Iveco / Le future sfide affidate al neo Brand President Thomas Hilse Ecomondo / Speciale dedicato alle soluzioni per il settore dell’ecologia Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIX - N. 285 / DICEMBRE 2019 - Euro 5,00
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
Sandro Mantella illustra i risultati di una strategia vincente
Lamberet proiettata verso nuovi traguardi IL TRAINATO REFRIGERATO HA MESSO A SEGNO PERFORMANCE POSITIVE E LAMBERET HA FATTO ANCORA DI PIÙ E MEGLIO, RIUSCENDO A CONFERMARE IL SUO RUOLO DI PLAYER LEADER IN GRADO DI PROPORRE SUL MERCATO SOLUZIONI INNOVATIVE E ALTAMENTE EFFICIENTI. TRA QUESTE, CI SONO LE SOLUZIONI DEDICATE AI VEICOLI ELETTRICI. LAMBERET SI STA SEMPRE PIÙ QUALIFICANDO COME FORNITORE D’ECCELLENZA PER LA MOBILITÀ ALTERNATIVA, PARTNER DI ALTISSIMO LIVELLO DI AZIENDE E COSTRUTTORI.
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Altieri da pagina 4
EV Industrial / Il primo piano mobile TMT entra nella flotta di Bra Servizi
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Iveco / Raffica di iniziative promosse dai dealer di tutta Italia
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PIUMATTI VERSO METE SEMPRE PIÙ AMBIZIOSE L’S-WAY METTE A SEGNO I PRIMI RECORD a stretta di mano tra Demes Ziliani, affiancato dal Sales Manager Alessandro Mele, e Giuseppe Piumatti, fondatore e presidente di Bra Servizi, suggella la partnership tra EV Industrial, Concessionaria Kögel e TMT per Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Val d’Aosta e Liguria, e l’azienda cuneese, leader nella raccolta rifiuti e sempre più protesa verso nuovi traguardi. Affiancato al timone dell’azienda dalle figlie Sonia e Sabrina e dal genero Domenico Scarzello, Piumatti ha ottenuto per la sua impresa il massimo punteggio (tre stelle) nel Rating di Legalità. Intanto il focus sul rinnovo del parco è solo all’inizio: il TMT Conchiglia, in
THERMO KING
una singolare livrea gialla con il logo delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, per ricordare la vittoria nell’organizzazione dei giochi olimpici, sarà operativo nelle rotte su Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e parte della Lombardia, trainato dallo Scania del 50esimo del V8 acquisito attraverso un’asta benefica. “Nel 2020, anno in cui Bra Servizi varcherà il traguardo dei trent’anni dalla fondazione, obiettivo è avere un parco veicoli tutto nuovo. E la scelta è avere un unico brand per i trattori e uno per i semirimorchi”, afferma l’imprenditore cuneese.
MERCEDES-BENZ ACTROS
Servizio da pagina 18
FRAIKIN ITALIA
a quando è stato lanciato sul mercato, quest’estate prima a Madrid sul piano europeo e poi a Torino per l’evento italiano, il nuovo pesante stradale Iveco S-Way continua a suscitare la curiosità di clienti, appassionati e delle stesse Concessionarie. La nuova cabina, erede dello Stralis, ha già messo a segno i primi record, intanto di iniziative promosse dalla Rete per farlo conoscere. “Ha colpito anche noi - afferma Alessandro Oitana, Responsabile Business Line Medi e Pesanti Iveco Mercato Italia l’entusiasmo con il quale è stato accolto il
PALLETWAYS
nuovo veicolo e la serie di iniziative promosse in modo del tutto spontaneo dalle nostre Concessionarie. In alcuni casi gli eventi organizzati sono stati più di uno, per coinvolgere le officine autorizzate e consentire ai clienti l’opportunità di scoprire il veicolo sul proprio territorio”. Tra le iniziative il feedback positivo di Tentori Veicoli Industriali, Milano Industrial e ATL, Concessionarie del gruppo Lombardia Truck.
MAN LION’S COACH
Tandem Costa-Bartoli Cinque volte campione Otto Stralis per Green Up Lottero: grande ritorno Il Leone sul trono
Campanella da pagina 46
Servizio a pagina 24
Basilico da pagina 16
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IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 285 / Dicembre 2019
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IVECO / INSEDIATO IL NUOVO BRAND PRESIDENT
Thomas Hilse prepara la sfida
PROVENIENTE DAL GRUPPO DAIMLER, DOVE DAL 1997 HA SCALATO I GRADINI DI UNA FOLGORANTE CARRIERA, TERMINATA CON L’INCARICO DI CEO PER IL SUD-EST ASIATICO CON BASE A SINGAPORE, A THOMAS HILSE È AFFIDATA L’OFFENSIVA A TUTTO CAMPO CHE IVECO È PRONTA A LANCIARE NEL 2020, PRIMO ANNO PIENO CON LA GAMMA TOTALMENTE RINNOVATA, DAL DAILY AL PESANTE STRADALE S-WAY. PER IL COSTRUTTORE NAZIONALE IL 2019 È UN ANNO DA INCORNICIARE.
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MAX CAMPANELLA TORINO
’anno del nuovo Daily e dell’erede dello Stralis - il nuovo pesante stra dale S-Way - per Iveco non poteva che terminare con la nomina di un nuovo Brand President. È affidata a Thomas Hilse, in carica dallo scor so 1° novembre, la responsabilità delle operazioni di gestione globale dei prodotti, vendita, marketing e sviluppo della rete Iveco, con l’obiettivo di consolidare la
posizione del brand e di e spanderne la presenza nel mercato globale. Thomas Hilse subentra a Pierre Lahutte, nel 2016 nominato Personaggio dell’Anno da Vega Editrice e Il Mondo dei Trasporti, che si è dimesso dall’incarico lo scorso gennaio. Il ruolo è stato finora ricoperto pro tempore da Gerrit Marx, President Commercial & Specialty Vehicles, che ha voluto testimoniare l’entusiasmo per l’arrivo del nuovo manager a capo del brand. “Thomas - ha com-
I vertIcI Iveco dAl 1975 A oggI Bruno Beccaria (1975-1979) Jacques Vandamme (1979-1980) Giorgio Manina (1980-1984) Giorgio Garuzzo (1984-1990) Giancarlo Boschetti (1990-2002) Michel De Alambert (2002-2004) José Maria Alapon (2004-2005)
mentato Marx - si unisce a noi in un momento fondamentale della nostra storia, a breve distanza dal lancio del
Thomas Hilse, neo Brand President Iveco, vanta 22 anni di esperienza nel settore dei pesanti.
Paolo Monferino (2005-2010) Alfredo Altavilla (2010-2012) Lorenzo Sistino (2013-2014) Pierre Lahutte (2014-gennaio 2019) Gerrit Marx (gennaio-ottobre 2019) Thomas Hilse (novembre 2019)
nuovo Daily per il segmento dei veicoli commerciali leggeri e della gamma Iveco Way, di cui fa parte il nuovo Iveco S-Way per applicazioni heavy duty, in un periodo di grandi progressi nel campo della digitalizzazione e della servitizzazione. Thomas ha acquisito una notevole esperienza nel settore dei veicoli commerciali e del management internazionale, che si rivelerà incredibilmente preziosa nel determinare il futuro successo del brand Iveco nel mondo”. Thomas Hilse vanta 22 anni di esperienza nel settore dei mezzi pesanti, degli autobus e dei veicoli commerciali, avendo ricoperto varie posizioni manageriali a livello internazionale in Europa, Nafta, America Latina e Sud-Est Asiatico. Dopo un Master in Relazioni Internazionali, che completa i suoi studi universitari di Ingegneria meccanica e Gestione aziendale, nel 1997 entra nel Gruppo Daimler, dove scala i gradini della carriera occupandosi di vendite, sviluppo commerciale, servizio clienti, pianificazione dei prodotti, marketing e comunicazione. Nel novembre 2017 è Ceo Daimler SudEst Asiatico con base a Singapore. Hilse svolge il suo incarico da Torino e a lui è affidato il compito di guidare la nuova offensiva Iveco, che nel 2020
si preannuncia scintillante e a tutto campo: forte di una gamma completamente rinnovata, nei veicoli leggeri e in quelli pesanti, di una Rete che è storicamente fiore all’occhiello del costruttore nazionale e della leadership nella trazione a gas naturale, Iveco punta ad affermarsi come riferimento sul mercato interno e a rafforzare le sue quote di mercato nel resto d’Europa.
Le attese sul nuovo arrivato sono naturalmente importanti, dalle flotte dimensionate alle Concessionarie: certamente l’arrivo di Hilse rappresenta un’ulteriore ventata di novità per il settore del trasporto, che vive nel suo complesso una fase di grande dinamismo in termini di prodotti, alimentazioni alternative, strategie e organizzazioni delle Case costruttrici.
IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it
Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Monte dei Paschi di Siena - Agenzia 5 Milano; Codice IBAN: IT 51 K 01030 01605 000000212676 Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).
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SOLUZIONI INNOVATIVE IN OGNI SEGMENTO
Sandro Mantella: energia nuova
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PAOLO ALTIERI LAINATE
Lamberet Italia chiude un anno che definire soddisfacente è poco. Dal quartier generale di Lainate, il team capitanato da San dro Mantella, General Ma nager di Lamberet Italia nonché Coordinatore nazionale del Gruppo Rimorchi & Semirimorchi di Unrae, è pronto ad affrontare il 2020 con lo stesso impegno e la medesima forte determinazione messi nel 2019, quando, a fronte di un mercato complessivo dei trainati in netto calo, l’isotermico ha messo a segno performance positive e Lamberet ha fatto ancora di più e meglio, riuscendo a confermare il suo ruolo di player lea der in grado di proporre sul mercato soluzioni innovative e altamente efficienti. Tra queste, ci sono le soluzioni dedicate ai veicoli elettrici. Lam beret si sta sempre più qualificando come fornitore d’eccellenza per la mobilità alternativa, partner di altissimo livello di aziende e costruttori e con un ruolo pioneristico per quanto riguarda le tecnologie adottate. È lo stesso Sandro Mantella a raccontarci nel dettaglio le caratteristiche del successo del produttore francese di allestimenti per il trasporto a temperatura controllata. “Esempio vincente non solo delle nostre competenze ma anche della stretta e proficua collaborazione che Lamberet è in grado di concretizzare con qualsiasi costruttore è la coibentazione realizzata per il Volkswagen e-Crafter esordisce Sandro Mantella Si tratta della nuova generazione di kit d’isolamento integrato Easyfit per furgoni. Il veicolo è dotato di gruppo frigorifero Thermo King e200 anch’esso totalmente elettrico e totalmente autonomo. Questa architettura consente di sfruttare al massimo l’autonomia del veicolo senza intaccare l’energia presente nelle batterie di trazione e di utilizzare quindi e-Crafter anche nella versione isotermica”. Il progetto e-Crafter, furgone lamierato van full electric con allestimento isotermico, che Lamberet ha studiato nei minimi particolari in stretta collaborazione con i tecnici Thermo King e Volkswagen, è il primo sul mercato e l’apripista di tutti i possibili sviluppi futuri. Lamberet ha realizzato l’architettura per il van elettrico, ha configurato il contenitore amovibile per il trasporto del surgelato e ha brevettato un dispositivo per l’ancoraggio delle celle frigorifere del van fino al tetto. “Ci hanno chiesto anche di poter caricare le batterie del gruppo frigorifero dalla parte esterna della carrozzeria e abbiamo per questo ideato una presa esterna collaborando con i tecnici Thermo King e Volkswagen”, precisa il General Manager. “Lamberet è fornitore accreditato di Volkswagen e quindi è stato per noi naturale proporre al costruttore di impiegare il Crafter elettrico per la distribuzione isotermica aggiunge Mantella - Il veico-
lo è omologato, testato e funzionante ed è pronto per l’acquisto. Ci sono già diversi operatori della distribuzione che sono interessati. Il progetto sul Crafter elettrico lo abbiamo proposto noi, anche perché in genere è la stessa committenza che chiede prima a noi se abbiamo soluzioni per il trasporto refrigerato da applicare su un determinato veicolo. A quell’epoca c’era la fattibilità del progetto relativo al Crafter elettrico e abbiamo lavorato in quell’ambito. È chiaro però che Lamberet è un allestitore aper to a tutte le partnership possibili”. Non sono quindi un caso i due importanti riconoscimenti ottenuti da Ford Europe, che ha accreditato l’allestitore francese nel suo QVM (Qualified Vehicle Modifier) Program, e da PSA Groupe, che ha assegnato a Lamberet il suo prestigioso Quality Certificate. “La stretta collaborazione con le maggiori case costruttrici è parte del nostro DNA - spiega Mantella - In Italia, la ripresa a pieno regime delle attività nella sede storica di San Vittore del Lazio ha accelerato il processo d’innovazione dando vita a numerosi progetti che ci vedono sempre più al fianco dei costruttori. E che richiedono il rispetto di elevati standard di sicurezza a tutela del cliente finale”. “Con PSA e Ford i rapporti sono ottimi - dice ancora Mantella - Nel caso dell’Ovale Blu, abbiamo di recente firmato un accordo per il 2020 relativo all’allestimento in primo impianto di veicoli. Saremo presenti sul listino ufficiale di Ford Italia. E con la rete dei dealer abbiamo già avviato corsi di formazione ad hoc. È un network di operatori molto attenti e preparati”. E mentre gli infaticabili
Sandro Mantella, classe 1976, nato in Canada, originario di Staletti, in provincia di Catanzaro.
tec nici Lamberet sono alle prese con una nuova sfida - lo sviluppo di un progetto riguardante il Renault Kangoo Z.E. - i manager di Lainate osservano e analizzano l’evoluzione del mercato. “La Grande Distribuzione Organizzata sta cambiando pelle commenta Mantella - Un esempio su tutti: alcuni operatori stanno studiando l’apertura di business point nei centri urbani, una via di mezzo tra il piccolissimo supermercato e una specie di bistrot in grado di accogliere il cliente, offrirgli un caffè e coccolarlo. In questo scenario, la sfida del veicolo commerciale elettrico per la distribuzione urbana diventa ancora più attuale. Recentemente, abbiamo presentato sul mercato un triciclo a pedalata assistita adatto per effettuare le consegne nelle strette vie di un centro storico. Il triciclo è allestito con cella isotermica da un metro cubo e mezzo, auto-refrigerata e alimentata da un
gruppo frigo in modalità elettrica. Un mezzo di trasporto ideale per questi futuri business point cittadini”. Presentato all’ultimo IAA di Hannover, Kleuster Freegone Frigoline è conforme alla norma europea ed è una bicicletta elet trica a pedalata assistita che garantisce zero emissioni, zero rumore e zero ingombro e che con i suoi 1,5 mc refrigerati permette di arrivare fin nei centri dei paesi più piccoli e all’interno delle aree urbane a traffico limitato, tipiche delle grandi città. Ma non ci sono solo i veicoli commerciali. “Oltre a queste soluzioni già sul mercato, abbiamo allestito motrici ibride o full electric fino a 26 tonnellate - continua Sandro Mantella - Questo significa che Lamberet è pienamente operativa con la tecnologia adeguata ai veicolo elettrico, ibrido o con altra motorizzazione alternativa, come il metano liquido LNG. Con soluzioni customizzate e non
standard e con qualsiasi tipologia di merce. Lo facciamo in collaborazione con costruttori di gruppi frigo del calibro di Thermo King e Carrier. Ci riteniamo il trait d’union tra il costruttore del veicolo elettrico o alternativo e l’utilizzatore finale che ha bisogno di trasporto a temperatura controllata. Il nostro scopo è trovare la giusta soluzione finale per il singolo cliente anche per quanto riguarda le nuove tecnologie. Siamo i primi come allestitori a svolgere questa attività”. La tecnologia è energia che fluisce nello scambio di competenze, know-how, cultura industriale. Sinergia è la parola chiave, collaborazione la filosofia operativa delle part nership Lamberet. “E sem pio vincente è il Green Truck, che unisce tre grandi costruttori e produttori, Lamberet, Thermo King e Scania con la sua proposta LNG conferma Mantella - Abbiamo unito tre tecnologie per
dare vita a un veicolo che in questo momento rappresenta lo stato dell’arte in fatto di riduzione dei consumi e contenimento delle emissioni inquinanti, con risultati nettamente superiori a qualsiasi veicolo concorrente. Il Green Truck è tuttora in prova con risultati eccellenti, al di sopra delle aspettative. La Francia lo ha voluto fortemente ed è stato presente al Solutrans di Lione di fine novembre. Per noi è motivo di grande orgoglio”. Lamberet, Thermo King e Scania si sono unite per dare vita a una soluzione in grado di ridurre notevolmente l’impatto ambientale del trasporto pesante a temperatura controllata. Green Truck assicura un minor inquinamento, minori emissioni di CO2, minori consumi e i massimi livelli di sostenibilità sia economica che ambientale. È composto da un semirimorchio Lamberet SR2 Green Liner agganciato a un trattore Scania LNG con motore a metano 13 litri da 410 cv, sistema refrigerante Thermo King SLXi Hybrid Solution che prevede un classico motore verticale Thermo King SLXi 300 oppure 400 Mono temperatura o SLXi Spectrum Multi temperatura di ultima generazione. L’eccellenza italiana maturata in casa Lamberet è diventata competenza esportabile. “Il fatto che il Green Truck sia stato protagonista al Solutrans e abbiamo offerto diverse occasioni di testarlo ai visitatori del Salone di Lione testimonia l’apprezzamento della Casa madre Lamberet per il nostro operato - ammette con orgoglio Sandro Mantella Inoltre, la fabbrica Volkswagen di Wolfsburg vuole utilizzare il nostro progetto eCrafter come best practise Ogni azienda può fare riferimento a Lamberet per chiederci la so-
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DELL’ISOTERMICO FANNO VOLARE LAMBERET ITALIA
IL TRAINATO REFRIGERATO HA
per il freddo di qualità
MESSO A SEGNO PERFORMANCE POSITIVE E LAMBERET HA FATTO ANCORA DI PIÙ E MEGLIO, RIUSCENDO A CONFERMARE IL SUO RUOLO DI PLAYER LEADER IN GRADO DI PROPORRE SUL MERCATO SOLUZIONI INNOVATIVE E ALTAMENTE EFFICIENTI.
TRA QUESTE, CI SONO LE SOLUZIONI DEDICATE AI VEICOLI ELETTRICI.
LAMBERET
SI STA SEMPRE PIÙ QUALIFICANDO COME FORNITORE D’ECCELLENZA PER LA MOBILITÀ ALTERNATIVA, PARTNER DI ALTISSIMO LIVELLO DI AZIENDE E COSTRUTTORI E CON UN RUOLO PIONERISTICO PER QUANTO RIGUARDA LE TECNOLOGIE ADOTTATE.
luzione giusta in tutti gli ambiti di declinazione della motorizzazione alternativa, dal triciclo al van elettrico, alla motrice ibrida fino al Green Truck. Essere presenti su tutta la gamma di volumetria con tecnologia innovativa: è quanto Lamberet è oggi in grado di offrire al mercato”. La riuscita sinergia con i costruttori convince il mercato. “Abbiamo portato a casa risultati bellissimi - dice ancora Mantella - C’è per esempio un’azienda di Aosta, la RistoFood, che fornisce i ristoranti dell’area alpina tra Italia, Francia e Svizzera. Siamo riusciti a fornirgli veicoli commerciali a trazione normale o 4x4 allestiti Lamberet. In tutto l’ordine riguarda 26 Volkswagen Caddy e 2 Crafter. RistoFood è un’azienda che lavora molto bene e la cosa bella è che vende prodotti tipici italiani di altissima qualità. Lì abbiamo fatto un grande lavoro. I veicoli sono tutti a noleggio con formula Volkswagen. È solo uno dei progetti che abbiamo portato a casa negli ultimi mesi. In Liguria abbiamo messo su strada due semirimorchi Lamberet SR2 X-City per la Cooperativa Paratori di Genova che effettua consegne per conto di Conad. Vista la velocità di consegna dei mezzi, la stessa
L’e-Crafter per la distribuzione isotermica è omologato, testato e pronto per l’utilizzo su strada.
cooperativa ci ha ordinato altre 6 motrici e altri 5 semirimorchi heavy duty per distribuzione intensiva”. Personalizzazione e ricerca della soluzione adatta per il cliente finale: su questi due importanti aspetti, Lamberet è arrivata a un punto di ottimizzazione ideale. “Merito dell’intera squadra - ammette risoluto Mantella - Una squadra con le idee chiare e gli obiettivi ben definiti. Siamo
quasi 40 in Lamberet Italia e nel 2019 abbiamo assunto qualche risorsa in più per la rete commerciale e altre risorse per la sezione produttiva. Siamo cresciuti anche per merito della sede di San Vittore del Lazio. Possiamo poi contare su una rete di dealer e officine che collaborano con noi per l’assemblaggio dei nostri allestimenti. Senza di loro non potremmo ovviamente farcela da soli”.
Un altro obiettivo che la Ca sa madre francese aveva assegnato a Lamberet Italia è stato anch’esso centrato: sviluppare il mercato in Svizzera e in Slovenia. “L’abbiamo fatto - conferma Mantella Consegneremo 16 semirimorchi a Lubiana a un’azienda impegnata nella distribuzione di fiori e abbiamo appena con segnato 5 semirimorchi al la catena di supermercati Migros a Basilea, con caratte-
IN CALO IL MERCATO NAZIONALE DEL TRAINATO
MA L’ISOTERMICO VA IN CONTRO TENDENZA I n qualità di Coordinatore nazionale del Gruppo Rimorchi & Semirimorchi di Unrae, Sandro Mantella risponde prontamente anche alle domande riguardanti l’andamento del mercato del trainato in Italia. “Posso dire che il 2019 raccontato da Unrae è stato negativo perché il mercato dei rimorchi e dei semirimorchi è in calo. A complicare le cose c’è una netta disattenzione delle istituzioni. Lo Stato doveva essere più attento al nostro settore e non diminuire i fondi sul trainato: gli incentivi sono passati da 9 a 6 milioni di e sono finiti già dopo pochi
giorni, lasciando molte aziende con le spalle scoperte. Se i fondi sono 100 e le domande sono già a quota 151 per cento significa che il mercato ha bisogno di rinnovare il parco mezzi in nome della sicurezza del trasporto su strada e che c’è proprio la necessità di rilanciare il settore con provvedimenti certi e continuativi. Il Governo non solo ha invece deciso di ridurre gli incentivi ma ha messo nuovi fondi senza tener conto del trainato. Non c’è alcuna visione chiara di quello che è il mercato. Solo 6 milioni per mettere in sicurezza le strade sono
ristiche tecnologiche particolari e sistemi di sicurezza all’avanguardia. Il cliente Migros ci ha messo alla prova perché il suo fornitore storico consegnava solitamente con almeno un anno di ritardo; ebbene, a noi hanno commissionato i veicoli a fine maggio con l’impegno di consegnare fine settembre; e così è stato”. Un altro progetto è stato avviato tre anni fa con MAN Truck & Bus Italia per carri TGX da 26 t allestiti e in pronta consegna. “Siamo partiti con uno, poi due, cinque e così via. Ora siamo a trenta veicoli all’anno - dice orgoglioso il General Manager di Lamberet Italia - Con alcuni costruttori abbiamo progettato e messo in “strada” delle soluzioni per rispondere alle esigenze della distribuzione alimentare di arrivare a 1.000 kg di portata utile con architetture della cella isotermica multi-comparto (3 oppure 4 comparti) per gestire tutte le tipologie di alimenti con le appropriate temperature secondo il genere di alimenti trasportati (secco, freschi, freschissimi, surgelati, etc…). . Con questo tipo di architettura di recente abbiamo fornito 2 veicoli per i test che da ottobre sono in corso presso la start up Bennet Home. I vei-
coli sono caratterizzati da un elevato comfort di marcia e soprattutto da una portata utile importante grazie all’adozione delle sospensioni pneumatiche. L’architettura prevede un vano da quasi 1 metro cubo per il mantenimento del “surgelato” a -30°C, mentre il resto del vano di carico è dotato di sistema di ancoraggio delle cassette per caricare la spesa brevetto originale Lamberet”. Il 2020 si preannuncia come un anno dalle forti aspettative: “Abbiamo in cantiere ulteriori novità importanti precisa Sandro Mantella - Già all’ultimo Solutrans di Lione abbiamo presentato soluzioni che vedremo sul mercato italiano l’anno prossimo. Lamberet italia ha ancora diversi jolly da giocare. Senza contare che abbiamo già raccolto commesse fino a tutto marzo. Inizieremo il 2020 con il vento in poppa anche perché sappiamo che gli ultimi obiettivi sono stati centrati: crescere in Svizzera e Slovenia; avere importanti novità per mercato italiano grazie a veicoli come Green Truck, eCrafter, le motrici di vari costruttori; essere certificati dai costruttori come allestitori. Anche dal punto di vista del fatturato le cose vanno bene. In definitiva, siamo contentissimi”.
davvero pochi. C’è un mondo dietro il nostro settore, fatto di aziende, operatori, famiglie. Non puoi togliere i soldi là dove le richieste sono tante. È un modo per disincentivare gli investimenti delle aziende”. “In netta controtendenza è invece il settore dell’isotermico, un mercato sano e molto competitivo, che cresce anche nei momenti di crisi - conclude Mantella - Noi di Lamberet abbiamo recuperato quote di mercato perché lavoriamo sul cliente finale che cerca qualità e quelle specifiche sempre più avanzate per la massima efficienza e il minor consumo. Ed è cresciuto il mercato dei veicoli commerciali allestiti il settore dei veicoli trasformati con caratteristiche sempre più specifiche sta progressivamente soppiantando il concetto di veicolo standard, sempre meno incisivo”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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SPECIALE ECOMONDO DAIMLER TRUCKS / PARATA DI STELLE SEMPRE PIÙ ECO-SOSTENIBILI
Eroi green specializzati
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FABIO BASILICO RIMINI
aimler Trucks a Ecomondo 2019. Una presenza imponente, tesa a sottolineare l’impegno per il trasporto sempre più sostenibile da parte dei due brand di riferimento della galassia di Stoccarda, Mercedes-Benz e Fuso che hanno presentato veicoli industriali sempre più tecnologici, sicuri e sostenibili omologati Euro 6d e in grado di soddisfare le specifiche esigenze dei clienti del mondo delle municipalità, del recycling e del trasporto di li nea. Ecco allora l’Unimog U427 con motore OM936 Euro 6d, leader nelle attività di manutenzione della rete stradale invernale ed estiva, utilizzato in innumerevoli operazioni, dallo sgombero neve e falciaerba a mezzo di primo intervento nelle operazioni antincendio e di protezione ci vile. Unimog è il veicolo polivalente per eccellenza, con una tecnologia all’avanguardia che garantisce la massima versatilità di esercizio in totale sicurezza e grande semplicità. Questo si traduce in un’alta redditività che lo rende il partner ideale per la propria attività nel rispetto del l’ambiente circostante. Inoltre, grazie all’innovativa trazione idrostatica EasyDrive l’utilizzo di attrezzi rotativi (ad esempio turbofrese, falciaerba, lavaggio tunnel, ecc.) è significativamente semplificato. La velocità di la voro può essere regolata con tinuativamente indipendentemente dal regime del motore e mantenuta sul valore impostato tramite la funzione Tempomat. Questo sistema permette di effettuare le tipiche frequenti manovre di lavoro in totale assenza di usura della frizione. E per passare da una zona d’intervento a un’altra il conducente può commutare tranquillamente fra trazione idrostatica e trazione meccanica. Tutto ciò significa elevata efficienza e ulteriore riduzione dell’affaticamento del conducente, che può concentrarsi ancora di più sul lavoro. Econic 2630 è un veicolo specificatamente concepito per la raccolta rifiuti in ambito urbano grazie alla grande accessibilità dell’ingresso “low-entry”. È disponibile anche in versione NGT a gas
MERCEDES-BENZ E FUSO HANNO PRESENTATO VEICOLI INDUSTRIALI SEMPRE PIÙ TECNOLOGICI, SICURI E SOSTENIBILI OMOLOGATI
EURO 6D E
CHE SODDISFANO LE SPECIFICHE ESIGENZE DEI CLIENTI DEL MONDO DELLE MUNICIPALITÀ, DEL RECYCLING E DEL TRASPORTO DI LINEA.
SULLO STAND LA GAMMA DEI VEICOLI SPECIALI UNIMOG ED
ECONIC ACCANTO AL NUOVO MERCEDESBENZ ACTROS E AI VEICOLI PIÙ RAPPRESENTATIVI DI TUTTA LA FAMIGLIA
FUSO CANTER. naturale fossile e biogas con motore M 936 G. Econic si conferma il veicolo ideale per i servizi municipali in ambito urbano; completo di tutti gli accorgimenti utili a chi deve montare sul telaio attrezzature specifiche, è la base giusta per realizzare ogni allestimento. In fatto di sicurezza attiva, oltre alle dotazioni di serie che includono l’Active Brake Assist 3 e l’Assistenza al mantenimento della corsia, Econic può essere equipaggiato con altri sistemi tecnologicamente avanzati come l’Active Brake Assist di quarta generazione che riconosce i pedoni e gli ostacoli in movimento. PARTNER PER LE LUNGHE DISTANZE
A Ecomondo non poteva mancare il nuovo MercedesBenz Actros, punto di riferimento della Stella nel settore dei trasporti su lunghe distanze. Numerose innovazioni sono state sviluppate sul nuovo veicolo con il chiaro e preciso obiettivo di fare compiere un significativo passo avanti a conducenti e aziende. Con le nuove funzionalità come il
Multimedia Cockpit e le nuove MirrorCam al posto degli specchietti retrovisori esterni, i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida più evoluti come l’Active Brake Assist 5 con funzione di rilevazione dei pedoni, il sistema di assistenza alla svolta, la guida parzialmente autonoma grazie all’Active Drive Assist, al Tem pomat intelligente con re golazione della distanza con Stop & Go e all’ultima versione del Predictive Po wertrain Control, oggi anche con funzione interurbana, al Powershift Mercedes 3 a dodici rapporti e all’ultima generazione del motore sei cilindri in linea OM 471 omologato Euro 6d, l’Actros di nuova generazione fornisce la giusta risposta a tematiche come innovazione, sicurezza ed efficienza. Connettività e comandi intuitivi sono le principali caratteristiche del nuovo Multimedia Cockpit che offre al conducente una serie di opzioni di comando completamente inedite e un comfort di gestione ancora più elevato. Il sistema integra pefettamente sia Apple CarPlay sia Android Auto. Due gli ampi di-
splay proposti, con quello principale che sostituisce la strumentazione tradizionale. Qui sono visualizzati, ad esempio, tutti i sistemi di assistenza alla guida e la nuova funzione di riconoscimento della segnaletica stradale. Un secondo schermo touchscreen è posizionato nella plancia, e consente di gestire una serie di app selezionate dal Mercedes-Benz Truck App Portal, oltre ai pulsanti virtuali e alla visualizzazione del nuovo sistema di navigazione. Un aspetto di grande importanza è il controllo in tempo reale del truck. Anche in questo ambito, Mercedes-Benz Trucks è in grado di offrire servizi innovativi co me il sistema di manutenzione predittiva Mercedes-Benz Uptime e il Fleetboard, la soluzione telematica in gra do di ottimizzare al massimo i processi logistici della flotta all’insegna del risparmio e dell’ambiente. Disponibile per la prima volta a bordo di un veicolo in dustriale, l’Active Drive As sist offre una guida parzialmente autonoma a tutte le velocità e, inoltre, fornisce assistenza all’autista e in determinate circostanze, con-
trollando la marcia in senso longitudinale e laterale e intervenendo automaticamente sul sistema frenante e sull’acceleratore, mantenendo allo stesso tempo il veicolo all’interno della carreggiata. Il sistema si dimostra vantaggioso sia in condizioni di traffico rallentato che durante i viaggi più lunghi e monotoni. CANTER SEMPRE PIÙ EFFICIENTE
Il brand Fuso era presente con i veicoli più rappresentativi di tutta la gamma Canter omologati Euro 6d. Il modello 3S13 da 3,5 t, con il diametro di volta più piccolo della categoria e una cabina di guida larga 1,70 m, si conferma campione di manovrabilità e compattezza. Il Canter 3S13 è in grado di arrivare dove altri mezzi non riescono ad arrivare senza rinunciare al comfort di marcia. Le cabine sono spaziose e le sospensioni a ruote indipendenti assicurano una sensazione di guida piacevole e scattante. La versione che era presente sullo stand è equipaggiata con il nuovo cambio a doppia frizione Duonic 2.0
che consente innesti rapidi senza perdite di potenza. Inoltre, il Canter 3S13 3,5 t si presta a numerosi allestimenti personalizzati, perché dispone della maggiore lunghezza carrozzabile del segmento. In esposizione anche il Canter 7C15 da 7,49 t in versione guida a destra, particolarmente apprezzata nella raccolta rifiuti. Il veicolo è configurato con un valore di passo pari a 2.800 mm che coniuga carico utile grazie a una portata fino a 5 t e un’elevata maneggevolezza. Il suo accesso ribassato facilita il frequente saliscendi dal veicolo; anche questa versione è e quipaggiata con il nuovo cambio a doppia frizione Duonic 2.0, particolarmente apprezzato nei frequenti stop and go tipici della distribuzione, mentre le numerose varianti di allestimento si traducono in una straordinaria flessibilità. Entrambi i modelli sono conformi alla normativa antinquinamento Euro 6d ed estremamente parsimoniosi nei consumi. Il pacchetto Ecoefficiency di serie garantisce rispetto per l’ambiente e grande efficienza.
Veicoli per la raccolta rifiuti: il Mercedes-Benz Econic e, a sinistra, il Fuso Canter.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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SPECIALE ECOMONDO SCANIA / IL GRIFONE ILLUSTRA IL SUO IMPEGNO PER IL FUTURO DEI TRASPORTI
Nuovi orizzonti per tutti
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IL COSTRUTTORE SVEDESE HA INVESTITO E CONTINUA A INVESTIRE SOMME RAGGUARDEVOLI NELLO SVILUPPO TECNOLOGICO DEL PRODOTTO, TANTO DA ESSERE OGGI IN GRADO DI OFFRIRE LA GAMMA DI MOTORI ALIMENTATI CON CARBURANTI RINNOVABILI PIÙ COMPLETA DEL SETTORE DEI VEICOLI PESANTI. ECOMONDO, ORMAI DIVENTATO PUNTO DI RIFERIMENTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE E DELLA GREEN TECHNOLOGY, HA RAPPRESENTATO UN PALCOSCENICO IDEALE PER SCANIA, DOPO IL LANCIO IN ANTEPRIMA MONDIALE DEL NUOVO VEICOLO A GAS E LA PRESENTAZIONE IN ITALIA DEL VEICOLO IBRIDO.
FABIO BASILICO RIMINI
Ecomondo rappresenta per noi una piattaforma importante per mettere in evidenza la gamma di veicoli alimentati a carburanti alternativi più completa del settore dei veicoli pesanti e per rimarcare l’impegno costante di Scania nel guidare il cambiamento verso un futuro mag giormente sostenibile”. Con queste parole Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania, ha riassunto il senso della presenza del Grifone a Ecomondo 2019, dove, tra l’altro, Scania ha ospitato presso il proprio stand un importante appuntamento durante il quale sono stati messi in evidenza gli orizzonti futuri del trasporto e sono state presentate importanti novità destinate a cambiare il mondo del trasporto. Scania dunque si è fatta ancora una volta promotrice di un incontro tra tutti gli interlocutori del settore, partendo dalla consapevolezza che il trasporto ha un forte impatto su clima e ambiente, ma che è pronto a dare delle risposte concrete al problema. “Come più volte evidenziato ha detto ancora Fenoglio ognuno deve fare la propria parte; noi siamo pronti a fare la nostra e a fare tutto quanto in nostro potere per mettere in atto un importante cambiamento e guidare la transizione verso un futuro sostenibile”. Il costruttore svedese ha investito e continua a investi-
re somme ragguardevoli nello sviluppo tecnologico del prodotto, tanto da essere oggi in grado di offrire la gamma di motori alimentati con carburanti rinnovabili più completa del settore dei veicoli pesanti. Ecomondo, ormai diventato punto di riferimento internazionale dell’economia circolare e della green technology, ha rappresentato un palcoscenico ideale per il Grifone, dopo il lancio in anteprima mondiale del nuovo veicolo a gas e la presentazione in Italia del veicolo ibrido. Que st’ultimo è basato sulla nuova generazione truck di Scania ed è disponibile sia in versione PHEV (veicolo ibrido elettrico plug-in) che HEV (veicolo ibrido elettrico). Ha un motore diesel Scania da 9 litri, 5 cilindri in linea, potenza massima di 235 kW/320 cv a 1.900 giri/min e coppia mas sima di 1.600 Nm a 1050-1.350 giri/min, che può funzionare a HVO (olio vegetale idrotrattato) o diesel, che lavora in parallelo a un propulsore elettrico in grado di erogare una potenza di 130 kW/177 cv e una coppia di 1.050 Nm. La batteria agli ioni di litio è dimensionata per sfruttare una finestra utile di 7,4 kWh per ottimizzarne la durata. Il veicolo può funzionare anche in modalità completamente elettrica, senza alcun supporto da parte del motore a combustione, grazie allo sterzo e al compressore dell’aria elettrici consentendo un’autonomia fino a 10 km. “La seconda generazione del-
l’ibrido Scania rappresenta la soluzione ideale per quelle applicazioni in ambito urbano e regionale dove è richiesta estre ma flessibilità - ha evidenziato Alessandro Girardi, Pre-sales Manager di Italscania - Grazie a questa tecnologia e alla modalità di guida elettrica è infatti possibile consegnare le merci sia in aree a ze ro emissioni sia in orari notturni dove i veicoli convenzionali con motore a combustione non potrebbero circolare. Maggiore produttività e quindi maggiore profittabilità per il cliente. Molta attenzione è stata posta anche al mondo degli allestimenti. Una delle importanti novità che contraddistingue la nuova
generazione è la capacità di azionare la presa di forza al cambio con il motore elettrico sia sfruttando l’energia delle batterie sia utilizzando una fonte di energia esterna attraverso la connessione plugin”. Di recente, poi, Scania è stata protagonista di un progetto trasversale che ha coinvolto anche altre realtà aziendali nel nome della sostenibilità. Si tratta del “Green Truck”, la soluzione pensata per ridurre l’impatto ambientale del trasporto pesante a temperatura controllata. “Green Truck” è un trattore Scania alimentato a metano unito a un semirimorchio isotermico Lamberet, che preve-
de un abbattimento importante di CO2 ma soprattutto una significativa riduzione dei consumi e quindi una migliore economia operativa totale. “Il Green truck rappresenta un’innovativa soluzione che consentirà alle aziende di trasporto di rispondere al meglio alle esigenze della grande distribuzione, grazie a un minor impatto ambientale - ha spiegato Franco Fenoglio - Sono sempre di più le aziende di trasporto che scelgono veicoli a metano per il trasporto medio-lungo raggio, una soluzione interessante sia per l’economia operativa dei veicoli che per le ridotte emissioni di CO2”. Il semirimorchio Lamberet SR2 Green
A Ecomondo Scania ha allestito uno stand avveniristico per comunicare la sua idea di futuro.
Liner è agganciato a un trattore Scania LNG con motore a metano 13 litri con coppia massima di 2.000 Nm e potenza massima di 410 cv; è inoltre dotato di un sistema refrigerante Thermo King SLXi Hybrid Solution che prevede un classico mo tore verticale Thermo King SLXi 300 oppure 400 Mono temperatura o SLXi Spectrum Multi temperatura di ultima generazione. La par te innovativa della tecnologia Thermo King viene applicata al trattore stradale Scania che viene dotato di alternatore raffreddato ad acqua che ha il compito di sviluppare energia ricavandola dalla trasmissione e da un inverter che attinge energia dall’alternatore (a 1.000 volt circa) e la trasforma in corrente elettrica (380 V) passandola al gruppo frigo verticale classico SLXi 300/400. Non è tutto, perché Scania ha anche presentato Citywide, l’autobus elettrico per il trasporto urbano ed extraurbano. Scania Citywide, lungo 12 metri, è dotato di un potente motore elettrico da 300 kW. Grazie al sistema di raffreddamento a getto d’olio Scania, il motore non ha limiti di coppia nemmeno su pendii o ad alte temperature. L’autobus è in grado di mantenere la velocità di 30 km/h anche con una pendenza dell’8 per cento. Questo sistema di raffreddamento permette di non dover rinunciare all’aria condizionata: entrambi i sistemi sono infatti pienamente operativi in contemporanea. Le batterie sono divise tra tetto (quattro) e sporgenza posteriore (quattro), per garantire un baricentro più basso che garantisce una miglior manovrabilità e guidabilità. Tale distribuzione del peso consente all’autobus di portare fino a 95 passeggeri. Scania Cityweb elettrico, presentato a Busworld 2019, è pensato per effettuare una ricarica rapida tramite pantografo inverso. Con meno batterie, l’autobus ha lo stesso peso dei tradizionali autobus a diesel e a gas, con una capacità passeggeri equivalente. Oltre al pantografo di ricarica da 300 kW CC montato sul tetto, l’autobus è fornito di un sistema per la ricarica in deposito che ammette corrente sia alternata che continua. Il bus elettrico ha un’autonomia di 80-150 chilometri ed è quin di adatto alla maggior parte delle tratte cittadine. Le principali componenti, ossia le batterie e il gruppo motopropulsore, sono state pensate e progettate da Scania, per garantire la completa ottimizzazione del veicolo. Il costruttore è quindi responsabile dell’intera soluzione. L’autobus fa parte della nuova gam ma Scania Citywide, in grado di assicurare un livello superiore in termini di capacità di passeggeri, comfort e guidabilità. La gamma è caratterizzata da un design interno più leggero e completamente rinnovato, con finestrini laterali più ampi e soffitto più alto.
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SPECIALE ECOMONDO IVECO / TRIONFA LA LUNGA ESPERIENZA NELLE TRAZIONI ALTERNATIVE
La carica diesel free
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FABIO BASILICO RIMINI
a filosofia diesel free di Iveco incontra Ecomondo, il Salone internazionale di riferimento della green e circular economy. All’edizione 2019 della kermesse riminese, il costruttore ha presentato i due veicoli protagonisti dei lanci più recenti, ovvero il nuovo Daily per la gamma leggera e l’S-Way per quella pesante, oltre allo storico Eurocargo CNG. L’esperienza più che ventennale nel campo delle trazioni alternative è integrata da un pacchetto di servizi tecnologici studiati per il conducente, che migliorano l’esperienza di guida e semplificano la vita a bordo. Il nuovo Daily, presente a Rimini in due esemplari cabinati, entrambi alimentati a gas naturale compresso, è il veicolo iconico di Iveco, divenuto famoso per la robustezza che lo rende adatto anche alle missioni più impegnative, come le applicazioni cantieristiche. Attraverso la ridefinizione degli standard in termini di vivibilità a bordo ed esperienza di guida, nonché i significativi progressi nel campo della guida autonoma e della sicurezza, Daily è oggi un veicolo di assoluta avanguardia. Primo veicolo del segmento a conformarsi agli standard sulle emissioni Euro 6D/Temp ed Euro VId, conciliando la sostenibilità con una maggiore potenza e un migliore consumo di carburante a vantaggio della redditività dei clienti, il nuovo leggero della casa costruttrice porta la connettività a un livello superiore, aprendo le porte su un innovativo mondo di servizi di assistenza alla guida altamente personalizzati, che consentono all’autista di concentrarsi sul proprio lavoro in totale sicurezza. Il modello 35CI4N esposto a Ecomondo propone tutte le principali novità introdotte con il lancio, in particolare il
ALL’EDIZIONE 2019 DELLA KERMESSE RIMINESE, IL COSTRUTTORE HA PRESENTATO I DUE VEICOLI PROTAGONISTI DEI LANCI PIÙ RECENTI, OVVERO IL NUOVO DAILY PER LA GAMMA LEGGERA E L’S-WAY PER QUELLA PESANTE, OLTRE ALLO STORICO EUROCARGO CNG. L’ESPERIENZA PIÙ CHE VENTENNALE NEL CAMPO DELLE TRAZIONI ALTERNATIVE È INTEGRATA DA UN PACCHETTO DI SERVIZI TECNOLOGICI STUDIATI PER IL CONDUCENTE, CHE MIGLIORANO L’ESPERIENZA DI GUIDA E SEMPLIFICANO LA VITA A BORDO. pacchetto Hi Drive con tutti i nuovi sistemi di assistenza alla guida: cruise control, lane keeping assist proattivo, AEBS + city brake, sistema crosswind, freno di stazionamento elettrico, controllo automatico dei tergicristalli, dei fari anabbaglianti con sensore crepuscolare e degli abbaglianti e sistema di controllo della pressione degli pneumatici TPMS tyre. È dotato, inoltre, di fari full Led, volante in pelle e connectivity box. Sul modello 70CI4G/P è in-
stallato il nuovo cestello di bombole retrocabina, che aumenta la capacità di 280 litri per un’autonomia fino a 600 km. Per la gamma dei Medi, l’inossidabile Eurocargo NP è caratterizzato dalla trazione alternativa a bassissimo impatto ambientale, con una cabina dalla grande abitabilità e una silenziosità che lo rende perfetto anche per i servizi urbani notturni grazie all’adozione del dispositivo “Piek Silent Mode”, progettato per
contenere le emissioni acustiche sotto i 60dB. L’Eurocargo NP mantiene gli stessi vantaggi in termini di carico utile delle versioni alimentate a gasolio. Spinto da un motore Tector 6 che eroga una potenza di 204 cv, è equipaggiato con due bombole CNG da 80 l ciascuna più una da 70 l sul lato destro e altre tre di pari capacità su quello sinistro, che assicurano un’autonomia fino a 320 km. S-Way, l’ultimo nato in casa Iveco, rappresenta la transizione verso la fornitura di soluzioni di trasporto integrate e caratterizzate da una sostenibilità sia economica che ambientale, in cui i servizi progettati attorno al prodotto acquistano un’importanza qua si superiore al prodotto stesso, del quale sono parte integrante. La versione NP esposta sullo stand di Ecomondo, equipaggiata con motore Cursor 13 da 460 cv, è alimentata a C-LNG, con quattro bombole per il gas naturale compresso sul lato sinistro e un serbatoio LNG da 540 l sul lato destro. S-Way è un pesante stradale connesso al 100 per cento, in grado di apri re le porte a un nuovo mondo di servizi e funzionalità per ottimizzare il Costo Totale d’Esercizio (TCO). La connettività di Iveco permette di avere sempre presente e aggiornato lo stato del proprio veicolo da computer o dal proprio dispositivo mobile, analizzare il consumo di carburante e lo stile di guida attraverso report periodici, pianificare in modo più efficiente gli interventi di manutenzione e riparazione per ridurre i fermi imprevisti e prolungare la durata dei componenti in base al reale utilizzo del veicolo; consente altresì una gestione ottimizzata delle flotte con le soluzioni MyIveco Way e prevede una comunicazione diretta con la Control Room di Iveco, alla quale fornisce dati in tempo reale. Gli specialisti Iveco monitorano il veicolo 24 ore su 24, per massimizzarne il tempo di disponibilità e la produttività mediante un approccio proattivo, che sfrutta gli avvisi attivati dai codici di guasto, lo strumento per l’assistenza a distanza, i teleservizi e gli aggiornamenti software via etere.
MIHAI DADERLAT, BUSINESS DIRECTOR IVECO PER IL MERCATO ITALIA
I
“INVESTIAMO SU METANO E ALTRE TRAZIONI ALTERNATIVE”
mpegnata costantemente sul fronte della mobilità sostenibile, Iveco ha sempre considerato di fondamentale importanza la presenza a Ecomondo. “Il Salone è per Iveco occasione per fare il punto sugli sviluppi tecnologici compiuti oltre che in tema di sostenibilità e di trazioni alternative anche di servizi e connettività, aspetti che il brand da sempre valorizza sui propri veicoli - spiega Mihai Daderlat, Business Director Iveco per il Mercato Italia - Abbiamo sempre visto in Ecomondo il palcoscenico più rappresentativo per parlare di sostenibilità anche se di questo in realtà si dovrebbe discutere - e conseguentemente lavorare - tutti i giorni, in modo che si possa creare una reale alternativa nel trasporto e portare concretamente la sostenibilità sulle strade. Iveco ha sempre lavorato per questo e ci ha sempre creduto; ha investito nel tempo e oggi presenta una gamma prodotti aggiornata in grado di rispondere in modo sostenibile ai nuovi requisiti del trasporto”. Storicamente rappresentativa del brand, l’offerta a metano abbraccia oggi l’intera gamma del costruttore, compreso il nuovissimo pesante stradale SWay. “Oltre al metano, crediamo molto anche in altre trazioni alternative, dal momento che occorre es-
sere poliedrici se si vuole soddisfare tutte le esigenze di trasporto - aggiunge Daderlat - Non scartiamo a priori nessuna opportunità di sviluppo tecnologico e da questo punto di vista l’annunciata collaborazione con l’americana Nikola Corporation per accelerare la trasformazione verso le zero emissioni, con veicoli a batteria elettrica e veicoli elettrici alimentati a fuel cell a idrogeno, testimonia la fattibilità di progetti che si tradurranno in fatti concreti in tempi ristretti. Abbiamo fatto bene con il metano, crediamo di poter fare lo stesso in questo ambito. Stiamo lavorando su tutti i fronti. Gli orizzonti aperti dall’accordo con Nikola sono a 360 gradi. Nikola vanta un grande know-how sulla tecnologia a fuel cell, una solida esperienza in materia di motorizzazioni elettriche e batterie; noi stessi abbiamo esperienza in questi ambiti e la capacità di industrializzare progetti e distribuire prodotti con trazioni alternative. L’unione di forze garantisce al progetto forti potenzialità di successo”. Intanto, Iveco si avvia a chiudere il 2019 mettendo a segno i buoni risultati ottenuti dal nuovo arrivato S-Way. “Dal lancio la risposta del mercato è stata entusiasmante e la presa ordini è molto positi-
va - commenta Daderlat - È grande l’interesse manifestato dai clienti per la soluzione a metano liquido, che nel 2020 riuscirà a esprimere al meglio le sue potenzialità di mercato. La penetrazione dell’LNG è in forte aumento e molti clienti si stanno convertendo al metano per soddisfare efficacemente le loro esigenze di trasporto sulle lunghe distanze. C’è consapevolezza sia dei vantaggi economici che dei benefici ambientali che derivano dall’impiego del gas naturale. L’Italia è stata un valido esempio di sistema paese che ha agevolato la diffusione del metano, anche se dobbiamo ambire a fare ancora di più e meglio per dare continuità ai provvedimenti di incentivazione della mobilità alternativa e venire così incontro alle esigenze di programmazione degli investimenti da parte degli imprenditori del trasporto. Altri paesi hanno fatto molto, come Francia e Spagna, e la Germania, che rappresentava la roccaforte del diesel in Europa, ha iniziato a comprendere che l’Italia aveva ragione e ha assunto una posizione più decisa in materia di metano: l’esenzione dal pagamento dei pedaggi autostradali concessa ai soli veicoli alimentati a gas naturale è una risposta molto efficace”. I circa sessanta distributori italiani
di LNG dicono che il metano liquido è in forte e costante crescita. “In soli quattro anni, la rete di distributori di questo carburante ha avuto uno sviluppo enorme, visto che all’inizio le stazioni di rifornimento disponibili erano solo due - conclude Mihai Daderlat - La prossima apertura di almeno un terminal portuale per lo stoccaggio e la distribuzione del metano liquido sarà il nuovo decisivo slancio allo sviluppo”.
NIENTE PUÒ FER RMARMI (SSoloo una buona raagiionne)
DRIVE THE NEW WA WAY. PIÙ COMFORT, PIÙ CONNETTIVITÀ, PIÙ SERVIZI DI SE CON IVECO S-W WA AY NIENTE POTRÀ FERMARTI. Un po’ di riposo, un buon piatto caldo, un caffè al volo e, naturalmente, un bel tramonto da ammirare lungo la strada.. Nient’altro potrà interrompere il tuo viaggio. Siamo orgogliosi di presentare IVECO S-W WAY, il camion più confortevole e connesso che abbiamo mai progettato. Un ffedele edele compagno com mpagno di ZMEKKMS GLI WEVk EP XYS ½ERGS MR SKRM SGGEWMSRI I HSZYRUYI HSZVEM ERHEVI
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SPECIALE ECOMONDO RENAULT TRUCKS / FOCUS SULLA GAMMA DISTRIBUTION D E D WIDE
Grande risparmio off limits
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MICHELE S. ALTIERI RIMINI
isparmio di carburante è la promessa con cui Renault Trucks ha esposto a Rimini due esemplari della gamma Distribution Renault D e D Wide. I veicoli della versione 2019 lanciati sul mercato quest’anno presentano miglioramenti aerodinamici, nel comfort e nella guida e montano i nuovi motori Euro 6 Step D, equipaggiamento e migliorie che consentono di ridurre fino al 7 per cento il consumo di carburante rispetto alla generazione precedente. I motori DTI 5, DTI 8 e DTI 11 sono conformi alla normativa Euro 6 Step D entrata in vigore quest’anno 2019 e sono stati aggiornati con un filtro antiparticolato e i motori DTI 5 e DTI 8 anche con un software motore di nuova generazione, tutto per ottimizzare il consumo di carburante. Anche gli equipaggiamenti di bordo sono stati rivisti: i Renault Trucks D e D Wide montano un nuovo sistema di raffreddamento dell’olio e una pompa dell’acqua a bassa portata. Esempio decisamente interessante quello esposto allo stand del noleggiatore Fraikin Italia, dedicato al settore dell’ecologia, frutto dei lavori condotti da Renault Trucks con il veicolo sperimentale Urban Lab 2, che hanno dimostrato come l’ottimizzazione aerodinamica sia uno degli elementi principali per ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2 dei veicoli dedicati alla distribuzione, in particolare quando operano nelle zone periferi-
DUE GLI ESEMPLARI ESPOSTI A RIMINI. LA VERSIONE LANCIATA QUEST’ANNO SUL MERCATO È FRUTTO DI MIGLIORAMENTI AERODINAMICI, NEL COMFORT E NELLA GUIDA. EQUIPAGGIATI CON PROPULSORI EURO 6 STEP D, OGNI AGGIORNAMENTO È STUDIATO PER OTTIMIZZARE I CONSUMI, DAL FILTRO ANTIPARTICOLATO AL SOFTWARE MOTORE DI NUOVA GENERAZIONE. ALLO STAND DEL LEADER DEL NOLEGGIO FRAIKIN IN MOSTRA UN’INTERESSANTE UNITÀ DEDICATA AL SETTORE DELL’ECOLOGIA. che, come nel caso della raccolta rifiuti. L’aerodinamicità dei Renault Trucks D e D Wide è stata ottimizzata per favorire il passaggio dell’aria e ridurre il con sumo di carburante. Nella versione 2019 esposta allo stand Fraikin l’au-
tomezzo è dotato di nuovi deflettori laterali e di un nuovo deflettore di padiglione con 12 regolazioni che si adatta ad ogni tipo di carrozzeria. Per massimi sicurezza e comfort di guida i Renault Trucks D e D Wide sono
equipaggiati di nuovi sistemi di assistenza alla guida. Il sistema ACC (regolatore di velocità adattativo) permette di mantenere automaticamente la distanza minima dal veicolo che precede, consentendo al conducente una guida più
Il compattatore su base Renault Trucks esposto sullo stand di Fraikin Italia, azienda leader nel noleggio truck e van.
fluida e rilassata in condizioni di traffico intenso. L’offerta include anche l’ASL (limitatore regolabile di velocità): i comandi dei due sistemi sono a portata di mano e il conducente può guidare in condizioni di maggiore efficienza e sicurezza. I Renault Trucks D e D Wide 2019 sono compatibili biodiesel (fino al 100 per cento) e proposti anche in versione CNG (a gas naturale compresso). Non solo. A partire dalla scorsa estate nella Metropoli di Lione è
operativo un D Wide Z.E. di preserie da 26 t, primo della seconda generazione di camion elettrici di Renault Trucks, prodotto presso lo stabilimento di Blainville-Sur-Orne, in Normandia. Il camion a emissioni zero è entrato nella flotta di veicoli per la raccolta di rifiuti domestici, applicazione per la quale la tecnologia elettrica costituisce una risposta adeguata. I cicli di utilizzo di questi veicoli sono caratterizzati da numerosi arresti e ripartenze (da 300 a 800 per giro di raccolta). Ne derivano alto consumo di carburante e notevoli emissioni di polvere e particelle legate alla rapida usura dell’impianto frenante. Considerando che i veicoli elettrici utilizzano essenzialmente il motore per rallentare, i freni risultano di conseguenza meno sollecitati e le derivanti emissioni ridotte. Trattandosi, in effetti, di un camion Euro VI, le emissioni di particelle legate all’abrasione (usura di pneumatici e freni) sono maggiori rispetto a quelle legate alla combustione. Renault Trucks D Wide Z.E. da 26 t è dotato di un motore elettrico montato nell’interasse che funge da interfaccia tra il camion e il suo equipaggiamento. La carrozzeria è stata realizzata da Faun Environnement che ha abbinato all’inter-
faccia standard una pompa idraulica per alimentare gli impianti del veicolo di raccolta rifiuti. Faun Environnement ha lavorato all’ottimizzazione della carrozzeria e della sua massa per compensare il peso delle batterie. Inoltre, ha apportato modifiche al sistema idraulico per ridurre l’inquinamento acustico e ha lavorato all’insonorizzazione della zona posteriore per limitare il rumore provocato dalla caduta dei rifiuti nel cassone.
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SPECIALE ECOMONDO B.&G. ECOLINE / ESPOSTO UN FUSO CANTER ECO HYBRID A DOPPIA VASCA
Igiene urbana a tutto tondo CON SEDE PRINCIPALE A CESENA, UNA RETE DI OFFICINE CONVENZIONATE E UN TEAM DI MANAGER PER UN SERVIZIO CAPILLARE, L’AZIENDA SPECIALIZZATA NEL NOLEGGIO E NEI SERVIZI PER IL SETTORE DELL’ECOLOGIA PROSEGUE LA SUA CRESCITA. “IL 95 PER CENTO DEI VEICOLI NON HA PIÙ DI 36 MESI: NEL
2020
RAFFORZEREMO IL PARCO PER AMPLIARE IL RAGGIO D’AZIONE E CONSOLIDARE LA COMPLETEZZA DELLA GAMMA”, AFFERMA
L
MAX CAMPANELLA RIMINI
eggerezza fa rima con forza, resistenza e durabilità? Per B.&G. Ecoline, società di noleggio specializzata nel settore dell’ecologia, è proprio così. Confermando la presenza storica al Salone Ecomondo, il noleggiatore con sede a Cesena ha voluto mettere alla prova se stesso, i suoi veicoli e i suoi servizi allo stand di EcoTec, allestitore partner, dove ha esposto un veicolo Fuso Canter EcoHybrid allestito con doppia vasca caratterizzato da estrema leggerezza. B.&G. Ecoline opera nel settore ambientale con il noleggio e la commercializzazione di mezzi, attrezzature e prodotti per l’igiene urbana.
L’INGEGNER
SARA NONNI. Dispone di una flotta di circa 280 veicoli tra vasche su satellite e minisatellite, minicostipatori, costipatori, minicompattatori, compattatori posteriori e laterali, rimorchi e semirimorchi compattanti o piano mobile, scarrabili e caricatori scarrabili, sponde idrauliche con ribaltabile, pianali, spazzatrici idrostatiche e stradali, casse scarrabili, compattatori scarrabili, presse e minipresse verticali, cassonetti e bidoni, lava cassonetti e lava strade e veicoli speciali adattabili ad esigenze specifiche, per un servizio a 360 gradi nel settore della raccolta rifiuti e non solo. “Siamo specializzati - spiega l’ingegner Sara Nonni, Responsabile Aziendale - nell’igiene ambientale ma forniamo anche veicoli per altre applicazioni ad
artigiani, enti pubblici, Comuni e municipalizzate. Il nostro core business resta l’ecologia, dalle soluzioni di noleggio personalizzato alla vendita di veicoli usati fino alla consulenza ambientale a imprese e professionisti del settore, ma stiamo costantemente ampliando la flotta prestando attenzione ad altre attività, anche con più classici furgonati”. La presenza sul mercato è gestita dal Direttore Commerciale Gianfranco Boschi, supportato da tre Area Manager e da agenti che garantiscono capillarità e la presenza di un riferimento sull’intero territorio nazionale. “Nostro punto di forza - aggiunge l’ingegner Nonni - è la flotta più eco sul mercato: oltre l’80 per cento dei mezzi sono Euro VI, il 95
per cento non ha più di 36 mesi con telai e attrezzature all’avanguardia e accessori utili a controllare i consumi e ridurre l’impatto ambientale. Il Fuso Canter esposto a Rimini è ad esempio equipaggiato con motore ibrido diesel-elettrico, che recupera l’energia in frenata per la ricarica delle batterie: la doppia vasca è adatta all’utilizzo in aree meno popolate, dove con una sola unità è possibile effettuare la doppia raccolta”. L’approccio “customer oriented” è un valore aggiunto di B.&G. Ecoline, con soluzioni di noleggio altamente personalizzate. “Il rapporto fa ce-to-face con il cliente prosegue Nonni - consente di comprenderne le esigenze e offrire quello che gli serve in maniera completa, efficace e tempestiva. Grazie alla nostra rete di officine convenzionate siamo presenti su tutto il territorio italiano per gestire le eventualità e necessità dei mezzi a noleggio; dalla sede centrale di Cesena vengono gestite tutte le pratiche e redatta la documentazione necessaria per il noleggio e la gamma di servizi che lo accompagnano”. Il 2019 per B.&G. Ecoline ha segnato un importante aumento della flotta, dei numeri
L’ingegnere Sara Nonni, Responsabile Aziendale B.&G.
(con un fatturato di circa 10 milioni di euro e un incremento del 15 per cento) e dell’organizzazione aziendale, con l’inserimento, lo scorso luglio, di Giuseppe Griffa, 29 anni, giovane manager di grande competenza nel settore. “Si sono aperte nuove possibilità nel Centro Sud Italia precisa l’ingegner Nonni - e di questo focus si occupa Griffa con l’esperienza e la passione che lo caratterizzano. Nel 2020 proseguirà il trend positivo di crescita, alla
luce di nuove gare e forniture importanti. Continueremo a rafforzare la flotta su tutta la gamma urbana, proseguendo la nostra strategia che prevede l’acquisto di telai di primaria importanza e allestimenti da produttori leader nel loro segmento, che privilegiano l’aspetto ecosostenibile e il massimo degli equipaggiamenti, per consentire un servizio di qualità al cliente e agli operatori di effettuare il loro lavoro con la massima serenità e comfort possibili”.
UNA STRATEGIA CHE INIZIA DALLA CONSULENZA TECNICA E DAL CONFRONTO CON IL CLIENTE
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DOPO TRE ANNI INIZIA L’ITER DI CONTROLLO E IL MEZZO PASSA ALL’USATO
uali sono i servizi che completano il noleggio B.&G. Ecoline? “Il primo step - afferma Sara Nonni - è rappresentato dalla consulenza tecnica, ovvero la selezione della tipologia di veicolo più adatta all’attività che dovrà svolgere: ci confrontiamo con il cliente per studiarne con cura le esigenze. A seguire la scelta del tipo di contratto: veicolo nuovo o usato, noleggio con lunghezza variabile e clausole personalizzate ecc. Telaio, attrezzatura e accessori vengono preparati per il tipo di attività e, contestualmente, procediamo con la preparazione delle pratiche documentali e la formazione del persona-
le. Dopodiché il cliente viene seguito con assistenza full service: consegnato il mezzo, i nostri uffici rappresentano un riferimento per assistenza tecnica e amministrativa, il cliente deve solo occuparsi del carburante e di guidare il veicolo”. Semplificazione amministrativa e servizio full service sono di fatto i vantaggi del noleggio nel settore dell’igiene ambientale? “Anche il costo certo, ovvero - precisa la Responsabile Aziendale conoscere nel dettaglio il costo che il veicolo avrà per l’intera durata del noleggio. In aggiunta certamente alla semplificazione ammini-
strativa del mezzo: i nostri uffici si occupano delle pratiche assicurative, della gestione dei sinistri, del pagamento delle tasse di proprietà… Qualsiasi esigenza, domanda e problematica relativa al mezzo viene trattata da noi e a nostro carico sono manutenzione ordinaria e straordinaria”. Dopo 36 mesi di attività che succede al veicolo? “Ha inizio - risponde l’ingegner Nonni - l’iter di controllo dello stato e, dopo i necessari interventi di ripristino, il veicolo viene messo in disponibilità per la vendita dell’usato”.
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N° 285 / Dicembre 2019
SPECIALE ECOMONDO GRUPPO FASSI / PROTAGONISTI I BRAND MARREL E CRANAB
Consociate di fiducia I DUE BRAND DEL GRUPPO HANNO SOTTOLINEATO IL POTENZIAMENTO DELLA PRESENZA DELLA GALASSIA FASSI IN UN SETTORE, QUELLO DELL’ECONOMIA CIRCOLARE E DELLA GREEN TECHNOLOGY, CHE VEDE UN AMPIO IMPIEGO DI GRU E ATTREZZATURA PER IL SOLLEVAMENTO E LA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI VARI.
U
MARREL E CRANAB SI SONO
PRESENTATE A RIMINI CON UN BAGAGLIO DI RISULTATI ED ESPERIENZE CRESCIUTI NEL CORSO DEGLI ULTIMI ANNI E CON LE COSTANTI CHE LE
CARATTERIZZANO: LA VOLONTÀ E SOPRATTUTTO LA CAPACITÀ DI INNOVARE.
FABIO BASILICO RIMINI
no stand all’insegna del la sinergia quello che il Gruppo Fassi ha allestito all’ultima edizione di Ecomondo. Protagoniste dell’esposizione due consociate del Gruppo, Marrel e Cranab, che hanno sottolineato il potenziamento della presenza della galassia Fassi in un settore, quello dell’economia cir colare e della green technology, che vede un ampio impiego di gru e attrezzatura
per il sollevamento e la movimentazione di materiali vari. Marrel e Cranab si sono presentate a Rimini con un bagaglio di risultati ed esperienze cresciuti nel corso degli ultimi anni e con le costanti che le caratterizzano: la volontà e soprattutto la capacità di innovare. “Il 2019 si sta chiudendo con risultati soddisfacenti, non solo per i numeri po sitivi, in particolare per Marrel, ma soprattutto per l’ulteriore passo in avanti compiuto nell’organizzazione del mercato italiano sia per
Marrel sia per Cranab - dice Marco Del Campanile, Responsabile mercato Italia dei due marchi - Era uno degli obiettivi cardine dell’attività di questo anno e si è concretizzato soprattutto nel potenziamento della rete vendita e assistenza, nell’efficacia della programmazione per garantire una disponibilità dei prodotti in linea con le necessità dei tempi di fornitura, nello sforzo sostenuto da entrambe le aziende per garantire al mercato prodotti con livelli di performance e caratteristiche
elevati”. Con Cranab sono stati confermati e superati i risultati raggiunti nel 2018, mostrando la capacità di dare continuità agli impegni presi, migliorando anche il fatturato grazie alle nuove dotazioni e configurazioni del prodotto lanciate lo scorso anno, come la TZ12R e la TZ18. Marrel continua il suo trend di robusta crescita nel mercato italiano, sostenuto dall’introduzione dei modelli Ampliroll versione SL e dalla capacità di essere sempre più specializzata nell’ambito delle mission legate al riciclo. Settore dove l’ampia gamma di opzioni e dotazioni richieste impone di rendere “semplice” ciò che invece necessita di un’elevata competenza industriale per essere realizzato. Così Marrel ha saputo far valere i suoi 100 anni di esperienza. A Ecomondo Cranab ha por tato al debutto la nuova po stazione di comando ICS (Interactive Control Seat), una soluzione sviluppata per i clienti più esigenti sotto il profilo dell’affidabilità e delle performance: comandi elettroidraulici con joystick, impianto idraulico funzionale e digitalizzato, ampia gamma di soluzioni operative, ergonomia curata per rendere
l’am biente di lavoro il più produttivo possibile. Erano esposte anche la gru TZ12R nella versione corta abbinabile anche con autocarri di 180 q di Mtt e la gru TZ18 dalle elevate performance e un ottimo rapporto peso/potenza. Di Marrel è stato esposto lo scarrabile AL28Si che può essere allestito su veicoli a tre assi senza penalizzare la portata re sidua e con performance davvero ottimali. Come tutti i prodotti della gamma S-Generation Marrel, anche questo modello propone lunghezze variabili ogni 10 cm per garantire un allestimento su misura e per soddisfare chi ha l’esigenza di movimentare cas se fino a 7.300 mm. AL28Si conferma la competenza dell’azienda nel creare prodotti semplici, robusti ed efficienti. E non poteva mancare un allestimento che combinasse entrambi i marchi, realizzato con quella cura dei dettagli che il Gruppo Fassi è in grado di garantire. È il caso dell’Iveco Trakker 26T41 6x4 allestito con gancio scarrabile Mar rel AL18 PA S54 e gru Cranab TZ12.2 9.3. Spiega Del Campanile: “Nuovi modelli e dotazioni alla base della proposta che nel 2020 coinvolgerà sia Marrel sia Cra-
nab, con una particolare attenzione a implementare le possibilità di configurazione di gru e scarrabili. Le nuove tecnologie applicate ai nostri prodotti saranno oggetto di un programma di formazione tecnica alla quale il Gruppo Fassi rivolge sempre grande attenzione. Il mercato è in costante crescita e propone delle sfide di qualità, competitività e versatilità che Marrel e Cranab hanno dimostrato di saper cogliere e affrontare”. Ecomondo è stata anche l’oc casione per presentare una case history di rilievo, quella di Idraulica F.lli Sala Srl, azienda al servizio dell’ambiente con il fondamentale contributo delle gru Fassi. Nella logistica dei servizi ambientali le gru articolate hanno un ruolo di grande rilievo per una svariata gamma di impieghi: dalla movimentazione dei contenitori e delle campane per la raccolta differenziata di vari materiali alla pulizia dei bacini di depurazione delle acque, solo per citarne alcuni. È dalla fine degli anni Novanta che Idraulica F.lli Sala Srl ha posto gli interventi per le aziende pubbliche al centro del proprio business. Dal ciclo idrico integrato che comprende captazione, distribuzione e trattamento
MARREL FESTEGGIA I 100 ANNI DI UNA GRANDE AVVENTURA INDUSTRIALE
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UN SECOLO DI SCARRABILI DI QUALITÀ
arrel, l’azienda del Gruppo Fassi leader nel settore degli scarrabili, ha festeggiato a Ecomondo 2019 i 100 anni di una grande avventura industriale, nata e cresciuta sotto il segno dell’innovazione. Quando Antoine Marrel e Auguste Colonna, i due fondatori, nel 1919 creano la Marrel hanno ben chiaro il loro obiettivo: rivoluzionare il mondo del
trasporto. Inventano quindi il primo ribaltabile a cavo e danno il via a un cammino di continua innovazione e ricerca di nuove soluzioni che rendano più veloce e meno faticoso operare con i veicoli industriali e il loro carico. Nel 1935, Marrel idea il primo ribaltabile posteriore idraulico e poi, nel 1950, il primo allestimento con sistema multibenna che permette agli autotrasportatori di lasciare a terra
un carico e proseguire con un altro con la semplice sostituzione dei cassoni. Nel 1970, Marrel lancia l’Ampliroll, il riferimento assoluto tra gli scarrabili a gancio, che ha definitivamente consacrato il brand e ne ha fatto il leader mondiale nel settore degli scarrabili a gancio e a multibenna. Nel corso degli anni e inseguendo sempre nuove sfide, Marrel si è trasformata per adattarsi all’evoluzione dei mercati. Il passo più recente è l’ingresso nel Gruppo Fassi, avvenuto nel 2013. Oggi, Marrel opera nella nuova e modernissima sede di Andrézieux-Bouthéon, a
Sud di Lione, in Francia, in uno stabilimento di 25mila mq divisi in tre unità produttive. Qui, proprio quest’anno, ha inaugurato un nuovo head-office di 1.400 mq dove ha riunito tutte le attività di ricerca e sviluppo, uffici tecnici e commerciali e le funzioni amministrative. Marrel conta 200 dipendenti e ha registrato nel 2018 un fatturato di 36 milioni di euro. I Paesi dove è presente commercialmente sono 46. Il 50 per cento della produzione viene esportata e il 3 per cento del fatturato annuo è investito in Ricerca & Sviluppo.
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N° 285 / Dicembre 2019
SPECIALE ECOMONDO TMT TANKS & TRAILERS / AL CENTRO DELL’ESPOSIZIONE IL MODELLO DI PUNTA CONCHIGLIA
Ecologia al piano mobile AL SALONE RIMINESE IL PRODUTTORE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) HA PRESENTATO IL SUO MODELLO DI PUNTA,
CONCHIGLIA, “DECLINATO” IN DUE VERSIONI: SEMIRIMORCHIO AUTOPORTANTE PER
BRA SERVIZI E TELAIO CONTINUO PER TRASPORTO INTERMODALE PER
GRUPPO ADILETTA. SI TRATTA DELLA FAMIGLIA DI SEMIRIMORCHI
WALKING FLOOR SVILUPPATI PER IL SETTORE DEL
L
TRASPORTO RIFIUTI E DEI SERVIZI ECOLOGICI.
FABIO BASILICO RIMINI
eggerezza, versatilità, fun zionalità. Il piano mobile di TMT International non ammette deroghe e va incontro alle esigenze di tutti gli operatori. Lo ab biamo constatato una volta di più in occasione di Ecomondo 2019, dove il produttore italiano con quartier generale e sito produttivo a San Benedetto del Tronto (Ap) ha presentato il suo modello di punta, Conchiglia, “declinato” in due versioni: semirimorchio autoportante per il clien te Bra Servizi e telaio continuo per trasporto intermodale per il Gruppo Adiletta. In entrambi i casi si tratta della famiglia di semirimorchi Walking Floor sviluppati per il settore del trasporto rifiuti e dei servizi ecologici. Il modello Conchiglia può essere equipaggiato con porte laterali, sia a destra sia a sinistra, da 3.400 mm e 6.300 mm. Da queste aperture il trasportatore può caricare con la sicurezza certificata pannelli di ogni genere, cassoni, profilati e materiale pallettizzato,
oltre al materiale sfuso. “Nel caso specifico dell’esposizione di Ecomondo - ci dice Alfredo Spinozzi, CEO di TMT Tanks & Trailers - il Conchiglia è stato presentato nelle due versioni con telaio autoportante e telaio continuo con porte laterali a sinistra e a destra di 6,3 metri. In entrambi i casi, il pianale mobile è a doghe (21 o 24) in alluminio da 6, 8, 10 mm, con unità idraulica posta centralmente. A parità di massa complessi-
va (da 39mila a 45mila kg) le due versioni si distinguono per una lieve differenza nella tara e nella capacità di carico: nel primo caso la tara parte da 7.500 kg, nel secondo da 7.600 kg. La versione con telaio autoportante Domex S700 in acciaio ad alta resistenza ha una capacità di carico di 92 mc circa, mentre quella a telaio continuo (anch’esso in acciaio ad alta resistenza) di 91 mc. Il semirimorchio per Bra Servizi è ca-
ricabile da sopra o dalla porta posteriore, mentre il semirimorchio intermodale del Grup po Adiletta può essere caricato lateralmente o posteriormente”. La gamma di semirimorchi a pianale mobile con il sistema Walking Floor comprende appunto veicoli con telaio continuo e autoportante, con cubature da 90 a 94 mc e tare a partire da 7.400 kg. Possono essere dotati di pianali mo bili standard, semimper-
meabili o totalmente impermeabili, con doghe sia in acciaio che in alluminio, tutte idonee al trasporto di qualsiasi materiale e tipologia di rifiuto. I veicoli della TMT pos sono essere inoltre equipaggiati con tetti ad apertura manuale o idraulica, porte laterali a tutta apertura senza piantone intermedio (modello Scrigno) o porte laterali da 6,3 metri (modello Conchiglia), con apertura a destra o
a sinistra, e possono essere rinforzati internamente. I prodotti della TMT sono interamente realizzati in Italia presso lo stabilimento di San Benedetto del Tronto, dove viene effettuato anche il ricondizionamento completo degli usati, la riparazione di veicoli di altri produttori nazionali e internazionali e la manutenzione delle autobotti, garantendo al cliente un post-vendita completo e soddisfacente.
L’AZIENDA CAMPANA È ATTIVA NEI SETTORI CENTINATO, REFRIGERATO, WORK-IN-PROGRESS E SCARRABILI
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GRUPPO ADILETTA: IL LAVORO COME VOCAZIONE
ondata nel 1965 da Cosimo Adiletta e la moglie Maria Mercolino che puntarono sul trasporto di pomodori verso il Nord Italia, con l’arrivo della seconda generazione il Gruppo Adiletta di Nocera Inferiore ha conosciuto un forte sviluppo. “Abbiamo costituito un sistema solido, operiamo con il massimo della trasparenza e non ci stanchiamo di lavorare”, afferma il titolare Mario Adiletta. Dal quartier generale di Nocera Inferiore (Sa), il Gruppo Adiletta si presenta sul mercato come un insieme di società che operano in quattro rami di attività: centinato, refrigerato, work-in-progress e scarrabili. Le prospettive per il futuro sono rosee, sia per nuovi investimenti, che daranno vita a nuovi ambiti professionali, sia per l’arrivo in azienda della terza generazione: Cosimo, figlio di Mario e omonimo del nonno, è Amministratore delegato di ADI Logistica; Maria, fi-
glia di Luigi, è operativa a supporto del lavoro amministrativo delle due donne al vertice del Gruppo, Luisa Balzano e Maria Maddalena Corbisiero, entrambe Amministratore delegato nonché mogli rispettivamente dei fratelli Mario e Luigi. Cosimo Adiletta emigrò in Germania alla guida di un’Ape Piaggio e tornò a Nocera col suo primo OM Leoncino. Nel 1974 acquista il primo truck: un Fiat 690. La svolta a metà degli Anni Ottanta quando, gradualmente, arrivano in azienda i quattro figli: Luigi, Mario, Franco e infine Enrico. Tutti ragazzi cresciuti con papà Cosimo sul camion, che da lui e dalla madre hanno imparato a non temere la fatica. In una prima fase il core business dell’azienda resta quello del trasporto di frutta e verdura, in particolare di pomodori, verso il Nord Italia. Poi arrivano i carichi di mattonelle, che rappresentano il primo seme della svolta
avvenuta nel 1986: l’incontro con il Gruppo Saviola, nel mantovano, un vero colosso nella lavorazione del legno. È Mauro Saviola in persona a chiedere agli Adiletta un servizio di trasporto tutt’altro che semplice: i carichi di segatura da trasportare nei suoi stabilimenti. Gli Adiletta non solo accettano, ma stringono con Saviola un vero e proprio “patto di ferro”, basato sulla stima reciproca, che permette loro di dare un forte impulso all’azienda, in parallelo con l’espansione di Saviola. Negli Anni Novanta, la Grande Distribuzione si afferma ovunque a macchia d’olio. È di questo periodo il rafforzamento della partnership con il Gruppo La Doria, una delle principali aziende che consentono al consumatore finale di trovare sugli scaffali prodotti in scatola derivati da pomodoro, legumi, succhi di frutta, sughi ecc.. Il Gruppo Adiletta, in prima linea nel trasporto del legno e dei carichi completi, effettua servizi di trasporto su rotte nazionali e internazionali.
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ALLISON TRANSMISSION / SOLUZIONI PER LA RACCOLTA RIFIUTI E NON SOLO
L’automatico fa la differenza PACCHETTO FUELSENSE IN PRIMO PIANO PER IL PRODUTTORE AMERICANO, CHE PUNTA A SOTTOLINEARE LA “CHIAVE DI DIFFERENZA” DELLE TRASMISSIONI COMPLETAMENTE AUTOMATICHE. “EFFICIENZA, MANEGGEVOLEZZA E QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI IMPOSSIBILI DA RAGGIUNGERE ANCHE CON VEICOLI DOTATI
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DI CAMBIO ROBOTIZZATO”, AFFERMA
SERGIO CAMOLESE, DIRETTORE MARKET DEVELOPMENT EUROPA, CHE PER IL 2020 ANNUNCIA UNA NUOVA IMPORTANTE OFFENSIVA NEL SETTORE DEL NOLEGGIO.
MAX CAMPANELLA RIMINI
arantirsi sempre il regime ideale per i cambi marcia, in funzione del percorso che si affronta e del proprio stile di guida. È quanto propone Allison Transmission con le sue trasmissioni completamente automatiche, che assicurano il consumo ottimale anche nelle applicazioni del settore dell’ecologia, al quale il produttore americano si è rivolto con il suo stand a Ecomondo, illustrando il pacchetto fuel-efficiency FuelSense, lanciato nel marzo 2014, in grado di fornire fino al 20 per cento di risparmio di carburante.
fidabilità dei veicoli, la manovrabilità, la durabilità e la riduzione di consumi e emissioni. Tutti temi che stanno a cuore alle municipalizzate e ad aziende attente al servizio”. Allison è presente in primo equipaggiamento presso tutti i principali costruttori di veicoli industriali: dallo storico Iveco Stralis al Mercedes-Benz Econic, dagli Scania 6x4 al Renault K fino ad equipaggiare gli Iveco del team De Rooy alla Dakar. “Il 2019 -illustra Camolese - sul piano dei numeri si sta chiudendo in linea con il 2018: oltre al primo equipaggiamento, abbiamo importanti richieste da flotte dimensionate”.
Quali sono i vantaggi di una trasmissione completamente automatica rispetto a un cambio robotizzato? “Innanzitutto l’assenza del la frizione - risponde Camolese - che vuol dire meno costi di manutenzione e assoluta tranquillità alla guida: il conducente può prestare la sua attenzione alla strada e al percorso, dimenticandosi del cambio. Inoltre vengono favorite le performance: i costruttori importanti apprezzano le trasmissioni completamente automatiche Allison per affidabilità, funzionamento fluido e potente, sicurezza e costi operativi inferiori. Avere più prestazioni vuol dire più coppia e più velocità di esecuzione del
Sergio Camolese, Direttore Market Development Europa di Allison Transmission.
Nel segmento delle trasmissioni completamente automatiche Allison è un marchio di riferimento. Se il loro utilizzo nel segmento delle costruzioni e dei veicoli da cantiere è ben noto in termini di efficacia, le condizioni difficili cui sono sottoposti i veicoli per la raccolta rifiuti rappresentano un territorio altrettanto importante per le trasmissioni automatiche. Lo dimostrano tra le tante la fornitura di 60 trasmissioni alla municipalizzata AMA di Roma e la loro presenza ad esempio in Amiat Torino e Alia Firenze. “La tecnologia di Allison - dichiara Sergio Camolese, Direttore Market Development Europa di Allison Transmission - è molto sofisticata e i risultati sono tangibili: chi prova Allison ne avverte e ne comprende i vantaggi. Siamo a Ecomondo perché l’utilizzo delle trasmissioni automatiche ad esempio sulle spazzatrici consente di massimizzare l’af-
lavoro: fatti due conti si risparmia il 20 per cento del tempo, che vuol dire un aumento del 20 per cento in produttività. Nel nostro centro prove - prosegue il manager - abbiamo fatto testare la trasmissione Allison in utilizzazioni off-highway su veicoli a trazione integrale e i risultati sono stati eccellenti. Il feedback di molti clienti coinvolti ha riguardato il fatto che il TCO (costo totale di esercizio, ndr), anche se positivo, sia in fondo un aspetto secondario rispetto a una qualità delle prestazioni impossibile da raggiungere con altri veicoli, anche dotati di cambio robotizzato”. È davvero più facile guidare un veicolo con una trasmissione completamente automatica? “Certamente il veicolo - afferma Camolese - è più maneggevole, quindi viene favorita la concentrazione alla guida. So-
prattutto, il responsabile della flotta si assicura che gli autisti sono concentrati sulla guida, migliorando la sicurezza del servizio. Un esempio classico è rappresentato dai percorsi in pendenza, molto frequenti nella raccolta rifiuti: il cambio Allison è sciolto, la differenza è immediatamente percepibile”. Sviluppate nel Centro Ricerca & Sviluppo di Indianapolis e prodotte in Ungheria, nello stabilimento europeo di Stenzgotthardt, dove ha sede anche il centro clienti e dimostrazioni, le trasmissioni Allison sono presenti in flotte e municipalizzate. Qual è la strategia di sviluppo per l’anno prossimo? “Nel 2020 - spiega Camolese, responsabile dei mercati di tutta Europa tranne Russia e Regno Unito - l’obiettivo è avviare un’importante offensiva nel noleggio, seg-
mento nel quale i veicoli vengono utilizzati da clienti differenti, per differenti attività e percorsi e per brevi periodi ma con grande intensità. Tutte caratteristiche alle quali le trasmissioni Allison sono in grado di fornire una risposta eccellente, per favorire il ritorno dell’investimento dell’a zienda di noleggio. Senza contare che chi effettua noleggio partecipa a gare d’appalto, nelle quali avere una trasmissione automatica Allison rappresenta un enorme valore aggiunto, considerando che sempre più frequentemente si pone attenzione alla sicurezza, alla comodità di guida degli autisti, ai vantaggi ergonomici di chi lavora. Un veicolo equipaggiato con Allison si guida come una vettura: se l’attività dura un’intera giornata, ovvero le classiche otto ore, avere un cambio efficace è decisivo”.
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FRAIKIN / GREEN UP AVVIA LA PARTNERSHIP
Il noleggio fa bene
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FABIO BASILICO RIMINI
na calorosa stretta di mano e la firma congiunta sulla cabina di un Iveco Stralis X-Way 480 hanno ufficializzato, in occasione di Ecomondo 2019 a Rimini, l’avvio della partnership tra la multinazionale del noleggio di veicoli commerciali e industriali Fraikin e Green Up, società milanese di servizi ambientali integrati che ha deciso di noleggiare 8 Iveco per inserirli nella flotta impiegata nelle attività connesse al ciclo integrato dei rifiuti, dalla raccolta al trattamento fino alla discarica. Claudio Gariboldi, Amministratore delegato di Fraikin Italia, e Flavio Raimondo, Amministratore delegato di Green Up, hanno così suggellato l’accordo che dà vita a una preziosa e proficua collaborazione che consente a Green Up di ottimizzare ulteriormente il suo business e a Fraikin di procedere spedita nella strategia di espansione in un settore decisivo come quello dei servizi ambientali e della raccolta rifiuti. Green Up, con uffici amministrativi a Milano e sede operativa a Collegno, alle porte di Torino, ha così inserito nel proprio parco mezzi 8 unità scarrabili destinate al trasporto di rifiuti industriali, core business dell’azienda. Gli scarrabili sono stati allestiti dalla B.O.B. Servizi I draulici di Monchiero (Cn), rinomata ditta specializzata nella produzione e nella distribuzione di impianti scarrabili. Partita come piccola realtà dedicata allo spazzamento, Green Up, forte di una struttura finanziaria in crescita, è oggi punto di riferimento nella gestione dei rifiuti speciali e dei servizi per l’am-
biente, per i quali mette a disposizione veicoli da trasporto di grandi dimensioni. La richiesta di Green Up a Fraikin era relativa a veicoli frutto di una competenza tecnica importante, con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza nelle tratte dei rifiuti industriali. Green Up ha individuato in Fraikin il partner ideale per il trasporto, parte di una filiera che si conclude con la valorizzazione dei rifiuti speciali. “Per quanto ci riguarda ha precisato Claudio Gariboldi - andiamo ad applicare nel settore dell’igiene ambientale lo stesso concept che utilizziamo negli altri settori dove Fraikin opera da decenni con successo. Abbiamo sviluppato una competenza specifica non solo sotto forma di consulenza sui mezzi ma soprattutto per ciò che attiene al mondo dei servizi che accompagnano la fornitura di un veicolo. L’accordo con Green Up si inserisce in questo contesto. Quindi dal nostro punto
di vista si è trattato di replicare anche in Italia il modello vincente che Fraikin adotta in tutta Europa, nel settore dei rifiuti così come in tutti gli altri ambiti”. “GreenUp è un’azienda che opera nel settore rifiuti in maniera integrata - ha dichiarato Flavio Raimondo - Disponiamo di 4 discariche, 4 impianti di trattamento e una cinquantina di mezzi; abbiamo 1.500 clienti privati presso i quali ci occupiamo della raccolta del rifiuto industriale non pericoloso, il suo trattamento con conseguente immissione sul mercato della materia prima secondaria e l’avvio del residuo in discarica per lo smaltimento intelligente che comprende anche la produzione di biogas. Si tratta quindi di un ciclo integrato per la gestione del quale forniamo al cliente un servizio completo. La partnership con Fraikin nasce dalla precisa volontà di avere al proprio fianco un’azienda leader nel settore automotive
in qualità di consulente e partner che possa supportarci nell’implementare il nostro servizio a livello logistico. La collaborazione con Fraikin è a 360 gra di e va ben oltre la semplice fornitura di mezzi a noleggio”. Celebre per il suo servizio chia vi in mano, Fraikin risponde pienamente alle esigenze di aziende dinamiche come Green Up, creando così le premesse per incrementare performance e innovazione aziendali mettendo in pratica un semplice quanto efficace principio guida: aiutare le aziende a ridurre il costo totale operativo di una flotta di veicoli, liberando il cliente da qualsiasi vincolo gestionale. Ha detto ancora Claudio Gariboldi: “Nel settore dei veicoli commerciali, il concetto di noleggio è stato sdoganato da decenni, già fin dagli anni Novanta del secolo scorso. Per quanto riguarda invece il veicolo industriale pesante si tratta di uno svilup-
Stretta di mano tra Flavio Raimondo, Amministratore delegato di Green Up (a sinistra), e Claudio Gariboldi, Amministratore delegato di Fraikin Italia.
po più recente. In altri settori il concetto di noleggio ancora non esiste. È il caso delle motrici allestite, dove attualmente siamo gli unici sul mercato. La tendenza è però quella giusta e il trend è partito anche in Italia, dove ci stiamo pro gressivamente europeizzando adottando una modalità di rapporto con il mezzo di trasporto che fa meno riferimento al mezzo stesso e più ai servizi collegati. Il profilo delle società è cambiato: se fino a cinque anni fa, c’erano più aziende che cercavano nel noleggio uno strumento di finanziamento alternativo, oggi la maggioranza è formata da aziende solide e strutturate come Green Up che non hanno bisogno di accesso al credito ma che sono interessati ai servizi. Anche l’Italia dunque è pronta a sposare il concetto di servizio a 360 gradi che noi proponiamo”. La collaborazione tra Fraikin e GreenUp è destinata a continuare e a rafforzarsi. “Faremo altre cose insieme, non c’è dubbio - ha commentato Raimondo - Interessanti a questo proposito sono le prospettive riguardanti le motorizzazioni alternative”. “Concordo - gli ha fatto eco Gariboldi - Proseguiremo in questo percorso di supporto a Green Up per fare in modo che la partnership diventi sempre più importante non solo in termini numerici ma soprattutto dal punto di vista della qualità del servizio. Sulle trazioni alternative, supporteremo Green Up in un percorso obbligato di evoluzione che punti a veicoli sempre più green e sempre più richiesti. Fraikin intanto prosegue il suo cammino nel processo di sviluppo del mercato: la nostra flotta cresce e vogliamo estendere la nostra presenza sul mercato”.
Sin dal suo sbarco nel nostro Paese, la filiale italiana di Fraikin ha individuato, tra i settori sui quali focalizzare la sua offensiva, anche quello dell’igiene urbana, ambito operativo al quale Fraikin Italia dedica una business unit in costruzione. Per la prima volta Fraikin Italia si è presentata al Salone Ecomondo con uno stand tutto suo e 4 veicoli esposti: all’interno, un elettrico Goupil per lo spazzamento e un Renault Trucks cabina ribassata con attrezzatura Terberg elettrica, all’ingresso Est della fiera riminese uno degli 8 scarrabili Iveco per missioni più gravose destinati alla flotta di Green Up e all’ingresso Sud l’Iride tre assi, un compattatore posteriore da 25 mc. “La presenza a Ecomondo - ha spiegato Gariboldi - si col loca perfettamente nella strategia di diversificazione dei segmenti di mercato in cui Fraikin intende proporsi come partner per le aziende di trasporto: per sua natura, Frai kin ha la vocazione di player presente in ogni campo del trasporto, accanto ai classici trattori, motrici, van e semirimorchi. Calando questa strategia globale nel contesto del mercato italiano, è evidente quanto quello del trasporto rifiuti rappresenti un segmento strategico per Fraikin, per l’importanza che esso riveste nel nostro Paese e per le competenze che Fraikin può mettere a disposizione degli operatori di questa specifica nicchia di mercato”. Sul piano internazionale, uno dei punti di forza di Fraikin è dato dalla disponibilità di veicoli allestiti. “A breve termine nei prossimi anni - ha precisato Claudio Gariboldi il nostro focus ci vedrà rafforzare la presenza nei segmenti classici (trattori, van e semirimorchi), nel trasporto refrige-
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N° 284 / Novembre 2019
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CON OTTO IVECO STRALIS X-WAY 480
IN OCCASIONE DI ECOMONDO 2019 A RIMINI È STATA
all’ambiente
UFFICIALIZZATA LA PARTNERSHIP TRA LA MULTINAZIONALE DEL NOLEGGIO DI VEICOLI COMMERCIALI E
FRAIKIN E GREEN UP, SOCIETÀ
INDUSTRIALI
MILANESE DI SERVIZI AMBIENTALI INTEGRATI.
FLAVIO RAIMONDO, AD DI GREEN UP, E CLAUDIO GARIBOLDI, AD DI FRAIKIN ITALIA, HANNO SUGGELLATO L’ACCORDO CHE DÀ VITA A UNA PREZIOSA E PROFICUA COLLABORAZIONE CHE CONSENTE A
GREEN
UP DI OTTIMIZZARE ULTERIORMENTE IL SUO BUSINESS E A
FRAIKIN
DI PROCEDERE SPEDITA NELLA STRATEGIA DI ESPANSIONE IN UN SETTORE DECISIVO COME QUELLO DEI SERVIZI AMBIENTALI E DELLA RACCOLTA RIFIUTI.
rato, nei veicoli allestiti e nell’igiene ambientale. Quattro capisaldi che, naturalmente, potranno cambiare strada facendo per seguire l’evoluzione del mercato e rispondere costantemente alle necessità dell’autotrasporto”. Il servizio premium con un canone unico e definito è alla base del business model di Fraikin, che vale per ogni tipo di veicolo industriale e commerciale. L’approccio full service si declina anche per la raccolta rifiuti: il noleggio Fraikin è sinonimo di servizio calato sull’esigenza del cliente, dal mezzo sostitutivo alle manutenzioni, alle assicurazioni. Il noleggio blocca sostanzialmente le due variabili principali di un investimento economico: le spese per la manutenzione dei veicoli e la necessità di modificare, nel corso dell’appalto, la tipologia dei veicoli impegnati. Nel primo caso, avere una rata fissa per l’intera durata dell’appalto permette una gestio-
C
Foto di gruppo dei team Fraikin Italia e Green Up davanti all’Iveco Stralis X-Way esposto nell’area esterna di Ecomondo.
ne più controllabile della flotta e, quando l’appalto è di breve durata, di massimizzare l’efficienza dell’investimento: l’operatore ha un solo fornitore e può liberare risorse oggi impegnate in attività quali polizze assicurative, lavori di car rozzeria, verifica degli pneumatici, ecc.. Il secondo a spetto è decisivo: Fraikin non è un fornitore ma un partner, che accompagna l’azienda con un vero full service. Durante l’appalto occorre sostituire dei mezzi? Fraikin si fa carico del problema e lo risolve, scaricando il cliente dell’aggravio che ne consegue e senza dover interrompere il servizio. “Un settore come l’igiene ambientale, che ha logiche operative particolari, beneficerà della nostra comprovata com petenza - ha concluso Gariboldi - Siamo abituati a gestire tematiche di assistenza spinte, ad esempio in un segmento difficile qual è quello dei frigoriferi”.
LA PAROLA ALL’ALLESTITORE / Roberto Massa, Ufficio Commerciale B.O.B. Sistemi Idraulici Spa
“A disposizione di Fraikin con tutta la nostra competenza”
on quasi un cinquantennio di presenza sul mercato, B.O.B. Servizi Idraulici Spa è il partner allestitore ideale per un player attento alla qualità come Fraikin. Nata nel 1976 come azienda commerciale, B.O.B. Sistemi Idraulici segue dalle origini lo sviluppo del mercato della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Negli anni Ottanta dà il via all’attività industriale diventando subito protagonista nazionale e internazionale nella produzione e distribuzione
dell’impianto scarrabile. Oggi B.O.B. Sistemi Idraulici, prima azienda italiana nel settore a essere certificata ISO 9001:2000, è punto di riferimento nazionale e internazionale. Sempre distintasi per l’utilizzo di materiali nobili in grado di assicurare resistenza e leggerezza, B.O.B. Sistemi Idraulici opera all’insegna della massima qualità a garanzia di un prodotto in grado di soddisfare pienamente le esigenze della clientela. “Ci siamo impegnati per
Roberto Massa, dell’Ufficio Commerciale di B.O.B. Sistemi Idraulici.
l’allestimento dell’impianto scarrabile di tutti gli 8 Iveco Stralis X-Way che Fraikin ha noleggiato a GreenUp - ci ha detto Roberto Massa, dell’Ufficio Commerciale di B.O.B. Sistemi Idraulici - È un’ottima collaborazione quella che abbiamo instaurato con Fraikin che prevediamo in futuro possa allargarsi ad altre aziende del settore raccolta rifiuti e igiene ambientale. È quasi mezzo secolo che siamo sul mercato e possiamo garantire una solida esperienza nell’impianto
scarrabile. B.O.B. è oggi una solida azienda costruttrice che vende sia in Italia che all’estero. Siamo specializzati nella costruzione dello scarrabile a gancio e della gru ca ricatrice nonché di tutto quello che è settore lift legato alla movimentazione di casse. Nella sede di Monchiero progettiamo, costruiamo e montiamo. L’azienda conta una trentina di dipendenti e il fatturato di aggira sui 25 milioni di euro an nui”. L’avanzata tecnologia uti-
lizzata nei vari processi produttivi e il costante impegno nella ricerca e nello sviluppo di nuovi metodi per produrre hanno permesso all’azienda di raggiungere livelli di efficienza e qualità elevati. La produzione che mira alle 1.000 unità annue, la superficie di produzione di circa 75mila metri quadrati, l’e strema varietà di prodotti in gam ma, l’esperienza e la mo derna gestione fanno di B.O.B. Sistemi Idraulici uno dei produttori di riferimento del settore.
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BRA SERVIZI / L’AZIENDA CUNEESE
Gruppo Piumatti nell’Olimpo
“
MAX CAMPANELLA RIMINI
La stretta di mano per me vale più di ogni scritto: è uno dei principi irrinunciabili che ho imparato dai miei genitori e che trasmetto ai miei figli”. È con queste parole che Giuseppe Piumatti, fondatore e presidente di Bra Servizi, stringe la mano a Demes Ziliani e Alessandro Mele, rispettivamente Presidente e Direttore Commerciale di EV Industrial. Il primo piano mobile TMT entrato nella flotta dell’azienda cuneese, leader nel trasporto rifiuti, era esposto a Rimini, al Salone Ecomondo, con il logo delle Olimpiadi e in una singolare livrea gialla. Sarà destinato alle rotte del nord ovest per il trasporto rifiuti, trainato da un altro gioiello della flotta di Bra Servizi: il trattore Scania con i colori del 50esimo del motore V8, che l’imprenditore si è aggiudicato la scorsa primavera con un’asta, il cui ricavato è stato devoluto in parte a un progetto di beneficenza. Tutto nello “stile Piumatti”, personaggio che continua a traghettare la sua azienda verso orizzonti importanti, con investimenti sul parco, su progetti di forte innovazione e senza affatto trascurare il comportamento etico in ambito aziendale. Impegno, quest’ultimo, riconosciuto dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che nel rinnovare a Bra Servizi il rating di legalità ha assegnato all’azienda cuneese il punteggio massimo: tre stelle. “Per nostra scelta - spiega Piumatti - abbiamo migliorato le performance di legalità, sostenibilità e responsabilità sociale: l’ente preposto ha valutato una serie di requisiti giuridici, etici e di qualità, dall’assenza di misure a carico del management al rispetto delle norme sulla tutela della salute e del la sicurezza sul lavoro”. Le tre stelle di fatto innalzano il Gruppo Piumatti a un livello equiparabile, nel settore del trasporto rifiuti, a un numero decisamente ristretto di aziende europee. Sul piano della sostenibilità, una delle scelte premianti quella degli investimenti sulla flotta: in vista del 2020, anno in cui Bra Servizi varcherà il traguardo dei trent’anni dalla fondazione, obiettivo del timoniere è avere un parco veicoli tutto nuovo. Per farlo, Piumatti ha la sua strategia. “La nostra scelta - afferma l’imprenditore, classe 1960 -
Da sinistra: Sabrina Piumatti, Demes Ziliani, Giuseppe Piumatti e Alessandro Mele, Direttore Commerciale EV Industrial.
è avere un unico brand per i trattori e uno per i semirimorchi. Nel primo caso abbiamo scelto Scania, dopo aver sperimentato sul campo le caratteristiche di efficienza dei veicoli: preferiamo utilizzare i nostri veicoli, ma anche quando ci affidiamo a trazionisti puntiamo a flotte Scania, brand che garantisce un alto livello di servizio adeguato ai nostri standard, nonché una vetrina importante quando i camion viaggiano sulla strada”. All’esterno della fiera di Rimini era esposto il trattore del Grifone nella livrea del cin quantesimo del V8 che l’imprenditore ha acquistato la scorsa primavera a Trento, nella sede Italscania, aggiudicandoselo attraverso un’asta benefica. Quanto al trainato, il 2019 è stato per Piumatti un anno di cambiamento, con l’arrivo nella flotta del primo piano mobile TMT: il modello Conchiglia era esposto a Rimini in una singolare livrea gialla con il logo delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, per ricordare la vittoria nell’organizzazione dei giochi olimpici. “Come nel nostro stile afferma Piumatti mentre il
ALESSANDRO MELE: “CONTINUEREMO A CRESCERE MALGRADO LE DIFFICOLTÀ DEL MERCATO”
IL MARCHIO TMT SEMPRE PIÙ AFFERMATO PRESSO LE FLOTTE DIMENSIONATE P artita solo un anno fa con la commercializzazione e il noleggio dei piani mobili TMT, di cui è Concessionaria per Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Val d’Aosta e Liguria (area in cui ha il mandato anche per i semirimorchi della tedesca Kögel), EV Industrial ha messo a segno forniture importanti nel settore, con partnership di rilievo tra cui quella con Fertrans e Bolzonella Group. Una crescita che riempie di soddisfazione Demes Ziliani, fondatore e presidente dell’azienda di Gadesco Pieve Delmona, alle porte di Cremona, e che con Bra Servizi prosegue la
sua affermazione in flotte dimensionate. “Il 2019 - spiega Alessandro Mele, Direttore Commerciale - chiuderemo con 50 unità di piani mobili, risultato che va oltre le aspettative e che dimostra la valenza del prodotto e il tandem vincente con EV Industrial, che alla qualità del prodotto TMT aggiunge tutta la sua esperienza e competenza in fatto di assistenza e vicinanza al cliente. Nel 2020 puntiamo a crescere del 20 per cento in un mercato che, nel suo complesso, è previsto in calo”. Entrata in un segmento come player nuovo,
EV Industrial sta facendo conoscere il marchio TMT ad aziende di trasporto della sua area geografica per le quali il marchio era dapprima scarsamente no to. “TMT - prosegue Mele - è un brand che ben si colloca nella strategia di EV Industrial che da sempre punta su multiservizi, assistenza e personalizzazione. La partnership con Bra Servizi è un’ulteriore conferma del fatto che siamo sulla strada giusta: è un cliente importante, strategico, un nostro “fiore all’occhiello”, assoluto opinion leader che consentirà di rafforzare la presenza e la diffusione del marchio”.
Sul piano tecnico, il TMT Conchiglia consegnato all’azienda cuneese è un veicolo semimpermeabile, sviluppato dal produttore marchigiano specificamente per il trasporto dei rifiuti. “Il suo punto di forza - precisa Mele - è la tara: è leggero e moderno, frutto di un’azienda attenta alle innovazioni, che investe su nuovi prodotti e tecnologie. Il modello per Bra Servizi è stato personalizzato e questo è un aspetto importante nella scelta del cliente: alcuni veicoli specifici si possono realizzare con TMT in assoluta e sclusiva”.
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VERSO NUOVI AMBIZIOSI TRAGUARDI
delle imprese d’Europa
LA STRETTA DI MANO CON DEMES ZILIANI E ALESSANDRO MELE SUGGELLA L’INIZIO DELLA PARTNERSHIP CON
EV INDUSTRIAL: IL PRIMO PIANO
MOBILE TMT CONCHIGLIA ESPOSTO A RIMINI ALLO STAND DEL PRODUTTORE MARCHIGIANO CON IL LOGO DELLE
OLIMPIADI E IN SINGOLARE LIVREA GIALLA; ALL’ESTERNO IL TRATTORE
SCANIA
DESTINATO A TRAINARLO CON I COLORI DEL
50ESIMO
DEL V8. TUTTO NELLO STILE DEL FONDATORE
GIUSEPPE PIUMATTI, CHE CON ORGOGLIO SOTTOLINEA LE TRE STELLE OTTENUTE NEL
RATING DI LEGALITÀ: “MIGLIORIAMO LE NOSTRE PRESTAZIONI NEL RISPETTO DI ETICA E RESPONSABILITÀ SOCIALE”.
TMT Conchiglia catturava l’attenzione dei visitatori tra flash dei fotografi e curiosità del pubblico - ogni veicolo, trattore o rimorchio, ha una sua storia, una sua identità e una sua livrea, come quello rosa per il 150esimo dell’Unità d’Italia”. Il TMT consegnato dalla Concessionaria EV Industrial fa parte di un parco di 15 piani mobili destinati a rotte su Pie monte, Liguria, Valle d’Aosta e parte della Lombardia. Bra Servizi ha una flotta di diverse centinaia di mezzi tra trattori, motrici a tre assi e
semirimorchi; per le operazioni di carico-scarico i cassoni scarrabili sono circa 10mila, 300 i container navali. “I nostri piani mobili - precisa Piumatti - operano per aziende di grandi dimensioni, per il trasporto di materiale sfuso. Il TMT Conchiglia sarà trainato dallo Scania del 50esimo del V8 e opererà per il ritiro di materiale da smaltire presso gruppi dolciari e del settore automotive su tutto il Nord Ovest. Lo metteremo alla prova nelle attività quotidiane equipaggiato con sistemi di telecamere per il con-
trollo del carico”. Come da tradizione Piumatti, quello con EV Industrial è l’inizio di una partnership che proseguirà, seguendo l’onda lunga dello sviluppo di Bra Servizi. “Stiamo potenziando questo segmento di attività - spiega l’imprenditore - anche seguendo i trend del mercato e le future normative ambientali sul riciclo: puntiamo sui grandi volumi, su mez zi in grado di soddisfare la necessità della clientela di liberare gli stock di balle di materiale plastico, carta ecc. I piani
mobili ben si adattano per la loro versatilità: l’anno prossimo ne acquisteremo almeno altre 10 unità, qualcuno con gru anteriore in modo da avere veicoli autosufficienti per le operazioni, senza la necessità di caricatori in loco”. Immaginare il bilico Scania 50esimo del V8-TMT Conchiglia con logo Olimpiadi rende l’idea di un mezzo che da solo farà pubblicità a tutte e tre le aziende coinvolte, Bra Servizi compresa. “Sarà - afferma Piumatti con orgoglio - un bilico splendi-
do: nelle soste in autostrada non mancheranno le foto. L’obiettivo è dimostrare che Bra Servizi ha partner affidabili nei quali crede: siamo con loro alle fiere e lo siamo sulla strada”. Il rapporto con EV Industrial, nello stile Piumatti, va ben al di là di quello clientefornitore. “In loro - aggiunge - ho trovato subito affinità: il rapporto umano è alla base di tutto. Ero stato indirizzato su EV Industrial da alcuni colleghi, avevo visto su strada e sulla stampa specializzata il mar chio TMT: la chiave di
Il primo piano mobile TMT per Bra Servizi era esposto a Rimini in una singolare livrea gialla con il logo delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
volta è naturalmente il post vendita. Per noi è essenziale avere un riferimento in caso di problemi, avere la garanzia di una risposta quando necessario. In un mondo che corre veloce, anche quando apriamo nuovi canali di attività un nuovo veicolo ci serve subito: abbiamo fatto la scelta di avere loro come unico interlocutore per il trainato e ne sono lieto. Sul veicolo saranno poi gli autisti a esprimere la loro opinione che girerò a EV Industrial”. Nata nel 1989 con un truck, oggi ritargato, con il numero 888, Bra Servizi ha superato negli anni momenti difficili grazie all’entusiasmo e alla forza del suo fondatore. Dal 1993 operativo nella raccolta rifiuti, oggi il Gruppo Piumatti ha impianti ubicati tra Bra, Cherasco e Savona, serve 82mila clienti di ogni dimensione, tra i quali grandi multinazionali di diversi settori, dà lavoro a diverse centinaia di dipendenti e ha chiuso il 2018 con un fatturato in aumento del 30 per cento rispetto all’anno precedente. Un’azienda sinonimo di tecnologia che si protende verso il futuro con la seconda generazione: accanto al padre ci sono Sonia, 36 anni, e Sabrina, 31, mentre l’ultimo arrivato, Mas simo, a soli sei anni dimostra già un’incredibile passione per i camion e la propensione a lavorare in azienda. Un team - del quale fa parte Domenico Scarzello, marito di Sonia - che nel seguire la fervida creatività del suo fondatore si occupa anche di progetti di innovazione pionieristici nel campo dei rifiuti. La struttura Bra Servizi ospita scolaresche in visita al ciclo di lavorazione del rifiuto e ai due musei dedicati alle macchine da scrivere e alle biciclette.
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CASARIN / L’ANIMA GREEN TROVA SPAZIO AL SALONE ECOMONDO
Il valore di chi ti sta vicino
PARTNER DI SCANIA E LEIBALLI & CUZZUOL, L’AZIENDA DI TRASPORTO TREVIGIANA CONTINUA A INVESTIRE NEL RINNOVO DELLA
AL QUINTO ANNO IN FIERA,
FLOTTA.
QUEST’ANNO LO STAND PUNTAVA SULL’IMPORTANZA DEL SERVIZIO AL CLIENTE:
“SCEGLIERE CASARIN VUOL DIRE SCEGLIERE UN MODO DI FARE AZIENDA, DALLA FORMAZIONE DEI DRIVER ALLA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI”, AFFERMA
LUISA CASARIN, RAPPRESENTANTE DELLA TERZA
A
MATTEO GALIMBERTI RIMINI
l debutto cinque anni fa con un corner espositivo, Casarin, azienda che l’anno prossimo varcherà la soglia del settantesimo anniversario, negli anni è sbarcata
GENERAZIONE. al Salone Ecomondo con uno stand sempre più gran de e strutturato. Quest’anno, rilanciata dalla terza generazione, l’azienda di Ze ro Branco, in provincia di Treviso, ha sottolineato i suoi valori irrinunciabili: una flotta giovane, costantemente migliorata, nella quale
il marchio Scania è protagonista sin dal 1978, grazie a una stretta partnership con la Concessionaria Leiballi & Cuzzuol; la volontà di crescere insieme ai clienti, mettendo a disposizione di questi ultimi la sua competenza per creare efficienza.
Allo stand Pietro Casarin, seconda generazione dopo Francesco, con i figli Luisa, Alberto ed Eva, il genero Antonio Magoga e Nicolò Stramazzo, Transport Logistics Manager. Un team che ha guidato l’azienda nella diversificazione dell’attività, per ri -
spondere alle nuove esigenze del mercato. Del 1986 la prima autorizzazione per il trasporto rifiuti: Casarin è tra le prime in Italia a ottenere questa specializzazione. “Og gi - spiega Luisa Casarin - rifiuti e merci pericolose rappresentano il 60 per cento della nostra attività,
KEITH / SISTEMI DI SCARICO ORIZZONTALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI
Soluzioni per la massima stabilità PRESENTE OGNI ANNO AL SALONE, IL PRODUTTORE AMERICANO SI RIVOLGE AI COSTRUTTORI DI SEMIRIMORCHI DESTINATI ALLA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI SFUSI E PALLETTIZZATI. STORICO PARTNER DI TMT, CON LA FAMIGLIA DI PRODOTTI WALKING FLOOR PUNTA A RENDERE SICURO, VERSATILE E EFFICIENTE IL TRASPORTO GRAZIE A UNA SERIE DI LAMELLE CHE, CON MOVIMENTO ALTERNATO, FUNGONO DA PAVIMENTO DELLO SCARICATORE O DEL CESTINO MOBILE.
L
MAX CAMPANELLA RIMINI
’americana Keith Manufacturing produce dal 1973, con il marchio Walking Floor, sistemi di scarico orizzontale nel sito produttivo di Madras,
nell’Oregon, dov’è localizzato l’headquarter. I sistemi sono utilizzati in un’ampia varietà di settori in tutto il mondo per la movimentazione di materiali sfusi e pallettizzati. Attiva in Europa con la sede di Barneveld, nei Paesi Bassi, opera in
Alberto Carvajal, Responsabile dei mercati italiano, spagnolo e portoghese in qualità di Mobile-Stationary Representative Southern Europe Keith Manufacturing.
Italia dal 2006, avendo come riferimento per i ricambi la Carrozzeria Risi di Pavia, men tre il coordinamento delle attività commerciali è affidato a Alberto Carvajal, 50 anni, da 17 anni in Keith, Responsabile dei mercati italiano, spa gnolo e portoghese in qualità di Mobile-Stationary Representative Southern Europe.
Come ogni anno il produttore statunitense ha confermato la sua presenza al Salone Ecomondo, dimostrando la volontà di stare accanto ai clienti, che nel caso del settore dell’ecologia sono costituiti soprattutto da costruttori di semirimorchi a piano mobile. Alla fiera di Rimini era ad esempio presente TMT, storico partner di Keith, che nella
sua strategia di proporre sul mercato prodotti di qualità altamente personalizzabili, sin dal 1988 si affida a Keith per assicurare la stabilità dei veicoli in ogni operazione. “I nostri sistemi - spiega Carvajal - offrono soluzioni di carico-scarico orizzontali per materiali sfusi, pallet, balle e rotoli. La gamma Keith è costituita da due famiglie di prodotti:
con rotte in tutta Italia, Austria e Francia. Siamo presenti a Ecomondo per consolidare i rapporti con le aziende clienti e soprattutto per sottolineare i nostri valori: scegliere Casarin vuol dire scegliere un modo di fare azienda, dalla formazione del personale, tra cui l’addestramento Scania Driver Training che, attraverso Leiballi & Cuzzuol coinvolge tutti i nostri conducenti, all’abbattimento delle emissioni di CO2 con veicoli di nuova generazione. Casarin non vende prodotti ma offre servizi che, pur trattandosi di trasporto di rifiuti e merci in regime ADR, possono essere declinati con l’impegno nel so ciale”.I circa 90 rimorchi dell’azienda veneta - tra cisterne per liquidi, ribaltabili per lo sfuso e centinati per trasporto pallettizzato - sono trainati da 70 trattori, quasi interamente a marchio Scania, nel quale la nuova generazione del Grifone ha fatto breccia con 35 unità. Oggi Casarin dà lavoro a 85 dipendenti e ha chiuso il 2018 con un fatturato di circa 18 milioni di euro, in crescita rispetto al 2017 e con buone prospettive per il 2019. “Grazie a una serie di commesse - prosegue Luisa - il volume di lavoro ha ricevuto una forte spinta, che abbiamo gestito inizialmente affidando lavori in conto terzi per tornare gradualmente a una gestione diretta, che porta naturalmente a un maggiore investimento sulla flotta”. La sede di Zero Branco, in augurata quest’anno, copre una superficie di 28.500 mq complessivi. Tra i clienti di Casarin nomi di rilievo quali il Gruppo Mario Saviola, ENI, Cobat, Gruppo Grigolin, Polyglas (Gruppo Mapei).
macchinari che muovono il pianale e sistemi di trasporto a piano mobile, che offrono una movimentazione del materiale sicura, versatile ed efficiente per scaricatori mobili e contenitori di stoccaggio e trasporto”. Quali sono le tipologie di trasporto che più ricavano beneficio dall’utilizzo dei sistemi Keith? “I nostri sistemi -illustra il manager del produttore americano sono utilizzati per spostare una varietà di materiali in numerosi settori, tra cui gestione dei rifiuti e riciclaggio, agricoltura, aggregati e asfalto, prodotti di legno e produzione di energia. Al cliente che si rivolge a noi, chiediamo di illustrarci quale sarà la missione finale del veicolo, per proporre il macchinario adatto: occorre più potenza? Più velocità? Maggiore capacità di carico? Abbiamo la gamma più ampia del mercato, in grado di coprire da 5 a 100 tonnellate”. Qual è la “chiave di differenza” Keith rispetto ad altri produttori? “Il nostro sistema - risponde Carvajal - è costituito da una serie di lamelle a movimento alternato, che fungono da pavimento dello scaricatore o del cestino mobile. Il nostro non è un prodotto standard, ogni attività richiede la sua soluzione: abbiamo doghe adatte per il trasporto di legno e materiale che non si sporca fino a quelle idonee per fango, materiale caldo come l’asfalto, rottame o sabbia”. Con 200 dipendenti nel mondo, Keith si propone come partner di riferimento per produttori di semirimorchi con un approccio che punta ad accompagnare il cliente nel lungo termine.
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TIP TRAILER SERVICES / PARTNERSHIP CON CAPPELLOTTO PER UN NOLEGGIO A TUTTO CAMPO
Pronti per ogni richiesta
T
FABIO BASILICO RIMINI
IP Trailers Services evol ve nel segno della specializzazione. Se in passato, il leader europeo nei servizi di noleggio operava con veicoli più di uso comune, come semirimorchi centinati e isotermici, negli ultimi anni ha diversificato notevolmente la sua offerta arrivando a comprendere ribaltabili, piani mobili, cisterne e veicoli altamente specializzati come quelli allestiti per le particolari operazioni di spurgo ecologico. Cosa altrettanto im portante, per decenni TIP ha noleggiato solo veicoli trainati, mentre ora si è aperta al veicolo nella sua interezza, a cominciare dalle motrici e in attesa di arrivare ai trattori. È il caso dei veicoli per il noleggio allestiti in partnership con Cappellotto, azienda trevigiana leader europeo e player mondiale nella progettazione e costruzione di impianti per lo spurgo. Ed è proprio sullo stand Cappellotto a Ecomondo 2019 che abbiamo visto uno di questi veicoli allestiti su telaio MAN. “L’accordo con Cappellotto risale allo scorso anno - ci dice Giorgio Noce, General Manager di TIP Italia - I dodici mesi di esperienza ci consentono oggi di dire che siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti anche grazie alla loro forza vendita. Abbiamo trovato una risposta dei clienti attenta, curiosa e interessata. All’inizio eravamo partiti con formule di tre-sei mesi, adesso abbiamo richieste che coprono un periodo di almeno cinque anni. Significa che il noleggio convince nel lungo termine come valida alternativa all’acquisto. E anche che il noleggio è una soluzione altamente strategica. Il fatto che noi come società di noleggio offriamo non solo un veicolo ma una completa soluzione di trasporto con tutti i servizi annessi sta entrando nell’ottica dell’imprenditore. Il noleggio inoltre garantisce una cosa molto importante, la flessibilità del cambio del mezzo. Una soluzione molto utile in particolare quando si ha a che fare con macchine molto costose come quelle allestite da Cappellotto. Soprattutto nelle fasi di incertezza economica, il noleggio è una certezza perché mi esenta dall’impegnarmi in investimenti per l’acquisto che dopo qualche mese risultano improduttivi per il
SE IN PASSATO, IL LEADER EUROPEO NEI SERVIZI DI NOLEGGIO OPERAVA CON VEICOLI PIÙ DI USO COMUNE, COME SEMIRIMORCHI CENTINATI E ISOTERMICI, NEGLI ULTIMI ANNI HA DIVERSIFICATO NOTEVOLMENTE LA SUA OFFERTA ARRIVANDO A COMPRENDERE RIBALTABILI, PIANI MOBILI, CISTERNE E MEZZI ALTAMENTE SPECIALIZZATI COME QUELLI ALLESTITI PER LE PARTICOLARI OPERAZIONI DI SPURGO ECOLOGICO.
COSA ALTRETTANTO IMPORTANTE, PER DECENNI TIP HA NOLEGGIATO SOLO TRAINATI, MENTRE ORA SI È APERTA AL VEICOLO NELLA SUA INTEREZZA. È IL CASO DELLE MACCHINE PER LO SPURGO ALLESTITE IN PARTNERSHIP CON IL PLAYER GLOBALE CAPPELLOTTO.
Da sinistra: Giorgio Noce, General Manager di TIP Italia, Edoardo Marcon e Francesco Picco, rispettivamente Managing Director e Sales Director di Cappellotto.
calo del lavoro o la perdita improvvisa di un contratto. Il noleggio non è mai in crisi: se le cose vanno bene, le aziende noleggiano per supportare il maggiore carico di lavoro, se le cose vanno male, anziché comprare noleggiano perché non si sa mai che si debba restituire il mezzo a fronte di improvvisi cam biamenti o difficoltà. La redditività del noleggio deriva dall’uso e non dalla proprietà, che al contrario non genera redditività ma solo costi su costi tra mantenimento, manutenzione e altro”. I veicoli allestiti da Cappellotto fanno il giro del mondo lavorando non solo per enti pubblici e società ma anche per uso civile, compreso lo spurgo della fossa biologica condominiale. “Le motrici sono state allestite in partnership sfruttando le elevate competenze di Cappellotto - spiega Noce - Si
tratta di veicoli nuovi in pronta consegna. La scelta di partire da una motrice MAN per questa particolare tipologia di veicoli è allineato alla scelta operata da TIP Francia che ha già più di 50 macchine a noleggio. Ovviamente, altri clienti di Cappellotto possono optare per le motrici di altri brand, a loro compete l’allestimento della cisterna e le relative attrezzature”. A livello non solo italiano ma generale europeo, TIP è concentrata nello sviluppo del business connesso a questa e altre tipologie di mezzi specializzati; un mercato dalle molteplici potenzialità, tutto da esplorare e da costruire. “Il semirimorchio centinato e isotermico sono i più diffusi e in quell’ambito il noleggio è molto presente - precisa Giorgio Noce - Occorre quindi potenziare la diversificazione di prodotto per venire incontro alle diverse mission dei clienti. In un settore ancora più complesso e specifico come quello in cui opera Cappellotto, la macchina è cucita sulle esigenze del cliente, come un costoso abito su misura. Abbiamo quindi concordato con Cappellotto un lavoro basato sulle specifiche per realizzare una macchina standardizzata in grado di rispondere nel migliore dei modi a più esigenze particolari della clientela. Altrimenti sarebbe sta to impossibile, data la com plessità di un prodotto che ogni cliente vuole con specifiche uniche. Se poi il cliente vuole ancora di più, TIP provvede all’acquisto e al la fornitura di un veicolo specifico mettendo però in conto la stipula di un contratto di noleggio di almeno 60 mesi, che sia cioè più rispondente all’investimento effettuato”. Il 2019 di TIP si chiude positivamente e annuncia un 2020 che vedrà l’azienda impegnata nel continuare il suo processo di crescita. Un ruolo chiave l’avrà l’implementazione delle risorse di Pema, ex principale concorrente europeo recentemente acquisito da TIP. “Pema porta in dote un parco veicoli di circa 40mi la unità tra autocarri e trailer di marchi leader - dice ancora Giorgio Noce - Mezzi che saranno distribuiti tra le varie consorelle TIP in Europa, Italia compresa. Tra l’altro, Pema era una realtà attiva anche nel comparto trattori; così in TIP entra un prodotto che prima non trattavamo. Un nuovo significativo valore aggiunto”.
CAPPELLOTTO / IL 75 PER CENTO DEL FATTURATO VIENE DAL BUSINESS CON L’ESTERO
S
ECCELLENZA ITALIANA NEL SETTORE DELL’ECOLOGIA
ullo stand di Ecomondo 2019 incontriamo Edoardo Marcon e Francesco Picco, rispettivamente Managing Director e Sales Director di Cappellotto. Cappellotto Spa è leader mondiale nella produzione di allestimenti su autotelai di impianti per l’aspirazione degli scarichi fognari, la pulizia idrodinamica delle canalizzazioni e delle condotte, per l’aspirazione delle polveri e di materiali solidi e per il trasporto di rifiuti pericolosi. Le attrezzature dell’azienda di Gaiarine (Tv) sono conosciute e utilizzate in molti Paesi in tutto
il mondo e vengono apprezzate per qualità, potenza, affidabilità e sicurezza. “Il 75 per cento del nostro fatturato viene dalle attività estere, di cui il 30 per cento oltre Europa, nei mercati per noi strategici di America e Australia - ci dice Francesco Picco - Questi mercati sono gestiti a seconda di diverse variabili, dal fatto che ci siano o non barriere legate al telaio o legate ai dazi doganali. In passato, in Australia, mandavamo il modulo che poi veniva assemblato in loco; poi abbiamo capito che non era conveniente perché la nostra efficienza produttiva è
più alta della loro, tanto valeva che eseguissimo noi l’assemblaggio direttamente, tenuto conto anche che i costi di spedizione del modulo e del telaio sono poco differenti. Diverso il caso della Russia, dove sono in vigore i dazi doganali e conviene che l’assemblaggio avvenga localmente. Per quanto riguarda l’Italia, il business non è mai calato e per noi continua a rimanere importante, visto che costituisce il 25 per cento del nostro fatturato”. “TIP è un partner solido e strutturato che ben si addice a un prodotto di altissima qualità come
quello firmato Cappellotto - aggiunge Picco Credo sia nato un ottimo connubio che interessa l’Italia e il resto d’Europa. Stiamo andando a braccetto su tutti i mercati con grandi potenzialità da esprimere. Siamo il più grande produttore di allestimenti per lo spurgo in Europa, il terzo a livello mondiale in termini di fatturato (circa 70 milioni di euro calcolando le solo attrezzature e non i telai) e unità vendute, circa 400 all’anno. E siamo in grado di rispondere prontamente alle ultime tendenze del mercato che negli ultimi anni si è spostato su veicoli sempre più professionali e prestazionali e il valore medio unitario di un veicolo è cresciuto del 15 per cento”.
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GERVASI ECOLOGICA / L’AMMIRAGLIA DIVENTA GIOIELLO TECNOLOGICO
Un Cobra sempre più evoluto
DOPO LA PREMIÈRE DEL 2018 CON SKYLER, PRIMO PIANO MOBILE PRODOTTO NEL SITO DI
SCALENGHE, IN PROVINCIA DI TORINO, DOVE HA SEDE L’HEADQUARTER, QUEST’ANNO IL PRODUTTORE PIEMONTESE HA PUNTATO SUL SUO CAVALLO DI BATTAGLIA, EQUIPAGGIATO CON SENSORI E TELECAMERE CHE CONSENTONO IL TOTALE CONTROLLO DELLE AREE CIECHE.
G
LINO SINARI RIMINI
ervasi Ecologica è nata tre anni fa per volontà di Alessia e Stefania Gervasi, che hanno deciso di acquisire il know-how del la storica F.lli Gervasi,
partendo da quel business per individuare obiettivi ambiziosi. Confermando la sua presenza al Salone, dove l’anno scorso esponeva Skyler, primo piano mobile prodotto nel sito di Scalenghe, in provincia di Torino, dove ha sede l’head quarter, quest’anno il
produttore piemontese ha esposto Cobra KR, famiglia ben conosciuta sul mercato: più leggero del modello Canguro, è l’ammiraglia nelle ven dite Gervasi, grazie alle sue caratteristiche di versatilità e capacità (60 m3). “La novità che presentiamo in fiera -
spiega Benedetta Reale, Responsabile Comunicazione e Marketing - riguarda le funzionalità aggiuntive che consentono al prodotto Cobra di evolvere: sono stati montati sensori lungo il perimetro e un sistema di telecamere posteriori, in modo da avere il
completo controllo delle aree cieche. In caso di ostacolo, le porte si bloccano e un segnale acustico avverte il conducente che è impossibile procedere con l’operazione di carico o scarico”. Naturalmente il sistema può essere implementato con
KÄSSBOHRER / CONTINUA L’OFFENSIVA SULLE FLOTTE LEADER DI MERCATO
Una partnership che si rafforza K
SI RAFFORZA LA COLLABORAZIONE DECENNALE CON AUTAMAROCCHI CON LA FORNITURA DI CENTO SEMIRIMORCHI CENTINATI BUCA COIL K.SCC X+. CON QUESTA CONSEGNA, NEL PARCO DI AUTAMAROCCHI LE UNITÀ KÄSSBOHRER SUPERANO QUOTA 300. ALLA BASE DEL RAPPORTO DI FIDUCIA UN PRODOTTO DI ALTA QUALITÀ CHE SODDISFA LE ESIGENZE DI MOVIMENTAZIONE INTERMODALE DELL’AZIENDA DI TRASPORTO PRESIEDUTA DA OSCAR ZABAI.
MICHELE S. ALTIERI ADAPAZARI
ässbohrer continua la sua strategia di penetrazione nelle flotte di aziende logistiche leader di mercato. Partner stabile di Kässbohrer, Autamarocchi ha rafforzato la flotta con cento semirimorchi centinati buca coil di alta qualità K.SCC X+. Con questa consegna, Autamarocchi opera con più di 300 veicoli Kässbohrer. Fondata nel 1986, Autamarocchi è una delle maggiori aziende di trasporto Italiane e offre soluzioni di trasporto intermodale in tutta Europa con trasporti su misura nel campo del trasporto container e FTL. Alla cerimonia di consegna, che si è svolta nello stabili-
mento turco Adapazari di Käss bohrer, erano presenti Oscar Zabai, Presidente Autamarocchi, Ervino Harej, Vicedirettore Generale Autamarocchi, Roberto Vidoni, direttore della BU Autamarocchi Container Transport Europe, Çetin Nuhoglu, Presidente Kässbohrer, e Mehmet Önen, Responsabile del Key Account Management del produttore di semirimorchi. “Abbiamo una solida collaborazione con Kässbohrer da dieci anni basata sulla fiducia. Durante questo periodo - ha dichiarato Zabai - abbiamo sperimentato sul campo la robustezza dei veicoli nel trasporto intermodale, che richiede affidabilità ed efficienza. Il modello K.SCC X+ è adatto anche per il trasporto traghet-
to e affronta le complesse operazioni di carico e scarico intermodali con un telaio robusto e forte. Abbiamo visitato l’impianto di produzione di Adapazari e ci hanno colpito le dimensioni, la produzione moderna e la capacità di produzione. Oltre ai veicoli di qualità, apprezziamo la rete post-vendita Kässbohrer e il supporto del team di vendita e post-vendita: la partnership a lungo termine continuerà”. Nel suo intervento, Nuhoglu ha sottolineato come la prio rità principale di Käss bohrer sia soddisfare le esigenze dei trasportatori. “A scoltiamo i clienti e sviluppiamo - ha dichiarato il Presidente - la nostra gamma di prodotti per fornire veicoli che aggiungano valore al loro
business. Apprezziamo la solida partnership decennale con Autamarocchi, che è una delle principali aziende di trasporto in Italia”. Alla base del rapporto tra le due aziende il centinato bu-
ca coil Kässbohrer K.SCC X+. “Questo modello - ha precisato Önen - offre il miglior TCO. Tuttavia, sono sicuro che la nostra cura e disponibilità 24 ore su 24, 7 gior ni su 7, per rispondere
ulteriori funzionalità. “Può essere collegato a una centrale operativa - prosegue Reale - per trasmettere dati documentali validi per Industria 4.0 e Iperammortamento”. L’esemplare esposto in fiera era equipaggiato con tre assali SAF e pneumatici Michelin dotati di TPMS, sistema di monitoraggio della pressione integrato, e allestito con gru Marchesi. “L’intero equipaggiamento - aggiunge la manager - viene scelto sulla base delle richieste del cliente, seguendo la strategia di customizzazione in cui è specializzata Gervasi Ecologica”.
alle esigenze dei veicoli e alle esigenze operative di Autamarocchi, sia la migliore qualità supplementare. Il nostro Coil Transporter è adatto per i tipi di carri e-f-g-i e per i tunnel P400, è equipaggiato con 2 x 4 unità di ganci nave in conformità alla normativa europea, offre un trasporto sicuro durante le operazioni, grazie alla certificazione di sicurezza del carico in conformità alla norma europea, compresa la certificazione di trasporto bevande, e 4 x 2 unità di tasche per piantane all’interno della vasca”. K.SCC X+ è equipaggiato con K-Fix, sistema di sicurezza carico da 2,5 t ciascuno, che può essere utilizzato senza sponde laterali.
Intesa vincente tra Kässbohrer e Autamarocchi, una delle maggiori aziende di trasporto italiane.
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MERCEDES-BENZ / ACTROS CONQUISTA DI NUOVO L’“INTERNATIONAL TRUCK OF THE YEAR”
La cinquina di Stoccarda CON L’INCETTA DI PREMI PER LA SUA AMMIRAGLIA, LA CASA DELLA STELLA ACCUMULA IN TOTALE NOVE VITTORIE DIVENTANDO BRAND DI MAGGIOR SUCCESSO NELLA COMPETIZIONE PER IL RICONOSCIMENTO.
LA GIURIA DI 24 GIORNALISTI
SPECIALIZZATI HA SOTTOLINEATO LE INNOVAZIONI SVILUPPATE DA
MERCEDES-BENZ TRUCKS CON L’OBIETTIVO DI FORNIRE UN PROGRESSO TANGIBILE AD AUTISTI, AZIENDE DI TRASPORTO E ALLA
M
VALENTINA MASSA LIONE
ercedes-Benz Actros è stato eletto per la quinta volta International Truck of the Year da una giuria di 24 giornalisti di altrettante riviste europee di settore. L’award è stato conferito ufficialmente, nel corso di una cerimonia tenutasi al Salone Solutrans di Lione, dal Presidente Gianenrico Griffini a Uwe Baake, Head of Development di MercedesBenz Trucks. La storia di successo dell’ammiraglia della Casa di Stoccarda è iniziata nel 1997, quando è stato presentato il primo MercedesBenz Actros e si è aggiudicato subito il prestigioso riconoscimento. Con un totale di nove vittorie, MercedesBenz è oggi il brand di maggior successo nella competi-
SOCIETÀ NEL SUO COMPLESSO.
zione per il riconoscimento Truck of the Year. La giuria internazionale del Premio esprime le preferenze sulla base degli sviluppi tecnologici dei veicoli presentati. Sulla base delle regole dell’International Truck of the Year, il premio annuale viene assegnato al veicolo introdotto sul mercato nei 12 mesi precedenti, che ha dato il massimo contributo all’efficienza del trasporto su strada. Vengono presi in considerazione diversi criteri importanti, tra cui innovazione tecnologica, comfort, sicurezza, guidabilità, risparmio di carburante, impatto ambientale e TCO (costo totale di proprietà). L’ammiraglia della Stella ottiene punti soprattutto nel suo valore intrinseco: la maggior parte delle innovazioni sono state sviluppate con il preciso obiettivo di
1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991
Seddon Atkinson 200 MAN 280 Volvo F7 MAN 321 Leyland T45 Ford Cargo Renault G260/290 Volvo F10 Mercedes-Benz LN2 Volvo FL MAN F90 Daf 95 Scaniaserie 3 Mercedes-Benz SK Renault AE Magnum
fornire un progresso tangibile agli autisti, ai clienti e alla società nel suo complesso. Il nuovo MercedesBenz Actros, che ha debuttato l’anno scorso all’IAA di Hannover e quest’anno al debutto italiano a Verona al
Gianenrico Griffini, Presidente della giuria dell’“International Trucks of the Year”, consegna l’award a Uwe Baake, Head of Development di Mercedes-Benz Trucks.
l’Albo d’oro
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Iveco EuroCargo Iveco EuroTech Volvo FH MAN F2000 Scania serie 4 Mercedes-Benz Actros Daf 95XF Mercedes-Benz Atego Volvo FH MAN TGA Daf LF Iveco Stralis Mercedes-Benz Actros Scania Serie R MAN TGL
Salone Transpotec, fornisce risposte adeguate a temi come sicurezza, efficienza e comfort. Lo fa con una moltitudine di innovazioni tecnologiche, tra cui Multimedia Cockpit, telecamere MirrorCam che sostituiscono i tradizionali specchietti retrovisori esterni, guida parzialmente automatizzata con l’Active Drive Assist o altri sistemi di sicurezza avanzati come l’Active Brake Assist di quinta generazione e l’ulteriormente migliorato Sideguard Assist. I giornalisti dell’International Truck of the Year hanno espresso numerosi elogi per l’estesa funzionalità del sistema di controllo della velocità di crociera PPC (Predictive Powertrain Control), che può essere utilizzato anche su percorsi tortuosi. Altrettanto successo ha riscontrato il Multimedia Cockpit completamente digitale, che ha sostituito il tradizionale quadro strumenti. “Con l’introduzione del nuovo Actros - la sintesi di Griffini - Mercedes-Benz Trucks ha portato sulle strade un camion modernissi-
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
mo, che spiana la strada per raggiungere in futuro la guida automatizzata”. “Siamo molto lieti e orgogliosi – ha dichiarato Uwe Baake alla cerimonia di premiazione a Lione – che la giuria dell’International Truck of the Year abbia riconosciuto con questo premio i nostri sforzi degli ultimi anni. Grazie a nome dell’azienda e di tutto il team. Questo ci spronerà davvero a continuare a dare tutto il possibile e a soddisfare i più alti standard di sviluppo per i nostri truck, soprattutto per quanto riguarda i temi orientati al futuro della mobilità a trazione elettrica, della guida automatica e della digitalizzazione nel nostro settore”. L’award International Truck of the Year viene assegnato sin dal 1977. Il debutto per Mercedes-Benz nel 1985 con il premio all’LN2, storico veicolo industriale, ai tempi icona nell’antincendio e nei servizi di emergenza, che nel 1991 ha arricchito la lunga tradizione industriale del sito di Ludwigsfelde, dove si è
Daf XF 105 MAN TGX/TGS Mercedes-Benz Actros Scania Serie R Mercedes-Benz Atego Mercedes-Benz Actros Iveco Stralis Hi-Way Volvo FH Renault Trucks T Iveco Eurocargo Scania Serie S Daf CF e XF Ford F-Max Mercedes-Benz Actros spostata la catena di montaggio. Nel 1990 a essere insignito il trattore stradale Mercedes-Benz SK. Nel 1997, anno del debutto dell’Actros, subito l’ammiraglia della Stella ottiene il riconoscimento, cui segue solo due anni dopo, nel 1999, il premio all’Atego, camion Mercedes per la distribuzione di merci urbana. Negli anni Actros si è evoluto e ciascuna delle successive generazioni è stata vincitrice del premio: nel 2004, nel 2009 e nel 2012. L’anno precedente, nel 2011, sul gradino più alto del podio è tornato l’Atego. A distanza di otto anni tocca di nuovo all’ammiraglia della Stella. L’anno scorso al Salone IAA di Hannover a ricevere l’award è stato, a sorpresa, F-Max, veicolo industriale di casa Ford, marchio vittorioso nel lontano 1982 con l’allora Ford Cargo, autocarro pesante prodotto dalla filiale britannica Ford a partire dal 1981, progettato come successore del più grande Ford Transcontinental.
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COMPLICE LA CAMPAGNA “FEEL TRANSPORT: VICINI A CHI È VICINO AI VALORI
TORELLO”, L’AZIENDA DI MONTORO HA COLTO L’OCCASIONE DEI NUOVI CAMION ENTRATI NELLA FLOTTA
- TUTTI RAPPRESENTATI DALL’AMMIRAGLIA DELLA STELLA - PER UNA SORTA DI PREMIAZIONE AGLI AUTISTI CHE HANNO FATTO ESPERIENZA DI SITUAZIONI FUORI DALLA ROUTINE QUOTIDIANA E AI
“GREAT PERFORMER” DEGLI ULTIMI DUE ANNI.
PERCHÉ IL
PRIMO A METTERSI AL VOLANTE È STATO PROPRIO NICOLA
TORELLO.
GRUPPO TORELLO / ARRIVO E CONSEGNA DEI NUOVI MERCEDES-BENZ ACTROS
Il valore aggiunto dell’autista
C
LINO SINARI MONTORO
omplice l’arrivo dei Mercedes-Benz New Actros in azienda, complice la campagna “Feel Transport: vicini a chi è vicino ai valori Torello”, gli autisti del Gruppo Torello - primaria realtà aziendale dei trasporti e della logistica nazionali e internazionali, con quartier generale a Montoro, in provincia di Avellino - in due giornate a loro dedicate hanno trovato il modo di esprimere un lavoro che immerge in un mondo a volte faticoso, ma veicolo di conoscenza di luoghi, persone, usanze.
Le due giornate hanno p revisto la consegna delle
chiavi dei nuovi camion tutti rappresentati dall’ammiraglia della Stella, gioiello tecnologico con le MirrorCam al posto degli specchietti retrovisori, e non solo - agli autisti da parte del patròn Nicola Torello. “Si tratta - spiega lo stesso imprenditore - di un gruppo di autisti professio-
nisti che hanno fatto esperienza di situazioni fuori dalla routine quotidiana, difficili da concentrare in una vita per una persona che fa un lavoro comune. Alcune storie sorprendono proprio per la vicinanza ai valori ai quali il Gruppo Torello è più affezionato”. La tenacia, i valori etici originari che sono stati in grado di assorbire e saper trasferire in questi anni, con consapevolezza e senso di appartenenza, sono proseguiti sulla strada spianata da Nicola Torello, egli stesso primo autista in livrea Torello. Durante la consegna sono state messe insieme storie di vita che hanno immerso gli autisti in una riflessione sul proprio lavoro culminata in un piccolo brindisi, pretesto per ringraziarli “per la strada percorsa insieme”. Gli autisti sono stati divisi in due gruppi e premiati ciascuno per una motivazione. Gli autisti più “fedeli” che raccontano una lunga esperienza con Torello, prima ancora che fosse Gruppo, quando c’era una realtà imprendi-
toriale, radicata nel territorio di appartenenza. Ambasciatori di una “missione” mai stata intesa come passiva accettazione ma partecipazione a un lavoro apparentemente lontano ma in realtà così profondamente compreso e integrato nei valori dell’azienda. Sono proprio alcuni di loro a parlare di valori: “Fin da subito non sono stato trattato come un autista ma come un figlio da Nicola e come un fratello da Umberto e Antonio. Per me Torello è una vera e propria famiglia. Lo stesso Nicola mi ha trasmesso i valori che ancora oggi rappresentano lo stile Torello: rispetto, educazione, senso di responsabilità sul lavoro. Valori fondamentali che portiamo in giro con il marchio Torello”. E ancora: “Ciò che non è cambiato, in Torello, sono i valori: qui il clima è sempre familiare come trent’anni fa, ti senti sempre come in famiglia”. Testimoni diretti di un lavoro che è cambiato anche rispetto alla tecnologia, alle prestazioni, al comfort del mezzo.
Gli autisti del Gruppo Torello posano insieme ai vertici dell’azienda campana.
Il secondo gruppo di autisti che ha avuto in consegna gli Actros sono stati i “Great Performer”. Le motivazioni dell’assegnazione risiedono nelle positive performance che hanno ottenuto in questi due anni di collaborazione con Torello e nella necessità strategica di migliorare determinate linee. Sotto questo
punto di vista, vanno messi in evidenza i risultati di ogni autista per quanto riguarda consumo di carburante, sicurezza, manovrabilità... Insomma, solo due anni, ma partiti con le migliori intenzioni. Soluzioni all’avanguardia volte alla tutela dell’autista, del cliente e dell’ambiente, l’acquisto dei nuovi mezzi da
parte del Gruppo Torello è legato alla continua ricerca di innovazione e sostenibilità. I Mercedes-Benz New Actros entrati nella flotta rispondono a precise esigenze, una su tutte assicurare l’abbattimento delle emissioni inquinanti. “Oltre alla grande capacità di risparmio in carburante e quindi di CO2 - spiega Nicola Torello - questi veicoli sono estremamente all’avanguardia per quanto riguarda tecnologia e sicurezza perché “alleggeriscono” la guida. Sempre attenti a soddisfare le nuove richieste, i nuovi Actros ci permettono di farlo in modo economicamente sostenibile. Ad aumentare le prestazioni saranno gli autisti stessi guidati dalla loro esperienza”.
Alcune storie hanno sorpreso gli autisti vicini a Feel Transport, la campagna che mette avanti il rapporto di Torello con i partner. E chi è il primo partner se non l’autista, primo ambasciatore dei valori Torello? A ben vedere, è stato proprio Nicola Torello a dare il via a Feel Transport.
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SU STRADA / DAF XF 530 FAN (6X2)
Occhi puntati sulla biga PRENDIAMO SUBITO CONFIDENZA CON L’XF IN LIVREA BLU FIAMMANTE CON INSERTI ARANCIONE EQUIPAGGIATO CON LA MOTORIZZAZIONE ULTRAPOTENTE DA 530 CAVALLI. ORMAI CELEBRE PER IL SUO DESIGN PRONUNCIATO IN FAVORE DELL’AERODINAMICO, LA NUOVA GENERAZIONE DELL’AMMIRAGLIA DI EINDHOVEN È UN CONCENTRATO DI VALENZA ESTETICA E FUNZIONALITÀ. SALITI A BORDO, CI ACCORGIAMO SUBITO DELLA PRESENZA DELLA NUOVA LINEA EXCLUSIVE, CHE VUOL DIRE MASSIMO DEL LUSSO E DEL COMFORT. SU STRADA IL DAF XF ESPRIME AL MEGLIO LA SUA EFFICIENZA NEI CONSUMI. IL TRAGITTO DI PROVA ESCLUSIVAMENTE AUTOSTRADALE OFFRE LA POSSIBILITÀ DI VERIFICARE AL MEGLIO LE DOTI DEL MOTORE A COPPIA VARIABILE PACCAR MX-13.
L
compito di intraprendere azioni efficaci. Il quadro strumenti chiaro ed elegante utilizza nuovi caratteri e un nuovo stile, per una leggibilità ancora più agevole. Il Driver Information Panel fornisce inoltre maggiori indicazioni che migliorano il comfort di guida e l’efficienza. Per incrementare ulteriormente le prestazioni del conducente, le impostazioni sono raggruppate in modo più logico sul quadro strumenti e il sistema di Driver Performance Assistant offre numerosi suggerimenti per la guida e co nomica. L’elettronica intelligente del veicolo permette di adattare la posizione dei singoli interruttori alle preferenze personali del conducente. Gli interruttori in questione rendono inoltre agevole per concessionari e allestitori l’aggiunta di nuove funzioni senza alcuna necessità di installare ulteriori pannelli di comando.
FABIO BASILICO ASSAGO
a biga olandese scende nell’arena stradale per mettersi alla prova. È il Daf XF 530 FAN 6x2 in configurazione motrice biga l’oggetto della nostra prova su strada. Accolti dal driver Leon Dieker che ci aspetta sul piazzale della stazione Eni di Assago, lungo la Tangenziale Ovest di Milano, prendiamo subito confidenza con l’XF in livrea blu fiammante con inserti arancione equipaggiato con la motorizzazione ultrapotente da 530 cavalli. Ormai celebre per il suo design pronunciato in favore dell’aerodinamico, la nuova generazione XF è un concentrato di valenza estetica e funzionalità. ELEGANZA IN MOVIMENTO
Saliti a bordo, ci accorgiamo subito della presenza della nuova linea Exclusive, che vuol dire massimo del lusso e del comfort. Essa si contraddistingue per il cruscotto e i pannelli delle portiere color cognac, nonché per le eleganti bocchette in alluminio. Le informazioni per il conducente sono state ulteriormente espanse, agevolando il
AFFIDABILITÀ PACCAR
Il Daf XF pronto a iniziare il test drive dal piazzale della stazione di servizio Eni di Assago.
Su strada il Daf XF esprime al meglio la sua efficienza nei consumi. Il tragitto di pro va esclusivamente autostradale offre la possibilità di verificare al meglio le doti del motore a coppia variabile Paccar
MX-13 declinato nella variante di maggior potenza, quella che eroga 390 kW/530 cv a 1.675 giri/min con coppia massima di 2.600 Nm a 1.000-1.425 giri/min. Le numerose innovazioni del propulsore da 12.9 litri assicurano un ulteriore aumento della coppia ai bassi regimi, per il massimo risparmio di carburante. Il regime di marcia di soli 1.000 giri/min garantisce livelli di rumorosità paragonabili a quelli delle migliori vetture di lusso. Nella marcia più alta, la coppia aggiuntiva disponibile consente un’ottima guidabilità. Per incrementare il risparmio di carburante, ridurre le emissioni e abbassare i costi d’e ser cizio, XF è dotato di mo dalità Eco con una gamma più ampia di opzioni. La modalità Eco Per formance offre un bilanciamento ottimale fra elevato comfort di guida e massima ef ficienza dei consumi. Quando i consumi di carburante sono prioritari, la modalità Eco Fuel è l’opzione migliore, perché consente, ad esempio, di cambiare marcia a regimi inferiori. Di serie la biga olandese è equipaggiata con cambio automatizzato Tra Xon di ultima generazione a 12 marce. La riduzione delle
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Pagina 27 Barriera A7 Milano-Alessandria Ovest A7-A21
Km 80,4
Km 130
olandese perdite per attrito, i passaggi ancora più rapidi alle marce superiori e l’ampio uso dell’EcoRoll contribuiscono a ridurre il consumo di carburante, aumentando il comfort del conducente grazie alla fluidità, alla silenziosità e alla precisione di azionamento della frizione. La trasmissione automatizzata TraXon permette inoltre di ottenere riduzioni
superiori nelle marce basse, grazie alle quali è stato possibile realizzare trasmissioni ancora più rapide. SICUREZZA SULLA DISTANZA
Oltre a garantire la massima sicurezza possibile dei conducenti e degli altri automobilisti, le funzionalità
di serie del Daf XF contribuiscono ad aumentare la versatilità del veicolo, l’efficienza e il comfort, indipendentemente dal settore di attività. Il driver Leon Dieker inizia con l’illustrarci il funzionamento del sistema Predictive Cruise Control che utilizza la tecnologia GPS per determinare l’ubicazione esatta del veicolo e le condizioni di
Media km/l 4,144
Litri 39
Media km/l 3,333
Litri 24,4
Media km/l 3,319
Litri 82,8
Media km/l 3,519
Alessandria Ovest-Gravellona Toce A26
Gravellona Toce-barriera A8 Milano
Km 81
Km 291,4
Litri 19,4
guida che potrebbero presentarsi fino ai successivi 2 chilometri. Queste informazioni consentono di calcolare la velocità ideale entro un intervallo specificato. Il Controllo velocità di crociera adattativo ACC regola automaticamente la velocità del veicolo in modo da mantenere la distanza di sicurezza da quello che lo precede. È una funzione particolarmente utile nel traffico regolare in autostrada. E in caso di pericolo, il Forward Collision Warning (Avvertenza an ticollisione anteriore, FCW) genera un segnale acustico di avvertenza e una segnalazione visiva di allerta sul quadro strumenti, invitando il conducente ad agire per evitare
Risultato finale
una collisione. C’è poi l’Advanced Emergency Braking System (Impianto frenante d’emergenza avanzato, AEBS) che interviene automaticamente per frenare in caso di emergenza. IL TRUCK INTELLIGENTE
Altrettanto importante il Lane Departure Warning System (Sistema di avvertimento abbandono corsia o LDWS) che avvisa il conducente quando il veicolo inizia a uscire dalla corsia di marcia in caso di errore, sonnolenza o distrazione di chi è alla guida. Va anche detto che il sistema di frenatura elettronico è dotato di una versione migliorata del Vehicle Stability Con-
trol (Regolazione della stabilità del veicolo, VSC) per evitare che il veicolo sbandi e si ribalti. E dal momento che gli pneumatici sono il primo elemento di contatto con la strada, il Sistema di monitoraggio della pressione assicura il controllo continuo della pressione e della temperatura di tutte le gomme. Genera avvisi quan do la pressione di uno pneumatico è bassa o la temperatura è alta, consentendo al conducente di intervenire tempestivamente. Ciò migliora il costo totale di proprietà grazie al basso consumo di carburante e alla ridotta usura degli pneumatici. Un indubbio vantaggio per la competitività e la profittabilità dell’azienda di trasporti.
lA cArtA d’IdentItà
Sofisticato e raffinato, il cruscotto del Daf XF in allestimento Exclusive è bello da vedere e funzionale da utilizzare.
Cognome: Daf Nome: XF 530 FAN (6X2) Configurazione: motrice 6x2 biga Cabina: Super Space Cab, larghezza 2.490 mm. Passo: 5,05 m. MTC: max 53000 kg relativa a barra di traino. Motore: Paccar MX-13, diesel 6 cilindri multicoppia, 12.9 litri; carburante: gasolio; livello ecologico: Euro VI; potenza max: 390 cv kW/530 cv a 1.675 giri/min; coppia max: 2.600 Nm a 1.000-1.425 giri/min. Cambio: automatizzato TraXon 12 marce. Impianto frenante: MX Engine Brake, freno motore allo scarico e freno di rallentamento secondario idrodinamico integrato ZF Intarder da 500 kW; freni a disco ventilati anteriori e posteriori; impianto aria a doppio circuito con comando elettronico EBS. Serbatoio: 750+620 litri. Serbatoio AdBlue: 75 litri. Sospensioni e assali: Assale anteriore tipo 163N, sospensioni paraboliche con ammortizzatori e stabilizzatore, carico massimo 8 t; assale posteriore con sospensione pneumatica (carico max 11,5 t) e assale folle sterzante (carico max 7,5 t). Pneumatici: Goodyear FMAX 315/70R22.5. Dotazioni: Controllo velocità di crociera adattativo ACC, controllo antislittamento ASR, Avvertenza anticollisione anteriore FCW, Impianto frenante d’emergenza avanzato AEBS, Sistema di avvertimento abbandono corsia LDWS, Regolazione della stabilità del veicolo VSC, fari anteriori e posteriori a Led, monitoraggio pressione pneumatici, Daf Night Lock, frigorifero, sedili “Xtra Leather Air”, Truck Navigation Radio, clima automatico, Truckphone, finiture interne “Exclusive”, materasso lettino inferiore “Xtra Comfort”, lettino superiore, Daf Connect, cerchioni in alluminio “Alcoa Dura Bright”, Skylight.
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SU STRADA / SCANIA HYBRID G 320 B6X2*4NA
Tecnologia a portata di mano L’IBRIDO ELETTRICO DI SCANIA SI MUOVE SFRUTTANDO CON LE TECNOLOGIE DI CUI È DOTATO.
LA
CIRCOLAZIONE IN MODALITÀ
C
FABIO BASILICO ASSAGO
ome è stato ribadito nel cor so dell’ultima edizione di Ecomondo, Scania ha investito e continua a investire ingenti risorse nello sviluppo tecnologico
del prodotto, tanto da essere oggi in grado di of frire la gamma di motori alimentati con carburanti rinnovabili più completa del settore dei veicoli pesanti. La prova, concreta e attendibile, del progresso compiuto dal Grifone è il truck ibrido elettrico che
abbiamo potuto testare su strada ricavandone un parere molto più che positivo. Il truck in questione è il G 320 B6x2* 4NA, una motrice a tre assi equipaggiata con motore termico DC09, cinque cilindri in linea da 9 litri, Euro 6, con potenza di 235
kW/320 cv a 1.900 giri/min e coppia massima di 1.600 Nm a 1.050-1.350 giri/min, che può essere alimentato con diesel o biodiesel HVO (diesel nel nostro caso), e da un mo tore elettrico da 130 kW/177 cv e coppia di 1.050 Nm alimentato da unba batte-
COMPLETAMENTE ELETTRICA È SILENZIOSISSIMA, CON VELOCITÀ MASSIMA DI
45 KM/H, RAGGIUNGE I 10 KM A PIENO CARICO ED È ALTAMENTE EFFICIENTE. L’ABBIAMO PROVATO SU STRADE URBANE ED EXTRAURBANE, SEMPRE NELLA MASSIMA TRANQUILLITÀ, DAL MOMENTO CHE IL VEICOLO PROVVEDE AUTOMATICAMENTE E SENZA ALCUN CALO DI POTENZA AD ATTIVARE LA PROPULSIONE TERMICA QUANDO LE RISERVE DI ENERGIA SONO PROSSIME A ESAURIRSI.
I due propulsori elettrico e diesel dello Scania Hybrid lavorano in parallelo assicurando una gestione del trasporto ottimale e intelligente.
ria agli ioni di litio da 7,4 kWh. I due propulsori lavorano in parallelo. Dopo la presentazione in Italia del veicolo ibrido segue il recente lancio mondiale del nuovo veicolo a gas naturale: due passi importanti sulla strada della sostenibilità che il Grifone
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l’occhio vigile del driver, che
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misura superiore a quella che
lA cArtA d’IdentItà
percorre con determinazione e impegno. Scania è costantemente impegnata nel minimizzare le emissioni derivanti dai propri prodotti. OBIETTIVI CONCRETI
In questo senso, l’azienda si è posta una serie di obiettivi: ridurre le e missioni di CO2 dei propri tra sporti su strada del 50 per cento per ogni tonnellata trasportata entro il 2025; ridurre le emissioni di CO2 provenienti dalle proprie operazioni del 50 per cento entro il 2025; passare al 100 per cen to di elettricità libera dai com -
bustibili fossili entro il 2020; continuare a offrire la più ampia gamma di prodotti a carburanti alternativi disponibile sul mercato. Su strada l’ibrido di Scania si muove sfruttando con intelligenza le tecnologie di cui è dotato. La circolazione in modalità completamente elettrica e silenziosissima, con velocità massima di 45 km/h, raggiunge i 10 km a pieno carico ed è altamente efficiente. Ciò avviene senza alcun supporto da parte del motore a combustione, grazie ai sistemi servoassistiti per lo sterzo e al compressore elettrico per l’aria dei freni. Abbiamo provato lo Sca-
nia Hybrid G 320 in un breve ma intenso tragitto di circa 100 chilometri a Nord di Milano, principalmente su strade urbane ed extraurbane, sulle qua li abbiamo messo alla prova la modalità full electric in due differenti occasioni e sempre nella massima tranquillità, dal momento che il veicolo provvede automaticamente e senza alcun calo di potenza ad attivare la propulsione termica quando le riserve di energia sono prossime a esaurirsi. Non c’è quindi alcun rischio di rimanere a piedi e consegnare merci in città e nelle zone limitrofe diventa un’attività completamente efficiente. Il tutto avviene sotto
Nome: Hybrid G 320 Cognome: Scania Cabina: CG17N, bianco avorio. Sospensioni cabina: Air comfort. Dimensioni: lunghezza 9.684 mm, larghezza 2.600 mm, altezza 3.598 mm. Motore termico: Scania DC09; cilindrata: 9 litri; 5 cilindri in linea; 4 valvole per cilindro; potenza max: 235 kW/320 cv a 1.900 giri/min; coppia max: 1.600 Nm a 1.050-1.350 giri/min; sistema d’iniezione: Scania XPI; livello emissioni: Euro 6. Motore elettrico: 130 kW/177 cv, coppia massima di 1.050 Nm. Batteria: ioni di litio, 7,4 kWh. Cambio: Scania GRS895, Opticruise. Rumorosità: 80 dbA. Pneumatici: 315/70 R22.5.
può tenere sotto controllo la situazione attraverso il quadro strumento di facile comprensione e altamente intuitivo. In pratica, l’autista può monitorare il flusso di energia direttamente nel quadro strumenti. All’inserimento dei freni, il veicolo è in grado di indicare se la potenza frenante fornita dal motore elettrico è in grado di gestire tutta l’energia rigenerata, oppure se è necessario l’intervento del freno motore o dei freni di ser vizio. In un display nel quadro strumenti, le frecce blu mostrano se la potenza generata può essere riconvogliata direttamente alla batteria. Se l’autista frena in
il sistema rigenerativo è in grado di gestire, le frecce diventeranno gialle. Abbiamo anche constatato quanto affermato da Scania nei comunicati ufficiali, ovvero che: “quando si parla di autonomia, non è possibile fornire una cifra esatta. In condizioni normali, 10 chilometri è un’indicazione attendibile, ma non è garantita. Essenzialmente dipende dalle condizioni di guida, dal numero di fermate e ripartenze, dalla morfologia del terreno, dalla temperatura esterna, ecc. In condizioni i dea li, l’autonomia può risultare addirittura superiore”. È nella seconda prova, con condizioni di mar-
Il conducente ha tutto sotto controllo grazie alla versatilità del cruscotto con tutte le informazioni necessarie alla marcia in modalità elettrica o tradizionale.
cia ideali, che abbiamo constatato la veridicità del dato indicato in via ufficiale dal costruttore: i dieci chilometri sono risultati effettivamente tali. All’ibrido Scania può essere applicato Scania Zone, che aiuta gli autisti a rispettare le restrizioni in materia di traffico o le zone a traffico limitato per motivi ambientali. Le regolazioni automatiche del veicolo oppure i suggerimenti in tempo reale nelle zone predefinite aiutano gli autisti a rispettare le regole. All’ingresso in una zona sensibile, il veicolo può utilizzare ad esempio le funzionalità di Scania Zone come Limite di velocità e Modalità elettrica automatica. Una volta uscito da questa zona, il veicolo ritornerà a funzionare normalmente. IBRIDO MODULARE
L’ibrido di Scania rientrano nel sistema modulare Scania: vengono quindi offerte diverse serie di cabine e configurazioni degli assali sia per i trattori stradali che gli autotelai. In combinazione ai tre livelli di potenza differenti offerti dal motore diesel 9 litri (280, 320 e 360 cv), è possibile realizzare una varietà di veicoli su misura per applicazioni urbane specifiche basati sui nostri ibridi, per una massa totale a terra pari o addirittura superiore a 26 tonnellate. I campi di applicazione sono molteplici, in primis quello della distribuzione logistica urbana, ma anche cassoni ribaltabili, preferibilmente con le cabine serie L, veicoli per la raccolta dei rifiuti e tutti i tipi di veicoli per la manutenzione in ambienti urbani, perché sono disponibili anche con le cabine serie P e G. L’Hybrid G 320 provvede anche ad aumentare automaticamente la coppia disponibile in diverse situazioni per evitare il passaggio a una marcia inferiore, e questo naturalmente contribuisce a un maggiore risparmio di carburante. In linea di massima, prevedono strategie di cambio differenti rispetto ai veicoli convenzionali. La marcia tipica di avviamento è la quinta o la se sta, grazie all’impressionante coppia immediatamente disponibile tramite il motore elettrico. Inoltre, in caso di frenata o riduzione di velocità del veicolo, vengono evitati inutili passaggi alle marce inferiori per massimizzare la rigenerazione di potenza.
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INTERVISTA
È
ALESSANDRO OITANA RESPONSABILE BUSINESS LINE MEDI E PESANTI IVECO MERCATO ITALIA
esempio di autisti che nella sosta in autostrada si avvicinano all’S-Way per fotografarlo, per chiedere di poterlo vedere all’interno: l’attenzione dei trasportatori è evidente. E riguarda clienti Iveco ma anche aziende che stanno tornando ad av vicinarsi al nostro marchio: segnali incoraggianti che fanno prevedere un brillante 2020”. Anche perché siamo solo all’inizio: a Madrid è stato annunciato l’arrivo del T-Way per il cava-cantiere. “Le novità prosegue il manager - non sono affatto finite: la famiglia Way, dopo X-Way e S-Way, sarà ampliata gradualmente per completarsi e soddisfare ogni esigenza di trasporto. Nel 2020 abbiamo allo studio diverse idee, tra le quali eventi ad hoc sul territorio nazionale per promuovere ulteriormente la gamma Way, il lancio del T-Way, fino ad arrivare al primo step di sviluppo di un veicolo elettrico che nasce dalla partnership con Nikola: Iveco e le sue concessionarie saranno protagoniste di un anno che rappresenterà l’inizio di una fase di grande cambiamento”. Il trend positivo riguarda il mercato nazionale o anche i Paesi extra confini? “L’Italia risponde Oitana - naturalmente contribuisce in maniera importante ma l’attenzione dei clienti che tornano in Iveco riguarda tutti i Paesi nei quali siamo presenti, con un forte aumento di
stato accolto con aspettativa, curiosità e grande voglia di cambiamento in quel della fiera di Madrid quest’estate. Un’onda di entusiasmo per il nuovo Iveco S-Way che si riflette in azienda a tutti i livelli: dallo stand di Ca sa Madre a Rimini Ecomondo per passare a ciascuna concessionaria che, dal nord al centro al sud, ha organizzato uno o più eventi di presentazione ufficiale. In questo ambito spesso è stata coinvolta anche la rete di officine autorizzate, che a loro volta hanno ospitato clien ti e appassionati del mondo del camion. La strategia di Iveco è delineata: vivere l’attuale momento di profonda trasformazione - sul piano dell’organizzazione manageriale e sul piano dei prodotti, con una famiglia interamente rinnovata, dal Daily al pesante stradale - come propizia occasione per consolidare la propria leadership sul mercato nazionale e avviare una nuova offensiva su quello europeo. Se quest’ultimo obiettivo è affidato a preparati e motivati manager, per l’affermazione nel nostro Paese il focus di Iveco è concentrato su quello che è storicamente il suo punto di forza: la rete di concessionarie. “L’accoglienza per l’S-Way - afferma Alessandro Oitana, da cinque anni Responsabile della Business Line Medi e Pesanti Iveco
“Ci aspetta un anno brillante” SULL’ONDA LUNGA DELL’ENTUSIASMO CON IL QUALE VIENE ACCOLTO IL NUOVO PESANTE STRADALE, ALESSANDRO OITANA SNOCCIOLA I PRIMI DATI DI VENDITA E PLAUDE ALLE INIZIATIVE SPONTANEE ORGANIZZATE DALLE CONCESSIONARIE PER LE PRESENTAZIONI UFFICIALI, DAL NORD AL CENTRO AL SUD: “IN ITALIA ABBIAMO GIÀ SUPERATO LE MILLE UNITÀ E SIAMO SOLO ALL’INIZIO: DOPO IL LANCIO DI S-WAY E X-WAY, NEL 2020 LA FAMIGLIA SARÀ AMPLIATA CON IL T-WAY E CONTINUEREMO CON GLI EVENTI SUL TERRITORIO INSIEME AI NOSTRI DEALER”. per il Mercato Italia - è stata ottima sin dal debutto alla fiera di Madrid, complice la forte attesa per il nuovo pesante stradale. Subito dopo, nel mese di luglio abbiamo incontrato a livello nazionale circa 400 clienti, accorsi a Torino per conoscere e toccare con mano il nuovo veicolo. Da subito abbiamo percepito sul mercato una curiosità che supera le aspettative: da settembre a novembre questa “onda lunga naturale” dell’S-Way ha abbracciato tutta l’Italia attraverso eventi organizzati da tutti i dealer, che hanno fatto registrare una grande partecipazione. “Ogni concessionaria - precisa Oitana - ha avuto piena au tonomia su come e quando organizzare l’evento, quali player coinvolgere e con qua li mo dalità. In alcuni casi il dealer ha persino promosso eventi presso le sue officine autorizzate, per consentire ai clienti l’opportunità più vicina per scoprire il nuovo veicolo, sul quale evidentemente Iveco punta molto per crescere in Italia e in Europa”. Il risultato di questa “onda lunga” si è subito concretizzato. “Abbiamo superato - continua Oitana - le mille unità vendute ma soprattutto riceviamo ogni giorno messaggi positivi, ad
di MAX CAMPANELLA TORINO
richieste di preventivi ma anche di contratti definiti”. In prima linea nei lanci italiani, Oitana ha potuto far toccare con mano le principali caratteristiche del nuovo S-Way sulle quali si concentra maggiormente la clientela. “Piace molto - afferma il Responsabile della Business Line Medi e Pesanti l’estetica della cabina, che ben incarna l’evoluzione del mondo del veicolo industriale, combinando design e un’aerodinamica che migliora l’efficienza: oltre alla bellezza, le richieste sui consumi danno idea dell’importanza che riveste per i trasportatori il vantaggio economico. Da questo punto di vista la scelta della catena cinematica derivante dall’XP, già nota per le ottime prestazioni e consumi, è stata accolta favorevolmente”. Una volta a bordo, la scoperta delle nuove dimensioni della cabina. “S-Way - conclude Oitana - offre tanto spazio e volume disponibile per la guida e la vita a bordo: chi non saliva da tempo su un veicolo Iveco ha un’inaspettata impressione di grande vivibilità e di trovarsi su di un mezzo che non solo riafferma la centralità dell’autista, ma che rappresenta lo stato dell’arte del veicolo industriale secondo Iveco”.
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TENTORI VEICOLI INDUSTRIALI / IVECO S-WAY ACCOLTO CON TUTTI GLI ONORI
Molteno ombelico del mondo
D
MASSIMO E FEDERICO TENTORI HANNO ACCOLTO TANTISSIMI TRASPORTATORI DELL’AREA DI MONZA E BRIANZA, MILANO, COMO E LECCO CHE HANNO COLTO L’OCCASIONE DI UN EVENTO A LORO DEDICATO PER PRENDERE CONFIDENZA CON IL NUOVO PESANTE STRADALE. TRA STREET FOOD, MUSICA E ACROBAZIE, IN TANTI SONO SALITI SULLA NUOVA CABINA PER SCOPRIRNE TUTTE LE NOVITÀ. PRESENTI ALLA SERATA CARMELO IMPELLUSO, HEAD OF IVECO BRAND EUROPE, E ALESSANDRO OITANA, RESPONSABILE DELLA BUSINESS LINE MEDI E PESANTI IVECO PER IL MERCATO ITALIA.
PAOLO ALTIERI MOLTENO
alla Superstrada SS36 Milano-Lecco le luci dei camion non potevano non notarsi. La serata organizzata da Tentori Veicoli Industriali, storica Concessionaria Iveco, ha portato a Molteno - sede dell’headquarter tantissimi trasportatori, clienti attuali, clienti del passato e aziende di trasporto che si stan no avvicinando al marchio Iveco. Merito dell’SWay, il nuovo pesante stradale che al suo sbarco sul mercato, dopo i lanci europeo e italiano, sta suscitando tanta curiosità. È l’erede al trono dello Stralis, che ha iniziato la sua avventura sulle strade nel 2002: dopo 17 anni Iveco ha lanciato un nuovo veicolo dedicato alle missioni onroad a pochi mesi dal lancio del nuovo Daily, sinonimo di furgone in Italia e in diversi Paesi europei. Un’offensiva in grande stile che ha avuto il suo corollario in tutta una serie d’iniziative locali, organizzate dalle Concessionarie per far conoscere la nuova famiglia al completo. Nel caso di Tentori Veicoli Industriali, la scelta è stata proporre un evento dedicato a un pubblico di specializzati, a esperti del settore. “Abbiamo preferito - spiega Massimo Tentori - sostituire l’open day aperto a tutti con inviti dedicati, per permettere di conoscere il nuovo veicolo con assoluta tranquillità”. Lo stesso Massimo Tentori e il figlio Federico hanno ac-
compagnato tanti clienti alla scoperta della nuova cabina, esposta in diversi esemplari. “La serata - aggiunge l’imprenditore - è stata dedicata a loro, dai veicoli all’aspetto più leggero e simpatico dello street food con prodotti tipici, musica e intrattenimento con le acrobazie di ciclisti, moto e monster truck”. Tra i presenti in rappresentanza di Iveco Carmelo Impelluso, Head of Iveco Brand Europe, e Alessandro Oitana, Responsabile della Business
Line Medi e Pesanti Iveco per il Mercato Italia. “Tentori Veicoli Industriali - afferma Oitana - è una nostra Concessionaria storica, da sempre riferimento per i trasportatori del le province di Monza e Brian za, Milano, Como e Lecco: un’area strategica sotto molti punti di vista, che nel dealer Iveco trovano una competenza riconosciuta. L’evento organizzato per i clienti dimostra ancora una volta l’estrema vicinanza delle nostre Concessionarie alle aziende
chetto azionario, dando vita all’odierna Tentori Veicoli Industriali. Alla fine del 2007 l’inaugurazione della nuova sede commerciale che sorge di fronte all’edificio interamente dedicato al service, entrambi collocati sulla superstrada Milano-Lecco. La costruzione, che ricorda una Concessionaria di tipo automobilistico, è stata ideata per accogliere le attività commerciali della Tentori Veicoli Industriali e coniuga soluzioni architettoniche all’avanguardia con ampi show room studiati per offrire a professionisti e autotrasportatori l’opportunità di prendere confidenza con il prodotto commercializzato. L’area occupata dall’attività commerciale e dal service di Molteno è complessivamente di circa 35mila mq, dei quali 15mila coperti. “Le nostre sedi - illustra Massimo Tentori - offrono una vasta gamma di veicoli nuovi, perché ogni cliente trovi il mezzo che meglio risponde alle sue esigenze: accanto allo storico marchio Iveco con i suoi modelli Daily, Eurocargo e oggi la famiglia Way con i modelli attuali X-Way e S-Way, è nato un reparto specializzato dedicato ai veicoli com merciali Fiat Professional”. Oltre alle sedi di Molteno, la Concessionaria ha una filiale a Monza, in una traversa del centralissimo Viale Delle Industrie. “Obiettivo di Tentori Veicoli Industriali - afferma in conclusione l’imprenditore brianzolo - è guardare al futuro con ottimistica am-
Da sinistra: Carmelo Impelluso, Head of Iveco Brand Europe; Massimo Tentori di Tentori Veicoli Industriali; Alessandro Oitana, Responsabile Business Line Medi e Pesanti Iveco Mercato Italia.
di trasporto nel territorio di competenza. Quanto al nuovo veicolo, la curiosità e il feedback positivo rappresentano una costante in tutti gli eventi che le Concessionarie stanno promuovendo in Italia con la massima autonomia”. La storia di Tentori Veicoli Industriali risale agli Anni Cinquanta ed è strettamente legata ai cinque fratelli Tentori che, dopo aver aperto un’autofficina a Dolzago, in provincia di Lecco, iniziano
ben presto a dedicarsi sempre più assiduamente al commercio di vetture, motociclette e infine autocarri. Nel dicembre 1974 si costituisce la Concessionaria Iveco Colombo e Ten tori, che nel corso del 1978 si trasferisce a Molteno in un nuovo e più adeguato impianto. Gli anni passano e i figli, già impegnati all’interno dell’azienda, danno quei segnali di continuità che spingono i Tentori a rilevare l’intero pac-
bizione, puntare sulla sua struttura al passo con i tempi per consolidare la Concessionaria nel suo ruolo di punto di riferimento per tutto l’autotrasporto in Monza e Brianza, Milano, Como e Lecco. O biettivo verso il quale a darci una mano oggi sono le nuove gamme Iveco, unico brand che può proporre una famiglia completamente nuova, che vede nell’ammiraglia SWay la sua eccellente punta di diamante”.
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MILANO INDUSTRIAL / IVECO S-WAY ALL’INAUGURAZIONE DELL’AEROPORTO DI LINATE
L’eleganza spicca il volo DUE GLI EVENTI ORGANIZZATI DALLA
CONCESSIONARIA DI MILANO E PAVIA PER LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DELLE NUOVE GAMME PER TRASPORTO LEGGERO E PESANTE. “ABBIAMO LASCIATO SPAZIO AI TANTI CLIENTI INTERVENUTI, ALLA LORO CURIOSITÀ NELLO SCOPRIRE I NUOVI
DAILY E S-WAY, CHE STANNO DANDO ENTRAMBI RISCONTRI POSITIVI GIÀ NELL’IMMEDIATO”, AFFERMA STEFANO LAGGETTA, GENERAL MANAGER.
A
PAOLO ALTIERI MILANO
pplicando la strategia Iveco, che ha assegnato piena autonomia ai dealer nella realizzazione degli eventi di presentazione della nuova gamma, Milano In dustrial ha scelto per SWay la vetrina dell’aeroporto di Linate: a quattro passi dalla sede della Concessionaria, appena rinnovato dopo i lavori che ne hanno decretato la chiusura per quattro mesi, Mi lano Linate ha riaperto i battenti puntando su innovazione e alta tecnologia. Tra i protagonisti, esposto all’ingresso dell’aeroporto, il nuovo pesante stradale Iveco, che proprio su queste caratteristiche - dotazioni tecnologiche e in novazioni della cabina punta per spiccare il suo volo sul mercato. Due gli eventi organizzati da Milano Industrial, che seguono i lanci ufficiali prima del Daily e, quest’estate nella fiera di Madrid, dell’S-Way. “La scelta - spiega Stefano Lag getta, General Manager Mi lano Industrial nonché Am ministratore delegato di Teamrent, società di noleggio di Veicoli Industriali del Gruppo Lombardia Truck,
che unisce i dealer Milano Industrial, Tentori e ATL - si è basata sull’opportunità di essere presenti all’evento inaugurale di Linate, aeroporto che fa di tecnologia e eleganza il nuovo leitmotiv: S-Way con le sue doti di potenza, agi lità e tecnologia avanzata era esposto per lanciare il suo messaggio al mercato e alla collettività. Milano Industrial, che da sempre ha la vocazione della presenza sul territorio, ha voluto esserci con il veicolo di punta Iveco”. Alla partecipazione all’evento inaugurale dell’aeroporto, Milano Industrial ha affiancato un evento tutto dedicato ai clienti. “È stata - afferma Laggetta - una serata piacevole, volutamente concentrata sull’intrattenimento; una serata dedicata ai clienti, per dare l’opportunità di conoscersi e trascorrere qualche ora in compagnia. La presentazione ufficiale con slide, su Daily e S-Way, è durata lo spazio di cinque minuti, decisamente sopraffatta dalla curiosità di tanti presenti (in tutto circa 150) che hanno voluto salire sulla nuova cabina e chiedere informazioni sia sul pesante che sul leggero”. Tra i presenti aziende di trasporto che utilizzano Iveco
Stefano Laggetta, General Manager Milano Industrial.
ma non solo. “Con orgoglio prosegue Laggetta - posso affermare che era presente il meglio del comparto del trasporto della nostra area di competenza: dai key account per i veicoli commerciali al collettame, dalla logistica al trasporto pesante. Tra i molti i clienti storici anche qualche vecchia conoscenza che, dopo aver trascurato temporaneamente il marchio Iveco a favore di blasonati competitor,
dimostrano concreto interesse a rinsaldare i rapporti”. Dealer Iveco, Piaggio e organizzato Fiat Professional, Milano Industrial si occupa di Milano città e provincia, di Pavia e della cintura nord ovest. Dedicate alla vendita di veicoli nuovi e usati e all’assistenza, sono due le sedi di attività: quella storica a Milano Linate, dov’è localizzato l’headquarter, e la recente filiale di Buccinasco, realizzata
nel 2016, nonché sede di Teamrent per il noleggio dei veicoli industriali e della Officine Visentin per l’assistenza. Entrambi gli impianti occupano una superficie di 18mila mq circa e in totale danno lavoro a oltre 100 persone, 70 delle quali impegnate nell’area After Sales. “Dopo la forte spinta iniziale - illustra il General Manager nel 2019 si è registrato un rallentamento: credo che il 2020 proseguirà con questo trend e sarà penalizzato dalle incertezze che regnano su politica italiana e economia nazionale e globale. Per quanto ci riguarda, Iveco Daily e S-Way hanno dato da subito ritorni molto positivi: nel settore dei pesanti, aziende di trasporto che negli anni si sono rivolte ad altri brand stanno tornando e manifestano entusiasmo per la nuova cabina dell’ S-Way. Questo fa ben sperare”. Nell’area di competenza di Milano Industrial, Iveco è leader di mercato in tutti i segmenti. “Nella nostra zona - spiega Laggetta - il trasporto è costituito da una grossa fetta di aziende che, gravitando su Milano città, operano nella logistica e nella distribuzione, soprattutto nell’ultimo miglio: in questo settore
Daily è leader assoluto di mercato; sulla città, la raccolta rifiuti vede una fortissima presenza di veicoli Iveco. Spostandoci verso Pavia aumenta la quota di trasporto pesante e di logistica di grosse dimensioni, nel collettame e nel trasporto merci gran volume”. Con una rete di otto officine autorizzate - tra cui le due partecipate Visentin a Buccinasco e Ticino Service a Vittuone - Milano Industrial punta sull’affiancare alle nuove gamme Iveco la capillarità territoriale del servizio post vendita. “Milano Industrial afferma Laggetta - replica sul territorio la “chiave di differenza” Iveco che rappresenta un’esclusiva italiana: l’organizzazione industrialmente preparata di officine qualificate, che garantiscono un servizio capillare ed efficiente. L’organizzazione Iveco, e lo dimostrano i nuovi Daily e SWay, le innovative trazioni alternative introdotte, è una delle poche aziende ad avere una visione industriale e prospettica del futuro. Milano Industrial supporta questi sforzi investendo nei servizi legati al mondo dei veicoli industriali, settore vitale per l’economia”.
ESPOSTI UN’OFFICINA MOBILE PER INTERVENTI SU STRADA E UN CARRO TAGLIANDI
TECNOLOGIA E INNOVAZIONE ALLA BASE DI DUE UNITÀ DI LAVORO DAILY O ltre ai due nuovi nati di Iveco, Milano Industrial, visto il leitmotiv dell’inaugurazione dell’aeroporto di Linate “Tecnologia e Innovazione”, ha voluto esporre anche le due nuove unità di lavoro esterne realizzate con la divisione Geco System della ditta Silap di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza: un carro soccorso per gli interventi su
strada, allestito officina mobile e realizzato su un Daily MY18 alimentato a metano con cambio automatico a otto rapporti, dotato di tutte le più moderne attrezzature per consentire ogni tipo di depannagé su strada e pronto per intervenire nel centro di Milano, a tutte le ore del giorno e della notte, grazie alla sua ecologicità e silenziosità; un
carro tagliandi, dotato di tutta le attrezzature necessarie attraverso le quali Milano Industrial è in grado di fare manutenzione programmata a casa del cliente. Silap è specializzata nella progettazione e lavorazione di prodotti in lamiera per vari settori tra cui quello della distribuzione. Da oltre trent’anni investe importanti risorse
nella qualità, sviluppando prodotti innovativi e tecnologicamente avanzati pensati per accontentare la clientela più esigente. Dall’esperienza maturata nella realizzazione di particolari in metallo è nata la divisione Geco System che si occupa della produzione di allestimenti interni per furgoni e veicoli commerciali, offrendo una gamma prodotti
flessibile e modulare. Grazie a questi allestimenti il veicolo commerciale diventa una vera e propria officina mobile, dove trasportare, in maniera ordinata, funzionale e sicura, tutti gli strumenti e i materiali del mestiere di professionisti impiantisti, manutentori, meccanici, elettricisti, idraulici ecc..
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IVECO ATL / NUMERI RECORD ALLA DUE GIORNI DI OPEN DAY
Da Malpensa alla Valtellina TRIPUDIO DI SMARTPHONE DAVANTI ALL’S-WAY APPENA SVELATO A COLICO E FAGNANO OLONA, LE DUE SEDI DOVE IL DEALER FONDATO DA PATRIZIO DONO, OGGI TIMONIERE CON IL FIGLIO MARCO, HA ORGANIZZATO UN EVENTO SERALE PER CONSENTIRE A PROFESSIONISTI E TRASPORTATORI DI CONOSCERE TUTTE LE NOVITÀ DELLA FAMIGLIA IVECO. “LE PRESENZE HANNO SUPERATO OGNI PIÙ ROSEA ASPETTATIVA”, DICHIARA STEFANO FONTANIVE, COORDINATORE MARKETING & SUPPORTO VENDITE ATL. MASSIMA ATTENZIONE ANCHE PER IL NUOVO DAILY, ASSOLUTO BEST SELLER NELL’AREA DI COMPETENZA.
S
MAX CAMPANELLA COLICO
i è sfiorato il numero di 1.800 presenze alla due giorni organizzata da Ive co ATL per presentare il nuovo pesante stradale S-Way e il rinnovato best seller dei leggeri Iveco Daily: tra l’evento nell’headquarter di Colico, in provincia di Sondrio, e quello organizzato nella sede di Fagnano Olona, nei pressi dell’aeroporto di Milano Malpensa, tanti professionisti e trasportatori hanno colto l’occasione per vedere da vicino l’offerta completa della famiglia Iveco. Due le serate organizzate da ATL, Concessionaria Iveco e Fiat Professional che ha la competenza su cinque province: Sondrio, Lecco e Co mo (suddivise con Tentori Veicoli Industriali), Varese (tranne nei paesi al confine piemontese) e Milano, sulla cintura nord rispetto all’autostrada A4 Milano-Torino. Fon data nel 1982 come officina autorizzata OM da Patrizio Dono, tuttora Amministratore delegato, affiancato dal figlio Marco, Sales Director, ATL ha sempre storicamente avuto un forte focus sull’assistenza. Oggi, a disposizione dei clienti mette le sue tre sedi oltre alle due so pra citate quella di Lainate, in fase di ampliamento in uffici e spazi dedicati all’after market - e una rete di officine autorizzate tra cui Val. Carri a Sondrio, Elettrodiesel a Olgiate Comasco, SAT a Grandate (tutte in partecipazione), in provincia di Como. La prima serata si è tenuta a Fagnano Olona, sede inaugurata nel 2013, dove Patrizio e Marco Dono, affiancati da Massimo Tentori, componente del Cda, e da Giuseppe Mes sina, District Manager Iveco, hanno accolto gli ospiti per svelare l’S-Way. Per i professionisti desiderosi di sapere di più del nuovo Daily, la squadra di 15 venditori ATL era a disposizione anche per giri di prova. La settimana successiva lo scenario di
telefonini puntati sul telo che svela la nuova cabina si è ripetuto a Colico. “L’esito di presenze e soprattutto l’attenzione del pubblico - dichiara Stefano Fontanive, Coordinatore Marketing & Supporto Vendite ATL - ha superato ogni nostra più rosea aspettativa. Abbiamo utilizzato i canali social e non, ma il passaparola ha fatto il resto: è stato
emozionante assistere al tripudio di smartphone che filmavano il nuovo veicolo”. Naturalmente il massimo di curiosità era suscitato dall’S-Way, ma c’è stato spazio per tutta la gamma Iveco, dall’Eurocargo al Trakker al Daily, esposto in diversi allestimenti. Tra i presenti tanti autotrasportatori di piccole e medie flotte. “Nei primi anni
- illustra Fontanive - ATL era sinonimo di riferimento per il settore edilizio e del cavacantiere: la crisi che ha colpito le costruzioni ha portato a ridisegnare il mondo del trasporto. Oggi la nostra clientela è costituita soprattutto da padroncini e flotte meno dimensionate, che trasportano pra ticamente di tutto. Nel seg mento dei veicoli commerciali abbiamo un’importante componente di corrieri operativi nell’ultimo miglio. Assoluto best seller nella nostra area geografica è il Daily, nei pesanti l’ammiraglia Stralis ha registrato anni di successi: su queste basi c’è una forte aspettativa sull’S-Way, considerando che di fatto eredita tutto il meglio dello Stralis, dai motori ai cablaggi alla plancia”. Il distacco tutt’altro che netto con lo storico Stralis sbarcato sul mercato nel 2002 e rimasto leader indiscusso per 17 anni - rappresenta un punto di forza per Fontanive. “È un percorso graduale di evoluzione - prosegue il manager ATL - che sarà premiato dal mercato: la clientela è consapevole dei punti di forza dello Stralis, a partire dai motori. A questi si aggiunge una cabina il cui comfort è evidente dalla prima salita a bordo, prosegue con la scoperta delle dotazioni tecnologiche e si completa con la guida rilassata sul lungo raggio. Siamo all’inizio di un percorso di crescita che continuerà un passo per volta”.
Stefano Fontanive, Coordinatore Marketing & Supporto Vendite della concessionaria Iveco ATL.
TREPIDA ATTESA PER LE PERFORMANCE DEL NUOVO PESANTE STRADALE E NON SOLO
L’ANNO PROSSIMO APRIRÀ LE PORTE LA SEDE RINNOVATA DI LAINATE N ell’area geografica di competenza ATL, Iveco ha una quota di mercato che supera il 31 per cento nei pesanti stradali, nei leggeri si attesta al 25 per cento con il Daily e al 16 per cento con il marchio Fiat Professional. Nel 2018 complessivamente ATL ha venduto 640 unità, dato che ha confermato i volumi dell’anno precedente (660 unità) e che sarà raggiunto anche quest’anno, considerando il trend autunnale. Per il 2020 naturalmente occhi puntati su S-Way e sulla trazione LNG, che sta gradualmente crescendo di quota. “In Valtellina - spiega Stefano Fontanive - l’impianto di Maganetti sta contribuendo a una maggiore diffusione, cosa che non sta purtroppo accadendo nell’area di Fagnano Olona, dove manca un distributore”. ATL conta 70 dipendenti e ha chiuso il
2018 con un fatturato di circa 41 milioni di euro, dato vicino a quello dell’anno prima (42 milioni nel 2017) e che sarà confermato quest’anno, considerando che le previsioni stimano una chiusura a 42,5 milioni. “Nel 2020 afferma Fontanive - inaugureremo la sede rinnovata di Lainate, che da magazzino diventerà un nuovo gioiello del Gruppo aziendale: gli uffici commerciali saranno dotati di ampi spazi, per dare la possibilità agli Area Manager di avere un riferimento per i contatti con la clientela, e adeguati spazi saranno assegnati al servizio di officina, con attrezzature all’avanguardia, oltre a un ampio piazzale in via di sistemazione. La sede di Lainate ci darà massima visibilità per la sua location centrale ed è destinata a rappresentare la nostra piattaforma di lavoro nell’area milanese”.
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SCANDIPADOVA / GRIFONE PROTAGONISTA DELLA FLOTTA DI S.E.S.A.
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RARO ESEMPIO DI COME POSSA
Un puzzle sempre più completo
Q
MATTEO GALIMBERTI
PUBBLICO E PRIVATO, LA SOCIETÀ DI ESTE, NATA NEL 1995 CON UN NUOVO PROGETTO SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E IL RECUPERO DEI RIFIUTI, È OGGI RIFERIMENTO NAZIONALE NEL
ESTE
uello di S.E.S.A. (Società Esterna Servizi Ambientali) è un e sempio, purtroppo raro, di come la collaborazione tra pubblico e privato possa non solo funzionare, ma dar vita a un’a zienda competitiva sul mer cato, capace di avviare progetti pionieristici senz’affatto dimenticare l’etica sociale, dai dipendenti al rispetto ambientale alla promozione di azioni che coinvolgono istituzioni, scuole e l’intera comunità. Scelte che non possono prescindere dal tipo di veicoli che si mettono su strada: da tre anni S.E.S.A. ha avviato un processo di rinnovo del parco, che per i pesanti stradali vede il marchio Scania rappresentare di fatto il partner principale attraverso la Concessionaria Scandipadova. Nata nel 1995 per iniziativa del Comune di Este, a sudovest di Padova, socio al 51 per cento, da due anni S.E.S.A. è presieduta da Leonardo Renesto, 58 anni, dinamico manager che ci accompagna alla scoperta dell’azienda in modo semplice e diretto. “S.E.S.A. - spiega il Presidente - era gestore di quella che ai tempi era la discarica del paese. Dopo aver valutato la possibilità di trasformare il sito in inceneritore, è stata invece scelta la strada della differenziata, ovvero concentrarsi sugli scarti alimentari, su come risolvere il problema dello smaltimento dell’umido per trasformarlo in una risorsa. Da quel momento il focus è stato sull’attività di ricerca e sviluppo, che tuttora viene svolta per anticipare il più possibile le future necessità”. Oggi S.E.S.A. effettua la raccolta differenziata dei solidi, la selezione e valorizzazione del secco e lo smaltimento del non riciclabile. La parte più interessante riguarda l’attività del rifiuto umido: una sorta di un puzzle che si compone per completarsi gradualmente. “Attraverso un processo anaerobico - illustra Renesto - dall’umido viene pro dotto biogas, che a sua volta produce energia elettrica: il 30 per cento di quest’ultima viene utilizzata per consumo interno, il resto immessa sul mercato. Il processo avviene attraverso cogeneratori ebbene, l’acqua utilizzata per il raffreddamento si scalda e viene riutilizzata come fonte di energia termica per alimentare la rete di teleriscaldamento urbana dei due Comuni (Este ed Ospedaletto Eugeneo), riducendo i consumi di metano fossile delle caldaie civili in città per il riscaldamento. In un’altra li nea, dalla frazione organica viene prodotto un compost di qualità che va a sostituire i fertilizzanti chimici” in agricoltura. L’ultima evoluzione in or-
FUNZIONARE LA COLLABORAZIONE TRA
SETTORE AMBIENTALE.
CON I NUOVI IMPIANTI DI RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DA DIFFERENZIATA LA SOCIETÀ RICAVA BIOGAS CHE ALIMENTA I COGENERATORI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E TERMICA INTEGRATI AL TELERISCALDAMENTO URBANO PER RIDURRE LE EMISSIONI IN CITTÀ.
OGGI, L’IMPIANTO È STATO COMPLETATO CON LA PRODUZIONE DEL BIOMETANO PER AUTOTRAZIONE E CON LA PRODUZIONE DI
CO2 PER TERZI.
dine di tempo è la produzione di biometano per autotrazione. “Il processo di raffinazione del biogas attraverso apposite membrane - illustra l’ingegner Cristian Peotta, componente del team di giovani tecnici che operano in azienda. con attenzione, competenza ma anche con estrema umiltà - separa metano e CO2: depurato dall’anidride carbonica, il metano derivante dai rifiuti viene utilizzato per alimentare i camion. Al momento nella nostra flotta di mezzi pesanti abbiamo prevalentemente veicoli Scania alimentati a CNG. E non è finita, per ché in S.E.S.A. hanno pensato anche alla CO2 separata. “Anziché restituirla in atmosfera - afferma Renesto viene compressa e liquefatta a -25 gradi ed è a quel punto idonea per l’utilizzo nei vari settori industriali. Negli impianti di S.E.S.A. nulla è lasciato al caso: i re-
flui proveniente dal trattamento dei rifiuti vengono depurati e utilizzati per il lavaggio dei veicoli. Non poteva mancare l’attenzione alla flotta, per la fornitura del carburante e per l’attività di raccolta, che l’azienda effettua in 52 Comuni della provincia di Padova. “In totale - spiega il Presidente - abbiamo un parco di circa 300 unità, tra i quali i pesanti stradali sono 55, in prevalenza Scania, che con alimentazione a CNG utilizziamo ad esempio per il traino di cinque carri bombolai, semirimorchi che trasportano bombole di grandi dimensioni, o di vasche ribaltabili. Anche i veicoli commerciali viaggiano tutti a biometano: fatti due conti, a pieno regime risparmiamo all’ambiente circa 2,8 milioni di litri di gasolio l’anno”. I pesanti sono stati rinnovati negli ultimi tre anni con la partnership con Scandipa-
Leonardo Renesto, Presidente di S.E.S.A..
Uno dei carri bombolai, trainati da veicoli Scania CNG, che fanno parte dell’ampio parco di S.E.S.A..
dova. “Abbiamo incrociato Paolo Rossi - spiega Renesto - che si è detto disponibile a farci provare dei mezzi pesanti Scania a gas: li abbiamo messi alla prova e abbiamo riscontrato ottime prestazioni tanto da superare quelli diesel sul piano dell’efficienza e del rispetto dell’ambiente. A questo Scandipadova aggiunge la collaborazione per la modularità e le necessarie modifiche che servono al nostro tipo di attività e soprattutto la disponibilità a intervenire quando necessario: S.E.S.A. effettua servizi fondamentali, che richiedono continuità in tutta la filiera, trasporto compreso”. Quello che in particolare accomuna S.E.S.A. e Scania è la propensione a utilizzare nuove tecnologie al servizio dell’ambiente. “Ho conosciuto Franco Fenoglio (Presidente di Italscania, ndr) - afferma Leonardo Renesto - e mi sento di apprezzare i suoi sforzi e sono convinto che entrambi abbiamo a cuore la riduzione delle emissioni per il futuro del nostro pianeta. In linea con l’economia circolare, vogliamo contribuire a dire basta ai carburanti fossili, dimostrare che si può partire dai rifiuti per rendere l’ambiente più sano e silenzioso. Non dimentichiamo che usare biometano al posto del diesel già contribuisce a migliorare la vita degli operatori, con mezzi più efficienti che hanno meno emissioni e sono anche meno rumorosi del diesel”. Oggi S.E.S.A. dà lavoro a circa 500 dipendenti diretti, numero che sale nei periodi di picco, e ha chiuso il 2018 con un fatturato di oltre cento milioni di euro. “Ogni mille tonnellate di rifiuto umido calcola Renesto - genera un posto di lavoro: evitare di continuare a bruciare i rifiuti è nell’interesse dell’intera collettività”.
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LA FIRMA DEL CAPOLUOGO TOSCANO È DA SEMPRE PRESENTE SUI CAMION DELLA FAMIGLIA NOCENTINI COSÌ COME SULLE VETTURE STORICHE CON LE QUALI TIBERIO CORRE IN SALITA AGGIUDICANDOSI QUATTRO VOLTE IL TITOLO DI CAMPIONE ITALIANO. CON LA CONCESSIONARIA DI LUCIANO E GIUSEPPE BARELLI UN LEGAME CHE HA PORTATO NELLA FLOTTA TREDICI UNITÀ
SCANIA. “V8 E LNG ESEMPI DI UN’AZIENDA CHE UNISCE PASSIONE E PROSPEZIONE FUTURA”, AFFERMA
DANIELE GROSSI, AREA MANAGER TOSCANDIA.
TOSCANDIA / SCANIA E FIRENZE SIMBOLI DI RIFERIMENTO PER MONDUCCI TRASPORTI
Con il Giglio nel cuore
I
MAX CAMPANELLA PRATO
l Giglio di Firenze c’è sem pre, nella storia di Mon ducci Trasporti, a zienda che nasce nel capoluogo toscano nel 1937 e nel 1959 prosegue il suo sviluppo con una famiglia fiorentina doc, quella dei Nocentini, che oggi nella persona di Tiberio porta il simbolo di Firenze sui camion così come sulle storiche vetture con cui gareggia e vince - nei campionati italiani di corsa in salita. Nel 2016, i camion Monducci iniziano ad affiancare al Giglio il simbolo del Grifone, frutto di una partnership con Toscandia che vede nella flotta fiorentina tra gli altri un nuovissimo V8, acquistato in occasione del 50esimo del motore Scania, e tre veicoli alimentati a gas naturale. Quella oggi guidata da Tiberio Nocentini, quattro volte campione italiano di velocità in corse in salita su auto storiche, è un’azienda di trasporto che ha superato i sessant’anni di fondazione, anniversario ricordato da Toscandia, Concessionaria toscana del costruttore di Södertälje, con la consegna di una targa che ha suggellato un legame forte con Monducci Trasporti, che solo quest’anno ha inserito nella flotta tre unità della nuo va generazione Scania, por tando a 13 i veicoli del Grifone presenti nel parco, su un totale di 46 tra trattori e autotreni, 48 semirimorchi e una quarantina di casse mobili. Nel 2006 la scelta di trasferire la sede nella vicina Prato, per avere più spazio a di sposizione, riconvertendo in spazi residenziali l’edificio di Firenze, dove resta il cuore di Nocentini. Le origini dell’azienda risalgono a Silvio Monducci,
assoluto pioniere degli odierni corrieri: effettuava servizio postale consegnando buste che trasportava con le valigie in treno. I primi Fiat Leoncino arrivano a cavallo della Grande Guerra, che costringe Monducci a interrompere l’attività, ripresa nel 1947. Al suo fianco Leonero Nocentini, nato con il camion nel sangue: le tratte Firenze-Roma e Firenze-Genova ai tempi erano tutt’altro che passeggiate, ma lui si metteva al volante con passione e dedizione. Nel ’59 la vita di Nocentini assume contorni di autentica rivoluzione: investendo 14 milioni delle vecchie lire rile-
va l’azienda che intanto si ramifica in magazzini-uffici a Prato, in pieno centro a Roma e infine a Genova e Pescara; nasce il figlio Tiberio, che cresce accanto al padre con la passione per i motori, affiancandolo già a 13 anni nei lunghi viaggi estivi. Aumenta il volume di lavoro, cresce la flotta, si allungano i percorsi: i camion Monducci si spingono fino a Liguria, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo, trasportando olio Fiat, carta Xerox, pasta e prodotti per agricoltura. Ben ricorda Tiberio i primi due bilici, con semirimorchio a “collo d’oca”, acquistati per far fronte alle richieste di trasporti gran vo-
lume. Nel 1986 è proprio lui a doversi rimboccare le maniche: l’improvvisa scomparsa del padre lo costringe a crescere in fretta, in un momento di fervida attività e con una flotta che conta 12 unità con rotte a Genova, Pescara, Bologna-Faenza, Forlì-CesenaRimini e Senigallia-Ancona. “La nostra forza - spiega Tiberio Nocentini - era la presenza capillare di magazzini: i veicoli effettuavano una tappa per ogni magazzino per le operazioni di carico e scarico, ottimizzando i viaggi, in modo da essere sempre a pieno carico”. Se fino a quel momento il
Da sinistra: Paolo Piccini, Sales Director Toscandia; Tiberio Nocentini, timoniere di Monducci Trasporti; Daniele Grossi, Area Manager Toscandia.
parco era stato monopolio del costruttore nazionale, Tiberio nei viaggi non può non notare i brand stranieri e resta colpito soprattutto da quelli svedesi, memore di un viaggio a Goteborg effettuato nel 1984. “Si parlava tra colleghi - racconta - e quando vedevo gli Scania all’opera non potevo che apprezzare quelle belle macchine”. La “chiave di volta” è l’aiuto che l’autotrasportatore riceve in un momento di difficoltà: il trasferimento del sito Fiat a Bologna sottrae a Monducci Trasporti gran parte del fatturato, costringendo l’azienda a un ridimensionamento. “In quel momento -afferma - ad avere fiducia in me e nella possibilità di ripartire sono state le Concessionarie di marchi stranieri con le loro finanziarie: avevo clienti di grosse dimensioni nel settore dei giocattoli e l’opportunità era reale”. È così che nel parco si vedono Volvo, Mercedes-Benz e Scania, sulla base in questo caso di un rapporto nato con la Concessionaria di Luciano e Giuseppe Barelli attraverso Daniele Grossi, Area Manager. “Ho puntato - spiega Nocentini - sul ritagliarci una nicchia: era impensabile competere con i corrieri di grosse dimensioni. Nel 1997 ho ceduto ad Artoni l’intero business di corriere ottenendo tre linee intermodali, che ritenevo e ritengo strategiche come sviluppo futuro. Con tre autotreni abbiamo iniziato le linee nazionali di trasporto diretto, aggiungendo man mano altre linee su richiesta di grossi spe dizionieri internazionali come Albini & Pitigliani: oggi operiamo ad esempio con linee intermodali quotidiane per la Germania con scambio dei cassoni a Vipiteno”. Dal 2016 Scania fa la parte
del leone nella flotta, a maggior ragione quest’anno con la consegna di tre trattori di nuova generazione (nel parco ve ne sono in totale dieci), tra cui uno con motore V8 e uno a trazione LNG. “Con Monducci - spiega Grossi - abbiamo avviato un confronto a tutto campo per verificare le necessità del cliente: chilometri, tipologia di carico e territorio, consumi ecc. L’azienda ha dimostrato innanzitutto attenzione per gli autisti, garantendo il massimo comfort in cabina, considerando che spesso restano fuori per l’intera settimana, dal sistema di climatizzazione al frigorifero a bordo. La scelta del gas naturale dimostra una visione del futuro incoraggiante, affiancata alla passione naturale in un personaggio come Nocentini, che non poteva farsi mancare il V8”. Monducci Trasporti ha chiuso il 2018 con un fatturato di circa 7 milioni di euro rispetto ai 6,5 del 2017; oggi accanto a Tiberio vi sono i figli Matteo, 30 anni, responsabile logistica, e Valentina, 26, responsabile amministrativa. “Quest’anno - la previsione di Nocentini - aumenteremo il fatturato del 10 per cento. Nel 2020 il settore subirà una scrematura, ma ci difendiamo rispondendo alle istanze della clientela che, nella nostra nicchia di mercato, richiede un servizio di qualità e competenza. Man mano che aumentano i distributori di LNG acquisiremo nuovi mezzi, puntando su motrici adatte per l’intermodale. Continuiamo con Scania per il prodotto, in grado di garantire valore nel tempo, e per il servizio offerto da Toscandia in termini di vendita e assistenza: essere seguiti da persone preparate e formate è sempre più indispensabile”.
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SCANIA / TRUCK DISCOVERY PER AVVICINARE I RAGAZZI AL MONDO DEL CAMION
Il viaggio della conoscenza
PARTE DA TORINO LA SECONDA EDIZIONE DEL SAVE (SOSTENIBILITÀ, AZIONE, VIAGGIO, ESPERIENZA), CHE VEDE PROTAGONISTI ITALSCANIA, MUSEO DEL RISPARMIO, BEI INSTITUTE E INTESA SANPAOLO: IL BILICO FORMATO DA TRATTORE DEL GRIFONE E SEMIRIMORCHIO ALLESTITO COME LABORATORIO INTERATTIVO STA GIRANDO L’ITALIA IN VENTUNO TAPPE, DAL NORD ALLE ISOLE, IN SEI DIVERSE REGIONI, PER QUASI DUEMILA CHILOMETRI DI VIAGGIO.
A
MARCO CHINICÒ TORINO
vvicinare il mondo del camion all’opinione pubblica, partecipando a progetti accanto a istituzioni pubbliche e private. Meglio ancora se trattasi di progetti rivolti ai ragazzi, che possono iniziare dal gioco ad avvicinarsi al trasporto su gom ma senza stereotipi o pregiudizi, vedendolo per quello che è: il “settore dei settori, perché se ogni giorno possiamo sedere a tavola o acquistare un telefonino lo dobbiamo agli oltre 630mila autisti che in tutta Europa si mettono alla guida di veicoli industriali”. In queste parole di Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato Italscania, è riassunto il significato del Truck Discovery, solo l’ultima - in ordine di tempo - iniziativa che la sede italiana del costruttore di Södertälje ha contribuito a realizzare in coinvolgimento con istituzioni terze, proseguendo la strate-
gia delineata dal numero uno: portare il mondo del camion nelle piazze, tra la gente comune, affinché si possano ottenere risultati positivi per tutti, sul piano
economico e ambientale; risultati che altrimenti il settore del trasporto su gomma da solo non riuscirebbe a mettere a segno. La seconda edizione del
SAVE (Sostenibilità, Azione, Viaggio, Esperienza), tour realizzato da Italscania, Museo del Risparmio e BEI Institute con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, ha
Franco Fenoglio (a sinistra), Presidente e Amministratore delegato Italscania, con Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo. A destra, Chiara Appendino, Sindaco di Torino.
preso il via da Torino, sede del Museo del Risparmio, e si svolge a bordo di un veicolo del Grifone della nuova generazione. Il Discovery Truck, lungo 17 metri, è un bilico costituito da trattore Scania che, al posto di un classico cen tinato, traina un vero e proprio laboratorio interattivo e itinerante, allestito a bordo del semirimorchio e all’esterno: nella parte anteriore destra del veicolo un telone con sente di predisporre tavolini e sedie dove ragazzi e studenti, attraverso il gioco, vengono accompagnati da un tutor alla scoperta dell’uso consapevole delle risorse economiche e ambientali e della possibile riduzione degli sprechi. Ventuno le tappe previste, dal nord alle isole, in sei diverse regioni, per quasi duemila chilometri di percorrenza. “Nel suo secondo viaggio - sottolinea Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo - il SAVE truck si ferma a Genova, in Sardegna, approda in Sicilia e risale la penisola
attraverso la Calabria per terminare il percorso a Napoli. Il nostro impegno per la sostenibilità e nel sociale deve esprimersi attraverso iniziative in grado di raggiungere un pubblico vasto ed eterogeneo: SAVE si rivolge agli studenti di ogni ordine e grado, ma è anche a perto alla cittadinanza e alle comunità che lo accoglieranno”. “Siamo orgogliosi - dichiara Franco Fenoglio - di essere nuovamente tra i promotori di questo progetto itinerante di educazione e sensibilizzazione. Il settore dei trasporti ha grandi responsabilità nei confronti delle generazioni future: siamo pronti a fare la nostra parte nel guidare, attraverso azioni concrete, il cambiamento verso un futuro sostenibile. Le nuove generazioni hanno un ruolo determinante in questa transizione: è di fondamentale importanza diffondere una cultura improntata sul rispetto del clima e dell’ambiente per garantire un cambio culturale da parte di tutti”.
FRANCO FENOGLIO, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI ITALSCANIA
“OCCORRE RIFLETTERE SULL’IMPORTANZA DI IMPEGNARSI CONTRO GLI SPRECHI” L a prima edizione del SAVE ha visto il coinvolgimento lo scorso anno di oltre 10mila studenti in otto regioni. Quest’anno, grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto con il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) vedrà una partecipazione ancora maggiore delle scuole primarie e secondarie Vero e proprio “museo su ruote”, al suo esordio il Discovery Truck messo a disposizione da Scania era esposto a Torino, nella centralissima piazza San Carlo, dove giovani ospiti guidati da tutor hanno attraversato tre percorsi tematici e giochi interattivi, studiati per un primo approccio alle tematiche
finanziarie, alla sostenibilità e all’economia circolare, con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di comportamenti virtuosi da parte dei cittadini di domani. “Scania - spiega Franco Fenoglio - ha avuto un ruolo attivo anche nella preparazione dei percorsi e laboratori, che affrontano il tema della scarsità delle risorse, naturali o finanziarie, e portano a riflettere sull’importanza di impegnarsi nella lotta contro gli sprechi. Poiché la strada verso un futuro sostenibile è da percorrere tutti insieme, gli studenti non saranno i soli a essere coinvolti: nelle ore pomeridiane il Discovery Truck apre i suoi laboratori e giochi ai cittadini di ogni età”.
Un veicolo che trasporta cultura ma anche gioia, visto il divertimento dei ragazzi di scuola elementare, impegnati nel percorso sotto gli occhi del cronista. “Due anni fa quando ci venne proposta la partecipazione a questo progetto - aggiunge il numero uno di Italscania - non ci abbiamo pensato un minuto a dare il nostro supporto: partecipare per Scania, come già fatto con Overland, vuol dire portare il camion tra la gente, diffondere l’idea che il camion è amico dell’uomo: l’86 per cento delle merci che viaggiano in Europa, dai telefoni cellulari al food, raggiungono le nostre case grazie al trasporto su gomma”.
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ALLTRUCKS-TOTAL-QUADRI INDUSTRIAL / APERTO IL PRIMO RUBIA TRUCK CENTER
Il trio dell’assistenza
L’OFFICINA DI PONTIROLO NUOVO SCELTA DAL NETWORK EUROPEO NELL’ASSISTENZA AI VEICOLI INDUSTRIALI E DALLA FILIALE ITALIANA DELLA COMPAGNIA ENERGETICA PER L’APERTURA DEL PRIMO CENTRO IN ITALIA DELLA RETE INTERNAZIONALE SPECIALIZZATA NELLA MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DI TRATTORI, AUTOCARRI, AUTOBUS E FURGONI. I TRE BRAND GARANTISCONO AGLI UTENTI PROFESSIONALI UN’OFFERTA DI PRIMO LIVELLO INTERAMENTE DEDICATA AL SETTORE DEI PESANTI STRADALI.
N
MAX CAMPANELLA PONTIROLO NUOVO
ato in Germania nel 2013, presente in Italia dal 2016, Alltrucks propone alle aziende di trasporto un servizio di assistenza multibrand, attraverso una Rete di officine specializzate, supportate da Alltrucks sul piano della formazione-aggiornamento, delle dotazioni tecnologico-informatiche e del le attività di marketing. Pro mossa da Bosch, KnorrBremse e ZF, negli anni ha sviluppato la sua competenza affiancandosi ad altri partner: Eberspaecher per i sistemi di raffreddamento e riscaldamento e, dal 2018, Total per i lubrificanti. Collaborazione quest’ultima che ha visto in primo piano la filiale italiana, guidata dal Country Manager Gianluca Annunziata, che ha avviato per primo un progetto di partnership con Total divenuto oggi internazionale. Nel percorso di sviluppo della Rete di officine, l’anno che sta per chiudersi ha visto l’apertura del primo Total Rubia Truck Center, frutto della collaborazione con la filiale italiana della compagnia del settore energetico. Per l’esordio dei
centri a marchio Rubia il duo Alltrucks-Total ha scelto Quadri Industrial, partner All trucks da tre anni, azienda storicamente legata al mondo dei veicoli industriali: Concessio-
naria MAN Truck & Bus, ha sede e officina a Cavenago, in provincia di Monza e Brianza, e un’officina a Pontirolo Nuovo, in provincia di Bergamo.
La prima officina di Total Italia dedicata a truck e mondo del trainato è ubicata nell’edificio di Pontirolo, sulla Provinciale per Bergamo, facilmente raggiungibile dallo
snodo autostradale della Brebemi: un capannone con ampio magazzino, un’officina to talmente rinnovata, progettata per essere accogliente e funzionale, con attrezzature e stru-
Taglio del nastro all’inaugurazione del Total Rubia Truck Center. Da sinistra: Gianluca Annunziata, Country Manager Alltrucks Italia; Filippo Redaelli, Amministratore delegato Total Italia; Michele Ciola, General Manager Quadri Industrial.
menti all’avanguardia e uno staff competente, formato e qualificato. All’esterno un ampio piazzale per facilitare le manovre di bilici e autotreni: il logo Total Rubia appare in tutta la sua evidenza sulle bandiere esterne così come sulle facciate dell’edificio, accanto a quelli di Alltrucks e Quadri Industrial, per comunicare immediatamente l’offerta dei servizi proposti dai tre brand, dalla manutenzione alla riparazione alla revisione di trattori stradali, autocarri, autobus, furgoni e motori industriali. Ospiti del padrone di casa Michele Ciola, General Manager, in rappresentanza di Quadri Industrial, sono intervenuti al taglio del nastro il team di Alltrucks, guidato da Annunziata, quello di Total Italia, guidato dall’Amministratore delegato Filippo Redaelli, e quello di AS24, a zienda del Gruppo Total che distribuisce l’omonima carta carburante valida sul piano europeo per il rifornimento di gasolio, Adblue e metano (compresso e liquido). “Total Rubia Truck Center - ha spiegato Redaelli è un concetto di multiservizio nel settore dei veicoli pesanti che mira a rivoluzionare la manutenzione dei veicoli industriali e commerciali di tutti i marchi, un progetto internazionale che si basa sulla presenza glo bale di Total: 150 Paesi, oltre 2mila Centri tra Rubia e Quartz, dedicato ai veicoli commerciali leggeri”. “Quadri Industrial - ha dichiarato Ciola - è un’azienda familiare che ha sempre collaborato con i più grandi marchi di questo settore: sappiamo accompagnare i clienti nella scelta del mezzo più utile per le sue esigenze, ma anche nella manutenzione e assistenza del veicolo. Con To tal Rubia siamo vicini all’autotrasportatore anche nel cambio dell’olio lubrificante. Oggi Quadri Industrial dà lavoro a 44 dipendenti e prosegue il suo percorso di crescita”. Presente in 12 Paesi con 700 officine, Alltrucks in Italia ha una rete di oltre 80 centri di assistenza. “Alle officine precisa Annunziata - forniamo servizi esclusivi che per mettono di svolgere il lavoro nel modo più professionale possibile. Total ha completato l’offerta dei nostri servizi. L’apertura del primo To tal Rubia Truck Center presso Quadri Industrial, tra le prime officine ad aderire al network, avviene nell’anno del lancio di Alltrucks Fleet, programma esclusivo dedicato e studiato specificamente per le flotte”.
FILIPPO REDAELLI, AMMINISTRATORE DELEGATO TOTAL ITALIA
“ENTRO IL 2023 SUPEREREMO LA SOGLIA DEI TRENTA TRUCK CENTER” P rima di una serie di aperture previste nel 2020-2023, quella del Total Rubia Truck Center presso Quadri Industrial rappresenta un punto di partenza per Total Italia. “Quest’anno - afferma Filippo Redaelli, 47 anni, Amministratore delegato - abbiamo raggiunto il target di 35 aperture Total Rubia e Total Quartz, ma si tratta di un progetto che proseguirà con un importante focus sul mondo del veicolo industriale. L’obiettivo è superare entro il 2023 il numero di 300 cen-
tri dei quali il 10 per cento Truck Center”. Quali sono gli obiettivi di questa strategia di sviluppo? “Il trasportatore che si rivolge a un Total Rubia - spiega Redaelli - sa di trovare un’ampia varietà di servizi di eccellenza, dal l’officina alla disponibilità di una gamma lu brificanti in costante aggiornamento: l’obiettivo è avere una rete omogenea, aperta a clienti che non sono sottoposti a vincoli del costruttore per l’assistenza, che esigono qualità senza imposizioni a livello
di prezzi, ad autotrasportatori che vogliono essere liberi ma avere un riferimento organizzato e strutturato in termini di assistenza”. Quali sono i criteri di selezione delle officine partner? “Servizi puntuali e - risponde l’Amministratore delegato - di alta qualità e conformità alla carta del Gruppo Total su salute, sicurezza e qualità, a garanzia della sicurezza delle operazioni e delle persone presso i Total Center, con preventivi gratuiti
e trasparenti. Le officine hanno la massima libertà nella politica commerciale, il loro impegno è relativo all’utilizzo del nostro logo e dei nostri colori e all’utilizzo dei nostri lubrificanti: entrando nel nostro network, ampliano la gamma di servizi per i trasportatori, ad esempio con il sistema ANAC, che attraverso l’esame del lubrificante effettua la diagnosi dello stato di salute del veicolo, per pianificarne la manutenzione, allungarne la vita e migliorarne le performance”.
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VIASAT / LUCA MORETTI ILLUSTRA LA STRATEGIA NEL COMPARTO RACCOLTA RIFIUTI
Soluzioni performanti per le Smart City IL WASTE MANAGEMENT È UN AMBITO CHE VEDE VIASAT GROUP IN PRIMA FILA NEL FORNIRE SOLUZIONI PERFORMANTI E TECNOLOGICAMENTE AVANZATE, GRAZIE A UN ASSETTO SEMPRE PIÙ FORTE, AVENDO ACQUISITO L’ESPERIENZA E IL KNOW-HOW DI DUE TRA LE PRINCIPALI REALTÀ DI QUESTO SETTORE: ANTHEA E DATAMOVE. “IL VANTAGGIO COMPETITIVO CHE ABBIAMO, RISPETTO AD ALTRI PLAYER, È CHE OGGI SUL MERCATO NON ESISTE UNA SOLUZIONE GOVERNATA IN MANIERA UNIVOCA, MA SONO PRESENTI SOLAMENTE DIVERSI SISTEMI CHE SI OCCUPANO DI PROCESSI PARZIALI”, DICE MORETTI.
D
FABIO BASILICO VENARIA
a qualche anno è cominciato un viaggio al la scoperta del modello di gestione che dovrà gui dare le aziende che si occupano di trasporto merci e logistica, ma anche di raccolta dei rifiuti, in un mercato globale sempre più competitivo, sicuro, legale ed ecologico. La col-
lettività, infatti, si mobilita verso una maggiore consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale, economia circolare, crisi climatiche e dell’ecosistema. Ed è innegabile come l’insieme del le attività legate al mondo dei servizi di Waste Management stia riscuotendo sempre maggiore attenzione, nell’ambito delle visioni innovative che riguardano lo sviluppo di
progetti con impatto applicativo su quell’ecosistema che viene comunemente definito Smart City. Un ambito che vede Viasat Group in prima fila nel fornire soluzioni per formanti e tecnologicamente avanzate, grazie a un assetto sempre più forte, avendo acquisito l’esperienza e il know-how di due tra le principali realtà di questo settore: Anthea e
Datamove. “In un ambito come quello del Waste Management (in for te crescita in Europa con margini che vanno dal 20 al 30 per cento l’anno) - spiega Luca Moretti, Head of Waste Management di Viasat - in cui il costo della non efficienza sarà sempre più elevato, sia in termini economici che di sanzioni, offrire strumenti di semplice e ve-
Viasat Group sempre più protagonista nel fornire soluzioni adeguate allo sviluppo dell’ecosistema Smart City.
loce utilizzo per rendere convenienti e favorire comportamenti virtuosi, deve essere un obiettivo da perseguire con tenacia”. “Attualmente - continua Moretti - la gestione dei rifiuti in Italia è organizzata secondo modelli che, in molti casi, non contemplano l’utilizzo di tecnologia già disponibile sul mercato. Tutto ciò rende meno ef ficienti i processi e, in generale, più gravoso il governo delle attività, in termini di impegno delle risorse, generando conseguentemente un mag gior impatto economico. Non a caso Viasat ha investito, puntando su questa specifica linea di business specifica che sfrutta in maniera decisa gli strumenti innovativi, garantendo soluzioni performanti, servizi avanzati e assistenza costante per rispondere alle continue esigenze di cam biamento ed evoluzione delle imprese che operano nel mercato dell’igiene urbana, massimizzandone efficienza e competitività”. A supporto di questa strategia rientra anche il sostegno offerto alla Fondazione Operate che ha tra i suoi principali obiettivi quello di promuovere le tematiche della sostenibilità ed economia circolare, attraverso un’azione articolata sui diversi piani della ricerca, dello studio, della formazione e della comunicazione in Italia e all’estero. Inoltre, a Ecomondo 2019 sono state presentate la suite WMS, Waste Management Solutions e Ambiente in Cloud. “WMS è il primo sistema unico nato dall’integrazione delle esperienze e delle piat taforme di Anthea, per la parte di gestione rifiuti, gestione operativa del servizio e risorse, fino alla tariffazione puntale, di Datamove per la parte di gestione flotte e metering e di Viasat come player principale di servizi telematici e IoT (Internet of Things) - aggiunge Luca Moretti - WMS è la prima soluzione Erp (Enterprise Resource Planning)/IoT unica con funzio-
nalità a copertura dei processi dalla gestione ambientale, gestione operativa del servizio di raccolta, metering puntuale sul campo, tariffa puntale e billing, fino alle applicazioni in ottica Smart City per la comunicazione fra ente, azienda e cittadino, con l’utilizzo del le skill di Amazon Alexa per la raccolta dei rifiuti. Ambiente in Cloud è una piattaforma gestionale completamente cloud nativa, dedicata a produttori, trasportatori, impianti e intermediari per la gestione dei rifiuti industriali. Il cliente non è più costretto ad acquistare licenze, server, pagare onerosi costi di manutenzione, paga solo quello che usa con una assistenza an che online, la possibilità di accedere al sistema in qualunque momento e da ogni device”. Con queste soluzioni è pos sibile, quindi, contare su un unico partner, un unico referente, un unico responsabile per la gestione completa dei processi dell’intera filiera dei servizi ambientali. “Il vantaggio competitivo che abbiamo, rispetto ad altri player, è che oggi sul mercato non esiste una soluzione governata in maniera univoca, ma sono presenti solamente diversi sistemi che si occupano di processi parziali - dice ancora Luca Moretti - Questa mole di informazioni, adeguatamente gestiti da un’unica piattaforma, non solo permette di governare la mi surazione dei conferimenti rifiuti da parte delle utenze, ma garantisce l’inalterabilità dei dati misurati, la sicurezza e la modalità di conservazione e rispetto della privacy in piena conformità alla normativa italiana ed europea. Un vantaggio enorme per il cliente finale che sosterrà minori costi, ottenendo massima efficienza. Un mo dello certamente re plicabile anche a livello internazionale, grazie alla forte presenza del Gruppo Viasat, diretta o tramite partner e rivenditori, in numerosi paesi europei”.
Luca Moretti, Head of Waste Management di Viasat.
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SCANIA / LA NUOVA GENERAZIONE VINCE IL “TRUCK OF THE YEAR LATIN AMERICA 2020”
Södertälje chiama, Brasile risponde
L
MICHELE S. ALTIERI SAN PAOLO
a nuova generazione di veicoli industriali Scania si è aggiudicata il Truck of the Year Latin America per l’anno 2020. La selezione è stata effettuata da una giuria composta da 15 editori e giornalisti specializzati in veicoli industriali provenienti da Brasile, Argentina, Cile e Perù. Il premio è stato presentato al Salone Fenatran, la più grande manifestazione dedicata al mondo dei trasporti in America Latina, tenutasi a San Paolo Expo, in Brasile. “Dall’introduzione in America Latina, all’inizio dell’anno, della nuova generazione di veicoli Scania - ha dichiarato Christopher Podgorski, Presidente e Amministratore delegato di Scania Latin America - gli autotrasportatori hanno manifestato lo stesso entusiasmo già precedentemente dimostrato dai colleghi europei. L’eccezionalità dei nuo vi veicoli è stata comprovata, in particolare per quanto riguarda il risparmio di carburante, che garantisce la migliore economia operativa totale e contribuisce alla lotta ai cambiamenti climatici”. Basato sulle stesse regole del rinomato “International Truck of the Year”, il premio latino-americano viene assegnato ai veicoli industriali introdotti sul mercato negli ultimi 12 mesi. La decisione della giuria si basa sulla valutazione del veicolo che ha contribuito maggiormente all’efficienza dei trasporti su strada. Vengono presi in considerazione numerosi criteri quali innovazione tecnologica, comfort, sicurezza, guidabilità, consumo di carbu-
NELL’ANNO DEL SUO SBARCO IN SUD AMERICA, AL SALONE FENATRAN LA FAMIGLIA DI VEICOLI INDUSTRIALI DEL COSTRUTTORE DI
SÖDERTÄLJE PORTA A CASA IL TITOLO PIÙ ELEVATO. “GLI AUTOTRASPORTATORI HANNO MANIFESTATO LO STESSO ENTUSIASMO GIÀ PRECEDENTEMENTE DIMOSTRATO DAI COLLEGHI EUROPEI”, AFFERMA CON ORGOGLIO
CHRISTOPHER PODGORSKI, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE SCANIA LATIN AMERICA.
DELEGATO
rante, impronta ambientale ed economia operativa totale. La nuova generazione del costruttore di Södertälje ha già vinto il premio International Truck of the Year nel 2017 in Europa. Veicoli commerciali e industriali Scania, Volvo, Iveco e Volkswagen sono stati tra i con-
tendenti di questo primo Truck of the Year Latin America. La giuria, coordinata dal giornalista e editore brasiliano Marcos Villela di World Transport, è composta dai seguenti giornalisti provenienti da Argentina: Federico di Renzo (World Transport) e Mariano Vidal (Super-
Truck); Brasile: Andrea Ramos (Caminhaonaweb), Décio Costa (Estradão), Graziela Gina Potenza (Trucker), Ivo Mattos (Cargo and Transport) Pedro Trucão (Trucão With Foot on the Road), Rômulo Felippe (Truck) e Sérgio Kaskalian (Planet Truck); Cile: Andrés Lang (T Magazine) e Rodri-
go Castilho (Press Latam): e dal Perù: Nancy Diaz (Truck World). Il premio IToY (International Truck of the Year) è stato lanciato nel 1977 da Pat Kennett, giornalista britannico e leggendario editore della rivista Truck. Oggi, i 23 membri della giuria rappresentano le principali rivi-
ste europee di veicoli commerciali e industriali. Inoltre, negli ultimi anni, il gruppo IToY ha esteso la sua sfera d’influenza nominando alcuni “membri associati” provenienti da mercati in crescita, quali Cina, In dia, Iran, Sudafrica, Australia, Brasile, Giappone e Nuova Zelanda.
DIESEL TECHNIC / ORDINI AL MATTINO, IL RICAMBIO ARRIVA NEL POMERIGGIO
Piace la consegna fatta in giornata IL SERVIZIO SAME DAY DELIVERY, INTRODOTTO CIRCA UN ANNO FA NELLE REGIONI DEL NORD ITALIA, È ATTIVO ANCHE IN TOSCANA, A DIMOSTRAZIONE DELL’EFFICIENZA DELL’ORGANIZZAZIONE E DELL’APPREZZAMENTO DA PARTE DEI CLIENTI. “COPRIRE SEMPRE PIÙ ZONE CON LA CONSEGNA IN GIORNATA È UNO DEI NOSTRI PRINCIPALI OBIETTIVI”, AFFERMA WALTER SCHIAVI.
D
LINO SINARI VERONA
iesel Technic Italia, filiale italiana di Diesel Technic Group - uno dei più importanti fornitori nell’Aftermarket indipendente di ricambi per tutti i tipi di veicoli professionali - annuncia l’attivazione del servizio “Same Day Delivery” anche in Toscana, in un’ottica di sempre maggiore efficienza e soddisfazione della clientela. Con l’estensione di “Same Day Delivery”, anche i partner commerciali di Diesel Technic Italia che operano in Toscana - oltre ai colleghi di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, TrentinoAlto Adige, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna possono contare sulla consegna in giornata dei prodotti a marchio DT Spare Parts e Siegel Automotive. “Da oggi - spiega Walter Schiavi, Ge-
neral Manager Diesel Technic Italia - i clienti di tutta la Toscana, effettuando gli ordini dal lunedì al venerdì mattina entro le 10.15, avranno la ga-
ranzia di ricevere le parti richieste entro le 16.30 dello stesso giorno. Per il resto del territorio, la consegna rimane garantita entro il giorno suc-
cessivo all’ordine”. L’efficiente magazzino di Diesel Technic Italia a Verona, recentemente ampliato, la disponibilità immediata di
Uno dei mezzi utilizzati per il servizio di “Same Day Delivery“ di Diesel Technic Italia.
oltre 16mila prodotti a marchio DT Spare Parts e Siegel Automotive e un servizio di trasporto con una flotta di cinque veicoli dedicati a questo servizio sono i punti cardine grazie ai quali l’azienda è in grado di assicurare la consegna in giornata a tutti i clienti in Nord Italia e Toscana. “Con Same Day Delivery - precisa Schiavi - assicuriamo, da circa un anno, la consegna in giornata degli ordini dei ricambi a marchio DT Spare Parts e Siegel Automotive nelle regioni del Nord Italia. Questo servizio è stato particolarmente apprezzato ed è risultato utile per lavorare in modo sempre più efficiente e rapido, a vantaggio di una sempre maggiore soddisfazione della clientela. Con grande piacere, dopo aver avuto il giusto tempo per perfezionare il servizio, siamo pronti per introdurre Same Day Delivery anche in Toscana. Per Die-
Walter Schiavi, General Manager Diesel Technic Italia.
sel Technic Italia il servizio è un asset strategico e riuscire a coprire sempre più zone con la consegna in giornata rappresenta il raggiungimento di uno dei nostri principali o biettivi: essere un vero e proprio partner per i clienti, contribuendo ad aiutarli a sviluppare la loro attività, fornendo ricambi di qualità attraverso un servizio efficiente e tempestivo”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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EUROMASTER / LA SCELTA DI ECO ERIDANIA, LEADER NELLA RACCOLTA RIFIUTI
Ogni gomma è sotto controllo L’AZIENDA DI ARENZANO HA STRETTO UNA PARTNERSHIP CON
EUROMASTER, NETWORK DELL’ASSISTENZA PNEUMATICI E DELLA MANUTENZIONE VEICOLI. “ERA NECESSARIO UN UNICO RIFERIMENTO SUL TERRITORIO NAZIONALE PER LA GESTIONE DI UN MONDO COMPLESSO COME QUELLO DEGLI PNEUMATICI”, AFFERMA
CORRADO ERCOLE, RESPONSABILE FLOTTA ECO ERIDANIA.
U
MAX CAMPANELLA ARENZANO
nico e solo elemento di contatto tra veicolo e suolo, lo pneumatico è decisivo per un trasporto sicuro, efficiente e efficace. Lo sanno bene gli autotrasportatori qualunque sia la dimensione dell’azienda. Naturalmente, il valore di una gomma e il suo stato di salute diventano ancor più importanti quando i veicoli effettuano servizi delicati e importanti per la collettività. È su queste motivazioni che, poco più di un anno fa, Eco Eridania, riferimento nazionale nella raccolta e gestione dei rifiuti, ha stretto una partnership con il network Euromaster, affidando la manutenzione dei pneumatici della sua flotta di circa 850 unità interamente alla catena specializzata in tutta Europa nell’assistenza pneumatici e manutenzione dei veicoli. Realtà nata come impresa familiare nel 1988 per volontà di Andrea Giustini, Presidente, il Gruppo Eco Eridania ha sede ad Arenzano, in pro-
vincia di Genova, ma è oggi operativo in 17 regioni italiane con una presenza capillare sul territorio. Sin dall’inizio Eco Eridania si specializza nel settore ambientale come società di servizi e consulenza: Giustini intuisce che si era all’inizio di un’esigenza, legata allo smaltimento dei rifiuti, destinata a crescere e diventare sempre più complessa nel corso degli anni. Nel 1991 ha inizio l’attività del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti speciali, con particolare qualifica nella gestione dei rifiuti speciali di origine sanitaria e industriale. Nel 2006 viene avviato il primo step di uno sviluppo che continua tuttora: l’acquisizione del 51 per cento del capitale della Eco Travel e la nascita di Petico, azienda specializzata nella cremazione animale assistita. L’anno successivo l’acquisizione di un secondo inceneritore nel porto di Cagliari e di un impianto per seguire il business del rifiuto industriale in Sardegna. Nel 2011 l’azionariato si apre all’ingresso di Fondi
d’investimento dando il via a una serie di acquisizioni che portano gradualmente all’attuale assetto e affermano Eco Eridania come azienda leader in Italia nei servizi di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento di rifiuti di origine sanitaria e industriale: 10 aziende, otto impianti, 32 filiali, 1.200 dipendenti, una capacità di trattamento di 140mila tonnellate, un parco veicolare di 850 mez zi, 35mila clienti e un fatturato di 150 milioni di euro. Il Gruppo si avvale di impianti di proprietà per la termovalorizzazione e nel 20192020 registra un trend in continua crescita con ambiziosi programmi di espansione. “Il nostro parco veicolare - afferma Corrado Ercole, 48 anni, Responsabile Flotta, in Eco Eridania dal 2013 - è costituito da veicoli profondamente diversi tra loro, sia come risultato delle diverse acquisizioni societarie, che han-no portato all’accorpamento delle relative flotte, sia per gli investimenti attuati negli anni, finalizzati a rispondere alle molteplici necessità del setto-
re ambientale. Eco Eridania si occupa della raccolta, dello stoccaggio provvisorio e dello smaltimento di rifiuti speciali (pericolosi e non), tra cui sanitari e industriali, nonché del ricovero in regime di refrigerazione e incenerimento di sottoprodotti di origine animale, della raccolta di oli esausti di o-rigine animale e vegetale destinati al recupero, della raccolta e dello smaltimento di rifiuti da ufficio, rifiuti elettrici e elettronici. Per una varietà così ampia occorre un parco differenziato: abbiamo dal furgone piccolo all’autotreno ogni tipo di veicolo con tanti differenti allestimenti. Tutti i nostri mezzi sono idonei al trasporto di rifiuti speciali, in conformità alle norme e ai requisiti richiesti dalla norma ADR, nonché iscritti all’Albo Nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti in particolare nelle categorie 1, 4 e 5. Tutti sono dotati di sistema di geolocalizzazione satellitare, in funzione 24 ore su 24”. Tra i veicoli commerciali leggeri prevale il marchio Fiat Professional, tra quelli
pesanti Iveco, ma di fatto la flotta è multibrand. Nel 2018 la scelta, per gli pneumatici, di avviare una collaborazione con Euromaster. “Avendo un parco distribuito in tutta Italia - spiega Ercole - si avvertiva la necessità di un software che schedulasse ogni veicolo, per dedicare a ciascuno la massima attenzione: avevamo pneumatici di diversi brand e poter verificarne percorrenze, statistiche sulla durabilità in
team di tecnici specialisti nella gestione di una rilevante mole di dati raccolti. Non da ultimo la fatturazione centralizzata solleva i nostri uffici amministrativi dalla contabilizzazione di centinaia di fatture diverse: prima avevamo fornitori su tutto il territorio con rapporto singolo con ogni fornitore e veniva fatturato ogni singolo intervento. Oggi siamo riusciti a uniformare a livello nazionale i costi relati-
Un pesante e, a sinistra, veicoli commerciali di Eco Eridania.
funzione della tipologia d’impiego era diventato necessario. Euromaster ci ha proposto un software che rispondeva esattamente a questa esigenza, coprendo in maniera capillare l’analisi sull’intero territorio nazionale: la loro piattaforma web raccoglie tutti i dati dell’equipaggiamento pneumatici della flotta (brand, modello, misure, pressioni, usura) permettendoci di gestire al meglio tutti i dati e tenere monitorati i veicoli per ridurre al minimo i fermi macchina, per quel che concerne lo stato di salute dei pneumatici”. Eco Eridania per il suo parco diversificato praticamente utilizza tutte le misure di pneumatici esistenti sul mercato. “Euromaster - afferma Ercole - ci assiste in un mondo per noi complesso, mettendo a disposizione un
vi agli pneumatici e abbiamo sempre un referente a livello di progetto: l’addetto al parco veicolare di ciascuna sede Eco Eridania s’interfaccia con i singoli provider Euromaster e l’intero lavoro viene contabilizzato con una sola fattura per l’intero territorio nazionale”. Quanto è importante oggi per un’azienda come Eco Eridania poter contare su un referente stabile per gli pneumatici? “Considerando la nostra attività - risponde in conclusione Ercole - ogni fermo macchina per noi vuol dire interruzione del servizio con ritardi e problematiche conseguenti. Ridurre il disagio è l’obiettivo della partnership con Euromaster: avere il monitoraggio continuo, poter intervenire al momento corretto e prevenire offre risultati evidenti”.
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ZF / INNOVATION LABEL AWARD PER IL PROPULSORE ELETTRICO CETRAX
A prova di futuro
IL PREMIO PER L’INNOVAZIONE ASSEGNATO AL PRODUTTORE DI FRIEDRICHSHAFEN CONSOLIDA LA SUA LEADERSHIP NEL CAMPO DELLE SOLUZIONI DI ELETTROMOBILITÀ PER IL TRAFFICO LOCALE. AL DEBUTTO AL SALONE BUSWORLD LA NUOVA GENERAZIONE DEL COLLAUDATO SISTEMA DI TRASMISSIONE AUTOMATICA PER AUTOBUS ECOLIFE 2.
A
MICHELE S. ALTIERI BRUXELLES
Non è il primo riconoscimento che ZF ha ricevuto quest’anno per i suoi pro pulsori elettrici per autobus. A febbraio l’assale a portale elettrico AxTrax AVE è stato insignito dell’Environmental Protection Award alla fiera ElekBu di Berlino. Versatile e potente, CeTrax è stato espressamente progettato da ZF per l’impiego negli autobus e, nel 2017, è stato presentato per la prima volta al pubblico. La struttura del propulsore si basa su un approccio “plug-and-drive”. CeTrax può essere installato facilmente in veicoli dotati di
Tecnologia per il progresso della mobilità. Andreas Grossl, Head of Axle and Transmission Systems for Buses and Coaches ZF, riceve l’Innovation Label per il propulsore elettrico centrale CeTrax durante la cerimonia di premiazione alla fiera Busworld di Bruxelles.
una configurazione convenzionale per gli organi di trasmissione. È quindi idoneo sia allo sviluppo di nuovi veicoli, sia al retrofit di piatta forme esistenti. Questo consente ai costruttori di veicoli e ai titolari d’imprese di trasporto di rispondere in modo versatile alle esigenze del mercato e alle normative vigenti. ZF supporta il passaggio a un trasporto pubblico a basse emissioni, sicuro e intelligente con una gamma diversificata di propulsori
elettrici per tutti i segmenti di veicoli, oltre a sensori e centraline di comando per sistemi di trasporto autonomi. Al Bus world Europe, l’azienda tedesca ha presentato il suo port folio di soluzioni: accanto a CeTrax, in anteprima mondiale la nuova generazione del sistema di trasmissione automatica EcoLife. Ultima generazione del collaudato sistema di trasmissione automatica per autobus, numerose migliorie tecniche rendono Eco -
Life 2 più leggero, più efficiente, più robusto e di più facile manutenzione. I miglioramenti più significativi includono la possibilità di risparmiare fino al tre per cento di carburante, funzione start-stop per tutte le varianti di modelli e minore usura grazie al sistema di raffreddamento ottimizzato. Nell’ultima generazione di EcoLife, ZF ha inoltre potenziato ulteriormente i livelli di comfort, migliorando ad esempio i cambi marcia.
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lla fiera Busworld, ZF ha ricevuto l’Innovation Label per il propulsore elettrico centrale CeTrax, che consente agli autobus di operare a emissioni ze ro. Il premio sottolinea l’innovazione tecnologica del propulsore elettrico e consolida la posizione di leader del produttore di Friedrichshafen nel campo delle soluzioni di elettromobilità. Il propulsore elettrico centrale CeTrax ha sbaragliato un’agguerrita e diversificata schiera di con-
correnti nella categoria dei singoli componenti e periferiche. “Questo premio - ha affermato durante la cerimonia di premiazione Andreas Grossl, Head of Axle and Transmission Systems for Buses and Coaches ZF - dimostra ancora una volta che ZF è pioniere nell’elettrificazione di tutti i segmenti di veicoli. CeTrax è un componente essenziale per lo sviluppo di un trasporto locale a prova di futuro, che ZF sostiene con ogni mezzo. Il premio dimostra che con la nostra strategia siamo sulla strada giusta”.
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ALLA TERZA
THERMO KING / PARTNERSHIP SEMPRE PIÙ STRETTA TRA LA
GENERAZIONE DELLA FAMIGLIA BARTOLI, L’AZIENDA FIORENTINA È OGGI RIFERIMENTO NEL TRAINATO COME DEALER SCHMITZ E NEL
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Carta vincente per
NOLEGGIO DI SEMIRIMORCHI. PER IL TRASPORTO REFRIGERATO NEL
2004 INCROCIA LA COSTA CON
FAMIGLIA
CUI SI SVILUPPA NEGLI ANNI UNA COLLABORAZIONE BASATA SU VALORI COMUNI: VOCAZIONE AL SERVIZIO E ATTENZIONE AL CLIENTE CHE ESIGE IL MASSIMO NELLA SCELTA DELL’UNITÀ FRIGO. “CON THERMO KING I TRASPORTATORI VIAGGIANO CERTI DI ESSERE SEMPRE NEL RISPETTO DELLE NORMATIVE”, AFFERMA
MARCO TOSI, ITALY & ISRAEL SALES MANAGER.
Q
MAX CAMPANELLA FIRENZE
ualità ai massimi livelli senza compromessi, apertura al nuovo e vicinanza al cliente finale. Sono tutti elementi che costituiscono il minimo comun denominatore di Thermo King, Costa Eugenio e Bartoli, tre aziende che, nello sviluppare la loro partnership, puntano a soddisfare le esigenze di trasportatori che vogliono viaggiare se reni, con prodotti che rappresentano il meglio nel loro segmento. Che quando si tratta di frigoriferi vuol dire dare al la committenza la massima garanzia di una filiera del freddo rispettosa della merce deperibile, che sia alimentare o farmaceutica. Tutti criteri ben studiati da Dirino Bartoli, Amministratore dell’azienda che porta il suo nome, nello scegliere il prodotto Thermo King, attraverso la consolidata collaborazione con la Concessionaria parmense Costa Eugenio. Da settant’anni nel settore del trasporto, Bartoli è un’azienda di famiglia da tre generazioni. Già nel dopoguerra Tito Bartoli iniziava a Firenze con i camion e, negli Anni Cinquanta, con i rimorchi Corniani alimentati dalla
tecnologia idraulica. Ai tempi Viberti era il produttore meglio organizzato e, nel 1953, Bartoli ne ottiene il mandato per parte del territorio di Toscana e Umbria. Con la seconda generazione, nella persona di Gianluca Bartoli, af-
fiancato dalla moglie Teresa, tuttora presenti in azienda con i figli Dirino e Bartolomeo, la partnership con Viberti si consolida e l’azienda fiorentina si specializza nel commercio di rimorchi e semirimorchi, che resta il suo
unico business, diventando presto un riferimento nazionale nel mondo del trainato. Dirino è cresciuto con il pa dre nei mercati e nelle piazze, quando vendere un rimorchio voleva dire incontrare i clienti di persona, nei
luoghi dove questi operavano tutti i giorni, sabato e domenica compresi. “Andavamo racconta l’Amministratore dove si radunavano i trasportatori: lì ho imparato a lavorare tenendo buone relazioni con i clienti. Ancora oggi ab-
Da sinistra: Dirino Bartoli; Cristina Costa; Bartolomeo Bartoli; Valentina Costa; Marco Tosi; Lorenzo Ollari.
biamo clienti storici, che seguiamo dai tempi di mio nonno: è questo un valore importante per me, frutto della serietà e della passione che ha sempre contraddistinto il nostro lavoro”. Con l’arrivo al timone della terza generazione quello che cambia è l’approccio alla vendita: fino al 1992 Viberti era un brand che si vendeva da solo, poi gli equilibri sono cambiati radicalmente. “Il mercato - afferma Dirino Bartoli - si è segmentato in piccoli produttori industriali, più vicini all’artigianato, che hanno avuto una visione poco prospettica: scarsa innovazione dei prodotti, scarsa attenzione all’export. In questo scenario, si sono aperte le chance per i produttori tedeschi”. Nel 1992 Bartoli riparte da zero. Dopo una parentesi con la francese Fruehauf inizia con Acerbi, ma la svolta è vicina: è il 1995 e Schmitz sta appena iniziando a farsi conoscere fuori dai confini tedeschi e cerca un riferimento per l’Italia, puntando su Bartoli e la sua esperienza. “È stato tutt’altro che semplice all’inizio - ricorda Bartoli por tare un marchio tedesco presso i clienti italiani. Abbiamo cominciato con le flotte operative verso l’estero e, dopo dieci anni, abbiamo ini-
GUIDATA DAL FONDATORE AFFIANCATO DALLE FIGLIE, COSTA EUGENIO SI PROIETTA NEL FUTURO
DAL 1995 RIFERIMENTO NELLA VENDITA E ASSISTENZA THERMO KING N ata nel 1955 a Parma, come officina specializzata nei veicoli industriali, Costa Eugenio prende il nome dal suo fondatore, personaggio di grande curiosità che intuisce prima di altri lo sviluppo importante che, di lì a poco, avrebbe conosciuto il settore del trasporto di merce deperibile. “In pochi anni - racconta Cristina Costa, seconda generazione con le sorelle Silvia, Responsabile Amministrazione, e Marika, Responsabile Acquisti e Formazione - abbiamo iniziato a lavorare con le principali Concessionarie fino a quando, nel 1972, siamo di-
ventati Concessionaria Thermo King. Nel 2005 abbiamo aperto il ramo di attività nell’aria condizionata, ricevendo il mandato per i prodotti Thermo King per autobus e treni”. Oggi al timone di Costa Eugenio, che dà lavoro a 42 dipendenti tra la sede di Parma e la filiale di Calenzano, alle porte di Firenze, c’è tuttora il dinamico fondatore, affiancato dalle figlie e dalla terza generazione: Valentina, 31 anni, figlia dell’ingegner Aldo Costa, già direttore tecnico della Scuderia Ferrari Formula 1 e oggi della tedesca Dallara, dimostra una propen-
sione per le vendite; Lorenzo Ollari, stessi anni, figlio di Cristina, si occupa della parte tecnica e operational. “L’entusiasmo con il quale lavorano sul campo - afferma Cristina Costa fa ben sperare nel futuro, che premierà chi è pronto a dare un servizio: la nostra azienda si è sempre caratterizzata per l’attività post vendita, tanto da essere la Concessionaria Thermo King con il maggior numero di contratti di manutenzione. Una scelta vincente che punta a far funzionare al meglio le unità frigo”.
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CONCESSIONARIA COSTA EUGENIO E LA TOSCANA BARTOLI
la catena del freddo
sti maggiori”. L’occasione è arrivata quan do Pierluigi Camorali, Re sponsabile Commerciale Set tore Frigoriferi di Costa Eugenio, era sul campo presso un’importante flotta che chiedeva espressamente frigoriferi Thermo King. “Quan do sono stati consegnati veicoli equipaggiati con i fri go Thermo King - racconta Camorali - ho suggerito a Bar toli di lasciare che fossimo noi a occuparci della manutenzione: ci siamo presto resi conto che parlavamo la stessa lingua, che avevano in comune l’obiettivo non di effettuare la vendita, ma di seguire il cliente per l’intera vita del mezzo”. UN PASSO AVANTI
ziato con l’isotermico: in un mercato dominato dai francesi, abbiamo superato tante im passe fino a quando, nel 2008, abbiamo raccolto il frutto dei nostri sforzi sul pia no commerciale e, sul piano dei prodotti, gli sforzi di Schmitz negli investimenti nel settore frigo”. Quando Bartoli si approccia al trasporto refrigerato lo fa con il suo stile, seguendo una strategia cui mai rinuncerebbe Gianluca: con la vocazione per il servizio al cliente. “Il mercato - spiega Dirino Bartoli - è fatto di tanti player e tante sfaccettature: c’è chi chiede il minimo indispensabile e punta al prezzo, magari perché effettua pochi chilometri, e ci sono aziende particolarmente esigenti. Il nostro obiettivo è accontentare tutti, che per essere competitivi vuol dire saper scegliere il partner giusto”.
l’area da Parma a Imola, dalla Toscana a La Spezia alla Sardegna ha il suo riferimento in Costa Eugenio. “Ho conosciuto il prodotto Thermo King nel 2004 - spiega Dirino Bartoli - quando volevamo offrire sul mercato i semirimorchi Schmitz con un’alternativa nella scelta del gruppo frigorifero, con costi adeguati e senza un delta eccessivo rispetto ai competitor, per soddisfare la richiesta di clienti che puntavano alla qualità: l’incontro con Costa
Eugenio ci ha consentito di essere competitivi con una tipologia di clientela attenta all’acquisto del frigo. Negli anni ci siamo conosciuti e si sviluppata una collaborazione che si basa sulla stima tra due famiglie impegnate da anni nel settore”. Bartoli punta molto sul trasporto refrigerato, con una flotta a noleggio di 950 veicoli dei quali 350 frigo. Tra le tante aziende servite nomi di rilievo quali Atlantica, MEC Trasporti, Gruppo Ba-
rella, CTA Bologna, Alexandra Group e Vercesi Trasporti. “Abbiamo un’esperienza consolidata in questo settore - aggiunge Bartoli - nel quale operiamo con valori etici e di serietà che abbiamo in comune con Thermo King e Costa Eugenio: portiamo sul mercato non un prodotto qualsiasi, sgomitando per venderlo; con il frigo Thermo King garantiamo performance di lunga durata e i clienti lo sanno. Alcuni clienti che acquistano Thermo King li seguiamo dal
1996: viene premiata l’avanguardia”. Sull’intero territorio, nazionale ed estero, la flotta di semirimorchi con frigo Thermo King a noleggio Bartoli viene seguita h 24 da Costa Eugenio. “Il cliente finale spiega Cristina Costa, Presidente - non deve mai fermarsi: è questo l’obiettivo della partnership, nata per dare a Bartoli l’opportunità di servire clienti che, in alternativa, avrebbero dovuto importare Thermo King affrontando co-
Un approccio che trova il plauso del produttore. “Bartoli - afferma Marco Tosi, Italy & Israel Sales Manager Thermo King - ha sempre dimostrato di essere un passo avanti con le idee: è giusto soddisfare il mercato in tutte le sue esigenze, considerando che per quella parte che vuole il massimo, che usa con frequenza l’unità frigo, il nostro prodotto non ha alternative. Spesso presentiamo sul mercato prodotti che, in anticipo, rispondono alle normative future, come nel caso dell’SLXi e del sistema telematico che lo accompagna. Scegliendo Thermo King un’azienda di trasporto sa che può viaggiare senza problemi, che non è costretta a verificare se i veicoli sono in regola o a doverli adattare. Con Costa Eugenio e Bartoli abbiamo in comune l’approccio che non prevede di rincorrere il cliente, ma proporre un prodotto che ha alle spalle forti investimenti in Ricerca & Sviluppo e che garantisce a 360 gradi il rispetto delle normative, che trasporti alimentari o pharma. Tanto per fare un esempio, l’intera gamma di unità Thermo King per semirimorchi e motrici già da cinque anni è omologata per rispondere agli obblighi normativi sull’utilizzo del gas che andranno in vigore nel 2020”.
DALL’AUSTRIA E DALL’OLANDA
Oggi Bartoli ha un mercato di tutto rispetto, dà lavoro a 16 dipendenti e viaggia con un fatturato annuo attestato sui 35 milioni di euro. Al mandato Schmitz affianca la vendita esclusiva degli ultraleggeri austriaci Berger (novità di quest’anno) e dei portacontainer della olandese Ren ders, avendo in questo modo una famiglia completa per tutti i segmenti del trainato, con veicoli in vendita e dal 2000 anche a noleggio. Nel trasporto refrigerato, per soddisfare quella componente di clientela che chiede alta qualità del frigo, attenta alle innovazioni tecnologiche e so prattutto alla garanzia di viaggiare sempre nel rispetto delle normative, per i gruppi fri goriferi sceglie Thermo King, produttore che nel-
Due unità frigo Thermo King, consegnate dalla Concessionaria parmense Costa Eugenio, pronte per equipaggiare i semirimorchi della flotta Bartoli Noleggi.
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KÖGEL TRAILER / ACCORDO QUADRO CON SMET
La spedizione dei mille UNA STORIA DI FIDUCIA QUELLA CHE LEGA IL PRODUTTORE DI SEMIRIMORCHI DI
BURTENBACH, LEADER EUROPEO DEL CENTINATO, A UNA DELLE PIÙ PRESTIGIOSE AZIENDE ITALIANE DI TRASPORTO E LOGISTICA.
“RINNOVIAMO IL PARCO PER RAFFORZARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO E DARE UN VANTAGGIO AI NOSTRI OPERATORI NELLE QUOTIDIANE ATTIVITÀ LAVORATIVE”, AFFERMA
S
LINO SINARI BURTENBACH
MET, una delle più prestigiose aziende italiane di trasporto e logistica, è da cinque anni cliente fedele e soddisfatto dei prodotti Kö gel. Sulla base di questa reciproca fiducia SMET continua a ritirare veicoli del produttore di Burtenbach, leader europeo nel segmento del centinato, nell’ambito di un accordo quadro che prevede la consegna di mille veicoli. CARGO RAIL PER L’INTERMODALE
Massimo Dodoni, Managing Director Kögel Trailer, nominato Personaggio dell’Anno 2019 da Vega Editrice e Il Mondo dei Trasporti, ha consegnato a Domenico De Rosa, Amministratore Delegato di SMET, un semirimorchio con una speciale scritta celebrativa nel corso di un evento organizzato per festeggiare i cinque anni di part nership. “SMET - afferma Dodoni - è una delle maggiori e più conosciute aziende di spedizioni non solo in Italia, ma in tutta Europa. Negli ultimi cinque anni Kögel e SMET sono state unite da una crescita sana e continua e da una partnership unica nel suo genere”. “L’elevata qualità dei se-
DOMENICO DE ROSA, AMMINISTRATORE DELEGATO SMET. mirimorchi e l’eccellente expertise del reparto Vendite ha affermato Domenico De Rosa, Amministratore delegato SMET - sono state e continuano a essere tuttora i motivi del nostro apprezzamento della partnership con Kögel e della nostra intenzione di proseguire in futuro la collaborazione. Con l’introduzione del la generazione Novum, Kögel ha ulteriormente migliorato i semirimorchi che vantavano già un’ottima qualità, a vantaggio soprattutto
degli operatori nelle quotidiane attività lavorative”. I semirimorchi Cargo Rail vengono forniti con profilo laterale esterno ottimizzato e carrozzeria migliorata: queste dotazioni caratterizzano tutti i semirimorchi della famiglia Novum, rendendo questo modello più resistente e semplificando anche la manovrabilità nell’utilizzo quotidiano. Inoltre i Kögel Cargo Rail della generazione Novum si caratterizzano per elevato grado di personalizzazione e
Massimo Dodoni, Managing Director Kögel Trailer.
per la capacità di adattarsi ai requisiti di SMET. “I nuovi semirimorchi - precisa Dodoni - forniscono anche un notevole contributo alla riduzione della CO2: grazie alla versatilità d’impiego su strada, su rotaia e su nave, si possono sfruttare al meglio i vantaggi del trasporto merci sui traghetti e su rotaia nel tratto principale e la versatilità dell’autocarro nel percorso preliminare e successivo”. Le prese per pinza integrate nel telaio, la protezione te-
lone in aramide con apposite pinze e assi speciali appositamente pensati per il trasporto ferroviario rendono questi semirimorchi idonei per il traffico misto. Essi sono concepiti per il caricamento flessibile sui più comuni carri tasca del le ferrovie e per un’altezza del cavalletto di 980 mm. I semirimorchi sono certificati DIN EN 12642 Codice XL e quindi adatti per il trasporto su treni merci rapidi della velocità massima di 140 km/h.
Domenico De Rosa, Amministratore delegato SMET.
Per il trasporto non accompagnato via nave o traghetto, i Kögel Cargo Rail sono dotati come optional di un’attrezzatura RoRo, che comprende uno scivolo chiuso dello spessore di 8 mm e quattro coppie di anelli di fissaggio per carichi pesanti con carico di rottura di 12mila kg. Colonne meccaniche di appoggio rinforzate nella versione Ferry con rulli completano l’equipaggiamento RoRo. DOTAZIONI PERSONALIZZATE
La carrozzeria opzionale Flexi Use presenta diverse possibilità di regolazione: otto nella parte anteriore, regolabili ogni 25 mm, e quattro nella parte posteriore, regolabili ogni 50 mm. In questo modo è possibile regolare le altezze sia sulla parte anteriore sia in quella posteriore in modo indipendente di 200 mm. Ciò consente a SMET di trasportare quotidianamente merci con un’altezza interna da 2.800 a 3.000 mm sia nella parte anteriore che posteriore. Tra le altre dotazioni personalizzate SMET quattro coppie di sponde ribaltabili dell’altezza di 600 mm, corde per telone con due supporti, una cassetta degli attrezzi, un dispositivo di sollevamento meccanico-idraulico e un sistema d’indicazione dell’usura delle pastiglie dei freni.
L’ASPETTO UMANO ALLA BASE DEL SUCCESSO DEL GRUPPO SMET
INSIEME IN ALIS PER UNA LOGISTICA D’INTERMODALITÀ SOSTENIBILE I l Gruppo SMET conta 25 sedi in Europa, è presente - oltre che in Italia, dove mantiene il suo headquarter a Roma - in Spagna, Portogallo, Grecia, Romania e Germania. Dà lavoro a circa 1.400 persone - tra dipendenti diretti e indiretti - e muove qualcosa come 2.600 unità di carico, veicoli che hanno un’età media di due anni e mezzo e supportano l’enorme lavoro intermodale che specializza SMET: in partnership con l’armatore Grimaldi Lines, l’azienda sviluppa tutte le rotte inter-
modali su Mar Mediterraneo e Mar Baltico, ed è stata sostenitrice primaria della progettualità di Grimaldi relativa al cabotaggio nazionale tirrenico e adriatico, concretizzata nell’apertura della linea Genova-Salerno, che oggi sostituisce il trasporto su strada con quello marittimo. Partnership è la parola chiave del “timoniere” Domenico De Rosa che, pur avendo dimostrato nei fatti indubbia capacità manageriale nel cogliere l’opportunità di un panel sempre
più esteso in termini geografici, mantiene intatta la caratteristica di persona che attribuisce massima importanza ai rapporti interpersonali. Per De Rosa l’aspetto “umano” nelle relazioni è qualcosa che conta veramente, non a parole. Prestato alla formazione logistica, vissuta tra Italia e Spagna, è stato l’artefice di una collaborazione divenuta sempre più forte negli anni con quelli che sono oggi i principali partner di SMET: Iveco, Grimaldi Lines e Kögel.
Il trasporto marittimo poggia sullo stretto rapporto di stima e fiducia che lega Domenico De Rosa a Guido Grimaldi, due giovani manager che condividono il progetto ALIS, associazione logistica d’intermodalità sostenibile, che per la prima volta vede sedere intorno allo stesso tavolo categorie coinvolte nel settore che, in passato, sono state in contradditorio tra loro: aziende di trasporto stradale, marittimo, terminalistico e ferroviario nonché produttori come Kögel.
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IL GIOIELLO DI SARAGOZZA È OPERATIVO DALLO SCORSO GENNAIO SU TRE TURNI
LA FILIERA DEL TELAIO DAI LONGHERONI ALLA COTTURA IN FORNO N ovità del 2019 e autentico gioiello della produzione Lecitrailer è l’impianto KTL di Saragozza, la verniciatura in cataforesi che il produttore spagnolo utilizza al 50 per cento per i suoi telai e il 50 per cento per pezzi esterni, come veicoli militari, pali per lampioni, gru ecc. “È operativo - spiega Juan Saavedra - dallo scorso gennaio in tre turni: il telaio viene calato in orizzontale, anziché in verticale, procedura che garantisce maggiore aderenza della vernice. Il processo dura in media 35 minuti, tempo che varia in base alle dimensioni del telaio”. La filiera produttiva ha inizio dai longheroni: il telaio arriva alle dieci vasche, in ciascuna delle quali vi sono liquidi di fosfatizzazione e ferro zincatura. Una volta immerso, viene fatto oscillare in modo da espandere i liquidi e ridurre l’espansione della ruggine. L’intero processo è controllato dalla sala monitoraggio, che
verifica ogni telaio: posizione, tempistica, eventuali anomalie ecc. “Il nostro impianto di KTL con conversione nano tecnologica - aggiunge Saavedra - è il più innovativo del mercato: permette maggiore versatilità dei materiali da trattare e garantisce il miglior stato di conservazione, maggiore vita utile dei prodotti e anche un miglioramento estetico. Il tutto è comprovato dai test di nebbia salina di mille ore, ai quali sottoponiamo pezzi di telaio, e da test effettuati in laboratori esterni”. Dopo la procedura di KTL nelle dieci vasche, di cui l’ottava per la verniciatura in grigio chiaro anziché in nero (per meglio far risaltare eventuali difetti), il telaio è pronto per la cottura: prima a 80 poi a 180 gradi per 40 minuti. Dopo il forno ecco la sala di raffreddamento ad aria, dove resta venti minuti prima di essere verniciato nel colore scelto dal cliente: due le linee disponibili, una per la produzione Lecitrailer e una per gli esterni.
LECITRAILER / IL PRODUTTORE SPAGNOLO PRONTO A NUOVE SFIDE
Offensiva dell’Invincibile Armata L
FORTE DELL’IMPIANTO DI CATAFORESI PIÙ GRANDE D’EUROPA, PER CAPACITÀ DELLE VASCHE E DIMENSIONE DEI PEZZI IN VERNICIATURA, IL COSTRUTTORE DI RIMORCHI E SEMIRIMORCHI LEADER DEL MERCATO NAZIONALE INTENDE SCALARE LE CLASSIFICHE SOPRATTUTTO IN FRANCIA E ITALIA, PUNTANDO SULLA RINOMATA FLESSIBILITÀ DI PRODUZIONE. “ABBIAMO DALLA NOSTRA SPAZIO, KNOW-HOW E CAPACITÀ”, COMMENTA CARLOS LECIÑENA.
MAX CAMPANELLA SARAGOZZA
eader sul mercato interno spagnolo, Lecitrailer è terzo in Francia, ha discrete quote in Italia e Portogallo e una presenza in Belgio, Olanda e Danimarca. Forte dell’impianto di cataforesi più grande d’Europa per capacità delle vasche (20mila litri in ognuna delle dieci) e dimensione massima del pezzo in verniciatura (14 m di lunghezza e fino a 5 t di peso), di fronte a un trend non positivo del segmento dei rimorchi e semirimorchi punta sulla sua capacità di estrema personalizzazione e sull’inve-
te le stagioni, che si trova il cuore pulsante di Lecitrailer: 265mila mq dei quali 54mila coperti. Poco distante, a Pamplona, è ubicata la fabbrica EGA che realizza pannelli per semirimorchi frigoriferi e motrici. Considerando anche i siti di Barcellona, Valencia, Siviglia, Madrid, Lione (50mila mq di cui 7mila coperti) e La Creche, il produttore spagnolo dispone di 431mila mq di cui oltre centomila coperti. Lecitrailer dà lavoro a 850 persone, 250 delle quali dedicate al post vendita. Il 2018 è stato chiuso con un fatturato di 219 milioni di euro, sostanzialmente stabile
mo clienti di rilievo come Fraikin, siamo il terzo produttore con 2mila unità e l’anno prossimo vogliamo piazzarci al secondo gradino del podio. I nostri stabilimenti hanno un potenziale che può tranquillamente raggiungere le 10mila unità, ma fare la guerra ai colossi non è il nostro obiettivo: strategia di Lecitrailer è fare leva sulla flessibilità, accontentare il cliente anche in forniture di minori entità. In Italia vi sono aziende di trasporto che acquistano annualmente anche oltre cento unità, ma Lecitrailer risponde alle necessità di tutti”. La filosofia di produzione di Lecitrailer è rappresentata
Un pianalato per trasporto tronchi e, in basso, un semirimorchio doppio piano.
stimento in nuove figure manageriali per lanciare la sua nuo va offensiva e crescere malgrado l’andamento altalenante del mercato. Fondata nel 1990 da Fernando Leciñena, 76 anni, partito dal nulla, oggi Lecitrailer è guidata dal figlio Carlos che, insieme a Juan Saavedra, storico volto “italiano” del costruttore iberico, a Sebastian Esteban Bueno, Marketing Manager, e a Maria Jose Solsona, Export Department, ci accompagna in un tour alla scoperta del sito produttivo di Saragozza. È qui, nella città dove “el cierzo” soffia in tut-
rispetto ai due anni pre cedenti (221 in entrambi i casi). Nel 2007, anno record, la produzione ha superato le 8.100 unità, che nel 2018 sono state 6.560; se il mercato estero nel 2016 rappresentava il 38 per cento dei telai, l’anno scorso questo dato è salito al 54 per cento. “Quest’anno - ha dichiarato Saavedra - arriveremo a circa 7mila unità, 500 delle quali destinate al mercato italiano. Per il 2020 confidiamo di aumentare i volumi di vendita: in Italia contiamo di arrivare a 700 unità; in Francia, dove abbia-
dall’adattabilità: a Saragozza è come se ci trovassimo in una “maxi carrozzeria”, dove si realizza quello che il cliente desidera: dal furgone in acciaio ondulato al cassonato, dal classico centinato a due o tre assi (anche con telaio zincato) al centinato doppio piano, dai frigoriferi (standard, doppio pianale, trasporto fiori, farmaceutica, alleggerito, city ecc.) alle casse mobili, in acciaio zincato o con telone, dai pianalati (anche per trasporto tronchi ed estensibili) al portacontainer fino alle vasche ribaltabili. Il tutto in con figurazioni diverse, come i mega-camion, allestimenti motrice e rimor-
chi-biga. Non mancano veicoli speciali come i carrelloni, per il trasporto eccezionale o il trasporto gas. Sul piazzale troviamo di tutto, persino veicoli realizzati su misura come un prototipo a due piani per il trasporto di motoveicoli della Polizia. “Abbiamo dalla nostra - commenta Carlos Leciñena - spazio, know-how e capacità e siamo molto rapidi nelle consegne: fabbrichiamo su richiesta perché tutte le linee di produzione sono studiate per essere flessibili e grazie a una collaborazione integrata con fornitori di punta nel rispettivo settore quali Michelin, Bridgestone e Continental per
gli pneumatici e SAF per gli assali”. Oggi Lecitrailer raggiunge l’Italia attraverso la sua filiale diretta, che consente di ottenere le necessarie omologazioni, e la collaborazione di società di distribuzione, che nel 2020 riceveranno il supporto di risorse dedicate. “Stia mo individuando - ha an ticipato Saavedra - una o due figure che rappresenteranno il riferimento Lecitrailer per il mercato italiano. Abbiamo un prodotto di qualità, assolutamente competitivo, già apprezzato in Francia e in Italia, Paesi nei quali riteniamo vi sia un importante potenziale di crescita”.
I presenti al tour della fabbrica di Saragozza organizzato da Lecitrailer per gli ospiti italiani.
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CARRIER TRANSICOLD / PRODOTTI E SOLUZIONI PER IL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA
Presente e futuro della refrigerazione
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FABIO BASILICO LIONE
arrier Transicold alza il livello della sfida dell’efficienza e propone sul mercato una serie di prodotti e soluzioni d’eccellenza per l’ottimizzazione del trasporto a temperatura controllata. È stata la kermesse lionese del Solutrans 2019 il palcoscenico ideale per mostrare al pubblico ciò che Carrier Transicold intende come presente e futuro della refrigerazione. Al centro della proposta Carrier, la nuova generazione del Vector HE 19, il sistema di controllo della temperatura che, in anteprima mondiale, è stato presentato nella versione multitemperatura con certificazione Piek. Il suo nuovo, moderno, design incorpora una serie di importanti innovazioni che incrementano in modo significativo l’efficienza operative, aumentando il risparmio sui consumi fino al 30 per cento, riducendo il consumo energetico del 19 per cento e il peso unitario del 10 per cento e al zando la performance di refrigerazione. Un insieme di miglioramenti che contribuiscono a minimizzare l’impatto ambientale del sistema, riducendo sia i costi operativi che il TCO dell’operatore. LAVORATORE SILENZIOSO
Particolare non irrilevante, Vector HE 19 presenta una riduzione delle emissioni acustiche di quasi tre decibel sia in versione monotemperatura che multitemperatura. La nuova unità ha ot tenuto la certificazione Piek (mono e multitemperatura) che attesta il non superamento dei 60 decibel. Lo standard Piek è stato introdotto in Olanda nel 20013 in risposta alle crescent richieste provenienti da istituzioni locali e operatori com-
ARRIVA SUL MERCATO UNA SERIE DI PRODOTTI E SOLUZIONI D’ECCELLENZA PER L’OTTIMIZZAZIONE DEL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA. È STATA LA KERMESSE LIONESE DEL SOLUTRANS 2019 IL PALCOSCENICO IDEALE PER MOSTRARE AL PUBBLICO CIÒ CHE CARRIER TRANSICOLD INTENDE COME PRESENTE E FUTURO DELLA REFRIGERAZIONE. GRANDE PROTAGONISTA LA NUOVA GENERAZIONE DEL VECTOR HE 19, IL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TEMPERATURA CHE, IN ANTEPRIMA MONDIALE, È STATO PRESENTATO NELLA VERSIONE MULTI-TEMPERATURA CON CERTIFICAZIONE PIEK.
merciali di ridurre i livelli di rumore nella distribuzione notturna di merci. Lo standard è stato poi adottato in molte città europee. Inoltre, Vector HE 19 adotta la tecnologia all electric E-Drive, ulteriormente potenziata, che elimina le tra smissioni meccaniche e trasforma la potenza del motore in elettricità grazie a un generatore. Una novità è costituita dal concept “up flow” che facilita il flusso d’aria dalla zona frontale alla parte alta del sistema refrigerante, riducendo il rumore e il consumo energetico. La nuova configurazione del Vector HE 19 prevede anche un sistema di ge-
stione dell’aria basato sull’effetto Coanda, cioè la tendenza di un getto di fluido a seguire il contorno di una superficie vicina. Il fenomeno deve il suo nome al pioniere dell’aerodinamica romeno Henri Coanda, il quale brevettò nel 1936, prima in Francia e poi negli Stati Uniti, alcuni strumenti che sfruttavano la proprietà di deviare un getto. Nel caso del Vector, l’aria aderisce al tetto e si distribuisce verso la parte posteriore del rimorchio al fine di ottimizzare la ventilazione interna e garantire un controllo più preciso della catena del freddo. Carrier Transicold è co-
Al Solutrans Carrier Transicold ha presentato le sue e-Solutions per la connettività. A destra, il Vector HE 19, disponibile in versione multitemperatura con certificazione Piek.
stantemente impegnata nello sviluppo di soluzioni sostenibili per la catena del freddo e nella ricerca di soluzioni che migliorino l’efficienza energetica delle sue unità. Gli sforzi per la riduzione delle emissioni comprende un’offerta chiamata “Flexible Power” che include tutte le soluzioni energetiche alternative per ottenere la refrigerazione. VERSATILITÀ SUPRA
È il caso del modulo i droelettrico Eco-Drive o del sistema “Flexible Power Axle” che sfrutta l’energia degli assali immagazzinata
in un pacco batterie che alimentano l’unità refrigerante. La gamma Supra include tre diverse soluzioni. Il livello standard comprende unità montate nella parte frontale dei veicoli. La seconda soluzione, Supra U, include due nuovi modelli: Supra 900U e Supra 1100U che sostituiscono rispettivamente il Supra 850U e il Supra 950U. Le performance di questi due modelli sono adatte a tutte le tipologie di truck e vanno incontro alle necessità delle a ziende di trasporto in relazione alle molteplici tipicità delle operazioni di distribuzione. Il terzo modello della
gamma Supra è il Supra CNG che opera con gas naturale compresso eè è dotato di certificazione Piek. Questa unità riduce sensibilmente le emissioni inquinanti. Per i veicoli commerciali leggeri, le due più grandi innovazioni presentate in anteprima mondiale da Carrier al Solutrans si chiamano Xarios 8 e Neos HE 100 S. Xarios 8 completa l’attuale gamma Xarios che già include sei modelli, con range da 1.500 a 5.500 watt, ideali per le necessità dei professionisti che vogliono equipaggiare un’ampia gamma di van. L’ultimo arrivato ha la più alta capacità di refrigerazione delle gamma e offre una efficiente soluzione per i veicoli commerciali da 20 a 45 mc. Nel 2020 Carrier Transicold lancerà sul mercato anche i nuovi Xarios 5 e 6 in sostituzione de gli attuali Xarios 500 e 600: questi modelli incorporano tutte quelle innovazioni tecnologiche che consentiranno alle unità di mantenere la loro capacità di refrigerazione riducendo nel contempo l’impatto ambientale. Per quanto riguarda la gamma di prodotti elettrici Neos, Carrier Transicold ha già dimostrato negli ultimi dieci anni tutta la sua competenza. Tenendo conto delle nuove richieste dell’industria automotive, il nuovo Neos HE 100 S - HE sta per “High Efficiency “ - ottimizza il consumo di energia e l’intero sistema mentre mantiene una capacità di refrigerazione quasi equivalente a quella dell’attuale Neos 100 S. I miglioramenti tecnici apportati consentono a Neos HE 100 S di ottenere una riduzione di ben il 30 per cento nel consume energetico. TELEMATICA AVANZATA
Al Solutrans Carrier Transicold ha naturalmente presentato le sue e-Solutions per la connettività. Si tratta di un’avanzata piattaforma telematica online progettata per migliorare la visibilità del prodotto, i costi di gestione operativa e aumentare l’efficienza operative in tutta la catena del freddo. Accessibile via desktop, smartphone o tablet, il nuovo eSolutions software offre agli operatori la possibilità di ottenere un’ampia serie di informazioni e dati inerenti i sistemi di refrigerazione in uso, compreso il monitoraggio da remoto della temperatura. Due i pacchetti eSolutions disponibili, Access e Premium: Access fornisce ai fleet manager rilevanti contenuti per il loro business, dal monitoraggio della temperatura alla geolocalizzazione, dal service ai report di utilizzo. Il pacchetto Premium aggiunge la possibilità di controllare l’unità a distanza nonché l’accesso addizionale alle funzioni relative al service e ai regolamenti.
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GITI TIRE / COMPLETATA LA GAMMA DI PNEUMATICI INVERNALI
L’elefante non teme la neve CERTIFICATI 3PMSF, COME RICHIESTO IN
EUROPA PER CAMION E AUTOBUS, I NUOVI MODELLI FANNO SALIRE L’OFFERTA A UN NUMERO TOTALE DI
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PNEUMATICI PER LA STAGIONE INVERNALE.
“LA FAMIGLIA CONTINUERÀ A CRESCERE PER SODDISFARE LE RECENTI NORMATIVE E LE RICHIESTE DI UN MERCATO SEMPRE PIÙ ESIGENTE”, AFFERMA LENNART LINDSTROM, TECHNICAL DIRECTOR
G
MICHELE S. ALTIERI MILANO
iti Tire, produttore di pneumatici con il marchio dell’elefante, amplia la gamma di modelli che riportano il simbolo con un fiocco di neve e
DEL PRODUTTORE DI
SINGAPORE. una montagna a tre cime (3PMSF), portando così l’offerta a un numero totale di 23 pneumatici per la stagione invernale. Le nuove certificazioni si sono re se necessarie in conformità alle sempre maggiori normative in vari Paesi europei
che prevedono, per camion e autobus, l’utilizzo di pneumatici con il simbolo 3PMSF. Per ottenere la certificazione, i produttori devono adeguarsi al regolamento europeo ECE117-02, che impone che gli pneumatici
abbiano prestazioni migliori del 25 per cento nei test di accelerazione sulla neve rispetto agli pneumatici di riferimento. Basato su test indipendenti e con linee guida certificate e con trollate, il simbolo 3PMSF offre maggiori garanzie di performan-
ce rispetto alla tradizionale marcatura M+S, che indica un uso invernale ma non ha ricevuto omologazioni e non è garantita da test ufficiali. “Negli ultimi anni in molti paesi europei - afferma Lennart Lindstrom, Technical Director Giti Tire -
gli organi legislativi si stanno concentrando sulla necessità di migliorare la sicurezza su strada e la fluidità del traffico soprattutto su manti innevati e in condizioni rigide: troppi sono gli incidenti e gli ingorghi causati da camion e da pneumatici non idonei. Per esempio, Germania e Svezia hanno aggiunto quale requisito il simbolo 3PMSF agli pneumatici da asse sterzante, in aggiunta al già esistente su as se trattivo. Anche altri Paesi europei si stanno allineando e ci aspettiamo che diventi presto normativa europea”. Per garantire ai professionisti del trasporto di merci e passeggeri una gamma di pneu matici con simbolo 3PMSF, Giti Tire, produttore con sede a Singapore e Dipartimento di Ricerca & Sviluppo ad Hannover, in Germania, è impegnata nello sviluppo e nel potenziamento di un prodotto in grado di soddisfare le recenti normative e le richieste di un mercato sempre più esigente. “Oggi con la famiglia completa di pneumatici invernali - conclude Lind strom - siamo in grado di offrire una soluzione per ogni posizione e uso, per camion e autobus. Naturalmente non ci fermiamo qui, tutt’altro: i nostri progettisti di Hannover stanno lavorando in stretta collaborazione con il Centro di Hefei, in Cina, per ottenere la certificazione e Giti continuerà a sviluppare la gamma anche per la prossima stagione invernale 2020-2021”.
KRONE / IL SISTEMA TELEMATICS È DI SERIE SU TUTTA LA GAMMA COOL LINER
Cool Chain avanzata per trasporti moderni
I
GUIDO PRINA WERLTE
l semirimorchio isotermico Cool Liner raggiunge nuovi traguardi d’eccellenza. Krone equipaggia di serie l’intera famiglia di modelli con Krone Telematics KSC ProPlus Cool, sistema che offre una serie di importanti funzioni di monitoraggio: location, aperture, dati operativi, temperatura, gruppo frigo e altro ancora, compreso il sistema frenante. In più, Krone Telematics KSC ProPlus Cool consente una completa gestione condivisa via WLAN delle informazioni fondamentali; il conducente può connettersi al sistema e richiedere i dati che gli interessano. “Con l’equipaggiamento standard dei nostri Cool
Liner con il sistema ProPlus Cool andiamo incontro alle esigenze dei clienti - spiega Frank Albers, Managing Director Sales & Marketing di Krone - I vantaggi sono ovvi. Krone Telematics rende l’attività di trasporto quotidiana molto più semplice; non solo il costante monitoraggio delle temperature e dei dati operativi rendono l’applicazione indispensabile, ma anche la panoramica completa sui costi consente agli operatori di avere un report completo della componentistica. Un ulteriore forte argomento a supporto della validità di Krone Telematics è che la piattaforma telematica di base di Krone è totalmente indipendente e compatibile con altri portali”. I nuovi clienti che non hanno mai utilizzato Krone
Telematics possono liberamente testare il dispositivo per un periodo di tre mesi. Naturalmente, Krone Telematics può essere facilmente e velocemente applicato a tutti i veicoli in retrofit. All’ultima edizione del salone Solutrans di Lione, Krone ha presentato la sua varietà di prodotti, con al centro un semirimorchio della serie Profi Liner, un Cool Liner, uno chassis container Box Liner e un Profi Liner City. Mentre il Profi Liner è un veicolo per un’ampia range di applicazioni, il Profi Liner City è ideale per le sfide della distribuzione urbana. Con Cool Liner, invece, Krone offre una soluzione pratica per il trasporto a temperatura controllata di alimenti e altri prodotti della catena del freddo, come farmaci e
KRONE EQUIPAGGIA DI SERIE L’INTERA FAMIGLIA DI MODELLI CON KRONE TELEMATICS KSC PROPLUS COOL, SISTEMA CHE OFFRE UNA SERIE DI IMPORTANTI FUNZIONI DI MONITORAGGIO: LOCATION, APERTURE, DATI OPERATIVI, TEMPERATURA, GRUPPO FRIGO E ALTRO ANCORA, COMPRESO IL SISTEMA FRENANTE. “KRONE TELEMATICS RENDE L’ATTIVITÀ DI TRASPORTO QUOTIDIANA MOLTO PIÙ SEMPLICE”, DICE FRANK ALBERS, MANAGING DIRECTOR SALES & MARKETING DI KRONE. componenti elettronici. Il robusto Box Liner eLTU70 è stato specificamente progettato per le onerose attività del settore container e si distingue per l’esemplare versatilità così come per il basso peso a vuoto, pari a
4.600 kg nell’allestimento base, che consente un maggiore carico utile. Krone ha presentato anche la sua ampia gamma di servizi, che comprende non solo le soluzioni telematiche ma anche i diversi pacchetti
service, le offerte flessibili di Krone Fleet e la ricambistica. Il produttore tedesco è così in grado di venire incontro in modo completo alle richieste di una moderna azienda di trasporti.
LOGISTICA
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PALLETWAYS / SOLIDA PARTNERSHIP PER LO SVILUPPO COMMERCIALE A GENOVA E SAVONA
Gruppo Lottero, il grande ritorno IL LEADER EUROPEO NEL TRASPORTO ESPRESSO SU PALLET CEDE IL PROPRIO RAMO D’AZIENDA DI GENOVA ALLA STORICA CONCESSIONARIA ASTIGIANA SULLA BASE DI UN ACCORDO DECENNALE. “UNA STRATEGICA BASATA SULLA RITROVATA FIDUCIA DI UN’AZIENDA CHE HA CONTRIBUITO NEGLI ANNI PASSATI ALLA CRESCITA DEL NETWORK IN ITALIA”, AFFERMA MASSIMILIANO PERES, AD PALLETWAYS ITALIA.
L
MAX CAMPANELLA CALDERARA DI RENO
eader europeo nel trasporto espresso su pallet, core business di Palletways è la gestione del network che, oggi, conta in Italia 3 hub a Bologna, Milano e Avellino e 123 Concessioni, aziende di trasporto specializzate, storiche nella propria area di appartenenza, tutte caratterizzate da una forte vocazione al servizio. Ciascuno riceve il supporto da Palletways Italia, da quest’anno guidata da Massimiliano Peres, nominato Chief Executive Officer di Palletways Italia, da giugno 2016 appartenente a Imperial Logistics International, società sudafricana quotata alla borsa di Johannesburg. Palletways Italia negli ultimi anni ha voluto assumere la gestione diretta delle Concessioni di Bologna e a Milano, integrate all’interno degli hub, con l’obiettivo di verificare le difficoltà operative e commerciali dei Concessionari ed implementare nuove soluzioni tecnologiche e operative a supporto dell’attività. “Le nostre Concessioni - afferma Peres - devono essere le migliori sia in termini di performance che di processo, per poter essere d’esempio per tutti i Concessionari”. Con l’arrivo di Peres al timone, lo sviluppo dei Concessionari
sta ricevendo un forte impulso, sia per quanto riguarda la stabilizzazione del network, attraverso una maggiore capillarità del la rete (che secondo i progetti arriverà a contare l’anno prossimo 135 - 140 Concessioni) che la fidelizzazione delle partnership. Un’attività, quella del numero uno, classe 1966, torinese, avviata da sud a nord, che negli ultimi mesi ha visto l’ingresso di oltre 10 nuove Concessioni. Ne è esempio l’accordo raggiunto con Lottero Logistics Group, storico partner di Palletways Italia con sede principale a Calamandrana, in provincia di Asti, che ha rilevato il ramo d’azienda su Genova, detenuto da Palletways da a go sto 2016 ed esteso, da dicembre 2018, alla provincia di Savona. “Coerentemente con il proprio ruolo di garantire la stabilità del network, Palletways aveva rilevato la Concessione di Genova in un momento di transizione per assicurare la continuità del servizio sul territorio. Sono particolarmente felice - afferma Peres - del ritorno nella nostra squadra di Lottero, che negli anni ha contribuito alla crescita del network. Oggi il Gruppo Lottero, realtà affidabile e consolidata sul piano nazionale e internazionale, è il partner giusto per assicurare la gestione e lo sviluppo in un’area strategica e com-
Gruppo Lottero è il partner giusto di Palletways per assicurare la gestione e lo sviluppo in un’area strategica e complessa come quella di Genova e Savona.
Stretta di mano tra Massimiliano Peres (a sinistra), Amministratore delegato Palletways Italia, e Lorenzo Lottero, Direttore Generale Lottero Logistics Group, storico partner di Palletways Italia con sede principale a Calamandrana (At).
plessa quale quella di Genova e Savona”. Nata nei primi Anni Cinquanta a Nizza Monferrato per volontà di Sergio Lottero, inizialmente Lottero Trasporti Speciali risponde all’esigenza di trasporto d’inerti, travi e materiali per costruzione per Piemonte e Liguria. Mezzi con gru e ribassati per la movimentazione industriale erano ai tempi assolutamente pionieristici per il mercato. Negli Anni Ottanta lo sviluppo è rapido nei servizi in-
ternazionali e nella GDO verso i quali l’azienda astigiana si propone con la nuova denominazione Lottero Trasporti. Negli Anni Novanta arriva in azien da la seconda generazione, nella persona di Lorenzo Lottero, 53 anni, che lascia il suo incarico in un’azienda di spedizioni internazionali per dedicarsi all’impresa di famiglia con il fratello minore Giuseppe, rilevandone poi le quote nel 2005, e la sorella Valeria, tuttora presente in azienda. In-
tanto la sede si è spostata nel sito di San Marzano Oliveto, dove ha inizio un’attività di logistica che affianca e integra il core business nei trasporti. Vengono aperte le filiali di Carasco, in provincia di Genova, e Sondrigo, in quella di Vicenza, e viene costituita Lottero Servizi. “A partire dal 2002 - spiega Lorenzo Lottero - abbiamo avviato un ampio percorso di diversificazione: siamo diventati partner di Palletways per completare l’offerta di servizi ai clienti con il trasporto espresso di merci su pallet”. La crescita continua con Epta Logistics, costituita nel 2010 per la gestione del sito logistico Abbadia di Stura, dedicato al materiale editoriale, e nel 2014 viene aperta la filiale di Savona e l’headquarter si sposta a Calamandrana, paese di origine di Sergio Lottero. Di pari passo cresce la flotta e l’organizzazione aziendale, con una serie di acquisizioni (Logiglass di Tortona e Piemontese Trasporti e Logistica) che portano alla formazione del Gruppo Lottero. Nel parco veicoli, che all’arrivo in azienda di Lorenzo Lottero contava 15 unità, troviamo oggi 30 furgoni, 40 motrici, 60 trattori e un centinaio di semirimorchi: una flotta giovane, in costante evoluzione, in cui sono entrati quest’anno otto nuovi trattori DAF sulla base di un accordo quadro che ne prevede altri entro il 2021. Nel parco troviamo anche Iveco e Scania, tutti Euro VI, ma Lottero non esclude in futuro l’utilizzo della trazione LNG. La diversificazione prosegue con la linea frigo, che vede in pista dieci mezzi: sei semirimorchi e quattro motrici, per il momento dedicate al trasporto sicuro in ogni stagione di prodotti quali vino, birra e cioccolato, ma il progetto prevede il trasporto refrigerato da -20 a +4 gradi per soddisfare la richiesta della clientela. “Il 40 per cento del nostro busi-
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ness - spiega Lottero - riguarda l’alimentare secco e le bevande, considerando che la nostra sede centrale è ubicata in un territorio a forte vocazione enogastronomica. Negli anni abbiamo però diversificato molto e oggi abbiamo tra i clienti realtà importanti nel mondo industriale, dalla meccanica all’edilizia; trasportiamo dalle porte ai capannoni industriali, dalle scarpe alle birre, dall’olio ai prodotti di aziende dolciarie fino al pet food”. Oggi il Gruppo Lottero dà lavoro a 175 dipendenti, ha chiuso il 2018 con un fatturato di 18 milioni di euro, che nel 2020 arriveranno a 22 per salire a 24 nel 2021, anche grazie ad acquisizioni in fase di consolidamento, con l’integrazione di veicoli in flotta e
l’apertura di nuove linee di attività. Alle sedi si sono aggiunte Grono, in Svizzera, e in compartecipazione San Giuliano Milanese; nel 2020 le sedi di Roma e Torino saranno rafforzate con un magazzino e saranno aperte sedi a
Cuneo e Novara. Ogni magazzino copre una superficie compresa tra 1.000 e 1.500 mq e prevede la presenza di tre-quattro risorse operative mentre gli uffici per l’attività amministrativa, commerciale e information technology
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sono concentrati nella nuova sede di Canelli (Asti). La partnership con Palletways è iniziata nel 2002 con lotti piccoli per svilupparsi negli anni spostando il business su lotti medi. “L’adesione al network Palletways - spiega Lorenzo Lottero - ci ha permesso di acquisire il segmento del trasporto di merci pallettizzate in un periodo nel quale eravamo davvero in pochi a effettuare questo tipo di servizio”. Dopo una parentesi di “pausa” e mancato rinnovo del contratto con Palletways nella seconda metà del 2018, quest’anno la scelta di tornare con una collaborazione ancora più forte, tanto da occuparsi di Genova e Savona, area tutt’altro che facile. “La conformazione geografica del territorio - conferma Lottero - consente viaggi su un fazzoletto di terra compreso tra mare e montagna, con serie difficoltà per la distribuzione: l’obiettivo è soddisfare le esigenze della clientela puntando su un servizio efficiente e soprattutto raccogliere le sfide del futuro, che arriveranno con lo sviluppo portuale e la crescita dell’attività produttiva nel bacino di Tortona. Per il momento consolidiamo il traffico di origine marittima, offrendo ai clienti un servizio a valore aggiunto, come ad esempio il sistema di pesatura. Entro il 2021 le sedi di Genova e Savona diventeranno un punto di riferimento per il Nord-Ovest confermando la leadership di Palletways e senza escludere novità, ad esempio il rafforzamento con una sede a Imperia”. Dinamismo ed entusiasmo del tutto condivisi con Palletways Ita-
lia. “Con Lorenzo - afferma Massimiliano Peres - c’è piena sintonia d’intenti: con l’operazione di cessione della sede di Genova abbiamo trovato l’occasione per rinnovare la reciproca stima e fiducia, trovando una soluzione vincente per entrambe le aziende, che guardano al futuro sulla base di un accordo che le vedrà lavorare insieme per dieci anni”. Tanti gli elementi in comune che fanno maturare in Peres importanti aspettative. “La scelta di Lottero - precisa il Ceo di Palletways - di gestire l’area di Savona con una filiale in loco indica la volontà di seguire il cliente da vicino: migliora il livello di servizio e si conferma la strategia di aumentare la capillarità di Palletways Italia. Il target nel 2020 è aumentare i volumi del dieci per cento nelle due aree di competenza, ma soprattutto consolidare la leadership nel settore attraverso la strategia PWI 2.0: elevati standard qualitativi, trasformazione digitale e significativo sviluppo del business internazionale. Sono tutte caratteristiche che rappresentano lo slogan ‘Make The Difference’ di Palletways. Chi aderisce al nostro network opera con un’azienda finanziariamente solida, gestita da un gruppo di manager, strutturata allo stesso mo do in ogni Paese Europeo nel quale siamo presenti, con un unico sistema informatico, sviluppato internamente, che unisce tutti i Paesi Europei as sicurando ai Clienti lo stesso processo e una facilità di comunicazioni e informazioni per tutte le spedizioni nazionali e internazionali”.
Pa alletways: aanche a Natale, le, un n servizio dii trasporto co oi fiocchi. Lasciati trasportare e nella magia del Natale co on Palletways. Palletways letways è il Network di trasporto espresso o di merce pallettizzata che grazie alla sua capillarità sul territorio con n una copertura in 20 0 Nazioni e l’utilizzo delle più mo oderne tecnologie, offr f e la giusta soluzionee per ogni tipo di esigenza, assicurando un servizio di consegna rap pido, sicuro ed affidabile bile per lo sviluppo commer mmerciale del tuo business in Italia ed Europa.
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AD-LOG / PATTO D’ACCIAIO CON LA SARDA CONTI TRANSPORT
In Europa senza confini MAXI ALLEANZA NEL SETTORE DEL TRASPORTO ALIMENTARE: IL BRACCIO LOGISTICO DI
LOG-IN HOLDING, GUIDATA DA KATIA CAPPIELLO E ANTONIO D’IGLIO, SVILUPPA E RAFFORZA L’INTESA CON L’AZIENDA DI LUCA CONTI, AFFIANCATO DAI FIGLI
MICHELE E MARTINA. INIZIATA PER ASSICURARE CAPILLARITÀ NELLE
SUD SARDEGNA, LA
ROTTE DEL
PARTNERSHIP PORTA I CAMION IN OLANDA SENZA AFFATTO ESCLUDERE NUOVE OPPORTUNITÀ DI
P
MATTEO GALIMBERTI SERRAMANNA
roseguendo il suo sviluppo sulle rotte europee, che hanno già portato i camion Ad-Log in Francia e Spagna, Log-In Holding, guidata da Katia Cappiello e Antonio D’Iglio, continua la sua affermazione nel trasporto alimentare a temperatura controllata puntando sul Sardegna e stringendo un’alleanza con Conti Transport: partita come intesa sulla base di un rapporto tra azienda e sub vettore, oggi la partnership si trasforma in un vero e proprio “patto d’acciaio”, destinato a rafforzare le linee Olanda-Sardegna. E non solo. Fondata e guidata da Luca Conti, 52 anni, Conti Transport ha sede a Serramanna, nella provincia del Sud Sardegna, cittadina di poco meno di diecimila abitanti da sempre basata sulle produzioni agricole: ubicata com’è nella fertile pianura del Campidano, che si estende nei pressi del fiume Flumini, grano e ortaggi sono prodotti storicamente provenienti da questo territorio. Ed è proprio nel trasporto di materie prime alimentari che, nel 2003, si specializza Luca Conti con un’attività da padroncino e un veicolo di proprietà, in un primo momento focalizzando il servizio nell’area di Villacidro, tra Cagliari e Iglesias. Poco prima di compiere il decimo anniversario, Conti Transport conta due Volvo FH con semirimorchio Lamberet - un bilico guidato da Conti l’altro da un dipendente - e inizia, nel 2012, a operare tra gli altri per Ad-Log, “braccio” logistico operativo nelle rotte europee di trasporto alimentare di Log-In Holding. Da quel momento la
BUSINESS IN BELGIO E
DANIMARCA. crescita è ininterrotta. “Inizialmente – spiega l’ingegner Giuseppe Sinatra, Finance & Strategy Advisor Log-In Holding – il rapporto di Ad-Log con Conti Transport era da vettore a sub vettore: Ad-Log possiede una flotta propria, ma nello sviluppo dei volumi di attività verso la Grande Di-
stribuzione accade di affidare lavori all’esterno. Nel caso di Conti Transport la necessità riguardava l’area del Sud Sardegna, da dove frutta e verdura partono in direzione dei depositi del Centro Nord Sardegna per piattaforme gestite da Ad-Log; di ritorno, sulla stessa rotta, la merce parte
per raggiungere i punti vendita della GDO. In questi casi ci affidiamo sempre ad aziende sane e dinamiche, ben organizzate in termini di flotta e organizzazione del lavoro, con veicoli rinnovati costantemente e tenuti bene e nel rispetto di tutte le normative europee”.
Prosegue senza sosta l’espansione di Ad-Log in collaborazione con partner sempre più qualificati.
Nel caso di Conti Transport questa relazione di business si è trasformata in qualcosa di più. Per Luca Conti ha rappresentato il trampolino per una crescita che prosegue: oggi guida un’azienda che conta 20 unità tra veicoli pesanti, furgoni e una motrice, ha chiuso il 2018 con un fatturato di tre milioni di euro e dà lavoro a 18 autisti; senza contare che al volante dei camion sulla rotta per Parigi c’è il figlio Michele, 27 anni, mentre la primogenita Martina si occupa di amministrazione negli uffici di Serramanna e Lillo Salerno alla gestione del traffico. Se occorre sul camion ci sale lo stesso imprenditore. “Abbiamo dieci veicoli - illustra Luca Conti - praticamente nuovi, acquistati tra il 2015 e il 2019; quattro acquistati tra 2015 e 2010 e sei fino al 2007. Abbiamo creduto nel progetto di Ad-Log che a sua volta ha scommesso su di noi: abbiamo cominciato con due camion ma con la certezza di poter fare un buon lavoro insieme a loro”. Negli anni la partnership si è sempre più rafforzata, fino al punto da diventare, oggi, un vero “patto d’acciaio”, con l’obiettivo di espandersi su altre rotte e altri servizi. “L’efficacia della collaborazione con Conti Transport prosegue Sinatra - dimostra che entrambe le aziende operano con il desiderio di crescere: oggi portiamo la partnership al di fuori dei confini della Sardegna. Ad-Log ha le sue linee verso Lione e le principali città francesi ed è presente in Spagna con una filiale iberica a Barcellona, con sede al Mercabarna; Conti Transport già valica i confini francesi. Non resta che passare all’offensiva con nuove e avvincenti sfide”.
Primo step del “patto d’acciaio” l’Olanda, dove il duo Conti Transport-Ad-Log effettua sei linee alla settimana con carichi di fiori, patate e prodotti freschi provenienti da Nord Italia e Sardegna. “La sinergia - precisa Sinatra - permette di coprire i carichi e le tratte vuote, favorendo entrambe le aziende: se un camion Conti Transport si dirige a Parigi, può completare il suo viaggio verso Nord, raggiungendo l’Olanda, aumentando il business, servendo altri clienti e ottimizzando il trasporto. Nel contempo Conti Transport si è resa disponibile a darci un supporto nel lavoro sulla Spagna in caso di necessità”. Obiettivo del duo è sviluppare nuove rotte in Europa, servendo meglio i clienti di ciascuna azienda e trovandone di nuovi. “Le due aziende - afferma Sinatra - andranno a coprire in maniera sempre più ampia il territorio europeo, cogliendo nuove opportunità di business ad esempio in Belgio e Danimarca. La strategia di sviluppo di Ad-Log si basa sulla collaborazione con vettori efficienti come Conti Transport, che comprendono come la sinergia rappresenti la “chiave di volta” per offrire al cliente un servizio tempestivo e flessibile. Trasportare frutta e verdura in modo serio non è mestiere di tutti: AdLog punta su aziende come quella di Luca, mediamente strutturate, con veicoli di ultima generazione e guidate da persone che dimostrano sul campo grande operatività”. Considerando la flotta di proprietà - costituita da 54 trattori Scania e dieci Iveco, 75 semirimorchi Lamberet e sei motrici - e tutti i vettori con i quali opera, oggi Ad-Log movimenta 120 trattori, 130 semirimorchi e 30 motrici.
MOBILITÀ
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MAN / AL LION’S COACH IL RICONOSCIMENTO “COACH OF THE YEAR 2020”
Il Leone riconquista il trono I GIORNALISTI DEL SETTORE, PROVENIENTI DA 22 PAESI, HANNO ASSEGNATO IL MASSIMO PREMIO AL GUERRIERO DEL SEGMENTO TURISTICO DELLA CASA DI
MONACO SOTTOLINEANDONE L’ORIGINALE COMBINAZIONE DI EFFICIENZA IN TERMINI DI COSTI, COMFORT E AFFIDABILITÀ E DESIGN DISTINTIVO.
LA
PREMIAZIONE AL SALONE
D
MICHELE S. ALTIERI BRUXELLES
ue anni dopo il suo debutto ufficiale, MAN Lion’s Coach si aggiudica l’ambito premio Coach of the Year 2020. Il titolo è stato consegnato in occasione della cerimonia inaugurale del salone Busworld 2019, che da quest’anno si è trasferito nel polo fieristico di Bruxelles. Il premio Coach of the Year, che dura da tre decenni, è considerato il premio internazionale più importante nel mercato degli autobus. “Siamo estremamente orgogliosi ha dichiarato Joachim Drees, Chief Executive Officer MAN Truck & Bus - del fatto che il nostro nuovo MAN Lion’s Coach abbia impressionato la giuria di esperti e vinto questo ambito riconoscimento. Il premio Coach of the Year è una testimonianza perfetta dell’impegno e del duro lavoro svolto dal team. Hanno lavorato instancabilmente nella divisione autobus e trasversalmente con altri dipartimenti per sviluppare un veicolo eccezionale e portarlo con successo sul mercato. Questo voto della giuria dimostra ancora una volta che il MAN Lion’s Coach è un prodotto speciale”. A inizio settembre la giuria, composta da 22 esperti, ha invitato cinque produttori di autobus europei a partecipare al Coach Euro Test a Sibiu, in Romania. Dopo una settimana di test completi, numerose
BUSWORLD 2019 DI BRUXELLES. È LA DECIMA VOLTA CHE MAN TRUCK & BUS RICEVE UN PREMIO DALLA GIURIA BUS AND COACH OF THE YEAR. prove di guida e intensi confronti tecnici, la giuria ha deciso di assegnare al MAN Lion’s Coach il riconoscimento Coach of the Year 2020. La giuria di esperti internazionali è rimasta particolarmente colpita da questo veicolo che combina efficienza, in termini di costi, comfort e praticità, con un’innovativa tecnologia di bordo e un design distintivo. I giornalisti sono rimasti colpiti dalla qualità della postazione di guida e dall’estrema maneggevolezza. La giuria ha anche sottolineato positivamente l’integrazione intelligente della piattaforma per le sedie a rotelle che, posizionata nella parte anteriore
1991 1992 1993 1994 1995
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
Renault Mercedes-Benz Setra MAN RH Neoplan Iveco Drogmuller Setra Van Hool MAN Neoplan Mercedes-Benz Setra Van Hool MAN Scania Irizar
del veicolo, crea maggiore flessibilità in termini di utilizzo dell’autobus senza limitare la dimensione del vano bagagli. “Questo premio - afferma Rudi Kuchta, Head of Product & Sales Bus and Speaker Business Unit Bus MAN Truck & Bus - consacra MAN Lion’s Coach come veicolo affidabile ed economico che semplifica la vita degli operatori del settore. Si tratta di un prodotto apprezzato da clienti e aziende. Lo dimostra il fatto che il nuovo MAN Lion’s Coach è stato in grado di aumentare in modo significativo la quota di mercato in Europa e ricevere numerosi premi. Il Lion’s Coach è
il modello più personalizzato esternamente e rappresenta la prima scelta di molti club calcistici e delle nazionali, dal Bayern Monaco al Paris Saint Germain fino alla Nazionale tedesca”. Dal 1989 una giuria di esperti internazionali assegna i titoli di Bus of the Year e Coach of the Year a differenti tipologie di autobus. Dal 1995 la giuria si è alternata anno dopo anno tra i segmenti Bus e Coach, tradizione che non è proseguita: per la prima volta dopo un quarto di secolo dopo un coach è stato scelto nuovamente un coach. L’anno scorso a salire sul trono è stato Irizar con
l’Albo d’oro
FR1 GTX O404 S 315 HD 403 Lion’s Star Metroshuttle N4114 EuroClass HD Eurocomer E330 S 315 NF T9 Acron NL 263 Starliner N516/3 Cito S 415 HDH A330 Lion’s Star PB
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
MAN Neoplan Mercedes-Benz Volvo Setra Mercedes-Benz VDL VDL Mercedes-Benz Setra MAN Iveco Bus Solaris Irizar Mercedes-Benz MAN
Lion’s City Starliner Citaro LE U 9700 S 415 NF Travego Citea Futura Citaro Euro 6 S515 HD Lion’s City GL CNG Magelys Urbino electric i8 Citaro Hybrid Lion’s Coach
il top di gamma i8; nel 2017 l’ultimo autobus premiato è stato il Solaris Urbino elettrico. In questa competizione, i giornalisti europei si concentrano principalmente sulla praticità e sul concetto di design dei veicoli forniti dai produttori per il test comparativo. Con questo premio ricevuto dal Lion’s Coach, MAN Truck & Bus solleva per la decima volta il trofeo, tornando sul primo gradino del podio dopo quattro anni. Nel 2015 è stato l’autosnodato NG313 Lion’s City CNG a gas naturale compresso ad aggiudicarsi il titolo di Bus of the Year e in quel caso si è trattato di un’autentica sorpresa: per tornare alla vittoria del costruttore di Monaco occorre andare indietro fino al 2005, quando Lion’s City è stato nominato Bus of the Year seguendo di un anno il “cugino” Lion’s Star, Coach of the Year 2004. Prim’ancora, nel 1999, è toccato all’autobus urbano NL 263 e, nel 1994, al veicolo da lungo raggio RH 403 Lion’s Star nella categoria Coach. L’assegnazione dei premi è iniziata nel 1990 con Neoplan - brand MAN dal 2001 - che quell’anno alzava il trofeo dei Bus con il suo Metroliner e, nel 1995, con il Metroshuttle N 4114. Il marchio di Stoccarda ha vinto due volte il Coach of the Year: nel 2000 con il doppio piano Starliner N 516/3 SHDL e con la rinnovata gamma Starliner nel 2006.
PIONIERE NELLA SICUREZZA CON L’INNOVATIVO SISTEMA OPTIVIEW
I
IL RISPARMIO È CERTIFICATO PER QUEL COACH SENZA TEMPO
l nuovo MAN Lion’s Coach è stato presentato nel corso dell’edizione Busworld del 2017 a Kortrijk. Sin dal suo debutto, è sembrato evidente che si trattava di un veicolo dal design distintivo, moderno e senza tempo. Lion’s Coach è disponibile in quattro lunghezze: 12.101 mm e 13.091 mm nella versione a due assi e 13.361 mm e 13.901 mm in quella a tre assi. I sei sedili aggiuntivi, rispetto alla versione da 12 m, rendono il veicolo a due assi da 13 m, oggetto del Coach Euro Test, opzione particolarmente interessante da un punto di vista economico. Il sollevatore opzionale per sedie a rotelle svolge un ruolo importante nel raggiungimento della distribuzione ideale del carico sull’asse poiché, in questa versione, si trova sull’asse anteriore, alleggerendo così
l’asse posteriore senza limitare il vano bagagli. Escludendo la toilette, i modelli MAN Lion’s Coach possono ospitare 53, 57, 59 o 63 passeggeri in funzione della configurazione. I vani bagagli hanno un volume compreso tra 11,7 e 14,3 m3 a seconda del modello. Con le molteplici configurazioni possibili, la famiglia Lion’s Coach offre la soluzione perfetta per ogni tipo di esigenza del trasporto persone. Cuore del Lion’s Coach il motore MAN Euro 6 di ultima generazione di maggiore potenza rispetto al predecessore (un aumento di 30 cv e 300 Nm). Il cambio automatico MAN TipMatic Coach, installato di serie nei modelli da 470 cv (346 kW) e superiori, utilizza la nuova
strategia MAN di spostamento e cambio, adattata in modo ottimale ai motori D26. Il modo in cui i componenti lavorano insieme nella nuova linea rende il veicolo particolarmente efficiente: l’ente indipendente TUV ha certificato che Lion’s Coach è in grado di percorrere 100 km utilizzando solo 19,4 litri di carburante. Il guerriero turistico della Casa di Monaco si distingue anche per le innovative soluzioni di sicurezza che offre ad autista, passeggeri e agli altri utenti della strada, tra cui OptiView, primo sistema di sostituzione dello specchio retrovisore: telecamere su entrambi i lati del veicolo forniscono immagini in tempo reale su due display che possono essere facilmente visualizzati dal conducente, eliminando così il punto cieco.
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MAN BUS / CONSEGNATI 10 LION’S CITY CNG ALLA TEP SPA
Parma, l’ecologia viaggia a metano CON I NUOVI MEZZI SALGONO A 70 I BUS A METANO NELLA FLOTTA TEP, CHE DETIENE UN TOTALE DI 149 AUTOBUS A BASSISSIMO IMPATTO AMBIENTALE. GLI URBANI MAN POSSONO TRASPORTARE FINO A 91 PERSONE E SONO DOTATI DI POSTAZIONE PER PASSEGGERI IN SEDIA A ROTELLE O MAMME CON BIMBI IN PASSEGGINO. “LA SCELTA DELLA MOBILITÀ ECOLOGICA CONTRIBUISCE A FARE DI PARMA UNA DELLE CITTÀ CON IL PIÙ ELEVATO GRADO DI METANIZZAZIONE IN ITALIA”, HA DICHIARATO ROBERTO PRADA, PRESIDENTE DI TEP SPA, DURANTE LA CERIMONIA UFFICIALE DI CONSEGNA DEI BUS DEL LEONE.
P
GIANCARLO TOSCANO PARMA
arma prosegue sulla stra da della sostenibilità e investe ancora sul metano. Dieci nuovi autobus urbani MAN Lion’s City CNG da 12 metri sono stati acquistati da Tep Spa, l’azienda di trasporti locale. “Il Mondo dei Trasporti” era presenta al la cerimonia di consegna degli urbani del Leone, nel piazzale della Tep. “I nuovi bus sono stati scelti con un’attenzione particolare all’ambiente - ha dichiarato nel suo intervento Tiziana Benassi, Assessore con delega alle Politiche di sostenibilità ambientale - Con questo acquisto salgono a 149 i mezzi urbani Tep a bassissimo impatto ambientale: diesel Euro 6, EEV, metano ed elettrici. Un investimento di oltre 2,3 milioni di euro, parte di un più ampio progetto di rinnovamento del parco mezzi del valore di 24 milioni di euro per il triennio 2018-2020 per complessivi 86 bus di nuova generazione in servizio a Parma e provincia”. “Il rinnovo del parco mezzi - ha aggiunto l’assessore Benassi - permette di migliorare il livello di sostenibilità aziendale a più livelli: in
primo luogo dal punto di vista ambientale, poiché riduce sen sibilmente le emissioni inquinanti. Anche la qualità del viaggio offerta ai passeggeri ne trae vantaggio, grazie alla maggiore sicurezza, al comfort di viaggio e all’attenzione per chi ha difficoltà a muo versi, che oggi può contare su nuovi veicoli di trasporto pubblico totalmente ac cessibili”. Anche Roberto Prada, Presidente di Tep Spa, ha sottolineato l’importanza di avere mezzi moderni ed ecologicamente avanzati per la corretta ed efficiente gestione del TPL. “Con i nuovi mezzi salgono a 70 i bus a metano nella flotta Tep, cui si aggiungono 22 pulmini del servizio Happy Bus dedicato agli studenti ha spiegato Prada - L’acquisto dei 10 nuovi bus a metano di MAN ha comportato un investimento di oltre 2,3 milioni di euro, finanziati per una quota parte pari a circa 950mila euro da un contributo del Programma Operativo Regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale. La scelta della mobilità ecologica contribuisce a fare di Parma una delle città con il più elevato grado di metanizzazione in Italia”. I nuovi Lion’s City andranno a
sostituire vecchi mezzi a gasolio, nel quadro di un piano di rinnovo del parco che Tep sta perseguendo con determinazione. “A rinnovare ulteriormente il parco mezzi Tep arriveranno altri 22 nuovi veicoli nella prima metà del 2020 - ha detto ancora Roberto Prada - A gennaio saranno 4 i nuovi autobus destinati al servizio extraurbano. A questi si aggiungeranno 10 nuovi filobus 12 metri full-electric che funzioneranno esclusivamente con alimentazione elettrica. Le batterie in dotazione permetteranno di estendere i percorsi di linea anche a zone non coperte dalla rete filoviaria. L’arrivo dei nuovi filobus è previsto per la primavera 2020. A seguire, sarà la volta di 8 bus autosnodati lunghi 18 metri per aumentare la capacità di trasporto dei servizi che collegano il centro città con le principali zone della provincia”. I 10 nuovi MAN Lion’s Ci ty a metano sono in grado di trasportare fino a 91 persone, di cui 29 sedute. A bordo è presente una postazione a disposizione di passeggeri in sedia a rotelle o mamme con bimbi in passeggino. “Questi nuovi autobus sono particolarmente ampi e confortevoli - ha commentato Tiziano Gavardini,
Responsabile Vendite Bus Pubblico di MAN Truck & Bus Italia - Hanno il pianale completamente ribassato e senza gradini interni per un più facile accesso a bor do. Dispongono inoltre di una funzione che consente al mezzo di inclinarsi lateralmente quando giunge in fermata, così da ridurre l’altezza dello scalino d’ingresso a soli 24 centimetri. Il dispositivo rende più agevole l’accesso anche per i passeggeri con disabilità motorie poiché riduce sensibilmente il dislivello fra il pianale e il marciapiede e, di conseguenza, la pendenza della pedana a ribaltamento manuale da estrarre in corrispondenza della porta centrale”. “Il sistema d’aria condizionata del vano passeggeri - ha aggiunto Gavardini - è regolabile separatamente rispetto a quello del conducente, per garantire un viaggio più confortevole anche sulle tratte urbane, dove le fermate sono ravvicinate e le porte vengono aperte e chiuse con maggiore frequenza. Completano le dotazioni di bordo le porte ‘sliding’ e i display esterni ad alta visibilità per i passeggeri ipovedenti che consentono una migliore lettura della destinazione del bus anche in controluce o in pieno sole. I sistemi
di sicurezza sono arricchiti dall’impianto di videosorveglianza, dal dispositivo di autospegnimento degli incendi e il sistema di controllo elettronico della frenata e dello slittamento (ABS e ASR). A questi si aggiungono le tecnologie che dialogano automaticamente con la centrale operativa per garantire un miglior controllo della qualità del servizio, come dispositivi per la localizzazione satellitare e l’AVM, Automatic Vehicle Monitoring”. I Lion’s City, che sono in servizio sulle principali linee di trasporto pubblico urbano e su quelle prolungate alla prima cintura extraurbana, sono equipaggiati con motore MAN 13 litri Euro VI 228 kW a 2.000 giri/min e coppia massima di 1.250 Nm a 1.000-1.700 giri/min. Il cambio automatico con rallentatore idraulico incorporato è un ZF EcoLife a 6 marce. Quanto alle dimensioni, i veicoli sono lunghi 11.980 mm, larghi 2.500 mm, alti 3.320 mm e hanno un passo di 5.875 mm. Le porte di servizio sono tre, doppie, ad azionamento elettropneumatico. La porta anteriore è rototraslante interna mentre le porte centrale e posteriore sono a scorrimento esterno.
Tiziano Gavardini, Responsabile Vendite Bus Pubblico di MAN Truck & Bus Italia (a sinistra), e Roberto Prada, Presidente di Tep Spa.
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IVECO BUS / ELETTROMOBILITÀ AL CENTRO DELLA STRATEGIA INTERNAZIONALE
Gas naturale e molto altro LE DUE PAROLE CHIAVE SONO STATE DECLINATE NELL’ULTIMA EDIZIONE DEL BUSWORLD DI BRUXELLES, DOVE IVECO BUS HA PRESENTATO LA SUA OFFERTA COMPLETA NATURAL POWER, GIÀ CONFORME ALLE NUOVE NORME SULLA TRANSIZIONE ENERGETICA, E HA APERTO NUOVI ORIZZONTI NEL SETTORE DELL’ELETTROMOBILITÀ ESPONENDO, OLTRE AL GIÀ NOTO CREALIS CON TECNOLOGIA IN-MOTION-CHARGING, IL NUOVISSIMO ELETTRICO E-WAY DI HEULIEZ.
C
FABIO BASILICO BRUXELLES
he Iveco Bus fosse leader nella sostenibilità lo si sa da tempo. Fedele all’immagine positiva che si è creata sui mercati internazionali, il costruttore ha voluto con determinazione rafforzare la sua leadership ambientale mettendo in scena all’ultimo Busworld di Bruxelles tutta la sua produzione “eco-friendly” con qualche novità di rilievo. Le due parole chiave sono state “elettromobilità” e “sostenibilità”, declinate sia nell’offerta completa Natural Power, già conforme alle nuove norme sulla transizione energetica, sia nel settore dell’elettromobilità, esponendo, oltre al già noto Crea lis con tecnologia InMotion-Charging, il nuovissimo elettrico E-Way di Heuliez. L’elettromobilità è parte integrante nel Dna di Heuliez, brand di Iveco Bus. Con i suoi filobus e gli autobus fullhybrid, il brand vanta una
lunga storia di leadership. Con l’E-Way, Iveco Bus e stende la sua offerta relativa all’elettromobilità, che oggi co stituisce la gamma più completa disponibile sul mercato. Progettato per adeguarsi a ogni esigenza, E-Way è disponibile in 3 diverse lunghezze (9,5 m, 12 m e 18 m) e con varie soluzioni di ricarica, dalla carica notturna lenta a quella rapida con pantografo. La flessibilità raggiunge i massimi livelli con la selezione del numero di batterie, che si traduce nella possibilità di adattare il veicolo e sat tamente ai requisiti di autonomia del cliente, senza dover trasportare del peso extra e quindi compromettere la capacità di trasporto passeggeri. E-Way offre anche un’esperienza confortevole sia agli autisti che ai passeggeri, grazie all’assenza di vibrazioni, a un’accelerazione fluida e ad interni spaziosi e progettati con la massima cura. Sono disponibili vari livelli di personalizzazione di interni ed esterni, con un’ampia selezio-
ne di materiali e soluzioni su misura per la zona passeggeri. Senza contare che le funzioni di connettività come il sistema Driving Style Evaluation rendono più semplice la giornata di lavoro e aumentano il grado di sicurezza. Inol-
tre, grazie al numero di componenti meccanici ridotto, la ma nutenzione necessaria è scarsa e decisamente semplice. È anche un veicolo estremamente resistente, con una struttura in acciaio inossidabile, un telaio rinforzato e una
Daily Minibus Natural Power è dotato di un motore Euro 6/d da 3 litri e 136 cv con coppia massima di 350 Nm.
carrozzeria realizzata in materiali compositi. Il veicolo è associato a un’ampia gamma di servizi di consulenza, finanziari e di manutenzione, per semplificare il lavoro degli operatori e fornire così una soluzione di trasporto completa. Natural Power è il riferimento Iveco Bus nel settore del gas naturale, dove il brand è leader europeo con un’offerta completa, dagli autobus urbani a quelli interurbani: dai Daily minibus fino a Urbanway e Crealis per le missioni urbane e ai nuovi pullman Crossway, in versione standard e Low Entry, per le tratte interurbane e turistiche a breve raggio. La linea Natural Power rappresenta una soluzione di mobilità eco-sostenibile che utilizza metano e biometano. E i Daily minibus sono al centro della strategia Iveco. Presentata di recente, la nuova generazione è disponibile sia con alimentazione diesel sia con trazioni alternative, migliora ulteriormente i modelli esistenti e soddisfa
tutte le esigenze del trasporto passeggeri grazie a quattro diverse versioni: scuolabus per il trasporto scolastico (Pop), navetta per i viaggi brevi (Start), interurbano con la maggiore capacità di trasporto passeggeri della categoria (Line) e versione turistica per viaggiare all’insegna di gradevolezza e comodità (Tourys). Daily Minibus Natural Power è dotato di un motore Euro 6/d da 3 litri e 136 cv con coppia massima di 350 Nm. L’impegno di Iveco Bus per la sostenibilità viene costantemente premiato, e non solo dal mercato. Dopo la vittoria nel 2019 con il Crealis In-Motion-Charging, il costruttore si è di nuovo aggiudicato il “Sustainable Bus of the Year” che per il 2020 è stato assegnato al Crossway Natural Power. Equipaggiato con motore Cursor 9 NP da 360 cv, l’interurbano con autonomia fino a 600 km grazie a una capacità totale di 1.260 litri di carburante immagazzinato in quattro serbatoi da 315 litri ciascuno.
NUOVI SERVIZI IVECO BUS PER AIUTARE I CLIENTI A OTTIMIZZARE LE OPERAZIONI
I
COME CAMBIA IL MONDO DELLA MOBILITÀ
veco Bus introduce regolarmente nuovi servizi che sfruttano le tecnologie più innovative per aiutare gli operatori del trasporto a lavorare in modo più semplice ed efficiente, offrendo soluzioni che coprono l’intero ciclo del modello di Total Cost of Ownership del costruttore. È il caso del progetto di realtà mista mediante il visore HoloLens di Microsoft. Lo scopo razionalizzare gli interventi di manutenzione e migliorare le interazioni con gli esperti di manutenzione per fornire il miglior servizio clienti possibile, riducendo al minimo il tempo di inattività e ottimizzando la produttività. Il visore HoloLens contiene un PC completo dotato di una versione adattata di Windows 10. Vengono utilizzati tre processori: il primo è la CPU (Central Processing Unit), il secondo una GPU (Graphics Processing Unit) e il terzo, chiamato HPU (Holographic Processing Unit), gestisce la posizione spaziale degli ologrammi interfacciandosi con il mondo intorno al visore. Telecamere a infrarossi aiutano il dispositivo a comprendere meglio l’ambiente, in particolare in condizioni di luminosità ridotta, mentre i diffusori audio offrono un’esperienza acustica a 360° che riflette il posizionamento degli ologrammi nel mondo reale. È disponibile anche il comando vocale mediante Cortana, l’assistente digitale di Microsoft. I team di manutenzione possono rimanere in contatto con gli esperti di
Iveco Bus avendo le mani libere quando lavorano sul veicolo, per un intervento rapido ed efficiente, mentre le informazioni necessarie vengono inviate nel giro di pochi secondi. In questo modo l’operatore può riparare un veicolo mentre è in contatto, ad esempio, con un esperto in officina che può consultare le schede tecniche e i metodi appropriati e inviare le informazioni al tecnico che può vederle con i suoi “occhiali”. L’operatore può anche parlare direttamente con l’esperto in tempo reale tramite Skype. A due anni dalla presentazione e dopo un intero anno di collaudi da parte di team dedicati in Germania, Svizzera e Austria, Iveco Bus estende questo nuovo servizio a numerosi concessionari in Italia, Francia, Spagna, Danimarca e nell’area Benelux, prevedendo di implementarlo in altri mercati in futuro. Nel campo dei servizi di gestione delle flotte e telediagnostica Iveco mette a disposizione funzioni di connettività avanzate su misura. Servizi che si basano sul supporto di un’esclusiva Control Room che si trova in contatto diretto con i veicoli, i quali forniscono dati in tempo reale che consentono di adottare un approccio proattivo a sostegno dei clienti. Ufficialmente presentata al Busworld, questa Control Room appositamente dedicata al trasporto passeggeri trae vantaggio dall’esperienza acquisita nel set-
tore heavy-duty. I servizi di gestione delle flotte e Intellibus utilizzano le informazioni in tempo reale ricevute dalla Control Room per aiutare i clienti a massimizzare l’efficienza delle flotte e gestire efficacemente la manutenzione mediante diagnostica a distanza, interventi preventivi, operazioni di manutenzione efficienti e pianificazione dell’assistenza per massimizzare i tempi di disponibilità dei veicoli. I gestori delle flotte possono anche ridurre notevolmente il consumo di carburante e le emissioni di CO2 grazie a strumenti quali l’invio regolare di report sui consumi e il sistema Driving Style Evaluation. Questi servizi di gestione delle flotte stanno guadagnando popolarità molto in fretta: i veicoli connessi a Intellibus sono già più di 1.200 e questo numero è destinato a raddoppiare entro la fine del 2020, sfiorando la quota di 3.000 autobus. Iveco sta anche rivoluzionando il settore dotando i propri veicoli per il trasporto pubblico di un’esclusiva architettura “plug & play” per i dispositivi di bordo. Questa comprende sistemi ausiliari, sistemi d’informazione per i passeggeri, indicatori di destinazione, gestione dei biglietti, trasmissione dei percorsi, conteggio dei passeggeri e altro ancora. Grazie a questo nuovo standard, tutti gli interessati potranno usufruire di un dispositivo semplificato che condivide lo stesso linguaggio e la stessa rete, per un’installazione e un servizio post-vendita più semplice e rapido. Gli operatori di trasporto godranno inoltre di un maggiore grado d’integrazione e interoperabilità. I veicoli dotati di questa tecnologia sono già 1.000.
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IVECO BUS / HEULIEZ E-WAY PERCORRE 527 KM CON UN UNICO “RIFORNIMENTO” COMPLETO
La forza dei record È
GUIDO PRINA
PRODOTTO DA
HEULIEZ, MARCHIO DI IVECO BUS, HA DATO PROVA DI PRESTAZIONI SENZA UGUALI SUL
ULM
una delle notizie che non passano inosservate nel grande flusso informativo dei nostri tempi. Anche perché riguarda la propulsione elettrica, oggetto di attenzione e di dibattito da parte di operatori e utenti del trasporto. L’Iveco Bus E-Way prodotto da Heuliez, mar chio di Iveco Bus, ha dato prova di prestazioni senza uguali sul circuito di prova e ha dimostrato un’efficienza e un’autonomia eccezionali, percorrendo ben 527 chilometri in 12 ore con un’unica carica. Il test ottimizzato è stato effettuato con un modello da 12 metri nella versione con ricarica notturna equipaggiata con un pacco batterie da 350 kWh. L’autobus completamente carico, dotato di pneumatici estivi (il test si è tenuto in ottobre a una temperatura compresa tra 10 e 15 °C), ha viaggiato a una velocità media di 46,6 km/h senza riscaldamento né climatizzazione. Il veicolo ha tagliato il traguardo dei 527 km con il 4 per cento di corrente elettrica rimanente nella batteria. Stéphane Espinasse, Iveco Bus Brand Leader, ha dichiarato: “Il record segnato dal nostro E-Way di Heuliez, totalmente elettrico, è un’ulteriore dimostrazione dell’efficienza eccezionale di questo veicolo. Pur considerando che il risultato è stato ottenuto in condizioni controllate, esso è tuttavia confermato dall’esperienza
L’IVECO BUS E-WAY
CIRCUITO DI PROVA E HA DIMOSTRATO UN’EFFICIENZA E UN’AUTONOMIA ECCEZIONALI, PERCORRENDO BEN
527 CHILOMETRI IN 12 ORE CON UN’UNICA CARICA. “PUR CONSIDERANDO CHE IL RISULTATO È STATO OTTENUTO IN CONDIZIONI CONTROLLATE, ESSO È TUTTAVIA CONFERMATO DALL’ESPERIENZA EFFETTIVA DEI NOSTRI CLIENTI NEL CORSO DELLE RISPETTIVE ATTIVITÀ”, HA
STÉPHANE ESPINASSE, IVECO BUS BRAND LEADER.
DICHIARATO
effettiva dei nostri clienti nel corso delle rispettive attività. Per esempio, alla fine di agosto l’autobus di un nostro cliente ha percorso ben 416 km con una carica completa, viaggiando regolarmente lungo la rispettiva linea a Hafenlohr, in Germa-
nia. Questo veicolo all’avanguardia è in grado di offrire tutti i vantaggi del trasporto a zero e mis sioni, oltre a standard di qualità superiore, un’affidabilità eccezionale e performance eccellenti”. L’E-Way rappresenta la gam ma più completa sul
mercato e offre soluzioni per soddisfare le esigenze specifiche di ogni cliente, con un’ampia scelta di lunghezze (9,5 - 12 e 18 metri) e modalità di carica (carica lenta notturna oppure carica rapida per mezzo di un pantografo). Assicura inoltre
agli operatori del settore trasporto persone i vantaggi della flessibilità e della modularità, ideali per rispondere ai requisiti operativi specifici di ciascuno, con minimi vincoli di autonomia, nonché un’esperienza all’insegna di un comfort superio-
re sia per i con ducenti sia per i passeggeri, una guida e un’accelerazione fluide e interni spaziosi progettati con cura. La gamma è frutto di oltre 20 anni di sviluppo ed esperienza nella produzione maturati da Heuliez nel settore della mobilità elettrica.
Sono 64 gli urbani M3 classe I che la concessionaria Socom Nuova fornirà alla Regione
Daily minibus sulle rotte della Campania A l Busworld di Bruxelles Iveco Bus ha esposto sullo stand Indcar uno dei 64 Daily minibus urbani M3 classe I, modello Mobi 7RLF, che compongono la fornitura che la concessionaria Socom Nuova di Napoli si è aggiudicata con una gara indetta da ACaMIR - Agenzia Campana Mobilità, Infrastrutture e Reti, deputata alla pianificazione, monitoraggio, integrazione del trasporto pubblico locale per il rinnovo del parco autobus della Regione Campania. Si tratta della più importante fornitura in Italia per questa tipologia di autobus. Elemento determinante per l’aggiudicazione della gara è stata la sinergia tra Iveco Bus, la storica concessionaria Socom Nuova e Indcar, l’azienda spagnola specializzata nella costruzione di carrozzerie autobus per mini e midibus che, insieme, sono state in grado di proporre un prodotto affidabile e di qualità, corrispondente a tutti i desiderata espressi dalla Regione Campania attraverso il bando. L’acquisto rappresenta la più importante fornitura in Italia di autobus urbani di 7 m di lunghezza su telaio Iveco 70C18/P, che saranno destinati, attraverso ACaMIR, a 8 aziende TPL
operanti sul territorio regionale, e dimostra ancora una volta fino a che punto il Daily minibus sia totalmente flessibile e in gra do di offrire una risposta completa e soddisfacente a qualunque necessità del cliente. I minibus urbani oggetto del la fornitura sono dotati di cambio Hi-Matic a 8 rapporti ed equipaggiati con i più moderni sistemi di Intelligent Transport System (ITS) per garantire non solo elevati standard di sicurezza a bordo ma anche un vero e proprio piacere di guida e di viaggio, sia per il conducente sia per i passeggeri. Come gli altri mo delli della gamma alla quale appartengono, sono caratterizzati dalla rinomata robustezza del telaio e da una versatilità illimitata, per adattarsi a ogni tipo di missione e sostenere efficacemente anche i continui stress del traffico cittadino. Vantano inoltre un’elevata capacità passeggeri, con 8 posti a sedere e 32 in piedi, oltre a una postazione specifica progettata per ospitare una sedia a rotelle. Socom Nuova, concessionaria Iveco con una storia radicata e un’esperienza consolidate da 56 anni di attività, consegnerà i minibus in diverse tranches successive entro maggio 2020.
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SCANIA BUS / C’È ANCHE L’ELETTRICO NELLA NUOVA GENERAZIONE DI URBANI
Più avanti con Citywide
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LA NUOVA GAMMA CITYWIDE, CAPEGGIATA DALL’AUTOBUS ELETTRICO, COMPRENDE ANCHE VEICOLI ALIMENTATI CON I DIVERSI CARBURANTI ALTERNATIVI. “GLI AUTOBUS DELLA GAMMA SCANIA CITYWIDE OFFRONO UN MINOR CONSUMO DI CARBURANTE, UNA MAGGIOR CAPACITÀ DI PASSEGGERI, UNA MIGLIOR GUIDABILITÀ E UN MIGLIOR COMFORT PER AUTISTA E PASSEGGERI”, AFFERMA ANNA CARMO E SILVA, DIRETTORE BUSES E COACHES DI SCANIA.
VALENTINA MASSA TRENTO
rasporto urbano, ultima frontiera. Scania Bus ac cetta la sfida della mo derna mobilità cittadina, che ha la necessità di essere sempre più intelligente e sempre più sostenibile, presentando la nuova generazione dei Citywide, capeggiata dall’autobus elettrico ma comprendente anche veicoli alimentati con i diversi carburanti alternativi. “Gli autobus della gamma Scania Citywide offrono un minor consumo di carburante, una maggior capacità di passeggeri, una miglior guidabilità e un miglior comfort per autista e passeggeri - afferma Anna Carmo e Silva, Direttore Buses e Coaches di Scania - Il nostro obiettivo è progettare un autobus più spazioso, più leggero e pulito. Per contrastare il riscaldamento globale, è fondamentale che gli autobus offrano tutti i comfort necessari per convincere sempre più persone a utilizzare i mezzi pubblici”. Grazie all’alloggiamento per i motori da 7 e 9 litri montato lateralmente e grazie al motore elettrico sugli autobus urbani da 12 metri a pianale totalmente ribassato è stato possibile ricavare tre posti in più dietro l’assale posteriore. Inoltre, il carico maggiorato dell’assale anteriore lascia spazio ad altri due sedili. Nel complesso, la capacità di passeggeri totale è aumentata fino a un massimo di 100 persone, a seconda della propulsione e del design. Con le innovazioni Scania, il consumo di carburante di-
minuisce dal 3 al 5 per cento grazie al motore da 7 litri, la so luzione più diffusa per il trasporto urbano. E si può ottenere dall’1 al 3 per cento in più di risparmio grazie alle prestazioni ulteriormente migliorate del cambio. Con l’introduzione della funzione di start and stop, la riduzione totale del consumo di diesel e biodiesel raggiunge l’8 per cento, mentre la riduzione si aggira intorno al 15 per cento per gli autobus a gas naturale. Inoltre, sugli autobus suburbani low-entry, si può risparmiare ulteriore carburante gra zie a Scania Opticruise. Un altro valido contributo all’efficienza nel consumo del carburante è dato dalla messa a punto dell’aerodinamica, dal Cruise Control con Active Prediction (CCAP), dalla ventola di raffreddamento e let trica, dal sistema SCR posttrattamento e dalla riduzione del peso. La nuova gamma Scania Citywide ha un design interno completamente rinnovato, con colori chiari sul tetto e sui pannelli laterali. I finestrini laterali sono più ampi e hanno il bordo superiore più alto, per far entrare più luce naturale all’interno dell’autobus. Anche il soffitto è più alto; i pannelli laterali hanno un design piatto, che migliora l’illuminazione e la sensazione che la zona passeggeri sia più ampia. Il corridoio è più largo e l’illuminazione indiretta che penetra dal soffitto all’interno dell’autobus aumenta il senso di spazio e di comfort. Sia i passeggeri che l’autista beneficeranno del maggior ricircolo d’aria. Il flusso dei passeggeri sarà agevolato dal mag-
gior spazio e diminuiranno i tempi morti alle fermate. Per la variante a pianale totalmente ribassato è previsto un finestrino in più sul retro rispetto al presente Citywide, soluzione resa possibile grazie alla diversa posizione del motore. Inoltre, i clienti possono scegliere di aggiungere un ulteriore finestrino, in basso, tra l’assale anteriore e quello posteriore, che dà ancora più luce all’area passeggeri. La sospensione indipendente anteriore contribuisce a rendere il trasporto ancora più comodo, aumentando ulteriormente il livello di comfort.
Per aiutare il personale nelle fondamentali operazioni di pulizia interna, l’autobus è progettato con pochissimi interstizi e spigoli, per agevolare la manutenzione giornaliera. La nuova zona per l’autista ha permesso di aumentare notevolmente l’ergonomia, grazie a un ottimizzato posizionamento dei pedali, con più spazio per le gambe, e grazie alla possibilità di regolazione del sedile in base all’altezza del conducente, alla regolazione continua, alla miglior visibilità e alla maggior raggiungibilità. Quasi tutti i pulsanti del pannello di con-
SCANIA CITYWIDE ELETTRICO PER IL TRASPORTO URBANO ED EXTRAURBANO
IN SERVIZIO SENZA VINCOLI E LIMITI “
Siamo estremamente orgogliosi di presentare la gamma più completa di veicoli a carburanti alternativi, cui ora si aggiunge una vasta scelta di autobus elettrici tecnologicamente all’avanguardia”, dichiara Anna Carmo e Silva, Direttore Buses e Coaches di Scania. Per il trasporto passeggeri urbano ed extraurbano entra in servizio un Citywide elettrico efficiente e versatile. “Il mercato degli autobus elettrici è in crescita e Scania offre prodotti e servizi eccezionali, progettati per garantire il massimo dell’uptime e dell’econo-
mia operativa”, dice ancora il numero di Scania Bus. Scania Citywide, lungo 12 metri, è dotato di un potente motore elettrico da 300 kW. Grazie al sistema di raffreddamento a getto d’olio Scania, il motore non ha limiti di coppia nemmeno su pendii o ad alte temperature. L’autobus è in grado di mantenere la velocità di 30 km/h anche con una pendenza dell’8 per cento. Questo sistema di raffreddamento permette di non dover rinunciare all’aria condizionata: entrambi i sistemi sono infatti pienamente operativi in contempora-
trollo sono impostati su base CAN e si possono personalizzare facilmente a seconda dell’utilizzo locale. La gam ma completa Scania Citywide è stata progettata con un sistema elettrico comune, che facilita il monitoraggio delle condizioni e le riparazioni. All’interno della nuova gamma urbana, è disponibile il sistema di geolocalizzazione Scania Zone per tutti i grup pi motopropulsori, per assistere i guidatori e per adattarsi alle ordinanze comunali sempre più numerose volte a limitare l’inquinamento e ad aumentare la sicurez-
nea. Le batterie sono divise tra tetto (quattro) e sporgenza posteriore (quattro), per garantire un baricentro più basso che garantisce una miglior manovrabilità e guidabilità. Tale distribuzione del peso consente all’autobus di portare fino a 95 passeggeri. Scania Citywide elettrico, presentato al Busworld 2019 di Bruxelles, è pensato per effettuare una ricarica rapida tramite pantografo inverso. Con meno batterie, l’autobus ha lo stesso peso dei tradizionali autobus a diesel e a gas, con una capacità di passeggeri equivalente. Oltre al pantografo di ricarica da 300 kW CC montato sul tetto, l’autobus è fornito di un sistema per la ricarica in deposito che
za. “Siamo consapevoli del fat to che i clienti devono pren dere in considerazione l’intero sistema per raggiungere l’economia operativa totale - aggiunge Carmo e Silva - Questo include, ovviamente, fattori come il risparmio di carburante, l’uptime, le prestazioni, la capacità di passeggeri e il loro tasso di gradimento. Ci siamo dedicati con attenzione a tutti questi aspetti durante la progettazione della nuova gamma Scania Citywide e siamo sicuri di poter fornire autobus competitivi per il trasporto urbano, di oggi e di domani”.
ammette corrente sia alternata che continua. “Il modello ha un’autonomia di 80-150 chilometri ed è adatto per la maggior parte delle tratte cittadine - spiega Carmo e Silva - Ogni sistema di trasporto dovrà naturalmente essere ottimizzato in base alle proprie caratteristiche, sebbene le nostre analisi dimostrino chiaramente che si raggiunge il massimo dell’economia operativa con una ricarica effettuata durante l’esercizio”. Le principali componenti, ossia le batterie e il gruppo motopropulsore, sono state pensate e progettate da Scania, per garantire la completa ottimizzazione del veicolo. Il costruttore è quindi responsabile dell’intera soluzione, grazie alla propria rete globale, ed è in grado di assicurare la massima disponibilità sul mercato.
Per l’unica impresa che conta. la tua. Un autobus dall’inconfondibile DNA Scania: interamente progettato dall’azienda svedese e costruito secondo i più elevati standard di qualità. É disponibile sia nella versione a due che a tre assi, con motore 13 litri da 410, 450 o 490 CV Euro 6. Pensato per rispondere al meglio alle esigenze degli operatori del settore del Granturismo, lo Scania Touring garantisce massimi livelli di profittabilità sempre nel segno della sostenibilità.
Per informazioni sul nuovo Touring, il coach firmato Scania, visita scania.it
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AL MAN CENTER DI FORLÌ PER CONOSCERE IL NUOVO INTERURBANO CON MOTORE DA 9 LITRI
Inarrestabile Lion’s Intercity “CON IL MOTORE D15 A NOVE LITRI ALTAMENTE EFFICIENTE E IN GRADO DI EROGARE UNA POTENZA MASSIMA DI 265 KW/360 CV, IL
LION’S INTERCITY È UN BUS DAVVERO POTENTE, IN
GRADO DI SVOLGERE IL SUO LAVORO IN QUALSIASI SITUAZIONE, COMPRESI TRAGITTI DI MONTAGNA CON SALITE IMPEGNATIVE E TRATTI STRADALI ESTREMAMENTE VARIEGATI”, SPIEGA
TIZIANO GAVARDINI, RESPONSABILE VENDITE BUS PUBBLICO DI MAN TRUCK & BUS ITALIA.
L
FABIO BASILICO MAX CAMPANELLA FORLÌ
a nuova proposta MAN Lion’s Intercity che arriverà in Italia nel corso della prima metà del 2020, si è presentata in anteprima al MAN Center di Forlì. All’interno dell’offerta MAN Bus, la gamma Lion’s Intercity convince per i miglioramenti in termini di sicurezza e comfort per i passeggeri, per il cru scotto orientato alle esigenze del
conducente e per la massima efficienza. La novità che amplia il raggio d’azione dell’interurbano tedesco è costituita dal motore 9 litri D1556 che affianca il 7 litri D0836. Ad accoglierci sull’ampio piazzale del MAN Center c’è Tiziano Gavardini, Responsabile Vendite Bus Pubblico di MAN Truck & Bus Italia. “Con il motore D15 a nove litri altamente efficiente e in grado di erogare una potenza massima di 265 kW/360 cv, il Lion’s Intercity è un bus
Tiziano Gavardini, Responsabile Vendite Bus Pubblico di MAN Truck & Bus Italia. A destra, il Lion’s Intercity durante la prova.
davvero potente, in grado di svolgere il suo lavoro in qualsiasi situazione, compresi tragitti di montagna con salite impegnative e tratti stradali estremamente variegati ci dice Gavardini mentre, a bordo dell’interurbano, viaggiamo in direzione del centro di Forlì per un primo giro di prova - Rispetto al consueto motore D08, più leggero, il D15 e ro ga una coppia più elevata, pa ri a 1.600 Nm a 900-1.550 giri/min, e fornisce l’energia ne cessaria in caso di percorrenze difficili. Il propulsore common rail rispetta la norma Euro 6 e dispone di una depurazione altamente efficiente dei gas di scarico con SCR”. Per il resto, Lion’s Intercity conferma le qualità che lo distinguono sul mercato, a co minciare dal comfort per passeggeri e autista, estrema versatilità e funzionalità, sicurezza. I sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida seguono e affiancano il lavoro del conducente in qualsiasi momento. Per MAN Lion’s Intercity sono disponibili: Sistema di assistenza alla frenata di emergenza (EBA), volante multifunzione, Controllo elettronico della stabilità (ESP), Sistema frenante
elettronico EBS, Tyre Management, Tempomat con regolazione automatica della distanza, Sistema di controllo della corsia di marcia (LGS) La moderna postazione di
guida, di nuova concezione, convince per le sue molteplici possibilità di equipaggiamento, il design ergonomico e numerosi scomparti e vani portaoggetti. I sedili di eleva-
ta qualità, la regolazione efficiente del climatizzatore e gli interni più luminosi e accoglienti assicurano un comodo trasporto dei passeggeri nel traffico interurbano.
MAN LION’S CITY CNG PER IL TRASPORTO PUBBLICO DI CATANIA
UN LEONE IN VIAGGIO SOTTO L’ETNA M AN Lion’s City CNG è pronto per il trasporto pubblico di Catania. Hanno già preso servizio, nella città siciliana, gli 8 nuovi Lion’s City a metano compresso di 12 metri che la AMT, azienda di trasporto pubblico locale, ha acquistato per modernizzare e potenziare la propria flotta di veicoli. La consegna ufficiale delle nuove macchine è stata organizzata a metà novembre presso
il piazzale della società di trasporto pubblico, alla presenza di importanti autorità, tra cui il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, il Sindaco di Catania Salvo Pugliese e il Presidente della AMT Giacomo Bellavia. Rinnovare una parte del parco veicoli è stata una scelta importante sia per la città di Catania sia per i suoi cittadini e nasce dalla volontà di offrire un servizio di qualità sia per quanto con-
cerne la sicurezza e il comfort di bordo sia per quanto riguarda l’attenzione alla tutela dell’ambiente. I nuovi MAN Lion’s City CNG di 12 metri sono in grado di trasportare fino a 94 passeggeri, di cui 23 seduti; a bordo è presente una postazione per i passeggeri con sedia a rotelle e per le mamme con passeggini. Il motore è MAN E2876 di 12.8 litri a sei cilindri in linea con potenza massima di 228 kW/300 cv; il cambio è un automatico ZF a sei rapporti. I nuovi bus hanno il pianale ribassato senza
gradini interniper facilitare l’accesso a bordo e, inoltre, grazie alle sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, si inclinano lateralmente alla fermata, così da ridurre l’altezza dello scalino d’ingresso a soli 24 cm. Questo dispositivo è stato studiato per agevolare l’accesso ai passeggeri con disabilità motorie perché riduce il dislivello tra pianale e marciapiede e di conseguenza la pendenza della pedana a ribaltamento manuale in corrispondenza della porta centrale.
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DAF / RINNOVATA LA FAMIGLIA DI ASSALI E MOTORI
IL NUOVO ASSALE MOTORE, SVILUPPATO
Meno costi, più efficienza
DALLA DIVISIONE
COMPONENTS DEL COSTRUTTORE OLANDESE PER EQUIPAGGIARE AUTOBUS E PULLMAN, PROMETTE UNA DIMINUZIONE DEL DUE PER CENTO NEI CONSUMI DI CARBURANTE.
BASATI DAF
SUI MOTORI
EURO 6 LANCIATI NEL 2017, I PROPULSORI PACCAR EURO 3 ED EURO 5 NASCONO PER GARANTIRE SILENZIOSITÀ E AFFIDABILITÀ NEL TRASPORTO PERSONE.
NELLA GAMMA IL TELAIO DEL DAF LF,
E
MICHELE S. ALTIERI BRUXELLES
fficienza e silenziosità i paradigmi attorno ai qua li si muove il Centro Ricerca & Sviluppo DAF di Eindhoven, che in previsione della nuova offensiva del costruttore olandese per il 2020, porta sul mercato un nuovo assale posteriore, sviluppato per equipaggiare autobus e pullman, e nuovi e più efficienti motori Paccar Euro 3 ed Euro 4 perfettamente adatti al trasporto persone per le loro caratteristiche di silenziosità e affidabilità. Completamente riprogettato dalla divisione DAF Components per ottenere un miglioramento a 360 gradi, il nuovo assale moto-
BASE IDEALE PER
re promette una diminuzione del due per cento nei consumi di carburante (grazie alla diminuzione degli attriti interni e all’allungamento del rapporto finale), minore tara, intervallo di manutenzione prolungato, maggiore affidabilità e maggior comfort. Presentato a Bus world 2019 a Bruxelles, al nuovo assale (con un rapporto al ponte di 2.05) sono abbinati motori che esprimono al me glio la filosofia con la quale DAF nel 2020 punta a rafforzare le sue posizioni anche sul mercato italiano: offrire il massimo delle prestazioni diminuendo i regimi di rotazione del motore. In questo modo è possibile offrire un consumo minore e un rumore atte-
nuato. Grazie a una riprogettazione della coppia conica, che ha permesso di ridurre le perdite energetiche dovute agli attriti di scorrimento, il nuovo assale posteriore è in grado di ridurre i consumi ed è molto più leggero del precedente, sen za intaccarne la robustezza: risulta 70 kg più leggero di ogni altro assale per bus e pullman in commercio. Inoltre, l’intervallo di sostituzione dell’olio è stato allungato a 540mila km, permettendo una diminuzione dei costi e dei tempi di manutenzione. Basata sui nuovi motori DAF Euro 6 lanciati nel 2017, la gamma di motori Paccar Euro 3 ed Euro 5 per bus e pullman è più ef-
ficiente del 12 per cento rispetto a prima. I nuovi propulsori sono in grado di fornire un funzionamento più silenzioso, una coppia massima a soli 900 giri/min e un’affidabilità incrementata rispetto a quelli precedenti. Il nuovo Paccar MX-11 Euro 5 è disponibile con due livelli di potenza: 410 cv e 450 cv, in grado di sviluppare rispettivamente 2.100 Nm e 2.300 Nm di coppia mo trice. I Paccar MX-13 Eu ro 3 ed Euro 5 sono invece disponibili nelle declinazioni 430 cv (2.300 Nm), 480 cv (2.500 Nm) e 530 cv (2.600 Nm). Per decenni DAF ha mantenuto una posizione leader nella fornitura di soluzioni powertrain per co-
struttori di bus e pullman. Per questi utilizzi, DAF propone una gam ma completa di motori Euro 3, Euro 5 ed Euro 6, alcuni dei quali includono assali motori. I sistemi powertrain DAF si distinguono per bassi consumi, elevata affidabilità e lunghi intervalli di manutenzione, che aumentano la disponibilità dei veicoli e diminuiscono i costi operativi al chilometro. Nella gamma DAF Components troviamo il telaio del nuovo LF, piattaforma ideale per bus compatti da 30-40 passeggeri. DAF fornisce questo telaio con un passo compreso tra 3.05 e 6.70 metri, con il motore 4 cilindri, 4.5 litri Paccar PX5 e con il 6 cilindri, 6.7 litri
MINIBUS COMPATTI.
Paccar PX-7 (entrambi Euro 6) con potenze da 152 a 320 cv. Il telaio LF è ideale per l’allestimento di un ampio range di veicoli, da minibus compatti a lussuosi pullman VIP. Gli autisti di veicoli con motore Paccar possono contare su una rete di assistenza di 1.100 officine DAF distribuite nel mondo, 200 delle quali nominate “DAF Coach & Bus service”: officine distribuite uniformemente lungo le tratte più importanti ed equipaggiate per un’assistenza specifica per bus e pullman. Ogni DAF International Coach Service garantisce assistenza 24 ore su 24 e servizi completi e puntuali di riparazione e manutenzione.
WEBASTO / THERMAL MANAGEMENT SYSTEM PER VEICOLI ELETTRICI
Gestione termica da unica fonte CON IL CLAIM “CON TE IN OGNI VIAGGIO”, IL PRODUTTORE TEDESCO, PARTNER GLOBALE DI SISTEMI PER COSTRUTTORI DI AUTOBUS, PRESENTA UN CONCEPT OLISTICO IN GRADO DI FORNIRE LA TEMPERATURA OTTIMALE A PASSEGGERI, BATTERIE, MOTORE ED ELETTRONICA. L’AVANZATO SISTEMA COMPRENDE LE BATTERIE WEBASTO CV STANDARD, GIÀ IN USO SU UN AUTOBUS DELLA TEDESCA I SEE ELECTRIC BUSES IN SERVIZIO PER LE STRADE DI BRUXELLES.
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VALENTINA MASSA BRUXELLES
Con te in ogni viaggio” è il claim con cui Webasto, partner globale di sistemi per costruttori di autobus, è sbarcata al Busworld di Bruxelles presentando un sistema di gestione termica per veicoli elettrici, concept olistico in grado di fornire la temperatura ottimale a passeggeri, batterie, motore ed elettronica, che comprende anche il sistema standard di batterie Webasto, già in uso su un bus in servizio a Bruxelles. Con il Thermal Management System per veicoli elettrici, Webasto introduce una nuova tecnologia, nuovi componenti e nuove unità in un sistema completamente integrato. Il concept assicura una temperatura costante e ottimale per passeggeri, batterie,
motore ed elettronica di potenza. Grazie alla sua esperienza decennale, Webasto integra tutte le componenti in
un sistema olistico. Tale approccio si basa su principi di recupero del calore residuo per integrare il riscaldamento
della cabina e il funzionamento della pompa di calore, questo conduce a un’estensione dell’autonomia della batte-
ria di circa il 25 per cento. Nel sistema è compreso anche il riscaldatore ad alta tensione High-Voltage Heater 100, che garantisce efficienza costante del 95 per cento. Uni tà di controllo centrale di tutte le componenti del sistema è Cronus Smart che, come il design modulare del sistema standard di batterie, assicura un’integrazione ottimale e personalizzata per ogni veicolo. Tutti gli elementi del sistema di gestione termica sono allineati uno con l’altro ma indipendenti tra loro. Con l’introduzione della Batteria CV Standard nel portafoglio prodotti, Webasto soddisfa le esigenze globali del mercato dell’elettromobilità. Il sistema, affidabile e ottimizzato in termini di costi, crea una soluzione standardizzata per il mercato dei veicoli professionali. La batteria CV Standard, utilizzata come
modulo base, consente di realizzare sistemi individuali, di qualità Webasto, a condizioni interessanti, anche per piccoli volumi ed è perfetta per il trasporto pubblico elettrico. CV Standard è già in uso su un au tobus della tedesca I See Electric Buses, in funzione per le strade di Bruxelles. Accanto al Thermal Management System con le sue componenti chiave HVH e HVAC, a Busworld Webasto ha esposto la soluzione di carica Webasto Pure per veicoli elettrici e ibridi, con connettore di tipo 2 e potenza di ricarica scalabile da 3,7 a 22 kW. Non da ultimi, allo stand i sistemi modulari di aria condizionata a tetto Cool Top 220 RT-C per midibus, il compatto riscaldatore ad acqua Thermo Top Pro 120/150 e l’unità di controllo Thermal Management Control Plus che ne garantisce un semplice utilizzo.
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
VEICOLI COMMERCIALI
L’AZIENDA TOSCANA SI ESPANDE GRAZIE ALL’USO DELL’ALLUMINIO
GEMA VINCE CON L’INNOVAZIONE AVVIATO IN SORDINA NEL 2010, IL “PROGETTO GEMA” STA DIMOSTRANDO NEI FATTI LE SUE CARATTERISTICHE VINCENTI: IL RISULTATO FINALE È UN PRODOTTO CHE DIMINUISCE I CONSUMI (O AUMENTA L’AUTONOMIA DEI VEICOLI ELETTRICI), È IN GRADO DI REGGERE PESI E OSCILLAZIONI AL LIMITE DI OVERLAND ED È ECOLOGICO PERCHÉ RICICLABILE AL CENTO PER CENTO. IL SUCCESSO DELL’INTUIZIONE DI GIANCARLO CAMELLINI È NEI NUMERI. Massimiliano Campanella da pagina XIV
SIFÀ / Confronto con BPER BAnca e Unindustria
MAN TRUCK & BUS / Test drive del nuovo eTGE sul circuito di Varano de’ Melegari
MOBILITÀ CIRCOLARE: IL DIBATTITO È APERTO
IL VAN ELETTRICO È ANCHE INTELLIGENTE
L
’apertura di un dibattito sul nuovo concetto di mobilità circolare è il risultato dell’incontro organizzato da SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali) e BPER Banca, in collaborazione con Unindustria Reggio Emilia, sul tema “Circular Mobility: il ciclo della mobilità tra sviluppo sostenibile e innovazione”, tenutosi nella Sala degli Specchi del Teatro Valli di Reggio Emilia in concomitanza con la presentazione della Survey sulle Imprese, realizzata da Nomisma nell’ambito dell’Osservatorio sulla Mobilità Smart&Sostenibile.
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Tutte le missioni, senza emissioni”. Parola di MAN eTGE, il primo van elettrico di serie del Leone che abbiamo provato sul circuito di Varano de’ Melegari, a due passi dalla sede della prestigiosa Dallara Academy, centro di formazione di Dallara Automobili, che ha ospitato un incontro dedicato alla strategia per la mobilità elettrica di MAN. A fare da sfondo alla prova su circuito dell’eTGE c’era l’intera famiglia del van TGE, compresa la versione furgone 4x4 che abbiamo testato su un divertente percorso offroad.
Servizio a pagina XII
Servizio da pagina X
TRUCK ITALIA / Green Mobility per la scuola
FORD / Van e Pick-up of the Year 2020
PEUGEOT / Boxer 4x4 Concept
FIAT PROFESSIONAL / Disponibile l’anno prossimo
A Foiano della Chiana parte il progetto formativo
Transit Custom e Ranger conquistano la vetta
Il grande furgone amplia il raggio d’azione
Ducato Electric per la distribuzione a zero emissioni
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Basilico a pagina VIII
Servizio a pagina VI
Massa a pagina IV
Servizio a pagina XIII
CITROËN / Rivoluzionaria strategia
Elettrificazione per tutta la famiglia dei van
Pagina I
M.S. Altieri a pagina II
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI CITROËN / IN ARRIVO NOVITÀ NELLA GAMMA DI VEICOLI COMMERCIALI
Offensiva elettrica
P
SESTA MARCA IN EUROPA CON IL 9,2 PER CENTO DI QUOTA DI MERCATO NEL PRIMO SEMESTRE 2019, PER RAFFORZARE LE SUE POSIZIONI IL DOUBLE CHEVRON HA ADOTTATO DAL 2018 SOLUZIONI STUDIATE SU MISURA PER RISPONDERE ALLE ASPETTATIVE DEI PROFESSIONISTI, DAI PRODOTTI ALLA RETE. PER IL 2020 IL COSTRUTTORE FRANCESE, BRAND DI GROUPE PSA, LANCIA UNA STRATEGIA DI ELETTRIFICAZIONE CHE HA PER OBIETTIVO IL CENTO PER CENTO DELLA FAMIGLIA ELETTRIFICATA ENTRO IL 2025. SI COMINCIA CON BERLINGO, SEGUIRANNO JUMPER E JUMPY.
MICHELE S. ALTIERI MILANO
rotagonista nel mercato dei veicoli commerciali, nell’anno del centenario Citroën ha riscoperto silhouette uniche che hanno segnato la storia, come 2 CV fourgonnette, Type H, C15, Berlingo. Citroën è oggi sesto costruttore in Europa con una quota di mercato del 9,2 per cento. Una performance trainata da prodotti dal carattere forte: Berlingo Van, il furgone grande Jumper o il medio Jumpy. Modelli ispirati all’uso quotidiano di chi lavora, che propongono adattamenti diversi per rispondere alle esigenze di ogni professionista. Questa filosofia “Inspired by Pro” si estende anche alla rete, con un concept retail dedicato chiamato “la Manufacture”, che mostra la volontà del brand di Groupe PSA di offrire ai professio-
nisti standard specifici in termini di ac coglienza, personalizzazione e comfort. Con l’obiettivo di rivestire un ruolo da protagonista nella transizione energetica, il costruttore del Double Chevron per il 2020 lancia una grande offensiva di elettrificazione della sua gamma commerciale. Già presente su mercati specifici con Berlingo Van Full Electric e con l’approssimarsi, all’inizio del 2020, della commercializzazione di Jumper Electric, Citroën potenzia l’offerta con una gamma di furgoni compatti 100 per cento elettrificati entro il 2021. Un’offerta destinata ai professionisti, che propone un livello di comfort di riferimento, costi di utilizzo controllati, la possibilità di accedere al centro città, la capacità di garantire le consegne “dell’ultimo miglio” e sod disfare le esigenze delle attività di e-commerce in co-
stante sviluppo. Entro due anni la marca francese proporrà il massimo del savoir-faire di Groupe PSA in termini di offerta full electric, con una versione 100 per cento elettrica del medio Jumpy (nel corso del 2020) e una versione 100 per cento elettrica del fratello minore Berlingo Van (entro il 2021). L’elettrificazione riguarderà i veicoli commerciali ma anche le versioni vettura. UPGRADE DI GAMMA
In linea con la firma “Inspired by Pro”, Citroën Jum py, lanciato nel 2016 e venduto in oltre 135mila esemplari, quest’anno ha beneficiato di un upgrade di gamma per soddisfare le aspettative dei professionisti. Jumpy, unione di robustezza e grande capacità di carico, propone una gamma calibrata, a seconda dei
Paesi, con cinque versioni, tre delle quali completamente nuove (Worker, Driver e CityVan) specifiche per tre tipi di utilizzo: cantiere (con sospensioni rialzate, schermo di protezione, carico utile maggiorato, Grip Control), consegne (con aiuti alla guida destinati a comfort e sicurezza) e città (con una versione più agile e pratica). Tutte queste versioni rendono Jumpy partner adatto a una clientela di professionisti dalle esigenze diversificate. Citroën completerà nel 2020 la gamma con un’offerta 100 per cento elettrica del furgone compatto, per fornire ai professionisti soluzioni concrete di mobilità, in ambiente urbano ma anche in zone rurali, considerando che l’autonomia garantisce la maggior parte degli spostamenti, nonché un nuovo modo di gestire la propria attività, veicolando un’immagine positiva nel totale rispetto
dell’ambiente. Basata sulla piattaforma multienergia EMP2 di Groupe PSA, Jumpy cento per cento elettrico sarà proposto con due livelli di autonomia: 200 km su ciclo WLTP (Worldwide Harmonized Light-Duty Vehicles, procedura di prova e collaudo per consumi ed emissioni armonizzata a livello mondiale), con batteria da 50 kWh; 300 km su ciclo WLTP, con batteria da 75 kWh. Il comfort è garantito dall’assenza di vibrazioni, rumori e grande flui dità di movimento; il piacere di guida dalla coppia immediatamente disponibile senza cambiare marcia; la serenità d’uso dalla libertà di accedere alle zone a traffico limitato, con soglie di emissioni di CO2 che permettono a ogni artigiano o addetto alle consegne di restare sempre vicino ai clienti; il volume di carico utile è identico alle versioni termiche.
SpaceTourer con nuovo motore diesel e cambio automatico a otto rapporti EAT8
QUANDO UN MULTISPAZIO SI GUIDA CON PIACERE E PER LA SOSTENIBILITÀ A ll’interno del segmento delle Monovolume e dei Multispazio, Citroën possiede competenza ed esperienza nello sviluppo di veicoli polivalenti e spaziosi, a bordo dei quali viaggiare è un piacere. SpaceTourer rientra in questa gamma, fornendo una risposta a un mondo in continuo movimento, dove gli stili di vita evolvono rapidamente per cui diventa sempre più frequente condividere con altre persone non solo i viaggi nel tempo libero, ma anche altri tipi di esperienze.
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Veicolo polivalente, SpaceTourer è disponibile in differenti lunghezze e versioni per soddisfare le esigenze di diverse tipologie di clienti, dalle famiglie ai professionisti del trasporto persone. Oggi questa pratica e ben equipaggiata monovolume del Double Chevron arricchisce la gamma con il motore di ultima generazione 2.0 BlueHDi da 120 cv con Start&Stop abbinato al cambio automatico a otto rapporti EAT8. Questa nuova proposta offre un
reale valore aggiunto a chi desidera la comodità del cambio automatico senza rinunciare a consumi ed emissioni di CO2 ridotti, oltre a costi di utilizzo contenuti. Inoltre, il motore 2.0L BlueHDi 120 S&S EAT8 consente un incremento del peso del rimorchio: le versioni di SpaceTourer equipaggiate con questa motorizzazione possono trainare fino a fino a 2,3 t di peso (en tro i limiti della massa complessiva). La motorizzazione è di-
sponibile su tutte le versioni Feel, proposte in tre lunghezze e disponibili in configurazione da cinque, sette o otto posti. Gli spazi interni sono modulabili, grazie ai sedili scorrevoli, per un volume del bagagliaio ottimale e per offrire uno spazio maggiore per le gambe. I sedili con lo schienale inclinabile sono ripiegabili a tavolino (sedile passeggero anteriore e sedili della seconda e terza fila), permettendo di trasportare oggetti ingombranti con facilità.
N° 285 / Dicembre 2019
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI PEUGEOT / INEDITO CONCEPT 4X4 PER IL FURGONE GRANDE BOXER
Un pugile pronto a tutto
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VALENTINA MASSA LE BOURGET
CON 720MILA ESEMPLARI VENDUTI SIN DAL LANCIO, NEL 1994, IL FURGONE GRANDE DEL LEONE NON CESSA DI STUPIRE: DOPO
eugeot Boxer, il furgone grande del Leone, che piace tanto ai professionisti (720mila esemplari venduti sin dal lancio, nel 1994) per il suo stile espressivo e i materiali innovativi, in linea con la marca, lo abbiamo visto sfoggiare tutta la sua versatilità in mille trasformazioni: dal furgonato, anche passo lungo, al cassonato in alluminio, dal camper al cabinato con sponda (come le 90 unità fornite nella primavera 2018 al noleggiatore AmicoBlu, equipaggiate con sponda gialla Hidrosystem).
AVERLO VISTO IN MILLE TRASFORMAZIONI, OGGI ESTENDE IL SUO RAGGIO D’AZIONE SU TERRENI INSIDIOSI, GRAZIE ALLA TRAZIONE INTEGRALE
DANGEL, PNEUMATICI
PRONTO A TUTTO
Mancava all’appello il combattente pronto a tutte le avventure ed è stata una piacevole sorpresa vederlo al Salone VDL (veicoli per il tempo libero) a Le Bourget, in Francia. Boxer 4x4 Concept è pensato per ampliare il raggio di azione del furgone alto di gamma della famiglia anche su terreni insidiosi, grazie alla trazione integrale Dangel, a pneumatici specifici e a una distanza dal suolo aumentata. Visione intensa ed entusiasmante del veicolo per il tempo libero secondo Peugeot, il concept è frut-
SPECIFICI E UNA DISTANZA DAL SUOLO AUMENTATA. COSTRUITO SU BOXER L3, I SUOI SEI METRI DI LUNGHEZZA OFFRONO SPAZIO PER QUANTO OCCORRE PER SPORT ESTREMI E VITA QUOTIDIANA.
to di una forte personalizzazione ed esce dai percorsi tradizionali. Erede del Peugeot Rifter 4x4 Concept, per offrire una nuova esperienza globale la sua superficie abitabile è pensata per accogliere fino a tre persone anche su lunghe
distanze. E per spingersi ancora oltre, accoglie a bordo una mountain bike elettrica Peugeot eM02 FS Powertube e ospita una canoa canadese sul portapacchi. Uscendo dal mondo tradizionale del camper, Peugeot Boxer 4x4
Concept impone un suo stile per vivere un’avventura ricca di sensazioni. L’immersione nella natura è totale grazie alla tinta di carrozzeria Wanderlust Green, colore satinato e madreperlato che permette di fondersi con la natura. Note color Menta esaltano la carrozzeria in alcuni punti e adesivi obliqui Dark Chrome circondano e definiscono il posteriore. STILE CONTEMPORANEO
L’ambiente interno è reso più caldo dalla boiserie, mentre selleria e rivestimenti sono specifici per questo concept.
La calandra è scolpita nel più puro stile contemporaneo Peugeot e presenta piccoli elementi in Cast Iron lucidi, mentre la robustezza della parte inferiore della carrozzeria si nota di più e rimanda alla slitta di protezione anteriore e ai parafanghi allargati e intagliati. Le proporzioni dell’anteriore diventano più profonde con la visiera del parabrezza. La praticità è sempre presente, perché le zone di accesso al parabrezza o al motore dal paraurti anteriore sono state rielaborate. Viaggiare di notte sarà un’esperienza nuova e sarà possibile raggiungere il bivacco in piena oscurità come fosse pieno giorno: l’esplorazione notturna è illu-
minata da otto moduli Led derivati dalla Peugeot 508 e integrati nella carrozzeria, sopra il parabrezza. Costruito su un Boxer L3, i suoi sei metri di lunghezza sono stati ottimizzati per offrire agli avventurieri uno spazio da vivere di 10 mq, idealmente progettato per tre persone. Sono state ricavate quattro zone distinte, con cucina e soggiorno, una zona letto, un bagno e il posto di guida. Numerosi vani portaoggetti permetteranno di portare con sé tutto il necessario per gli sport estremi e per la vita quotidiana. L’interno è come un bozzolo rigenerante, i cui toni chiari rilassanti contrastano con l’esterno. L’ambiente è reso più caldo dalla boiserie, mentre selleria e rivestimenti sono specifici per questo concept. La maglia tecnica sportiva si affianca all’Alcantara Grigio Greval ripresa dalle nuove sellerie delle Peugeot e-208 GT, 508 & 508 SW Hybrid GT e 3008 Hybrid4 ed è presente anche sulle controporte. I loghi Boxer color Mint sono stati aggiunti con a desivi tessili, una tecnica utilizzata dalle grandi aziende del settore, le cinture abbandonano il loro colore tinta unita Mint.
Rispettare ed esplorare l’ambiente muovendo le migliori competenze e le moderne conoscenze tecnologiche
LA PLASTICA UTILIZZATA DERIVA DAL RICICLO DI SERBATOI, BOTTIGLIE E FLACONI E co-efficienza e durata sono elementi fondamentali nel Peugeot Boxer 4x4 Concept. La scelta dei materiali è frutto di un lavoro particolare: tavolo, piano di lavoro e lavabo sono in minerale naturale bianco Aragonite, che associa la durezza della pietra naturale alla bellezza della ceramica, mentre tutto il pavimento ha la peculiarità di essere realizzato in materiali al 100 per cento riciclati e riciclabili. Le plastiche utilizzate sono realizzate riciclando serbatoi di auto per l’85 per cento, bottiglie di latte per il 10 per cento e bottiglie bianche (ad esempio flaconi di sapone) per il restante 5 per
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cento. I 50 kg di plastica riciclata che lo compongono permettono di risparmiare 75 kg di CO2 rispetto a un pavimento di plastica standard. Quest’applicazione, a lungo termine, permette di evitare che la plastica sia riciclata in un nuovo oggetto monouso. Per esplorare la natura con rispetto, Boxer 4x4 Concept adotta le più recenti tecnologie antinquinamento quali FAP e SCR e rispetta le più recenti norme Euro 6 in vigore. Ulteriore sfida, circondarsi di partner di riferimento nei loro settori e proporre loro di ragionare fuori dagli schemi. La trazione integrale è sviluppata con Dangel,
partner storico di Peugeot esperto in trasformazioni a quattro ruote motrici. In quest’occasione il suo logo a dotta il colore Mint. Lavandino, piano di lavoro e tavolo sono forniti da Lerrock. Alpine, specialista in apparecchiature multimediali, si è occupato del sistema di infotainment e di navigazione. Infine, la startup Sasminimum ha progettato la copertura del pavimento, derivata dal progetto “Le Pavé”: creato nel 2017, propone un sistema di produzione che permette di trasformare rifiuti macinati in un materiale solido e resistente senza aggiunta di prodotti chimici o resina.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI Marco Buraglio, Direttore Veicoli Commerciali Ford Italia
“TOURNEO IBRIDO È GARANZIA DI AUTONOMIA ED EFFICIENZA” C ombinando la capacità di guida a emissioni zero e l’assenza di ansia da autonomia grazie al fatto che sono con sentiti oltre 500 km di percorrenza con l’ausilio del motore EcoBoost a benzina, Tourneo Custom Plug-In Hybrid per trasporto passeggeri non corre il rischio di passare inosservato. I veicoli della gamma Custom PHEV possono essere ricaricati con l’energia elettrica per un’autonomia di guida in full electric di oltre 50 chilometri. “Caratterizzato da un’architettura ibrida tecnologicamete avanzata, le ruote anteriori dei veicoli della gamma Custom Plug-In Hybrid sono azionate esclusivamente da un motore elettrico da 92,9 kW alimentato da un pacco batteria agli ioni di
litio da 13,6 kWh - ha spiegato Marco Buraglio, Direttore Veicoli Commerciali di Ford Italia - Il motore a ben zina 1.0 EcoBoost funge da estensore garantendo un’au tonomia superiore a 500 chilometri, con consumi pari a 2,7 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 60 g/km per il veicolo trasporto merci e 3,1 litri/100 km con emissioni di CO2 di 70 g/km per quello trasporto persone”. La batteria è coperta da una garanzia standard di otto anni /160mila km. “Grazie alla presa situata all’interno del paraurti anteriore - ha detto ancora Buraglio - i veicoli possono essere ricaricati sia con un alimentatore domestico da 230 volt e 10 amp, che permette di ottenere una carica completa in 4.3
ore, sia con un alimentatore industriale tipo 2 AC, che riduce il tempo a 2.7 ore. Inoltre, è possibile recuperare energia grazie al sistema di ricarica rigenerativa quando il veicolo decelera o frena”. Il conducente può scegliere tra quattro possibili modalità di guida elettrica (gli EV mo des) che prevedono diversi tempi e modi di utilizzo delle batterie: EV Auto è predisposto per consentire il miglior equilibrio fra prestazioni ed efficienza. L’algoritmo di controllo del veicolo monitora i livelli di carica delle batterie e le condizioni di guida del momento e decide se u sa re o meno il motore EcoBoost; EV Now dà priorità all’uso dell’energia immagazzinata nelle batterie, disattivando il
motore EcoBoost, fino a quando le batterie raggiungono un livello minimo di carica che non consente più una guida a zero emissioni; EV Later antepone il funziona-
mento del motore EcoBoost e utilizza al massimo la carica rigenerativa proveniente dalle frenate, per mantenere il livello di carica esistente delle batterie nel modo più effi-
ciente, al fine di un successivo uso in modalità elettrica; EV Charge utilizza il motore EcoBoost per riportare al massimo la carica delle batterie per quando sarà richiesto un ulteriore utilizzo in modalità EV Now. Dal 2012 al 2019 Ford ha costantemente incrementato la sua market share nel mercato europeo dei veicoli commerciali, risultando market leader ininterrottamente dal 2015 a oggi. Nel 2019 è arrivata a una quota del 14,3 per cento. “Lo stesso incremento sostanziale caratterizza le performance in Italia - ha aggiunto Marco Buraglio - Se nel 2012 Ford vantava una market share del 5,2 per cento, la crescita costante ha portato fino al 16,3 per cento del 2019, con la previsione di chiudere l’anno a quota 25mila unità vendute contro le 5mila di sette anni fa. In Italia, Ford è import leader dal 2016”.
FORD / DA OLTRE 60 ANNI TRANSIT È SINONIMO D’INNOVAZIONE, OGGI ANCHE ELETTRICO
Il van che non deve chiedere mai
rimento (quello dei commerciali da 1 tonnellata) a offrire una motorizzazione elettrificata. Il primo Ford Transit progettato per il mercato europeo è uscito dalle linee di produzione della fabbrica Ford di Langley, in Inghilterra, il 9 agosto 1965 ma il Ford FK 1.000, successivamente denominato Ford Taunus Transit, viene considerato il suo antesignano, prodotto già nel 1953 nello stabilimento di ColoniaNiehl della Ford-Werke e destinato al solo mercato tedesco. Grazie alle sue caratteristiche e, in particolare, all’ampia apertura del portellone posteriore, il Taunus Transit diventa il veicolo preferito dai Vigili del Fuoco e dagli operatori dei mezzi di soccorso, rispetto al suo principale concorrente prodotto da Volkswagen. Nei primi anni ’50, la divisione veicoli commerciali di Ford in Europa prevedeva, oltre al Ford FK 1.000, anche il Ford Thames 400E, prodotto in Gran Bretagna e destinato a una parte dell’Europa continentale e alla Danimarca. Ford Motor Company ritenne poco efficiente lo sviluppo parallelo di modelli diversi e decretò, con il “Progetto Redcap”, lo sviluppo congiunto di un veicolo di trasporto paneuropeo, dando vita al Ford Transit. La produzione europea del Transit inzia così nello stesso anno in cui il mondo cantava i Beatles sulle note di “Help!” e i Rolling Stones su quelle di “(I Can’t Get No) Satisfaction”. Immediato fu il suo successo che ha accompagnato, in quegli anni, la modernizzazione e la crescita delle economie europee. Dopo aver accompagnato le band più famose in giro per le loro tournée, grazie alla sua estrema affidabilità, il Transit è diventato protago-
nista delle più svariate imprese: nel 1973, dall’Inghilterra, un Transit trasporta la ricostruzione di un centisauro di 15 metri da 1,5 tonnellate fino in Scozia mentre, nello stesso anno, la Hughes Overland Tours organizza un viaggio di 10 settimane e 16mila km dall’Inghilterra fino in Australia. Nel tempo il brand Transit ha saputo anticipare e intrepretare le esigenze degli utenti, affrontando il caldo e le dune del deserto del Sahara durante il Portuguese World Tour del 1982, aggiungendo una versione 4x4 con assetto sopraelevato dedicata alle piccole imprese delle zone rurali oppure modelli speciali, come l’incredibile serie di Supervan con motore Cosworth V8. Le anime più diverse e versatili del brand Transit sono raccontate attraverso i tanti aneddoti nei suoi quasi 70 anni di storia. Nell’ottobre del 1985 un cittadino di Siviglia viene sorpreso da una tempesta di neve a 3.000 metri di altezza. Costretto ad abbandonare il suo Transit, sommerso da 5 metri di neve, lo ritrova, 6 mesi dopo, al disgelo, ancora quasi perfetto e pronto a ripartire per essere riportato a casa. Nel 2000 viene prodotto un esemplare unico, dotato di spoiler anteriore e posteriore, interni racing, cella di sicurezza e sedili in carbonio, che, grazie al motore 2.4, raggiunge i 100 km/h in 8 secondi e una velocita massima di 210 km/h. La spettacolare livrea Martini completava l’identità di questo Transit davvero originale. L’evoluzione del brand Transit arriva fino al presente che guarda al futuro, con l’introduzione di tecnologie innovative di sicurezza e assistenza alla guida, nonché, da oggi, con i primi motori elettrificati.
FORD TRANSIT HA SEGNATO IN MODO INDELEBILE E ORIGINALE LA STORIA DEL TRASPORTO COMMERCIALE E DA OLTRE SESSANT’ANNI È PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTO IL SETTORE, POTENDOSI FREGIARE DI UN BRAND SPECIFICO CHE VIENE DECLINATO IN NUMEROSE VERSIONI PRONTE A SODDISFARE I PIÙ SVARIATI UTILIZZI DEI PROFESSIONISTI. TRANSIT È OGGI PIÙ CHE MAI SULLA BRECCIA E GUARDA AL FUTURO CON RINNOVATA AMBIZIONE.
TOURNEO CUSTOM PLUG-IN HYBRID È IL PRIMO VEICOLO DEL SUO SEGMENTO (QUELLO DEI COMMERCIALI DA 1 TONNELLATA) A OFFRIRE UNA MOTORIZZAZIONE ELETTRIFICATA.
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FABIO BASILICO PADOVA
’era anche lui alla fiera di Padova, nell’affollata location dedicata al Salone Auto e Moto d’Epoca. Perché il Ford Transit ha segnato in modo indelebile e o ri ginale la storia del trasporto commerciale e da oltre sessant’anni è punto di riferimento per tutto il
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settore, potendosi fregiare di un brand specifico che viene declinato in numerose versioni pronte a soddisfare i più svariati utilizzi dei professionisti. Autentico pioniere del comparto, caratterizzato da una forza innovativa invidiabile, Transit è oggi più che mai sulla breccia e guarda al futuro con rinnovata ambizione. Non a caso, sullo stand di Padova, accanto a due modelli stori-
ci come il Transit Bus Panorama del 1968 e il Transit Taunus del 1953 era esposto in anteprima nazionale il futuristico Tourneo Custom PlugIn Hybrid, espressione della capacità del brand Transit di saper anticipare e soddisfare le esigenze degli utenti e del mercato. Pro dotto in Turchia, nell’impianto Ford di Kocaeli, Tourneo Custom PHEV è il primo veicolo del segmento di rife-
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Il Ford Transit Bus Panorama del 1968 è parte di una lunga e gloriosa storia.
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI FORD / TRANSIT CUSTOM E RANGER SUL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO
Doppia vittoria per l’Ovale Blu LA GIURIA, COMPOSTA DA 25 GIORNALISTI SPECIALIZZATI PROVENIENTI DAI DIVERSI
PAESI EUROPEI, HA ASSEGNATO IL TITOLO
INTERNATIONAL VAN OF THE YEAR 2020 AL FURGONE MEDIO DI CASA FORD, VINCITRICE CON RANGER ANCHE DELL’INTERNATIONAL PICK-UP OF THE YEAR 2020. I GIURATI HANNO APPREZZATO I PROPULSORI ELETTRIFICATI PLUG-IN HYBRID E ECOBLUE HYBRID DEL CUSTOM CHE PERMETTONO DI RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ.
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LINO SINARI LIONE
ord Transit Custom si è aggiudicato l’International Van of the Year 2020, ambito riconoscimento assegnato, ogni anno, al migliore veicolo commerciale secondo una giuria composta da 25 giornalisti specializzati, provenienti dai diversi Paesi europei e presieduta da Jarlath Sweeney. Il premio è stato conferito al Solutrans di Lione, dove anche Ford Ranger è salito sul gradino più alto del podio aggiudicandosi l’International Pick-up Award 2020. Ford è ora il primo brand ad aver vinto per due volte l’International Van of the Year e l’International Pick-up Award nello stesso anno, avendo compiuto la medesima impresa nel 2013. Il prestigioso premio annuale è stato assegnato al Custom con le motorizzazioni Plug-In Hybrid e EcoBlue Hybrid. I giurati hanno sottolineato l’importanza delle soluzioni elettrificate offerte sulla gamma Transit Custom, progettate per riduzione dei consumi e dei costi di gestione e l’ingresso al numero crescente di zone a traffico limitato, permettendo alle aziende di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità continuando a lavorare con la massima efficienza. Transit Custom Plug-In Hybrid e EcoBlue Hybrid da una tonnellata e Transit EcoBlue Hybrid da due tonnellate (che si è aggiudicato il secondo posto) sono tre dei 14 veicoli elettrificati che Ford introdurrà, in Europa, entro fine 2020. “I modelli Transit Custom Plug-In Hybrid e EcoBlue Hy-
brid - ha dichiarato Hans Schep, General Manager, Com mercial Vehicles Ford Europa – sono i veicoli giusti al momento giusto: aiutano i professionisti a ridurre i costi di gestione e le emissioni e garantiscono che possano continuare a lavorare in modo efficiente, senza compromessi in termini di portata e volume di carico”. Combinando capacità di guida a emissioni zero e assenza di ansia da ricarica, Transit Custom Plug-In Hybrid ha un’autonomia in elettrico fino a 56 km (ciclo misto). Caratterizzato da un’architettura ibrida tecnologicamente avanzata, ha una trazione esclusiva-
mente elettrica, con un motore da 92.9 kW alimentato da un pacco batteria agli ioni di litio da 13.6 kWh. Il pluripremiato motore 1.0 EcoBoost funge da “range extender” per un’autonomia totale superiore a 500 km. Transit EcoBlue Hybrid è stato ottimizzato per migliorare l’efficienza nei consumi impiegando uno starter-generator, che sostituisce l’alternatore standard, consentendo il recupero e lo stoccaggio di energia durante le decelerazioni del veicolo e la ricarica di un pacco batteria agli ioni-litio da 48 volt, raffreddato ad aria. L’energia accumulata viene utilizzata per fornire assi-
L’aLbo d’oro
1992 Volkswagen T4 1993 Nissan Sunny Van 1994 Citroën Jumper Fiat Ducato Peugeot Boxer 1995 Mercedes-Benz Sprinter 1996 Peugeot Partner Citroën Berlingo 1997 Mercedes-Benz Vito 1998 Renault Master 1999 Opel Astra Van 2000 Iveco Daily 2001 Ford Transit 2002 Opel Vivaro Renault Trafic 2003 Ford Transit Connect 2004 Volkswagen Transporter T5 2005 Mercedes-Benz Vito 2006 Fiat Doblò 2007 Ford Transit
2008 Citroën Jumpy Fiat Scudo Peugeot Expert 2009 Citroën Nemo Fiat Fiorino Peugeot Bipper 2010 Nissan NV200 2011 Fiat Doblò Cargo 2012 Renault Kangoo Z.E. 2013 Ford Transit Custom 2014 Ford Transit Connect 2015 Iveco Daily 2016 Volkswagen T6 2017 Volkswagen Crafter 2018 Iveco Daily Blue Power 2019 Opel Combo Cargo Citroën Berlingo Peugeot Partner 2020 Ford Transit Custom
stenza alla coppia del motore, migliorando i consumi fino all’otto per cento nell’utilizzo del motore EcoBlue 2.0. Per Ford si tratta del sesto International Van of The Year, che l’anno scorso è stato assegnato ai furgoni entry level del Gruppo PSA (Opel Combo Cargo, Citroën Berlingo e Peugeot Partner). La “prima volta” della famiglia Transit nel 2001, con il furgone alto di gamma. Due anni dopo, nel 2003, il premio è andato al veicolo più leggero Transit Connect, mentre il fratello maggiore è tornato sul trono nel 2007. Dopo il “doppio award” del 2013 (anno successivo al debutto sul mercato del medio Custom), Connect è stato nuovamente vincitore nel 2014. Veicolo commerciale da una tonnellata più venduto in Europa dal 2015, l’attuale Custom è sbarcato in Italia tra fine febbraio e i primi di marzo 2018 quando, terminati gli stock della precedente generazione, le concessionarie Ford hanno portato sulla strada il frut-
to del profondo restyling sviluppato dai progettisti della Casa statunitense. Introdotto alla fine del 2012, Custom è stato il primo veicolo commerciale del rinnovato line-up della famiglia Transit a debuttare sul mercato - seguito poi dai fratelli Courier, Connect e dal maggiore Transit Van - rappresentando uno dei fattori chiave dell’offensiva lanciata da Ford in Europa nel segmento dei veicoli commerciali. Per supportare tale strategia, la joint venture Ford Otosan ha investito 52 milioni di dollari nello stabilimento di Kocaeli, in Turchia, dove nascono i modelli Transit, Transit Custom e Tourneo Custom: oggi le linee produttive superano la capacità produttiva di 330mila veicoli l’anno. Dall’inizio del 2019 le vendite del Custom hanno raggiunto, in Europa, le 114mila unità, con un aumento del 2,6 per cento rispetto all’anno precedente. In Italia la gamma Custom ha uno share del 22,6 per cento.
Il leader dei pick-up in Italia conferma il suo successo anche quest’anno
RANGER RADDOPPIA GRAZIE A TECNOLOGIE DI ASSISTENZA, MOTORE E CAMBIO R anger, pick-up best seller in Europa e leader in Italia da quattro anni, ha convinto i 18 giurati che gli hanno attribuito il titolo biennale grazie alle tecnologie di assistenza alla guida e al propulsore diesel EcoBlue 2.0, potente e efficiente in termini di consumi e emissioni e abbinato alla trasmissione automatica da 10 rapporti per assicurare un mi-
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glioramento nei consumi fino al nove per cento. Disponibile nelle versioni Regular Cab, Super Cab e Double Cab, Ranger è dotato di quattro ruote motrici. Le tecnologie di assistenza alla guida comprendono Pre-Collision Assist con Pedestrian Detection e strumenti dedicati alla connettività, tra cui il modem integrato FordPass Connect,
che aumentano funzionalità e produttività. La gamma Ranger include anche Raptor, versione più performante: alimentato dal motore EcoBlue 2.0 litri Biturbo da 213 cv, è pensato per chi ama uno stile di vita estremo, per l’off-road ad alte velocità potendo adattarsi a ogni scenario di guida. È la seconda volta in cui il Ranger riceve l’International
Pick-Up of the Year dopo aver vinto nel 2013. L’anno scorso ad aggiudicarsi il titolo è stato Volkswagen Amarok con motore V6. Leader da quattro anni nel segmento dei pick-up in Italia, Ranger conferma il suo successo anche nel 2019, con uno share cumulato del 31,6 per cento: un pick-up su tre dei totali venduti è Ranger.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
TRUCK ITALIA / IL DEALER MERCEDES-BENZ PROTAGONISTA DEL PROGETTO GREEN MOBILITY
Il Paese dell’eccellenza formativa
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FABIO BASILICO
FOIANO DELLA CHIANA
’è una realtà scolastica ed educativa in Toscana, nel comune di Foiano della Chiana (Ar), che rende onore alla migliore, e mai venuta meno malgrado le oggettive difficoltà, tradizione dell’istruzione pubblica italiana. Stiamo parlando dell’Istituto omnicomprensivo “Guido Marcelli”, vera scuola dell’innovazione radicata nel tessuto economico e culturale della Valdichiana aretina e delle province di Arezzo e Siena che offre ai suoi studenti sia il percorso formativo ITE Istituto tecnico economico in ambito amministrazione, finanza e marketing, sia quello IPSIA - Istituto professionale per l’industria e l’artigianato in ambito manutenzione e assistenza tecnica. Proprio in quest’ultimo ambito si è concretizzata l’inaugurazione del laboratorio d’impresa Green Mobility a cui ha contribuito come partner d’eccezione Truck Italia, dealer Van&Truck di Mercedes-Benz, solido punto di riferimento della Stella in tutta la regione Toscana, in Emilia-Romagna e parte della Liguria. Il progetto Green Mobility è volto allo sviluppo delle nuove competenze diagnostiche e manutentive del motore elettrico, un settore altamente strategico per Mercedes-Benz, impegnata nel proporre sul mercato veicoli innovativi e versatili. È il caso dell’eVito, la versione full electric del popolare van tedesco, pronta a fare il suo ingresso sul mercato italiano. L’eVito non è solo visto che la gamma di proposte
È STATO INAUGURATO PRESSO L’ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “GUIDO MARCELLI” DI FOIANO DELLA CHIANA IL LABORATORIO D’IMPRESA GREEN MOBILITY, A CUI HA CONTRIBUITO COME PARTNER D’ECCEZIONE
TRUCK ITALIA, DEALER VAN&TRUCK DI MERCEDESBENZ, SOLIDO PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA STELLA IN TUTTA LA REGIONE
TOSCANA, IN EMILIAROMAGNA E PARTE DELLA LIGURIA. IL PROGETTO GREEN MOBILITY È VOLTO ALLO SVILUPPO DELLE NUOVE COMPETENZE DIAGNOSTICHE E MANUTENTIVE DEL MOTORE ELETTRICO.
elettriche comprenderà nel 2020 anche l’eSprinter, la proposta zero emission dell’ammiraglia van di Stoccarda, e la monovolume premium EQV per trasporto passeggeri. Lo scorso 21 novembre il labora-
torio Green Mobility è stato inaugurato presso l’Istituto omnicomprensivo di Foiano della Chiana, alla presenza dei rappresentanti di Mercedes-Benz Italia - Luca Valenti, Responsabile progetto elettrico van - e della concessionaria Truck Italia
Foto di gruppo in compagnia dell’eVito con Luca Valenti, Responsabile progetto elettrico van di Mercedes-Benz Italia (secondo da sinistra) e il team Truck Italia: da sinistra, Rosario Santoro, Responsabile Commerciale Van; Giuliano e Matteo Taverni, Presidente e Ceo; Alfio Privitera e Danilo Menconi, Responsabile marketing e Direttore Post-vendita.
Matteo Taverni, Ceo Truck Italia
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di scambio di dati e informazioni, ma anche di trasformazione da motore termico a motore elettrico. Noi dobbiamo bilanciare il nostro business attuale adattandoci a un modello di transizione che è basato sulla connettività che crea nuove opportunità di servizi e l’elettrificazione, chiave di volta del futuro dei trasporti. L’eVito è il primo prodotto van che Mercedes-Benz ci mette a disposizione. Da tutti questi ragionamenti è nata in noi l’esigenza di contribuire al progetto dell’Istituto omnicomprensivo ‘Guido Marcelli’ per formare i
gonista del nuovo scenario di mobilità è Truck Italia che, in collaborazione con l’Istituto omnicomprensivo “Guido Marcelli”, avvia il progetto Green Mobility guardando con interesse e concretezza all’evoluzione della mobilità e al futuro del trasporto che i giovani studenti sono invitati a interpretare da protagonisti attraverso lo sviluppo delle nuove necessarie competenze diagnostiche e manutentive del motore elettrico. “La mobilità elettrica è in continua evoluzione - ha dichiarato Dario Albano, Managing Director MercedesBenz Vans Italia - Le nuove tecnologie richiedono nuove figure professionali in grado di esprimere competenze innovative, dall’assistenza alla manutenzione fino ad arrivare alla vendita. Siamo infatti orgogliosi di poter supportare la formazione di studenti attraverso il nuovo laboratorio d’impresa ‘Green Mobility’ a cui, per primo, il nostro dealer Truck Italia ha creduto sin dall’inizio. Crediamo fortemente nella strategia eDrive@VANs che vede attualmente protagonisti l’eVito, l’eSprinter e l’EQV, veicoli a zero emissioni locali in grado di soddisfare, comunque, tutte le esigenze in termini di adattabilità all’impiego quotidiano”.
Luca Valenti, Responsabile progetto elettrico van di Mercedes-Benz Italia
“SERVONO NUOVE ENERGIE”
urante la conferenza stampa, moderata da Il Mondo dei Trasporti, Matteo Taverni, Ceo di Truck Italia, ha spiegato il valore del progetto Green Mobility per un operatore orientato all’innovazione come il dealer toscano. “L’automotive si sta trasformando sia per le caratteristiche tecniche dei prodotti sia per altri elementi che stanno influenzando la produzione, la distribuzione e le necessità che gli utenti, compresi i clienti business, hanno in relazione ai veicoli - ha detto Taverni - Stiamo parlando di connettività e digitalizzazione,
- il Presidente Giuliano Taverni, il Ceo Matteo Taverni, Alfio Privitera, Responsabile marketing, Danilo Menconi, Direttore Post-vendita, e Rosario Santoro, Responsabile commerciale Van - delle autorità cittadine e dei ragazzi che entusiasti hanno accolto con gioia e passione la prospettiva di poter usufruire di un laboratorio permanente di impresa didattica che offrirà una grande opportunità ai giovani che, studiando, potranno affacciarsi nel mondo del lavoro. Saranno previste 300 ore di formazione totale per 35 studenti, suddivise in corsi di formazione teorica in aula e corsi di formazione pratica direttamente presso il laboratorio. Un laboratorio tecnologico e innovativo con piattaforme diagnostiche, motore elettrico, banchi da lavoro, lavagna interattiva, che offrirà agli studenti la possibilità di simulare interventi di manutenzione e assistenza tecnica. Le ore di formazione pratica saranno tenute da personale tecnico altamente specializzato di Truck Italia. Mercedes-Benz conferma così il proprio interesse verso progetti che guardano al futuro integrando nei programmi di formazione specifiche attività dedicate al mondo dell’elettrico e alla digitalizzazione. Prota-
tecnici di domani. Sono figure professionali che iniziano ad affacciarsi e che domani saranno una realtà consolidata”. Il Gruppo Truck Italia è il primo dealer italiano per estensione territoriale nella vendita e assistenza di veicoli industriali e commerciali Mercedes Benz. È presente in Toscana, Emilia-Romagna e Liguria con 8 sedi e oltre 140 dipendenti. L’ultimo consuntivo Truck Italia ci dice che sono stati venduti oltre 1.000 van, quasi 300 truck, più di 100 unità Fuso e quasi 900 unità di veicoli usati.
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“IL FUTURO DELLA MOBILITÀ”
a parlato a tutto tondo della strategia per la mobilità elettrica Luca Valenti, Responsabile progetto elettrico van di Mercedes-Benz Italia. “Mercedes-Benz Vans ha una strategia di lungo termine che risponde al nome di adVANce ed è focalizzata sostanzialmente su tre aree d’innovazione: applicazioni per la connettività e l’Internet delle cose, per una perfetta integrazione fra le tecnologie più svariate nei veicoli commerciali di Mercedes-Benz; soluzioni hardware innovative per il settore dei trasporti; nuovi progetti di mobilità
per un trasporto commisurato alle esigenze di persone e merci”. Valenti ha anche fatto riferimento al concept Urbanetic, la strategia di mobilità rivoluzionaria che elimina la barriera fra trasporto passeggeri e trasporto merci, permettendo di realizzarli in base alla domanda e in un’ottica di efficienza e sostenibilità che soddisfa in modo innovativo le esigenze delle città, delle aziende di diversi settori, nonché di abitanti e viaggiatori. “Urbanetic rappresenta come vediamo il trasporto del futuro con piattaforme condivise tra trasporto
mer ci e persone”, ha spiegato Lu ca Valenti, che in chiusura d’intervento si è rivolto direttamente ai ragazzi presenti alla conferenza: “Voi siete i nativi digitali, nati e cresciuti quando Internet già esisteva. Siete la generazione che ha insita una maggiore responsabilità sociale e siete coloro che andranno a gestire la fase di transizione che ci traghetterà nella mobilità del futuro. È una grandissima opportunità e insieme a Truck Italia avete la possibilità di mettervi in gioco in un’attività green, rivolta al futuro”.
N° 285 / Dicembre 2019
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
MAN TRUCK & BUS ITALIA / TEST DRIVE DEL NUOVO ETGE SUL CIRCUITO DI VARANO DE’ MELEGARI
L’elettrico intelligente
IL PRIMO VAN ELETTRICO DI SERIE DEL LEONE HA UN’AUTONOMIA DI CIRCA 160 CHILOMETRI E UN CARICO UTILE DA 1 A 1,75 T. IDEALE PER GESTIRE LA LOGISTICA DELL’ULTIMO MIGLIO, ETGE È FRUTTO DI UN AVANZATO PROGETTO TECNOLOGICO E DI SISTEMI DI GESTIONE INTELLIGENTE DELLA CARICA ENERGETICA CHE CONSENTONO A TUTTI I PROFESSIONISTI DI AVERE A PORTATA DI MANO UN FURGONE IN GRADO DI SVOLGERE EGREGIAMENTE IL PROPRIO
“
LAVORO CON IL VANTAGGIO DI FARLO SENZA EMETTERE NULLA DI DANNOSO NELL’ATMOSFERA E CON EVIDENTI E SOSTANZIALI RISPARMI ECONOMICI.
LA TECNOLOGIA DEI VEICOLI ELETTRICI È MATURA E MAN ETGE LO DIMOSTRA QUANTO VEICOLO AFFIDABILE CHE RICHIEDE POCA MANUTENZIONE.
FABIO BASILICO
VARANO DE’ MELEGARI
Tutte le missioni, senza emissioni”. Parola di MAN eTGE, il primo van elettrico di serie del Leone che abbiamo provato sul circuito di Varano de’ Melegari, a due passi dalla sede della prestigiosa Dallara Academy, centro di formazione di Dallara Automobili, che ha ospitato un incontro dedicato alla strategia per la mobilità elettrica di MAN. A fare da sfondo alla prova su circuito dell’eTGE c’era l’intera famiglia del van TGE, compresa la versione furgone 4x4 che abbiamo testato su un divertente percorso offroad. Presentato ufficialmente al mercato italiano lo scorso febbraio, in occasione del Transpotec di Verona, il van 100 per cento elettrico eTGE, con un’autonomia di circa 160 chilometri e un carico utile da 1 a 1,75 t, è ideale per gestire la logistica dell’ultimo miglio. Merito dell’avanzato progetto tecnologico che lo ha fatto nascere e dei sistemi di gestione intelligente della carica energetica che consentono a tutti i professionisti di avere a portata di mano un furgone in grado di svolgere egregiamente il proprio lavoro con il vantaggio di farlo senza emettere nulla di dannoso nell’atmosfera e con evidenti e sostanziali risparmi economici.
70 per cento dei veicoli commerciali leggeri impiegati nelle aree urbane percorre mediamente meno di 100 chilometri al giorno a una velocità media bassa che, assieme alle numerose partenze e fermate, rendono il veicolo elettrico il partner ideale di ogni azienda di trasporto e anche dei comuni, impegnati a ridurre le emissioni inquinanti delle aree urbane -
ha dichiarato Matteo De Marchi, Direttore Van di Man Truck & Bus Italia - La produzione della versione elettrica del veicolo commerciale MAN è iniziata nello stabilimento polacco di Wrzesnia da più di un anno e, attualmente, è disponibile unicamente in versione furgone passo standard tetto alto. Ha un volume di carico di quasi 11 mc e, a
seconda dell’omologazione (come veicolo da 3,5 o da 4,25 tonnellate), un carico utile massimo di 1,75 tonnellate e un’autonomia di circa 160 chilometri. Questa capacità copre circa tre quarti di tutti i trasporti urbani attuali con veicoli equipaggiati con motore a combustione interna”. La trazione anteriore elettrica del MAN eTGE prevede un motore elet-
AVVENIRISTICO QUADRO STRUMENTI
POCA MANUTENZIONE
La tecnologia dei veicoli elettrici è matura e MAN eTGE lo dimostra quanto veicolo affidabile che richiede poca manutenzione. “Da un punto di vista statistico, il
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trico trifase con potenza massima di 100 kW/136 cv e coppia di 290 Nm istantanea e utilizzabile a tutte le velocità, a garanzia di un’estrema maneggevolezza. Alla velocità massima di 90 km/h, il consumo è di circa 20 kWh per 100 chilometri. La batteria ad alto voltaggio si trova sotto il veicolo e mette a disposizione l’energia per la trazione, il riscaldamento e il raffreddamento. Per accumulare l’energia, vengono utilizzate 264 celle agli ioni di litio a 3,7 V. Il peso della batteria è di 344 kg, l’energia nominale è pari a 35,8 kWh e la capacità a 111 Ah.
Sotto il cofano il MAN eTGE mette in mostra l’avanzata tecnologia che esalta l’efficienza della propulsione elettrica.
Prima dell’avvio delle prove su circuito, i tecnici MAN hanno spiegato nel dettaglio le caratteristiche del quadro strumenti dell’eTGE, che ovviamente presenta indicazioni specifiche dei veicoli a trazione elettrica, ovvero powermeter (percentuale della potenza), potenza disponibile e livello di carica della batteria ad alto voltaggio. L’indicazione multifunzioni è in grado di visualizzazione informazioni supplementari altrettanto importanti: autonomia residua, disponibilità alla marcia con l’indicazione “ready”, consumo attuale elettrico, consumo medio elettrico, indicazione modalità di ricarica. Di serie eTGE monta il MAN Media Van Advanced del sistema modulare di infotainment. Il dispositivo è stato modificato per essere idoneo all’impiego sul veicolo elettrico ed è dotato delle funzioni aggiuntive monitor autonomia, flusso di energia tra motore elettrico e batteria in fase di accelerazione e frena-
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ger è possibile impostare la ricarica immediata con corrente di carica massima, la temperatura all’interno dell’abitacolo, l’abilitazione della climatizzazione mediante la batteria e il limite di carica minimo della batteria”. La ricarica del MAN eTGE si effettua presso un wallbox AC (Alternating Current) da 7,2 kW in circa cinque ore e mezzo. Se il punto di carica è a corrente continua, con presa di carica combinata (CCS, Combined Charging System) e potenza di carica di 40 kW, la ricarica dell’80 per cento della batteria richiede 45 minuti al massimo. In alternativa, la ricarica può essere effettuata tramite una qualsiasi presa da 220 V. “Con un’adeguata manutenzione la perdita di capacità della batteria dopo circa 2mila cicli di carica è soltanto del 15 per cento – ha detto ancora De Marchi - I moduli singoli da sei o dodici celle possono inoltre essere sostituiti separatamente. Le 264 celle HV agli ioni di litio sono installate sotto il piano di carico che ha la stessa struttura delle versioni a trazione posteriore con motore diesel. Quindi le batterie non ‘rubano’ spazio”. DOCILE E MANEGGEVOLE
Su strada eTGE è “docile” e molto confortevole, garantendo una manovrabilità e una guidabilità di altissimo livello. La silenziosità di marcia fa il resto. Il cambio monomarcia 0MD e la leva selettrice E313 sono collegati tra loro mediate un tirante, un collegamento meccanico che serve unicamente per l’azionamento del blocco parcheggio. Il cambio 0MD a due livelli di trasmissione ha una coppia di ingresso massima di 290 Nm a 12.000 giri/min e pesa 32,2 kg. Di serie, eTGE monta il Climatronic a 2 zone. La climatizzazione interna del veicolo viene effettuata interamente mediante un sistema a pompa di calore in presenza delle condizioni di funzionamento “raffreddamento” e “riscaldamento”. Come la capacità di carico, anche i sistemi assistenza alla guida non sono stati penalizzati dalla tecnologia elettrica. MAN eTGE dispone di una gamma completa di dotazioni standard di serie che favoriscono una guida più facile e sicura, tra cui il sistema di navigazione (MAN Media VAN Navigation), il parabrezza riscaldabile, il Cruise Control, la retrocamera, il sistema di assistenza alla frenata (EBA) e di mantenimento della corsia (Lane Assist).
ta, statistica del recupero di energia ed e-Manager. “Mediante la funzione e-Manager l’utente può programmare la ricarica e la climatizzazione del veicolo in relazione all’ora di partenza e al luogo di ricarica - ha spiegato De Marchi - È possibile la programmazione di un massimo di 3 orari di partenza con indicazione di ora e giorno della settimana. Per quanto riguarda il luogo di ricarica, si può immettere un nuovo luogo o selezionarne uno memorizzato ed è possibile la configurazione dei luoghi di ricarica in termini di climatizzazione, corrente di carica massima, limite di carica massimo della batteria e corrente notturna. Inoltre, con e-Mana-
MATTEO DE MARCHI, DIRETTORE VAN DI MAN TRUCK & BUS ITALIA
“I primi clienti confermano la qualità della proposta eTGE
I
primi contratti di vendita sono già stati firmati e i primi furgoni elettrici MAN vengono impiegati nelle principali aree metropolitane europee da aziende che si occupano di logistica e che impiegano il nuovo veicolo per gestire le consegne dell’ultimo miglio, all’interno dei centri urbani a traffico limitato e nelle ore notturne. Alla prova dei fatti, l’eTGE dimostra in pieno le sue qualità e anche il mercato italiano è ormai pronto ad approfittare dei vantaggi assicurati dalla propulsione elettrica intelligente proposta dal primo van elettrico di serie del costruttore tedesco. Ne è convinto Matteo De Marchi, Direttore Van di MAN Truck & Bus Italia. “L’assenza del motore a combustione genera un ulteriore vantaggio: la manutenzione si limita a un numero di componenti molto più basso - spiega De Marchi - Alcuni comuni interventi di assistenza (per esempio, il cambio olio e la sostituzione del filtro olio)
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non sono più necessari; questi fattori si ripercuotono positivamente sul costo totale di possesso. Non da ultimo, grazie al loro impegno ecologico, i proprietari del MAN eTGE dimostrano di guardare al futuro e possono comunicare questo importante messaggio anche ai propri clienti”. E dato che, lungo la strada che porta dalle ‘basse emissioni’ a ‘zero emissioni’, le aziende di trasporto e i gestori di flotte si trovano ad affrontare una serie di sfide che esulano dal singolo veicolo, MAN Truck & Bus ha costituito a Monaco di Baviera un team di consulenti specializzati, denominato MAN Transport Solutions, il cui compito è quello di trovare soluzioni di trasporto personalizzate e altamente redditizie. “Grazie alla loro esperienza, questi consulenti qualificati sono in grado di rispondere alle richieste relative non solo ai veicoli, ma anche alle infrastrutture e al fabbisogno energetico, nonché alla ma-
nutenzione e alla progettazione di veicoli, affiancando da vicino le aziende di trasporto”, dice De Marchi. In questo senso, la strategia di MAN è chiara: “Non si tratta di parlare di un veicolo ma di mobilità per il futuro, di cui la mobilità elettrica è parte fondamentale - aggiunge Matteo De Marchi - Il nostro approccio non è quello di fornire un veicolo con un cavo da collegare, come si trattasse di un elettrodomestico. Siamo convinti che per essere player importanti nell’elettromobilità serva dialogare con il cliente e comprenderne a fondo le esigenze al fine di arrivare alla soluzione adeguata ai suoi bisogni. Questo vuol dire anche costruire al nostro interno la cultura della conoscenza di quello che sta succedendo nel mercato. Per questo è stata creata a Monaco la business unit Transport Solutions che si occupa di analizzare insieme a clienti quelle che sono le loro esigenze e capire innanzitutto se un determina-
to cliente è il cliente giusto per un veicolo elettrico, perché non tutti sono pronti a utilizzare un veicolo elettrico. Molto importante per noi è comprendere se l’azienda è quella giusta per andare incontro alla mobilità elettrica e se la risposta è affer-
mativa procediamo con tutte le analisi del caso”. Punto di forza dell’offerta TGE, versione elettrica compresa, è approntare soluzioni su misura per il singolo cliente. “Il primo van TGE è stato consegnato in Italia nel settembre 2017 - continua De Marchi TGE gode di un posizionamento unico dal momento che MAN è un’azienda produttrice di camion e autobus che ha deciso di entrare anche nel segmento van con la stessa filosofia di vendita e assistenza che caratterizza il mondo truck e bus. Per risolvere e cogliere tutte le opportunità in essere con i clienti abbiamo una forza vendita che capisce il business ed è dedicata ai clienti professionali che normalmente sono aziende che hanno soprattutto bisogno di assistenza. Per noi questo è vero sia che si tratti di truck o di bus o di van. Stiamo anche lavorando sul fronte delle soluzioni digitali sempre più innovative”.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI SIFÀ / CONFRONTO SULLA CIRCULAR MOBILITY CON BPER BANCA E UNINDUSTRIA
I trend della futura mobilità
L
MAX CAMPANELLA REGGIO EMILIA
LE FLOTTE AZIENDALI
’apertura di un dibattito sul nuovo concetto di mo bilità circolare è il risultato dell’incontro organizzato da SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali) e BPER Banca, in collaborazione con Unindustria Reggio Emilia, sul tema “Circular Mobility: il ciclo della mobilità tra sviluppo sostenibile e innovazione”, tenutosi nella Sala degli Specchi del Teatro Valli di Reggio Emilia in concomitanza con la presentazione della Survey sulle Imprese, realizzata da Nomisma nell’ambito dell’Osservatorio sulla Mobilità Smart&Sostenibile. Il progetto dell’Osservatorio, sviluppato con il sostegno di SIFÀ e BPER Banca, si propone come strumento per il monitoraggio continuo della mobilità smart, sostenibile ed elettrica, con lo scopo di supportare la sensibilizzazione e la definizione di politiche di promozione, alla luce delle informazioni sul mercato di riferimento e dei modelli di consumo in Italia. La ricerca condotta da Nomisma è frutto di una survey basata su un campione di oltre 200 aziende su tutto il territorio nazionale, dove emerge come anche le aziende dotate di flotta stiano destinando sempre maggiore attenzione ai temi della mobilità sostenibile in generale ed elettrica in particolare. A fronte di un generale interesse per forme di mobilità aziendale sostenibile, a presenza di veicoli ibridi o elettrici in azienda è ancora limitata. Tra le imprese dotate di parco veicoli (83 per cento del totale) il 14 per cento annovera nella flotta aziendale veicoli ibridi e il 3 per cento veicoli ad alimentazione elettrica. Superiore la quota di chi - pur non possedendo tali veicoli - li utilizza per gli spostamenti aziendali o per l’esecuzione dell’attività lavora-
PRESTANO SEMPRE MAGGIORE ATTENZIONE AI TEMI DELLA SOSTENIBILITÀ IN GENERALE E ALLA TRAZIONE ELETTRICA IN PARTICOLARE. TRA LE IMPRESE DOTATE DI PARCO VEICOLI IL 14 PER CENTO ANNOVERA MEZZI IBRIDI, CHE SALGONO AL 21 PER CENTO DI CHI LI UTILIZZA PER L’ESECUZIONE DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA. ABBATTIMENTO DEI COSTI DI ACQUISTO O DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE LA PRINCIPALE LEVA CHE FAVORISCE L’AVVICINAMENTO ALLE ALIMENTAZIONI GREEN. tiva (21 per cento veicoli ibridi, 10 elettrici). Il ricorso a veicoli ad alimentazione “verde” è sorretto in prima battuta da motivazioni ambientali (30 per cento) ed economiche, legate a costi e offerte vantaggiose per l’acquisto o il noleggio a lungo termine (16 per cento) e a ridotti costi chilometrici (12). A rendere interessante il ricorso alla smart mobility contribuiscono anche incentivi, detrazioni e agevolazioni quali esenzione dal pagamento del bollo e parcheggi gratuiti (importanti per il 24 per cento delle aziende) e l’impatto positivo a livello d’immagine aziendale (10 per cento). La fase di ascolto condotta da
Nomisma ha focalizzato l’attenzione anche su chi oggi non utilizza forme di mobilità ibrida o elettrica al fine di stimolare la riflessione sulle leve che possono incentivare l’inserimento di questi veicoli nel parco aziendale. In particolare, le aziende non user individuano nell’abbattimento dei costi di acquisto o di noleggio a lungo termine (22 per cento), in incentivi e detrazioni per l’acquisto (18) e nel miglioramento delle per-
formance del veicolo (15) i tre principali aspetti in grado di favorire l’utilizzo di veicoli ibridi o elettrici per viaggi di lavoro o spostamenti nell’ambito dell’attività lavorativa. La ricerca è stata uno degli argomenti al centro della Tavola Rotonda che ha coinvolto ospiti del mondo imprenditoriale, istituzionale e della ricerca. I relatori, fra cui Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato di SIFÀ, Fabrizio Togni, Direttore Ge-
nerale di BPER Banca, Filippo Di Gregorio, Direttore Generale di Unindustria Reggio Emilia, Stefano Sordelli, Future Mobility Manager di Volkswagen Group Italia, e Fabio Teti, Direttore Amministrazione, Finanza, Controllo e Sviluppo Commerciale di TPER, durante il dibattito hanno delineato alcuni aspetti della mobilità del futuro, indagando sul nuovo paradigma di “circular mobility”.
Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato di SIFÀ, e Fabrizio Togni, Direttore Generale di BPER Banca.
I progetti avviati da SIFÀ illustrati dall’Amministratore delegato Paolo Ghinolfi
“DIVERSE SFIDE COINVOLGERANNO TUTTI GLI ATTORI DELLA FILIERA DEL VEICOLO” L ’intera filiera del veicolo impatta direttamente sulla qualità della vita dei cittadini e sulla sostenibilità ambientale delle città, diventando sempre più cruciale e decisiva per superare le sfide ambientali. Come player protagonista del settore, qual è la visione di SIFÀ a proposito del concetto di “circular mobility”? “SIFÀ - spiega Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato - si ispira al concetto di economia circolare per un
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uso più efficiente e sostenibile delle risorse. La “circular mobility”, locuzione che abbiamo coniato per esprimere questo paradigma, dovrà necessariamente affrontare diverse sfide e coinvolgere tutti gli attori interessati nella filiera dei veicoli: case costruttrici, allestitori, fornitori di materiali, noleggiatori, gestori di flotte, riciclatori, gestori di piattaforme dati”. La filiera sarà il primo fattore imprescindibile su cui si
dovrà lavorare per ottenere risultati di sostenibilità a medio-lungo termine. Ma in che modo? “Bisognerà sviluppare - prosegue Ghinolfi - un ecosistema collaborativo in cui a ziende leader del settore pubblico e privato e startup innovative lavorino fianco a fianco. Questo nuovo approccio porterà innanzitutto all’adozione di pratiche più responsabili e ridurrà in maniera importante l’impatto ambientale nel settore della mo-
bilità. Il concetto di “circular mobility” è inoltre, nella declinazione della nostra azienda, la cornice dentro la quale si collocano tutte le iniziative di mobilità sostenibile e Corporate Social Responsibility connesse all’automotive che, in SIFÀ, progettiamo e realizziamo. Al convegno di Reggio Emilia - conclude Ghinolfi - abbiamo parlato molto di alimentazioni alternative, i bri de ed elettriche, che rappresentano un contri-
buto alla sostenibilità; abbiamo affrontato il tema dello sharing e di come sarà sempre più indispensabile concepire la mobilità come un servizio, in funzione di una “circular mobility” più efficace. SIFÀ ha già avviato da tempo progetti di sharing elettrico in sinergia con operatori qualificati ed è partner di TPER nell’ambito del progetto Corrente, che attualmente rappresenta l’esempio più virtuoso in Italia”.
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FIAT PROFESSIONAL / CONCLUSO A MILANO IL TOUR D’INFORMAZIONE E PREVENZIONE
Ducato promuove la salute CON L’ULTIMA TAPPA IN PIAZZA DUOMO, È TERMINATO IL TOUR
“SALUTE AL MASCHILE”, DEDICATO A SENSIBILIZZARE DEGLI UOMINI SULL’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE UROLOGICHE. COINVOLTI DUE DUCATO OPPORTUNAMENTE ALLESTITI. “LA NOSTRA VOLONTÀ È DI ESSERE VETTORE E PROMOTORE DI AZIONI CHE FAVORISCONO IL BENESSERE CONCRETO DELLE PERSONE”, HA
STEPHANE GIGOU, RESPONSABILE FIAT PROFESSIONAL REGIONE EMEA. DICHIARATO
C
FABIO BASILICO MILANO
on la salute non si scherza e Fiat Professional, da sempre in prima fila, come del resto l’intera FCA, nel supportare le iniziative benefiche negli ambiti della prevenzione e del sostegno alla ricerca scientifica, ha affiancato la Fondazione Umberto Veronesi e la Fon dazione SIU Urologia onlus mettendo a disposizione due Ducato opportunamente allestiti che hanno girato in lungo e in largo per l’Italia in un tour denominato “Salute al Maschile” che ha toccato dieci città con l’obiettivo di sensibilizzare gli uomini sull’importanza della prevenzione delle patologie urologiche. Oltre a luoghi cittadini di grande passaggio, in ogni tappa i due Ducato sono stati posizionati anche davanti ad alcuni dealer locali della rete Fiat Professional dove è stato possibile prenotare anche un check-up del proprio veicolo, affidandosi agli specialisti di Mopar, il brand di FCA dedicato ai prodotti e servizi post-vendita per tutti i veicoli del Gruppo. Gli uomini, a differenza del le donne, sono meno attenti alla prevenzione, in particolare delle patologie legate all’apparato urinario. Il tour -100mila persone sensibilizzate e oltre 1.000 gli uomini a cui è stato fornito un counseling medico
- ha voluto coprire questo gap ed è terminato con la tappa milanese, nella centralissima Piazza Duomo, dove è stato nuovamente allestito il corner di “Salute al Ma schile” e dove abbiamo incontrato Stephane Gigou, Responsabile Fiat Professional Regione EMEA. “Il messaggio sull’importanza della prevenzione è qualcosa su cui FCA lavora da anni, anche in colla-
borazione con Fondazione Veronesi. Siamo perciò orgogliosi di essere di nuovo a fianco della Fondazione in questo pro getto che ha coinvolto migliaia di uomini in tutt’Italia - ha dichiarato Gigou - Ogni giorno, il marchio Fiat Professional è accanto ai professionisti sulle strade d’Europa, in grande maggioranza uomini, con un’ampia gamma di veicoli e servizi per ren-
Stephane Gigou, Responsabile Fiat Professional Regione EMEA.
dere ogni missione più confortevole e sicura possibile. Ed è proprio a loro che ci siamo rivolti con questa nuova campagna promossa da Fondazione Umberto Veronesi entrando in contatto sulle piazze, presso le concessionarie e anche nei nostri stabilimenti. A luglio siamo stati nella fabbrica Sevel di Atessa, il più grande sito produttivo di veicoli commerciali del mondo dove dal 1981 nasce il Ducato finora prodotto in oltre 3,5 milioni di esemplari, e lì abbiamo organizzato un workshop sulla prevenzione e oltre 250 incontri individuali. Per il prossimo anno contiamo di raggiungere altre città ma anche altre realtà di FCA e anche altri Paesi, tenuto conto che il nostro fatturato è per l’80 per cento relativo ai mercati al di fuori dell’Italia. Insomma, la nostra volontà è di essere vettore e promotore di azioni che favoriscono il benessere concreto delle persone”. All’evento in Sevel hanno partecipato Angelo Coppola, Direttore dello stabilimento chietino, Stéphane Gigou, Massimiliano Massaro, Referente progetti sportivi di Fondazione Umberto Veronesi, e Carlo Vicentini, Ordinario di Urologia e Direttore della Scuola di specializzazione di Urologia presso l’Università degli Studi dell’Aquila per la Fondazione SIU. Per l’occasione alcuni esemplari di Ducato sono stati schierati in modo da formare il
nastro blu, simbolo a livello mondiale della prevenzione del cancro alla prostata. Lo stesso fiocco, custodito da due mani, spicca sulla livrea dei due Ducato protagonisti della campagna di prevenzione “Salute al Maschile”. Lo stabilimento Sevel è uno tra i più complessi al mondo per livello di specializzazione, organizzazione e metodi di lavoro. Insignito della certificazione “Silver” del programma World Class Manufacturing, il sito occupa circa 6.400 addetti con 45 anni di età media e quasi l’80 per cento di uomini. Dunque, la platea ideale per illustrare l’importanza del la prevenzione oncologica, di uno stile di vita corretto e di una sana alimentazione. Nel 2018 Sevel ha prodotto oltre 297mila veicoli, stabilendo - per il quarto anno consecutivo - il record assoluto dei volumi e +46 per cento negli ultimi 6 anni. PROSPETTIVE POSITIVE
“Ducato è un modello di grande respiro, simbolo di versatilità - ha aggiunto Gigou - Sono infatti oltre 13mila le varianti e l’allestimento di due esemplari a postazione medica mobile non è stato un problema. Per la gamma Fiat Professional il 2019 è stato un’ottima annata e per il 2020 le prospettive sono altrettanto positive: il lancio del Ducato Elettrico sarà per noi un passo decisamente importante. Altrettanto positiva la performance nel settore dei camper, che ci vede, sempre con il Ducato, primeggiare sul mercato europeo con una quota mercato del 70 per cento circa”. Negli ultimi 10 anni, più di 500mila famiglie in Europa hanno scelto un camper su ba se Ducato. Tra le maggiori novità del nuovo modello, che renderà particolarmente entusiasti i clienti del settore dei tempo libero, è la nuo va tra smissione automatica a nove rapporti che assicura un’esperienza di guida rilassata e piacevole, senza rinunciare alle prestazioni e ottimizzando in ogni situazione i consumi. “Nel settore in crescita dei van trasformati in veicoli per il tempo libero - ha detto in conclusione Stephane Gigou - Ducato domina anche perché siamo gli unici a proporre una larghezza di due metri che consente di posizionare un letto in trasversale invece che in senso longitudinale, facendo la differenza per quanto riguarda l’utilizzo dello spazio. Stiamo lavorando anche su altri progetti ma ne parleremo nel prossimo futuro”.
Disponibile nel corso del 2020, affiancherà il Ducato Natural Power
DUCATO ELECTRIC, VERSATILITÀ ANCHE IN FORMATO ECO-FRIENDLY I n occasione dell’evento dedicato al nuovo Ducato MY2020, Fiat Professional ha presentato il Ducato Electric, versione completamente elettrica di tipo BEV (Battery Electric Vehicle) che sarà disponibile nel corso del 2020 e affiancherà il Ducato Natural Power a metano nell’offerta di trazioni alternative. Il nuovo Ducato dunque riesce nell’impresa di migliorare se stesso, lungo un cammino evolutivo che non conosce sosta da quasi quarant’anni. Ducato Electric è il primo
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modello full electric di Fiat Professional, progettato e sviluppato con i più avanzati standard qualitativi del Gruppo FCA. Il modello è concepito e sviluppato partendo da una specifica e dettagliata analisi dell’utilizzo reale da parte del cliente, attraverso un anno di acquisizione dati che conferma che oltre il 25 per cento del mercato ha già una completa “BEV Attitude” dal punto di visto di utilizzo, percorso, dinamica e prestazioni e che risulta quindi già “pronta” al cambio di mobilità.
Sono infatti i professionisti che operano in specifiche aree di business a essere tra i primi interessati e pronti a questa soluzione: dal commercio online ai servizi postali e di spedizioni, dalla ristorazione a domicilio al trasporto locale hub-spoke fino alla necessità in genere di avere accesso ai grandi centri urbani, che sempre di più limitano la circolazione a veicoli con trazione tradizionale. Ducato Electric proporrà, oltre a una completa gamma di versioni, anche opzioni modulari di taglia batte-
ria con autonomie di percorrenza da 220 a 360 km e differenti configurazioni di ricarica. Il tutto a fronte di prestazioni di assoluto interesse: velocità limitata a 100 km/h per meglio ottimizzare gli assorbimenti energetici, potenza massima di 90 kW e coppia massima di 280 Nm. La nuova propulsione elettrica inoltre non penalizza quello che è il punto forte del Ducato: volumetria di carico best in class da 10 a 17 mc, portata fino a 1.950 kg, la migliore della categoria.
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GEMA / L’ALLESTIMENTO IN ESTRUSO DI
Tutti lo vogliono AVVIATO IN SORDINA NEL 2010, IL “PROGETTO GEMA” STA DIMOSTRANDO NEI FATTI LE SUE CARATTERISTICHE VINCENTI: IL RISULTATO FINALE È UN PRODOTTO CHE DIMINUISCE I CONSUMI (O AUMENTA L’AUTONOMIA DEI VEICOLI ELETTRICI), È IN GRADO DI REGGERE PESI E OSCILLAZIONI AL LIMITE DI
OVERLAND ED È ECOLOGICO PERCHÉ RICICLABILE AL CENTO PER CENTO. IL SUCCESSO DELL’INTUIZIONE DI
GIANCARLO CAMELLINI È NEI NUMERI E NELL’ORGANIZZAZIONE DI
UN’AZIENDA CHE CONTINUA A CRESCERE E SVILUPPARSI, IN ITALIA E ALL’ESTERO.
È
MAX CAMPANELLA CAMPI BISENZIO
partito in sordina, nel 2010, sulla scia della geniale creatività di Gian carlo Camellini che, unitamente allo spirito imprenditoriale di Alessandro Lulli e alla conoscenza dei mercati europei di Lorenzo Rossi, lanciava il “progetto
Gema”: alluminio estruso per realizzare allestimenti di veicoli com merciali leggeri, facili da installare e altrettanto semplici da produrre, tanto da poter essere esportato nel mondo il progetto di realizzazione, prim’ancora che l’allestimento predisposto. Oggi il “progetto Gema” è più
che realtà consolidata: l’azienda, con headquarter a Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, è proiettata verso nuovi e più grandi orizzonti, dopo un 2019 che sta per chiudersi con un fatturato di cinque milioni di euro, 40 dipendenti (più 15 rispetto al 2018), consegne importanti presso municipalizzate, partner con primari costruttori e senz’affatto escludere l’ipotesi di nuovi impianti produttivi, in Italia e non solo. UNO SVILUPPO INATTESO
Insomma l’aria che si respira a Campi Bisenzio è quella di uno sviluppo che supera ogni più rosea aspettativa dei primi anni. Oggi Camellini è affiancato dagli ingegneri Filippo Bruni e Lorenzo Castagnoli, che costituiscono il brillante team dell’ufficio tecnico; Rossi è supportato dall’ingegner Dario Ottaiano, che si occupa dello sviluppo nei Paesi Scandinavi e Regno Unito, e dall’ingegner Giovanni Bitonti, che sfrutta la sua conoscenza linguistica per affermare il “progetto Gema” in Spagna e Sud America, in primis Cile, Argentina e Messico; Lulli ha
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al suo fianco il giovane Alessandro De Martino per marketing e eventi. Il “progetto Gema” è più facile da vedere e conoscere che da descrivere. L’intera famiglia di prodotti basa la sua produzione sull’utilizzo dell’estruso di alluminio anodizzato e materiali compositi leggeri. Il sistema consente infinite soluzioni per ogni tipologia di furgone: lo staff di Camellini progetta un disegno adhoc per il cliente sen za limiti di creatività nell’arredo. I materiali utilizzati nella produzione permettono di ottenere prodotti riciclabili al cento per cento, promuovendo il rispetto dell’ambiente. Il sistema di lavoro si evolve costantemente con nuove linee e seguendo la continua ricerca del team di Camellini di prodotti all’avanguardia. Ultimo esempio in ordine di tempo il sistema innovativo di ancoraggio Gema, sottoposto a crash-test secondo la normativa europea. “Il valore in assoluto più importante di questo sistema e più generale del progetto Gema - afferma Lulli, classe 1970, CEO dell’azienda toscana - è rappresentato dalla semplicità e sicurezza dell’installazione dell’allestimento: chiunque può farlo. Le staffe per l’anco-
raggio degli scaffali al veicolo sono già pre sagomate e certificate TÜV. Gli ancoraggi rappresentano un elemento cruciale nella scelta di un cliente attento all’allestimento: è un punto critico dove sono frequenti le rotture. Senza contare che con il nostro sistema la scaffalatura viene posizionata dove richiede il cliente”. Le linee di prodotti Gema sono cinque (officine mobili, corrieri, vending, pronto intervento e uffici mobili) e tutte si basano sulla caratteristica del materiale utilizzato, che consente di produrre un allestimento nel contempo leggero e altamente resistente e robusto. “Qualche cliente - afferma Lulli con la simpatia consueta dei fiorentini - non poteva credere ai suoi occhi quando siamo saliti in quattro sullo scaffale. Senza contare che abbiamo preso parte a Overland: abbiamo allestito un Volkswagen Crafter come officina mobile, il veicolo ha percorso 48mila chilometri tra sabbia, giungla e deserto senza danni all’allestimento, che è tornato intatto. In questo caso il sistema di ancoraggio ha dimostrato tutta la sua tenuta: la barra longitudinale scorre lungo l’intero cassone e le oscillazioni vengono distri-
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In alto, uno dei cento Renault Kangoo Z.E. con allestimento Gema consegnati ad Acea di Roma.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI ALLUMINIO RISCUOTE SEMPRE PIÙ CONSENSI
leggero e resistente Casa Madre sul consumo di batteria con l’allestimento Gema. “La scelta di Renault - prosegue Lulli - si è basata anche sulla fono assorbenza del nostro prodotto, che consente agli autisti di guidare in una cabina silenziosa e comoda: tutte le cassettiere installate sui Kangoo poggiano su tappeti in gomma dimensionati per il peso che sono destinati a trasportare, escludendo del tutto l’utilizzo della lamiera”. COMPETENTI NELL’ELETTRICO
buite su tutta la lunghezza. Ad esempio in curva il sistema prevede cuscinetti che scaricano e compensano le oscillazioni”. È questo valore aggiunto del tandem leggerezza-resistenza che sta assegnando al prodotto Gema un successo insperato fino a qualche anno fa. Oggi l’azienda è presente presso i più importanti noleggiatori, da SIFÀ a Leasys (400 le unità fornite a Italgas), da Atlon (Gruppo Daimler) a Volkswagen Leasing, e sono tante le aziende che, una volta messo alla prova l’allestimento in estruso di alluminio, non tornano più indietro. “In particolare - precisa il CEO - la leggerezza ha una forte valenza nel veicolo elettrico, consentendo un aumento importante dell’autonomia. Nel caso ad esempio dei cento Renault Kangoo Z.E. consegnati ad ACEA di Roma, la flotta ha registrato un aumento di 30 chilometri di autonomia dei veicoli; la municipalizzata ha in progetto di estendere la trazione elettrica fino ad avere un parco completamente a zero emissioni”. Importante “chiave di volta” del successo è la partnership con i costruttori. La Losanga ha effettuato tutte le sue valutazioni da
In quattro sullo scaffale per dimostrare la resistenza dell’allestimento in estruso di alluminio.
Gema ha maturato una competenza nella trazione elettrica che è stata apprezzata anche da altri player come Volkswagen. “Abbiamo consegnato - aggiunge Lulli - l’eCrafter con nostro allestimento ai corrieri UPS e DHL, realizzando un prodotto particolarmente leggero per abbassare il più possibile il consumo delle batterie. Ne è nato un prodotto valido, che ha i suoi argomenti per affermarsi sul mercato: leggerezza, silenziosità per l’utilizzo nelle ore notturne e di primo mattino, conformità alla norma WLTP sulle emissioni di CO2 per l’intera vita del veicolo, dalla produzione al riciclo, e resistenza, dimostrando nei fatti di essere indistruttibile”. L’allestimento Gema è stato sviluppato anche per Mercedes-Benz Sprinter e per la gamma Fiat Professional, superando tutti i severi test che impongono le Case costruttrici. “Abbiamo applicato - aggiunge il CEO - il sistema bulk-head che facilita il montaggio della porta: un macchinario si avvicina alla paratia e la porta viene montata in modo facile e veloce. L’obiettivo per il 2020 è naturalmente proseguire lo sviluppo presso costruttori, noleggiatori, municipalizzate e grandi flotte, in Italia e all’estero, ma soprattutto essere vicino ai clienti, senza escludere la realizzazione di un impianto nei pressi di uno dei player premium che hanno creduto nel “progetto Gema” e sono pronti a investire per dare ai professionisti un prodotto all’altezza delle esigenze moderne: leggero, ecologico e efficiente. Perché “progetto Gema” vuol dire produrre dove sono presenti i clienti”. Per il 2020 scontato che il progetto continuerà a crescere, nelle idee del team di Camellini come nei numeri. “Puntiamo - afferma in conclusione Lulli - di superare il tetto dei sette milioni di euro di business e, soprattutto, di strutturarci per l’export: oggi rappresenta il 10-15 per cento del fatturato, ma sta crescendo al ritmo del 300 per cento l’anno. L’obiettivo nel 2020 è raggiungere il 40 per cento sul volume totale”.
Il Ceo Alessandro Lulli archivia il 2019 e punta a nuovi traguardi nel prossimo anno
“I PROFESSIONISTI CHIEDONO IL NOSTRO ALLESTIMENTO” I l 2020 sarà l’anno dell’export per Gema, che continua a potenziare il suo sviluppo verso l’estero. Coordinato da Lorenzo Rossi, classe 1967, il team Export ha portato il progetto in Portogallo, Spa gna, Francia, Polonia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Australia e Nuova Zelanda. Quest’anno lo sbarco in Norvegia, Germania, Austria e Svizzera, oltre al focus sui Paesi a lingua iberica nonché in Finlandia, Danimarca, Svezia, Irlanda, Gran Bretagna,
N° 285 / Dicembre 2019
Ucraina, Repubblica Ceca e Slovacchia. “Il 2019 - spiega Alessandro Lulli - ci ha visto fortemente impegnati nell’organizzazione strutturale: abbiamo inserito nuove risorse nel marketing, nella direzione commerciale e tante energie sono state profuse per partecipare a importanti gare, che richiedono test impegnativi per la realizzazione dei progetti”. Se in Italia il “progetto Gema” spazia su tutte le linee, con una forte crescita nel settore dei corrieri con la linea
Express Courier, nel resto del mondo la fa da padrona la linea Camelot, dedicata alle officine mobili, e cresce la domanda della linea Ginevra per il pronto intervento. “Dopo il periodo iniziale quando dovevamo fare i conti con lo scetticismo - aggiunge il CEO og gi sono i clienti finali a chie dere il prodotto Gema, obbligando costruttori e allestitori ad avvicinarsi al nostro sistema per conoscerlo in tutte le sue caratteristiche tecniche”.
Nell’anno che volge al termine sono tutt’altro che mancate le iniziative collaterali, che vedono Gema sempre presente alle fiere di settore (già confermata la presenza all’IAA nel settembre 2020 ad Hannover) e sponsor di Lorenzo Dalla Porta, campione del mondo di Moto 3, primo italiano a vincere il record di tre vittorie consecutive, e di Tommaso Ciuffi, pilota ufficiale Peugeot, diventato campione italiano di rally a due ruote motrici.
Da sinistra: Tommaso Ciuffi, campione italiano rally a due ruote motrici 2019, Alessandro Lulli, Amministratore delegato Gema, Lorenzo Dalla Porta, campione mondiale Moto 3 2019.
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