Golo / Federico Pellegrin e Nicola Furlani tecnici di punta per Lamberet Thermo King / Con GI.MA. e Frigoblock primato italiano nella catena del freddo Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXVIII - N. 270 / GIUGNO 2018 - Euro 5,00
IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
All’interno inserto sul mondo dei veicoli commerciali
PAOLO ALTIERI
Maxi fornitura di Realtrailer agli intraprendenti fratelli Napoli
Napolitrans con Krone per vincere in Europa GUIDATA DAI FRATELLI GERARDO, ANTONIO E MONICA NAPOLI, L’AZIENDA FONDATA DAL PADRE FERDINANDO STA CONOSCENDO UN FORTE SVILUPPO. GRAZIE ALLA NUOVA PIATTAFORMA DI VERONA, I CAMION NAPOLITRANS VIAGGIANO NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI, DALLA GERMANIA ALLA GRAN BRETAGNA A OLANDA E BELGIO. A SOSTENERE LA CRESCITA LA COLLABORAZIONE CON IL PRODUTTORE TEDESCO DI SEMIRIMORCHI: “ORGOGLIOSI DI CONTRIBUIRE AL LORO SUCCESSO”, AFFERMANO STEFANO SAVAZZI E ANTENORE PIGOZZI.
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
Max Campanella a pagina 2
LE AGILI ALI DEL GRIFONE SULLE CITTÀ C.V.R. IN FESTA PER L’ITALIAN TOUR N “ Presentate a Sodertalje le molte novità Scania della gamma urbana
Dopo Nichelino, Beinette e Tortona, Renault Trucks protagonista anche a Pero
uove soluzioni per il trasporto urbano sostenibile. Scania rivoluziona la distribuzione cittadina e propone sul mercato una carrellata di novità destinata a influire sulle scelte degli operatori privati e pubblici alle prese con un settore destina-
Prossimità al cliente. In tutti i sensi”. Claudia Belmonte, Amministratore delegato insieme al cognato Franco Eguelfi, della storica concessionaria Renault Trucks C.V.R. di Pero, non usa mezzi termini per illustrare l’essenza del suo lavoro, fatto di tanta passione, determi-
to a essere sempre più strategico. L’appuntamento con la nuova gamma urbana del Grifone è al Demo Centre Scania di Södertälje, in Svezia, dove il management e gli esperti del costruttore svedese hanno organizzato una full im mersion di due
giorni per la stampa internazionale, culminata nelle prove, su strade pubbliche e in circuito, dei numerosi truck che costituiscono la proposta Scania per le attività urbane. Fabio Basilico a pagina 10
nazione e competenza. Una tradizione di famiglia che accomuna la signora Claudia con il fondatore, papà Elso, e il fratello Marco. “Oggi che loro non ci sono più - racconta con emozione - io e mio cognato Franco siamo ancora più motivati nel proseguire un’attività che ha
EV INDUSTRIAL
IVECO IN SLOVENIA
Lahutte: “Siamo gli alfieri del metano in Europa Sinari a pagina 20
consentito alla mia famiglia di dare il meglio di sé”. Incontriamo Claudia Belmonte in una bel la mattinata di sole nella sede di C.V.R., in occasione della tappa di Pero del Renault Trucks Italian Tour. Servizio a pagina 4
FRAIKIN
Con Karasoulis sbarco in Grecia U
Partita da Montlhéry la nuova offensiva
“
na serie di circostanze fortuite unite alla passione per il nostro Paese e all’assoluta volontà di migliorare giorno dopo giorno rappresentano gli ingredienti del successo dell’azienda di trasporto Karassulis, che negli anni ha trovato in EV Industrial e nel marchio Kögel il riferimento per una flotta sempre efficiente.
Le intelligenti risposte MAN per i lavori in ambito urbano
You drive, we care”. In questo concetto sta la filosofia del Gruppo Fraikin, provider leader europeo nelle soluzioni per le flotte di veicoli commerciali e industriali che ha organizzato la prima edizione dei Connection Days, “quattro giorni” sul circuito di Montlhéry con oltre 800 rappresentanti di team operativi Fraikin, fornitori, partner strategici e clienti provenienti da ben 15 paesi.
Servizio a pagina 24
A pagina 14
Gussoni a pagina 26
POLIVALENZA DEI MODELLI TGE, TGM E TGS
SANI TRASPORTI
“Grazie a Lamberet siamo ancora più competitivi” A pagina 46
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REALTRAILER CONSEGNA CENTO UNITÀ FRIGO ALL’AZIENDA CAMPANA
Con Napolitrans nuova grande offensiva Krone
GUIDATA DAI FRATELLI GERARDO, ANTONIO E MONICA NAPOLI, L’AZIENDA FONDATA DAL PADRE FERDINANDO STA CONOSCENDO UN FORTE GRAZIE ALLA NUOVA PIATTAFORMA DI VERONA, I CAMION NAPOLITRANS VIAGGIANO NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI, DALLA GERMANIA ALLA GRAN BRETAGNA A OLANDA E BELGIO. A SOSTENERE LA CRESCITA LA COLLABORAZIONE CON IL PRODUTTORE TEDESCO DI SEMIRIMORCHI: “ORGOGLIOSI DI CONTRIBUIRE AL LORO SUCCESSO”, AFFERMANO STEFANO SAVAZZI E ANTENORE PIGOZZI.
SVILUPPO.
Q
MAX CAMPANELLA
po frigo Carrier, pneumatici Michelin, riportano il logo Napolitrans e tutte le dotazioni richieste dai fratelli Napoli. “Tutti i semirimorchi consegnati - precisa Antenore Pigozzi di Realtrailer - sono stati realizzati da Krone con le caratteristiche specifiche richieste per Napolitrans, ovvero per soddisfare le necessità del cliente: le celle sono equipaggiate con allarme di protezione e con sistema di rintracciabilità e controllo da remoto, per favorire il lavoro del responsabile della flotta”. I nuovi Krone vanno a ulteriormente arricchire la flotta Napolitrans, costituita da 500 trattori - il 70 per cento dei quali a marchio Scania - e mille semirimorchi, dei quali 400 centinati e 600 frigo. “Il veicolo più vecchio - precisa Antonio Napoli, 43 anni - ha quattro anni: la nostra politica aziendale prevede la sostituzione dei mezzi ogni quattro anni. Avere veicoli nuovi è sinonimo di affidabilità per la clientela: vogliamo continuare così”.
SUZZARA
uasi quarant’anni fa in quel di Fisciano, dinamico paese in provincia di Salerno, oggi fucina di talenti grazie all’Università, Ferdinando Napoli acquistava il suo primo camion e iniziava il trasporto di verdura fresca verso il Nord Italia. Difficilmente avrebbe potuto immaginare che, nel corso degli anni, la sua azienda sarebbe gradualmente cresciuta fino a diventare un vero riferimento nel trasporto non solo in Campania, non solo in Italia: oggi i camion Napolitrans viaggiano in molti Paesi europei. Ferdinando è scomparso nel 2009, ma di lui resta non solo il ricordo e l’immagine che troviamo nell’ufficio di Fisciano: le sue doti di tenacia, la sua capacità di affrontare (e risolvere) i problemi con determinazione e con il sorriso sulle labbra la troviamo nei figli Gerardo, Antonio e Monica. Oggi Napolitrans effettua rotte su Gran Bretagna, Germania, Olanda e Belgio, al servizio dei principali player della GDO (Grande Distribuzione Organizzata). Fino a poco più di tre anni fa l’80 per cento del business derivava dal mercato italiano, il 20 per cento dall’estero: oggi la quota è 50-50 e, con l’apertura della piattaforma di Verona, la componente verso l’estero è destinata a crescere ulteriormente. Di pari passo con lo sviluppo aziendale, Napolitrans non ha mai smesso d’investire sulla flotta: ultimo step dell’aggiornamento del parco la maxi fornitura di ben cento unità frigo Krone, consegnate da Realtrailer presso la sede di Suzzara. “Da circa tre anni - afferma Stefano Savazzi, Fleet Manager Realtrailer - stiamo af-
Gerardo e Antonio Napoli, alla guida di Napolitrans, una delle aziende di trasporto e logistica più importanti del Meridione. La grossa commessa Krone testimonia l’elevato potenziale della società di Fisciano proiettata a varcare i confini europei.
fiancando Napolitrans, con l’orgoglio di sostenere la crescita e la determinazione dei fratelli Napoli: sin dall’inizio si è instaurato un rapporto all’insegna della reciproca fiducia e stima, oltre che di amicizia e cordialità. Abbiamo cominciato con venti unità, poi 40, poi 60 e oggi cento. È la riprova non solo che, naturalmente, il prodotto Krone è garanzia di assoluta affidabilità: questa fornitura suggella una collaborazione che vuole proseguire”. Schierate, le unità Krone Cool Liner Duoplex Steel le vediamo arrivare gradualmente nel nuovo piazzale di Suzzara: doppio piano, grup-
SVILUPPO INTERMODALE
Qual è l’utilizzo al quale sono destinate le nuove unità Krone? “Abbiamo richiesto risponde Antonio Napoli - la dotazione di ganci per il trasporto intermodale, settore che stiamo fortemente sviluppando: Napolitrans aderisce al progetto Hupac, che prevede rotte via mare e su strada. I nostri camion partono dai porti di Salerno e Civitavecchia e raggiungono Spagna e Francia: le nuove unità contribuiranno al trasporto di merce alimentare, in primis frutta e verdura, che insieme ai rimorchi carichi di scatolame andranno a rifornire le catene di supermercati della GDO”.
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Pagina 3 indotto - risponde Gerardo Napoli - a crescere ancora di più nelle dimensioni: se in Italia siamo abituati ad aziende di trasporto medio-piccole, nel resto d’Europa il trasporto è business affidato quasi e sclusivamente ad aziende di grandi dimensioni. La sfida di Verona era ed è tuttora portare Napolitrans allo stesso livello di competitività di analoghe aziende europee”. Co me il padre Ferdinando, Gerardo e i suoi fratelli - nonché i cognati Angelo Tanagro, Lo redana Iannone e Anna Sellitto - nel lavoro mettono dedizione e passione. E non solo. “Portare in Europa il Made in Italy afferma il primogenito - ci rende felici e ancora più motivati: è il frutto dell’opera di nostro padre e dei valori che ci ha trasmesso”. FARE LE COSE IN GRANDE
Artefice della nuova, avvincente sfida di Napolitrans è senz’altro Gerardo, 46 anni, primogenito di Ferdinando, che ha avuto l’intuito d’investire sulle rotte estere e, per supportare il lavoro degli autisti, rendere operativo due anni fa l’hub di Verona (2.500 mq di capannone con piazzale di 30mila mq), che va ad affiancarsi a quello di Latina, una piattaforma che copre complessivamente 20mila mq di superficie (2mila dei quali coperti). “Dalla GDO - afferma Gerardo Napoli - arriva una sempre maggiore richiesta di trasporto intermodale: il lavoro non manca affatto, ma la clientela diventa sempre più esigente e richiede puntualità e affidabilità. La prima richiesta l’abbiamo esaudita con investimenti sulle infrastrutture, nel secondo caso vogliamo avvalerci di partner affidabili, fornitori che ci seguano nella fa se pre e post vendita: in Realtrailer abbiamo trovato un riferimento, perché per ogni questione sappiamo a chi rivolgerci e troviamo interlocutori disponibili ad affrontare eventuali problematiche. Soprattutto i tempi di consegna rispettati per noi rappresentano un importante valore aggiunto”. Partito dalla gavetta, Gerardo Napoli aveva 15 anni
Da sinistra: Antonio Napoli, Stefano Savazzi, Gerardo Napoli e Antenore Pigozzi. I titolari di Napolitrans e i rappresentanti di Realtrailer si sono incontrati nella sede di Suzzara per la consegna ufficiale di cento unità di semirimorchi frigo Krone.
quando, accanto al padre Ferdinando, iniziava a lavorare co me meccanico. “Quando gli ho proposto di fare un sal-
to di qualità e puntare sulla crescita della flotta - racconta Gerardo - mi ha lasciato fare. L’aiuto principale di mio pa-
dre? Lasciarmi sbagliare, spingendomi ad andare avanti. L’esperienza l’ho maturata al suo fianco anche commet-
tendo errori”. Come ha cambiato l’evoluzione di Napolitrans la nuova piattaforma di Verona? “Ci ha
Capacità di crescere e diventare grandi è la parola d’ordine di Gerardo Napoli, che non esclude affatto nel prossimo futuro ulteriori innesti Krone nella flotta di semirimorchi. “Ci siamo trovati bene - afferma - e nel 2019 sicuramente ne acquisteremo altri, proseguendo il costante ringiovanimento del parco. Il prodotto è valido e molto apprezzato anche dagli autisti per la sua maneggevolezza e facilità di carico-scarico. È stato strutturato sulla base delle nostre necessità e, non da ultimo, trattandosi di un prodotto europeo si trova sempre un riferimento nelle vicinanze in caso di necessità. L’assistenza è un elemento decisivo per un’azienda che vuole crescere come la nostra”. La sinergia con i manager di Realtrailer è evidente da subito. “Si è sviluppata - precisa Stefano Savazzi - anche un’amicizia con Gerardo e Antonio. Da parte nostra abbiamo garantito consegne puntuali e massima collaborazione: se c’è una richiesta l’obiettivo è trovare il modo di soddisfarla”. Un sostegno a un’imprenditoria lungimirante e alla sua voglia di crescere. “I fratelli Napoli - aggiunge Antenore Pigozzi - sono giovani e per la loro azienda questo rappresenta il capitale più importante”. Napolitrans dispone di un’officina interna presso la se de storica di Fisciano, in via di trasferimento nel più grande edificio di Eboli. Oggi l’a zienda partenopea conta 600 dipendenti, ha chiuso il 2017 con un fatturato di 60 milioni di euro che punta, per l’anno in corso, a incrementare di un ulteriore 20 per cento. “Coronando il sogno di mio padre - afferma in conclusione Gerardo - quasi tutti i nostri dipendenti sono del posto. Diamo lavoro agli italiani e tutti i nostri veicoli sono acquistati e immatricolati qui in Italia. Siamo partiti dal Sud Italia per acquisire una dimensione europea. Il nostro segreto? La perfetta sintonia e una famiglia unita”.
IL TRASPORTO ALIMENTARE POGGIA LE BASI SU UNA RETE EFFICIENTE E CAPILLARE
LA RICETTA DEL SUCCESSO: VIAGGI PIÙ LUNGHI, TEMPISTICHE PIÙ BREVI I l core business di Napolitrans resta tuttora quello di Ferdinando Napoli: la raccolta dei pomodori, nei due mesi e mezzo da luglio a settembre, rappresenta da sola qualcosa come 7.500 viaggi. Si aggiunge l’attività di trasporto alimentare, soprattutto di frutta e verdura, dalle fragole all’insalata, per clienti quali La Doria e la bergamasca Alphacom, che da sola
rappresenta circa 1.500 viaggi l’anno. La seconda generazione è arrivata in azienda nel 2000 con l’obiettivo di proseguire la tradizione di Ferdinando e un po’ coronare il sogno del fondatore: avere tanti camion. Da quell’anno la crescita non si è mai interrotta, lo sviluppo di Napolitrans non conosce crisi. E l’azienda continua a investire, sulla flotta,
sulle strutture e sulle risorse. Per essere competitiva Napolitrans ha puntato su viaggi lunghi accorciando i tempi: se un rimorchio carica in Sicilia, viene effettuato il primo sgancio a Eboli, il secondo a Verona, il terzo al cliente finale. In questo modo occorrono tre trattori, un semirimorchio e quattro autisti. È la rete che fa la differenza ed è stata la chiave di
volta della crescita dell’azienda che si pone nei confronti della clientela con un unico obiettivo: riuscire a garantire consegne con 48 ore di anticipo. La puntualità è il biglietto da visita ed è da questa esigenza che Napolitrans parte per avviare partnership che, come quella con Realtrailer, consentano di minimizzare gli effetti di eventuali disagi durante un viaggio.
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INTERVISTA A CLAUDIA BELMONTE AD DELLA CONCESSIONARIA RENAULT TRUCKS C.V.R. SPA
“Il cliente è il nostro prossimo” “
INSIEME AL COGNATO FRANCO EGUELFI, CLAUDIA BELMONTE, IMPRENDITRICE E MANAGER AFFABILE E DAL CARATTERE DETERMINATO, HA SAPUTO OGGI LA CONCESSIONARIA DI PERO È PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL MARCHIO RENAULT TRUCKS NELL’AREA LOMBARDA, PRIMO IMPORTATORE NEL SEGMENTO TRUCK PESANTI NELLA ZONA DI COMPETENZA. L’ABBIAMO INCONTRATA IN OCCASIONE DELLA TAPPA ALLA C.V.R. DEL RENAULT TRUCKS ITALIAN TOUR.
CON COMPETENZA E PASSIONE PROSEGUIRE CON SUCCESSO SULLA STRADA AVVIATA DA PAPÀ ELSO E DAL FRATELLO MARCO.
FABIO BASILICO PERO
Prossimità al cliente. In tut ti i sensi”. Claudia Belmonte, Amministratore delegato insieme al cognato Franco Eguelfi, della storica concessionaria Renault Trucks C.V.R. di Pero, non usa mezzi termini per illustrare l’essenza del suo lavoro, fatto di tanta passione, determinazione e competenza. Una tradizione di famiglia che accomuna Claudia con il fondatore, papà Elso, e il fratello Marco. “Oggi che loro non ci sono più - racconta con emozione - io e mio cognato Franco siamo ancora più motivati nel proseguire un’attività che ha consentito alla mia famiglia di dare il meglio di sé”. Incontriamo Claudia Belmonte in una bella mattinata di sole nella sede di C.V.R., in occasione della tappa di Pero del Renault Trucks Italian Tour, un giro d’Italia sotto le insegne della Losanga che permette a vecchi e nuovi clienti del brand francese di conoscere da vicino i rinnovati prodotti e i diversi e completi servizi firmati Renault Trucks. NON PIÙ DI 20 CHILOMETRI
ca che ora abbiamo riconvertito in struttura commerciale. Que sta dove siamo ora, in Via Pisacane, è la nuova sede inaugurata nel 2004: 28mila mq di superficie, di cui 4.000 coperti tra officina, magazzini e uffici e il resto dedicato al l’esposizione del nuovo e dell’usato, dai veicoli commerciali ai medi e pesanti. Con mio padre ha iniziato a operare mio fratello Marco e insieme hanno iniziato a far crescere l’azienda con investimenti e tanto lavoro”. “Nel 2004 - dice ancora Claudia Belmonte - Marco è mancato, proprio nel momento in cui io ero in azienda da poco tempo. Così alla fine ho ereditato l’onere e l’onore delle redini; in seguito è venuto in soccorso mio cognato e dal 2004 gestiamo insieme l’azienda, che oggi conta su una trentina di dipendenti con 4 venditori. Il personale è super esperto, com petente: non potrebbe essere diversamente, dato che questo è un mestiere difficile dove la professionalità si crea in anni e anni di esperienza, soprattutto noi che lavoriamo su tutta la gamma. Il nostro territorio di competenza è Milano provincia, Lodi, Monza Brianza,
riorganizzando l’attività. Si è fatta molto fatica ma abbiamo continuato a lavorare e a investire. Prevediamo che il 2018 si chiuderà con il post vendita in crescita, mentre per il commerciale le cose sono un po’ più complicate e non prevediamo risultati migliori del 2017. Il mercato italiano è molto condizionato dai provvedimenti di incentivazione e quando questi vengono a mancare il mercato è necessariamente in flessione. Noi comunque ce la mettiamo tutta e i numeri ci danno ragione: oggi nella nostra area di riferimento abbiamo una quota del 16,2 per cento sui pesanti oltre le 16 t, del 13,9 per cento nel segmento oltre le 6 t e nel 4,5 per cento nel segmento 3,5 t. Siamo il primo importatore nella nostra zona. Il parco circolante conta circa 2.700 pezzi”. SALTO DI QUALITÀ
Franco Eguelfi e Claudia Belmonte, Amministratori delegati di Renault Trucks C.V.R..
Novara e Verbania. Nella provincia di Milano sia mo baricentrici con la sede di Pero per l’area Ovest e quella
“L’essere vicini ai clienti va inteso in senso letterale precisa Belmonte - Intanto è una vicinanza fisica e geografica perché nessuno deve fare più di 20 minuti per raggiungere un punto di vendita o di assistenza. Massima attenzione al cliente: è questo che fa la differenza”. Claudia Belmonte ripercorre la storia dell’azienda di famiglia, avviata dal padre Elso, “fondatore, inventore di questa attività e uno dei cinque massimo sei che allora hanno creduto in Renault quando il marchio praticamente non esisteva in Italia. Siamo negli anni Settanta. Papà avvia l’attività del la C.V.R., che significa Commercio Veicoli Riparazioni, a Pero nella vecchia sede ubicata di fronte alla storica raffineria, allora la più grande d’Europa. Sede stori-
inaugurata nel 2014 a Peschiera Borromeo per l’area orientale”. Trasformatasi da Srl a Spa
nel 1994, C.V.R. controlla un network di quattro officine, dislocate strategicamente nel territorio di competenza. “Il 2017 si è chiuso con il fatturato in crescita, arrivato a circa 12 milioni di euro - continua Claudia Belmonte - Un risultato migliore rispetto al 2016 e soprattutto migliore nella parte strategica che è il post vendita, dove l’incremento è a due cifre. Il motivo? Probabilmente perché siamo affidabili, competenti e continuiamo a investire in persone e struttura. Poi perché vantiamo una lunga e buona tradizione. In percentuale, circa il 50 per cento del fatturato deriva dalla vendita del nuovo e dell’usato, l’altra metà è dovuta al post vendita”. Quali dunque le prospettive per il futuro? “Intanto diciamo che la C.V.R. è sopravvissuta a una tempesta che ha colpito tanti - precisa l’Amministratore delegato - Il nostro piccolo orgoglio è avere tenuto duro senza sacrificare nessuno ma ottimizzando e
Un cliente di riferimento per C.V.R. è l’Amsa di Milano: “Hanno in flotta ben 130 Renault Trucks - spiega Claudia Belmonte - È stata una nostra piccola grande conquista perché Renault prima non era presente nella flotta della municipalizzata. La clientela ha percepito il salto di qualità dei prodotti Renault Trucks: un tempo quello Renault era considerato il ‘buon prodotto che costa poco’, ora siamo ‘l’ottimo prodotto che costa il giusto’ e con soluzioni di trasporto per tutte le esigenze. Un dato rilevante che riguarda la clientela della nostra area è che il 96 per cento del totale è costituito da aziende con meno di 10 macchine, il 4 per cento da aziende con flotte da 10 a 40 e pochissime grandi flotte, solo 5. La nostra è praticamente una vendita singola fatta porta a porta. Un lavoro complesso che svolgiamo con spirito di sacrificio e tantissimo impegno. C.V.R. è un’azienda sana e proattiva che guarda al futuro con fiducia nei propri mezzi e nella consapevolezza di quello che è stato fatto e si può fare in futuro”.
VALENTINO DIGREGORIO, AREA MANAGER ITALIA NORD-OCCIDENTALE RENAULT TRUCKS
“POSITIVI RISCONTRI DALLE PRIME QUATTRO TAPPE” S ull’assolato piazzale della concessionaria C.V.R. di Pero, davanti al T Red rosso fiammante da 520 cv scelto come mascotte del Renault Trucks Italian Tour, posa per la foto di rito Valentino Digregorio, Area Manager Italia Nord-Occidentale di Renault Trucks, l’uomo di riferimento per le tappe del Tour che si svolgono nel Nord Ovest del Paese. È visibilmente soddisfatto Digregorio: la quarta tappa presso la C.V.R dimostra ancora una volta la bontà del progetto del Tour, che nelle prime quattro tappe - Renault Trucks Center Torino a Nichelino (To), Alpicar a Beinetto (Cn), Vama a Tortona (Al) e appunto C.V.R. a Pero (Mi) è stato costellato dal successo. “Il Renault Trucks Italian Tour è costituito da 18 tappe in
tutta Italia che permettono di scoprire i veicoli e i servizi Renault Trucks e provare a vincere fantastici premi - dice Velentino Digregorio Il format prevede appuntamenti organizzati su due giornate con una giornata di prequel nella quale il T Red viene posizionato in zone strategiche per frequentazione di trasportatori e pubblico; le altre due giornate sono organizzate presso il dealer ospite: la prima prevede la possibilità per autisti e trasportatori di accedere ai veicoli rappresentativi della gamma francese (compreso il Master in diversi allestimenti), di effettuare un check-up gratuito sui propri mezzi e addirittura di farsi visitare da un medico; l’ultima giornata è squisitamente ludica, con il concessionario che apre le porte alle
famiglie dei trasportatori, mette a disposizione i veicoli per il test drive, organizza l’intrattenimento per i più piccoli, lo street food e i tanti premi instant win”. In media, per ognuna delle quattro tappe finora organizzare, sono state un centinaio le aziende presenti. “Un buon risultato per un’iniziativa che mira ad andare direttamente a casa dei clienti - aggunge Digregorio - Gli ospiti hanno dimostrato interesse per tutti i nostri prodotti, dai commerciali, ai medi fino ai pesanti, al punto che alcuni preventivi si sono trasformati in contratti effettivi”. Il tuor, partito a maggio, proseguirà per tutto giugno e poi da settembre a novembre. L’ultima tappa è quella presso la concessionaria Mavi di Palermo, il 16 e 17 novembre.
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N° 270 / Giugno 2018
IVECO LANCIA STRALIS NP 400 E LA FAMIGLIA DAILY BLUE POWER SUL MERCATO GIAPPONESE
Il buon giorno si vede dal mattino IVECO CHIUDE UN CONTRATTO CON FUJI
TRANSPORT PER LA VENDITA DI UNO
STRALIS NP 400 A LNG, DESTINATO A CLIENTI SELEZIONATI E IN COLLABORAZIONE CON L’LNG WORKING
GROUP DEL GOVERNO NIPPONICO. STRALIS NP 400 È IL PRIMO CAMION A METANO, PROGETTATO PER IL LUNGO RAGGIO, VENDUTO IN
GIAPPONE. ANCHE DAILY BLUE POWER NELLE VERSIONI
I
GUIDO PRINA TOKYO
l Sol Levante porta bene a Iveco che vede ancora una volta premiato il suo co-
stante impegno nella promozione dell’alternativa gas naturale. Il costruttore ha avuto infatti l’occasione di presentare i più recenti sviluppi relativi al suo piano d’azione
per promuovere l’uso del metano nel settore dei trasporti in Giappone, per la precisione al Nippon Press Centre di Tokyo, dove sono intervenuti Pierre Lahutte, Iveco Brand
zate, orientate all’impiego di sistemi LNG nel trasporto marittimo e su strada. Iveco ha anche annunciato pubblicamente il lancio dello Stralis NP 400, il primo veicolo a gas naturale heavy-duty pronto per la vendita sul mercato giapponese. Si tratta del primo mezzo progettato specificamente per il trasporto a lungo raggio, che può con tare sulla versatilità di un’alimentazione unica a gas naturale liquefatto (LNG) o compresso (CNG), oppure combinata LNG e CNG. Disponibile in commercio anche la nuova gamma Daily Blue Power - già vincitrice del premio “International Van of the Year 2018” - nelle versioni Dai ly Hi-Matic Natural Po wer e Daily Minibus Natural Po wer, le prime a proporre l’alimentazione a CNG insieme al cambio automatico a 8 rapporti Hi-Matic. Iveco ha inoltre annunciato la firma di un contratto con Fuji Transport per la vendita del primo camion a LNG in Giappone, uno Stralis NP 400
alimentato esclusivamente a LNG. Fuji Transport utilizzerà il veicolo sulla tratta Tokyo-Osaka, oltre che in operazioni per clienti selezionati, che includono il servizio postale giapponese, monitorando e analizzando le prestazioni dello Stralis NP 400 grazie ai suoi sistemi telematici e GPS. Le due nuove gamme, che hanno fatto il loro debutto pubblico durante il Japan Truck Show a Yokohama, avranno modo di giocare un ruolo fondamentale nel piano del brand di promozione della transizione verso questo tipo di energia sostenibile in Giappone, dimostrando in condizioni reali la praticità e i vantaggi del trasporto a gas naturale. “Meno di un anno fa il Ministero dell’Economia, del Com mercio e dell’Industria (METI) giapponese e la Commissione Europea hanno firmato un Memorandum di Cooperazione per lo sviluppo del gas naturale liquefatto (LNG) nelle applicazioni di
DAILY HI-MATIC NATURAL POWER E DAILY MINIBUS NATURAL POWER.
trasporto marittimo e su strada - ha spiegato Pierre Lahutte - Oggi ci ritroviamo qui per presentare le nostre gamme di veicoli a gas naturale e vendere il primo camion a LNG che opererà su una delle tratte più trafficate al mondo, la Tokyo-Osaka, percorsa quotidianamente da circa 100.000 camion. L’autonomia e i vantaggi ambientali dello Stralis NP 400, insieme al piano di distribuzione dell’LNG sviluppato da Shell lungo le prin cipali vie di trasporto giapponesi, rendono questo veicolo la scelta perfetta per la transizione verso un trasporto a lungo raggio più pulito e sostenibile”. La consolidata esperienza nel campo delle trazioni alternative e l’offerta di una intera gamma di prodotto alimentata a gas naturale garantiscono a Iveco una base di partenza ottimale per poter ambire a rivestire un ruolo fondamentale nel mercato del trasporto a metano in Giappone, in qualità di fidato partner per gli operatori del paese.
Il Daily Minibus Natural Power e, sotto, il Daily Hi-Matic NP. Si tratta delle prime versioni del nuovo Daily Blue Power con alimentazione a metano e cambio automatico a 8 rapporti Hi-Matic.
President, Takao Kashiwagi, Professore presso l’Istituto di tecnologia di Tokyo e Presidente dell’“LNG Expert Committee”, Hiroaki Matsuoka, Presidente della Fuji Transport Corporation, Mariarosa Baroni, Presidente e CEO di NGV Italy, e JeanClaude Girot, Presidente dell’Associazione francese dei veicoli a gas naturale (NGV France) e Commissario Generale del Paris Motor Show, insieme ad altri distinti ospiti intervenuti in rappresentanza di governo, media e settore dei trasporti. Il piano d’azione di Iveco nasce in seguito al Memorandum di Cooperazione che il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese ha firmato con la Commissione Europea lo scorso anno per lo sviluppo di tecnologie avan-
Da sinistra: Koray Kursunoglu, SEA&Japan Iveco Business Director, Giorgio Zino, Responsabile di Iveco Bus APAC, Federico Bullo, Vice President Iveco APAC, Jean-Claude Girot, Presidente di NGV France e Commissario Generale del Motor Show di Parigi, Pierre Lahutte, Iveco Brand President, Mariarosa Baroni, Presidente e Amministratore delegato di NGV Italy, Takao Kashiwagi, Professore all’Istituto di Tecnologia di Tokyo e Presidente del CdA del Comitato di Esperti LNG, Hiroaki Matsuoka, Presidente Fuji Transport Corporation, Hiro Hashimoto, ITS Japan.
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“IVECO è sempre stato in pr ima lineaa per promuovere la sostenibilità del segmento degli LCV V.. L nuova gamma D La Daily l Bl Blue Power non ffaa altr l o c he h r iconfferma ermar are tale l posizione .” Jarlath Sweeney, Presidente della giuria dell’International Van of the Year ear
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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I PRIMI DUE VEICOLI COMPLETAMENTE ELETTRICI DI VOLVO TRUCKS
Rivoluzione FL e FE Electric
V
FABIO BASILICO GÖTEBORG
olvo Trucks muove grandi passi verso la mobilità commerciale elettrica. Dopo la presentazione del primo camion completamente elettrico per uso commerciale, il Volvo FL Electric con Ptt di 16 t, destinato a rivoluzionare la distribuzione urbana e le attività solitamente connesse all’ambiente urbano, come la raccolta dei rifiuti, è ora la volta del fratello FE Electric, progettato per le operazioni più pesanti, come il trasporto dei rifiuti e la distribuzione in contesto urbano, con peso a terra fino a 27 tonnellate. La produzione in serie e la vendita dei nuovi modelli inizieranno il prossimo anno in Europa. I primi due FL Electric verranno utilizzati dall’azienda Renova che opera appunto nel settore della raccolta dei rifiuti e del riciclaggio e dalla società di trasporti TGM. Il primo FE Electric, un veicolo per la raccolta rifiuti con allestimento sviluppato insieme a Faun, allestitore di camion leader in Europa, sarà operativo all’inizio del 2019 ad Amburgo. Con il lancio di questi prodotti, Volvo Trucks assume un ruolo primario nel settore delle soluzioni per trasporto con veicoli elettrici in ambito urbano. L’offerta Volvo è del resto supportata dalle competenze e dall’esperienza maturata dall’intero Gruppo di Göteborg nel settore delle soluzioni di trasporto ad alimentazione elettrica. Dal 2010, la di visione Volvo Buses ha venduto più di 4.000 autobus elettrici. PRONTI PER LA STRADA
“Siamo molto orgogliosi di presentare i primi veicoli pesanti Volvo completamente elettrici pronti ad affrontare il traffico regolare - dichiara Claes Nilsson, Presidente Volvo Trucks - Questi modelli consentono alle città che si impegnano per uno sviluppo urbano sostenibile di usufruire di tutti vantaggi offerti dai trasporti commerciali ad alimentazione elettrica. L’introduzione del Volvo FE Electric completa la gamma di veicoli elettrici per le operazioni in ambito urbano e ci consente di fare un altro strategico passo avanti nello sviluppo di un’offerta completa di soluzioni di trasporto elettrificate. Tutto questo apre le porte a nuove forme di collaborazione con le città, volte a migliorare la qualità dell’aria, a contenere l’inquinamento a cu stico e a ridurre la congestione nelle ore di punta: infatti, in assenza di rumore ed e missioni allo scarico, le operazioni commerciali potrebbero essere spostate alla mattina presto o alla sera tardi”. Grazie alla migliore qualità dell’aria e alla minore rumorosità in città, sarà possibile pianificare in modo più libero rispetto a oggi quartieri residenziali e infrastrutture . Un veicolo elettrico che non emette gas di scarico può essere utilizzato anche all’interno di terminal al coperto e zone
DESTINATI A RIVOLUZIONARE LA DISTRIBUZIONE URBANA E LE ATTIVITÀ SOLITAMENTE CONNESSE ALL’AMBIENTE URBANO, COME LA RACCOLTA DEI RIFIUTI,
FL E FE
ELECTRIC SONO DOTATI DI AVANZATI MOTORI ELETTRICI, BATTERIE AGLI IONI DI LITIO E AUTONOMIA RISPETTIVAMENTE FINO A 300 E 200 KM.
LA
PRODUZIONE IN SERIE E LE VENDITE DEI DUE MODELLI INIZIERANNO IL PROSSIMO ANNO IN
EUROPA. a traffico limitato. Grazie alla minore rumorosità, molte attività potranno essere eseguite nelle ore notturne, con una con seguente riduzione del traf fico diurno. Il progetto Off Peak City Distribution ha studiato gli effetti dei trasporti commerciali notturni nel centro di Stoccolma: evitando le ore di punta del traffico diurno è stato possibile portare a termine gli incarichi in un terzo del tempo necessario durante il giorno. “Per rendere la transizione più sicura e graduale, offriamo soluzioni olistiche basate sulle esigenze dei singoli clien ti in termini di cicli di guida, capacità di carico, operatività, durata e altri parametri - afferma Jonas Odermalm, Product Line Vice President per Volvo FL e Volvo FE di Volvo Trucks - Queste solu-
zioni possono includere qualsiasi fattore, dall’analisi della strada all’ottimizzazione della batteria, dall’assistenza al finanziamento. Volvo Trucks collabora fattivamente con numerosi fornitori di attrezzature per la ricarica. Lo scopo rimane sempre quello di offrire ai clienti elevati livelli di operatività e produttività. L’esperienza ci ha insegnato quanto sia importante che le città, i fornitori di energia e i costruttori di veicoli col laborino per trasformare l’elettrificazione su larga scala in una realtà. Grazie a incentivi attraenti, standard concordati e una strategia a lungo termine per la pianificazione urbana e l’espansione dell’infrastruttura di ricarica, il processo può essere considerevolmente abbreviato”. Volvo Trucks ritiene che,
per poter superare le continue sfide poste da fattori quali generazione dell’elettricità e batterie, sia essenziale adottare una visione olistica dell’elettrificazione del settore dei trasporti. “Ad esempio, per ga rantire un’estrazione responsabile delle materie prime per le batterie, Volvo Group collabora con la rete Drive Sustainably, che ha il compito specifico di monitorare queste operazioni - spiega Odermalm - Volvo Group partecipa inoltre a vari progetti il cui obiettivo è dare alle vecchie batterie dei veicoli elettrici pesanti una seconda vita come accumulatori di energia. Non tutte le problematiche legate alla gestione delle batterie sono state risolte, ma ci stiamo impegnando, sia all’interno del Volvo Group che insieme ad altri operatori,
a far progredire le attività di sviluppo e a creare le soluzioni necessarie”. I primi veicoli della gamma Volvo FL Electric sono attualmente utilizzati da alcuni clienti per normali operazioni di trasporto a Göteborg. La catena cinematica dell’FL Electric comprende un motore elettrico da 185 kW, 130 kW di potenza continua, trasmissione a due velocità, albero di trasmissione, ponte po steriore, coppia massima motore elettrico di 425 Nm, coppia massima ponte posteriore 16 kNm. Lo stoccaggio dell’energia avviene con 2-6 batterie agli ioni di litio per un totale di 100-300 kWh, l’autonomia arriva fino a 300 km. Sono disponibili due diversi sistemi di ricarica: CCS2 con potenza massima di ricarica di 150 kW CC e Low Power Charging (sistema a carica lenta) con potenza massima di ricarica di 22 kW CA. Il tempo di ricarica da batterie scariche a completamente cariche è di 1-2 ore (carica CC) con ricarica rapida mentre la carica notturna fino a 10 ore (carica CA) prevede una capacità massima della batteria pari a 300 kWh. NELLA CAPITALE VERDE
Il primo Volvo FE Electric entrerà in servizio ad Amburgo. In alto, il fratello FL Electric.
“Amburgo, eletta Capitale verde europea nel 2011, lavora da tempo e con successo su molti fronti per favorire uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente, non ultimo nel settore dei trasporti, ambito nel quale gli autobus elettrificati di Volvo sono già attivi nella rete di trasporto pub blico - aggiunge Jonas Odermalm - Da questa collaborazione sono nate esperienze e ambizioni che fanno della città di Amburgo un partner importantissimo per noi”. Per Rüdiger Siechau, Ceo di Stadtreinigung Hamburg, i camion elettrici possono portare enormi vantaggi alla città in termini di rispetto dell’ambiente: “Oggi, ognuno dei nostri 300 normali veicoli per la
raccolta dei rifiuti causa ogni anno l’emissione di circa 31.300 kg di anidride carbonica. Un veicolo elettrico per la raccolta dei rifiuti con una batteria in grado di durare per un intero turno di otto/dieci ore rappresenta una vera e propria rivoluzione tecnologica. Inoltre, c’è un altro vantaggio: Stadtreinigung Hamburg genera elettricità a emissioni zero che può essere utilizzata per ricaricare le batterie”. Il nuovo Volvo FE Electric, che entrerà in servizio ad Amburgo, sarà disponibile in più versioni, adatte a diversi tipi di operazioni di trasporto, ad esempio con la cabina Volvo con ingresso ribassato che, oltre a consentire di entrare e uscire con comodità, offre all’autista una visione ot timale del traffico circostante. Grazie alla rumorosità ridotta e all’assenza di vibrazioni, anche l’ambiente di lavoro migliora. È possibile ottimizzare la capacità delle batteria in funzione delle singole esigenze e la ricarica può avvenire sia tramite la nor male rete elettrica, sia con stazioni di ricarica rapida. La catena cinematica dell’FE comprende due motori elettrici con potenza massima di 370 kW (260 kW di potenza continua) e trasmissione Vol vo a due velocità; la coppia massima dei motori elettrici è pari a 850 Nm, la coppia massima del ponte posteriore a 28 kNm. L’accumulo di e ner gia è assicurata da batterie agli ioni di litio per un totale di 200300 kWh. L’autonomia arriva fino a 200 km. Anche in questo caso sono disponibili due sistemi di ricarica: CCS2 con potenza massima di ricarica di 150 kW CC e Low Power Charging (sistema a carica lenta) con potenza massima di 22 kW CA. Da batterie scariche a completamente cariche (300 kWh) è richiesto un tempo di ricarica di circa 1,5 ore con CCS2 da 150 kW e di circa 10 ore con Low Power Charging.
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AL DEMO CENTRE DI SÖDERTÄLJE TUTTE LE NOVITÀ DELLA GAMMA URBANA SCANIA
Le ali del Grifone sulle città
LA TERZA FASE DELLA NUOVA GENERAZIONE DI VEICOLI SCANIA È CONCENTRATA SULLE SOLUZIONI PER CITTÀ E AREE URBANE: NUOVI MOTORI, NUOVE CABINE E NUOVE SOLUZIONI PER CONSOLIDARE LA LEADERSHIP NEL TRASPORTO SOSTENIBILE PER DISTRIBUZIONE, RACCOLTA RIFIUTI, EMERGENZA E ANTINCENDIO. SULL’AFFOLLATO PIAZZALE DEL DEMO CENTRE SPICCA LA NUOVA CABINA L SUPER-RIBASSATA CHE COSTITUISCE LA NOVITÀ DI PUNTA DI SCANIA. AL SUO FIANCO I TRUCK ALIMENTATI CON MODERNI PROPULSORI E LA NUOVA PROPOSTA CREW CAB PER VEICOLI DI SOCCORSO ED EMERGENZA.
N
FABIO BASILICO SÖDERTÄLJE
uove soluzioni per il tra sporto urbano sostenibile. Scania rivoluziona la distribuzione cittadina e propone sul mercato una carrellata di novità destinata a influire sulle scelte degli operatori privati e pubblici alle prese con un settore destinato a essere sempre più stra tegico. L’appuntamento con la nuova gamma urbana del Grifone è al Demo Centre Scania di Södertälje, in Svezia, dove il management e gli
esperti del costruttore svedese hanno organizzato una full immersion di due giorni per la stampa internazionale, culminata nelle prove, su strade pubbliche e in circuito, dei numerosi truck che costituiscono la proposta Scania per le attività urbane. La terza fase della nuova generazione di veicoli Scania è concentrata proprio sulle soluzioni per città e aree urbane: nuovi motori, nuove cabine e nuove soluzioni per consolidare la leadership nel trasporto sostenibile per distribuzione, raccolta rifiuti,
emergenza e antincendio. Sull’affollato piazzale del Demo Centre spicca la nuova cabina L super-ribassata che costituisce la novità di punta di Scania. Una serie di veicoli per la distribuzione, la rac colta rifiuti e l’industria delle costruzioni in grado di proporre fino a 3 aree per i passeggeri, massima libertà di movimento in cabina e, cosa non di poco conto, un singolo gradino di accesso con sistema di abbassamento automatico che facilita enormemente il lavoro degli operatori, specie di quelli impegnati nella
raccolta rifiuti caratterizzata da continui saliscendi. “La richiesta di cabine con accesso ribassato è in costante crescita - ha dichiarato Henrik Eng, Product Director, Urban, Scania Trucks - Tradizionalmente queste cabine venivano impiegate nei veicoli per la raccolta rifiuti mentre ora si trovano in sempre più applicazioni. Una decina di anni fa, molti operatori si sarebbero stupiti nel vedere le cabine ad accesso ribassato anche sui veicoli con
TEST DRIVE 1 - SCANIA L 280 A 4X2NB
L’ACCESSO RIBASSATO PER UN LAVORO PIÙ EFFICIENTE E CONFORTEVOLE L e operazioni urbane sono caratterizzate da soste e partenze frequenti. Il conducente deve salire e scendere più volte dalla cabina e deve monitorare costantemente gli altri veicoli e i pedoni intorno all’autocarro durante la guida. La nuova Serie L è appositamente progettata per affrontare al meglio il traffico urbano congestionato. L’abbiamo provata sul circuito interno dello Scania Demo Centre dove è stato approntato un apposito percorso che riproduceva il più verosimilmente possibile le strade di un centro urbano. Sfruttando l’estrema comodità del gradino singolo, saliamo a bordo dello Scania L 280 A 4x2NB. Le cabine L hanno una profondità di 20 dm e sono disponibili in tre diverse altezze del tetto: Low (piatto), Normal e Highline. Nel modello a nostra disposizione il sistema di abbassamento automatico - che riduce l’altezza del gradino di accesso a 44 cm - consente di salire in cabina con un solo passo grazie a un’altezza del piano pavimento di soli 80 cm. Oltre a essere basso, il gradino di accesso è anche molto ampio: 79 cm. Non c’è pericolo di mettere un piede in fallo. Senza il sistema di abbassamento, invece, sono necessari due gradini per salire a bordo del veicolo e il piano pavimento cabina presenta un’altezza di 93 cm. Entrambi i lati della cabina presentano la stessa altezza di accesso. Anche muoversi all’interno della cabina è più facile, grazie a un collegamento di fron-
te al tunnel del motore. La serie L è disponibile con il nuovo motore Scania da 9 litri, disponibile in tre diverse potenze nella versione diesel. Nel nostro caso la potenza erogata è pari 280 cv con coppia massima di 1.400 Nm. Ulteriori possibilità sono garantire dal rinnovato motore a metano 9 litri in due potenze (sia a CNG che LNG). Tutti i motori possono essere combinati con Scania Opticruise oppure con cambio automatico Allison. Un altro vantaggio della serie L di Scania è che in modalità di guida, con una configurazione tipica, offre comunque un’altezza libera dal suolo di circa 24 cm nella parte anteriore del veicolo. Un aspetto rilevante per gli allestitori è l’eccellente carrozzabilità che può iniziare da una linea immaginaria che corre solamente 42 cm dietro il centro dell’assale anteriore. Una grande innovazione nel campo della sicurezza è la possibilità offerta da Scania di optare per Scania City Safe Window, il vetro posto nella parte inferiore della portiera del passeggero. Infatti, grazie a questo vetro opzionale l’autista può vedere più facilmente gli utenti della strada maggiormente vulnerabili, per esempio bambini, ciclisti e pedoni che si trovano nelle immediate vicinanze del veicolo. Ricordiamo che City Safe Window è un’opzione disponibile su tutte le cabine serie P e L, cioè quelle impiegate più di frequente in applicazioni di trasporto urbano quali distribuzione e raccolta rifiuti.
(segue)
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TEST DRIVE 2 - SCANIA G 410 A 4X2NA
L’ALTERNATIVA A GAS CHE AMPLIA LE POSSIBILITÀ DEL 13 LITRI S ulle strade interurbane che circondano il centro di Södertälje, lo Scania G 410 con il nuovo propulsore a gas metano liquefatto LNG da 13 litri e 302 kW/410 cv a 1.900 giri/min con coppia massima di 2.000 Nm a 1.100-1.400 giri/min si muove con destrezza e silenziosità. Le operazioni di distribuzione vengono assicurare da un motore performante ed efficiente che sfrutta appieno le qualità del gas naturale per contenere le emissioni e ottimizzare i consumi. Il metano liquido è immagazzinato in due serbatoi da 340 e 400 dmc. Il 13 litri a metano è sempre abbinato allo Scania Opticruise, il cambio automatico flessibile e in grado di adattarsi con facilità alle richieste del driver. Un plus che alza il livello complessivo della proposta a metano targata Scania e costituisce una più che vali-
da alternativa alla tradizionale motorizzazione diesel. Con il metano liquido, l’autonomia complessiva arriva fino a 1.100 km per una tipica combinazione trattore-semirimorchio in ambito regionale o su lungo raggio. Altrettanto valido il chilometraggio consentito dal gas compresso CNG, con complessivi 400-500 km. Valori quest’ultimi più che sufficienti per operazioni di distribuzione delle merci giornaliere in ambito urbano, interurbano e regionale. L’intervallo del service è fissato a 60mila km e la silenziosità di marcia è tale che il 13 litri a gas, al pari delle due versioni del “collega” a 9 litri, è in grado di rispettare i requisiti dello standard PIEK sulla rumorosità, che stabilisce il limite di 72 dB nelle aree con le più stringenti restrizioni.
(seguito)
Le ali del Grifone sulle città
Una delle configurazioni proposte dalla nuova generazione di cabine Scania.
cassone ribaltabile, ora le vedremo presto all’opera anche in alcune grandi città. Numerosi i vantaggi offerti agli autisti che guidano in contesti urbani, i quali si troveranno al la stessa altezza dell’ambiente che li circonda”. La serie L è disponibile con il nuovo motore Scania da 9 litri, disponibile in tre diverse potenze nella versione a diesel e a breve anche con il rinnovato motore a metano 9 litri in due potenze (sia a CNG che LNG). Tutti i motori possono
essere combinati con Scania Opticruise oppure con un cambio automatico Allison. Focus anche sulla rinnovata e massiccia proposta motori per numerose applicazioni, che comprende il nuovo 13 litri a gas, il nuovo 13 litri alimentato a bioetanolo, il nuovo 7 litri e i miglioramenti per il 9 litri a gas e per il 9 litri a gasolio. La nuova famiglia di propulsori da 7 litri comprende le unità più compatte degli ultimi decenni, sia in termini di cilindrata che di
ingombro. I 6 cilindri in linea, sviluppati in collaborazione con Cummins, partner di lunga data di Scania proprio per lo sviluppo di motori e componenti, presentano ottime prestazioni a basso regime, sono equipaggiati con un turbocompressore a geometria fissa e utilizzano unicamente la riduzione catalitica selettiva (SCR) per il posttrattamento dei gas di scarico, in conformità alla normativa Euro 6. Nello stile tipico di Scania, i nuovi motori offro-
no la massima coppia già a partire da un regime di 1.050 giri/min. Oltre ad assicurare un’ottima guidabilità, il regime più basso contribuisce a ridurre il consumo di carburante. E, proprio come nel caso dei modelli più grandi, anche l’utilizzo di olio a basso at trito dà il suo importante con tributo in tal senso. Rispetto all’affermata serie di motori Scania da 9 litri a 5 cilindri, che rappresenta la scelta naturale di numerosi clienti per le applicazioni e i tipi di operazioni a cui è destinato il motore 7 litri, la riduzione di peso è significativa ed equivale circa a 360 kg, convertibili interamente in carico utile. Tuttavia, nulla impedisce di guidare un veicolo da 26 tonnellate con il nuovo motore da 7 litri. Particolare importante: con l’introduzione del motore da 7 litri, ora è possibile ordinare la cabina P con un tunnel motore ribassato, in quanto il nuovo motore è più compatto. Lo abbiamo con statato proprio al Demo Centre di Södertälje. Il tunnel motore più basso di 95 mm rende più spaziosa la cabina e facilita considerevolmente lo spostamento da un lato all’altro. Inoltre, grazie al tunnel più basso, ora le cabine P offrono gli stessi vani portaog-
getti delle cabine G e sono disponibili varie opzioni per quanto riguarda la disposizione degli spazi dietro i sedili. Il tunnel motore ribassato è disponibile per tutte le cabine P, a prescindere dalla lunghezza o dall’altezza del tetto. L’offerta 7 litri 6 cilindri in linea viene declinata nelle po tenze di 162 kW/220 cv, 184 kW/250 cavalli e 206 kW/280 cv a 1.900 giri/min; i valori di coppia massima sono rispettivamente di 1.000 Nm a 1.050-1.500 giri/min, 1.100 Nm a 1.050-1.550 giri/min e 1.200 Nm a 1.0501.600 giri/min. LE POTENZIALITÀ DEL METANO
Il nuovo 13 litri Euro 6 a metano, disponibile sia per applicazioni con gas compresso CNG che con gas liquefatto LNG, eroga 302 kW/410 cv a 1.900 giri/min e una coppia massima di 2.000 Nm da 1.100 a 1.400 gi ri/min. Scania introduce anche il 13 litri sei cilindri in linea a bioetanolo, un’alternativa che conferma la solidità dell’impegno del Grifone nel sempre più promettente settore dei carburanti alternati al tradizionale gasolio. La riduzione delle emissioni di CO2 arriva fino al 90 per cento. “Il
motore a bioetanolo - ha spiegato Henrik Eng - è ideale per molte diverse applicazioni ed è performante anche su trattori per la lunga distanza. Sui mercati dove l’etanolo è disponibile questa soluzione rappresenta una valida alternativa su cui investire”. In mostra al Demo Centre an che due veicoli per vigili del fuoco equipaggiati con la nuova Crew Cab. Si tratta di una proposta di prima classe che per il Grifone costituisce un’affermata tradizione. La cabina equipaggio di Scania è infatti diventata una sorta di istituzione in numerosi mercati. Tuttavia, per i veicoli di nuova generazione, era giunto il momento di un’espansione dell’offerta con una versione ultramoderna basata sulla serie P, proposta in due lunghezze differenti. Un ulteriore valore aggiunto dell’attuale proposta Scania, realmente al passo con i tempi e perfettamente in linea con l’evoluzione della mobilità in ambito urbano. Secondo le stime, entro 10 anni, il 60 per cento della popolazione mondiale vi vrà nelle città: Scania ha così deciso di concentrare il proprio lavoro di sviluppo in ambito urbano, con particolare attenzione alla digitalizzazione e ai tre pilastri alla base della strategia Scania per un trasporto sostenibile: maggiore efficienza energetica, carburanti alternativi ed elettrificazione, trasporto intelligente e sicuro. Scania Fleet Care è il servizio offerto da Scania che consente di mantenere la flotta in condizioni ottimali e di massimizzare operatività e reddittività dei clienti. Elemento chiave del servizio è l’assegnazione di un Fleet Manager che provvede a monitorare costantemente i veicoli e il loro stato grazie a strumenti di controllo avanzati. Un altro esempio di come Scania intende rivolgersi direttamente ai clienti che devono affrontare le sfide più impegnative nel contesto urbano è la formazione specifica per gli autisti che operano nell’ambito della distribuzione. Da ultimo, Scania One, introdotto all’inizio dell’estate 2017: una piattaforma digitale che permette di accedere in modo facile e veloce alla vasta gamma di servizi Scania.
TEST DRIVE 3 - SCANIA P 360 B 4X2NB
LA SICUREZZA VIAGGIA IN PRIMA CLASSE I n inglese si chiama Crew Cab, in italiano la indichiamo come cabina equipaggio. È una delle proposte di punta di Scania, ben rappresentata al Demo Centre di Södertälje nell’allestimento di due veicoli della Serie P per le emergenze antincendio. Quello scelto per il test drive lungo il circuito prova del costruttore svedese è il P 360 B 4x2NB con motore 9 litri da 265 kW/360 cv a 1.900 giri/min e coppia massima di 1.700 Nm a 1.050-1.350 giri/min. La nuova generazione Scania si esprime anche attraverso la nuova cabina equipaggio. Una proposta di prima classe che per il Grifone costituisce un’affermata tradizione. La cabina equipaggio di Scania è infatti diventata una sorta di istituzione in numerosi mercati. Con l’arrivo della nuova generazione truck del Grifone, si è resa necessaria un’espansione dell’offerta con una versione ultramoderna della Crew Cab basata sulla serie P, proposta in due lunghezze differenti. Scania non è scesa a compromessi e si vede. Si tratta di un prodotto altamente specializzato e personalizzato per affrontare le condizioni estreme che possono mettere a repentaglio la vita umana. Grazie alla nuova offerta, è possibile personalizzare nel dettaglio le soluzioni per tutti i tipi di applicazioni che richiedono una cabina equipaggio evitando lunghi tempi di consegna. Ogni dettaglio è caratteriz-
zato dalla versatilità e dalla possibilità di progettare la sezione cabina equipaggio su misura per il cliente. Scania stima che i tempi di consegna per la produzione di un tipico veicolo di emergenza si siano ridotti di almeno il 30 per cento grazie alle cabine equipaggio di nuova generazione. Che sono già predisposte per collegamenti elettrici e pneumatici e presentano numerosi robusti punti di ancoraggio, oltre a una serie di fori nella parte superiore del telaio a completa disposizione dell’allestitore. L’area per l’equipaggio può essere accessoriata a piacere: dagli impianti di riscaldamento e climatizzazione a controllo manuale o automatico, indipendenti ma integrati con l’impianto di base del veicolo, a sedili separati oppure a panca e diversi tipi di cinture di sicurezza, a seconda che l’equipaggio indossi dispositivi di protezione personale specifici oppure no. Anche i gradini di accesso sono stati rinnovati e sono presenti numerose maniglie facilmente visibili per salire e scendere dalla cabina. Inoltre, optional quali lo Scania City Safe Window, la presa d’aria in posizione rialzata o le varie prese di forza possono essere montate direttamente in fabbrica. La nuova cabina equipaggio è completamente integrata nel sistema modulare Scania e può essere equipaggiata allo stesso modo di
tutte le altre cabine P, a prescindere dal fatto che si opti per il modello CP28 o CP31. La versione più lunga, oggetto del nostro test drive, è disponibile anche con due altezze del tetto differenti, cioè bassa (la preferita dalla maggior parte dei clienti) o normale. La nuova cabina equipaggio può trasportare fino
a 8 passeggeri e può essere ordinata con tutte le versioni dei motori Scania da 9 e 13 litri, abbinati ai cambi automatici Allison oppure ai cambi automatizzati Scania Opticruise. Inoltre, può essere ordinata direttamente dalla fabbrica anche la soluzione con il terzo asse sterzante elettrico (6x2*4).
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LA VASTA OFFERTA MAN PER GLI IMPIEGHI IN AMBITO CITTADINO
Grande impegno per le cose comuni LE MUNICIPALITÀ E LE IMPRESE OPERANTI NELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI, NELLA MANUTENZIONE STRADALE E NEI SERVIZI INVERNALI SONO ESIGENTI NEI CONFRONTI DEI PROPRI VEICOLI.
È PER QUESTO CHE IL LEONE SI
IMPEGNA A FONDO NEL SETTORE.
LO SI È VISTO
IN OCCASIONE DELL’ULTIMA EDIZIONE DI
IFAT, LA FIERA
LEADER MONDIALE PER IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE E DEI RIFIUTI E LA GESTIONE DELLE
V
GIANCARLO TOSCANO MONACO DI BAVIERA
eicoli, servizi e un piano finanziario: sono le soluzioni integrate per gli impieghi in ambito comunale proposte da MAN Truck & Bus. Le municipalità e le imprese operanti nello smaltimento dei rifiuti, nella manutenzione stradale e nei servizi invernali sono particolarmente esigenti nei confronti dei propri veicoli. È per questo che il Leone si impegna a fondo nel settore. Lo si è visto in occasione dell’ultima edizione di IFAT, la fiera leader mondiale per il trattamento delle acque e dei rifiuti e la gestione delle materie prime di Monaco di Baviera, dove MAN era presente con TGE - al suo debutto alla fiera tedesca - TGM e TGS. Nel l’ampio portafoglio del
MATERIE PRIME DI
MONACO DI BAVIERA. van TGE, le aziende comunali e le imprese operanti nello smaltimento dei rifiuti e della manutenzione stradale trovano il veicolo adatto alle loro molteplici mansioni. Con il furgone chiuso, il Combi vetrato e i telai, MAN offre una vasta selezione di carrozzerie con la possibilità di scegliere tra due passi ruota, tre sbalzi e tre altezze del tetto. Sono inoltre disponibili allestimenti con cabina singola e doppia. In funzione della configurazione prescelta, si ha un carico utile di 1,5 tonnellate per i furgoni da 3,5 tonnellate e un volume di carico di 18,4 metri cubi per il cassone. La gamma di prodotti di accesso al mondo TGE inizia con un range di Mtt a partire da 3 tonnellate. La classe di peso massima è di 5,5 t con un asse posteriore a pneumatici gemellati. La stessa varietà di
offerta è proposta anche per la scelta del tipo di trazione. A seconda della massa totale a terra, è infatti possibile optare per trazione anteriore, posteriore o integrale. Si è poi puntato su economie di esercizio e affidabilità nello sviluppo dei motori. Il diesel 4 cilindri da 1.968 cc è disponibile con quattro livelli di potenza, da 102 a 177 cv. MAN equipaggia la gamma TGL e TGM con il nuovo motore della serie D08. Il motore, offerto in versione a quattro o sei cilindri, si distingue per il post-trattamento dei gas di scarico SCR. L’offerta dei motori a quattro cilindri D0834, con cilindrata da 4.6 litri, parte da 160 cv e una coppia massima di 600 Nm. Gli altri livelli di potenza corrispondono a 190 cv con 750 Nm e a 220 cv con 850 Nm. La versione a quattro cilindri
viene montata esclusivamente sul TGL. Con la cilindrata da 6.9 litri nella variante da 250 cv e 1.050 Nm, il sei cilindri D0836 costituisce la motorizzazione più potente per il TGL e al contempo la versione base del TGM. Ulteriori varianti dispongono di 290 cv e 1.150 Nm, nonché di 320 cv e una coppia massima di 1.250 Nm. Come veicolo a tre assi per la raccolta rifiuti, la serie TGM mette in risalto, come punti di forza, il carico utile e la cabina di guida, alla quale è possibile accedere comodamente salendo solo due gradini. Un numero inferiore di gradini rispetto ad altri modelli costituisce una differenza sostanziale durante la raccolta dei rifiuti con salite e discese frequenti. Inoltre, l’allungamento della cabina C offre 265 mm di spazio in più al-
l’equipaggio: ciò rende più ampio il vano dietro i sedili che può essere utilizzato per la sistemazione degli abiti da lavoro. Rispetto al modello TGS, il TGM in esposizione a IFAT 2018, con una massa totale consentita di 26 t, offre circa una tonnellata in più di carico utile, mettendo pertanto in risalto la flessibilità in termini di carico della sovrastruttura da 22 mc. Una novità nella catena cinematica del TGM nella versione Euro 6 è data dalla possibilità di optare per un cambio automatico con convertitore di coppia idrodinamico (il fornitore del cambio della serie 3000 è Allison). Ciò consente di garantire una protezione anti-usura alla partenza e un cambio di marce morbido. In termini di comfort, l’autista sa quanto sia importante contare su queste caratteristiche durante la raccol-
MAN Truck & Bus Italia rafforza ulteriormente la propria organizzazione interna
Uno staff pronto a nuove e grandi sfide C oerente con il processo di crescita intrapreso negli ultimi anni, MAN Truck & Bus Italia si rinnova nel segno della continuità per rispondere con sempre maggior attenzione alle esigenze e alla complessità del settore del trasporto merci e passeggeri. Questo fondamentale processo presuppone uno staff pronto a raccogliere le nuove sfide e strutturato per dare sempre risposte concrete e rapide alle esigenze del mercato. In questa ottica si inserisce una serie di cambiamenti del management team italiano. Franco Pedrotti, già Direttore Vendite e Prodotto Bus e principale artefice - assieme al suo team - di importanti ri-
sultati nel settore del trasporto passeggeri, ha assunto il nuovo incarico di Direttore Vendite e Prodotto Truck, subentrando a Matteo De Marchi che l’ha ricoperto ad interim in una delicata fase di riorganizzazione e ampliamento. De Marchi assume la piena responsabilità della Direzione Vendite e Prodotto Van per gestire in modo mirato e completo lo sviluppo commerciale del nuovo TGE, considerato strategico per l’affermazione del marchio MAN sul mercato. A Stefano Proverbio, già Direttore Amministrativo e Finanziario, viene affidata la gestione della Direzione Sviluppo Rete subentrando a Giampaolo Dal Lago. Quest’ulti-
ta dei rifiuti con le frequenti manovre di accensione, cambio e frenata in brevi tragitti. I veicoli per la raccolta rifiuti trovano ampia diffusione nella gamma TGS. Ne è un esempio il TGS 26.360 6x2-4 BL con allestimento a carico posteriore. L’asse posteriore sterzante aggiunto e sollevabile con una portata di 7,5 tonnellate assorbe il peso del pesante materiale caricato nel retro del veicolo. Effettuare manovre, andare in retromarcia e compiere brevi tragitti da un punto di carico all’altro in aree densamente edificate o con veicoli parcheggiati lungo la strada, sono operazioni che richiedono un’elevata attenzione da parte dell’autista. Per garantire a quest’ultimo una visibilità a 360°, MAN mette a disposizione vari sistemi di controllo. Il monitoraggio della zona posteriore ViSY sfrutta innovativi sensori 3D al fine di rilevare le posizioni e i movimenti degli oggetti dietro e accanto al veicolo. Il sistema Birdview offre una visibilità a 360°: i video di quattro telecamere angolari vengono raggruppati in un’unica immagine e proiettati su un monitor nella cabina di guida. I 500 cv costituiscono il top della gamma TGS. Il motore a 6 cilindri con 12.4 litri di cilindrata della serie D26 è disponibile nella versione Euro 6 nei tre livelli di potenza da 420, 460 e 500 cv. Trasporto di carichi pesanti, percorsi ripidi e sconnessi o la necessità di raggiungere elevati livelli di potenza e di coppia nella presa di forza rappresentano argomentazioni valide per la scelta del modello top di gamma anche per le aziende comunali e per lo smaltimento dei rifiuti. I 2.500 Nm erogati dal motore D26 da 500 cv a 930-1.350 giri/min sono forniti dalla presa di forza nell’allestimento della OMSI installata su richiesta del cliente tra motore e cambio. La combinazione con il cambio automatico MAN TipMatic è la novità nel modello TGS Euro 6. Perché il telaio MAN sia ideale per gli usi comunali, sono spesso necessari adattamenti specifici per il settore. Nella maggior parte dei casi si tratta di trasformazioni della cabina, modifiche al telaio o alla catena cinematica. Se la produzione di serie non riesce a soddisfare i desideri del cliente, MAN può sempre avvalersi dell’esperienza trentennale dei suoi Truck Modification Center. Il vantaggio per i clienti è quello di avere un solo referente MAN.
mo, già Direttore Sviluppo Rete, assume ufficialmente il ruolo di Direttore Own Retail, finora ricoperto ad interim, potendo così dedicarsi pienamente allo sviluppo e alla gestione dei nuovi MAN Center sul territorio nazionale. A integrare la squadra preesistente arrivano anche due volti nuovi ma di comprovata esperienza in ambito nazionale e internazionale per importanti brand automotive: David Siviero, che assume il ruolo di Direttore Vendite e Prodotto Bus, e Stefano Olivotto, che prende in carico la responsabilità della Direzione Amministrativa e Finanziaria. Rimangono invariati tutti gli altri collaboratori della Direzione Generale ricoperta da Marco Lazzoni: Eva Biasibetti in qualità di Direttore Risorse Umane; Roberto Gugliada in qualità di Direttore Vendite Usato; Alessio Sani in qualità di Direttore Post Vendita; Alessandro Smania in qualità di Direttore Marketing e Comunicazione.
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DAIMLER TRUCKS / ARRIVA SUL MERCATO NORDAMERICANO IL FREIGHTLINER ECONICSD
Econic scopre l’America “COPIA” D’OLTREOCEANO DEL CONOSCIUTO MERCEDES-BENZ ECONIC, IL NUOVO MODELLO, CHE RECA LA FIRMA DI UN BRAND AMERICANO DELLA GALASSIA DAIMLER TRUCKS, È UN TRUCK SPECIALE PARTICOLARMENTE ADATTO PER LE ATTIVITÀ DI AMBITO MUNICIPALE. ENTRAMBI I VEICOLI SONO PRIMARIAMENTE CARATTERIZZATI DAL FORTUNATE E ORIGINALE CONCEPT LOW-ENTRY CON UNA RIBASSATA E CONFORTEVOLE CABINA CHE CONSENTE
L
ALL’OPERATORE DI SVOLGERE AL MEGLIO IL SUO LAVORO E DI AVERE
PIETRO VINCI PORTLAND
’Econic strizza l’occhio a Freightliner, brand americano della galassia Daimler Trucks. Il colosso di Stoccarda sta introducendo sul mercato nordamericano il Freightliner EconicSD, un truck speciale per le attività municipali in ambito urbano, che porta oltre Oceano le caratteristiche vincenti del Mercedes-Benz Econic apprezzato in Europa. Entrambi i veicoli sono primariamente caratterizzati dal fortunate e originale concept low-entry con una ribassata e confortevole cabina che consente all’ope-
UN’OTTIMA VISUALE DEL MONDO ESTERNO.
ratore di svolgere al meglio il suo lavoro, in particolare nella gestione delle numerose en trate/uscite, e di avere un’ottima visuale del mondo esterno e degli altri utenti della strada. Con l’introduzione in Nord America, Daimler Trucks sfrutta con intelligenza e fino in fondo la sua piattaforma strategica globale. Proprio come il Mercedes-Benz Econic, il suo fratello americano viene costruito in Germania, a Wörth, sede del più grande sta bilimento per truck del mon do. Dalla Germania, i Freightliner EconicSD partono alla volta di Gaffney, nel Sud Carolina, dove la Frei-
ghtliner Custom Chassis Corporation provvede all’assemblaggio finale con le specifiche richieste per il mercato nordamericano. Il Freightliner EconicSD è equipaggiato con il sei cilindri in linea DD8 da 350 cv prodotto a Detroit, nel Michigan, e facente parte della famiglia di motori Medium Duty Engine Platform proposta a livello mondiale da Daimler Trucks. Con i suoi brand truck Freightliner e Western Star, Daimler Trucks North America (DTNA) è leader di mercato con una quota di circa il 40 per cento nel segment mediopesante e pesante. Per DTNA, l’ultimo arrivato della fami-
glia rende possibile l’apertura verso un nuovo segment per il marchio Freightliner. In Europa, il Mercedes-Benz Econic è protagonist da circa 20 anni in numerose municipalità e ha già ampiamente di mostrato le sue capacità in numerose applicazioni. Oltre 12mila unità sono state finora vendute in Europa e Australia dal 2006, con particolare riferimento ai mercati leader di Germania e Gran Bretagna. Econic, tra l’altro, continua a migliorarsi. Mercedes-Benz lo ha infatti di recente dotato di Active Brake Assist 4, l’avanzatissima assistenza alla frenata d’emergenza che include il controllo pedoni,
particolarmente utile in città. Econic è infatti un punto di riferimento per le municipalità alla ricerca di un efficiente veicolo per la raccolta dei rifiuti e quindi quotidianamente impegnato lungo le vie urbane. Il traffico e la presenza di numerosi utenti della strada richiedono sistemi di si curezza all’avanguardia. Mercedes-Benz Econic già offre diverse soluzioni per la sicurezza attiva e passive, a cui ora aggiunge la quarta generazione dell’Active Brake Assist, capace di proteggere gli utenti della strada più deboli, i pedoni. Il sistena avverte il driver di una potenziale collisione e avvia automaticamente una parziale frenata. Questo poi consente al guidatore di evitare la collisione premendo a fondo il pedale del freno oppure sterzando. Il precedente Active Brake Assist 3 fa già parte della dotazione standard dell’Econic e già è in grado di andare oltre i requisiti che saranno
introdotti dall’Unione European el novembre 2018. Ancora oltre va l’ABA 4 con controllo dei pedoni, che viene proposto come optional. Va anche segnalata la presenza del Sideguard Assist, sistema di assistenza alla guida che controlla il lato destro del veicolo al fine di facilitare le manovre. Il guidatore viene inizialmente avvertito con un av viso visivo della presenza di ostacoli o utenti della strada. La luce attrae istintivamente l’attenzione del conducente su quello che sta succedendo intorno al veicolo e lo in duce a guardare dagli specchietti sul lato destro. Se c’è un rischio di collisione, entra in funzione un ulteriore allarme visivo e sonoro con luci a Led che si colorano di rosso e lampeggiano per due secondi prima di rimanere fisse. In prossimità di un immediato impatto, viene attivato un allarme sonoro addizionale dalla radio.
Il sistema di assistenza alla guida dell’Econic. A sinistra, un modello per raccolta rifiuti commercializzato in Europa.
CORSI DI GUIDA PER AUTISTI MERCEDES-BENZ CON I SEMIRIMORCHI SCHMITZ CARGOBULL
IL TRAINING È SEMPRE PIÙ EFFICIENTE P iù efficienza nel training degli autisti Mercedes-Benz. Adesso entrano in servizio e sono a disposizione dei trucker professionisti che svolgono i corsi di Mercedes-Benz cinque semirimorchi S.CS Universal del costruttore Tedesco Schmitz Cargobull. La Casa di Stoccarda persegue una politica di impiego di truck di alta qualità in perfetta combinazione con il trailer al fine di monitorare accuratamente il lavoro dell’autista e massimizzare I benefici del training. In abbinamento al trattore, il rimorchio gioca infatti un ruolo decisive nell’incrementare l’efficienza delle operazioni di trasporto. “La combinazione di trattore e semirimorchio consente agli autisti di esercitarsi in condizioni operative reali - spiega Renate Brunner, Senior Manager Sales Support di Mercedes-
Benz Trucks - Siamo soddisfatti di aver incrementato e sviluppato ulteriormente la costruttiva collaborazione già in essere con Schmitz Cargobull”. “I nostri semirimorchi operano per la sicurezza e l’efficienza dei trasporti - dice Sabine Essmann, Key Account Manager di Schmitz Cargobull - Più il training è incisivo riflettendo le condizioni di lavoro reali maggiori sono I benefici per tutti coloro che ne sono coinvolti”. L’obiettivo del driver training è mostrare agli autistic come si guida sia in totale sicurezza che economicamente. I rimorchi Schmitz Cargobull contribuiscono allo scopo. Se richiesto, il modello S.CS Universal può anche essere modificato per rispondere a specifiche richieste degli utilizzatori.
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DAF TRUCKS PRESENTA L’INNOVATIVO CF ELECTRIC CON TECNOLOGIA VDL E-POWER
I Paesi Bassi guidano l’innovazione
CF ELECTRIC VDL E-POWER È BASATO SU CABINA E TELAIO DEL NUOVO CF
“INTERNATIONAL TRUCK OF THE YEAR 2018”. VDL FORNISCE IL MOTORE ELETTRICO,
LE BATTERIE E I SISTEMI DI CONTROLLO ASSOCIATI. IL MOTORE DELL’E-TRUCK EROGA UNA POTENZA DI
210
KW E UNA COPPIA DI
2.000 NM. LE BATTERIE HANNO UNA CAPACITÀ DI 170 KWH.
UNA CARICA COMPLETA GARANTISCE UN’AUTONOMIA DI
100 KM,
SUFFICIENTE PER LE ATTIVITÀ GIORNALIERE.
LA RICARICA COMPLETA DELLE BATTERIE
D
FABIO BASILICO EINDHOVEN
ai Paesi Bassi parte una nuova offensiva tecnologica per la mobilità futura delle merci. DAF Trucks, in partnership con il VDL Groep, leader europeo nel campo dell’elettrificazione di veicoli commerciali, in particolare autobus, e che ha anch’esso sede centrale a Eindhoven, ha presentato ufficialmente alla stampa internazionale il futuristico CF Electric dotato di tecnologia VDL E-Power. Il truck elettrico firmato dalle due aziende connazionali e concittadine ha iniziato il suo percorso di sviluppo nel 2016 anche se la stretta relazione che DAF e VDL dura da tempo e si è intensificata nel corso degli anni. Secondo i piani, i primi esemplari dell’e-truck saranno consegnati ai clienti nel corso di quest’anno. DAF e VDL in tendono così rispondere concretamente alla crescente domanda di sostenibilità dei trasporti, specialmente per quanto riguarda la distribuzione nelle aree urbane e le esigenze connesse alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico. “L’e-truck arriva al culmine di un lungo periodo, ben 65 anni, di proficua collaborazione tra DAF e VDL Groep - ha spiegato in conferenza stampa Willem van der Leegte, Presidente e Ceo di VDL Groep - Il CF Electric raccoglie il meglio delle risorse tecnologiche di due aziende di punta sui mercati internazionali e rappresenta un importante traguardo sulla strada di un trasporto merci più sostenibile”. L’e-truck 4x2 è basato su cabina e telaio del nuovo CF, eletto, insieme al fratello
RICHIEDE UN’ORA E MEZZA.
maggiore XF, “International Truck of the Year 2018”. VDL fornisce il motore elettrico, le batterie agli ioni di litio e i sistemi di controllo associati. Il motore del CF Electric VDL E-Power eroga una potenza di 210 kW e una coppia di 2.000 Nm. Le batterie hanno una capacità di 170 kWh. Una carica completa garantisce un’autonomia di circa 100 km, sufficiente per le attività giornaliere di distribuzione urbana e interurbana. La ricarica completa delle bat terie richiede un’ora e mez za, un tempo più che ragionevole. I feedback ricevuti dai clienti che utilizzeranno in condizioni operative reali il CF Electric serviranno anche per determinare le tempistiche di una produzione seriale del
Da sinistra: Willem van der Leegte, Presidente e Ceo di VDL Groep, Cora van Nieuwenhuizen, Ministro olandese delle Infrastrutture, e Preston Feight, Presidente DAF Trucks.
truck. Prima della ormai prossima consegna ai clienti, l’e-truck è stato già ampiamente testato in condizioni di traffico reali. In una successiva fase verranno valutate le ulteriori possibilità per altri veicoli elettrici per l’ambito urbano e interurbano. Tra i possibili candidati ci sono un veicolo da 18 t con cassone ri baltabile, un veicolo per raccolta rifiuti e un truck con elevatori elettrici. Preston Feight, Presidente DAF Trucks, ha commentato: “DAF Trucks è orgogliosa di lavorare a fianco di VDL Groep nello sviluppo congiunto di soluzioni innovative per i veicoli commerciali elettrici. VDL Groep vanta un incredibile storia di eccellenza tecnologica nella
progettazione e produzione di powertrain elettrici per il trasporto pubblico, che come è stato dimostrato sono ampiamente utilizzabili anche per i truck impegnati nelle operazioni di distribuzione urbana”. Alla conferenza stampa di Eindhoven è intervenuto anche il Ministro olandese delle Infrastrutture, Cora van Nieuwhuizen, che ha dichiarato: “Un’innovazione come l’e-truck è significativa per diversi motivi. Questo veicolo ci aiuterà a ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico ma è anche la prova che gli investimenti nella sostenibilità creano lavoro. Nei prossimi anni, i miei sforzi saranno dedicati a rafforzare il settore dei trasporti sostenibili. Sviluppi come questo innovativo truck vanno in questa direzione”. Il DAF CF Electric sarà im piegato in combinazione trattore/semirimorchio per le attività di distribuzione urbana e interurbana, in configurazione 40 tonnellate. La tecnologia utilizzata è in gran parte la stessa applicata sui bus elettrici del Gruppo VDL che hanno già percorso milioni di chilometri. VDL tra l’altro ha una grande esperienza e competenza nell’implementare soluzioni sistemiche complete per l’elettrificazione: veicolo, infrastruttura di ricarica e gestione. “DAF vanta una grande tradizione nello sviluppo di soluzioni innovative che vanno incontro alle esigenti sempre in evoluzione dei nostri clienti - ha detto ancora Preston Feight - Continueremo a fornire loro la piena disponibilità della tecnologia più appropriata per garantirgli il pieno successo. DAF è stato il primo costruttore a introdurre in Europa un truck ibrido per la distribuzione e continua nello sviluppo di powertrain ibride ed elettriche. Il modello LF Hybrid è stato introdotto nel 2010 mentre nel 2012 è arrivato l’XF Hybrid, nel 2016 il modello Convenient e nel 2017 l’EcoChamps. Nel momento in cui diverse amministrazioni cittadine annunciano l’intenzione di accettare solo veicoli a zero emissioni e bassissimi livelli di rumorosità, noi rassicureremo i nostri clienti di avere le soluzioni ottimali per continuare a sviluppare il loro business con profitto”.
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COLLABORAZIONE ALL’AVANGUARDIA TRA VOLVO TRUCKS E VOLVO CARS
Tutto sotto controllo con Connected Safety I
CAMION E AUTOMOBILI COMUNICANO NEL TRAFFICO. È IL RISULTATO DEL LAVORO CONGIUNTO TRA LE DUE DIVISIONI DEL GRUPPO VOLVO. VOLVO TRUCKS PRESENTA CONNECTED SAFETY, UN SERVIZIO BASATO SU CLOUD CHE CONSENTE AI CAMION E ALLE AUTOMOBILI VOLVO DI SCAMBIARSI AUTOMATICAMENTE AVVISI SULLE SITUAZIONI DI PERICOLO NEL TRAFFICO. LA VERSIONE DI CONNECTED SAFETY PER AUTO È STATA LANCIATA DA VOLVO CARS NEL 2016. ORA L’INTRODUZIONE DELLA PROPRIA VERSIONE DEL SERVIZIO DA PARTE DI VOLVO TRUCKS.
MICHELE S. ALTIERI GÖTEBORG
nizia una nuova fase nella comunicazione inter-veicolare grazie alla collaborazione all’avanguardia tra Volvo Trucks e Volvo Cars. Volvo Trucks presenta Connected Safety, un servizio basato su cloud che consente ai camion e alle automobili Volvo di scambiarsi automaticamente avvisi sulle situazioni di pericolo nel traffico. La
versione di Connected Safety per auto è stata lanciata da Volvo Cars nel 2016. Ora con l’introduzione della propria versione del servizio da parte di Volvo Trucks, camion e automobili possono condividere importanti informazioni sul traffico. Tale comunicazione è possibile grazie alla condivisione dei dati presenti nei cloud delle due aziende. “Una maggiore collaborazione tra vari operatori è uno dei fattori essenziali per in-
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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it
Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).
crementare il livello di sicurezza su strada - dichiara Carl Johan Almqvist, Traffic and Product Safety Director presso Volvo Trucks - Se aumenta il numero di veicoli in grado di scambiarsi informazioni sul traffico in tempo reale, il rischio di incidenti si riduce. Connected Safety apre una porta sul futuro e ci auguriamo che altri costruttori di veicoli aderiscano all’iniziativa”. Connected Safety è stato
sviluppato allo scopo di inviare avvisi ai veicoli connessi al servizio e presenti nelle vicinanze, ogni qual volta un autista attiva le luci di segnalazione. “Un veicolo fermo sul ciglio della strada in condizioni di scarsa visibilità rischia di essere tamponato, con conseguenze anche gravi. L’invio di un avviso preventivo consente a tutti gli autisti di auto e camion che circolano nelle vicinanze, di ridurre la velocità, adeguare l’anda-
tura ed evitare collisioni”, spiega Almqvist. A lungo termine, questo servizio basato su cloud potrà essere ampliato introducendo ulteriori funzionalità. “Dal momento che le tecnologie sono sempre più avanzate e il numero di veicoli connessi è in aumento, la disponibilità di informazioni in tempo reale sarà un alleato prezioso per i vari sistemi intelligenti dedicati alla sicurezza e al supporto degli autisti attualmente
presenti nei nostri veicoli afferma Emanuele Piga, Director Customer Solutions & New Services Development di Volvo Trucks - Connected Safety segna l’inizio di una nuova fase nel nostro impegno per promuovere una guida sicura e prevenire gli incidenti”. Volvo Trucks inizierà a introdurre Connected Safety sui nuovi veicoli destinati al mercato svedese e norvegese, do ve sia Volvo Trucks che Volvo Cars possono contare su un considerevole numero di nuove immatricolazioni ogni anno. Ma come funziona Connected Safety? Quando le luci di segnalazione (hazard) vengono attivate, il veicolo invia al servizio cloud di Volvo Trucks un segnale attraverso il telefono cellulare dell’autista connesso a internet. Dal cloud, le informazioni vengono inoltrate al servizio corrispondente di Volvo Cars. L’av viso viene quindi trasmesso a tutte le auto e i camion connessi in avvicinamento all’area in cui si trova il veicolo che ha attivato le luci di segnalazione. Connected Safety può essere utilizzato sui modelli Volvo FH16, Volvo FH, Volvo FM e Volvo FMX dotati di sistema integrato per servizi e infotainment di Volvo Trucks, a seconda delle caratteristiche del veicolo e dei servizi scelti dal cliente. Volvo Cars offre Connected Safety con tutti i mo delli nuovi di Volvo XC60, XC90, XC40, S90, V60 e V90. I camion Volvo hanno a disposizione anche ulteriori sistemi di prevenzione degli incidenti: l’Adaptive Cruise Control è il cruise con trol adattivo che aiuta l’autista a mantenere una distanza di sicurezza predefinita e costante rispetto al veicolo che lo precede; l’Avviso di collisione con frenata d’emergenza è ideato per informare l’autista del rischio di collisione con il veicolo che precede e, se necessario, attiva i freni; l’Allerta al conducente avvisa l’autista di fermarsi per una sosta quando il sistema rileva segni di disattenzione.
VOLVO TRUCKS AVVIA UNA NUOVA ATTIVITÀ IN EUROPA PER L’USATO
PIÙ BUSINESS CON L’ESPERIENZA DI ARROW TRUCK SALES V
olvo Trucks sta esplorando nuovi modi per far crescere il ma Roger Alm, Presidente di Volvo Trucks Europe. business dei veicoli usati per i mercati europei. A questo Andreas Gustafsson, con esperienza in Volvo dal 2004, è proposito Arrow Truck Sales, il consolidato concetto di trader stato nominato Managing Director per Arrow Truck Sales americano, viene ora portato nel vecchio continente: a partire GmbH. Mikko Nevala, attualmente Used Truck Manager di dall’autunno 2018, camion usati di tutte le marche verranno Volvo Trucks Finland, è invece il nuovo Direttore acquisti e commercializzati da una sede vicino a Berlino. Arrow Truck vendite per la nuova società berlinese. “Il mercato dei veicoli Sales, controllata di Volvo Group Holding in Nord America, è usati è oggi molto digitale - dice Andreas Gustafsson - Tuttastata fondata nel 1950 ed è cresciuta fino a diventare la princivia, il marketing online e l’e-commerce sono aree in cui vepale fonte di veicoli usati, medi e pesanti nel Nord America. diamo opportunità di ulteriori evoluzioni. Si tratta di rendere Arrow ha costruito una solida reputazione nell’industria delfacile e conveniente per il cliente trovare e acquistare un cal’autotrasporto in Nord America, offrendo ai propri clienti veimion usato di buona qualità”. coli usati di alta qualità. La nuova società Arrow Truck Sales GmbH opererà separatamente e indipendentemente da Arrow in Nord America e dai centri usato gestiti direttamente dalle market company Volvo Trucks in tutta Europa. Inizierà come entità su piccola scala con sede nei pressi di Berlino, in Germania, in prossimità dell’aeroporto, degli itinerari percorsi dai camionisti e del Volvo Truck Center di Wildau. “I veicoli usati sono una parte importante dell’attuale modello di business e molto probabilmente saranno ancora più importanti in futuro con una maggiore richiesta di soluzioni di proprietà flessibili da parte dei nostri Andreas Gustafsson, a sinistra, e Mikko Nevala fanno parte di Arrow Truck Sales GmbH. partner commerciali”, affer-
UCK TIRES S
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LA GAMMA IVECO ALIMENTATA A GAS NATURALE PROTAGONISTA DEI TEN-T DAYS 2018
Natural power europeo “MENTRE SVILUPPIAMO VEICOLI ELETTRICI COME GLI AUTOBUS URBANI O IL DAILY, DEDICATI ALLA LOGISTICA DELL’ULTIMO MIGLIO E PER LE ZONE URBANE CENTRALI, IVECO CONSIDERA IL METANO E IL BIOMETANO VALIDE ALTERNATIVE AL DIESEL IN UN’AMPIA VARIETÀ DI APPLICAZIONI NEL SETTORE DEI TRASPORTI,
L
GARANTENDO LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA E IL POTENZIALE ADATTO PER RIDURRE SIGNIFICATIVAMENTE I LIVELLI DI CO2 FROM WELL TO WHEEL”, HA DICHIARATO PIERRE LAHUTTE, IVECO BRAND PRESIDENT.
LINO SINARI LUBIANA
a strategia Iveco sul gas naturale di nuovo protagonista in un contesto europeo. Il costruttore ha partecipato alla 9° edizione dei TEN-T Days, evento di tre giorni tenutosi a Lubiana, capitale della Slovenia. La con-
ferenza di alto livello sulla politica delle infrastrutture in ambito UE riunisce ministri eu ropei, membri del Parlamento europeo e personalità di spicco per discutere di sinergie tra i settori dei trasporti, energia e connettività digitale e per considerare nuove soluzioni a favore di una mobilità intelligente, sostenibile
e sicura, che facciano affidamento sulla rete dei trasporti trans-europea. Tra gli argomenti oggetto di discussione, una sessione è stata dedicata all’ottimizzazione del mercato dei combustibili alternativi mediante una strategia basata su visione, obiettivi e misure in ambito politico. Iveco è stato l’unico costruttore pre-
sente alla conferenza con la propria gamma completa di van e mezzi pesanti a gas naturale. Pierre Lahutte, Iveco Brand President, ha commentato: “Mentre sviluppiamo veicoli elettrici come gli autobus urbani o il Daily, dedicati alla logistica dell’ultimo miglio e per le zone urbane centrali, Iveco considera il meta-
no e il biometano valide alternative al diesel in un’ampia varietà di applicazioni nel settore dei trasporti, garantendo la sostenibilità economica e il potenziale adatto per ridurre significativamente i livelli di CO2 from well to wheel”. Il Daily Hi-Matic Natural Power, disponibile per un test drive proprio in occasione dei TEN-T Days 2018, fa parte della gamma sostenibile Daily Blue Power di Iveco, ed è stato premiato con il titolo di “International Van of the Year 2018”. È il primo LCV del settore a disporre di un motore alimentato a gas naturale compresso abbinato a un cambio automatico a 8 rapporti. L’elevato comfort della cabina è ulteriormente ottimizzato dal funzionamento estremamente silenzioso del veicolo, con performance ambientali all’altezza: in condizioni di guida reali e in un contesto urbano, le emissioni di CO2 sono del 5 per cento inferiori rispetto ai livelli della versione diesel equivalente, e con il biometano scendono a rasentare lo zero. L’Eurocargo Natural Power è equipaggiato con un motore alimentato a CNG a sei cilindri, con una coppia elevata di 750 Nm e una potenza erogata di 210 cv. Le caratteristiche e le capacità di trasporto sono identiche all’equivalente versione a gasolio, con un’autonomia massima di 400 km. Lo Stralis NP 460, insignito del titolo di “Low Carbon Truck of the Year” nel Regno Unito, è il primo camion a gas naturale progettato specificamente per il trasporto sul-
TRANSPORT JACKY PERRENOT ACQUISTA 6 IVECO STRALIS X-WAY NP
le lunghe distanze. Si tratta del l’unica gamma completa di veicoli pesanti a gas naturale dotata di cambio automatico di ultima generazione, idea le per qualsiasi tipo di missione e in grado di coniugare sostenibilità, prestazioni, produttività e autonomia per portare a termine anche i trasporti sulla lunga distanza più impegnativi. Alimentato a gas compresso (CNG) o a gas naturale liquefatto (LNG), nella versione esclusivamente a LNG da 460 cv Stralis presenta un’autonomia che raggiunge i 1.600 km. Il Crossway Low Entry Natural Power di Iveco Bus, lungo da 12 metri, è stato appositamente progettato per rispondere alle sfide del trasporto passeggeri urbano e suburbano, senza perdere di vista gli obiettivi ambientali. La versione a gas naturale mantiene tutte le caratteristiche che hanno segnato il successo della gamma Crossway - redditività operativa e versatilità - mettendo a disposizione anche tutti i vantaggi di un sistema a trazione alternativa. Incoronato “Sustainable Bus of the Year 2018” nella categoria intercity, il bus Iveco è stato premiato per le sue numerose qualità, tra cui il design intelligente brevettato, che integra i serbatoi CNG sul tetto, ottimizzando l’altezza degli interni e consentendogli di operare in qualsiasi condizione, grazie all’altezza complessiva più bassa del settore (3.210 mm), la portata fino a 600 km e il motore Cursor 9 NP, particolarmente ecologico ed efficiente nei consumi.
LA GAMMA DEL TRASPORTATORE
L’edilizia è sempre più eco-friendly
I
GUIDO PRINA
ARRICCHISCE DI UNA MOTRICE DA 460 CV E DI CINQUE TRUCK
PARIGI
l metano è ormai una scelta strategica per Transport Jacky Perrenot, primaria azienda del settore della logistica edilizia. Iveco, azienda leader nella propulsione a gas naturale, ha annunciato la firma di un accordo con la società francese per la fornitura di 6 Stralis X-Way NP: una motrice da 460 cv e 5 truck rigidi 8x2x6 da 400 cv abbinati a una betoniera elettrica CIFA. L’ordine è stato firmato in occasione dell’ultima edizione in aprile di Intermat, International Exhibition for Construction and Infrastructure di Parigi, dove il costruttore ha esposto i propri veicoli a gas naturale appositamente progettati per l’industria del le costruzioni. Transport Jacky Perrenot apre la via alla progressiva sostituzione dei veicoli diesel all’interno della propria flotta anche per le attività legate alla logistica edilizia. I mezzi oggetto dell’accordo vanno infatti ad aggiungersi ai 250 Stralis NP ordinati nel novembre 2017. Transport Jacky Perrenot ha sottoposto lo Stralis XWay NP 8x2x6 CNG a una serie di prove nell’ambito della propria attività a Lione e, rimasta pienamente soddisfatta delle prestazioni del mezzo, dopo un periodo di 4 mesi e percorrenze di oltre 5.000 km, ha deciso di effettuare l’ordine. Il primo esemplare, alimentato a biometano
FRANCESE SI
RIGIDI 8X2X6 DA 400 CV ABBINATI A UNA BETONIERA ELETTRICA
CIFA. TRANSPORT JACKY PERRENOT APRE LA VIA ALLA PROGRESSIVA SOSTITUZIONE DEI VEICOLI DIESEL ALL’INTERNO DELLA PROPRIA FLOTTA ANCHE PER LE ATTIVITÀ LEGATE ALLA LOGISTICA EDILIZIA.
I MEZZI
OGGETTO DELL’ACCORDO VANNO AD AGGIUNGERSI AI
250 STRALIS NP ORDINATI NEL NOVEMBRE 2017. e spinto da un motore Cursor 8 CNG da 330 cv, ha dimostrato la sua capacità di abbattere il consumo di carburante del 10 per cento e le emissioni del 95 per cento rispetto alla versione Euro VI e quivalente, senza tuttavia compromettere il carico utile. Il veicolo, in grado di trasportare fino a 8 mc di cemento, ha mostrato una capacità all’altezza dei migliori telai diesel. Il silenzioso motore a gas naturale e la modalità e-
lettrica autonoma della betoniera CIFA consentono di operare 24 ore su 24, 7 giorni su 7 senza disturbare i residenti nei dintorni. L’autonomia del truck supera di oltre 100 chilometri l’obiettivo di progetto fissato in 150 chilometri. La seconda generazione della betoniera bioCNG di Transport Jacky Perrenot sarà realizzata sulla base della nuo va gamma Stralis NP in versione rigida, alimentata dal motore Cursor 9 NP da
400 cv e 1.700 Nm, abbinato a un cambio automatico a 12 rapporti. Analogamente alla versione diesel dello Stralis X-Way, presenta un telaio rinforzato da 7,7 mm, mentre i serbatoi CNG sono ora disponibili con 2 capacità extra da 846 e 1.052 litri. La maggiore coppia erogata dal motore Cursor 9 consente di utilizzare un sistema idraulico per azionare la betoniera in al ternativa a quello elettrico. Il cambio automatico a 12 rap-
porti assicura maggior comfort e sicurezza per gli autisti nella propria attività in ambito urbano, contribuendo al contempo a ridurre al minimo i consumi di carburante. Disponibile con serbatoi per gas metano compresso o liquefatto, la motrice Stralis X-Way NP è dotata delle migliori tecnologie Iveco in quanto a funzioni di assistenza alla guida e riduzione del consumo di carburante, compreso il sistema di guida pre-
dittiva Hi-Cruise. La grande efficienza dei motori Cursor 13 e la convenienza del prezzo del gas naturale rispetto al gasolio, garantiscono un Costo Totale d’Esercizio (TCO) ai vertici del suo segmento. Il parco circolante Iveco a trazione alternativa comprende attualmente oltre 25mila veicoli, di cui 6.000 adibiti al tra sporto pubblico e oltre 6.000 mezzi pesanti con un peso totale a terra superiore a 18 tonnellate.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 270 / Giugno 2018
AUTOTRASPORTI MONTELEONE FELICE SULLE ROTTE NAZIONALI E INTERNAZIONALI
Tradizione di famiglia
L
FABIO BASILICO CHIUSANO D’ASTI
o abbiamo incontrato tra la schiera di ospiti presenti alla cena organizzata da Italscania a margine della cerimonia d’inaugurazione della nuova concessionaria Scania Piemonte a Mondovì (Cn). È Felice Monteleone, 61 anni, titolare della Autotrasporti Monteleone Felice di Chiusano d’Asti, che di recente ha acquistato dieci veicoli Scania e non ha voluto far mancare la sua presenza in un giorno importante per le attività del Grifone in Italia. SULLE ORME PATERNE
“Mio padre Michele ha iniziato a fare il trasportatore a San Severo (Fg) dopo la fine della Seconda Guerra Mon diale operando nel movimento terra - racconta Felice Monteleone - Io e i miei quattro fratelli siamo cresciuti in mezzo ai camion. I motori ce li abbiamo nel sangue. Quando mio padre si è trasferito a Torino ha iniziato a svolgere un altro lavoro, l’ascensorista, ma i trasporti erano sempre
lì pronti ad aspettarci. Uno dei camion di mio padre era infatti stato portato al Nord e con quello è stato possibile continuare il mestiere”. Oggi la Autotrasporti Mon teleone Felice, un’ottantina di dipendenti in tutto, è specializzata nel trasporto generico a esclusione dei generi alimentari, con attività sia in ambito nazionale che europeo, con l’estero che la fa da padrone con il 60 per cento del business totale. “Il rapporto con Scania è solido e proficuo ammette Felice Monteleone - dal 2016 a oggi abbiamo acquistato ben 20 mezzi di
La sede di Scania Piemonte a Mondovì. In centro, il management della Autotrasporti Monteleone Felice con Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania. In alto, i veicoli della flotta Monteleone e una foto con Felice Monteleone.
cui 10 a inizio 2018. Sono veicoli al top, tecnologicamente avanzati dal punto di vista delle performance e della gestione dei costi. La mia flotta è multimarca e costantemente aggiornata e ogni anno provvedo a rinnovare il parco mezzi”. Passione, serietà, investimenti mirati e una dotazione tecnologica di primordine: sono questi i segreti di Autotrasporti Monteleone Felice, un’azienda che guarda al futuro con ottimismo malgrado la complessità della situazione economica e le sfide che quotidiana-
NATA NEL 1985 SULLE ORME DEL CAPOSTIPITE
MICHELE ATTIVO NEL SETTORE TRASPORTI FIN DAL SECONDO DOPOGUERRA, L’AZIENDA DI
CHIUSANO D’ASTI CAPITANATA DA FELICE
MONTELEONE È SPECIALIZZATA NEL TRASPORTO GENERICO A ECCEZIONE DELL’ALIMENTARE SULLE ROTTE NAZIONALI ED EUROPEE.
ABBIAMO
INCONTRATO IL TITOLARE FELICE MONTELEONE IN OCCASIONE DELL’INAUGURAZIONE DELLA CONCESSIONARIA
SCANIA PIEMONTE DI MONDOVÌ.
mente i trasportatori devono mettere in conto. Felice Monteleone guarda con estremo favore anche alla nascita di Scania Piemonte. “È importante per noi avere un punto di riferimento piemontese di Scania - precisa Monteleone - Da tempo abbiamo un positivo rapporto con Scania e ora con l’apertura della concessionaria di Mondovì la relazione con la Casa svedese non potrà che intensificarsi all’insegna della reciproca profittabilità”. In un territorio tra i più importanti per l’autotrasporto in Italia, in cui il brand Scania ha saputo ritagliarsi un’importante fetta del mercato, in costante crescita, il management Italscania di Trento ha deciso per una mossa strategica destinata a sviluppare tutte le sue potenzialità nel futuro. A Mondovì, in provincia di Cuneo, è stata inaugurata la nuova concessionaria Scania Piemonte, la seconda diretta in Italia do po quella di Trento. “Scania punta a consolidare il proprio posizionamento in Piemonte dando vita a un solido distretto che vanta oltre 70 persone, pronte a servire in particolare le province di Cuneo, Asti e Torino grazie alla nuova realtà di Mondovì, alle 6 officine e al magazzino ricambi centrale presenti sul territorio - ha dichiarato Gianmarco Bezzi, Amministratore delegato di Scania Piemonte”. La nuova realtà piemontese è la colonna portante di un distretto composto da 6 officine già presenti sul territorio regionale e già protagoniste dei risultati positivi conseguiti dal brand in Piemonte: F.lli Gavotto Srl di Mondovì, Officina Eurocar
2000 di Busca (Cn), Martino Srl di Priocca (Cn), Samy Car Piccola Soc. a r.l. di Borgo San Dalmazzo (Cn), Orta Diesel srl di Rivalta di Torino (To) e VDR Service srl di Leini (To). “La forza di Scania è la sinergia con il territorio - ha ribadito Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania Stiamo incrementando la nostra presenza su tutto il territorio italiano, il nostro percorso di crescita non può prescindere da un territorio strategicamente chiave come quello pie montese. Questa nuova real tà di Mondovì è un segnale concreto di vicinanza ai nostri clienti ma non solo. Vo gliamo far conoscere a tutti il valore del marchio Scania, dei suoi prodotti e servizi”. SINERGIA CON IL TERRITORIO
La realtà del distretto Torino Cuneo e Asti è di primaria importanza e pesa su l’immatricolato nazionale per il 5 per cento. Nel 2017 qui sono state immatricolate circa mille macchine e Scania ha raggiunto la quota record del 16,5 per cento, superiore alla media nazionale; risultato consolidato per il secondo anno consecutivo. Considerando l’immatricolato degli ultimi dieci anni si contano circa 2.500 aziende sul territorio, con circa un quarto dei veicoli in conto proprio. Sul mercato totale predominano gli autocarri allestiti con attrezzature specifiche, adatti a settori dominanti come agricoltura, industria, artigianato. Inoltre, le mission più importanti coinvolgono sia trasporti nazionali che internazionali.
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LA PARTNERSHIP CON EV INDUSTRIAL ALLA BASE DEL SUCCESSO DI KARASSULIS
Sbarco dal Mar Egeo UNICA AZIENDA DI TRASPORTO GRECA AD AVERE UNA SEDE ITALIANA, KARASSULIS È LEADER FORTE DI UN NETWORK TUTTO SUO E DI UNA FLOTTA DI 30 TRATTORI E UNA SETTANTINA DI SEMIRIMORCHI, GARANTISCE CONSEGNE IN 48 ORE. LE ORIGINI RISALGONO AGLI ANNI OTTANTA: LA SVOLTA NEL 2000 QUANDO ATTANASIO, CHE CONOSCE BENE L’ITALIANO, INTUISCE CHE È ARRIVATO IL MOMENTO DI INVESTIRE NEL NOSTRO PAESE, DOVE IL PARCO MEZZI VIENE RADDOPPIATO. OGGI AL TIMONE LA SECONDA GENERAZIONE.
SULLE ROTTE GRECIA-ITALIA.
U
MAX CAMPANELLA CAMPOGALLIANO
na serie di circostanze fortuite unite alla passione per il nostro Paese e all’assoluta volontà di migliorare giorno dopo giorno rappresentano gli ingredienti del successo dell’azienda di trasporto Karassulis, che negli anni ha trovato in EV Industrial e nel marchio Kögel il riferimento per una flotta sempre efficiente e al pas so con i tempi. In realtà l’intervista la realizziamo in Italkappa Logistics, azienda con sede a Campogalliano, a pochi metri dall’uscita dello svincolo dell’autostrada A1/ A22. È qui, nel cuore della zona industriale sorta intorno alla dogana, che ha sede l’headquarter italiano di Karassulis: 600 mq di capannone e 4mila di piazzale, rappresenta la sede italiana del Gruppo. Quella greca si trova a Salonicco, nel Mar Egeo. Nella “geografia” Karassulis troviamo inoltre una filiale a Aspropyrgos, nei pressi di A-
tene, e una a Blagoevgrad, in Bulgaria. Al timone di Italkappa Logistics c’è oggi Konstantinos Karasoulis (ma in lingua italiana si utilizza il nome con la giu sta pronuncia), 33 anni, rappresentante della seconda generazione costituita da sei giovani, cinque dei quali in azienda. Le origini del Gruppo Karassulis risalgono agli Anni Ottanta, quando Alexios e Christos Karasoulis, zii del numero uno dell’azienda italiana, iniziano il lavoro da padroncini a Salonicco. Nel 1988 insieme ad Attanasio, il padre di Konstantinos, nasce la prima società di trasporto che vede uniti i tre fratelli – tutti ancora oggi presenti accanto ai figli - e che ha come principale business le spedizioni da e verso l’Italia. “In quel periodo - racconta Konstantinos - il trasporto era un settore in forte espansione e d’importanti guadagni. Negli anni successivi in Grecia è diventato sempre più difficile e costoso fare trasporto: le licenze hanno fatto registrare
costi non più sostenibili”. Dei tre fratelli, Attanasio è un manager decisamente fuori dagli schemi: ha studiato Far macia all’Università di Bologna e conosce alla perfezione la nostra lingua. L’imprenditore greco intuisce che il corridoio Italia-Grecia di-
venterà sempre più importante e convince i fratelli a investire su queste rotte proponendo un modello del tutto esclusivo per i due Paesi: avere una sede italiana e distaccamenti in Grecia potrebbe favorire l’interscambio e rendere decisamente più veloci
le consegne. Detto fatto. Nel 2000 i Karasoulis vendono tutti i camion in Grecia e sbarcano in Italia con una flotta raddoppiata: dai 15 autotreni si passa a 30 unità. La scelta di Campogalliano avviene tutt’altro che a caso. “Rappresentava il baricentro della mo vimentazione delle merci per la presenza della dogana spiega Konstantinos - e ancora oggi posizionato com’è nel cuore della Penisola è un punto nodale importante, crocevia tra Nord e Sud: qualunque sia la rotta, ogni camion che attraversa l’Italia passa da qui”. I camion Karassulis da Salonicco sbarcano a Brindisi, altri raggiungono i porti di Ancona e sempre più Venezia, dove il terminal Fusina vive una fase di forte potenziamento. Raggiungono Campogalliano dove trovano il deposito per il carico-scarico della merce. “Avere una sede italiana - precisa Konstantinos - favorisce la rapidità del trasporto: possiamo utilizzare meglio i veicoli per il groupage e soddisfare la domanda pro veniente da nord e sud del la Grecia. Il nostro core business continua a essere la linea Grecia-Italia e vicever-
I fratelli Karasoulis, fondatori del Gruppo Karassulis. In alto, Konstantinos Karasoulis.
sa, con groupage completi e spedizioni urgenti: effettuiamo servizio con consegne in 48 ore ad esempio di ricambi per yacht marini, molto richiesti nelle località turistiche della Grecia e nel porto di Pireos. Un’attività che esercitiamo quasi in esclusiva: siamo gli unici a operare in Grecia potendo contare su un’azienda italiana del nostro Gruppo, non solo su corrispondenti. Avere un network tutto nostro è la nostra forza e ci consente di essere i più forti sul mercato greco”. Karassulis conta clienti quali DOW Chemical, MEL Cartotecnica, FHP Hellas, Numil Hellas e tutti i più importanti spedizionieri d’Italia. “Trasportiamo tanta carta e nel futuro - prosegue Konstantinos - puntiamo a investire sul refrigerato: la Grecia è per antonomasia il Paese della feta, del pesce e dello yogurt, l’export alimentare avrà sempre più bisogno di player di riferimento. Il nostro Gruppo ha una lunga esperienza e si caratterizza per la capacità di migliorare ogni giorno di più per dare un ottimo servizio ai clienti”. La flotta di circa 30 trattori è costituita da veicoli MAN, DAF e Mercedes-Benz, cui si aggiungono una settantina di semirimorchi, in gran parte Kögel, frutto della partnership avviata con la Concessionaria EV Industrial. “Con Konstantinos - spiega Alessandro Mele, Direttore Commerciale EV Industrial - abbiamo un rapporto di amicizia e collaborazione: ci scambiamo consigli a vicenda nel reciproco interesse perché la volontà è di crescere insieme. Karassulis è un’azienda sinonimo di rapidità: se una spedizione con altri può impiegare una settimana, fatta da loro il tempo viene più che dimezzato. La loro forza è l’immediata capacità di trasporto, grazie a una gestione che viene effettuata interamente da loro senza terzi attori”.
DUE ANNI FA AVVIATO IL PROGETTO HUPAC CON DIECI NUOVI SEMIRIMORCHI
FOCUS SULL’INTERMODALE CON IL SUPPORTO DI EV INDUSTRIAL E KÖGEL U no dei punti essenziali della partnership tra EV Industrial e Karassulis riguarda il progetto HUPAC, che vede l’azienda grecoitaliana investire nell’intermodale gomma-ferrovia. “Circa due anni fa - spiega Konstantinos Karasoulis - con Alessandro Mele abbiamo visitato l’interporto di Bologna, raccogliendo le informazioni per la linea ferroviaria P400 Bologna-Bari. In EV Industrial ho trovato un prezioso aiuto nel districarci nelle normative italiane, oltre che un supporto per il giusto investimento: abbiamo acquistato dieci semirimorchi Kögel per il trasporto intermodale nel quale credo moltissimo come occasione per diminuire i rischi del trasporto stradale”. “Kögel - spiega Mele - ha una gamma completa per il trasporto HUPAC: produce in
esclusiva sul mercato un veicolo a doppia codifica e guarda con attenzione alle future esigenze di aziende come Karassulis che stanno investendo sull’intermodale”. Karassulis non smette d’investire, anzi: parte di un importante investimento sui sistemi informatici dell’azienda, entro fine anno tutti i camion saranno equipaggiati con il sistema Transics a bordo che consente il controllo da remoto. Perché una delle variabili quando si tratta di trasporto urgente è correre ai ripari il prima possibile in caso di necessità. “Anche in questo caso - precisa Konstantinos - abbiamo trovato in EV Industrial un partner prezioso per l’assistenza: non solo ci ha fornito un veicolo pronto con tutte le caratteristiche necessarie per il progetto HUPAC con tempi di consegna brevissimi, ma ci dà la
massima fiducia per il post vendita. Se un veicolo si ferma abbiamo la certezza di un aiuto immediato”. Il Gruppo Karassulis ha chiuso il 2017 con un fatturato di circa otto milioni di euro (3,5 milioni il giro d’affari della sola sede italiana). Per il 2018? “Speriamo - risponde in conclusione il giovane timoniere di Italkappa Logistics - di fare meglio: l’anno sta andando bene ma soprattutto l’auspicio è che il progetto intermodale dia risultati positivi, questo ci consentirà di continuare a investire. Molto dipende da quanto le autorità italiane decideranno di sostenere il servizio di trasporto merci su ferrovia: ritardi, scioperi e disservizi rischiano seriamente di mettere in difficoltà chi come noi sta investendo fortemente sull’intermodale”.
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GRUPPO FRAIKIN / SUCCESSO PER LA PRIMA EDIZIONE DEI CONNECTION DAYS
È sempre più servizio all’autotrasporto “
MAURIZIO GUSSONI MONTLHÉRY
You drive, we care”. In questo semplice concetto sta la filosofia del Gruppo Fraikin, provider leader europeo nelle soluzioni per le flotte di veicoli commerciali e industriali che ha organizzato la prima edizione dei Connection Days, una “quattro giorni” che ha riunito sul circuito di Montlhéry, a sud di Parigi, ol tre 800 rappresentanti di team operativi Fraikin, fornitori, partner strategici e clienti provenienti da ben 15 paesi. Una sorta di Stati Generali del trasporto che sotto l’egida di Fraikin hanno discusso e si so no confrontati per fare il punto sulle tendenze in atto nel comparto trasporti e logistica e per focalizzare l’attenzione sul ruolo e le proposte Fraikin, Gruppo leader europeo nel noleggio a lungo termine per veicoli commerciali e industriali che recentemente ha annunciato il completamento dell’acquisizione della holding company FTI da parte di un consorzio di fondi guidato da Alcentra e Värde Partners. Il Gruppo sarà quindi ricapitalizzato con una significativa riduzione del debito per circa 500 milioni di euro. Il CEO di Fraikin Group, Pierre-Louis Colin, ha commentato: “Fraikin è entrata in una nuova fase grazie a questo accordo che ristruttura il debito del Gruppo. Sono contento e fiero di continuare il lavoro che abbiamo fatto in questi anni. Abbiamo ora tutti gli elementi necessari per proseguire e implementare un piano strategico di lungo termine che rafforzi le potenzialità del Gruppo”.
UNA “QUATTRO GIORNI” CHE HA RIUNITO TEAM OPERATIVI DI FRAIKIN, FORNITORI, PARTNER STRATEGICI E CLIENTI PROVENIENTI DA BEN 15 PAESI. UNA SORTA DI STATI GENERALI DEL TRASPORTO CHE SOTTO L’EGIDA DI FRAIKIN HANNO DISCUSSO E SI SONO CONFRONTATI PER FARE IL PUNTO SULLE TENDENZE IN ATTO NEL COMPARTO TRASPORTI E LOGISTICA E PER FOCALIZZARE L’ATTENZIONE SUL RUOLO E LE PROPOSTE FRAIKIN,
GRUPPO HA INOLTRE RIVELATO IL NUOVO VISUAL BRANDING, PIÙ DINAMICO E MODERNO, ADATTO A SUPPORTARE UN POSIZIONAMENTO DI MERCATO PIÙ AMPIO A LIVELLO INTERNAZIONALE. IL
ship di lungo termine con i nostri partner - ha ribadito Philippe Cuoc, Direttore Group Procurement e Supply Chain - Lavoriamo insieme, innovando costantemente per meglio servire i nostri clienti. Con una relazione costruita su basi solide come la fiducia, i Connection Days non hanno fatto altro che confermare la natura proficua di una cooperazione che funziona”. “Fraikin è guidata dall’ambizione di garantire il migliore supporto possibile ai nostri clienti offrendo i servizi meglio adattati alle loro spe cifiche esigenze - gli ha fatto eco il CEO Colin - Data questa motivazione, è stato un passo naturale organizzare un evento per i nostri partner, i nostri team e i clienti per rinsaldare i rapporti di reciproca conoscenza e collaborazione”. “L’evento francese ha dato a Fraikin la possibilità di mostrare a 360 gradi la sua expertise e nel contempo ha rappresentato un’occasione unica per misurare la visibilità del brand soprattutto nei nuovi mercati in cui è presente, come l’Italia, in cui Frai-
kin è sbarcata tre anni fa”, spie ga Claudio Gariboldi, Am ministratore delegato Fraikin Italia. Arrivata in Italia nel luglio 2015, l’obiettivo centrato di Fraikin è ricoprire un ruolo da protagonista in un settore considerato in crescita in Europa e non solo. “Dei cinque Paesi nei quali nel 2015 Fraikin ha deciso di essere presente - continua Gariboldi - l’Italia è l’ultimo in or dine di tempo, ma quello nel quale i risultati sono arrivati prima. Per quanto mi riguarda si tratta di numeri assolutamente in linea con le aspettative”. In linea generale, il 25 per cento dei contratti di noleggio sottoscritti in Italia da Fraikin riguardano i veicoli commerciali leggeri, prevalentemente refrigerati, il restante 75 per cento è appannaggio di trattori, semirimorchi e motrici allestite. “Vogliamo crescere in tutti i segmenti in cui operiamo - dice ancora Gariboldi - In termini percentuali l’obiettivo è un aumento del business del 20 per cento in tutti i settori, dai trattori ai semirimorchi, dai refrigerati alla raccolta rifiuti.
Fraikin intende offrire al mercato italiano la forza dell’unico, vero noleggiatore per tutte le durate, i tipi di veicoli e di allestimenti”. REALTÀ CONSOLIDATA
“Il settore dei semirimorchi - aggiunge Claudio Gariboldi - rappresenta la fetta più matura del mercato: oggi il noleggio di se mirimorchi è una realtà consolidata anche presso molte flotte strutturate, che individuano nel noleggio un’importante opportunità per avere un parco di mezzi moderni e poter affrontare i picchi di domanda senza essere costretti a tenere fermi i veicoli in periodi di minor lavoro. Rispetto al trattore, nei confronti del semirimorchio c’è un minor attaccamento affettivo e questo ha sdoganato il noleggio come modalità di acquisizione flessibile, poco im pegnativa e decisamente più moderna. Negli anni del boom e prima della crisi il mercato del noleggio era caratterizzato da un’offerta storicamente poco dimensionata.
Con il suo arrivo in Italia Fraikin ha colmato questa lacuna e i primi riscontri stanno arrivando: chi utilizza la modalità del noleggio di trattori si rende ben presto conto che può contare sugli stessi vantaggi e benefici sperimentati con il noleggio del semirimorchio. La crisi ha svolto il ruolo di catalizzatore del naturale processo di diffusione del noleggio anche delle motrici, evidenziando le sue caratteristiche di flessibilità: oggi l’autotrasportatore sa che può delegare a un operatore esterno specializzato, che ha tutte le competenze per assicurargli una flotta sempre disponibile, in grado di rispondere alle sue esigenze operative: all’imprenditore non resta che occuparsi del suo business, di come svilupparlo e come rispondere in maniera puntuale alle esigenze della sua clientela”. La strategia di Fraikin è ave re un numero ristretto di partner per ogni tipologia di allestimento o prodotto, anche per ottimizzare le condizioni commerciali di acquisto. “Nel 2016 - ammette
SEMPRE PIÙ MODERNI
Con l’occasione Fraikin ha inoltre rivelato il nuovo visual branding, più dinamico e moderno, adatto a supportare un posizionamento di mercato più ampio a livello internazionale. Nel 2017, Fraikin Group ha raggiunto il suo terzo anno consecutivo di crescita grazie alla robusta performance ottenuta in paesi dove il Gruppo è presente da anni (principalmente Francia, Spagna, Gran Bretagna e Polonia) e alla for te avanzata nei nuovi mercati (Italia, Germania, Arabia Saudita, Russia e Olanda). All’appuntamento di Montlhéry hanno partecipato rappresentanti di 27 fornitori e partner Fraikin, tra costruttori automotive, carrozzieri e fornitori di equipaggiamenti. “Siamo estremamente fortunati ad avere avuto la possibilità di costruire una partner-
All’appuntamento di Montlhéry hanno partecipato rappresentanti di 27 fornitori e partner Fraikin, tra costruttori automotive, carrozzieri e fornitori di equipaggiamenti. Con loro il Gruppo francese ha saputo consolidare una collaborazione di successo.
l’Amministratore delegato di Fraikin Italia - abbiamo lavorato con tutti, poiché siamo stati più orientati al mercato e alla crescita, ma dal 2017 abbiamo iniziato a definire accordi quadro con partner selezionati, per una gestione più fluida, efficiente e diversificata in modo tale da rispondere alle esigenze del mercato”. Per soddisfare la clientela, Fraikin Italia dispone di una flotta di oltre 500 veicoli, un parco costituito per il 40 per cento da trattori multimarca, per un altro 40 per cento da semirimorchi multimarca e per il 20 per cento da veicoli commerciali leggeri e motrici. “Complice il fatto che Fraikin è oggi noto per una presenza stabile anche sul Mercato Italia - spiega Diego Pellicioli, Direttore Commerciale di Fraikin Italia - abbiamo avviato un nuovo approccio nel confronto con le flotte di grandi dimensioni, tra le quali contiamo come clienti anche nomi di rilievo. Il noleggio non è più solo appannaggio di una clientela meno sofisticata: anche flotte medio-grandi si avvicinano al no leggio trovando in esso un’alternativa alle tradizionali modalità di acquisizione dei veicoli. In questo caso la richiesta non è motivata evidentemente da difficoltà di accesso al credito, quanto piuttosto dalla volontà di affidarsi a Fraikin per una logica di servizio”. È la “fase due” del noleggio in Italia: dalla semplice messa a disposizione di un veicolo a un vero “full service” che viene offerto da Fraikin all’azienda di trasporto. “In un mercato fluttuante qual è il nostro - conclude Diego Pellicioli - anche aziende strutturate trovano nel noleggio una modalità vantaggiosa di gestione della flotta, affidandola a un soggetto esterno esperto e specializzato. Si tratta di clienti che chiedono a Fraikin la sicurezza di una gestione efficiente e flessibile dei veicoli, in grado di rispondere alle mutate esigenze della committenza, nonché a richieste di lavoro in segmenti che non rappresentano il core business, ma che potrebbero diventare ulteriori fonti di reddito”.
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
INTERVISTA / ANTONIO VENERUSO, TITOLARE DELLA CONCESSIONARIA AUTO UNO
Il fiuto per il cliente PREMIATO COME MIGLIOR VENDITORE E MIGLIOR DEALER VEICOLI COMMERCIALI PEUGEOT DEL 2017, L’INGEGNER VENERUSO IMPARA IL MESTIERE SUL CAMPO: INIZIA SCOPRENDO, DAL MERCATO AL RISTORANTE, I NOMI DELLE AZIENDE OPERATIVE NEI SETTORI CHIAVE COME L’ALIMENTARE. OGGI L’AZIENDA CONTA DUE SEDI, 45 DIPENDENTI E GESTISCE UN PARCO DI 8MILA VEICOLI CON IL MARCHIO DEL LEONE. IL SUO SEGRETO? NON PERDERE MAI DI VISTA I CLIENTI UTILIZZANDO L’APPROCCIO APPRESO DAL PADRE CIRO: FACENDO LE COSE PER BENE.
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MAX CAMPANELLA NAPOLI
iglior venditore e miglior Concessionaria Peugeot Professional dell’Anno 2018. È il premio assegnato ad Antonio Veneruso, fondatore e titolare di Auto Uno, che ha ricevuto una targa - realizzata dal ceramista ligure Sandro Soravia - in occasione del
Vega Day, promosso dal nostro magazine per la presentazione dell’edizione 2018 dell’Annuario Trucks&Vans. Ma lui, Antonio Veneruso, preferisce considerarlo un premio non “al migliore”, piuttosto al venditore “che vuole sempre migliorare”. Classe 1952, figlio d’arte di papà Ciro, negli Anni Settanta a Napoli storica figura di dealer Scania e Viberti, Antonio Veneruso diventa venditore imparando da se stesso: mentre frequenta studi d’ingegneria elettrotecnica, legge libri di sociologia e marketing. “Quando andavo in giro ci racconta con la straordinaria semplicità che lo caratterizza - mi veniva spontaneo mettere in pratica quanto leggevo sui libri: se ero in un ristorante scoprivo chi erano i fornitori dei piatti che preparavano, se ero in un mercato o supermercato chi erano i produttori presenti, dalla pasta al pane, dalla frutta ai latticini. In questo modo era come se si for-
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masse un mondo di potenziale clientela, di aziende che utilizzavano i mezzi professionali”. Del resto la terra di Campania ben si prestava a quest’analisi, con la sua miriade di produttori di mozzarella, panifici, pescherie, pasticcerie ecc. “L’alimentare - aggiunge l’imprenditore partenopeo - è uno dei settori trainanti a vita: il cibo è uno degli elementi essenziali del-
l’umanità. Allora andavo a cercare e segnavo i nomi delle aziende che operavano in questo settore: in qualche modo quanto noi utilizziamo per mangiare e bere deve arrivare a destinazione. Se ci sediamo a tavola e abbiamo a disposizione pane, pasta e frutta è perché dopo la produzione un veicolo si è occupato della loro distribuzione e del trasporto”. Nel 1980 Veneruso si laurea e,
spinto da quelle idee imprenditoriali e incoraggiato dal padre, dà vita a Auto Uno (nome scelto tutt’altro che a caso, per sottolineare il forte successo di cui ai tempi godeva l’utilitaria Fiat), che nasce come Concessionaria Fiat, commercializzando vetture e veicoli commerciali. Sin dai primi anni l’attività ha successo, basata com’è su un cognome che, dalle Alpi alla Sicilia, era sinonimo di persone perbene, che lavoravano con serietà. Nel 1992 l’incontro con Peugeot. Il costruttore francese intuisce che l’esperienza maturata da Veneruso e la sua capacità di scoprire potenziali clienti con una sola visita al mercato ortofrutticolo (attività che esercita tuttora alle prime luci dell’alba) rappresenta il giusto trampolino di lancio per la presenza del marchio del Leone in territorio campano. Così è stato. Auto Uno negli anni rafforza le vendite di vetture e veicoli professionali, arrivando negli ultimi dieci anni a chiudere ogni consuntivo annuo con 800 unità in media di soli veicoli commerciali
Due immagini dell’officina interna di Auto Uno e, in alto, l’ingegner Antonio Veneruso.
leggeri. Tanto per citare qualche dato, nel 2016 l’azienda ha venduto 820 lcv, l’anno scorso ha raggiunto il numero di 840 unità e quest’anno prevede di consegnarne altre 750. In totale, in un decennio sono stati consegnati qualcosa come 8mila veicoli commerciali leggeri, un enorme parco circolante che Veneruso e la sua squadra di 45 dipendenti è ora chiamato a gestire. “Oggi - precisa l’ingegnere - l’assistenza è parte assolutamente importante della nostra attività e ce ne occupiamo come abbiamo sempre fatto, ovvero con l’estrema vicinanza al cliente: da Auto Uno io e gli altri siamo pronti anche a fare cento chilometri per un tagliando. Perché la differenza tra un professionista qualunque e un professionista serio è che il primo interviene per effettuare un lavoro, il secondo anche solo per consegnare un pezzo che il cliente non riesce a trovare. Ma che per lui è decisivo”. Auto Uno ha chiuso il 2017 con un fatturato di 60 milioni di euro, in crescita rispetto ai 55 dell’anno precedente. Dato che prevede di confermare quest’anno. Le due sedi di Napoli e San Vitaliano si sviluppano su 3mila mq e dispongono entrambe di officina. “Abbiamo clienti provenienti da tutta la Campania - aggiunge Antonio Veneruso - oltre che da Campobasso e Isernia. Le forniture interessano un po’ tutta la gamma Peugeot, in modo equo tra i modelli Partner, Expert e Boxer”. Oltre che per gli artigiani, Auto Uno è riferimento di flotte dimensionate quali Sigma, Italmatic e Espresso Uno, aziende distributrici di macchine per il caffè, che hanno nel parco rispettivamente 120, 65 e 40 unità del Leone; ma anche UPS, che conta 200 veicoli commerciali Peugeot, e a ziende che distribuiscono alimenti come uova, pane e latticini. Il segreto di questo successo? Se gli capita di affiancare la moglie nella spesa al mercato, Antonio Veneruso ancora oggi dà sempre un’occhiata ai nomi delle aziende che utilizzano i furgoni.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI MAN TRUCK & BUS AVVIA LA COMMERCIALIZZAZIONE DEL FURGONE ELETTRICO
Distribuzione urbana nel segno di eTGE
IL LEONE ACCETTA LA SFIDA GREEN DELLA RINNOVATA URBANIZZAZIONE E LANCIA SUL MERCATO IL TGE A ZERO EMISSIONI, DOTATO DI MOTORE ELETTRICO CON AUTONOMIA FINO A 160 CHILOMETRI E CARICO UTILE DA 950 A 1.700 KG A SECONDA DELL’OMOLOGAZIONE DI 3,5 O 4,25 TONNELLATE. MAN ETGE SARÀ PRODOTTO IN SERIE A PARTIRE DA LUGLIO.
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PIETRO VINCI MONACO
e la distribuzione urbana è per forza di cose destinata a diventare più eco-sostenibile, è logico aspettarsi dai costruttori di veicoli un impegno sempre più serrato sull’ottimizzazione del trasporto merci nei sempre più affollati contesti collettivi. Da quasi dieci anni MAN Truck & Bus sta lavorando su innovativi sistemi di distribuzione in ambiente urbano. Con la consapevolezza che le città si trovano sempre più di fronte alla sfida di conciliare un clima salubre e il rispetto della qualità della vita dei propri abitanti, con il trasporto di sempre più merci e le relative consegne. Frutto avanzato di questo impegno è il MAN eTGE, versione zero emissioni del primo furgone della gam ma tedesca, che sarà prodotto in serie da luglio segnando così l’avvio della com mercializzazione. AL SERVIZIO DEL TRASPORTO URBANO
MAN eTGE soddisferà la domanda di distribuzione e trasporto merci nelle aree urbane grazie al motore elettrico con un’autonomia fino a 160 chilometri e un carico utile da 950 a 1.700 kg in base all’omologazione di 3,5 o 4,25 tonnellate. In quest’ottica, il costruttore di Monaco di Baviera ha presentato negli ultimi anni molteplici idee e studi per il trasporto di merci e persone e la commercializzazione del primo TGE di se rie completamente elettrico è una conferma di questo costante impegno. Circa il 70 per cento dei veicoli commerciali leggeri utilizzati nelle aree urbane percorre in
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media meno di 100 chilometri al giorno prevalentemente a velocità ridotta. Partendo da que sti dati, MAN eTGE con autonomia di 160 chilometri copre circa i tre quarti di tutte le rotte cittadine. I tempi di ricarica variano: una stazione da 40 kW carica la batteria fino all’80 per cento in 45 minuti. MAN eTGE può però essere ricaricato e riportato a piena capacità operativa in meno di cinque ore e mezza tramite un caricatore da parete in cor ren te alternata, mentre sono necessarie circa nove ore per una carica completa con una rete da 220 V CA. Con una corretta manutenzione, la batteria ricaricabile da 36 kWh perde solo il 15 per cento circa della sua capacità dopo dieci anni e 2mila cicli di ricarica. Inoltre, i singoli moduli di sei o dodici celle possono essere sostituiti anche se paratamente. I moduli sono alloggiati sotto il piano di carico che è leggermente più alto, come quelli utilizzati per le versioni diesel con trazione posteriore. La trazione anteriore elettrica del MAN eTGE prevede un motore sincrono con potenza massima di 100 kW; la coppia di 290 Nm è ovviamente istantanea e può essere utilizzata a tutte le velocità, assicurando un’ottimale maneggevolezza. Alla velocità massima di 90 km/h il consumo è di circa 20 kWh per 100 chilometri. Come la capacità di carico, anche i sistemi di assistenza all’autista non sono stati penalizzati dalla tecnologia elettrica. MAN eTGE dispone di una gamma completa di dotazioni standard di serie, tra cui il sistema di navigazione, che favoriscono una guida più facile e sicura. Naturalmente, come per tut ti i TGE, l’assistente alla frenata d’emergen-
za (EBA) è di serie. Nella fase di lancio, MAN eTGE può essere ordinato con passo standard e tetto alto. L’offerta è rivolta prin cipalmente alle flotte con un servizio di assistenza su mi sura per soddisfare le loro esigenze. I primi contratti di vendita sono già stati firmati e i primi furgoni elettrici del Leone saranno presto utilizzati nelle principali aree metropolitane europee. TGE è un importante asse strategico di MAN, che per la prima volta entra nel mercato dei furgoni. Al van il costruttore tedesco ha assegnato una mission ambiziosa: applicare anche nel campo dei fur-
goni l’orientamento al cliente proprio del settore dei camion, dove MAN ha costruito una lunga tradizione di successo e competenza. L’attenzione si concentra quindi sempre sulla soluzione migliore per il cliente. Comprese quelle assicurate dai veicoli su misura disponibili da subito direttamente dalla fabbrica. Il TGE è importante anche perché, grazie a esso, la Casa di Monaco di Baviera amplia a tal punto il proprio portafoglio prodotti diventando di fatto un costruttore full-range. MAN punta quindi sui trasporti con massa totale della combinazione da 3 a 44 tonnellate. Oltre al furgone chiuso
e alla versione finestrata, le forme di carrozzeria disponibili per il TGE comprendono anche telai con cabina singola e doppia. Naturalmente, i telai possono essere ordinati con la predisposizione “in fabbrica” di un gran numero di allestimenti adatti a numerosi ambiti di utilizzo, come l’edilizia, il settore dei servizi e la rete di distribuzione. MAN quindi si qualifica come fornitore primario di veicoli su misura, sempre in stretta collaborazione con allestitori certificati. NUMEROSE VARIANTI
La gamma TGE viene offerta con due interassi, tre altezze del tetto e tre lunghezze del veicolo. Le lunghezze della versione furgonata vanno da 5.983 mm a 6.833 mm fino al MAN TGE da 7.388 mm con grande sbalzo. Le altezze del veicolo possono essere di 2.340 mm, 2.575 mm e 2.800 mm. Una combinazione adeguata consente quindi un volume massimo dello spazio di carico di 18,3 metri cubi. E questo spazio è sempre ben illuminato da luci LED. Il modello base di MAN TGE ha una massa totale a terra di 3 tonnellate, mentre il più pesante raggiunge le 5,5 tonnellate. Si possono inoltre trainare altre 3,5 ton nellate agganciando un rimorchio. Sono anche disponibili diverse varianti di trazione. A seconda della massa totale a terra sono possibili trazione anteriore, posteriore e integrale, combinate a scelta con un cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 marce. Nel MAN TGE viene lanciata una generazione di motori diesel completamente nuova, che ha fatto il suo debutto in casa Volkswagen VC e che ribadisce quindi ancora una volta l’importanza di durata e affidabilità. Il quattro cilindri è stato inoltre sviluppato appositamente tenendo conto delle “dure” condizioni a cui è sottoposto un veicolo commerciale. La priorità assoluta è stata quindi data a robustezza e consumi ridotti. Queste caratteristiche sono ora riunite nel MAN TGE, che promette quindi di raggiungere nuovi grandi risultati tanto economici quanto ecologici. Il motore da 1.968 cc è disponibile nelle varianti da 75 kW/102 cv, 90 kW/122 cavalli, 103 kW/140 cv e 130 kW/177 cv. MAN offre la sua assistenza professionale anche per la nuova serie, con tutti i vantaggi che ne derivano. E per l’aggiornamento professionale dei conducenti sono previsti diversi corsi, riuniti nell’offerta MAN ProfiDrive.
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TGE è un importante asse strategico di MAN Truck che per la prima volta entra sul mercato dei furgoni in Europa.
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI FRAIKIN / CONSEGNATO A MAURELLI GROUP IL 500ESIMO VEICOLO NOLEGGIATO
Il Caddy che vale un traguardo IL LEGGERO DI VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI PROTAGONISTA DI UNA FORNITURA DI DIECI UNITÀ IN UTILIZZO PRESSO LE OFFICINE M-TRUCKS, RETE DELL’AZIENDA CAPITANATA DA GIACOMO MAURELLI.
CON
TRAZIONE TGI A METANO, SCENDONO IN STRADA AL SERVIZIO DEI CLIENTI PER IL RITIRO E LA CONSEGNA DI RICAMBI.
ENTUSIASMO E DETERMINAZIONE NELLA FILIALE ITALIANA DEL NOLEGGIATORE FRANCESE: “SUPERIAMO LA SOGLIA CHE
E
CI CLASSIFICA MIDDLE
MARKET”, AFFERMA CLAUDIO GARIBOLDI, AMMINISTRATORE DELEGATO FRAIKIN ITALIA.
MAX CAMPANELLA CAPUA
cologico, silenzioso, due posti e una capacità di carico riferimento nella categoria: è un Volkswagen Caddy che si veste di straordinaria importanza quello che nell’ambito di una fornitura di dieci unità noleggiate - è stato simbolicamente consegnato da Diego Pellicioli, Direttore Commerciale Fraikin Italia. Un traguardo, quello della filiale italiana del noleggiatore francese, che il management Fraikin condivide con Maurelli Group, destina-
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tario del veicolo numero 500 nonché partner dell’azienda: la trentina Interservice, che fa parte del Gruppo Maurelli, è quest’anno entrata a far parte del network Fraikin Point. La flotta di Volkswagen Caddy tutti furgoni equipaggiati con il motore 1.4 TGI Euro 6 da 110 cv, con alimentazione a metano e cambio manuale a sei rapporti -noleggiata da Maurelli Group sta gradualmente raggiungendo le officine M-Trucks (rete di assistenza di Maurelli dedicata esclusivamente ai veicoli pesanti) presso le quali presteranno servizio. “Saranno utilizzati - spiega Gia-
como Maurelli, Amministratore delegato - per la consegna di ricambi presso la clientela e il ritiro presso fornitori locali e sedi di corrieri, coprendo un raggio di circa 30-40 km nel circondario di ciascuna di esse: le nostre officine per lo ro natura sono nate come baricentro al servizio dei clienti, per essere vicine alle loro aziende. I nuovi Caddy consentiranno uno spostamento agile e veloce in ogni città di riferimento e garantiranno una maggiore efficacia qualora il cliente necessiti di un pezzo di ricambio”. Quella del noleggio è una scelta
strategica per Maurelli Group, che proseguirà su questa strada. “Dopo questa prima fornitura - prosegue l’Amministratore delegato -prenderemo altri veicoli, certamente con la formula del noleggio, che garantisce costi certi e zero problemi. Abbiamo una flotta di un centinaio di veicoli commerciali tutti noleggiati, frutto di una scelta compiuta dieci anni fa. Ovunque vi siano sedi M-Trucks entrerà in servizio un veicolo noleggiato Fraikin, in modo da assegnare al veicolo stesso il ruolo di una sorta di vetrina per il marchio”. Qual è un pri mo bilancio dell’attività di no -
Diego Pellicioli, Direttore Commerciale Fraikin Italia, consegna le chiavi del Caddy a Giacomo Maurelli, Amministratore delegato di Maurelli Group.
leggio di Interservice? “L’interesse dei clienti - risponde Maurelli - è positivo, ma è troppo presto per tracciare un consuntivo. Ci crediamo fortemente tanto che a breve aumenteremo l’offensiva con un nuovo venditore”. La simbolica consegna delle chiavi del 500esimo veicolo è stata effettuata da Pellicioli direttamente nelle mani del numero uno Maurelli Group. “Sono particolarmente orgoglioso - dichiara il Direttore Commerciale Fraikin Italia - che il noleggio numero 500 veda protagonista un cliente come Maurelli, sia per la simpatia e l’amicizia che mi lega personalmente all’Amministratore delegato, sia perché questa fornitura di dieci unità rappresenta l’ennesimo elemento che corrobora una partnership che non potrà che crescere ulteriormente nel futuro. Fraikin e Maurelli Group, condividendo lo spirito innovativo e l’assoluta vicinanza al cliente, hanno stretto una collaborazione basata sulla reciproca fiducia e con l’obiettivo di crescere insieme”. La Rete di officine M-Trucks conta un centinaio di punti di assistenza che garantiscono copertura capillare per gli stessi clienti Fraikin. “Le officine di Maurelli - aggiunge Pellicioli - sono preparate a fornire un supporto ai clienti Fraikin non solo in termini di assistenza ma anche per informazioni, che viaggiano velocemente grazie alla sinergia tra i vari punti del network. Qualora vi siano sedi particolarmente evolute e dove si registri una forte richiesta, non escludiamo la possibilità di dare loro la possibilità di offrire il servizio di noleggio”. Entusiasmo ma soprattutto determinazione nelle parole di commento al risultato raggiunto da parte di Claudio Gariboldi, Amministratore delegato Fraikin Italia, l’uomo che nel luglio 2015 - ha dato vita alla filiale italiana, che sul nostro mercato ha colmato il vuoto esistente nel noleggio. “Considerando - commenta Gariboldi - che solo due anni fa abbiamo iniziato la piena operatività, aver superato il traguardo delle 500 unità è un risultato assolutamente importante. All’interno dell’ampia organizzazione Fraikin, i 500 veicoli rappresentano la soglia oltre cui il mercato di riferimento da piccolo diventa Middle Market: per noi è una grande soddisfazione. A maggior ragione per averlo raggiunto in così
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VEICOLI COMMERCIALI
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Claudio Gariboldi, Amministratore delegato Fraikin Italia.
poco tempo”. Traguardo di rilievo, numero a effetto: qual è il segreto del successo italiano della “formula Fraikin”? “Da decenni - risponde l’Amministratore delegato - in Europa Fraikin si è affermata per la sua proposta multibrand e multiprodotto: siamo l’unico vero noleggiatore che offre contratti di ogni durata, veicoli di tutte le marche e con ogni tipo di allestimento. Una formula collaudata che mancava sul mercato italiano. Dopodiché sono gli uomini a fare la differenza: ho avuto la for tuna di avere al mio fianco una squadra
competente e appassionata, un team di ottimi collaboratori che sul piano commerciale stanno facendo conoscere e apprezzare sul mercato la proposta Fraikin”. Qual è l’elemento che differenzia l’approccio di Fraikin Italia? “Abbiamo puntato - spiega Claudio Gariboldi - sulla strutturazione di una Rete di Fraikin Point tutti di livello elevato, rappresentanti di spessore del mondo del veicolo professionale: una leva addizionale che ci ha portato una referenza molto positiva presso grandi operatori. Questo ci ha permesso di avvicinarci rapida-
Il Volkswagen Caddy con il logo Maurelli Group. Per Fraikin Italia rappresenta un traguardo importante.
mente a flotte di importanti dimensioni. Maurelli Group è un esempio: è uno dei nostri partner più rappresentativi, nome ben conosciuto sul mercato in particolare per l’attività di post vendita. Aver raggiunto con loro questo traguardo è il giusto suggello della nostra strategia di sviluppo Rete”. Il servizio di Fraikin ai clienti vanta già un’importante rete di appoggio attraverso officine autorizzate e concessionarie di tutti i marchi noleggiati, distribuiti sul territorio italiano. “I Fraikin Point - chiarisce Gariboldi - rappresentano un passo
ulteriore, punti dedicati a Fraikin, in cui ol tre all’assistenza si possono anche noleggiare i nostri veicoli e che vengono ad aggiungersi alla rete di assistenza già esistente”. Com’è costituito oggi il network di Fraikin Point? “Il numero - afferma Gariboldi - è in costante evoluzione, abbiamo raggiunto una buona capillarità. Stiamo lavorando per la copertura del nord ovest, mentre nel re sto d’Italia direi che i clienti hanno la garanzia di un servizio puntuale”. Il veicolo numero 500 è un Van: qual è oggi la quota del business de-
rivante dai veicoli commerciali leggeri? “L’estrazione di Fraikin - afferma in conclusione il numero uno di Fraikin Italia - dal mondo dei pesanti stradali non ci impedisce di fare un buon lavoro in quelli leggeri, in particolare negli allestiti che rappresentano il nostro punto di forza. Oggi i Van rappresentano il 20 per cento dei nostri volumi ma questo dato è destinato a crescere: a noi è richiesto uno sforzo maggiore, ma sono certo che in un mercato che vive un importante dinamismo Fraikin possa dire la sua anche nei veicoli leggeri”.
LUCA BEDIN: “CADDY SEMPRE PIÙ APPREZZATO DALLA CLIENTELA ITALIANA”
A
AUTONOMIA IL PUNTO FORTE DI UN VEICOLO PIONIERE NELL’ALIMENTAZIONE A METANO
utonomia fino a 850 km, volumetria di 4,2 m3 di spazio, portata utile di 750 kg. Sono i numeri del Volkswagen Caddy Maxi (passo lungo), scelto da Maurelli Group in dieci unità noleggiate da Fraikin Italia. Alla quarta generazione, sbarcata sul mercato nell’autunno 2015, proponendosi - da assoluto pioniere - sin da subito in versione TGI con trazione a metano, Caddy si è fatto apprezzare da numerosi professionisti che lo scelgono per gli utilizzi più variegati, dalle officine mobili che preferiscono la trazione integrale 4Motion fino al trasporto refrigerato, a listino da que-
st’anno in versione coibentata 0-4 gradi realizzata con Lauri. Per la fornitura di cui fa parte il 500esimo veicolo Fraikin, Maurelli Group ha scelto il furgone classico, con cambio manuale a sei marce ma Caddy è disponibile anche con l’automatico DSG anch’esso a sei rapporti - e pacchetto Business, che comprende una serie di dotazioni quali autoradio con due altoparlanti, ParkPilot in zona posteriore per facilitare le manovre e connessione bluetooth per telefono vivavoce. “La versione scelta dal cliente - illustra Luca Bedin, manager friulano, dal 1° gennaio
2014 Direttore Marca Volkswagen Veicoli Commerciali - è il Caddy monovalente, alimentato a metano con un piccolissimo serbatoio a benzina. L’autonomia è uno dei suoi punti di forza: si arriva a 860 km ma, in funzione del tipo di utilizzo, del clima e di altre variabili si garantisce una minima percorrenza di 700 km con un pieno, valore per il quale si è fatto molto apprezzare anche in Italia”. Il contenuto di metano è esattamente pari a 37 kg, suddivisi in quattro bombole. “Questa versione - prosegue Luca Bedin - sta riscontrando un forte interesse tra i corrieri che la utilizzano per le conse-
Al terzo posto della top ten dei veicoli del segmento venduti in Italia, Caddy diventa, grazie alla fornitura Fraikin-Maurelli Group, protagonista anche di un settore in crescita, il noleggio.
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gne dell’ultimo miglio: per quanto la normativa sui blocchi del traffico non sia omogenea ma dipenda dalle locali amministrazioni, il metano è correttamente considerato trazione alternativa ad alta sostenibilità ambientale, quindi solitamente può raggiungere centri storici e aree a traffico limitato. L’anno scorso il 20 per cento dei Caddy venduti in Italia erano equipaggiati con motore TGI, negli ultimi mesi questa quota è salita e oggi è vicina al 30 per cento. Una crescita che dipende dal ritorno di un forte interesse per il metano e per le caratteristiche specifiche del Caddy: autonomia e
cambio automatico le principali variabili che lo differenziano sul mercato”. Al terzo posto della top ten dei veicoli del segmento venduti nel nostro Paese - subito dietro i competitor del costruttore nazionale Fiat Doblò e Fiorino - Volkswagen Caddy lo troviamo anche in importanti flotte quali Telecom e Enel. La fornitura Fraikin-Maurelli Group lo vede oggi protagonista di un settore in forte crescita quale il noleggio. “Il noleggio - afferma Bedin - è un canale che cresce e al quale Volkswagen Veicoli Commerciali si propone con una sua specificità: una gamma di furgoni molto
Luca Bedin, Direttore Marca Volkswagen Veicoli Commerciali.
appetibile per i corrieri e un’offerta di prodotti allestiti a listino, come il Crafter refrigerato a -20 gradi realizzato con Lamberet”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
MODULARITÀ, VERSATILITÀ, REDDITIVITÀ E CONNETTIVITÀ: SONO GLI ASSET CHE QUALIFICANO LA RINNOVATA PROPOSTA DI
STOCCARDA NEL SEGMENTO DEI GRANDI FURGONI. IL NUOVO SPRINTER È IL PRIMO RISULTATO DELLA FILOSOFIA
“ADVANCE” E PORTA SU STRADA LE PRIME SOLUZIONI FRUTTO DI QUESTA
“STRATEGIA DEL FUTURO” CHE PERMETTE A
MERCEDES-BENZ VANS DI TRASFORMARSI DA COSTRUTTORE A FORNITORE DI SOLUZIONI DI TRASPORTO E MOBILITÀ INTEGRALI.
LE CARTE VINCENTI DEL NUOVO MERCEDES-BENZ SPRINTER
Tra i Large Van appare il poker d’assi
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FABIO BASILICO STOCCARDA
on più di 3,4 milioni di veicoli consegnati in 130 Paesi, le prime due generazioni dello Sprinter hanno dimostrato la validità di un progetto che ha rivoluzionato il settore dei veicoli commerciali diventando punto di riferimento assoluto nel segmento dei Large Van. Con il nuovo Sprinter, la terza generazione del best seller MercedesBenz, è stata ulteriormente arricchito la già ampia gamma dell’offerta. Oggi Sprin ter è un concentrato di modularità, versatilità, redditività e connettività in grado di soddisfare le esigenze degli operatori professionali. Nel settore della logistica e del trasporto del futuro, la variabilità e l’offerta di soluzioni idonee alle specifiche esigenze del cliente rappresentano il principale fattore di successo. Oggi non è più sufficiente di-
sporre di un buon veicolo. Il nuovo Sprinter, quindi, deve essere qualcosa in più della semplice somma dei suoi componenti. Con una molteplicità di versioni mai raggiunta prima d’ora, nuovi servizi di connettività e una nuova generazione telematica, il veicolo si presenta come soluzione di sistema complessiva, perfettamente idonea alle differenti esigenze di trasporto e mobilità nell’impiego commerciale. Il nuovo orientamento strategico “adVANce”, presentato nell’autunno del 2016, identifica una metamorfosi che vedrà Mercedes-Benz Vans trasformarsi da costruttore di veicoli a sviluppatore e offerente di soluzioni di mobilità integrali. Il nuovo Sprinter sposa appieno questa iniziativa per il futuro di Mercedes-Benz Vans ed esprime tale trasformazione strategica. Gli elementi centrali sono soluzioni concepite a misura per le differenti esigenze dei clien ti nel campo del trasporto commerciale, volte a incrementare l’efficienza e la produttività lungo l’intera catena del valore. Il nuovo Sprinter è il primo veicolo della Stella che esprime questo nuovo approccio, rendendo concretamente percepibili le soluzioni di “adVANce”. L’iniziativa per il futuro “adVANce” si con centra sui campi d’innovazione che nel prossimo futuro decreteranno il successo nei settori del trasporto e della logistica: le applicazioni per il collegamento in rete e l’Internet delle cose (IoT) consentono l’integrazione ottimale delle più svariate tecnologie digitali nei van di Mercedes-Benz Vans (DIGITAL@VANS); le soluzioni hardware innovative (SOLU-
ESPRINTER È IL SECONDO MODELLO DELLA GAMMA VAN DELLA STELLA DOTATO DI PROPULSIONE ELETTRICA
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DAL 2019 ARRIVA SUL MERCATO IL FRATELLO MAGGIORE DI EVITO
oerente implementazione della strategia eDrive@VANs anche nel segmento Sprinter, il nuovo eSprinter è il secondo modello della flotta commerciale Mercedes-Benz Vans dotato di propulsione elettrica. Nel 2019 verrà introdotto sul mercato, a seguito dell’eVito, van Mid Size già ordinabile da alcuni mesi. Nei prossimi anni Mercedes-Benz Vans offrirà tutte le serie commerciali anche in versione elettrica. eSprinter ed eVito seguono i medesimi principi strategici: al centro del lavoro di sviluppo dei veicoli vengono posti i vantaggi concreti per i clienti e la
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massima adattabilità all’impiego quotidiano. A tal fine Mercedes-Benz Vans investe su un ecosistema unitario. La creazione di un’idonea infrastruttura di ricarica, un’attenzione ai parametri di marcia specifici dei differenti impieghi, assistenza in loco e l’integrazione di servizi online intelligenti rendono l’eSprinter una soluzione di sistema integrale per l’impiego commerciale. In tal modo, con entrambi i modelli, le propulsioni convenzionali e l’alternativa elettrica risultano realisticamente equiparabili in termini di redditività, flessibilità e variabi-
lità. Il nuovo eSprinter verrà offerto come versione Furgone con tetto alto. La massima flessibilità viene offerta dalla possibilità di scegliere la capacità della batteria: con una capacità di 55 kWh, l’autonomia può raggiunge 150 chilometri circa. Le batterie possono essere ricaricate completamente in otto ore. Con questa configurazione il carico utile massimo è di circa 900 kg e si rivolge soprattutto ai clienti che impiegano il loro veicolo anche su lunghe percorrenze in aree urbane, ma che tuttavia raggiungono di rado il limite del carico massimo.
Una seconda opzione sul fronte della capacità della batteria è pensata soprattutto per impieghi in ambito urbano, per i quali l’autonomia assume un’importanza subordinata, mentre la capacità di carico è un aspetto cruciale. In questo caso la batteria installata ha una capacità di 41 kWh e l’autonomia può raggiungere 115 km circa. Il carico massimo cresce invece di circa 140 km, raggiungendo quindi circa 1.040 kg. Il tempo di carica è circa sei ore. Come la variante d’accesso a gasolio, anche la versione elettrica sviluppa 84 kW e una coppia massima di 300 Nm.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI TIONS@VANS) perseguono l’o biettivo di un costante miglioramento del vano di carico e della relativa logistica e dell’adattamento alle trasformazioni in atto sul fronte del settore dei trasporti; con MercedesBenz Van Rental per la prima volta un marchio si concentra esclusivamente sul noleggio dei van (RENTAL@VANS); un primo esempio di sviluppo di offerte di sharing innovative è offerto dalla joint venture con la start-up statunitense Via (SHARING@VANS); il cam po d’innovazione eDRIVE@VANS si occupa dell’elettrificazione della catena cinematica. MODULARITÀ. Sprinter, fondatore del suo segmento, esprime tutta la sua forza attraverso la combinazione dei suoi singoli talenti, grazie alla quale si afferma come una soluzione di sistema integrale. Furgone, Tourer, Telaio cabinato cassonato, Autotelaio con cabina singola o doppia e Testata motrice, tre concept di trazione (per la prima volta è possibile optare per la trazione anteriore), configurazione della cabina, lunghezze della sovrastruttura, tonnellaggio e altezze del vano di carico: solo sulla base di questi parametri risulta una molteplicità di varianti dello Sprinter ulteriormente accresciuta. In questo modo è possibile realizzare oltre 1.700 differenti versioni. molte di più rispetto al modello precedente. Questa massima modularità rappresenta il nucleo del nuovo concept dello Sprinter e consente di rispondere alle più svariate esigenze, che variano in funzione sia degli specifici settori d’impiego sia dei differenti segmenti di clientela. Sul fronte delle soluzioni per gli specifici settori, il ventaglio spazia dal classico impiego come corriere espresso sull’ultimo miglio al trasporto di merci anche a lungo raggio, fino ai servizi di assistenza tecnica, per i
allestitori. Anche questa versione, in combinazione con la trazione anteriore, offre una grande liberà di configurazione nell’ideazione e nell’utilizzo degli allestimenti. VERSATILITÀ. Merci ingombranti, pallet euro-pool, contenitori metallici, materiali sfusi pesanti, possibilità di trasportare fino a 9 persone. Dalla presentazione della prima generazione, i clienti ap prezzano la grande adattabilità e la ricchezza di varianti di Sprinter. Questi punti di forza non potevano mancare nemmeno nella terza generazione del modello, che prosegue così la storia costellata di successi dei modelli precedenti e colpisce per l’offerta ancora più ricca di varianti di allestimento, carrozzeria e peso. Lo Sprinter a trazione anteriore è disponibile in tre varianti con peso totale ammesso compreso tra 3,0 e 3,5 t in abbinamento a un passo di 3.259 o 3.924 mm. In abbinamento alla trazione posteriore, Sprinter è in grado di so stenere un peso totale ammesso compreso tra 3,0 e 5,5 tonnellate. Con il carico rimorchiabile massimo ammesso, il peso complessivo ammesso per il veicolo e il rimorchio sale toccando quota 8,75 tonnellate per la motrice. Anche il passo (con cinque opzioni comprese tra 3.250 e 4.325 millimetri) può essere adattato alle singole destinazioni d’uso. La lunghezza va ria fra 5.267 e 7.367 millimetri. Come furgone con peso complessivo 3,5 tonnellate, l’altezza del veicolo è compresa tra 2.360 e 2.831 mm. Per quanto riguarda la dotazione, i pacchetti speciali su misura per le varie applicazioni facilitano la scelta dei dettagli più adatti dalla gamma ancora più ricca. La trazione anteriore di nuovo sviluppo viene combinata a scelta con il cambio manuale a 6 marce, anch’esso di nuova con cezione, o con il nuovo cambio automatico a 9
Lo Sprinter Furgone e, in alto, la versione Telaio cabinato cassonato. Il best seller dei van della Stella offre molteplici possibilità di configurazione.
quali il veicolo viene usato come magazzino ricambi su ruote. Inoltre, il nuovo Sprinter funge anche da autocaravan oppure può essere impiegato come mezzo di soccorso, ad esempio come ambulanza. Due novità spianano la strada a ulteriori innovazioni sul versante degli allestimenti e delle trasformazioni: le collaudate soluzioni con trazione posteriore o trazione integrale sono state integrate dalla trazione anteriore. Per ragioni tecniche su questa versione il carico utile aumenta di circa 50 kg rispetto ai modelli a trazione posteriore, mentre il bordo di carico più basso di 80 mm rende molto più agevoli le operazioni di carico e scarico, in caso d’impiego commerciale dei veicoli, o la salita e la discesa dalle zone di soggiorno e pernottamento in caso di autocaravan. Come risposta alla maggiore richiesta di veicoli idonei ai viaggi privati, viene offerta la variante Testata motrice, che è riservata esclusivamente agli
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rapporti con convertitore di coppia. La trazione integrale inseribile migliora la trazione in particolare in caso di condizioni atmosferiche o stradali difficili, aumentando così la sicurezza e la dinamica di marcia. Si può scegliere anche la demoltiplicazione in caso di utilizzo in contesti impegnativi. Anche per lo Sprinter a trazione integrale è per la prima volta disponibile a richiesta il cambio automatico 7G-Tronic Plus che regala un maggiore comfort d’innesto e riduce i consumi. REDDITIVITÀ. Per la terza generazione di Sprinter, Mercedes-Benz Vans ha migliorato la catena cinematica sotto diversi punti di vista. La somma delle ottimizzazioni dà vita a un’incredibile varietà nell’offerta di motori e cambi, che viene incontro alle esigenze legate a un’economicità esemplare e prestazioni ottimali. Tutte le motorizzazioni diesel in Europa sono disponibili con cambio manuale o automatico e sono con-
formi alla norma Euro 6/VI. Negli USA e in Canada la gamma di motori è completata da un potente propulsore a benzina abbinato a un cambio automatico a 9 marce. Una novità nel segmento dei van è rappresentata dall’impiego di un cambio automatico a 9 rapporti con convertitore di coppia. Le marce sono state modificate in modo da ottenere il miglior rapporto possibile tra consumi e agilità. Il potente sei cilindri diesel da 3.0 litri eroga una potenza di 140 kW/190 cv e mette a disposizione una coppia di 440 Nm tra 1.600 e 2.600 giri/min. Si tratta dell’unico sei cilindri nel segmento dei grandi van e colpisce non solo per la straordinaria forza propulsiva, ma anche per l’eccezionale silenziosità e il massimo comfort di marcia. Al pari della versione da 3 litri, anche il più piccolo motore diesel a quattro cilindri dispone di iniezione diretta common rail. Con la trazione posteriore, il propulsore da 2.1 litri di cilindrata genera a scelta tre diversi livelli di potenza: 84 kW/114 cavalli, 105 kW/143 cv o 120 kW/163 cv. Con la trazione anteriore, si spazia da 84 kW/114 cv a 105 kW/143 cv, fino a 130 kW/177 cv; la variante più potente è disponibile in esclusiva per il segmento degli autocaravan. Sprinter è dotato di tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction) per il post-trattamento dei gas di scarico con AdBlue. Anche per quanto riguarda le possibilità di carico, la variabilità e la funzionalità rientrano tra le caratteristiche più importanti del nuovo Sprinter. Nella variante Furgone più lunga
con massima altezza del tetto, la capacità di carico arriva a circa 17 mc. Il carico utile massimo nella classe con peso totale ammesso di 5.500 chilogrammi raggiunge i 3.150 chilogrammi. C ON N ETTI V I TÀ . La terza ge nerazione dello Sprinter definisce il vertice della classe dei Large Van anche nel campo della digitalizzazione e della connettività. Sulla base di un’evoluta infrastruttura IT, questo veicolo fonde differenti tecnologie e servizi digitali, dando vita a una soluzione di sistema integrata per numerose destinazioni d’uso. Viene in tal modo generato uno straordinario valore aggiunto, che consente al veicolo di diventare parte integrante della catena del valore complessiva per i clienti del settore trasporto. Soprattutto nell’ambito della gestione della flotta e dei veicoli vengono facilitate le attività amministrative con un conseguente netto incremento dell’efficienza. La base di questi progressi viene offerta dai servizi digitali di Mercedes PRO connect in sinergia con il Vehicle Management Tool e un’app specificamente sviluppata. L’elevato comfort di utilizzo è assicurato dal MBUX, il sistema multimediale dello Sprinter, che appartiene a una generazione telematica completamente nuova e avveniristica per il segmento dei van. L’attacco internet high-speed del nuovo Sprinter è disponibile per i servizi online di Mercedes PRO, ma può essere utilizzato anche come hotspot per dispositivi mobili a sé stanti. I vantaggi della piattaforma per soluzioni basate sul collegamento in rete spaziano dalla
riduzione dei tempi d’indisponibilità dei veicoli, ottenuta grazie a una gestione previdente delle manutenzioni e delle riparazioni, fino alla pre disposizione dei dati necessari per le analisi economico-aziendali. Il servizio su base web destinato ai gestori di flotte (dalla ditta più piccola fino ai grandi clienti) consente la comunicazione fra il gestore del parco veicoli e tutti i veicoli e gli autisti della flotta. In questo modo è possibile gestire gli ordini online e richiamare pressoché in tempo reale informazioni sui veicoli quali posizione, livello carburante e intervalli di manutenzione. In occasione del lancio sul mercato del nuovo Sprinter, riassunti nella denominazione Mercedes PRO connect sono stati messi a disposizione complessivamente otto pacchetti, ciascuno dei quali è in grado di generare un valore aggiunto. L’in terazione degli otto pacchetti di valore aggiunto consente un incremento dell’efficienza in numerosi settori. Uno speciale vantaggio per l’in tegrazione dei servizi nella gestione della flotta in funzione del proprio specifico fabbisogno è offerto dalla struttura modulare e scalabile del sistema. Mercedes PRO connect funziona sulla base di un principio modulare. Il gestore della flotta può quindi scegliere esattamente i servizi di connettività che facilitano il suo lavoro quotidiano e quello dei suoi conducenti. Anche le flotte piccole e medie traggono vantaggio da elaborazioni e analisi che, fino a oggi, erano esclusivo appannaggio delle grandi flotte come soluzioni interne.
NUOVO SPRINTER PREMIATO AL “VANSA2Z VAN FLEET WORLD HONORS”
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CONNESSO E INTELLIGENTE PER TUTTI
l nuovo Sprinter è stato premiato in occasione del “VansA2Z Van Fleet World Honors” ancor prima del lancio ufficiale sul mercato, previsto per questo mese. Le avveniristiche soluzioni di connettività e i vantaggi che queste offrono ad autisti e gestori flotte hanno convinto la giuria. La terza generazione Sprinter si presenta come un autentico concentrato di tecnologie innovative, quali sistema anti-sbandamento attivo e Brake Assist attivo, alzando un’altra volta l’asticella e definendo i nuovi standard di riferimento nel segmento Large Van. Le nuove soluzioni di connettività di
Mercedes PRO connect, insieme a una generazione telematica anch’essa completamente nuova che festeggia il suo debutto parallelamente anche sulla Classe A, offrono la base perfetta per rispondere a tutte le esigenze delle attività logistiche e di trasporto, dalla complessa gestione di grandi flotte fino ai parchi veicoli di piccole aziende. Lo Sprinter dimostra le sue eccellenti doti di adattabilità non solo con il collegamento online e i servizi basati sulla connettività, ma anche attraverso la sua capacità di rispondere perfettamente alle esigenze dei più differenti settori e tipologie di clientela.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI LA TAPPA IN SARDEGNA DEL RENAULT BUSINESS BOOSTER TOUR
I Coaching Days di Confalonieri LA CAROVANA RENAULT È ARRIVATA A SASSARI: QUI, RENAULT ITALIA E LA CONCESSIONARIA CONFALONIERI, PROPRIO IN OCCASIONE DELLA TAPPA DEL BUSINESS BOOSTER TOUR DAL 4 AL 18 APRILE, HANNO ORGANIZZATO UN WEEKEND DI WORKSHOP E SEMINARI DEDICATI AGLI IMPRENDITORI DEL TERRITORIO E ALLE AZIENDE DI PROSSIMITÀ, IN SINERGIA E COLLABORAZIONE CON PROMOCAMERA, CAMERA DI COMMERCIO DI SASSARI E CONFINDUSTRIA E SOTTO L’EGIDA DEL COMUNE DEL CAPOLUOGO SARDO. IL WEEKEND COMPLEMENTARE AL BOOSTER TOUR È STATA DENOMINATO BUSINESS COACHING DAYS.
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MICHELE S. ALTIERI SASSARI
artito a gennaio, il Renault Business Booster Tour è ormai nel pieno del suo svolgimento con le varie tappe attraverso la Penisola. Quarta edizione della carovana di veicoli commerciali allestiti firmati Renault e Dacia, il Booster Tour prevede complessivamente 250 tappe con 60 veicoli (incluse le novità costituite dal pick-up Renault Alaskan, dalla gamma Z.E. con Zoe Van e il nuovo Kangoo, dal Dacia Dokker Pick-up e dalla Dacia Sandero Van) distribuiti in 14 carovane simultanee, organizzate in collaborazione con tut ti gli 88 dealer della rete italiana del Gruppo Renault. Una vetrina sotto casa che presenta le soluzioni personalizzate per tutte le esigenze che oggi la Losanga è in grado di proporre ai professionisti. Il successo del Booster Tour è dimostrato tra l’altro dalla capillare presenza sul territorio, isole comprese. La carovana Renault è arrivata anche in Sardegna, per la precisione a Sassari: qui, Renault Italia e la concessionaria Confalonieri, proprio in occasione della tappa del Business Booster Tour dal 4 al 18 aprile, hanno organizzato un weekend (dal 13 al 15 aprile) di workshop e seminari dedicati agli imprenditori del territorio e alle aziende di prossimità, in sinergia e collaborazione con Promocamera, Camera di Commercio di Sassari e Confindustria e sotto l’egida del Comune del capoluogo sardo. Il weekend complementare al Booster Tour è stata denominato Business Coaching Days. La con -
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cessionaria sassarese naturalmente ha avuto a disposizione e in esposizione la carovana dei veicoli allestiti Renault, volta ad arricchire la gamma dei veicoli commerciali con veicoli destinati al settore dell’edilizia, alimentare, trasporto mobilità ridotta e molto altro. Nei giorni di venerdì, sabato e domenica, oltre all’esposizione dei mezzi commerciali Renault, i clienti e gli imprenditori hanno avuto la possibilità di assistere e prendere parte a seminari su fiscalità, digital marketing, team work e molto altro. CONOSCERE PER DELIBERARE
“L’idea dei Business Coaching Days nasce dal lavoro quotidiano che sviluppiamo in azienda; il rapporto costante con le imprese del nostro territorio, ci ha aiutato a cambiare il nostro modo di porci nei confronti del cliente professionale - afferma Luca Confalonieri, titolare della Confalonieri Srl, Renault Store Confalonieri - Inoltre, è fon damentale conoscere le esigenze dei clienti, al fine di proporre una soluzione che possa essere adatta a ogni bisogno. Per ottenere questo ti po d’interazione, che con il tempo ci tramuta sempre di più in veri e propri consulenti al posto di venditori, crediamo sia necessario investire sulla professionalità del nostro team di lavoro. A parità di prodotto, sono le persone che fanno la differenza nei confronti del consumatore finale e noi, abbiamo pensato sempre di più di investire su di loro; se si lavora sulle persone, sulla loro formazio-
ne, si possono ottenere degli ottimi ri sultati. Per farlo bisogna da una parte condividere e integrare nei progetti aziendali i propri collaboratori, mettendoli al centro della crescita azien dale, dall’altra è necessario anche trovare dei collaboratori motivati, sui quali poter investire e porre fiducia, creando una professionalità tale che possa evitare il rapporto di vendita come una guerra di sconti”. “Dato che crediamo che questo sia il nostro percorso - aggiunge Luca Confalonieri - abbiamo pensato di condividerlo con tutte le realtà del territorio e abbiamo creato questo progetto. Pensiamo che più è alto il grado delle competenze specifiche per settore, più tutto il commercio indipendentemente dal proprio ramo di attività possa giovarne”. “Abbiamo presentato a inizio gennaio il Business Booster Tour a Torino, giunto alla quarta edizione e con un impegno di Renault sempre crescente. Oggi vediamo come è possibile utilizzare e potenziare al meglio il Business Tour presso la Rete Renault, non solo mettendo a frutto i veicoli presenti in concessionaria ma anche coinvolgendo in un progetto ad ampio respiro il tessuto commerciale e industriale del territorio”, spie ga Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione e Immagine Renault Italia. Punto centrale del Business Booster Tour è Renault Pro+, il marchio globale di Renault che incorpora la strategia e la gamma dei veicoli commerciali Renault e Dacia, i servizi al cliente nonché lo sviluppo della professionalizzazione della Rete Renault. “Abbiamo una gamma con oltre 500
versioni ma siamo andati oltre, strutturando, negli anni, la nostra strategia sullo sviluppo della professionalità della Rete - commenta Fabrizio Piastra, Direttore Vendite Flotte di Renault Italia - Basti pensare che negli ultimi 4 anni abbiamo più che raddoppiato i consulenti aziende e specialisti dei veicoli commerciali. Quantità e qualità della nostra Rete ottenute grazie a un programma di formazione specifico, Business Academy, volto a sviluppare le competenze professionali nell’ambito della vendita alle aziende. L’obiettivo è che la nostra Rete sia sempre più vicina alle esigenze del cliente, con prodotti su misura - e dunque chiave è l’offerta dei veicoli allestiti che vediamo nelle carovane del Business Booster Tour - con una Rete formata e professionale, non solo nella vendita ma anche nella consulenza fiscale e finanziaria per il cliente. Il Business Booster Tour è una vetrina pri vilegiata per il concessionario, che per 1 o 2 settimane ha a disposizione i veicoli delle carovane, offrendo soluzioni tailor made per il cliente”. LEADER CON RENAULT E DACIA
Nel 2017 la strategia sui veicoli commerciali ha dato i suoi frutti: il Gruppo Renault è arrivato al 12 per cento di quota grazie ai due brand Renault e Dacia, il miglior risultato degli ultimi 30 anni. “L’aggiornamento continuo e la riqualificazione delle risorse umane costituiscono per gli operatori commerciali condizioni indispensabili per accedere alle
I veicoli in esposizione dirante la tappa sarda del Renault Business Booster Tour presso la concessionaria Confalonieri di Sassari.
conoscenze e per utilizzare gli strumenti ne cessari ad affrontare con successo i processi di cambiamento della società e dei consumatori di riferimento - dice Gavino Sini, Presidente della Camera di Commercio del Nord Sardegna - Per queste ragioni, con grande convinzione abbiamo sostenuto e affiancato il progetto proposto dalla Confalonieri Auto proprio nell’ottica di contribuire alla crescita professionale e allo sviluppo della forza commerciale delle aziende del territorio. I Business Coaching Days organizzati da Confalonieri Auto e Renault Italia rappresentano un’importante occasione per trasferire competenze pratiche agli operatori commerciali, ma non solo, grazie a una ‘partecipazione attiva’ che consente di sviluppare esperienze operative immediatamente applicabili. Soddisfatta dell’iniziativa anche Maria Amelia Lai, Presidente di Promocamera, che di chiara: “Assicurare il nostro so stegno a questa iniziativa, fornendo il supporto tecnico e logistico necessario per valorizzarla al meglio, è stata una scelta naturale da parte di Pro mocamera e ci auguriamo che possa essere la prima di una serie di eventi organizzati in collaborazione con importanti e qualificate realtà del territorio”. Promocamera, infatti, oltre a rappresentare un Centro di riferimento per la formazione e lo sviluppo delle competenze manageriali delle imprese, rappresenta il luogo di raccordo, incontro e promozione dell’economia del Nord Sardegna nel suo complesso. E altrettanto positivo il parere di Giuseppe Ruggiu, Presidente Confindustria Centro Nord Sardegna: “Vogliamo rivolgere un plauso per la Società Confalonieri, che conferma con quest’iniziativa di essere un’azienda di eccellenza, in un territorio, la Sardegna, in cui è particolarmente difficile fare impresa, a causa delle moltissime difficoltà strutturali dovute all’insularità della nostra Regione. È da apprezzare anche la scelta della Confalonieri di voler dare un valore aggiunto alla propria attività, attraverso la diversificazione dell’offerta commerciale e la ricerca di differenziarsi con la proposta di nuovi e moderni servizi. Vogliamo anche rivolgere l’at tenzione alle modifiche che stanno riguardando il mercato dell’auto, in particolare per quanto riguarda la mobilità elettrica, anche perché in sintonia con le politiche regionali che confermano una nuova e moderna visione verso questa forma di mobilità. La Regione Sardegna ha infatti recentemente confermato per voce dell’Assessore all’Industria di voler investire a breve termine 11 milioni di euro per realizzare numerose stazioni di ricarica di macchine elettriche su tutto il territorio regionale e nuovi investimenti finalizzati a potenziare questo settore”.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI
FIAT PROFESSIONAL / SVOLTA RADICALE NELLA COMUNICAZIONE DEL MARCHIO TORINESE
Il testimonial lascia il posto all’ironia ON AIR LA NUOVA CAMPAGNA INTERNAZIONALE DI COMUNICAZIONE DI
FIAT
PROFESSIONAL, CHE SOTTOLINEA CON UN LINGUAGGIO ACCATTIVANTE E IRONICO L’IMPORTANZA DI AFFIDARSI, PER IL PROPRIO LAVORO, ALLA COMPETENZA E ALL’AFFIDABILITÀ DI MEZZI PENSATI DA PROFESSIONISTI PER PROFESSIONISTI.
NON SOLO, MA FIAT
PROFESSIONAL DISPONE ANCHE DELLA GAMMA PIÙ RICCA PRESENTE SUL MERCATO PER VENIRE INCONTRO A QUALUNQUE TIPO DI NECESSITÀ PER IL TRASPORTO LEGGERO.
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LINO SINARI TORINO
er il lancio della nuova piattaforma di comunicazione che è on air da maggio nei principali Paesi della regione Emea su televisione, digital, radio e affissioni, Fiat Professional ha superato il concetto di testimonial per abbracciare un linguaggio ironico e un tone of voice originale che, attraverso esempi sur-
reali e divertenti, sottolinea la differenza tra un approccio al lavoro amatoriale e uno professionale. Il format della nuova campagna si rifà infatti a un linguaggio estremamente popolare, che raccoglie ampio apprezzamento sia sui canali televisivi tradizionali sia sul web, sino a diventare una sorta di “genere letterario” 2.0: il fail. Si tratta di filmati, spesso amatoriali, di utenti che raccontano i loro maldestri tentativi di
svolgere lavori o azioni quotidiane e che spesso culminano in piccoli disastri con divertenti epiloghi. La nuova campagna internazionale gioca sul tema del contrasto rappresentando situazioni verosimili, che potrebbero essere brillantemente risolte con il supporto dei veicoli della gamma Fiat Professional, o, al contrario, avere esiti tragicomici affidandosi invece esclusivamente all’inventiva e a soluzioni e mezzi di
fortuna. I visual mostrano, ad esempio, scene di lavori svolti in modo assurdo con esiti divertenti, oppure di carico maldestro di oggetti e materiali su mezzi inadeguati, contrapposte invece a una panoramica della gamma completa che esprime i valori del brand Fiat Professional: competenza, affidabilità, determinazione, dinamismo e vicinanza al cliente. A sottolineare la diversa natura degli approcci, una didascalia sem-
plice quanto efficace: le azioni maldestre sono etichettate come Unpro, “non professionale”, mentre quelle efficaci dal claim Pro like you, “Professionista come te”. Espressioni sintetiche ma capaci di ribadire l’importanza, per la buona riuscita di qualsiasi lavoro, di affidarsi al supporto adeguato: per questo Fiat Professional è il partner migliore per i professionisti esigenti, non solo a livello di gamma ma anche di servizi. È possibile infatti mettersi al volante del veicolo commerciale più adeguato alle proprie esigenze grazie a servizi finanziari “tagliati su misura” e a soluzioni di noleggio, per godere poi di servizi postvendita dalla rete più capillare in Italia con oltre 1.800 punti di assistenza
GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE TRA FIAT PROFESSIONAL E MOPAR
UN VENTAGLIO DI SERVIZI
PER LA CRESCITA DEL BUSINESS DELLE IMPRESE
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l marchio Fiat Professional, in collaborazione con il brand Mopar, presenta la nuova campagna di comunicazione che illustra l’ampio ventaglio di servizi che il Gruppo FCA dedica ai professionisti e alla crescita del loro business. Declinata su radio, stampa e digital, la campagna mette in risalto i numerosi servizi finanziari “tagliati su misura” che consentono di mettersi subito al volante del veicolo commerciale di Fiat Professional preferito. Merito del finanziamento rateale, del leasing tradizionale, dei tassi particolarmente vantaggiosi o del leasing con polizza RCA compresa nel canone. Per qualunque esigenza, c’è una soluzione che finanzia il veicolo e gli eventuali allestimenti specifici. Fiat Professional offre anche diverse soluzioni di noleggio con utili servizi inclusi, quali ad esempio la gestione on line della flotta dal portale web riservato ai Fleet Manager; il costante monitoraggio
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del veicolo da cellulare; oppure la funzione di car sharing aziendale per massimizzare l’impiego dei mezzi. Per quanto riguarda i servizi postvendita i clienti Fiat Professional possono contare sulla rete più capillare in Italia con oltre 1.800 punti di assistenza. Qui potranno ricevere un servizio di eccellenza, da parte di personale qualificato e con l’utilizzo di ricambi originali, per la manutenzione o riparazione del proprio mezzo, oltre a trovare un’ampia gamma di accessori originali per la personalizzazione del proprio veicolo. Inoltre, Mopar si prende cura dei clienti di Fiat Professional attraverso i contratti di servizio Mopar® Vehicle Protection, gli unici garantiti da FCA e pensati per offrire a tutti i clienti il piacere di guidare, liberi da qualunque preoccupazione ed imprevisto. Infatti, solo con Mopar® Vehicle Protection si è certi che tutti gli interventi tecnici saranno eseguiti da professionisti altamente qualificati e
specializzati presso officine autorizzate Fiat Professional in tutta Europa. Il portafoglio di Mopar Vehicle Protection si compone di una gamma vasta e flessibile di garanzie estese e programmi di manutenzione garantiti da Fiat Professional, trasferibili al nuovo proprietario in caso di vendita del veicolo. Ogni contratto si adatta alle esigenze di guida del cliente, con diverse soluzioni che variano per durata e percorrenza e che possono includere anche l’estensione dei servizi di assistenza stradale e mobilità. Un impegno a 360° che vede Fiat Professional in prima fila accanto a tutti i professionisti, anche quelli che pur apprezzandone le grandi doti di versatilità e robustezza, conoscono poco l’ampia gamma di servizi annessi all’acquisto o al noleggio di questi modelli. Da qui il claim della campagna di comunicazione: “Chi pensa che facciamo solo veicoli commerciali, ci conosce a metà”.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI SU STRADA / DACIA DOKKER PICK-UP DCI 75
Il socio che vorresti
SONO MOLTE LE CARTE DA GIOCARE PER UN VEICOLO CHE AL VANTAGGIOSO RAPPORTO PREZZO/QUALITÀ TIPICO DEL BRAND DACIA UNISCE QUALITÀ DINAMICHE E PRESTAZIONALI IN GRADO DI SODDISFARE LE SEMPRE PIÙ COMPLESSE ESIGENZE DEGLI UTILIZZATORI PROFESSIONALI
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CHE UTILIZZANO IL PICK-UP PER EFFETTUARE CONSISTENTI E INSIEME AGEVOLI TRASPORTI DI MATERIALE DA LAVORO MA ANCHE DI COLORO CHE VEDONO IN QUESTA TIPOLOGIA DI VEICOLO UN UTILE E PRATICO MEZZO PER IL TEMPO LIBERO.
UNICO PICK-UP DEL SUO SEGMENTO, È CERTIFICATO DA OMOLOGAZIONE EUROPEA E SI DISTINGUE PER LA PRESENZA DI CASSONE E RIBALTINA RIVESTITI IN ALLUMINIO, ROLL BAR E TELONE IN OPZIONE.
VALENTINA MASSA PEGOGNAGA
u strada con Dacia Dok ker Pick-up. Da Monza fino in provincia di Man tova, nel paese di Pegognaga. All’interno dell’ampia gamma veicoli commerciali del Gruppo Renault, il brand Dacia sta assumendo un ruolo sempre più importante. “Nel frattempo abbiamo raddoppiato i venditori nelle aziende concessionarie e raddoppiato i vei coli. Renault non è più so lo Master e Trafic, ma anche Dacia, un brand che è costantemente cresciuto ottenendo la piena fiducia del mer cato e che oggi propone mo delli co me il Dokker Van, il Dokker Pick-up e la Sandero Van”, aveva dichiarato a Il Mon-
do dei Trasporti, in occasione dell’avvio del Business Booster Tour 2018 del Gruppo Renault, Andrea Criscuolo, Country Fleet Manager di Renault Fleet Division. Dacia è dunque diventata una vera e propria gamma di veicoli commerciali, affiancando al conosciuto Dokker Van (nella motorizzazione 1.5 dCi, con 75 cv o 90 cv e 1.6 benzina e Gpl) il Dokker Pick- up (trasformazione 100 per cento italiana, realizzata con Focaccia Group) e la Sandero Van, novità assoluta del 2018. “Il Gruppo Renault - aveva spiegato Criscuolo - ha raggiunto in Italia nel 2017 la quo ta del 12,1 per cento sul mercato dei veicoli commerciali, un punto in più sul 2016, con volumi record di 23.390 immatricolazioni (+3,8
Carta d’identità
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Dacia Dokker Pick-up amplia il raggio d’azione del marchio romeno nel settore dei veicoli commerciali.
Nome: Dokker Pick-up Cognome: Dacia Carrozzeria: pick-up Posti: 2 (conducente + passeggero). Motore: 1.5 dCi a quattro cilindri, iniezione diretta common rail + iniezione multipla, turbocompressore, FAP e S&S. Cilindrata: 1.461 cc. Carburante: gasolio. Potenza max: 66 kW/75 cv. Coppia max: 180 Nm a 1.750 g/min. Livello ecologico: Euro 5. Velocità max: 150 km/h. Accelerazione 0-100 km/h: 15,9 s. Cambio: manuale a 5 rapporti. Consumi: 4,5 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 108 g/km. Dimensioni (mm): lunghezza 4.363; larghezza 1.751; altezza 1.805, passo 2.810, sbalzo posteriore 731. Portata: 666 kg. Massa a vuoto: 1.215 kg. Diametro di sterzata: 11,1 m (entro marciapiedi). Dotazioni: ABS; servosterzo idraulico; alzacristalli anteriori elettrici “one touch”; specchietti retrovisori elettrici; sedile conducente a regolazione multipla (lombare, in altezza e in profondità); schienale reclinabile; climatizzatore manuale; chiusura delle porte a veicolo in movimento; chiusura centralizzata con telecomando; radio cd mp3 con comandi al volante e bluetooth. Sito produttivo: Tangeri, Marocco (Dokker Van), Focaccia Group (trasformazione Dokker Pick-up).
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IDLE I M ONDO TRASPORTI
per cento dei volumi rispetto al 2016). Nonostante il calo del 4 per cento del mercato (che segna circa 192.000 targhe), viene confermata la crescita delle vendite di Renault e Dacia, segnando il record di vendite dal 2007. Kangoo e Master sono i primi veicoli stranieri nel loro segmento, in seconda posizione il Trafic e in quinta posizione Dacia Dokker”. Dokker Pick-up è destinato dunque a incidere sulla progressione dei risultati dell’interno Gruppo Renault Italia. E le carte da giocare sono molte per un veicolo che al vantaggioso rapporto prezzo/qualità tipico del brand Dacia unisce qualità dinamiche e prestazionali in grado di soddisfare le sempre più complesse esigenze degli utilizzatori professionali che utilizzano il pick-up per effettuare consistenti e insieme agevoli trasporti di materiale da lavoro ma anche di coloro che vedono in questa tipologia di veicolo un utile e pratico mezzo per il tempo libero. Dokker Pick-up è dedicato ai professionisti che lavorano sia in città (piccoli artigiani, idraulici, ecc.), che in contesti legati all’agricoltura (aziende vinicole e agricole). Unico pick-up del suo segmento, è certificato da Omologazione Europea e si distingue per la presenza di cassone e ribaltina rivestiti in alluminio, roll bar e telone in opzione. Arrivati a Pegognaga, approcciamo il Parco San Lorenzo. Prezioso recupero storico ambientale, il Parco San Lo renzo nasce dall’esigenza di riconvertire a destinazione pubblica un’area dedicata a po lo estrattivo di argilla, garantendo in tal modo il recupero di un’area degradata. I quattro laghetti di falda, che ca ratterizzano l’area posta a Est dell’abitato di Pegognaga, sono elementi residuali delle escavazioni di argilla operate dal la fornace “Cà Rossa” fino agli anni Settanta-Ottanta del secolo scorso. Solido e robusto, Dokker Pickup eleva a valore il minimalismo essenziale e funzionale che ha reso molto popolare il brand Dacia e ne ha garantito il succes-
so commerciale ma nel contempo lo re-interpreta in chiave moderna e avanzata, andando così a sod disfare i requisiti specifici di un mercato specifico e di nic chia come quello dei pick-up e dei loro estimatori. Realizzato in collaborazione con Focaccia Group attraverso una trasformazione del Dok ker Van, Dokker Pick-up è un prodotto totalmente italiano nato dall’esperienza di un pro tagonista del settore automotive italiano, quel Focaccia Group che è leader nella progettazione, costruzione e design di componenti automotive, veicoli accessibili alle per sone con disabilità, auto per le Forze dell’Ordine e veicoli speciali. In oltre sessant’anni di storia, l’azienda di Cervia (Ra) ha continuamente investito in ricerca e svi luppo e grazie alla capacità progettuale e alla competenza tecnica acquisita, Focaccia Group è
oggi in grado di rispondere ai bisogni di mobilità delle persone con soluzioni innovative, sempre un passo avanti per stile, cura dei dettagli e sicurezza.
forza e robustezza, con i suoi 4,36 metri di lunghezza e 675 kg di carico utile. A bordo, l’ergonomia e la funzionalità user-friendly della strumentazione agevolano la guida e la sicurezza, men tre il comfort è garantito da un basso livello di rumorosità e da uno spazio ottimale. Tra i principali equipaggiamenti, il nuovo pick-up di casa Dacia, presenta ABS con assistenza alla frenata, modanature laterali di protezione, paratia completa vetrata, kit di gonfiaggio pneumatici, ESP, cerchi da 15”, vano aereo portaoggetti sopra il parabrezza, molto utile e capiente. Va anche detto che per rispondere nel miglior modo possibile alle esigenze di artigiani e commercianti, Dokker Pick-up propone molteplici possibilità di trasformazione e un’ampia gamma di accessori. Su strada, il modello in prova, dotato del conosciuto e apprezza-
to motore Renault 1.5 dCi a quattro cilindri, si comporta egregiamente rispondendo con prontezza e brillantezza alle richieste del driver. Nel misto così come nei tratti a più veloce percorrenza, il pick-up romeno sfrutta al meglio le caratteristiche dinamiche e prestazionali del diesel che in questa con figurazione eroga 66 kW/75 cv. Altra opzione per il 1.5 dCi è la versione da 90 cv mentre la proposta a benzina è concretizzata da un propulsore da 100 cv. Sostenibile fino in fondo, Dacia Dokker Pick-up è anche disponibile con alimentazione bifuel benzina/Gpl. Con un listino prezzi che parte da poco più di 10mila euro, Dokker Pick-up si presenta sul mercato italiano con una proposta complessiva di grande appeal, in grado di coniugare l’economicità di gestione con le ca pacità di un veicolo commerciale avanzato.
Realizzato in collaborazione con lo specialista Focaccia Group attraverso una trasformazione del conosciuto Dokker Van, Dokker Pick-up è un prodotto totalmente italiano.
N° 270 / Giugno 2018
NUOVA PROPOSTA MID SIZE
Con l’obiettivo di introdurre una proposta nuova nel segmento dei modelli di medie dimensioni, Dacia ha scelto Focaccia Group per la realizzazione del Dokker Pick-up, confermando la solida collaborazione tra le due realtà, già partner in importanti progetti di successo, fra i quali la realizzazione della Duster Strongman Limited Edition. Dokker Van viene assemblato nella marocchina Tangeri e quindi portato nelle officine di Focaccia Group dove avviene la trasformazione in Pick-up. Dokker Pick-up si presenta con dimensioni contenute ma grande
MAXI FORNITURA DI SPONDE HIDROSYSTEM
Il giallo che piace
H
SPONDA IDRAULICA DELL’AZIENDA FONDATA E DIRETTA DA ANDREA TINTI CON FULL SERVICE PER LA
MAX CAMPANELLA
FLOTTA AMICOBLU, LEADER
DOGANA
idroSystem continua il suo piano di fornitura di sponde personalizzate per noleggiatori e grandi flotte e consegna altri 90 nuovi mezzi ad AmicoBlu, brand di Avis Budget Italia e marchio leader nel noleggio di veicoli commerciali in Italia, con assistenza a 360 gradi dedicata all’intera componente di allestimento. Tutti del Gruppo PSA, i veicoli oggetto della fornitura sono Peugeot Boxer 435 L4 BlueHDI da 160 cv e Citroën Jumper 35 Heavy L4 BlueHDI da 160 cv, allestiti Onnicar-TuttoinLega con sponda caricatrice HidroSystem. La sponda scelta da AmicoBlu è il modello posteriore a battuta, con portata baricentrica di 750 kg, profondità del
SONO IN TUTTO 90 I NUOVI GRUPPO PSA, ALLESTITI CON LA
VEICOLI, TUTTI DEL
NEL NOLEGGIO DI VEICOLI COMMERCIALI IN ITALIA.
piatto di 1.600 mm, azionamento con comando a piede, ferma-roll e munita infine di piedini stabilizzatori idraulici. Per quanto riguarda l’allestimento Onnicar si tratta della furgonatura squadrata Onnispazio con pannelli verniciati in alluminio nervati o lisci con o senza chiodi. Portale, profili perimetrali e montanti sono in alluminio anodizzato, il controtelaio strutturale in alluminio saldato, le porte posteriori a due battenti con apertura a 270 gradi e chiusura in acciaio
Inox. I 90 veicoli sono equipaggiati tutti con spoiler in tinta cabinato (Blu Line), rivestimento interno con zoccolo paracolpi e illuminazione del vano di carico con luce a LED. Il piano di carico è in multistrato fenolico con superficie antisdrucciolo. Il basamento della struttura è interamente in lega leggera di alluminio. Fondata dall’imprenditore bolognese Andrea Tinti, HidroSystem distribuisce e commercializza in Italia sponde idrau-
liche, per il trasporto di beni e persone, caratterizzati dalla distintiva livrea gialla. La gamma di prodotti va dalle sponde montacarichi con montaggio posteriore a quelle ripiegabili e retrattili, dalle sponde caricatrici a colonna ai sistemi d’accesso per persone con mobilità ridotta. Core business dell’azienda il service per flotte aziendali e grandi noleggiatori, che fornisce attraverso un ampio magazzino ricambi per ogni tipologia e marca e una capillare copertura del territorio italiano, con interventi - anche door-to-door - sull’intera componente di allestimento di veicoli commerciali e industriali e sulle sponde di qualsiasi marca e modello.
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NOLEGGIO FURGONI AMICOBLU /D VROX]LRQH ÀHVVLELOH SHU OD WXD D]LHQGD
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amicoblu.it
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 270 / Giugno 2018
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PROTAGONISTA IN CAMPANIA, BASILICATA E CALABRIA LA FILIALE ITALIANA DEL NOLEGGIATORE FRANCESE HA SCELTO COME PARTNER LA STORICA
CONCESSIONARIA IVECO. OGGI L’AZIENDA VIVE UNA FASE DI PROFONDA TRASFORMAZIONE: UN’EVOLUZIONE CHE LA VEDRÀ PASSARE DA DEALER A SERVICE PROVIDER. FORTE IL FOCUS SULL’ASSISTENZA CON LA NUOVA SEDE DI
SALERNO E CON LA FORMAZIONE DI UNA
RETE PREMIUM DI ASSISTENZA MULTIMARCA.
MECAR ENTRA NELLA RETE FRAIKIN POINT
Vero baluardo partenopeo
P
MAX CAMPANELLA NOCERA SUPERIORE
roporre un servizio di noleggio di qualità, che lasci al cliente finale la più assoluta sicurezza nella fase contrattuale. Sicurezza che inizia con il confronto con player di comprovata e spe rienza e prosegue con la certezza di avere a disposizione una Rete di assistenza preparata e pronta ad affrontare ogni evenienza. È la strategia con cui si sta muovendo Fraikin nella sua affermazione nel nostro Paese e nella sua strutturazione di una Rete di Fraikin Point, che ha trovato in Campania, Basilicata e Calabria un partner d’eccezione: Mecar, da otto anni guidata da Gianandrea Ferrajoli, è entrata ufficialmente nel net work, patto stretto e subito reso operativo con un corso di for mazione che Diego Pellicioli, Direttore Commerciale Fraikin Italia, ha tenuto per i venditori Mecar nella nuovissima sede distaccata di Salerno. La partnership tra l’azienda campana e la filiale italiana del noleggiatore francese si colloca in una fase di profonda trasformazione per Mecar, protesa com’è a proporsi sul mercato come Service Provider piuttosto che come dealer. “Come sta già avvenendo in altri Paesi europei precisa Matteo Gennari, General Manager - le aziende di autotrasporto effettuano sempre più attività di logistica per la quale chiedono sempre più partner che le affianchino con un solo obiettivo: potersi dedicare esclusivamente al loro business. La Concessionaria è og gi chiamata a fornire un servizio a 360 gradi, a dare al cliente soluzioni complessive: il nostro business si sposterà sempre più dalla vendita del nuovo al noleggio e all’assistenza, ambiti sui quali stia-
mo fortemente investendo”. La prima, importante svolta in questa evoluzione è arrivata l’anno scorso con la piena operatività della sede distaccata di Salerno. A pochi pas si dal porto e dall’auto strada, la sede praticamente raddoppia gli spazi e la capacità operativa dell’headquarter di Nocera Superiore, dove nel 1986 - anno dello spin-off e della differenziazione delle attività tra Ferrajoli Concessionaria Fiat e Mecar Veicoli Industriali - è sorta la prima sede di Mecar, ubicata dalla parte opposta della strada: su quello che ai tempi era un piazzale nel 2007 è stato costruito l’attuale edificio con 700 mq di magazzino, 1.600 mq di officina e 2.300 mq coperti complessivi e 4.000 di piazzale. “La sede di Salerno con la sua Truck Station precisa Matteo Gennari - è specializzata nell’assistenza ai veicoli pesanti ed è equipaggiata con un moderno magazzino per la gestione dei ricambi”.
ne punta a introdurre a bordo dei veicoli un pulsante, premuto il quale ovunque si trovi in Europa il cliente sarà subito in collegamento con la Mecar. Non è utopia: stiamo già sperimentando sistema e dispositivo con alcuni clienti”. Già oggi in Mecar l’autotrasportatore trova un riferimento per i lubrificanti - ben mille le tonnellate di prodotti Petronas forniti ogni anno - e per pneumatici di tutte le marche. “Da sempre - precisa Gennari - diamo lavoro all’indotto: alcuni Centri di assistenza lavorano in esclusiva per Mecar. La forza storica di Mecar nella vendita del nuo-
vo ha trascinato con sé la crescita di un grande numero di officine autorizzate, alcune delle quali si occupano anche di altri marchi di CNH Industrial, in particolare Iveco Bus e Magirus”. All’assistenza Mecar affianca la tradizionale vendita di veicoli nuovi e usati e, da oggi, anche il noleggio. Quali sono le categorie professionali cui si rivolgerà in particolare questa proposta? “Oltre alle grandi flotte presenti - risponde Cosimino Vastola, Sales Manager - la clientela Mecar è costituita soprattutto da piccole e medie imprese, che al momento non hanno anco-
ra recepito gli enormi van taggi che deriverebbero loro dal noleggio: ci siamo rivolti a Fraikin per affiancarci al migliore sul mercato, andando a proporre al cliente una soluzione alternativa alla proprietà che, sposando la filosofia Mecar, punti a dare un servizio di qualità, non solo a risolvere una momentanea e sigenza di accesso al credito”. Insomma, il noleggio in Mecar non è “l’ultima sponda” per avere un veicolo nuovo nella flotta. “Ragionando in prospettiva - aggiunge Vastola - vi sono molti clienti, soprattutto quelli esposti sui mercati esteri, che stanno sco-
prendo il noleggio di pari passo con l’evoluzione delle normative europee e parlando con colleghi stranieri che il no leggio lo stanno già utilizzando con successo per il proprio business. Laddove vi siano gestori della flotta più giovani, di mentalità più aperta il noleggio troverà il proprio spazio come canale alternativo all’acquisto di nuovo o usato”. A inaugurare la partnership, un corso di formazione per i venditori Mecar che è stato tenuto da Diego Pellicioli, affiancato dall’Area Manager Mauro Marcheggiani, nel “training cube” che, realizzato nella sede di Salerno, ospita la Mecar Academy. “Mecar - ha affermato Pellicioli - è un’azienda seria, molto conosciuta e particolarmente attiva sul territorio. Ho trovato persone motivate e subito pronte a fare gruppo: ho illustrato loro quali sono gli ambiti nei quali il noleggio può fare la differenza per i loro clienti e il feedback è sta to veramente positivo in termini di entusiasmo e desiderio di mettersi al lavoro”. FOCUS SULLA FORMAZIONE
“Puntiamo molto sulla formazione - spiega in conclusione Matteo Gennari - interna all’azienda ma anche a disposizione delle officine: per il momento la Mecar Academy è aperta al solo mondo Iveco, ma in prospettiva pensiamo di ampliarne il raggio d’azione, in modo che il training cube diventi un’aula a 360 gradi, dal cronotachigrafo alle gru passando per gruppi frigo e allestimenti. In questo modo la scuola si aprirà a tutte le aziende con cui lavoriamo a partire dagli autisti fino a corsi per il management. Mecar ha chiuso il 2017 con 874 veicoli nuovi venduti, rispetto ai 656 dell’anno precedente, e quest’anno punta a sfondare la soglia delle mille unità. Attraverso la sua Concessionaria nel territorio da Salerno a Reggio Calabria Iveco ha una quota media di circa il 35 per cento, con punte che nel Salernitano e Agronocerino - territorio storicamente ricco di aziende di trasporto nate per l’esportazione del fresco e oggi sempre più europeizzate - superano il 40 per cento di market share.
NETWORK DI VALORE
Un focus sull’assistenza che passa dalle 24 officine più altre due di proprietà diretta - che costituiscono la Rete di Mecar: 10 in Campania, 12 in Calabria, 4 in Basilicata. “La strategia sull’assistenza - prosegue Gennari punta a costituire una Rete con una unica value proposition e offerta servizi su una dorsale di oltre 550km: i clienti che si recheranno in queste officine lo faranno con la consapevolezza che per loro si tratterà dell’unico stop del veicolo, che usciranno dall’officina con un downtime il più breve possibile e considerando ogni aspetto del veicolo stesso. Non solo: la fase successiva dell’evoluzio-
Manager e venditori che hanno preso parte al primo corso di formazione sul noleggio organizzato da Fraikin Italia presso Mecar.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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ANTEO SIGLA UNA STORICA PARTNERSHIP CON TOMMY GATE
Una sponda verso il Nord America
LE SPONDE TOMMY GATE ACQUISTANO IL 40 PER CENTO DEL PACCHETTO AZIONARIO DI ANTEO. L’ACCORDO È STATO FIRMATO DA ILMER MAIETTI E DA TJ BLANDFORD E PORTERÀ BENEFICI A ENTRAMBE LE AZIENDE E CONTRIBUIRÀ A INCREMENTARE LA PRODUZIONE NEI RISPETTIVI
A
STABILIMENTI, IN ITALIA E NEGLI STATI
GUIDO PRINA MOLINELLA
UNITI, E AD ACCELERARE LA PENETRAZIONE DEI DUE MARCHI NEL MONDO, IN PARTICOLARE NEL PROMETTENTE MERCATO NORDAMERICANO.
nteo sempre più global player del mercato internazionale delle sponde. Ai primi di maggio è sta to ufficializzato che le spon de americane Tommy Gate hanno acquisito il 40 per cento del pacchetto azionario dell’azienda emiliana. L’accordo è stato firmato da Ilmer Maietti, Direttore generale di Anteo, azienda made in Italy leader mondiale nel settore delle sponde Premium in alluminio, e da TJ Blandford, Ceo di Woodbine Manufacturing Company, azienda americana dell’Iowa titolare del marchio di sponde Tommy Ga te, distribuito in tutto il mon do. Maietti manterrà il controllo di Anteo con il 60 per cento delle azioni così come la sua posizione e responsabilità di General Manager. Tommy Gate, fondata a Woodbine, Iowa, nel 1965, è marchio leader di sponde per veicoli a uso privato, commerciale e industriale. Con questa acquisizione, Tommy Gate allarga la sua offerta di prodotti sul mercato americano, affiancando alla sua storica linea di sponde per pick-up e veicoli leggeri la gamma Premium di sponde idrauliche di Anteo. Da parte sua Anteo, fondata a Molinella (Bo) nel 1969, e già presente in 59 paesi, crea con questo accordo le basi solide per affermarsi anche nell’enorme mercato nordamericano. L’accordo societario porterà benefici a entrambe le a-
ziende e ai propri dipendenti e contribuirà a incrementare la produzione nei rispettivi stabilimenti, in Italia e negli Stati Uniti, e ad accelerare la penetrazione dei due marchi nel mondo. Oggi, lo stabilimento di Tommy Gate occupa oltre 200mila metri quadrati e sorge ancora sullo stesso terreno dove 50 anni fa il fondatore Delbert “Bus” Brown ideò la sua prima Tommy Gate Hydraulic Lift, che prese il nome da suo figlio. Presente in tutto il mondo, Tommy Gate vanta una forte reputazione per la qualità delle sue sponde, soprattutto quelle progettate per i pick-up, che rispecchiano i più elevati standard di ingegneria, artigianato e assisten-
za al cliente. Le sponde sono vendute da oltre 1.000 distributori. ATTENZIONE AI DETTAGLI
La Woodbine Manufacturing Company è e resta al cento per cento un’azienda a conduzione familiare. Attenta all’etica del lavoro, alla storia e alle tradizioni dei suoi dipendenti, si impegna a continuare a fornire posti di lavoro e opportunità alla comunità lo cale. In qualche modo è proprio questo l’elemento che ac comuna Anteo e Tommy Gate e che li ha fatti avvicinare. Nate a poca distanza una dall’altra negli anni ’60 del secolo scorso, sono entrambe
fortemente radicate sul territorio e hanno saputo costruire un rapporto di grande fiducia e fedeltà con i propri dipendenti. Anteo, che da cinquant’anni anni produce componenti oleodinamici e sponde idrauliche per camion, tir e furgoni, dà attualmente lavoro a oltre 70 persone. I suoi dispositivi in alluminio sono un concentrato di meccanica di precisione e alta tecnologia per il carico e scarico delle merci dalle piattaforme logistiche. L’azienda concentra tutti i suoi sforzi produttivi nei due stabilimenti di Molinella, in provincia di Bologna, al centro di quella Tech-Valley emiliana che a pochi chilometri di distanza vede colossi del-
N° 270 / Giugno 2018 l’automotive come Ferrari, Lamborghini, Maserati e Ducati. Anteo è conosciuta e apprezzata nel mondo come pro duttore di sponde Premium con pianali in alluminio, rinomata in particolare per la sua gamma retrattile, la più ampia e completa al mondo, che comprende sponde compatte che si installano in poco spazio, sponde per veicoli commerciali, sponde standard e retrattili di grande portata per lavori gravosi, anche queste disponibili con pianali interamente in alluminio, frutto di una lega speciale realizzata su specifiche Anteo, e basate su un design del pianale messo a punto dopo anni di esperienza dal reparto ricerca e sviluppo; sponde che ora finalmente arriveranno anche sulle strade del Nord America. Anteo è un’azienda fiera di essere italiana ma con una forte propensione all’internazionalizzazione del proprio business. “All’estero finisce almeno il 70 per cento della produzione Anteo - precisa Ilmer Maietti - Per quanto riguarda il continente europeo, oltre che in Gran Bretagna, siamo forti in Italia e in altri Paesi come Olanda e Spagna. Siamo arrivati anche in Nuova Zelanda e Australia dove stiamo facendo un gran lavoro”. In Italia, Anteo è un player di riferimento assoluto per il mercato delle sponde, con una quota che sfiora il 50 per cento. I concorrenti non mancano, ma l’eccellenza produttiva di Molinella è ampiamente riconosciuta e apprezzata. L’innovazione e la continua attenzione al dettaglio sono per Anteo valori im prescindibili per raggiungere il target di riferimento produttivo: sponde affidabili e di qualità in grado di soddisfare nel tempo le molteplici esigenze di utilizzo degli operatori professionali. A Molinella, quartier generale di Anteo, sono ubicati i
ietti - quello che va fatto nel minimo dettaglio per ogni applicazione richiesta dal cliente, in officina e per i fornitori esterni, i tempi di montaggio e assemblaggio e quelli di consegna, il controllo costi, la definizione del carico di lavoro, la gestione del magazzino e perfino la registrazione dell’operatore coinvolto in ogni fase della produzione. La qualità finale del prodotto è la nostra forza e il configuratore è il partner d’eccellenza che ci consente di arrivare all’obiettivo. Bisogna infatti tenere conto che non produciamo niente per fare magazzino ma unicamente just in time basandoci sugli ordini clien te. Tutte le macchine vengono configurate perché sono tante le varianti a disposizione e noi cerchiamo di sod disfare le esigenze del clien te costruendogli una spon da su misura. L’ordine viene poi lanciato in produzione”. Le operazioni di carpenteria vengono effettuate da fornitori esterni così come l’importante trattamento di ca taforesi acrilica che consente non solo di proteggere i componenti dalla ruggine ma anche la qualità della verniciatura nel tempo. STANDARD ELEVATI
Lo stabilimento Anteo 2, distante cinquecento metri da Anteo 1, gestisce la personalizzazione delle macchine, l’imballo e la spedizione mon diale sia delle sponde montacarichi che dei ricambi. Anche in questa area della produzione Anteo a coordinare tutte le attività svolte ci pensa il configuratore. E non potrebbe essere diversamente. “Il configuratore - ribadisce Maietti - ha un ruolo fondamentale nell’aiutarci a definire le specifiche richieste di ogni singolo cliente all’interno di una gamma vastissima di possibili applicazioni. Inol-
Da sinistra: TJ Blandford, Ceo di Woodbine Manufacturing Company, titolare del marchio Tommy Gate, e Ilmer Maietti, Direttore generale di Anteo.
due stabilimenti produttivi dell’azienda che le consentono di coprire l’intero ciclo produttivo delle sponde. Lo stabilimento Anteo 1 comprende l’officina di produzione del pianale di alluminio, gli impianti per l’assemblaggio e il reparto di collaudo finale delle sponde. Sempre in Anteo 1 c’è il reparto prototipi e test. Dove il settore R&D realizza i primi prototipi che vengono sottoposti a test continuativi di fatica con 50mila cicli di lavoro a pieno carico per sottoporre la nuova macchina in realizzazione a un test severo che simuli almeno 10 anni di vita media. Dunque, la tecnologia è essenziale nella produzione di qualità: un assunto che in Anteo è mol to più che una parola d’or dine. Alla base di tutto c’è il configuratore, il cuore tecnologico di Anteo. “Il configuratore serve per definire molte cose - spiega Ilmer Ma-
tre, ci consente di avere un controllo dettagliato e scrupoloso di ogni singola fase di produzione e di ciò che avviene dopo, che è di competenza di Anteo 2. In definitiva, il configuratore è il centro nevralgico di Anteo e ci consente di tenere sotto controllo tutti gli aspetti vitali dell’azienda”. Anche in Anteo 2 nulla viene lasciato al caso. Prima c’è la rifinitura dei pianali che vengono da Anteo1 e il montaggio di accessori e componenti specifici. Il pianale viene tagliato a misura del cliente, poi vengono montati gli accessori. La fase successiva è l’imballaggio per il carico in orizzontale su container o in verticale su camion. Anteo 1 e Anteo 2 occupano una superficie complessiva di 15mila metri quadrati coperti, mentre l’area complessiva che delimita il quartier generale di Anteo è pari a 45mila mq.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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KÖGEL ITALIA / MICHELE SARTORI ILLUSTRA LE CARATTERISTICHE DELLA SERVICE NETWORK ACADEMY
Professionisti dell’Assistenza
L
FABIO BASILICO VERONA
a Service Network Aca demy ha ufficialmente aperto i battenti in Ita lia. L’incontro nazionale con i rappresentanti dei Service Partner Kögel distribuiti sul territorio nazionale è stato organizzato a Verona nell’arco di una due giorni densa di avvenimenti e tutta incentrata sulle dinamiche e le caratteristiche del servizio di assistenza del brand leader produttore di semirimorchi. L’importanza strategica del service è sottolineata in questa intervista da Michele Sartori, Responsabile Post Vendita di Kögel Italia: “Quello di Verona è stato il primo incontro italiano con la Service Network A ca demy, un’occasione storica che diventerà un appuntamento annuale fisso che mette al centro il servizio di assistenza come valore strategico dell’azione Kögel per la soddisfazione della clientela”. Degno di nota il lavoro fatto da Kögel Italia nel corso del 2017: i centri autorizzati dotati di ricambi sono passati da una decina a ben 45, determinando in modo irreversibile la presenza e il peso di Kögel sul mercato nazionale. L’obiettivo è ambizioso: arrivare a una settantina di Service Partner nel corso del 2018, con focus particolare sulle com petenze in assali, carrozzerie e veicoli frigoriferi, un settore quest’ultimo in costante espansione. In Europa, i Service Partner di Kögel sono 900. “Le officine autorizzate sono distribuite in modo capillare in modo da coprire efficacemente il territorio italiano - aggiunge Sartori Per ottenere il mandato Kögel, gli operatori devono rispondere a precisi criteri di riferimento per la loro attività e sono anche fruitori di una formazione diretta. Oggi il service e le attività post vendita sono di fon -
damentale importanza e Kögel ha ben compreso l’importanza di assicurare ai propri clienti un servizio di assistenza di livello premium che comprende anche la disponibilità di ricambi e la loro consegna veloce. A questo proposito va sottolineata la preziosa partnership con il Gruppo Maurelli e il suo vasto net work distributivo. Maurelli mette a disposizione un’organizzazione esemplare e altamente efficiente a cui ci si può rivolgere se non è sufficiente la strada alternativa di ordinare i ricambi direttamente dal portale web Kögel”. INVESTIMENTO CULTURALE
Quale prodotto siamo in grado di proporre? Che servizio dobbiamo garantire ai nostri clienti? Sono due delle domande a cui hanno cercato di dare un’adeguata risposta gli operatori che hanno partecipato alla due giorni veronese. “La questione non è tanto programmare grossi investimenti in materiale e attrezzature per l’approntamento del Service Partner Kögel ideale, quanto piuttosto credere in un investimento culturale che implichi il ripensamento del
“QUELLO DI VERONA È STATO IL PRIMO INCONTRO ITALIANO CON LA SERVICE NETWORK ACADEMY, UN’OCCASIONE STORICA CHE DIVENTERÀ UN APPUNTAMENTO ANNUALE FISSO CHE METTE AL CENTRO IL SERVIZIO DI ASSISTENZA COME VALORE STRATEGICO DELL’AZIONE KÖGEL PER LA SODDISFAZIONE DELLA CLIENTELA”, DICHIARA IL MANAGER.
NEL CORSO DEL 2017 I CENTRI AUTORIZZATI KÖGEL SONO PASSATI DA UNA DECINA A BEN 45, DETERMINANDO IN MODO IRREVERSIBILE LA PRESENZA E IL PESO DEL BRAND SUL MERCATO NAZIONALE.
L’OBIETTIVO È
AMBIZIOSO: ARRIVARE A UNA SETTANTINA DI
SERVICE PARTNER NEL CORSO DEL 2018.
rapporto con il cliente - dice an cora Michele Sartori Quello che serve è dunque una cultura della prevenzione che oggi manca in Italia: la Service Network Academy intende proprio colmare questo gap. Il messaggio è chiaro: siamo qui per evitare che il cliente abbia qualsiasi problema grazie a uno
strumento importante come la manutenzione preventiva. L’officina deve farsi carico delle buone prassi nella relazione con il cliente: la garanzia non deve essere più intesa come uno strumento per evitare di fare la giusta manutenzione. Infatti, una manutenzione regolare presso le officine autorizza-
L’after market è al centro della strategia di Kögel che punta ad assicurare ai suoi clienti un servizio di assistenza di primo livello.
te garantisce la cura ottimale del veicolo e il mantenimento del valore residuo”. Parlare di network significa fare riferimento a una lingua comune e a standard qualitativi di servizio validi su tutto il territorio. Lo conferma Sartori: “Oggi il cliente può effettuare un’operazione di manutenzione prima a Torino e in seguito a Catanzaro. Il servizio che ha avuto a Torino deve essere lo stesso che ha ricevuto a Catanzaro. Non devono esserci differenze di trattamento. Le nostre officine devono essere in grado di parlare al cliente con una lingua sola facendo riferimento a standard di qualità omogenei. Il network è una squadra unita che gioca con le stesse regole”.
grante della lista delle richiesta del cliente che approccia il service. “Oltre a questo - aggiunge Sartori viene richiesta la velocità d’intervento e la conoscenza accurata del prodotto da parte del personale dell’officina. Di fondamentale importanza è an che dare al cliente la certezza di sapere in che situazione ci si trova; l’incertezza è mal tol lerata”. L’after market del produttore tedesco prevede anche un puntuale servizio di assistenza su strada, gestito da Europe Net Netzwerk. Di particolare importanza Telematics, una modalità di comunicazione che fa uso di reti informatiche formate da una pluralità di dispositivi tra loro interconnessi mediante cavi tele fonici o in fibra ottica. Con Telematics il modulo telematico sul trailer comunica tramite rete GSM con il server per l’elaborazione di dati importanti come posizionamento e stato del veicolo. “I vantaggi di Kögel Telematics so no diversi spiega Michele Sartori - innanzitutto il sistema è installabile anche in af ter market su tutti i semirimorchi Kögel e anche su semirimorchi terzi. Inoltre, è personalizzabile a seconda delle singole necessità aziendali e del tipo di veicolo in dotazione. È un sistema aperto, che può anche fornire dati ad altri portali, software di ge stione della flotta o sistemi ERP”. L’after market Kögel è pronto per le sfide del prossimo futuro. Nel 2019, in aprile, l’appuntamento con la Service Network Academy sarà fuori dai confini italiani, nella sede centrale Kögel Burtenbach, in Germania. Intanto, il prossimo settembre, il produttore tedesco di semirimorchi presenterà importanti novità relative alla gamma No vum. Non mancheranno dunque le occasioni di conoscenza e confronto per tutti gli operatori del service.
Michele Sartori, Responsabile Post Vendita di Kögel Italia.
INTERVENTI PERSONALIZZATI
Tra i numerosi compiti del servizio clienti Kögel c’è an che l’elaborazione personalizzata e l’amministrazione dei pacchetti Full Service, validi in tutta Europa, il non plus ultra dell’assistenza Kögel per quanto riguarda gli interventi sul semirimorchio. “I servizi di base di Kögel Full Service - dice ancora il Responsabile Post Vendita di Kögel Italia - comprendono tut ti i lavori di assistenza prescritti e raccomandati da Kögel in conformità con la lista di controllo del servizio, compresi tutti i ricambi necessari e i materiali di consumo. Comprendono altresì tutte le riparazioni necessarie a causa di usura a patto che le parti usurate siano state utilizzate in modo appropriato e per lo scopo appropriato. Inoltre, sono previsti anche il controllo contabile nonché la gestione delle fatture e delle operazioni svolte in officina. Il Full Service propone rate mensili basse e fisse, quindi con la garanzia del costo certo, nonché l’utilizzo di ricambi originali Kögel”. Il costo certo è parte inte-
IL MONDO DEI TRASPORTI
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UN TOUR TRA LE ECCELLENZE DEL MONDO SAF-HOLLAND
DALL’AREA TRAINING AL “CERVELLONE” CHE SIMULA I TEST SU CIRCUITO A utentico gioiello di Aschaffenburg, l’Area Training è valsa a SAF-Holland il titolo di migliore azienda tedesca per la preparazione delle giovani leve. Su richiesta del gruppo italiano abbiamo potuto visitarla, trovando all’opera giovanissimi lavoratori: ragazzi di 14-15 anni alle prese con estrema dimestichezza con macchine a controllo numerico piuttosto che con attrezzature per la verniciatura con cataforesi. Qual è il segreto di questa vera e propria “fucina” di talenti? Alla SAF Academy arrivano giovani studenti dalle vicine scuole superiori: tre settimane in aula e una al lavoro su torni e computer, per otto ore regolarmente retribuite. Al termine del percorso di studio-lavoro sono pronti a entrare a far parte dell’azienda, garantendo la continuità della produzione. “Al momento - spiega Markus Prössler - 30 giovani si stanno preparando per i prossimi
tre anni e mezzo di scuola completa. Al terzo anno entrano nei reparti ai quali saranno destinati e terminano con un esame finale presso le scuole pubbliche, dove ottengono un diploma universalmente valido. Sin dal primo anno apprendono l’utilizzo degli strumenti fondamentali, cui si aggiungono successivamente lezioni d’idraulica, verniciatura ecc.” Altra punta di diamante di Aschaffenburg il “cervellone” che simula un circuito sul quale l’assale SAF viaggia h 24 per sei o sette settimane di seguito, fino a quando non accade “qualcosa” che ne interrompe il funzionamento. Il road simulator opera simulando condizioni reali di utilizzo stradale: sollecitazioni, manovre, sobbalzi ecc. Lavora dal 2007 - isolato dal resto dello stabilimento grazie a mille tonnellate di cemento - e affianca la sua opera ai test su strada effettuati con Kögel e Krone.
RAPPRESENTANTI DI COSTRUTTORI E TRASPORTATORI IN VISITA ALLA SAF
Qui nascono gli assali AD ASCHAFFENBURG, DOVE NEL 1881 OTTO SAUER DAVA VITA ALL’AZIENDA, SONO TUTTORA UBICATI IL CUORE DELLA PRODUZIONE E L’HEADQUARTER DEL PRODUTTORE TEDESCO. GUIDATI DA CRISTIANO STURARO, GENERAL MANAGER SAF-HOLLAND ITALIA, SIAMO ANDATI ALLA SCOPERTA DEI DUE STABILIMENTI: MAGAZZINI E LINEE PRODUTTIVE DANNO L’IDEA DI UNA PRODUZIONE EFFICIENTE E FORTEMENTE ORIENTATA AL FUTURO. ALL’IAA DI HANNOVER È ATTESO L’ASSALE CHE RECUPERA ENERGIA.
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MAX CAMPANELLA ASCHAFFENBURG
addove nascono qualcosa come 650 assali al giorno. Siamo ad A schaffenburg, sulla riva destra del Meno. Cittadina dal clima decisamente mite per essere in Germania, tant’è che viene definita la “Nizza bavarese”. È qui, tra ville romane che non t’aspetti, parchi, giardini e chateau che, nel 1881, nasce SAF (Sauer Axels Factory). Otto Sauer intuisce che i mezzi agricoli per le coltivazioni hanno bisogno di un riferimento per l’assistenza e, ancora non lo sa, ma sta dando vita a quella che sarebbe divenuta negli anni una multinazionale pilastro nel settore della produzione di assali e componentistica, dalle applicazioni per il trasporto eccezionale e trasporto tronchi alle cisterne carburante o silos, dalle vasche ai piani mobili e centinati fino ai sistemi di gon fiaggio automatico di pneumatici. Oggi SAF-Holland (il secondo marchio è stato acquisito nel 2006) dispone di 19 siti produttivi, 27 filiali sussidiarie, oltre 3.800 dipendenti
nel mondo e una copertura capillare con circa 9mila punti di vendita e assistenza ricambi. Azienda quotata in borsa, ha chiuso il 2017 con un fatturato di un miliardo e
90 milioni di euro e si pone l’obiettivo di raggiungere, entro il 2020, quota 1,5 miliardi attraverso vendite e nuove acquisizioni. In Italia SAF-Holland è presente con la filiale
Foto di gruppo durante la visita al quartier generale di SAF-Holland ad Aschaffenburg.
di San Giovanni Lupatoto, in provincia di Verona, dove ha sede il magazzino centrale, riferimento per i distributori che vi si riforniscono per la rivendita dei ricambi ai clienti
feed back da clienti finali, dealer e costruttori: in questo modo è possibile aggiornare la produzione e sviluppare pro dotti in linea con le esigenze e le aspettative dei pro-
finali. A distanza di quasi un secolo e mezzo, il cuore della produzione è tuttora ubicato ad Aschaffenburg: nella storica sede della Sauer troviamo oggi uffici amministrativi, comunicazione e marketing. Lungo la strada e dal lato opposto i due stabilimenti tedeschi comprendono l’headquarter e rappresentano la parte al momento più rilevante della produzione di assali e ralle. In attesa del completamento dello stabilimento di Xiamen, in Cina, che una volta operativo sarà la fabbrica più grande di SAF. “L’approccio di SAF-Holland spiega Cristiano Sturaro, General Manager della filiale ita liana - è ricevere costanti
fessionisti”. Ecco spiegato il motivo della visita alla fabbrica tedesca. Accompagnati da Sturaro e da Enrico Cerpelloni, Fleet Manager Nord e Centro Italia SAF-Holland, rappresentanti di aziende di trasporto e costruttori erano presenti al tour organizzato presso i due siti di Aschaffenburg: OMT, TMT Costruzioni e Carmosino e le aziende Lannutti, Gruppo Gavio, Italtrans e Autamarocchi. Molto legata alle sue radici e al territorio in cui è nata e si è sviluppata, SAF-Holland nel la sola regione EMEAI (Europa, Medio Oriente, Africa e India) nel 2016 ha fatturato 568,8 milioni di euro sul complessivo business di 1,042 miliardi (il restante 50
per cento è suddiviso tra Americhe e Cina). “La chiave di differenza del prodotto SAF - spiega Markus Prössler, Director Product Management - sta nell’innovazione: nel 2001 siamo stati i primi a proporre l’assale integrato con saldatura. Gli assali SAF sono nati per marciare sulla strada tutti i giorni: i benefici derivano da un utilizzo quotidiano. Stesso dicasi per le ralle: quelle a marchio SAF sono più leggere e, grazie alla seconda leva, consentono di verificare subito se è agganciata e posizionata nel modo corretto”. La nostra visita ha inizio dal magazzino al servizio della produzione: ogni prodotto vie ne affiancato da un QR Code, attraverso il quale con l’uso dello smartphone si accede direttamente alla lista completa di ricambi. Da questo magazzino partono gli assali per il primo equipaggiamento (SAF rifornisce tra gli altri Kögel, Krone e Swartzmüller). A due strade di distanza, il magazzino centrale per le forniture ai Paesi europei occupa 12mila mq e custodisce 3.500 ricambi in stock. Nel corso della visita alla fabbrica, scopriamo la nascita del disco freno Integral: un anello che copre il mozzo, costituito da materiale differente, evita l’eccessiva trasmissione di calore al mozzo, aumentandone efficienza e durata. “Grazie a questa tecnologia - ci spiega Prössler - il disco freno non si dilata e non si rischiano crepature o rotture, che possono accadere quando non si utilizzano ricambi originali”. Accanto alla famiglia SAF, vengono prodotti ricambi della seconda linea Sauer, pensata per offrire ricambi quando i prodotti e scono dalla garanzia. Sul mercato dal 2005, assistiamo ad Aschaffenburg all’origine della ralla SAF per i trattori: più leggera ma dalla stessa portata (20 t), risulta meno ingombrante e più facile da mantenere. Non manca un’occhiata al futuro: arriverà l’assale elettrico? “Attualmente - precisa Prössler - l’assale elettrico è in fase di sperimentazione su rimorchio in collaborazione con il produttore francese Lohr. Al prossimo Salone IAA sarà ufficialmente presentato l’assale che recupera energia: con il rotolamento immagazzina energia che viene resa disponibile, ad esempio per far funzionare il gruppo frigo”. Arriverà sul mercato nel 2019.
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DKV / NUOVA JOINT VENTURE CON INNOGY
Soluzioni per flotte elettriche NOVITÀ NEL MERCATO EUROPEO DELLA MOBILITÀ ELETTRICA: IL FORNITORE DI SERVIZI PER L’AUTOTRASPORTO E UNA DELLE PRINCIPALI AZIENDE EUROPEE PER L’ENERGIA HANNO FIRMATO UN MEMORANDUM OF UNDERSTANDING PER UN NUOVO PLAYER FINALIZZATO A UN SERVIZIO DI E-RICARICA.
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VALENTINA MASSA MILANO
ervizi completi a livello europeo per gli operatori di flotte commerciali. È il pacchetto che il fornitore di servizi per l’autotrasporto DKV sta progettando di offrire con innogy, una delle principali aziende tedesche per l’energia, con un fatturato di circa 44 miliardi di euro, oltre 40mila dipendenti e attività in 16 paesi in tutta Europa. Le due società hanno in programma di fondare una joint venture con l’obiettivo di com binare i propri punti di forza in un’ottica di ulteriore sviluppo.
Questa intenzione è stata già ratificata da entrambe le parti che hanno firmato un Memorandum of Unterstanding per ottenere l’approvazione dalle autorità antitrust per la joint venture vera e propria. “Prevediamo - afferma Markus Dehn, Vice President of Product Management in Electric Mobility di innogy - un aumento significativo del la mobilità elettrica nei prossimi due anni, in particolare nel segmento professionale. Questa joint venture ci consentirà, nel prossimo futuro, di offrire soluzioni complete, con fatturazione trasparente per le flotte di veicoli elettrici in tutta Europa. DKV
è partner commerciale ottimale per questo progetto. Que sto servizio renderà la guida elettrica ancora meno complicata e più conveniente, il che conferirà al cliente un senso di sicurezza”. I servizi forniti dalle due società sono complementari. Negli ultimi anni innogy ha dedicato importanti sforzi allo sviluppo di tecnologie per la ricarica elettrica. La società offre un ampio portafoglio di infrastrutture e servizi di ricarica per flotte, aziende, del settore pubblico e privati. Con una rete di circa 7mila punti di ricarica, innogy è uno dei principali operatori di stazioni di ricarica in Europa.
Cambio al vertice del Gruppo Voith
Stephan Schaller nuovo Direttore del Board
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allo scorso 1 Aprile Stephan Schaller ha ufficialmente assunto la posizione di Direttore del Corporate Board of Management del Gruppo Voith. Schaller succede a Hubert Lienhard, a lungo Direttore del Board che ora, all’età di 67 anni, ha deciso di ritirarsi dall’incarico. Schaller era dal 2015 membro del Comitato degli azionisti di Voith. “Sono molto soddisfatto del nuovo ruolo e fortemente motivato nell’affrontare le prossime sfide - ha dichiarato Stephan Schaller - Sono inoltre molto riconoscente al mio predecessore per avermi fornito tutte le conoscenze necessarie relative al mondo Voith. Essere stato scelto come nuovo Ceo di Voith è per me un grande onore”. Nelle prime settimane dall’entrata in carica, il numero uno di Voith ha voluto in particolare dedicarsi di conoscenza del suo team e dell’intera società. “Voith è una società internazionale fortemente diversificata - ha detto ancora Schaffer - Mi prenderò tutto il tempo necessario per conoscerla a fondo e in modo approfondito, soprattutto per quanto riguarda i dipendenti”. Schaller vanta una vasta esperienza internazionale in diversi settori industriali. Lungo la sua carriera ha occupato posizioni manageriali e dirigenziali in Linde, Schott e Volkswagen. Ingegnere meccanico, Stephan Schaller è stato anche responsabile della divisione motorcycle di BMW Group prima di entrare in Voith. Il precedente Ceo, Hubert Lienhard è entra-
to ora a far parte del Comitato degli azionisti Voith: si occuperà di supportare lo sviluppo futuro della società mettendo a disposizione la sue riconosciute e apprezzate competenze ed esperienze. “Desidero sinceramente ringraziare Hubert Lienhard a nome di tutti i 19.000 impiegati Voith per il suo eccellente lavoro nei dieci anni in cui ha ricoperto il ruolo di Ceo ha precisato il dottor Keitel, rappresentante del Comitato degli azionisti e del Board dei supervisori - Egli ha rafforzato la strategia per la sostenibilità futura di Voith attraverso la profonda ristrutturazione del Gruppo avviata negli ultimi anni”.
SAF Tire Pilot – risparmio totale
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CON AQUATARDER L’AVANZATA TECNOLOGICA VOITH TURBO È AL SERVIZIO DEI PROFESSIONISTI
SICUREZZA E RENDIMENTO IN OGNI CONDIZIONE A quatarder è un prodotto di punta dell’offerta Voith Turbo. Si tratta di un sistema di frenatura primario ad acqua innovativo ed efficiente che utilizza il raffreddamento del motore per gestire l’intero processo. Incentivando uno stile di guida previdente, fa risparmiare tempo e carburante; inoltre, con un periodo di ammortamento di soli 1-2 anni in media, sono evidenti i benefici economici complessivi che si ottengono da un utilizzo attivo del Retarder Voith. I costi d’esercizio, poi, sono minimi, dal momento che l’Aquatarder non richiede manutenzione o sostituzione olio così come altre attività di regolazione. Privo di liquido aggiuntivo, Aquatarder lavora con il liquido refrigerante del motore (miscela al 50 per cento di acqua e 50 per cento di Antigelo appositamente formulato) e consente di aumentare sensibilmente la durata dei freni di servizio, di
ridurre i tempi di permanenza in officina, di proteggere la linea cinematica del veicolo e di aumentare i benefit per la rivendita del veicolo. Senza contare che con Aquatarder aumenta di oltre 60 kg il carico per il vantaggio di peso ottenuto in comparazione ai Retarder a olio. L’elevata potenza di frenatura già a basse velocità garantisce indubbi vantaggi unitamente al fatto che Aquatarder garantisce la massima potenza frenante alle velocità medio-basse. L’operatore è anche tutelato dalla riserva di sicurezza garantita dai freni di servizio freddi sempre disponibili. Gli Aquatarder Voith danno anche un significativo contributo all’ambiente: fino all’80 per cento in meno di emissioni di polveri sottili causate dalle pastiglie e risparmio di carburante grazie alla guida predittiva che va di pari passo con la riduzione delle emissioni di CO2. In tema di sostenibilità, Voith Turbo
persegue una precisa strategia volta a coniugare tutela ambientale ed eccellenza tecnologica. Un valido esempio è l’efficiente Retarder secondario ad acqua Aquatarder SWR, con gestione elettronica avanzata e sicurezza al top. SWR è un dispositivo che opera all’insegna dell’efficienza energetica e del contenimento energetico su bus e truck. Richiede solo la metà dello spazio di installazione se confrontato con il suo predecessore ed è di 35 kg più leggero. Evoluzione del Retarder secondario ad acqua SWR è l’ECO-SWR, che ha la caratteristica di poter essere disconnesso quando c’è un funzionamento al minimo. Ciò significa che, oltre al prezioso contributo in termini di sicurezza, bassi costi operativi e protezione ambientale, ECO-SWR garantisce un significativo apporto per l’ulteriore riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni inquinanti dei veicoli.
VOITH TURBO ITALIA / SUCCESSO PER GLI INCONTRI PRESSO I VIGILI DEL FUOCO
Con Aquatarder emergenze sotto controllo LA FILIALE ITALIANA DI VOITH TUBO HA DA POCO ULTIMATO UNA SERIE DI INCONTRI SULL’UTILIZZO DEI SISTEMI DI BORDO, DURATA PIÙ DI UN ANNO, TENUTASI PRESSO LA MAGGIOR PARTE DEI COMANDI DEI VIGILI DEL FUOCO PRESENTI SUL TERRITORIO ITALIANO. L’INIZIATIVA, HA PERMESSO AI TECNICI VOITH DI ILLUSTRARE DETTAGLIATAMENTE LE CARATTERISTICHE TECNICHE E LE MODALITÀ D’USO DEL RETARDER PRIMARIO AD ACQUA, IL VOITH AQUATARDER CHE FA PARTE DEL SISTEMA DI RALLENTAMENTO MAN PRITARDER IN DOTAZIONE AI NUOVI VEICOLI TGS MAN ALLESTITI E FORNITI DALLA BAI.
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FABIO BASILICO REGGIO EMILIA
aper utilizzare al meglio le tecnologie oggi a disposizione, consente di lavorare efficacemente e in totale sicurezza. Lo
sanno bene i Vigili del Fuoco, impegnati quotidianamente in rischiose missioni di emergenza. Voith Tubo Italia si è resa protagonista di un’importante iniziativa, da poco terminata: una serie di incontri, durata più di un
anno, tenutasi presso i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco presenti sul territorio italiano. L’iniziativa è scaturita in seguito alla gara, indetta dal Ministero dell’Interno, per la fornitura al Corpo Nazionale dei Vigili
del Fuoco di veicoli antincendio allestiti in versione ABP (Autobotte pompa) e aggiudicata alla BAI (Brescia Antincendi International). Si tratta di autotelai cabinati MAN TGS 18.320 alle-
Alberto Vesprini, Marketing & Sales Promotion Division Mobility di Voith Turbo Italia, con un gruppo di Vigili del Fuoco.
stiti con una cisterna acqua, con capacità pari a 7.700 litri, che vengono impiegati quando servono appunto grandi quantità di acqua e sono destinati a essere utilizzati dai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco co me “mezzo di supporto” alla cosiddetta “prima partenza”, ovvero la APS (Auto Pompa Serbatoio). BAI ha scelto di utilizzare, come base per il suo allestimento, un MAN TGS 18.320 4x2 BL con passo di 3.600 mm, motore D2066LF47 da 10.518 cc e potenza massima di 235 kW/320 cv, cambio a 16 marce ad azionamento meccanico, sospensioni pneumatiche posteriori e rallentatore Voith Aquatarder. Si tratta di veicoli molto robusti, di derivazione cantieristica, adatti a impegni molto gravosi. Alberto Vesprini, Marketing & Sales Promotion Division Mobility di Voith Turbo Italia, si è recato presso i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, as segnatari dei mezzi, per illustrare caratteristiche tecniche e modalità d’uso del Retarder Primario ad Acqua Aquatarder che fa parte del sistema di rallentamento MAN PriTarder. In tutto sono stati visitati oltre 80 comandi provinciali, distribuiti su tutto il territorio italiano, dal Piemonte alla Sicilia, dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, presso i quali sono stati illustrati, a gruppi mediamente composti da una quindicina di persone per comando, tra istruttori di guida, responsabili d’officina e autisti, le ca ratteristiche del veicolo con una particolare attenzione ai sistemi di sicurezza e, tra tutti, all’avanzato sistema di rallentamento MAN PriTarder, composto dal rallentatore ad acqua Aquatarder rallentatore primario, unico nel suo genere, che utilizza, come fluido di lavoro, il liquido di refrigerazione del motore - e dal freno motore potenziato MAN EVB. Alla parte teorica sono seguite prove pratiche del mezzo su strada, che hanno messo in evidenza le notevoli capacità di rallentamento del veicolo; ammontano così a circa 1.200 i Vigili del Fuoco dei vari comandi che sono stati coinvolti negli incontri. Lo staff di Voith Turbo Italia ha apprezzato i valori morali e professionali riscontrati in tutto personale dei Vigili del Fuoco - e non solo - durante lo svolgimen-
to di un’attività importante e pericolosa, dato troppo spesso per scontata. Nei racconti dei Vigili del Fuoco, dagli interventi mediaticamente più eclatanti a livello di risonanza nazionale - come i terremoti di L’A quila e Amatrice o il complesso intervento effettuato presso l’albergo di Rigopiano dove la commozione era palpabile - a quelli della normale quotidianità assolti puntualmente senza clamori, è emerso chiaramente il rispetto e la vicinanza per le persone incontrate e soccorse, un elevato senso del dovere accompagnato da una notevole dose di coraggio e, non ultimi, professionalità e passione per il proprio lavoro, le stesse che i Vigili del Fuoco hanno manifestato durante gli incontri. Da sottolineare che molti operatori, pur osservando il proprio turno di riposo in occasione del giorno fissato per l’incontro, hanno comunque partecipato volontariamente allo stesso, e che dagli stessi è stato espresso un diffuso e sincero apprezzamento perché per la prima volta - hanno affermato i partecipanti agli incontri era stato loro espressamente dedicato tempo e risorse per illustrare i “segreti” per il migliore utilizzo di un veicolo progettato e pensato per il soccorso antincendio. È stato altresì manifestato un diffuso e vivo apprezzamento per un mezzo che, accessoriato con equipaggiamenti e soluzioni tecniche all’avanguardia, sia per quanto riguarda l’autotelaio cabinato sia per l’allestimento antincendio, è stato ritenuto nel suo complesso moderno ed adatto alle esigenze operative dei Vigili del Fuoco. Il lungo e fruttuoso peregrinare per i vari comandi ha inoltre permesso non solo di conoscere meglio le persone che vestono la divisa del Corpo dei Vigili del Fuoco e condividere con loro la “normale quotidianità” lavorativa, ma anche di apprezzare l’interessante tour gastronomico nelle varie regioni italiane attraverso le ottime mense dei vari comandi provinciali. Spesso, infatti, gli uomini di Voith Turbo Italia sono stati invitati a condividere con gli operatori dei Vigili del fuoco un momento di convivialità e riposo, che a volte si interrompeva bruscamente per correre in risposta a una chiamata di soccorso.
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GOTTARDI TRASPORTI / DAI VIAGGI DELLE CILIEGIE ALLE ROTTE IN EUROPA
INDIPENDENZA,
Il sapore del successo
IMPRENDITORIALE E
SPIRITO CAPACITÀ DI “NON MOLLARE” DAVANTI ALLE DIFFICOLTÀ GLI INGREDIENTI CHE HANNO SANCITO L’AFFERMAZIONE DELL’AZIENDA DI
VIGNOLA, NEL MODENESE. FONDATA DA RODOLFO GOTTARDI, È OGGI GUIDATA DALLA SECONDA GENERAZIONE E CONTRADDISTINTA DA UNA CRESCITA INARRESTABILE CHE GODE DI NUMERI DI TUTTO RISPETTO E DELL’OTTIMISMO DEI TIMONIERI: “SIAMO PRONTI A CRESCERE IN VOLUMI E DIMENSIONI”,
GIOVANNI GOTTARDI.
DICHIARA
I
MAX CAMPANELLA VIGNOLA
l forte spirito d’indipendenza, la capacità di “non mollare mai” davanti alle difficoltà associate alla solidarietà dei vignolesi sono alla ba se dell’affermazione di Got tardi Trasporti. Siamo a Vi gnola, a sud di Modena, terre di castelli, frutta e motori tra il fiume Panaro e le colline. Cittadina famosa nel mondo per le sue ciliegie. Ed è proprio dalle ciliegie e dalla frutta di Vignola che, negli anni Cinquanta, Rodolfo Gottardi parte con un’idea imprenditoriale: certamente non immaginava che stava gettando le basi di un’azienda che sarebbe diventata riferimento nel settore dei trasporti. Oggi è associata a Confindustria Modena, dà lavoro a circa 50 dipendenti complessivi e ha chiuso il 2017 con un fatturato di circa otto milioni di euro, sempre in crescita anno dopo anno. Al timone del Gruppo Gottardi c’è, dal 1999 - anno dell’improvvisa scomparsa del fondatore - la seconda generazione, rappresentata da Giovanni, classe 1970, e Gianfranco, di cinque anni più giovane. Cresciuto accanto al padre, Giovanni non è un Amministratore delegato “da scrivania”: da ragazzo trascorreva i weekend in mezzo ai camion, a scherzare con gli autisti. È lui l’erede naturale di Rodolfo, che a quel giovane trasmette tutta la grinta e la determinazione necessarie per affrontare i momenti di difficoltà (che non mancano mai). Partito dal nulla, Rodolfo Gottardi intuisce che le sempre più richieste ciliegie di Vignola in qualche modo al nord ci devono arrivare. Con il supporto di un amico com-
merciante di frutta, indebitandosi, compra il primo camion. Negli anni ’80 l’area compresa tra Modena e Bologna diventa sempre più riferimento per la meccanica e l’automotive - Ferrari, Maserati, Lamborghini, Ducati ecc. - e la domanda di trasporto di componenti per la metalmeccanica, accanto a servizi per agricoltura e movimento terra, diventa in pochi anni il core business di Gottardi Rodolfo, tra sformata da ditta individuale in snc nel 1988. In quegli anni la società conta già una ventina di camion e il primogenito Giovanni inizia il suo lavoro accanto al padre, affrontando con lui le varie crisi economiche che si sono succedute. Nel 1999 la scomparsa di Ro dolfo rappresenta un autentico scossone per i fratelli: Giovanni si ritrova al timone di un’azienda sulla cresta dell’onda, che può e vuole continuare a crescere. Gianfranco abbandona gli studi universitari e affianca il fratello, sfruttando la conoscenza delle lingue straniere e la sua pre parazione informatica. Quando il momento di “trambusto” è superato, nel 2008 arriva la crisi economica: i Gottardi avviano la riorganizzazione dell’azienda e danno vita a Gottardi Trasporti Srl. Alla storica Snc viene demandata la gestione dell’immobiliare di famiglia, mentre l’attuale società conta 50 oggi unità tra trattori e motrici e oltre 80 semirimorchi. Alla flotta di proprietà si aggiunge un importante lavoro per l’indotto, perché le radici piantate da Rodolfo mai vengono dimenticate. “La scelta di mio padre di far lavorare la manodopera locale afferma Giovanni Gottardi si è rivelata oggi vincente per far fronte alla difficoltà di re-
L’Amministratore delegato Giovanni Gottardi (a sinistra) con Alessandro Mele, Direttore Commerciale EV Industrial.
perire autisti. Negli anni abbiamo sviluppato partnership con padroncini e aziende di medie dimensioni, alcune delle quali lavorano in modo esclusivo per noi, nel Modenese, nell’Emilia Romagna e al Sud Italia, dove operiamo esclu sivamente con aziende terze”, gestendo una flotta di oltre 150 automezzi. Il parco mezzi conta veicoli Iveco, Scania e MAN, mentre ai semirimorchi Merker e Viberti si affiancano sempre più mezzi Kögel, in forte incremento grazie alla partnership con EV Industrial, Concessionaria del produttore tedesco. Tre lustri fa l’incontro con EV Industrial ha di fatto sancito l’inizio di nuova evo-
luzione per la flotta Gottardi. “Con Demes Ziliani e Alessandro Mele - ha precisato Giovanni Gottardi - si è instaurato un rapporto basato sulla reciproca fiducia, che si è via via rafforzato negli anni. Seguendo l’evoluzione di EV Industrial, abbiamo inserito nella flotta gli Iveco Stralis e i rimorchi Merker”. “Nel 2014 su loro suggerimento abbiamo messo alla prova i Kögel e oggi ne abbiamo una trentina nel parco conclude Gottardi - con estrema sod disfazione nostra e degli autisti. Altre acquisizioni? Non lo escludo, naturalmente affidandomi all’esperienza e alla competenza di Ziliani e Mele”.
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UNA LUNGA ESPERIENZA NELLA LOGISTICA E NEI TRASPORTI DI PRODOTTI ALIMENTARI
SANI TRASPORTI, QUALITÀ GARANTITA FINO ALLA TAVOLA
ondata negli anni Cinquanta da Enzo Sani, che avvia l’attività di trasporti, negli anni Ottanta Sani Trasporti compie la svolta decisiva: attraverso l’esperienza del fondatore e l’entusiasmo dei tre figli si decide di dare un indirizzo commerciale ben specifico all’azienda che, pur non abbandonando il
settore dei trasporti generici, si è specializzata nel trasporto di prodotti alimentari. Sani Trasporti ha il suo quartier generale a Marzolara, in provincia di Parma, uno dei punti nevralgici dell’eccellenza gastronomica italiana. “La nostra flotta veicoli è composta da un centinaio di trattori multimarca e da
oltre duecento semirimorchi, gli autisti sono un centinaio e tutti dipendenti. La media di sostituzione dei veicoli è di quattro anni: per noi è basilare avere una flotta sempre aggiornata - spiega Franco Sani - Disponiamo di 100mila mq di magazzini nella sede storica di Marzolara, presso la sede operativa di Basili-
canova (Pr) e in altre zone strategiche, con ben 220mila posti pallet. Siamo specialisti nel groupage organizzato con una linea diretta per la GDO in tutto il centro e nord Italia. Effettuiamo anche trasporti di collettame, ritiri, trasporti a temperatura controllata e trasporti fusti in asettico. I nostri mezzi percorrono in media 35mila km al giorno. Per quanto riguarda il packaging, disponiamo di impianti di fine linea totalmente automatizzati e garantiamo ai clienti un servizio basato su velocità, precisione e cost-saving”.
LAMBERET / DUE SEMIRIMORCHI FRIGORIFERI SR2 HEAVY DUTY PER SANI TRASPORTI
Più valore alla catena del fresco AZIENDA LEADER DEL PARMENSE SPECIALIZZATA NEL GROUPAGE ALIMENTARE, NEI DEPOSITI E NEL PACKAGING PER TUTTO IL CENTRO E NORD ITALIA, SANI TRASPORTI HA DECISO DI AFFIDARSI ALLA TECNOLOGIA LAMBERET INCLUDENDO NELLA FLOTTA DUE ESEMPLARI DEL NUOVISSIMO SEMIRIMORCHIO SR2 HEAVY DUTY DA 33 EUROPALLET, ALLESTITO IN MONOTEMPERATURA, CON GRUPPO
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FRIGO THERMO KING SLXI 400/50 DIESEL/ELETTRICO. UNA SCELTA DI ALTO VALORE AGGIUNTO.
FABIO BASILICO PARMA
epositi, trasporto e packaging. In due parole: Sani Trasporti, azienda di punta del parmense specializzata nel groupage alimentare, nell’outsourcing & depositi e nel packaging & con fezionamento in tutto il Centro e Nord Italia. L’abbiamo incontrata in occasione dell’edizione 2018 di Cibus, il salone dedicato all’enogastronomia organizzato da Fiere di Parma, dove Sani ha esposto uno dei due nuovissimi semirimorchi frigoriferi SR2 Heavy Duty di Lamberet appena entrati nella flotta. “Il semirimorchio SR2 in configurazione Heavy Duty risponde perfettamente alle esigenze di trasporto di Sani, la cui attività prevede intensive attività di carico e scarico per le quali è indicato un veicolo robusto e affidabile - ci spiega Riccardo Landi, Sales Zone Manager di Lamberet Italia - Il trasporto frigorifero si evolve. La distribuzione attraverso cicli intensivi di consegne urbane sollecita notevolmente i veicoli. SR2 Heavy Duty è rinforzato proprio nelle zone maggiormente sollecitate. La perizia Lamberet nel l’impiego dei materiali compositi e l’abilità nel controlo del peso ci permettono
di offrire una eccezionale robustezza, un elevato carico utile e un ridotto consumo di carburante. Allestito in monotemperatura, SR2 Heavy Duty da 33 europallet è provvisto di gruppo frigo Thermo King SLXi 400/50 diesel/elettrico. Le pareti laterali rinforzate sono specifiche per la distribuzione intensiva. Gli agganci frequenti, per SR2 Hea vy Duty, non sono un problema grazie a un pianale rinforzato e a un modulo anteriore estremamente robusto”.
ci permette anche di elevare l’immagine complessiva di Sa ni Trasporti mettendo su strada un semirimorchio di ottima qualità e dotato di un for te appeal. La scelta di Lamberet è più che giustificata visto l’elevato valore qualitativo dei semirimorchi SR2 non solo in termini di efficienza operativa ama anche di
gestione dei costi. Inoltre, abbiamo trovato in Lamberet persone competenti che sono state in grado di fornirci tutta la consulenza necessaria per arrivare a definire la tipologia di veicolo adatta alle nostre esigenze. Il primo contatto con Lamberet Italia lo abbiamo stabilito grazie alla collaborazione della Es.Pe di San Pan-
SCELTA MEDITATA
La bontà della scelta di Lamberet è confermata da Franco Sani, per il quale l’ingresso in flotta dei primi due veicoli del brand francese produttore di celle isotermiche è un significativo valore aggiunto. “Ci stiamo espandendo nel settore dei trasporti frigoriferi per offrire un servizio ancora più completo ai nostri clienti del settore alimentare - dice Franco Sani In particolare, la nostra storica specializzazione nel trattamento della filiera del pomodoro, dal trasporto del prodotto fresco al suo confezionamento, ci ha convinto della scelta di Lamberet, un brand di riferimento sul mercato che
Da sinistra: Franco Sani e Riccardo Landi, Sales Zone Manager di Lamberet Italia. Sotto, il semirmorchio al Cibus.
crazio Parmense, officina di assistenza Lamberet”. Sani Trasporti, nata negli anni Cinquanta per iniziativa di Enzo Sani, papà di Franco e dei fratelli Ivo e Giampietro, la seconda generazione dagli anni Ottanta alla guida del l’azienda di famiglia, è una realtà solida e affermata nel campo della logistica integrata, a cui grandi industrie alimentari si rivolgono per assicurarsi un servizio organizzato, fidato e svolto con la massima competenza e professionalità. Specializzata nel servizio di trasporto e groupage soprattutto per la grande di stribuzione organizzata, Sani Trasporti non si è mai fermata, proiettata com’è verso il futuro. Nel corso degli anni ha ampliato la catena dei servizi alla logistica e al packaging misurando le sue performance in termini di produttività, affidabilità, sicurezza. La capacità di un sistema di supportare cicli elevati e di ridurre i tempi di lavorazione si traduce direttamente in un vantaggio economico. “Fare meno passaggi possibile ai pro dotti”: è questo il motto dei fratelli Sani, impegnati nella tutela del fresco alimentare e oggi coadiuvati da preziosi alleati come i semirimorchi Lamberet. “L’affidabilità è la prima cosa che chiediamo ai nostri mezzi - continua Franco Sani - Avere un semirimorchio con pavimento resistente è per noi fondamentale, visto il pesante lavoro che svolgiamo e le richieste della clientela per un servizio sempre più affidabile e ben organizzato. Velocità di consegna e ottimale controllo della temperatura sono criteri decisivi nella logistica alimentare”. “Il semirimorchio SR2 - interviene Riccardo Landi - è stato scelto anche per l’ottimo coefficiente di dispersione termica, un vero primato rispetto alla concorrenza, che garantisce il mantenimento delle temperature ideali per le merci trasportate”. Completamente assemblato senza saldature e avvitato alle estremità rinforzate dei pannelli, il quadro posteriore del semirimorchio Lamberet è dotato di una soglia inox a triplo strato di ben 12 mm di
spessore. “La struttura in acciaio THLE assicura il massimo della rigidità e della resistenza durante i ripetuti avvicinamenti alla banchina - precisa Landi - I tamponi da 60 mm proteggono il quadro dagli impatti e le 8 cerniere inox a doppio snodo allontanano le porte dalla zona di carico. Gli ur ti sono ammortizzati dal modulo posteriore attraverso i rulli in elastomero-acciaio e i grandi tamponi centrali. Inoltre, l’insieme dei pannelli è sta to rinforzato in maniera specifica e mirata”. LA QUALITÀ COME MISSIONE
Nel cortile tra i padiglioni di Cibus 2018, lo stand Sani Trasporti è incentrato su un’accesa colorazione rossa, a partire dalla livrea del nuovo SR2 Heavy Duty. Non a caso, rosso è il colore del pomodoro, da sempre fiore all’occhiello dell’attività Sani. “Il trasporto del pomodoro fresco prodotto in loco - racconta Franco Sani - viene effettuato in ciclo continuo 24 ore su 24 durante tutto il periodo di raccolta, tramite l’utilizzo di vasche in acciaio inox a uso alimentare in modo da preservare le caratteristiche del pomodoro fresco fino alla consegna presso le industrie di trasformazione. Effettuiamo almeno 7mila carichi a stagione. Il nostro è un servizio organizzato, svolto in modo costante e puntuale per garantire la qualità del prodotto fresco. Tutto il percorso rimane tracciato e certificato dal controllo satellitare”. Il pomodoro è oggetto di attenzione anche per quanto riguarda le attività di packaging di Sani Trasporti. “Per un servizio di outsourcing completo, la nostra rete logistico-organizzativa ha affiancato ai servizi pluridecennali di trasporto e stoccaggio linee di confezionamento automatizzate che permettono di eseguire operazioni ad alta produttività - conclude Franco Sani - Soluzioni efficienti per il packaging che prevedono operazioni di confezionamento, imballaggio, etichettatura e controllo qualità delle merci”.
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ZF ADERISCE ALLA PIATTAFORMA ESYNC ALLIANCE
Strada tracciata per il futuro automotive MENTRE I VEICOLI VENGONO PREPARATI PER UN FUTURO DIGITALIZZATO E VENGONO EQUIPAGGIATI CON FUNZIONALITÀ AUTOMATIZZATE E SOFISTICATE, UN SOFTWARE AGGIORNATO È FONDAMENTALE PER GARANTIRE LA SICUREZZA STRADALE E INFORMATICA, NONCHÉ UN ALTO LIVELLO DI EFFICIENZA. GLI AGGIORNAMENTI OVER-THE-AIR GARANTITI DALLA PIATTAFORMA ESYNC CONSENTONO DI RIDURRE AL MINIMO I COSTI, TRASMETTENDO VERSIONI PIÙ RECENTI DEL SOFTWARE DIRETTAMENTE DAL CLOUD AL VEICOLO TRAMITE UNA CONNESSIONE DATI, SENZA TEMPI DI ATTESA.
A
MICHELE S. ALTIERI FRIEDRICHSHAFEN
ggiornare il futuro automotive. Una sfida costante anche per ZF che ha deciso di aderire a eSync Alliance, un’iniziativa che vede numerosi fornitori impegnati in soluzioni per l’ag giornamento Over-the-air (OTA) e la diagnostica dei dati. Con la prospettiva di garantire potenzialmente all’industria automobilistica un risparmio di miliardi di dollari ogni anno. Mentre i veicoli vengono preparati per un futuro digitalizzato e vengono equipaggiati con funzionalità automatizzate e sofisticate, con caratteristiche di guida autonoma che si profilano al l’orizzonte, un software aggiornato è fondamentale per ga rantire la sicurezza stradale e informatica, nonché un alto livello di efficienza. Tuttavia, riportare i veicoli in concessionaria o in officina per installare il software più recente è un processo complesso e co -
stoso, soprattutto per gli operatori di flotte. Le stime degli analisti hanno calcolato co sti di richiamo per l’installazione del software per un totale di 3 miliardi di dollari nel 2016, solo negli Stati Uniti. Gli aggiornamenti Over-
the-air (OTA) consentono di ridurre al minimo i costi, trasmettendo versioni più recenti del software direttamente dal cloud al veicolo tramite una connessione dati, senza tempi di attesa. eSync Alliance si basa sul sistema eSync, una piatta-
ZHERO il semirimorchio isotermico di ROLFO PL ASTIC GALL ti of fre: M in o r c o n s u m o d i c a r b ur a n t e Meno Co2 Migliore coef ficiente termico C e r t i fi c a z i o n e E N I 2 6 4 2 C O D E X L
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S e i im
tre, il sistema funziona come scudo contro le minacce provenienti dall’esterno del veicolo. Il sistema fornisce anche una comunicazione a due vie, che consente di effettuare aggiornamenti soft ware e firmware Over-the-air, nonché di raccogliere dati diagnostici e telematici in tem po reale dai terminali del veicolo. Al momento esistono sul mercato numerosi sistemi OTA concorrenti, ciascuno con meccanismi di aggiornamento specifici. Il sistema eSync si propone di stabilire uno standard unificato. Entrando a far parte dell’Alleanza, le aziende beneficiano di un ambiente di sviluppo semplificato grazie a una piattaforma aperta, personalizzabile e scalabile, con funzioni standardizzate e API (Application Programming Interface). “eSync Alliance sta aprendo la strada alla tecnologia OTA e alla diagnostica avanzata, fornendo un framework per le aziende associate che beneficiano di componenti OTA stan-
dardizzati e interoperabili ha affermato Franck Lesbroussart, Responsabile Advanced Digital Software Development presso ZF ZF giocherà un ruolo attivo all’interno dell’Alleanza e, in collaborazione con i nostri nuovi partner, potremo far compiere progressi all’intero settore”. “ZF è un fornitore leader a livello mondiale di componenti e sistemi per il settore automotive - ha commentato Rick Kreifeldt, Amministratore di eSync Alliance - Sono felice di poter dare il benvenuto al Gruppo in eSync Alliance. ZF fornisce scalabilità e competenze per guidare lo sviluppo di una piattaforma comune per la tecnologia OTA e la sua diffusione ad ampio raggio nel settore automotive”. Per ZF, la piattaforma aperta e sicura eSync offre importanti opportunità anche per la propria ampia gamma di prodotti non automotive, come le trasmissioni ferroviarie, le marittime e le trasmissioni industriali di altro tipo.
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INTERVISTA AI COMPONENTI DELL’UFFICIO TECNICO DEL DEALER LAMBERET
In Golo due giovani cervelli
E
MAX CAMPANELLA MALO
rede del bisnonno Agostino Golo, che nel 1913 eseguiva lavori di manutenzione ai carri, poi del nonno Marco, che in epoca fascista si occupava dell’assistenza ai primi mezzi da trasporto, al fianco del padre Francesco, che negli anni del dopoguerra ha assegnato all’azienda il ruolo di vero e proprio riferimento nell’allestimento e assistenza ai veicoli professionali, l’ingegner Matteo, quarta generazione, punta alla specializzazione tecnica: alla crescita dei volumi, all’implementazione delle attrezzature e all’incremento del business, l’attuale timoniere di Golo Srl - Concessionaria Lamberet per il NordEst - affianca importanti investimenti nell’innovazione. Del resto la crisi economica alle spalle qualcosa ci ha in segnato: per restare sul mercato occorre differenziarsi, proporre quel “qualcosa in più” che rappresenta la chiave di differenza. Golo ha scelto d’investire sulla parte tecnica e, se nei primi anni era lo stes so Matteo, ingegnere meccanico, a occuparsi di disegni e progetti, oggi nell’azienda di San Tomio di Malo,
RAPPRESENTANTE DELLA QUARTA GENERAZIONE AL TIMONE DELL’AZIENDA VICENTINA, MATTEO GOLO PUNTA SULLA SPECIALIZZAZIONE TECNICA. DUE LE RISORSE CHE SI OCCUPANO DI PRE ANALISI, PROGETTAZIONE E DISEGNO DELL’ALLESTIMENTO: FEDERICO PELLEGRIN E NICOLA FURLANI. LAUREANDO IN INGEGNERIA, QUEST’ULTIMO STA PREPARANDO IN GOLO LA SUA TESI DI LAUREA. ARGOMENTO: BASAMENTI SVILUPPATI CON DIFFERENTI ACCIAI E CONFIGURAZIONI PER DIMINUIRE LE TARE E AUMENTARE LE PRESTAZIONI. lungo la Provinciale VicenzaSchio, operano due brillanti e giovani tecnici, cui è demandato il compito di far fruttare gli investimenti attuati dall’imprenditore. Un esempio? Anche solo eliminare la cassa vecchia e realizzarne una nuova sostituiva, compete all’ufficio tecnico verificarne la compatibilità. Allora siamo andati a conoscerli i due “cervelli” di Go lo. Federico Pellegrin, classe 1985, originario di Valdagno, dopo cinque anni di scuola professionale e sei mesi di corso per disegnatoreprogettista ha effettuato un mese di stage in Ferplast. Nell’aprile 2016 è entrato in Golo. “Il mio ruolo - spiega
Federico - è quello di disegnatore, dai basamenti dei veicoli agli allestimenti. Dalla direzione riceviamo i contratti dei clienti ed effettuiamo una preanalisi per verificare la carrozzabilità. Il passo successivo è la realizzazione del disegno che passiamo alla pro duzione per lo sviluppo dell’allestimento”. Da ottobre 2017 accanto a Federico opera Nicola Furlani, classe 1989, originario di Vicenza e laureando in Ingegneria meccanica. È arrivato in Golo per un tirocinio curricolare, grazie alla collaborazione avviata dall’azienda con l’Università di Padova: 150 ore di stage finalizzate a un progetto specifico, sul
Da sinistra: Nicola Furlani, laureando in ingegneria; l’ingegner Matteo Golo e Federico Pellegrin, giovane Responsabile dell’ufficio tecnico dell’azienda vicentina.
quale il giovanissimo Nicola sta preparando la tesi di laurea. “Stiamo lavorando - spiega - a basamenti con acciai e configurazioni diverse per diminuire lo spessore aumentando la portata utile senza rinunciare alla resistenza. Da Federico sto apprendendo la rea lizzazione dei disegni, mentre mi sono finora occupato in particolare della fase precedente di preanalisi dell’ordine. Nel caso di richieste diverse dall’ordinario, le trasformiamo in un progetto per realizzare quello che occorre al cliente”. Insomma un duo compatto,
pronto a soddisfare ogni richiesta ma anche e soprattutto a renderla realtà in modo che risulti conforme. E che venga utilizzata nel modo corretto. Ma i due giovani tecnici di Golo avrebbero mai sognato di diventare esperti di meccanica? “No ma oggi il mio lavoro mi appassiona. Stiamo ultimando - risponde Federico Pellegrin - un progetto di basamenti modulari molto innovativi: è un po’ come dare vita a qualcosa che finora non e siste e che può essere di grande utilità per i clienti. È una sfida avvincente e la condivido con persone con cui si
è instaurato uno spirito di squadra stimolante. Nel futuro? La sfida è anticipare le pro blematiche che possono presentarsi in produzione, in modo da facilitare il lavoro di chi deve realizzare il prodotto”. “Ho sempre nutrito una forte passione - afferma Nicola Furlani - per tutto quanto fosse acciai, ruote e simili. L’allestimento fa parte di un settore che mi ha sempre interessato. Sviluppare un controtelaio nuovo è spesso il frutto di un’idea che può arrivare d’improvviso, anche di notte”.
L’ufficio tecnico Golo e, a sinistra, un Mercedes-Benz Vito in fase di allestimento.
PER GOLO LA COMPONENTE TECNICA E PROGETTUALE È IN PRIMO PIANO
“L’OBIETTIVO È SOSTENERE L’INNOVAZIONE CHE DA SEMPRE DISTINGUE LAMBERET” I n Golo l’innovazione passa innanzitutto dalla componente tecnica e progettuale, che in Italia viene spesso considerata in secondo piano: nel nostro Paese si contano diverse centinaia di carrozzieri, ma di questi coloro che possiedono un proprio ufficio tecnico sono veramente pochi. “In Italia - il pensiero di Matteo Golo - operano da anni carrozzieri che effettuano una meritoria opera di carpenteria: artigiani che sanno fare bene il proprio mestiere. Quando ho cominciato a lavorare con mio padre ho sempre avuto l’idea di superare
la fase dell’artigianato. Mi sono reso conto che nel mondo degli allestitori si viaggiava ancora con schizzi a penna su foglio di carta: era il momento di dare un valore aggiunto all’allestimento, dal basamento alla cella frigo. Nel 2007 siamo stati tra i primi a chiedere alla Casa Madre la licenza per la realizzazione di disegni tridimensionali: per dare al cliente un prodotto sicuro, affidabile, innovativo è fondamentale la modalità con cui viene configurato un veicolo da lavoro”. Quanto è importante avere oggi un ufficio
tecnico? “Qualità - risponde Matteo Golo non è solo realizzare bene un prodotto in fase di manodopera: occorre uno studio attento non solo per colore, vernice, lucidità, optional ecc. Lo stesso basamento è frutto di un lavoro che c’è ma non si vede e che non può essere eseguito solo dal reparto di carpenteria. Le indicazioni di un ufficio tecnico sono fondamentali per garantire materiali affidabili e duraturi. Il nostro obiettivo - aggiunge l’imprenditore vicentino - è sostenere Lamberet nel suo percorso di evoluzione. Lamberet è sem-
pre stato produttore pioniere, dai telai incassati alle luci superiori al baricentro basso ha cambiato il volto delle celle frigo: il nostro ufficio tecnico vuole essere di supporto alla sua ulteriore futura specializzazione produttiva. Per ogni prodotto Lamberet sin dal più piccolo cassone fisso effettuiamo la pre analisi e realizziamo manuali di uso e manutenzione che precisano garanzia, modalità di utilizzo ecc. Le direttive tecniche sono fondamentali perché la conformità riguarda il veicolo nel suo complesso”.
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THERMO KING AGGIUNGE NUOVI MODELLI ALLA SERIE B
Refrigerazione a emissioni zero IL PRODUTTORE STATUNITENSE, MARCHIO DI INGERSOLL RAND, AMPLIA IL PORTAFOGLIO DI UNITÀ DI REFRIGERAZIONE COMPLETAMENTE ELETTRICHE A ZERO EMISSIONI. DESTINATI A PICCOLI AUTOCARRI E FURGONI, I NUOVI ENTRATI NELLA FAMIGLIA SONO PROGETTATI IN MODO ESCLUSIVO PER LA DISTRIBUZIONE IN CITTÀ E PER LE CONSEGNE A DOMICILIO IN AREE URBANE AD ACCESSO LIMITATO. COSÌ COMPLETATO, IL VENTAGLIO DI PRODOTTI DELLA SERIE B COPRE ORA OGNI TIPO DI APPLICAZIONE, COMPRESE QUELLE PER IL TRASPORTO DI PRODOTTI FRESCHI, CONGELATI E CALDI, NONCHÉ LE CONSEGNE DI FARMACI.
T
VALENTINA MASSA BRUXELLES
hermo King si conferma un leader tecnologicamente all’avanguardia nel proporre sul mercato soluzioni per il controllo della temperatura durante il trasporto dedicate a un’ampia gam ma di applicazioni mobili. Di recente l’azienda ha ampliato il proprio portafoglio con i nuovi modelli della serie B di unità di refrigerazione completamente elettriche a emissioni zero per piccoli autocarri e furgoni, progettati in modo esclusivo per la distribuzione in città e per le consegne a domicilio in a ree urbane ad accesso limitato. La serie B ora copre tutti i tipi di applicazioni, comprese quelle per prodotti freschi, con gelati e caldi, nonché le applicazioni farmaceutiche, gra zie alla qualifica GDP (Good Distribution Practice, buone pratiche di distribuzione). Le linee guida delle buone pratiche di distribuzione garantiscono il manteni-
Le nuove unità della serie B consumano meno energia, il che contribuisce a una maggiore autonomia della batteria e a una maggiore flessibilità di distribuzione.
mento di un elevato livello di qualità dei prodotti lungo l’intera catena distributiva. Le nuove unità della serie B sono pienamente compatibili con i veicoli dotati di motori a combu-
stione interna e con quelli completamente e let trici, e permettono alle società di distribuzione di gestire un parco veicoli refrigerati a emissioni zero e con alimentazione del tutto elettrica. Le nuove unità consu-
mano meno energia, il che contribuisce a una maggiore autonomia della batteria e a una maggiore flessibilità di distribuzione. “La serie B è progettata per garantire la massima efficienza e mantenere i pro-
dotti deperibili al sicuro e freschi, che è ciò che i nostri clien ti si aspettano da Thermo King - ha dichiarato Pauli Johannesen, Vicepresidente e Direttore generale del settore autocarri, semirimorchi e autobus di
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Thermo King in EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) - Continuiamo a dimostrare il nostro impegno per il clima progettando soluzioni leader di mercato a emissioni zero e unità di refrigerazione per il trasporto com pletamente elettriche, che aiutano i nostri clienti a raggiungere i loro obiettivi operativi e di sostenibilità”. Per aumentare ulteriormente l’efficienza operativa delle attività di trasporto, la serie B e l’intero portafoglio di unità per autocarri alimentate da veicolo di Thermo King sono collegati tramite il sistema telematico TracKing. La connettività aumenta l’efficienza operativa grazie alla visibilità del veicolo, delle prestazioni e delle condizioni di carico dell’unità, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Questo consente ai gestori di parchi veicoli di accedere ai dati critici dell’unità tramite un computer o un dispositivo mobile, garantendo che il carico sia sempre protetto e che l’unità funzioni nel modo più efficiente.
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MOSSUCCA TRASPORTI E LOGISTICA RADDOPPIA LA FORNITURA DI FINE 2016
Basilicata chiama Viberti OPERATIVA SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE, L’AZIENDA CON SEDE A
MELFI E
FILIALE DISTACCATA A
PARMA TIENE COSTANTEMENTE AGGIORNATO IL PARCO VEICOLARE. TRA I QUASI
200
SEMIRIMORCHI HA AGGIUNTO ALTRI DIECI CENTINATI GRAN VOLUME DEL PRODUTTORE DI
TOCCO DA CASAURIA. “LA QUALITÀ VIENE PRIMA DI TUTTO, PER UN SERVIZIO AFFIDABILE E PER OTTIMIZZARE I COSTI DI MANUTENZIONE”, DICHIARA L’AD
Q
MAX CAMPANELLA MELFI
ualità e affidabilità la richiesta che le aziende di trasporto sempre più rivolgono ai costruttori. Alle prese come sono con un clima di rinnovata fiducia e un’economia che manifesta la voglia di una forte ripresa, le aziende di autotrasporto intendono soddisfare la clientela garantendo un servizio puntuale e completo. Per farlo, primaria necessità è avere a disposizione veicoli giovani, efficienti e pronti a viaggiare per fermarsi solo quando il conducente lo richiede, ov vero per le operazioni di consegna e carico-scarico. Il Gruppo Mossucca, player di riferimento nel trasporto nazionale con sede in Basilicata, ha scelto di affidarsi a Viberti Rimorchi, assegnando al marchio - e, perché no?, alla sua storicità - la sua fiducia: dopo le prime dieci unità acquistate a fine 2016 quest’anno ha aggiunto altri dieci semirimorchi. Fondata negli Anni Settanta da Vincenzo Mossucca, l’azienda ha il suo headquarter a Melfi, in territorio lucano. È in questa cittadina me-
LORENZO MOSSUCCA. dioevale che Mossucca inizia la sua attività come padroncino. Ben presto, le sue capacità imprenditoriali prendono il sopravvento e lo spingono a in vestire: se nei primi anni Mossucca soddisfa le richieste di trasporto tra privati, oggi la sua azienda è un colosso da 160 autocarri (cento per cento a marchio Iveco) e quasi 200 semirimorchi. Passando dal più tradizionale e conosciuto mondo dei traslochi, il Gruppo lucano ha sviluppato nel corso degli anni un costante e graduale processo di
crescita operativa. Dieci anni fa a dare manforte all’attuale Presidente è arrivato il figlio Lo renzo, 36 anni, Amministratore delegato, che oggi affianca il padre al timone di un’a zienda che affianca al trasporto l’importante attività di logistica. Il parco mezzi Mossucca è costituito da tutti Iveco Stralis Euro VI, mentre i semirimorchi - centinati e frigo - sono essenzialmente multimarca. “Tre anni fa - spiega Lorenzo Mossucca - abbiamo incrociato Viberti, che naturalmen-
te ben conoscevamo come mar chio. Abbiamo fatto un primo ordine per testarli e que st’anno abbiamo proseguito: stanno investendo sull’evoluzione del prodotto e questo per noi è importante. Abbiamo provato i semirimorchi sul campo, nella loro at tività quotidiana lungo il territorio nazionale, che viene coperto da Mossucca con un ser vizio capillare: oggi la qualità di un veicolo viene al primo posto, per garantire la sua affidabilità nel servizio e per ottimizzare i costi di ma-
nutenzione. Oggi per un Gruppo come il nostro ogni spesa extra derivante da mancanze deve essere ottimizzata, per poter stare sul mercato proponendosi come azienda caratterizzata da professionalità e correttezza”. La flotta Mossucca ha un’e tà media di tre anni. I dieci nuovi Viberti - tutti centinati gran volume, assemblati nello storico sito di Tocco da’ Casauria e realizzati nello stabilimento polacco del Gruppo Wielton a Wielun - entrano nel parco per affrontare lunghe tratte sull’intero territorio nazionale, trasportando beverage, food e automotive, segmenti che rappresentano il co re business di Mossucca. “La nostra attività di trasporto - aggiunge l’Amministratore delegato - è mista, i veicoli de vono essere pronti a trasportare tutto quanto occorre al cliente”. Mossucca Trasporti e Logistica oggi conta 350 dipendenti, ha chiuso il 2017 con un fatturato di circa 25 milioni di euro (in crescita del 20 per cento rispetto al 2016) e per l’anno in corso prevede di chiudere con un ulteriore incremento del 10 per cento. “Stiamo continuando a inve-
stire sulla flotta - prosegue Lorenzo Mossucca - proprio per rispondere a una domanda in incremento e alla richiesta della clientela di un servizio professionale che mira all’eccellenza”. L’headquarter di Melfi, ubicato nella zona industriale San Nicola, copre una superficie di circa 50mila mq (comprensivi di un’area refrigerata per lo stoccaggio di alimenti che necessitano di tem peratura controllata), mentre il piazzale dispone di ben 180mila mq. Non manca l’officina interna, per le piccole manutenzioni nonché gli interventi per assistenza in loco, per quanto negli ultimi an ni l’azienda abbiamo acquistato i veicoli con la formula della manutenzione programmata e inclusa nel rateo. Grazie alla partnership con Michelin, anche l’importante componente dello pneumatico è protetta con la certezza che i veicoli sono sempre equipaggiati con gomme efficienti e al giusto livello di pressione e temperatura. Oltre alla sede centrale, è operativa la filiale di Parma, ubicata esattamente a Borgo Val di Taro, con circa 4mila mq di capannone e 20mila di piazzale.
LE CARATTERISTICHE DEI NUOVI CENTINATI ALLA FRANCESE ENTRATI NELLA FLOTTA MOSSUCCA
DALL’ALLUMINIO CONTRO LA CORROSIONE AGLI ACCIAI AD ALTA RESISTENZA I nuovi centinati Viberti che vanno ad accrescere la flotta dei semirimorchi della ditta Mossucca Logistica e Trasporti sono tutti Gran Volume 38S20PV FAST, nuovi modelli che arricchiscono di contenuti tecnici l’ampia offerta di proposte Viberti: centinati alla francese con collo da 80 mm e aggancio ralla 1,05 m dal suolo, in modo da poter sfruttare i trattori della flotta equipaggiati di pneumatici con serie 70. “Grazie a questo assetto - precisa Filippo Pellegrino (nella foto), dal 1° gennaio Sales Ma-
nager Viberti Rimorchi - l’altezza interna di carico dei semirimorchi è di 2,85 metri: come se non bastasse, il sistema di regolazione Multipoint permette di aggiungere ulteriori centimetri fino ad arrivare a tre metri di luce interna”. Valore aggiunto della sovrastruttura dei centinati Viberti è l’ampio uso dell’alluminio: paracabina, montanti d’angolo e porte posteriori non temono la corrosione della ruggine. Ulteriore elemento tecnico che impreziosisce la configurazione dei mezzi è l’utilizzo
del sistema Lift Master per il sollevamento della centina: grazie ad esso è possibile sollevare indipendentemente ogni singolo angolo del tetto in modo da poter aggiungere nuove possibilità di regolazione. “Senza dimenticare - aggiunge Pellegrino - l’incredibile robustezza del telaio Viberti, grazie all’impiego di acciai altoresistenziali S700, e per concludere l’ampia dotazione degli equipaggiamenti che arricchiscono ancor più il già alto valore dei mezzi”.
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ALLISON TRANSMISSION / CAMBIO 3500 PER GLI ECONIC NGT DELLA AWS DI STOCCARDA
Lotta dura all’inquinamento S
I MOTORI A GAS NATURALE SONO PIÙ PRESTANTI SE ABBINATI A UN AUTOMATICO ALLISON. LA TECNOLOGIA DEL CONVERTITORE DI COPPIA MOLTIPLICA LA COPPIA DEL MOTORE PER MIGLIORARE SIGNIFICATIVAMENTE LO SPUNTO ALLA PARTENZA, ANCHE SULLE PENDENZE PIÙ RIPIDE. ATTUALMENTE L’AZIENDA DI SERVIZI MUNICIPALI DI STOCCARDA UTILIZZA UN TOTALE DI SESSANTADUE MERCEDES-BENZ ECONIC, COMPRESI I DIECI NUOVI MODELLI ECONIC NGT.
PIETRO VINCI STOCCARDA
e al Mercedes-Benz Eco nic a gas naturale, pun to di riferimento nelle attività sostenibili delle municipalizzate, in particolare la raccolta rifiuti, uniamo l’efficienza di un cambio automatico Allison, la soluzione che ne deriva non può che essere vincente. È quello che ha pensato AWS Abfallwirtschaft di Stoccarda, impresa tedesca di servizi municipali che ha quadruplicato la sua flotta a gas naturale vietando in pratica l’uso del gasolio. Focalizzandosi sulla riduzione delle emissioni inquinanti e dell’inquinamento acustico, AWS Abfallwirtschaft ha deciso di acquistare altri 30 Mer cedes-Benz Econic NGT per il trasporto di rifiuti, allestiti con trasmissioni completamente automatiche Allison 3500. Intanto, nel dicembre 2016, l’azienda municipale di Stoccarda ha messo in servizio il primo dei 10 Econic NGT equipaggiati da Allison. Grazie alla sua posizione in una conca della
valle del fiu me Neckar, Stoccarda è particolarmente vulnerabile alle polveri sottili, ai gas di scarico e ai rumori emessi dai motori diesel. La soluzione Econic-Allison è stata pensata proprio per far fronte a queste problematiche. “Vogliamo contribuire attivamente ad alleviare il problema delle emissioni nel nostro centro città - ha dichiarato Thomas Hess, Amministratore delegato della AWS Abfallwirtschaft di Stoccarda - Il nuovo Econic NGT con motore a gas naturale Euro 6 e le trasmissioni completamente automatiche Allison sono ecologici, silenziosi e praticamente privi di particolato”. I motori a gas naturale sono più prestanti se abbinati a un automatico Allison. La tecnologia del convertitore di coppia moltiplica la coppia del motore per migliorare significativamente lo spunto alla partenza, anche sulle pendenze più ripide. Con il convertitore di coppia e un rapporto di prima marcia più corto, l’Al lison 3500 consente prestazioni ideali su
terreni variabili. “I nostri autisti apprezzano lo spunto facile e fluido dei veicoli con trasmissione Allison, anche sotto carico - ha aggiunto Hess - A causa della posizione topografica di Stoccarda, con grandi disli-
velli, questo è un grande vantaggio e rende il lavoro quotidiano più semplice”. Le trasmissioni Allison consentono ai motori a carburante alternativo di funzionare a un regime più costante, massimizzando l’ef-
ficienza grazie all’eliminazione delle interruzioni di coppia di un cambio manuale o semi-automatico. L’opzione del rallentatore idraulico all’uscita del cambio migliora la frenata, riducendo i tempi di fermo mac -
Allison offre di più Quando la produttività conta, fidatevi delle prestazioni di un Allison. Grazie alla Continuous Power Technology™, le trasmissioni Allison trasferiscono alle ruote più potenza di qualsiasi altro cambio, per cicli di lavoro più rapidi, velocità medie più elevate e un maggior numero di chilometri percorsi. Questo significa più consegne e lavoro svolto. La tecnologia FuelSense® di Allison consente di abbassare i consumi e aumentare la produttività. Quando avete bisogno di ottenere di più, contate su Allison.
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china e i costi di manutenzione. Inoltre, gli ingranaggi elicoidali della trasmissione Allison in abbinamento al motore a metano contribuiscono a ridurre la rumorosità rispetto a un motore diesel. Secondo le misurazioni effettuate a Stoccarda sui camion durante un ciclo di guida, le emissioni sonore dell’Econic NGT sono di 78 dBA, mentre un motore diesel Euro 6 tipico si attesta sugli 80 dBA. In tutta Europa, i Governi hanno vietato o stanno considerando l’introduzione di divieti sui veicoli diesel nei centri urbani per ridurre l’inquinamento. Sebbene alcuni gestori di flotte stiano sperimentando veicoli completamente elettrici, i veicoli che utilizzano combustibili alternativi come il gas naturale sono meno costosi da acquistare e sono già supportati da infrastrutture di rifornimento. Oltre a eliminare virtualmente il particolato, gli Econic NGT emettono circa il 23 per cento in meno di anidride carbonica rispetto ai motori diesel Euro 6, secondo i test effettuati da Daimler. I veicoli per la raccolta rifiuti della AWS sono equipaggiati con il nuovo motore Euro 6 M 936 G a gas naturale da 7.7 litri che eroga 222 kW/298 cv. Dal suo lancio sul mercato nel 1998, la serie Econic è una costante nella flotta AWS. Attualmente l’azienda utilizza un totale di 62 Econic, compresi i 10 nuovi modelli Econic NGT.
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SCANIA A FIANCO DI ANAS PER IL FUTURO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE
La sfida ambientale di Catania CONGIUNZIONI, IL ROADSHOW DI CELEBRAZIONI DEI NOVANT’ANNI DI ANAS, HA AVUTO SCANIA COME PARTNER UFFICIALE. IL TOUR SI È CONCLUSO NELLA CITTÀ SICILIANA CON UN EVENTO DEDICATO AL FUTURO E ALL’INNOVAZIONE, GLI INNOVATION DAYS, DURANTE I QUALI SCANIA HA FATTO DA PROTAGONISTA INSIEME AD ALTRE IMPORTANTI REALTÀ DEI SETTORI TRASPORTI, LOGISTICA E TECNOLOGIA NELL’OTTICA DI FAVORIRE IL CONFRONTO SUL FUTURO DELLA MOBILITÀ INTEGRATA COME VOLANO DI SVILUPPO ECONOMICO E DI INNOVAZIONE SOSTENIBILE.
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FABIO BASILICO CATANIA
i è chiuso a metà maggio, a Catania, Congiunzioni, il roadshow di celebrazioni dei novant’anni di Anas che ha avuto Scania come partner ufficiale. Un viaggio lungo l’Italia, da Nord a Sud, a bordo di un veicolo Scania di nuova generazione. Il tour si è concluso nella città siciliana con un evento dedicato al futuro e all’innovazione, gli Innovation Days ap-
punto, durante i quali Scania ha fatto da protagonista insieme ad altre importanti realtà dei settori trasporti, logistica e tecnologia nell’ottica di favorire il confronto sul futuro della mobilità integrata come volano di sviluppo economico e di innovazione sostenibile. Le due giornate di Catania sono state inaugurate con la conferenza stampa dal titolo “Il futuro della mobilità sostenibile”, nella quale Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italsca-
nia, ha messo in evidenza le soluzioni di trasporto pensate per guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile. “Siamo giunti al termine del roadshow Congiunzioni: un’iniziativa di grande successo che ci ha consentito di consolidare ulteriormente la partnership di Scania con Anas. Gli Innovation Days rappresentano un’occasione preziosa per mettere in evidenza gli ingenti investimenti fatti da Scania in termini di ricerca e sviluppo per arrivare a offrire
soluzioni di trasporto sostenibili, sia dal punto di vista economico che ambientale. Il mondo dei trasporti ha un impatto determinante sull’intero sistema economico italiano: è quindi necessario riporre gran de attenzione nei confronti di questo settore, il cui sviluppo sostenibile è di primaria importanza per il futuro del nostro Paese. Ora più che mai abbiamo bisogno di soluzioni di trasporto sostenibili, siamo pronti a dare delle risposte concrete alle importan-
ti aspettative rivolte al settore dei trasporti”. Il secondo giorno è stato dedicato ai workshop con una sessione sulla sostenibilità in cui è intervenuto Paolo Carri, Direttore Business Support & Development e Head of Sustainable Solutions di Italscania, e una sulla mobilità in cui ha partecipato Fredrik Swartling, Direttore Servizi di Italscania. Inoltre, durante la due gior ni catanese, erano in e sposizione due veicoli Scania di nuova generazione, nati
CON IVECO DAILY BUSINESS UP MIGLIORA IL LAVORO DEL PROFESSIONISTA
Il Tir Pizza arriva nelle piazze L’APPLICAZIONE STUDIATA ESPRESSAMENTE PER IL DAILY SVILUPPA E AMPLIA IL CONCETTO DI “INFOTAINMENT” A BORDO DEL VEICOLO OFFRENDO MOLTEPLICI FUNZIONALITÀ IN GRADO DI MIGLIORARE E DI RENDERE PIÙ PRODUTTIVO IL LAVORO DEL CONDUCENTE.
COSÌ È STATO PER RENATO GUIDOTTO, IMPRENDITORE DI TREBASELEGHE, NEI PRESSI DI PADOVA, CHE HA ACQUISTATO UN DAILY 65-210 HI-MATIC IN VERSIONE TRATTORE E LO HA TRASFORMATO IN UN NEGOZIO ITINERANTE, IL TIR PIZZA, PER PORTARE NELLE PIAZZE DEL PADOVANO IL PIÙ FAMOSO DEI PIATTI ITALIANI.
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FABIO BASILICO TORINO
mmaginazione al potere. Ma anche ingegno e capacità imprenditoriali. Come quelle di Renato Guidotto, intraprendente imprenditore di Trebaseleghe, nei pressi di Padova, che ha acquistato dalla concessionaria veneta Iveco In dustrial Cars un
Daily 65-210 Hi-Matic in versione trattore utilizzato abitualmente come postazione di lavoro mobile. Renato ha tradotto in realtà il progetto ingegnoso di realizzare una pizzeria am bulante con forno a legna, trasformando il suo Daily con il supporto di un allestitore locale - la Turatello Rimorchi di Villafranca Padovana - in
un negozio itinerante, il Tir Pizza, per portare nelle piazze del padovano il più famoso dei piatti italiani. Guidotto viene quotidianamente supportato da Dai ly Business Up, l’applicazione studiata espressamente per il Daily che sviluppa e amplia il concetto di “infotainment” a bordo del vei colo, offrendo molteplici funzionalità in
grado di migliorare e rendere più pro duttivo il lavoro del professionista. Iveco Daily Business Up è un vero e proprio strumento di lavoro e supporto, scaricabile su smartphone e tablet di chi ha acquistato il veicolo commerciale leggero del brand; un nuovo concetto di connettività, che non richiede alcuna apparecchiatura supplementare se non il device del cliente e che, una volta installato, si connette automaticamente, avviando il motore e tramite la sola accensione della radio. Da imprenditore attento ai costi e da conoscitore dei veicoli commerciali - il fratello è un drive Professionale - il pizzaiolo di Trebaseleghe pone particolare attenzione a tutti gli aspetti del business, inclusi quelli legati alla gestione del Daily. Per questa ragione utilizza alcune importanti funzioni dell’applicazione Daily Business Up, che ha scaricato gratuitamente sul proprio smartphone. “Poiché i margini di guadagno sono sempre più compressi - spiega Renato Guidotto - bisogna abbassare i costi di gestione riducendo, per esempio, i consumi di carburante con una guida attenta e predittiva. In quest’ot-
tica trovo particolarmente utili, all’interno della Daily Business Up, le funzioni del Driving Style Evaluation (DSE) e il cruscotto esteso, che mi permettono di tenere sotto controllo i principali parametri del veicolo e di utilizzarlo al meglio. Ma è molto utile anche il libretto di uso e manutenzione in versione digitale e interattiva, che consente di individuare immediatamente le informazioni tecniche sul veicolo e quelle relative agli interventi di assistenza”. Il cruscotto virtuale esteso permette di monitorare, in tempo reale, una selezione di
per guidare il cambiamento verso un trasporto sostenibile: in particolare un veicolo a LNG e un mezzo con cabina della Serie L, progettato per l’ambiente urbano. Il motore a metano da 13 litri, con una coppia di 2.000 Nm e 410 cv di potenza massima, rappresenta un’importante novità che amplia ulteriormente l’offerta di soluzioni a carburanti alternativi per la nuova generazione Scania. È un veicolo pensato per le missioni a lun-
ga distanza, grazie a un’autonomia fino a 1.100 km e a prestazioni paragonabili a un motore a diesel di pari potenza. La Serie L ha recentemente fatto il proprio debutto nella nuova generazione di veicoli Scania pensati per contesti urbani. Questi nuovi veicoli, estremamente all’avanguardia, efficienti dal punto di vista energetico, presentano il design e le caratteristiche di prodotto ampiamente acclamati con la nuova gamma del Grifone.
numerosi valori di fun zionamento del veicolo, come lo stato di carica della batteria, la temperatura dell’olio e del liquido refrigerante, la richiesta di coppia motore e le modalità di utilizzo dell’impianto frenante. L’App Business Up è un supporto al business completo di numerose funzioni fino a poco tempo fa riservate solo alle auto di fascia alta, con servizi che spaziano dal puro intrattenimento, come la radio digitale o il Phone Management, fino alle indispensabili opzioni che guardano alla sicurezza di conducente e passeggeri tramite un collegamento immediato con Iveco Assistance Non Stop - il servizio di assistenza su strada attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno - in caso di guasti o di avaria del veicolo. Due nuove funzionalità, appena introdotte, vanno inoltre ad ampliare i servizi e le possibilità che l’applicazione offre: MYDAILY Customer Portal, per coloro che hanno una flotta da gestire, e Mission Analytics, che tra l’altro consente geolocalizzazione e monitoraggio delle mission effettuate tramite GPS.
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NUOVI MAN TGX 18.460 PER LA FLOTTA CAB LOG
La garanzia del Leone
MAXI CONSEGNA ALL’OPERATORE LOGISTICO VENEZIANO CHE HA SCELTO IL PRODUTTORE DI MONACO FORTE DELLE ESPERIENZE PRECEDENTI: EFFICIENZA NEI CONSUMI E COMFORT DI GUIDA I PLUS PRINCIPALI. “IL MOTORE 12 LITRI DA 460 CV È IDEALE PER LE NOSTRE MISSION PERCHÉ AFFIDABILE E PERFORMANTE ANCHE PER IL TRASPORTO DEI CARICHI PIÙ PESANTI”, DICHIARA RENZO BORTOLATO, AMMINISTRATORE DELEGATO DELL’AZIENDA.
N
MICHELE S. ALTIERI NOALE
ata negli Anni Ottanta sulla base dell’intuito dell’imprenditore Bruno Bortolato, in pochi anni Cab Log si è affermata come player nel settore della distribuzione e della logistica. Oggi l’azienda veneta, con
headquarter a Noale, nella città metropolitana di Venezia, e cinque filiali operative a Vallese di Oppeano (Verona), Landriano (Pavia), Albairate (Milano), Pomezia (Roma) e Marcianise (Napoli), è un riferimento nel complesso mondo della distribuzione, settore nel quale si pone con tutta la sua compe-
tenza ed esperienza per attività di trasporto, logistica e stoccaggio, ovvero come partner nella logistica a 360 gradi. Nome storico all’interno della flotta, costituita da oltre 260 veicoli e 750 semirimorchi, MAN ha fornito a Cab Log 40 trattori TGX 18.460 Euro 6c con cabina XL, la più
spaziosa e confortevole: camion che scendono in campo per rispondere alla domanda di numerose aziende che si affidano a Cab Log per la logistica e la distribuzione. Al timone dell’azienda c’è oggi la seconda generazione della famiglia Bortolato, con quattro fratelli a dividersi i compiti dirigenziali: Renzo
Bortolato è Amministratore Delegato, mentre Ennio, Giuseppe e Giuliano sono componenti del Consiglio di amministrazione. La direzione generale è affidata a Marco Ruggeri. “Il nostro mercato principale – spiega Renzo Bortolato – è quello nazionale, con una forte specializzazione nel food secco e beverage. Ci vantiamo di essere tra gli operatori nazionali di riferimento nel settore e abbiamo relazioni decennali con grossi gruppi internazionali, quali Nestlé, San Pellegrino, San Benedetto, Bauli, Stock e AB-InBev”. Quali sono i criteri di scelta relativi alla nuova fornitura MAN? “MAN – risponde l’Amministratore delegato – è nome storico all’interno della nostra flotta ed è sempre stato, insieme ad altri due brand, un riferimento dal punto di vista tecnologico e prestazionale. Se devo riassumere i suoi plus direi efficienza nei consumi, comfort in cabina e il motore 12 litri da 460 cv, ideale per le nostre mission perché affidabile e performante anche per il tra-
THERMO KING INTEGRA LA CONNETTIVITÀ NELLE UNITÀ DI REFRIGERAZIONE
Consegne più efficienti I
SISTEMA TELEMATICO E INTELLIGENZA BASATA SUI DATI SONO ORA DISPONIBILI PER POTENZIARE L’EFFICIENZA OPERATIVA DEL TRASPORTO ALIMENTARE. I GESTORI DELLA FLOTTA POSSONO SEDERE AL POSTO DEL CONDUCENTE DURANTE L’ACCESSO DA REMOTO AI PARCHI VEICOLI REFRIGERATI.
VALENTINA MASSA BRUXELLES
l veicolo refrigerato raggiunge la sua destinazione. L’autista scende dal mezzo e dal quel momento hanno inizio le operazioni di scarico e poi di carico della merce, che poi torna a viaggiare in isotermia. Una fase delicatissima, che può essere monitorata e analizzata da remoto con estrema facilità attraverso la connessione TracKing di Thermo King. Azienda fondata nel 1938, leader nelle soluzioni per il controllo della temperatura durante il trasporto, dedicate a un’ampia gamma di applicazioni mobili, e marchio del Gruppo Ingersoll Rand, attraverso la connessione TracKing Thermo King mette a disposizione delle unità di re-
frigerazione per autocarri e furgoni, a trasmissione diretta e alimentate da veicolo, il suo peculiare sistema di gestione delle risorse. Tutte le unità nuove ed esistenti potranno ora essere munite di questo sistema telematico intelligente, che permette ai responsabili della flotta di sedere al posto del conducente durante l’accesso da remoto ai
parchi veicoli refrigerati. TracKing consente di monitorare e analizzare con facilità le operazioni di trasporto refrigerato per garantire controllo della temperatura, conformità e massima produttività, senza fermare in alcun modo i veicoli su strada. “Grazie alla connettività remota, alle app mobili e alla raccolta dati - ha di-
chiarato Eneko Fernandez, Responsabile gestione prodotti di Thermo King - i gestori di parchi veicoli possono modificare le operazioni rendendole più pre vedibili e tracciabili. Le aziende di trasporto apprezzano prodotti e servizi intelligenti: siamo lieti d’integrare la nostra offerta con soluzioni innovative che consentano di migliorare l’ottimizzazione dei parchi veicoli e incrementare la redditività”. Il dispositivo di comunicazione BlueBox di Thermo King, parte del sistema telematico TracKing, raccoglie e archivia i dati delle unità, accessibili attraverso un’app mobile gratuita Thermo King Reefer - da uno smartphone o un dispositivo con connessione Bluetooth. I gestori di parchi veicoli e i conducenti
possono così avere accesso da remoto a dati critici, assicurando in tal modo la protezione costante del carico e la massima efficienza di fun zionamento dell’u nità. Anche se non si trovano sul veicolo perché impegnati nel le consegne o in pausa, i conducenti possono monitorare le temperature dei carichi e l’unità di refrigerazione. TracKing, sistema di gestione della temperatura di Thermo King, può essere integrato in altri sistemi di gestione del trasporto per
sporto dei carichi più pesanti. L’esperienza con i modelli che abbiamo già avuto in flotta ci ha permesso di verificare che nelle lunghe percorrenze i MAN TGX garantiscono un contenimento notevole dei consumi e queste statistiche migliorano ulteriormente nel momento in cui il veicolo viene utilizzato da un autista formato: educare alla guida comporta un utilizzo consapevole del camion. Anche per questo è importante che l’autista lavori nelle migliori condizioni possibili: i nuovi MAN TGX risultano essere più spaziosi e silenziosi grazie a un elevato comfort di bordo, apprezzabile nei momenti di guida e di riposo”. Per quanto riguarda i servizi post?vendita, Cab Log ha un rapporto storico con la Concessionaria Gazzola di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, che garantisce un servizio accurato per assistenza e manutenzione, nel veloce reperimento dei ricambi e per fornire informazioni, soprattutto sulla parte elettronica e di gestione del veicolo.
ottimizzare lo sfruttamento delle risorse e permettere un’integrazione dati intuitiva. Grazie al supporto offerto dalla rete di concessionari Thermo King, i parchi veicoli dispongono di un’assistenza proattiva ed efficiente in tutta Europa che consente di ridurre al minimo i tempi di inattività. L’accesso a dati e diagnosi in tempo reale rende inoltre i concessionari Thermo King consulenti per le soluzioni, in grado di prevedere e soddisfare le esigenze dei clienti.
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QUANDO LA PASSIONE CONTA: GI.MA. PASSA DA UNO A OLTRE 130 VEICOLI
LA SFIDA DEI DUE COGNATI: TRASFORMARSI DA PADRONCINI A FLOTTA STRUTTURATA E dire che Luigino Zuccali, principale fondatore di Gi.Ma. (acronimo per Gigi e Mario), iniziò con una società monoveicolare. Nel 1988 propose al cognato Mario Quarti, ai tempi dipendente di un’azienda metalmeccanica, di provare a mettersi al volante di un camion, essendosi presentata l’opportunità in una piccola azienda di trasporto con cui Zuccali condivideva alcuni committenti. È bastato
davvero poco, neanche un anno, per i due cognati, scoprire che li accomunava la passione per l’autocarro. Quella passione che negli anni li ha portati a costituire un parco di 89 articolati (trattori in massima parte Volvo Trucks con semirimorchi multibrand) e 45 motrici, che trovano il loro riferimento nella sede di Pozzo d’Adda (16mila mq) e movimentano merci principalmente nei Centro lo-
gistici di MD a Trezzo sull’Adda (35mila mq) e Mantova (20mila mq). L’incontro con Thermo King avviene nel 1994, ma la vera svolta che ha portato Gi.Ma. a stringere una partnership con il produttore statunitense - marchio di Ingersoll Rand - è stato l’arrivo, negli Anni Duemila, della generazione dei gruppi frigo SLX e dei frigo per le motrici. “Per noi un aspetto essenziale - spie-
ga Mario Quarti - è rappresentato dall’assistenza: qualche incertezza può sempre presentarsi. Diamo massima importanza alla qualità del prodotto e alla serietà del fornitore, ma anche alla fase successiva all’acquisto: in Enrico Bonvini e Renato Cravino abbiamo trovato un riferimento prezioso. Per noi, prima che il prezzo, la differenza la fanno le persone”.
GI.MA. TRANS PRIMA IN ITALIA A CONIUGARE METANO E GRUPPO FRIGOBLOCK ELETTRICO
Il massimo del green
Luigino Zuccali nel 1989, insieme al cognato Mario Quarti, ha dato vita a un’azienda che oggi conta 89 articolati e 45 motrici.
INSTALLATI SU MOTRICE SCANIA DA 340 CV, I NUOVI GRUPPI FRIGO, DISTRIBUITI IN ITALIA DA THERMO KING, SONO AZIONATI DA UN ALTERNATORE COLLEGATO AL MOTORE ALIMENTATO A METANO LIQUIDO. I VEICOLI, CON DUE CELLE LAMBERET, VIAGGIANO A -24 GRADI PER CONSEGNARE SURGELATI. FORNITI DA TECNO SERVICE CON L’ASSISTENZA DI R&C SERVICE COMPANY, SI TRATTA DEI PRIMI DUE ARTICOLATI FRUTTO DI UNA SCELTA SOSTENIBILE CHE BEN SI COLLOCA NEL MODUS OPERANDI DELL’AZIENDA BERGAMASCA.
C
MAX CAMPANELLA POZZO D’ADDA
oraggio tipicamente bergamasco. Voglia di guardare avanti e proiettarsi nel futuro. Mente a perta alle innovazioni. C’è tutto questo e di più nella scelta, certamente pionieristica, di Gi.Ma. Trans nell’inserire nella flotta, prima azienda di trasporto italiana, due autocarri alimentati a metano con gruppo frigo ad azionamento totalmente elettrico. Fondata nel 1989 dai due soci - nonché cognati - Mario Quarti e Luigino Zuccali a Trezzo sull’Adda, al confine tra le province di Bergamo e Monza Brianza, Gi.Ma. Trans sta adoperando su base quotidiana due Scania da 340 cv alimentati a LNG, equipaggiati con gruppo di refrigerazione Frigoblock elettrico, fun zionanti attraverso un alternatore collegato al motore. Consegnati da Tecno Service di Piacenza, col supporto di R&C Service Company di Caponago, che si occuperà dell’assistenza, rappresentano l’eccellenza Frigoblock - marchio distribuito in Italia dalla Rete Thermo King - quanto a gruppi frigo dal minor impatto ambientale. I due mezzi - gommati Michelin con sponda caricatrice Anteo - sono già all’opera nel Nord Italia, al servizio della clientela di Gi.Ma., rappresentata da importanti gruppi della Distribuzione Organizzata quali MD, In’s Mercato (del Gruppo PAM) e Panta Frost. “I due veicoli - spiega Stefano Quarti, rappresentante della
seconda generazione delle famiglie al timone dell’azienda bergamasca con il fratello Luca e le cugine Simona e Roberta - effettuano trasporto di surgelati viaggiando a -24 gradi. Avevamo bisogno dell’assoluta necessità di tenere il freddo soprattutto nei mesi estivi, quando basta l’apertura delle portiere per il carico-scarico per far salire vertiginosamente la temperatura. I quasi 30mila watt di potenza di questo gruppo frigo consentono la massima tranquillità”. Com’è nata la scelta di acquisire due veicoli con un allestimento sostenibile certamente all’avanguardia? “Gi.Ma. Trans - risponde l’ingegner Marco Tosi, Sales Manager Italy & Israel Thermo King - è nostro cliente storico. Dal mio arrivo in Thermo King non mi sono mai mancate le occasioni di far loro visita. La percezione di un’a zienda proiettata al futuro è immediata. Quando abbiamo proposto di mettere alla prova un’unità elettrica con risparmio di gasolio, nel giro di trenta secondi hanno accolto l’idea, dimostrando un’apertura mentale tutt’altro che scontata. Qui non si tratta di fare questioni di prezzo iniziale, ma di puntare sul lungo termine, con la consapevolezza che l’investimento di oggi renderà sicuramente in termini di risparmio e miglior efficienza, garantendo quindi un miglior servizio al cliente finale”. L’altra faccia della medaglia è anch’essa di grande importanza. “Per la nostra clientela - spiega Mario Quarti utilizzare veicoli a basso im-
patto ambientale è un biglietto da visita importante. Questi due veicoli prestano servizio per MD, che ha condiviso l’idea accogliendola con entusiasmo. Da sempre la nostra politica è puntare sulla qualità del servizio, e questa passa da
partnership con fornitori che garantiscono il meglio sotto ogni aspetto”. La “molla” che ha portato Quarti a sposare l’idea dei due allestimenti innovativi è stata un viaggio a Parigi: Enrico Bonvini di Tecno Service e Renato Cravino di R&C Service Company lo hanno in vitato a far visita a un’azienda di trasporto francese, che stava già adoperando i gruppi elettrici Frigoblock. Al ritorno, per l’imprenditore ber gamasco concretizzare in Italia quell’idea che stava già funzionando Oltralpe era più che un’ipotesi. “Ridurre il consumo - prosegue Mario Quarti - è una priorità per contenere spese inutili e salvaguardare l’ambiente: da un’analisi della geolocalizzazione dei mezzi qualche anno fa abbiamo scoperto che solo per le volte in cui un nostro mezzo è fermo a motore acceso si consumano dai 40 ai 50 litri al mese. Siamo inoltre consapevoli che la committenza è sempre più attenta all’innovazione e, fiduciosi di lavorare con partner che ben conosciamo, abbiamo provato i primi due veicoli. E stiamo già predisponendo tutto per raddoppiare con altri due mez zi: manca solo qualche ul tima modifica da apportare”.
Da sinistra: Pierfranco Libé di Thermo King; Renato Cravino di R&C Service Company; Stefano Quarti di Gi.Ma. Trans; Marco Tosi, Sales Manager Italy & Israel Thermo King.
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GOODYEAR / INNOVAZIONI PER RIDURRE I COSTI E MIGLIORARE LE PRESTAZIONI FUORISTRADA
OTR a prova di risparmio GOODYEAR ESTENDE LA SUA OFFERTA DI SERVIZI DIGITALI ANCHE AI VEICOLI
OTR,
LANCIANDO SUL
GOODYEAR PROACTIVE SOLUTIONS TPMS HEAVY DUTY. QUESTA SOLUZIONE, IN MERCATO
COMBINAZIONE CON I PRODOTTI E SERVIZI PREMIUM DI
GOODYEAR, È DESTINATA A SUPPORTARE LE FLOTTE
OTR PER OTTIMIZZARE LE PRESTAZIONI DEI PNEUMATICI, RIDURRE IL TEMPO DI FERMO VEICOLO E MIGLIORARE
N
LINO SINARI PARIGI
essun limite per Goodyear. Dai veicoli da competizione agli aeroplani, fino ai veicoli lunari, in una storia lunga 125 anni, Goodyear ha contribuito in modo costante all’evoluzione della mobilità. Oggi, per rispondere alle nuove sfide dell’industria dei veicoli e degli equipaggiamenti fuoristrada (OTR), il produttore americano presenta due innovazioni digitali ideate per aiutare le flotte OTR a ridurre il loro costo totale di possesso. Così, dopo il grande successo di Goodyear Proactive Solutions, il completo pacchetto
IL COSTO TOTALE DI POSSESSO. di soluzioni per le flotte di autotrasporto presentato nel 2016, oggi Goodyear estende la sua offerta di servizi digitali anche ai veicoli OTR, lanciando sul mercato Goodyear Proactive Solutions TPMS Heavy Duty, un sistema basato sui dati che permette di monitorare con precisione e in tempo reale la pressione dei pneumatici. Questa soluzione, in combinazione con i prodotti e servizi premium di Goodyear, è destinata a supportare le flotte OTR per ottimizzare le prestazioni dei pneumatici, ridurre il tempo di fermo veicolo e migliorare il costo totale di possesso. Il sistema Goodyear TPMS Heavy Duty permette di ri-
CoMe funziona eMTraCk E MTrack, disponibile per impieghi edili, minerari, nelle cave e portuali, in tutto il mondo, comprende un nuovo scanner manuale che consente ai tecnici Goodyear di misurare la pressione di gonfiaggio e la profondità del battistrada in modo più rapido e accurato. I dati registrati vengono caricati automaticamente e in modo sicuro via Bluetooth su un Cloud protetto per un’archiviazione sicura dei dati. Usando la nuova App Goodyear EMTrack, gli utenti finali possono scaricare dei report in tempo reale, personalizzabili e facili da leggere, che mostrano le prestazioni dei pneumatici. È possibile tracciare i pneumatici verificando se sono attualmente utilizzati, se sono in stock o se sono stati ritirati dalla circolazione. EMTrack può anche aiutare a prevedere la durata del pneumatico, in termini di ore, costo e usura, il che permette anche una previsione di spesa più accurata.
durre al minimo gli incidenti legati ai pneumatici (fino all’85 per cento) e, di conseguenza, i tempi di fermo veicolo, garantendo minori costi di riparazione e un aumento delle ore di lavoro fino al 15 per cento. Questi benefici saranno resi possibili grazie al costante mantenimento della corretta pressione dei pneumatici, oggetto di costante controllo. Goodyear Proactive Solutions TPMS Heavy Duty offre un importante potenziale di risparmio: ad esempio, per una pala caricatrice è possibile realizzare un risparmio annuo compreso fra 3.000 e 4.000 euro, per il fatto di non dover più effettuare controlli esterni della pressione di gonfiaggio, grazie a una vita media del pneumatico incrementata del 10-15 per cento e alla minimizzazione dei guasti ai pneumatici (che tipicamente si verificano una volta all’anno). La soluzione TPMS Heavy Duty di Goodyear Proactive Solutions include una telematica avanzata e una tecnologia di analisi predittiva brevettata, in grado di monitorare la pressione e la temperatura dei pneumatici e di comunicare agli operatori potenziali problemi prima che si verifichino. Ciò permette di adottare misure immediate per evitare danni e il fermo macchina. I sensori per il monitoraggio della pressione (TPMS), montati all’interno dei pneumatici, controllano costantemente la pressione e la temperatura degli stessi, e trasmettono queste informazioni a un server di Goodyear attraverso un sistema telematico a bordo del mezzo. Qui i dati vengono analizzati per comunicare agli operatori potenziali problemi prima che accadano, per prevedere la durata del pneumatico e per pianificare la manutenzione. A conferma dei concreti benefici che possono derivare dall’adozione di questo sistema, la società olandese ESD-
SIC - che ha sottoscritto un accordo quinquennale Goodyear Pro ac tive Solutions TMPS Heavy Duty per 4 pale caricatrici - ha stimato un risparmio di oltre 71.000 euro. I risparmi comprendono: 1.100 euro/an no derivati dall’eliminazione dei controlli quindicinali della pressione di gonfiaggio; 9.700 euro/anno dovuti alla minimizzazione dei guasti dei pneumatici (storicamente 1 guasto all’anno) e 17.600 euro grazie all’aumento della du rata del pneumatico del 10-15 per cento. Un ulteriore vantaggio di Goodyear Proactive Solutions TPMS Heavy Duty è la soluzione Track & Trace, un GPS incorporato che permette ai gestori delle flotte di localizzare i mezzi ed evitare la loro movimentazione non autorizzata o i furti. Goodyear Proactive Solutions TPMS Heavy Duty è già stato adottato con successo in varie applicazioni, come dumper, pale caricatrici e gru semoventi ed è ora disponibile in Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna, Svizzera e Regno Unito. “I recenti progressi della connettività ci permettono di aiutare i nostri clienti a ottimizzare l’utilizzo dei pneumatici e ridurre i loro costi di possesso. I mezzi OTR operano in ambienti estremamente ostili per cui i pneu matici rappresentano una componente essenziale per lo svolgimento delle loro attività - dichiara Luca Molgora, Sa les Commercial GM di Goodyear Dunlop Italia - Il sistema Goodyear Proactive Solutions TPMS Heavy Duty, ad esempio, può aiutare a evitare i comuni cali di pressione e le relative problematiche: un pneu matico gonfiato del 50 per cento in meno rispetto alla corretta pressione infatti può ridurre la sua durata del 72 per cento. Questa soluzione assicura un monitoraggio della temperatura e della
pres sione in tempo reale. Un’in formazione che viene poi utilizzata dagli algoritmi di Goodyear per prevedere la durata del pneumatico, garantendo la serenità dei nostri clienti OTR e aiutandoli a ottenere un maggiore ritorno dall’investimento sulla spesa per i pneumatici”. Goodyear produce una gam ma estremamente completa di pneumatici OTR che coprono tutti gli impieghi nel settore dell’edilizia, delle miniere (anche sotterranee) e delle cave, oltre che per gli impieghi di movimentazione portuale e per altri usi industriali. Questi pneumatici sono supportati da una rete di fornitori di servizi, con pro-
fessionisti altamente qualificati, che offrono un’ampia gamma di servizi e strumenti di gestione innovativi. Goodyear lancia anche una versione potenziata di EMTrack, il sistema di monitoraggio delle prestazioni dei pneumatici OTR. Il sistema EMTrack, ora altamente potenziato, permette una raccolta più rapida e ancora più accurata dei dati critici relativi ai pneumatici, come la profondità del battistrada, i livelli di gonfiaggio e altri indicatori che contribuiscono a ottimizzare la vita utile del pneumatico e a fornire un supporto in termini di previsione di durata e di spesa per i pneumatici OTR.
i sensori TPMs Heavy DuTy
I
sensori TPMS, che rilevano la pressione e la temperatura dei pneumatici, sono montati su ogni pneumatico. I segnali di questi sensori vengono ricevuti da un router a bordo del veicolo, che invia continuamente le informazioni al server di Goodyear tramite la rete mobile. Questi dati vengono poi analizzati usando gli algoritmi basati sulla tecnologia predittiva G-Predict sviluppata da un team di esperti Goodyear. Il server invia report giornalieri via email al gestore delle flotte. Nell’eventualità di un potenziale problema, il server invia delle allerte al gestore delle flotte via email e/o tramite una App in tempo reale, con l’ausilio di una grafica che mostra quale pneumatico è coinvolto e la gravità del problema. I sensori TPMS di Goodyear Proactive Solutions possono essere trasferiti ad altri pneumatici, se vengono montati pneumatici sostitutivi. Il router a bordo del sistema incorpora la funzione Track & Trace GPS che può identificare il luogo in cui si trova il mezzo, anche in caso di furto. Durante l’anno Goodyear lancerà un’altra App per gli autisti, per comunicare anche a loro in tempo reale un possibile problema.
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CONTINENTAL PRESENTA IL NUOVO CONTI CROSSTRAC PER STRADA E FUORISTRADA
Eroe dei due mondi
A
È SCESO IN CAMPO IL CAMPIONE DI RALLY AYRAT MARDEEV AL VOLANTE DEL SUO IVECO TRAKKER IN OCCASIONE DELL’EVENTO “CONSTRUCTION DAYS”, NEL QUALE IL PRODUTTORE TEDESCO HA PRESENTATO L’INTERA FAMIGLIA DI PNEUMATICI PER LA LOGISTICA DELL’EDILIZIA. NON SOLO GOMME: “CONTINENTAL È SEMPRE PIÙ UN FORNITORE DI SOLUZIONI, CON SERVIZI MODULARI CHE COMPRENDONO RICOSTRUZIONE E MONITORAGGIO DELLA PRESSIONE”, AFFERMA CONSTANTIN BATSCH, VICE PRESIDENT TRUCK TYRES REPLACEMENT EMEA.
MAX CAMPANELLA MALAGA
utocarri in discese ripide, che evitano un ostacolo dimostrando, sul campo, una stabilità assolutamente sorprendente. E, ciliegina sulla torta, l’autentica volata dell’Iveco Trakker che, guidato dal campione russo Ayrat Mardeev, decolla e atterra rimanendo incollato alla superficie, senza tentennamento alcuno. È lo show andato in onda a Malaga, al Caterpillar Demonstration and Learnig Center, palcoscenico scelto da Continental per mettere alla prova direttamente in cava l’intera famiglia di pneu matici cava-cantiere: l’RDT Master per escavatrici, l’EM Master per movimento terra e l’ultimo gioiello della gamma, il Conti CrossTrac, sviluppato per applicazioni su strada e fuoristrada.
Speaker dell’evento l’ingegner Constantin Batsch, classe 1971, dal 2014 Vice President Truck Tyres Replacement EMEA del produttore tedesco. “Negli ultimi 70 anni - spiega Constantin Batsch il movimento delle persone verso i centri urbani ha subito un’accelerazione. Nel 1950 soltanto il 30 per cento della popolazione mondiale viveva nelle città: si prevede che tale percentuale aumenti al 66 per cento entro il 2050. Poiché sempre più persone vivono in aree urbanizzate, il bisogno di alloggi, scuole, ospedali, uffici, depositi, fabbriche, strade e ferrovie aumenterà anch’esso e, di conseguenza, anche la domanda nel settore edilizio”. Ecco spiegato il motivo del focus di Continental sull’edilizia. Quest’anno il fornitore globale di soluzioni per il trasporto ha ampliato la gamma di pneumatici per il cava-can-
SOLUZIONI COLLAUDATE E GIÀ TESTATE IN CONDIZIONI ESTREME
CON I SENSORI LO PNEUMATICO DIVENTA INTELLIGENTE I sistemi di monitoraggio digitale ContiPressureCheck per singoli veicoli e ContiConnect per le flotte rappresentano la risposta di Continental alla necessità di garantire che pressione e temperatura degli pneumatici siano corrette: nelle condizioni più impegnative, come quelle dei cantieri edili e di scavo, efficienza e sicurezza sono fondamentali e, purtroppo, gli pneumatici sgonfi sono la principale causa di rotture e richieste d’intervento. “In media - spiega Paolo Giorgetti (nella foto), Responsabile Vendite Continental Truck Italia - un terzo degli pneumatici di una flotta è sotto gonfiato. I sistemi ContiPressureCheck e ContiConnect si basano su sensori installati da Continental negli pneumatici. Questi sensori intelligenti misurano temperatura e pressione dell’aria all’interno dello pneumatico fornendo dati per la successiva visualizzazione su un dispositivo, che potrebbe essere un palmare all’interno della cabina del conducen-
te, una postazione di lettura in cantiere o un portale che controlla l’intera flotta. Gli alert e le segnalazioni sono studiate in particolare per richiamare l’attenzione del gestore della flotta
sugli interventi necessari”. I sensori rappresentano il cuore dei due sistemi, disponibili sulle nuove linee per autocarri Conti CrossTrac e ContiEarth, che dunque sono tutti pneumatici “intelligenti”, già predisposti in fabbrica con i sensori. Qual è la differenza tra i due sistemi? “Il sistema ContiPressureCheck - precisa Paolo Giorgetti - visualizza i dati del sensore montato nello pneumatico all’interno della cabina del conducente o sul palmare e gli segnala il suo stato prima che diventi critico. È una soluzione per singoli veicoli, realizzata pensando al conducente, che può anche essere integrata nelle soluzioni telematiche usate per il monitoraggio dei mezzi. ContiPressureCheck è apprezzato sul mercato da cinque anni. ContiConnect monitora più mezzi e aiuta i gestori delle flotte a passare dalle routine di servizio manuali a una manutenzione mirata in tempo reale. ContiConnect si rivolge principalmente a flotte che
operano in un determinato cantiere o sito di costruzione”. ContiPressureCheck e ContiConnect hanno ampiamente fornito sul campo prova della loro validità. “Imprese di costruzioni e appaltatori di opere stradali - racconta Giorgetti hanno testato le soluzioni con gli pneumatici EM-Master, mentre movimentatori di cemento in polvere e ceneri volanti hanno testato i sistemi ContiConnect e, in otto mesi di utilizzo, non hanno più avuto richieste d’interventi su strada legati agli pneumatici: le richieste d’intervento fuori orario dovute a pneumatici si sono drasticamente ridotte grazie ai problemi segnalati in tempo ai conducenti”. Per valutarne la capacità di sopportare condizioni impegnative come calore e velocità estremi, ContiPressureCheck è stato testato persino sui monster-truck di Ayrat Mardeev e del team di rally russo Kamaz-Master durante il tratto nel deserto del rally Dakar.
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NEL CENTRO RICERCA&SVILUPPO DI HANNOVER È UNA MANAGER ITALIANA A OCCUPARSI DEI RICOSTRUITI
LUNGA VITA AI PNEUMATICI PREMIUM CON IL CONTILIFECYCLE G li pneumatici per autocarro Continental sono progettati per garantire massima economicità sia durante il ciclo di vita che dopo, soprattutto per quel che riguarda la carcassa: grazie alla loro robustezza, gli pneumatici Conti CrossTrac sono ricostruibili più e più volte. Il ContiLifeCycle inizia con il nuovo pneumatico e prosegue con le soluzioni di ricostruzione a caldo e freddo, rispettivamente ContiRe e ContiTread, che offrono allo pneumatico la possibilità di rivivere un intero ciclo alle massime prestazioni. Prolungando la vita degli pneumatici, ContiLifeCycle contribuisce
a ridurre il costo al chilometro e, dunque, i costi di gestione complessivi. Nel Centro di Ricerca&Sviluppo di Hannover a occuparsi del processo di rinascita delle famiglie di pneumatici ricostruiti premium è una giovane e brillante manager italiana: Francesca Romana De Risi (nella foto), Head of Development, una laurea in Chimica a Roma e Master in Olanda, ha il compito di occuparsi dello sviluppo dei pneumatici delle due famiglie ContiRe e ContiTread. “Ad Hannover - spiega De Risi - effettuiamo direttamente i test necessari che seguono la ricostruzione delle carcasse che Continental
Constantin Batsch, Vice President Truck Tyres Replacement EMEA di Continental.
tiere introducendo lo pneumatico per autocarri Conti CrossTrac, pensato per applicazioni miste on e off-road. MACCHINE EDILI PER DIVERSI TERRENI
Il nuovo prodotto è stato presentato in anteprima in occasione dell’evento “Continental Construction Innovation Days” di Malaga, dove Continental ha esposto la gamma completa di soluzioni
e pneumatici per ogni macchina, applicazione e lavoro sottolineandone il valore aggiunto per il settore dell’edilizia. “La crescita prevista dell’edilizia - prosegue l’ingegner Batsch - porterà a un incremento della domanda di macchine edili e, di conseguenza, del fabbisogno di pneumatici altamente specializzati per tale settore. Il nuovo Conti CrossTrac completa la già ampia gamma dedicata. Sviluppato pensando a
una logistica dell’edilizia che sia sicura, produttiva, efficiente e sostenibile, questo nuo vo prodotto rappresenta un reale valore aggiunto per i clienti del segmento cavacantiere”. I trasporti destinati ai cantieri edili e all’interno dei cantieri stessi possono essere assai impegnativi. Per garantirne l’efficacia, le attrezzature utilizzate devono operare in maniera affidabile, ogni giorno, sia su strada sia fuoristrada. I nuovi pneumatici Conti CrossTrac, basati sulle più moderne tecnologie, sono
acquista sul mercato esclusivamente con brand del Gruppo Continental. Dopo i test viene avviato il processo industriale ad Hannover o nel sito addizionale in Gran Bretagna. Su richiesta del cliente è possibile inoltre la ricostruzione “on casing”, per rispondere alla domanda di un autotrasportatore che desidera riacquistare esattamente le sue carcasse”. Oltre a offrire soluzioni di qualità per la ricostruzione, Continental si occupa anche della gestione delle carcasse, dall’ispezione all’acquisto, passando per lo stoccaggio e il trasporto, fino a giungere, ove necessario, allo smaltimento finale.
stati sviluppati per rispondere a tali complesse esigenze e assicurare un equilibrio ottimale per i due “mondi”, ovvero tra prestazioni su strada e fuoristrada. Scolpiture innovative e una mescola avanzatissima assicurano una flessibilità equilibrata che si accompagna a durabilità, trazione e robustezza, oltre a un’impressionante resistenza a lacerazioni, tagli e crepe per le condizioni più impegnative da una parte; dall’altra, la mescola del fondo è ottimizzata per assicurare bassa resistenza al ro-
Scegliere lo pneumatico giusto per ogni applicazione è essenziale per migliorare efficienza e sicurezza di singoli veicoli e flotte.
tolamento e chilometraggio elevato su strade asfaltate. Risultato? Il conducente può guidare agevolmente su qualsiasi superficie, come fa Mardeev al volante del suo Iveco Trakker: terreno sabbioso, appositamente bagnato per renderlo fangoso? Non c’è cunetta che tenga, tantomeno la necessità di frenare per evitare lo schianto con un’escavatrice: in caso di frenate improvvise e cambi di direzione, lo pneumatico Con ti CrossTrac non perde trat tività, mentre si converte in una gomma scorrevole quando la strada torna a essere regolarmente asfaltata. Sviluppati nel Centro Ricerca&Sviluppo Continental di Hannover, i modelli della famiglia Conti CrossTrac per i mercati europei nascono negli stabilimenti Continental di Otrokovice, in Repubblica Ceca, e Púchov, in Slovacchia. Le principali misure sono disponibili come pneumatico intelligente, già provvisto di fabbrica dei relativi sensori intelligenti che misurano temperatura e pressione dell’aria all’interno dello pneumatico. Fango, sabbia, roccia, strade non asfaltate: quando si apre un cantiere in centro città occorre trasportare tutto l’occorrente con applicazioni fuoristrada, macchine e veicoli edili devono operare su terreni impegnativi. Continental ha sviluppato la gamma ContiEarth, una serie di pneumatici per applicazioni fuoristrada, ciascuno dei quali è provvisto di una scolpitura speciale, personalizzata in base a specifici requisiti e specifiche necessità di pale, dumper o dozer usati nei lavori edili e di scavo. La gamma Conti Earth si compone di due linee di pneumatici: EM-Master e RDT-Master. La linea EMMaster per dumper articolati, pale e dozer è disponibile in
due versioni con scolpiture diverse: la versione E3/L3 assicura trazione, manovrabilità e buona proprietà autopulenti su terreni morbidi e fangosi; la versione E4/L4, con protezione elevata della carcassa, garantisce resistenza a lacerazioni, trazione e scorrevolezza su superfici dure e rocciose. La linea RDT-Master è pensata per dumper rigidi e offre elevata stabilità, durabilità e buona trazione anche a velocità sostenute sulle lunghe distanze. Come gli pneumatici Conti CrossTrac, anche EM-Master e RDT-Master sono pneumatici “intelligenti”, ovvero provvisti di fabbrica di sensori integrati già predisposti per i sistemi di monitoraggio ContiPressureCheck e ContiConnect. L’ASSISTENZA È FONDAMENTALE
Scegliere lo pneumatico giusto per ogni applicazione è essenziale per migliorare efficienza e sicurezza di singoli veicoli e intere flotte. Continental può contare su un’ampia rete di concessionari e rivenditori tra i suoi tecnici sul campo la cui principale responsabilità consiste nell’incontrare e consigliare il cliente sul campo, aiutarlo a scegliere lo pneumatico e le soluzioni digitali più idonee per la sua specifica applicazione e monitorarne i bisogni, fungendo così anche da interfaccia con la divisione Ricerca e sviluppo di Continental. Continental offre inoltre ContiFleetCheck, sistema che registra pressione, profondità della scolpitura e chilometraggio degli pneumatici, nonché i profili di danno e usura. ContiFleetReporting completa la gamma di servizi fornendo alle flotte un’analisi accurata delle prestazioni degli pneumatici del parco veicoli.
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INTERVISTA / TONI SILFVERBERG, DIRETTORE SALES & MARKETING DI NOKIAN HEAVY TYRES
“Esperienza scandinava al servizio di truck e bus”
D
FABIO BASILICO MAX CAMPANELLA NOKIA
al freddo Nord al resto del mondo il brand finlandese Nokian Tyres ha saputo sfruttare al meglio la lunga esperienza derivante dal contatto diretto con con dizioni operative off limits per ritagliarsi un ruolo di primo piano sul mercato internazionale dei pneumatici truck e bus. Nell’anno in cui la Casa scandinava festeggia i 120 anni di attività, abbiamo avuto l’occasione di appro fondire la sua strategia per il comparto del trasporto merci e passeggeri intervistando Toni Silfverberg, Direttore Sales & Marketing di Nokian Heavy Tyres. “Nokian Tyres produce pneumatici per autocarri e autobus, nonché i materiali di rigenerazione per pneumatici premium di tutti i segmenti per i mercati europei - esordisce Silfverberg - La nostra tradizione e il nostro retaggio si basano sull’esperienza acquisita dei pneumatici prodotti nelle regioni scandinave e alpine e ci consideriamo pionieri e leader nello sviluppo tecnologico per questa tipologia di prodotti e anche per pneumatici per autocarri e autobus. Nel 2017 abbiamo inoltre lanciato uno pneumatico premium molto competitivo per i mercati paneuropei dal nome No kian E-Truck. Questi prodotti faranno aumentare la nostra quota di mercato in Europa”. In Europa qual è la vostra strategia nel segmento Autocarro-Bus? Si punta a un’offensiva in alcuni Paesi in particolare? “La strategia di Nokian Tyres per il mercato europeo è uguale a quella su cui si fonda la nostra strategia di marca - risponde Toni Silfverberg - Vogliamo offrire tranquillità in tutte le condizioni ai nostri partner e ai con sumatori finali che utilizzano i nostri prodotti. Questo significa che la nostra offerta di
Chi è Con un’esperienza di circa 7 anni nel settore dei pneumatici, Toni Silfverberg è da oltre 2 anni Direttore Sales & Marketing in Nokian Heavy Tyres. In passato ha lavorato come Direttore Business Area Fleet presso la catena di servizi Vianor, un’altra Business Unit di Nokian Tyres. Inoltre, per tutta la sua carriera Toni Silfverberg ha lavorato con clienti del mondo dei trasporti e dell’industria sviluppando un approccio al business basato sui servizi e sull’offerta di prodotto, in collaborazione con distributori OEM. Al momento, è impiegato presso lo stabilimento di Nokia, in Finlandia, la sede centrale dell’azienda, e vive a Tampere, sempre in Finlandia. prodotti è di qualità premium e che collaborare con noi vuol dire assicurarsi un viaggio a lungo termine libero da ogni problema: ovvero quello che serve per far muovere un’azienda e il suo business nella giusta direzione”. Lo stesso vale per il mercato italiano, verso cui No kian Tyres mostra grande attenzione. “Quello italiano conferma il manager finlandese - è uno dei mercati più vasti in Europa in quanto a pneumatici per autocarri e autobus e naturalmente riserviamo un particolare interesse nei suoi confronti, anche attraverso il lancio di Nokian E-Truck. I nostri attuali rivenditori sono le principali guide per l’ingresso sul mercato dal momento che sono già conosciuti e possiedono familiarità con il nostro marchio e i nostri prodotti sin dal l’inizio della loro storia”.
Sul piano dei prodotti, com’è costituita oggi la famiglia di pneumatici Nokian per veicoli industriali e autobus? “Per il mercato europeo abbiamo un’offerta completa
per tutte le principali dimensioni di pneumatici per autocarri e autobus - precisa Silfverberg - Recentemente, nel corso del 2017, abbiamo anche lanciato una famiglia di
prodotti molto attesa per autobus a percorrenza urbana con rivestimenti laterali rinforzati. Anche la line-up del mercato di rigenerazione di Nokian Tyres prevede tre diverse famiglie di prodotti e tutto ciò sta rendendo la nostra offerta di pneumatici per autocarri e autobus ancora più completa e in grado di rispondere alle principali esigenze dei diversi mercati”. I materiali per la rigenerazione dei pneumatici sono prodotti nello stabilimento di Nokia, in Finlandia. Tutti i nuovi pneumatici per camion e autobus sono prodotti dai partner convenzionati, anche se i pneumatici sono interamente pensati e disegnati dagli ingegneri Nokian Tyres. Tutte le famiglie di prodotto di fascia premium come Hakkapeliitta, Hakka e E-Truck sono prodotte in Europa. Per il 2018 sono previste novità di prodotto per Truck o Bus? “Il 2018 si sta rivelando un al tro grandissimo anno per noi grazie a una serie di prodotti che hanno ampliato la nostra gamma - aggiunge Silfverberg - Nel corso dell’anno sarà lanciata una nuova famiglia di prodotti legata ai pneumatici per autocarri. Stiamo comunicando la nostra offerta ai mercati e ai nostri distributori attraverso una presenza attiva nelle più im-
“QUELLO ITALIANO DICE IL MANAGER FINLANDESE
- È UNO
DEI MERCATI PIÙ VASTI IN EUROPA IN QUANTO A PNEUMATICI PER AUTOCARRI E AUTOBUS E NATURALMENTE RISERVIAMO UN PARTICOLARE INTERESSE NEI SUOI CONFRONTI, ANCHE ATTRAVERSO IL LANCIO DI NOKIAN E-TRUCK.
RIVENDITORI SONO LE PRINCIPALI GUIDE PER L’INGRESSO SUL MERCATO DAL MOMENTO CHE SONO GIÀ CONOSCIUTI E POSSIEDONO FAMILIARITÀ CON IL NOSTRO MARCHIO E I NOSTRI PRODOTTI SIN DALL’INIZIO DELLA LORO STORIA”.
portanti fiere di settore e con una intensa comunicazione online sia sul nostro sito web che sui nostri social media. Da ultimo chiediamo a Toni Silfverberg qual è la principale caratteristica che distingue dai competitor i pneumatici Nokian per veicoli industriali? “Per quanto riguarda i pneumatici per veicoli industriali - spiega il Direttore Sales & Marketing di Nokian Heavy Tyres - i nostri impianti di produzione di Nokia in Finlandia, i macchinari e la velocità di automazione sono estremamente efficienti e tecnologicamente avanzati. Inoltre, attraverso le continue innovazioni e ai nuovi prodotti, anche i nostri pneumatici per settori specifici come silvicoltura, agricoltura, industria mineraria e portuale sono in assoluto prodotti premium inseriti nel segmento veicoli industriali”.
L’ESCLUSIVA TECNOLOGIA ARAMID SIDEWALL DI NOKIAN TYRES ANCHE PER TRUCK LEGGERI
L’estate della guida tranquilla L ’estate è ormai alle porte e Nokian Tyres propone una soluzione per godersi alla guida in tutta sicurezza la bella stagione. Si tratta dell’esclusiva Tecnologia Aramid Sidewall dedicata a Suv e van. Aramid Sidewall utilizza una fibra aramidica extra forte nei fianchi del pneumatico, rendendoli quasi indistruttibili. La tecnologia che già salvaguarda tutti i pneumatici Premium Suv di Nokian Tyres da quest’anno viene applicata anche alle gomme per truck leggeri, furgoni e camper. “Grazie alla Tecnologia Aramid Sidewall, i pneumati-
ci estivi Nokian Tyres per SUV e van Summer garantiscono la massima robustezza, sicurezza avanzata ed estrema durabilità. La fibra aramidica che usiamo nel composto rinforza il fianco del pneumatico, permettendogli di resistere meglio a urti e tagli da sassi, buche o cordoli sopraelevati, che altrimenti facilmente forano la gomma. Si tratta dello stesso materiale utilizzato dall’industria aerospaziale e da quella della difesa”, afferma Martin Drazík, Product Manager CE per i pneumatici Nokian Tyres. La Tecnologia Aramid Sidewall si trova ora in tutti i
prodotti Nokian Tyres per van e camper sul mercato, tra cui Nokian cLine Van, Nokian cLine Cargo e Nokian Weatherproof C. Gli automobilisti hanno l’imbarazzo della scelta in fatto di pneumatici Premium estivi firmati Nokian Tyres. Ci sono i grandi classici come il campione delle strade bagnate Nokian Line e la sua versione per l’alta velocità Nokian zLine. Il pneumatico Nokian iLine è stato sviluppato particolarmente per le condizioni dell’Europa centrale e principalmente per i veicoli più piccoli della famiglia con un’enfasi sul risparmio di carburante e su una eccellente protezione in aquaplaning. Chi guida un veicolo elettrico e ibrido apprezzerà il pneumatico altamente economico Nokian eLine 2 con un
I
NOSTRI ATTUALI
rating AA in fatto di resistenza al rotolamento. I prodotti estivi di Nokian Tyres hanno avuto successo nei test dei pneumatici estivi di questa primavera. La Garanzia Nokian Tyres Aramid copre i danni ai fianchi del pneumatico derivanti dall’uso normale. I clienti possono ottenere gratuitamente un nuovo pneumatico equivalente da qualsiasi rivenditore di pneumatici Nokian Tyres che partecipa all’iniziativa. Nokian Tyres, inoltre, fornisce la satisfaction promise. Se un acquirente, per qualsiasi ragione, non è soddisfatto delle sue nuove gomme Nokian, può cambiarle entro 14 giorni con un altro set di gomme. La satisfaction promise di Nokian Tyres è disponibile presso alcuni dealer selezionati.
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IN VISITA AL SITO BR PNEUMATICI DOVE NASCE IL RICOSTRUITO HANKOOK
Il ciclo della qualità LANCIATI L’ANNO SCORSO AL SALONE AUTOPROMOTEC, I PRIMI DUE MODELLI DELLA FAMIGLIA ALPHATREAD - RDH31 ED RDM09 VENGONO RICOSTRUITI A CALDO SULLE LINEE DELLO STABILIMENTO DI ZANÈ, SEGUENDO PROCESSI DI ASSOLUTA QUALITÀ CHE RISPETTANO I SEVERI STANDARD DEL PRODUTTORE PREMIUM. “L’IDEA CHE STA ALLA BASE DEL PROGETTO È OFFRIRE ALLE AZIENDE DI TRASPORTO UN SERVIZIO COMPLETO A 360 GRADI”, AFFERMA FILIPPO BUSIN, AMMINISTRATORE DELEGATO BR PNEUMATICI.
L
MAX CAMPANELLA ZANÈ
’attività di ricostruzione di pneumatici s’inserisce a pieno titolo tra quelle che abbinano un’importante valenza ambientale alla possibilità di ottenere consistenti risparmi. Stando al bilancio della ricostruzione di pneumatici in Italia redatto dall’AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) è di 60,8 milioni di euro il ri sparmio ottenuto nel 2017 nel nostro Paese grazie all’impiego di pneumatici ricostruiti. L’attività di ricostruzione consente inoltre di ottenere un risparmio economico in termini di spesa per l’utilizzatore finale, nonché significativi benefici ambientali: per produrre un pneumatico ricostruito si consumano me no energia e materie prime rispetto alla produzione di uno pneumatico
nuovo. Sulla base di questi elementi, Hankook ha lanciato in Italia la sua gamma Alphatread, pneumatici ricostruiti sulla base di carcasse di pneumatici con il suo marchio. Alphatread è una famiglia al momento costituita dai due modelli RDH31 per regionale e lungo e medio raggio e RDM09 per cava-cantiere, be toniere e opere gravose ed è frutto della collaborazione avviata da Hankook Italia con BR Pneumatici, produttore ve neto con linee di ricostruzione nello stabilimento di Zanè e, poco distante, headquarter a Thiene, in provincia di Vicenza. Presentato al Salone Autopromotec l’anno scorso, il brand Alphatread si propone come completamento della gamma Hankook TBR (Truck & Bus Replacement). “L’idea che sta alla base del progetto - precisa Filippo Busin, Ammi-
Da sinistra: Loris Dalla Costa, Responsabile stabilimento di Zanè; Filippo Busin, Amministratore delegato BR Pneumatici; Omar Russo, Truck & Bus Replacement Specialist Hankook Tire Italia.
nistratore delegato BR Pneumatici - è offrire alle aziende di trasporto un servizio completo a 360 gradi, dal nuovo al ricostruito comprese assistenza, manutenzione e officina mobile per interventi sul posto”. Siamo andati nel sito di Za nè ad assistere alla nascita dei due modelli, laddove l’azienda vicentina realizza an che pneumatici con il proprio marchio: una competenza nella ricostruzione che, accanto alla collaborazione iniziata da tempo con la commercializzazione dei pneumatici nuovi, ha convinto Han kook a stringere la partnership esclusiva. “Con mia grande soddisfazione - prosegue Filippo Busin, dal 1992 timoniere dell’azienda fondata dal padre Battista - abbiamo realizzato il progetto che avevo in mente sin dal 1993, quando per primi abbiamo scelto di proporre sul mercato pneumatici Hankook. Ai tem pi in Italia Hankook non aveva una struttura organizzativa forte e capillare come adesso: la nostra è stata una sfida, con vinti com’eravamo che il mercato italiano avrebbe apprezzato pneumatici di alta qualità, a un rapporto qualità-prezzo competitivo, scevro dalle inutili lungaggini burocratiche che si era spesso costretti a subire”. Ai tempi Busin acquistava direttamente a Seul; oggi è cliente storico di Hankook. In BR trasportatori di Veneto, Alto Adige, Emilia Romagna ed est Lombardia hanno trovato un riferimento per l’approvvigionamento di pneumatici nuovi, scoprendo e testando pneumatici Hankook. “Un marchio - prosegue l’Amministratore delegato BR - sinonimo di qualità eccellente nell’automotive: negli anni i nostri clienti han no verificato in prima persona che acquistando Hankook si ha la certezza di promesse mantenute e aspettative soddisfatte”. Su queste basi nasce la partnership che ha consentito ad Hankook di proporre sul mercato una sua famiglia di ricostruiti, optando prettamente per la ricostruzione a caldo, e a BR di utilizzare li nee e competenze collaudate nella ricostruzione. “I modelli Alphatread - precisa Busin nascono su stampi in acciaio realizzati appositamente per la carcassa Hankook, sono sagomati per riprodurre esattamente il disegno dei pneumatici nuovi, assoluta garanzia di resa. Dopodiché la produzione avviene con le nostre ri sorse umane, i nostri strumenti e le nostre presse”.
OMAR RUSSO, TRUCK & BUS REPLACEMENT SPECIALIST HANKOOK TIRE ITALIA
“PRONTI A FAR CRESCERE LA FAMIGLIA CON MODELLI PER BUS URBANI E TRAM” N el sito BR Pneumatici di Zanè la ricostruzione avviene a freddo e a caldo, sistema quest’ultimo scelto da Hankook per i suoi standard, che richiede una prospettiva a lungo termine. Loris Dalla Costa, 28 anni, una laurea in Geologia, da tre anni Responsabile dello stabilimento, ci accompagna in un vero e proprio “tour” alla scoperta della ricostruzione con un approccio decisamente scientifico. “La complessiva produzione industriale di BR Pneumatici - precisa Dalla Costa - può raggiungere un potenziale di 20-25mila pneumatici ricostruiti l’anno. Effettuiamo la rico-
struzione e riparazione di pneumatici per macchine movimento terra e trattori agricoli, per i quali occorre una marcata esperienza”. Target per la gamma Hankook Alphatread è raggiungere un volume di 2mila pezzi l’anno. “I due modelli Alphatread - prosegue il Responsabile del sito - nascono con un lavoro certosino, per garantire al cliente un prodotto che mantenga costante la sua qualità e il comportamento sulla strada: sono stati effettuati severi test in Corea sul prodotto finito, realizzato con le mescole che utilizziamo in BR Pneumatici”.
A quale categoria di trasportatori sono rivolti principalmente i due modelli? “Le prime due misure lanciate - risponde Omar Russo, Truck & Bus Replacement Specialist Hankook Tire Italia - di fatto sono quelle più richieste sul mercato del ricostruito: le stanno utilizzando flotte dimensionate e aziende di piccole e medie dimensioni. Il prossimo passo è implementare la gamma con nuove dimensioni, ad esempio per il trasporto passeggeri, quindi autobus urbani e tram. A quel punto la famiglia Alphatread potrà soddisfare le esigenze di tutti i professionisti che possono utilizzare
pneumatici ricostruiti, ovvero la quasi totalità delle aziende di trasporto, se si eccettuano quelle che, per tipologia di attività, non possono salvaguardare la carcassa”. Il messaggio finale è chiaro: il professionista monta Hankook o acquista un veicolo equipaggiato Hankook e, all’usura delle gomme, le fa ricostruire. “Alphatread - conclude Russo - per Hankook rappresenta l’ennesima dimostrazione di qualità della carcassa, per BR Pneumatici che la loro ricostruzione avviene seguendo processi di qualità che rispettano i nostri standard”.
LOGISTICA
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LE PROSPETTIVE DELL’INTERMODALITÀ NELLA DUE GIORNI A.L.I.S.
Le scommesse del Sistema Paese “IL PRINCIPALE OBIETTIVO DELL’EVENTO - HA SOTTOLINEATO IL PRESIDENTE A.L.I.S. GUIDO GRIMALDI - È LO SVILUPPO DEI TRASPORTI E LA GRANDE SCOMMESSA DELL’INTERMODALITÀ, LA CRESCITA SU SCALA INTERNAZIONALE E IL RISPETTO DELL’AMBIENTE ATTRAVERSO LO SVILUPPO DI UN TRASPORTO SOSTENIBILE ED EFFICIENTE. LA LOGISTICA E IL TRASPORTO SOSTENIBILE COMPRENDONO UNA SERIE DI TECNOLOGIE E
L
DI ATTIVITÀ CHE HANNO IL FINE DI RIDURRE L’IMPATTO AMBIENTALE DEI VARI ANELLI DELLA CATENA, MIGLIORANDO LA QUALITÀ DEL SERVIZIO A COSTI PIÙ COMPETITIVI”.
FABIO BASILICO SORRENTO
e grandi imprese, i porti italiani, le società di trasporti e dell’intermodalità si sono date appuntamento all’Hotel Hilton Palace di Sorrento a fine aprile per la due giorni di A.L.I.S., l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile che, nata a Roma nell’ottobre 2016 e presieduta da Guido Grimaldi, è riuscita in meno di due anni a diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale per l’intero settore dei trasporti e della logistica, potendo contare su 1.300 aziende associate, per un totale di oltre 140.500 unità di forza lavoro, un parco veicolare di oltre 103.000 mezzi con più di 2.700 collegamenti marittimi settimanali solo per le isole, più di 120 linee di Autostrade del Mare e ben 200 sedi territoriali italiane. All’insegna del suo motto “Italia in movimento”, A.L.I.S. è riuscita a focalizzare le attenzioni della platea di operatori del settore sulle nuove opportunità in gioco per la logistica del Paese. Al centro del dibattito i grandi temi del settore, i nuovi progetti e lo sviluppo di modalità di trasporto sempre più sostenibili ed efficienti, in grado di dare uno slancio all’economia italiana. “Il principale obiettivo di questo grande evento - ha sottolineato Guido Grimaldi - è lo sviluppo dei trasporti e la grande scommessa dell’intermodalità, la crescita su scala internazio-
nale e il rispetto dell’ambiente attraverso lo sviluppo di un trasporto sostenibile ed efficiente. Alis rappresenta le esigenze dell’intero settore dei trasporti e della logistica ed è l’espressione di una Italia in movimento. L’Unione Europea ha ribadito più volte la necessità di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra; la prosperità futura del nostro Paese dipenderà dalla capacità di tutte le sue regioni di rimanere pienamente integrate, sostenibili e competitive rispetto all’economia europea. Per questo fine è fondamentale poter contare su un sistema di trasporti sostenibile ed efficiente. La logistica e il trasporto sostenibile comprendono una serie di tecnologie e di attività che hanno il fine di ridurre l’impatto ambientale dei vari anelli della catena, migliorando la qualità del servizio a costi più competitivi”. L’Unione Europea ha deciso di dare evidenza nel corso del 2018 ai temi del trasporto multimodale. “L’intermodalità - ha aggiunto Grimaldi - oggi risulta avere i maggiori tassi di crescita degli ultimi anni, superando già i target fissati per il 2020 nel Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica. L’Italia è il primo mercato europeo con oltre 500 milioni di tonnellate trasportate, di cui 101 nel solo segmento Ro-Ro che ha registrato un incremento del 20,7 per cento rispetto al 2014 superando il traffico container relativo ai soli volumi di traffico naturale, origi-
ne-destino Italia, pari a 89 milioni di tonnellate”. “L’intermodalità, attraverso un preciso processo di trailerizzazione portato avanti dagli associati A.L.I.S., è cresciuta del 13 per cento rispetto allo scorso anno riducendo le emissioni di CO2 di quasi 1 milione di tonnellate nel solo 2017 - ha aggiunto il Presidente Grimaldi - Nel corso dello scorso anno, infatti, insieme ai nostri associati, abbiamo sottratto dalla strada circa 1.300.000 camion, pari a 35 milioni di tonnellate di merci in meno trasportate sull’intera rete stradale nazionale. Abbiamo inoltre contribuito in modo significativo all’economia aumentando le possibilità di occupazione creando 1.500 posti di lavoro nel 2017 con un incremento del 10 per cento rispetto al 2016”. Nel dichiararsi favorevole all’istituzione di un Ministero del Mare, “affinché il nostro Paese investa su un chiaro punto di forza, ossia l’Economia del Mare”, Guido Grimaldi ha illustrato i punti programmatici che A.L.I.S. intende sottoporre all’attenzione del nuovo Governo: il sostegno al processo di decarbonizzazione in atto mediane l’impiego di mezzi di trasporto puliti e a basso consumo energetico; la necessità di implementare la digitalizzazione del trasporto e della logistica; la formazione delle giovani generazioni al lavoro in ambito trasporti e logistica; la com petitività dell’intero sistema trasporti-
Guido Grimaldi, Presidente A.L.I.S.
stico e in particolare della flotta mercantile italiana - la terza tra quelle dei Paesi aderenti al G20 - al fine di mantenere un quadro fiscale stabile in linea con le linee guida dell’Unione Europea per migliorare ulterior-
mente la qualità e l’attrattiva della bandiera italiana e mantenere e migliorare le condizioni in cui la navigazione marittima possa effettivamente contribuire all’economia italiana ed europea.
a.L.is. faTTi & Cifre
Chi è: L’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile nasce dalla volontà di promuovere il trasporto intermodale in Italia, facendone conoscere i vantaggi alle aziende italiane che operano nel settore dell’autotrasporto. Nata a Roma il 17 ottobre 2016, i soci fondatori sono realtà di rilievo nel settore dei trasporti e della logistica. L’Associazione ha sede a Roma, in Via Rasella 157. Presidente: Guido Grimaldi Direttore Generale: Marcello Di Caterina Aziende associate: 1.300 Unità di forza lavoro: oltre 140.500 Parco veicolare: oltre 103.000 mezzi Collegamenti marittimi: più di 2.700 settimanali solo per le isole Autostrade del Mare: più di 120 linee Sedi territoriali: 200 Obiettivi: migliorare la competitività dell’Italia sia su nuovi mercati sia nei confronti di concorrenti Internazionali; continuità territoriale con le grandi isole; riscatto del Mezzogiorno; sostenibilità ambientale. Confalis: Confederazione di Associazioni e Federazioni promossa da A.L.I.S. in sinergia con Federazione Imprese che si adopera per portare all’attenzione delle istituzioni europee e nazionali le necessità e le aspirazioni delle imprese, facendone la priorità. 33.000 imprese per un numero complessivo di 320.000 addetti e 200 sedi. A.L.I.S. Service: società di servizi che offre agli associati A.L.I.S. un’ampia gamma di servizi a costi competitivi per le aziende del settore trasporti, logistica e intermodalità.
PALLETWAYS SI CONFERMA PARTNER LOGISTICO DI BUYER POINT
LA SOCIETÀ BOLOGNESE HA RINNOVATO IL SUO
L’erba del vicino
A
MICHELE S. ALTIERI MILANO
seguito dell’ottimo riscontro dello scorso anno, Palletways Italia ha confermato la sua partnership logistica in occasione
del la quindicesima edizione di Buyer Point, marketplace del Brico “home & garden”, tenutosi agli East End Studios di Milano. Palletways era presente a Buyer Point 2018 con uno stand espositivo e non solo: per agevolare la logistica
e il trasporto della merce, gli organizzatori hanno stipulato un accordo con la società, leader di spedizioni espresso su pallet in Europa, teso a offrire alle società espositrici il trasporto gratuito della spedizione di un pallet e condizioni agevolate per quelle successive. “Buyer Point - ha dichiarato il Presidente di Palletways Italia Albino Quaglia - è l’appuntamento B2B di riferimento per tutti gli attori del mondo del bricolage e giardinaggio; rappresenta un’interessante opportunità di networking e di business anche per le aziende italiane che puntano all’export. Anche que st’anno siamo scesi in campo come partner logistico di questo evento, che ci permette di mostrare la nostra dedizione a un settore per noi molto importante e di far sperimentare direttamente i nostri servizi”. L’edizione di Buyer Point 2018 ha avuto una forte connotazione internazionale con la presenza di ben 32 espositori di altri paesi e un focus
SUPPORTO AL MONDO DEL
BRICO CON LA PRESENZA A “HOME & GARDEN”. IN OCCASIONE DELL’EDIZIONE 2018 DEL MARKETPLACE È STATO OFFERTO ALLE SOCIETÀ ESPOSITRICI IL TRASPORTO GRATUITO DELLA SPEDIZIONE DI UN PALLET E CONDIZIONI AGEVOLATE PER QUELLE SUCCESSIVE.
Albino Quaglia, Presidente Palletways Italia.
particolare sull’Irlanda: grazie all’accordo con HAI (Hardware Association Ireland), gli espositori presenti hanno potuto confrontarsi con numerosi buyer irlandesi e sviluppare nuove opportunità di business. Operativo dal 2002, Palletways Italia è il primo Network specializzato nella movimentazione di merce
pallettizzata nel nostro Paese. Costituito da 110 Concessioni distribuite capillarmente sul territorio nazionale, il Network ritira, smista e distribuisce attraverso i tre hub di Bologna, Milano e Avellino oltre 10mila pallet a notte. Palletways Italia fa parte del Gruppo Palletways, di proprietà di Imperial Logistics, che movimenta in Europa 45mila pallet a notte attraverso oltre 400 concessionari e 18 hub.
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 270 / Giugno 2018
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COMBILIFT INAUGURA UFFICIALMENTE IL NUOVO HEADQUARTER
Sempre più in alto I
AZIENDA GIOVANE E DINAMICA, IL COSTRUTTORE IRLANDESE ESPORTA I SUOI CARRELLI ELEVATORI IN OLTRE 75 PAESI DEL MONDO. IL VENTESIMO ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE COINCIDE CON L’APERTURA UFFICIALE DELLA NUOVA SEDE: AL TAGLIO DEL NASTRO MARTIN MCVICAR, MANAGING DIRECTOR, E ROBERT MOFFETT, TECHNICAL DIRECTOR, ERANO AFFIANCATI DAL CANCELLIERE LEO VARADKAR E DAL MINISTRO A BUSINESS E IMPRESE HEATHER HUMPHREYS.
MAX CAMPANELLA MONAGHAN
l primo ministro in persona Leo Varadkar ha voluto essere presente, con il Ministro a Business e Imprese Heather Humphreys, all’inaugurazione del nuovo headquarter di Combilift, testimoniando l’importanza che riveste per l’intera Irlanda un’azienda giovane, moderna e in molti Paesi europei leader nella distribuzione di carrelli elevatori. Era il 1998, esattamente vent’anni fa quando Martin McVicar, Managing Director, a soli 26 anni, al fianco di Robert Moffett, Technical Director, dava vita all’azienda nel la cittadina di Monaghan, po sizione strategica ubicata com’è al confine con l’Irlanda del Nord: oggi qualcosa come 40mila macchine elevatrici con il marchio irlandese operano quotidianamente nel mondo, dall’edilizia alla cosmetica, dall’aeronautica all’alimentare. Dall’Irlanda i carrelli arrivano in oltre 75 Paesi del globo, tra i quali l’Italia, che raggiungono con il partner Euro Assi-
N
Da sinistra: Martin McVicar e Robert Moffett, rispettivamente Managing Director e Technical Director di Combilift.
CAMBIO AL VERTICE DI ROYAL MAIL GROUP
Rico Back neo timoniere
ominato dal consiglio di amministrazione di Royal Mail, dal 1° giugno scorso Rico Back è il nuovo Amministratore delegato di Royal Mail Group. Già Aministratore delegato del Gruppo GLS, Back succede a Moya Greene, che è stato alla guida della società britannica negli ultimi otto anni. Per quasi 30 anni la carriera professionale di Rico Back è stata legata strettamente alla logistica delle spedizioni. Nel 1989 fu nominato primo direttore generale di German Parcel. In seguito all’apertura del mercato europeo nel 1992 Back, originario di Am-
burgo, fondò General Parcel, società su scala europea che forniva servizi di spedizione in tutta Europa. Nel 1999 guidò la vendita di German Parcel a Royal Mail. Attraverso acquisizioni e la fondazione di nuove società si costituì un servizio transeuropeo di spedizione. Nel 2002 nacque il marchio standardizzato GLS (General Logistics Systems). Come Ad di Royal Mail Parcels, Rico Back è stato responsabile di tutte le attività internazionali e anche del settore nazionale delle spedizioni negli ultimi due anni. “GLS - ha dichiarato Peter
ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ BRITANNICA ARRIVA UN MANAGER TEDESCO CON TRENT’ANNI DI CARRIERA PROFESSIONALE TUTTI LEGATI ALLA LOGISTICA DELLE SPEDIZIONI. “IL MARCHIO GLS È CRESCIUTO CON SUCCESSO GRAZIE ALLA FORZA DI ROYAL MAIL”, HA DICHIARATO IL NUOVO NUMERO UNO.
stance, nelle due sedi di Roma e Milano e attraverso la sua rete di vendita e assistenza. Tra i clienti italiani molti operatori della Grande Distribuzione come Bricoman. “Io stesso precisa McVicar - mi sono recato in almeno 60 dei Paesi in cui sia mo presenti, ivi compresi quelli dell’area BRIC (Brasile, Russia, India e Cina, ndr). Visito regolarmente clienti in Gran Bretagna, Stati Uniti e Germania, i nostri tre principali Paesi per l’export, ma la nostra offensiva punta anche a Barbados, Trinidad e Tobago dove il feedback che riceviamo è molto positivo e molti dei nostri clienti vengono a visitare il nostro stabilimento in Irlanda”. La presenza del Cancelliere e del Ministro, accanto ai quali McVicar e Robert Moffett hanno tagliato il nastro e scoperto la targa esposta all’esterno, è la testimonianza di quanto sia importante Combilift non solo per l’economia irlandese. “Il nuovo spirito di collaborazione avviato dal nostro Governo con l’Irlanda del Nord - ha dichiarato Varadkar - trova in questo stabilimento nuova forza:
parte dei lavoratori in Combilift provengono dall’Irlanda del Nord e operano a stretto contatto con i loro colleghi irlandesi. L’eccellenza del prodotto, gli investimenti del ma nagement e l’entusiasmo della forza lavoro sono gli ingredienti che occorrono per consentire allo sviluppo dell’intera Irlanda di proseguire. Combilift è un’incredibile storia di successo: quando la società è stata fondata vent’anni fa aveva tre dipendenti, un progetto brillante e l’ambizione di renderlo realtà. Oggi gioca un ruolo significativo nel successo di Monaghan: auguro loro ogni successo per il futuro”. Celebrando il ventesimo anniversario di Combilift, McVicar ha annunciato che espanderà significativamente la forza lavoro con 200 nuovi posti nei prossimi tre anni. Frutto di un investimento di 50 milioni di euro, il sito occupa 46.500 mq di superficie. “Da quando abbiamo annunciato i nostri piani per questo stabilimento nel 2015 - ha aggiunto Martin McVicar - la forza lavoro è cresciuta di 230 unità: la combinazione di questo impianto di produzione all’avanguardia e la forza lavoro qualificata ci consentiranno di raddoppiare la produzione entro il prossimo quinquennio”. Combilift attualmente esporta il 98 per cento dei suoi prodotti attraverso la sua rete di rivenditori internazionali in 250 punti. La forza lavoro attuale è di 550 persone e nuove opportunità d’impiego si a priranno per tecnici qualificati, ingegneri progettisti, specialisti della logistica e della filiera e per altri con competenze meccatroniche ed elettriche. Oggi leader mondiale riconosciuto nel settore della movimentazione dei materiali, Combilift si caratterizza per la produzione di massa di prodotti innovativi personalizzati. “La personalizzazione di massa - ha precisato Martin McVicar - è la nuova frontiera per cliente e produttore: i clienti si aspettano sempre più prodotti su misura per le loro esigenze. Ascoltiamo e riceviamo feedback da clienti e rivenditori per identificare le soluzioni che meglio si adattano alle loro esigenze specifiche individuali”. Combilift investe il 7 per cento del fatturato annuale in Ricerca e Sviluppo per migliorare la capacità di personalizzazione e massimizzare il business per i clienti. “La flessibilità della nuova struttura - ha aggiunto il Managing Director - ci consentirà di continuare a soddisfare qualsiasi richiesta di soluzione personalizzata per la movimentazione dei materiali. Ci consideriamo molto più di un produttore di carrelli elevatori: con i nostri prodotti e servizi innovativi stiamo trasformando il settore dei trasporti e della logistica”. Combilift offre un servizio di progettazione logistica e di magazzino gratuito che consente ai clienti di toccare con mano i vantaggi che i prodotti dell’azienda irlandese possono apportare alla loro attività.
Long, Presidente di Royal Mail Group - si è affermata co me un forte caposaldo di Royal Mail Group. Con la nomina a Ad di Rico Back, Ro yal Mail si trova nella posizione ideale per continuare a operare con successo”. “Ho creduto nella forza di Royal Mail fin dal 1999. L’orientamento strutturale e strategico di Royal Mail - ha detto Rico Back ha messo GLS nella condizione di crescere con successo. Continuare ad ampliare questa crescita da una posizione di responsabilità è fonte d’ispirazione per me ed è la forza trainante delle mie azioni”. Moya Greene lavorerà con Rico Back fino al prossimo mese di settembre per assicurare un’agevole passaggio di consegne. James Rietkerk, direttore finanziario del Gruppo GLS, ha assunto anche il ruolo di Ad ad interim del Gruppo.
MOBILITÀ
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IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 270 / Giugno 2018
IVECO BUS SI AGGIUDICA UN NUOVO MAXI CONTRATTO
Aria pulita sotto la Tour Eiffel RATP (RÉGIE AUTONOME DES TRANSPORTS PARISIENS), ENTE AUTONOMO DEI TRASPORTI PARIGINI, HA ASSEGNATO AL MARCHIO DI CNH
INDUSTRIAL UN APPALTO PER LA FORNITURA DI 150 AUTOBUS URBANWAY NATURAL POWER A PARTIRE DAL 2019. NELL’AMBITO DEL PIANO BUS 2025, L’OBIETTIVO È RINNOVARE L’INTERA FLOTTA OPERATIVA NELLA METROPOLI FRANCESE CON MEZZI A BASSE
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MICHELE S. ALTIERI PARIGI
arigi più pulita è l’obiettivo che si è data RATP (Régie Autonome des Transports Pa risiens), l’azienda statale che ha in gestione la rete dei trasporti pubblici parigini, che nell’ambito dell’ambizioso Piano Bus 2025 intende, entro i prossimi sei-sette anni, rinnovare l’intera flotta di veicoli operativi nella metropoli francese con mezzi a basso impatto ambientale. In quest’avventura, che in Francia trova naturalmente il forte consenso della popolazione che vive nella capitale, RATP si affianca a partner che si dimostrano affidabili nel fornire prodotti giusti, già sperimentati e in grado di sostenere la sfida. Un esempio è il contratto che l’ente ha assegnato a Iveco Bus, brand di CNH Industrial, per l’acquisizione di 150 Urbanway Natural Power, autobus articolati da 18 metri in grado di funzionare a CNG (Compressed Natural Gas, ovvero Gas Naturale Compresso) e biometano. Questo contratto fa
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EMISSIONI.
seguito a quello del 2014 per la fornitura di circa mille autobus, a conferma della validità delle soluzioni Iveco Bus per la mobilità sostenibile.
Leader europeo nel settore degli autobus a gas naturale, con circa 6mila veicoli attualmente in circolazione, Iveco Bus costruisce questi autobus nello stabilimento
Da sinistra: Alain Batier, Director of the MRB department RATP, e Sylvain Blaise, Vice-President Iveco, Responsabile di Iveco Bus.
di Annonay, in Francia. Gli Urbanway NP che nascono nel sito di Annonay sono ecologici, efficienti in termini di costi e sono equipaggiati con il modernissimo motore Cursor 8 NP a gas naturale, prodotto da FPT Industrial, segmento dedicato a motori e trasmissioni di CNH Industrial, nello stabilimento di BourbonLancy. Ogni anno in questo sito francese vengono realizzati oltre mille motori Cursor 8 NP, impiegati nei settori del trasporto e dell’industria di tutto il mondo. Gli autobus Urbanway possono inoltre funzionare con biometano ricavato dagli scarti, che assicura un’impronta di carbonio pari a zero e contemporaneamente offre agli enti di trasporto pubblico e alle principali metropoli, perennemente alla ricerca di un paesaggio urbano più pulito, molti altri benefici ambientali tra cui migliore qualità dell’aria, riduzione del rumore e una gestione dei rifiuti più efficiente. Iveco Bus, attraverso il suo centro di Ricerca e Sviluppo di Vénissieux, in Francia, e RATP sono impegnati a collaborare per
risolvere alcune delle principali problematiche ambientali che interessano le aree urbane. Il modello Iveco Bus Urbanway è autentico pioniere nel TPL a basse emissioni, proponendosi, oltre che con trazione a metano, anche in una versione ibrida a batterie, operativa dall’anno scorso a Milano con 120 autobus forniti ad ATM, che si sta dimostrando sul campo configurazione idonea per il traffico urbano ad andatura lenta, con meno emissioni, meno rumore e più produttività. A fine 2015, a Bologna è stata consegnata una flotta di nove bus Iveco Urbanway Hybrid da 18 metri alla società di trasporti TPER (Trasporto Passeggeri Emilia Romagna). E la tecnologia è già diffusa in Gran Bretagna, Francia, Belgio e Spagna. Viaggiando in modalità cento per cento elettrica in prossimità delle fermate, Urbanway Hybrid come il cugino della gamma Crealis Hybrid, “best lounge in town” anch’esso per le vie di Bologna - è un autobus che si fa notare per basso impatto ma anche estrema silenziosità.
ACCANTO A URBANWAY I FRATELLI CROSSWAY, EVADYS, MAGELYS E DAILY
FAMIGLIA COMPLETA PER SODDISFARE OGNI ESIGENZA DI TRASPORTO
uerriero Iveco Bus nella sua offensiva nel segmento dei bus urbani, Urbanway è affiancato nella famiglia degli autobus per il TPL da Crossway, veicolo Iveco Bus che in assoluto ha catturato la maggiore attenzione della clientela nel 2017. Premiato in diverse gare di TPL (296 unità a Cotrap Bari, 61 a ARST Cagliari, 59 a Gruppo Arriva, 73 a SAD Bolzano, 90 a Acamir Napoli), in tutte le versioni possibili dall’LE al Normal Floor Crossway si dimostra veicolo ideale per trasporto pubblico e privato, urbano, interurbano e scolare, per qualità produttiva e costo di proprietà. L’anno scorso è stata lanciata la versione CNG e quella a tre assi, modelli che consentiranno quest’anno di consolidare la sua affermazione sul mercato. Equipaggiato con propulsori FPT Industrial, Iveco Crossway viene prodotto nella fabbrica ceca di Vysoke Myto, stesso sito nel quale nasce Evadys, veicolo da navetta shuttle e per servizi crocieristici lanciato due anni fa al Salone di Courtrai, sul mercato da maggio 2017. Quello in
corso è l’anno pieno dell’Evadys che sta dando al team di Iveco Bus - guidato da Sylvain Blaise, Vice-President Iveco, e in Italia da aprile 2017 da Davide Pollano, EMEA Bus South Europe Business Director Iveco - grandi soddisfazioni in Spagna: si tratta di un veicolo che risponde alle esigenze di operatori turistici che vogliono un mezzo versatile, adatto per servizi veloci e cittadini così come per tragitti medio lunghi. Il range Iveco Bus è completato da Magelys per il segmento dei coach long distance e da Daily, “Minibus of the Year 2017”, famiglia che l’anno scorso si è arricchita delle versioni Start e Tourys. Della gamma Iveco fa inoltre parte il brand Heuliez, che quest’anno vedrà scendere in campo il 12 m full electric plug-in, modello che andrà a completare la famiglia di autobus da 12 e 18 m, urbani corti e lunghi che in Francia incontrano i desideri di numerose aziende di TPL che vogliono un veicolo dall’inconfondibile design.
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