Altimani Lift / Dall’eccellenza mantovana la sponda per il segmento intermedio Sicil-Frigo / Un City Trailer per le consegne delle merci nel centro città Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXVIII - N. 267 / MARZO 2018 - Euro 5,00
IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
Franco Fenoglio iperattivo su più fronti
Sfida vincente anche con Unrae DA QUANDO IL MANAGER PIEMONTESE
HA ASSUNTO, NELL’AMBITO DELL’UNRAE, LA RESPONSABILITÀ
DEI COSTRUTTORI DI VEICOLI INDUSTRIALI, NUMEROSE SONO STATE LE INIZIATIVE FINALIZZATE A RICHIAMARE L’ATTENZIONE DELL’OPINIONE PUBBLICA E SOPRATTUTTO DELLE ISTITUZIONI SULLE TANTE PROBLEMATICHE ANCORA AL TAPPETO PER FARE DELL’AUTOTRASPORTO MERCI ITALIANO UN SETTORE ESTREMAMENTE COMPETITIVO SPECIALMENTE NEI CONFRONTI DELLA CONCORRENZA EUROPEA. MOLTO APPREZZATA L’INIZIATIVA PER LA FORMAZIONE DI GIOVANI AUTISTI. Max Campanella a pagina 3
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
A Brembate il nuovo quartier generale di pe.tra. che si arricchisce di 50 Stralis NP
L’azienda di Gianandrea Pellegrinelli fa un altro passo verso la green logistic I l metano conquista uno dei nodi logistici della Lombardia più strategici di tutto il Nord Italia. Protagonista il costruttore che più di tutti ha messo il gas naturale al centro della sua strategia, Iveco, e una delle aziende di trasporti e logistica più grandi e strutturate, pe.tra.
Per festeggiare i 90 anni di Daf Truck
XF TESTIMONE DELLA STORIA DI EINDHOVEN Una edizione celebrativa con cabina Superspace ultra confortevole e ricche dotazioni di servizio e di assistenza alla guida di assoluta avanguardia. IVECO BUS
Le ambizioni del number 1 Davide Pollano Altieri a pagina 20
Servizio a pagina 4
Servizio a pagina 62
Il Grifone conquista sempre nuovi clienti
Daimler Truck ha chiuso l’anno con molti record
Curcio Trasporti di Polla si affida a Scania S cania sbarca a Polla, in provincia di Salerno, e sod disfa una delle a zien de campane più in vista nel settore dei trasporti, la Cur cio Trasporti & Servizi. La storica realtà campana, che nel corso degli anni si è af fermata in ambito nazionale e internazionale, parte di Astre Italia, ha deciso di affidarsi a Diesel Tecnica, concessionaria Scania, per l’acquisto di 10 nuovi veicoli.
Quasi mezzo milione di veicoli venduti nel mondo con un sensibile incremento rispetto all’anno precedente. Sempre più forte la leadership negli Usa. BRIDGESTONE
Marconcini illustra le nuove strategie Basilico a pagina 6
A pagina 14
Servizio a pagina 59
FRAIKIN
MAN TRUCK & BUS
Maurelli Group nuovo partner con Interservice
Dal Lago: “Una rete sempre più omogenea”
A pagina 50
VERA STELLA POLARE DEL TRASPORTO
Servizio a pagina 22
IVECO MERCATO ITALIA
Oitana: “LNG oggi motore delle vendite” Servizio a pagina 10
LAMBERET
Vincente anche in Puglia con Ribatti Servizio a pagina 21
All’interno inserto sul mondo dei veicoli commerciali
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 267 Marzo 2018
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INTERVISTA / FRANCO FENOGLIO, PRESIDENTE DELLA SEZIONE VEICOLI INDUSTRIALI UNRAE
“Uniti in difesa del trasporto” MAX CAMPANELLA
D
TRENTO
opo la lunga crisi che ha fatto crollare i volumi dell’immatricolato, in Italia il mercato dei veicoli industriali ha tirato il fiato nel 2016, con una crescita del 56 per cento rispetto al 2015 e 23.791 unità immatricolate, trainate dalla Legge Sabbatini. Il 2017 ha fatto registrare luci e ombre: a un primo semestre di forte crescita è seguito un progressivo rallentamento, fino a fermarsi al +2,4 per cento rispetto al 2016 e 24.351 unità. Il comparto dei veicoli pesanti (con massa totale a terra uguale o superiore a 16 t) si conferma positivo, grazie a un cumulato di 19.636 unità immatricolate contro 18.422, che indica un incremento del 6,6 per cento sul 2016 e allontana lo spettro delle 10 mila unità registrate nel 2012. L’andamento altalenante preoccupa Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali nell’ambito dell’Unrae, che prova a leggere i dati “depurandoli” dalla proroga del Superammortamento. “I sistemi di incentivazione - precisa Fenoglio sono assolutamente importanti quali misure adottate in favore degli investimenti, ma nel corso dell’anno avranno un effetto sempre più blando sui volumi. La situazione del mercato non è certo brillante: se vogliamo che le imprese di trasporto italiane siano com-
Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae.
petitive al pari di quelle del resto d’Europa, occorre andare oltre il sistema di incentivi e puntare a una diminuzione strutturale dei costi. Oggi le aziende di trasporto italiane, alle prese come sono con una burocrazia farraginosa e un sistema di tassazione opprimente, rischiano di non competere alla pari non solo con quelle dei Paesi dell’Est Europa, ma anche con le più vicine francesi, spagnole e portoghesi”. Allo stato attuale come pensa che andrà il 2018? “La vera domanda - afferma Fenoglio - emerge da un’analisi economica: in Italia l’economia va abbastanza bene, perché il trasporto no? Siamo in presenza di un’anomalia che
dovrebbe far riflettere: l’economia italiana si riprende e c’è anche un aumento della domanda di trasporto. Allora perché il mercato dei veicoli industriali frena? Gli incentivi rappresentano una soluzione immediata, ma occorre pensare a 360 gradi: è inutile favorire una volta un settore una volta l’altro. È necessario un piano integrato, che punti a uno sgravio strutturale dei costi”. In vista di un più ampio progetto di ripensamento dei costi, quale potrebbe essere una prima ricetta a breve termine? “Il prossimo aprile - risponde il Presidente Unrae - è prevista la scadenza delle misure di sostegno a favore del rinnovo del parco veicoli con
mezzi moderni: è fondamentale il rapido rinnovo di queste misure con un piano di lun go termine. Ricordo che l’Italia ha il parco circolante più vecchio d’Europa: 13 anni in media contro i poco più di 7 degli altri Paesi. Se vogliamo omologare il nostro parco a quelli del resto d’Europa, occorre rinnovare il piano di incentivi ristrutturandolo: un Piano triennale che non demonizzi il gasolio consentirebbe alle aziende di rinnovare la propria flotta. E intanto si darebbe tempo alla Rete infrastrutturale del gas metano di espandersi in Europa per consentire la maggiore diffusione di questo tipo di alimentazione: rappresenta certamente una sana alternativa per il futuro, ma i motori Euro VI che tutti i costruttori propongono oggi sono frutto di moderne tecnologie e assolutamente rispettosi dell’ambiente”. La Legge di Bilancio per gli investimenti nell’autotrasporto prevede un sostegno di 20mila euro per acquisti di veicoli industriali sopra le 7 t alimentati a metano liquido o ibridi e di 8mila euro se a metano compresso. Inoltre stabilisce un contributo di 10mila euro per radiazioni di veicoli con massa complessiva pari o superiore alle 11,5 t con contestuale acquisizione di autoveicoli nuovi conformi alla normativa Euro 6. Per il 2017 il Governo ha stanziato per queste misure 35,9 milioni di
euro. La discussione nelle istituzioni romane è sul rinnovo di queste misure nonché sull’ipotesi di mancato rimborso delle accise per i veicoli da Euro 0 a Euro 5. “Partire da questi incentivi - prosegue Fenoglio - integrandoli con il sostegno a tutte le modalità di trasporto sarebbe un inizio intelligente, puntando in una fase successiva a mettere mano alle infrastrutture. Una visione di lungo termine di questo tipo darebbe nuova linfa alle nostre imprese, che spesso vanno all’estero per trovare meno burocrazia, più legalità e maggiore attenzione al settore. Il trasporto è il settore dei settori: i conti del trasporto incidono sull’intera filiera industriale, perché ogni prodotto viaggia per raggiungere la destinazione finale. L’Italia non è seconda a nessuno, ma se vogliamo uscire definitivamente fuori dal tunnel si cerchi di costruire qualcosa che renda strutturale e stabile il mercato”. Un invito a “non mollare la presa” che Fenoglio indirizza anche a sé stesso, ovvero ai co struttori di veicoli industriali. “Prim’ancora di fare business - afferma in conclusione il Presidente, che è anche Amministratore delegato di Italscania - i costruttori sono uniti nel difendere i propri clienti, ovvero i trasportatori. In questi anni tutti i costruttori non sono stati a guardare, hanno sostenuto i clienti e le proprie Reti, adottando misure proprie di sostegno anche finanziario. Parallelamente sono stati effettuati importanti investimenti nelle nuove tecnologie: connettività, guida au tonoma, elettrificazione, combustibili alternativi. Oggi la proposta è ampia, diversifi-
NELLE VESTI DI PRESIDENTE DELLA SEZIONE VEICOLI
INDUSTRIALI DI UNRAE, FRANCO FENOGLIO, NEL SUO STILE PRATICO E DIRETTO, RIVOLGE UN ACCORATO APPELLO ALLE ISTITUZIONI: “SI RINNOVI VELOCEMENTE IL PIANO DI INCENTIVI CHE FAVORISCONO LA SOSTITUZIONE DI VEICOLI VECCHI CON MEZZI EURO VI O A TRAZIONI ALTERNATIVE”.
DIETRO
L’ANGOLO IL SERIO RISCHIO DI UN TRASPORTO STRADALE FRENATO NEL SUO POTENZIALE SVILUPPO.
“OCCORRE UN SISTEMA STRUTTURALE CHE DIMINUISCA I COSTI ALLE IMPRESE ITALIANE”, DICHIARA IL MANAGER PIEMONTESE. cata e eccellente: non si fermi il ricco potenziale che abbiamo a disposizione, per dare all’Italia il parco che merita in termini di sicurezza, impatto ambientale e consumi. A beneficiarne saranno i cittadini tutti, prim’ancora che le aziende di trasporto”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it
Ammiraglie schierate: sei veicoli industriali dei costruttori esteri presenti in Italia e rappresentati dall’Unrae.
PREOCCUPA L’AUMENTO DI INCIDENTI CON TRUCK COINVOLTI
“SÌ AL RISPETTO DELLE REGOLE,
L
NO AGLI AUTISTI RECLUTATI A BASSO COSTO”
e cronache dei primi giorni di quest’anno hanno registrato un sensibile aumento degli incidenti che vedono coinvolti veicoli pesanti. Il problema della sicurezza della circolazione e del trasporto si affaccia prepotentemente alla ribalta, richiamando l’attenzione sull’importanza del rinnovo del parco non solo per garantirne la sostenibilità ambientale. L’adozione dei più sofisticati
dispositivi di sicurezza è stata resa obbligatoria sugli autocarri dal 1° novembre del 2015, ma su un parco di 638.500 veicoli industriali circolanti in Italia, quelli immatricolati successivamente a quella data rappresentano il 4,2 per cento. Una percentuale troppo bassa per garantire un miglioramento sensibile del livello di sicurezza generale. “A influire sul livello di
sicurezza e di sostenibilità dell’autotrasporto - commenta Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae - può essere anche il livello di professionalità dei conducenti che sono alla guida dei veicoli di ultima generazione che circolano sulle nostre stra de, le cui potenzialità possono essere pienamente e correttamente sfruttate solo da personale adeguatamente
preparato”. “La situazione di grave carenza di conducenti che si riscontra nell’Europa occidentale e gli abusi nel distacco internazionale di autisti reclutati a basso costo nei paesi dell’est europeo - conclude Fenoglio - insieme con il mancato rispetto delle regole sui tempi di guida, contribuisce sicuramente ad aumentare il rischio di incidenti”.
Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).
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N° 267 Marzo 2018
IVECO E PE.TRA INAUGURANO A BREMBATE LA 15ESIMA STAZIONE LNG IN ITALIA
Metano sempre più strategico
I
LA NUOVA STAZIONE DI RIFORNIMENTO PER METANO LIQUIDO DI ULTIMISSIMA GENERAZIONE SORGE PRESSO LA NUOVA SEDE DI PE.TRA, AZIENDA SPECIALIZZATA IN SERVIZI LOGISTICI E TRASPORTO INTERMODALE A LIVELLO NAZIONALE ED EUROPEO. INAUGURATO ALLA PRESENZA DI PIERRE LAHUTTE, IVECO BRAND PRESIDENT, L’IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE SI SVILUPPA SU UNA SUPERFICIE COMPLESSIVA DI 7.000 MQ E SORGE IN UNA POSIZIONE CHIAVE PER IL TRASPORTO MERCI ITALIANO, IN UNO DEI NODI LOGISTICI DELLA LOMBARDIA PIÙ STRATEGICI DEL NORD ITALIA.
PAOLO ALTIERI MAX CAMPANELLA BREMBATE
l metano conquista uno dei nodi logistici della Lom bardia più strategici di tutto il Nord Italia. Protagonista il costruttore che più di tutti ha messo il gas naturale al centro della sua strategia, Iveco, e una delle aziende di trasporti e logistica più grandi e strutturate, pe.tra. Le due società hanno inaugurato la nuova stazione di rifornimento LNG di ultimissima generazione a Brembate (Bg), presso la nuova sede di pe.tra, azienda specializzata in servizi logistici e trasporto intermodale a livello nazionale ed europeo con due sedi operative in Italia e quattro filiali all’estero (Germania, Spagna e Romania). L’impianto, che si sviluppa su una superficie complessiva di 7.000 mq, sorge in una posizione strategica per il trasporto merci in Italia e va ad aggiungersi alla sempre più fitta rete nazionale di stazioni che erogano carburanti alternativi, portando a 15 il numero degli impianti presenti sulla Penisola. Pe.tra compie un ulteriore decisivo passo verso la “Green Logistic”. “Oggi - ha dichiarato Gianandrea Pellegrinelli, Presidente di pe.tra vanta nella sua flotta il 40 per cento di veicoli a trazione alternativa. La nostra strategia geen si inserisce nel quadro del percorso di transizione energetica che il nostro Paese sta affrontando: un cambiamento definitivo, che coinvolge l’intero scenario del trasporto sostenibile, a dimostrazione di come lo scetticismo di chi credeva che questa tecnologia fosse irrealizzabile stia progressivamente lasciando il passo a una diffusa coscienza delle potenzialità di questo carburante, il metano, in forte crescita sul mercato grazie alla sua efficienza, concorrenzialità di prezzo e maggiore sostenibilità rispetto alle fonti tradizionalmente impiegate per l’autotrazione”.
Oggi sempre più operatori di trasporto e logistica scelgono infatti di convertirsi ai carburanti puliti: nella sola provincia bergamasca tra il 2016 e il 2017 oltre 150 veicoli LNG sono entrati a implementare le flotte di 13 diversi clienti Iveco ed entro questa primavera il parco mezzi LNG raggiungerà le 1.000 unità circolanti in Italia. Anche molti dei partner di pe.tra, come Mazzucconi, Rittal, Sol (che ne è anche fornitore), sono passati a una logistica green, con mezzi che percorrono le principali rotte italiane ed europee. Tale sensibilità e attenzione trova corrispondenza nell’impegno che Iveco profonde in questo campo da più di un ventennio. GAS NATURALE PER TUTTI
“Per noi la sostenibilità è un elemento essenziale e si traduce in azioni concrete come il ‘Progetto Logistica Green’ attraverso il quale miriamo a impiegare soluzioni di logistica e trasporto per i nostri veicoli e componenti a emissioni sempre più ridotte -
ha ricordato Pierre Lahutte, Iveco Brand President - L’investimento di pe.tra è un esempio importante di quanto la collaborazione con trasportatori e operatori logistici possa contribuire allo sviluppo di veicoli a trazione alternativa, rendendo la transizione energetica una realtà”. La stazione di Brembate, che sarà gestita da Mz Energia, società del Gruppo pe.tra, sarà in grado di rifornire ogni tipo di automezzo e in particolare, ovviamente, i veicoli commerciali alimentati a gas naturale (liquefatto e compresso). È dotata di una cisterna con una capienza di 100 metri cubi di gas LNG, pompe sommerse e due erogatori che consentono il rifornimento di due autocarri contemporaneamente, tramite un’operazione di soli 4/5 minuti. “Per noi autotrasportatori le tempistiche di sosta sono fondamentali - ha detto ancora Gianandrea Pellegrinelli Il progetto di apertura di una stazione di servizio con distributore LNG è il frutto delle politiche strategiche di pe.tra, implementate negli anni. Le necessità connesse all’utilizzo
dei nostri mezzi, sommate a una rete in via di sviluppo, che offriva opportunità a chi voleva credere nelle potenzialità dei nuovi carburanti, ci ha indotti a intraprendere questo nuovo percorso, che rispecchia l’attenzione della nostra azienda per la salvaguardia dell’ambiente”. La struttura bergamasca non ha eguali in Italia perché nasce con l’idea di offrire un servizio a 360° per i veicoli pesanti: al rifornimento, infatti, reso più agevole da ben sei corsie di erogazione, colonnine dedicate ai differenti carburanti (gasolio, AdBlue, ben zina, CNG e LNG) per qualsiasi tipologia di veicolo e ampi spazi per la manovra e la sosta dei mezzi, vanno ad aggiungersi un’area dedicata ai trasportatori, dotata di cucine, servizio docce, lavanderia self-service, locali adibiti al riposo e un minimarket con erogatori automatici. A integrare ulteriormente l’offerta di servizi, nell’ottica di ottimizzare i tempi, accanto alla stazione di servizio è stata realizzata anche un’officina meccanica, in grado di operare interventi di manutenzione,
Taglio del nastro della nuova stazione di rifornimento LNG e CNG di Brembate.
assistenza e revisioni. Considerato lo sviluppo di questo nuovo tipo di attività e la rapidità con cui la rete si sta diffondendo in Italia con progetti di prossima realizzazione che toccheranno l’area Centro Sud della penisola, tra Roma, Campania e Puglia, ma anche e soprattutto in Europa (dove sono già attivi 150 punti di rifornimento e le nuove aperture si susseguono ormai con cadenza settimanale), Iveco ha sviluppato il Truck Gas Station Locator, una mappa completa che consente una localizzazione rapida e precisa delle stazioni di rifornimento in Europa. SOLIDO LEGAME
Intanto si rafforza sempre di più il già solido legame tra Iveco e pe.tra. Il costruttore ha consegnato all’azienda di Brembate 50 Stralis NP alimentati a gas naturale liquefatto (LNG). La consegna si è svolta presso la nuova sede della società alla presenza non solo di Pierre Lahutte e Gianandrea Pellegrinelli ma anche di Paolo Zanardi, titolare della concessionaria Iveco Auto Industriale Bergamasca, alla quale pe.tra si è appoggiata per finalizzare le trattative. Pe.tra ha acquistato e provato i primi quindici Stralis a trazione alternativa nel 2015 e ha siglato nel 2016 un accordo per la fornitura di ulteriori 95 mezzi, destinati all’ampliamento del parco macchine. L’attuale consegna va a completare tale commessa, facendo di pe.tra una delle aziende italiane ed europee con la percentuale maggiore di veicoli a gas naturale (compresso o liquefatto), con una flotta alimentata per il 40 per cento a metano. L’ultima tranche comprende dunque 50 Stralis AS440S40T/P LNG dotati di motori Cursor 9, che erogano una potenza di 400 cv, con 1.700 Nm di coppia e cambio automatizzato a 12 rapporti dotato di funzione Eco-Roll, che permette di uti-
lizzare l’energia accumulata dal veicolo, favorendo così la riduzione dei consumi di carburante. Scendono drasticamente anche le emissioni: del 32 per cento per quanto riguarda l’NOx, del 99 per cento per il PM e fino al 95 per cento per la CO2, in caso di utilizzo di biometano. Il sistema di alimentazione, che sfrutta due serbatoi da 540 litri ciascuno in grado di assicurare un’autonomia fino a 1.500 km, porta inoltre come beneficio aggiuntivo un’estrema silenziosità rispetto alle corrispondenti versioni diesel, a tutto vantaggio del comfort di guida. A conferma della sua vocazione “green”, pe.tra ha deciso di provare anche due esemplari dell’ultimo nato in casa Iveco, il nuovo Stralis NP 460, la cui consegna è prevista questo mese: 460 cv di potenza pura, il camion più sostenibile di sempre, equipaggiato con un cambio automatizzato di ultima generazione e con le migliori tecnologie e servizi Iveco dedicati all’efficienza dei consumi. ll nuovo Stralis NP presenta tre servizi innovativi, e spressamente sviluppati da Mi chelin solutions come e quipaggiamento originale per questo veicolo, per garantirne una gestione efficiente all’interno della flotta e supportare sia il flottista sia il singolo conducente a ottenere il miglior risultato possibile in termini di prestazioni e TCO: MyBestRoute, che consente di scegliere il percorso più intelligente, proponendo una serie di opzioni basate su tempo, velocità, distanza e perfino quantità di CO2 e messa; MyInspection, che digitalizza e semplifica le operazioni di ispezione dei veicoli e, qualora l’autista segnali un’anomalia, informa automaticamente l’officina di manutenzione, che provvederà a programmare tempestivamente l’intervento di riparazione; MyTraining, che offre agli autisti una formazione digitalizzata ad hoc per lo Stralis NP 460.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 267 Marzo 2018
DOPO UN 2017 DI GRANDE SUCCESSO DAIMLER TRUCKS SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA
Stella polare del trasporto IL COLOSSO TEDESCO CHIUDE IL BILANCIO 2017 CON VENDITE NELL’ORDINE DI 465.000 UNITÀ, NETTAMENTE PIÙ DELL’ANNO PRECEDENTE MARTIN DAUM, COMPONENTE DEL BOARD OF MANAGEMENT DI DAIMLER AG, RESPONSABILE PER TRUCK & BUS - PER OFFRIRE LORO I MIGLIORI PRODOTTI E SOLUZIONI, LAVORIAMO CONTINUAMENTE PER INNOVARE. NEL 2017 ABBIAMO CONCENTRATO IL NOSTRO IMPEGNO SU TRUCK EFFICIENTI, ELETTRICI, AUTOMATIZZATI E CONNESSI. IN QUESTO MODO CONTINUEREMO AD AVERE SUCCESSO ANCHE QUEST’ANNO E NEL FUTURO”. E DI QUANTO PREVISTO A INIZIO ANNO. “IN TUTTO CIÒ CHE FACCIAMO IL NOSTRO FOCUS SONO I NOSTRI CLIENTI - HA COMMENTATO
D
FABIO BASILICO STOCCARDA
opo il primo annuncio dell’aumento del 12 per cento delle consegne nei primi undici mesi del 2017 a 422.500 unità complessive, nonostante condizioni di mercato ancora disomogenee a livello mondo, Daimler Trucks ha lasciato intendere che il 2017 sarebbe stato archiviato come un anno esemplare dal punto di vista commerciale. E così è stato, visto che il colosso tedesco ha chiuso l’intero esercizio con vendite nell’ordine di 465.000 unità, nettamente più del 2016 e di quanto il management di Stoccarda aveva pre visto a inizio anno. “In tutto ciò che facciamo il nostro focus sono i nostri clienti - ha commentato Martin Daum, membro del Board of Management di Daimler AG, responsabile per Truck & Bus - Nel 2017 abbiamo concentrato il nostro impegno su truck efficienti, elettrici, automatizzati e connessi. In questo modo continueremo ad avere suc cesso anche nel 2018 e oltre”. MERCATO IN CRESCITA
In America del Nord, il notevole aumento delle vendite di Daimler Trucks è stato trainato dal positivo sviluppo del mercato nella regione NAFTA (Usa, Canada e Messico) soprattutto nel secondo semestre. Daimler Trucks ha aumentato le vendite di Gruppo del 12 per cento nei primi undici mesi a 150.600 unità (contro le precedenti 134.200). Con una quota di mercato del 39,2 per cento (da 40,0) nelle classi di peso 6-8, Daimler Trucks resta di gran lunga indiscusso leader di mercato nei truck medi e pesanti nel Nord America. In Europa, nella cosiddetta Re-
gione UE30 (Unione Europea, Svizzera, Norvegia), Daimler Trucks ha aumentato le vendite, con una crescita del 3 per cento da gennaio a novembre a 73.600 unità (71.100). Mercedes-Benz ha mantenuto la leadership di mercato nel segmento dei truck medi e pesanti con una quota di mercato del 21 per cento (20,7). Anche in Germania Mercedes-Benz è leader nel mercato truck con una quota del 36,6 per cento (37,2) e 28.000 esemplari consegnati (27.600). Inoltre, grazie al miglioramento del clima degli investimenti e all’ottimizzazione delle strutture dei concessionari, il Gruppo tedesco ha più che triplicato le vendite in Russia a 7.800 unità (2.200) con un incremento del 254 per cento. In Turchia, dopo il debole andamento dell’anno precedente, il settore truck di Daimler AG ha registrato il segno più con 9.500 veicoli venduti (7.900), in crescita del 20 per
cento rispetto all’anno precedente. In America Latina le vendite sono cresciute nei primi undici mesi a 27.300 unità (25.100) con un incremento del 9 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente. Un contributo importante è giunto dal positivo andamento dell’Argentina con 5.200 veicoli venduti (3.500; +47 per cento). Nel mercato principale, il Brasile, Daimler Trucks ha conosciuto un aumento delle vendite dell’8 per cento, per complessive 12.200 unità (11.200). Con una quota di mercato del 28,3 per cento (29,3) Daimler Trucks con il marchio Mercedes-Benz è da inizio anno nuovamente leader di mercato di questo importante Paese. In Asia le vendite sono salite complessivamente del 18 per cento a 132.400 unità (112.600). In Giappone, nei primi undici mesi, le vendite sono rimaste poco sotto il livello dell’anno precedente,
40.700 unità contro 42.000). La quota di mercato è risultata del 19,3 per cento (20,3). In Indonesia Daimler Trucks ha beneficiato della dinamica di crescita di tutto il mercato locale dei truck. Le vendite dei primi undici mesi si sono attestate a 37.600 unità, in evidente miglioramento (+54 per cento) rispetto alle 24.400 unità dell’anno precedente. Nel 2017 ha lasciato le linee dello stabilimento indonesiano di Wanaherang il primo truck della Stella. Con questo veicolo l’offerta specifica di modelli Fuso specifici per il mercato si arricchisce di un nuovo truck pesante della Stella, che trova impiego in particolare nei cantieri edilizi. In India, da gennaio a novembre 2017, sono stati consegnati 15.200 veicoli (12.100; +26 per cento). La quota di mercato è aumentata del 2,3 per cento al 9 per cento totale. Lo stabilimento di Chennai produce, oltre ai veicoli BharatBenz per il mercato lo-
cale, anche modelli per l’export in oltre 40 mercati in Asia, Africa e America Latina. In Cina, il maggiore mercato mondiale, Daimler ha una quota del 50 per cento nella joint venture Beijing Foton Daimler Automotive Co. Ltd. (BFDA), produttore di truck medi e pesanti a marchio Auman. LEADERSHIP TECNOLOGICA
Di pari passo con la grande ripresa del mercato cinese, le vendite di Auman sono aumentate nettamente nei primi undici mesi fino a un totale di 104.600 unità (68.800), facendo registrare un interessante +52 per cento rispetto all’anno precedente. Nel Vicino e Medio Oriente le vendite sono aumentate del 31 per cento a 21.000 unità (16.000). Di pari passo con i successi commerciali nei diversi mercati, prosegue positivamente anche il consolidamen-
to della leadership tecnologica di Daimler Trucks. In particolare, il team sviluppo ha continuato a lavorare con grandissimo impegno all’elettrificazione del truck pesante di Mercedes-Benz. Già nel 2018 sarà in circolazione la cosiddetta flotta innovativa, ovvero truck pesanti Mercedes-Benz completamente elettrici per servizi di distribuzione, che saranno impiegati dai clienti e, in stretta collaborazione con questi ultimi, consentiranno un ulteriore sviluppo verso la maturità di mercato e la produzione di serie. Nel 2017, poi, sono stati consegnati a clienti i primi truck elettrici Fuso eCanter della produzione di serie. Negli Stati Uniti degli esemplari di eCanter viaggiano già per l’azienda di soluzioni logistiche UPS mentre in Giappone la catena di supermercati Seven-Eleven e la YamatoTransport impiegano l’eCanter nelle proprie flotte. In Europa, a metà dicembre, i gruppi globali di logistica DHL, DB Schenker, Rhenus e Dachser hanno acquistato nuovi eCanter. Nell’arco dei prossimi anni Fuso progetta di fornire 500 truck di questa generazione a clienti selezionati. La produzione in grande serie è prevista per il 2019. Va anche detto che con i suoi brand di veicoli industriali Mercedes-Benz, Freightliner e Fuso, Daimler Trucks svolge da molti anni un’attività pionieristica sul fronte della guida automatizzata e connessa. Senza contare che nel frattempo il costruttore ha connesso con l’Internet delle cose circa 500.000 veicoli industriali a livello mondiale. A partire dal 2018 Daimler Trucks North America sperimenterà, in collaborazione con i grandi clienti flotte, l’accoppiamento digitale dei truck nell’attività quotidiana relativa ai trasporti.
IL NUOVO ACTROS ARRICCHISCE LA FLOTTA DEL GRUPPO LOGISTICO HEGELMANN
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PIENA E INCONDIZIONATA FIDUCIA NELL’AMMIRAGLIA DI STOCCARDA
on meno di 30 nuovi Actros 1845 LS hanno atteso pazienti davanti al Customer Center dello stabilimento Mercedes-Benz di Wörth il segnale di via da parte di Siegfried Hegelmann, Managing Partner del Gruppo logistico Hegelmann, e di Wolfgang Theissen, Direttore di Mercedes-Benz Trucks per la divisione Sales Europe and Overseas. Hegelmann sta investendo nell’estensione e modernizzazione della sua flotta. Negli ultimi due anni l’operatore logistico europeo ha già acquisito 1.000 nuovi Actros e ulteriori 30 esemplari di questo mega ordine hanno appena lasciato la fabbrica di Wörth. Quest’anno un’altra tranche di 500 Actros andranno a rinforzare la flotta Hegelmann. “Siamo orgogliosi di essere parte attiva nel processo di crescita del Gruppo Hegelmann e di garantire a questa grande azienda che i modelli della famiglia sono altamente profittevoli”, ha precisato Theissen. “I bassi costi di ge-
stione e l’elevato standard di sicurezza si riassumono nel concetto di Road Efficiency”, gli ha fatto eco Till Oberwörde, Responsabile per Marketing, Sales and Services in MercedesBenz Trucks. Dal canto suo Siegfried Hegelmann ha precisato: “Mercedes-Benz ha dimostrato nei fatti la qualità della sua proposta e il fatto che noi possiamo operare efficacemente sul mercato grazie al nuovo Actros. I nostri autisti sono orgogliosi dei nuovi camion”. Il Gruppo Hegelmann è stato fondato nel 1998 dai tre fratelli Hegelmann e oggi ha una ventina di siti in tutta Europa, dal Portogallo al Kazakhstan. Oggi dirigono l’azienda di famiglia Siegfried e il cugino Anton Hegelmann, la seconda generazione. Negli ultimi venti anni, l’operatore logistico è diventato un punto di riferimento per professionalità e competenza grazie a una flotta costituita da circa 1.800 truck.
Più Potenza, quando è necessario. Il nuovo sistema Hydraulic Auxiliary Drive. Efficace. Potente. Leggero. Il nuovo sistema Hydraulic Auxiliary Drive coniuga i vantaggi di una potente trazione integrale con un peso inferiore. Il risultato: più carico utile e meno consumi per Actros, Arocs e Antos. Un altro dettaglio da non dimenticare: una notevole coppia nei momenti decisivi, premendo un semplice pulsante. Per maggiori informazioni rivolgetevi al vostro Concessionario Mercedes-Benz di fiducia o consultate il sito Internet all’indirizzo www.mercedes-benz.com/had
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LE NOVITÀ DEL GRIFONE ALLO SCANIA WINTER 2018 IN NORVEGIA
A tu per tu con il Generale Inverno I TEST DRIVE DEI NUMEROSI VEICOLI MESSI A DISPOSIZIONE DA SCANIA SI SONO SVOLTI SIA SU STRADE PUBBLICHE CHE LUNGO UN CIRCUITO RICAVATO NELLA NEVE A POCHI CHILOMETRI DI DISTANZA DAL CENTRO DI TRYSIL E DALLE SUE PISTE DA SCI. QUEST’ANNO SCANIA WINTER HA RISERVATO NON POCHE SORPRESE: OLTRE ALLA PRESENZA DELLA NUOVA GENERAZIONE TRUCK DEL GRIFONE, PROTAGONISTA DI PRIMO PIANO DELL’EVENTO NORVEGESE È STATA LA NUOVISSIMA GAMMA
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FABIO BASILICO TRYSIL
iù inverno di così... Un’ampia e diffusa coltre bianca e una leggera e continua nevicata hanno degnamente accompagnato l’edizione 2018 dello Scania Winter. Il tradizionale e suggestivo paesaggio invernale norvegese ha accolto i giornalisti accorsi a Trysil, nota e rinomata stazione sciistica a due ore di distanza dalla capitale Oslo, per testare su neve e ghiaccio, quindi in difficile condizioni off road, tutta la gamma del Grifone, compresi i veicoli allestiti per applicazioni speciali. Dall’Italia, oltre ai rappresentanti di Italscania, capitanati da Paolo Carri, Direttore Business Support & Development, e ai giornalisti è giunto come ospite a Trysil anche Enzo Giletta, Managing Director di Giletta Spa, una delle aziende più importanti nel settore delle attrezzature e degli allestimenti per la manutenzione stradale invernale e affermato punto di riferimento del brand Bucher municipal. I test drive dei numerosi
veicoli messi a disposizione da Scania si sono svolti sia su strade pubbliche che lungo un circuito ricavato nella neve a pochi chilometri di distanza dal centro di Trysil e dalle sue piste da sci. Quest’anno Scania Winter ha riservato non poche sorprese: oltre alla presenza della nuova generazione truck del Grifone, protagonista di primo piano del l’evento norvegese è stata la nuovissima gamma XT specialista per il cava-cantiere e il settore costruzioni. Pienamente a suo agio su ne ve spessa e ghiaccio, i truck della famiglia XT hanno dimostrato tutto il loro innato valore, affiancati però da tutti gli altri veicoli Scania, sia quelli allestiti sia soprattutto i normali trattori con semirimorchio e i veicoli da distribuzione che normalmente non vengono impiegati in situazioni così estreme ma anche hanno comunque dimostrato di sapersela cavare egre giamente anche nell’offroad più impegnativo. Erano 4 gli XT a disposizione dei giornalisti per le prove pratiche: tre Serie R 580 V8 e un Serie G 500. Ricordiamo che
la gamma XT è disponibile per tutte le versioni delle cabine delle Serie P, G, R e S e per tutte le motorizzazioni. Un’offerta completa in grado di intercettare le esigenze di tutti gli utilizzatori finali impegnati in settori complessi e molto competitivi come quel-
li delle costruzioni e del cavacantiere. Scania XT è basato su un robusto paraurti sporgente di 150 mm che attribuisce al veicolo un aspetto inconfondibile che richiama immediatamente i concetti di resistenza e robustezza. Il paraurti
fornisce un angolo di attacco di circa 25 gradi; in combinazione alla griglia protettiva per i fari, XT presenta una parte frontale particolarmente robusta, in grado di resistere a qualsiasi tipo d’impatto o collisione con oggetti, senza arrecare danno alla struttura
Anche un veicolo da distribuzione Scania ha dimostrato di saper affrontare l’off-road estremo percorrendo tragitti impervi con tratti ghiacciati e innevati.
XT SPECIALISTA PER IL CAVA-CANTIERE E IL SETTORE COSTRUZIONI.
sottostante. Al centro troviamo un gancio di traino facilmente accessibile e omologato per 40 t, ideale ad esempio per il traino di emergenza del veicolo in caso di avaria. I veicoli della gamma XT sono “su misura” perché l’industria delle costruzioni e il settore del cava-cantiere richiedono una vasta gamma di applicazioni differenti, che spesso operano in condizioni estreme sia in strada che fuoristrada. Ovviamente, il “destino” più appropriato per gli Scania XT è quello di essere veicoli per le applicazioni dell’industria delle costruzioni e del cava-cantiere ma è bene tener presente che l’ingegnoso sistema modulare di Scania offre un grande potenziale di personalizzazione di ogni soluzione. In Scania è il cliente a definire che cosa intende per sfida gravosa e quali caratteristiche sono indispensabili per svolgere al meglio i compiti programmati. Il risultato è che i veicoli della gamma XT sono in grado di svolgere numerose tipologie di lavoro differenti, come ad e sempio nel com parto degli operatori forestali o quello di
PAOLO CARRI, DIRETTORE BUSINESS SUPPORT & DEVELOPMENT DI ITALSCANIA
“LA GAMMA AL GRAN COMPLETO È PRONTA PER VINCERE OGNI SFIDA” “
È una manifestazione di successo che ripetiamo da diversi anni”. Così Paolo Carri, Direttore Business Support & Development di Italscania, ha introdotto Scania Winter, evento a cui il Grifone guarda con sempre maggiore interesse. “Scania Winter è indubbiamente il contesto ideale per testare e mettere alla prova tutte le nostre efficienti soluzioni di trasporto off-road e le più svariate applicazioni Quest’anno poi la manifestazione ha acquisito un ulteriore valore aggiunto in virtù delle importanti novità presentate. A cominciare ov-
viamente dalla nuovissima gamma XT, vera protagonista dello Scania Winter 2018. In Norvegia, i truck firmati XT hanno trovato il luogo ideale e le condizioni climatiche più estreme per dimostrare la loro qualità e le loro capacità di districarsi senza difficoltà anche nelle situazioni più intricate”. “Quest’anno poi - continua Carri - i riflettori sono stati puntati anche sulla nuova generazione dei truck del Grifone, presente al gran completo e ben rappresentata anche da veicoli meno specializzati nell’off-road e nelle situa-
zioni estreme in genere. Pensiamo per esempio ai trattori stradali solitamente impiegati sulle autostrade o ai veicoli per la distribuzione ideali per il trasporto nel contesto urbano: a Trysil abbiamo dimostrato che il prodotto Scania è sempre in grado di affrontare le situazioni più impegnative”. Scania Winter ha i suoi risvolti anche in Italia. “Il messaggio che lanciamo è che la gamma Scania è al gran completo ed è in grado di affrontare le sfide del mercato italiano”, conclude Paolo Carri.
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ENZO GILETTA, MANAGING DIRECTOR DI GILETTA SPA, STORICA AZIENDA NEL SETTORE ATTREZZATURE INVERNALI
ESPERIENZA E COMPETENZA PER AFFRONTARE LA STAGIONE FREDDA IN SICUREZZA U na lunga esperienza nel settore delle attrezzature invernali. È l’invidiabile biglietto da visita della Giletta Spa di Revello (Cn), azienda che affonda le sue radici nel 1950 e che oggi è protagonista a livello nazionale e soprattutto internazionale di un settore importante ed estremamente specializzato. È stato ospite di Scania Winter 2018 Enzo Giletta, Managing Director dell’azienda di famiglia: “Da decenni ci occupiamo prevalentemente della produzione di attrezzature sgombraneve e strumenti per la rimozione di neve e ghiaccio da strade, aeroporti e ovunque sia necessario il ripristino della normale viabilità anche in condizioni eccezionali. La nostra azienda propone alla sua clientela una vasta scelta di spargitori di alta qualità, lame spazzaneve, turbine sgombraneve e macchine per lo specifico utilizzo aeroportuale. Operiamo in oltre 50 paesi al mondo in sinergia con enti pubblici e privati per la realizzazione di soluzioni per la manutenzione invernale delle strade”.
un tipico veicolo municipale con configurazione 4x2 e gru, che può benissimo essere ordinato nella versione XT. La libertà di scelta non è limitata a cabine e configurazioni degli assali, anche la gamma motori è decisamente ampia: uno Scania XT può spaziare dalla nuo va generazione di motori V8 ai motori da 9 litri passando per i motori da 13 litri più efficienti in termini di consumi. I tre Serie R 580 V8 XT dei test di Trysil, così come al tri truck presenti, hanno messo in luce le qualità dei motori a otto cilindri dell’offerta Scania. Propulsori particolarmente indicate nelle missioni estreme, dove è richiesta molta potenza per trainare un semirimorchio carico di legname o di altro materiale ingombrante e pesante. Vera e propria icona Scania dal1969, anno dell’introduzione della prima generazione da 350 cv, il V8 è da quasi cinquant’anni sinonimo d’incredibile potenza: negli anni i motori Scania V8 si sono guadagnati una solida reputazione di affidabilità e robustezza, caratteristiche che si riflettono in chilometraggio elevato ed elevato valore dell’usato. La famiglia V8 parte dal modello base da 520 cv e 2.700 Nm di coppia massima. Prosegue con il fratello maggiore da 580 cv e 3.000 Nm, finora raggiungibili solo con potenze superiori. Top di gam ma resta il gioiello di sempre da 730 cv e 3.500 Nm che conserva la tecnologia EGR+SCR. Per la prima volta viene inserito il modello ine dito da 650 cv e 3.300 Nm, basato su tecnologia SCR che lo rende in grado di rispettare la normativa Euro 6. Tutti i motori assicurano un risparmio di carburante del 710 per cento proprio a quei
“Il percorso della nostra azienda è il frutto di una costante evoluzione, cominciata a metà dello scorso secolo - continua Enzo Giletta Una data fondamentale nel nostro sviluppo è il 2002, quando entriamo a far parte del Gruppo svizzero Bucher Industries, in particolare della divisione Bucher Municipal, ovvero uno dei principali leader a livello mondiale nella produzione di veicoli adibiti alle operazioni di pulizia e sgombero della neve dalla strade sia pubbliche che private. La gamma prodotti Bucher comprende spazzatrici, compattatori per la raccolta rifiuti, veicoli per la pulizia delle fognature e veicoli per la manutenzione invernale”. Nel 2003 Giletta ha acquisito la francese SnowTech attiva nella produzione di attrezzature sgombraneve, stazioni saline e attrezzature per veicoli di servizio invernale. “Un altro step importante tra i tanti messi a segno porta la data del 2012 - prosegue Giletta - In quell’anno abbiamo acquisito la Assaloni.com, società leader nella produzione di lame spazza-
clienti che utilizzano combinazioni particolarmente pesanti o che necessitano di velocità medie elevate, oppure per entrambe le tipologie di clienti. Professionisti per i quali si stima che il costo di carburante continui a rappresentare un terzo del complessivo costo totale di proprietà. La nuova generazione di motori è la risposta Scania al trend emergente nei trasporti che prevede veicoli sempre più lunghi e pesanti, segnan-
do così una nuova pietra miliare nella produzione di motori: la coppia massima è già disponibile a 950 giri al minuto (nel caso delle unità da 580 e 650 cv, 1.000 giri/min per le unità da 520 e 730 cv). Si è detto dell’arrivo nella nuova famiglia V8 della versione da 650 cv che soddisfa l’esigenza di quei professionisti che trasportano carichi estremamente pesanti. Si tratta di un propulsore inedito che permette di optare per il
neve, turbo frese e attrezzature per autocarri. L’anno successivo abbiamo invece inaugurato un nuovo impianto di produzione a Kaluga, in Russia”. È infatti dagli anni Duemila che Giletta ha incisivamente allargato la sua sfera di influenza sui mercati proponendosi come punto di riferimento per tutte le attrezzature invernali. Uno dei mercati di riferimento in cui opera Giletta è proprio la Russia, seguita da Nord America ed Europa. In Italia clienti di riferimento sono Anas, Autostrade per l’Italia, amministrazioni locali, enti pubblici e privati. “Siamo consapevoli dell’importanza di rendere le strade e gli spazi pubblici puliti e sicuri e della responsabilità che abbiamo nei confronti della società e dell’ambiente; per questi motivi focalizziamo il nostro impegno nella ricerca di soluzioni funzionali, eco-sostenibili e confortevoli. Scania Winter ci ha offerto una preziosa occasione per osservare da vicino le ultime soluzioni proposte dal costruttore svedese ”, conclude Enzo Giletta.
rapporto al ponte più lungo sul l’assale posteriore e di sfruttare la coppia per ridurre il regime e di conseguenza il consumo di carburante. Ci siamo messi al volante anche della nuova Serie S, gioiello di famiglia perfettamente a suo agio anche sul tracciato innevato. Il test condotto al volante del modello più potente della famiglia, un trattore General cargo con semirimorchio, configurato S 730 A6x4NB ed equipaggiato con motore 16 litri V8 da 730 cv, ha dimostrato la qualità e il valore complessivo della nuova proposta del Grifone, ideale per le operazioni di trasporto a lungo raggio. Con la Serie S Scania ha anche voluto presentare sul mercato un nuovo modello top di gamma di cabina con zona notte, dotata di pianale piatto per soddisfare anche i clienti più esigenti. Per quanto riguarda gli esterni, il costruttore ha assegnato la massima priorità agli aspetti legati all’aerodinamica e, di conseguenza, al consumo di carburante. Ogni superficie, sia frontale che laterale e persino la parte inferiore del veicolo, è stata ottimizzata in modo da ridurre al minimo la resistenza aerodinamica. Le
nuove cabine offrono una visibilità decisamente superiore grazie a una superficie vetrata più ampia, al cruscotto più basso, ai pannelli delle portiere più sottili e ai montanti anteriori ottimizzati. Gli interni sono stati progettati per assicurare ai conducenti uno spazio ottimale per la guida e il riposo. La gamma di opzioni di regolazione del sedile del conducente è adesso ancora più ampia e permette a tutti i conducenti di altezza compresa tra 150 e 200 cm di trovare una posizione di guida estremamente confortevole. La nuova postazione di guida, più vicina al parabrezza e leggermente spostata verso sinistra, aumenta inoltre la visibilità frontale e laterale. Rispetto ai modelli precedenti, l’intero cruscotto è stato leggermente abbassato, con un conseguente e notevole aumento della visibilità verso la parte anteriore del veicolo. Altrettanto interessante il test drive effettuato al volante del truck da distribuzione urbana configurato P 220 B4x2LB con la nuova cabina equipaggio recentemente lanciata sul mercato da Scania e motore 6 cilindri in linea da 7 litri e 220 cv di potenza massima. Completamente nuove
e disponibili in due lunghezze per un massimo di 8 passeggeri, le Cabine Equipaggio Scania Serie P sono estremamente versatili e facili da personalizzare. La Cabina Equipaggio Scania è diventata una sorta di istituzione in numerosi mercati di tutto il mondo. Tuttavia, per i veicoli di nuova generazione, era giunto il momento di un’espansione dell’offerta con una versione ultramoderna basata sulla Serie P. Il target ideale è rappresentato dalle squadre di soccorso e antincendio alla ricerca di una soluzione per un trasporto veloce e in tutta sicurezza, sia di persone che di attrezzature. L’area per l’equipaggio può essere accessoriata a piacere: dagli impianti di riscaldamento e climatizzazione a controllo manuale o automatico, indipendenti ma integrati con l’impianto di base del veicolo, a sedili separati oppure a panca e diversi tipi di cinture di sicurezza, a seconda del fatto che l’equipaggio indossi dispositivi di protezione personale specifici oppure no. An che i gradini di accesso sono stati rinnovati e sono presenti numerose maniglie facilmente visibili per salire e scendere dalla cabina.
Allo Scania Winter 2018 sono stati testati numerosi veicoli allestiti e dotati di attrezzature invernali che ne hanno dimostrato la piena efficienza operativa. Nella foto vediamo in azione un veicolo spalaneve molto utilizzato sulle strade dei Paesi del Nord Europa.
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INTERVISTA / ALESSANDRO OITANA, BUSINESS LINE MANAGER MEDIUM & HEAVY IVECO MERCATO ITALIA
L’LNG alimenta il motore delle vendite
A
MAX CAMPANELLA TORINO
ll’inizio del suo quarto anno da Responsabile Business line Medi e Pesanti in Iveco Mercato Italia, Alessandro Oitana può dirsi più che soddisfatto, sia sul piano dei risultati sia dal punto di vista delle novità di prodotto. Da quando è arrivato alla guida del team che si occupa delle vendite dei medio-pesanti italiani, Oitana ha vissuto in prima persona il percorso che ha portato Iveco a essere leader nella produzione di veicoli pesanti a trazione alternativa, ovvero alimentati a gas naturale. Pioniere nella tecnologia LNG, il costruttore nazionale si è posto sul mercato con una straordinaria evoluzione che, nel giro di tre anni, ha visto la famiglia Stralis Natural Power crescere: dal 330 al 400 fino al 460 cv, lanciato alla fine dell’anno scorso e oggi al suo primo anno di presenza sul mercato. Contestualmente Iveco non si è sottratto da nuovi investimenti anche nella trazione diesel, che hanno
ALL’INIZIO DEL SUO QUARTO ANNO AL TIMONE DELLA BUSINESS LINE MEDI E PESANTI, ALESSANDRO OITANA PUÒ DIRSI PIÙ CHE SODDISFATTO: MENTRE IL COSTRUTTORE NAZIONALE, IMPEGNATO IN UNA FORTE OFFENSIVA NEL METANO LIQUIDO, LANCIAVA UN’INTERA FAMIGLIA DI STRALIS NATURAL POWER, COMPLETATA L’ANNO SCORSO DAL MODELLO DA 460 CV, DI PARI PASSO CRESCEVANO I VOLUMI. “IL 2017 È STATO UN ANNO ECCEZIONALE, ENTRIAMO IN FLOTTE CHE FINO A QUALCHE ANNO FA ERANO A TOTALE APPANNAGGIO DEI COMPETITORS”, AFFERMA IL MANAGER TORINESE.
portato al lancio, nel 2016, del lo Stralis XP, autentico gioiello di performance e tecnologia. E lui, Oitana, manager che fa dell’entusiasmo la sua caratteristica principale, snocciola dati con soddisfazione. “Solo nel segmento dei pesanti al di sopra delle 16 t afferma - abbiamo chiuso il 2017 con oltre 7mila unità consegnate. L’aspetto che più ci dà soddisfazione, e che
rappresenta il giusto compenso per la passione con cui lavorano tutte le persone del mio team, è la fiducia che oggi molte aziende di trasporto, una parte delle quali legate negli ultimi anni a competitors, ci dimostrano tornando a scegliere i veicoli Iveco. Naturalmente il merito è in buona parte della gamma LNG, che oggi rappresenta l’unica vera alternativa al diesel e che spesso viene richie-
Alessandro Oitana, Business Line Manager Medium & Heavy Iveco Mercato Italia.
sta direttamente dalla stessa committenza, grazie anche alla leadership tecnologica che in questo campo sta dimostrando Iveco, unico costruttore a proporre un’intera gamma di veicoli alimentati a metano”. In tutto il 2017 qual è stato l’andamento delle vendite dello Stralis? “L’ultimo trimestre - risponde Alessandro Oitana - ha fatto registrare un vero e proprio balzo in avanti dei volumi, con circa 600 unità vendute solo di Stralis LNG. Al di sopra di ogni più rosea previsione l’accoglienza dell’ammiraglia da 460 cv: potenza e sostenibilità ambientale nello stesso veicolo, elementi che hanno permesso a Iveco di entrare a far parte di flotte nelle quali non eravamo presenti, acquisendo nuovi clienti e dando vita a vere e proprie partnership di business”. Fin qui l’LNG. Com’è andata per l’ammiraglia delle
trazioni diesel XP? “Lo Stralis XP - dichiara Oitana - si sta dimostrando ottimo compromesso tra prestazioni e con tenimento dei consumi, ferma restando l’affidabilità che contraddistingue i veicoli Iveco e garantendo costi totali d’esercizio estremamente ridotti e convenienti. Dal lancio avvenuto a giugno 2016, i primi esemplari viaggiano su strada ormai da più di un anno e i feedback dei clienti sono assolutamente positivi”. Complessivamente qual è l’attuale quota di mercato di Iveco nei pesanti? “Siamo cresciuti - precisa Oitana - di quasi un punto percentuale, e soprattutto abbiamo chiuso il 2017 con un portafoglio ordini molto importante”. Una crescita dovuta anche alla ripresa del mercato. “Il dato finale del Mercato Italia - continua Oitana - di 9mila unità Iveco vendute tra pesanti e medi ci porta agli anni pre crisi, molto vicini al 2007-
2008, quando però il segmento dei medi era molto più ampio. Della famiglia di pesanti fa inoltre parte il Trakker; il mercato dell’off-road ha registrato una crescita più lenta rispetto allo stradale; in questo contesto - afferma il Responsabile Business Line Medi e Pesanti di Iveco Mercato Italia - il Trakker continua a confermarsi leader indiscusso: più di un cliente su due in questo segmento sceglie il nostro prodotto. Per gli operatori del settore delle costruzioni rappresenta una certezza: l’anno scorso ne sono state vendute circa 700 unità, con una leggera crescita, che conferma il trend positivo di tutte le gamme”.Quest’anno vedremo ulteriori novità di prodotto? “Andremo - prosegue Oitana - a completare la gamma X-Way, il veicolo che integra la nostra offerta commerciale nel segmento del light off-road: i primi modelli, lanciati nel 2017, stanno riscuotendo un forte successo, soprattutto nei Paesi nord-europei. Diciamo che quest’anno la famiglia vedrà l’arrivo di modelli che risulteranno particolarmente interessanti per il mercato italiano. Inoltre Iveco da sempre è sensibile al tema del rinnovo del parco circolante, che in Italia è noto essere decisamente più vecchio rispetto alla media europea. Per conquistare questa ampia porzione di mercato, abbiamo introdotto, a completamento dell’offerta commerciale attualmente a disposizione, una gamma di veicoli Stralis Euro VI Seminuovi. Siamo confidenti che l’ampliamento dell’offerta proposto, ci permetterà di conquistare nuovi clienti, creando nuove opportunità di business”. Concludiamo con un’analisi del segmento medio (tra le 6 e le 16 t): com’è andata nel 2017? “All’interno di un mercato in leggero calo, dove la richiesta è in parte con fluita sul Daily e sullo Stra lis, l’Eurocargo resta il veicolo che per eccellenza rappresenta il settore dell’autocarro medio e mantiene la sua leadership indiscussa, contribuendo da sempre al successo di Iveco”.
Stralis emozionale: segnale di una rinnovata passione per il marchio Iveco.
TUTTO È PRONTO PER REPLICARE IL SUCCESSO ANCHE NELL’ANNO APPENA INIZIATO
“MERITO DI UNA SQUADRA MOTIVATA E DI UNA RETE UNICA CHE CI INVIDIANO TUTTI” I l vero e proprio successo di vendite registrato nel 2017 pare proseguire anche in questo inizio del 2018. “I primi segnali - spiega Alessandro Oitana, Busisness Line Manager Medi e Pesanti - farebbero pensare a una crescita che ha dell’incredibile. Nel corso dell’anno la tendenza proseguirà ma a ritmi meno importanti: secondo le nostre previsioni il 2018 si chiuderà con un incremento del mercato dei pesanti del 5-10 per cento, in linea con il trend dell’anno
scorso o addirittura registrando un lieve miglioramento. Del resto abbiamo assistito ad anni di ripresa del mercato e si attende un consolidamento. Per quanto ci riguarda, Iveco ha dalla sua un portafoglio ordini importante, che consentirà di vivere un altro anno all’insegna della crescita su tutta la gamma”. Qual è il punto forte che fa pensare a un altro anno di successo? “Una famiglia di prodotti - risponde Oitana - che coniuga innova-
zione, tecnologia e sostenibilità, caratteristiche che ben si sposano alle esigenze delle flotte moderne. E poi il merito di una squadra collaudata di Area Manager, affiancati dalla componente logistica e di prodotto, che sostiene la crescita e lo sviluppo, e da una rete di Concessionarie straordinaria, che tutti ci invidiano e che fanno un lavoro più che egregio: quando metto piede in una Concessionaria Iveco è come se entrassi a casa mia, il rapporto è fami-
liare, basato su grande stima e amicizia reciproci”. Tutt’altro che secondario l’aspetto dei veicoli emozionali che, pur rappresentando una piccola nicchia, sono il segnale di una rinnovata passione per il marchio. “I veicoli Abarth Limited Edition - afferma Oitana - sono andati letteralmente a ruba: è il segnale che Iveco sta cambiando il suo modo di presentarsi agli occhi dei clienti”.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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RENAULT TRUCKS INTENDE RISPONDERE EFFICACEMENTE ALLE ESIGENZE SPECIFICHE DELLA CANTIERISTICA
ORA TOCCA AL T X-ROAD, USATO SU MISURA PER IL TRASPORTO CONVENIENTE P er rispondere alle esigenze specifiche del trasporto sui cantieri Renault Trucks ha avviato, per il momento non in Italia, la commercializzazione del veicolo usato T X-Road 460 nei punti vendita del brand in Francia, Spagna, Polonia, Ungheria, Germania e Belgio. Si tratta di un veicolo d’occasione che viene ricondizionato nell’officina specializzata “Used Trucks Factory” integrata nel sito industriale di Bourg en Bresse. T X-Road fa parte della nuova offerta di veicoli usati su misura del costruttore france-
se: camion rigorosamente selezionati, controllati in più di 200 punti e trasformati nell’officina specializzata di Bourg en Bresse. T XRoad monta un motore da 11 litri Euro 6 da 460 cv ed è disponibile nella configurazione 4x2. È corredato di elementi di carrozzeria rinforzati come i paraurti in acciaio, i gradini larghi ultra resistenti e le griglie di protezione dei fari. È inoltre equipaggiato con pneumatici 315/80 a profilo misto e ha un’altezza da terra aumentata di 60 mm. Le performance del cambio robotizzato Optidriver sono mi-
gliorate grazie all’integrazione del modo off road e dell’acceleratore manuale. Il camion d’occasione T X-Road 460 gode inoltre della garanzia di un anno o 120mila km. La garanzia del costruttore copre tutti i problemi relativi al motore, al cambio e ai ponti ed è valida in tutti i punti vendita e assistenza Renault Trucks in Europa. La garanzia è abbinata all’assistenza europea di Renault Trucks che opera 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e include anche l’assicurazione per il traino.
RENAULT TRUCKS INAUGURA UNA NUOVA CONCESSIONARIA A BENEVENTO
Motor Truck entra in rete I
“IL NOSTRO OBIETTIVO È MANTENERE UNA COPERTURA CAPILLARE DELL’INTERO TERRITORIO ITALIANO CON PARTNER SOLIDI CHE SAPPIANO POTENZIARE LE ATTIVITÀ DI VENDITA E ASSISTENZA PER L’INTERA GAMMA DEI NOSTRI VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI - SPIEGA GIOVANNI LO BIANCO, AMMINISTRATORE DELEGATO RENAULT TRUCKS - LA CAMPANIA È UN’AREA MOLTO IMPORTANTE NEL MERCATO ITALIANO E ABBIAMO DECISO DI RADICARE LA NOSTRA PRESENZA ATTIVANDO UN IMPIANTO CHE OFFRE SERVIZI DI VENDITA E DOPO-VENDITA”.
FABIO BASILICO PAOLISI
l Sud Italia riconferma la sua spiccata vocazione al trasporto. Renault Trucks Italia ha inaugurato, a Paolisi (Bn), la nuova concessionaria Motor Truck, specializzata nella vendita e assistenza dei veicoli commerciali e industriali del costruttore francese. “Il nostro obiettivo è mantenere una copertura capillare dell’intero territorio italiano con partner solidi che sappiano potenziare le attività di vendita e assistenza per l’intera gamma dei nostri veicoli commerciali e industriali - spiega Giovanni Lo Bianco, Am ministratore delegato Renault Trucks - La Campania è un’area molto importante nel mercato italiano e abbiamo deciso di radicare la nostra presenza attivando un impianto che offre servizi di ven dita e dopo-vendita”. Motor Truck sorge a Paolisi, in provincia di Benevento. L’impianto comprende un piazzale esterno di 12.000 me tri quadrati, un’officina di 700 metri quadrati, un magazzino ricambi e uffici per il personale amministrativo e commerciale di 300 metri. Inoltre, adiacente all’officina c’è una sala d’attesa per gli autisti, equipaggiata con televisore, distributore di bevande e sala relax. Al vertice della società campana c’è Vittorio De Rosa, esponente dell’omonima famiglia che vanta una lunga esperienza nel commercio e assistenza degli autoveicoli. La storia della famiglia De Rosa nell’imprenditoria della zona è iniziata con Antonio De Rosa, papà di Vittorio e fondatore, con la moglie Imma-
colata, della pri ma azienda della famiglia. Vittorio De Rosa rappresenta il marchio Renault Trucks dal dicembre 2015. All’inaugurazione della nuova concessionaria, situata sulla strada statale Appia al km 237, hanno partecipato autotrasporta tori provenienti dall’intera Regione: “tante persone hanno partecipato all’inaugurazione dandoci un caloroso benvenuto a Paolisi”, ha commentato Vittorio De Rosa. Intanto, prosegue la strategia di potenziamento della rete attuata da Renault Trucks Italia. Altri tagli del nastro sono previsti nei prossimi
mesi. Optifleet in versione mobile. Intanto Renault Trucks ha presentato un’importante novità per Optifleet, il software per la gestione del parco veicoli che ora è disponibile in versione mobile. I gestori del parco veicoli potranno così accedere in tempo reale su smartphone e tablet e da qualsiasi postazione alle informazioni sulla loro flotta, seguire sempre e ovunque i propri veicoli e gestire facilmente gli imprevisti. L'interfaccia semplificata dell’applicazione Optifleet consente di accedere ai veicoli con un clic,
Taglio del nastro all’inaugurazione della concessionaria Motor Truck con Vittorio De Rosa, titolare della concessionaria, a sinistra, e Giovanni Lo Bianco, Amministratore delegato Renault Trucks.
di assegnare facilmente una nuova missione (My fleet now) oppure di seguire e valutare la guida e l’uso corretto del camion di ciascun conducente (Ecoscore). Il software prevede tre moduli: Check, che mette a disposizione le informazioni tecniche del veicolo, per ridurre in particolare il consumo di carburante e di CO2 e integra la funzione Ecoscore con cui è possibile seguire e analizzare lo stile di guida di ogni conducente e determinare gli elementi su cui intervenire per ridurre il consumo di carburante; Map, che permette di geo-localizzare i veicoli in tempo reale, di analizzarne il percorso e quindi di ottimizzare i tempi e i chilometri effettuati; Drive, che permette di ottenere le informazioni sui tempi di guida e di scaricare a distanza i dati delle schede conducenti e della memoria del cronotachigrafo. L’applicazione Optifleet è già disponibile per il download sull’AppStore e su Google Play. Per utilizzare l’applicazione è necessario abbonarsi al servizio Optifleet.
DOPO ANNI DI SPERIMENTAZIONE RENAULT TRUCKS INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA
CAMION ELETTRICI SUL MERCATO DAL PROSSIMO ANNO D opo dieci anni di sperimentazione di un camion completamente elettrico in condizioni reali d’esercizio presso clienti partner, Renault Trucks annuncia la commercializzazione di una gamma di veicoli elettrici per il 2019. I camion 100 per cento elettrici e destinati a operare in ambiente urbano e periurbano saranno prodotti in serie nella fabbrica di Blainville sur Orne (Normandia, Francia). La mobilità elettrica è oggi un pilastro della strategia di Renault Trucks per il trasporto urbano sostenibile. Un veicolo con zero emissioni permette di preservare la qualità dell’aria, li-
mitare il riscaldamento climatico ma anche ridurre la congestione del traffico perché consente di operare in modo silenzioso e quindi al di fuori degli orari di punta. In un prossimo futuro il camion elettrico sarà l’unico mezzo che potrà entrare nei centri città. Dal 2009 Renault Trucks investe considerevoli risorse per la ricerca e lo sviluppo mirati alla mobilità elettrica con un riscontro sistematico sul terreno grazie alle partnership con i clienti. L’esercizio in condizioni reali di vari tipi di veicoli sperimentali completamente elettrici sul segmento 12-16 tonnellate - Speed Distribution
per conto di Guerlain, Stef per conto di Carrefour, Nestlé e il gruppo Delanchy - ha permesso alla Losanga di raccogliere dati fondamentali sull’uso, il comportamento delle batterie, le infrastrutture di ricarica e la manutenzione dei camion elettrici. Oltre a questi camion sperimentali, dal 2010 Renault Trucks commercializza il Maxity Électrique, un veicolo elettrico da 4,5 tonnellate: “L’ingresso sul mercato di Maxity Électrique ci ha consentito di preparare la nostra rete di distribuzione per la vendita, la manutenzione e la riparazione dei veicoli elettrici - racconta Fran-
çois Savoye, Direttore della strategia efficienza energetica di Renault Trucks - Oggi, diversamente dal 2010, i nostri veicoli elettrici offrono la prospettiva di essere competitivi dal punto di vista economico”.
RENAUL LT TRUCKS GAMMA A D 2.1 AD OGNUNO IL SUO
VEICOLO ROBUSTO E VERSA ATILE TILE: DA 7,5 A 18 TON Veicolo ideale per la distribuzione urbana ed extraurbana e l’approccio cantiere. Si caratterizza p per la facilità di allestimento, agevole accesso in cabina e per i ridotti consumi di carburante. Le nostre Concessionarie ti aspettano per configurare il veicolo in funzione del tuo fabbisogno.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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SCANIA CONSEGNA 10 NUOVI VEICOLI ALLA CAMPANA CURCIO TRASPORTI & SERVIZI LA STORICA REALTÀ CAMPANA, CHE NEL
Il Grifone conquista Polla
S
GUIDO PRINA POLLA
cania sbarca a Polla, in provincia di Salerno, e sod disfa una delle a ziende campane più in vista nel settore dei trasporti, la Cur cio Trasporti & Servizi. La storica realtà campana, che nel corso degli anni si è affermata in ambito nazionale
stico per velocizzare gli scam bi con l’Europa. Una piccola azienda a conduzione familiare che ha dunque saputo porre solide basi e crescere fino a essere attualmente una realtà di riferimento nel settore dei trasporti, forte della collaborazione di tutti i suoi 160 dipendenti, di cui 120 autisti e altri 40 tra magazzinieri, meccanici e impiegati in
CORSO DEGLI ANNI SI È AFFERMATA IN AMBITO NAZIONALE E INTERNAZIONALE, PARTE DI ASTRE ITALIA, HA DECISO DI AFFIDARSI A DIESEL
TECNICA, CONCESSIONARIA
SCANIA, PER L’ACQUISTO DI 10 NUOVI VEICOLI. UN PASSO IN PIÙ NEL PROCESSO DI SVILUPPO E CRESCITA CHE
CURCIO TRASPORTI & SERVIZI HA INTRAPRESO OLTRE 50 ANNI FA. ANCHE LA COLLABORAZIONE CON IL
GRIFONE VANTA UN
BUON NUMERO DI ANNI e internazionale, parte di Astre Italia, ha deciso di affidarsi a Diesel Tecnica, concessionaria Scania, per l’acquisto di 10 nuovi veicoli. Un passo in più nel processo di sviluppo e crescita che Curcio Trasporti & Servizi ha intrapreso oltre 50 anni fa. Anche la collaborazione con il Grifone vanta un buon numero di anni alle spalle, essendo iniziata nel 1979, quando l’a zienda ha acquistato il primo trattore stradale del marchio svedese, uno Scania 141. A partire da 40 anni fa l’azienda è cresciuta al punto che oggi può contare su due sedi, quella storica di Polla e la seconda a Sant’Ilario D’Enza (Re), un vero e proprio snodo logi-
amministrazione. “Dedizione, passione, ottimismo, tenacia, coraggio, lungimiranza e intraprendenza, sono questi gli ingredienti che ci hanno consentito di cre scere e arrivare a essere un’a zienda all’avanguardia nel settore della movimentazione merci con un parco di 120 veicoli - ha evidenziato Giuseppe Curcio, titolare dell’azienda campana - Ma non solo. È stata determinante la capacità di fare rete con altre aziende. Assieme ad altre piccole e medie imprese impegnate nel settore del trasporto e della logistica, facciamo parte di Astra: solo unendo le forze, infatti, siamo stati e siamo tutt’ora in grado di of-
frire ai clienti una rete capillare di trasporto a livello nazionale e internazionale. Che cosa ci accomuna? I valori, la volontà di crescere e di collaborare, sempre nel rispetto delle peculiarità di ciascun azienda”. Con l’obiettivo di portare avanti il percorso di crescita intrapreso oltre mezzo secolo fa, Curcio Trasporti & Servizi ha deciso di dare nuova linfa al proprio parco mezzi e ha scelto Diesel Tecnica, concessionaria Scania di Atena Lucana (Sa), per l’acquisto di 10 veicoli che consentiranno all’azienda salernitana di continuare a offrire ai propri clienti i massimi livelli di efficienza e flessibilità. “È bel-
Gli Scania parcheggiati sul piazzale dell’azienda Curcio Trasporti & Servizi a Polla.
lo vedere come una piccola azienda a conduzione familiare abbia saputo porre delle basi solide e crescere fino a diventare un’importante realtà economica nel settore dei trasporti. I nuovi veicoli Scania offriranno a Curcio Trasporti & Servizi una spinta in più per contraddistinguersi quale azienda di eccellenza in un settore estremamente compe-
titivo e in continua evoluzione - ha dichiarato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania - Curcio Trasporti & Servizi dimostra che lavorare insieme e fare rete in maniera costruttiva è estremamente positivo per le imprese, che possono così affrontare e vincere con maggior facilità le sfide che riserva il mercato”.
ALLE SPALLE, ESSENDO INIZIATA NEL 1979, QUANDO L’AZIENDA HA ACQUISTATO IL PRIMO TRATTORE STRADALE DEL MARCHIO SVEDESE, UNO SCANIA 141.
Franco Fenoglio, Presidente e Ad di Italscania (a sinistra), con il titolare della ditta Curcio.
IL SUCCESSO DEL GRIFONE PRESSO LE AZIENDE DEL SETTORE ECOLOGIA E IGIENE AMBIENTALE
SOLUZIONI SCANIA SEMPRE PIÙ APPETIBILI E AL PASSO CON I TEMPI C resce sempre di più il numero di operatori del settore raccolta e trasporto rifiuti e dei servizi di pubblica utilità che scelgono le soluzioni di trasporto Scania. Anche AMNU Spa, con sede a Pergine Valsugana (Tn) ha affidato al Grifone il rinnovo di parte del proprio parco veicoli. Tecnologie all’avanguardia, affidabilità ed efficienza: sono questi alcuni degli elementi che hanno conquistato anche la società trentina. AMNU è una società attiva nel settore dell’erogazione di servizi pubblici, quale la gestione della raccolta dei rifiuti, nel territorio della Comunità Alta Valsugana e Bersntol. Scania è risultata vincitrice della gara di appalto per l’acquisto di 3 nuovi veicoli. Si tratta di 2 veicoli G490 (LB6X2*4MNA) allestiti scarrabili e un P450 (LB6X2*4MNA) con allestimento compatta-
tore a caricamento laterale, mezzi concepiti per garantire al servizio di raccolta la massima disponibilità, affidabilità e robustezza. Veicoli estremamente all’avanguardia al servizio di una società che rappresenta un esempio di grande eccellenza nell’ambito della raccolta rifiuti, con una percentuale di raccolta differenziata superiore all’83 per cento del totale raccolto, e risultata vincitrice del concorso “Comuni ricicloni” 2016 e 2017, categoria consorzi fino a 100.000 abitanti. “Il nostro parco veicoli è composto da 28 mezzi che effettuano annualmente circa 640.000 chilometri per la raccolta di 25 milioni di chilogrammi di rifiuti, con riferimento a una popolazione di circa 61.000 persone - ha evidenziato Michele Casotti, responsabile acquisti di AMNU - Il nostro obiettivo è quello
di offrire un servizio puntuale e di qualità, per questo abbiamo la necessità di dotarci di veicoli all’avanguardia, in grado di garantirci i massimi livelli di efficienza e affidabilità. In futuro potremmo anche prendere in considera-
zione le nuove tecnologie a carburante alternativo, un passo in più nella tutela del territorio in cui operiamo”. “Cresce in maniera costante il numero di aziende che scelgono le soluzioni Scania per l’ecologia e l’igiene ambientale - ha rimarcato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania - Si tratta di settori che richiedono l’impiego di veicoli e attrezzature altamente specializzate, capaci di rispondere ai bisogni di mobilità sia in ambito urbano che extraurbano. Scania offre una gamma completa di veicoli dedicati all’igiene ambientale con prestazioni al vertice del settore e un insieme di soluzioni tecnologiche e di servizi integrati, che rispondono in modo strategico e innovativo alle esigenze degli operatori impegnati nella raccolta e nel trasporto rifiuti”.
MANUTENZIONE CON PIANO FLESSIBILE: USA I DATI OPERATIVI RACCOLTI IN TEMPO REALE PER INTERVENTI PERSONALIZZATI.
“UNA MANUTENZIONE CHE SI ADATTA A COME UTILIZZO IL MIO CAMION” Un servizio di manutenzione che si adegua dinamicamente alle reali condizioni di utilizzo di ogni mezzo. È l’officina a chiamare quando serve per fare esattamente ciò che serve.
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IL NUOVO SISTEMA DI BATTERIE FORNISCE ENERGIA SUFFICIENTE PER LE FUNZIONI IN CABINA
V
COMFORT SENZA COMPROMESSI A BORDO DELLA FAMIGLIA DI PESANTI VOLVO
olvo Trucks sta introducendo un nuovo sistema di batterie per Volvo FH e FM che fornisce energia sufficiente per tutte le funzioni in cabina riducendo anche il rischio di fermo dovuto a batterie scariche. “I conducenti possono beneficiare di un maggior comfort e migliori condizioni, sapendo di avere abbastanza energia per le loro esigenze, con il minimo rischio di scaricare tutta la potenza dalle batterie di avviamento”, ha spiegato Samuel Nerdal, Product Manager Electrical and Electronics di Volvo Trucks. Il nuovo sistema ha due set di batterie separate: uno da 800 A CCA per l’avviamento del motore e l’altro da 210 Ah per tutte le altre apparecchiature elettriche in cabina. L’unica funzione della batteria di avviamento è di mettere in moto il veicolo. Tutte le altre strumentazioni come il dispositivo di raffreddamento e riscaldamento del parcheggio, il frigorifero, il sistema multimediale e l’attrezzatura personale compresi computer portatili, telefoni cellulari e tablet sono alimentati da batterie gel separate. Utilizzando la tecnologia a gel, la nuova soluzione può soddisfare i requisiti energetici sempre più elevati richiesti oggi da molti clienti. Rispetto alle tradizionali batterie piombo-acido, la tecnologia gel ha la capacità di mantenere alte concentrazioni di energia per lunghi periodi di tempo. “Questi benefici possono essere visti principalmente nelle attività di trasporto a lunga distanza
e in climi molto caldi o freddi - ha aggiunto Nerdal - Anche nelle notti invernali, l’autista può godersi un buon riposo notturno senza dover alzarsi e avviare il motore per ricaricare le batterie “. Un minor numero di avviamenti del motore significa anche minori consumi e riduzione dell’impatto ambientale. “Un camion parcheggiato con un motore al minimo consuma circa tre litri di carburante all’ora. Con la nostra soluzione, è possibile ridurre al minimo i tempi di inattività e quindi ridurre significativamente i costi del carburante “, ha puntualizzato Samuel Nerdal. Le nuove batterie gel offrono una durata di vita molto più lunga rispetto alle batterie al piombo tradizionali, oltre a un maggior numero di cicli di ricarica. Infatti, durante i cicli difficili, le batterie gel durano almeno 10-15 volte più a lungo. “Il nostro sistema di batterie non solo soddisfa le elevate esigenze di oggi per un approvvigionamento elettrico sicuro, ma contribuisce anche ad aumentare i tempi di attività dei veicoli e a ridurre i costi operativi. Questa è una soluzione a beneficio di molti clienti “, ha concluso Nerdal. Il nuovo sistema di batterie è disponibile come opzione sui nuovi FH e FM nei mercati europei. Le batterie al gel possono essere installate nella parte posteriore con le batterie di avviamento o in una scatola batteria combinata con le batterie di avviamento, entrambe sul lato sinistro del veicolo.
VOLVO TRUCKS PUNTA A RIDURRE I PESANTI SULLE STRADE URBANE NELLE ORE DI PUNTA
La notte è ancora giovane “
NEL 2019 IL COSTRUTTORE SVEDESE INIZIERÀ A COMMERCIALIZZARE VEICOLI ELETTRICI IN EUROPA. LE PRIME UNITÀ VERRANNO RESE OPERATIVE PRESSO ALCUNI SELEZIONATI CLIENTI GIÀ A PARTIRE DA QUEST’ANNO. I VEICOLI ELETTRICI RIDUCONO CONSIDEREVOLMENTE IL LIVELLO DI RUMORE E LE EMISSIONI DI GAS DI SCARICO, OLTRE A OFFRIRE NUOVE MODALITÀ DI GESTIONE DELLA LOGISTICA. SARÀ INFATTI POSSIBILE SVOLGERE PIÙ INCARICHI DI TRASPORTO DI NOTTE, CON UNA NOTEVOLE DIMINUZIONE DEL NUMERO DI VEICOLI PESANTI SU STRADA NELLE ORE DI PUNTA.
GIANCARLO TOSCANO GÖTEBORG
L’elettromobilità è assolutamente in linea con l’impegno a lungo termine di Volvo Trucks per uno sviluppo urbano sostenibile e l’obiettivo zero emissioni”. Lo ha dichiarato il Presidente Volvo Trucks Claes Nilsson e c’è da crederci che l’impegno della Casa di Göteborg sarà costante e all’insegna della massima determinazione. Infatti, nel 2019 Volvo Trucks inizierà a commercializzare veicoli elettrici in Europa. Le prime unità verranno rese operative presso alcuni selezionati clienti già a partire da quest’anno. I veicoli elettrici riducono considerevolmente il livello di rumore e le emissioni di gas di scarico, oltre a offrire nuove modalità di gestione della logistica. Sarà infatti possibile svolgere più incarichi di trasporto di notte, con una notevole diminuzione del numero di veicoli pesanti su strada nelle ore di punta. “L’uso di veicoli elettrici e silenziosi per il trasporto di merci nelle aree cittadine ci consente di superare diverse sfide contemporaneamente ha specificato Nilsson - Grazie all’assenza di rumori molesti e gas di scarico, sa rà possibile operare anche nei centri urbani più sensibili. I trasporti potranno inoltre essere effettuati nei momenti di minore traffico, ad esempio di sera tardi e di notte. Questo ridurrà il traffico nelle ore di punta diurne, consentendo un uso decisamente più efficace e strategico sia della rete stradale che dei veicoli”. Nell’ambito del recente progetto Off Peak City Distribution, gestito dalle autorità municipali di Stoccolma, dal Governo svedese e dal KTH
Claes Nilsson, Presidente Volvo Trucks.
Royal Institute of Technology, sono stati studiati gli effetti della distribuzione notturna delle merci nel centro della capitale svedese. Dal momento che i veicoli avevano la possibilità di evitare il traffico delle ore di punta, gli incarichi di trasporto sono stati portati a termine in un terzo del tempo normalmente necessario. Come giustamente fa notare Volvo Trucks, “per migliorare la qualità della vita in ambito urbano, occorre passare a soluzioni di trasporto più sostenibili. Una logistica ben organizzata e un uso più efficace delle strade di sera e di notte consentono, inoltre, di sostituire numerosi veicoli di piccole dimensioni con un minor numero di camion più grandi, contribuendo così a ridurre emissioni e traffico. Un veicolo da distribuzione possiede una capacità di carico dieci volte superiore a quella di un normale furgone. La possibilità di eseguire gli incarichi di trasporto durante le ore in cui le strade sono meno trafficate e frequentate implica anche una considerevole riduzione del rischio di incidenti”.
“La nostra tecnologia e il know how nel settore dell’elettromobilità si basano sia su soluzioni commerciali collaudate e attualmente imple-
mentate sugli autobus elettrici Volvo, sia su soluzioni introdotte nei veicoli ibridi Volvo già dal 2010 - ha spiegato Jonas Odermalm, Responsabile del Product Strategy Medium Duty Vehicles presso Volvo Trucks - Tuttavia, i veicoli sono solo una parte degli elementi necessari al successo dell’elettrificazione su larga scala. La sostenibilità dei trasporti a lungo termine rappresenta un problema complesso, che richiede l’attuazione di numerose misure olistiche. Stiamo collaborando attivamente con clienti, autorità cittadine, fornitori di infrastrutture di ricarica e altri importanti soggetti interessati per creare l’ambiente necessario e favorevole allo sviluppo e alla diffusione dei veicoli elettrici”. Ha concluso Claes
Nilsson: “Siamo convinti che il primo passo da compiere sia la completa elettrificazione della distribuzione urbana. Tuttavia, ne stiamo studiando l’applicazione anche in altri con testi legati ai trasporti. Que sto è solo l’inizio”. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le Nazioni Unite, entro il 2030 il 60 per cento della popolazione mondiale, circa 5 miliardi di persone, vivrà in centri urbani. Questo equivale a un aumento pari a poco più di 1 miliardo di abitanti rispetto alle cifre attuali. Il rapido sviluppo dell’urbanizzazione metterà a dura prova i sistemi di gestione del traffico che, in molti casi, sono già insufficienti per soddisfare le esigenze correnti. Si calcola che, all’interno dell’Unione Euro-
Jonas Odermalm, Responsabile del Product Strategy Medium Duty Vehicles Volvo Trucks.
pea, i costi connessi alla congestione delle strade e ai problemi legati al traffico ammontino a circa 100 miliardi di euro l’anno.
La sostenibilità dei trasporti a lungo termine rappresenta un problema complesso, che richiede numerose misure olistiche.
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NUOVI TGX ARRICCHISCONO LA FLOTTA SOSTENIBILE DELL’AUSTRIACA MPREIS
PARTNERSHIP SPECIALE IN TIROLO L ’azienda Mpreis Warenvertriebs GmbH, originaria della regione austriaca del Tirolo e da molti anni legata ai prodotti e servizi di MAN Truck & Bus Austria per lo svolgimento delle operazioni di trasporto di beni ai suoi oltre 260 supermercati e agli oltre 170 café-bistros, ha deciso di rinnovare la sua fiducia nel costruttore tedesco e a fine 2017 ha aggiunto quattro nuovi TGX 26.500 6x2 e due TGX 26.460 6x2 alla sua flotta, che ora include più di 40 veicoli del Leone. I truck con combinazione rimorchio e semirimorchio percorrono circa 6,4 milioni di chilometri all’an-
no, arrivando a garantire il rifornimento costante di alimenti alla catena dei supermercati e café-bistro tirolesi di Mpreis. “Nel nostro business - ha dichiarato Thomas Thaler, Direttore della logistica di Mpreis - abbiamo bisogno di un partner forte che sia disponibile 24 ore su 24. Da decenni questo partner è MAN Truck & Bus Austria”. Mpreis ha anche adottato una chiara politica sostenibile che coinvolge ogni divisione aziendale e quindi anche la flotta di veicoli che in configurazione Euro 6 già costituiscono oltre il 90 per cento della flotta.
MAN TRUCK & BUS PER I SERVIZI MUNICIPALI
IN OCCASIONE DI IFAT 2018, FIERA LEADER
Abbiamo tanto in comune “
FABIO BASILICO MONACO
Versatili, economici, e cologici e affidabili”. È questo il claim che caratterizzerà la presenza di MAN Truck & Bus a IFAT 2018, la fie ra leader mondiale nell’ambito delle tecnologie ambientali in programma dal 14 al 18 maggio a Monaco di Ba viera. Una presenza importante quella del costruttore bavarese che gioca in casa con una gamma completa di vei coli e servizi presentati come soluzioni integrate per il settore strategico dei servizi municipali. Non a caso le municipalizzate e le imprese operanti nel lo smaltimento rifiuti, nella manutenzione stradale e nei servizi invernali sono particolarmente esigenti per i propri veicoli. Richieste che MAN si propone di risolvere nel migliore dei modi possibili. Lo stand del Leone ospiterà veicoli specifici per le impegnative mission dei servizi municipali. Per le municipalizzate, affidabilità e manutenzione semplificata dei propri veicoli sono strettamente connesse alla scelta di una combinazione veicolo-allestimento su misura: dal commerciale leggero al telaio a quattro assi, MAN equipaggia la flotta di aziende comunali e imprese come fornitore full-range di veicoli da 3 a 44 t. A partire da aprile 2017, MAN ha infatti presentato il veicolo commerciale leggero TGE in diversi mercati europei. Ora dunque la Casa di Monaco è in grado di offrire una scelta completa tra le gamme TGE, TGL, TGM, TGS e TGX, perché l’efficienza diventa tale solo raggiungendo un’equilibrata armonia tra il telaio, la sovrastruttura e gli equipaggiamenti specifici. Il TGE che verrà esposto a IFAT 2018 è dotato di supporto per spazzaneve e spargisale che lo rendono idoneo per i servizi invernali. Nell’ampia offerta TGE, con il furgone chiuso, il combi vetrato e i telai, MAN offre una vasta selezione di carrozzerie con la possibilità di scegliere tra due passi ruota, tre sbalzi e tre altezze del tetto. Sono inoltre disponibili allestimenti con cabina singola e doppia. In funzione della configurazione prescelta, si avrà un carico utile massimo di 1,5 t per i furgoni da 3,5 t e un volume di carico massimo di 18,4 mc per il cassone. La
gamma di prodotti di accesso al mondo TGE inizia con un range di MTT a partire da 3,0 t; la classe di peso massima è di 5,5 t con l’asse posteriore a ruote gemellate. È inoltre possibile optare per trazione an teriore, posteriore o integrale. Il turbodiesel 4 cilindri da 1.968 cc è disponibile con quattro livelli di potenza, da 102 a 177 cv. Il MAN TGE 5.180 in esposizione presenta un equipaggiamento idoneo per i servizi comunali e invernali. Pneumatici gemellati, trazione posteriore e un telaio rinforzato contraddistinguono il veicolo da 5 t con cabina singola. Altrettanto versatile è il TGM 15.290 4x4 BL con cabina di guida C e sedile centrale con cintura a tre punti
integrato per ospitare a bordo due colleghi del driver. Per rispondere a molteplici mission, il TGM esposto è dotato di verricello e cassone ribaltabile con gru integrata. Il secondo allestimento scarrabile è costituito da una cisterna per l’acqua per annaffiare le piante in estate. Il servizio invernale offre un ampio campo d’applicazione, con allestimento scarrabile spargisale e il montaggio di uno spazzaneve sull’anteriore: il TGM è dunque efficiente anche in questa stagione. Come veicolo a tre assi per la raccolta rifiuti, TGM mette in risalto, come punti di forza, il carico u tile e la cabina di guida, nella quale è possibile accedere comodamente salendo solo due gradini. L’al-
lungamento della cabina C di 26,5 centimetri si traduce in un vantaggio in termini di spazio per il conducente e i due passeggeri. Rispetto al TGS, il TGM in esposizione, con MTT di 26 t, garantisce circa una tonnellata in più di carico utile, migliorando la flessibilità in termini di carico dell’allestimento. Il telaio TGM 26.320 6x2-4 BL che sarà esposto a IFAT 2018 presenta un passo ruota di 4.125 mm tra il primo e il secondo asse. Una configurazione che è il risultato di una ricerca finalizzata a ottimizzare la distribuzione del peso tra tutti gli assi in considerazione del pesante materiale di riporto e del baricentro di carico, che si sposta costantemente durante la fase di raccolta dei ri-
Anche il TGE si propone come veicolo per servizi municipali. Sopra, un TGS per raccolta rifiuti.
fiuti. A tale scopo contribuisce l’asse posteriore sterzante aggiunto, predisposto per una portata di 7,5 tonnellate. Una novità nella catena cinematica del TGM nella versione Euro 6 è la possibilità di scegliere un cambio automatico con convertitore di coppia idrodinamico Allison 3000. MAN equipaggia la gamma TGL e TGM con un nuovo motore della serie D08 a quattro e sei cilindri con post-trattamento dei gas di scarico SCR. L’offerta a quattro cilindri D0834 con cilindrata da 4.6 litri parte da 160 cv e coppia massima di 800 Nm; gli altri livelli di potenza sono di 190 cv con 750 Nm e 220 cv con 850 Nm. La versione a quattro cilindri viene installata esclusiva-
mente sul MAN TGL. Con la cilindrata da 6.9 litri nella variante da 250 cv e 1.050 Nm, il sei cilindri D0836 costituisce la motorizzazione più potente per il TGL e al contempo la versione di base del MAN TGM. Le altre varianti dispongono di 290 cv e 1.150 Nm e di 320 cv con coppia massima di 1.250 Nm. I veicoli per la raccolta rifiuti trovano ampia diffusione nella gamma TGS. Ne è un esempio il TGS 26.360 6x2-4 BL in esposizione con struttura di carico posteriore. L’asse posteriore sterzante aggiunto e sollevabile con una portata di 7,5 t assorbe il peso del pesante carico sul retro del vei-
MONDIALE NELL’AMBITO DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI IN PROGRAMMA A
MONACO DI BAVIERA IL PROSSIMO MAGGIO, IL
LEONE GIOCA IN
CASA CON UNA GAMMA COMPLETA DI VEICOLI E SERVIZI PRESENTATI COME SOLUZIONI INTEGRATE PER IL SETTORE STRATEGICO DEI SERVIZI MUNICIPALI.
PROTAGONISTA ANCHE IL VEICOLO COMMERCIALE LEGGERO TGE. colo. Per garantire al driver una visibilità a 360°, MAN mette a disposizione vari sistemi di assistenza, come il monitoraggio della zona posteriore ViSY che sfrutta innovativi sensori 3D al fine di rilevare le posizioni e i movimenti degli oggetti dietro e accanto al veicolo. In base a un’analisi effettuata dal sistema viene emesso un segnale acustico di allarme, visualizzato un avviso sullo schermo integrato nel cruscotto, oppure viene azionato in via precauzionale un freno d’emergenza. I 500 cv costituiscono il top della gamma TGS. Il motore a 6 cilindri di 12.4 litri di cilindrata della serie D26 è disponibile nella versione Euro 6 nei tre livelli di potenza da 420, 460 e 500 cv. I 2.500 Nm erogati dal motore D26 da 500 cv da 930 a 1.350 giri/min, sono forniti alla presa di forza della ditta OMSI, installata su richiesta del cliente tra motore e cambio. La combinazione con il cambio automatico MAN TipMatic è la novità nel modello TGS Euro 6. MAN presenterà in particolare un veicolo a quattro assi con disposizione assiale 1+3: il TGS 35.500 8x4-4 BL. Entrambi gli assi mediani sono motorizzati e l’asse posteriore sterzante aggiunto supporta 8 t. Il telaio è pure predisposto per l’installazione di una draga aspirante; a tale scopo la regolazione degli assi garantisce una ripartizione ottimale dei carichi. Tra i vantaggi legati al veicolo da 1+3 assi, c’è la maggiore maneggevolezza e la minore usura degli pneumatici rispetto alla consueta disposizione a due assi.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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IVECO / CONSEGNATI AL NOLEGGIATORE S.V. DUE VEICOLI PER LA DISTRIBUZIONE ALIMENTARE
Strada spianata per Daily Electric
GIOVANE E DINAMICA SOCIETÀ SPECIALIZZATA NEL NOLEGGIO DI VEICOLI REFRIGERATI, S.V. FORNISCE I DUE DAILY ELETTRICI ALLESTITI CON CELLA FRIGORIFERA ALLA NOVAL, AZIENDA CHE HA IL SUO CORE BUSINESS NELLA DISTRIBUZIONE DI ALIMENTARI E PRODOTTI DI SERVIZIO PER CUCINE, BAR, RISTORANTI E GASTRONOMIE, PRESENTE SUL MERCATO DI TORINO E PROVINCIA DAL 1973.
C
FABIO BASILICO TORINO
onsegne a impatto zero. Il futuro della distribuzione urbana e in terurbana è già qui, come dimostra la consegna, avvenuta presso il CNH Industrial Village di Torino, di due Daily Blue Power Electric a S.V., azienda di noleggio di Rivoli (To) specializzata nel trasporto refrigerato. Alla cerimonia erano presenti Marcello Zanella, Direct Sales Manager Iveco Brand per Italia, Grecia, Cipro, Malta e Albania, Salvatore Vaccaro, Amministratore delegato di S.V. Srl, e Italo Nebiolo, Presidente di Noval Srl, azienda di Orbassano (To) e cliente finale dei due Daily elettrici, che li utilizzerà per la fornitura di prodotti alimentari e di servizio al mondo della ristorazione. I veicoli Daily Blue Power Electric 50C80E con passo 3.450 mm, i primi due ad alimentazione elettrica a entrare nel parco mezzi di un’azienda di noleggio a terzi, sono stati
configurati con due set di batterie, ottimizzate per tutte le condizioni climatiche e capaci di garantire un’autonomia di 130 km che, attraverso la propulsione a zero emissioni, ne fa i mezzi ideali per un trasporto “senza limiti”, con la possibilità di effettuare consegne anche in centro città, all’interno delle zone sottoposte alle restrizioni ambientali più rigorose, e senza limiti di orario, dal momento che l’estrema silenziosità li rende adatti anche a eventuali missioni urbane notturne. Al momento della consegna Marcello Zanella ha dichiarato: “La motorizzazione elettrica è una delle tessere del mosaico che rappresenta le soluzioni sostenibili della gamma Daily Blue Power per una mobilità senza limiti. Il nostro impegno nei confronti dell’ambiente è l’espressione di anni di ricerca e investimenti, che sono valsi a Iveco numerosi riconoscimenti, come il più recente ‘International Van of the Year 2018’ con cui è stato premiato il Daily
Blue Power, anche per gli sforzi compiuti dal brand per contribuire in maniera decisiva alla riduzione delle emissioni di CO2. Frutto della combinazione di innovazione tecnologica e sostenibilità con la storica robustezza del telaio che ha determinato il successo del veicolo, il Daily Blue Power conferma ancora una volta di essere un partner affidabile e all’avanguardia che risponde efficacemente a ogni tipo di esigenza e missione; di essere, come recita il nostro pay off: il tuo partner per un trasposto sostenibile”. L’allestimento con il quale sono stati equipaggiati i due Daily Blue Power Electric prevede una cella frigorifera per il trasporto -20°C, nel rispetto delle norme relative alla movimentazione delle merci deperibili in regime di temperatura controllata, destinate all’alimentazione umana. La nuova tecnologia della batteria richiede, nella modalità rapida, soltanto 2 ore per ricaricarsi e, grazie all’impostazione di guida Eco-Power
e alle strategie di frenata rigenerativa, anche il grado di efficienza del veicolo risulta elevato. Una novità di rilievo è la funzione Regenerative Braking, con differenti moda-
lità di gestione della frenata del veicolo durante la marcia. In funzione delle caratteristiche del tracciato e delle condizioni di traffico, il guidatore può selezionare in modo dinamico la modalità di frenata più opportuna per minimizzare il consumo energetico, man tenendo un livello ottimale di guidabilità. Il Daily Electric è, insieme al Daily Hi-Matic Natural Power e al Daily RDE 2020 Ready, una delle tre tecnologie che fanno parte della famiglia sostenibile Daily Blue Power, lanciata sul mercato lo scorso ottobre per soddisfare i requisiti specifici di qualunque tipo di attività e che trasforma il trasporto sostenibile in realtà. S.V. Srl è una giovane e dinamica società specializzata nel noleggio di veicoli refrigerati, con un team di persone di estrazione prevalentemente tecnica, strutturata per garantire una gestione a 360° dei veicoli, in modo che il cliente non debba più occuparsi di nulla. L’efficienza del servizio è assicurata da un parco macchine di quasi 1.200 u nità, distribuito su tutto il territorio Italiano, dalla certezza per il cliente di avere un unico interlocutore 24 ore su 24 e dalla possibilità di cambiare il tipo di veicolo a seconda del tipo di missione. “Oggi la S.V. è una realtà solida costantemente proiettata al futu-
Da sinistra: Marcello Zanella, Direct Sales Manager Iveco Brand Italia, Grecia, Cipro, Malta e Albania, Salvatore Vaccaro, Ad S.V., e Italo Nebiolo, Presidente Noval.
ro - ci ha detto Salvatore Vaccaro - La nostra flotta di quasi 1.200 macchine sono per la stragrande maggioranza di marchio Iveco e Daily in particolare. Con Iveco e con il Daily il rapporto che si è venuto a creare nel corso degli anni è fondato sulla reciproca e fruttuosa fiducia”. Da noleggiatore esperto in veicoli refrigerati - il primo in Italia a proporre il noleggio di questa tipologia di mezzi - S.V. è in grado di assicurare ai suoi clienti un servizio completo ed efficiente. “I nostri clienti tipo sono azienda come Noval, ovvero società di servizi come noi che mettono la qualità al primo posto”, ha confermato Vaccaro. Il business di S.V. è in costante crescita: “Nel 2017 - ha continuato l’Amministratore delegato - S.V. ha realizzato un fatturato di quasi 16 milioni di euro, il 40 per cento in più del 2016 che ne aveva consuntivati circa 9. Il nostro piano industriale prevede di arrivare a 19 milioni di euro. Contiamo di riuscirci tenendo presente che per il futuro vogliamo garantire un servizio ancora migliore ai clienti. Noi non siamo semplici noleggiatori ma partner di aziende come Noval a cui assicuriamo un’efficiente e completa gestione del loro parco macchine”. Noval Srl è un’azienda che ha il suo core business nella distribuzione di alimentari e prodotti di servizio per cu cine, bar, ristoranti e gastronomie; è presente sul mercato di Torino e provincia dal 1973. La filosofia della ditta si propone di offrire un servizio puntuale e di qualità e prodotti scelti con cura. Torinese e torinista, grande appassionato di cucina, Italo Nebbiolo è un imprenditore appassionato e competente. “Noval nasce in realtà come ditta Nebbiolo nel 1952 - ha raccontato - Oggi come Noval contiamo su oltre 50 dipendenti e un fatturato intorno ai 15 milioni di euro”. “Il noleggio - ha aggiunto Nebiolo - si sta rivelando la scelta vincente in termini di costi e di gestione ottimale del parco mezzi. E posso dire in tutta sincerità che il servizio di S.V. è ottimale”.
INTERVISTA / Marcello Zanella, Direct Sales Manager Iveco per Italia, Grecia, Cipro, Malta e Albania
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“La distribuzione urbana ha voglia di elettrico” arcello Zanella, Direct Sales Manager Iveco Brand per Italia, Grecia, Cipro, Malta e Albania, è particolarmente soddisfatto. I Daily Electric consegnati alla S.V. sono i primi a entrare nel parco mezzi di un noleggiatore. Segno che la strategia del la propulsione elettrica messa in campo da Iveco funziona. “L’impegno di Iveco nel settore elettrico parte intorno al biennio 2007-2008 con la prima generazione di veicoli - ha spiegato Marcello Zanella - In realtà, la gamma che ha originariamente traina-
to l’elettrico è stata quella del bus che è stato il primo a proporre versioni ibride seguire da quel le elettriche pure e quindi a trainare questa tecnologia, mutuata poi sulla parte truck. Oggi siamo alla terza generazione di veicoli elettrici, centrati sulla gamma Daily”. “Il veicolo elettrico - ha aggiunto Zanella - è nato per soddisfare le esigenze della distribuzione urbana. Noi proponiamo la gamma Daily completamente elettrificata, con range da 3,5 a 5 t, al cui interno vengono declinate tutte le versioni del Daily diesel
normale. Le autonomie vanno dai 75 km con la configurazione a una batteria fino a circa 200 km con tre batterie. Ovviamente la percorrenza è condizionata dalla mission di impiego e dall’applicazione, proprio come accade per i consumi di un veicolo a gasolio”. Iveco ha finora venduto più di 300 unità del Daily elettrico in tutta Europa. “Nel corso degli anni le maggiori richieste - ha proseguito Marcello Zanella sono arrivare dal Nord Europa, Norvegia e Germania in particolare, e ultimamente anche dalla Spagna. In Italia le
richieste sono inferiori e il fatto che i Daily consegnati a S.V. sono i primi due a entrare nella flotta di un noleggiatore ci fa ben sperare per il futuro. Nel mio lavoro seguono praticamente tutti i noleggiatori italiani e da tempo insisto perché si muovano in questa direzione; al momento lo fanno ancora con riluttanza dato il costo ancora elevato della macchina che richiede un investimento che non è giustificato se dietro non c’è un cliente sicuro”. Il primo Daily elettrico in assoluto Iveco lo ha venduto a
un provider di Metro cash & carry e oggi è impiegato nella distribuzione urbana a Firenze, “l’unica città in Italia che ha messo un vincolo strettissimo sugli ingressi nel centro storico, accessibile so lo ai mezzi elettrici - ha precisato Zanella - Richieste arrivano soprattutto da operatori della logistica distributiva urbana, il settore applicativo tipico per un veicolo elettrico. Non dimentichiamoci che oggi Iveco è l’unico costruttore in Europa ad avere una gam ma industrializzata. Entro l’estate consegneremo un veicolo a Mila-
no a un operatore logistico che lo impiegherà nella distribuzione di gelati nei campeggi della zona di Jesolo”. Il Daily Blue Power Electric viene costruito a Suzzara come il Daily classico e quindi trasferito a Genova presso la società Altra (di proprietà Iveco) che ne cura l’elettrificazione; a quel punto torna in stabilimento per la delibera finale. Il costo di ciascuno dei due veicoli consegnati a S.V. è di circa 100mila euro, allestimento escluso. La differenza con un Daily diesel è di circa 30mila euro.
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DAF TRUCKS PROPONE L’ESCLUSIVA LIMITED EDITION “90° ANNIVERSARIO”
XF testimone della storia LA NUOVA XF LIMITED EDITION “90° ANNIVERSARIO” CELEBRA I 90 ANNI DALLA FONDAZIONE DI
DAF DA PARTE DI HUB VAN DOORNE. VERRÀ PRODOTTA IN SOLI 250 VEICOLI PER TUTTA
EUROPA. È DISPONIBILE COME TRATTORE 4X2 (FT) PER I MERCATI DEL CONTINENTE EUROPEO E COME TRATTORE 6X2
(FTG) PER REGNO UNITO E IRLANDA. OGNI VEICOLO SARÀ CONTRASSEGNATO CON UN NUMERO PROGRESSIVO, POSTO SIA NELLA FINITURA DECORATIVA ALL’INTERNO CABINA SIA NEL PANNELLO LUMINOSO DEL LOGO
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MICHELE S. ALTIERI EINDHOVEN
a “creatura” di Hub van Doorne, imprenditore visionario come tutti coloro che hanno contribuito a dare forma al secolo della mobilità motorizzata, è oggi uno dei maggiori produttori di veicoli industriali in Europa. Daf Trucks festeggia i 90 anni dalla fondazione con un testimonial d’eccezione, la XF Limited Edition “90° Anniversario”, serie che prevede un pacchetto di opzioni premium, esclusiva livrea cabina ed eleganti elementi di design esterni. Per sottolineare l’esclusività di questo particolare veicolo, si è scelta la configurazione con cabina Super Space Cab con il motore più potente della serie, il Paccar MX-13 da 390 kW/530 cv. L’edizione “90° Anniversary” verrà prodotta in soli 250 veicoli per tutta l’Europa. È disponibile come trattore 4x2 (FT) per i mercati del continente europeo e come trattore 6x2 (FTG) per Regno Unito e Irlanda. Ogni veicolo sarà contrassegnato con un numero progressivo,
DAF, VISIBILE ALL’APERTURA DELLA posto sia nella finitura decorativa all’interno cabina sia nel pannello luminoso del logo Daf, visibile all’apertura della porta. Esclusiva ed elegante, la Limited Edition del “Truck of the Year 2018” è disponibile in tre allettanti colori metallici: Anniversary Black, Rouge Flamme e Jamaica Blue. Le sfumature blu o rosso della griglia anteriore confermano l’estrema originalità dell’XF celebrativo. Inoltre, una versione particolare del famoso logo storico Daf è stata posta su tutti i lati della cabina. La configurazione è molto ricca e presenta, tra le altre cose, la cabina Super Space con sospensioni pneumatiche, gradini d’accesso e cover specchi retrovisori dello stesso colore cabina, fari a Led, botola tetto, fendinebbia, luci di svolta, spoiler tetto, fender laterali, minigonne e cerchi Alcoa. Gli interni ultra confortevoli con finiture esclusive hanno caratteristiche uniche come il logo Daf in rilievo sul poggiatesta dei sedili Xtra Leather. Il classico logo Daf viene applicato anche alle strisce decorative sulle
portiere, sul pannello delle informazioni del conducente e sul sistema di navigazione radio di fascia alta. Il rivestimento interno prevede sedili in pelle, braccioli e pannelli porta in pelle e finitura in pelle sul volante. Fanno parte della dotazione anche il climatizzatore montato sul tetto, per il raffreddamento da fermo, il TruckPhone, il forno a microonde, il frigorifero
sotto la cuccetta inferiore e il Daf Night Lock. Ogni XF “90° Anniversario” viene fornito con un kit omaggio d’eccellenza. Il set comprende una borsa da viaggio in vera pelle, un elegante giubbotto, una penna Daf Waterman, un porta carte di credito in pelle e un disegno della Limited Edition firmato dal capo progettista di Daf, Bart van Lotringen. “Durante
lo sviluppo dei suoi camion, Hub van Doorne si è concentrato sulla tecnologia, la funzionalità e il comfort del conducente - ha dichiarato Preston Feight, Presidente di Daf Trucks - L’eccellenza dell’Edizione 90° Anniversario segue il pensiero del fondatore della nostra grande azienda”. Nel corso del 2017, Daf Trucks ha ottimi risultati in
L’esclusivo cruscotto che distingue la Daf XF Limited Edition “90° Anniversario”.
NOVANT’ANNI FA I PRIMISSIMI PASSI DI DAF TRUCKS NEL MONDO DEI CAMION
ERA IL 1° APRILE 1928 QUANDO HUB VAN DOORNE... L e origini di Daf Trucks risalgono al 1º aprile 1928, quando Hub Van Doorne fonda una piccola impresa di ingegneria denominata “Hub van Doorne, Machinefabriek en Reparatie-inrichting”. Insieme a suo fratello Wim, crea in pratica quella che sarebbe stata una grande azienda soprattutto nel campo della fabbricazione di veicoli adibiti al trasporto di merci. Hub Van Doorne, nato nel villaggio di America nel Limburgo (Paesi Bassi) il 1º gennaio 1900, era il figlio più anziano di una famiglia di fabbri; nel 1920 mentre lavorava
come caporeparto nella fabbrica di Eindhoven di Sied Mandigers, venne a contatto con tale Huenges, proprietario di una distilleria e di una fabbrica di ghiaccio. Huenges possedeva una Stearns-Knight con una valvola guasta, e dal momento che nessuno riuscì a capirne il difetto, Van Doorne si prestò di risolvere quel piccolo problema riuscendo nell’intento. Impressionato dalla preparazione tecnica di Van Doorne gli propose di mettersi in affari con lui, mettendo a disposizione anche 10.000 fiorini olandesi, per dare vita ad un’idea che già da tempo stava cercando di sviluppare. Da
questo accordo prese vita la Daf. Questa nuova attività cominciò con l’aiuto di quattro impiegati ed era situata in un piccolo negozio che sorgeva all’angolo della distilleria. Le prime attività erano mirate all’ingegneria, alla saldatura ed alla forgiatura, indirizzate soprattutto alle barche ancorate al canale di Eindhoven. Nel giro di un anno la prima espansione era già un dato di fatto e 32 persone erano sul libro paga aziendale. La grande depressione degli anni trenta però obbligò la giovane Compagnia, ora gestita anche dal fratello di Hub, Wim, a guardare
PORTA.
tut to il mondo. La quota di mercato europea nel segmento dei veicoli pesanti (oltre le 16 tonnellate) si è attestata al 15,3 per cento, con una decisa leadership del mercato nei Paesi Bassi (30,3 per cento), Regno Unito (28,2 per cento), Polonia (19,8 per cento) e Ungheria (24,5 per cento). Inoltre, nei Paesi Bassi, in Polonia, Ungheria, Belgio e nel la Repubblica Ceca, Daf occupa la prima posizione anche nel segmento dei trattori. In Germania, Daf è attualmente il più grande marchio d’importazione. Nel segmento dei veicoli leggeri (6-16 t) la quota è aumentata al 10,5 per cento, grazie alla crescita ot tenuta in Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Italia e Repubblica Ceca, per citare alcuni paesi. Nella classe dei veicoli leggeri, Daf è leader del mercato sia nel Regno Unito che nei Paesi Bassi. Fuori dai confini europei è stato registrato il numero record di oltre 9.000 veicoli Daf venduti, mentre le vendite di motori Paccar ai principali produttori di pullman e autobus hanno tagliato un nuovo traguardo.
altrove per cercare nuove occasioni. Si decise di cominciare a costruire rimorchi e semirimorchi. Nel 1933, quando il sistema di saldatura moderno stava propagandosi vistosamente in Europa, Van Doorne, insieme al suo collaboratore, tale Baghuis, decise di creare una motrice stradale con annesso semirimorchio interamente saldato ad essa. Il risultato fu una semi-motrice dal “peso-piuma” proponibile a chiunque necessitasse di spostare merci. Nel 1936 l’azienda aveva cambiato denominazione, chiamandosi con il nome che tuttora esiste: Van Doorne’s AanhangwagenFabriek, ovvero Daf. Un’unica invenzione era stata proposta in forma vincente, ovvero lo scarrabile Daf, un piccolo trattore con una ralla, capace di trasportare i container ferroviari.
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CON I DUE ASSI STERZANTI PIÙ FACILI LE MANOVRE PER RAGGIUNGE IL CENTRO CITTÀ
SR2 HD SUPERCITY AL SERVIZIO DELLA SOCIETÀ CONSORTILE SOA DI ALBEROBELLO T ra le forniture più significative del 2017 del marchio Lamberet, Ribatti Veicoli Industriali sottolinea la partnership con SOA, Società Consortile di Alberobello che opera presso l’interporto regionale della Puglia a Bari, dove ogni giorno centinaia di automezzi sono operativi nella logistica. “Con SOA e la famiglia Angiulli - precisa Michele Ribatti abbiamo una partnership collaudata: forniamo alla società anche i trattori Scania. La fiducia del cliente ci ha convinti a proporre in prova il Lamberet SuperCity che, essendo caratterizzato da un telaio modulare dedicato con due assi direzionali consente delle manovre molto facilitate negli spazi stretti e spesso, dovendo raggiungere i supermercati, i camion SOA devono giocoforza passare per i centri cittadini.
SR2 SuperCity ha permesso a SOA di non rinunciare alle misure lunghe e di rendere più facili le sterzate, raggiungendo senza problemi luoghi che un veicolo normale da 13,6 m faticherebbe a raggiungere. Un’innovazione che a SOA ha portato enorme beneficio”. Il modello di semirimorchio SR2 scelto da SOA è un Heavy Duty specifico per la distribuzione con cicli intensivi di carico e scarico, in versione Supercity per consegne iper urbane anche in pieno centro città. “In altre parole - spiega Ismaele Iaconi, Commercial Marketing Director Lamberet Italia - si tratta di un SR2 rinforzato nelle zone maggiormente sollecitate, realizzato con una perizia unica nell’impiego dei materiali compositi che garantiscono il controllo del peso e permettono
di offrire eccezionale robustezza, elevato carico utile e ridotto consumo di carburante”. Gli agganci frequenti, per SR2 Heavy Duty, non sono un problema grazie a un pianale rinforzato e a un modulo anteriore del telaio che garantiscono resistenza nei ripetuti avvicinamenti alla banchina. “La versione SR2 HD SuperCity - aggiunge Iaconi - è la migliore soluzione alle sfide della distribuzione di prodotti freschi e surgelati nei centri urbani. Capace di intrufolarsi ovunque grazie agli assi sterzanti, è l’unico semirimorchio frigorifero in grado di trasportare silenziosamente 33 pallet a multi-temperatura nel cuore della città. Un SR2 SuperCity equivale a due motrici: si dimezzano quindi costi di gestione e emissioni di CO2”.
Ismaele Iaconi di Lambert Italia.
INTERVISTA / MICHELE RIBATTI, RIBATTI VEICOLI INDUSTRIALI
Lamberet esalta l’eccellenza pugliese NEL 2012 UN INCONTRO QUASI FORTUITO TRA SANDRO MANTELLA E ANTONIO RIBATTI DIEDE IL VIA A UNA PARTNERSHIP CHE HA PORTATO IL PRODUTTORE FRANCESE DI ALLESTIMENTI FRIGO AD UNA GRADUALE, MASSICCIA AFFERMAZIONE NEL TERRITORIO DA PESCARA A LECCE. IN CINQUE ANNI LA CONCESSIONARIA RIBATTI HA ACQUISITO UN PORTAFOGLIO DI CLIENTI DI DIVERSE DIMENSIONI, DA PADRONCINI A FLOTTE DIMENSIONATE, RISPONDENDO ALLE ESIGENZE DELLE NUMEROSE AZIENDE CHE TRASPORTANO PRODOTTI FRESCHI DALLE TERRE DEL SALENTO VERSO IL NORD ITALIA.
S
MAX CAMPANELLA ANDRIA
torico riferimento per l’autotrasporto nel Sud Italia, Ribatti Veicoli Industriali in Puglia è sinonimo di autocarro. Concessionaria di veicoli industriali sin dal 1983, prima del marchio Daf, poi di Volvo Trucks dal 1994 al 2014 e, dal 2014, dell’altra sve dese Scania, Ribatti nel 2017 ha archiviato il primo lustro della partnership con Lamberet. Dal 2012 Concessionaria del produttore francese di celle frigorifere, oggi rappresenta il marchio Lamberet nella stessa area geografica dove ha competenza per la Casa di Sodertalje, da Pescara a Lecce passando per
tutte le province del territorio (Chieti, Campobasso, Isernia, Foggia, Bari, Taranto e Brindisi). Territorio di grande produzione agricola, in quello seguito da Ribatti Veicoli Industriali in questi cinque anni è fortemente cresciuto l’interesse per il trasporto refrigerato. “La provincia di Bari e il territorio del Salento - spiega Michele Ribatti, seconda generazione al timone dell’azienda pugliese - registra una presenza sempre più importante di aziende che trasportano prodotti freschi verso il Nord Italia, in particolare frut ta e verdura. In questi anni è aumentato il numero di clienti soprattutto di semirimorchi a temperatura
controllata per il trasporto di prodotti agricoli: aziende di ogni dimensione, dall’impresa mono veicolare alle grandi flotte che servono la GDO”. L’incontro con Lamberet ha inizio quasi per caso, sulla base di una “chiacchierata” amichevole tra Sandro Mantella, General Manager Lamberet Italia, e Antonio Ribatti, titolare della Concessionaria. “È nata subito - spiega Michele Ribatti - un’amicizia e stima reciproca: si sono scambiati delle idee sul settore del trasporto refrigerato e da quelle idee è nata la collaborazione. Il prodotto Lamberet si è rivelato in questi cinque anni assolutamente premium per qualità e affidabilità, allineandosi con quello
Uno dei Lamberet SuperCity forniti da Ribatti Veicoli Industriali alla Società Consortile SOA. Sopra, Michele e Antonio Ribatti, dell’omonima concessionaria.
che da sempre è il nostro approccio sul mercato: non ci interessa la guerra sui prezzi, puntiamo a dare al cliente il servizio migliore possibile nella fase di vendita e nell’assistenza post vendita”. A fronte di questo trend in crescita del trasporto frigo, Ribatti ha messo a disposizione la sua struttura organizzativa: 27mila mq di piazzale e 3mila mq di capannone presso la sede di Andria e un team di venditori specializzati. A capo dell’équipe Antonio e Michele Ribatti, con Fabrizio Adelmo per l’area Nord, Rocco Gargano per Bari e Taranto e Fabio Stragapede per la provincia di Lecce. “Una squadra - precisa Michele Ribatti - non solo affiatata e appassionata, ma soprattutto sempre aggiornata sulle novità Lamberet: nel 2017 sono stati lanciati diversi modelli nuovi e il portafoglio è sempre in costante evoluzione per prodotti e brevetti. Il nostro team è adeguatamente formato e preparato per rispondere alle richieste della clientela, perché il prodotto Lamberet parla da solo in termini di qualità, ma per caratteristiche e post vendita il servizio spetta alle risorse umane: è su questo che ci mettiamo del nostro e mettiamo a disposizione anni di esperienza”. Nell’ampio piazzale di Andria non mancano mai semirimorchi in pronta consegna, mentre nell’area coperta buona parte della carrozzeria è a disposizione per i servizi Lamberet. “Qualora - aggiunge Ribatti - il cliente necessitasse di competenze avanzate, ci avvaliamo del supporto di terzi. Dalla Casa Madre abbiamo sempre una risposta, la chiave di differenza di Lamberet sta proprio nella disponibilità: se è vero che si tratta di una realtà industriale importante, sia nella lavorazione del prodotto sia nell’approccio al cliente è rimasta un’azienda artigianale, che cura tutto nel minimo dettaglio. Quando c’è un problema nessuna lungaggine burocratica ostacola la velocità con cui occorre rispondere al cliente. È una garanzia a cui oggi è impensabile rinunciare”. Qual è a suo giudizio il punto di forza della produzione Lamberet? “Rispetto ai competitor - risponde Ribatti - Lamberet, grazie alla produzione artigianale, propone celle realizzate con materiali compositi, che garantiscono miglior fattore isotermico. Questa peculiarità, unita a una struttura organizzativa snella e a una straordinaria operatività, di cui primo a dare il buon esempio è Sandro Mantella, consente ai clienti di affidarsi con fiducia a Lamberet”.
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INTERVISTA / GIAMPAOLO DAL LAGO, DIRETTORE SVILUPPO RETE MAN TRUCK & BUS ITALIA
A diretto contatto con il territorio A DUE ANNI DAL SUO INCARICO, L’UOMO CHE MARCO LAZZONI HA VOLUTO AL SUO FIANCO PER OCCUPARSI DELLA RETE TRACCIA UN BILANCIO POSITIVO, SENZA NASCONDERE GLI ASPETTI SUI QUALI LAVORARE NEL FUTURO A BREVE TERMINE. “ABBIAMO INTRAPRESO UN PERCORSO TESO A UNIFORMARE IL MODELLO ITALIANO A QUANTO GIÀ CONSOLIDATO IN ALTRI PAESI EUROPEI DOVE IL NOSTRO BRAND OCCUPA POSIZIONI DI MERCATO DI PRIMO PIANO”, AFFERMA
DAL LAGO. DOPO I PRIMI MAN CENTER DI BRESCIA E FIANO ROMANO QUEST’ANNO SARANNO APERTE LE SEDI DI VENEZIA E MILANO. Giampaolo Dal Lago, Direttore sviluppo Rete MAN Truck & Bus Italia.
S
MAX CAMPANELLA VERONA
tudi classici e una laurea in Legge conseguita all’Università degli Studi di Milano, Giampaolo Dal Lago è l’uomo al quale Marco Lazzoni - da luglio 2015 Amministratore delegato di MAN Truck & Bus Italia - ha affidato il compito di sviluppare la Rete del Leone. Dopo i primi incarichi in DHL International in qualità di Legal and Regulatory Manager e in We@bank (Banca Popolare di Milano) come Human Resources and Legal Affairs Manager, nel 2003 Dal Lago inizia la sua carriera in Volvo Group. Fino al 2007 è Human Resources and General Services in Volvo Italia. Dal 2007 al 2008 ricopre l’incarico di Human Resources Retail Development in Volvo Group e, da novembre 2008 fino a dicembre 2015, di Retail Development Director in Volvo Truck Italia. Nel gennaio 2016 Lazzoni lo vuole al suo fianco in MAN Truck & Bus Italia: a distanza di due anni tracciamo con lui un primo bilancio. Com’è attualmente costituita la Rete di MAN Italia tra
MAN Center e Concessionarie? “Oggi - spiega Giampaolo Dal Lago - la rete di MAN Truck & Bus Italia conta 17 concessionarie e 82 officine di cui 79 officine autorizzate e tre officine del MAN Center (Brescia, Roma e, tra poche settimane, Venezia), a totale copertura del territorio nazionale. Un’ottima base di partenza sulla quale dobbiamo lavorare per migliorare sotto tutti i punti di vista. Per farlo, oltre ai MAN Truck & Bus Center, stiamo sviluppando nuove partnership con consolidate realtà che operano da anni in questo settore e possono mettere la loro competenza ed esperienza a disposizione del nostro brand. Nel 2017 è stato dato un forte impulso alla rete vendite con l’ingresso nel network di MAN Truck & Bus Italia tre nuovi concessionari: Boccia a Salerno, Rizzo Veicoli Industriali a Surano, in provincia di Lecce, GR Truck a Termini Imerese, in provincia di Palermo. Ma c’è da registrare anche l’inaugurazione della nuova sede di Eurocars a Sala Consilina, in provincia di Salerno, e Nord Diesel a Udine”. Nella sua presenza sul
Mercato Italia qual è la differenza tra Nord, Centro e Sud in termini di numero di Concessionarie e quale sarà il futuro sviluppo nelle tre aree geografiche? “L’obiettivo - risponde il manager del Leone - è chiaramente una presenza
omogenea in tutte le tre aree: oggi non siamo molto distanti da questo target e il 2018 sarà un anno determinante per concretizzare questo obiettivo. Continueremo sulla strada intrapresa uniformando il modello italiano a quanto già
consolidato in altri paesi europei dove il nostro brand occupa posizioni di mercato di primo piano: attenzione all’immagine del brand, investimento tecnologico nelle attrezzature e consolidamento delle competenze professionali sono i tre punti cardine della nostra strategia”. Nel 2017 sono state inaugurate le filiali dirette di Brescia e Roma e quest’anno sono previste le aperture in Lombardia e Veneto: qual è la strategia con cui MAN intende proporsi con la sua offerta sul territorio? “L’obiettivo che MAN Truck & Bus si prefigge in Italia con l’apertura dei propri MAN Truck & Bus Center - afferma Dal Lago - è realizzare un presidio diretto che costituisca un riferimento per tutti gli imprenditori dell’autotrasporto nelle aree strategicamente più importanti. Dopo il primo MAN Center di Brescia, con
“I MAN Center rappresentano un vantaggio per clienti e partner”, afferma Giampaolo Dal Lago.
l’insediamento di Fiano Romano siamo al secondo step di questo processo e presto sarà aperta la sede di Venezia cui seguirà Milano. Un progetto che è anche un chiaro se gnale dell’impegno di MAN per essere sempre più vicina agli autotrasportatori italiani e supportarli al meglio, non solo con veicoli affidabili e con un TCO da primato, ma anche con un servizio di consulenza e assistenza altrettanto professionale”. Dal punto di vista geografico-territoriale e dal punto di vista commerciale come si integra la Rete diretta di filiali con quella indiretta delle Concessionarie MAN attualmente esistenti? “I MAN Truck & Bus Center - prosegue il Direttore Sviluppo Rete - garantiscono una presenza ancora più capillare e qualificata sul territorio e quindi rappresentano uno stimolo e un fondamentale supporto per i dealer e le officine autorizzate nelle loro immediate vicinanze, che hanno in loro un punto di riferimento. In realtà i MAN Center svolgono un ruolo fondamentale per rafforzare l’immagine di MAN a tutto vantaggio, oltre che dei clienti, anche dei nostri partner”. In Italia che cosa distingue MAN rispetto ai competitor in riferimento ad acquisto e post vendita? Qual è la “chiave di differenza” MAN nel dare soddisfazione al cliente finale? “L’insieme dell’offerta di servizi, da quelli assistenziali ai finanziari, senza dimenticare la riconosciuta qualità del prodotto - dichiara Giampaolo Dal Lago - sono i punti di forza dell’offerta MAN. Se c’era un limite comunemente individuato, era proprio la presenza sul territorio e in questi ultimi due anni abbiamo intrapreso un percorso per risolvere concretamente questa criticità”.
LE NUOVE FRONTIERE RAPPRESENTANO UNA SFIDA ANCHE PER LA RETE DI ASSISTENZA
VERSO LA MOBILITÀ ELETTRICA: OFFICINE PRONTE AL CAMBIAMENTO S oluzioni finanziarie e affidabilità del prodotto è quello che le moderne aziende di autotrasporto chiedono ai costruttori. Come sono cambiate le istanze dei professionisti del trasporto negli ultimi due anni e in che modo la Rete MAN punta a soddisfare le nuove e future esigenze? “Sempre di più - spiega Giampaolo Dal Lago, Direttore Sviluppo Rete Man Truck & Bus Italia - il veicolo è visto come un mezzo e non come un fine. Oggi le aziende di trasporto chiedo-
no formule finanziarie che permettano un calcolo esatto dei costi, non solo di gestione, ma di totale utilizzo del veicolo per garantire costi certi per programmare al meglio la propria attività economica. Oltre ovviamente all’affidabilità e ai bassi consumi per non avere mai problemi e aumentare la redditività. Non dobbiamo tuttavia dimenticare che i clienti ci chiedono di essere presenti accanto a loro nella gestione dei loro veicoli e, in questo senso, il MAN Center
vuole essere una risposta anche a questo bisogno”. Gli anni 2017 e 2018 si caratterizzano per le sempre maggiori istanze di trazioni alternative: nel caso della trazione elettrica in che modo MAN risponde a queste istanze nei segmenti Van e Truck? E come risponde la Rete alle necessità di assistenza per motori a batteria? “MAN - risponde Dal Lago ha in avanzata fase di sviluppo veicoli a trazione solo elettrica e presto inizieranno dei
field test con operatori del settore per verificare sul campo l’impiego di questi mezzi. Ovviamente, l’introduzione della mobilità elettrica imporrà nuove competenze professionali in diversi campi a cui provvederemo per tempo. La mobilità elettrica comporterà diversi cambiamenti in tutte le reti assistenziali pur comunque non dimenticando che la particolare composizione e anzianità del nostro parco circolante richiederà ancora per lungo tempo i modelli odierni di officina”.
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
VEICOLI COMMERCIALI
INTERVISTA / DARIO ALBANO, MANAGING DIRECTOR MERCEDES-BENZ VANS ITALIA
Velocista ai massimi livelli SIN DAL SUO ESORDIO NEL 1995 SINONIMO DI FURGONE IN GERMANIA, ANCHE NEL NOSTRO PAESE SPRINTER SI È AFFERMATO SUL MERCATO PUNTANDO SU VERSATILITÀ E AFFIDABILITÀ. NEL 2017 È STATO VENDUTO IN CIRCA
5MILA UNITÀ, IN AUMENTO DEL 6 PER CENTO RISPETTO AL 2016, CONTRIBUENDO ALLA CRESCITA DEI VOLUMI DI
MERCEDES-BENZ VANS, CHE CON LA NUOVA GENERAZIONE PUNTA A CONSOLIDARE IL SUO SUCCESSO LANCIANDO L’OFFENSIVA IN NUOVI
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MAX CAMPANELLA DUISBURG
erza generazione completamente nuova, seconda del decennio, il 2018 è l’anno del nuovo Mercedes-Benz Sprinter. Sviluppato nel Centro di eccellenza di Duisburg, come il suo predecessore nasce sui telai prodotti nel sito della Stella di Ludwigsfelde. “Next level”, sempre un passo avanti sin dal suo esordio, nel 1995, Sprinter è divenuto in Germania sinonimo di furgone: come Classe S nel mondo delle vetture, il Velocista di Mercedes-Benz Vans è stato precursore in termini d’innovazione, dimostrando di poter svolgere il ruolo di veicolo che afferma nel suo settore i principi della Casa di Stoccarda validi in tutti i segmenti di mercato e sintetizzati nella formula CASE: Connected, Autonomous, Shared, Electric. La nuova ammiraglia sbarca sul mercato in un periodo florido per Daimler Group: 3,3 milioni di unità vendute nel 2017 tra vetture, van, truck e bus, con una crescita del 7 per cento rispetto al 2016, un fatturato di 164 miliardi di euro e 290mila dipendenti. All’interno di questa galassia, Mercedes-Benz Vans ha chiuso il 2017 con 400mila unità e una crescita del 12 per cento. Il furgone grande della Stel la parte con il vento in poppa: venduto dal 1995 in 3,4 milioni di unità, l’anno scorso ha consuntivato 250mila unità. Proseguendo la sua tradizione di “next level”, si presenta oggi con un pacchetto ancora più evoluto tra hardware e software. Nel corso dell’anno arriverà la trazione elettrica, ma intanto la nuova generazione si farà conoscere per la sua caratteristica di multitalento: 1.700 varianti possibili dal cassonato per i lavori edili al furgone per le consegne di pacchi e corrieri espresso fino al trasporto persone per servizi di navetta vip. Tra l’assoluta novità della trazione anteriore (con una riduzione di 80 mm di altezza di cari-
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SEGMENTI PROFESSIONALI. co) e la fornitura di cabina motrice per allestimenti speciali (ad esempio camper di alto livello, settore nel quale Mercedes intende lanciare una nuova, potente offensiva in tutta Europa), impossibile non ritagliare un angolo per il cambio automatico 7GTronic Plus e la trazione integrale 4Matic. Campione anche in Italia, nel nostro Paese il Velocista della Stella ha chiuso il 2017 con circa 5mila unità vendute, in aumento del 5 per cento rispetto al 2016 in termini di immatricolazioni (e rispetto al mercato di riferimento aumentato del 2 per cento), contribuendo in modo significativo alla massiccia crescita dei volumi della Divisione MercedesBenz Vans, che ha chiu so l’anno consuntivando 11.200 veicoli rispetto ai 10.200 dell’anno precedente. La nuova generazione si presenta con una nuova e completa famiglia di propulsori per soddisfare le più svariate esigenze professionali: da 115 cv ai 190 del motore V6 passando per il 170 cv sviluppato in particolare per il segmento dei caravan. “Rispetto alla versione entry level del mercato tedesco - precisa Dario Albano, Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia - in Italia il nuovo Sprinter arriverà in un modello base che già presenta dotazioni di alto livello. Subito al lancio sarà disponibile anche con trazione anteriore”. Il nuovo veicolo farà il debutto ufficiale a giugno, con l’obiettivo di continuare il suo successo puntando su contenuti innovativi. “Innanzitutto - prosegue Dario Albano - in termini di connettività: tramite un’app con Mercedes PRO il responsabile della flotta può tenersi informato sullo stato di salute di ogni veicolo anche da remoto: nel caso dei veicoli Mercedes il monitoraggio sarà completo, ma sarà possibile verificare i veicoli anche di altri brand seppure in modo meno dettagliato”. La trazione anteriore rappresenta un ulteriore punto di forza precisa. “L’arrivo nella gamma della trazione
anteriore - precisa Dario Albano dimostra l’estrema versatilità del nuovo Sprinter, adattandosi a necessità professionali che richiedono maggior volume e facilità di carico, salvaguardando i consumi. Se si tratterà di caricare lavatrici o oggetti di peso importante, la trazione posteriore è pronta a far scendere in campo tutta l’energia occorrente. Nel caso di patatine o carichi leggeri ma voluminosi, ben si presta una trazione leggera come quella anteriore”. Nella sua prospettiva Dario Albano guarda a un futuro neanche tanto
lontano. “Un po’ in tutte le principali metropoli - prosegue il manager della Stella - anche in Italia assistiamo a centri storici chiusi ai veicoli a trazione termica: eSprinter al cento per cento elettrico arriverà a soddisfare un’esigenza sempre più avvertita anche nel nostro Paese nella logistica dell’ultimo miglio”. Altro segmento al quale guarda il capo della Divisione Van MercedesBenz è quello del turismo all’aria aperta. “Archiviata la crisi - afferma in conclusione Dario Albano - il segmento dei camper sta tornando a crescere anche in Italia. Sprinter per
sua natura si rivolge a un cliente che ricerca affidabilità senza compromessi: chi utilizza un camper esige un certo standard, perché lo usa per accompagnare la famiglia e pretende la massima sicurezza. In questo campo il marchio Mercedes è garanzia assoluta, accompagnata da un design interiore ed esteriore che, nel caso di un autocaravan, ha la sua importanza. Credo proprio che per un produttore premium come Mercedes c’è spazio anche in questo segmento, nel quale Sprinter è pronto a dimostrarsi ancora una volta il campione di sempre”.
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Dario Albano, Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia. In alto, tre modelli della nuova famiglia Sprinter.
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI MERCEDES-BENZ VANS PRESENTA LA TERZA GENERAZIONE DELLO SPRINTER
Made in Germany LA NUOVA AMMIRAGLIA DELLA STELLA SI DISTINGUE PER IL DESIGN EVOLUTO E LE DOTAZIONI COMFORT E SICUREZZA CHE RITROVIAMO A BORDO DELLE
E SI DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA CAMPIONE DI REDDITIVITÀ, GRAZIE ALLA RIDUZIONE DEI COSTI D’ESERCIZIO COMPLESSIVI E SOLUZIONI DI DETTAGLIO ORIENTATE AI CLIENTI. TRA LE PRINCIPALI NOVITÀ FIGURA IL COLLEGAMENTO AMPLIATO A INTERNET: I NUOVI SERVIZI IN RETE DI MERCEDES PRO CONNECT E IL SISTEMA MULTIMEDIALE MBUX OFFRONO AUTOVETTURE MERCEDES-BENZ.
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LA BASE PERFETTA PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE LOGISTICHE E DI TRASPORTO PIÙ DIVERSIFICATE.
MATTEO GALIMBERTI DUISBURG
rogetto e prodotto rigorosamente “Made in Germany”, la nuova generazione dell’ammiraglia van di Mercedes-Benz è pronta a sfidare i mercati internazionali mettendo a frutto i numerosi progressi tecnologici che da sempre la caratterizzano e facendo tesoro di una più che ventennale esperienza, ben rimarcata da Volker Mornhinweg, Responsabile di MercedesBenz Vans, durante il suo intervento alla premiere mondiale di Duisburg che anticipa l’avvio della commercializzazione pre visto in giugno: “Abbiamo venduto oltre 3,4 milioni di Sprinter dal 1995 a oggi. Nel solo 2017, le vendite hanno superato quota 200mila unità, il dato più alto che abbiamo mai registrato e nell’ultimo anno completo di disponibilità della precedente generazione”. Non è un caso dunque che il large van della Stella abbia dato il nome a un’intera classe di veicoli. Ora, la terza generazione si presenta sul mercato ancora più versatile e connessa, grazie ai nuovi servizi in rete di Mercedes PRO connect e al sistema multimediale MBUX (MercedesBenz User Experience), recentemente presentato sulla nuova generazione di Mercedes-Benz Classe A. Del resto, come ha sottolineato Dieter Zetsche, Presiedente del Consiglio di amministrazione di Daimler AG e Responsabile di Mercedes-Benz Cars, “non c’è da meravigliarsi che lo Sprinter sia per Mercedes-Benz Vans quello che la Classe S è per Mercedes-Benz Cars: un’icona, il cuore del brand, il modello-guida del cambiamento e dell’innovazione tecnologica. E il punto di riferimento per il proprio settore”. Flessibilità, robustezza e redditività sono i valori che tradizional-
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mente contraddistinguono il campione di Stoccarda, cui si aggiungono oggi contenuti tecnologici di livello superiore. Il nuovo Sprinter viene proposto come prima soluzione di sistema a tutto tondo per la flotta commerciale, “una novità assoluta sia per Mercedes-Benz Vans che per l’intero settore”, ha puntualizzato Volker Mornhinweg. La terza generazione di Sprinter si distingue per il design evoluto, oltre a dotazioni comfort e sicurezza che ritroviamo a bordo delle autovetture della Stella. Allo stesso tempo, si dimostra ancora una volta un vero campione di redditività, grazie alla riduzione dei costi d’esercizio complessivi e soluzioni di dettaglio orientate ai clienti. Tra le principali novità figura proprio il collegamento ampliato a internet: i nuovi servizi in rete di Mercedes PRO connect e il sistema multimediale MBUX (Mercedes-Benz User Experience) offrono la base perfetta per rispondere alle esigenze logistiche e di trasporto più diversificate. Dalla complessa gestione di grandi flotte fino ai parchi veicoli di piccole aziende, Mercedes PRO connect collega il gestore ai veicoli e agli autisti della propria flotta. In questo modo è possibile gestire gli ordini online e richiamare in tempo reale informazioni sui veicoli quali posizione, livello carburante e intervalli di manutenzione. In occasione del lancio di Mercedes PRO connect, disponibile nelle dotazioni di serie, vengono introdotti otto pacchetti con servizi centralizzati basati su flotta, veicolo, autista e posizione. Tra i principali servizi figurano, ad esempio, “stato del veicolo”, “logistica del veicolo”, “gestione manutenzione e incidenti” e un “registro di viaggio digitale”. Sprinter è tutto e di più: sei differenti carrozzerie (furgone, Tourer,
SPRINTER: UNA LUNGA STORIA COSTELLATA DI SUCCESSI E PRIMATI
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SEMPRE SULLA CRESTA DELL’ONDA
a prima generazione dello Sprinter debutta nella primavera del 1995. È all’epoca una pietra miliare da diversi punti di vista: lo Sprinter è il primo veicolo commerciale della Stella a non essere identificato da sobri codici alfanumerici, ma da un nome vero e proprio. Da subito, si fa ambasciatore di una forte offensiva di prodotto di MercedesBenz nel segmento dei van. Il primo Sprinter segue le orme di una vera leggenda dei van, identificato dalla denominazione Mercedes-Benz
T1, che in 18 anni è stato prodotto in quasi un milione di esemplari. Il nuovo veicolo eredita solo il concept tecnico di base, tutto il resto è una vera rivoluzione. Combinazione unica di carrozzeria autoportante e potente trazione posteriore, assetto moderno e sospensioni a ruote indipendenti sull’asse anteriore, dotazioni di sicurezza esemplari e motori potenti. Già nel 1995 Sprinter fa clamore con il più potente motore diesel della sua classe: in quegli anni erano suf-
cassonato, autotelaio, autobus, trattore), tre concept di trazione, cinque opzioni di passo da 3.250 a 4.325 mm, possibilità di ospitare a bordo fino a 20 persone, oltre 1.700 differenti versioni. Questa modularità spinta è la chiave di volta del nuovo concept dello Sprinter e consente di rispondere alle esigenze più disparate, in funzione degli specifici settori d’impiego e dei differenti segmenti di clientela: dalle soluzioni per i servizi di corriere espresso con consegne dirette, al trasporto di merci sulle lunghe percorrenze, passando per l’impiego dei tecnici del servizio assistenza, che utilizzano il loro veicolo co me magazzino ricambi su ruote. Il nuovo Sprinter può essere, inoltre, impiegato come autocaravan, autobus o mezzo di soccorso, ad esempio ambulanza. Da evidenziare il fatto che le collaudate soluzioni con trazione poste-
ficienti allo scopo 90 kW/122 cv. Senza dimenticare che Sprinter è anche sinonimo di sicurezza. Da sempre. Nell’anno del debutto poteva già contare su freni a disco su tutte le ruote, sistema antibloccaggio ABS e numerosi altri equipaggiamenti. Nel 2000 Sprinter si presenta completamente rivisitato sia dal punto di vista estetico che tecnico. Un profondo restyling cui nel 2002 segue un nuovo intervento stilistico, mentre nel 2006 debutta lo Sprinter
riore o trazione integrale vengono ora integrate dalla trazione anteriore, versione con carico utile aumentato di circa 50 kg rispetto alla trazione posteriore. Inoltre, il bordo di carico più basso di 80 mm rende molto più agevoli le operazioni di carico e scarico, in caso d’impiego commerciale dei veicoli, o la salita e la discesa dalle zone giorno e notte in caso di autocaravan. Ci sono anche due cambi di nuovo sviluppo per la trazione anteriore: novità nel segmento dei van è rappresentata dall’adozione di un cambio automatico con convertitore di coppia a 9 marce 9GTronic. Il nuovo cambio manuale a 6 marce si distingue per il grande comfort di innesto e l’assenza di fastidiose vibrazioni sulla leva. A disposizione c’è anche il rinomato automatico 7G-Tronic Plus. Per quanto riguarda le motorizzazioni, al 6 cilindri diesel 3 litri da 140 kW/190 cv
Terza generazione completamente nuova, la seconda degli anni Duemila, per Mercedes-Benz Sprinter, il velocista del brand di Stoccarda.
completamente nuovo di seconda generazione. Nel 2009 è la volta di nuove motorizzazioni e cambi, mentre nel 2013 arriva il nuovo facelift. Nel 2015 il successivo traguardo è rappresentato dalle nuove versioni Executive e Pro che completano l’offerta Mercedes nel segmento large van e garantiscono un importante vantaggio cliente. E arriviamo ai nostri giorni con la terza generazione dell’ammiraglia tedesca che consegna il 2018 alla sua lunga storia di successi
con coppia massima di 440 Nm a 1.600-2.600 giri/min (l’unico sei cilindri nel segmento large van), si aggiunge il 4 cilindri diesel da 2.1 litri proposto in tre livelli di potenza in abbinamento alla trazione posteriore (84 kW/114 cv, 105 kW/143 cv, 120 kW/163 cv) e altri tre con la trazione anteriore (114 cv, 143 cv e 130 kW/177 cv, quest’ultima esclusiva per il segmento camper van). Il posto di guida nella cabina si presenta funzionale e adeguato alle relative esigenze di trasporto. I sedili dalla conformazione ergonomica, la funzione di avviamento senza chiave e il climatizzatore ottimizzato garantiscono un comfort di bordo ancora più elevato. Anche il vano di carico si fa apprezzare per intelligenti soluzioni di dettaglio. La capacità di carico massima misura 17 mc, il tonnellaggio raggiunge 5,5 t o le 8,75 t in configurazione trattore più semirimorchio. Anche sul fronte delle dotazioni di sicurezza, il nuovo Sprinter fissa inediti standard nel segmento. Tra i sistemi d’assistenza disponibili figurano la telecamera per la retromarcia autopulente con im magine nello specchietto retrovisore interno, un moderno pacchetto per il parcheggio con visuale a 360° e un sensore pioggia con sistema Wet Wiper integrato. L’innovazione tecnologica è un must dello Sprinter: nel 2019 sarà disponibile sul mercato la versione elettrica eSprinter, punto di riferimento nella mobilità van eco-sostenibile insieme al fratello minore eVito, già ordinabile e disponibile dalla seconda metà del 2018.
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11:22
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
ANDREA CRISCUOLO, COUNTRY FLEET MANAGER DI RENAULT FLEET DIVISION
Professionisti per l’Italia
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PAOLO ALTIERI TORINO
rofessionisti di tutta Italia uniti sotto le insegne di Renault e Dacia. È ufficialmente decollato il Business Booster Tour 2018, quarta edizione della carovana di veicoli commerciali allestiti che, in 250 tappe in lungo e in largo per lo Stivale, in collaborazione con tutti gli 88 dealer della rete italiana del Gruppo Renault, presentano le soluzioni personalizzate per tutte le esigenze che oggi la Losanga è in grado di proporre ai professionisti. Alla presentazione del Business Booster Tour 2018 c’era anche Andrea Criscuolo, Country Fleet Manager di Renault Fleet Division, uno dei manager che più si sono im pegnati nella concretizzazione di un’iniziativa che negli anni ha sempre più raccolto consensi e apprezzamenti dalla rete e dagli addetti ai lavori. Originario di Cava dei Tirreni, in provincia di Salerno, Andrea Criscuolo, 42 anni, sposato con Elisabetta e papà di Antonio Maria e Chiara, è in Renault Italia dal 2003. Anno in cui forte, forte di una laurea in Economia conseguita all’Università di Salerno e di un master in Business administration, inizia uno stage nell’azienda che poi gli offrirà l’opportunità di lavorare nel campo delle flotte e del noleggio a lungo termine, con esperienze formative importanti in Sicilia e Calabria. Rientrato in Renault Italia nel 2005 come Fleet Manager della Direzione vendite flotte nel 2013 Criscuolo assume la carica di coordinatore politiche com-
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“LA PRIMA EDIZIONE NEL 2015 È PARTITA CON 26 VEICOLI, CINQUE CAROVANE, CENTO TAPPE - SPIEGA IL MANAGER DELLA LOSANGA - I RISULTATI REGISTRATI, DALLA PRIMA ALLA TERZA EDIZIONE, RISPECCHIANO IL SUCCESSO DEL BUSINESS BOOSTER TOUR: I LEADS SONO PASSATI DA 4.000 A 5.200. ANCORA PIÙ FORTE L’ORGANIZZAZIONE DEL BUSINESS BOOSTER TOUR 2018, CON 63 VEICOLI COINVOLTI, INCLUSE LE NOVITÀ COSTITUITE DAL PICK-UP RENAULT ALASKAN, DALLA GAMMA DEI VEICOLI AL 100 PER CENTO ELETTRICI CON ZOE VAN E IL NUOVO KANGOO, DAL DACIA DOKKER PICK-UP E DALLA SANDERO VAN. SONO PREVISTE 14 CAROVANE ITINERANTI CHE GIRERANNO PER LE CONCESSIONARIE ITALIANE IN CONTEMPORANEA, IN UN TOTALE DI 250 TAPPE CHE SI CONCLUDERANNO ALLA FINE DELL’ANNO”.
COME DA TRADIZIONE SARANNO PRESENTI GLI
ALLESTITORI PARTNER CHE ESPORRANNO VEICOLI PER LE SPECIFICHE ESIGENZE PROFESSIONALI.
merciali fleet fino a diventare Country Fleet Manager di Renault Fleet Division. “La prima edizione nel 2015 è partita con 26 veicoli, 5 carovane, 100 tappe - esordisce Criscuolo Nel 2017, la terza edizione ha visto 50 veicoli presenti, 10 carovane e 200 tappe. I risultati registrati, dalla prima alla terza edizione, rispecchiano il successo del Business Booster Tour; infatti, i leads sono passati da
4.000 a 5.200. Ancora più forte l’organizzazione del Business Booster Tour 2018, con 63 veicoli coinvolti, incluse le novità costituite dal pickup Renault Alaskan, dalla gamma Z.E. con Zoe Van e il nuovo Kangoo, dal Dacia Dokker Pick-up e dalla Sandero Van. Sono previste 14 carovane itineranti che gireranno per le concessionarie italiane in contemporanea, in un totale di 250 tappe, a partire dal mese di febbraio fino alla
fine dell’anno”. In ciascuna tappa, in media per una decina di giorni, la con cessionaria, protagonista attiva del Business Booster Tour, mostrerà i veicoli ai propri clienti in tutta l’ampiezza degli allestimenti e del l’offerta commerciale a loro dedicata. “Tre anni fa pensammo al Business Booster Tour dopo aver constatato di avere una gamma veicoli commerciali che nessun altro brand
è in grado di proporre - prosegue Andrea Criscuolo - Perché dunque non mostrare soprattutto alla rete la nostra forza? Perché non inserire nella rete venditori specializzati in veicoli commerciali dal momento che quello degli lcv è un business importante e il dealer può vendere qualcosa che fino a oggi non pensava di poter vendere? Avviando l’iniziativa ci siamo accorti che anche i piccoli concessionari nel corso
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI dell’anno ci chiedevano una seconda tappa. Avevamo fatto centro. I risultati sono ottimi e la stessa rete ci ha chiesto di riproporre l’iniziativa che ora è giunta alla quarta edizione”. “Nel frattempo - aggiunge Criscuolo - abbiamo raddoppiato i venditori nelle aziende concessionarie e raddoppiato i veicoli. Renault non è più solo Master e Trafic, ma anche Dacia, un brand che è costantemente cresciuto ottenendo la piena fiducia del mercato e che oggi propone modelli come il Dokker Van, il Dokker Pick-up e la Sandero Van”. Dacia è dunque diventata una vera e propria gamma di veicoli commerciali, affiancando al Dokker Van (nella motorizzazione 1.5 dCi, con 75 cv o 90 cv e 1.6 benzina e Gpl) il Dokker Pick Up (trasformazione 100 per cento italiana, realizzata con Focaccia Group) e la Sandero Van, novità assoluta del 2018. I numeri del successo commerciale sostengono il Business Booster Tour. “Il Gruppo Renault - spiega il Country Fleet Manager - ha raggiunto in Italia nel 2017 la quota del 12,1 per cento sul mer cato dei veicoli commerciali, un punto in più sul 2016, con volumi record di 23.390 immatricolazioni (+3,8 per cento dei volumi rispetto al 2016). Nonostante il calo del 4 per cento del mercato (che segna circa 192.000 targhe), viene confermata la crescita delle vendite di Renault e Dacia, segnando il record di vendite dal 2007. Kangoo e Master sono i primi veicoli stranieri nel loro segmento, in seconda posizione il Trafic e in quinta posizione Dacia Dokker”. A listino il Gruppo Renault propone qualcosa come oltre 500 versioni, una cifra che spie ga più di tante parole la bontà di un progetto come il Business Booster Tour e la volontà del management di Renault Italia di mostrare chia ramente ai professionisti quello che i brand Renault e Dacia sono in grado di offrire loro. “La gamma del brand Renault offre quattro modelli di veicoli commerciali, con una volumetria utile che parte da 1 mc e arriva fino a 22 mc - dice ancora Criscuolo - La gamma Pro+ è declinata in oltre 500 versioni con quattro alimentazioni disponibili: benzina, Gpl, elettrica e diesel. Inoltre, dispone delle motorizzazioni SingleTurbo o Twin Turbo per Trafic e Master e, per quest’ultimo, anche della trazione posteriore”. Senza contare che, in quanto leader del mercato elettrico in Europa, Renault propone la più ampia
Il Gruppo Renault ha raggiunto in Italia nel 2017 la quota del 12,1 per cento sul mercato dei veicoli commerciali, con il 3,8 per cento in più di volumi.
tà: “come detto, siamo in grado di offrire oltre 500 possibili soluzioni, dalla piccola van al grande veicolo allestito, trazione anteriore e posteriore, motori all’avanguardia. La gamma risponde bene a quelle che sono le esigenze del cliente. Il vantaggio di Renault è avere un cuore che storicamente nasce dal mondo dei veicoli commerciali. Sappiamo come fare i veicoli commerciali e trovare soluzioni per i clienti”. ALLESTITORI PROTAGONISTI
Il Business Booster Tour mette in evidenza anche l’importanza degli allestitori. “Seguiamo una doppia strategia parallela fondata sul fatto che la rete è dotata di venditori specializzati in grado di creare offerte tailor made - ammette Andrea Criscuolo - Così, abbiamo deciso di affidarci ad allestitori partner che personalizzano il veicolo insieme al concessionario in base alle esigenze del cliente. So no 25 gli allestitori partner di Renault Italia, che permettono di realizzare e offrire allestimenti su misura per il cliente nei settori dell’edilizia (cassoni fissi e ribaltabili), alimentari (dai rivestimenti leggeri fino alle coibentazioni con frigo e celle frigo), trasporti (furgonature e trasporti speciali) e tempo libero (camper). C’è poi Renault
grandi player del settore. Renault ha la risposta giusta per questo tipo di clientela in virtù di poter proporre una gamma completa, dal veicolo elettrico al grande volume come Master; abbiamo le risposte alle domande poste da una tipologia di clientela particolare come quella che opera nel settore dell’e-commerce. In più, c’è veicolo pensato ad hoc per i corrieri che facilita il loro lavoro in sicurezza e com fort. Lo stiamo proponendo con ottimi risultati ai gruppi di distribuzione. Il veicolo in questione è su base Master ma non è detto che in futuro non ci sia lo sviluppo di soluzioni basati su altri veicoli”. Professionalità e capillarità sono le caratteristiche della rete Renault Pro+, il marchio globale di Renault, che incorpora la strategia e la gamma dei veicoli commerciali Renault, i servizi al cliente nonché lo sviluppo della professionalizzazione della rete Renault. “In Italia - illustra Andrea Criscuolo - la rete Renault presenta, sul totale delle 88 concessionarie, 36 concessionarie specialiste Pro+, con una capillarità rappresentata da 48 siti sul territorio. L’obiettivo è arrivare a 52 nel breve termine. La forza vendita specializzata vede 203 venditori su tutto il territorio, di cui 102 specialisti per i veicoli commerciali e 101 consulenti aziendali. Grazie a un percorso di formazione specifico, la Business Academy, i venditori azien-
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de e specialisti sono in grado di offrire una consulenza al cliente completa nella scelta del prodotto, della migliore modalità di acquisto in base alle esigenze economiche e fiscali, del migliore allestimento, fino ad arrivare alla valutazione del veicolo d’occasione”. SPECIALISTI PER VOCAZIONE
“Prima - prosegue Criscuolo - la rete si avvaleva di pochi specialisti nei veicoli commerciali che sviluppano l’80 per cento dei volumi, una cifra che andava bene in fase di start-up. Poi c’è stato il cambio di rotta: la rete specialista Pro+ continua a essere importante ma al tempo stesso, se prima era definita da un concessionario che poteva coprire più aree territoriali d’interesse, ora con la nuova strategia (siamo l’unico paese in Europa a farlo) nel momento in cui un concessionario copre in riferimento al mondo business più aree, ciascun sito periferico deve essere qualificato come centro Pro+ e dare le stesse garanzie di servizi come la sede centrale. Vuol dire avere un venditore specializzato in ogni sito, la massima disponibilità di prodotto, servizi post-vendita. Grande attenzione ovviamente è riservata alla rete non specialista, come dimostra il coinvolgimento globale del
network nel Business Booster Tour. È necessario che ciascuno dei nostri punti vendita sia in grado di rispondere alle esigenze del mondo delle aziende. Va anche detto che siamo in grado di proporre soluzioni per il noleggio a lungo termine, sia come offerta interna tramite la captive del Gruppo Renault RCI Bank sia attraverso le col laborazioni con tutti i brand di noleggiatori”. Il 2018 è iniziato sotto i migliori auspici e le previsioni per i mesi che verranno sono improntate a un ragionato ottimismo: “ci aspettiamo una certa stabilità - conferma Andrea Criscuolo - Gli effetti importanti del Superammortamento si sono sentiti a fine 2016 e in parte anche a fine 2017. Lo sviluppo del mercato nel 2018 sarà dunque dettato da esigenze di sostituzione o di espansione laddove l’economia dovesse mantenere le previsioni di crescita. Vogliamo continuare a consolidare i numeri che abbiamo fatto negli ultimi tre anni grazie alla crescita sostenuta. Consolidare vuol dire rafforzare il ruolo decisivo di tutta la gamma Renault, aumentare la presenza della gamma Dacia grazie a Dokker Pickup, dare al pick-up Alaskan la possibilità di usufruire in pieno del suo valore aggiunto e naturalmente fare in modo che anche la gamma elettrica contribuisca al successo globale del Gruppo”.
NOVITÀ E SERVIZI AL CENTRO DEL BUSINESS BOOSTER TOUR 2018
RENAULT E DACIA, TANDEM DI SUCCESSO
gamma di veicoli commerciali 100 per cento elettrici, dalla piccola e versatile Twizy Cargo a Zoe Van, da Kangoo Z.E. fino al nuovo Master Z.E., che sarà commercializzato in primavera. “Dunque si tratta di una proposta su misura, per soddisfare al meglio le aspettative dei clienti, accompagnandoli nell’evoluzione della loro mobilità - argomenta Criscuolo - Zero emissioni, tecnologia innovativa, ridotti costi di utilizzo, agevolazioni nella circolazione nei centri urbani: questi i vantaggi della scelta elettrica Renault”. Per Andrea Criscuolo, la forza della gamma veicoli com merciali del Gruppo Renault è la trasversali-
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Tech, l’allestitore globale del Gruppo Renault, presente in 80 paesi e con un volume di allestimenti che, nel 2017, ha superato (nel mondo) 376mila unità. Integrata nel flusso produttivo e logistico, Renault Tech presenta dei veicoli allestiti a listino, sia sulle vetture che sui veicoli commerciali”. Come si evolve il prodotto Renault in funzione dell’evoluzione della domanda di trasporto, in particolare nel settore della distribuzione? “Il mondo delle spedizioni e dei corrieri è in grossa evoluzione - conferma Criscuolo - I nostri numeri sono cresciuti in proporzione all’aumento del ruolo dell’e-commerce e dei
ra gli oltre 60 veicoli che costituiscono le 14 carovane del Business Booster Tour 2018 che attraverseranno l’Italia da Nord a Sud ci sono importanti novità firmate Renault e Dacia. Lanciato lo scorso novembre, Alaskan, il pickup 4x4 con propulsore Renault 2.3 litri dCi, è disponibile in due potenze, 160 e 190 cv. I punti forti del modello sono il carico utile di 1 tonnellata, le 3,5 t di capacità di traino e l’elevato confort di guida, assicurato dalle sospensioni a 5 bracci che lo rendono il mezzo ideale per ogni esigenza, lavorativa o ludica. Grazie a un design imponente, a un frontale energico e alle sue linee muscolose, Alaskan non passa inosservato e si propone come assoluto protagonista di un settore in crescita come quello dei pick-up. L’of-
ferta Renault di veicoli commerciali a zero emissioni (Z.E.) si arricchisce, nelle carovane 2018, dell’inedita Zoe Van e del nuovo Kangoo. Con un vano di carico di 1.000 litri, un carico utile di 440 kg e un’autonomia record nella categoria di 400 km, Zoe Van si propone come la soluzione per una logistica sostenibile, senza compromessi e senza ansie da ricarica. Il nuovo Kangoo Z.E. eredita una storia di successo. Con un volume di carico fino a 4,6 mc, una gamma versatile (tre versioni, due lunghezze, 2 o 5 posti) e una nuova batteria da 33 kWh per un’autonomia di 270 km, Kangoo Z.E. è il veicolo commerciale 100 per cento elettrico che rende il lavoro più semplice. Per quanto riguarda la gamma Dacia, saranno a disposizione dei clienti in concessionaria due im-
portanti novità: la prima è il Dokker Pick-up, allestimento 100 per cento italiano realizzato in collaborazione con Focaccia Group e destinato ad avere positivi riscontri anche nel resto d’Europa. E’ dedicato ai professionisti che lavorano sia in città (piccoli artigiani, idraulici, ecc.), che in contesti legati all’agricoltura (aziende vinicole e agricole). Dacia Dokker Pick-up, unico pick-up del suo segmento, è certificato da Omologazione Europea e si distingue per la presenza di: cassone e ribaltina rivestiti in alluminio, roll bar e telone in opzione. Viene anche presentata la SanderoVan, trasformazione della vettura di serie con vasca posteriore e capacità di carico fino a 520 kg. Invariate le caratteristiche tecniche e le motorizzazioni, tra cui il motore 0.9 TCe
Turbo Gpl da 90 cv. Il Business Booster Tour presenta anche la serie completa di servizi e offerte finanziarie per il cliente professionale. RCI Bank and Services propone un’ampia gamma di soluzioni finanziarie su misura per aziende e professionisti, attraverso un’offerta di credito, leasing e noleggio a lungo termine che soddisfa le diverse esigenze fiscali. Inoltre, nel corso del primo semestre 2018 verrà lanciato un nuovo servizio di fleet management, che permetterà di monitorare e ottimizzare i costi di gestione delle flotte aziendali avvalendosi della tecnologia digitale. Tra le funzionalità, la rilevazione dei dati di utilizzo dei veicoli (distanza, velocità, consumi), lo scoring dello stile di guida e la geolocalizzazione.
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VEICOLI COMMERCIALI
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ullback Cross amplia il raggio d’azione del Fullback introducendo una dimensione più sportiva al pick-up di Ca sa Fiat all’insegna della versatilità e della mobilità libera e sicura. Perfetto rappresentante del moderno lifestyle, Fullback Cross si lascia vivere con assoluta nonchalance, come abbiamo potuto constatare nel nostro test drive condotto lungo il percorso di 140 km che separa Monza da Teglio (So), nota località della Valtellina famosa per i pizzoccheri, uno dei piatti più rinomati della tradizione lombarda. Il percorso comprende la SS36 a scorrimento veloce, la SS38 che attraversa la Valtellina e quindi la SP21 che si inerpica sulle montagne fino a raggiungere i 900 metri di altitudine di Teglio.
VALTELLINESI O ALL’INTERNO DELLE STRADE STRETTE DEI PAESI, ASSAI SPESSO CON FORTI PENDENZE, LA TRAZIONE INTEGRALE È PRONTA A RASSICURARE IL DRIVER METTENDO IL
FULLBACK CROSS NELLA CONDIZIONE DI PROCEDERE IN TOTALE TRANQUILLITÀ E SICUREZZA.
vo e distintivo concorre l’esclusiva sport bar aerodinamica in nero testurizzato, che si combina ai rinnovati dettagli della griglia anteriore, degli specchi retrovisori, delle le maniglie, degli archi passaruota e dei cerchi da 17”, tutti con finitura in nero opaco. Inoltre, spiccano le nuove pedane dal design innovativo rifinite in colore nero.
TREND POSITIVO
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VIENE RICHIESTO UN SURPLUS DI IMPEGNO, PER CHE CORRONO LUNGO I
TEGLIO
Con il suo stile distintivo, a cui contribuiscono anche i muscolosi e dinamici pneumatici Hankook Dynapro di cui è equipaggiata la vettura in prova, Fullback Cross appare subito come la versione di punta del pick-up italiano che completa una gamma capace di rispondere alle attuali tendenze di un mercato cresciuto di oltre 60 punti percentuali in cinque anni e nel quale le versioni leisure rappresentano ben il 25 per cento del segmento. Al generale look sporti-
DIMESTICHEZZA DELLO STRADISTA E QUANDO GLI
STANDARD ELEVATO
La versione di punta di Fullback completa una gamma capace di rispondere alle richieste del mercato pick-up.
Ricca la dotazione di serie: fari Bi-Xeno, luci di marcia diurna a Led, climatizzatore automatico dual-zone, cruise control, sedili e volante in pelle. I sedili anteriori sono riscaldati e quello guidatore è regolabile elettricamente. Il
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Carta d’identità
comfort è completato dal sistema di navigazione con touchscreen da 7”, la radio DAB, il CD/MP3, il Bluetooth e l’USB. Infine, per viaggiare in totale sicurezza, sono di se rie sette airbag, compreso quello per le ginocchia del conducente, il controllo elettronico della stabilità, il sistema anti-sbandamento del traino, il sistema di controllo per il mantenimento della corsia di marcia (LDW) e l’assistente di partenza in salita.
a 1,1 tonnellate di carico e trainare 3.100 kg. Il potente motore turbodiesel in alluminio a fasatura variabile da 2.4 litri eroga 133 kW/180 cv e 430 Nm di coppia a 2500 giri/min, a fasatura variabile. Con sumi ed emissioni vengono ottimizzati, mantenendo un’ottimale erogazione di coppia e potenza lungo tutto l’arco di utilizzo. Il cambio au tomatico a cinque
marce, con palette al volante, assicura una guida dinamica e coinvolgente, flessibile e reattiva alle diverse situazioni. Fullback Cross è al contempo un compagno di lavoro affidabile e complice divertente per ogni avventura nel tempo libero. Merito senza dubbio dell’architettura body-on-frame, il telaio che garantisce portata, capacità e resi-
Sedili e volante in pelle fanno parte della ricca dotazione di serie dell’esclusivo Fiat Professional Fullback Cross.
IL PIÙ COMPLETO
Il sistema di trazione è il più completo della categoria e consente di raggiungere qualsiasi meta: Fullback Cross è dotato di ben quattro modalità diverse, oltre al bloccaggio del differenziale posteriore. Basta premere un semplice tasto per passare dalla modalità a due ruote motrici, ideale per limitare i consumi e particolarmente indicata per muoversi su strada pianeggianti e a percorrenza veloce, alla trazione integrale con un differenziale centrale Torsen, per l’utilizzo in off-road o nelle situazioni più impegnative. Inoltre, Fullback Cross offre a chi lo guida la possibilità di utilizzare le marce ridotte e, per i percorsi più estremi, di bloccare meccanicamente il differenziale posteriore. Fullback Cross macina chilometri con la dimestichezza dello stra dista e quando gli viene richiesto un surplus di impegno, per esempio lungo i tornanti che corrono lungo i fian chi delle montagne valtellinesi o all’interno delle strade strette dei paesi, assai spesso con forti pendenze, la trazione integrale è pronta a rassicurare il driver mettendo il Fullback Cross nella condizione di procedere in totale tranquillità e sicurezza. La configurazione a doppia cabina è un concentrato di versatilità e spazio da vivere all’insegna del comfort. È bene tener presente che nonostante le sue dimensioni generose, Fullback Cross è il leader del segmento per agilità: il diametro di sterzata di soli 5,9 metri è il migliore della categoria. Se non bastasse, la telecamera posteriore di ausilio al parcheggio è di serie e offre un prezioso aiuto quando, nella piazza principale di Teglio, parcheggiavo in spazi ristretti senza patemi d’animo. Va anche ricordato che con Fullback Cross è possibile trasportare fino
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Cognome: Fiat Professional Nome: Fullback Cross Categoria: pick-up Configurazione: cabina doppia. Versione: LX Motore: diesel iniezione diretta common rail; cilindrata: 2.442 cc; carburante: gasolio; potenza max: 133 kW/180 cv; coppia max: 430 Nm a 2.500 giri/min. Trazione: 4WD Cambio: automatico 5 marce. Norma antinquinamento: Euro 6b. Massa a vuoto: 1.875 kg. Capacità di traino: 3.100 kg. Portata: 960 kg. Velocità max: 177 km/h. Consumi (l/100 km): ciclo urbano 9,1; ciclo extraurbano 6,6; ciclo combinato 7,5. Emissioni CO2: 196 g/km. Dimensioni (mm): lunghezza 5.305; larghezza 1.815; altezza 1.780; passo 3.000. Dimensioni cassone (mm): lunghezza 1.520; larghezza 1.470; altezza 475. Pneumatici: 245 /70 R16 111S Hankook Dynapro. Freni: disco ventilato 16” (ant), tamburo 11,6” (post). Sospensioni anteriori: indipendenti a quadrilatero con molle elicoidali. Sospensioni posteriori: rigide con molle a balestra ellittiche. Dotazioni: fari Bi-Xeno, luci di marcia diurna a Led, climatizzatore automatico dual-zone, cruise control, sedili e volante in pelle, sistema di navigazione con touchscreen da 7”, radio DAB, CD/MP3, Bluetooth e USB, sette airbag, controllo elettronico della stabilità, sistema anti-sbandamento del traino, sistema di controllo per il mantenimento della corsia di marcia (LDW) e assistente di partenza in salita. Prezzo: 33.140 euro
stenza a sforzi molto intensi, come quelli di un percorso fuo ristrada a pieno carico, e del vano di carico studiato nei minimi dettagli per consentire di trasportare qualsiasi oggetto. I numerosi punti di ancoraggio e la sport bar sono stati sviluppati per assicurare elementi di dimensioni anche molto diverse fra loro. Inoltre, può essere dotato di una specifica
copertura, che lo trasforma in un vero e proprio bagagliaio. NESSUN LIMITE
La versatilità d’uso non ha limiti: infatti, con una massa rimorchiabile di oltre 3 tonnellate e la portata di 1 tonnellata, Fullback può persino ospitare una cellula abitativa e diventare un piccolo motor home. Lo dimostra il Fullback camper con cellula Tischer Trail 200, agevole da smontare e montare in breve tempo e in tutta sicurezza. La cabina, al suo interno, presenta un ambiente confortevole, spazi generosi e senza costrizioni e un letto comodo, oltre a materiali e tessuti di alta qualità. A completare la praticità del pick-up, Mopar, Official Service Partner di FCA, propone come utile accessorio una chiusura per il cassone in alluminio avvolgibile resistente alle intemperie. Essa costituisce un’ottima soluzione per proteggere il carico da sporcizia e maltempo: si tratta di una copertura durevole e sicura, con un design piacevole e una funzionalità pratica e fluida. In colore nero e composta da tessuto polimerico rivestimento in alluminio, consente un’installazione facile e veloce; in più, è dotata di sistema di chiusura a chiave, per garantire la completa sicurezza del carico.
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La configurazione a doppia cabina garantisce versatilità e comfort per tutti gli utilizzatori. Sopra, gli aggressivi ed eleganti pneumatici Hankook Dynapro.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI I VAN DELLA STELLA SULLA STRADA DELL’ELETTRIFICAZIONE DI TUTTA LA GAMMA
Mercedes eVito il pioniere 100 erano azionati da un motore elettrico già a metà degli anni Novanta) Mercedes-Benz Vans coniuga l’esperienza maturata lungo due decenni e la grande expertise settoriale derivante dall’attività di vendita quotidiana. Con il Vito e, a partire dal prossimo anno, anche con lo Sprinter, Mercedes-Benz Vans offre veicoli di base a trazione elettrica versatili e flessibili che, a fronte di una decisione d’acquisto, possono essere adeguati relativamente ad autonomia e carico utile in funzione della specifica destinazione d’uso. TCO VINCENTE
AL CENTRO DELLA STRATEGIA DEL COSTRUTTORE TEDESCO NON CI SONO SOLTANTO I VAN ELETTRICI, MA TUTTO UN ECOSISTEMA TECNOLOGICO CHE È STATO SPECIFICAMENTE CONCEPITO PER LA MASSIMA UTILITÀ
GIÀ ORDINABILE E COMMERCILIZZATO DALLA SECONDA METÀ DEL 2018, IL MID-SIZE EVITO SARÀ A BREVE - NEL 2019 - AFFIANCATO DALL’ESPRINTER, INNOVATIVA PROPOSTA ELETTRICA ALL’INTERNO DELLA NUOVA TERZA GENERAZIONE DELL’AMMIRAGLIA VAN DELLA STELLA.
U
MICHELE S. ALTIERI STOCCARDA
E REDDITIVITÀ DAL PUNTO DI VISTA DELLE NECESSITÀ DEI CLIENTI.
n giorno ci si ricorderà dell’eVito come del l’apripista del rivoluzionario processo di elettrificazione dell’intera gamma Mercedes-Benz Vans, per il quale è previsto un investimento di ben 150 milioni di euro. È quanto si propone di fare il costruttore tedesco che ha fatto della mobilità elettrica un valore strategico di lun go periodo. Si parla perciò giustamente di “ecosistema e let trico Mercedes-Benz Vans”, con l’eVito a fare da autentico pioniere. Già ordinabile e commercilizzato dalla seconda metà del 2018, il midsize eVito sarà a breve - nel 2019 affiancato dall’eSprinter, innovativa proposta elettrica all’interno della nuova terza generazione dell’ammiraglia van della Stella. Sarà poi la volta del Citan. L’offerta verrà poi completata dal Citan. In tal modo le serie commerciali a trazione elettrica copriranno tutte le esigenze del people moving, dal bus fino al trasporto merci. In realtà, eVito è il secondo modello di serie completamente elettrico firmato Mercedes-Benz Vans, visto che nel 2010 venne presentato il Vito E-Cell. Il nuovo eVito garantisce un’autonomia di ben 150 km grazie alla capacità della batteria di 41,4, kWh, velocità massima fino a 120 km/h, più di 1.000 kg di carico utile e fino a 6,6 mc di capacità di carico. Anche in condizioni sfavorevoli, quali basse temperature esterne e veicolo completamente carico, il veicolo vanta ben 100 km di autonomia. Il mid-size van offre quindi i migliori presupposti per l’impiego urbano, ad esempio nei settori consegne, artigianato e trasporto di persone. La batteria può essere ricaricata completamente in circa sei ore. Prestazioni di marcia dinamiche sono assicurate da 84 kW di potenza per ben 300 Nm di coppia. Per quanto concerne la velocità massima, il cliente può scegliere tra due opzioni: nel traffico cittadino e nelle aree a grande densità abitativa, una velocità massima di 80 km/h risulta più che
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sufficiente e contribuisce allo stesso tempo a risparmiare energia, aumentando in questo l’autonomia complessiva. Se invece il veicolo deve viaggiare più speditamente, si può optare per una velocità massima di 120 km/h. Inizialmente il nuovo eVito può essere prenotato con due differenti passi. Con passo lungo la lunghezza complessiva misura 5.140 mm, in versione extra-lunga raggiunge invece i 5.370 mm. STRATEGIA A 360 GRADI
Focus della strategia a 360 gradi di Mercedes-Benz sul fronte della mobilità elettrica non sono solo i van elettrici, ma tutto un ecosistema tecnologico che è stato specificamente concepito per la massima utilità e redditività dal punto di vista dei clienti. “Siamo convinti della necessità di dotare di trazione elettrica i nostri veicoli commerciali, soprattutto nell’ambito della mobilità urbana - ha dichiarato Volker Mor-
nhinweg, Responsabile MercedesBenz Vans - Allo stesso tempo l’elettrificazione del parco van non è fine a sé stessa, perché sul versante della redditività è soggetta alle stesse regole e ai vincoli della propulsione tradizionale. Solo soluzioni di mobilità complete, tali cioè da spingersi al di là del solo sistema di trazione, possono rappresentare una reale alternativa per le aziende”. Una flotta commerciale de ve svolgere le attività di trasporto in modo redditivo e com petitivo: un must che vale indipendentemente dal tipo di alimentazione. Per fare in mo do che un parco veicoli e let trificato raggiunga quantomeno il livello dei motori a combustione, non basta allinearsi a parametri economici basilari, quali prezzo d’acquisto e costi di gestione veicoli. Per il calcolo dei costi complessivi, infatti, sono altrettanto importanti l’integrazione di un’infrastruttura di ricarica efficiente e la gestione completa dell’assistenza e della manutenzione. La strategia della mobilità elettrica della Stella si fonda su cinque pi-
lastri. Il primo è l’ecosistema unitario, seguito da focus sui singoli settori, redditività, Co-Creation e transfer tecnologico. Per quanto riguarda l’ecosistema unitario, MercedesBenz parte da una constatazione logica: in prospettiva, non ha futuro un unico modello elettrico standardizzato per artigiani, servizi di consegna pacchi o servizi per il trasporto di persone. Il costruttore punta invece su soluzioni di sistema a 360°, concepite spe cificamente ad hoc, che nascono sulla base di una consulenza competente. Attraverso il dialogo tra i clienti e gli esperti di Mercedes-Benz Vans, i differenti concept dei gestori vengono adattati in modo specifico alle esigenze del settore, alle dimensioni del parco veicoli, alla tipologie d’impiego o ai presupposti tecnico-strutturali per la creazione di un’infrastruttura di ricarica di proprietà, posta nelle aree dell’azienda. La grande expertise settoriale è funzionale a un’offerta su misura. Come pioniere nello sviluppo di veicoli elettrici a batteria (i van MB
Il nuovo eVito garantisce un’autonomia di ben 150 km grazie alla capacità della batteria di 41,4 kWh.
Per quanto riguarda la redditività e il contenimento dei costi di gestione complessivi (Total Cost of Ownership) il nuovo nato della Casa di Stoccarda si misura ad armi pari con il fratello Vito diesel. A compensare il prezzo d’acquisto elevato ci sono costi inferiori sui fronti energia e manutenzione in aggiunta alle agevolazioni fiscali. Grazie al rapido sviluppo tecnologico nel campo delle batterie, in futuro la soglia d’ammortamento della trazione elettrica verrà raggiunta in tempi molto brevi e questa soluzione offrirà chiari benefici rispetto ai motori convenzionali, a tutto vantaggio di redditività e ambiente. Anche l’approccio integrale e la messa a disposizione di un ecosistema eDrive completo, in contrapposizione a soluzioni individuali frammentate, abbassa nettamente i costi di gestione lungo tutto il ciclo di vita e offre ai clienti di eVito evidenti vantaggi in materia di efficienza e, conseguentemente, un valore aggiunto in termini di economicità. L’elettrificazione della gamma di modelli procede di pari passo con una trasformazione dei paradigmi che determinano le fasi di sviluppo e che vede assumere un ruolo centrale il modello della Customer Co-Creation. In quest’ottica, determinati partner strategici, come ad esempio il fornitore di servizi di logistica Hermes, vengono immediatamente integrati nell’evoluzione dei veicoli elettrici e dei servizi di assistenza, al fine di soddisfarne le reali esigenze. All’inizio del 2018, Hermes e Mercedes-Benz Vans daranno il via alla loro collaborazione, siglata nella primavera del 2017, con una fase pilota che verrà avviata nelle città di Amburgo e Stoccarda. Successivamente l’impiego della flotta elettrica nel servizio di consegne pacchi verrà estesa ad altre realtà metropolitane ed entro il 2020 conterà complessivamente ben 1.500 Vito e Sprinter elettrici. E per finire il transfer tecnologico e di competenze dal Gruppo Daimler. Le promesse centrali del marchio Mercedes-Benz Vans hanno una validità che prescinde dal sistema di trazione adottato per i veicoli: er gonomia, sicurezza del po sto di guida, comfort e sicurezza non ammetteranno compromessi neanche in futuro. Per assicurare queste tipiche qualità, Mercedes-Benz Vans si affida a concept di veicoli ampiamente collaudati e li completa con una catena cinematica completamente elettrica sviluppata all’interno dell’azienda stessa. Il Gruppo tedesco riserva importanti investimenti nella mobilità elettrica, sfruttando le sinergie tra il settore autovetture e quello dei veicoli industriali e commerciali. Sarà per esempio la Deutsche Accumotive (affiliata Daimler con sede a Kamenz, vicino a Dresda) a produrre le batterie per l’eVito.
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E-NV200 PROTAGONISTA DELL’ECOSISTEMA ELETTRICO E DELL’IMPEGNO NISSAN PER LA TUTELA AMBIENTALE
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TRACCIATA LA ROAD-MAP STRATEGICA DELLA NUOVA MOBILITÀ
issan ha scelto l’isola di Tenerife, nelle Canarie, per presentare un’applicazione concreta dell’Ecosistema Elettrico dopo il lancio dello scorso ottobre a Oslo. “Nissan Electric Ecosystem Experience” conferma l’impegno verso la roadmap strategica Nissan Intelligent Mobility. In primo piano il debutto europeo su strada della nuova Leaf, il veicolo 100 per cento elettrico più venduto al mondo, e del nuovo e-NV200 con la nuova batteria da 40 kWh che offre 100 km di autonomia in più, in vendita in Italia da gennaio con le prime consegne previste da questa
primavera. Inoltre, Nissan ha presentato gli sviluppi in tema di infrastrutture ed energia. Per organizzare l’Electric Ecosystem Experience a Tenerife Nissan ha avviato una partnership con l’Instituto Tecnológico y de Energías Renovables (ITER), un’organizzazione con 25 anni di esperienza nel campo dell’ingegneria e delle telecomunicazioni, che ha realizzato nell’isola un sito alimentato a energia eolica e solare. Nissan ha annunciato l’ampliamento della rete infrastrutturale pubblica del 20 per cento nel corso dei prossimi 18 mesi, con standard di ricarica
rapida CHAdeMO. A oggi Nissan ha già contribuito a sviluppare la rete di stazioni più capillare d’Europa con oltre 4.700 punti di ricarica rapida installati. Nissan collabora con le Istituzioni, le utilities e i leader di settore di tutta Europa per garantire piani su misura che rispondano alle esigenze delle comunità località e dei loro cittadini. Le nuove stazioni di ricarica saranno installate presso le autostrade e nelle principali città europee. Nissan partecipa inoltre a 11 progetti pan-europei per sviluppare ulteriormente la rete di infrastrutture di ricari-
ca rapida. Tre di questi riguardano l’Italia: Eva+ con 180 stazioni di ricarica; Flexe con 16 stazioni e High Speed Electric Mobility con 20 stazioni. Il costruttore giapponese conferma inoltre l’innovativo programma per assicurare ai clienti ricariche gratuite per i loro veicoli elettrici tramite l’integrazione alla rete elettrica. Nell’ultimo anno, Nissan ha testato in Danimarca questa modalità che, con il tempo, è stata estesa a tutti i gestori di flotte del paese. Attraverso la tecnologia di carica bidirezionale Nissan, i clienti possono ottenere energia dalla rete per
alimentare la loro auto o il loro van e restituirla alla stessa mettendola a disposizione di altri. Oltre all’acquisto e l’installazione del caricatore bidirezionale (V2G), non si hanno ulteriori costi di energia o di carburante. Continua intanto l’impegno di Nissan nell’ambito della CSR. Le unità xStorage Home, installate in tutte le abitazioni di ITER, verranno riqualificate e inserite in un sistema di micro-rete pilota destinato a un paese africano in via di sviluppo. L’impianto funzionerà come stoccaggio di energia sostenibile per le comunità locali in cui non c’è
accesso all’elettricità. In questo modo, gli abitanti avranno un maggiore accesso ai servizi di base, quali istruzione e sanità. Infine, sempre in un’ottica di sostenibilità, Nissan ha presentato un prototipo di eNV200 van equipaggiato con apposite batterie per diventare un’unità mobile di rifornimento di energia in situazioni di emergenza, come un black out, una fornitura discontinua o eventi non riconducibili alla rete elettrica. I due progetti sperimentali saranno avviati nel corso del 2018 e, in caso di esito positivo, ulteriormente sviluppati.
AL VIA LE CONSEGNE IN EUROPA DEL NUOVO NISSAN E-NV200 CON BATTERIA DA 40 KWH
Primavera alle porte DOPO LE VENDITE AVVIATE IN GENNAIO, PRENDONO ORA IL VIA LE PRIME CONSEGNE DELLA NUOVA GENERAZIONE DEL VAN ELETTRICO GIAPPONESE, DISPONIBILE ANCHE NELLA VARIANTE EVALIA A 7 POSTI ADIBITA AL TRASPORTO PASSEGGERI. È IN GRADO DI PERCORRERE DISTANZE ANCORA PIÙ LUNGHE CON UNA SOLA RICARICA TRAMITE LA NUOVA BATTERIA DA 40 KWH. NISSAN E-NV200 OFFRE IL 60 PER CENTO DI AUTONOMIA IN PIÙ SENZA ALTERARE LA
P
CAPACITÀ DI CARICO E AVVALENDOSI DI UNA TRASMISSIONE MONOMARCIA A PRESA DIRETTA
VALENTINA MASSA TENERIFE
rimavera all’insegna del la mobilità pulita. Partono le consegne della nuova generazione del popolare van 100 per cento e lettrico di Nissan, l’eNV200, in vendita in Italia dallo scorso gennaio. Disponibile anche nella variante per trasporto passeggeri Evalia a 7 posti, la versione europea di eNV200 è in gra do di percorrere distanze ancora più lunghe con una sola ricarica tramite la nuova batteria da 40 kWh. Inoltre, il nuo vo e-NV200 offre il 60 per cento di autonomia in più senza alterare la capacità di carico e avvalendosi di una trasmissione monomarcia a presa diretta che rende la guida ancora più agile e sicura. Con più di 15.000 unità sulle strade europee fin dal lancio nel 2014, la nuova versione di Nissan
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CHE RENDE LA GUIDA ANCORA PIÙ AGILE E SICURA.
e-NV200 promette di compiere un ulteriore passo avanti nella realizzazione della roadmap Nissan Intelligent Mobility. L’estensione dell’autonomia, resa possibile dalla batteria più prestante e una serie completa di funzioni di connettività all’avanguardia fanno dell’e-NV200 una vera e propria rivoluzione nel mercato dei veicoli commerciali leggeri elettrici. 100 KM IN PIÙ DI AUTONOMIA
Il modello è un pilastro del l’impegno globale di Nissan nel ridurre le emissioni di CO2 nei centri urbani generate dalla consegna e/o dal ritiro delle merci. Con un’autonomia di oltre 100 km in più (fino a 280 km, che diventano 301 in ambito urbano e 200 in ciclo combinato) con una sola ricarica rispetto alla generazione precedente, aziende e pro-
fessionisti non avranno difficoltà a raggiungere la destinazione finale utilizzando esclusivamente energia elettrica. In Italia eNV200 viene proposto al lancio nelle due versioni in edizione limitata 2.Zero, in configurazione van due posti (40.710,80 euro) ed Evalia 7 posti (42.990 euro). Con la tecnologia di alimentazione di cui è dotata la nuova berlina Leaf, anch’essa da poco lanciata in Italia, la batteria di eNV200 mantiene le stesse dimensioni della generazione precedente e non pregiudica lo spazio di carico del veicolo. L’estrema silenziosità del motore è garantita dalla totale assenza di vibrazioni, rumori meccanici e cambi marcia. La propulsione elettrica fornisce una coppia istantanea e accelerazioni fluide, per viaggi a prova di stress per i corrieri e a prova di disturbo per i residenti in attesa di un ritiro o una consegna. In più,
La propulsione elettrica fornisce una coppia istantanea e accelerazioni fluide, per viaggi all’insegna del comfort.
Carta d’identità
Nome: e-NV200 2.Zero Cognome: Nissan Motore: sincrono in c.a.; potenza max: 80 kW/109 cv; coppia max: 254 Nm; giri/min max: 10.500. Batteria: ioni di litio di tipo laminato; tensione nominale: 360 V; capacità: 40 kWh; numero celle: 192; caricabatteria: 6,6 kW. Telaio: sospensioni anteriori: indipendenti, schema Mac Pherson; sospensioni posteriori: barra di torsione con molla a balestra; sterzo: servosterzo elettrico; impianto frenante: attuatore elettroidraulico; pneumatici: 185/65/R15; diametro minimo di sterzata: 11,1 m (tra muri), 10,6 m (tra marciapiedi). Autonomia: 280 km; fino a 301 km in ciclo urbano e fino a 200 km in ciclo combinato. Velocità max: 123 km/h. Accelerazione 0-100 km/h: 14 s. Portata max: 662 kg (van), 561 kg (Evalia). Volume di carico max: 4,2 dmc (van), 3 dmc (Evalia) Dimensioni (mm): lunghezza 4.560, larghezza 1.755 mm, altezza 1.858, passo 2.725. Versioni: Van 5 porte e 2 posti, Evalia 5 porte e 7 posti. Prezzi chiavi in mano: 40.710,80 euro (van), 42.990 euro (Evalia).
con la trasmissione monomarcia a presa diretta e l’assistenza alla partenza in salita la guida è ancora più sicura e agevole. Nissan eNV200 non è semplicemente un veicolo elettrico: è un vero e proprio vettore di energia su quattro ruote, che con una tecnologia di ricarica bidirezionale consente di alimentare uffici e infrastrutture aziendali. Non solo: grazie all’innovativa tecnologia Vehicle-toGrid, e-NV200 è in grado di reimmettere eventuali surplus di energia nella rete pubblica locale per rifornirla e stabilizzarla. Entrambi gli allestimenti disponibili, e-NV200 Van ed e-NV200 Evalia, presentano interni all’insegna della versatilità per poter inserire scaffalature, contenitori e sedili, in base alle esigenze. A seconda del modello, Nissan e-NV200 è provvisto di tante praticissime funzioni high-tech, come la retrocamera a colori che assiste le manovre a bassa veloci-
tà, la connettività Bluetooth o la chiave Intelligent Key. Il sistema di navigazione interamente integrato è stato messo a punto rispetto al modello precedente sia nell’estetica che nella funzionalità per rendere l’esperienza dei conducenti ancora più soddisfacente. L’App Nissan Connect EV è pensata per ottimizzare l’uso del veicolo e organizzare al meglio le giornate e le singole trasferte. Disponibile su smartphone, tablet o computer, permette ai proprietari di rintracciare e registrare l’attività dei conducenti in modo intuitivo e completamente digitale. Ad esempio, è possibile verificare le informazioni sul livello di carica, avviare la ricarica della batteria e impostare il climatizzatore a distanza (tramite App o portale Web You+Nissan). Tutti i dati indispensabili, dall’autonomia residua al consumo di energia, sono riportati chiaramente sul quadro strumenti.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI PRIMAVERA ALL’INSEGNA DEI NUOVI FORD TRANSIT CONNECT E COURIER
Attenti a quei due... van TRANSIT CONNECT E TRANSIT COURIER SONO DUE MEMBRI AUTOREVOLI DELL’ULTIMA GENERAZIONE DELLA FAMIGLIA TRANSIT, CHE IN TUTTI CONTA SU QUATTRO MODELLI.
FAMIGLIA DI SUCCESSO VISTO CHE HA CONSENTITO A
FORD DI DIVENTARE IL BRAND NUMERO UNO IN
EUROPA NELLE VENDITE DI VAN, CON UN TOTALE DI OLTRE 276MILA UNITÀ NEI PRIMI DIECI MESI DEL 2017, L’8 PER CENTO IN PIÙ DELLO STESSO PERIODO DEL 2016.
S
FABIO BASILICO COLONIA
aranno ordinabili dalla prossima primavera, e in vendita ufficialmente dalla successiva estate, i nuovissimi van Ford Transit Connect e Courier, parti integranti della rivoluzione di prodotto dell’Ovale Blu che punta nell’arco dei prossimi 18 mesi al rinnovo completo della sua proposta di veicoli commerciali. Transit Connect e Transit Courier sono due membri autorevoli dell’ultima generazione della famiglia Transit, che in tutti conta su quattro modelli. Famiglia di successo visto che ha consentito a Ford di diventare il brand numero uno in Europa nelle vendite di van, con
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un totale di oltre 276mila unità nei primi dieci mesi del 2017, l’8 per cento in più dello stesso periodo del 2016. Con nuovi elementi di design, catene cinematiche più efficienti e avanzate tecnologie di ausilio alla guida, i due nuovi van compatti intendono giocare un ruolo da protagonisti sul mercato. Il nuovo Transit Connect introduce una nuova linea del frontale con in evidenza il più recente Dna stilistico di Ford. Una griglia suddivisa in tre parti si combina con snelli gruppi ottici dotati di tecnologia Xenon e con luci diurne a Led proposti sulle versioni top di gamma. All’interno, un abitacolo aggiornato propone un nuovo pannello strumenti con area di controllo centrale che può incorporare
un touchscreen da 6 pollici con il sistema di infotainment Ford Sync 3. La gamma delle motorizzazioni rispetta la normativa Eu ro 6.2. Novità importante è costituita dal 1.5 litri EcoBlue diesel che combina la più recente tecnologia di iniezione all’impiego del turbo e soluzioni per il controllo delle emissioni. Per i clienti che preferiscono optare per l’opzione a benzina, il nuovo Transit Con nect offre una versione a van zata del pluripremiato 1.0 litri EcoBoost. In abbinamento a entrambi i propulsori c’è il cambio manuale a sei marce, affiancato da un altrettanto progredito e altamente flessibile cambio automatico a ot to marce proposto con il 1.5 li tri
Transit Courier è il più piccolo membro della famiglia Transit. Il nuovo modello garantisce tutta la funzionalità di un van.
EcoBlue. Nell’ottica di minimizzare i costi d’esercizio, gli intervalli di manutenzione sono stati estesi sia per il motore a gasolio che per quello a benzina. Nel caso dei modelli con motore diesel e cambio manuale si parla di 40mila km o due anni. I più lunghi periodi di intervallo per la ma nutenzione consentono di pianificare le operazioni di as sistenza regolari e anche i costi delle riparazioni non programmate. Transit Connect introduce una serie di sistemi di assistenza alla guida che rappresentano delle anteprime nel settore. L’Intelligent Speed Limiter consente gli automatici aggiustamenti della velocità massima del veicolo per restare sempre entro i limiti imposti dal codice della strada. Nell’elenco figurano anche l’assistente pre-collisione con sistema di frenata d’emergenza in presenza di pedoni, lo stabilizzatore in presenza di vento laterale, l’assistente attivo al parcheggio. Anche il nuovo Transit Connect offre agli operatori commerciali elevate capacità di carico, con volumi che arrivano fino a 3,6 metri cubi nella configurazione a passo lungo. Il carico
utile varia da 520 a 890 kg e le tipologie di carrozzeria offerte comprendono van, kombi e doppia cabina. Transit Courier è il più piccolo membro della famiglia Transit e il nuovo modello si presenta con un frontale rinnovato che sottolinea la modernità e la funzionalità del van. In cabina spicca la console centrale ridisegnata che ol tre a una maggiore ergonomia propone soluzioni tecnologiche come il touchscreen da 6 pollici con Ford Sync 3. Come per il fratello maggiore Transit Connect, Transit Courier van propone motorizzazioni Euro 6.2; l’efficiente 1.5 TDCi diesel affianca il benzina 1.0 EcoBoost. Il cambio manuale a sei marce sostituisce il precedente cinque rapporti. Per un’ulteriore riduzione dei costi, sui modelli diesel della gamma Transit Courier viene proposto di serie un pacchetto di soluzioni aerodinamiche ottimizzate. Il nuovo Transit Courier offre un carico utile che va da 500 a 590 kg, volumi di carico fino a 2,4 metri cubi e la scelta tra varianti van e kombi. La gamma include ora anche una nuova va riante Limited.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI PEUGEOT TRAVELLER PROPONE LE VERSIONI 4X4 BY DANGEL
Divertimento in versione integrale LE NUOVE PROPOSTE 4X4 BY DANGEL NELLE DUE VERSIONI TRACTION CONTROL E TRACTION CONTROL PLUS SONO ABBINATE ALLA MOTORIZZAZIONE BLUEHDI DA 150 CV E PROPOSTE NELLE TRE LUNGHEZZE COMPACT DA 4,61 METRI, STANDARD DA 4,96 M E LONG DA 5,31 M. IL SISTEMA 4X4 È STATO MESSO A PUNTO DALLO SPECIALISTA FRANCESE DANGEL CON CUI IL LEONE HA UNO STORICO RAPPORTO DI COLLABORAZIONE TECNICA CHE RISALE ALLA FINE DEGLI ANNI SETTANTA.
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PIETRO VINCI MILANO
he fosse un grande stradista lo sapevamo già. Che potesse riservare ulteriori sorprese non ci sorprende. Traveller, il multispazio Peugeot che non tradisce le aspettative di molteplici utilizzatori, in primis di chi opta per il trasporto combinato o per il servizio shuttle di strutture alberghiere e di agenzie viaggi, viene ora proposto in configurazione trazione integrale per rassicurare quanti desiderano impiegarlo anche su fondi a scarsa aderenza in totale sicurezza. Le nuove proposte 4x4 by Dangel nelle due versioni Traction Control e Traction Control Plus sono abbinate alla motorizzazione BlueHDi da 150 cv e proposte nelle tre lunghezze Compact da 4,61 metri, Standard da 4,96 m e Long da 5,31 m. Traction Control e Traction Control Plus sono dotate del sistema 4x4 messo a punto dallo specialista francese Dangel con cui il Leone ha uno storico rapporto di collaborazione tecnica che risale alla fine degli anni Settanta. Lo schema Dangel prevede un albero longitudinale che trasmette la motricità al ponte posteriore con differenziale tramite un giunto viscoso. Il tutto sovrainteso da un controllo elettronico della trazione e con l’aggiunta di piastre di protezione del gruppo motore /cambio, in considerazione delle gravose situazioni in cui potrebbe doversi muovere. Il sistema Dangel è un ve ro e proprio “4x4 on demand” comandato da un selettore tramite il quale il guidatore può
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selezionare due modalità di guida: Eco e Auto 4WD. In modalità Eco, quando la trazione integrale non è necessaria, la motricità del Traveller è esclusivamente quella tradizionale, ossia affidata alle sole ruote anteriori. In modalità Auto 4WD, in condizioni stradali normali, Traveller viag gia, come le altre versioni della gamma, con la motricità affidata alle sole ruote anteriori; quando e solo quando queste iniziano a perdere trazione, il giunto viscoso trasferisce progressivamente la coppia motrice al retrotreno, senza che il guidatore debba intervenire; non appena le con dizioni del fondo stradale lo consentono, Traveller ritorna automaticamente alla condizione 2WD. Alle modalità Eco e Auto 4WD la versione Traction Control Plus ne aggiunge una terza (Block), per il bloccaggio del differenziale posteriore, in caso di condizioni di mobilità estreme. Traveller Traction Control è disponibile negli allestimenti Business e Active, Traction Control Plus negli allestimenti Business, Active e Allure.
Nessuna missione impossibile per il Traveller 4x4 by Dangel.
Grazie al telaio derivato dalla piattaforma modulare EMP2, leggerissima ma anche molto rigida, Traveller com bina dimensioni esterne contenute con una abitabilità ai vertici della categoria, che gli permettono di trasportare fino a nove persone, con un bagagliaio di1.500 litri, volume che può arrivare fino a 4.950 litri grazie alla facile rimozione dei sedili della seconda e terza fila. Traveller offre piacere di guida, elevato comfort di bordo e tante attenzioni di alto livello ai passeggeri che, sin dall’apertura delle porte, sono accolti nel migliore dei modi. Per facilitare l’accesso a bordo dei passeggeri posteriori, si possono richiedere le porte laterali azionabili elettricamente e con funzione hands free, permettendo l’apertura e la chiusura con il semplice movimento del piede sotto il paraurti posteriore. In base alle versioni, i passeggeri posteriori
delle file 2 e 3 dispongono di poltrone singole scorrevoli (anche in pelle) con i braccioli oppure di un divano posteriore scorrevole frazionato 2/3 - 1/3, con gli schienali reclinabili individualmente. I grandi vetri oscurati sui livelli di allestimento superiori garantiscono la privacy dei passeggeri e permettono loro di godersi il paesaggio senza rinunce. I due tetti in cristallo oscurabili separatamente offrono luminosità e una vista panoramica sul cielo. Business è la versione dedicata ai professionisti del trasporto persone che necessitano di un veicolo ottimizzato per la valorizzazione dei loro clienti. Può essere personalizzato secondo le esigenze dei professionisti, in termini di configurazione dei sedili e degli equipaggiamenti di comfort. Decisamente pratico è l’accesso alla fila 3: un unico comando fa ribaltare il sedile e lascia un ampio passaggio verso il divano posteriore. Nei livelli di allestimento Allure (solo per la versione Control Plus) e Active, Peugeot Traveller è una vera offerta polivalente pensata per i
clienti privati che utilizzano il veicolo prevalentemente nel loro tempo libero, senza rinunciare a spazio e comfort di alto livello. Questi allestimenti privilegiano infatti la modularità e la versatilità. La fila 2 si compone di un divano frazionato 2/3 - 1/3, le cui 2 parti sono completamente indipendenti, come nella fila 3, oppure di due sedili singoli con braccioli. In entrambi i casi, i sedili facilmente estraibili e scorrevoli permettono tantissime configurazioni e danno accoglienza fino a 8 persone con i loro bagagli. A schienale passeggero ribaltato Traveller è in grado di trasportare oggetti lunghi fino a 3,50 metri. I sedili scorrevoli e modulabili sono particolarmente apprezzati nella versione Compact che permette di ospitare fino a 8 persone e di beneficiare, se necessario, di un generoso volume del bagagliaio di 2 mc in configurazione 5 posti. Il tutto in soli 4,61 m di lunghezza. Il listino della gamma Traveller Traction Control parte dai 40.450 euro della versione Business Compact.
TUTTO È INIZIATO NEL 1980 CON LA PEUGEOT 504 SW 4X4
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DANGEL, PATTO DI FERRO PER SFIDE ESTREME
opo aver provato con scarso successo nella prima metà degli anni Settanta del secolo scorso la trasformazione di diverse vetture in fuoristrada per impieghi gravosi, Henry Dangel comprende che la Peugeot 504 che da anni viene prodotta negli stabilimenti di Sochaux a soli 30 chilometri dalla sua azienda - potrebbe for nire alla sua attività una grande occasione di sviluppo. Partendo da una versione station wagon, nel 1978 Dangel sostituisce le sospensioni anteriori McPherson con un telaietto -
per sostenere sia le ruote indipendenti sia un differenziale - mantenendo al retrotreno il ponte rigido. Al centro del veicolo troviamo però un riduttore che dimezza la velocità delle marce - e un terzo differenziale facilmente bloccabile grazie a un comando pneumatico dall’interno della vettura. La trasmissione del moto avviene sempre sulle quattro ruote sempre in presa, come nei veicoli più sofisticati. Su questo layout meccanico viene posizionata, a 22 cm da terra nel punto più basso, la carrozzeria
della vettura, così com’è lussuosa ed estremamente capiente. Na sce in tal modo nel 1980 la 504 SW 4x4 Dangel, capostipite di quella che è diventata una lunga e proficua collaborazione tra Peugeot e l’allestitore alsaziano. Quanto al resto della meccanica, Dangel segue l’evoluzione delle versioni di serie di Peugeot: motori a benzina di 2 litri o diesel (anche turbo) e per quanto riguarda le carrozzerie, prima quella della 504 familiare a 5 o 7 posti, affiancata poi dalla pratica versione pick-up (1982) e infine quella
della 505 SW (1986). I veicoli prettamente commerciali Peugeot diventano anch’essi nel tempo un’ottima base per la trasformazione Dangel: i Paesi del Nord, la Svizzera e le località alpine necessitano infatti di veicoli 4x4, sia in inverno che in estate. Con Peugeot J5 (1987) anche il famoso furgone del Leone diventa 4x4. Una lunga evoluzione che è passata attraverso Jumper e Ranch/Partner degli anni ’90 fino agli attuali Traveller Traction Control e Traveller Traction Control Plus.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI SU STRADA / MERCEDES-BENZ CLASSE V EXCLUSIVE LONG 250 D AUTOMATIC
Non è mai la solita gita MASSIMA EVOLUZIONE DEL SEGMENTO MEDIO DEI VEICOLI DELLA STELLA, PUR ESSENDO A TUTTI GLI EFFETTI UNA MONOVOLUME
CLASSE V FA PARTE DEL BUSINESS DELLA DIVISIONE
MERCEDES-BENZ VANS. MOTIVO DI PIÙ PER PROPORSI COME VALIDO COMPAGNO DI LAVORO PER SERVIZI DI NAVETTA VIP E TRASPORTO DI OSPITI DI STRUTTURE ALBERGHIERE. UNA FAMIGLIA COMPLETATA NEL FEBBRAIO 2017 CHE RISPONDE ALLE ESIGENZE DI CHI HA BISOGNO DI UN VEICOLO VERSATILE SENZA RINUNCIARE A OGNI TIPO DI COMFORT.
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MATTEO GALIMBERTI PEGOGNAGA
anciata nell’estate 2014, ma costantemente aggiornata con nuove versioni e completata l’anno scorso, la gamma Classe V rappresenta il massimo per il trasporto passeggeri di Mercedes-Benz Vans. Monovolume, rientra a pieno titolo nel business della Divisione Van della Stella per tre motivi principali: è erede dello storico Viano, del quale rappresenta indubbiamente un’evoluzione profonda in chiave business; rappresenta la base per allestimenti di qualità per appassionati di sport e viaggi all’aria aperta (ad esempio i camperisti); è il guerriero di punta di Mercedes-Benz in un territorio che sta diventando sempre più competitivo quale il
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segmento dei veicoli da navetta vip, destinati a una clientela pur professionale ma che ha la necessità di consentire a chi trasporta esperienze di viaggio mai banali, dagli hotel di lusso ai villaggi vacanze agli NCC con una clientela esigente, che quando si muove per affari pretende sempre il massimo. Oggi si colloca al vertice del segmento medio della Ca sa di Stoccarda, quello che vede protagonista il Vito, veicolo divenuto autentica icona prima come furgone merci e, oggi, anche per il trasporto passeggeri. Nonché veicolo in prima linea della Stella come testa d’ariete nelle trazioni alternative: in modalità cento per cento elettrica, e-Vito è un vero rivoluzionario nel suo genere. Modello tornato sul mercato nel giugno 2014, dopo la parentesi del
Viano, l’attuale generazione di Classe V è stata completata nel febbraio 2017 con la versione 220CDI Sport Long a 7 posti. A tutti gli effetti monovolume della Casa di Stoccarda, resta però nel business della Divisione Mercedes-Benz Vans, in Italia guidata da Dario Albano. TRA SPAZIO E STILE
Soluzione ideale per chi non scende a compromessi tra la disponibilità di spazio e lo stile della Stella, Classe V unisce versatilità, comfort e contenuti tecnologici legati a sicurezza e infotainment di una berlina. Mettiamo alla prova questa vera e propria regina dei multispazio premium nella versione intermedia
Long: trasporta otto persone (conducente compreso), si colloca tra la più corta Compact e la più lunga Extralong, monta il propulsore intermedio 250 d Automatic e si presenta in versione Exclusive (top di gam ma). Il nostro percorso si snoda da Monza in direzione Pegognaga, nel basso mantovano: dopo due tratti autostradali abbiamo l’occasione di sperimentare sul campo ogni qualità del mezzo viaggiando su strade extraurbane, arterie locali e persino sullo stretto ponte che valica il fiume Po. Prima di partire il consueto occhio al design. Classe V si presenta con un look elegante per venire incontro a precise aspettative anche professionali, ad esempio per chi necessita di un abitacolo spazioso e versatile per il trasporto di VIP e degli ospiti di strutture al-
berghiere, clienti finali per i quali anche l’occhio vuole la sua parte. E l’impatto visivo non delude affatto: al centro del poderoso frontale ecco la mascherina del radiatore verticale con la Stella centrale tridimensionale e gruppi ottici dalla linea progressiva che, in anteprima per questo segmento, presentano tutte le funzioni luci con tecnologia LED. In viaggio selezioniamo la modalità abbaglianti e - solo quando non incrociamo altri veicoli e non vi sono fonti di luci che interferiscono - la strada s’illumina in modo graduale e ad ampio raggio. Il cofano presenta una li nea scultorea affusolata che confluisce con elegante slancio nel telaio cromato della mascherina e nei gruppi ottici anteriori. Le prese d’aria inferiori e la mascherina del radiato-
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Look elegante dentro e fuori per Mercedes-Benz Classe V, che si dimostra all’altezza in ogni situazione.
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
re presentano sottili lamelle e, insieme ai fari, si protendono nel parafango sottolineando la larghezza del veicolo ed enfatizzandone l’immagine. Il disegno pulito della fiancata è attraversato da due linee tese e slanciate. Le due linee sono la fluida prosecuzione dei profili pronunciati del paraurti anteriore e si sviluppano in senso lievemente ascendente fino alla coda. L’impressione nella vi sta laterale è quella di una fiancata allungata che esprime immediato dinamismo, anche grazie all’alternanza di superfici concave e convesse.
e l’Attention Assist, che ci allerta se siamo stanchi o se la nostra condotta di guida appare disattenta. Con il Park Assist parcheggiare è facile e confortevole come fossimo al volante di una vettura compatta. Con i suoi 190 cv e una potente coppia massima di 440 Nm, quella che abbiamo in prova rappresenta la motorizzazione di punta V 250 BlueTec Automatic, al centro di una famiglia di propulsori che inizia con il 200 d e termina con il 250 d 4Matic. Agile e brillante in ripresa (tanto quanto il precedente turbodiesel V6 da 3 litri), in accelerazione mette a disposizione 10 kW e 40 Nm in più, arrivando a erogare una potenza di 150 kW e una coppia massima di 480 Nm. Parallelamente questo modello si distingue per fluidità di marcia e silenziosità nell’abitacolo, nettamente migliorata rispetto al passato, anche grazie a un’evidente opera d’insonorizzazione avviata dai progetti Mercedes-Benz. Con consumi pari a 6 litri di gasolio ogni 100 km (nel ciclo misto), il quattro cilindri turbodiesel, a parità di prestazioni del sei cilindri, consuma il 28 per cento di car burante in
meno. E, grazie al la tecnologia BlueTec, risulta conforme alla norma sui gas di scarico Euro 6. La trasmissione avviene con il 7G-Tronic Plus con leva del cambio Direct Select e comandi del cambio al volante in modalità Manuale. Con l’interruttore Agility Select in abbinamento adattiamo il piacere di guida al nostro stile personale. Agendo sull’apposito pulsante in maniera lieve e comoda, possiamo scegliere tra quattro programmi di marcia, per uno stile di guida economico, con fortevole, sportivo o manuale. La risposta di motore, acceleratore e cambio si adegua di volta in volta al programma selezionato. Altrettanto innovativi in questa categoria l’assetto Agility Control con sistema di sospensioni selettive, che si adatta alle caratteristiche del fondo stradale, e l’Adaptive ESP con numerose funzioni di assistenza che garantiscono sicurezza di guida. L’armonioso comfort di marcia che si prova a bordo di questo veicolo si deve anche in larga misura alla morbidezza e alla precisione del servosterzo. La sensazione di benessere a bordo di un veicolo dipende in mi-
sura fondamentale dal livello dei rumori e delle vibrazioni percepibili. Con un lavoro di indagine condotto lungo l’intera fase di sviluppo di Classe V, gli ingegneri Mercedes-Benz sono andati alla ricerca di tutte le sorgenti di vibrazioni e rumori fastidiosi per poterli eliminare all’origine con opportune contromisure. Risultato: con l’adozione di componenti di nuova concezione e di consistenti insonorizzazioni, l’abitacolo assicura ai passeggeri un fruscio decisamente basso, il livello di rumorosità interna è stato quasi dimezzato rispetto al modello precedente.
dalle luci soffuse “ambient” in tre tonalità. Particolarmente attraente la forma dinamica della plancia portastrumenti, suddivisa in due parti. La parte superiore e quella inferiore sono separate da un inserto tridimensionale che crea un effetto ottico di grande ampiezza e conferisce un tocco di sofisticata eleganza. La sezione inferiore ha una forma scultorea che rafforza il senso di generosa spaziosità e al tempo stesso produce una sensazione di leggerezza. Tra i principali highlight l’innovativo touchpad simile a uno smartphone con il quale, tramite comandi gestuali o per immissione di caratteri e simboli, controlliamo tutte le funzioni telematiche, dalla navigazione alla radio, dalla riproduzione di brani dai dispositivi collegati alle funzioni telefono con bluetooth. Con l’app MercedesBenz Touch è inoltre possibile accedere da qualsiasi sedile alle funzioni di Infotainment del Comand Online tramite smartphone. App e touchpad costituiscono insieme il clou di una configurazione di comandi e display di assoluta modernità.
L’idea di spaziosità che emerge dalla linea affusolata del cofano è confermata da un abitacolo veramente ampio, in grado di accogliere i viaggiatori nel massimo comfort.
ESEMPIO DI SICUREZZA
Al volante, ad assicurare il comfort di marcia e una sicurezza esemplare ci pensano un totale di ben undici dispositivi di assistenza alla guida. Questi sistemi si basano su moderne telecamere e sensori radar e a ultrasuoni che sono stati introdotti su Classe E e Classe S con il nome di Intelligent Drive. La dotazione include il sistema di assistenza che aiuta a mantenere il veicolo in traiettoria in presenza di forti raffiche laterali
BENVENUTI A CASA VOSTRA
L’abitacolo propone un’idea nuova di spaziosità, ben oltre la piacevole sensazione di silenziosità di cui si gode a bordo. Materiali pregiati dalla gradevole morbidezza al tatto abbinati a colori armonici e dettagli curati con raffinatezza trasmettono un prestigio di classe superiore, oltre alla sensazione di “benvenuto a casa” tipica del brand Mercedes-Benz. L’atmosfera accogliente è completata
Carta d’identità
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Al centro del poderoso frontale spicca la mascherina del radiatore verticale con il marchio della Stella.
Cognome: Mercedes-Benz Nome: Classe-V Carrozzeria: Veicolo multiuso 8 posti (7 passeggeri + conducente) passo corto sbalzo lungo, trazione posteriore, porta scorrevole su entrambi i lati a chiusura e apertura automatica; portellone posteriore apertura 180°. Motore: BlueTec iniezione elettronica diretta con common rail, turbocompressore e intercooler. Cilindrata: 2.143 cm3. Carburante: gasolio. Potenza max: 140 kW/190 cv. Velocità max: 206 km/h. Accelerazione 0-100 km/h: 9,1 sec. Coppia max: 440 Nm a 1.400-2400 g/min Livello ecologico: Euro 6. Cambio: automatico a 7 marce (7G-Tronic Plus). Dimensioni (mm): lunghezza 5.140; larghezza 1.928; altezza 1.880, passo 3.200, sbalzo posteriore 1.045. Peso totale a terra: 5.050 kg. Peso a vuoto: 2.145 kg. Diametro di sterzata: 11,80 m. Dotazioni: ABS+ESP+Extended Grip+Hill Start Assist; airbag frontale conducente e passeggero; alzacristalli anteriori elettrici “one touch”; retrovisori esterni elettrici auto sbrinanti con sensore temperatura esterna; computer di bordo; sedile conducente a regolazione multipla (lombare, in altezza e in profondità); schienale reclinabile, braccioli anteriori e posteriori sollevabili; sedili posteriori a scomparsa; servosterzo; chiusura delle porte a veicolo in movimento; chiusura centralizzata con telecomando. Consumi: 6,7 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 177 g/km Sito produttivo: Stabilimento Vitoria, Spagna.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI
INTERVISTA / MATTIA MEZZADRI, SALES MANAGER VEICOLI COMMERCIALI CITROËN AUTOPIÙ
I am the champion FIGLIO D’ARTE DI PAPÀ PIERLUIGI, MEZZADRI RAPPRESENTA UN AUTENTICO RIFERIMENTO NELLE VENDITE DI VEICOLI PROFESSIONALI.
DOPO LA GAVETTA IN TERRITORIO
PIACENTINO, È OGGI IL CAVALLO DI BATTAGLIA DELLA CONCESSIONARIA BOLOGNESE DEL DOUBLE CHEVRON. PER DUE ANNI DI FILA HA SUPERATO QUOTA 400 UNITÀ VENDUTE, RISULTATO CHE GLI È VALSO IL RICONOSCIMENTO DI MIGLIOR VENDITORE DI VEICOLI COMMERCIALI CITROËN DELL’ANNO. IL SUO SEGRETO? “SEGUIRE I CLIENTI CON COSTANZA E ATTENZIONE”, AFFERMA MEZZADRI.
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MAX CAMPANELLA BOLOGNA
ampioni si nasce, verrebbe da dire parafrasando una celebre frase del mitico Totò. Parafrasi che ben si addice a Mattia Mezzadri, 44 anni e una vita trascorsa crescendo nei veicoli professionali. Per due anni di seguito designato da Citroën “Miglior venditore d’Italia di veicoli commerciali”, oggi Sa les manager BtoB presso la Concessionaria Autopiù di Bologna, Mezzadri nei veicoli da lavoro vi è praticamente nato. Originario di Piacenza, da ragazzo cresce all’ombra di papà Pierluigi che ai tempi era Direttore commerciale Veicoli usati presso la Concessionaria Iveco CRP (Centro Riparazioni Piacentino). Dal padre il giovane Mattia eredita non comuni doti di dinamismo e, soprattutto, d’intuizione: comprendere la differenza tra chi utilizza un veicolo per scopi privati (la domenica per uscire con la famiglia o nel weekend con gli amici) e quelli che vedono nel mezzo un compagno di lavoro quotidiano per lui diventa cosa naturale. Ed eccolo Mattia negli Anni Novanta a proporre la gamma Iveco ai professionisti dell’area di Piacenza: prima gli usati, poi i nuovi. La sua capacità di intuire le esigenze dei clienti emerge nel 1999 quando il
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costruttore torinese gli assegna il titolo di “Miglior venditore della gamma media d’Italia”, consegnato al Forte Village Resort in Sardegna. A Piacenza diventa Responsabile vendite di MAN e Daf, marchio nel quale continua a operare anche quando, messa su famiglia, si trasferisce a Bologna. Dopo tre anni e una breve parentesi in Daimler Trucks lascia il mondo dei veicoli industriali e abbraccia quello dei leggeri incrociando Autopiù, dealer di riferimento del marchio Citroën in Italia ma anche in Europa, trattandosi di uno dei dealer caratterizzato dai
Mattia Mezzadri, Sales Manager Veicoli Commerciali Citroën Autopiù, concessionaria bolognese del Double Chevron.
maggiori volumi di veicoli commerciali del Double Chevron. “L’area di Bologna e provincia di cui mi occupo - precisa Mattia Mezzadri - conta circa 34mila aziende, un territorio mol to dinamico, con tanti pro fessionisti di diverso tipo: impossibile pensare di far visita a tutti. Occorre perciò preliminarmente rivolgersi all’intero mondo professionale facendo conoscere il più possibile la nostra offerta, in modo che quando avvenga il contatto diretto il professionista abbia già un’idea di quale
sia la proposta Citroën in termini di prodotti e servizi”. È sulla base di questa consapevolezza che Mattia Mezzadri si dedica al suo lavoro con estrema dedizione, ottenendo risultati che sono di tutto rispetto: 406 veicoli nuovi Citroën venduti nel 2016 che l’anno scorso sono saliti a 431. Risultati che gli sono valsi per due anni di seguito il titolo di Miglior venditore Veicoli Commerciali Citroën dell’Anno, con trofeo consegnato quest’anno dal Gruppo Stefanelli, storico dea ler multibrand presente da 65 anni nel territorio bolognese. Qual è il segreto di Mattia Mezzadri? “L’orientamento al cliente. Perché - risponde il Sales Manager Autopiù - quando raggiungi un volume di 431 consegne vuol dire non tanto che sei bravo, ma che occorre seguire 431 clienti, ciascuno con le sue peculiarità, difficoltà e le sue necessità professionali. Il cliente va seguito, monitorato, in modo che sia soddisfatto del suo mezzo di lavoro: il marchio Citroën ci viene in aiuto perché in termini di qualità, versatilità dei modelli e ampiezza della gamma è leader assoluto sul mercato. La differenza la fa poi il venditore in termini di servizio, perché il cliente che acquista un veicolo commerciale è ben diverso da colui che
Le targhe di riconoscimento assegnate da Citroën a Mattia Mezzadri, 44 anni e una vita trascorsa crescendo nei veicoli professionali.
acquista un’auto per la famiglia o il tempo libero: si tratta di persone che hanno bisogno del mezzo per lavorare, per rispondere a loro volta alla richiesta di un cliente da soddisfare e devono avere la certezza di usare il veicolo per tutto il giorno e andare in giro a fare il proprio mestiere”. Quali sono le principali difficoltà che un venditore di veicoli commerciali incontra oggi e come si possono affrontare? “Il mercato - prosegue Mezzadri - è in continua e voluzione e il rischio di fermarsi e perdersi è dietro l’angolo. Occorre sempre tenersi informati sull’intero panorama del mondo professionale: prodotti, tecnologia, nuove strategie ecc. Occorre essere informati su quanto offre il proprio marchio, per essere sicuri di dare al cliente il veicolo più adatto alle sue necessità, ma anche su tutto il resto del settore, per essere pronti a sostenere ogni cambiamento”. Quali sono le prospettive per l’anno in corso? “Il periodo iniziale - risponde il manager Autopiù - è andato molto bene, il mercato ha dimostrato un forte dinamismo, aiutato anche dalla proroga del superammortamento: chi non è riuscito a rinnovare il mezzo nel 2016-2017 lo ha fatto a inizio d’anno. Nel corso del 2018 è previsto un rallentamento e volumi inferiori rispetto al biennio precedente. Si tratta di un calo prevedibile visto il netto aumento dei furgoni consegnati negli ultimi due anni, ma io resto sempre fiducioso: è il contatto con la clientela che mi fa essere ottimista”. Qual è il veicolo Citroën più venduto sul territorio bolognese? “Berlingo è il primo ma - risponde Mezzadri - an che il nuovo Jumpy sta dando grandi soddisfazioni e Jumper, che viene richiesto furgonato ma anche come base per allestimenti: Autopiù è specializzata in ogni tipo di personalizzazione, dai ribaltabili ai cassoni, dai telonati ai veicoli chiusi con sponda caricatrice. Nella fascia compresa sotto le 3,5 t siamo in grado di rispondere a ogni tipo di necessità di trasporto”. Qual è a suo giudizio la “chiave di differenza” del prodotto Citroën rispetto ai competitor? “L’ottimo rapporto qualità-prezzo - afferma in conclusione Mezzadri - consente un grande vantaggio nella competizione con il costruttore nazionale. All’affidabilità dei prodotti, che non presentano problemi, e all’ampia gamma vengono affiancati ottimi piani finanziari con tassi fissi molto bassi: un mix che veramente fa la differenza sul mercato”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
FIAT DUCATO CONQUISTA PER L’11SIMA VOLTA IL TITOLO DI “MIGLIOR BASE PER I CAMPER”
Come lui nessuno L’AMMIRAGLIA FIAT PROFESSIONAL HA CONQUISTATO IN GERMANIA, SUPERANDO CONCORRENTI BLASONATI, IL TITOLO DI “MIGLIOR BASE PER I CAMPER 2018”. TRA L’ALTRO, PROPRIO UN DUCATO BASE CAMPER È STATO L’ESEMPLARE PRODOTTO NUMERO 3 MILIONI DELLO STORICO BEST SELLER VAN ITALIANO. UN DOPPIO RICONOSCIMENTO CHE CONFERMA LA FIDUCIA ACCORDATA
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DUCATO QUALE BASE IDEALE PER IL TEMPO LIBERO E I MOMENTI RICREAZIONALI.
DAI CLIENTI AL MODELLO
MICHELE S. ALTIERI TORINO
ai sazio di premi internazionali, Ducato continua a mietere successi. Per l’undicesima volta consecutiva l’ammiraglia Fiat Professional ha conquistato in Germania, superando concorrenti blasonati , il titolo di “Miglior base per i camper 2018”. Tra l’altro, proprio un Ducato base camper è stato l’esemplare prodotto numero 3 milioni dello storico best seller van italiano. Un doppio riconoscimento, dunque, che conferma la fiducia accordata dai clienti al modello Ducato quale base ideale per il tempo libero e i momenti ricreazionali. Del resto, quella del Ducato è l’unica base nata espressamente per diventare camper, un settore in continua crescita: basti pensare che nel 2017 le immatricolazioni hanno fatto registrare un incremento rispetto all’anno precedente di oltre il 10 per cento. Questi dati sono il segnale forte di un ritorno alla tendenza diffusa di “vivere in modo naturale”, di ricercare il proprio rapporto con l’ambiente. E il camper è sempre più
un “lifestyle enabler”, non un semplice veicolo da vacanza, ma uno strumento di libertà per andare dove si vuole e quando si vuole. Ducato nasce nello stabilimento Sevel Sud della Val di Sangro (il più grande stabilimento di veicoli commerciali leggeri d’Europa, che è silver level World Class Manufacturing e copre un’area di oltre 1.200.000 metri quadri) con il contributo di oltre 36 anni di esperienza: dal 1981 a oggi, infatti, le sue caratteristiche vincenti si sono ulteriormente affinate sino a rendere Ducato un autentico trendsetter prodotto in oltre 10.000 varianti e venduto in più di 80 Paesi nel mondo. Un modello globale e il punto di riferimento della categoria. Inoltre, la base camper Ducato è stata progettata e sviluppata insieme ai più importanti produttori europei di camper, per proporre le migliori soluzioni integrate tra base e cellula abitativa. Oggi l’offerta da parte del brand di servizi specifici per il mondo motorhome è unica e ineguagliata sul mercato. Negli anni Ducato base camper è evoluto continuamente sul terreno del prodotto e anche nello sviluppo di servizi che
ruotano intorno a chi viag gia in camper. La capacità di ascolto del cliente - che inizia presso il Customer Care e prosegue nelle officine di Fiat Professional - consente infatti di rispondere non solo in maniera puntuale alle esigenze attuali, ma anche di anticipare quelle future. Il concetto di servizio non si limita all’assistenza sul prodotto, ma si estende all’assistenza ai clienti in vacanza attraverso una vicinanza costante. Nello specifico: una rete dedicata e capillare, distribuita lungo le rotte più seguite dai camperisti; un Customer Care Center dedicato in cui ogni camperista trova competenza e preparazione sul mondo dei camper;
un’assistenza stradale pronta a intervenire tempestivamente in tutto il continente europeo e non solo. Il Customer Care è sempre più integrato con il lavoro dell’assistenza stradale e dell’officina: ogni camperista può contare su un’officina mobile pronta a raggiungerlo in ben 44 Paesi diversi e su un supporto telefonico 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che lo contatta per aggiornarlo su modalità e tempi di riparazione mentre fornisce un sostegno attivo all’officina per facilitare la diagnosi e rendere la consegna dei ricambi il più rapida possibile. Inoltre, è attiva una gamma completa di servizi tutti ritagliati sulle esigenze del cliente motorhome, dal-
l’irrinunciabile estensione di garanzia internazionale “Maximum Care Camper” - che prevede la copertura su tutti i componenti meccanici ed elettrici del Ducato, con diverse opzioni di durata e chilometraggio - all’innovativa applicazione “Fiat Ducato Camper Mobile” che fornisce anche informazioni di carattere turistico, a oggi scaricata da oltre 110.000 camperisti. Oggi, chi viaggia su un motorhome Ducato ha la sicurezza di avere a disposizione oltre 6.500 punti di assistenza Fiat Professional, attrezzati per la manutenzione e la riparazione della base Ducato, di cui oltre 1.800 punti Fiat Camper Assistance dedicati.
ARRIVA IN ITALIA L’EDIZIONE LIMITATA FORD RANGER BLACK EDITION
Il nero va su tutto E
VALENTINA MASSA ROMA
dizione limitata e super originale di un pick-up che già fa di tutto per distinguersi. Arriva in Italia la Ford Ranger Black Edition, edizione limitata del pickup best seller dell’Ovale Blu. Il modello coniuga all’imponente presenza su strada la scelta di dettagli esterni giocati sui toni del nero che evidenziano il tipico stile built tough, arricchito da una nuo va esclusività. L’edizione limitata del pick-up si sviluppa sulla versione Limited e si caratterizza appunto per la tonalità della carrozzeria in Absolute Black e i dettagli esterni in colore nero, che rendono ancora più mu-
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DISPONIBILE IN ITALIA SOLO IN VERSIONE DOUBLE CAB CON MOTORIZZAZIONE 3.2 TDCI DA 200 CV E TRASMISSIONE AUTOMATICA POWERSHIFT, L’ELEGANTE E MUSCOLOSO RANGER BLACK EDITION HA UN EQUIPAGGIAMENTO DI SERIE CHE INCLUDE NAVIGATORE SATELLITARE, SENSORI DI PARCHEGGIO ANTERIORI E POSTERIORI, TELECAMERA POSTERIORE, SISTEMA DI CONNETTIVITÀ SYNC3. scolosa e accattivante la griglia anteriore, i cerchi in lega e le barre sportive. E disponibile in Italia solo in versione Double Cab con motorizzazione 3.2 TDCi da 200 cv e trasmissione automatica PowerShift. L’equipaggiamento di serie include navigatore satellitare, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, telecamera posteriore. Questi elementi si aggiungono a quelli già previsti dall’allestimento Limited quali SYNC3, il sistema di connettività e comandi vocali Ford abbinato a un touchscreen capacitivo da 8 pollici, sistema di climatizzazione elettronico a doppia zona, sedili in pelle e specchietti esterni riscaldabili e ripiegabili elettricamente. Ford Ranger è il pick-up best seller in Europa:
le vendite, nel corso del 2017, hanno toccato le 44.000 unità con una crescita del 15,1 per cento rispetto all’anno precedente, il miglior anno dal lancio. Ranger è leader indiscusso anche in Italia, dove le unità vendute sono state 2.600, esprimendo una crescita significativa del 36 per cento rispetto al 2016 e consolidando ulteriormente la leadership nel segmento dei pick-up con uno share del 27.4 per cento. Abituato a stare sotto i riflettori, Ranger Black Edition è stato protagonista di un’experience climaticamente estrema nel video che ne accompagna l’arrivo in Europa. Il docufilm intitolato “100 Days of Dark”, diretto dal celebre regista Toby Dye e prodotto dalla RSA
Film, è stato girato a pochi passi dal Circolo Polare Artico, presso le Isole Svalbard, con temperature fino a 20° sotto zero. A Longyearbyen, la città principale, risiedono soltanto 2.400 persone che per lunga parte dell’anno del sole hanno solo un pallido ricordo, conducendo esistenze quasi completamente al buio. Il grande gelo è solo uno dei pericoli che le persone devono affrontare quotidianamente, alle quali si aggiungono valanghe, crepacci, ghiacciai e orsi polari. Le Isole Svalbard, a metà strada tra il Polo Nord e la Norvegia, sono un luogo definito come “uno dei posti più difficili e bui della Terra” anche dalla stessa Silje che, insieme a Benjamin e Martin, è uno dei pro-
tagonisti dell’incredibile reportage. Silje, Martin e Benjamin, per natalità o per scelta di vita, vivono in una condizione climatica estrema, dove la consegna di merci o l’approvvigionamento di acqua può diventare quasi una vera e propria impresa a causa del buio polare, una condizione che, a tratti, pare perpetua. Quello che emerge è la resilienza che anima i protagonisti, che restituiscono perfettamente lo spirito di adattamento di coloro che, non solo sanno far fronte alle difficoltà, ma vi si adeguano in modo virtuoso, cogliendone gli aspetti più profondi ed e vo lutivi. La medesima vision ha animato l’Ovale Blu nello sviluppo del Ranger.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI GROUPE PSA ARCHIVIA IL 2017 CON IL 15,4 PER CENTO DI VENDITE IN PIÙ
L’unione fa la forza IL COLOSSO FRANCESE HA REGISTRATO UN RECORD DI 476.500 UNITÀ, IN RIALZO DEL 15 PER CENTO RISPETTO AL 2016. IN EUROPA, CON I DUE MARCHI PEUGEOT E CITROËN, PSA HA RAFFORZATO LA SUA LEADERSHIP, CON IL 20,2 PER CENTO VENDITE PER I VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI:
DEL MERCATO VEICOLI COMMERCIALI E SI È AGGIUDICATO OLTRE IL 50 PER CENTO DELLA CRESCITA DEL MERCATO
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CONTINENTALE VAN GRAZIE SOPRATTUTTO AI NUOVI
LINO SINARI MONZA
PEUGEOT EXPERT E CITROËN JUMPY.
ono numeri importanti quelli diffusi da Groupe Psa. Il colosso francese archivia definitivamente l’annata 2017 con un rialzo delle ven dite globali del 15,4 per cento a un totale di oltre 3,6 milioni di unità. Viene innanzitutto confermata la riuscita dell’offensiva Suv del piano “Push to Pass”, con il crescente successo dei 5 modelli di Sport utility lanciati da Psa negli ultimi 18 mesi. A fine 2017, a livello globale, le vendite di Suv, rappresentavano il 23 per cento delle vendite del Gruppo. Il 2017 è stato l’anno in cui Opel e Vauxhall hanno razionalizzato i loro canali di distribuzione secondo il piano di ristrutturazione denominato Pace! e hanno avviato un’offensiva prodotti storica. Groupe PSA ha registrato un record
di vendite per i veicoli commerciali leggeri: 476.500 unità, in rialzo del 15 per cento rispetto al 2016. Se si considerano le autovetture derivate (come Peugeot Traveller e Citroën SpaceTourer) le unità vendute lo scorso anno arrivano a 658.000. In Europa, con i due marchi Peugeot e Citroën, Psa ha rafforzato la sua leadership, con il 20,2 per cento del mercato veicoli commerciali leggeri (+1,3 punti di quota) e si è aggiudicato oltre il 50 per cento della crescita del mercato continentale van grazie soprattutto ai nuovi Peugeot Expert e Citroën Jumpy. L’offensiva veicoli commerciali leggeri del Gruppo ha ottenuto i primi successi anche fuori dall’Europa: in Eurasia le vendite crescono del 55 per cento, in attesa della produzione locale dei nuovi Expert e Jumpy nel primo semestre 2018, e in America Latina del 13 per cento, con una gamma di pro-
GROUPE PSA AMPLIA LA PRODUZIONE DI VEICOLI COMMERCIALI
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TERZO TEAM PRODUTTIVO A MANGUALDE
l successo commerciale di Peugeot Partner e Citroën Berlingo, la cui versione attuale è prodotta in parte a Mangualde (Portogallo) dal 2009, ha portato alla decisione di creare un terzo team produttivo operativo da aprile 2018, con circa 225 assunzioni da effettuare entro maggio. Nel 2017 il sito ha prodotto oltre 53.600 veicoli, il 7,8 per cento in più, portando la produzione al livello più alto degli ultimi 4 anni. I 2 modelli
al centro di questo successo sono venduti in tutta Europa e in Medio Oriente; sono anche prodotti e commercializzati in America Latina (con produzione in Argentina). A Mangualde, con la produzione dei nuovi modelli programmata per il 2018, la creazione del nuovo team produttivo era prevista per fine anno, ma il progetto è slittato ad aprile 2018. Il terzo team sarà operativo almeno fino alla
fine della produzione delle versioni attuali dei 2 modelli Partner e Berlingo. La decisione di mantenerla sarà adottata in base all’accoglienza dei nuovi modelli da parte dei clienti. José Maria Castro Covelo, Direttore della fabbrica portoghese, ha dichiarato: “Il successo ottenuto e l’arrivo dei nuovi modelli segnano una tappa importante per il sito di Mangualde, e garantiscono il futuro di chi ci
dotti rinnovata e un’offerta completa di servizi. Un cenno merita la re gione Medio Oriente & Africa, dove le vendite complessive di Groupe Psa sono cresciute del 61,4 per cento (618.800 unità, tra cui 26.800 Opel). Un successo a cui contribuisce anche il nuovo Peugeot Pick-Up, che sigla il ritorno di diritto del marchio del Leone in questo segmento. In America Latina si segnala come promettente il recente lancio in Brasile e Argentina di Expert, prodotto in Uruguay. L’IMPENNATA DEL CILE
Citroën Jumpy e Peugeot Expert (in alto) hanno portato al successo il gruppo PSA sui mercati europei.
Il Cile ha permesso a Citroën di ottenere significativi incrementi, grazie anche alla buona performance
LA CAPITALE DELLA GEORGIA SCELTA PER LA NUOVA SEDE DI GROUPE PSA
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ATLANTA AVAMPOSTO DEL MERCATO NORDAMERICANO
a sede nordamericana di Groupe PSA è ubicata ad Atlanta, Fulton County, in Georgia (Usa). La sede è operativa da febbraio e la decisione di aprire il quartier generale nordamericano del Gruppo francese nella capitale dello Stato della Georgia è frutto di diversi mesi di ricerche, a livello nazionale, per trovare l’equilibrio ottimale tra contesto economico, competenze e qualità della vita. “Siamo molto contenti che Groupe PSA - secondo costruttore automobilistico europeo e uno dei principali fornitori di mobilità al
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mondo -abbia scelto Atlanta per la sua nuova sede nordamericana - ha dichiarato il Governatore Nathan Deal dopo la sua visita in Francia a fine 2017 - Groupe PSA raggiunge una famiglia che continua a crescere, composta da costruttori automobilistici e fornitori che operano qui in Georgia. Quest’annuncio è una grande vittoria per il nostro Stato e un’ulteriore dimostrazione dell’attrattiva del nostro contesto economico e delle nostre infrastrutture”. “Abbiamo esaminato tutti gli aspetti della comu-
nità di Atlanta e abbiamo concluso che era il luogo più adatto a noi - ha affermato Larry Dominique, Direttore di PSA Nord America - Anche se l’ambiente generale di lavoro, il livello di vita e il sistema universitario hanno avuto un ruolo importante nella nostra decisione, le nostre esigenze in termini di tecnologia, innovazione legata alla mobilità e cultura automobilistica sono state decisive nella scelta di Atlanta come luogo più idoneo”. Nell’aprile 2016, Groupe PSA ha annunciato il suo ritorno sul mercato ameri-
cano con un progetto in 3 fasi, come evidenziato nel piano strategico “Push to Pass”: la creazione di servizi di mobilità, poi di servizi di mobilità con veicoli del Gruppo e infine la commercializzazione dei suoi veicoli. La prima tappa è iniziata con la piattaforma di aggregazione Free2 Move nell’ottobre scorso a Seattle, destinata poi a essere introdotta progressivamente in altre città americane. Quest’applicazione permette agli utenti di scegliere tra una vasta gamma di servizi di mobilità per disporre di una vettura, di uno scooter
o di una bicicletta in un servizio in condivisione (car, scooter e bike sharing). “Siamo nell’epicentro dell’industria automobilistica in Nord America e siamo molto contenti di accogliere Groupe PSA in Georgia ha sottolineato Pat Wilson, commissario del GDEcD (Dipartimento dello Sviluppo Economico in Georgia) Quando abbiamo visitato Groupe PSA a Parigi con il Governatore Deal, abbiamo capito subito che questo Gruppo avrebbe rappresentato una fantastica opportunità per nostra community automobilistica”.
lavora. Queste operazioni prevedono una trasformazione del sito, nell’ambito del progetto Man gualde 2020, con una nuova piattaforma e un nuovo veicolo, l’adattamento dei processi produttivi e dei flussi industriali. È una sfida importante e appassionante, che permetterà anche ai nostri collaboratori di lavorare con metodi più moderni, efficaci ed ergonomici che integrano il meglio del savoir-faire del Gruppo”.
nel segmento dei veicoli commerciali leggeri di Berlingo. E Jumpy, prodotto in Uruguay e com mer cializzato in Brasile e Argentina, ha avuto un buon riscontro e lascia sperare in un successo commerciale nel 2018. Nel segmento veicoli commerciali leggeri della regione eurasiatica, le vendite di Groupe PSA sono aumentate del 55 per cento. La localizzazione della produzione di Peugeot Expert e Traveller, Citroën Jumpy e SpaceTourer a Kaluga, in Russia, dovrebbe permettere al Gruppo di accelerare ulteriormente la crescita delle vendite. Intanto, in Italia, nel 2017, Groupe Psa è cresciuto più di tutti. I veicoli immatricolati sono stati complessivamente 214.420 tra vetture e veicoli commerciali, con una crescita del 16,3 per cento rispetto al 2016, più del doppio rispetto al +6,8 per cento fatto registrare dal mercato. Si consolida così il trend di crescita che in tutti i mesi del 2017 è stato superiore a quello del mercato. La quota di mercato del 2017 di Groupe PSA è risultata pari al 9,91 per cento, con un incremento di 0,8 punti rispetto all’anno precedente. L’incremento è il migliore tra tutti quelli fatti registrare dai Gruppi automotive attivi in Italia. Nei veicoli commerciali, con 29.357 immatricolazioni e una quota del 15,2 per cento, Groupe PSA cresce nel nostro Paese del 12,9 per cento in un mercato leggermente in flessione. Risultato che permette di guadagnare più di 2 punti di quota e consolidarsi al secondo posto tra i van più venduti. L’ottima crescita degli ultimi veicoli lanciati sul mercato, Jumpy ed Expert (rispettivamente +32,6 per cento e +39 per cento) è confermata anche dal resto della gamma che registra performance superiori a quelle del 2016.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI VENNE PRODOTTO DAL 1947 AL 1981 IN QUASI CINQUECENTOMILA ESEMPLARI
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TYPE H, IL PAPÀ DEL VEICOLO COMMERCIALE MODERNO
l veicolo commerciale come lo conosciamo oggi è nato nella seconda metà degli anni Trenta. Lo ideò proprio Citroën che aveva acquisito una buona esperienza in questo campo dal momento che i suoi primi commerciali cominciarono a uscire dalle catene di produzione poco dopo il lancio della Type-A nel 1919. Erano piccoli furgoncini derivati da vetture di serie sfruttando la formula del telaio-piattaforma, che permetteva di modificare facilmente e
velocemente la forma della carrozzeria. Non erano però adatti a carichi importanti: per questo Citroën mise in produzione veri e propri camion, di tutte le dimensioni, sino ad arrivare addirittura a veicoli industriali a trazione integrale, che furono largamente usati anche in Indocina. Nel 1936, tuttavia, la squadra che aveva progettato la Traction Avant e che stava già lavorando sulla futura 2CV, rivoluzionò la formula del classico furgone commer-
ciale, che continuava a utilizzare la parte anteriore e il telaio di vetture di serie di più grosse dimensioni e cilindrata. Innanzitutto scelsero la trazione anteriore per eliminare il tunnel di trasmissione e ottenere un piano di carico più basso e regolare possibile; poi spostarono il motore sotto la cabina, per ridurre la lunghezza complessiva, eliminando il muso e massimizzando la lunghezza del vano di carico. Nasceva così nel 1939
quello che può essere considerato a tutti gli effetti il primo furgone commerciale moderno: il TUB (Traction Utilitaire Basse, ovvero furgone a trazione anteriore con piano di carico basso), seguito nel 1941 dal TUC, che però non entrò in produzione a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Nel 1947 al Salone di Parigi debuttò la versione ripensata e ricarrozzata del TUC. Denominato Tipo H, aggiungeva un ultimo elemento a un pro-
getto già all’avanguardia: la modularità. Il furgone Type H, infatti, era disponibile come telaio e cabina, come furgone corto, medio o lungo, normale o rialzato, con motori benzina di 1.600 e 1.900 cc e persino con due diesel di fabbricazione Perkins o Indenor. Versioni con sospensione posteriore idropneumatica garantivano un comfort ottimale per utilizzi come ambulanza o per il trasporto di carichi molto fragili. In breve, il Tipo H divenne popolare in
tutta Europa. Nel nostro Paese Citroën Italia ne curò direttamente la vendita e la personalizzazione per una clientela importante e variegata. La carriera del Tipo H è stata eccezionalmente lunga. Prodotto dal 1947 al 1981 in quasi cinquecentomila esemplari, vive oggi una seconda giovinezza come mezzo ideale (e ricercatissimo) nell’allestimento foodtruck o come veicolo pubblicitario, grazie al suo fascino unico e inconfondibile.
OFFENSIVA CITROËN NEL SETTORE CARAVANNING
Aria nuova per chi vive motorhome AL RECENTE SALONE “TURISMO & OUTDOOR” DI PARMA IL DOUBLE CHEVRON ERA PRESENTE CON QUATTRO MODELLI RAPPRESENTATIVI AIRCROSS, ERANO ESPOSTI UNO SPACETOURER RIP CURL CONCEPT, IL MOTORHOME JUMPER BY ADRIA E LA NOVITÀ ASSOLUTA TYPE H 70TH ANNIVERSARY CAMPERVAN, CHE CELEBRA DEGNAMENTE UNO DEI VEICOLI COMMERCIALI PIÙ ICONICI DELLA STORIA DEL BRAND FRANCESE. IN ITALIA, LE VENDITE DI VEICOLI CITROËN DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE IN CAMPER SONO RADDOPPIATE NEL 2017 RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE.
DEL SUO APPROCCIO AL MONDO DELL’AVVENTURA E DELLE VACANZE ALL’ARIA APERTA: ACCANTO ALLA C3
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FABIO BASILICO PARMA
l Double Chevron rilancia la sua presenza nel settore del caravanning e dei veicoli ricreazionali. Al recente “Turismo & Outdoor”, salone del caravanning, del turismo e delle attività all’aria aperta organizzato a Fiere Parma Citroën era presente con uno stand di 250 metri quadri su cui erano esposti, accanto al Suv compatto C3 Aircross, uno SpaceTourer Rip Curl Concept, il motorhome Jumper by Adria e la novità assoluta Type H 70th Anniversary Campervan, che celebra degnamente uno dei veicoli commerciali più iconici della storia del brand francese. Quattro modelli che esprimono al meglio la vocazione all’avventura e al tempo libero e che vanno incontro alle esigenze degli appassionati e numerosi cultori della filosofia motorhome. “Il mercato dei motorhome rappresenta per Citroen uno dei settori in più decisa crescita ha ricordato Valentino Munno, Responsabile PSA Italia veicoli commerciali, elettrici e motorhome - Nel 2017 il brand in Europa ha acquisito una quota di mercato del 6,4 per cento con un incremento del 76 per cento delle vendite di SpaceTourer e Jumper che sono i due modelli Citroen di riferimento in questo settore. Per quanto riguarda l’Italia, le vendite di veicoli Citroen destinati alla trasformazione in camper sono raddoppiate rispetto all’anno precedente”. Realizzato dal cremonese Fabrizio Caselani, fondatore della Caselani Automobili, da sempre appassionato collezionista di auto d’epoca Citroën, Type H 70th Anniversary è la reinterpretazione in chiave moderna del mito Citroën Type H che settant’anni fa diede il via alla concezione dei veicoli commerciali come l’intendiamo oggi.
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Il motorhome su base Citroën Jumper Matrix Axess 670 SP della Adria Mobil è motorizzato con il 2 litri 130 cv.
Il modello esposto a Parma è una “trasformazione” del campervan Platinum Collection Twin 600 SPT di Adria, a sua volta sviluppato su base Citroën Jumper con motore 2.0 BlueHDi da 130 cv e presenta l’accurata lavorazione retrò delle lamiere e dell’imponente frontale stile Anni Quaranta in cui campeggia il “double chevron” stilizzato. La carrozzeria è bicolore: Gris Fumée e tetto Silver Adria. Il risultato della trasformazione è di grande impatto, grazie allo stile che rimanda agli
elementi estetici distintivi del veicolo originale rivisitati con creatività e audacia dal designer David Obendorfer per Caselani Automobili. Il prezzo della sola trasformazione Type H 70th Anniversary dell’esemplare esposto al Salone è di 21.800 euro, iva esclusa. Altro elemento di interesse dello stand Citroen è stato lo SpaceTourer Rip Curl Concept, frutto della collaborazione fra Citroën e Rip Curl e inedita interpretazione di SpaceTourer pensata per gli amanti degli sport all’aria aper-
ta. SpaceTourer propone maneggevolezza, prestazioni su strada e tecnologie utili, e beneficia di tutto il savoirfaire Citroën in termini di design, spazio a bordo e comfort. Rip Curl, riferimento mondiale nel mondo del surf dal 1969, mette a disposizione tutta la sua esperienza per creare un oggetto pratico e funzionale per gli appassionati di sport all’aria aperta e della libertà. SpaceTourer Rip Curl Concept è un vero e proprio camping-car compatto, robusto e pratico, grazie all’alle-
stimento realizzato da Pössl, il primo costruttore europeo di furgoni allestiti come camping-car. Le sue caratteristiche da fuoristrada vengono ulteriormente migliorate dalla trasformazione 4x4 di Automobiles Dangel, specialista francese dell’all-road. Il motore BlueHDi 150 S&S fornisce potenza e versatilità in qualsiasi momento. Esternamente, SpaceTourer Rip Curl propone colori in sintonia con la natura creando un mix fresco e moderno: kaki più scuro per la parte superiore e un luminoso beige per quella inferiore. Un profilo giallo fluo tra le due tinte della carrozzeria segue la linea orizzontale di luce della scocca, per un tocco di colore fresco e vivace. Per gli amanti del tempo libero più esigenti Citroën ha ideato il Pack Plein Air, che trasforma lo SpaceTourer in una casa su quattro ruote, con tanto di doccia con tendina integrata nel portellone posteriore, connessa a un serbatoio d’acqua posizionato nei vani interni. Lo SpaceTourer di misura M (intermedia), modulabile e pratico per il tempo libero e per la vita di tutti i giorni, in configurazione “giorno” trasporta confortevolmente 7 persone. Inoltre, dispone di 2 zone notte, in cui ospitare 4 persone. Sotto i riflettori anche il motorhome su base Citroën Jumper della Adria Mobil, una delle aziende leader in Europa fra i costruttori di caravan, autocaravan e case mobili che ha scelto il Double Chevron come partner per la produzione dei suoi autocaravan. La versione che era in esposizione è il Matrix Axess 670 SP motorizzato con il motore Citroën 2.0 da 130 cavalli. Qualità, innovazione ed esperienza sono il risultato della riuscita fusione tra il veicolo base Jumper e l’allestimento Adria e offrono una soluzione ideale per un viaggio confortevole e sicuro.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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INTERVISTA / PAOLO GHINOLFI, AMMINISTRATORE DELEGATO SIFÀ
Pesanti? Si fà IN DUE ANNI E MEZZO DI ESISTENZA, SIFÀ SOCIETÀ ITALIA FLOTTE AZIENDALI HA RAGGIUNTO DIMENSIONI DI TUTTO RISPETTO ED È PRESENTE IN MODO CAPILLARE SUL TERRITORIO. SEMPRE PIÙ FORTE ALL’INTERNO DEL BUSINESS LA DIVISIONE VAN&GO CHE PROPONE VEICOLI COMMERCIALI ANCHE ALLESTITI FRIGO E CON GRU. PROSSIMO STEP I MEZZI AL DI SOPRA DEI 60 Q: “VOGLIAMO RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEI CLIENTI E DELLE LORO NECESSITÀ NELLA MOVIMENTAZIONE LOGISTICA DELLE MERCI”, AFFERMA PAOLO GHINOLFI.
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MAX CAMPANELLA MILANO
’intraprendenza che spo sa la passione. E se ci mette lo zampino un tocco di fortuna, allora ogni ostacolo viene superato e si rag giungono traguardi ambiziosi, difficilmente immaginabili all’inizio. SIFÀ (Società Italia Flotte Aziendali) nasce dallo spirito intraprendente e libero di un manager come Paolo Ghinolfi che, a 53 anni appena compiuti, ha il dinamismo e la vitalità che ricordano quel giovane che, cresciuto al fianco di una storica personalità quale Claudio Campani, non si è mai fermato davanti alle difficoltà. E, dopo aver maturato importanti successi professionali, guarda al futuro con un’incredibile energia e voglia di fare: “Punteremo anche sui pesanti stradali: il noleggio è il futuro, nel settore privato come in quello professionale. E SIFÀ intende dire la sua, proponendosi come unico partner italiano al cento per cento”, afferma. BUSINESS AL RADDOPPIO
Con un fatturato che nel 2017 ha sfiorato i 30 milioni di euro, previsto in raddoppio quest’anno, portando a 12mila i veicoli in flotta, e un portafoglio di alcune migliaia di ordini, SIFÀ è oggi un riferimento nel settore del noleggio: conta 35 dipendenti diretti, dà lavoro a una cinquantina di
persone full time (che quest’anno saliranno a 80), è presente in tutta Italia con pre senze locali e uffici di back-office e commerciali a Bari per Puglia e Basilicata, Catanzaro per Calabria e Sicilia, Roma, Pescara in fase di rafforzamento dell’organico, Bologna per l’intera Romagna e Ancona oltre al Basso Veneto, Reggio Emilia per tutta la Provincia, La Spezia e Cremona, Milano con due sedi (una si occupa anche del Piemonte), Verona e in arrivo Napoli e Treviso. Al mondo dei veicoli commerciali SIFÀ dedica la Divisione Van&Go, con cinque persone che si occupano di sales per il noleggio
di veicoli commerciali leggeri (anche allestiti, refrigerati ed equipaggiati con gru), interfacciandosi con i colleghi del set tore Auto, considerato che spesso le flotte richiedono sia vetture sia veicoli professionali; e altre cinque che si dedicano ai servizi post vendita, settore quest’ultimo particolarmente curato da SIFÀ. “Abbiamo - precisa Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato - ad esempio un servizio di veicolo sostitutivo, in modo che il professionista non debba perdere il lavoro commissionato nel malaugurato caso di mal funzionamento del mezzo”. Al 51 per cento di proprietà di BPER Banca, isti-
tuto di credito italiano con sede a Modena, la società ha Claudio Campani come Presidente, autentico riferimento dei van (e non solo) nel territorio emiliano-romagnolo, con una lunga esperienza di Concessionarie multimarca (PSA e Mercedes-Benz). È in questo fazzoletto di terra, a Reggio Emilia, che nasce SIFÀ, trovando le sue radici nell’incontro fortuito tra Paolo Ghinolfi e Claudio Campani. Alle prime armi nel settore, Ghinolfi a metà degli Anni Ottanta entra in un dealer Lancia e incrocia gli interessi di Campani, persona dotata di straordinarie doti di energia e grande scopritore di talen-
Parte della flotta della Divisione Van & Go di SIFÀ Società Italiana Flotte Aziendali.
SIFÀ, Società Italiana Flotte Aziendali, nasce a Reggio Emilia grazie alla tenacia di Paolo Ghinolfi e al supporto di BPER Banca.
ti. Intuisce che in quel giovane vi sono forti potenzialità e gli propone una prima esperienza nel mondo del noleggio a lungo e breve termine. La prima esperienza è un autentico successo: il mercato italiano è finalmente maturo per i veicoli in affitto. Ma il sistema italiano è alle prese con la crisi economica dei primi anni 90 e l’azienda è acquistata dagli americani. Ghinolfi non si arrende va a Parigi alla ricerca di un finanziatore solido. È lui nel 1995 a portare in Italia il marchio Arval, riferimento europeo nel mondo del noleggio. In Arval resta fino al 2012 quando, a 47 anni, si appresta a vivere un’altra sfida: in piena crisi economica, Ghinolfi fon da SIFÀ, che significa orgogliosamente Società Italiana Flotte Aziendali, e inizia la sua avventura pienamente italiana, inizialmente mettendo l’esperienza maturata nel noleggio a disposizione dei clien ti attraverso piani di consulenza. Campani, che intanto ha dato vita al gruppo aziendale che porta il suo nome nel settore delle Concessionarie, Campani Group, nel 2013 chie de a Ghinolfi di lavorare insieme per organizzare l’azienda nei suoi vari rami di attività (officine, vendite, brand ecc.). “Quell’esperienza - afferma Ghinolfi - ha rappresentato un vero e proprio tesoro, portandomi a stretto contatto con il mondo dei servizi ai veicoli in tutti i suoi aspetti. È grazie a questa esperienza se SIFÀ ha acquisito una sua caratteristica peculiare che la distingue nel settore. Abbiamo lavorato su tanti elementi, grandi e piccoli, per indirizzare il livello di servizi nella maniera più adatta possibile per soddisfare le esigenze della clientela. Forniamo veicoli con pneumatici invernali già dalla consegna, abbiamo stretto accordi con le Case in modo che il cliente, in caso di necessità di assistenza, si può rivolgere direttamente alla Rete del brand, garantendo l’utilizzo di ricambi originali. In più abbiamo nella flotta veicoli con ogni trazione, dal diesel al metano all’ibrido-elettrico, in modo da permettere ai clienti l’accesso alle ZTL o Aree C. Le sfide dei prossimi anni ci troveranno in prima linea nel dare la giusta risposta agli operatori B2B che necessitano di mezzi adeguati agli spostamenti nei centri urbani, elettrici compresi”. Nel 2014 Campani mette in contatto Ghinolfi con BPER Banca, quinto gruppo bancario italiano. A fine 2014 viene stretto l’accordo
e, il 1° luglio 2015, BPER Banca diventa Socia di SIFÀ, con Campani socio e Presidente e Ghinolfi socio e Amministratore Delegato. Al momento, la flotta di veicoli commerciali costituisce poco meno del 20 per cento dell’intero par co SIFÀ, con una forte spe cializzazione in servizi particolari. “Nel periodo natalizio - precisa Ghinolfi - abbiamo dato un supporto ai clienti che necessitavano di veicoli adatti al picco di consegne. Obiettivo di SIFÀ è capire cosa serve al cliente e indirizzare l’attività in funzione del suo fabbisogno: in base alla crescita del traffico, quella dei veicoli professionali diventerà una parte sempre più importante del nostro business”.
Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato SIFÀ.
AL SERVIZIO DELLE FLOTTE
Veicoli leggeri e non solo. “La nostra clientela spiega l’Amministratore delegato - è molto diversificata per settori e per dimensioni aziendali: soprattutto nel caso delle grandi flotte con magazzini logistici, oltre a vetture e veicoli commerciali occorrono spesso pesanti stradali al di sopra delle 60 q, anche per effettuare tratte notturne, ad esempio bilici per carico e scarico di pacchi che vanno poi distribuiti. Conoscendo i nostri interlocutori e con la consapevolezza che utilizzano i veicoli nel migliore dei modi, intendiamo fornire quest’ulteriore servizio ai clienti: in questa fase stiamo maturando l’esperienza giusta per entrare nel mercato dei pesanti stradali. Come nel nostro spirito, senza alcuna pretesa di fare numeri, ma con l’obiettivo di fare tutto quello che serve al mercato italiano: siamo in contatto con i principali costruttori per individuare quelli con i quali è possibile condividere un servizio di noleggio basato sui valori sui quali nasce la nostra azienda”. In termini di numeri qual è l’obiettivo per l’anno in corso? “Chiudere il 2020 risponde in conclusione Ghinolfi - con oltre 25mila veicoli e, soprattutto, coprire gli spazi del mercato che al momento sono scoperti. Negli anni passati Campani mi ha dato importanti opportunità: oggi al suo fianco viviamo una nuova e affascinante avventura. Col supporto di una banca italiana, BPER Banca, obiettivo di SIFÀ è essere accolta e riconosciuta sul mercato italiano come operatore completo del noleggio a lungo termine, in grado di dare dinamismo al mercato italiano, anticipando oltre le attese”.
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INTERVISTA / GIANLUCA ANNUNZIATA, MARKET MANAGER ITALY ALLTRUCKS
“Facciamo strada insieme ai partner” CONCEPT LANCIATO QUATTRO ANNI FA DA ZF, KNORR-BREMSE E BOSCH, ALLTRUCKS IN EUROPA NEL NOSTRO PAESE IL 2017 SI È CHIUSO CON UN NETWORK DI 65 AFFILIATI CHE SENTONO FORTE IL SENSO DI APPARTENENZA: “IL GRADO DI SODDISFAZIONE DELLE NOSTRE OFFICINE PARTNER È MOLTO ELEVATO: CONTINUEREMO A CRESCERE SENZA SACRIFICARE IL PROFILO MEDIO DEI PARTNER, ANZI COINVOLGENDOLI IN UN TAVOLO DI LAVORO CHE POSSA CONTRIBUIRE AL SUCCESSO”, DICHIARA GIANLUCA ANNUNZIATA. È DIVENTATA UNA RETE CONSOLIDATA E IN CONTINUA ESPANSIONE.
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MAX CAMPANELLA MILANO
ue anni di vita, 65 officine partner. Player giovane Alltrucks Italia che, trascinato dalla forte e, per certi versi, sorprendente crescita dell’intera azienda tedesca, può definirsi modello di successo. Fondata nel 2013 come frutto della comune strategia di ZF, Knorr-Bremse e Bosch - che con Alltrucks hanno voluto affermare il proprio “braccio operativo” nell’assistenza ai veicoli industriali basandosi su una piattaforma all’insegna di qualità e omogeneità - l’azienda tedesca ha chiuso il 2017 consolidando la sua presenza nei mercati av viati nel 2016 e raggiungendo in Europa il numero complessivo di 510 officine, crescendo al di sopra delle aspettative. “Nel giro di un anno - snocciola i dati Gianluca Annunziata che, da Market Manager Italy di Alltrucks, è il manager scelto dal CEO Homer Smyrliadis a coordinare l’avamposto nel nostro Paese - in Europa abbiamo quasi raddoppiato il numero di officine, che a fine 2016 era no circa 350. Come da planning siamo oggi presenti in Germania, Austria, Svizzera, Italia, in Francia con oltre 70 officine, in Spagna con oltre 50, dal 2016 siamo presenti in Polonia e Olanda e, nel 2017, per la prima volta nell’area Nordic Region: era prevista l’apertura quest’anno ma i piani sono stati anticipati e di fatto Alltrucks è già attiva in Norvegia, area in cui c’è una forte richiesta”. Alltrucks è presente dunque in 11 Paesi e cresce seguendo l’onda di una domanda di assistenza basata su elementi condivisi, che la porterà a svilupparsi ancora in altri mercati. “Il 2018 - afferma Annunziata - sarà innanzitutto l’anno dell’ulteriore con-
solidamento nei Paesi do ve siamo presenti, in modo da rafforzare l’organico e la vicinanza alle officine. L’espansione di questi primi anni è frutto di un investi-
mento importante delle aziende che han no fondato Alltrucks: in ogni mercato siamo presenti con una filiale diretta o con nostro personale; seppure con dimensioni
diverse, in ogni Pae se vi è una struttura che garantisce il rapporto diretto, stabile e continuativo con la Ca sa Madre da una parte e con le officine partner dall’altro”.
Elemento che rappresenta la “chiave di differenza” di Alltrucks, che in ogni mercato ha scelto di essere presente con forze lavoro giovani e brillanti, dal back-office agli uomini sul campo. Veniamo alla realtà italiana: come si è chiuso il 2017? “L’anno appena trascorso - risponde Gianluca Annunziata, manager cresciuto in Volvo Group e FCA con un’autentica passione per i veicoli industriali - è stato importante anche per noi, chiuso in termini numerici con 65 officine affiliate, che oggi garantiscono una ramificazione da nord a sud, con una presenza importante nelle aree del nord dov’è più intensa l’attività di trasporto. Per fine 2018 il target è raggiungere la terza cifra, superando quota cento officine affiliate e andando a rafforzare la presenza in aree oggi meno coperte. Ma prima di tutto l’obiettivo è crescere
Lo staff dell’officina F.V.G. di Campoformido. Al centro, il team di Alltrucks Italia con Gianluca Annunziata (secondo da sinistra).
senza sacrificare il profilo medio delle officine partner”. Quello passato è stato il secondo anno completo per Alltrucks in Italia, che sin dall’inizio ha puntato sull’affiliazione di officine che avessero in comune l’erogazione di un servizio di qualità e che, nella partnership con l’azienda tedesca, individuassero un potenziale di crescita per la propria azienda nell’area multimarca su camion e rimorchi. “Il grado di soddisfazione delle officine partner precisa Annunziata - è molto elevato: il feedback ci è arrivato nel corso di due eventi che, a novembre del 2017, abbiamo organizzato per incontrare la Rete, a Napoli e a Milano. Sono state occasioni per fare il punto sull’attività che ci ve de insieme e per condividere gli obiettivi per il futuro, eventi nei quali abbiamo potuto apprezzare l’altissima partecipazione e ricevuto un feedback positivo al nostro messaggio di appartenenza alla Rete”. L’unicità di Alltrucks sta proprio in queste sue caratteristiche: sviluppata da tre colossi dell’automotive, primo equipaggiamento e aftermarket, che puntano a rendere omogeneo il proprio servizio di assistenza sul piano europeo, nasce come Rete multimarca, con una vocazione di assistenza per ogni tipo di truck e semirimorchio. “Tra le officine partner - prosegue Annunziata - è presente una sensazione di appartenenza che intendiamo rafforzare: que st’anno sarà istituito, in Italia e nei Paesi a lingua tedesca, un Comitato di rappresentanza. A inizio 2018 le officine sceglieranno quattro rappresentanti con i quali il management avrà incontri periodici, per costituire insieme un vero e proprio Tavolo di lavoro che possa contribuire al successo delle nostre aziende”.
IL BRAND LE UNISCE CON UN SUPPORTO TECNICO E FORMATIVO
QUALITÀ DI SERVIZIO GARANTITA: SONO SEMPRE PIÙ LE OFFICINE CERTIFICATE P roseguendo il suo naturale sviluppo e consolidamento in Italia, il prossimo Maggio la Rete di Alltrucks si ritroverà per la prima convention nazionale nel nostro Paese, che segue quelle finora organizzate - per due anni di seguito dalla Casa Madre in Germania. Qual è il segreto che tiene così unite le officine al brand Alltrucks? “Uno dei punti di forza di Alltrucks - risponde Gianluca Annunziata, Market Manager Italy - è rappresentato dal supporto alle officine partner, che passa non solo dal marketing e dalla fornitura di attrezzature, ma soprattutto è basato sulla formazione tecnica e generale, che rappresenta uno dei capisaldi del nostro concept: nel corso del 2017 in Italia abbiamo formato oltre cento tecnici e fornito 27 corsi forma-
tivi, sviluppati in esclusiva per le nostre officine, per una media di 300 giornate/uomo e formando in media due tecnici per ogni officina partner”. Tra queste da sottolineare il record di F.V.G. di Campoformido, in provincia di Udine, premiata per aver raggiunto il numero di 21 giornate di formazione seguite. Altro elemento di valore Alltrucks è la performance del supporto tecnico. “La nostra squadra - prosegue Annunziata ha risolto oltre 210 casi di veicoli fermi. Nel 2017 è stato attivato il servizio h 24, che può essere richiesto tramite numero verde, mentre nel 2018 lanceremo i primi servizi di fleet management presso flotte che hanno nelle nostre officine partner un riferimento per l’assistenza”.
Infine la certificazione Dekra, partner europeo di Alltrucks per la verifica delle sue officine affiliate degli standard su organizzazione, strutture, capacità riparativa, formazione del personale e completezza dell’attrezzatura disponibile. “Nel 2017 - conclude Annunziata - abbiamo iniziato gli audit e certificato 25 officine che hanno superato i test con un risultato straordinario, superando in media un punteggio del 95 per cento. Avere al nostro fianco aziende certificate da un ente esterno ha un valore non tanto per Alltrucks, che seleziona sin dal principio l’ingresso al Network, quanto per il cliente finale: quando egli s’interfaccia con la nostra Rete può contare su un servizio di assistenza eccellente, che è tale per certificazione di un ente specializzato”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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HIDROSYSTEM CONVINCE IL MANAGEMENT DI GATE GOURMET E SELVATRANSPORT
SPONDE GIALLE PER IL CATERING AEROPORTUALE E PER I LEADER NEI TRASPORTI H idrosystem ha archiviato il 2017 con una serie di forniture particolarmente significative, che decretano il successo del “modello Tinti” e delle sue sponde caratterizzate dal colore giallo. Tra le consegne le sponde caricatrici Hidrosystem per i mezzi Gate Gourmet, specialista del catering aeroportuale, equipaggiati da Tercam, azienda di Latina che opera nel settore degli allestimenti speciali di veicoli industriali. Una sponda retrattile Hidrosystem di 3.000 kg di portata con pianale da 2.100 mm in allungo l’abbiamo vista montata su un semirimorchio per il trasporto a temperatura controllata - modello Lamberet della gamma SR2 - per SelvaTransport, azienda di trasporto di Verona, leader nel nord Italia nei trasporti
su strada (trasporti con veicoli frigoriferi a temperatura controllata e veicoli centinati). Una sponda caricatrice Hidrosystem equipaggia inoltre un esemplare di Piaggio Porter Maxxi con cassone da 2,5 x1,5 metri e portata utile 960 kg allestito da Onnicar, l’anno scorso acquisita dal colosso francese Groupe Gruau. “Il nostro punto di forza - afferma Andrea Tinti - è l’assistenza e manutenzione specifica per veicoli allestiti, noleggiatori e grandi flotte, che viene garantita capillarmente in Italia attraverso gli 80 Van Service Hidrosystem con servizio door-to-door anche presso il cliente. In tutte le officine il trasportatore trova un’assistenza globale a qualsiasi marca di sponda caricatrice e per ogni componente dell’allestimento”.
INTERVISTA / ANDREA TINTI, FONDATORE E CEO HIDROSYSTEM
Allestimenti, il numero vincente R
PROSEGUE L’ESPANSIONE DELLA RETE DELLA SOCIETÀ DI SAN MARINO DEDICATA ALL’ASSISTENZA DI TUTTA LA COMPONENTE DI ALLESTIMENTO 2017 CON 80 OFFICINE, ACCORDI CON I PRINCIPALI NOLEGGIATORI E UN VOLUME D’AFFARI CHE HA SUPERATO I DUE MILIONI DI EURO, PER IL 2018 TINTI PUNTA A RAFFORZARE SERVICE E VENDITE. “LANCEREMO UN NUMERO VERDE DEDICATO AI CLIENTI E A METÀ ANNO UNA NUOVA SPONDA PENSATA PER LE AZIENDE DI NOLEGGIO”, DICHIARA L’IMPRENDITORE BOLOGNESE.
DEI VEICOLI: CHIUSO IL
MATTEO GALIMBERTI
afforzare la componente post vendita con maggiore presenza sul territorio, intensificare l’offensiva commerciale e gradualmente affermare il marchio Hidrosystem come brand di riferimento nel segmento delle sponde caricatrici, rivolte e studiate in particolare per le aziende di noleggio. Sono gli obiettivi che Andrea Tinti si pone per il 2018: dopo aver avviato, in assoluta esclusiva sul mer-
di con Arval, Leaseplan, Leasys e Car Server, quest’anno avvieremo partnership con Gruppo Maggiore-Avis e Morini Rent, due aziende che stanno rafforzando la componente Van del parco mezzi”. Punto di forza Hidrosystem una Rete che conta 80 officine che garantiscono una presenza capillare sul territorio e nelle quali le aziende -noleggiatori ma anche grandi flotte - trovano un riferimento per l’assistenza. Parallelamente l’anno scorso l’azienda sanmarinese ha lanciato la sua
riscuotendo grande apprezzamento tra i professionisti”. Quali sono i numeri di chiusura dell’anno scorso e qual è il target per il 2018? “Il 2017 - risponde Andrea Tinti - si è chiuso con un volume d’affari di circa due milioni e 150mila euro, ri-
Com’è costituita oggi la forza vendita Hidrosystem? “Possiamo contare su una squadra - illustra Tinti - di ot to persone motivate e preparate, che quest’anno arriveranno a dieci. L’anno scorso abbiamo inaugurato la nuova sede: 800 mq tra back-office e magazzino
nente di allestimento del veicolo? “Abbiamo - risponde l’imprenditore bolognese - una collaborazione diretta con i principali produttori, dai gruppi frigo alle sponde, dai cassoni ai ribaltabili. Questo consente al cliente finale di avere l’assoluta cer tezza che in
su qualsiasi marca, grazie a un personale interno formato ad hoc nonché alle nostre officine pre parate e competenti. Altrimenti viene indicata l’officina più vicina: se il cliente può raggiungerla gli vengono date indicazioni, altrimenti dall’officina interviene
cato italiano, la costituzione di una Rete di assistenza che, specializzata negli allestimenti con un particolare focus sulle sponde (di cui è uno degli esperti più autorevoli e riconosciuti sul mer cato), diventa sempre più capillare, l’imprenditore bolognese punta a consolidare le partnership strette nel 2017 con le principali aziende di noleggio. “Oggi - afferma Tin ti - Hidrosystem fornisce al le aziende di noleggio assistenza completa per la parte di allestimento del veicolo. Nel 2017 abbiamo stretto accor-
gamma di sponde, prodotte in Italia nel sito industriale di Molinella. Un prodotto pensato sin dall’inizio per aziende di noleggio e trasportatori dimensionati. “Siamo partiti - precisa Tinti - con primi equipaggiamenti per le gamme Peugeot e Citroen: tutti i veicoli commerciali del Gruppo PSA possono essere acquistati a listino allestiti con sponde Hidrosystem. Nel 2017 la gamma è stata arricchita con le sponde sviluppate per i nuovi MAN TGE e Volkswagen Crafter, prodotti che stanno
spetto a un 2016 chiuso con un milione e 600mila euro. Quest’anno le previsioni sono di arrivare almeno a due milioni e 700mila euro, ma soprattutto il 2018 sarà dedicato a raf forzare la parte Service: stiamo avviando una campagna di formazione per le nostre officine, presso le quali saremo maggiormente presenti con nuova forza vendita. L’obiettivo è consolidare la presenza Hidrosystem sul territorio e aumentare i volumi di sponde consegnate intensificando l’azione commerciale”.
con una disponibilità continua di ricambi e spazi adeguati per la formazione”. Nel corso del 2018 arriveranno novità di prodotto? “Tra luglio e settembre anticipa Tinti - lanceremo una nuo va sponda, ridisegnata e dedicata ai veicoli commerciali, che sarà caratterizzata da estrema facilità di montaggio e manutenzione, pensata in particolare per le aziende di noleggio”. Com’è organizzata la Rete Hidrosystem per garantire un’assistenza di qualità su tutta la compo-
caso di problemi può rivolgersi all’officina più vicina certo di ricevere un servizio adeguato in termini di preparazione su qual siasi parte dell’allestimento”. In caso di necessità esiste un riferimento da contattare? “Lanceremo quest’anno - prosegue Andrea Tinti - il numero verde dell’allestimento: il trasportatore contatterà direttamente i nostri dipendenti che decideranno la strategia più rapida ed efficace per risolvere il problema. Se si tratta di sponde possiamo intervenire direttamente e
qualcuno ad occuparsi del problema”. Qual è il punto di forza della Rete Hidrosystem rispetto ai competitor? “Spesso quando si ha un problema e si contatta l’assistenza - afferma Tinti dall’altro capo del telefono risponde qualcuno che non ha la benché minima idea di come agire per risolvere la situazione né dove mandare il cliente. Con Hidrosystem il collegamento con l’officina più vicina è immediato, tutto è più efficace e tempestivo a garanzia di interventi ottimali”.
SAN MARINO
Andrea Tinti, fondatore e CEO Hydrosystem.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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DUE MANAGER DI MERITOR ILLUSTRANO LA STRATEGIA DEL PRODUTTORE AMERICANO
“Siamo già pronti per l’elettrico” P
FORTE DEL KNOW-HOW MATURATO FINORA E DEL NUOVO BANCO PROVA INAUGURATO A FINE 2017, IL SITO DI CAMERI PUNTA AD AFFIANCARE I COSTRUTTORI NELLA FUTURA SFIDA DELLA TRAZIONE ELETTRICA. ARNALDO STALLA, SENIOR MANAGER TESTING & PROTOTYPE CAMERI ENGINEERING EUROPE, E FABIO SANTINATO, SENIOR DIRECTOR ENGINEERING AXLES EUROPE, PROVANO A IMMAGINARE COME CAMBIERÀ IL MONDO DELLA DISTRIBUZIONE NEI PROSSIMI ANNI.
PAOLO ALTIERI CAMERI
olo d’ingegneria europeo, il sito di Cameri ha un ruolo decisivo in questa fase di sviluppo in cui Meritor, azienda leader nella progettazione e produzione di ponti ed assali e sistemi frenanti per veicoli industriali (truck e semirimorchi) e autobus, si propone come partner di riferimento nella strada evolutiva intrapresa dalla mobilità di merci e persone. Strada che si prevede porti in un futuro (neanche tanto distante) alla trazione cento per cento elettrica. Il sito di Cameri, ubicato a breve distanza dall’autostrada Milano-Torino, è già oggi uno stabilimento di punta per Meritor: a Cameri nasce il modello 17X, capostipite della famiglia di ponti, interamente saldato a laser, che dalla fabbrica novarese viene distribuito sul piano globale. Un autentico gioiello sul quale l’azienda - con headquarter e sito principale a Troy, negli Usa - ha fortemente investito anche in tempi recenti: sul finire dell’anno scorso è stato inaugurato un nuovo banco prova AVL, frutto di profonda innovazione. Quale sarà il prossimo step Meritor nella strada che porta verso la trazione elettrica? “Quanto faremo nei prossimi anni - risponde Arnaldo
Due Senior Manager di Meritor: a sinistra Fabio Santinato, Director Engineering Axles Europe, e, a destra, Arnaldo Stalla, Manager Testing & Prototype Cameri Engineering Europe.
Stalla, dal 1988 in Meritor, oggi Senior Manager Testing & Prototype Cameri Engineering Europe – ha certamente del rivoluzionario. Finora Meritor si è sempre distinta per innovazione, pur basandosi su produzioni concettuali simili: il ponte 17X è
un prodotto molto innovativo, ma è pur sempre frutto della medesima piattaforma produttiva dei ponti tradizionali. Con la trazione elettrica cambierà tutto: siamo già in contatto con l’azienda fornitrice del nuovo banco prova per studiarne uno adatto ai
veicoli elettrici. In questa fase è troppo presto per dire se sarà realizzato un banco prova ex novo o se sarà implementato quello appena inaugurato”. Intanto con la fase di testing Meritor sarebbe già pronta per i veicoli elettrici?
“Assolutamente sì. Negli Usa - risponde Fabio Santinato, Senior Director Engineering Axles Europe - è già attivo un progetto a cura di un team di lavoro appositamente istituito, che opera presso un Centro Engineering dedicato ai veicoli elettrici”.
Il banco prova e, a sinistra, uno scorcio del sito di Cameri.
Sul piano dell’offerta di prodotto qual è la proposta Meritor per i veicoli elettrici? “Abbiamo già studiato - risponde Arnaldo Stalla - il pon te con motore elettrico sul differenziale: su questa base in futuro vi saranno ulteriori novità, frutto dell’esperienza finora maturata da Meritor. Svilupperemo i nuovi prodotti partendo dall’ibrido, con batterie ricaricabili, per arrivare nel futuro a un ponte completamente di concetto elettrico”. Una graduale evoluzione su più fasi che vede Meritor al fianco dei costruttori di veicoli? “Siamo in stretto contatto - risponde Fabio Santinato - con i principali clienti, Iveco, Daf e Volvo Trucks, che si muovono verso la trazione elettrica. Direi che questa prima fase è investigativa per tutti: occorre a noi e ai clienti per essere pronti nel 2025 con veicoli ibridi o totalmente elettrici. È necessario partire oggi, perché cambierà il sistema produttivo: le stesse linee di produzione di Cameri dovranno essere rivoluzionate per dare vita ai nuovi prodotti”. Come per la massima parte dei produttori di componenti, quella della trazione elettrica sta per essere vissuta da Meritor come autentica rivoluzione, per quanto il produttore statunitense metta in campo un know-how basato su prove pratiche. “Vent’anni fa - aggiunge Santinato - Meritor realizzava i primi prototipi che venivano messi in funzione: sono stati provati motori accoppiati a una piattaforma Meritor, prodotti in qualche centinaio di unità per bus urbani. In quel caso il funzionamento era ibrido, ovvero le batterie venivano caricate da apposite dinamo. Oggi stiamo sviluppando un prodotto completamente diverso e il cambiamento è decisivo anche per Meritor: si parla di un impegno importante, che passerà per la realizzazione anche in Europa di un riferimento per il supporto ai clienti”.
PRODOTTI ALL’AVANGUARDIA CHE PUNTANO A INCREMENTARE L’EFFICIENZA
AUMENTARE LA CAPACITÀ DI TRASPORTO MANTENENDO LO STESSO PESO P er quanto nella lunga distanza, almeno per il momento, è difficile ipotizzare nel breve termine una trazione elettrica per il trasporto delle merci, è pur vero che molte città europee stanno vietando l’accesso ai centri storici a veicoli che non presentino un impatto ambientale minimo. Questa doppia modalità lunga distanza a trazione termica e ultimo miglio a trazione elettrica - obbliga produttori come Meritor ad avere nella gamma prodotti validi sia per l’uno che per l’altro funzionamento. “Già oggi - precisa Fabio Santinato, Senior Director Engineering Axles Europe - alcuni clienti stanno chiedendo soluzioni per veicoli pesanti a trazione elettrica, soprattutto nel segmento delle costruzioni: visto che i cantieri sono ubicati spesso nei centri cittadini, i veicoli che si muovono per la relativa costruzione devono essere elettrici. Anche in questo
caso la soluzione è duplice: la trazione termica può essere utilizzata in uscita dalla città, ma quando il mezzo raggiunge il cantiere deve funzionare a trazione elettrica: istanze che stanno costringendo il mercato ad adeguarsi. In questo caso è ipotizzabile la realizzazione di hub logistici che, all’esterno e nella cintura delle città, consentano lo scarico dei veicoli pesanti e il carico di quelli medio-piccoli”. Veri e propri centri di smistamento che verranno raggiunti dai camion long-distance e dai quali partiranno van diretti verso il centro (una realtà che sta restringendo il segmento dei veicoli medi). Come risponde Meritor a questo futuro panorama? “Meritor - risponde Santinato - realizza oggi prodotti per veicoli a trazione tradizionale che consentono di aumentare il carico fino a 100 t. L’obiettivo in questi anni è contribuire in misura maggiore
alla riduzione delle emissioni, aumentando l’efficienza e la capacità di trasporto pur restando con lo stesso peso del veicolo. In que-
sto modo abbiamo raggiunto un livello dell’efficienza dei prodotti nell’ordine del 98 per cento: se potremo fare di più lo faremo”
20/12/17
11:24
IL MONDO DEI TRASPORTI
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INTERVISTA A DAVIDE TIZZI, CONTITOLARE DI MANTOVANA SERVIZI
Specialisti nella terza vita del camion MANTOVANA SERVIZI È OGGI L’AZIENDA LEADER IN ITALIA NEL COMPARTO DELLA DEMOLIZIONE AUTOCARRO E UNA GRANDE PROTAGONISTA NEL SETTORE DELLA VENDITA DI TRUCK USATI. “LA DEMOLIZIONE È UN LAVORO DA SPECIALISTI IN CUI L’ESSENZIALE È AVERE LA POSSIBILITÀ DI RIVENDERE I RICAMBI CHE SI RICAVANO PER DARE UNA TERZA VITA ALL’AUTOCARRO - SPIEGA IL TITOLARE - QUELLO CHE È RIMASTO DI BUONO IN UN AUTOCARRO USATO LO RIVENDI”. NEL 2017 MANTOVANA SERVIZI HA DEMOLITO CIRCA 1.500 TRUCK E NE HA VENDUTI CIRCA 3.000 USATI.
N
PAOLO ALTIERI VIADANA
on ci sono solo i camion che percorrono le strade e le autostrade consegnando merci. Altrettanto protagonisti del trasporto, anche se in modo differente, sono i camion destinati alla demolizione, un’attività redditizia che permette di ricavare materiali da riciclo che si trasformano in utili pezzi di ricambio. Lo dimostra quotidianamente la Mantovana Servizi Srl, società man tovana con sede operativa a Viadana, capitanata dai cu gini Davide Tizzi e Cesare Cavallari. Ed è proprio Davide Tizzi a introdurci nel mondo della demolizione di autocarri. Classe 1967, originario di Viadana, Davide Tizzi è anche un grande appassionato di rugby: da quattro anni è Presidente del Rugby Viadana, uno dei club più importanti a livello nazionale, di cui è stato in passato anche giocatore e allenatore nelle giovanili. “Ho iniziato da ragazzo a lavorare nel settore della demolizione di autocarri al fianco di mio nonno, Enrico Vaccari, che nel 1937, qui a Viadana, avvia l’attività di commercio e demolizione di autocarri - esordisce Tizzi - Mio nonno ha sempre ragionato in grande e negli anni l’azienda è cresciuta al punto che già negli anni Settanta era molto affermata. Noi ci siamo li mitati a proseguire la sua opera adattandoci ai tempi che cambiano. Il nonno è mancato nel 1995 quando stava ancora lavorando. Io e mio cugino, figli delle due figlie del nonno, abbiamo iniziato a occuparci della gestione diretta dell’azienda nei primi anni
Novanta, quando il nonno ci ha responsabilizzato in tal senso. L’attuale sede operativa di Mantovana Servizi, costruita negli anni Ottanta e successivamente ampliata, è a Viadana mentre la sede legale è a Mantova”. AFFERMATA PROTAGONISTA
Mantovana Servizi è oggi l’azienda leader in Italia nel comparto della demolizione e una grande protagonista anche nel settore della vendita di autocarri usati. “La demolizione di un autocarro è un la voro da specialisti in cui l’essenziale è avere la possibilità di rivendere i ricambi che si ricavano per dare una terza vita all’autocarro - spie-
ga Davide Tizzi - Quello che è rimasto di buono in un autocarro usato lo rivendi. Per anni il nostro è stato un lavoro che ci ha dato grandi soddisfazioni perché i mercati di molti paesi di Africa e Medio Oriente ritiravano un sacco di ricambi usati grazie anche alla favorevole stabilità politica di cui godevano e che oggi non viene più garantita. Attualmente, a causa delle continue guerre e dell’instabilità che caratterizza quelle aree geo grafiche il mercato si è notevolmente ridotto”. “In Italia, il mercato è abbastanza costante negli anni continua Tizzi - Negli ultimi dieci anni poi è profondamente cambiata la vendita del camion usato, attività che abbiamo sempre svolto in paral-
lelo a quella della demolizione. Oltre al mercato, giocano un ruolo fondamentale le normative e gli incentivi. Può succedere che un’ anno un determinato paese richieda molti camion usati mentre l’an no successivo punti soprattutto sui ricambi. Sono business oscillanti”. Nel 2017 Mantovana Servizi ha demolito circa 1.500 truck e ne ha venduti circa 3.000 usati. “Quello che abbiamo cercato di fare negli ultimi anni è stato aumentare la qualità del servizio al cliente - continua Davide Tizzi - In tutto questo c’è senza dubbio una regola fondamentale: i veicoli che lo meritano vengono ricondizionati e venduti, quelli che lo meritano meno hanno sbocchi soprat-
Davide Tizzi, Contitolare di Mantovana Servizi.
tutto verso altri mercati. Offriamo ai clienti innanzitutto una grande scelta di prodotto, merito di un magazzino sempre molto fornito di ricambi e camion multimarca. Lo stock di camion ammonta costantemente a 600-700 unità”. La demolizione è un’attività in cui la componente umana rimane fondamentale. “Viene fatto tutto manualmente - precisa Tizzi - Il camion viene innanzitutto bonificato da liquidi e rifiuti vari; poi viene smontato nelle sue parti. È bene sottolineare che il ricambio viene attentamente verificato prima di essere smontato. Quello buono viene rivenduto, quello non buono scartato. Le parti ferrose e non ferrose che rimangono ven gono lavorate con macchine specifiche e vengono vendute come rottami ferrosi e non ferrosi. Di un singolo camion, il 40 per cento risulta vendibile alla fine del processo”. SETTORE DINAMICO
Una fase del complesso procedimento di demolizione presso la Mantovana Servizi.
DAVIDE TIZZI È PRESIDENTE DEL CLUB RUGBY VIADANA 1970 DAL 2014
Alla Mantovana Servizi lavorano 16 addetti alla demolizione e 8 addetti vendita. Lo scorso anno il fatturato consolidato è stato di circa 20 milioni di euro. “Ci avvaliamo di contatti diretti con concessionari, case costruttrici e aziende di trasporto di tutta Italia - continua Davide Tizzi I veicoli che oggi vanno in de molizione hanno mediamente dai 10 ai 15 anni di vita e quasi sempre sono veicoli buoni in grado di essere ancora utilizzati. Essendo diminuiti gli incidenti, per fortuna, i veicoli sinistrati sono sempre meno. Quindi, chi compra ricambi usati oggi, li compra di
ottima qualità”. Sul futuro Davide Tizzi non azzarda nessuna precisa previsione. Troppe le variabili in gioco. A cominciare dal grande e velocissimo progresso tecnologico che contraddistingue i camion moderni. “Ci sono case costruttrici cinesi e coreane che già oggi detengono stabilimenti produttivi in Africa per vendere in loco veicoli nuovi con una qualità e un prezzo più bassi che però ben si adattano a quei mercati. La nostra attività è in definitiva una grande scommessa del futuro. Se è vero che le Case costruttrici punteranno ad avere veicoli ecologici e riciclabili e saranno in grado di alimentare le loro catene di riciclo per smontare i mezzi e riutilizzare i pezzi di ricambio, magari in modo diverso, ci sarà sempre qualcuno che arriverà dopo rispetto ai progressi attuati e che avrà dunque ancora bisogno del nostro lavoro”. Il segreto del successo? Per Mantovana Servizi e Davide Tizzi è la credibilità. “Abbiamo cercato di lavorare sempre onestamente, sia nei confronti dei fornitori che dei clienti. Il mio obiettivo per i prossimi anni è fare in modo che la nostra azienda sia più organizzata e possa avere continuità attraverso l’azione dei miei figli e dei figli di mio cugino”. “Ho due figli che già lavorano con me: Giorgio, di 25 anni, che è anche un gio catore di rugby, e Alice di 27 - conclude Tizzi - Confido anche in loro per crescere nel tempo seguendo con la massima attenzione tutte le evoluzioni e i cambiamenti che ci saranno”.
PASSIONE E FORTE DETERMINAZIONE PER “DEMOLIRE” GLI AVVERSARI È
uno dei club rugbistici italiani protagonisti del campionato eccellenza, ovvero la massima espressione del rugby in Italia. Si chiama Rugby Viadana 1970 e dal 2014 ne è Presidente proprio Davide Tizzi. “Il mio tempo libero è dedicato interamente al rugby”, sottolinea con entusiasmo il titolare di Mantovana Servizi, la cui passione è iniziata quando da ex giocatore per 15 anni si è innamorato dell’ambiente e di questo bellissimo sport. “Dopo aver giocato - aggiunge - mi sono dedicato alla società ricoprendo diversi incarichi, tra cui anche quello di allenatore nelle giovanili, fino a quando ne sono diventato Presidente”. Fondata nel 1970, Rugby Viadana è oggi proprietà dell’Associazione Rugby Viadana, una public company che conta circa 180 soci. “I nostri ragazzi sono circa 300 - prosegue Davide Tizzi - e sono fiero di affermare che la società si muove
avendo ben presenti le finalità sociali di quello che facciamo, valorizzando i giovani del territorio . Si inizia a 4-5 anni nella categoria under 6 per poi passare nell’under 10, 12, 14, 16 e 18. Abbiamo poi una squadra cadetta in serie B e la squadra seniores che è il nostro orgoglio e che gareggia nel campionato eccellenza”. “Il rugby - dice ancora Tizzi - pur essendo emblema di sportività, spirito di gruppo e sacrificio comune, in Italia non gode della popolarità (e relativo sostegno economico) che gode nei paesi anglosassoni e non nemmeno comparabile con lo sport nazionale, il calcio. La nostra società sostiene non solo la squadra semi-professionistica ma anche 9 squadre minori. I costi sono tanti. Come ci finanziamo? Cerchiamo società o imprenditori che, nei limiti delle loro disponibilità, vogliano abbinare il loro nome o i loro prodotti al mondo del rugby, a noi”.
UCK TIRES S
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LA PARTNERSHIP CON MAURELLI GROUP INIZIA CON INTERSERVICE
Assistenza Plus per Fraikin
U
MAX CAMPANELLA TRENTO
na sede modernissima, sviluppata su 16mila mq e ubicata a pochi me tri dall’uscita di Trento dell’autostrada A22; assistenza multimarca realizzata con moderni sistemi di diagnosi, reparto revisioni e taratura tachigrafi; servizio completo (anche ATP) di assistenza autorizzata con partnership di primo livello tra cui Koegel per i rimorchi e SAF per gli assali; assistenza garantita h 24 con intervento stradale e eventuale traino. Sono i principali elementi che hanno convinto Fraikin, leader nel settore del noleggio a breve e lungo termine di veicoli professionali, che Interservice era l’officina giusta come part ner e sede del Fraikin Point che mancava come punto di riferimento per gli autotrasportatori dell’Estremo Oriente della Penisola. Officina multimarca - e vendita di ricambi originali Mercedes-Benz, MAN, Daf, EvoBus - appartenente a Mau relli Group, grazie alla posizione di eccellenza Interservice rappresenta la soluzione scelta dai tantissimi autotrasportatori in transito, che approfittano del servizio rapido spesso sfruttando i tempi
di riposo: nei periodi di blocco del traffico o per il transito austriaco, gli autisti trovano a Trento una sala a loro disposizione per il ristoro e il riposo notturno. Un’azienda risorta nel 2011 quando, sulla base dell’intuizione di Giacomo Maurelli che ne aveva intravisto la forte potenzialità, Interservice entra a far parte della galassia di aziende del suo gruppo. Un investimento importante quello dell’imprenditore campano che decide di acquisire Interservice in società con Trentino Sviluppo con l’obiettivo di realizzare, nelle immediate vicinanze dell’interporto di Trento, un Centro per la vendita e riparazione di veicoli industriali al servizio di tutti i marchi. L’idea di Maurelli era offrire ai clienti un servizio di as sistenza completo di post vendita e ricambi. Progetto ambizioso, a maggior ragione perché l’officina, almeno fino a quel momento, non è il core business di Maurelli. La passione e la determinazione dell’imprenditore insieme al suo team di fiducia, ha portato Interservice a diventare un riferimento per i trasportatori, locali e stranieri: c’è chi arriva a Trento persino dalla Polonia e dalla Slovacchia perché, grazie a un semplicissimo passaparola, ha saputo dei
IN PIENA FASE DI SVILUPPO, CON UNA SERIE DI INNOVATIVI PROGETTI IN PROCINTO DI AVVIO, L’AZIENDA TRENTINA DIVENTA
FRAIKIN POINT: “LA GAMMA DI SERVIZI CHE OFFRIAMO AL CLIENTE VIENE ULTERIORMENTE ARRICCHITA”, DICHIARA L’AMMINISTRATORE
DELEGATO FABIO MARINO. È SOLO L’INIZIO DI UN ACCORDO CHE VEDE LE servizi offerti da Interservice e chiede informazioni più dettagliate. Giacomo Maurelli ha fortemente creduto fin dal principio che, all’interno del Gruppo Maurelli, l’Azienda trentina, fosse quella con il maggior potenziale di sviluppo e di fatto la più strategica. Cosi nel giugno 2016 pone al volano di Interservice il giovane ingegnere 34enne che già dal 2014 a soli tre mesi
dal la sua assunzione, aveva dimostrato ampie competenze e spiccata professionalità nel gestire il trasferimento della logistica della Maurelli Distribuzione da Casoria alla nuova sede di Capua, autentico gioiello del Gruppo, con processi di gestione altamente automatizzati. Nel 2017 l’ingegner Marino diventa Amministratore delegato di Interservice e ancora una volta l’effetto che
Da sinistra: Michele Pellicioli, tirocinante Fraikin Italia; Giacomo Maurelli, CEO dell’omonimo Gruppo; Diego Pellicioli, Direttore Commerciale Fraikin Italia; Fabio Marino, Amministratore delegato Interservice.
produce la scelta dell’imprenditore è immediato: l’Azienda acquisisce sempre maggiore robustezza grazie ad una rigogliosa organizzazione, fatta di nuovi progetti di sviluppo che contribuiscono repentinamente alla sua crescita. Interservice ha chiuso il 2017 con un fatturato di circa 12 milioni di euro suddiviso tra ricambi venduti al banco (circa 6,5 milioni) e officina (manodopera e ricambi) che
rappresenta un business di circa 5,5 milioni. “Il 2018 illustra l’ingegner Marino - è iniziato nel migliore dei modi: il fatturato continua a crescere rispetto all’anno scorso e soprattutto soddisfa il portafoglio clienti molto ampio, grazie alla crescita esponenziale di autotrasportatori stranieri e al consolidamento dei clienti trentini. Il nostro target per quest’anno è un aumento del 15 per cento di fatturato con il contestuale contenimento dei costi e con investimenti mirati”. In quest’ultimo capitolo s’inseriscono i diversi progetti in procinto di essere avviati nel corso del 2018. “Stiamo realizzando - precisa l’Amministratore delegato - al primo piano una seconda officina da dedicare ai veicoli leggeri, è in fase di avviamento un’accademia di alta formazione meccatronica che consenta di formare meccanici per l’autocarro e tecnici commerciali che saranno poi inseriti nel
DUE AZIENDE MOLTO VICINE: “C’È CONVERGENZA ASSOLUTA, ABBIAMO TANTI LATI IN COMUNE”, AFFERMA
DIEGO PELLICIOLI, DIRETTORE COMMERCIALE FRAIKIN ITALIA.
Gruppo Maurelli, infine abbiamo realizzato laboratori per la rigenerazione dei ricambi”. Non da ultimo la scelta di puntare sul noleggio, che vede Interservice partner di Fraikin: grazie a una superficie di circa 11mila mq coperti e 25mila scoperti, 55 dipendenti tra i quali ben 22 meccanici, sette addetti alla vendita dei ricambi e cinque unità in accettazione, Interservice è un Fraikin Point che si propone sia come fornitore di servizi di noleggio di veicoli professionali sia come riferimento per l’assistenza ai clienti Fraikin. “La partnership con un player importante come Fraikin - spiega Marino - ci permette di arricchire ulteriormente la gamma di servizi che offriamo ai clienti, fidelizzandoli e sgravandoli della gestione del parco veicoli, fornendo la possibilità di scegliere qualsiasi mezzo occorra alla loro attività con la certezza di un’assistenza ca-
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 267 Marzo 2018 pillare su tutto il territorio. Non abbiamo ancora pubblicizzato la nuova attività ma abbiamo già sottoscritto alcuni contratti: per il momento ci stiamo limitando al Trentino e gli autotrasportatori si stanno affacciando al mondo del noleggio con molta curiosità”. Presidio dei Fraikin Point in Trentino ma non solo: la partnership con Interservice pare proprio rappresentare la piattaforma di sviluppo di un
accordo di ampio respiro tra il noleggiatore francese e l’intero Maurelli Group, che oltre a Interservice conta le aziende Maurelli Distribuzione (stoccaggio e logistica di ricambi e commercializzazione della linea di prodotti per motrici e rimorchi a marchio proprio GAM, come equivalenti all’originale), Maurelli Commerciale (26 punti vendita e disponibilità del magazzino h 24 tutto l’anno con
servizio di consegna ricambi) e Formau (formazione e diagnostica per lo sviluppo delle officine nel mondo dell’autocarro). “La partnership con Fraikin - precisa Giacomo Maurelli - parte da Interservice ma si cala nell’intero Grup po: qualora un veicolo noleggiato Fraikin dovesse avere dei problemi ovunque si trovi in Italia, attraverso la nostra Rete M-Truck può intercettare un’officina e ha la
certezza di assistenza omogenea in termini di costi, qualità e coperture di garanzia. MTruck è un network di eccellenza perché nasce e si sviluppa sulla base delle relazioni tra i punti vendita Maurelli, Formau e i clienti finali: siamo arrivati a quota 105 officine presenti in modo capillare su tutto il territorio e sono tutte in grado di intervenire su qualsiasi tipo di veicolo industriale o rimorchio”.
Pagina 51 Specializzata in tutti i rami di assistenza, M-Truck fa capo a Formau ed effettua servizi ad ampio raggio, dall’assistenza completa alla logistica di magazzino passando oggi dal noleggio. “Il dna del Gruppo Maurelli - afferma Diego Pellicioli, Direttore Commerciale Fraikin Italia ben si sposa con la strategia avviata da Fraikin tesa a individuare aziende specializzate, multimarca, con una ricono-
sciuta competenza sul mercato. Nelle officine del Gruppo Maurelli i clienti Fraikin troveranno assistenza, ricambi e potranno ricevere informazioni sul noleggio, avendo la garanzia di trovare, presso ogni officina, lo stesso trattamento in termini di qualità e prezzo. Fraikin e Maurelli hanno tanti lati in comune: la nascita del Fraikin Point in Interservice dimostra la convergenza assoluta tra le due aziende”.
ALLE PORTE DI BRESCIA LA STORICA ROSSINI SERVICE È NUOVO FRAIKIN POINT
Riferimento nella vendita dell’usato LA PARTNERSHIP CON FRAIKIN PUNTA A RENDERE FRUIBILI I SERVIZI DEL NOLEGGIATORE FRANCESE AI TRASPORTATORI DI QUESTA FETTA DI
LOMBARDIA. I CLIENTI FRAIKIN TROVERANNO UN RIFERIMENTO PER MANUTENZIONE E ASSISTENZA E NATURALMENTE TUTTE LE INFORMAZIONI SUL
E
ra il 1960 quando Pietro Rossini, classe 1933, iniziava l’attività di autoriparatore. Quella piccola officina riscuote subito successo. Siamo a Quinzano d’Oglio, crocevia tra le provincie di Brescia e Cremona, territorio di forte passaggio negli anni del boom economico. Ben ricorda quegli anni Pietro Rossini, quando nell’immediato post guerra si rimboccava le maniche per soddisfare le richieste provenienti dai primi camioncini e trattori agricoli. Subito il core business si dimostrava essere l’assistenza e riparazione, per quanto nella sua attività l’imprenditore bresciano non mancava d’inserire un po’ di conto terzi.
NOLEGGIO DI VEICOLI PROFESSIONALI.
Negli Anni Settanta Rossini Service diventa una vera e propria fucina di meccanici e riparatori per soddisfare la domanda in forte crescita. Con l’arrivo in azienda del figlio Franco a dare man forte, nel 1992 Franco Rossini diventa amministratore della Rossini Service Officina Autorizzata Iveco, la quale vede aumentare la sua offerta: oltre all’assistenza e riparazione autocarro e van, arriva il commercio di veicoli usati. Un’intuizione che si dimostra ben presto valida, tant’è che nel 2008 viene inaugurata la nuova sede, in posizione vantaggiosa, lungo la direttrice BresciaCremona. Oggi Rossini Service dispone di circa 10mila mq di cui 2.600 mq
Da sinistra: Elena Zanetti e Franco Rossini di Rossini Service; Diego Pellicioli, Direttore Commerciale Fraikin Italia; Michele Pellicioli, tirocinante Fraikin Italia; Matteo Gritta, Web Manager Rossini Service; Marco Morsia, Area Manager Fraikin Italia.
coperti, ai quali affianca la sede precedente (mille mq coperti e un piazzale di 4mila mq), a poche centinaia di metri di distanza, che è stata ristrutturata ed entro fine anno tornerà ad essere operativa. “Al momento - spiega Franco Rossini - la utilizziamo come piazzale di stoccaggio ed esposizione per i veicoli, ma l’officina ha bisogno di spazio e presto troveremo un’organizzazione che consenta la giusta suddivisione tra esposizione, rivendita di veicoli e spazi dedicati al post vendita”. La partnership con Fraikin punta a rendere fruibili i servizi del noleggiatore francese ai trasportatori di questa fetta di Lombardia. E non solo. “In Rossini Service - precisa Die go Pellicioli, Direttore Commerciale Fraikin Italia - i nostri clienti troveranno un riferimento per manutenzione e assistenza in caso
di sinistri, ma questo Fraikin Point rappresenta un ulteriore presidio sul territorio: qui i professionisti potranno ricevere informazioni sul noleggio”. Molto focalizzata sull’assistenza, trasformazione e preparazione dei veicoli usati, Rossini Service conta otto tecnici specializzati, continuamente formati, oltre a due web master che aggiornano costantemente l’elenco on line che pubblicizza i veicoli disponibili a piazzale e un responsabile commerciale medi/piccoli Matteo Gritta. Affiancato dalla moglie Elena Zanetti e dalla sorella Daniela, Franco Rossini continua dunque quell’opera avviata dal padre, con un occhio attento alle evoluzioni del trasporto. “Il nostro obiettivo -afferma in conclusione - è fare il nostro lavoro con professionalità, passione e nel migliore dei modi. Tra i clienti abbiamo grandi flotte della GDO ma anche aziende di medio-piccole dimensioni, alle quali proponiamo veicoli attentamente selezionati con km certificati e protetti dalla garanzia RPM Garantie valida per 12 mesi: il cliente può recarsi in qualsiasi officina generica per l’intervento in garanzia su tutto il territorio nazionale . Abbiamo chiuso il 2017 con un fatturato di circa 5 milioni di euro e quest’anno puntiamo a crescere ancora a due cifre, grazie anche all’apertura della nuova sede”. Rossini Service dispone a piazzale di circa un centinaio di unità, che allestisce, prepara e trasforma su richiesta della clientela in partnership con allestitori locali.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 267 Marzo 2018
INTERVISTA / CRISTIANO STURARO, GENERAL MANAGER SAF-HOLLAND ITALIA
“Sempre più vicini al mercato” A DUE ANNI DAL SUO ARRIVO AL TIMONE DELLA FILIALE ITALIANA DEL PRODUTTORE TEDESCO DI ASSALI E COMPONENTI PER VEICOLI INDUSTRIALI, IL MANAGER PADOVANO È ALLA GUIDA DI UN TEAM FORTEMENTE MOTIVATO, PRONTO A RACCOGLIERE I FRUTTI DI DUE ANNI DI SEMINA: “IN QUESTA PRIMA PARTE DELL’ANNO STANNO ARRIVANDO ORDINI SIGNIFICATIVI SOPRATTUTTO PER IL PRIMO EQUIPAGGIAMENTO DI SEMIRIMORCHI: A TALE DOMANDA IN CRESCITA SAF OGGI RISPONDE CON UNA STRUTTURA DI QUALITÀ E DI ALTA PROFESSIONALITÀ”, AFFERMA CRISTIANO STURARO.
A
MAX CAMPANELLA
SAN GIOVANNI LUPATOTO
poco più di due anni dal suo arrivo al timone della filiale italiana, è un Cristiano Sturaro più che soddisfatto che ci parla del l’affermazione di SAF-Holland nel nostro Paese: leader degli assali in molti mercati europei, il produttore tedesco - con sede centrale a Bessenbach e quotato alla Borsa di Francoforte - in questo biennio si è affermato anche in Italia con i suoi prodotti per rimorchi, truck e autobus. Ma soprattutto i due anni appena trascorsi sono serviti per scandagliare il nostro mercato e preparare un’offensiva a tutto campo che, complice la nuova struttura commerciale, consentirà a SAFHolland di crescere ulteriormente sia nel primo equipaggiamento sia nella nuova, più recente avanzata diretta presso le flotte. Offensiva cui si affianca di pari passo il lancio di prodotti innovativi, come il SAF Adaptive Air Damping, sistema di smorzamento adattivo ad aria presentato l’anno scorso che arriverà sul mercato nel cor so di quest’anno. “Si tratta - precisa Cristiano Sturaro, pa dovano di origine, dal 5 ot-
Cristiano Sturaro, General Manager SAF-Holland Italia.
- un anno positivo, che chiudiamo in netta crescita per fatturato, risultato operativo, presenza e quota di mercato nel primo equipaggiamento e nell’aftermarket ricambi. Soprattutto siamo cresciuti nell’organico e continuiamo a cre scere: in due anni siamo pas sati da 11 a 13 unità nel team, frutto di un
settore, per l’area del Nord Ovest con prolungamento in Liguria e Toscana passando per l’Ovest Lom bardia. “L’inserimento - prosegue il numero uno di SAF-Holland Italia - di Meini consente naturalmente maggiore capillarità e quindi vicinanza ai clienti. Ma soprattutto raggiunge l’obiettivo che mi
Nelle foto di questa pagina alcuni prodotti firmati SAF-Holland, produttore tedesco leader in molti mercati europei e protagonista anche in Italia nei settori rimorchi, truck e autobus.
tobre 2015 Direttore Generale - della più importante innovazione di prodotto avviata da SAF in tempi recenti, rivolta a una fascia molto ampia di pro fessionisti: la soluzione in telligente che unisce la funzione della molla d’aria e dell’ammortizzatore è ideale per i frigo come per i centinati. Un’applicazione molto ampia che ci consentirà di incrementare i volumi in maniera importante. In Italia abbiamo riscontrato l’interesse dei principali costruttori che vogliono metterlo alla prova sui propri veicoli”. A proposito di Italia, tracciamo un bilancio del 2017. “È stato - commenta Sturaro
investimento importante e segnale dell’importanza che il Mercato Italia riveste per SAF-Holland”. STAFF AFFIATATO
Oggi lo staff commerciale, guidato da Cristiano Sturaro che si occupa personalmente dei rapporti con le Case costruttrici di veicoli industriali e semirimorchi, è costituito da: Enrico Cerpelloni, storico riferimento per il Triveneto e con un ruolo decisivo nel supporto all’assistenza; Salvatore Rinaldo per Centro e Sud; Eugenio Meini, giunto nel 2017 dopo vent’anni di esperienza nel
ero prefisso due anni fa al mio arrivo in SAF: la nostra forza vendita è costituita da fleet manager, che sono preparati per la visita alle aziende di trasporto su base quotidiana. Il loro compito è restare in contatto con officine autorizzate, costruttori, importatori e allestitori ma anche illustrare i nostri prodotti al cliente finale: trasportatori e responsabili delle flotte hanno un riferimento sia in caso di necessità o anche solo per conoscere meglio i nostri prodotti, le loro caratteristiche, il prodotto giusto per la mission dei veicoli, le novità presentate ecc. Un lavoro impegnativo che dà i suoi frutti
anche in termini di feedback: in que sto modo riusciamo a conoscere meglio il mercato italiano e le sue esigenze”. Altro elemento essenziale della strategia avviata da Sturaro è il focus sull’assistenza, che in Italia ha il volto di Michel Nardelli, Responsabile assistenza. “Il suo ruolo - precisa il Direttore Generale SAF-Holland Italia - è oggi anche quello di Responsabile tecnico: si occupa di assistenza ma anche di seguire le Case costruttrici dal punto di vista tecnico, ad esempio quando si sta predisponendo il lancio di un nuovo modello di se mirimorchio e si voglia studiare la soluzione di assale migliore. Si tratta di una figura nuova in SAF-Holland, che ha anche il compito di veicolare queste informazioni all’headquarter centrale in Germania: in questo modo andiamo a fornire ai costruttori una risposta di qualità alle loro istanze, in
termini di contenuti e di tempistica”. La crescita dell’organico va dunque nella direzione di maggiore professionalità. “A distanza di due anni prosegue Sturaro - dopo aver dimostrato la capacità di fare il massimo con le risorse disponibili e incoraggiati da un’evoluzione positiva del mercato, possiamo oggi dare un sup porto al cliente più veloce e più professionale”. PROSPETTIVE POSITIVE
Quali sono le aspettative per il 2018? “L’inizio di quest’anno - risponde il General manager - è molto positivo, segnato com’è da un importante dinamismo che fa ben sperare. In termini di presenza sul mercato stiamo raccogliendo oggi i frutti di due anni di semina: in questa prima fase stanno arrivando ordini significativi soprattutto nel primo equipaggiamento di semirimorchi. Sta pagando il lavoro tecnico e di coinvolgimento dei clienti effettuato in questi due anni: se prima SAF era conosciuta quasi solo per i prodotti illustrati da ca talogo, oggi è vicina alle aziende ed è marchio riconosciuto per la sua validità anche in Italia”. Quali sono i punti di
forza con cui SAF-Holland supporta la sua crescita nel nostro Paese? “Ci viene riconosciuta - afferma Cristiano Sturaro - la capacità di affiancare a pro dotti di punta una supply chain nelle consegne di assoluta qualità: il cliente riceve l’assale SAF direttamente in fabbrica, in modo che il veicolo venga equipaggiato nel corso della produzione. Questo sgrava il costruttore dei costi di logistica e prescinde dalle dimensioni della flotta: la consegna porta-a-porta avviene ovunque in Italia e per qualsiasi tipo di ordine. Per SAF i costruttori sono tutti im portanti al di là delle dimensioni: dalla Casa Madre abbiamo sempre ricevuto un supporto importante per omologazioni e prove non solo per i grandi clienti ma per tutte le richieste”. Sul piano dell’offerta qual è oggi la “chiave di differenza” di SAF-Holland Italia? “A un prodotto di qualità - risponde in conclusione Sturaro - si affianca un network sempre pronto in caso di necessità: ovunque si trovi il veicolo il trasportatore può contare su una Rete di assistenza adeguatamente formata e preparata e disponibile h 24. L’assistenza è stata la chiave di volta che ci ha permesso di crescere in questi due anni e continuerà a esserlo”.
“Trasporto intelligente: un vero valore aggiunto nell’attività quotidiana.” Andreas Völker, Direttore vendite internazionale
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N° 267 Marzo 2018
SICIL-FRIGO PRESENTA L’INNOVATIVO CITY TRAILER PER LA DISTRIBUZIONE URBANA
Al servizio della città
NATO DALLA LUNGA ESPERIENZA DELL’AZIENDA SICILIANA SPECIALIZZATA NELLA COSTRUZIONE DI VEICOLI ISOTERMICI, L’INNOVATIVO CITY TRAILER CONCENTRA IL MEGLIO DELLA PROGETTAZIONE DI VEICOLI SPECIFICI PER LE CONSEGNE DELLE MERCI IN AMBITO CITTADINO.
PER SICIL-
FRIGO SI È TRATTATO DI DARE VITA A UN PRODOTTO CHE PRIMA NON ERA IN CATALOGO, UN SEMIRIMORCHIO CORTO CHE AL VANTAGGIO DELLA COMPATTEZZA E DELLA MANOVRABILITÀ UNISCE UNA DOTAZIONE TECNOLOGICA ALL’AVANGUARDIA.
C
FABIO BASILICO BELPASSO
on un “porte aperte” organizzato nella nuova sede di Belpasso (Ct), Sicil-frigo ha ufficializzato davanti ai clienti e ai concessionari arrivati da tutta l’isola l’ingresso sul mercato di un prodotto specifico per la distribuzione urbana della catena del freddo. Nato dalla lunga esperienza e dal knowhow dell’azienda siciliana specializzata nella costruzione di veicoli isotermici, l’innovativo City Trailer concentra il meglio della progettazione di veicoli specifici per le consegne delle merci in ambito cittadino. Per Sicil-frigo, che ha il suo quartier generale nella vicina Motta S. Anastasia e che ha costruito il suo business di successo soprattutto con l’al-
lestimento di motrici isotermiche, si è trattato di dare vita a un prodotto che prima non era in catalogo, un semirimorchio corto che al vantaggio della compattezza e della manovrabilità, condizioni indispensabili per muoversi tra le vie e le piazze dei centri storici, unisce una dotazione tecnologica all’avanguardia. “Sicil-frigo è leader nel settore dal 1976 e il semirimorchio è frutto della nuova sede di Belpasso inaugurata lo scorso anno - spiega Davide Romeo, titolare di Sicilfrigo insieme a Federica Romeo e Susanna Barba - Il prodotto che presentiamo sul mercato parte dal telaio della Omar Rimorchi, che lo ha ideato seguendo nel dettaglio le nostre specifiche. La cassa isotermica misura 10,5 metri e ha l’indubbio pregio della
robustezza. Il gruppo frigo è il Carrier Vector 1550, un modello altamente efficiente e in grado di ottimizzare i consumi, mentre la sponda è firmata da Dhollandia e ha una portata di 2.000 kg”. KNOW-HOW E FLESSIBILITÀ
In Sicil-frigo effettuano tutto quello che occorre alla costruzione di un veicolo isotermico, dal collaudo alla carrozzeria, dal montaggio del gruppo frigo a quello della sponda. Officina autorizzata Carrier e Zanotti per i gruppi frigo e multimarca per le sponde montacarichi Dhollandia, Anteo, Palfinger, HydroSystem e Dautel, Sicilfrigo è un concentrato di competenza e flessibilità al servizio di tutti i trasportatori della catena del freddo. Ogni
veicolo che nasce in casa Sicil-frigo è personalizzato in base alle specifiche esigenze del cliente. Particolare attenzione è riservata all’ambiente, come dimostra per esempio l’adozione del gruppo frigo Carrier Vector 1550. “Questo gruppo - dice Davide Romeo - combina l’affidabilità della tecnologia completamente elettrica E-drive con motore termico a basso consumo. La scelta migliore per garantire la catena del freddo, ottimizzare i costi di gestione e ridurre l’impatto ambientale”. Sicil-frigo rappresenta un solido punto di riferimento per le concessionarie di veicoli industriali e commerciali dell’intera Sicilia e per molte aziende, tra cui quelle impegnate nella grande distribuzione organizzata per i supermercati che hanno ora la possibilità di ottimizzare il loro
business con un semirimorchio pensato esplicitamente per le loro particolari esigenze operative. “Va tenuto presente - continua Davide Romeo - che il nuovo City Trailer costituisce una valida alternativa alla motrice lunga, dal momento che la sua manovrabilità è perfetta per muoversi negli spazi ristretti e congestionati della città e anche negli spazi adibiti a magazzino. Un altro vantaggio è la portata utile di ben 20.000 kg, maggiore rispetto alla motrice. L’elevato contenuto tecnologico del City Trailer è in particolare testimoniato dal sistema telematico di cui è dotato che permette agli utilizzatori di monitorare tutti i parametri del gruppo frigorifero anche a distanza, dall’ufficio dell’azienda o attraverso un’app per cellulari. Ci rivolgiamo dunque a
tutte le aziende operatrici della distribuzione con un prodotto vincente e profittevole in cui crediamo molto e che dimostra che Sicil-frigo è anche in grado di realizzare questa tipologia di prodotti dalla dimensioni più compatte”. Durante la presentazione del City Trailer, il semirimorchio in mostra sul piazzale della sede di Belpasso è stato messo a disposizione di clienti e concessionari per i test di rito. “Tutti sono rimasti molto soddisfatti - conclude sorridendo Davide Romeo - e questo ci fa ben sperare sulle potenzialità del City Trailer, un semirimorchio che merita di avere successo e che può contribuire a fare del 2018 un altro anno positivo per Sicilfrigo, in linea con quelli che sono stati i buoni risultati del 2017”.
Carta d’identità
L’elevata competenza consente a Sicil-frigo di effettuare tutti i lavori necessari alla costruzione di un veicolo isotermico.
Nome: City Trailer Cognome: Sicil-frigo Telaio: semirimorchio Omar a 2 assi con secondo asse Tridec sterzante su ralla con sistema di sterzatura asse di tipo meccanico comandato dalla ralla del trattore anche in telaio zincato a caldo costituito da longheroni in acciaio ad alta resistenza a doppia T; due gambe di appoggio anteriori a doppia velocità a regolazione manuale; sospensioni pneumatiche integrali dotate di valvola regolatrice altezza piano di carico; assali antirollio da 22.5” con freni a disco dotati di dispositivo EBS; pneumatici 385/55 R22.5”. Furgonatura isotermica: lunghezza esterna 10.500 mm; lunghezza interna 10.330 mm; larghezza esterna 2.600 mm; larghezza interna 2.460 mm; altezza esterna 2.800 mm; altezza interna 2.600 mm; pianale autoportante con superficie antisdrucciolo; portale posteriore in acciaio inox presso piegato e lamiera inox incassata nel pianale; porte posteriori a due battenti con cerniere e chiusure inox con fermaporte a calamita; illuminazione interna con tre plafoniere a Led; luci di sagoma anteriori, posteriori e laterali a Led. Gruppo frigorifero: Carrier Vector 1550 (R452A) die sel/elettrico; accessori: termo registratore Datacold; monitoraggio in tempo reale ColdTrans; pannello solare per carica batteria; rese frigorifere: 14995 W a 0° C/ 8287 W a 20°C. Sponda caricatrice: Dhollandia DH-SO retrattile a due ripiegamenti con piatto interamente in alluminio con capacità di carico di 2.000 kg e munito di comando a piede e fermaroll; telaio interamente zincato a caldo.
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HAM ITALIA / ALDO BERNARDINI: “PROSEGUE SENZA SOSTA LA DIFFUSIONE DEL METANO”
Riano nel network del gas naturale L’IMPIANTO, SITUATO ALL’INTERNO DELL’AREA COMUNALE DEL PAESE APPARTENENTE ALL’AREA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE, SULLA VIA TIBERINA AL KM 10+330, TESTIMONIA CHE LA DIFFUSIONE DI NUOVI IMPIANTI DI RIFORNIMENTO PER IL METANO PROCEDE SPEDITA E SI DIMOSTRA SEMPRE PIÙ IN GRADO DI SERVIRE IL SETTORE DEI TRASPORTI SEMPRE PIÙ INTERESSATO AL GAS NATURALE QUALE ALTERNATIVA ECOLOGICA ED ECONOMICA AL TRADIZIONALE GASOLIO.
H
PIETRO VINCI RIANO
am Italia ha inaugurato la nuova stazione di servizio per il rifornimento di metano compresso CNG e metano liquido LNG nell’area romana. L’impianto è situato nell’area romana, a Riano, sulla Via Tiberina al km 10+330. Procede spedita la diffusione di nuovi impianti di rifornimento per il metano in grado di servire anche il settore dei trasporti che sta
sempre più rivolgendo le sue attenzioni al gas naturale quale alternativa ecologica ed economica al tradizionale gasolio. Ne abbiamo parlato proprio con Aldo Bernardini, Amministratore e Direttore tecnico di Ham Italia, con sede a Faenza (Ra), filiale del Gruppo spagnolo leader nella costruzione di impianti, nel tra sporto e nella vendita di LNG. Una specializzazione che ha consentito a Ham, anche nel nostro paese, di qualificarsi come partner d’ecce-
zione nella costruzione di avanzate stazioni di rifornimento di gas naturale liquido e gas naturale compresso, oggi apprezzate alternative al gasolio sia in termini di costi di gestione sia per quanto riguarda la tutela ambientale. “L’impianto romano è importante per garantire l’autonomia necessaria per coprire anche tratte lunghe verso il Meridione d’Italia, oggi che sono disponibili sul mercato camion alimentati a gas naturale in grado di garantire un
chilometraggio veramente ragguardevole - spiega Aldo Bernardini - La sfida di coprire il Centro-Sud Italia è dunque ormai avviata e nel prossimo futuro ci sarà uno sviluppo in tal senso. Quando poi verrà aperta la stazione pro grammata a Salerno, a quel punto sarà possibile arrivare anche in Sicilia. Per Salerno l’apertura è prevista entro questa estate”. Manca dunque ancora poco per riuscire a coprire se non tutta almeno gran parte della Peniso-
la, prendendo in considerazione anche la imminente inaugurazione dell’impianto di Roseto degli Abruzzi (Te). “Questo è un impianto particolarmente importante nel network italiano del metano aggiunge Bernardini - dal momento che ha una posizione particolarmente agevole, praticamente adiacente al casello autostradale, e quindi facile e veloce da raggiungere per i camionisti”. Per Ham Italia è un periodo di grande lavoro. “In que-
sto momento abbiamo programmato di partire con un cantiere ogni 15 giorni fino a questa estate - conferma Aldo Bernardini - Calcolando circa quattro mesi per completare una stazione, possiamo stimare l’apertura di altri 10 impianti entro l’estate. Direi che a fine 2018 potremo contare su una quarantina di stazioni aperte in Italia. Un risultato incoraggiante che ci fa ben sperare per il futuro del metano nel nostro Paese”.
CONTINENTAL / FOCUS SUL FUTURO DEGLI PNEUMATICI OFF-ROAD
La giusta risposta a un mondo che cambia “IL MERCATO GLOBALE DEGLI PNEUMATICI PER L’OFF-ROAD (OTR) STA CRESCENDO NEL SEGNO DELLA DIVERSIFICAZIONE E DELLA SPECIALIZZAZIONE - HA DICHIARATO ENNO STRATEN, RESPONSABILE DELLA DIVISIONE COMMERCIAL SPECIALTY TIRES DI CONTINENTAL IN OCCASIONE DEL TIRE TECHNOLOGY EXPO, SVOLTOSI IN FEBBRAIO AD HANNOVER - DIGITALIZZAZIONE, AUTOMAZIONE E CONNETTIVITÀ SONO GLI ELEMENTI CHIAVE DELLA CRESCITA: CONTINENTAL STA SEMPRE PIÙ TRASFORMANDOSI DA AZIENDA PRODUTTRICE DI PNEUMATICI IN PROVIDER DI SOLUZIONI DI TRASPORTO PER LE OPERAZIONI OFF-ROAD”.
Q
VALENTINA MASSA HANNOVER
uale futuro per gli pneumatici di un settore strategico e in con tinua evoluzione come quello dell’off-road? Una domanda importante a cui cerca di dare una risposta Enno Straten, Responsabile della divisione Commercial Specialty Tires di Continental, produttore di pneumatici da sempre particolarmente attento al mondo cava-cantiere. “Il mercato globale degli pneumatici per l’off-road (OTR) sta crescendo nel segno della diversificazione e della specializzazione - ha dichiarato il manager in occasione del Tire Technology Expo, svoltosi in febbraio ad Hannover - In base a studi recenti, si stima possa registrare un tasso annuale di crescita del 4 per cento in volumi e di oltre il 5 per cento in termini valoriali entro il 2022. Digitalizzazione, Automazione e Connettività sono gli elementi chiave della crescita: già oggi, otto aziende su dieci sono specializzate e adottano soluzioni
digitali per esempio nella logistica e nel trasporto di merci. Continental sta sempre più trasformandosi da azienda produttrice di pneumatici in provider di soluzioni di trasporto per le operazioni off-
road”. “Oltre agli pneumatici specifici per le differenti imprese e applicazioni, i nostri clienti stanno sempre più chiedendo ciò che consente ai loro pneumatici di durare più a lungo - ha aggiunto Straten
- Questo è il campo dove le nostre soluzioni e i nostri servizi come ContiConnect, ContiPressureCheck e C-Logger entrano in gioco”. Centro Ricerche Continental Autocarro. In dieci anni,
dal 2006 al 2015, il trasporto merci su strada in Italia è calato del 38,1 per cento. Si è infatti passati da 24,9 tonnellate per abitante trasportate nel 2006 a 15,4 tonnellate per abitante trasportate nel 2015. Questi dati emergono da un’e laborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su base Istat. Il calo delle merci trasportate su strada ha penalizzato fortemente il settore dell’autotrasporto, che ha visto mutare profondamente lo scenario in cui si trova a operare e si è trasformato di conseguenza, per adattarsi al nuovo scenario emerso durante e dopo gli anni della crisi economica. Le aziende che operano in questo settore in Italia si trovano ora ad affrontare una situazione che, dopo i forti cambiamenti degli ultimi anni, sembrerebbe aver guadagnato una certa stabilità e che, anche grazie alla ripresa economica, è in una fase congiunturale positiva. I dati elaborati dal Centro Ricerche Continental Autocarro includono anche un prospetto regionale. Ne emerge che nel 2015 il Trentino Alto
Enno Straten, Responsabile della divisione Commercial Specialty Tires di Continental.
Adige era la Regione italiana in cui si movimentava la maggior quantità di merce su strada (27 tonnellate per abitante). Al Trentino seguono, in questa graduatoria, Emilia Ro magna (25,7) e Umbria (25,1). È interessante notare che tutte le Regioni presentano dati in calo rispetto al 2006, tranne la Calabria, che ha visto un aumento delle merci trasportate su strada del 18,1 per cento, aumento dovuto soprattutto all’intensificarsi del traffico legato alle attività dei porti di questa Regione.
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PUNTO DI FORZA UN’ASSISTENZA CHE NON LASCIA MAI IL CLIENTE DA SOLO
QUEST’ANNO ARRIVERÀ LA SPONDA PER IL SEGMENTO INTERMEDIO D ecisiva, nel 2012, nella scelta di Paolo Altimani di investire nel progetto Altimani Lift, la presenza al suo fianco del figlio Davide, 27 anni, che subito dopo gli studi superiori non ci ha pensato due volte, affiancando il padre nella nuova sfida imprenditoriale. Pacato e riservato l’uno, dinamico e predisposto alle relazioni interpersonali il secondo, Paolo e Davide Altimani per il 2018 intendono fare più numeri e, soprat-
tutto, aumentare i margini. “Lo faremo - afferma Davide - senza mai rinunciare allo spirito con il quale nasce Altimani Lift: proporre ai clienti prodotti in continua evoluzione e, soprattutto, fornire un servizio h 24. Per noi il cliente è il nostro titolare e ci mettiamo al suo servizio in modo completo, dalla consegna all’assistenza su strada”. Tra i clienti dell’azienda mantovana si contano flotte dimensionate,
con ordinativi di 50-60 sponde l’anno, ma si arriva fino ai 250 pezzi annui nel caso di clienti sudamericani. “Il nostro punto di forza - precisa Davide Altimani - è rappresentato dalla rapidità di risposta: se un cliente ci contatta dal Cile alle 9 di sera trova sempre qualcuno che risponde”. Giovane di grande stimolo per il padre, occupandosi dei clienti Davide consente al padre di dedicarsi a quello che rappresenta il suo talento
naturale: progettare. “Quest’anno anticipa Paolo Altimani - svilupperemo una nuova sponda per veicoli di grosse dimensioni. Abbiamo già nella gamma un prodotto valido, robusto e collaudato per carichi da 750 a 1.200 kg. Quest’anno puntiamo a soddisfare le esigenze per i 2.000 kg, ma lo faremo con un approccio diverso: portata 2.000 kg a baricentro 1.000 mm, per arrivare a 2.500 a baricentro 600 mm. Anche in questo
caso andiamo a rispondere a un’esigenza del mercato: spesso nelle operazioni di scarico si superano i 2.000 kg e la flotta è costretta a utilizzare sponde da 3.000 kg che però sono sovradimensionate. Con la nuova sponda, molto robusta, che presenteremo quest’anno, ci collochiamo nel mezzo e, con un baricentro spostato, offriamo un prodotto per importanti esigenze di carico senza aggravio sui costi”.
ALTIMANI LIFT ESPORTA NEL MONDO L’ECCELLENZA MANTOVANA
Le pedane di Archimede
C
MAX CAMPANELLAI
IN CINQUE ANNI, A
SAN BENEDETTO PO
POCA DISTANZA DALLO
aratterizzato com’è da fiorente imprenditoria e una capacità artigianale riconosciuta dalla tradizione, il territorio mantovano difficilmente sorprende per realtà aziendali che rappresentano spesso delle sfide. Ma quella di Altimani Lift è una storia che sorprende. E per tanti aspetti: per la riservatezza del suo fondatore, poco avvezzo alle interviste; per la sua straordinaria capacità di inventarsi prodotti che sono frutto del suo genio (ma guai a definirlo così!); per co-
STRETTO PONTE CHE VALICA IL FIUME PO,
PAOLO ALTIMANI HA MESSO IN PIEDI UN’AZIENDA CHE SI È RITAGLIATA IL SUO SPAZIO NEL COMPETITIVO MERCATO DELLE SPONDE IDRAULICHE. TRAINATO DALL’ENTUSIASMO DEL tirgli dire che d’ora in avanti il lavoro sarebbe stato meno faticoso per lui e per suo figlio. Quest’anno l’abbiamo inserita nella gamma con portata fino a 500 kg”. Solo una delle tante funzioni particolari che vengono richieste ad Al timani Lift, frutto di una competenza che il fondatore ha maturato inizialmente nel segmento degli allestimenti per disabili. Altimani Lift nasce nel 2012 a San Benedetto Po, in un capannone tutto nuovo: mille mq coperti e altrettanti nell’area esterna e una capacità produttiva che può arri-
vare a un potenziale di 700 pedane l’anno. In cinque anni Altimani Lift sviluppa diverse tipologie di sponde speciali, come quella in acciaio inox per trasporti particolari, che soddisfa le esigenze del trasporto di acidi e sostanze corrosive, e per applicazioni speciali, studiate per specifiche esigenze. In un quinquennio l’azienda mantovana passa da una produzione di 30 a 500 pedane, con un volume complessivo di circa 800 sponde effettive commercializzate. Dal 2016 al 2017 il fatturato è raddoppiato, raggiungendo
Paolo Altimani, fondatore di Altimani Lift.
me egli sia riuscito a coniugare questa capacità con l’entusiasmo della seconda generazione; per come il team sia riuscito ad affermare un marchio tutto nuovo che occupa una nicchia in un mercato così competitivo quale quello delle sponde idrauliche. Siamo a San Benedetto Po, nel basso mantovano, a poca distanza dallo stretto ponte che valica il fiume. È qui che Paolo Altimani, 58 anni, nel 2012 decide di mettere a frutto l’esperienza maturata da progettista tecnico e una creatività che a volte finisce per sorprendere lui stesso. “Quando un professionista mi fa presente le difficoltà che incontra nel lavoro - spiega l’imprenditore mantovano, nato e cresciuto a Luzzara, a venti minuti di strada dalla sede dell’azienda - mi metto a pensare a un’idea, a trovare una soluzione possibile”. Una sorta di “tempesta del cervello” che produce risultati: basti pensare alla sponda Altimani, caratterizzata da un aggancio specifico, da un impianto elettrico che consente di avere bassissimi consumi di energia
in caso di mancato spegnimento del quadro comandi, dalla doppia tenuta - che garantisce, in caso di malfunzionamento, l’intervento della seconda valvola - e da estrema facilità di utilizzo, che non richiede schede elettroniche e in caso di guasto può sempre essere richiusa. E che dire della sponda che, una volta effettuato il suo servizio, praticamente scompare sotto il camion? Un modello lanciato nel 2017. “Si tratta - precisa Paolo Altimani - di una sponda che ho studiato dopo che un cliente, commerciante ambulante, mi aveva confessato la fatica che faceva da anni nel caricare e scaricare imballi di abiti e vestiti. Ho pensato a una sponda non interna, da installare sotto il veicolo lasciando spazio per le scaffalature, in modo che potesse chiudersi e scomparire nel sottoscocca. L’abbiamo sviluppata e consegnata con portata da 300 kg e pacchetto in chiusura alto 12 cm che sparisce sotto il camion: quando il cliente l’ha mes sa alla prova, grande è stata la soddisfazione nel sen-
Da sinistra: Davide e Paolo Altimani e Karim Sabri, Sales Manager.
quota 1,5 milioni di euro. Piccola realtà in forte crescita, Altimani Lift ad oggi lavorano una decina di persone, oltre a due agenti esterni, e guarda con attenzione ai mercati emergenti, considerando che il 70 per cento del business deriva dall’export. Attraverso l’opera di selezionate Concessionarie e con il coordinamento di Karim Sabri, 30 anni, dinamico Export Manager, le sponde mantovane da San Benedetto Po raggiungono il Sud America (Colombia, Cile, Uruguay e Argentina) e quest’anno faranno rotta su Australia, Russia e Sudafrica.
DAVIDE E DEL SALES MANAGER KARIM SABRI, PUNTA
FIGLIO
SU UN PRODOTTO CUSTOMIZZATO AL MASSIMO: “CERCO DI STUDIARLE TUTTE PER CONSENTIRE AI CLIENTI DI LAVORARE CON MENO FATICA POSSIBILE”, AFFERMA IL FONDATORE DI
ALTIMANI LIFT.
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 264 / Novembre 2017
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INTERVISTA / CARLO MACALUSO, SALES MANAGER GARMIN ITALIA
Le nuove rotte di Garmin
U
LINO SINARI MILANO
nico interlocutore nel settore dei sistemi di na vigazione, con un ciclo produttivo che parte dallo sviluppo e termina con la di stribuzione passando per ben quattro siti produttivi, Garmin nel 2018 lancia una nuova, potente offensiva nel settore professionale. Produttore con una posizione di primo piano sul mercato della navigazione specializzata, sinonimo di prodotti ultra resistenti, con requisiti di massima sicurezza e in grado di offrire un ventaglio di servizi a va lore aggiunto, nel settore dei veicoli professionali Garmin punta ad affermarsi con una strategia che lo vede sempre piÚ come partner dei fornitori di servizi. Protagonista della nuova offensiva, avviata gradualmente tre anni fa, è Carlo Ma caluso, Sales Manager B2B di Garmin Italia, con una lunga esperienza maturata con diversi ruoli nel segmento professional. Originario di Marsala, Carlo Macaluso inizia la sua carriera professionale occupandosi di noleggio a breve termine nel Gruppo Avis rent a car, dove ha l’occasione di maturare un’im portante competenza
nelle relazioni con grandi aziende e flotte dimensionate. Do po dieci anni il Gruppo Fiat gli assegna il compito di realizzare una divisione dedicata al noleggio a lungo termine: Macaluso è uno degli uomini che danno vita a Sava Rent. La sua competenza è tale che dopo sei anni è Enel a chiedergli di contribuire al progetto Leasys, di cui diventa Responsabile dei veicoli allestiti: tra autoambulanze, veicoli refrigerati e cassonati, Macaluso assomma all’esperienza nel noleggio la conoscenza dei veicoli professionali. Ăˆ l’uomo che nel 2010 serve a TomTom, che gli assegna il compito di realizzare una Divisione B2B per interfacciarsi con le flotte. Tre anni fa è Stefano Viganò, Managing Director di Garmin Italia, a puntare sui veicoli professionali con una Divisione B2B e Macaluso entra nel suo staff, occupandosi di post vendita, rete di distribuzione e accordi con il mondo specializzato. Un ruolo, quello del Sales Manager B2B, che di fatto lo vede in Garmin attraversare i tre segmenti nei quali è suddiviso il business: Automotive PND (Portable Navigation Device); Sport e Outdoor; Ma rine. Cos’è cambiato in questi tre anni con il suo arri-
PARTNERSHIP CON AZIENDE DI FLEET MANAGEMENT Ăˆ LA SCELTA DELLA MULTINAZIONALE STATUNITENSE, UNICO PRODUTTORE DI SISTEMI DI NAVIGAZIONE A FORNIRE L’INTERO CICLO, DALLA PROGETTAZIONE ALL’ASSISTENZA PASSANDO PER PRODUZIONE E
OCCHI PUNTATI SUI SETTORI PROFESSIONALI, CON UN’OFFENSIVA GUIDATA DA UN MANAGER CHE DA TRE ANNI PORTA IN GARMIN DISTRIBUZIONE.
LA SUA ESPERIENZA NEL SETTORE DEL NOLEGGIO E DEI VEICOLI DA LAVORO. vo in Garmin Italia? “Se nel settore consumer - risponde Carlo Macaluso - i volumi stanno calando, per il mercato in generale e anche per Garmin, che però avverte meno gli effetti di questa decrescita, stiamo invece fortemente crescendo nel B2B, con una percentuale del 30 per cento anno su anno confermata in questo triennio. Quello specializzato è un mercato che richiede professionalitĂ , prodotti tecnologicamente avanzati e consulenza specifica. A disposizione di questo mondo Garmin mette prodotti di assoluta qualitĂ , riconosciuta dai clienti che scelgono il nostro marchio pur a fronte di un costo finale che risulta a vol te superiore rispetto a
quello dei competitor. Non solo: Garmin è l’unico fornitore che ingegnerizza, sviluppa, produce e distribuisce i prodotti finali, chiudendo il ciclo della fornitura con l’assistenza: padroncino o grande flotta trovano in Garmin un unico interlocutoreâ€?. Con headquarter centrale dove ha sede il team Ricerca & Sviluppo, e quattro siti produttivi a Taiwan, Garmin copre tutti i segmenti di mercato, grazie a un’opera di diversificazione avviata negli an ni della crisi economica. “Oggi - prosegue Carlo Macaluso - il nostro ciclo di produzione riesce a mettere sul mercato mediamente un prodotto nuovo ogni tre giorni, stando al passo con la tecno-
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Carlo Macaluso, Sales Manager Garmin Italia.
logia e con la richiesta di modernità sempre piÚ esigente da parte della clientela, compresa quella professionale. In relazione a quest’ultima ci rivolgiamo sia al mondo dei veicoli commerciali sia al trasporto pesante, settori che crescono e che vedono Garmin in primo piano con un focus sulle flotte che acquisisce sempre piÚ importanza: aumentano i volumi delle vendite on line, aumentano le consegne dell’ultimo miglio e cresce anche la domanda di trasporto long distance. A questo mondo in grande dinamismo Garmin si propone con il suo stile, in punta di piedi e facendo leva sui suoi
punti di forza: design progettato per utilizzi professionali, attributi specifici per camion, implementazioni per la massima personalizzazione possibileâ€?. Un approccio al mercato che sta calamitando verso Garmin gli stessi fornitori di soluzioni telematiche per progetti d’implementazione delle flotte. “Garmin - afferma Macaluso in conclusione - non si pone in concorrenza con a zien de di fleet management che propongono le loro soluzioni software: siamo partner di queste aziende, molte delle quali giĂ utilizzano i nostri device per dare un servizio al cliente finaleâ€?.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 267 Marzo 2018
MAXI FORNITURA IN IRLANDA DEL NORD ALLA FLOTTA DI VEICOLI SPAR
IL GRUPPO HENDERSON PER LA REFRIGERAZIONE SCEGLIE SLXI H enderson Group - proprietario delle affiliazioni commerciali Spar, Eurospar, Vivo, Vivoxtra e Vivo Essentials in Irlanda del Nord - ha aggiornato il parco di veicoli refrigerati con le unità SLXi di Thermo King. In particolare la scelta di Henderson Group è caduta sulla famiglia SLXi 300 Whisper che, grazie alle funzionalità telematiche e di comunicazione, al ridotto consumo di carburante e alla gestione migliorata della temperatura, permette di pianificare in modo più efficiente la logistica dei prodotti termosensibili per i rivenditori. Il kit di attenuazione della rumorosità Whisper riduce i livelli sonori delle unità, consentendo a Henderson Group di limitare il disturbo arrecato ai residenti durante la distribuzione e le consegne in città. “Thermo King - spiega Alain van Schaik, responsabile dei clienti strategici del marchio Ingersoll Rand è il fornitore scelto da SPAR International e, grazie al nostro portafoglio completo di prodotti per tutte le applicazioni di trasporto refrigerato, le nostre unità sono presenti sui loro veicoli in tutto il mondo. Lavoriamo a stretto contatto con SPAR International attraverso la sua rete globale e offriamo loro soluzioni come le unità SLXi in Irlanda del Nord, le unità elettriche Frigoblock in Austria, la tec-
nologia CryoTech ad anidride carbonica liquida in Norvegia o le unità per autocarri della serie T in Medio Oriente. Siamo ovunque SPAR abbia bisogno di noi per aiutarli a consegnare i prodotti ai clienti finali nel modo più efficiente possibile”. Tutte le unità della generazione SLXi di Thermo King impiegano il refrigerante di nuova generazione R-452A, a basso potenziale di riscaldamento globale, che ben si sposa con l’approccio di Henderson orientato alla sostenibilità e al suo obiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle attività di trasporto. “Distribuiamo - ha affermato Pat McGarry, direttore della logistica in Henderson Group prodotti alimentari nel settore della vendita al dettaglio da oltre 120 anni e l’efficienza e la sostenibilità delle nostre attività sono sempre state un elemento chiave della nostra strategia. Abbiamo una partnership forte e collaudata con Thermo King perché possiamo contare su soluzioni silenziose, efficienti in termini di costi e affidabili, oltre a una solida rete di assistenza. Con questo supporto possiamo essere sicuri che non ci saranno tempi di inattività e la nostra offerta sarà sempre competitiva, il che è fondamentale nel commercio al dettaglio e nella logistica”.
THERMO KING / SLXI HYBRID VINCE L’AWARD EUROPEO PER SOSTENIBILITÀ NEI TRASPORTI
Ibrido da premio L’UNITÀ DI REFRIGERAZIONE PER SEMIRIMORCHI LANCIATA L’ANNO SCORSO DAL MARCHIO DI INGERSOLL RAND SI È AGGIUDICATA IL RICONOSCIMENTO, ISTITUITO DALLA RIVISTA SPECIALIZZATA TEDESCA TRANSPORT, NELLA CATEGORIA “SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO E RISCALDAMENTO PER VEICOLI”. LA GIURIA HA APPREZZATO LA TECNOLOGIA E IL DESIGN INNOVATIVI E A BASSO IMPATTO AMBIENTALE GARANTITI DAL PRODUTTORE TEDESCO. PULITO E SILENZIOSO, SLXI HYBRID CONSENTE DI ACCEDERE ALLE AREE URBANE SOGGETTE A RESTRIZIONI DELLA RUMOROSITÀ.
I
MICHELE S. ALTIERI BRUXELLES
brido e sostenibile. SLXi Hybrid, unità di refrigerazione per semirimorchi lan ciata l’anno scorso da Thermo King, azienda leader nelle soluzioni di controllo del la temperatura per varie applicazioni mobili e marchio di Ingersoll Rand, ha vinto il Premio europeo per la sostenibilità nei trasporti 2018 nella categoria “Sistemi di raffreddamento e riscaldamento per veicoli”. Thermo King SLXi Hybrid è un sistema di refrigerazione ibrido per semirimorchi, premiato per la sua tecnologia e
il suo design innovativi e a basso impatto ambientale, che sostengono l’impegno di Ingersoll Rand nell’ambito della gestione della domanda di risorse energetiche, che diventa sempre più difficilmente sostenibile. “Siamo felici ha dichiarato Pauli Johannesen, vicepresidente e direttore generale per il settore autocarri, semirimorchi e autobus di Thermo King in EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) - di essere stati premiati per le nostre soluzioni ecosostenibili per i professionisti nel settore del trasporto refrigerato. SLXi Hybrid offre la possibilità di circolare in aree urbane ad accesso limitato
che richiedono un funzionamento silenzioso, riducendo allo stesso tempo impatto ambientale e costi operativi”. Il sistema di refrigerazione SLXi Hybrid include un’unità di refrigerazione SLXi Thermo King e il pacchetto Frigoblock EnviroDrive, che comprende un alternatore installato sul motore della motrice e un sistema di trasmissione inverter per fornire energia elettrica continuativamente e far funzionare l’unità con il motore diesel spento. SLXi Hybrid impiega il refrigerante di nuova generazione a ridotto potenziale di riscaldamento globale (GWP) R-452A, che riduce significativamente l’impatto ambientale. È anche più silenzioso e consente ai clienti di accedere facilmente alle aree urbane soggette a restrizioni della rumorosità.
Il management Thermo King con il Premio europeo per la sostenibilità nei trasporti 2018.
SLXi Hybrid sarà disponibile in commercio quest’anno come parte della piattaforma SLXi per semirimorchi refrigerati. Fa parte della gamma EcoWise di Ingersoll Rand, portafoglio di prodotti progettati per ridurre l’impatto ambientale grazie all’impiego di refrigeranti di nuova generazione a basso potenziale di riscaldamento globale e all’elevata efficienza operativa. Il Premio europeo per la sostenibilità nei trasporti, che viene assegnato ogni due anni, è organizzato dall’editore tedesco Huss-Verlag attraverso la rivista specializzata Transport per dare un riconoscimento alle aziende nel settore del trasporto e dei veicoli commerciali che intraprendono azioni per la sostenibilità e aiutano a radicare i principi dello sviluppo sostenibile. I
premi dell’edizione 2018 sono stati consegnati durante una cerimonia tenutasi a Monaco. Una giuria indipendente composta da rappresentanti del mondo commerciale, scientifico, industriale e dei media ha valutato 16 diverse categorie attraverso un sistema a punti. Il premio intende incoraggiare le aziende del settore dei trasporti e dei veicoli commerciali ad agire in modo sostenibile e dimostra che le azioni responsabili e sostenibili non solo aiutano a risolvere i problemi sociali e ambientali su scala globale, ma aumentano anche la redditività e la competitività tra le aziende.
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 267 Marzo 2018
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INTERVISTA / ANDREA MARCONCINI, DIRECTOR COMMERCIAL PRODUCTS BRIDGESTONE EUROPE-SOUTH REGION
Un faro nella tempesta
I
MAX CAMPANELLA VIMERCATE
n un anno altalenante, che ha visto un’impennata dei volumi seguita a un decremento, per chiudersi in sostanziale parità con il 2016, la Divisione Commercial Products di Bridgestone ha affrontato le dinamiche del mercato puntando sul solido affiatamento con la Rete di Bridgestone Partner. Come risultato della strategia di Andrea Marconcini, Bridgestone consolida la sua posizione, confermandosi secondo nella Top Ten, registrando una crescita nella quota di mercato che favorisce il marchio premium, rende stabile la presenza del brand Firestone e vede crescere fortemente la presenza della famiglia Dayton. L’andamento del mercato dei pneumatici Autocarro nel corso del 2017 la affidiamo al Director Commercial Products Bridgestone EuropeSouth Region, incarico che Marconcini, classe 1971, ricopre dal 2011. “Il primo semestre dell’anno scorso spiega il manager Bridgestone - è stato influenzato dall’annunciato rincaro dei prezzi delle materie prime, soprattutto nel rapporto con i rivenditori. Tra dicembre 2016 e giugno 2017 è stata registrata una vera e propria corsa all’acquisto, con l’obiettivo di accaparrarsi un maggior nu-
mero di pneumatici al costo del momento e il timore dei rincari nei mesi successivi”. Un aumento vertiginoso soprattutto nel segmento dei pneumatici Autocarro, Autobus, Agricoltura e Movimento terra. “I motivi - precisa Andrea Marconcini - sono due: trattandosi di pneumatici per utilizzo professionale, mol ti rivenditori hanno scelto di fare magazzino, avendo a disposizione maggiore capacità di spazio rispetto ai rivenditori di pneumatici vettura. L’altra motivazione è di natura tecnica: la gomma naturale è presente nei pneumatici Truck e Bus in misura maggiore, un aumento di prezzo del 10-15 per cento incide in maniera significativa”. Che tipo di aumento è stato registrato? “La domanda di gomme per camion e autobus - risponde Marconcini - è cresciuta fino al 10 per cento, seguendo un’onda che ha fatto registrare diverse tranche, man mano che si aspettavano i rincari. Nel secondo semestre abbiamo assistito a un calo sostanziale del mercato: la maggior parte dei rivenditori aveva a disposizione volumi in grado di più che soddisfare la domanda del mercato, che è stata inferiore alle aspettative. Intanto il costo delle materie prime tornava a scendere e stabilizzarsi su un aumento del 2-2,5 per cento, che per le flotte è poco percettibile. Alla
IN UN ANNO CARATTERIZZATO DALLA “BUFERA” DELL’AUMENTO DELLE MATERIE PRIME, LA GALASSIA BRIDGESTONE AUMENTA LA SUA QUOTA DI MERCATO, CRESCE NEL SEGMENTO REGIONAL, VA FORTE CON LA FAMIGLIA DAYTON E CONSOLIDA LA SUA POSIZIONE DI SECONDO PLAYER NELLA TOP TEN DEI PRODUTTORI. “MERITO DI UNA RETE
BRIDGESTONE PARTNER”, AFFERMA MARCONCINI.
FIDELIZZATA QUAL È QUELLA DEI
fine, l’anno si è chiuso più o meno con gli stessi volumi del 2016, in sostanziale parità”. Un anno di burrasca alla fine risultato piatto. Come si è mossa Bridgestone in questo dinamismo? “Il nostro approccio - illustra il Director Commercial Products EuropeSouth Region - si è distinto per un’applicazione degli aumenti che non ha penalizzato la Rete di Bridgestone Partner. Rispetto ai competitor, ci ha favorito la fidelizzazione dei rivenditori , che hanno preferito puntare sui nostri marchi. Il risultato è stato molto significativo: aumentiamo la quota di mercato di 1,5 punti percentuale e ci attestiamo attorno al 20 per cento, in una se-
conda posizione che ci soddisfa considerato l’andamento caotico del mercato. I Bridgestone Partner ci hanno seguito zona per zona e la crescita è stata uniforme su tutto il territorio, a vrebbero potuto fare altre scelte invece ci hanno seguito: sono Partner non solo di nome ma di fatto”. Come si è distribuita questa crescita sulle gamme? “Siamo cresciuti molto - risponde Marconcini - con le gamme Regional, segmento nel quale Bridgestone ha una quota superiore al 20 per cento. Quest’anno andremo a consolidare questo successo e punteremo a rafforzare la nostra presenza nel lungo raggio, lavorando sull’etichettatura, che oggi ci vede meno
Andrea Marconcini, Director Commercial Products Bridgestone Europe-South Region.
competitivi, e soprattutto con un nuovo prodotto Brid gestone dedicato alla lun ga percorrenza. In Italia è un segmento di volume inferiore rispetto al resto d’Italia, ma il nostro obiettivo è soddisfare il cliente finale per qualunque missione”. L’anno scorso è stata lanciata la nuova gamma Dayton per il cava-cantiere, segmento nel quale il 2017 è stato primo anno pieno della famiglia di pneumatici premium Bridgestone: come sono stai accolti sul mercato? “Il segmento delle costruzioni - afferma Marconcini - continua a sof-
frire, ci aspettiamo quest’anno una migliore performance. Manteniamo la nostra quota di mercato ma confidiamo in un 2018 di maggiore crescita. Nel segmento dei truck medi è in via di completamento la famiglia R-Steer 002/R-Drive 002: per il momento non siamo soddisfatti della quota di mercato, vogliamo crescere di più. Quanto al segmento del bus, la quota è stabile seguendo un andamento di mercato all’insegna della stabilità: il 2018 è l’anno pieno del nuovo Firestone e ci aspettiamo un miglioramento del mercato e della nostra presenza”.
R-Steer, la famiglia di pneumatici Bridgestone per i truck medi.
UNA GALASSIA DI MARCHI CHE RUOTANO INTORNO AL BRAND PREMIUM
PER L’ANNO IN CORSO PROSEGUE L’OFFENSIVA CON IL CONTATTO DIRETTO CON LE FLOTTE U n gruppo che rappresenta una vera e propria galassia di marchi: qual è stato l’andamento dei vari brand nel corso del 2017? “Abbiamo ottenuto - spiega Andrea Marconcini, Director Commercial Products Bridgestone Europe-South Region - risultati straordinari con la famiglia Dayton, terza fascia commercializzata in esclusiva dai Bridgestone Partner: in un segmento molto competitivo, ma anche in forte crescita, Dayton ha saputo distinguersi aumentando la sua quota di mercato. Quest’anno vogliamo continuare e fare
di più, in attesa che si chiarisca la normativa che va verso l’imposizione di dazi alle importazioni dalla Cina: uno scenario che certamente favorirà i marchi europei e all’interno del quale Dayton è pronta a ricoprire un ruolo da protagonista”. Poi c’è Bandag, brand che in Bridgestone rappresenta la “seconda vita” del pneumatico. “Fino a quando non si chiarirà in modo definitivo la composizione del mercato dei pneumatici nuovi di terza fascia - commenta Marconcini - quello del ricostruito continuerà a
soffrire. Bandag ha il vantaggio di rappresentare un marchio premium, ovvero pneumatici che nascono sulle nostre carcasse: quando ci sarà una vera ripresa del segmento assisteremo alla sua forte crescita”. In termini di strategia come si distinguerà l’approccio di Bridgestone nel 2018? “Continueremo - conclude Marconcini - la nostra offensiva basata sul contatto diretto con le flotte: sono sempre di più le aziende di autotrasporto che cercano di interagire direttamente con i produttori. Bridgestone sta investendo
molto in Europa per soddisfare le esigenze delle flotte: nuove gomme con prestazioni eccellenti in termini di rumorosità, tenuta sul bagnato e resistenza al rotolamento, ma anche nuovi software di supporto ai Bridgestone Partner, nostri autentici baluardi, riferimento come sono per aziende di trasporto di tutte le dimensioni. Per noi ogni cliente è importante, al di là delle sue dimensioni. E per ciascuno proponiamo le giuste soluzioni per consentire di sostenere il suo business nel migliore dei modi”.
LOGISTICA
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IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 267 Marzo 2018
INTERVISTA / STEFANO GANDOLFO, SALES MANAGER PALLETWAYS ITALIA, E STEPHEN MEYER, BUSINESS DEVELOPMENT MANAGER ITALIA DI WHITE HORSE ENERGY
In corsa per l’e-commerce L
IL PRINCIPALE NETWORK SPECIALIZZATO NELLA DISTRIBUZIONE DI MERCE PALLETTIZZATA NEL NOSTRO PAESE LANCIA IL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE PER L’E-COMMERCE B2C GRAZIE ALLA PARTNERSHIP CON WHITE HORSE ENERGY, SOCIETÀ SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI PELLET DI LEGNO APPENA SBARCATA SUL MERCATO ITALIANO. LA SOLUZIONE SVILUPPATA PER LE CONSEGNE DI PALLET AI CLIENTI PRIVATI PREVEDE SPEDIZIONI PRATICHE E IMMEDIATE NONCHÉ LA MASSIMA TRACCIABILITÀ DELL’INTERO PERCORSO DELLA MERCE.
FABIO BASILICO BOLOGNA
’e-commerce è uno dei simboli più pregnanti e riusciti dell’epoca in cui viviamo. Rivoluzione conclamata dell’avanzata società dei consumi, concentrato di tecnologia digitale user-friendly o più semplicemente occasione preziosa per estendere all’infinito la cosiddetta libertà di scelta individuale, il commercio elettronico è entrato ormai a far parte della nostra quotidianità sempre più connesse e interdipendente. Del resto, basta un click per ordinare e ricevere comodamente a casa la merce richiesta. Alla consegna ci pensa un sistema logistico e di trasporto efficiente e veloce, che può essere garantito solo da aziende preparate e ben organizzate. Come Palletways Italia, il principale network specializzato nella distribuzione di merce pallettizzata nel nostro Paese, che ora lancia il servizio di distribuzione per l’e-commerce B2C grazie alla partnership con White Horse Energy, società specializzata nella produzione e commercializzazione di pellet di legno appena sbarcata sul mercato italiano. Sull’argomento abbiamo intervistato Stefano Gandolfo, Sales Manager Palletways Italia, e Stephen Meyer, Business Development Manager Italia di White Horse Energy. “Come Palletways sono anni che poniamo attenzione all’approccio strategico all’e-commerce e alle consegne door-to-door – ci spiega Stefano Gandolfo - Non avevamo del resto alternative nel cogliere un’opportunità come quella offerta dal commercio online oggi così importante. Del resto, per un’azienda di servizi come Palletways questo vuol dire continuare sulla strada che abbiamo già tracciato”. White Horse Energy è un cliente importante nel quadro dell’offensiva strategica di Palletways Italia nel settore e-commerce: non è il primo a cui l’azienda bolognese fornisce un servizio di distribuzione door-todoor ma è il primo ad avere un’avanzata piattaforma web per implementare tutte le funzionalità ecommerce. “White Horse Energy è un’azienda 100 per cento e-commerce oriented – aggiunge Gandolfo – e con essa condividiamo la capacità di guardare avanti e la passione per un servizio di qualità. Grazie alla nostra collaborazione abbiamo potuto sviluppare e testare soluzioni di distribuzione adatte a soddisfare le esigenze dell’e-commerce, ponendoci tra i primi operatori specializzati in merce pallettizzata a consegnare ai privati”. Grazie alla partnership, i clienti italiani non saranno più costretti a recarsi fisicamente al negozio più vicino per caricare il loro veicolo con quanti più sacchi di pellet possibili, ma potranno ordinare le confezioni di pellet da 15 kg ciascuna online da casa e scegliere se riceverli entro 3 giorni lavorativi con il servizio Economy di Palletways, incluso nel costo dell’acquisto, oppure entro 1 giorno lavorativo con il servizio Premium pagando un piccolo sovrap-
prezzo. L’offensiva di White Horse Energy sul mercato italiano si basa su un precedente di successo nel Regno Unito. “White Horse Energy – dichiara Stephen Meyer – vanta dieci anni di esperienza nella vendita online di pellet di alta qualità a marchio Firepower in Gran Bretagna, dove consegna door-to-door a oltre 20mila clienti utilizzando proprio Palletways come partner logistico esclusivo. La partnership è stata ora estesa anche all’Italia per consentire a White Horse Energy di lanciare con successo il suo innovativo servizio nel mercato italiano, che ora si trova in una situazione molto simile a quando abbiamo iniziato a collaborare con Palletways nel 2008 nel Regno Unito. Siamo molto lieti di poter estendere la nostra partnership e portare la comodità di ricevere pellet direttamente a casa propria anche al consumatore italiano”. Oltremanica l’evoluzione è stata veloce e irreversibile: “Quando abbiamo iniziato a vendere online dieci anni fa – prosegue Meyer – il pallet era considerato ancora uno standard per il solo mercato B2B e le consegne di merce pallettizzata a indirizzi privati erano molto rare. Palletways ha creduto fin da subito in quello che stavamo cercando di realizzare e attraverso una stretta collaborazione siamo riusciti a creare un servizio pratico e veloce per spedire pallet verso indirizzi residenziali permettendoci di rifornire i nostri clienti con pellet direttamente a casa loro”. “La soluzione sviluppata insieme
Chi è Stefano Gandolfo, oggi Responsabile del Servizio Internazionale di Palletways Italia e European Product Manager, è entrato in Palletways nel 2009 con il compito di coordinare i concessionari del Centro Italia dal punto di vista operativo e commerciale. Dimostra immediatamente una spiccata capacità gestionale. Nel 2011 si occupa del business internazionale e ottiene, nel 2013, la responsabilità del Servizio Internazionale. Ha il compito di sviluppare il business europeo attraverso la formazione e il supporto dei concessionari e l’acquisizione e gestione di clienti diretti. Risponde al management italiano e alla Direzione di Palletways Europe. Diplomato in Informatica, è appassionato di arti marziali. Nel 2005, ha vinto la medaglia d’oro al campionato italiano di Kung-fu, nella categoria 72-82 kg, conquistando, pochi mesi dopo, il quarto posto ai Mondiali.
e garantirci una copertura ottimale del territorio della Penisola – dice ancora Stephen Meyer – Alla base c’è la continuità del proficuo rapporto di collaborazione instaurato con Palletways in Gran Bretagna. Palletways risponde perfettamente ai nostri standard di servizio perché ci garantisce organizzazione, affidabilità, flessibilità, capillarità. Considerando i costi logistici della distribuzione in un territorio particolare come quello italiano dobbiamo poter contare su un partner forte in grado di ottimizzare le consegne e assicurare la massima qualità di servizio al cliente finale. In questo discorso rientra ov-
Chi è Stephen Meyer, oggi Business Development Manager per l’Italia di White Horse Energy, ruolo che ricopre da ottobre 2017, si è occupato dell’avvio e dello sviluppo del business sul territorio nazionale gestendo i rapporti con i fornitori e gli interlocutori locali, forte della sua ottima conoscenza della lingua italiana. Vanta un’esperienza ventennale nel management di aziende inglesi e italiane, avendo ricoperto posizioni di sempre maggiore responsabilità in particolare nell’ambito del business development e del customer service. Stephen è appassionato di velivoli e porta la sua passione per il volo anche sul lavoro, ponendosi obiettivi sempre più alti.
– aggiunge Stefano Gandolfo - prevede l’integrazione delle API di Palletways nel sistema informatico di White Horse Energy, grazie alla quale la spedizione parte direttamente all’inserimento dell’ordine. Il cliente finale ha inoltre visibilità sull’intero percorso della merce e può decidere quando ricevere i pellet. Attraverso Palletways, inoltre, White Horse Energy offre un servizio di Customer Service dedicato. Tutto questo sarà ora possibile anche per il mercato italiano”. L’hub di riferimento all’interno del network dei concessionari Palletways Italia è quello moderno e attrezzato di Bologna. “Bologna è l’hub ideale per far decollare il nostro business in Italia
viamente anche il fatto di avere un Customer Service dedicato”. Palletways è consapevole di tutte le opportunità offerte dall’e-commerce e delle grandi potenzialità che un’azienda costantemente attenta all’innovazione è in grado di esprimere. “Siamo in trattativa con diversi clienti di altri settori, per esempio quello dell’arredamento, per implementare un servizio di e-commerce moderno e ben strutturato – ammette Stefano Gandolfo – Queste aziende, parallelamente al loro mercato tradizionale, hanno aperto il canale di vendita online e ne vogliono sfruttare appieno le potenzialità. Stiamo lavorando molto anche in progetti internazionali di collegamento e inter-
scambio commerciale con i produttori italiani, per esempio nel comparto della ceramica e in quello in piena espansione del food e beverage. Il biologico sta crescendo e ci stiamo attrezzando. Così come sta diventando sempre più importante il settore del pet food, non solo in ambito grande distribuzione organizzata ma anche in quello privato. In Italia, poi, siamo molto attivi nel comparto vitivinicolo che offre opportunità per quanto riguarda il B2C e meno nel B2B che invece è molto più diffuso all’estero. Anche in questo caso lavoriamo con le cantine aziendali che decidono di avviare online il loro portale web”. L’evoluzione richiede un processo di adattamento continuo al mercato che cambia. Palletways sta lavorando intensamente per migliorare ulteriormente la complessa gestione delle sempre più numerose consegne nelle grandi città, e in particolare nei centri storici sempre più off limits per i veicoli più inquinanti, dove c’è necessità di implementare un servizio distributivo con mezzi a metano o elettrici con la possibilità di poter effettuare le operazioni di carico e scarico nell’arco di tutta la giornata, comprese le ore serali e notturne. “Per alcuni settori come food e arredamento stiamo assistendo a una crescita sostanziale del B2C che si sta sempre più indirizzando sulla pallettizzazione per via delle quantità minime di merce ordinata e del servizio qualitativo offerto. In questo senso stiamo lavorando per facilitare il lavoro dei concessionari nel loro processo di adattamento al nuovo che avanza”. In casa Palletways Italia le previsioni per il prossimo futuro sono ottimistiche. “Sono sei anni che Palletways Italia fa registrare crescite a due cifre anno su anno. Nell’ultimo anno l’aumento è stato del ancora più marcato - conclude Stefano Gandolfo – Abbiamo le carte in regola per contribuire al sicuro successo di White Horse Energy anche nel mercato italiano e offrire una nuova expertise a tutte quelle realtà che vogliono sfruttare l’opportunità dell’ecommerce, un potente motore di crescita sia nei segmenti B2C che B2B”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 267 / Marzo 2018
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PALLETWAYS ITALIA ALLARGA IL SUO NETWORK IN PROVINCIA DI BRESCIA
Anche AB Express è della partita
N
PIETRO VINCI BRESCIA
on perde tempo Palletways, società leader in Italia nel trasporto e spresso su pallet. L’azienda ha affidato ad AB Express di Brescia la concessione che co pre una parte della provincia di Brescia dall’Adamello fino ai confini della provincia di Cremona lungo il fiume Oglio. “La gestione dei flussi in tutta l’area ha reso necessario un consolidamento delle strut ture presenti sul territorio - ha dichiarato Albino Quaglia, Presidente di Palletways Italia Spa - AB Express è il nuovo presidio della rete nel bresciano, un’area strategica per la movimentazione delle merci. Poiché in questi mesi abbiamo sperimentato una collaborazione efficace e feconda, l’azienda ha le carte in regola per diventare uno dei nostri partner di riferimento”. L’azienda guidata da Luca Arici è stata fondata nel 2013. Oggi dispone di 14 automezzi, 2.500 metri quadrati di ma gazzino, di cui 1.250 coperti. AB Express offre un’ampia gamma di soluzioni tra cui servizi distributivi, express e gestione della logistica. Entrando nella rete di Palletways, AB Express ha scelto di
L’AZIENDA HA AFFIDATO AD AB EXPRESS DI BRESCIA LA CONCESSIONE CHE COPRE UNA PARTE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA DALL’ADAMELLO FINO AI CONFINI DELLA
CREMONA OGLIO. “LA
PROVINCIA DI LUNGO IL FIUME
GESTIONE DEI FLUSSI IN TUTTA L’AREA HA RESO NECESSARIO UN CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE PRESENTI SUL TERRITORIO”, HA
diversificare i servizi per i propri clienti puntando sulla qualità del network, sulla sua portata europea e sulla sua so lidità e visibilità. “Conosciamo Palletways da quando abbiamo avviato l’azienda e consideriamo l’ingresso nel net work un’opportunità di cre scita e sviluppo - ha spiegato Luca Arici - Affiliandoci al primo
network italiano specializzato nel trasporto e spres so su pallet, entriamo a far parte di un circuito che è sinonimo di eccellenza in tutta Europa”. Oggi la collaborazione con Palletways incide per circa il 20 per cento sul fatturato dell’azienda bresciana che conta di aumentare del 50 per cento i volumi immessi nel circuito Pal-
letways nei prossimi mesi. Operativo dal 2002, Palletways Italia è un network costituito da 110 concessioni distribuite capillarmente sul territorio nazionale. Il network ritira, smista e distribuisce attraverso i tre hub di Bologna, Milano e Avel lino oltre 10mila pallet a notte. Palletways Italia fa parte del Gruppo Palletways, che
DICHIARATO ALBINO QUAGLIA, PRESIDENTE DI PALLETWAYS ITALIA SPA.
movimenta in Europa 45mila pallet a notte attraverso oltre 400 concessionari e 18 hub ubicati nel vasto territorio continentale. Il Gruppo è di proprietà di Imperial Logistics International. Palletways ha saputo conquistare negli anni una posizione di leadership costantemente confermata dai risultati ottenuti sul campo.
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MOBILITÀ
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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INTERVISTA / DAVIDE POLLANO, EMEA BUS SOUTH EUROPE BUSINESS DIRECTOR IVECO BUS
A bordo con tutti gli italiani
A
MAX CAMPANELLA TORINO
ffrontare le nuove sfide di un mercato che cambia rapidamente, di pari passo con le politiche che saranno messe in campo per rendere più eco-compatibile il parco di autobus che, in Italia, registra l’età più alta d’Europa con una media di 12 anni. E rendere il business di Iveco Bus più profittevole, puntando ad affermare ancora di più la presenza dei nostri prodotti oltre a consolidare l’elemento che da sempre rappresenta il fiore all’occhiello del costruttore nazionale: il livello di servizio, ovvero la fase in cui il cliente, dopo l’acquisto del veicoloviene seguito e che lo porterà, al successivo acquisto, a confermare la sua decisione di affidarsi nuovamente a Iveco. È in sintesi lo spirito con cui Davide Pollano inizia il suo primo anno pieno nel ruolo di South Europe Business Director Iveco Bus, incarico che ha assunto nell’aprile 2017 e nel quale porta una lunga esperienza maturata in CNH Industrial a diversi livelli e con un forte orientamento alle vendite. Una laurea in Ingegneria conseguita al Politecnico di Torino, Pollano entra in Fiat Auto nel 1997, avviandosi in un percorso interfunzionale che lo porta “on the job” a conoscere tutti gli aspetti di produzione, tecnici e di vendita. Nel 2001 inizia la sua carriera nelle Vendite, prima nel coordinamento degli owned dealers di Fiat Auto e poi nel noleggio a breve termine in Italia e poi in EMEA per tutti i marchi del Gruppo. Dopo 14 anni di passenger cars passa in Iveco per occuparsi come Area Manager Truck Sales & Marketing dei mercati dell’Europa del Nord (Regno Unito, Benelux, Scandinavia) e infine Italia, dove lavora a stretto contatto con i Mercati Truck per il raggiungimento degli obiettivi di volume e profitability . Partendo da questo primo contatto con il mondo del trasporto (B2B) si occupa poi di Sales Operations Truck a livello EMEA Gli anni di lavoro trascorsi accanto a Pierre Lahutte sono decisamente formativi e proficui tanto da portare
V
IL COSTRUTTORE NAZIONALE ARCHIVIA UN 2017 MOLTO POSITIVO CON QUOTA IN CRESCITA RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE, GRAZIE A UN MERCATO CHE STA TORNANDO A MANIFESTARE DINAMISMO AVVICINANDOSI AI LIVELLI PRE CRISI.
AL SUO PRIMO
ANNO PIENO ALLA GUIDA DEL TEAM,
DAVIDE POLLANO PUNTA A CONSOLIDARE LA
LEADERSHIP CON UNA PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE GARE DI TPL: “IL TREND IN AUMENTO CONTINUERÀ, CONSIDERATA LA NECESSITÀ DI RINNOVO DEL PARCO CIRCOLANTE”, AFFERMA IL MANAGER TORINESE.
bus (oltre le 3,5 t) nel 2017 ha consuntivato più di 3.300 unità, con una crescita del 16 per cento rispetto all’anno precedente, dovuta principalmente al traino dei segmenti city e intercity, che da soli valgono un incremento del 48 per cento. “Un trend - prosegue Pollano - che continuerà, considerata la necessità di rinnovo del parco circolante: in termini di gare abbiamo registrato un aumento intorno al 50 per cento solo di urbani e interurbani, con un numero di lotti che sono quasi raddoppiati”. In questo trend come si colloca Iveco Bus? “Nel 2017 - risponde il manager di Iveco Bus - abbiamo consolidato la leadership con una quo ta in aumento di mezzo punto percentuale rispetto all’anno precedente. Archiviamo un anno molto positivo a livello di vendite, nel quale siamo cresciuti in ogni segmento, consuntivando più di 1.200 unità. Di queste poco meno di 600 sono minibus, segmento nel quale chiudiamo con una quota che ci vede leader di mercato con poco meno del 50%; 212 urbani, in crescita del 6,3 per cento; 327 interurbani in aumento del 17,5 per cento; 112 coach, segmento nel quale Magelys aumenta la sua quota dello 0,6 per cento”.
Davide Pollano, South Europe Business Director Iveco Bus.
all’attuale incarico sul South Europe Bus . Oggi è lui al timone di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro e Malta per il brand Iveco Bus. Anni di esperienza che per il diretto interessato sono legati da un filo rosso. “È una crescente evoluzione - afferma Davide Pollano verso la sempre più forte customizzazione del prodotto: bus e coach a differenza delle vetture non sono veicoli predefiniti, ma nascono per rispondere ad esigenze specifiche e sempre più diversificate e customizzate. Se il veicolo commerciale si posiziona in una via intermedia, sul piano produttivo l’autobus è un prodotto complesso, che mantiene intatti molti aspetti di artigianalità”. Un primo bilancio del mercato italiano del bus nel 2017. “Dinamico
- prosegue Pollano - è l’aggettivo giusto: considerato il numero di gare, il mercato sta tornando ai livelli pre crisi di dieci anni fa. Primo risultato: una sfida sempre più accattivante con i competitor, sul piano dei prodotti che scendono in campo e in termini di specializzazione dei diversi lotti in cui vengono suddivise le gare. In questo dinamismo Iveco Bus intende consolidare la posizione di leadership domestica, obiettivo nel quale siamo favoriti da una squadra competente, efficace, che ben conosce il mercato e sa adattarsi ai cambiamenti: il nostro focus è trovare le giuste soluzioni alle nuove esigenze di trasporto sostenibile che emergono sempre più con decisione”. Complessivamente il mercato del
LA FAMIGLIA PARTE DAL DAILY E ARRIVA AL MAGELYS PASSANDO PER IL BRAND HEULIEZ
CROSSWAY È IL LEADER ASSOLUTO IN TUTTE LE VERSIONI
eicoli sempre più “icona” del trasporto quelli di Iveco Bus, che nel 2017 hanno consegnato gare estremamente significative. Di grande impatto quella per ATM Milano, alla quale sono stati forniti oltre 100 Urbanway: 83 diesel Euro VI da 12 m, affiancati da 21 Hybrid18m. Il veicolo Iveco Bus che in assoluto ha catturato la maggiore attenzione della clientela nel 2017 è stato Crossway, premiato dai clienti retail ma anche e soprattutto in diverse gare di TPL, su tutta la penisola italiana: “In tutte le versioni possibili da quella low entry ( a pianale ribassato) a quella Normal Floor precisa Davide Pollano - Crossway si dimostra veicolo ideale per trasporto pubblico e privato, urbano, interurbano e scolastico, per qualità di prodotto e il ridotto costo totale d’esercizio (TCO). L’anno scorso è stata lanciata la versione CNG e quella a tre assi, modelli che consentiranno quest’anno di consolidare la sua affermazione sul mercato”. Equipaggiato con propulsori FPT Industrial, la gamma Crossway viene prodotto nella fabbrica di Vysoke Myto, stesso sito nel
quale nasce Evadys sul mercato da maggio 2017: un veicolo ideale per collegamenti aeroportuali, turismo scolastico o come per trasferimenti urbani o interurbani a medio raggio. “Questo sarà l’anno pieno dell’Evadys aggiunge Pollano - che sta già dando grandi soddisfazioni in Spagna e che siamo certi ne darà in Italia, infatti si tratta di un veicolo che risponde perfettamente alle esigenze di operatori turistici italiani che vogliono un mezzo versatile, adatto per servizi veloci e cittadini così come per tragitti medio raggio”. La gamma Iveco Bus è completata da Magelys per il segmento dei coach long distance e da Daily ,“Minibus of the Year 2017”, famiglia che l’anno scorso si è arricchita delle versioni Start e Tourys. Del Brand Iveco fa inoltre parte anche Heuliez, che quest’anno vedrà scendere in campo il 12 m full electric plugin, modello che andrà a completare la famiglia di autobus da 12 e 18 m, urbani corti e lunghi che in Francia incontrano i desideri di numerose aziende di TPL che vogliono un veicolo dall’inconfondibile design.
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SIRTI / PARTNERSHIP STRATEGICA CON RETE FERROVIARIA ITALIANA
La tecnologia viaggia in treno
I
FABIO BASILICO MILANO
l mondo ferroviario è sempre più tecnologico. Lo dimostrano le due importanti commesse da Rete Ferroviaria Italiana che si è aggiudicata Sirti, una delle azienda a più alto valore aggiunto in termini di know-how e innovazione tecnologica. Le due commesse riguardano il segnalamento ferroviario e la fornitura di servizi ad alto contenuto tecnologico sull’intera rete nazionale. Ne abbiamo parlato con Roberto Chieregati, Vicepresidente Business Unit Transportation di Sirti. Classe 1967, Chieregati, oggi Direttore della Business Unit Trasporti, ha iniziato la sua carriera proprio in Sirti, occupandosi fin da subito dei business afferenti i trasporti in ambito ferroviario e urbano. Attualmente si occupa di rafforzare il posizionamento di Sirti in una logica di diversificazione strategica. “Sirti si è aggiudicata due importanti contratti del valore complessivo di 80 milioni di euro da RFI, Rete Ferroviaria Italiana, per la fornitura su tutta la rete ferroviaria nazionale di apparati di segnalamento ACC - M, apparato centrale computerizzato multi stazione, e di servizi ad alto con tenuto tecnologico - spiega Chieregati - Sirti consolida così il suo posizionamento nel business dei trasporti con un contratto di fornitura di apparati di segnalamento per la sicurezza della circolazione dei treni e un contratto di fornitura di servizi”. La prima commessa, del valore di 35 mi lioni di euro, prevede la for nitura delle componenti del sistema di Apparato Centrale Computerizzato Multistazione (ACC - M) sviluppato dai laboratori di Ricerca e Sviluppo di Genova, recentemente rinnovati e ampliati. La seconda, di circa 45 milioni di euro, prevede la fornitura dei servizi ad alto contenuto tecnologico quali assistenza tecnica, manutenzione degli apparati tecnologici presenti sulla rete ferroviaria nazionale, oltre a lavori di installazione, upgrade e riconfigurazione di impianti. “Questi importanti contratti puntualizza Roberto Loiola, Amministratore delegato di Sirti - testimoniano la capacità di Sirti di competere nel settore ferroviario, dove oggi siamo un player di rife-
SIRTI SI È AGGIUDICATA DUE IMPORTANTI CONTRATTI DEL VALORE COMPLESSIVO DI 80
RFI, RETE FERROVIARIA
MILIONI DI EURO DA
ITALIANA, PER LA FORNITURA SU TUTTA LA RETE FERROVIARIA NAZIONALE DI APPARATI DI SEGNALAMENTO
ACC - M, APPARATO CENTRALE COMPUTERIZZATO MULTI STAZIONE, E DI SERVIZI AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO.
SIRTI CONSOLIDA COSÌ IL SUO POSIZIONAMENTO DI PRIMO PIANO NEL BUSINESS DEI TRASPORTI FERROVIARI.
rimento per la realizzazione di servizi tecnologici di ultima generazione e investiamo in soluzioni innovative anche in prospettiva dell’evoluzione degli attuali sistemi. Abbiamo inoltre l’ambizione di rafforzare la strategia di diversificazione del gruppo, facendo leva sulle nostre capacità di gestire progetti complessi in tutti i settori infrastrutturali”. Nata nel 1921 con l’iniziale missione di occuparsi di reti telefoniche interurbane su strada e ferrovia, Sirti è sempre stata presente come player di rilievo nel mondo ferroviario, soprattutto a partire dagli anni Cinquanta e in mo do particolare dagli anni Ottanta grazie allo sfruttamento dell’importanza sempre maggiore delle reti di telecomunicazioni. “Oggi Sirti è in grado di proporsi a clienti grandi player come Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane con un’offerta che abbraccia tutto ciò che è tecnologia avanzata - continua Roberto Chieregati Siamo sempre stati attivi nel mondo delle segnalazioni ma solo dal punto di vista della fornitura di servizi; ora invece ci proponia-
mo anche come produttori di sistemi, affiancando all’offerta di prodotto soluzioni di servizi complete. È il caso delle commesse che riguardano Rete Ferroviaria Italiana”. La sede legale e am ministrativa di Sirti è a Milano ma in tutto il territorio italiano sono presenti più di 20 sedi affiliate. Una di queste è a Genova, dove è ubicato il centro per Ricerca & Sviluppo. “ACC - M è un prodotto per noi molto importante - aggiunge Chieregati - che ci permette di rafforzare la partnership con RFI sul fronte della tecnologia avanzata. L’incremento del traffico su ferro comporta l’ottimizzazione della gestione dei treni. O si incrementa il numero dei binari o si migliora la circolazione su quelli esistenti rendendo il passaggio dei convogli più veloce e ravvicinato. Oggi la sfida tecnologica è questa: far transitare i treni più velocemente e con brevi intervalli di tempo tra uno e l’altro. ACC - M consente di monitorare tutti i treni sul percorso nonché il relativo distanziamento del traffico. Ovviamente il sistema è utilizzabile sia nel traf-
L’elevato know-how tecnologico caratterizza da sempre l’attività di Sirti nel settore ferroviario.
fico merci che in quello passeggeri”. Sirti nasce come system in tegrator e questo concetto tro va un’applicazione immediata e naturale nel campo dell’intermodalità. “Intermodalità vuol dire rendere gestibile in un unico coordinamento diversi sistemi di trasporto che oggi sono separati precisa Roberto Chieregati - Sirti ha le conoscenze e il know how per rendere concreto questo obiettivo”. Non è un caso che l’azienda, rivolgendo le sue attenzione ai molteplici settori applicativi in cui l’innovazione tecnologica diventa sistema, sta lavorando alla realizzazione della M4 di Milano e della Metro C di Roma. “In ambito urbano -dice ancora Chieregati - l’elemento centrale è la disponibilità del mezzo di trasporto. La tecnologia in questo senso aiuta a implementare sistemi in cui la frequenza ottimale sia sempre garantita”. Tornando alle due sostanziose commesse con RFI, Chie regati sottolinea che “in termini generali
siamo contenti perché i due contratti testimoniano quando RFI e FS abbiano fiducia in Sirti e nella sua capacità di offrire so luzioni tecnologiche integrate. Dall’altro, siamo contenti per il sistema Paese perché l’Italia decidendo di fare questi investimenti pubblici consente alle aziende di fare ricerca e sviluppo e di avere un importante vantaggio competitivo all’estero. Bisogna anche dire che l’Italia già dieci anni fa era il primo paese al mondo ad aver installato un sistema di segnalamento ferroviario centrale, dimostrando tutte le sue potenzialità in termini tecnologici. Da questo punto di vista il nostro paese è all’avanguardia”. Sirti è anche presente all’estero con l’obiettivo di fare ancora di più oltre i confini na zionali. “Stiamo dando sempre più valore a una strategia internazionale conclude Roberto Chieregati - Per fare un esempio, abbiamo iniziato in Polonia a implementare il sistema ACC - M dopo l’omologazione ottenuta lo scorso ottobre”.