racing, ovvero la versione ultrasportiva della DS3 sviluppata da Citroën Racing, e DS High Rider, anticipatrice di un nuovo modello della gamma. Sul fronte ecologico, importante la novità e-HDi, nuova denominazione che identificherà i modelli della gamma dotati di tecnologie innovative. Guido Prina MILANO - Ginevra val bene un gran lavoro per mettere in campo il meglio della propria produzione. Citroën è apparsa all’ultima edizione della kermesse automobilistica in gran forma: dinamismo, creatività, politica ambientale e servizi sono le parole d’ordine che oggi caratterizzano le innovative proposte del marchio francese e che guidano i suoi progetti del prossimo futuro. Dopo il lancio di DS3, Citroën porta avanti lo sviluppo della linea DS con ben due concept car: DS3 Racing, ovvero la ver sione ultra sportiva della DS3 sviluppata da Citroën Ra-
cing, e DS High Rider, precursore di un nuovo modello della gamma. DS3 Racing non nasce a sproposito: con cinque titoli di campione nel campionato del mondo rally (WRC) e sei titoli pilota con Sébastien Loeb e Daniel Elena, Citroën è già nella storia dello sport automobilistico. L’avventura del Double Chevron continua con DS3 Racing, che gli ingegneri di Citroën Racing hanno modificato e adattato ai canoni della sezione competizioni della Casa francese. Il concept ha connotati 100 per cento racing: finiture esterne e interne in carbonio ed equipaggiamenti propri della competizione automobilista. La motorizzazione da 1.6 litri, messa a
punto da Citroën Racing, sviluppa 200 cv. Il telaio e gli assali di DS3 Racing sono il risultato di una progettazione di alta precisione. L’obiettivo degli ingegneri è stato creare un dialogo costante tra il conducente e la strada per produrre il massimo piacere di guida. DS3 Racing sarà commercializzata in una serie limitata a 1.000 esemplari dal secondo semestre 2010. Con il concept DS High Rider Citroën segna invece un punto di svolta, che anticipa il futuro della linea DS. Una visione del dinamismo che, pur non rinnegando le caratteristiche dei coupé tradizionali, apre la via a nuovi utilizzi, a un nuovo piacere nell’auto e a un approccio tecnologico innovati-
vo fondato su una catena di trazione Full Hybrid 4. Impegnata da molti anni in una politica di riduzione dei consumi di carburante e dei gas effetto serra (1/3 dei veicoli commercializzati che emettono un massimo di 120 g/km di CO2; 42 per cento dei veicoli commercializzati che emettono un massimo di CO2 di 130 g/km; C3 e DS3 con versioni a emissioni di 99 g/km di CO2; sistema Stop&Start di seconda generazione su tutti i modelli a partire dal 2010; lancio di un veicolo full hybrid nel 2011, con DS5), Citroën ha presentato a Ginevra un dimostratore C3 Picasso e-HDi, con una serie di soluzioni ecologiche innovative (Stop&Start, cambio pilotato,
materiali “verdi”, tetto con celle fotovoltaiche), la C-Zero, secondo veicolo elettrico del marchio dopo Berlingo First, e Survolt, concept-car che rivoluziona i codici dei veicoli elettrici sposando spirito competitivo, ricercatezza ed ecologia. e-HDi è una nuova denominazione che identificherà i modelli della gamma Citroën dotati di tecnologie innovative, come il sistema microibrido Stop&Start di nuova generazione. Questa tecnologia si avvale della rigenerazione della batteria in fase di rallentamento o frenata e permette la netta diminuzione di consumi e di emissioni di CO2. Il dimostratore C3 Picasso eHDI, con motorizzazione 1.6 HDi, beneficia del sistema
Stop&Start di seconda generazione e del cambio manuale pilotato, nonché delle tecnologie più avanzate in termini di sviluppo durevole, tra cui il tetto in policarbonato con 70 celle fotovoltaiche, da 160 W di potenza, per ricaricare la batteria e ridurre l’utilizzo all’alternatore e, di conseguenza, i consumi. Per quanto riguarda i servizi, Citroën introduce soluzioni come eTouch - che include chiamate d’emergenza e d’assistenza con scheda SIM integrata, un carnet di manutenzione virtuale e un servizio ecodriving, accessibili via internet - e WiFi on board, che permette il collegamento internet a bordo per sfruttare il tempo dedicato agli spostamenti.
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DUNLOP / DALLE CITY-CAR AI SUV: I NUOVI ESTIVI SP STREETRESPONSE E SP QUATTROMAXX
Per chi ama le sensazioni forti Fabio Basilico MIREVAL - A Mireval, il celebre centro prove Goodyear situato nei pressi di Montpellier, Dunlop ha presentato due nuovi pneumatici che, durante i diversi test comparativi effettuati, grazie anche al supporto degli istruttori esperti della scuo la GuidarePilotare di Siegfried Stohr, hanno convinto i numerosi giornalisti, italiani e stranieri presenti all’evento francese. I due nuovi prodotti estivi si chiamano SP StreetResponse e SP QuattroMaxx: il primo si rivolge al segmento standard estivo ed estende in modo specifico a city-car e utilitarie i benefici di una guida sicura e prestazionale; il secondo è specifico per i Suv. Nel 2009, il mercato dei pneumatici estivi vettura è cresciuto dello 0,5 per cento a oltre 16,5 milioni di unità su un totale di circa 23,4 milioni di pneumatici (invernali compresi), in aumento del 6,6 per cento. Nel segmento standard, SP StreetResponse ha buone possibilità di essere apprezzato da utenti in crescita: nel 2009, le vendite di auto dei segmenti A e B sono cresciute grazie agli incentivi, passando ri spettivamete dal 20,53 al 22,87 per cento e dal 37,13 al 40,49 per cento. A e B messi insieme nel 2009 hanno totalizzato il 63,36 per cento di quota per centuale sul totale mercato auto italiano, aumentandola dal 57,66 per cento del 2008. Per quan to riguarda i Suv, il loro successo è indiscutibile: dal 2004 al 2009 si è passati da ol tre 100mila a oltre 300mila unità immatricolate. In crescita anche il relativo mercato pneumatici, con gli estivi che nel 2009 hanno totalizzato oltre 3,5 milioni di unità vendute (+0,7 per cento) su un to tale gomme per Suv e 4x4 di oltre 4,2 milioni di pezzi (invernali compresi), in aumento del 2,2 per cento rispetto al 2008. In comune i due pneumatici hanno la cosiddetta Touch Technology, ovvero l’insieme delle tecnologie sviluppate da Dunlop nella progettazione dei pneumatici per ottenere una migliore “percezione della strada”. Dunlop, uno dei principali costruttori mondiali di pneumatici per alte e altissime prestazioni, che vanta una lunga storia nelle competizioni, è in grado di offrire anche agli automobilisti di tutti i giorni livelli ottimali di comportamento, aderenza, potenza di frenata, comportamento in curva, grande piacevolezza di guida, con conseguenti vantaggi in termini di tenuta di strada. Tutto questo, grazie alla reale percezione della strada conferita dalla Touch Technology. SP StreetResponse è stato appositamente sviluppato per offrire ai guidatori di vetture pic cole da città un esemplare com portamento sull’asciutto senza scendere a compromessi sulla tenuta di strada sul bagnato o sulla resistenza al rotolamento. SP StreetResponse è il primo pneumatico standard dotato della Touch Technology. La Dunlop Touch Technology riunisce alcune sofisticate tecnologie come l’MTR (Multi Radius Tread); di solito, la scolpitura del battistrada viene effettuata
SP StreetResponse estende a city car e utilitarie i benefici di una guida sicura e prestazionale; SP QuattroMaxx si rivolge ai Suv. In comune, i due pneumatici hanno una caratteristica: sono nati grazie all’applicazione della Touch Technology, l’insieme delle tecnologie sviluppate da Dunlop nella progettazione dei pneumatici per ottenere una migliore “percezione della strada”.
Dedicato ai Suv: Dunlop SP QuattroMaxx tenendo conto di tre raggi diversi. Il disegno Dunlop MRT utilizza dieci diversi raggi ed è quindi più preciso. La pressione all’interno del pneumatico viene gestita in modo più efficace. Ne consegue un controllo migliore dell’evoluzione dell’impronta al suolo nelle diverse condizioni di guida. La forma del pneumatico varia in modo più uniforme al passaggio da un rettilineo a una strada con curve, garantendo reazioni più precise e più progressive. Touch Technology vuole anche dire un sistema specifico di aggancio al cerchio, un profilo del battistrada più piatto e un disegno del battistrada asimmetrico con un “rapporto pienovuoti” variabile. Il disegno ottimizzato del battistrada consente una notevole evacuazione dell’acqua, maggiore aderenza sul bagnato e rilevanti prestazioni di frenata sul bagnato. Le ampie scanalature laterali lungo tutta la circonferenza assicurano la massima evacuazione dell’acqua e una grande resistenza all’aquaplaning. Inoltre, una combinazione di scanalature bi-
direzionali e di intagli lungo la costolatura centrale offre una maggiore aderenza in curva e sulle superfici bagnate. Le scanalature a L e a Z sui tasselli delle spalle garantiscono le dovute prestazioni di accelerazione e di frenata sulle strade bagnate. SP StreetResponse ha anche una mescola a base di polimeri destinati a funzioni specifiche, che assicurano una migliore resistenza al rotolamento senza compromessi in termini di prestazioni sul bagnato. I polimeri preposti a specifiche funzioni garantiscono una maggiore integrazione tra la silice e i polimeri stessi, ai fini di una migliore distribuzione della silice sul la mescola. Ciò comporta una minore perdita di energia, per ottimali livelli di resistenza
al rotolamento, senza compromettere parametri fondamentali di prestazioni, come la frenata o il comportamento sul bagnato. SP StreetResponse è disponibile in una vasta gamma di dimensioni per cerchi da 13 a 15 pollici, codice di velocità T. L’estivo ad altissime prestazioni SP QuattroMaxx si presenta con spalle eleganti disegnate da Pininfarina ed elevate prestazioni. Sviluppato appositamente per i potenti Sport Utility Vehicle, integra le naturali caratteristiche di comportamento di questi veicoli grandi e pesanti. Al Nürburgring, lo scorso 2 ottobre, una Porsche Cayenne Turbo da 550 cv equipaggiata con SP QuattroMaxx e con al volante il pilota Patrick Simon ha tagliato il traguardo con uno dei tempi sul giro più veloci
mai registrati da un Suv: 8:33:99. Una straordinaria prestazione che ha dimostrato tutto il valore dell’SP QuattroMaxx. Il pneumatico contiene le più recenti tecnologie Dunlop applicate ai pneumatici, comprese tutte le caratteristiche della Touch Technology che abbiamo già illustrato a proposito dell’SP StreetResponse. Nell’SP QuattroMaxx è stato inserito il kevlar alla sommità del pneumatico. Ciò crea un fianco più rigido, il che permette di avere una migliore percezione della strada, una maggiore precisione di guida, oltre a una maggiore stabilità in curva. Il kevlar è una fibra sintetica cinque volte più forte dell’acciaio che mantiene la sua robustezza e la sua resilienza entro un’ampia gamma di temperatu-
I pneumatici Goodyear Dunlop scelti dai principali costruttori europei
Vincenti nel primo equipaggiamento MIREVAL - Goodyear e Dunlop vengono scelti con sempre maggiore frequenza come primo equipaggiamento dalle principali case automobilistiche. Di fronte alle nuove normative e ai costruttori che spingono sempre oltre i limiti dei progetti e delle funzionalità delle loro automobili, le richieste fatte ai fabbricanti dei pneumatici aumentano di conseguenza. I pneumatici devono rispettare parametri fondamentali di prestazioni: livelli di resistenza al rotolamento ottimizzati, rumore di rotolamento ridotto, maggiore aderenza sul bagnato e maggiore comfort. Il fatto che molti costruttori mondiali scelgano i pneumatici Goodyear e Dunlop per il primo equipaggiamento conferma le caratteristiche di sicurezza, affidabilità e prestazioni di questi prodotti. Soltanto nel 2009, i pneumatici Goodyear e Dunlop sono stati adottati da numerosi nuovi modelli di automobili, di diversi segmenti. Per Goodyear, il pneumatico invernale UltraGrip Performance 2 con la tecnologia RunOnFlat è stato montato sulla Bmw Serie 7; il pneumatico 4 stagioni Vector è stato omologato sulla Opel Insignia e il pneumatico estivo ad
altissime prestazioni per Suv, Eagle F1 Asymmetric, sull’Audi Q7. Anche i pneumatici Dunlop hanno ottenuto analoghi successi presso i principali costruttori automobilistici mondiali. Il Dunlop SP Sport FastResponse è stato montato sulla Volkswagen Golf Blue Motion, il Dunlop SP Sport 01 con la tecnologia RunOnFlat equipaggia la Bmw Serie 3, lo SportMaxx GT l’Audi R8 e lo SportMaxx la Jaguar XKR e XRF. Goodyear Dunlop ha una lunga tradizione quale azienda leader nello sviluppo di pneumatici innovativi, come Dunlop SP QuattroMaxx (Suv), SP StreetResponse (city-car) e Goodyear EfficientGrip. Non c’è da sorprendersi se, quando i grandi costruttori sviluppano concept-car e nuovi modelli, si rivolgono ai centri di ricerca e sviluppo di Goodyear Dunlop per la realizzazione dei pneumatici di queste auto del futuro. Numerose vetture nuove e concept-car presentate durante l’ultimo Salone internazionale dell’Auto di Ginevra sono equipaggiate con pneumatici Goodyear Dunlop: ad esempio, il 2uettottanta Pininfarina e la Hyundai I-flow.
Il nuovo Dunlop SP StreetResponse re. SP QuattroMaxx presenta anche una struttura molto robusta sotto il battistrada con cinture rigidissime: si tratta di una tecnologia basata sulla ricerca svi luppata da Dunlop per i pneumatici autocarro. Le cinture più rigide comportano una superficie del battistrada più robusta e più piatta e assicurano una maggiore rigidità della zona sottostante il battistrada, per avere una maggiore percezione della strada. Inoltre, il pneumatico è dotato della tecnologia delle mescole Dual Tread, che associa le migliori mescole di Dunlop per le condizioni da asciutto nella zona esterna del pneumatico alla mescola migliore per le condizioni da bagnato all’interno della copertura. L’abbinamento di queste due mescole assicura una straordinaria aderenza laterale e longitudinale in tutte le condizioni meteorologiche, oltre a una resistenza al rotolamento ottimizzata. SP QuattroMaxx viene offerto nelle dimensioni per cerchi da 17 a 21 pollici e nelle larghezze da 235 a 315.