Il Mondo dei Trasporti Luglio/Agosto 2019

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Lamberet / All’avanguardia anche con i furgoni per il trasporto del freddo Viasat / Tecnologia avanzata per prevenire i numerosi furti di veicoli industriali Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIX - N. 281 / LUGLIO-AGOSTO 2019 - Euro 5,00

IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO

E DIRETTO DA

PAOLO ALTIERI

Il Ceo del Gruppo Merbag Italia spiega la strategia della Stella

Toni Gallace: simbiosi perfetta per vincere DOPO L’APERTURA DI 32 SEDI IN SVIZZERA, NEL 2017 L’AZIENDA ELVETICA HA SCELTO DI FARE IL GRANDE PASSO IN ITALIA, RILEVANDO LE PIÙ IMPORTANTI CONCESSIONARIE MERCEDES-BENZ AUTO, VAN E TRUCK NELL’AREA DEL MILANESE. SEI LE STRUTTURE CONTROLLATE E GESTITE, CON TONI GALLACE AL VERTICE CON LA RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRAZIONE, PER IL QUALE LE ARMI DEL SUCCESSO POGGIANO SULLO SPIRITO ITALIANO IN PERFETTA SINTESI CON LA PRECISIONE SVIZZERA.

Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano

Campanella a pagina 4

Iveco /Lo Stralis NP 460 prosegue la sua inarrestabile escalation

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DAF Trucks / Con l’iniziativa First Choice l’usato vale di più

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ANCHE NEL SUD ROTTE SEMPRE PIÙ GREEN IL SEMINUOVO CON GARANZIA COMPLETA rans Isole e Trans Italia, due aziende campane, nello specifico salernitane, che sono diventate punto di riferimento nel settore dei trasporti e della logistica sostenibile. La riprova del loro impegno per una mobilità alternativa economicamente ed ecologicamente com petitiva sono le recenti ac quisizioni di Iveco Stralis NP 460 attraverso la concessionaria di zona Mecar, azienda florida e dinamica guidata dalla terza generazione della famiglia Ferrajoli e oggi presente in ben tre regioni del Sud Italia (Campania, Basilicata e Calabria) con la sua rete. Trans Isole, che ha sede ad Angri, ha acquisito cinque Stralis AS440S46T/P LNG mentre Trans Ita-

IL MONDO K.ITA

lia di Stralis ne ha incamerati ben 30. La cerimonia di consegna a Trans Isole si è tenuta presso il piazzale aziendale di Angri alla presenza di Michele Spighetto, titolare dell’azienda, Mihai Daderlat, Iveco Business Manager del Mercato Italia, e Matteo Gennari, Direttore della Mecar. I cinque veicoli, oggetto di un contratto siglato alla fine del 2018, seguono una precedente fornitura di altri sette pesanti stradali alimentati a gas naturale liquido (LNG) e saranno utilizzati per gestire le varie attività di trasporto dell’azienda.

F.LLI DI MARTINO

Basilico a pagina 12

FRAIKIN PER SEA

AF Trucks rilancia la sua strategia per i veicoli usati e lancia sul mercato First Choise, i veicoli seminuovi con garanzia completa. Una proposta interessante, unica sul mercato, che ha l’ambizione di fare la differenza in un settore importante e strategico al pari di quello riservato al veicolo nuovo e che dimostra la qualità leader del costruttore olandese. Ogni veicolo DAF First Choice con meno di quattro anni viene fornito di serie con una garanzia del produttore completa di 12 mesi, senza limiti di chilometraggio, che co pre

NAVIGATORI E ANTIFURTO SST

anche tutte le opzioni di fabbrica. I veicoli First Choice che hanno tra i quattro e i cinque anni vengono forniti con una garanzia di 12 mesi sulla trasmissione. DAF First Choice diventa dunque l’etichetta di qualità con la quale la Casa di Eindhoven offre veicoli seminuovi, che hanno cioè meno di cinque anni, non hanno percorso più di 600.000 chilometri, sembrano come nuovi e sono accompagnati da una cronologia degli interventi di manutenzione completamente documentata.

SCANDIPADOVA

Tanta voglia di crescere Kögel perfetto alleato Debutto nell’ecologia La qualità per vincere Partner di Piotto Spedizioni

Sinari a pagina 42

Servizio a pagina 34

Servizio a pagina 23

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Servizio a pagina 14

Campanella a pagina 28

Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali


IL MONDO DEI TRASPORTI

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VIASAT / IN UN ANNO SONO AUMENTATI DEL 112 PER CENTO I FURTI DI MEZZI PESANTI IN ITALIA

È emergenza nazionale ALLARMANTI I DATI CHE EMERGONO DALL’ULTIMO DOSSIER AUTOTRASPORTO DI VIASAT GROUP: NEL 2018 I FURTI DI MEZZI PESANTI NEL NOSTRO PAESE 1.598 DEL 2017 CON UN INCREMENTO DEL 112,45 PER CENTO. LA MINACCIA DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA È, QUINDI, IN SENSIBILE AUMENTO E SI MANIFESTA IN MANIERA SEMPRE PIÙ VIOLENTA, SE SI CONSIDERA CHE SONO ANCHE IN AUMENTO LE RAPINE. “GLI ANTIFURTI DI 40 ANNI FA SI SONO EVOLUTI IN MANIERA INCREDIBILE, FINO A DIVENTARE OGGI INDISPENSABILI PER PROTEGGERE MEZZI, AUTISTI E MERCI”, SPIEGA PETRONE.

SONO STATI 3.395 CONTRO I

L

FABIO BASILICO VENARIA

a sicurezza del trasporto passa anche dalla tutela di autisti, mezzi e merce contro gli atti criminali. I dati che emergono dall’ultimo Dossier Autotrasporto di Viasat Group ci dicono purtroppo che per quanto riguarda lo specifico reato dei furti di mezzi pesanti è allarme nazionale. Nel 2018 i furti in Italia sono stati 3.395 contro i 1.598 del 2017, con un incremento di un allarmante 112,45 per cento. Il dato è inaspettato dopo il sostanziale calo registrato negli ultimi anni. La minaccia della criminalità organizzata è, quindi, in sensibile aumento e si manifesta in maniera sempre più violenta, se si considera che sono anche in aumento le rapine. In base a quanto comunicato dalla Polizia Stradale (dati operativi non consolidati) si registrano nel nostro Paese quasi 283 furti di veicoli industriali al mese (134 nel 2017), più di 9 al giorno. La Puglia stacca nettamente le altre Regioni italiane per pericolosità, con 625 furti l’anno. Seguono Lombardia (463) e Campania (455). Via via le altre: Lazio (387), Sicilia (286), Emilia-Romagna (225), Piemonte (209). Non c’è Regione che si salva, tutte riportano un dato superiore a quello dell’anno precedente. Anche sul fronte dei ritrovamenti, rende

noto Viasat, le notizie non sono affatto buone. Dei truck rubati se ne recuperano 1.362, precisamente il 40,12 per cento, in diminuzione rispetto al 56 per cento dell’anno precedente. “Ulteriore problema, ci dicono le statistiche, è che anche quando lo si riesce a recuperare, il mezzo è già privo della merce che trasportava - si legge nel comunicato Viasat - Insomma, dei

prodotti tecnologici ed elettronici, farmaci, sigarette, abbigliamento e prodotti alimentari (è questa la merce che attira maggiormente i ladri) non c’è più traccia. Scomponendo il dato a livello regionale sono solo 3 le Regioni che superano il 50 per cento dei ritrovamenti (Liguria, Lombardia, Marche) mentre tutte le altre registrano una percentuale inferiore”.

Domenico Petrone, Presidente Viasat Group.

Per Viasat all’emergenza si risponde con l’innovazione. Le parole d’ordine per la difesa di mezzi e merci sono ovviamente sicurezza e contrasto ai crimini. “Se è questo l’obiettivo primario di og gi dei Fleet Manager spie ga Domenico Petrone, Presidente di Viasat Group l’uso di strumenti info-telematici (Fleet Management Systems) che consentono la gestione automatica e intelligente dei mezzi di trasporto è indispensabile. Si calcola che se lo scorso anno in Europa il tasso di penetrazione di questi sistemi era intorno al 20 per cento, alla fine del 2021 un mezzo su 3 sarà satellizzato e reso attivo dal punto di vista telematico”. “Gli antifurti di 40 anni fa si sono evoluti in maniera incredibile, fino a diventare oggi indispensabili per proteggere mezzi, autisti e merci. Il sistema satellitare - aggiunge Domenico Petrone può generare un allarme automatico in caso di spostamento non autorizzato; rilevare e segnalare l’apertura non autorizzata dei portelloni e lo sgancio del rimorchio; identificare il driver; immobilizzare il mezzo a mo tore spento in caso di mancata autentica; consentire alla Centrale Operativa H24 di inibire l’avviamento del veicolo a motore spento per facilitare il ritrovamento; inviare allarmi d’emergenza in caso di rapina o pericolo. Inoltre, le funzioni

di alta sicurezza Viasat rappresentano un efficace contrasto alle rapine ai mezzi di trasporto effettuate con l’ausilio di jammer (disturbatore di frequenze), grazie all’assistenza di operatori specializzati che possono monitorare i trasporti più delicati, rilevando tempestivamente potenziali eventi anomali. La telematica satellitare Via sat è quindi un’alleata preziosa per le aziende di trasporto: le statistiche attestano l’efficacia delle migliori soluzioni tecnologiche oggi disponibili facendo registrare, rispetto ai numeri nazionali, meno furti e una percentuale sensibilmente maggiore di veicoli ritrovati”. Oggi Viasat Group è un player globale nel settore degli antifurti satellitari, nel fleet management e nell’insurance. Viasat Group ha chiuso il 2018 con un fatturato di 80 milioni di euro, che si stima saliranno a 100 quest’anno. Il mercato fleet è in pieno sviluppo e Viasat intende sfruttare tutte le potenzialità in essere. “Il fleet è diventato un processo di rilevanza mondiale - dice an cora Petrone - Oggi si parla ovunque di sistema telematico applicato ai mezzi pesanti e dappertutto c’è la necessità di tracciare il mezzo per sfruttare in termini gestionali l’integrazione tra dati telematici e dati informatici. Questi dati che partono da un device a bordo del mezzo sono trasferiti al-

IL MONDO DEI TRASPORTI

Francesco Signor, Responsabile Marketing e Comunicazione di Viasat Group.

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it

Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).

la centrale operativa e possano poi interconnettersi al sistema gestionale dell’azienda e trasformarsi in conoscenze preziose per poter migliorare e gestire il proprio business. Viasat si occupa di questo”. Viasat è leader nella gestione dei Big Data, grazie a un’esperienza consolidata nel mercato LBS (Local Based Services) con oltre 2 milioni di apparati prodotti per il settore dei Telematics Service Provider a livello mondiale: più di 12 miliardi di chilometri percorsi all’anno. “Questa enorme mole di informazioni, se opportunamente gestita ed elaborata, anche grazie agli strumenti messi a disposizione da Viasat, consente di generare servizi in grado di incidere significativamente sulla sicurezza di coloro che si mettono alla guida e straordinarie opportunità per le aziende che decidano di sfrut tare la telematica per ottimizzare e rendere più efficiente la gestione del proprio business”. A dirlo è

Nel nostro paese si registrano quasi 283 furti di veicoli industriali al mese, più di 9 al giorno.

Francesco Signor, Responsabile Marketing e Comunicazione di Viasat Group. Asse strategico di Viasat è il rapporto con il cliente finale, che si esplica in termini di servizio. “La tecnologia che abbiamo sviluppato è stata messa completamente a disposizione del mondo del trasporto e della logistica - aggiunge Signor - Le nostre Transport Management Solutions aiutiamo le aziende a semplificare la gestione dei mezzi in movimento sul territorio. Automatizzare le attività operative dell’azienda consente di minimizzare gli sprechi di risorse, denaro e tempo. Abbiamo per e sempio sviluppato soluzioni più performanti di quello che è l’antifurto satellitare classico. Si possono raccogliere informazioni sul veicolo, in primis i consumi, e lo stile di guida dell’autista. Dati che poi vengono elaborati e messi a disposizione del gestore di flotta che fa le opportune analisi, a partire da quelle relative alla localizzazione del mezzo e alla sua attività. È anche possibile effettuare l’analisi del cronotachigrafo da remoto”.


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CON MAN INDIVIDUAL VEICOLI MODIFICATI PER OGNI APPLICAZIONE ED ELEVATA PERSONALIZZAZIONE

Il Leone trasformista

LA RICHIESTA DI TRASFORMAZIONI SPECIALI, COME BASE DI PARTENZA PER SOLUZIONI DI TRASPORTO REDDITIZIE E OTTIMIZZATE, È IN COSTANTE CRESCITA, COSÌ COME QUELLA DI PERSONALIZZAZIONI CHE

MAN INDIVIDUAL

REALIZZA PER RENDERE ANCORA PIÙ DISTINTIVA LA CABINA DEI VEICOLI.

MOLTI CLIENTI RICHIEDONO ADEGUAMENTI DEL TELAIO, DELLA CABINA DI GUIDA O DELLA CATENA CINEMATICA DEI PROPRI VEICOLI A SECONDA DELL’IMPIEGO SPECIFICO.

MAN INDIVIDUAL È IN

GRADO DI ADATTARE E MODIFICARE I TELAI APPENA USCITI DALLA CATENA DI PRODUZIONE MAN.

M

GUIDO PRINA

dell’elettronica. Il montaggio di luci aggiuntive, fari di lavoro, dispositivi di segnalazione, telecamere di retromarcia, sistemi radio o alimentatori di corrente e aria sono tutti interventi che riguardano l’e lettronica. Per gli adattamenti occorre tuttavia tenere in considerazione gli altri interventi di modifica, poiché i gruppi trasformati o montati a posteriori devono essere integrati perfettamente nei sistemi elettronici. MAN Individual si occupa anche di realizzare la persona-

MONACO DI BAVIERA

odificare il proprio veicolo per un impiego speciale o personalizzare gli interni e gli esterni. Nel momento in cui la produzione di serie non riesce a soddisfare la particolare richiesta del cliente, MAN non si arrende e si avvale dell’esperienza di MAN Individual. La richiesta di trasformazioni speciali, come base di partenza per soluzioni di trasporto redditizie e ottimizzate, è in co stante crescita, così come quella di personalizzazioni che MAN Individual realizza per rendere ancora più distintiva la cabina dei veicoli. Molti clienti e allestitori richiedono adeguamenti del telaio, della cabina di guida o della catena cinematica dei propri veicoli a seconda dell’impiego specifico del settore. MAN Individual, presso le sedi di Wittlich, in Germania, e Steyr, in Austria, è in grado di adattare e modificare i telai appena usciti dalla catena di produzione MAN in base alle ri chieste specifiche della clientela. Il vantaggio per gli utilizzatori finali è avere un solo referente che gestisce i rapporti con MAN Individual seguendo le varie fasi della realizzazione delle modifiche. Gli interventi vengono svolti nel rispetto dei più rigorosi standard qualitativi in conformità alla norma e sono soggetti alle condizioni di garanzia dei veicoli MAN. Al termine dei lavori il costo delle modifiche viene aggiunto alla fattura dell’intero veicolo. Da oltre 25 anni, la sede MAN Individual di Wittlich si occupa della realizzazione delle modifiche alle cabine di guida. Sono molto richiesti l’allungamento e la modifica

lizzazione interna ed esterna delle cabine. Le finiture e sterne e interne contribuiscono ad alimentare la passione per il proprio veicolo di conducenti e aziende. MAN Individual progetta assieme al cliente la realizzazione della personalizzazione. All’esterno, per quanto riguarda la carrozzeria, generalmente le richieste riguardano l’applicazione di adesivi speciali, predellini in acciaio inox, coprimozzo o Lowbar, Sidebar e Highbar con illuminazione e lu ci sul tetto. In cabina, le

modifiche riguardano generalmente la postazione di guida e l’area riposo. La gamma di possibili interventi comprende allestimenti comfort in pelle colorata, sedile accompagnatore ruotabile, illuminazione con Led colorati o ripiani integrati su misura nelle cabine XLX e XXL. A richiesta, nei ripiani integrati possono essere inseriti un forno a microonde, una macchina per caffè o un bollitore per l’acqua, nonché un televisore Led a schermo piatto a scomparsa da 15,6 pollici.

Forno a microonde e macchina per caffè sui veicoli MAN.

dei tetti che possono essere piatti, scanalati o inclinati. Una novità recente è rappresentata dalla doppia cabina sul telaio del MAN TGS. L’allungamento della cabina C, sui veicoli gamma TGL e TGM, è spesso richiesto dalle aziende comunali, dalle organizzazioni come la protezione civile e dai vigili del fuoco, poiché consente di aumentare lo spazio interno del veicolo. La parte sagomata in vetroresina, montata al posto della parete posteriore della cabina di guida, offre circa 265 mm di spazio in più. Particolarmente richiesta per i veicoli di soccorso dei vigili del fuoco e della protezione civile è la costruzione di cabine per l’equipaggio in plastica rinforzata con fibra di vetro, in grado di ospitare fino a nove persone. Per la salita e la discesa in sicurezza le porte si allungano fino al bordo del tetto. Prima dell’introduzione in serie, MAN ha sottoposto questa cabina, appositamente studiata per il trasporto di un equipaggio, a una serie completa di crash test. Massima attenzione viene inoltre prestata alle finiture e ai dettagli. Il montaggio di barre in accia-

io inox, anche con luci, sulla parte frontale, sul tetto e sui fianchi contribuisce alla personalizzazione del veicolo. Per quanto riguarda il telaio, gli adattamenti principali riguardano le modifiche dei passi ruota, l’accorciamento e la piegatura degli sbalzi telaio, il montaggio di assi supplementari e assi posteriori sterzanti, il rinforzo o la piegatura del telaio o lo spostamento e l’adattamento dei componenti periferici. È proprio nei veicoli comunali che i cassoni ribassati per contenere attrezzi o i componenti montati a posteriori sul telaio (ad esempio la spazzola e il serbatoio di aspirazione della spazzatrice) rendono necessario lo spostamento degli alloggiamenti delle batterie, del serbatoio del carburante o del serbatoio dell’aria compressa. Le modifiche alla catena cinematica comportano la sostituzione del cambio di serie con un convertitore di coppia o l’adattamento delle prese di forza. Per applicazioni speciali vengono inseriti nella ca tena cinematica riduttori, prese di forza nonché retarder appositamente adattati. Ed è previsto anche l’adattamento

Una delle diverse modifiche della cabina realizzate e proposte da MAN Individual.


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PRIMO PIANO

TONI GALLACE CEO DEL GRUPPO MERBAG ITALIA

Spirito italiano e precisione svizzera sotto le insegne della Stella DOPO L’APERTURA DI TRENTADUE SEDI IN SVIZZERA, NEL 2017 L’AZIENDA ELVETICA HA SCELTO DI FARE IL GRANDE PASSO IN ITALIA, SEI LE STRUTTURE CONTROLLATE E GESTITE, CON TONI GALLACE AL VERTICE CON LA RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRAZIONE. CON UNA ESPERIENZA DI 43 ANNI SOTTO LA BANDIERA DELLA STELLA, IL CEO DI ORIGINI ITALIANE NON HA DUBBI SUL POSITIVO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ DI MERBAG IN ITALIA. “LA NOSTRA FORZA STA NEL CONNUBIO TRA DUE DIVERSE MA VINCENTI MENTALITÀ”.

RILEVANDO LE PIÙ IMPORTANTI CONCESSIONARIE MERCEDES-BENZ AUTO, VAN E TRUCK NELL’AREA DEL MILANESE.

D

inamismo, creatività e spirito italiani uniti alla precisione e alla puntualità svizzere: è questo il segreto del successo di Merbag. Siamo nella filiale di Lainate, dove riusciamo a bloccare per qualche minuto Toni Gallace, Chief Executive Officer di Merbag. Dopo le prime battute, l’intervista entra subito nel vivo. Qui, al confine nord-ovest di Milano, si trova uno dei due centri Merbag per i veicoli commerciali e autobus di Mercedes-Benz, Fuso ed EvoBus. Un’al tra filiale si trova a sud-est del capoluogo, a San Giuliano Milanese. I due centri fanno parte della rete delle sei sedi lombarde, acquistate due anni fa da Merbag. A oggi il gruppo conta oltre 2.500 collaboratori, sparsi tra Svizzera, Italia e Lussemburgo. L’azienda ha una spiccata propensione per la casa di Stoccarda. Attual-

di MAX CAMPANELLA LAINATE

Veicoli Mercedes-Benz pronti per la consegna sul piazzale della sede Merbag a Lainate, nell’hinterland milanese.

mente il Gruppo ha 32 poli in Svizzera, sei in Italia e cinque in Lussemburgo. Nel 2017 il Consiglio di Amministrazione ha votato l’ac quisizione di sei sedi Mer cedes-Benz in Italia, tra cui il Brand Center in via Wilhelm Gottlieb Daimler (Milano), forse il più grande a livello europeo. Toni Gallace si occupa di amministrare le sedi italiane. A 15 anni comincia il tirocinio come meccanico per MercedesBenz in Germania. Seguono la specializzazione e il diploma in E co nomia aziendale alla Berufsakademie. Contestualmente agli studi, Toni si forma anche in ambito professionale, assumendo diversi incarichi di rettivi come Consulente assistenza, Responsabile officina, Responsabile assistenza e Responsabile di filiale in Germania e Romania. Spinto dalla passione per il marchio Mer -


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Oliver Marinkovic, Responsabile dei centri per veicoli commerciali di Lainate e San Giuliano Milanese

“Mettiamo in campo tutta la competenza e l’attenzione per il cliente”

P

er raggiungere l’obiettivo anche nel settore dei veicoli commerciali, si è scelto di affidare a Oliver Marinkovic la direzione del reparto. Il manager 36enne porta tutta l’esperienza del Gruppo Daimler nei segmenti Van e Truck. Nel 2015 entra nella filiale Merbag della Svizzera francese. Estremamente portato per le lingue, Marinkovic affianca Toni Gallace con l’incarico di guidare insieme le filiali di Lainate e San Giuliano Milanese. Dopo pochi mesi, Oliver parla già un italiano fluente, occupandosi soprattutto del consolidamento del Reparto Distribuzione. “I nostri venditori - spiega Marinkovic -

cedes, nel 2011 approda alla filiale ticinese della Merbag, fino al salto presso Merbag in Italia. Toni è una persona intuitiva, risoluta, ma dimostra anche empatia verso ogni collaboratore, dal direttore all’impiegato, passando per i tecnici. “Tra Italia e Svizzera - spiega il Ceo - esiste un legame che va oltre la vicinanza geo grafica, specie nel caso della Lombardia. Oltretutto l’economia italiana, al netto di qualche instabilità, è in crescita da molti anni. Ovviamente chi viene dalla Svizzera deve sapersi adattare a un contesto caratterizzato da qualche incertezza”. In Italia Merbag ha trovato una mentalità diversa, che finora aveva conosciuto solo attraverso i propri confini linguistici. “Penso che l’unione tra due culture possa alzare il livello di qualità di un’azienda

hanno ricevuto una formazione tecnica eccellente e conoscono perfettamente il settore dei veicoli commerciali. Il nostro team è composto da dieci rivenditori locali con una spiccata passione per il settore dei veicoli commerciali, e sono in grado di trovare la soluzione migliore per il cliente. Abbiamo un portfolio molto diversificato, dalle imprese più piccole alle flotte multinazionali. Da noi ogni cliente è importante. La collaborazione fianco a fianco è alla base di tutto”. E per quanto riguarda gli sviluppi futuri? “Grazie al potenziamento delle attività di officina, sono fiducioso che il trend proseguirà anche in av-

- commenta Gallace - L’Italia ha un grosso potenziale in qualsiasi ambito culturale”. Ma quali sono le peculiarità della Penisola su cui puntare alla Merbag? “Gli italiani - spiega Gallace non mollano mai. Ci provano in tutti i modi. La forza, lo spirito e l’inventiva del Bel Paese si fondono ogni giorno con la motivazione, la precisione e l’accuratezza svizzere”. Questa simbiosi tra due filosofie di primo acchito agli antipodi contribuisce alla crescita quotidiana dell’azienda. L’obiettivo è creare in Italia un’organizzazione fondata sul pensiero elvetico di Merbag, ma che al tempo stesso sappia esaltare al massimo i valori della Penisola. Quando gli viene chiesto di tirare le som me del primo esercizio in Italia, Gallace risponde così: “Il 2017 è stato

I punti di forza Merbag sono velocità e qualità che permettono di soddisfare ogni richiesta, dalle consegne rapide alla riparazione.

venire”. Che cosa distingue Merbag dalle altre aziende? “Sicuramente uno dei nostri vantaggi è la disponibilità immediata, che si tratti di veicoli nuovi, ricambi o tempi di attesa contenuti in officina. Il nostro stock di veicoli nuovi offre sempre un vasto assortimento di mezzi, telai, mezzi già allestiti e furgoni. Grazie alla vasta flotta di veicoli dimostrativi, il cliente ha sempre la possibilità di ‘collaudare’ ogni modello a disposizione. Nonostante l’elevato sfruttamento delle officine, riusciamo a garantire sempre tempi di attesa ridotti sia in officina che in carrozzeria, anche quando qualcuno si pre-

senta senza appuntamento. Inoltre vantiamo un’ampia flotta di veicoli sostitutivi, in modo che il cliente possa proseguire il viaggio e lavorare senza problemi. La gestione professionale dei ricambi è parte integrante dell’attività, nonché pilastro della struttura aziendale, visto che i vari reparti collaborano strettamente ogni giorno. Solo così possiamo garantire ai nostri clienti un servizio a 360 gradi. Il nostro successo dipende dal successo del team. Non è il successo dell’azienda ma di ogni singolo collaboratore. In Italia la combinazione di queste due mentalità sta dando vita a qualcosa di grande”.

un anno di stabilizzazione: gli affari e l’organizzazione di Merbag seguono regole molto severe. L’introduzione della filosofia Merbag ha determinato un cam bio di passo. Guardando alle cifre, abbiamo venduto 520 veicoli nuovi e 120 usati. Tra vendite, stabilimenti e magazzini ricambi abbiamo realizzato un fatturato di 35,89 milioni di Euro”. Passando al bilancio del 2018 (il primo esercizio intero), il Ceo fa la seguente analisi: “È stato un anno positivo per Merbag, soprattutto per il potenziale mostrato. I nuovi ruoli sono stati pensati in mo do che ciascuno sentisse di avere grandi responsabilità. Svolgere l’incarico ricevuto significa anche mettere il clien te al centro delle attività quotidiane. Da Merbag il focus è il cliente. L’obiettivo è soddisfarne le

esigenze a 360 gradi, dai bisogni attuali a quelli futuri. Per farlo servono collaboratori formati e competenti, in grado di assistere la clientela nel servizio di vendita e post vendita con assoluta professionalità”. Mercedes-Benz ha cambiato in qualche modo le sue strategie nella ricerca della soddisfazione del cliente dopo l’avvento della Merbag? “Non dobbiamo aspettare il cliente - spiega il Ceo siamo noi che andiamo da lui, venendogli incontro con un approccio proattivo. Nei reparti Vendita e Post vendita ci regoliamo in base alle esigenze del cliente, instaurando una collaborazione basata su trasparenza, immediatezza e puntualità. Quando stabiliamo un piano d’azione, il cliente può essere certo che lo rispetteremo. I clienti sono soddisfatti perché manteniamo la parola data. Questa è anche la riprova di una struttura orientata ai risultati, che non perde mai di vista il vero obiettivo”. “Puntiamo a crescere ancora nel settore Post Vendita. I nostri punti di forza sono la velocità e la qualità che ci per mettono di soddisfare ogni richiesta, dalle consegne rapide alla riparazione. Se il cliente ha urgente necessità di un prodotto o un pezzo di ricambio, Merbag risponde con correttezza, professionalità e rapidità. Naturalmente vogliamo crescere insieme ai nostri collaboratori. Noi, come datori di lavoro, possiamo solo approvare e appoggiare processi fondamentali quali l’addestramento e i corsi di for mazione continua. Perché il gruppo si espanda e si consolidi sul mercato, è necessario che i collaboratori si evolvano costantemente”.


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OVERLAND / UNA NUOVA ESPERIENZA

Con Scania e Volkswagen

L

MARCO CHINICÒ MARRAKECH

a storia di Overland nelle varie edizioni, nel passato con veicoli Iveco, nei tempi più recenti con mezzi del Gruppo Volkswagen, dice che in 24 anni sono stati percorsi circa 800.000 km. Prima dell’estate siamo stati coinvolti nella più recente interpretazione di Overland, sempre guidata dall’esperto team di Beppe Tenti, questa volta con un lotto di veicoli firmati Scania e Volkswagen. In particolare un camion Scania G410 XT, un Crafter 4MOTION, un Caravelle, un Transporter Kombi Rockton e un pickup Amarok tutti con grazione integrale 4MOTION. Teatro della spedizione, le strade che da Casablanca portano a Marrakech con un emozionante programma anche nel deserto di Agafay. Il viaggio era su tre tappe: dall’aeroporto di Casablanca a Marrakech, un

percorso quasi tutto autostradale che abbiamo coperto in circa tre ore. La seconda tappa ci ha portato da Marrakech al deserto di Agafay. Qui sono cominciate le insidie del fondo stradale che però tutti i mezzi hanno affrontato e superato con la massima disinvoltura. Un cenno agli aspetti tecnici di ciascun veicolo impiegato in questa complessa missione “Made in Maroc”; tutti con trazione 4MOTION particolarmente attrezzati per non temere in alcun modo la sabbia del deserto, come pure le irregolarità del fondo stradale. Scania G410, Crafter, Caravelle, Amarok e Transporte Kombi Rockton sono stati davvero grandi protagonisti della spedizione. In particolare, 4MOTION, come ci ha detto anche Fabio Savioli, responsabile post-vendita di Volkswagen Veicoli Commerciali, “rappresenta un po’ il fiore all’occhiello della collaboraScania G410, Crafter 4Motion, Volkswagen Caravelle e pick-up Amarok sono stati i grandi protagonisti della spedizione Overland sulle impegnative strade del Marocco.

zione con Overland, essendo un van a trazione integrale”. Un veicolo con motore diesel da 140 cv e dotato, come il pick-up Amarok, di cambio automatico. Il Volkswagen Caravelle e Rockton, invece, montano il classico cambio manuale. Ricordiamo che il Crafter è disponibile anche ad alimentazione totalmente elettrica. Gli elementi che distinguono il Crafter dal Transpoter, sono le dimensioni: il Crafter arriva a oltre 10 metri cubi di volumetria utile mentre il Transporter, specialmente la versione per il trasporto merci,

ha una capacità di capienza inferiore, da 5,8 a 9,3 metri cubi. Il Caravelle fa parte della famiglia T, costituita da veicoli in versione per trasporto merci e persone. Per quanto riguarda il trasporto persone, il Caravelle può trasportare fino a 9 passeggeri. Transporter è offerto, quanto ad altezza sia con tetto standard, medio o alto. Il Crafter è disponivìbilde con trazione anteriore, posteriore e integrale. Dal punto di vista estetico, il design è stato totalmente rivisto sia per il Craften che per il Caravelle; sotto l’aspetto tecnologico en-

trambi hanno diversi sistemi di assistenza alla guida. Una delle ultime novità da mettere in particolare evidenza, è il sistema Wind Assist: anche con il forte vento, il veicolo mantiene una posizione stabile in carreggiata, senza il rischio di pericolosi sbandamenti. Lo Scania G410 XT è un camion da cava che non si ferma di fronte a nessun tipo di difficoltà, specie nei tratti off-road. Sotto l’aspetto della sicurezza, dispone di tutto: dall’ABS fino al freno motore e al sistema di frenata automatica. Il cambio è manuale con


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SULLE STRADE DEL MAROCCO

nel deserto di Agafay IL MITICO TEAM DI BEPPE TENTI ANCORA ALLE PRESE CON UNA SFIDA SULLE STRADE DELL’AFRICA SOTTO LA BANDIERA DI

OVERLAND. CAVALLI DI BATTAGLIA UNO SCANIA G410 XT, UN AMAROK 3.0 V6 TDI 4MOTION, UN CARAVELLE 2.0 TDI 4MOTION, UN TRANSPORTER KOMBI ROCKTON 2.0 TDI 4MOTION E UN CRAFTEN 2.0 TDI 4MOTION, CHE HANNO AFFRONTATO PERCORSI SPESSO MOLTO IMPEGNATIVI IN TUTTA SICUREZZA MA ANCHE CON UN BUON COMFORT PER CONDUCENTI E PASSEGGERI DEI MEZZI.

un sistema automatizzato d’innesto delle marce, attuato elettroidraulicamente. La decisione di cambiare marcia viene presa dal computer secondo un software che può variare a seconda della missione del veicolo. Il guidatore può forzare le marce in salita o in scalata.

La cilindrata del G410 XT è di circa 13.000 cc, è un 6x4. Unico handicap è lo scarso contenimento dei consumi: all’incirca si consuma 1 litro di gasolio ogni 2-3 km circa. Tutto dipende dalle condizioni del manto stradale. Se quest’ultimo è parecchio dissestato, si può

consumare 1 litro anche dopo appena 1,5-2 km percorsi. Circa la sua capacità di capienza e trasporto merci, è in grado di trasportare fino a un massimo di 300 quintali, esattamente 300 quintali come mezzo d’opera e 240 come trattore stra-

dale. Pick-up Amarok monta un motore 3.0 TDI V6 cilindri e naturalmente a trazione integrale. Durante il nostro tragitto, in base alle potenziali difficoltà che la strada presentava, abbiamo avuto la possibilità di inserire il sistema di bloccaggio

del differenziale posteriore per una maggiore sicurezza. Si viaggia con cambio automatico, ma a seconda delle esigenze che si presentano si può passare dal cambio automatico al cambio a richiesta sequenziale. Non è un mezzo utile per fare off-road estremo e,

grazie al cassone posteriore, si possono trasportare merci o altre cose. Nei tratti in salita e un po’ dissestati, dobbiamo usare l’acceleratore, ma con la dovuta dovizia; accelerare sì, ma non troppo. Con 1 litro, su strada con asfalto normale si fanno all’incirca 20 km.

SCANIA XT E VOLKSWAGEN CRAFTER ALLESTITI DA AZIENDE ITALIANE

ANCHE AUSTERAS TRADE E GEMA COINVOLTE CON SUCCESSO IN OVERLAND mobili o movimentano container. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, in particolare del team di Overland: il mezzo ha percorso ogni tipo di avventura su ogni tipo di terreno, mantenendo la sua integrità originale”. Allestimento italiano anche per il Volkswagen Crafter officina mobile, le cui scaffalature interne sono state realizzate dalla toscana GEMA, allestitore di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. GEMA ha linee di allestimento per officine mobili, che rappresentano il 60 per cento del suo business, per corrieri espresso e il settore Vending (ambulanti e street-food), oltre a allestimenti di nicchia per pick-up. I suoi kit sono commercializzati in

C

’è tanta Italia nella missione Overland 2018-2019. Il lavoro di allestimento della struttura del controtelaio dello Scania XT in uso al team, idoneo alle gravose mission previste, è stato realizzato da Austeras Trade, azienda italianissima con headquarter e sito produttivo a Lazise, alle porte di Verona. Specializzata nella progettazione e realizzazione di componenti costruiti con tecnologie e attrezzature tra le più moderne del settore, Austeras Trade è presente sul mercato con diverse tipologie di assali, trasformazioni, bighe, rimorchi e allestimenti che si adattano alle più svariate applicazioni, che spaziano dal settore del veicolo industriale a quello agricolo. Il suo

punto di forza è la realizzazione di veicoli su misura, costruiti “tailor made” per soddisfare le esigenze della clientela, anche quelle più complesse. “Per lo Scania XT di Overland spiega Federico Bisighin di Austeras Trade abbiamo realizzato l’intera sovrastruttura del controtelaio per il trasporto del container adibito ad officina mobile. L’obiettivo era produrre una struttura resistente ma flessibile, idonea per gli ambienti complessi nei quali si sarebbe trovato il veicolo durante il suo viaggio. Un lavoro realizzato con assoluta meticolosità e basato sulla comprovata expertise di Austeras Trade, che effettua normalmente questo tipo di lavori per trasportatori che utilizzano casse

Australia, Nuova Zelanda, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Polonia, Norvegia, Spagna e Portogallo. “L’alluminio estruso utilizzato per realizzare i nostri allestimenti -spiega Alessandro Lulli, Amministratore delegato GEMA - fuoriesce da uno stampo con una sagoma già predefinita per l’impiego ideato e progettato ed è facile da lavorare. Realizzato con questa speciale lega, il vano di carico non fa rumore, ha pianali e cassettiere modulabili, realizzate in materiale leggero, per tenere inalterata la portata del mezzo, ma resistente per sopportare il peso della merce, e privo di spigoli, sempre pericolosi quando si tratta di caricare e scaricare”.


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VOLVO TRUCKS ITALIA AMPLIA LA RETE DI OFFICINE AUTORIZZATE

L’esperienza ORAD al servizio del network

D

FABIO BASILICO

SAN LAZZARO DI SAVENA

allo scorso maggio, la rete assistenziale di Volvo Trucks Italia ha un nuovo punto di riferimento a San Lazzaro di Savena (Bo), in un’area geografica che costituisce un importante snodo stradale del Nord Italia. Al network di 80 officine autorizzate del brand svedese si è infatti unita la ORAD Srl (Officina riparazione autocarri diesel), realtà con oltre 45 anni di esperienza nel settore. “Abbiamo scelto ORAD dopo un’attenta e reciproca valutazione - spiega Andrea Comaschi, Network Development Manager di Volvo Trucks Italia - I principali pun ti di forza dell’azienda sono la storicità e la qualità, oltre alla lealtà, la trasparenza e la correttezza. Valori largamente confermati dal giudizio unanime dei suoi clienti”. Quella emiliana è una struttura che ha tutti i numeri per fornire un servizio di manutenzione e assistenza di livello qualitativamente superiore: 1.500 mq di spazi coperti, di cui 300 di magazzino, altri 1.500 di area espositiva. Cinque le persone dedicate ai clienti Volvo Trucks, tra cui un accettatore di grande esperienza, ex autista di veicoli in ADR con una spiccata sensibilità sui mezzi e

“ABBIAMO SCELTO ORAD DOPO UN’ATTENTA E RECIPROCA VALUTAZIONE - SPIEGA

ANDREA COMASCHI, NETWORK DEVELOPMENT MANAGER DI VOLVO TRUCKS ITALIA - I PRINCIPALI PUNTI DI FORZA DELL’AZIENDA SONO LA STORICITÀ E LA QUALITÀ, OLTRE ALLA LEALTÀ, LA TRASPARENZA E LA sul tema della sicurezza, un magazziniere, un meccanico diagnostico e due meccanici specializzati. Tutto il personale è già formato e ha esperienza sui veicoli Volvo. La posizione di ORAD è strategica, nelle immediate vicinanze delle autostrade: tra i servizi offerti segnaliamo la taratura tachigrafi, la revisione in fede, l’allineamento assi veicoli e le piccole riparazioni sulla carrozzeria. Non manca il servizio auto di cortesia, con tre auto disponibili per i clienti e prenotabili insieme all’intervento.

“Volvo Trucks è un brand premium che corrisponde perfettamente alla nostra idea di trasporto su strada - spiega Robert Cannone, titolare dell’officina - In particolare, condividiamo l’attenzione alla sicurezza, un tema primario per noi come per loro. Lavorare sui veicoli Volvo è un piacere per i nostri meccanici: sono mezzi snelli, puliti, tecnologicamente sofisticati ma allo stesso tempo semplici”. Una comunanza di valori e obiettivi confermata anche da Gabriele Nencioni, Direttore Retail Development di Volvo

Trucks Italia: “ORAD è una realtà dinamica, seria e professionale che ha saputo costruire una squadra competente e motivata, capace di guadagnarsi un’ottima reputazione nella provincia di Bologna. Ci siamo intesi da subito perfettamente. Ci accomunano la ricerca della qualità superiore nei servizi, la centralità del cliente e la consapevolezza che bisogna continuare a investire su persone e tecnologia per essere competitivi. I nostri clienti saranno soddisfatti”. Fondata nel 1973 dai soci

V

Sabino e Francesco Cannone e Gianni Dalla Valle, la ORAD, oggi gestita dai cugini Robert e Marco Cannone e da Andrea Stagni e ubicata in via della Tecnica 64 a San Lazzaro di Savena, è un’officina a conduzione familiare in cui l’amore per la professione si è tramandato di generazione in generazione fino ad arrivare ai giorni nostri. Specializzata nella revisione di autocarri ma anche abile nella riparazione auto, ORAD è stata capace di raccogliere la sfida in un settore interessato da continui sviluppi tec-

CORRETTEZZA. VALORI LARGAMENTE CONFERMATI DAL GIUDIZIO UNANIME DEI SUOI CLIENTI”.

nologici: l’impresa, dotandosi di strumentazioni e macchinari all’avanguardia e potendosi avvalere di un personale giovane, dinamico e sempre stimolato ad aggiornarsi, ha maturato grande esperienza nel settore e si propone sul mercato per le sue oggettive capacità di risolvere qualsiasi tipo di problematica.

Volvo Trucks Italia lancia un corso per autisti

Un carico di sicurezza

V

Più sicurezza grazie al Distance Alert Volvo Trucks

Manteniamo le distanze!

olvo Trucks ha introdotto il Distance Alert, nuovo sistema di sicurezza che aiuta gli autisti a mantenere una distanza più sicura dal veicolo che precede al fine di evitare situazioni critiche. Un dispositivo utilissimo visto che, come avverte Volvo, i tamponamenti rappresentano circa il 20 per cento di tutte le collisioni gravi in cui sono coinvolti i camion. “Spesso incidenti di questo tipo sono causati dalla disattenzione e da distanze troppo ravvicinate tra i veicoli - spiega Carl Johan Almqvist, Traffic and Product Safety Director presso Volvo Trucks - Se il camion si avvicina troppo al veicolo precedente, il sistema Distance Alert avvisa l’autista con una luce rossa sul parabrezza e, nella maggior parte dei casi, è possibile evitare incidenti. Distance Alert è integrato nell’ultima versione dell’Avviso di collisione con frenata di emergenza, il sistema di supporto alla guida progettato da Volvo

Trucks per aiutare gli autisti a evitare incidenti. Se con Distance Alert l’autista non interviene, è avvisato tramite una luce lampeggiante e un allarme acustico e infine viene attivato il freno di emergenza avanzato. Tutto questo accade in pochi secondi”. La nuova funzione è concepita per la guida sui grandi assi stradali extraurbani e si attiva a velocità superiori a 60 km/h, a meno che non sia attivo il cruise control adattivo. Analogamente alle altre funzioni nel sistema di avviso di collisione, anche Distance Alert utilizza una combinazione di telecamere e tecnologia radar per calcolare la distanza e identificare gli oggetti sulla strada. La funzione Distance Alert è disponibile sui modelli Volvo FH, FH16, FM e FMX. I veicoli devono essere dotati anche del sistema di avviso di collisione Volvo Trucks, disponibile sui modelli FH, FH16, FM, FMX, FE e FL.

olvo Trucks Italia lancia il nuovo corso di formazione per gli autisti dedicato alla sicurezza del carico. Il corso di Sistemazione e Fissaggio del Carico è un altro tassello importante dell’impegno del costruttore svedese per migliorare la sicurezza di tutti gli utenti della strada, in qualsiasi condizione. Incidenti e infortuni causati da carichi non opportunamente legati sono all’ordine del giorno: la formazione non è ancora obbligatoria, ma nel marzo del 2017 l’Italia ha recepito con una circolare ministeriale la direttiva europea che stabilisce linee guida precise per il controllo del corretto fissaggio del carico da parte delle Forze dell’Ordine. “È anche una questione di responsabilità dell’intera filiera - dice Nicolò Cavalleri, Responsabile Driver Development di Volvo Trucks Italia - Tutti i soggetti impegnati nel processo logistico, compresi imballatori, caricatori, imprese di trasporto, operatori e conducenti, concorrono ad assicurare che il carico sia adeguatamente imballato e caricato su un veicolo adatto”. Volvo Trucks ha deciso di agire d’anticipo e per prima ha

lanciato una formazione dedicata al corretto fissaggio del carico. Il corso alterna la teoria in aula alle esercitazioni pratiche: insegna come calcolare il corretto baricentro del veicolo per determinare dove posizionare la merce, tenendo conto anche del numero di carichi e scarichi previsti nella tratta, per evitare uno sbilanciamento durante la marcia e ridurre l’usura del veicolo e i rischi di ribaltamento. Presenta inoltre le attrezzature specifiche del fissaggio, come cinghie, catene, cricchetti e paraspigoli, che permettono di realizzare trasporti in totale sicurezza. L’utilità del corso è confermata da chi ha potuto partecipare alla fase pilota, essenziale per testare l’efficacia della formazione. È il caso di Dorica Express Group di Ancona: “La sicurezza è un valore primario nella nostra azienda, sulla strada e sul luogo di lavoro - dichiara Massimo Albamonte, Direttore Generale - Per questo un corso sulla corretta sistemazione e fissaggio del carico deve essere parte della formazione di base di un autista. Il corso organizzato da Volvo Trucks ha soddisfatto pienamente le aspettative”.


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QUARANTA MERCEDES-BENZ ACTROS PER LA FLOTTA DELL’AZIENDA SICILIANA

LCT rinnova la fiducia nei truck tedeschi LA DITTA DI TRASPORTI E LOGISTICA CATANESE SI AFFIDA NUOVAMENTE AI VEICOLI INDUSTRIALI MERCEDES-BENZ PER AGGIORNARE LA PROPRIA FLOTTA. GIÀ PARTNER COMMERCIALE DI MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA, LCT OPERA NEL SETTORE LOGISTICO DAI PRIMI ANNI QUARANTA DEL SECOLO SCORSO. “POTER CONTARE SU PARTNER COME LCT SPA, QUANTOMAI ESIGENTI SIA IN FATTO DI AFFIDABILITÀ E DI CONTENUTI COSTI OPERATIVI, PER NOI È UN NOTEVOLE TRAGUARDO, E CONFERMA LE OTTIME QUALITÀ DEI NOSTRI PRODOTTI”, HA COMMENTATO MAURIZIO POMPEI, CEO DI MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA.

M

PIETRO VINCI

glietto da visita importantissimo - dichiara Pietro Sciuto, CEO di LCT Spa - Grazie alla nostra flotta costantemente aggiornata a basso impatto ambientale, garantiamo un servizio volto alla cura del dettaglio per la piena soddisfazione del cliente. Per questo è fondamentale la sinergia con i partner: l’eccellenza di Mercedes-Benz Trucks Italia si sposa con l’eccellenza della nostra offerta, con soluzioni tecnologiche all’avanguardia nel contenimento dei consumi e delle emissioni, come il Predictive Powertrain Control e quipaggiato sui nostri Actros”. “Poter contare su partner come LCT Spa per noi è un notevole traguardo, e conferma le ottime qualità dei nostri prodotti - commenta Maurizio Pompei, CEO di Mercedes-Benz Trucks Italia L’Actros è un veicolo completamente rinnovato che riscuote un importante successo commerciale, confermato dalle oltre 10mila unità vendute. Il contenimento delle emissioni e dei consumi è, inoltre, una priorità per Mercedes-Benz Trucks, che gra-

CATANIA

ercedes-Benz Trucks Italia rinnova la partnership con LCT Spa, azienda di punta dell’imprenditoria siciliana attiva nei trasporti e nella logistica. La ditta catanese ha deciso di affidarsi nuovamente ai veicoli industriali della Stella per aggiornare la propria flotta con ben quaranta nuovi Actros. Già partner commerciale di Mercedes-Benz Trucks Italia, LCT, Luigi Cozza Trasporti, opera nel settore logistico dai primi anni Quaranta del secolo scorso, garantendo ai propri clienti efficienza e professionalità, con massima attenzione verso l’ambiente. La storica azienda siciliana offre servizi di trasporti alimentare, merci pericolose e intermodale in tutta Italia e all’estero seguendo una rigorosa filosofia green che la porta a operare sempre in un’ottica eco-sostenibile e sicura, in grado di seguire l’intero ciclo logistico, dal produttore al cliente finale. “Per noi qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale sono, da sempre, un bi-

zie ai motori Euro 6d e al Predictive Powertrain Control vengono ridotti del 5 per cento. Soluzioni altamente ecologiche che garantiscono un grande vantaggio sia per i nostri clienti, che possono contare su una maggiore redditività, sia per l’ambiente”. Con l’ultima generazione del sei cilindri in linea OM 470, omologato Euro 6, montato Actros, scendono i consumi e migliorano le performance. Struttura robusta, pistoni in acciaio resistenti, due alberi a camme in testa, turbocompressore a gas di scarico asimmetrico, potente freno motore e l’esclusivo sistema di iniezione X-Pulse common rail con amplificatore di pressione, sono le caratteristiche principali del propulsore OM 470. Il PowerShift Mercedes 3 a dodici rapporti, inoltre, offre un maggiore rendimento, con il Tempomat ad azione preventiva Predictive Power train Control (PPC). Il PPC adegua lo stile di guida alle caratteristiche topografiche della strada ed è integrato nel cambio automatizzato, arrivando fino a una consistente riduzione dei consumi.

DAIMLER TRUCKS DÀ VITA ALL’AUTONOMOUS TECHNOLOGY GROUP

Come organizzare la guida automatizzata

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VALENTINA MASSA STOCCARDA

n’organizzazione globale dedicata alla guida altamente automatizzata. Per Daimler Trucks i tempi sono maturi per procedere con determinazione strategica sulla strada dell’innovazione. Il colosso mondiale ha fondato l’Autonomous Technology Group come organizzazione per la guida automatizzata operante a livello globale, in cui sono confluite le sue competenze e attività a livello mondiale. Tra gli o biettivi principali della nuova struttura figurano la strategia generale per la guida automatizzata e la relativa implementazione, compresi ricerca e sviluppo nonché creazione dell’infrastruttura e della rete necessarie per consentire l’impiego operativo dei veicoli, puntando alla produzione in serie di truck altamente automatizzati (SAE Livello 4 che rappresenta il logico passo successivo al livello 2 per incrementare sia la sicurezza sia l’efficienza e la produttività). Con la creazione del nuovo Autonomous Technology Group, diretto da Peter Vaughan Schmidt, già Responsabile Strategy di Daimler Trucks, il costruttore mira a introdurre sul mercato veicoli industriali altamente automatizzati entro i prossimi dieci anni. Per raggiungere questo obiettivo, Daimler Trucks ha già annunciato un investimento di oltre 500 milioni di euro. Inoltre, gli Stati Uniti sono

stati scelti come primo mercato per la guida altamente automatizzata. Lo sviluppo del software per la guida altamente automatizzata rappresenta uno dei campi di attività primari dell’Autonomous Technology Group, che si dedica anche al cosiddetto Progetto Veicolo: quest’ultimo si occupa, da un lato, della ridondanza del telaio del veicolo affinché i sistemi di bordo siano in grado di svolgere i compiti legati alla guida nel traffico, garantendo, di conseguenza, il massimo livello di sicurezza. Il Progetto Veicolo si interessa anche dell’integrazione dei sensori per la guida automatizzata (telecamera, lidar, radar), i quali consentono al truck completamente automatizzato, in combinazione con una mappa estremamente precisa, di orientarsi e districarsi nel traffico. L’infrastruttura e la rete dedicate all’impiego o perativo del veicolo, che saranno sviluppate dall’Autonomous Technology Group nell’ambito di un’altra attività pri maria, sono composte da un Centro di controllo principale per i veicoli e da ulteriori stazioni presso gli hub della logistica. L’Autonomous Technology Group è strutturato a livello mondiale e i suoi esperti svolgono il proprio lavoro presso diversi siti della rete di sviluppo globale dell’azienda, come Portland e Blacksburg negli Usa e Stoccarda in Germania. Altri siti andranno ad aggiungersi via via che la flotta di

TRA GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DELLA NUOVA STRUTTURA FIGURANO LA STRATEGIA GENERALE PER LA GUIDA AUTOMATIZZATA E LA RELATIVA IMPLEMENTAZIONE, COMPRESI RICERCA E SVILUPPO NONCHÉ CREAZIONE DELL’INFRASTRUTTURA E DELLA RETE NECESSARIE PER CONSENTIRE L’IMPIEGO OPERATIVO DEI VEICOLI, PUNTANDO ALLA PRODUZIONE IN prova sarà allestita e resa operativa. Daimler Trucks è l’azienda pioniere per antonomasia nel settore dei veicoli industriali con guida automatizzata. Nel 2014 presentò il Mercedes-Benz Future Truck 2025, il primo veicolo industriale automatizzato al mondo, mentre nel 2015 il Freightliner Inspiration Truck fu in assoluto il primo veicolo commerciale parzialmente automatizzato a ottenere l’omologazione su stra da. Inoltre, nello stesso anno, il Mercedes-Benz Actros con Highway

Pilot debuttò in anteprima mondiale su strade pubbliche. Inoltre, con Active Drive Assist (Mercedes-Benz Actros, Fuso Super Great) e Detroit Assurance 5.0 con Active Lane Assist (Freightliner Cascadia), Daimler Trucks è stato il primo produttore a introdurre le funzioni di guida parzialmente automatizzata (SAE Livello 2) nella produzione di serie. Il nuovo sistema è in grado di frenare, accelerare e sterzare in modo indipendente. Diversamente dagli altri sistemi che funzionano

solamente a partire da una determinata velocità, i sistemi Active Drive Assist / Detroit Assurance 5.0 consentono al conducente, per la prima volta su un veicolo industriale di serie, di sfruttare la guida parzialmente automatizzata in qualsiasi gamma di velocità. Una nuova combinazione tra il sistema di telecamere e quello radar costituisce la base di questo rivoluzionario pacchetto di assistenza per il controllo attivo del veicolo sia in senso longitudinale che trasversale.

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IL MONDO DEI TRASPORTI

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TRANS ISOLE È CRESCIUTA FINO A DIVENTARE UNA REALTÀ DI PUNTA DEL SUD ITALIA

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DALLA STRADA AL MARE SOLO TRASPORTI E SPEDIZIONI DI QUALITÀ

zienda con sede ad Angri (Sa), Trans Isole è attiva nel trasporto su strada e intermodale marittimo, oltre che nella distribuzione e stoccaggio di diverse categorie merceologiche, in Italia, Europa e per le isole. Fondata nel 1958 da Antonio Spighetto, padre dell’attuale titolare, Michele, oggi Amministratore delegato, Trans Isole è cresciuta nel corso dei decenni fino a diventare una realtà di punta del Sud Italia nel settore trasporti e logistica. “Trans Isole - dichiara Michele Spighetto - è un marchio che rappresenta, da due generazioni, la mia famiglia. Un’organizzazione che da oltre trent’anni raccoglie fiducia crescente nel settore dei trasporti su strada e intermodale marittimo in tutta Europa. La solida gestione familiare e il dinamismo manageriale sono per noi garanzia di elevata professionalità, tempi di consegna brevi, puntualità e massima sicurezza nel trattamento delle merci. L’azienda è in grado di effettuare qualsiasi tipo di trasporto e spedizione in maniera efficiente, dal piccolo pacco al container completo, dal food secco al fresco e liquido a temperatura controllata, fino ad arrivare al trasporto di merci pericolose e ai trasporti eccezionali e speciali. Il trasporto combi-

nato terra-mare, il nostro fiore all’occhiello, è decisamente molto duttile e flessibile potendo soddisfare le esigenze di una clientela eterogenea. Per questo puntiamo sulla capacità di offrire un intermodale competitivo rispetto al ‘tutto in strada’”. Trans Isole mette a disposizione dei suoi numerosi clienti professionalità e consolidata expertise nell’organizzazione di spedizioni nazionali e internazionali grazie a una flotta di mezzi equipaggiata con tutte le attrezzature necessarie a soddisfare ogni tipo di esigenza, in sinergia con la grande elasticità del sistema organizzativo. L’azienda salernitana infatti offre in modo integrato servizi di deposito e logistica distributiva, grazie a una rete di depositi di proprietà dotati di sistemi tecnologici all’avanguardia e situati in nodi strategici sul territorio europeo. “Il nostro parco mezzi vanta veicoli Euro 6 dotati di avanzate tecnologie che determinano un basso impatto ambientale - dice ancora Spighetto - Inoltre, Trans Isole contribuisce quotidianamente alla tutela dell’ambiente grazie a procedure che riducono drasticamente i tragitti singoli, ottimizzando i flussi e combinando i sistemi di trasporto”.

IVECO / TRANS ISOLE E TRANS ITALIA PIÙ SOSTENIBILI CON I NUOVI STRALIS NP 460

Rotte sempre più green

T

FABIO BASILICO ANGRI - FISCIANO

rans Isole e Trans Italia, due aziende campane, nello specifico salernitane, che sono diventate punto di riferimento nel settore dei trasporti e della logistica sostenibile. La riprova del loro impegno per una mobilità alternativa economicamente ed ecologicamente com petitiva sono le recenti ac quisizioni di Iveco Stralis NP 460 attraverso la concessionaria di zona Mecar, azienda florida e dinamica guidata dalla terza generazione della famiglia Ferrajoli e oggi presente in ben tre regioni del Sud Italia (Campania, Basilicata e Calabria) con la sua rete. Trans Isole, che ha sede ad An gri, ha acquisito cinque Stralis AS440S46T/P LNG mentre Trans Italia di Stralis ne ha incamerati ben 30. La cerimonia di consegna a Trans Isole si è tenuta presso il piazzale aziendale di Angri alla presenza di Michele Spighetto, titolare dell’azienda, Mihai Daderlat, Iveco Business Manager del Mercato Italia, e Matteo Gennari, Direttore della Mecar. I cinque veicoli, oggetto di un contratto siglato alla fine del 2018, seguono una precedente fornitura di altri sette pesanti stradali alimentati a gas naturale liquido (LNG) e sa-

ranno utilizzati per gestire le varie attività di trasporto dell’azienda, da quello intermodale ai nazionali e internazionali. “La scelta di orientarsi sui veicoli Iveco a LNG riflette la sensibilità della Trans Isole verso la tematica ambientale e risponde alla necessità di gestire una flotta performante, flessibile e sostenibile, che possa portare un vantaggio sia in termini ecologici sia sotto il profilo dei costi di gestione”, ha dichiarato Daderlat. Lo Stralis 460 NP è il veicolo ideale per soddisfare le esigenze dell’azienda campana: offre l’affidabilità e le prestazioni del suo equivalente diesel, integrandole con una tecnologia rispettosa dell’ambiente che sfrutta il gas naturale per la sua alimentazione, progettata per determinare una significativa riduzione sia dei consumi sia dell’azione inquinante - con un 90 per cento in meno di NO2, il 99 per cento in meno di PM e, qualora venga impiegato il biometano, il 95 per cento in meno di CO2. “Gli Stralis alimentati a LNG non solo rappresentano la soluzione ideale per le lunghe percorrenze, con i 1.600 km di autonomia assicurata dai doppi serbatoi da 540 litri, ma dimostrano anche di essere una categoria privilegiata in tutta Europa, poiché per-

PUNTO DI RIFERIMENTO NEL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA SOSTENIBILE, LE DUE AZIENDE SALERNITANE PROSEGUONO SULLA STRADA DELLA MOBILITÀ GREEN CON L’ACQUISIZIONE DELLA VERSIONE A METANO LIQUIDO DELL’AMMIRAGLIA IVECO. LA CONSEGNA DI COMPLESSIVI 35 STRALIS NP 460 È STATA GESTITA DA MECAR, DINAMICA CONCESSIONARIA IVECO OPERATIVA PER LE REGIONI CAMPANIA, BASILICATA E CALABRIA.

mettono di operare in linea con le indicazioni di Governi e Istituzioni di tanti Paesi, che sempre più insistenti chiedono un trasporto ecosostenibile attraverso misure restrittive e provvedimenti che penalizzano i mezzi maggiormente inquinanti”, ha aggiunto Mihai Daderlat. Alla consegna Trans Italia sono intervenuti Luigi D’Auria, General Manager dell’azienda, Mihai Daderlat e Gianandrea Ferrajoli, Presidente della Mecar. La fornitura è frutto di un contratto siglato a fine 2018 e va ad accrescere una flotta, quasi interamente Iveco, di circa 360 pesanti stra dali e di 2.500 trailers, confermando la scelta sostenibile già effettuata dall’azienda di Fisciano attraverso il precedente acquisto di altri 20 veicoli LNG, cha porta al 20 per cento la componente green del parco mezzi aziendale. Trans Italia, che condivide con Iveco, di cui è cliente storico, l’attenzione verso una mobilità sempre più sostenibile, ha lanciato nuovi progetti mirati a fornire ai pro pri clienti un trasporto “To tal Green”, dove primo e ultimo miglio sono gestiti con mezzi alimentati a LNG, per un ulteriore abbattimento del le emissioni di anidride carbonica. “Lo Stralis 460 NP dotato di motore Cursor 13 è una scelta che si inserisce naturalmente in questa direzione - ha sottolineato Mihai Daderlat poiché rappresenta quella sostenibilità, sia ambientale che economica, a cui tende da sempre il cliente”.

TRANS ITALIA È PIONIERA NELLO SVILUPPO E NELL’UTILIZZO DELLE “AUTOSTRADE DEL MARE”

DA SEMPRE IMPEGNATI NELLA RIDUZIONE DI COSTI E IMPATTO AMBIENTALE T rans Italia, specializzata in logistica e trasporti e pio niera nello sviluppo e nel l’utilizzo delle “Autostrade del Mare”, investe da sempre nelle soluzioni di trasporto intermodale Short Sea & Rail che permettono di generare efficienza rispettando il più possibile l’ambiente. Non è un caso dunque che fin dalla sua costituzione, nel 1984 a opera della famiglia D’Auria, Trans Italia ha avuto un obiettivo prevalente: cercare soluzioni che unissero la riduzione dei costi operativi con la riduzione dell’impatto ambientale. Già a metà degli anni ’90, in stretta collaborazione con l’armatore Grimaldi, l’azienda ha dato vita al primo collegamento intermodale marittimo che con cadenza settimanale e con una nave Ro-Ro, collega-

va all’epoca Salerno a Barcellona. Nascevano le “Autostrade del Mare” che anni dopo, nel 2001, venivano adottate dalla Comunità Europea con l’obiettivo di migliorare i collegamenti con le regioni periferiche dell’Unione e abbattere le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Leader in Italia nell’utilizzo delle “Autostrade del Mare”, Trans Italia è presente, con servizi di qualità, anche in tutti gli altri paesi dell’Europa continentale: su queste direttrici di traffico, l’azienda ha attivato anche la soluzione dell’intermodale ferroviario, veloce e sicuro. Trans Italia trasporta svariati generi merceologici e opera in diversi settori: tra cui alimentari, beni di largo consumo, metallurgia, vetro e automotive.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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N° 281 / Luglio-Agosto 2019

DAF TRUCKS LANCIA IL SEMINUOVO CON GARANZIA COMPLETA

Con First Choise l’usato vale di più OGNI VEICOLO DAF FIRST CHOICE CON MENO DI QUATTRO ANNI VIENE FORNITO DI SERIE CON UNA GARANZIA DEL PRODUTTORE COMPLETA DI 12 MESI, SENZA LIMITI DI CHILOMETRAGGIO, CHE COPRE ANCHE TUTTE LE OPZIONI DI FABBRICA. I VEICOLI FIRST CHOICE CHE HANNO TRA I QUATTRO E I CINQUE ANNI VENGONO FORNITI CON UNA GARANZIA DI 12 MESI SULLA TRASMISSIONE. INOLTRE, I VEICOLI HANNO SUPERATO PIÙ DI 200 CONTROLLI PER GARANTIRE CHE LE LORO CONDIZIONI TECNICHE SIANO PERFETTE, IL TUTTO A GARANZIA DELLA MIGLIORE EFFICIENZA DEL SEMINUOVO.

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FABIO BASILICO EINDHOVEN

AF Trucks rilancia la sua strategia per i veicoli usati e lancia sul mercato First Choise, i veicoli seminuovi con garanzia completa. Una proposta inte-

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ressante, unica sul mercato, che ha l’ambizione di fare la differenza in un settore importante e strategico al pari di quello riservato al veicolo nuovo e che dimostra la qualità leader del costruttore olandese. Ogni veicolo DAF First

Choice con meno di quattro anni viene fornito di serie con una garanzia del produttore completa di 12 mesi, senza limiti di chilometraggio, che copre anche tutte le opzioni di fabbrica. I veicoli First Choice che hanno tra i quattro e i cinque anni vengono

forniti con una garanzia di 12 mesi sulla trasmissione. DAF First Choice diventa dunque l’etichetta di qualità con la quale la Casa di Eindhoven offre veicoli seminuovi, che hanno cioè meno di cinque anni, non hanno percorso più di 600.000 chilome-

tri, sembrano come nuo vi e sono accompagnati da una cronologia degli interventi di manutenzione completamente documentata. Inoltre, i veicoli First Choice hanno superato più di 200 controlli per garantire che le loro condizioni tecniche siano perfette e possano offrire la massima affidabilità, assicurando, pertanto, tempi di attività ottimali. “Fornire di serie una garanzia del produttore completa per un veicolo usato è una proposta unica sul mercato dichiara Marty van den Dungen, Direttore del reparto vendite di DAF Used Trucks - Possiamo fornire una garanzia di questo tipo forti della qualità senza precedenti of-

ferta da DAF. Un veicolo First Choice è davvero ottimo, pari al nuovo. Inoltre, non solo i veicoli DAF Euro 6 sono più efficienti che mai, i nuovi proprietari potranno anche beneficiare di una tariffa di pedaggio stradale più bassa in Germania e del fatto che questi veicoli possono accedere alle zone a basse emissioni ormai presenti in varie città europee, nelle aree industriali e nei porti”. Tutti i veicoli First Choice possono essere acquistati a condizioni finanziarie favorevoli grazie a Paccar Financial mentre, con DAF MultiSupport, possono essere abbinati a contratti di riparazione e manutenzione vantaggiosi.

Green Truck Logistics Solution a DAF CF Electric

La logistica ha il suo campione

n Germania, il DAF CF Electric è stato premiato con il Green Truck Logistics Solution 2019. E un riconoscimento speciale è stato riservato anche alla rete logistica container Contargo per l’utilizzo dei primi CF Electric in Germania. Questi veicoli completamente elettrici per test su strada effettuano raccolte e consegne di container all’interno del porto di Duisburg. Il Green Truck Logistics Solution Award è un prestigioso riconoscimento per lo sviluppo di nuove tecnologie future focalizzate a una logistica innovativa e sostenibile in tutta Europa. I due veicoli DAF completamente elettrici per la Contargo di Rhenus fanno parte di un vasto programma di test su strada in Europa e, soprattutto, sono i primi CF elettrici che vengono messi in circolazione in Germania. Il DAF CF Electric è un trattore 4x2 elettrico al 100 per cento sviluppato per trasporti fino a 37 tonnellate nelle aree urbane, dove si utilizzano i rimorchi monoasse o bi-assali. Il veicolo è un DAF CF con motore elettrico da 210 kW- tecnologia E-Power di VDL -

alimentato da un pacco di batterie agli ioni di litio con una capacità totale di 170 kWh. Il CF Electric ha un’autonomia fino a 100 chilometri, a seconda del peso del suo carico, che lo rende particolarmente idoneo al trasporto a emissione zero nelle aree urbane. Le batterie hanno una funzione di ricarica rapida di 30 minuti, mentre una ricarica completa richiede solo un’ora e mezza. Richard Zink, Direttore marketing e vendite e membro del Consiglio di amministrazione di DAF Trucks, ha commentato: “I veicoli elettrici faranno parte della futura vita urbana in Europa. I dati che raccogliamo sulle motorizzazioni totalmente elettriche e sull’utilizzo pratico con partner importanti come Contargo saranno fondamentali per definire le specifiche finali dei veicoli che entreranno in produzione, garantendo cosi che soddisfino perfettamente le esigenze del mercato”. Sul podio di Green Truck è arrivato anche il DAF CF 450, a dimostrazione della continua attenzione che il costruttore riserva ai motori diesel più efficienti per il trasporto a lungo raggio.

Premiato il CF Construction D

Importante affermazione DAF Trucks nell’edilizia AF CF Construction ha vinto il prestigioso premio TOP BAU Truck 2019 in Slovacchia. Gli operatori e i conducenti hanno nominato i veicoli industriali DAF come la migliore gamma per l’edilizia presente sul mercato slovacco grazie alla robustezza, ai carichi utili elevati, ai costi di esercizio contenuti, alle trasmissioni potenti e all’eccellente facilità di guida. I giurati hanno sottolineato, tra l’altro, che “i potenti motori all’avanguardia sono in perfetta armonia con i cambi automatizzati TraXon e con l’ampia gamma di assali sviluppati internamente da DAF. Questo garantisce capacità su strada e fuoristrada leader del settore. I veicoli CF Construction sono veicoli per l’edilizia straordinari e i conducenti confermano che tali veicoli offrono il massimo comfort, paragonabile a quello dei veicoli per il trasporto su lunghe percorrenze”. “Siamo davvero orgogliosi per il premio

TOP BAU TRUCK 2019 - ha dichiarato Richard Zink, Director Marketing & Sales e membro del Consiglio di amministrazione di DAF Trucks - Si tratta di un prezioso riconoscimento da parte di un gruppo preparato di esperti slovacchi. Inoltre, il premio sottolinea che i nostri veicoli cabinati per l’edilizia sono allo stesso livello dei nostri trattori pluripremiati: estremamente efficienti, affidabili e confortevoli”. Con l’intento di aumentare la propria immagine di costruttore in grado di offrire i veicoli ideali per ogni applicazione, DAF ha appena ampliato il suo portafoglio di prodotti con l’aggiunta di diverse nuove configurazioni di veicoli, tra cui un cabinato tridem 8x4 con tandem a trazione doppia e assale trainato posteriore sterzante. Il costruttore olandese ha inoltre introdotto un assale anteriore da 10 tonnellate e un assale trainato non sterzante da 7,5 tonnellate completamente nuovo.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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MERCEDES-BENZ TRUCKS / DEBUTTO DELL’AMMIRAGLIA NELL’ESCLUSIVA RACE EDITION

Actros con un cuore speciale

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MARCO CHINICÒ MISANO ADRIATICO

n piacere per gli occhi di tutti i presenti nel paddock del Weekend del Camionista a Misano Adriatico lo scorso maggio. Mercedes-Benz Trucks Italia ha letteralmente stupito addetti ai lavori, giornalisti e appassionati, che hanno potuto ammirare in anteprima nazionale lo straordinario Actros Race Edition, nuova edizione speciale realizzata dalla filiale italiana della Casa di Stoccarda. “Con le nostre edizioni speciali vogliamo provare la nostra vicinanza alle esigenze e desideri dei clienti e partner dei giganti con la Stella”, ha commentato Domenico Andreoli, Head of Marketing, Press & Homologations di Mercedes-Benz Trucks Italia. “Con il Race Edition vogliamo permettere a tutti gli autisti, padroncini e fan del nostro marchio, di trasmettere la propria passione verso il mondo del motorsport targato MercedesBenz”. Per la realizzazione di questa nuova esclusiva “racing” tutta italiana, Mercedes-Benz Trucks Italia ha scelto la Rino Truck Custom come partner, nuova realtà fondata da Ventura Rino Acito, imprenditore da anni nel settore dei truck. L’azienda campana è la prima in Italia ad occuparsi di personalizzazione dei Veicoli In-

dustriali a 360°, intervenendo su ogni singolo aspetto del veicolo, dagli esterni, agli interni fino agli accessori. Un lavoro graduale impreziosito da dettagli lavorati artigianalmente per offrire al cliente un prodotto esclusivo, unico e di altissima qualità. “Spinto dalla grande passione per i camion e dal desiderio di dare vita a esemplari unici, ho sentito il bisogno di offrire un ser vizio unico che potesse soddisfare le esigenze di ogni cliente, affidando a noi la possibilità di personalizzare il veicolo in toto”, ha dichiarato Ventura Rino Acito, Amministratore delegato della Rino Truck Custom. Il design esterno della cabina Gigaspace richiama in maniera entusiasmante, il design delle Frecce d’Argento, con la verniciatura sfumata sui lati della cabina, il motivo a “stella”, i dettagli in verde acqua insieme alla targhetta identificativa. Già al primo impatto si percepisce lo stile unico, sportivo e allo stesso tempo elegante. L’Actros Race Edition è, inoltre, equipaggiato con cerchi in lega leggera, fari Bi-Xenon, e molto altro ancora. La dotazione di sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida comprendono Active Brake Assist 4 con riconoscimento dei pedoni, si stema di assistenza per il mantenimento della distanza e altri optional che aumenta-

EDIZIONI SPECIALI DI

UNA NUOVA ESCLUSIVA MOSTRATA IN ANTEPRIMA A MISANO.

CON L’ACTROS RACE EDITION, REALIZZATA IN COLLABORAZIONE

RINO TRUCK CUSTOM, ARRIVA SU STRADA L’ANIMA

CON LA

COMPETITIVA DELLA

STELLA . ACTROS È CARATTERIZZATO DA UNA LIVREA ISPIRATA AL MONDO RACING

MERCEDES-BENZ E IN GRADO DI GARANTIRE MASSIMA REDDITIVITÀ, EFFICIENZA E SICUREZZA GRAZIE AL

OM 473 EURO 6D E ALL’ACTIVE BRAKE ASSIST. MOTORE

no la sicurezza a bordo del gigante della Stella. Sotto la cabina il motore più potente disponibile per Actros, l’OM 473 da 630 cavalli (460 kW). Il sei cilindri in linea di Mercedes-Benz, grazie al sistema di iniezione X-PULSE, garantisce una

pressione massima nel rail aumentata da 900 a 1.160 bar. L’OM 473, inoltre, è omologato Euro 6d, più ecologico ed efficiente. Tutti valori fondamentali per Mercedes-Benz Trucks che aumentano, inoltre, la redditività del veicolo. Anche gli interni offrono il

massimo del confort e della personalizzazione in stile racing. Nella cabina Giga Space (altezza interna: 2,13 m) sono disponibili una serie di dotazioni come il sedile a sospensione pneumatica Comfort con funzione di massaggio, le luci soffuse interne e

Alla conquista di nuovi clienti

I

MICHELE S. ALTIERI WÖRTH

IL PRIMO ESEMPLARE A LASCIARE LE LINEE DELLO STABILIMENTO È STATO UN ACTROS 1851 LS 4X2 BLU ZAFFIRO. “PER IL NUOVO ACTROS - SOTTOLINEA STEFAN BUCHNER - ABBIAMO SVILUPPATO SOLUZIONI AD HOC PER RENDERE QUESTO VEICOLO PIÙ SICURO, PIÙ EFFICIENTE E PIÙ COLLEGATO IN RETE”.

ternazionale. In oltre mezzo secolo d’attività, il personale dello stabilimento di Wörth ha consolidato un know-how che non teme confronti: sappiamo perfettamente come co struire truck conformi ai massimi standard qualitativi. E lo abbiamo dimostrato ancora una volta, in modo inequivocabile, con l’avvio della produzione del nostro truck di punta”. Per il Nuovo Actros, lo sta-

STRATEGIA LEGATA ALLE

MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA CON

INTANTO DA WÖRTH PARTONO I NUOVI ACTROS

l nuovo Actros, poco prima che cominciasse l’estate, ha cominciato a lasciare le linee di montaggio dello stabilimento Mercedes-Benz di Wörth nella regione del Palatinato, pronto ad affrontare le sfide dei mercati. Stefan Buchner, Responsabile MercedesBenz Trucks, Gerald Jank, Responsabile Mercedes-Benz Trucks Operations, e Matthias Jurytko, Responsabile dello stabilimento di Mercedes-Benz di Wörth, hanno partecipato all’avvio della produzione di serie del veicolo di punta di Mercedes-Benz Trucks accanto al team di produzione. “Per il Nuovo Actros - ha dichiarato Stefan Buchner - abbiamo sviluppato soluzioni appositamente concepite per rendere questo veicolo più sicuro, più efficiente e più collegato in rete di qualunque altro truck. E sono proprio queste le qualità che dimostra su strada, grazie alle straordinarie competenze dello stabilimento di produzione globale di Mercedes-Benz Trucksi”. “È per noi motivo di grande orgoglio - ha aggiunto Matthias Jurytko - essere il pri mo sito impegnato nella costruzione del Nuovo Actros e dover gestire gli ulteriori avvii della produzione a livello mondiale come Competence Center. In questo modo, lo stabilimento di Mercedes-Benz Wörth svolge un ruolo particolarmente importante nel network produttivo in-

CONTINUA LA

bilimento Mercedes-Benz di Wörth ha avviato già dal 2014 un intenso programma di preparazione relativo all’intero processo di produzione, utilizzando anche le più moderne tecnologie, come ad esempio la realtà virtuale (VR). L’assemblaggio del veicolo, ad esempio, è stato simulato in una speciale camera VR sulla base di modelli digitali, al fine di configurare in modo ottimale il

successivo processo produttivo. Sempre in una fase molto precoce, gli esperti del Supplier Management di Wörth hanno dato vita a circa 50 progetti con i fornitori, al fine di implementare in modo ottimale i nuovi sistemi e le nuove tecnologie presenti nel veicolo, evitando qualunque inconveniente all’avvio della pro duzione di serie. Insieme a tutte le altre serie costruite nello stabilimen-

to, il Nuovo Actros viene assemblato in modo estremamente flessibile, a seconda dell’ordine del cliente, su un’unica linea di montaggio. Per far fronte all’ulteriore incremento della complessità, anche il sistema di montaggio è stato interessato da vaste modifiche ed innovazioni. La nuova plancia multimediale dell’Actros, ad esempio, ha richiesto un significativo ampliamento volumetrico del settore di pre-assemblaggio. Inoltre, sul fronte delle tecnologie di collaudo e messa in esercizio, sono stati eseguiti ampi adattamenti e sono stati implementati nuovi banchi di prova specifici, sui quali i collaboratori calibrano ciascuna MirrorCam - la telecamera che, sul Nuovo Actros, sostituisce già come dotazione di serie lo specchio retrovisore esterno convenzionale. Per preparare i lavoratori alle funzionalità del Nuovo Actros, che si presentano nettamente più complesse e numerose rispetto al modello precedente, sono stati sviluppati ampi concept di qualificazione. Più di 1.100 dipendenti dello stabilimento di Wörth hanno partecipato a corsi di formazione intensivi, per essere preparati in modo ottimale all’avvio della costruzione del Nuovo truck e, successivamente, per trasmettere le loro competenze. Le relative formazioni si sono svolte nell’officina appositamente predisposta per la preparazione del lavoro, nell’ambito di training tecnici di addestramento e

Multimedia Radio Touch, che trasformano l’abitacolo in un’oasi di benessere per l’autista, insieme a ulteriori dettagli che esaltano la sportività e unicità di questa edizione speciale. Actros Race Edition è già ordinabile presso la Rete Mercedes-Benz.

perfezionamento, nonché direttamente in loco, sulla linea di montaggio. Per la pianificazione del processo produttivo è stata attribuita grande importanza anche all’ergonomia. Ogni singola fase della produzione è stata accuratamente studiata con ampio anticipo, con l’obiettivo di configurare in modo ottimale le condizioni di lavoro per i dipendenti. Per il collegamento elettrico tra la cabina ed il telaio, ad esempio, sono stati scelti connettori dotati di speciali elementi d’innesto ed estrazione, che semplificano particolarmente il montaggio. Presentato nel 2018 allo IAA Veicoli Industriali, il Nuovo Actros non verrà costruito esclusivamente a Wörth ma anche in ulteriori stabilimenti diffusi a livello mondiale, primo tra i quali quello di Aksaray, in Turchia. Il network realizzato dai diversi stabilimenti è un limpido esempio di come i dipendenti Daimler di differenti Paesi e culture sappiano collaborare per un obiettivo comune, con entusiasmo ed eccellenti risultati. Lo stabilimento di Wörth vanta un ruolo pionieristico nell’implementazione di nuove tecnologie e moderni procedimenti produttivi oltre a occuparsi del trasferimento delle competenze nel network produttivo mondiale di Mercedes-Benz Trucks. Gli avvii delle produzioni negli stabilimenti internazionali vengono preparati e seguiti direttamente in loco dagli specialisti di Wörth. Qui, nell’officina appositamente predisposta per la preparazione dei lavori per il Nuovo Actros, circa 120 colleghi di altri siti produttivi partecipano a corsi ed addestramenti intensivi dedicati alle nuove tecnologie nel campo del prodotto e dei processi, per trasmettere le competenze nei re-


Gli altri parlano. Uno solo passa ai fatti. Il nuovo Actros. Multimedia Cockpit. L’innovativa Multimedia Cockpit interattiva combinata con il volante multifunzione con Touch Control Buttons assicurano un maggiore comfort a bordo del nuovo Actros. Utilizzando complessivamente quattro schermi, il conducente è in grado di comandare facilmente tutte le funzioni del veicolo. www.mercedes-benz-trucks.com


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SCANIA A FIANCO DI RETE SPA ALL’INAUGURAZIONE DELLA STAZIONE LNG NEL TORINESE

Il cambiamento corre veloce L’AREA METROPOLITANA DI

TORINO IN PRIMA FILA NELL’INCREMENTO DEL NETWORK ITALIANO DEGLI IMPIANTI DI RIFORNIMENTO DI METANO LIQUIDO.

È

STATA DA POCO INAUGURATA LA NUOVA

SAN MAURIZIO CANAVESE, DI PROPRIETÀ DI RETE SPA, SOCIETÀ CON SEDE A TORINO E ATTIVA DAL 1986 NEL STAZIONE DI

SETTORE PETROLIFERO CHE VANTA UN NETWORK DI OLTRE 60 STAZIONI DI SERVIZIO ESTESE IN GRAN PARTE DELLE PROVINCIE DEL

S

PAOLO ALTIERI

SAN MAURIZIO CANAVESE

i allarga sempre più il net work italiano delle stazioni di rifornimento di metano liquido. È la giusta risposta a un mercato in forte crescita, dove la domanda per truck alimentati a LNG cresce proporzionalmente con l’apprezzamento che trasportatori manifestano nei confronti di veicoli che garantiscono livelli di potenza del tutto equiparabili a quelle dei tradizionali camion a gasolio e un’au tonomia in grado di sod disfare le esigenze della lunga distanza. Anche in Piemonte cresce la rete delle stazioni LNG grazie alla recente inaugurazione del nuovo punto rifornimento di San Mauri-

zio Canavese, a pochi chilometri da Torino e in un punto strategico per la mobilità dei mezzi pesanti nel Nord-Ovest della Penisola. Alla cerimonia d’inaugurazione era presente anche Scania, costantemente impegnata nel guidare il cambiamento verso un trasporto sostenibile, che ha affiancato l’a zienda proprietaria dell’impianto Rete Spa, Rete Spa, società con sede a Torino e attiva dal 1986 nel settore petrolifero, vanta un network di oltre 60 stazioni di servizio estese in gran parte delle province del Piemonte: Torino, Novara, Verbania, Biella e Vercelli oltre a due aree autostradali, Gran Bosco Est e Ovest, sulla A32 Torino-Bardonecchia. La forte e continua attenzione all’am-

PIEMONTE. NELL’OCCASIONE CONSEGNATI 10 SCANIA LNG A CONVOY SPED ITALIA.

biente e la sua propensione all’innovazione e a sperimentare nuove soluzioni per una mobilità eco-sostenibile, hanno portato la società a sviluppare un progetto dedicato al metano liquido con un proprio marchio: Blu, ovvero la business unit nella quale convergono tutte le attività legate allo sviluppo di carburanti alternativi con particolare riferimento al metano liquido e al biometano. Dopo l’apertura della stazione LNG di Poirino (To) nel lontano 2012 e quella di Bei nasco (To) nel 2018, il pro gramma di sviluppo di Blu si consolida con l’apertura della nuova stazione LNG di San Maurizio Canavese. “Con questo progetto guardiamo al futuro, promuoven-

Teseo Bastia, Amministratore delegato di Rete Spa.

Maurizio Fanzaga, titolare Autotrasporti Fanzaga e amministratore C.T.E.

“Per noi il trasporto di opere d’arte è una missione”

T

itolare della Autotrasporti Fanzaga di Pozzuolo Martesana (Mi), Maurizio Fanzaga, 50 anni, è anche uno degli amministratori di C.T.F., Consorzio trasportatori frigoristi di Nogarole Rocca. Non è un caso dal momento che le attività nel settore della famiglia Fanzaga nascono nel 1963 proprio nel comparto dei trasporti refrigerati. “Tutto ha origine da mio padre Giuseppe che insieme ai suoi fratelli avviano l’azienda nella prima metà degli anni Sessanta - racconta Maurizio Fanzaga - Io sono arrivato nel 1995, dando il via a un processo di sviluppo e crescita grazie alla diversificazione del business tra il trasporto per la

Grande Distribuzione Organizzata e il trasporto di opere d’arte, un settore molto importante alla cui specializzazione siamo giunti perché volevo dimostrare tutta la nostra professionalità e serietà. Abbiamo effettuato molti trasporti di opere d’arte, anche per il Vaticano. Quando si parla di opere d’arte si tratta di trasporti preziosi e importanti”. La flotta della Fanzaga è composta da una trentina di veicoli, quasi tutti Scania. “Lavoriamo per il 50 per cento per la GDO e per il 50 per cento per il mondo dell’arte, mentre a livello di Consorzio disponiamo di circa 350 veicoli tutti adibiti alla GDO. Rinnoviamo i

mezzi in media ogni tre anni, che salgono a cinque per i veicoli a metano. Ne abbiamo 10 già in flotta mentre ne abbiamo ordinati altri 6, sempre Scania 410 cv”. È già operativo un ordine di ben 40 veicoli Scania, di cui 25 a metano liquido, che andranno entro fine anno ad arricchire il parco mezzi del Consorzio C.T.F.. “Nel 2018 è andata abbastanza bene aggiunge Fanzaga - in virtù del fatto che avendo diversificato il business riusciamo ad avere una marginalità ancora positiva. Lavoriamo su rotte nazionali e regionali per la GDO, soprattutto nel Nord e Centro Italia, e su rotte nazionale e internazionali per quanto riguarda il trasporto

di opere d’arte, soprattutto in Francia, Gran Bretagna, Germania e Russia. Le prospettive per il 2019 sono buone anche per merito dei veicoli a metano che ci stanno dando ottimi risultati sia dal punto di vista dell’immagine che del risparmio economico. Nel 2018 abbiamo consuntivato un fatturato di circa 4 milioni di euro che contiamo di elevare a 5 nel 2019”. Per Maurizio Fanzaga e il suo team il difficile e complesso mestiere del trasportatore è una passione che non teme le sfide: “Facciamo i trasportatori e continueremo a farlo nel migliore dei modi, sia dal punto di vista economico che ecologico”, conclude.


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È STATA LA SOCIETÀ CAPITANATA DA ALDO BERNARDINI A REALIZZARE L’IMPIANTO TORINESE

“HAM ITALIA GUIDA L’AVANZATA DELL’LNG” È

un fiume in piena il metano liquido che scorre lungo le direttrici del trasporto italiano. L’apertura della nuova stazione di rifornimento di San Maurizio Canavese è una delle molte altre inaugurazioni che interessano e interesseranno la rete del metano liquido. La crescita del network LNG va di pari passo con il forte aumento delle vendite di veicoli alimentati a gas naturale liquido. “È un momento di forte espansione - dice Aldo Bernardini, Responsabile tecnico e Amministratore di HAM Italia, la società specializzata che ha curato il progetto e la realizza-

do i valori dell’innovazione tecnologica e dell’eco-sostenibilità - ha dichiarato Teseo Bastia, Amministratore delegato di Rete Spa - L’obiettivo del progetto Blu è promuovere nuovi combustibili, basati sull’innovazione tecnologica e sullo sviluppo di forme di mobilità alternative ed ecosostenibili. Blu sta lavorando per avere una filiera realmente virtuosa, il target che si pone è di poter rifornire i mezzi sulle sue stazioni con biometano prodotto direttamente o in partnership”. La cerimonia d’inaugurazione della stazione di rifornimento è stata inoltre l’occasione per consegnare 10 veicoli Scania LNG a Convoy Sped Italia Srl, azienda con sede a Ciriè (To) che ha scelto Scania e la concessionaria Scania Piemonte per rinnovare la propria flotta grazie a vei coli estremamente all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità. I veicoli a metano liquido consegnati a Convoy Sped Italia, dotati di motore da 13 litri con coppia massima di 2.000 Nm e 410 cv di potenza massima, sono pensati per le missioni a lunga distanza, grazie a un’autonomia che arriva a 1.100 km e a prestazioni paragonabili a un motore diesel di pari potenza. Infatti, grazie al nuovo Opticruise di quinta generazione, i truck offrono cambi marcia rapidi e fluidi garantendo eccellenti livelli di guidabilità, erogazione di coppia e comfort. Sul fronte della sostenibilità, assicurano una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 15 per cento con l’utilizzo di metano di origine fossile, mentre con il biometano la riduzione arriva fino al 90 per cento. “I veicoli a metano rappresentano attualmente una soluzione estremamente interes-

zione dell’impianto di proprietà di Rete Gas e HAM Italia è molto impegnata sul territorio nella realizzazione di nuovi impianti. Nell’immediato sono previste altre inaugurazioni a Chieti, Lonato (Bs) e Ferentino (Fr) e altre ne seguiranno fino alla fine dell’anno e anche dopo. In pratica, ogni capoluogo di provincia del Centro-Nord Italia è destinato a essere presto ampiamente coperto ed è iniziata anche l’espansione al Sud”. HAM Italia è in grado di assicurare la realizzazione di impianti modernissimi e tecnologicamente avanzati, in virtù della grande ex-

pertise acquisita grazie a una lunga e solida esperienza sul campo. “L’impianto di San Maurizio Canavese, che ha richiesto un investimento di circa 700mila euro, a cui naturalmente vanno poi aggiunti i capitali che Rete Gas ha dovuto preventivare per le infrastrutture della stazione di servizio, rappresenta lo stato dell’arte della produzione. Tra i particolari che lo caratterizzano c’è la doppia erogazione di metano liquido e l’impiego di pistole a bassissime o nulle emissioni di vapore, a garanzia della massima sicurezza”.

Il momento del taglio del nastro all’inaugurazione dell’impianto LNG della società Rete in quel di San Maurizio Canavese.

sante per il mercato italiano, sia alla luce della riduzione di CO2, che dell’autonomia garantita e delle prestazioni paragonabili a quelle offerte dai motori diesel - ha commentato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania - Sono sempre di più le aziende di trasporto che scelgono questo tipo di mezzi e che hanno compreso la necessità di investire in soluzioni di trasporto sostenibili, sia dal punto di vista economico che ambientale. È quindi di fondamentale importanza garantire lo sviluppo della rete infrastrutturale in punti strategici come quello individuato da Rete Spa, così da assicurare una continua diffusione di queste soluzioni di trasporto, rispettose dell’ambiente”.

“Lavorare sulla sostenibilità vuol dire lavorare tutti insieme - ha detto ancora Fenoglio nel suo intervento - Più che un progetto tecnologico occorre parlare di un progetto culturale. Da parte sua, Scania crede molto nella sostenibilità abbinata alla sicurezza. Purtroppo, il veicolo industriale è ancora visto come inquinante, poco sicuro e ingombrante, senza tener conto che l’86 per cento delle merci viene trasportato proprio su gomma. Se dunque il trasporto e i trasportatori non vengono visti come strategici avremo un Paese non competitivo. Non a caso, il Pil di un Paese è strettamente collegato al sistema logistico”. Scania propone sia soluzioni a metano compresso

che a metano liquido per cabinati e trattori. “La disponibilità di mezzi che garantiscono autonomia fino a 1.100 km e potenza ha determinato un forte sviluppo della domanda e la conseguente diffusione di impianti di rifornimento - ha spiegato Fenoglio - Il metano liquido sta avendo molto successo perché oltre alle prestazioni equivalenti al gasolio offre un concreto vantaggio sui consumi di chili rispetto ai litri del gasolio inferiori del 10-11 per cento, nonché costi alla pompa differenti del 25-30 per cento: combinando i due fattori si arrivano a risparmiare diverse migliaia di euro all’anno. Se per esempio un trasportatore percorre cir ca 120mila chilometri all’anno

arriva a risparmiare circa 12mila euro”. Nel corso dell’evento di San Maurizio Canavese è stato anche messo in evidenza il ruolo di azienda protagonista attiva della sostenibilità, nel nome dei veicoli a metano liquido di Scania, del C.T.F., Consorzio trasportatori frigoristi di Nogarole Rocca (Vr), di cui fa parte la Autotrasporti Fanzaga Srl di Pozzuolo Martesana (Mi). “Oggi l’unica soluzione concreta per un trasporto sostenibile di merci e persone è rappresentata dall’utilizzo del gas naturale, la nuova declinazione per una mobilità a CO2 negativa: metano compresso (CNG), ancor più metano liquefatto (LNG) oppure biometano - ha evidenziato

Licia Balboni, Presidente di Federmetano - È incredibile pensare come dagli scarti agri coli e zootecnici e dalla For su possiamo ottenere l’energia per muoverci. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che vede 2.000 mezzi circolanti a LNG, con un incremento dell’immatricolato del 130 per cento dal 2018 al 2019 e con una rete decuplicata dal 2015 a oggi, con ben 45 punti vendita attivi e altri 28 in progetto. L’unico limite è rappresentato dall’approvvigionamento sul suolo italiano, limite che verrà presto superato dall’apertura del primo hub LNG small scale di Ravenna a inizio 2021. Certamente la zona di Torino e il Piemonte in generale oggi han no un vantaggio competitivo nel reperimento della ma teria prima che proviene principalmente da Marsiglia e Barcellona. Ci auguriamo comunque che la rete possa o mo geneamente svilupparsi anche al Centro e Sud Italia, esempi di impianti virtuosi li a bbiamo a Salerno e a Brindisi”. “Finalmente in Italia stanno partendo i primi progetti che, tra pochi mesi, porteranno alla produzione di biometano liquefatto a partire da sottoprodotti agricoli - ha aggiunto Lorenzo Maggioni, Responsabile Ricerca e Sviluppo del Consorzio Italiano Biogas - I soci del Consorzio Italiano Biogas, usando il modello del ‘Biogasfattobene’, potranno in questo modo avere un ruolo importante e attivo nella lotta al cambiamento climatico. Secondo le no stre stime, entro il 2022 riusciremo a produrre almeno mezzo miliardo di metri cubi all’anno di biometano avanzato, sia in forma gassosa che liquefatta”.

Alessio Morabito, Responsabile Logistica Convoy Sped Italia

“Il metano liquido è una risorsa per l’intermodalità”

A

zienda con una precisa vocazione green, Convoy Sped Italia scommette sul metano liquido. “L’inaugurazione della nuova stazione di rifornimento di San Maurizio Canavese è un evento molto importante per la nostra a zienda, impegnata in un forte piano di investimento sui veicoli a gas liquido e sullo sviluppo dell’intermodalità - dice Alessio Morabito, Responsabile Logistica di Convoy Sped Italia, 37 anni, figlio del fondatore Francesco che ha dato il via all’attività una quarantina di anni fa - Ci troviamo molto bene con i camion a gas, sia come prestazioni che dal punto di vista dei consumi. I nostri clienti poi sono particolarmente attenti alla

parte eco della loro attività”. La crescita costante di Convoy è andata di pari passo con lo sviluppo di una matura coscienza ambientalista. “È forte l’attenzione che riserviamo alla parte eco - conferma Alessio Morabito - Sul metano liquido abbiamo investito per 10 camion che rientrano nella generale strategia di sviluppo dell’intermodalità: vogliamo, nel prossimo futuro, ridurre al minimo la parte di trasporto su strada, e quel poco che rimane sarà tutto appannaggio dei camion a gas. Già oggi il 50 per cento del nostro lavoro viene svolto da treno e nave”. Con sede principale a Ciriè, dove è ubicata la divisione logistica, Convoy Sped Italia è presente da 15

anni anche in Ungheria, vicino alla capitale Budapest, e a Vado Ligure (Sv) per i lavori portuali. I dipendenti del gruppo sono 150. “Prevediamo che il 2019 sarà un anno migliore rispetto al 2018: anche se l’economia è stagnante riteniamo che l’uso di mezzi ecologici unitamente a ferrovia e nave riesca a farci fare un ulteriore passo avanti.”, spiega Morabito. La flotta Convoy comprende circa 100 mezzi, sia Scania che MAN, sia a gasolio che a gas, con l’aggiunta di 250 rimorchi. “Il nostro core business è la specializzazione nel trasporto di pneumatici - aggiunge Alessio Morabito Trasportiamo sia gomma finita che semilavorati per la pro-

duzione, in via intermodale, soprattutto in Germania e Benelux. Collaboriamo con Michelin da 40 anni, siamo sia clienti che fornitori”. “Sicuramente continueremo sulla strada dell’acquisto di ulteriori mezzi alimentati a metano liquido - conclude Morabito - Vogliamo progressivamente diminuire l’impiego di mezzi a gasolio e porci in direzione dell’innovazione sostenibile. Mio pa dre ogni giorno ci consiglia per il meglio e sia io che mia sorella Martina che si occupa di amministrazione cerchiamo di mettere a frutto i suoi consigli e insegnamenti. Il mondo dei trasporti richiede grande impegno, cultura del lavoro e sacrifici”.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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LUNGO UN PERCORSO AUTOSTRADALE DI 306 CHILOMETRI SONO STATI CONSUMATI UN TOTALE DI

66,1 KG DI

METANO LIQUIDO, CON

21,9 KG PER 100 CHILOMETRI. TENENDO CONTO DI

UNA MEDIA DI

UN COSTO DEL METANO LIQUIDO ALL’AVVIO DEL TEST DRIVE DI 0,949

EURO/KG, LA SPESA TOTALE PER IL CARBURANTE È

62,7 EURO. IL NUOVO

RISULTATA PARI A

MOTORE A METANO

SCANIA DA 13 LITRI HA PRESTAZIONI DEL TUTTO PARAGONABILI A UN PROPULSORE DIESEL DI PARI POTENZA ASSICURANDO PERÒ UNA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI

CO2 FINO AL 15 PER CENTO CON L’UTILIZZO DI METANO DI ORIGINE FOSSILE E FINO AL 90 PER CENTO CON IL BIOMETANO.

SU STRADA / SCANIA G 410 A4X2NA LNG

La lunga marcia del metano liquido

S

FABIO BASILICO PIACENZA

cania vince la sfida della lunga distanza con il metano liquido mettendo a segno risultati più che sod disfacenti nel

test drive condotto a bordo del nuovo G 410 A4x2NA LNG, con partenza e arrivo alla stazione di rifornimento LNG Eni di Piacenza, in via Caorsana 41, a pochi chilometri dall’uscita di Piacenza Sud dell’autostra-

da A1. Lungo un percorso autostradale di 306 chilometri sono stati consumati un totale di 66,1 kg di metano liquido, con una media di 21,9 kg per 100 chilometri. Tenendo con to di un costo del metano liquido al-

l’avvio del test drive di 0,949 Euro/Kg, la spesa totale per il carburante è risultata pari a 62,7 Euro. Accompagnati dal team driver Scania Mikael Jederud prendiamo confidenza con il trattore della nuova

generazione del Grifone, in appariscente livrea Bamboo Green e sleeper cab CG20N. La cabina G20 affianca le altrettanto recenti proposte sleeper cab R20 e S20 all’interno della gamma Scania. Il focus che ha

portato gli ingegneri del Grifone ha sviluppare queste nuove tipologie di cabine è il trasporto su lunga distanza e il desiderio di soddisfare le richieste di spazio e comfort di al ta qualità dei clienti trasportatori. L’equipaggiamento interno della cabina G20 è prov visto di numerosi accessori per il comfort, la sicurezza e la funzionalità di utilizzo dello spazio. Oltre al comodo letto c’è spazio per lo stivaggio di un’unità frigorifera particolarmente utile per la con servazione di cibi e bevande. COME UN DIESEL DI PARI POTENZA

Il nuovo motore a metano Sca nia da 13 litri (con coppia massima di 2.000 Nm e potenza massima di 410 cv) ha prestazioni del tutto paragonabili a un propulsore diesel di pari potenza. Le cose differiscono invece sul fronte della sostenibilità: il metano assicura una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 15 per cento con l’utilizzo di me tano di origine fossile, men tre con il biometano può garantire una riduzione fino al 90 per cento.

Tabella

Consumi

La prova dello Scania G 410 A4x2NA LNG è stata effettuata lungo il percorso di 306 chilometri segnando un consumo di 21,9 kg di LNG per 100 chilometri.

Percorso: Piacenza stazione Eni - Alessandria - Milano Piacenza stazione Eni Km: 306 Kg: 66,1 Media kg/100 km: 21,9 Velocità media: 75 km/h Costo Euro/Kg: 0,949 euro Spesa totale: 62,7 euro


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Pagina 21 L’OC13 fa la differenza

frenate e si riduce la resi-

la CarTa d’idenTiTà

Cognome: Scania Nome: G 410 A4X2NA LNG Cabina: CG20N Colore cabina: Bamboo Green Dimensioni: lunghezza 6.121 mm, larghezza 2.600 mm, altezza 3.288 mm. Configurazione assi: 4x2 (trattore con semirimorchio, 44 t). Motore: Scania OC13; Carburante: metano; 6 cilindri in linea; 4 valvole per cilindro; livello ecologico: Euro 6; controllo emissioni: Scania EGR e convertitore catalitico a tre vie; cilindrata: 13 litri; potenza max: 302 kW/410 cv a 1.900 giri/min; coppia max: 2.000 Nm a 1.100-1.400 giri/min. Cambio: Scania GRSO905R 12+2; Scania Opticruise. Retarder: Scania R4100D (4.100 Nm, 500 kW). Performance modes: Economy, Standard, Power. Pneumatici: 315/70 R22.5 (anteriori), 315/70 R22.5 (posteriori). Serbatoi metano: RH 340 litri, LH 400 litri.

nella proposta Scania di motorizzazioni alternative a disposizione della nuo va generazione di truck del Grifone. Basato sull’apprezzato 13 litri della Casa, il motore a metano da 410 cv lavora in base ai principi termodinamici del ciclo Otto. Solitamente questa tipologia di propulsori prevede più brevi intervalli di manutenzione rispetto ai motori a gasolio; nonostante questo, i tecnici Scania sono riusciti a ottenere un intervallo di manutenzione più lungo (45mila km), lavorando sui singoli dettagli del l’u nità. Un punto a favore dei motori a gas è la generale mag giore silenziosità rispetto ai colleghi diesel, il che li rende particolarmente indicati per le applicazioni in ambito urbano. Il nuovo 13 litri a gas è sempre accoppiabile con Sca nia Opticruise, ovvero la trasmissione automatica del costruttore svedese. Ciò si traduce in una più alta efficienza di cambiata e in un maggior comfort per l’autista. UN PASSO AVANTI NEL FUTURO

Un punto a favore dei motori a gas è la generale maggiore silenziosità rispetto ai propulsori diesel.

Su strada abbiamo anche apprezzato l’elevata funzionalità di un dispositivo altamente tecnologico come lo Scania AiCC full speed ran ge, ovvero il Cruise Control adattivo intelligente che se gna un passo in avanti nella di rezione del futuro platooning. Il sistema è in grado di identificare un altro autocarro o autobus antistante e, sfruttando i dati delle mappe, regolare costantemente la distanza tra i due veicoli. In tal modo si evitano inutili

stenza all’aria, pur mantenendo sempre una distanza di sicurezza. Il tutto va a vantaggio della riduzione dei consumi. ANCHE I CONSUMI SONO RIDOTTI

Lo Scania AiCC full speed range può essere definito come pun to di partenza per dare vita al platooning. Nonostante i veicoli non comunichino tra loro tramite un’interfaccia vehicle-to-vehicle (V2V), si tratta comunque di un importante pro gresso tecnologico che con sente ai clienti del costruttore svedese di iniziare a testare le funzionalità del platooning nelle proprie attività. Il fatto che alcuni veicoli per il trasporto lungo raggio in alcuni tratti viaggino in scia non è certo una novità. Tuttavia, ora Scania permette di farlo in tutta sicurezza riducendo inutili frenate e assicurando un maggior risparmio di carburante. Naturalmente, la scelta di utilizzare questa funzionalità spetta ancora al l’autista. Al tempo stesso, è il conducente del veicolo che decide a quale distanza dal mezzo che lo precede vuole attivare il sistema. Per identificare il tipo di veicolo in avvicinamento vengono utilizzati la telecamera e il radar di bordo; il risultato è indicato da un simbolo nel quadro stru menti. In diverse occasioni lungo il percorso abbiamo potuto constatare l’efficacia dell’AiCC Plus che in effetti contribuisce alla già ragguardevole efficienza del veicolo alimentato a metano liquido.


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IL NOLEGGIATORE FRANCESE LANCIA LA SUA OFFENSIVA

Fraikin debutta nell’ecologia:

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MAX CAMPANELLA CUNEO

uando l’unione fa la forza. SEA (Soluzioni Eco Ambientali) è un’azienda giovane, nata nel 2013, che entra in punta di piedi, forte del suo dinamismo e della sua competenza, in un mondo caratterizzato da cliché difficili da cambiare qual è quello della raccolta rifiuti. Con l’arrivo di una nuo va generazione di dirigenti (fenomeno che sta avvenendo nell’intero settore dell’igiene ambientale), SEA punta sulla qualità e incrocia Tecnoindustrie Merlo, braccio della cuneese Merlo Group operativo nella realizzazione di attrezzature per i servizi ecologici. Per proseguire la sua affermazione nel la gestione degli appalti SEA necessita di un partner affidabile: lo trova in Fraikin, leader europeo nel noleggio di veicoli industriali, che accanto al core business di trattori e motrici lancia la sua offensiva nelle nicchie di mercato, dalle cisterne alimentari ai trasporti eccezionali ai veicoli per la raccolta rifiuti. Dall’unione di tre realtà eccellenti nasce la prima fornitura Fraikin nel settore dell’ecologia: 12 u nità di Renault Trucks Maxity da 35 quintali, di cui due a vasca semplice da 5 mc, e dieci minicompattatori monopala, sempre da 5 mc, allestimento eseguito da Tecnoindustrie Merlo. SEA nasce nel 2013 e negli anni ha saputo crescere con coraggio e determinazione. Il 2017 è l’anno in cui il giovane ingegnere Oliviero Vigna Suria, dal 2013 Direttore Generale accanto al l’Amministratore Unico Giovanni Teppati Gac, segue un master in Business Administration e diventa Procuratore dell’azienda. “Abbiamo reciso - spiega l’ingegner Vigna Suria - i cosiddetti rami secchi, privilegiando contratti remunerativi. Nel 2017 abbiamo stretto partnership con istituti bancari che hanno cre-

duto e sostenuto la nostra iniziativa, aiutando a far crescere l’azienda”. Il 2017 si chiude con un giro d’affari di 6,6 milioni, che l’anno scorso salgono a 8 milioni. Quest’anno è previsto il raddoppio del fatturato, che raggiungerà i 16 milioni, seguendo un’onda lunga che sta portando SEA ad affermarsi nella gestione di appalti difficili, come quelli di Roma, Cinque Terre, Alba-Barolo e Lago Maggiore (isole comprese), nei quali l’azienda piemontese sta dimostrando la sua capacità risolutiva portando risultati di tutto rispetto, in termini di servizio all’utenza e ottimizzazione dei costi. Da società a conduzione familiare SEA si trasforma e

segue il suo percorso di crescita sostenibile. Oggi conta 235 dipendenti, di cui 220 autisti, che saliranno a 290 entro fine anno, grazie alla gestione dell’appalto dell’Alto Garda, a forte vocazione turistica. SEA opera in Piemonte, Lombardia, Liguria, Lazio e Trentino-Alto Adige. La flotta conta 150 mezzi di proprietà, dal Piaggio Porter di ogni portata fino agli scarrabili con o senza gru passando dai trattori: accanto al partner tradizionale Iveco si sta affermando Scania e di recente si conta una fornitura MAN. Particolare rilevante: il noleggio è e sarà sempre più un servizio utilizzato da SEA per ottimizzare la gestione del parco veicolare e

migliorare la redditività degli appalti acquisiti. Nel parco SEA c’è tutto quello che serve per gli appalti pubblici, che rappresentano il 95 per cento del suo business, con margine di crescita nel settore privato. AMPIA DIVERSIFICAZIONE

Sul piano della flotta la strategia della dirigenza punta sull’ampia diversificazione e la disponibilità di veicoli sempre pronti e affidabili per dare un servizio ai cittadini delle aree territoriali gestite. “I veicoli che ci servono presentano allestimenti complessi, che richiedono manutenzione accurata e as-

sistenza specializzata quando si presenta un problema, da parte di operatori che sap piano occuparsene in maniera adeguata - aggiunge l’ingegner Vigna Suria - Sono macchine che lavorano tanto e devono essere pronte: se si presenta un problema il sabato mattina, occorre risolverlo in fretta, altrimenti succedono i disastri sulle strade cui siamo abituati ad assistere al telegiornale, che in casi come quello di Roma raggiungono l’ennesima potenza”. La sfida è stata raccolta da Fraikin, che nella sua affermazione in Italia sta investendo anche in settori paralleli al core business di trattori e motrici: a pochi mesi dall’esordio nel trasporto ecce-

zionale con un MAN TGX a Michael Colombi Man zi e nelle cisterne alimentari con 40 unità a ITT, la filiale italiana del noleggiatore francese fa il suo debutto nel trasporto rifiuti con i 12 Renault Trucks Maxity allestiti ad hoc e già operativi con SEA a Novello, in zona Alba, e Riva del Garda. “Per Fraikin - spiega Diego Pellicioli, Sales Director Frai kin Italia si tratta dell’esordio ufficiale nel settore dopo mesi di attenzione nella scelta di una figura dedicata, nella persona di Carmine Elia, e di fornitori di qualità. È stato studiato un progetto ad hoc e sono lieto di raggiungere questo risultato con due aziende all’avanguardia

A CAPO DELLA STRUTTURA UN MANAGER D’ESPERIENZA QUAL È CARMINE ELIA

NASCE UNA BUSINESS UNIT INTERAMENTE DEDICATA AL SETTORE DELL’ECOLOGIA L a fornitura SEA segna lo sbarco ufficiale di Fraikin Italia nel competitivo segmento della raccolta urbana dei rifiuti. Nella più ampia strategia di affermazione nel nostro Paese del noleggiatore francese, la filiale italiana - guidata dall’Amministratore delegato Claudio Gariboldi - individua nell’igiene ambientale uno dei territori sui quali puntare per proseguire l’onda lunga di una crescita che, nel giro di tre anni di piena operatività, ha portato la flotta Fraikin a superare le 800 unità e viaggiare verso le 900. Timoniere dell’offensiva commerciale è Diego Pellicioli, da febbraio 2017 Sales Director, che nello sviluppo della sua squadra ha scelto per il settore dell’ecologia Carmine Elia, classe 1971, napoletano. “Con Elia spiega Pellicioli - stiamo costruendo una vera e propria Business Unit dedicata al settore, che richiede specifiche expertise in termini di risorse umane dedicate, partnership con fornitori e allestitori e competenza della Rete assistenziale. Sarà una Business Unit operativa sul territorio nazionale al cui sviluppo stiamo lavorando congiuntamente. L’obiettivo è favorire la conoscenza e diffusione del noleggio

tra gli operatori leader del settore, illustrarne loro i vantaggi e costruire un network efficiente che rispecchi fedelmente l’idea di noleggio di qualità che propone Fraikin in tutti gli ambiti nei quali opera”. Sul potenziale di sviluppo Carmine Elia ha le idee chiare. “Il trend del noleggio nell’igiene urbana - spiega il Responsabile della Business Unit dedicata all’ecologia - è in forte ascesa: solo nel segmento dei compattatori siamo passati in tre anni dal 6 a circa il 30 per cento di quota di veicoli noleggiati, ovvero da circa 200 a oltre 700 unità su un totale di immatricolato di circa 2.500 unità”. Il primo approccio delle aziende verso il noleggio ha quasi sempre motivazioni di tipo economico-finanziario: qual è la strategia di Fraikin? Soddisfare queste attese o puntare sul lungo termine? “Nessun business - risponde Carmine Elia - può crescere se viene meno la solidità delle aziende. A fronte di una domanda in forte crescita, la nostra strategia è confrontarsi con il cliente, ascoltarlo nelle sue motivazioni, comprendere quali siano le sue necessità e qual è il percorso che intende affrontare sul piano del business. Dopodiché in-

sieme si realizza un progetto ad hoc, che consideri tutte le variabili che rappresentano la regola nel settore dei rifiuti: quelle che andiamo a consegnare sono macchine che si usurano, che entrano in contatto con ogni tipo di liquami, e che sono preziose per il loro utilizzo, se si fermano creano seri danni alla collettività. Per evitare ogni problema si analizza ad esempio l’eventualità di aggiungere una o due

unità in più noleggiate, in modo da affrontare eventuali problematiche con maggiore serenità”. Quali sono i vantaggi derivanti dal noleggio per gli operatori dell’igiene urbana? “Fraikin - dice ancora Elia - apporta a questo mondo la sua capacità di essere flessibile e di essere di supporto al cambiamento. Con il noleggio l’operatore può provare nuove attrezzature, non perde tempo nell’essere operativo quando si aggiudica un appalto, non deve seguire tutti i fornitori, attività onerosa per chi possiede un parco interamente di proprietà, e ha la certezza della spesa, non solo per manutenzione ma in generale come costo operativo”. Qual è la “chiave di differenza” di Fraikin nel settore dei rifiuti? “Fraikin - afferma Carmine Elia in conclusione - accompagna l’azienda per l’intera durata del noleggio, sostenendola anche nella gestione dei picchi di lavoro. Stiamo studiando soluzioni di noleggio a lungo termine stagionali, che permetteranno agli operatori di avere i veicoli sempre disponibili, all’occorrenza, a condizioni economiche vantaggiose”.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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NELL’IGIENE AMBIENTALE CON 12 UNITÀ ALL’AZIENDA TORINESE

maxi consegna alla SEA

LA FLOTTA DI RENAULT TRUCKS MAXITY, DUE VASCHE SEMPLICI E DIECI MINICOMPATTATORI, ALLESTITI DALLA CUNEESE

TECNOINDUSTRIE MERLO, È GIÀ OPERATIVA A NOVELLO, IN ZONA ALBA, E A RIVA DEL GARDA. NATA NEL 2013 COME SOCIETÀ A CONDUZIONE FAMILIARE,

SEA STA

CONOSCENDO UNA FASE DI FORTE SVILUPPO, CON IL FATTURATO CHE CRESCE COSTANTEMENTE FINO A UNA PREVISIONE DI RADDOPPIO QUEST'ANNO A UN

16 MILIONI DI EURO. “SIAMO SOLO ALL'INIZIO: TOTALE DI

INTENDIAMO AFFERMARCI NEL SETTORE RITAGLIANDOCI UN RUOLO DA LEADER ANCHE NELL’AMBITO

quali SEA e Tecnoindustrie Merlo, entrambe di grande livello. Questa fornitura è l’inizio di uno sviluppo di Fraikin in un settore in cui crede molto e sta dimostrando di avere le carte in regola per maturare la giusta esperienza per ritagliarsi un ruolo da leader anche nell’igiene ambientale”. L’OBIETTIVO È CRESCERE

Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di SEA. “Siamo sempre in prima linea - afferma Vigna Suria nelle gare d’appalto e intendiamo crescere, ma in modo sostenibile: il noleggio è una soluzione che consente la giusta flessibilità e la possibilità di avere soluzioni rapide. Quando a ottobre 2018 ab-

biamo ottenuto l’appalto per la gestione di negozi, aziende e ristoranti nel cuore di Roma, i nostri mezzi sono entrati in servizio nel giro di due giorni. In questi casi il noleggio è un plus. L’importante è che il fornitore dia un servizio, non solo i mezzi: il noleggio deve essere accompagnato da risorse umane che abbiano la competenza per la manutenzione di veicoli allestiti come i nostri. Da questo punto di vista, in Fraikin e Tecnoindustrie Merlo abbiamo trovato interlocutori che comprendono le nostre necessità, soprattutto quando esse derivano da esperienze impegnative e avvincenti come l’appalto al Comune di Roma, per noi autentica sfida: stiamo risolvendo i problemi al tappeto e abbiamo bisogno di part ner che

credono come noi nella possibilità di farcela”. La fornitura SEA è solo parte di un progetto di ampio respiro avviato da Fraikin e Tecnoindustrie Merlo. “L’obiet tivo - dichiara Mar co Dal masso, Sales Manager Tecnoindustrie Merlo - è capitalizzare quest’esperienza per portarla all’attenzione di altri player sul territorio nazionale. Il modello fornito a SEA rappresenta l’eccellenza della gamma: ne vengono realizzate 300 unità l’anno frutto della produzione degli stabilimenti di Cuneo. Nel caso di SEA è stata scelta una livrea verde-arancio, mol to utilizzata in Europa, che richiama l’assonanza alla sostenibilità ambientale”. Seconda società del Gruppo Merlo per fatturato, negli ultimi due anni Tecnoindu-

strie Merlo ha effettuato importanti investimenti sull’area produttiva, in fase di raddoppio. “Nel 2018 - afferma Dalmasso - abbiamo registrato un aumento del 30 per cento di produzione e fatturato e anche quest’anno, rispet-

to a quello scorso, registriamo una crescita del 12 per cento. L’investimento attuato, per circa 7 milioni di euro, permetterà di espandere la produzione e sarà realizzato un nuovo impianto di verniciatura a polvere”.

DELL’IGIENE URBANA”,

DIEGO PELLICIOLI, SALES DIRECTOR FRAIKIN ITALIA. AFFERMA

Da sinistra: Oliviero Vigna Suria, Direttore Generale SEA; Carmine Elia, Responsabile Business Unit Ecologia Fraikin Italia; Marco Dalmasso, Sales Manager Tecnoindustrie Merlo; Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia, in occasione della consegna all’azienda del cuneese.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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IL 7-8 SETTEMBRE LA SESTA EDIZIONE DEL “TRUCK TEAM IN THE VALLEY”

Truck e trailer in riva al lago GLI ORGANIZZATORI SI PREPARANO A BISSARE IL SUCCESSO DELLO SCORSO ANNO: DOPO AVER SUPERATO QUOTA 180 PARTECIPANTI, QUEST’ANNO SI PREVEDE LO SBARCO A GERA LARIO DI 200 TRASPORTATORI, PROVENIENTI DA OGNI ANGOLO D’ITALIA E DALL’ESTERO, PRONTI A SFOGGIARE IL LORO MEZZO CON LE FAMIGLIE. SPONSOR UFFICIALE DEL 2019 MAN CENTER MILANO. CONFERMATO IL SOSTEGNO E LA PRESENZA DI EV INDUSTRIAL, CON VEICOLI KÖGEL E PIANI MOBILI TMT. CI SAREMO ANCHE NOI CON UN CORNER “IL MONDO DEI TRASPORTI”, PER LA PRIMA VOLTA MEDIA PARTNER DELL’EVENTO VALTELLINESE.

S

MATTEO GALIMBERTI MONZA

arà la cornice, decisamente suggestiva, del lago di Como, sulla foce del torrente Mera e ai piedi del Montemezzo. Sarà l’allegria e la voglia di stare insieme degli organizzatori, per un weekend all’insegna della spensieratezza. Sarà il desiderio di chiudere l’estate alla grande, in compagnia delle famiglie e degli amici. Forse sono un po’ tutti questi gli ingredienti che garantiscono il successo del “Truck Team in the Valley”, raduno di autotrasportatori che quest’anno giunge alla sesta edizione. L’evento 2019 si terrà come da tradizione a Gera Lario, sull’estremità settentrionale del lago di Como, location favorita da un ampio par-

cheggio che, provenendo dalla Strada Statale 340 (da entrambe le direzioni) è immediatamente visibile e favorisce l’accesso alle vicine rive del Lario. L’appuntamento è fissato per il fine settimana del 7 e 8 settembre e promette di garantire le tradizioni che finora hanno assegnato alla kermesse lariana il suo successo unitamente a una serie di novità: l’area food, finora dislocata su bito accanto all’ingresso principale, lascerà spazio a nuovi arrivi di autotrasportatori e sarà posizionata nell’adiacente campo di calcio, che sarà attrezzato con area giochi per bambini. “Quest’anno - spiegano Davide Ioli, Luca Scheffer e Simone Persenico, autotrasportatori valtellinesi del team degli organizzatori, costituito da una

Davide Ioli, Luca Scheffer e Simone Persenico, tre volontari dell’organizzazione che dà vita al “Truck Team in the Valley”.

la famiglia, approfittando dell’occasione per incontrare i propri colleghi, una volta tanto senza l’assillo di doversi rimettere al volante. Sponsor ufficiale dell’evento quest’anno è MAN Center Milano, che esporrà il meglio della gamma del costruttore di Monaco. Da sempre sostenitore dell’evento, EV Industrial - Concessionaria Kögel e TMT per Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Liguria - anche quest’anno conferma la sua presenza con veicoli del produttore di Burtenbach e piani mobili del produttore marchigiano. “L’evento di Gera Lario - afferma Demes Ziliani, timoniere di EV Industrial - è realizzato da un gruppo di trasportatori appassionati: ritrovavano i loro colleghi e ami ci nei raduni in giro per l’Italia, soprattutto a Napoli e nel Sud, e hanno pensato di ricambiare l’ospitalità organizzandone uno in Valtellina. Il nostro supporto vuole incoraggiarli: la location merita, non fosse altro che per la bellezza del posto”.

decina di persone - ci aspettiamo di raggiungere le 200 presenze: l’anno scorso ce ne aspettavamo 150 e abbiamo superato quota 180”. Nato originariamente come raduno organizzato dai trasportatori valtellinesi, che possono raggiungere comodamente Gera Lario provenendo da Nord, il “Truck Team in the Valley” negli anni è cresciuto come evento, richiamando l’attenzione di un numero sempre crescente di partner, sostenitori, costruttori e naturalmente autotrasportatori, che provengono da ogni parte d’Italia e persino dal l’estero, richiamati dalla possibilità di esporre il proprio compagno di lavoro, reso più bello che mai, avendo come scorcio il suggestivo paesaggio del Lario. L’aria aperta, le attrazioni per i bambini, gli stand - decisamente informali - dei fornitori rappresentano una ghiotta occasione per trascorrere un fine settimana con

Novità del 2019 ci saremo anche noi: allo stand di EV Industrial, cui rivolgiamo il nostro ringraziamento, gli autotrasportatori avranno l’occasione di conoscere i nostri prodotti editoriali, richiedere numeri arretrati, sottoscrivere un abbonamento al magazine “Il Mondo dei Trasporti” e tutti i partecipanti al raduno riceveranno in omaggio una copia del mensile. Dunque appuntamento a tutti a Gera Lario, per un primo weekend di settembre che ci avvii verso un inverno nel modo più entusiasmante e incoraggiante possibile. Per informazioni e prenotazioni è attiva la pagina ufficiale Facebook “Truck Team in the Valley”, si può scrivere via mail all’organizzazione a truckteaminthevalley@libero.it o si possono contattare direttamente i tre autotrasportatori Simone (339-8689524), Luca (349-8064594) e Davide (346-8016319).


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TOSCANDIA INVESTE SULLE NUOVE GENERAZIONI

Giovani leve scoprono il truck IN UNA FASE STORICA DI PROFONDO CAMBIAMENTO, CON LA TECNOLOGIA CHE GALOPPA, LE CONCESSIONARIE SONO CHIAMATE A MIGLIORARE LE ATTIVITÀ DI SERVICE. IL PROBLEMA? MANCANO FIGURE PROFESSIONALI CHIAVE QUALI MECCATRONICI E ACCETTATORI. IL DEALER TOSCANO HA SCELTO LA SUA STRADA: ENTRARE NELLE AULE E PORTARE I RAGAZZI ALLA SCOPERTA DEL TRASPORTO. “SE BEN ACCOMPAGNATI, FORMATI E RESPONSABILIZZATI SUPERANO FACILMENTE LE INIZIALI DIFFIDENZE ED EMERGE IN QUEESTO MODO LA LORO PASSIONE”, AFFERMA GIUSEPPE BARELLI, AMMINISTRATORE DELEGATO TOSCANDIA.

I

MAX CAMPANELLA CALENZANO

talia senza meccanici. Ne mancano 5mila e le aziende non li trovano. Franco Fenoglio, Presidente della sezione Veicoli Industriali dell’Unrae (Unione Nazionale Rap presentanti Autoveicoli Esteri), all’Autopromotec ha lanciato il suo appello: “Molti percepiscono quello del meccanico come un mestiere umile, invece si lavora in Officine 4.0, con strumenti elettronici che richiedono professionalità qualificate”. Ma cos’è concretamente possibile fare per affrontare quella che sta assumendo sempre più i contorni di un’emergenza? Toscandia, azienda operativa nel baricentro d’Italia, in Toscana, Umbria e Sardegna, dove commercializza veicoli industriali, veicoli commerciali e autobus, nuovi e usati, e si occupa del servizio di assistenza e post-vendita, ha scelto di investire direttamente sulle nuove generazioni. Il progetto del dealer toscano, Concessionaria Scania e Nissan, è iniziato lo scorso febbraio, quando Giuseppe Barelli, Amministratore delegato, ha fatto il suo esordio in tre classi - due per perito tecnico e una per meccanici dell’ITI di Firenze. “La nostra azienda - spiega Barelli, padre di due ragazzi in età scolare - da qualche anno ha avviato un confronto con gli istituti scolastici del territorio: ITI di Firenze, Opera della Madonnina del Grappa e Istituto di Ragioneria di Sesto Fiorentino. Finora la collaborazione ha avuto come risultato la realizzazione di stage nelle nostre sedi, esperienza che mi ha fatto comprendere quanto sia assolutamente sconosciuto tra i ragazzi il mondo dei veicoli da trasporto. Questo avviene se-

condo me perché c’è troppa distanza dal mondo del trasporto, che in un primo momento i giovani ritengono poco attraente”. Sulla base di questa consapevolezza, Giuseppe Barelli è salito in cattedra a illustrare il mondo del camion, dei furgoni e dell’autobus, in tutta la sua estrema varietà e complessità. “La prima reazione dei ragazzi - prosegue l’Amministratore delegato - è stata di estrema sorpresa: non immaginavano quanto ci fosse dietro un camion, van o autobus, settore che presenta per molti aspetti maggiore complessità rispetto a vetture e moto, sia sul piano delle tecnologie già ampiamente utilizzate sia sul piano delle op-

portunità lavorative che ne possono emergere”. L’idea di Barelli è che quel la del meccanico possa rappresentare una figura base dalla quale partire. “Oggi precisa il manager Toscandia - fare il meccanico esperto di camion vuol dire maturare un bagaglio di competenze che possono essere spese in futuro per fare carriera e posizionarsi all’interno di un’azienda. Il meccanico del camion odierno non è una persona che smonta e rimonta pezzi di ricambio, ma un meccatronico: deve conoscere le strumentazioni informatiche necessarie, sapersi collegare in rete, utilizzare software e saper leggere i resoconti dell’ispezione su un veicolo, per

poi procedere all’esame diagnostico e decidere, responsabilmente, che cosa fare, come procedere, con quali strumenti e richiedendo quali componenti”. Tutto il mondo che c’è “dietro” i veicoli professionali ha entusiasmato diversi giovani tra i 17 e 19 anni che secondo step del progetto Toscandia - hanno visitato la sede di Calenzano della Concessionaria, andando alla scoperta di accettazione e officina e provando l’ebbrezza di un giro sul truck. “Al termine della mezza giornata - racconta Barelli - più di uno di loro è sceso dal mezzo col desiderio di fare l’autista. Perché è un mondo che i ragazzi non conoscono e, se accom-

pagnati nel modo giusto, ne re stano affascinati. Bisogna insistere e fare in modo che progetti come questo rappresentino una sorta di gancio che vada a pescare la passione nei ragazzi che ce l’hanno senza saperlo”. La comitiva di alunni è stata suddivisa in quattro gruppi, che si sono alternati in altrettante stazioni: una alla scoperta del mondo del bus, dove hanno imparato com’è fatto un autobus, quali sono le prin cipali componenti; nell’officina dedicata ai veicoli leggeri hanno appreso quanto sia varia la geografia dei furgoni, dai semplici van agli allestiti, e la relativa necessità di sapere come agire in fase di assistenza; simpatica la

La formazione è un’attività fondamentale per far crescere passione e competenza tra gli addetti all’assistenza.

scel ta di aggiungere, nella stazione dedicata al camion, un piccolo test del tipo “trova l’errore”, con guasto appositamente simulato e sistema diagnostico con il quale esercitarsi; alla fine in coppia a bordo del camion in compagnia di un Master Driver, formatori di Scania che affiancano gli autisti professionisti nell’utilizzo dei moderni sistemi di assistenza alla guida. “Oltre al semplice come si guida - precisa Giuseppe Barelli - i ragazzi hanno scoperto che i camion moderni sono equipaggiati di sistema di frenata assistita, radar per evitare incidenti, guida parzialmente autonoma ecc.” Presente con i ragazzi anche Alessia Bettini, Assessore alla Smart City del Comune di Firenze, ente che sostiene Toscandia nel coinvolgimento delle giovani generazioni. “Il prossimo step - afferma Barelli - è la realizzazione di un corso post diploma, dedicato ai ragazzi che, usciti dalle superiori, entrano in Università. Con il patrocinio della Regione Toscana, insieme ad altre aziende del territorio e in collaborazione con la se de di Calenzano dell’Università di Firenze, partecipiamo a un bando per l’istituzione di un anno aggiuntivo al diploma: 770 ore, di cui 530 in aula e 240 di stage, concluse con attestato riconosciuto a livello nazionale e l’impegno da parte delle aziende coinvolte ad assumere almeno cin que partecipanti”. Numero che rappresenta la base per Toscandia. “Ci servirebbero - ammette Barelli almeno otto meccatronici e, a breve termine, anche accettatori, figure competenti nella pianificazione, nella diagnostica da remoto, nell’elaborazione dati. I trend sono chiari: la tecnologia fa passi da gigante, anche nelle motorizzazioni; le aziende di trasporto so stituiscono il tradizionale possesso del mezzo con nuove forme di acquisizione, che migliorino la disponibilità dei veicoli su base quotidiana; la Concessionaria deve investire sui servizi che, a loro volta, richiedono nuove figure specializzate in officina”. Qual è l’appello che, da ge nitore e imprenditore, rivolge ai ragazzi? “Prima di affacciarsi al mondo del lavoro - conclude Barelli - occorre capire qual è la propria attitudine e propensione, quali sono i talenti che possono met tere a disposizione dell’azienda in cui desiderano lavorare: se prendono coscienza dei propri talenti hanno già fatto il primo, importante passo. Inoltre rafforzare la propria attitudine al cambiamento e non smettere mai di imparare: viviamo una fase storica caratterizzata da continue evoluzioni e cambiamenti repentini; solo chi è pronto alla for mazione continua e costante ed è aperto al cambiamento potrà affrontare bene il mondo del lavoro”.


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SCANDIPADOVA PARTNER DI RIFERIMENTO PER PIOTTO SPEDIZIONI

Voilà, la pasta è servita

TUTTO HA ORIGINE NEL DOPOGUERRA, CON LINO PIOTTO CHE RECUPERA I “KARIOKE” TEDESCHI PER UTILIZZARLI PER IL TRASPORTO DELLA GHIAIA, NECESSARIA PER LA RICOSTRUZIONE, DALLE

BRENTA. I UGO E MARIO,

RIVE DEL FIGLI

TUTTORA IMPEGNATI NELL’AZIENDA, INIZIANO I SERVIZI PER I CONSORZI AGRARI E ACQUISTANO LE PRIME CISTERNE.

CON LA TERZA GENERAZIONE, NELLA PERSONA DI

SILVANO, L’AZIENDA PUNTA SUL TRASPORTO DELLA FARINA CONOSCENDO UNO SVILUPPO CHE LA PORTA ALLE ATTUALI DIMENSIONI. NEL 1992 FA CAPOLINO IL PRIMO SCANIA: È AMORE A PRIMA VISTA.

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MAX CAMPANELLA FONTANIVA

uando la protagonista è la pasta. Non è un er rore di scrittura. Quella della generazione dei Piotto di Fontaniva, in provincia di Padova, è una storia che s’intreccia con uno dei prodotti alimentari che rappresentano l’eccellenza italiana. Nel loro sviluppo, Trasporti Piotto prima e Piotto Spedizioni poi sono diventate un riferimento nel trasporto del componente principale della pasta, l’ingrediente che ne rappresenta la quintessenza e che, per primo, deve essere assolutamente di qualità quando si vuol portare in tavola un piatto di spaghetti di massima qualità: la farina. Nella loro affermazione sull’intero territorio nazionale, i Piotto hanno scelto Scandipadova, Concessionaria Scania, per la flotta di trattori, che oggi nella quasi totalità sono a marchio del Grifone. I Piotto cominciano con il trasporto nei tempi lontani. Siamo nel dopoguerra, Fontaniva esce dal conflitto con la voglia di risorgere rimboccandosi le maniche - tipica

del la popolazione veneta ma deve fare i conti con la necessaria ricostruzione: le bombe degli Alleati hanno lasciato il segno, con autocarri tedeschi - i cosiddetti Karioke - distrutti nei campi e l’assoluto bisogno di ghiaia per ricostruire il paese. Lino Piotto ha la passione per la meccanica e individua in quei ruderi di camion l’opportunità di mettere a frutto le sue capacità. Recupera i mezzi, li porta a casa e li ripara, trasformandoli in veicoli da carico che, raggiungendo le vicine rive del fiume Brenta, riforniscono di ghiaia i fontanivesi. Di certo Lino non può sapere che sta gettando le basi di quello che diventerà un riferimento nazionale nel trasporto su gomma. Terminata la ricostruzione, negli anni del boom a Fontaniva e dintorni si è sparsa la voce di quel camionista capace, che intanto aveva al suo fian co i figli Ugo e Mario. Negli Anni Sessanta sono le stal le e i consorzi agrari a chiedere ai Piotto il trasporto di mais e altre materie prime co me soia e grano. La domanda è in continua crescita e i Piotto per soddisfarla de-

vono investire sui mezzi: prima dell’inizio degli Anni Ottanta il trasporto in sacchi non va più bene, occorre puntare sulle cisterne. Quando, nel 1990, entra in azienda la terza generazione, nella persona di Silvano Piotto, la ditta conta 12 unità e si è specializzata nel trasporto di grano per i mulini. La filiera alimentare continua a

svilupparsi ma richiede sempre più complessità: nella flotta Piotto entra la prima cisterna a pressione costruita da OMEP, nella vicina San Bonifacio, che consente il trasporto e scarico del grano nei silos di stoccaggio senza alcuna manipolazione del prodotto. Nel 1992 Ugo Piotto acquista il primo Scania, usato,

dall’azienda Panizzolo: è amore a prima vista. “Sai che è proprio bello questo camion”, le sue parole al figlio Silvano di rientro da un viaggio. Da lì all’acquisto del nuovo non pas sano che tre anni: nel 1995 Paolo Rossi, fondatore di Scandipadova, consegna il primo veicolo nuovo del costruttore di Södertälje, che da quel momen-

Da sinistra: Chiara, Silvia e Silvano Piotto, in una stretta di mano con Carlo Rossi, seconda generazione al timone di Scandipadova; alla sua sinistra Daniele Piotto.

to diventa marchio pressoché unico della flotta, una sorta di “biglietto da visita” che accompagna la qualità del prodotto che viaggia con i camion Piotto. Dopo 13 anni di autista iniziati al volante di un Fiat 190-35 - nel 2003 Silvano Piot to dà vita a Trasporti Piotto Sas, nata dalla fusione delle due ditte individuali di papà Ugo e zio Mario, tuttora presenti in azienda, il primo con la sua competenza nella manutenzione, il secondo non di rado al volante dei mezzi. I Piotto sono a quel punto conosciuti per la capacità di un trasporto che non manipoli il prodotto, punto di forza che li rende partner perfetti per i grandi mulini, che per produrre la pasta hanno bisogno di iniziare da una farina incontaminata: i veicoli Piotto cominciano a caricare la farina dai mulini e la portano ai pastifici in tutta Italia, da nord a sud, nonché a quelli che negli ultimi anni stanno nascendo in Germania, Slovenia e Croazia, pastifici che la utilizzano come ingrediente base per produrre il piatto per antonomasia della nostra cucina

UN SETTORE CHE NON CONOSCE CRISI E CHE CHIEDE IL MASSIMO: NELLA FLOTTA IL PRIMO LNG

CON IL DEALER PADOVANO UN’AMICIZIA CHE VA OLTRE LA PARTNERSHIP PROFESSIONALE N el 2013 Silvano Piotto dà vita a Piotto Spedizioni, divenuta azienda principale che, con Trasporti Piotto, conta in totale 60 dipendenti, tra cui 55 autisti. Gradualmente entra in azienda la quarta generazione: Daniele, 20 anni, segue la parte logistica (ma all’occorrenza lava anche le cisterne) e chissà forse in futuro la brillante Chiara, 14 anni; a guidarli oltre al nonno, allo zio e al padre la madre Silvia, che si occupa di amministrazione. “Dal 2008 in poi - afferma Silvano Piotto - il fatturato è sempre in crescita: non abbiamo risenti-

to della crisi perché il mondo della pasta italiana non conosce crisi. Abbiamo chiuso il 2018 con un fatturato di circa 8 milioni rispetto ai 7,5 dell’anno precedente, per il 2019 le prospettive sono buone: quello della pasta e dei biscotti è un settore in forte crescita. Purtroppo le note vicissitudini di alcune banche venete hanno messo in difficoltà nostri clienti e fornitori: per quanto possibile abbiamo fatto del nostro meglio per venire loro incontro e sostenerli”. Un approccio “solidale” che rappresenta un

trade union con Scandipadova. “Quando chiamo i Rossi, per qualunque tipo di problematica - afferma Silvano Piotto - loro ci sono sempre: non è solo questione di professionalità, ma di rapporto umano, di amicizia instaurata da anni e di consapevolezza che ci si può sostenere l’un l’altro in caso di necessità”. I camion Piotto hanno in media 4-5 anni, sono seguiti per il post-vendita dalla vicina Officina Martini e sono allestiti con compressori e impianti idraulici operativi fino a un massimo di un milione di chilometri. Nella

flotta c’è anche uno Scania LNG, da tre mesi operativo in tratte della Pianura Padana. “Il riscontro - dichiara Piotto - è molto positivo, non escludiamo l’ipotesi di assegnare il veicolo a rotte di maggiore percorrenza: fatti due conti, in due anni di piena operatività si recupera l’investimento maggiore del prezzo d’acquisto”. Nel parco sono ben 13 gli Scania di nuova generazione, tra cui una nuovissima motrice a tre assi. “Nella parte finale dell’anno - afferma in conclusione Silvano - aggiungeremo qualche altro trattore nuovo”.


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INTERVISTA

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er Altimani Lift, azienda con headquarter e sito produttivo a San Benedetto Po, alle porte di Mantova, il 2019 sta scrupolosamente seguendo la strada indicata all’inizio dell’anno, ovvero un forte piano di espansione. Per fare il punto sull’andamento dell’ambizioso progetto, abbiamo intervistato Davide Altimani, Amministratore delegato della società lombarda specializzata nella produzione di sponde. “A oggi - dice Davide Altimani - i progetti di espansione prefissati dall’azienda stanno procedendo, sia dal pun to di vista dell’espansione come numeri di macchine ven dute. in forte aumento, sia dal punto di vista della struttura aziendale di San Benedetto Po. Il progetto è raggiungere nel giro di due anni il doppio del fatturato attuale, innanzitutto aumentando i volumi nel mercato italiano, in particolare nelle zone più distanti da noi; non a caso stiamo raccogliendo ottimi risultati nel Sud Italia rispetto agli anni precedenti”. Qual è l’obiettivo finale: come sarà strut turata Altimani Lift da qui al 2020? Diventerà un’azienda industriale o manterrà la sua caratteristica artigianale? “L’obbiettivo è molto chiaro e ben definito - continua Da-

DAVIDE ALTIMANI AMMINISTRATORE DELEGATO ALTIMANI LIFT

l’Amministratore delegato A tal proposito, l’azienda sta già espandendo la sua rete di punti service/assistenza in modo capillare su tutto il territorio nazionale e internazionale”. Un altro elemento di differenza del marchio Altimani sul mercato è rappresentato dall’elevata qualità: chiediamo a Davide Altimani se con l’espansione sarà prevista una linea prodotto maggiormente competitiva sul prezzo? “Riteniamo che il termine qualità non vada sempre di pari passo con il concetto di prezzo - spiega Altimani - In ogni caso, sicuramente l’azienda Altimani Lift manterrà un ottimo rapporto quali tà/prez zo per i prodotti che andrà a offrire anche in futuro”. Superata la prima metà dell’anno, qual è il bilancio del 2019 fino a oggi? Qual è il trend dei volumi rispetto al 2018 e quali le aspettative per fine anno? “A oggi il trend è positivo con circa un 20 per cento di crescita rispetto al 2018 - risponde Davide Altimani - Il nostro obiettivo è arrivare con questo trend a fine anno”. Altimani Lift è molto attiva sia sul piano nazionale che internazionale. “Stiamo procedendo con un forte lavoro di espansione per chiudere i paesi sudamericani che ci

Sulla strada dell’espansione “A OGGI - DICE DAVIDE ALTIMANI - I PROGETTI DI ESPANSIONE PREFISSATI DALL’AZIENDA STANNO PROCEDENDO, SIA DAL PUNTO DI VISTA DELL’ESPANSIONE COME NUMERI DI MACCHINE VENDUTE. IN FORTE AUMENTO, SIA DAL PUNTO DI VISTA DELLA STRUTTURA AZIENDALE DI SAN BENEDETTO PO. IL PROGETTO È RAGGIUNGERE NEL GIRO DI DUE ANNI IL DOPPIO DEL FATTURATO ATTUALE, INNANZITUTTO AUMENTANDO I VOLUMI NEL MERCATO ITALIANO, IN PARTICOLARE NELLE ZONE PIÙ DISTANTI DA NOI; NON A CASO STIAMO RACCOGLIENDO OTTIMI RISULTATI NEL SUD ITALIA RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI”. vide Altimani - Altimani Lift rimarrà un’azienda artigianale che mira alla cura del cliente, del prodotto e di

ogni esigenza speciale che non sia già presente sul mercato. Il tutto cercando di raddoppiare i volumi già conso-

di FABIO BASILICO SAN BENEDETTO PO

lidati da anni. In termini di capacità produttiva, intendiamo arrivare a un massimo di 1.500-1.800 unità annue”.

Uno dei capisaldi che continuerà saldamente a caratterizzare l’attività di Altimani Lift è la massima cura riser-

vata alla clientela. “Il punto di forza di Altimani Lift è e resterà sempre il servizio e la cura del cliente - ribadisce

Altimani Lift è molto attiva soprattutto nei mercati internazionali dove cresce l’apprezzamento per i prodotti di elevata qualità firmati dall’azienda mantovana.

mancano, come Perù ed Ecuador - conferma Altimani Abbiamo buoni contatti e stiamo definendo proprio in questo periodo che tipi di collaborazioni e sviluppi potrebbero uscirne. Inoltre, stiamo continuando l’attività di promozione e pubblicità per aggredire direttamente i mercati spagnolo e portoghese; abbiamo già agenti presenti sul posto”. Sul piano delle famiglie dei prodotti, quali sono i modelli che stanno riscuotendo maggiore interesse e quali, invece, quelli in sofferenza? “Per questo 2019 ci siamo presentati con due modelli nuovi, uno per i veicoli guidabili con patente B e l’altro per i mezzi pesanti - afferma Davide Altimani - Devo dire che entrambi i modelli stanno riscuotendo un buon successo sia come numeri di vendita che come prestazioni e soddisfazioni della clientela. In ogni caso, il mercato ormai da due anni si è spostato prevalentemente sui modelli relativi ai veicoli per patenti B, quindi sulle macchine piccole con portata da 750 a un massimo di 1.000 kg”.


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LAMBERET SEMPRE PIÙ ALL’AVANGUARDIA NEL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA

Tecnologie per il freddo che conviene

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FABIO BASILICO LEGNANO

a catena del freddo è sempre più oggetto di attenzione ed efficientamento. Con il progresso delle tecnologie per il trasporto e logistica a temperatura controllata di alimenti e merci ad alta deperibilità cresce anche la tutela della qualità di prodotti che il mercato richiede sempre più freschi e integri. Dal produttore al consumatore il filo rosso che tiene insieme gli operatori della catena del freddo è sempre più sottile. Lo hanno ribadito i relatori della tavola rotonda a Villa Jucker di Legnano (Mi), in occasione del Workshop Zero Gradi organizzato da TForma in collaborazione con Lamberet e dal titolo: Il freddo sostenibile. La catena del freddo, dal produttore al consumatore”. Ismaele Iaconi, Direttore Commerciale & Marketing di Lamberet Italia, ha illustrato i progressi tecnologici compiuti dal produttore francese fornitore globale di soluzioni isotermiche per il trasporto e la logistica. Progressi che ritroviamo nella configurazione dei semirimorchi della Casa francese, come il prestazionale e sostenibile SR2 Green Liner sul quale l’ottimizzazione

del peso è garanzia del risparmio energetico delle aziende di trasporto. “È ideale per il trasporto frigorifero a lunga distanza, in virtù della sua affidabilità e robustezza - ha spiegato Ismaele Iaconi - Il maggior volume, che deriva da altezza e lunghezza utili di SR2 Green Liner, permette di aumentare la produttività. Con una capacità di 66 euro pal-

let su due piani, nel rispetto della normativa europea e utilizzando trattori standard, SR2 Green Liner contribuisce a ottimizzare le prestazioni. Senza contare che il semirimorchio anticipa e ottimizza le ecotasse grazie alla combinazione carrozzeria-telaio più leggera sul mercato. Il suo pe so a vuoto, inferiore di una tonnellata rispetto alla me dia

del settore, è il modo più efficace per lottare contro il consumo di gasolio e l’emissione di CO2”. Costituito da 4 moduli e unito a una carrozzeria apposita, il telaio modulare di SR2 Green Liner permette di offrire elevata robustezza con altezza e carico utili al massimo della categoria. Altrettanto prestazionale il modello SR2 Super City.

“In città, il trasporto e la consegna delle merci a temperatura controllata so no sempre più complessi - ha aggiunto Iaconi - SR2 Super City soddisfa le esigenze specifiche della distribuzione nelle zone iper-urbane e di collegamento extraurbano e consente sia di garantire il benessere nutrizionale dei consumatori che di preservare la qualità della vita dei cittadini in termini d’ingombro, inquinamento acustico e qualità dell’aria. La manovrabilità dell’SR2 Super City è eccezionale, con configurazione assi che prevede il primo asse fisso e il secondo e il terzo direzionali. Senza contare che il telaio dedicato può ospitare un portellone posteriore retrattile, accessorio indispensabile per la distribuzione urbana”. Anche SR2 HD Heavy Duty è un prodotto di punta in Casa Lamberet: rinforzato nelle zone più sollecitate, è progettato per le sfide della moderna distribuzione, grazie alla sua robustezza, all’ottimizzazione dei pesi, all’elevato carico utile e a un ridotto consumo di carburante. Ulteriori soluzioni su misura sono fornite dalla gamma motrici Lamberet che propone furgonature progettate per essere fissate su qualsiasi tipo di telaio.

DURANTE LA TAVOLA ROTONDA A VILLA JUCKER DI LEGNANO, IN OCCASIONE DEL

WORKSHOP ZERO GRADI ORGANIZZATO DA TFORMA IN COLLABORAZIONE CON

LAMBERET E DAL TITOLO: IL FREDDO SOSTENIBILE. LA CATENA DEL FREDDO, DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE”,

ISMAELE IACONI, DIRETTORE COMMERCIALE & MARKETING DI LAMBERET ITALIA, HA ILLUSTRATO I PROGRESSI TECNOLOGICI CHE OGGI CARATTERIZZANO I SEMIRIMORCHI ISOTERMICI DEL PRODUTTORE FRANCESE.

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EV INDUSTRIAL CONSEGNA DUE PIANI MOBILI ALL’AZIENDA VENEZIANA EMAI

Bolzonella sceglie TMT I TRATTORI AGRICOLI ALL’INGRESSO DELLA SEDE DI VETERNIGO TESTIMONIANO L’ORIGINE CONTADINA DI UNA HOLDING OGGI OPERATIVA NEL TRASPORTO RIFIUTI, NELLO SPURGO, NEL LEGNO TRITURATO E NEL RICICLO DI LIQUIDI ALIMENTARI SCADUTI.

CLASSE 1945, TUTTORA TIMONIERE È

CARLO BOLZONELLA, COADIUVATO DALLA SECONDA GENERAZIONE. “I DUE MEZZI CONSEGNATI PERMETTONO DI OTTIMIZZARE I VIAGGI GRAZIE ALL’ESTREMA VERSATILITÀ E ALLA SPECIFICA

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MAX CAMPANELLA SANTA MARIA DI SALA

ei primi anni del dopoguerra Veternigo è un borgo di campagna in comune di Santa Maria di Sala, non distante da Venezia: poche case, strade dissestate e un’economia caratterizzata dall’agricoltura, con i contadini che faticano per portare a casa il necessario per sopravvivere. È in questo fazzoletto di terra che nasce Carlo Bolzonella, classe 1945, in quella stessa casa che oggi fa parte degli edifici di proprietà del suo gruppo aziendale. Negli anni il business è cresciuto, si è differenziato, anche grazie al supporto dei figli ma lui, Carlo, è rimasto quello delle origini, che non ci pensa su due volte se occorre aiutare qualcuno, foss’anche solo per dare un consiglio. E che quando incrocia un fornitore in cui riversa tutta la sua fiducia, la collaborazione diventa presto amicizia e fratellanza, come nel caso di Demes Ziliani, fondatore di EV Industrial, da cui Bolzonella Group ha acquistato i primi due piani mobili TMT ad apertura totale, che sono già all’opera in tutta Italia per il trasporto dei rifiuti, oggi core business dell’azienda veneziana. Figlio di Francesco e Alessandra Bolzonella, Carlo e il fratello minore Loris apprendono dai genitori l’arte di non mollare mai, cui il fratello maggiore unisce una non comune capacità imprenditoriale maturata prestissimo. “Avevo sette anni - racconta senza nascondere l’emozione dei ricordi - quando aiutavo mio padre che faceva il barbiere di paese: mi serviva uno sgabello che crescere di statura e riuscire a lavorare. Di pomeriggio aiutavo nei campi con la motofalciatrice e pian piano

CONFIGURAZIONE”, DICHIARA DEMES era la stessa gente del paese che mi chiedeva di lavorare per loro”. Da ragazzo Carlo intuisce che si può guadagnare proponendo il proprio lavoro e acquista i mini-trattori, poi trattori con seminatrice e aratro: se nei primi anni quel lavoro era dettato dalla sopravvivenza, man mano che i fratelli acquistano campi prende forma l’azienda agricola. Ecco spiegati alle porte di Bolzonella Group trattori agricoli, trebbie e mietitrebbie. “Quei lavori li facevamo solo noi, faticando notte e giorno”, racconta. Con l’arrivo della concorrenza e i margini sempre più stretti, Carlo Bolzonella intuisce una nuova via di business: lo spurgo. Nel 1988 acquista il primo camion e fa crescere il business man ma no che i figli entrano in azienda a dargli una mano: Silvano, 52 anni, oggi operativo in altra attività, e gli altri tuttora al

suo fianco Francesco (54), Damiano (47), Lavinia (40) e Manuel (29). “Acquistai il primo mezzo con gru - ricorda l’imprenditore - quando in paese chiedevano servizi di spurgo nei condomini e riuscii a trovarne una usata a ottimo prezzo. Dopodiché, vinto un appalto a Chioggia per gli spurghi sottomarini, ne acquistammo tre nuovi in un colpo solo”. È l’inizio di una crescita ininterrotta, ma anche di scelte coraggiose, frutto del dono di Carlo di intuire ciò che sta per avvenire nel mercato: raggiunta una flotta di otto macchine per lo spurgo, Bolzonella affianca a questo business (tuttora presente) altre attività: nel parco arrivano quattro trituratori per il legno, veicoli per il trasporto liquidi in regime ADR (materiale pericoloso), il trasporto rifiuti e un’impresa edile di costruzioni, scavi e demolizioni che si

ZILIANI.

serve dei suoi mezzi per il trasporto. Oggi Bolzonella Group, società che partecipa alle gare d’appalto per il trasporto rifiuti, è holding di un gruppo di cui fanno parte an-

Da sinistra: Francesco, Damiano e Carlo Bolzonella di Bolzonella Group; Demes Ziliani di EV Industrial; Manuel Bolzonella e Nicola Ravani, Area Manager EV Industrial.

che EMAI (Esercizio macchine agricole e industriali) e General Services (spurghi). I camion Bolzonella si vedono trasferire i rifiuti, provenienti via mare dal lido, con un ragno che li carico per il trasporto al centro di smaltimento. Non da ultimo, parte il pro getto di un impianto di trattamento di rifiuti alimentari scaduti, soliti e liquidi: EMAI li separa in categorie merceologiche e ricava biogas pronto all’uso come energia sostenibile. Il parco mezzi è costituito da 25 camion, tra trattori e motrici, e 400 cassoni scarrabili. Recentissimo l’ingresso di tre Volvo FMX, che hanno portato l’età media dei trattori (Volvo e Scania) sotto i sei anni. “Ogni anno - spiega Damiano Bolzonella, Responsabile Flotta - acquistiamo due veicoli, quest’anno abbiamo puntato sui piani mobili per sostenere la crescente attività di trasporto rifiuti in tutta Italia”. La fornitura EV Industrial è costituita da due Scrigno, realizzati nel sito della mar-

chigiana TMT a San Benedetto del Tronto. “I due veicoli spiega Ziliani - consentiranno a Bolzonella Group di ottimizzare i viaggi, grazie alla loro estrema flessibilità: possono caricare carta, legno, plastica, liquidi e materiale in ADR. L’apertura totale senza piantone centrale arriva a 12,50 metri e i piantoni laterali scorrono, come in un centinato, da ambo i lati: rispetto allo standard questa configurazione massimizza il volume di carico”. I Bolzonella hanno visitato la fabbrica di TMT, accolti da Alfredo Spinozzi, e non e scludono altre forniture, proseguendo nella strategia che finora ha premiato: “Acquistiamo i veicoli - precisa Carlo - quando abbiamo dei lavori già assegnati e sappiamo che l’investimento sarà ripagato. È quello che ho imparato da mia madre e che intendo trasmettere ai miei figli: continuo a seguire l’azienda, dò il mio supporto che con il desiderio di veder progredire i frutti del lavoro con la nuova generazione”.



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NELLA SEDE DI PIACENZA IN ARRIVO 130 UNITÀ KÖGEL

Di Martino sempre più multimodale I

IL CARRETTO COLORATO A FIORI ALL’INGRESSO DELL’HEADQUARTER RICORDA LE ORIGINI DELL’AZIENDA, NATA A CATANIA E OGGI AL TIMONE LA TERZA GENERAZIONE CON IL SUPPORTO DELLA QUARTA. MASSIMA L’ATTENZIONE ALL’IMPATTO AMBIENTALE, DI QUI LA SCELTA DI TRATTORI A LNG, ELETTRICI E DI SEMIRIMORCHI OMOLOGATI PER LA LOGISTICA STRADA-ROTAIA E STRADA-MARE.

SVILUPPATASI IN MANIERA CAPILLARE GRAZIE ALL’UNIONE DI SETTE FRATELLI.

MATTEO GALIMBERTI

cia di Catania, vendeva e trasportava frutta e grano in tutta la Sicilia. I sette figli Giambattista, Salvatore, Angelo, Carmelo, Sebastiano, Filippo e Antonino - erano autentiche “braccia da lavoro” sin dalla tenera età, quando l’attività cominciava a espandersi, dai cavalli alla ruota alla gomma. Ciascuno dei figli ha preso poi la sua strada, tutti nel trasporto: chi in Sicilia, chi in Pu glia, chi in Liguria, altri ancora in Australia e Argentina. Ma il destino era scritto. Negli Anni Sessanta Angelo, conseguito il Diploma presso

GUARDAMIGLIO

l tipico, storico carretto siciliano, fiorito e dai colori vivaci, è testimone delle origini dell’azienda F.lli Di Martino, oggi gruppo aziendale con un giro d’affari di 250 milioni di euro annui, che dà lavoro a 770 dipendenti, possiede 2.700 unità di carico e movimenta qualcosa come 350 trattori stradali al giorno, solo cento dei quali di proprietà e una grossa fetta di trazionisti che operano in esclusiva, adoperando brand e colori della F.lli Di Martino. Ma lui, Carmelo Di Martino, 80 anni da poco compiuti, non dimentica le sue origini, anzi: quando consegna al cronista il volume “Un’impresa di famiglia” nei suoi occhi si legge tutto l’orgoglio per una famiglia che oggi continua a tenere le redini dell’azienda e continua a farla crescere. Tutto ebbe inizio da quel carretto, negli Anni Trenta, quando Mariano Di Martino, in quel di Riposto, in provin-

l’istituto nautico di Comandante di Lungo Corso, s’imbarca su navi mercantili per tornare qualche anno dopo con un’ esperienza internazionale e tanti sogni imprenditoriali. Pun ta su Torino, dove incrocia Carmelo che, dalla Liguria, lo raggiunge per unire le forze. È il 1961 e nasce la F.lli Di Martino, pronta a collaborare con gli altri fratelli che, gradualmente, convergono tutti per dare forma all’attuale organizzazione aziendale, cui dà il suo supporto anche il cognato Calogero Interlicchia. Un solo headquarter a Guardamiglio, nei pressi di Piacenza, luogo di baricentro logistico, e una rete di hub e filiali consentono a F.lli Di Mar tino, negli Anni Settanta, di trasformarsi in una realtà con una presenza capillare, dal Piemonte a Catania. Oggi al vertice c’è la terza generazione e in azienda entra la quarta, pronti ad assegnare a F.lli Di Martino il ruolo di pioniere nella diversificazione della tipologia di veicoli e nell’attenzione all’impatto ambientale, con l’utilizzo di mezzi per la logistica multimodale, prima gom ma-na ve e, dagli Anni Ottanta, gomma-rotaia. In questa strategia si colloca la partnership con Kögel, che sta consegnando a F.lli Di Martino ben 130 semirimorchi della generazione Novum configurati per il trasporto multimodale. “I nuovi Kögel - spiega Fabio Di Martino, Direttore Tecnico - sono destinati a flussi multimodali (Mare/Treno) per tratte internazionali gestite direttamente come la Grecia, Tunisia, Spagna, Svezia, Finlandia, Grazie alla loro versatilità trasportano un po’ di tutto, dall’alimentare al tessile al trasporto in regime ADR”. La configurazione è stata studiata insieme ai manager di Burtenbach. “I veicoli in consegna - spiega Michele Mastagni, Sales Manager Kögel Trailer Italia - sono già in possesso di tutti i certificati per renderli adatti all’utilizzo in tutti i Paesi dov’è operativa la F.lli Di Martino e omologati per la logistica multimodale strada-rotaia e strada-mare. Le centine sono regolabili in altezza fino a tre metri utili interni di carico. Sono equipaggiati di ogni accessorio utile a garantire il massimo in termini di sicurezza: cinghie per la legatura del carico, omologazioni XL, ADR ecc.”.

Da sinistra: Rosalba e Fabio Di Martino; Michele Mastagni, Sales Manager Kögel Trailer Italia; Carmelo Di Martino, rappresentante della seconda generazione della storica famiglia catanese.

LA STRATEGIA NELLE PAROLE DI FABIO DI MARTINO, DIRETTORE TECNICO DELLA F.LLI DI MARTINO

“PUNTIAMO SU VEICOLI IDONEI ALL’INTERMODALE E CON ELEVATA CAPACITÀ DI CARICO” I 130 Kögel in consegna rappresentano la seconda fornitura del produttore di Burtenbach alla F.lli Di Martino, che ha iniziato a inserire nella flotta i veicoli Kögel sin dal 2000. “Rispetto al passato - afferma Fabio Di Martino - oggi Kögel è cresciuto nella struttura organizzativa, ma resta la sua matrice artigianale: con loro condividiamo questo percorso storico. La nostra azienda si sta globalizzando e avevamo la necessità di un riferimento, per i semirimorchi, eccellente sul piano europeo, con punti di assi-

stenza presenti in tutti i Paesi dove operiamo”. Altro elemento di comunanza con il produttore tedesco è relativo all’attività multimodale, su cui F.lli Di Martino sta fortemente investendo. “Avere veicoli adatti alla logistica multimodale e, contestualmente, con elevata capacità di carico - precisa il manager della F.lli Di Martino - ci consente di ottimizzare i viaggi, sfruttando al massimo le caratteristiche di carico e portata”. Il parco di F.lli Di Martino è costituito da

non più di un centinaio di trattori, in massima parte Mercedes-Benz - brand di cui i Di Martino sono Concessionari per la Sicilia, operando sull’intera gamma, dalle vetture agli autobus - cui si aggiungono 13 nuovissimi Iveco Stralis Natural Power, alimentati a LNG. “Contiamo - precisa Fabio Di Martino - 85 autisti dipendenti, mentre diamo molto lavoro all’indotto: circa 250 trazionisti, costituiti da piccoli e medi trasportatori operativi sul territorio nazionale e internazionale”.


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ALLA SCOPERTA DI SST, DAI NAVIGATORI AGLI ANTIFURTO

L’alta qualità fa tappa a Desio

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MAX CAMPANELLA DESIO

istribuire brand che siano top di gamma e sempre innovativi per contenuti tecnologici e frutto di un’ingegnerizzazione che rappresenti il valore aggiunto di ogni prodotto. È la mission di SST (Società Servizi Tecnologici), che nasce dall’unione di due fratelli entrambi ingegneri, eredi di una spiccata capacità imprenditoriale che ha portato il compianto Alessandro Pioltelli a effettuare scelte anche coraggiose. Siamo a Desio, cittadina brianzola connubio di storia (è la città natale di Papa Pio XI) e tradizione di lavoratori, sede ai tempi dell’Autobianchi. È in questo fazzoletto di terra, non distante dalla metropoli Milano ma immersa nel verde della Brianza, che i due fratelli Pioltelli crescono studiando ingegneria. Imparano presto dal padre che avere obiettivi ambiziosi può fare rima con imprenditoria sana. Coraggiosa ma sana. Quando Alessandro lascia, per limiti d’età, il suo posto di direttore generale di una multinazionale, è il 1998 e internet è ancora poco diffuso. Nella sua ca sa di Desio, “armato” di scrivania, fax e

Il management SST. Da sinistra: Filippo Mauri, Responsabile Commerciale; gli ingegneri Damiano e Pietro Pioltelli; Marilina Varricchione, Responsabile Marketing.

computer, mette su una ditta individuale e pren de commesse d’ingegneria e stampi, che arrivano da colossi come Volvo Group e Mandarina Duck. L’improvvisa scomparsa del padre, dopo un iniziale pe riodo di comprensibile smarrimento, è la chiave di volta dei due giovani ingegneri, che decidono di lasciare i loro posti di lavoro in multinazionali dell’automotive e di non lasciar svanire quan to costruito dal

padre in quei pochi mesi di attività. È il dicembre 1998 e Damiano, oggi 51enne, e Pietro, di quat tro anni più giovane, rilanciano quella primaria attività, investendo su un capannone nel 2000 e puntando sulla distribuzione abbinata all’engineering. Il risultato tanto atteso arriva presto, con la richiesta di TomTom Professional, brand di punta nei navigatori per veicoli di grandi dimensioni. Da quel momento SST non ha mai smesso

di crescere, acquisendo nuove commesse, ampliando la gamma dai navigatori agli antifurto e investendo sulla sua struttura: un magazzino aggiuntivo a Desio e in totale 15 dipendenti diretti. “La nostra attività spiega Pietro Piol telli - è focalizzata sul BtoB: ci rivolgiamo a Concessionarie, officine e ricambisti. Attraverso una forza vendita che in totale conta trenta agenti siamo presenti in tutta Italia”.

Punto di forza di SST è la Ricerca&Sviluppo, attività cui si dedica con straordinaria passione Damiano. “Realizziamo - spiega il fratello mag giore - anche soluzioni ad hoc, su richiesta specifica di un costruttore o di una flotta di grandi dimensioni”. SST ha chiuso il 2018 con un fatturato di 4 milioni di euro, che saliranno a 5 que st’anno, attraverso le due divisioni Engineering e Distribuzione. Di quest’anno l’arrivo di bielle e componenti motore prodotti in India e parzialmente in Svezia, da Sansera, azienda indiana che fornisce tutte le principali case auto moto e truck di cui SST è business development per il mercato europeo; prodotti che equipaggiano veicoli tra gli altri di Iveco e Fiat Professional e motori FPT (Fiat Powertrain Technologies).

GUIDATA DAI FRATELLI INGEGNERI DAMIANO E PIETRO PIOLTELLI, LA SOCIETÀ BRIANZOLA SI È AFFERMATA COME RIFERIMENTO PER MARCHI DI PRESTIGIO COME TOMTOM PROFESSIONAL. DAL 2004 UNA CRESCITA ININTERROTTA NEI NUMERI, NELLE DIMENSIONI E NELLE RICHIESTE DI AZIENDE CHE VOGLIONO FARSI CONOSCERE IN ITALIA.

PUNTO DI FORZA LA RICERCA&SVILUPPO E LA SCELTA DI MARCHI TOP DI GAMMA, FRUTTO DI UN’INGEGNERIZZAZION E CHE RAPPRESENTA IL VALORE AGGIUNTO DI OGNI PRODOTTO.


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AZIENDE ALLA RIBALTA / AUTOTRASPORTI FERRO

Inossidabili Iron truck

IN ORIGINE ERA IL MOTOCARRO DI GIOVANNI, OGGI AL TIMONE C’È GIANFRANCO CON LA MOGLIE EDY E I FIGLI ANDREA E JESSICA. MAI COGNOME FU PIÙ AZZECCATO: NULLA PUÒ PIEGARE QUEST’IMPRENDITORE CHE DI FRONTE ALLE DIFFICOLTÀ SOTTOLINEA GLI ASPETTI POSITIVI. TRA QUESTI L’ALLESTITORE GOLO, DA SEMPRE RIFERIMENTO DEL TRASPORTATORE VENETO: “I NOSTRI VEICOLI SONO TUTTI DIVERSI UNO DALL’ALTRO: GOLO SA PREVEDERE LE NOSTRE NECESSITÀ”, AFFERMA GIANFRANCO FERRO.

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LINO SINARI

S. VITO DI LEGUZZANO

i occasioni e legittime motivazioni per piegarsi Gianfranco Ferro ne ha avute eccome nella vita. Ma lui, classe 1969, nato e cre sciuto a San Vito di Leguzzano, in terra veneta, ha imparato dalla vita la capacità di rialzarsi. E quando (quasi) tutti lo davano per sconfitto, lui ha dimostrato con i fatti di po tercela fare e ce l’ha fatta. Og gi è al timone di un’azienda che conta 18 unità, fra trattori, motrici e veicoli leggeri, ed è a un soffio dal suo obiettivo: “Raggiungere le venti unità rappresenta il consolidamento dell’azienda, la piattaforma su cui saranno i miei figli a decidere se e quanto cre scere ulterior-

mente ampliando la flotta”. Le origini di Autotrasporti Ferro possono rintracciarsi alla fine degli Anni Sessanta quando, con un motocarro, Giovanni Ferro trasportava ghiaia nel Vicentino. Ai tem pi molte strade erano prive di asfalto e lui raggiungeva il torrente Giara, dove prelevava la ghiaia che trasportava nei paesi in provincia di Vicenza. Ferro ha seguito l’evoluzione del trasporto su gomma, arrivando nel 1985 a guidare un camion che utilizzava per il trasporto rifiuti. Al suo fianco il figlio Gianfranco, che a soli 13 anni osava qualche volta mettersi al volante: “A volte mentre mio padre rac coglieva i rifiuti porta-aporta io cercavo di facilitargli il lavoro facendo qualche manovra...”.

Gianfranco Ferro (a sinistra) insieme a Matteo Golo. Al centro, Andrea Ferro.

Altro che manovre di poco conto: per Gianfranco Ferro il camion era una vera e propria attrazione, che lo porta nel 1996 ad aprire la partita iva e mettersi in proprio con il primo Iveco 115 R17. Quanti a vreb bero pensato che si trattava solo dell’inizio di un’avventura imprenditoriale che negli anni avrebbe conosciuto un insperato successo? Pochi in realtà. Perché mentre l’attività di trasporto si sviluppa, grazie soprattutto alla MGN di Schio, che dal 1990 propone sul mercato malte, risananti, cocciopesto e intonaci a uso professionale, con la morte del padre Giovanni il giovane trasportatore resta solo. Gianfranco continua a investire e a crescere: ai materiali edili si aggiunge il trasporto per industrie meccaniche, di tetti in

legno e macchine agricole. Nel 2001 arriva il primo bilico costituito da trattore MAN e semirimorchio Viberti. Nel 2008 l’azienda di San Vito ottiene l’attestato d’idoneità professionale per il trasporto internazionale e i suoi mezzi valicano i confini raggiungendo Germania, Slovenia e Croazia. Nel 2012 inizia il trasporto eccezionale con autocarri equipaggiati con gru Fassi. Oggi Autotrasporti Ferro è una realtà aziendale di riferimento nel Veneto: negli anni al marchio Iveco (tuttora prevalente) ha aggiunto altri brand per diversificare la flotta. Di fine 2018-inizi 2019 l’arrivo di tre nuovi mezzi: un MAN TGX, un Mercedes-Benz Actros e un Volvo FH 8x2 a 4 assi. Per il traino vengono utilizzati rimorchi “a culla” per il trasporto eccezionale, oltre ai

più classici cassonati, centinati e scarrabili per il trasporto di bancali e collettame. I camion Ferro viaggiano in tutto il Nord Italia grazie a 16 autisti dipendenti, uno dei quali è Andrea Ferro, terza generazione con la sorella Jessica, 23 anni, operativa ne gli uffici con la madre Edy Meda. Un team affiatato, dinamico, che unito affronta ogni difficoltà. Non da ultima l’incidente occorso a Gianfranco nell’agosto 2009 quando, a Feltre, in provincia di Belluno, durante le operazioni di carico-scarico una trave lo ha costretto all’utilizzo di una sedia a rotelle. “Dopo otto mesi di ospedale afferma nel ricordare l’episodio - quando tutti mi davano per spacciato eccomi qui, operativo insieme a mia moglie e ai miei figli”. Gianfranco si muove in tutta autonomia, circondato da autisti, colleghi, amici e fornitori. Tra questi particolare merito lo assegna a Golo Srl, allestitore della vicina Malo, con il cui titolare, ingegner Matteo Golo, i Ferro hanno stretto un’amicizia che va oltre la partnership cliente-fornitore, rinsaldando una collaborazione che risale a Marco Golo, nonno di Matteo, che supportava l’attività di Giovanni Ferro con allestimenti, carrozzeria e realizzazione dei cassoni. “Oggi spiega Matteo Golo - serviamo Autotrasporti Ferro realizzando dal centinato alle casse scarrabili con e senza gru”. Chiave di differenza del-

l’attività dell’allestitore vicentino l’estrema flessibilità con cui riesce a soddisfare il cliente. “La nostra azienda - precisa Gianfranco Ferro - utilizza veicoli molto diversi l’uno dall’altro, per dimensioni, portata e allestimento, per soddisfare una clientela che è molto diversificata. La partnership con Golo ci dà sicurezza: sappiamo di poter contare su di loro per tutto, dal 4 assi alla centina elettrica. Tut t’altro che da trascurare è la conoscenza che Golo ha del nostro lavoro: quando uno dei nostri camion raggiunge la lo ro se de, sanno già che tipo di esigenze di carico abbiamo, ad esempio che vogliamo una motrice il più bassa possibile per massimizzare i volumi in altezza e baricentri più bassi per migliorare la stabilità”.


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KOGEL OTTIMIZZA IL SERVIZIO RICAMBI ONLINE PARTS SHOP

La ricerca intelligente è garantita LA VISUALIZZAZIONE PIÙ CHIARA, LA NAVIGAZIONE PIÙ VELOCE E LA RICERCA SEMPLICE TRAMITE PAROLE CHIAVE, NUMERO DI IDENTIFICAZIONE DEL VEICOLO (FIN) O NUMERO D'ORDINE DELL'ARTICOLO GARANTISCONO DA SUBITO UNA REDDITIVITÀ ANCORA MAGGIORE. “TUTTAVIA, IL PARTS SHOP OTTIMIZZATO NON È CARATTERIZZATO SOLO DALL'ENORME RISPARMIO DI TEMPO IN FASE DI ORDINE, MA ANCHE DAL NUOVO PORTALE GARANZIE, DALLA CRONOLOGIA DEGLI ORDINI CON TRACCIABILITÀ DELLA CONSEGNA, NONCHÉ DAL CATALOGO RICAMBI E DAI LISTINI PREZZI ATTUALI PRONTI DA SCARICARE”, PRECISA SARTORI.

K

FABIO BASILICO BURTENBACH

ögel ha ampliato e mo dernizzato il proprio servizio ricambi online “Parts Shop”. La visualizzazione più chiara, la navigazione più veloce e la ricerca semplice tramite parole chiave, numero di identificazione del veicolo (FIN) o numero d’ordine dell’articolo garantiscono da subito una redditività ancora maggiore. “Tuttavia, il Parts Shop ottimizzato non è caratterizzato solo dall'enorme risparmio di tempo in fase di ordine, ma anche dal nuovo portale garanzie, dalla cronologia degli ordini con tracciabilità della consegna, nonché dal catalogo ricambi e dai listini prezzi attuali pronti da scaricare”, precisa Michele Sartori, Responsabile Aftermarket Kogel Italia. Il Parts Shop di Kögel è disponibile nella barra di navigazione del sito web aziendale, alla scheda denominata appunto “Parts shop”. Per una procedura d’ordine rapida si può scegliere tra tre possibilità, ovvero l’inserimento di

Michele Sartori, Responsabile Aftermarket Kogel Italia.

una parola chiave o di un codice articolo conosciuto e l’acquisizione diretta nel carrello o l’ordine con il numero identificativo del veicolo: in questo caso il Parts Shop mostra tutti i ricambi e la relativa disponibilità per i singoli gruppi di componenti del veicolo. Inoltre, se necessario,

vengono visualizzati anche i disegni tecnici dei gruppi di prodotti cui appartengono i ricambi. Una volta selezionati i ricambi con uno di questi metodi, l’ordine avviene nel carrello, dopo aver specificato il metodo di spedizione desiderato. Il carrello mostra ancora una volta un chiaro riepilogo

dei ricambi selezionati e della relativa disponibilità. I clienti Kögel possono seguire il proprio ordine in qualsiasi momento attraverso la cronologia degli ordini. “Oltre alla possibilità di ordinare ricambi e parti di usura in modo rapido e semplice 24 ore su 24, il Parts

Shop di Kögel offre ora anche uno strumento integrato per la gestione intelligente della garanzia - aggiunge Michele Sartori - Nella barra di navigazione del Parts Shop è possibile fare comodamente una richiesta in sei passi guidati sotto la scheda ‘Garanzia’. Ciò include, ad esempio,

la selezione diretta dei ricambi dalla distinta pezzi del veicolo, l’invio delle fatture senza supporto cartaceo e una visualizzazione sempre aggiornata dello stato del reclamo presentato. Questo garantisce una gestione diretta e non burocratica della garanzia”.

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NUOVO RIBALTABILE POSTERIORE CARDI PER AGRICOLTURA E OPERAZIONI GRAN VOLUME

La forza innata del Bulk Master ADATTO IN PARTICOLARE PER LE COMPLESSE ATTIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO MA OVVIAMENTE INDICATO PER TUTTE LE OPERAZIONI DI TRASPORTO IN CUI L’OTTIMIZZAZIONE DEL CARICO È CRITERIO FONDAMENTALE, CARDI BULK MASTER SI DISTINGUE PER IL TELAIO RIBASSATO IN ACCIAIO DI TIPO ‘COLLO D’OCA’-GOOSENECK E IL BARICENTRO RIBASSATO DI

80 MM, A

GARANZIA DI UNA MAGGIORE STABILITÀ DURANTE IL VIAGGIO E LE OPERAZIONI DI SCARICO.

U

FABIO BASILICO

TOCCO DA CASAURIA

n nome che è tutto un programma. Bulk Master è il nuovo ribaltabile posteriore Cardi con cassa in alluminio che costituisce un’importante novità del 2019, anno in cui la Casa italiana festeggia cento anni di storia, non limitandosi alle meritate celebrazioni ma rilanciando alla grande il valore di un’esperienza professionale e di un expertise oggi più che mai a di sposizione di tutte le a zien de di trasporto. Lo dimostra un veicolo come Bulk Master, presentato con la dovuta enfasi all’ultima edizione del Transpotec di

Ve rona. Il ribaltabile gran volume è adatto in particolare per le complesse attività del settore agricolo ma ovviamente è indicato per tutte le operazioni di trasporto in cui l’ottimizzazione del carico è criterio fondamentale. BARICENTRO RIBASSATO

“Cardi Bulk Master è progettato per il trasporto di grandi volumi, in particolare prodotti agricoli - ribadisce Filippo Pellegrino, Direttore commerciale Viberti Rimorchi - Ciò che lo distingue è il telaio ribassato in acciaio di tipo ‘collo d’o ca’-Goose neck. Grazie al telaio, il baricentro del semirimorchio è

stato ribassato di 80 mm, il che garantisce una maggiore stabilità durante il viaggio e le operazioni di scarico. Inoltre, è stata ridotta l’altezza complessiva del veicolo in confronto al semirimorchio di uguale volume su telaio dritto. Di conseguenza, il semirimorchio è dotato di una soglia di carico più bassa del pavimento e della trave superiore. Proposto in ben 9 cubature da 45 a 67 metri cubi, Bulk Master assicura un’elevata capacità di carico, in virtù del peso a vuoto ottimizzato, e consente di effettuare le operazioni di carico e scarico in modo più facilitato e in tutta sicurezza. L’al tezza ridotta permette

poi una grande manovrabilità. All’interno, il semirimorchio ribaltabile ha una larghezza di 2.460 mm e un pavimento utilizzabile lun go 10,6 metri. Le innovazioni tecnologiche consentono a Cardi di contribuire a garantire un trasporto adeguato a ogni situazione. Gli chassis del costruttore vantano l’impiego di acciaio alto-resistenziale e le casse sono realizzate in alluminio Endur-All 110 e in acciaio Hardox 450, a seconda degli impieghi. La famiglia di semirimorchi ribaltabili posteriori Cardi comprende i modelli Weight Master con cassa in alluminio e capacità da 24 a 67 me tri cubi - è la famiglia di riferiFilippo Pellegrino, Direttore commerciale Viberti Rimorchi.

mento del Bulk Master Strong Master con cassa in acciaio e capacità da 26 a 34 metri cubi e Scrap Master con cassa in acciaio e capacità da 51 mc e da 55 mc. Car di fornisce ai propri clienti supporto tecnico continuo e una vasta gamma di servizi connessi all’utilizzo del veicolo nonché riparazioni sia in Italia che all’estero. Non mancano, grazie a Viberti Finance, le formule finanziarie flessibili di ac quisto, su misura per le aspettative e per le capacità dei clienti. LE SFIDE DEL MERCATO

“Il mercato in generale è in questo momento caratterizzato da una fase di rallentamento che sembra non preludere a un qualche sovvertimento del trend nel me dio periodo - spiega Filippo Pellegrino - C’è da dire però che Cardi ha perso meno del mercato nel suo complesso:

il 6 per cento rispetto al 7 per cento generale. Siamo quindi sostanzialmente in linea con l’andamento generale per quote e immatricolazioni. Stando alle informazioni che sono state fornite dall’Anfia, gli incentivi dovrebbero essere reintrodotti nel prossimo futuro anche se lo scorso anno non sono stati così determinanti come negli anni precedenti. Per quanto riguarda il futuro, guardando anche alla situazione europea, mi sento di dire che il mercato probabilmente continuerà ad a ve re un andamento al ribasso”. In attesa che il mercato migliori e il mondo del trainato ritrovi la giusta direzione per riaffermare il suo ruolo all’interno del sistema trasporti, produttori all’avanguardia come Cardi sono co stantemente impegnati nel proporre sul mercato prodotti efficienti e tecnologicamente avanzati, in grado cioè di soddisfare le variegate esigenze d’impiego degli utilizzatori finali.


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I DETTAGLI DELLA FORNITURA REALTRAILER ALL’ALTOATESINA FERCAM

Valore aggiunto Krone IN QUESTA INTERVISTA JOHANN FRIEDRICH HARDER, RESPONSABILE DELLA FILIALE FERCAM DI BOLZANO E DEL PARCO MEZZI AZIENDALE, SPIEGA CHE LA FORNITURA DI VEICOLI

KRONE RIGUARDA “SEMIRIMORCHI ADATTI ALL’INTERMODALITÀ PER GARANTIRE UN TRASPORTO ECOLOGICO E SOSTENIBILE.

KRONE

È SICURAMENTE UNA DI QUELLE AZIENDE CHE POTREMMO DEFINIRE

‘VALIDO ALLEATO’ PER L’ESPLETAMENTO DEL NOSTRO SERVIZIO; IL LORO IMPEGNO PER LA RICERCA DI INNOVATIVE TECNOLOGIE VA A

R

FABIO BASILICO BOLZANO

ealtrailer e Fercam, un binomio vincente. L’ultima fornitura di se mirimorchi Krone da parte del distributore di Suzzara all’azienda di trasporto e logistica altoatesina identifica una partnership di successo basata sulla condivisione di valori chiave: efficienza, innovazione, soddisfazione del cliente. Ne abbiamo parlato con Johann Friedrich Harder, Responsabile della filiale Fercam di Bolzano e del parco mezzi aziendale. La dimensione e il peso di un’azienda come Fercam sono ben esemplificati dai numeri che definiscono la flotta: “Abbiamo complessivamente 3.350 unità di carico distribuite nelle nostre diverse filiali e controllate in tutta Europa - ammette Johann Friedrich Harder - Tutti i nostri semirimorchi sono adatti per tutte le modalità di trasporto - strada, ferrovia, mare - nonché per la combinazione intermodale. È questa una precisa strategia aziendale per garantire ai nostri clienti massima disponibilità per ogni loro esigenza di tempo, tipologia di carico e sicurezza. Grazie alla nostra lunga esperienza posso confermare che per la massima affidabilità del servizio il rapporto ottimale del parco mezzi è di un trattore ogni tre semirimorchi”. A proposito della fornitura Krone, Harder spiega che si tratta di “semirimorchi adatti all’intermodalità per garantire un trasporto ecologico e sostenibile. Krone è sicuramente una di quelle aziende che potremmo definire ‘valido alleato’ per l’espletamento del nostro servizio; il loro impegno per la ricerca di innovative tecnologie va a vantaggio anche della nostra attività”.

VANTAGGIO ANCHE DELLA NOSTRA Molteplici le mission a cui i nuovi semirimorchi sono destinati. “Noi trasportiamo praticamente tutto ciò che i clienti ci richiedono, dunque è importante che i semirimorchi siano flessibili e garantiscano massima sicurezza per il carico. I mezzi vengono impiegati su tutte le rotte europee. Tramite le nostre 93 filiali sparse nel continente e in Nord Africa, possiamo fornire ai clienti qualsiasi relazione di traffico. Sulle relazioni dove il trasporto intermodale ferrovia/strada o strada/mare

risulta vincente operiamo con tale modalità per garantire il minore impatto ambientale possibile. Circa il 20 per cento dei nostri trasporti con mezzi propri viene effettuato con sistemi intermodali. Nei nostri investimenti in parco mez zi, nello specifico nella scelta dei semirimorchi, prediligiamo sempre unità di carico adatte al trasporto intermodale nelle varie specialità. Per quanto concerne la tipologia di merce si va dalle materie prime per l’industria automobilistica ai prodotti lavora-

ti e semilavorati; in Italia in particolare si aggiungono i prodotti del fashion ed enogastronomici, ovvero i beni di punta che hanno reso famoso il Made in Italy”. Quali sono le principali caratteristiche che hanno convinto Fercam nell’acquisizione dei mezzi Krone? “Di fondo c’è sempre una valutazione economica rapportata alle prestazioni tecnologiche - dice ancora Harder - In Krone, come anche in altre case produttrici, ricerca e innovazione sono gli elementi determinan-

ti in combinazione con robustezza e assenza di guasti che sono per noi decisivi per la scelta delle unità di carico. In fondo, noi con questi mezzi dobbiamo garantire sicurezza della merce e l’affidabilità del servizio ai nostri clienti. Per nostra strategia aziendale abbiamo sempre cercato di avere un rapporto abbastanza equilibrato tra i diversi produttori di semirimorchi, e sono generalmente tre quelli presenti nel nostro parco”. Quando è iniziata la partnership con Realtrailer e qual è la

Assistenza di livello e buoni prodotti alla base della proficua collaborazione che si è instaurata tra Krone e Fercam.

ATTIVITÀ”.

“chiave di differenza” dei semirimorchi Krone? “I nostri primi semirimorchi Krone li abbiamo acquistati molti anni fa - risponde Johann Friedrich Harder - Assistenza e grande capacità di produzione, in com binazione con un buon pro dotto di grande qualità complessiva, sono alcuni dei valori di Krone che giustificano la proficua collaborazione in corso”. Sull’eventualità che nel resto del 2019 si possano concretizzare altre acquisizioni di semirimorchi, Johann Friedrich Harder precisa che “vista l’attuale congiuntura Fercam non intende per quest’anno aumentare il numero dei semirimorchi. Dobbiamo ancora valutare se c’è la necessità di un ulteriore rinnovo del nostro parco mezzi che, è bene sottolinearlo, con una media di 4 anni è tra i più moderni sul mercato italiano, se non europeo”. Quali sono oggi le istanze che un’azienda di trasporto e logistica come Fercam rivolge a un fornitore come Realtrailer? “Abbiamo bisogno di un fornitore che mantiene i tempi di consegna concordati e che in caso di difetti del prodotto li riconosca, li risolva e intervenga anche economicamente per mitigare eventuali danni subiti. Realtrailer in questo opera con la nostra massima soddisfazione - dice soddisfatto Harder - Già all’atto dell’acquisto diamo massima attenzione all’aspetto della manutenzione che generalmente seguiamo nella nostra officina. Chiaramente optiamo sempre per prodotti che necessitano di poca assistenza, un servizio che però deve essere prontamente disponibile in caso di necessità. Un’assistenza su scala europea, pronta a intervenire e logisticamente vicina è sicuramente vantaggiosa”.


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100% ITALIANA COMPONENTI DI ALTA QUALITÀ TESTATA, SICURA E AFFIDABILE

LIQUIGAS ED EKOPOINT INAUGURANO IL NUOVO IMPIANTO AD AGRATE BRIANZA

ANCHE IVECO ERA PRESENTE, CON UNO STRALIS NP 460 E UN DAILY BLUE POWER CNG, ALL’INAUGURAZIONE DELL’ENNESIMA STAZIONE DI EROGAZIONE DI METANO LIQUIDO IN ITALIA, LA PRIMA NEL TERRITORIO MILANESE. L’IMPIANTO È SITUATO NEI PRESSI DEL CASELLO DELL’AUTOSTRADA A4 DI AGRATE BRIANZA.

È

MICHELE S. ALTIERI AGRATE BRIANZA

una marcia inarrestabile in tutta Italia. Gli impianti di erogazione dell’LNG crescono di giorno in giorno lungo la Penisola e ora anche il territorio milanese ne è provvisto. Liquigas, azienda leader nella distribuzione di GPL e GNL, ed Ekopoint, realtà attiva nella distribuzione di combustibili ecosostenibili, GPL, GNL, metano ed energia elettrica per autotrazione, hanno inaugurato la prima stazione di servizio per l’erogazione di metano liquido a mezzi pesanti e leggeri in prossimità di Milano, nel comune di Agrate Brianza, in provincia di Monza e Brianza. L’impianto di rifornimento è situato in un’area a forte vocazione industriale e logistica nei pressi del casello dell’Autostrada A4 di Agrate Brianza, sulla direttiva che collega Milano a Trieste. La stazione di servizio LNG di Ekopoint parte degli 8.000 mq in cui si e sten de l’intera stazione di servizio che eroga anche benzina, gasolio, GPL ed energia elettrica per auto zero emission - è costituita da un serbatoio di stoccaggio da 60 mc verticale, da 1 erogatore di metano liquido per il rifornimento dei mezzi pesanti e da 2 erogatori di CNG per il rifornimento di mezzi leggeri e autovetture. La nuova apertura, che porta a oltre 40 il numero di stazioni di servizio che erogano LNG in Italia, favorisce l’ulteriore diffusione su scala nazionale di questo carburante in grado di assicu-

rare efficienza, concorrenzialità di prezzo e maggiore sostenibilità rispetto alle fonti tradizionalmente impiegate nell’autotrasporto. “Con il nuovo impianto di Agrate Brianza portiamo a 8 il numero di stazioni di servizio a LNG da noi rifornite, private o aperte al pubblico ha commentato Massimiliano Naso, Responsabile Vendite Italia Grandi Clienti e LNG di Liquigas - Altre 5 stazioni di servizio sono in fase avanzata di realizzazione e saranno aperte entro la fine del 2019, mentre importanti progetti sono in fase di valutazione. Un dato tangibile che dimostra il nostro impegno nel creare le condizioni a favore della massima diffusione di un combustibile che rappresenta il futuro dell’autotrazione pesante sostenibile”. “Siamo convinti che il futuro della mobilità passi dalle e nergie pulite - ha aggiunto Stefano Cantarelli di Ekopoint - È il mercato a dirci che ormai si consumano sempre meno carburanti tradizionali e sempre più energia pulita. Per questo nella nuova stazione di servizio di Agrate Brianza abbiamo deciso di puntare su combustibili a basso impatto ambientale, sicuri di poter rispondere efficacemente alle esigenze di tutti trasportatori interessati a percorrere le distanze in modo più responsabile”. In occasione dell’inaugurazione Iveco ha effettuato la dimostrazione del rifornimento di un automezzo Stralis NP 460 alimentato a metano liquido con autonomia fino a

1.600 km - messo a disposizione dalla concessionaria di riferimento di zona, la Tentori V.I. - illustrando la facilità e sicurezza del processo, oltre ai benefici per i trasportatori derivanti dall’impiego di questo carburante. “Per la prima volta nella storia economica globale un nuovo carburante si diffonde simultaneamente in tutti i continenti - ha dichiarato Fabrizio Buffa, Gas Business Development Manager del Mercato Italia di Iveco - Gli sforzi e gli investimenti che Iveco ha iniziato a concentrare anche quando parlare di gas naturale per i veicoli industriali - e per le missioni a lungo raggio - pareva un mero esercizio utopistico, hanno confermato la lungimiranza della nostra visione e oggi continuano a confermare che ci trovavamo sulla strada giusta. La domanda di mezzi che impiegano tale tecnologia per la loro alimentazione è in continua crescita e Iveco, con più di 650 unità a LNG immatricolate da inizio anno nel solo mercato nazionale, è decisa a mantenere la propria leadership, continuando a investire nello sviluppo della sua intera gamma di veicoli a metano, ancor più oggi, che anche governi e istituzioni hanno iniziato a riconoscere l’importanza strategica e il valore di questo carburante, pulito e conveniente, nella realizzazione di un trasporto davvero sostenibile”. Ad Agrate Brianza era presente anche un Daily Blue Power CNG con cambio Hi-Matic, alimentato a gas naturale compresso.

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ALLA SCOPERTA DEL MONDO K.ITA SRL

Giovani con tanta voglia di crescere A

IN K.ITA LA NUOVA GENERAZIONE GUIDATA DAL SALES MANAGER ADEM OKSUZ (ADAMO), 27 ANNI, ACCANTO A FIGURE DI ESPERIENZA . PUNTO FORTE DELL’AZIENDA IL MARCHIO TEDESCO ORTHAUS, PORTACONTAINER FISSI, PORTA TANK CONTAINER E CITY TRAILER DI PRODUZIONE TURCA. MA LA FAMIGLIA CONTINUA AD AMPLIARSI: DALLA SPAGNA ARRIVANO I FRIGORIFERI INDETRUCK E I PIANI MOBILI GRANALU, DALL’OLANDA GLI EXTRA MEGA A DOPPIO PIANO DI BURGERS CARROSSERIE, DALLA TURCHIA I PORTACONTAINER ALLUNGABILI E LA GAMMA DEI CENTINATI SERIN E I CARRELLONI PER I TRASPORTI ECCEZIONALI OZSAN TREYLER. “E SIAMO SOLTANTO ALL’INIZIO”, AFFERMA ADAMO...

LINO SINARI GUANZATE

lla prima intervista nel la sede di K.ITA, ancora per qualche mese a Guanzate, nel Comasco, colpisce l’età media del team che costituisce la forza

dell’azienda. Sono loro , i rappresentanto della nuova generazione in prima fila in un’avventura imprenditoriale ambiziosa, che punta non solo a rosicchiare quote di mercato nei segmenti del trainato in cui K.ITA opera: “Siamo solo all’inizio: stiamo

completando la famiglia di prodotti e vogliamo rappresentare un’expertise italiana da esportare in altri Paesi europei”. A parlare è Adem Oksuz (Adamo), 27 anni, Sales Manager, che operara affiancato da un gruppo di collaboratori

giovani, motivati e intraprendenti. K.ITA nasce nel 2009, frutto dell’unione tra due competenze: Maurizio Meroni, manager con una profonda esperienza nel settore, e un giovanissimo Adamo, nato in Turchia e cresciuto in Italia, con ottima conoscenza delle

Lo staff di K.ITA al gran completo. Dinamismo, passione e tanta voglia di crescere per il team di un’azienda nata nel 2009.

lingue e un’in nata capacità imprenditoriale. Il salto di qualità di K.ITA avviene nel 2014, dopo anni di commercializzazione di veicoli usati nei quali Meroni è entrato in contatto con il marchio tedesco Orthaus, specializzato nella produzione di semiri-

morchi portacontainer fissi, porta tank container e city trailer (mono e doppio asse), tutti costruiti in Turchia, in un moderno sito dalla capacità produttiva di circa 3mila unità annue, dotato di moderne tecnologie quali tagli laser e trattamento in cataforesi. Adamo è madrelingua e sa confrontarsi direttamente con la produzione locale. Da questa consapevolezza e dopo aver a nalizzato le esigenze del mercato italiano, i due decidono di importare direttamente il marchio, diventando distributori esclusivi in Italia dei prodotti Orthaus. “L’idea originaria che tuttora è alla base della nostra attività - spiega Adamo - è garantire che i prodotti rispondano pienamente alle normative e omologazioni europee. Al cliente forniamo il veicolo sulla base delle sue esigenze, configurandolo in funzione delle sue necessità e realizzato unicamente con componenti premium, da gli assali SAF o BPW agli im pianti Wabco o KNORR. In questo modo l’azienda di trasporto ha la certezza che, in caso di necessità, non avrà problemi a reperire pezzi di ricambio”. STRATEGIA “A TENAGLIA”

K.ITA è favorita dallo stretto confronto di Adamo con i responsabili tecnici dei fornitori. “Questo - spiega Adamo - rappresenta un punto decisivo nel settore per fornire ai clienti rapide risposte”. Intanto Meroni si occupa del lancio del brand. Una strategia “a tenaglia” che il mercato premia: nel primo anno di attività K.ITA vende 30 unità Orthaus, che salgono a 180 nel secondo, poi a 250 nel terzo, fino alle 360 del 2018, tutte di veicoli speciali che da Istanbul raggiungono il porto di Trieste da dove i semirimorchi già immatricolati e targati, vengono agganciati e trasportati nella sede di Guanzate o nei piazzali di Dalla Mutta a Padova o dell’Officina Valentini a Palestro, alle porte di Milano. Tutte queste officine, specializzate nei lavori di meccanica e carrozzeria, fanno parte della Rete K.ITA unitamente all’azienda Fabbri Cool System di Cesena, alla F.lli Scomazzoni a Bolzano, alla Lombardi Industrial a Todi e Kamion Srl a Rimini. “Dal


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2015 - prosegue Adamo - i volumi registrati appaioni quindi sempre in crescita: ascoltiamo i nostri clienti e insieme a loro definiamo il continuo miglioramento dei prodotti. All’inizio non sono mancate le difficoltà, ma le abbiamo superate affiancando il cliente passo dopo passo. Un approccio che è stato premiato: oggi con quei clienti che ci hanno scelto e con i quali abbiamo superato i problemi iniziali abbiamo instaurato una partnership solida ed esclusiva. Intendiamo rafforzare l’Area Vendite per venire incontro ancor di più alle richieste del cliente, considerando che i veicoli distribuiti da K.ITA sono tutte unità speciali, che richiedono una preparazione accurata”. Sono molte le aziende che, operando nel settore del container, scelgono Orthaus, che

rappresenta tuttora uno dei business più importanti per K.ITA, con un occhio di riguardo all’assistenza postvendita. Ma l’offerta dei mezzi commercializzati da K.ITA è cresciuta ancora di più, arricchendo la famiglia che continua ad aumentare. Dal 2016 K.ITA distribuisce il marchio iberico IndeTruck, semirimorchi per il trasporto frigorifero a temperatura controllata rigorosamente made in Spagna, realizzati nel sito di Alcoi, a metà strada tra Alicante e Valencia, frutto dell’imprenditoria della storica famiglia Mirofret. “Nei pochi mesi del 2016 in cui abbiamo iniziato la collaborazione - afferma Adamo - abbiamo venduto già molte unità, che sono triplicate l’anno successivo. L’anno scorso abbiamo chiuso con più di cento immatricolazioni e quest’anno preve-

diamo di superare le 200. Si tratta di un prodotto molto artigianale, destinato a clienti che prediligono un ottimo rapporto qualità-prezzo, per aziende di trasporto che vogliono avere prodotti solidi e che durano nel tempo, per il tipo di rotte o per il frequente e continuo utilizzo dei mezzi”. ONDA LUNGA DELLA CRESCITA

Seguendo l’onda lunga della crescita, l’anno scorso K.ITA ha aggiunto alla famiglia il marchio Serin, produttore turco da sessant’anni nel settore, sinonimo di portacontainer allungabili, centinati e trailer con pianale aperto realizzati su misura. Dallo stabilimento di Konya l’anno scorso in Italia ne sono arrivate quasi 100 unità, che quest’an-

no, molto probabilmente, saliranno a oltre 200. “Il management Serin - dichiara Adamo - cre de molto nel mercato italiano: il riscontro dalle prime forniture è stato più che positivo”. Le novità si sono tutt’altro che fermate. Di quest’anno l’arrivo di altri due brand: la spagnola Granalu, marchio di piani mobili e vasche in alluminio prodotti nel sito di Segovia, che K.ITA ha iniziato a commercializzare nel nostro Pae se; l’olandese Burgers Car rosserie, semirimorchi speciali maxi-volume a doppio piano, che K.ITA importa in esclusiva. “Sono molto utilizzati - precisa Adamo - nel Nord Europa, dalle aziende che effettuano lungo raggio. Per il momento in Italia è una nicchia di mercato, ma si tratta solo di far conoscere il prodotto, che ha un enorme po-

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tenziale per la sua convenienza, ad esempio per il trasporto coperto di auto di lusso e sportive o per il trasporto frigorifero”. ULTIMA NOVITÀ OZSAN TREYLER

Ultima novità in ordine di tempo Ozsan Treyler, specializzati nella produzione di semirimorchi carrelloni eccezionali, carrelloni veicoli industriali, carrelloni trattori stradali e carrelloni bisarche realizzati ad Ankara. “Ab biamo appena iniziato con questo marchio, che sono certo darà molte soddisfazioni”, commenta Adamo. Ma qual è il denominatore comune di questi marchi? Qual è la strategia di K.ITA? “Il nostro obiettivo - risponde il Sales Manager - è portare novità sul mercato italiano,

dare ai trasportatori italiani l’opportunità di utilizzare qualcosa di nuovo e di diverso. A seguito della crisi economica gli autotrasportatori hanno perso l’abitudine di acquistare veicoli su misura, adeguando la propria attività allo standard dei colossi. Noi andiamo con invece trocorrente e vogliamo fornire il veicolo richiesto con attenzione ai minimi dettagli. Per scelta importiamo marchi che si distinguono per l’elevata qualità e personalizzazione e che rappresentano la specializzazione in una singola tipologia di veicoli, e soprattutto, aziende che mettono attenzione nella realizzazione di veicoli speciali”. Le novità non sono certo finite: Adamo e il suo team non si sbottonano, ma siamo solo all’inizio del l’av ventura dei “giovani di K.ITA”.

Adem Oksuz (Adamo), 27 anni, Product Manager K.ITA.

E

CRESCONO I CLIENTI, SI RAFFORZA LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

FOCUS SU BACK OFFICE, VENDITA E ASSISTENZA SUPPORTATE DAL MARKETING

ntro fine anno sarà operativo il nuovissimo headquarte di Caronno Pertusella in provincia di Varese: 10mila mq di superficie, con piazzale attrezzato e officina, nel quale è previsto il servizio di revisione di veicoli industriali. “Siamo assolutamente soddi-

sfatti - afferma Adamo - dei risultati raggiunti finora: siamo una squadra di giovani con tanta voglia di crescere, che possono sempre contare su figure di esperienza per avere un supporto all’occorrenza”. Con una decina di dipendenti addetti all’assistenza post-vendita, che

seguono il cliente in tutta la fase di consegna e immatricolazione, K.ITA ha chiuso il 2018 con un fatturato di circa 14 milioni di euro, con l’obiettivo di raggiungerei 20 quest’anno. “Complessivamente - illustra Adamo, Sales Manager - nel 2018 abbiamo consegnato oltre

500 unità. L’obiettivo è di continuare la forte espansione. Parallelamente stiamo rafforzando la rete commerciale e, soprattutto, la rete post-vendita: l’obiettivo è certamente fare numeri, ma innanzitutto fidelizzare la clientela con un servizio ineguagliabile”.


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INTERVISTA / ALFREDO SPINOZZI, GENERAL MANAGER, E DANIELA DIMASI, RESPONSABILE MARKETING & COMMUNICATION TMT INTERNATIONAL

Cinquantesimo col botto È IN PIENO SVOLGIMENTO L’AMBIZIOSO PROGETTO DI ESPANSIONE INTERNAZIONALE MESSO IN ATTO DAL PRODUTTORE MARCHIGIANO DI PIANI MOBILI E CISTERNE. AL CENTRO DELLA STRATEGIA DI CRESCITA DEL CORE BUSINESS DEI PIANI MOBILI SUI MERCATI INTERNAZIONALI LA PARTECIPAZIONE A FIERE, SALONI E MEETING PER INCONTRARE I TRASPORTATORI E LE AZIENDE DEL SETTORE E DARE MASSIMA VISIBILITÀ AL BRAND.

I

FABIO BASILICO

S. BENEDETTO DEL TRONTO

l 2019 può essere a buon diritto considerato l’annus mirabilis di TMT International. L’azienda marchigiana produttrice di piani mobili e cisterne festeggia il cinquantesimo anniversario di attività proprio mentre è attivissima protagonista di un progetto di espansione internazionale (Europa e anche oltre), riservato al core business dei piani mobili, che, varcando i confini nazionali, dove il brand è già da tempo conosciuto e apprezzato, intende esportare una produzione improntata a criteri di eccellenza e far sì che anche all’estero il nome TMT sia associato al concetto di massima qualità. Il focus è rivolto in particolare alla partecipazione a importanti fiere e saloni di settore, nonché a incontri e meeting di trasportatori, con l’obiettivo di contattare nuovi potenziali clienti e di promuovere l’immagine del brand. “Attualmente - ci spiega Al fredo Spinozzi, General Ma nager, al timone dell’azienda insieme al fratello Gianluca - siamo molto concentrati sui mercati tedesco e austriaco ma guardiamo con interesse anche ad altri Paesi, come ad esempio Spagna e Francia. La partecipazione in giugno all’ultima edizione del Transport Logistic di Monaco di Baviera è stata una preziosa occasione per dimostrare a tutti quello che siamo capaci di fare. Siamo stati gli unici italiani a presentare al salone un piano mobile con allestimento Hupac. I contatti con clienti tedeschi e austriaci ci hanno permesso di con-

Alfredo Spinozzi, General Manager di TMT International.

solidare le opportunità offerte da quei mercati e assicurare al brand una presenza che in prospettiva non potrà che aumentare. Non dimentichiamoci poi che siamo presenti anche in Australia, dove inviamo kit per l’assemblaggio locale di semirimorchi”. ESCALATION INTERNAZIONALE

Aggiunge Daniela Dimasi, Responsabile Marketing & Communication: “L’allargamento della nostra presenza sui mercati internazionali è una naturale conseguenza degli ottimi successi ottenuti sul mercato italiano e della

precisa volontà di far entrare TMT in una nuova promettente fase di crescita che oggi si concretizza in una produzione più ampia di almeno 200 pezzi all’anno, di cui circa il 40 per cento destinato all’estero, e in un aumento del 50 per cento del fatturato sulla base dei circa 8 milioni di eu ro consuntivati nel 2018. An che dal punto di vista del personale, è probabile che in futuro si creino le giuste condizioni per un aumento dell’organico, oggi costituito da una quarantina di persone. In Italia così come nel resto d’Europa ci rivolgiamo a ogni tipologia di cliente, dalle grandi flotte al

Daniela Dimasi, Responsabile Marketing & Communication.

TMT International è sempre più protagonista in fiere, saloni e altri eventi specializzati del settore trasporti e logistica.

piccolo trasportatore. TMT è in grado di mettere la propria expertise al servizio di tutte le aziende di trasporti e logistica”. Nella calda atmosfera estiva, TMT International parteciperà a fine luglio al Truckstar Festival 2019 di Assen, in Olanda. “È un’altra occasione che abbiamo colto al volo - spiega Daniela Dimasi - Si tratta di uno dei raduni per camionisti più grandi d’Europa, in linea con quello che avviene ogni anno a Misano con il weekend del camionista, dove tra l’altro abbiamo partecipato con grande soddisfazione facendo il pieno di contatti e mettendo bene in mostra le nostre insegne. In Novembre poi non mancheremo all’ormai classico appuntamento con Ecomondo a Rimini, un altro appuntamento in totale sintonia con i nostri obiettivi, con particolare riferimento alla sostenibilità ambientale”. Anche al Transpotec di Verona TMT International era presente e ben visibile. Il Sa lone italiano dedicato ai trasporti e alla logistica è servito all’azienda di San Bene-

detto del Tronto (Ap) per riaffermare il proprio ruolo sul mercato nazionale e nello stesso tempo dimostrare che, con le sue competenze, è in grado di fare la differenza anche all’estero. Siamo solo all’inizio. “Essere vincenti in Europa vuol dire per noi puntare non a grossi volumi ma a una presenza capillare in ciascun territorio, diversificando al massimo la platea di clienti europei - dice ancora Spinozzi - Il prodotto TMT all’estero è considerato con rispetto e puntando su qualità e customizzazione del prodotto stiamo valicando molte frontiere”. La produzione di piani mobili TMT si basa su tre famiglie: Conchiglia, Scrigno e Leakproof. Sono loro i rappresentanti TMT nelle kermesse nazionali e internazionali. “Conchiglia - spiega il Ge neral Manager - è una piattaforma base su cui vengono realizzati i prodotti più generici o meno complessi. Scrigno è il nostro prodotto di punta, cavallo di battaglia

e nostra esclusiva ad apertura totale. Leakproof è l’impermeabile per il trasporto di rifiuti umidi, bagnati o comunque urbani”. PAROLA D’ORDINE PERSONALIZZAZIONE

Caratteristica della produzione TMT è la realizzazione, sui piani mobili, di tutto ciò che può servire al trasporto: allestimento Hupac per l’intermodale, frigo per l’isotermico, container, ecc. “La parola d’ordine è personalizzazione - afferma con decisione Daniela Dimasi Siamo tra i pochi produttori europei a realizzare tutti i tipi di porte laterali, andando a soddisfare ogni esigenza del cliente”. Per assistenza e manutenzione TMT può contare sul Centro di assistenza OPM (Officina Piani Mobili) di Imola, di cui l’azienda marchigiana è socia, sulla sede di San Benedetto e su una rete di officine capillare, che presenta un punto service in ogni regione italiana tranne Puglia e Calabria, dove i centri di riparazione sono addirittura due.


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INTERVISTA AD ALBERTO LO STOCCO TITOLARE DELLA TERMOSERVICE DI FONDI

Professionalità Carrier per il Centro-Sud Italia “LA COLLABORAZIONE CON CARRIER È NATA SIN DA SUBITO CON L’ACQUISTO DELLA RICAMBISTICA NECESSARIA PER LA NOSTRA OFFICINA - AFFERMA ALBERTO LO STOCCO - LO STEP SUCCESSIVO È STATO QUELLO DI LEGARSI A CARRIER DIVENENDONE CENTRO ASSISTENZA. OGGI, E LO DICO CON ORGOGLIO, LA TERMOSERVICE È UN SERVICE PROFESSIONAL CARRIER, QUINDI RAPPRESENTA IL TOP PER QUANTO RIGUARDA I CENTRI DI ASSISTENZA CARRIER SUL TERRITORIO NAZIONALE. DA CIRCA DUE ANNI, INOLTRE, SIAMO DISTRIBUTORI DEI PRODOTTI A MARCHIO CARRIER PER IL CENTRO-SUD ITALIA”.

A

FABIO BASILICO FONDI

nche la Termoservice Srl di Fondi (Lt) è stata coinvolta nel tour promosso da Carrier Transicold Italia per far conoscere agli utilizzatori finali il Vector HE 19, l’ultimo nato della famiglia di prodotti del player globale nel settore dei gruppi frigo, autentico gioiello ingegneristico basato sull’innovativa tecnologia e-Drive e com mercializzato da quest’anno. Il modello per semirimorchi, che fa della precisione e del massimo dell’efficienza i suoi punti di forza, ha meritato senza dubbio un tour per la Penisola che ha fat to tappa presso aziende di punta del network Carrier Transicold Italia, come appunto la laziale Termoservice. Che abbiamo l’opportunità di conoscere attraverso l’intervista al suo titolare, Alberto Lo Stocco: “Termoservice è nata nel 1995 come officina specializzata nella manutenzione e riparazione di gruppi refrigerati per veicoli adibiti al trasporto su strada -racconta Lo Stocco - Nel 2001, insieme al mio attuale socio Romano Grieco, abbiamo avuto l’opportunità di rilevare l’azienda dai vecchi proprietari e di rilanciare l’attività. L’evoluzione dell’azienda è avvenuta, dal punto di vista operativo, attraverso l’implementazione di una serie di attività, naturalmente legate al settore del trasporto, attraverso le quali cerchiamo di fornire un servizio a 360° ai nostri clienti come ad esempio la fornitura di sponde caricatrici, cronotachigrafi, antifurti satellitari. Abbiamo inoltre ottenuto la

qualifica di centro revisione cronotachigrafi e centro revisione ATP”. “Possiamo dire che l’attuale struttura organizzativa deriva da una serie di obiettivi perseguiti e raggiunti nel corso degli anni - dice ancora Lo Stocco - Primo fra tutti l’ampliamento dello stabilimento. La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di dare alla Termoservice una nuova ‘casa’ più grande e quindi più funzionale rispetto alle attuali esigenze produttive. Successivamente, abbiamo deciso di dividere le due anime della nostra attività, fornitura di servizi e vendita di prodotti, attraverso la creazione di due società ad hoc per la gestione dei due settori. Pertanto alla società ‘madre’, che gestisce le manutenzioni e riparazioni ed è prettamente una società di servizi, abbiamo affiancato una nuova realtà aziendale, la

Termoservice Trade, che si occupa del settore commerciale del marchio Termoservice, ossia la vendita dei gruppi frigoriferi e dei ricambi Carrier”. I risultati raggiunti nel 2018 sono stati ottimi; “Ormai il nostro fatturato ha una crescita costante e nel giro di pochi anni il numero di dipendenti è aumentato del 30 per cento - conferma il titolare - Per quanto riguarda le aspettative per il 2019, analizzando i dati di questi primi mesi dell’anno posso dire che sono senz’altro rosee”. Come si caratterizza per tipologia e dimensioni la clientela di Termoservice nel trasporto refrigerato? “Sostanzialmente la nostra è una clientela molto varia - risponde Lo Stocco Si va dal piccolo trasportatore, proprietario di un solo veicolo refrigerato, alle aziende con flotte di decine e

Il tour di Carrier Transicold Italia ha fatto tappa presso la sede di Termoservice a Fondi.

a volte cen tinaia di veicoli. Anche i prodotti trasportati sono i più disparati, si va dall’ortofrutta al congelato, ai prodotti farmaceutici. La collaborazione con Carrier è nata sin da subito con l’acquisto della ricambistica necessaria per la nostra officina. Lo step successivo è stato quello di legarsi a Carrier divenendone centro assistenza. Oggi, e lo dico con orgoglio, la Termoservice è un Service Professional Carrier, quindi rappresenta il top per quanto riguarda i centri di assistenza Carrier sul territorio nazionale. Da circa due anni, inoltre, siamo distributori dei prodotti a marchio Carrier per il Centro-Sud Italia”. Oggi qual è la percentuale di business di Termoservice derivante dal trasporto frigorifero? “Stiamo parlando di una percentuale sicuramente importante - spiega Alberto

Alberto Lo Stocco, titolare della Termoservice.

Lo Stocco - D’altronde, anche se forniamo ai clienti un’of ferta di servizi abbastanza articolata, la società è nata e si è imposta come azienda frigorista, per cui il trasporto a temperatura controllata su ruote è stato e rimarrà anche in futuro il nostro settore trainante. I prodotti e i servizi offerti da Termoservice sono i più completi oggi disponibili sul mercato. Tutto ciò che riguarda il trasporto refrigerato rientra nella nostra attività, dal la vendita del gruppo frigo e della ricambistica alle soluzioni telematiche per il monitoraggio a distanza della temperatura, del livello del carburante e del funzionamento del frigo, dalla manutenzione programmata agli interventi urgenti in caso di guasto, fino ai servizi accessori quali il controllo periodico sui gas florurati (f-gas) e la revisione ATP”. “Ciò che contraddistingue Carrier dalle altre a ziende presenti sul territorio nazionale rappresenta anche il motivo per cui abbiamo deciso di legarci a Carrier - ammette Lo Stocco - La ricerca costante della qualità, il continuo sviluppo tecnologico che ci permette di offrire sempre le tecnologie più innovative

presenti sul mercato; ciò si traduce in un risparmio di tempo e di denaro per i clienti, che infatti ci premiano. E il valore aggiunto che Termoservice unisce ai prodotti e servizi Carrier è dato dalla nostra filosofia: la ricerca dell’eccellenza. Il cliente che viene nella nostra azienda nota subito un elevato standard di qualità, dall’accettazione al personale di vendita, all’officina, il cliente ha la certezza di trovare sempre un riferimento competente e massima disponibilità, sa di trovare sempre qualcuno pronto ad ascoltarlo e a trovare soluzioni alle sue esigenze”. Infine, chiediamo a Lo Stocco qual è stata la prima accoglienza ricevuta dal nuovo Vector HE 19 nel territorio di riferimento di Termoservice? “Sicuramente, il lancio del nuovo gruppo ha suscitato grande curiosità - risponde il titolare Termoservice - Lo dimostra il successo dell’evento organizzato ad aprile, presso la nostra sede, con il quale abbiamo presentato il nuovo prodotto. I primi riscontri forniti dai clienti sono senz’altro positivi e non poteva essere altrimenti considerando che il nuovo gruppo coniuga estetica e prestazioni come da tradizione Carrier”.



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IN VISITA ALLA FABBRICA THERMO KING DI GALWAY

Al centro della catena del freddo T

SI PARTE DALLA BASE: I COMPONENTI ENTRANO NELLA CAMERA ROBOTIZZATA E NE ESCONO SOTTOFORMA DI TELAIO. A QUEL PUNTO HA INIZIO LA LINEA DI PRODUZIONE COMPOSTA DA CIRCA 60 STAZIONI-PIATTAFORME, CIASCUNA PER UNA FASE LAVORATIVA INFERIORE AI 10 MINUTI . LUNGO L’INTERA FILIERA IL CONTROLLO SULLA SICUREZZA È AL PRIMO POSTO, OGNI PRESUNTO DIFETTO VIENE INDIVIDUATO E MANDATO IN REPARTO CORREZIONI PRIMA DELLA CONSEGNA AL DEALER, PRECEDUTA DA 45 MINUTI DI LAVORO SU SEMIRIMORCHIO SIMULATO DA COMPUTER.

MAX CAMPANELLA GALWAY

ra le aziende leader in Europa nella produzione di gruppi frigoriferi, con una presenza globale, Thermo King nasce nel 1938 da una brillante idea di Fred Jones. Giovane e dinamico, in compagnia di Joe Numero du rante una partita a golf pensò perché non costruire un frigo che si possa trasportare e aiutarci a tenere al fresco bevande e panini?” A quella intuizione si devono le basi di un’azienda che oggi conta qualcosa come 900 dealer nel mondo, diversi impianti di Ricerca & Sviluppo, 500 sedi solo in EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Nel 1939 viene sviluppata la prima unità di refrigerazione Thermo King negli USA. Nel 1976 nasce la fabbrica di Galway, che oggi si sviluppa

su 20mila mq e dà lavoro a oltre 500 persone che, nei picchi produttivi, raggiungono quota 750. “La sicurezza è al primo posto in Thermo King: abbiamo raggiunto 10 milioni di ore lavorate senza infortunio, record che vogliamo mantenere”. Le parole di Pierfranco Libé, Responsabile Tecnico Italy & Israel, sono una sorta di monito: anche noi indossiamo occhiali, giubbetto e scarpe antinfortunistica e, guidati da Libé e in compagnia di una rappresentanza di aziende di trasporto, produttori di trailer e noleggiatori, inizia il nostro tour nella storia dei gruppi frigoriferi. La svolta sul piano dell’affermazione globale di Thermo King avviene nel 1997, quando l’azienda vieneacquisita da parte di Ingersoll Rand, colosso statunitense operativo in diversi settori,

con 40mila dipendenti, 50 impianti nel mondo e un fatturato di oltre 14 miliardi di dollari. Nel 2009 nasce la gam ma T Series per truck, che porta Thermo King ad affermarsi in Europa come leader in diversi Paesi e con un’offensiva a tutto campo, da nord a sud, est e ovest. La voglia di progresso, supportata dagli investimenti di Ingersoll Rand, è evidente con lo sviluppo del gruppo frigo ad alimentazione criogenica: siamo nel 2010, quasi un decennio fa, e Thermo King già concretizza l’idea di un gruppo frigo che utilizza la CO2 liquida di recupero dal processo di fabbricazione di fertilizzanti. Nel 2012 nasce SLXe, pioniere nella riduzione dei consumi. È solo l’inizio di un processo di forte evoluzione: nel 2014 lo sviluppo del refrigenrante R-452A, che dal 1° gennaio 2020 di-

venterà obbligatorio per l’intero mondo del trasporto refrigerato; nel 2015 l’acquisizione di Frigoblock, che apporta in Thermo King una decisa expertise nell’elettrificazione e e successivamente di Celtrak nello sviluppo di soluzioni satellitari per il controllo del frigo. Il 2017 si apre con lo sbarco sul mercato della famiglia SLXi, laddove “i” sta per “Intelligence”: l’unità frigo possiede una bluebox, sorta di sistema telematico dormiente che, in base a una fee mensile, apre al trasportatore un mondo di monitoraggi, fino ad arrivare al controllo da remoto di porte, accensione e spegnimento. L’anno scorso l’arrivo di SLXi Hybrid, frigo che può funzionare con il proprio motore elettrico collegato direttamente all’alternatore Frigoblock installato sul motore del veicolo (che

potrebbe funzionare a LNG). A quel punto Thermo King completa la gamma per soddisfare ogni tipo di necessità del trasporto e della committenza, che sempre più richiede metolodogie rispettose dell’ambiente. Fin qui la storia, ma veniamo all’oggi. Entriamo nella fabbrica e sotto di noi si aprono due mondi, due settori che corrispondono ad altrettante linee di produzione: alla nostra sinistra nascono i frigo per i semirimorchi, alla nostra destra quelli per motrici. “La media attuale - precisa Libé conta 80 unità per trailer al giorno e 40 per motrici, ma la flessibilità della fabbrica consente di rispondere a necessità che cambiano: questa settimana ad esempio si arriva a 48 motrici al giorno, per soddisfare una domanda in aumento”. Le due linee hanno in co-

Visita alla fabbrica Thermo King di Galway in Irlanda, attiva dal 1976, per un gruppo di rappresentanti di aziende di trasporto, costruttori di semirimorchi e noleggiatori.

mune la sequenza: ogni stazione opera per sei minuti, dopodiché una sirena segnala che si passa allo step successivo e il frigo si muove lungo la linea. Ogni stazione possiede un manuale che prevede le fasi di lavoro, corredate di immagini per facilitare l’attività dell’operatore. In totale sono 66 le stazioni-piattaforme, alcune dal contenuto molto tecnico, con microprocessori o saldature, e sono divise in cinque macrocelle, a capo delle quali c’è un supervisore, con il compito di verificare - a random o in base a segnalazioni - che la sequenza operativa rispetti il manuale. Naturalmente ogni piattaforma richiede l’utilizzo di attrezzature e strumentazioni, che provengono in massima parte da fornitori di Galway e dintorni. Quando? Just in time: quando l’operatore si accorge che necessita di materiale, attraverso un codice a bar re inoltra la richiesta. E “magicamente” il materiale arriva lungo la linea fino alla sua stazione. Altrettanto “magica” è la nascita del telaio, una delle prime stazioni che rappresenta il cuore della catena del freddo: tutti i componenti necessari, alcuni presaldati, raggiungono un’apposita camera robotizzata con pareti che la proteggono dall’esterno; osserviamo i pezzi entrare e, dall’altra parte, uscire il telaio, appeso, pronto a iniziare il suo viaggio. Che inizia con 17 vasche per il lavaggio e pre-trattamento in cataforesi: prima di fare il suo ingresso il telaio è magnetizzato per attrarre la vernice, in modo che quest’ultima risulterà omogenea in ogni punto, con scarsissima possibilità di errore. Per quanto scarsa, quest’ultima viene verificata a 360 gradi. “In media - afferma Libé -siamo a un difetto riscontrato ogni 26 gruppi, tenendo conto che per Thermo King difetto può voler dire anche solo l’adesivo attaccato male, difetto che potrebbe anche non notarsi affatto”. In caso di diagnosi di difetto, il gruppo frigo segue la sua “terapia” in carrozzeria per poi ripartire in consegna. Terminate le vasche il telaio viene posizionato su un carrello e da quel momento inizia il giro: vengono posizionati i compressori (realizzati nel sito Thermo King di Kolin), i motori Yanmar prodotti in Giappone e i tubi, che devono però essere completamente svuotati. “A -20 gradi -


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Il punto sul mercato: indietreggia il semirimorchio, stabili motrici e trascinati

Marco Tosi: “Mai manchi sul frigo il pannello solare” S u quanto Thermo King abbia in serbo in futuro Marco Tosi, Italy & Israel Sales Manager, è giustamente abbottonato. A Galway ha sede anche uno dei due Centri di Ricerca & Sviluppo, l’altro è a Praga, condiviso con Ingersoll Rand. “Simuliamo - spiega Marco Tosi - le performance dei nostri prodotti con diverse temperature e ambienti come richiesto dalla certificazione ATP, che prevede un range da -20 a +30 ma che Thermo King estende da -40 a +50 gradi, visto che produce anche per Paesi quali Danimarca e sub Sahara. Stiamo testando un nuovo gas refrigerante e sono in fase di studio nuovi motori, con nuove performance e ulteriori riduzioni della rumorosità: Thermo King non è mai ferma”. Com’è costituita oggi la gamma Thermo King in Italia? “Il ventaglio è completo: partiamo - spiega Tosi - dalle famiglie per semirimorchio alle unità per autocarri fino ai prodotti per quelli che noi chiamiamo trascinati, ovvero veicoli commerciali leggeri,

segmento nel quale abbiamo lanciato quest’anno il gruppo frigo elettrico E200, che al Transpotec equipaggiava un Volkswagen Crafter elettrico”. Uno dei punti di forza Thermo King è rappresentato dal suo essere pionieristico: qual è oggi la “chiave di differenza” rispetto ai competitor? “Molto semplice: nel 2020 - afferma Marco Tosi con l’introduzione della normativa europea GHG (Green House Gas, ndr) il gas 404A non sarà più ammesso. Thermo King sin dal 2015 ha introdotto gruppi frigo compatibili con il 452A e anche i gruppi frigo di precedente generazione, che utilizzano il 404A, sono già omologati per l’utilizzo del 452A. Risultato: i clienti Thermo King non avranno alcun problema a rispettare le regole e evitare pesanti sanzioni, qualunque sia il gruppo frigo che hanno acquistato. E per ogni informazione o dubbio possono rivolgersi al proprio dealer”. Un’occhiata al mercato: qual è il trend dei primi mesi? “Il segmento dei semi-

ci spiega Libé - l’umidità ghiaccia, quindi il sistema di raffreddamento deve essere montato a vuoto per eliminare ogni posssibile traccia, anche d’aria”. Una volta montata la batteria, il nostro SLXi ha preso la sua forma. A quel punto cominciamo a capire se è indirizzato a veicoli particolari, ad esempio se vi sono particolari scambiatori, se si tratta di un multitemperatura, a due o tre temperature, segmento che in Italia vale circa il 15 per cento del mercato, ma in Francia e Gran Bretagna siamo attorno al 50 per cento. Prima di essere montati, due robot proteggono le parti in rame del frigo spruzzando un antimicotico per evitare i funghi. Prima di raggiungere il camion che lo porterà a Rotterdam dove, dal centro di smistamento, raggiungerà il dealer che l’ha ordinato, il frigo viene messo in funzione per 45 minuti, come se stesse lavorando sul semirimorchio che viaggia su strada, e infine pressurizzato con elio, per essere certi che il passaggio del refrigerante non trovi alcun ostacolo. Un giro sulla linea delle motrici ci consente di appurarne le differenze. I gruppi per motrici richiedono frigo di minori dimensioni. In que-

sto caso la famiglia Thermo King è costituita dalla Serie T, range di frigo “a naso” per motrici, e UT, gamma di frigo sottotelaio: la logica produttiva è la stessa ma notiamo la laccatura manuale. “Nel segmento delle motrici frigo precisa Pierfranco Libé - vi so no tante, troppe variabili per renderla automatica”. Serie T e UT sono disponibili in modelli mono e multitemperatura. Al termine del suo viaggio ogni frigorifero ha la sua carta d’identità, firmata dal supervisore, in modo che in caso di anomalie è sempre possibile rintracciare l’intera filiera. Ogni mattina a Galway vengono analizzate le richieste in garanzia e l’intervento viene programmato in base alla criticità, mettendo al primo posto la sicurezza, al secondo la salvaguardia del prodotto. Alla visita in fabbrica erano presenti Enrico Bonvini di Tecno Service, Concessionaria Thermo King; le aziende di trasporto Chiggiato Trasporti, Safim, LC3 Logicompany, Frigor Trasporti Orobico, Cooperativa Paratori e Gima Trans; per i semirimorchi Kögel, nella persona di Massimo Dodoni, Managing Director, Kita e Lamberet; e l’azienda SV Noleggi.

rimorchi - illustra il Sales Manager - è in rallentamento sin dall’inizio dell’anno, una decrescita proseguita fino a aprile-maggio che in Italia è doppia rispetto al resto d’Europa. Del resto negli ultimi tre anni siamo arrivati a un

volume di immatricolazioni di circa 6mila trailer, è evidente che il mercato è un po’ in saturazione. Di sicuro non aiutano le incertezze politiche: esaurita l’onda lunga delle elezioni europee, a bocce ferme ci aspettiamo

un’evoluzione in meglio”. Come stanno andando gli altri segmenti? “I dati di motrici e trascinati - spiega Marco Tosi - sono in linea con quelli del 2018, rispecchiandone l’andamento. Personalmente sono soddisfatto

del lavoro che stiamo facendo, dei risultati che otteniamo con i nostri dealer e ci aspettavamo una flessione nei semirimorchi nella prima parte dell’anno. Andiamo avanti con ottimismo puntando a fornire alla clientela soluzioni a lungo termine, un vero e proprio percorso da realizzare insieme prima, durante e dopo l’acquisto del frigo”. Qual è la principale soluzione “in più” che ogni cliente Thermo King non può farsi assolutamente mancare? “Il pannello solare: preserva la batteria - risponde Tosi in conclusione - e garantisce una riduzione dei consumi di carburante nell’ordine del 10-12 per cento. Come funziona? È molto semplice: i nostri delaer lo montano su tetto o su frigo posteriore e il frigo non si accende per caricare la batteria, a questo provvede l’energia solare immagazzinata nel pannello. Anche su questo i trasportatori possono rivolgersi con fiducia a un dealer Thermo King per ricevere tutte le informazioni necessarie”.


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DIESEL TECHNIC AGGIORNA I CATALOGHI MERCEDES, SCANIA E VOLVO

Ricambi no problem per bus e truck

INSERITI NUOVI CODICI PER UN’OFFERTA DEDICATA CHE COMPRENDE OGGI OLTRE 41MILA REFERENZE A MARCHIO DT SPARE PARTS. “L’OBIETTIVO È FORNIRE UN SERVIZIO QUALIFICATO AD AZIENDE DI TRASPORTO CHE VOGLIONO MASSIMIZZARE DURATA ED EFFICIENZA DELLA FLOTTA”, AFFERMA WALTER SCHIAVI, GENERAL MANAGER DIESEL TECHNIC ITALIA. OFFICINE E PARTNER DISTRIBUTIVI POSSONO SEMPRE CONSULTARE LA PRATICA E AGGIORANTA VERSIONE DIGITALE ON LINE.

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MICHELE S. ALTIERI BOLOGNA

roporsi sul mercato come fornitore aftermar ket con un’offerta completa in termini di prodotti, servizi e iniziative. È l’obiettivo con cui Diesel Technic, leader europeo nella distribuzione di ricambi per veicoli professionali (furgoni e veicoli industriali), prosegue la sua offensiva sul mercato italiano, puntando su qualità e logistica efficiente. Distributore del marchio DT Spare Parts, con oltre 41mila referenze costantemente aggiornate, e del brand Siegel Automotive (circa 1.500 codici), Diesel Technic “intende fornire un servizio qualificato ad aziende di trasporto che vogliono massimizzare durata ed efficienza della flotta”, per usare le parole di Walter Schiavi, 50 anni, una consolidata esperienza che l’ha visto crescere professionalmente in

FIAMM e Schaeffler, da tre anni General Manager Diesel Technic Italia. Esempio dell’approccio dell’azienda, con headquarter a Kirchdorf, in Germania, e sede italiana a Verona, la presenza al Salone Autopromotec, con una serie di novità che puntano su elevata qualità della gamma e supporto al business del distributore e del cliente finale. “L’obiettivo di Diesel Technic - spiega Walter Schiavi - è distinguersi sul mercato per l’elevata qualità di un’offerta di ricambi e accessori che viene costantemente ampliata e aggiornata con nuovi inserimenti a catalogo. Ad Autopromotec abbiamo presentato gli ultimi cataloghi pubblicati, relativi ai più recenti modelli di veicoli Scania Bus, Volvo Bus e Mercedes-Benz Trucks”. L’aggiornamento per il settore autobus riguarda oltre 60 nuovi codici del catalogo a marchio DT Spare Parts per

Il team di Diesel Technic sempre pronto a fornire alle aziende di trasporto un servizio qualificato.

Volvo Bus B 10/12 con motore TD/THD, che arriva a contenere un totale di circa 1.600 referenze in sostituzione di 3.500 codici del costruttore. Presentato anche il catalogo per gli Scania Bus S3-Series, ampliato con 50 nuovi codici, per un totale di circa 1.300 referenze, in sostituzione di circa 3.100 codici del co struttore. L’aggiornamento del catalogo prodotti DT Spare Parts per i truck Mercedes-Benz Serie L riguarda l’inserimento di circa 250 nuovi codici, arrivando così a un’offerta de dicata di oltre 1.900 prodotti, in sostituzione di circa 5.700 referenze del costruttore. La versione digitale dei cataloghi è sempre consultabile da parte dei partner distributivi di Diesel Technic e delle officine loro clienti. “La chiara divisione in aree prodotto e lingue - spiega il General Manager di Diesel Technic Italia - garantisce un utilizzo intuitivo di tutti i cataloghi DT Spare Parts e di avere sott’occhio, velocemente, l’intera gam ma prodotto. Grazie ai collegamenti diretti alle pagine di dettaglio dell’articolo, disponibili su Partner Portal durante la ricerca dell’articolo, del codice o della descrizione completa, i prodotti d’interesse vengono trovati in modo mirato e semplice”. La gamma a marchio DT Spare Parts è in continuo sviluppo, consentendo alla clientela di accedere da un’unica fonte a un’offerta sempre più completa di soluzioni orientate anche al futuro della riparazione. La qualità garantita di ogni prodotto viene assicurata dall’apposito sistema di gestione qualità DTQS (Diesel Technic Quality System), esclusiva del Centro Ricerca&Sviluppo di Kirchdorf, che consente anche la costante ottimizzazione del prodotto. “La garanzia di 24 mesi of ferta su ogni codice del marchio DT Spare Parts - precisa Schiavi - decorre solo dal momento in cui il cliente finale acquista i prodotti dal distributore o ricambista: si trat ta di un’ulteriore dimostrazione della volontà di Die sel Technic d’instaurare un rapporto di fiducia duraturo con distributori e officine”. Attualmente l’offerta DT Spare Parts destinata al segmento degli autobus include oltre 13mila referenze, mentre la gamma di prodotti per il segmento truck comprende oltre 27mila codici. Famiglie di prodotti di qualità certificata che rispondono alle attuali esigenze del trasporto e che vengono costantemente ampliate per rispondere alle esigenze del settore, in linea con il principio di Diesel Technic “Tutto da un unico marchio”. L’azienda tedesca propone ai professionisti del settore anche speciali kit che consentono di effettuare determinate riparazioni avvalendosi di un unico codice.

RACCOLTA DI “CORONE” CON L’INIZIATIVA DT SPARE PARTS PREMIUM SHOP

NAVIGHI, SCEGLI E CON UN CLICK TI ARRIVA A CASA IL PREMIO SCELTO I l servizio è uno dei tratti distintivi di Diesel Technic: al Salone i visitatori hanno potuto navigare su Partner Portal, piattaforma in continuo aggiornamento per cercare e ordinare i ricambi online e attingere alle istruzioni di montaggio. “È stata l’occasione - spiega Walter Schiavi - per presentare anche nuovi servizi della filiale italiana, quali l’orario esteso per la ricezione degli ordini, la consegna rapida e tempestiva del materiale, garantita in giornata o al massimo entro il giorno succes-

sivo all’ordine, e la speciale garanzia che decorre solo dal momento in cui l’officina acquista i ricambi dal proprio ricambista”. Non poteva mancare un focus su Partner Program, programma di marketing dedicato alla clientela. Tra questi, particolare risalto viene dato all’iniziativa di fidelizzazione Premium Shop, che permette di raccogliere “corone” da utilizzare per ricevere premi all’interno di una selezione di proposte sempre più ampia. “Da quest’anno - precisa Schiavi -

Premium Shop è un’opportunità anche per i professionisti delle officine clienti dei partner distributivi di Diesel Technic, che possono ottenere corone acquistando articoli DT Spare Parts e Siegel Automotive”. Abbiamo testato noi stessi l’iniziativa: attraverso una piattaforma web, molto semplice e intuitiva, si viene accompagnati alla scoperta del sito. Primo step, la compilazione dei propri dati; a seguire, una volta noto il proprio ammontare di corone, si può scegliere

tra una serie di premi che - come nei più classici programmi fedeltà ad esempio delle compagnie aeree - si possono ordinare e individuare in base al proprio credito. A quel punto, si sceglie il premio, si decide se e quanto far scalare dal proprio ammontare e, dopo qualche giorno, l’atteso regalo di Diesel Technic arriva a casa tramite corriere, con una spedizione di cui si può individuare, sul web, ogni fase fino all’arrivo a destinazione. Provare per credere.


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INTERVISTA

Dopo anni di crescita a doppia cifra, difficile abituarsi a un aumento dei volumi nell’ordine del 5 per cento. Ma è il segnale che Hankook tiene le sue posizioni, affronta in modo positivo le difficoltà del mercato e tiene la situazione sotto controllo”. Così Raffaele Palermo, classe 1966, originario di Ana gni, nel Frusinate, e cresciuto a Casoria, nell’immediata periferia di Napoli, dal 2013 Senior Sales Manager TBR (Truck & Bus Replacement) Hankook Tire Italia, sintetizza l’andamento nel 2019 del produttore premium. Fino a tutto il 2017 nel segmento TBR Hankook ha raddoppiato i volumi e ha raggiunto la terza posizione nella top ten, rosicchiando quote di mercato un po’ a tutti gli altri big, diventando una delle aziende del settore su cui si è maggiormente focalizzata l’attenzione di player e media. “Per quattro anni - spiega Raffaele Palermo - ci siamo abituati a una crescita nei volumi del 15-20 per cento. Quest’anno, come nel 2018, siamo intorno al 5 per cento: non è crescita a doppia cifra ma, considerando la congiuntura di mercato, esprime la capacità di Hankook di tenere testa alle difficoltà. L’anda-

RAFFAELE PALERMO SENIOR SALES MANAGER TBR HANKOOK TIRE ITALIA

vo in termini di business”. Altro elemento che caratterizza l’approccio di Hankook, il coraggio di continuare a investire in Ricerca & Sviluppo e nella presentazione al mercato di nuovi prodotti. Al Salone Autopromotec gran risalto è stato dato al modello per autobus urbani AL22. “Puntiamo molto sulle performance del nuovo pneumatico aggiunge Raffaele Palermo confortati dall’esito estremamente positivo che sta avendo presso flotte che lo stanno ado perando. Hankook è tra i po chi produttori a proporre un modello specifico per il trasporto passeggeri in città con autobus elettrici” In fiera spazio anche per i primi due modelli della famiglia Alphatread - RDH31 e RDM09 - che, sulla base di un accordo tra Hankook Italia e BR Pneumatici, vengono ricostruiti a caldo sulle linee dello stabilimento BR Pneumatici di Zanè, in provincia di Vicenza, seguendo processi di qualità che rispettano i severi standard del produttore premium. “Al momento - precisa Raffaele Palermo - sono disponibili le due misure per cava cantiere e trattivo regionale, ma stiamo lavorando per ampliare la gamma, nell’ambito di una più ampia strategia europea”. Nell’estate 2018 Hankook ha acquisito

“Cresciamo, nonostante tutto” PENALIZZATO DAI DAZI EUROPEI SULLE IMPORTAZIONI DAGLI STABILIMENTI CINESI, IL PRODUTTORE PREMIUM SFODERA OGNI ARMA E CHIUDE IL SEMESTRE CON UN INCREMENTO DI CIRCA IL 5 PER CENTO, CONFERMANDO L’ANDAMENTO DELLO SCORSO ANNO. “VALORIZZIAMO LE RISORSE INTERNE, COME LE DUE FABBRICHE IN COREA, E NON SMETTIAMO D’INVESTIRE SU NOVITÀ DI PRODOTTO E PENETRAZIONE NELLE GRANDI FLOTTE”, AFFERMA RAFFAELE PALERMO. mento dei primi mesi è ampiamente soddisfacente, soprattutto perché il mercato sta dando segnali di ripresa”. Nonostante la chiusura del primo semestre con un consuntivo che sarà certamente positivo, Hankook è penalizzata dai dazi europei sulle importazioni dalla Cina, dove si trova il suo sito produttivo di pneumatici TBR che affianca le due fabbriche in Corea del Sud. “Oggi - precisa il manager Hankook - un terzo dei pneumatici commercializzati in Europa sono prodotti negli stabilimenti cinesi: l’obiettivo è valorizzare le risorse interne, come le due fabbriche coreane, che però al momento non possono soddisfare totalmente la domanda”. Altra conseguenza indiretta di tale situazione politicoe conomica è rappresentata dal consolidamento del dato sui pneumatici premium, a tutto svantaggio della seconda linea, rappresentata dal brand Aurora. “I volumi relativi ai pneumatici Hankook afferma Palermo - registrano la stessa crescita del 2018, mentre il segno meno caratterizza l’andamento del marchio Aurora: dovendo pagare i dazi, la produzione viene orientata sul marchio premium, che garantisce maggiore rica-

di MAX CAMPANELLA BOLOGNA

Da sinistra: Raffaele Palermo, Senior Sales Manager TBR Hankook Tire Italia; Giuseppe Canto e Cristiano Oliviero, rispettivamente Senior Purchasing Manager e Amministratore delegato Euromaster; Carlo Citarella e Marco Rispoli, rispettivamente Managing Director e Senior Sales Manager Car Hankook Tire Italia.

il 100 per cento delle quote di Reifen-Müller, uno dei grandi rivenditori al dettaglio e all’ingrosso tedeschi nel campo degli pneumatici, acquisizione che comprende anche l’attività di ricostruzione. Non da ultimo l’approccio al mercato di Hankook Italia che, dopo aver consolidato la sua presenza tra flotte di medie e piccole dimensioni, comincia a prendere confidenza con aziende di trasporto di mag giori dimensioni. “L’e sperienza delle flotte e il loro feedback sull’utilizzo dei nostri pneumatici - spiega Palermo - rappresenta un tesoro im portante d’informazioni, ol tre a consentirci di dimostrare nella realtà quotidiana come Hankook, rispetto ad al tri brand, rappresenti un marchio assolutamente favorevole in termini di costo al chilometro”. Hankook è uno dei principali fornitori accreditati del network Euromaster, al cui sviluppo sta dando un importante contributo. La riprova nella presenza, allo stand del produttore premium in Bologna Fiere, dei manager Euromaster Italia, primo tra tutti di Cristiano Oliviero, 41 anni, napoletano, dal 1° agosto 2018 Amministratore delegato.


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INTERVISTA

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CLAUDIO GUELLA

tep evolutivo del Net work Bridgestone Partner, di cui eleva livello e forma di affiliazione sul pia no dei contenuti marketing, retail e ventaglio di prodotti, First Stop nasce a metà degli Anni Novanta e, oggi, conta in Europa circa duemila punti vendita (160 in Italia); negozi che erogano a oltre 350mila clienti tutta una serie di servizi, al cui primo posto c’è quello relativo ai pneumatici, ivi compresi quelli per trasporto leggero e pesante, mer ci e passeggeri, con i marchi Bridgestone, Firestone e, in esclusiva, Dayton. Insomma, tutti i prodotti e servizi di Bridgestone Group si trovano nei First Stop. Poiché il 2019 è l’anno del lancio di nuove soluzioni digitali, abbiamo chie sto a Claudio Guella, First Stop Retail Manager South Region (area che per Bridgestone copre Italia, ex Yugoslavia, Romania, Grecia, Bulgaria e Slovenia), di illustrarci la nuova strategia avviata per il Network. Classe 1976, originario di Milano, una laurea in Scienze Politiche, Claudio Guella entra in Bridgestone nel marzo 2018 dopo 15 anni di esperienza nel retail in settori completamente diversi, dalla moda al design all’entertainment. Sposato con due figli di dieci anni (i gemelli Jacopo e

FIRST STOP RETAIL MANAGER SOUTH REGION BRIDGESTONE

ed effettuare indagini sulla soddisfazione sono solo alcune delle operazioni possibili”. Tutti i centri First Stop sono presenti sul sito web della rete, vetrina virtuale professionale e personalizzabile che aumenta la visibilità del punto vendita e permette di offrire a ogni cliente consulenza professionale. Inoltre, il network First Stop lavora insieme ai partner nel ridisegnare i flussi, gli ambienti e l’immagine del negozio, per far vivere ai clienti un’esperienza positiva e accoglierli in un ambiente sicuro e confortevole. Aspetto essenziale per lo sviluppo congiunto, di partner e Bridgestone, è rappresentato dalla formazione nei punti vendita. “L’obiettivo precisa Claudio Guella - è il costante miglioramento dei servizi offerti, da sempre punto chiave dell’offerta First Stop. I rivenditori possono partecipare a corsi di formazione tecnica, meccanica, di prodotto e di vendita relativi ai pneumatici o di aggiornamento sulle novità normative. Fondamentale anche la formazione utile a ottimizzare i processi di gestione del punto vendita: le Linee Guida First Stop supportano il partner a gestire con efficacia attività, ruoli e competenze, flussi e processi del punto vendita”.

Il digitale che fa Network ENFATIZZANDO IL MODO IN CUI LA RETE FIRST STOP AIUTA I PARTNER AD AUMENTARE LA VISIBILITÀ E IL TRAFFICO SUL PUNTO VENDITA, BRIDGESTONE PARTE DAGLI STORICI PUNTI DI FORZA DEI RIVENDITORI SPECIALIZZATI (ATTENZIONE, CURA PER IL CLIENTE E LA SUA SICUREZZA) PER ARRICCHIRE L’OFFERTA DI SERVIZI A DISPOSIZIONE DEI CLIENTI FINALI. TRA QUESTI LA PIATTAFORMA WEB MYFIRSTSTOP, L’ABBONAMENTO MENSILE MOBOX E LE SOLUZIONI TOMTOM TELEMATICS. Alice), l’anno scorso ha coronato il suo sogno di occuparsi di motori, di cui è fortemente appassionato. “Attenzione, cura per il cliente e la sua sicurezza - spiega Claudio Guella - rappresentano il punto di forza dei rivenditori specializzati First Stop e sono trend che caratterizzano tutti gli altri settori nei quali ho lavorato. Oggi si aggiunge l’innovazione digitale e la tecnologia: quest’anno presentiamo nuove soluzioni per la mobilità, prodotti e servizi digitali dedicati a rivenditori, clienti e flotte. Siamo sempre connessi con il futuro, in un’ottica di continuo sviluppo e miglioramento dei servizi retail: efficienza e velocità ci permettono di soddisfare le necessità dei clienti semplificando la loro vita quotidiana e di realizzare una rete sul territorio sempre più forte, riconosciuta e connessa”. L’occasione per la presentazione dei nuovi servizi è arrivata dal Salone Autopromotec, dove lo stand Bridgestone enfatizzava il modo in cui la rete First Stop aiuta i partner ad aumentare la visibilità e il traffico sul punto vendita. “La prima novità - illustra Claudio Guella - è rappresen-

tata da MyFirstStop, vero e proprio assistente digitale del punto vendita, accessibile attraverso una web app che racchiude, in un unico ambiente, un ecosistema di servizi e soluzioni per la gestione digitale del punto vendita: accetta-

di MAX CAMPANELLA BOLOGNA

zione, magazzino e preventivi, calendario e fogli lavoro ecc. Attraverso un unico portale è possibile gestire le attività quotidiane del negozio e avere accesso alle nuove soluzioni digitali di Bridgestone, come il servizio flotte e

Mobox”. I clienti possono sperimentare in prima persona i vantaggi della piattaforma. “Il predictive maintenance ad esempio - precisa il manager First Stop - permette di anticipare le esigenze del cliente

e invitarlo a effettuare interventi sul suo veicolo. MyFirstStop è inoltre uno strumento efficace per gestire la comunicazione e la relazione con i clienti: fissare e ricordare gli appuntamenti, inviare comunicazioni personalizzate

Le insegne First Stop sullo stand Bridgestone all’ultima edizione del Salone specializzato Autopromotec a Bologna.

Accordi di acquisto con fornitori premium e promozioni esclusive per i partner First Stop permettono di soddisfare le esigenze dei clienti, aumentando il business del punto vendita. Uno dei principali obiettivi della rete First Stop è portare traffico su ognuno dei punti vendita partner. “Viene realizzato - prosegue Guella - un apposito media plan che è un mix di attività offline (eventi e campagne radio) e online (campagne social, sponsorizzazione delle schede di GoogleMyBusiness e attività display) e rafforza il legame dei Centri con il territorio, stimolando il traffico sui punti vendita e quindi l’incremento del business. Entro fine anno, a incrementare le visite nei Cen tri First Stop arriverà il nuovo servizio Mobox, innovativo abbonamento mensile all-in-one per l’acquisto di pneumatici e servizi che garantisce al cliente comodità e tranquillità. Anche l’acquisizione di TomTom Telematics, numero uno in Europa per le soluzioni digitali nella gestione delle flotte, s’inserisce alla perfezione nella strategia di trasformazione digitale del Network First Stop”.


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A POCHI MESI DALLO SBARCO SUL MERCATO DI

ECOPIA H002, LA

PIÙ GRANDE AZIENDA AL MONDO DI PNEUMATICI E PRODOTTI IN GOMMA PRESENTA DUE NOVITÀ PER IL SEGMENTO

AUTOCARRO & AUTOBUS. ALL’INTERNO DI UN SETTORE IN RAPIDA TRASFORMAZIONE,

BRIDGESTONE CONTINUA A ESSERE PIONIERE NELLO SVILUPPO DI PRODOTTI, TECNOLOGIE E SOLUZIONI PER SODDISFARE LE ESIGENZE DELLE FLOTTE E DEI COSTRUTTORI PER IL PRIMO EQUIPAGGIAMENTO.

NUOVI ARRIVI NELLA GAMMA DI PNEUMATICI PREMIUM

La doppia sfida di Bridgestone

I

MICHELE S. ALTIERI ROMA

ncremento demografico, urbanizzazione e aumento delle attività e-commerce richiedono grandi sforzi a chi si occupa del trasporto di persone e merci. Cambiamenti climatici e pressioni normative impongono come priorità la riduzione delle emissioni di CO2. Il peso crescente della mobilità CASE (connessa, autonoma, condivisa, elettrica) sta costringendo il settore a rinnovarsi. Per supportare i professionisti del

trasporto in questo momento di cambiamento, Bridgestone si sta trasformando: negli ultimi anni la più grande azienda al mondo di pneumatici e prodotti in gomma ha investito nello sviluppo delle sue capacità digitali e sperimentato una gamma di soluzioni e applicazioni volte a massimizzare convenienza e efficienza. Frutto degli investimenti attuati per ampliare il portafoglio di pneumatici premium per truck e bus, l’arrivo di due importanti novità. A pochi mesi dal sbarco sul mer-

cato di Ecopia H002, pneumatico a basso consumo progettato per aiutare, nelle lunghe distanze, a ridurre i costi o perativi e le emissioni di CO2, presentato prima all’IAA nel settembre 2018 e al Salone Autopromotec lo scorso maggio a Bologna, Bridgestone annuncia il lancio di due nuovi pneumatici nel segmento Autocarro & Autobus: Duravis R002 e CoachAP 001, pneumatici progettati per ridurre i costi totali di gestione e offrire massimi livelli di sicurezza, efficienza e comfort.

Duravis R002: migliore durabilità e aderenza su bagnato

Tutti e tre i nuovi prodotti Bridgestone per il trasporto sono stati sviluppati, testati e prodotti in Europa, in collaborazione con i gestori delle flotte. Duravis R002 offre eccezionale resistenza all’usura aiutando a tagliare i costi ope rativi. Coach-AP 001, primo prodotto Bridgestone dedicato al segmento autobus, offre efficienza e comfort alle flotte di bus senza compromessi in termini di sicurezza. Tutti e tre i prodotti Ecopia, Duravis e Coach-AP sono pienamente in linea con le normative UE, in termini

di emissioni di CO2 e rumorosità, e saranno tracciabili grazie all’etichettatura elettronica RFID (identificazione a radiofrequenza), portando valore aggiunto alle aziende di tra sporto che intendono trarre vantaggio dai pneumatici attraverso la connettività e la manutenzione predittiva. Quanto allo sviluppo delle capacità digitali, con Total Tyre Care Bridgestone propone una soluzione completa per la gestione dei pneumatici che utilizza tecnologia avanzata e sistemi per monitorare, mantenere e gestire i pneu-

matici della flotta, garantendo sicurezza e riducendo i costi legati alla manutenzione. È pos sibile scegliere tra pacchetti che comprendono Toolbox per il monitoraggio dei pneumatici, Fleetbridge per lo stato dei pneumatici e la gestione dei contratti, Basys per la gestione delle carcasse o Tirematics per la misurazione della pressione e la manutenzione proattiva. Essendo ogni flotta unica, le soluzioni Bridgestone per la gestione dei pneumatici possono essere personalizzate in base alle specifiche esigenze.

Coach-AP 001: avanzato per offrire efficienza e sicurezza

Studiato per essere versatile Comfort su terreni difficili

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neumatici ultra-resistenti, Bridgestone Duravis R002 sono progettati per aiutare le flotte a diminuire i costi operativi riducendo il costo per chilometro, grazie all’eccezionale resistenza all’usura e alla riduzione del consumo di carburante. Studiati per essere versatili, i nuovi pneumatici sono disponibili

per tutti i tipi di veicoli delle flotte operanti su strada e garantiscono ottima aderenza sul bagnato. Sviluppato e testato in collaborazione con 17 flotte in 13 paesi e in un’ampia varietà di condizioni di utilizzo, l’ultima generazione Duravis R002 è stata progettata per soddisfare questi requisiti, supportando al meglio i proprietari delle flotte. Duravis R002 offre resistenza all’usura migliorata fino al 45 per cento e costo per chilometro ridotto del 15 per cento rispetto al predecessore (direzionale, trattivo e rimorchio). Parlando di risparmio, non solo in termini di costi, ma anche di emissioni di CO2, Duravis R002 garantisce una riduzione del consumo di carburante, con combinazione B-C-B su direzionale, trattivo e rimorchio. Le quattro misure principali saranno disponibili dal prossimo settembre 2019, con sei misure aggiuntive in arrivo nel 2020. Duravis R002 semplificherà la line-up “regional” di Bridgestone, andando a sostituire nel tempo i prodotti attuali. Sviluppati e prodotti in Europa, a seguito di uno scrupoloso processo di testing i nuovi pneumatici saranno primo equipaggiamento dei principali costruttori di veicoli pesanti come Iveco, MAN, Daimler Trucks, Scania, Renault Trucks, Volvo Trucks.

P

rimo pneumatico Bridgestone completamente dedicato al segmento autobus, Coach-AP 001 è caratterizzato da eccellente resistenza al rotolamento e bassa rumorosità esterna, unitamente a prestazioni elevate sul bagnato e in condizioni invernali, che lo rendono opzione efficiente di risparmio per i gestori di flotte autobus, garantendo inoltre comfort elevato senza compromessi in termini di sicurezza. Coach-AP 001 è stato sviluppato con bassa resistenza al rotolamento, che si traduce in un’eccellente etichetta europea B per risparmio di carburante, aiutando a ridurre le emissioni di CO2 e i costi di gestione per le flotte. Come con le emissioni di CO2, le istituzioni UE stanno esercitando pressioni per ridurre la rumorosità generata dai veicoli. In particolare per le flotte di autobus la riduzione del rumore è priorità ancora più importante, in quanto migliora il comfort dei passeggeri. Coach-AP 001 è stato progettato tenendo presente quest’aspetto ed è riuscito ad ottenere un valore di rumorosità esterna eccellente di soli 69 decibel. Il comfort dei passeggeri è una delle priorità per le flotte di autobus, ma la sicurezza è la più importante. Ecco perché Coach-AP 001 è stato progettato per offrire prestazioni eccezionali in tutte le condizioni atmosferiche. Al pneumatico è stata assegnata etichetta europea B per aderenza sul bagnato e ha ottenuto la marcatura 3PMSF e M + S per totale sicurezza

anche durante la stagione invernale. Bridgestone Coach-AP 001 - nella misura principale 295 / 80R22.5 - verrà lanciato a ottobre 2019. Tutti i pneumatici Coach-AP 001, sviluppati presso il Centro Europeo di Ricerca e Sviluppo Bridgestone in collaborazione con clienti flotte, sono prodotti in Europa.


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PRIMO A SBARCARE SUL MERCATO È GTR955, DISPONIBILE PER I COSTRUTTORI IN PRIMO EQUIPAGGIAMENTO E IN AFTERMARKET.

LA

SFIDA DEL PRODUTTORE DI

SINGAPORE: OTTIMO PREZZO AL CHILOMETRO, GRAZIE ALLA RESA MIGLIORATA DEL 30 PER CENTO, E UTILIZZO SU BREVI E LUNGHE PERCORRENZE CON LE MEDESIME PERFORMANCE. “OGGI ABBIAMO UN PRODOTTO PER IL TRAINATO PARAGONABILE AI MIGLIORI DEL SETTORE”, AFFERMA

IGINO SCHIAVI.

GITI TIRE LANCIA LA NUOVA FAMIGLIA DI PNEUMATICI COMBI ROAD

Il meglio per i rimorchi

A

VALENTINA MASSA BOLOGNA

mpliare l’offerta autocarro è la strategia di Giti Tire, uno dei maggiori produttori di pneumatici al mondo sia in termini di volumi sia in termini di fatturato, con un portafoglio che - con i marchi Giti e GT Radial - offre una gamma completa di prodotti per l’Europa, comprensivi di pneumatici per van, trasporto leggero, trasporto pesante e autobus. Al Salone Autopromotec Giti Tire, con headquarter a Singapore e Centro Europeo di Ricerca e Sviluppo ad Hannover, in Germania, ha presentato una serie di novità di prodotto su uno stand allestito in collaborazione con il partner storico Magri Gomme, in uno spazio di oltre 220 mq dallo stile lineare, pulito ma ad alto impatto estetico dato dal tono del bianco, che esemplifica i valori e l’impegno dell’accordo che vede le due realtà affiancate da oltre trent’anni. In anteprima assoluta la nuova generazione di pneumatici da rimorchio Giti

Igino Schiavi, responsabile del mercato italiano di Giti Tire.

GTR955 Combi Road, che migliorano la resa chilometrica di circa il 30 per cento rispetto ad analoghi prodotti precedenti; inoltre riportano il simbolo che raffigura un fiocco di neve e una montagna a tre cime (3PMSF), a indicare le ottime prestazioni di trazione e frenata sia in inverno sia nelle altre stagioni. “Questo risultato - spiega Igino Schiavi, responsabile del mercato italiano di Giti Tire - scaturisce da un periodo di progettazione e test di quattro anni, su un variegato assortimento di flotte in diversi settori, ed è stato raggiunto grazie al miglioramento del profilo del pneumatico, a una nuova carcassa e allo sviluppo di una nuo va mescola battistrada”. Altri elementi chiave dello sviluppo sono la resistenza al rotolamento incrementata del 10 per cento circa e una migliore frenata sul bagnato, progressi che hanno portato per entrambe a un’etichetta di categoria B. Progettazione e sviluppo del nuovo pneumatico hanno anche generato il miglioramento delle caratteristiche di ricostruzione. Il

pneumatico è al momento disponibile nelle misure 385/65R22.5 164K e 385/55R22.5 160K. “Gli pneumatici da rimorchio - afferma Schiavi - coprono il 35 per cento del mercato europeo del trasporto pesante: per Giti Tire è quindi essenziale avere un prodotto paragonabile ai migliori del settore. Con questo pneumatico potremo puntare sia ai costruttori di rimorchio in primo equipaggiamento sia al l’af termarket, potendo contare su un ottimo prezzo al chilometro”. GTR955 è il primo pneumatico da rimorchio Giti ad a vere la denominazione Combi Road: qual è il suo significato? “Combi Road spiega il manager Giti Tire ne certifica l’utilizzo sia su brevi sia su lunghe percorrenze con le medesime performance, caratteristica che ne aumenta l’appeal”. Sviluppato in collaborazione con il centro europeo R&D Giti Tire di Hannover, Giti GTR955 Combi Road è prodotto nello stabilimento all’avanguardia di Jakarta, in Indonesia.

È STATO SVILUPPATO PER IL MERCATO EUROPEO DEI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI

PER IL BRAND GT RADIAL IN PRIMO PIANO IL NUOVO MAXMILER ALLSEASON N ovità anche nella gamma GT Radial, marchio di Giti Tire che comprende pneumatici destinati al trasporto leggero. In primo piano GT Radial Maxmiler AllSeason, nuovo pneumatico quattro stagioni pensato per il mercato europeo di van e furgoni. Il pneumatico, che sul fianco riporta il simbolo con un fiocco di neve e una montagna a tre cime (3PMSF), sarà inizialmente disponibile in 13 misure per cerchi da 15” a 16”, sezioni da 195 a 235 e serie da 65 a 75. Indici di carico da 104 a 115. “In questo

caso - illustra Igino Schiavi - tra le caratteristiche principali una speciale mescola del battistrada, studiata per adattarsi alle diverse condizioni atmosferiche di tutto l’anno; cinghie in acciaio rinforzate, per mantenere la struttura stabile anche in condizioni operative gravose, mentre le spalle rigide aumentano il chilometraggio e ne migliorano l'usura; infine un battistrada non direzionale riduce al minimo l'aquaplaning e la distanza in frenata”. Come il resto della famiglia Giti, GT Ra-

dial Maxmiler AllSeason è stato progettato nel Centro Europeo di Ricerca & Sviluppo di Hannover e ha ottenuto le etichette europee B-C per l’aderenza sul bagnato e C-E per la resistenza al rotolamento. “Il nome GT Radial Maxmiler - afferma Schiavi - è diventato, negli ultimi decenni, sinonimo di fiducia, affidabilità, sicurezza, oltre che durata e chilometraggio, anche in condizioni di lavoro intenso. L’AllSeason è stato sviluppato per avere tutte queste caratteristiche in un solo pneumatico, garantendo un utiliz-

zo ottimale durante tutto l’anno. In questo modo le condizioni atmosferiche non potranno influire o interrompere il normale flusso di lavoro. Con i nostri nuovi pneumatici, il portafoglio Maxmiler continuerà a rappresentare un punto di riferimento nel mercato dei furgoni e dei veicoli commerciali leggeri”. La gamma di pneumatici per trasporto leggero include inoltre GT Radial Maxmiler Pro e il pneumatico invernale GT Radial WT2Cargo.


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CONTINENTAL TRUCK LANCIA UNA CAMPAGNA SULLA SICUREZZA

CON L’OBIETTIVO DI SENSIBILIZZARE TUTTI

Zero incidenti, la via è tracciata

N

MICHELE S. ALTIERI MISANO ADRIATICO

el quadro piĂš ampio di sensibilizzazione sui temi della sicurezza sul la strada, che vede il produttore tedesco di pneumatici e di tecnologia automotive impegnato ad esempio nella sponsorizzazione del Giro d’Italia in qualitĂ di “Safety Sponsorâ€?, Continental Truck coglie ogni occasione per sottolineare il suo contatto con gli autisti, grandi protagonisti del mondo del trasporto pesante. Un esempio arriva dal

Week End del Camionista, al Misano World Circuit “Marco Simoncelliâ€? di Misano Adriatico, e in tutti i momenti come questo nei quali gli autisti esprimono la passione per una professione dura, carica di responsabilitĂ e strategica per lo sviluppo dell’economia di un Paese moderno. “Il tema della sicurezza - spiega Enrico Moncada, da novembre 2016 Responsabile della Business Unit Truck Replacement and Original E quipment di Continental Italia - è molto sensibile per chi svolge ogni giorno sulla strada la propria

professione alla guida di mezzi pesanti�. Per questi professionisti sempre all’opera sulle strade, Continental Truck sviluppa pneumatici premium e soluzioni digitali come ad esempio ContiPressureCheck, che monitora costantemente e trasmette in cabina le informazioni relative alla pressione e alla temperatura d’esercizio di ogni singolo pneumatico. In un’indagine svolta da Continental emerge che per oltre il 65 per cento degli intervistati i supporti tecnologici di ausilio alla guida, come i sensori capaci di au-

Enrico Moncada, Responsabile della Business Unit Truck Replacement and Original Equipment di Continental Italia.

mentare la percezione dello spazio che circonda i mezzi e i sistemi di frenata automatica, rappresentano un aiuto indispensabile per garantire la sicurezza di marcia. “La tecnologia che Continental produce per il mondo truck afferma Moncada - può dare un grande contributo, ma da sola non bastaâ€?. Sulla base del principio Vision Zero - la visione del Gruppo Continental di una mobilitĂ a zero vittime, zero feriti e zero incidenti - il produttore tedesco ha lanciato una campagna sui temi della sicurezza stradale che preve-

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de un’opera di sensibilizzazione di tutti gli utenti che condividono la strada. “Partendo dai ciclisti, ai quali Continental si rivolge al Giro d’Italia, per arrivare agli autisti dei mezzi pesanti, protagonisti del week end di Misano, il gruppo - precisa il Responsabile della Business Unit Truck Replacement and Original Equipment - ritiene necessario porre l’attenzione sul la percezione della sicurezza, che è legata a comportamenti responsabili, attenzione, rispetto delle regole e conoscenze tecniche di baseâ€?. In quest’ottica, nello spazio Continental di Misano, autotrasportatori e non sono stati invitati a partecipare a “intendiTruckâ€?, un quiz grazie al quale i partecipanti han no potuto mettere alla prova le loro conoscenze in materia di sicurezza e di tecnologia dei mezzi pesanti. “La grande passione che si respira tra i conducenti - dichiara Enrico Moncada - rivela l’orgoglio di una professione di fondamentale importanza per la collettivitĂ . Per Continental Truck incontrare il mondo degli autisti e degli operatori del settore è utile a diffondere il messaggio sulla sicurezza, che è alla base del la nostra attivitĂ . Tutti i prodotti sviluppati nei nostri reparti di ricerca e sviluppo,

GLI UTENTI CHE CONDIVIDONO LA STRADA, IL PRODUTTORE TEDESCO DI PNEUMATICI E TECNOLOGIA AUTOMOTIVE COGLIE OGNI OCCASIONE PER SOTTOLINEARE IL SUO CONTATTO CON I PROTAGONISTI DEL TRASPORTO PESANTE. â€œĂˆ NECESSARIO PORRE L’ATTENZIONE SU COMPORTAMENTI RESPONSABILI, RISPETTO DELLE REGOLE E CONOSCENZE TECNICHE DI BASEâ€?, AFFERMA

ENRICO MONCADA, RESPONSABILE DELLA BUSINESS UNIT TRUCK REPLACEMENT AND ORIGINAL EQUIPMENT DI CONTINENTAL ITALIA. da gli pneumatici alle soluzioni digitali, hanno il comune obiettivo di migliorare la qualità della vita di chi lavora sui mezzi e la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Grazie al fondamentale contributo delle persone, la tecnologia ci permetterà di raggiungere il grande obiettivo tracciato in Vision Zero�.


LOGISTICA

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MERCEDES-BENZ EACTROS PER LA DISTRIBUZIONE MERCI A STOCCARDA

È green la logistica urbana di Dachser

IL TRUCK ELETTRICO DA 18 TONNELLATE ENTRA A FAR PARTE DELLA FLOTTA DI VEICOLI DEL FORNITORE INTERNAZIONALE DI SERVIZI LOGISTICI ATTIVI NELL’AREA DI STOCCARDA. EACTROS È PARTE INTEGRANTE DELLA COSIDDETTA “INNOVATION FLEET” DI MERCEDES-BENZ TRUCKS PER LA SPERIMENTAZIONE DEL TRUCK PESANTE ELETTRICO NELL’IMPIEGO REALE. CON EACTROS DACHSER GESTIRÀ SPEDIZIONI PALLETTIZZATE CON PESI A PARTIRE DA 32 KG. NEL DISTRETTO DI STOCCARDA HESLACH, EACTROS RIFORNIRÀ INOLTRE ANCHE IL MICRO HUB DI DACHSER, CHE PROVVEDE POI ALLA CONSEGNA DELL’ULTIMO MIGLIO.

G

FABIO BASILICO STOCCARDA

ioca in casa l’elettrico e silenzioso eActros. MercedesBenz Trucks ha consegnato alla società Dachser, fornitore internazionale di servizi logistici un eActros. Il truck elettrico da 18 tonnellate entra a far parte della flotta di veicoli attivi nell’area di Stoccarda. EActros è parte integrante della cosiddetta “Innovation Fleet” di Mercedes-Benz Trucks per la sperimentazione del truck pesante elettrico nell’impiego reale. Martin Kehnen, Responsabile CharterWay Rental & Major Customer Management Germany di Mercedes-Benz Trucks, ha dichiarato: “L’eActros ha già dato eccellente prova di sé nel corso di molteplici impieghi operativi, dimostrandosi un’alternativa pulita e silenziosa per il servizio di distribuzione in aree urbane. Siamo lieti di aggiungere insieme a Dachser un ulteriore campo di applicazione, che andrà ad arricchire la sperimentazione operativa dell’eActros. Desideriamo acquisire preziosi elementi di conoscenza, che ci aiuteranno a completare i lavori di sviluppo fino alla produzione di serie”. Con eActros Dachser consegnerà collettame ai suoi clienti nel centro della città di Stoccarda: si tratta di spedizioni pallettizzate con pesi a partire da 32 kg, troppo grandi e pesanti per il servizio di consegna pacchi. Nel distretto di Stoccarda Heslach, eActros rifornirà inoltre anche il micro hub di Dachser, che provvede poi alla consegna dell’ultimo miglio. La superficie di carico dell’eActros offre lo spazio necessario per il trasporto di 18 pallet. “L’eActros Mercedes-Benz è parte inte-

grante del nostro concept di logistica urbana ‘Dachser Emission-Free Delivery’, con cui oggi a Stoccarda - e in futuro anche in altri centri urbani - garantiamo e garantiremo consegne di collettame a zero emissioni locali, concept con cui ci siamo per altro aggiudicati il concorso nazionale ‘Nachhaltige urbane Logistik (Logistica urbana sostenibile)’ - ha

spiegato Stefan Hohm, Responsabile dell’unità Corporate Solutions, Research & Development di Dachser Grazie a 200 km di autonomia massima, l’eActros copre con sicurezza il nostro fabbisogno chilometrico giornaliero, pari mediamente a 80 km circa, dalla nostra filiale Dachser di Kornwestheim all’area di consegna nel centro di Stoccarda. Le bat-

terie vengono ricaricate durante la notte nel nostro deposito”. Dachser non è nuova a questa tipologia di veicoli: da marzo 2018 due Fuso eCanter leggeri vengono impiegati a Stoccarda e Berlino. Anche l’eCanter da 7,5 tonnellate è parte integrante del mix di veicoli a emissioni zero dell’operatore logistico tedesco. EActros viene costruito sul telaio

del Mercedes-Benz Actros. Al di là di questo aspetto, tuttavia, l’intera architettura del veicolo è concepita in funzione della trazione elettrica e presenta un’elevata percentuale di componenti specifici. Due motori elettrici vicini ai mozzi ruota dell’asse posteriore provvedono alla forza di trazione, sviluppando 126 kW di potenza e 485 Nm di coppia ciascuno, che il rapporto di trasmissione converte in 11.000 Nm. Si tratta di una potenza pari a quella di un truck convenzionale. L’energia dell’eActros viene prelevata da batterie agli ioni di litio da 240 kWh che, a seconda della potenza di ricarica disponibile, possono essere ricaricate completamente in due ore (a 150 kW). Nell’ambito della sperimentazione pratica “Innovation Fleet” eActros, 20 clienti di differenti settori impiegano il veicolo per le rispettive esigenze quotidiane, in versioni da 18 o 25 tonnellate molto vicine alla futura produzione in serie. Uno di questi clienti è appunto Dachser che metterà alla prova l’eActros per circa un anno a Stoccarda, al fine di verificarne l’adattabilità all’impiego quotidiano. I test della “Innovation Fleet” sono suddivisi in due fasi, ciascuna delle quali coinvolge dieci clienti. Gli elementi di conoscenza acquisiti con questi test pratici confluiranno direttamente nell’ulteriore sviluppo dell’eActros, fino all’avvio della produzione seriale. L’obiettivo è offrire un servizio di distribuzione in a ree urbane pulito e silenzioso anche utilizzando truck pesanti di serie a partire dal 2021. Il primo eActros viene utilizzato da un cliente in normali condizioni di impiego già dallo scorso settembre. Nel l’ambito del progetto “Con cept ELV?”, lo sviluppo e la sperimentazione dei truck elettrici pesanti destinati al servizio di distribuzione sono sovvenzionati in diversa misura dal Ministero federale tedesco dell’ambiente, della tutela della natura e della sicurezza nucleare (BMU) e dal Ministero federale tedesco per l’economia e l’energia (BMWi).

L’intera architettura del Mercedes-Benz eActros è concepita in funzione della trazione elettrica e presenta un’elevata percentuale di componenti specifici.


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GRUPPO TORELLO SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

La leadership si conquista sul campo “L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA CHE SI ESPRIME ATTRAVERSO L’INFORMATIZZAZIONE DEI PROCESSI, LA DIGITALIZZAZIONE E L’AUTOMAZIONE È DA TEMPO AL CENTRO DELLA NOSTRA STRATEGIA ESPANSIVA - DICE

ANTONIO TORELLO, CHIEF TRANSPORT OFFICER - NON A CASO NEGLI ULTIMI

GRUPPO TORELLO HA INVESTITO 5 MILIONI DI

CINQUE IL

EURO E NEI PROSSIMI CINQUE ANNI PUNTIAMO AL RADDOPPIO”. TRE I PILASTRI SUI QUALI SI ERGE L’“EDIFICIO TECNOLOGICO” DI TORELLO: FLOTTA E

I

FABIO BASILICO MONTORO

n perfetta sintonia con i tempi, con la capacità di avere una visione obiettiva e concreta sulle evoluzioni delle tendenze in atto. Il Gruppo Torello è tutto questo e molto di più. La primaria realtà aziendale dei trasporti e della logistica nazionali e internazionali, con quartier generale a Montoro, in provincia di Avellino, è oggi protagonista d’eccellenza dell’innovazione tecnologica che punta alla logistica integrata. Ne parliamo con Antonio Torello, Chief Transport Officer e Responsabile acquisti, e Tommaso Santoro, IT Manager. “L’innovazione tecnologica che si esprime attraverso l’informatizzazione dei processi, la digitalizzazione e l’automazione è da tempo al centro della nostra strategia espansiva - esordisce Antonio Torello - Non a caso negli ultimi cinque il Gruppo Torello ha investito 5 milioni di euro e nei prossimi cinque anni puntiamo al raddoppio. L’innovazione è per noi la chiave per giungere alla piena realizzazione della logistica integrata e sostenibile che unisca noi operatori con i nostri clienti nell’ottica dell’ottimizzazione dei servizi offerti”. Sono tre i pilastri sui quali si erge l’“edificio tecnologico” di Torello: “Il primo aspetto riguarda la flotta veicolare, il magazzino e le attività di logistica - spiega Tommaso Santoro - il secondo i sistemi IT con il focus sulla nuova piattaforma intranet concepita e sviluppata internamente; il terzo il rapporto con i clienti”. Il discorso sulla flotta deve tener conto innanzitutto del fatto che il parco veicolare di Torello è gestito nell’ottica della massima efficienza e sostenibilità. “Attualmente - aggiunge Antonio Torello - la flotta è composta da circa 3.000 unità veicolari tra trattori, motrici e semirimorchi. Il 90 per cento della flotta è in regola con la più recente e stringente normativa Euro 6d TEMP e nel 2020 vogliamo arrivare al 100 per cento”. A settembre, il parco veicolare sarà

MAGAZZINI, SISTEMI IT, RAPPORTO CON I CLIENTI. arricchito con l’arrivo dei primi Mercedes-Benz Actros di nuovissima generazione dotati di MirrorCam che sostituisce i retrovisori esterni con un avanzato sistema di visualizzazione esterna ottenuto con l’ausilio di potenti telecamere. Di recente, poi, Torello ha acquisito ben 500 semirimorchi centinati Kögel e Schmitz allestiti con una particolare attenzione ai dettagli di sicurezza del carico. “La sicurezza è parte integrante della nostra strategia d’innovazione rivolta alla flotta dice ancora Torello - Assicurare una gestione sicura delle attività logistiche e di trasporto vuol dire da una parte tutelare la merce e fare l’interesse della clientela dall’altra assicurare ai nostri autisti di svolgere il loro lavoro nel migliore dei modi e salvaguardare la nostra produttività. Innovazione per noi vuol anche dire collegare l’intera flotta all’interno di un sistema di monitoraggio e ge stione delle attività di trasporto e logistica che consenta a noi e ai clienti di avere sotto controllo tutti i da ti del veicolo in movimento e del lo stile di guida dell’autista, dal consumo carburante alle tempistiche di consegna, dal monitoraggio costante

Antonio Torello, Chief Transport Officer.

della temperatura ambientale o di quella controllata a quello riservato al carico. Il tutto garantisce risparmi sui consumi e una maggiore gestione sostenibile delle attività”. Un aspetto decisamente all’avanguardia di Torello è la possibilità offerta a ogni cliente di partecipare da protagonista attivo alle complesse dinamiche della logistica integrata. “La comunicazione aperta con l’autista al volante del truck o con i nostri operatori in magazzino si traduce in una maggiore disponibilità di informazioni per il cliente - commenta Tommaso Santoro - È qui che entra in gioco la nostra piattaforma digitale con dati in tempo reale che ci consentono di fornire ai clienti tutte le informazioni inerenti il trasporto e il magazzinaggio garantendo la qualità della merce e il pieno rispetto delle tempistiche di consegna. I clienti hanno reagito mol to positivamente quando abbiamo proposto loro queste innovazioni e devo dire che riceviamo continuamente richieste di implementare ulteriori servizi. I clienti hanno ben compreso i vantaggi per il loro business derivanti dal velocizzare il recupero delle informazioni fondamentali e

dalla conseguente riduzione dei tempi gestionali”. Al centro della piattaforma intranet c’è anche la formazione di tutto il personale viaggiante e non viaggiante (impegnato nelle attività strettamente logistiche) di Torello. “La formazione è per noi un valore cardine - afferma Antonio Torello - Ed è un’attività che coinvolge costantemente autisti e il resto del personale in modo molto propositivo, visto che sono loro stessi i primi a voler crescere e a fare sempre di più e meglio”. “La piattaforma convoglia tutte le informazioni che ci sono utili per migliorare il nostro servizio - aggiunge l’IT Manager del Gruppo campano - E ci permette di correggere eventuali errori a tutti i livelli e in tutti i comparti. I risultati sono positivi per noi e per il cliente, che, avendo la possibilità di accedere a tutte le informazioni inerenti la logistica e il trasporto del suo carico, ci dà piena fiducia come partner che gli consente di ottimizzare e rendere più snelli ed efficienti i propri processi interni”. Da autentico solution provider, il Gruppo Torello ha fatto del primato tecnologico un valore aggiunto competitivo in quello che rimane il suo

Tommaso Santoro, IT Manager.

core business, il trasporto a temperatura controllata. “Tenendo conto dell’estrema delicatezza delle merci trasportate a temperatura controllata non potevamo esimerci dal fornire ai nostri clienti precise garanzie sulle o perazioni di logistica e trasporto utilizzando l’innovazione tecnologica per consentire loro di avere sotto controllo la qualità della merce in tutto il processo distributivo - spiega il Chief Transport Officer - In particolare l’eccellenza enogastronomica italiana è il nostro fiore all’occhiello che merita il massimo riguardo per far sì che il trasporto non danneggi in alcun modo i valori intrinseci che questi prodotti hanno alla partenza. È ciò per cui ci impegnamo quotidianamente”. Al trasporto a temperatura controllata in Europa e alle sfide della moderna catena del freddo sarà dedicato l’annuale convegno dell’associazione Transfrigoroute International che si terrà a fine settembre a Napoli. Il Gruppo Torello non mancherà di far sentire la sua presenza, e non solo perché Umberto Torello, fratello di Antonio, è l’attuale Presidente di Transfrigoroute Italia. “Il trasporto a temperatura controllata è un asse strategico che richiede il massimo sforzo per riuscire a creare a livello continentale e tra tutti gli Stati un insieme di regole operative omogenee e uniformi che garantiscano la piena efficienza dei trasporti e della logistica al fine di preservare la qualità delle merci e la sostenibilità ambientale”, commenta Antonio Torello. L’impegno del Gruppo Torello è ben riassunto dallo sviluppo della Green Logistics Application Platform (G.L.A.P.), un brevetto che certifica la specificità dell’azienda di Montoro e il suo approccio green alla logistica e ai trasporti. “Tutte le nostre attività sono così inquadrate all’interno di un processo che soddisfa tutti i requisiti di eco-sostenibilità - conclude Torello - Leadership per noi vuol dire essere competitivi e assicurare la qualità. È questo che ci consente di dimostrare quello che valiamo nel confronto con i maggiori competitor”.


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VEICOLI SCANIA E SEMIRIMORCHI LAMBERET PER LOGISTICA SEPE GROUP

Sostenibilità fa rima con competitività

A

FABIO BASILICO TRENTO

zienda specializzata nel trasporto refrigerato, Logistica Sepe Group Srl è una delle aziende di punta del settore trasporti e logistica del Sud Italia. Guidata dai fratelli Paolo e Raffaele, Logistica Sepe, che ha sede centrale a Volla, in provincia di Napoli, ha saputo in oltre quarant’anni costruirsi una solida reputazione tra le

aziende operanti nel settore alimentare che cercano un partner affidabile ed efficiente per la gestione logistica efficace delle loro delicate merci. Presso la sede di Italscania, a Trento, i vertici di Logistica Sepe Group hanno par tecipato all’incontro che ha fatto da contorno alla consegna di trattori Scania con semirimorchio frigorifero Lamberet - tra cui un veicolo a metano liquido - che vanno ad arricchire la già consisten-

te flotta della società campana. Il concessionario Scania che ha definito l’accordo per i nuovi veicoli è Diesel Tecnica by Spolzino di Atena Lucana (Sa) e Fisciano (Sa). A Trento erano presenti anche Sandro Mantella e Ismaele Iaconi, rispettivamente General Manager e Direttore Commerciale & Marketing di Lamberet Italia, e Ugo Zamparelli, Logistics Manager di Unilever Italia Logistics Srl, in rappresentanza di una delle

principali aziende di beni di consumo a livello mondiale, con un portafoglio di circa 400 brand in oltre 190 paesi, e cliente di Logistica Sepe Group. Introdotto da Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania, e moderato da Pao lo Carri, Direttore Business Support & Development e Head of Sustainable solutions della filiale italiana del co struttore svedese, il meeting sulla sostenibilità, che ha pre-

ceduto la cerimonia di consegna a Paolo e Raffaele Sepe delle chiavi dei nuovi mezzi del Grifone, ha offerto anche all’inviato in esclusiva de Il Mondo dei Trasporti la possibilità di discutere di ambiente e trasporti. “In questi ultimi anni è aumentato il nostro impegno per la sostenibilità - ha dichiarato Paolo Sepe - È dal 2014 che acquistiamo veicoli alimentati a metano, facendo da pionieri all’ingresso del gas naturale

nel comparto trasporti della Campania. La sostenibilità è un valore aggiunto che coinvolge sia noi trasportatori che la committenza. Unilever, in particolare, è un’azienda molto attenta alla gestione ottimale delle attività logistiche dal punto di vista della qualità del servizio, della precisione e della puntualità e appunto della sostenibilità economica e ambientale. Le soluzioni Scania in tema di propulsione a metano liquido ci permetteranno di continuare a garantire a Unilever lo stesso livello di servizio che era assicurato dai camion a gasolio, con in più i concreti vantaggi in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti”. Uno dei principali obiettivi di Logistica Sepe Group è da sempre lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni idonee a garantire la tutela ambientale, attraverso il progressivo e costante abbattimento del le emissioni inquinanti. “Mediante la politica ‘Green Feeling’ puntiamo a diventare una realtà totalmente ecocompatibile, nella consapevo-

LOGISTICA SEPE GROUP È STATA FONDATA A NAPOLI NEGLI ANNI SESSANTA

CURA DEI DETTAGLI PER LA MASSIMA SODDISFAZIONE DELLA CLIENTELA L ogistica Sepe Group rappresenta una consolidata realtà imprenditoriale, presente sul territorio nazionale da oltre quarant’anni. Fondata a Napoli negli anni Sessanta e battezzata come ditta individuale “Sepe Enrico”, l’azienda intraprende ben presto un percorso di rapida ascesa, acquisendo sempre maggior esperienza, dapprima nel campo delle spedizioni conto terzi, per poi espandere le proprie competenze ai trasporti su ruota e alla logistica integrata. La ricerca di soluzioni innovative, unitamente all’esigenza di rispondere a una sempre più ampia richiesta di servizi da parte di una clientela altamente qualificata, hanno condotto l’originaria “Sepe Enrico” ad ampliare la propria struttura organizzativa, evolvendosi in “Autotrasporti Sepe s.a.s” di Sepe Paolino e infine nell’attuale “Logistica Sepe Group Srl”, azienda riconosciuta come leader su tutto il territorio nazionale. “Il nostro fiore all’occhiello è senza dubbio l’offerta di soluzioni eco-compatibili, che siano improntate alla tutela dell’ambiente e alla gestione ottimizzata delle risorse energetiche - afferma Raffaele Sepe, General Manager - Logistica Sepe Group è la prima azienda campana ad aver introdotto l’impiego di macchine a metano, in ottemperanza alle proprie politiche di ‘Green Feeling’ improntate alla più ampia tutela dell’ambiente. L’azienda dispone di un parco macchine che conta circa 60 automezzi eterogenei per dimensioni e peculiarità e muniti delle più innovative tecnologie, di una sede operativa in Napoli, articolata su di una superficie di

20.000 mq con uffici e depositi coperti di circa 3.000 mq e diverse filiali: una a Catania di 15.000 mq con uffici, depositi e celle frigorifere, un’altra a Parma inaugurata nel 2017 e una terza a Palermo inaugurata nel 2018”. La competenza e l’esperienza acquisite consentono a Logistica Sepe Group di essere partner ideale per la distribuzione delle merci delle maggiori aziende del settore dei beni di largo consumo, assicurando loro la migliore gestione di tutta la Supply Chain, come ad esempio Unilever. “Disponiamo di una flotta costituita da mezzi frigoriferi, mezzi isotermici, mezzi per casse mobili, van e van con sponda idraulica, ciascuno dei quali gode della conformità alle normative Euro 6 ed Euro 5, ha una vita media di appena 4 anni ed è soggetto a costante revisione da parte delle nostre officine interne specializzate, nonché a manutenzione straordinaria presso le officine autorizzate delle case costruttrici - precisa Raffaele Sepe - Gli automezzi sono predisposti al trasporto di derrate alimentari, carni fresche, casse mobili e collettame”. Logistica Sepe Group dispone di un’area di 16.000 mc adibita a cella frigorifera di ultima generazione, che le consente di essere al passo con i più avanzati criteri di conservazione, garantendo un’ottima continuità della catena del freddo. Un’area di 7.000 mq è invece adibita allo stoccaggio delle merci “food no food” con relativa banchina di carico e scarico. “La rete di depositi, unitamente ai punti logistici, assicurano alla nostra clientela il più ampio soddisfacimento delle proprie esigenze,

garantendo la miglior tutela del prodotto trasportato, nel pieno rispetto delle tempistiche concordate, senza mai trascurare il profilo dell’ottimizzazione dei costi - conclude Raffaele Sepe In tale ottica, l’azienda è in grado di offrire alla propria clientela, grazie alla solida esperienza maturata negli anni, un servizio evoluto di trasporto su gomma e intermodale, mediante il collegamento con i principali porti italiani”.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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LAMBERET È IMPEGNATA NELL’INNOVAZIONE PER IL TRASPORTO MERCI SICURO, EFFICIENTE ED ECO-FRIENDLY

L

SEMPRE DI PIÙ ANELLO VERDE DELLA CATENA DEL FREDDO

’aerodinamica è sempre più al centro dell’attenzione dei tecnici Lamberet, costantemente impegnati nell’innovazione all’insegna di un trasporto merci a temperatura controllata sicuro, efficiente e sostenibile. Oggi il produttore francese si propone sul mercato non solo come “anello forte della catena del freddo” ma sempre più come “anello verde della catena del freddo”. Lo ha ben spiegato Sandro Mantella nel suo intervento all’incontro in Italscania. Mantella ha sottolineato i continui progressi tecnologici che caratterizzano l’offerta Lamberet. A cominciare da un prodotto all’avanguardia come il semirimorchio SR2 HD Heavy Duty che risponde alle esigenze derivate dalla continua evoluzione del trasporto frigorifero, con la distribuzione delle merci che attraversa cicli sempre più intensivi di consegne urbane. “SR2 Heavy Duty, rinforzato nelle zone maggiormente sollecitate, è ideato per la distribuzione - spiega Mantella - La nostra perizia nell’impiego dei materiali compositi e l’abilità nel controllo del peso ci permettono di offrire una eccezio-

PRESSO LA SEDE DI ITALSCANIA I VERTICI DELL’AZIENDA DI VOLLA HANNO PARTECIPATO ALL’INCONTRO CHE HA FATTO DA CONTORNO ALLA CONSEGNA DI 3 TRATTORI

SCANIA CON

SEMIRIMORCHIO FRIGORIFERO

LAMBERET - CHE VANNO AD ARRICCHIRE LA GIÀ CONSISTENTE FLOTTA DELLA SOCIETÀ

nale robustezza, un elevato carico utile e un ridotto consumo di carburante, con indubbi vantaggi in termini economici ed ecologici”. L’ottimizzazione delle attività di distribuzione è affidata anche alla gamma motrici Lamberet che offrono le soluzioni su misura per veicoli da 7,5 a 26 tonnellate, a due, tre o quattro assi. “Le nostre furgonature sono progettate per essere fissate su qualsiasi tipo di telaio dice ancora Sandro Mantella - I nostri allestimenti si adattano alla logistica scelta consentendo di ottimizzare la redditività”. Sandro Mantella ha anche parlato di una particolare soluzione che arricchisce la proposta Lamberet a vantaggio della profittabilità aziendale. Si tratta di Safelight Flex Led, ovvero i nuovi fari posteriori destinati alle carrozzerie per camion e semirimorchi Lamberet, Questi fari hanno il vantaggio di un supporto anti-rottura rotante a 90° in avanti e indietro. Il supporto torna automaticamente alla posizione iniziale dopo un impatto. Questa libertà di movimento riduce il rischio di rottura a beneficio della sicurezza e del tasso di servizio della flotta.

lezza che la salvaguardia e la preservazione dell’ecosistema non possono prescindere da una costante riduzione dell’impatto ambientale, insieme a un impiego ottimizzato delle risorse energetiche”, ha aggiunto Paolo Sepe. A tale scopo l’azienda napoletana non solo ha predisposto l’installazione di impianti fotovoltaici al fine di alimentare le proprie sedi, ma ha adottato da tempo un programma di rinnovamento costante del parco veicolare, grazie al quale si è contraddistinta per essere stata la prima azienda della Campania ad aver introdotto in Italia automezzi a metano. Un impegno per la sostenibi-

lità che la committenza apprezza. “Incentivare programmi di sostenibilità ri en tra a pieno titolo nella nostra strategia aziendale - ha commentato Ugo Zamparelli di Unilever - L’enorme sviluppo dell’e-commerce ha ulteriormente ribadito l’importanza di avere uno sviluppo logistico orientato all’ottimizzazione di tutti i processi. Per Unilever è fondamentale lavorare con fornitori che sappiano guardare avanti e affrontare le sfide della logistica contemporanea. Muoversi per l’efficienza richiede il massimo della specializzazione e Logistica Sepe Group è in grado di soddisfare i nostri standard

di riferimento”. Anche Sandro Mantella ha voluto sottolineare il valore della collaborazione con Scania e con un’azienda all’avanguardia come Logistica Sepe Group, la cui flotta è per il 90 per cento allestita Lamberet. “Come produttore internazionale di rimorchi e semirimorchi siamo costantemente impegnati nel garantire la massima sostenibilità del nostro prodotto - ha dichiarato Mantella - Non dobbiamo infatti dimenticare che anche la componente trainata è coinvolta nelle dinamiche di efficientamento economico ed ecologico al pari del trattore. Inoltre, siamo sempre orienta-

ti a dare ascolto al mercato per rispondere efficacemente alle sempre più presenti richieste ecologiche degli operatori. Il mercato del trainato isotermico non ha subito rallentamenti perché sono sempre più i prodotti che richiedono il trasporto a temperatura controllata con veicoli sempre più moderni e sempre più efficienti. Lamberet è per questo motivo continuamente impegnata sul fronte dell’innovazione tecnologica”. Dal canto suo Paolo Carri di Italscania ha illustrato nei dettagli l’articolata strategia per la sostenibilità del Grifone, da anni impegnato sul fronte delle soluzioni di mo-

CAMPANA A DISPOSIZIONE DI CLIENTI IMPORTANTI COME

UNILEVELER E

NEL CONTEMPO CONFERMANO L’IMPEGNO DI

LOGISTICA SEPE GROUP NELLO SVILUPPO E L’IMPLEMENTAZIONE DI SOLUZIONI IDONEE A GARANTIRE LA TUTELA DELL’AMBIENTE.

Foto di gruppo con la targa che Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania, ha consegnato ai fratelli Paolo e Raffaele Sepe, titolari di Logistica Sepe Group, realtà campana di punta nel settore trasporti e logistica.

bilità alternativa. “Scania cerca di essere un driver efficace per spingere sulla strada del cambiamento dei trasporti nel segno della sostenibilità - ha detto il Direttore Business Sup port & Development e Head of Sustainable solutions - Oggi è economicamente possibile investire nell’innovazione ambientale, perché la sostenibilità è un valore anche economico”. Urbanizzazione, sostenibilità e digitalizzazione sono secondo Scania i driver del cambiamento in at to. “Il trend che interessa l’e voluzione del settore dei trasporti e della logistica - ha detto ancora Carri - ha come focus il veicolo connesso, elet trificato e autonomo. Tenendo conto dei cambiamento in atto la ricerca per la sostenibilità in Scania si esprime attraverso l’efficienza energetica anche in riferimento ai carburanti tradizionali, la ricerca e lo sviluppo in materia di carburanti alternativi come il metano e di propulsione elettrica nonché i trasporti intelligenti e sicuri. Negli ultimi trent’anni, la ricerca motoristica in Scania è riuscita a far diminuire dell’1 per cento annuo i consumi e le emissioni. Senza contare i vantaggi della formazione riservata alle aziende di trasporto e in particolare agli autisti: dopo la frequentazione di un corso di guida abbiamo constatato un 12 per cento medio di risparmio sui consumi”.

Ugo Zamparelli, Logistics Manager di Unilever Italia Logistics Srl

A

“La strategia vincente è quella che anticipa i trend dei consumi”

bbiamo chiesto a Ugo Zamparelli, Logistics Manager di Unilever Italia Logistics Srl, di spiegarci come intende oggi la logistica una grande azienda come Unilever, costantemente impegnata nell’offrire un servizio di qualità proporzionato al raggio d’azione dei numerosi brand rappresentati. “Unilever Italia - afferma Ugo Zamparelli - dispone di un network logistico con centri di distribuzione a temperatura sia ambiente che refrigerata, quest’ultima idonea allo stoccaggio di prodotti gelati e surgelati. L’intero territorio italiano viene servito da selezionati provider di logistica e trasporto per arrivare a ser-

vire fino a 3.000 CeDi e 30.000 punti vendita serviti in diretta. La presenza di varie categorie merceologiche e differenti ‘Route To Market’ hanno richiesto una gestione separata del network sebbene si ricerchino continue sinergie soprattutto dal lato trasporti. Alla base della strategia di logistica di Unilever Italia infatti vi è la continua ricerca di efficienza attraverso ottimizzazioni interne, e in collaborazione con altre aziende, con l’obiettivo di aggregare i volumi per poter gestire quella che tecnicamente viene definita ‘massa critica’. Cosa chiede un player mondiale nel settore dei beni di consumo come Uni-

lever ai propri partner per ottenere una logistica efficiente e sostenibile? “Saper gestire la logistica non vuol dire seguire le necessità del mercato - spiega Zamparelli - Bisogna saper anticipare i trend dei consumi predisponendo il network di magazzini e trasporti idoneo a servirlo. I nostri provider sono in grado di seguire la spinta innovativa di Unilever perché solo il perfetto equilibrio tra risorse umane, tecnologia (tra cui innovazione per la riduzione di CO2) e provider specializzati determina il successo a medio e lungo termine di questo strategico settore aziendale”. Quali sono le sfide più importanti che la logistica

Unilever deve oggi affrontare? “Ogni giorno - dice ancora Zamparelli - più di 400 marchi fanno parte della vita quotidiana di 2,5 miliardi di persone. Si aggiunge a questo il fatto che lo stile di vita e la tecnologia associata ai consumi sta cambiando il mercato dei beni di largo consumo. La digitalizzazione e l’e-commerce saranno la sfida del futuro che avrà rilevanti ripercussioni in ambito logistico. Unilever anche per questa nuova sfida continuerà a selezionare provider di logistica e trasporto in grado di anticipare, gestire e innovare la propria organizzazione per renderla sempre più efficiente e sostenibile”.


MOBILITÀ

IL MONDO DEI TRASPORTI

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ggi il trasporto passeggeri deve obbligatoriamente unire qualità del servizio e tecnologia avanzata. Lo sa bene la piemontese Bus Company, con sede amministrativa a Saluzzo (Cn), che ha trovato in Voith Turbo il partner ideale per implementare un servizio sempre più efficiente basato su veicoli all’avanguardia. “Bus Company Srl ha sede a Saluzzo, rappresenta una del le più importanti realtà del trasporto persone in Piemonte e opera nel trasporto pubblico locale e nel noleggio bus esordisce Bruno Druetta, Responsabile tecnico del Gruppo Bus Company - La società è stata ufficializzata il primo novembre 2015 raccogliendo l’eredità dell’Ati Spa e della Seag Srl, aziende che già dal 2000 erano riunite sotto il marchio ‘Bus Company’”. “Bus Company opera nel trasporto pubblico urbano ed extraurbano nelle province di Cuneo e Torino ed è capofila del Consorzio Granda Bus che raccoglie 17 aziende del trasporto pubblico locale - continua Druetta Nel 2010 ha vinto la gara per la gestione del trasporto pubblico locale dell’area omogenea della provincia di Cuneo, che comprende il servizio extraurbano della provincia di Cuneo, il servizio delle conurbazioni di Bra e Alba e il servizio urbano di Mondovì, Saluzzo, Savigliano e Fossano. Inol-

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INTERVISTA

BRUNO DRUETTA RESPONSABILE TECNICO GRUPPO BUS COMPANY

il costo totale d’esercizio. Inoltre, la possibilità di partecipare ai corsi di formazione ha permesso a Bus Company di poter acquisire padronanza e competenza nelle riparazioni e nella diagnostica delle anomalie minimizzando fermi macchina non programmati”. Nel 2018 Bus Company ha consuntivato nei servizi autolinee 15 milioni di chilometri, 8,5 milioni di km extraurbani, 1,3 milioni di km urbani, 35mila km della funicolare di Mondovì e 60mila km percorsi quotidianamente. Bus Company gestisce 61 linee tra la Provincia di Cuneo e Torino e fornisce il servizio a 95 comuni, con una popolazione di oltre 1,3 milioni di abitanti. Le linee collegano Cuneo con Torino, servono le principali valli del cuneese, parte del sito Unesco ‘Langhe, Roero e Monferrato’ e l’area ‘Monregalese’. Recentemente Bus Company ha provveduto a un rinnovo significativo della flotta, acquistando sia bus urbani che interurbani, scegliendo come trasmissione il DIWA.6, ultima generazione di cambi automatici Voith per l’Euro 6, onfermando al 100 per cento la fiducia in Voith. Nel comparto del noleggio, si contano 400mila viaggiatori turistici e 1,5 milioni di km percorsi in un anno. Sono invece 9 le linee internazionali, tra cui la Losanna-Nizza e la Tori-

Con Voith Turbo per un servizio al top LA FLOTTA DELL’AZIENDA PIEMONTESE, CON SEDE AMMINISTRATIVA A SALUZZO, IN PROVINCIA DI CUNEO, COMPRENDE 230 AUTOBUS DI LINEA, 23 AUTOBUS A NOLEGGIO, 20 AUTOBUS PER I SERVIZI FLIXBUS E UNA FUNICOLARE. “LA COLLABORAZIONE CON VOITH TURBO È INIZIATA NEL 2013 CON LA STIPULA DEL CONTRATTO ‘PUNTO DI RIFERIMENTO DIAGNOSI’ SUI CAMBI DIWA - SPIEGA BRUNO DRUETTA - SONO DIVERSI I PRODOTTI E I SERVIZI VOITH UTILIZZATI DA BUS COMPANY, A COMINCIARE PROPRIO DAI CAMBI DIWA. CON LA MANUTENZIONE PREDITTIVA VOITH È IN GRADO DI OFFRIRE A BUS COMPANY UNA MAGGIORE GARANZIA DI DURATA DELLA VITA TOTALE DEL CAMBIO”.

tre, Bus Company è capofila all’interno del Consorzio del progetto Bip (Biglietto Integrato Piemonte), l’innovativo sistema, ormai a pieno regime su tutta la provincia di Cuneo, che consente un’evoluzione nell’ambito della bigliettazione e un effettivo efficientamento del trasporto pubblico. Bus Company è parte anche della società consortile Extra.To, operatore unico per i trasporti della Città Metropolitana di Torino. Il primo obiettivo di Bus Company è la soddisfazione del cliente e il suo piacere di viaggiare, che sia per lavoro, studio o svago, che si tratti di viaggi su linee urbane, extraurbane, internazionali o

di servizi turistici. Bus Company, infatti, si occupa anche di noleggio bus e, attraverso l’agenzia viaggi Linea Verde Viaggi (controllata al 95 per cento da Bus Company), propone un turismo in autobus per tutte le esigenze. Dal 2016, infine, Bus Company fornisce in partnership con FlixBus diverse linee internazionali”. La flotta comprende 230 autobus di linea, 23 autobus a noleggio, 20 autobus per i servizi Flixbus e una funicolare. “La collaborazione con Voith Turbo è iniziata nel 2013 con la stipula del contratto ‘Punto di riferimento diagnosi’ sui cambi DIWA

di FABIO BASILICO SALUZZO

- spiega Bruno Druetta - Sono diversi i prodotti e i servizi Voith utilizzati da Bus Company, a cominciare dai cambi DIWA, a cui si aggiungono il rallentatore idraulico Retarder e il compressore Bistadio LP, oltre al servizio di analisi dei dati risultanti dalle manutenzioni periodiche eseguite sui cambi ‘Healt Check’ secondo le specifiche Voith, al fine di eseguire revisioni preventive dei cambi stessi”. Bru no Druetta spiega perché la collaborazione con Voith “fa la differenza” per Bus Company: “Lo scambio di informazioni per impostare la manutenzione ordinaria sulla

base dell’esercizio effettivo dei bus. Bus Company esegue specifici programmi di manutenzione sui componenti in base agli standard del costruttore Voith, a seguito dei quali fornisce a Voith una serie di informazioni che aiutano a prevenire e a intervenire nella revisione prima che il cambio mostri malfunzionamenti, garantendo al contempo lo ‘sfruttamento’ del cambio stesso senza eseguire la revisione troppo presto. Eseguendo le manutenzioni previste con ricambi originali e lubrificanti Voith, Bus Company può cintare su una maggiore efficienza e durata della vita totale del cambio, ottimizzando

no-Francoforte avviate nel 2019. Nel 2018, le linee Ginevra-Pula e Verona-Zagabria hanno totalizzato 4,3 milioni di km. Da segnalare anche gli oltre 30mila studenti trasportati in media ogni anno grazie ai servizi assicurati dall’agenzia viaggi Linea Verde Viaggi. “I quattro settori cardine del l’azienda sono: trasporto pubblico, autonoleggio, linee internazionali Flixbus e tour o pe rator Linea Verde Viaggi - prosegue Druetta - Particolare attenzione è riservata alla sicurezza, tramite l’accurata manutenzione dei mezzi ottenuta grazie a un’officina centralizzata e altamente specializzata. Grazie alla qualifica di ‘Punto di riferimento ’ Voith per la diagnisi su DIWA e la collaborazione con gli altri marchi OEMs, l’officina è aperta al pubblico per il servizio conto terzi. Gli autisti inoltre seguono costantemente i corsi più avanzati di guida sicura. Per quanto riguarda l’innovazione, a parte il sistema di bigliettazione elettronica regionale, ormai una realtà consolidata che permette il pagamento dei titoli di viaggio tramite la smart card, di particolare nota è l’installazione sui nostri autobus degli etilometri Interlock Drager che misurano il tasso alcolemico del conducente impedendo la messa in moto dell’autobus qualora il valore fosse sopra i limiti consentiti”.


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L’AZIENDA LOMBARDA LANCIA IL SUO “SCOUTING” ALLA RICERCA DEL PARTNER GIUSTO PER LE ROTTE

FLIXBUS. IL PRODUTTORE IBERICO RISPONDE CON IL SUO CAVALLO DI BATTAGLIA CHE NASCE INTERAMENTE NEL SITO SPAGNOLO DI

ORMAIZTEGI CON IL NUOVO MOTORE DAF MX. “NON TEMIAMO CONFRONTI: I TANTI I6S INTEGRALE GIÀ IN CIRCOLAZIONE STANNO MACINANDO CHILOMETRI GARANTENDO MASSIMA AFFIDABILITÀ E CONSUMI CONTENUTI”, SPIEGANO IN

IRIZAR ITALIA.

AIRPULLMAN METTE IN SERVIZIO IL PRIMO I6S INTEGRALE

Guanto di sfida di Irizar

Q

MAX CAMPANELLA RIMINI

uella avvenuta a Rimini, alla presenza del timoniere di una delle più importanti e affermate realtà del trasporto passeggeri di linea, non è una consegna qualunque. In un momento particolarmente florido per Irizar Italia, la fornitura del primo i6S Integrale ad AirPullman è qualcosa di più di una semplice consegna: “Non temiamo il confronto con la concorrenza: in termini di consumi, efficienza e durabilità del veicolo, Irizar intende dire la sua e lo dimostra”, dicono dalla filiale italiana del produttore spagnolo. Alla cerimonia di consegna hanno partecipato Corrado Benedettini, fondatore di Irizar Italia, Antonio Bornacci, Sales Manager e l’agente di zona Adriano Eandi. Quella avviata da Alessandro Oldrini, 42 anni, Amministratore delegato AirPullman, azienda con head-

quarter a Somma Lombardo, nei pressi dell’aeroporto di Milano Malpensa, è una nuova strategia che punta ad assegnare alla flotta un riferimento, unico e stabile per i prossimi sei anni, per la fornitura di veicoli che macinano chilometri sulle rotte di Flixbus. Allo scopo, Oldrini sta cercando potenziali partner, scegliendoli a suo modo: puntando a investire subito e a scegliere il prodotto più valido. “L’obiettivo di AirPullman - spiega Oldrini - non è avviare una trattativa che, alla stregua di asta o gara pubblica, verifichi le migliori condizioni di prezzo. In pieno accordo con gli allestimenti stabiliti da Flixbus, vogliamo dare al cliente finale e al conducente il veicolo migliore sul mercato, che consumi meno possibile, dia il massimo in termini di sicurezza e macini chilometri su chilometri presentando meno problemi possibile”. Irizar ha risposto raccogliendo il guanto di sfida e proponendo il suo

cavallo di battaglia: l’i6S Integrale, come si evince dal nome interamente prodotto nel sito iberico di Ormaiztegi, dalla carrozzeria alla meccanica alla catena cinematica di serie, ovvero equipaggiato con motore DAF MX e cambio ZF Traxon, e com prensivo della manutenzione programmata e organizzata dalla rete Irizar. Nel caso specifico, il veicolo è dotato di otto poltrone Tip Up: si ripiega il cuscino e senza rimuovere nulla i sedili scorrono per lasciare spazio a una o due carrozzelle. Oldrini non ha perso tempo e si è messo subito al volante del nuovo i6S per un primo giro di prova tra le strade di Rimini dove, con la consueta livrea verde-arancio, il pullman non poteva che farsi notare. “In passato - spiega il numero uno di AirPullman - abbiamo avuto nella flotta diversi Irizar a tre assi, tra cui il PB in servizio per il trasporto dell’Inter. Il nuovo i6 è il primo a due

assi. Entrerà subito in servizio sulla rotta Friburgo-Nizza e percorrerà in media 600 km al giorno”. Proseguendo una crescita a ritmo serrato negli ultimi anni, AirPullman ha raggiunto i 280 veicoli in totale, superando la “soglia psicologica” dei 250 che in qualche modo spinge Oldrini a diversificare la flotta, oggi quasi interamente a marchio Iveco. “Nelle tratte interurbane - precisa l’Amministratore delegato - in servizio abbiamo 120 autobus: stiamo cercando il partner migliore in assoluto e con Irizar il confronto è avviato, con uno spirito molto amichevole, considerato il rapporto personale positivo instaurato con il management. Uno degli elementi essenziali per noi è fare sistema con il fornitore e con Irizar è innegabile il feeling di affiliazione. Tra sei mesi faremo un bilancio del nuovo i6S Integrale in termini di consumi, manutenzione e TCO semestrale e valuteremo le sue performance confrontandole con

i veicoli dei competitor”. Un’analisi che a Irizar Italia fa tutt’altro che paura. “Come i tanti i6S Integrale in circolazione per Flixbus - spiegano i vertici riminesi - anche questo è pronto ad affrontare gli impegnativi servizi di linea, garantendo massima affidabilità e consumi contenuti. In termini di prodotto, per consumi e prestazioni i nuovi motori DAF e il cambio Traxon non temono confronti; quanto alla rete, considerato il nostro circolante e gli investimenti attuati in Italia il network Irizar potrà offrire ad AirPullman il massimo della sicurezza in caso di necessità e qualora si rendessero necessari interventi tempestivi”. Sulla stessa lunghezza d’onda Corrado Benedettini: “Staremo al fianco di AirPullman sia in caso di necessità sia per monitorare i risultati di questa prima unità, augurandoci che sia una di tante altre che arriveranno”.

LA FILIALE ITALIANA SI ALLINEA AL POTENZIAMENTO DEL NETWORK EUROPEO

I

NEL GIRO DI DUE ANNI STRUTTURATA UNA RETE DI VENTUNO OFFICINE IRIZAR

n un periodo di forte crescita, con numeri record quali 21 unità consegnate dall’inizio dell’anno solo per le rotte Flixbus, l’approccio di Irizar Italia è affiancare a una presenza in crescita sul mercato una rete solida di officine. “Nel caso della consegna per rotte Flixbus - spiegano i vertici della società romagnola - nell’assistenza è compreso un servizio h 24 con numero di reperibilità, al quale risponde un tecnico specializzato e competente, che può dare un aiuto telefonico o la migliore indicazione su come comportarsi e quale punto di assistenza raggiungere”. L’i6S Integrale prevede il servizio completo di assistenza (fatta ec-

cezione per il motore, per il quale interviene la rete DAF) presso la rete Irizar. “Nel giro di due anni - rende noto Irizar Italia - da quando abbiamo avviato la commercializzazione di questi autobus, abbiamo strutturato un network di 21 officine, che vanno a implementare la rete già esistente e sono tutte votate all’assistenza del Power Train, con una presenza capillare sul territorio. Ogni centro di assistenza è selezionato secondo principi di preparazione, organizzazione e territorialità: non ci interessa espandere la rete a tutti i costi, piuttosto l’obiettivo è favorire per le stesse officine una quantità di lavoro sostenibile e, nel contempo, assicurare all’azienda di trasporto passeggeri la prossimità di

un’officina ovunque si trovi il veicolo che necessita di assistenza”. Corrado Benedettini e Antonio Bornacci hanno messo in campo la loro esperienza e competenza, occupandosi in prima persona di scegliere le officine, garantire la formazione del personale ed equipaggiare ogni centro d’assistenza dei necessari strumenti di diagnostica Irizar. “La rete com’è oggi costituita - affermano i vertici Irizar Italia offre un servizio tempestivo ed efficace in ogni area territoriale, in Italia e non solo: lo stesso processo di potenziamento è avvenuto nei diversi mercati europei dove sono presenti nostri autobus, in modo da garantire assistenza ai veicoli che transitano all’estero”.


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NUOVISSIMI MAN LION’S COACH PER LA COOPERATIVA SVAP DI AOSTA

Un’estate itinerante DOPO LA POSITIVA ESPERIENZA CON UN PRIMO LION’S COACH, QUANDO SI È TRATTO DI AMPLIARE LA FLOTTA DESTINATA ALL’AUTONOLEGGIO, LA COOPERATIVA AOSTANA NON HA AVUTO DUBBI E HA SCELTO ALTRI DUE NUOVISSIMI MAN LION’S COACH. TUTTI E TRE I LION’S COACH R07 A DUE ASSI, 12 METRI DI LUNGHEZZA E 53 POSTI A SEDERE, HANNO IN COMUNE IL COLLAUDATO TURBODIESEL MAN D2676, IL SEI CILINDRI IN LINEA EURO 6 DI 12.4 LITRI CON POTENZA MASSIMA DI 309 KW/420 CV.

E

FABIO BASILICO AOSTA

state, tempo di gite e viaggi turistici. Sono arrivati giusto in tempo, nella flotta della Cooperativa SVAP di Aosta, i due nuovi MAN Lion’s Coach destinati a rinnovare l’offerta di servizi turistici della società valdostana. Dopo la positiva e sperienza con un primo Lion’s Coach, quando si è tratto di ampliare la flotta destinata all’autonoleggio, la cooperativa aostana non ha avuto dubbi e ha scelto altri due nuovissimi MAN Lion’s Coach. Tutti e

tre i Lion’s Coach in dotazione alla SVAP catturano l’attenzione di passanti e turisti in piazza Chanoux, proprio di fronte al Municipio di Aosta: quelle che spiccano sulle fiancate sono le coloratissime Alpi stilizzate, le stesse che fanno da cornice alla città. È qui che SVAP opera dagli anni Settanta garantendo i servizi di trasporto urbano con una ventina di linee che collegano Aosta e l’hinterland, ed è qui che da qualche anno è stato riattivato il servizio di autonoleggio con bus granturismo. “Una quindicina di anni fa

avevamo deciso di concentrarci sui servizi urbani perché nel settore dell’autonoleggio c’era troppa concorrenza - spiega Mirko Dayné, Presidente della Cooperativa SVAP - Più recentemente abbiamo riattivato il servizio a fronte di precise richieste da parte di vari soggetti pubblici e privati e ora abbiamo una flotta di cinque bus turistici, tre dei quali sono MAN Lion’s Coach, punta di diamante della nostra offerta. L’eccellente esperienza con il primo di questi veicoli ci ha convinto, anche su insistenza dei nostri autisti che ne sono

entusiasti, ad acquistarne altri due. Il nuovo modello ha un design davvero accattivante e quindi non abbiamo più avuto dubbi sulla nostra scelta”. I tre MAN Lion’s Coach R07 a due assi, 12 metri di lunghezza e 53 posti a sedere, hanno in comune la motorizzazione, il collaudato turbodiesel MAN D2676, il sei cilindri in linea Euro 6 di 12.4 litri che eroga una potenza massima di 309 kW/420 cv e una coppia massima di 2.100 nm da 930 a 1.350 giri/min. Diverse invece le scelte per quanto riguarda il cambio: “Ogni autista ha le sue prefe-

renze - prosegue Dayné Così, il primo Lion’s Coach ha il cambio automatizzato MAN TipMatic, il secondo il manuale ZF EcoShift, e il terzo ha il nuovo cambio automatico ZF EcoLife che ritengo sia perfetto per le nostre esigenze. Come si può ben immaginare, molto spesso questi bus sono impegnati su percorsi di montagna, con mol ti tornanti e passaggi stretti e le qualità tecniche del cambio automatico si sono rivelate subito fondamentali”. “Altri plus che hanno conquistato soprattutto i nostri passeggeri - conclude Il Pre-

sidente - sono il pavimento senza gradini, le grandi cappelliere, la comodità dei sedili e la luminosità delle ampie vetrate di giorno, completata dall’eccellente illuminazione a Led nelle ore notturne. Così, dalla gita scolastica alla trasferta in Nord Europa, siamo in grado di accontentare e fornire un servizio di qualità a tutti i nostri clienti. Anche parlando di consumi possiamo ritenerci soddisfatti, anche se i due nuovi Lion’s Coach, in particolare quello automatico, sono in servizio da troppo poco tempo per avere dei riscontri attendibili. La prima sensazione è che rispetto al primo si siano fatti ulteriori passi avanti”. Oltre ai cinque bus granturismo, la flotta della SVAP di Aosta comprende una sessantina di bus da 7,5 a 10,50 metri, di cui 30 a metano, con i quali si garantisce la copertura di 19 linee urbane e cinque linee extraurbane. La Cooperativa, che è stata fondata nel 1973 gestendo all’inizio cinque linee urbane, negli anni è cresciuta e oggi conta circa 80 dipendenti. MAN Lion’s Coach è il bus granturismo della Casa del leone proposto in versione a due o tre assi e lunghezze da 12 a 13,90 metri. I posti a sedere variano di conseguenza da 53 a 63, con la possibilità di allestire anche uno o più posti per le carrozzelle dei disabili per i quali è anche previsto, a richiesta, un dispositivo elettroidraulico per la salita e la discesa. Le sospensioni sono di tipo pneumatico integrale a controllo elettronico con correttore d’assetto automatico; è previsto un dispositivo di abbassamento di circa 80 mm per ridurre l’altezza di accesso e un comando di sollevamento, sempre di circa 80 mm, per superare particolari ostacoli. MAN Lion’s Coach è dotato di tutte le più recenti tecnologie sul fronte della sicurezza: ESP (Electronic Stability Program), che riduce il pericolo di sbandare in curva; EBA (Emergency Brake Assistant), che rileva la distanza di sicurezza con l’azionamento automatico dei freni di servizio in caso di mancato intervento da parte del conducente in sinergia con i sistemi ABS e ASR (antibloccaggio e antislittamento); LGS (Lane Guard System), che controlla automaticamente il mantenimento della corsia con segnalazione al conducente dell’eventuale spostamento non volontario; Tempomat, che mantiene autonomamente la ve locità impostata; Easy Start, di ausilio nelle partenze in salita.

Gli eleganti e colorati MAN Lion’s Coach nella suggestiva cornice di Aosta.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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IVECO BUS / I PRIMI 50 CROSSWAY ACQUISTATI DA ACAMIR SUDDIVISI TRA 28 AZIENDE

Si rinnova il TPL per la Campania È LA PRIMA TRANCHE DEI 90 CROSSWAY PREVISTI DALL’ORDINE EFFETTUATO DALL’AGENZIA CAMPANA MOBILITÀ INFRASTRUTTURE E RETI CHE LAVORA A SUPPORTO DI REGIONE, PROVINCE E COMUNI NELLA GESTIONE DEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN INFRASTRUTTURE, IMPIANTI E VEICOLI PER IL TRASPORTO PERSONE E MERCI.

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PIETRO VINCI SALERNO

alerno ha tenuto a battesimo un importante step di rinnovo del TPL della Regione Campania. Si è svolta infatti sul piazzale antistante lo stadio Arechi del capoluogo campano la cerimonia di presentazione al pubblico e alla stampa degli Iveco Bus Crossway 12 metri acquistati da ACaMIR, l’Agenzia Campana Mobilità Infrastrutture e Reti che lavora a supporto di Regione, Province e Comuni nella gestione del processo di pianificazione degli investimenti in infrastrutture, impianti e vei-

coli per il trasporto persone e merci. Nel corso dell’evento sono state consegnate le prime 50 unità Cross way parte di una fornitura complessiva di 90 veicoli, alla presenza di Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, di Vincenzo Napoli, Sindaco di Salerno, e dei principali esponenti delle 28 aziende di TPL coinvolte su que sto lotto, tra le quali anche nomi storici come Sitasud, Air Mobilità Avellino, C.L.P. Caserta, Busitalia Campania e Cosat (Consorzio di Salerno). Per Iveco Bus hanno partecipato Giorgio Zino, Business Director South Europe, e Guido Ucci,

Public Sales Area Manager. La gara, indetta a giugno 2017, è stata aggiudicata nel mese di luglio del 2018 da Iveco Bus, che si è candidato proponendo per il tipo di missione i suoi Crossway, gli autobus interurbani più venduti in Europa che si qualificano per efficienza ed economicità d’esercizio nonché per le tanto pprezzate qualità di robustezza e resistenza. La fornitura, che va a implementare un parco di 3.500 veicoli gestiti da ACaMIR attraverso le sue associate, segue l’ultima in ordine di tempo, quella del 2016, quando sempre a Iveco Bus era stato assegnato l’incarico di fornire 30 Crossway

Euro 6 come risultato della gara regionale Acam. La versione dei Crossway oggetto della fornitura è la Line nella configurazione da 12 metri di lunghezza, con 52 posti a sedere e 27 in piedi e l’aggiunta di un posto disabile, equipaggiamento inclusivo di pedana sollevatrice per passeggeri con ridotte capacità motorie, impianto automatico di spegnimento incendi, cartelli indicatori, impianto TVCC con telecamera per il controllo della porta posteriore e telecamera posteriore di retromarcia per assicurare un viaggio all’insegna della sicurezza. Le elevate prestazioni dei veicoli sono assicurate

da una motorizzazione Cursor 9 da 360 cv e dal cambio automatico ZF a 6 marce. Su questo tipo di veicolo, concepito per il trasporto interurbano e scolastico, versatilità e sicurezza sono dotazioni irrinunciabili e garantite da un equipaggiamento progettato su misura per le esigenze di autista e passeggeri. Il primo può contare, infatti, su una serie di sistemi di supporto alla guida e uno spazio concepito per soddisfare gli standard ergonomici più elevati, mentre i passeggeri possono beneficiare di un comfort aumentato, anche negli spazi dedicati agli utenti a ridotte capacità motorie, fa-

cilmente raggiungibili per mezzo della pedana idraulica. Giorgio Zino ha dichiarato: “Come Iveco Bus stiamo seguendo con entusiasmo e soddisfazione la fornitura dei nostri veicoli ad ACaMIR, che rappresenta oggi un esempio virtuoso per la capacità di utilizzare le risorse a disposizione per il rinnovo il parco autobus della regione Campania. L’utilizzo dei Crossway garantirà più efficienza e comfort oltre a una riduzione delle emissioni, grazie alla sostituzione di veicoli anziani con i nuovi Euro 6, per un miglior servizio a beneficio di tutti i cittadini”.

ALL’UITP WORLD CONGRESS IVECO BUS CON LA SUA COMPLETA OFFERTA SOSTENIBILE

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QUI È DI CASA LA TRANSAZIONE ENERGETICA

ll’ultimo UITP World Congress di Stoccolma, Iveco Bus ha presentato in pompa magna la sua offerta sostenibile già conforme alle nuove norme sulla transizione energetica e dimostrato la propria leadership e competenza nel settore delle energie alternative. L’ampia gamma di soluzioni di trasporto vanno dal NGV al biometano fino all’elettrico e comprende innovative soluzioni correlate. La linea Natural Power di Iveco Bus rappresenta una soluzione di mobilità eco-sostenibile che utilizza gas naturale e biometano ricavato da rifiuti organici, permettendo al costruttore di garantire un minore impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica. Altri settori promettenti, come quello del “Power to Gas”, mirano a produrre metano sintetico a partire dall’energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili come l'eolico o il solare. Questo metodo consente inoltre di garantire lo stoccaggio e la distribuzione nell’intera rete. Con i veicoli a gas naturale, dagli autobus Urbanway ai pullman Crossway, il costruttore conferma ancora una volta la sua posizione di leader europeo da oltre 20 anni del settore dei carburanti alternativi e offre una soluzione matura, virtuosa e sostenibile “dal pozzo alla ruota”. Iveco Bus propone anche le gamme Urbanway e Crealis con tecnologia “In-Motion-Charging”. Questi veicoli, disponibili in versioni di lunghezza 12 m e 18 m, combinano le linee

aeree elettriche a una piccola batteria di bordo. Questo consente di implementare un nuovo percorso degli autobus elettrici anche lungo tratte prive di linee aeree, riducendo così notevolmente la complessità e i costi, senza perdite di tempo per ricaricare. Ottocento veicoli di questo tipo sono già in circolazione in Europa. Spazio anche alla gamma GX ELEC di Heuliez Bus, lanciata nel 2015, e comprendente il GX LINIUM totalmente elettrico. Questo veicolo Bus Rapid Transit di nuova generazione offre un design esclusivo e si contraddistingue per l'insolita parte anteriore con una griglia del radiatore che sembra sorridere e tetto e copricerchi aerodinamici. Rispetta inoltre perfettamente le più recenti norme sulla mobilità. Disponibile in versione standard o articolata, il GX LINIUM è progettato per percorrere corsie dedicate in modo da facilitare il viaggio e ridurre l’impatto ambientale sulle zone attraversate. Il servizio che offre è quindi simile a quello offerto da altri sistemi di trasporto pubblico. La Mobility Experience di Iveco Bus riafferma la capacità di innovazione del brand e sfrutta la sua competenza per migliorare la vita quotidiana degli operatori dei trasporti. Ecco per esempio il progetto di realtà mista mediante il visore HoloLens di Microsoft che ha come scopo razionalizzare gli interventi di manutenzione e migliorare le interazioni con gli esperti di manuten-

zione per fornire il miglior sevizio clienti possibile, riducendo al minimo il tempo di inattività e ottimizzando la produttività. Il visore HoloLens, uno dei molti servizi offerti da una dozzina di concessionari e officine 2.0 diffusi in tutta Europa, rende la manutenzione semplice e rapida. Il visore contiene un vero e proprio comuter dotato di una versione adattata di Windows 10. Telecamere a infrarossi aiutano il dispositivo a individuare e definire meglio l'ambiente circostante, in particolare in condizioni di luminosità ridotta, mentre i diffusori audio offrono un’esperienza acustica a 360° che riflette il posizionamento degli ologrammi nel mondo reale. HoloLens offre un notevole vantaggio per la teleassistenza. I team di manutenzione possono rimanere in contatto con gli esperti di Iveco Bus mantenendo libere le mani mentre lavorano sul veicolo. Membro fondatore dell’associazione ITxPT (Tecnologia informatica per il trasporto pubblico) e primo produttore a offrire questa soluzione, Iveco Bus sta anche rivoluzionando il settore dotando i propri veicoli per il trasporto pubblico di un'esclusiva architettura “plug & play” per i dispositivi di bordo. Questa comprende sistemi ausiliari, sistemi d'informazione per i passeggeri, indicatori di destinazione, gestione dei biglietti, trasmissione dei percorsi, conteggio dei passeggeri, e altro ancora. E mentre la guida autonoma sulle strade pubbliche è ancora in attesa di autorizzazione, Iveco Bus sta sperimentando, con UITP e RATP, il “garage autonomo”. L’idea fondamentale è realizzare bus dotati di sensori, in grado di parcheggiarsi da soli nei posti assegnati dal sistema di gestione della flotta automatico, senza intervento umano.



IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

VEICOLI COMMERCIALI

INTERVISTA / MICHELE ALESSANDRELLI, VANS DIRECTOR DI AVIS BUDGET GROUP

AmicoBlu noleggio che vale “AMICOBLU - DICE IL - HA CONFERMATO

MANAGER

IL SUO RUOLO DI LEADER ITALIANO NEL NOLEGGIO DI FURGONI NEL

2018.

QUESTO GRAZIE ALLA DIREZIONE INTRAPRESA NEGLI ULTIMI ANNI, OVVERO QUELLA DI INVESTIRE COSTANTEMENTE IN CAPACITÀ PRODUTTIVA, QUALITÀ, PROFESSIONALITÀ E SPECIALIZZAZIONE”.

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FABIO BASILICO MILANO

l mondo del noleggio è in continuo fermento e AmicoBlu, leader italiano nel rent di furgoni, è protagonista attivo dei cambiamenti in atto. Abbiamo chiesto a Michele Alessandrelli, Vans Director di Avis Budget Group, di fare il punto sulla strategia che il brand AmicoBlu sta perseguendo per ampliare il suo raggio d’azione presso i professionisti italiani. “Il 2018 ha confermato la crescita significativa del segmento del noleggio di veicoli commerciali - esordisce Michele Alessandrelli - Così come registrato dal Rapporto Aniasa 2018, i ricavi sono aumentati del 17,5 per cento, con noleggi effettuati per periodi più lunghi, e la durata media dei noleggi è cresciuta del 14 per cento. I motivi di questo incremento sono essenzialmente legati al miglioramento della qualità del servizio offerto. Gli operatori della Industry hanno cambiato la percezione dei consumatori, precedentemente oscurata dalle storiche diffidenze verso il noleggio a breve termine, hanno ridotto i tempi per ordinare i veicoli commerciali e hanno agevolato il rispetto della sempre più stringente regolamentazione sulle emissioni. Una regolamentazione che ha con dotto all’offerta di una flotta sempre più nuova ed ecologica da parte dei principali operatori del settore. Anche l’e-commerce ha giocato un ruolo importante nella crescita del settore in quando richiede noleggi di breve termine effettuati in modo regolare e dal valore elevato per garantire che le consegne vengano effettuate in modo efficiente. In questa direzione l’offerta di servizi a breve/medio termine si è adeguata alla domanda, con un incremento del 28 per cento della flotta dedicata al noleggio a breve termine”. “L’andamento è positivo per il 2019 e guardiamo in modo altrettanto positivo al 2020 - dice ancora Alessandrelli Riteniamo che l’offerta del breve

N° 281 / Luglio-Agosto 2019

Chi è Michele Alessandrelli è Direttore Veicoli Commerciali per il Sud Europa di Avis Budget Group. Nella sua precedente esperienza in Maggiore ha ricoperto i ruoli di Responsabile della Direzione Vendite e di Direttore Business Unit per il brand AmicoBlu (noleggio veicoli commerciali). Inoltre, ha lavorato sia nel settore automotive che nell’ambito del trasporto aereo, in particolare nello sviluppo di reti di vendita, nel business development e nell’area finance. Laureato in Economia presso La Sapienza di Roma, ha studiato in Svezia presso l’Università di Vaxjo dove ha conseguito un Bachelor of Science in Business. termine sia congeniale alla domanda di qualità, efficienza e soprattutto flessibilità che il mercato richiede in questo momento”. Come si è caratterizzato l’approccio al mercato di AmicoBlu nel 2018 e come si caratterizza nel 2019? “AmicoBlu - risponde il manager - ha confermato il suo ruolo di leader italiano nel noleggio di furgoni nel 2018. Questo grazie alla direzione intrapresa negli ultimi anni, ovvero quella di investire costantemente in capacità produttiva, qualità, professionalità e specializzazione. All’impegno di rafforzare ulteriormente il valore del brand sul mercato b2b abbiamo affiancato una maggiore specializzazione della forza vendita per la clientela business che ha sicuramente contribuito, in modo sostanziale, al modificato approccio del cliente stesso rispetto al noleggio di un veicolo commerciale. Anche nel 2019 continueremo, dunque, sulla strada che abbiamo ormai tracciato da anni: servizio di qualità, flessibilità delle proposte e vasta gamma di servizi,

contribuendo così alla crescita del mercato da protagonisti”. Sulle specificità di AmicoBlu e di Morini Rent, anch’esso appartenente ad Avis Budget Group, Michele Ales sandrelli spiega che “in Italia, AmicoBlu è ormai diventato sinonimo di noleggio a breve termine di veicoli commerciali: ha una reta diffusa in modo capillare sul territorio e una flotta che per dimensioni e varietà è in grado di rispondere a qualsiasi esigenza del cliente. Morini Rent, anch’esso, è un marchio con una maggiore concentrazione e specializzazione su veicoli allestiti ed è quindi in grado di offrire al cliente competenza e professionalità anche su segmenti di nicchia come il refrigerato o sui servizi di mobilità accessibile per persone diversamente abili”. Il 2018 per AmicoBlu si è caratterizzato per la sponsorizzazione di eventi: qual è il bilancio di queste iniziative? “Come leader di mercato, l’obiettivo che ci ha accompagnato in questi ultimi anni è stato quello di

cercare di comunicare occasioni di uso meno consuete di quelle associate al classico furgone per il trasloco, in particolare per i clienti consumer - risponde Alessandrelli - Per questo abbiamo cercato di affiancare il marchio a eventi le cui community di riferimento fossero in grado di farne un utilizzo differente: per esempio, usando il noleggio a breve termine per lo sport o per gli hobby. Partendo da questo concept, abbiamo selezionato eventi legati al surf, allo Snowkite, alla mountain bike e alla musica. Oltre alla sponsorizzazione, per ogni tipologia di cliente abbiamo creato delle linee di furgoni con livree dedicate per comunicare in modo semplice e divertente cos’altro si può fare con un furgone a noleggio. Nel 2019 siamo già stati sponsor del mondiale di Snowkite, e nei prossimi mesi abbiamo in programma un evento legato al mondo della mountain bike e un festival rock, oltre alla partecipazione alle tradizionali fiere di settore”.

Intanto, la flotta AmicoBlu è in continuo aggiornamento. “Nel 2019 introdurremo un nuovo furgone refrigerato coibentato su base PSA e, per la prima volta, un furgone Toyota - afferma Alessandrelli - Ma sarà soprattutto l’anno del pick-up Fiat Fullback che verrà presentato con una livrea nuova e particolarmente d’impatto. Il 20 per cento della flotta AmicoBlu è composta da veicoli allestiti. Nello specifico, il brand mette a disposizione dei propri clienti i seguenti allestimenti: box, box con sponda caricatrice, cassonato aperto ribaltabile, cabina singola e doppia cabina, coibentato refrigerato (-20°+10°), cella frigo da 5 e 7 bancali. Ai veicoli allestiti, però, aggiungiamo anche l’offerta che riguarda i furgoni elettrici che garantiscono la possibilità di muoversi in totale libertà, nel rispetto dell’ambiente e andando incontro a richieste di trasporto libere da vincoli”. “Il nostro network - dice ancora Michele Alessandrelli - è stabile da tempo e siamo ormai presenti con agenzie dedicate nelle maggiori città italiane. All’interno della nostra rete, siamo cresciuti in questi anni in termini di fleet management, volumi di noleggio e di capacità e rapidità nel rispondere alle diverse esigenze di mercato. Il nostro obiettivo è quello di continuare a migliorare il servizio e la flotta per soddisfare le mutevoli esigenze e richieste di mobilità dei nostri clienti. I vantaggi per un professionista derivanti dal noleggio in alternativa alla proprietà del veicolo sono molteplici: la flessibilità di non vincolarsi a impegni a lungo termine, avere sempre a disposizione veicoli in linea con gli standard più avanzati di normativa sulle emissioni, non rischiare mai interruzioni del servizio (poiché viene fornito un mezzo sostitutivo in caso di guasto) e allo stesso tempo non avere il peso della gestione del mezzo (assicurazione, manutenzione). Tutto questo insieme alla possibilità di avere sempre il veicolo più adatto alle proprie esigenze”.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI

SUL TEST TRACK DI UNTERTÜRKHEIM PER IL MERCEDES-BENZ SPRINTER SAFETY WORKSHOP

Il van che non ammette

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FABIO BASILICO STOCCARDA

ono orgogliosi dello Sprinter i tecnici Mercedes-Benz che accolgono i giornalisti sul test track di Un tertürkheim. Il Safety Work shop organizzato in quel di Stoccarda, nel quartier generale di Mercedes-Benz, è l’occasione giusta per conoscere i dettagli tecnici e provare in pista i diversi dispositivi di sicurezza che caratterizzano la nuova generazione del large van tedesco, la terza, presentata nel 2018. La sicurezza è parte del Dna di Sprinter. Già nel 1995, l’anno in cui fu presentata la prima generazione, l’ammiraglia van della Stella si presentò sul mercato con contenuti allora assolutamente inediti nel segmento: freni a disco su tutte le ruote, sistema antibloccaggio ABS e numerosi altri equipaggiamenti. Gli anni che seguono sono all’insegna della continua evoluzione fino a giungere

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attuale serie che non solo ha raccolto una preziosa eredità ma ha anche compiuto un notevole passo in avanti in tema di sicurezza, introducendo una serie di avanzati e intelligenti sistemi di sicurezza che fanno realmente la differenza. I primi workshop sono dedicati al Parking Package con telecamera di retromarcia, ovvero il complesso di tecnologie che aiutano, con segnali acustici e visivi, il guidatore a evitare gli ostacoli nelle manovre e in fase di parcheggio. Saliamo a bordo di un furgone con specchietti retrovisori oscurati per eseguire una manovra in retromarcia utilizzando unicamente le immagini a 360 gradi fornite da quattro telecamere e visualizzate sul grande display multimedia in plancia: la retromarcia lungo uno stretto spazio delimitato viene eseguita in sicurezza e tranquillità, potendo usufruire della vista globale del veicolo e di tutto ciò che gli sta attorno. Nel pacchetto par-

king è compresa la funzione Side Protection che consente al driver di evitare gli ostacoli sui fianchi del veicolo, con le opportune distanze ben delineate. C’è poi la funzione Drive Away Assist che, combinata con la trasmissione automatica, garantisce la massima assistenza nell’evitare collisioni durante le manovre, anche se accidentalmente si preme il pedale dell’acceleratore invece del freno. Il Rear Cross Traffic Alert funge da prezioso ausilio nel controllo dell’area posteriore, con il freno di emergenza che si attiva prevenendo il rischio di collisione in retromarcia. E sempre in tema di parcheggio e manovre sicure, il sistema di controllo dell’uscita dal veicolo, parte integrante del Blind Spot Assist per gli angoli ciechi, consente a Sprinter di aiutare il driver con un segnale di avviso sonoro e visivo (un triangolino rosso compare sugli specchietti retrovisori esterni) nel momento in

cui apriamo le porte per scendere dal veicolo senza prestare la dovuta attenzione ai veicoli che sopraggiungono da dietro o a eventuali ciclisti e pedoni. Sul la pista di Untertürkheim, in normali condizioni di marcia, mettiamo poi alla prova una serie di sistemi di assoluta a van guardia, a cominciare proprio dal Blind Spot Assist che avvisa quando il conducente cambia corsia rischiando una collisione, passando all’Active Lane Keeping Assist che riduce i rischi di incidente causato da disattenzione o errata manovra del driver. Mercedes-Benz ha puntato l’attenzione sul fornire al guidatore un avviso chiaro ed efficace che preveda l’intervento attivo del veicolo solo quando non è il driver a farlo e la situazione diventa di effettiva emergenza. A partire da una velocità di 60 km/h, il sistema reagisce quando il veicolo accidentalmente cambia corsia superando le linee di demarcazione: a quel punto, il con-

ducente viene avvisato da una forte vibrazione del volante e da segnali visivi; se il guidatore non interviene riportando il veicolo in corsia, il sistema interviene applicando una leggera frenatura sul lato interessato. I professionisti utilizzatori di Sprinter possono contare anche sull’Active Distance Assist Distronic, disponibile per la prima volta in gamma. Dopo aver impostato una velocità di marcia di 100 km/h, abbiamo permesso al sistema di regolare la distanza minima di sicurezza dal veicolo che precedeva. Il sistema è così raffinato e sensibile che riesce a riconoscere cambiamenti di corsia o frenate improvvise da parte degli altri utilizzatori della strada, reagendo di conseguenza fino ad arrivare a frenare e arrestare completamente lo Sprinter con l’intervento dell’Active Braking Assist. Sul test track di Unter tür kheim abbiamo avuto anche l’occasione di testare le qualità tecniche dello

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Ricchissima la serie di dotazioni per una guida sicura e per la massima protezione di conducente e passeggeri.


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IDLE I M ONDO TRASPORTI

alcun imprevisto IL SAFETY WORKSHOP ORGANIZZATO A STOCCARDA, NEL QUARTIER GENERALE DI MERCEDES-BENZ, È L’OCCASIONE GIUSTA PER CONOSCERE I DETTAGLI TECNICI E PROVARE IN PISTA I DIVERSI DISPOSITIVI DI SICUREZZA CHE CARATTERIZZANO LA NUOVA GENERAZIONE DEL LARGE VAN TEDESCO, LA TERZA, PRESENTATA NEL 2018.

LA SICUREZZA È PARTE DEL DNA DI SPRINTER. GIÀ NEL 1995, L’ANNO IN CUI FU PRESENTATA LA PRIMA GENERAZIONE, L’AMMIRAGLIA VAN DELLA STELLA SI PRESENTÒ SUL MERCATO CON CONTENUTI INEDITI.

Sprinter a trazione integrale, sfruttando le pendenze artificiali del circuito, tra salite e discese di diverse gradazioni. Sprinter 4x4 è oggi un modello evoluto, più che mai in grado di affrontare con successo anche le condizioni di guida più difficili, pur conservando le caratteristiche di comfort dei modelli con configurazioni di trazione tradizionali anteriore e posteriore. Per Sprinter trazione integrale è anche disponibile, per la prima volta, il cambio automatico 7G-TRONIC PLUS, che coniuga un cambio di marcia estremamente fluido con un risparmio di carburante ottimale. E sebbene lo Sprinter all-wheel drive non si proponga come un vero e proprio fuoristrada, la carrozzeria rialzata di 155 mm nella parte anteriore e di 135 mm in quella posteriore fornisce un’indicazione precisa delle sue capacità nelle applicazioni off-road. Quando il motore è acceso, è possibile selezionare la trazione integrale azionando un interruttore nella plan-

cia, sia a veicolo fermo che a velocità ridotta (fino a 10 km/h). In questa modalità di guida e durante il normale funzionamento, la coppia viene distribuita sull’asse anteriore e posteriore dello Sprinter 4x4 con un rapporto di 35:65. Nelle operazioni quotidiane, si ottengono così caratteristiche di maneggevolezza che differiscono solo marginalmente da quelle dello Sprinter a trazione posteriore. Il sistema elettronico di controllo della trazione (4ETS) contribuisce notevolmente all’ottimizzazione di maneggevolezza e guidabilità. È completamente integrato nel controllo elettronico della stabilità “Adaptive ESP” e le sue caratteristiche sono state appositamente adattate alla trazione integrale. Al tempo stesso, si mantengono tutte le funzioni dell’Adaptive ESP: sistema di frenata antibloccaggio (ABS), regolazione antislittamento (ASR), ripartitore elettronico di frenata (EBV), Brake Assist (BAS) e sistema di assistenza in fase di spunto (AAS). In alto e a sinistra, alcune fasi dei test condotti sul circuito di Untertürkheim. Sopra, il display sulla plancia con le immagini del Rear Cross Traffic Alert, prezioso ausilio nel controllo dell’area posteriore, con il freno d’emergenza che si attiva prevenendo il rischio di collisione in retromarcia.

Abbiamo anche avuto modo di testare il sistema di assistenza alla marcia in discesa Downhill Speed Regulation (DSR), disponibile insieme al riduttore “Low Range”. La sua funzione è garantire il mantenimento di una velocità preimpostata durante i tratti in discesa. L’ultimo step degli intensi workshop organizzati a Stoccarda è stato riservato al sistema Wet Wiper, un’altra novità per Sprinter: garantisce una visibilità ottimale durante il funzionamento del tergicristallo. Il liquido lavacristalli, incanalato nei bracci del tergicristallo, viene infatti spruzzato direttamente davanti alle spazzole e immediatamente deterso. Questo migliora la pulizia dei cristalli e garantisce al conducente una visibilità ottimale, aumentando la sicurezza in condizioni di scarsa illuminazione. A una visibilità ottimale contribuiscono anche i fari a Led ad alte prestazioni, un’altra dotazione dello Sprinter più moderno che ci sia.

La ricerca sugli incidenti al centro della strategia per la sicurezza targata Mercedes-Benz Vans

INTENSO LAVORO PER LA PREVENZIONE S ul test track di Untertürkheim è stato anche dedicato uno spazio di approfondimento sull’intenso lavoro interno di ricerca sugli incidenti che Mercedes-Benz conduce al fine di rendere i suoi van sempre più sicuri. Sul circuito era anche presente il Vito Mixto equipaggiato con tutta la sofisticata attrezzatura che i tecnici Mercedes-Benz utilizzano sul campo per analizzare gli incidenti sul luogo dove si verificano. L’unità Van Accident Research è stata riorganizzata nel 2015 e ha sede proprio presso la sede Daimler di Untertürkheim. Qui, gli ingegneri della Stella esaminano quotidianamente una serie di

incidenti selezionati in cui siano stati coinvolti van della Stella. I risultati dello studio sono immediatamente riversati nello sviluppo dei veicoli. Le analisi sugli incidenti sono particolarmente utili per gli specialisti, dal momento che rilevano molte più configurazioni rispetto con i parametri specifici ottenuti dai test sulla sicurezza. Per esempio, i ricercatori in incidenti sono capaci di identificare se gli airbag sono stati progettati come era nelle intenzioni. La sicurezza del veicolo gioca un ruolo di primo piano in MercedesBenz Vans. Non è un caso che molti degli attuali sistemi di sicurezza e assistenza pre-

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senti sul mercato dei veicoli commerciali hanno celebrato la loro premiere mondiale su modelli Mercedes-Benz. E’ il caso del Collision Prevention Assist, del Blind Sport Assist, dell’Highbeam Assist, del Pre-Safe per gli occupanti, l’Attention Assist e l’Adaptive Esp con il Trailer Stability Assist. Un altro aspetto importante della ricerca è il dialogo costante con i clienti e gli utilizzatori dei van MercedesBenz: da loro vengono indicazioni utili per comprendere quale sia l’utilizzo migliore del veicolo e apportare tutti i miglioramenti necessari. Perché la ricerca per la sicurezza non ha mai fine.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI INTERVISTA

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PAOLO D’ETTORE LIGHT COMMERCIAL VEHICLE DIRECTOR DI NISSAN EUROPE

a divisione LCV di Nissan è di questi tempi protagonista di una strategia di rinnovamento a largo raggio che prelude a una grande offensiva di prodotto nel competitivo segmento dei veicoli commerciali a livello europeo, con l’Italia che riconferma il suo ruolo decisivo nei piani espansivi del costruttore giapponese nel vecchio continente. Lo conferma in questa intervista Pao lo D’Ettore, Light Commercial Vehicle Director di Nissan Europe: “L’Italia continua ad avere un’importanza strategica di primo piano per Nissan, anche in virtù del know-how maturato dal network di vendita e assistenza che ha permesso al marchio di registrare una sostanziosa crescita dei volumi dal 2016 a oggi, tra l’altro confermata a livello generale europeo. A livello continentale, Nissan man tiene la leadership nel segmento dei pick-up con la proposta Navara e registra una crescita importante nel segmento dei van. Il 2019 rap presenta un anno importante che ci vedrà impegnati nell’introdurre sul mercato importanti novità che portano avanti il processo di rinnovo della nostra intera gamma LCV. Il nuovo NV250 è parte integrante di questo processo”.

flessibilità di allestimento, grazie a un network di circa 200 bodybuilder europei. Negli ultimi tre anni le vendite delle conversioni sono aumentate in maniera esponenziale”. Un altro asse strategico è la cosiddetta Nissan Intelligent Mobility. L’idea Nissan di mobilità intelligente segue una chiara visione del futuro con meno incidenti fatali, più sostenibilità e più integrazione del veicolo nell’ecosistema di reti, infrastrutture e servizi. “Nissan Intelligent Mobility è la roadmap strategica di Nissan per il futuro della mobilità - spiega D’Ettore - Nissan Intelligent Mobility è declinata in tre pilastri: Intelligent Driving, Intelligent Power e Intelligent Integration per la maggiore connettività”. Con l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei professionisti delle piccole e medie imprese con una proposta di veicoli commerciali talmente versatile da riuscire a intercettare le diverse esigenze degli utilizzatori finali, Nissan guarda con favore e interesse all’evoluzione del mercato europeo. “È difficile fare previsioni sull’andamento di un mercato che è diventato sempre più complesso commenta Paolo D’Ettore - Nello specifico del comparto LCV, come Nissan siamo convinti che il 2019 e

Energia per l’innovazione “L’ITALIA CONTINUA AD AVERE UN’IMPORTANZA STRATEGICA DI PRIMO PIANO PER NISSAN, CHE HA REGISTRATO UNA SOSTANZIOSA CRESCITA DEI VOLUMI DAL 2016 A OGGI, TRA L’ALTRO CONFERMATA A LIVELLO GENERALE EUROPEO - SPIEGA IL MANAGER - NISSAN MANTIENE LA LEADERSHIP NEL SEGMENTO DEI PICK-UP CON LA PROPOSTA NAVARA E REGISTRA UNA CRESCITA IMPORTANTE NEL SEGMENTO DEI VAN. IL 2019 RAPPRESENTA UN ANNO IMPORTANTE CHE CI VEDRÀ IMPEGNATI NELL’INTRODURRE SUL MERCATO IMPORTANTI NOVITÀ CHE PORTANO AVANTI IL PROCESSO DI RINNOVO DELLA NOSTRA INTERA GAMMA LCV. IL NUOVO NV250 È PARTE INTEGRANTE DI QUESTO PROCESSO”.

In vendita a partire da settembre 2019, il van compatto NV250 rinnova la gamma di veicoli commerciali leggeri del costruttore nipponico. Dotato delle innovative tecnologie Nissan Intelligent Mobility, NV250 è ancora più sicuro e affidabile grazie anche alla garanzia leader del settore pari a 5 anni/160mila km. “Il nuovo Nissan NV250 è il van compatto perfetto per le piccole imprese con grandi aspirazioni - dice ancora Paolo D’Ettore - Il modello NV250 rende più semplici le attività di trasporto e garantisce maggiore libertà anche nel tempo libero, perché i clienti possono scegliere la versione più adatta alle proprie esigenze”. Disponibile in due lunghezze e con un’ampia gamma di allestimenti, l’offerta NV250 è declinata in tre

versioni: Van, destinata al trasporto merci (4,28 e 4,67 m), Vettura, destinata al trasporto di persone (4,28 m), e Combi, con un abitacolo e sten sibile e tanto spazio di carico (4,67 m). La capacità di carico arriva a 800 kg e il volume di carico a 4,6 mc mentre i motori conformi Euro 6D-Temp, con emissioni di CO2 contenute e una elevata efficienza, assicurano ridotti costi di esercizio. NV250 è infatti mosso da un motore diesel da 1.5 litri dall’elevata affidabilità ed efficienza, disponibile in tre diverse potenze: 59 kW/80 cv, 70 kW/95 cv e 85 kW/115 cv. “Il modello NV250 sostituisce l’NV200 portando a un nuovo livello i contenuti di versatilità e flessibilità nel segmento dei van compatti; nello

Il programma di rinnovamento degli LCV Nissan comprende interventi significativi anche sulla gamma del pick-up Navara (sopra).

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di FABIO BASILICO MONZA

stesso tempo affiancherà l’e-NV200, il pionieristico van compatto a zero emissioni di Nissan, leader di categoria con oltre 20mila unità vendute in Europa dal lancio e una domanda in costante crescita - continua D’Ettore - E-NV200 è ora disponibile nella nuova versione con batteria da 40 kWh, con un’autonomia fino a 200 km. L’elettrificazione rimane al centro della strategia Nissan nel settore dei veicoli commerciali”. Il programma di rinnovamento degli LCV Nissan comprende non solo il lancio dell’NV250 e l’implementazione ulteriore della proposta elettrica e-NV200, ma anche, da settembre, le nuove motorizzazioni per NV300 e NV400, a cui si aggiunge il restyling dello stesso NV400 e le innovazioni che interesseranno la

gamma del pick-up Navara, con nuovi propulsori, con il sistema di sospensioni posteriori multi-link, già presenti nella dotazione della Double Cab, esteso anche alla configurazione King Cab e con una nuova e avanzata offerta di infotainment e telematica. Tutto ciò identifica Nissan come costruttore full liner in grado di proporsi sul mercato con un’offerta completa che va dai piccoli van compatti ai grandi furgoni e ai pickup fino al veicolo elettrico. “Un elemento che ci distingue rispetto alla concorrenza e che qualifica la proposta Nissan è la garanzia unica sul mercato di 5 anni/160mila km, una soluzione nata sul campo dall’interazione con i clienti e le loro esigenze - aggiunge Paolo D’Ettore - Non dobbiamo poi dimenticare l’estrema

il 2020 saranno anni che confermeranno la crescita in atto del segmento dei furgoni, dove siamo in grado di fare la differenza, e nel contempo ribadiranno la leadership Nissan nei pick-up. Il nostro obiettivo è ovviamente quello di continuare a crescere, grazie a tutte le novità di gamma programmate e l’indubbia forza delle proposte di conversione e nel contempo facendo leva su un’offerta di garanzia che non ha confronti. Si inseriscono in questo discorso anche i vantaggi derivanti dalle sinergie messe in atto in seno all’Alleanza, che continua a funzionare molto bene e che offre l’opportunità di prendere il meglio di ciascun brand coinvolto per arrivare a prodotti sempre più tecnologicamente avanzati”.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI È INTELLIGENTE LA TRAZIONE INTEGRALE DEL MAN TGE 4X4

Autentico stakanovista IL TGE A TRAZIONE INTEGRALE È EQUIPAGGIATO CON UNA FRIZIONE LAMELLARE A CONTROLLO ELETTRONICO

HALDEX DI

QUINTA GENERAZIONE CHE RIPARTISCE AUTOMATICAMENTE LA COPPIA MOTRICE TRA L’ASSE ANTERIORE E POSTERIORE.

TGE 4X4 SI QUALIFICA COME VEICOLO IDEALE PER IL SETTORE DELLA CANTIERISTICA E PER LE ATTIVITÀ CHE RICHIEDONO UN INCREMENTO SOSTANZIALE DELLE CAPACITÀ DI TRAZIONE.

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PIETRO VINCI

zione anteriore. E quando il TGE 4x4 percorre normali strade asfaltate, la trazione integrale non si attiva e l’autista può beneficiare dei vantaggi della trazione anteriore classica. La trazione integrale, attivandosi solo al bisogno, consente al driver di guidare in tutte le condizioni con il massimo confort e sicurezza, potendo contare anche su consumi ridotti. MAN TGE 4x4 è disponibile direttamente dalla fabbrica sia con cambio manuale a 6 rapporti (140 o 177 cv) sia con cambio automatico a 8 rap-

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La gamma MAN TGE è disponibile sul mercato in una ricca serie di versioni oltre che di motorizzazioni.

DOSSOBUONO

’ingresso del TGE nella gamma MAN rappresenta per il costruttore tedesco uno strategico valore aggiunto che gli consente di coprire tutti i segmenti del trasporto da 3 a 44 tonnellate, dal veicolo commerciale al truck fino all’autobus. Al TGE è stato assegnato l’importante compito di presidiare il settore fortemente competitivo dei furgoni, dove MAN intende riversare il know-how conseguito durante la lunga e consolidata militanza nel mondo dei veicoli industriali. Uno dei must della gamma TGE è la trazione integrale. La versione TGE 4x4 si qualifica come veicolo ideale per il settore della cantieristica e per le attività che richiedono un incremento sostanziale delle capacità di trazione. Poter disporre di una trazione integrale consente all’autista di trasportare il proprio carico in modo sicuro e di gestire al meglio il veicolo anche con man to stradale bagnato, accidentato o sdrucciolevole e anche in presenza di fango e neve. Il TGE a trazione integrale è equipaggiato con una frizione lamellare a controllo elettronico Haldex di quinta generazione che ripartisce automaticamente la coppia motrice tra l’asse anteriore e posteriore. In caso di slittamento sulle ruote anteriori o sulla base di altri parametri rilevati dai sensori del veicolo, come ad esempio l’intervento del l’ESP, è possibile indirizzare in modo continuo dallo 0 al 100 per cento della coppia motrice sull'assale posteriore. La ripartizione della coppia motrice non è finalizzata solo alla trazione, ma influisce positivamente anche sulla sicurezza di marcia. Numerosi sono i vantaggi di questa tipologia di frizione: un tempo di reazione molto rapido, una maggiore precisione, una struttura più compatta e un peso ridotto. La trazione integrale è permanente, ciò significa che è sempre disponibile e, se la condizione di marcia non la richiede, il veicolo utilizza unicamente la tra-

porti (177 cv). Al suo van, MAN ha assegnato una mission ambiziosa: applicare anche nel campo dei furgoni l’orientamento al cliente proprio del settore dei camion, dove il Leone ha costruito una lunga tradizione di successo e competenza. L’attenzione si concentra quindi sempre sulla soluzione migliore per il cliente. Comprese quelle assicurate dai veicoli su misura disponibili da subito direttamente dalla fabbrica. Oltre al furgone chiuso e alla versione finestrata,

le configurazioni di carrozzeria disponibili per il TGE comprendono anche telai con cabina singola e doppia. Naturalmente, i telai possono essere ordinati con la predisposizione “in fabbrica” di un gran numero di allestimenti adatti a numerosi ambiti di utilizzo, come l’edilizia, il settore dei servizi e la rete di distribuzione. MAN quindi si qualifica come fornitore primario di veicoli su misura, sempre in stretta collaborazione con allestitori certificati. I clienti di tutta Europa possono quin-

di ordinare il modello TGE preferito scegliendo tra diverse soluzioni di allestimento, risparmiando tempo, saltando direttamente la procedura di configurazione e avendo accesso diretto a un veicolo ottimizzato per il proprio ambito di utilizzo. Dato che questi veicoli su misura presentano già di serie tutte le dotazioni necessarie, restano davvero po chi dettagli da personalizzare da parte del rivenditore, in loco o presso il proprio deposito. La gamma TGE viene offerta con due interassi, tre altezze del tetto e tre lunghezze del veicolo. Le lunghezze della versione furgonata vanno da 5.983 mm a 6.833 mm fino al MAN TGE da 7.388 mm con grande sbalzo. Le altezze del veicolo possono essere di 2.340 mm, 2.575 mm e 2.800 mm. Una combinazione adeguata consente quin di un volume massimo dello spazio di carico di 18,3 mc. Il modello base di MAN TGE ha una massa totale a terra di 3 tonnellate, mentre il più pesante raggiunge le 5,5 tonnellate. Si possono inoltre trainare altre 3,5 tonnellate agganciando un rimorchio. Oltre alla anteriore e integrale è disponibile an che la trazione posteriore. Sul TGE è stata lanciata una generazione di motori diesel completamente nuova. Il quattro cilindri da 1.968 cc è disponibile nelle varianti da 75 kW/102 cv, 90 kW/122 cv, 103 kW/140 cv e 130 kW/177 cv. Altro punto di forza dell’offerta TGE è l’eTGE, versione zero emissioni che soddisfa la domanda di distribuzione e trasporto merci nelle aree urbane grazie al motore elettrico con un’autonomia fino a 160 chilometri e carico utile da 950 a 1.700 kg in base all’omologazione di 3,5 o 4,25 tonnellate. La trazione anteriore elettrica dell’eTGE prevede un motore sincrono con potenza massima di 100 kW; la coppia di 290 Nm è ovviamente istantanea e può essere utilizzata a tutte le velocità, assicurando un’ottima maneggevolezza. Alla velocità massima di 90 km/h il consumo è di circa 20 kWh per 100 chilometri.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI TAPPA PER TAPPA I 120 ANNI DI PRODUZIONE DEI VAN OPEL

Una preziosa eredità DALLA “PATENTMOTORWAGEN” DEL 1899 AI MODERNISSIMI COMBO, VIVARO E MOVANO PASSANDO PER MODELLI EPICI COME OPEL BLITZ, REKORD P2, REKORD C E KADETT COMBO, L’INCREDIBILE AVVENTURA DEI VEICOLI COMMERCIALI DEL MARCHIO TEDESCO HANNO INFLUENZATO E CONTINUANO A DETERMINARE L’EVOLUZIONE DEL SETTORE. LA NUOVA OFFENSIVA DI PRODOTTO HA PERMESSO A OPEL DI CONSUNTIVARE QUASI 33MILA UNITÀ VENDUTE NEL MONDO NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2019, IL 35% IN PIÙ DELLO STESSO PERIODO DEL 2018. E LE PREVISIONI PER L’INTERO ANNO SONO PIÙ CHE POSITIVE.

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VALENTINA MASSA RÜSSELSHEIM

n Casa Opel il 2019 è un anno speciale. Si festeggiano infatti i 120 di produzione dei veicoli commerciali. Un traguardo di cui essere orgogliosi e che costituisce una profonda motivazione per continuare nel futuro a met tere in campo la grande expertise acquisita. Cosa che Opel sta puntualmente facendo, mettendo in campo un’importante offensiva di mo delli: lo spazioso Opel Combo, completamente nuovo, ha già conquistato il prestigioso titolo di “International Van of the Year 2019” con la versione furgone Combo Cargo, mentre il gemello Combo Life per il trasporto di passeggeri è stato votato “Best Buy Car of Europe 2019” da una giuria internazionale. Un’altra novità in gamma è la terza generazione di Opel Vivaro, che sarà disponibile anche in versione elettrica a batteria a partire dal prossimo anno. Quest’estate infine giunge presso le concessionarie il nuovo Movano, che si distinguerà per l’elevata sicurezza, la connettività e una grandissima versatilità. L’offensiva dei modelli commerciali

Opel sta già registrando i primi risultati: il costruttore tedesco, oggi all’interno di Groupe PSA, ha venduto quasi 33mila LCV nel mondo nel primo trimestre del 2019, il 35 per cento in più dello stesso periodo dello scorso anno. La quota di mercato delle nuove immatricolazioni in Europa è salita di 0,6 punti percentuali al 4,7 per cento. Nell’ambito del piano PACE!, Opel si è posta l’obiettivo di aumentare le vendite di veicoli commerciali del 25 per cento entro il 2020. “Stiamo crescendo in tutti i segmenti dei veicoli commerciali leggeri - dichiara soddisfatto Xavier Duchemin, Managing Director Sales, Aftersales e Marketing Tutti i nostri modelli sono più richiesti dello scorso anni e abbiamo aumentato la quota di mercato praticamente ovunque in Europa”. Gli odierni Combo, Vivaro e Movano portano dunque avanti una ricca e solida tradizione, fatta di tanti anni di successi. TUTTO È INIZIATO CON LA “PATENTMOTORWAGEN ” NEL 1899. Con l’avvento dell’automobile alla fine del XIX secolo, l’attenzione si dirige anche sulla capacità di carico dei nuovi veicoli e la durata dei loro

In alto, la “Patentmotorwagen” del 1899, prima rivoluzionaria proposta Opel che dà il via alla ricca e innovativa storia dei veicoli commerciali della Casa tedesca. Sotto, in senso orario alcuni veicoli rappresentativi: la Olympia del 1950, la Rekord che a metà degli anni sessanta dà il via al boom delle grandi station wagon, il Combo del 2001 affiancato dalla versione del 2011.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI motori. Improvvisamente, non è più necessario prendere in considerazione il benessere e la potenza muscolare dei cavalli durante il trasporto: invece del fieno, i pionieri dell’automobile acquistano la benzina all’emporio dal momento che le stazioni di servizio dovevano ancora essere inventate quando i fratelli Opel costruirono i primi veicoli a motore a Rüsselsheim nel 1899. Nell’anno del debutto, la “Opel Patent MotorwagenSystem Lutzmann” forma immediatamente la base per “una gigantesca auto da trasporto a motore costruita dall’azienda locale Adam Opel per una grande azienda vinicola”. Questa citazione dal giornale locale, il “Main-Spitze” del 2 luglio 1899, è l’unica prova del primo furgone per le consegne realizzato da Opel. Quello che allora era definito un “gigante” sarebbe stato un veicolo commerciale molto leggero rispetto agli attuali mostri da 40 tonnellate. La prima fotografia di un veicolo commerciale Opel risale al 1901 e raffigura la Lutzmann per il trasporto di bagagli con carrozzeria chiusa: ben 5 cv e circa 20 km/h di velocità. PRATICI FURGONI PER LE CONSEGNE. Le pionieristiche vetture da trasporto vengono rapidamente seguite da pratici furgoni per le consegne: con la “System Darracq” (dal 1902), Opel adotta una struttura ancora in voga oggi: motore anteriore, cambio, albero di trasmissione e trazione posteriore. I furgoni chiusi per le consegne e quelli vistosi per la pubblicità sono prodotti su questa base fino agli anni Venti del XX secolo; si tratta in prevalenza di singole unità realizzate in base alle specifiche dei clienti. Nel 1924 Opel è il primo costruttore tedesco a iniziare la produzione su catena di montaggio: trionfano i tempi moderni caratterizzati dai modelli 4 PS di Rüsselsheim. Tra il maggio del 1924 e il giugno del 1931, si producono in totale 119.484 u ni tà della leggendaria “Laubfrosch” (Raganella). Forse, il primo vero veicolo commerciale secondo la concezione moderna è la Opel “Dienstwagen” (auto aziendale) del 1931. Questa versione furgone ha una capacità di carico di 500 chilogrammi ed è un enorme successo nella propria categoria, con una quota di mercato dell’80 per cento. Opel costruisce 22mila unità della “Dienstwagen” da 23 cv. La vettura più gloriosa del periodo anteguerra è però l’Opel Blitz “Eintonner”, realizzato a partire dal 1934 in versione pianale o furgone. Il piccolo Blitz monta già il motore a sei cilindri in linea che sarebbe diventato tipico della leggendaria gamma di veicoli commerciali Opel. L’ EPOC A D ELLE O LY MPI A . Ieri

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Oper Vivaro e, sotto, il nuovo Movano. Oggi i veicoli commerciali Opel vantano una grande eleganza, degna delle più belle automobili per il turismo.

come oggi, una delle regole d’oro del commercio è rifornire i clienti con la massima rapidità. Ed è proprio questo che fa la Olympia già nel 1950 e la Olympia Rekord “Schnelllieferwagen” a partire dal 1953. Grazie alla capacità di carico, all’affidabilità e alla comodità dell’abitacolo, questi furgoni per le consegne, insieme all’Opel Blitz degli anni Cinquanta, diventano grandi successi automobilistici negli anni del miracolo economico. La Olympia Rekord pone inoltre le fondamenta del grande successo dei modelli caravan di Opel (Car e Van, ossia auto e furgone). Durante gli Anni Cinquanta, le linee moderne e assai eleganti di queste vetture dalla carrozzeria in acciaio sono vere e proprie pubblicità per l’azienda costruttrice, risultando funzionali ed efficaci. La notevole capacità di carico non lascia indifferenti, con una portata che raggiunge i 515 chilogrammi. Nei primi anni Sessanta, il compagno ideale degli artigiani è la Opel Rekord P2. “La nuova forma del furgone delle consegne, al vostro servizio” é la promessa del modello, che viene mantenuta grazie a un grande vano di carico, ai bassi costi operativi e alla proverbiale affidabilità. Tra le numerose frecce all’arco della P2

spiccano i due motori potenti ed estremamente robusti da 1.5 litri e 50 cv e da 1.7 litri e 55 cv. È disponibile anche l’innovativo cambio semiautomatico “Olymat” a tre velocità. Tra il 1960 e il 1963, a Rüsselsheim questo furgone viene costruito in ben 32.026 unità. La Opel Rekord C Caravan dà il via al boom delle grandi station wagon nel 1966. Esternamente, la versione Caravan affascinava per la linea sotto i finestrini “a forma di bottiglia di Coca Cola” mentre dal punto di vista del comfort l’asse posteriore a cinque bracci garantisce un comportamento estremamente piacevole. La Rekord C è una vettura all’avanguardia, disponibile anche in forma di van. N EGLI ANNI O TTANTA ARRIVA IL COMBO. Negli anni Ottanta Opel intuisce che una vettura dal tetto alto e dalle dimensioni compatte sarebbe stata ideale per le necessità delle famiglie e degli amanti della vita all’aria aperta: na sce così nel 1985 Kadett Combo. Il primo Combo si distingue dai van gemelli per un vano di carico più alto di circa 25 cm. La parete divisoria dietro i sedili dimostra già come la flessibilità sia una priorità: Kadett Combo può essere dotata di una rete in opzione o anche di una porta in modo da au-

mentare la lunghezza del piano di carico fino al parabrezza. Nel 1993 Combo diviene un modello separato. L’anteriore del Combo B è praticamente identico alla Corsa e a esso si aggiungono un passo più lungo e un vano di carico particolarmente alto e a forma cubica, con un volume superiore ai 3,1 mc. Nel 2001 viene lanciato un vero e proprio “Combo per le famiglie”, ossia il Combo Tour. Questa versione del Combo C viene offerta con pratiche reti di stivaggio, tasche nelle portiere e funzioni come i portabicchieri integrati. Partendo dalla versione Tour, Opel sviluppa addirittura un prototipo sportivo per gli amanti delle competizioni: il Combo “Eau Rouge”, il cui nome si riferisce alla famosa serie di curve del circuito belga di Spa-Francorchamps. Il modello è dotato del motore della Corsa GSi. La versione “Eau Rouge” fa furore al Salone di Parigi del 2002 e a partire dal 2005 Combo Tramp, con protezione della coppa dell’olio e una maggiore distanza da terra di 20 millimetri, promette il massimo divertimento nella guida su strada e fuoristrada. Dal 2012, con il Combo D, i clienti possono scegliere per la prima volta veicoli di due lunghezze diverse. Combo è disponibile

in versione cinque posti a passo corto o lungo, con tetto normale e tetto alto, con portiere scorrevoli di serie e portellone oppure due portiere posteriori a battente. D UE FACCE DELLA STESSA MEDA GLIA . Nel 2018 è stata lanciata la quinta generazione del compatto Combo multifunzione. L’innovativo modello è disponibile in versione Combo Life per il trasporto di passeggeri e Combo Cargo commerciale, entrambe in numerose varianti. Combo Life e Combo Cargo sono disponibili in versione standard M (4,40 metri) o lunga XL (4,75 metri). Il van familiare è proposto con cinque o sette posti e tanto spazio per ben 2.693 litri di bagagli. Il furgone offre un volume di carico massimo di ben 4,4 mc, spazio per due Europallet e ha una portata massima di 1.000 chilogrammi. Una eccezionale flessibilità dovuta alla nuovissima architettura e alle sofisticate soluzioni adottate dal modello. Inoltre, la versione LCV sarà disponibile in futuro anche in versione doppia cabina e con giraffone sul tetto. Grazie al nuovo approccio seguito durante lo sviluppo, la nuova generazione di Combo offre un numero di tecnologie innovative e sistemi di assistenza alla guida senza eguali nel segmento, sia nella versione per il trasporto passeggeri che nel veicolo commerciale. A differenza della normale procedura, Combo è stato sviluppato fin da subito in base agli standard seguiti per le auto passeggeri e non come un veicolo commerciale al quale sono state aggiunte altre funzioni solo in un secondo tempo per rivolgersi anche alle famiglie. Per questo motivo la nuova generazione di Combo viene offerta con il livello di tecnologie e di comfort di gran lunga più elevato nel segmento. Numerosi sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza, che vanno dal Cruise control adattivo all’Allerta incidente con Frenata automatica di emergenza e Rilevamento pedoni, dal Sistema per la prevenzione dei colpi di sonno all’Allerta angolo cieco o all’Head up Display aumentano la sicurezza di tutta la famiglia su Combo Life e di tutti i passeggeri su Combo Cargo. Il sistema adattivo di controllo della trazione IntelliGrip con cinque modalità permette a Combo Car go di abbandonare le strade asfaltate per dedicarsi alle attività del tempo libero o di accedere facilmente ai cantieri caratterizzati da fondi stradali fangosi, sabbiosi o perfino innevati.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI INTERVISTA

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DAVIDE TOMASINI RESPONSABILE DIREZIONE TERRITORIALE AREA SUD, SICILIA E SARDEGNA DI SIFÀ

ella sua strategia di affermazione sul mercato del noleggio a lungo termine, SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali) nel giro di pochi anni ha strutturato una forza vendita capace e appassionata, costituita da un mix di risorse giovani e di esperienza. Uno sviluppo basato su alcuni capisaldi imprescindibili per l’Amministratore delegato Paolo Ghinolfi: proporsi come Partner di riferimento per soddisfare le esigenze della clientela corporate, fornendo un servizio completo, dalla consulenza al post vendita; puntare a una presenza capillare su tutto il territorio, facendo dell’italianità uno dei punti distintivi della sua proposizione; differenziarsi dai competitor per la strategia “tailor made”, offrendo soluzioni su misura per le specifiche esigenze di ogni singolo cliente. Elementi questi che si riflettono nell’approccio al business di Davide Tomasini, 44 anni, al quale il management dell’Azienda - di proprietà di BPER Banca - ha affidato il compito di affermare e radicare la sua presenza nel Sud Italia, area che, a dispetto di ogni idea preconcetta, ha assunto un’importanza strategica per la crescita commerciale di SIFÀ. Una laurea alla Luiss conseguita

quanto “pesano” sul business nel Sud Italia? “Oggi - risponde Tomasini - registriamo un bilanciamento tra vetture e veicoli professionali. Siamo riconosciuti come specialisti da chi ha bisogno di trasporto commerciale perché sappiamo ascoltare e comprendere le esigenze e perché abbiamo una squadra di esperti che ci permettono di fornire soluzioni complesse, di soddisfare pienamente le aspettative del cliente corporate con massima attenzione ai dettagli. Tra i grandi clienti ricordo Salerno Trasporti: la partnership che abbiamo stretto con Giovanni Cammarota identifica l’impegno di SIFÀ nei confronti di questo segmento. Al Sud abbiamo clienti dal furgonato al trasporto per corrieri, officine mobili, food e pharma: in Campania è concentrata la maggior parte delle aziende di trasporto ed è un territorio ancora da scoprire e sviluppare, con molta richiesta di allestimenti per il trasporto refrigerato dove l’expertise è fondamentale per una proposta vincente”. Quanto conta il Sud Italia nella più ampia strategia commerciale di SIFÀ? “L’obiettivo - afferma Tomasini - è quello di raggiungere il 40 per cento del business derivante dal Sud Italia. Da qui la forte spinta a

“Sud Italia, risorsa preziosa” DAVIDE TOMASINI, 44 ANNI, UNA GRANDE PASSIONE PER LA CLIENTELA CORPORATE E UN’IMPORTANTE ESPERIENZA NAZIONALE E INTERNAZIONALE, È L’UOMO SCELTO DA SIFÀ PER MUOVERE L’AVANZATA VERSO IL MEZZOGIORNO, TERRITORIO STRATEGICO PER LA SOCIETÀ GUIDATA DA PAOLO GHINOLFI CON AZIONISTA DI MAGGIORANZA BPER BANCA. ENTRO L’ANNO LO SBARCO A SASSARI E L’APERTURA DELLA NUOVA SEDE A ROMA. NEL PROSSIMO ANNO L’IMPLEMENTAZIONE DEL PROGETTO STRATEGICO SUI PESANTI STRADALI. nel 2000 e un MBA biennale a Rotterdam, Tomasini per il primo impiego entra in Ernst & Young come revisore contabile per l’area internazionale. In seguito, dopo un anno, l’esperienza in una piccola società informatica nella quale gestisce attività che vanno dalle vendite all’interfaccia con le banche. Nel 2002 l’approdo in uno dei principali player del NLT come Sales Manager per il Centro Sud; dopo due anni, la stessa azienda gli assegna un ruolo internazionale ad Amsterdam che ricopre dal 2004 al 2009. In quegli anni, Tomasini acquisisce competenze in consulenza e strategia commerciale, con frequenti trasferte estere a supporto delle filiali di cinque Continenti, avendo l’opportunità di implementare progetti strategici e di confrontarsi con culture diverse. Al rientro in Italia, fino al 2014 è direttore vendite prima del comparto istituzionale globale e grandi clienti; poi in America nel 2015 gestisce per tre anni un parco small business per piccole e medie imprese. Conclusa quell’esperienza, nell’aprile 2018 entra in SIFÀ come Responsabile Direzione Territoriale Area Sud, Sicilia e Sardegna, dove apporta l’esperienza, l’entusiasmo e l’approccio empatico che lo caratterizzano: “Professionalità e esperienza sono fondamentali ma la forza della squadra, la relazione costante e assidua consentono al team di tenere alto il livello di motivazione”, dichiara il manager. Sposato con Joy Okundolor, una grande passione per il crossfit, To-

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masini è una persona positiva e pragmatica. “Il territorio assegnato sotto la mia responsabilità - spiega va dall’ Umbria alle isole, con sedi a Roma, Napoli, Lanciano, Bari, Catanzaro e Catania e lavoriamo per aprire un ufficio in Sardegna a Sassari. Oggi il team è costituito da 13 persone, me compreso, tra i quali una risorsa specifica, nella persona di Davide Di Felice, con vent’anni di esperienza e una forte expertise nel segmento dei veicoli commerciali. In piena coerenza con la strategia aziendale, per noi il segmento corporate rappresenta un target preferenziale, perché è alla clientela cor-

di MAX CAMPANELLA ROMA

porate che il noleggio SIFÀ presenta un importante valore aggiunto. Sfruttiamo il momento storico in cui altri noleggiatori lasciano scoperto questo segmento e vi investono meno risorse: SIFÀ ritiene che nel comparto corporate si possa crescere bene, insieme ai clienti”. Qual è la strategia che distingue SIFÀ sul piano commerciale? “Essere presenti quanto più possibile sul territorio - risponde Tomasini - andando a completare la presenza di BPER Banca, per noi partner fondamentale, considerando che ha un portafoglio di clienti acquisiti negli anni e radicati nel territorio. Puntia-

mo a distinguerci sul mercato facendo leva sui nostri punti di forza: innanzitutto l’italianità, perché un’azienda italiana, di proprietà di una Banca italiana fa la differenza e fa piacere al mercato, ed è un elemento questo che ci viene riconosciuto dai clienti costantemente; in secondo luogo, l’approccio consulenziale al cliente: essere “sarti della mobilità” è la nostra promessa, la capacità di essere come l’acqua, ossia di adattarci, trovare forma nell’ambito di contesti - medie e grandi imprese che ci apprezzano per pazienza, flessibilità e disponibilità a tutti i livelli. Veniamo ai veicoli commerciali:

investire su un territorio che è molto esteso e rappresenta una risorsa preziosa. I pregiudizi sul Mezzogiorno pesano, ma noi li smentiamo viste le realtà con cui facciamo business e la presenza sul territorio: la maggior parte delle filiali SIFÀ sono ubicate nel Centro Sud”. A Roma SIFÀ è presente negli uffici commerciali di BPER Banca, nel centro direzionale, ma a settembre verrà inaugurata una nuova sede. “Il Lazio - precisa Tomasini - è la regione con la presenza maggiore di aziende pubbliche, che rappresentano un settore su cui SIFÀ intende investire molto con attività dedicate. L’attuale location, in una posizione centrale, è certamente strategica, ma stiamo rafforzando la presenza con l’apertura di un altro ufficio”. Non da ultimo, Tomasini sta lavorando allo sbarco di SIFÀ nel segmento dei veicoli pesanti. “Il trasporto pesante - afferma il manager rappresenta un segmento interessante e foriero di opportunità, considerando che il noleggio ha oggi una bassa penetrazione, dovuta alla scarsa regolamentazione normativa. Riteniamo che vi siano in Italia i giusti segnali per una rivoluzione già avvenuta in Francia e Gran Bretagna, dove i volumi sono alti. Intendiamo investire e accedere al più presto a questo mercato: per farlo stiamo già studiando e interloquendo con potenziali partner. Come da strategia SIFÀ, puntiamo a implementare il progetto - già all’inizio del 2020 su basi solide, dopo un periodo di riflessione e preparazione.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI FORD COLLABORA CON AGILITY ROBOTICS PER L’AUTOMAZIONE DEI VEICOLI

Digit il robot dell’ultimo miglio

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MICHELE S. ALTIERI DEARBORN

on la crescita esponenziale del commercio on line, diventa sempre più strategico per le aziende coinvolte gestire in modo ottimale le operazioni di consegna della merce acquistata in rete, la cosiddetta distribuzione dell’ultimo miglio. Ford si è messa all’opera per cercare di risolvere al meglio la sfida e a tal proposito sta collaborando con Agility Robotics, un’azienda di robotica specializzata in locomozione bipede fondata nel 2015 come spin off della Oregon State University, per esplorare una nuo va frontiera nel mondo dell’automazione e un modo innovativo di pensare a come effettuare le consegne di beni. Insieme, le due aziende sono all’opera per garantire che i veicoli a guida autonoma siano equipaggiati in modo univoco per realizzare qualcosa che sembra sorprendentemente difficile

da fare: eseguire con l’ausilio di robot l’ultimo passaggio per consegnare dall’auto alla porta del destinatario. “Come emerso dai progetti pilota condotti, per le persone gestire il recupero delle merci in consegna può essere complesso, in termini di tempo e logistica - commenta Ken Washington, Vicepresident, Ford Research and Advanced Engineering e Chief Technology Officer - Vincere questa sfida significa liberare il loro tempo, per dedicarlo ad altre attività che richiedono realmente la loro attenzione”. Dal momento che i veicoli a guida autonoma possono muovere persone e merci contemporaneamente, hanno un grande potenziale per rendere le consegne ancora più convenienti ed efficienti. Attraverso il ride-hailing, ad esempio, ne può essere raddoppiato l’utilizzo, abbinando il servizio di consegna al trasporto contestuale di passeggeri. Il passaggio ulteriore di questa evoluzione passa attraverso la realizzazione di

PARTENDO DALL’ASSUNTO CHE LO SHOPPING ONLINE SIA ATTUALMENTE TRA LE COSE PIÙ AMATE AL MONDO, FORD SI È MESSA ALL’OPERA PER CERCARE DI RISOLVERE AL MEGLIO LA SFIDA DELL’ULTIMO MIGLIO, OVVERO LA PARTE PIÙ COMPLESSA DELL’ATTIVITÀ DI CONSEGNA. DIGIT, UN ROBOT BIPEDE PROGETTATO E REALIZZATO DA AGILITY ROBOTICS CHE NON SOLO HA UN ASPETTO ANTROPOMORFO MA È IN GRADO DI RIPRODURRE LE CARATTERISTICHE MOTORIE DI UN ESSERE UMANO PER COMPLETARE I PASSAGGI FINALI DI UNA CONSEGNA COMPLETAMENTE AUTONOMA, VEICOLO COMPRESO, SUPERANDO GLI EVENTUALI OSTACOLI, DAL VEICOLO ALLA PORTA DI CASA.

Digit, un robot bipede progettato e creato da Agility Robotics, che non solo ha un aspetto antropomorfo ma è in grado di riprodurre le caratteristiche motorie di un essere umano. Costruito in materiale ultra leggero e capace di sollevare pacchi che pesano oltre 18 kg, Digit può salire e scendere le scale, camminare in modo naturale su terreni sconnessi e persino reagire ai piccoli urti senza perdere l’equilibrio e cadere. “Come esseri umani, diamo per

scontato queste abilità, ma diventano estremamente importanti quando si progetta un robot per muoversi nei diversi scenari cittadini - aggiunge Ken Washington - Spesso effettuare le consegne richiede di superare ostacoli, tra cui salire scale e affrontare altre sfide, attività che risulterebbero molto difficili per i robot a rotelle, per e sem pio. Digit è stato sviluppato per affrontare ogni ambientazione dinamica e muoversi come farebbe un essere umano, senza alcun dispendio energetico”. Il design esclusivo di Digit, inoltre, gli consente di richiudersi e di auto-riporsi nella parte posteriore del veicolo a guida autonoma, durante gli spostamenti, e di tornare operativo, non appena raggiunta la destinazione, per effettuare la consegna. Ma Digit non è solo in grado di superare ostacoli: ha un ulteriore vantaggio nascosto. Affinché potesse essere autonomo, ma al contempo ultra-leggero e dinamico, gli sviluppatori hanno scelto di lasciare che parte del suo “cervello” fosse gestita da un “altro da sé”, dotato di sensori avanzati e hardware di calcolo più evoluto - il veicolo a guida autonoma - e ottenere maggiore supporto e capacità analitiche, quando necessario. “Un veicolo a guida

autonoma è in grado di creare una mappa dettagliata dell’ambiente circostante, quindi perché non condividere questi dati con Digit invece di fargli ricreare lo stesso tipo di informazioni? - dice ancora Washington Dopotutto, sia Digit che l’auto a guida autonoma devono sapere dove si trovano nel mondo, dove devono andare e come arrivarci. Quando un veicolo a guida autonoma porta Digit alla sua destinazione finale, il veicolo può fornire in modalità wireless tutte le informazioni di cui ha bisogno, compreso il percorso migliore verso l’ingresso principale. Attraverso questo scambio di dati, Digit può lavorare con il veicolo per geolocalizzarsi e fare la sua consegna”. Equipaggiato con un sensore LiDAR e telecamere stereo, Digit ha l’energia sensoriale necessaria per navigare attraverso gli scenari di base. Se incontra un ostacolo inaspettato, può inviare un’immagine al veicolo e far configurare la soluzione migliore al veicolo. L’auto potrebbe persino inviare tali informazioni nel cloud e richiedere l’aiuto di altri sistemi per consentire a Digit di muoversi al meglio, fornendo più livelli di assistenza che aiutino a mantenere il robot leggero e agile.

Il motore Ford trionfa all’International Engine and Powertrain of the Year 2019

ECOBOOST 1.0 CONQUISTA IL SUO OSCAR I l motore compatto a benzina Ford EcoBoost 1.0 ha vinto il premio come Miglior Motore dell’Anno nella categoria riservata ai propulsori di cilindrata inferiore ai 150 cv all’International Engine and Powertrain of the Year 2019. Si tratta dell’11esimo riconoscimento per il pluripremiato motore dell’Ovale Blu dal lancio nel 2012. L’EcoBoost, con una potenza fino a 140 cv, sviluppato per un’esperienza di guida più reattiva e gratificante, ha equipaggiato più di 1 modello Ford su 4 nel 2018, oltre 410mila veicoli totali, dalla hatchback Fiesta al van Tran-

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sit Connect. Ford ha recentemente aggiornato l’EcoBoost 1.0 offerto a bordo della Fo cus e del Transit Connect per offrire maggiore efficienza, con tecnologie che includono la prima applicazione al mondo di tecnologie di disattivazione dei cilindri su un motore a 3 cilindri. Inoltre, hanno completato l’evoluzione del turbocompressore EcoBoost che verrà presto introdotto su altri modelli Ford - i miglioramenti apportati alla testata, all’iniezione e ai sistemi di controllo delle emissioni, che si sono aggiunti alle caratteristiche distintive come l’inie-

zione diretta ad alta pressione e al sistema a doppia fasatura variabile indipendente dell’albero a camme. Anche se si contano oltre 1,6 milioni di esemplari di EcoBoost 1.0 già in circolazione, i tecnici Ford stanno ancora scoprendo il suo potenziale. A breve faranno il loro debutto su strada nuovi propulsori elettrificati ancora più efficienti che a vranno come base proprio l’EcoBoost 1.0. Il versatile propulsore equipaggerà anche le versioni Plug-In Hybrid del Transit Custom e del people mover Tourneo Custom, sviluppati per offrire zero emissioni

senza ansia da ricarica. Per comprenderne meglio i vantaggi per l’ambiente, il Transit Plug-In Hybrid è attualmente in fase di sperimentazione a Londra ma ulteriori test sono già in programma anche a Valencia, in Spagna, e a Colonia, in Germania. Una giuria di 70 giornalisti automotive provenienti da 31 paesi ha assegnato al Ford EcoBoost 1.0 un totale di 145 punti, permettendogli di posizionarsi sul gradino più alto della categoria dei motori sotto i 150 cv superando di 26 punti la concorrenza rappresentata dai propulsori di BMW, Gruppo PSA, Toyo-

ta/Lexus e Volkswagen. Dall’introduzione, l’EcoBoost 1.0 ha fatto scuola tra i motori compatti dando il via a una tendenza nel settore per lo

sviluppo di motori a benzina in grado di emularne la combinazione di guidabilità, prestazioni, convenienza, comfort e tecnologia.

N° 281 / Luglio-Agosto 2019



VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI VOLKSWAGEN CRAFTER BASE IDEALE PER SERVIZIO GOMME MOBILE

Officina più leggera con GEMA IL VEICOLO È FRUTTO DEL PROGETTO ECUBE DELL’OLANDESE TECHNO MARKETING GROUP, SPECIALIZZATA NELLO SVILUPPO E REALIZZAZIONE DI EQUIPAGGIAMENTI PER OFFICINE, IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO, SMONTAGOMME ECC.

NON RICHIEDE ALCUN GENERATORE A BORDO, QUINDI NIENTE FUMI E MASSIMO SILENZIO. LA SCAFFALATURA IN ALLUMINIO ESTRUSO DELL’ALLESTITORE TOSCANO PRESENTA NELLA PARTE ALTA IL SISTEMA A RIBALTA, CHE PUÒ RIENTRARE QUANDO NON OCCORRE CARICARE PNEUMATICI.

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MAX CAMPANELLA BOLOGNA

otarsi di una scaffalatura che lasci ampio spazio per il carico, che sia versatile per il trasporto di pneumatici quando occorre o, in alternativa, di idonee attrezzature per prestare soccorso a veicoli in panne. Tanto più di guadagnato se poi la scaffalatura, essendo più leggera, aiuta a diminuire i consumi e rendere più agevole il mezzo. È il sogno di ogni officina mobile, sogno che GEMA, azienda di allestimento furgoni con sito produttivo e headquarter a Campi Bisenzio, nella cintura nord di Firen-

ze, ha realizzato con un Volkswagen Crafter, e quipaggiato con smontagomme dell’olandese Techno Marketing Group. Il veicolo di servizio gomme mobile eCube era esposto al Salone Autopromotec, a Bologna Fiere, nell’area esterna, mentre al proprio stand Techno Marketing Group esponeva un Mercedes-Benz Vito anch’esso allestito officina mobile. “Con la diffusione delle vendite on line - spiega Marco Fini, Key Account Management & Business Development Techno Marketing Group - il cambio dei pneumatici a domicilio è sempre più diffuso negli Usa, in Canada e anche in Eu-

ropa. Assistiamo a un mondo di “gommisti in movimento” che devono tenere il passo con le attuali necessità di spazio disponibile e rispetto per l’ambiente”. Il Crafter allestito GEMA, completo di bilanciatrice e smontagomme, con tutte le funzioni necessarie per cambio ed equilibratura, rispondeva alla seconda necessità grazie allo specifico progetto eCube, che non richiede al cun generatore a bordo, quindi niente fumi e massimo silenzio. Una famiglia di modelli prodotti e sviluppati in O landa, dove sono realizzati equipaggiamenti per officine, impianti di sollevamento, smontagomme ecc.

“Volks wagen Crafter - aggiunge Mar co Fini - ben si presta co me veicolo adatto a officine che necessitano di altezza e di avere a bordo tutto quello che occorre in termini di attrezzature e ricambi. Ricavando spa zio a bordo, il veicolo aiu ta i professionisti a sostenere il loro business: oltre all’utilizzo per assistenza sui pneumatici, si può fornire il servizio di cambio olio e di filtro, di manutenzione sul sistema di aria condizionata ecc. immagazzinando tutto quello che serve”. Nel vano di carico del Crafter il meccanico può lavorare facilmente, in posizione verticale, e può avere a disposizione attrezzature di servizio e

pneumatici da 10 a 24 pollici. A dare una mano significativa nel ricavare spazio di carico ci ha pensato GEMA, con le sue scaffalature in alluminio estruso, che dà vita a un prodotto leggero ma ultra resistente. “Nel realizzare l’al lestimento - spiega Mirko D’Antonio, Area Manager GEMA - abbiamo posizionato le scaffalature più all’interno possibile del vano del furgone. Il veicolo è concepito come officina che si reca sul posto: la parte alta della scaffalatura è realizzata con un sistema a ribalta, che può rientrare verso l’alto quando non occorre caricare pneumatici”.

Mirko D’Antonio (a sinistra), Area Manager GEMA, e Marco Fini, Key Account Management & Business Development Techno Marketing Group.

Le soluzioni di comfort e infotainment sono parte integrante dei veicoli Volkswagen

IL FUTURO SALE A BORDO DEI FURGONI CON I SERVIZI MOBILE ONLINE I Servizi Mobile Online (MOD, ovvero Mobile Online Dienste) di Volkswagen Veicoli Commerciali portano a bordo i servizi digitali, collegando in rete conducente e veicolo: il centro MOD sviluppa nuovi prodotti per la digitalizzazione dei veicoli commerciali leggeri. All’interno di un Centro progetti, i

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MOD dimostrano già oggi come funzioneranno in futuro numerosi settori di Volkswagen: in piccole unità, non convenzionali, agili, trasparenti, interdisciplinari e completamente focalizzate sulle future esigenze dei professionisti in fatto di mobilità. Cosa fanno i MOD? I Servizi Mobile Online offrono al momento giusto

e nel posto giusto soluzioni di comfort e infotainment personalizzate, rendendole parte integrante del veicolo. Ciò realizza concretamente la trasformazione di Volkswagen da Casa costruttrice a fornitore di servizi di mobilità. Cosa può già fare il centro MOD e a chi si rivolge? Nel Centro progetti MOD viene sviluppata

un’ampia gamma di funzioni e servizi di mobilità digitali per clienti business e privati di Volkswagen Veicoli Commerciali. Ad esempio, We Connect Fleet è un sistema di gestione flotte digitale che permette la gestione rapida ed efficiente del parco veicoli. Tracking GPS e andamento del percorso, registro di bordo

e dei rifornimenti digitale, gestione degli interventi di manutenzione e analisi dei consumi permettono il controllo centralizzato di conducenti e veicoli. Con Car-Net/We Connect il veicolo viene collegato in rete tramite la “scatola telematica” VW con scheda SIM integrata ed è quindi sempre “aggiornato”. La visualizza-

zione della posizione di parcheggio o il bloccaggio del veicolo tramite App sono solo una piccola parte di “CarNet”. Tramite le notifiche relative all’area e alla velocità è possibile definire zone e limiti di velocità, il cui superamento comporta l’invio di un’e-mail o notifica sullo smartphone del proprietario del veicolo.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI HIDROSYSTEM / ESPOSTI A BOLOGNA CITROËN JUMPER E PEUGEOT EXPERT

Dai corrieri all’isotermico PREMIUM PARTNER DI ARVAL, LA SOCIETÀ CAPITANATA DA ANDREA TINTI HA MESSO IN MOSTRA I NUOVI ALLESTIMENTI SVILUPPATI PER IL NOLEGGIATORE DEL GRUPPO

BNP PARIBAS. NELLA FLOTTA JUMPER L4 CON FURGONATURA IN ALLUMINIO ONNISPAZIO E SPONDA HIDROSYSTEM, PENSATO PER IMPRESE DI TRASPORTO, CONSEGNA MERCI E SERVIZI POSTALI, E

EXPERT ISOTERMICO CON COIBENTAZIONE ONNICARGRUAU E FRIGO DENSO PER I PROFESSIONISTI DELLA TEMPERATURA CONTROLLATA.

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MICHELE S. ALTIERI BOLOGNA

artnership sempre più consolidata tra Arval, società specializzata nel noleggio di flotte aziendali del Gruppo BNP Paribas, e HidroSystem, società di San Marino, capitanata dall’imprenditore bolognese Andrea Tinti, che distribuisce e commercializza in Italia sponde idrauliche per il trasporto di beni e persone. La riprova dalla Convention 2019 degli Arval Premium Center, che si è svolta in concomitanza con il Salone Autopromotec a Bologna Fiere. HidroSystem ha preso parte alla Convention Arval co me Officina Mobile dedicata a sponde idrauliche e manutenzione allestimenti e, nel prato antistante all’ingresso del Savoia Hotel Regency, sede dell’evento, ha esposto due mezzi presenti nella flotta di Arval e allestiti Onnicar-Gruau, azienda con sede a Corneliano d’Alba, in provincia di Cuneo, specializzata nella produzione di trasformazioni e allestimenti di veicoli commerciali leggeri rivolti a professionisti di settori molto diversi del trasporto. “Quella con Arval spiega Andrea Tinti - è più di una partnership. Ci piace considerarci il

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braccio operativo in Italia per i servizi di assistenza e manutenzione dell’intero allestimento dei veicoli commerciali Arval e con forza continuiamo a investire per garantire un servizio rapido, capillare e a domicilio del cliente, così da ridurre il fermo dei suoi mezzi, che per un noleggiatore significa perdita di business”. Dei due veicoli esposti a Bologna il primo, un Citroën Jumper L4 con furgonatura in alluminio Onnispazio e sponda caricatrice HidroSystem, è pensato per tutte le imprese di trasporto e consegna merci, servizi postali, traslochi, depositi e negozi di elettrodomestici, aziende di allestimenti fieristici. Si caratterizza per il furgone squadrato con pannelli in alluminio lisci, ver niciati di colore bianco. Il portale, i profili perimetrali e i montanti sono in alluminio anodizzato; il controtelaio strutturale è in alluminio saldato. Le porte posteriori sono a due battenti con apertura a 270 gradi e chiusura in acciaio inox. La sponda caricatrice ha una portata di 750 kg ed è munita di fermaroll, comandi a piede sul piatto della sponda e piedini stabilizzatori idraulici. Secondo veicolo in mostra un Peugeot Expert isotermico con coi-

Andrea Tinti, fondatore della HidroSystem.

bentazione Onnicar-Gruau e frigo Denso, pensato per i professionisti della temperatura controllata che devono poter contare su un veicolo refrigerato di qualità per trasportare merci deperibili e che sia in grado di garantire i migliori standard di salute e sicurezza della merce, nel rispetto della catena del freddo. Il furgone si caratterizza per la sua versatilità. Il veicolo base, con porta laterale scorrevole, è stato integrato con cella isotermica certificata ATP e Haccp di 3,24 mc di volume ottimizzata per un carico di 28 casse (di dimensioni: 600 x 400 x 300 mm). Il furgone è configurabile a seconda delle specifiche esigenze di utilizzo, dal commercio della carne (allestimento che prevede binari per ganci trasporto

carni, protezioni in alluminio e tendine frangi-freddo) a quello ittico (con pavimento impermeabile al cento per cento, sifone supplementare di scarico dell’acqua, pavimento e zoccolo in alluminio, bordo antiscolo posteriore e infine tendine frangifreddo) fino alla ristorazione (con scaffali in alluminio, piano intermedio amovibile, gradino posteriore e tendine frangifreddo). Partner nei settori della logistica, del trasporto merci, della gestione rifiuti, dei servizi per l’ambiente, dei servizi di emergenza e di assistenza a persone anziane e disabili, HidroSystem propone un’ampia gamma di prodotti che vanno dalle sponde montacarichi con montaggio posteriore a quelle ripiegabili e retrattili,

dalle sponde caricatrici a colonna ai sistemi d’accesso per persone con mobilità ridotta. Interlocutore unico per i servizi di assistenza, revisione e manutenzione ordinaria e straordinaria, con una capillare copertura del territorio italiano, core business di HidroSystem è il service per flotte aziendali e grandi noleggiatori. Grazie a un ampio magazzino ricambi di ogni tipologia e marca, la società sammarinese offre interventi sull’intera componente di allestimento di veicoli commerciali e industriali e sulle sponde di qualsiasi mar ca e modello, garantendo in terventi rapidi e door-to-door per limitare i fermi macchina, eseguiti da personale qualificato con pluriennale esperienza.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI LAMBERET E I VEICOLI COMMERCIALI ALLESTITI PER IL COMPARTO DEL FREDDO

Qualità è standard obbligato

“DA SEMPRE LAMBERET HA UN FORTE LINK CON I COSTRUTTORI DI VEICOLI, SOPRATTUTTO DOPO L’APERTURA NEL 2015 DEL NUOVO STABILIMENTO DI SANT’EUSÈBE, IN FRANCIA, DOVE HANNO PRESO IL VIA TANTISSIMI PROGETTI - SPIEGA ISMAELE IACONI, COMMERCIAL & MARKETING DIRECTOR LAMBERET ITALIA - NEGLI ANNI LAMBERET SI È EVOLUTA PER RISPONDERE ALLE NUOVE RICHIESTE DEL MERCATO. IL PROCESSO DI CRESCITA E DI INNOVAZIONE DI UN’AZIENDA NON PUÒ INFATTI PRESCINDERE DAL CONTROLLO E DALLA MISURAZIONE DELL’EFFICIENZA DELLE PROPRIE STRUTTURE E DEL PROPRIO MODO DI LAVORARE”.

L

LINO SINARI LAINATE

amberet e il mondo dei veicoli commerciali allestiti. Un legame sempre più stretto che segue l’evoluzione del mercato dei van adibiti a diverse applicazioni. Se infatti fino a qualche tempo fa il costruttore del veicolo e l’allestitore erano due entità pressoché scollegate e ciascuna gestiva il cliente indipendentemente, negli ultimi anni le Case costruttrici hanno cominciato a collaborare in modo sempre più stretto con coloro che forniscono il “lato B” del mezzo, fino ad arrivare a inserire il veicolo allestito nel proprio listino. Per fare questo le Case esigono standard qualitativi elevati per i loro partner allestitori. Un concetto ancora più pressante nel comparto del trasporto a temperatura controllata che, per i veicoli leggeri, ri-

guarda soprattutto l’ultimo miglio e la distribuzione urbana. Si parla dunque di protocolli comuni e certificazioni. Tra le aziende che per prime hanno ottenuto questi riconoscimenti c’è Lamberet, punto di riferimento della catena del freddo. “Da sempre Lamberet ha un forte link con i costruttori di veicoli, soprattutto dopo l’apertura nel 2015 del nuovo stabilimento di San t’Eu sèbe, in Francia, dove han no preso il via tantissimi progetti - dice Ismaele Iaconi, Commercial & Marketing Director di Lamberet Italia - È per questa esigenza di innovazione e per essere sempre al passo con le richieste dei costruttori che ci affidiamo costantemente a un controllo indipendente realizzato dalle società primarie, come per esempio il recente riconoscimento QVM Assessment da parte di Ford Europa, per quanto riguarda l’efficienza e

l’efficacia delle applicazioni isotermiche costruite e realizzate da Lamberet rispettando i capitolati tecnici del costruttore. Oppure il riconoscimento di PSA Groupe con il livello n° 3 realizzato dalla società Bureau Veritas Unicar, sempre a Saint Eusèbe. Anche noi come filiale Italiana, dopo a ver acquisito la certificazione ISO 9001, ci apprestiamo ora a ricevere 3 Assessment dai più grandi costruttori di LCV”. Notevoli e diversi i punti di forza della proposta firmata Lamberet. “Negli anni Lamberet si è evoluta per rispondere alle nuove richieste del mercato - aggiunge Iaconi - Il processo di crescita e di innovazione di un’azienda non può infatti prescindere dal controllo e dalla misurazione dell’efficienza delle proprie strutture e del proprio modo di lavorare. Lamberet gestisce internamente sia gli aspetti di design che il processo di produzione delle sue carrozzerie, attraverso un ufficio tecnico dotato dei software di progettazione e di simulazione digitale più avanzati, che riunisce tutto il know-how di uno specialista di materiali compositi dedicato al trasporto frigorifero: la plasturgia, l’iniezione, la lavorazione dei metalli, la verniciatura a polvere, la meccanica e infine l’assemblaggio delle carrozzerie. Una qualità totale che unisce il knowhow artigianale con l’efficacia industriale. L’obiettivo di Lamberet è essere il punto di riferimento del mercato in termini di qualità e di robustezza”. Un obiettivo che, spiega Iaconi, si raggiunge “attraverso un innovativo Sistema di Gestione Qualità basato sulla col laborazione dei servizi R&D e post-vendita, riuniti sotto la stessa direzione; sulla perizia e sull’esperienza derivanti dai nove siti di servizio integrati; su un sistema interno di gestione della qualità, basato sulla responsabilizzazione dei team in tutte le fasi della produzione e un controlloqualità finale e sistematico derivante da tecniche di Quick-AVES sviluppate da grandi produttori di automobili, che mettono in primo piano la soddisfazione del cliente; e infine sul rispetto delle norme e delle abilitazioni a livello europeo: ISO 9001 versione 2008, certificazione costruttore UTAC, manipolatore di fluidi refrigeranti, abilitazione costruttore CEMAFROID”.

La gamma Volkswagen 4Motion allestita Lamberet ideale anche per le zone di montagna o impervie

TRAZIONE INTEGRALE E CONSEGNE ISOTERMICHE DI GRANDE EFFICIENZA U na delle più riuscite partnership, attiva fin dal 2016, di Lamberet è con Volkswagen Veicoli Commerciali, testimoniata dall’evento che si è tenuto a fine marzo al ghiacciodromo di Livigno, in Valtellina. Occasione preziosa per sperimentare il freddo no limits fino a -20° C con la nuova gamma Volkswagen 4Motion a trazione integrale allestita Lamberet, ideale per le consegne isotermiche anche in zone di montagna o impervie. Un selezionato gruppo di noleggiatori e clienti del food delivery hanno avuto la possibilità di

testare su percorsi innevati e ghiacciati Caddy Van, Crafter Van, Crafter telaio cabina e Transporter Van. L’evento è servito per approfondire la versatilità degli allestimenti frigoriferi Lamberet e dei suoi molti equipaggiamenti personalizzati per il trasporto carni e latticini, il commercio ittico e dei surgelati, la ristorazione e la distribuzione alimentare. “Come Lamberet abbiamo prodotti che a livello di normativa ATP (Accord Transport Perissable) sono molto prestazionali - commenta Raffaele Campus, Direttore

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Product & Homologation di Lamberet Italia - Si tratta di coibentazioni e applicazioni che permettono di ottenere una temperatura di -20° C con l’impiego di gruppi frigo ben dimensionati che non lavorano sotto stress ma che anzi trovano un equilibrio con le nostre applicazioni. Abbiamo due famiglie di prodotti: innanzitutto la coibentazione molto particolare chiamata Easyfit, facile da installare grazie ai pannelli monoblocco, che sono 5 per la cella e altri per tutte le porte; la seconda proposta di applicazione è la cella New

Frigoline che si adatta a tutti i telai cabinati dei veicoli commerciali leggeri fino alle 7,5 tonnellate”. “Tutti gli elementi sono facilmente sostituibili, non sono saldati, e tutto è smontabile - conclude Raffele Campus - Inoltre, producendo con una tecnologia e un processo molto simili a quelli dei costruttori automotive, Lamberet riesce facilmente a rintracciare tutti i componenti delle sue applicazioni. Quindi, riusciamo in ogni parte d’Europa a garantire un’assistenza ricambistica efficiente e veloce al cliente”.

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DA OGGI IL FRED DDO È SEM MPRE PIÙ ELET TTRICO 100% % robustezza, za 0% em missioni missioni. Questo è il nuovo e-C e rafter iso i termico. o

Zero rumorre, zero emissioni, massimo raffreddam mento. Il nuovo Volksw wagen e-Crafter con allesttimento isotermico Lamberret EASYFIT +20°C / -20 0°C è la soluzione che unissce un veicolo pensato e progettato per la trazione elettrica ad un kit di isolam mento leggero, studiato e ottimizza t to da Lamberet per il trasporto di alimenti. Il fr f eddo dd è garantito rantito tit dal d l gruppo frigo f i Thermo h King e200, anch’esso elettrico ed autonomo, nomo, così da non graavare sull’autonomia del veic e olo. Affida le tue consegne o a un mezzo robussto, affidabile in term mini di conservazione del freddo e e a zero emission ni!

< 60 dB

info@lamberet.it - www.la amberet.it


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