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VEGA EDITRICE - ANNO 53 - N. 514 - Supplemento al N° 194 Novembre 2010 Il Mondo dei Trasporti
Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30
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Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30
Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori ALFA ROMEO / CONQUISTA PER LA TERZA VOLTA IL TRADIZIONALE PREMIO DELL’UIGA
Auto Europa 2011 è la Giulietta Battendo le francesi Citroën DS3 e Peugeot CRZ e prevalendo nell’edizione del quarto di secolo, la nuova nata del Biscione è stata votata dai giornalisti italiani dell’automotive come la miglior macchina costruita nel Vecchio Continente nel corso degli ultimi dodici mesi. Paolo Altieri FIRENZE - Il premio “Auto Europa” 2011, giunto quest’anno alla venticinquesima edizione e strumento attraverso il quale i soci dell’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive procedono a selezionare la miglior vettura prodotta in almeno diecimila esemplari (mille per le automobili sportive) nei ventisette Paesi dell’Unione Europa fra il primo settembre e il 31 agosto dell’anno immediatamen-
te precedente, ha una vincitrice italiana. Si tratta dell’Alfa Romeo Giulietta, il cui scrutinio ha avuto luogo in forma palese, per corrispondenza o con consegna personale della scheda di voto, nell’ambito della manifestazione “Viva L’Auto”, organizzata dall’Uiga nel fine settimana del 15, 16 e 17 ottobre. La grintosa vettura del Biscione ha collezionato complessivamente 349 voti, che le hanno con sentito di vincere agevolmente la sfida con le altre quaranta finaliste di quest’anno; la
piazza d’onore è stata della Citroën DS3, mentre la Peugeot CRZ ha meritato un’ideale medaglia di bronzo dopo le vittorie ottenute nel 2010 e 2007 rispettivamente con i modelli 3008 e 207; l’Alfa Romeo aveva sbara-
gliato già la concorrenza nel 2008 con il modello MiTo e molto prima ancora, nell’88, all’epoca della seconda edizione del premio “Auto Europa”, grazie alla 164. La premiazione ha avuto luo-
go all’interno della concessionaria di automobili di lusso Bettini Car, alla periferia del capoluogo toscano, ed è stata “officiata” da due giornalisti di lungo corso, Beppe Gioia, della redazione del rotocalco TG2
RAI “Motori” e da Maurizio To ma volto e voce di Class CNBC ai quali si è aggiunto per volontà della Ferrari il pilota da corsa e tester delle monoposto segue a pagina 2
BMW / Nuovo modello disponibile in Italia dal 21 novembre
Potenza X3 Se la precedente aveva pienamente convinto la clientela, questa seconda generazione fa un salto notevole in fatto di dinamica di guida, agilità ed efficienza, ma anche di una più forte personalità estetica e di comfort. FORD / Sul mercato la nuova gamma a cinque e sette posti
carte importanti da giocare: è la prima vettura a essere prodotta sulla nuova piattaforma globale Ford per il segmento C, che offrirà ai clienti di tutto il mondo una nuova generazione di prodotti di medie dimensioni.
ATLANTA - Oltre 615mila unità prodotte e vendute in tutto il mondo dal debutto nel 2003. Per la X3 il tempo della nuova generazione arriva cavalcando l’onda del successo internazionale. Debutta il nuovo modello e si presenta sui mercati profondamente rinnovato nei contenuti stilistici e tecnologici. L’abbiamo provata sulle strade di Atlanta, la capitale della Georgia. Del resto, è nel vicino Stato del South Caroline, nel moderno e ampliato stabilimento di Spartanburg, che la X3 verrà prodotta.
Sinari a pagina 6
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I due volti di C-Max NIZZA - La nuova gamma Ford C-Max ha una doppia anima. Sono infatti due i modelli che consentono a Ford Europa di entrare in nuove aree del segmento riservato ai Multi Activity Vehicle (Mav) compatti. Se consideriamo che attualmente circa il 50 per cento dei clienti
di questi veicoli sceglie vetture a sei o sette passeggeri, con la nuova C-Max7 a sette posti la sfida di intercettare queste esigenze parte con il piede giusto. C-Max7 è dotata di porte posteriori scorrevoli e un’innovativa concezione dei sedili. Anche la nuova C-Max a cinque posti ha
Mercedes-Benz / La nuova stagione della coupé alto di gamma CLS Volkswagen / Sul mercato la settima generazione della Passat
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Auto Europa 2011 è la Giulietta
segue dalla prima pagina di F.1 Marc Gené. Importante presenza direttamente da Saxa Rubra, Rocco Tolfa, vice direttore del TG2, premiato, prima che si alzassero i teli delle 6 finaliste, per la qualità del servizio informativo offerto dalla sua trasmissione. RILANCIO DI UN MARCHIO STORICO Il premio “fisico”, un “tartarugone” di cristallo con inserti in argento celebrativo dei venticinque anni di vita del riconoscimento del l’U nione, è stato ritirato da Gior gio Gianuzzi dell’ufficio stampa Fiat, il quale ha voluto rendere omaggio alle altre Case costruttrici e agli importatori di autoveicoli stranieri operanti in Italia chiamando con sé sul palco i loro rappresentanti a Firenze, il tutto con un gesto che è stato allo stesso tempo di ringraziamento per l’Uiga e di vicinanza a tutti coloro che si battono sul mercato
della mobilità in un momento di grande recessione economica. Pierluigi Bonora, Presidente del gruppo che ufficialmente riunisce i giornalisti italiani del settore automotive, ha dichiarato che “il successo dell’Alfa Romeo Giulietta intende sottolineare lo sforzo di Fiat Group Automobiles nell’azione di rilancio del blasonato marchio milanese, ormai pronto a rientrare a pieno titolo nel mercato nordamericano. Il premio evidenzia anche come un nome del passato, qual è la Giulietta, possa andare incontro a un rinascimento in chiave moderna. Questo modello, preferito dai soci dell’Unione, sintetizza infatti il meglio dello stile italiano e della tecnologia made-in-Torino, indirizzata nel contempo a una maggiore efficienza e a tanta sicurezza in più. Quest’anno erano quarantuno i modelli candidati al titolo e ancora una volta, prima del verdetto ufficiale, si è assistito a un avvincente testa a testa fra la marca italiana e la francese Citroën, che ha visto
nella DS3 il giusto riconoscimento a un progetto innovativo e ‘di svolta’”. LA SFILATA DELLA STAR Domenica pomeriggio la Giulietta ha sfilato per il centro storico dell’antica città dei Medici accompagnata da una “scorta” di vetture storiche, a suggello di un successo proiet-
tato sì al futuro, ma che non può prescindere dalla straordinaria eredità Alfa Romeo. L’autorevole giuria giornalistica, stando alle preferenze indicate sui tagliandi di votazione, ha preferito la vincitrice essenzialmente per tre dei cinque parametri previsti: “design e aerodinamica”, “prestazioni, consumi ed emissioni” nonché “tecnologia, sicurezza e innovazione”.
L’Alfa Romeo Giulietta ha infatti totalizzato 349 punti contro gli “appena” 300 della Citroën DS3, mentre molto più distaccate in classifica si sono po sizionate Peugeot RCZ (125), Volvo S60 (122), Bmw Serie 5 berlina (100), Bmw X1 (76), Opel Meriva (74), Dacia Duster (67), Peugeot 5008 (66), Ford S-Max (64), Citroën C3 (63), Kia Sportage e Maserati GranCabrio (ex aequo a 57 punti), Abarth 500C (55), Jaguar XJ (52), Mercedes-Benz SLS-AMG e Opel Astra (ex aequo a 37), Kia Venga (33), Ferrari 458 Italia (31), Škoda Yeti (25), Audi A5 Sportback (24), Mercedes-Benz Classe E Cabrio e Audi A7 Sportback (ex aequo a 22), Land Rover Discovery 4 e Porsche Cayenne (ex aequo a 17), DR1 e Skoda Superb Wagon (ex aequo a 16), Hyundai ix35 (14), Renault Wind (13), Toyota Auris (12), Fiat Punto Evo (11), Nissan Navara, Renault Mégane CC e Volkswagen Touareg (ex aequo a 7), Ford Galaxy (5), DR2 (4) e Audi A8 (1 voto); non hanno
meritato alcun punto Bmw GT5, Nissan Pathfinder, Seat Exeo e Seat Ibiza ST, che pertanto non sono entrate nella graduatoria stilata dall’Uiga. Nel pomeriggio di sabato 16 ottobre non sono tuttavia mancati altri prestigiosi riconoscimenti. Si è infatti proceduto anche all’attribuzione dei premi voluti da alcuni sponsor dell’even to “Viva l’Auto”, aziende leader nel rispettivo ambito di
attività e appartenenti all’ampio indotto industriale o commerciale della mobilità automobilistica. L’Arval ha consegnato alla Fiat il premio che le derivava dalla preferenza accordata alla Punto Evo dalle flotte aziendali nel 2010; il sito Internet Autoscout 24.it ha assegnato alla 458 Italia della Ferrari la “patente” di macchina più cliccata sulla rete da parte di utenti residenti nel Belpaese; la Dekra Revisioni ha invece premiato l’Opel Corsa D in quanto modello più affidabile tra quelli verificati nelle officine convenzionate. Francesco Boldini è invece il lettore del quotidiano “La Nazione” prescelto nel concorso messo in palio dal Centro Internazionale di Guida Sicura di Andrea de Adamich a Varano de’ Melegari (Parma): potrà partecipare a un corso di guida “evoluta”. SPECIALI RICONOSCIMENTI L’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive ha approfittato anche dell’occasione conviviale fiorentina per attribuire alcuni riconoscimenti a persone da sempre vicine all’associazione: Michele Pompili, uno dei membri più anziani della Uiga, ha ricevuto il “tartarughino” d’oro, un premio assegnato una tantum per volontà precisa del consiglio direttivo, “a un socio benemerito che si è distinto per la sua attività professionale e per il forte impegno profuso da sempre nel sociale e a favore di un ambiente più pulito”, per usare le parole del Presidente Bonora. A Gianni Filipponi, Direttore generale dell’Unrae, braccio operativo dell’organi smo che raggruppa le case costruttrici estere presenti in Italia, “un premio alla carriera che è per il manager, ma anche per ‘l’uomo’, perché forte di una grande esperienza si è impegnato in questi anni non facili a salvaguardare l’immagine dell’intero settore automobilistico, sempre oggetto di attacchi strumentali”.
Albo d’oro Auto Europa 1987 Audi 80
2000 Jaguar S-Type
1988 Alfa Romeo 164
2001 Citroën Xsara Picasso
1989 Fiat Tipo
2002 Citroën C5
1990 Citroën XM
2003 Citroën C3
1991 Nissan Primera
2004 Fiat Nuova Punto
1992 Citroën ZX
2005 Citroën C4
1993 Fiat Cinquecento
2006 Fiat Grande Punto
1994 Citroën Xantia
2007 Peugeot 207
1995 Fiat Punto
2008 Fiat 500
1996 Fiat Bravo e Brava
2009 Alfa Romeo MiTo
1997 Audi A3
2010 Peugeot 3008
1998 Alfa Romeo 156
2011 Alfa Romeo Giulietta
1999 Alfa Romeo 166
“Il successo dell’Alfa Romeo Giulietta - ha dichiarato Pierluigi Bonora, Presidente Uiga - intende sottolineare lo sforzo di Fiat Group Automobiles nell’azione di rilancio del blasonato marchio, ormai pronto a rientrare a pieno titolo nel mercato nordamericano”.
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OPEL / FORTE PIANO DI SOSTENIBILITÀ E INVESTIMENTI PER 11 MILIARDI DI EURO NEI PROSSIMI 5 ANNI Paolo Altieri PALERMO - La crisi che si è scaraventata sul Gruppo General Motors per Opel è acqua passata: il marchio tedesco è tornato a crescere in Europa e anche in Italia. E le cose andranno ancor meglio nel 2011, grazie ad un Piano di sostenibilità che prevede investimenti per 11 miliardi di euro nei prossimi cinque anni e un deciso ringiovanimento della gamma. Il piano di sostenibilità delineato da Nick Reilly, Presidente GM Europe e Ceo Adam Opel, necessario per tornare al punto di pareggio nel 2011 e all’utile nel 2012, ha alla base una riduzione della capacità produttiva al livello della domanda attesa, un investimento nelle fabbriche per migliorare l’efficienza e aumentare la flessibilità degli impianti, un’espansione nei mercati extra europei in forte crescita e un forte investimento nel prodotto e nelle nuove tecnologie:
Un pieno di energia L’obiettivo di Nick Reilly, Presidente GM Europe e Ceo Adam Opel, è tornare al punto di pareggio nel 2011 e all’utile nel 2012: “L’80 per cento della gamma - ha dichiarato - avrà tre anni o meno nel 2014”. Intanto si registra la costante crescita della quota di mercato in Italia. Successo forte e continuo per i prodotti del nuovo corso: Insignia, Astra e Meriva.
COMPLETO RINNOVAMENTO “Undici miliardi di euro – ha dichiarato Nick Reilly – saranno stanziati nei prossimi cinque anni per rinnovare la gamma Opel e sviluppare le propulsioni alternative. Nel 2014 almeno l’80 per cento della gamma Opel avrà tre anni o meno. Il piano di riduzione della capacità Opel del 20 per cento è un necessario adeguamento al mercato automobilistico per il quale non si prevede una ripresa a breve, ma che consentirà a Opel di essere più efficiente ed avere un potenziale di crescita nel momento in cui il mercato si riprenderà”. Il piano di sostenibilità prevede investimenti nelle fabbriche di Kaiserslautern (Germania), Szentgotthard (Ungheria) e Eisenach (Germania). A Kaiserslautern sarà attuato un potenziamento della produzione dei motori, tra cui la produzione, dal 2014, di una nuova generazione diesel Euro 6, e l’introduzione di una nuova struttu-
ra per componentistica che, in futuro, servirà tutte le fabbriche Opel. A Szentgotthard saranno investiti 500 milioni di euro per la produzione di tre nuove famiglie di motori, benzina e diesel Euro 6, che saranno prodotti a partire dalla fine del 2012. A pieno regime, sono previste 500mila unità l’anno, ma l’elevamento della flessibilità produttiva consentirà anche di ottenere adattamenti immediati alla domanda. Gli investimenti nella fabbrica ungherese si tradurran-
concorrenza e condizioni di mercato estremamente difficili, ha riconquistato la seconda posizione in Germania e mantenuto la prima in UK. In pole position i prodotti del nuovo corso. Insignia, Auto del l’Anno, ha venduto in Europa 160mila unità nel 2009 e si è confermata fra le vetture di maggior successo nel segmento delle medie e prima nelle vendite tra le berline medie. Gli ordini della nuova Astra 5 porte hanno superato le 200mila unità in Europa, con un risultato positivo superiore di 20mila unità rispetto alle previsioni annue di Opel. La nuova Meriva è già tornata prima per immatricolazioni nel segmento delle monovolume piccole e medie ed ha raggiunto oltre 60mila ordini, superando le previsioni di vendita stimate intorno alle 40-50mila unità annue. Ancor più confortanti sono i dati di quest’anno. Tra gennaio e agosto 2010 Opel ha incrementato le vendite in 14 mercati europei. Nel 2010, nonostante un mercato europeo in forte contrazione (-10 per cento), Opel ha incrementato le sue vendite dell’11 per cento, con una quota che ha raggiunto nel periodo gennaio-settembre il 6,31 per cento del mercato totale. “L’aumento di quota – ha dichiarato Roberto Matteucci, Amministratore delegato General Motors Italia – è stato particolarmente evidente tra clienti privati, che hanno preferito Opel in maniera molto decisa, permettendo alla marca tedesca una quota pari al 7,6 per cento nel periodo gennaio-settembre,
no in 800 nuovi posti di lavoro. A Eisenach verranno investiti 90 milioni di Euro per il miglioramento della linea di produzione in termini di efficienza e di flessibilità, al fine di poter accogliere nuovi prodotti. A partire dal 2013 nello stabilimento tedesco verrà prodotta una piccola premium e in tal modo la fabbrica di Saragozza (Spagna) riceverà volumi aggiuntivi di Corsa. Elemento importante del piano di sostenibilità è l’ingres-
L’ultima novità del 2010: tre nuovi propulsori per Meriva
Prestazioni efficienti grazie a downsizing e turbo PALERMO - Nuova Meriva, campionessa di flessibilità, si conferma cavallo di battaglia per Opel. L’ultima novità del 2010 consiste nell’introduzione di tre nuove motorizzazioni diesel, con le quali Opel prevede di vendere la maggior parte delle Meriva in Europa. Alla base troviamo il 1.3 CDTI (55 kW/75 cv), versione con un consumo medio di soli 4.9 litri/100 km ed emissioni di 129 g/km CO2. Il nuovo 1.3 CDTI ecoFlex (70 kW/95 cv) riduce il consumo di carburante e il livello di emissioni dell’11.2 per cento, riuscendo allo stesso tempo ad aumentare la potenza del 21 per cento rispetto alla Meriva della precedente generazione. Richiede solamente 4.5 litri/100 km e ha emissioni nell’ordine di 119 g/km CO2. Il 1.7 CDTI (74 kW/100 cv) viene offerto con un cambio automatico a sei rapporti per una guida comoda e adatta soprattutto alla realtà cittadina. Il nuovo 1.7 CDTI (81 kW/110 cv) è pronto al debutto sulla Meriva con una trasmissione manuale a sei rapporti. Il top di gamma, il 1.7 CDTI (96 kW/130 cv) sostituisce la precedente versione da 92 kW/125 cv. La coppia massima cresce del 7 per cento fino ad arrivare a 300 Nm ad un regime più basso, consumando solamente 5.2 litri/100 km. La gamma dei benzina è formata da tre va-
rianti del 1.4 multi valvola. L’entry level, il 1.4 (74 kW/100 cv), è l’unico motore aspirato disponibile su Meriva ed è caratterizzato da valvole a fasatura variabile per una combustione più efficiente. Il nuovo 1.4 Turbo (88 kW/120 cv) con una coppia di 175 Nm disponibile già a 1.750 giri, fa il suo debutto per la prima volta sulla Meriva, in sostituzione del 1.6 da 77 kW/105 cv della precedente generazione. Inoltre, sono stati ridotti consumo ed emissioni di CO2 del 10 per cento e incrementata la potenza di quasi il 15 per cento. Al vertice dell’offerta benzina troviamo il 1.4 Turbo da 103 kW/140 cv. Dispone di una coppia di 200 Nm ed è equipaggiato con un cambio manuale a sei rapporti. Paragonato al precedente 1.8, il nuovo 1.4 Turbo offre una potenza maggiore del 12 per cento e una riduzione delle emissioni di CO2 del 10 per cento. Tutti i motori rispettano le normative anti inquinamento Euro 5. Tutti i motori diesel offrono di serie il filtro anti-particolato. La tecnologia Start/Stop, già disponibile su Agila, Corsa e a breve anche su Astra, sarà estesa anche ai modelli Meriva nel prossimo anno. Inoltre, nel corso del 2011, sarà presentata una versione Gpl.
Nel 2009, la nuova Meriva (in alto) è tornata prima per immatricolazioni in Europa tra le monovolume piccole e medie ed ha raggiunto oltre 60mila ordini. Sopra, l’Astra Sports Tourer. so nei nuovi mercati internazionali, in particolare Medio Oriente, Asia (in particolare il mercato cinese) e Sud America. Ovvero il “salto dei confini” europei entro i quali si è finora mosso in prevalenza il marchio Opel: sono già stati stretti accordi per la commercializzazione in Cile (che diventa così il primo mercato sudamericano a introdurre il marchio tedesco) e in Israele. “Il prodotto – ha però precisato Reilly – rappresenta comunque la base del piano di sostenibilità. Un numero consistente di lanci è stato pianificato nei prossimi due anni: setto entro fine anno, cinque nel 2011, l’introduzione di una piccola premium nel 2013 e un grande impegno anche sui veicoli commerciali. Sul fronte delle propulsioni alternative
Opel investirà un miliardo di euro per migliorare l’efficienza dei motori ad alimentazione tradizionale e introdurre nuovi prodotti innovativi ecocompatibili quali: l’elettrica Ampera, veicoli a batteria nel segmento delle piccole, sviluppo della tecnologia Gpl e metano, introduzione dello start/stop, ricerca sull’idrogeno attualmente sviluppato per l’HydroGen4 in fase di test a Berlino”. IN ITALIA SI CRESCE Il “pieno di energia” immesso al marchio dai vertici di GM Europe arriva in un periodo felice per Opel, che già l’anno scorso ha avuto una buona performance di mercato a livello europeo e, nonostante la forte
ovvero la terza posizione di mercato. Un’evidente dimostrazione di consenso positivo da parte dei clienti che hanno riconosciuto in Opel, e in particolare in Insignia, Astra e Meriva, un’equazione vincente: caratteristiche qualitative di auto di segmento superiore, design distintivo, sportivo ed elegante, tecnologia innovativa ed efficienza dei motori ad un prezzo competitivo. I risultati conseguiti fino a oggi, i nuovi prodotti appena introdotti, co me l’Astra Sports Tourer, le nuove motorizzazioni diesel di Meriva e l’Insignia 4x4 ci fanno sperare in un anno che dovrebbe concludersi in maniera positiva. Ciò grazie alla costante attenzione nel proporre prodotti innovativi, di qualità, con un prezzo nel cuore del segmento”.
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4 start/stop garantiscono, anche per le motorizzazioni benzina, consumi veramente contenuti: la motorizzazione 1.4 TSI da 122 cv BlueMotion Technology registra nel ciclo combinato appena 5,9 litri/100 km; i valori corrispondenti per la Variant si attestano sugli stessi livelli con una variazione di massimo 0,1 litri in più. Spiccano anche le autonomie: nel caso della Passat 1.6 TDI si arriva addirittura a 1.666 km con un pieno.
Fabio Basilico BARCELLONA - Va in pensione con tutti gli onori la sesta generazione della Passat. Da gennaio, anche in Italia sarà disponibile la settima generazione del modello best seller di Volkswagen, con un listino prezzi che parte da 25.100 euro per la berlina e da 26.200 euro per la Variant. Passat auto di successo: lo testimoniano i 15 milioni di esemplari venduti dal 1973 (la sesta generazione era in commercio dal 2005). Oggi, si presenta al pubblico ancora più imponente, sicura e parca nei consumi. Senza contare che si tratta della prima Volkswagen con sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore e funzione di frenata di emergenza City. Il design di Passat è stato completamente rinnovato, con un frontale che richiama quello della Phaeton e la fa apparire ancora più importante e più vicina al segmento superiore. Il progetto stilistico è stato curato da Walter de’ Silva, Responsabile Design del Gruppo Volkswagen, e da Klaus Bischoff, Responsabile Design della Volkswagen. La berlina ha una lunghezza di 4,76 m, una larghezza di di 2,06 m, un’altezza di 1,47 m e un passo di 2,71 m. La Variant è lunga 4,77 m, larga 2,06 m, alta 1,48 m e ha un passo di 2,71 m. Gli elementi di design caratteristici sono linee diritte, superfici chiaramente strutturate e proporzioni dinamiche. Dopo la Phaeton, con la Passat Volkswagen introduce il secondo modello con frontale caratterizzato da una calandra del radiatore con quattro elementi trasversali. L’altezza della calandra corrisponde all’incirca a quella dei gruppi ottici. Mentre i modelli di classe inferiore alla Passat e alla Phaeton e le monovolume sono esteticamente caratterizzate da una calandra del radiatore più sottile e slanciata, con due elementi trasversali, per le vetture della classe superiore Walter de’ Silva e Klaus Bischoff hanno scelto di adottare una calandra di questo tipo in modo da differenziare deliberatamente lo status della nuova Passat. VETTURA DI PREGIO L’imponenza è rafforzata da nuovi proiettori doppi bixeno opzionali e luci diurne a Led (costituite da 15 elementi ciascuna). Al di sotto delle linee dei fari e della calandra del radiatore si estende la zona del paraurti verniciato in tinta con la carrozzeria. Nella zona più bassa troviamo lo spoiler ante-
INNOVAZIONI DA CLASSE SUPERIORE
VOLKSWAGEN / LE NUOVE PASSAT E PASSAT VARIANT EREDI DI UN MODELLO DA 15 MILIONI DI ESEMPLARI VENDUTI
L’avventura continua… Da gennaio, anche in Italia sarà disponibile la settima generazione del modello best seller di Volkswagen, con un listino prezzi che parte da 25.100 euro per la berlina e da 26.200 euro per la Variant. Passat è auto di successo: lo testimoniano i 15 milioni di esemplari venduti dal 1973. Oggi è la prima Volkswagen con sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore. riore, che ricorda i cosiddetti splitter delle vetture da competizione. Il posteriore appare ora più leggero ed elegante. I gruppi ottici posteriori che ora giungono a raccordarsi con la zona del parafango con un design caratterizzante della luce principale, sono disponibili in due versioni: quella top di gamma sfrutta la tecnologia a Led per la luce principale, per quella di stop e per il fendinebbia posteriore. All’interno, la qualità è evidente: materiali di pregio, nuovi sedili e pannelli delle porte oltre a una raffinata illuminazione ambiente. Di particolare valore la consolle centrale modificata e gli inserti della plancia, nuovi per disposizione ed ergonomia. Il bagagliaio della berlina ha una capacità di 565 litri, quello della Variant ha un range di estensione del volume da 603 a 1.731 litri. La nuova Passat è un punto di riferimento sul fronte del-
l’ecocompatibilità. Al lancio saranno disponibili due motorizzazioni benzina, tre diesel e una a metano. I due benzina sono il 1.4 TSI da 90 kW/122 cv BlueMotion Technology con cambio manuale a sei rapporti e il 1.8 TSI da 118 kW/160 cv, disponibile sia con cambio a sei rapporti che con l’automatico a doppia frizione DSG 7 marce. La gamma diesel comprende il 1.6 TDI da 77 kW/105 cv BlueMotion Technology con cambio manuale a sei rapporti, il 2.0 TDI da 103 kW/140 cv BlueMotion Technology (anche con DSG 6 marce e trazione integrale 4Motion), e 2.0 TDI 125 kW/170 cv BlueMotion Technology con DSG 6 marce e trazione integrale abbinata al DSG 6 marce. La propulsione a metano è il 1.4 TSI 110 kW/150 cv Ecofuel (anche con DSG 7 marce). Il listino prezzi per le versioni a metano dalla berlina parte da 30.150 euro, quello della Va-
riant da 31.250 euro. La Passat EcoFuel è uno dei modelli più puliti della classe media: il consumo nel ciclo combinato è di 6,6 metri cubi/100 km di gas metano (6,7 metri cubi/100 km per la Variant) con emissioni di CO2 di appena 117 g/km (119 g/km). La riduzione dei consumi è di 0,4 metri cubi. Grazie alla doppia sovralimentazione (Twincharger) con turbocompressore e compressore meccanico, la EcoFuel si presenta anche come una delle vetture a metano più sportive al mondo: la berlina raggiunge la velocità di 214 km/h e accelera in 9,8 secondi da 0 a 100 km/h; i corrispondenti valori per la Variant sono di 212 km/h e 9,9 secondi. PARSIMONIOSA ED EFFICIENTE Complessivamente, per quanto riguarda la velocità massima, Passat berlina arriva a
un massimo di 227 km/h, mentre per l’accele razione 0-100 km/h la miglior prestazione è di 8,5 secondi. Per la Variant parliamo rispettivamente di 224 km/h e 8,7 secondi. Da giugno 2011 verrà introdotto il 2.0 BlueTDI da 140 cv e il 1.6 TDI 105 cv BlueMotion. Le previsioni di vendita sul mercato italiano indicano una preferenza dell’80 per cento per le motorizzazioni a gasolio, il 12 per cento per quelle a benzina e l’8 per cento per il metano. Tutte le motorizzazioni di Passat si distinguono per essere parche nei consumi, con un risparmio che può raggiungere il 18 per cento. Il turbodiesel 1.6 TDI richiede solo 4,2 litri/100 km nel ciclo combinato, con emissioni di CO2 pari a 109 g/km; la Passat 2.0 BlueTDI da 140 cv e consumi di 4,6 litri/100 km è già in linea con i parametri Euro 6. Il downsizing e l’adozione di tecnologie come lo
Le innovazioni tecnologiche adottate sulle versioni Trendline, Comfortline e Highline raggiungono una varietà finora generalmente riservata alle vetture delle classi superiori e di lusso. Il sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore è offerto di serie a partire dalla versione Comfortline. Questo sistema registra un’eventuale diminuzione della concentrazione di chi si trova al volante, richiamando l’attenzione del guidatore con un segnale acustico della durata di cinque secondi e con un messaggio nella strumentazione che sottolinea la necessità di fare una pausa. Se nei 15 minuti successivi il guidatore non effettuerà pause, l’avviso verrà ripetuto una vol ta. Appena iniziato il viaggio, il sistema analizza e acquisisce il comportamento di guida caratteristico del guidatore. Poi, durante il tragitto, il sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore analizza in modo permanente segnali relativi ad angolo di sterzata, utilizzo dei pedali e accelerazione trasversale: se dall’analisi il comportamento di guida risulta diverso rispetto all’inizio del percorso, viene emesso l’avviso ottico e acustico. Indipendentemente da ciò, dopo quattro ore di guida continua con sistema attivato, viene segnalata al guidatore la necessità di effettuare una pausa. La nuova funzione di frenata di emergenza City è parte integrante della variante rielaborata della regolazione automatica della distanza ACC (Adaptive Cruise Control) con Front Assist, che funge da “copilota” al fine di evitare tamponamenti, anche con ACC disattivato. La frenata di emergenza, attiva al di sotto dei 30 km/h, riconosce anche i veicoli fermi e interviene automaticamente, in caso di necessità, attivando i freni e contribuendo così a evitare un tamponamento imminente o limitarne i danni conseguenti. Passat è equipaggiata con sospensioni anteriori McPherson e posteriori multilink a quattro bracci.
Consumi da Guinness dei primati per la sesta generazione della Passat
Ancora voglia di stupire
Il progetto stilistico della nuova Passat è stato curato da Walter de’ Silva e Klaus Bischoff. La berlina è lunga 4,76 metri, larga 2,06 metri e alta 1,47 metri. Il passo misura 2,71 metri.
VERONA - 2.464 chilometri con un pieno ben valgono l’inserimento nel famoso libro dei Guinness dei primati. E’ quanto accaduto alla Volkswagen Passat sesta generazionem che prima di cedere il testimone alla sua erede che arriverà in Italia a gennaio ha stupito ancora con un eccezionale record sui consumi. Riuscendo a percorrere quasi 2.500 chilometri con un pieno di gasolio, la Passat BlueMotion ha dimostrato l’efficienza di un modello di successo. La distanza – poco più del tragitto Roma-Siviglia – è stata coperta a bordo di una vettura strettamente di serie, quindi equipaggiata con il prestazionale motore TDI 1.6 common rail 105 cv e con le soluzioni che caratterizzano tutte le versioni della famiglia BlueMotion: un’aerodinamica particolarmente curata, compreso l’assetto ab-
bassato, i sistemi start/stop e di recupero dell’energia in frenata, i rapporti del cambio ottimizzati per il contenimento dei consumi e gli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento che favoriscono la scorrevolezza. I rappresentati dell’organizzazione del Guinness World Records che hanno seguito la prova hanno certificato che sono stati usati 77,25 litri di carburante, con una percorrenza media di 31,8 km/litro. Un risultato ottenuto con una vettura assolutamente convenzionale, quindi non un prototipo creato per andare a caccia di record. Questa meritevole performance della Passat crea ancora più aspettative per le eredi della settima generazione, che preannunciano ulteriori riduzioni nei consumi e nelle emissioni che possono arrivare in certi casi fino al 18 per cento.
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FORD / SUL MERCATO DA QUESTO MESE LE NUOVE C-MAX CINQUE E SETTE POSTI
La coppia perfetta
Lino Sinari NIZZA - La nuova gamma Ford C-Max ha una doppia anima. Sono infatti due i modelli che consentono a Ford Europa di entrare in nuove aree del segmento riservato ai Multi Activity Vehicle (Mav) compatti. Se consideriamo che attualmente circa il 50 per cento dei clienti di questi veicoli sceglie vetture a sei o sette passeggeri, con la nuova C-Max7 a sette posti la sfida di intercettare queste esigenze parte con il piede giusto. C-Max7 è dotata di porte posteriori scorrevoli e un’innovativa concezione dei sedili. Anche la nuova C-Max a cinque posti ha carte importanti da giocare: è la prima vettura a essere prodotta sulla nuova piattaforma globale Ford per il segmento C, che offrirà ai clien ti di tutto il mondo una nuova generazione di prodotti di medie dimensioni, tra cui la nuova Focus a inizio 2011. Va anche detto che la C-Max a cinque posti sarà il modello di base per due dei cinque veicoli Ford elettrici la cui introduzione sul mercato è prevista in Europa per il 2013. Inoltre, la versione interamente ibrida e quel-
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C-Max7 a sette posti, scelta ideale per le famiglie giovani, è dotata di porte posteriori scorrevoli e un’innovativa concezione dei sedili. Anche la C-Max a cinque posti, più sportiva e destinata a una fascia di età molto più ampia, ha carte importanti da giocare: è la prima vettura a essere prodotta sulla nuova piattaforma globale Ford per il segmento C, che offrirà ai clienti di tutto il mondo una nuova generazione di prodotti di medie dimensioni, tra cui la nuova Focus all’inizio del prossimo anno.
la ibrida ricaricabile della CMax sono in fase di sviluppo in previsione del lancio sempre nel 2013. Le due C-Max sono state attentamente sviluppate per soddisfare le specifiche esigenze di due gruppi distinti di clienti: il modello a sette posti rappresenta la scelta ideale per le famiglie giovani, mentre la cinque posti, più sportiva, è destinata a una fascia di età molto più ampia. SPAZIO A SUFFICIENZA Per offrire uno spazio maggiore, la C-Max7 ha un passo più lungo di 140 mm, oltre a essere più alta di 58 mm rispetto alla cinque posti. Nei suoi 4,52 m di lunghezza complessiva, offre spazio a sufficienza per
sette passeggeri oppure per cinque passeggeri con molti bagagli. La sorella a cinque posti ha dimensioni esterne molto simili al modello precedente, conservando le conosciute qualità in termine di praticità e spazio. Fin dal primo sguardo è evidente che il design di interni ed esterni su entrambi i veicoli è stato realizzato utilizzando l’ultima evoluzione del linguaggio stilistico del kinetic design di Ford ed è stato sviluppato partendo dai temi che hanno caratterizzato gli ultimi prodotti lanciati sul mercato dall’Ovale bianco-azzurro: Fiesta, Kuga e Mondeo. Tra gli elementi più peculiari del kinetic design utilizzati nei nuovi modelli rientrano la linea di cintura dinamica ascendente, le superfici piene e scolpite, i passaruota dalle
linee audaci, i fianchi robusti e atletici sostenuti da una linea obliqua e prominente, oltre che la tipica grafica dei finestrini all’altezza del montante C. Sebbene identici fino al montate B, i nuovi modelli Ford C-Max e C-Max7 sono caratterizzati da personalità diverse. La cinque posti parte dal tradizionale concetto di Mav, arrivando a coniugare sportività ed eleganza. Il modello è caratterizzato dalla linea slanciata del tetto in stile coupé. Sulla parte posteriore, il design del portellone richiama la più ampia Ford S-Max, grazie alla linea più sportiva del lunotto. Per la CMax7 c’è la stessa dinamicità ma con un approccio più funzionale che richiama la versatilità dell’auto. Il design dell’ampio portellone posteriore garantisce una bassa altezza di carico. Kinetic design anche per gli interni, dove le principali tematiche del design rappresentano un’evoluzione di quelle pensate per la Fiesta di ultima generazione, con forme muscolari ed espressive unite a una grafica ispirata alle forme del prototipo iosis Max 2009. Due gli allestimenti disponibili, Plus e Titanium.
Il mercato di riferimento per la famiglia C-Max
Protagoniste del segmento CM NIZZA - C-Max ha debuttato ufficialmente sul mercato nel 2003 con la prima generazione, venduta fino al 2007 in 500mila unità in Europa, di cui 63mila in Italia. Tre anni fa il lancio del modello attuale, che ha raccolto 350mila contratti in Europa e 80mila in Italia. La piattaforma C è un asse strategico per Ford. Lo ha chiarito Gaetano Thorel, Presidente Ford Italia (nella foto): “A regime, la piattaforma condivisa globale del segmento C vale 2 milioni di unità prodotte all’anno. Sono più di dieci i modelli prodotti da Ford, di cui otto già confermati: C-Max, C-Max7, C-Max Hybrid, Focus quattro porte, Focus cinque porte, Focus Wagon, Focus ST e Focus Elettrica. C-Max è la prima vettura a essere prodotta a Valencia. La C-Max7 sarà venduta anche negli Stati Uniti nel 2011”. In Italia, il segmento CM è cresciuto dopo la fine dei provvedimenti di rottamazione e nel periodo aprile-settembre 2010 ha rappresentato il 3,5 per cento del totale mercato, con circa 28.600 unità immatricolate. Nel 2010 è emerso che le versioni a cinque posti hanno ottenuto il 65 per cento delle preferenze dei clienti del segmento, quelle a sette posti il 35 per cento. Escludendo la C-Max, le percentuali scendono al 56 per cento nel primo caso e salgono al 44 per
cento nel secondo. In pratica, due vetture su tre hanno cinque posti, una su tre ha sette posti e queste ultime includono la configurazione 5+2. Inoltre, le cinque posti hanno per il 77 per cento clienti privati, il 16 per cento le società e il 7 per cento sono destinate al noleggio. Per le sette posti, la percentuale riferita ai privati scende al 54 per cento, mentre salgono al 18 e al 28 per cento rispettivamente le alternative “società” e “noleggio”. “Per quanto riguarda le motorizzazioni ha detto ancora Gaetano Thorel - nel periodo aprilesettembre 2010 si è riscontrata una forte incidenza del diesel, arrivato al 75 per cento del mix totale. C’è poi il 13 per cento del metano, che supera la benzina al 7 per cento. Il Gpl conquista il 5 per cento. Il mix metano+Gpl conquista dunque quasi il 20 per cento anche in un mercato post-rottamazione”. Leader del segmento CM è la Renault Scenic, che nei primi nove mesi del 2010 ha raggiunto una quota del 26,5 per cento (11,8 per cento nel 2009). Segue Citroën C4 Picasso con il 14,1 per cento (16,1 per cento nel 2009), Ford C-Max con il 13,6 per cento (19 per cento), Opel Zafira con il 9,6 per cento (11,8 per cento) e Volkswagen Golf Plus con il 6,2 per cento (2,4 per cento). “Il profilo del cliente di C-Max - ha aggiunto il Presidente
SALIRE A BORDO COMODAMENTE
Ford Italia - ha un’età di 45 anni e per l’83 per cento si tratta di uomini. I clienti con famiglia sono la stragrande maggioranza, quasi la totalità, con ben il 91 per cento del totale”. Se osserviamo le motivazioni d’acquisto, C-Max è in testa alla classifica delle concorrenti per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo. Nel 2011, Ford Italia prevede di vendere 14mila CMax e 6mila C-Max7. Il 75 per cento delle preferenze della clientela dovrebbe andare all’allestimento Titanium, l’85 per cento alle motorizzazioni diesel e il 15 per cento alla variante a benzina EcoBoost.
Su C-Max7 le porte posteriori scorrevoli consentono un accesso più agevole all’abitacolo (ad esempio, per posizionare i bambini negli appositi seggiolini) e facilitano le operazioni quando l’auto è parcheggiata in po sti stretti. Dalle ricerche compiute da Ford è emerso che la disposizione delle poltrone più versatile e apprezzata sui veicoli a sette posti è quella che consente ai passeggeri, soprattutto i bambini più piccoli, di accedere direttamente alla terza fila, senza ribaltare o ripiegare i
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cienza e a bassi consumi ed emissioni di CO2, cioè sostanzialmente ridotti rispetto ai tradizionali motori a benzina di cilindrata superiore ma con la stes sa potenza in uscita. La quadratura del cerchio è stata ottenuta con un sapiente missaggio di tre tecnologie: sistema a iniezione diretta ad alta pressione in posizione centrale, turbocompressore a bassa inerzia e doppi alberi a camme indipendenti a fasatura variabile. L’EcoBoost non solo risponde alle normative Euro 5 ma è conforme al più severo standard europeo Euro 6 e al Californian PZEV (veicoli parzialmente a emissioni zero). L’EcoBoost da 150 cv con cambio manuale a sei rapporti ha un tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h di 9,4 secondi nel caso della CMax a cinque posti e 9,9 secondi per la C-Max7. La velocità massima è rispettivamente 204 e 202 km/h. Nel ciclo combinato sono richiesti 6,6 litri/100 km per la cinque posti e 6,8 litri per la sette posti; il livello di CO2 è rispettivamente pari a 154 e 159 g/km. La nuova Ford C-Max cinque posti coniuga sportività ed eleganza. Il modello è caratterizzato dalla linea slanciata del tetto in stile coupé. Dietro, il design del portellone richiama la più ampia Ford S-Max, grazie alla linea più sportiva del lunotto. sedili della seconda fila. Gli ingegneri Ford hanno così modificato la tradizionale configurazione 2+3+2 delle sedute sviluppando un nuovo e ingegnoso meccanismo di ripiegamento dei sedili riservato alle poltrone della seconda fila. Questo meccanismo consente di piegare facilmente e rapidamente il sedile centrale nascondendolo sotto il cuscino del sedile di destra, creando un comodo spazio di pas-
saggio. I due sedili esterni della seconda fila sono reclinabili e scorrono autonomamente. Quando i passeggeri vogliono accedere nel modo convenzionale alla terza fila, le poltrone si reclinano e scorrono in avanti per uno spazio sufficiente a consentire un passaggio agevole. Il sedile centrale più piccolo è collegato al sedile di destra, pertanto le due sedute si reclinano e scorrono insieme. Sulla
cinque posti, la disposizione dei sedili si ispira alla concezione del modello precedente, con tre sedili singoli 40/20/40 ripiegabili in seconda fila. Il sistema Comfort di Ford consente di ripiegare il sedile centrale mentre i sedili esterni scorrono diagonalmente indietro e verso l’interno per creare una più lussuosa configurazione 2+2. C-Max e C-Max7 possono essere dotate di tetto panoramico fisso in
vetro che occupa quasi per intero la copertura del veicolo. Il nuovissimo quattro cilindri benzina EcoBoost da 1.6, proposto in Italia con potenza di 110 kW/150 cv, è al centro delle curiosità in merito alla gamma motorizzazioni della nuova famiglia C-Max, tutte Euro 5. L’EcoBoost rappresenta una generazione completamente nuova di motori a benzina di cilindrata ridotta, ad alta effi-
DURATEC COLLAUDATO La famiglia dei motori CMax comprende anche il collaudato benzina Ford Duratec Ti-VCT da 1.6 litri nelle versione da 92 kW/125 cv con cambio manuale Durashift a cinque rapporti e i diesel Duratorq da 1.6 litri e 2 litri con DPF: il primo eroga 84 kW/115 cv ed è abbinato al cambio manuale a sei rapporti, il secondo 85 kW/115 cv e 120 kW/163 cv. Il 115 cavalli è accoppiato alla
trasmissione Ford più avanzata, il cambio automatico a doppia frizione e a sei rapporti Powershift, disponibile anche per il 163 che ha anche l’alternativa del cambio manuale a sei rapporti. Il Durashift a sei rapporti rappresenta il cambio Ford più recente per veicoli di piccole e medie dimensioni. È alla sua prima applicazione nella nuova gamma C-Max. Accanto alle evidenti caratteristiche di dinamicità e brillantezza dei motori proposti dalla C-Max, su strada la nuova gamma delle compatte Ford si fa apprezzare anche per i sistemi di sospensioni completamente aggiornati. La sospensione anteriore ripropone la stessa configurazione con montanti MacPherson, ma i componenti sono stati rielaborati e resi più leggeri, mentre il battistrada anteriore è stato aumentato (dai 10 e a 15 mm in più in base alle specifiche dei cerchi). Anche le sospensioni posteriori prevedono un battistrada maggiorato (da 24 a 29 mm in più) e sono dotate di una versione aggiornata del sistema di sospensioni indipendenti multilink “Control Bla de”. Sulla nuova gamma Ford C-Max non manca la moderna dotazione in fatto di sistemi di infotainment. Inoltre, introduce nel segmento dei Mav compatti alcune novità tecnologiche di livello avanzato come il sistema di parcheggio semiau tomatico che comanda lo sterzo automaticamente durante le manovre di parcheggio. Ampia è infine la dotazione di sicurezza attiva e passiva. Il listino prezzi di C-Max cinque posti parte da 19mila euro, quello di C-Max7 da 20.500 euro.
ŠKODA / TUTTI I MODELLI DELLA GAMMA DISPONIBILI ANCHE IN VERSIONE GREENLINE
L’ecologia non è una moda passeggera Il marchio ceco del Gruppo Volkswagen presenta la seconda generazione dei suoi modelli “verdi” e per la prima volta le versioni GreenLine sono presenti in tutti e cinque i veicoli firmati dalla Freccia Alata. Cristina Altieri P RAGA - Si amplia la gamma GreenLine di Škoda. Già nel 2008, con le versioni GreenLine di prima generazione, Škoda ha compiuto un primo decisivo passo verso l’abbattimento di consumi ed emissioni. Quest’anno, il marchio ceco presenta la seconda generazione dei suoi modelli “verdi” e per la prima volta le versioni GreenLine sono presenti in tutti e cinque i modelli della gamma Škoda. Già da maggio è commercializzata la Fabia Wagon e la Roomster GreenLine. Da questo mese vengono proposte la Fabia, lo Yeti, l’Octavia, la Superb e la Superb Wagon GreenLine mentre il prossimo gennaio toccherà all’Octavia Wagon GreenLine. Per il Suv compatto Yeti e la Superb Wagon si tratta di un debutto assoluto nella famiglia GreenLine. La tecnologia GreenLine si basa sulla combinazione di differenti accorgimenti introdotti sulle vetture: nuovi propulsori 1.2 TDI CR da 55 kW/75 cv con Fap e cambio manuale a cinque rapporti per Fabia, Fabia Wagon e Roomster e 1.6 TDI CR da 77 kW/105 cv con Fap e cambio manuale a cinque rapporti per Yeti, Octavia, Octavia Wagon, Superb e Superb Wa-
gon, sistema start/stop, recupero dell’energia in fase di frenata, taratura della centralina motore, pneumatici a bassa resistenza al rotolamento, modifiche aerodinamiche alla carrozzeria e al sottoscocca, indicatore della marcia consigliata sul display. Tutto ciò consente di ottenere una significativa riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni di CO2. I dati parlano chiaro: Fabia e Fabia Wagon registrano un consumo combinato di 3,4 litri/100 km ed emissioni di appena 89 g/km; Roomster richiede in media 4,2 litri per 100 km ed emette 109 g/km di anidride carbonica; Yeti si accontenta di 4,6 litri/100 km con emissioni di 119 g/km; Octavia rispettivamente 3,8 litri/100 km e 99 g/km di CO2, Octavia Wagon 4,2 litri/100 km e 109 g/km di CO2; Superb e Superb Wagon consumano in ciclo misto 4,4 litri/100 km, pari a emissioni di anidride carbonica di 114 g/km. I propulsori della famiglia GreenLine si distinguono per un funzionamento elastico e silenzioso. Grazie alla sovralimentazione turbo e all’inie zione diretta di carburante, i due motori risultano molto parsimoniosi e allo stesso tempo la prontezza di risposta e lo sviluppo omogeneo della coppia consentono una guida tanto sportiva quanto confortevole.
Con una coppia massima di 250 Nm sviluppata tra 1.500 e 2.500 giri (per il 1.6 TDI CR) o di 180 Nm a 2.000 giri (per il 1.2 TDI CR), la potenza per l’accelerazione è disponibile già ai bassi regimi. Grazie allo start/stop il consumo di carburante viene ridotto fino a circa il 10 per cento. Nel traffico cittadino, i vantaggi possono essere anche maggiori. E anche dal punto di vista del rumore, il sistema start/stop fa la differenza: lo spegnimento automatico del motore, ad
esempio in sosta a un semaforo o dentro un improvviso ingorgo, determina l’annullamento delle emissioni acustiche, contribuendo notevolmente a migliorare la qualità di vita nelle aree urbane. I modelli GreenLine possono recuperare l’energia sviluppata in fase di frenata. Una parte del potenziale cinetico si accumula nella batteria mediante un’inversione della polarità dell’alternatore e quindi non deve essere prodotta attraverso la combustione di carburante: anche il lavoro dell’al-
ternatore, necessario per caricare la batteria, si ripercuote sui consumi. Anche il conducente può naturalmente influire in maniera rilevante sui consumi. Ecco perché tutte le versioni GreenLine di Škoda sono equipaggiate con l’indicatore della marcia consigliata, che segnala il momento più corretto per effettuare la cambiata. Sul display si visualizza una freccia rivolta verso l’alto o verso il basso a seconda che il conducente debba inserire una marcia più
Insieme alla Superb Wagon, il Suv compatto Yeti (sopra) è al suo debutto nella GreenLine di Škoda.
alta o scalare una marcia. E nonostante la tecnologia GreenLine consenta un sensibile abbattimento dei consumi, alcuni parametri sono strettamente legati allo stile di guida. Diventa quindi di fondamentale importanza tenere sotto controllo diversi aspetti, tra cui la pressione dei pneumatici. Il listino prezzi è così strutturato: Fabia GreenLine viene proposta a 14.700 euro, che salgono a 15.330 euro per la Fabia Wagon; Roomster è disponibile a 17.200 euro e lo Yeti a partire dai 21.900 euro dell’alle stimento Active per passare ai 23.200 euro dell’Adventure fino ai 24.800 euro dell’Ex perience; Octavia è offerta a 21.450 euro e Octavia Wagon a 22.350 euro; Superb GreenLine Comfort costa 25.890 euro, che salgono a 28.490 euro in allestimento Ambition; Superb Wagon GreenLine Comfort e Ambition sono proposte rispettivamente a 26.490 e 29.090 euro. Il mix di vendita della famiglia Škoda GreenLine vede nella parte del leone lo Yeti con il 78 per cento delle vendite previste; seguono nell’ordine Octavia Wagon con il 6 per cento, Fabia con il 4 per cento, Fabia Wagon, Roomster e Superb Wagon con il 3 per cento, Octavia con il 2 per cento e Superb con l’1 per cento.
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8 di raffreddamento, mentre su un display ad una riga è indicata la temperatura esterna. Nel tachimetro centrale, un display a due righe visualizza il chilometraggio totale e parziale, insieme a diverse segnalazioni di avvertenza. Nel campo di visualizzazione a destra, un contagiri analogico e un display per l’ora o la marcia selezionata nel cambio ci tengono informati costantemente. Un display da 4,5” con fondo bianco all’interno del tachimetro circolare facilita le possibilità di visualizzazione. L’indicatore multifunzione segnala tra l’altro un menu di configurazione per impostazioni personalizzate, informazioni dell’indicatore di manutenzione, impianto di navigazione, audio e cruise control, nonché le funzioni per telefono, controllo pressione pneumatici (RDK), segnalatore riduzione pressione pneumatici e livello olio motore. Raggiungiamo la sede dell’a-
Massimiliano Campanella CALOLZIOCORTE - Ne ha fatta di strada la Stella da quel lontano 1908 che vide nascere il primo modello a trazione integrale Mercedes-Benz. Oggi la Casa tedesca può legittimamente ritenersi orgogliosa di una gamma che è la più ampia sul mercato, con ben 52 modelli a trazione integrale e 13 gamme tra berline, station wagon, coupé, Suv e fuoristrada. Una gamma ampia ma anche eco-compatibile, già Euro 6 con la motorizzazione BlueTec. Del resto la gamma 4Matic rappresenta il futuro per Mercedes-Benz sulla base di risultati di tutto rispetto già nel presente: oggi il 20 per cento delle vendite in Italia è rappresentato da 4Matic. In alcune gamme si sale e si supera abbondantemente il 50 per cento. Insomma la trazione integrale piace e per questo la Stella punta ad accon-
MERCEDES-BENZ / AL VOLANTE DELLA CLASSE GLK MODEL YEAR 2011
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Il Suv compatto della Stella che al suo debutto, nell’ottobre 2008, ha rotto gli schemi stilistici nel suo segmento, oggi si propone alla clientela con un’offerta semplificata: due versioni (Sport e Premium) esclusive italiane e sette motorizzazioni, tra le quali il nuovo 200 CDI BlueEfficiency 4 cilindri e 143 cv. tentare una clientela consolidata (ma con l’obiettivo di ampliarla), offrendole un prodotto studiato per i gusti degli italiani. ABITUATA AI PRIMATI Mercedes-Benz Classe GLK è arrivata nel mondo dei Suv nell’ottobre 2008 e da allora è il Suv più venduto in Italia dalla Stella: 8mila unità in soli due anni. Non è stato certo facile, per un modello che rompeva gli schemi stilistici, che quando è arrivato ha fatto parlare di sé. Sin dal lancio ha rappresentato l’espressione di un nuovo stile Mercedes-Benz, una sorte di “ponte ideale” tra l’eleganza (per quando si viaggia in città) e la forza (per quando lo si usa come fuoristrada). A distanza di due anni, mantenendo una tradizione, Mercedes-Benz mette mano alla gamma, aggiungendo un nuovo motore e di fatto semplificando l’offerta, basandosi sui gusti della clientela italiana.
Suv sì, ma di carattere “L’obiet tivo - ha spiegato Paolo Lanzoni, Press manager Mercedes-Benz Italia - è proporre due versioni italiane che rispondono alle istanze italiane. I numeri ci dicono che Classe GLK è un modello di conquista, con il 50 per cento di nuovi clienti che provengono da altri marchi. Inoltre, l’età media del cliente è di 40 anni, quindi più giovane e trasversale rispetto alla media Mercedes-Benz. Basandoci su questi elementi e sul le richieste della clientela, viene proposta in sole due versioni. In ogni caso, visto il successo della trazione integrale, quest’ultima è disponibile sin dall’ingresso in gamma”. La nostra vettura ci aspetta all’Aeroporto di Linate. La conosciamo bene esternamente: un Suv compatto (il più compatto della categoria coi suoi 4,52 m) dal design che è pura avanguardia stilistica, roba degli anni Settanta che qualcuno riteneva “superata”. Invece lei, Classe GLK, reinterpreta quel design, secondo una tendenza talmente diffusa in ogni ambito creativo (moda, architettura, cinema ecc.) che al Sema di Las Vegas l’hanno voluta “reinterpretare”, creando quattro modelli nel Contest internazionale di tuning, vero progetto di design rivoluzionario. Ma torniamo alla nostra vettura. Prima di salire a bordo ci facciamo illustrare gli allestimenti. Il viaggio d’andata lo facciamo alla guida della GLK Sport, versione dedicata al mondo giovanile e femminile.
È un Suv da strada con finiture e sterne e terminali cromate, cerchi in lega da 19”, roof-rails in alluminio, interni in tessuto tecnico, audio 20 mp3 e bluetooth e volante multifunzione, clima bi-zona, sedili elettrici. Insomma, qui c’è tutto quel che si richiede a un Suv sportivo, ma a un prezzo competitivo. Per la verità al momento di andare in stampa il listino non è ancora definitivo, ma per il primo modello della gamma con motore 200 CDI BlueEfficiency 4 cilindri e 143 cv, che fa il suo debutto sulla GLK, si parla di so li 34.990 euro. La nostra
monta il 220 da 170 cv, le cui prestazioni sono brillanti sia sulle strade a lunga percorrenza che nei tratti urbani, quando il cambio 7G-Tronic deve dimostrare la sua capacità di ripresa. La modalità Sport consente il massimo delle prestazioni nei lunghi tragitti, quindi lungo la tangenziale est che conduce a Lecco, quando raggiungiamo 100 km/h partendo da zero in 10,3 secondi. Nel traffico della Brianza lecchese meglio la modalità Economy: GLK si muove con estrema rapidità alla prima accelerazione. La strumentazione
a bordo è estremamente chiara: un display di visualizzazione fisso collocato al centro della parte superiore della plancia ci allevia notevolmente il compito. Le tipiche funzioni della vettura come i comandi del climatizzatore sono come sempre affidati alle classiche manopole, raggruppate con chiarezza e razionalità. Il quadro strumenti è abbinato a un volante multifunzione a quattro pulsanti. Nel segmento sinistro sono visualizzati in modo analogico il livello di riempimento del serbatoio carburante e la temperatura del liquido
zienda “Fontana Pietro”, a Calolziocorte, al confine tra le province di Lecco e Bergamo. E’ il primo fornitore estero del Gruppo Daimler: tutte le parti in alluminio di vetture e veicoli commerciali con la Stella arrivano da qui. Il Presidente Walter Fontana, imprenditore brianzolo doc, ci concede un tour interno tra progettazione, produzione e design. Un’occa sio ne che non potevamo perderci. Per il tragitto di rientro utilizziamo una GLK 350 CDI 4Matic Premium: il massimo dell’esclusività. Il design esterno è firmato AMG: paraurti anteriore e posteriore, minigonne e cerchi in lega a 5 doppie razze da 20” AMG. L’allestimento è full-optional: Bi-Xeno con luci diurne a Led, interni in pelle e tes suto, inserti in alluminio, Parktronic e specchi ripiegabili, tettuccio apribile elettronicamente. Il propulsore sviluppa 231 cv e sulla strada si sentono: in fase di sorpasso la vettura è stabile, sicura e la ripresa eccellente. GRINTA DA VENDERE
Durante il test drive condotto lungo le strade del territorio brianzolo, abbiamo potuto constatare le qualità dinamiche e di comfort che caratterizzano la gamma Mercedes-Benz GLK Model Year 2011.
Il ventaglio dell’offerta e dei prezzi soddisfa tutti i gusti
Sette versioni, massimo comfort e funzionalità CALOLZIOCORTE - Mercedes-Benz ha dunque semplificato la scelta del cliente. Le versioni di GLK disponibili sono in totale sette. Alimentate a benzina abbiamo la GLK 300 4Matic da 2.996 cc di cilindrata e 231 cv, che sul mercato costerà 45.940 euro; al suo fianco la GLK 350 4Matic da 3.498 cc e 306 cv, al prezzo di 48.140 euro. Entrambe le versioni a benzina sono dotate di cambio automatico. Più diversificata l’offerta del diesel. Si parte con la GLK 200 CDI BlueEfficiency da 2.143 cc, 143 cv e cambio manuale (prezzo 34.990 euro). Segue la GLK 220 CDI 4Matic BlueEfficiency, stessa cilindrata e 170 cv che costa 41.800 euro, senza trazione integrale 37.380 euro. La GLK 250 CDI 4Matic BlueEfficiency stessa cilindrata, ma 204 cv, viene proposta a 43.320 euro. Infine, la GLK 350 CDI 4Matic 2.987 cc e 231 cv
costa 48.380 euro. Gli equipaggiamenti di serie già garantivano un alto livello di comfort e funzionalità, nonché eleganza e massima sicurezza con ABS, Adaptive Brake, airbag full size, sistema di fissaggio seggiolino per bambini, ecc. Tutti elementi cui va ora aggiunto il pacchetto Sport, base su tutte le versioni: equipaggiamenti sportivi per un utilizzo prevalentemente stradale. Si può richiedere (senza sovrapprezzo) l’Offroader pack. Disponibile su tutte le versioni anche il pacchetto Premium, top della sportività high tech, che a sua volta può essere completato dal Comand, a richiesta. Il pacchetto Premium sarà in vendita a 6.960 euro per GLK 300, 350 e 220 CDI 4Matic, 7.440 euro per GLK 200, 250 e 220 CDI BlueEfficiency.
Meglio schiacciare meno sull’acceleratore: ben tre autovelox incrociamo sulla strada. Aspettiamo di nuovo la tangenziale est, stavolta a ritroso e decisamente più libera, per far sprigionare al gioiellino parte della sua potenza. Una potenza che ha il suo costo: 55.340 euro. Certo, si può scegliere la versione un gradino sotto, la 250 CDI BlueEfficiency 4Matic, che in versione Premium costa 50.520 euro (in versione Sport 41.800), che oltretutto in casa Mercedes-Benz ritengono che in Italia sarà quella più venduta. “Finora - ci ha detto Lanzoni - la più venduta è la versione 220 4Matic, ma riteniamo che la semplificazione della gamma e l’allestimento proposto faranno prendere piede alla 250”. Certo, la potenza ha il suo perché, la sua ragion d’essere. Ma a far piazzare GLK in vetta alle classifiche saranno ben altri argomenti a suo favore: il carattere, espresso dal design neomoderno, continuerà a essere il suo punto forte. Poi c’è anche l’a spetto dei consumi: le pur brillanti prestazioni in accelerazione della versione base si sposano a soli 5,8 litri per 100 km. E un occhio alle emissioni di anidride carbonica: solo 153 g/km.
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HYUNDAI / ENTRA NEL COMPETITIVO SEGMENTO DELLE MONOVOLUME COMPATTE
La ix20 pronta a dare battaglia Marco Chinicò DUBROVNIK - Da questo mese sul mercato italiano, la nuova Hyundai ix20 ha un progetto ambizioso: ravvivare il competitivo segmento delle monovolume compatte (B-MPV). Siamo venuti a conoscerla da vicino a Dubrovnik, Perla della Dalmazia e parte del Patrimonio dell’Umanità. Qui i responsabili di Hyundai Europa hanno voluto organizzare il primo contatto della stampa specializzata con la ix20, reduce dalla sua anteprima al Salone di Parigi. Prodotta nell’impianto Hyundai di Nošovice, nella Repubblica Ceca, ix20 si presenta fin da subito come un’auto moderna, elegante e dalla forte personalità, un perfetto equilibrio fra dinamica e funzionalità. La monovolume compatta arricchisce la famiglia “i” del marchio coreano aggiungendosi quindi alle i10, i20, i30 e ix35, tutte vetture progettate e costruite in Europa e per il pubblico europeo. ORIGINALE E TRENDY La ix20 ha un look originale e trendy e una piacevole guidabilità. Lunga 4,1 metri e larga 1,765 m, con un’altezza al tetto di 1,6 m e un passo di 2,615 m decisamente inusuale per una vettura di questa categoria, vanta dimensioni che assicurano uno spazio interno degno persino delle migliori rappresentanti del segmento C. La vettura si richiama al nuovo linguaggio stilistico della “Scultura Fluida”, donando raffinatezza, dinamismo e fiducia. Qualità accentuate da un design ricco di personalità, esaltata dalla griglia frontale di forma esagonale, elemento distintivo delle ultime nate Hyundai in territorio europeo. Il fluido design dell’esterno è ripreso anche internamente, con situazioni pulite e ordinate e che accentuano la qualità della vita a bordo. I designer europei di Hyundai hanno regalato tanto spazio per le gambe e il corpo, offrendo un comfort di prima qualità e un’ampia capacità di carico nel bagagliaio. I livelli di equipaggiamento proposti alla clientela sono tre: Classic, Comfort e Style. E’ inoltre possibile scegliere tra nove tinte di carrozzeria (tra cui le due esclusive Sienna Orange e Blueberry), con interni neri e con la possibilità di richiedere in opzione gli interni in pelle. Per quanto riguarda le motorizzazioni, ix20 sfoggia quattro alternative unità Euro 5: due benzina 1.4 da 66 kW/90 cv e 1.6 da 92 kW/125 cavalli e due diesel 1.4 da 57 kW/77 cv e 66 kW/90 cv, abbinati a cambi manuali a cinque o sei marce e automatico a quattro rapporti. Non è tutto, perché Hyundai ix20 è disponibile anche nelle ecologiche versioni Blue Drive con tecnologia Stop&Go (ISG) integrata, pneumatici con basso attrito e sistema di gestione dell’alternatore (AMS). Le versioni Blue Drive fanno registrare emissioni di CO2 di soli 114 g/km e un consumo di 4,3 litri per 100 km con il motore 1.4 diesel. A bordo di ix20 non manca la tecnologia, come si conviene a un’automobile dei nostri tempi. Per assicurare massima protezione agli occupanti, la lista delle do-
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La nuova B-MPV si presenta come un’auto moderna, elegante e dalla forte personalità, un perfetto equilibrio fra dinamica e funzionalità. Per quanto riguarda le motorizzazioni, ix20 sfoggia quattro alternative Euro 5: due benzina 1.4 da 66 kW/90 cv e 1.6 da 92 kW/125 cv e due diesel 1.4 da 57 kW/77 cv e 66 kW/90 cv, abbinati a flessibili cambi manuali a cinque o sei marce e automatico a quattro rapporti.
tazioni di sicurezza attiva e passiva comprendono ESP, ABS e il dispositivo di partenza assistita in salita (Hillstart Assist Control). Nel solco della tradizione di i30, i20 e ix35, Hyundai intende fare della ix20 la prima vettura del segmento B-MPV a ottenere le cinque stelle nei crash-test Euro NCAP. E anche la ix20 si propone alla clientela con l’esclusivo pacchetto a chilometri illimitati “Tripla 5” di Hyundai: 5 anni di garanzia, 5 anni di assistenza stradale e 5 anni di controlli gratuiti. In Europa, in questi ultimi anni, le MPV sembrano attraversare un periodo di crisi, con un calo delle vendite del 34 per cento dal 2005 a oggi. Tuttavia, nello
Hyundai, che nel nuovo modello vede una valida occasione per incrementare i volumi complessivi e la quota di mercato: ix20 sosterrà le vendite Hyundai già da fine anno e contribuirà a confermare l’obiettivo che la Casa coreana si è posta per il 2010, ovvero una quota di mercato nel vecchio continente del 2,75 per cento. Il debutto della ix20 sui mercati arriva nell’anno in cui il Gruppo Hyundai,
Sul mercato le due nuove proposte fashion Fiorucci10 e i20 by Fiorucci
Moda accattivante in versione automobilistica MILANO - Dall’unione tra tecnologia e creatività sono nate due vetture dedicate a un cliente giovane e vivace, che ama guidare in tutta sicurezza e comfort ma anche farsi notare con scelte decise e ricercate: Fiorucci10 e i20 by Fiorucci sono le due versioni cobranded risultato della partnership tra la casa coreana e il celebre marchio di moda. La nuova Fiorucci10 è un’auto vivace e pratica, equipaggiata con il 1.1 litri benzina da 66 cavalli e una completa dotazione di serie: ABS, impianto stereo, airbag, climatizzatore manuale, fendinebbia, immobilizer e alzacristalli elettrici anteriori. Nel primo semestre 2010, i10 è risultata tra le “Top 5” delle city car più vendute in Italia. Gli interni della Fiorucci10 sono spaziosi e confortevoli, ricchi di particolari unici: l’originale design del pomello del cambio, i dettagli colorati della plancia, il
La ix20 (in alto) sosterrà le vendite Hyundai già da fine anno e contribuirà a confermare l’obiettivo della Casa coreana per il 2010: una quota di mercato in Europa del 2,75 per cento. Sopra, la Fiorucci10.
cruscotto laccato lucido, i tappetini personalizzati con bordi a contrasto e loghi Fiorucci. Due le personalizzazioni, fucsia o verde lime, entrambe con colori fluo caratteristici del mondo Fiorucci e abbinati a cinque colorazioni Hyundai. Nella versione Fiorucci10 Soft Top è presente anche il tettuccio elettrico in tela completamente apribile, il più grande della categoria, e tessuti esclusivi dei sedili, con inserti ricamati: due elementi che uniscono la versatilità di una cinque porte alle emozioni di una vera cabrio. Hyundai i20 by Fiorucci è una compatta cittadina cinque porte con motore 1.2 litri benzina 16 valvole da 78 cavalli (Euro 5). ABS, TCS, ESP, sei airbag, climatizzatore, retrovisori elettrici e cerchi da 15” sono presenti di serie. Il design di Hyundai i20 by Fiorucci è in questo caso unito a particolari unici come i tappetini personalizzati, i poggiatesta arancioni e il tessuto traforato con inserti in pelle dei sedili, da cui occhieggia il colore e il pomello del cambio con il classico logo degli angeli Fiorucci. Gli specchietti retrovisori, la cornice dei fendinebbia e la mascherina anteriore sono realizzati in un innovativo materiale soft touch. I due tettucci panoramici in vetro possono essere regolati in modo indipendente. Cinque le colorazioni disponibili per la i20 by Fiorucci. Sia Fiorucci10 che Hyundai i20 by Fiorucci dispongono dell’innovativo comando Retrovisione, che si attiva quando si innesta la retromarcia sfruttando la telecamera collocata nella targa posteriore. Il display da 4,5” integrato nello specchietto retrovisore mostra al guidatore la miglior visuale durante le manovre, evidenziando distanze e spazi tramite il reticolo prospettico Park Assist System. Fiorucci10 e Hyundai i20 by Fiorucci sono disponibili presso le concessionarie Hyundai a partire da 10.990 euro per la Fiorucci10 (12.390 euro per la Fiorucci10 Soft Top) e 14.990 euro per la Hyundai i20 by Fiorucci. Come tutte le vetture della gamma Hyundai, anche le Fiorucci10 e Hyundai i20 by Fiorucci godono dell’esclusivo pacchetto a chilometri illimitati “Tripla 5” (5 anni di garanzia, 5 anni di assistenza stradale e 5 anni di controlli gratuiti). Le due serie speciali sono un progetto sviluppato insieme a Eidon, specializzata nelle attività di co-marketing. stesso periodo, le vetture del segmento B hanno aumentato la propria quota di mercato passando dal 23,3 al 29,2 per cento. Hyundai è dichiaratamente ottimista in merito alla nuova ix20, il cui obiettivo di vendita a livello continentale è di circa 55mila unità l’anno. La nuova B-MPV è parte integrante della strategia europea di
che comprende anche il marchio Kia, può guardare con soddisfazione la sua posizione di quarto costruttore mondiale (oltre 5 milioni di unità vendute nel 2009), un traguardo raggiunto in pochi anni e che rappresenta il trampolino di lancio verso nuovi successi, visto che già nei prossimi due anni verranno lanciate 12 novità, fra nuovi modelli e derivati.
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BMW / PROFONDO RINNOVAMENTO NEI CONTENUTI STILISTICI E TECNOLOGICI PER IL MODELLO DELLA CASA TEDESCA VENDUTO NEL MONDO IN OLTRE 615MILA UNITÀ
È tempo della nuova X3
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Paolo Altieri ATLANTA - Oltre 615mila unità prodotte e vendute in tutto il mondo dal debutto nel 2003. Per la X3 il tempo della nuova generazione arriva cavalcando l’onda del successo internazionale. Debutta il nuovo modello e si presenta sui mercati profondamente rinnovato nei contenuti stilistici e tecnologici. L’abbiamo provata sulle strade di Atlanta, la capitale della Georgia. Del resto, è nel vicino Stato del South Caroline, a Spartanburg, che la X3 verrà prodotta (il precedente modello nasceva in Austria nell’impianto Magna Steyr di Graz) come le sorelle maggiori X5 e X6 e le relative versioni sportive “M”, cui sta per aggiungersi anche la X6 Hybrid (la X1 viene invece prodotta nell’impianto europeo di Lipsia). In Nord America Bmw investe molto. L’ampliamento dello stabilimento di Spartanburg – due nuovi impianti da 111mila metri quadrati – completa l’investimento di un miliardo di dollari che il Gruppo tedesco ha programmato per il mercato statunitense tra il 2008 e il con un andamento delle linee più sportivo e più slanciato. Nella vista di profilo, la combinazione di un modulo frontale basso e di una coda alta descrive una dinamica forma a cuneo che denota le caratteristiche di guida sportiva della vettura. UN DESIGN RICCO DI DETTAGLI
Rispetto al modello precedente, la lunghezza esterna della nuova Bmw X3 è cresciuta di 83 mm a 4.646 mm totali, la larghezza di 28 mm a 1.881 mm, l’altezza di 12 mm a 1.661 mm. 2010. In settembre, il marchio Bmw negli Stati Uniti ha registrato vendite per 18.228 veicoli, il 21,1 per cento in più; dall’inizio dell’anno, le vendite hanno raggiunto le 157.464 unità, con un incremento del 9,2 per cento. La capacità produttiva dell’impianto dovrebbe aumentare del 50 per cento da 160mila a 240mila unità entro il 2011. Da quando è iniziata la produzione, nel settembre 1994, da Spartanburg sono usciti oltre 1,6 milioni di veicoli Bmw. In Italia, la nuova X3 sarà disponibile al pubblico a partire dal 21 novembre, con i propulsori 6 cilindri 3 litri Twin Power Turbo da 225 kW/306 cv (245 km/h di velocità massima, accelerazione 0-100 km/h in 5,7 secondi, 8,8 litri per 100 km il consumo medio, 204 g/km il
dato sulle emissioni di CO2), gestiti da un cambio automatico a 8 rapporti, e 4 cilindri 2 litri turbodiesel da 135 kW/184 cv (210 km/h di velocità massima, 8,5 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, consumo combinato di 5,6 litri per 100 km ed emissioni di 149 g/km con cambio manuale a 6 rapporti di serie o 147 g/km con l’opzionale automatico. Il listino prezzi parte da 41.750 euro per la X3 xDrive 20d e da 53.500 euro per la X3 xDrive 35i. Entrambi i motori si avvalgono della tecnologia Bmw EfficientDynamics, ormai sinonimo di elevate prestazioni accoppiate a ridotti consumi ed emissioni. La guardi, ti siedi al volante, spingi sull’acceleratore e ti rendi conto che la nuova X3 sa dare una dimensione com-
pletamente nuova del piacere di guidare uno Sports Activity Vehicle. Se il precedente modello aveva pienamente convinto la clientela, questa seconda generazione fa infatti un salto notevole in fatto di dinamica di guida, di agilità e di efficienza, ma anche di una più forte personalità estetica e di comfort. Rispetto al modello precedente, la lunghezza esterna è cresciuta di 83 mm a 4.646 mm totali, la larghezza di 28 mm a 1.881 mm, l’altezza di 12 mm a 1.661 mm. Con queste dimensioni, che si traducono immediatamente in maggior comfort e in ottimizzazione dell’abitabilità interna, la nuova X3 si posiziona esattamente tra la lussuosa X5 e la compatta X1. Il design combina il tipico carattere dei modelli BMW della Serie X
Nella vista frontale, X3 offre un’immagine sicura, composta dal doppio rene inclinato leggermente in avanti, dai grandi proiettori, dalla robusta minigonna anteriore e dal marcato cofano motore. Le luci fendinebbia posizionate alle due estremità descrivono insieme ai doppi proiettori circolari la classica configurazione delle fonti luminose di tutti i modelli Bmw della Serie X. In combinazione con i proiettori allo xeno, disponibili come optional, la luce diurna viene generata da anelli luminosi bianchi composti da unità Led. La vista posteriore accentua la robustezza della vettura. Le luci presentano la classica forma a T della X3. Con i proiettori allo xeno in optional il tipico design notturno Bmw viene generato da fasce luminose alimentate da unità Led. A bordo, generosa è l’offerta di spazio ma anche di materiali pregiati. L’ambiente è moderno e sofisticato, equipaggiato con numerose funzionalità intelligenti. La posizione di seduta leggermente rialzata facilita l’accesso, ottimizzando contemporaneamente la vista sul traffico. I tre posti posteriori offrono un elevato comfort anche durante i viaggi lunghi. Il bagagliaio, con volumetria tra 550 e 1.600 litri, si distingue per la versatilità che consente di adattare lo spazio alle esigenze personali. Lo schienale del divanetto posteriore è divisibile nel
rapporto 40:20:40 e i tre segmenti sono ripiegabili separatamente oppure insieme. La trazione integrale permanente xDrive non ottimizza solo la trazione, ma consente di gestire la X3 nel miglior modo sui terreni impegnativi. Per la prima volta il cambio automatico è stato combinato con la funzione Start Stop automatico (disponibile anche sulla X3 20d con cambio manuale dove è stata completata dall’indicatore del punto ottimale di cambiata) che, all’arresto a un incrocio o quando ci si ferma in coda, fa spegnere il motore automaticamente. Un ulteriore aiuto alla riduzione di consumi e emissioni viene dal Brake Energy Regeneration, dal servosterzo elettromeccanico (EPS), dal costante controllo dei gruppi secondari e dai pneumatici a resistenza ridotta al rotolamento (sulle X3 da noi provate erano firmati Pirelli PZero). La X3 35i è equipaggiata con pneumatici runflat, disponibili come optional anche per la X3 20d. Preziosa ai fini della dinamica di guida è anche la regolazione degli ammortizzatori attraverso il Driving Dynamic Control, per la prima volta su un modello della Serie X, che permette di variare la taratura della vettura, tra le modalità Normal, Sport e Sport+ per altrettanti stili di guida. L’equipaggiamento di sicurezza comprende airbag frontali, per il bacino e il torace, airbag laterali a tendina per la testa, cinture automatiche a tre punti in tutti i sedili, limitatori di sforzo, anteriormente tendicintura e poggiatesta attivi anticrash, dietro punti di ancoraggio Isofix per i seggiolini dei bambini. La gamma optional è ampia e comprende tra l’altro il climatizzatore automatico a due
Se la precedente aveva pienamente convinto la clientela, questa seconda generazione fa un salto notevole in fatto di dinamica di guida, di agilità e di efficienza, ma anche di una più forte personalità estetica e soprattutto di comfort. In Italia, sarà disponibile a partire dal 21 novembre. zone, il tetto panoramico in vetro, sofisticati sistemi audio e il sistema di navigazione Professional con memoria a disco rigido e schermo da 8,8 pollici ad alta definizione che è il monitor di bordo più grande offerto nel segmento. ASSISTENZA ALLA GUIDA Unica nel segmento di appartenenza è la gamma di sistemi di assistenza del guidatore messa a disposizione da BMW ConnectedDrive: ad esempio, i sistemi Head-Up-Display (le informazioni più importanti sulla guida vengono proiettati direttamente sul parabrezza, nel campo visivo diretto del guidatore), Adaptive Light Control (assicura un’illuminazione della strada che segue l’andamento della curva), High Beam Assistant (accende e spegne automaticamente i fari abbaglianti a seconda della situazione di guida momentanea) e telecamera di retromarcia con sistema Top View che utilizza due telecamere integrate nei retrovisori esterni. BMW ConnectedDrive consente anche di usufruire di internet a bordo, dell’ampia integrazione dell’Apple iPhone e di altri smartphone, così come l’utilizzo di servizi basati sul web per le funzioni di navigazione e di entertainment. Il pacchetto M Sport sviluppato per la nuova X3 sarà probabilmente disponibile nel secondo trimestre del 2011 e includerà componenti nei settori assetto, aerodinamica, design esterno e interno.
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Nils Ricky ROMA - In Italia c’è grande attesa per la nuova MercedesBenz Classe CLS. Lo dimostra il tour organizzato presso gli showroom della Stella in ottobre. Un’esclusiva tutta italiana, con largo anticipo rispetto al debutto ufficiale europeo della CLS previsto a gennaio 2011. All’avvio delle vendite, la nuova coupé tedesca sarà disponibile in due modelli sei cilindri, più potenti ed efficienti sul fronte dei consumi rispetto al passato: CLS 350 CDI BlueEfficiency con motore da 195 kW/265 cv (69.960 euro) e CLS 350 BlueEfficiency (74.928 euro) che eroga ben 225 kW/306 cv e dispone di serie della funzione ECO start/stop, offerta per la prima volta a bordo della CLS. E’ proprio la sigla BlueEfficiency, cui Mercedes ci ha da tempo abituati, a indicarci chiaramente la strada che la nuova CLS intende percorrere: prestazioni senza limiti, se non quelli imposti dall’efficienza economica ed ecologica. Con CLS, Mercedes-Benz creò nel 2003 una nuova categoria di vettura che per la prima volta univa l’eleganza e il dinamismo di una coupé al comfort e alla funzionalità di una berlina. Per anni, la CLS è rimasta l’unica coupé a quattro porte sul mercato, conquistando dall’ottobre 2004 circa 170mila clienti nel mondo, di cui circa 9mila solo in Italia. Dal punto di vista del design, la nuova CLS si ispira al modello precedente e al tempo stesso si presenta con un’immagine assolutamente nuova. Ecco allora il nuovo frontale con evidenti richiami al design della SLS AMG. A livello visivo, la calandra non è integrata nel cofano motore: ciò enfatizza maggiormente il cofano lungo e sportivo. Il tratto più distintivo della nuova generazione è dato dalle linee eleganti e slanciate della tipica silhouette di CLS. INTERNI DA VIVERE
Gli interni si presentano all’insegna della sobria eleganza e dei dettagli innovativi. L’effetto avvolgimento della plancia fa si che una linea alta unisca idealmente la porta lato guida a quella del passeggero, passando per il quadro strumenti. Il monitor centrale è stato integrato nella parte superiore della plancia. La prospettiva laterale discendente nelle porte si raccorda alla dinamica degli esterni. Materiali e rifiniture sono da prima della classe. E degno di nota è il gioco di alternanze tra superfici in metallo opache e lucide. Lunga 4,94 m, larga 1,88 m, alta 1,41 m e con un passo di 2,87 m, CLS è la prima vettura al mondo a disporre di fari a Led High Performance che coniugano la suggestiva colorazione simile alla luce del giorno della tecnologia Led con le prestazioni, la funzionalità e l’efficienza energetica dell’ulti ma generazione bixeno. Il nuovo sistema di illuminazione offre per la prima volta l’In telligent Light System, che ha già dato prova del suo valore sui modelli Mercedes-Benz dotati di fari bixeno. Dotati complessivamente di 71 Led, i fari presentano un look capace di distinguersi. Mercedes-Benz è anche riuscita ad affiancare per la prima volta alla tecnologia Led l’innovativo sistema di assistenza abbaglianti adattivi, garantendo in tal
MERCEDES-BENZ / LA NUOVA CLASSE CLS SUL MERCATO NEL GENNAIO 2011
Moderna concezione della Coupé All’avvio delle vendite, la nuova generazione della coupé tedesca a quattro porte sarà disponibile in due modelli sei cilindri, più potenti ed efficienti sul fronte dei consumi rispetto al passato: CLS 350 CDI BlueEfficiency con motore da 195 kW/265 cv e CLS 350 BlueEfficiency che eroga ben 225 kW/306 cv e dispone di serie della funzione ECO start/stop, per la prima volta presente in gamma. Altre due motorizzazioni seguiranno in primavera. modo il massimo livello di sicurezza per la guida nelle ore notturne. Quattro i motori adottati per la prima volta su CLS. Tutti presentano valori di coppia e potenza superiori a quelli dei modelli precedenti, mentre i consumi (e di conseguenza le emissioni di CO2) sono stati ridotti drasticamente, anche fino al 25 per cento. Alle prime unità disponibili al lancio seguiranno in primavera il modello quattro cilindri CLS 250 CDI BlueEfficiency da 150 kW/204 cv e la CLS 500 BlueEfficiency con motore V8 da 300 kW/408 cv. Anche questi due propulsori saranno equipaggiati con la funzione ECO start/stop di serie. Grazie alla tecnica di iniezione BlueDirect di terza generazione, il V6 a benzina di
CLS 350 BlueEfficiency è potente e nel contempo estremamente parsimonioso: consuma 6,8 litri per 100 km ed eguaglia nelle emissioni di CO2 il diesel con 159 g/km. Dal punto di vista prestazionale, la CLS 350 accelera da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi e la velocità massima è di 250 km/h. Miglioramenti dell’efficienza (-25 per cento sui consumi) si prevedono anche per la motorizzazione V8 della CLS 500 BlueEfficiency che uscirà nella primavera del 2011, anno in cui arriverà (in autunno) la prima CLS a trazione integrale 4Matic. Sotto il cofano della CLS 350 debutta in prima mondiale l’iniezione diretta di terza generazione battezzata BlueDirect. I risultati non si fanno attendere: prestazioni aumentate, consumi
diminuiti del 20 per cento. In pratica, il sistema di iniezione diretta a getto guidato è stato perfezionato dagli ingegneri Mercedes-Benz e ora si presenta come iniezione diretta di terza generazione. La pressione nel sistema ammonta a un massimo di 200 bar e viene costantemente regolata sul valore ottimale in funzione della mappatura. Gli iniettori piezoelettrici di nuova concezione consentono fino a cinque iniezioni per fase di aspirazione e assicurano in tal modo una composizione ottimale della miscela, il cui innesco è garantito dall’accen sione multipla. Mentre nel caso del propulsore benzina V6 ci troviamo di fronte a un aspirato, il nuovo V8 di futura introduzione della CLS 500 BlueEfficiency dispo-
Il nuovo frontale della CLS richiama il design della SLS AMG. A livello visivo, la calandra non è integrata nel cofano motore: ciò enfatizza maggiormente il cofano lungo e sportivo.
ne per la prima volta di un sistema di sovralimentazione Biturbo, finora adottato soltanto dal 12 cilindri della Classe S. Anche questo motore è dotato di iniezione diretta, ma è stato concepito anche per i mercati che non dispongono di carburanti a basso tenore di zolfo, e quindi presenta una combustione omogenea lungo tutta la mappatura. EFFICIENZA CON IL GASOLIO
Per quanto riguarda i diesel, il quattro cilindri a iniezione diretta della CLS 250 CDI che arriverà in primavera viene proposto per la prima volta sulla coupé quattro porte, dopo che ha già conquistato la clientela della Classe E. Con una potenza di 204 cv e una velocità massima di 242 km/h, questo propulsore offre un livello elevato di piacere di guida e sorprende per i suoi consumi da vettura compatta. In media, la CLS 250 CDI BlueEfficiency si accontenta di 5,1 litri per 100 km, con emissioni di CO2 pari a 134 g/km (i dati sono ancora provvisori). Il 265 cv della CLS 350 CDI BlueEfficiency è ancora più potente. Le sue prestazioni sono altrettanto prodigiose: la CLS scatta in 6,2 secondi da zero a 100 km/h, raggiungendo una velocità massima di 250 km/h. E nonostante l’incremento della potenza e della coppia, il sei cilindri V6 consuma solo 6 litri/ 100 km, con emissioni pari a 159 g/km. Tutti i modelli CLS sono equipaggiati di serie con il cambio automatico 7G-Tronic Plus, di cui sono stati perfezionati ai fini dei consumi e del comfort sia il convertitore di coppia sia il gruppo di base. Anche l’aerodinamica apporta un ulteriore importante contributo all’efficienza della coupé
che riduce del 10 per cento la resistenza aerodinamica. Ciò si deve a un miglioramento del 13 per cento del valore Cx, ora pari a 0,26. Come tutte le moderne auto firmate dalla Stella, anche la nuova CLS propone una lunga lista di sistemi di assistenza alla guida. Tra questi due novità: il Blind Spot Assist attivo e il sistema antisbandamento attivo. Il Blind Spot Assist attivo, attraverso l’ausilio dei sensori radar a corto raggio, avvisa il guidatore in caso di pericolo di collisione durante il cambio di corsia. Se il guidatore ignora le segnalazioni di avvertimento e la vettura si avvicina pericolosamente al veicolo che procede sulla corsia limitrofa, il sistema interviene frenando le ruote sul lato opposto della vettura tramite l’ESP. La frenata selettiva determina un’imbardata che contrasta la traiettoria di collisione. Per la prima volta in assoluto, il sistema antisbandamento attivo è collegato anche all’ESP. Il sistema entra in azione quando la coupé interseca involontariamente una linea continua sul lato destro o sinistro della corsia di marcia. In questo caso, il sistema ricorre all’aiuto dell’Electronic Stability Program per frenare leggermente le ruote sul lato opposto e riportare in la vettura in traiettoria. Quando la vettura oltrepassa una striscia discontinua di demarcazione della carreggiata, il sistema attiva un trasduttore d’impulsi elettrico integrato nel volante, il quale provvede a farlo vibrare leggermente per alcuni istanti, fornendo così un invito discreto ma assolutamente efficace a controsterzare immediatamente. Questa segnalazione tattile tramite leggere vibrazioni sul volante viene sempre emessa, anche prima dell’eventuale intervento sull’impianto frenante.
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PEUGEOT / TEST DRIVE A BORDO DELLA 5008 2.0 16V HDI FAP 163 CV CON CAMBIO AUTOMATICO A SEI RAPPORTI
Spazio per viaggiare Interni raffinati ed eleganti, ergonomia e comfort per tutti i passeggeri, tanti ausili per una guida brillante e rilassata. La monovolume compatta del Leone è una grande stradista che si muove con agilità, dinamismo e sicurezza. di punta di 190 km/h. Il consumo è contenuto a 6,9 litri/100 km nel ciclo misto, con emissioni di CO2 pari a 181 g/km. Il prezzo di 30.290 euro è il top del listino 5008, che parte da una base di 21.690 euro. La gamma motorizzazioni diesel con filtro antiparticolato comprende, oltre al già citato 2.0 16V HDi da 163 cavalli, i 1.6 8V HDi da 112 cv e il 2.0 16V da 150 cv. Le unità benzina sono il 1.6 16V VTi da 120 cv e il 1.6 16V THP da 156 cv.
Fabio Basilico
SOCHAUX - Andare a Sochaux è immergersi completamente nella storia Peugeot. Non a caso, e in virtù della ricorrenza dei 200 anni di attività del celebre marchio, l’appuntamento per il curioso test drive organizzato per la nuova monovolume compatta 5008 parte dal cortile antistante il Museo de l’Aventure Peugeot, nel cuore della cittadina della Franca Contea. Dopo la visita al Museo e alla modernissima fabbrica di Sochaux da dove escono quasi 1.700 veicoli al giorno tra 308, 3008 e 5008, si parte per un mini raid con destinazione Milano: oltre 400 chilometri per testare la nuova monovolume compatta lanciata in Francia nel novembre 2009 e il mese successivo in Italia. Da noi, a fine settembre le immatricolazioni raccolte dalla 5008 sono state circa 6mila, con la previsione di chiudere l’anno oltre le 7mila unità preventivate al momento del lancio. Il 2010, secondo Peugeot Italia, chiuderà infatti a quota 8mila vetture consegnate. Un buon risultato per una vettura che si lascia facilmente apprezzare. AL TOP CON FELINE Per l’occasione, ci sediamo al volante dell’interessante versione 2 litri 16V HDi da 120 kW/163 cv a 3.750 giri/min e coppia massima di 340 Nm a 2.000 giri/min, dotata dell’innovativa trasmissione automatica a comando sequenziale “Tiptronic system Porsche” a sei rapporti. Il propulsore è un’evoluzione del 2 litri HDi da 100 kW/136 cv, con quasi il 50 per cento dei componenti che sono nuovi. Si apprezza la posizione di guida alta, tipica del segmento di riferimento, che dà ottima visibilità e una sensazione di si-
UNA GUIDA DA GRANDE BERLINA
curezza. Il quadro strumenti, centrato nella posizione del guidatore, si prolunga in un’elegante interfaccia tecnica, dalle linee piacevoli e fluide. L’ambiente nel suo complesso è elegante e super accessoriato, con materiali e rifiniture di pregio. L’allestimento alto di gamma Feline soddisfa guidatore e passeggeri, che possono intrattenersi a bordo guardandosi un film sui video inseriti all’in terno dei poggiatesta dei sedili anteriori. E’ il Pack Video integrato, composto da due schermi a colori da 7’’, da una consolle di connessione che accetta tutti i dispositivi audio/video mobili in commercio e da due cuffie senza fili Bluetooth. Chi invece deve mantenere la massima attenzione alla strada può utilizzare preziosi sistemi di assistenza alla guida, come il praticissimo Head Up Display, che permette di proiettare le informazioni fondamentali per la guida nel campo visivo del guidatore, davanti al parabrezza. Il Distance Alert, efficace com-
plemento del limitatore e del regolatore di velocità, aiuta a rispettare le distanze di sicurezza. C’è poi l’Intelligent Traction Control antipattinamento ed è proposto insieme all’ESP di serie. L’Hill Assist assiste il conducente nelle partenze in salita a vantaggio del comfort di utilizzo e di una maggiore sicurezza. Importante è anche il Peugeot Connect, equipaggiamento che permette di beneficiare gratuitamente e senza limiti di tempo del servizio Peugeot Connect SOS e del Peugeot Connect Assistance. Il primo, attivo finora in dieci Paesi europei e su più di 400mila Peugeot, permette di localizzare il veicolo e di inviare i servizi di soccorso adeguati in caso d’incidente (può essere attivato manualmente o automaticamente). L’ampio parabrezza di 1,70 metri quadrati prolunga l’ampio tetto panoramico in cristallo di 1,69 metri quadrati, uno dei più grandi tra quelli proposti nella gamma Peugeot. Lunga 4,52 m,
All’interno della Peugeot 5008, la seconda fila si compone di tre sedili della stessa larghezza, ripiegabili singolarmente in modo da costituire una superficie piana allineata alla soglia di carico.
la 5008 permette a cinque passeggeri di viaggiare all’insegna della massima comodità ma offre anche la possibilità di una configurazione sette posti, con terza fila composta dai classici due sedili. La seconda fila si compone di tre sedili della stessa larghezza, ripiegabili singolarmente in modo da costituire una superficie piana allineata alla soglia di carico. Il bagagliaio è generoso e, in base alla posizione dei sedili
scorrevoli, ha un volume compreso tra 758 e 823 litri, con i sedili della terza fila ripiegati. Capacità che passa a 1.247 litri quando viene utilizzato lo spazio sotto il padiglione e a ben 2.506 litri con i sedili della seconda fila ripiegati. Agile e divertente da guidare, grazie anche al cambio automatico preciso e di facile utilizzo, la due litri diesel da 163 cv accelera da 0 a 100 km/h in 10,4 secondi, con una velocità
La 5008 ha un comportamento su strada e sensazioni di guida da berlina. All’avantreno monta un sistema tipo pseudo Mc Pherson con barra antirollio disaccoppiata, derivato da quello della 308. Il retrotreno a traversa deformabile proviene invece dalla piattaforma 2 del Gruppo PSA Peugeot Citroën in una versione studiata appositamente per le vetture con un ampio volume. La posizione “coricata” degli ammortizzatori posteriori permette infatti un notevole guadagno di volume per il bagagliaio. Freni di dimensioni generose garantiscono una frenata efficace. La possibilità di usufruire del rilevatore di calo di pressione dei pneumatici aumenta l’appeal della 5008 in fatto di sicurezza.
Museo de l’Aventure Peugeot: 200 anni di grande storia tra auto, macinacaffè e utensili vari
L’impronta del Leone SOCHAUX - Nel 1982 Pierre Peugeot, allora Presidente del Consiglio di Sorveglianza del gruppo PSA Peugeot Citröen, crea l’associazione l’Aventure Peugeot, il cui obiettivo principale è raccogliere e valorizzare il patrimonio della famiglia e della società. Due anni dopo si decide di creare un Museo con l’ambizione di conservare almeno un esemplare di ogni Peugeot prodotta. Nasce così il Museo de l’Aventure Peugeot di Sochaux. Inaugurato nel luglio 1988, il Museo vanta oggi un patrimonio composto da 450 veicoli (di cui un centinaio in esposizione), 350 cicli e motocicli (di cui circa cinquanta in esposizione), 3.000 oggetti marchiati Peugeot (macinacaffé, utensili per falegna-
meria e officina e molti altri) e un ricco archivio. Nel giugno del 2000 il Museo di Sochaux ha triplicato i suoi spazi espositivi e di ricevimento, mentre lo scorso 14 maggio, in occasione dei festeggiamenti per i 200 anni di Peugeot, è stata aperta una nuova sezione di 3.000 metri quadrati, raggiungendo cosi un’area espositiva complessiva di 45mila mq, di cui 10mila aperti al pubblico. La nuova sezione è dedicata ai veicoli commerciali, tra cui alcuni del XIX secolo, e a una consacrazione della “generazione 5” rappresentata dalla gamma completa dalla 205 alla 605. Il Museo de l’Aventure Peugeot ha ricevuto circa 1.600.000 visite dalla sua apertura. Con 66mila visitatori nei primi nove mesi del 2010, gli ingressi al Museo sono in crescita del 15 per cento, con punte di quasi il 70 per cento in agosto e settembre. L’obiettivo di 85mila visitatori inizialmente previsto per il 2011 sarà quindi raggiunto con un anno di anticipo. Oltre alle audioguide realizzate nel 2008, è previsto un nuovo sistema di visita virtuale del Museo che è stato lanciato a maggio: attraverso il sistema QRCode (tramite un’applicazione I-Phone) è possibile scaricare sul proprio apparecchio i filmati di 8 veicoli Peugeot. Il sistema sarà poi esteso a tutti i veicoli del Museo.
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SMART / LA NUOVA GENERAZIONE DELLA FORTWO CONTINUA SULLA STRADA DEL SUCCESSO
Passione italiana
Paolo Altieri PALERMO - Le città italiane amano la smart e in generale, l’Ita lia fa bene alla piccola del grup po Daimler. Da sempre. Non a caso la nuova generazione della fortwo è stata presentata a Palermo, che dopo la Capitale (dove ne girano oltre 97mila) è la seconda città della Penisola ha dimostrare una sincera passione per la smart. Nell’elenco figurano grandi città ma ampi consensi la compatta city car li raccoglie anche in comuni di medie e piccole dimensioni, dove le quote di mercato sono superiori all’immatricolato della relativa provincia di riferimento. Smart fortwo è dunque in grado di interpretare efficacemente le attuali esigenze di mobilità urbana. LA FORZA DEL TRICOLORE L’Italia è il primo mercato al mondo per smart: dodici anni di successo inarrestabile e oltre 325mila vetture immatricolate, con una media di 30mila l’anno. La nuova generazione della fortwo è erede di una tradizione che, partita nel 1998, ha affrontato un primo facelift nel 2003, ha fatto debuttare la seconda serie nel 2007, di cui ora viene presentato il relativo restyling. Nel frattempo smart è stata proposta anche in una trentina di se rie speciali. Senza contare che una smart rimane in auge a lungo, visto che conserva un alto valore residuo sul mercato dell’usato. La piccola fortwo è sempre al passo con i tempi e cerca di conquistare nuovi clienti e fidelizzare quelli già convinti, che hanno un’età media di 40 anni e sono per il 45 per cento donne. La nuova for two coupé viene proposta a partire da poco meno di 10mila euro, per la cabrio il prezzo base è 12.800 euro. La nuova smart fortwo si presenta ulteriormente rinnovata grazie a un abitacolo impreziosito, esterni più raffinati, dotazioni high-
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La nuova smart fortwo si presenta ulteriormente rinnovata grazie a un abitacolo impreziosito, esterni più raffinati, dotazioni high-tech e motorizzazioni ancora più eco-compatibili. L’Italia è il primo mercato al mondo per smart: dodici anni di successo inarrestabile e oltre 325mila vetture immatricolate, con una media di 30mila l’anno. In testa alla classifica ci sono i clienti delle città, da quelle grandi ai comuni di medie e piccole dimensioni sparsi per la Penisola.
tech (come i sofisticati sistemi di comunicazione e entertainment) e motorizzazioni ancora più eco-compatibili. La gamma colori è più ricca, anche per quanto riguarda la capote della versione cabrio. Tra le tinte esterne compare una tonalità opaca particolarmente tren dy, la light green matt, mentre la cellula di sicurezza tridion è disponibile, a richiesta, anche in bianco brillante. Un elemento di forte impatto
visivo sono le nuove luci diurne a Led (in optional) che garantiscono una maggiore sicurezza di guida e donano un tocco di personalità in più alla due posti. Al l’interno, la plancia ha un nuovo design e ci sono nuovi strumenti con grafica di colore scuro a contrasto nel quadro strumenti e sulla strumentazione supplementare. A richiesta è disponibile il volante in pelle a tre razze con Tempomat e computer di bordo,
azionabili anche senza spostare le mani dal volante. Il turbodiesel da 40 kW/54 cv si conferma “CO2 Champion” con soli 86 g/km di emissioni. Anche i propulsori a benzina ottimizzati vantano risultati di tutto rispetto in termini di contenimento di consumi e agenti inquinanti. Le unità da 45 kW/61 cv e 52 kW/71 cv consumano 4,2 litri/100 km ed emettono 97 g/km di anidride carbonica. La versione da 62
escooter nuova soluzione per la mobilità urbana
La smart elettrica a due ruote STOCCARDA - Punto di riferimento della mobilità urbana, smart propone sempre nuove soluzioni all’avanguardia per gli spostamenti cittadini. L’escooter a trazione completamente elettrica è un innovativo progetto di scooter elettrico che riprende sostanzialmente quelli che sono i punti di forza di smart fortwo electric drive: dimensioni compatte, agilità, elevati standard di sicurezza, piacere di guida e un’efficiente sistema di trazione a zero emissioni. Un ulteriore vantaggio è la completa integrazione di smartphone. Il due ruote smart è dotato di anche di airbag, Abs e Blind Spot Assist. L’escooter permetterà a smart di sfruttare un nuovo potenziale di crescita. Con i nuovi due ruote, il marchio del gruppo Daimler potrà affermarsi anche presso il pubblico dei giovanissimi, non ancora in possesso della patente di guida. smart escooter colpisce per il suo design unico e non convenzionale, basato su un sofisticato concetto di ergonomia. Lo stile dello scooter elettrico è caratterizzato da linee accattivanti e sportive: il frontale appare armonioso e compatto se visto di lato, mentre la ruota posteriore dà l’impressione di trovarsi molto più indietro rispetto ai sedili, enfatizzandone così lo slancio in avanti e l’agilità. L’aspetto elegante e dinamico è sottolineato dalla presenza di superfici complete e linee marcate. L’aspetto trendy è evidenziato da preziosi dettagli come il sofisticato rivestimento a pannelli del cruscotto o il faro posteriore perfettamente piatto. La struttura del telaio di supporto è modellata appositamente sulla cellula di sicurezza tridion di smart fortwo. Il telaio in acciaio e alluminio è rivestito completamente da pannelli della carrozzeria in plastica interscambiabili. smart escooter adotta l’avanzata tecnologia a Led per i fari anteriore e posteriore oltre che per la luce di stop. Il compatto propulsore elettrico sviluppa una potenza di 4 kW: è un motore a corrente continua “brushless” che trasmette la potenza direttamente alla
ruota posteriore, resta pulito e non necessita di manutenzione. Dal momento che la coppia massima è subito disponibile, è possibile accelerare “al massimo” fin dalla partenza. La ruota anteriore monta un pneumatico 130/60 R13, mentre quello posteriore misura 140/65/R13. smart escooter raggiunge una velocità massima di 45 km/h. La corrente di trazione è fornita da un sistema altamente innovativo rappresentato da un pacchetto batteria agli ioni di litio da 48 V. Grazie alla capacità della batteria di 80 Ah è possibile raggiungere un’autonomia di 100 chilometri. L’escooter può essere ricaricato tranquillamente tramite una presa domestica, in un arco di tempo da tre a cinque ore. Lo scooter di smart, infine, ha una verniciatura bianca con elementi verdi, a sottolineare l’affinità con smart fortwo electric drive.
kW/84 cv, con velocità massima di 145 km/h e scatto 0-100 km/h in 10,7 secondi, richiede 4,9 litri/100 km di benzina e rilascia allo scarico 114 g/km di CO2. Per gli amanti della sportività, ci sono le rinnovate versioni Brabus e Brabus Xclusive, con potenza incrementata a 75 kW/102 cv: la velocità massima tocca i 155 km/h, diminuisce lo sprint 0-100 km/h (8,9 secondi) ma non levitano più di tanto i consumi e le emissioni, fermi rispettivamente a 5,2 litri/100 km e 119 g/km. FA SEMPRE BELLA FIGURA Non solo in Italia ma anche all’estero, smart fa sempre bella figura: dall’introduzione sul mercato nel ’98, è stata venduta in oltre 1,2 milioni di unità complessive, 400mila appartenenti alla seconda generazione. Oggi i suoi clienti vivono in ben 43 Paesi che a fine 2010 saliranno a 45 con l’arrivo di Argentina e Indonesia. smart è anche la prima Casa automobilistica ad aver sviluppato una propria applicazione per iPhone. Grazie al nuovo smart drive kit, l’iPhone si trasforma in un vero e proprio computer di bordo multimediale, integrato con i nuovi interni di smart fortwo in termini di funzionalità e design. La “smart drive app” per iPhone è un concentrato di numerose funzioni che possono essere facilmente utilizzate durante la guida, nella massima sicurezza: telefonare tramite vivavoce, ascoltare una selezione di brani musicali o la web radio nonché avvalersi di un intelligente sistema di navigazione smart. A tutto ciò si aggiungono ulteriori funzioni come il Car Finder, che consente di ritrovare la propria smart fortwo una volta
fortwo edition lightshine
Sempre più marchio cult PALERMO - smart celebra la nuova generazione di fortwo con un modello di “benvenuto” particolarmente ricco e accessoriato, in edizione limitata, rinnovando così la tradizione delle versioni speciali. La smart fortwo edition lightshine si basa sull’allestimento passion, a cui si aggiunge climatizzatore, softouch e pacchetto bodypanel plus di serie. La nuova versione speciale, proposta nella nuova tonalità light blue metallic (previsto anche nella fortwo normale al posto del tradizionale blue metallic) e in versione coupé, è dotata di motore a benzina da 52 kW/71 cv. La limited edition si presenta con tutte le novità proposte dalla nuova generazione di smart come, per esempio, la plancia dal nuovo design e rivestita in tessuto, strumentazione con nuovi quadranti, nuovi colori dei rivestimenti con design beige o nero, sportello di rifornimento in tinta con la carrozzeria e reti portaoggetti sui lati interni dei sedili. Ulteriori caratteristiche distintive del modello sono il potente impianto Audio system navigation/ multimedia con sistema di navigazione e vivavoce Bluetooth integrati, le luci diurne a Led, i rivestimenti interni dei proiettori anteriori in tinta con il colore della vettura, i cerchi in lega a tre doppie razze verniciati in grigio argento da 15 pollici e il logo “Edition” all’altezza del retrovisore esterno. Gli interni sono impreziositi da finiture opache e tappetini in velluto con logo “Edition”. Il prezzo di listino è di circa 14.600 euro.
parcheggiata. I due componenti principali del nuovo smart drive kit iPhone sono proprio il supporto smart per iPhone con centralina e microfono e la “smart drive app” per iPhone. Il nuovo smart drive kit iPhone è offerto a circa 340 euro (Iva inclusa, montaggio e software esclusi). E a proposito di smart Brabus, sulla base del successo del programma di personalizzazione smart Brabus tailor made, smart offre numerosi equipaggiamenti a richiesta in tutto il territorio europeo. Diverse centinaia di clienti hanno già personalizzato la loro due posti, donandole un tocco di esclusività e originalità grazie a questo programma di personalizzazione dedicato a coloro che vogliono guidare una smart fortwo unica ed equipaggiata secondo il loro stile e gusto personale. I clien ti possono scegliere senza alcuna limitazione tra un’ampia gamma di colori, rivestimenti in pelle e tonalità per la capote della versione cabrio nonché un ricco elenco di accessori originali smart Brabus. I modelli tailor made sono veri e propri prodotti su misura: vengono impreziositi e personalizzati direttamente in fabbrica, con materiali pregiati controllati dal costruttore e lavorati con la massima cura artigianale. Il tutto con la completa garanzia del costruttore.
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Equilibrio e performance su ogni tipo di fondo stradale
La trazione delle meraviglie BARBERINO DI MUGELLO - Per la nuova WRX STI berlina, oltre alla trasmissione sviluppata secondo il principio della Symmetrical AWD, come ogni Subaru, per ottenere il massimo equilibrio dinamico della vettura si sono cercate anche le pure performance indipendentemente dal tipo di fondo stradale su cui si corre. Per questo, la trasmissione è caratterizzata da tre differenziali autobloccanti: l’anteriore è di tipo elicoidale, efficace ma molto soft e fluido nell’attuazione; il posteriore è del tipo “Torsen”, forte e netto quando interviene; il centrale è un’evoluzione del già noto DCCD (Driver’s Control Center Differential). La WRX STI varia l’efficacia del sistema in funzione della consistenza del fondo stradale, delle situazioni di guida e della sportività richiesta alla vettura. La distribuzione della coppia motrice di base parte da un 41 per cento all’anteriore e 59 per cento al posteriore. La regolazione interviene da questa posizione al blocco totale definibile in 50:50. All’interno di queste due posizioni ci sono tutte le possibili variabili di regolazione che, per il
fatto di avere un sistema elettronico, significa che si possono avere più programmi, più sensibilità e una flessibilità funzionale in grado di aumentare l’efficacia, la trazione e la sportività della marcia. Il sistema parte di base con due modalità principali: Automatica (AUTO) e Manuale. Nella modalità AUTO è l’elettronica di gestione che, in base alla velocità della vettura, alla sua accelerazione laterale e longitudinale in funzione dell’angolo di sterzata, definisce il corretto parametro di sensibilità del bloccaggio del differenziale centrale in caso di perdite di aderenza di uno dei due assi. In modalità Manual è il pilota che attraverso una regolazione su 6 livelli decide quale sensibilità utilizzare per il blocco del differenziale. La sicurezza attiva è al centro dell’attenzione: la WRX STI è dotata di un controllo di stabilità VDC, con tre livelli di regolazione: Normal Mode (ABS, TCS e controllo di stabilità intervengono non appena la vettura accenna ad uno slittamento o a una perdita di aderenza anche minima), Traction Mode (la stabilità longitudinale, regolata dal TCS, e quella laterale,
sotto l’egida del sistema di controllo della stabilità laterale, sono meno invasivi), Off Mode (l’ABS rimane efficace ma la stabilità e la trazione della vettura sono totalmente affidate alla sensibilità del pilota. Il sistema si riallinea, comunque, nella modalità Traction Mode non appena i sensori rilevano la necessità di intervenire con l’ABS). Se il pilota perde il controllo della vettura e si aggrappa ai freni, l’elettronica di controllo rientra in gioco. Un’altra novità elettronica utilizzata dalla nuova WRX STI è il sistema di controllo della gestione del motore SIDRIVE (Subaru Intelligent Drive). Un programma elettronico che può essere influenzato dal guidatore. Pur mantenendo la stessa base meccanica, si può modificare l’elettronica di gestione del motore in modo da avere in pratica tre motori in uno. Si interviene direttamente sulla mappatura del motore, modificando la regolazione della quantità di benzina iniettata, l’anticipo d’accensione, la fasatura della distribuzione e tutti i parametri di lavoro del motore stesso.
SUBARU / LA NUOVA WRX STI TRE VOLUMI È ANCORA PIÙ AGGRESSIVA Pietro Vinci BARBERINO DI M UGELLO - Il mito Impreza continua a riservare sorprese agli amanti della sportività. Dopo che nel 2007 è stata presentata la WRX STI os sia la versione più sportiva della Impreza - in configurazione Hatchback a due volumi, tocca ora alla versione tre volumi, commercializzata semplicemente come WRX STI, senza ul teriori denominazioni. Un passaggio che vuole essere di buon auspicio per il nuovo modello, eletto a punto di riferimento della gamma delle Pleiadi. Storicamente, questa è la terza edizione della WRX STI. La prima arrivò sul mercato interno giapponese nel 1994, proprio alla vigilia della vittoria nel mondiale rally costruttori del 1995 e 1997. Il richiamo ai ral ly è doveroso parlando di questa vettura perché il progetto stradale nasce e si evolve in funzione delle corse. L’auto che ha gareggiato nel Campionato Mondiale Rally (WRC) non era un prototipo realizzato espressamente ma la stessa vettura di tutti i giorni opportunamente preparata e rivisitata in chiave agonistica.
Impreza estrema soluta e quindi di potenza del motore, ma anche di velocità in senso generale, per esempio nel la percorrenza in curva. Questa versione infatti, grazie a numerosi interventi sulle sospensioni, non ultimo quello dell’abbassamento e dell’irrigidimento dell’assetto, consente di raggiungere livelli di maneggevolezza, stabilità e tenuta di strada mai ottenuti prima. Una sportiva che possa dare un collegamento al terreno così efficace, che chiunque, non solo il
a 6.000 giri/min e una coppia massima di 407 Nm a 4.000 giri/min (da circa 2.800 fino a 6.000 giri si rimane sempre ben al di sopra dei 350 Nm). WRX STI si dimostra degna di una vettura da corsa (da cui, comunque, deriva in modo molto diretto). Per migliorare l’anda men to dell’erogazione della potenza e contenere le emissioni si utilizza un sistema di distribuzione variabile continua sia per il lato aspirazione che per quello delle valvole di
e basso del muso, si è intervenuto su tutti i particolari per mascherarli e rendere il complessivo meno definito. Sia la griglia principale che il fondo dei gruppi ottici sono stati anneriti. Le prese d’aria, al di sotto del paraurti, sono state rastremate negli spigoli. Risultano meno evidenziate e si aprono maggiormente verso l’esterno nella zona dei fendinebbia inglobati. L’aspetto estetico viene poi ulteriormente sottolineato dall’abbassamento del l’al -
estetico. Esso si raccorda efficacemente con l’ampio passaruota posteriore, chiudendo con una linea rastremata verso il paraurti al di sotto del quale fa bella mostra di sé un inedito estrattore raccordato con i potenti scarichi da 80 mm l’uno. Punto di forza è lo spoiler che, per ragioni aerodinamiche, presenta il bordo tridimensionale che si estende in tutta la lar ghezza della vettura. Una vera e propria ala rovesciata che consente di poter aumentare la pressione
IMMAGINE ESCLUSIVA L’originalità della nuova tre volumi è sicuramente data dal fatto che per la prima volta una WRX STI è completamente diversa dalla versione che corre nei rally. L’immagine della vettura è ancora più incattivita da un nuovo frontale, un fianco sottolineato da ampi e gonfiati passaruota e un bagagliaio muscoloso su cui troneggia il redivivo spoiler posteriore, non presente nella più sobria e leggermente meno appariscente versione a due volumi. Gli interni sono in linea con la nuova filosofia Subaru, il cui intendimento è chiaro: le prestazioni e le emozioni che queste vetture possono dare ai clienti debbono essere accompagnate da un certo appagamento estetico e di comfort, con la consapevolezza di trovarsi sì a bordo di un mezzo sportivo ed essenziale ma senza forzate rinunce a dotazioni di qualità. Insomma, una vettura premium dal punto di vista tecnico ma anche sotto il profilo della ricercatezza dei materiali, delle finiture e dell’immagine. Subaru ha coniato il claim “La più veloce di sempre” per sintetizzare efficacemente l’anima di questa nuova WRX STI. Non si parla solo di velocità as-
L’aspetto estetico della Subaru WRX STI viene ulteriormente sottolineato dall’abbassamento dell’altezza da terra delle sospensioni di ben 5 mm. Punto di forza del posteriore è lo spoiler che presenta il bordo tridimensionale che si estende in tutta la larghezza della vettura.
pilota professionista, sia in grado di sfruttare al massimo le prestazioni (255 km/h, 5 km/h in più della Hatchback, scatto 0-100 km/h in 5,2 secondi) del generoso motore boxer da 2.5 litri, Euro 5, sovralimentato con turbo compressore a gas di scarico, che eroga 221 kW/300 cv
scarico (dual AVACS). Il consumo in ciclo misto è pari a 10,5 litri/100 km, con emissioni di CO2 di 243 g/km. Alla carreggiata larga della due volumi si aggiunge una rivisitazione completa della parte frontale. Per conferire un aspetto ancora più aggressivo, largo
tezza da terra delle sospensioni (di ben 5 mm). Il cofano motore richiama la presenza di potenza e prestazioni data la sua forma bombata, da powerdome, e la presa d’aria aerodinamicamente ottimizzata di raffreddamento dell’intercooler. Il posteriore è il punto di maggiore intervento
del posteriore a terra in funzione della velocità. Alla presa di forza del cambio a sei marce, preciso e pronto, è collegato un differenziale autobloccante centrale che distribuisce la coppia motrice ai due assi, anch’essi muniti di dif ferenziali autobloccanti. Que sta configurazione, a tre differenziali autobloccanti di differente tecnologia, conferma una volta di più l’esperienza fat ta dai tecnici della Subaru Technical International (STI, la divisione sportiva del gruppo Fu ji Heavy Industries) in un ventennio di competizioni rally. Il differenziale centrale utilizzato per anni nelle WRC era un concentrato di tecnologia idraulica ed elettronica e consentiva al pilota di poter regolare fino a 9 programmi di gestione della distribuzione della coppia motrice e dei limiti di bloccaggio. Non è così complesso il
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Nel 2007 venne presentata la WRX STI, la versione più sportiva della Impreza, in configurazione Hatchback a due volumi. Adesso tocca alla versione tre volumi, “la più veloce di sempre”, e il mito Impreza prende nuovo vigore con una vettura ancora più performante e incattivita. Prezzi a partire da poco meno di 43mila euro. sistema utilizzato per la WRX STI, ma siamo pur sempre di fronte a un gioiello tecnologico per una vettura stradale. A controllo elettronico, denominato DCCD (Driver’s Control Center Differential) può essere tarato in funzione dello stile di guida e del tipo di fondo stradale che si sta per affrontare, solo azionando un pulsante posto sulla consolle centrale. Anche il motore può essere mappato in modo diverso in funzione dell’uso momentaneo che si vuol fare, compreso quello da pista. A bordo della WRX STI domina il nero con qualche lampo di finitura metallizzato in due tonalità: la morbidezza del metallo fuso per i listelli di finitura e i comandi al volante, l’argento radiante per il pannello comandi centrale. C’è anche qualche flash rosso: l’illuminazione diffusa e la strumentazione di bordo. I sedili sono sportivi, molto contenitivi. La nuova WRX STI è proposta a 42.880 euro.
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MAZDA/ LA NUOVA MAZDA5 EREDE DI UN MODELLO VENDUTO IN 500 ESEMPLARI NEL MONDO Fabio Basilico MONACO - Aria di festa a Monaco di Baviera. Mazda Motor Europe ha festeggiato l’ingresso sui mercati internazionali della nuova Mazda5, erede del “veicolo compatto multiattività” (C-MAV) di prima generazione che dal 2005 a oggi ha ven duto in tutto il mondo 500mila unità, di cui 175mila, cioè il 35 per cento del totale, in Europa. Monaco e la Germania non sono stati scelti a caso per la presentazione alla stampa internazionale della nuova familiare giapponese. Nel Vecchio Continente, la Germania è il primo mercato di riferimento per Mazda5, seguito da Gran Bretagna, Austria, Francia, Svizzera e Spagna. In Italia, Mazda5 ha dimostrato di saper essere concorrenziale, classificandosi per ben tre anni in testa alla classifica delle sette posti giapponesi più popolari. La nuova generazione del Multi Activity Vehicle è un inno alla famiglia e alle sue esigenze di mobilità. Tra gli assi strategici su cui hanno lavorato i tecnici Mazda per far compiere un sostanzioso passo evolutivo al modello ci sono il design e la funzionalità interna. La nuova Mazda5 è più lunga di 80 mm rispetto al modello che sostituisce, arrivando a un totale di 4.585 mm. Il passo è di 2.750 mm, la larghezza totale di 1.750 mm e l’altezza di 1.615 mm: tutto contribuisce ad accogliere a bordo fino a sette persone che possono godere di spazio e modularità. Due porte scorrevoli posteriori, l’ampio predellino largo 130 mm e posto a soli 439 mm dal suolo così come l’altrettanto ampio vano delle porte posteriori (largo 686 mm e alto 1.083 mm) offrono facile accesso all’interno di Mazda5, sia a bambini che adulti. Le porte posteriori possono essere a comando elettrico e quindi aperte automaticamente con la chiave di chiusura centralizzata a distanza o con un pulsante presente sul cruscotto, oppure manualmente utilizzando le maniglie delle porte. NUOVI RAFFINATI INTERNI La nuova generazione Mazda5 presenta esterni completamente nuovi, con gran sfoggio del “design flusso Nagare” che si è aggiudicato premi di design sulle concept car Mazda. Già al primo sguardo si nota che nel frontale è stato integrato il nuovo volto di famiglia Mazda che, oltre a conferire alla Mazda5 un aspetto più robusto e sportivo, ne migliora anche l’aerodinamica e le prestazioni di raffreddamento del motore. Il movimento creato dal bordo dei fendinebbia viene ripreso dai parafanghi e trasferito ai passaruote fino a intersecarsi con una linea caratteriale ondulata in stile flusso Nagare che decorre lungo la fiancata del veicolo per poi raggiungere il pannello posteriore, appena al di sotto del bi nario di scorrimento delle porte. Questa esclusiva giunzione del pannello laterale è basata sui motivi che si formano quando il vento soffia sull’acqua, integrando la zona laterale del paraurti anteriore con le fiancate e le parti posteriori del veicolo affinché, in abbinamento con la linea caratteriale presente al di sotto delle porte, sussista una sensazione di movimento anche
Vocazione di famiglia Design rinnovato e dinamico, grande modularità dei sedili per il massimo godimento dello spazio all’interno dell’abitacolo, prestazioni all’avanguardia anche in tema di contenimento dei consumi e riduzione delle emissioni inquinanti. La nuova generazione del Compact-Multi Activity Vehicle Mazda oggetto di un’importante evoluzione.
ve compiuto a bordo della Mazda5 equipaggiata con il 2.0 a iniezione diretta da 150 cv che regala una velocità di punta di 194 km/h e accelerazioni 0-100 km/h in 11,2 secondi. Anche in questo caso abbiamo a disposizione il cambio manuale a sei rapporti. Oggetto di curiosità è il sistema i-stop di arresto/avvia mento, che consente di risparmiare carburante arrestando il motore quando la vettura è ferma al semaforo o bloccata in un ingorgo, per poi riavviarlo automaticamente quando si preme il pedale della frizione per riprendere la marcia. I-STOP INTELLIGENTE
quando il veicolo è fermo. I gruppi ottici posteriori orizzontali intensificano l’effetto di flus so integrato da davanti a dietro. All’interno, è stato adottato un nuovo design del cruscotto che fa sembrare più ampia, rispetto a prima, la zona destinata al passeggero anteriore. Il quadro strumenti per il conducente ora è affusolato e fluisce in un arco per andare a formare il bor do esterno della consolle centrale. C’è un abbondante utilizzo di cromature, che arricchiscono con un dettaglio elegante l’abitacolo della nuova Mazda. Massima cura è stata mes sa nella progettazione dei sedili, all’insegna del massimo spazio, dell’ergonomia e della funzionalità. Possono essere facilmente ripiegati offrendo un gran numero di configurazioni: da due posti con una vasta zona di carico (volume fino a 1.597 litri con la configurazione cinque posti) fino a sette posti. I sedili della seconda fila sono provvisti dell’esclusiva funzionalità Karakuri di Mazda: ribaltando in avanti il cuscino del sedile di sinistra è possibile inserire nello spazio sottostante il cuscino del sedile centrale. Si può anche abbattere lo schienale del sedile centrale per ottenere un bracciolo ampio e confortevole, oppure nello spazio centrale si può estrarre un pratico contenitore portaoggetti Kara-
kuri ubicato al di sotto del cuscino del sedile di destra. Quando il sedile centrale viene ripiegato nel sedile laterale, lascia uno spazio sufficientemente grande da consentire l’accesso alla terza fila di sedili: il che significa non dover togliere un seggiolino per bambini montato sul sedile esterno della seconda fila, né dover ribaltare in avanti il sedile, prima di poter accedere alla parte retrostante. Tra qualche mese sarà disponibile in optional il sistema di navigazione TomTom con schermo touch-screen da 5,8
pollici, telefono vivavoce Bluetooth e funzionalità iPod, iPhone e CD MP3. Di serie sono previsti sei airbag, ABS a quattro canali, distribuzione elettrica della forza frenante (EBD), servofreno, Emergency Stop Signal (ESS), controllo della trazione (TCS) e DSC. La gamma motorizzazioni comprende il nuovo 1.8 benzina MZR perfezionato da 85 kW/115 cv e il nuovo 2.0 DISI i-stop benzina da 110 kW/150 cv, che va a sostituire il precedente 2 litri offrendo riduzioni a due cifre nei consumi di carbu-
rante e nelle emissioni di CO2. La motorizzazione diesel arriverà in gennaio e si tratterà di una nuova versione del 1.6 da 150 cv. Il 1.8 Euro 5 è ora abbinato al cambio manuale a sei marce con un rapporto di trasmissione più lungo, che riduce i consumi di carburante del 4 per cento a 7,2 litri/100 km nel ciclo misto e le emissioni di CO2 del 6,1 per cen to a 168 g/km. Consente al la Mazda5 una ve locità massima di 182 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 12,8 secondi. Interessante anche il test dri-
L’i-stop di Mazda è unico in quanto utilizza un sistema di “combustione + assistenza del motorino di avviamento” che si avvale della combustione del motore per riavviare il motore, piuttosto che soltanto di un motorino elettrico di avviamento (che qui è utilizzato solo nella fase iniziale del riavvio), come i sistemi convenzionali di arresto/avviamento. In tal modo, il riavviamento ha inizio entro appena 0,35 secondi, ossia quasi due volte più velocemente rispetto ai sistemi convenzionali. Sulla nuova Mazda5 la logica di controllo dell’i-stop si è ulteriormente evoluta: il sistema ora arresta il motore anche quando è attivata l’aria condizionata, garantendo che tutti i sistemi ausiliari e le dotazioni possano continuare a funzionare normalmente durante la fase di arresto del motore. Oltre che briosa e divertente da guidare, la nuova Mazda5 2.0 DISI i-stop consuma solo 6,9 litri/100 km, il 13 per cento in meno del 2 litri che va a sostituire, ed emette solo 159 g/km di CO2, il 15 per cento in meno. Volendo, è anche possibile disattivare l’i-stop tramite un interruttore sul cruscotto.
Mazda celebra il suo novantesimo compleanno
Verso il secolo di storia LEVERKUSEN - Il 2010 è un anno importante per Mazda. La Casa giapponese festeggia infatti il suo novantesimo compleanno. Mazda Motor Corporation è stata fondata come Toyo Cork Kogyo Co. da Jujiro Matsuda il 30 gennaio 1920 a Hiroshima. Nel 1931 Mazda avvia la produzione nel momento in cui un piccolo autocarro a tre ruote, il primo veicolo dell’azienda, esce dalla linea di assemblaggio 79 anni fa. La prima automobile della Casa porta la data del 1960: è una vettura a due porte, la R360. L’anno successivo la Casa nipponica acquista il brevetto per un concetto di motore alternativo inventato dal tedesco Felix Wankel: un motore che utilizza la combustione per far girare un disco piatto invece che per far salire e scendere un pistone. Nel ’67 Mazda sviluppa il concetto Wankel in un propulsore alternativo e lancia la Cosmo Sport 110S, la sua prima vettura a motore rotativo. Lo sbarco sui mercati del vecchio continente avviene nel 1972, con la fondazione della prima società di vendita nazionale europea, Mazda Motor Deutschland. Nel 1977 viene lanciata al Salone di Francoforte la Mazda Familia/323 e nel 1978 viene presentata la sportiva RX-7 che grazie al motore a doppio rotore con una cilindrata da 2 x 573
cc e 105 cv di potenza diventa oggetto di culto negli Stati Uniti. Il 1979 è l’anno in cui vengono gettate le basi di un’auto leggendaria: il giornalista statunitense Bob Hall abbozza una spider a due posti su una lavagna nell’ufficio del Responsabile Sviluppo Mazda, Kenichi Yamamoto, a Hiroshima: dieci anni dopo, ne scaturirà la MX-5 Miata. Nel 1980 viene lanciata la Familia/323 a trazione anteriore (nella foto), che si aggiudica il premio come Auto dell’Anno in Giappone. Nel 1987 Mazda vince la sua prima gara nel Campionato Mondiale Rally con una 323 a trazione integrale durante il Rally Internazionale di Svezia. Nello stesso anno viene lanciata una versione di Mazda 626 a quattro ruote sterzanti. Alla presentazione della MX-5 Miata nel 1989 al Salone di Chicago segue nel 1991 la vittoria Mazda alla 24 Ore di Le Mans: è il primo costruttore automobilistico giapponese a esserci riuscito e con la prima (e unica) vettura a motore rotativo, la Mazda 787B. Sempre nel 1991 Mazda costruisce la HR-X, la prima vettura a motore rotativo alimentata a idrogeno e lancia la coupé MX-3 con il più piccolo motore V6 del mondo (a doppio albero a camme in testa, 1.845 cc, 24 valvole, 130 cv. Nel 1998 viene fondata a Leverkusen, in Germania, Mazda Motor Europe. All’inizio del nuovo millennio, nel 2000, Mazda MX-5 entra nel Guinness dei Primati come la spider più venduta di tutti i tempi. Nel 2002, l’anno in cui viene annunciato al mondo il claim “ZoomZoom” che ancora caratterizza la comunicazione del marchio, Mazda presenta la Mazda6, il primo veicolo Zoom-Zoom della Casa. Gli anni che seguono sono pieni di novità targate Mazda: RX-8 e Mazda3 nel 2003, Mazda5 e MX-5 terza generazione nel 2005, Mazda2 e Mazda6 nuova generazione nel 2007, la nuova Mazda3 nel 2008 e la nuova Mazda5 nel 2010. Mazda è sempre stata fortemente attiva sul fronte dell’innovazione tecnologica. Nel 2007 è stato annunciato il piano di Zoom-Zoom Sostenibile, che punta a ridurre del 30 per cento i consumi di carburante dell’intera gamma Mazda entro il 2015. L’anno scorso è stato lanciato su Mazda3 l’esclusivo sistema Mazda i-stop che utilizza l’energia residua della combustione per riavviare il motore in metà tempo rispetto ai sistemi della concorrenza. Sempre nel 2009 la presentazione dello Sky Concept, gruppi motopropulsori della prossima generazione che verranno lanciati a partire dal 2011: sono in grado di utilizzare dal 15 al 20 per cento di carburante in meno mantenendo gli stessi livelli di divertimento alla guida.
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