Leaseplan Italia / Le prospettive della mobilità secondo Alfonso Martinez Bridgestone / Alta qualità nella ricostruzione a freddo del marchio Bandag Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXVIII - N. 271 / LUGLIO-AGOSTO 2018 - Euro 5,00
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
Cos’è il Seminuovo lo spiega il Direttore di Iveco Mercato Italia
Mihai Radu Daderlat Un business e una sfida I VEICOLI CHE RIENTRANO DAL BUY BACK E CHE HANNO DATO VITA AL PROGRAMMA SEMINUOVO HANNO UN CHILOMETRAGGIO MASSIMO DI 400MILA KM E UN’ETÀ MEDIA DI 2-3 ANNI. IN CASA
IVECO, VENGONO RICONDIZIONATI E RIVENDUTI CON LA GARANZIA DI DUE ANNI. SONO VEICOLI EURO 6, DOTATI DI TECNOLOGIA SCR E, IN PRATICA, RAPPRESENTANO UNA NUOVA E COMPETITIVA OPPORTUNITÀ COMMERCIALE PER LA RETE DI VENDITA, EQUIPARABILE ALL’OFFERTA DEL NUOVO PER QUALITÀ COMPLESSIVA, DOTAZIONI TECNOLOGICHE E SERVIZI OFFERTI.
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
Paolo Altieri e Fabio Basilico a pagina 4
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Lo storico dealer Renault Trucks nel network dell’azienda di noleggio francese
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Il gruppo guidato da Giacomo Maurelli rafforza la sua già estesa attività
VAI PUNTA FORTE SU FRAIKIN M TRUCK AL SERVIZIO DEL TRASPORTO nche l’Italia è ormai pro tagonista nel noleggio di veicoli da lavoro. Lo dimostra chiaramente l’espansione del network del Gruppo francese Fraikin, specializzato nel noleggio di veicoli industriali e commerciali, che oggi può vantare tra i suoi rappresentanti anche la storica concessionaria VAI di Brivio
(Lc), nome di riferimento per Renault Trucks in tutto il Nord della Lombardia. Dagli uffici di Brivio, o della filiale commerciale di Piantedo (So), lo staff VAI, capitanato dal titolare Armando affiancato dai figli Marco e Ma nuela Gilardi, si occuperà non solo della vendita del nuo vo e dell’usato ma anche di proporre
ai numerosi clienti della concessionaria la novità del noleggio di veicoli nuovi come formula alternativa al classico acquisto. Abbiamo intervistato l’Amministratore Unico Armando Gilardi e il figlio Marco in occasione di un incontro presso la loro sede.
VOLVO TRUCKS
PETRONAS
PIACENZA RIMORCHI
Compleanno dell’ammiraglia
Basilico a pagina 10
Vero genio dei lubrificanti
Servizio a pagina 46
A pagina 20
Ritorno di un grande marchio
Campanella a pagina 40
a scelto Trento e la sua Interservice, braccio operativo nel Nord Italia, per il primo meeting delle officine M Truck, network con il quale il Gruppo Maurelli si propone con un servizio di assistenza capillare sul territorio italiano, in grado di offrire alle aziende di trasporto un’assistenza multimarca di truck (per tutte e
sette i marchi di camion presenti sul nostro mercato) e semirimorchi. Con il supporto di partner importanti - tra questi Firestone, Kögel, SAF-Holland, Wabco e ZF - l’obiettivo è tanto ambizioso quanto di fatto dietro l’angolo per il Gruppo guidato da Giacomo Maurelli: andare oltre l’assistenza, proponendo attraverso tutte le
MAN TRUCK & BUS
ALTIMANI LIFT
Lion’s City per Deciso attacco Bologna e Verona al Sudamerica
Servizi a pagina 56 e 62
Sinari a pagina 26
officine una serie di servizi a valore aggiunto, soluzioni per l’autotrasporto che - per qualità, disponibilità e capillarità della Rete - si possono trovare solo presso le officine brandizzate con il “fattore M”, preso in prestito dal cognome del fondatore. A pagina 45
All’interno inserto sul mondo dei veicoli commerciali
N° 271 / Luglio-Agosto 2018
IL MONDO DEI TRASPORTI
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IL CEO STEFANO LAGGETTA SPIEGA LA FILOSOFIA DEL NOLEGGIO SECONDO LOMBARDIA TRUCK
Si cresce bene con TeamRent FONDATA DALLE TRE CONCESSIONARIE IVECO ATL, MILANO INDUSTRIAL E TENTORI, TUTTE CONCENTRATE NEL TERRITORIO LOMBARDO, TEAMRENT PUNTA A OFFRIRE SOLUZIONI “TAILOR MADE”: QUALITÀ DI SERVIZIO, FIDELIZZAZIONE DELLA CLIENTELA GIÀ ACQUISITA E CONQUISTA DI NUOVA. MASSIMA ATTENZIONE ALLE SOLUZIONI PER UN TRASPORTO SOSTENIBILE: NELLA GAMMA TROVANO POSTO PRODOTTI A TRAZIONI ALTERNATIVE, DAL METANO ALL’ELETTRICO.
F
MICHELE S. ALTIERI MILANO
idelizzare la clientela della regione più operosa d’Italia, preparando per tempo le giuste soluzioni per rispondere alle difficoltà del mercato. È la mission con cui, nella galassia Lombardia Truck, dieci anni fa nasce Team -
Rent, in tempi di grande euforia del mercato, quando iniziava a fare capolino la cre scente richiesta di maggiore flessibilità nella gestione della flotta. Per rispondere a tale necessità, le Case costruttrici, attraverso le loro Captive, misero in campo strumenti finanziari quali buy back e leasing operativo. Nel 2010-2012, complice la
crisi strutturale, alla prima necessità si aggiunse la problematica della fragilità finanziaria della clientela e quindi dell’accesso al credito. “Le Case - spiega Stefano Laggetta, CEO TeamRent - si videro costrette ad abusare di questi strumenti e diedero origine a un circolo vizioso del quale, solo oggi, si comincia a com-
prendere quali siano gli allarmanti contorni”. Il Gruppo Lombardia Truck, che riunisce tre concessionarie Iveco tra le più importanti del panorama nazionale - ATL, Milano Industrial e Tentori, tutte concentrate nel territorio Lombardo - intuì per tempo le difficoltà cui sarebbe andato incontro il mercato e cominciò a preparare la so-
luzione. Per decisione delle famiglie fondatrici, che ancora oggi compongono il capitale sociale delle holding e amministrano le società operative, nacque così TeamRent. “A differenza di tutti i nostri competitor che sono di fatto “generalisti” - precisa Laggetta - forti di oltre 60 anni di esperienza sul
territorio nella vendita di veicoli Iveco e relativi allestimenti, di cui gran parte realizzati tramite la nostra carrozzeria industriale, nell’assistenza, erogata direttamente tramite oltre 40 officine nella nostra area, con il noleggio strutturato e professionale a breve e lungo termine abbiamo completato la gamma di servizi offerti dalle nostre con -
cessionarie sul territorio lombardo”. “Una scelta diversa - coninua Stefano Laggetta orientata a offrire soluzioni ‘tailor made’: qualità di servizio, fidelizzazione della clientela già acquisita e conquista di nuova. La collocazione geografica, viste le problematiche legate all’inquinamento del ter-
ritorio e la sensibilità della Regione Lombardia, della Città Metropolitana di Milano e delle Amministrazioni Comunali dell’hinterland, ci rende molto attenti a offrire soluzioni per un trasporto sostenibile. Grazie ai prodotti Iveco, siamo in gra do di offrire la gamma più com pleta di prodotti a trazioni alternative: CNG, LNG ed elettri-
POCHI E QUALIFICATI MARCHI PER MOTRICI, RIMORCHI E ALLESTIMENTI
PER LA CLIENTELA SELEZIONATA VEICOLI NUOVI IVECO, FIAT PROFESSIONAL E PIAGGIO L ombardia Truck significa vendita veicoli nuovi a marchi Iveco, Fiat Professional e Piaggio, commercio di rimorchi e semirimorchi, di ricambi originali, di primo impianto o equivalenti, costruzione e commercializzazione di allestimenti per veicoli e assistenza sul territorio tramite 40 officine (cinque dirette e 35 autorizzate). Le Concessionarie che compongono il capitale sociale di TeamRent sono ATL, Milano Industrial (nata nel 2010 dalla fusione di Milanocarri e Ambrosianacarri) e Tentori, tre nomi storici del panorama del veicolo industriale in Lombardia che sviluppano un fatturato di oltre 200 milioni di euro, occupano oltre 250 persone e gestiscono le province di Sondrio, Lecco, Como, Milano, Varese e Pavia. In coerenza con il mezzo secolo di storia del Gruppo, TeamRent - fatte salve particolari e specifiche esigenze - si concentra sui marchi rappresentanti dalle concessionarie: per i veicoli industriali da 3,5 t in su opera con il prodotto Iveco;
per la parte bassa della gamma utilizza veicoli Fiat Professional e Piaggio; per i semirimorchi Schmitz; sugli allestimenti si concentra su pochi e qualitativi marchi storici. “Quella che si rivolge a TeamRent - spiega il CEO Stefano Laggetta - è una clientela selezionata, radicata nel territorio lombardo ma con una vocazione internazionale, in continua evoluzione, pronta al cambiamento, che deve tenere sempre d’occhio l’efficienza della flotta, esigente e preparata tecnicamente. TeamRent non è un interlocutore che può considerarsi disponibile per tutti: solo la clientela migliore può godere dei nostri servizi. La nostra strategia, attraverso il controllo diretto di tutta la filiera, conoscenza del territorio e della clientela, consulenza tecnica-vendita-allestimento-assistenza-remarketing, ci consente di dare sempre risposte immediate ed elevatissimi standard qualitativi. I nostri obiettivi restano qualitativi e non quantitativi!”.
co”. Attualmente TeamRent, che non ha ambizione di grandi numeri, conta su una flotta di veicoli per il noleggio a breve termine e una di veicoli per il noleggio a lungo termine. “Il nostro modello - precisa Laggetta - non si rifà ai classici schemi dei competitor, che per raggiungere massa critica nel tempo più breve possibile sono costretti a trascurare la qualità del servizio, assumendosi altresì non pochi rischi sulla selezione della clientela”. “Noi siamo disposti a stringere veri e propri rapporti di partnership con i clienti e crescere insieme a loro - prosegue il CEO TeamRent - in funzione di quelle che sono le reali esigenze. Solo così possiamo consolidare i rapporti con la clientela più performante ed esigente che ormai non è più ‘price sensitive’ ma ‘time sensitive’. La nostra flotta è composta da veicoli di tutti i tipi, dalle motrici più specifiche ai trattori, per il traino dei semirimorchi, e i semirimorchi stessi. I settori ai quali ci rivolgiamo sono quelli del trasporto a lungo e medio raggio (logistica), distribuzione dell’ultimo miglio (cor rieri), raccolta rifiuti (igiene urbana), recupero materiali di riciclo (ecologia), trasporto derrate alimentari (grande distribuzione) e infine, anche se ancora in grande difficoltà a causa della crisi, materiali per costruzione (edilizia)”.
Stefano Laggetta, CEO TeamRent.
La flotta è composta da veicoli nuovi Iveco, con particolare attenzione alle trazioni alternative. “Alla nostra selezionata clientela - conclude Laggetta - proponiamo veicoli CNG e LNG per il noleggio a lungo termine ma anche per brevi periodi di prova. Il fo cus di TeamRent è rispondere con flessibilità alle esigenze della clientela e della loro com mittenza. Pertanto, rinnovando la tradizione del gruppo, accanto ai noleggi a breve termine con veicoli specifici abbiamo previsto un cospicuo plafond per il noleggio a lungo termine”. Un professionista che noleggia un veicolo da TeamRent ha a sua disposizione cinque officine direttamente gestite a Colico, Mol teno, Monza, Milano tangenziale Est e Varese, oltre alle officine autorizzate Iveco: 40 in Lombardia e 480 sul territorio nazionale.
IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it
Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).
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“I VEICOLI CHE
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MIHAI DADERLAT, BUSINESS DIRECTOR MERCATO ITALIA IVECO
RIENTRANO NEL PROGRAMMA
SEMINUOVO HANNO UN CHILOMETRAGGIO MASSIMO DI
400MILA
KM E UN’ETÀ MEDIA DI
Una nuova opportunità
2-3 ANNI - SPIEGA IL - VENGONO
MANAGER
RIPRESI IN CARICO DA
IVECO, RICONDIZIONATI E RIVENDUTI, HANNO LA GARANZIA DI DUE ANNI DELLA CASA MADRE, SONO TUTTI EURO 6 E DOTATI DI TECNOLOGIA
SCR; IN PRATICA, SONO UNA BUONA E COMPETITIVA OPPORTUNITÀ COMMERCIALE EQUIPARABILE AL NUOVO PER QUALITÀ COMPLESSIVA, DOTAZIONI TECNOLOGICHE E SERVIZI OFFERTI”.
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PAOLO ALTIERI FABIO BASILICO TORINO
’è usato e usato. Quello che da inizio anno propone Iveco con la campagna Stralis Seminuovo Euro 6 è qualcosa destinato a fare la differenza sul mercato dei veicoli pre-owned. Ne abbiamo parlato con Mihai Daderlat, Business Director Mer cato Italia Iveco. “Con Stralis Seminuovo Euro VI SCR ONLY, Iveco identifica una gamma specifica di veicoli fino a 4 anni di anzianità con un chilometraggio attorno ai 300/400.000 chilometri - esordisce il manager - Un’op portunità tecnologicamente avanzata e sostenibile per i clienti che necessitano di rinnovare i propri mezzi con tenendo l’investimento oppure per aziende che stanno avviando una nuova attività logistica. Per chi possiede un mezzo con classi di e missioni obsolete,
Mihai Radu Daderlat, Business Director Mercato Italia Iveco.
sostituirlo con uno Stralis Euro VI Seminuovo permette di risparmiare fino a 8.000 euro l’anno, recuperando le accise sul carburante”. “Il progetto Iveco è stato lan ciato a 2018 - aggiunge Da derlat - Sappiamo di non essere gli unici tra i costruttori ad avere questo business, dal momento che tutte le Case si trovano di fronte al problema di gestire la massa di veicoli che rientrano in base ai termini dei contratti di buy-back, secondo il quale il costruttore si impegna a riacquistare il veicolo precedentemente venduto a una data scadenza con un chilometraggio previsto e un prezzo fissato al momento del contratto. I veicoli che rientrano nel programma Seminuovo hanno un chilometraggio massimo di 400mila km e un’età media di 2-3 anni. Vengono ripresi in carico da Iveco, ricondizionati e rivenduti, hanno la garanzia di due anni della casa ma dre, sono
tutti Euro 6 e dotati di tecnologia SCR; in pratica, sono una buona e competitiva opportunità commerciale equiparabile al nuovo per qualità complessiva, dotazioni tecnologiche e servizi offerti, in particolare ora che a livello ministeriale è stata pianificata una riorganizzazione dei recuperi di accise sul carburante che ora penalizza i veicoli Euro 3 ed Euro 4. Quei clienti che hanno veicoli Euro 3 ed Euro 4 che normalmente, volendo cambiare veicolo, opterebbero non per un veicolo nuovo Euro 6 ma per un veicolo Euro 5 usato, con tutti i conseguenti probabili problemi di normativa antinquinamento, ora hanno la possibilità di avere direttamente un Euro 6. Secondo i nostri calcoli, con il Seminuovo i recuperi di accise arrivano a 8.000 euro l’anno”. La tecnologia SCR ONLY offre una serie di vantaggi al cliente: maggiore sicurezza in strada senza fermi forzati per
la rigenerazione del filtro antiparticolato e una maggiore efficienza nei consumi, grazie al fatto che i veicoli non hanno EGR, quindi non vi è nessuna perdita di potenza dovuta al ricircolo del gas di scarico. Dotati di motori Cursor 11 ed equipaggiati con un intarder best-in-class perfettamente integrato nei sistemi di assistenza alla guida, gli Stralis Seminuovi sono il mezzo ideale per missioni a lungo raggio. Oltre al risparmio, il cliente beneficia di una copertura unica nel mercato: fino a due anni di garanzia sulla catena cinematica e della tecnologia SCR ONLY per una maggiore tranquillità sulla strada. “In Italia abbiamo come obiettivo porre sul mercato almeno 1.500-2.000 unità di Seminuovo quest’anno - ammette Mihai Daderlat - Impresa non facile, il mercato è difficile e dobbiamo agire con la rete dei nostri concessionari; senza contare che ci sono le difficol-
IVECO ORECCHIA STORICA CONCESSIONARIA TORINESE HA GIÀ CONSEGNATO 15 VEICOLI
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GIANNI MELISI: “I CLIENTI COMPRENDONO I VANTAGGI DI UN SEMINUOVO”
rotagonista fin da subito dell’offensiva Iveco “Seminuovo” è la concessionaria Iveco Orecchia di Moncalieri (To). “A oggi abbiamo consegnato 15 veicoli ‘Seminuovi’ e siamo in trattativa per altri 5 - spiega Gianni Melisi, Responsabile Commerciale della divisione Veicoli Usati Iveco Orecchia, esperto di mercato dell’usato truck e presente in Orecchia dal 1977 - La vendita più significativa è stata alla Cooperativa Prowork a cui abbiamo consegnato già 5 veicoli. La Cooperativa è un nostro affezionato cliente, con un parco veicoli molto ampio, all’80 per cento Iveco, di media anzianità”. Operando quotidianamente sul campo, Melisi ha il polso della situazione per quanto riguarda le tendenze in atto nel mondo dell’usato e le potenzialità rappresentate dall’offerta “Seminuovo” Iveco. “La tipologia di clientela che sarà particolarmente interessata al nuovo segmento di business - prosegue Melisi - potrà comprendere
clienti con un parco veicoli ad anzianità media elevata, che non vogliono rinnovare totalmente i loro mezzi con veicoli nuovi, oppure clienti medio piccoli poco propensi a importanti investimenti ma con la necessità di veicoli addizionali o eventualmente sostitutivi”. Gli elementi vantaggiosi sono molteplici: Gianni Melisi ne è pienamente consapevole: “sicuramente l’estensione di garanzia presso la Rete Autorizzata Iveco, in abbinamento a un finanziamento ‘vincente’ con un anticipo inferiore (in valore assoluto) rispetto al veicolo nuovo e una rata competitiva e comprensiva dei servizi di assicurazione. Iveco Orecchia in più offre una rete di assistenza post-vendita che vanta 3 officine proprie dotate della miglior tecnologia disponibile e un magazzino ricambi con 6.500 metri quadrati di superficie a scaffale che garantisce il 95 per cento dei ricambi disponibili entro 48 ore”.
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ILLUSTRA LA NUOVA OFFENSIVA SEMINUOVO
e una importante sfida
tà burocratico-amministrative per quanto riguarda le pratiche delle singole Motorizzazioni civili locali per smaltire i necessari documenti che devono accompagnare le macchine che dall’estero arrivano in Italia. Va infatti tenuto presente che l’operazione Seminuovo di Iveco è internazionale e non riguarda solo il nostro Paese”. Iveco ha già registrato un centinaio di contratti per unità Seminuovo e la strada è spianata per aumentarne progressivamente la presenza sul mercato. “Il prezzo riflette la qualità oggettive delle macchine, relativamente fresche, Euro 6, poco chilometrate, top di gamma, con bassi costi d’esercizio e in grado sia di garantire l’efficienza dei servizi di distribuzione senza limitazione dell’accesso in aree urbane protette sia di operare sul medio e lungo raggio - continua Mihai Daderlat - Non dimentichiamo che ci sono Regioni come la Lombardia che
Irrompe sul mercato, anche in Casa Iveco, il fenomeno dei veicoli seminuovi.
si stanno attrezzando con politiche locali che dovrebbero vietare o limitare fortemente il transito nei centri urbani in alcune fasce orario ai mezzi Euro 4 in giù. È un evidente invito rivolto ai trasportatori che utilizzano veicoli datati ad accelerare il ricambio del parco”. L’apporto del network Iveco - 460 officine autorizzate e 35 concessionarie in Italia - è fondamentale per il successo dei Seminuovi. Dice ancora Daderlat: “A differenza dei concetti di pre-owned e Oktrucks che rimangono ovviamente validi per commercializzare macchine di tutti i tipi, nel nuovo progetto dell’usato Seminuovo la battaglia si fa con l’intera rete ed è una sfida secondo il mio parere storica, dal momento che non siamo solo noi di Iveco a dover gestire la massa enorme di veicoli che tornano indietro dal mercato anzitempo. Tutti i concorrenti stanno affrontando
TRE STRALIS EURO VI SEMINUOVI ALL’AZIENDA ABRUZZESE STORICO CLIENTE IVECO
questa problematica. Ma solo chi avrà la capacità di montare in fretta una struttura distributiva adeguata potrà vincere una sfida che inciderà sul futuro nei prossimi cinque-dieci anni. Solo una solida e competente organizzazione sarà in grado di affrontare anche i nuovi buy-back che arriveranno in futuro. Stiamo parlando di un business che interessa tutte le 35 concessionarie e le 460 officine del network, che devono essere pronte e preparate al fine di avere una rete agguerrita e robusta. Al network viene ovviamente fornito tutto il supporto possibile. Non c’è la logica del ‘chi c’è c’è e chi non c’è non c’è’. Il seminuovo è un mercato importante per tutti e potenzialmente ne è interessato tutto il territorio italiano, da Nord a Sud. Inoltre, Iveco si impegna con la garanzia diretta agli stessi criteri del nuovo e Iveco Capital si occupa di finanziare i clienti, questo fatto dovrebbe rendere questa offerta una cosa distinta e specifica, diversa da altre offerte sull’usato. Quella del seminuovo è inevitabilmente un’offerta specifica e distinta dalle altre offerte sull’usato, un gradino di mezzo tra il nuovo e l’usato classico”. Il differenziale di prezzo tra un Seminuovo e un veicolo nuovo è di circa il 25 per cento, anche se Daderlat mette in guardia dai facili confronti: “È un po’ riduttivo fa re un confronto diretto con il nuovo perché sull’usato le variabili in gioco incidono diversamente. Diciamo che proponiamo dei prezzi giusti per la qualità del veicolo e del pac chetto servizi offerto. Qualità alta per prezzi mediamente giusti”. Il percorso del business del Seminuovo ha tutte le carte in regola per crescere e rafforzarsi negli anni. I risultati iniziano a concretizzarsi, unitamente alle positive performance che sta generando Iveco nel suo complesso. “Come Mercato Italia stiamo registrando ottimi risultati e il mercato stesso cresce del 14-15 per cento per il comparto sopra le 3,5 t - conclude Daderlat - Iveco ha certamente contribuito ad alzare molto il mercato e la prova è che cresciamo ancora di più, del 2,5 per cento il Daily, dell’1,6 per cento i pesanti. Il nostro portafoglio ordini è maggiore del 50 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tutti gli indicatori del business sono molto positivi. Il nostro impegno è concentrato sull’allargamento della vendita di prodotti sostenibili a trazioni alternative e sulla proposta Seminuovo per rinnovare il parco circolante in Italia”.
EDILSTRADE IN COLLABORAZIONE CON ADRIACAR SCEGLIE IL NUOVO USATO DI QUALITÀ T re Stralis AS440S48TP Euro VI Seminuovi sono sbarcati in Abruzzo, presso la Edilstrade, azienda abruzzese storico cliente Iveco che divide la sua attività tra il trasporto merci generico su tutto il territorio nazionale e l’attività specifica di trasporto di bobine di ferro per la ArcelorMittal da tutti i porti italiani. Gli Stralis dotati di motori Cursor 11 saranno impiegati sulla tratta a lungo raggio Torino-Taranto. La consegna è avvenuta per mano del concessionario Iveco Adriacar Srl, che con questo evento ha concluso la “due settimane” speciale dedicata alla sostenibilità e intitolata “Sustainable Transport Days”. Adriacar, che affianca il cliente con il suo approccio professionale e un supporto a 360°, che va dalla consulenza vera e propria a efficienti servizi di post-vendita e ai finanziamenti, copre le province di Chieti Nord, Pescara, Teramo, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Ancona. Adriacar ha una sede operativa a San Giovanni Teatino (Ch) di 26.000 metri quadrati, un’officina di 4.500 mq e una rete di 17 officine autorizzate. La concessionaria ha un centro usato attivo a Pesaro e due filiali a Marina di Montemarciano (An) e Civitanova Marche (Mc).
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MAN TRUCK & BUS / PREZIOSO TGS MESSO A PUNTO DA FULL SERVICE E FLF
Quando le competenze si sommano L’OFFICINA AUTORIZZATA DELLA FILIALE ITALIANA DEL MARCHIO TEDESCO INSIEME A FULL SERVICE, HA IDEATO E REALIZZATO UN SPETTACOLARE ALLESTIMENTO SU UN CARRO TGX , CAPACE DI GARANTIRE UNA MAGGIORE EFFICIENZA E UNA SUPERIORE VERSATILITÀ ALL’OPERATIVITÀ DELLA STESSA FULL SERVICE.
I
LINO SINARI
NERVESA DELLA BATTAGLIA
ngegno e passione sono alla base della realizzazione di uno spettacolare Man TGS a opera della famiglia di Enrico Furlan, brillante condottiero sia dell’officina autorizzata Man (ma anche Ive co) FLF, sia dell’azienda di trasporti Full Service, il tut to collocato in quel di Nervesa della Battaglia (Tv). L’ammiraglia della gamma TGX è stata arricchita da un allestimento studiato nei minimi particolari per garantire ancora più efficienza e versatilità all’operatività di Full Ser vice. “Full Service è stata fondata nel 2008 - racconta Enrico Furlan - e da allora è cresciuta anno dopo anno conquistando i propri clienti con la qualità e la precisione del servizio. Oggi abbiamo una flotta di sette veicoli e il MAN TGX 26.640 è il nostro fiore all’occhiello. Gli altri sono classici trattori con semirimorchio coibentato. Il nuo vo allestimento del TGS l’ho fortemente voluto perché ero alla ricerca di una soluzione più versatile e in grado ri spondere a una maggiore gamma di mission. Tutti i nostri clienti, come tutti coloro che
viaggiano a temperatura controllata, esigono un servizio preciso e di alto livello, con la certificazione del rispetto delle temperature durante il viaggio, la certezza dei tempi di consegna e attenzione nella movimentazione della merce. Oggi il 40 per cento dei nostri viaggi sono verso l’estero e quindi disporre di un veicolo così affidabile e dimensionato diventa un vantaggio competitivo molto importante”. “Il Man TGX 26.640 è il nostro campione, dotato di cabina XXL e motore D38, turbodiesel Euro 6, sei cilindri in linea di 15,2 litri e 640 cv, con cambio automatizzato TipMatic e Intarder - prosegue Enrico Furlan È stata una scelta meditata perché siamo molto soddisfatti degli altri Man TGX della nostra flotta e con questo abbiamo voluto creare un veicolo su misura per le nostre esigenze. Quindi il massimo della potenza per non avere problemi a viaggiare sulle lunghe rotte internazionali a pieno carico, cabina XXL perché l’autista deve essere comodo e supportato da tutte le opportunità che Man offre nei propri allestimenti, ma anche economo perché dalle esperienze passate abbiamo
Da sinistra: Ilenia Dottori, Marco, Franco ed Enrico Furlan, Mirella Orazio, artefici del successo delle aziende trevigiane.
sempre riscontrato che i TGX sono i più parsimoniosi in termini di consumi. Abbiamo poi riservato molta attenzione all’allestimento: le celle frigorifere sono state realizzate da Royal Platic che ha previsto la possibilità di caricare i pallet su due piani e avere delle pareti mobili per trasportare contemporaneamente fresco e freddo. FLF ha curato tutti i lavori di carpenteria, in particolare il telaio del rimorchio che è ribassato per dare maggiore volumetria alla cella soprastante. Con questo allestimento è possibile caricare
72 pallet contro i 33 di un semirimorchio tradizionale e, al contempo, il carro senza rimorchio ha l’agilità per accedere nei centri urbani per le con segne alle strutture commerciali più piccole, anche se in realtà il suo impiego principale sarà verso gli hub regionali della GDO e sulle tratte estere. Completano l’allestimento la sponda idraulica da 20 q, la geolocalizzazione con il sistema RIO e il controllo della temperatura continuo, con un ripetitore sul lato sinistro del rimorchio che consente all’autista di averlo sot to controllo
nello specchietto retrovisore (quello del carro è in plancia)”. Significative le testimonianze di alcuni importanti clienti presenti alla presentazione del nuovo veicolo. Andrea Zoffoli, responsabile logistico di Forno d’Asolo, azienda che produce ogni mese 15 mila quintali di brioches e dolci surgelati per bar e ristoranti, con un fatturato raddoppiato negli ultimi cinque anni: “Siamo un’azienda del territorio ha osservato Zoffoli cresciuta con Full Service che per noi è uno dei principali fornitori. Li abbiamo sempre apprezzati per la precisione e affidabilità perché, come si può ben immaginare, il rispetto della catena del freddo per noi è di fondamentale importanza”. “FLF è un riferimento fondamentale per tutta la provincia di Treviso e un partner professionale anche per la nostra struttura - ha aggiunto Amedeo Gazzola dell’omonima concessionaria, dealer MAN per le province di Treviso, Padova e Venezia - Siamo in un’area ricca di flotte medio-grandi che pretendono un servizio allineato alla qualità dei nostri veicoli, quindi molto elevato. Con strutture come quella di FLF, che fa della cultura del servizio postvendita un cardine delle sue scelte strategiche, siamo certi di dare sempre le risposte attese”. Lo spettacolare veicolo si può considerare il punto di arrivo di un percorso di crescita
Sempre al + t fianco tuo fi
virtuoso che ruota da oltre quarant’anni attorno alla famiglia Furlan e all’originaria officina di Nervesa della Battaglia, alle porte di Treviso, fondata da Paolo Furlan nel 1975 per la riparazione di macchine agricole e trattori. Si deve all’intraprendenza del figlio Franco, validamente fiancheggiato dalla moglie Mirella Orazio, il passaggio ai veicoli industriali e allo sviluppo dell’azienda che nel 1981 ha preso la denominazione di FLF e, nel 2005, è diventata officina autorizza MAN Truck & Bus. È a questo punto che entra in campo la terza generazione, con i due figli Marco, affiancato dalla compagna Ilenia Dottori, ed Enrico che danno un ulteriore impulso, il primo impegnandosi nella gestione dell’officina e il secondo dan do vita alla Full Service. “Oggi FLF opera su tre strutture tutte situate a Nervesa della Battaglia - ha spiegato Marco Furlan - La principale si sviluppa su un’area di 9 mila mq, dei quali 5 mila coperti, dove sono allestite una ventina di postazioni di lavoro mentre in totale i dipendenti sono 62. Garantiamo il servizio Mobile24 e siamo attrezzati con due officine mobili e un Man TGX per il recupero dei veicoli industriali di tutte le dimensioni. Siamo anche officina autorizzata bus per Man e Neoplan e serviamo un po’ tutte le municipalizzate pub bliche della nostra area”.
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SCANIA FISSA AL 2050 IL PASSAGGIO AL TRASPORTO SENZA COMBUSTIBILI FOSSILI
Le ali della libertà
approccio di “backcasting”, lo studio mostra la percorribilità di più strade in concomitanza. La ricerca prende in e same tre segmenti di trasporto: lungo raggio, distribuzione e trasporto urbano (autobus), e quattro paesi: Svezia, Ger mania, Cina e Stati Uniti. “Siamo in grado di ridurre di oltre il 20 per cento le emissioni di CO2 rendendo il sistema di trasporto più smart, migliorando per esempio la pianificazione delle rotte e ottimizzando la gestione dei carichi. Inoltre, ci sono diversi carburanti e forme di alimentazione alternativi che ci consentiranno di dare vita a un sistema di trasporto libero da combustibili fossili. I biocarburanti sono la soluzione più immediata per ridurre le emissioni di CO2, l’elettrificazione è la via più efficace dal punto di vista economico”, ha evidenziato Henriksson. PASSI GRADUALI
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“AZZERARE LE EMISSIONI DI CO2 NEL NOSTRO SETTORE ENTRO LE TEMPISTICHE DETTATE DALL’ACCORDO DI PARIGI È REALIZZABILE MA RICHIEDERÀ CAMBIAMENTI A UNA VELOCITÀ SENZA PRECEDENTI E UN IMPEGNO REALE E CONGIUNTO DA PARTE DEL SETTORE PUBBLICO E PRIVATO”, HA EVIDENZIATO HENRIK HENRIKSSON, PRESIDENTE E CEO DI SCANIA. È LA CONCLUSIONE PRINCIPALE DI UNO STUDIO INTRAPRESO DAL GRIFONE E INTITOLATO “OTTENERE UN TRASPORTO COMMERCIALE ALTAMENTE ECOLOGICO PRIVO DI COMBUSTIBILI FOSSILI ENTRO IL 2050”.
FABIO BASILICO SÖDERTÄLJE
050: fuga dai combustibili fossili. Per Scania è quella la data in cui sarà possibile dare il via alla nuova era del trasporto commerciale. Per il costruttore svedese, un sistema di trasporto libero da combustibili fossili entro i tempi stabiliti dall’accordo di Parigi non solo è possibile, ma anche finanziariamente interessante dal punto di vista sociale. È questa la conclusione principale di uno studio intrapreso dal Grifone e intitolato “Ottenere un trasporto commerciale privo di combustibili fossili entro il 2050”.
“Azzerare le emissioni di CO2 nel nostro settore entro le tempistiche dettate dal l’accordo di Parigi è realizzabile ma richiederà cambiamenti a una velocità senza pre cedenti e un impegno reale e congiunto da parte del settore pubblico e privato”, ha evidenziato Henrik Henriksson, Presidente e CEO di Scania. Un’analisi completa intrapresa da Scania e riesaminata da un gruppo esterno di accademici, mette in evidenza la possibilità di seguire diverse strade per eliminare le emissioni di carbonio. Tracciando la strada che porta al l’eliminazione delle emissioni entro il 2050 attraverso un
Henrik Henriksson, Presidente e CEO di Scania.
Secondo Scania, le nuove tecnologie possono richiedere molto tempo per un’adozione su ampia scala, poiché la sostituzione dell’attuale parco circolante avviene in maniera graduale. Al fine di arrivare a essere indipendenti dai combustibili fossili entro il 2050, è quindi necessario mettere in atto dei cambiamenti su scala globale già entro il 2025, attraverso l’introduzione non solo di nuove tecnologie ma anche di nuove infrastrutture. Inoltre, è necessario raggiungere un tasso di crescita globale medio di nuove tecnologie di propulsione libere da combustibili fossili di almeno 5-10 punti percentuali per anno e avere la piena penetrazione delle vendite entro il 2040. Per raggiungere questo obiettivo, il mondo dei trasporti e i settori correlati devono mettere in atto un cambiamento rapido che deve avvenire al più presto. Lo studio mette in evidenza alcuni punti focali: oltre alla logistica più smart, la crescita di veicoli elettrici a batteria rappresenta il percorso più efficiente, rapido ed efficace dal punto di vista dei costi, in paesi con po tenziale infra-
strutturale per fornire sistemi di ricarica universali ed energia non fossile. L’elettrificazione su ampia scala richiederà importanti investimenti sul fronte delle infrastrutture. In cambio, le spese operative sono inferiori del 40 per cento rispetto ai veicoli pesanti a diesel. Le autostrade elettrificate per il trasporto a lungo raggio possono accelerare l’elettrificazione, soprattutto nel prossimo decennio in cui ci si aspetta che i costi della batteria rimangano molto alti. Un altro punto determinante riguarda i biocarburanti che offriranno inizialmente un percorso efficace e praticabile dal momento che sia la tecnologia che i carburanti stessi sono disponibili qui e ora. Capitolo altrettanto decisivo quello delle celle a combustibile: dato che i veicoli a celle a combustibile avranno costi maggiori, si prevede che questa strada venga percorsa in un momento successivo a quel lo dei veicoli a batteria elettrica. Se il costo della tecnologia diminuisce e l’idrogeno rinnovabile è disponibile e in abbondanza a un costo contenuto, entro in 2050, le celle a combustibile potranno essere, secondo Scania, una parte sostanziale della flotta di veicoli. Sebbene lo studio abbia rilevato delle differenze nei prossimi 15 anni, i percorsi sono relativamente simili nel tempo e nei diversi mercati. Indipendentemente dal percorso e se si disegnerà uno scenario in cui coesisteranno diverse tecnologie di alimentazione e infrastrutture, questo richiederà non solo un cambiamento tecnologico sen za precedenti ma anche una decarbonizzazione dei settori correlati. A partire da subito, i meccanismi di finanziamento e gli impegni presi devono essere resi disponibili per lo sviluppo di infrastrutture tecnologiche e di supporto. Il sistema energetico, a livello glo bale, deve di pari passo eliminare gradualmente la dipendenza da combustibili fossili. Altrettando decisivo, conclude Scania, è il fatto che la committenza continui a incrementare la richiesta di servizi di fornitura e consegna liberi da combustibili fossili.
INSIEME A E.ON, H&M GROUP E SIEMENS PER ACCELERARE LA DECARBONIZZAZIONE
SCANIA IN PARTNERSHIP PER LA CONCRETA FUTURA SOSTENIBILITÀ R aggiungere gli obiettivi climatici di Parigi richiede un trasporto commerciale pesante completamente decarbonizzato. Arrivarci entro il 2050 non solo è possibile, ma anche attraente finanziariamente dal punto di vista della società. Per accelerare il cambiamento quattro aziende - E.ON, H&M group, Scania e Siemens - hanno formato una coalizione e invitato altrettante realtà a farne parte. Il punto di partenza è lo studio realizzato da Scania “Ottenere un trasporto commerciale privo di combustibili fossili entro il 2050”. I player del settore si sono uniti per avere un impatto determinante sull’opinione pubblica e sulla politica con l’obiettivo di creare un ambiente ottimale di cui possa beneficiare il settore dei trasporti nel mettere in atto un cambiamento verso un futuro sostenibile. È necessario un approccio a livello di sistema, in questo senso la coalizione di imprese costituisce una base solida formata da rappresentanti del mondo delle infrastrutture, fornitori di soluzioni energetiche, produttori di veicoli e del settore della vendita al dettaglio con la prospettiva dell’acquirente di servizi di trasporto. La coalizione di aziende continuerà ad alimentare le conoscenze e a identificare innova-
zioni e partnership ad alto impatto all’interno delle loro operazioni e dei rispettivi ecosistemi. “Gli anni passati hanno dimostrato che il passaggio a un trasporto commerciale sostenibile sta procedendo e che il mercato sta rispondendo positivamente. Tuttavia, occorre fare molto di più per compensare l’impatto delle emissioni dei gas serra. Nessuno può farcela da solo, si può avere successo solamente attraverso la collaborazione. Ecco perché questa coalizione rappresenta un passo importante, una dimostrazione del fatto che siamo pronti a guidare il cambiamento”, ha affermato Henrik Henriksson, Presidente e CEO di Scania. “Ciò che stiamo annunciando oggi è un trampolino di lancio per ulteriori e più profonde conoscenze sulla decarbonizzazione globale del trasporto commerciale pesante. Tuttavia, è chiaro fin da ora che l’infrastruttura per l’elettrificazione dei veicoli pesanti è una parte fondamentale di questo viaggio. È quindi un’ottima opportunità per Siemens entrare a far parte di un gruppo di aziende che hanno l’obiettivo di influenzare e far sì che questo possa avvenire”, ha dichiarato Ulf Troedsson, Presidente e CEO di Siemens Nordics.
“Non c’è dubbio che l’energia verde alimenterà il sistema di trasporto del futuro - ha puntualizzato Marc Hoffmann, CEO di E.ON Sweden - La trasformazione del settore dei trasporti commerciali pesanti ha un impatto sull’intero ecosistema. Quando guardiamo al nostro programma di azione a lungo termine, siamo allineati ma ora è necessario unire le forze per catalizzare il cambiamento. Questo è solo il primo passo di una collaborazione molto interessante”. “Oggi il clima è una delle priorità più im-
portanti per qualsiasi azienda, abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per far sì che il nostro business abbia un impatto positivo sul clima entro il 2040 - ha infine spiegato Anna Gedda, responsabile del gruppo Sustainability H&M group - Ma è solo unendo le forze con i protagonisti del settore che possiamo raggiungere questi obiettivi così ambiziosi. Prendere parte a questa coalizione ci darà una posizione unica nell’implementazione di soluzioni di trasporto e logistica intelligenti, efficienti e sostenibili”.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 271 / Luglio-Agosto 2018
VOLVO FH COMPIE VENTICINQUE ANNI
Pioniere del trasporto pesante “NEL 1993 ERAVAMO QUASI ALLA FINE DI UN PERIODO DI RECESSIONE, MA ABBIAMO DECISO DI COMPIERE UN GRANDE SALTO E ABBIAMO OTTENUTO UN
ABBIAMO LANCIATO VOLVO FH, UN PRODOTTO ESTREMAMENTE ACCATTIVANTE, AL MOMENTO GIUSTO, QUANDO L’ECONOMIA INCREDIBILE SUCCESSO.
E
E IL MERCATO DEI TRASPORTI MOSTRAVANO NUOVAMENTE IMPORTANTI
SEGNI DI RIPRESA
FABIO BASILICO GÖTEBORG
- SPIEGA CLAES NILSSON, PRESIDENTE DI VOLVO TRUCKS.
ra il 1993 quando dalla Scandinavia giunse sui mercati internazionali un truck destinato a segnare lo sviluppo del trasporto pesante. Volvo festeggia il quarto di secolo della sua ammiraglia, l’FH, oggi più che mai all’avanguardia nel proporre un trasporto merci efficiente e performante. L’attenzione all’autista e una cabina davvero rivoluzionaria hanno aperto la strada al successo immediato del Volvo FH fin dall’anno in cui è stato presentato. Si trattava del camion tecnologicamente più avanzato dell’epoca. Da allora sono trascorsi venticinque anni, ma FH è ancora un veicolo leader nell’innovazione, soprattutto nelle aree che offrono vantaggi diretti agli autisti, sicurezza e ambiente di lavoro. Senza dimenticare le numerose soluzioni all’avanguardia per la tutela dell’ambiente e la produttività. Non a caso, Claes Nilsson, Presidente di Volvo Trucks, considera Volvo FH la colonna portante del costruttore svedese non solo in termini di immagine e di redditività per i clienti, ma anche di ambiente di lavoro avanzato per gli au tisti. Ne ricorda inoltre l’au dace lancio sul mercato nel 1993, che ha segnato l’inizio di un periodo di gran-
di successi per Volvo Trucks. “Eravamo quasi alla fine di un periodo di recessione, ma abbiamo deciso di compiere un grande salto e abbiamo ottenuto un incredibile successo. Abbiamo lanciato Volvo FH, un prodotto estremamente accattivante, al momento giusto, quando l’economia e il mercato dei trasporti mostravano nuovamente segni di ripresa”, spiega il numero uno di Volvo Trucks. UN VEICOLO INTELLIGENTE
La prima versione dell’FH era basata su un nuovo telaio il cui design dinamico consentiva di creare soluzioni flessibili adatte a varie applicazioni di trasporto. Ogni dettaglio aveva un chiaro focus per aiutare il business dei clienti, inclusi Volvo Engine Brake, l’aerodinamica per il risparmio di carburante e la catena cinematica all’avanguardia. È stata tuttavia la nuo va cabina a dimostrare quanto Volvo FH fosse speciale. Volvo Trucks aveva deciso fin dall’inizio di porre l’autista al centro dell’attenzione e furono 1.500 gli autisti che parteciparono a un vasto ed esaustivo studio. Il risultato finale è stata una cabina più sicura e confortevole, che ha offerto un’esperienza completamente nuova in termini di guida, riposo e sonno.
“Volvo Trucks è sempre stato alla guida del progresso - dice ancora Claes Nilsson - L’introduzione di Volvo FH ha rappresentato un passo avanti senza precedenti, in grado di dimostrare le competenze dei nostri ingegneri nell’uso delle nuove tecnologie per offrire ancora più valore ai clienti e ai loro autisti”. La grande attenzione per gli autisti è stata dimostrata da non meno di tre processi di modifica eseguiti sulla cabina tra il 1993 e il 2008. Nel 2012 è stato invece presentato il nuovissimo Volvo FH, dotato di una cabina completamente nuova e dell’impianto di climatizzazione integrato, I-park Cool, in grado di offrire un comfort eccezionale. Altre funzionalità, come Volvo Dynamic Steering (2013), hanno contribuito a rendere la guida più semplice, sicura, stabile e precisa, riducendo al tempo stesso le lesioni fisiche causate da sforzi. Sin dall’inizio, Volvo FH si è dimostrato all’avanguardia anche nel settore della sicurezza, compresa quella passiva. Volvo Trucks è stato infatti il primo costruttore di veicoli pesanti a offrire l’airbag (1995) e a introdurre la barra paraincastro frontale (Front Underrun Protection System, FUPS) nel 1996, dieci anni prima che diventasse un requisito di legge. Il processo di perfezionamento è proseguito fino al
presente, portando a un veicolo dotato anche di sistemi di sicurezza attiva estremamente avanzati. Del resto, oltre al comfort degli autisti, la base delle attività di progettazione della cabina è stata la sicurezza. Durante la fase di svi luppo, il veicolo è stato sottoposto a migliaia di test che simulavano collisioni e a cir ca un centinaio di crash test reali. Le barre che assorbono la forza degli impatti e le portiere sono costruite in acciaio a doppia fase e la pannellatura della cabina è realizzata con l’acciaio più forte oggi disponibile. In poche parole, ogni dettaglio degli esterni e degli interni contribuisce a rendere Volvo FH il veicolo più sicuro mai creato da Volvo Trucks. NUOVI LIVELLI DI PRODUTTIVITÀ
FH ha portato le prestazioni e la produttività dei veicoli per trasporti pesanti a un nuovo livello. Tra le varie innovazioni, il rivoluzionario cambio I-Shift (2001) merita un’attenzione particolare. Oggi rappresenta un punto di riferimento per il settore e si è evoluto in modo da soddisfare esigenze e requisiti specifici. L’I-Shift Dual Clutch risulta particolarmente vantaggioso per i trasporti regionali e a lungo raggio su itinerari collinosi e con molte curve.
Tutti i cambi di marcia sono tempestivi e precisi per evitare perdite di potenza o di coppia, migliorando così il comfort dell’autista e consentendo di raggiungere velocità medie più elevate. Il modello ideale per la cantieristica e i trasporti pesanti è invece l’IShift con primini. Consente infatti al veicolo di partire da fermo con un carico fino a 325 tonnellate e di guidare a velocità minime, 0,5 km/h, caratteristica che risulta particolarmente utile quando si eseguono manovre di precisione su terreni difficili. Il cambio I-Shift offre un esempio perfetto di come un’innovazione vantaggiosa per autisti e operatori possa contribuire anche a ridurre l’impatto ambientale del veicolo. Il rispetto per l’ambiente è uno dei valori fondamentali di Volvo Trucks e le e missioni e i consumi di carburante del Volvo FH sono stati ridotti anno dopo anno. Un progresso importante è stato compiuto nel 2017, con il lancio del Volvo FH LNG. Questo veicolo alimentato a gas metano liquefatto offre le stesse prestazioni del Volvo FH alimentato a gasolio; inoltre, può essere alimentato a biogas, con una riduzione del la CO2 fino al 100 per cento, o a gas naturale, che diminuisce le emissioni di CO2 del 20 per cento rispetto al diesel. Questi dati si riferi-
scono alle emissioni complessive (“tank-to-wheel”) del veicolo durante l’utilizzo. “Volvo FH ci ha permesso di compiere un viaggio davvero straordinario e molte altre entusiasmanti novità sono già in arrivo - precisa Nilsson - Grazie alle nuove tecnologie, possiamo proseguire lungo questo percorso costellato di successi insieme ai nostri clienti e ai loro autisti e ne siamo orgogliosi”. Volvo FH, l’unico modello ad aver vinto il premio “Truck of the Year” per tre volte, nel 1994, 2000 e 2014, ha venduto quasi un milione di unità. PROGETTATO PER IL FUTURO
Al momento del lancio, nel 1993, Volvo Trucks aveva annunciato che il futuro era arrivato. Un quarto di secolo dopo, l’azienda rimane convinta che Volvo FH sia ancora il veicolo del futuro. “Le possibilità di apportare miglioramenti straordinari sono innumerevoli e intendiamo esaminarle tutte, per avere la certezza che Volvo FH continui a essere la prima scelta degli autisti e a garantire profitti ai nostri clienti. Senza fornire troppe anticipazioni, possiamo senza dubbio affermare che i prossimi anni saranno ancora più entusiasmanti dei primi 25 appena trascorsi”, conclude Claes Nilsson.
La prima versione dell’FH era basata su un nuovo telaio il cui design dinamico consentiva di creare soluzioni flessibili adatte a varie applicazioni di trasporto. In seguito evoluzione costante.
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RENAULT TRUCKS ARRICCHISCE L’OFFERTA OPTITRACK
INCREMENTATA L’OFFERTA OPTITRACK
N° 271 / Luglio-Agosto 2018
Più avanti con la motricità
N
FABIO BASILICO
PRESTAZIONI CHE AUMENTANO LA MOTRICITÀ DEI VEICOLI
LIONE
uove performance di motricità per venire incontro alle esigenze degli operatori professionali impegnati nelle mission più ardue e complesse. Renault Trucks arricchisce l’offerta Optitrack con nuove prestazioni che aumentano la motricità dei veicoli e ne mantengono le performance su tutti i terreni. Il costruttore francese propone anche la versione Optitrack+ che integra nuovi motori idraulici per i clienti che operano in condizioni particolarmente severe. Sviluppato da Renault Trucks in partnership con Poclain Hydraulics dal 2009 e disponibile sui veicoli della gamma C2.5, Optitrack offre un aumento temporaneo di motricità grazie ai due motori idraulici situati nei mozzi delle ruote anteriori. Il sistema permette di disporre, quando il conducente lo ritiene necessario, di una temporanea trazione integrale, senza necessità quindi di avere un classico veicolo con tutte le ruote motrici che comporterebbe maggiori consumo di carburante, altezza di carico, costi di manutenzione e peso extra. I miglioramenti apportati a un sistema già di per sé all’avanguardia consistono innanzitutto nell’aumento della
CON NUOVE
E NE MANTENGONO LE PERFORMANCE SU TUTTI I TERRENI. IL COSTRUTTORE FRANCESE PROPONE ANCHE LA VERSIONE
OPTITRACK+ CHE INTEGRA NUOVI MOTORI IDRAULICI PER OPERARE IN CONDIZIONI PARTICOLARMENTE SEVERE.
DISPONIBILE
SUI VEICOLI DELLA GAMMA C2.5, OPTITRACK PERMETTE DI DISPORRE DI UNA pressione idraulica da 420 a 450 bar con il conseguente aumento del 7 per cento della coppia massima alla ruota. Questa nuova funzionalità permette di migliorare la motricità e di far fronte alle difficoltà di guida in presenza di un carico importante o di forte pendenza. Inoltre, per garantire la massima potenza all’avvio nelle situazioni più difficili e il completo controllo del veicolo, la Losanga ha aggiunto la funzionalità
“boost”, azionata dal conducente quando necessario per forzare al massimo la pressione (450 bar) sulle ruote anteriori per raggiungere la coppia massima all’avvio. Comfort di guida e manovrabilità sono stati aumentati: il sistema Optitrack si disattiva quando il veicolo raggiunge i 50 km/h (invece dei 40 km/h della versione precedente) e si reinserisce automaticamente a 20 km/h, senza che siano necessarie
altre azioni da parte del conducente. Lo strumento di autocalibrazione regola costantemente i parametri del sistema Optitrack consentendo di mantenere la performance del veicolo per tutto il suo ciclo di vita. E per ottimizzare la manovrabilità su qualsiasi tipo di terreno è stata aggiunta una seconda retromarcia (R2). Va poi tenuto presente che i truck che operano in condizioni severe possono essere equipaggiati con l’Opti-
track+, una versione più potente del sistema che integra nuovi motori idraulici che permettono di guadagnare il 30 per cento sulla coppia delle ruote anteriori. La versione rinforzata permette di avere una motricità ininterrotta in situazioni di forte carico, forte pendenza o su terreni mobili. Optitrack+ è particolarmente raccomandato per le attività di sterro o per il trasporto di materiali inerti in condizioni difficili.
TEMPORANEA TRAZIONE INTEGRALE, SENZA NECESSITÀ DI AVERE UN CLASSICO VEICOLO CON TUTTE LE RUOTE MOTRICI CHE COMPORTEREBBE MAGGIORI CONSUMI, ALTEZZA DI CARICO, PESO EXTRA E COSTI DI MANUTENZIONE.
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N° 271 / Luglio-Agosto 2018
STORICA CONSEGNA ITALIANA PER L’AMMIRAGLIA IVECO A GAS NATURALE LIQUEFATTO
Stralis LNG va a mille
A MENO DI DUE ANNI DAL LANCIO SUL MERCATO ITALIANO DEL NUOVO STRALIS
NP
400 CV, IL PRIMO CAMION ALIMENTATO A GAS NATURALE LIQUEFATTO ESPRESSAMENTE PROGETTATO PER LE APPLICAZIONI A LUNGO RAGGIO, AVVENUTO NEL GIUGNO DEL 2016, A FINE MAGGIO IL COSTRUTTORE HA CONSEGNATO IL SUO
1.000° STRALIS NP VENDUTO IN ITALIA. A BENEFICIARE DEL NUOVO VEICOLO È LA
MARINI AUTOTRASPORTI SRL, SUPPORTATA NELL’ACQUISTO DAL CONCESSIONARIO
IVECO GHETTI DI SESTO FIORENTINO.
I
GUIDO PRINA
SESTO FIORENTINO
l lungo raggio a gas naturale è sempre più vincente. E Iveco è protagonista dell’offensiva. A meno di due anni dal lancio sul mercato italiano del nuovo Stralis NP 400 cv, il primo camion alimentato a gas naturale liquefatto espressamente progettato per le applicazioni a lungo raggio, avvenuto nel giugno del 2016, a fine maggio il costruttore ha consegnato il suo 1.000° Stralis NP venduto in Italia. A beneficiare del nuovo Stralis NP 460 cv è la Marini Autotrasporti Srl, supportata nell’acquisto dal concessionario Iveco Ghetti. La cerimonia di consegna si è svolta a Sesto Fiorentino (Fi) presso la sede del concessionario, alla presenza di Oreste Marini, Amministratore delegato della Marini Autotrasporti, Alessandro Oitana, Iveco Medium & Heavy Business Line Manager, e Lorenzo Ghetti, titolare dell’omonima concessionaria.
M
Un traguardo importante, raggiunto grazie alla continua ricerca di nuove tecnologie nel campo della trazione alternativa, che da sempre caratterizza Iveco e che oggi gli permette di offrire ai clienti molteplici soluzioni per il trasporto sostenibile. Ciò fa del brand torinese un punto di riferimento a livello internazionale nella proposta di motorizzazioni a gas naturale, sia per il settore truck e veicoli commerciali, sia per quello del trasporto persone. Quello che fino a poco tempo fa pareva un traguardo irraggiungibile o una soluzione idonea solo per una ristretta tipologia di missioni, è oggi una realtà praticata da molti. Una scelta di sostenibilità che nasce non solo da trasportatori e flottisti che ne riconoscono la competitività e la tecnologia, ma anche dai committenti di servizio di piccole e grandi dimensioni che sempre più mirano a movimentare le proprie merci nel massimo rispetto dell’ambiente. Il progressivo aumen-
to del prezzo del gasolio, la contestuale rapida crescita del la rete di distributori - a oggi 22 in tutto il territorio i-
taliano - e l’abbattimento da parte di Iveco dell’ultimo tabù, quello delle lunghe distanze, grazie all’introduzio-
La concessionaria Iveco Ghetti è un’azienda fatta di professionisti che fa della varietà di prodotti e servizi il suo vanto: 25.000 metri quadrati di esposizione veicoli industriali.
ne di una tecnologia che ha portato a 1.600 km l’autonomia del veicolo con il modello Stralis NP 460 cv, lanciato a fine dello scorso anno, sono di fatto elementi che identificano più che mai la gamma Stralis NP come l’unica soluzione per tutti i trasportatori che cercano da un lato una grande competitività a livello di costo totale di esercizio (TCO) e dall’altro rispetto per l’ambiente e libertà di circolare senza vincoli ambientali, fornendo nel contempo il più elevato grado di sostenibilità sul mercato. Lo Stralis NP non ha nulla da invidiare in termini di prestazioni al corrispettivo diesel Euro VI e garantisce emissioni inferiori del 35 per cento per i NOx, del 95 per cento per il particolato e fino al 15 per cento per la CO2 rispetto al suo omologo diesel, senza dimenticare una consistente diminuzione di rumorosità di circa tre decibel. La Marini Autotrasporti, azienda fondata nel 1976 e impegnata prevalentemente
nel trasporto dei diversi prodotti legati alla lavorazione e trasformazione della carta, inclusi i materiali di recupero, u tilizzerà lo Stralis AS440S46T/P LNG per la sua attività sulle principali tratte nazionali, confermando la sua vocazione originaria di azienda attenta ai consumi e all’ambiente, che da tempo ha ormai scelto di condividere la visione sostenibile di Iveco, implementando il suo parco mezzi con veicoli a gas naturale, prima solo compresso e recentemente, con il sostegno della nuova tecnologia, anche liquefatto. La concessionaria Iveco Ghetti è un’azienda fatta di professionisti che fa della varietà di prodotti e servizi il suo vanto: 25.000 metri quadrati di esposizione veicoli industriali e commerciali, ricambi originali e soluzioni di manutenzione e riparazione, due sedi - a Firenze e Arezzo - e una rete capillare di officine autorizzate al servizio del cliente per soddisfare ogni tipo di necessità.
GRANDE TRAGUARDO A DUE ANNI DAL LANCIO DEL PRIMO STRALIS LNG DA 400 CV
OITANA: “ORGOGLIOSI DI ESSERE PROTAGONISTI DI UN VERO E PROPRIO FENOMENO”
ille Stralis Natural Power in due anni. Era il 2016 quando, sull’onda del successo dei veicoli a gas naturale compresso (CNG) da 330 cv, Iveco lanciava il primo Stralis LNG (gas naturale liquido) da 400 cv. L’anno scorso la famiglia è stata completata dalla versione da 460 cv. “Stiamo vivendo da protagonisti - dichiara Alessandro Oitana, da quattro anni Responsabile Business line Medi e Pesanti Iveco Mercato Italia questo vero e proprio fenomeno di escalation dei volumi dei veicoli a gas naturale. Aver raggiunto le mille unità in due anni è il frutto italiano di questo fenomeno”. Particolare soddisfazione per Oitana il fatto che la millesima unità sia stata consegnata a una flotta medio piccola, che conta una ventina di unità. “Marini Autotrasporti - prosegue
il manager Iveco - ha seguito con noi l’intera evoluzione della filiera dello Stralis a metano: è partito con il 330 cv, ha poi acquistato la versione da 400 e infine ha messo nel parco il 460. Un’azienda votata al green al punto che quest’estate intende aprire un distributore a metano: la consapevolezza che un’azienda medio piccola decida d’investire su un distributore rappresenta nella sua massima evidenza la profonda evoluzione che vive oggi il mondo del trasporto. In questa evoluzione, Iveco ha il ruolo da protagonista”. Cliente storico Iveco, Marini Autotrasporti ha acquistato il millesimo Stralis NP dalla Concessionaria Ghetti, dealer Iveco, Astra e Case Construction Equipment. Intanto, con o senza incentivi, Stralis NP 460 continua a macinare numeri di tutto ri-
spetto nelle vendite. “Tra fine marzo e inizi aprile - aggiunge Oitana - sono andate in consegna circa 300 unità, che vediamo percorrere l’intera Penisola con feedback positivi dei clienti in termini di performance e consumi. E anche la presa ordini sta registrando risultati lusinghieri”. E l’evoluzione della famiglia non si ferma, anzi. “Abbiamo aperto gli ordini - conclude Oitana - anche per le motrici da 400 e 460 cv, dalle quali ci aspettiamo un ulteriore boost alle vendite, soprattutto da parte di una clientela molto retail. Se inizialmente a scegliere il metano erano preferibilmente flotte più strutturate, si sono gradualmente avvicinate aziende con parchi di minori dimensioni, segmento che rappresenta per Iveco un territorio decisamente interessante”.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 271 / Luglio-Agosto 2018
BANDIERINA A MEOLO PER LA RETE DI DISTRIBUZIONE DI METANO LIQUIDO
Leone di San Marco a tutto gas
A QUATTRO MINUTI DAL CASELLO AUTOSTRADALE DELL’A4 TORINO-TRIESTE, IL NUOVO IMPIANTO È IL PRIMO CHE DISPONE DI LNG PER CHI ENTRA IN ITALIA DA AUSTRIA O SLOVENIA. UNA SORTA DI CORRIDOI “BLU” CHE RICEVONO IL PIENO SOSTEGNO DI IVECO, RAPPRESENTATA ALL’EVENTO INAUGURALE DA ALESSANDRO OITANA, MEDIUM & HEAVY BUSINESS LINE MANAGER MERCATO ITALIA. “L’OBIETTIVO È SODDISFARE LE ESIGENZE DI UN TRASPORTO PESANTE SEMPRE PIÙ EVOLUTO E CONSAPEVOLE”, DICHIARA GAETANO FERRAZZANO, MANAGING DIRECTOR DELLA SAN MARCO PETROLI DISTRIBUZIONE.
B
MAX CAMPANELLA MEOLO
andierina a Meolo per la Rete di distribuzione di LNG (gas naturale liquefatto), che ormai, avendo superato le venti unità sul territorio nazionale, diventa sempre più capillare e strategica: lungo le principali arterie di percorrenza del trasporto pesante, è oggi presente almeno una stazione di riforni-
mento che offre anche LNG, rendendo quest’ultimo un carburante alternativo effettivamente disponibile per il trasporto a lungo raggio. La stazione di Meolo è quel la ubicata più ad est d’Italia. L’impianto, realizzato dal l’azienda San Marco Petroli Distribuzione, che ne è anche proprietaria, è localizzata strategicamente nella pro vincia veneta, lungo il corridoio dell’autostrada A4
Torino-Trieste che da Milano arriva al confine. Uno dei tratti autostradali più trafficati d’Italia è oggi coperto da una fitta rete di stazioni, dislocate nei 465 km che collegano il capoluogo lombardo con Lubiana, ad una distanza massima di 130 km l’una dall’altra e sempre in prossimità di un casello autostradale. L’impianto di Meolo dà ulteriore evidenza del processo di continua e costante espansione
dell’offerta di carburanti alternativi, sia in Italia, dov’è pre visto che venga avviato entro fine anno un altro punto distributivo tra Padova e Verona, sia oltreconfine, con la Slovenia coinvolta nell’apertura della prima stazione LNG. Alla cerimonia di apertura accanto a Gaetano Ferrazzano, Managing Director di San Marco Petroli Distribuzione, erano presenti Alessandro Oi-
tana, Iveco Medium & Heavy Business Line Manager per il Mercato Italia, e le concessionarie di riferimento Iveco: Stefanelli, che ha partecipato all’organizzazione dell’evento, e Officine Brennero, che contestualmente ha effettuato la consegna di dieci Stralis alimentati a metano liquido all’azienda Codognotto. Il punto vendita di Meolo, situato sulla strada regionale Treviso-Mare, nei pressi del
casello dell’Autostrada A4 Torino-Trieste di Meolo-Roncade, è il primo impianto che dispone di metano liquido (LNG) per chi entra in Italia dall’Austria (Tarvisio) o dalla Slovenia (Trieste) e percorre la E70 e le tratte LNG Blue Corridors, con un’offerta multiprodotto che eroga gas naturale liquefatto (LNG) e compresso (CNG), oltre ai
(segue)
CODOGNOTTO CONTINUA LA SUA SCELTA GREEN CON DIECI STRALIS NP DA 460 CV
I PESANTI STRADALI A METANO AL SERVIZIO DI PRIMARIE MULTINAZIONALI I l nuovo impianto LNG di Meolo ha rappresentato la giusta cornice per la consegna ufficiale di dieci Iveco Stralis NP (Natural Power) da 460 cv all’azienda di trasporto Codognotto, multinazionale fondata nel 1946 e specializzata nella gestione di trasporti, logistica e supply chain, con 40 sedi in tutto il mondo. Con il supporto della concessionaria Officine Brennero, Iveco ha consegnato 10 Stralis AS440S46T/P LNG ai titolari - i fratelli Flavio e Franco Codognotto - affiancati dai collaboratori Andrea Condotta, Marketing and Innovation Manager, e Daniele Bellinaso, Purchasing Manager. I mezzi scendono in strada principalmente per gestire i trasporti nazionali per conto di alcune primarie multinazionali, che hanno scelto di dare anche in questo modo il loro contributo alla causa ambientale. Iveco Stralis NP 460, insignito del titolo Low Carbon Truck of the Year nel Regno Unito, è il primo camion a gas naturale in grado di fornire la potenza nominale, il comfort, la tecnologia di trasmissione necessari nelle missioni a lungo raggio, con un’autonomia fino a 1.600 km tra un rifornimento e quello successivo. Offre un’impressionante riduzione di particolato e di NOx
rispetto alle norme Euro VI e, grazie al suo funzionamento estremamente silenzioso, contribuisce all’abbattimento dell’inquinamento acustico. Equipaggiato con motore Cursor 13, Stralis NP è dotato delle migliori tecnologie Iveco per un’elevata efficienza in termini di consumi, che vanno a incidere in termini positivi sul TCO (Costo Totale d’Esercizio), fino al 9 per cento inferiore rispetto ai veicoli Euro VI. Cliente Iveco, con cui condivide obiettivi e visione, l’azienda Codognotto ha fatto della sostenibilità una vera e propria missione, impostando azioni concrete per contenere l’impatto ambientale della propria attività, che le sono valse anche la certificazione d’Eccellenza, ed è stata tra le prime a credere nel progetto di un trasporto sostenibile avviato da Iveco, con l’acquisto dei primi Stralis alimentati a gas naturale nel 2015. Per minimizzare le emissioni di gas serra nell’atmosfera, il parco mezzi - circa 450 unità - viene costantemente rinnovato e ad oggi la maggior parte dei trattori stradali rispettano le normative Euro 6 e sono dotati dei più recenti sistemi satellitari, che consentono l’ottimizzazione delle tratte e la riduzione dei chilometri a vuoto.
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FERCAM ACQUISTA AUTOMEZZI LNG PER ATTRAVERSARE IL BRENNERO
SIGLATO UN ACCORDO PER L’ACQUISTO DEI PRIMI DUE IVECO STRALIS A GAS L ’azienda di trasporti e logistica Fercam ha siglato con il concessionario Iveco per l’Alto Adige un accordo per l’acquisto dei primi due Stralis NP a gas naturale liquefatto con un’opzione di acquisto per ulteriori dieci motrici, non appena sarà operativa la stazione di rifornimento LNG a Vipiteno. Tutti gli automezzi a metano saranno concentrati per i servizi di trasporto tra Verona e Monaco. La Spagna da anni dispone di un’adeguata rete di stazioni di rifornimento LNG, agevolando l’uso di camion a metano liquido: Fercam da tempo nel parco mezzi spagnolo dispone di mezzi a gas che inizialmente erano dotati di motori a 330 cv, successivamente aumentati a 400 cv. Le prestazioni sono soddisfacenti per l’operatore logistico altoatesino e per i clienti spagnoli più sensibili alle tematiche ambientali, che chiedono espressamente questi automezzi. L’impiego degli LNG con
questa potenza motore in Spagna è reso più agevole grazie alle particolarità del territorio con tragitti prevalentemente pianeggianti e soprattutto grazie alla presenza di una rete adeguata di stazioni di rifornimento, intensificata nel corso degli ultimi anni. Fercam utilizzerà i nuovi Iveco Stralis LNG sull’asse del Brennero e, a tale scopo, considerate le pendenze del tragitto, è necessaria un’elevata potenza motore, soddisfatta dal lancio del modello Stralis NP da 460 cv, presentato nell’ottobre 2017 presso il centro d’eccellenza Iveco a Ulm, in Germania. “Gli automezzi LNG - commenta Johann-Friedrich Harder, Responsabile della filiale Fercam di Bolzano e del parco mezzi dell’azienda - richiedono un investimento iniziale superiore, ma sono notevoli i vantaggi in termini di sostenibilità: con motrici ad alimentazione a LNG si riducono quasi a zero le emissioni”.
(seguito)
Leone di San Marco a tutto gas
carburanti tradizionali come gasolio e benzina (comprese le varianti di maggiore qualità e prestazioni) e al gpl. PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE
L’impianto veneziano è il risultato dell’ammodernamento e della riqualificazione di una precedente stazione, alla cui realizzazione hanno collaborato part ner d’esperienza e all’avanguardia: la multinazionale americana Chart Ferox si è oc cupata della fornitura e della conse-
gna di serbatoio e impiantistica criogenica, mentre la società Tecnogas ha presidiato l’installazione e l’attivazione dell’impianto anche per il metano auto. “Con l’introduzione del metano liquido - ha dichiarato Gaetano Ferrazzano - la nostra azienda sta cercando di completare la propria offerta verso i clienti con l’obiettivo di soddisfare le esigenze del settore del trasporto pesante e delle principali industrie italiane ed estere, sempre più evolute e consapevoli, attente alla mobilità sostenibile. Il nuovo prodotto
è rivolto a tutte le aziende che hanno già, tra i propri automezzi pesanti, veicoli alimentati a LNG o che stanno valutando di convertire parte della propria flotta da diesel a dualfuel diesel-metano”. In tale contesto Iveco s’inserisce come partner naturale, per la sua esperienza più che ven tennale nel settore delle trazioni alternative e soprattutto in virtù del suo primato di unico costruttore che oggi propone un’intera gamma di prodotti alimentata a gas naturale. All’inaugurazione della stazione di rifornimento di
Meolo Iveco ha messo a disposizione uno Stralis 460 NP per effettuare il primo rifornimento di metano liquefatto, che si è concluso in pochi minuti, appena terminate le operazioni preliminari di raffreddamento del gas. NEL SETTORE PUNTO DI RIFERIMENTO
A seguito della conclusione dei lavori di potenziamento dell’impianto, la stazione di servizio di Meolo si presenta come riferimento nel settore, mettendo a disposi-
Una fase del rifornimento dell’Iveco Stralis alimentato con gas liquido nella nuova stazione di servizio di Meolo.
zione dei clienti anche il servizio bar e le docce per gli au tisti del lungo raggio. “L’investimento - sottolinea Ferrazzano - è totalmente in linea e collegabile con il progetto del Futuro Deposito LNG di Marghera. Venice LNG, new company nata dall’unione dei due gruppi industriali italiani Decal e San Marco Gas (sister company di San Marco Petroli), attivi a Por to Marghera da oltre 50 anni nel settore dello stoccaggio e della distribuzione di prodotti petroliferi e petrolchimici, ha presentato ufficialmente il progetto per la realizzazione del deposito di stoccaggio costiero di LNG previsto nell’area industriale di Porto Marghera, che comporterà un investimento di oltre cento milioni di Euro”. San Marco Petroli ha acquisito nel 2009 la Rete OMV - brand petrolifero leader in Austria - presente nel nostro Paese. Nel 2011, a due an ni dall’acquisizione, ha brandizzato tutti i punti vendita (circa un’ottantina tra sta zioni di proprietà e convenzionate) con il suo marchio, caratterizzato dal Leone di Venezia. “Il numero delle stazioni - prosegue Ferrazzano - è in costante crescita, con un’attenzione particolare che riserviamo da sempre ai trasportatori, soprattutto negli impianti a ridosso delle grandi arterie come nel caso di Po stumia Nord e Sud, sulla Valdastico”. Gaetano Ferrazzano è giunto al timone dell’azienda a fine 2015, quando San Marco Petroli Distribuzione, da assoluto pioniere, ha dato il via al “progetto LNG”: dopo una prima verifica delle potenziali esigenze e della presenza dei requisiti, Meolo rappresenta lo sbarco ufficiale del Leone nella fornitura di metano liquido. Ed è solo l’inizio, visto che i numeri promettono un forte incremento. “Il consumo di LNG precisa Ferrazzano - nel 2017 è aumentato del 50 per cento
rispetto al 2016, attestandosi sulle 29.800 tonnellate. Da qui al 2020 è prevista una crescita del 300 per cento, derivante dal trasporto su gomma ma anche dalle navi da crociera, che in futuro adotteranno gradualmente l’LNG rifornendosi presso i depositi costieri. Di pari passo aumenteranno i distributori che, da qui al 2030, si attesteranno sulle 400 unità, e crescerà il parco circolante: oggi siamo attestati sulle mille unità, flotta destinata ad aumentare in maniera esponenziale nei pros simi tre o quattro anni. San Marco Petroli farà la sua parte, supportando le aziende che, per rispondere all’esigenza d’impatto zero della committenza, decideranno di utilizzare nella loro logistica veicoli a LNG: la stazione di Meolo è un vero e proprio banco di prova; abbiamo progetti che rappresenteranno un grande passo per lo sviluppo dell’LNG”. I VANTAGGI PER I TRASPORTATORI
Qual è il vantaggio che deriva per gli autotrasportatori dall’utilizzare veicoli a LNG? “Le aziende di autotrasporto - risponde l’Amministratore delegato di San Marco Petroli Distribuzione sono chiamate ad adeguarsi. I grandi gruppi della GDO e non solo richiedono sempre più veicoli a basso impatto ambientale: per lavorare con loro occorre un parco moderno e in linea con le nuove esigenze. E il metano liquido è oggi un’alternativa possibile e immediata. Altro vantaggio è rappresentato dal costo alla pompa dell’LNG, nettamente più basso del diesel: il costo maggiore iniziale del veicolo, eventualmente ridimensionato dalla politica d’incentivazione statale, viene comunque ricoperto nel corso degli anni in termini di minor consumo, minor costo alla pompa e minor costo di manutenzione”.
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DA QUESTA ESTATE S’INTERROMPE LA PARTNERSHIP CON IL COSTRUTTORE SVEDESE
GIGLIOTTI: “A SCANIA IL RINGRAZIAMENTO PER TUTTI QUESTI ANNI DI SUCCESSI” L ’area geografica coperta da GRC è quella della Campania, regione molto variegata sia per numero di clienti sia per settori merceologici. Il territorio è molto vasto e si estende nell’entroterra, coprendo le cinque province di Napoli, Caserta, Benevento, Avellino e Salerno. “Dal 2008 al 2013 - illustra Raffaele Gigliotti il mercato in questa regione è stato notevolmente fermo: a causa della grave crisi che ha colpito una grandissima percentuale di clienti, il circolante è divenuto obsoleto. Grazie a interventi governativi come gli ecoincentivi, a una costan-
te presenza sul territorio e al nostro sforzo di avere quasi sempre pronta una soluzione per il cliente, c’è stata negli ultimi anni un’inversione di tendenza che credo fermamente persista ancora in futuro: il cliente ha preso coscienza di dover adottare anche per il semirimorchio gli stessi criteri economici, commerciali, di sicurezza stradale e del proprio personale viaggiante che utilizza per un trattore o un autocarro”. Come sarà costituita l’attività di GRC in termini di divisioni di business e sedi? “Intensificando un’attività che portiamo avanti da oltre
vent’anni, basti pensare che rappresentiamo il marchio Viberti in questa regione dal 1995, la nostra sede storica di Afragola verrà modificata - spiega Gigliotti - al fine di migliorare il servizio al cliente guardando con più attenzione tutto quello che riguarda il “trainato”. Negli ultimi mesi ci siamo interfacciati con officine e carrozzerie sul territorio campano che ci affiancheranno lungo tutto il processo di lavoro, dalla vendita alla riparazione”. Una forza che deriva a Gigliotti dall’esperienza maturata in questi anni con il brand Sca-
nia, che da questa estate, dopo 23 anni, non è più rappresentata dalla Concessionaria Gigliotti Scandia. “A Scania - afferma l’imprenditore campano - rivolgiamo il nostro ringraziamento per tutti i successi professionali raggiunti fino ad oggi: questi lunghi anni di partnership hanno rafforzato quanto era già nelle nostre menti e nel nostro cuore. I concetti fondamentali sui quali si basano le nostre scelte sono due: “Il cliente prima di tutto” e “il rispetto profondo dell’individuo”, valori che abbiamo sempre condiviso con Scania”.
DALL’ESPERIENZA DEL DEALER CAMPANO NASCE UN PLAYER
La nuova sfida di Gigliotti GRC È IL NOME DELL’AZIENDA FRUTTO DI UNA PARTNERSHIP PIÙ STRETTA CON I PRODUTTORI ROLFO PLASTIC GALL E VIBERTI RIMORCHI. GUIDATA DA RAFFAELE GIGLIOTTI, SECONDA GENERAZIONE DI UNA FAMIGLIA SINONIMO IN CAMPANIA DI SERVIZI PER L’AUTOTRASPORTO, L’OBIETTIVO È DIVENTARE RIFERIMENTO NEL SETTORE DEL TRAINATO E DEGLI ALLESTIMENTI ISOTERMICI. “IL NOSTRO MOTTO RESTA QUANTO MAI SALDO E CONVINTO: SEMPRE A FIANCO DEL CLIENTE”, AFFERMA RAFFAELE GIGLIOTTI.
I
MAX CAMPANELLA AFRAGOLA
n un settore del trainato che continua a crescere e a dif ferenziarsi, c’è chi pun ta a specializzarsi, con l’obiettivo di offrire ai professionisti del trasporto un servizio qualitativo e di eccellenza. Che se si sposa con “l’italianità” dei partner scelti e con una lunga esperienza territoriale, dimostrata sul cam po, ha il sapore di una sfida che mira a sottolineare con forza il valore del “made in Italy” e delle sue capacità. È il caso di Raffaele Gigliotti, classe 1981, il cui cognome in Campania è sinonimo di proposta di qualità per gli autotrasportatori. La storia professionale della famiglia Gigliotti si basa su una
solida esperienza nel settore dei ricambi. Il fondatore, Salvatore Gigliotti, ha operato dal 1973 per circa 25 anni in questo settore. Con il tempo decide di ampliare l’attività, entrando nel mondo dei veicoli industriali, rappresentando dal 1995 il marchio Scania e acquisendo in breve tempo competenza e professionalità, sia in ambito commerciale sia nel post-vendita. La struttura, ampia e funzionale, ospita un’a rea esterna dedicata ai veicoli nuovi e al parco usati. A capo dell’a zienda troviamo oggi padre e figlio, Salvatore e Raffaele, a testimonianza che la passione per i veicoli industriali è stata trasmessa alla seconda generazione. La nuova sfida di quest’ultimo si chiama GRC, a-
zienda che ha lo scopo di seguire il mercato campano di rimorchi, semirimorchi e allestimenti isotermici. I brand di punta di questa nuova avventura commerciale saranno Viberti Rimorchi e Rolfo Plastic Gall, rappresentati da anni da Gigliotti con i quali ha deciso di intensificare le attività, sia dal punto di vista di presenza sul territorio sia per quanto concerne collaborazioni con officine e carrozzerie del distretto. “I brand che rappresentiamo - spiega Raffaele Gigliotti - a differenza dei nostri competitor ci offrono da tempo la possibilità di restare a fianco dei clienti, sia in fase di configurazione dell’offerta, con una gamma di prodotto che si fa carico delle diverse esigenze lavorative, sia per quanto ri-
guarda il post-vendita, attività sulla quale si è deciso un focus più profondo possibile, in quanto è di fondamentale importanza per la clientela”. Com’è costituita la clientela cui si rivolge Gigliotti con la nuova attività? “La clientela - risponde l’imprenditore campano - si divide in tre gran di aree di business. La prima è rappresentata dal container, considerando che operiamo in una regione con due poli portuali, a Napoli e Salerno. In questo settore la clien tela è la più svariata, passando da flotte con oltre trecento veicoli a realtà di dimensioni più contenute, che si sono specializzate con il tempo in un lavoro non prettamente dedicato al trasporto, visto che si occupano anche di tutta quella parte di la-
Raffaele Gigliotti, classe 1981, ha tutti i numeri per dare continuità con successo all’attività creata da papà Salvatore.
voro destinata alla logistica della spedizione marittima. La seconda è rappresentata dal centinato: anche in questo caso le dimensioni passano dai padroncini, con duetre veicoli in parco, a flotte di dimensioni più rilevanti. La terza, non per ordine d’importanza, è rappresentata dal comparto frigo, considerando che operiamo in una regione molto rappresentativa a livello nazionale, sia per quanto riguarda le produzioni agricole sia per quanto riguarda le aziende di trasformazione dei prodotti”. Che ruolo avrà il settore del trasporto a temperatura controllata nello sviluppo del nuovo business? “Il trasporto
MERCEDES-BENZ TRUCKS & VANS / Successo per la due giorni di Lainate
Merbag autentica messaggera della Stella
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A UN ANNO DALL’ACQUISIZIONE DA PARTE DELLA HOLDING SVIZZERA, LA CONCESSIONARIA DELLA STELLA HA MESSO A DISPOSIZIONE LA SUA AMPIA GAMMA DI AUTOCARRI E FURGONI PER UNA SERIE DI TEST DRIVE. GRANDE CURIOSITÀ PER IL NUOVO SPRINTER, AL BATTESIMO UFFICIALE. IN CAMPO PER I PROFESSIONISTI ANCHE LAMBERET E FASSI GRU. “CREDIAMO NELLA STELLA E NELLA MOBILITÀ FUTURA”, AFFERMA TONI GALLACE, AMMINISTRATORE DELEGATO MERBAG.
VALENTINA MASSA LAINATE
rofessionisti al volante dei truck e van con la Stella, gazebo dei player partner Mercedes-Benz, tour nell’officina tra le più grandi d’Europa e poi gonfiabili per bambini, circuito minicar e gratta-e-vinci per chi si metteva alla guida dei veicoli. Un successo baciato dal sole quello per il primo open weekend targato Merbag, promosso dalla Concessionaria di Lainate da un anno acquisita, unitamente a Mercedes-Benz Milano, dalla holding svizzera, tra i principali retail sul territorio, che l’anno scorso ha lanciato la sua nuova offensiva in Ita-
lia e Lussemburgo. La sede di Lainate ha praticamente aperto le porte a visitatori, clienti, curiosi e soprattutto professionisti richiamati dal lancio del nuovo Sprinter, furgone grande della Stella in fase di sbarco sul mercato italiano. In fila, una serie di Sprinter erano pronti per un giro tra Villa Litta e le bellezze brianzole, mentre il personale Merbag era disponibile a illustrare promozioni e formule di finanziamento, leasing e noleggio. “Merbag - afferma Toni Gallace, Amministratore delegato - crede nella Stella e nella mobilità futura: siamo orgogliosi di poter rappresentare Mercedes-Benz a Lainate e a Milano, caratterizzate da impor-
merci a temperatura controllata - risponde Gigliotti - detiene un ruolo fondamentale nella nostra attività, e crediamo fermamente che nei prossimi tempi assumerà ancora più peso”. Quali saranno le carte vincenti di Gigliotti con le quali affronta le nuove sfide? “Solo stando a fianco dei clienti, prestando massima attenzione a quelle che sono le loro reali esigenze ed essendo repentini nelle risposte - conclude Gigliotti - si può affrontare questo mercato in costante e incessante evoluzione. La nostra vita, e quella dei nostri collaboratori è dedicata a questo. “Sempre a fianco del cliente!” è il nostro motto”.
tanti volumi di vendita. Obiettivo di Merbag è rappresentare un partner serio e sicuro, che garantisce continuità e trasparenza”. Tra i partner che non hanno fatto mancare la propria presenza, Fassi Gru presentava i suoi prodotti in allestimento sulla gamma Autocarri della Stella, e Lamberet con i van isotermici. Non mancavano Actros carichi per test drive su strade urbane e interurbane e persino per partecipare al gioco “buca i palloncini con il truck”, sorta di primordiale esperimento delle prove di guida sicura Truck Training. Per i van la massima attenzione era per il nuovo Sprinter, veicolo sinonimo di efficienza da oltre vent’anni. Scen de in campo oggi con un interessante prezzo base sui veicoli a trazione anteriore e con numerose opzioni di configurazione. Al suo fianco erano esposti Vito, Citan, Classe X - anche in due curiose varianti caravan per il tempo libero - e Classe V, monovolume che rientra nel business Mercedes-Benz Vans. Nel prato tutto da ammirare uno splendido esemplare di Unimog, veicolo sinonimo di brillanti prestazioni su strada ed eccellenti doti fuoristradistiche.
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IVECO CONSEGNA 20 STRALIS NP 460 LNG ALLA COOPERATIVA PARATORI DI GENOVA
La Liguria si affida al metano liquido
Da sinistra: Alessandro Oitana, Iveco Medium & Heavy Business Line Manager, e Alberto Rossi, Presidente della Cooperativa Paratori di Genova.
GLI STRALIS CON LA LIVREA ROSSA PARATORI VANNO A IMPLEMENTARE LA GIÀ CONSISTENTE FLOTTA DELLA COOPERATIVA LIGURE, CHE RAGGIUNGE COSÌ CIRCA 230 UNITÀ TRUCK A CUI SI AGGIUNGONO CIRCA 300 RIMORCHI, E SARANNO IMPIEGATI PER COPRIRE L’INTERO VENTAGLIO DI MISSIONI CHE COSTITUISCONO IL BUSINESS DELL’AZIENDA, CON UNA PREVALENZA DI MEZZI IMPIEGATI PER IL TRASPORTO ECCEZIONALE SIDERURGICO NELLE ROTTE VERSO LA FRANCIA (60 PER CENTO DEL TOTALE).
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FABIO BASILICO GENOVA
bituati a lavorare sodo e a fare le cose in grande, i manager e i di rigenti della Cooperativa Paratori di Genova sono costantemente impegnati nell’implementare sempre più soluzioni per il trasporto sostenibile. La scelta del metano è stata quindi ben ponderata. In una cerimonia tenutasi nella sede genovese della Cooperativa i rappresentanti di Iveco hanno consegnato le chiavi di 20 Stralis NP 460
LNG che saranno impiegati prevalentemente ma non solo nel trasporto siderurgico verso la vicina Francia. All’evento erano presenti Alberto Rossi, Presidente della Cooperativa Paratori, Alessandro Oitana, Iveco Medium & Heavy Business Line Manager, e Fabio Pellegrinelli, Iveco Business Gas Development. Paratori è la prima azienda ligure ad adottare veicoli alimentati a metano liquido. Quella genovese si inserisce nella lunga serie di consegne di Stralis NP LNG che
fanno di Iveco un punto di riferimento per la sostenibilità dei trasporti. Gli Stralis con la livrea rossa Paratori vanno a implementare la già consistente flotta della cooperativa ligure, che raggiunge così circa 230 unità truck a cui si aggiungono circa 300 rimorchi, e saranno impiegati per coprire l’intero ventaglio di missioni che costituiscono il business dell’azienda, con una prevalenza di mezzi impiegati per il trasporto eccezionale siderurgico nelle rotte verso la Francia (60 per cento del totale). Il 20 per
cento dei mez zi acquistati verrà invece utilizzato per il trasporto del fresco, il 10 per cento per il mercato delle acque e il rimanente 10 per cento sarà destinato al reparto intermodale. La scelta della cooperativa, fondata nel 1973 e con un fatturato che nel 2017 è stato di 38 milioni di euro, si è orientata verso lo Stralis NP 460 cv, il veicolo alimentato a gas naturale frutto di un ventennio di ricerca e investimenti da parte di Iveco nel campo delle alimentazioni alternative, che ha dimostrato
di saper rispondere concretamente ed efficacemente all’esigenza di sostenibilità e rispetto dell’ambiente, ai quali le aziende sono sempre più sensibili, e nondimeno di offrire prestazioni eccellenti anche sulle lunghe distanze, con un’autonomia fino a 1.600 km tra un rifornimento e quello successivo. Equipaggiato con un motore Cursor 13, lo Stralis NP garantisce una sostanziale riduzione di particolato e di NOx rispetto alle norme Euro VI, unitamente a un funzionamento estremamente silenzioso; le migliori tecnologie Iveco per l’elevata efficienza in termini di consumi fanno scen dere il Costo Totale d’Esercizio (TCO) del 9 per cento. La cerimonia di consegna ha avuto il supporto della concessionaria Iveco di rife-
rimento, Liguria Diesel, che ha seguito il cliente nel suo acquisto. Con quattro centri ven dita (Genova, Savona, Villanova d’Albenga e Imperia) e un capillare servizio assistenziale costituito da una officina e tre magazzini ricambi di proprietà, il dealer ligure rappresenta un’organizzazione efficiente che eredita l’altissima professionalità dalla precedente attività della De Filippi & Reyneri Spa con 50 anni di storia ed esperienza alle spalle. “Il metano è sempre più strategico ammette Alessandro Oitana e lo dimostra il fatto che ormai abbiamo abbondantemente superato quota mille immatricolazioni in Italia di Stralis NP. Paratori è un pioniere del metano liquido in Liguria e il suo esempio virtuoso può realmente fare da apripista per altri operatori”.
VIBERTI RIMORCHI SOSTIENE LE ATTIVITÀ INTERMODALI DELL’AZIENDA DI CORATO
Meditrans, un successo pugliese
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MICHELE S. ALTIERI CORATO
ondata nell’anno 2003, Meditrans ha vissuto una crescita repentina nel momento più critico dell’e co no mia mondiale, grazie a un andamento in controtendenza, spinto da una forte volontà di capitalizzare la società inve stendo fortemente nelle risorse umane e strutturali. Meditrans, accompagnando le mutate dinamiche di mercato, ha mo dificato la propria identità a ziendale trasformandosi in un’organizzazione capace di gestire ogni tipo di spedizione, dal singolo bancale al carico completo, garantendo il sod disfacimento di livelli di servizio di eccellenza, rapidità e puntualità nelle consegne tipici di un vero corriere espresso. “Grazie a passione per il la voro, condivisione degli obiettivi e spirito d’iniziativa - spiega Vincenzo Labianca, Di rettore amministrazione Meditrans - la nostra azienda ha sempre unito professionalità e profondo senso di respon sabilità nel raggiungere le mete prefissate, ottenendo grandissimi riconoscimenti dalla clientela”. Oggi, tra i partner di riferimento che ne sostengono la
crescita Viberti Rimorchi gioca un ruolo decisivo: il produttore di Tocco da Casauria fornisce a Meditrans i veicoli Hupac per le attività intermodali. Meditrans nasce in Puglia con un forte radicamento nel territorio: la sede centrale è ubicata nella zona industriale di Corato, nella città metropolitana di Bari. Due le filiali, a Parma e Carpiano, nella bassa milanese. “La crescita dell’azienda - precisa Labianca - ha fatto in modo da poterci affermare sull’intero territorio nazionale, svolgendo attività di distribuzione in tutte le regioni italiane”. Nonostante la forte crescita e l’apertura delle nuove filia-
li in Emilia Romagna e Lombardia, Meditrans continua a investire e puntare sulla crescita nella sua terra d’origine. La flotta Meditrans è costituita da mezzi nuovi e con basso impatto ambientale. La politica è utilizzare veicoli che vanno da uno a un massimo di cinque anni di attività, optando principalmente per la tipologia Euro 6. “In questo modo - afferma il manager dell’azienda pugliese - possiamo garantire la massima affidabilità per i clienti. In tutto sono presenti circa cento mezzi, principalmente dei marchi Volvo Trucks e Scania”. La mission principale di Meditrans è fornire servizi logistici
personalizzati per soddisfare le molteplici esigenze della clientela. “L’attività dei nostri collaboratori - prosegue Vincenzo Labianca - è basata sul relationship approach, finalizzato a stabilire con il cliente un rapporto di lungo periodo basato su conoscenza reciproca e rapporti di collaborazione del tipo winwin. Abbiamo chiuso il 2017 abbattendo, per la prima volta, il muro dei dieci milioni di euro di fatturato. Dalle ultime proiezioni è emerso che il fatturato è già in crescita rispetto a un anno fa e aumenterà ancora. Si stima che nel 2018 si avrà una maggiorazione del 30 per cento, in virtù delle nuove strategie
aziendali”. Meditrans può contare su circa 120 semirimorchi multibrand, sottoposti costantemente a processi d’igienizzazione e manutenzione. “Nel corso degli anni - spiega Labianca - abbiamo utilizzato semirimorchi di diversi marchi, cercando di trovare il miglior rapporto tra affidabilità e competitività. Recentemente abbiamo stretto una partnership con Viberti, avviata sull’esigenza di acquistare semirimorchi Hupac per aumentare lo svolgimento delle attività intermodali. Ciò che ha portato Meditrans a scegliere Viberti sono prezzi competitivi, qualità e bassa manutenzione di cui questi prodotti hanno bisogno”.
Vincenzo Labianca, Direttore amministrazione Meditrans.
LA SOCIETÀ BARESE HA CHIUSO IL 2017 SFONDANDO IL MURO DEI DIECI MILIONI DI EURO DI FATTURATO.
E LA CRESCITA CONTINUA, COSÌ COME PROSEGUONO GLI INVESTIMENTI SU FLOTTA E RISORSE UMANE.
UN CENTINAIO I TRATTORI, 120 I SEMIRIMORCHI: DI RECENTE LA PARTNERSHIP CON IL PRODUTTORE DI
TOCCO DA CASAURIA. La flotta viene continuamente aggiornata ed è in espansione. “Per far fronte alle continue richieste dei clienti - afferma Labianca - prevediamo di acquistare ulteriori mezzi entro fine anno. Ai fornitori come Viberti la nostra azienda chiede semirimorchi leggeri, stabili, per formanti e affidabili, che possano abbattere i costi di manutenzione. È fondamentale l’ottimizzazione delle risorse per poter avviare una partnership di lungo periodo”.
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LA STORICA CONCESSIONARIA RENAULT TRUCKS VAI ENTRA NEL NETWORK ITALIANO DEI FRAIKIN POINT
Matrimonio destinato a durare
A
PAOLO ALTIERI BRIVIO
nche l’Italia è ormai protagonista nel noleggio di veicoli da lavoro. Lo dimostra chiaramente l’espansione del network del Gruppo francese Fraikin, specializzato nel noleggio di veicoli industriali e commerciali, che oggi può vantare tra i suoi rappresentanti anche la storica concessionaria VAI di Brivio (Lc), nome di riferimento per Renault Trucks in tutto il Nord della Lombardia. Dagli uffici di Brivio, o della filiale commerciale di Piantedo (So), lo staff VAI, capitanato dal titolare Armando affiancato dai figli Marco e Ma nuela Gilardi, si occuperà non solo della vendita del nuo vo e dell’usato ma anche di proporre ai numerosi clienti della concessionaria la novità del noleggio di veicoli nuovi come formula alternativa al classico acquisto. Abbiamo intervistato l’Amministratore Unico Armando Gilardi e il figlio Marco in occasione di un incontro a cui ha presenziato anche Diego Pellicioli, Direttore Commerciale Fraikin Italia. La storia della VAI è indissolubilmente intrecciata a quella professionale di Armando Gilardi, un imprenditore competente e appassionato che ha saputo trasmettere la “vocazione” per i camion anche ai figli Marco e Manuela. La VAI inizia la sua avventura nel 1977 come concessionaria dell’allora Renault Veicoli Industriali, importatore per l’Italia dei marchi Saviem e Berliet. Nell’azienda inizia a prestare la sua collaborazione un giovane venditore di nome Armando Gilardi, che con la sua brillante attività di vendita coglie poi l’opportunità di entrare in società con i titolari dell’azienda e in seguito, nel 1979, di rilevare totalmente la società, dimostrando quello spirito imprenditoriale che da allora, in qualità di Amministratore Unico, lo ha guidato nel fare della VAI un punto di riferimento della Losanga in tutta il nord della Lombardia. Divenuta Spa nel 1998 VAI ha inaugurato nello stesso anno l’attuale sede di Brivio (Lc), in Via Como 99, sviluppata su un’area di circa 22.000 metri quadrati, con due capannoni industriali per gli uffici commerciali e uno per l’officina autorizzata con magazzino ricambi. Nel 2005 è stata inaugurata la filiale commerciale di Piantedo, in provin-
CRESCE IL NETWORK DEL GRUPPO FRAIKIN SPECIALIZZATO NEL NOLEGGIO DI VEICOLI INDUSTRIALI E COMMERCIALI CHE OGGI PUÒ VANTARE TRA I SUOI RAPPRESENTANTI ANCHE LA STORICA CONCESSIONARIA DI VEICOLI INDUSTRIALI
VAI, NOME DI RIFERIMENTO PER
RENAULT TRUCKS IN TUTTO IL NORD DELLA LOMBARDIA.
Al centro della foto il popolare Armando Gilardi con al fianco il figlio Marco e la figlia Manuela, attorniato dagli altri collaboratori della concessionaria VAI. Il secondo da sinistra Diego Pellicioli, Direttore Commerciale Fraikin Italia e il suo collaboratore Domenico Pontonio (a destra). Per la concessionaria Renault Trucks di Brivio, Fraikin è una nuova opportunità per estendere l’attività.
cia di Sondrio, che si sviluppa su un’area di 3.850 mq con capannone di 1.200 mq. Nel 2013 la concessionaria Renault Trucks ha ampliato il suo territorio di competenza aggiungendo la provincia di Bergamo alle preesistenti Como, Lecco e Sondrio. Il servizio assistenza sul territorio di competenza è garantito da altre sette officine autorizzate dislocate tra le quattro province. “Nel 2017 - esordisce Armando Gilardi - abbiamo chiuso un anno positivo e per quanto riguarda il 2018 ci a spettiamo di fare altrettanto bene. Quest’anno c’è la novità del noleggio che ci è stato proposto da Diego (Pellicioli, ndr), un amico che conosco da diversi anni e di cui ho piena fiducia. Io e mio figlio Marco abbiamo valutato positivamente la proposta Fraikin e così eccoci qui pronti per iniziare questa nuova avventura. Devo dire che è novità che piace molto a mio figlio che essendo più giovane è più avanti di me in quanto a nuove idee. Il noleggio in Italia è sta ancora muovendo i primi passi e noi vogliamo con tribuire alla sua diffusone perché crediamo sia una soluzione competitiva ed efficiente per l’azienda di trasporti”. “Sono convinto che il noleggio sia il futuro e noi vogliamo essere i
primi a impegnarci a tempo pieno nella nostra area di riferimento e con i nostri clienti, anche se naturalmente proseguiremo l’attività classica di vendita - dice Marco Gilardi Arrivare per primi vuol dire avere un chiaro vantaggio per domani. Da quarant’anni esiste la VAI, abbiamo clienti fidelizzati a cui è giusto proporre noi per primi il noleggio. I vantaggi sono molteplici: con il solo pagamento di una rata mensile certa, chi noleggia può avere un mezzo nuovo pronto per essere utilizzato e non deve preoccuparsi di altro, dal punto di vista amministrativo o manutentivo. Diventare Fraikin Point significa garantire al la clientela del noleggio tut to il supporto di una realtà solida come Fraikin, che da anni opera nel settore”. “Il rapporto è quello che lega mandante a concessionario precisa Diego Pellicioli - Il network è formato attualmente da una quindicina di point, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Noi, a differenza di altri noleggiatori non ci muoviamo tramite una rete diretta ma indiretta e diamo spazio a chi è sul territorio, ai concessionari. La formula funziona molto con numeri più alti di quelli dei competitor che agiscono con la formula della vendita diretta. Oggi Fraikin Italia dispone di 550
veicoli in flotta, l’anno scorso a febbraio erano solo 100. Il frutto di questo boost è l’aver implementato con successo la formula dei concessionari. La chiave è questa”. Per Marco Gilardi, informare la clientela sulle opportunità del noleggio è il primo passo necessario che deve intraprendere un concessionario: “Il noleggio, per come è strutturato, va innanzitutto capito e organizzato, soprattutto in un Paese come il nostro dove è ancora forte la cultura della proprietà del veicolo. Il noleggio deve significare semplicità e serenità per il cliente, che deve preoccuparsi solo di pagare la rata mensile. Ci impegneremo a fondo per far conoscere la proposta ai nostri clienti consolidati e a quelli potenzialmente nuovi. Il noleggio può interessare tutti, da chi usa i trattori a chi opera nel settore ecologia o nel trasporto frigorifero”. Fraikin dispone di un parco mezzi composto per l’80 per cento da trattori e semirimorchi, e per il 20 per cento da motrici, quasi tutte frigo. “In futuro - spiega Pellicioli -l’ecologia acquisterà sempre più importanza andando a rappresentare almeno il 20-25 per cento del nostro budget futuro. Molto interessante è anche il settore cava-cantiere, che abbiamo co-
minciato ad approcciare. E stiamo esplorando anche settori diversi come quello delle ambulanze, che si sta dimostrando molto interessato alla formula del noleggio. In Spagna circolano già 1.800 ambulanze. Noi in Italia non abbiamo fatto altro che copiare il format. Essendo Fraikin una realtà europea possiamo strategicamente prendere un modello commerciale di successo e calarlo nella realtà locale”. Il 2018 per VAI sarà un anno di collaudo per il servizio di noleggio. “Sono una persona con i piedi per terra ma anche ambiziosa - ammette Marco Gilardi - Vorrei cercare di fare il più possibile quest’anno per informare tutti i clienti che abbiamo anche que sto servizio. Il 2019, con la clientela debitamente informata, sarà un anno pieno per cogliere i frutti della nuova proposta, che nel 2020 potrà ulteriormente incrementarsi. Ab biamo 5 venditori e un’area di riferimento che comprende le province di Lecco, Como, Sondrio e Bergamo. Poi vedremo se allargarci ad altre zone, come la provincia di Monza Brianza. Se le cose funzionano potremmo anche puntare alla piazza di Milano, un mercato certamente più complesso e difficile”. Per Marco Gilardi, il noleg-
gio è una sfida stuzzicante a cui non può dire di no. “Un’op portunità commerciale ma anche la possibilità di fare una cosa nuova”, dice con entusiasmo. Il padre Armando lo incoraggia, rinnovando la fiducia nel figlio e nella sua capacità di essere sempre all’avanguardia. “È già da qualche tempo che dico che vorrei smettere ma il mio mondo è questo - commenta Armando Gilardi - Se domani smetto di vendere camion ho paura di non sapere come passare la giornata. Ho sempre in mente il lavoro e non avere niente da fare può diventare un problema. Tuttavia, pian piano i miei figli prenderanno in mano le redini dell’azienda e co sì avrò più tempo libero da sfruttare. L’amore per questo lavoro me lo porterò comunque sempre con me. Ai miei figli ho sempre cercato di trasmettere il concetto che il nostro lavoro è fondato su tre pilastri: onestà, rispetto delle persone, educazione. Sono i valori che mi ha trasmesso mio padre e che ho sempre tenuto presente nello svolgere una professione con passione e competenza. Cerchiamo di dare sostegno ai clienti perché crediamo nella fidelizzazione e nel rapporto umano basato sul rispetto e la fiducia”.
MARCO GILARDI DA SEMPRE A FIANCO DI PAPÀ ARMANDO
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“FIGLIO D’ARTE” CON LA PASSIONE PER I MOTORI: È LUI IN VAI L’UOMO FRAIKIN
arco Gilardi è un quarantenne vulcanico e pieno di voglia di fare. Nato a Lecco nel 1975, cresciuto a ridosso delle celebri sponde manzoniane, Marco affianca da sempre papà Armano all’interno della VAI. Un autentico “figlio d’arte” che ha iniziato fin da piccolissimo ad avere dimestichezza con i motori dimostrando di avere una fortissima passione innata. A 16 anni monta in sella alla sua prima moto da strada, una Yamaha, e con quella inizia a gareggiare. Condividendo con il padre Armando la “voglia di competizione”, Marco entra da protagonista nel mondo delle corse che lo tiene impegnato dal 1990 al 1994, quando sfreccia
per due anni con una Yamaha 125, per un anno con l’Aprilia 250 e per quattro anni con una Yamaha 250 da gran premio. Dal canto suo Armando Gilardi ha operato nel mondo delle competizioni sportive, dalle auto alle moto e ai go-kart, sviluppando negli anni non solo durature relazioni personali con i protagonisti dei settori ma anche relazioni d’affari che hanno portato la VAI Spa ha fornire, con soluzioni di allestimento personalizzato, vari tipi di Racing Trucks, creando nel tempo una specifica competenza per queste specifiche esigenze di trasporto che ben poche aziende in Italia possono vantare. “Ho chiuso definitivamente con le corse in moto nel 1996 - racconta emo-
zionato Marco Gilardi - quando ho visto che bisognava intendere le gare non solo come divertimento ma soprattutto come lavoro, che però in quel momento a me non interessava. La passione sportiva mi è ovviamente rimasta e seguo con attenzione il MotoGP e la Superbike, anche perché in passato ho corso con diversi piloti oggi protagonisti dei campionati”. Dopo il diploma in Ragioneria, Gilardi entra nell’azienda di famiglia, dove si è sempre occupato di commerciale e gestione aziendale. “Il camion è un mezzo che serve per il lavoro, qualsiasi settore ruota intorno ai trasporti. Basta questo per dare l’idea dell’importanza del settore in cui operiamo. Il primo camion che ho
venduto erano in realtà due Magnum, tra l’altro a clienti molto esperti”, aggiunge Marco. Pieno di idee e voglia di fare, Gilardi ha anche competenze nel mondo delle web tv, dove è stato promotore della piattaforma Gil Tv. E se c’è tempo, uno spazio di attenzione lo dedica anche alle auto americane. “Il problema è che manca il tempo per fare tutto e di più - dice ancora Marco Gilardi - Sono tale e quale a mio padre che trovo giusto ringraziare perché mi ha fatto capire sin da piccolo come funziona il mondo e l’importanza di avere rispetto delle persone, di essere umili, responsabili e onesti. Il mio motto è: non mollare mai”.
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PARTNER D’ECCEZIONE PER UN’AZIENDA CHE GUARDA AL FUTURO CON OTTIMISMO
TRATTORI MAN, GRU FASSI, TRAILER MULTIBRAND E GOMME BRIDGESTONE D opo una storia di geniali intuizioni e forza di volontà, il futuro di Foppiani Trasporti non poteva che trovare mani (e menti) altrettanto innovative quali quelle di Aldo e Pietro Zanon. Terza generazione, Aldo due anni fa conclude gli studi in informatica e trascorre un periodo a Londra con incarichi aziendali; torna in Italia per stare, a 27 anni, accanto al nonno, del quale intende assolutamente conservare quelle che ritiene buone abitudini. La prima riguarda il marchio dei trattori. “Mio nonno - afferma il giovane Responsabile del parco mezzi - ha iniziato importando MAN, oggi continuiamo con la sua idea: sono macchine affidabili, che garantiscono le performance necessarie per la nostra attività. Non da ultimo, MAN ha una Rete
di fornitori e officine che dà la massima sicurezza”. Quest’anno Foppiani Trasporti ha acquistato sei TGX: tre motrici a quattro assi con gru Fassi e tre a tre assi con centina, tutti con contratto di manutenzione del costruttore di Monaco; per gli pneumatici, contratto al chilometro stipulato con Bridgestone. Entro fine anno è previsto l’arrivo di un altro MAN TGX. “I nostri veicoli - aggiunge Aldo Zanon - percorrono circa 80mila km l’anno: quando raggiungono i 600mila km li sostituiamo”. Gli autisti sono in gran parte specializzati nel settore - il 20 per cento addirittura “eccezionalisti” - e quasi tutti assegnatari del medesimo veicolo e rimorchio. “I semirimorchi - precisa Aldo Zanon - sono per scelta multibrand tra centinati classici e
rinforzati, allungabili e ribassati, modulari fino a 52 assi e due unità 6+6 guidabili senza motrice”. Con una forte presenza nel Nord Est e in Toscana - dove dal 2004 dispone di una sede strategica a Prato - Foppiani Trasporti nel futuro punta sul tool informatico, di cui si occupa Pietro Zanon, 21 anni: ogni cliente ha la sua pagina web gratuita per la raccolta ordini, da dove il giovane manager può estrarre tutta una serie di report utili all’azienda per migliorare la sua attività. Attraverso la pagina personalizzata, il cliente in qualsiasi momento può verificare a che punto si trovi la merce e gestire gli alert per essere avvisato dell’effettuazione della consegna o di eventuali problematiche.
GLI INCREDIBILI STEP EVOLUTIVI: DALLE ROCCE ALL’ENERGIA
Passaggi chiave nella storia di Foppiani Trasporti I
FONDATA NEL 1960 DA ROMEO FOPPIANI, CHE ACQUISTÒ IL PRIMO MOTOCARRO PER SODDISFARE L’ESIGENZA OTTANTA L’AZIENDA MILANESE INIZIA LA SUA CRESCITA CON UNA FORNITURA A SNAMPROGETTI. NEL 1999 LA COMMESSA DI GENERAL ELECTRIC RAPPRESENTA L’AVVIO DI UNA NUOVA, AVVINCENTE SFIDA NEL SETTORE DELL’IMPIANTISTICA. DAL 2005 L’AFFERMAZIONE È COSTANTE E INARRESTABILE.
DI UN GIOVANE PROGETTISTA DI FRANTOI, NEGLI ANNI
MAX CAMPANELLA MILANO
l caso non esiste. Intuizione, capacità di cogliere al volo l’occasione, ma anche di sapersi trasformare e di accettare nuove sfide sono gli ingredienti alla base del successo di Foppiani Trasporti, azienda che ha chiuso gli ultimi anni con un fatturato consolidato di 30 milioni di euro, che saliranno a 31 quest’anno con l’ambizione di raggiungere i 32,5 nel 2019. Sinonimo di trasporti eccezionali di ogni tipo e in ogni luogo, pron ti a qualsiasi missione “impossibile”, alle sue origini il fortuito incontro con un giovane progettista di frantoi che cercava un riferimento per il trasporto. Figlio di un venditore di legna e carbone, è Romeo Foppiani che il 28 gennaio 1960 apre a Milano quella stessa partita Iva che oggi rap presenta in modo istituzionale la sua azienda: un centinaio di trattori e circa 200 semirimor-
chi. All’inizio il veicolo era uno e solo uno: un motocarro acquistato per soddisfare le necessità di una singola azienda, su richiesta di quest’ultima. Quell’origine, basata sull’attaccamento al cliente e l’estrema volontà di sostenerne il business, la ritroviamo ancora oggi, nonostante ben altre dimensioni. “Mio suocero - racconta Giorgio Zanon, General Manager - operava come officina in un garage, quando un ingegnere di 24 anni suo cliente gli confidò la necessità della sua ditta di un servizio di trasporto: realizzavano frantoi per macinare rocce nei cantieri e non trovava nessuno che si occupasse del trasporto dei materiali”. Romeo Foppiani acquista il primo veicolo, cui aggiunge un secondo, poi un ribassato fino ad arrivare a venti autisti nel 1984, quando avviene un ulteriore step evolutivo che ha dell’incredibile. Erede di Romeo è la figlia Patrizia, in azienda nel 1983 accanto al padre a occuparsi di contabi-
lità. Foppiani aveva appena stretto un grosso contratto di fornitura con SnamProgetti per un impianto in Algeria: serviva un brillante manager con capacità relazionali e conoscenze linguistiche. È sul la go Maggiore che avviene l’incontro decisivo: Giorgio Zanon, maestro di tennis, co-
nosce Patrizia Foppiani. Tra i due nasce una solida conoscenza, diventano coppia nel privato e sul lavoro. Affiancato dalla determinazione del genero, che volentieri si mette in gioco, Romeo corona il suo sogno: la crescita dal 1990 è ininterrotta, con clienti del calibro di ENI e un for-
te, crescente focus nell’impiantistica. L’ulteriore svolta avviene nel 1999, quando GE (General Electric) sta per realizzare un ampio progetto con cinque siti produttivi. Deve scegliere un’azienda cui affidarsi per la movimentazione dei suoi materiali: a sua disposizione un
ventaglio di società specializzate, di diverse dimensioni. La scelta cade sull’azienda milanese, di minori dimensioni ma assolutamente in grado di seguire GE con un servizio customizzato: l’aggiudicazione di quella gara fa volare il business di Foppiani da 10 a 25 miliardi di vecchie lire, portando in gestione ben 84 contratti in essere e richiedendo importanti investimenti sulla flotta e sulle risorse. “La crescita - ricorda Giorgio Zanon - è stata rapidissima: in sei mesi siamo passati da 25 a 80 dipendenti e abbiamo fortemente investito sui mezzi”. Nel 2002 il contratto è stato rinnovato per cinque anni e, attraverso il braccio operativo Fourstem, Foppiani Trasporti inizia a gestire la componente aerea e marittima. Dal 2005 la crescita registrata dal mercato Oil&Gas ha di fatto contribuito all’affermazione dell’azienda: oggi Foppiani conta circa 100 fra autisti e gruisti, 174 addetti in totale e , soprattutto, ha molto diversificato la sua attività, operando con spedizionieri che hanno una propria divisione impiantistica e con produttori di valvole, ai quali propone un servizio completo d’imballaggio e verniciatura, attraverso il sito di Trezzano sul Naviglio nonché direttamente presso la sede del cliente. “Oggi - precisa Zanon - il business deriva per il 40 per cento dal Gruppo GE più il suo indotto, mentre la parte restante è equamente suddivisa tra i principali produttori di valvole, distribuzione di carrelli elevatori e sollevamenti. Il nostro focus resta quello delle aziende legate alla produzione e distribuzione di energia, alle quali negli anni proponiamo soluzioni a 360 gradi: trasporto ma anche servizi accessori in ambito logistico”.
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ALLTRUCKS AMPLIA IL SUO RAGGIO D’AZIONE NEI LUBRIFICANTI
Anche Total entra in officina
LE OLTRE SETTANTA OFFICINE DEL
NETWORK HANNO OGGI UN INTERLOCUTORE PER IL SUPPORTO TECNICO E COMMERCIALE NEL SETTORE DEGLI OLI.
INTANTO DALLA GERMANIA INIZIA LA NUOVA OFFENSIVA DIRETTA ALLE FLOTTE:
“CI RIVOLGIAMO AD AZIENDE PRIVE DI UN RIFERIMENTO PER ASSISTENZA MULTIMARCA PER CAMION E RIMORCHI”,
S
MAX CAMPANELLA MILANO
barcata sul mercato italiano tre anni fa, dopo il decollo in Germania e nell’ambito di un’ampia offensiva europea, la mission di Alltrucks Truck&Trailer è sostenere il business delle officine che fanno parte nel Network, puntando a garantire alla aziende di autotrasporto elevati standard nel servizio post vendita. Per raggiunge-
re l’obiettivo, Alltrucks basa la sua strategia su una serie di aree d’intervento, tra le quali un ruolo decisivo è quello dei player che vengono rappresentanti dal marchio: accanto ai brand dei tre soci fondatori Bosch, ZF e Knorr-Bremse - l’azienda espande le sue ramificazioni avviando partnership con altri produttori che propongono servizi non coperti dalle attività dei tre soci. L’anno scorso è stata avviata una partnership con
Eberspaecher, azienda tedesca del settore del riscaldamento e raffreddamento. Quest’anno il focus ha riguardato i lubrificanti, settore per il quale Alltrucks ha scelto Total e viceversa, visto che per Total si tratta del primo accordo nei veicoli professionali. Nuova azienda nata l’anno scorso dalla riorganizzazione avviata in seno al Gruppo TotalErg, di fatto Total è sinonimo di lubrificanti a tutto tondo, con un
ampio portafoglio prodotti per il settore del trasporto. “La scelta - spiega Gianluca Annunziata, Market Manager Italy Alltrucks - si è basata essenzialmente sui criteri con i quali nasce All trucks: la ricerca di partner seri, affidabili, che mettano al primo posto la qualità dei prodotti e servizi e che si rivolgano a uno spettro ampio di professionisti. Alltrucks nasce per favorire la crescita delle officine partner all’insegna delle attivi-
SPIEGA GIANLUCA ANNUNZIATA, MARKET MANAGER ITALY.
tà multimarca e multiservizio: Total è un ulteriore tassello che mettiamo a disposizione del Network per coprire un’area fondamentale qual è quella dei lubrificanti”. La partnership è stata ufficializzata in Francia, nel corso del Network Meeting e di fatto è già operativa sul piano internazionale. “Total - prosegue Annunziata - è un marchio importante, un’azienda che presenta un profilo di alto livello, prodotti che per la loro varietà sono in grado di soddisfare l’intera gamma di veicoli per il trasporto di ogni marca e servizi di supporto tecnico e di formazione che ga rantiscono all’officina che ne avesse la necessità di ave re un interlocutore tecnico per i lubrificanti”. Oggi Alltrucks Italia conta oltre 70 officine, dislocate sul territorio nazionale in maniera capillare, che sono state coinvolte subito nella scelta del nuovo partner. “All’interno del Network - precisa il manager Alltrucks - vi sono officine già esperte nei lubrificanti e altre che, affacciandosi con noi all’attività
multimarca, non conoscono il settore: in Total trovano supporto tecnico e commerciale a 360 gradi. Oggi siamo in grado di dare alle officine un partner che le fa sentire qualificate anche per i lubrificanti, potendo proporre al cliente finale il servizio e prodotto adatto alle sue esigenze”. Nell’ambito della strategia Alltrucks, sebbene più a lungo termine, rientra inoltre la promozione della Rete presso i clienti finali, ovvero un’interfaccia diretta con le flotte per assistenza a camion e semirimorchi. “In Germania - precisa Gianluca Annunziata - si tratta di un’attività in fase di sviluppo, Italia, Francia e Spagna arriveranno nel medio termine. Il vantaggio per il cliente finale è evidente: quando effettua rotte europee, in caso di necessità di assistenza per camion o rimorchio contatta la sua officina Alltrucks di riferimento e, quest’ultima, contatta direttamente l’officina Alltrucks più vicina a lui. In questo modo il cliente finale sa di ricevere un’assistenza qualificata secondo i nostri standard: soccorso stradale internazionale multilingue, formazione e qualità elevata dei partner”. Oggi Alltrucks conta 600 officine in 12 Paesi europei, un Network che si basa già di fatto sul lavoro di squadra. “Le officine partner conclude Annunziata - collaborano tra loro in sinergia, sostenendosi tra loro per crescere insieme. Oggi un autotrasportatore che viaggia all’estero deve organizzarsi in qualche modo per l’assistenza: l’obiettivo del Network Alltrucks è facilitargli l’accesso ai servizi di manutenzione ovunque egli si trovi, attivandosi per risolvere eventuali problemi. Considerate le tante aziende di trasporto con camion e rimorchi multimarca e di diversa età, esiste un bacino di aziende prive di un contatto diretto e che, in caso di assistenza, si rivolgono alla propria officina di riferimento. Intendiamo rivolgerci a questa fascia di professionisti, andando a completare l’esistente e nell’ottica di fornire al cliente finale un’opportunità in più”.
PER I TRASPORTATORI INTER-HUB POSTNORD PUNTA SUI FURGONATI KÖGEL
Lettere e pacchi al sicuro nei rimorchi tedeschi L
UNA STRUTTURA FURGONATA CON PARETI IN PLYWOOD E TETTO ISOLANTE, MOLTEPLICI DOTAZIONI PERSONALIZZATE E RIVESTIMENTO CATAFORETICO PER LA PROTEZIONE DURATURA CONTRO LA CORROSIONE: LA COMPAGNIA POSTALE SVEDESE-DANESE HA SCELTO IL PRODUTTORE DI BURTENBACH PER QUALITÀ DI TRASPORTO E PROTEZIONE DA AGENTI ATMOSFERICI E FURTI. L’ACQUISTO È TRAMITE OF EKERI, CONCESSIONARIO KÖGEL IN SVEZIA.
MATTEO GALIMBERTI BURTENBACH
a compagnia postale svedese-danese PostNord Sverige con sede a Solna, nella provincia di Stoccolma, punta su 51 nuovi veicoli furgonati per il dry freight Kögel Box per il trasporto di lettere e pacchi tra gli hub dei due Paesi. PostNord ha deciso di scegliere la versione a due assi, con pareti in plywood e tetto leggermente isotermico. Con una bassa tara che parte da 6.100 kg nella versione base, i semirimorchi Kögel Box offro-
no ottimo carico utile. I veicoli furgonati offrono la massima qualità di trasporto e protezione dagli agenti atmosferici e dai furti. PostNord ha configurato i semirimorchi secondo le proprie esigenze grazie alle nu merose varianti. Post Nord acquisterà i nuovi semirimorchi furgonati da OF Ekeri, concessionario Kö gel in Svezia. Il robusto telaio, parte del sistema modulare del produttore di Burtenbach, è in grado di sopportare qualsiasi rampa e qualsiasi carrello elevatore, grazie ai suoi moduli e componenti,
alla parte posteriore rinforzata con una piastra saldata da 720 mm di lunghezza e a paracolpi di protezione. La struttura furgonata del Kögel Box è costituita da pannelli compositi di compensato da 20 mm di spessore, con rivestimento in vetroresina. La superficie li scia in vetroresina rende le pareti estremamente resistenti agli urti e facile da pulire. Il tetto isolante da 40 mm di spessore, di produzione propria, è realizzato con una schiuma speciale altamente isolante. Quattro luci interne a LED integrate nel tetto, con interrut-
tore sul pannello di comando, assicurano una corretta illuminazione interna. Il pavimento con superficie
da 30 mm di spessore è idoneo a un carico per asse carrello elevatore di 7.200 kg. Inoltre i veicoli furgo-
nati Kögel Box offrono di serie un certificato di sicurezza carico che soddisfa la normativa europea. Post Nord ha optato per una versione personalizzata: i semirimorchi scelti sono e quipaggiati con allestimento RoRo per il trasporto non accompagnato via nave o traghetto e con un sistema telematico. Il telaio dei semirimorchi furgonati Kögel Box è protetto contro la corrosione grazie al trattamento di nanoceramica, oltre al rivestimento cataforetico con successiva verniciatura resistente ai raggi ultravioletti.
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INTERVISTA / ISMAELE IACONI, COMMERCIAL & MARKETING DIRECTOR DI LAMBERET ITALIA
Il freddo sulla strada dell’innovazione Ismaele Iaconi, Commercial & Marketing Director Lamberet Italia.
IL COSTRUTTORE FRANCESE PRESENTA LE ULTIME NOVITÀ IN TEMA DI “SICUREZZA E INNOVAZIONE” PER LA MOVIMENTAZIONE DELLE MERCI SEMPRE PIÙ EFFICIENTE E SOSTENIBILE. ANCHE NEL DELICATO E NEVRALGICO SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE URBANA DELL’ULTIMO MIGLIO. “CON IL PAYOFF INNOVATION 1ST VOGLIAMO INDICARE GLI STRUMENTI E LE NUOVE TECNOLOGIE CHE APPLICHIAMO AL TRAINATO E ALLA CONSEGNA DELL’ULTIMO MIGLIO, PER ASSICURARE LA QUALITÀ E LA SICUREZZA CHE QUESTO TRASPORTO ALTAMENTE SPECIALIZZATO RICHIEDE”, SPIEGA ISMAELE IACONI.
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PAOLO ALTIERI LAINATE
amberet continua a investire sull’innovazione del freddo. Il costruttore francese, leader in Italia e in Europa per il trasporto a temperatura controllata con soluzioni che vanno da 1 a 100 mc caratterizzate da multi-temperatura, tecnologia e software all’avanguardia, presenta le ultime novità in tema di “sicurezza e innovazione” per la movimentazione delle merci sempre più efficiente e sostenibile. Anche nel delicato e nevralgico settore della distribuzione urbana dell’ultimo miglio. Ne abbiamo parlato con Ismaele Iaconi, Commercial & Mar keting Director di Lamberet Italia. “Lamberet è un marchio riconoscibile, con una lunga storia e solida alle spalle - esordisce Iaconi - Fin dal 1935, anno della sua fondazione in Francia, l’azienda ha messo l’innovazione al primo posto. Con il payoff Innovation 1st vogliamo indicare gli strumenti e le nuove tecnologie che applichiamo al trainato e alla consegna dell’ultimo miglio, per assicurare la qualità e la sicurezza che questo tipo di trasporto richiede. Le soluzioni che abbiamo sviluppato e che stiamo sviluppando strizzano l’occhio anche alle esigenze sempre più sentite di una mobilità ecosostenibile. Per fare degli esempi concreti, con Renault sul veicolo commerciale Kangoo Z.E. abbiamo sviluppato le
celle combustibili che alimentano il gruppo frigorifero e lettrico Kerstner di produzione Lamberet e il motore elettrico del veicolo commerciale, aumentandone l’efficienza in termini di km percorsi. Per le motrici abbiamo realizzato delle soluzioni crio geniche e per i semirimorchi Lamberet SR2 abbiamo prodotto una soluzione ad azoto liquido con il colosso Air Liquide”. La catena del freddo resta uno dei comparti più dinamici del settore del trasporto, oltre che di primaria importanza per la salute e la sicurezza della società nel suo complesso. Per questo motivo è fondamentale avere precisi rego-
lamenti e operatori efficienti, la cui attività sia sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello economico. “In questi anni le esigenze della clientela sono cambiate e così l’attenzione al trasporto a temperatura controllata - aggiunge Iaconi - Le soluzioni di Lamberet si basano sulla tecnologia della struttura portante e l’impiego di materiali resistenti, isolanti e riparabili in modo semplice e con poca spesa. Va poi tenuto in considerazione lo sviluppo di una rete di assistenza autorizzata che ricalca l’immagine di marca e la qualità del processo produttivo e di assistenza al cliente”. L’attenzione alla dispersio-
ne termica è per Lamberet que stione di fondamentale importanza, sia dal punto di vista economico che ecologico. “Sulla distribuzione dell’ultimo miglio - dice ancora Ismaele Iaconi - negli ultimi anni il centro tecnico Lamberet si è molto impegnato nell’elaborare progetti per la realizzazione di qualsiasi tipo di veicolo, dal furgone al semirimorchio. Ai nostri clienti riusciamo a garantire una calibrazione perfetta secondo le loro esigenze operative anche nel delicato settore della distribuzione dell’ultimo miglio, proponendo progetti di celle frigorifere di piccole, medie o grandi dimensioni. Il nostro intento è sempre quel-
lo di soddisfare ogni tipologia di clientela, compresa quella che opera nel settore in forte espansione dell’e-commerce”. “Con i nostri mezzi - continua Iaconi - siamo in grado di far arrivare la merce sia nelle aree metropolitane grazie ai semirimorchi SR2 sia di raggiungere il cuore delle città nella distribuzione urbana dell’ultimo miglio con casse isotermiche allestite su motrici o su veicoli commerciali leggeri, telai cabina e pianali cabina”. Nei settori alimentare e farmaceutico, lo scopo del la catena del freddo è quello di mantenere i prodotti a una bassa temperatura durante tutte le fasi del processo. La catena del freddo è il ci clo attraversato da tutti i prodotti, alimentari e farmaceutici, che durante il percorso dal produttore al consumatore hanno bisogno di essere mantenuti a una data temperatura costante, che ne preserva qualità, igiene e sicurezza. Il controllo delle temperature durante tutte le fasi della supply chain è fondamentale per ridurre il rischio di shock termici che possono alterare le proprietà dell’alimento o del farmaco. Quello del trasporto a temperatura controllata è un mercato ancora in crescita, all’interno del quale il solo comparto del farmaco segna un +2,9 per cento rispetto al 2016. Lamberet rappresenta una vera e propria “best practice” proprio nel settore specifico del trasporto materiale medico e sanitario. “Anche in questo complesso settore siamo in grado di ottimizzare e calibrare sulle esigenze del cliente la migliore soluzione di trasporto per farmaci, plasma e organi - precisa Iaconi - Si tratta infatti di assicurare la massima sicurezza dal punto
di vista delle temperature e della gestire complessiva di tutti i sistemi di allarme per salvaguardare i delicati materiali trasportati”. Non è dunque un caso che Lamberet adotta e approva unicamente soluzioni certificate da organi indipendenti. Esempi concreti del knowhow Lamberet sono il nuovo furgone coibentato Volkswagen Crafter specifico per il trasporto del farmaco, con certificazione Pharmasafe+ e gruppo frigo Carrier, e l’Iveco Daily 35C15 allestito con cassa New Frigoline e gruppo frigo Thermo King V 500/20 gas 134A per il trasporto agro-alimentare. Sul tema del trasporto sostenibile, oggi le soluzioni elaborate e messe in campo da Lamberet sono diverse e numerose, tanto che il costruttore francese, conosciuto da sempre come “l’anello forte della catena del freddo” sta di ventando “l’anello verde del la catena del freddo”. Spiega Iaconi: “Green Liner, per esempio, è l’SR2 che garantisce affidabilità, robustezza e risparmio energetico grazie alla combinazione carrozzeria-telaio più leggera presente sul mercato: il suo peso a vuoto, inferiore di una tonnellata rispetto alla media del settore, è il modo più efficace per lottare contro il consumo di gasolio e l’emissione di CO2. Zero Petrolio, invece, è l’innovativa tecnologia con un sistema di refrigerazione criogenica azoto ad aria liquida che garantisce un trasporto 100 per cento ecologico con lo 0 per cento di particelle inquinanti. E ancora AeroSR2, la nuova generazione di semifrigo in arrivo nel 2019, arricchita con diffusori ad aria aerodinamici integrati a livello di telaio e porte, a beneficio dei consumi”.
L’Iveco Daily e il Volkswagen Crafter (in centro) allestiti con furgonatura Lamberet e presentati a un recente convegno.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 271 / Luglio-Agosto 2018
INTERVISTA / KARIM SABRI, EXPORT MANAGER ALTIMANI LIFT
Le mani sul Sudamerica
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LINO SINARI
SAN BENEDETTO PO
n gran sorriso, ereditato dal padre marocchino. Parole calibrate, frutto di riflessione e determinazione: qualità ereditate dal la madre polacca. Classe 1987, nato e cresciuto a Carpi, nel Modenese, parla correntemente inglese e spagnolo e qualche parola di arabo. È il profilo di Karim Sabri, Export Manager di Altimani Lift, ovvero il giovane manager che, affiancando l’Amministratore delegato Davide Altimani, sta portando il produttore di San Benedetto Po, alle porte di Mantova, a sfondare in tutto il Sud America: dopo aver raggiunto la leadership di mercato in Cile, applicato lo stesso modello distributivo in Colombia, Altimani Lift si è affermata in Uruguay, ha ottenuto importanti quote di mercato in Argentina e Messico, sta muovendo i primi passi in Brasile e i prossimi step prevedono lo sbarco in Ecuador e Paraguay. Figlio di una famiglia di ristoratori (tuttora nel weekend non è raro vederlo dietro il forno a fare le pizze), Karim segue gli studi tecnici ma ben presto di occuparsi di meccanica e controllo qualità non ne ha proprio la passione. Vive due anni alle Canarie e uno a Copenhagen, dove svolge il mestiere di pizzaiolo: gli dà più soddisfazione relazionarsi con le persone e per di più ap-
prende le lingue con facilità. Torna in Italia che conosce inglese e spagnolo a menadito. Con la compagna Fabrizia - che fa la pasticciera va a vivere a Moglia, a pochi chilometri da Bagnolo San Vito. Siamo nel 2009 e l’allora Ma rel, produttore di sponde, cer ca un giovane che conosce le lingue per lo sviluppo dei mercati esteri. L’obiettivo era aprire nuovi business nei Paesi a lingua spagnola e Karim Sabri sembra proprio il giovane adatto. È lì che incrocia per la prima volta la famiglia Altimani: Paolo è l’autentico genio che si occupa di progettazione di prodotti particolari; con il figlio Davide, coetaneo di Karim, nasce un’amicizia che si rivelerà di lì a breve preziosa per entrambi. La chiusura dell’azienda lascia senza lavoro gli operai e lo stesso Karim Sabri, che sta già pensando di tornare alla sua originaria passione per la pizza. Nel 2013 è Paolo Altimani che propone, a lui e agli operai della produzione, di seguirlo nella nuova sfida: dare vita a una nuova azienda, con un portafoglio prodotti completamente nuovo, forte del “made in Italy” e pronto a dire la sua in Italia e all’estero. “Come potevo dire di no? Per un anno - racconta Karim - abbiamo lavorato sodo: siamo partiti da alcuni clienti di grandi dimensioni ma subito abbiamo realizzato un portafoglio clienti tutto nuovo. La difficoltà princi-
APPASSIONATO, COMPETENTE E DALLE STRAORDINARIE CAPACITÀ RELAZIONALI, KARIM SABRI È L’UOMO CHE PAOLO ALTIMANI HA VOLUTO ACCANTO A SÉ NEL 2013 AL MOMENTO DI COSTITUIRE LA NUOVA AZIENDA, PER AFFIANCARE SUO FIGLIO DAVIDE,
AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA SOCIETÀ.
pale era far capire che Altimani era un prodotto nuovo, senza alcuna continuità. Ci siamo resi con to che paradossalmente era più facile all’estero, dove non c’era alcun accostamento con il passato: i clienti giudicavano prodotto e servizio sulla base di quello che realmente era, affidandosi alla qualità italiana”. Intanto cambiava la scenografia globale: se l’Europa arranca, il Sud America cresce, in qualche caso a ritmo sostenuto. Cile e Colombia con un PIL che ancora nel 2017 ha fatto registrare crescite del 6 e 5 per cento - conoscono una forte ripresa e
Karim Sabri, Export Manager di Altimani Lift.
Sabri è avvantaggiato per la sua pregressa conoscenza del mercato. “Il modello distributivo che abbiamo applicato - spiega l’Export manager del produttore mantovano - è basato sulla scelta di un dealer locale, che assicuri disponibilità ad apprendere e innalzare il livello qualitativo dell’offerta in termini di assistenza. In Cile la scelta di Vasmar come partner si è rivelata vincente: Vasmar propone alle aziende di trasporto cilene i nostri prodotti in esclusiva a doppio mar chio Altimani-Vasmar, a patto di rispettare vo-
lumi annuali condivisi, garantendo un alto livello di assistenza. In questo modo al cliente finale è assicurato un servizio fondamentale”. Come avviene la scelta del dealer giusto? “Individuiamo - risponde Karim rivenditori di gru o prodotti affini come cestelli per il sollevamento, piattaforme aeree, muletti ecc. Nel caso di Vasmar, l’azienda cilena già prestava assistenza multimarca: oggi sono gli stessi clienti a chiedere la nostra piattaforma in alluminio. L’obiettivo è trovare un partner che faccia sentire sicuro
il cliente finale. In Uruguay è stato più semplice: su quel mercato esiste già una vetrina europea. In Argentina e Messico siamo a buon punto, i prossimi Paesi in cui prevediamo di entrare sono E cua dor e Paraguay. Più complicata la situazione in Brasile, dove stiamo studiando bene l’effetto dei dazi internazionali: non lo escludiamo ma per ora la priorità è il Paraguay, che potremo utilizzare come trampolino con uno stock di prodotti che, attraverso un dealer importatore, po tranno raggiungere altri Paesi”.
Il team del Reparto montaggio e assistenza di Altimani Lift.
UNA STRATEGIA DIVERSIFICATA CHE PUNTA ALLA CRESCITA GLOBALE
“IN EUROPA IL FOCUS È SUI PRODOTTI SPECIALI. E GUARDIAMO ALLA RUSSIA” N el giro di un quinquennio, senza lanciare alcun guanto di sfida ai colossi della produzione di sponde, Altimani Lift si è costruita la sua nicchia e, in punta di piedi, è sbarcata in Sud America ottenendo in qualche caso la leadership di mercato. Qual è la chiave del successo dell’azienda mantovana? “La flessibilità, che va intesa - spiega Karim Sabri come la capacità di utilizzare gli stessi com-
ponenti delle grandi aziende, quindi pareggiando almeno la qualità dei loro prodotti, pur restando artigiani: questo consente di apportare modifiche particolari per soddisfare le esigenze del cliente finale che, a prescindere da quale sia la sua professione, quando si rivolge a Altimani ha sempre bisogno di un prodotto speciale”. Altro punto di forza è rappresentato dal-
l’assistenza. “Nel caso si verifichi un problema - illustra Karim, che ad esempio ai clienti risponde telefonicamente in ogni ora del giorno della notte - lo risolviamo velocemente e in modo diretto, senza iter lunghi né procedure burocratiche dovute a contratti di garanzia”. Oggi il fatturato di Altimani Lift è per il 60 per cento derivante dal Sud America, il 30 dal mercato italiano, con un 10 per cento equa-
mente diviso tra Medio Oriente (Dubai e Arabia Saudita) e Paesi europei, in primis Cipro, Grecia e Malta. “In Europa - afferma in conclusione Karim - la chiave di differenza la facciamo con prodotti speciali, mentre siamo molto interessati al mercato russo, che rappresenta un bacino di utenza enorme, caratterizzato da grande potenzialità”. L’offensiva globale Altimani è appena iniziata.
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
VEICOLI COMMERCIALI
SU STRADA/PEUGEOT TRAVELLER COMPACT ACTIVE BLUE HDI 150 CV TRAZIONE INTEGRALE
Viaggiatore corazzato TRARSI D’IMPACCIO IN QUALSIASI CONDIZIONE DI TERRENO È LA MISSION DI QUESTO VEICOLO: NATO COME EVOLUZIONE DEL FURGONE MEDIO EXPERT, IN VERSIONE DANGEL ALL’OCCORRENZA SI TRASFORMA IN UN VERO E PROPRIO FUORISTRADA, IN GRADO DI FARCI AFFRONTARE PERSINO UN IMPROVVISO GUADO. SI COLLOCA NELLA GAMMA TRA RIFTER E BOXER, MA NELLA STRATEGIA DEL LEONE AFFIANCA LA FAMIGLIA DI SUV POLIVALENTI DEI QUALI C’È SEMPRE PIÙ RICHIESTA. INTANTO A TUTTO IL MESE DI MAGGIO NEL MERCATO VEICOLI COMMERCIALI I MEZZI DEL LEONE CRESCONO IN VOLUME DI OLTRE IL 10 PER CENTO PORTANDO LA SUA QUOTA A SFIORARE L’8%, IL 10 IN PIÙ RISPETTO ALLO SCORSO ANNO.
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MAX CAMPANELLA TRENTO
ompatto, elegante. Otto posti e con la trazione integrale che permette di trarsi fuori da ogni impaccio. È il profilo del Peugeot Traveller con trazione integrale Dangel, presentato dal Leone questa primavera. Frutto della piattaforma di veicoli medi del Gruppo PSA che, sulle linee del sito francese di Valenciennes, dà vita a una famiglia di modelli lanciati tutti nel 2016, Traveller rappresenta l’evoluzione trasporto persone di Peugeot Expert, secondo una filosofia che caratterizza la strategia produttiva del costruttore francese: il furgone è pensato per i professionisti e declinato nelle versioni trasporto merci e trasporto persone; al suo fianco il veicolo in allestimento vip per il trasporto passeggeri. Dunque Traveller si colloca tra il nuovissimo Rifter, presentato quest’anno e in attesa del lancio ufficiale sul mercato italiano, e il fratello maggiore Boxer, furgone grande del Leone. La versione Dangel, trazione integrale sinonimo di massima sicurezza, testata com’è su vei-
coli mi litari e d’emergenza, nella strategia Peugeot affianca Rifter e la gamma di SUV (2008, 3008, 5008): una famiglia di veicoli particolari che scendono in strada per rispondere alle nuove, mutevoli esigenze di mobilità e a una richiesta di vetture polivalenti che continua a crescere. Traveller Dangel ha quattro ruote motrici e tanta tecnologia per trarsi d’impaccio in qualsiasi condizione di terreno. Lo abbiamo messo alla prova nei dintorni di Trento, in un percorso di strade collinari che, fiancheggiando l’Autostrada del Brennero, ci hanno tutt’altro che sottratto il divertimento. Lo schema Dangel è basato su un albero longitudinale che trasmette la motricità al ponte posteriore con differenziale: può essere considerato un vero e proprio “4x4 on demand”, visto che siamo noi a decidere, tramite un selettore posto alla sinistra del volante, quale comando assegnare alla guida. Le modalità sono tre. La prima è denominata Eco e con essa la motricità è affidata alle sole ruote anteriori. È il sistema che utilizziamo nel percorso a lungo raggio che, attraverso l’autostrada, da Monza ci conduce in Trentino. La seconda è la
Carta d’identità
Cognome: Peugeot Nome: Expert Traveller Carrozzeria: Monovolume per trasporto persone 8 posti (compreso il conducente), porte scorrevoli lato destro e sinistro apribili senza chiave, portellone posteriore e lunotto apribile. Motore: Blue HDi 150 cv con Start&Stop. Carburante: gasolio. Potenza max: 110 kw. Cilindrata: 1.997 cc. Livello ecologico: Euro 6. Cambio: Manuale a 6 marce. Dimensioni (mm): lunghezza 4.609; larghezza 1.920; altezza 1.900. Massa a vuoto (kg): 1.597. Diametro di sterzata: 11,3 m (tra marciapiedi), 12,4 m (tra muri). Dotazioni: chiusura centralizzata selettiva con chiave e touch per chiusura-apertura, apertura automatica della porta laterale dall’esterno e dall’interno, specchietti retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, climatizzatore manuale, radio cd 16 BT Usb con comandi al volante, sterzo elettroidraulico, controllo della velocità di crociera, sistema di assistenza al parcheggio “park assist”, computer di bordo, copriruota integrali, luci diurne, vetri oscurati. Trazione integrale Dangel inseribile con tre modalità di guida. Consumi: 5,3 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 139 g/km. Sito produttivo: Sevelnord di Valenciennes (Francia).
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Auto 4WD. In questo caso, qualora si verifichi una perdita di trazione, un giunto viscoso provvede a trasferire progressivamente la coppia motrice al retrotreno, senza nessun intervento da parte nostra. La terza modalità è definita R.Lock e consente il bloccaggio del differenziale posteriore in caso di condizioni estreme: se si presentano condizioni stradali difficili non c’è problema, basta agire sul selettore e Traveller Dangel diventa un vero 4x4, sicuramente in grado di riportarci a casa. La pioggia improvvisa e abbondante ha allagato un sottopasso? Se due veicoli davanti al nostro si fermano e l’autista timoroso (ma prudente) indietreggia e cerca un’alternativa, noi tramite il selettore diamo il comando della massima trazione: il sistema Dangel emette un cicalino e, inserita la trazione, viaggiamo sicuri, affrontando il “guado”. Al volante di questo Peugeot Traveller 4x4 Dangel ci rendiamo consapevoli che il veicolo apre nuove strade per le attività sia nel lavoro sia nel tempo libero: con questo veicolo è possibile raggiungere località di montagna, d’inverno e d’estate, o persino le spiagge più isolate. Automobiles Dangel progetta e produce i suoi 4x4 i spi randosi ai veicoli di serie. Il risultato è un fuoristrada comodo, facile da guidare e decisamente versatile. Diversamente dai 4x4 tradizionali, i Dangel sono discreti e convenienti. Peugeot era arrivato al concetto di SUV trent’anni fa con le 504 e 505 allestite 4x4 da Dangel: di queste ultime si contano solo 500 esemplari prodotti e ormai in Europa se ne trovano pochi. Il concetto era semplice: montare uno chassis più alto da terra sull’ammiraglia (504 o 505 familiare) e dotarle di una trazione 4x4. Peugeot Traveller 4x4 by Dangel è abbinato al motore Blue HDi da 150 cv. La versione della nostra prova lo vede proposto nella lunghezza base: è il veicolo più compatto della sua categoria, autentica novità del Gruppo PSA. In 4,61 metri salgono otto persone, conducente compreso, per un viaggio comodo e confortevole. I sedili dei passeggeri sono tutti pieghevoli per consentire l’eventuale aumento dello spazio del bagagliaio. In alternativa,
volendo rinunciare alla compattezza per avere più capacità è possibile scegliere le versioni maggiori Standard da 4,96 metri o addirittura Long da 5,31 metri. Un veicolo che soddisfa e appassiona, destinato a coadiuvare la crescita di Peugeot in Italia. Il mese di maggio ha registrato un leggero rallentamento del mercato italiano -tra autovetture e veicoli commerciali in flessione del 3,16 per cento: in questo contesto Peugeot continua a
salire nella quota di mercato mensile rispetto allo scorso anno e, nei primi cinque mesi del 2018, si posiziona al 5,85 per cento di quota complessiva. Crescono i volumi di vendita di quasi l’8 per cento rispetto al 2017 (gennaio-maggio). Nel mercato dei veicoli commerciali, i mezzi del Leone crescono in volume di oltre il 10 per cento e generano una quota di mercato da inizio anno del 7,89 per cento, in crescita del 10 per cento sullo scorso anno.
Peugeot Traveller 4x4 by Dangel è abbinato al motore Blue HDi da 150 cv.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
MERCEDES-BENZ VISION VAN E CANTER ECO HYBRID PER LA NUOVA MOBILITÀ DELLE FLOTTE
Come stare in ottima compagnia
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FABIO BASILICO MONZA
n brand specifico, EQ, un’offensiva senza precedenti nella mobilità elettrica ed elettrificata e un’offerta senza precedenti per le flotte. Questo e altro ha caratterizzato la presenza di Mercedes-Benz Italia a Company Car Drive, il principale evento italiano dedicato al fleet management, tenutosi al l’Autodromo Nazionale di Monza. L’occasione giusta per conoscere le soluzioni di mobilità del futuro della Stella attraverso l’esposizione di affascinanti concept car e il debutto di una nuova generazione di motori Diesel EU6d-TEMP. Sullo stand anche il Vision Van, il veicolo commerciale completamente elettrico, automatizzato e connesso in rete, e il Canter Eco Hybrid, innovativo light truck ibrido elettrico-diesel. Con Vision Van, Mercedes-Benz Vans mostra un rivoluzionario progetto di veicolo commerciale per l’utilizzo in ambito urbano, che in quanto sistema globale integra molteplici tecnologie innovative per le consegne dell’ultimo miglio e defi-
emissioni zero locali. Il van futuristico di Mercedes-Benz mette in rete numerose tecnologie innovative, diventando l’elemento intelligente centralizzato in una catena delle consegne completamente connessa in rete. Algoritmi di nuovo tipo controllano lo smistamento e il caricamento dei colli, la gestione completamente automatizzata del vano bagagli, la pianificazione degli itinerari per il veicolo e i droni per le consegne, oltre a calcolare i percorsi di consegna ottimali per i corrieri. Le spedizioni, ad esempio, vengono smistate automaticamente nel centro logistico e caricate in appositi sistemi a scaffalatura. La gestione intelligente del vano bagagli porge automaticamente i pacchi ai corrieri nel punto di scaricamento per il recapito manuale, tramite un dispositivo di distribuzione interno al veicolo. Parallelamente, il sistema distribuisce a due droni un carico utile di 2 kg ciascuno, che questi ultimi sono in grado di consegnare autonomamente in un raggio di 10 km. L’interazione del software di controllo basato su cloud con un hardware ottimale presenta considerevoli vantaggi in termini di tempo ed efficienza e innalza il livello di qualità e flessibilità dei servizi di consegna in ambito urbano. Diminuiscono ad esempio notevolmente i tempi di consegna unitari e i tempi di fermo del veicolo a bordo strada. Con un design avveniristico Mer-
nisce in tal modo i requisiti prestazionali e le relative soluzioni per le future generazioni di veicoli commerciali. Vision Van nasce nel quadro dell’iniziativa strategica per il futuro adVANce, grazie alla quale Mercedes-Benz Vans si trasforma da costruttore di veicoli commerciali in fornitore di soluzioni di sistema globali.
COMPANY CAR DRIVE, IL PRINCIPALE EVENTO ITALIANO DEDICATO AL FLEET MANAGEMENT, TENUTOSI ALL’AUTODROMO
NAZIONALE DI MONZA, HA FORNITO L’OCCASIONE PER CONOSCERE LE SOLUZIONI DI MOBILITÀ DEL FUTURO DELLA
STELLA ATTRAVERSO L’ESPOSIZIONE DI
AFFASCINANTI CONCEPT CAR E IL DEBUTTO DI UNA NUOVA GENERAZIONE DI MOTORI
DIESEL EU6D-TEMP. SULLO STAND ANCHE L’AFFASCINATE E FUTURISTICO VISION VAN, IL VEICOLO COMMERCIALE COMPLETAMENTE ELETTRICO, AUTOMATIZZATO E CONNESSO IN RETE, E IL
CANTER ECO HYBRID, INNOVATIVO LIGHT TRUCK IBRIDO ELETTRICO-DIESEL.
TECNOLOGIE DI ALTO LIVELLO
Vision Van convince per il collegamento in rete di informazioni e tecnologie a un livello mai raggiunto finora; primo veicolo commerciale al mondo, si pone come concept globale per una catena di processi completamente connessa a una rete digitale, che dal centro di smistamento delle merci giunge fino al destinatario. Vision Van è dotato di un vano di carico completamente automatizzato, di droni integrati per la consegna aerea autonoma e di un moderno comando a joystick. Grazie a un brillante motore elettrico da 75 kW dotato di un’autonomia massima di 270 km, le consegne si effettuano a
L’Eco Hybrid è riuscito a fare la quadratura del cerchio: l’alta tecnologia preserva l’ambiente e conviene.
BUSINESS SHARE DEL 40 PER CENTO PER MERCEDES-BENZ NEL SETTORE PMI E NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
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ELECTRIC INTELLIGENCE NELLA STRATEGIA DELLA STELLA PER LE FLOTTE
ono numeri importanti quelli messi a segno da Mercedes-Benz Italia nel mondo delle flotte. Come ha sottolineato Christian Catini, Responsabile Flotte Mercedes-Benz Italia (nella foto), in occasione del Company Car Drive 2018 di Monza, “nei primi mesi del 2018, il mercato italiano in generale è aumentato dello 0,3 per cento a oltre 740mila unità mentre Mercedes-Benz è salita del l’1,1 per cento a quasi 23mila unità. La quota di Mercedes
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presso le piccole e medie imprese è del 15 per cento su una media nazionale del 5 per cento e la business share della Stella nei canali PMI e noleggio a lungo termine arriva al 40 per cento”. Nel mondo delle flotte, le business solutions di Mercedes-Benz si orientano su tre pilastri: veicoli elettrici, veicoli elettrificati ibridi Plug-In e motori diesel e benzina super-aggiornati, come la nuova generazione di propulsori diesel EU6d-TEMP. Sulla
strada di un futuro full electric continueranno per diversi anni a ricoprire un peso importante le motorizzazioni tradizionali, sempre più attente a efficienza e sostenibilità. Oggi i fleet manager, all’interno della gamma della Stella, oltre all’offerta di motorizzazioni ibride Plug-In, possono contare sulla nuova famiglia di propulsori diesel EU6d-TEMP che da settembre porterà oltre 30 modelli e più di 200 varianti, dalla Classe A alla Classe S, un anno prima che
lo standard diventi obbligatorio. Intanto, entro il 2025 la Stella metterà a disposizione oltre 10 modelli elettrico puro con il nuovo brand dedicato EQ, che rappresenteranno il 15-25 per cento del totale gamma, a cui si aggiungeranno 50 modelli ibridi sempre firmati EQ. Una strategia supportata da dati e ricerche, come quella effettuata da AlixPartners che stima per il 2030 le vendite totali europee di ibride Plug-In ed elettriche al 35-40 per cento del totale.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI LA GESTIONE AUTOMATICA A BORDO DEL VISION VAN
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IL VANO DI CARICO È DIVENTATO INTELLIGENTE
ision Van è rivoluzionario anche per ciò che riguarda lo sfruttamento intelligente del vano di carico. Lo sviluppo della gestione automatica del vano di carico è stata supportata da un transfer tecnologico all’interno del Gruppo. I progettisti del team adVANce hanno attinto il know-how dagli stabilimenti produttivi interni all’azienda, per esempio da un progetto di efficientamento della Fabbrica della Tecnologia, attualmente nella fase di test. Questo know-how è stato adattato alle condizioni e alle esigenze di un vano di carico. La gestione del vano di carico aumenta la superfi-
cie di carico utilizzabile nel Vision Van. L’unità di comando totalmente automatica della scaffalatura consiste in una tavola elevatrice automatica movimentabile in direzione x, y e z, che richiede soltanto un corridoio di 60 cm per poter prelevare e trasportare i contenitori. I sistemi a scaffalatura consentono di sfruttare in modo ottimale la superficie e il volume del vano di carico. Il principio essenziale su cui si basa il funzionamento dei sistemi è quello dei carrelli per la restituzione dei vassoi in una mensa. Prima del caricamento, processi di back-end infor-
cedes-Benz Vans apre nuove prospettive alle generazioni di veicoli commerciali di “dopodomani”. L’intelligenza, l’efficienza e il collegamento in rete si fondono nel veicolo come mai era accaduto prima. Basta uno sguardo al design del frontale per trasportare l’osservatore in un lontano futuro. Il frontale è definito dal parabrezza estremamente ampio, che s’inarca fino alle fiancate come una sorta di visiera high-tech, dalla mascherina del radiatore Black Panel con matrice a Led integrata, grazie alla quale il Vision Van comunica con il suo ambiente, e dalla linea progressiva dei fari con tecnica Led; il profilo affilato di questi elementi contrasta con le morbide superfici del veicolo. Il veicolo comunica con l’ambiente attraverso i di-
matizzati attribuiscono a ogni pacco il tipo di contenitore ottimale. A seconda delle dimensioni, del peso e dell’indirizzo, nello stesso contenitore possono anche essere collocati più pacchi. Il sistema garantisce dunque lo sfruttamento ottimale della capacità delle scaffalature, e l’unità di comando è in grado di armare i droni e il dispositivo di distribuzione per il conducente nel modo più rapido ed efficiente. Il sistema tiene anche conto dell’eventuale disponibilità di una stazione di atterraggio del destinatario per la consegna tramite drone. Se la dimensione e il peso
il sedile lato guida, aumentando così la superficie utile del veicolo. Il cruscotto a forma di arco molto accentuato è ricoperto da un materiale tessile di qualità e si e sten de lungo tutto il frontale. L’intera superficie dell’arco viene utilizzata per fornire al conducente le informazioni di cui necessita per svolgere il suo lavoro. Se a veicolo spento l’arco del Vision Van si presenta come una superficie continua blu con una sfumatura nera, durante la marcia si accendono, per esempio, un tachimetro, informazioni sulla pianificazione degli itinerari e indicazioni relative al volo dei droni. Il veicolo comunica con il conducente anche tramite il pianale della cabina. Grazie a un effetto speciale, display a Led emettono luce attra-
del pacco lo consentono, il sistema attribuisce automaticamente la consegna a un contenitore per il drone, che viene quindi collocato nella scaffalatura insieme a una batteria. All’arrivo nel punto di sosta, il braccio sollevatore preleva il contenitore per le spedizioni e lo consegna all’operatore o ai droni per il recapito; per porgerlo all’operatore il sistema impiega al massimo 30 secondi. Inoltre, nello stesso momento è possibile recapitare un numero notevolmente maggiore di spedizioni perché accanto all’operatore uma no viaggiano anche due operatori meccanici.
modo più agevole per il conducente. La soppressione del volante, della pedaliera e della consolle centrale aumenta la libertà di movimento nella cabina del conducente e consente di salire e scendere dal veicolo senza incontrare ostacoli. La trazione elettrica rende infatti superfluo il gruppo di trasmissione, e ciò ha consentito di dotare la cabina del conducente di un pianale piatto. Il dispositivo di distribuzione dei pacchi nel veicolo permette al conducente di risparmiare ricerche onerose in termini di tempo e fatica e lo smistamento delle spedizioni all’interno del vano di carico, oltre che di ricevere i pacchi in posizione ottimale dal punto di vista ergonomico L’autonomia del motore elettrico, grazie a un sistema batterie modula-
Con un design avveniristico Mercedes-Benz Vans apre nuove prospettive alle generazioni di veicoli commerciali.
splay a Led collocati sul frontale e sulla parte posteriore, segnalando ad esempio quando i droni per le consegne si levano in volo, il veicolo è fermo o l’operatore scende. FUNZIONALITÀ ANZITUTTO
Con la sua essenzialità estrema a favore della funzionalità, il design degli interni è fortemente proiettato nel futuro. A favore di un comando Drive-by-Wire azionato tramite un joystick, i progettisti hanno rinunciato a volante, pe daliera e consolle centrale, liberando in tal modo nuove possibilità di configurazione; ne è scaturito un abitacolo dal carattere singolare, incentrato sulla comunicazione intelligente tra conducente e veicolo. È stato inoltre possibile spostare ulteriormente in avanti
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verso il pianale in acciaio legato, segnalando ad esempio al conducente l’approssimarsi di pedoni o ciclisti. Sulla parete posteriore della cabina del conducente si trovano il dispositivo di distribuzione dei pacchi e il terminale informativo che fornisce al conducente tutte le informazioni utili al processo di consegna; quest’ultimo funge non solo da strumento di comunicazione tra il sistema informatico a funzionamento autonomo del Vision Van e il conducente, che può così concentrarsi totalmente sulla consegna manuale, ma anche da centralina di controllo per la connessione in rete tra il veicolo intelligente, il sistema automatizzato e le informazioni riguardanti le commesse. Allo stesso tempo, la configurazione dell’abitacolo garantisce che le fasi operative si compiano nel
re può essere adeguata in modo ottimale alle diverse tipologie d’impiego, e da 80 km può essere incrementata fino a un massimo di 270 km, ottenendo il miglior rapporto possibile tra peso e autonomia. Il gruppo propulsore eroga una potenza complessiva permanente di 75 kW (che temporaneamente, per 60 secondi, può giungere a un massimo di 150 kW) e una coppia massima di 270 Nm; grazie a questa coppia elevata la trazione del Vision Van assicura un tempo di risposta spontaneo e pertanto un comportamento di marcia molto agile anche allo spunto. L’energia cinetica del veicolo viene sfruttata per la ricarica supplementare della batteria in frenata. Tutte queste caratteristiche si traducono in numerosi vantaggi per i clienti. In generale, la trazione elettrica aumenta l’efficienza e la soste-
nibilità del veicolo commerciale; l’elevato rendimento e il minimo bisogno di manutenzione consentono inoltre di ridurre i costi d’esercizio. Il Vision Van assicura inoltre ampie possibilità di impiego a lungo termine: può infatti circolare nelle zone a traffico limitato dei centri abitati interdette ai veicoli a combustione interna, in fase di attuazione in un numero sempre maggiore di località, e grazie al motore elettrico pressoché silenzioso effettuare le consegne anche a tarda ora, favorendo nuove modalità di consegna come il recapito nel giorno stesso della spedizione, la cosiddetta Same Day Delivery. Il Canter EcoHybrid 7C15 in esposizione e in prova al Company Car Drive è la versione ibrido elettrico-diesel del popolare light truck
Il sistema di propulsione, tanto parsimonioso nei consumi quanto silenzioso, fa di questo autocarro la soluzione ideale per il servizio di distribuzione. Dal Canter a trazione
Fuso. Canter EcoHybrid rappresenta una pietra miliare nello sviluppo di nuovi sistemi di trazione a emissioni zero. È un autocarro che preserva l’ambiente e, grazie alle sue caratteristiche, rappresenta la soluzione ideale per i servizi di distribuzione in ambito urbano e interurbano. Il Canter Eco Hybrid destinato ai mercati europei proviene da Tramagal (Portogallo), dove vie ne prodotto anche il Canter normale. L’Eco Hybrid è riuscito a fare la quadratura del cerchio: l’alta tecnologia preserva l’ambiente e conviene. Rispetto a un modello convenzionale, il Canter a trazione ibrida fa risparmiare fino al 23 per cento di carburante, permettendo di ammortizzare la differenza di prezzo nell’arco di pochi anni. Con la funzione start/stop, la partenza a trazione interamente elettrica e il cambio a dop-
diesel convenzionale proviene il modernissimo turbodiesel a quattro cilindri con cilindrata di 3.0 litri, potenza di 110 kW/150 cv e coppia massima di 370 Nm. Questo motore BlueTec 6 è omologato Euro VI e per la depurazione dei gas di scarico abbina un sistema di ricircolo dei gas di scarico, la tecnica SCR con iniezione di AdBlue e un filtro antiparticolato diesel. Il motore elettrico eroga una potenza di 40 kW e una coppia massima di 200 Nm, ricavando la propria energia da batterie agli ioni di litio che presentano una capacità di 2 kWh e un peso di soli 63,5 kg. Il peso aggiuntivo dei com ponenti della trazione i brida ammonta nel complesso ad appena 150 kg circa. La portata del modello da 7,5 t in versione autotelaio con cabina di guida arriva di conseguenza fino a 4,8 t.
pia frizione Duonic, il Canter Eco Hybrid può fare affidamento su dotazioni tecnologiche molto sofisticate e al tempo stesso robuste. Duonic si basa su un cambio manuale a sei marce, riduce il consumo di carburante, preserva i gruppi meccanici, alleggerisce il lavoro del conducente, soprattutto nei brevi tragitti, e coniuga il comfort di un cambio automatico con l’efficienza di un cambio manuale. IDEALE PER LA DISTRIBUZIONE
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI MAN TGE PRONTO A ENTRARE NEL MERCATO DEI MOTORHOME
Il rinnovamento è di casa GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON LO SPECIALISTA DEL GRUPPO KNAUS TABBERT, IL LEONE PER LA PRIMA VOLTA CONCRETIZZA UN’OFFERTA MOTORHOME SPECIFICA SU BASE TGE. UNA LETTERA D’INTENTI È STATA DI RECENTE SIGLATA TRA MAN E KNAUS TABBERT GMBH: NEI PROSSIMI ANNI, MAN FORNIRÀ IL TGE CHASSIS PER LA PRODUZIONE DI MOTORHOME CHE VERRANNO ASSEMBLATI NELLA FABBRICA KNAUS TABBERT DI JANDELSBRUNN, IN BAVARIA.
Da sinistra: Gerd Adamietzki, Sales Director di Knaus Tabbert, e Dennis Affeld, Senior Vice President Sales Van di MAN Truck & Bus GmbH.
I
FABIO BASILICO JANDELSBRUNN
l mercato dei motorhome rimane strategico per tutti i costruttori di van. Ora che anche MAN ha in gamma un veicolo commerciale, il TGE, per il costruttore tedesco si aprono le porte di un settore dai numeri importanti. Grazie alla collaborazione con lo specialista del Gruppo Knaus Tabbert, il Leone per la prima volta concretizza un’offerta motorhome specifica su base TGE. Una lettera d’intenti è stata di recente siglata tra MAN e Knaus Tabbert Gmbh: nei prossimi anni, MAN fornirà il TGE chassis per la produzione di motorhome che verranno assemblati nella fabbrica Knaus Tabbert di Jandelsbrunn, in Bavaria. I primi veicoli frutto della collaborazione saranno esposti al Caravan Salon 2018 di Düsseldorf, in programma dal 25 agosto al 2 settembre. Nel prossimo futuro, dunque, gli appassionati utenti di motorhome avranno a disposizione un’alternativa di segmento premium per vivere
al meglio la loro avventura nella casa su ruote. Il piano programmatico stabilito da MAN e Knaus Tabbert, rinomato specialista del settore con all’attivo la produzione di motorhome, caravan e camper van, è di consolidare la produzione di motorhome su base TGE nel 2019 e quindi incrementare i volumi negli anni a venire. L’accordo è stato firmato da Gerd Adamietzki, Sales Director di Knaus, e Dennis Affeld, Senior Vice President Sales Van di MAN Truck & Bus GmbH. “Guardiamo con ottimismo alla prospettiva di lavorare con MAN e siamo convinti che questa collaborazione ci consentirà di offrire ai nostri clienti veicoli più attraenti”, ha dichiarato Adamietzki. L’ottimale dinamica di guida e gli avanzati sistemi di assistenza di cui è dotato il TGE saranno messi a disposizione dei clienti Knaus. Inoltre, i clienti potranno beneficiare di diverse modalità di trazione: anteriore, posteriore e integrale. Il TGE ha rivoluzionato la proposta MAN che, grazie all’ingresso nel segmento van, può ora fregiarsi del
Altro punto di forza dell’offerta TGE è l’eTGE, versione zero emissioni che soddisfa la domanda di distribuzione e trasporto merci nelle aree urbane grazie al motore elettrico con un’autonomia fino a 160 chilometri.
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titolo di costruttore full range con una gamma che spazia da 3 a 44 tonnellate. Al suo van il costruttore tedesco ha assegnato un mission ambiziosa: applicare anche nel campo dei furgoni l’orientamento al cliente proprio del settore dei camion, dove MAN ha costruito una lunga tradizione di successo e competenza. L’attenzione si concentra quindi sempre sulla soluzione migliore per il cliente. Comprese quelle assicurate dai veicoli su misura disponibili da subito direttamente dalla fabbrica. Oltre al furgone chiuso e alla versione finestrata, le forme di carrozzeria disponibili per il TGE comprendono anche telai con cabina singola e doppia. Naturalmente, i telai possono essere ordinati con la predisposizione “in fabbrica” di un gran numero di allestimenti adatti a numerosi ambiti di utilizzo, come l’edilizia, il settore dei servizi e la rete di distribuzione. MAN quindi si qualifica come fornitore primario di veicoli su misura, sempre in stretta collaborazione con allestitori certificati. Non bisogna infatti dimenticare
che da subito i clienti in tutta Europa possono ordinare il modello TGE scegliendo tra diverse soluzioni di allestimento. In questo modo il cliente risparmia tempo, saltando direttamente la procedura di configurazione e ha direttamente accesso a un veicolo ottimizzato per il proprio ambito di utilizzo. Dato che questi veicoli su misura presentano già di serie tutte le dotazioni necessarie, restano davvero po chi dettagli da personalizzare da parte del rivenditore, in loco o presso il proprio deposito. La gamma TGE viene offerta con due interassi, tre altezze del tetto e tre lunghezze del veicolo. Le lunghezze della versione furgonata vanno da 5.983 mm a 6.833 mm fino al MAN TGE da 7.388 mm con grande sbalzo. Le altezze del veicolo possono essere di 2.340 mm, 2.575 mm e 2.800 mm. Una combinazione adeguata consente quin di un volume massimo del lo spazio di carico di 18,3 metri cubi. Il modello base di MAN TGE ha una massa totale a terra di 3 tonnellate, mentre il più pesante raggiunge le 5,5 tonnellate. Si possono inoltre trainare altre 3,5 ton nellate agganciando un rimorchio. Sono anche disponibili diverse varianti di trazione. A seconda della massa totale a terra sono possibili trazione anteriore, posteriore e integrale, combinate a scelta con un cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 marce. Nel MAN TGE viene lanciata una generazione di motori diesel completamente nuova, che ha fatto il suo debutto in casa Volkswagen VC e che ribadisce
quindi ancora una volta l’importanza di durata e affidabilità. Il quattro cilindri è stato inoltre sviluppato appositamente tenendo conto delle “dure” condizioni a cui è sottoposto un veicolo commerciale. La priorità assoluta è stata quindi data a robustezza e consumi ridotti. Queste caratteristiche sono ora riunite nel MAN TGE, che promette quindi di raggiungere nuovi grandi risultati tanto economici quanto ecologici. Il motore da 1.968 cc è disponibile nelle varianti da 75 kW/102 cv, 90 kW/122 cv, 103 kW/140 cv e 130 kW/177 cv. Nato in seno al Gruppo Volkswagen e gemello del nuovo Volkswagen Crafter, MAN TGE si presenta con un design deciso e moderno. Il suo nome per intero - Trucknology Generation Express - riflette la riuscita simbiosi tra funzionalità e stile. L’accattivante griglia del radiatore e i gruppi fari (che in opzione possono essere a Led) non solo inseriscono di diritto il TGE nella famiglia MAN, ma trasmettono anche un’immagine di un veicolo che dichiaratamente parla il linguaggio del mondo dei veicoli commerciali. All’interno, il TGE non lesina nulla dal punto di vista di quello che ci si aspetta da un veicolo da lavoro. E non si può certo dire che MAN non abbia esperienza in tal senso. Il know-how del costruttore di truck viene declinato in versione van con contenuti elevati per comfort, funzionalità, ergonomia. L’ampio, elegante e intuitivo cruscotto riprende le caratteristiche tipiche dei veicoli MAN. Altro punto di forza dell’offerta TGE è l’eTGE, versione zero emissioni che soddisfa la domanda di distribuzione e trasporto merci nelle aree urbane grazie al motore elettrico con un’autonomia fino a 160 chilometri e un carico utile da 950 a 1.700 kg in base all’omologazione di 3,5 o 4,25 tonnellate. Circa il 70 per cento dei veicoli commerciali leggeri utilizzati nelle aree urbane percorre in media meno di 100 chilometri al giorno prevalentemente a velocità ridotta. Partendo da questi dati, MAN eTGE con autonomia di 160 chilometri copre circa i tre quarti di tutte le rotte cittadine. La trazione anteriore elettrica del MAN eTGE prevede un motore sincrono con potenza massima di 100 kW; la coppia di 290 Nm è ovviamente istantanea e può essere utilizzata a tutte le velocità, assicurando un’ottima maneggevolezza. Alla velocità massima di 90 km/h il consumo è di circa 20 kWh per 100 chilometri.
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NON SOLO OFF ROAD: TRA INEDITE PERFORMANCE DI MANEGGEVOLEZZA E PRECISIONE SU LUNGO RAGGIO ED ELEVATA MANOVRABILITÀ NELLE AREE URBANE, IL PICK UP DI CASA
FORD SI SCOPRE VEICOLO ADATTO A OGNI PERCORSO. IN AUTOSTRADA È IL SISTEMA EPAS A FARE LA DIFFERENZA: UN SERVOSTERZO CHE GARANTISCE STERZATE PRECISE IN TUTTA NATURALEZZA E, NEL CONTEMPO, AIUTA A TENERE MONITORATI I CONSUMI.
SU STRADA / FORD RANGER WILDTRAK TDCI 3.2 DA 200 CV
A guardia della strada
M
MICHELE S. ALTIERI MISANO ADRIATICO
anovrabilità a basse velocità in aree urbane e precisione alle andature più sostenute lungo l’autostrada. È quanto vogliamo mettere alla prova - in attesa che arrivi anche da noi la nuova generazione presentata a Detroit lo scorso gennaio, per ora destinata al Nord America - al volante del Ford Ranger, il pick up di casa Ford lanciato, nell’attuale generazione, nel febbraio 2016. A due anni dallo sbarco sul mercato, il pick up americano continua a rappresentare un riferimento nel segmento, in termini di robustezza, prestazioni a livello di consumi, design ardito e tecnologie all’avanguardia. Soprattutto con il modello di punta Wildtrak, oggetto della nostra prova, Ranger è un vero e proprio guerriero an che nelle vendite sin dalla fine del 2011, quando è sbarcato per la prima volta in Europa assicurando un rapido aumento dei volumi. La percentuale occupata dal Ranger nei tradizionali mercati europei di Ford è aumentata fino a piazzare il veicolo in una posizione leader rispetto ai concorrenti e con un aumento sempre a doppia cifra anno su anno. Con il Wildtrak come pun ta di diamante della linea, Ranger offre una sorprendente sinergia tra trazione integrale, styling appariscente e soluzioni tecnologiche di qua lità, come il sistema di connettività SYNC 2. Pronto ad affrontare ogni sfida offrendo consumi ottimizzati, capacità di carico e rimorchio e massima altezza di guado, lo proviamo in un viaggio che ci porta da Monza a Misano Adriatico, in un tragitto dapprima autostradale e che termina con un percorso nelle strette viuzze che costeggiano il Mar Adriatico, tra le fontane e le spiagge misanesi. Lungo l’A1 Ranger offre straordinarie prestazioni, per consumi con uno spettro di trasmissione certamente efficiente, anche grazie a caratteristiche supportate dalla tecnologia Auto Start Stop, dalle nuove coppie e dall’introduzione del siste-
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ma EPAS (Electric Power Assisted Steering), un servosterzo che garantisce sterzate precise in tutta naturalezza ed è in grado di ridurre fino al 17 per cento il consumo di carburante. Il supporto di assistenza varia in base a velocità, angolo di sterzata, forze in curva e accelerazione o decelerazione, e questo consente maggior precisione ad alta velocità. I modelli finora sul mercato avevano posto nuovi standard per il comfort di marcia e la maneggevolezza: gli ingegneri Ford hanno perfezionato le sospensioni del pick up per aggiungere più comodità e facilità di guida. Nella linea di modelli diesel potenziati troviamo questa inedita variante con motore Ford TDCi da 200 cv a cinque cilindri da 3,2 litri, sinonimo di maggior potenza rispetto ai modelli da 125 e 150 cv del modello precedente. Il cambio a sei rapporti è automatico e, standard nei modelli Wildtrak, lo troviamo in versione a trazione integrale. Quello che ci sorprende nel percorso di lungo raggio è l’ampio ventaglio di connettività e tecnologie di assistenza alla guida straordinarie per il seg-
mento: questo Ranger è dotato di tutta una serie di sistemi che ci supportano per collegamenti e controllo del veicolo, compreso il sistema a controllo vocale Ford SYNC 2, con schermo tattile da otto pollici e identificazioni a codici colorati per facilitare la navigazione nel menu. Massimo comfort e praticità sono garantiti da una vasta gamma di tecnologie di as sistenza alla guida, come il sistema di mantenimento del la corsia di marcia con Lane Keeping Alert e Lane Keeping Aid, Adaptive Cruise Control (controllo di velocità adattativo) con Forward Alert (prevenzione delle collisioni), Traffic Sign Recognition (riconoscimento dei segnali stra dali), Front and Rear Park Assist (assistente di parcheggio anteriore e posteriore), Rear View Camera (telecamera posteriore) e un sistema standard di controllo della stabilità ESC (Electronic Stability Control) ad effetto anti rollio e anti sbandamento del traino. Un’improvvisa colonna di traffico veicolare mette in azione l’Emergency Brake Assistance (assistenza alla frenata d’emergenza): riconosce le situazioni di frenata
d’emergenza e permette di applicare una pressione maggiore sul sistema frenante. Giunti a Misano, mettiamo alla prova anche l’Hill Launch Assist (assistenza alla partenza in salita), che ci aiuta a partire in tutta sicurezza in pendenza, in prima o retromarcia, l’Hill Descent Control (controllo della marcia in discesa), che sfrutta il sistema di controllo della trazione mantenendo una velocità costante in discesa, l’Adaptive Load Control (controllo adattativo del carico), che regola le risposte del sistema ESC (Electronic Stability Control) in base al carico del veicolo. Il sistema EPAS rende lo sterzo leggero e maneggevole anche durante le manovre a bassa velocità, come durante il parcheggio. La sosta a qualche metro dal lungomare, a traffico limitatissimo, ci permette di dare un’occhiata al design possente e moderno: Ranger spicca per una raffinatezza inusuale nel segmento dei pick up. Il look, marcato e moderno, dona un’inconfondibile presenza, suggerendo all’istante le sue possibilità funziona-
li. Il cofano, decisamente muscoloso, scivola in una griglia trapezoidale, mentre gli imponenti fari di proiezione lo rendono immediatamente identificabile co me veicolo Ford. Considerata la missione cui è dedicato un pick up, Ranger deve apparire e funzionare come uno strumento potente e affidabile: i progettisti Ford hanno calcato la mano sul design, enfatizzando il carattere “Built Ford Tough” dei singoli elementi di design, come le alette esterne, pur mantenendo intatte le caratteristiche aerodinamiche. Le innovazioni a livello di esterni sono state combinate con eleganti interni che donano a chi guida e ai passeggeri un ambiente confortevole, moderno e affine a quello di una vettura ma molto pratico. La cabina è attraversata su tutta la larghezza da linee orizzontali di forte impatto, che creano un abitacolo spazioso, alloggiando lo schermo tattile. Alla guida riceviamo tutte le informazioni sul veicolo dalla plancia strumenti, dietro il volante, con display digitale bi-color e strumenti di intrattenimento, navigazione e climatizzazione. Pur nella versione doppia cabina e quattro porte della nostra prova, Ford Ranger si dimostra veicolo versatile ed efficiente: un angolo di attacco di 28° e un angolo di uscita di 25° ci permettono di superare con sicurezza gli ostacoli. Per il carico, a nostra disposizione un robusto cassone con generoso volume e, se occorre, una capacità di traino fino a 3.500 kg e una portata di carico fino a 1.260 kg.
Carta d’identità
La plancia del Ford Ranger Wildtrak non ha nulla da invidiare a quelle delle automobili di maggiore classe. Tante le dotazioni di sicurezza e per la guida.
Cognome: Ford Nome: Ranger Wildtrak Carrozzeria: Pickup 5 posti con quattro porte, trazione posteriore o integrale (selezionabile dal guidatore), doppia cabina. Motore: TDCi 3.2 common rail 4 cilindri in linea con FAP, EGR e start&stop. Cilindrata 3.198 cc: Potenza max: 147 kW/200 cv. Carburante: gasolio. Velocità max.: 175 km/h. Accelerazione 0-100 km/h: 10,6 sec. Coppia max: 470 Nm. Livello ecologico: Euro 5. Cambio: 6R80 automatico a 6 marce. Dimensioni (mm): lunghezza 5.362; larghezza 1.860; altezza 1.815; passo 3.220. Peso totale a terra: 3.200 kg. Capacità di carico: 1.258 kg. Vano di carico: 1.549 x 1.560 mm. Massa rimorchiabile: 3.500 kg. Dotazioni: chiusura centralizzata selettiva, specchietti retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, climatizzatore, cruise control adattivo, sistema di assistenza al parcheggio “park assist”, computer di bordo. Consumi: 8,9 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 234 g/km. Sito produttivo: Silverton (Sudafrica).
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PEUGEOT LANCIA SUL MERCATO UNA “LIMITED EDITION” DEL VAN DI SEGMENTO K1
Con Expert Pro contano solo i tanti vantaggi
PER RAFFORZARE LA SUA GIÀ SOLIDA PRESENZA
NELL’IMPORTANTE
SEGMENTO K1 CHE
RAPPRESENTA CIRCA IL 13 PER CENTO DEL MERCATO COMPLESSIVO DEI VEICOLI COMMERCIALI,
PEUGEOT
PRESENTA EXPERT PRO
“LIMITED EDITION”, VERSIONE CHE SI COLLOCA AL CENTRO DELLA GAMMA, TRA L’ALLESTIMENTO
PRO E QUELLO PREMIUM. SI TRATTA DI UNA SERIE SPECIALE A TIRATURA
LIMITATA DI
200 UNITÀ SU
BASE PRO, CON LUNGHEZZA
STANDARD A 4,96 METRI, BLUEHDI 115 S&S ED ESCLUSIVA
MOTORIZZAZIONE
CARROZZERIA BIANCO BANCHISA.
A
VALENTINA MASSA MILANO
nche alcuni van hanno le loro “limited edition”, che testimoniano da una parte il successo della produzione normale di serie e dall’altro arricchiscono la proposta per soddisfare i palati più fini, in questo caso gli operatori professionali che desiderano avere qualcosa in più dal loro compagno di lavoro. Peugeot lancia ora sul mercato una serie limitata del popolare Expert, denominata Expert Pro “Limited Edition”. Introdotto due anni il nuovo Expert è protagonista della rimonta del Leone nel segmento K1. I motivi del successo del medium van francese risiedono nel fatto di proporre versioni complete, con una dotazione superiore, e di offrire opzioni qualificanti e apprezzate dalla clientela professionale. Il tutto, con costi di gestione contenuti e un rapporto qualità prezzo vincente. Ora, per rafforzare la sua presenza nell’importante segmento K1 che rappresenta circa il 13 per cento del mercato complessivo dei veicoli commerciali, Peugeot presenta Expert Pro “Limited Edition”, versione che si colloca al centro della gamma, tra l’al lestimento Pro e quello Premium. Si tratta di una serie speciale a tiratura limitata di 200 unità su base Pro, con lunghezza Standard a 4,96 metri, motorizzazione BlueHDi 115 S&S ed esclusiva carrozzeria bianco banchisa. Alla dotazione di serie della versione di derivazione, Expert Pro “Li mited Edition” aggiunge di serie il pack comfort costituito da climatizzatore manuale, impianto audio RD6 (radio FM/AM, Bluetooth, USB, jack e presa 12 V nel vano di carico) e sensori di parcheggio posteriori. La portata di Expert Pro Limited Edition arriva a 10 quintali e il veicolo è in grado di caricare fino a 5,3 mc in
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un vano di carico che è lungo 2,51 metri, largo fino a 1,62 metri e alto 1,39 metri. Il prezzo di Expert Pro “Limited Edition” è stato fissato a 14.700 euro (Iva e messa su strada escluse): un competitivo “value for money” nel cuore del segmento di appartenenza. Nuovo Expert si inserisce nella dinamica di rinnovamento dell’offerta e di sviluppo del marchio francese nel mercato dei veicoli commerciali. I codici identitari del design del Leone gli conferiscono un carattere deciso e personale, espressione di robustezza e modernità. Sviluppato su un
nuovo telaio, beneficia integralmente dei vantaggi della piattaforma modulare EMP2 già apprezzata su molti altri modelli della Casa d’oltralpe: compattezza, riduzione del peso, efficienza delle motorizzazioni con consumi ed emissioni estremamente contenute. Come tutte le motorizzazioni BlueHDi (da 95 a 180 cv), anche quella da 115 cv di Expert Pro “Limited Edition” adotta il catalizzatore SCR (Selective Catalytic Reduction) posizionato a monte del FAP (Filtro antiparticolato). Il serbatoio del l’additivo AdBlue, da 22,4 li tri, assicura
un’autonomia di circa 15.000 km: il “rifornimento” si effettua facilmente grazie allo sportellino di riempimento esterno, posizionato nel montante centrale, invisibile quando la portiera del conducente è chiusa. Si tratta della tecnologia di disinquinamento più efficace presente sul mercato. Peugeot Expert ha introdotto equipaggiamenti innovativi nel segmento K1 come le porte laterali scorrevoli automatiche, la modularità della cabina con il Moduwork, l’Active Safety Brake, la retrocamera con VisioPark, la 3D Connected Navigation. Expert è in grado di tra-
Nuovo Expert si inserisce nella dinamica di rinnovamento dell’offerta e dello sviluppo del marchio Peugeot.
sportare fino a 1.400 kg ed è proposto in 3 differenti lunghezze: dall’inedita versione Compact di appena 4,61 me tri, Standard di 4,96 metri e Long che arriva fino a 5,31 metri. Specie nelle versioni più compatte, è un veicolo par ticolarmente adatto agli spo stamenti urbani, con un’altezza limitata a 1,90 m, elemento molto importante in termini di accessibilità in spazi ad altezza limitata. Sotto l’aspetto della sicurezza, è al vertice del suo segmento grazie a diversi sistemi di aiuto alla guida e alle 5 stelle ricevute nei testi EuroNCAP.
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FORD TRANSIT CONNECT SPERIMENTA LA GUIDA AUTONOMA PER LE CONSEGNE ON DEMAND
Miami reinventa la distribuzione FORD MOTOR COMPANY E POSTMATES, BRAND LEADER NEL SETTORE DELLE CONSEGNE ON DEMAND, HANNO ANNUNCIATO UNA PARTNERSHIP PER L’INTRODUZIONE SULLE STRADE DELLA METROPOLI AMERICANA DI UN PROGETTO PILOTA PER LE CONSEGNE A DOMICILIO DI BENI E DI GENERI ALIMENTARI. I VEICOLI UTILIZZATI PER LA SPERIMENTAZIONE SONO TRANSIT CONNECT CUSTOMIZZATI AD HOC PER EFFETTUARE IN MODO EFFICIENTE LE CONSEGNE. IL PROGETTO HA L’INTENTO DI STUDIARE LE REAZIONI DEI CLIENTI NELL’INTERAGIRE CON UN VEICOLO A GUIDA AUTONOMA.
L
GIANCARLO TOSCANO MIAMI
a guida autonoma in ambito distributivo rappresenta una sorta di quadratura del cerchio delle più avanzate innovazioni che si stanno studiando e implementando per il futuro della mo bilità delle merci. Ford Mo tor Company e Postmates, brand leader nel settore delle consegne on demand, hanno annunciato una partnership per l’introduzione sulle strade di Miami di un progetto pilota per le consegne a domicilio di beni e di generi alimentari. I veicoli utilizzati per la sperimentazione sono Transit Connect customizzati ad hoc per effettuare in modo efficiente le consegne. I Transit Connect sono stati progettati per apparire come veicoli a gui da autonoma, mentre, in realtà, sono guidati da una persona. L’obiettivo è infatti quello di studiare le reazioni dei clienti nell’interagire con un veicolo a guida autonoma, all’interno della loro esperienza di consegna. L’allestimento dei veicoli prevede un sistema di 3 vani, posizionati sul lato passeggero e posteriormente, ideati sia per proteggere il cibo sia per effet-
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I clienti del Transit Connect saranno anche agevolati dalle istruzioni audio che indirizzano l’interazione e le luci che andranno a illuminare il vano designato. L’obiettivo della ricerca è soffermarsi su primo e ultimo miglio.
tuare in modo efficiente le consegne, servendo più clienti su un unico percorso. Dato che Postmates si occupa della consegna di generi merceologici che vanno dal sushi alla ferramenta, i 3 vani sono di dimensioni diverse per consentire di studiare anche la configurazione ottimale del veicolo stesso, oltre che a valutare in che modo le aziende e i consumatori interagiscano con un veicolo a gui da autonoma. Transit Connect è il primo veicolo modificato appositamente per testare una varietà di interfacce: il touch screen, i diversi vani e un sistema audio esterno. Il risultato sarà utile per sviluppare il design del veicolo, completamente a guida autonoma, che Ford costruirà entro il 2021. Il progetto pilota in corso a Miami vede la partecipazione di oltre 70 aziende merceologiche, tra cui locali molto amati come Coyo Taco. I residenti della zona, ordinando i tacos o qualsiasi altro cibo tramite Postmates, hanno la possibilità di scegliere tra le modalità di consegna quella effettuata da un veicolo a guida autonoma. Ovviamente sarà un addetto in carne e ossa a predisporre sul Transit Connect il pasto, una volta pronto per essere consegnato. L’addetto del ristorante digiterà, poi, il proprio codice di accesso sullo schermo e, contestualmente, uno dei vani si aprirà in modo da poter inserire il cibo all’interno. Ogni vano, inoltre, ha due porta-bicchieri in modo da non doversi preoccupare di perdere metà delle bevande ordinate durante il transito. Quando il veicolo arriverà a destinazione, il cliente riceverà una notifica di testo per ritirare la consegna, direttamente sotto casa. I clienti saranno anche agevolati dalle istruzioni audio che indirizzano l’interazione e le luci che andranno a illuminare il vano designato. L’o biettivo della ricerca, infatti, è soffermarsi sul primo e l’ultimo miglio dell’esperienza di consegna e valutarne le caratteristiche aiutando le realtà locali a espandere il loro spettro di azione e offrire migliori soluzioni ai clienti coinvolti.
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INTERVISTA / FRANCESCA SAPONARO, DIRETTORE BUSINESS UNIT VAN LOCAUTO RENT
La mossa dell’Elefante UN ANNO FA LA SCELTA DEL MANAGEMENT LOCAUTO RENT DI SBARCARE NEL SETTORE DEL NOLEGGIO DI VEICOLI PROFESSIONALI.
L’INCARICO DI SVILUPPARE LA NUOVA
BUSINESS UNIT È STATO AFFIDATO A UNA MANAGER APPASSIONATA E CRESCIUTA NEL SETTORE DEI SERVIZI, CON UNA FORTE SPECIALIZZAZIONE NEL NOLEGGIO MATURATA IN AZIENDE LEADER E IN SOCIETÀ LOCALI. “L’OBIETTIVO È
P
PROPORRE UN SERVIZIO DI QUALITÀ, DAI VEICOLI ALL’ASSISTENZA”, DICHIARA
FRANCESCA SAPONARO.
MAX CAMPANELLA
untare sulla qualità, su veicoli puliti e ben equipaggiati, affiancati da una rete di assistenza capillare e preparata. Con l’obiettivo non di sfondare e accaparrarsi quote di mercato a tutti i costi, ma soddisfare la clientela. Perché “il passaparola quando si tratta di veicoli professionali funziona meglio di o gni pubblicità”. Sono parole di Francesca Saponaro, da un anno Direttore Business Unit Van Locauto
commerciali: l’esperienza maturata da Francesca Saponaro nel noleggio dei van convince il management Locauto Rent che è lei la persona giusta per portare l’azienda - con due sedi a Roma a Milano - a giocare il suo ruolo nel settore professionale. “L’obiettivo - spiega Francesca Saponaro - è posizionarci con la strategia di una grande azienda proponendo i servizi tipici di un’azienda territoriale, con un’offerta caratterizzata da dettagli importanti per l’utente finale. Noleggiare un veicolo professionale è frutto di un approccio che
Rent, che propone i suoi furgoni con l’originale simbolo dell’elefante. Classe 1970, una straordinaria passione per il mondo del trasporto, Saponaro nasce a Roma, dove si forma in un percorso tutto nel mondo dei servizi: nei primi dieci anni nel tour operating del trasporto aereo, dagli Anni Novanta nel noleggio a breve termine. Una formazione tutta orientata al servizio coronata, negli ultimi dieci anni, dall’immersione nel settore del veicolo commerciale: è lei a sviluppare, all’interno del Gruppo Maggiore, la business unit che, con il brand AmicoBlu (di cui diventa Direttore Commerciale) si dedica al mondo professionale. A seguito dell’acquisizione del brand da parte di Avis Budget Group e dopo due anni in Morini Rent, la società presieduta da Mario Tavazza la vuole come timoniere dello sbarco di Locauto nel settore dei veicoli
non può essere standardizzato come avviene per le vetture”. Fino all’arrivo della nuova manager, Locauto gestiva il suo business al cento per cento nelle vetture (con qualche timido segnale nei van) con una forte specializzazione nel breve termine. L’ingresso in azienda di Francesca Saponaro è coinciso con l’avvio di un Piano triennale che, seguendo le caratteristiche con le quali Locauto si è finora proposta nelle vetture, porterà a un’organizzazione dedicata esclusivamente al noleggio dei van. “Standard di qualità per pulizia, tipologia di veicoli ed equipaggiamento - precisa Il Direttore della nuova Business Unit sono le caratteristiche di base con cui Locauto propone il suo servizio, dall’età media del parco, che oggi nei van non supera i sei mesi e non andrà comunque oltre i venti, alla presenza a bordo del sensore di par-
MILANO
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Francesca Saponaro, da un anno Direttore Business Unit Van Locauto Rent.
cheggio, che evita danni ed è di grande aiuto per chi guida; dalla formazione del personale delle filiali, pronti a dare informazioni e ad assistere il cliente per capire qual è il veicolo di cui ha veramente bisogno, il più adatto alle sue esigenze, agli pneumatici che coprono le quattro stagioni, che proponiamo senza oneri aggiuntivi”. Accanto a un volume di vetture che nella massima esplosione tocca le 15mila unità, oggi la business unit
Van di Locauto possiede circa un migliaio di veicoli, con l’obiettivo di raddoppiarne il numero entro il 2019. “La crescita del parco così come delle filiali - prosegue Saponaro - avviene step by step: i nostri operatori crescono man mano che si sviluppa il business, per mantenere costantemente alto il livello qualitativo dell’offerta”. La flotta Van di Locauto è per scelta multimarca: in questa fase iniziale predominano Fiat Professional,
Iveco e Volkswagen e qualche veicolo di Groupe PSA. “Dal piccolo Doblò Maxi allestito standard - illustra Saponaro - agli autocarri tri-ribaltabili, abbiamo dei telonati con sponda idraulica, molto richiesti da chi trasporta bibite e prodotti freschi, e veicoli per lavori di nicchia. Dopo la prima tranche di acquisti effettuata nell’ottobre 2017 e la seconda lo scorso febbraio, stiamo chiudendo la terza fase di acquisizione che prevede un’importante presenza di veicoli per il trasporto a temperatura controllata. Il mondo del refrigerato richiede competenze specifiche per noleggio e assistenza”. Veniamo alla Rete: a che punto è la “geografia” dei punti di noleggio Locauto che propongono Van? “Entro fine anno - risponde Francesca Saponaro - copriremo tutte le Regioni, in modo da dare un servizio a 360 gradi. La strategia messa in atto è passata da un’analisi delle filiali Locauto che, presenti in tutta Italia, noleggiano vetture e a vrebbero potuto essere strategiche per il segmento professionale. Abbiamo quindi aperto filiali a Genova nelle vicinanze del porto, a Ciampino, Milano Corvetto e Milano Sesto. Si sono aggiunte Ro ma Tiburtina, Roma Eur, Olbia, ma anche Cagliari e Al ghero, per soddisfare una domanda che d’estate in Sardegna cresce fortemente. Siamo presenti a Torino, in Liguria, Lombardia, nel Triveneto, in Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, in Campania a Napoli Capodichino e a Lamezia Terme, Palermo e Trapani. In tutte le filiali la proposta è la medesima: noleggio senza sorprese. Il cliente riceve non una tariffa ma un servizio”.MAX
NOLEGGIO VAN A BREVE TERMINE TRA COLOSSI INTERNAZIONALI
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OGGI I NUMERI TORNANO IN BELLA CRESCITA
ifficile da stimare, non essendoci una classificazione al momento univoca dei player del settore, il mercato del noleggio di veicoli commerciali a breve termine (che interviene, affiancandosi alla flotta di proprietà o noleggiata a lungo termine, come misura di sostegno in caso di picchi di lavoro, replacement per il guasto di un veicolo o nuovo appalto con l’incertezza del rinnovo) in Italia si assesta attorno
alle 12mila unità annue. Negli anni 2007-2009 il segmento ha conosciuto un autentico boom, con numeri che dimostravano una crescita che sembrava inarrestabile. L’avvento della crisi economica ha portato a una brusca interruzione del trend positivo e a una contrazione dei volumi. A fronte di tale andamento altalenante, il mercato ha risposto diversificandosi al suo interno: se nel corso della crescita galop-
pante i grossi colossi hanno avanzato ai professionisti la loro proposta, negli anni più bui sono stati i player locali a mantenere le proprie quote di mercato; i professionisti che sceglievano il noleggio a breve in quella fase storica hanno preferito affidarsi a società che ben conoscevano. Dopo la crisi si registra una crescita importante e, parallelamente, le grandi aziende di noleggio si stanno preparando alla
loro offensiva, strutturandosi e tornando a investire nella flotta per offrire il proprio portafoglio al mondo del trasporto professionale. Nel confronto con i grandi gruppi internazionali che, già presenti con la proposta di noleggio di vetture, stanno entrando ciascuno con la propria strategia - nel settore dei van, Locauto è una delle poche aziende interamente italiane ad affrontare la nuova sfida.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI IL PRIMO MATTONE DELLA NUOVA SFIDA AL MERCATO È LA LICENZA PER IL TRASPORTO IN CONTO TERZI
BALDI FORTI: “VOGLIAMO FARE DI PIÙ E MEGLIO DELLE MULTINAZIONALI” N el 2012, dopo vent’anni di esperienza nel noleggio a lungo termine di vetture, Claudio Campani e Stefania Baldi Forti danno vita a Van&Go, ramo di attività che - nel 2015 acquisito da SIFA’ - si dedica al noleggio di veicoli professionali con la tipicità di un’azienda italiana, costituita da imprenditori italiani
che si pongono l’obiettivo di fare in modo che attraverso l’indotto l’attività dia il giusto sostegno al territorio italiano. Già cliente SIFA’, nel 2015 BPER fa il suo ingresso nella società e, nel dicembre 2017, ne acquisisce la proprietà al 51 per cento, diventando l’unica banca italiana ad occuparsi di no-
leggio. “Van&Go - precisa Baldi Forti - ha oggi il ruolo di Divisione specifica che si occupa di veicoli professionali. Oggi il parco vetture di SIFA’ è costituito da circa 8mila veicoli, il 40 per cento dei quali furgoni fino a 35 q. Sono in totale 3mila veicoli multimarca: dal Mercedes-Benz Sprinter al Volkswagen Crafter, dal-
l’Iveco Daily ai più piccoli a marchio Peugeot, Citroën, Renault e Ford. Negli anni abbiamo stretto una partnership diretta con i costruttori e continuiamo con la stessa strategia anche per Van e Truck. Tra i clienti abbiamo diversi corrieri espresso per le consegne porta a porta, da DHL a UPS”. Quali saranno le princi-
pali sfide del noleggio dei veicoli da lavoro nei prossimi anni? “L’esplosione dell’e-commerce - risponde Baldi Forti - sta portando a una forte domanda di logistica dell’ultimo miglio, per rispondere alla quale SIFA’ con la sua Divisione Van&Go è pronta con una proposta di veicoli a bassa portata con diversi allesti-
menti. La nostra idea è fare qualcosa di più e di diverso rispetto alle multinazionali: abbiamo dalla nostra esperienza e passione. Il tema del veicolo professionale lo vogliamo affrontare a tutto tondo: a breve otterremo la licenza per il trasporto in conto terzi, primo mattone della nuova, avvincente sfida”.
INTERVISTA / STEFANIA BALDI FORTI, SPECIALISTA VAN&GO
Noleggio sì, ma tailor made È L’OBIETTIVO DI SIFA’, CHE INTENDE PROPORSI SUL MERCATO DEL RENT DI VEICOLI PROFESSIONALI COME IL “SARTO CHE CUCE IL VESTITO” ADDOSSO AL CLIENTE. CARATTERIZZATA DA STRAORDINARIA PASSIONE E UNA COMPETENZA MATURATA IN VENT’ANNI DI ESPERIENZA, BALDI FORTI È UNO DEGLI SPECIALISTI DELLO STAFF GUIDATO DA PAOLO GHINOLFI PER GESTIRE LO SBARCO NEL SEGMENTO DEI VEICOLI VAN E TRUCK.
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MAX CAMPANELLA REGGIO EMILIA
resciuta professionalmente al fianco di Claudio Campani, sinonimo di Concessionarie in Emilia-Romagna, caratterizzata da autentica passione per i veicoli professionali, Stefania Baldi Forti è uno degli spe cialisti dello Staff guidato da Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato di SIFA’ (Società Italiana Flotta A zien dali), per guidare questa fase di graduale sbarco della società di noleggio nel settore dei veicoli commerciali e pesanti. Classe 1964, nata a San Giovanni Rotondo ma cresciuta a Reggio Emilia, Stefania Baldi Forti giovane ventenne inizia subito la sua carriera professionale nella Concessionaria Lancia guidata da Campani. Personaggio ca-
rismatico e con non comuni capacità di lungimiranza, nel 1986 Campani intuisce che il noleggio rappresenta una fetta di mercato destinata a crescere. Nel 1988 da assoluto pioniere dà vita a Campani Company Service, ramo di attività dedicato esclusivamente al rent, e assegna a Baldi Forti l’incarico di Direttore dei servizi. Quando nel 1994 la società viene ceduta a General Electric, nasce Car Server, azienda di noleggio a lungo termine fondata da Baldi Forti in società con Giovanni Orlandi. Nel 2007 per lei si apre una nuova occasione professionale a Prato, dove si occupa di car replacement, ovvero la vendita di veicoli sostitutivi a officine e gommisti che li u tilizzano come “courtesy car” per i clienti: Baldi Forti conosce così l’altro volto del noleggio a breve, visto stavol-
ta dalla parte degli utilizzatori finali. Nel 2012 la nuova sfida la vede nuovamente al fianco di Campani: i due danno vita a Van&Go, Divisione di attività del Gruppo Campani dedicato alla vendita e al noleggio a lungo termine di veicoli commerciali, furgoni e allestiti. Nel 2015 il ramo di business viene acquisito da SIFA’, fondata da Ghinolfi con il sostegno di BPER (Ban ca Popolare dell’Emilia Romagna) e dello stesso Campani, che la presiede. A quel punto viene costituito uno staff di specialisti - tra i quali Baldi Forti - caratterizzato da esperienza e incredibile passione per il mercato professionale, e dunque capace di incarnare pienamente la nuova sfida. “Una sfida bella e interessante - afferma Baldi Forti - soprattutto proiettata al futuro e ricca di novità. Perso-
nalmente amo le sfide e le affronto con serenità: il settore del trasporto professionale richiede competenza e preparazione, non può essere improvvisato. SIFA’ intende proporsi sul mercato con l’obiettivo di trovare una risposta a quella fascia di clientela che richiede caratteristiche di competenza e affidabilità”. Come immagina l’evoluzione del mercato del noleggio a lungo termine di veicoli professionali? “Quando è iniziata l’attività di noleggio a lungo termine di vetture - risponde Baldi Forti - i primi player venivano guardati con sospetto, oggi è un fatto del tutto naturale. Accadrà lo stesso con i veicoli leggeri e pesanti: tra qualche anno sarà naturale assistere a flotte in parte di proprietà e in parte di veicoli noleggiati, con
picchi di lavoro soddisfatti dal noleggio a breve termine”. Con quale “chiave di differenza” SIFA’ si presenta sul mercato del noleggio di Van e Truck? “L’italianità - afferma Baldi Forti - è il nostro elemento di distinzione, che vuol dire gruppo italiano, consolidato da una banca italiana, ma anche vicinanza al cliente. È la risposta alla duplice esigenza dei professionisti italiani, che chiedono fles sibilità ma anche snellezza e rapidità nelle risposte. Infine, come ama dire il nostro Amministratore delegato, SIFA’ è l’unico player in grado di svolgere il compito di ‘tailor made’, ovvero cucire l’a bito che serve al cliente. Non da ultimo, SIFA’ dispone di una rete capillare e ben di stribuita, che faciliterà la vi cinanza al cliente professionale”.
Stefania Baldi Forti, specialista Van&Go di SIFA’.
SIFÀ primo operatore del noleggio a proporre la terza generazione del furgone della Stella
MDL sceglie il nuovo Sprinter per viaggi comodi e sicuri È
stato consegnato a MDL, società del Gruppo Martini, un esemplare del nuovissimo Mercedes-Benz Sprinter allestito per DHL. SIFÀ è il primo operatore del noleggio a lungo termine sul mercato italiano a proporre ai clienti la terza generazione del furgone della Stella, in fase di sbarco sul mercato italiano. L’operazione è frutto della stretta collaborazione tra l’azienda di noleggio e la Casa tedesca, che sta rivoluzionando completamente il settore dei veicoli commerciali e si è posta l’obiettivo di offrire non più semplici furgoni, ma vere e proprie soluzioni di trasporto innovative, modulari, sempre connesse e in grado di rispondere con efficacia alle esigenze dei professionisti e dei gestori delle flotte aziendali. “Da sempre - spiega Mirko An-
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Il primo Mercedes-Benz Sprinter in Italia allestito per DHL che SIFÀ ha fornito ad MDL, società del Gruppo Martini, uno dei clienti più importanti della società di noleggio.
tinori, Responsabile Flotte del Gruppo Martini - apprezziamo l’affidabilità e il piacere di guida dei veicoli commerciali di Mercedes-Benz Vans. Il nuovo Sprinter ci ha colpito per il design moderno degli esterni, con una ben proporzionata silhouette del furgone, ma anche per il miglioramento degli interni, con l’abitacolo completamente ridisegnato, dove si ritrova un buon equilibrio tra funzionalità ed aspetto estetico. Lavoriamo da due anni con SIFÀ e consideriamo la nostra relazione più in termini di partnership che di semplice rapporto cliente-fornitore: anche in occasione della scelta dello Sprinter ci siamo fidati dell’approccio consulenziale di SIFÀ, nonché della capacità dell’azienda a far fronte tempestivamente alla consegna del mezzo”.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI
AL FESTIVAL DELL’ECONOMIA DI TRENTO L’INTERVENTO DI ALFONSO MARTINEZ, AD LEASEPLAN ITALIA
“Pronti a fare la nostra parte” DISCUTERE DI MOBILITÀ FUTURA E DI SICUREZZA STRADALE. È L’OBIETTIVO CON CUI L’AZIENDA LEADER NEL SETTORE CAR-AS-A-SERVICE HA PARTECIPATO A DUE EVENTI SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ APPLICATA ALL’AUTOMOTIVE. “OCCORRE UN INTERVENTO STRUTTURATO DA PARTE DI GOVERNO ED ENTI LOCALI PER RENDERE REALE LA DIFFUSIONE DEI VEICOLI ELETTRICI”, AFFERMA ALFONSO MARTINEZ, AMMINISTRATORE DELEGATO DI LEASEPLAN ITALIA.
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MICHELE S. ALTIERI TRENTO
easePlan Italia, una del le aziende leader nel set tore Car-as-a-Service, conferma l’impegno sul tema della mobilità sostenibile e dei temi automotive partecipando a due eventi a Trento, all’interno del Festival dell’Economia di cui LeasePlan Italia è sponsor. Il primo incontro, moderato da Barbara Pedrotti, oltre all’intervento di Alfonso Martinez, Amministratore delegato di LeasePlan Italia, ha visto il contributo del professor Andrea Boitani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di Mauro Casotto, Direttore Operativo di Trentino Sviluppo, di Luca Filippi pilota di Formula E e di Simone Moro, alpinista e scrittore. Durante i lavori è stata presenta-
ta una ricerca di LeasePlan e Centro Studi Promotor sulle diverse alimentazioni e il relativo trend di crescita sulla base delle immatricolazioni previste in Italia. Secondo queste previsioni, nel 2020 la quota dei motori a combustione interna (benzina e diesel) diminuirà di 10 punti dall’88 al 78 per cento, accrescendo la quota delle alimentazioni alternative (ibrido, metano e veicoli elettrici): l’ibrido dal 5 al 9 per cento e il me tano dal 3 al 5 per cento durante lo stesso periodo. Il GPL è stabile attorno al 7 per cento. Questa previsione non tiene conto d’interventi politici e amministrativi che sono al momento non prevedibili ma capaci ovviamente d’indirizzare il mercato. Nonostante le aspettative degli ambienti ecologisti, il ca lo della quota della benzina e del diesel va Secondo le previsioni, nel 2020 la quota dei motori benzina e diesel diminuirà di 10 punti, accrescendo la quota delle alimentazioni alternative.
solo parzialmente a vantaggio delle motorizzazioni elettriche. Mentre i veicoli elettrici non costituiscono una parte significativa del mercato - a oggi solo lo 0,2 per cento e una previsione di crescita nei prossimi anni contenuta in Italia - in due anni ci si aspetta che la quota in tutta Europa possa più che raddoppiare. Con la riduzione dei motori a combustione interna si registra sicuramente un contesto pronto per il passaggio ad alimentazioni alternative. “Abbiamo voluto portare il nostro contributo - dichiara Alfonso Martinez - al dibattito sulla mobilità in un programma così prestigioso come il Festival dell’Economia di Trento. Siamo pronti a fare la nostra parte per la mobilità sostenibile e per il rispetto ambientale ma in assenza di un intervento strutturato da parte del Governo e degli Enti Locali sarà molto diffici-
le rendere reale la diffusione dei veicoli elettrici”. Oltre alla progressiva elettrificazione dei veicoli, le flotte aziendali possono fare la differenza nella lotta contro il cambiamento climatico. “Il programma di LeasePlan ag giunge Martinez - vuole sen sibilizzare principalmente questo target Corporate. Dal progetto EV100 (iniziativa condotta da un gruppo di aziende a livello globale, con lo scopo di velocizzare l’adozione di veicoli elettrici e delle relative infrastrutture, di cui LeasePlan è uno dei dieci membri fondatori) al World Economic Forum di Davos a fine gennaio 2018 (in cui il nostro CEO Tex Gunning è stato nominato CEO Climate Leader Sector Champion), Lease Plan si impegna per supportare i clienti nel passaggio a una mobilità sostenibile”.
DAI BIG DATA RACCOLTI ED ELABORATI DA LEASEPLAN ITALIA UN’ANALISI DEGLI INDICI DI SINISTROSITÀ STRADALE
VEICOLI PROFESSIONALI PIÙ COINVOLTI NEGLI INCIDENTI ALL’INIZIO DELL’ANNO I l secondo appuntamento di LeasePlan Italia nella programmazione del Festival dell’Economia, nel palazzo della provincia di Trento, ha visto un focus sui Big Data. Ne hanno discusso Renzo Avesani di Unipol, Michele Centemero di Mastercard, Domenico Favuzzo di Exprivia, Alfonso Martinez e il Professor Riccardo Puglisi. A moderare il giornalista Luca De Biase. Durante i lavori sono stati presentati i risultati di uno Studio di LeasePlan Italia realizzato in collaborazione con Econometrica e Università di Bologna. In un anno in Italia avvengono 74 sinistri ogni cento
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veicoli in circolazione per motivi di lavoro. Questo dato emerge da un’elaborazione condotta sui big data registrati dalla flotta di LeasePlan. “Grazie ai big data raccolti in formato anonimo dalla flotta LeasePlan Italia attraverso i dispositivi telematici a bordo dei veicoli spiega Alfonso Martinez - è stato possibile elaborare un indice che fotografa la distribuzione territoriale degli incidenti stradali in Italia che coinvolgono veicoli in circolazione per motivi di lavoro. Liguria, Umbria e A bruzzo risultano in testa a questo indice. Le regioni più virtuose sono Puglia, Veneto e Sici-
lia”. Il lavoro di analisi ed elaborazione dei dati ha inoltre reso possibile un indice di sinistrosità regionale relativo ai veicoli utilizzati per motivi di lavoro, indice che vede al primo posto la Liguria. Posto come 1 il valore italiano, l’indice di sinistrosità stradale dei veicoli utilizzati per motivi di lavoro in Liguria si colloca a 1.6. Le altre regioni in cui l’indice di sinistrosità stradale è maggiore del valore medio nazionale sono Umbria (1.5), Abruzzo (1.3), Marche (1.2), Trentino Alto Adige (1.2) e Lazio (1.1). Al pari del livello nazionale sono Piemonte (1) e Molise
(1). Al di sotto della media nazionale si colloca invece l’indice di sinistrosità stradale dei veicoli in circolazione per motivi di lavoro in Toscana (0.9), Sardegna (0.8), Calabria (0.8), Valle d’Aosta (07), Basilicata (0.7), EmiliaRomagna (0.7), Lombardia (0.6), Campania (0.5), FriuliVenezia Giulia (0.4), Puglia (0.5), Veneto (0.3) e Sicilia (0.3). Dall’analisi dei dati è stato inoltre possibile ricavare un coefficiente di stagionalità degli incidenti stradali dei veicoli utilizzati per motivi di lavoro, indice che evidenzia i mesi caratterizzati da maggiore (o minore) sinistro-
sità. Per gennaio e febbraio si segnala un numero medio di sinistri superiore, rispettivamente, del 13 e del 14 per cento rispetto al valore riferito all’intero anno. Anche a marzo il numero medio di sinistri è superiore del 13 per cento rispetto al valore annuale. Ad aprile e maggio, invece, i dati sono in linea rispetto al valore annuale. I mesi estivi si collocano sotto il valore annuale: ad agosto il numero di sinistri è inferiore del 21 per cento. Mentre ottobre si rivela in linea con l’andamento annuale, a novembre e dicembre i dati sono in calo, rispettivamente del 12 e del 13 per cento.
I dati relativi alla stagionalità degli incidenti che riguardano i veicoli in circolazione per motivi di lavoro sono naturalmente influenzati dal fatto che in alcuni mesi (i mesi estivi e anche dicembre, ad esempio) il livello di attività lavorativa diminuisce per le ferie. “Possiamo ipotizzare uno sviluppo futuro dell’utilizzo di tali dati - conclude Martinez - per intervenire sulla sicurezza stradale. Il tema è importante e LeasePlan Italia vuole contribuire, magari grazie a un modello predittivo, a suggerire ai driver comportamenti virtuosi, alla luce dei dati emersi dallo studio ”.
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MERCEDES-BENZ VANS ITALIA / MASSICCIA CAMPAGNA PER IL LANCIO DEL NUOVO SPRINTER
Alla scoperta dell’avanguardia PARTITO DALLA STORICA SEDE DI ROMA OVEST, IL TOUR PROMOSSO DALLA
STELLA PER FAR CONOSCERE LA QUARTA GENERAZIONE DEL SUO FURGONE GRANDE COINVOLGERÀ OVUNQUE
CONFARTIGIANATO. “IN
tutti i clienti e potenziali clienti a 360 gradi”. In Italia con l’obiettivo di lanciare questo messaggio è stata ulteriormente rafforzata la partnership con Confartigianato, avviata nel 2016 con il progetto Artigenio, che sostiene progetti innovativi di scuole e istituti professionali. Per il lancio del nuovo Sprinter, Mercedes-Benz Vans ha dato il via a un tour che, fino al prossimo settembre, coinvolgerà tutta la Rete di Concessionarie. Presso ciascun dealer il management della Stella sarà presente con Confartigianato per dare una vetrina ai singoli territori e distretti. “Con un tema specifico e testimonianze dirette -precisa Dario Albano - gli artigiani spiegheranno le loro tecnologie e innovazioni: in questo modo valorizziamo le eccellenze artigianali, nel con tempo dando la possibilità di sviluppare sinergie tra Concessionari e artigiani, offrendo occasioni di conoscenza reciproca e di business”.
OGNI TERRITORIO DAREMO UNA VETRINA ALLE LOCALI ECCELLENZE ARTIGIANALI”, SPIEGA DARIO ALBANO,
MANAGING DIRECTOR MERCEDES-BENZ VANS ITALIA. FRUTTO DELLA FILOSOFIA ADVANCE, IL NUOVO SPRINTER SI PROPONE COME SOLUZIONE DI TRASPORTO A
N
360 GRADI.
MAX CAMPANELLA ROMA
on un semplice lancio ma un vero e proprio connubio con il progetto Impresa 4.0 di Confartigianato. Perché quando il sistema di trasporto sarà costituito da strumenti che “si parleranno” tra loro, assisteremo a un’autentica rivoluzione nel ciclo produttivo. Sempre connesso con il resto del mondo (ciò che rappresenta di fatto la sua unicità nella categoria dei furgoni grandi), Mercedes-Benz Sprinter vuole continuare a essere protagonista al fianco di realtà commerciali e industriali. Giunto alla quarta generazione, il nuovo Sprinter è uno dei cavalli di battaglia della Stel la nell’ambito dell’ampia strategia AdVANce, con cui la Divisione Vans della Casa di Stoccarda intende proporsi come partner globale. “La pre senza in tutto il mondo - spiega Dario Albano, Managing Director MercedesBenz Vans Italia - è un progetto oggi realizzato con l’operatività delle fabbriche in Cina e Sud America. Oggi globale per noi vuol dire soddisfare le e si genze di mobilità di
L’evento “zero” del tour si è svolto a Roma Ovest, presso la storica sede romana di Mercedes-Benz, fiore all’occhiello del network della Stella, molto apprezzata anche dai professionisti e guidata da Benito De Filippi.
SPRINTER ETERNO PIONIERE
L’evento “zero” del tour si è svolto a Roma Ovest, presso la storica sede romana di MercedesBenz, fiore all’occhiello e molto apprezzata an che dai professionisti. “Nel 2017 - annuncia Benito De Filippi, Responsabile Mercedes-Benz Roma - questa sede ha venduto 1.553 Van e 187 Truck. Sul complessivo fatturato di 665,6 milioni di euro, ol tre 50 milioni derivano dalla commercializzazione di Van. Quest’anno è prevista la realizzazione di una nuova sede dedicata a veicoli industriali e commerciali con la riapertura di via Variola in Ro ma Est: sarà operativa dal 1° gennaio 2019 e affiancherà Roma Ovest”. Accanto ai relatori, un esemplare di Spinter in versione 4.0, frutto di vent’anni d’in novazione. Il primo Sprinter risale al 1977 e, negli anni, quello della Stella è stato un furgone simbolo di novità. “Nel 1995 illustra Andrea Verdolotti, Marketing Manager Mercedes-Benz Vans Italia - per primo si è proposto sul mercato con ABS di serie, nel 2000 con cambio automatico, nel 2006 con Adaptive ESP e nel 2013 in versione Euro VI, pur senza l’obbligo normativo”. Dal 1995 MercedesBenz Sprinter è stato venduto in 3,4 milioni di unità in 150 Paesi nel mondo, di cui 140mila in Italia. Oggi riafferma la sua caratteristica da pioniere con diverse innovazioni per il segmento, innanzitutto come approccio al mercato: Sprinter non è più solo un furgone, bensì una soluzione di trasporto a 360 gradi. Il nuovo Sprinter è il primo risultato della filosofia adVANce e porta su strada le prime soluzioni frutto di questa “strategia del futuro” di Mercedes-Benz Vans, che intende trasformarsi da semplice costruttore a fornitore di soluzioni di trasporto e mobilità integrali.
ASSOLUTA NOVITA NEL SEGMENTO AUTOMATICO A NOVE MARCE
TRAZIONE ANTERIORE E NUOVE TRASMISSIONI: ADATTABILITÀ FIN NEI DETTAGLI G razie alla connessione internet, Mercedes-Benz Sprinter diventa parte integrante dell’Internet delle cose: con il sistema multimediale MBUX, un display HD con dimensioni fino a 10,25 pollici, un comando touchscreen e un sistema di comando vocale intuitivo consentono l’accesso a servizi quali stato del veicolo, logistica del veicolo, gestione della manutenzione e delle riparazioni e registro di viaggio digitale.
Sulla base della soluzione d’allestimento, del tipo di trazione, della configurazione della cabina, della lunghezza della sovrastruttura, del tonnellaggio e dell’altezza del vano di carico, è possibile ottenere più di 1.700 differenti varianti. Questa variabilità rende Sprinter veicolo adatto a differenti esigenze di trasporto e diversi settori: il ventaglio spazia dal semplice veicolo da cantiere, acquistabile a un prezzo interessante, fino allo shuttle dotato degli
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equipaggiamenti più pregiati, autentico gioiello per il trasporto passeggeri. Ottimizzata sotto il profilo di ergonomia e comfort, la cabina presenta qualità che la rendono un comodo posto di lavoro: tra le ottimizzazioni sedili dalla conformazione ergonomica, funzione di avviamento keyless e climatizzatore migliorato. Le collaudate soluzioni con trazione posteriore e trazione integrale vengono integrate dalla trazione anteriore
come modello d’accesso. Su questa versione il carico utile aumenta di circa 50 kg rispetto al modello precedente, mentre un bordo di carico più basso di 80 mm rende confortevoli le operazioni di carico e scarico o salita e discesa. In combinazione con la trazione anteriore, passaruota caricabili e maggiori altezze del vano di carico arricchiscono le possibilità d’impiego del vano di carico. La capacità di carico massima misura 17 mc, il tonnel-
laggio raggiunge 5,5 t. I listelli di luci a LED assicurano condizioni di visibilità ottimali nel vano di carico, mentre le porte posteriori possono essere aperte fino alle fiancate con maggiore facilità. Tra gli highlight tecnici due cambi per trazione anteriore di nuovo sviluppo: un cambio automatico con convertitore di coppia a nove marce (assoluta novità nel segmento Large Van) e un cambio manuale a sei marce.
Mercedes-Benz Vans ribadisce la leadership in materia d’innovazione con l’introduzione di moderne tecnologie per la sicurezza anche nel segmento Large Van. Tra i sistemi d’assistenza e regolazione del nuovo Sprinter troviamo una telecamera per la retromarcia con immagine nello specchietto retrovisore interno, un moderno pacchetto per il parcheggio con visuale a 360 gradi e un sensore pioggia con sistema Wet Wiper integrato.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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EUROPEAN TRUCK RACING: FASSI GRU CO-SPONSOR DEL TEAM SCHWABENTRUCK
A MISANO IN PISTA CON IVECO STRALIS E LA COPPIA DI PILOTI HALM-KÖRBEN F assi Gru è co-sponsor del Schwabentruck Team Iveco che, con gli Stralis da oltre mille cv, partecipa al campionato europeo, la cui prima prova delle otto in programma si è disputata sul circuito di Misano Adriatico. I due Iveco Stralis 440E56 XP-R da 5,3 t sono spinti da un motore Cursor 13 in grado di erogare 1.180 cv per raggiungere la velocità di 160 km/h, la massima consentita dal regolamento di gara. Al volante due campioni: la tedesca Steffi Halm, unica donna in gara che, dopo aver già sfiorato il podio lo scorso anno, punta nel 2018 a essere tra i protagonisti assoluti; non meno agguerrito il suo connazionale Gerd Körber, già tre volte campione europeo nel 1996, 2001 e 2003, che è ben deciso a portare stabilmente il suo Stralis nelle prime posizioni.
Dopo le gare in Italia e Ungheria, sul circuito dell’Hungaroring, due gli appuntamenti di luglio: il mitico circuito tedesco del Nurburgring e quello slovacco dello Slovakiaring. Tre le tappe di settembre: in Repubblica Ceca a Most, in Belgio a Zolder e poi in Francia a Le Mans. Quindi chiusura della stagione in Spagna, a ottobre, sul circuito di Jarama. A Misano, in occasione del Weekend del Camionista, Fassi Gru ha esposto un Iveco Daily allestito con gru Fassi F32A e cassone ribaltabile, frutto della collaborazione del dealer Fassi Emilia con la Concessionaria Iveco di Bologna Ghedauto. A sottolineare la presenza di Fassi Gru uno spettacolare veicolo demo: uno Stralis X-Way a quattro assi allestito con una Fassi Gru di gamma pesante.
FASSI OTTIENE LA NUOVA CERTIFICAZIONE ISO 14001:2015
Qualità e salute in primo piano S
ALL’INTERNO DELLA POLITICA IMPRONTATA ALLA SOSTENIBILITÀ, L’AZIENDA BERGAMASCA HA CONSEGUITO LA NUOVA CERTIFICAZIONE CHE RESTERÀ VALIDA FINO AL 2020: UNA NORMA INTERNAZIONALE CHE FISSA I REQUISITI STANDARD DI UN SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE. CON QUESTA CERTIFICAZIONE IL GRUPPO FASSI DIMOSTRA IL PROPRIO IMPEGNO PER SALVAGUARDARE L’ECOSISTEMA E MIGLIORARE COSTANTEMENTE LE PRESTAZIONI AMBIENTALI DEI SUOI PRODOTTI.
LINO SINARI ALBINO
icurezza, salute, responsabilità sociale, tutela del l’ambiente e qualità del prodotto. Attorno a questi cinque pilastri Fassi ha conseguito la nuova Certificazione ambientale ISO 12001:2015 per tutte le società del Gruppo. Una certificazione che con ferma la volontà dell’azienda bergamasca di migliorare l’organizzazione e i processi aziendali con un occhio d’at-
tenzione all’ambiente. La Certificazione aziendale ISO 14001:2015, insieme alla norma ISO 9001:2015, va così a definire il nuovo Sistema di Gestione Integrato Qua lità e Ambiente, finalizzato a raggiungere una serie di obiettivi importanti tra cui, in primis, garantire uno sviluppo aziendale secondo obiettivi coerenti e quantitativi dal punto di vista sia della tutela ambientale che dal punto di vista della sicurezza, dell’igiene nell’ambiente di la-
voro e della qualità del prodotto progettato e venduto. “Per quanto riguarda il prodotto - spiega l’Amministratore delegato Giovanni Fassi - essere certificati per Fassi significa continuare sulla strada già intrapresa da sempre, ergo progettare e realizzare gru prestazionali, affidabili, sicure e con un basso impatto ambientale, nel rispetto delle norme. Il tutto ottimizzando i processi aziendali e diminuendo il consumo di risorse, creando e mantenendo un adeguato
cli ma aziendale, promuovendo il senso di appartenenza”. In primo piano anche la formazione per un costante aggiornamento delle conoscenze tecniche e gestionali e per creare le capacità utili e necessarie a soddisfare le esigenze delle parti interessate ri tenute maggiormente significative. Vediamo le principali novità derivanti dalla nuova Certificazione, norma internazionale che fissa i requisiti standard di un sistema di gestione ambientale. La nuova
Giovanni Fassi, Amministratore delegato Gruppo Fassi.
ISO riconosce il ruolo trainante dell’Alta Direzione nell’organizzazione e conseguentemente nella gestione del sistema di gestione e degli adempimenti ad esso correlati. Novità indiscussa della nuo va ISO consiste nell’attività di pianificazione e valutazione dei rischi (risked based thinking) e opportunità in relazione a tutti gli aspetti ambientali significativi, ai requisiti di legge applicabili e anche ai fattori
sia interni che esterni all’organizzazione stessa. Il contesto dell’organizzazione è posto come requisito cardine, propedeutico per la definizione del campo di applicazione del sistema di gestione ambientale e per la pianificazione. La nuova norma ha fatto suo l’approccio Life Cycle Perspective, il quale richiede particolare interesse alla tutela dell’ambiente in tutte le fasi del ciclo produttivo.
Al Salone Eurosatory 2018 l’innovazione targata Fassi e Marrel
Esclusivo know-how e comprovata esperienza al servizio di Forze armate e Protezione civile F assi e Marrel hanno partecipato all’edizione 2018 della fiera biennale Eurosatory presso il centro espositivo di Parigi-Nord Villepinte, che riunisce le maggiori aziende europee nel settore difesa e sicurezza, appuntamento di riferimento per chi ogni giorno opera nell’ambito del controllo
della sicurezza, dell’allarme e risposta alle emergenze, nonché della sicurezza civile. Alla vasta panoramica di tecnologie evolute applicate ad attrezzature-sistemi, Fassi e Marrel aggiungono interessanti e innovativi sistemi di movimentazione e sollevamento di attrezzature logistiche. Presso lo stand in area
esterna su una superficie di 143 Mq, l’azienda italiana e quella francese - entrambe appartenenti al Gruppo Fassi - hanno esposto due veicoli allestiti con speciali equipaggiamenti: un fuoristrada Mercedes-Benz Zentos a trazione integrale, progettato dall’azienda francese Soframe, specializzata nel settore dife-
sa per ambienti estremi e allestito con una gru F195A.2.22 dynamic, con cui movimentare attrezzature di difesa o logistiche; un sistema di carico a gancio mobile telescopico Marrel Ampliroll AL16500 DM. Presente allo stand anche una gru speciale Fassi F210LP (a braccio singolo), con ingombri eccezionalmente compatti, adatta per appli-
cazioni di aviotrasporto. L’esclusivo know-how maturato in 53 anni di attività specialistica nella progettazione e costruzione di oltre 150mila gru idrauliche per autocarro costituisce lo straordinario patrimonio messo a disposizione da Fassi Gru per le esigenze delle forze armate e della protezione civile. Le soluzioni Fassi compongono una gamma comple-
ta, adatta a situazioni logistiche e ambientali in cui la movimentazione dei carichi necessita di rapidità, precisione, manovrabilità e sicurezza operativa. Fassi collabora con le più importanti Case costruttrici di veicoli e ha al suo attivo numerose forniture di mezzi, in particolare per eserciti e forze impegnate nelle missioni di pace.
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GRAZIE ALL’INTRAPRENDENZA DI UN PICCOLO TEAM RINASCE UNO STORICO MARCHIO
Piacenza alla riscossa PREMIATO IL CORAGGIO DELLA FAMIGLIA
SANSAVINI CHE NEL 2016 HA INVESTITO SUL CORE BUSINESS DI
PIACENZA RIMORCHI E PUNTATO SU QUELLI CHE OGGI SONO I SUOI ALFIERI DI PUNTA IN UN’AVVINCENTE OFFENSIVA:
ERNESTO CATTANE E MAURO PEDRAZZANI. IN TRE ANNI TRIPLICATI
VENDITE E FATTURATO.
A SETTEMBRE L’ATTIVITÀ SARÀ SPOSTATA IN UNA NUOVA SEDE A
BORGOSATOLLO, ALLE PORTE DI BRESCIA. PRODOTTO “IL PIÙ FINITO POSSIBILE” LA CHIAVE DI DIFFERENZA.
Q
MAX CAMPANELLA RONCADELLE
uando coraggio e intraprendenza sposano competenza e passione. È la sintesi della nuova fase che sta vivendo lo storico marchio Piacenza Rimorchi, nel 2016 rilanciato dalla bresciana Sansavini. Brand nato nel 1920 per volontà della famiglia Piacenza, basato sul sito produttivo di Cremona, con un forte core business nelle cisterne per cemento, nel 2007 per Piacenza Rimorchi è iniziata una fase di vicissitudini che l’ha portata prima nell’orbita Margaritelli, per poi arrivare alla chiusura dell’attività, travolta dalla crisi che ha praticamente mandato a picco il segmento dei por tacontainer e cisterne. E dire che negli anni il marchio aveva consentito di raggiungere fatturati di tutto rispetto (fino a 20 milioni di euro) e prestato l’occasione per un’attività poliedrica: Piacenza Rimorchi era divenuto sinonimo di trailer ad ampio raggio d’azione. Proprio questa maturata competenza produttiva, unitamente a uno storico marchio italiano non più utilizzato, ha convinto la famiglia Sansavi-
ni a ricominciare dalla storica gamma Piacenza non già per competere con i big d’oltreconfine, ma per puntare a quella che di fatto rappresentava la specificità del brand: avere la versatilità giusta e la volontà di seguire il cliente fi nale nelle sue necessità. Manager di una società che porta il suo nome, Fabrizio Sansavini, classe 1965, dal 1986 si occupa di trasformazione di veicoli industriali, con un tentativo - nel biennio
2005-2006 - di produzione di semirimorchi super-sterzanti. È lui ad avere l’idea di ricominciare da tutto il buono della Piacenza, partendo dai portacontainer, segmento che ha sempre dato molte soddisfazioni al marchio e che registra forti segnali di ripresa. Mancava un tassello: dove trovare i giusti collaboratori per la nuova sfida? Storici riferimenti del marchio Piacenza, nel team che un tempo ne rappresentava tutto l’orgoglio
italiano Sansavini trova Ernesto Cattane e Mauro Pedrazzani. Il primo specializzato nelle vendite, il secondo tecnico progettista, dopo un’intera vita professionale investita nel marchio da autentici portabandiera Piacenza Rimorchi, accettano con entusiasmo di essere coinvolti nel progetto. I tre manager trovano un sito provvisorio a Roncadelle, in provincia di Brescia, dove quasi tutte le ex risorse umane di Piacenza Ri-
Prodotto customizzato: è la caratteristica comune alla famiglia Piacenza Rimorchi.
morchi ricominciano a lavorare occupandosi di completare i telai, ovvero del montaggio della carpenteria, che viene realizzata all’esterno sulla base dei progetti Piacenza Rimorchi. Oggi l’organico è costituito da dieci persone, cui si aggiunge una rete di agenti rappresentanti esterni. Nel primo anno di attività, Fabrizio Sansavini - che mantiene l’incarico di Direttore Operativo prevede la realizzazione di tre telai. Il 2016 invece si chiude con venti pezzi, che salgono a 40 l’anno scorso e che quest’anno raggiungeranno quota 80. Di pari passo cresce il business: dai 450mila euro del primo anno il fatturato sale a 1,3 nel 2017 e quest’anno si prevede di sforare i due milioni. “La produzione - precisa Sansavini - è arrivata a un ritmo di sette unità al mese. Risultati che innanzitutto rappresentano la giusta soddisfazione per l’incredibile attaccamento al marchio che hanno dimostrato Ernesto e Mauro: siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa, tant’è che a settembre ci trasferiremo a Borgosatollo, in una nuo va sede più ampia e attrezzata per meglio rispondere alle esigenze dei clienti”.
La gamma a marchio Piacenza è oggi costituita da una famiglia di telai per allestimenti dai più semplici a quelli decisamente complessi come i rimorchi “a collo d’oca”, adatti al montaggio di un cassone ribaltabile o gru, per attività di trasporto rifiuti o rottame. Nella gamma troviamo rimorchi a due o tre assi gemellati fino a 70 t di portata complessiva per casse ribaltabili, telai “a sogliola” per il trasporto frigo, piccole bighe e, autentica specialità, piccoli rimorchi destinati al trasporto ecologico o di rottame. “Il nostro obiettivo - spiega Cattane - è crescere nei numeri ma dando un servizio. Ci siamo focalizzati su prodotti di nicchia, con la certezza che, come accade nove volte su dieci, dopo averci richiesto un prodotto molto customizzato il cliente ci ordina anche prodotti meno di nicchia. Seguire il cliente per noi non è affatto uno slogan: cerchiamo di dare una soluzione il più possibile finale, in modo che il cliente sia messo in condizioni di modificare il prodotto il meno possibile; all’allestitore diamo in consegna un veicolo completo di binari, frutto di progetti ad hoc realizzati su richiesta del cliente finale”.
NELLA GAMMA COMPLETA SALTANO FUORI ANCHE VEICOLI MOLTO COMPLESSI
L’OPERA DEL SARTO CHE REALIZZA MIRACOLI, COME IL PORTA-TRONCHI ESTENSIBILE P iù che l’ambizione di competere con i colossi, Piacenza Rimorchi nell’ottica della strategia Sansavini si muove sul mercato con l’obiettivo di seguire aziende di trasporto che abbiano finalità specifiche: con un prodotto volutamente modulare, l’azienda bresciana non intende competere con i grossi produttori di veicoli standard, ma piuttosto puntare su un rapporto personalizzato con aziende italiane
che non possono accontentarsi di un classico centinato. Dai portacontainer fissi agli allungabili ai ribaltabili, la gamma Piacenza è oggi completa. E al suo interno non è raro trovare veicoli difficili come quello che vediamo sul piazzale di Roncadelle, sviluppato per la movimentazione di container. “Si tratta - spiega Ernesto Cattane - di un prodotto nato dalla necessità di un’azienda che deve effettuare due
differenti tipi di trasporto: in andata tondini metallici, al ritorno tronchi a lunghezza variabile. Prima di venire da noi il cliente non aveva altra alternativa che quella di acquistare un portacontainer allungabile e modificarlo in base alle sue necessità. Poiché conosciamo bene la tecnologia estensibile, abbiamo ritenuto di accollarci noi l’onere di realizzare un porta tronchi estensibile”. L’estrema modula-
rità del veicolo consente all’azienda di trasportare all’estero i tondini e rientrare in Italia con i tronchi, lungo un viaggio reso complicato dai passi alpini. “La necessità - aggiunge Cattane - di accorciare il veicolo è stata soddisfatta: oggi il cliente ha la massima lunghezza in andata e la minima lunghezza al ritorno. E può effettuare un viaggio ottimizzato per il suo business”.
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SAF-HOLLAND / CRESCE LA FAMIGLIA DEL SUPERLEGGERO CON FRENO A TAMBURO
Intradrum si fa più leggero L’ASSALE È ORA DISPONIBILE ANCHE PER VEICOLI INDUSTRIALI CON PNEUMATICI DA 19.5”. L’EVOLUZIONE DELL’ORMAI COMPROVATA SOSPENSIONE INTRA RIESCE A SALVARE 70 KG DI PESO PER OGNI ASSALE RISPETTO ALLA SOSPENSIONE MODUL. “L’APPLICAZIONE PRINCIPALE SARÀ PER SEMIRIMORCHI CENTINATI IN VERSIONE MEGA”, SPIEGA CRISTIANO STURARO, DIRETTORE GENERALE SAF-HOLLAND ITALIA. UNA VERA RAFFICA DI NOVITÀ AL PROSSIMO IAA DI HANNOVER.
L
MATTEO GALIMBERTI SAN GIOVANNI LUPATOTO
’assale SAF Intra, ormai consolidato, e la tecnologia Intradrum conferiscono affidabilità e risparmio. Il freno a tamburo, adattato perfettamente, è un componente essenziale per un sistema di successo che consente una pianificazione affidabile, redditizia,
efficiente e praticamente esente dalla manutenzione. Sebbene SAF Intradrum fosse già disponibile con freno a tamburo 420x180 per pneumatici 22.5”, SAFHolland ha mosso un altro passo avanti: il fornitore tedesco offre ora anche le sospensioni SAF Intra combinate con freno a tamburo 367x180 per pneumatici da 19.5”. Fino ad ora i pneumatici da 19.5” potevano essere montati solo sulle sospensioni ad aria SAF Modul, ma questa nuova combinazione con SAF Intra offre chiari benefici. “Una riduzione di peso di 70 kg per assale da ora è possibile”, spiega Cristiano Sturaro, dal 2015 Direttore Generale SAF-Holland Italia. Il nuovo freno a tamburo da 19.5 ET0 è disponibile con due tipi di fissaggi ruota: fissaggio a otto colonnette con interasse da 275 mm o a 10 colonnette con interasse da 335 mm; entrambi garantiscono un
fissaggio sicuro. Le ganasce del freno dell’assale SAF Intradrum sono poste intorno a una testa sferica. La loro geometria speciale permette movimenti in tutte le direzioni e ottima distribuzione delle forze tra ganasce e ceppi. In aggiunta alberi a camme a “S” controllano il movimento delle ganasce e della pressione sviluppata,
assicurando così un’azione frenante ottimale. Le ganasce SAF sono modellate attraverso un computer, sono soggette a severi controlli di produzione e possono essere sostituite con semplice cacciavite in pochi semplici passaggi. Il cuscinetto sferico consente di avere un carico più uniforme sui ceppi al fine di garantire una durata più
Con la nuova sospensione IntraDrum SAF-Holland propone una soluzione efficiente che ha nel minor peso una delle sue caratteristiche vincenti.
“Il principale beneficio per il cliente finale - sottolinea Cristiano Sturaro, Direttore Generale SAFHolland Italia - deriva dall’utilizzo della sospensione Intra anche per applicazioni su veicoli Mega”.
lun ga. I ceppi hanno una stabilità all’attrito elevato, buone proprietà anticorrosione e sviluppano poco rumore. L’uso di boccole in ottone influisce sul la prestazione dei freni e sulla produzione di rumore. Al contrario dei cuscinetti in materiale plastico
quelli sferici permettono una tolleranza di costruzione ancor più precisa. “Questo fa sì - precisa Sturaro che non vi siano pra ticamente giochi in fase di montaggio e che si riducano le vibrazioni. Poiché SAF Intradrum contiene poche parti singole, consente di risparmiare spazio di archiviazione e riduce i lavori di manutenzione e riparazione. Lo spessore della vernice sul mozzo è raddoppiata per migliorare la protezione alla corrosione dell’assale con il freno a tamburo. In aggiunta a questo il rivestimento di zinco e il rivestimento a immersione catodica forniscono una protezione migliorata per la piastra di copertura”. Il nuovo assale Intradrum per gomme da 19,5” è già disponibile per la commercializzazione in Italia e in tutta Europa. “Il principale beneficio per il cliente finale - aggiunge Sturaro - deriva dall’utilizzo della sospensione Intra anche per applicazioni su veicoli Mega con gomma da 19,5”.
Fino a oggi SAF-Holland copriva questa applicazione solo con la sospensione SAF Modul. Con la nuo va sospensione Intradrum con freno a tamburo 367x180 riusciamo a fornire un prodotto con un risparmio di peso di oltre 70 kg ad assale rispetto al la versione precedente oltre alle consuete caratteristiche della sospensione Intra: manutenzione ridotta, protezione degli ammortizzatori e una garanzia reale di sei anni senza alcun obbligo di verifiche intermedie”. Quali saranno le applicazioni più interessate al nuovo prodotto? “L’applicazione principale - risponde il Direttore Generale di SAF-Holland Italia - sarà per semirimorchi centinati in versione Mega. SAFHolland presenterà molte novità di prodotto alla prossima edizione dell’IAA di Hannover: invito i clienti italiani a venirci a trovare al nostro stand. Per SAFHolland Italia sarò presente io e il nostro Responsabile Tecnico Michel Nardelli”.
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PANNELLI THERMOLITE PIÙ POTENTI PER MAGGIORE SOSTENIBILITÀ
LE SOLUZIONI SOLARI ABBATTONO CONSUMI DI CARBURANTE ED EMISSIONI T hermo King amplia la gamma di pannelli solari ThermoLite con un modello più potente da 110 W, che rappresenta una soluzione sostenibile per la gestione dell’alimentazione nelle unità di refrigerazione riducendone i consumi di carburante e le emissioni di CO2. In condizioni di scarsa luminosità, i pannelli solari Thermo King assorbono energia per mantenere la carica completa della batteria che alimenta l’unità di refrigerazione. In questo modo non occorre utilizzare il motore per caricare la batteria e si riducono i consumi di carburante fino al 23 per cento e le emissioni
di CO2 di 560 kg. I pannelli solari sono ideali soprattutto per aziende di trasporto con obiettivi di sostenibilità. “I proprietari di parchi veicoli - dichiara Pierfranco Libé, Technical Manager Thermo King Italia - possono oggi investire in tecnologie rinnovabili innovative, affidabili e sostenibili. Con questi nuovi pannelli solari, ora più potenti, forniamo ai clienti una fonte di energia sostenibile su strada nonché uno strumento per incrementare l’efficienza operativa riducendo l’impatto sull’ambiente e contribuendo in modo positivo agli obiettivi di so-
stenibilità”. Con i pannelli solari ThermoLite la batteria dell’unità di refrigerazione rimane sempre carica, garantendo un funzionamento ininterrotto dei sistemi di refrigerazione. L’utilizzo di dispositivi telematici permette alle aziende di trasporto di essere in costante contatto con i semirimorchi. I gestori di parchi veicoli possono accedere ai dati critici dell’unità in qualsiasi momento - quando il mezzo non è su strada o in sicurezza durante il viaggio - per garantire che il carico sia sempre protetto e che l’unità funzioni in modo efficiente.
INTERVISTA / MARCO TOSI DA DIECI ANNI ALLA GUIDA DI THERMO KING ITALIA
Gruppo vincente
A
LINO SINARI VENEZIA
ssoluta leadership di mercato nel segmento della refrigerazione rimorchi, forte offensiva nel segmento delle motrici, una quota negli ultimi anni in costante crescita in un mercato altalenante. È il consuntivo di dieci anni al timone della filiale italiana di Thermo King, marchio di Ingersoll Rand. Ma non chiedete a Marco Tosi, il timoniere, di aggiudicarsi il merito: “Ha premiato la scelta di consolidare una Rete qualificata, forte e appassionata: il merito è delle nostre
fa ha assunto la guida di Thermo King Italia (cui si è poi aggiunto quattro anni fa Israele), la sua scelta si è focalizzata sulla strutturazione di una Rete di Concessionarie, consolidata negli anni: stessi partner, sempre più forti, con un business che ha consentito di crescere di anno in anno. Il Network è costituito da sette dealer per vendita e assistenza e un Centro di assistenza nella Brianza milanese: una squadra che con Tosi e Pierfranco Libé, Service Manager, ha permesso a Thermo King Italia di chiudere gli ultimi due anni con dati molto positivi. “Il 2016 e 2017 - snocciola
CRESCIUTO PROFESSIONALMENTE CON UN FORTE FOCUS SU ASSISTENZA E VICINANZA AL CLIENTE, IL
SALES MANAGER HA ASSICURATO AL PRODUTTORE DI GRUPPI FRIGO L’ASSOLUTA LEADERSHIP NEL SEGMENTO RIMORCHI E UN’IMPORTANTE PRESENZA NELLE MOTRICI. MA IL TIMONIERE ASSEGNA IL MERITO ALLA SUA SQUADRA: “PAGA LA STRATEGIA DI AFFIANCARE A PRODOTTI ALL’AVANGUARDIA UNA RETE AFFIDABILE, COSTITUITA DA PERSONE APPASSIONATE E MOTIVATE”, DICHIARA
MARCO TOSI.
Marco Tosi, Sales Manager Italy & Israel Thermo King, e un’unità della gamma SLXi Hybrid, nuova soluzione che a breve sarà testata da aziende italiane.
Concessionarie. Accanto a prodotti all’avanguardia, sempre un passo avanti rispetto ai competitor, abbiamo una squadra solida, di persone motivate, che affiancano il cliente in ogni sua necessità con una competenza quarantennale”. Marco Tosi è tutto fuorché un manager che vuole “stare in vetrina”. Cresciuto prima in Unitrans poi in Officine Cailotto (concessionaria Thermo King), ha imparato sul campo il valore dell’assistenza e l’importanza del focus sul cliente. Quando due lustri
Marco Tosi - sono stati due anni boom per il mercato dei trailer: in Italia si sono registrati volumi mai visti prima, con consuntivi di circa 2mila immatricolazioni per anno. Thermo King negli ultimi tre anni è sempre cresciuta più del mercato, aumentando la market share di 3-5 punti: nel biennio 2016-2017 abbiamo venduto circa 2.600 gruppi frigo per rimorchi, oggi in questo segmento abbiamo una quota superiore al 60 per cento, che ci consolida come leader di mercato”. Trascinatore della crescita
il modello SLXi 300, top seller Thermo King Italia, che copre il 70 per cento dei volumi. “Il modello più potente SLXi 400 - precisa il Sales Manager - continua a essere richiesto, più che per necessità per l’abitudine di alcuni clienti, soprattutto operativi in attività di nicchia. SLXi 300 è meno potente rispetto l’SLXi 400 ma con più ampia flessibilità di utilizzo incidendo in modo significativo sul TCO”. L’andamento del mercato dei rimorchi nel 2018 sta subendo una frenata. “Inevitabile: i supporti governativi -
prosegue Tosi - hanno giocato un ruolo decisivo nel sostenere gli investimenti soprattutto di flotte medio-piccole. Quest’anno il mercato è meno euforico, sia per la saturazione del rinnovo delle flotte, sia per un’incertezza politica durata troppo a lungo. Nonostante questa tendenza i nostri dati di vendita sono allineati a quelli del 2017, questo si tradurrà nella conferma della quota. Nella seconda metà dell’anno ci aspettiamo inoltre un netto miglioramento del mercato”. Veniamo all’altro segmen-
to importante nel trasporto frigo: quello delle motrici. “Questo mercato - illustra Tosi - è molto frammentato: accanto a poche aziende di grosse dimensioni, esiste un mondo di trasportatori mediopiccoli che si stanno sempre più specializzando nell’ultimo miglio. Una tendenza che ha due variabili: cresce la richiesta di noleggio e aumenta il focus della committenza sul minor impatto ambientale. Thermo King risponde a queste istanze nel primo caso come player coinvolto nelle trattative, nel secondo con lo sviluppo di soluzioni sempre un passo avanti rispetto ai competitor, sul piano tecnologico e su quello normativo: tutti i gruppi frigo Thermo King utilizzano gas R452A che rispetta la normativa F-gas utilizzando GHG (Green House Gas) con impatto ambientale inferiore del 50 percento”. La svolta in termini di riduzione di consumi e emissioni è arrivata nel 2017, con lo sbarco sul mercato della generazione SLXi, laddove “i” sta per Intelligence: gruppi frigo connessi che da remoto possono essere monitorati, controllati, spenti o riaccesi. Una tecnologia sempre più evoluta quella di Thermo King, che ha messo a frutto l’acquisizione, avvenuta nel 2015, del marchio Frigoblock, ulteriore scossa al mercato: accanto alla gamma diesel a marchio Thermo King, non solo nella famiglia è arrivata la linea di gruppi elettrici Frigoblock, ma a fine 2017 sono state combinate le due tecnologie con lo sviluppo della linea SLXi Hybrid. “La nostra strategia - afferma Tosi - è focalizzata sullo sviluppo di una gamma a
sempre minor TCO senza dimenticare le prestazioni. Accanto ai veicoli pesanti la distribuzione dell’ultimo miglio è caratterizzata dall’utilizzo di veicoli commerciali leggeri, per i quali Thermo King propone una gamma molto ampia, al cui vertice troviamo l’unità V800 che sprigiona 7.500 Watt, performance uniche sul mercato”. Punto fermo e assoluto valore aggiunto Thermo King Italia l’assistenza, che si basa sull’esperienza della Rete e su pacchetti che consentono all’azienda di trasporto di effettuare il proprio lavoro con la massima tranquillità. “Con il brand Thermo King Totalkare - continua Tosi - il cliente deve occuparsi solo del suo business, al frigo e a tutto quanto ruota intorno ad esso ci occupiamo noi, dall’assistenza alla fatturazione dei contratti di manutenzione fino all’aggiornamento per il rispetto delle normative. Può scegliere ad esempio se sottoscrivere un contratto Comfort Plus di 5-7 anni o, con Assistance Plus, aggiungere ai due anni ulteriori tre anni di garanzia sugli otto principali componenti dell’unità frigo”. Il post vendita è la “chiave di differenza” su cui punta Tosi: tecnici certificati Thermo King che, presso ciascuna delle Concessionarie, possono gestire qualsiasi tipo di intervento o chiamata urgente. “Dove c’è committenza che richiede qualità, precisione e affidabilità troviamo aziende di trasporto che utilizzano Thermo King: tant’è che alcuni marchi importanti chiedono oggi e spres samente i nostri prodotti”, conclude Marco Tosi.
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ISOTERMICI ROLFO PLASTIC GALL PER LA STORICA AZIENDA GENOVESE
Damonte cresce con Rolfo NATA NEL LONTANO 1920 PER VOLONTÀ DI OSVALDO DAMONTE, OGGI LA DITTA È UN RIFERIMENTO NEL TRASPORTO DI PRODOTTI ALIMENTARI.
RISALGONO AL 1955 LE PRIME FORNITURE DI CENTINATI DEL PRODUTTORE DI
CUNEO. “ROLFO GARANTISCE INNOVAZIONE, PUNTUALITÀ E ASSISTENZA POST VENDITA: NON È UN SEMPLICE FORNITORE MA UN PARTNER SU CUI CONTARE, CON CUI CONFRONTARSI PER MIGLIORARE RECIPROCAMENTE ANNO DOPO ANNO”,
P
MAX CAMPANELLA GENOVA
unto di riferimento nel settore del trasporto e della grande distribuzione di prodotti alimentari, con mezzi di ultima generazione e grande esperienza per garantire servizi di trasporto seri e puntuali, la storia di Damonte Trasporti inizia nel lontano 1920 per volontà di Osvaldo Damonte, che all’epoca svolgeva il lavoro di corriere con carri e cavalli in ambito cittadino e nelle aree limitrofe della città di Genova. Certamente non poteva immaginare, Osvaldo Damonte, che stava gettando le basi di quella che, negli anni e per le successive due generazioni, a vrebbe assunto le proporzioni di un’azienda sempre in crescita, divenuta sinonimo di servizi di trasporto, distribuzione, logistica e magazzinaggio personalizzati e curati in ogni dettaglio. Il primo, significativo step evolutivo dell’azienda genovese risale al 1955, quando ha preso le redini il figlio Mario Damonte, che dai carri e cavalli passò ai camion. Nel 1973 fanno ingresso i primi mez zi isotermici e, dopo qualche anno, quelli refrigerati. Il parco veicolare, ag-
MARIO DAMONTE.
AFFERMA giornato costantemente, vanta mezzi all’avanguardia che garantiscono sicurezza e precisione e rispondono alle normative Euro 5 ed Euro 6 nel rispetto dell’ambiente. Con il trascorrere degli anni, grazie alla serietà e alla credibilità acquisita sul mercato, l’azienda ha raggiunto un parco veicolare che conta oltre 140 vei coli di varia portata: nel parco troviamo autoarticolati, motrici a tre assi e due assi. Oggi, tra i partner di punta, il produttore piemontese Rolfo Plastic Gall fornisce a Damonte Trasporti furgoni isotermici refrigerati per motrici e semirimorchi. Frutto della storia di tre generazioni, Damonte Trasporti oggi rappresenta un’importante realtà nel nord e centro Italia. “Offriamo alla clientela - spiega Mario Damonte - un servizio di trasporto di generi alimentari per la grande distribuzione qualificato e sempre al passo coi tempi, frutto di esperienza, serietà, professionalità e della grande dedizione verso questo tipo di attività. Tutti gli automezzi sono allestiti con furgoni isotermici per assicurare la perfetta igienicità del prodotto trasportato e sono dotati d’impianti di refrigerazione con ter moregistratore per il tra-
sporto di prodotti alimentari a regime di temperatura controllata, di sponde idrauliche per il carico e lo scarico delle merci e di sistema satellitare per la localizzazione dei veicoli. Tutti i nostri automezzi sono in regola con le normative vigenti e sono provvisti di autorizzazione ATP per il tra-
sporto di merci in temperatura controllata”. La partnership con la Rolfo Spa di Cuneo è iniziata nel 1955 con l’acquisto di furgoni centinati e in seguito è proseguita con Rolfo Plastic Gall. “La chiave di differenza - afferma Mario Damonte - è la qualità dei furgoni che rite-
niamo robusti e ben rifiniti ol tre all’assistenza nel postvendita, alla serietà, all’affidabilità e professionalità dell’azienda. Grazie a questa partnership riusciamo a sviluppare e ad acquistare allestimenti e veicoli esattamente aderenti alle nostre necessità di utilizzo. Le istanze che ri-
La famiglia Damonte, trasportatori da tre generazioni. Con Rolfo una partnership strategica.
chiediamo a Rolfo Plastic Gall sono innovazione, puntualità oltre ad assistenza sul post vendita: oggi è molto importante spostare la scelta di acquisto su un produttore che non sia soltanto un semplice fornitore ma un partner su cui contare, con cui confrontarsi cercando nuove soluzioni e migliorare reciprocamente anno dopo anno”. Rolfo Plastic Gall contribuisce a un servizio di trasporto di qualità soprattutto nel caso di prodotti alimentari per la qualità dei materiali utilizzati per la costruzione del le celle isotermiche. “In futuro - precisa Mario Damonte - saranno sempre più richiesti furgoni dotati di chiusura a serranda e di multi temperatura, in quanto il mercato e gli operatori della GDO saranno sempre più indirizzati a uno sviluppo del trasporto di diverse tipologie di prodotti (fresco-congelato), cercando di aumentare la sicurezza nelle fasi di movimentazione delle merci e la ve locità nell’esecuzioni di queste operazioni. Per quest’ultimo motivo la sostituzione delle porte posteriori e l’utilizzo di serrande isotermiche manuali o pneumatiche saranno sempre più richieste”.
TRASPORTATORI DA TRE GENERAZIONI, DAMONTE OPERA CON DUE SEDI E UNA FLOTTA GIOVANE E MODERNA
OBIETTIVO: VIAGGI SEMPRE SERENI E CON LA MASSIMA SICUREZZA D amonte Trasporti è tra le aziende più antiche di Genova a essere iscritte all’Albo Nazionale dell’Autotrasporto di cose in conto terzi ed è iscritta all’Albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti riciclabili non pericolosi ai sensi della normativa vigente. Nella sede centrale di Genova, Damonte Trasporti dispone di una palazzina a due piani dove sono ubicati gli uffici, di un ampio piazzale per il parcheggio degli automezzi, di un magazzino e un’efficace quanto qualificata of-
ficina, dove il personale operante è reperibile 24 ore su 24 per qualsiasi tipo d’intervento esterno. L’officina e la carrozzeria interna consentono di tenere costantemente i mezzi al massimo livello di affidabilità sia sotto il profilo meccanico sia dal punto di vista igienico-sanitario. A pochi chilometri di distanza, a Genova Bolzaneto l’azienda dispone di due ulteriori piazzali per il parcheggio degli automezzi. A Novi Ligure è ubicata una seconda sede, anch’essa di
proprietà, con una superficie coperta di 2.500 mq destinata alla logistica, una superficie di 200 mq destinata a uffici e un piazzale di 2.500 metri destinati a parcheggio automezzi. Nel 2016 Damonte Trasporti contava 154 dipendenti e un fatturato di 15,5 milioni di euro. L’anno scorso i dipendenti sono saliti a quota 166 unità, e il fatturato ha superato i 16,2 milioni. Il parco veicolare è composto da 29 trattori stradali, 30 semirimorchi, 120 motrici di varia portata e misura, con un’età me-
dia di quattro anni. Obiettivo di Damonte Trasporti, oltre a garantire puntualità, serietà e professionalità, è svolgere l’attività nel pieno rispetto delle regole. “Il nostro personale - afferma Mario Damonte - è regolarmente assunto a libro matricola e in regola con i contratti di lavoro vigenti. Il personale viaggia nel rispetto delle ore di guida e di riposo e deve attenersi alle normative vigenti in materia di circolazione e sicurezza stradale”.
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A MISANO TMT HA ACCOLTO I VISITATORI A BORDO DI DUE VEICOLI
A tu per tu sul rimorchio SINONIMO DI PIANI MOBILI “MADE IN ITALY”, L’AZIENDA MARCHIGIANA HA RINNOVATO LA SUA F.LLI RIZZO DI FIUMICINO ED EURO TRANS CHIMICA DI RAVENNA. ALFREDO SPINOZZI E IL SUO TEAM SI SONO CONFRONTATI CON I CLIENTI ALL’INTERNO DEI SEMIRIMORCHI IN UN CLIMA AMICHEVOLE E INFORMALE. PRESENZA AL CIRCUITO ROMAGNOLO IN PARTNERSHIP CON LE AZIENDE AUTOTRASPORTI
U
MATTEO GALIMBERTI MISANO ADRIATICO
n momento di condivisione, di ascolto delle problematiche quotidiane ma anche di sinergia tra i diversi player del settore. Il tutto avendo come scenario i protagonisti, ovvero due esemplari di semirimorchio. È con quest’obiettivo che TMT Costruzioni, azienda marchigiana da oltre 45 anni operativa nella realizzazione di allestimenti di autobotti per il trasporto di materie pericolose e non e di semirimorchi Walking Floor (piani mobili), ha rinnovato la sua partecipazione al Weekend del Camionista, tenutosi presso il circuito di Mi-
sano Adriatico. Non tanto la presenza con propri prodotti, quanto l’esposizione di due veicoli che, grazie alla disponibilità delle rispettive aziende di trasporto, hanno consentito di allestire, all’interno dei semirimorchi TMT, una sorta di “hall” dove Alfredo Spinozzi, Responsabile Tecnico Commerciale, e il suo team hanno accolto i clienti per un confronto amichevole e familiare. Tant’è che gli stessi semirimorchi in pausa pranzo e nelle ore del tramonto si sono trasformati in cordiale e accogliente “trattoria” mobile. Fondata da Franco Spinozzi, tuttora presente in azienda accanto ai figli Alfredo e Gianluca, TMT Co-
struzioni è attiva a San Benedetto del Tronto, a sud delle Marche. Specializzata nella progettazione, costruzione e manutenzione di piani mobili, dei quali è sinonimo di prodotto “Made in Italy”, realizza inoltre impianti di pompaggio, trasferimento, filtraggio e misurazione di prodotti petroliferi, effettuando la verifica periodica di misura carburanti liquidi su impianti stradali, su erogatori fissi o au tomontati e su misure della capacità a terra o automontate. TMT è dotata di un’officina che effettua manutenzioni su autobotti e semirimorchi Walking Floor garantendo un servizio postvendita di qualità. “Storicamente - spiega Alfredo Spinozzi - TMT pone grande attenzione ai controlli qualitativi, assicurando elevati standard di controllo in ogni fase del processo produttivo, a garanzia della certificata qualità dei materiali, l’eccellente lavorazione, la sicurezza e l’affermata affidabilità dei prodotti. Nel segmento dei piani mobili vantiamo una considerevole esperienza: l’ampia gamma produttiva dei veicoli e delle cisterne sono il connubio ideale che permette di rispondere al meglio alle diverse esigenze professionali”. A Misano ad accogliere clienti e visitatori un semirimorchio blu della Autotrasporti F.lli Rizzo, azienda a conduzione familiare di Fiumicino attiva dal
1994 con 20 mezzi, dei qua li otto piani mobili. Il core business di Rizzo si basa principalmente sul trasporto di rifiuti e materie prime. Autotrasporti F.lli Rizzo fa parte del COLARI (Consorzio laziale rifiuti), che si occupa del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti della capitale nonché dei comuni di Fiumicino e Ciampino. Del Consorzio fanno parte la discarica di Malagrotta e l’impianto di trasferenza RSU (rifiuti solidi urbani) di Roma Est, che Autotrasporti F.lli Rizzo gestisce per conto del Consorzio attraverso la ditta individuale, appartenente al gruppo aziendale, Autotrasporti Rizzo Luigi. GRANDE RICONOSCIMENTO
L’azienda laziale ha inoltre curato, per conto della Ecologia 2000, la gestione della discarica di RSU di Viterbo fino al 1994. Tutte attività che hanno consentito all’azienda di essere insignita del premio “Italia che Lavora 1993”. Del grup po aziendale fa parte inoltre Autotrasportatori Rizzo Alfredo & Figli, specializzata nel trasporto e smaltimento di rifiuti speciali, in particolare delle acque di discarica (percolato) e di fanghi derivanti dalla depurazione degli effluenti e delle attività industriali e agroalimentari. Il secondo rimorchio TMT esposto a Misano era di proprietà di Euro Trans Chimica di Ravenna, società del Gruppo CONSAR, azienda nata nel 1960 che o pera oggi in tutti i segmenti della movimentazione merci offrendo servizi di trasporto in conto terzi. La sede è collocata all’interno di un parco logistico che fornisce servizi di lavaggio per automezzi, parcheggio, colonnine con prese elettriche per mezzi re frigerati, distributori di carburante, officina, bar-ristorante, uffici delle principali associazioni di categoria (CNA e Confartigianato) e agenzia assicurativa, il tutto all’interno di un moderno sito continuamente sorvegliato. Nel 1993 ha ottenuto la certificazione del Sistema di Qualità, certificazione che nel 1999 è stata integrata con l’SQAS.
David Graziosi nuovo CEO Allison Transmission
Vanta eccelenti qualità di leadership È
iniziato il mandato di David S. Graziosi come nuovo CEO di Allison Transmission. Graziosi ha ricoperto in precedenza la carica di Presidente e Direttore finanziario (CFO). “Questo è un momento entusiasmante per essere parte della famiglia Allison e di questo settore ha dichiarato il neo Chief Executive Officer - Credo che questa azienda e i suoi ottimi dipendenti abbiano le carte in regola per cogliere le opportunità che si presenteranno, portando avanti l’eredità di leadership sui mercati che ser viamo e nelle comunità in cui viviamo e lavoriamo”. La scelta di Graziosi come CEO è stata annunciata per la prima volta nell’agosto 2017
dal Consiglio di amministrazione dell’azienda. Graziosi succede a Lawrence E. De wey, il di rigente di Allison con maggiore anzianità di servizio, andato in pensione il 31 maggio. “È per me un onore e una grande responsabilità succedere a Larry Dewey come nuo vo CEO di Allison - ha detto ancora Graziosi - Larry ha guidato con successo l’azienda in periodi di cambiamenti significativi, posizionando Allison per un successo continuo e a lungo termine. Gli standard che ha stabilito e i risultati raggiunti hanno reso l’impresa unica e diversa da qualsiasi altra realtà industriale.” Davide S. Graziosi, 51 anni, è entrato in Allison come Vicepresidente esecutivo,
Direttore finanziario e tesoriere nel novembre 2007 poco dopo la vendita dell’azienda da parte di General Motors al Carlyle Group and Onex Corporation, che ha portato alla quotazione in borsa nel marzo 2012. Graziosi è stato nominato Presidente nel gennaio 2016 e in quel ruolo sovrintendeva ai dipartimenti Operazioni Industriali e Acquisti, Qualità e Affidabilità, Affari Legali e Societari, Revisione Interna e Comunicazione, Risorse Umane e Servizi Informatici. Graziosi ha iniziato la sua carriera come revisore fiscale e ha una grande esperienza nelle imprese manifatturiere multinazionali. Il ruolo di CEO viene affiancato a quello di Presidente.
“Da quando è entrato in Allison, Dave ha dimostrato eccellenti capacità di leadership, una chiara visione dell’azienda e la capacità di crescere professionalmente - ha commentato Thomas W. Rabaut, Direttore del Consiglio di amministrazione e Presidente della Commissione per la Nomina e la Governance Aziendale di Allison. Contestualmente alla nomina a CEO, il Consiglio ha nominato G. Frederick Bohley III successore di Graziosi alla carica di Direttore finanziario (CFO) di Allison. Bohley è con Allison dal 1991. Recentemente è stato Vicepresidente per la finanza e tesoriere, ruolo che mantiene affiancandovi le nuove responsabilità.
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GRUPPO MAURELLI / PRIMO MEETING DEL NETWORK M TRUCK
Il “Fattore M” che fa rete RAPPRESENTANTE DELLA TERZA GENERAZIONE AL TIMONE DI QUELLA CHE, NATA COME AZIENDA DI RAPPRESENTANZA, È OGGI UNA REALTÀ CHE CONTA 240 DIPENDENTI E FATTURA OLTRE CENTO MILIONI DI EURO, CON FORMAU E M TRUCK L’AMMINISTRATORE DELEGATO GIACOMO MAURELLI REALIZZA IL SOGNO CHE COLTIVAVA DA TEMPO: “OGGI STRUTTURIAMO UNA RETE D’ASSISTENZA CHE METTE IL SERVIZIO AL PRIMO POSTO”.
H
PAOLO ALTIERI TRENTO
a scelto Trento e la sua Interservice, braccio operativo nel Nord Italia, per il primo meeting delle officine M Truck, network con il quale il Gruppo Maurelli si propone con un servizio di assistenza capillare sul territorio italiano, in grado di offrire alle aziende di trasporto un’assistenza multimarca di truck (per tutte e sette i marchi di camion presenti sul nostro mercato) e semirimorchi. Con il supporto di partner importanti - tra questi Firestone, Kögel, SAFHolland, Wabco e ZF l’obiettivo è tanto ambizioso quanto di fatto dietro l’angolo per il Gruppo guidato da Giacomo Maurelli: andare oltre l’assistenza, proponendo attraverso tutte le officine una serie di servizi a valore aggiunto, soluzioni per l’autotrasporto che - per qualità, disponibilità e capillarità della Rete - si possono trovare solo presso le officine brandizzate con il “fattore M”, preso in prestito dal cognome del fondatore.
che lo caratterizza - di oltre 240 dipendenti e un fatturato che, solo per i ricambi, nel 2017 ha raggiunto i 107 milioni di euro, consolidati a 82 al netto delle infravendite, il Gruppo Maurelli continua a essere diretto dalla nostra famiglia: anno dopo anno la crescita non si è mai interrotta. Con grande orgoglio sottolineo quanto sia importante per noi che vi siano persone che lavorano in azienda da oltre trent’anni”. Nonostante le incertezze del mercato, Maurelli è più che ottimista. “Siamo i più forti: lo dicono i numeri. Nel settore dei ricambi per veicoli industriali - prosegue l’Ad - siamo leader per volumi di vendite e capillarità, con 28 punti vendita. Negli ultimi anni abbiamo investito fortemente sulla logistica: a Capua disponiamo di un immobile da 16mila mq in fase
di completa automatizzazione dei processi; dal 1° settembre saremo operativi a Verona rafforzando la nostra presenza nel Nord Est. Un successo che devo al team di collaboratori, costituito da persone valide: quando un’azienda nasce nel Sud Italia è naturalmente più difficile puntare all’espansione, invece a Trento siamo oggi un riferimento grazie ai rapporti che ci legano con le istituzioni locali oltre che con i clienti”. Cresciuto nella vendita ricambi, Maurelli è sbarcato nell’assistenza con Interservice, seconda sede del Gruppo. Quella trentina rappresenta un autentico volano per la crescita del Gruppo Maurelli, soprattutto per la diversificazione delle attività: è qui, a Trento, che dai laboratori di Ricerca&Sviluppo nasce nel 2016 la linea di ricambi
GAM (che sta per Guaranteed After Market) Technic, con 50mila referenze disponibili in-house nel Polo logistico di Capua, passata da 1.886 codici ai 2.434 dell’anno scorso e in continua crescita: giusto mix tra qualità e prezzo, GAM è un private label che tra freni, sospensioni, trasmissioni e alzacristalli dei migliori brand copre il 70 per cento dei ricambi per autocar-
GAM all’assistenza da remoto per i trasportatori. Nel 2015 in seno a ForMau, oggi guidato da un team di nove giovani dinamici coordinati da Massimo Carrino, viene avviato il progetto M Truck, che Maurelli coltivava da tempo. “Quando ancora ci occupavamo solo di rivendita ricambi - spiega il numero uno - se ci contattava un cliente perché aveva avuto un
lo stesso servizio: l’esigenza delle flotte c’è e noi vogliamo rispondere con una Rete eccellente e preparata. Non è semplice, perché ciascuna officina deve rispondere ai medesimi, elevati standard qualitativi. Ma io in prima persona ci credo e sono sicuro che faremo bene”. M Truck nasce con l’obiettivo di identificare con un unico brand le officine partner,
ri. E a settembre è in arrivo il lubrificante a marchio GAM. Non da ultimo, in Interservice nasce ForMau, partner di officine che, oltre a corsi di for mazione come indica la denominazione (Formazione Maurelli), permette di lavorare con sicurezza e rapidità proponendo tutta una serie di servizi indispensabili: dai corsi tecnici per operatori di assistenza truck, che si stanno trasformando in una vera e pro pria accademia, alle attrezzature tecnologiche all’avanguardia, dalla scontistica esclusiva sui ricambi
problema ed era fermo con il camion, eravamo noi stessi a chiamare l’officina. Quando è nata ForMau l’idea era di strutturare bene la componente servizi. Oggi abbiamo dalla nostra la competenza che ci deriva da diverse e importanti flotte di cui gestiamo la totalità dei mezzi, in Italia e all’estero, appoggiandoci alla nostra rete di assistenza. Tra i clienti annoveriamo aziende di noleggio come Fraikin e VRent, alle quali offriamo un servizio che intendiamo strutturare al meglio, perché altre aziende ci stanno chiedendo
per indicarne lo stesso standard ma anche per favorirne la sinergia e sostenerne il business. “Il primo step - spiega l’ingegner Alan Semplicini, Am ministratore delegato M Truck - è stata la geolocalizzazione dei flussi di veicoli industriali, per individuare le aree geografiche sulle quali intervenire con precedenza. Nel 2016 abbiamo selezionato le officine, nel 2017 istituito un call center tecnico e un portale dedicato. Quest’anno diamo vita al primo meeting: oggi il network è una realtà, è costituito da partner seri e affidabili ed è presente ovunque in Italia. L’anno scorso il network ha ricevuto 700 richieste di soccorsi, soddisfacendo la richiesta di oltre 200 clienti: il 79 per cento dei casi è andato a buon fine”. IN CAMPO OFFICINE DI QUALITÀ
IMPRESSIONANTE ESCALATION
Già perché la storia di un’azienda partenopea, oggi presente in tutta Italia - nonché a Malta e in Polonia, dove porta l’eccellenza del nostro sud - risale al nonno del l’attuale timoniere, Giacomo Maurelli, che commercializzava ricambi nella provincia di Napoli. Il primo step evolutivo l’ha messo a segno E duardo Maurelli, trasformando l’attività in un’azienda: la sua scomparsa prematura ha portato Giacomo, a soli 26 anni, a rimboccarsi le maniche, mettere da parte ogni legittimo pensiero giovanile e occuparsi dell’azienda di famiglia. Oggi al suo fianco c’è il gio vane Eduardo, poco più che ventenne ma già al timone della filiale di Trezzo sull’Adda, alle porte di Bergamo. “Pur nelle attuali dimensioni - afferma l’Amministratore delegato con la simpatia
Da sinistra: Gaetano Celentano, Private Label Project; Massimo Carrino, Amministratore delegato ForMau; Fabio Marino, Amministratore delegato Interservice; Giacomo Maurelli, Amministratore delegato Maurelli Group; Eduardo Maurelli, Responsabile della Filiale di Trezzo sull’Adda; Alan Semplicini, Amministratore delegato M Truck; Danilo Laino, Direttore Commerciale Maurelli Group.
Oggi M Truck conta 120 officine e i volumi del business sono destinati a crescere. “Nel primo trimestre di quest’anno prosegue Semplicini abbiamo già ricevuto 580 richieste, che hanno coinvolto 97 officine: l’87 per cento dei ca si è andato a buon fine. L’obiettivo è oggi consolidare la Rete: stiamo procedendo con le certificazioni a cura dell’ente francese Cemafroid. Il nostro fiore all’occhiello sono le officine, quelle pronte a sposare la nostra strategia, che credono nel nostro progetto e vogliono costruire con il Gruppo Maurelli un rapporto consolidato: quando c’è comunanza d’intenti, si sviluppa un rapporto quasi familiare. La mission di M Truck è realizzare uno zoccolo duro di officine di qualità, fatte di uomini che si rendono disponibili per il cliente finale. Ce la stiamo mettendo tutta e ce la faremo”.
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INTERVISTA / ANDREA DOLFI, GLOBAL TECHNOLOGY MANAGER PETRONAS LUBRICANTS ITALY
Vero genio dei lubrificanti FAR LAVORARE IN SINERGIA CARBURANTE, OLIO E LIQUIDO DI RAFFREDDAMENTO È LA MISSION DI ANDREA DOLFI, 44 ANNI, VERO E PROPRIO “CERVELLO” CUI È DEMANDATO LO SVILUPPO SUL PIANO GLOBALE DEI PRODOTTI PETRONAS DEL FUTURO. TRA LE SUE CREATURE URANIA E3, LUBRIFICANTE NATO IN CO-ENGINEERING CON IVECO E DEDICATO AI TRUCK ALIMENTATI A GAS.
C
MAX CAMPANELLA MISANO ADRIATICO
ome far lavorare in sinergia carburante, lubrificante e liquido di raffreddamento affinché il complesso sistema che ne deriva consenta le massime performance possibili del motore e il raggiungimento di massimi risultati in termini di “fuel economy”, ovvero riduzione dei consumi e delle emissioni. È la mission di Andrea Dolfi, 44 anni, dal 2014 Global Technology Manager Engine Fluids & Motorsport, R&D di Petronas Lubricants Italy. Dolfi è l’autentico “cervello” cui è demandato in Petronas lo sviluppo dei lubrificanti del futuro, quelli oggi richiesti dai costruttori per rispondere alle istanze di minor impatto ambientale e mantenimento delle performance delle moderne aziende di trasporto. Nato e cresciuto a Firenze, dove ha conseguito una laurea in Chimica seguita da un dottorato in Biofisica tra Germania e Italia, Dolfi inizia il suo percorso professionale nell’industria Biotech per poi trascorrere un periodo di lavoro in Gran Bretagna presso Infineum, occupandosi dello sviluppo di chimiche per i lubrificanti. Nel 2011 entra in Pe tronas con l’incarico di OEM Technical Manager, con la responsabilità globale dello sviluppo di prodotti per il primo equipaggiamento. Dal 2014 riveste l’attuale incarico, che lo vede protagonista dello sviluppo tecnico di tutto quanto consente al motore di vivere: lubrificanti, additivi, carburanti per ogni set tore, dal rally alla Formula 1 passando dai go kart ai veicoli industriali alle attività di motor sport. È una sorta di “genio” Andrea Dolfi, di quelli che te li immagini con il camice bianco dietro una miriade di provette e sostanze chimiche, alla ricerca di quel “qualcosa” che possa fare la differenza nel futuro. In realtà il manager del produttore di Kuala Lumpur ha un approccio tutto sommato semplice, almeno
fino a quando non entriamo nei dettagli tecnici del suo mestiere. Quanto è importante la componente lubrificante per un veicolo da lavoro? “Non è importante - risponde Dolfi - ma decisiva, tant’è che Petronas sta investendo fortemente nel segmento heavy duty e su tutto quanto ruota intorno al veicolo pesante: se nel passato l’olio era ciò che serviva alla lubrificazione del motore, oggi è una componente intima ed essenziale del motore. Se s’intendono raggiungere performance superiori in ogni aspetto, dai risultati su strada a minor consumi e abbattimento delle emissioni, occorre necessariamente passare da un’analisi accurata di quanto vive e opera nel cuore del motore: lubrificante, additivi, liquido refrigerante”.
Quello dell’heavy duty è un segmento nel quale Petronas si pone come player di riferimento in ogni angolo del mondo: in Cina ha stretto una joint venture con Yuchai, produttore di motori diesel con una capacità produttiva di quasi mezzo milione di propulsori. Qual è la strategia con cui Petronas si pone nel settore del trasporto? “Trovare in ogni area - spiega il manager toscano - un partner che consenta di arrivare dove gli altri non arrivano: solo con partnership intime e durature, solide e articolate è possibile ottenere risultati significativi”. In Europa la scelta è caduta su Iveco, partner storico di Petronas: nel 2001 le due aziende hanno lanciato sul mercato il primo 5W-30, veicolo industriale che mantiene
Andrea Dolfi, 44 anni, fiorentino, dal 2014 Global Technology Manager Engine Fluids & Motorsport, R&D di Petronas Lubricants Italy.
tuttora il record di 150mila km per il cambio olio. Lo step del futuro con il costruttore nazionale, marchio di CNH Industrial, si chiama Urania E3 ed è il lubrificante che Petronas ha sviluppato per i veicoli alimentati a gas na turale. “E3 - precisa An-
drea Dolfi - sta per Emissions, Energy ed Efficiency, tre evidenti chiavi di differenza con cui si presenta il nuovo Urania. Per il momento la famiglia è costituita da tre prodotti: uno destinato ai veicoli leggeri come il Daily alimentati a gas naturale com-
presso, uno per gli autobus urbani e uno per il lungo raggio, ovvero gli Stralis a metano liquido”. Petronas Urania E3 viene sviluppato nel nuovissimo Centro di Ricerca&Sviluppo di Santena, inaugurato questa primavera. Quali sono le sfide che pone a un produttore di oli la combustione a metano? “Le caratteristiche - illustra Dolfi - sono molto simili a quelle della combustione a benzina, con la differenza che il regime di temperatura richiede all’olio un lavoro importante sui gas di scarico, che risultano arricchiti d’acqua. Quest’ultima va gestita, soprattutto d’inverno e nelle regioni caratterizzate da basse temperature, quando il rischio di gelate è dietro l’angolo”. Qual è il punto di forza dell’Urania E3 e quale sarà il prossimo step evolutivo? “Sono stati raggiunti - risponde il manager Petronas 90mila km di percorrenza su un veicolo a gas, un autentico record. Il primo risultato importante è stato raggiunto nel non compromettere le finalità strategiche del cliente-costruttore. L’obiettivo è andare oltre in termini di durata dell’olio e riduzione dei consumi”. Qual è la vera sfida professionale di Andrea Dolfi? “La mia ambizione - afferma in conclusione - è fare in modo che i tre fluidi che operano nel cuore del motore (carburante, olio e liquido di raffreddamento) contribuiscano, in sinergia, a migliorare le per formance e allungare la longevità del motore”.
TRE ANNI FA IL LANCIO DEL NUOVO LUBRIFICANTE URANIA NEXT 0W-20 PER VEICOLI INDUSTRIALI
“FLOTTE E AZIENDE DI TRASPORTO STANNO OTTENENDO IMPORTANTI BENEFICI” P etronas Urania E3 segue il lancio, avvenuto nel 2014, dell’Urania Next 0W-20 per veicoli industriali. Quali sono i principali risultati ottenuti in questi tre anni pieni della sua presenza sul mercato? “Molti fleet manager e aziende di autotrasporto - risponde Andrea Dolfi, Global Technology Manager Engine Fluids & Motorsport, R&D di Petronas Lubricants Italy - hanno constatato nell’utilizzo pratico su lungo raggio il risparmio di carburante che deriva dall’utilizzo dell’Urania Next 0W-20. Fatti due conti, con una percorrenza media di 150mila
km per camion una flotta di 300 unità alla fine dell’anno con quello che risparmia può acquistare un camion nuovo”. Qual è la strategia che sta alla base della partnership con Iveco nello sviluppo dei lubrificanti? “Obiettivo di Iveco - precisa Dolfi - è raggiungere le zero emissioni, utilizzando biometano per i suoi veicoli alimentati a LNG. Per Petronas la naturale evoluzione dei suoi prodotti deve seguire lo spirito strategico del cliente, ovvero occorre fornire a Iveco un olio che mantenga le caratteristiche dei veicoli a gas: una volta chiuso il
cerchio col biometano, proveniente dagli scarti agricoli, l’olio avrà dato il suo determinante contributori a una riduzione di emissioni di CO2 che a quel punto avrà raggiunto il 99 per cento”. In sintesi quali sono le finalità che si prefigge Petronas quando sviluppa un nuovo lubrificante? “Performance altissime - conclude Dolfi - nel proteggere il motore, nel tenere alto l’intervallo di cambio e nel mantenere intatta l’efficienza dei sistemi di post trattamento dei gas di scarico”.
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AUTOCLIMA LANCIA DUE NUOVI PRODOTTI PER VEICOLI INDUSTRIALI
Un’estate al fresco
I
MICHELE S. ALTIERI CAMBIANO
n piena estate, Autoclima mette in campo la più ampia gamma di condizionatori da parcheggio adattabili
mondo dei truck, frutto dell’eccellenza tecnologica dell’impianto di Cambiano: Fresco 5000 RT e Fresco Genius. Fresco 5000 RT si affianca agli altri modelli della
ler potente ed esteticamente piacevole una volta installato sulla cabina del truck. Fresco Genius è un innovativo parking cooler completamente integrato proposto da Autoclima che, inter-
Il 5000 RT della gamma Fresco di Autoclima. In alto, il modello per minibus RT70.
a ciascun veicolo industriale: soluzioni a tetto, back, portatili e, a partire da quest’anno, anche integrate con l’impianto originale del veicolo. Novità dell’estate 2018 è infatti l’arrivo nella famiglia dei con dizionatori da stazionamento di due prodotti che rappresentano le ultime news di Autoclima dedicate al
gamma Fresco ma con peso e altezza ridotti al minimo grazie a un nuovo accattivante design. In grado di sviluppare una capacità frigorifera di 1.600 W per poter climatizzare le cabine di tutti i veicoli industriali in sosta a motore spento, Fresco 5000 RT rimane il prodotto giusto per chi necessita di un parking coo-
facciandosi con l’impianto d’aria condizionata originale del veicolo e con l’elettronica di bordo, garantisce una capacità frigorifera a motore spento fino a 2.800 W sfruttando i diffusori d’aria originali della plancia del veicolo. I maggiori vantaggi di Fresco Genius? Il peso è notevolmente ridotto, la botola rima-
NOVITÀ DELL’ESTATE 2018 È L’ARRIVO NELLA FAMIGLIA DEI CONDIZIONATORI DA STAZIONAMENTO DI DUE PRODOTTI DEDICATI AL MONDO DEI TRUCK CHE RAPPRESENTANO IL FRUTTO
ne a disposizione del driver e la cabina del truck non necessità di modifiche strutturali. Quali sono le caratteristiche dei due nuovi prodotti che distinguono la proposta Autoclima da quelle dei principali competitor e per quale tipologia di trasportatori sono in particolare pensati? “Peso ridotto e potenza maggiore risponde Giorgio Moffa, dal 1993 Amministratore delegato Autoclima - rappresentano le due principali caratteristiche che sono la “chiave di differenza” nel settore. Nel caso del Fresco Genius non vengono aggiunti ingombri esterni al veicolo. Sono adatti in particolare agli autotrasportatori che hanno la cabina nel veicolo, perché percorrono lunghe tratte”. Alla base di tutte le novità lanciate da Autoclima c’è la nuova sede di Cambiano, alle porte di Torino, uno stabilimento flessibile e funzionale disposto su un’area di 25mila mq fino a spingersi al confine con il comune di Toffarello. A Cambiano lavorano circa un centinaio di persone e lo stabilimento è una vera e pro-
pria fucina di giovani apprendisti, che garantiscono la continuità di una produzione che da sempre, sin dalle origini quando venne fondata l’azienda è basata sull’obiettivo di realizzare prodotti innovativi, che anticipano le esigenze dei clienti e sbarcano in Italia prima che in altri mercati. Le novità non finiscono qui. Dopo aver ridisegnato due impianti d’aria condizionata a tetto per minibus (RT70 e RT85), con il rapporto peso-capacità frigorifera migliore della categoria grazie alle innovazioni costruttive adottate, Autoclima ha in serbo un arricchimento della gamma di prodotti per il trasporto della merce a temperatura controllata. “La gamma Frosty - anticipa Giorgio Moffa - verrà ampliata con modelli sempre più performanti in modo da allestire i veicoli fino a 3.5 t con prodotti Autoclima sempre più adatti alle esigenze del mercato. Fermo restando il rispetto di punti fondamentali quali performance e qualità di funzionamento nell’utiliz-
DELL’ECCELLENZA TECNOLOGICA DELL’IMPIANTO DI CAMBIANO: FRESCO 5000 RT PRESENTA PESO E ALTEZZA RIDOTTI AL MINIMO GRAZIE A UN NUOVO ACCATTIVANTE DESIGN;
FRESCO GENIUS È UN PARKING COOLER COMPLETAMENTE INTEGRATO CON L’IMPIANTO D’ARIA CONDIZIONATA DEL VEICOLO. zo professionale quotidiano, Autoclima presta sempre più attenzione al design dei prodotti del futuro. Proprio per questo, che si tratti di veicoli industriali, minibus, trasporto refrigerato o veicoli speciali, Autoclima è sempre pronta a soddisfare i bisogni della clientela nonché degli utilizzatori finali”.
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ALL’IAA SCHMITZ CARGOBULL PRESENTA NUOVI PRODOTTI E SERVIZI
La parola chiave è “Smart” AL SALONE DI HANNOVER LA CASA DELL’ELEFANTE LANCIA LA LINEA DI SEMIRIMORCHI FURGONATI
S.KO, IL
SEMIRIMORCHIO RIBALTABILE S.KO
COOL E LA NUOVA UNITÀ DI REFRIGERAZIONE PER IL TRASPORTO S.CU.
RINNOVATA LA FAMIGLIA DEI CENTINATI CON I TRAILER S.CS CON POWER CERTAIN, S.CS MEGA CON PESO DI MENO DI 300 KG, S.CS UNIVERSAL INFERIORE A 6 T E GLI AUTOCARRI M.CS E Z.CS AD ASSALE CENTRALE.
“
MAX CAMPANELLA BERLINO
Smart” è la parola chiave con cui Schmitz Cargobull presenta, al Salone dei veicoli industriali IAA 2018, dal 20 al 27 settembre al la fiera di Hannover, un’ampia gamma di innovazioni, frutto di due anni di lavoro a cura dei progettisti del produttore di Altenberge: nuovi sviluppi di rimorchi e innovazioni di servizio a beneficio del cliente con l’obiettivo di ridurre il costo totale di proprietà. Tutte le innovazioni sono state sviluppate secondo i più severi standard di qualità e testate in un ambiente pratico. Schmitz Cargobull presenterà, con il suo distintivo marchio con l’elefante, il semirimorchio reefer S.KO Cool in una nuova variante. Con la soluzione di trasporto costituita dal corpo refrigerato migliorato, dalla nuova unità di raffreddamento S.CU e dal sistema telematico, le aziende di trasporto ricevono un pacchetto completo ottimizzato per la logistica refrigerata. Sin dal primo colpo d’occhio si intuisce che siamo davanti al debutto di una nuova generazione di
L’ampia gamma di innovazioni Schmitz Cargobull sono frutto dell’intenso lavoro del reparto progettazione della Casa tedesca.
S.KO Cool: il nuovo look distintivo inizia dalla sezione anteriore, oggetto di un lifting completo; l’area protetta della paratia è stata estesa ulteriormente verso l’al to; la capacità di isolamento della paratia è stata aumentata ulteriormente attraverso l’ottimizzazione di molti dettagli; la nuova guardia laterale è il segno più indicativo che ha avuto luogo un altro cambio generazionale. Schmitz Cargobull ha ulteriormente sviluppato la propria unità di refrigerazione interna e l’ha dotata del più recente motore diesel common rail. La nuova generazione di unità di refrigerazione offre le stesse elevate prestazioni di raffreddamento e una gestione precisa della temperatura, ma consuma fino al 10 per cento in meno di carburante. Tutte le unità di refrigerazione della Casa dell’Elefante sono conformi allo standard sulle emissioni Stage V, che entrerà in vigore a gennaio 2019. Grazie alla progettazione dell’interfaccia ottimale della nuova unità di refrigerazione e al miglioramento della circolazione dell’aria, gli operatori possono ottenere una distribuzione della temperatura ancora più
omogenea nell’area di carico. Il display è stato ridisegnato per migliorare la facilità d’uso, mentre le cifre evidenziate in grande ne facilitano la lettura. In alternativa al display, tutte le funzioni dell’unità di refrigerazione S.CU e del sistema telematico possono essere controllate tramite uno smartphone. Altra novità ad Hannover il semirimorchio centinato S.CS con Power Curtain, progettato da Schmitz Cargobull per soddisfare le richieste di maggiore efficienza di trasporto e efficace gestione dei tempi. La rigidità strutturale - certificata secondo la normativa DIN EN 12642 Code XL - è ottenuta senza listelli di supporto grazie alle cinghie in aramide (fibre ad altissime prestazioni meccaniche) e al filo di acciaio integrato nel telone. Il vantaggio risiede nella maggiore rapidità delle procedure di carico e scarico senza una gestione dispendiosa in termini di tempo per garantire il carico. Ciò consente al conducente di continuare la corsa più rapidamente e ottimizzare ulteriormente il processo di trasporto. Allo stesso tempo, la Power Curtain offre elevata protezione dai
furti. Non da ultimo, grazie al nuovo telaio laminato, al design ottimizzato del semirimorchio, il centinato S.CS ha ora un peso di 300 kg, mentre lo standard di robustezza e qualità è rimasto lo stesso. Per la gioia dei trasportatori, il pacchetto di equipaggiamento di base per il semirimorchio ha un peso a vuoto di soli 6.290 kg. Anche il semirimorchio centinato S.CS Universal è disponibile in una versione più snella. Il tuttofare di Schmitz Cargobull è già operativo con peso a vuoto di poco inferiore a 6 t. Naturalmente, il trailer possiede lo stesso certificato DIN EN 12642 Code XL ed è inoltre dotato del nuovo design della protezione laterale. Anche i truck gran volume Schmitz Cargobull con rimorchi cedono il passo a una nuova generazione. L’autocarro centinato M.CS e il centinato ad assale centrale ZCS sono ora disponibili nella versione Mega, con peso totale ridotto di 500 kg. Il rimorchio ad alto volume e il rimorchio nella versione Mega offrono ora maggior carico utile per soluzioni di trasporto ottimali e flessibili.
NELLA LINEA DI SEMIRIMORCHI RIBALTABILI ARRIVA LA CASSA IN ACCIAIO ARROTONDATO
MASSIMA ATTENZIONE A ISOLAMENTO TERMICO E RIDUZIONE DEL PESO C on particolare attenzione alla riduzione del peso, Schmitz Cargobull presenta all’IAA un isolamento termico migliorato per la cassa in acciaio arrotondato. Per ridurre al minimo la perdita di carico utile, l’isolamento termico del ribaltabile in acciaio arrotondato S.KI SR è stato quest’anno nuovamente ottimizzato. L’innovativo materiale isolante ha un peso aggiuntivo contenuto in circa 310 kg, offrendo una
soluzione di trasporto robusta e ottimizzata per il carico utile. Accanto alla cassa in acciaio arrotondato, la cella in alluminio è disponibile anche con isolamento totale. Questa soluzione di trasporto, ottimizzata per il peso, è inoltre conforme agli standard di isolamento richiesti e offre un carico utile elevato grazie al suo peso a vuoto di soli 5,1 t. Poiché le dimensioni esterne della cassa non cambiano significativa-
mente come risultato, il rimorchio ribaltabile mantiene il baricentro basso e può essere combinato con qualsiasi opzione di copertura del pavimento della gamma standard. Il semirimorchio ribaltabile S.KI Volume AK ha un’altezza di carico che, pur essendo inferiore di 160 mm, conserva ancora lo stesso volume della cassa e un peso a vuoto ridotto fino a 150 kg. A partire da settembre 2018, se-
guendo la strategia del produttore di Altenberge, tesa a realizzare tutto il più possibile “inhouse”, il semirimorchio ribaltabile sarà disponibile anche con l’assale Schmitz Cargobull. Al Salone di Hannover non mancherà inoltre spazio per Schmitz Cargobull Parts & Services, divisione dell’Elefante che ha investito in nuovi sistemi digitali per assistenza locale e formazione in officina.
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INTERVISTA A GARETH PASSMORE
Falken: l’offensiva del made in Japan PRODOTTI AL CENTO PER CENTO NEI SITI NIPPONICI DEL GRUPPO SUMITOMO, SESTO PRODUTTORE AL MONDO, GLI PNEUMATICI A MARCHIO FALKEN PROPONGONO UN INTERO PORTAFOGLIO PER IL SETTORE AUTOCARRIAUTOBUS. DOPO AVER AMPLIATO LA FAMIGLIA PER TRASPORTO REGIONALE E MOVIMENTO TERRA E IL LANCIO DI NUOVE VERSIONI AD ALTO CARICO PER BUS, PER IL
M
2019 SONO ATTESE ULTERIORI IMPORTANTI NOVITÀ. E INTANTO ANCHE IN ITALIA SI RAFFORZA LA STRUTTURA DISTRIBUTIVA.
VALENTINA MASSA OFFENBACH
archio appartenente alla giapponese Sumitomo Rubber Industries (33mila impiegati e sesto produttore al mondo di pneumatici), Falken Tyre Europe nel 2001 e 2014 è stata inserita da Thomson Reuters nei Top 100 Global Innovators, lista delle imprese più innovative al mondo. Falken propone sul mercato un intero portafoglio di pneumatici destinati anche a veicoli commerciali leggeri e pesanti e pick up, sia di primo equipaggiamento, sia per il mercato europeo delle sostituzioni. Qual è la presenza di Falken in Europa nel segmento di mercato degli pneumatici per autocarri-autobus? “Falken - spiega Gareth Passmo-
attuale? “Abbiamo una partnership di lunga data - risponde Passmore - con il gruppo Energy Tyres che comprende le storiche imprese a gestione familiare Astigiana Gomme, Farnese Pneumatici e Tagliabue Gomme Gross. Realtà che negli ultimi sei anni hanno svolto un eccellente lavoro, sviluppando la presenza e la riconoscibilità del marchio Falken in tutt’Italia. Quest’anno abbiamo siglato un accordo parallelo con un nuovo distributore, il gruppo Fintyre, leader in Italia nel segmento TBR (Truck and Bus Radial, ndr), per espandere ulteriormente i nostri prodotti sul mercato italiano”. In Europa e in Italia qual è la strategia sul segmento autocarri-autobus? “Il 2018 - precisa il manager Falken - vede Falken Tyre Europe incre-
Gareth Passmore, Responsabile Business Development Falken Tyre Europe.
re, Responsabile Business De velopment Falken Tyre Eu rope - ha una presenza consolidata in tutti i mercati europei, con una vasta gamma di pneumatici per autocarri e autobus. La nostra sede europea si trova a Offenbach, in Germania. Abbiamo inoltre quattro filiali, sette magazzini diretti e forze vendita in nove mercati”. In Italia qual è la strategia
mentare le proprie attività in questo segmento di prodotti; per il 2019 investiremo risorse ancora maggiori. La strategia in Italia è continuare a sviluppare la nostra presenza e rafforzare la reputazione del nostro marchio attraverso i partner-distributori. Vogliamo essere più vicini alle flotte che collaborano con noi e fanno affidamento sul nostro marchio per dare loro il miglior
rapporto qualità-prezzo”. Parlando di prodotti, qual è oggi la gamma di pneumatici Falken per autocarri e autobus? “Falken - illustra Gareth Passmore - ha il giusto pneumatico per ogni esigenza. Il nostro portafoglio prodotti contiene gli pneumatici adatti a ogni applicazione: trasporto regionale, on-offroad, offroad puro e autobus-pullman. Tutti gli pneumatici Falken per autocarri e autobus sono progettati e prodotti nei nostri stabilimenti giapponesi, garantendo ai clienti la migliore qualità e le tecnologie più innovative. Si tratta di un punto molto importante, che va sottolineato: i nostri prodotti sono al cento per cento made in Japan!” Per il 2018 prevedete di lan ciare nuovi prodotti per autocarri o autobus? “Il nostro reparto Ricerca e Sviluppo - anticipa Passmore - sta lavorando duramente allo sviluppo di nuovi prodotti, ma il loro lancio non è previsto per il 2018. Quest’anno ci siamo concentrati sull’ampliamento della gamma già collaudata di pneumatici GI388 per trasporto regionale e movimento ter ra e abbiamo introdotto nuove versioni ad alto carico anche per lo pneumatico per autobus RI151 e il modello invernale SI011 per camion”. Qual è la caratteristica di base che distingue gli pneumatici Falken per autocarri da quelli della concorrenza? “Senz’altro - afferma in conclusione Passmore - l’innovativo design 4D-Nano che ha migliorato la mescola per aumentare trazione e durata degli pneumatici. I nuovi modelli garantiscono maggiore silenziosità, eccezionale trazione e una carcassa progettata e prodotta secondo rigorosi standard di qualità, che consentono ai nostri modelli di essere ricostruiti più volte, allungando il chilometraggio di molti chilometri”.
Innovazione “Come autista di una grande azienda di spedizioni, per me è importante evitare, per quanto possibile, inutili fermi macchina. In questo mi aiutano le soluzioni innovative di trasporto di SAF-HOLLAND. (¶ UDVVLFXUDQWH SRWHUVL DI¿ GDUH D TXHVWL SURGRWWL all’avanguardia.”
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19.06.18 09:55
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IN UN MERCATO IN CONTINUO CALO BANDAG TIENE LE SUE IMPORTANTI POSIZIONI
LA SPERANZA È TUTTA NEI DAZI EUROPEI CHE RIGUARDANO LE GOMME CINESI P rima industria ecosostenibile, quella del pneumatico ricostruito è nata subito dopo la nascita dello pneumatico. Un settore che, prima della crisi economica, raggiungeva in Italia il volume di 1,2 milioni di pneumatici ricostruiti venduti l’anno, rispetto ai circa 800mila nuovi. L’arrivo sul mercato di prodotti nuovi provenienti dalla Cina a prezzo concorrenziale ha portato a un declino lento che sembra inesorabile del mercato del ricostruito. Dal 2012 al 2016 il mercato
europeo totale di sostituzione per camion e autobus è salito da 16 a 21 milioni di pezzi, ma la quota dei ricostruiti è scesa dal 35 al 23 per cento, mentre l’import cinese è cresciuto dal 14 al 23 per cento. In Italia nel 2016 il mercato del ricostruito ha fatto registrare un calo dell’8,4 per cento e del 6,6 per cento l’anno scorso. In due anni si è perso il 15 per cento e il trend per l’anno in corso è tutt’altro che incoraggiante: -10 per cento nei primi quattro mesi. La speranza è ora sui
dazi internazionali alle gomme fabbricate in Cina, dove in qualche caso i produttori beneficiano di aiuti statali: da 50 a 80 euro su gomme per veicoli medi e pesanti. Una misura disposta per evitare il crollo di un’attività industriale che, in Europa, dà lavoro a circa 32mila persone. Se finora la chiave di volta è stata rappresentata dal prezzo più basso di pneumatici nuovi (quelli cinesi costano il 60-70 per cento meno delle gomme nuove riutilizza-
bili e il 20-30 per cento meno dei ricostruiti di qualità), la speranza è che i dazi diano finalmente un volano al ricostruito. In Italia negli ultimi due anni Bandag è cresciuta dello 0,5 per cento, puntando soprattutto sul Contract of Trust: calcolo del costo al chilometro, garanzia della stessa (o migliore) percorrenza chilometrica dei pneumatici attualmente in uso alla flotta, carcassa Bridgestone o Firestone e processi produttivi di ricostruzione a freddo Bandag.
INTERVISTA / ALFONSO PALOMBA, MANAGER DIRECT FLEET & RETREAD BRIDGESTONE EUROPE SOUTH REGION
“Ricostruito fa rima con profitto” LA RICOSTRUZIONE A FREDDO A MARCHIO BANDAG PREVEDE UNA PROCEDURA DI ALTISSIMA QUALITÀ, CHE HA INIZIO DALL’ANALISI DELLA CARCASSA CON LA SCEROGRAFIA, CHE FOTOGRAFA OGNI EVENTUALE PICCOLA SEPARAZIONE O ANOMALIE CON UNA SCANSIONE DEL PNEUMATICO DA TALLONE A TALLONE.
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LA PRODUZIONE AVVIENE ATTRAVERSO UNA RETE DECENTRALIZZATA DI CONCESSIONARIE (IN ITALIA 15), SEGUENDO IL MODELLO IN FRANCHISING IDEATO DAL FONDATORE DELL’AZIENDA.
MAX CAMPANELLA VIMERCATE
ualcosa da sapere sui pneumatici ricostruiti? Qualsiasi cosa sia basta chiederla a lui. Alfonso Palomba, classe 1955, nato e cresciuto a Napoli, non è solo l’uomo che - da Manager Direct Fleet & Retread - in Bridgestone Europe South Re gion si occupa di tutto quanto concerne il business Bandag. Palomba è un vero e proprio scrigno di conoscenza ed esperienza del mondo del ricostruito. Mondo nel quale è praticamente cresciuto.
Una laurea in Ingegneria Chimica, i primi passi professionali lo vedono nelle socie tà di costruzioni. Nel 1986 la svolta: Bandag, società a me ricana quotata a New York, nella Top Ten per profittabilità e fatturato, cerca giovani disposti a frequenti trasferte. Palomba, fino a quel momento assolutamente estraneo al mondo dei pneumatici, si candida e inizia un percorso professionale mai interrotto, che lo vede tuttora in un ruolo di punta nel segmento del ricostruito. Nel 2006, quando Bridgestone investe (ben 1,065 miliardi di dollari)
nell’acquisizione di Bandag per fare il suo ingresso nel mercato del ricostruito, Palomba viene confermato nell’incarico, per poi assumere nel 2010 l’attuale funzione che di fatto lo vede responsabile delle soluzioni alle flotte. “Nell’ambito della più ampia strategia Total Tyre Care - spiega il manager partenopeo - la ricostruzione di pneumatici in Bridgestone è un servizio che viene fornito alle flotte: quando il cliente finale acquista uno pneumatico quest’ultimo ha un valore intrinseco, rappresentato dalla carcassa. Obiettivo di Bridgestone è fare in modo
Alfonso Palomba, Manager Direct Fleet & Retread Bridgestone Europe South Region.
che la carcassa rappresenti un bene d’investimento che, entrando nel conto economico dell’azienda di trasporto, apporti a quest’ultima il massimo della profittabilità. Bandag, che rappresenta la seconda, terza e in qualche caso quarta vita del pneumatico, è la realizzazione pratica della filosofia Bridgestone”. Come e dove nascono i pneumatici Bandag? “Seguendo il modello organizzativo avviato dal fondatore Roy Carver - risponde Alfonso Palomba - dopo l’acquisizione Bridgestone ha mantenuto la struttura in franchising: il Centro Ricerca&Sviluppo degli Stati Uniti è stato inglobato nell’organizzazione Bridgestone che, in tutti i suoi Centri R&S ha istituito reparti dedicati al ricostruito, con il vantaggio di un porta-
foglio molto ampio in termini di nuove mescole, nuovi disegni da utilizzare in fase di stampaggio e maggiore qualità per l’utilizzatore finale”. Com’è costituita la Rete di produzione Bandag? “Nelle due fabbriche di Belgio e Polonia - illustra Palomba vengono prodotte fasce, mescole e materiali correlati, come il sottostrato in gomma naturale. Questi dal Centro logistico di Born sono distribuiti in EMEA, presso la rete di Concessionarie che producono in esclusiva Bandag, affiancati dai nostri tecnici e commerciali e in possesso di tutto il know-how occorrente: macchinari, formazione, marketing e consulenza finanziaria. Con questo modello vengono distribuiti nel mondo annualmente circa dieci milioni di pneumatici Bandag l’anno attraverso 800 Concessionarie. In Italia operano 15 Concessionarie, seguite da due key account per vendite e marketing e un tecnico, chiamato a verificare periodicamente la taratura dei macchinari, ispezionare i produttori affinché verifichi la rispondenza agli standard previsti nel nostro manuale. Un modello decentralizzato che ha il vantaggio, grazie a unità produttive vicine ai clienti, anche di una riconsegna rapida, con minore dispendio di carburante e meno emissioni di CO2”. Di fatto ogni franchisee è un produttore indipendente, che lavora con carcasse di ogni brand. “La ricostruzione a freddo a marchio Bandag pre cisa Palomba - prevede una procedura di altissima qualità, che ha inizio dall’analisi della carcassa: per quan to siano naturalmente preferite carcasse Bridgestone, Firestone o Dayton, più
che il brand è importante l’ispezione iniziale, che viene eseguita non solo visivamente. Un apposito macchinario, che chiamiamo scerografia, effettua un’analisi sottovuoto andando a fotografare ogni eventuale piccola separazione o anomalie con una scansione del pneumatico da tallone a tallone, che portano al rigetto della carcassa. In quest’ultimo caso al cliente può essere offerto un altro pneumatico ricostruito o l’acquisto di uno nuovo”. Se invece la prima fase è positiva che succede? “Si procede - aggiunge l’ingegner Palomba - con la raspatura per eliminare la parte residua del battistrada, con la craterizzazione per pulire dalla ruggine, con la cementazione a cemento nero per isolare la carcassa da agenti esterni ed evitarne l’ossidazione, con il riempimento dei crateri con gomma naturale, con la fasciatura con il battistrada, sul quale è stato messo preliminarmente il sottostrato. Infine, il pneumatico insieme ad altri viene posizionato in una cuffia di gomma e avviata la vulcanizzazione a 100-105 gradi per tre ore e mezza di cottura. Dopodiché, effettuata un’ispezione finale, il pneumatico è pronto per essere consegnato al cliente”. Che passo dopo passo può persino rintracciare la sua gomma. “L’anno scorso conclude Palomba - abbiamo lanciato le App Basys per la tracciabilità della carcassa: dalla raccolta alla produzione interna fino alla riconsegna, il cliente ha la sicurezza di poter tracciare il flusso della sua carcassa. Attraverso un codice a barre viene seguito l’intero ciclo di lavorazione del ricostruito”.
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GOODYEAR PORTA IN PISTA IL DICIASSETTENNE CAMPIONE FABIEN CALVET
AL SUO ATTIVO LA VITTORIA IN UN
Giovane promessa
CAMPIONATO FRANCESE,
FABIEN
SI Ăˆ MESSO AL VOLANTE DEL CAMION SENZA PASSARE DA GOKART NÉ AUTO.
A 16
ANNI CORRE E VINCE LA SUA PRIMA GARA.
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SUO FIANCO TROVA OGGI IL PRODUTTORE DI PNEUMATICI. “SIAMO CONTENTI DI AIUTARE A CRESCERE UN VERO TALENTO�,
GABRIELE INSARDĂ€, MARKETING MANAGER TRUCKS & OTR GOODYEAR DUNLOP ITALIA. AFFERMA
C
MATTEO GALIMBERTI MISANO ADRIATICO
’era lo stand (decisamente ampio), c’erano i rappresentanti del management, attrazioni, curiosità e depliant. Ma lo spirito con cui Goodyear si è presentata all’edizione 2018 del Weekend del Camionista va ben al di là della pur importante illustrazione del produttore di pneumatici su Proactive Solutions, famiglia di soluzioni che Goodyear propone al mondo delle flotte con l’obiettivo del massimo risparmio sul costo al chilome-
tro. Altri due aspetti concorrono a rendere unica la presenza Goodyear all’evento di Misano. Uno mira a sottolineare la qualitĂ degli pneumatici. “Come fornitore di pneumatici per gli autocarri che si sfidano in pista - spiega Gabriele InsardĂ , Marketing Manager Trucks & OTR Good year Dunlop Italia Goodyear equipaggia i veicoli con le stesse carcasse degli pneumatici standard. Dall’esperienza estrema di pneumatici messi a dura prova su circuito, i nostri tecnici ricevono un feedback qualitativo
in riferimento a mescola, carcassa e prestazioni in generale, dati che si rivelano utili per sviluppare pneumatici stradali di qualitĂ â€?. Il secondo aspetto ha un va lore umano: seguito da Good year, scende in campo Fabien Calvet, 17 anni, il piĂš giovane pilota di autocarri che al suo attivo ha giĂ la vittoria di un campionato in Francia. “Siamo orgogliosi prosegue InsardĂ - di essere al fianco della nuova generazione che scende in pista: stiamo coltivando e aiutando un talento, perchĂŠ Fabien è un ragazzo dalle straordinarie
Da sinistra: Theo e Fabien Calvet con Gabriele InsardĂ , Marketing Manager Trucks & OTR Goodyear Dunlop Italia.
qualitĂ â€?. Mai al volante di un gokart, Fabien è cresciuto accanto al padre Theo Calvet, appartenente al team Lion Truck Racing. Aveva 12 anni quando lo si vedeva in mezzo ai paddock. “Toccava tutto rac conta scherzando Theo con grande curiositĂ , un interesse che ha sorpreso persino meâ€?. Ăˆ stato tutt’altro che facile per quel campione in erba dimostrare che il talento ce l’aveva eccome. “Legalmente - aggiunge il padre - non poteva guidare fino a 16 anni, ma quando ne aveva 15 il
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Team manager, che si era reso conto del suo potenziale, ha chiesto e ottenuto per lui una deroga speciale. Era talmente pic colo che faceva fatica a raggiungere i pedali!â€?. Eppure quel ragazzino è sceso in pista e ha lasciato a bocca aperta un po’ tutti, dal pubblico ai responsabili delle kermesse che l’hanno visto correre. “A quel punto - racconta Theo - hanno voluto effettuare un test dedicato esclusivamente a lui: non riuscivano a credere che fosse cosĂŹ giovaneâ€?. A 16 anni Fabien corre e vince la sua prima gara. “Era
un po’ intimorito - ricorda il padre - oggi invece guidare per lui è cosa del tutto naturale: ascolta i tecnici con attenzione e mette in pratica quello che gli diconoâ€?. L’aspetto straordinario è l’u nicitĂ di questo ragazzo, che non ha iniziato dai gokart, passando dalle auto per arrivare ai truck: per Fabien esiste solo il camion. E da grande qual è il suo sogno? “Voglio fare il trasportatoreâ€?, risponde Fabien senza esitare. Dopo la maturitĂ ha giĂ pronta l’iscrizione a una special school per diventare fleet manager.
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HANKOOK / ALLA SCOPERTA DELLA GAMMA AURORA
Prima che sorga il sole U
FAMIGLIA COMPLETA DI PNEUMATICI PER IL TRASPORTO DAL PREZZO COMPETITIVO MA BASATI SULLE CAPACITÀ PRODUTTIVE, DI QUALITÀ E DI SVILUPPO DEL SETTIMO PRODUTTORE AL MONDO, NONCHÉ MARCHIO PREMIUM CHE STA CONOSCENDO UNA FORTE CRESCITA IN EUROPA, IL BRAND AURORA PROPONE UNA GENERAZIONE DI MODELLI HIGH PERFOMANCE PER VEICOLI INDUSTRIALI IN GRADO DI SODDISFARE OGNI TIPO DI ESIGENZA, DALLE DISTANZE MEDIO LUNGHE AL CAVA-CANTIERE PASSANDO PER MISSION REGIONALI E RIMORCHIO.
MAX CAMPANELLA SESTO SAN GIOVANNI
na famiglia completa di pneumatici per il trasporto dal prezzo com petitivo ma basati sulle capacità produttive, di qualità e di sviluppo di Hankook, settimo produttore al mondo di pneumatici nonché marchio premium che sta conoscendo una forte crescita in Europa, trainata quest’ultima da un importante incremento nel nostro Paese, dove il team guidato dall’Amministratore delegato Carlo Citarella è con siderato un modello per l’intera organizzazione globale di Hankook. Il marchio di cui parliamo è Aurora, brand lanciato nel 1990 per vetture e trasporto. Oggi la famiglia Aurora per veicoli industriali è costituita da pneumatici high performance in grado di rispondere a ogni tipo di mission. Modello d’ingresso della gamma, UF20 è uno pneumatico per trasporto regionale per tutte le posizioni. Design ampio
e solido della spalla per un’eccellente durata, le scanalature ondulate aiutano contemporaneamente ad aumentare la trazione e a ridurre l’usura dei pneumatici, mentre l’adozione di tagli profondi mantiene le prestazioni in frenata. Il fratello minore UF10 è uno pneumatico per tutte le posizioni per distanze medio-lunghe. Ampio battistrada e solchi profondi garantiscono un elevato chilometraggio. La speciale mescola del battistrada estende la durata della vita del pneumatico. Al suo fianco per il trasporto regionale troviamo UZ05, pneumatico per asse motore caratterizzato da una robusta mescola del battistrada per lunga durata e usura uniforme. Battistrada mol to ampio e solchi profondi garantiscono anche in questo caso elevato chilometraggio, la differenza sta nella forma spe ciale del blocco
UR05 è lo pneumatico per applicazioni su strada e furistrada.
che fornisce rigidità anche con carichi pesanti, assicurando trazione eccezionale e stabilità del battistrada. È il modello scelto dai trasportatori che operano in zone collinari, montagnose o che le attraversano per le mission quotidiane, grazie a ec cezionale tenuta di guida e di frenata su strade bagnate e innevate. FAMIGLIA AURORA PER OGNI ESIGENZA
La famiglia Aurora soddisfa le esigenze anche del trainato. Per il rimorchio si propone il modello UF18, pneumatico per applicazioni di trasporto regionale. Il design ampio e solido della spalla ga rantisce elevato chilometraggio e impedisce la separazione della cinghia. Scanalature a semi zig zag aumentano il rigetto di sassi e pietre e impediscono fessurazioni nel la contro-scanalatura. Per ri-
HANKOOK RAFFORZA IL SUO BUSINESS NEL SETTORE AUTOCARRO
ALLA IAA 2018 DA LEADER GLOBALE D opo l’importante forte presenza alla fiera dei veicoli commerciali di Birmingham e al Salone Tire Cologne nel campo degli autocarri e degli autobus, il produttore di pneumatici premium Hankook è proiettato a tutto gas verso la 67esima edizione dell’IAA, Salone dei veicoli commerciali, che quest’anno si terrà dal 20 al 27 settembre ad Hannover, in Germania. L’azienda seguirà il motto della IAA “driving tomorrow” e risponderà all’attuale domanda del mercato di innovazioni nel settore degli autobus. Hankook presenterà inoltre, in anteprima mondiale, una linea di pneumatici per la guida su strada e fuori strada per asse sterzante e motore e per i rimorchi su una superficie espositiva di oltre 200 mq. Si tratta
della quinta partecipazione di Hankook alla fiera per autocarri più grande, importante e conosciuta a livello internazionale, in occasione della quale l’azienda ha in programma di annunciare un’ulteriore crescita nelle partnership di primo equipaggiamento. In un’area espositiva separata all’aperto, l’azienda metterà in evidenza altre attività del brand. “Da oltre un decennio - spiega Tony Lee, vicepresidente per il marketing e le vendite di Hankook Tire Europa - il segmento dei veicoli professionali ha assunto un grande significato per il business di Hankook, soprattutto in Europa. Cresciamo in termini di partnership nel primo equipaggiamento, di cooperazioni con le flotte e di linee di prodotti offerti”.
morchi ad applicazioni regionali troviamo anche UF02, caratterizzato da una mescola speciale del battistrada che garantisce lunga durata, mentre la forma del piede ottimizzata garantisce usura uniforme. Il design esclusivo del bat tistrada impedisce la ritenzione di sassi e pietre e offre lunga durata e ricostruibilità della carcassa. Completa la gam ma di pneumatici regionali UR09, pneumatico per tutte le posizioni per prestazioni onoff affidabili su strada. La speciale mescola del battistrada assicura eccezionale durata, mentre il design del battistrada supporta prestazioni di trazione e frenata affidabili su strade e superfici ruvide. Per chi affronta mission più impegnative la famiglia Au rora propone UR05, pneumatico per tutte le posizioni e applicazioni su strada e fuoristrada. Presenta una speciale mescola del battistrada che evita che il pneumatico si danneggi e ne prolunga la durata. Spalle larghe e scanalature a zigzag offrono eccellente ade renza e trazione su bagnato e asciutto. Il corrispettivo per il solo asse motore è rappresentato dal modello UR11, nel quale l’esclusiva mescola del battistrada resistente al truciolo garantisce lunga durata, mentre la cintura speciale protegge gli pneumatici in fuoristrada.
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PROMETEON / A COLONIA IN MOSTRA L’OFFERTA PREMIUM PER L’AUTOTRASPORTO
In anteprima anche la strategia “Pro Services”
GRAZIE AL
P
NETWORK DI FORNITORI PREMIUM DI SERVIZI, PROMETEON È IN
GRADO DI FORNIRE SOLUZIONI INNOVATIVE PER SODDISFARE GLI SPECIFICI
FABBISOGNI DEI CLIENTI CHE OPERANO NEL SETTORE DEL TRASPORTO SU GOMMA.
VALENTINA MASSA COLONIA
L'inizio della prossima generazione ...
rometeon Tyre Group, il costruttore di pneumatici europeo, spinoff del comparto Industrial di Pirelli Tyre S.p.A., ha partecipato alla fiera di Colonia “The Tire”, offrendo ai clienti una visione di quello che sarà il futuro del l’azienda. Forte della consolidata e lunga esperienza nel business degli penumatici, Prometeon, in base all’accordo di licenza del marchio con Pirelli Tyre S.p.A., offre un portafoglio completo di pneumatici a marchio Pirelli per tutte le applicazioni Industrial, assieme all’ ampia gamma di servizi offerti. “Siamo completamente
dedicati al mondo del trasporto professionale e sin dal primo giorno focalizzati sugli pneumatici del segmento industrial. La nostra strada per la Premiumizzazione inizia da qui” dichiara Gregorio Borgo, Chief Operations Officer di Prometeon Tyre Group. “Abbiamo l’esperienza e il know-how necessari per comprendere appieno i fabbisogni dei diversi segmenti del comparto industrial e per fornire le soluzioni ottimali a tutti i nostri clienti”. In linea con l’approccio premium, lo stand d’alta classe di Prometeon, dove i visitatori hanno avuto occasione di condividere la visione di un brillante futuro tecnologico. “I nostri clienti
Daniel Gainza, Chief Marketing Officer Prometeon Tyre Group.
possono contare su prodotti di qualità, ed una gestione completa del pneumatico. Grazie al nostro network di fornitori premium di servizi, siamo in grado di fornire soluzioni innovative per soddisfare gli specifici fabbisogni dei nostri clienti. In questo settore in continua evoluzione, questo ci rende il partner ideale per un futuro di successo”, afferma Murat Akyildiz, Chief Commercial Officer di Prometeon Tyre Group. In tale occasione, Prometeon ha presentato l’ offerta completa di PRO Services, il nuovo pacchetto di soluzioni create per rispondere ai bisogni in continua evoluzione delle moderne flotte di trasporto. Oltre all’offerta servizi già consolidata: assistenza su strada 24/7, e fatturazione centralizzata, nuove hanno già dato risultati estremamente positivi nei test condotti nei diversi mercati europei. “Tra le più recenti e innovative soluzioni, abbiamo sviluppato PRO Check, il sistema di monitoraggio delle prestazioni degli pneumatici e PRO Finance, studiato per supportare le flotte nella gestione efficace dell’investimento nell’acquisto delle coperture”, annuncia Daniel Gainza, Chief Marketing Officer di Prometeon Tyre Group. “Le nuove soluzioni allargano ulteriormente l’offerta di Prometeon oltre al portafoglio prodotti premium per truck e bus a marchio PIRELLI, e al rientro in Europa nel settore agricolo con la linea PHPTM”.
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COMMERCIAL SPECIALTY TIRES INTRODUCE LA MESCOLA PORT PLUS NELLA GAMMA DEGLI PNEUMATICI PORTUALI
NATA SOTTO IL SEGNO DEL PIÙ U n “plus” nella resistenza a urti e danneggiamenti, nella durata d’esercizio e nel chilometraggio: è quanto promette la nuova mescola Port Plus disponibile per gli pneumatici per applicazioni portuali Continental. Sempre più grandi, sempre più alti, sempre più veloci: i mezzi che movimentano container vuoti e i reach stakers sono preposti alla movimentazione di carico e scarico dei container. In questa specifica applicazione di pick&stack, questi veicoli sono spesso co-
stretti a ruotare staticamente su se stessi: di conseguenza gli pneumatici si surriscaldano velocemente e l’usura diventa più precoce. In queste condizioni, crepe, rotture e rigonfiamenti non sono inusuali. La nuova mescola Port Plus di Continental riduce sensibilmente lo sviluppo di calore nello pneumatico, minimizza l’usura ed estende notevolmente la durata d’esercizio. “Abbiamo condotto test in collaborazione con i nostri clienti durante tutto l’anno scorso e ci sono stati casi in cui la
durata dello pneumatico è perfino raddoppiata”, sottolinea Julian Alexander, Product Line Manager Material Handling della Business Unit Commercial Specialty Tires di Continental. Sicurezza ed efficienza sono i fattori di successo nel business della movimentazione portuale. Ciononostante, pneumatici utilizzati con una pressione di gonfiaggio inferiore a quella raccomandata sono ancora una frequente causa di rotture e danneggiamenti. Per assicurare il corretto utilizzo dello pneumatico, in termini di pressione di gonfiaggio e temperatura d’esercizio, Continental ha sviluppato due sistemi digitali di monitoraggio, il
ContiPressureCheck per veicoli singoli e il ContiConnect per le flotte. I sensori installati negli pneumatici Continental sono il cuore di queste soluzioni: essi infatti rilevano costantemente temperatura e pressione all’interno dello pneumatico e forniscono il dato in tempo reale su un dispositivo installato direttamente in cabina di guida oppure sul portale che supervisiona tutti i mezzi della flotta. Qualora si verificasse una situazione critica relativa allo stato degli pneumatici, messaggi di alerting e notifiche di intervento manutentivo vengono immediatamente sottoposti all’attenzione degli operatori.
CONTINENTAL / ALESSANDRO DE MARTINO ILLUSTRA LE STRATEGIE DEL PRODUTTORE TEDESCO
La forza della nuova mobilità
E
FABIO BASILICO MILANO
ssere protagonisti attivi dell’era della mobilità estesa e connessa vuol dire innanzitutto conoscere e comprendere le tendenze in atto facendosene carico nell’ottica di aumentare l’efficienza e la sicurezza del trasporto di merci e persone. “Come si sa, Continental - ha spiegato Alessandro De Martino, Amministratore delegato di Continental Italia - è un’azienda player globale impegnata non solo nella produzione di pneumatici ma anche di sistemi e tecnologie avanzate: in base ai dati 2017, due terzi dei 44 miliardi di euro di fatturato registrati dall’azienda sono legati alla componentistica OEM high-tech. In particolare la divisione Chassis & Safety incide per il 22 per cento sul fatturato totale; Powertrain per il 17 per cento; Interior per il 21 per cento; ContiTech per il 14 per cento; la divisione Pneumatici per il 26 per cento”. Dato il suo ruolo centrale nell’industria automotive, Continental ha ben chiare le sfide che competono ad un grande produttore di componentistica. “Il 20 per cento di tutte le emissioni inquinanti - ha aggiunto De Martino - sono causate dal traffico stradale e nel contempo sappiamo per certo che uno stile di guida più efficiente può condizionare in senso virtuoso il consumo di carburante e quindi il volume di emissioni fino al 20 per cento”. Un altro elemento centrale della strategia
Continental è la sicurezza: “1,2 milioni di incidenti stradali e 50 milioni di persone coinvolte: sono i numeri inaccettabili dell’incidentalità stra dale a livello mondiale, che per il 90 per cento è causata da errore umano - ha detto ancora l’Amministratore delegato di Continental Italia - Continental è costantemente impegnata nell’implementare soluzioni che uniscano le esigenze della mobilità di merci e persone con quella imprescindibile della sicurezza di tutti gli attori coinvolti”. Sostenibilità, sicurezza e... connettività. “Nel 2020 - ha proseguito De Martino - ci saranno ben 250 milioni di auto connesse e 50 miliardi di device e dispositivi connessi. Lo sviluppo accelerato della connettività e degli strumenti online rappresentano per Continental il terzo pilastro dell’impegno continuo in ricerca e sviluppo”. Le previsioni di crescita nel quinquennio 2017-2022 dei mercati mondiali delle auto connesse indicano aumenti esponenziali per diverse aree del mondo: +195,1 per cento per l’Europa (con una spesa che sale dai 16,4 miliardi di euro del 2017 ai 48,4 miliardi del 2022), +162,7 per cento per Stati Uniti (con una spesa che cresce da 17,7 a 46,5 miliardi di euro), +246 per cento per i Paesi Bric (con il passaggio da 11,3 a 39,1 miliardi), +225,9 per cento per il tecnologico Giappone (con un aumento da 2,7 a 8,8 miliardi). In totale si passa dai 48,1 miliardi del 2017 ai 142,8 miliardi del 2022 (+196,9 per cento).
SOSTENIBILITÀ, SICUREZZA E CONNETTIVITÀ: SONO I PILASTRI DELLA STRATEGIA
CONTINENTAL PER L’OTTIMIZZAZIONE DELLA MOBILITÀ E PER GARANTIRE UN FUTURO IN GRADO DI AFFRONTARE CON SUCCESSO LA COMPLESSITÀ DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA.
CONTINENTAL È COSTANTEMENTE IMPEGNATA NON SOLO NELLA PRODUZIONE DI PNEUMATICI MA ANCHE DI SISTEMI E TECNOLOGIE AVANZATE: IN BASE AI DATI 2017, I DUE TERZI DEI
44 MILIARDI DI EURO DI FATTURATO REGISTRATI DALL’AZIENDA SONO LEGATI ALLA COMPONENTISTICA OEM HIGH-TECH. Sulla sicurezza dei veicoli, Continental pone l’accento sull’avanzamento tecnologico e sull’ampia disponibilità di strumenti e sistemi messi a disposizione degli utenti. “Più di un miliardo di veicoli a livello mondiale sono responsabili non solo dell’incremento dei volumi di traffico ma anche per l’aumento degli incidenti. Per ridurre il più possibile il numero di morti sulle strade, Continental è costantemente impegnata nel proporre nuovi sistemi che migliorano concretamente e sostanzialmente la sicurezza veicolare in tutte le classi di riferimento. Il nostro punto di riferimento è il programma Vision Zero che punta all’azzeramento degli incidenti”. Un grande contributo in questo senso può venire dalla gui da autonoma. Come ha spiegato De Martino: “Oggi
gli avanzati sistemi di assistenza alla guida pongono le basi per la guida autonoma del futuro. Continental sta utilizzando tutte le sue competenze per guidare il cambiamento verso questo obiettivo e sta sviluppando tecnologie intelligenti che sappiano gestire sempre più funzioni di guida. I vantaggi sono l’aumento della sicurezza, il maggiore comfort, la maggior convenienza ed efficienza”. Il “veicolo dei desideri” non può non tener conto anche degli stimoli che giungono dalla mobilità elettrica. “Con la vision Clean Power - ha detto ancora Alessandro De Martino - Continental dimostra già oggi le opportunità offerte dalla mobilità pulita e priva di emissioni. Continental offre ai produttori automotive componenti e sistemi che concorrono gradualmente a
Per Continental il futuro della mobilità ruota attorno ai concetti chiave di sostenibilità, sicurezza e connettività. Un impegno a 360 gradi.
Alessandro De Martino, Ad di Continental Italia.
portare l’elettrificazione sulle strade. Le nostre innovative soluzioni non servono solo a guidare in maniera più sostenibile ed eco-compatibile ma aiutano anche ad avere un approccio più pratico e divertente con il veicolo”. La divisione Powertrain di Continental è pioniere nell’elettrificazione veicolare sia in ambito ibrido che in quello elettrico puro. “Siamo leader nella fornitura di sistemi tecnologicamente avanzati - ha spiegato De Martino - Ci occupiamo di tutto il processo, dallo sviluppo all’industrializzazione fino alle applicazioni produttive di serie. Il focus è far sì che le nostre innovazioni garantiscano un razionale rapporto costi-benefici dal momento che solo le soluzioni pratiche ed econo-
micamente gestibili arrivano alla produzione di serie finale”. I numeri dimostrano il “peso” di Continental nello scenario globale della componentistica automotive: più di 140 miliardi di componenti all’anno, oltre 17mila partner e fornitori, più di 550 location produttive in oltre 60 Paesi e oltre 6 milioni di prodotti forniti ogni giorno. “Il futuro inizia prima con Continental”: è questo il motto che accompagna il Gruppo tedesco nel perseguire i suoi obiettivi. “La nostra missione - ha aggiunto De Martino - è riassumibile in quattro punti chiave. Sicurezza: il nostro desiderio è arrivare ad azzerare gli incidenti proteggendo la vita e conservando risorse. Informazione: risparmiare tempo e aumentare il comfort grazie alla mobilità intelligente garantita dalla guida costantemente connessa. Ambiente: aria pulita con l’efficiente gestione delle risorse e la guida libera da emissioni. Mobilità accessibile: un diritto per tutti e un impegno per aumentare la libertà di spostamento e le opportunità”. Infine, Alessandro De Martino ha indicato nella comunicazione l’asset futuro del network delle officine Continental. “Saper comunicare è di fondamentale importanza - ha detto il numero uno di Continental Italia - Questo vuol dire fare riferimento alla connettività, ovvero alla relazione che unisce clienti, flotte e vetture, multispecializzazione per far fronte alle sfide sempre più complesse dell’assistenza veicolare, servizio per ottimizzare la customer experience, efficienza per garantire al cliente puntualità, attrezzattura all’avanguardia, formazione e qualificazione”.
LOGISTICA
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INTERVISTA / MONICA MUTTI, DIRETTORE DIVISIONE PHARMA CD GROUP
Qualità al primo posto nel trasporto farmaci
C
MICHELE S. ALTIERI LISCATE
D Group, azienda italiana leader nella logistica, continua a investire nella qualità dei servizi offerti per assicurare gli standard e i requisiti necessari a una logistica e un trasporto delicati quali quelli che riguardano medicinali e prodotti per la salute. Lo dimostra l’adozione di un sistema di qualità, gestione ambientale e sicurezza, costantemente monitorato attraverso audit interni ed esterni e meeting periodici. Parte di CD Group, Phardis fornisce un servizio di outsourcing logistico per farmaci, cosmetici e prodotti per la salute. La transizione alla norma ISO 9001:2015, i cui lavori sono iniziati nel 2017, riguarda diversi elementi. “L’Ente Certificatore Certiquality - spiega Monica Mutti, site manager di Phardis e direttore divisione pharma di CD Group - ha rilevato che la gestione dei rischi e delle opportunità è ben condotta e completa. Sono emersi alcuni punti di forza dell’azienda, come la comprensione del pro prio contesto e delle parti interessate, oltre al coinvolgimento concreto e operativo della Direzione che ha individuato, comunicato e condiviso prontamente gli obiettivi strategici. L’ottenimento della nuova ISO 9001:2015 è stato possibile grazie alla professionalità delle risorse interne le cui competenze sono sempre arricchite e valorizzate, attraverso un costante processo di formazione sostenuto a tutti i livelli e incentivato dalla proprietà”. Phardis continua i lavori in vista del prossimo audit previsto per il 2019 e mantiene alta l’attenzione sul miglioramento continuo delle performance aziendali. Nel difficile segmento della logistica farmaceutica qual è la “chiave di differenza” dell’attività di Phardis? “Phardis - spiega Monica Mutti, dal 2009 nel Consiglio Nazionale di Assoram (associazione di categoria della distribuzione primaria), eletta
T
TRA I FORNITORI LEADER DEI SERVIZI DI OUTSOURCING LOGISTICO PER MEDICINALI, COSMETICI E PRODOTTI PER LA SALUTE, PHARDIS HA ADOTTATO UN SISTEMA DI QUALITÀ, GESTIONE AMBIENTALE E SICUREZZA, COSTANTEMENTE MONITORATO ATTRAVERSO AUDIT INTERNI ED ESTERNI E MEETING PERIODICI. “IL TRASPORTO VA OPERATO IN CONDIZIONI DI TEMPERATURA CONTROLLATA E SEGUENDO NORME DI BUONA DISTRIBUZIONE STABILITE A LIVELLO COMUNITARIO”, SPIEGA MUTTI, VICE PRESIDENTE lo scorso maggio Vice Presidente dell’associazione - ha da sempre puntato su una strategia di differenziazione, in accordo con i valori dell’azienda che mette al centro del servizio il cliente e la capacità di soddisfarne le esigenze esplicite. La personalizzazione del servizio, la capacità di rispondere in tempi rapidi alle mutevoli esigenze di un mercato in costante cambiamento, la partner-
ASSORAM.
ship con le aziende clienti con cui si sviluppa il progetto prima e il monitoraggio costante del servizio poi, sono le caratteristiche che ci contraddistinguono e che hanno contribuito a creare il successo non solo di Phardis, ma di tutto il Gruppo CD Group. Competere in un mercato in cui ci sono ormai quasi esclusivamente multinazionali capaci di giocare la partita in diversi paesi rende
Monica Mutti, site manager di Phardis e direttore divisione pharma di CD Group.
la mission difficile ma avvincente”. Una sfida quotidiana che in Phardis affrontano con competenze e risorse che rappresentano un patrimonio strategico per l’azienda. “Il vantaggio competitivo di Phardis - prosegue Mutti - è sicuramente dato dal capitale umano, in grado di tessere
relazioni efficaci al fine di gestire l’interfaccia con il cliente e con lui trovare le strategie migliori per soddisfare il consumatore finale, mettendoci passione, creatività, impegno e contribuendo così al successo dell’azienda”. Qual è il bacino di utenza cui si rivolge Phardis? “Le aziende alle quali ci rivolgiamo e con le quali stipuliamo contratti - precisa Monica Mutti sono aziende produttrici o che commercializzano farmaci, presidi medico chirurgici, parafarmaci, integratori, cosmetici e prodotti utilizzati per la cura e il benessere della persona. Svolgiamo direttamente le attività di custodia e preparazione delle spedizioni che vengono distribuite sul territorio nazionale e in alcuni paesi esteri da trasportatori specializzati di cui ci avvaliamo e che devono soddisfare i requisiti imposti dalle normative del settore farmaceutico che richiede l’applicazione di norme e linee guida a tutela del prodotto che, per sua stessa natura, necessita di essere conservato in condizioni controllate e monitorato in modo da garantirne tracciabilità e rintracciabilità anche dopo essere stato distribuito. In particolare, il trasporto deve essere operato in condizioni di temperatura controllata e seguendo norme di buona distribuzione, stabilite a livello comunitario e recepite in Italia con apposito decreto”.
REGOLE RESTRITTIVE E CONTROLLI PERIODICI MONITORANO LE ATTIVITÀ SVOLTE
SEMPRE DI PIÙ E PIÙ IMPEGNATIVI I SERVIZI RICHIESTI AI PLAYER DELLA FILIERA
utti gli attori della filiera del farmaco sono soggetti a regole restrittive e controlli periodici finalizzati a monitorare e vigilare sul modo con cui le attività vengono svolte. “Nulla - afferma Monica Mutti - può e deve essere lasciato al caso e, anche grazie a una complessa catena di responsabilità, l’intera filiera contribuisce a mantenere alta la qualità del servizio. Questa situazione richiede, così come per le strutture di stoccaggio, forti investimenti per adeguare hub e mezzi di trasporto. Pochi sono i trasportatori che, negli anni, hanno scelto di adeguare le loro strutture e fare investimenti in questa direzione e le ragioni di tale scarsità sono legate alle barriere
d’ingresso, rappresentate dagli investimenti cospicui, e alla ridotta massa critica del traffico, rappresentato dai volumi del farmaco troppo ridotti per attrarre ulteriori competitor. Oggi scontiamo quindi una forte limitazione nella scelta dei partner per il trasporto che con grande fatica devono oltretutto gestire la variabilità dei volumi legata alla stagionalità dei prodotti”. Quali sono le principali richieste della clientela in questo specifico segmento? “Le aziende produttrici e titolari delle AIC (autorizzazione all’immissione in commercio, ndr) dei farmaci - risponde Mutti - hanno, ormai da anni, terziarizzato le attività logistiche. Ini-
zialmente, l’approccio è stato quello di trovare soluzioni per un commodity outsourcing, cioè per una logistica “elementare” basata su attività semplici e ripetitive. Oggi la terziarizzazione si spinge su uno strategic outsourcing: l’esternalizzazione di tutte le attività logistiche, comprese quelle a valore aggiunto, per le quali sono richieste conoscenze e competenze di alto profilo. Le aziende logistiche si sono così trovate a dover sviluppare competenze tecniche nell’information technology, nell’ingegnerizzazione dei processi, in ambito quality, safety e security, più in generale nello sviluppo delle risorse umane cui viene dato un compito sempre più significativo e rilevante”.
Oggi a un’azienda logistica del settore farmaceutico è richiesto, fra gli altri servizi, quello di svolgere attività di confezionamento dei farmaci. “L’outsourcing - conclude Mutti oggi può comprendere l’ultima parte del processo produttivo di confezionamento, a volte su disposizione delle autorità. Questo servizio, insieme ad attività di customer service avanzato, d’interfaccia quotidiana delle banche dati, al servizio della raccolta dei dati di ritorno sui livelli di servizio e sulle performance in generale, rappresenta l’evidenza di quanto sia strategico, per le aziende, poter contare su partner in grado di supportarne l’attività e la crescita”.
MOBILITÀ
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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20 MAN LION’S CITY GL A METANO ACQUISTATI DALLA TPER
NEL CORSO DELLE PROSSIME SETTIMANE ENTRERANNO
Bologna a tutto gas
PROGRESSIVAMENTE IN SERVIZIO NELL’AREA METROPOLITANA BOLOGNESE
20 NUOVI AUTOBUS A MAN LION’S CITY GL: 14 SARANNO DESTINATI METANO
ALLE LINEE URBANE E SEI A QUELLE SUBURBANE. TUTTI MOTORIZZATI CON L’AFFIDABILE SEI CILINDRI IN
12.8 LITRI, I LION’S CITY GL,
LINEA DA NUOVI
CON DIFFERENTI CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE E ALLESTIMENTI INTERNI, SARANNO IMPIEGATI SULLE LINEE URBANE E DELLA PRIMA CINTURA METROPOLITANA, DOVE SOSTITUIRANNO BUS PIÙ DATATI GARANTENDO UN
B
FABIO BASILICO BOLOGNA
ologna si fida del metano. La Tper, Traporto Passeggeri Emilia-Romagna, azienda che gestisce il trasporto su gomma a Bologna e Ferrara e il servizio ferroviario regionale emiliano-romagnolo, prosegue il processo di rinnovamento sostenibile della propria flotta. Nel corso delle prossime settimane entreranno progressivamente in servizio nell’area metropolitana bolognese 20 nuovi autobus a metano MAN Lion’s City GL: 14 saranno destinati alle linee urbane e sei a quelle suburbane. Tutti motorizzati con l’affidabile sei cilindri in linea da 12.8 litri, i nuovi Lion’s City GL, con differenti caratteristiche costruttive e allestimenti interni, saranno impiegati sul le linee urbane e della prima cintura metropolitana, dove sostituiranno bus più datati garantendo un maggiore com fort di
MAGGIORE COMFORT DI VIAGGIO E L’ACCESSIBILITÀ A viaggio e l’accessibilità a ogni categoria di utenza. Il modello a quattro porte, adatto per l’utilizzo urbano, è provvisto di due postazioni at trezzate, una dedicata al trasporto di persone in carrozzina e l’altra a ospitare un passeggino aperto, in totale 38 posti a sedere e 124 in piedi. Il modello a tre porte, impiegato sui collegamenti suburbani, ha 52 posti a sedere di cui uno attrezzato per l’alloggiamento di sedia a rotelle. Tutti i nuovi MAN Lion’S City GL sono dotati di climatizzazione integrale con regolazione temperatura in modo automatico in base alla temperatura esterna, per garantire il massimo comfort di viaggio in ogni stagione; inoltre, sono provvisti di rampa a ribaltamento manuale nella porta centrale e di pianale ribassato per agevolare salite e discese. Le sospensioni hanno un sistema che permette al bus, in corrispondenza delle fermate, di inclinarsi e abbassarsi di otto centimetri per facilitare ulterior-
mente la salita. L’acquisto di questi venti nuovi bus ha comportato un investimento complessivo di 7,6 milioni di euro sostenuto per il 69,2 per cento in autofinanziamento da Tper e per il 30,8 per cento dalla Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo delle risorse del programma operativo del fondo europeo di sviluppo regionale (POR- FESR) 2014-2020. La Regione Emilia-Romagna, attraverso questo programma comunitario, mette a disposizione complessivamente per tutte le aree d’intervento circa 482 mi lioni di euro per raggiungere obiettivi di crescita e sviluppo del sistema produttivo sull’intero territorio regionale. Tper ha una flotta a gas naturale tra le più numerose in Italia che, con l’arrivo dei 20 Lion’S City GL, raggiunge le 290 unità; altri 65 bus sono in arrivo entro la fine del 2019 con ulteriori opzioni che potranno portare a regime il parco veicolare a gas fino a oltre 400 veicoli. Con i nuovi
Da sinistra: Mira Gentilini, Ufficio Acquisti e Logistica Tper; Andrea Bottazzi, Direttore Tecnico Tper; David Siviero, Direttore Vendite Prodotto Bus MAN Truck e Bus Italia; Raffaele Donini, Assessore Trasporti Regione Emilia Romagna; Giuseppina Gualtieri, Presidente e Amministratore delegato Tper; Tiziano Gavardini, Responsabile Vendite Bus Pubblico di MAN Truck e Bus Italia. In alto e a destra, uno dei Lion’s City GL a metano.
acquisti, sono già 163 i mezzi su gomma Tper - autobus e filobus - entrati in servizio dal 2016 in poi, per i quali sono stati investiti complessivamente oltre 87 milioni di euro. Il rinnovo del parco veicolare su gomma è intrapreso da Tper in accordo con la Regione Emilia-Romagna e con le amministrazioni locali all’insegna del miglioramento dell’accesso al servizio, della qualità del viaggio e della sostenibilità ambientale, secondo la strategia ambientale di Tper che si articola su più direttrici per garantire, nel rispetto delle normative nazionali ed europee sulla decarbonizzazione, una mobilità ecosostenibile con soluzioni efficaci già nel breve periodo. Sul le linee portanti della rete urbana, grazie anche agli sviluppi della filoviarizzazione in corso e in progetto, sarà sempre maggiore l’utilizzo di veicoli a trazione elettrica; in area urbana, oltre ai filobus, si punta sull’impiego di bus a metano e ibri-
OGNI CATEGORIA DI UTENZA.
di, così come per il trasporto suburbano; in ambito extraurbano, dove si utilizzano mezzi a gasolio, anch’essi oggetto di un rinnovo negli ultimi anni secondo standard di ecocompatibilità, faranno il loro ingresso anche gli innovativi mezzi alimentati a metano liquido, attesi in consegna per l’inizio del 2019 a seguito della prima gara bandita in Europa per bus costruiti per l’uso esclusivo di questo carburante di trazione. Tper ha fatto propria la scel ta, condivisa dalle istituzioni, di puntare a politiche di miglioramento della qualità dell’aria attraverso veicoli a basso impatto ambientale e a ridotto consumo energetico, come previsto dalle più virtuose linee-guida europee in vigore. Per questo, l’acquisto dei nuovi mezzi ha potuto fruire del contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale, essendo veicoli rispondenti ai criteri della Direttiva UE 94/2014 sui carburanti alternativi.
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MERCEDES-BENZ / LA NUOVA GENERAZIONE DI MINIBUS È PRONTA A SOLCARE LE STRADE
LA NUOVA OFFENSIVA DEI PICCOLI CAMPIONI CHE PORTANO IL MARCHIO DELLA STELLA U n esemplare “dimostrativo” della nuova gamma minibus di Mercedes-Benz ha girato per le strade della tedesca Dortmund, dove ha sede il quartier generale di Minibus GmbH del Gruppo Daimler Buses. Tutto è pronto dunque per la nuova offensiva dei piccoli della Stella. È ancora una volta lo Sprinter di nuovissima generazione a fare da base per la produzione di una gamma di minibus moderna e versatile, in grado di soddisfare le esigenze di mobilità di quanti richiedono per il trasporto passeggeri un veicolo compatto e insieme spazioso e confortevole, dotato di motori al-
l’avanguardia e soluzioni ottimizzare per l’efficienza gestionale. Non bisogna dimenticare che il nuovo Sprinter, best seller MercedesBenz Vans, costituisce un’ottima piattaforma per equipaggiamenti e configurazioni, tra cui appunto i minibus. Il rinnovato Sprinter è già ordinabile e quindi lo sviluppo dei nuovi minibus procede regolarmente. Nessun dubbio sulla qualità dei prodotti in procinto di essere immessi sul mercato, dal punto di vista del design, delle dotazioni, della sicurezza, dei sistemi di assistenza e di molti altri vantaggi abbinati alla nuova generazione Sprinter.
EVOBUS ITALIA / ENTRANO IN SERVIZIO 25 NUOVI MEZZI MERCEDES-BENZ E SETRA
Autolinee Varesine fa il pieno LA COMMESSA D’ACQUISTO COMPRENDE 25 NUOVI MEZZI, DI CUI 9 MERCEDES-BENZ CITARO DESTINATI AL SERVIZIO URBANO DI VARESE CITTÀ, 6 MERCEDES-BENZ CITARO DESTINATI ALLE LINEE EXTAURBANE, 9 SETRA ASSEGNATI ANCH’ESSI ALLE LINEE EXTRAURBANE E UN MERCEDES-BENZ INTOURO ACQUISTATO DA CASTANO, SOCIETÀ PARTNER DI AUTOLINEE VARESINE NEL CONSORZIO TRASPORTI PUBBLICI INSUBRIA, L’ENTE CHE GESTISCE IL TRASPORTO PUBBLICO NELLA CITTÀ DI VARESE E PROVINCIA. flotta di linea è di circa sette anni e mezzo, che si abbassa ulteriormente a sei anni e mezzo se si considerano solo i bus urbani, di colore arancione, della città di Varese: un dato in linea con la media europea e assolutamente notevole per il nostro Paese, visto che, a livello nazionale, l’età media dei bus in servizio oscilla intorno ai 12 anni”.
A
FABIO BASILICO VARESE
utolinee Varesine scom mette su EvoBus. Con un apposito evento organizzato nella suggestiva cornice di Ville Ponti, nel cuore di Varese, agli inizi del mese di Giugno sono stati presentati i 25 nuovi bus recentemente acquisiti da Autolinee Varesine presso EvoBus Italia, divisione di Daimler Buses che si occupa della commercializzazione e dell’assistenza dei bus e coach Mercedes-Benz e Setra. L’investimento complessivo del-
l’azienda lombarda è di circa 5 milioni e mezzo di euro, cofinanziato per poco meno della metà dai contributi regionali e ministeriali. Nel dettaglio, la commessa d’acquisto comprende 9 Mercedes-Benz Citaro destinati al servizio urbano di Varese città, 6 Mercedes-Benz Citaro destinati alle linee extaurbane, 9 Setra as segnati anch’essi alle linee extraurbane e un Mercedes-Benz Intouro acquistato da Castano, società partner di Autolinee Varesine nel Consorzio Trasporti Pubblici Insubria, l’ente che gestisce il trasporto
tervenuti rappresentanti del Comune di Varese (il Sindaco Davide Galimberti, gli Assessori Andrea Civati e Dino De Simone), della Provincia di Varese (il consigliere delegato Valerio Mariani) e di Regione Lombardia (il consigliere Giacomo Cosentino), oltre al Presidente dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Como-Lecco-Varese Angelo Colzani e al Que-
zioni del territorio. Oltre alla motorizzazione Euro VI, tutti gli autobus presentati a Ville Ponti garantiscono affidabilità, eleganza e sicurezza, grazie all’installazione di telecamere per la videosorveglianza a bordo di ciascun mezzo. Valori e numeri importanti, dunque, per un’azienda che non ha paura di investire per offrire un servizio sempre
store di Varese Giovanni Pepè, a conferma della grande collaborazione tra l’azienda Autolinee Varesine e le istitu-
più efficiente alle decine di migliaia di persone trasportate quotidianamente nell’area varesina.
Oltre alla motorizzazione Euro VI, tutti gli autobus presentati a Ville Ponti garantiscono affidabilità, eleganza e sicurezza.
pubblico nella città di Varese e nella sottorete Nord della Provincia di Varese. “Siamo una realtà che conta su oltre trecento dipendenti e 247 autobus, di cui 190 destinati al servizio di linea, 59 urbani per la città di Varese e 131 extraurbani spiega Sandro Laudi, Presidente di Autolinee Varesine e del Consorzio Trasporti Pubblici Insubria, affiancato dai consiglieri di amministrazione Angelo Baldioli e Sergio Castano - L’età media della
“I varesini dovrebbero essere orgogliosi di un parco mezzi tanto giovane e confortevole, che davvero invita a utilizzare quotidianamente gli autobus - sottolinea Michele Maldini, Direttore commerciale di EvoBus Italia - Proprio la motorizzazione Euro VI garantisce la riduzione al minimo delle emissioni e dunque il pieno rispetto dell’ambiente, nell’ottica di una mobilità sempre più sostenibile”. All’evento sono inoltre in-
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IVECO BUS / SI AGGIUDICA IL “PUBLIC TRANSPORT INNOVATION AWARD”
Vincenti i filobus di nuova generazione a emissioni zero L’AZIENDA ITALIANA HA OTTENUTO L’IMPORTANTE RICONOSCIMENTO NELLA SPECIALE CATEGORIA “MOVE GREEN” PER L’ENERGIA E L’AMBIENTE IN OCCASIONE DELLA CERIMONIA D’APERTURA DELLA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ CHE HA AVUTO LUOGO A PARIGI LO SCORSO GIUGNO.
I
LINO SINARI PARIGI
“Public Transport Innovation Awards”, assegnati nel corso della Settimana Europea della Mobilità, svoltasi a Parigi lo scorso giugno, premiano le innovazioni legate alla tecnologia e ai servizi che riducono il consumo di carburante e le emissioni di gas serra sui veicoli per il trasporto pubblico, migliorando di conseguenza il livello di tutela dell’ambiente. Il premio rende onore alla strategia di Iveco Bus, incentrata sullo sviluppo sostenibile e l’elaborazione di nuove alternative per la creazione di veicoli più sostenibili che mai.
Con la sua rivoluzionaria gamma di autobus elettrici Urbanway e Crealis, che funzionano con una combinazione di linee aeree a doppio filo e alimentazione a batteria, Iveco Bus risponde perfettamente a tali criteri. “Questo premio, nella categoria ‘Mo ve Green’, rappresenta un incoraggiamento straordinario per la nuova generazione di filobus a completamento della nostra gamma di veicoli a trazione alternativa. Riconosce l’eccellenza della nostra offerta di veicoli a gas naturale ed elettrici. La varietà di opzioni disponibili ci consente di rispondere alle aspettative di operatori ed enti comunali, a prescin-
dere dalle loro esigenze o dal tipo di energia richiesto” spiega Sylvain Blaise, presidente del brand Iveco Bus. La tecnologia Iveco Bus dedicata ai filobus è più rivoluzionaria ed efficiente che mai, rendendo possibile la mobilità a emissioni zero nei contesti urbani. Particolarmente consigliabile per le città dalla topografia difficile, garantisce prestazioni eccellenti sui percorsi collinari senza compromettere la durata della batteria o il comfort climatico. Il tempo di funzionamento viene massimizzato dalla ricarica automatica delle batterie sulle strade dotate di linee aeree. I filobus sono inoltre in grado di
funzionare a batteria per il 25-40 per cento del percorso, garantendo così il funzionamento anche nelle sezioni prive di li nee aeree. Con Urbanway e Crea lis, entrambi disponibili in versione standard e articolata, questa innovativa gamma di autobus mette a disposizione una nuova soluzione nel campo della mobilità elettrica. Per garantire condizioni operative ottimali, Iveco Bus offre consulenza a operatori di settore e tecnici in tema di prestazioni dinamiche, capacità di trasporto passeggeri, climatizzazione ed elettrificazione dei percorsi che includono sezioni con funzionamento a batteria e mediante linee aeree.
Il premio rende onore alla strategia di Iveco Bus, incentrata sullo sviluppo sostenibile e l’elaborazione di alternative per la mobilità.
Per la prima volta in assoluto, in occasione della European Mobility Exhibition, Iveco Bus ha invitato questi stakeholder a un “Meeting di Esperti” organizzato presso il suo stand per l’anteprima assoluta della nuova gamma di filobus. Oltre 800 filobus progettati e prodotti da Iveco Bus percorrono già le strade d’Europa. Questa nuova generazione di veicoli rappresenta solo una voce in un lungo elenco di miglioramenti apportati dall’azienda, che sviluppa filobus da decenni (ER100, PR180, Cristalis...). In Francia, i suoi filobus vengono utilizzati dai comuni di Lione, Saint-Etien-
ne, Limoges e Nancy. Per questa gamma di nuova generazione, Iveco Bus ha selezionato un leader nel campo della tecnologia dedicata ai filobus che conta oltre 14.000 veicoli pro dotti fino a oggi: Skoda Electric. Ricordiamo che Iveco Bus conta oltre 5.000 dipendenti in due unità di produzione, ad Annonay (Francia) e Vysoké Myto (Repubblica Ceca). Entrambi gli stabilimenti hanno ricevuto la medaglia di bronzo nel 2013 a seguito degli audit WCM (World Class Manufacturing), una metodologia internazionale per la gestione dei processi produttivi secondo gli standard più elevati al mondo.
Un’altra pietra miliare nello sviluppo Iveco Bus in America Latina e in particolare in Brasile
Consegna di 900 scuolabus nello stato di Minas Gerais U n contratto per la consegna di 900 scuolabus, nell’area di Mi nas Gerais, segna una vera e propria nuova pietra miliare nello sviluppo di Iveco Bus in America Latina e in particolare in Brasile. Ricordiamo che Iveco Bus, un Brand di CNH Industrial, è stato lanciato nell’area sudamericana nel 2014 e oggi offre una gamma completa di veicoli completi e telai progettati per le specifiche esigenze locali. Il dispositivo per l’accessibilità è stato presentato in Brasile nel 2016: l’apparecchiatura, chiamata Mobile Armchair Device, consente a uno speciale sedile mobile di posizionarsi all’esterno del veicolo, permettendo ai pas-
seggeri con disabilità di salire e scendere a bordo di questo sedile. Dopo essersi aggiudicato un’asta statale, il Brand ha iniziato a consegnare gli autobus, appartenenti alle gamme prodotto CityClass, WayClass, SoulClass e SeniorClass, al comune di Patos de Minas (nella regione brasiliana del Triângulo Mineiro) affinché li integrasse alla flotta già esistente e li utilizzasse per il trasporto di studenti delle scuole pubbliche. Humberto Spinetti, Director di Iveco Bus per l’America Latina, ha commentato: “Il progetto si basa sulla ricerca di accessibilità per i passeggeri a mobilità ridotta e di benefici per l’operatore, caratteristi-
che ottenibili grazie all’innovativo Mobile Armchair Device. I nostri veicoli aiutano gli studenti a viaggiare comodi e in maniera inclusiva, oltre ad aumentare la capacità di trasporto delle amministrazioni comunali e a generare notevoli risparmi. A livello tecnologico, siamo in grado di fare con grande passione la nostra parte per ottenere un sistema di trasporti più equo ed efficiente”. Gli autobus forniti allo stato di Minas Gerais verranno utilizzati in ambienti urbani e rurali e sono progettati per garantire comodità e sicurezza a tutti gli studenti a bordo, oltre che per fornire una rete di trasporti di qualità al sistema educativo statale.
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VDL BUS & COACH PRESENTA LA NUOVA DRIVELINE DELLA GAMMA FUTURA
Visioni della mobilità di domani “VDL LANCIA LA NUOVA GENERAZIONE DEL FUTURA EQUIPAGGIATO CON UNA NUOVA DRIVELINE CHE SI AVVALE DI COMPONENTI DI ELEVATA TECNOLOGIA PROVENIENTI DAI PARTNER DAF (MOTORI) E ZF
( TRASMISSIONI). NEL FARE QUESTO, VDL COMPIE UN PASSO IMPORTANTE NELLA DIREZIONE DELL’OTTIMIZZAZIONE DEL TRASPORTO PASSEGGERI IN TERMINI DI AFFIDABILITÀ, RIDOTTI COSTI DI ESERCIZIO E RIDUZIONE DEL CONSUMO DI CARBURANTE DEL 3 PER CENTO”.
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FABIO BASILICO VALKENBURG
omen omen. Per VDL Futura il domani è una logica conseguenza. E a Valkenburg, nei dintorni di Maastricht, il costruttore o lan dese ha presentato alla stampa internazionale le innovazioni che caratterizzano la nuova generazione del turistico e la mobilità futura nel medio e lungo raggio. In due parole: nuova driveline. Proposta che alza il livello di una gamma capace di entusiasmare gli operatori con i suoi con tenuti di assoluta avanguardia. È stato proprio il Ceo di VDL Bus & Coach, Henk Coppens, a introdurre l’evento olandese: “VDL lancia la nuova generazione del Futura equipaggiato con una nuova driveline che si avvale di componenti di elevata tecnologia provenienti dai partner DAF (motori) e ZF (trasmissioni). Nel fare questo, VDL compie un passo importante nella direzione dell’ottimizzazione del trasporto passeggeri in termini di affidabilità, ridotti costi di esercizio e riduzione del consumo di carburante del 3 per cento”. La riuscita combinazione dei nuovi motori MX di DAF con le avanzate trasmissioni ZF va nel segno della gestione ottimizzata della TCO. Nel dettaglio, i veicoli Futura a un piano - FMD2 a due e tre assi e FHD2 a due e tre assi - sono equipaggiati con il motore DAF MX-11, disponibile nel-
le seguenti varianti di potenza e coppia: 270 kW/ 367 cv a 1.600 giri/min e coppia massima di 1.900 Nm a 9001.125 giri/min, 300 kW/408 cv a 1.600 giri/min e coppia di 2.100 Nm a 900-1.125 giri/min, 330 kW/449 cv a 1.600 giri/min con coppia massima di 2.300 Nm a 9001.125 giri/min. l’MX-11 è accoppiato di serie alla trasmissione automatizzata ZF Traxon con l’optional dell’automatico ZF Ecolife. Il Futura double-decker FDD2 a tre assi propone il propulsore MX-13 da 390 kW/530 cv a 1.675 giri/min con coppia mas sima di 2.600 Nm a 1.000-1.400 giri/min, in combinazione con lo ZF Traxon. Il doppio piano è disponibile in optional con l’abbinamento MX-11 e cambio ZF Ecolife, soluzione indicata per il servizio di linea e regionale così
come per l’ambito intercity. “La nuova driveline - ha aggiunto Coppens - ha un impatto positivo sui costi di riparazione e manutenzione dei bus. Tra le altre cose, gli intervalli di manutenzione dei motori MX-11 e MX-13 sono stati incrementati a 100mila km e soprattutto per l’operatività ad alto chilometraggio annuale c’è la possibilità di cam biare l’olio a 200mila km. Inoltre, il design strutturale del comparto motore è stato studiato per la massima efficienza e quindi per l’elevata accessibilità. Ciò rende le operazioni di assistenza in officina più facili e veloci”. Con l’introduzione dei nuovi motori diesel MX - che possono essere alimentati anche a HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) - l’aumento di potenza e la migliorata economia di gestione vanno di
pari passo. Il processo di combustione è stato studiato fin nei minimi particolari e DAF ha gestito il tutto per ottenere il picco di potenza a soli 900 giri/min. L’aumento di coppia varia da 50 a 300 Nm. L’abbinamento con le 12 marce dello ZF Traxon consente di ottenere un miglioramento del 3 per cento dell’efficienza complessiva. Non a caso, il claim che accompagna la rinnovata proposta Futura è: “La profittabilità ha un nuovo nome. Il tuo prossimo Futura”. Una parte rilevante della “performance” è quella interpretata dal cambio manuale automatizzato ZF Traxon, il so stituto del rinomato AS Tronic. Il più recente cambio automatizzato contribuisce a tenere bassi i consumi, è dotato di nuove funzionalità e ha un’ampia distribuzione.
Traxon è stato sviluppato per le coppie più elevate possibili con i motori moderni, come appunto i DAF MX-11 e MX13. Negli ultimi due an ni, VDL e ZF hanno testato intensivamente il Traxon e lo hanno adattato per assicurare al Futura delle ottimali performance di cambiata. Le prestazioni elevate del Traxon si vedono da dettagli come la riduzione del tempo di cambiata e la minimizzazione della perdita di trazione durante il momento in cui si cam bia rapporto. Traxon è dotato di Hill Start che assiste il driver quando il coach deve ripartire su un tratto in pendenza. Inoltre, Traxon è un uti le ausilio nelle manovre, specie quelle di parcheggio. L’automatico a sei marce ZF Ecolife è ben indicato per le basse velocità medie, tipiche del traffico con continui stop and go. Il range di impiego dell’Ecolife è stato aumentato con apposite varianti progettate per coppie più elevate, fino a 2.300 Nm. Ecolife è un optional non solo per i Futura single decker ma anche, per la prima volta, anche per il doppio piano, in combinazione con il motore DAF MX-11 da 450 cv e 2.300 Nm. La sinergia tra tutte le componenti della nuova driveline Futura viene ulteriormente incrementata dal Predictive Powertrain Control (PPC). Collegato via GPS a tutte le informazioni topografiche, PPC adatta la strategia di cambio dei rapporti in
modo da assicurare un’ottimale fuel economy con un risparmio sui consumi di carburante del 2,5 per cento. Durante un tratto stradale in salita, la velocità viene mantenuta a un livello minimo, mentre in prossimità dello scollinamento, PPC toglie il gas e mette il cambio in folle. L’energia cinetica consente al Futura di muoversi e di superare il picco. In fase di discesa, il PPC attiva la modalità Eco-roll che mantiene la marcia neutrale. La nuova driveline assicura una potenza frenante adeguata grazie alla com binazione di Intarder ZF e freno motore DAF. Questo rende possibile la diminuzione della velocità senza l’utilizzo del freno di servizio, che viene preservato dall’usura con conseguente riduzione dei costi di manutenzione. Il freno motore DAF contribuisce anche ad aumentare la velocità di cambiata del Traxon tramite una più immediata riduzione della velocità del motore. Il compartimento mo tori del Futura ha una struttura con peso ridotto che aiuta a mantenere sotto controllo i consumi. La riduzione di peso è di 100 kg, a cui si aggiungono i 20 kg di smagrimento dello ZF Traxon. Costruito in oltre 3.500 unità, Futura rimane al centro del business VDL, costruttore che ha una stabile presenza nel mercato dell’Europa occidentale con una quota del l’8,6 per cento.
IL VDL CITEA ELETTRICO ALL’E-MOBILITY DI AMSTERDAM
CORSA VELOCE VERSO LE EMISSIONI ZERO P rima della presentazione della nuova driveline Futura, VDL ha ospitato i giornalisti ad Amsterdam per due giornate dedicate all’E-Mobility. Non è un caso, visto che VDL ha fornito ben 100 autobus articolati elettrici alla società Connexxion che già li impiega nell’area metropolitana della capitale olandese. Si tratta niente meno che della flotta di autobus elettrici più grande d’Europa e la dimostrazione concreta del know-how VDL nella propulsione alternativa. In Amsterdam è stato possibile visitare ben quattro stazioni pubbliche di ricarica dei Citea di VDL. Le operazioni avvengono tramite collegamento al tetto dei bus e la gestione intelligente della ricarica fa sì che ogni singolo bus sia sempre in esercizio. Sin dalla presentazione nel 2013 del primo VDL Citea SLF-120 Elettrico, VDL Bus & Coach ha focalizzato la sua attenzione sulla mobilità elettrica. Nei Paesi Bassi, VDL è un au-
tentico pioniere nel campo dell’elettrificazione del trasporto pubblico. “Negli anni recenti, attraverso molteplici forniture e progetti in Olanda e altrove, la nostra posizione in qualità di partner per la transizione verso il trasporto pubblico emission free si è progressivamente rafforzata - ha dichiarato Alex de Jong, Business Manager Public Transport di VDL Bus & Coach - Come risultato noi siamo attualmente all’avanguardia nel campo dell’EMobility. Siamo ovviamente orgogliosi dei traguardi raggiunti e intendiamo rafforzare ulteriormente nel futuro il nostro ruolo nella diffusione e implementazione del trasporto pubblico sostenibile”. L’ordine di bus elettrici firmato da Amstelland Meerlanden è attualmente quello in assoluto più consistente registrato da VDL. Nel dettaglio, 49 bus a quattro porte Schipolnet operano in re-
gime di alta frequenza, 24 ore su 24, sulle linee che circondano l’aeroporto di Schipol. Cinquantuno bus R-net sono destinati al trasporto regionale e operano tra Ui-thoorn, Amstelveen, Schipol e il centro di Amsterdam. I 100 autobus arti-
colati coprono collettivamente fino a 30mila km al giorno e sono equipaggiati con la più recente generazione di batterie a ricarica veloce (20 minuti o meno). Gli autobus elettrici VDL in circolazione in Europa sono attualmente oltre 200.
N° 271 / Luglio-Agosto 2018
IL MONDO DEI TRASPORTI
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EVOBUS ITALIA / FLORENTIA BUS PRIMO CLIENTE ITALIANO DEL NUOVO MERCEDES-BENZ TOURISMO
Vocazione internazionale “DOPO ESSERE STATO ALLA PRESENTAZIONE A BRUXELLES - CI DICE FABRIZIO MADDII, AMMINISTRATORE DELL’AZIENDA DI CAVRIGLIA INSIEME AL FRATELLO FABIO - HO POTUTO CONSTATARE CHE MERCEDES-BENZ, GIÀ PER NOI UN OTTIMO PRODOTTO, HA AGGIORNATO IL BUS RENDENDOLO ANCORA PIÙ APPETIBILE; PER CUI ABBIAMO SUBITO DECISO DI ACQUISTARE IL PRIMO MEZZO DA 12 METRI PER INSERIRLO NELLA NOSTRA FLOTTA GRAN TURISMO. IL NUOVO MERCEDES-BENZ TOURISMO EFFETTUA SERVIZI DI NOLEGGIO INTERNAZIONALI, GARANTENDO COMFORT E SICUREZZA ”.
È
FABIO BASILICO CAVRIGLIA
la Toscana a fare da apripista all’offensiva italiana del nuovo Mercedes-Benz Tourismo. E la Florentia Bus Srl di Cavriglia (Ar) è il primo cliente italiano a optare per il rinnovato coach della Stella. A Fabrizio Maddii, Ammnistratore di Florentia Bus Srl insieme al fratello Fabio, chiediamo quali sono le caratteristiche del nuovo Tourismo che hanno convinto l’azienda di Cavriglia a sceglierlo? “Dopo essere stato alla presentazione in anteprima a Bruxelles nel giugno 2017 - ci dice Fabrizio Maddii - ho potuto constatare che Mercedes-Benz, già per noi un ottimo prodotto, ha aggiornato il bus rendendolo ancora più appetibile; per cui abbiamo subito deciso di acquistare il primo mezzo da 12 metri per inserirlo nella nostra flotta Gran Turismo. Il nuovo veicolo effettua al momento servizi di noleggio internazionali. Poi, se i consumi si riveleranno veramente contenuti, potremo considerarlo anche per le lunghe distanze, dove oggi utilizziamo i Setra. Lo metteremo alla prova, insomma”. La flotta Florentia Bus è co stituita da 45 autobus, di cui 30 Mercedes-Benz, 7 Setra e 8 veicoli di altre marche. Nello specifico, per quanto riguarda Setra, abbiamo un 411 HD, un due piani 431, tre 516 HD e due 517 HD. Il nuovo Tourismo effettua servizi di noleggio internazionali”. Florentia Bus nasce nel 1996 da due costole delle aziende di trasporti F.lli Maddii e STAM; nel 2000 assume tutte le attività delle due a ziende madri, tra cui il servizio di noleggio autobus, le linee nazionali e quelle interna-
Fabrizio Maddii, Amministratore di Florentia Bus Srl.
zionali. Oggi è controllata al 100 per cento dal Gruppo F.lli Maddii. “Anche se la Flo rentia Bus è un’azienda relativamente giovane - precisa Fabrizio Maddii - affonda le sue radici su tradizioni storiche ben consolidate: da un lato la Stam, che fu fondata nel 1988 da un gruppo di artigiani del Mugello che operavano nel settore del trasporto persone da molto tempo; dall’altro la F.lli Maddii che opera nel settore autobus da ben 3 generazioni: già nel 1928 Florindo Maddii viaggiava con i primi minibus, da allora di strada ne è stata fatta veramente tanta. Oggi grazie a queste esperienze la Florentia Bus è in grado di offrire una professionalità elevata e un servizio completo operando nel trasporto persone sia su servizi di linea regionale che internazionale, in servizi di noleggio su tutto il ter-
ritorio nazionale ed europeo, garantendo un valido supporto per il turismo internazionale di outgoing e incoming. Non a caso, la maggior parte dei nostri autisti parla una seconda lingua straniera. In alta stagione arriviamo a una media di 95 autisti e 10 meccanici in officina”. “Nonno Florindo fondò l’azienda alla fine degli anni Venti - ricorda con orgoglio Fabrizio Maddii - a Cavriglia, nell’aretino, per rispondere alle esigenze di trasporto di linea dei minatori della zona; il nostro territorio ospitava infatti due delle più importanti miniere di lignite d’Europa. Nel dopoguerra, fu necessario ricominciare da zero, perché tutti gli autobus erano stati requisiti dagli eserciti di occupazione. Fu possibile anche grazie alle energie e all’entusiasmo di Franco e Adamo, i
figli di Florindo, che entrarono in azienda negli anni ’50, seguiti, negli anni ’80 da me e da mio fratello Fabio. Il core business divenne il noleggio, a lungo e breve raggio, mentre la divisione TPL fu ceduta ai francesi. Oggi anche i nostri figli Franco e Mar ta ci hanno affiancato nella direzione dell’azienda. Nel 2003 abbiamo introdotto in Italia i City Sightseeing, gli autobus rossi a due piani per i tour della città che avevamo visto operare all’estero. Il 9 giugno 2003 Firenze inaugurò il primo autobus rosso, poi seguita da Napoli, Milano, Padova. Ora è un servizio presente in 14 città e l’azienda che rappresento è licenziataria del marchio per Italia, Svizzera e Bulgaria con partner locali privati e pubblici o affiliati in franchising”. La flotta Florentia Bus ha un’età media di quattro anni. “Gli autobus sono assicurati con una primaria compagnia assicuratrice e sono tutti dotati di aria condizionata, sedili reclinabili, impianto DVD e impianto stereo CD - aggiunge Maddii - La maggior parte dei veicoli ha una toilette e su richiesta del cliente ogni configurazione dei posti autobus può essere riorganizzata per fornire una zona di classe business con più ampi spazi tra i sedili (abbiamo autobus da 12 metri personalizzati con 40 o 32 posti a sedere con poltrone tipo ‘Business’). Florentia Bus è un’azienda che rispetta l’ambiente, per questo nella sua sede ha istallato un impianto fotovoltaico per la produzione in proprio di energia elettrica e un impianto di lavaggio autobus con recupero dell’acqua utilizzata per oltre il 90 per cento”. Per i servizi di assistenza già da svariati anni Florentia Bus si avvale dell’officina in-
terna autorizzata Omniplus EvoBus; tutte le manutenzioni sono fatte internamente e l’of ficina opera anche per clienti terzi. “Il nostro lavoro è svolto per il 70 per cento per conto di agenzie T.O. per tour in Italia ed estero - dice an cora Fabrizio Maddii Inoltre, effettuiamo collegamenti giornalieri di linea da
Firenze all’Outlet di Barberino di Mugello, collegamenti di linea internazionali per Slo venia, Croazia, Serbia, Bulgaria e collegamenti dalla Bulgaria per Ungheria e Austria e una linea stagionale giornaliera estiva che collega il Valdarno con il mare a Marina di Grosseto, Castiglione della Pescaia, Follonica. Nel 2017 abbiamo percorso circa 4.800.000 km”. Non è la prima volta che Flo rentia Bus introduce un nuo vo modello MercedesBenz sulle strade italiane. Oggi tocca al rinnovato Tourismo, ma in passato la famiglia Maddii è stata la prima anche ad acquistare l’O 302: “lo acquistò mio padre dalle carrozzerie Orlandi nel 1970 racconta Fabrizio Maddii Proprio quel veicolo fu usato per l’omologazione in Italia; Mercedes-Benz ci fornì un treno di gomme e nuovi freni, per sostituirli dopo i test. Ricordo che aveva la carrozzeria rosa - come la flotta di Massimei, concessionario di allora - ma il secondo autobus preferimmo acquistarlo di un più sobrio colore blu. Ricordo anche che con quel 0 302 nel 1970 facemmo un tour del Marocco cui partecipai come passeggero. Ci imbarcammo a Malaga, facemmo il giro delle città imperiali, e rientrammo via Madrid. Una vera e propria avventura per quei tempi. Portammo perfino i saluti del Sindaco di Firenze a Fez, con cui la città toscana si era appena gemellata”.
Per i servizi di assistenza già da svariati anni Florentia Bus si avvale dell’officina interna autorizzata Omniplus EvoBus.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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MAN TRUCK & BUS / IMPORTANTE FORNITURA ALL’AZIENDA SCALIGERA ATV
Verona applaude Lion’s City
SI TRATTA DI 42 NUOVI AUTOBUS CHE ENTRANO IN SERVIZIO NELLA FLOTTA DELL’AZIENDA DI TRASPORTO VERONESE PER LA QUALE RAPPRESENTA IL PIÙ IMPORTANTE RECENTE INVESTIMENTO.
I
VALENTINA MASSA VERONA
mportante operazione mes sa a punto tra MAN Truck & Bus e l’azienda di trasporto pubblico scaligera ATV. Fedele alla propria mission aziendale che punta alla soddisfazione delle esigenze di trasporto pubblico sul territorio, ATV Verona infatti ha scelto 42 nuovi Bus MAN Lion’s City per rafforzare la propria flotta (33 consegnati venerdì scorso e 9 MAN Lion’s City CNG in consegna a settembre). Si tratta del più importante investimento nel rinnovo del parco veicoli effettuato dall’azienda veronese, destinato a incidere in maniera significativa sulla qualità del servizio di trasporto cittadino. Questa consegna sancisce e rafforza il consolidato rapporto di collaborazione tra MAN e ATV. Il MAN Lion’s City G CNG A 23 è un autobus snodato classe I a tre assi, alimentato a metano, della lunghezza di 18 metri per un to-
Da sinistra: Marco Lazzoni, Direttore generale di MAN Truck & Bus Italia; Massimo Bettarello, Presidente di ATV; Federico Sboarina, Sindaco di Verona ed Elisa De Berti, Assessore regionale ai trasporti.
tale di 38 posti a sedere, 121 in piedi e un posto carrozzella che può essere rimpiazzato, se non ci sono portatori di handicap a bordo, con due strapuntini per altri due posti a sedere. La propulsione è affidata a un motore MAN D2876 a sei
cilindri e una cilindrata di 12,8 litri, la potenza è di 228 kW a 2.000 giri/min e la coppia di 1.250 Nm da 1.000 a 1.700 giri/min. La trasmissione è completata dal cambio automatico con rallentatore idraulico ZF6. Le sospensioni sono di tipo
pneumatico integrale a controllo elettronico con un sistema che permette al veicolo, in concomitanza alle fermate, di inclinarsi e abbassarsi per agevolare la salita e la discesa dei passeggeri. Le porte sono tre e i veicoli sono dotati di climatizzazione con
potenza di 41 kW in raffreddamento e 76 kW in riscaldamento. Completano le dotazioni gli indicatori a led con avviso audio/video interno di prossima fermata e annuncio esterno di linea e destinazione, telecamere per il controllo delle porte posteriori e della retromarcia, sistema di videosorveglianza interna, conta passeggeri e impianto per lo spegnimento dei principi di incendio nel vano motore, oltre al rilevamento di eventuali fughe di gas. Il MAN Lion’s City LE U A78 è un autobus classe II Low Entry a due assi lungo 12 metri per un totale di 43 posti a sedere, 32 in piedi e un postodisabile che può essere rimpiazzato da altri quattro posti in piedi. Il motore è un MAN D0836 turbodiesel a sei cilindri e 6,8 litri di cilindrata, la potenza è di 213 kW a 2.300 giri/min e la coppia di 1.100 Nm da 1.100 a 1.750 giri/min. La trasmissione è com pletata da un cambio automatico con rallentatore idraulico
ZF6. Le sosp ensioni sono di tipo pneumatico integrale a controllo elettronico con il sistema di sollevamento e inginocchiamento. Le porte sono due e i veicoli sono dotati di climatizzazione con potenza di 32 kW in raffreddamento e 40 kW in riscaldamento. Completano le dotazioni il sistema audio interno con lettore cd/mp3, gli indicatori a led con avviso au dio/video interno di prossima fermata e annuncio esterno di linea e destinazione, telecamere per il controllo della porta posteriore e della retromarcia, sistema di videosorveglianza e impianto per lo spegnimento dei principi d’in cendio nel vano motore. Nell’ampia offerta di prodotto MAN, le due tipologie di Lion’s City, urbano ed extraurbano, sono quelle che meglio rispondono alle esigenze di ATV per il trasporto pubblico offrendo notevole maneggevolezza, rispetto dell’ambiente, comfort di bordo per i passeggeri e i più elevati standard di sicurezza.
LE DICHIARAZIONI DEI VARI PARTNER DELL’OPERAZIONE RINNOVO PARCO ATV
BETTARELLO: “COSÌ MANDIAMO IN PENSIONE I VECCHI BUS EURO 0, 1, 2” S i tratta di un massiccio piano di rinnovamento reso possibile da un investimento complessivo di 19 milioni, il più consistente finora realizzato nei dieci anni di vita di ATV. “A seguito di questi nuovi acquisti possiamo finalmente togliere dal servizio urbano tutti i mezzi Euro 0, Euro 1 e buona parte degli Euro 2, che oggi sono comunque impiegati solo per i servizi di supporto - ha sottolineato il Presidente di ATV, Massimo Bettarello Grazie alla nostra solidità finanziaria e alla credibilità di cui godiamo tra i fornitori, siamo riusciti ad acquistare veicoli di notevole qualità. I bus a marchio MAN sono un prodotto robusto, affidabile e apprezzato, dai nostri passeggeri, soprattutto per il notevole
comfort di bordo”. “Siamo orgogliosi di questa pluriennale collaborazione con ATV e della fiducia che questa azienda ripone e riconosce ai nostri prodotti. MAN è una azienda di Verona ed è per noi importante che i cittadini possano apprezzare la qualità del trasporto pubblico a bordo dei nostri autobus - ha dichiarato David Siviero, Direttore Vendite e Prodotto Bus di MAN Truck & Bus Italia - Dai prossimi giorni i veicoli che stiamo consegnando saranno operativi sulle linee urbane ed extraurbane e, a settembre, completeremo la consegna ad ATV con la fornitura di ulteriori 9 MAN Lion’s City CNG.” Proprio sulla potenzialità di ATV di inve-
stire risorse nella qualità del servizio mette l’accento il Direttore generale di ATV, Stefano Zaninelli: “Un’operazione di questa portata è sostenibile solo grazie alla capacità sviluppata negli ultimi anni dalla nostra Azienda di generare valore: la buona gestione e gli utili realizzati ci consentono oggi di cogliere le varie opportunità di finanziamenti regionali, nazionali ed europei per il rinnovo del parco autobus”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’Assessore regionale ai trasporti Elisa De Berti: “Quando parliamo di rinnovo di autobus parliamo di qualità dell’aria, di miglioramento del consumo energetico, ma anche di comfort. Se all’utente non offriamo comfort nel viaggio, preferirà sempre il mezzo priva-
to”. Ha rimarcato l’importanza del lavoro di squadra il Sindaco di Verona, Federico Sboarina: “I cittadini veronesi possono vedere come delle risorse importanti vengono reinvestite grazie all’apporto della Regione e una logica di squadra. Penso che la nostra città, la nostra regione siano davvero delle eccellenze. Continuare a lavorare in quest’aspetto è fondamentale per tenere alta l’asticella della qualità, per migliorare sempre di più quelli che sono i servizi ai nostri cittadini, che vivono nella città più bella del mondo e hanno quindi il diritto di essere esigenti nei nostri confronti, per avere una qualità della vita che sia pari alla bellezza della nostra città”.
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