Il Mondo dei Trasporti - Maggio 2021

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FRAIKIN / Diego Pellicioli, il “maestro” di un’orchestra di successo GOLO / Con Lamberet e Thermo King il primo camion Industria 4.0 Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXXI - N. 299 / MAGGIO 2021 - Euro 5,00

IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO

E DIRETTO DA

PAOLO ALTIERI

PARLA ALDO BERNARDINI, NUMERO UNO DI HAM ITALIA

L’ascesa del biometano, “Una scelta obbligatoria” HAM ITALIA PUNTA A REALIZZARE UN SISTEMA CERTIFICATO PER LA COMPLETA FILIERA DALL’IMPIANTO DI PRODUZIONE SINO AL RIFORNIMENTO. “ABBIAMO IN COSTRUZIONE UN IMPIANTO DA 9MILA TONNELLATE L’ANNO E, IN TRATTATIVA, UNO DA 17MILA E UN ALTRO DA 9MILA, CHE SARANNO IN GRADO DI COPRIRE UN’IMPORTANTE QUOTA DI MERCATO: METANO PURO PER MAGGIORE RESA CHILOMETRICA E MIGLIORE COMBUSTIONE NEL MOTORE”, AFFERMA L’INGEGNER BERNARDINI. Massimiliano Campanella da pagina 6

Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano

NETWORK EUROMASTER

Lentisco Gomme eccellenza laziale Basilico a pagina 38

AL VIA DUE CORSI

BIG Group forma i futuri manager Campanella da pagina 46

IVECO S-WAY

Dall’Etna all’Abruzzo Sinari a pagina 12

GC SPONDE E ALTIMANI

In prima linea nel Nord-Ovest Basilico da pagina 36

REALTRAILER-KRONE

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TRANSBOZEN PUNTA AL GREEN LA STELLA BRILLA CON LC3

uello tra L’Idealcar e l’altoatesina Transbozen Logistik è un autentico connubio che, varcando la soglia dei tre decenni, assume dimensioni innovative e ecosostenibili. La riprova dall’autotreno che, con motrice Scania a LNG e sistema refrigerante Frigoblock di Thermo King, il produttore di semirimorchi bresciano ha consegnato all’azienda fondata da Franz Hofer e oggi traghettata verso nuovi e entusiasmanti obiettivi

TEST DRIVE MAN

Casse mobili Gruber TGM su strada col frigo

Altieri da pagina 32

ROSSI VEICOLI / Gli Ambrogi scelgono Mercedes-Benz Actros

L’IDEALCAR / Eccezionale autotreno con Scania e Frigoblock

Basilico da pagina 26

dalla seconda generazione, nelle persone dei fratelli Rudi, Herbert e Margit Hofer. Primo in Italia nel suo genere, l’autotreno allestito L’Idealcar effettua rotte da Bergamo al sito austriaco della committente Loacker. E non è tutto: presto il convoglio viaggerà a biometano; a settembre Transbozen renderà operativo un impianto che lo produrrà da scarti agricoli. Servizio da pagina 48

opo aver inserito in flotta, nel 2020, dieci unità del nuovo Mercedes-Benz Actros, la partnership tra LC3 e la Concessionaria Rossi Veicoli si consolida con un’ulteriore fornitura di 21 trattori, ai quali se ne aggiungono otto per le storiche aziende STB e AT Due, appartenenti allo stesso gruppo umbro. I veicoli della fornitura sono tutti Actros 18.45 LS Stream Space, equipaggiati con ADA (Active Drive Assist) e il pacchetto Safe-

ty Package. Punti di forza: ridotti consumi, ridotte emissioni e sicurezza top grazie anche alle mirrorcam, videocamere digitali che sostituiscono i tradizionali specchietti retrovisori. La consegna delle prime unità dell’ammiraglia della Stella si è tenuta a Corciano, nel piazzale dell’headquarter di Rossi Veicoli, alla presenza dei due General Manager.

RIGOMMA

L’ASSALE KÖGEL

NETWORK DIF

Nati per il trasporto

Sartori presenta Kta

Le delizie di Sandri

Campanella a pagina 40

Altieri a pagina 28

Basilico a pagina 18

Servizio a pagina 4

Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali


Tutto ciò che desideri, Actros Edition 2. Actros Edition 2. Scopri una nuova dimensione di comfort, sicurezza e design con un numero limitato di esemplari. Ulteriori informazioni sono disponibili al sito www.mercedes-benz-trucks.com


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INTERVISTA

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DIEGO PELLICIOLI SALES DIRECTOR FRAIKIN ITALIA

oto nel settore per l’estrema disponibilità che manifesta con i suoi interlocutori, dai clienti ai collaboratori ai fornitori, Diego Pellicioli, classe 1971, da febbraio 2017 Sales Director Fraikin Italia, è un manager sempre in campo. Mosso dalla grande passione per i veicoli industriali, Pellicioli è anche il manager che le sfide le affronta mettendoci tutta l’energia possibile, spendendosi in prima persona per il raggiungimento degli obiettivi. È quanto ha fatto in Fraikin, voluto al suo fianco dal l’Amministratore delegato Claudio Gariboldi, con il quale ha costituito un vero e proprio tandem per l’avanzata sul mercato italiano del leader europeo nel noleggio di veicoli professionali. “Con Gariboldi - afferma il manager lombardo - abbiamo instaurato un’ottima relazione sin da subito, condividendo lo spirito di squadra. Più che un direttore commerciale, mi sono sempre sentito un direttore d’orchestra: è grazie al lavoro del team se siamo riusciti a passare da 60 a oltre 1.250 unità di parco circolante”. Dal 1998 al 2001 in Johnson Controls, dove si occupava delle forniture di sedili e pannelli per le portiere delle Case auto, dopo tre anni in Valeo

presenza di Krone, Kögel, Lamberet e Kässbohrer; per veicoli particolari lavoriamo con le italiane TMT, Menci e Tecnokar; per i ricambi Maurelli Group è il nostro partner. Ci piacerebbe trovare qualche eccellenza italiana in più in termini di allestimento. I partner sono selezionati, non tutti sono all’altezza di offrire il servizio che ci serve per raggiungere il nostro obiettivo: dal contratto, formalizzato e sottoscritto in digitale, il veicolo deve arrivare al cliente entro 24 ore, se possibile, o comunque quanto prima, in modo che il cliente possa avere il suo strumento di lavoro disponibile subito. La reattività è parte del nostro dna”. Come si suddivide il parco mezzi Fraikin? “Nel suo complesso - specifica Pellicioli trattori, motrici e semirimorchi hanno più o meno pari quota. In termini di servizi, cento unità, suddivise allo stes so modo, sono dedicate al noleggio a breve termine: oltre a noleggiare ogni tipo di veicolo, dal Piaggio Porter agli industriali, Fraikin è in grado di soddisfare le esigenze del cliente da un giorno a dieci anni di noleggio. Per il breve termine mettiamo a disposizione veicoli costantemente aggiornati per pre assegnazioni, sostituzioni o anche per af-

Ma che musica maestro! “PIÙ CHE UN DIRETTORE COMMERCIALE MI SENTO UN DIRETTORE D’ORCHESTRA: LA SQUADRA DI FRAIKIN ITALIA È FORTE E COMPATTA. QUESTO CI PERMETTERÀ DI CRESCERE ANCORA NEI PROSSIMI ANNI”. A DISTANZA DI QUATTRO ANNI DAL SUO INGRESSO NELLA FILIALE ITALIANA DEL LEADER EUROPEO NEL NOLEGGIO DI VEICOLI PROFESSIONALI, ACCANTO ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO CLAUDIO GARIBOLDI, IL MANAGER LOMBARDO SNOCCIOLA DATI PIÙ CHE INCORAGGIANTI: IL PARCO CIRCOLANTE È PASSATO DA 60 A OLTRE 1.250 UNITÀ.

Diego Pellicioli ha maturato in MAN la sua esperienza nei veicoli industriali: dal 2003 al 2017 è stato Area Manager, Responsabile Filiali e per tre anni Responsabile Vendite, coordinando una squadra di 22 venditori e tre area manager dedicati alle Concessionarie. Qual è stata l’esperienza di questi quattro anni in Fraikin? “La crescita - dichiara il Sales Director - è stata decisamente rapida, costante e omogenea nelle varie divisioni. In parallelo, oltre alla crescita dei volumi sono state assunte ogni anno le figure necessarie per assegnare a Fraikin Italia una struttura in grado di assicurare alla clientela il servizio di qualità che essa si attende: abbiamo inserito due ispettori tecnici, per stare più vicini alla clientela, e oggi siamo una squadra di venti persone. Al mio fianco il team delle vendite è costituito da Roberto Cogo, Carmine Elia, Andrea Magugliani e Luciano Perbellini; Gerardo Sirtori si occupa del marketing, Donato Minutiello del back office, Antonio Berardi della logistica. Cuore dell’attività è la divisione Operation, che gestisce il contratto, in questi anni cresciuta con Lorenzo Sartori e Cesare Longoni per la parte amministrativa e finanziaria. Sales Force, il gestionale più usato al mondo, è base professionale dei nostri processi interni e ben si sposa con le certificazioni che oggi Fraikin è tenuta a onorare. Tra i prossimi obiettivi, vogliamo aumentare le

quote rosa: nella parte dei servizi le donne dimostrano di avere più cura, pongono attenzione a tanti aspetti, soprattutto nelle relazioni e nella gestione del cliente. Non smetterò mai di ringraziare le nostre preziose colleghe, che forniscono un lavoro importante con tanta pazienza”. Veniamo ai volumi: qual è il trend? “Il 2020 - risponde Pellicioli - lo abbiamo chiuso con un fatturato di poco inferiore ai 18 milioni. Nell’anno della pandemia non ci siamo mai fermati, anzi: gli uffici amministrativi hanno rappresentato un riferimento per tutti i clienti. In caso di difficoltà, per segmenti di mercato venuti praticamente a

di MAX CAMPANELLA MILANO

mancare, abbiamo concordato piani di ri en tro, per dare al cliente il nostro sostegno. Quest’anno chiuderemo con un fatturato di 20 milioni, dato che dimostra l’estrema solidità di Fraikin Italia”. Il trend positivo del noleggio sta portando sul mercato nuovi players: quali sono i pun ti di forza con i quali Fraikin si distingue? “La prossimità con il cliente - illustra Pellicioli - che trova la massima espressione nel servizio di assistenza h 24: tutti coloro che operano in Fraikin sono consapevoli dello spirito di sacrificio richiesto per il cliente; siamo sempre reperibili, a qualunque orario e in o gni giorno dell’anno. La consegna

non è la conclusione dell’iter di un ordine: contattiamo il cliente per chiedergli un feedback, sapere se sono soddisfatte le sue aspettative. La parte successiva alla consegna è il vero ‘moment of truth’ nel quale un player si gioca la reputazione. Questo ci aiuta a migliorarci continuamente, a essere più proattivi su problematiche che possono emergere. Siamo attenti, quasi pignoli nella customer satisfaction: guidati da Casa Madre, sappiamo che la vera sfida non è il veicolo, ma quello che diamo al cliente in termini di servizio. Altro elemento distintivo è la vocazione di Fraikin a essere generalista e multimarca: i nuovi competitor puntano su

La divisione ecologica è uno dei fiori all’occhiello del parco mezzi di Fraikin Italia.

quelle che noi chiamiamo ‘commodities’, ovvero trattori stradali e semirimorchi. Fraikin punta a essere un partner a 360 gradi nel trasporto, occupando ogni spazio, anche le cosiddette nicchie”. Quali sono stati i segmenti nei quali si è registrata la maggiore crescita? “Certamente - risponde Pellicioli - abbiamo registrato un forte sviluppo nei trattori e semirimorchi, che rappresentano il 70 per cento del mercato, ma contestualmente abbiamo dato vita a due divisioni dedicate ai veicoli frigo e all’ecologia e abbiamo iniziato con le forniture di motrici, seguendo l’e sperienza di Casa Madre, che ha nelle motrici il business principale. Fare nuovi progetti, uscire dalla zona di comfort è il nostro must: cisterne, veicoli per trasporto eccezionale, allestiti di piccole e grosse dimensioni sono esperienze che stiamo vivendo con i clienti, e che per noi rappresentano l’opportunità di crescere in competenza”. In Italia con quali costruttori e produttori è stata avviata una partnership più solida? “Rispettando la vocazione di player multibrand e gli accordi europei stretti da Casa Madre - spiega Pellicioli - il parco trattori è costituito con la presenza di tutte le Case che operano in Italia, fatta eccezione per quelle svedesi. Quanto ai semirimorchi, oggi il parco del trainato vede la

frontare picchi di lavoro stagionali. Se in una prima fase il noleggio si è posto come scelta di secondo piano rispetto al leasing, oggi è una formula apprezzata per tanti motivi. In un solo canone mensile l’imprenditore sa di avere una sorta di tutto incluso: assicurazione, bollo, manutenzione, usura, pneumatici, traino, revisione, cronotachigrafo ecc. Sul piano contabile, la fattura è una sola, tutto è fiscalmente deducibile e non c’è esposizione debitoria: il no leggio non grava sulle risorse finanziarie, l’azienda di trasporto può destinare risorse a nuove assunzioni, ampliamento ecc.” Cosa vede nel futuro a breve e medio termine per Fraikin e per il trasporto? “Fraikin Italia conclude Pellicioli - continuerà a crescere, l’orchestra è collaudata: ciascuno sa quali sono le sue mansioni e im para, sul campo, a saper fare anche una piccola parte del l’attività dei colleghi, in modo da garantire continuità e affrontare eventuali assenze. Questo permetterà all’azienda di continuare crescere nelle dimensioni del 10-15 per cento l’anno. Quanto al trasporto, viviamo una fase decisiva: quella della transizione energetica. Con spirito pionieristico e interesse, Fraikin ha dimostrato attenzione alle nuove tecnologie disponibili: LNG, biometano e trazione elettrica. Vogliamo cavalcare quest’onda da protagonisti non subirla, felici di sperimentare con i costruttori i prodotti green disponibili”.


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ROSSI VEICOLI / CONTINUA LA PARTNERSHIP TRA I DUE PLAYER UMBRI

Stella polare sulle rotte di LC3 È

MAX CAMPANELLA CORCIANO

un rapporto che si è consolidato negli anni quello tra la Concessionaria Rossi e Mario Ambrogi, la prima sinonimo di vendita e assistenza veicoli, il secondo protagonista di scelte coraggiose nel settore dei trasporti stradali. A distanza di quasi tre decenni, quel rapporto prosegue tra le due aziende, che si caratterizzano entrambe per la volontà di continuare quel percorso comune, basato su principi e valori richiesti oggi dal moderno trasporto su gomma: al primo posto sostenibilità e sicurezza, quest’ultima espressa al suo massimo nelle mirrorcam, le videocamere digitali che, sostituendo i tradizionali specchietti retrovisori, trovano sempre più apprezzamento tra gli autisti. Anche tra quelli di LC3, che le stanno testando dallo scorso anno, quando LC3 e AT Due hanno inserito nel parco 20 unità del nuovo Actros. Su queste fondamenta, la partnership tra Rossi Veicoli e LC3 porta su strada altri 21 nuovi Mercedes-Benz Actros, che la Concessionaria sta consegnando all’azienda di trasporti di Gubbio e alle qua li si aggiungono otto unità in consegna alle altre due società umbre STB e AT Due, che fanno parte dello stesso gruppo. A Corciano, nel piazzale dell’headquarter di Rossi Veicoli, all’arrivo dei primi camion con la Stella, in una stupenda livrea bianco-rosa-viola (i colori di LC3), oltre a Roberto Rossi e Mario Ambrogi, General Manager delle rispettive aziende, erano presenti Andrea Reali, Responsabile Vendite Truck del dealer, e Michele Ambrogi, seconda generazione e

SONO 21 LE UNITÀ DEL NUOVO MERCEDES-BENZ ACTROS CHE LA CONCESSIONARIA ROSSI CONSEGNA ALL’AZIENDA DI TRASPORTO GUIDATA DA MICHELE AMBROGI, FRUTTO DI UNA COLLABORAZIONE INIZIATA NEGLI ANNI NOVANTA CON IL PADRE MARIO AMBROGI E LE STORICHE STB E AT DUE, CUI SONO DESTINATE ULTERIORI OTTO UNITÀ. “LA SCELTA SI COLLOCA NELLA NOSTRA FILOSOFIA GREEN: SONO TUTTI EURO VI-D E CON EQUIPAGGIAMENTO TOP DI GAMMA IN FATTO DI SICUREZZA, A PARTIRE DALLE MIRRORCAM”, AFFERMA IL PRESIDENTE DI LC3.

Presidente di LC3. I nuovi trattori scendono in campo per trainare semirimorchi portacontainer dai porti di Genova verso Piemonte, Lombardia e EmiliaRomagna, al servizio di spedizionieri che operano per grandi multinazionali nei settori più diversi, dagli pneu-

matici ai pannelli fotovoltaici. Inoltre, i nuovi veicoli effettuano linee nazionali e, per la vicinanza della rete di assistenza Rossi Veicoli, anche le consegne alla GDO a Perugia e dintorni. “La fornitura di trattori Mercedes-Benz spiega Michele Ambrogi rientra pienamente nella filo-

sofia green abbracciata da LC3 sin dalla sua fondazione: laddove non sia possibile l’utilizzo di camion alimentati a metano, per assenza d’infrastrutture o per tipologia di rotte, utilizziamo veicoli Mercedes-Benz Euro VI-d, il massimo in termini di ridotte emissioni e comfort di bordo.

Oggi il parco di LC3 conta 205 trattori, che fanno in media 100-110mila km l’anno, il 60 per cento dei quali viaggia a metano liquido; per il restante 40 ci affidiamo da anni all’affidabilità e sicurezza di Rossi Veicoli, che oltre a fornirci i veicoli è nostro riferimento per la manutenzione”. Il nuovo Actros si caratterizza per una dotazione tecnologica all’avanguardia e per l’assenza di specchietti retrovisori, sostituiti dalle mirror cam digitali: come viene accolta questa novità dagli autisti? “Molto positivamente: quelli con maggiore esperienza di guida di veicoli tradizionali - commenta Ambrogi - all’inizio devono farci l’abitudine, dopodiché si trovano bene, apprezzando il salto tecnologico e, da sempre, l’abitabilità che caratterizza i mezzi Mercedes-Benz, che scegliamo con equipaggiamento di sicurezza top di gamma”. La partnership con Rossi Veicoli ha inizio negli Anni Novanta con la storica azienda STB, guidata da Mario Ambrogi, per proseguire con AT Due e LC3 Logicompany. “Con tutti coloro che lavora-

no alla Concessionaria Rossi - afferma Michele - abbiamo un rapporto familiare, che si basa sulla reciproca stima e fiducia”. L’amicizia, che valica il rapporto professionale tra la direzione di Rossi Veicoli e LC3, si è espressa anche nella presenza, a fine agosto 2020, di Andrea Reali al Vega Day a Monza, evento nel quale Mario Ambrogi è stato insignito da “Il Mondo dei Trasporti” del Premio “Personaggio dell’Anno”. LC3 ha chiuso il 2020 con una crescita che ha sfiorato il 20 per cento, consuntivando un fatturato di circa 62 milioni di euro. Oggi l’azienda guidata da Ambrogi dà lavoro a 250 dipendenti diretti, che salgono a 400 se si tiene con to dei circa 130 terzisti che operano per LC3 in pianta stabile, monoveicolari e non so lo: alcuni partner dell’azienda umbra sono cresciuti negli anni e oggi contano flotte di una decina di unità. I modelli della fornitura Rossi Veicoli sono MercedesBenz Actros 18.45 LS Stream Space, equipaggiati con ADA (Active Drive Assist) e il pacchetto Safety Package. “LC3 - spiega Reali - è un’azienda da sempre attenta ai valori di sicurezza e sostenibilità ambientale. Per la tipologia di utilizzo da parte di LC3, i nuovi Actros mettono in campo valori top in termini di bassi consumi, TCO ai minimi e elevata affidabilità, ai quali Rossi Veicoli affianca un’assistenza adeguata alle esigenze del cliente, per capillarità e vicinanza della rete alle rotte effettuate dai loro camion”. Con il sistema ADA, di fatto l’autista ha a disposizione un assistente che lo supporta controllando l’andamento del veicolo: quando il mezzo supera la striscia di mezzeria o quelle laterali, il con ducente viene allertato con un avviso acustico e la vibrazione del volante; qualora egli non reagisca, dopo qualche secondo è il sistema a intervenire correggendo la traiettoria. Quanto alle mirrorcam, ormai per i veicoli LC3 rappresentano una costante: grazie a un sistema di videocamere, l’autista dispone di una visuale completa su schermi presenti all’interno della cabina, alla sua destra e alla sua sinistra: ogni angolo è visualizzato correttamente. Se nel 2020 rappresentavano una novità per gli autisti di LC3 e AT2, oggi quelle primarie resistenze sono un lontano ricordo: “Si sono trovati bene fino al punto che l’azienda ha scelto di confermare l’intero equipaggiamento”, afferma in conclusione Reali.

LC3

La simbolica consegna delle chiavi. Da sinistra: Andrea Reali, Responsabile Vendite Truck Rossi Veicoli; Michele Ambrogi, Presidente LC3; Roberto Rossi, Direttore Generale della Concessionaria umbra; Mario Ambrogi, General Manager LC3.

Sede operativa principale: Gubbio (PG) Fondazione: 2009 Amministratore: Michele Ambrogi Attività: trasporto alimentare e container Flotta: 205 trattori stradali Dipendenti: 250 Fatturato (euro): 62 milioni Sito internet: lc3trasporti.com


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INTERVISTA ESCLUSIVA

ALDO BERNARDINI AMMINISTRATORE DELEGATO DI HAM ITALIA

“Il biometano liquido sta diventando una realtà” R

LA PANDEMIA HA TUTT’ALTRO CHE FERMATO IL PROGETTO DI HAM ITALIA, CHE PUNTA A REALIZZARE UN SISTEMA CERTIFICATO PER LA COMPLETA FILIERA DALL’IMPIANTO DI PRODUZIONE SINO AL RIFORNIMENTO. “ABBIAMO IN COSTRUZIONE UN IMPIANTO DA 9MILA TONNELLATE L’ANNO E, IN TRATTATIVA, UNO DA 17MILA E UN ALTRO DA 9MILA, CHE SARANNO IN GRADO DI COPRIRE UN’IMPORTANTE QUOTA DI MERCATO CON QUESTO MERAVIGLIOSO ED ECOLOGICO COMBUSTIBILE: METANO PURO PER MAGGIORE RESA CHILOMETRICA E MIGLIORE COMBUSTIONE NEL MOTORE”, AFFERMA L’INGEGNER BERNARDINI.

idurre la CO2 nei trasporti attraverso l’utilizzo del biometano liquido da poter disporre in quantità e a costi contenuti, competitivi con il metano fossile. Il tutto mettendo a punto un sistema certificato, per garantire la completa filiera dall’impianto di produzione del biometano sino al rifornimento del veicolo. È il progetto portato avanti da Ham Italia già nel 2020, che non si è fermato davanti alla pandemia: “Quello che era un sogno, oggi si sta finalmente trasformando in una realtà”, afferma l’ingegner Aldo Bernardini, Amministratore delegato e Re sponsabile Tecnico Ham Italia.

di MAX CAMPANELLA FAENZA

Mdt - A che punto è la rete di distribuzione del GNL (Gas Naturale Liquido) in Italia e Europa e qual è il trend per il 2021?

Bernardini - A oggi, è possibile rifornirsi quasi in tutta Europa con veicoli alimentati a GNL senza particolari

difficoltà. L’Italia in particolare può vantare la rete distributiva di GNL più diffusa d’Europa con oltre novanta stazioni, che diventeranno almeno 120 per fine 2021 e almeno 140-150 nel 2022: solo Ham ha nel portafoglio 32 stazioni GNL contrattualizzate da costruire o in costruzione, di cui ultimamente è stato attivato un impianto a Ravenna, per la ditta Natali, e uno a Bergamo-Grumello Telgate della Turra Petroli. Per la mobilità a GNL, in Italia e in Europa Ham garantisce, utilizzando la sua carta, la possibilità di rifornirsi In Italia, Francia, Spagna, Olanda, Belgio, attraverso 75 stazioni di proprietà o convenzionate, permettendo quindi di muoversi a GNL senza nessun pensiero. Mdt - A che punto è la distribuzione del biometano in termini d’impianti che lo erogano?

Il nuovo impianto di liquefazione costruito da Ham Italia, con capacità di 50 tonnellate al giorno di biometano.

Bernardini - Le stazioni che hanno la disponibilità


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N° 299 / Maggio 2021 del biometano liquido sono pochissime, ma potrebbero in realtà essere molto numerose: per noi non sarebbe un problema portarlo in tutte le stazioni che già serviamo con il GNL, se ce ne fosse la richiesta da parte dei trasportatori. Il problema è che questo primo biometano liquido immesso sul mercato ha costi di produzione un po’ più elevati rispetto al GNL fossile e ciò lo rende poco interessante per il mercato: la stragrande maggioranza dei trasportatori non è

incentivato. Il problema è che molti di questi produttori hanno impianti molto piccoli e ciò rende costoso il processo di liquefazione del GNL.

Mdt- Come reagisce Ham Italia a questa problematica?

Bernardini - Ham punta a contrattualizzare, o ha già contrattualizzato, il biometano di alcuni grandi produttori, acquistando il biometano prima della liquefa-

basso costo, con l’entrata in funzione di impianti grandi come i nostri, che abbiamo in costruzione o in progetto. Ad oggi, abbiamo in costruzione un impianto da 9mila tonnellate l’anno e, in trattativa, altri due: uno da 17mila e un altro da 9mila tonnellate l’anno, che saranno in grado di coprire un’importante quota di mercato con tale ecologico combustibile. Mdt - Quanti trasportatori oggi utilizzano il biometano

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in Italia e qual è il trend per i prossimi anni?

Bernardini - Oggi i trasportatori che utilizzano il biometano liquido si contano su una sola mano, ma siamo fiduciosi che con la riduzione dei co sti diventerà un combustibile di uso comune e largamente diffuso.

Mdt- Qual è il feedback dai trasportatori che lo utilizzano? Bernardini - Il biometano

liquido è un combustibile meraviglioso. Essendo metano puro al 99,99 per cento, permette una maggiore resa chilometrica, ha una combustione migliore nel motore ed è addirittura più indicato per i veicoli in dual fuel (quelli trasformati in aftermarket, con kit, da veicoli a gasolio), che mal gradiscono il GNL fossile, perché spesso ha percentuali di etano molto alte che crea problemi al motore. Mdt - Qual è la percezione

delle flotte in relazione al biometano? Quali sono i segmenti del trasporto più interessati?

Bernardini - Teoricamente c’è un’importante richiesta da parte dei trasportatori, in quanto molti loro clienti finali gli richiedono di viaggiare utilizzando biometano liquido anziché GNL fossile, ma questa possibilità è frenata dal costo leggermente superiore del BML rispetto al GNL. I settori comunque più interessati sono quelli del mondo alimentare, della grande distribuzione, e i trasportatori di alcuni grandi gruppi industriali.

Mdt - Quali azioni sta promuovendo e quali intende promuovere Ham Italia per la sua diffusione?

disposta a spendere più di quanto paga attualmente il GNL. Solo quando entreranno in funzione i nostri impianti di liquefazione del biometano, che hanno un basso costo di produzione, riusciremo ad abbattere il costo e renderlo competitivo, permettendone una larga diffusione sul mercato.

zione e liquefacendolo attraverso la realizzazione di propri impianti di liquefazione, grazie a tecnologie avanzate prodotte da Ham e messe a punto su impianti realizzati nei pozzi Shale Gas, in Canada e Stati Uniti, già da alcuni anni, riuscendo a liquefare a costi contenuti.

Bernardini- Di impianti di biogas l’Italia è piena: certamente ben più di 1.500 produttori, quasi tutti agricoli, che producono biogas dalla fermentazione di scarti agricoli e zootecnici, distribuiti su tutto il territorio nazionale. La stragrande maggioranza dei produttori utilizzano il biogas per produrre energia elettrica, ma nei prossimi anni stanno esaurendo il periodo d’incentivazione: è credibile che indirizzeranno il loro biogas verso il biometano da autotrazione, che invece resta

Bernardini - A oggi sono in funzione solo due impianti che producono biometano liquido (BML), per una produzione totale inferiore alle 4mila tonnellate l’anno, mentre numerosi altri produttori, di cui alcuni anche molto grandi, hanno preferito immettere il biometano in rete, nei metanodotti nazionali. Per fine anno dovrebbero partire almeno altri 3-5 nuovi impianti che produrranno biometano liquido. Bisognerà però attendere il prossimo anno per avere tale importante combustibile bio a

Il nuovo moderno e attrezzato impianto di GNL realizzato da Ham Italia a Telgate, in provincia di Bergamo, per conto della società Turra Petroli.

Mdt - Come si arriva a realizzare un impianto di produzione di biometano? Quali sono i player coinvolti?

Bernardini - Ham Italia e tutto il gruppo Ham credono profondamente che il biometano sarà il combustibile che salverà il settore del GNL: il GNL fossile, anche se con emissioni di CO2 un po’ più basse del gasolio, non rappresenta certo un’alternativa ai combustibili fossili. Il biometano, grazie al fatto che annulla le emissioni di CO2, rappresenta un combustibile proiettato nel nostro futuro. Gli investimenti che stiamo facendo sono notevoli: un solo impianto di liquefazione, di quelli che stiamo realizzando, richiede investimenti che sfiorano i sei milioni di euro. Ma crediamo che sia l’unica strada percorribile per contribuire a un trasporto che interrompa l’incremento di emissioni di CO2.

Mdt - Quanti sono oggi gli impianti di produzione di biometano operativi e quanti saranno a fine 2021?

L’impianto Ham di Maganetti Spedizioni a Gera Lario (CO), unico a operare quasi esclusivamente con biometano.

CHE COS’È IL BIOMETANO E PERCHÉ È PIÙ “VERDE” DI ALTRE SOLUZIONI DI TRAZIONE

VERSO LA CERTIFICAZIONE DEL BIOMETANO: “SI RAGGIUNGE IL CREDITO DI CO2” A ll’ingegner Aldo Bernardini, noto per la sua competenza ma anche per la chiarezza con cui illustra dettagli tecnici anche a chi non ne ha grande conoscenza, abbiamo chiesto di spiegarci con esattezza che cos’è il biometano liquido. Perché definirlo BioGNL (ovvero Bio-Gas Naturale Liquido) non è corretto? “Il biometano illustra il timoniere di Ham Italia è composto solo di metano, mentre

il GNL è composto anche da altri idrocarburi (per questo si chiama Gas Naturale Liquido e non Metano Liquido). Pertanto va appunto chiamato Biometano Liquido e non BioGNL, al massimo si dovrebbe semplificare in BIO-ML”. Dal punto di vista delle emissioni di CO2 perché il biometano è il combustibile tradizionale più ecologico? “Il peggiore biometano che si possa trovare sul mercato -

afferma Bernardini - è in grado di ridurre le emissioni di CO2 dell’85 per cento. Ma la maggioranza dei produttori, tra cui il nostro biometano liquido che presto produrremo, garantisce una riduzione del CO2 sopra il 130 per cento, ovvero è addirittura a credito di CO2, superando nettamente altre soluzioni: la trazione elettrica non può arrivare certo al credito di CO2, anche se si utilizza energia

elettrica di produzione green. Ham, inoltre, sta lavorando per certificare l’intera filiera del biometano, in modo da garantire ai clienti finali l’utilizzo di vero biometano, nonché per sapere che tipo di biometano si tratta e quale riduzione del CO2 permette di ottenere” Quali misure da parte della autorità di governo potrebbero favorire il maggiore sviluppo del bio-

metano? “Le norme attuali create per lo sviluppo del biometano - risponde Bernardini - sono già valide. L’unica pecca è rappresentata dal fatto che non c’è nessuna differenza di incentivazione tra chi produce biometano e lo immette in rete e chi invece lo liquefa (con costi maggiori) per fare BML, pertanto molti produttori optano per la soluzione più semplice e meno costosa”.


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SCANDIPADOVA / F.LLI GUERRIERO INVESTE SULLA FLOTTA IN CONTO PROPRIO

L’Amor Veneto viaggia con il Grifone

SINONIMO DI PRODUZIONE DI SALUMI PRELIBATI, L’AZIENDA PADOVANA, CRESCIUTA NELLE DIMENSIONI E NEL BUSINESS, MANTIENE SALDE LE RADICI NELLA TRADIZIONE DEL TERRITORIO, PUNTANDO DA SEMPRE AL BENESSERE DEGLI ANIMALI. SI COLLOCA IN QUESTA STRATEGIA LA SCELTA DI UN PARCO VEICOLI DI PROPRIETÀ, COMPLETAMENTE RINNOVATO L’ANNO SCORSO IN PARTNERSHIP CON LA CONCESSIONARIA SCANIA GUIDATA DALLA FAMIGLIA ROSSI.

I

MATTEO GALIMBERTI

VILLAFRANCA PADOVANA

numeri sono in crescita, le dimensioni non sono certo più quelle di una volta. Ma F.lli Guerriero, sinonimo di squisitezze in grado di soddisfare ogni palato (a patto che si apprezzino salumi e carni suine), continua a mantenere la sua sede lì, a Villafranca Padovana, adiacente alla casa natale di Giuseppe Guerriero, che qui iniziava con l’allevamento e la macellazione dei maiali per il vicinato. Altri tempi. Oggi alla guida dell’azienda c’è la terza generazione, si lavorano circa tremila capi ogni settimana, si dà lavoro a un centinaio di persone (autisti compresi) e si fatturano circa 50 milioni annui. Ma alla base dell’attività restano radici salde nella tradizione veneta, le caratteristiche peculiari di ditta familiare, che presta attenzione al benessere degli animali e alla qualità del prodotto, e i valori cardine di serietà, correttezza e trasparenza. Valori condivisi con un’altra famiglia veneta, i Rossi di Scandipadova, Concessionaria che ha rappresentato il riferimento quan do, nell’anno della pandemia, F.lli Guerriero ha investito sulla flotta in conto proprio, rinnovandola completamente e accrescendo il numero dei veicoli al servizio della distribu-

zione dei suoi salumi. È il 1989 quando Giuseppe, con i figli Stefania, Andrea e Diego, decide di avviare un’attività di macellazione che, inizialmente, si basa su piccoli numeri. Da quel momento l’ampliamento è costante, quinquennio dopo quinquennio, fino a radicare F.lli Guerriero come realtà di punta nel Triveneto. In parallelo con i volumi è cresciuto il sito di Villafranca, sviluppandosi attorno alla struttura originaria. Dieci anni fa l’investimento nel salumificio, caratterizzato da macchinari, tecnologie produttive e di lavorazione pionieristiche nel settore. Dal fresco (salsicce e salamelle) ai salumi confezionati con brand Ducale, da Villafranca i prodotti partono per raggiungere i punti vendita

della GDO, ma anche piccoli negozi e prosciuttifici che acquistano la materia semilavorata per procedere con proprie tecniche di lavorazione (che variano sensibilmente da regione a regione per gu sto, morbidezza ecc.). Nel 2019 l’arrivo della terza generazione (l’intera compagine di nipoti e giovani talenti acquisiti) coincide con il completamento della filiera e dell’offerta: i Guerriero acquisiscono un prosciuttificio a Barbarano Vicentino, il più grande della regione, con una produzione di 250mila prosciutti l’anno. Nel 2020, proseguendo l’investimento sul territorio e sul legame con la tradizione veneta, viene lanciata la linea Amor Veneto, garanzia di tracciabilità certificata e non solo: senza deri-

vati del latte né allergeni né glutine, i prodotti sono ricavati da suini nati, allevati e lavorati nel Veneto. “Aumentano sempre più - spiega Giacomo Rappo, rappresentante della terza generazione - i con sumatori che apprezzano la filiera corta. Del resto la carne rispecchia il vissuto del l’animale: le sue condizioni di salute, l’alimentazione, il suo stato di relax o, al contrario, di stress. La nostra azienda ha scelto di dare al consumatore un prodotto sano: ogni settimana vengono lavorati circa tremila capi, numero oltre il quale non intendiamo salire proprio per garantire il meglio. Sulla stessa strategia si colloca l’approvvigionamento: i nostri fornitori fidelizzati, costanti negli anni, ci garantiscono materie prime di quali-

tà. Con gli allevatori, quasi tutti del Veneto, siamo sempre in contatto non per mere trattative: ci confrontiamo con loro sul l’alimentazione, le condizioni delle stalle, sul riutilizzo degli scarti per la produzione di bioenergia ecc.” Lo staff della famiglia Guerriero oggi conta 12 persone, ciascuna delle quali si dedica a un ramo specifico. Giacomo si dedica al reparto stagionato, ma si occupa anche d’informatizzazione, macellazione, del prosciuttificio e del trasporto. “Nella filiera afferma il giovane manager il trasporto è fondamentale in ogni suo passaggio”. È per questo che F.lli Guerriero ha scelto di dotarsi di una flotta di veicoli in conto proprio. “Un investimento importante - prosegue Rappo - considerando che l’anno scorso, insieme a Scandipadova, abbiamo rinnovato l’intero parco: è importante dare ai clienti la garanzia che ogni fase, anche

quella del trasporto, sia gestita da noi direttamente. Oltre ai veicoli, questo comporta l’assunzione diretta degli autisti e il coordinamento di una persona del nostro team”. Anche per il parco mezzi - costituito da sette pesanti stradali, tutti con allestimento isotermico - l’azienda padovana sceglie secondo canoni di elevata qualità. “I veicoli Scania - aggiunge Giacomo Rappo rappresentano il meglio sul mercato e Scandipadova aggiunge il servizio post vendita per noi fondamentale: i veicoli trasportano prodotti alimentari frutto di paziente e attento lavoro, devono raggiungere il consumatore preservati nella qualità e bontà e senza intoppi lungo il percorso”. Rinnovata la flotta in un colpo solo insieme a Scandipadova, ora il team Guerriero guarda all’export, con la terza generazione pronta ad aprire l’azienda a nuovi canali di business.

F.LLi Guerriero

Giacomo Rappo, 26 anni, della F.lli Guerriero, e Nicola Beggiato, Area Manager Scandipadova.

Sede operativa principale: Villafranca Padovana (PD) Fondazione: 1989 Amministratori: famiglia Guerriero Attività: lavorazione carni suine Flotta: 7 pesanti stradali Dipendenti: 100 Fatturato (euro): 50 milioni Sito internet: guerrierosrl.it

IL DEALER DI VIGONZA OLTRE AI MEZZI SCANIA FORNISCE ALL’AZIENDA SERVIZI A VALORE AGGIUNTO

NICOLA BEGGIATO: “MONITORAGGIO COSTANTE DELLO STILE DI GUIDA” I l 2020 ha segnato il rinnovo e la crescita della flotta di F.lli Guerriero. “All’azienda - illustra Nicola Beggiato, Responsabile Vendite Scandipadova, Concessionaria con headquarter a Vigonza - abbiamo consegnato una motrice a due assi, uno Scania P280 da distribuzione, due autotreni R500 e un trattore, che utilizzano con semirimorchio al

traino”. Veicoli che sono su strada per consegne in tutto il Nord (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte), trasportando salumi per media e grande distribuzione ma anche per grossisti e prosciuttifici, che chiedono la carne fresca di F.lli Guerriero per completare la lavorazione secondo i propri standard regionali

(ad esempio Parma e San Daniele). “I nuovi veicoli Scania consegnati aggiunge Beggiato - non solo rappresentano il meglio sul mercato in termini di consumi: la tecnologia di bordo ci consente di affiancare il cliente nel monitoraggio costante della flotta, per tenere sotto controllo i consumi ed effettuare una sintesi dei dati. Scandipadova mette a di-

sposizione di F.lli Guerriero un demo driver per aiutare gli autisti a utilizzare nel miglior modo possibile gli equipaggiamenti dei veicoli. Non solo: report settimanali sul loro utilizzo permettono a chi gestisce la flotta di verificare in modo tangibile i risultati in termini di risparmio”. Del resto lo stile di guida si impara ma poi va esercitato. “Gli ausili alla

guida per sicurezza e consumi - afferma Giacomo Rappo - devono essere utilizzati correttamente e costantemente. Con gli autisti teniamo riunioni periodiche per verificare eventuali criticità: il monitoraggio delle loro giornate di lavoro viene vissuto non come controllo ma come supporto, per una sicurezza loro e degli altri utenti della strada”.


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GB TRUCKS / CONSEGNATI I PRIMI QUINDICI XF 450 FT SPACE CAB ALLA FM TRASPORTI

Scelti per lavorare al meglio Q

L’AZIENDA DI FIANO ROMANO, NATA NEL 1992 E DAL 2018 NELLE MANI DI CORRADO RABBIA, MUOVE I SUOI PASSI RISERVANDO GRANDE PER QUESTO HA DECISO DI TINGERE UNA PARTE IMPORTANTE DELLA FLOTTA DI ROSSO E DI BLU, I COLORI DAF, ACQUISTANDO VENTI MEZZI DALLA CONCESSIONARIA GUIDATA DA GIANLUCA BONDATTI.

ATTENZIONE AL BENESSERE DI CHI AL VOLANTE TRASCORRE OGNI GIORNO TANTE ORE.

CRISTINA ALTIERI FIANO ROMANO

uando si parla con Corrado Rabbia, manager convertito all’imprenditoria, oggi titolare della FM Trasporti, si ha la netta impressione che ogni giorno si alzi dal letto con un’idea da realizzare in testa. La sua storia si snocciola scandita dalla ricerca di continui orizzonti per il business e dall’impegno di offrire le migliori condizioni di lavoro ai suoi collaboratori. Anche e soprattutto quando si trovano al volante, ed è questo il motivo per cui la sua strada oggi incontra quella della concessionaria GB Trucks che gli ha appena consegnato 15 dei 20 DAF XF che ha acquistato. È un professionista che fa impresa mettendoci il cuore: sul sito dell’azienda, che talvolta trova il tempo di aggiornare personalmente, si trovano persino i ristoranti che i suoi autisti frequentano quando lavorano. Soste in cui, come ha insegnato al grande pubblico un famoso chef, ci si riempie la pancia con grande soddisfazione di palato e portafoglio. Classe 1970, Corrado vanta un’esperienza ventennale nel settore spedizioni, avendo ricoperto posizioni di rilievo in colossi come TNT, DHL e GLS. “Ho terminato la mia carriera aziendale in SDA - inizia a raccontarci Corrado - dove lavoravo come direttore acquisti operativi. Ne sono uscito nel 2015 per aprire una società di consulenza, la Freelogy Consulting”. Una mossa preparatoria, verrebbe da pensare, in attesa dell’occasione giusta per rimettere i camion in strada. Che si presenta nel 2018, quando Stefano Flavoni e Antonello Moscatelli, fondatori e titolari della FM Trasporti, decidono di vendere. “In questo settore le aziende non du-

rano tanto. Questa invece era un’impresa storica, fondata nel 1992 da due padroncini che avevano deciso di unire le loro forze. Erano monoclienti TNT. Nel luglio di tre anni fa ho rilevato la loro attività. Li conoscevo già nelle vesti di fornitore e avevano organizzato una bella struttura per la quale ho intravisto possibilità di crescita”. E infatti nel giro di pochi mesi arrivano nuove collaborazioni con UPS, Susa e Arcese, ma soprattutto arriva l’intuizione di differenziare la tipologia di business aggiungendo al tra-

sporto pesante la distribuzione. Rabbia infatti infatti stringe un prezioso accordo con MLK Deliveries, società che di lì a poco verrà acquistata dal gruppo Poste Italiane. Se nel 2019 la percentuale di fatturato data dalla distribuzione è stata dell’1,5 per cento, oggi la fetta si attesta intorno al 13. “I risultati - prosegue Rabbia - sono giunti presto: nel 2019 abbiamo razionalizzato i costi e aumentato la marginalità, pur chiudendo in flessione del 2,6 per cento, nel 2020 il fatturato è aumentato

del 48,4 per cento, e quest’anno stiamo confermando un trend decisamente positivo”. Una decisione, quella di “mettersi in proprio”, non esat tamente baciata da una congiuntura economica favorevole, considerando la pandemia, il lockdown dello scorso anno, e la situazione globale tutt’altro che risolta. Ma l’atteggiamento positivo dell’imprenditore che identifica nella difficoltà un’opportunità di successo in questo caso ha avuto la meglio. “Nei mesi difficili abbiamo iniziato a lavorare con l’estero, so-

Corrado Rabbia, titolare della FM Trasporti, davanti a uno dei nuovi DAF XF.

prattutto con la Germania, prima con TNT International e poi anche con UPS. Abbiamo fatto ricorso alla cassa integrazione solo nel mese di aprile 2020 e per un paio di settimane a maggio, poi siamo partiti con le assunzioni perché il numero degli autisti si stava rivelando insufficiente. Abbiamo incaricato un commerciale che si occupa di internazionale e stiamo ottenendo buoni risultati. Quest’anno vogliamo consolidare sia il trasporto pesante che la distribuzione”. La FM Trasporti occupa oggi 160 autisti e mette al servizio dei propri clienti una flotta di 109 trattori, 133 semirimorchi e 80 furgoni. Dispone di tre siti operativi con magazzino logistico a Roma, Padova e Firenze. Opera in tutta Italia e anche oltre confine, soprattutto in Austria e Germania, dove l’obiettivo è quello di aprire nei prossimi mesi una sede. “Per differenziarci dagli altri operatori del trasporto espresso abbiamo ottenuto la certificazione per i carichi di massima sicurezza. Oggi in Italia si fa una guerra feroce sul prezzo, a me non interessa, mi piace lavorare sulla qualità”. Tutto senza tralasciare di rivolgere un’attenzione particolare a chi lavora. La FM Trasporti è certificata ISO 45001 per la sicurezza sul lavoro e dota i propri dipendenti dei migliori veicoli in circolazione. “Riserviamo un’attenzione particolare alle persone - commenta Rabbia nell’ultimo anno solare abbiamo investito 6 milioni di euro in veicoli: per ringiovanire la flotta ed essere certi che gli autisti abbiano a disposizione comfort e tecnologia”. Parte di questa somma è entrata nelle tasche - metaforicamente si intende - del perseverante Paolo Spirito, Senior Sales Account Manager di GB Trucks. La concessionaria

guidata da Gianluca Bondatti, punto di riferimento nella ragione Lazio per la vendita e l’assistenza dei prodotti DAF, ha saputo intercettare con la forza della sua affidabilità la crescita inarrestabile della FM Trasporti. “È da quando ho aperto l’attività che Paolo mi sta dietro. Mi ha preso per sfinimento” scherza Corrado riferendosi al venditore. Salvo poi farsi subito serio e lasciare la parola al manager che vive in lui e che fa i conti quando si tratta di prendere decisioni. “Non concedo spazio alle simpatie personali quando ho la calcolatrice in mano. Vengo dal mondo del trasporto ma ho una limitata conoscenza tecnica. Sono un manager, non sono mai stato un autista. Per scegliere ho bisogno di dati. Lo scorso anno ho acquistato da GB Trucks sei DAF. Li ho tenuti monitorati, ne ho analizzato i consumi, le prestazioni, e ho valutato la soddisfazione di chi questi mezzi li guida. Anche quella si può tradurre in numeri. Senza contare che la concessionaria è sempre stata molto presente, e chi fa il mio lavoro sa quanto sia importante il post vendita e l’assistenza. Paolo si è dimostrato uno di quei commerciali che non spariscono e io lo apprezzo particolarmente. In definitiva, ho avuto un eccellente ritorno dalla “prova” dello scorso anno, e così ho deciso di investire in modo importante”. E quando Rabbia dice importante, significa che a inizio 2021 ha ordinato 20 XF 450 FT SPACE CAB. Quindici sono stati consegnati nei giorni scorsi, i restanti cinque arriveranno a Fiano Romano il prossimo settembre. Per la soddisfazione di Paolo, degli autisti e, ne siamo certi, anche di chi ha costruito tutto questo: “il lavoro - conclude Corrado - è un piacere se lo fai con gioia”.


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IVECO / DIECI S-WAY LNG PER LA FLOTTA ABRUZZESE

AEV fa il pieno di metano liquido

S

LINO SINARI PESCARA

ono dieci le unità S-Way NP (Natural Power) che Iveco ha consegnato alla società AEV con headquarter a Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, azienda specializzata nel trasporto e spresso, abbigliamento e calzature e industria arredobagno. Alla consegna, tenutasi presso la sede della concessionaria Iveco Adriacar a Pescara, hanno partecipato: i titolari dell’azienda Antonio Di Teodoro insieme ai figli, Elia e Valerio; Alessandro Oitana, Iveco Italy Market Medium & Heavy Business Line Manager; Fabrizio Scirè, Iveco District Manager per l’area di riferimento; Franco Danelli, Martina Danelli e Antonio Mezzanotte, rispettivamente Presidente, Amministratore delegato e Direttore Commerciale di Adriacar. La fornitura dei dieci SWay, modello AS440S46T/P, alimentati a gas naturale liquefatto, è frutto di un accordo siglato nel settembre 2020. I veicoli, che verranno impiegati dal corriere GLS per le tratte da Centro a Nord Italia, sono dotati di un equipaggiamento tecnologico di ultima generazione che garantisce sicurezza, comfort e connettività, per migliorare la vita dell’autista a bordo e le pre-

GIOVANE AZIENDA NATA DALL’EREDITÀ DELLA DI TEODORO

ANTONIO AUTOTRASPORTI, AEV HA SCELTO L’AMMIRAGLIA IVECO IN VERSIONE NATURAL

POWER PER LE TRATTE DA CENTRO A NORD ITALIA DEL CORRIERE GLS. “GRAZIE AL LORO INCESSANTE LAVORO I PRODOTTI CHE ORDINIAMO ARRIVANO stazioni del veicolo, nel pieno rispetto di una sostenibilità sia economica sia ambientale, ormai valore imprescindibile per gli imprenditori del trasporto. In particolare, sono equipaggiati di Pack Premium Style, Living comfort, Driving comfort plus, Areo plus, clima automatico con Parking cooler integrato, pneumatici Michelin 315/80 R22,5. Con motori da 460 cv e due serbatoi LNG, che permettono un’autonomia fino a 1.600 km, gli S-Way rappresentano la soluzione per af-

frontare le missioni più impegnative e le tratte, sia nazionali sia internazionali, cui saranno destinati. “Siamo fieri il commento di Oitana - di aver portato a termine quest’accordo che ci vede collaborare con un’azienda che opera su un settore fondamentale, come quello del trasporto per i corrieri. In questo momento storico complesso, grazie ad aziende come AEV, che lavorano incessantemente giorno e notte, e ai nostri SWay NP, i prodotti che ordiniamo arrivano puntualmente nelle nostre case. Il lavoro di

IVECO / MEZZI ICEA PER LE COLATE DI LAVA

L’Etna per amico SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE DI CONGLOMERATI CEMENTIZI, ICEA S-WAY E DUE TRAKKER, UNITÀ CONSEGNATE PRESSO LA SEDE DI CATANIA DELLA CONCESSIONARIA PRIMOSOLE. I NUOVI VEICOLI VIAGGIANO SULLE TRATTE DEL CENTRO NORD TRAINANDO VASCHE PER INERTI E SI DEDICANO ALLA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALE LAVICO.

RINNOVA LA FLOTTA CON OTTO

P

VALENTINA MASSA CATANIA

er chi la Sicilia la conosce o vi risiede non ci sono dubbi: è da febbraio scorso che l’Etna si sta risvegliando. Situata sulla costa orientale della regione, con i suoi 3.350 metri, quella che

dai cittadini è definita “A’ Muntagna” o, come preferiscono i catanesi, “Idda”, è il simbolo della sicilianità, icona del territorio che va di pari passo con la sua storia. Tra la Sicilia e il suo vulcano c’è un rapporto davvero speciale, un misto di rispetto e paura. Ben lo sanno in ICEA (Industria

Calcestruzzi e Affini), storica azienda nata nel primo dopoguerra per rispondere alla richiesta di materiali per l’edilizia, necessari per la ricostruzione post-bellica, specializzandosi nella produzione di conglomerati cementizi. Intuendo le possibilità di sfruttamento degli inerti lavi-

questi veicoli, progettati per soddisfare le esigenze di ogni driver, attraverso una guida ergonomica e una gamma di dotazioni tecnologiche che ne semplificano la vita a bordo, si traduce in un’ottima scelta che non tralascia, ma anzi supporta, l’aspetto di una sostenibilità economica e ambientale”. “Credendo nel rispetto dell’ambiente - dichiara Antonio Di Teodoro - abbiamo deciso di acquistare veicoli Iveco SWay alimentati a LNG, che ci permetteranno di ridurre le emissioni di CO2 e particola-

ci, materiale che offre doti di resistenza superiori a molti altri inerti, dal 1976 ICEA, presso il sito estrattivo di Belpasso, in provincia di Catania, estrae e frantuma la roccia basaltica proveniente dalle colate del monte Etna. Il risultato di questa complessa lavorazione è la produzione di un aggregato inerte di altissima qualità, per via delle sue caratteristiche di resistenza e durabilità. Per le attività di movimentazione di materiale lavico in Sicilia, nonché per le tratte del Centro Nord trainando vasche per inerti, ICEA ha rinnovato la flotta con otto Iveco S-Way e due Trakker, consegnati a Catania presso la sede della concessionaria Primosole. Presenti tra gli altri Giovanni Campo, responsabile commerciale Primosole, Angelo Di Fede, titolare di ICEA, e Andrea Cormaci, Iveco Di-

to e, allo stesso tempo, di ottimizzare il costo totale di esercizio”. AEV viene costituita nel marzo del 2007. L’esperienza dell’azienda deriva dalla Di Teodoro Antonio Autotrasporti, affermata nel settore da oltre vent’anni. AEV si è affidata alla competenza del dealer Adriacar, Concessionaria Iveco per le province di Chieti Nord, Pescara, Teramo, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Ancona, che fornirà supporto con servizi di postvendita e programmi di manutenzione e assistenza.

strict Manager per l’area di riferimento. “Da oltre vent’anni - dichiara Angelo Di Fede – siamo fedeli al marchio Iveco. Dopo gli Stralis abbiamo scelto i nuovi S-Way consapevoli dell’affidabilità e delle ottime prestazioni di questi mezzi. A rafforzare questo rapporto di fiducia c’è la concessionaria Primosole, che da sempre si distingue per serietà e correttezza”. Dotati di una versatilità che li rende in grado di adattarsi a un elevato numero di applicazioni, gli S-Way, equipaggiati con motore Cursor 13, cambio Hi-Tronix e una dotazione tecnologica di ultima generazione, costituiscono la soluzione ideale anche per le necessità di ICEA. Inoltre, per gestire al meglio le attività di movimentazione di materiale lavico, l’azienda catanese ha scelto la robustezza e l’affidabilità dei Trakker, veicoli pro-

PUNTUALMENTE NELLE NOSTRE CASE”,

ALESSANDRO OITANA, IVECO ITALY MARKET MEDIUM & HEAVY BUSINESS LINE MANAGER. LA

AFFERMA

CONSEGNA SI È SVOLTA PRESSO LA SEDE DI

PESCARA DEL DEALER ADRIACAR.

gettati per lavorare su tutti i tipi di terreno - dalle strade in terra battuta al fuoristrada estremo - in condizioni di comfort, sicurezza e produttività, grazie a un telaio ad alto limite di snervamento, cambi adatti a ogni tipo di mission, specifici sistemi di controllo e sicurezza per il lavoro fuori strada. Primosole, una delle più importanti strutture del Sud Italia, con un team di 40 professionisti al servizio dei trasportatori, articola la sua presenza in Sicilia su una sede operativa e tre presidi commerciali, un magazzino ricambi tra i più grandi e forniti nel suo settore (circa 3mila mq di spazio attrezzato, con circa 20mila articoli movimentati di tutti i brand trattati) e una rete di 18 officine autorizzate sul territorio della Sicilia orientale operative h 24.



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SCANIA / LA TONOLI SPEDIZIONI FESTEGGIA I SESSANT’ANNI NEL SEGNO DI SÖDERTÄLJE

Un’azienda in ottime mani

OGGI AL TIMONE DELL’AZIENDA PIEMONTESE C’È LA TERZA GENERAZIONE DI UNA FAMIGLIA CHE HA CREDUTO NEL TRASPORTO E HA SEMPRE SAPUTO REINVENTARSI. AL SUO FIANCO SCANIA, CHE ALLA FINE DEL PROSSIMO ANNO DETERRÀ UNA FETTA DI CIRCA IL 60 PER CENTO DELLA FLOTTA. IL RACCONTO DI GIANMARCO TONOLI, IMPEGNATO SU PIÙ FRONTI E IN PARTICOLARE SUL PROCESSO DI DIGITALIZZAZIONE DELLA SUA AZIENDA.

È

CRISTINA ALTIERI VERZUOLO

la terza generazione a raccontare la storia di un’azienda e della famiglia che l’ha fondata, amata e cresciuta negli ultimi sessant’anni. Un’azienda che ha scelto di specializzarsi nelle tratte internazionali inizialmente e nella distribuzione e nella logistica a partire dagli ultimi decenni, il tutto preferendo a più riprese il marchio Scania, partner affidabile in passato e oggi alla decisa conquista della maggioranza della flotta con la qualità dei suoi prodotti e la puntualità della sua assistenza. La Tonoli Spedizioni nasce nel 1960 per iniziativa di Andrea Tonoli. Oggi il nipote Gianmarco ne snocciola il percorso con la partecipazione di chi nutre un profondo rispetto per quanto è stato realizzato da coloro che sono venuti prima. Il registro del racconto del giovane manager, una laurea in finanza aziendale e tanta gavetta alle spalle, alterna umiltà, orgoglio, serietà e autoironia (quando risponde alla domanda sul suo titolo di studio scherza “se preferite potete scrivere anche Corporate Finance che fa più scena”). Il mix giusto per aggiungere le pagine che verranno? La risposta sembra scontata.

giovanissimi, e per alcuni anni in azienda ci sono stati solo loro tre. Il primo autista è stato assunto solo nel 1982”. Una configurazione essenziale che non impedisce però ai Tonoli di allargare gli orizzonti e di iniziare a esplorare il mercato spagnolo, ai tempi, a differenza di quello tedesco e francese, ancora poco battuto. Durante gli anni Ottanta si specializzano infatti nelle tratte che raggiungono la penisola iberica, e la loro settorializzazione si fa più geografica che merceologica. “Trasportavamo varie categorie di prodotti, e ben presto il traffico verso la Spagna si rivela talmente fruttuoso che iniziamo ad assumere autisti proprio per servire queste tratte”. Negli anni Novanta l’espan sione continua, sia in

pa tria che all’estero: nel 1995 viene acquistato il primo magazzino a Verzuolo, dove l’azienda mantiene ancora oggi la propria sede. Con testualmente vengono create due società per la gestione del mercato iberico: la Tonoli Iberica Spedizioni a Barcellona e la Tonoli Portoguesa con sede a Lisbona. “Da trasportatori diventano spedizionieri - prosegue Gianmarco - e acquisiscono una serie di collaboratori che allargano la rete commerciale. In questo modo arriviamo agli anni Duemila quando la Tonoli inizia a percorrere i primi passi nel mondo della logistica su richiesta di un cliente storico che aveva la necessità di depositare presso di noi la sua merce. Ci siamo lanciati e abbiamo costruito un magazzino da

12.000 mq e altri due da 3.000 l’uno, attrezzando al tempo stesso al medesimo scopo quello da 1.500 mq che avevamo già a Verzuolo”. A riprova del suo sentirsi parte integrante della storia a prescindere dalla successione cronologica degli eventi, Gianmarco alterna i pronomi “noi” e “loro” quando parla di fatti accaduti prima della sua nascita o durante la sua infanzia. “Nel 2008 arriva la crisi e mio zio e mio padre si reinventano l’azienda. Han no perso improvvisamente - come molti - parecchio fatturato. La Tonoli non ha mai fatto la guerra dei prezzi, ma fin dal principio ha cercato di lavorare sulla qualità, chiaro che fosse tra le prime aziende a patire la crisi, quella globale e macroeconomica, ma

anche quella spe cifica del trasporto”. I Tonoli senza esitare stravolgono le dinamiche aziendali quando si presenta loro l’occasione di puntare sulla distribuzione nazionale e la logistica. Nel 2009 entrano infatti nel network One Express, uno dei primi innovativi pallet network. Questo richiede un’implementazione delle tecnologie e degli spazi da dedicare alla logistica distributiva. “È stato - continua Gianmarco Tonoli uno step complicato da attuare, un cambio di mentalità epocale: dall’esterno possono sembrare business simili, ma le competenze che servono in realtà sono profondamente diverse”. Da quel momento la Tonoli, mentre continua a potenziare lo sviluppo delle

CLASSICO PADRONCINO

“Il nonno - inizia a raccontare Gianmarco - era un classico padroncino a carattere locale. La sua è rimasta una ditta individuale per tutti gli anni Sessanta e buona parte dei Settanta, quando mio zio Mauro e mio padre Ennio hanno cominciato ad affiancarlo. Hanno iniziato a lavorare

Il management della Tonoli Spedizioni (Gianmarco è il secondo da sinistra). Sullo sfondo la foto di Andrea Tonoli.

filiali iberiche, sul territorio nazionale prosegue nel solco della distribuzione e della logistica. Nel 2012 stanzia i primi investimenti in celle frigorifere, dotandosi di 20.000 posti pallet in cella e acquisendone successivamente altri 80.000. È proprio in quegli anni che Giovanni Perrone, responsabile Vendite Veicoli Scania Piemonte trova un varco con Ennio, il papà di Gianmarco, per la pri ma fornitura di veicoli. “Tonoli - ci spiega Perrone - era un cliente Scania storico, anzi, è stata la prima azienda nella provincia di Cuneo ad acquistare il nostro marchio negli anni Ottanta. Sono riuscito a riagganciarli nel 2014. Merito sicuramente della qualità del prodotto, ma anche della forza dell’officina Eurocar 2000 con la quale assistiamo in quella zona i nostri clienti. È stata una delle prime officine autorizzate Scania in Italia e dal 2019 viene portata avanti in modo egregio dai soci Marco Otta e Danilo Forneris. È bene sot tolinearlo, quando si chiude un contratto una parte importantissima viene giocata dell’assistenza proposta”. REALTÀ IMPONENTE

Oggi la Tonoli segue oltre 60.000 spedizioni l’anno e impiega 95 persone, di cui una cinquantina di autisti, tutti alle dipendenze dirette. La flotta è composta da 50 mezzi, il 30 per cento circa dei quali ha il grifone sul frontale. Internamente l’a zien da è dotata di un’officina che impiega 5 persone, ma l’assistenza di personale specializzato Scania è fondamentale. “Nel recente passato - continua Gianmarco sia mo entrati in azienda mio fratello Stefano, mio cugino Francesco e io. Abbiamo inaugurato il settore della logistica industriale in bound verso gli stabilimenti produttivi. Abbiamo acquisito un ex sito industriale di 82.000 mq che negli ultimi due anni abbiamo ristrutturato. Siamo estremamente soddisfatti del lavoro svolto finora dai nostri Scania, e infatti intendiamo incrementare la quota del marchio di un altro 30 per cento nel biennio 21-22, e di acquistare quindi altri 15/20 mezzi”. “Cerchiamo di non fare invecchiare troppo i veicoli e investiamo pertanto molto sulle flotte- conclude Gianmarco - Tutti i nostri truck sono Euro 6 e abbiamo acquistato anche un LNG, sempre Scania. Siamo convinti che si debba proseguire sulla strada della sostenibilità, e non solo limitando le emissioni e i consumi del traffico che ge neriamo. Tutti i nostri depositi sono alimentati dal fotovoltaico. Cerchiamo nel nostro piccolo di fare la differenza. O se preferite, scrivete pure ‘di ridurre il nostro carbon footprint’, che fa più sce na”.


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MERCEDES-BENZ TRUCKS / RISULTATI SODDISFACENTI PER IL CAMION ELETTRICO A BATTERIA

Logistik Schmitt mette a frutto le doti dell’eActros DA LUGLIO 2019 L’AZIENDA TEDESCA UTILIZZA CON PROFITTO LA VERSIONE ELETTRICA DELL’AMMIRAGLIA TRUCK DELLA STELLA CHE FINORA HA PERCORSO NERA PORTANDO A TERMINE 5MILA VIAGGI CON OLTRE 100MILA UNITÀ DI CARICO E SPOSTANDO NEL COMPLESSO CIRCA 30MILA TONNELLATE DI MERCI. LA SPERIMENTAZIONE ATTESTA LE PERFORMANCE DEI CAMION ZERO EMISSION.

CIRCA 50MILA KM TOTALI NELLA ZONA SETTENTRIONALE DELLA FORESTA

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GUIDO PRINA MONZA

ercedes-Benz eActros, utilizzato da luglio 2019 dall’azienda tedesca Logistik Schmitt ha dato buoni risultati durante l’intensa sperimentazione pratica su strada. Finora ha percorso circa 50mila chilometri totali nella zona settentrionale della Foresta Nera portando a termine 5mila viaggi con oltre 100mila unità di carico e spostando nel complesso circa 30mila tonnellate di merci. L’impiego dell’eActros da parte di Logistik Schmitt dimostra che i camion elettrici a batteria possono svolgere le stesse attività normalmente affidate ai tradizionali veicoli diesel. La sperimentazione del mezzo elettrico pesante nella valle del Murg, vicino a Rastatt e Gaggenau, andrà avanti per diversi anni e il progetto prevede anche, in un secondo momento, un confronto tra il concept dell’eActros e quello dei filo-camion di eWayBW, che Daimler però non ha intenzione di produrre. Inoltre, l’eActros dal 2018 viene utilizzato con successo come

prototipo anche da molti altri clienti. L’avvio della produzione in serie dell’eActros pres so lo stabilimento di Wörth è previsto per quest’anno. Non è tutto perché, vista l’esperienza positiva, Logistik Schmitt da gennaio di quest’anno sta impiegando l’eActros anche su una nuova tratta più impegnativa che attraversa la B462 e che corrisponde in gran parte alla tratta con linea elettrica aerea per veicoli a pantografo progettata da eWayBW. Essendo alimentato unicamente a batteria, l’eActros offre la massima flessibilità in caso di cambi di percorso dell’ultimo momento. Attualmente, il camion percorre ogni giorno tra 250 e 300 km, quindi oltre 100 km in più rispetto al passato. Inoltre, mentre finora il peso del carico dell’eActros si aggirava intorno a quattro tonnellate, ora sulla tratta aggiuntiva trasporta di solito carichi molto più pesanti. Mercedes-Benz Trucks prevede di consegnare il prototipo migliorato pre-serie dell’eActros a Logistik Schmitt entro l’estate di quest’anno. Le sperimentazioni su strada con l’eActros dimostrano che il

camion elettrico a batteria è perfetto per le consegne urbane pesanti. Per le applicazioni in cui è necessaria un’autonomia e un carico utile maggio-

re, Mercedes-Benz Trucks prevede di inserire nella sua offerta di serie il camion per trasporto a lungo raggio eActros Longhaul, anch’esso pu-

ramente elettrico a batteria, a partire dal 2024. Inoltre, per le applicazioni che richiedono prestazioni ancora più elevate, nella seconda metà del de-

cennio il costruttore ha intenzione di aggiungere prodotti in serie con sistema di propulsione a celle di combustibile a idrogeno.

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MERCEDES-BENZ TRUCKS / ACTIVE SIDEGUARD ASSIST E ACTIVE DRIVE ASSIST 2

Validi alleati per ogni emergenza

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FABIO BASILICO STOCCARDA

icurezza sulla strada. Un argomento sempre di attualissima importanza che richiede da parte dei player di riferimento dei trasporti e della logistica un con tinuo sviluppo di sistemi e soluzioni in grado di aumentare e migliorare la fruizione delle infrastrutture viabilistiche. Mercedes-Benz Trucks ha sempre avuto un ruolo pionieristico nel suo settore in materia di aumento della sicurezza dei propri veicoli. Da anni l’azienda tedesca investe centinaia di milioni di euro in ricerca e sviluppo per mettere a disposizione degli autisti una serie di sistemi di assistenza che forniscano un supporto sempre migliore nella loro attività, incrementando nel contempo la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Gli esempi più recenti sono rappresentati dall’Active Sideguard Assist con funzione di frenata automatizzata e dall’Active Drive Assist 2 con funzione di arresto di emergenza automatico. I clienti di 24 paesi dell’Unione Europea e di determinati mercati extra-UE possono già ordinare i nuovi sistemi di assistenza per numerosi modelli di truck della Stella per i quali questi sistemi sono disponibili. Il sistema di assistenza alla svolta S1R sviluppato da Mercedes-Benz Trucks è disponibile di fabbrica già dal 2016 per molti modelli della serie Actros, Arocs o Econic. Mediante un processo strutturato su più livelli, il sistema è in grado di avvertire il conducente se, in caso di svolta a destra, nella zona di monitoraggio sul lato passeggero anteriore è stata rilevata ad esempio la presenza di un ciclista, di un pedone o di un osta colo fisso. A partire dal prossimo giugno, in una gran parte dei modelli Actros e Arocs, S1R verrà sostituito dal nuovo sistema di assistenza alla svolta S1X dotato di un’ulteriore funzione che, in determinate circostanze, può salvare la vita. L’Active Sideguard Assist (ASGA), oltre ad allertare il conducente della presenza di ciclisti o pedoni in movimento sul lato passeggero, può anche effettuare una frenata automatizzata fino al completo arresto del

MERCEDES-BENZ TRUCKS HA SEMPRE AVUTO UN RUOLO PIONIERISTICO NEL SUO SETTORE IN MATERIA DI AUMENTO DELLA SICUREZZA DEI PROPRI VEICOLI. GLI ESEMPI PIÙ RECENTI SONO RAPPRESENTATI DALL’ACTIVE SIDEGUARD ASSIST CON FUNZIONE DI FRENATA AUTOMATIZZATA E DALL’ACTIVE DRIVE ASSIST 2 CON FUNZIONE DI ARRESTO DI EMERGENZA AUTOMATICO. I CLIENTI DI 24 PAESI DELL’UNIONE EUROPEA E DI DETERMINATI MERCATI EXTRA-UE POSSONO GIÀ ORDINARE I NUOVI SISTEMI DI ASSISTENZA PER NUMEROSI MODELLI DI TRUCK DEL COSTRUTTORE DI STOCCARDA.

veicolo (in caso di velocità di svolta non superiore ai 20 km/h), se il conducente non reagisce ai segnali di avvertimento. L’ASGA è in grado di rilevare la necessità di questo intervento frenante sulla base dell’angolo di sterzata e, entro determinati limiti, può evitare una possibile collisione. Mercedes-Benz Trucks è, pertanto, il primo produttore di veicoli industriali al mondo a offrire un sistema di questo tipo con funzione di frenata attiva e intende contribuire in tal modo a ridurre il numero di incidenti legati a manovre di svolta a destra che causano lesioni gravi o addirittura costano la vita. Seconda importante novità

è l’Active Drive Assist 2 con funzione Emergency Stop. Anche l’ADA rappresenta un ulteriore passo in avanti sul fronte della sicurezza: un sistema che, introdotto nel 2018 sul nuovo Actros, ha consentito per la prima volta a livello mondiale la guida parzialmente automatizzata di livello 2 a bordo di un autocarro di serie. In determinate condizioni, supporta attivamente il conducente nella guida longitudinale e trasversale del veicolo e può mantenere automaticamente la distanza, accelerare e sterzare a condizione che siano soddisfatti i requisiti di sistema necessari, come un raggio di cur va sufficiente o linee di

demarcazione della carreggiata chiaramente visibili. Se il conducente si avvicina troppo al veicolo che precede, l’ADA può frenare autonomamente il truck in base alla distanza minima di sicurezza impostata. Quando, poi, la distanza dal veicolo che precede è di nuovo sufficiente, il sistema può accelerare nuovamente il truck fino alla velocità impostata. A partire da giugno, l’ultimissima generazione del sistema (ADA 2) sarà in grado di fare ancora di più: avviare una frenata di emergenza se durante la marcia il sistema rileva che il con ducente non interviene più in modo continuo nel processo di guida, ad esempio a

causa di sopraggiunti problemi di salute. In prima battuta, il sistema invita il conducente a riposizionare le mani sul volante mediante segnalazioni ottiche e acustiche. Se, dopo essere stato ripetutamente avvertito e trascorsi 60 secondi, il conducente continua a non reagire sterzando, accelerando, frenando o azionando i sistemi del veicolo, ad esempio utilizzando i tasti del volante, il truck è in grado - entro i limiti del sistema - di decelerare fino ad arrestarsi in sicurezza all’interno della propria corsia e di avvertire il traffico che segue attivando il lampeggiatore di emergenza. L’arresto d’emergenza avviato dal sistema può essere in-

Sicurezza sempre in primo piano in casa Mercedes-Benz.

terrotto in qualsiasi momento accelerando a fondo. Una volta che il truck si è fermato, il sistema inserisce automaticamente il nuovo freno di stazionamento elettronico. Inoltre, le porte vengono sbloccate in modo da consentire a paramedici o ad altri soccorritori di raggiungere direttamente il conducente in caso di emergenza medica. L’intervento frenante automatico dell’Active Sideguard Assist e l’arresto di emergenza automatico dell’Active Drive Assist 2 non devono essere confusi con la funzione di frenata di emergenza Active Brake Assist 5: l’ABA 5 funziona avvalendosi di una combinazione di sistema radar e telecamere e, a differenza dell’ABA 4, può reagire in caso di persone in movimento, non più effettuando solo una frenata parziale, ma anche una frenata di emergenza fino una velocità del veicolo di 50 km/h. Se l’ABA 5 rileva il pericolo di un incidente che coinvolge un veicolo che precede, un ostacolo fisso o una persona che attraversa provenendo dalla direzione opposta, che si muove nella propria corsia o che si ferma improvvisamente in preda allo spavento, il conducente riceve in prima battuta un avvertimento ottico e acustico. Se il conducente non reagisce adeguatamente, in una seconda fase il sistema può avviare una frenata parziale di tre metri al secondo, che corrisponde a circa il 50 per cento della potenza frenante massima. In caso di collisione imminente, l’ABA 5 può effettuare, entro i limiti del sistema, una frenata di emergenza automatizzata e, al completo arresto del veicolo, inserire il nuovo freno di stazionamento elettronico. Per tutti i sistemi di assistenza alla guida di Mercedes-Benz Trucks vale sempre la nota direttiva che dimensiona ruolo e funzione dei dispositivi: essi sono sempre progettati per fornire all’autista il migliore supporto possibile entro i limiti del sistema; tuttavia - come prescrive anche la legge - chi si trova al vo lante deve mantenere in ogni momento il controllo del proprio veicolo, assumendosi quindi anche la responsabilità finale del comportamento del proprio truck. È altresì stato dimostrato che i sistemi di assistenza alla guida in grado di coadiuvare attivamente il con ducente nelle situazioni critiche rilevate dal sistema medesimo hanno un effetto positivo sulla sicurezza stradale: la sperimentazione sul campo effettuata tra il 2008 e il 2012 con oltre 1.000 veicoli, nell’ambito di un progetto comune dell’Associazione federale tedesca autotrasporto, logistica e smaltimento, del l’As sociazione professionale per il trasporto e l’economia dei trasporti e della società as sicuratrice Kravag, ha messo in evidenza che i truck dotati di sistemi di assistenza al la guida sono soggetti a una minore probabilità di incidenti, fino al 34 per cento in meno, rispetto ai veicoli di riferimento dello stesso genere.


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DIF / SOLUZIONI DI TRASPORTO E LOGISTICA INTEGRATA PER L’ALIMENTARE CON SANDRI

Delizie alla giusta temperatura

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TRA I FONDATORI DEL NETWORK DISTRIBUZIONE ITALIANA FRESCHI, ALESSANDRO SANDRI SRL È UN PLAYER ALL’AVANGUARDIA NEL TRASPORTO, DEPOSITO E NELLA LOGISTICA INTEGRATA DELL’ALIMENTARE A TEMPERATURA CONTROLLATA. DAL QUARTIER GENERALE DI SANTA VITTORIA D’ALBA, L’AZIENDA GUIDATA DA ALESSANDRO SANDRI MOVIMENTA PRODOTTI DELL’ECCELLENZA ENOGASTRONOMICA SIA IN ITALIA CHE ALL’ESTERO, FACENDOSI APPREZZARE PER L’EFFICIENZA E LA PUNTUALITÀ DEL SERVIZIO.

FABIO BASILICO

SANTA VITTORIA D’ALBA

ilastri del successo del network DIF - Distribuzione Italiana Freschi, fon dato nel 2013, sono a ziende italiane solide e affermate, specializzate nel trasporto a temperatura controllata e capaci di collaborare attivamente tra di loro per favorire una movimentazione merci competitiva ed efficiente, con un particolare focus sulle eccellenze enogastronomiche della Penisola. Nell’elenco figura Alessandro Sandri Srl, azienda con quartier generale a Santa Vittoria d’Al ba (CN), che di DIF è stata socia fondatrice insieme ad altre realtà del trasporto e della logistica. Costituita nel 1989, l’azienda di famiglia oggi capitanata da Alessandro Sandri affonda le sue radici nel lavoro appassionato di papà Anselmo, che negli anni Sessanta, proseguendo a sua volta l’attività iniziata dal padre Bernardo, coltiva le sue terre e trasporta prodotti per sé e per un limitato numero di aziende della zona. Siamo nel territorio di Alba, una miniera di eccellenze italiane conosciute e apprezzate in tutto il mondo: vino e cioccolato in primis ma anche frutta, formaggi, salumi... Nel quartier ge nerale di Santa Vittoria d’Alba, incontriamo l’Amministratore unico Alessandro Sandri e tre suoi validi collaboratori: Matteo Sibona per l’area commerciale, Andrea

Beggio dell’ufficio qualità ed Enrico Fissora della produzione. “Mio padre alternava il lavoro in campagna con il trasporto - racconta Alessandro San dri - Io sono subentrato negli anni Ottanta e da lì in poi l’azienda ha continuato a crescere. Abbiamo sempre lavorato per distribuire in Italia e all’estero i prodotti locali, servendo i piccoli, i medi e i grandi produttori. In particolare continuiamo a occuparci di vino, celebre in tutto il mondo e prodotto da centinaia di cantine. Concentrando il nostro business nel settore alimentare, abbiamo seguito scrupolosamente lo sviluppo del trasporto e della logistica a temperatura controllata. Oggi la Alessandro Sandri Trasporti è in grado di gestire il trasporto, il deposito e la logistica integrata a temperatura non controllata, in regime controllato 15-18 gradi, adatto in particolare per i prodotti enologici e il cioccolato, in regime di fresco 0-4 gradi e nel congelato fino a -25 gradi”. “La prima sede storica dell’azienda è localizzata a Canale d’Alba, dove oggi è attivo un moderno magazzino per il trattamento delle diverse tipologie di merce a temperatura controllata - aggiunge Matteo Sibona - Man mano che l’azienda è cresciuta ha avuto la necessità di ampliare gli spazi a uso magazzino e per la gestione dei trasporti e della logistica. Quin-

DiF

Sede operativa: Via C. Strinati 8/10 - Piacenza Fondazione: 2013 Attività: distribuzione a temperatura controllata 0/+4° di fresco alimentare confezionato Dipendenti: 9 Merce movimentata: +446.000 q.li Pallet gestiti: +193.000 Colli gestiti: +7,9 milioni Spedizioni: +242.000 Fatturato 2020: 7,2 milioni Internet: difnetwork.it

di si è proceduto a incrementare i metri quadrati disponibili inaugurando localmente altri magazzini e poli logistici. Nel 2018 viene inaugurato il quartier generale di Santa Vit toria d’Alba, costruito completamente ex novo. Qui abbiamo a disposizione 13mila metri quadrati di magazzino, con più temperature gestite. Oltre a Santa Vittoria d’Al ba, siamo presenti da cin que anni in provincia di Imperia, a Pontedassio, sede operativa attiva nella distribuzione nelle province di Impe-

ALessAnDro sAnDri

Quartier generale: V.le Industria 21 - S.ta Vittoria d’Alba (CN) Sedi operative: Canale d’Alba (CN), Pontedassio (IM), S.I.TO Interporto di Torino Fondazione: 1989 Titolare: Alessandro Sandri Attività: trasporto, deposito e logistica integrata alimentari, lavorazioni Flotta: 110 mezzi tra furgoni, motrici e trattori con semirimorchi Dipendenti: circa 200 Fatturato: circa 20 milioni di euro (2020) Internet: sandritrasporti.com

Da sinistra: Andrea Beggio, Matteo Sibona, Enrico Fissora, Cristina Ferrero e Alessandro Sandri.

ria e Savona e in tutta la Costa Azzurra. Trattiamo i prodotti alimentari tipici della Liguria, a cominciare da olio e pesto. Un’altra struttura aperta negli ultimi cinque anni è il magazzino logistico ubicato all’interno dell’Interporto di Torino S.I. TO”. Grazie al network DIF, Alessandro Sandri Trasporti ha avuto la possibilità di ampliare le possibilità insite nel suo business: “DIF gestisce e movimenta prodotti alimentari freschi, dal collo al bancale, fondando la sua azione sulla logistica collaborativa dei protagonisti della catena del fresco - spiega Sandri - Grazie al network riusciamo a sod disfare i clienti praticamente ovunque in Italia, arrivando anche in zone che prima non servivamo perché non inquadrate nel nostro regime gestionale. Lavoriamo anche molto con la GDO, potendo

contare sulla cabina di regia di DIF, l’hub di Piacenza all’interno del Polo Logistico ‘Le Mose’”. “In qualità di concessionario - dice ancora Alessandro Sandri - il lavoro per DIF consiste nell’immettere merce fresca locale all’interno del network usufruendo degli spazi messi a disposizione dall’hub piacentino e successivamente caricare i prodotti da distribuire nella propria area territoriale di competenza esclusiva. Quindi, la merce indirizzata verso l’hub centrale di Piacenza viene distribuita in modo capillare su tutto il territorio nazionale grazie alla presenza dei concessionari locali. Un’organizzazione flessibile ed efficiente grazie alla quale DIF riesce a coprire grandi distanze in tempi brevissimi garantendo un trasporto sicuro e rispettoso perché affidato a professionisti”.

La flotta di mezzi a disposizione di Sandri Trasporti è composta da 110 veicoli tra furgoni, motrici e trattori abbinati a semirimorchi a temperatura controllata. “Seguendo la strategia del rinnovo continuo e progressivo della flotta, nel 2019 - afferma Andrea Beggio - abbiamo effettuato un importante investimento ampliando notevolmente la gamma di veicoli alimentati a metano liquido. Investimenti importanti sono stati effettuati per introdurre nella flotta una tipologia di semirimorchio a due assi, con asse sterzante, invece del tradizionale 3 assi standard. Inoltre, abbiamo introdotto un tipo di semirimorchio con un solo asse che pur mantenendo la portata ha una maggiore manovrabilità per riuscire a spostarsi sulle strade spesso impervie territorio, passando da una cantina a un’altra o al-

l’interno dei centri cittadini”. “Crediamo molto nella politica della sostenibilità - gli fa eco Enrico Fissora - e oltre che nell’ambito del trasporto, anche per quanto riguarda la logistica integrata abbiamo provveduto a implementare un avanzato sistema di gestione della temperatura in tutte e tre le tipologie di magazzino: -25 gradi, 0-4 gradi e 15-18 gradi. La gestione della temperatura ci consente di risparmiare energia. Senza contare che usufruiamo anche di un avanzato sistema di pannelli fotovoltaici che copre il 30 per cento del fabbisogno e nergetico di tutte le nostre attività”. E all’insegna della sostenibilità è il progetto “Ecolog” che vede tra i suoi promotori proprio la Alessandro Sandri Trasporti. “Promosso dalla sezione Cuneo di Coldiretti e dal Consorzio di tutela Ba rolo e Barbaresco, che vanta ben 800 cantine associate, il progetto mira alla concreta tutela di un territorio riconosciuto patrimonio mondiale Unesco - spiega Andrea Beggio - Al fine di eliminare il traffico pesante e le conseguenti problematiche legate al congestionamento, all’inquinamento, agli incidenti e alla manovrabilità dei mezzi, ‘Ecolog’ propone la soluzione della cosiddetta corriera, una motrice Euro 6 o alimentata a LNG che si occupa di raccogliere il vino presso le cantine aderenti e di portarlo al nostro attrezzato hub di Santa Vittoria d’Alba. Ciò consente di ottimizzare il trasporto e la logistica del vino e di evitare che nel territorio ci siano troppi mezzi pesanti circolanti”. “Il progetto - continua Alessandro Sandri - è ufficialmente partito in febbraio e sta vivendo una positiva fase di start up. Una specifica piattaforma informatica mette in collegamento produttore e tra sportatore. La corriera al momento è messa a disposizione da noi ma il progetto è aperto anche al contributo di altri player. Potremmo anche valutare l’opzione di introdurre come corriera un trattore LNG con semirimorchio a un asse. Anche DIF naturalmente è chiamata in causa, soprattutto tenendo conto che si tratta di un progetto incentrato su merce a temperatura controllata”. Nella gigantesca struttura di Santa Vittoria d’Alba, è in funzione anche l’area cosiddetta del confezionamento, munita di certificazione biologica e particolarmente attiva nei periodi natalizio e pasquale, nei quali gli addetti incartano migliaia di panettoni, colombe e altri prodotti dolciari. “L’area di confezionamento è gestita dalla collegata Cooperativa Servizi, presieduta da mia moglie Cristina Ferrero - conclude Alessandro Sandri - La holding di famiglia è la Alessandro Sandri Srl, a cui si affiancano La Cooperativa Servizi nata nel 2001 e la ditta individuale Alessandro Sandri che si occupa della gestione del parco veicolare. La cooperativa si occupa anche dell’officina interna, impegnata per gran parte degli interventi riservati alla nostra numerosa flotta”.



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THERMO KING / L’AZIENDA LOMBARDA CONTINUA A DARE IL MASSIMO AI CLIENTI

Vercesi raddoppia la sicurezza SU 60 SEMIRIMORCHI INSERITI NEL PARCO CON NOLEGGIO TIP, DIECI HANNO LA CONFIGURAZIONE CON DOPPIO GRUPPO FRIGORIFERO:

L

LA CASSA LAMBERET È REFRIGERATA DAL MODELLO DI SUCCESSO SLXI IN VERSIONE SPECTRUM; IN CASO DI NECESSITÀ INTERVIENE L’UT1200 SPECTRUM COME UNITÀ DA BACKUP INSTALLATA SOTTOTELAIO.

AUTOTRASPORTI VERCESI È LA PRIMA AZIENDA A PORTARE SU STRADA SEMIRIMORCHI IN QUESTA CONFIGURAZIONE: “NELLA FILIERA DEL PHARMA OGNI PROBLEMA VA RISOLTO PRIMA CHE ESSO SI MANIFESTI”, SPIEGA PAOLA VERCESI.

MAX CAMPANELLA

POZZUOLO MARTESANA

a filiera del settore farmaceutico richiede un’at tenzione a dire poco massima: ogni passaggio dev’essere accuratamente con trollato, nel condividere l’obiettivo che il farmaco - si pensi ad esempio a salvavita come gli antitumorali - arrivi al consumatore finale in totale integrità. Autotrasporti Vercesi, azienda con sessant’anni di storia, da sempre dedicata al trasporto a temperatura controllata, continua a investire sul pharma, segmento nel quale si è specializzata: nel la flotta di 130 trattori e 145 semirimorchi, l’azienda tuttora guidata dalla famiglia Vercesi - nella persona del CEO Paola Vercesi quest’anno inserisce 60 semirimorchi (a noleggio con TIP), multitemperatura e con paratia divisoria. Di questi, ac canto a 50 semirimorchi tradizionali, dieci rappresentano un’autentica novità per il mercato italiano e sono frutto di una partnership consolidata con Thermo King, dal management della filiale italiana alla rete di vendita e assistenza: sul semirimorchio (Lamberet) sono installate due unità frigorifere (entrambe in con figurazione Spectrum); l’u nità principale è Thermo King SLXi Spectrum; sottotelaio è istallato un Thermo King UT 1200

Spectrum, che svolge la funzione di backup. Uno dei nuovi semirimorchi lo vediamo al rientro dalla sua rotta a Pozzuolo Martesana, nella cintura Nord-Est di Milano, al nuovo Green Thermo Park di Autotrasporti Vercesi, operativo da dicembre 2020 e interamente dedicato

al pharma: su una superficie di 85mila mq trovano posto 30 ribalte di carico-scarico e un’area coperta per l’attività di logistica di ben 27.500 mq, interamente a temperatura controllata e suddivisa in aree dedicate per lo stoccaggio a 15-25 gradi, 2-8 gradi e -25 gradi e una per le merci in ADR (pericolose, infiammabili ecc.) provvista di sistema antincendio a elevata tecnologia. Un’apposita sala controllo tiene monitorati i livelli di temperatura di ciascuna area: nel caso si verifichi una distorsione, l’intervento dev’essere immediato. All’arrivo di uno dei dieci trailer che, come il resto della flotta Vercesi, viaggiano in tutta Europa fino in Turchia, percorrendo circa 150mila km annui, oltre al management Vercesi sono presenti: Marco Tosi, Israel & Italy Sales Ma-

nager Thermo King; Pierfranco Libé, Responsabile Tecnico Thermo King Italy & Israel; Enrico Bonvini, titolare di Tecno Service, Concessionaria Thermo King che si è occupata della configurazione. Dell’assistenza si occupa R&C Service, officina Thermo King della vicina Caponago, in provincia di Monza e Brianza. “Autotrasporti Vercesi - spiega Tosi - si distingue per la determinata volontà di investire per la sua clientela: la configurazione scelta, che dà assoluta garanzia di controllo della temperatura per l’intera durata del viaggio, richiede un investimento importante, stimato intorno al 25 per cento più di un semirimorchio tradizionale”. La precisazione di come funziona il sistema la spiega Li bé: “Non si tratta affatto, come si è portati a pensare ri-

Da sinistra: Enrico Bonvini di Tecno Service; Andrea e Paola Vercesi; Marco Tosi, Israel & Italy Sales Manager Thermo King; Pierfranco Libé, Responsabile Tecnico Thermo King Italia.

AutotrAsporti VerCesi Sede operativa principale: Pozzuolo Martesana (MI) Fondazione: 1960 Presidente: Paola Vercesi Flotta: 130 trattori + 145 semirimorchi Dipendenti: 250 Tipologia di trasporto: prodotti farmaceutici Fatturato (euro): 32 milioni Internet: autotrasportivercesi.eu

dimensionando la portata dell’investimento, di un frigorifero doppio: la configurazione Vercesi prevede due gruppi frigoriferi, che funzionano in maniera del tutto indipendente l’uno dall’altro”. All’interno del semirimorchio suddiviso in due scomparti per due distinte temperature di trasporto - sul tetto trovano posto quattro evaporatori remoti aggiuntivi (due anteriori e due posteriori), per assicurare il mantenimento della temperatura impostata con la corretta circolazione dell’aria fredda/calda. La necessità di sapere che, nel corso del viaggio, per ogni evenienza esiste un secondo sistema refrigerante pronto a entrare in funzione, dà la certezza che il carico arrivi a destinazione alla temperatura indicata. “La merce che trasportiamo - spiega Paola Vercesi - per la sua tipologia è molto delicata, occorre seguire rigidi protocolli imposti dalla committenza: non possiamo permetterci rischi, ogni problema va risolto prim’ancora che si manifesti. Questa configurazione è l’unica che dà la certezza assoluta, non esistono alternative per evitare il minimo rischio di contaminazione: in alcuni casi il mancato funzionamento del frigo o l’apertura delle porte del camion costringe a tenere i prodotti in quarantena

che, a seguito di un’ispezione, nel caso sia ipotizzato il ri schio di contaminazione vengono distrutti”. Situazione che provoca ingenti danni al committente nonché all’intera rete distributiva del farmaco e, in ultima analisi, al paziente-consumatore. Autotrasporti Vercesi è cer tificata TAPA TSR “A” (Transported Asset Protection Association) - associazione che riunisce produttori globali, fornitori di servizi logistici, corrieri espressi, forze di polizia e di sicurezza, enti pubblici e altri stakeholder - per il rispetto di standard industriali e requisiti da seguire per la sicurezza dei trasporti. “Al momento in Italia - precisa Tosi - non esiste una normativa specifica per il trasporto farmaceutico, ma solo linee guida, a fronte del le quali ogni committente si regola in autonomia: Vercesi ha scelto il massimo possibile, sostenendo da sola l’onere dimostrando di anticipare i tempi, dimostrandosi pioniera, nei veicoli così come nella logistica di magazzino”. Oggi Vercesi occupa oltre 250 persone e per il futuro punta a rafforzare il servizio di logistica, oltre ad assicurare alla clientela l’utilizzo di una flotta giovane, costituita da veicoli che rappresentano il massimo in termini di affidabilità.


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RENAULT TRUCKS / GRAZIE AL TEAM MOTOR TRUCK LA LOSANGA RICONQUISTA LA CAMPANIA

Punto di riferimento si diventa

AVAMPOSTO RENAULT TRUCKS NELLE PROVINCE DI AVELLINO, BENEVENTO E CASERTA, CON POSSIBILITÀ DI OPERARE ANCHE NEL NAPOLETANO, MOTOR TRUCK SRL, CAPITANATA DA VITTORIO E MARIA DE ROSA, È OGGI UNA DELLE REALTÀ DI PUNTA DEL NETWORK ITALIANO DELLA LOSANGA. “CI HA PREMIATO NEL TEMPO E GARANTITO I RISULTATI IL FATTO CHE LA NOSTRA CLIENTELA È TOTALMENTE SODDISFATTA DEL PRODOTTO E HA ATTIVATO UN PASSAPAROLA POSITIVO – AFFERMA IL DIRETTORE VENDITE DIEGO ISAIA - I NOSTRI CLIENTI TORNANO SEMPRE DA NOI E SPESSO NE VEDIAMO ARRIVARE DI NUOVI INVITATI PROPRIO DA LORO”.

I

FABIO BASILICO PAOLISI

naugurata nel 2017, la concessionaria Renault Trucks Motor Truck di Paolisi (BN) ha contribuito non poco a fare della Losanga un punto di riferimento del mercato in Campania. Il tutto grazie alla professionalità del team capitanato da Vittorio e Maria De Rosa, imprenditori tenaci e appassionati che hanno saputo riportare il brand Renault Trucks ai vertici delle preferenze degli autotrasportatori campani. La storia della famiglia De Rosa nell’imprenditoria della zona ebbe inizio con Antonio De Rosa, papà di Vittorio e fondatore, con la moglie Immacolata, della prima azienda di famiglia. “La storia di Motor Truck - ci racconta Diego Isaia, Direttore Vendite e fedele braccio destro dei titolari - ha i nizio nel dicembre 2015, quando il Gruppo Volvo decide di attivare un presidio Renault Trucks sul territorio cam pano coinvolgendo imprenditori già protagonisti sul territorio. La nuova società viene costituita dai fratelli De Rosa Vittorio e Maria, ai quali viene offerto il mandato di distributore autorizzato e di officina autorizzata Renault Trucks. L’area di riferimento della concessionaria è in una prima fase estesa a tutta la Regione, mentre in seguito a un processo di ridefinizione delle competenze è arrivata a comprendere il territorio delle province di Avellino, Benevento e Caserta, con facoltà di poter operare anche nel napoletano”. La piena operatività della nuova struttura si raggiunge a metà del 2016, quando viene completata l’organizzazione delle attività di vendita e assistenziali. La sede provvisoria viene sostituita dall’attuale

Diego Isaia, Direttore Vendite della Motor Truck.

unica sede in cui è operativo il dealer, a Paolisi. “L’impianto - continua Isaia - comprende un piazzale esterno di 12mila metri quadrati per l’esposizione di veicoli nuovi e usati, a cui si aggiunge l’area adibita all’assistenza e la parte coperta di 2.500 mq su due piani, con l’officina, il magazzino ricambi e gli uffici. In tutto siamo una decina più i due titolari”. “Gli ultimi due anni di Motor Truck sono stati molto soddisfacenti - dice ancora Isaia - Nel 2019 abbiamo registrato un fatturato di circa 11,5 milioni di euro. Nel 2020, l’anno del Covid con tutte le difficoltà annesse, tra cui il lungo periodo di lockdown e i ritardi sulle consegne dovuti alle conseguenze negative che la pandemia ha avuto sulla produzione industriale, abbiamo comunque fatturato circa 10 milioni di euro, che ci hanno permesso di crescere co me margine operativo lor do. Lo scorso anno siamo stati tra le prime tre concessionarie di Renault Trucks per quota di mercato nella nostra zona, con punte dell’11,5 per cento, attestatosi

a fine anno al 9,5 per cento. Anche il 2021 sta andando bene. Abbiamo chiuso a gennaio con una quota del 20,2 per cento che ci ha portato a essere all’interno della nostra zona il primo marchio dopo quello nazionale. Questo per quanto riguarda la gamma medio-pesante. Anche nel comparto LCV i risultati sono soddisfacenti. La gamma Master si è rimodernata intorno al 2019, l’anno in cui è uscito di produzione il Maxity lasciando solo il Master a presidiare il comparto dei leggeri. In me dia, vendevamo circa 60-70 Maxity all’anno. Dovendoci concentrare sul Master abbiamo dovuto riorganizzare la nostra forza vendita e il target di clientela, che con il Maxity era prevalentemente costituita da allestitori. Posso dire che è stato fatto un buon lavoro, visto che a fine 2020 la nostra quota di mercato nei leggeri era più alta della media italiana”. Gli ottimi risultati del 2020 legittimano le buone pre visioni sull’andamento del 2021, che Diego Isaia vede in crescita sia nel segmento medi e pesanti sia in quello dei commerciali.

“Prevediamo che il mercato nella nostra zona segua l’andamento nazionale, segnando complessivamente una crescita del 10 per cento nel mediopesante e qualcosina in meno negli LCV”, spiega il Direttore Vendite. Anche l’arrivo del Master elettrico è visto positivamente. “Sicuramente rappresenta un’opportunità che deve però essere ben comunicato alla clientela, abituata a valutare con prudenza novità e cambiamenti - aggiunge il manager di Motor Truck - Non a ca so, siamo alla ricerca di clienti che possano fare da pionieri sulla gamma elettrica, apprezzandone gli indubbi vantaggi. Bisogna infatti tener presente che nel Meridione d’Italia non ci sono ancora le forti restrizioni alla cir colazione che ormai da tempo caratterizzano le città del Nord. C’è molto lavoro da fare. Per il momento la fascia di clientela che vediamo interessata a questa tipologia di prodotto è costituita prevalentemente dalle aziende munici-

palizzate che si muovono con gare d’appalto, un settore che seguiamo sempre con grande attenzione. Un’altra fascia di clientela potenzialmente interessata all’elettrico è rappresentata dalle grandi firme aziendali che hanno bisogno di legare il loro nome a un concreto programma di sostenibilità”. Il mercato a cui si rivolge Motor Truck è variegato ed eterogeneo: “I trasportatori sono diversi e diverse sono le tipologie di trasporto - continua Diego Isaia - Dal centinato al frigorifero, dal corriere alla raccolta rifiuti, c’è davvero di tutto. Negli ultimi tempi osserviamo grande movimento nel cava-cantiere, grazie alla ripresa del comparto edilizia e alla partenza di importanti opere pubbliche (si pensi all’alta velocità Napoli-Bari). Ci siamo strutturati per venire incontro alle esigenze dei clienti, mettendo a disposizione veicoli di assoluta avanguardia come il Renault Trucks K, vero e proprio fiore all’occhiello della gam ma

Diego Isaia e Vittorio De Rosa, a destra, titolare di Motor Truck.

francese. Siamo molto soddisfatti dell’andamento nel settore, abbiamo fatto forniture importanti che ci hanno permesso di essere considerati un marchio di riferimento per il cava-cantiere”. Gli allestiti hanno un grosso peso nel business Motor Truck. “Siamo abbastanza in linea con il mercato nazionale per quanto riguarda il mediopesante - commenta Isaia - Il mercato garantisce oggi l’80 per cento di opportunità sul trattore e 20 per cento sulle motrici. Per la gamma leggera questo rapporto si inverte: vendiamo meno furgoni completi e molti telai incompleti da allestire. Gli allestimenti pos sono variare. Siamo in gra do di accontentare le richieste del cliente e del suo allestitore di fiducia ma anche quando il cliente ci chiede la soluzione completa abbiamo i nostri allestitori di riferimento per ogni singola tipologia di allestimento”. La riconquista campana di Renault Trucks fa leva per Motor Truck sull’affidabilità. “È da quando è stata fondata l’azienda che puntiamo sull’affidabilità del prodotto spiega il Direttore Vendite Siamo convinti che il prodotto Renault Trucks rappresenti la scelta giusta. E che abbiamo il veicolo più affidabile sul mercato, con il minor co sto d’esercizio al km. Da tempo abbiamo centrato il focus sulla vendita di soluzioni complete di trasporto: la collaborazione con RTFS, la finanziaria del marchio, ci permette di disegnare la proposta di finanziamento legata alla vendita del veicolo che meglio si addice alle esigenze del cliente accompagnandola spesso a tariffe assicurative molto competitive. Inoltre, abbinando alla vendita del camion i contratti di manutenzione siamo in grado di offrire al cliente soluzioni che garantiscono la certezza dei costi legati all’investimento. Non poco in un periodo di incertezza come quello che stiamo vivendo. E se questo aspetto è molto apprezzato quando si acquista un veicolo nuovo, assume ancora più importanza quando vendiamo veicoli Used Truck by Renault Trucks su cui siamo in grado di offrire contratti di manutenzione e soluzioni di leasing che rappresentano un unicum sul mercato”. “Ci ha premiato nel tempo e garantito i risultati il fatto che la nostra clientela è totalmente soddisfatta del prodotto e ha attivato un passaparola positivo - conclude Diego Isaia - I nostri clienti tornano sempre da noi e spesso ne vediamo arrivare di nuovi invitati proprio da loro. Oggi il prodotto Renault Trucks è visto come affidabile e proposto da un dealer serio. Ci teniamo a crea re un proficuo rapporto con il cliente perché la nostra mission non è tanto quella di vendere un veicolo affidabile ma creare rapporti di lunga durata che ci permettono di essere visti come punto di riferimento per l’acquisto, l’assistenza, i ricambi. Siamo orgogliosi di tutto questo e di aver raggiunto importanti risultati”.


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ALLISON / MAN TGM CON CAMBIO AUTOMATICO PER I VIGILI DEL FUOCO

Interventi sempre rapidi e sicuri LA RENANIA SETTENTRIONALE-

VESTFALIA HA 109 NUOVI

ORDINATO

VEICOLI ANTINCENDIO

LF 20-KATS SU TELAIO DEL MEDIO DEL COSTRUTTORE DI

MONACO EQUIPAGGIATI CON TRASMISSIONI COMPLETAMENTE AUTOMATICHE.

L’INSTITUT DER FEUERWEHR NORDRHEINWESTFALEN DI MÜNSTER HA SCELTO GLI ALLISON PER MASSIMIZZARE CONTROLLO DEL CONDUCENTE, COMFORT PER L’EQUIPAGGIO E

L

VALENTINA MASSA MÜNSTER

a Renania Settentrionale-Westfalia sta investendo molto nella gestione delle emergenze. Per conto del Ministero dell’Interno del land tedesco, l’IdF (Institut der Feuerwehr NRW), la più grande struttura di addestramento dei vigili del fuoco del Paese, ha ordinato 109 veicoli Magirus LF20-KatS tutti su telaio MAN TGM 18.340 BB 4x4 equipaggiati con trasmissioni completamente automatiche Allison. Si tratta della più grande fornitura di veicoli antincendio finora richiesta dalla Renania settentrionaleVestfalia. La consegna, ritardata a causa della pandemia, sarà completata entro fine 2022. Al posto di un cambio manuale automatizzato, l’Istituto tedesco ha optato per una trasmissione completamente automatica con convertitore di coppia e potenza continua alle ruote. I fattori che hanno determinato la scelta sono stati il miglioramento dell’accelerazione e l’eccellente capacità fuoristrada, la riduzione dell’usura e, soprattutto, il maggiore controllo da parte del conducente e il comfort superiore per i nove membri dell’equipaggio. “Per noi - ha detto Sebastian Datema, vice capo del dipartimento di tecnologia e servizio tecnico dell’IdF - è importante che la configurazione generale del veicolo offra la massima sicurezza per l’equipaggio. Più la guida è fluida e sicura, più l’e quipaggio ha fiducia nel mezzo. Riceviamo un feedback molto positivo dai vigili del fuoco locali sulla trasmissione completamente automatica Allison. La logica di trasmissione intelligente

OTTIMIZZARE I COSTI.

pensa da sola e supporta il conducente su strada e fuoristrada”. Il TGM, con carrozzeria Magirus, è azionato da un automatico Allison 3000 Series e da un motore diesel a sei cilindri Euro VI, che sviluppa una potenza di 251 kW e può raggiungere una velocità massima di 100 km/h. La trazione integrale garantisce la capacità di andare fuoristrada in qualsiasi momento: l’LF 20 KatS NRW è in grado di guadare l’acqua fino a 90 cm e può eseguire manovre con angolo d’inclinazione fino a 32 gradi, il che ha anche un effetto positivo nelle curve. Il serbatoio dell’acqua ha una capacità di mille litri. L’intero equipaggiamento supera di gran lunga le specifiche standard ed è stato adattato agli scenari di applicazione che si incontrano nella Renania Settentrionale-Vestfalia. I veicoli per emergenze e protezione civile LF20-KatS devono essere pronti a funzionare quando tutto il resto fallisce: svolgono compiti in caso di minacce nucleari, biologiche o chimiche e

Massimizzare l’efficienza e ottimizzare i costi è la mission dei cambi automatici Allison.

inondazioni, forniscono servizi medici di emergenza e assistenza e supporto alle persone. Inoltre, i veicoli sono utilizzati per la protezione antincendio locale. “Negli ultimi anni - ha detto Matthias Kalthöner, Capo del dipartimento di tecnologia e servizi tecnici dell’IdF - abbiamo registrato un aumento degli incidenti per i quali questi potenti veicoli sono indispensabili. Si tratta, per esempio, del coordinamento nelle cosiddette operazioni su larga scala e nei disastri come inondazioni, incendi boschivi, gravi condizioni meteorologiche o difesa. I veicoli sono molto ap-

prezzati dai vigili del fuoco locali”. La trasmissione Allison 3000 Series è progettata specificamente per i requisiti dei veicoli d’emergenza. “Raccomandiamo trasmissioni completamente automatiche per questi veicoli - ha detto Stephan Marker, responsabile Market Development Germania di Allison Transmission soprattutto perché i servizi antincendio sono in gran parte gestiti da vigili del fuoco volontari e la facile manovrabilità dei veicoli semplifica il lavoro degli autisti: non devono cambiare marcia e possono concentrarsi completamente sul lavoro e sulla strada, muovendosi in velocità. Il convertitore di coppia brevettato di Allison moltiplica la coppia del motore durante l’avvio e l’accelerazione. Non c’è interruzione della trazione durante i cambi di marcia ma un trasferimento di potenza alle ruote senza soluzione di continuità”. “Scegliendo di offrire di serie gli Allison - ha dichiarato Harald Rosenauer, Account Manager MAN di Allison Transmission - MAN ha risposto alla richiesta di numerosi vigili del fuoco che chiedevano una trasmissione che offrisse prestazioni eccezionali, affidabilità e facilità di funzionamento in condizioni difficili. La trasmissione Allison con convertitore di coppia consente ai motori MAN di fornire ogni volta cambi marcia con la potenza che serve. In questo modo il TGM assicura trazione e accelerazione eccezionali”. Le trasmissioni Allison hanno dimostrato affidabilità superiore e grande robustezza nelle condizioni più difficili, per questo sono utilizzate da numerose flotte di vigili del fuoco in tutto il mondo.


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IVECO / SEDICI S-WAY SULLE ROTTE INTERNAZIONALI DELL’AZIENDA PUGLIESE CIACCIULLI

Iniezione di potenza per la cold chain L’AMMIRAGLIA IVECO CONTINUA IL SUO CAMMINO TRIONFALE. I 16 S-WAY CONSEGNATI ALLA CIACCIULLI DI SANTERAMO IN COLLE SONO DOTATI DI AUSILIARI INTELLIGENTI, CAMBIO HI-TRONIX, GPS PREDITTIVO, RALLENTATORE, SEDILI IN PELLE, CARENATURE LATERALI, SPOILER SUPERIORE E LATERALI CABINA, CERCHI IN LEGA ALCOA DURA BRIGHT. SONO DESTINATI AL TRASPORTO INTERNAZIONALE A TEMPERATURA CONTROLLATA.

U

LINO SINARI PUTIGNANO

n altro colpo messo a segno da Iveco e dalla concessionaria Di Pinto & Dalessandro. Ancora una volta protagonista è il Sud Italia con i suoi attivissimi protagonisti del trasporto e della logistica. Sedici S-Way sono entrati nella flotta della società Ciacciulli Srl di Santeramo in Colle (Ba). La cerimonia di consegna dei veicoli si è svolta presso la sede di Putignano (BA) della concessionaria Di Pinto & Dalessandro e ha visto la partecipazione di Bartolomeo e Leonardo Di Pinto, di Piero Ciacciulli e Francesco Fiorino in rappre-

sentanza della ditta di trasporti e di Gianpiero Vitale, Iveco District Manager per l’area. I 16 S-Way consegnati, modello AS440S57T/FP, sono dotati di ausiliari intelligenti, cambio HI-Tronix, GPS predittivo, rallentatore, sedili in pelle, carenature laterali, spoiler superiore e laterali cabina, cerchi in lega Alcoa Dura Bright. Sono destinati al trasporto internazionale a temperatura controllata, attività prevalente della società pugliese. “Questi veicoli Iveco viaggeranno su tutte le strade d’Europa - ha dichiarato il titolare Piero Ciacciulli - La nostra scelta è da sempre il brand Iveco per l’indiscutibile affidabilità dei veicoli, ma

CiACCiuLLi

Sede: Vicinale Caporizzi, 6 - Santeramo in Colle (BA) Fondazione: 1972 Fondatore: Angelo Ciacciulli Titolare: Piero Ciacciulli Flotta: 30 trattori stradali e 40 semirimorchi, di cui 35 frigo e 5 centinati e pianalati Tipologia di trasporto: distribuzione di prodotti a temperatura controllata

anche per l’ormai consolidato rapporto con la concessionaria Di Pinto & Dalessandro. Il costante rinnovo del nostro parco veicolare riflette due principi fondamentali che da sempre ci contraddistinguono e animano quest’azienda: affidabilità e sostenibilità ambientale”. La ditta Ciacciulli è stata fondata da Angelo Ciacciulli nel 1972, con una specializ-

zazione in edilizia e movimento terra. Nei primi anni ’90, il figlio Piero ha dato avvio a una diversificazione dell’attività con il trasporto su strada in conto terzi, specializzandosi sempre di più nel trasporto alimentare a temperatura controllata. Successivamente, l’attività è stata estesa anche ai trasporti internazionali. Oggi la flotta Ciacciulli, tutta targata

Iveco, conta ben 30 trattori stradali e 40 semirimorchi, di cui 35 frigo e 5 centinati e pianalati. Il 100 per cento della flotta risponde alla normativa Euro 6 e sono presenti anche due veicoli alimentati a gas metano liquido”. La concessionaria Iveco Di Pinto & Dalessandro, fondata nel 1964 come officina di riparazione da Bartolomeo Di Pinto e sua moglie

Rosaria Dalessandro, ha ottenuto la concessione Iveco nel 1978. L’attività riparativa, vocazione originaria della società barese, è stata mantenuta a fianco di quella prevalente di vendita di veicoli e ricambi originali. Oggi, Di Pinto & Dalessandro è una delle aziende più floride del Sud Italia nel settore e vanta un organico di 60 dipendenti.

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IL NUOVO TGM È IL

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SU STRADA / MAN TGM 18.320 4X2 BL CH MOSTRA

VEICOLO GIUSTO PER OGNI TIPO D’IMPIEGO

A tu per tu con la

NEL CAMPO DELLA DISTRIBUZIONE, DOVE È IMPORTANTE GARANTIRE CHE IL MEZZO SIA PERFETTAMENTE IDONEO ALL’ATTIVITÀ CHE L’AUTISTA DEVE SVOLGERE. DA QUI NASCE LA GRANDE ATTENZIONE CON LA QUALE MAN HA STUDIATO E DEFINITO I DETTAGLI DELLA GAMMA TGM, A COMINCIARE DALLE CABINE. IL MOTORE

D08 DA 320 CV È GENEROSO QUANTO ATTENTO AI CONSUMI, ALL’INSEGNA DEL MOTTO “FORTE NELLE PRESTAZIONI ED ECONOMICO NELLE EMISSIONI”.

A

FABIO BASILICO

SAN GIULIANO MILANESE

vevamo già avuto modo di conoscerlo e di guidarlo durante la presentazione ufficiale della MAN New Generation sulla pista del Centro Guida Sicura di Lainate. Ora però il nuovo MAN TGM, per l’occasione allestito con cella isotermica Lamberet e gruppo frigo Thermo King, è stato messo a disposizione dei giornalisti per una prova su strada incentrata sulle impressioni di guida. L’appuntamento è al MAN Truck & Bus Center Milano Sud di San Giuliano

Milanese, dove il TGM è pronto per una prova su strada che segue un itinerario fatto di tangenziali, autostrade e strade statali a nord del capoluogo lombardo, per un totale di circa 100 chilometri. Un test drive che ci permette di approfondire la conoscenza del mezzo e di far risaltare le sue qualità. Il nuovo TGM è il veicolo giusto per ogni tipo d’impiego nel campo della distribuzione, dove è importante garantire che il mezzo sia perfettamente idoneo all’attività che l’autista deve svolgere. Da qui nasce la grande attenzione con la quale MAN ha studiato e definito i detta-

gli della gamma TGM, a cominciare dalle cabine. Nel nostro caso, saliamo a bordo di una compatta CC lunga 2.240 mm, profonda 1.620 mm e alta 1.585 mm. La cabina compatta offre la possibilità del terzo posto e prevede un nuovo vano portaoggetti supplementare nella parte centrale. L’accesso a bordo è comodo e sicuro, grazie ai due pratici gradini e alle maniglie posizionate in modo ergonomico. Il sedile del driver ha sospensione pneumatica e quello del passeggero statico si avvale di regolazione longitudinale. Il comando completamente nuovo del cambio

TipMatic a 12 marce è ora posizionato direttamente sulla leva del piantone dello sterzo; ciò consente di usufruire di spazio che può essere configurato in modo personalizzato per quanto riguarda vani di stivaggio, cassetti o vani portaoggetti. Il quadro strumento con display a colori è chiaro e intuitivo, così come è di facile lettura il sistema multimediale con display a colori. Il driver ha davanti a sé un cruscotto ergonomico orientato nel suo spazio di riferimento, con la possibilità di un’agevole gestione dell’infotainment tramite apposito pulsante di selezione.

Su strada MAN TGM non teme confronti. La dinamica di guida è improntata alla massima flessibilità e il comfort è assicurato.

LA CArtA D’iDentità

Nome: TGM Cognome: MAN Tipologia: autocarro con allestimento cella frigorifera Lamberet e gruppo frigo Thermo King Cabina: CC compatta, stretta, corta, altezza normale (lunghezza 2.240 mm, profondità 1.620 mm, altezza 1.585 mm) Motore: D0836 Euro 6d; cilindrata: 6.9 litri; 6 cilindri in linea, 235 kW/320 cv di potenza massima, 1.250 Nm di coppia massima Cambio: MAN TipMatic 12 marce Freni: a disco anteriori e posteriori; freno di stazionamento elettronico (nel cruscotto) Pneumatici asse anteriore: Bridgestone 295/80R22,5, RSteer 001 direzionali-trasporto a corto raggio TL, cerchi in lega Alcoa Dura Bright EVO Pneumatici asse posteriore: Bridgestone 295/80R22,5 R 249 ECO direzionali-trasporto a lungo raggio TL, cerchi in lega Alcoa Dura Bright EVO Serbatoi: gasolio da 300 litri, AdBlue da 35 litri. Dotazioni: volante multifunzione; Climatronic; MAN Digital Cockpit 12,3”; sedile di guida a sospensione pneumatica; sedile passeggero statico regolazione longitudinale, altezza e schienale; ESP; ABS; antipattinamento in accelerazione ASR; Tempomat; limitatore della velocità di marcia; sistema di assistenza alla frenata di emergenza EBA; Lane Departure Warning

Su strada MAN TGM non teme confronti. La dinamica di guida è improntata alla massima flessibilità e il comfort per driver e passeggero è assicurato. Il motore D0836 da 320 cv è generoso quanto attento ai consumi, all’insegna del motto “forte nelle prestazioni ed economico nelle emissioni”. L’attenzione dei tecnici MAN è stata infatti focalizzata sull’aumento dell’efficienza del propulsore, senza compromessi. Come supporto alla guida il MAN EfficientCruise consente la regolazione della velocità di crociera su base GPS con analisi dell’andamento della strada e la determinazione dello stile di guida più economico e la giusta velocità per affrontare il tragitto impostato. Come ha avuto occasione

di sottolineare Franco Pedrotti, Direttore Vendite e Prodotto Truck di MAN Truck & Bus Italia, sono positivi i riscontri ottenuti finora dalla nuova gamma MAN, ormai disponibile al gran completo sul mercato italiano. Fa naturalmente la sua parte il medio TGM (Ptt da 12 a 26 t), che insieme ai fratelli TGL e TGS è al centro dell’offensiva del Leone per quanto riguarda i carri, proposta ben rappresentativa della New Generation accanto al popolarissimo TGX, eletto “International Truck of the Year 2021”. I modelli TGL, TGM e TGS hanno sempre costituito un elemento importante del successo commerciale di MAN Italia: ad esempio, è ampiamente riconosciuta la qualità e l’affidabilità dei veicoli per


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IL MEGLIO DELLA NEW GENERATION DEL LEONE

distribuzione ottimizzata

Il motore D0836 tra 320 cavalli è generoso quanto attento ai consumi, all’insegna del motto “forte nelle prestazioni ed economico nelle emissioni”. Massima attenzione, quindi, all’efficienza.

il cava-cantiere. MAN oggi è in grado di proporre alle aziende di trasporto prodotti di assoluta avanguardia accompagnati da soluzioni di service al top per prestazioni ed efficienza. I rinnovati veicoli MAN puntano a diventare un nuovo riferimento per

tutto il settore, non solo in termini di prestazioni, ma anche di sicurezza e comfort di guida. “E dal momento che il brand tedesco è sempre stato punto di riferimento nell’allestito - ha rimarcato Pedrotti - riconfermiamo e rilanciamo questo punto di forza

di MAN mettendo a disposizione dei trasportatori soluzioni al top per soddisfare tutte le esigenze d’impiego e le diverse mission operative. Ritengo importante poter proporre ai clienti soluzioni di trasporto che rispondano perfettamente alle loro esigenze

La cabina compatta CC, lunga 2.240 mm, offre la possibilità di inserire il terzo posto.

operative, per questo motivo stiamo lavorando per rafforzare e consolidare il rapporto con i numerosi allestitori italiani. I carri MAN sono considerati dal mercato come un prodotto che si distingue per affidabilità ed economia di esercizio, a cui ora si aggiun-

gono le esclusive cabine che garantiscono una nuova esperienza di guida, oltre ai tanti accorgimenti tecnici che ne migliorano ulteriormente la facilità d’allestimento. È quindi arrivato il momento di ribadire e rafforzare questi plus del prodotto MAN”. Non

per niente MAN Italia ha creato un ufficio tecnico che lavora fianco a fianco con gli allestitori per essere di valido supporto nella soluzione delle problematiche tecniche, ma anche di quelle burocratiche legate alle immatricolazioni dei veicoli allestiti.


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KÖGEL / SUL MERCATO IL NUOVO KTA NOVUM

Asservito alle migliori prestazioni DA INIZIO ANNO I SEMIRIMORCHI DEL MARCHIO DI

BURTENBACH MONTANO L’ASSALE PIÙ EFFICIENTE DI SEMPRE.

UN PRODOTTO CHE È STATO OTTIMIZZATO RISPETTO ALLA PRECEDENTE GENERAZIONE, IN NOME DEL MASSIMO RISPARMIO, SIA DURANTE L’ESERCIZIO CHE IN FASE DI MANUTENZIONE, E DELLA MASSIMA DURATA.

L

CRISTINA ALTIERI CREMONA

’idea è quella di migliorare le prestazioni a tutti i livelli, in termini di efficienza e di sicurezza. Con questo focus Kö gel monta, a partire dallo scorso gennaio, l’assale KTA Novum sui propri semirimorchi Novum. L’o biettivo era quello di gestire il prodotto integrando la parte cinematica con componentistica di maggiore qualità. L’attenzione degli ingegneri si è focalizzata dunque sullo sviluppo di un gruppo assi economico e affidabile, che calzasse perfettamente con le esigenze dei clienti e che fosse in linea con i semirimorchi dell’ultima generazione. A raccontarci le caratteristiche della struttura che ha appena fatto il suo debutto è Michele Sartori, responsabile post vendita Kögel Italia. “Abbiamo considerato i punti di forza della versione 1.0 e li abbiamo potenziati - esordisce Sartori - tutto per incrementare l’efficienza del nostro prodotto e ridurre l’impegno in sede di manutenzione. Siamo intervenuti a più livelli per ottenere questo risultato”. Innanzitutto sul raccordo con le sospensioni, che rimangono svincolate dal resto della struttura. Oggi in caso d’incidente il corpo asse può essere sostituito in modo indipendente, e questo è fondamentale per non impattare in misura significativa sul costo del ricambio. “Abbiamo inoltre rivisto - prosegue Sartori i carichi applicati sullo stress che l’assale subisce durante il suo esercizio e ne abbiamo ottimizzato la geometria. Stiamo intervenuti an che sulle parti soggette a usura, come ad esempio il silent block che oggi prevede una valvola in acciaio asimmetrica e non più un semplice cuscinetto in gomma e metallo: più qualità significa meno manutenzione e meno usura”.

Anche la parte frenante è stata ripensata con l’inserimento della seconda generazione della pinza Haldex SBS 2220. Un componente di elevata qualità, rivestito in cataforesi per una maggior protezione, in quanto l’organo più esposto allo shock termico e alle intemperie. “Particolarmente alta - precisa Sartori - è nell’aftersales la richiesta di

KTA Novum e il semirimorchio omonimo viene realizzata sviluppando una nuova scatola dell’albero, costruita in modo tale da convogliare al meglio le forze crescenti nella traversa longitudinale. La boccola in acciaio e gomma, di forma asimmetrica e concepita con un nuovo design, contribuisce ulteriormente alla trasmissione della

Ne risulta un consumo ridotto di carburante che comporta minori emissioni di CO2. Il portafoglio dei nostri clienti ne gioverà, come pure l’ambiente. I componenti ottimizzati dal pun to di vista del peso favoriscono inoltre la riduzione del le emissioni di carburante e dell’impronta ecologica dei trasporti”. Questo nel pie no rispetto del

motto di Kögel “Economy meets ecology - because we care!”. “Non stiamo parlando di una nicchia - prosegue Michele Sartori - ma di un prodotto standardizzato, per il quale è facile trovare componenti di ricambio. Tra l’altro tutti i ricambi del KTA Novum sono disponibili tramite Kögel Parts. Oltre alla

L’assale KTA Novum montato su semirimorchio Kögel. In alto, Michele Sartori, responsabile post vendita Kögel Italia.

intervalli di manutenzione che siano molto distanziati tra loro e comportino tempi di fermo ridotti. Proprio per questo motivo, i nostri ingegneri hanno optato per un freno a pistone singolo con peso ottimizzato in combinazione con i supporti della pinza del freno rivestiti KTL e pastiglie del freno e dischi del freno resistenti. Il comprovato rivestimento KTL per la protezione dalla corrosione e dalla caduta di massi si trova tra l’altro su pressoché tutti i componenti del semirimorchio leggero e molto stabile, contribuendo così a una durata ottimale”. La perfetta simbiosi tra

forza, dal braccio oscillante alla scatola dell’albero. Questa interazione tra i componenti rende il semirimorchio sia sicuro che in grado di resistere a sollecitazioni elevate. Inoltre la struttura dell’assale è stata alleggerita di 35 chili circa. “Kögel - aggiunge Michele Sartori - ha alleggerito KTA un chilo dopo l’altro: freni più leggeri, bloccaggio diretto del tubo dell’asse grazie al braccio oscillante e due bulloni di guida anziché quattro garantiscono l’obiettivo di riduzione del peso dei componenti, diminuendo così sensibilmente il peso complessivo dell’autotelaio, rispetto alla prima generazione.

comoda ordinazione online, molti partner di assistenza e officine di assistenza in tutta Europa sono dotati dei ricambi più comuni e importanti. In questo modo si evitano inutili tempi di fermo prolungati e il semirimorchio, in caso di emergenza, è pronto all’uso in un batter d’occhio”. Ogni utilizzatore può accedere al portale registrandosi ma anche consultando il vasto catalogo. “Le officine autorizzate - conclude Sartori hanno ricevuto una prima formazione specifica, e ne riceveranno una seconda nel prosieguo dell’anno. Oggi in Italia le officine autorizzate Kögel sono 45, a copertura delle zone più strategiche del nostro territorio: interporti, porti navali, grandi snodi. Non vale più la regola di un’officina o due per provincia, oggi le regole vengono dettate dal traffico, e soprattutto dai luoghi di stazionamento dei mezzi, e dai loro momenti di fermo. Nei prossimi mesi entreranno a far parte della nostra rete autorizzata altre otto officine. Le stiamo certificando in queste settimane e saranno focalizzate soprattutto sull’aspetto della carrozzeria, visto che a crescere è in particolare il prodotto isotermico”.



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FIWAY / L’AMMINISTRATORE UNICO EDOARDO ANGELINI FA IL PUNTO SULLA STRATEGIA

Telematica a misura di cliente

L

A DISTANZA DI QUATTRO ANNI DALLA FONDAZIONE, LA REALTÀ CAPITANATA DALL’INGEGNER EDOARDO ANGELINI È CRESCIUTA VELOCEMENTE, ARRIVANDO A QUALIFICARSI SUL MERCATO COME PLAYER DI RIFERIMENTO PER L’INNOVAZIONE TELEMATICA NEI TRASPORTI, CON FOCUS SPECIFICO SULLA MOVIMENTAZIONE MERCI A TEMPERATURA CONTROLLATA, E NON SOLO, IN CUI È RIUSCITA A TRASFERIRE LA COMPETENZA E LA SOLIDA ESPERIENZA ACQUISITA NELLA CONNETTIVITÀ E NELL’ANALISI DATI.

FABIO BASILICO ALESSANDRIA

a telematica per il trasporto e la logistica non è più un optional ricercato o esclusivo, un’alternativa praticabile solo da pochi visionari del progresso tecnologico. Oggi, le informazioni digitali sono basilari per le aziende che vogliono continuare a essere presenti e competitive su un mercato in costante evoluzione. È pane quotidiano per la maggior parte degli operatori del settore trasporti e logistica che hanno compreso appieno i benefici apportati dalla telematica non solo nella gestione delle prestazioni aziendali, delle problematiche e in generale del business societario ma an che nell’evitare problemi o disguidi con la committenza. Concetti che ribadisce con forza Edoardo Angelini, Am ministratore unico di Fi way, dinamica società alessandrina nata nel 2017 come start up frutto del talento e della passione di una squadra di giovani ingegneri specializzati nel settore della connessione dati attraverso la rete e che, supportati da partner strategici, lungo la loro strada hanno incontrato il mondo del trasporto e della logistica. A distanza di quat tro anni, la realtà capitanata da Angelini, affiancato dal Direttore Tecnico Francesca Amisano, è riuscita a qualificarsi come player di riferimento per l’innovazione telematica nei trasporti, con focus specifico sulla mo vimentazione merci a temperatura controllata, in cui è riuscita a trasferire la solida esperienza acquisita nella connettività e nell’analisi

Edoardo Angelini, Amministratore unico di Fiway.

dati nonché la competenza sul campo maturata dal partner Carrier Transicold Italia, punto di riferimento nel comparto dei gruppi frigoriferi. “La telematica applicata al trasporto - esordisce Edoardo Angelini in questa intervista che fa il punto sullo stato dell’arte della proposta Fiway - diventa sempre più essenziale per garantire sicurezza al conducente, che sa di poter contare su strumenti di diagnostica che lo allertano in caso di necessità, al committente, che può tenere tracciata l’intera filiera, garantendo la sicurezza del suo prodotto anche nella

fase del trasporto, al gestore della flotta, che sa immediatamente quando occorre intervenire su un veicolo, prim’ancora che il danno avvenga o prima che esso abbia conseguenze peggiori”. Dopo aver presentato e promosso con successo un prodotto all’avanguardia come Reyesol, ovvero un sistema telematico completo di monitoraggio operativo specifico per il trasporto frigorifero e adatto a flotte di ogni dimensione, la nuova frontiera di Fiway passa inevitabilmente da Industria 4.0, ovvero l’integrazione aziendale di nuove tecnologie e modelli di business che

aumentino la produttività e la qualità produttiva. Alla base c’è il concetto di smart factory che comprende l’implementazione di “infrastrutture informatiche” e tecniche che permettono di integrare i sistemi e di tutte le strutture che consentono, in modo collaborativo, di integrare le aziende tra loro e con le strutture esterne. Naturalmente l’analisi e la gestione di grandissime quantità di dati (Big Data) è la chiave di volta del valore assegnato alla “Quarta rivoluzione industriale”. “Nell’ottica Industria 4.0 - aggiunge l’ingegner Angelini - il nostro sistema telematico consente, una volta installato, di controllare in remoto tutti i parametri rilevanti della flotta, interconnettendosi e integrandosi con i sistemi aziendali. Si tratta di funzionalità importanti per accedere alle agevolazioni previste dalla normativa Industria 4.0. Oggi, siamo in grado di attestare la conformità dei prodotti Fi way ai requisiti previsti dalla Legge 232 del 2016, esaminata da un organismo indipendente accreditato e ritenuta adeguata a permettere l’interconnessione da parte del cliente che voglia usufruire dei benefici fiscali Industria 4.0. In particolare, Reyesol è stato approvato a seguito di perizia tecnica certificata da Accredia, ente di accreditamento italiano, come sistema ‘Industria 4.0 Ready’”. Edoardo Angelini spiega che le aziende sono sempre più alla ricerca di sistemi che consentano un’efficiente e pratica integrazione dei dati con la gestione operativa dei trasporti e della logistica. “L’efficientamento

della gestione di sistema a 360 gradi è sempre più richiesta - ammette l’Amministratore - Fiway si basa su una pluriennale esperienza nel settore del trasporto e della logistica, ciò che ci pone in grado di sviluppare hardware e software performanti necessari per la digitalizzazione dei processi aziendali dei nostri clienti. La distribuzione degli alimenti deperibili, dei prodotti farmaceutici e di tutti i beni che necessitano un controllo costante e preciso delle condizioni di trasporto, possono contare su prodotti e servizi dedicati e personalizzabili in funzione delle esigenze specifiche. L’estrema flessibilità consente al nostro sistema di adeguarsi facilmente alle esigenze specifiche di ogni singolo cliente. Il prodotto si integra perfettamente con i principali sistemi gestionali utilizzati dai trasportatori nello svolgimento delle loro attività e la personalizzazio-

ne consente un’ottimale integrazione dei dati basata su determinate esigenze operative”. Reyesol si distingue sul mercato per l’estrema facilità di utilizzo e la flessibilità. “La piattaforma è studiata per rendere le informazioni il più possibile fruibili - continua Angelini - Questo grazie al fatto che tutto è legato alla fornitura di precisi servizi di grande utilità. Una volta installato il sistema telematico, da remoto possiamo controllare tutto quello che accade. Reyesol si basa su tecnologie di alta qualità, che garantiscono la sicurezza del dato trasmesso. Possiamo controllare tutto quello che riguarda la cella frigo: temperature, stato di fun zionamento del gruppo frigorifero, manutenzione dei prodotti, assali del trailer in termini di usura, freni, carichi complessivamente trasportati dal semirimorchio, accessi. Elemento importante per le aziende di trasporto, possiamo controllare e verificare l’intero impianto di gasolio, dagli accessi ai consumi autorizzati. Il monitoraggio consente, in caso di necessità, l’intervento tempestivo per evitare danni alla merce o al veicolo prima che si verifichi un evento di maggiori conseguenze”. È inoltre significativo il fatto che i dati possono essere visionati anche dal committente, il produttore di alimenti o farmaci che ha l’interesse a monitorare il suo prodotto nel trasporto, per garantire all’utilizzatore finale che esso è stato trasportato in modo controllato. In questo modo viene garantita l’intera filiera. “Stiamo lavorando assiduamente sia sul fronte dell’implementazione e del costante miglioramento dei servizi attualmente offerti sia in quello della pianificazione di nuovi prodotti e servizi conclude Edoardo Angelini - Dopo un anno difficile dovuto all’emergenza Covid19, che tuttavia non ha fermato completamente il nostro settore, prevediamo un 2021 dall’andamento più normalizzato e in grado di generare nuove opportunità grazie anche agli incentivi Industria 4.0 per le aziende che vogliono crescere e investire”.


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REALTRAILER / CASSE MOBILI STRUMENTO

Gr... uber alles: con Krone LA CONSEGNA DI 48 CASSE MOBILI COSTITUISCE IL PRIMO PASSO DI UN ACCORDO DESTINATO A DURARE NEL TEMPO E A SUPPORTARE CON GRANDE EFFICIENZA L’ESPANSIONE DELL’AZIENDA ALTOATESINA NELL’AMBITO DEL GROUPAGE E DEI CARICHI PARZIALI. I MEZZI GIUSTI E UN NETWORK BEN STRUTTURATO SONO PER IL GRUPPO DI ORA LE CARTE VINCENTI

S

CRISTINA ALTIERI ORA

ta assumendo sempre maggior rilevanza per l’altoatesina Gruber Logistics il settore del groupage e quello dei carichi parziali, e l’azienda bolzanina fondata nel 1936 sceglie oggi Realtrailer quale partner per supportare questo business strategico in modo efficiente e sostenibile. Partenze giornaliere verso rotte che da un network strutturato capillarmente su tutto il territorio italiano si dipanano ben oltre il confine nazionale: è un’attività in crescita quella di Gruber Logistics, che trova oggi nelle casse mobili Krone lo strumento per una gestione ottimale dei carichi frazionati. L’azienda di trasporto e logistica ha aperto negli ultimi anni diverse filiali sul territorio del nostro Paese dedicandole ai carichi parziali e groupage, e al tempo stesso sta convertendo alcune delle sue sedi storiche nella medesima ottica. Le spedizioni a carico parziale, conosciute anche come LTL (Less Than Truckload), rappresentano la soluzione ottimale per i professionisti che desiderano spedire partite più piccole di un carico completo e contenere al tem po stesso i costi. Con il groupage è invece possibile beneficiare del vantaggio economico derivante da un

SULLE QUALI PUNTARE. servizio condiviso per una o più delle componenti di trasporto: ritiro, inoltro e consegna. Sono attività che richiedono grande rapidità d’azione e capacità di pianificazione, doti che Gruber Logistics sta dimostrando di possedere, come spiega chi dall’alto coordina tutto. “Abbiamo intrapreso - esordisce l’Amministratore delegato Marcello Corazzola - un percorso nuovo nel mondo groupage, aggiungendo questo servizio a-

gli altri tradizionalmente offerti dalla nostra azienda: carichi completi e trasporti eccezionali. Si tratta di un cambiamento di mentalità epocale dove passiamo da una dinamica “one way” a una gestione “round trip”, e questo nell’ambito di un network europeo con partenze giornaliere. Abbiamo naturalmente investito per rendere possibile questa rivoluzione, e avevamo bisogno di essere assistiti dai mezzi migliori in circolazione. Per questo ci siamo ri-

volti a Realtrailer e al marchio Krone. Collaboriamo con loro da diverso tempo per la parte semirimorchi e, avendo sperimentato negli anni il livello qualitativo eccellente dei loro prodotti, abbiamo deciso di viaggiare insieme a loro anche lungo questo nuovo tratto di strada”. Sono 48 le casse mobili Krone che Realtrailer sta consegnando alla sede veronese di Grüber Logistics. Mezzi as segnati a un compito importante, che promettono di

Marcello Corazzola, Amministratore delegato di Gruber Logistics.

assolvere in modo egregio grazie a caratteristiche che li distinguono nettamente dalla concorrenza. “Le casse fornite a Gruber Logistics - spiega Roberto Orlando, Sales Manager Realtrailer - sono in acciaio con pareti laterali lisce. Rispetto alle casse tradizionali grecate tipo container, sono decisamente più facili da pulire e il minor attrito della superficie consente un risparmio di carburante. Sono dotate di doppio piano di carico e di un rivestimento a nido d’ape per il trasporto specifico di capi appesi, ma è possibile movimentare al loro interno qualunque altra merce su bancale. Gruber Logistics cercava un prodotto particolarmente robusto, resistente e versatile: e in effetti le casse in acciaio Krone sono molto robuste e resistenti agli urti. Il costo iniziale inoltre è più vantaggioso rispetto a una cas sa di tipo tradizionale”. Un prodotto di eccellenza, non a caso Krone è il primo costruttore di casse mobili in Europa: lo scorso anno per far fronte alle richieste del mercato la Casa tedesca ha dovuto ampliare la capacità produttiva dello stabilimento di Herzlake. “Viaggiamo dall’Italia all’Europa - riprende la parola Corazzola - in particolare verso Francia, Germania e Benelux. Lo step successivo sarà il mercato spagnolo, ma in un

secondo momento, perché attualmente la rete iberica non è ancora attrezzata per ricevere casse mobili. Intanto partiamo da un collegamento ben strutturato tra le nostre filiali. Due anni fa eravamo organizzati su tre sedi: quella centrale di Ora, una a Padova e una a Verona: da quel momento si è verificata una crescita continua. Nel 2019 abbiamo aperto a Milano, a Firenze nel 2020, e quest’anno abbiamo inaugurato Bologna e Cesena. Anche sui siti di Aprilia e Bari, che già esistevano ed erano dedicati ad altri servizi, stiamo implementando groupage e i LTL. Tutto questo ha portato i risultati sperati: lo scorso anno Gruber Logistics ha registrato una crescita a doppia cifra in questo settore”. Considerando che circa il 40 per cento dei mezzi in Europa viaggia a vuoto, e che dunque manca l’ottimizzazione dei carichi a livello internazionale, si comprende come ci siano ampi terreni di conquista per chi, come il gruppo di Ora, assiste i clienti con questa possibilità. “Il mercato - prosegue Corazzola - è fortemente sbilanciato, in Italia ma anche in Europa: se in una Regione si produce tanto da determinare un supplemento pari alla metà della produzione, i traffici saranno anch’essi fortemente squilibrati. Certo, si possono chiudere pure linee triangolari,

GRUBER LOGISTICS IN PRIMA LINEA PER L’IMPLEMENTAZIONE DEL DIGITALE

PAPERLESS SI PUÒ G

ruber Logistics è una delle aziende che a livello europeo si sta esponendo maggiormente nel sostenere la necessità di digitalizzare il trasporto. E lo fa non solo intervenendo sulle fasi della propria attività, ma anche sedendosi ad un tavolo importante come quello del Digital Transport and Logistics Forum, piattaforma tecnica che mette a dialogo la Commissione Europea, gli Stati Membri e il settore del trasporto e della logistica. “Per noi la digitalizzazione - ci racconta Manuel Scaramuzza, Head of Business Unit International Distribution & Contract Logistics presso Gruber Logistics - è

un tema fondamentale. Oggi a molti piace parlare di questo argomento, ma per il mercato digitalizzare significa spesso scannerizzare il documento cartaceo e archiviarlo, mentre nella nostra cultura l’idea è quella di eliminare completamente la carta. Nelle prossime settimane entreranno in fase di test due progetti che consentono la pianificazione di giri di distribuzione completamente digitali. Sul nostro TMS abbiamo sviluppato applicazioni proprietarie per una distribuzione digitalizzata dell’ultimo miglio. Questo significa che laddove possibile andremo ad effettuare tutte le consegne ai clienti finali senza carta né in ufficio né sui furgoni o sui camion. Nel mondo logistico abbiamo ridotto rispetto ad un uso tradizionale almeno il

Manuel Scaramuzza

60 per cento dell’utilizzo di carta. E questo è importantissimo perché sappiamo che consumare carta richiede un sacrificio altissimo in termini di sostenibilità ambientale. Ad aiutarci in questa direzione sarà anche la programmazione supportata dall’intelligenza artificiale: noi crediamo nelle risorse umane e proprio per questo vogliamo sgravare i nostri operatori da incombenze che possono essere automatizzabili. Il primo passo è quello di mettere in connessione i dati e la loro fruizione e di farlo per tutta la catena logistica. Iniziamo dal benessere dei nostri dipendenti: vogliamo che le loro otto ore di lavoro esprimano valore e che non debbano perdere tempo in attività noiose e ripetitive”.


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PER LA CONQUISTA DEL SETTORE LTL

intesa tra numeri uno

L’altoatesina Gruber carica le casse mobili Krone fornite da Realtrailer su autotreno costituito da motrice a tre assi (in questo caso MAN) e rimorchio biga Krone.

ma la nostra intenzione è quella di ottimizzare, per garantire ai clienti costi che siano i più contenuti possibili. Di stribuire correttamente i carichi significa far marciare spedito tutto il sistema e far quadrare ogni elemento, anche le ore di lavoro degli autisti e i luoghi di sosta. Stiamo sviluppando per queste attività spazi logistici adeguati, incrementando tra gli altri l’hub di Verona, che passerà dai

5mila mq di magazzino attuali a 15mila entro fine anno”. Una crescita, quella di Gru ber Logistics, condivisa anche da Realtrailer, distributore esclusivo per l’Italia dei semirimorchi Krone. “Prevediamo nel 2021 - afferma Orlando - di vendere oltre 500 casse mobili. Abbiamo un’offerta molto varia: Krone può produrre casse mobili di tutte le lunghezze, sia in acciaio che centinate, in versione

standard oppure attrezzate con specifiche finiture per tra sporti speciali. Le casse mobili in acciaio possono essere finite internamente con allestimento a nido d’ape oppure multistrato con binari per il fissaggio dei mobili. Possono essere dotate di doppio piano di carico e di punti di fissaggio supplementari all’interno, mentre quelle centinate possono essere allestite con tetto sollevabile esatta-

mente come avviene per i semirimorchi della stessa tipologia”. Le nuove casse mobili sono pronte per entrare in servizio e tutto fa pensare che da quan do è stata pianificata que sta commessa Marcello Co razzola dorma sonni più tranquilli: “Krone è il numero uno - precisa il manager - e a noi piace lavorare con aziende di alto livello. Diamo importanza primaria alla qualità

e vogliamo costruire insieme ai fornitori un ecosistema che generi valore per tutti. Realtrailer è un partner affidabile e se questo settore, come previsto, crescerà ulteriormente, proseguiremo questo rapporto proficuo”. Soddisfazione che arriva tanto dai requisiti del prodotto quanto dall’assistenza nel postvendita. “Continuiamo ad aver cura dei clienti an che successivamente alla consegna - conclude Elisa Pi-

gozzi, Amministratrice Realtrailer - Abbiamo un magazzino di ricambi che consente di far fronte in tempi brevissimi agli imprevisti che possono accadere sulla strada, come incidenti o danneggiamenti durante le procedure di carico e scarico, e rispondiamo avendo come u ni ca grande priorità quella di evitare o limitare il più possibile qualunque possibile interruzione del lavoro dei clienti”.

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COMMITTENZA / L’AZIENDA DEI CUGINI FERRARI PARTNER DI FORTLAN-DIBI

Zara Line movimenta il polistirolo Q

UNA VERA E PROPRIA INTEGRAZIONE È ALLA BASE DELLA COLLABORAZIONE TRA DUE ECCELLENZE DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA. LEADER NELLA PRODUZIONE DI MATERIALE ISOLANTE, CARATTERIZZATA DA UN FORTE IMPEGNO PER RIDURRE LO SPRECO ENERGETICO, FORTLAN-DIBI ASSEGNA LE OPERAZIONI DI CONSEGNA (AI PUNTI VENDITA O DIRETTAMENTE SU CANTIERE) E NAVETTAGGIO AI VEICOLI ZARA LINE.

MAX CAMPANELLA BIBBIANO

uando nel 2000, all’avvio di nuovi progetti e sull’onda di una crescita nelle dimensioni e di un importante sviluppo dell’azienda, le famiglie Brini e Delia, sinonimo d’imprenditoria nella provincia di Reggio Emilia, per il trasporto e la logistica hanno scelto di avere un unico interlocutore, la loro strada ha incrociato quella di altri imprenditori dello stesso territorio: i cugini Massimiliano e Marco Ferrari da qualche anno avevano dato vita a Zara Line, brand che rappresenta una holding aziendale con diversi rami d’attività. “Stavo lavando un camion quando mi hanno chiesto se eravamo disponibili a occuparci dell’intera gestione del loro trasporto”, ricorda Massimiliano Ferrari. Da quel momento tra le due aziende nasce un sodalizio che si rafforza negli anni, con una crescita reciproca e sempre in un confronto diretto tra le persone che le rappresentano. Nel 2014, quando la neonata Fortlan-Dibi - sorta nel 2010 come fusione tra due aziende Fortlan e Dibi entrambe nate alla fine degli Anni Sessanta per volontà dei quattro soci Giovanni e Franco Brini e Giacomo e Naborre Delia - decide di trasferire sede e produzione nell’unico sito di Bibbiano, liberando la sede di San Polo d’Enza, in questa subentra Zara Line con i suoi uffici, potendo così di-

sporre di nuovi spazi per la logistica, oltre che per il servizio Pall-Ex, network di cui dal 2009 è Concessionaria per Reggio Emilia. Azienda familiare, guidata dalla seconda generazione delle famiglie Brini e Delia, a seguito di un passaggio generazionale consolidato nel quinquennio 2005-2010, Fortlan-Dibi Spa rappresenta un’eccellenza italiana nel settore dell’isolamento termico e acustico, operando in tre divisioni specifiche: edilizia, industriale e GDO. Nel primo caso il ventaglio di prodotti rispondono alle esigenze del mondo delle costruzioni, dal

magazzino all’impresa edile che opera nei cantieri; nel secondo, i segmenti di riferimento sono petrolchimico, navale, elettrodomestico ecc.; infine, i prodotti Fortlan-Dibi sono presenti nei principali network del fai-da-te (Leroy Merlin, Bricofer, Obi, cc.). “Siamo specializzati - precisa Ennio Delia - nella produzione di polistirolo specificamente sviluppato per l’isolamento (cappotti, tetti, pareti ecc.), con nostri marchio e certificazione. Inoltre, in partnership con multinazionali come Knauf, Sager e Ursa, effettuiamo la distribuzione in ambito nazionale e regionale

Massimiliano Ferrari (a sinistra), timoniere di Zara Line, ed Ennio Delia di Fortlan-Dibi.

e in qualche caso la gestione del magazzino: per Caparol, leader europeo negli isolamenti per cappotto, realizziamo isolanti di alta qualità, oggi molto richiesti trattandosi di una delle principali possibilità per beneficiare del superbonus”. Il ciclo completo della produzione di polistirolo avviene nel sito di Bibbiano, in un’area coperta di circa 25mila mq. In termini di volumi, sono 3mila le tonnellate di polistirolo trasformate l’anno, circa 200mila m3 di prodotto finito. Circa un centinaio di persone operano per il gruppo di Bibbiano, dove la produzione Fortlan-Dibi - che genera un fatturato complessivo di circa 24 milioni l’anno segue un trend di costante crescita. “Ridurre lo spreco energetico - afferma Delia - è sempre più considerato uno dei modi immediati e risolutivi nella lotta all’inquinamento ambientale e acustico: l’isolamento, dai forni per ceramiche a quelli per la pizza a quelli su misura per pasticcerie, porte blindate e tagliafuoco, risponde a scelte normative che incentivano il risparmio energetico”. L’alta specializzazione di Fortlan-Dibi e l’intuito imprenditoriale delle famiglie Brini e Delia hanno portato nel 2007 alla partecipazione nel network di ormai 20 punti vendita distributivi Teknowool con i soci

DA GENNAIO 2020 OPERATIVO A SAN POLO IL NUOVO IMPIANTO DEDICATO

Fossati, Scognamiglio e Luzi. A inizio 2016 nasce la collaborazione con la multinazionale tedesca Caparol e l’apertura dei due centri Icolors di Modena e Reggio Emilia, specializzati nella fornitura di prodotti vernicianti , pavimenti e finiture per l’interno; nel 2019 si concretizza l’acquisizione di Vaneton, specializzata in pavimentazioni sportive. Punto fermo nello sviluppo la partnership con Zara Line, che dal 2000 è punto di riferimento per l’intera attività in materia di trasporto, ovvero da quando i cugini Ferrari hanno acquisito i dieci veicoli che rappresentavano la flotta in conto proprio di FortlanDibi. “La crescita - spiega Ennio Delia - ci ha portati a considerare la necessità di un riferimento di fiducia per la gestione del trasporto alla GDO, oltre che per la movimentazione tra stabilimenti e punti vendita”. Oggi, dal trasporto su prenotazione alle consegne a clienti come Leroy Merlin, Obi e Bricofer, dalle consegne su cantiere ai trasporti espressi su pallet

affrontare e risolvere il problema. Zara Line si è strutturata nel tempo per gestire al meglio tutte le dinamiche dei clienti, urgenze comprese. Questo ci consente una gestione ottimale e giornaliera dei flussi: alla base c’è l’estrema elasticità del “sistema Zara” che permette di spostare un veicolo da un incarico all’altro praticamente in tempo reale”. Per soddisfare le esigenze del committente di Bibbiano, Zara Line mette a disposizione da 50 a 80 veicoli movimentati, che viaggiano con rotte regolari su tutto il Centro e Nord Italia e Svizzera. “La loro esigenza - precisa Ferrari - riguarda un trasporto di più volume e meno peso, servizio per il quale abbiamo motrici ad-hoc e autisti che hanno la capacità di movimentare merce su cantiere, all’occorrenza manifestando disponibilità ad aiutare nelle operazioni di carico e scarico”. Fortlan-Dibi rappresenta il 15 per cento del business di Zara Line, ma quello che conta per le famiglie imprenditoriali è ben altro. “La dif-

FortLAn-Dibi

Sede operativa principale: Ghiardo di Bibbiano (RE) Fondazione: 2010

Presidente: Ivan Brini Produzione: materiale per isolamento termico e acustico Trasporto: navettaggio e consegne assegnate a Zara Line Dipendenti: 100 Fatturato (euro): 24 milioni Sito internet: fortlan-dibi.it

l’intero traffico è gestito da Zara Line. “La vera e propria integrazione tra le due aziende - afferma D’Elia - garantisce estrema flessibilità: la competenza con cui Zara Line affronta le tante variabili ci consente di rispondere con elasticità alle richieste della clientela. Un esempio? In caso di maltempo i cantieri sono fermi: eventuali consegne in loco devono essere rimandate”. “L’approccio che condividiamo con Fortlan-Dibi - dichiara Massimiliano Ferrari si basa sulla sicurezza prima che sulla convenienza: in caso di disdette piuttosto che applicare penali l’obiettivo è

ferenza - dichiara Alessandro Mele, Direttore Generale Zara Line - sta tutta nel saper mantenere un importante equilibrio e sinergia reciproca: nel confronto tra le esperienze di due aziende così importanti nasce la capacità di risolvere problemi, un’esperienza che si rivela utile nel tempo”. Valori sui quali Delia esprime il medesimo apprezzamento: “L’acquisizione di un cliente della GDO per noi è facilitata dal fatto di avere alle spalle un player di esperienza come Zara Line: siamo più performanti perché possiamo contare sulla loro esperienza e capacità di essere flessibili”.

IL PALLET COME TRASPORTO ALTERNATIVO: ZARA LINE IN PRIMA LINEA CON PALL-EX Z ara Line grazie alla collaborazione con Pall-Ex Italia si è specializzata nel trasporto merci su pallet. L’idea e l’esigenza è quella di fornire un metodo di trasporto alternativo, proponendo i pallet come unica unità di misura. Dalla fine dell’anno 2008, Zara Line è per la provincia di Reggio Emilia “Concessionario” del Network Pall-Ex Italia, grazie al quale in tempi brevi è possibile raggiungere ogni località europea anche con un solo pallet. A gennaio 2020 Zara ha inaugurato il nuovo impianto (nella foto) totalmente

dedicato all’attività del network. Lo stabilimento è situato a San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, a pochi metri dalla sede principale di Zara e si sviluppa su 3.500 mq di cross docking. La nuova struttura dispone di otto ribalte di nuova generazione ed è operativa h 24. Zara movimenta mediamente 500600 pallet al giorno, grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie informatiche per la gestione di magazzino. Per l’attività legata al network vengono impiegate stabilmente otto persone.


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MICHELIN / LA GAMMA X MULTI ENERGY AMPLIA L’OFFERTA AUTOCARRO

I regionali non fanno compromessi DIMINUIRE CONSUMO DI CARBURANTE E EMISSIONI DI CO2 È LA MISSION DEI NUOVI MODELLI CHE ENTRANO NELLA FAMIGLIA DI PNEUMATICI DEDICATI AL TRASPORTO REGIONALE, PROMETTENDO MAGGIORE CHILOMETRAGGIO, SICUREZZA E VERSATILITÀ.

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L

GIANCALO TOSCANO MILANO

X Multi). Con il carburante, che rappresenta la seconda voce di spesa per un’azienda di autotrasporti, gli pneumatici X Multi Energy possono contribuire a ridurre i costi operativi della flotta. Altro effetto dell’efficienza la riduzione dell’impronta ambientale fino a 2,84 kg di CO2 per 100 chilometri. Gli pneumatici soddisfano le esigenze dei produttori di autocarri, soggetti al regolamento Vecto, strumento di calcolo sviluppato dalla Commissione Europea per fornire informazioni sulle emissioni di CO2 degli autocarri e che stabilisce le

soglie per la riduzione. Vecto confronta consumo di carburante e emissioni di CO2 di un intero bilico (trattore standard 4x2 con semirimorchio a tre assi), per uso regionale e lunga percorrenza e con carico di riferimento standard. Le caratteristiche prestazionali della gamma X Multi Energy riflettono i benefici derivanti da quattro tecnologie innovative brevettate da Michelin: la tecnologia Infinicoil utilizza un filo di acciaio continuo, lungo fino a 400 metri, che avvolge la strut tura del pneumatico, conferendo sta-

bilità, robustezza e resistenza per tutta la sua vita, aumentandone così il chilometraggio; la tecnologia Regenion si compone di una serie di elementi della scultura che si auto-rigenerano chilometro dopo chilometro, grazie a tecniche di stampa 3D su metallo, per offrire alti livelli di aderenza per tutta la vita del pneumatico, in qualsiasi condizione; la tecnologia Powercoil identifica una nuova generazione di cavi d’acciaio più robusti e resi più leggeri (rispetto alla gam ma precedente lo pneumatico è quindi più leggero, più resistente e

offre una resistenza al rotolamento ancora più bassa); la tecno logia Duracoil riguarda una nuova concezione della zona bassa del pneumatico, che include nylon di alta qualità e conferisce maggior robustezza della zona bas sa e ne migliora la ricostruibilità. La gamma X Multi Energy può essere riscolpita e ricostruita, come tutti gli pneumatici Michelin dedicati ai mezzi pesanti, e beneficia del la marcatura 3PMSF e M+S, offrendo un livello di a derenza molto elevato in qualsiasi condizione meteorologica.

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a gamma Michelin X Multi Energy si arricchisce di due nuovi pneumatici nella misura 315/80R22.5 particolarmente adatti per il trasporto regionale: la versione per tutte le posizioni X Multi Energy Z e quella per asse motore X Multi Energy D. Lanciata nel 2018, la gam ma Michelin X Multi Energy, nella misura 315/70R22.5, è la prima dedicata al trasporto regionale che pone l’accento sull’efficienza, migliorando i valori

legati a consumo di car burante e emissioni di CO2, offrendo al contempo elevati livelli di durata chilometrica e di sicurezza. Efficienza nei consumi combinata con lungo chilometraggio si traduce in minori costi operativi e riduzione del costo di proprietà del pneumatico. Le ultime due caratteristiche derivano dalla bassa resistenza al rotolamento del pneumatico che, da calcoli Vecto (Vehicle Energy Consumption Calculation Tool), consente di risparmiare fino a 1,1 litri di carburante ogni 100 chilometri (rispetto alla gamma

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ALTIMANI LIFT / RAFFORZATO IL NETWORK DI ASSISTENZA CON GC SPONDE CARICATRICI

Avamposto nel Nord-Ovest L’ASSISTENZA POSTVENDITA È IL TRATTO DISTINTIVO DI GC

SPONDE CARICATRICI, AZIENDA DI SETTIMO TORINESE GUIDATA DA GIULIO CERUTTI E DAL 2015 PARTNER DEL PRODUTTORE MANTOVANO E DEL SUO NETWORK. “OGGI CON

ALTIMANI LIFT ABBIAMO UN IMPORTANTE ACCORDO COMMERCIALE PER LA VENDITA IN ESCLUSIVA DI RICAMBI IN

PIEMONTE, LIGURIA, VALLE D’AOSTA E PARTE DELLA

LOMBARDIA”, DICE IL TITOLARE.

I

FABIO BASILICO

SETTIMO TORINESE

l post-vendita è sempre più strategico. Oggi nel settore dei trasporti e della logistica il principio guida che regola il rapporto tra le aziende e i loro clienti è che non si vende un prodotto ma un servizio completo che oltre al prodotto comprende un service sempre al top delle richieste degli utilizzatori finali. Da tempo, la piemontese GC Sponde caricatrici Srl ha aderito scrupolosamente a questa filosofia operativa, resa ancora più incisiva grazie all’avvio della collaborazione con Altimani Lift, player di riferimento nel mondo delle sponde che sta progressivamente ampliando il suo raggio d’azione sul mercato, costruendo tassello su tassello un network di allestitori qualificati per promuovere un prodotto di qualità e un servizio post-vendita d’eccellenza. GC Spon de, azienda con quartier generale a Settimo Torinese (un capannone di 700 mq con uffici e magazzino ricambi multimarca interni e un piazzale di circa 2.000

mq) e una solida expertise alle spalle, si è rivelata il partner ideale per estendere i qualificati servizi di assistenza in tutta l’area del NordOvest. “GC nasce nel novembre 1998 iniziando la sua attività come officina di riparazione per sponde caricatrici - dice l’Amministratore unico Giulio Cerutti - Dopo qualche anno, grazie alla collaborazione instauratasi con diverse a ziende del settore allestimenti isotermici dell’area torinese avviamo l’attività di montaggio sponde e gestione del post-vendita. Quando poi il post-vendita multimarche inizia a crescere e a rappresentare una parte sempre più consistente del nostro fatturato scegliamo di concentrarci su questo business, procedendo anche all’acquisto di una flotta di furgoni adibiti al servizio di officina mobile 24h a disposizione del cliente. Ci occupiamo anche della manutenzione delle sponde montate su veicoli adibiti al trasporto di persone diversamente abili e in questo ambito lavoriamo con diversi enti, comuni e onlus”.

La collaborazione con Altimani Lift viene avviata nel 2015. “Grazie alla proficua partnership con il produttore mantovano riusciamo ad ampliare la nostra attività comprendendo anche la commercializzazione di ricambi continua Cerutti - Oggi con Altimani Lift abbiamo un importante accordo commerciale per la vendita in esclusiva di ricambi in Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e parte della Lombardia. In pratica, in tutto il Nord-Ovest riusciamo a garantire un ampio servizio post-vendita mettendo a frutto la nostra competenza nel settore assistenziale. Possiamo contare sull’esclusiva di tutti i montaggi eseguiti presso le carrozzerie di riferimento delle sponde Altimani”. Giulio Cerutti parla con soddisfazione della collaborazione con Altimani Lift, a zienda che ha imparato ad apprezzare non solo dal punto di vista della serietà professionale ma anche per le positive relazioni umane che si sono rafforzate nel corso del tempo. “Grazie a loro è successo tutto - ammette Giulio Cerutti - Sono le persone, il

Il logo Altimani Lift service. In alto, Giulio Cerutti, primo da destra, con il team GC Sponde.

valore umano, il primo ingrediente che rende il rapporto tra le due realtà aziendale un successo. Perché non si tratta solo di un discorso di lavoro, aziendale. Nei fatti, siamo prima di tutto amici che hanno avuto la possibilità di creare cose importanti la cui riuscita è testimoniata dai numeri. Il valore umano è stato il primo stimolo che ha fatto sì che potesse nascere tutto quello che è accaduto”. Il servizio è da sempre il core business di GC Sponde. “La parte più importante viene dopo la vendita della macchina - conferma Cerutti - Il servizio è la vera chiave di differenza nel rapporto con il cliente. Non vendiamo un prodotto ma un servizio che parte dal prodotto e comprende il contratto di manutenzione e assistenza con tutto ciò che comporta. Nella collaborazione con Altimani, il cerchio si completa: GC si occupa del post-vendita e il team Altimani ci supporta non solo mettendoci a disposizione un prodotto di qualità ma anche collaborando in tutte le fasi di ottimizzazione della gestione dell’assistenza. Se la macchina Altimani è valida, lo deve essere anche l’assistenza. In più, grazie ad Altimani abbiamo uno stock di sponde in pronta consegna per i clienti in assistenza”. E non mancano le innovazione decise di concerto. “Stiamo lavorando insieme sul progetto della macchina certificata 4.0, dotata di controllo da remoto e gestionale avanzato - dice ancora l’Amministratore unico di GC Sponde - Questo progetto ci consente di procedere non solo alla definizione del costo di allestimento della sponda montata, compreso di manutenzione e controlli regolamentari, ma anche di rateizzare il costo in base alle e-

GC sponDe

Sede: Via Cascina Borniola, 42, Settimo Torinese (TO) Fondazione: 1998 Amministratore unico: Giulio Cerutti Dipendenti: 10 Attività: montaggio, assistenza, ricambi sponde caricatrici Internet: spondecaricatricicerutti.it

sigenze del singolo cliente. Il tutto si traduce nella garanzia di avere una gestione efficiente e ottimizzato lungo tutto il ciclo di vita della macchina, ovvero massima operatività e riduzione dei fermi macchina, costosissimi per il cliente. Il progetto su cui stiamo lavorando è particolarmente interessante per i noleggiatori e le grandi flotte”. Giulio Cerutti rivendica con orgoglio l’identità della sua azienda: “Siamo una delle poche società che operano esclu sivamente nel settore sponde caricatrici. Non abbiamo mai diversificato e non abbiamo mai fatto altro, cercando di rimanere in questo settore e di migliorare costantemente l’assistenza, il nostro core business”. I clienti che si affidano alle mani esperte dei professionisti di GC Sponde sono variegati: “Lavoriamo con enti e onlus, noleggiatori, grandi aziende di trasporto spiega Cerutti - Negli anni abbiamo profondamente cambiato il nostro sistema di lavoro: prima era il cliente che veniva in officina per richiedere la riparazione, oggi siamo noi che andiamo da lui a proporre contratti di manutenzione che gestiamo in modo completo ed efficiente. Il primo elemento da tenere in considerazione è l’essere in regola con tutte le direttive e le normative concernenti la manutenzione del mezzo; il secondo è considerare come

fondamentale che l’assistenza pianificata segua passo per passo la macchina nel suo intero ciclo di utilizzo, perché ciò si traduce in un notevole risparmio di soldi. Le aziende clienti hanno afferrato questo fondamentale concetto. Non è un caso che anche nelle difficoltà connesse con la pandemia abbiamo quasi triplicato i contratti di manutenzione. Le aziende si sono rese conto che facendosi gestire la macchina da noi non hanno più nessun problema”. La crescita di GC Sponde prosegue di anno in anno. Dal 2016 al 2018 il fatturato è triplicato, viene rinnovata la sede operativa di Settimo Torinese e aumenta il personale, che oggi conta su una decina di persone. Nel 2018, sempre in collaborazione con Altimani, vengono implementati nuovi contratti di manutenzione annuali e contratti di estensione delle garanzie sulle sponde. “Il mercato sta crescendo grazie al servizio che vendiamo e alla soddisfazione dei clienti, vecchi e nuovi - conclude Giulio Cerutti Nei primi 3 mesi del 2021 abbiamo registrato numeri veramente eccezionali. Certo, nel 2020 segnato dall’emergenza Covid abbiamo sostanzialmente confermato i risultati del 2019 ma nel solo primo tri mestre del 2021 abbiamo consuntivato circa il 40 per cento in più dello stesso periodo del 2020”.


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TIP TRAILER / INTERVISTA A VALERIA VIGGIANO, RESPONSABILE FINANCE PER L’ITALIA

Noleggio, i vantaggi sono anche finanziari “FINO A QUALCHE ANNO FA - DICE VALERIA VIGGIANO - IL NOLEGGIO ERA UNA SOLUZIONE PRINCIPALMENTE RICERCATA DALLE AZIENDE MEDIO-PICCOLE OGGI, LA SITUAZIONE È BEN DIVERSA E ANCHE LE GRANDI AZIENDE CON FLOTTE IMPONENTI HANNO CAPITO CHE IL NOLEGGIO È UNA VALIDA SOLUZIONE COMPLEMENTARE ALL’ACQUISTO DEL VEICOLO DI PROPRIETÀ. NON È UN CASO CHE TIP ITALIA ANNOVERI TRA I SUOI CLIENTI LE PRIME VENTI AZIENDE PER IMPORTANZA NEL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA”.

CHE AVEVANO DIFFICOLTÀ AD ACCEDERE AI CONSUETI CANALI DI FINANZIAMENTO.

È

FABIO BASILICO MILANO

ormai assodato che TIP Trailer è un partner qualificato delle aziende di trasporto e logistica per la fornitura di servizi completi che ruotano attorno al noleggio di semirimorchi allargandosi all’operatività nel campo della manutenzione e dell’assistenza e nel settore altrettanto strategico della gestione del credito finanziario. In quest’ultimo campo, la multinazionale ha fatto passi da gigante e l’Italia è uno dei Paesi dove si riscontra la mag giore espansione e il conseguente successo delle soluzioni pensate e messe in cam po per supportare i clienti che si rivolgono al noleggio dei semirimorchi consapevoli dei suoi indubbi vantaggi. Ne parliamo con Valeria Viggiano, Responsabile Finance per l’Italia di TIP Trailer. Laurea in Economia aziendale, Valeria Viggiano ha accumulato una solida esperienza nel campo automotive. Dal 2009 è in TIP Italia, azienda fortemente dinamica che le ha permesso di mettere a frutto le sue competenze offrendole nel contempo l’opportunità di valorizzarle al meglio.

tenendo in cambio la possibilità di concentrarsi sul proprio business”. “I vantaggi del noleggio - prosegue Valeria Viggiano - sono molteplici. Innanzitutto il noleggio permette di avere subito a disposizione un veicolo da utilizzare per esempio per commesse last minute. Il risultato è che l’azienda può aumentare il fatturato. Inoltre, sono mes si a disposizione dei clien ti veicoli sempre nuovi e perfettamente rispondenti alle specifiche esigenze operative. TIP è in grado di acquistare veicoli prodotti dai produttori di trailer e semitrailer in base alle specifiche richieste del cliente, a cui vengono poi noleggiati con l’allestimento completo e quindi utilizzati per impieghi specializzati come può essere la raccolta

rifiuti, il trasporto con cisterne, il veicolo isotermico per il trasporto a temperatura controllato e via dicendo. Oggi la flotta TIP conta su 3.200 veicoli”. NO RISCHI A LUNGO TERMINE

Dal punto di vista strettamente finanziario, il noleggio non prevede un ingente esborso di liquidità consentendo di indirizzare preziose risorse al business aziendale, cioè il trasporto e la logistica. “Inoltre - dice ancora Viaggiano - non genera rischi a lungo termine come il leasing, per esempio di revoca della linea di credito o di preclusione all’accesso ad altre forme di finanziamento in ca so d’insolvenza”. TIP propone contratti di noleggio

CRESCITA CONTINUA

“TIP Italia è un’azienda che ha saputo crescere costantemente - esordisce la manager - Se nel 2009, l’anno in cui sono arrivata, contavamo 9 dipendenti e un fatturato di 5 milioni di euro, oggi siamo in oltre 70 e il fatturato è quintuplicato”. Merito dell’impegno degli uomini e delle donne dell’organizzazione ma anche della favorevole congiuntura che ha consentito al noleggio di diventare un’alternativa strategica all’interno della complessa gestione delle aziende di trasporto e logistica. “Fino a qualche anno fa - continua Vig giano - il noleggio era una soluzione principalmente ricercata dalle aziende medio-piccole che avevano difficoltà ad accedere ai consueti canali di finanziamento. Oggi, la situazione è ben diversa e an che le grandi aziende con flotte imponenti hanno capito che il noleggio è una valida soluzione complementare al l’acquisto del veicolo di proprietà. Non è un caso che TIP Italia annoveri tra i suoi clienti le prime 20 aziende per importanza nel settore trasporti e logistica. La tendenza in atto è chiara: le aziende vogliono delegare a partner specializzati la gestione veicolare, ot-

di breve, medio e lungo termine. Una flessibilità che risponde in modo performante alle mutevoli esigenze del mercato e delle aziende protagoniste. “I contratti che vanno per la maggiore sono quelli che hanno una durata di 36 mesi - spiega Valeria Viggiano - Sui criteri per accedere al noleggio, la valutazione di TIP si distingue da quella effettuata da società di leasing e istituti bancari. Grazie alla partnership con l’agenzia Cerved, grup po con sede centrale a San Donato Milanese che o pe ra come agenzia di informazioni commerciali valutando la solvibilità e il merito cre ditizio delle imprese, abbiamo a disposizione report precisi contenenti le informazioni aziendali pertinenti su ciascun potenziale cliente

- dalla forma giuridica all’attività svolta, ai bilanci e altro ancora - e rating dettagliati. Sono informazioni di partenza per l’istruttoria che viene svolta in seguito. Non ci fermiamo solo ai numeri ma andiamo oltre, mettendo in cam po un’accurata “Know Your Customer” policy per conoscere caratteristiche e potenziale di ogni cliente. Non agiamo solo con informazioni quantitative ma anche qualitative. In questo sono preziose le informazioni che ci forniscono i partner locali, che conoscono il territorio e le aziende che in esso operano. Per noi è importante anche lo storico pagamenti dei clienti che da tempo usufruiscono dei servizi TIP. Se ci troviamo di fron te a un’azienda che da anni collabora con noi e ha sem pre rispettato i termini contrattuali, tendiamo a favorirla, per esempio con un aumento della linea di credito, anche se il rating si è improvvisamente deteriorato. La fiducia è fondamentale nel creare rapporti solidi e trasparenti con i nostri clienti. L’accurato lavoro di analisi sulle a ziende clienti ci permette di tenere sotto controllo la situazione del credito, a garanzia non solo di TIP ma anche del la stessa azienda che usufruisce dei nostri servizi. A tutt’oggi TIP Italia registra pochissimi casi d’insolvenza”. SOLUZIONE STRATEGICA

Valeria Viggiano, Responsabile Finance per l’Italia di TIP Trailer.

Da alcuni anni è palese la tendenza delle grandi flotte non considerare più la proprietà dei mezzi come unica soluzione gestionale. “Il noleggio è diventato strategico - ribadisce Valeria Viggiano Il vantaggio ottenuto dall’investire una certa liquidità è maggiore del costo del contratto di noleggio. Nell’ambito della gestione di una flotta, il noleggio è diventato un as set complementare alla proprietà o alle soluzioni leasing”. La customer policy di TIP prevede l’adozione di soluzioni flessibili che vadano incontro alle esigenze del clien te. Dice Viggiano: “È parte integrante della nostra offerta di servizi anche la pratica dell’acquisto di veicoli di proprietà della flotta dell’a zienda cliente a cui quegli stessi veicoli vengono poi contemporaneamente rinoleggiati con contratti a lungo termine. Così, il cliente ha la disponibilità di liquidità ottenuta dalla vendita e nel contempo non perde la disponibilità dei mezzi che restano sempre nella sede aziendale”. TIP è anche

molto attiva nell’ambito dei veicoli usati: “il remarketing dei veicoli di seconda mano specifica la manager - è sempre più presente sia in Italia sia all’estero. Bisogna infatti tener conto che nell’attuale situazione di mercato, anche in seguito alle difficoltà scaturite dalla crisi Covid-19, i produttori di trailer e semitrailer hanno allungato i tempi di consegna dei veicoli con il risultato che è esploso l’usato, andato a sopperire la mancata disponibilità immediata del nuovo”. PROFITTABILITÀ IN AUMENTO

Nel 2020, nonostante l’emergenza pandemica che ha pesantemente condizionato l’andamento economico di molte aziende, TIP Italia ha aumentato il fatturato del 3,2 per cento rispetto al 2019. “La profittabilità TIP è stata aumentata grazie alla razionalizzazione dei costi, soprattutto quelli relativi alla manutenzione dei mezzi della flotta - afferma Viggiano - Oltre all’aumento del fatturato nel 2020, registriamo ottimi risultati nel primo trimestre 2021 e stimiamo per l’intero anno un andamento molto positivo e ulteriormente in crescita. TIP sta procedendo all’assunzione di nuovo personale e ad allargare la rete delle officine di proprietà: nel 2020 è stata aggiunta l’officina di Fontevivo, in provincia di Parma, e nel 2021 prevediamo di aggregarne altre. TIP ha programmato ingenti investimenti sia nell’ampliamento del parco mezzi che nelle officine di proprietà. Oggi TIP Italia dispone di quattro officine della rete diretta: due a Est e a Ovest di Milano (una a Liscate e l’altra a Fagnano O lo na), una al confine tra Lombardia, Piemonte ed Emilia, a Castelnuovo Scrivia, e la quar ta appunto a Fontevivo. Oltre a queste 4 officine di proprietà, la rete TIP in Italia può contare su più di 100 officine partner sparse su tutto il territorio”. TIP è anche particolarmente attenta ai processi di digitalizzazione. “Disponiamo di un avanzato programma che ci consente di tracciare tutte le procedure per l’attivazione e l’approvazione dei contratti - conclude Valeria Viggiano -Infine, dalla scorso dicembre è stato implementato un nuovo programma per l’attivazione e l’approvazione dei contratti stipulati dalle officine di proprietà sui servizi di manutenzione; una procedura che riduce di molto i tempi per la normale istruttoria”.


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EUROMASTER / ECCELLENZA DELL’ASSISTENZA A 360 GRADI CON LENTISCO GOMME

Dove c’è un veicolo gommato STORICO CENTRO DI ASSISTENZA PNEUMATICI E OFFICINA MECCANICA PER PRIVATI E AZIENDE,

LENTISCO GOMME HA ADERITO NEL 2015 AL NETWORK

EUROMASTER, DIVENTANDONE DA SUBITO UN VALIDO PUNTO DI RIFERIMENTO.

LA

SOCIETÀ ROMANA È CENTRO D’AVANGUARDIA DI EIA

(EUROMASTER INTERNATIONAL ASSISTANCE), LA NUOVA FORMULA EROGATA DALLA RETE

EUROMASTER PER L’ASSISTENZA SU

F

FABIO BASILICO ROMA

ranco Pisanelli, Amministratore unico della romana Lentisco Gomme Srl, lo dice in modo chiaro fin dalle prime battute dell’intervista: “Serviamo tutto ciò che si muove su gomma, dai piccoli carrelli alle moto, all’automobile, al van, al truck fino all’autobus”. Sto rico centro di assistenza pneumatici e officina meccanica per privati e aziende, fon data a Roma nel 1968, Lentisco Gomme ha aderito nel 2015 al network Euromaster, all’interno del quale ha avuto la preziosa occasione di mettere a frutto la sua lunga e solida esperienza nell’assistenza pneumatici. Con sede centrale in zona Ponte Galeria (2.000 mq in Via Portuense 1499 E) e un’altra sede operativa di 3.000 mq a Monterotondo (RM), Lentisco si presenta al pubblico come centro specializzato nella vendita, montaggio e assistenza si tutti i veicoli gommati. “La società è nata per iniziativa di Angiolino Lentisco e negli anni si è costruita una solida reputazione nell’area ro mana e laziale - racconta Franco Pisanelli - Io sono entrato in società nel 2005 rilevandola ma mantenendo il no me datogli dal fondatore perché ero pienamente consapevole del valore professionale associato a Lentisco. Ci occupiamo di ogni tipologia di veicolo fornendo il pneumatico giusto per ogni impiego, da quelli piccoli per i carrelli della movimentazione merci a quelli per moto, auto, van, truck e bus, passando per rimorchi, semirimorchi, pale gommate, dumper, mezzi per movimento terra e settore agricolo. L’area di riferimento storica è Roma con tutta la provincia e l’intera Regione Lazio, ma in pratica svolgia-

STRADA DEI VEICOLI PESANTI. mo la nostra attività su tutto il territorio nazionale, andando a servire le flotte di clienti che operano in lungo e in largo nella Penisola”. Da sei anni parte integrante del network Euromaster, Lentisco Gomme ha fin dall’inizio aderito con entusiasmo e voglia di fare alle opportunità offerte dalla Rete internazionale leader in Europa per la fornitura di servizi le gati al pneumatico e alla ma nutenzione veicoli. “Dal 2015 a oggi abbiamo consolidato la nostra partnership con Euromaster, devo dire con reciproca soddisfazione - dice ancora Pisanelli - Grazie a Euromaster abbiamo tra l’altro la possibilità di seguire clienti flottisti mettendo a loro disposizione servizi di primo piano. L’azienda tratta

soltanto i migliori marchi di pneumatici e servizi veicoli e tutti i nostri tecnici seguono una formazione continua, per essere sempre aggiornati in merito alle novità tecnologiche del settore automotive. Le esigente dei clienti, privati e aziende, sono da sempre al centro del servizio fornito da Lentisco Gomme, nell’ottica di soddisfare chi si affida al centro pneumatici per i propri veicoli, rispettando elevati standard qualitativi”. L’incontro con Euromaster non è dunque causale, ma risponde a una precisa garanzia di professionalità e di continuità operativa da parte di Lentisco Gomme. “Io e il mio socio Domenico Masi veniamo entrambi dal mondo Michelin - precisa Franco Pisanelli - Siamo due ex dipen-

denti. Quando il produttore francese ha creato Euromaster è stato naturale sposarne la filosofia operativa. La rete Euromaster è la più performante sul mercato e il fatto di essere in tanti a costituire l’anima del network ci consente di garantire una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. Riusciamo a dare risposte a 360 gradi a tutti gli u tenti. Seguendo con attenzione le flotte siamo in grado di assecondare le loro esigenze, incentrate sul prodotto eccezionale, sul servizio veloce e su dati precisi e puntuali. Inoltre, oggi le flotte vogliono poter contare su un unico interlocutore di riferimento in grado di erogare un servizio uniforme su tutto il territorio. Ed Euromaster in questo riesce benissimo”.

Molto attiva anche nel soccorso su strada, grazie a una flotta di 4 furgoni allestiti come officina mobile, Lentisco Gomme è un centro d’avanguardia di EIA (Euromaster International Assistance), la nuova formula erogata dalla rete Euromaster per l’assistenza su strada. EIA rappresenta il top della proposta di assistenza Euromaster dedicata alle aziende di trasporto che hanno sempre più bisogno di delegare la gestione dei veicoli e, nel delegare, di aumentare la produttività della flotta riducendo al minimo il fermo dei mezzi. Da questo punto di vista EIA è la soluzione più veloce e efficace, che permette di ripartire nel più breve tempo possibile. Con EIA, Euromaster si pone sul mercato con l’obiettivo di affermarsi come punto di riferimento unico per le flotte, in tema di assistenza stradale. “EIA è una proposta nata da poco ma fondata su basi espe rienziale di lunga data ammette Pisanelli - È un ottima risposta alle problematiche connesse con il fermo macchina aziendale. EIA garantisce una risposta efficace e siamo contenti di poter dare il nostro contributo. Anche in termini economici, la formula è in grado di assecondare le esigenze dei trasportatori in termini di costi chiari e competitivi e tariffe adeguate”. Ricorrere a EIA è sempli-

ce: utilizzando un numero dedicato il cliente contatta il customer care e avvia l’iter: i consulenti Euromaster ricevono la richiesta di soccorso e curano l’intero processo, dalla richiesta alla fatturazione, identificano e incaricano un centro di servizio, comunicano continuamente con il driver committente, aggiornandolo sullo stato di avanzamento del soccorso e rassicurandolo fino al buon esito dell’iter. Sono preparati a monitorare l’andamento del soccorso del centro incaricato fino alla ripartenza del mezzo, con la quale si chiude la procedura, facendosi garanti a cospetto della flotta che tutto andrà per il meglio. Lentisco Gomme è uno di questi centri, dove lavorano operatori specializzati, che conoscano il mondo autocarro e il mondo delle flotte con tutte le loro esigenze in tema di assistenza. Operatori che forniscono assistenza nel più breve tempo possibile, limitando al massimo il dannosissimo fermo macchina. “In futuro non potrà che intensificarsi la già solida collaborazione con Euromaster conclude Franco Pisanelli Del resto, l’anno scorso abbiamo firmato il rinnovo del contratto, consapevoli del valore del network e di EIA. Ci crediamo e siamo contenti dei risultati che stiamo ottenendo”.

LentisCo GoMMe

Franco Pisanelli, al timone di Lentisco Gomme con Domenico Masi. In alto, la sede romana.

Sedi: Via Portuense, 1499 E - Roma Via Archimede, 2 - Monterotondo (RM) Fondazione: 1968 Fondatore: Angiolino Lentisco Amministratore unico: Franco Pisanelli Attività: centro assistenza pneumatici e officina meccanica Dipendenti: 16 Fatturato: oltre 4 milioni di euro (2020) Internet: lentiscogomme.it


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CONTINENTAL / ECCO LA SOLUZIONE PER LE FLOTTE CHE TRASPORTANO

Un contratto per avere il meglio C

ATTIVA DA OLTRE 40 ANNI CONTI360° SOLUTIONS OFFRE OGGI SOTTO IL SUO NOME DIVERSE TIPOLOGIE DI SERVIZI E SOLUZIONI DIGITALI. A INIZIARE DALLA MANUTENZIONE PREDITTIVA, PER LA QUALE IL GRUPPO UTILIZZA UN APPROCCIO SEMPRE PIÙ DATA-DRIVEN, ELEMENTO CHIAVE DELL’INNOVAZIONE SECONDO I PARAMETRI DI LOGISTICA 4.0. E LA SOSTENIBILITÀ ALLA BASE DI UNA GESTIONE EFFICACE DEGLI PNEUMATICI.

VALENTINA MASSA MILANO

ontinental ha riunito l’intera gamma di servizi per le flotte sotto il cappello di Conti360° Solutions per rispondere alle nuove esigenze dei clienti e ai cambiamenti del mercato. L’unione strategica dei servizi aiuterà il settore dei trasporti ad affrontare con successo la sempre maggiore richiesta di digitalizzazione e sostenibilità nel mondo della logistica. Sono tutte misure che fanno parte del programma strategico Vision 2030 presentato da Continental lo scorso dicembre: il brand sta sistematicamente evolvendo da produttore di pneumatici e fornitore di servizi a punto di riferimento per soluzioni integrate. In futuro i servizi per le flotte saranno compresi in un pacchetto globale: i contratti Con ti360° Solutions comprendono sia soluzioni digitali come ContiConnect e ContiPressureCheck, sia ContiLifeCycle, con i servizi di ricostruzione e gestione delle carcasse ContiRe e ContiTread. “Inserendo ContiLifeCycle nei nostri contratti Conti360° Solutions - afferma Ralf Benack, direttore del dipartimento Fleet EMEA - miriamo a spostare l’attenzione su una maggiore sostenibilità nel mondo delle flotte”. Una nuova immagine e un nuovo logo aiuteranno ad attirare l’attenzione dei clienti sulla

Ralf Benack, direttore del dipartimento Fleet EMEA di Continental.

riorganizzazione dei servizi. L’area Conti360° vanta oltre 40 anni di esperienza nei servizi per le flotte. Il servizio a livello europeo di assistenza pneumatici in caso di guasto iniziò a venire erogato nel 1978 e da allora, Conti360° Solutions si è affermata come un partner affidabile e specializzato nel trovare soluzioni a

tutto tondo. Disponibile in più di 25 Paesi, Continental offre ai propri clienti una sicurezza in termini di pianificazione dei costi, grazie a prezzi predefiniti di servizi e di pneumatici, e fornisce loro un servizio specializzato attraverso una rete di oltre 7.000 partner. “Abbiamo come clienti un

gran numero di flotte leader internazionali che hanno riposto la loro fiducia nelle soluzioni Continental per molti anni e questa fiducia è stata premiata”, aggiunge Benack. Quest’ultima riorganizzazione riunisce servizi e prodotti in un pacchetto ancora più coerente. “Quello che stiamo facendo è sfruttare le sinergie

nate dalla stretta collaborazione con i colleghi del comparto Automotive, al fine di accrescere continuamente il know-how all’interno del nostro portfolio.” Continental può così offrire al settore dei trasporti una soluzione professionale che consente una gestione efficiente della flotta con un accento sulla sostenibilità, grazie all’uso di pneumatici che riducono il consumo di carburante, alla ricostruzione della carcassa e a un monitoraggio digitale degli pneumatici. Continental offre già a molte flotte contratti basati sul chilometraggio e un’ampia gamma di servizi per pneumatici Conti360° Solutions. A questo si aggiungono gli pneumatici intelligenti, che utilizzano sensori e software per monitorare costantemente le loro condizioni. Lavorando con flotte selezionate di clienti, Continental ha già evidenziato il valore aggiunto dato dalla connettività tra gli pneumatici, dai sensori, dati di telemetria, algoritmi e cloud. “Le soluzioni digitali intelligenti fanno sì che, in futuro, la manutenzione e la sostituzione degli pneumatici vengano eseguite nel momento giusto - spiega Benack - Ciò consente ai clienti di alzare in modo significativo i livelli di sicurezza e di produttività delle loro flotte, riducendo allo stesso tempo i costi”. Continental sta attuando un programma sistematico di in-

vestimenti nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, materiali alternativi e processi di produzione ecocompatibili. “Il nostro obiettivo è offrire ai clienti uno “pneumatico del futuro” più efficiente dal punto di vista energetico e più rispettoso dell’ambiente durante tutto il ciclo di produzione, nella fase di utilizzo e di ricostruzione - aggiunge Benack. - Il nostro obiettivo entro il 2050 è produrre pneumatici con materiali 100 per cento sostenibili”. Oltre ad essere fornitore di pneumatici premium, Continental si propone anche come un valido partner professionale per sviluppare insieme ai suoi clienti nel settore delle flotte importanti soluzioni per il futuro. Entro il 2030, in qua lità di uno dei maggiori fornitori al mondo di componentistica, elettronica, sensori e software automotive, il Gruppo punta a diventare leader di mercato nelle soluzioni digitali service-based. L’integrazione di soluzioni di monitoraggio digitale degli pneumatici nei contratti Conti360° Solutions rappresenta un passo logico ulteriore verso una maggiore digitalizzazione del settore dei trasporti. “Con il costante sviluppo della sensoristica, l’espansione del portfolio di elettronica e software e il miglioramento dei servizi digitali, stiamo costruendo basi solide per il futuro della nostra gamma di servizi Con ti360° Solutions” conclude Benack.

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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it

Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39 039 493101 - info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri cristina.altieri@vegaeditrice.it Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39 039 493101 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani Print srl, Brezzo di Bedero (VA)

Continental offre al settore dei trasporti una soluzione professionale per la gestione efficiente della flotta con focus sulla sostenibilità.

Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Iscrizione al ROC: N. 35164 Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Monte dei Paschi di Siena - Agenzia 5 Milano; Codice IBAN: IT 51 K 01030 01605 000000212676 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).


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PNEUMATICI / CRESCITA CONTINUA DI UN NETWORK NATO PER SERVIRE I TRASPORTATORI

La vocazione di Rigomma

L

MAX CAMPANELLA MARGHERA

a crescita di Rigomma è stata costante. Nata nel 1952, anno dopo anno la sua formula di azienda fondata da trasportatori e “amica” dei trasportatori è sta ta apprezzata, fino a portare alle attuali dimensioni: 240 dipendenti, un giro d’affari annuale di 50 milioni, un net work di 17 officine. Un dinamismo che continua, con il booster che deriva dalla giovanissima età media (37 an ni), unita al valore che i giovani del management assegnano alle persone con esperienza: “Gianni e Berto insieme hanno maturato 110 anni di lavoro da noi: un patrimonio inestimabile”. Sono le parole con cui Francesco Levorato, 37 anni, Amministratore delegato dal 2016, ci presenta i due storici dipendenti dimostrando, nei fatti, che il concetto di azienda “familiare” in Rigomma resta, intatto, quello voluto dal nonno Giuseppe. Il busto del fondatore lo troviamo all’ingresso dell’headquarter a Marghera, a pochi passi dalla laguna di Venezia. È qui che, nel 1938, Giuseppe Levorato comincia la sua attività con il primo camion per trasporto gas, gettando le basi di quella che è oggi la Levorato Marcevaggi: un’impresa con 400 veicoli specializzata nel trasporto di gas tecnici, ossigeno, metano liquido e merci pericolose. Ed è sempre Giuseppe che, nel 1952, fonda Ri.Gom.Ma. (Ricostruzione Gomme Marghera) Srl, come player fornitore della sua azienda di trasporto ma anche come ramo di business, fornendo pneumatici e relativi servizi ai trasportatori veneziani. Negli Anni Novanta è il figlio Stefano, oggi Amministratore delegato Levorato Marcevaggi, a dare un forte impulso all’attività di ricostruzione: nati come trasportatori, i Levorato sanno quali sono le esigenze di chi tutti i giorni è al volante. “È stata proprio l’appartenenza alla cultura del camion a fare la differenza, portando Rigomma a fare scelte decisamente pionieristiche, quale l’assistenza inloco a casa del clien te”, spiega Francesco Levorato. Una laurea in Economia all’Università Cattolica e un master formativo in Ge-

È IL 1938 QUANDO GIUSEPPE LEVORATO GETTA LE BASI DI QUELLA CHE, OGGI, È LEVORATO MARCEVAGGI, SINONIMO DI TRASPORTO GAS. NEL 1952 L’INTUIZIONE: RISPONDERE ALLE PROPRIE ESIGENZE E A QUELLE DEI COLLEGHI VENEZIANI CON UN’ATTIVITÀ NEGLI PNEUMATICI. A DISTANZA DI QUASI SETTE DECENNI, È LA TERZA GENERAZIONE A TRAINARE RIGOMMA VERSO NUOVE SFIDE IMPRENDITORIALI, UNENDO TRADIZIONE E VOGLIA DI FARE A UNA NATURALE PREDISPOSIZIONE PER LE NUOVE TECNOLOGIE.

stione d’impresa, il giovane numero uno ha maturato la sua esperienza sul campo: a 12 anni monta la sua prima gomma, trascorrendo i periodi estivi in azienda, per poi conoscere gradualmente ogni reparto, ogni ramo d’attività. È lui ad accompagnarci alla scoperta del mondo Rigomma: dall’arrivo delle

carcasse alla loro selezione fino a tutto il processo di ricostruzione a freddo, Levorato conosce ogni passaggio nei dettagli e, soprattutto, di ogni dipendente conosce competenza e punti di forza: “Il lavoro di squadra è fondamentale affinché si arrivi a realizzare un prodotto sicuro, perfetto: ogni persona è decisiva in Rigomma e

Francesco Levorato, Amministratore delegato Rigomma.

ciascuno ha le giuste competenze per assicurare che il prodotto finale corrisponda alle caratteristiche richieste dal cliente finale”. Nel 1996, con l’apertura del negozio di Noale, ha inizio la graduale trasformazione di Rigomma in network: nel 1999 arriva Udine e, proseguendo la lenta ma costante progres-

sione, si arriva ai numeri di oggi, con la copertura di Veneto, Lombardia, FriuliVenezia Giulia, TrentinoAlto Adige e Emilia-Romagna. Nel 2020 la rete Rigomma ha servito oltre 7mila aziende di trasporto, merci e persone, in tutta Italia, dalle grandi flotte - che usufruiscono dei suoi servizi nei vari hub dislocati sul territorio - al padroncino, con massima attenzione alle attività di manutenzione, che hanno il loro baluardo nelle 50 motrici allestite officina, con tutti gli attrezzi necessari, per il servizio h 24. “La nostra formula - dichiara l’Amministratore delegato - è apprezzata dai trasportatori, che ci considerano partner: i servizi offerti sono costruiti sulla base delle loro necessità. Anno dopo anno individuiamo spazi e opportunità di crescita con nuove aperture. La strategia è sviluppare la rete in zone strategiche sul piano logistico: i negozi Rigomma sono tutti in prossimità di svincoli autostradali e in zone industriali”. Due anni fa la “bandierina” su Cesena, officina che rappresenta l’avamposto di Rigomma verso Sud. “Lo sviluppo - prosegue Levorato avviene sulla base non di un piano industriale, ma di dinamiche naturali: molto dipende dalle persone con cui entriamo in contatto, dalla loro conoscenza del territorio”. Una vocazione, il servizio al trasporto, che non si è spenta nell’anno della pandemia, anzi. “Esprimendo al massimo il dna di Rigomma - conclude Levorato - siamo sempre stati operativi, in sicurezza, anche se ciò risultava antieconomico. Uomini e donne di Rigomma hanno o no rato l’impegno verso i trasportatori, con lo spirito di non sottrarsi dal dare il proprio contributo a un settore che, nei mesi difficili, ha tenuto in piedi l’Italia”.

riGoMMA

Sede operativa principale: Marghera (VE) Fondazione: 1952 Amministratore delegato: Francesco Levorato Attività: Assistenza e ricostruzione pneumatici Dipendenti: 240 Fatturato (euro): 50 milioni Sito internet: rigomma.it

DALLE LINEE DI MARGHERA ESCONO PNEUMATICI CON IL MARCHIO RIGOMMA

UN’AMPIA GAMMA DI SERVIZI: DALL’ASSISTENZA ALLA RICOSTRUZIONE ALL’ALTA SARTORIA A mpio il ventaglio di servizi offerti. Tra questi Rigomma Assistance, servizio di gestione dei soccorsi stradali per pneumatici e meccanica, attivo h 24 in tutta Europa. “Attraverso la nostra rete e altri gommisti partner continua Levorato - effettuiamo 4mila soccorsi l’anno”. Poi c’è la ricostruzione, business originario di Rigomma, che effettua sempre con la sua forte vocazione al trasportatore. “Ci mettiamo la faccia sulla qualità del prodotto: le carcasse - spiega l’Amministratore delegato - attraversano un percorso di se lezione, vengono scelte quelle adatte alla rico-

struzione e su ogni gomma è riportato il nostro marchio”. Frutto di partnership solide, gli pneumatici distribuiti arrivano da Continental, Bridgestone e Michelin. “La scelta - precisa Levorato si basa su concetti chiari: diamo ai clienti i prodotti migliori in termini di costo al chilometro e ricostruibilità”. Questo ha portato Rigomma a stringere partnership con i tre produttori, dalla co-gestione di flotte al supporto nei soccorsi stradali e, in qualche caso, a effettuare la ricostruzione con disegni, fasce e mescole del produttore.

Alta Sartoria è la divisione che si occupa di gestione pneumatici con manutenzione predittiva: attraverso software e applicazioni sviluppati da Rigomma, il trasportatore riceve tutta una serie d’informazioni per assicurarsi la massima performance dagli pneumatici. “Efficienza, trasparenza e personalizzazione - afferma Levorato -è quanto garantiamo al cliente con questo servizio: il trasportatore riceve report dettagliati e personalizzati su misura. Da questi deriva la consapevolezza che, ottimizzando pneumatici di qualità, con le giuste inversioni, allineamento e gonfiaggi controlla-

ti (sin dalla nascita del camion) abbatte consumi e costi di manutenzione e aumenta la sicurezza per sé e per la collettività”. Levorato e il suo giovane team puntano molto, nel futuro, sul trend del pneumatico ricostruito. “La sensibilità ecologica - sostiene Levorato, che è anche componente del board dell’Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) - e l’aumento dei prezzi dei pneumatici nuovi stanno portando, soprattutto le aziende medio-grandi, alla scelta di pneumatici ricostruiti: siamo agli albori di un periodo di forte rilancio di questo segmento”.


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VOITH TURBO / CON VR FLUID PLUS GAMMA LUBRIFICANTI SEMPRE PIÙ ALL’AVANGUARDIA

Versatilità senza confini

S

FABIO BASILICO REGGIO EMILIA

empre più specializzata. Sempre più all’avanguardia. La ricerca Voith Turbo in materia di lubrificanti prosegue seguendo scrupolosamente un preciso principio guida: non si tratta di semplici lubrificanti ma di veri e propri fluidi di lavoro che svolgono diverse importanti funzioni per il corretto e proficuo funzionamento di componenti ad alta tecnologia. Voith Turbo propone sul mercato una gamma completa di fluidi di lavoro specifici per trasmissioni automatiche DIWA e Retarder. Lubrificanti che testimoniano al meglio lo stato dell’arte della ricerca e dello sviluppo dello specialista tedesco, riconosciuto dalla clientela per gli standard qualitativi di altissimo livello nella progettazione e produzione dei suoi componenti. Come VR Fluid Plus, lubrificante di Classe C sviluppato appositamente per i Retarder Voith e caratterizzato da significativi elementi migliorativi rispetto al suo predecessore VR Fluid Blu S5. “VR Fluid Plus è uno speciale lubrificante interamente sintetico espressamente studiato per i nostri Retarder - conferma Mariaelena Rinaldi, Director Mobility Division di Voith Turbo Italia Non dimentichiamoci che il lubrificante riveste un’importanza fondamentale per i Retarder Voith. Tutta l’energia frenante viene trasferita all’olio, sottoposto quindi a fortissimi stress meccanici e termici. I frequenti cicli di riscaldamento logorano il fluido e diventa quindi basilare la sua resistenza e stabilità per garantire ottimali prestazioni per tutta la durata del servizio. VR Fluid Plus contribuisce in modo sostanziale a preservare e garantire le eccezionali prestazioni dei Retarder Voith”. Voith Turbo è specialista nella trasmissione di potenza per via idrodinamica, pertanto i fluidi, coerentemente con i componenti meccanici, sfruttano al meglio i principi e le caratteristiche idrodinamiche dei fluidi . L’azienda sviluppa e costruisce com-

CHE SI TRATTI DI Rete Partner Voith

TRASMISSIONI AUTOMATICHE

DIWA

O DI RETARDER, VOITH

TURBO METTE A DISPOSIZIONE DEGLI UTILIZZATORI FINALI UNA GAMMA DI FLUIDI DI LAVORO CHE SVOLGONO IMPORTANTI FUNZIONI PER IL CORRETTO E PROFICUO FUNZIONAMENTO DI COMPONENTI AD ALTA TECNOLOGIA.

ULTIMO

SVILUPPO DI CASA

VOITH È IL LUBRIFICANTE SPECIFICO PER

RETARDER VOITH VR FLUID PLUS.

ponenti dalle elevate prestazioni specifiche. È quindi fondamentale che anche il fluido sia in grado di garantire determinate specifiche al fine di garantire il massimo sia in termini di prestazioni che di affidabilità. Il mantenimento di questi coefficienti incide in modo considerevole sull’efficienza dei costi di esercizio complessivi del veicolo. Gli elementi qualificanti del VR Fluid Plus che lo distinguono nettamente dal predecessore sono: aumento della compatibilità con le guarnizioni specifiche dei prodotti Voith che comporta una maggior durata del componente stesso; viscosità ancora più stabile al variare delle temperature, con conseguente prestazioni più costante del rallentatore nelle varie condizioni di esercizio; eccezionale protezione alla corrosione dei componenti interni. Se la mission di

Voith Turbo è conquistare la fiducia dei clienti con servizi tecnicamente evoluti e qualificati in grado di apportare vantaggi e co nomici e gestionali alla flot ta, “con VR Fluid Plus lo specialista tedesco mette a disposizione un olio che combina elevatissime prestazioni sul Retarder, compatibilità con altri componenti della driveline e, molto importante, una aumentata competitività sul mercato”, aggiunge Mariaelena Rinaldi. Un altro prodotto di punta dell’offerta Voith Turbo è il V Liquid Green Plus per cambi automatici DIWA, lubrificante multifunzionale completamente sintetico, ad altissimo contenuto tecnologico e dalle elevatissime prestazioni. Sua caratteristica primaria è l’essere stato studiato appositamente per l’utilizzo in condizioni di temperature estremamente variabili, dalle più rigide

Lubrificante Voith utilizzato presso il Rappresentante Voith in Costa Rica. In centro, fluido Voith sui cambi revisionati nel quartier generale italiano di Reggio Emilia. In alto, gli imballi disponibili: lattina da 5 litri, secchia da 25 litri e fusto da 209 litri.

condizioni climatiche alle più alte temperature tipiche di un impiego intenso del cambio automatico. In particolare, V Liquid Green Plus risponde alle severissime specifiche Voith per intervalli di manutenzione fino a 180.000 km o 3 anni. La filiale italiana Voith Turbo di Reggio Emilia non solo distribuisce i lubrificanti in tutta Italia attraverso la propria Rete Partner, ma si occupa anche di venderli alle filiali Voith Turbo di molti Paesi stranieri, tra cui Francia, Spagna, Bulgaria, Grecia, Sudafrica nonché di città importanti come Shanghai e Hong Kong in Cina o Singapore. “I colleghi Voith delle filiali di questi Paesi riferiscono che i loro clienti apprezzano il lubrificante Voith, che nell’arco de gli

anni è stato testato in termini di qualità e di durata dice ancora l’ingegner Rinaldi - Per i cambi automatici le varie filiali, oltre a fornirlo direttamente ai clienti, organizzano il cambio dell’olio presso le loro officine, abbinando anche l’attività di controllo diagnostico della trasmissione automatica. In questo modo, il cliente viene fidelizzato e si sente in mani sicure per tutti gli aspetti legati alla cura del cambio”. In tutto il mondo anche il lubrificante utilizzato per i Retarder viene apprezzato per la durata e le alte prestazioni. “Il lavoro di promozione da parte di Voith e della rete Partner ha conquistato molti clienti che lo considerano una ‘prima scelta’”, conclude Mariaelena Rinaldi.


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LECITRAILER / EUGENIO MEINI, AREA MANAGER NORD ITALIA, ILLUSTRA LE PERFORMANCE

Massima competenza nel trainato “LA NOSTRA ATTENZIONE VERSO LE ESIGENZE DEL CLIENTE È ORAMAI UN DATO DI FATTO - DICE IL MANAGER - RIUSCIAMO A SODDISFARE QUASI TUTTE LE SUE RICHIESTE, LAVORANDO IN MANIERA “SARTORIALE” SUL PRODOTTO RICHIESTO. A QUESTO UNIAMO LA QUALITÀ DEL MATERIALE IMPIEGATO, LA PROFESSIONALITÀ DEI

L

NOSTRI COLLABORATORI E LA SCELTA ACCURATA DEI NOSTRI FORNITORI CHE DEVONO RISPONDERE A DEI PARTICOLARI REQUISITI DI QUALITÀ E DI SERVIZIO”.

MAX CAMPANELLA SARAGOZZA

eader sul mercato interno spagnolo, Lecitrailer è terza in Francia, ha discrete quote in Italia e Portogallo e una presenza in Belgio, Olanda e Danimarca. Forte dell’impianto di cataforesi più grande d’Europa per capacità delle vasche (20mila litri in ognuna delle dieci) e dimensione massima del pezzo in verniciatura (14 m di lunghezza e fino a 5 t di peso), di fronte al trend di ripresa in tutta Europa del segmento dei rimorchi e semirimorchi, l’azienda punta sulla sua capacità di estrema personalizzazione e sull’investimento in nuove figure manageriali per lanciare la sua nuova offensiva e crescere ovunque. Nel nostro Paese, la strategia passa dall’inserimento nel management di Eugenio Meini, Area Manager Nord Italia. “Sono entrato nel mondo del trasporto nel lontano 1991 - racconta Meini iniziando dai veicoli industriali per poi passare nel 2010 ai trainati, con una breve ma significativa esperienza nell’automotive. Ho ricoperto vari ruoli sia di vendita che di gestione operativa. In Lecitrailer sono Area Manager Nord Italia con la gestione delle vendite dirette alle flotte e dei vari rivenditori che abbiamo sul territorio italiano”.

Eugenio Meini, Area Manager Nord Italia di Lecitrailer.

Mdt - Come si è chiuso il 2020 per Lecitrailer in Italia e quali le prospettive per il 2021 e i prossimi anni? Meini - Nell’anno della pandemia non possiamo lamentarci. Abbiamo tenuto i nostri clienti che hanno confermato ordini, magari numericamente più bassi, ma fidelizzando maggiormente la nostra presenza nel loro parco veicolare. A oggi abbiamo notato una forte ripresa del mercato con un quantitativo di ordini acquisiti importante che ci con-

sente di guardare a questo 2021 con maggiore fiducia.

Mdt - Quali investimenti ha effettuato Lecitrailer nell’anno della pandemia? Meini - Gli investimenti maggiori li abbiamo fatti con la ristrutturazione della nostra sede principale di Zaragoza, rendendola più “green” e moderna.

Mdt - Quali sono le forniture più significative messe a segno nel 2021?

Meini - Abbiamo parecchi clienti flotta diretti, che ci hanno gratificato con degli ordini cospicui. Possiamo citare tra questi il gruppo BRT, Transitalia e Romana Diesel. Oltre a questi clienti diretti, ottimi numeri li hanno sviluppati i nostri collaboratori sul territorio italiano, fornendo direttamente al cliente finale medio/piccolo i nostri prodotti.

Mdt - Com’è costituita la famiglia Lecitrailer e qual è il modello più richiesto sul mercato italiano? Meini - La nostra nostra produzione è in grado di coprire quasi tutto il mercato del trainato. Le richieste più importanti sono sui furgoni plywo-

od e dopo lo strepitoso successo del Frigo Evolution sia in Spagna che in Francia, abbiamo moltissime richieste di questo nostro prodotto, oggi molto migliorato e costruito sulla esigenza del cliente per la distribuzione. Molte richieste sui portacontainer con parecchi ordinativi acquisiti. Dal punto di vista dell’organizzazione Lecitrailer in Italia per la vendita e l’assistenza, abbiamo 8 rivenditori e altrettante officine autorizzate.

Mdt - Qual è la chiave di differenza di Lecitrailer che rappresenta il punto di forza sul mercato italiano? Meini - La nostra attenzione verso le esigenze del cliente è oramai un dato di fatto. Riu-

sciamo a soddisfare quasi tutte le sue richieste, lavorando in maniera “sartoriale” sul prodotto richiesto. A questo uniamo la qualità del materiale impiegato, la professionalità dei nostri collaboratori e la scelta accurata dei nostri fornitori che devono rispondere a dei particolari requisiti di qualità e di servizio.

Mdt - Per il 2021 sono previsti lanci o novità di prodotto? Meini - Non abbiamo in programma nessuna novità per il 2021, perché i nostri investimenti più importanti sono stati fatti negli anni 2018 e 2019, con l’impianto di Cataphoresi KTL più grande d’Europa e nello sviluppo del nuovo veicolo frigorifero Evolution.


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TRAINATO / CONTINUA LA PARTNERSHIP CON L’AZIENDA PIACENTINA

Paganini si ripete... con Fertrans SONO VENTI I 137 PSL ( TUTTI

SEMIRIMORCHI

RIBALTABILI LATERALMENTE CON SPONDE IDRAULICHE LATERALI) CHE LA FAMIGLIA FERRETTI HA ORDINATO, PER IL 2021, AL PRODUTTORE DI SUSTINENZA DI CASALEONE, NELL’ENTROTERRA TRA LE PROVINCE DI

VERONA E MANTOVA. SALGONO COSÌ A 40 LE UNITÀ PAGANINICAR PRESENTI NEL PARCO

FERTRANS, CHE CONTINUA A DISTINGUERSI NELLA SCELTA DI FORNITORI SELEZIONATI E, PREFERIBILMENTE,

“MADE IN ITALY”.

L

MAX CAMPANELLA ALSENO

e moderne aziende di trasporto, a maggior ragione se con una vocazione internazionale come Fertrans, mettono la massima attenzione agli investimenti sulla flotta: quando è il momento di sostituire dei veicoli o aumentare il parco, la scelta è ponderata. Non ci si può permettere errori: la committenza va servita con qualità nel servizio e ricambiata la sua fiducia. Nel trainato, Fertrans - azienda fondata e guidata dalla famiglia Ferretti con sede a Alseno, alle porte di Piacenza - ha da sempre puntato su costruttori italiani, con i quali avviene un vero e proprio scambio di esperienze: un confronto che, dalle necessità e aspettative, avvii lo studio e la ricerca della migliore soluzione possibile. Così è stato nel 2017 quando Fertrans ha acquisito le prime cinque unità di semirimorchi 137 PSL (ribaltabili lateralmente) della veneta Paganinicar, iniziando una partnership proseguita e perfezionata negli anni seguenti. E che ha portato quest’anno all’inserimento nella flotta di altre dieci unità, nell’ambito di un ordine per complessivi venti semirimorchi, tutti ribaltabili lateralmente e equipaggiati con sponde idrauliche laterali, pronti a scendere in strada per il trasporto di rottame ferroso. “Con i nuovi arrivi - spiega Eugenio Ferretti, Amministratore delegato e timoniere dell’azienda, accanto al padre Gianfranco e al fratello Emanuele - salgono a 40 le unità Paganinicar presenti nella flotta. I nuovi semirimorchi vanno a rafforzare le linee di Francia, Slovacchia e Romania. La scelta del marchio Paganinicar si colloca in una strategia che vede

Massimo Rizzato, Responsabile Commerciale Paganinicar.

Fertrans privilegiare produttori italiani, oltre che assegnare massima importanza a valori di leggerezza e affidabilità unite a una linea sobria e elegante”. I semirimorchi viaggiano al traino di trattori Renault Trucks T: un bilico pra ticamente nuovo, considerando che i pesanti stradali della Losanga sono stati acquistati da Fertrans nel 2020. I veicoli nascono nel sito di Sustinenza di Casaleone, nell’entroterra tra le province di Verona e Mantova, dove dal 1976 Paganini è sinonimo di costruzione di rimorchi e semirimorchi. L’azienda nasce grazie all’intuito imprenditoriale di Giancarlo Paganini e, oggi, prosegue il suo sviluppo con la seconda generazione, nelle persone dei figli Massimo e Manuela. “Quello scelto da Fertrans - spiega Massimo Rizzato, Responsabile Commerciale Paganinicar - è un po’ la nostra ammiraglia, il modello della famiglia più versatile in assoluto: è adatto per i rottami ferrosi ma può caricare merce pallettizzata, blocchi di marmo,

container ecc. Questa versatilità è certamente preziosa per clienti come Fertrans che, su tratte internazionali, rientrano con rottami ferrosi, che trasferiscono presso le acciaierie, ma possono ottimizzare il viaggio di andata con carichi differenti, come profilati o semilavorati”. Lunghi 13,60

metri, i semirimorchi Paganini della fornitura Fertrans hanno una capacità di 34 europallet (17+17). Un “made in Italy”, quello dell’azienda veneta, apprezzato nel nostro Paese ma anche in Serbia, Ungheria, Slovenia e Bosnia. “Oggi - prosegue Rizzato - le vendite nazionali rappresentano circa il 60-70 per cento del business, le restanti vanno all’estero. La nostra capacità produttiva raggiunge le 250-300 unità annue e non intendiamo superare questo tetto: obiettivo di Paganinicar è studiare con il cliente la soluzione che gli oc corre, che si tratti di padroncino o flotta dimensionata. Il nostro approccio è sempre lo stesso: la rete vendita si interfaccia con l’azienda di trasporto, presso la quale all’occorrenza mi reco personalmente, per individuare il vei colo che soddisfi le sue necessità”. Due sono le linee di semirimorchio: per il trasporto di cereali e per quello di rottami ferrosi, cui si aggiungono i

telai da allestire. “Il trasporto mangime - precisa Rizzato rappresenta una grossa fetta della nostra clientela, ad e sempio aziende con partecipazioni statali. Per i cereali effettuiamo molte consegne in Bosnia, mercato che richiede una precisa documentazione per immatricolare i veicoli: a questo segmento si dedica il modello in ergal a doppia cassa in lega di alluminio. Per il trasporto del marmo sviluppiamo e realizziamo semirimorchi a pianale da 8,50 a 13.60 metri di lunghezza. Anche i semirimorchi buca coil rappresentano una nostra specializzazione: con telaio robusto, sono indicati ad e sempio per il trasporto di bobine d’acciaio. Infine allestiamo motrici, sempre per trasporto cereali o rottami”. Nel sito produttivo il semirimorchio Paganini lo vediamo nascere a partire dalla lamiera, passo dopo passo: prima il telaio, da questo la carrozzeria e infine tutta la componentistica richiesta (cerchi, luci, assali ecc.). “Per

la carpenteria - aggiunge Rizzato - i clienti hanno a disposizione una trentina di officine autorizzate in Italia, per il resto possono fare affidamento alla rete del produttore del componente”. Paganinicar ha chiuso il 2020 con un fatturato superiore ai 6 milioni di euro, considerando anche i volumi di Pa.Ri., azienda del gruppo che effettua ritiro e compravendita di semirimorchi usati. “Il trend - afferma Rizzato, 34 anni, dal 2013 in Paganinicar e Amministratore delegato Pa.Ri. - è in crescita anche per il 2021, ma vogliamo man tenere il nostro limite produttivo, per dare al cliente il servizio che si aspetta da noi: a seguito del suo ordine, ogni processo produttivo del veicolo viene documentato e trasmesso al cliente, che in ogni momento può verificare lo stato della produzione e aggiungere quello che ritiene sia necessario. In questo modo, al suo ritiro il veicolo è completo e pronto per essere portato su strada”.


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INTERVISTA

È

ANTONIO CHIELLO MANAGING DIRECTOR DI GREEN-G E GORIZIANE

stato realizzato sulla ba se di uno studio che ha analizzato i percorsi eseguiti dai mezzi della raccolta rifiuti nelle città italiane. Si chiama ecarry ed è un veicolo elettrico che con 250 km di autonomia e una serie di vantaggi in termini di dimensioni, comfort e gestione, fornisce una risposta convincente e sostenibile alle esigenze di società di servizi, enti pubblici e vettori impegnati quotidianamente su itinerari pianificati, ripetitivi e cadenzati da numerosi start&stop. Oggi ecarry è il primo commerciale in Europa a ottenere l’omologazione full electric in categoria N1 fino a 80 km/h per allestimenti. Con meno di 160 centimetri di larghezza, 570 di lunghezza, 195 di altezza, è maneggevole e adeguato alla viabilità urbana e ai centri storici cittadini. Anche la posizione di guida è stata studiata con attenzione per la massima comodità e la migliore operatività: la cabina è posizionata a 38 centimetri da terra in modo da ridurre al minimo il rischio di infortuni e l’incidenza di

mo miglio.

Mdt - Qual è il sito di produzione di e-Carry e qual è la sua capacità produttiva? Chiello - ecarry viene prodotto a Villesse dove ha sede tutto il Gruppo. Come primo step, ci siamo posti l’obiettivo di sviluppo di 200 unità all’anno. Qualora fosse necessario aumentare la capacità pro duttiva, siamo preparati per dotare Green-G di tutti delle misure e degli strumenti adeguati. ecarry ha già compiuto migliaia di chilometri in ciclo operativo a Milano, Bre scia e Gorizia, su percorsi sia pianeggianti che collinari non escludendo quelli extra urbani. È stato inoltre sottoposto a molteplici prove di affaticamento e di messa in condizioni reali di uso oltre - naturalmente - a tutti i testi ne cessari per l’omologazione N1 avvenuta nel 2020 nonostante la pandemia.

Mdt - Qual è stato il primo feedback ricevuto dal mercato? Quali sono le aspettative? Chiello - Riceviamo numerose richieste sia dall’Italia che da altri Paesi europei.

È l’ora della raccolta sostenibile È NATO IN FRIULI-VENEZIA GIULIA ED È PRONTO A CONQUISTARE IL MONDO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE. È ECARRY, VEICOLO COMMERCIALE ELETTRICO DEDICATO ALLA RACCOLTA RIFIUTI CREATO DA GREEN-G, DIVISIONE AZIENDALE DEL GRUPPO GORIZIANE SPA. UN LIGHT TRUCK CON OTTIME PRESTAZIONI IN TERMINI DI POTENZA E VELOCITÀ CHE PROMETTE DI RIVOLUZIONARE LA VIABILITÀ URBANA. malattie professionali. La struttura è studiata per accogliere un cassone da oltre 5 metri cubi, mentre la massa complessiva a terra è di 35 quintali e la portata utile dell’autotelaio di oltre 1.700 kg. Grazie alla tecnologia 4.0 integrata poi, il vei colo interagisce con l’operatore e permette il controllo da remoto e in tempo reale di ogni attività. Abbiamo appro fondito il progetto insieme ad Antonio Chiello, Managing Director di Green-G e Goriziane

Mdt - Quando nasce la Green-G e come si colloca nel complesso di Goriziane Group? Chiello - Green-G è la nuova divisione aziendale di Goriziane Holding, da settant’anni punto di riferimento internazionale nella progettazione di sistemi di ingegneria avanzata per il settore della difesa, oil & gas, navale e ferroviario. Risultato di un piano di investimenti iniziato nel 2018, è stata fondata nel 2019 ed è focalizzata sul tema della sostenibilità ambientale applicata allo sviluppo di impianti e di veicoli commerciali elettrici di medie dimensioni. L’o biettivo è di diversificare le attività del Gruppo Gorizia-

ne mettendo a frutto le com petenze tecniche nel cam po della meccatronica applicata.

Mdt - Quali sono gli obiettivi di Green-G sul piano della strategia commerciale e del ventaglio di prodotti? Chiello - L’obiettivo di Green-G attraverso il progetto ecarry è di conquista-

di CRISTINA ALTIERI VILLESSE

re quo te di mercato in un segmento ancora tutto da esplorare, ovvero quello della mobilità sostenibile applicata ai veicoli commerciali. Il gruppo ha sviluppato un know-how di settore altamente tecnologico e diversificato e oggi si propone sul mercato green anche come incubatore per sviluppare progetti differenziati.

Mdt - Come nasce il progetto ecarry? Chiello - Il progetto ecarry nasce dall’intuizione di un potenziale mercato che già da alcuni anni si sta manifestando e oggi è in netta espansione. Ci siamo innanzitutto concentrati sullo sviluppo di un 35 quintali PTT con propulsione elettrica. Per svilupparlo sono

stati condotti, nel campo della raccolta rifiuti, studi approfonditi in collaborazione con l’Università di Brescia che ci hanno consentito di identificare nei minimi dettagli quali sono le caratteristiche ottimali di un ipotetico veicolo elettrico destinato, appunto, alla raccolta dei rifiuti porta a porta, alla logistica cittadina o alle consegne dell’ulti-

Oggi ecarry è il primo commerciale in Europa a ottenere l’omologazione full electric in categoria N1 fino a 80 km/h per allestimenti.

La versatilità e la nostra disponibilità nel soddisfare le esigenze degli allestitori fanno di ecarry già un successo. Aspettative? Sicuramente poter dare l’opportunità di effettuare le consegne dell’ultimo miglio in modo ecosostenibile e di far conoscere la tecnologia di ecarry, base di partenza per ulteriori progetti che sono già sul tavolo dei nostri ingegneri.

Mdt - Qual è la “chiave di differenza” sulla quale punta ecarry per distinguersi sul mercato? Chiello - ecarry nasce da un foglio bianco, dove tutto è concepito per la facilità, la sicurezza e la versatilità per numerosi allestimenti. È frutto di studi avanzati sulla mobilità elettrica che lo posizionano un passo avanti rispetto a concorrenti che percorrono la via dell’elettrificazione di veicoli nati endotermici. E non è tutto: ecarry nasce con criteri di ergonomia avanzata ed è pensato ponendo la qualità del lavoro e di conseguenza il benessere dell’operatore al centro del progetto. E questa è solo una delle molteplici caratteristiche che rendono ecarry un veicolo commerciale elettrico amico dell’uomo e dell’ambiente.


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SMET / LE PROBLEMATICHE INFRASTRUTTURALI DOPO IL BLOCCO DEL CANALE DI SUEZ

Intermodalità e logistica integrata per rilanciare il Sistema Paese Q

PER DOMENICO DE ROSA, AMMINISTRATORE DELEGATO DI SMET, NEI 6 GIORNI DI BLOCCO DEL CANALE DI SUEZ CAUSATO DELL’INCAGLIAMENTO DELLA PORTACONTAINER EVER GIVEN “ABBIAMO TOCCATO CON MANO QUELLO CHE PUÒ SUCCEDERE QUANDO UN’INFRASTRUTTURA DI QUESTE DIMENSIONI REGISTRA UN PROBLEMA E VIENE IMPROVVISAMENTE MENO ALLE SUE FUNZIONI. IL VALORE DI UN PAESE SI MISURA PROPRIO NEL VALORE E NELL’EFFICIENZA DELLE SUE INFRASTRUTTURE E IN ITALIA LA TOTALE FRUIBILITÀ È UNA PRIORITÀ ASSOLUTA”.

FABIO BASILICO ROMA

uando, a fine marzo, dopo quasi una settimana, è stato risolto il blocco causato dalla portacontainer Ever Given rimasta incagliata, il traffico commerciale sul Canale di Suez è ripreso riaprendo il collegamento tra il Mediterraneo e il Mar Rosso. Rimangono invece sospese tutte le problematiche relative al commercio internazionale, messe ancora una volta in luce dal drammatico episodio avvenuto a Suez, direttrice fondamentale della movimentazione mondiale delle merci. “Il blocco del Canale di Suez ha provocato l’interruzione del transito di merci di vario tipo, che sono state stimate in un valore totale di 9 miliardi di dollari. Penso che per molti mesi avremo problemi alla catena di approvvigionamento e assisteremo alle ripercussioni sul mercato mon-

Domenico De Rosa, Ad di SMET. Sotto, due immagini del recente incidente nel Canale di Suez.

diale”. Così Domenico De Rosa, Amministratore delegato di SMET, ha commentato quanto accaduto a Suez dal 23 al 29 marzo. Per De Rosa l’incagliamento della portacontainer Ever Given, che ha causato il blocco di circa 400 navi alle due estremità del Canale, fa certamente riflettere sulle modalità del commercio internazionale, oggi fortemente dipendente dalle catene di approvvigionamento globale. Ma non solo. Suez è infatti uno dei più importanti punti di passaggio marittimo, dal quale transita circa il 12 per cento dei traffici mondiali: “È la prima infrastruttura a livello globale, la più strategica - ha aggiunto Domenico De Rosa - In quei 6 giorni abbiamo toc cato con mano quello che può succedere quando un’infrastruttura di queste dimensioni registra un problema e viene improvvisamente meno alle sue funzioni”. Il tema delle infrastrutture è centrale, la loro efficienza è strategica per lo sviluppo economico, secondo l’Amministratore delegato di SMET, il valore di un Paese si misura proprio nel valore e nell’efficienza delle sue infrastrutture: “In Italia, la totale fruibilità delle infrastrutture è una priorità assoluta. Penso per esempio alla rete autostradale della Liguria, che ospita il primo sistema portuale in termini di volumi movimentati, diversificazione produttiva e valore economico. E penso anche al Mezzogiorno, storicamente caratterizzato dall’arretratezza delle connessioni

tra gli snodi logistici”. Secondo De Rosa, lo stato in cui versa la rete infrastrutturale italiana è un problema molto serio, una criticità preoccupante, sulla quale il Governo Draghi dovrà intervenire tempestivamente, attingendo ai fondi del Recovery Plan per sviluppare un nuovo piano integrato di rinnovamento, capace di esprimere una visione d’insieme delle priorità del Paese. In Italia, lo sviluppo dell’intermodalità, con tutte le opportunità che ne conseguono, è fortemente frenato dalla mancanza di un networking efficiente tra rete autostradale, ferrovia, porti e interporti: “Solo concentrando le forze del Recovery Plan in questa direzione potremo finalmente usufruire di una mobilità smart e green”, ha puntualizzato De Rosa che ha poi ribadito che l’intermodalità e la logistica integrata saranno il vero volano dell’Italia post-Covid. A questa voce la bozza del Recovery Plan assegna 3,68 miliardi di euro, riconoscendo la priorità di una vera integrazione tra ferrovia e porti, che è dirimente per migliorare la competitività degli scali italiani. “Mi auguro però che la situazione che stiamo vivendo contribuisca a snellire la burocrazia - ha concluso l’Ad SMET - I fondi del Recovery Plan non potranno certamente sostituire gli investimenti privati, ma dovranno sommarsi a essi. Solo snellendo le procedure il Paese potrà suscitare l’interesse degli investitori stranieri”.

KRONE / Parte con Alltrucks l’iniziativa di assistenza europea per rimorchi e semirimorchi

Servizio modulare a tutto tondo per il trainato

S

LINO SINARI WERLTE

empre più aziende di trasporto desiderano concentrarsi sul proprio core business e affidarsi a servizi flessibili, piuttosto che organizzare da sole le diverse attività legate alla mobilità dei veicoli per il trainato. L’attenzione si concentra anche su una pianificazione affidabile della flotta e una chiara trasparenza dei costi. In quest’ambito, Krone ha sviluppato un concetto di servizio modulare: con l’iniziativa di assistenza a livello europeo “Krone 360° Trailer Service”, dedicata a rimorchi e semirimorchi e partita questa primavera, l’azienda di trasporti può scegliere se optare per un solo modulo base o se abbinare più moduli in base alle proprie esigenze. Con il sistema modulare flessibile Fair Care, Krone propone di subentrare nelle riparazioni di manutenzione e usura sui rimorchi per 24-72 mesi. Fair Care è disponibile in tre pacchetti che si integrano l’uno con l’altro: Light, Basic o Complete. Il sistema può essere combinato con i pacchetti di estensione Tyre per pneumatici, Cool per unità di raffreddamento e Lifter per sponde montacarichi, a seconda delle esigenze. Inoltre, è disponibile

l’opzione aggiuntiva Breakdown per la gestione dei guasti a livello europeo. Oltre a Fair Care, Krone ha altri servizi utili nel suo programma, ad esempio un’estensione della garanzia per i nuovi veicoli, che può essere adattata in modo flessibile. Krone, marchio che viene distribuito in Italia dalla mantovana Realtrailer, fa affidamento sulla sua rete di partner di assistenza, per garantire che i conducenti di tutta Europa possano sempre trovare un’officina di assistenza in modo rapido e semplice. Grazie alla collaborazione con Alltrucks Truck & Trailer Service, oggi sono più di 700 i punti di assistenza in 14 paesi europei, che offrono un servizio completo e indipendente per ogni brand di autocarri e semirimorchi. Utilizzando il Krone Service Locator, disponibile anche come app per smartphone, è possibile trovare le officine specializzate più vicine in pochi secondi. “Con Krone 360° Trailer Service - afferma Ralf Faust, Amministratore delegato di Krone - forniamo ai clienti un programma di servizi completo, un pacchetto interamente personalizzato in base alle loro esigenze. Ciò consente alle aziende di trasporto di ridurre i tempi di fermo non pianificati e ottimizzare la pianificazione dei costi e il costo totale di proprietà a lungo termine”.

Con l’iniziativa di assistenza a livello europeo “Krone 360° Trailer Service” per rimorchi e semirimorchi, Krone fornisce ai clienti un programma di assistenza completo.


LOGISTICA

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I

IL MONDO DEI TRASPORTI

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BIG GROUP / PARTONO I CORSI

Advisor in erba per

MAX CAMPANELLA ROMA

n uno scenario di profondo cambiamento della mobilità e della logistica, con la crescita dell’e-commerce e la prevista futura impennata delle vendite on line, BIG (Bu siness Innovation Group), azienda fondata nel 2019 dal Ceo Marco Cicini e da un team di giovani manager, si propone come partner-fornitore di servizi a tutto tondo. “La tecnologia è l’anima dell’evoluzione e a questa esigenza risponde BIG”, spiega Cicini. Dopo aver proposto sul mercato, da autentico pioniere, pacchetti di allestimenti tecnologici per veicoli commerciali, destinati a ottimizzare il lavoro di corrieri, operatori logistici e flotte (tra le quali quella di BIG, con 200 veicoli proposti a noleggio) e dopo aver sviluppato l’App Deliverò, oggi Cicini e sul staff puntano sulla formazione di giovani leve, per far crescere manager preparati alla prossima svolta della mobilità. Due i corsi che, archiviato il periodo pandemico, partiranno finalmente in presenza: FMLA (Fu-

“La tecnologia è l’anima dell’evoluzione e a questa esigenza risponde BIG”, dice Marco Cicini, Ceo dell’azienda.

ture Mobility Logistic Advisor) e Fleet Manager Primo Livello. BIG Group nasce per facilitare l‘attività di flotte e operatori del trasporto espresso: quanto è importante la formazione nei nuovi processi aziendali in riferimento a queste tipologie di attività? “Più che importante - afferma Cicini è fondamentale. Oggi la formazione è un elemento di business, oltre che chiave di differenza nel confronto tra aziende: è il vero indice di un’azienda che non si ferma. Lo riscontriamo nelle continue richieste di clienti che si rivolgono a BIG per progettare sistemi di ottimizzazione della flotta: dalla Ricerca &Sviluppo alla formazione 4.0. E lo riscontriamo nelle scelte governative europee: il Recovery Found cita espressamente l’innovazione tecnologica nella logistica”. Su quali premesse nasce l’offerta di corsi di formazione? “Il vero apripista - prosegue il Ceo è stato il progetto Van Deliverò 4.0, allestimento realizzato per i primi venti veicoli che stanno operando per corrieri logistici e che presto ci daranno un feedback con report e casistica. Quel progetto rappresenta un’intuizione importante: ha posizionato BIG come allestitore di tecnologia. Con aziende del pharma, che stanno rinnovando il parco mezzi, ci confrontiamo per progettare gli allestimenti tecnologici anche per veicoli isotermici. Questa necessità ha dimostrato quanto sia essenziale formare figure che uniscano competenze personali, tecnologiche e di natura logistica: nei prossimi dieci anni saranno i manager più ricercati sul mercato”. Analizziamo nel dettaglio i programmi: quali competenze matureranno coloro seguiranno il corso FLMA? “FLMA - continua Marco Cicini - per noi vuol dire anche Flessibilità, Mobilità, Lateralità e Adattabilità: i requisiti dei giovani che entreranno a far parte del mondo della mobilità, caratteristiche indispensabili per l’Advi-

sor del futuro. Quest’anno il corso si svolgerà alla Luiss, nel 2022 prevediamo di raddoppiare i corsi su Roma e realizzarne almeno uno in Lombardia. Due terzi delle lezioni sono in aula, per la formazione su prodotti (van e truck), marketing, vendite e sistemi di gestione: le aziende stanno attentamente intensificando i propri sistemi di gestione, che per BIG vuol dire analisi della contabilità industriale del parco mezzi. I corsisti apprenderanno il valore della nostra piattaforma System Map e del nostro portale: attraverso le innovazioni si realizzano le performance aziendali”. Sono previsti anche stage o tirocini? “Assolutamente sì: dalle visite agli allestitori alle prove statiche e dinamiche sui veicoli anche su circuito - risponde Cicini - BIG s’impegna con le sue risorse: abbiamo una flotta di 200 veicoli di diverse tipologie, brand e allestimento. Inoltre, ci stiamo confrontando con costruttori e Concessionarie di primo piano: prevediamo uno stage interno a Mercedes-Benz Roma, della durata di due settimane; sulla base di un ottimo rapporto avviato con MAN Trucks & Bus Italia e considerata l’importanza del brand, è verosimile che uno stage sarà previsto al loro interno; lo stesso vale per un importante dealer laziale. La scelta è basata su competenza, esperienza, storia e l’opportunità di sperimentarsi con l’intera gamma, dai leggeri ai pesanti”. Quando partirà il corso per Fleet Manager primo livello? “Entro fine anno e sarà dedicato ai Van, nel 2022 partirà il secondo livello e il corso Fleet Manager Truck: sarà l’occasione - dichiara il Ceo - di far conoscere il più possibile la nostra piattaforma e il sistema di gestione BIG, completato dalla definitiva affermazione sul mercato dell’App Deliverò. I corsisti impareranno a occuparsi di gestione del parco, contabilità industriale e ottimizzazione del giro. Anche in questo caso coniu-


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SU MOBILITÀ E FLEET MANAGER

flotte in crescita ghiamo contabilità industriale e capacità di gestione della delivery: sul mercato ci sono tanti software che ottimizzano i giri e va riconosciuto che, nel Lazio, ci sono aziende che operano per ottimizzare le rotte già da 15 anni: una competenza che intendiamo trasferire nel fleet manager del futuro”. Quali sono le differenze tra i due corsi? “Cambia l’approccio alla mobilità: con FLMA - precisa Cicini - si formano figure che mettono in relazione costi e ricavi per l’azienda, mentre il fleet manager li mette in relazione considerando la flotta, quindi il costo di utilizzo dei veicoli”. Il periodo pandemico ha rallentato i flussi della formazione? “Ce l’abbiamo messa tutta - sottolinea Cicini - con web conference e quant’altro, ma la realtà è che questo tipo di formazione richiede la presenza, la sola che garantisce reale attenzione e il passaggio di messaggi fondamentali. Per fortuna gli indicatori dimostrano che dalla prossima estate la prospettiva sulle riaperture sarà differente”. Quali e quanti sono, al momento, i partner coinvolti nell’offerta formativa? “Università, agenzie assicuratrici e società di noleggio - spiega il fondatore di BIG mettono a disposizione spazi, docenti e know-how: SIFÀ, Athlon e Leaseplan, Unipol e Generali, ma anche dealer come Iveco Milano Industrial, aziende di trasporto come Trial e il network Palletways. Tutti e due i corsi sono interamente finanziati da BIG e prevedono un esame finale, al termine del quale il corsista ottiene un certificato riconosciuto

“I RAGAZZI DI OGGI RAPPRESENTANO UNA RISORSA: ANZICHÉ GUARDARLI USARE VELOCI TELEFONINO E I-PAD OCCORRE CONIUGARE TECNOLOGIA E INNOVAZIONE CON LE NECESSITÀ DEL MERCATO”.

CON QUESTE MARCO CICINI, FONDATORE E CEO,

PAROLE

ILLUSTRA GLI OBIETTIVI CON

BIG FORMERÀ I PRIMI DIECI ADVISOR:

I QUALI

“SARANNO I MANAGER CON I QUALI LE AZIENDE DI TRASPORTO E LOGISTICA CHE VOGLIONO CRESCERE SI CONFRONTERANNO NEI PROSSIMI DIECI ANNI”.

da Apave, ente di certificazioni, ispezioni e validazioni”. Quante sono le domande per il corso FLMA? “Prima del lockdown del 2020 - illustra Cicini senza alcuna reale pubblicità dei corsi sono arrivate 26 domande di partecipazione. Considerando le campagne social, quest’anno arriveremo a circa 70-80 adesioni, tra le quali saranno selezionati i dieci partecipanti. Del resto questa ini-

ziativa di BIG si colloca in un momento storico di grande sensibilità sul tema: l’obiettivo è ampliare il raggio d’azione della formazione in ambito logistico, puntando ad esempio all’ingegneria del trasporto, quindi a partnership con il Politecnico ad esempio”. Quali saranno, nel medio termine, le aree professionali che richiederanno, nei prossimi anni, maggiore qualificazione profes-

Marco Cicini, Ceo di BIG (Business Innovation Group).

sionale e, quindi, personale adeguatamente formato? “Advisor e ingegneri informatici e gestionali - afferma in conclusione Cicini saranno le figure più richieste nel settore del trasporto e logistica, ma sarà inevitabile la qualificazione del comparto marketing e vendite: l’arrivo irruento delle vendite on line porterà alla sostituzione dei venditori da banco con figure che dovranno corri-

spondere ai quattro requisiti riportati. Flessibilità, Mobilità, Lateralità e Adattabilità saranno le competenze richieste ai ragazzi di oggi: è inutile osservarli mentre ai nostri occhi appaiono come veloci utilizzatori di telefonini e Ipad. Occorre dare loro delle regole, dimostrando che tecnologia e innovazione sono strumenti con i quali è possibile realizzare obiettivi condivisi: il Recovery Found va in questa direzione e in questa direzione si colloca BIG”.


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PIONIERI NELLA SOSTENIBILITÀ, IL

L’IDEALCAR / CON TRANSBOZEN LOGISTIK UNA COLLABORAZIONE

PRODUTTORE

Nozze di perla per un

BRESCIANO E LA FAMIGLIA HOFER PORTANO SU STRADA UN VEICOLO UNICO E INNOVATIVO: UN AUTOTRENO CON MOTRICE

SCANIA A

LNG E RIMORCHIO L’IDEALCAR; L’INTERO CONVOGLIO VIAGGIA A TEMPERATURA CONTROLLATA CON GRUPPO

FRIGOBLOCK KING,

DI THERMO

ALIMENTATO CON CORRENTE ELETTRICA GENERATA DAL MOTORE DEL CAMION.

CHE

PRESTO VIAGGERÀ A BIOMETANO: A SETTEMBRE

TRANSBOZEN RENDERÀ OPERATIVO UN IMPIANTO CHE LO PRODURRÀ DA SCARTI

S

AGRICOLI DI ALLEVATORI DEL TERRITORIO.

MAX CAMPANELLA LAION

barcando in Alto Adige, terra di confine, può accadere di confondere determinazione con riservatezza, tenacia con diffidenza. Dubbi del tutto inesistenti quando si entra in Transbozen Logistik in quel di Laion, nel cuore della Val Isarco: le dimensioni (23mila mq di edificio, 150 dipendenti e un fatturato di gruppo che raggiunge gli 80 milioni) non sono certo più quelle del 1978. Ma lui, Franz Hofer, classe 1952, è ri masto l’uomo semplice di un tempo: l’autista che faceva rotta sull’Olanda alle dipendenze di un salumificio, senza sottrarsi a sacrifici e disponibilità. Al suo fianco, i figli Rudi, Herbert e Margit hanno ereditato uguale predisposizione ai rapporti interpersonali, sui quali si basa ogni a spetto del business dell’azienda, dal confronto con la clientela alla scelta dei fornitori. Tra questi, L’Idealcar rappresenta circa la metà del parco degli 80 semirimorchi, sulla base di un rapporto iniziato con il fondatore Dario Lorenzi e che prosegue, oggi, con il Direttore Operativo Paolo Fad da, protagonista con Rudi della scelta di portare su strada, al servizio di Loacker, un autotreno decisamente innovativo: motrice Scania LNG, gruppo frigorifero elettrico Frigoblock che alimenta l’intera parte trainata, tutta naturalmente realizzata da L’Idealcar. “È la concreta dimostrazione che quando si incrociano aziende che puntano al green i risultati arrivano”, afferma Rudi Hofer. Le origini di Transbozen Logistik risalgono a quel 1978 che vede Franz accettare la sfida: il salumificio di cui è dipendente sceglie di assegnare all’esterno il

servizio di trasporto. Acquista quell’Iveco e continua il suo lavoro di trasporto carni appese per l’Olanda aprendo una ditta individuale a

Barbiano, amena località di origine della famiglia Hofer. Negli Anni Ottanta, confortato dalla presenza del fratello Karl, specializ-

zato in meccanica (oggi responsabile dell’officina interna), e supportato da un non comune spirito imprenditoriale, inizia a lavorare

per altri salumifici. “Le difficoltà non sono mancate racconta l’imprenditore bolzanino - ma siamo sempre ri partiti, grazie a tante aziende alimentari che ci hanno dato fiducia”. La svolta nel 2004 quando, con l’espansione della GDO, non bastano più i 15 camion e Transbozen inizia a strutturarsi come flotta e a offrire l’attività di logistica, dal trasporto allo stoccaggio. Una filiera che oggi dimostra la sua efficacia nel sito di Laion, in cui la gestione del magazzino è affidata a Herbert. “Abbiamo spiega il secondogenito 25mila posti pallet: la merce raggiunge il magazzino, viene scaricata con ribalte e suddivisa sugli scaffali in modo da essere raccolta per destinazioni. Ogni fila di scaffali è riferita a una destinazione: i veicoli caricano e ripartono”. In questo modo la merce resta a Laion - sito a temperatura controllata - per il solo tempo necessario alla prima ripartenza utile per negozi di alimentari e filiali GDO. “Nella sede di Vomp, in Austria, abbiamo un altro magazzino di 7mila mq”, aggiunge Herbert. Il parco mezzi ha il suo riferimento nella sede di Vodnany, in Repubblica Ceca. “La flotta - spiega Rudi, Responsabile del Parco e Sales Manager - è costituita da tre autotreni e 70 trattori, con un’età media sotto i tre anni, 13 dei quali a LNG, tutti a temperatura

controllata. Stiamo rafforzando sempre più i veicoli a basso impatto ambientale e presto raggiungeremo le zero emissioni: a settembre sarà operativo un impianto di biogas, che trasformerà scarti agricoli provenienti da allevatori del territorio, in carburante non più fossile”. Ed è proprio “l’anima verde” a portare nel parco un veicolo certamente originale, già nella livrea: la motrice Scania riporta sulla parte anteriore della cabina la scritta verde LNG, per ricordare l’alimentazione a metano liquido; le fiancate (anche quella del rimorchio) ai loghi Trans bozen Logistik e Loacker aggiungono il simbolo dell’LNG e l’indicazione che il veicolo emette il 20 per cento in meno di CO2 e permette un carico maggiore del 15 per cento. Un allestimento interamente curato dal produttore bresciano L’Idealcar. Non solo. “Rispetto alla combinazione trattore con semirimorchio - spiega Fadda - questo veicolo consente di incrementare la portata da 33 a 38 posti pallet, che vuol dire in un anno un numero importante di veicoli in meno su strada. Naturalmente è già predisposto per l’utilizzo di biogas, quindi per viaggiare a zero e missioni. Altro elemento importante è l’alimentazione del gruppo frigorifero, che in questo caso si trova sotto telaio per dare più spazio alla cabina, mi-

trAnsbozen LoGistik

Il gruppo frigorifero Thermo King Advancer su semirimorchio Transbozen realizzato da L’Idealcar. In alto, da sinistra: Franz e Rudi Hofer, timonieri di Transbozen Logistik; Andreas Pechlaner, Head of Logistics System Development Loacker; Paolo Fadda, Direttore Operativo L’Idealcar.

Sede operativa principale: Laion - Bolzano Fondazione: 1978 Presidente: Franz Hofer Merce trasportata: generi alimentari Flotta: 70 trattori + 80 semirimorchi Dipendenti: 150 + 70 terzisti Fatturato (euro): 80 milioni Sito internet: transbozen.com


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CHE HA VARCATO LA SOGLIA DEI TRE DECENNI

connubio che guarda al green gliorando il com fort per l’autista, visto che si tratta di una linea internazionale. Il sistema Frigoblock di Thermo King fa funzionare il frigo utilizzando l’energia cinetica del veicolo, raffreddando l’intero convoglio, rimorchio compreso”. Una scelta green che unisce le due aziende, collocandosi in un rapporto storico, che ha superato i trent’anni. “Abbiamo iniziato ad acquistare L’Idealcar racconta Franz Hofer quando la loro officina non aveva le attuali dimensioni. È stata la personalizzazione la chiave di vol ta di una collaborazione che, negli anni, ci ha fatto portare su strada tante novità: scambiavamo la nostra esperienza di trasportatori con la loro competenza di produttori e insieme siamo cresciuti, acquisto dopo acquisto”. La partnership prosegue sulla stessa lunghezza d’onda con le successive generazioni. “La nostra cultura aziendale - aggiunge Fadda - è rimasta quella artigianale, che risponde alle specifiche esigenze del cliente, ne ascolta le necessità e i consigli: mi capita spesso, personalmente, di passare dagli Hofer anche solo per un sa-

Herbert Hofer, rappresentante della seconda generazione, è responsabile logistico dell’altoatesina Transbozen.

UNA SCELTA CONDIVISA E FORTEMENTE VOLUTA DAL COMMITTENTE: L’ALTOATESINA LOACKER

luto. Si viene ricambiati dalla loro ospitalità ma anche da un tesoro di conoscenza importante per noi”. Nel 2020, Transbozen è stata la prima a portare su strada semirimorchi L’Idealcar refrigerati con Advancer, innovativo gruppo frigorifero lanciato da Thermo King lo scorso anno, caratterizzato da una forte impronta evolutiva sul piano tecnologico: connettività, controllo da remoto, massima tenuta del freddo. “Sono innovazioni - afferma Rudi Hofer - che richiedono investimenti, ma che facciamo per puntare sempre e comunque sulla qualità del servizio, che ci viene riconosciuta dai clienti: siamo sempre aperti a proposte innovative, in particolare quando ci arrivano da partner consolidati. Nello specifico segmento dell’isotermico per carni appese, nel quale siamo specializzati, L’Idealcar è assolutamente avanti rispetto ai competitor, oltre a mettere in campo un servizio di assistenza per noi indispensabile considerando la merce trasportata: in caso di necessità, loro ci sono sempre, anche se li contatti la domenica sera di fronte a un’urgente necessità”.

PRIMO IN ITALIA, EFFETTUA ROTTE DA BERGAMO AL SITO AUSTRIACO DI HEINFELS I camion Transbozen oggi viaggiano in tutta Europa. L’autotreno Scania-L’Idealcar con sistema Frigoblock, primo e unico in Italia, effettua il servizio di navettaggio giornaliero Austria-Italia: nel primo caso allo stabilimento di Heinfels, dove nascono le bontà Loacker; nel secondo al sito di Calcio, in provincia di Bergamo, dove ha sede il magazzino centrale dell’impresa dolciaria, e dove i mezzi scaricano il prodotto finito e caricano bancali vuoti e prodotti finiti per la caffetteria del sito austriaco. In questo modo l’autotreno viaggia sempre a pieno carico, corroborando lo spirito ambientalista dell’iniziativa. “Loacker - spiega Andreas Pechlaner, Head of Logistics System Development - ha una presenza

globale, due stabilimenti produttivi (a Heinfels e a Renon, in provincia di Bolzano) e uno di confezionamento a Bolzano. La sostenibilità è parte dei processi produttivi a tutti i livelli aziendali, passando dal trasporto delle nostre merci e materie prime: nel 2019 abbiamo stabilito l’obiettivo di convertire in trazioni a gas il 30 per cento dei veicoli che collegano magazzini e stabilimenti”. Su questo progetto ha inizio il confronto con Transbozen, il cui frutto è la prima navetta sviluppata da L’Idealcar. “Conosco gli Hofer - prosegue Pechlaner come nostri fornitori da oltre vent’anni: sapevo di poter contare sul loro sostegno nell’avviare il primo progetto. Per Transbozen si è trattato di un investimento im-

portante per il quale li abbiamo sostenuti: siamo solo al primo step, vogliamo aumentare il numero di autotreni di questa tipologia. Presto sostituiremo anche l’altro veicolo che, sulla stessa tratta, al momento viaggia con alimentazione tradizionale”. Tra l’azienda di trasporto di Laion e la multinazionale dolciaria con sede ad Auna di Sotto, sempre in Alto Adige, la collaborazione si è particolarmente intensificata nel 2016, con l’apertura di un magazzino per l’imballaggio e, in parte, lo stoccaggio di materie prime. “Per le rotte europee e i collegamenti interni - aggiunge Pechlaner - preferiamo operare con aziende familiari come Transbozen, che permettono di lavorare con la giusta flessibilità”.


MOBILITÀ

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MAN / IL PRIMO LION’S CITY 18 E 100 PER CENTO ELETTRICO IN SERVIZIO NELLA CITTÀ TEDESCA

La strategia verde di Colonia D

FABIO BASILICO COLONIA

MAN HA CONSEGNATO ALLA KÖLNER VERKEHRS-BETRIEBE, LA SOCIETÀ CHE GESTISCE IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DI COLONIA, IL PRIMO ESEMPLARE DELL’URBANO ARTICOLATO DA 18 METRI, TOTALMENTE ELETTRICO, PRODOTTO NELL’IMPIANTO POLACCO DI STARACHOWICE. A BREVE, IL LEONE CONSEGNERÀ UN SECONDO LION’S CITY 18 E A BARCELLONA. CI SONO INOLTRE ORDINI PROVENIENTI DA ALTRE CITTÀ INTERESSATE ALLE SOLUZIONI GREEN DI MAN, CHE COMPRENDONO ANCHE IL LION’S CITY 12 E.

ebutto casalingo per il MAN Lion’s City 18 E, l’urbano articolato totalmente elettrico che concretizza l’impegno del Leone nel proporre sul mercato soluzioni di mobilità alternativa. È la Germania, e in particolare la città di Colonia, a fare entrare in servizio il primo esemplare articolato del bus elettrico che MAN ha consegnato alla Kölner Verkehrs-Betriebe, la società che gestisce il trasporto pubblico locale di Colonia. A breve, MAN consegnerà un secondo Lion’s City 18 E a Barcellona. Grazie a una notevole autonomia e a una considerevole capacità passeggeri, il Lion’s City 18 E è il candidato perfetto per coprire le linee urbane con molti passeggeri. Sono più di 330 gli autobus, e circa 750 le fermate, che ogni giorno vengono impiegati per il trasporto urbano della città di Colonia, coprendo circa 600 chilometri di percorsi. Entro il 2030, la Kölner Verkehrs Betriebe vuole arrivare a gestire tutte le linee con veicoli elettrici. Intanto, da fine aprile ha preso servizio sulle tratte urbane di Colonia il nuovissimo Lion’s City 18 E, gestendo il trasporto passeggeri sulla linea 127, una delle tratte più lunghe della rete gestita da KVB. “È il primo autobus articolato completamente elettrico che abbiamo consegnato a un cliente e ora sta dimostrando tutto il suo potenziale gestendo una linea del trasporto pubblico a Colonia. Questa consegna è stata ovviamente un evento speciale per noi”, ha dichiarato Rudi Kuchta, Head Business Unit Bus di MAN Truck & Bus. “Siamo da sempre attenti al rispetto dell’ambiente e della città e vogliamo offrire ai nostri clienti veicoli sicuri, confortevoli e rispettosi dell’ambiente. Abbiamo intrapreso una strategia chiara per ridurre il più possibile le emissioni. Ecco perché la mobilità elettrica è per noi il futuro. Siamo quindi molto contenti di essere la prima compagnia di tra-

sporti a impiegare il MAN Lion’s City 18 E per la gestione di una linea urbana e quindi di sperimentare l’autobus elettrico in una condizione di reale utilizzo”, ha affermato Stefanie Haaks, Presidente di KVB. L’autobus articolato completamente elettrico sarà presto operativo anche nella capitale della Catalogna, diventando così il secondo Lion’s City 18 E consegnato a una azienda di trasporto locale per la gestione dei servizi di linea. “I veicoli per Colonia e Barcellona fanno parte di una fase di test in condizione di reale utilizzo - ha detto ancora Kuschta - Lavorando insieme alle aziende di trasporto, miriamo a raccogliere molte importanti informazioni operative, che utilizzeremo per migliorare continuamente i nostri autobus urbani”. Un altro importante traguardo

sulla roadmap della mobilità elettrica era in programma in aprile, quando è ufficialmente iniziata la produzione in serie del Lion’s City 18 E nello stabilimento MAN di Starachowice, in Polonia. La produzione in serie del fratello Lion’s City 12 E è invece iniziata lo scorso ottobre. “Ci siamo concentrati con molta attenzione sulla ricerca di modi per integrare completamente il processo produttivo di questo nuovo veicolo nell’impostazione esistente e ci siamo riusciti - ha spiegato Rudi Kuchta - Dopotutto, sull’autobus elettrico, circa il 30-40 per cento della scocca è diverso da quello della sua versione convenzionale. Poi c’è la trasmissione elettrica, le batterie e altri componenti ad alta tensione. Nell’ambito del processo di preparazione della produzione a Starachowice, è stato necessario acquistare

nuovi sistemi o aggiornare quelli esistenti, riprogettare i processi e programmare per circa 3.500 dipendenti una formazione approfondita e specifica”. I primi autobus articolati elettrici usciti dalla catena di produzione della fabbrica polacca sono stati mandati a Norimberga. All’inizio dell’anno, infatti, l’azienda di trasporto pubblico locale VAG Verkehrs-Aktiengesellschaft ha ordinato 28 Lion’s City 18 E oltre a 11 Lion’s City 12 E, che rappresenta per MAN il più grande ordine di e-bus ottenuto, ad oggi, tramite gara d’appalto. Inoltre, è anche il primo ordine della versione completamente elettrica da 18 metri. “Ordini come questi, così come l’entusiasmo suscitato da Lion’s City E tra conducenti e passeggeri, durante le prove tecniche svolte in

Due motori elettrici centrali su secondo e terzo asse conferiscono al Lion’s City 18 E tutta la potenza necessaria.

tutta Europa, è la conferma importante e un ulteriore dimostrazione di come questo prodotto venga accolto con favore – ha sottolineato Kuchta - Per non parlare, ovviamente, del grande lavoro svolto da tutta la squadra di MAN nello sviluppo di tecnologie innovative e di un autobus elettrico affidabile”. Altre città hanno seguito l’esempio di Norimberga ordinando il MAN Lion’s City E e introducendo veicoli a zero emissioni nella propria rete di trasporto pubblico. Uno di questi ordini è arrivato da Uppsala, in Svezia: Gamla Uppsala Buss AB (GUB), azienda che gestisce il trasporto pubblico locale nella città di Uppsala, ha ordinato 12 Lion’s City 18 E. Una première per l’azienda di trasporti svedese, dal momento che i bus del Leone saranno i primi elettrici a servire le linee urbane della città. La consegna è prevista per maggio 2022. Inoltre, l’accordo quadro con Gamla Uppsala Buss include un’opzione per ulteriori 65 autobus elettrici MAN entro il 2023, di cui 45 Lion’s City 18 E e 20 Lion’s City 12 E. Oggi, l’azienda impiega più di 220 autobus a metano e diesel. Il 95 per cento di questi veicoli è a marchio MAN. Uno dei motivi che ha portato il costruttore tedesco ad aggiudicarsi questa gara d’appalto è la notevole capacità di trasporto del Lion’s City 18 E. “Con una lunghezza di 18 metri, questa versione di autobus urbano è la scelta perfetta per tutte le aziende che cercano un veicolo completamente elettrico, quindi privo di emissioni, che può ospitare fino a 120 passeggeri “, ha aggiunto Rudi Kuchta. Due motori elettrici centrali sul secondo e terzo asse conferiscono all’autobus la potenza necessaria per muoversi nel traffico cittadino. Il design ottimizzato dell’autotelaio dell’autobus elettrico garantisce inoltre una dinamica di marcia ottimale per viaggiare in modo piacevole e tranquillo, potendo contare su una autonomia di 200 km che può arrivare fino a 270 km in condizione favorevole d’utilizzo.


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IVECO / IL PORTALE IVECO ON CONSENTE DI ACCEDERE FACILMENTE AI SERVIZI CONNESSI

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I

GUIDO PRINA

FABRIZIO CONICELLA,IVECO GLOBAL HEAD OF DIGITAL & ADV TECHNOLOGY COMMERCIAL & SPECIALTY VEHICLES - AD ESEMPIO, I GESTORI DI FLOTTE POSSONO ACCEDERE MOLTO RAPIDAMENTE AI DATI RELATIVI ALL’ANDAMENTO DEI CONSUMI E DELLE PRESTAZIONI DEI PROPRI VEICOLI, DEFINENDO QUINDI POSSIBILI INTERVENTI MIRATI A MIGLIORARE IL COSTO TOTALE DI ESERCIZIO. GRAZIE ALL’APP, I CONDUCENTI POSSONO ACCEDERE A TUTTI I SERVIZI DIGITALI IN GRADO DI AGEVOLARE IL LORO LAVORO E DI SUPPORTARLI SULLA STRADA”.

TORINO

veco investe nella connettività e lancia il nuovo portale Iveco On per facilitare l’accesso all’ampia gam ma di servizi connessi del brand, sviluppati per supportare i clienti nella gestione efficiente di flotte e per agevolare la vita su strada dei conducenti. Il nuovo portale è stato progettato per offrire un’esperienza immediata con una navigazione facile e introduce miglioramenti e nuovi widget sviluppati grazie a una tecnologia avanzata e al know how del team di esperti digitali. Anche la app Iveco On è stata aggiornata con nuo ve funzionalità. Fabrizio Conicella, Iveco Global Head of Digital & Adv Technology Commercial & Specialty Vehicles, ha spiegato: “Abbiamo sviluppato il nuovo portale Iveco On basandoci sul feedback e sui suggerimenti ricevuti dai nostri users, per offrire un unico punto di contatto in grado di mettere a

loro disposizione tutti i nostri servizi connessi. Ad esempio, i gestori di flotte possono accedere molto rapidamente ai dati relativi all’andamento dei consumi e delle prestazioni dei propri veicoli, definendo quindi possibili interventi mirati a migliorare il Costo Totale di Esercizio. Gra zie all’app, i conducenti possono accedere facilmente a tutti i servizi digitali in grado di agevolare il loro lavoro e di supportarli sulla strada, come ad esem-

pio il Driving Style Evaluation e i servizi di assistenza remota, oltre che attivare da remoto la maggior parte delle funzionalità della cabina”. Tra i miglioramenti apportati all’esperienza utente, il nuo vo portale propone un nuovo design orientato a una navigazione facile e intuitiva, un processo di registrazione e attivazione semplificato e la creazione di una sezione dedicata per gestire le autorizzazioni relative al-

l’utilizzo di funzionalità quali i controlli in cabina di guida. Inoltre, Iveco On introduce le funzionalità Safe Driving, studiate per ottimizzare la sicurezza alla guida, con l’aggiunta di nuovi indicatori chiave di prestazione basati sui sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) del veicolo. Un aggiornamento che punta ad arricchire ulteriormente i report generati per aiutare i conducenti ad acquisire uno stile di guida sicuro e i ge-

stori di flotte a promuovere una cultura di guida sicura all’interno delle proprie aziende. La app Iveco On Easy Way, introdotta sulla gamma pesante S-Way, è stata ottimizzata con il miglioramento dell’esperienza utente grazie a una registrazione e a un accesso semplificati, un pairing automatico del veicolo con i dispositivi mobili Android e iOS, una connessione wifi automatica e una navigazione intuitiva. Di recente, inoltre, Iveco provveduto a espandere ulteriormente la propria offerta di servizi digitali su Iveco On. L’innovativa funzione Iveco Over the Air Update, disponibile su tutti i veicoli Daily e S-Way dotati di Connectivity Box e con l’account attivo dell’utente Iveco On collegato al veicolo, consente ai clienti di eseguire gli aggiornamenti del software risparmiando tempo e aumentando l’operatività del veicolo. Iveco Over the Air Update è estremamente facile da utilizzare e consente di aggiornare rapidamente il

software del veicolo, a scelta del conducente e del gestore di flotte, senza l’impegno di doversi re care in officina. L’aggiornamento può essere lanciato dal cliente ovunque si trovi, in qualsiasi momento, in po chi minuti, con la sola raccomandazione che il veicolo sia parcheggiato in un luogo sicuro. Ciò significa che il conducente può installare l’aggiornamento quando lo ritiene necessario, durante una sosta o una pausa al deposito, senza perdere ulteriore tempo. Thomas Hilse, Iveco Brand President, ha commentato: “Facile, veloce, efficiente. In Iveco, siamo costantemente alla ricerca di strumenti per semplificare la vita dei nostri driver e dei no stri gestori di flotte per aiutarli a lavorare in modo più efficiente. Il nuovo Iveco Over the Air Update semplifica l’aggiornamento del software dei veicoli con nuove funzionalità. Pos siamo garantire ai nostri clienti che i loro veicoli siano sempre aggiornati e protetti”.

IVECO BUS / Servizi Iveco On anche per la gamma prodotta dalla carrozzeria Indcar

Vocazione urbana per i nuovi minibus Daily Access I veco Bus e la rinomata carrozzeria Indcar hanno firmato un accordo per lo sviluppo e la produzione, con marchio Iveco, di Daily Access, nuova gamma di minibus dotati di ingresso ribassato dedicati alle missioni urbane e periurbane. Il Daily Access, destinato alla gamma urbana di Iveco Bus, sarà alimentato a gas naturale - già compatibile con il biometano - per accompagnare gli operatori verso la transizione energetica e soddisfare tutte le loro esigenze nel settore dei

trasporti. La nuova gamma offrirà il pacchetto completo di tutti i servizi correlati al brand Iveco: i clienti potranno così beneficiare delle soluzioni integrate e della nuova offerta digitale di Iveco On, per un’esperienza di guida ottimale in termini di prestazioni, qualità e TCO. Le prime consegne sono previste per l’inizio del 2022. “Siamo orgogliosi della nuova gamma Daily Access, che si inserisce nella nostra categoria urbana e ci consentirà di soddisfare a pieno le ri-

chieste di un mercato in crescita - ha sottolineato Gauthier Ricord, Iveco Bus Light Business Line - Questi nuovi modelli coniugano l’esperienza di Indcar con l’impegno di Iveco Bus nelle tecnologie a gas naturale, all’insegna di una produttività efficiente ed ecosostenibile”. “Siamo molto soddisfatti della fiducia riposta in noi per competenza, capacità produttiva e know how riconosciuto nel campo dei minibus”, ha dichiarato Gaël Queralt, CEO di Indcar.

Da sinistra: Stéphane Espinasse, Iveco Bus Brand Leader, Gaël Queralt, CEO di Indcar, Gauthier Ricord, Iveco Bus Light Business Line.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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N° 299 / Maggio 2021

MAN BUS & TRUCK / UN MAGNIFICO LION’S COACH PER LA SQUADRA DEL LIPSIA

Il miglior calcio viaggia comodo OFFRIRE MASSIME PRESTAZIONI DI TRASPORTO AFFINCHÉ I CALCIATORI POSSANO DARE IL MASSIMO IN CAMPO DURANTE LE PARTITE: L’RB

LEIPZIG

HA ACQUISTATO UN NUOVISSIMO PULLMAN PER GESTIRE I TRASFERIMENTI DELLA SQUADRA.

I RED BULLS

VIAGGIANO A BORDO DI UN LUSSUOSO VEICOLO SIA NELLE PARTITE IN CASA SIA NELLE TRASFERTE. “UN’ESPERIENZA AFFASCINANTE”, LA TESTIMONIANZA DELL’ALLENATORE

JULIAN NAGELSMANN AL SUO PRIMO VIAGGIO A BORDO.

P

LINO SINARI MONACO

artite di grande spessore quelle che caratterizzano la zona alta della classifica del Bundesliga: il Lipsia sta ottenendo ottimi risultati nel massimo campionato tedesco. Motivo per il quale giocatori e allenatore, chiamati a dare il massimo in campo, esigono il massimo comfort negli spostamenti. A rispondere a questa esigenza è chiamato un nuovissimo autobus, un Lion’s Coach L, che Christoph Huber, Ceo di MAN Truck & Bus Deutschland, ha simbolicamente consegnato alla squadra nella persona di Oliver Mintzlaff, Ceo di RB Leipzig. “La partnership con la squadra del Lipsia - afferma Andreas Tostmann, Ceo MAN Truck & Bus SE - è per noi molto importante: siamo

lieti che un autobus MAN possa trasportare in sicurezza e nel massimo comfort gli atleti alle partite. Con il Lion’s Coach, i Red Bulls, come molti altri top club europei, hanno scelto per il team un veicolo pluripremiato: un pullman di alto livello per un club nelle prime posizioni della classifica”.

accesso Wlan LTE e connessioni Hdmi e USB. Vi sono inoltre due piccole aree riunioni con due tavoli regolabili elettricamente che risultano utili allo staff tecnico per definire gli ultimi dettagli prima dell’inizio della partita o per un confronto al termine del match. Il Lion’s Coach L è inoltre dotato di cucina con tutti i servizi, due frigoriferi e numerosi armadietti.

UN COACH AL VOLANTE

L’allenatore Julian Nagelsmann è stato uno dei primi a sedersi al volante e mettere alla prova, all’interno di un’area privata, il “neo acquisto” della squadra. “Il nostro nuovo autobus - afferma Nagelsmann - è un acquisto eccezionale, e sarà un valido partner nelle partite che dobbiamo ancora giocare per concludere il campionato. È stata un’esperienza straordi-

Rifiniture e personalizzazioni degli interni rendono il pullman un veicolo di prima classe.

SICUREZZA A BORDO

naria guidare l’autobus: non capita tutti i giorni di poter guidare un veicolo di 14 metri con 510 cv. Sono impressionato dalla fluidità e dalla stabilità di guida: con così tante partite in trasferta, è importante trascorrere il tempo a bordo in modo confortevole e riposante, questo favorisce la concentrazione e la giusta motivazione nel perseguire i nostri ambiziosi obiettivi. Se guardo le caratteristiche del nuovo pullman posso affermare che è semplicemente perfetto per raggiungere i nostri scopi”. Il pullman della squadra è un ambiente familiare per atleti e allenatori “Siamo contenti - afferma Mintzlaff - della partnership con MAN e del nuovo Lion’s Coach. Le partite in trasferta comportano viaggi spesso anche lunghi per la nostra squadra: è importante poter contare su un autobus

confortevole, che offra alla squadra un ambiente dove ritrovare calma e tranquillità. Ecco perché, ad esempio, abbiamo prestato grande attenzione alla silenziosità e fluidità del motore, per garantire un’atmosfera tranquilla a bordo. Anche la sicurezza di guida era di fondamentale importanza, requisito che il nuovo autobus soddisfa”. Rifiniture e personalizzazioni degli interni rendono il pullman un veicolo di prima classe. I 33 sedili passeggeri con poggiapiedi e schienali regolabili consentono agli atleti di distendersi e rilassarsi durante i lunghi viaggi. Otto sedili hanno anche poggiagambe regolabili elettricamente. Coloro che vogliono usufruire delle tecnologie di bordo possono utilizzare quattro monitor da 19 pollici e un monitor da 22 pollici, Ap ple TV e sistema audio,

Chi incontra per strada il nuovo pullman intuisce subito che squadra di calcio trasporta: Il logo del club e la frase “Leipzig fährt MAN” (Lipsia si sposta a bordo di un MAN) sono ben visibili, sia sulla parte anteriore sia posteriore di questo autobus, alimentato dal motore MAN D2676 Euro 6. Il cambio automatizzato TipMatic Coach a 12 marce, con rallentatore integrato, garantisce una marcia particolarmente fluida. Il Lion’s Coach L è equipaggiato con numerosi sistemi di assistenza come ESP (Electronic Stability Program), Lane Guard System, EBA (Assistente di frenata di emergenza), sensore pioggia-luce, ACC (Adaptive Cruise Control) con funzione Stop & Go e AttentionGuard. Inoltre, il sistema di sostituzione degli specchietti OptiView migliora la sicurezza e il grado di efficienza: telecamere su entrambi i lati del veicolo forniscono immagini in tempo reale su due display, che possono essere facilmente visti dal conducente, eliminando l’angolo cieco. Inoltre, il bus è dotato del sistema di telecamere perimetrali BirdView, che consentono al conducente di avere una visione a 360 gradi dell’area attorno al veicolo.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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FASSI GRU / VEICOLO SPECIALE SVILUPPATO DA ING. ARCADIPANE SRL E AMT GENOVA SPA

Micro 30 al servzio del TPL ING. ARCADIPANE SRL, DEALER FASSI PER LA LIGURIA, E AMT GENOVA SPA, LA SOCIETÀ PUBBLICA CHE GESTISCE LA MOBILITÀ DELLE PERSONE PER IL CAPOLUOGO LIGURE E IL SUO HINTERLAND, HANNO SVILUPPATO UN VEICOLO UNICO NEL SUO GENERE, LA GRU

FASSI MICRO 30, IL CUI OBIETTIVO È GARANTIRE SICUREZZA ED EFFICIENZA ALLE SQUADRE DI OPERAI IMPEGNATI NELLA MANUTENZIONE DEI

“QUADRI DI FERMATA” DEI MEZZI DI AMT.

L

FABIO BASILICO GENOVA

’innovazione e la specializzazione di Fassi Gru sono al servizio anche del trasporto passeggeri. Ing. Arcadipane Srl, dealer Fassi per la Liguria, e AMT Genova Spa, la società pubblica che gestisce la mobilità delle persone per il capoluogo ligure e il suo hinterland, hanno sviluppato un veicolo unico nel suo genere, la gru Fassi Micro 30, il cui obiettivo è garantire sicurezza ed efficienza alle squadre di operai impegnati nella manutenzione dei “quadri di fermata” dei mezzi operativi di AMT. AMT Genova, acronimo di Azienda Mobilità e Trasporti, gestisce i servizi di trasporto pubblico urbano e provinciale operando su un ampio bacino che comprende la città di Genova e tutti i comuni della vasta area della città metropolitana genovese. L’azienda conta oggi 2.727 dipendenti e 907 veicoli, numeri che la

qualificano come il quinto ope ratore a livello nazionale per dimensioni. Probabilmente però non tutte le altre municipalizzate gestiscono tante differenti modalità di trasporto: bus urbani e provinciali, filobus, metropolitana, ascensori, funicolari, ferrovia a cremagliera, ferrovia a scartamento ridotto, servizi via mare e servizi a chiamata. In questo articolato panorama c’è posto anche per un veicolo davvero originale, concepito per un’attività complementare ma non per questo meno importante: tenere puliti, ma soprattutto aggiornati, i “quadri di fermata”, cioè le fondamentali strutture che a ogni fermata bus informano il pubblico su tragitti e orari. Un compito importante quanto spesso trascurato nella percezione del trasporto pubblico di persone. Il problema che il dealer genovese Fassi Gru, Ing. Arcadipane Srl, e l’ufficio “Manutenzione infrastrutture di rete” di AMT Genova, nella persona del suo capo operaio

Riccardo Alfieri, si sono trovati ad affrontare non era di facile soluzione. Fino a quel mo mento la manutenzione dei cartelli alle fermate era stata affidata a piccole squadre di operai dotati di semplici scale a pioli. Non sempre però il terreno offriva una solida base di appoggio e poi alcuni cartelli, nello specifico quelli sulle rive del torrente Bisagno, sono addirittura a sbalzo oltre il parapetto che sovrasta l’argine. Nell’obiettivo di garantire una sempre maggiore sicurezza ai propri dipendenti, la direzione di AMT ha così deciso che era necessario trovare un metodo più pratico e, soprattutto, sicuro per questi interventi. Per definire il tutto è stato incaricato Riccardo Alfieri che a sua volta ha coinvolto l’Arcadipane. Il progetto è stato sviluppato insieme all’ingegner Alessandro Arcadipane, figlio di Enrico, Presidente della società genovese di cui è Amministratore delegato Carlo Raineri, a sua volta affiancato

La gru Fassi Micro 30 è dotata di un pratico cestello in alluminio biposto.

La versatile gru Fassi Micro 30 operativa nella città di Genova.

dal figlio Timoteo. “Non era un problema di poco conto - racconta Riccardo Alfieri - perché le situazioni che si dovevano affrontare cambiavano praticamente di fermata in fermata, con spazi e quindi modalità differenti. Inoltre, non si doveva, nei limiti del possibile, interferire con il traffico, non solo dei bus, ma anche della auto private, senza dimenticare che oltre alla sicurezza degli addetti si doveva tutelare anche quella dei passanti e di coloro che erano in attesa dell’autobus. Utilizzare una classica piattaforma aerea implicava notevoli ingombri e quin di non era pensabile: ci voleva una soluzione dedicata. Così, elaborare questo progetto è stato decisamente complesso, ma alla fine, con il fondamentale contributo della Arcadipane, siamo riusciti a mettere a punto una soluzione che risponde a tutte le nostre esigenze”. “Con AMT abbiamo affrontato il problema nella sua

totalità - spiega Alessandro Arcadipane - nel senso che abbiamo collaborato anche a individuare il veicolo ideale per poter accogliere il particolare allestimento: un Fuso Canter 3S13 che si prestava per le portate e il ridotto sbalzo posteriore, in grado quindi di ospitare la gru Fassi Micro 30. Quest’ultima è stata dotata di un cestello in alluminio biposto, ma soprattutto è stata montata in una diversa posizione rispetto a quella classica retrocabina, così da poter svolgere tutte le funzioni a cui era destinata. Abbiamo quindi seguito le fasi di allestimento, che è stato curato dalla Hydracar Srl di Lainate, l’officina di Fassi Gru Milano, una garanzia sotto questo aspetto”. “Il rapporto con Fassi Gru è già consolidato - spiega Riccardo Alfieri - È iniziato nell’autunno del 2019 quando ci siamo dotati di un Iveco Eu rocargo 4x4 allestito con una gru Fassi F120, lama spazzaneve e spargisale, che

aveva il principale compito di garantire la viabilità invernale. Oggi lo usiamo anche per interventi di manutenzione generale con piena soddisfazione, ed è grazie a questo vei colo che abbiamo conosciuto la concessionaria Fassi Arcadipane che abbiamo subito apprezzato per la competenza e la disponibilità. Questo secondo allestimento è, per certi versi, più complesso, ma proprio per questo ha suggellato una collaborazione che si sta rivelando sempre più strategica per noi che ci dobbiamo occupare della manutenzione”. Il nuovo allestimento è operativo da pochi giorni, ma ha già confermato la sua validità grazie alla grande versatilità di manovra, con la possibilità di operare sia davanti alla cabina sia sul retro del cas sone, potendo aprire gli stabilizzatori solo dal lato in cui si opera. Gli interventi sono solitamente affidati a una squadra di due operai, che possono però diventare anche quattro quando si deve operare, per esempio, su strade strette dove è necessario regolare il traffico con doppi sensi alternati. Chi conosce Genova e i suoi carruggi, ma anche le strette e tortuose strade del territorio alle sue spal le, sa bene quanto sia complesso operare in sicurezza: ora con il nuovo Fuso Canter e la gru Fassi Micro 30 molti problemi sono stati risolti. La Ing. Arcadipane è stata fondata nel 1984 e ha iniziato la sua attività operando in particolare nel settore dei veicoli per movimento terra. Nel 1987 diventa dealer Fassi iniziando a qualificarsi come punto di riferimento del produttore di Albino per tutto il territorio della Liguria e delle aree limitrofe nelle Regioni confinanti.



IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

VEICOLI COMMERCIALI

STELLANTIS / Fiat Professional lancia E-Ducato

IL RE DELL’ULTIMO MIGLIO IL VAN È STATO PRESENTATO IN VERSIONE 100 PER CENTO ELETTRICA DURANTE LA GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA: UNA SCELTA PER EVIDENZIARE LE CARATTERISTICHE DI SOSTENIBILITÀ DEL MODELLO CHE LO RENDERANNO IL COMPAGNO DI LAVORO IDEALE NELLE CITTÀ DI DOMANI.

UNA SVOLTA IMPORTANTE, CONDIVISA ANCHE DA UN OPERATORE LOGISTICO GLOBALE COME DHL. Cristina Altieri da pagina IV

GEMA / MAXI FORNITURA DI 1.870 VEICOLI A POSTE ITALIANE

TOSCANDIA / INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ “CUORE ELETTRICO”

S

A

TRIONFANO GLI ALLESTITI IN ALLUMINIO IL VAN SHARING ANCORA PIÙ VIRTUOSO ono ben 1.870 i veicoli che Gema sta per allestire e che entreranno in servizio per Poste Italiane: un’expertise che porta l’allestitore toscano a porsi come riferimento nel panorama dei veicoli per distribuzione, logistica e corrieri espresso. Quella che, nel 2014, nasceva come start-up tra imprenditori toscani e manager d’esperienza, nel 2021 si colloca come fornitore di punta, con un assetto dirigenziale e impianti produttivi sempre più in linea con le esigenze dei segmenti ai quali punta l’azienda.

nche in occasione dell’emergenza post Covid-19 Toscandia manifesta il suo spirito solidale. La Concessionaria Scania, Volkswagen e Nissan con headquarter a Calenzano, alle porte di Firenze, insieme a Confesercenti Firenze e con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale del capoluogo toscano e dell’Arciconfraternita della Misericordia, ha lanciato l’iniziativa “Cuore elettrico”, che mette insieme la filosofia green dei marchi rappresentati dal dealer e l’esigenza sociale del territorio.

Campanella da pagina XX

SPECIALE VAN ELETTRICI

Aumentano le proposte sostenibili per la città

Basilico da pagina VI

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SIFÀ

Campanella a pagina XIV

AUTOVEICOLI ERZELLI

Ghinolfi: “Auto aziendale, una scelta da sostenere”

Servizio a pagina III

Home delivery avanzato con il partner Integra

Altieri a pagina XV

FORD

ROSSI VEICOLI

Umbriafrigo noleggia Sprinter per la GDO

Servizio a pagina XVI

L’ibrido senza confini convince Salerno Trasporti

Altieri da pagina XVIII

Pagina I



VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI INTERVISTA

I

PAOLO GHINOLFI

l proposito di incrementare la presenza di veicoli a basso impatto ambientale è condiviso da ogni player del settore, pur sulla base di differenti considerazioni: tra i costruttori c’è chi punta sul full electric, chi preferisce l’ibrido nelle due versioni plug-in (con presa di ricarica) o con il solo recupero dell’energia in frenata, chi sviluppa l’idrogeno o sostiene l’utilizzo del metano e chi, invece, punta sull’evoluzione dei motori tradizionali a diesel o benzina. Qualunque sia la scelta, questa si scontra su investimenti iniziali importanti. Problema che le società di noleggio risolvono proponendo - soprattutto a lungo termine - veicoli moderni, al di sotto dei tre anni di età, certamente più ecologici: anziché puntare sull’acquisto, si può scegliere una formula di noleggio e garantirsi l’utilizzo di un mezzo rispettoso dell’ambiente e, oltre che meno inquinante, più parsimonioso nei consumi. Ma se ci si mette di traverso lo Stato, con una fiscalità che va nella direzione opposta, il risultato è so lo uno: chi deve giocoforza acquistare un veicolo sceglie l’usato, di sicuro meno amico dell’ambiente. Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato di SIFÀ, società di noleggio del Gruppo BPER Banca, è da tempo impegnato in prima persona in un’opera “consulenziale”, non tanto di monito quanto d’invito alle autorità governative affinché le decisioni assunte siano in linea con

AMMINISTRATORE DELEGATO SIFÀ

vede aliquote diverse con tassazioni persino più elevate. “Ancora una volta - dichiara Ghinolfi - a rimetterci sono persone soggette a reddito fisso, tassate su ogni cifra percepita, in un periodo così drammatico per tutte le categorie e settori come quello che stiamo vivendo e che auspichiamo termini il prima possibile”. La scelta di rivedere il fringe benefit coincide con il mancato ripristino del superammortamento, strumento che le società di noleggio come SIFÀ hanno utilizzato con beneficio immediato della clientela. “La riduzione del canone alle aziende che prendevano veicoli a noleggio - spiega Ghinolfi - è stata applicata subito, con un impatto importante, mentre le società di noleggio hanno beneficiato del recupero del credito d’imposta in un arco temporale di anni. Il noleggio si è dimostrato la formula migliore per applicare questo provvedimento: in Italia il volume complessivo, di circa 1,2 milioni di veicoli, è cresciuto, con numeri significativi di recupero dell’immatricolato, a beneficio soprattutto delle flotte, che sono state rinnovate con veicoli di nuova generazione, elettrici, elettrificati, ibridi ecc.”. Oggi l’approccio si è praticamente capovolto. “Anziché incentivare la scelta di un veicolo a basso impatto - continua il numero uno di SIFÀ - si penalizza l’acquisto di veicoli che non si ritengono in linea

“Più chiarezza su fisco e ambiente” IL NUMERO UNO DELLA SOCIETÀ DI NOLEGGIO DEL GRUPPO BPER BANCA INVITA LE AUTORITÀ DI GOVERNO A UN TAVOLO DI CONFRONTO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER TROVARE SOLUZIONI CONDIVISE E APPLICABILI. “DOPO IL MANCATO RIPRISTINO DEL SUPERAMMORTAMENTO, SI STA COMMETTENDO IL GRAVE ERRORE DI UNA TASSAZIONE ECCESSIVA E INGIUSTA SUL FRINGE BENEFIT: I DIPENDENTI RINUNCIANO ALL’AUTO AZIENDALE E NON SI RINNOVA IL PARCO MEZZI”, AFFERMA GHINOLFI. una strategia ben delineata. “La normativa fiscale relativamente al fringe benefit aziendale - spiega Ghinolfi - è in continuo cambiamento ormai da un anno. A luglio 2020 si è deciso di modificare la quota del fringe benefit a carico dei dipendenti, che come noto utilizzano il veicolo aziendale per il 90 per cento per lavoro e il restante per uso privato: si è passati dall’applicazione delle tabelle ACI, che consentiva un costo a carico del dipendente proporzionale alle dimensioni e ai costi di utilizzo del veicolo, a un concetto legato alle emissioni di CO2”. In sostanza, restava in vigore l’aliquota del 30 per cento per veicoli con emissioni fino a 160 g di CO2, che saliva al 50 per cento in caso di emissioni fino a 190 g per arrivare al 60 per cento oltre tale soglia. “Non solo - commenta Ghinolfi - tale normativa ha provocato enormi problemi di tipo relazionale all’interno delle aziende: i dipendenti, quindi persone con stipendio fisso, già tassati alla fonte sul loro reddito, si sono trovati ad affrontare costi improponibili, spesso inaccettabili o insostenibili, discutendo con gli uffici flotte o del personale l’essenza stessa del fringe benefit”. Ovvero: a fronte di oneri imprevisti e eccessivi, meglio rinunciare all’auto aziendale e affrontare un acquisto, magari di un veicolo usato. “Se in

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precedenza - prosegue il timoniere di SIFÀ - il dipendente usava un veicolo nuovo, certamente più ecologico, si è visto costretto a fare una scelta che va nella direzione opposta, verso un veicolo a più alto impatto ambientale”.

di VALENTINA MASSA REGGIO EMILIA

Come se non bastasse, la normativa è entrata in vigore in piena pandemia. “Nell’estate 2020 - afferma Ghinolfi - con le fabbriche chiuse per il lockdown, i clienti hanno dovuto attendere i veicoli con ritardi clamorosi, con consegne slittate da

aprile a luglio-novembre. In più, i dipendenti si sono ritrovati assoggettati a nuove aliquote totalmente inattese”. Confusione aumentata con l’arrivo del protocollo WLPT nuovo standard per l’omologazione delle emissioni inquinanti), che pre-

“Constato che in Italia non si intende tutelare un settore vitale per l’economia come l’auto aziendale”, dice Ghinolfi.

con la direzione dell’ecosostenibilità, con il risultato che si toglie lavoro a fabbriche italiane e si ottiene minor gettito fiscale. A questo proposito, ricordo che per l’intero 2020 lo Stato non ha incassato i pagamenti della tassa di proprietà dalle società di noleggio per il mancato accordo tra le Regioni: bastava applicare una tariffa unica a livello nazionale e il pagamento sarebbe stato facilitato. Invece si è preferito sospendere i pagamenti relativi ad almeno un milione di veicoli”. Infine l’invito dell’Amministratore delegato. “Occorre intervenire - conclude Ghinolfi - sulla deducibilità dei costi, oggi quasi azzerata: in tutta Europa l’auto aziendale è deducibile al cento per cento, si recupera l’Iva al cento per cento. Purtroppo constato che in Italia non s’intende tutelare un settore vitale per l’economia: ogni azione legata all’impatto ambientale va intrapresa con attenzione ai sistemi di tassazione, alle logiche di applicazione e pensando che nei momenti di crisi non si può iper tassare coloro che già versano regolarmente quanto dovuto con un’imposizione alla fonte del reddito. Si apra un tavolo di confronto per trovare la tassazione opportuna, nel rispetto del cittadino e dei lavoratori italiani, e il settore ne risentirà in modo positivo”.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

STELLANTIS / CON E-DUCATO IN RAMPA DI LANCIO, FIAT

Nato per elettrificare IL VAN È STATO PRESENTATO IN VERSIONE 100 PER CENTO ELETTRICA DURANTE LA

GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA: UNA SCELTA PER EVIDENZIARE LE CARATTERISTICHE DI SOSTENIBILITÀ DEL MODELLO CHE LO RENDERANNO IL COMPAGNO DI LAVORO IDEALE NELLE CITTÀ DI DOMANI.

UNA SVOLTA IMPORTANTE,

CONDIVISA ANCHE DA UN OPERATORE LOGISTICO GLOBALE COME DHL, CHE HA SEGUITO LA FASE DI TEST E OGGI SI PREPARA A TINGERE DI GIALLO IL COMMERCIALE A ZERO EMISSIONI PRODOTTO AD

ATESSA.

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CRISTINA ALTIERI TORINO

on una data a caso quella scelta da Fiat Professional per presentare il nuovo EDucato, il primo Ducato 100 per cento elettrico. A raccontarlo in diretta streaming il 22 aprile, in occasione della 51a Giornata Mondiale della Terra, Massimo Temporelli, docente universitario e divulgatore scientifico, insieme al management Stellantis e a quello della tedesca DHL, che ha collaborato attivamente allo sviluppo del veicolo. Un momento importante per Ducato, che proprio nel 2021 festeggia il quarantesimo anno di commercializzazione, ma anche il raggiungimento di un traguardo che ne attesta i meriti: lo scorso anno il commerciale Fiat Professional si è affermato infatti il modello best seller in Europa, primato che già deteneva da sei anni

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nelle vesti di base per la trasformazione in camper. “Per E-Ducato - ha dichiarato Eric Laforge, Head of LCV Enlarged Europe di Stellantis, che ha colto anche l’occasione per dichiararsi “un puro prodotto del gruppo FCA” e non un “francese arrivato in seguito alla recente fusione con PSA” - si è partiti dall’idea di rea lizzare non solo un veicolo “green”, ma una soluzione di mobilità completa che si caratterizzasse per versatilità, affidabilità, efficienza e sostenibilità. Uno strumento di lavoro per far crescere il business rispettando i dettami dell’ecologia, declinabile in 400 configurazioni per rispondere alle esigenze di tutti gli operatori professionali, dalle flotte per il trasporto merci alle imprese edili, dagli artigiani ai fornitori di servizi municipali, Ma soprattutto un modello in grado di assicurare le stesse performance in termini di carico e volumetria dei veicoli con

motore termico”. E-Ducato alloggia infatti le batterie sotto il pavimento, lasciando inalterata la capacità di carico che arriva a 17 metri cubi di volume e quasi 2 tonnellate di peso. Il tutto con i vantaggi della propulsione elettrica, e dunque ottimale distribuzione dei pesi, abbassamento del baricentro, handling eccezionale in ogni condizione di carico. E-Ducato è in grado di raggiungere poi prestazioni equivalenti a quelle delle versioni diesel, grazie a un motore elettrico con una coppia massima di 280 NM, una potenza fino a 122 CV e un’accelerazione da 0 a 50 km/h che avviene in 5 secondi. Due le differenti configurazioni di batterie, da 47 kWh e da 79 kWh, e quattro le modalità di ricarica di cui tre disponibili al lancio. Nella versione da 47 kWh E-Ducato può percorrere fino a 170 km in ciclo WLTP e fino a 235 km in ciclo urbano. Con

Da sinistra, Alberto Nobis CEO di DHL, l’esperto Massimo Temporelli e il manager Stellantis Eric Laforge.

Eric Laforge, Head of LCV & Larged Europe di Stellantis.

batterie da 79 kWh le percorrenze salgono a 280 km WLTP, equivalenti a 370 km in ciclo urbano, e i tempi di attesa per una ricarica equivalente a 100 km di percorrenza non superano la mezz’ora. Le batterie sono garantite per una durata di 10 anni o 220.000 km sulla versione da 79 kWh e 8 anni o 160.000 km sulla versione da 47 kWh. “Avevamo la sensazione - ha proseguito Laforge - che la variante da 47 kWh sarebbe stata la più apprezzata, invece oggi moltissime richieste sono indirizzate verso il 79 kWh. Quanto alle prospettive future non pensiamo che l’elettrico possa sostituire nel breve periodo il diesel in questo settore, ci vorrà un decennio perché si arrivi al 70-80 per cento della quota totale, ma noi siamo già pronti con soluzioni per tutti. Per quest’anno E-Ducato rimarrà il solo prodotto elettrico in gamma, ma quando arriverà la nuova generazione di Talento e Doblò anche loro avranno una declinazione a zero emissioni. Oggi la soluzione adottata da E-Ducato non è la stessa proposta

dai veicoli elettrici degli altri brand del gruppo, ma certamente nel lungo periodo ci sarà una convergenza di tecnologia. La sfida però è su un altro fronte. La transizione verso una mobilità sostenibile elettrica ed elettrificata richiede innanzitutto lo sviluppo di una rete di stazioni di ricarica pubbliche e private. Contemporaneamente occorre ripensare a come produrre l’energia e a come distribuirla. Stellantis sta sviluppando soluzioni per fornire ciò che serve: va in questa direzione l’accordo con Engie EPS, dal quale sta nascendo Free2Move eSolutions. L’attività di questa nuova joint venture spazierà dalle infrastrutture di ricarica agli abbonamenti per la ricarica pubblica e domestica, fino alla gestione del ciclo di vita delle batterie e a servizi energetici avanzati come l’integrazione di sistemi Vehicle-to-Grid e soluzioni di gestione energetica per ridurre il costo totale di proprietà dei veicoli. A Mirafiori il V2G è già realtà, e quando la struttura sarà pienamente operativa sarà la più grande al mondo, con la possibilità di connet-

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI PROFESSIONAL INIZIA IL SUO VIAGGIO VERSO LE ZERO EMISSIONI

l’ultimo miglio

tere fino a 700 veicoli elettrici”. Tornando al presente e a Ducato, la variante a zero emissioni è stata concepita per risultare fruibile in ogni situazione e costituire puro valore per il professionista. “Abbiamo tutta una serie di soluzioni per scongiurare l’ansia da autonomia - ha commentato Domenico Gostoli, Electrification Programs Manager Fiat Professional - a cominciare dal Drive Mode Selector che permette di selezionare tra le varie modalità di guida quella denominata “Eco” per risparmiare energia. Gli altri settaggi prevedono la posizione “Normal” che assicura un ottimo bilanciamento tra performance e costi e “Po wer”, da preferire nel caso in cui il carico sia particolarmente pesante o ci si trovi ad affrontare una salita impegnativa. E poi ancora, il “Turtle Mode” è simile alla funzione risparmio batteria di un cellulare, che si attiva automaticamente in condizioni di bassa carica, limitando la performance del veicolo e garantendo un’estensione della carica dell’8-10 per cento. E infine il “Recovery Mode”, grazie al quale se un modulo

L’interno della cabina di Fiat Professional E-Ducato e, in alto, un furgone elettrico della flotta DHL.

batterie non funziona, gli altri continuano a operare garantendo la prosecuzione del lavoro”. La flessibilità del modello, le sue dotazioni e la sua affidabilità costituiscono una garanzia anche per il valore residuo di mercato. “E-Ducato - prosegue Laforge - ha costi di manutenzione più bassi di circa il 40 per cento rispetto a un veicolo con motore tradizionale: è possibile dunque prevedere un costo d’esercizio in linea con quello delle versioni die sel. Con E-Ducato è possibile raggiungere la parity di Total Cost of Ownership rispetto ad un diesel con le medesime caratteristiche in 48 me si, sulla base di un utilizzo di 20.000 km all’anno”. Negli ultimi cinque anni Fiat Professional ha coltivato una proficua collaborazione con DHL, leader mondiale nel trasporto internazionale di merci, nell’ambito della quale sono stati rilevati i dati delle reali consegne effettuate dall’operatore in tutte le condizioni di guida, carico e temperatura esterna. Proprio da qui arriva lo sviluppo del prodotto, e l’affermazione che trattasi di un veicolo realizzato tenendo in considerazione le esigenze dei clienti. “Crediamo fermamente - ha commentato Alberto Nobis, CEO di DHL Express Europe - che il futuro della logistica dell’ultimo miglio sia elettrico. Per realizzare il nostro obiettivo di connettere le persone e migliorare la loro vita, ci siamo impegnati per diventare più ecologici e puliti in ciò che facciamo ogni singolo giorno. Aggiungendo gli E-Ducato alla nostra flotta, faremo il prossimo passo importante per raggiungere l’obiettivo di elettrificare la maggior parte della nostra consegna dell’ultimo miglio entro il 2030. Con Fiat Professional abbiamo trovato quello che cercavamo: tecnologia all’avanguardia e batterie potenti che ci consentiranno di percorrere fino a 370 km con una sola carica per arrivare ai nostri clienti velocemente e rispettando l’ambiente”. ”Siamo orgogliosi che un player importante come DHL Express - ha concluso Eric Laforge - abbia scelto E-Ducato nell’ambito di un obiettivo così ambizioso. Con E-Ducato il nostro compito non è stato solo di sviluppare un prodotto che fosse sostenibile a livello economico e ambientale, ma soprattutto di fornire una soluzione di mobilità completa per i nostri partner”. E-Ducato verrà costruito presso lo stabilimento Sevel Val di Sangro di Atessa, mentre la parte elettrica sa rà assemblata presso l’impianto torinese di Mirafiori.

STELLANTIS / E-Ducato corredato da una gamma di soluzioni che semplificano il lavoro delle flotte

CONTROLLO ASSOLUTO A DISPOSIZIONE DEGLI OPERATORI PROFESSIONALI N ello sviluppo di E-Ducato non poteva mancare il contributo di Mopar, volto a mettere a disposizione degli operatori professionali nuovi e sofisticati strumenti sia per migliorare l’efficienza nell’utilizzo dei veicoli, sia per valutare la profittabilità dei relativi costi d’esercizio. Particolare importanza è stata data alle funzioni attivabili “da remoto”, come My:Fleet Manager, il servizio di fleet management, incluso per sei mesi nel prezzo del veicolo: tramite una piattaforma web, il sistema permette

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ai fleet manager di tenere sotto controllo in tempo reale le principali variabili per la gestione di ogni unità del parco veicoli, come chilometraggio, posizione e aggiornamento della manutenzione e programmi di ricarica. Tutto allo scopo di migliorare efficienza e produttività della flotta, ridurre i costi, prevenire i rischi e garantire la sicurezza di veicolo e conducente. Inoltre, la presenza della Mopar Connect, di serie su tutti gli E-Ducato, offre numerosi al tri servizi, come

l’assistenza in caso d’incidente o guasto e la localizzazione e disattivazione dell’accensione in caso di furto. Inoltre tramite la mobile app Uconnect LIVE si potrà controllare di aver chiuso le portiere, rintracciare il punto in cui si è parcheggiato e ricevere un alert se il veicolo viene spostato da dove si trovava o se supera il limite di velocità. Sempre tramite la mobile app Uconnect LIVE vengono rese disponibili numerose altre fun zionalità, come il my:Car, che permette di con-

trollare da remoto il livello della batteria o la pressione degli pneumatici e di ricevere dei dettagliati report mensili sullo stato del veicolo. Il servizio my:Journey grazie al quale è possibile visualizzare e gestire tutti gli spostamenti effettuati; il pacchetto my:eCharge, sviluppato appositamente per E-Ducato, in grado di pianificare la ricarica, trovare, utilizzare e pagare le stazioni di ricarica pubbliche e gestire la ricarica della propria Wallbox connessa. Infine Fiat Professional, in

collaborazione con il team eMobility, ha sviluppato Pro Fit by E-Ducato (in versione web e app, quest’ultima scaricabile gratuitamente dagli store Apple e Android) nell’ambito delle attività svolte per migliorare la conoscenza dei veicoli elettrificati e delle loro modalità di utilizzo. Partendo dal punto di vista dei Fleet Manager e medio/piccoli professionisti che usano l’attuale Ducato termico per le loro attività, Pro Fit è stato pensato e realizzato come un vero simulatore. Per iniziare a utilizzarlo

è sufficiente registrarsi sulla pagina web dedicata e definire la propria attuale flotta di veicoli commerciali termici, indicando la tipologia di mezzo scelto e selezionando per ciascuno la modalità di utilizzo. Attivata la simulazione, Pro Fit suggerisce la composizione ideale della nuova flotta elettrica indicando le configurazioni di E-Ducato più adatte al business dell’utente. È così possibile scoprire, per esempio, se l’autonomia è sufficiente o a quanto ammonta il risparmio annuo.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

SPECIALE / TUTTI I MODELLI OFFERTI DAI COSTRUTTORI DI VEICOLI COMMERCIALI

Van elettrico, la soluzione COMPATTI, MEDI E LARGE: I COMMERCIALI CON ALIMENTAZIONE ELETTRICA SONO SEMPRE PIÙ NUMEROSI E ORMAI IN GRADO DI INTERCETTARE LE SPECIFICHE ESIGENZE DEGLI OPERATORI PROFESSIONALI ALLA RICERCA DEL MEZZO GIUSTO PER SVOLGERE LA LORO ATTIVITÀ NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ ECOLOGICA ED ECONOMICA.

CHE SI TRATTI DI TRASPORTO MERCI O DI MOBILITÀ PERSONALE, I VAN ZERO EMISSION OFFRONO SOLUZIONI INNOVATIVE ED EFFICIENTI NONCHÉ UNA GRANDE VERSATILITÀ DI CONFIGURAZIONI.

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A CURA DI FABIO BASILICO

rotagonisti da sempre della vita urbana ed extraurbana, i veicoli commerciali sono per natura chiamati a misurarsi con le innovazioni della mobilità. Le esigenze derivanti dall’implementazione di soluzioni sempre più sostenibili per il trasporto merci e persone li coinvolgono direttamente. Si spiega così l’elevato numero di proposte full electric che oggi arricchiscono il mercato e consentono agli operatori professionali di trovare il veicolo giusto per soddisfare specifiche esigenze operative.

IVECO ha fatto della sostenibilità

un autentico cavallo di battaglia, con ottimi risultati dal punto di vista del mercato. In casa Iveco la trazione elettrica è da tempo una realtà: lanciato sul mercato nel 2009 e sottoposto a continui aggiornamenti e miglioramenti, il Daily Electric si è assicurato una schiera di clienti soddisfatti grazie all’efficienza, alla versatilità e alla completa sostenibilità che ora si estende alle batterie riciclabili al 100 per cento. All’interno della famiglia Blue Power, Daily Electric riveste un ruolo di primo piano nel proporre una soluzione di sostenibilità all’avanguardia. Vanta un’autonomia estesa fino a 200 km in condizioni urbane reali, con una batteria ottimizzata per tutte le condizioni climatiche. La tecnologia della batteria richiede soltanto 2 ore per ricaricarsi nella modalità rapida. La modalità di guida Eco-Power e le strategie di frenata rigenerativa ne migliorano ulteriormente il grado di efficienza. Il veicolo mette a disposizione la più ampia line-up del settore, con una MTT fino a 5,6 tonnellate e un modello per ogni missione.

pensato per il trasporto su strada per il primo e l’ultimo miglio, che assicura servizi di distribuzione in ambito cittadino e “near urban” veloci, affidabili e soprattutto sostenibili, grazie all’abbattimento delle emissioni in atmosfera. E-Ducato propone una completa gamma di versioni nonché una scelta modulare di dimensioni della batteria, con autonomie di percorrenza che vanno da 235 a 370 chilometri in ciclo urbano. Il tutto a fronte di prestazioni di assoluto interesse, con particolare attenzione al punto forte del Ducato: volumetria di carico best in class da 10 a 17 mc, portata fino a 1.910 kg, la migliore della categoria. La gamma comprende versioni Van da 10 a 17 mc, Cabi-

nati in 4 differenti lunghezze, Trasporto Persone, per una copertura pressoché totale delle mission.

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ERCEDES-BENZ VANS elettrifica sistematicamente tutte le gamme, continuando a porre al centro del proprio impegno l’affidabilità, la qualità e l’ottimizzazione del Total Cost of Ownership (TCO). Per offrire ai propri clienti un valore aggiunto ancora maggiore, il costruttore ha sviluppato la Electric Versatility Platform su cui è stato realizzato l’eSprinter. Già oggi Mercedes-Benz Vans è leader in Europa, vantando una quota nel mercato dei veicoli elettrici superiore al 30 per cento nei due segmenti midsize van e large

van. Dopo eVito ed eSprinter, con il futuro eCitan la Stella presidierà l’offerta di veicoli elettrici a batteria in tutti i segmenti commerciali dei van. Il fondatore del segmento large van è il partner ideale quando il veicolo viene impiegato come officina mobile o anche come capiente mezzo per effettuare consegne. Il nuovo eSprinter ha una capacità di carico massima equivalente a quella dello Sprinter equipaggiato con motore a combustione interna (10,5 mc). La capacità delle batterie installate, pari a 55 kWh, consente un’autonomia stimata in circa 150 chilometri con un carico utile massimo di 900 kg. Con la seconda opzione relativa alle batterie, i clienti

hanno la possibilità di adottare priorità diverse per quanto riguarda i parametri d’uso. La trazione elettrica dell’eSprinter eroga una potenza di 84 kW, identica a quella del motore diesel di base, e sviluppa una coppia fino a 300 Nm. Il nuovo eVito è particolarmente adatto al servizio di consegne in ambito urbano. Tuttavia, in virtù della sua autonomia e capacità di carico, si fa apprezzare anche dagli artigiani e dai tecnici addetti all’assistenza. La capacità delle batterie installate, pari a 41 kWh, assicura un’autonomia di circa 150 chilometri. Anche in condizioni sfavorevoli, i clienti possono ancora disporre di un’autonomia di 100 chilometri. Il 100 per

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IAT PROFESSIONAL ha dato il via agli ordini dell’E-Ducato, la versione elettrica del suo storico best seller. E-Ducato è il primo modello “full electric” di Fiat Professional

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Fiat Professional E-Ducato propone una completa gamma di versioni e una scelta modulare di dimensione della batteria. In alto, l’Iveco Daily.


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IDLE I M ONDO TRASPORTI PER AFFRONTARE LE IMPEGNATIVE SFIDE DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE

vincente per le città green mc e, a seconda dell’omologazione (come veicolo da 3,5 o da 4,25 tonnellate), un carico utile massimo di 1,75 tonnellate. La trazione anteriore elettrica del MAN eTGE prevede un motore elettrico trifase con potenza massima di 100 kW/136 cv e coppia di 290 Nm istantanea e utilizzabile a tutte le velocità. Per accumulare l’energia, vengono utilizzate 264 celle agli ioni di litio a 3,7 V. Il peso della batteria è di 344 kg, l’energia nominale è pari a 35,8 kWh e la capacità a 111 Ah.

FORD presenta E-Transit, la ver-

cento dell’autonomia è nuovamente disponibile dopo un tempo di ricarica di sei ore. La trazione elettrica a batterie eroga 84 kW di potenza e sviluppa una coppia fino a 300 Nm: l’ideale per l’uso urbano. l van midsize è disponibile con due diverse varianti di passo: la versione base presenta una lunghezza complessiva di 5.140 millimetri e un carico utile massimo pari a 1.073 chilogrammi, che lo pongono sullo stesso livello del Vito a propulsione convenzionale. La versione extra-long raggiunge, invece, una lunghezza complessiva di 5.370 millimetri. Il nuovo eVito Tourer è specifico per il trasporto passeggeri e si dimostra particolarmente adatto come shuttle, grande

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taxi o veicolo per servizi di ride sharing. EVito Tourer riprende il look del Vito con motore a combustione, ma sotto il frontale si nasconde la catena cinematica elettrica (eATS) che aziona le ruote anteriori con una potenza di picco di 150 kW. L’energia viene accumulata in una batteria agli ioni di litio nel sottoscocca del veicolo. La batteria ha una capacità utilizzabile di 90 kWh che consente un’autonomia di 421 chilometri. La EQV si presenta con due lunghezze - 5,14 metri e 5,37 metri - una larghezza di 2,25 metri, un’altezza di 1,90 metri e due dimensioni per il passo: 3,20 metri per la versione long e 3,43 metri per la versione extralong. Completano il quadro 3.500

chili di peso totale e fino a 8 posti. Un veicolo perfetto dunque per le attività business aziendali, il trasferimento dei dipendenti e degli ospiti, per gli Ncc, i taxi e le navette, senza dimenticare, oltre ai clienti professionali, anche i privati con il loro tempo libero. Un utilizzo quindi intensivo, che può prevedere anche un addebito di chilometri importante, a differenza di quanto succede con eVito e e-Sprinter che sono destinati a un utilizzo prevalente urbano. EQV dispone di una batteria da 90 kWh che consente di percorrere fino a 343 km.

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AN propone sul mercato l’eTGE, primo van elettrico di serie del

Leone con un’autonomia di circa 160 chilometri e un carico utile da 1 a 1,75 t. Ideale per gestire la logistica dell’ultimo miglio, eTGE è frutto di un avanzato progetto tecnologico e di sistemi di gestione intelligente della carica energetica che consentono a tutti i professionisti di avere a portata di mano un furgone in grado di svolgere egregiamente il proprio lavoro con il vantaggio di farlo senza emettere nulla di dannoso nell’atmosfera e con evidenti e sostanziali risparmi economici. La produzione dell’eTGE è localizzata nello stabilimento polacco di Wrzesnia e, attualmente, è disponibile in versione furgone passo standard tetto alto. Ha un volume di carico di quasi 11

Il MAN TGE, primo van elettrico di serie del Leone con un’autonomia di circa 160 km e carico utile da 1 a 1,75 t. In alto, il popolare Mercedes-Benz eVito.

sione completamente elettrica del veicolo commerciale più venduto al mondo, dotata di tecnologia e connettività di livello superiore e caratterizzata dalla robustezza, versatilità e affidabilità di sempre. L’Ovale Blu costruirà E-Transit, per i clienti europei, presso lo stabilimento Ford Otosan Kocaeli in Turchia, insieme al pluripremiato Transit Custom Plug-In Hybrid. Per i clienti nordamericani, il veicolo sarà prodotto presso lo stabilimento Kansas City Assembly a Claycomo, nel Missouri. La versione elettrica del popolarissimo large van avvierà la consegne europee all’inizio del 2022 e rientra nell’investimento globale dell’Ovale Blu di oltre 11,5 miliardi di dollari per l’elettrificazione fino al 2022. Con una batteria da 67 kWh, E-Transit offre un’autonomia di guida stimata fino a 350 km, con la capacità aggiuntiva necessaria per tenere conto delle variazioni del carico e delle condizioni meteo. Le modalità di guida di E-Transit sono pensate per ottimizzare le caratteristiche del motore elettrico. Su ETransit è disponibile, come opzione, il sistema Pro Power Onboard, che trasforma il veicolo in una sorta di sorgente elettrica mobile in grado di fornire una potenza fino a 2,3 kW per alimentare facilmente strumenti e attrezzature esterne. Questa è una novità assoluta per il mercato dei veicoli commerciali in Europa. La batteria è posizionata sotto il pianale ed è progettata per offrire un volume di carico senza compromessi fino a 15,1 metri cubi, lo stesso di un Transit diesel a trazione posteriore. ETransit offre ai clienti europei portate fino a 1.616 kg per i van e fino a 1.967 kg per gli chassis. Con una potenza massima di 198 kW (269 cv) e 430 Nm di coppia, il motore elettrico offre prestazioni al vertice della categoria. La scelta della trazione posteriore, inoltre, garantisce elevata motricità soprattutto a pieno carico. In Europa, il ventaglio di scelta di E-Transit prevede fino a 25 configurazioni differenti, che comprendono diverse carrozzerie furgone, furgone doppia cabina e chassis, diverse lunghezze e altezze del tetto e una completa gamma di classi di portata fino a 4,25 tonnellate. Ford è pronta a guidare l’era dell’elettrificazione iniziata con i suoi pluripremiati Transit Custom Plug-In Hybrid ed EcoBlue Hybrid, elette “International Van of the Year 2020”. Transit Custom Plug-In Hybrid ed EcoBlue Hybrid da una tonnellata, sono fratelli del Transit EcoBlue Hybrid da due tonnellate. Combinando capacità di guida a emissioni zero e assenza di ansia da ricarica, Transit Custom Plug-In Hybrid ha un’autonomia in elettrico fino a 56 km (ciclo misto). Caratterizzato da un’architettura ibrida tecnologicamente avanzata, il van ha una trazione esclusivamente elettrica, con un motore da segue

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI seguito

Van elettrico, la soluzione vincente per le città green 92.9 kW alimentato da un pacco batteria agli ioni di litio da 13.6 kWh. Il pluripremiato motore 1.0 EcoBoost funge da “range extender” per un’autonomia totale superiore a 500 km. Transit EcoBlue Hybrid è stato ottimizzato per migliorare l’efficienza nei consumi impiegando uno starter-generator, che sostituisce l’alternatore standard, consentendo il recupero e lo stoccaggio di energia durante le decelerazioni del veicolo e la ricarica di un pacco batteria agli ioni-litio da 48 Volt, raffreddato ad aria. L’energia accumulata viene utilizzata per fornire assistenza alla coppia del motore, migliorando i consumi fino all’8 per cento nell’utilizzo del motore EcoBlue 2.0.

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ROUPE PSA ha vinto l’“International Van of the Year 2021” grazie a Peugeot e-Expert, Citroën ëJumpy e Opel Vivaro-e, ovvero l’offerta a zero emissioni di categoria media che i tre costruttori riuniti sotto le insegne di PSA propongono sul mercato dei veicoli commerciali. Peugeot e-Expert conserva lo stile muscoloso, robusto e distintivo delle versioni termiche, integrato da diversi “segni” distintivi specifici, come il logo del Leone dicroico (cambia colore a seconda dell’angolo di visuale) posizionato anteriormente e posteriormente e lo sportello di ricarica posizionato sulla fiancata anteriore sinistra. l selettore della modalità di guida consente di navigare tra tre modalità: Eco (60 kW, 190 Nm), che massimizza l’autonomia; Normale (80 kW, 210 Nm), ottimale per l’uso quotidiano; Power (100 kW, 260 Nm), per massime prestazioni nel trasporto di carichi pesanti. Il van elettrico è disponibile nelle stesse versioni delle motorizzazioni termiche per soddisfare tutti gli impieghi: per i furgoni parliamo di 3 lunghezze (Compact 4,6 m, Standard 4,95 m e Long 5,30 m),

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Ford E-Transit, versione elettrica del veicolo commerciale più venduto al mondo, dotata di tecnologia e connettività di livello superiore.

per le soluzioni Cabina di configurazioni a 5 o 6 posti, con lunghezza Standard e Long e per il pianale cabinato per allestimenti di lunghezza standard. Il volume di carico utile arriva fino a 6,6 mc ed è esattamente lo stesso delle versioni termiche mentre il carico utile fino a 1.275 kg è specifico per la versione elettrica. A seconda delle esigenze, le capacità disponibili delle batterie agli ioni di litio sono di 50 kWh o 75 kWh. Le autonomie sono rispettivamente di 230 e 330 km. Nel segmento large van troviamo e-Boxer, veicolo che offre ottime prestazioni, modularità interna, carico utile fino a 1.890 kg e volume di carico fino a 17 mc, ovvero gli elementi che sono stati alla base del successo delle versioni ter-

miche del large van francese. Un modello disponibile in una grande varietà di carrozzerie e adatto anche alle trasformazioni, per soddisfare le esigenze di un’ampia varietà di clienti professionali. Il nuovo e-Partner è la versione 100 per cento elettrica del veicolo più compatto della gamma da lavoro del Leone. Tra i suoi punti di forza, un’autonomia fino a 275 km, 2 diverse lunghezze, un carico utile fino a 800 kg e un volume di carico fino a 4,4 mc, rigorosamente identico alla versione termica. E c’è anche il multispazio con vocazione da Suv e-Rifter. Citroën ë-Jumpy fornisce ai professionisti soluzioni pratiche alle nuove sfide della mobilità urbana ed extraurbana grazie ai livelli di auto-

nomia che permettono di viaggiare in un comfort senza precedenti mantenendo tutti i vantaggi della versione termica. Disponibile, come il “cugino” Peugeot e-Expert nei due livelli di autonomia di 230 e 330 km, con batteria di 50 o 75kWh, ëJumpy con motore da 100 kW consente di raggiungere la velocità massima di 130 km/h. Il touch screen da 7” integra una serie di informazioni specifiche sul funzionamento elettrico del veicolo, come il flusso di energia, le statistiche sui consumi, la ricarica differita e il precondizionamento termico dell’abitacolo. Tre le lunghezze disponibili, altezza di 1,90 m, carico utile di 1.275 kg e fino a 6,6 mc di volumetria. Con ëJumpy viene proposta la panca 3 posti Moduwork. In ambito trasporto passeggeri Citroën propone l’avanzata soluzione dell’ë-SpaceTourer. Più in su nella gamma troviamo il nuovo ë-Jumper che affianca ë-Berlingo Van ed ë-Jumpy. Nuovo ë-Jumper riesce a coniugare tutte le qualità delle versioni termiche con i vantaggi del motore elettrico. Consente una grande libertà di utilizzo con un’autonomia fino a 340 km e la possibilità di ricaricare l’80 per cento della batteria in 45 minuti. I 2 livelli di autonomia a scelta rendono ë-Jumper una soluzione appetibile nella sua categoria: 200 km con batteria agli ioni di litio da 37 kWh, 340 km con batteria da 70 kWh. Il veicolo è dotato di un rapporto di trasmissione variabile che non solo facilita la guida, ma ottimizza anche l’efficienza del motore elettrico e quindi ne aumenta l’autonomia. La potenza del motore è di 96 kW (120 cv) con 260 Nm di coppia. Disponibile in configurazione Furgone, Au-

totelaio Cabina Singola, Autotelaio Doppia Cabina e Pianalato, ë-Jumper viene declinato in 4 lunghezze da 4,963 a 6,363 m, 1 larghezza utile di 1,42 m tra il passaruota e 1,87 m tra le fiancate, 3 passi (3 m, 3,450 m e 4,035 m), 3 altezze (2,254 m, 2,524 m, 2,764 m). Il volume utile è identico a quello della versione termica (17 mc). Citroën ë-Berlingo Van sarà disponibile nelle concessionarie nel secondo semestre del 2021. In base al profilo di guida, la batteria agli ioni di litio permette di compiere viaggi o percorsi fino a 275 km. Per massimizzare l’autonomia, la catena di trazione di ë-Berlingo Van recupera l’energia in fase di frenata o durante le decelerazioni del veicolo. La batteria è posizionata sotto i sedili e il pianale di carico del veicolo. Il veicolo è mosso da un motore elettrico che gestisce la trazione in funzione della modalità di guida selezionata e delle condizioni di guida. La sua potenza di 100 kW (136 cv) con 260 Nm di coppia gli permette di raggiungere una velocità massima di 130 km/h, con qualunque modalità di guida. Le diverse modalità di guida possono essere selezionate mediante un comando specifico sulla consolle. Citroën ë-Berlingo Van può ospitare due o tre persone a bordo e viene proposto in due misure: M e XL da 4,40 m e 4,75m. È declinato in due famiglie: furgone disponibile nelle misure M e XL, e furgone con doppia cabina mobile disponibile nella misura XL. Con un’altezza di 1,84 m, il veicolo può accedere a tutti i luoghi di parcheggio. Il volume utile, invariato rispetto alla versione termica, arriva fino a 4,4 mc mentre il carico utile tocca

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Groupe PSA propone una vasta offerta di veicoli elettrici tra cui, in senso orario, Opel Vivaro-e, Peugeot e-Expert e Citroën ë-Jumpy, eletti “International Van of the Year 2021”.


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IDLE I M ONDO TRASPORTI

dente Porter la portata utile cresce di quasi il 30 per cento, con la portata a telaio che può raggiungere i 1.275 kg nella versione con ponte posteriore a ruote singole e i 1.610 kg nella versione con ruote gemellate, con una massa a terra che non supera i 2.800 kg. La possibilità di combinare versioni a passo corto (L1) o a passo lungo (L2), con ponte posteriore a ruote singole (SW) o a ruote gemellate (TW), e la disponibilità di due versioni pronte all’uso, con pianale fisso o pianale ribaltabile, rende la gamma Porter NP6 estremamente completa.

N ISSAN è un brand largamente

Volkswagen e-Crafter è un large van zero emission concepito per offrire fino a 1,72 t di portata utile. Eroga una potenza ii 136 cv e coppia massima di 290 Nm.

gli 800 kg. Opel Vivaro-e inaugura l’offensiva elettrica della gamma veicoli commerciali del brand tedesco, che prevede anche le varianti “e” del compact van Combo e del large van Movano. Disponibile nelle consuete tre lunghezze e con molte varianti di carrozzeria, Vivaro-e, elettrico a batteria, consente ai professionisti di beneficiare di una mobilità a emissioni zero che, al pari dei “cugini” eExpert ed ë-Jumpy, si traduce nelle due taglie di batteria agli ioni di litio da 75 kWh (330 km di autonomia) e 50 kWh (230 km). Progettato sulla piattaforma EMP2 di Groupe PSA, Opel Vivaro-e offre una gamma eccezionalmente ampia di sistemi di assistenza alla guida. Le piccole im-

prese e i professionisti che desiderano un veicolo a emissioni zero per le consegne urbane possono guardare con vicino al nuovo Opel Combo-e. Il van compatto interamente elettrico della Casa automobilistica tedesca offre posti a sedere per un massimo di quattro passeggeri più conducente nella versione Doppia Cabina. A seconda dello stile di guida e delle condizioni prevalenti, il nuovo Combo-e può percorrere fino a 275 chilometri con una sola ricarica della sua batteria agli ioni di litio da 50 kWh. I clienti possono “ricaricare” la batteria all’80 per cento in circa 30 minuti presso le stazioni di ricarica pubbliche. Combo-e, lungo 4,40 metri, con un passo di 2.785 mm e in grado di trasportare oggetti fino a 3.090 mm di lunghezza, offre un carico utile fino a 800 kg e volumi di

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carico da 3,3 a 3,8 mc. Ha anche una capacità di traino di 750 kg, leader nel suo segmento. La variante XL, lunga 4,75 m, ha un passo di 2.975 mm e un volume di carico fino a 4,4 mc in grado di accogliere oggetti fino a 3.440 mm di lunghezza. Grazie a 100 kW (136 cv) e 260 Nm di coppia del sistema di propulsione elettrica, Opel Combo-e è perfetto non solo per ambienti urbani, ma anche per fuori città. La batteria con 216 celle e 18 moduli è alloggiata sotto il pavimento tra l’asse anteriore e posteriore, in modo da non compromettere l’utilizzo della zona di carico o dell’abitacolo. Anche Movano-e arriverà nel 2021. Questo significa che l’intera gamma di veicoli commerciali leggeri di Opel sarà

elettrica entro la fine di quest’anno. Opel offrirà una versione elettrificata di ogni autovettura e veicolo commerciale leggero entro il 2024.

tonomia massima di 173 km e una velocità massima di 90 km/h, eCrafter soddisfa le reali esigenze dell’impiego quotidiano di un furgone all’interno di un’area urbana. Come tutti i Crafter, il telaio del nuovo modello viene prodotto nello stabilimento di Wrze?nia (Polonia). L’assemblaggio finale dei componenti elettrici viene invece effettuato nello stabilimento principale di Volkswagen Veicoli Commerciali ad Hannover. La batteria agli ioni di litio è alloggiata nel sottoscocca a fronte di un minimo ingombro. Conseguentemente, è possibile sfruttare appieno la capacità di carico del furgone a tetto alto (altezza totale di 2.590 mm), pari a 10,7 mc. Lo stesso vale per altre importanti misure,

quali la larghezza (2.040 mm) e l’altezza di carico (1.861 mm). La lunghezza del veicolo è pari a 5.986 mm e il passo misura 3.640 mm. La classe di peso varia da 3,5 a 4,25 t.

PIAGGIO è un costruttore ampia-

mente riconosciuto come precursore della mobilità elettrica. I tecnici di Pontedera stanno già lavorando alla versione elettrica del nuovo Porter appena presentato. Porter NP6 è il primo city truck ufficiale sul mercato dei veicoli commerciali. Un autentico “camion di città” che unisce in una mirabile fusione ingegneristica e costruttiva le dimensioni compatte di tradizione Piaggio con la portata straordinaria. La nuova gamma abbandona la versione alimentata soltanto a benzina e propone due motorizzazioni, denominate CombiFuel, totalmente ecologiche: un quattro cilindri in linea di 1.5 litri, Euro 6, con alimentazione combinata benzina/GPL o benzina/metano. Le unità CombiFuel sono inoltre disponibili in due differenti versioni, a seconda dell’autonomia garantita dall’impianto a GPL o a metano: Short Range, dedicata a un uso prevalentemente urbano, e Long Range, capace di una maggiore autonomia e anche di una portata superiore. Un motore di cilindrata contenuta con costi di esercizio ridotti, ma capace di notevoli prestazioni: la potenza massima cresce infatti del 30 per cento ed è pari a 78 kW a 6.000 giri/min, mentre la coppia massima è di 136 Nm a 4.500 giri/min (+27 per cento rispetto alla precedente unità MultiTech). Porter NP6 ha un’impronta a terra di soli 6,9 mq, per una capacità di carico di ben 200 kg per ogni mq occupato. Rispetto al prece-

conosciuto e apprezzato anche nel settore dei van elettrici grazie all’eNV200, versione full electric del popolare NV200. Dotato di nuova batteria da 40 kWh, e-NV200 offre il 60 per cento di autonomia in più (percorrenza fino a 200 km nel ciclo combinato e fino a oltre 300 km nel ciclo urbano), garantendo la stessa volumetria di 4,2 mc. Sia in versione Van che trasporto persone, il commerciale elettrico giapponese si conferma una scelta ideale per corrieri, professionisti e servizi di noleggio e di trasporto, coniugando le migliori funzionalità del van NV200 e la tecnologia 100 per cento elettrica della berlina Nissan Leaf. Insieme a Leaf, e-NV200 è parte della roadmap strategica Nissan Intelligent Mobility che ridefinisce il modo in cui i veicoli sono guidati, alimentati e connessi con la società. Nel 2020, Nissan ha inoltre lanciato sul mercato la versione e-NV200 XL Voltia, nuovo van elettrico ancora più capiente. Destinato alle consegne in città, il commerciale eNV200 XL Voltia va a diversificare ulteriormente la gamma e-NV200 offrendo una carrozzeria compatta e una notevole capacità di carico. Con i suoi 8 mc, la nuova versione aumenta il carico utile standard di eNV200 del 90 per cento. Questo permette di ridurre il numero dei viaggi per effettuare le consegne e quindi di poter contare sulla massima efficienza operativa e un risparmio di tempo considerevole. Il nuovo modello è dotato di batteria da 40 kWh ad alta capacità e di un caricatore CHAdeMO a bordo per effettuare ricariche rapide in corrente continua.

R ENAULT si è confermata nel

2020 leader sul mercato italiano dei veicoli elettrici e ibridi plug-in, risultato in crescita del 187 per cento nel complessivo auto + veicoli commerciali. La Losanga ha registrato un totale di circa 7mila immatricolazioni e una quota del 20,7 per cento. Nel settore dei veicoli commerciali elettrici, Kangoo Z.E. è stato il veicolo più venduto, con 257 immatricolazioni e una penetrazione del 22,7 per cento. L’offerta elettrica Renault per la clientela professionale si completa con Twizy Cargo, ZOE Van e Master Z.E.. In tutto, la gamma E-Tech di Renault comprende oggi 8 modelli tra elettrici puri, segue

V OLKSWAGEN risponde alle

sfide del mercato degli elettrici con il versatile e-Crafter, large van zero emission concepito per offrire fino a 1,72 tonnellate di portata utile. Il modello con potenza di 100 kW/136 cv e coppia massima di 290 Nm va ad ampliare la gamma dell’ammiraglia tedesca e con il suo debutto in versione furgone tetto alto ha segnato l’avvio dell’offensiva Volkswagen Veicoli Commerciali sul fronte della mobilità elettrica: il costruttore tedesco arricchirà infatti sempre più il suo portfolio di modelli con versioni parzialmente e completamente ad alimentazione elettrica. Con un’au-

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La gamma Nissan e-NV200. Sopra, il nuovo Piaggio Porter NP6, presto disponibile anche in versione elettrica.


VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI seguito

Van elettrico, la soluzione vincente per le città green

full hybrid e plug-in hybrid. Nell’ambito della recente presentazione delle importanti novità della gamma commerciali del costruttore francese i riflettori sono stati puntati anche sul nuovo Kangoo Van E-Tech Electric che raccoglierà a fine 2021 l’eredità del best seller Kangoo Z.E., leader delle furgonette elettriche in Europa, proponendo un’autonomia di ben 265 km e una batteria da 44 kWh. Renault non è tuttavia solo pioniere dei veicoli commerciali elettrici dal 2011, ma anche dei veicoli a idrogeno dal 2014. La Casa francese presenterà infatti il nuovo Master Idrogeno entro la fine dell’anno e in partnership con Plug Power intende conquistare il 30 per cento del mercato europeo dei veicoli commerciali leggeri a idrogeno entro il 2030 grazie all’implementazione di soluzioni di ricarica per le flotte di veicoli elettrici o ibridi plug-in. Prodotto nell’impianto di Maubeuge, Kangoo Van E-Tech Electric è dotato di motorizzazione 100 per cento elettrica da 75 kW con coppia massima di 245 Nm. Vanta ben 6 modalità di guida ed è disponibile in due versioni (standard e lunga). L’attuale nuova generazione di Kangoo Z.E. con batteria Z.E. da 33 kWh propone un’autonomia di ben 270 km contro i 170 km della precedente versione: 100 km in più che ampliano ulteriormente le possibilità di impiego del van francese, ormai chiaramente adatto non solo alle

Renault Master Z.E. prende vita nel sito francese di Batilly e propone una gamma articolata di sei versioni.

mission di trasporto in ambito urbano ma anche a quelle extraurbane. Le lunghezze disponibili sono due 4,28 e 4,66 metri - le configurazioni di posti comprendono le soluzioni a

2 o 5 posti e le carrozzerie sono tre. Il volume di carico va da 3 a 4,6 metri cubi (estensibile a 6 mc con la nuova versione offerta all’interno della gamma Maxi Z.E.) e il carico

utile arriva a 650 kg. Una delle caratteristiche vincenti della proposta Kangoo Z.E. è la possibilità di essere allestito in svariati modi a seconda delle mission operative di desti-

nazione: veicolo refrigerato, ambulanza, pick-up, cassonato, raccolta rifiuti e manutenzione stradale, ecc.. Numerosi sono anche i punti di forza del Master Z.E., furgone elettrico disponibile anche in configurazione pianale cabinato: batteria agli ioni di litio di nuova generazione, motore ad alta efficienza energetica da 57 kW/76 cv, autonomia di circa 200 km e tempi di ricarica adeguati alle esigenze degli operatori professionali. Senza contare che Master Z.E. propone tutte le soluzioni su misura di Renault Pro+, brand leader europeo dei furgoni e delle furgonette che assicura un servizio completo di vendita e post-vendita. La batteria di nuova generazione agli ioni di litio “Z.E. 33” da 33 kWh è dotata di una gestione elettronica ottimizzata. La ricarica avviene dalla presa posizionata al lato destro sul montante B, vicino all’apertura della porta anteriore destra. Il motore elettrico R75 a elevata efficienza energetica, ereditato dalla Zoe e comprovato su Kangoo Z.E., consente una velocità massima di 100 km/h, più che adatta per un utilizzo anche in area extraurbana. Master Z.E. prende vita nel sito francese di Batilly. Master Z.E. propone una gamma di 6 versioni derivanti dalla combinazione di 3 lunghezze e 2 altezze. Le 4 versioni Furgone propongono un volume utile compreso tra 8 e 13 mc e un carico utile da 1 a 1,1 t.

STELLANTIS / ECCO COME FUNZIONA LA PROPULSIONE IN ARRIVO SUI MEDIUM VAN PSA

È l’ora dell’idrogeno UN SISTEMA CHE ASSOCIA LE FUEL CELL E L’IDROGENO ALLE BATTERIE: QUESTA È LA STRADA SCELTA DAL GRUPPO ITALO FRANCESE PER SODDISFARE LE ESIGENZE DI QUEI PROFESSIONISTI CHE HANNO BISOGNO DI POTER CONTARE SU UN’AUTONOMIA SUPERIORE A QUELLA FORNITA FINORA DAI VAN CHE SI RIFORNISCONO SOLO ALLA PRESA DI CORRENTE.

DEBUTTA INTANTO SU EXPERT, JUMPY E VIVARO ENTRO FINE ANNO, E NEL 2022 PARTE LA PRODUZIONE IN SERIE.

È

CRISTINA ALTIERI PARIGI

tutta una questione di numeri: se l’83 per cento dei van europei percorrono meno di 100 km al giorno, il 44 per cento non ne fa mai più di 300. Una ragione importantissima per convertire l’intera gamma di veicoli commerciali all’elettrico. Dai medium van che hanno debuttato lo scorso ottobre in versione a batterie sotto le insegne Peugeot, Citroën e Opel, e dei quali sono già state vendute 7.000 unità, agli small e ai large LCV che arriveranno entro fine anno, Stellantis

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sembra avere una soluzione per ogni esigenza. A posto così? Non esattamente. La neonata potenza che in Europa ha appena superato proprio grazie ai commerciali il gruppo Volkswagen, non può certo tralasciare importanti fette di mercato. Ci sono professionisti che qualche volta o spesso quei famosi 300 km hanno bisogno di percorrerli fino in fondo e spesso anche di superarli: questi lavoratori devono potersi affidare a mezzi che ab biano meno limiti quanto ad autonomia e soprattutto a rifornimento. Interviene proprio su questo pun-

to la soluzione prospettata da Stellantis in arrivo intanto su Expert, Jumpy e Vivaro che si confermano anche questa volta i pionieri di famiglia. Si tratta di un sistema propulsivo a idrogeno in grado di dare una risposta convincente a tre necessità: viaggiare a zero emissioni, disporre di una percorrenza elevata, e poter ricaricare senza dover attendere i tempi della corrente elettrica. L’idea al debutto sui tre International Van of the Year 2021 mette in cassaforte proprio questi risultati con un tempo di ricarica di soli 3 minuti, una percorrenza che supera i 400 km e un volume e una capacità

di carico che rimangono invariate rispetto alle versioni termiche. Per ottenere un esito tanto straordinario si è fatto ricorso a un’architettura “mid power” capace di combinare i benefici della propulsione a batteria con quelli delle fuel cell. Come funziona? Intanto ricordiamo come viaggia un’auto a idrogeno: le fuel cell, combinando l’elemento chimico con l’aria, forniscono energia a un motore elettrico, emettendo come scarto semplicemente vapore acqueo. Quindi, a differenza delle batterie, le fuel cell agiscono come un convertitore di energia e non come una centrale di stoccaggio. All’interno di questo scenario ogni costruttore sceglie la soluzione che reputa ottimale: si va da fuel cell e bombole d’idrogeno di grandi dimensioni con il compito di fornire la propulsione principale, a sistemi in cui invece è la batteria a essere molto grande e le fuel cell agiscono semplicemente come range estender. Stellantis, fedele al latino del suo nome, sostiene che “in medio stat virtus” scegliendo un’architettura, appunto, “mid size”. Al suo interno i tre componenti del sistema, batteria, bombole d’idrogeno e fuel cell, sono tutti di medie dimensioni e riescono a essere organizzate fuori dallo spazio di carico, per non comprometterne il volume. È una solu-

zione che non richiede neppure che i veicoli siano costruiti ad hoc per la sua implementazione. È sufficiente sostituire il sistema propulsivo elettrico con quello a idrogeno, e i risparmi in termini di costi sono significativi. Questa architettura inoltre salvaguarda le prestazioni, in quanto la potenza generata è sufficiente per mantenere la massima velocità lungo tutto l’arco della percorrenza. Rimane da portare a termine la sfida relativa al network del rifornimento dell’idrogeno, ma anche a questo ha pensato il concept di Stellantis. I vei coli a idrogeno saranno infatti plug-in, cioè sarà possibile, nel momento in cui le bombole saranno vuote e non sarà disponibile una stazione di rifornimento, ricaricare alla presa elettrica la batteria e percorrere così ancora 50 preziosi chilometri. Un piano che ha pensato a tutto dunque, anche ai partner che faranno parte di questo progetto fornendo la componentistica necessaria: si tratta di Faurecia e Symbio. La prima costruisce le tre bombole che contengono i 120 litri di idrogeno a 700 bar presenti su ogni veicolo con questo sistema propulsivo. Symbio invece, con la sua esperienza decennale, ha lavorato insieme a Stellantis sulla progettazione e la realizzazione delle fuel cell.

N° 299 / Maggio 2021



VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI PIAGGIO COMMERCIAL / INTERVISTA AL DIRETTORE VINCENZO SCARDIGNO

Porter sferra la nuova offensiva L’EREDE DEL MITICO PORTER È OGGI PORTABANDIERA DI UNA STRATEGIA CHE PASSA INNANZITUTTO DAL NUOVO BRAND PIAGGIO COMMERCIAL, CHE RIASSUME L’EXPERTISE E RILANCIA L’IMPEGNO DELLA CASA DI PONTEDERA IN UN SETTORE DECISIVO CHE L’HA SEMPRE AVUTA COME GRANDE PROTAGONISTA, QUELLO DEI VEICOLI DA LAVORO COMPATTI E ALTAMENTE VERSATILI. “LA NOSTRA AMBIZIONE - DICE SCARDIGNO - È CRESCERE NEL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI SIA IN ITALIA SIA A LIVELLO INTERNAZIONALE E PORTER NP6 È IL VEICOLO GIUSTO PERCHÉ È UNA VALIDA ALTERNATIVA PER I PROFESSIONISTI”.

È

FABIO BASILICO MONZA

con il city truck Porter NP6 che Piaggio inaugura una nuova importante fase della sua lunga e gloriosa storia. L’erede del mitico Porter è oggi portabandiera di una strategia che passa innanzitutto dal nuovo brand Piaggio Commercial, che riassume l’expertise e rilancia l’impegno della Casa di Pontedera in un settore decisivo che l’ha sempre avuta come grande protagonista, quello dei veicoli da lavoro compatti e altamente versatili. Del nuovo modello e di tutto ciò che ruota attorno alla nuova offensiva targata Piaggio Commercial abbiamo parlato con il Direttore Vincenzo Scardigno. “Il nuovo Porter NP6 rinnova il nostro impegno nel settore della mobilità urbana e rappresenta al meglio la strategia del nuovo brand Piaggio Commercial, linea di business che si affianca a quella delle due ruote rappresentando una specifica area di interesse all’interno delle attività del Gruppo Piaggio esordisce Scardigno - La nostra ambizione è crescere nel mercato dei veicoli commerciali leggeri sia in Italia sia a livello internazionale e Porter NP6 è il veicolo giusto perché rappresenta una valida alternativa per tutti i professionisti che hanno l’esigenza di trasportare determinate quantità di merce in ambito urbano”. Porter NP6, erede dello storico modello presentato per la prima volta nel 1992, è un autentico city truck, “un camion di città” che riesce a unire le dimensioni compatte di tradizione Piaggio con una portata straordinaria. Il tutto incorniciato in un design moderno e accattivante, interni confortevoli ed ergonomici e motorizzazioni esclusivamente ecofriendly. “Nella sua versione più compatta - aggiunge Scardigno Porter NP6 ha un’impronta a terra di soli 6,9 mq, per una capacità di carico di ben 200 kg per ogni mq occupato. Rispetto al precedente Porter la portata utile cresce di quasi il 30 per cento, con la portata a telaio che può raggiungere i 1.275 kg nella versione con ponte posteriore a ruote singole e i 1.610 kg nella versione con ruote gemellate, con una massa a terra che non supera i 2.800 kg. In definitiva, Porter NP6 è in grado di trasportare un carico superiore al proprio peso”. Un altro punto a favore del nuovo commerciale Piaggio è l’elevato grado di allestibilità. “La possibilità di combinare versioni a passo corto (L1) o a passo lungo (L2), con ponte posteriore a ruote singole (SW) o a ruote gemellate (TW), nonché la disponibilità di due versioni pronte all’uso, con pianale fisso o pianale ribaltabile, rende la gamma Porter NP6 estremamente completa - spiega Vincenzo Scardigno - In più, i due differenti rapporti al ponte - standard e ridotto - ottimizzano i consumi nelle varie tipologie di utilizzo e agevolano il lavoro con carichi gravosi in condizioni di elevata pendenza, aumentando la capacità di spunto in salita da fermo. Combinando tra loro le varie versioni a disposizione, Porter NP6 offre fino a 1.400 diverse possibilità di scelta, potendo essere di fatto configurato su misura per qualsiasi tipo di esigenza professionale e di preferen-

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Vincenzo Scardigno, Direttore Piaggio Commercial.

za dell’utilizzatore finale”. Porter NP6 nasce per adattarsi con facilità a un ventaglio ampissimo di allestimenti e di conseguenza di mission specifiche, tra cui logistica urbana, food delivery, cura delle aree verdi, manutenzione, officine mobili, edilizia, vele pubblicitarie, pubblica utilità, manutenzione. Sempre nell’ottica di facilitare anche gli allestimenti destinati ai compiti più gravosi, su Porter NP6 sono state sviluppate predisposizioni per prese di forza, da cui prelevare sino a 16 kW di potenza: oltre che sul motore, la presa è installabile anche sul cambio, dove è demoltiplicata e più facilmente raggiungibile per attrezzature poste dietro la cabina. Il Direttore di Piaggio Commercial ha poi fatto riferimento alle motorizzazioni del Porter NP6, che qualificano an-

cora una volta il costruttore di Pontedera come player protagonista dell’innovazione tecnologica per la sostenibilità: “Coerentemente con il percorso intrapreso da Gruppo Piaggio e da Piaggio Commercial, mirato alla riduzione dei consumi di fonti energetiche, all’attenzione verso l’ambiente e al miglioramento della qualità della vita, la nuova gamma Porter NP6 abbandona la versione alimentata soltanto a benzina e propone due motorizzazioni, totalmente ecologiche: un quattro cilindri in linea di 1.5 litri, Euro 6, con alimentazione combinata benzina/GPL o benzina/metano. Le unità sono inoltre disponibili in due differenti versioni, a seconda dell’autonomia garantita dall’impianto a GPL o a metano: Short Range, dedicata a un uso prevalentemente urbano, e Long

Range, capace di una maggiore autonomia e anche di una portata superiore per una mission svolta anche fuori dai confini cittadini”. Un motore di cilindrata contenuta con costi di esercizio ridotti, ma capace di notevoli prestazioni: la potenza massima cresce infatti del 30 per cento ed è pari a 78 kW a 6.000 giri/min, mentre la coppia massima è di 136 Nm a 4.500 giri/min (+27 per cento rispetto alla precedente unità MultiTech). Senza contare che l’impianto di alimentazione adotta, a seconda della versione, una o più bombole ad alta pressione collocate al di sotto del piano di carico, che non vanno perciò a intaccare le capacità di trasporto di Porter NP6. Il veicolo è progettato per il funzionamento di default in modalità gas, salvo la fase di accensione a benzina con seguente switch automatico al raggiungimento della temperatura di esercizio, ma è comunque presente un interruttore alla sinistra del volante per commutare manualmente la modalità. Porter NP6 sfida da protagonista il mercato del trasporto merci a corto e medio raggio come compagno ideale per le più svariate esigenze professionali nei contesti urbani ex extraurbani, sempre più congestionati e regolati da severe restrizioni anti-emissioni. Da rinomata pioniera della mobilità alternativa, Piaggio ha messo in cantiere anche la versione elettrica del nuovo Porter NP6, in linea con quanto fatto per il Porter storico. “Stiamo lavorando per la progettazione della nuova versione elettrica che ci permetterà di ribadire il nostro ruolo nell’innovazione tecnologica per il trasporto green - ribadisce Scardigno - La propulsione elettrica si aggiungerà da protagonista nel novero delle offerte di motorizzazioni eco-friendly della famiglia Porter. Nel contempo abbiamo in cantiere e saranno presentate a breve soluzioni innovative nel campo della connettività, con una particolare attenzione rivolta alle applicazioni dedicate alle flotte”. La nuova gamma Porter NP6 è

prodotta negli stabilimenti di Pontedera ed è distribuita nei principali Paesi europei attraverso una rete dedicata, ad elevata specializzazione nella vendita e nell’assistenza di veicoli commerciali, orientata alla massima soddisfazione del cliente. “La rete rappresenta per Piaggio un patrimonio di professionalità ed expertise - precisa Vincenzo Scardigno Piaggio Commercial ha l’ambizione di offrire un prodotto di più alta specializzazione che si avvale conseguentemente di una rete di vendita e assistenza formata e competente. Proprio in concomitanza dell’arrivo di Porter NP6 abbiamo provveduto a ridisegnare l’identità e la struttura della nostra rete nazionale ed estera con il preciso obiettivo di aumentare considerevolmente il livello di prestazioni in termini di servizio e professionalità. In tutta Europa, più del 50 per cento dei dealer sono nuovi e si affiancano a quelli che tradizionalmente seguono il marchio Piaggio. In Italia la percentuale sale all’80 per cento e i nuovi concessionari provengono dal mondo dei veicoli commerciali e industriali. Anche in Francia parliamo di oltre l’80 per cento, con aziende che hanno maturato esperienze con brand importanti come Renault Trucks. Pure la Spagna ha una situazione simile all’Italia. Altri mercati europei sono stati meno interessati dal processo di rinnovamento del network ed è stata mantenuta l’organizzazione precedente. Nei quattro Paesi chiave del business Piaggio Commercial - Italia, Francia, Spagna e Germania oggi il network conta circa 300 punti vendita, di cui 70 in Italia, e oltre 400 punti di assistenza”. Il nuovo Porter caratterizzerà positivamente il 2021 di Piaggio Commercial: chiuso il 2020 con la conferma degli obiettivi di budget nonostante le difficoltà dell’emergenza pandemica, il management di Pontedera si aspetta da quest’anno risultati ancora più positivi, complice il lancio della nuova gamma che sta suscitando sempre più interesse tra gli operatori.

N° 299 / Maggio 2021


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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI TOSCANDIA / IL VAN SHARING DIVENTA UN’INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ

Una questione di cuore LA CONCESSIONARIA GIUSEPPE BARELLI CONFERMA IL

GUIDATA DA

FORTE LEGAME CON IL TERRITORIO.

CON

L’INIZIATIVA “CUORE ELETTRICO”, REALIZZATA INSIEME A CONFESERCENTI

FIRENZE E CON LA COLLABORAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE

COMUNALE DEL CAPOLUOGO TOSCANO E DELL’ARCICONFRATERNITA DELLA MISERICORDIA.

CENTO PACCHI ALIMENTARI SONO STATI CONSEGNATI DALL’E-NV200 ELETTRICO AD ALTRETTANTE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ANCHE A CAUSA DELLA PANDEMIA.

C

MAX CAMPANELLA CALENZANO

aratterizzata da un forte legame con il territorio e dalla vocazione a rappresentare un player che si confronta e relaziona con ogni segmento della società civile, anche in occasione dell’emergenza post Covid-19 Toscandia manifesta il suo spirito solidale. La Concessionaria Scania, Volkswagen e Nissan con headquarter a Calenzano, alle porte di Firenze, insieme a Confesercenti Firenze e con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale del capoluogo toscano e dell’Arciconfraternita della Misericordia, ha lanciato l’iniziativa “Cuore elettrico”, che mette insieme la filosofia green dei marchi rappresentati dal dealer e l’esigenza sociale del territorio: cento i pacchi alimentari consegnati a nuclei familiari di particolare fragilità economica anche a causa della pandemia. Tutte le mattine, seguendo un calendario prefissato, dal mini hub elettrico, appositamente allestito presso la sede provinciale di Confesercenti, è partito un servizio gratuito di Van Sharing, con un Nissan e-NV200 per raggiungere le persone più esposte alla drammatica crisi economica e sociale del momento. Lanciato nel 2019, il Van Sharing è il primo servizio di noleggio che consente, con un veicolo elettrico, la consegna green nel centro cittadino di Firenze, a tutti gli effetti una ZTL, considerando che dal 1° aprile scorso non vi possono accedere veicoli Euro IV. Per assegnare un ulteriore booster all’iniziativa, Toscandia e Confesercenti hanno studiato un’offerta congiunta: circa 7.500 artigiani e imprese associate hanno a disposizione un voucher per due ore di noleggio del veicolo, oltre a un buono per l’utilizzo dei servizi di assistenza Toscandia, per i quali la Concessionaria è storicamente considerata un riferimento nella regione, e a una scontistica dedicata per l’acquisto di veicoli nuovi valida per tutto il 2021. “Il mini hub nella sede

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Giuseppe Barelli, Amministratore delegato Toscandia.

di Confesercenti - spiega Giuseppe Barelli, Amministratore delegato del dealer - consente un utilizzo immediato e agevole. Purtroppo, restrizioni e crisi post pandemica hanno portato a un utilizzo del servizio inferiore alle attese: tante attività sono state sospese, ad esempio fiere e mercati. Da questa consapevolezza è nata l’iniziativa “Cuore elettrico”, che ha visto la partecipazione di persone in qualche modo coinvolte nella crisi”. Tra gli esempi, lodevole l’impegno profuso da due “cassettai”, come affettuosamente i fiorentini definiscono coloro che rivendono souvenir nel centro storico. “In assenza di turisti non hanno lavoro prosegue Barelli - e si sono alternati con me e con un funzionario di Confesercenti nei giri per le consegne”. Spirito di volontariato che contraddistingue Firenze e dintorni, interessante connubio tra solidarietà e ecosostenibilità. “Entrambi temi - precisa Barelli - che fanno parte dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile pre-

visti nell’Agenda 2030. Nell’approccio al mercato di Toscandia la sostenibilità viaggia su due binari: realizzare cose giuste e farlo nel modo giusto. “Cuore elettrico” risponde a questi due significati della sostenibilità”. L’iniziativa si colloca in una serie di altre che esprimono il forte legame di Toscandia con il territorio. “Far parte di un ecosistema - continua Barelli - vuol dire per noi non solo essere presenti sul territorio con il nostro business, ma comprendere come essere incisivi. Si può parlare di sostenibilità come campagna di marketing o si può essere sostenibili con azioni dirette. Toscandia ha scelto la seconda opzione: il Van Sharing rappresenta un business, per il quale essa è riconosciuta sul territorio, e può rappresentare, oggi, uno strumento per realizzare un intervento nel sociale”. Né si tratta dell’unica iniziativa della Concessionaria che, nel 2020, in piena emergenza coronavirus, ha consegnato un

Volkswagen Caddy per uso gratuito all’associazione “Angeli del Bello”, onlus nata a Firenze nel 2010 e oggi presente anche a Verona e Napoli. “Il Caddy - sottolinea Barelli - ha aiutato la fondazione nei suoi progetti di volontariato urbano volti a migliorare il decoro e la bellezza della città di Firenze: si fanno carico di eliminare scritte deturpanti, coinvolgono le scuole e sostengono la partecipazione attiva dei cittadini alla cura dei beni comuni”. Nel 2019 Toscandia è stata protagonista di attività scolastiche finalizzate a far conoscere il mondo del trasporto. “Ci siamo rivolti - illustra il numero uno del dealer - non solo agli studenti delle scuole professionali, per incentivare l’attrattività del settore dei veicoli professionali: abbiamo incontrato studenti di liceo classico, linguistico e scienze umane. Siamo partiti semplicemente chiedendo che cosa vuol dire per loro il trasporto, cos’è l’impatto zero, cosa sono metano e biometano, trovando troppo spesso assoluta inconsapevolezza. In quel progetto siamo stati agevolati dalla capacità di Scania di trasmettere messaggi

anche alle giovani generazioni”. Che cosa manca a suo giudizio per il decollo della mobilità elettrica? “Le infrastrutture penose, scarse e spesso malfunzionanti - risponde Giuseppe Barelli - sono figlie di una certezza: fare manutenzione alle infrastrutture ha un costo per il quale non c’è ritorno. Realizzare città con “scudi verdi” come intende fare Firenze è possibile solo a patto di avere una rete infrastrutturale seria e, oggi, contributi diretti: in un periodo storico nel quale gli esercenti faticano duramente, è impensabile che siano disposti a investimenti importanti quali quelli richiesti dall’acquisto di un veicolo elettrico”. Quale sarà il trend dei prossimi anni in fatto di alimentazioni? “Dai costruttori c’è una forte spinta - conclude Barelli - verso trazioni alternative, ma molto dipenderà dalle scelte delle grandi realtà distributive. Nella logistica distributiva mi aspetto un forte ridimensionamento del gasolio, mentre nei pesanti per lungo raggio la riduzione dei tempi di rifornimento rappresenterà una vera rivoluzione per metano e biometano”.

N° 299 / Maggio 2021

Il Nissan e-NV200 dedicato da Toscandia alle attività di van sharing.


VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

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LA CONCESSIONARIA LIGURE FORNISCE ORMAI DA ANNI GLI STRUMENTI DI LAVORO NECESSARI ALLA DINAMICA AZIENDA DI TRASPORTO DI GENOVA PRÀ FONDATA NEL 2009 E IMPEGNATA A INCREMENTARE UN’OFFERTA CHE SPAZIA DALL’HOME DELIVERY DELL’ELETTRONICA DI CONSUMO ALL’EDILIZIA LEGGERA. IL TUTTO SU UN TERRITORIO MOLTO DIFFICILE E IMPERVIO COME QUELLO DELLA REGIONE PIÙ STRETTA D’ITALIA.

CRISTINA ALTIERI

riscontrato gli stessi valori e la stessa attenzione al cliente che ci contraddistingue. È stato facile costruire una collaborazione che si estende attualmente a quasi l’80 per cento della nostra flotta”. Integra cresce velocemente negli ultimi anni e lo deve ad una intuizione particolare. “A differenza di quanto spesso accade nel settore prosegue Ungurean - non abbiamo fatto crescere la nostra azienda

N° 299 / Maggio 2021

George Ungurean, CEO Integra.

GENOVA

n’identità di visioni che aiuta a collaborare nel modo più proficuo. Sono solide le basi dell’intesa tra Autoveicoli Erzelli e Integra, società di trasporto con sede nel capoluogo ligure specializzata nell’home delivery. Ormai quasi l’80 per cento della flotta dell’azienda genovese arriva dalla concessionaria che per il settore dei commerciali ha un’offerta articolata sui brand Nissan, Volkswagen e Isuzu. È il CEO della Integra ad aprirci il mondo della sua impresa, fondata solo nel 2009 ma già attiva dal Centro Logistico di Genova sul territorio della Liguria e del basso Piemonte. L’obiettivo però è quello di aprire altri hub anche al di fuori della Regione nei prossimi mesi. “Sono ormai circa sette anni che collaboriamo con la Concessionaria Erzelli - inizia a raccontarci George Ungurean, numero uno dell’azienda genovese - con loro si è stabilito l’equilibrio giusto. Possiamo dire di ritenerci particolarmente soddisfatti. Abbiamo trovato ciò che cercavamo: affidabilità, disponibilità e soprattutto una struttura molto ben organizzata per quanto riguarda il customer service. È stata un’intesa istantanea: abbiamo capito fin da subito infatti che in loro avremmo

guardando solo ai numeri, ma abbiamo piuttosto selezionato i clienti che credevano nel futuro e nell’importanza di sviluppare, o meglio riscrivere, alcune fasi della Supply Chain. In questo modo siamo riusciti non solo a mantenere ma anche ad aumentare il trend di crescita ogni anno: ad oggi il fatturato è di 5,5 milioni di euro, abbiamo più di 110 collaboratori e una flotta di oltre 40 automezzi”. Il core business della Integra rimane il settore home delivery che prevede la collaborazione con la maggior parte dei marchi di elettronica di consumo: tra i partner della società figurano player di livello nazionale e internazionale. Per citarne solo alcuni: Expert, Unieuro e Leroy Merlin. L’intento però è di offrire in questo campo sempre più servizi a valore aggiunto. “In questo momento - precisa George Ungurean - ci stiamo muovendo su tre fronti: il primo sono le consegne a domicilio che prevedono la distribuzione e l’installazione degli elettrodomestici e dell’arredamento proveniente sia dai canali tradizionali quindi da negozi - che dal mondo ecommerce. Il secondo è il settore trasporti B2B che ci vede impegnati nella distribuzione di merce voluminosa con collegamenti diretti in tutto il nord Italia. E infine stiamo sviluppando il settore dell’edilizia leggera che concentra la sua offerta

nei confronti dei clienti privati. Nello specifico si tratta di posa di infissi con certificazione “Casa Clima”, posa di impianti di condizionamento e una rosa di servizi aggiuntivi nel modo della manutenzione straordinaria degli edifici”. Tra l’altro un’attività complicata in quest’ultimo anno dalle problematiche legate al Covid-19. “Nonostante il nostro con tatto con il pubblico considerate che entriamo nelle abitazioni di circa 380 clienti privati ogni giorno, a oggi, grazie anche al nostro impegno di fornire giornalmente mascherine e dispositivi di protezione adeguati e alla sanificazione degli automezzi, siamo riusciti a scongiurare ogni tipo di focolaio interno” commenta Ungurean. Integra punta decisamente sulla riduzione dei costi fissi attuata anche tramite l’ottimizzazione del personale e l’automatizzazione del lavoro. “Dedichiamo grande attenzione - è ancora il CEO a parlare alla formazione continua di tutti i componenti dell’organizzazione, e soprattutto utilizziamo canali di comunicazione che ci permettono di automatizzare la gran parte delle operazioni e la gestione degli imprevisti. Tutto per scongiurare una struttura dirigenziale superflua e di conseguenza diminuire i costi fissi”. Per quanto riguarda i mezzi “la nostra politica è sempre stata quella di mantenere un cambio flotta ogni

5 anni per i mezzi pesanti oltre i 75 q. e 4 anni per mezzi fino a 35 q. Abbiamo lavorato con vari brand, ma negli ultimi anni la nostra flotta è composta - per quanto riguarda i leggeri - principalmente da veicoli da 35 q. Nissan e Isuzu. Infatti, con il ritiro dal mercato degli NT400, stiamo progressivamente sostituendo i Nissan con mezzi Isuzu”. La Integra riserva grande attenzione all’argomento sostenibilità. “Questo - conferma Ungurean - è sicuramente uno dei temi che ci appassiona di più: infatti, fin dai primi anni, abbiamo effettuato ingenti investimenti nell’ambito dell’economia circolare e oggi stiamo cominciando a vedere i risultati sperati. Presso il nostro Centro Logistico raccogliamo annualmente, con l’utilizzo di un sistema di tracciatura completo di compilazione di registri elettronici, oltre 2.500 tonnellate di Raee, cioè di elettrodomestici esausti. Sicuramente l’impegno più importante, di cui andiamo particolarmente fieri è il progetto “End of waste” che stiamo accuratamente sviluppando da anni. Ritiriamo e indirizziamo in maniera differenziata tutti gli imballi provenienti dai cicli distributivi. Stiamo parlando di cifre che superano le 300 tonnellate l’anno. Si tratta di un impegno dettato esclusivamente dall’etica che ha sempre caratterizzato la nostra azienda”.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI ROSSI VEICOLI / UMBRIAFRIGO SCEGLIE MERCEDES-BENZ SPRINTER

Freddo sempre sotto controllo LEADER NELL’ASSISTENZA, RIPARAZIONE E MONTAGGIO DI IMPIANTI FRIGORIFERI INDUSTRIALI, CAPITANATA DA

RINO E MARCO FIORINI, UMBRIAFRIGO CRESCE E SI SVILUPPA OPERANDO PER LA

GRANDE DISTRIBUZIONE. AL SUO FIANCO LA CONCESSIONARIA CON HEADQUARTER A CORCIANO, CHE NEL BIENNIO 2019-2020 HA FORNITO ALL’AZIENDA PERUGINA, CON IL SERVIZIO

CHARTERWAY, 15 FURGONI DI GRANDI DIMENSIONI L2H2 E L1H1

DI NOLEGGIO

Q

MAX CAMPANELLA PERUGIA

uanto è importante il corretto funzionamento di un banco frigorifero nel supermercato dove regolarmente ci rechiamo a fare la spesa? La risposta è decisamente intuibile per ogni consumatore. Da questa consapevolezza emerge l’importanza dell’attività di Umbriafrigo, azienda nata nel 1984 per volontà di Rino Fiorini, oggi affiancato dal figlio Marco. Dalla realizzazione di impianti elettrici, frigoriferi industriali di ogni genere alla loro manutenzione, con forniture di pezzi di ricambio e materiale di consumo, Umbriafrigo è cre sciuta negli anni nel business, nelle dimensioni e nella flotta, trovando nella Concessionaria Rossi Veicoli - ultimamente attraverso il servizio di noleggio CharterWay - il partner di fiducia per portare su strada veicoli commerciali MercedesBenz Vans all’altezza del compito. “Oggi - spiega Marco Fiorini la nostra azienda è composta da tre principali reparti che si dividono in Assistenza, Montaggi e Fabbricazioni di centrali per la refrigerazione. La nostra flotta è composta da furgoni a noleggio, con un’importante presenza del marchio Mercedes-Benz Vans”.

sede principale a Corciano, alle porte di Perugia - si è consolidata in anni più recenti con il noleggio CharterWay, formula scelta da Umbriafrigo per sostenere la crescita. “Nel biennio 2019-2020 prosegue Fiorini - abbiamo noleggiato 13 veicoli commerciali Mercedes-Benz, brand che rappresenta sinonimo di qualità e, non da ultimo, di efficienza energetica. La nostra azienda ha e sta investendo molti fondi nello sviluppo di centrali che non utilizzano gas inquinanti: per quanto riguarda i mez zi abbiamo scelto veicoli Mercedes di ultima generazione in modo di abbassare l’inquinamento prodotto dal parco”. Operando in particolare nella Grande Distribuzione, pur avendo

sofferto - come il resto delle aziende - il calo del mercato a causa dell’emergenza sanitaria, anche nel 2020 Umbriafrigo ha sempre operato con le sue risorse, assicurando i servizi al settore. “Con il servizio CharterWay spiega Leonardo Armillei, Consulente Van Senior Rossi Veicoli in questo biennio abbiamo fornito a Umbriafrigo 15 furgoni di grandi dimensioni: Mercedes-Benz Sprinter nelle versioni L2H2 e L1H1, che il cliente ha poi allestito come officina mobile. Sprinter è il veicolo giusto per loro in termini di flessibilità di allestimento, consumi ridotti e massima maneggevolezza: i furgoni consegnati sono stati tutti equipaggiati con cambio automatico, in modo

che in ogni tratta l’autista possa guidare nel massimo comfort, su lungo e breve raggio”. PREZIOSO SOSTEGNO

I Mercedes-Benz Sprinter che Rossi Veicoli noleggia a Umbriafrigo effettuano la tratta PerugiaRoma e viceversa, ma spesso “allungano” il loro percorso in Toscana e nel resto del Lazio. “Già oggi - aggiunge Armillei - Umbriafrigo è di fatto leader nel suo segmento di attività. In questi anni stanno conoscendo un forte sviluppo: Rossi Veicoli con tutti i suoi servizi sostiene la loro crescita. Ovunque Umbriafrigo decida di investire, il suo manage-

ment sa che può contare sulle nostre officine autorizzate e sull’intera rete Mercedes-Benz, potendosi dedicare al loro business in assoluta serenità”. Con una marcata vocazione alle novità tecnologiche, la sede perugina di Umbriafrigo è una sorta di “centrale” dove, attraverso i propri software gestionali, ogni cella frigorifera è controllata da remoto: in caso di necessità, gli Sprinter di Rossi Veicoli sono pronti a raggiungere il luogo indicato per procedere con l’assistenza. Assicurando al con sumatore finale che i beni acquistati siano sempre conservati alla temperatura ottimale e nel rispetto delle rigide normative che regolano il settore.

TEAM EFFICIENTE

Con i suoi 50 dipendenti, Umbriafrigo si occupa di assistenza, riparazione e montaggio di impianti frigoriferi industriali. “Il nostro pun to di forza - dichiara Fiorini - è indubbiamente l’esperienza, ormai maturata dai nostri dipendenti, e l’innovazione tecnologica che portiamo negli impianti di nuova concezione. Collaboriamo con alcune delle maggiori aziende nel settore della GDO”. Iniziata nel 2011, la partnership con Rossi Veicoli - dealer con

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Leonardo Armillei, Consulente Van Senior Rossi Veicoli, davanti a uno dei Mercedes-Benz Sprinter noleggiati con CharterWay a Umbriafrigo.


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IDLE I M ONDO TRASPORTI

VOLKSWAGEN VC / NASCE LA DIVISIONE DEDICATA A SERVIZI DI MOBILITÀ E GUIDA AUTONOMA

Il futuro a portata di mano

S

LA NUOVA DIVISIONE DEL MARCHIO VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI RAGGRUPPA TUTTE LE ATTIVITÀ CONCERNENTI A 360 GRADI I SERVIZI DI MOBILITÀ . LA SPERIMENTAZIONE DI VEICOLI A GUIDA AUTONOMA INIZIERÀ GIÀ QUEST’ANNO. “I NOSTRI MEZZI SONO IL PRIMO E PIÙ LOGICO CAMPOD’IMPIEGO DEI SISTEMI PER LA GUIDA AUTONOMA”, HA SOTTOLINEATO CARSTEN INTRA, CEO DI VOLKSWAGEN VC. I NUOVI SERVIZI DI MOBILITÀ SONO DENOMNATI MAAS (MOBILITY AS A SERVICE) E TAAS (TRANSPORT AS A SERVICE).

FABIO BASILICO

capitale iniziale proviene, tra l’altro, dal cosiddetto Innovation Fund II, che è gestito dal comitato aziendale del Gruppo. “Si tratta di un’autentica start-up, veloce, agile, vero spirito imprenditoriale”, ha spiegato Intra. Tenendo conto dei servizi di mobilità e di guida autonoma, la nuova divisione parte integrante dell’offerta del marchio tedesco si chiama “MaaS/TaaS/AD”. “Questa nuova divisione rappresenterà nel medio periodo una parte significativa delle nostre vendite e dei nostri risultati”, ha aggiunto Carsten Intra. Per quanto riguarda la strategia della sostenibilità, Volkswagen VC persegue obiettivi importanti. Da un lato, si concentra sull’elettrificazio-

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Due allestimenti per Volkswagen Crafter (in primo piano) e la gamma T. Sopra, l’avveniristico ID. BUZZ, veicolo elettrico che arriverà sul mercato nel 2022.

HANNOVER

empre in evoluzione. Volkswagen Veicoli Commerciali continua la sua proficua attività di implementazione di nuove soluzioni per il miglioramento della proposta di mobilità nel settore dei veicoli da lavoro. Il CEO Carsten Intra ha confermato la strategia aziendale GRIP2025+, forte degli importanti traguardi raggiunti nel 2020 dalla Casa di Hannover. Il nuovo Caddy è stato accolto molto bene dai mercati fin dalla sua anteprima mondiale e dall’inizio delle vendite. Inoltre, la cooperazione con Ford per tre progetti di veicoli è già calendarizzata e rafforzerà l’offensiva di Volkswagen Veicoli Commerciali. Senza contare che come player premium per famiglia e tempo libero, Volkswagen VC ha tra l’altro ampliato il segmento più importante, quello dei minicamper, con il nuovo Caddy California. Lo scorso anno, i nuovi ordini per tutti i modelli California sono stati circa il 60 per cento in più rispetto all’anno precedente. Carsten Intra ha presentato un’altra iniziativa prevista dalla strategia GRIP: la creazione di una nuova divisione del marchio Volkswagen Veicoli Commerciali, nella quale verranno raggruppate tutte le attività concernenti a 360 gradi i servizi di mobilità e lo sviluppo della guida autonoma. La sperimentazione di veicoli a guida autonoma inizierà già quest’anno. In cooperazione con Argo AI, Volkswagen Veicoli Commerciali svolge un ruolo di leadership nello sviluppo della guida autonoma nell’ambito del Gruppo Volkswagen. “I nostri veicoli sono il primo e più logico campo d’impiego dei sistemi per la guida autonoma ha sottolineato Intra - Partiamo dal presupposto che dal 2025 sarà possibile vedere all’opera in ambito professionale i sistemi autonomi di Volkswagen Veicoli Commerciali”. L’azienda sta lavorando con grande energia anche allo sviluppo di nuovi servizi di mobilità, denominati MaaS (Mobility as a Service) e TaaS (Transport as a Service). Un esempio dell’offerta MaaS è la società di ride pooling MOIA, che sta già riscuotendo grande successo nelle città di Amburgo e Hannover. Mentre come esempio delle future offerte TaaS, Intra ha presentato la startup Cito, che inaugurerà il suo servizio la prossima estate. Cito è una piattaforma di intermediazione digitale per i servizi di corriere espresso. Il

ne della flotta, tra l’altro con il nuovo Multivan ibrido plug-in nel 2021 e con il modello completamente elettrico ID. BUZZ dal 2022. Dall’altro, si lavora con energia alla riduzione delle conseguenze ambientali della produzione veicolistica. Ciò include un minore consumo di energia, acqua e solventi, così come la riduzione dei rifiuti e delle emissioni di CO2. Entro il 2025 queste ultime verranno ridotte da Volkswagen Veicoli Commerciali complessivamente del 50 per cento rispetto al 2010. I costi di sviluppo, specialmente per ciò che riguarda ID. BUZZ e guida autonoma, sono aumentati di circa 100 milioni di euro nel 2020, per un totale di circa 1 miliardo di euro. Nello stesso periodo

gli investimenti di bilancio sono aumentati del 31 per cento, per un totale di 966 milioni di euro. “Questi investimenti assicureranno il nostro futuro e il nostro ritorno alla crescita a partire dal 2022 - ha dichiarato il Direttore finanziario Holger Kintscher - A causa del calo delle consegne del 24,4 per cento nel 2020 rispetto all’anno precedente, determinato dal contesto pandemico da Covid-19, il fatturato è sceso del 18 per cento, attestandosi a 9,4 miliardi di euro contro gli 11,5 miliardi di euro del 2019”. Sempre nel 2020, Volkswagen Veicoli Commerciali ha presentato la versione completamente nuova del Caddy, che è stata resa disponibile presso i concessionari alla fine dell’anno. Costruito sulla base della piattaforma modulare MQB del Gruppo, oggi il Caddy offre comfort di marcia, sistemi di assistenza e infotainment a un livello assolutamente inedito in questo segmento. Il modello amplia inoltre l’offerta di minicamper con il versatile Caddy California, affiancando il Grand California sulla base del Crafter e la gamma T. Sulla base del Caddy, Volkswagen Veicoli Commerciali produrrà anche un city van per Ford con avvio della produzione nello stabilimento polacco di Poznan nel 2022. A breve ci sarà la presentazione del Multivan, che prevede fin dall’inizio anche una versione ibrida plug-in. Il modello

amplia l’offerta nel segmento van, perché la gamma continuerà ad avvalersi dell’attuale T6.1 come robusto veicolo commerciale e a trazione integrale. Nel 2022 arriverà l’elettrico ID. BUZZ, nelle versioni People Mover e Cargo. Costruito ad Hannover, l’iconico Bulli del futuro debutterà in futuro anche sul mercato USA. L’anno prossimo terrà a battesimo anche il nuovo Amarok, frutto della cooperazione con Ford. Per quanto concerne lo sfruttamento delle capacità produttive negli stabilimenti, Carsten Intra ha ribadito che dal 2024 ad Hannover saranno prodotti veicoli elettrici premium per altri marchi del Gruppo Volkswagen. La linea di produzione di Stöcken si sta trasformando in una delle sedi più moderne di Volkswagen. Per l’anno in corso, il Consiglio di Amministrazione di Volkswagen Veicoli Commerciali prevede consegne ai clienti per oltre 400mila unità. Un valore che supera significativamente il dato dell’anno precedente. Carsten Intra ha sottolineato: “La nostra strategia GRIP è un piano di crescita. Nel medio periodo cresceremo significativamente in termini di consegne, vendite e risultati e torneremo nel campo della profittabilità. Il nostro obiettivo è quello di plasmare in modo decisivo la mobilità del prossimo decennio con Volkswagen Veicoli Commerciali”.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI FORD / UNA GAMMA VAN COMPLETA AL SERVIZIO DELLE FLOTTE

L’ibrido che sa convincere

UN VEICOLO ADATTO A OGNI TIPOLOGIA DI UTILIZZO OPERATIVO: È QUESTA LA FILOSOFIA DEL MARCHIO AMERICANO, TRA I LEADER NEL SEGMENTO VAN, E IN ITALIA PURE SUL PODIO NELLA CLASSIFICA DI CHI VENDE DI PIÙ ALLE FLOTTE. MERITO DI UNA GAMMA CHE ANCHE NELLE PROPOSTE CON ALIMENTAZIONE IBRIDA HA CONVINTO RECENTEMENTE UN VERO E PROPRIO COLOSSO DELLE SPEDIZIONI E DELLA LOGISTICA, LA CAMPANA SALERNO TRASPORTI.

I

CRISTINA ALTIERI ROMA

l primo tratto comune è quello dell’entusiasmo per il proprio lavoro. Riccardo Magnani lo nutre da vent’anni nei confronti di un unico marchio, Ford, di cui

oggi gestisce prodotti e clienti nelle vesti di direttore delle flotte. Il cuore di Giovanni Cammarota batte invece per la realtà che dirige, la Salerno Trasporti, un’eccellenza italiana con oltre 1.600 mezzi, di cui il 50 per cento di proprietà.

Negli ultimi anni la passione di questi due uomini si è tinta di verde, il colore della sostenibilità, ed è a quel punto che le due storie si sono incrociate. Magnani sta vivendo da una posizione privilegiata e proattiva la svolta a batterie del suo marchio e del trasporto

in generale. Cammarota si professa “verde dentro” ed è attento, come vedremo, a più di una declinazione di questo importante concetto. Il manager del brand americano esprime la tipica soddisfazione di chi ha un lavoro da portare a

termine e gli sono stati consegnati gli strumenti giusti per farlo. “Parlando di flotte - inizia a raccontare Riccardo Magnani - i veicoli Ford dal 2015 al 2020 hanno raddoppiato la loro quota di mercato: siamo passati dal 7 al 14 per cento, mentre la crescita in termi-

SALERNO TRASPORTO / L’azienda debutta nel digitale e nella sanificazione

Impegno a tutto tondo per la sostenibilità

S

CRISTINA ALTIERI SALERNO

ta investendo già da qualche anno nel reparto Ricerca e Sviluppo, non ultima la convenzione con il Dipartimento di Scienze Aziendali Management & Innovation System dell’Università degli Studi di Salerno: l’obiettivo è quello di facilitare i flussi e semplificare le procedure operative interne all’azienda. Un impegno importante, anche a livello di investimenti, il cui primo risultato è un software gestionale che non esisteva. I tecnici sono partiti dalle esigenze dell’azienda per sviluppare una soluzione che mettesse a sistema la vita professionale dei dipendenti, le flotte e la loro gestione, e l’organizzazione dei cantieri. È stato un lavoro di squadra al quale ha partecipato tutto il board operativo per spiegare a chi traduceva le procedure in linguaggio informatico le necessità del proprio lavoro. Il risultato è un prodotto completo in grado di semplificare la vita di tutti, non solo dell’imprenditore, ma di ogni soggetto coinvolto nella supply chain. Un prodotto talmente valido che la Salerno Trasporti ha già programmato di commercializzarlo ad altre aziende. “L’intento è quello di monitorare - preci-

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sa Giovanni Cammarota - determinate attività demandate alle risorse umane. Le persone possono dimenticare, sbagliare, e da questi errori derivano incongruenze finanziarie. Con il nostro nuovo software intanto teniamo sotto controllo gli automezzi, i loro consumi, le tratte, le prestazioni. Abbiamo, grazie a una joint venture conclusa con Viasat, una mappatura in tempo reale dei pezzi di ricambio, dei livelli di carburante, finanche i report sulla produttività dei vari cantieri Per quanto riguarda i dipendenti, ora ogni aspetto della loro vita professionale è inserita a sistema, per la comodità di tutti: abbiamo digitalizzato le buste paga, anche la lettura del badge confluisce direttamente nel software permettendoci un censimento quotidiano automatico. Al nominativo del dipendente ba sta poi aggiungere la targa del mezzo aggiornata per avere una visibilità mappata sui movimento di quella persona in quel determinato giorno. Ogni figura alle nostre dipendenze ha uno storico dal punto di vista operativo e giuslavoristico, e nella cartella di riferimento vengono archiviati tutti i documenti che lo riguardano. Per il momento il sistema è operativo a Verona e lo stiamo implementando anche nelle altri filiali. Il nostro fatturato deriva principalmente dalla

Giovanni Cammarota, Project Manager della Salerno Trasporti.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI ni di volumi è quasi triplicata. Oggi balliamo tra il secondo e il terzo posto in Italia. Dobbiamo ringraziare una gamma vincente, articolata su prodotti di alta qualità. Ma soprattutto lo dobbiamo al viaggio che da qualche anno abbiamo intrapreso verso l’elettrificazione. Le aziende si stanno convincendo che le varianti a batteria, se utilizzate nel contesto giusto, possono aiutare a ridurre significativamente i costi di gestione”. CATALOGO PER TUTTI

E Ford non ha che da aprire il catalogo per offrire a ogni professionista il giusto veicolo per le esigenze più disparate. La gamma Ford a batterie è infatti articolata sulle versioni mild hybrid di Fiesta van, Transit Custom, Tourneo Custom e Transit, e sulle varianti plug-in di Transit e Tourneo Custom. Tra l’altro quella alla spina è una tecnologia che utilizza un sistema che vede la trazione sempre a carico del motore elettrico. Quando termina l’energia della batteria, a ricaricarlo interviene un piccolo motore 1.0 ecoboost. All’inizio del prossimo anno arriverà anche l’E-Transit, versione 100 per cento elettrica del van con l’ovale blu: sarà in grado di offrire un’autonomia considerevole, fino a 350 km, senza alcun compromesso sul fronte capacità di carico e volumetria. “Oggi il veicolo solo elettrico prosegue Riccardo Magnani - è piuttosto oneroso in fase di acquisto e dispone di un’autonomia limitata. Le aziende vanno accompagnate verso l’elettrificazione, spiegando loro i tanti vantaggi di questi mezzi e le loro modalità di utilizzo. Da quando ha iniziato questo percorso Ford ha sempre voluto incontrare i responsabili delle flotte per dare loro l’opportunità di testare sul campo le specifiche innovative dei veicoli. Oggi ci organizziamo con webinar e incontri a distanza, ma contiamo di riprendere presto in presenza. Il prodotto c’è e va raccontato: stiamo vivendo la prima vera rivoluzione da quando esistono i veicoli a motore. Sono sempre stati ideati, prodotti e manutenuti nello stesso modo, nonostante il

passare dei decenni. Ora il discorso cambia e la svolta è epocale”. “Abbiamo aperto a Ford - interviene Giovanni Cammarota, project manager della Salerno Trasporti - in considerazione delle innovazioni tecnologiche dei mez zi in gamma e della grande attenzione rivolta alla sostenibilità - l’obiettivo è che entro il 2024 il 100 per cento della flotta sia “GREEN”. Tra l’altro la capacità di carico dei mezzi che abbiamo inserito in flotta è proprio quella richiesta dai nostri clienti”. ACCORDO MILD HYBRID

La Salerno Trasporti, realtà da 1.700 dipendenti diretti e 300 in-

collaborazione con SDA Poste Italiane, Amazon e FedEx, ma ogni committenza ha tariffe e condizioni diverse, economiche e finanziarie: la peculiarità del gestionale risiede nella sua trasversalità”. Una volta perfezionato questo prezioso strumento il Dipartimento Ricerche e Sviluppo della Salerno Trasporti non è certo stato smantellato: ha ampliato la propria gamma operativa nell’ambito della sanificazione per mettere a punto innovativi dispositivi di protezione individuale e limitare così questa voce di spesa che prima non c’era, nel bilancio aziendale proprio e di quanti saranno interessati. “Abbiamo investito - prosegue Cammarota - in particolare sulla produzione di una mascherina ad alto valore tecnologico: si chiama Airo Vision, non esiste nulla sul mercato mondiale con queste caratteristiche e ne siamo particolarmente orgogliosi”. Si tratta di un dispositivo per il quale è in via di conferma la certificazione FFP3, è dunque estremamente efficace ma al tempo stesso abbatte le barriere in quanto è trasparente e consente la lettura del labiale, condizione imprescindibile per gli audiolesi che in questo periodo si sono certamente trovati in difficoltà. “Stiamo raccogliendo - precisa Giovanni Cammarota - l’interesse di aziende, farmacie, ospedali, ministeri. Tra l’altro la mascherina non si appanna e ha un sistema che aumenta la respirabilità dell’85 per cento: merito dei filtri composti da lana di pecora neozelandese, materiale utilizzato per il filtraggio delle navicelle spaziali della NASA. Durano fino a 168 ore. Alla base di questa idea sta un desiderio di rispetto dell’ambiente, siamo stanchi dei prodotti

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diretti, 67 milioni di euro di volumi di affari e 1.650 mezzi, ha appena concluso con Ford un accordo per la consegna di oltre 200 van, il 30 per cento circa dei quali sono dotati di motorizzazione mild hybrid. Tra i clienti dell’azienda campana sono SDA Poste Italiane e Amazon ad aver assorbito la maggior parte dell’attività dei nuovi veicoli. Nessuno stupore che di plug-in la Salerno Trasporti non ne abbia ordinati. Per molte zone è ancora presto e sul totale delle vendite alle flotte la spina porta a casa ancora pochi punti percentuali. Discorso diverso per il mild hybrid che attualmente riveste, parlando dei van Ford, circa il 20 per cento del totale venduto: questo perché

associa al vantaggio economico un costo d’acquisto contenuto e la tranquillità di non dover fare scelte.

Riccardo Magnani nutre da vent’anni l’entusiasmo nei confronti di Ford, di cui oggi è direttore delle flotte.

usa e getta che vengono abbandonati ovunque”. Le mascherine sono la prima proposta di un’intera linea di produzione industriale declinata sulla sanificazione, tra cui figurano sterilizzatori, robot aspirapolvere e purificatori dell’aria. “Siamo un’azienda di trasporto e logistica ma stiamo evolven-

INIZIA IL VIAGGIO

“Dal 2024 - conclude Riccardo Magnani - tutta la gamma di veicoli commerciali Ford avrà una versione plug-in o elettrica. Il viaggio è appena iniziato e le aziende oggi si stanno rendendo conto che il prossimo ciclo di noleggio interesserà inevitabilmente mezzi elettrificati. Tra l’altro in Italia il parco di veicoli commerciali è molto anziano, è ante Euro4, e quindi c’è necessità di ringiovanirlo. Oggi non esistono

do - conclude Cammarota - entrando nelle stanze dove si sperimenta e si valutano gli indirizzi da prendere in futuro. Facciamo parte dell’Osservatorio Droni del Politecnico di Milano e stiamo lavorando sulla tecnologia che servirà alla logistica e alla distribuzione. In particolare sono in fase di

zone nel nostro Paese all’interno delle quali sia permesso entrare solo con veicoli a zero emissioni, ma quando verranno istituite, e succederà presto, le vendite delle plug-in e delle elettriche subirà un incremento clamoroso. Noi di Ford siamo già pronti, non solo con i prodotti ma anche con i servizi giusti: tra tutti il geofencing, tecnologia capace di commutare automaticamente la propulsione da diesel ad elettrico nel momento in cui vengono varcati i confini delle ZTL”. Uno scenario molto chiaro al quale anche la Salerno Trasporti è ben allineata: i progetti aziendali prevedono che entro il 2030 tutta la flotta passi alla motorizzazione ibrida.

svolgimento test di movimentazione merce per carichi di oltre 200 chili. E guardiamo già ai 10 quintali”. Tutto fa pensare che Cammarota e la sua Salerno Trasporti si stiano preparando nel modo migliore alle sfide future per offrire ai loro clienti il meglio della tecnologia.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

GEMA / L’AZIENDA TOSCANA SI AGGIUDICA UNA

S

MAX CAMPANELLA CAMPI BISENZIO

La spedizione degli SONO 1.870 I VEICOLI

ono ben 1.870 i veicoli che Gema sta per allestire e che en treranno in servizio per Po ste Italiane: un’expertise che porta l’allestitore toscano a porsi come riferimento nel panorama dei veicoli per distribuzione, logistica e corrieri espresso. Quella che, nel 2014, na sceva come start-up tra imprenditori toscani e manager d’esperienza, nel 2021 si colloca come fornitore di punta, con un assetto dirigenziale e impianti produttivi sempre più in linea con le esigenze dei segmenti ai quali punta l’azienda che, oggi come ieri, continua a scommettere sull’estruso di alluminio e sullo sviluppo ingegneristico affidato al “genio” del team Giancarlo Camellini. La maxi fornitura è costituita da tre lotti: 1.100 Fiat Ducato, in allestimento Courier, equipaggiati all’interno con porta scorrevole per l’accesso diretto al vano di carico e scaffali con mensole pieghevoli, tut to brevettato Gema; accanto ai furgoni grandi, che Poste Italiane noleggerà da Leasys e LeasePlan, trovano posto 120 Renault Kangoo Z.E., e 650 Renault Zoe Van, anch’essi a noleggio. Il parco veicoli Fiat Ducato destinati a effettuare consegne di

PRONTI A DISTRIBUIRE BUSTE E PACCHETTI IN TUTTA ITALIA CON GLI ALLESTIMENTI SVILUPPATI E BREVETTATI DA

GEMA CHE,

GRAZIE ALLA VISIBILITÀ OTTENUTA DALLA COMMESSA, ASSEGNA AL

2021 IL RUOLO DI “PIETRA MILIARE”, CON UNA CRESCITA NEI VOLUMI, NEL FATTURATO E NELL’ORGANIZZAZIONE DAVVERO ESPONENZIALE.

“STIAMO DECUPLICANDO CAPACITÀ PRODUTTIVA E PERSONALE NECESSARIO PER EVADERE GLI ORDINI”, AFFERMA L’AMMINISTRATORE DELEGATO

ALESSANDRO LULLI.

L’allestimento GEMA per Fiat Ducato e, in alto, quello per Renault Zoe Van, versione commercial della berlina Zoe.

pacchi e corrispondenza in tutta Italia - sono dislocati a Atessa, in provincia di Chieti, nelle vicinanze dello stabilimento Fiat Professional, dove Gema utilizza spazi, appositamente presi in affitto, per l’assemblaggio e per agevolare le operazioni logistiche. “I materiali per l’allestimento - spiega Alessandro Lulli, Amministratore delegato Gema - sono prodotti nel sito di Campi Bisenzio, mentre a Atessa viene realizzato l’al lestimento e la presa di consegna da parte dei noleggiatori per Poste Italiane”. Per i furgoni di minori dimensioni è previsto un allestimento su misura, per rispondere alle richieste di Poste Italiane: i Kangoo saranno equipaggiati con il Gravity, innovativo sistema messo a punto da Gema che prevede l’arrivo del pacco in corrispondenza della coppia porte posteriori : l’autista preleva un contenitore con la busta o il pacco da consegnare; operando in conformità a criteri ergonomici con lo scopo di tutelare la salute fisica, il driver lavora in sicurezza e non è costretto a infilarsi nel vano di carico alla ricerca dell’articolo. Kangoo e Zoe Van presentano sul sedile pas -

seggero un portacassette di Alluminio e plastica per contenere due contenitori plastici in colore giallo, gli stessi che troveranno posto sugli scaffali nel vano di carico. Quale “chiave di differenza” ha messo in campo Gema nell’aggiudicarsi la fornitura? “Nel caso dei Fiat Ducato - illustra Lulli - la possibilità di sfruttare l’intera altezza del vano di carico: porta, soffitto e pavimento non presentano alcun ingombro, non c’è alcun ostacolo ai 1.900 mm di altezza, che permettono all’operatore di fare il suo lavoro in piedi in totale sicurezza. Nel caso dei veicoli elettrici, “chiave di volta” è la leggerezza dell’alluminio”. In termini di Ricerca & Sviluppo e test comparativi quale investimento ha richiesto la fornitura a Poste Italiane? “Tutto è iniziato - prosegue l’Amministratore delegato - con la presentazione nel circuito di Vallelunga l’11 febbraio 2020: Ge ma ha iniziato tre mesi prima di quell’evento con la Ricerca & Sviluppo, realizzando i prototipi dopo aver investito su test e certificazioni, ad esempio dei portacassette; abbiamo eseguito test di prova per garantire

La via telematica coma scelta per rendere Gema “attraente” per i giovani

PROSSIMO STEP, L’ANNULLAMENTO DELLA CARTA NEL PROCESSO DEGLI ORDINI D i pari passo con la crescita dei volumi Gema sta investendo sulla sua struttura manageriale.”A giugno spiega Alessandro Lulli - entrerà nell’organico un Sales Manager con esperienza nel settore, intanto abbiamo assunto un Direttore Finanziario e investito su un Business Development & Project Manager, anch’egli con esperienza, con il compito di seguire ogni progetto in tutti gli

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aspetti che seguono la produzione: logistica, imballaggio ecc. Questo permetterà a Gema di individuare nuovi spazi, business correlati: intendiamo occuparci della logistica, manutenzione, trasporto materiale ecc.” Con la fornitura a Poste Italiane come cambia l’approccio al mercato di Gema? “Da sempre e fino a fine 2020 - afferma l’Amministratore Delegato - ci siamo con-

centrati sul cliente finale, dai corrieri espresso alle aziende di distribuzione alle municipalizzate. Questo ci ha fatto maturare l’esperienza giusta che oggi forniamo al mondo del noleggio, considerandolo per Gema un’enorme opportunità: la visibilità della fornitura a Poste Italiane ci sta portando altre commesse dal mondo del noleggio”. Quali sono le aree di mercato, nelle quali è operativa

Gema, che ritiene in maggiore sviluppo nei prossimi anni? “Contiamo di sviluppare molto - risponde il manager toscano - il segmento delle officine mobili: anche in questo caso la fornitura di allestimenti a Poste Italiane ha fatto da apripista, oggi stiamo proponendo il nostro allestimento officina mobile per municipalizzate e enti di altri Paesi europei che fanno consegne, a noleggiatori che

hanno una capillarità europea e possono commissionarci forniture in altri Paesi”. Come risponderà a questo trend Gema in termini d’investimenti, risorse umane e team di progettazione? “Il processo di selezione prosegue - conclude Lulli - e altre tre persone entreranno nell’ufficio tecnico. Il Piano industriale presentato al Comune di Pieve a Nievole prevede 150 dipendenti entro fine

anno, noi ci arriveremo il mese prossimo. Soprattutto, il percorso di trasformazione di Gema è teso a renderla attraente e appetibile per i giovani. In quest’obiettivo si colloca la scelta di arrivare, il 1° gennaio 2022, a non avere più commesse di lavoro cartacee: il processo dell’ordine sarà tutto telematico, ogni commessa per macchinari e banchi di assemblaggio arriverà solo tramite monitor e tablet”.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI MAXI FORNITURA PER POSTE ITALIANE

allestiti in alluminio

che il contenuto all’interno delle cassette rimanga fermo e stabile sul sedile con un peso fino a 15 kg . Quale crescita apporta a Gema la maxi fornitura a Poste Italiane? “Rispetto al 2020 - continua Lulli - che abbiamo chiuso con un fatturato consolidato di 6 milioni di euro e 35 dipendenti, quest’anno chiuderemo con 40 milioni e siamo già arrivati a contare 100 dipendenti che, con l’apertura della nuova sede di Pieve a Nievole, prevista a giugno, saliranno a 150. Gema è un fornitore di servizi ma anche di prodotti: la cre-

scita verticale richiede un aumento degli spazi. In attesa dell’operatività dell’ex Balducci di Pieve a Nievole, per evadere le com messe abbiamo preso in affitto quattro immobili e al momento sono operativi cinque siti produttivi. In precedenza si allestivano 1.100 veicoli l’anno per il segmento Courier, quest’anno gli stessi volumi ci sono stati richiesti in sei mesi: la capacità produttiva è stata raddoppiata, il personale necessario è stato raddoppiato. Entro fine anno arriveremo a decuplicare la capacità produttiva”.

Alessandro Lulli, Amministratore delegato Gema.

MERCEDES-BENZ VANS / VEICOLO DI PRONTO SOCCORSO SVILUPPATO SU BASE ESPRINTER

Ambulanza elettrica, specialista dell’emergenza

P

FABIO BASILICO STOCCARDA

er Mercedes-Benz Vans il settore dei veicoli speciali per le emergenze e le forze dell’ordine è di importanza strategica. Sprinter è stato utilizzato per la prima volta come ambulanza già nel 1995 e oggi detiene una rilevante quota di mercato nel comparto dei servizi sanitari, essendo utilizzato come veicolo di pronto intervento con differenti varianti d’allestimento. Mercedes-Benz Vans e il suo partner Ambulanz Mobile di Schönebeck, in Sassonia-Anhalt, stanno attualmente sviluppando sulla base dell’eSprinter un veicolo completamente elettrico al servizio della salute. Grazie a un’autonomia di 120 chilometri e a una velocità massima di 120 km/h, l’ambulanza elettrica per il trasporto di malati può viaggiare a emissioni locali zero non solo in città ma anche nelle aree metropolitane. Nonostante i necessari com ponenti montati nel vano pazienti, l’ambulanza zero emission non supera il peso totale a terra di

3,5 tonnellate. Ciò consente di effettuare il servizio di trasporto malati anche ai conducenti in possesso di una patente di guida per autovetture. A tal fine, per i lavori di allestimento sono stati scelti con cura materiali dal peso particolarmente contenuto ma comunque di qualità. Grazie all’installazione di due centraline, l’alimentazione di energia della sovrastruttura è separata da quella del veicolo di base. Ciò significa che la disponibilità dei dispositivi medici è indipendente dalla batteria del veicolo. “Esattamente come i nostri veicoli a propulsione convenzionale, anche gli eVan di Mercedes-Benz offrono una buona base per soluzioni specifiche dei diversi settori - sottolinea Sven Dannenmann, Responsabile del Centro allestitori e soluzioni di settore di Mercedes-Benz Vans Sono lieto d’annunciare che da oggi, insieme al nostro partner Ambulanz Mobile, possiamo offrire per la prima volta un’ambulanza elettrica a batteria in grado di effettuare il trasporto di persone non solo in sicurezza, ma anche a emissioni locali

MERCEDES-BENZ VANS E IL SUO PARTNER AMBULANZ MOBILE STANNO ATTUALMENTE SVILUPPANDO SULLA BASE DELL’ESPRINTER UN VEICOLO COMPLETAMENTE ELETTRICO AL SERVIZIO DELLA SALUTE.

LA PRIMA AMBULANZA ELETTRICA PER TRASPORTO MALATI È 120 CHILOMETRI E A UNA VELOCITÀ

GIÀ IN SPERIMENTAZIONE: GRAZIE A UN’AUTONOMIA DI

MASSIMA DI 120 KM/H, PUÒ VIAGGIARE A EMISSIONI LOCALI ZERO NON SOLO IN CITTÀ MA ANCHE NELLE AREE METROPOLITANE, ASSICURANDO UN EFFICACE PRONTO INTERVENTO.

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zero, contribuendo così alla salvaguardia dell’ambiente nelle aree a maggiore concentrazione urbana”. “Siamo molto orgogliosi che Mercedes-Benz Vans abbia avviato questo progetto con noi - afferma Hans-Jürgen Schwarz, Amministratore delegato di Ambulanz Mobile Costruire la prima ambulanza completamente elettrica rappresenta una

sfida e il nostro speciale contributo consiste nel realizzare un sistema di alimentazione nella zona posteriore che sia autosufficiente dal veicolo di base”. La prima ambulanza elettrica pronta per l’uso è stata consegnata a Bindow, vicino a Königs Wusterhausen. Da allora viene utilizzata nell’ambito di un impiego sperimentale dall’organizzazione evangelica O-

pera di soccorso dell’Ordine di San Giovanni, “Associazione regionale del Sud Brandeburgo”. L’azienda Ambulanz Mobile assiste da vicino l’ente benefico e può così avvalersi degli elementi di conoscenza acquisiti nell’uso quotidiano per riversarli nell’ulteriore sviluppo di questo veicolo che è destinato alla distribuzione a livello europeo.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI

FORD / IMPORTANTI RICONOSCIMENTI DALL’EURO NCAP PER TRANSIT E TRANSIT CUSTOM

Sempre attivi per la sicurezza

L

GIANCARLO TOSCANO DUNTON

TRANSIT E TRANSIT

a famiglia Transit non trascura nulla in fatto di sicurezza. E l’impegno dei tecnici Ford riceve il giusto riconoscimento. Nello specifico, Transit e Transit Custom sono due dei furgoni in vendita oggi in Europa con le valutazioni più alte per quanto riguarda i sistemi di sicurezza attiva. Lo attestano i nuovi test effettuati dall’autorità indipendente per la sicurezza dei veicoli Euro NCAP. L’autorità Euro NCAP ha verificato le prestazioni e l’efficacia dei sistemi di sicurezza attivi su 19 dei furgoni più venduti nel vecchio continente. L’analisi ha valutato la frenata automatica d’emergenza (AEB) quando il furgone si avvicina ad altri veicoli, ciclisti e pedoni, nonché la tecnologia di mantenimento della corsia, il riconoscimento dei limiti di velocità e i sistemi di monitoraggio degli occupanti. Transit ha ricevuto un Gold Award per i sistemi di sicurezza attiva disponibili, mentre Transit Custom ha ottenuto un Silver Award. Euro NCAP ha anche elogiato il sistema di frenata automatica d’emergenza di Ford, riconoscendo che la tecnologia di anticollisione con riconoscimento dei pedoni ha delle caratteristiche leader nel segmento. Transit ha registrato l’unico punteggio al 100 per cento tra tutti i veicoli e le caratteristiche per la tecnologia del Traffic Sign Recognition. Il suo sistema di frenata automatica di emergenza è stato anche valutato il migliore per la protezione dei ciclisti. “Sappiamo che la sicurezza è la massima priorità per le azien-

CUSTOM SONO DUE DEI FURGONI IN VENDITA OGGI IN EUROPA CON LE VALUTAZIONI PIÙ ALTE PER QUANTO RIGUARDA I SISTEMI DI SICUREZZA ATTIVA.

LO

ATTESTANO I NUOVI TEST EFFETTUATI DALL’AUTORITÀ INDIPENDENTE PER LA SICUREZZA DEI VEICOLI

EURO NCAP. TRANSIT HA RICEVUTO UN GOLD AWARD PER I SISTEMI DI SICUREZZA ATTIVA DISPONIBILI, MENTRE

TRANSIT CUSTOM HA OTTENUTO UN SILVER

AWARD. de, sia per la protezione del loro personale sia per quella degli altri utenti della strada - ha detto Stuart Southgate, Direttore Safety Engineering di Ford of Europe Siamo lieti che Euro NCAP abbia riconosciuto la portata e l’efficacia delle nostre tecnologie di sicurezza attiva. Questi sistemi proteggono gli occupanti e riducono il rischio di incidenti gravi. In questo modo le tecnologie consentono di limitare sia i danni personali sia il tempo necessario per le riparazioni”. Euro NCAP ha utilizzato gli stessi criteri per confrontare le caratteristiche di sicurezza attiva di

ogni furgone. Tutti i veicoli sono stati guidati su una pista di prova, caricati con il 50 per cento della loro portata utile massima in modo da ottenere risultati rappresentativi di operazioni nel mondo reale. Le simulazioni hanno testato l’avviso al conducente e la frenata automatica di emergenza quando il furgone si avvicina a veicoli parcheggiati o è in presenza di traffico più lento, così come quando un veicolo che precede frena bruscamente. Euro NCAP ha valutato la reazione anche nel caso di un bambino che corre sulla strada e di ciclisti e pedoni che camminano o l’attraversano.

Oltre a proteggere gli utenti della strada, i sistemi di sicurezza attivi possono anche contribuire ad aumentare i tempi di operatività e risparmiare sui consistenti costi di riparazione e assicurazione, contribuendo a prevenire collisioni evitabili. “Dati i milioni di furgoni che circolano sulle strade europee e la rapida crescita delle consegne via Internet nelle nostre città, i sistemi di sicurezza attivi installati sui veicoli commerciali sono fondamentali per migliorare la sicurezza di tutti gli utenti della strada ha dichiarato Michiel van Ratingen, Segretario Generale Euro

NCAP - Ford è uno dei leader europei nel settore dei veicoli commerciali e gli eccellenti risultati raggiunti sia dal Transit sia dal Transit Custom testimoniano l’impegno di Ford nel dotare la famiglia Transit delle tecnologie di assistenza alla guida per proteggere tutti sulle strade d’Europa”. Transit e Transit Custom offrono una gamma completa di tecnologie di sicurezza attiva e di assistenza alla guida, tra cui l’Intelligent Adaptive Cruise Control con Traffic Sign Recognition, Lane-Keeping System, Blind Spot Information System e Active Park Assist.

Paladini della sicurezza, Transit (anche in alto) e Transit Custom (anche a sinistra) ribadiscono l’impegno di Ford per la mobilità all’avanguardia.

Ford e Google insieme per reinventare l’esperienza dei veicoli connessi

L’INNOVAZIONE VIAGGIA SU RUOTE E ONLINE N on c’è limite all’innovazione. Ford Motor Company e Google hanno annunciato una partnership strategica per accelerare la trasformazione di Ford e reinventare l’esperienza dei veicoli connessi. Ford ha, inoltre, nominato Google Cloud come suo fornitore preferito di servizi cloud per sfruttare l’esperienza di Google a livello mondiale nella gestione di dati, intelligenza artificiale

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(AI) e machine learning (ML). Nell’ambito di questa nuova partnership, della durata di sei anni, a partire dal 2023 milioni di futuri veicoli Ford e Lincoln di tutte le fasce di prezzo utilizzeranno

il sistema Android, con app e servizi integrati Google. Ford e Google stanno creando un nuovo gruppo di lavoro dedicato, Team Upshift, che lavorerà ulteriormente sul processo di trasformazio-

ne di Ford, creerà esperienze personalizzate per i consumatori e promuoverà nuove dirompenti opportunità basate sull’analisi dei dati. Ciò potrà includere progetti che vanno dallo sviluppo di nuovi processi di vendita per l’acquisto di un veicolo, alla creazione di nuove esperienze di possesso basate sull’analisi dei dati e altro ancora. “Mentre Ford continua una delle trasformazioni più

profonde della sua storia attraverso l’elettrificazione della gamma, la connettività dei veicoli e la guida autonoma, la partnership con Google rappresenta una fucina di innovazione in grado di offrire un’esperienza superiore ai nostri clienti e modernizzare la nostra attività”, ha affermato Jim Farley, Presidente e CEO di Ford. Con Google Cloud, Ford prevede di: migliorare ulteriormente la customer experience dei clienti con tecnologie differenziate e servizi personalizzati; accelerare la modernizzazione dello svi-

luppo del prodotto, della produzione e della gestione dei fornitori, inclusa la possibilità di utilizzo dell’intelligenza artificiale visiva, per la formazione dei dipendenti che lavorano nella produzione e per garantire prestazioni ancora più affidabili delle apparecchiature all’interno delle fabbriche; accelerare l’implementazione di modelli di business basati sull’analisi dei dati, che si traducano in notifiche in tempo reale inviate ai clienti come avvisi sulla necessità di effettuare la manutenzione o di permutare il veicolo.

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VOLKSWAGEN / CONSEGNE PIÙ VELOCI NELLE MANI DEI DESTINATARI

Quel prezioso assistente digitale I

IN COLLABORAZIONE CON L’AZIENDA DI LOGISTICA HERMES LA CASA DI HANNOVER PUNTA A OTTIMIZZARE I VEICOLI ADIBITI AL SERVIZIO DI CONSEGNA CON UN PROGETTO PILOTA IN BAVIERA: GRAZIE ALLA SOLUZIONE DELLA START-UP VISCOPIC DI MONACO, IN OGNI VOLKSWAGEN TRASPORTER E CRAFTER VENGONO SISTEMATI CENTINAIA DI PACCHETTI IN UN ORDINE OTTIMALE E VIENE FORNITO UN SUPPORTO PER L’INDIVIDUAZIONE DEI PACCHETTI NEL VANO DI CARICO. OBIETTIVO: EVITARE FATICOSE RICERCHE E SELEZIONI DURANTE IL GIRO DI CONSEGNE. del 2020 (da ottobre a dicembre), Hermes ha effettuato in Germania un numero di consegne record pari a 126 milioni, con un aumento di circa il 25 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Non si tratta tuttavia solo di risparmiare tempo, ma anche di migliorare le condizioni di lavoro dei conducenti. “Quella della consegna pacchetti - spiega Artur Hasselbach, Project Manager di Volkswagen Veicoli Commerciali - è un’attività molto impegnativa. Nelle aree urbane il traffico esige massima concentrazione, a maggior ragione nei centri storici, dove le aree di sosta per i nostri grandi veicoli sono rare

e, soprattutto, a causa del Coronavirus e delle misure di sicurezza che occorre rispettare, le consegne sono diventate sempre più complesse. Ecco perché simili soluzioni intelligenti per l’ultimo miglio risultano estremamente interessanti per i clienti del settore della logistica”. Nel Future Logistics Challenge, concorso organizzato da Hermes e Volkswagen Veicoli Commerciali volto a premiare le soluzioni più promettenti in materia di “Delivery Driver Experience” e “Smart Delivery Vehicles”, Viscopic e un altro progetto hanno prevalso tra 180 concorrenti di tutta Europa. Nel periodo fino alla fine di marzo 2021, sono stati testati il valore aggiunto

in termini di efficienza e il gradimento reale del sistema nella vita quotidiana ed è stata avviata, a tal fine, una sperimentazione concreta con diversi conducenti in una sede nei pressi di Augusta. “Per noi spiega Marco Schlüter, Chief Operations Officer di Hermes Germany e membro della giuria del Future Logistics Challenge - la questione è individuare soluzioni che possano supportare ulteriormente il lavoro del nostro personale addetto alle consegne. Ci stiamo impegnando intensamente e impieghiamo già una serie di tool digitali. Siamo curiosi di scoprire quali elementi di conoscenza ci fornirà questo test pilota”.

LINO SINARI

cessivo. Sfruttando le coordinate GPS di Volkswagen Crafter, sul sistema d’infotainment del van e su un palmare vengono visualizzati i contenitori che contengono i pacchetti che devono essere consegnati nelle vicinanze. In tal modo è possibile ottenere un rilevante risparmio di tempo nella ricerca dei pacchetti, una volta giunti all’indirizzo della consegna. Il supporto digitale arriverebbe al momento giusto, posto che, secondo il Parcel Shipping Index 2021, la crescita del settore perdurerà: per il periodo che va fino al 2026, lo studio prevede una crescita annua di almeno il 6 per cento. Nel solo periodo natalizio

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Insieme al Transporter, il Volkswagen Crafter si è dimostrato particolarmente adatto all’implementazione di soluzioni innovative per il servizio logistico.

VERONA

n Germania, dopo un anno record per il settore CEP (Courier, Express e Parcel), con un volume stimato di oltre quattro miliardi di pacchetti consegnati a livello nazionale, gli addetti ai lavori s’interrogano su come sia possibile ottimizzare ulteriormente le consegne ai clienti. A tal fine Volkswagen Veicoli Commerciali collabora con l’azienda di logistica Hermes per supportare gli operatori del settore con innovativi sistemi di assistenza destinati ai veicoli Transporter e Crafter adibiti alla consegna di pacchetti. Attualmente è in corso in Baviera un progetto pilota della start-up monacense Viscopic. Il software apprende dapprima i percorsi locali poi, per le successive consegne, stabilisce un ordine logico per il carico dei pacchetti, evitando al conducente impegnative attività di ricerca e selezione lungo il tragitto. Il motto “l’ordine prima di tutto” risulta particolarmente vero quando occorre sistemare un numero di colli a tre cifre nei 18 mc messi a disposizione dal vano di carico di un Volkswagen Crafter. “In primo luogo - spiega Felix Meißgeier, Amministratore delegato di Viscopic - dividiamo la grande quantità di colli in piccole frazioni, ognuna delle quali entra in un contenitore per pacchi”. Questi contenitori rettangolari vengono poi stivati nel Crafter. “In questa fase - afferma Meißgeier - è decisivo l’ordine adottato. Poiché i giri di consegne seguono una routine prestabilita, è possibile caricare i contenitori nell’ordine più opportuno”. Il vantaggio per il conducente? Può osservare su una specifica app in quale contenitore è collocato il pacchetto destinato al cliente suc-

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