Il Mondo dei Trasporti - Marzo 2021

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SMET / Domenico De Rosa: “Il 2021 anno di svolta per l’intermodale” RENAULT TRUCKS / Grandolfo, l’avamposto nel cuore della Puglia Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXXI - N. 297 / MARZO 2021 - Euro 5,00

IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO

E DIRETTO DA

PAOLO ALTIERI

PAOLO GRANATI ILLUSTRA “L’ANNO DELL’AUTOCARRO”

Euromaster investe sul camion “L’assistenza in mani esperte” CON EIA (EUROMASTER INTERNATIONAL ASSISTANCE) EVOLVERE IL CONCETTO DI SOCCORSO STRADALE. PERCHÉ QUANDO CI TROVA CON IL CAMION “IN PANNE”, NEL BEL MEZZO DI UNA ROTTA SU LUNGO RAGGIO, LONTANI DA CASA, DALLA PROPRIA OFFICINA DI RIFERIMENTO, SE È GIÀ QUASI ORA DI CENA IL PANICO È DIETRO L’ANGOLO. IN QUELLE SITUAZIONI, SE C’È DALL’ALTRO CAPO DEL TELEFONO UNA VOCE “AMICA” CHE ASSISTE FINO A QUANDO ARRIVA IL TANTO AGOGNATO MEZZO, QUESTO RAPPRESENTA QUALCOSA PIÙ DI UN VALORE AGGIUNTO. Massimiliano Campanella da pagina 40

Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano

IL TOP DI ANTEO

Sponda Futura garanzia sicura Campanella da pagina 28

IVECO ESPOSITO

Ecologici S-Way per Vitaliano Basilico a pagina 18

PARTNERSHIP D’ÉLITE

Una M.e.t.a per Altimani Campanella a pagina 36

GIOBBIO E PALLADINO

Palletways rete di valore Basilico da pagina 52

FRAIKIN / Consegne a Tirrenia Logistica e Infinity

ROSSI VEICOLI / L’intera flotta umbra è a marchio Mercedes-Benz

PESANTI DA NOLA AL LAZIO

GERVASI CRESCE CON LA STELLA

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ono quattro i bilici a noleggio per Tirrenia Logistica, azienda guidata dai coniugi Domenico Perroni e Filomena Bellomo che, oggi, ha raggiunto un parco di 50 mezzi, dà lavoro a 75 persone e ha costituito una rete di hub per la distribuzione capillare da sud a nord, al servizio di eccellenze quali H&M, Lacchi, Pastificio Ferrara e Cereria Nappi. Al loro fianco, Fraikin Italia che sostiene lo sviluppo e la loro strategia orientata ai costi fissi. Noleggio alla base dei progetti di

sviluppo anche dell’azienda romana Infinity, fondata dall’imprenditrice Antonella Sale affiancata dalle due giovani manager Ludovica Cicora e Ilaria Torrieri. Al suo fianco da sempre il leader nel noleggio di veicoli professionali. “È stata tra i primi a credere nella nostra logica, dimostrandone nei fatti la validità”, afferma Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia. Servizi alle pagg. 3 e 8

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aurizio Gervasi, 64 anni, ha cominciato da solo. Sa cosa vuol dire lavorare, dedicarsi anima e corpo a quello che si sta facendo, per il bene innanzitutto della sua famiglia, di quanti gli sono accanto. Oggi che è alla guida di un’azienda di trasporto di assoluto riferimento in Umbria, con clienti consolidati e una flotta strutturata, Maurizio è rimasto quello di sempre, l’uomo delle origini, affezionato ai suoi dipendenti che lo ricambiano con il medesimo affetto,

con precisione e attenzione sul lavoro. Accanto a Rossi Veicoli, lui e la seconda generazione, nelle persone della figlia Chiara e del genero Giorgio, stanno traghettando l’azienda verso nuove sfide imprenditoriali e nuovi progetti per consolidare il servizio di qualità alla clientela, migliorare l’efficienza della filiera e aprirsi a nuovi committenti.

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REALTRAILER

FASSI-SCANIA

MAN QUADRI

SOCOM NUOVA

Il massimo del V8

Gli Stas di Mozzi

Il binomio di Bocchi

I Leoni di Stucchi

Galdo sceglie Iveco

Basilico da pagina 22

Prina a pagina 26

Altieri a pagina 35

Basilico a pagina 10

Campanella a pagina 4

Servizio a pagina 14

Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali


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DAL SINGOLO VEICOLO DEL 2009 I CONIUGI DOMENICO PERRONI E FILOMENA BELLOMO HANNO RAGGIUNTO UN PARCO DI 50 MEZZI, DANNO LAVORO A 75 PERSONE E HANNO COSTITUITO UNA RETE DI HUB PER LA DISTRIBUZIONE CAPILLARE DA SUD A NORD, AL SERVIZIO DI ECCELLENZE QUALI

H&M, LACCHI, PASTIFICIO FERRARA E CERERIA NAPPI. AL LORO FIANCO IL NOLEGGIATORE FRANCESE CHE SOSTIENE LO SVILUPPO E LA LORO STRATEGIA.

FRAIKIN / QUATTRO BILICI A NOLEGGIO PER TIRRENIA LOGISTICA

A Nola il fulcro del made in Italy

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MAX CAMPANELLA NOLA

al pallet ai carichi completi, dal singolo bancale a motrici e bilici con servizio di sponda caricatrice fino a trasporti veloci e dedicati. Dare una soluzione per ogni tipo di consegna e necessità logistica, con depositi per complessivi 10mila mq suddivisi in transit point vigilati h 24 per merci, imballaggio, bollettazione e scarico container. È la mission di Tirrenia Logistica, azienda con headquarter al Polo industriale di Nola, in provincia di Napoli, che nasce dal la competenza maturata sul campo da Domenico Perroni e si evolve con il dinamismo della moglie Filomena Bellomo: un duo che, sostenuto nella crescita della flotta da Fraikin Italia, sta assegnando a Tirrenia Logistica il ruolo di partner di eccellenze imprenditoriali, che scelgono di affidarsi all’azienda campana per un’operatività puntuale e di qualità. Originario di Liveri, frazione di Nola nota per la lavorazione della cera e la produzione di candele, dal 2002 Perroni è direttore tecnico presso un’azienda di autotra-

sporti quando, nel 2009, eredita un camion con licenza in conto proprio. Avendo al suo fianco la moglie, laureata in Economia aziendale, il manager decide di investire in una sua azienda. “Io avevo l’esperienza, lei le competenze sul piano amministrativo”, racconta l’imprenditore. Con un piccolo parcheggio per lo stazionamento ha inizio la sfida di Tirrenia Logistica, che si propone come player per marchi di abbigliamento che in quel momento vivevano una fase di forte crescita. “In parallelo - aggiunge Bellomo - abbiamo investito anche noi, in maniera graduale, fino ad arrivare alle attuali dimensioni di circa 50 veicoli”. Il tandem tra coniugi funziona: l’azienda inizia a e spandersi con hub che si specializzano nella logistica di qualità e in processi che seguono le indicazioni della com mittenza. “Nella prima fase - precisa Perroni - ci siamo concentrati sul fashion: aziende come H&M esigono la movimentazione dei capi secondo rigorose procedure d’igiene, stabilite ben prima dell’emergenza pandemica; ogni capo è igienizzato e imbustato e le operazioni di carico avvengono completa-

Tirrenia LogisTiCa

Sede operativa principale: Nola (NA) Fondazione: 2009 Amministratore: Filomena Bellomo Merce trasportata: Pallet e carichi completi Flotta: 50 veicoli Dipendenti: 75 Sito internet: www.tirrenialogistica.it

mente su carrelli, per ridurre la fatica fisica al personale”. Negli anni Tirrenia Logistica si apre ad altri segmenti, dal food secco al fresco e congelato all’oggettistica. “La diversificazione - illustra Bellomo - ci ha consentito di bilanciare, nel 2020, il calo del fashion, a fronte di un vero e proprio exploit dell’alimentare. Questo ci ha consentito di chiudere l’anno con un incremento dei volumi e del fatturato, consuntivato in 3,5 milioni. Per il 2021 il target è avvicinarci ai 4 milioni”. Oggi l’azienda ha una presenza capillare di hub. Il fulcro resta quello di Nola, operativo h 24 per la logistica dell’abbigliamento: 1.200 mq con dieci porte di carico. Da qui i veicoli Tirrenia Logistica raggiungono giornalmente Puglia, Basilicata, Molise e

Da sinistra: Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia, Domenico Perroni e Filomena Bellomo di Tirrenia Logistica, azienda con quartier generale al Polo industriale di Nola.

Basso Lazio. A Lamezia Terme un hub di 1.000 mq è dedicato alla temperatura controllata: 500 mq fino a 4 gradi, i restanti per il congelato in FRC: da qui partono i veicoli per la Calabria, diretti alla catena di supermercati Crai. A Roma-Aprilia 5mila mq sono dedicati alle consegne espresso per l’Alto Lazio, Umbria, Abruzzo e Bassa Toscana. Due split point nel Veneto (Padova e Verona) servono la distribuzione nel Nord Est. “Per il Piemonte e il Nord Ovest - precisa Perroni - abbiamo in progetto un hub a Rivoli in collaborazione con Abaco”. A Liveri, nella sede originaria, resta l’officina con lavaggio e distributore di gasolio. Oggi l’azienda dei coniugi Perroni dà lavoro a 75 persone tra camion e magazzini e si fregia di committenze che rappresentano l’eccellenza nel proprio ramo di attività: dal pastificio partenopeo Guido Ferrara alla laziale Lacchi, la cui partnership consente il servizio a 360 grandi a Leroy Merlin e H&M; non può mancare il lavoro per le cererie, segmento nel quale Carlo Nappi è sinonimo di qualità. All’interno del parco 25 sono i bilici, quattro dei quali nuovi Renault Trucks T 480, cabina alta, entrati quest’anno a noleggio con Fraikin Italia insieme ad altrettanti semirimorchi. “Ci caratterizza spiega Perroni - la voglia di provare novità e, considerata la committenza, abbiamo la necessità di presentarci con veicoli nuovi, efficienti e ri-

spettosi dell’ambiente. L’incontro con Fraikin è arrivato al momento giusto: il noleggio ci rende sereni, non dovendoci occupare della manutenzione, e nel contempo possiamo sperimentare novità”. La tratta Nola-Roma è coperta interamente da veicoli a metano, tra Iveco Stralis a LNG e furgoni CNG per l’ultimo miglio. “Superata la fase d’incertezza - continua Perroni - punteremo ancora sui trattori, che garantiscono flessibilità: possiamo agganciare centinati, frigoriferi, semirimorchi per capi appesi, casse

mobili ecc. E punteremo sul noleggio, che semplifica la gestione: nel 2020, con alcuni comparti fermi a causa della pandemia, è diventata una priorità la politica di contenimento dei costi variabili. Con Fraikin passiamo ai costi fissi, eliminando le voci di co sto o comunque raggruppandole in un’unica voce”. “Tra i fiori all’occhiello conclude l’imprenditore - il nostro sito internet, che rappresenta un autentico sistema di lavoro istantaneo: con il servizio Tra ck ing il cliente segue l’iter passo per passo”.

IL MONDO DEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it

Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39 039 493101 - info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39 039 493101 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani Print srl, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Monte dei Paschi di Siena - Agenzia 5 Milano; Codice IBAN: IT 51 K 01030 01605 000000212676 Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).


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SOCOM NUOVA / OGGI IVECO È BRAND PREVALENTE NELL’AZIENDA IRPINA

Il giallo di Galdo sull’S-Way

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DAL 2010 DEALER DI RIFERIMENTO PER L’ACQUISTO DEI TRATTORI STRADALI , CON LA CONCESSIONARIA DI NAPOLI L’IMPRENDITORE GERARDO GALDO HA INSTAURATO UN RAPPORTO CHE VA OLTRE IL BUSINESS: “CON TUTTI LORO E CON IL MANAGEMENT IVECO CONDIVIDIAMO PASSIONI E LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI IN UN CLIMA POSITIVO E SERENO”. TERZA GENERAZIONE, È AFFIANCATO DALLA FIGLIA LETIZIA E DAL GENERO SABATINO.

MAX CAMPANELLA PRATOLA SERRA

e si raggiunge Pratola Ser ra lungo la “strada dei traini”, come viene definita dagli Anni Trenta per ricordare il frequente passaggio di cavalli e carretti, il nome Galdo appare subito sinonimo di trasporto: i bilici che, dall’autostrada, raggiungono il paese irpino, nel cuore della Campania, portano ben impressa in colore giallo la scritta Galdo, circondata da stelline azzurre. È il simbolo con cui Gerardo Galdo, 58 anni, ha scelto di assegnare al l’azienda di famiglia uno sviluppo che l’ha portata, in circa trent’anni, a rappresentare un

autentico riferimento nel trasporto al servizio dell’automotive. Senz’affatto escludere nuove sfide e avendo al suo fianco un partner come Socom Nuova, riferimento per l’azienda avellinese nelle forniture di trattori stradali Iveco. La conversazione con Gerardo, 58 anni, avviene a pochi metri dalle tante immagini che, sulle pareti, fanno tesoro della memoria storica di Galdo Autotrasporti. Tra queste il Lancia Esatau che, nel dopoguerra con il suo “musone”, rappresenta il primo autocarro di Mario Galdo: suo padre Matteo aveva iniziato con il trasporto di vino in botti con destinazione Napoli; Ma rio prosegue con i camion aven-

do al suo fianco i fratelli Gerardo e Antonio (il quarto, Vittorio, studia e diventa medico). Negli Anni Sessanta i mezzi Galdo viaggiano con il marmo, il decennio successivo con il boom dell’Italsider si dedicano a ferro e coils. Pioniere degli autoarticolati, Mario dimostra la sua lungimiranza quando, tra i primi nel Sud Italia, porta su strada i bilici: rispetto agli autotreni, gli autoarticolati si dimostrano più adatti a trasportare carichi gran volume. Quando la passione è ereditaria. Gerardo, terza generazione, consegue il diploma e Mario deve desistere: “Volevo salire sul camion al suo fianco”, ricorda l’imprendito-

Gerardo Galdo (a sinistra) e Carmine Ceglia, Sales Specialist Medium, Heavy & Key Account della Concessionaria Iveco Socom Nuova.

re irpino con un attimo di commozione: il padre, riferimento fino all’ultimo per la manutenzione dei veicoli, custodiva i ricambi e sovrintendeva alla piccola officina. La sua recente scomparsa ha lasciato un vuoto, colmato dalla gioia dell’arrivo di Gerardo junior, figlio di Letizia Galdo e Sabatino, responsabile operativo dell’azienda. “Tutti insieme, con mio padre, abbiamo ritirato i più recenti camion Iveco in Socom Nuo va”, aggiunge Gerardo Galdo. La gran parte dei 36 trattori oggi è a marchio Iveco, brand che ha iniziato la sua presenza nell’azienda di Pratola Serra con il primo veicolo nel 1985. Di anno in anno Galdo ha aumentato le sue dimensioni, ponendosi al servizio di aziende quali Gruppo Fiat, LKW Walter e la piemontese Germanetti, con trattori e semirimorchi (centinati e porta coils). La svolta negli ultimi due anni, quando il parco è stato completamente rinnovato, portando su strada anche quattro S-Way, l’ammiraglia dei pesanti stradali Iveco lanciata nel 2019, una delle quali in versione Natural Power con alimentazione LNG. “Al momento - spiega Letizia Galdo, 28 anni, che per la sua laurea in Economia ha scelto una tesi sui passaggi generazionali dell’azienda familiare (la sorella Sara ha seguito le orme di zio Vittorio e studia da medico) - la Campania non è un territorio ben fornito di impianti di distribuzione di metano liquido, ma il coraggio non ci manca: oggi abbiamo rotte in quasi tutta Italia e iniziamo a usare il vei-

colo a gas sulle trazioni dove non ci sono problemi di rifornimento”. I camion Galdo servono i porti di Salerno e Civitavecchia, assicurando i viaggi intermodali delle componenti au tomotive al servizio del Gruppo FCA (stabilimenti di Pomigliano d’Arco, Mirafiori, Brescia, Bologna ma anche quello di Pratola Serra che realizza motori) e le trazioni su Puglia, Calabria e Campania dell’azienda Germanetti. “Abbiamo diversificato l’attività - spiega Gerardo Galdo e continuiamo a farlo, per soddisfare la clientela e mantenere stabile l’azienda in termini di occupazione e sul piano finanziario. Abbiamo risposto alla domanda di mascherine igieniche proveniente dal Nord Italia e siamo pronti ad agganciare la richiesta di componenti per veicoli elettrici, il cui trend è già in forte crescita”. Dal 2010, anno di assegnazione alla Concessionaria Socom Nuova del mandato Iveco, la presenza del costruttore nazionale è sempre cresciuta, fino a rappresentare il 95 per cento della flotta. “Il confronto tra noi, Iveco e Socom Nuo va - dichiara Gerardo

Gal do - si è sempre basato sulla relazione tra due aziende familiari, nelle quali è la persona che conta prima del business. Con la nuova cabina, Iveco ha fatto un salto di qualità, mantenendo inalterate le caratteristiche di valore della meccanica”. Per Galdo riferimento del dealer è Carmine Ceglia, Sales Specialist Medium, Heavy & Key Account Socom Nuova. “I nostri veicoli viaggiano a lungo e con carichi importanti: qualche problema può sempre emergere ma - conclude l’imprenditore irpino il rapporto umano, stretto con i rappresentanti di Iveco e Socom Nuova, consente di risolverli insieme e positivamente, nell’interesse di entrambe le aziende: oggi siamo orgogliosi e contenti di avere un ottimo rapporto con loro. Condividiamo passioni e amicizia prima di tutto: certo, sempre meglio parlare di camion, per ché quando si arriva al calcio le idee sono differenti! Ma anche in questo caso si finisce con il ritrovarsi uniti da una passione comune: il sorriso e il clima di serenità deve sempre prevalere, perché tutti ne abbiamo bisogno per vivere bene”.

gaLdo auToTrasporTi

Sede operativa principale: Pratola Serra (AV) Fondazione: 1990 Amministratore: Gerardo Galdo Merce trasportata: Automotive Flotta: 36 trattori + 40 centinati Dipendenti: 33 autisti Sito internet: https://www.autotrasportigaldo.it


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IVECO / SETTE UNITÀ ENTRANO NELLA FLOTTA DELL’AZIENDA DI TRASPORTO DI ORTE

S-Way di casa in Proietti Marini SPECIALIZZATA NEL TRASPORTO DI INERTI,

PROIETTI MARINI IMPIEGHERÀ I NUOVI TRATTORI PER MOVIMENTARE I RIBALTABILI LUNGO LE PRINCIPALI ROTTE NAZIONALI.

L’AZIENDA

LAZIALE HA SCELTO IL PRODOTTO IVECO CON IL SUPPORTO DELLA CONCESSIONARIA

STRAPPINI, RIFERIMENTO DEL COSTRUTTORE ITALIANO PER LE PROVINCE DI VITERBO,

TERNI, RIETI E L’AQUILA, CHE LA SUPPORTERÀ ANCHE PER I SERVIZI DI ASSISTENZA POST-VENDITA.

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FABIO BASILICO ORTE

-Way continua la sua corsa. Tra le aziende che hanno scelto l’ammiraglia della gamma pesanti Iveco c’è anche la Proietti Marini Srl di Orte (VT). Presso la sede di Orte della concessionaria Strappini si è tenuta la cerimonia di consegna di sette nuovi S-Way all’azienda laziale, alla presenza di Paolo e Andrea Rossi, titolari con la sorella Paola della Proietti Marini, di Alberto Strappini e Roberto Baldasserini, rispettivamente titolare e responsabile commerciale del dealer Strappini, e di Fabrizio Scirè, District & Key Account Manager di Iveco. I veicoli vanno oggi a costituire la flotta completamente rinnovata di Proietti Marini, secondo un progetto volto a mantenere sempre alti gli standard di sostenibilità, qualità del servizio ed efficienza dell’azienda. Specializzata nel trasporto di inerti, Proietti Marini impiegherà i nuovi trattori per movimentare i ribaltabili (vasche) lungo le principali rotte nazionali. Scelti dal cliente nel colore bianco polare, i nuovi S-Way sono caratterizzati da un design innovativo che non solo ne ridefinisce l’estetica ma ne migliora definitivamente l’aerodinamicità a vantaggio del Costo Totale d’esercizio (TCO). La tecnologia a bordo di S-Way rivoluziona l’esperienza di guida, semplificandola: l’autista può sperimentare un nuovo comfort grazie al pacchetto Driving Comfort Plus, che include climatizzatore a regolazione automatica e Parking Cooler integrato, infotainment con navigatore e Connectivity Box, il sistema che mantiene il veicolo sem-

pre connesso con gli specialisti della Control Room di Iveco e fornisce report, suggerimenti per migliorare lo stile di guida, assistenza h 24 e la possibilità di programmare con anticipo le attività di riparazione o manutenzione. A bordo dei veicoli efficienza e sicurezza sono garantite non solo dal Driver Attention Support (DAS) e dai sistemi di misurazione della pressione degli pneumatici e dei carichi sugli assi, ma anche dal sistema di illuminazione che prevede fari anteriori e luci posteriori a Led e fendinebbia con funzionalità cornering. Proietti Marini Srl è da oltre 50 anni un’azienda del

Centro Italia specializzata in trasporti nazionali via gomma. L’azienda, che dispone di magazzino proprio per la movimentazione e lo stoccaggio delle merci, ha una solida struttura in continuo sviluppo grazie a una gestione dinamica, attenta alle innovazioni tecnologiche del settore e focalizzata su un servizio al cliente personalizzato, flessibile e di qualità. Proietti Marini è da sempre orientata alla qualità del servizio offerto attraverso un’attenta politica di selezione del parco veicolare e di investimenti in attrezzature. Proietti Marini ha scelto il prodotto Iveco con il suppor-

to della concessionaria Strappini, riferimento del costruttore italiano per le province di Viterbo, Terni, Rieti e L’Aquila, che la supporterà anche per i servizi di assistenza post-vendita, potendo contare su un fornito magazzino ricambi e un’efficiente officina meccanica di 3.600 mq nella sede di Orte, dotata delle più moderne tecnologie, un Centro Diagnostico e un’area specializzata dedicata anche alla cura del Daily. Strappini svolge le sue attività dalle sedi di Orte, Terni, Spello (PG) e L’Aquila. “La collaborazione con Proietti Marini è ormai consolidata da anni - ci dice Francesco Mariani, Re-

proieTTi Marini srL

Sede: Zona Artigianale Petignano - Orte (VT) Fondatore: Fausto Rossi Titolari: Paolo, Andrea e Paola Rossi Flotta: 7 trattori e una decina di ribaltabili (vasche) Dipendenti: una decina Tipologia di merce: inerti Rotte: nazionali Internet: trasportiproiettimarini.it

sponsabile Marketing di Strappini - Attraverso un contatto diretto fondato sulla reciproca stima e impostato su criteri di massima professionalità, abbiamo sempre assicurato all’azienda di Orte il

“La collaborazione con Proietti Marini è ormai consolidata da anni”, dice Francesco Mariani, Responsabile Marketing di Strappini.

nostro supporto nella scelte strategiche che le hanno consentito negli anni di crescere e affermarsi sul mercato, potendo usufruire sempre dei veicoli Iveco di ultima generazione. Un cammino che oggi è incentrato sull’ammiraglia S-Way”. La Strappini nasce a Foligno (PG) nel 1942 come azienda individuale del fondatore Silvestro Strappini. Inizialmente, svolge attività di officina meccanica e commercio autoveicoli usati. In seguito, l’attività viene trasferita a Spello e da azienda individuale Strappini si trasforma in società a responsabilità limitata con la denominazione Strappini Srl. Nel 1974 vie ne avviata la vendita di veicoli industriali e nel 1980 viene acquisito il mandato Iveco. La sede legale è situata a Orte, in Località Caldare, su di un vasto complesso immobiliare di circa 25mila mq, di cui 5mila coperti. Parte integrante della squadra sono le 10 officine autorizzate Iveco che costituiscono la rete assistenziale presente sul territorio. Nel 2007 la società è passata da Srl a Spa. Nel 2013 è stata nominata concessionaria Iveco anche per la provincia dell’Aquila e l’anno successivo ha acquisito il mandato Fiat Professional aprendo un nuovo punto vendita presso la filiale di Terni.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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FRAIKIN / NOLEGGIO ALLA BASE DEI PROGETTI DI SVILUPPO DELL’AZIENDA ROMANA

È Infinity l’altra metà del cielo ANTONELLA SALE, AFFIANCATA DALLE DUE GIOVANI E DINAMICHE MANAGER LUDOVICA CICORA E ILARIA TORRIERI PER UN TEAM QUASI TUTTO “IN ROSA”, È PRONTA A DARE ULTERIORE IMPULSO ALLA SUA M.A.F., AZIENDA DI TRASPORTO CHE DAI DUE MEZZI DEL 2016 È ARRIVATA OGGI A 11 TRATTORI E 30 SEMIRIMORCHI. AL SUO FIANCO DA SEMPRE CON IL MASSIMO SUPPORTO IL LEADER NEL NOLEGGIO DI VEICOLI PROFESSIONALI. “È STATA TRA I PRIMI A CREDERE NELLA NOSTRA LOGICA, DIMOSTRANDONE NEI FATTI LA VALIDITÀ”, AFFERMA DIEGO PELLICIOLI, SALES DIRECTOR FRAIKIN ITALIA.

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MAX CAMPANELLA MONTEROTONDO

lasse 1975, Antonella Sale nel trasporto è nata e cresciuta. Rivendica con orgoglio la sua volontà di essere operativa anche oggi che, alla guida di un team quasi tutto “in rosa”, sta proiettando l’azienda verso nuovi e promettenti orizzonti. Basti ricordare il nome della nuova società - Infinity - che, da ottobre dell’anno scorso, è destinata a rappresentare l’evoluzione dell’azienda di trasporto M.A.F. Tutt’altro che facile per una manager che diventa imprenditrice, senz’affatto trascurare i suoi affetti: i quattro figli Lorenzo, 24 anni, Manuel, 12, e Leonardo e Vin-

cenzo di cinque. Al suo fianco Antonella ha trovato Fraikin Italia, che ha supportato la crescita dell’azienda in modo graduale ma tenace, passata com’è dai due trattori del 2016 a una flotta di 11 trattori e 30 semirimorchi. Originaria di Fonte Nuova, l’imprenditrice laziale matura la sua esperienza nella logistica dell’ortofrutta, segmento nel quale opera fino al 2016 quando, a seguito della separazione dal coniuge, decide di dedicarsi a un’attività completamente sua. “Avevamo due trattori - ricorda Antonella Sale - con i quali facevamo trasporto locale di collettame, arrivando fino in Toscana. Sin da subito ho puntato su investimenti importanti: dalla prima sede di Fonte Nuova,

nel 2017 ci siamo trasferiti in quella attuale di Monterotondo, ai tempi di circa 500 mq, attrezzata con pavimento idoneo e a norma, per fare logistica di magazzino”. Un inizio non facile, ma la svolta è dietro l’angolo. Mentre Antonella incontra Frai kin, nella persona del Sales Director Diego Pellicioli, è in corso la trattativa con DS Smith Packaging, azienda multinazionale britannica con sede a Londra, specializzata in imballaggi personalizzabili secondo le specifiche del cliente. Quotata alla Borsa di Londra, in Italia è alla ricerca di un partner di fiducia per sostenere la forte crescita dell’e-commerce. “Effettuavamo qualche trazione per loro - illustra Antonella Sale - ma il

nostro intendimento era servirli con un sistema logistico a 360 gradi”. Di lì a poco l’exploit delle ven dite on line avrebbe richiesto più spazio per la logistica di magazzino e l’imprenditrice, dimostrando non comune determinazione, dimostra la sua disponibilità: nel 2019 la nuova sede si amplia fino agli attuali 5mila mq. “Intanto nel 2017 - prosegue Antonella - avevamo noleggiato da Fraikin i primi tre semirimorchi: oggi con loro abbiamo una trentina di veicoli di varie tipologie. Negli anni abbiamo diversificato la committenza, specializzandoci nel trasporto carta e cartone e oggi colleghiamo in ma niera efficace e puntuale Lazio e Toscana, con qualche

Da sinistra: Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia; Antonella Sale, Ludovica Cicora e Domenico Mazzà, rispettivamente General Manager, Responsabile Amministrativo e Responsabile Logistica dell’azienda di trasporti M.A.F..

M.a.F. srL

Sede operativa principale: Monterotondo Scalo (RM) Fondazione: 2016 Amministratore: Antonella Sale Merce trasportata: Servizi espressi e logistica Flotta: 11 trattori + 30 semirimorchi Dipendenti: 16

sporadica consegna in Lombardia”. Grazie al noleggio con Fraikin il parco è cresciuto in pochi anni. “La carica di umanità, l’incredibile energia e la grande disponibilità di Pellicioli - dichiara Antonella hanno rappresentato un valore aggiunto determinante: ha avuto la pazienza di illustrarci i vantaggi, di comprendere le nostre esigenze e la fiducia che gli abbiamo dato è stata ripagata. Abbiamo una flotta di veicoli sempre nuovi, scarichiamo al cento per cento le acquisizioni sul piano fiscale, ogni voce di costo è coperta, ad esempio l’assicurazione, e possiamo dedicarci alla nostra attività senza preoccuparci di eventuali difetti o problemi relativi ai veicoli”. Sulla base di tale reciproca fiducia, l’anno scorso Sale e le sue giovani assistenti - Ludovica Cicora e Ilaria Torrieri - hanno dato vita alla nuova realtà aziendale Infinity, in cui convergerà gradualmente M.A.F., con i suoi 16 dipendenti e dopo aver chiuso il 2020 con un fatturato di circa tre milioni. “Infinity - precisa l’imprenditrice - si pone l’obiettivo di archiviare le problematiche del passato, capitalizzando il buon lavoro effettuato finora: SD Smith resta il nostro partner principale, cartina di tornasole della puntualità del nostro servizio, improntati come sono all’assoluta precisione. Non esclu-

do affatto l’espansione, con nuove rotte verso il Nord Italia, ma sempre con una crescita graduale, senza fretta”. Punto di forza di Infinity la professionalità e un occhio all’estetica. “Veicoli e autisti quando arrivano - continua Antonella - si presentano in modo molto professionale: il rispetto delle regole è fondamentale per noi. I nostri autisti effettuano anche carichi difficili come le bobine di ferro con buca coils, dimostrando capacità, competenza e professionalità”. “Infinity - il commento di Pellicioli - è il risultato del lavoro instancabile di Antonella, che oggi ha al suo fianco delle giovani e valenti collaboratrici. Fraikin le sostiene con un piano di sviluppo che seguirà in parallelo i loro progetti: M.A.F. è stata tra le prime aziende a condividere la lo gica del noleggio, dimostrando nei fatti la validità di un progetto di crescita a lungo termine basato sul noleggio, anziché sulla proprietà dei veicoli”. Un’espansione che non dimentica il suo legame con il territorio: Antonella e il suo team non esitano a sostenere la CRI (Croce Rossa Italiana) di Monterotondo, quando occorre il trasporto di materiale sanitario o per lo svolgimento di attività formative per i volontari, per i quali M.A.F. met te a disposizione il suo magazzino.


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QUADRI INDUSTRIAL / STUCCHI SERVIZI ECOLOGICI SUPPORTATA DAI ROBUSTI E AFFIDABILI MAN

Il rifiuto che crea valore REALTÀ BEN STRUTTURATA CHE RISPONDE A OGNI ESIGENZA DI SPURGHI, BONIFICHE, TRASPORTO E SMALTIMENTO RIFIUTI E CONSULENZE AMBIENTALI,

STUCCHI

SERVIZI ECOLOGICI È UN PLAYER DI RIFERIMENTO PER L’INTERA CATENA DEL RIFIUTO, POTENDO ANCHE CONTARE SUL MODERNISSIMO IMPIANTO DI TRATTAMENTO DEI LIQUIDI DI CAMBIAGO. INOLTRE, PER PORRE IN ESSERE TUTTI I SUOI SERVIZI

STUCCHI SI

AFFIDA A MEZZI PERFORMANTI E ROBUSTI.

I

FABIO BASILICO CAMBIAGO

l settore dei rifiuti riveste un ruolo strategico di indubbia importanza all’interno delle economie avanzate costrette ormai a fare i conti con le sempre più necessarie politiche si sostenibilità. È altresì importante che nel settore operino aziende qualificate e performanti che si facciano carico di tutto il processo del rifiuto, dalla raccolta allo smaltimento. Una di queste aziende è la Stucchi Servizi Ecologici di Cambiago (MI), realtà ben strutturata che risponde a ogni esigenza di spurghi, bonifiche, trasporto e smaltimento rifiuti e consulenze ambientali. Per porre in essere tutti questi servizi Stucchi si affida a mezzi performanti e robusti. In flotta è consistente la presenza di veicoli MAN, alla cui scelta ha contribuito l’esperta consulenza del team della concessionaria MAN Quadri Industrial di Cavenago (MB). Ed è proprio Michele Ciola, General Manager di Quadri Industrial, ad accompagnarci all’incontro con Diego Stucchi, 55 anni, titolare di Stucchi Servizi Ecologici. Fondata nel 1985 a Concorezzo (MB), Stucchi Servizi Ecologici ha sede legale a Vimercate (MB), sede operativa e impianto di depurazione a Cambiago (MI) e un altro impianto a Cavenago (MB). “Le origini dell’azienda risalgono agli anni Ottanta grazie all’iniziativa imprenditoriale di mio padre Paolo che svolgeva l’attività di venditore ambulante di formaggi racconta Diego Stucchi - All’epoca avevo 16 anni e mio padre costituì l’Impresa Stucchi che poi è diventata Stucchi Servizi Ecologici quando ho iniziato io a operare nel

settore. Allora, il comune di Cavenago aveva bisogno di qualcuno che gestisse l’impianto di smaltimento municipale. Ce ne siamo occupati noi affittando l’impianto e incominciando anche a smaltire rifiuti di terzi oltre a quelli che portavamo noi. In seguito, cessata l’attività nell’impianto comunale, abbiamo iniziato a cercare un terreno su cui costruire un nostro impianto di trattamento. Abbiamo così avviato l’attività a Cavenago e nel 2005 abbiamo iniziato la trafila per ottenere l’autorizzazione e costruire il nuovissimo e super attrezzato impianto di Cambiago, molto più grande e in grado di farci crescere. L’attività a Cambiago è partita ufficialmente nel gennaio 2020,

al termine del lungo periodo necessario all’ottenimento di tutte le autorizzazioni. Attualmente disponiamo di due impianti”. Negli anni, Stucchi Servizi Ecologici è cresciuta fino alle attuali dimensioni, ampliando le competenze e diventando la capostipite del Gruppo SSE, che oggi comprende anche le società IN.TE.CO. (ispezione e risanamento condotti), e Serse (realizzazione e gestione di impianti di trattamento). Diego stucchi è Presidente della holding Regina Srl. “Siamo riusciti a rafforzare sempre più la nostra presenza sul territorio e a operare in modo efficiente in tutta la Lombardia - aggiunge Diego Stucchi - Ogni passo e ogni investimento ha signifi-

cato per noi un’evoluzione quantitativa e qualitativa dei servizi offerti e questo è il fulcro del successo di Stucchi Servizi Ecologici”. L’azienda infatti opera con interventi rapidi, competenti, affidabili, totalmente personalizzati sulle esigenze specifiche di ogni cliente. Basta fare un tour nell’impianto di Cambiago - che ha richiesto un investimento complessivo di 20 milioni di euro - per avere una chiara idea delle capacità e delle competenze messe in campo da Stucchi. A Cambiago è in funzione anche un attrezzato laboratorio che analizza il rifiuto e verifica le condizioni per attuare il trattamento. “Trattiamo rifiuti liquidi che provengono principalmente da attività industria-

le e farmaceutica - spiega Stucchi - L’impianto di Cambiago ha una potenzialità di 1.000 tonnellate al giorno. La maggior parte dei clienti sono aziende, ma i servizi offerti coprono un’ampia gamma di necessità e sono rivolti anche a clienti privati e istituzionali. Per esempio, ci occupiamo degli spurghi in diversi comuni. Ogni intervento, dal più semplice al più urgente e strutturato, garantisce efficacia operativa e qualità dei risultati, anche grazie all’utilizzo esclusivo di personale proprio formato da tecnici altamente preparati e operai qualificati, tutti dotati di equipaggiamento di sicurezza, strumentazione all’avanguardia e naturalmente di mezzi idonei”. Della trentina di mezzi in dotazione tra motrici, trattori e semirimorchi (cisterne), una quota rilevante è appannaggio di MAN. “Nel 2016 abbiamo acquistato il primo veicolo MAN da Quadri Industrial. Da allora il rapporto si è consolidato e nella flotta sono entrati altri veicoli del marchio tedesco. I MAN sono affidabili e robusti: non a caso, sono quelli che impieghiamo per i lavoro più gravosi. A Quadri ci affidiamo

per effettuare gli interventi di assistenza che non passano direttamente dalla nostra officina interna”. Nel 2020, Stucchi ha registrato un fatturato di 12 milioni di euro, il 14 per cento in più dell’anno precedente. “Pur essendo stato un anno difficile, siamo riusciti nel 2020 a mettere a segno un’ulteriore crescita - conferma Diego Stucchi - I settori dell’industria alimentare e farmaceutica hanno tenuto l’impatto della crisi scaturita dall’emergenza pandemica e devo dire che continuano ad andare molto forte. Noi seguiamo molte aziende di questi settori e garantiamo il corretto smaltimento dei loro rifiuti liquidi che non possono certo finire nelle normali fognature ma richiedono specifici interventi di trattamento e il successivo trasporto negli appositi centri di smaltimento”. Appassionato e competente, Diego Stucchi è un vero esperto del settore in cui opera. “Il rifiuto crea valore nel momento in cui lo si sa trattare, rispettando regole, normative e condizioni di sicurezza”, conclude il titolare di Stucchi Servizi Ecologici.

sTuCChi servizi eCoLogiCi

Da sinistra: Diego Stucchi, titolare della Stucchi Servizi Ecologici; e Michele Ciola, General Manager della concessionaria MAN Quadri Industrial.

Sede operativa: Via Rio del Vallone, 2 - 20040 Cambiago (MI) Sede legale: Vimercate (MB), Impianti di depurazione: Cambiago e Cavenago (MB) Fondazione: 1985 Titolare: Diego Stucchi Dipendenti: un centinaio Flotta: una trentina di mezzi, trattori, motrici e semirimorchi (cisterne) Fatturato 2020: 12 milioni di euro Tipologia trasporti: rifiuti liquidi Attività: trasporto e trattamento rifiuti Internet: stucchi-sse.it



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IVECO / DI PINTO & DALESSANDRO CONSEGNA UNDICI S-WAY ALL’AZIENDA DI ANDRIA

L’ammiraglia dei pesanti ci Sta

A

FABIO BASILICO ANDRIA

nche ad Andria S-Way vuole dire la sua. Un ordine complessivo di 11 tra trattori e motrici della gamma pesante di Iveco sono in consegna alla Sta Logistica Srl, azienda pugliese attiva nel trasporto e nella logistica alimentare. La scelta di Iveco è stata supportata da un dealer d’eccezione come Di Pinto & Dalessandro, storico punto di riferimento del costruttore nazionale per Puglia e Basilicata. La cerimonia di consegna dei primi 7 veicoli 5 motrici S-Way da 480 cv e 2 trattori S-Way da 510 cv - si è svolta presso la nuova sede di Sta Logistica a Molfetta (BA) e ha visto la par tecipazione di Leonardo Di Pinto, Amministratore delegato della concessionaria Di Pinto & Dalessandro, Vincenzo Sgarra e Giuseppe Sansonne, titolari di Sta Logistica, e Gianpiero Vitale, Iveco District Manager per l’area. Gli altri 4 trattori da 510 cv sono in arrivo e a breve entreranno a far parte della flotta dell’azienda di Andria fondata negli anni ’70 da Nicola Sgarra e Francesco Sansonne, i genitori dei due attuali titolari, diventata Snc nei primi anni Duemila e quindi Srl dal 2017. Specializzatasi anche nella logistica avanzata, che ha come centro propulsore proprio la sede di Molfetta che affianca il quartier generale di Andria (BAT), Sta è attiva a livello nazionale nella distribuzione di prodotti alimentari a temperatura controllata. I veicoli oggetto della prima tranche della consegna sono due trattori S-Way, modello AS440S51T/P, con cambio Hi-Tronix da 12 marce, GPS predittivo, rallentatore, spoiler superiore e laterali cabina e cinque S-

LA SCELTA DI IVECO DA PARTE DI STA LOGISTICA, AZIENDA PUGLIESE ATTIVA NEL TRASPORTO E NELLA LOGISTICA DALESSANDRO, STORICO PUNTO DI RIFERIMENTO DEL COSTRUTTORE NAZIONALE PER PUGLIA E BASILICATA. AI PRIMI 7 VEICOLI CONSEGNATI 5 MOTRICI S-WAY DA 480 CV E 2 TRATTORI S-WAY DA 510 CV - SEGUIRANNO A BREVE ALTRI 4 TRATTORI DA 510 CV.

ALIMENTARE, È STATA SUPPORTATA DA UN DEALER D’ECCEZIONE COME DI PINTO &

Way cabinati, modello AS260S48Y/FS CM con allestimento isotermico. Per la seconda tranche sono previsti altri quattro trattori S-Way AS440S51T/P. Tutti i veicoli sono dotati dei più avanzati sistemi tecnologici in termini di connettività, sicurezza e risparmio carburante. “Abbia-

mo scelto Iveco sia per l’ottimo rapporto che ci lega alla concessionaria Di Pinto & Dalessandro, sia per il nuovo S-Way, per le innovazioni tecnologiche della sua nuova cabina e per i servizi di telematica per la gestione e il controllo dei consumi e dello stile di guida degli autisti -

dichiarano Vincenzo Sgarra e Giuseppe Sansonne - Attraverso questa fornitura il parco mezzi aziendale raggiunge i 46 veicoli targati Iveco su un totale di meno di 100 veicoli. L’arrivo dell’SWay dimostra altresì la solidità del rapporto che Sta Logistica intrattiene con brand

Iveco, rapporto che si è consolidato negli anni grazie alle caratteristiche dei prodotti che rispondono sempre di più alle nostre necessità e al livello dei servizi, anche in ambito post-vendita, offerti dal la concessionaria, cui si aggiunge la proficua relazione di fiducia con il management Iveco”. La concessionaria Di Pinto & Dalessandro è nata nel 1964 come officina di riparazione dall’intraprendenza di Bartolomeo Di Pinto e di sua moglie Rosaria Dalessandro. Ottenuta la concessione Iveco nel 1978, Di Pinto & Dalessandro è cresciuta a fianco del brand di riferimento elevando la vocazione originaria per l’attività riparativa e affiancandola a quella della ven dita di veicoli. A partire dai primi anni 2000 allo storico mandato Iveco si sono aggiunti i mandati Iveco Bus, Fiat Professional, Astra, Piaggio Veicoli Commerciali. Og gi l’azienda è una delle strutture più importanti del

Sud Italia per il settore, con due sedi operative a Putignano (BA) e Bari e una rete di officine autorizzate che assicurano un servizio capillare per tutta la Puglia e la Basilicata. “Il rapporto che ci lega a Sta Logistica è solido e l’arrivo di un veicolo all’avanguardia come l’S-Way ci ha permesso di consolidarlo ulteriormente - spiega Leonardo Di Pinto - In virtù di questa situazione posso dire che ci saranno ulteriori operazioni future con l’azienda di Andria. In generale, la nuova ammiraglia Iveco è un ottimo biglietto da visita che ci permette di aggredire il mercato e conquistare la fiducia delle aziende che operano nei trasporti e nella logistica. Nel suo complesso, il mercato si presenta stazionario mentre Di Pinto & Dalessandro sta incrementando la sua quota in un territorio dove a essere in fermento sono i settori alimentare, farmaceutico ed ecologico”.

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Da sinistra, Leonardo Di Pinto, Amministratore delegato della concessionaria Di Pinto & Dalessandro; Vincenzo Sgarra, titolare di Sta Logistica Srl; Gianpiero Vitale, Iveco District Manager; Giuseppe Sansonne, titolare di Sta Logistica.

Sede: Via Castel Del Monte, 23 - Andria (BAT) Filiale: Molfetta (BA) Fondazione: anni ’70 Fondatori: Nicola Sgarra e Francesco Sansonne Titolari: Vincenzo Sgarra e Giuseppe Sansonne Flotta: circa 100 Tipologia merci: alimentari Trasporto: distribuzione a temperatura controllata, rotte nazionali Dipendenti: 110 Internet: statrasportiandria.it Mail: statrasporti@tiscali.it


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ROSSI VEICOLI / MERCEDES-BENZ UNA COSTANTE NELLA CRESCITA DELLA FLOTTA UMBRA

Gervasi verso nuovi orizzonti

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MAX CAMPANELLA GUALDO CATTANEO

aurizio Gervasi, 64 anni, ha cominciato da solo. Sa cosa vuol dire lavorare, dedicarsi anima e corpo a quello che si sta facendo, per il bene innanzitutto della sua famiglia, di quanti gli sono accanto. Oggi che è alla guida di un’azienda di trasporto di assoluto riferimento in Umbria, con clienti consolidati e una flotta strutturata, Maurizio è rimasto quello di sempre, l’uomo delle origini, affezionato ai suoi dipendenti che lo ricambiano con il medesimo affetto, con precisione e attenzione sul lavoro. Accanto a Rossi Veicoli, lui e la seconda generazione, nel le persone della figlia Chiara e del genero Giorgio, stanno traghettando l’azienda verso nuove sfide imprenditoriali e nuovi progetti per consolidare il servizio di qualità alla clientela, migliorare l’efficienza della filiera e aprirsi a nuovi committenti. Le origini di Gervasi Autotrasporti risalgono a quel 1979 che vide Maurizio di rientro dalla leva. Al suo paese, Gualdo Cattaneo, borgo medievale tra la valle umbra e la Val Tiberina, in provincia di Perugia, Pac 2000 Conad stava avviando il futuro sviluppo della GDO. Il giovane gualdese intuisce l’esigenza di trasporto per quel settore che si presentava decisamente promettente e investe sul primo camion: un Fiat 110, acquistato per 19 milioni di vecchie lire. Con quella motrice coibentata Gervasi trasportava alimentare secco, proprio quello che serviva a GMF (Grandi Magazzini Fioroni) della vicina Ponte San Giovanni, oggi entrata nel Grup po Unicomm, per la qua le tuttora Gervasi opera con 12 motrici refrigerate, con rotte assegnate da Romagna Trasporti. Da quel momento la crescita è graduale e costante nel tempo. Nel 2012 nasce Ger-

FONDATA DA MAURIZIO GERVASI, OGGI AFFIANCATO DALLA FIGLIA

CHIARA E

DAL GENERO GIORGIO, L’AZIENDA DI GUALDO

CATTANEO, CON SEDE LOGISTICA A

TORGIANO, DÀ LAVORO A 25 PERSONE ED È RIFERIMENTO PER COLOSSI QUALI

ROMAGNA TRASPORTI, SMURFIT KAPPA, DB SCHENKER, WILSON LOGISTICA, AMBROSI & SDEI. AL SUO FIANCO LA CONCESSIONARIA DELLA STELLA, CHE L’ANNO SCORSO HA CONSEGNATO UN

ACTROS NEW GENERATION, UNA MOTRICE ATEGO E UN VAN CITAN. vasi Group Srl, frutto di un’importante diversificazione dell’attività, che raggiunge il culmine nel 2017 quando, conseguita la laurea in Economia all’Università Cattaneo LIUC di Castellanza, in Lombardia, la secondogenita Chiara, oggi 28enne, entra in azienda. Nello stesso anno viene aperto il magazzino di Torgiano: 600 mq che consentono a Gervasi Group di effettuare un efficiente servizio di logistica. La responsabilità del magazzino viene assegnata a Giorgio Pensi che, marito della primogenita Marzia Gervasi, dimostra sul campo doti di modestia, dedizione e operatività.

Oggi l’azienda perugina effettua attività di magazzino per la multinazionale leader nel l’imballaggio Smurfit Kappa, movimentando materiale per cartoni destinato alle Cartiere Saci. Per il colosso DB Schenker, motrici a tre assi e furgoni ritirano merce spedita all’estero da aziende umbre che, caricata sui bilici, raggiungono il magazzino Schenker di Civitanova Marche. Una splendida motrice Atego opera nel carico e consegna di pezzi di ricambio Mercedes-Benz per Wilson Logistica di Terni, che affida ai camion frigo di Gervasi anche il trasporto di medicinali presso farmacie e ospedali.

Sei trattori stradali, con semirimorchio centinato al gancio, viaggiano per lo più nel Nord Italia trasportando tutto quello che serve alla clientela. Due bilici trasportano ortofrutta per Ambrosi & Sdei di Borgo Trevi. In totale, Gervasi Group può contare su una flotta di 22 tra trattori e autocarri, 12 semirimorchi e due furgoni; 15, tra motrici e semirimorchi, le unità per il trasporto a temperatura controllata. Il tutto porta il marchio della Stella - dal Citan all’Actros - sulla base di una partnership consolidata con il dealer Rossi Veicoli. “Il primo Mercedes - ricorda Maurizio Gervasi - è entrato nel

parco nel 2005: un Actros cabina singola che ha rappresentato l’inizio di un percorso che prosegue tuttora”. L’anno scorso l’arrivo di un autotreno Atego, un trattore Actros di nuova generazione (con equipaggiamento top di gamma e videocamere digitali al posto dei tradizionali specchietti retrovisori, molto apprezzate dallo stesso Gervasi, che sperimenta sempre per primo la guida dei nuovi veicoli) e un Citan. “Atego precisa l’imprenditore - viene utilizzato soprattutto per i ricambi, Actros per le linee, i furgoni Sprinter e Citan per le piccole consegne e i servizi di corriere espresso”. Punto di riferimento in Umbria, Gervasi nel 2014 ha ricevuto il Premio Medaglia d’Oro dalla Camera di Commercio per i risultati ottenuti (il fatturato viaggia intorno ai due milioni di euro) e un clima di lavoro che punta a valorizzare e premiare la buona volontà. “Siamo in 25 a dedicarci alla clientela - afferma Maurizio Gervasi - lavorando di notte per essere pronti, alle prime ore del mattino, a raggiungere i mercati. La committenza tiene molto al servizio e sa che può contare su di noi, che a nostra volta possiamo contare su veicoli che, come noi, non si fermano mai. La chiave di differenza di Rossi Veicoli sta nel servizio: i camion Mercedes-Benz so-

no una sicurezza, ma è fondamentale sapere che, in caso di necessità, la Concessionaria trova una soluzione in tempi rapidissimi”. Un legame che si evince dal la customizzazione dei mezzi di Gervasi, che anche sul cassone riportano il brand Rossi Veicoli. “Siamo cresciuti insieme - conferma Andrea Reali, Responsabile Vendite Truck della Concessionaria Mercedes-Benz - e oggi abbiamo l’expertise giusta per fornire a Gervasi il veicolo che occorre per le sue esigenze: dal trattore alla motrice allestita, trova da noi mezzi in pronta consegna. Il cliente viene servito dalle nostre officine per tutto quanto occorre in termini di assistenza e, nel caso di situazioni critiche, mettiamo a disposizione una flotta di trattori a noleggio”. Per il 2021 Gervasi Group è pronta a mettere a segno un ulteriore, importante tassello: l’acquisizione di un nuovo ca pannone con piazzale recintato per lo stazionamento dei veicoli. “Il parco - conclude Gervasi - cresce in funzione delle richieste della committenza: la nostra è una flotta giovane, di circa tre anni, tutti veicoli Euro V o Euro VI. Se il trend continua a essere positivo, certamente inseriremo qualche altro frigo, puntando sui bilici e, naturalmente, sul trattore MercedesBenz”.

gervasi group srL

Da sinistra Maurizio e Chiara Gervasi, Andrea Reali (Responsabile Vendite Truck Rossi Veicoli) e Giorgio Pensi, Responsabile magazzino di Gervasi Group, azienda di trasporto di riferimento in Umbria, con clienti consolidati e una flotta strutturata.

Sede operativa principale: Gualdo Cattaneo (PG) Fondazione: 2012 Amministratore: Maurizio Gervasi Merce trasportata: Ricambi, farmaci e ortofrutta Flotta: 22 trattori-motrici - 12 semirimorchi - 2 furgoni Dipendenti: 25 Sito internet: https://www.trasportigervasi.it


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MAN TRUCK & BUS / IN VISITA ALLO STRATEGICO MAN CENTER DI VENEZIA

A volte (spesso) ritornano SI TROVA ALLE PORTE DI VENEZIA, SULL’ASSE DIRETTO VERSO EST: È STATO IL TERZO

CENTER AD APRIRE IN ITALIA E OFFRE VENDITA NUOVO E USATO, ASSISTENZA E NOLEGGIO.

I CLIENTI

NON ARRIVANO SOLO DAL TERRITORIO.

QUELLI DI PASSAGGIO, ANCHE GLI STRANIERI, SPESSO RITORNANO, RASSICURATI DALLA GRANDE PROFESSIONALITÀ DEGLI UOMINI DI

RICCARDO COSMA, IL RESPONSABILE DELL’OFFICINA.

CRISTINA ALTIERI MARCON

Non c’è spazio per i problemi, solo per le buone soluzioni: possiamo mai rispondere a un cliente in pan ne che non sappiamo co me aiutarlo?” Riccardo Co sma parla del fallimento in se de di diagnosi e assistenza come di una prospettiva non accettabile. Dietro alla sua determinazione si distinguono chiaramente il prodotto giusto e tanto impegno: è su questi elementi che si fonda l’eccellenza dei MAN Center. Sia mo a Marcon, alle porte di Venezia, e chi parla questa struttura l’ha tenuta a battesimo nelle vesti di responsabile dell’officina. A distanza di quat tro anni Cosma continua a indossare il medesimo abito con grande passione, la stessa che nutre per la vita di mare e l’acqua della sua laguna. E guarda fisso il suo obiettivo come fosse un’alba sull’Adriatico: traghettare il business del polo che gli è stato affidato al di là delle acque agitate del difficile momento storico che stiamo vivendo. Quello veneto è il terzo MAN Center ad aprire nel nostro paese. È il 2017 e Monaco sceglie di presidiare direttamente una posizione strategica che vede scorrere il traffico diretto a est e beneficia delle grandi opportunità fornite dal commercio e dal turismo di una città come Venezia. E non si tratta solo del capoluogo e del suo indotto. Un luogo privilegiato sì, ma oggi c’è molto da recuperare rispetto al periodo pre Covid-19. “La gamma di servizi che offriamo è ampia - inizia a raccontare Riccardo Cosma

- Gestiamo la vendita di truck, van e bus e forniamo un servizio di assistenza 24h/24, sia all’interno della nostra officina che in strada con l’assistenza mobile. Il personale è costituito da sei meccanici, un magazziniere, un accettatore e tre venditori: ci siamo ritagliati il nostro spazio e veniamo considerati un riferimento in tutta Europa per la qualità del servizio offerto”. La clientela è costituita dal tessuto economico di questo territorio operoso. “Poche flotte prosegue il numero uno dell’officina veneta - quasi tutti imprenditori monoveicolari. Vendiamo soprattutto trattori, ma dallo scorso anno abbiamo iniziato a preparare anche veicoli su misura, macchine molto particolari, come quelle utilizzate per lo spurgo dei pozzi neri”. Anche usato naturalmente, a marchio MAN Top Used, il massimo che si possa desi-

derare da un mezzo che già conosce la strada. “E poi offriamo il nostro servizio di noleggio di veicoli usati MAN RENT SELECTION per macchine che hanno tra i 300 e i 400mila chilometri, in pratica sono appena fuori rodaggio - sorride Cosma Un tempo erano i clienti che ci cercavano. Oggi siamo noi che dobbiamo esplorare nuove strade per andare loro incontro. Le aziende hanno sempre meno liquidità, ci sono realtà nuove che non hanno uno storico e quindi non possono usufruire di agevolazioni. Per questo abbiamo iniziato a proporre il MAN RENT SELECTION. E la reazione si sta rivelando molto positiva. I costi sono ridotti e pianificati, l’azienda deve solo fare rifornimento e iniziare a viaggiare, noi forniamo tutto il resto”. Un contratto coperto da una garanzia estesa che per

molti può rivelarsi conveniente e adeguato alla situazione storica: dura due anni e al termine di questo periodo il cliente può scegliere se riscattare o cambiare mezzo. Nel mentre è assicurata l’eccellente assistenza del MAN

Center. E non si tratta solo di aggettivi. Già prima dell’emergenza sanitaria erano in tanti a conoscere gli uomini di Cosma. “Molti degli stranieri di passaggio ai quali capitava di venire soccorsi da noi, in seguito ritornavano per interventi ordinari, come la sostituzione di un parabrezza”. Potevano andare ovunque ma sceglievano di tornare a Marcon, sicuri di trovare un lavoro a regola d’arte. Una base solidissima sulla quale il post vendita ha continuato a crescere durante questi mesi di pandemia, quando non fornire un servizio adeguato avrebbe comportato conseguenze anche più gravi di prima. “Non è come fornire assistenza ad un’automobile. L’officina può garantire l’auto sostitutiva, mentre rimpiazzare un mezzo da lavoro, magari anche allestito, è decisamente più complicato. Per ogni minuto che il veicolo resta fermo l’azienda perde, nella migliore delle ipotesi, denaro. E se è un mezzo che trasporta ossi-

Riccardo Cosma, responsabile officina del MAN Center.

geno a fermarsi per un guasto? In questi mesi i nostri clienti hanno effettuato moltissimi trasporti di generi di prima necessità. I MAN Center, e il nostro naturalmente, non si sono mai fermati, neppure durante il lockdown. È vero, il fatturato delle vendite ha subito un calo, ma noi non abbiamo lasciato a casa nessuno, e non siamo neppure ricorsi alla Cassa integrazione. Abbiamo lavorato sodo nell’assistenza, e continuiamo a farlo”. Compressione delle vendite sì, soprattutto di quelle di autobus. “Con la pandemia - precisa Riccardo Cosma - abbiamo perso il 40 per cento del fatturato, quello del turismo internazionale e locale. Attualmente lavoriamo quasi esclusivamente con il trasporto di linea e con qualche cliente che si occupa del trasferimento di squadre sportive. La voglia di ripartire c’è ma le aziende hanno paura e non si espongono, non acquistano e programmano solo le riparazioni indispensabili. Le imprese cercano di contenere i costi e aspettano. Tocca a noi proporci con i servizi e la qualità. E per garantirla non dimentichiamo che serve an-che tanta formazione”. Oggi il viaggio verso il training center di Villafranca di Verona non è più così frequente, ma il post vendita continua ad aggiornarsi da remoto: “Il formatore interagisce in video call, e in un secondo momento i tecnici eseguono in autonomia la parte pratica in officina”. E Riccardo Cosma, in MAN dal 2015, di formazione ne ha fatta tanta: con lui al timone il Center di Venezia è in ottime mani.



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ESPOSITO / CONSEGNATI SEI NUOVISSIMI IVECO S-WAY LNG A VITALIANO TRASPORTI

Alternativa vincente sulla lunga distanza LA NUOVA AMMIRAGLIA PESANTE IVECO È INTERCETTA SEMPRE PIÙ LE ESIGENZE DEI TRASPORTATORI ATTIVI SIA SU ROTTE NAZIONALE SIA ALL’ESTERO.

È IL CASO DI VITALIANO TRASPORTI, DINAMICA DAL DEALER IVECO ESPOSITO DI MELITO DI NAPOLI, IL GENERAL MANAGER ENRICO VITALIANO RITIRA 6 NUOVISSIMI S-WAY LNG DA 460 CV, AZIENDA CAMPANA ATTIVA SIA IN ITALIA CHE OLTRE CONFINE.

RIMARCANDO LA VOCAZIONE GREEN DELLA SOCIETÀ CASERTANA CHE GIÀ DA QUALCHE ANNO HA DECISO DI INVESTIRE SUL METANO LIQUIDO.

C

FABIO BASILICO MELITO DI NAPOLI

’è grande fermento sul piazzale della concessionaria Iveco Esposito di Melito di Napoli. Gli S-Way parcheggiati attendono di essere preparati per una consegna importante all’azienda Vitaliano Trasporti, rappresentata dal suo General Manager, Enrico Vitaliano. Presenziamo all’evento che testimonia la validità del lavoro svolto sul territorio dal preparato team Esposito e il successo della nuova ammiraglia pesante Iveco, oggi in grado di intercettare le esigenze dei trasportatori attivi sia su rotte nazionale sia all’estero. È il caso di Vitaliano Trasporti, dinamica azienda campana attiva sia in Italia che oltre

confine. Da Esposito, Enrico Vitaliano ritira 6 nuovissimi S-Way LNG da 460 cv, rimarcando la vocazione green di Vitaliano Trasporti che già da qualche anno ha deciso di investire sul metano liquido. “L’azienda è stata fondata da mio padre Mario nel 1991, quando rilevò il suo primo camion, un Iveco 170 - racconta Enrico Vitaliano Attualmente, la società è gestita dal sottoscritto, affiancato da mia moglie Lucia e da mio padre, che è ancora attivo in azienda. La sede operativa è a Pietramelara, in provincia di Caserta, mentre la sede legale è a Piedimonte Matese (CE). Abbiamo anche due sedi distaccate a Pomezia (RM) e a Marcianise (CE)”. Specializzata nel traspor-

to di generi alimentari in regime di secco con utilizzo di centinati e portacontainer, Vitaliano Trasporti è attiva anche nella movimentazione di altri materiali, come ferro e plastica. “In particolare continua Enrico Vitaliano ci occupiamo del beverage per conto di importanti player produttori di acque minerali. Poi trasportiamo anche prodotti conservieri e altri materiali non solo alimentari. Facciamo distribuzione per il dettaglio e serviamo i clienti sia su tratte nazionali che estere. Oltre confine operiamo principalmente in intermodale ferrovia-strada. Serviamo in particolare la linea ferroviaria Duisburg-Pomezia: nella città tedesca operiamo con truck che coprono il primo mi glio e permettono alla

Enrico Vitaliano, General Manager della Vitaliano Trasporti.

merce di essere caricata sui treni con destinazione Pomezia. In Italia, poi, copriamo l’ultimo miglio, da Roma in tutto il centro-sud della Penisola”. La flotta di Vitaliano è composta da una cinquantina di trattori e da un’ottantina di semirimorchi centinati e porta-container. Iveco è ben rappresentata. “Con il dealer Esposito - dice ancora Enrico Vitaliano - abbiamo un rapporto ormai consolidato negli anni, iniziato nel momento in cui ho conosciuto Enzo Comoletti del team della concessionaria. Una persona squisita, preparata e disponibile. Da Esposito abbiamo sempre trovato persone in grado di comprendere le nostre esigenze

operative e aziendali e di proporci soluzioni efficaci, anche per quando riguarda il service”. Quella del metano liquido è una scelta importante per Vitaliano Trasporti, “perché oggi è importante per un operatore investire sul green - spiega Enrico Vitaliano Grazie a Iveco abbiamo a disposizione una macchina alimentata a metano liquido efficiente e con ottima autonomia che varia in funzione del peso e della strada ma che può raggiungere i 1.500 km ed è quindi perfettamente indicata per coprire le tratte sulla lunga distanza. È da diversi anni che stiamo acquistando veicoli a LNG e la loro presenza è destinata ad aumentare ulteriormente nel prossimo futuro. La rete distributiva sta espandendosi anche al Sud e questo non può che favorire la diffusione del gas naturale. Io credo fortemente nelle motorizzazioni alternative; il metano è disponibile e ha un costo contenuto. Del resto, è la stessa committenza a chiederci di implementare la linea green”.

Il 2020 è stato un anno difficile ma Vitaliano Trasporti è riuscita ad arginare la crisi provocata dall’emergenza pandemica. “Non ci pos siamo lamentare - ammette Enrico Vitaliano - Abbiamo lavorato anche in presenza delle perdite causate dal fatto di non essere sempre riusciti a ottimizzare il trasporto dove le aziende hanno chiuso i battenti costringendoci a spostarci a vuoto senza ricarichi essenziali per ottimizzare i costi. I prodotti alimentari sono generalmente andati bene ma non a valori ottimali: essendo l’Italia un paese dalla forte identità turistica, la mancanza di visitatori connessa all’emergenza sanitaria ha comportato un calo dei consumi di alimentari rispetto agli scorsi anni”. “Per quanto riguarda il 2021, è dif ficile fare previsioni conclude Vitaliano - Nel settore alimentare, l’arrivo dell’estate consentirà bene o male di migliorare la situazione, che però rimane alquanto incerta essendo ancora alle prese con la pandemia che non ci molla”.

viTaLiano TrasporTi

Il gruppo di Iveco S-Way parcheggiati sul piazzale della concessionaria Esposito nel quartier generale di Melito di Napoli.

Sede legale: Piedimonte Matese (CE) Sede operativa: Pietramelara (CE) Sedi distaccate: Pomezia (RM) e Marcianise (CE) Fondazione: 1991 Fondatore: Mario Vitaliano General Manager: Enrico Vitaliano Flotta: 50 trattori, 80 semirimorchi centinati e porta-container Trasporti: alimentari e materiali vari Modalità di trasporto: gomma e intermodale ferro-strada Dipendenti: 60 Autisti: 50 Internet: vitalianospedizioni.com



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MENAKLARS / TRUCK ITALIA, DEALER MERCEDES-BENZ, PARTNER NEL TRASPORTO DI SUPERCAR

Lusso senza confini AZIENDA DI SUCCESSO, CONOSCIUTA IN TUTTA EUROPA E OLTRE, IMPEGNATA QUOTIDIANAMENTE NEL TRASPORTO MENAKLARS SI AVVALE DI TRATTORI E SEMIRIMORCHI DI QUALITÀ, IN CUI LA SICUREZZA DEI BENI PREZIOSI TRASPORTATI SI ABBINA AL COMFORT TOTALE DEGLI AUTISTI IMPEGNATI ANCHE IN VIAGGI MOLTO LUNGHI SU TRATTE NAZIONALI E INTERNAZIONALI. SOLIDO E PROFICUO IL RAPPORTO INSTAURATO CON TRUCK ITALIA, CONCESSIONARIO MERCEDES-BENZ PER TOSCANA, LIGURIA ED EMILIA-ROMAGNA.

CON BISARCHE CHIUSE DI AUTO ESCLUSIVE PER CLIENTI APPASSIONATI,

FABIO BASILICO MODENA

Excellent carrier for exclusive cars”. È questo lo slogan che campeggia a chiare lettere sulle fiancate dei semirimorchi di proprietà della MenaKlars e adibiti a un trasporto davvero speciale: quello delle auto di lusso. Supercar Ferrari, Lamborghini, Maserati, Lotus, Rolls-Royce, Tesla e altre ancora, apprezzate e anche da tanti sognate, hanno un mercato di successo che richiede trasportatori altrettanto preparati e qualificati che possano effettuare le consegne. È così che si presenta in Italia e a livello internazionale la MenaKlars, di cui è Amministratore delegato Lorenzo Menabue. Un’azienda di successo, conosciuta in tutta Europa e oltre, impegnata quotidianamente nel trasporto con bisarche chiuse di auto esclusive per clienti appassionati. Per effettuare nel migliore dei modi il trasporto, MenaKlars si avvale di trattori e semirimorchi di qualità, in cui la sicurezza dei beni preziosi trasportati si abbina al comfort totale degli au tisti impegnati anche in viag gi molto lunghi. Mena-

Klars è un cliente speciale di Truck Italia, concessionario Mercedes-Benz Trucks e Vans in Toscana, Liguria ed Emilia-Romagna. “MenaKlars affonda le radici negli anni Sessanta - racconta Lorenzo Menabue quan do mio padre Aldo, a Modena, nel 1967, l’anno in cui sono nato, avvia l’attività di trasporto di auto di lusso sfruttando le opportunità del

Un truck con il logo MenaKlars. In alto, il piazzale Truck Italia.

momento. In quegli anni, marchi prestigiosi come Ferrari, Maserati, De Tomaso affiancarono alla produzione di auto da competizione i modelli di serie destinati al pubblico. Auto che necessitavano di trasportatori che si occupassero della loro movimentazione. Mio padre era uno di questi. Ho 53 anni e fin da pic colo ho respirato l’aria delle auto di lusso, affiancando mio padre e seguendolo poi nella sua attività. Sono arrivato poi a dirigere l’azienda e oggi posso dire di aver lavorato con passione e determinazione per arrivare a essere un punto di riferimento nel settore. La MenaKlars è la più importante società di trasporto di auto di lusso a livello europeo, ma operiamo in tutto il mondo, ovunque un camion può andare”. La realtà aziendale odierna che va sotto il nome di MenaKlars è parte integrante del Gruppo ARS Altmann, una delle aziende europee leader nel trasporto e nella logistica automobilistica. “Il nome MenaKlars nasce proprio in seguito alla partnership siglata con ARS Altmann - continua Menabue - È l’evoluzione della società di famiglia. ARS Altmann gestisce le sue operazioni di trasporto sia su gom ma che in intermodale strada/ferrovia. Noi siamo la parte esclusiva che si occupa del trasporto di veicoli di lusso, non solo su gomma ma anche utilizzando il treno”.

MenaKLars

Sedi: Via Monsignor Pistoni, 121 - Modena Sedi: Sant’Agata bolognese (BO) Sedi: Ingolstadt e Stoccarda (Germania) Amministratore delegato: Lorenzo Menabue Flotta: 90 trattori ultraribassati e 90 semirimorchi bisarche chiuse Dipendenti: circa 40 + un centinaio di autisti Fatturato: oltre 30 milioni di euro Totale auto trasportate: oltre 25mila nel 2020 Tipologia di trasporto: su strada e intermodale strada-ferrovia Area geografica di riferimento: Italia, Europa e resto del mondo

MenaKlars ha sede a Modena, Sant’Agata bolognese (BO) e, in Germania, a Ingolstadt e Stoccarda. “Ci muoviamo ovunque in Europa e anche oltre - dice con orgoglio Lorenzo Menabue - Andiamo ovunque possiamo arrivare con un camion o un treno. I nostri clienti sono le grandi case costruttrici dei modelli di auto di lusso sul mercato - tutti, nessuno escluso - i grandi concessionari e le grandi case d’asta. Tutto ciò che opera nel mondo del-

l’auto di alto livello è nostro cliente. Vantiamo anche la collaborazione con Tesla e ci occupiamo di consegnare le auto del brand americano direttamente a casa del cliente, nel caso questi non effettui il ritiro nel punto vendita. Se viene organizzata un’asta, ci occupiamo di andare a ritirare l’auto dal venditore, la portiamo nel nostro magazzino e la prepariamo prima di essere trasportata nella sede dove si tiene l’asta o presso l’acquirente che l’ha acquistata con

l’asta online, diffusissime in questo periodo d’emergenza sanitaria non essendo possibile organizzare aste in presenza. Consegniamo l’auto all’acquirente o la riportiamo al proprietario nel caso risulti invenduta”. MenaKlars utilizza esclusivamente bisarche chiuse e trattori ultra-ribassati con cabine top di gamma. “Il comfort degli autisti è per noi di fon damentale importanza ag giunge Menabue - Nella flotta abbiamo 90 trattori di proprietà e altrettanti semirimorchi. Mercedes-Benz è uno dei marchi di riferimento e l’Actros un modello più che apprezzato per qualità ed efficienza. Nella scelta dei camion privilegiamo la qualità del veicolo e anche la rispondenza sugli ordini. Lavorando per specifici clienti costruttori, tendiamo per politica a ziendale a scegliere truck prodotti in seno al medesimo gruppo. Bilanciamo gli acquisti fra i nostri vari clienti. Compriamo camion da chi ci dà da lavorare: è un atto dovuto di riconoscimento verso i clienti che ogni giorno ripongono la fiducia in noi e nel nostro lavoro”. Nel 2020, MenaKlars ha movimentato oltre 25mila auto e registrato un fatturato di oltre 30 milioni di euro. Numeri importanti per un player di rilievo. “Con Truck Italia il rapporto è iniziato nel momento in cui il dealer ha iniziato a operare in Emilia-Romagna - spiega Lorenzo Menabue - Truck Italia è una realtà importante, solida, stabile, ben organizzata, presente e attiva sul territorio. Per noi è un punto di appoggio sicuro e affidabile, anche per quanto riguarda l’assistenza dei nostri camion. Finora abbiamo acquistato una trentina di Actros e prevediamo altri ac quisti nel 2021, dal momento che aggiorniamo la flotta in modo regolare ogni anno”. “Con Actros ci troviamo molto bene - prosegue l’Ad di MenaKlars - Un optional che per noi è fondamentale e non deve mancare nell’equipaggiamento dei nostri truck è quello dove Mercedes-Benz performa meglio dei competitor: il sedile passeggero arretrato a forma di divano. L’autista deve avere un posto comodo da utilizzare quando effettua una sosta, che gli permetta di rilassarsi, riposarsi e anche mangiare senza avere un volante davanti e in una posizione diversa rispetto a quella delle otto ore di guida precedenti. Ho guidato camion per 25 anni e ho una certa esperienza in materia. L’autista deve poter disporre di cabine moderne e ben attrezzate, per potersi alzare in piedi, cambiarsi senza fare contorsionista e godere dei momenti di relax”.

Arriva sul mercato il nuovo brand dedicato ai ricambi di qualità non originali per rimorchi

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Con Krone Trusted la fiducia è scontata

on il nuovo brand Krone Trusted, il produttore europeo di semirimorchi intende venire incontro alle esigenze del mercato dei ricambi. Ogni azienda di trasporti ha prima o poi la necessità di reperire un ricambio per un trailer non nuovo e in attività da anni. Le opzioni che si presentano sono due: acquistare un ricambio originale oppure fare affidamento a un ricambio non originale

ma di qualità assolutamente competitiva. È questa seconda alternativa che Krone Trusted intende intercettare sul mercato. I vantaggi per l’utilizzatore finale sono evidenti: Krone Trusted offre ricambi testati in tutta Europa con prezzi inferiori fino al 50 per cento rispetto all’equivalente originale. L’assortimento dei ricambi, in costante aggiornamento, è già ampio e dettagliato, potendo

così venire incontro alle specifiche esigenze di ciascuna azienda. Naturalmente, Krone offre una garanzia di dodici mesi su ogni tipo di ricambio. Con il nuovo brand, i costi dei ricambi sono significativamente ridotti, con positivi effetti sulla profittabilità dell’azienda di trasporti. Krone Trusted non si rivolge solo ai trailer di marca Krone.


Uffici: 0131 24 40511 i Einstein,, 3 - 15053 Casteln Scri (AL) - Usc Ussc s ita A7 Viale nuo u vo oS rivia (AL) www.ale-fri.ccom - alessioalefri@gma @gmaill.com m =Ze *22. :e^ & ?kb lb h\\niZ ]^ee Zllblm^gsZ li^\bZeblmb\Z ]^b `kniib i _kb`hkb_^kb Ze _bZg\h ]b ] _ehmm^ gZsbhgZeb ^ bgm^kgZsbhgZeb `ZkZgm^g]h ng l^k obsbh \hlmZgm^ \hf^ ik^l^gsZ ^ jnZebm¨' E Zsb^g]Z ¯ lbmnZmZ Z <Zlm^egnhoh L\kbobZ% ob\bgbllbfZ Zee bf[h\\h ]^ee ZnmhlmkZ]Z :0 FBE:GH&@>GHO: ' Hi^kbZfh bg mnmmb b @kniib ?kb`hkb_^kb @^gl^im^k l^k o^g]h bfihk mZgmb \eb^gmb bg mnmmh be m^kkbmhkbh ^nkhi^h% \heeZ[hkZg]h ]Z Zggb \hg b ikbg\biZeb ikh]nmmhkb ]b _kb`hkb_^kb i^k ZnmhmkZlihk mh% mkZ \nb <Zkkb^k MkZglb\he]% Zsb^g]^ \a^ aZggh _Zmmh ]^ee bgghoZsbhg^ m^\gheh`b\Z ^ ]^ee ^_ _b\^gsZ ^g^k`^mb\Z be ehkh mkZmmh ]blmbgmboh'

Concessionaria uffi fficiale

Tel: 0131 826505 8 Strrada Moli Molino ino dei Tor Torti, 9 - 15053 Castelnuovo Scriivia (AL) (AL) www.aletru .aletruck uck k.it - officina.aletruck@gmaill.com GZmZ \hf^ ^lm^glbhg^ ]b :e^ & ?kb% kbe^oZg]h ng h_ _b\bgZ ik^l^gm^ ]Z hemk^ .) Zggb lne m^kkbmhkbh% :e^ & Mkn\d lZik¨ lh]]bl_Zk^ e^ ohlmk^ kb\ab^lm^ bg m^fib [k^ob ^ \hg `kZg]^ \hfi^m^gsZ' EZ \Zkkhss^kbZ :e^ & Mkn\d lb ZooZe^ ]b ng m^Zf \hfihlmh ]Z *- m^\gb\b li^\bZebssZmb% ^k^]bmZmb ]ZeeZ ik^\^]^gm^ Zmmbobm¨% \a^ hi^kZgh bg ngZ lmknmmnkZ ]b .)) fj \hi^k mb% Zmmk^ssZmZ \hg m^\gheh`b^ ^ fZ\\abgZkb ]b nembfZ `^g^kZsbhg^' @kZsb^ ZeeZ \hfikhoZmZ ^li^kb^gsZ ^ Ze \hgmbgnh Z``bhkgZf^gmh% eZ \Zkkhss^kbZ :e^ & Mkn\d ¯ bg `kZ]h ]b ^l^`nbk^ eZohkZsbhgb ^ fZgnm^gsbhgb ln Znmho^b\heb e^``^kb ^ i^lZgmb ^ ln Znmhfh[beb% \hl³ \hf^ kbiZkZsbhgb ^ Zllblm^gsZ'

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IL MONDO DEI TRASPORTI

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ITALSCANIA / LA CONCESSIONARIA DIESEL TECNICA CONSEGNA I PRIMI DUE

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Il Sud celebra il debutto

FABIO BASILICO TRENTO

l Sud reclama a gran voce il mitico V8 di Scania, pro pulsore che continua a fare la storia dei trasporti su tratte impegnative che richiedono tutta la potenza necessaria per trasportare carichi importanti. Il debutto italiano della versione attualmente più potente del V8 del Grifone, quella da 770 cavalli, non poteva non avere come protagoniste due aziende del Meridione. I primi due V8 770 cv, cabina della Serie S, sono sta ti consegnati a Rocco Trasporti di Battipaglia (SA) e a Valentino Trans di Maddaloni (CE) da Diesel Tecnica, storica concessionaria Scania per Campania e Basilicata. La cerimonia di consegna si è tenuta presso la sede trentina di Italscania. Ammirato da tutti come sintesi riuscita di emozione e logica, il V8 da 770 cv è potente, efficiente in termini di consumi di carburante, pensato per svolgere le mis sioni più gravose e con la reputazione di una vera e propria leggenda. Ancora oggi, a distanza di 50 anni dalla sua nascita, il V8, e in par-

vaLenTino Trans srL

Sede: Via Statale Appia, 33 - Maddaloni (CE) - Tel. 0823.311633 Piattaforme logistiche: Frosinone, Sassuolo (MO) Fondazione: 1981 Fondatore e titolare: Alfonso Valentino Dipendenti: 35 Autisti: 20 Flotta: 20 ribaltabili, tra cui 10 Scania (7 con motorizzazione V8) Tipologia di trasporto: collettame, direttrice nazionale nord-sud Merce trasportata: materie prime e prodotto finito per industria ceramica

ticolare la nuova versione da 770 cv, fa battere il cuore di tanti “scanisti”. I dirigenti di Rocco Trasporti e Valentino Trans, affascinati da un propulsore che negli anni ha vissuto un processo di miglioramento continuo, hanno deciso per primi di acquistare la nuova versione da 770 cv. Il nuovo motore, che eroga una coppia massima di

3.700 Nm, offre un livello di potenza unico sul mer cato, pensato per vincere le sfide operative più impegnative e adattarsi a quelle applicazioni che richiedono la coppia, la potenza e le prestazioni che solo questo propulsore sa offrire. “Vedere i primi due V8 da 770 cv varcare i cancelli di Italscania è stato per noi motivo di grande orgoglio -

sottolinea Daniel Dusatti, Direttore Vendite di Italscania - Vorrei fare i miei complimenti a Rocco Trasporti e Valentino Trans, aziende da sempre legate a Scania e ai leggendari motori 8 cilindri. Le novità apportate alla catena cinematica con la nuova gamma di motori hanno alzano ulteriormente il livello di eccellenza; sono certo che i

clienti che sceglieranno di affidarsi a questi motori ne apprezzeranno l’affidabilità, la guidabilità e le prestazioni uniche, che solo il leggendario V8 sa garantire”. Piena soddisfazione è stata espressa anche dal dealer Diesel Tecnica, che ha concretizzato il primato della prima consegna italiana del V8 da 770 cv.

In alto, la cerimonia di consegna dello Scania Serie S V8 alla casertana Valentino Trans, specializzata in trasporti con ribaltabili.

Alfonso Valentino, titolare di Valentino Trans Srl

“Orgogliosi di avere il camion più forte del mondo”

S

prizza entusiasmo da tutti i pori Alfonso Valentino, titolare di Valentino Trans, azienda con sede a Maddaloni (CE) che ha fondato nel 1981. Appassionato di Scania e del V8, Alfonso Valentino ha voluto essere protagonista del debutto in Italia del nuovo propulsore da 770 cv della leggendaria famiglia dei potenti otto cilindri svedesi. Nel 2019, il signor Alfonso è stato anche premiato per uno speciale Scania V8 che ha partecipato a “I giorni del Re”, evento che presso la sede trentina di Italscania ha celebrato il cinquantenario di onorata car-

riera dell’ambito propulsore. “Mi occupo da sempre di trasporti con ribaltabili - racconta Alfonso Valentino Oggi opero sulla direttrice nazionale nordsud trasportando verso nord, in particolare in Emilia-Romagna, materie prime per l’industria della ceramica e verso sud il prodotto finito”. Valentino Trans conta 35 dipendenti, di cui 20 autisti. Oltre al quartier generale di Maddaloni è attiva nella piattaforma logistica di Frosinone e in quella in procinto di essere inaugurata di Sassuolo, città nota

per la produzione di ceramica. “La flotta conta 20 mezzi, di cui 10 Scania, un brand a cui sono particolarmente legato - continua Valentino - Sono ben 7 i V8 che abbiamo in dotazione e ne siamo particolarmente orgogliosi. Anche il Serie S da 770 cv ultimo arrivato è già in servizio. Mi sono approcciato a Scania nel 2010 e da allora non ho più smesso. Sono soddisfatto anche del rapporto instauratosi da circa un anno con la concessionaria Diesel Tecnica e il suo team di professionisti appassionati e competenti”.


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ESEMPLARI DA 770 CV PER L’ITALIA A VALENTINO TRANS E ROCCO TRASPORTI

del V8 di maggior potenza IL LEGGENDARIO OTTO CILINDRI DEL

GRIFONE, NELLA VERSIONE OGGI PIÙ POTENTE, HA DEBUTTATO SUL NOSTRO MERCATO PER MERITO DI DUE AZIENDE DEL

MEZZOGIORNO, ROCCO TRASPORTI DI BATTIPAGLIA (SA) E VALENTINO TRANS DI MADDALONI (CE). LA CONSEGNA DEI DUE VEICOLI È AVVENUTA PRESSO LA SEDE DI

ITALSCANIA A TRENTO AD OPERA DI DIESEL TECNICA, STORICA CONCESSIONARIA DEL BRAND SVEDESE PER

CAMPANIA E BASILICATA.

“Rocco Trasporti è nostro cliente da circa 40 anni - ci dice l’amministratore di Diesel Tecnica Michele Spolzino - Ed è una delle

aziende più affezionate al motore V8 in Italia. Il rapporto con Valentino Trans è più recente, cioè da quando la nostra area di riferimento

si è allargata anche a nord della Campania, comprendendo le province di Napoli e Caserta”. Diesel Tecnica, per posizione geografica, è

una delle concessionarie Scania più legate ai mitici 8 cilindri del Grifone. “Il motore V8 - continua Michele Spolzino - è prezioso perché resta il più potente e performante, qualità indispensabili per le aziende di trasporto che percorrono tratte su strade come le nostre nel Sud Italia. Qui da noi la potenza è sempre stata e lo è ancora oggi molto richiesta proprio per le esigenze di coprire per-

corsi specifici con particolari richieste dal punto di vi sta delle performance. Non è un caso che abbiamo già altre richieste per le versioni da 770 cv”. Oltre alle sedi storiche di Atena Lucana e Fisciano, in provincia di Salerno, Diesel Tecnica è in procinto di inaugurare la struttura di Marcianise, in provincia di Caserta, in grado di coprire le nuove aree di riferimento del casertano e del

roCCo TrasporTi srL

Qui e in alto, due immagini dello Scania V8 entrato nella flotta della campana Rocco Trasporti.

napoletano. “Siamo oltre la quota media di mercato Scania - conclude Michele Spolzino - Se la quota Scania è intorno al 13,5 per cento, Diesel Tecnica consuntiva attualmente il 17 per cento circa nell’area di riferimento storica e il 12 per cento cir ca nei nuovi territori di Napoli e Caserta”. Numeri alla mano, una chiara dimostrazione del successo del team della concessionaria campana.

Sede operativa: Viale delle Industrie - Battipaglia (SA) Tel. 0828.631231 Distaccamenti: Verona, Avezzano (AQ), Fiume (Rijeka, Croazia) Fondazione: 1948 Fondatore: Carmine Rocco Dipendenti: circa 200 Autisti: circa 150 Flotta: 150 trattori e 180 semirimorchi frigoriferi Tipologia di trasporto: temperatura controllata, nazionale e internazionale Merce trasportata: alimentari Internet: roccotrasporti.it

Massimo Attianese, Responsabile flotta Rocco Trasporti Srl

“Con il V8 garantiamo la massima operatività”

P

er Rocco Trasporti Scania è una garanzia. Fin dal 1986, quando l’azienda di Battipaglia (SA), fondata nel 1948 da Carmine Rocco e cresciuta attraverso l’azione dei figli Gaetano e Gennaro e poi dai nipoti Carmine e Maria Ida, ha acquistato il primo truck del Grifone. “Il core business dell’azienda - ci dice Massimo Attianese, Responsabile flotta - è il trasporto a temperatura controllata di prodotti alimentari freschi e deperibili in Italia e all’estero, in Europa e nel Nord Africa. La flotta è composta da 150 trattori, l’80 per cento Scania, e da 180 semirimorchi frigoriferi. Gestiamo il trasporto e la logistica integrata di materie prime e di

prodotti finiti in distribuzione”. Oltre alla sede centrale di Battipaglia, Rocco Trasporti si avvale degli avamposti di Verona e Avezzano (AQ) in Italia e a Fiume (Rijeka) in Croazia. “Il trasporto è controllato in ogni sua fase tramite un innovativo sistema di fleet management che consente di localizzare le merci in qualsiasi momento, di controllare la temperatura del semirimorchio, le emissioni di CO2 e di comunicare con l’autista tramite un dispositivo incorporato nel veicolo - continua Appianese - A ciò si aggiunge la formazione costante degli autisti che completa il quadro di una flotta impeccabile. Oggi gli autisti sono circa 150 su un

totale dipendenti che è intorno alle 200 unità”. All’interno della flotta in maggioranza a marchio Scania non mancano di certo i veicoli equipaggiati con motore V8, a cui si è adesso aggiunto il Serie S da 770 cv. “Da sempre siamo estimatori del V8 conferma Massimo Attianese - Un propulsore che ci permette la massima operatività, in particolare per tratte e mission operative complesse e specifiche. Ci troviamo bene con Scania e in futuro prevediamo di fare altri acquisti di truck del Grifone. In questo siamo ben supportati dalla concessionaria Diesel Tecnica e dal suo team di professionisti appassionati e competenti”.


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IVECO / MILANO INDUSTRIAL CONSEGNA DUE S-WAY E UN DAILY ALLA TRIAL DI SESTO S. GIOVANNI

Quei geniali trasformisti

LA FAMIGLIA FRACONTI INIZIA AD OCCUPARSI DI TRASPORTO SETTANTA ANNI FA, ACCOMPAGNANDO CON I SUOI SERVIZI LA STORIA DEL PAESE CLAUDIO, INSIEME AL FIGLIO ALESSANDRO, CI RACCONTA LA FORZA DI UNA VISIONE E L’IMPORTANZA DI RIALZARSI DOPO OGNI CADUTA. AL LORO FIANCO FIN DALL’INIZIO UNA FLOTTA IVECO, CHE OGGI VIENE RINFORZATA IN VISTA DELLE SFIDE FUTURE.

DAL SECONDO DOPOGUERRA FINO AI GIORNI NOSTRI.

CRISTINA ALTIERI

SESTO SAN GIOVANNI

La T sta per trasporto, poi vengono le iniziali dei nomi dei miei figli, Riccardo e Alessandro. È una coincidenza fortunata, perché mettendo in fila queste lettere si ottiene anche la definizione di una specialità motociclistica che amo, quella che prevede il superamento degli ostacoli.” Esordisce così Claudio Fraconti accogliendoci negli uffici della Trial. Nel suo studio tra le centinaia di cimeli storici che arredano librerie e pareti, anche diversi ritratti di un uomo in sella a una due ruo te. In fuoristrada ovviamente. Indossa il casco ma noi sappiamo chi c’è sotto. Il resto degli oggetti sono la testimonianza di come in casa Fraconti il trasporto sia arrivato presto, con il sig. Giovanni, il papà di Claudio, che iniziava l’attività nel 1950, in pieno dopoguerra. Da allora è un susseguirsi di date, avventure, appuntamenti con la cronaca, tanta perseveranza e capacità imprenditoriale. “La Trial Srl nasce nel 2004 in funzione del passaggio generazionale. I miei figli hanno fatto esperienza altrove, e hanno deciso in autonomia di raggiungermi qui. Adesso sono condannati come il padre a fare questo mestiere - scherza Claudio - L’azienda è familiare, non ha mai avuto dimensioni enormi, ma siamo sempre stati strutturati con autisti, mezzi e clienti nostri. Non abbiamo mai lavorato per terzi. Non siamo mai stati padroncini né come tradizione né come mentalità. Mio

padre è partito con il settore dell’edilizia, e già allora c’era il doppio autista. Ha iniziato con un camion, poi due e poi tre. Erano gli anni della ricostruzione di Milano e quella è stata la nostra attività fino agli anni Novanta: trasportare cemento”. Nel 1993 parte l’inchiesta Tangentopoli e al settore delle costruzioni vengono tagliate le gambe. “C’è stato un azzeramento totale delle commesse” ricorda Claudio Fraconti. “È stato un disastro per un intero comparto dell’economia, soprattutto lombarda. Abbiamo dovuto cercare altro e siamo riusciti a entrare nel settore del gas con la Snam. Non è stato semplice compiere questo passo, abbiamo dovuto inserire in flotta 13 camion con gru. Un investimento che pe-

rò è andato a buon fine visto che per diversi anni abbiamo gestito le opere di carico e sca rico di tubi e valvole in tutto il Nord Italia”. I Fraconti però non si fermano e soprattutto non riescono a dire mai di no, interpretando ogni richiesta che gli viene rivolta come un’occasione per migliorarsi e imparare qualcosa di nuovo. UN SETTORE PARTICOLARE

“In quegli anni - prosegue Claudio - siamo entrati in un settore molto particolare. L’ambasciata svedese cercava un’azienda italiana che si occupasse del trasporto delle traversine ferroviarie”. “Con l’esigenza di costruire - interviene il figlio Alessandro, 35

anni - la rete dell’alta velocità, a un certo punto si è reso necessario smantellare le traversine in legno che non garantivano stabilità sufficiente alla rotaia. Il problema era che questo materiale non si poteva semplicemente bruciare, almeno non nel nostro Paese perché, per evitare fenomeni di marcescenza, era stato trattato con l’olio di creosoto. Così l’Italia ha pagato il trasferimento all’estero di milioni di tonnellate di le gno, mentre la Svezia, a van ti anni luce nella catena del riciclo, è stata capace di trasformare la materia prima in energia elettrica”. “Come azienda - chiosa Clau dio - abbiamo sempre cercato di procurarci lavori di nicchia, non siamo mai stati trasportatori di massa. Abbia-

mo sempre lavorato per risolvere i problemi ai clienti”. Come nel caso dell’operazione di dismissione delle centrali telefoniche della Telecom, centinaia di container che dovevano essere eliminati e che tra l’altro contenevano un foglio di amianto per la coibentazione. Quella volta i Fraconti vinsero in un colpo solo trasporto eccezionale e rifiuti pericolosi. Nella seconda parte degli anni Novanta partono invece con l’installazione delle centrali per la TIM: coprono tutto il territorio nazionale, isole comprese. E visto che i ripetitori sono apparecchi che vanno posti in altura, loro non si arrendono neanche davanti alla montagna e organizzano le pose in elicottero. Siamo agli anni Duemila.

Oggi la Trial ha 30 dipendenti, 18 autisti e 12 impiegati, ma del team fanno parte anche una trentina di lavoratori diretti impiegati nella logistica. Il parco mezzi è molto vario, vista la diversificazione delle attività: dal furgone alla motrice, dall’autotreno all’autoarticolato.

Ai Fraconti arriva un altro lavoro importante: la gestione dello stabilimento di Piombino del Gruppo Tenaris. “Eravamo piccoli e abbiamo fatto un salto in avanti violento - è Claudio a parlare - Tenaris aveva necessità di terziarizzare l’ufficio logistico per la produzione dell’impianto toscano. Purtroppo prima della scadenza del contratto hanno deciso di interrompere il rapporto e di affidarsi a un concorrente che era subentrato con una politica prezzi molto aggressiva. Il salto indietro è stato ancora più violento del primo. Nello stesso periodo era terminato anche il lavoro con la Snam: da un mese all’altro abbiamo perso il 90 per cento del fatturato. Lì, tra una notte insonne e l’altra, è venuta fuori la nostra capacità di superare gli ostacoli e proprio da quel momento difficile è nata la Trial. Abbiamo assorbito una piccola azienda con un parco costituito da una decina di mezzi, e siamo faticosamente ripartiti”. La Trial non fa in tempo a rialzarsi completamente che la crisi del 2007/2008 già si av vicina minacciosa con le sue nuvole cariche di tempesta. A sparigliare le carte interviene ancora una volta quel la Fortuna che spesso i Fraconti si sono andati a cercare e che stavolta bussa alla porta di sua iniziativa. È vestita con la divisa della Palletways che in quel momento, a fronte di una scissione interna, cercava aziende con cui collaborare. “Non era il nostro mestiere perché avevamo sempre lavorato con i carichi completi, ma il momento era


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difficile, ci abbiamo provato. È stata una scelta felice”. Nel 2012 Palletways comunica alla Trial di aver necessità di organizzare un hub nel Nord Italia, per completare la copertura del territorio già presidiato a Bologna e Avellino. “Ci siamo proposti prosegue Claudio - ma non avevamo strutture coperte. Abbiamo trovato un capannone a San Giuliano Milanese e siamo partiti con l’attività logistica. Di lì a poco abbiamo inserito un altro capannone, nello stesso comune, dove oggi gestiamo un’azienda tedesca che realizza cappotti per le case: prepariamo gli ordini e da circa tre anni provvediamo anche alla colorazione dei materiali. In poco tempo siamo passati da 0 a 7.000 mq. Nel 2014 Palletways decide di spostare l’hub. Altro investimento, ci procuriamo il terzo capannone, quello di Siziano. No, non abbiamo avuto nessun problema a riempire gli spazi lasciati liberi a San Giuliano con altri clienti.” Oggi la Trial si occupa al 70 per cento di trasporto e al 30 per cento di logistica. “L’esperienza con Tangentopoli sentenzia Fraconti senior - e quella con Tenaris ci hanno insegnato a non sbilanciarci su un solo settore”. Terminata qui la diversificazione dell’attività della Trial? Nemmeno per sogno. “Non dimentichiamoci - interviene Alessandro -

del settore dei container abitativi. Su questa attività ci siamo fatti le ossa già negli anni Novanta con la Algeco, azienda francese che aveva sede proprio qui a Sesto San Giovanni. Successivamente abbiamo iniziato a la vorare con la austriaca Containex di cui siamo i primi partner in Italia e grazie a loro abbiamo portato a termine lavori davvero speciali. Abbiamo realizzato una scuola di due piani nel centro di Tren to in due settimane, nel periodo di Natale, mentre i bambini erano casa per le feste. L’edificio in muratura doveva essere demolito e ricostruito, e con i container i bam bini hanno avuto la possibilità di non interrompere mai le lezioni. Sono soluzioni veloci ed economiche che vengono richieste e accolte da que gli enti pubblici in grado di ragionare con logiche aziendali. Durante la finale di Champions League del 2016 abbiamo costruito la palazzina per le televisioni a San Siro: 60 container su due piani per i giornalisti di tutto il mondo. Adesso ci stiamo occupando dei cantieri di Amazon”. È un settore in decisa crescita sul mercato italiano quello dei container a uso residenziale. Hanno sempre funzionato molto bene per la cantieristica: per utilizzi diversi c’è sempre stata diffidenza, mentre all’estero li de-

Alcune foto di veicoli storici della flotta Trial che testimoniano il lungo e proficuo percorso di crescita dell’azienda lombarda.

stinano da tempo agli impieghi più vari. “Abbiamo vissuto - prosegue Claudio - l’emergenza del terremoto in Emilia. Con i container abbiamo restituito le postazioni di lavoro a uno stabilimento che costruisce cruscotti per Ducati e Ferrari. Un’occasione tra l’altro per toccare con mano la forza della gente. La Containex, memore dell’esperienza de L’Aquila e il ritardo dei pagamenti da parte dello Stato, voleva garanzie. Gliele hanno date le aziende del territorio emiliano che si sono acquistate da sole i container. Abbiamo partecipato due volte al Giro d’Italia trasportando e montando a ogni tappa due moduli adibiti a temporary shop della Gazzetta dello Sport. Non ci spaventiamo di fronte alle richieste particolari, è questa nostra forza”. Ma il bello deve ancora venire. “Durante l’emergenza ebola prende la parola Alessandro il Senegal, il paese con i contagi più bassi, era stato individuato come base logistica per le delegazioni delle Nazioni Unite nell’ambito del World Food Program. Avevano bisogno di ampliare lo scalo aereo di Dakar per accogliere e gestire al meglio il traffico supplementare di voli militari e umanitari. Sono andato io a supervisionare le squadre locali: e abbiamo montato con i container un nuovo terminal del l’aeroporto. Come fosse

un Lego, in 15 giorni”. Oggi la Trial ha 30 dipendenti, 18 autisti e 12 impiegati, ma del team fanno parte anche una trentina di lavoratori indiretti impiegati nella logistica. Il parco mezzi è molto vario, vista la diversificazione delle attività: dal furgone alla motrice dall’autotreno all’autoarticolato, con e senza gru, rimorchi e semirimorchi, con sponde idrauliche, ribassati, normali, centinati. Venti truck in tutto e quaranta tra rimorchi e semirimorchi. Negli ultimi tre anni la Trial ha abbassato l’età media della sua flotta a 6,7 anni contro i 14 nazionali e per la fine dell’anno tutti i mezzi saranno Euro 6. “Abbiamo in previsione di inserire in flotta un furgone elettrico nei prossimi mesi, un Ducato - precisa Alessandro siamo a Milano e il futuro è quello”. BRAND DI RIFERIMENTO

Non solo per i van, anche per i truck il brand di riferimento della Trial è Iveco, e così è sempre stato. “La partnership con Milano Industrial - che prima si chiamava Milano Carri e prima ancora Fiat Cattaneo, ricorda Claudio - risale agli anni Sessanta con l’incontro tra mio padre e l’ingegner Cattaneo. Abbiamo iniziato ad acquistare da lui nel 1967, e abbiamo con-

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cluso il primo contratto di leasing nel 1978. È stato uno dei primi leasing in Italia. Ho studiato Economia e Commercio all’Università Bocconi, avevo conosciuto questo contratto sui libri e quando si è presentata l’opportunità ho subito tradotto la teoria in pra tica. Da allora abbiamo sempre mantenuto il rapporto, tranne che nei periodi critici quando la sostituzione di un mezzo significava rivolgersi all’usato”. Oggi la Trial accoglie in flotta due Iveco SWay, i trattori di nuova generazione, e un Iveco Daily allestito con sponde idrauliche e cambio automatico. “I nostri autisti - prosegue Claudio - sono tutti formati. Hanno frequentato corsi per car rellisti, per utilizzo gru, montaggio container, caduta dal l’alto. Puntiamo anche molto sui giovani, l’età media della classe impiegatizia è di 34 anni. Gli autisti sono più anziani, 54 anni in media. Ab biamo quattro etnie: Sri Lanka, Romania, Ucraina e Germania. E Italia ovviamente, anche se sono sempre meno i ragazzi che vogliono affrontare le spese di una patente C. Oggi con l’esplosione dell’e-commerce basta guidare un van per portarsi casa uno stipendio di 1.400 euro al mese. Per la mia generazione è stato tutto diverso, la patente C si conseguiva durante la leva: oggi non è più obbliga-

toria ed è questa la causa principale della mancanza di meccanici e autisti”. Parlando con Claudio e Alessandro si ha come la sensazione che questa famiglia riesca sempre, pur inciampando negli ostacoli della vita, a cadere in piedi. “L’anno scorso - conclude Claudio - abbiamo avuto un calo tra marzo e maggio dei 40 per cento che però ora della fine dei dodici mesi è stato recuperato. Il settore dei container è cresciuto del 25 per cento, e questo perché le grandi aziende hanno avuto necessità di ampliare le aree comuni per ottemperare alle normative sul distanziamento sociale prescritte dai va ri dpcm. Quale soluzione più rapida e temporanea di un container? L’azienda per la quale lavoriamo è passata da circa 300 moduli da noleggio all’anno ai 1.000 del 2020”. Tra questi anche i container offerti proprio da Trial alla protezione civile di Sesto San Giovanni e adibiti ad hot spot per i tamponi Covid-19. “Attualmente - chiude anche Alessandro - c’è qualche problema con la materia prima che arriva dalla Cina. Gli interscambi sono fermi e il ferro ha raggiunto prezzi molto alti, a scapito di diversi settori dell’economia”. “È per questo che bisogna difendere l’acciaio italiano, a ogni costo”: l’ultima parola spetta a Claudio.

Non solo per i van, anche per i truck il marchio cui fa riferimento Trial è da sempre Iveco. “La partnership con Milano Industrial risale agli anni Settanta”, dice Claudio Fraconti.


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REALTRAILER / AUTOTRASPORTI MOZZI SCEGLIE IL RIBALTABILE FERROSTAR DI STAS

Vasca per veri specialisti

L’IMPORTATORE DI SUZZARA HA CONSEGNATO AD AUTOTRASPORTI MOZZI GIUSEPPE E GEO SNC, AZIENDA SPECIALIZZATA NEL TRASPORTO RIFIUTI, UNA VASCA FERROSTAR DEL PRODUTTORE BELGA STAS, SPECIALIZZATO IN RIBALTABILI. SIAMO ANDATI A VEDERE DA VICINO IL SEMIRIMORCHIO, AGGANCIATO A UN TRATTORE SCANIA SERIE S DA 520 CV, SUL PIAZZALE DI PIACENZA, DOVE HA LA SEDE OPERATIVA LA SOCIETÀ FONDATA NEL SECONDO DOPOGUERRA E OGGI GUIDATA DAI CUGINI GEO E GIUSEPPE MOZZI.

S

GUIDO PRINA PIACENZA

pecialisti al servizio di specialisti. L’importatore Realtrailer ha consegnato ad Autotrasporti Mozzi Giuseppe e Geo snc, azienda specializzata nel trasporto rifiuti, una vasca Ferrostar del produttore belga STAS, specializzato in ribaltabili. Siamo andati a vedere da vicino il semirimorchio, agganciato a uno Scania Serie S da 520 cv, sul piazzale di Piacenza, dove ha la sede operativa Autotrasporti Mozzi. Alla presenza del titolare Geo Mozzi, alla guida dell’azienda insieme al cugino Giuseppe, di Federico Mozzi, figlio di Giuseppe e an che lui attivo in azienda, del Direttore generale di Autotrasporti Mozzi Luigi Negri e di Roberto Lupi, area manager di Realtrailer per Lombardia e province di Parma e Piacenza, abbiamo assistito alla manovra di sollevamento dell’imponente trailer belga, che entra a far parte della flotta di una società già da tempo affezionata al marchio STAS e alla proficua partnership instaurata con Realtrailer. “L’azienda è stata fondata da mio padre Guido e da suo fratello Luigi subito dopo la fi ne della Seconda guerra mondiale - racconta Geo Mozzi - All’inizio i due soci si occupano di trasporto legname, a cui in seguito aggiunsero quello dei carburanti. Abbiamo poi proseguito noi della seconda generazione, io e mio cugino Giuseppe, intraprendendo a fine anni Ottanta la strada del trasporto rifiuti. Oggi siamo arrivati ad

avere una flotta di 50 camion, Scania e Mercedes-Benz, e 100 semirimorchi. In gamma ab biamo anche Scania V8, come la Serie S a cui abbiamo agganciato la vasca STAS. Complessivamente, la nostra flotta comprende trattori stradali, semirimorchi pia no mobile, semirimorchi ribaltabili vasca, macchine operatrici-caricatori e pale, gru su autocarro, motrici scarrabili”. La vasca Ferrostar ha un vo lume di 60 mc, è lungo 11.015 mm, alto 2.285 mm e

largo 2.400 mm. Il telaio a collo d’oca è in acciaio Hardox (come la cassa) e il peso massimo consentito arriva a 39.000 kg. Ferrostar è dotato di 3 assali BPW da 9.000 kg di portata con freni a disco di diametro pari a 430 mm. Il primo assale è sollevabile e il terzo è dotato di sistema Opti Turn. I sei pneumatici sono Michelin X Molti T da 385/65 R 22,5 con cerchi Alcoa DB. Il portellone idraulico a tenuta stagna ha uno spessore di 3 mm. La testata anteriore inclinata, con spessore 3 mm, è

provvista di scaletta sul lato passeggero. Le pareti laterali sagomate hanno spessore di 4 mm nella parte inferiore e di 3 mm in quella superiore. La tara del veicolo è pari a circa 8.370 kg. Autotrasporti Mozzi ha acquisito specifica esperienza per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, dei residui recuperabili e delle materie prime secondarie. “Lavoriamo in tutto il Nord e Centro Italia, fino a Roma - spiega Geo Mozzi - Effettuiamo il carico e il trasporto del rifiuti e a

volte anche lo smaltimento. Non trattiamo Rifiuti pericolosi. Lavoriamo in prevalenza con il settore pubblico”. L’azienda è iscritta dal 1997 all’Albo Gestori Rifiuti e nel marzo 2011 ha provveduto a effettuare l’iscrizione alla categoria 8 così da poter andare incontro alle esigenze dei vari attori della filiera intermediando le operazioni necessarie per una corretta gestione dei rifiuti tra produttori e smaltitori. Nel 2006 ha ottenuto la certificazione ISO 14001 e ISO 9001. Cercando di essere sempre al passo con le ultime normative, nel 2016 Autotrasporti Mozzi ha ottenuto l’aggiornamento alla ver sione della norma ISO 9001:2015 e 14001:2015. Inoltre, nel corso del 2018, a completamento di un percorso intrapreso per garantire e migliorare qualità e sicurezza sia per i clienti che per i propri dipendenti, la società ha ottenuto la certificazione OHSAS 18001:2007 (sicurezza e salute dei lavoratori). Tutti i servizi vengono effettuati rispettando le norme an-

tinfortunistiche e da operai qualificati, nel rispetto di una ferrea politica di qualità e di tutela ambientale. “Con Realtrailer e con Roberto Lupi abbiamo un consolidato rapporto da una decina d’anni - continua Geo Mozzi - La professionalità e la competenza del team di Suzzara è per noi un importante valore aggiunto, dal momento che per il nostro lavoro abbiamo bisogno di partner qualificati in grado di proporci soluzioni di elevata qualità ed efficienza, come la specifica tipologia di vasca STAS appena consegnata”. Non è la prima volta che Mozzi si affida ai prodotti del brand belga. “In flotta abbiamo altri sette semirimorchi STAS, ma la nuova consegna è la prima per questa tipologia specifica di vasca - dice ancora Mozzi STAS è un marchio di fiducia vista la qualità del materiale impiegato, l’esperienza maturata nella produzione di semirimorchi ribaltabili, la robustezza e l’affidabilità. Per il 2021 abbiamo certamente preventivato ulteriori acquisizioni: in generale, la nostra flotta viene costantemente aggiornata e ogni anno provvediamo a so stituire o implementare dai 10 ai 20 veicoli”. Dall’esperienza vincente di Autotrasporti Mozzi G. & G. Snc è nata nel gennaio 2007 la collegata Greeneco Srl, importante vettore del settore logistico con specializzazione nel trasporto container, an ch’essa fortemente attiva nel settore dell’ecologia. Autotrasporti Mozzi e Greeneco sono accomunate non solo dal fatto di far parte dello stesso Gruppo ma anche dalla medesima passione per il settore dei trasporti e della logistica che quotidianamente manifestano le persone che ci lavorano. Una passione che ha consentito alle due aziende di superare senza troppi scossoni il difficile anno 2020 contrassegnato dall’emergenza Covid. “Il nostro settore non ha risentito in maniera importante del lockdown e delle varie restrizioni connesse alla pandemia - conclude Geo Mozzi Per quanto ci riguarda, abbiamo aumentato il fatturato del 13 per cento. Siamo pronti ad affrontare le sfide di un settore in continua evoluzione: la green economy impone il rafforzamento delle procedure di raccolta differenziata e l’ampliamento della rete dei centri di smaltimento e recupero dei rifiuti. Ci adegueremo alle nuove richieste del mercato tenendoci ben saldi sui nostri punti di ancoraggio: qualità, efficienza del servizio e massima tutela ambientale”.

auToTrasporTi Mozzi

Da sinistra, Luigi Negri, Direttore generale di Autotrasporti Mozzi, Geo e Federico Mozzi, Roberto Lupi, area manager di Realtrailer per Lombardia e province di Parma e Piacenza.

Sede legale: Viale Po, 111 - Cremona Uffici: Via Coppalati, 6 - Piacenza Titolari: Geo e Giuseppe Mozzi Direttore generale: Luigi Negri Flotta: Trattori stradali, semirimorchi piano mobile, semirimorchi ribaltabili vasca, macchine operatrici-caricatori e pale, gru su autocarro, motrici scarrabili. In totale 50 truck e 100 semirimorchi Tipologia trasporto: rifiuti Dipendenti: 60 + 30 della società Greeneco Srl Internet: autotrasportimozzi.it


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ANTEO / LE AZIENDE DI TRASPORTO ISOTERMICO

Soluzione Futura per la ALLA SUA TERZA GENERAZIONE, DAL 1989 LA SPONDA FUTURA, CON GUIDE DI SCORRIMENTO IN ACCIAIO CROMATO, RAPPRESENTA UNA VERA E PROPRIA

“FAMIGLIA ELITARIA”, DESTINATA A CLIENTI CHE ESIGONO IL MASSIMO. “PRIMA DEL LANCIO IN PRODUZIONE LE SPONDE VENGONO SOTTOPOSTE A TEST SEVERI CHE SIMULANO LE CONDIZIONI DI LAVORO PIÙ ESASPERATE”, SPIEGA

MATTEO CEVOLANI. TRA LE FLOTTE CHE LA PREFERISCONO LA BRIANZOLA

BRIVIO&VIGANÒ E LA BERGAMASCA GI.MA. TRANS. INTANTO SI RAFFORZA LA SQUADRA DI ILMER MAIETTI PER AFFERMARE LA LEADERSHIP SUL MERCATO NAZIONALE: IL GIOVANE MATTEO

FAGGIOLI E L’ESPERTO ELIO BECCI SONO I NUOVI ALFIERI DI

MATTEO CEVOLANI.

I

MAX CAMPANELLA MOLINELLA

l trasporto alimentare prevede veloci, rapide e ripetute operazioni di caricoscarico della merce, che esigono a loro volta una sponda sicura, robusta e della massima durabilità. Azienda con una presenza internazionale e baricentro produttivo a Molinella, in provincia di Bologna, Anteo è l’unico player che, sul mercato globale, propone - accanto alla sponda con guide di scorrimento in alluminio - un prodotto premium: la linea di sponde Futura, con guide di scorrimento in acciaio cromato, che rappresenta il top di gamma del la produzione Anteo. Presentata nel 2019 e sbarcata nel 2020 sul mercato, la terza generazione di Anteo Futura viene sempre più scelta dalle flotte italiane nella sua versione top di gamma. “Grazie a affidabilità, robustezza e minima manutenzione - spiega Matteo Cevolani, Di rettore Commerciale - è diventata il punto di riferimento per flotte che si occupano di grande distribuzione alimentare. Le aziende di trasporto più importanti e prestigiose hanno constatato, dopo anni di utilizzo intensivo, che il rapporto qualità-prezzo non ha eguali sul mercato, i costi di manutenzione sono minimi e la durata dei componenti strutturali è pressoché eterna; i costi di manutenzione e acquisto di ricambi per usura sono talmente ridotti che il cliente, già nel secondoterzo anno, recupera abbondantemente i 1.000-1.200 euro spesi in più al momento dell’acquisto”. Insomma, si conferma la frase di rito “chi più spende meno spende”, ricorda Cevolani enfatizzando la logica di analizzare il costo sponda in minimo cinque anni di vita del prodotto e non solo al momento dell’acquisto: “Chi pensa di

Da sinistra Stefano, Mario e Luca Quarti, prima e seconda generazione al timone di GI.MA. Trans, azienda di trasporto lombarda.

risparmiare acquistando prodotti meno costosi, pur calcolando anche un ciclo minimo di vita di una sponda, valutato fra quattro e cinque anni, al termine del ciclo del veicolo si trova ad aver speso molto di più in ingrassaggi delle guide, sostituzione delle parti di scorrimento ecc.” È nel lontano 1989 che Anteo realizza le prime sponde con guide cromate. Da allora l’azienda bolognese ha continuato ad apportare modifiche

per aumentarne l’affidabilità, sottoponendo le macchine a test molto severi. Acciai speciali ad alto livello di snervamento e trattamenti di cromatura che aumentano la durezza superficiale dell’acciaio - di per sé già più duro e duraturo dell’alluminio - sono tutti fattori che vengono analizzati e testati all’interno del reparto R&D Anteo. “Prima del lancio in produzione di serie - precisa Cevolani - le sponde prototipo vengono sottoposte a test

gi.Ma. Trans

Sede operativa principale: Pozzo d’Adda (BG) Fondazione: 1989 Amministratori: Mario Quarti e Luigi Zuccali Merce trasportata: alimentare fresco e surgelato Flotta: 169 pesanti e tre leggeri Dipendenti: 190 Fatturato 2020: 23 milioni di euro Sito internet: https://www.gimatrans.it

severi che simulano le condizioni di lavoro più esasperate”. Sale, polvere, sporco, parti abrasive e cicli continuati di lavoro sono solo alcuni degli elementi che gli ingegneri Anteo hanno utilizzato negli anni per esasperare i test sui prototipi prima dei lanci in produzione del prodotto di serie. “Il nostro impegno - afferma il Direttore Commerciale - è sempre tenere aggiornato il prodotto in base alle ultime novità tecnologiche presenti sul mercato a livello di componentistica e, sul piano produttivo, tenerci allineati alle esigenze del mercato: Anteo è in grado di produrre lotti personalizzati per i clienti più esigenti. Oltre alla linea elitaria, rappresentata dalle sponde con guide di scorrimento cromate, Anteo dispone anche di una linea con guide di scorrimento in alluminio. Quest’ultima è una linea di sponde retrattili introdotta nel 2005 per compe-

tere con le sponde economiche straniere”. GI.MA. Trans, azienda di tra sporto con headquarter a Pozzo d’Adda, in provincia di Bergamo, autentico riferimento per committenza della GDO come MD, Penny Market e DPiù (Gruppo Brendolan), si colloca tra le flotte che preferiscono l’opzione al to di gamma. Il parco veicolare GI.MA. Trans, costituito da 115 autoarticolati, 54 motrici e tre furgoni, è interamente equipaggiato con gruppi frigoriferi Thermo King e sponde caricatrici Anteo. “I nostri veicoli - spiega Mario Quarti, amministratore dell’azienda con il socio Luigino Zuccali viaggiano in tutto il Nord Italia e in Emilia-Romagna, trasportando alimentare fresco e surgelato: le sponde rap presentano un elemento es senziale del mezzo considerando che, fatta eccezione per i pochi punti vendita con ribal-


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SCELGONO LA LINEA TOP DI GAMMA

distribuzione alimentare ta, tutte le operazioni di scarico vengono effettuate con abbassamento della pedana”. Dal 2000 la scelta di GI.MA. Trans è unicamente indirizzata su Anteo. “La nostra politica aziendale - precisa Quarti - prevede il montaggio della sponda, su semirimorchio o motrice, al momento dell’acquisto del mezzo. Abbiamo iniziato con le Futura 2 e, con una corretta ma nutenzione e corretto utilizzo, la sponda Anteo ha la stessa durata di vita del veicolo. Per ridurre le riparazioni abbiamo equipaggiato tutti i veicoli con ingrassatori automatici, che lubrificano la spon da durante l’uso”. Quali caratteristiche deve avere una sponda per rispondere con efficacia alle esigenze dei veicoli GI.MA? “Oltre

naturalmente a robustezza e efficienza, che vuol dire non incepparsi durante l’utilizzo, deve essere - prosegue l’imprenditore bergamasco - semplice nella componente elettrica e oleodinamica. Con l’arrivo delle Futura 3, che stiamo provando su cinque bilici appena entrati nel parco con trattore Mercedes-Benz Actros, Anteo ha mantenuto questa caratteristica, migliorando ulteriormente la robustezza delle parti meccaniche e di carpenteria lungo l’intera sponda, dal braccio alla pedana”. Ci spostiamo a Usmate Velate, al confine tra le province di Milano e Monza e Brianza, all’headquarter del gruppo Brivio&Viganò, storico riferimento per le principali catene della GDO, con un’azienda in Spagna, con sede a Madrid, e

camion che coprono Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, oltre a Toscana e Lazio. Circa 400 le unità equipaggiate con sponda caricatrice su un parco costituito da 150 trattori stradali, altrettante motrici, 280 semirimorchi, quattro bighe e 235 furgoni. “L’intera flotta - spiega Alessandro Viganò, 32 anni, Fleet Manager - è costituita da veicoli isotermici, il 95 per cento sono refrigerati. L’acquisto di veicoli nuovi prevede quasi sempre l’equipaggiamento con sponda, anche quando i mezzi sono destinati principalmente alle grandi marche della GDO, dov’è presente la ribalta”. Con questa strategia, l’azienda brianzola consente l’utilizzo dei veicoli anche nelle consegne presso punti vendita di minori dimensioni, come i negozi

di paese, sprovvisti di ribalta. La quasi totalità (circa il 95 per cento) delle sponde caricatrici è rappresentata dalla “linea elitaria” Anteo Futura. “Le operazioni di scarico puntualizza Viganò - prevedono spesso roll anziché bancali; fatti due conti, un camion effettua almeno 30 alza-abbassa per ogni giro. Un utilizzo intenso che richiede il giusto equilibrio tra robustezza, semplicità nell’utilizzo e du rabilità. Le sponde Anteo Futura soddisfano queste esigenze: acquistate con motrice, semirimorchio o furgone, hanno la stessa durata di vita del mezzo; la componente e let tronica non è eccessiva e questo la rende pratica e concreta. Negli anni si è evoluta nei materiali ma è sempre rimasta semplice nell’utilizzo”. Alessandro Viganò, 32 anni, Fleet Manager di Brivio&Viganò, azienda di trasporto con headquarter a Usmate Velate, in provincia di Monza e Brianza.

Brivio & viganò

Sede operativa principale: Usmate Velate (MB) Fondazione: 1980 Amministratore: Mauro Brivio Merce trasportata: alimentare fresco e surgelato Flotta: 300 pesanti + 235 leggeri Dipendenti: 2.500 Fatturato 2020: 200 milioni Sito internet: http://www.brivioevigano.it

Da sinistra: Elio Becci, Matteo Cevolani e Matteo Faggioli, il team che costituisce la struttura commerciale italiana di Anteo.

In parallelo con gli investimenti in Ricerca&Sviluppo e l’aggiornamento delle linee di prodotto, Anteo rafforza la squadra con cui intende affermare la sua leadership sul mercato nazionale, oltre a proseguire l’offensiva sul piano internazionale. È stata definita la nuova squadra che, accanto a Ilmer Maietti, Amministratore delegato, coordina e gestisce il mercato italiano. Due nuove entrate vanno a potenziare la struttura commerciale Italia:

Matteo Faggioli, giovane e dinamico, proveniente dal settore Automotive, si occuperà della gestione del Nord Italia; Elio Becci, consolidato professionista romano proveniente dal mondo dei veicoli commerciali, si occuperà della gestione del Centro e Sud Italia. La squadra sarà coordinata e capitanata da Matteo Cevolani, che l’anno scorso al Vega Day 2020 ha ritirato un “MDT Award” assegnato ad Anteo da Vega Editrice e “Il Mondo dei Trasporti”.


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CRESCIUTO ACCANTO AL PADRE ANTONIO, NEL 2000 GRAZIANO DÀ VITA A UN PROGETTO AUTONOMO.

NEL 2008 DIVERSIFICA L’ATTIVITÀ E NEL 2010 SBARCA NELL’IGIENE AMBIENTALE. OGGI L’AZIENDA È CONOSCIUTA PER IL SERVIZIO DI QUALITÀ E UN’ORGANIZZAZIONE EFFICACE IN STILE

“PARÀ”: OGNI AUTISTA È FIERO DELLA SQUADRA E DEL SUO COMPAGNO DI LAVORO.

AL LORO FIANCO LA CONCESSIONARIA DI GIANLUCA BONDATTI, CHE CON IL CLIENTE HA PREDISPOSTO UN VERO E PROPRIO SISTEMA PER GARANTIRE MASSIMA SERENITÀ.

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Il rifiuto è una cosa seria

A

MAX CAMPANELLA FIANO ROMANO

ll’arrivo nella sede di Fiano Romano, che si sviluppa su ben 25mila mq, la sede di Autotrasporti Cantelmi pare tutto fuorché un’azienda di trasporto rifiuti: dal piazzale ai veicoli agli uffici, tutto segue regole e logica improntate a una gradevole estetica. Fa tutt’altro eccezione Marco, l’autista che, intento a pulire il suo Daf XF mentre chi scrive curiosa nella cabina, invita a “togliere le scarpe se proprio volete salire”. Del resto lui tiene molto al suo compagno di lavoro e alla sua azienda: entrambi si “coccolano”, basta dare un’occhiata alla sala cucina dedicata a lui e a tutti i suoi colleghi. “Lo spirito di squadra si basa sulla volontà di stare bene tutti, e insieme condividere le regole: parola di paracadutista”. Graziano Cantelmi è un uomo del fare, più di azione che di parole. Ma in quelle poche e nella visita alla sede emerge il suo impegno e la voglia di investire sul futuro, trovando al suo fianco un partner con il quale condividere la fiducia. “Con la Concessionaria GB Trucks - spiega l’imprenditore laziale - non si tratta solo di acquistare trattori: condividiamo un sistema di lavoro, che abbiamo cucito insieme. Su queste basi e accontentando la clientela con un servizio di qualità, siamo pronti a continuare a crescere”. Autotrasporti Cantelmi nasce nel 2008 per volontà di Graziano, classe 1970, che ere dita la passione per i camion dal padre Antonio e prim’ancora dal nonno Giuseppe. Quest’ultimo iniziava a o-

Graziano Cantelmi, timoniere dell’azienda di autotrasporti con sede a Fiano Romano.

perare per l’Italsider di Taranto, dedicandosi poi al trasporto locale dopo il trasferimento a Tivoli. Con la seconda generazione il nome Cantelmi diventa sinonimo di trasporto nazionale, specializzandosi nell’estrazione del travertino nelle cave, cui Antonio, scomparso lo scorso anno a 75 anni, affiancava servizi a Pirelli, alle cartiere del Tiburtino, alle cementerie di Guidonia ecc. Quando Graziano parte per il militare, l’azienda ha varcato i confini e ha un parco di 25 unità. Al ritorno dalla leva, il giovane ha conseguito la patente e nei paracadutisti ha imparato ad amare le sfide. “Ho scelto - racconta mentre con lui guardiamo le foto che lo ritraggono adolescente con papà Antonio - di dare vita a un’azienda da sviluppare ex-

novo: fino al 2008 avevo tre camion e due autisti e un piccolo piazzale a Villanova”. Arriva l’anno del gran balzo: Cantelmi intuisce che diversificando la possibilità di crescere è dietro l’angolo. Inizia con il servizio stampa a Pavona e, nel 2010, sbarca nel trasporto rifiuti. L’azienda fa il suo ingresso nell’albo ambientale con il primo camion e, l’anno successivo, sono già sei i veicoli che si dedicano esclusivamente all’igiene urbana. Oggi Autotrasporti Cantelmi effettua quasi esclusivamente quest’attività con un parco di 52 trattori, 60 piani mobili e tre autotreni (tutti equi paggiati con pneumatici premium Continental). “Dopo aver fatto esperienza negli altri segmenti - afferma Graziano - ho sperimentato in prima

persona che il trasporto rifiuti richiede e apprezza la qualità del servizio: si differenzia dal trasporto generico perché occorre organizzazione e preparazione. Si tratta di un settore impegnativo, selettivo: dietro ogni veicolo che opera su strada c’è tutto un lavoro di formulazione e investimenti importanti. Ogni camion è dedicato a un segmento specifico, dal legno al vetro alla plastica, e trasferisce i rifiuti in massima parte in impianti di rigenerazione e termovalorizzatori”. Tra le aziende di raccolta, smaltimento e trattamento rifiuti che si rivolgono a Cantelmi il Gruppo Porcarelli, Corepla, Gruppo Saviola, Transmec ecc., oltre a una componente di corrieri che completa il business, puntando sempre su servizi di elevata qualità.

Rappresentare l’eccellenza nell’igiene ambientale si rivela scelta azzeccata: nel 2015 Cantelmi ha bisogno di spazio e trasferisce la sua sede a Fiano. Forte di una clientela che all’attenzione alle tariffe preferisce la sensibilità per estetica e servizio top, l’azienda investe in maniera importante su struttura, personale e flotta. Su questo punto s’inserisce GB Trucks, Concessionaria guidata da Gianluca Bondatti, che inizia a fornire trattori Daf a Cantelmi nel 2010, per arrivare nel 2015 a una partnership che sta portando il parco a graduale omo geneità in termini di brand. “Con GB Trucks spiega Cantelmi - non trattiamo la mera compravendita di veicoli: è stato predisposto un vero e proprio progetto di lavoro, che parte dal camion, che la Concessionaria ci fornisce configurato sulla base delle nostre esigenze e indicazioni, e passa dalla manutenzione. I nostri camion svolgono compiti essenziali, devono essere sempre operativi: in caso di necessità, interveniamo con la nostra officina interna, della quale fa parte un meccanico specializzato Daf: GB Trucks ci ha dato tutti gli strumenti necessari, un vero e proprio “pacchetto completo” che permette ai veicoli Can-

telmi di fare il loro lavoro in maniera ineccepibile”. Oggi l’azienda di Fiano ordina su piattaforma web i ricambi che occorrono, che raggiungono le sedi della Concessionaria per la manutenzione dei mezzi Cantelmi. Chiuso il 2020 con un fatturato di circa 10 milioni, l’azienda laziale dà lavoro a 67 persone e a una decina di terzisti selezionati per i picchi di lavoro. Affiancato dalla sorella Emanuela e dalle figlie 22enni Giorgia e Valentina, in attesa del 18enne Massimo, Graziano punta a crescere tenendo alta l’asticella del servizio ai clienti e mantenendo un’organizzazione limpida, chiara e regolare: l’imprenditore conosce tutte le tratte e non esita a mettersi al volante e ad affiancare gli autisti nei viaggi. “Per il 2021 - conclude certamente andremo a sostituire una trentina di veicoli, per tenere bassa l’età media, senza escludere l’ipotesi di aggiungere qualche veicolo. La collaborazione instaurata con GB Trucks, il rapporto con la Casa Madre e l’autosufficienza che abbiamo raggiunto in termini di assistenza grazie a loro rappresentano una buona base per una crescita che risponda alle esigenze della clientela”.

auToTrasporTi CanTeLMi Sede operativa principale: Fiano Romano (RM) Fondazione: 2008 Amministratore: Graziano Cantelmi Merce trasportata: Trasporto rifiuti Flotta: 55 trattori/autotreni + 60 piani mobili Dipendenti: 67 Sito internet: www.autotrasporticantelmi.it


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FORD TRUCKS / “LOADING THE FUTURE” PER IL LANCIO DI DUE VARIANTI DI PRODOTTO

Un futuro carico di novità F

LE DUE NUOVE VARIANTI DI PRODOTTO SI CHIAMANO F-MAX BLACKLINE E F-MAX L. LA PRIMA È UN’ELEGANTE EDIZIONE SPECIALE DI 250 UNITÀ, LA SECONDA GARANTISCE PASSO PIÙ LUNGO E AUTONOMIA DI 5.000 KM CON UN PIENO. INOLTRE, VENGONO IMPLEMENTATE NUOVI SERVIZI DI CONNETTIVITÀ E NUOVE FUNZIONALITÀ DI CONTROLLO REMOTO OLTRE CHE NUOVE TECNOLOGIE PRESTAZIONALI: MODALITÀ ECO+ NONCHÉ CAMBIO AUTOMATICO ZF ECOTRONIC A 9 MARCE E ASSE POSTERIORE STERZANTE PER I MODELLI STRADA E DISTRIBUZIONE.

FABIO BASILICO ASSAGO

toio del carburante è stato aumentato di 300 litri, con una capacità massima di 1.350 litri, con l’obiettivo di offrire notevoli vantaggi di trasporto agli utenti. I clienti che lo desiderano potranno scegliere anche la versione con il serbatoio standard di 1.050 litri abbinato al passo più lungo. Di serie su tutti gli F-MAX è ora prevista la modalità Eco+ per garantire fino al 5 per cento di risparmio carburante. Quando la Modalità Eco+ è attivata, il sistema interviene per ridurre automaticamente il consumo di carburante. La funzione Max Cruise imposta la velocità del veicolo più efficiente in base alle condizioni stradali e alla topografia identificate utiliz-

zando i dati GPS. Viene attivata anche la modalità Eco Roll, che consente un’andatura ottimale durante la guida in discesa, così da coprire la distanza massima con il minimo consumo di carburante. Quando la modalità Eco+ è attiva, la potenza del motore è limitata a 450 cv e la velocità del veicolo a 85 chilometri all’ora. Se il veicolo rimane fermo per più di cinque minuti, il motore si spegne automaticamente per risparmiare carburante. Ciò è particolarmente vantaggioso se il veicolo è lasciato in moto durante l’attesa alla dogana o durante il carico e lo scarico. Infine, la funzione kickdown, utilizzata per fornire prestazioni elevate, viene disattivata in

modalità Eco+ per risparmiare carburante. Vengono anche proposti nuovi servizi di connettività e nuove funzionalità di controllo remoto con il ConnecTruck, l’app My Ford Trucks e la piattaforma digitale Web Portal. ConnecTruck è la piattaforma IT che permette alle aziende di trasporto di accedere a tutte le informazioni riguardanti il nuovo F-MAX. È quindi possibile connettersi ai propri veicoli, ovunque si trovino, per ottenere informazioni sulla posizione, sui consumi di carburante e sulle prestazioni del veicolo e dell’autista, in qualsiasi momento. ConnecTruck esegue una diagnosi continua sul mezzo e qua lora vengano ri-

scontrate anomalie o malfunzionamenti, questi vengono segnalati preventivamente, permettendo di fissare un appuntamento presso un centro assistenza autorizzato. L’officina sarà quindi pronta all’arrivo del veicolo, consentendo di risparmiare tempo e denaro. Le nuove funzionalità di controllo remoto permettono agli utenti dell’app My Ford Trucks - disponibile su Android e su iOS di controllare i propri veicoli da remoto. Inoltre, è stato ampliato il portale ConnecTruckGlo bal.com, una piattaforma web semplice e intuitiva per permettere ai gestori di flotte di monitorare i loro veicoli su un computer o tablet, accedere ai dati attuali e storici del veicolo

www.aceservices.it

ord Trucks Italia non si lascia sfuggire di contrassegnare in modo attivo il 2021. Con il nuovo mot to “Loading the future”, la filiale italiana del costruttore dell’Ovale Blu accompagna la presentazione di due nuove varianti di prodotto che ampliano l’attrattiva del pesante F-MAX anche dal punto di vista dei servizi, in linea con le aspettative e le richieste dei clienti. Le due nuove varianti di prodotto si chiamano F-MAX Blackline e F-MAX L. Inoltre, nuove tecnologie e servizi vengono implementati su tutta la gamma attuale, lanciata in ben 44 paesi. Il nuovo F-MAX Blackline è un’edizione limitata che sarà prodotta in sole 250 unità che nasce per offrire ai clienti una nuova versione elegante e allo stesso tempo sportiva del pluripremiato F-MAX. L’edizione limitata sarà disponibile in uno speciale colore argento Moondust Silver con strisce blu e nere che accentuano lo stile del veicolo, oltre a fari a Led, ruote in acciaio e calotte degli specchietti interamente neri. Ogni veicolo avrà un numero di serie speciale e l’emblema della serie Blackline sulla portiera. F-MAX Blackline presenta un elegante design interno, con sedili e volante in pelle nera, letto con pannello frontale e vani portaoggetti in armonia con i dettagli esterni. F-MAX L offre un passo più lungo (da 3.600 a 3.750 mm) e un’autonomia fino a 5.000 km con un solo pieno. Rispetto all’F-MAX standard, il serba-

e alle informazioni sulla posizione e sul percorso di guida, il tutto con pochi clic. Infine, c’è l’introduzione del cambio automatico ZF EcoTronic a 9 marce e dell’asse posteriore sterzante nei modelli Strada e Distribuzione, per una maggiore manovrabilità ed efficienza nei consumi. Il cambio automatco ZF EcoTronic a 9 marce offre un comfort di guida significativo, soprattutto durante la guida urbana ad alta intensità di traffico. Grazie allo stesso software di gestione elettronica del fratello maggiore Traxon, consente una riduzione dei consumi fino a un 5 per cento e un abbattimento dei costi di gestione. Tutte le marce sono sincronizzate per innesti rapidi e precisi. La prima marcia è una ridotta per consentire partenze anche nelle condizioni più impegnative senza sollecitare il motore e la frizione. Anche la rumorosità è molto ridotta per un miglior comfort di marcia. Oltre a pesi e dimensioni contenute, questo nuovo cambio è dotato di una vasta gamma di prese di forza per unità di potenza ausiliarie. Il nuovo terzo asse sterzante a controllo elettronico sarà introdotto su tutti i veicoli con motore Ecotorq da 9 litri, con la configurazione assali 6x2 e sospensioni pneumatiche. Garantirà una miglior manovrabilità, una guida più precisa e raggi di sterzata più contenuti. Il nuovo sistema riduce il raggio di sterzata del 9 per cento, offrendo un’esperienza di guida più agevole, soprattutto in contesti urbani ristretti, dove gli spazi di manovra sono più contenuti.

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TBH ITALIA / IL TITOLARE MARCO COSCIA ILLUSTRA IL VALORE STRATEGICO

Risorse umane,

I

FABIO BASLICO BAREGGIO

l segreto per fare della propria azienda di trasporti un’azienda a tutti gli effetti moderna ed efficiente non è racchiuso in una formula magica di dubbia provenienza o dall’ancor più improbabile effetto. Si tratta di rendere operativo un concetto semplice quanto altamente strategico: ottimizzazione dei costi. Parola di Marco Coscia, titolare della TBH Italia, brillante e dinamica azienda di trasporti con oltre trent’anni di esperienza, e attento osservatore della realtà del settore e della sua evoluzione. “L’ottimizzazione del processo di trasporto è oggi la chiave del successo”, esordisce Coscia nell’esporre le sue pertinenti considerazione sul futuro delle aziende di trasporto e sulle misure da attuare per conservare la competitività in un periodo di grandi cambiamenti. “Il 2020, con tutte le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria ha scoperchiato pentole dove la minestra si era già da tempo asciugata. Nel mondo del trasporto, le aziende medio-piccole prive di strutturazione non sono più in grado di reggere per tutta una serie di motivi, tra cui il principale è il non essersi evolute e riformate al passo con i tempi. È un mondo che è rimasto fermo a 30-40 anni fa, quando il bene principale dell’azienda era costituito dal camion e dalla sua proprietà. Negli ultimi 30 anni invece le aziende strutturate hanno capito che il patrimonio fondato unicamente sui mezzi si deteriora e viene screditato da un mercato sempre più saturo. Ebbene, queste aziende ha cambiato il proprio modo di vedere: non è più la tecnologia che porta il guadagno ma è la risorsa umana, la formazione delle persone che sovrintendono alle performance complessive del processo di trasporto, dagli amministrativi agli operativi e ai commerciali e naturalmente all’autista. Non è detto che il mezzo di ultima generazione porti al guadagno se il personale non ha la preparazione adatta a gestire in modo performante quei mezzi e tutto il processo. L’azienda vedrà solo perdite o non avrà alcuno dei benefici che si aspettava di ottenere con il semplice aggiornamento della tecnologia”. Investire sul personale è dunque il primo fondamentale passo, il più importate, per avviare il processo di ottimizzazione dei costi e rendere performante il servizio di trasporto. “Negli ultimi anni le aziende italiane medio-piccole e piccole non hanno investito nel personale ma solo nel la tecnologia, pensando che la macchina di ultima generazione fosse la soluzione del problema - aggiunge Coscia - Ebbene, il difficile periodo della pandemia ha stimolato gli imprenditori più coraggiosi ad allargare la visuale e a rivedere i processi interni della propria azienda, dall’operativo all’autista, dall’amministrativo al commerciale, ovvero gli anelli della catena che provvedono a ero-

“UNA VOLTA L’AZIENDA DI TRASPORTI ERA FATTA DI MEZZI, OGGI È FATTA DI PERSONE - DICE L’IMPRENDITORE LA RISORSA UMANA È LA CHIAVE DELL’OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI. L’AZIENDA VINCENTE È QUELLA CHE INVESTE SULLE PERSONE E NON SOLO SULLA MACCHINA E L’AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO. OTTIMIZZARE IL PROCESSO DI TRASPORTO VUOL DIRE ANALIZZARE CON CURA TUTTE LE VARIABILI IN GIOCO E TUTTI GLI ELEMENTI STRATEGICI. NON VUOL DIRE CERTO ACCONTENTARSI DI METTERE IN MOVIMENTO UN MEZZO. L’IMPORTANTE NON È CERCARE DI VENDERE UN SERVIZIO A UN COSTO MAGGIORE PERCHÉ DIETRO C’È UNA PREPARAZIONE SUPERIORE, MA AVERE IL CORAGGIO DI VENDERE UN SERVIZIO A UN MINOR COSTO PROPRIO PERCHÉ DIETRO C’È UNA PREPARAZIONE SUPERIORE”. gare il servizio di trasporto. Ottimizzare il processo di trasporto vuol dire analizzare con cura tutte le variabili in gioco e tutti gli elementi strategici. Non vuol dire certo accontentarsi di mettere in movimento un mezzo. Oggi, l’importante non è cercare di vendere un servizio a un costo maggiore perché dietro c’è una preparazione superiore, ma avere il coraggio di vendere un servizio a un minor costo proprio perché dietro c’è una preparazione superiore. Ce lo insegnano i gran di competitor ma viene richiesto oggi anche ai terzisti e alle aziende medio-piccole come TBH, con un parco mezzi di non oltre 100 unità. Se non hai ottimizzato l’intero processo di trasporto sei tagliato fuori, a meno che non vuoi buttarti alla cieca per finire con il peggiorare la tua situazione patrimoniale”. Il confronto con il mondo di prima dominato dalla figura, oggi non più proponibile, del camionista va attuato, secondo Marco Coscia, in senso costruttivo: “Il camionista era padrone della sua vita e del suo lavoro, si metteva alla guida del suo camion che era la sua azienda e il suo patrimonio. Lo sapeva guidare, riparare quando necessario, sapeva pianificare tempistiche e modalità di svolgimento del trasporto. Quel modello di gestione intensiva ed efficiente è ancora valido ma va ap-

Marco Coscia, titolare della TBH Italia.

plicato su volumi più ampi, ovvero su aziende che non hanno un solo veicolo ma una flotta. Quello che faceva il camionista oggi lo deve fare un team di persone formate che ottimizza tutte le voci del processo di trasporto”. “Durante l’emergenza sanitaria - ribadisce Coscia - le a ziende non direttamente coinvolte nel trasporto alimentare e sanitario hanno visto calare il fatturato o registrato una forte riduzione del lavoro. Quelle che hanno avu to la forza di sfruttare il fermo per riflettere hanno capito che la regola non è più quella di vendere qualcosa a un prezzo superiore con la

presunzione che valga di più, ma vendere qualcosa che vale realmente di più a un prezzo inferiore. Nell’ottimizzazione dei costi, se acquisto una mac china di ultima generazione ma non effettuo nessuna pianificazione, non gestisco e non controllo, se l’autista non è adeguatamente formato per gestire una macchina dove la tecnologia la fa da padrona, ecco che il beneficio non c’è ed è come avere in mano una macchina di vecchia generazione con tutti i costi e le problematiche annessi. Nel XXI° le aziende che cercano la competitività devono seguire il principio fondamentale secondo cui il

servizio venduto deve avere alla base una preparazione su tutti gli anelli della catena e non solo su uno di essi. Ripeto: patente, autista e camion non bastano più”. “Un errore che ancora si fa è pensare che il trasportatore non sia un’azienda ma un’entità a parte che non deve ragionare come tutte le aziende di qualunque settore - continua Marco Coscia - Ogni azienda ha tutta una serie di variabili che devono essere tutte analizzate nel dettaglio, con un team interno o chiamando consulenti esterni. TBH ha un proprio ufficio am ministrativo con persone pre parate e adeguatamente formate, che conoscono tutti gli aspetti del lavoro e sanno benissimo cosa sia un trattore o un semirimorchio e quale funzione abbiano. Se l’azienda di trasporto non verifica con la massima attenzione tutti i costi di tutto il processo è destinata ad avere profitti bassissimi se non a chiudere. In Italia, la maggior parte delle aziende piccole fa fatica ad andare avanti proprio per questo motivo”. Se in passato bastava fare uscire il mezzo dal parcheggio perché si trovava sempre e comunque un committente che riconosceva il prezzo, oggi i committenti sono tutti esperti di logistica e trasporti e sono in grado di stabilire se un’azienda di trasporti è concorrenziale oppure no. “Spes-

so le aziende non strutturate pensano alla vendita del km e non a tutto quello che c’è dietro - dice ancora Coscia L’importante è che il mezzo esca dal parcheggio perché il mezzo fermo è un costo assoluto e piuttosto che tenerlo fermo preferiscono mandarlo su strada a lavorare. Questa è una concezione superata: meglio avere un mezzo fermo con un costo preciso, preventivato, piuttosto che andare a lavorare senza sapere a che cosa si va incontro. La chiave dell’ottimizzazione consentirebbe all’azienda di trasporto di superare anche il periodo di difficoltà sociale, politica ed economica che stiamo vivendo e sfruttare le opportunità di lavoro che oggi richiedono la presenza di una struttura e l’essere in regola con le normative e le certificazioni richieste. Ogni cliente vuole capire se il fornitore è in grado di reggere la mole di lavoro perché il committente a sua volta prende un impegno con i suoi clienti. Ci sono lavori che un’azienda può fare e altri no, perché il protocollo di ottimizzazione mi consente di garantire la qualità del servizio promuovendo solo ciò che sono in grado di svolgere nel migliore dei modi. E l’unica strada percorribile per affrontare la sfida della aggressiva concorrenza delle aziende di trasporto straniere”. Oltre alla formazione del


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DELL’OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI PER L’AZIENDA DI TRASPORTO STRUTTURATA

chiave del successo personale, l’ottimizzazione chiama in causa anche la strategia. “Se, come abbiamo detto, non basta far uscire il mezzo dal parcheggio, vuol dire che di quel mezzo bisogna conoscere i limiti, i punti di forza e di debolezza - spiega Marco Coscia - Le aziende medio-piccole ben strutturate come TBH possono permettersi di filtrare il lavoro e capire in base al proprio protocollo interno quale scegliere, quale strategia attivare e quale no. Nel processo aziendale che porta alla definizione di un servizio di trasporto, per vendere un km occorre considerare tutti gli elementi in campo: autista, mezzo, risorse, capacità”. Certamente, la sempre più diffusa pratica del noleggio rappresenta una valida soluzione per ottemperare alla stringente e ormai obbligata scelta dell’ottimizzazione dei costi. “Il concetto di proprietà del mezzo è ormai superato - commenta Coscia Non solo nei trasporti. Il ragionamento è semplice: il costo di utilizzo della macchina che poi restituisco è inferiore a quello che sosterrei avendone la proprietà. Oggi, le a ziende medio-piccole necessitano di avere una quota di proprietà sempre più inferiore rispetto alla quota riservata al

noleggio, sempre più in crescita. È questione di elasticità e flessibilità di gestione, ma anche di opportunità di stare al passo con il mercato facendo quello che sei capace di fare e con la tecnologia che il noleggio ti permette di avere a costi ottimizzati. L’80 per cento del parco macchine di TBH è a noleggio perché nel momento in cui ho il costo certo del mezzo, la preparazione dell’autista, le risorse adeguate per sostenere l’intero processo di trasporto, il servizio diventa di qualità perché ho previsto tutto quello che sta intorno al km. La scelta di TBH di privilegiare il noleggio deriva dalla con-

sapevolezza gestionale di non poter tenere sotto controllo quei costi prevedibili ma non certi che fanno la differenza tra avere la proprietà del mezzo o il noleggiarlo tramite il nostro partner fornitore che ci assicura la piena operatività. Sia mo un’azienda snella e flessibile: il noleggio ci permette di dedicarci anima e corpo all’ottimizzazione del processo del lavoro avendo come punto di riferimento il costo certo del canone e senza preoccuparci del costo da prevedere. Del resto, non è più vero che l’azienda di trasporto è tale perché ha i mezzi di proprietà ma perché ha i mezzi (tutti mezzi!) per ga-

rantire un servizio”. “L’azienda deve avere sempre il controllo di tutto quello che è il servizio venduto - aggiunge Marco Coscia - Ecco perché le aziende grandi con un parco mezzi importante hanno deciso di dismettere una quota della flotta: perché non riuscivano ad avere il con trollo totale su un numero importante di macchine, perché c’erano più spese nel seguire scrupolosamente il loro protocollo performante di lavoro. La scelta conseguente è stata affidarsi ad aziende strut turate come TBH che gli permettono di ammortizzare i costi avendo alle spalle realtà societarie entrate pienamente

nell’ottica dell’ottimizzazione. I costi del committente si spostano sul terzista strutturato, con una flotta di almeno 50-100 macchine. La società terzista lavora in sinergia con il committente per offrire un servizio di qualità a un costo inferiore. Tutte le società importanti hanno bisogno oggi più che mai di aziende strutturate e proprio queste ultime nel 2020 hanno registrato un incremento importante di fatturato. Senza l’ottimizzazione di tutto il processo l’azienda terzista medio-piccola non entra in sinergia con la grande committenza e non ce la fa, perché il servizio è venduto a un costo veramente più basso rispetto a 15 anni fa, quando l’autotrazione costava meno, gli oneri finanziari erano inferiori ed era inferiore anche il prezzo di una macchina. Oggi, un autista ha una busta paga inferiore a quella di dieci anni fa perché è cambiato totalmente il processo”. Ottimizzazione vuol dire an che risorse finanziarie. “L’azienda di trasporti deve agire sapendo che tutto ha un costo e che non può più pensare che tanto c’è qualcun altro che paga per lei - ammette Coscia - I grandi player del trasporto hanno una loro finanziaria interna, mentre le

IVECO / CRP CONSEGNA DUE S-WAY LNG ALL’AZIENDA PIACENTINA

Fertrans mira al biometano S

I FRATELLI EUGENIO E EMANUELE FERRETTI, SECONDA GENERAZIONE ACCANTO AL PADRE GIANFRANCO AL TIMONE DI UNA REALTÀ IN FORTE SVILUPPO, HANNO VOLUTO ESSERE PRESENTI ENTRAMBI ALLA SIMBOLICA CERIMONIA DI ACQUISIZIONE DEI PRIMI TRATTORI STRADALI ALIMENTATI A LNG. FORNITI DALLA CONCESSIONARIA DI PIACENZA, I VEICOLI SONO GIÀ PREDISPOSTI PER L’UTILIZZO DI GAS DERIVANTE DALLA LAVORAZIONE DI SCARTI AGRICOLI.

LINO SINARI PIACENZA

ono i primi due trattori stra dali alimentati a LNG, ma per Fertrans si tratta dell’inizio di un progetto che punta all’utilizzo, in fu turo, di veicoli per il lungo raggio che utilizzano biometano, ovvero gas naturale derivante dalla lavorazione di scarti agricoli. La cerimonia di consegna - con un parterre ristretto per le normative di prevenzione del contagio pandemico - si è svol ta presso la sede di CRP (Centro Riparazioni Piacentino), Concessionaria Iveco di Piacenza, che ha fornito a Fer trans due S-Way, pesante stradale lanciato da Iveco lo scorso anno, da 460 cv in versione NP (Natural Power), ovvero alimentati a gas naturale liquefatto. Presenti Mar co Morsia, District Manager Iveco, i titolari del dealer, i cugini Andrea e Stefano Repetti, Daniele Puglisi, Capo Vendite della Concessionaria, e per l’azienda di trasporto i fratelli Eugenio ed Emanuele Ferretti, seconda generazione, che oggi affiancano il padre Gianfranco al timone di Fertrans. “Si tratta - spiega Eugenio Fer-

retti - dei primi due veicoli di una lunga serie, visto che si collocano in un progetto più ampio: saranno testati su base operativa nei servizi intermodali, trainando semirimorchi centinati soprattutto nel Nord Italia, per il collegamento dei porti marittimi di Savona e Livorno e le piattaforme logistiche di Novara e Orbassano. Una volta che avranno dato risultati positivi, pensiamo di aumentare la quota di veicoli a LNG anche sulle rotte per la Germania, uno dei mercati che contiamo di rafforzare nel corso di quest’anno”. “Siamo convinti - prosegue Emanuele Ferretti - che nei prossimi dieci anni il biometano sarà la trazione su cui investire per i trasporti a lungo raggio: nello scenario attuale, indubbiamente Iveco è un pas so avanti in questa tecnologia”. Una scelta che unisce la ne cessità di risparmiare CO2 all’ambiente con l’attenzione crescente della committenza e con i costi di utilizzo. “Fatti due conti aggiunge Eugenio Ferretti dopo 36 mesi di utilizzo si raggiunge il pareggio del surplus derivante dall’investimento maggiore effettua-

Da sinistra: Stefano Repetti, titolare e Direttore Servizi ai Clienti di CRP; Daniele Puglisi, Capo Vendite della Concessionaria; i fratelli Eugenio ed Emanuele Ferretti di Fertrans; Andrea Repetti, titolare e Direttore Commerciale di CRP; Marco Morsia, District Manager Iveco.

aziende medio-piccole come TBH sono obbligate a sapere quanto costa tenere in piedi un servizio, perché anche quello va incidere sul km. Del resto, si devono ottimizzare tutte le voci che vanno a incidere sull’utile lordo. Se ogni anello della catena non attua lo stesso concetto operativo, c’è spreco di lavoro e di risorse”. Marco Coscia osserva le tendenze in atto e conferma che “il trasporto è ormai diventato un servizio non più improvvisato ma specializzato. È anche vero che non viene riconosciuto per il suo autentico valore perché le regole del gioco, il mercato, soffre una crisi profonda, le tariffe so no quelle e non hai altre pos sibilità se non adeguarti offrendo però un livello superiore di servizio grazie al personale formato e qualificato dell’intera catena. È questa la strada obbligata per la competitività”. “Una volta l’azienda di trasporti era fatta di mezzi, oggi è fatta di persone - conclude Marco Coscia - La risorsa umana è la chiave dell’ottimizzazione dei costi. L’a zienda vincente è quella che investe sulle persone e non solo sulla macchina e l’aggiornamento tecnologico”.

to con l’acquisto di veicoli a LNG: considerando che, in media, Fertrans sostituisce i trat tori entro i 72 mesi di vita, è evidente il risparmio ottenuto rispetto a veicoli alimentati a gasolio, equiparando le potenze”. Metano dunque ancora mol to vantaggioso, nonostante il minor costo alla pompa dovuto al calo nel periodo dei lockdown. “Senz’affatto trascurare precisa Andrea Repetti, Direttore Commerciale CRP che un veicolo a metano è decisamente più silenzioso”. Una consegna che riempie d’orgoglio il dealer, so prattutto perché si basa sulla comune stima e amicizia tra due famiglie piacentine, iniziata nel confronto sul cam po tra Gianfranco Ferretti e Luigi Repetti. “La fiducia reciproca - dichiara Stefano Repetti, Direttore Servizi ai Clienti CRP - ha sempre contraddistinto il rapporto con Fer trans: siamo consapevoli di consegnare loro due veicoli caratterizzati da alta affidabilità, oltre che con un’estetica accattivante e con un’autonomia che, raggiungendo i 1.600 km con un pieno, risponde perfettamente alle loro necessità”. Lungo la rotta stabilita, i due veicoli hanno a disposizione tre distributori di LNG; ma i Ferretti non escludono affatto l’ipotesi di realizzare, presso la sede di Alseno, un distributore interno, eventualmente aperto anche a trasportatori terzi. “Stiamo valutando costi, benefici e tempistiche: un impianto ad hoc è giustificato per l’alimentazione di almeno una trentina di veicoli”, afferma in conclusione Emanuele Ferretti.


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INTERVISTA

L

a storia dell’Azienda pugliese affonda le sue radici nelle primissime esperienze lavorative di Vincenzo Grandolfo, quando in età adolescenziale inizia a dedicarsi alle riparazioni di carrozzeria e delle attrezzature speciali di veicoli commerciali e industriali. Un’indole tenace la sua, che lo porta ad apprendere rapidamente tutti i segreti del mestiere. Nel 1972 apre la prima officina: la sua forza sta nel circondarsi di figure professionali esperte, e nel saper essere creativo e originale, tanto che negli anni Ottanta deposita il brevetto per uno stabilizzatore telescopico per ribaltabile trilaterale ad uso cava cantiere. Nel tempo continua ad investire nell’arte di carrozzeria, aggiungendo di volta in volta moderne attrezzature tecniche come cesoie e piegatrici a controllo numerico e una linea completa per la costruzione di cisterne, tutte idonee alla realizzazione di lavorazioni a regola d’arte. Avvalendosi di partnership commerciali e di consulenze, si specializza poi nella riparazione e vendita di impianti per carburanti su autocisterne, rimorchi e semirimorchi, completando l’offerta dei servizi con l’esecuzione dei collaudi e delle verifiche.

Mdt - Dove sorge l’azienda e quali sono le attuali dimensioni? Grandolfo - L’azienda sorge nel “cuore” dell’area industriale di Bari-Modugno e concentra le sue attività in un’unica sede amministrativa, commerciale e di assistenza di oltre 40.000 mq. Nell’ottica della “customer satisfaction”, adottiamo il sistema di qualità ISO 9001, che permette l’ottimizzazione dei processi interni e il miglioramento dei servizi erogati al cliente. Inoltre, crediamo fermamente nell’importanza della ricerca e dell’innovazione nell’interesse della collettività, e a tale scopo già da qualche anno sosteniamo la Fondazione Telethon, impegnata nella ricerca sulle malattie genetiche rare. Il Gruppo Grandolfo vanta un fatturato complessivo annuo di circa 30 milioni di euro e un organico di 60 collaboratori, tutti altamente qualificati.

Mdt - Com’è strutturato il post vendita? Grandolfo - Il servizio di assistenza post vendita è eseguito direttamente dalla Direzione aziendale e conta sulla ventennale collaborazione del capo-officina e di due accettatori specializzati. Oltre 1.500 mq distribuiti su tre livelli sono dedicati a un magazzino ricambi, gestito da un collaboratore preposto alla vendita. L’obiettivo è fornire uno standard qualitativo eccellente, proponendo servizi mirati attraverso la realizzazione dei piani di manutenzione, cui si aggiungono formazioni tecniche e di guida per gli autisti. Il servizio post vendita si com pleta con un’officina “mobile” attrezzata e dedicata al service 24/7. A coadiuvare il tutto c’è l’Ufficio Marketing, cui spetta monitorare la soddisfazione del cliente.

Mdt - Qual è il profilo dei vo-

FRANCESCO GRANDOLFO AMMINISTRATORE UNICO GRANDOLFO VEICOLI INDUSTRIALI

Il presidio della Losanga nel cuore della Puglia L’AZIENDA NASCE PER INIZIATIVA DI VINCENZO GRANDOLFO, RIUSCITO NEGLI ANNI ATTRAVERSO LUNGIMIRANZA E CREATIVITÀ, A DARE VITA A UN SISTEMA COLLAUDATO E DI SUCCESSO. OGGI AL TIMONE PER IL MARCHIO RENAULT TRUCKS C’È IL FIGLIO FRANCESCO, CHE PROSEGUE CON LA STESSA DETERMINAZIONE E UGUALE PASSIONE L’ATTIVITÀ DEL PADRE. stri clienti e quali sono i veicoli più richiesti? Grandolfo - Abbiamo una clientela molto diversificata. Serviamo prevalentemente pic cole e medie imprese di tutti i settori, dall’alimentare al trasporto carburante. Ciò

di CRISTINA ALTIERI BARI

an che grazie alla vicinanza del Porto di Bari e alle raffinerie di Taranto. Tra i nostri clienti spiccano anche molte aziende del settore metalmeccanico e dell’automotive, nonché numerosi enti statali e pubblici. Tra i veicoli più ri-

chiesti, c’è il top di gamma T da 520 CV nelle sue diverse derivazioni. Efficiente, robusto e affidabile, si conferma un vero “centro di profitto” per la nostra clientela. Anche il “piccolo” di casa Renault Trucks, il Master Red Edition,

La Grandolfo Veicoli Industriali oggi. A destra, Vincenzo Grandolfo agli inizi della carriera.

è molto apprezzato per la sua versatilità e la sua predisposizione ad adattarsi a qualsiasi allestimento.

Mdt - Com’è iniziata la partnership con Renault Trucks? Grandolfo - Nel 1992 l’a zienda ha sottoscritto il mandato Renault Veicoli Industriali (oggi Renault Trucks Italia), determinando la nascita della Grandolfo Veicoli Industriali. Siamo dealer ufficiale nella commercializzazione e riparazione di veicoli

commerciali e industriali Renault Trucks per le zone di Bari, Barletta-Andria-Trani, Foggia, Taranto, Matera e Potenza. Un traguardo importante, ottenuto anche grazie al valido supporto dei miei fratelli Michele e Maddalena. Sono davvero orgoglioso di aver proseguito la sfi da di quegli anni, in cui l’im matricolato Renault V.I. era pressoché inesistente. Non a caso oggi siamo unico centro di riferimento di vendita Renault Trucks per Puglia e Basilicata.

Mdt - Quali sono i punti di forza del marchio Renault Trucks? Grandolfo - Il nostro successo dipende sicuramente da un prodotto vincente: stabili, robusti ed affidabili, i veicoli Renault Trucks offrono soluzioni ottimali in termini di efficienza e di redditività, nonché tutti i comfort, grazie alla cabina di guida comoda, spaziosa e multiaccessoriata. Pioniere nel settore della mobilità elettrica, Renault Trucks oggi si fa avanti con una gamma completa di veicoli elettrici: da 3,5 a 26 t, rispondono a tutti gli usi, dalla consegna e distribuzione delle merci alla raccolta dei rifiuti. Renault Trucks, inoltre, vanta una rete capillare di circa 1.200 officine specializzate, distribuite sul territorio italiano ed europeo. In definitiva, i veicoli Renault Trucks si contraddistinguono per l’ottimo rapporto qualità-prezzo che, rispetto all’offerta attuale di mercato, non ha eguali.

Mdt - Com’è andato l’ultimo anno e quali saranno le strategie per il 2021? Grandolfo - Il 2020 è stato un anno difficile. Ciò nonostante, il nostro bilancio è positivo e abbiamo registrato nei dodici mesi un incremento del fatturato superiore rispetto all’anno precedente. Da quando è iniziata la pandemia non abbiamo mai perso di vista il cliente. Entrato in vigore il lockdown, abbiamo predisposto tutte le misure di sicurezza anti Covid-19, mettendole a disposizione del personale interno e della clientela. La nostra officina non si è mai fermata e ciò ha permesso di garantire la mobilità. In ambito commerciale i clienti, grazie alle iniziative di Renault Trucks Italia dedicate alla ripartenza, hanno potuto usufruire di proposte economiche vantaggiose. Le consulenze di vendita sono state effettuate prevalentemente su appuntamento o utilizzando sistemi di videoconferenza. Per il 2021 auspichiamo di confermare il trend positivo del 2020. Il nostro focus continuerà a essere la centralità del cliente, perseverando in strategie di marketing diretto e di social media marketing. Naturalmente continueremo a proporre ai clienti fidelizzati prodotti innovativi ed ecosostenibili, mentre a quelli potenziali offriremo soluzioni competitive e su misura, orientate ad una comunicazione più incentrata sul prodotto Renault Trucks. Siamo partner dei nostri clienti: analizziamo il loro business e studiamo soluzioni tailormade per superare tutte le loro aspettative.


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FASSI EMILIA / IMPORTANTE CONSEGNA ALLA BOCCHI COSTRUZIONI

Un compagno di lavoro che non dice mai di no NUOVA LINFA AI SERVIZI DELL’AZIENDA PIACENTINA IN ATTIVITÀ DAL 1959 E SPECIALIZZATA IN COSTRUZIONI, INSTALLAZIONE DI PANNELLI FOTOVOLTAICI E RIMOZIONE AMIANTO.

TUTTI SUPER IMPIEGHI ADATTI ALLE CAPACITÀ DEL BINOMIO SCANIA

R500 XT 8X4-FASSI F950RA HE-DYNAMIC. NE PARLIAMO CON IL TITOLARE DELL’AZIENDA

MATTEO BOCCHI.

M

CRISTINA ALTIERI

VILLANOVA SULL’ARDA

atteo Bocchi respira aria e cantiere da sempre. Capita di familiarizzare fin da piccoli con l’attività del genitore, e di decidere poi di percorrere la stessa strada. Tutto inizia nel 1959. Mancano ancora molti anni alla sua nascita quando il papà Emilio entra nel settore delle costruzioni edili. Quasi 40 anni dopo, nel 1998, i figli Matteo e Massimo fanno il loro ingresso in azienda: il primo si ritaglia un ruolo ope-

rativo, al volante, il secondo è ingegnere e si occupa dell’aspetto organizzativo e amministrativo. Il campo di attività rimane nel tempo quello delle costruzioni civili e industriali, delle ristrutturazioni e del movimento terra, ma a partire dal 2010 i fratelli Bocchi aggiungono la rimozione e lo smaltimento dell’amianto e l’installazione dei pannelli fotovoltaici. “Era la richiesta dei nostri clienti - inizia a raccontarci Matteo Bocchi - e noi l’abbiamo seguita. Grazie anche a una politica d’incentivazione statale, il settore ha

conosciuto una bella espansione. All’inizio sub appaltavamo, poi abbiamo deciso di giocare in prima per sona. Abbiamo seguito i corsi e ottenuto la licenza del Ministero dell’Ambiente. L’edilizia era ferma in quel periodo, è stato naturale spostarci su amianto e fotovoltaico. Oggi per contro il trend si sta invertendo”. Una gamma di servizi dunque molto ampia, quella della Bocchi Costruzioni, che ha sempre richiesto mezzi all’altezza dei compiti. Cliente Fassi già dal 2010 quando ac-

quista una F455RA montata su un Iveco Trakker, l’azienda di Villanova sull’Arda lo scorso anno ha sostituito il vecchio allestimento con un veicolo dalle maggiori possibilità operative messo a punto dalle mantovane Officine BPM. Si tratta di una Fassi F950RA he-dynamic montata su uno Scania R500 XT 8x4 con doppio allestimento: la gru con prolunga idraulica è abbinata ad un cassone ribaltabile ma può scarrare anche a favore di una vasca per iner ti Andreoli di 20 mc. Il funzionamento è questo: vengono interrotti i collegamenti oleodinamici ed elettrici tra carro e gru e il controtelaio arretra di qualche centimetro liberando i perni che lo rendono solidale al veicolo. A quel punto quattro martinetti lo possono alzare per permettere di inserire sotto gli stabilizzatori quattro supporti. Saranno i martinetti degli stabilizzatori a sollevare gru, controtelaio e cassone quanto basta per sfilare il veicolo, libero poi di infilarsi sotto la vasca. BRAIN STORMING

La gru Fassi F950RE he-dynamic è già al lavoro presso l’azienda Bocchi Costruzioni.

Il nuovo mezzo oggi viene gestito proprio da Matteo Boc chi che, con le idee già più che abbozzate, ha fatto la sua scelta confrontandosi con le proposte e le idee di Antonio Di Francesco, responsabile commerciale di Fassi Emilia. Un prodotto altamente versatile, adatto agli usi specifici che l’azienda ne deve fare: “Da un lato avevamo la necessità - aggiunge Bocchi di avere uno sbraccio maggiore, non tanto in altezza ma piuttosto in lunghezza, per poter raggiungere i tetti anche dei capannoni di maggiori dimensioni. Per questo abbiamo

BoCChi CosTruzioni

Fondazione: 1998 Fondatore: Emilio Bocchi Titolari: Matteo e Massimo Bocchi Sede: Via Volta 18 - 29010 Villanova sull’Arda Mercati: Italia Gamma servizi: Costruzioni, rimozione amianto, installazione pannelli fotovoltaici Campi di attività: Trasporto merci Dipendenti: 10 Sito internet: http://www.bocchicostruzioni.it

scelto la Fassi F950RA hedynamic, quella che io chiamo una gru ‘da tiro e da quota’, il giusto compromesso per le nostre esigenze, perché ci permette di andare in copertura anche sui capannoni più larghi, con la possibilità di dare più potenza alla prolunga grazie al JDP (Jib Dual Power). Inoltre, le dimensioni restano abbastanza compatte e il peso accettabile e questo ci ha permesso di avere un cassone ribaltabile di dimensioni sufficienti per la maggior parte dei nostri interventi e con una buona portata. A tutto ciò si aggiunge la possibilità, grazie alla soluzione scarrabile, di sostituire questo allestimento con a vasca Adamoli di 20 mc, una soluzione che ampia notevolmente le possibilità di utilizzo del veicolo e ci consente di non tenerlo quasi mai fermo”. “Matteo Bocchi è un cliente speciale - racconta Antonio Di Francesco - molto competente e con le idee chiarissime su quello che voleva, ma al tempo stesso molto esigente sui contributi che si aspettava da Fassi Gru e dalla nostra filiale. La definizione della macchina è stata veloce, complesso è stato semmai organizzare tutte le componenti richieste, dalla gru full optional all’allestimento, dove il no-

stro coordinamento è stato fon damentale”. Un accordo che ha richiesto due anni di incubazione ma che alla fine Fassi Emilia ha portato a casa grazie alla validità del suo prodotto, ma anche ad una rete di assistenza ben organizzata. Il dealer è organizzato su due sedi, una a Modena e una a Bologna, intorno alle quali gravitano officine satellite che offrono ai clienti una rete di assistenza capillare. La concessionaria, che copre tutto il territorio della regione, mette a disposizione anche furgoni attrezzati uso officina, servizio di manutenzione periodica e corsi di formazione. Tutti servizi preziosissimi, a maggior ragione in questo periodo nel quale bisogna dare il massimo, sempre. “La pandemia? - ci risponde Matteo Bocchi - Diciamo che abbiamo limitato i danni, ci siamo fatti poco male. Abbiamo un’attività diversificata e ci siamo concentrati sulle ristrutturazioni. Il 2021 è partito bene, ma non abbassiamo mai la guardia. Noi continuiamo a lavorare sodo, offrendo ai nostri clienti il meglio, anche attraverso l’aggiornamento del parco con mezzi all’avanguardia. Ma fare l’imprenditore oggi non è un lavoro come tutti gli altri: è una corsa a ostacoli”.


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ALLESTIMENTI / PARTNERSHIP D’ÉLITE PER LA BASSA LOMBARDIA

Altimani va dritto alla M.e.t.a. NEL 2016 MARCO PONZIO E GLI EX DIPENDENTI DELLA DITTA DEL PADRE

GIOVAN BATTISTA RESTANO SENZA LAVORO.

CON

CORAGGIO E DINAMISMO DANNO VITA A UNA NUOVA REALTÀ AZIENDALE CHE, IN POCHI ANNI, DIVENTA RIFERIMENTO PER CONCESSIONARIE, RIVENDITORI E CLIENTI FINALI DI VEICOLI INDUSTRIALI E COMMERCIALI.

CON IL

PRODUTTORE MANTOVANO LA COLLABORAZIONE INIZIA DUE ANNI FA E SI RAFFORZA SUBITO, BASATA COM’È SU

Q

MAX CAMPANELLA VEROLANUOVA

uando s’incrociano due realtà dinamiche la cosa già di per sé fa notizia. Se i player in questione sono rappresentati da due aziende costituite da giovani e rampanti manager, che hanno dimostrato coi fatti di saper raggiungere gli obiettivi, affrontare gli ostacoli con determinazione fino a rappresentare un riferimento per tanti altri giovani come loro che cercano un’occupazione, decisamente la partnership che ne nasce merita di essere raccontata. L’incontro tra Altimani Lift e M.e.t.a. Allestimenti avviene due anni fa, quando i rispettivi amministratori Davide Altimani, 29 anni, e Mar co Ponzio, 38, nel confrontarsi individuano numerosi valori comuni tra le aziende: “Con Marco e il suo team - afferma Davide - condividiamo la consapevolezza che le aziende sono fatte di persone, l’orientamento al cliente e la sua fidelizzazione e la capacità di misurarsi sul campo: con questo spirito i volumi di sponde consegnate continuano a crescere mese dopo mese”. Siamo a Verolanuova, nella Bassa Lombardia, in provincia di Brescia. È qui che Giovan Battista Ponzio aveva una sua fabbrica di allestimenti per veicoli professionali, che nel 2016 sta per chiudere i battenti. Il figlio Marco (la M di M.e.t.a.) intende portare avanti il lavoro, mettendo a frutto l’insegnamento del padre e l’esperienza maturata. Da solo non può farcela e coinvolge quel gruppo di giovani che, fino a quel momento, si sono occupati di amministrazione, officina, reparto acquisti, componenti e teloni

VALORI CONDIVISI, NON SOLO SUL PIANO ecc. Arrivano al suo fianco le altre iniziali: la sorella Elena, gli ex dipendenti Tegy Sing e Andrea Barbieri. “Siamo partiti a luglio - ricorda Marco Ponzio - e nel settembre 2016 avevamo già dieci veicoli da allestire. In questi anni fatto un lavoro di conoscenza diretto sui clienti, per far loro sapere che stava proseguendo l’attività di mio padre”. Pur rimanendo azienda familiare, M.e.t.a. Allestimenti oggi è un team di otto persone e continua a crescere. “Nel 2019 - prosegue Ponzio - abbiamo consuntivato 300 veicoli, numero in leggera crescita nel 2020 con un fatturato superiore ai due milioni di

euro. Il trend è positivo, soprattutto nei veicoli industriali, dopo un primo periodo nel quale i leggeri hanno fatto registrare un’attività prevalente. Stiamo procedendo con colloqui per assumere personale: il target è raggiungere un fatturato vicino ai tre milioni”. L’headquarter si sviluppa su una superficie di 1.500 mq, cui si aggiungono mille mq di parcheggio per veicoli. “La necessità di spazio - afferma l’imprenditore bresciano - emerge di pari passo con la crescita dei volumi: l’area produttiva resterà concentrata nell’attuale sede, ma stiamo valutando di spostare l’area montaggio e riparazione”.

In M.e.t.a. realizzano (rigorosamente “in house”) allestimenti completi partendo dal telaio. “Il 60 per cento dell’attività - precisa Ponzio è relativo a Concessionarie e rivenditori, la parte restante a clienti finali, dall’artigiano al trasportatore alla flotta. Abbiamo clienti in Lombardia, Veneto, Piemonte e stiamo crescendo in maniera importante in Emilia-Romagna”. Formatosi in officina, Marco ha seguito l’allestimento in tutte le sue componenti, affiancando i dipendenti e imparando sul campo a conoscere il lavoro. È sulla base di questa competenza che, due anni fa, ha valutato la sponda

Altimani, produttore con sede a San Benedetto Po, in provincia di Mantova. “La prima occasione - spiega - è arrivata con una sponda retrattile con guide cromate per motrici: si trattava di un prodotto performante e robusto. Soprattutto, rappresentava un fatto positivo la consegna veloce: ne avevamo bisogno con urgenza e in tre giorni ce l’hanno consegnata”. A quel punto è iniziata la conoscenza con Davide e la sua squadra. “In due anni - aggiunge Ponzio - la collaborazione si è intensificata, ci sosteniamo a vicenda nell’interesse del cliente finale”. M.e.t.a. Allestimenti è di-

Da sinistra: Elena Ponzio e Andrea Barbieri di M.e.t.a. Allestimenti; Davide Altimani, Alberto Schincaglia e Karim Sabri di Altimani Lift; Marco Ponzio, Amministratore dell’azienda bresciana che oggi conta su un team di otto persone.

PROFESSIONALE.

ventata un vero e proprio testimonial del prodotto Altimani. “Oggi - illustra Barbieri - il cliente è preparato, la strategia di convincerlo a utilizzare un determinato prodotto non porta alcun risultato. La partnership con Altimani, rafforzata dal fatto di avere uno stock disponibile, soprattutto dei modelli più richiesti, ci consente di accompagnare il cliente alla scoperta del prodotto, ne illustriamo le caratteristiche e i punti di forza: cromatura, processo di cataforesi, cilindri di qualità e quindi durabilità”. Con quest’approccio, in un solo mese M.e.t.a. ha consegnato sponde per otto motrici e due furgoni. “La piattaforma produttiva Altimani e la qualità dei processi - spiega Alberto Schincaglia, General Manager dell’azienda mantovana - bastano da soli a convincere della bontà del prodotto: dall’alimentare all’edilizia alla logistica, sono sempre più numerose le aziende che si rivolgono a noi perché esigono un prodotto di qualità. La nostra sponda è proposta al prezzo giusto e, nel caso di esigenze personalizzate, si trova la soluzione ideale anche se occorre una pro duzione fuori standard: capacità che ci rende unici sul mercato”. Altrettanto efficace il servizio che supporta la gamma di prodotti. “Ogni sponda Altimani - spiega Karim Sabri, Export Manager - viene consegnata nel più breve tempo possibile, è garantita due anni e, in caso di problematiche, siamo reperibili h 24. Una disponibilità nei confronti del cliente che ci unisce a M.e.t.a., la cui officina opera anche di sabato e prevede l’assistenza a casa del cliente per consentirgli di riprendere il lavoro il lunedì successivo”.



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KÖGEL TRAILER / IL PRODUTTORE TEDESCO CONSEGNA ALL’AZIENDA

Cent’anni sulle strade,

È

CON LA STESSA SERENITÀ CON CUI RACCONTA TANTI ANEDDOTI CHE LO HANNO VISTO PROTAGONISTA DELL’EVOLUZIONE DELL’AZIENDA, COSÌ COSIMO CORRADO CASILLI HA ACCOMPAGNATO IL PASSAGGIO GENERAZIONALE CHE VEDE I FIGLI RAFFAELE E FRANCESCO ALLA GUIDA DI UNA REALTÀ PRONTA PER PROGETTI PIONIERISTICI. IN PARALLELO UN PERCORSO DI PROFESSIONALIZZAZIONE LUNGO IL QUALE TROVA PARTNER COME KÖGEL E TECNOSERVICE.

MAX CAMPANELLA NOLA

cosa rara trovare un imprenditore che illustri con tutta serenità non solo la storia della sua azienda, i sacrifici compiuti per affrontare le avversità, ma an che la pacatezza con cui l’ha accompagnata al passaggio generazionale. Cosimo Corrado Casilli, 64 anni, dimostra una non comune capacità di guardare avanti, di proiettare nel futuro la sua “creatura”. Oggi sono i figli Raffaele e Francesco, 35 e 31 anni, a traghettare Casilli Enterprise verso ulteriori fasi di sviluppo, lungo un percorso di professionalizzazione nel quale sono affiancati da Kögel e Thermo King: un binomio che ha portato all’inserimento nel parco di 20 unità frigorifere PurFerro, ammiraglia del produttore di semirimorchi tedesco per il trasporto a temperatura controllata, tutte equipaggiate con unità frigo SLXi 400, top di gamma del produttore leader di unità di refrigerazione. Il nome di Casilli nel trasporto su strada ha le sue origini nel 1921 a Piazzolla di Nola: esattamente cent’anni fa Francesco Casilli iniziava con il carretto trainato da cavalli. Con un “principio di logistica” da autentico pioniere, di fronte a ponti che rischiavano di non reggere il carico non esitava a trasbordare la merce, frazionandola su piccoli rimorchi. Con lui il figlio Raffaele, che negli anni della ripresa economica, dopo che si era allontanato lo spettro della guerra, acquista un ca-

mion e inizia come padroncino. Sono anni che Cosimo, terza generazione, ben ricorda: “Non vedevo l’ora di finire la scuola per viaggiare insieme a mio padre, anche tutta l’estate”. Il ragazzo studia e diventa insegnante di Educazione fisica. Ma, come ogni lettore ben sa, la passione per il camion ha sempre il sopravvento. Nel 1981 il prof Casilli

compra una motrice assicurando suo padre: “È un hobby: guadagno qualcosa in più oltre al mio lavoro”. Non passano che pochi mesi: Cosimo trova in Algida una committenza promettente, del resto sono gli anni del boom della richiesta di veicoli isotermici. “Dalla centina sono passato al frigo e oltre a frutta e verdura potevo trasportare gelati e simili”, ricorda l’imprenditore

campano con un intuito non da poco: “Ho sempre pensato che l’alimentare non può conoscere crisi: ci possono essere lievi alti e bassi, ma il cibo serve sempre, non c’è congiuntura che tenga”. Da padroncino Casilli arriva a essere un’azienda, trasportando gelati, surgelati, frutta secca e anche parafarmaceutici. C’è l’embrione dell’evoluzione che, di lì a

qualche anno, avrebbe portato alle attuali dimensioni. Al suo fianco arrivano i figli che, acquisita la patente di guida, anche loro si mettono al volante e, come ogni altro autista, effettuano servizi presso la committenza. “Quegli anni - spiega Raffaele - si sono rivelati preziosa fonte di esperienza: abbiamo imparato a conoscere sul campo le esigenze dei clienti e le difficol-

tà degli autisti”. Nel 2010 le nuove leve entrano ufficialmente in azienda, anche Francesco che, a pochi esami dalla laurea in Economia Aziendale, dà inizio a un processo di evoluzione di Casilli Enterprise da azienda familiare a una struttura organizzativa, suddivisa in dipartimenti a capo dei quali c’è un responsabile. “Ogni fase - illustra il giova-

I manager di Casilli Entreprise e i rappresentati di Kögel e Thermo King Italia. Alle loro spalle la flotta dei nuovi moderni semirimorchi Purferro.


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CAMPANA VENTI UNITÀ PURFERRO CON GRUPPO FRIGO THERMO KING

secolo d’oro per i Casilli ne CEO - viene condiviso con il team, che si sente parte del progetto: questo porta a raggiungere risultati nel miglior modo possibile”. I due fratelli mantengono i rapporti con clienti e fornitori, consolidando la qualità del servizio, inserendo aspetti etici e una vocazione alla sostenibilità ambientale che rappresentano i nuovi pilastri sui quali l’azienda campana continua a crescere: Casilli Enterprise ha ottenuto 15 certificazioni di qualità in tutti i rami aziendali, dall’energia alla responsabilità sociale, dall’etica all’anticorruzione. “L’obiettivo - afferma Francesco - è crescere assicurando un impatto positivo sulla società: investire non solo per l’azienda, ma per le generazioni future”. Oggi il Gruppo Casilli Casilli Enterprise e la controllata CSM - dà lavoro a 200 persone e ha chiuso il 2020 con un fatturato di 25 milioni, in crescita rispetto al 2019 seppure, per effetto della pandemia, con un trend inferiore al +30 per cento registrato negli anni precedenti. “Per l’anno in corso - prosegue Francesco - il target è crescere almeno del 15 per cento, grazie alla diversificazione del portafoglio clienti attuata negli ultimi anni. Abbiamo consolidato le partnership con clienti

Interno del semitrailer Kögel Purferro con frigo Thermo King.

storici, che fanno registrare numeri in crescita, e acquisito nuovi clienti non solo nella temperatura controllata”. Oltre alla storica Algida del Gruppo Unilever, per il quale i camion Casilli trasportano anche tè e food, l’azienda annovera clienti come Ferrero, Coca Cola, Orogel, Sammontana, Divella ma anche DS Smith, azienda multinazionale britannica leader nel settore degli imballaggi, e Svas Biosana, importante punto di riferimento in Italia e all’estero per il settore sanitario e la distribuzione di dispositivi medici e farmaci, e Op Agrocor,

organizzazione di produttori agricoli che produce prodotti residuo zero e biologici destinati alle più grandi GDO d’Italia. Alla sede di Piazzolla di Nola (16mila mq per autorimessa, rifornimento carburante e uffici) si affiancano strutture logistiche per stoccaggio e distribuzione, con pannelli fotovoltaici e colonnine per lo sbrinaggio dei gruppi frigoriferi: 5mila mq nella zona industriale di Nola, con palazzina uffici e sede di CSM; 7.500 mq (in fase d’implementazione per altri 1.700 mq) all’interporto di

Parma; transit point a Roma Colleferro. Nel 2022 sono previsti siti a Cuneo e Verona. Il trasporto frigorifero rappresenta il core business di Casilli Enterprise con 150 semirimorchi equipaggiati con gruppo frigorifero Thermo King (tutti FRC per viaggiare fino a -30 gradi) e i restanti 50 di tipologia mista (centinati e Hupac per intermodale strada-mare e strada-ferrovia), trainati da 150 trattori con un’età media di quattro anni, 20 dei quali alimentati a LNG. Veicoli che viaggiano in tutta Italia, isole comprese, oltre che in Francia, Germania e Spagna. Iveco e Scania i brand prevalenti con i quali i Casilli hanno avviato progetti di sperimentazione, dall’ibrido al full electric all’idrogeno, soprattutto per motrici da distribuzione. “Nel 2014 - ricorda Raffaele - abbiamo acquistato i primi tre trattori a LNG: un’autentica scommessa, visto che ai tempi di distributore c’era solo quello di Piacenza. Negli anni siamo stati protagonisti di progetti pilota poi diventati stabili, pratici e operativi”. Per il trainato, nel 2017 l’azienda ha scommesso sui frigoriferi Kögel, acquisendo i primi PurFerro Quality, modello per la temperatura controllata del produttore di Bur-

tenbach, che cresce quest’anno di quota con venti unità nuove appena entrate nel parco, tutte equipaggiate con gruppo frigo SLXi 400, top di gamma della gamma Thermo King, sulla base di una collaborazione con la Concessionaria Tecnoservice, con cui i Casilli hanno avviato progetti pionieristici. “Casilli Enterprise - afferma Marco Tosi, Italy & Israel Sales Manager Thermo King - è stata la prima azienda italiana a portare su strada il nuovo Advancer A500, il massimo possibile oggi sul mercato in termini di garanzia di temperatura costante, con uno scarto praticamente nullo”. Prodotti top molto apprezzati ad esempio da aziende che producono farmaci che richiedono viaggi a una precisa temperatura. E che consentono il monitoraggio dei carichi con sistema telematico per la massima sicu-

CasiLLi enTerprise

Sede operativa principale: Nola (NA) Fondazione: 1981 Amministratore: Francesco Casilli Merce trasportata: Alimentari e farmaci Flotta: 150 trattori + 200 semirimorchi Dipendenti: 200 Sito internet: www.gruppocasilli.com

MAN / TGX DI NUOVA GENERAZIONE PER ECOLOGICA SUD SERVIZI

A Cosenza un Leone speciale

L’AZIENDA COSENTINA GUIDATA DA GAETANO BATTIPEDE CONTINUA LA SUA PASSIONE PER L’AMMIRAGLIA DEL COSTRUTTORE DI MONACO, INSERENDO NELLA FLOTTA UN NUOVO MODELLO 18.510 “NEW TRUCK GENERATION” CHE, CON IL DISTINTIVO E ORIGINALE COLORE DI LANCIO, VA AD AFFIANCARSI ALLE SERIE SPECIALI TGX ARLECCHINO E LEONARDO.

G

LINO SINARI

CASTROVILLARI

aetano Battipede, titolare di Ecologica Sud Servizi di Castrovillari, in provincia di Cosenza, considerato in Calabria un riferimento da molti autotrasportatori, è un vero appassionato di veicoli “speciali”. Lo ha manifestato in passato, acquisendo nella flotta le “serie

speciali” MAN TGX Arlecchino e Leonardo, e continua oggi, scegliendo la nuova generazione di veicoli della Casa del Leone, lanciata lo scorso anno, e puntando nuovamente sull’ammiraglia: il TGX 18.510 acquisito segna il passaggio dell’azienda in una nuova dimensione, quella rappresentata dalla nuova generazione di trattori pesanti MAN. “Amo avere veicoli e-

sclu sivi - racconta Gaetano Battipede - e quando ho ordinato questo TGX di nuova generazione l’ho voluto con il distintivo colore di lancio, davvero bello e originale. Un po’ come è successo quando, in occasione di due diverse edizioni del salone Transpotec, non ho resistito alla vista dei due TGX con personalizzazione speciale, l’Arlecchino e il Leonardo. Del resto il rap-

porto con MAN è di lunga data e di piena soddisfazione: oggi i nostri camion viaggiano in tutta Europa e non ci pos siamo permettere di rischiare avarie o ritardi, e MAN sotto quest’aspetto ci ha sempre risposto al meglio: veicoli affidabili, parchi nei consumi e una rete assistenziale europea capillare anche se, come detto, non abbiamo quasi mai dovuto ricorrere ai suoi servizi. A questo aggiungiamo che ritengo i TGX il giusto equilibrio nel rapporto qualità-prezzo, anche grazie a soluzioni ottimali per la loro gestione, come il servizio di manutenzione programmata che ci permette di avere sempre a disposizione veicoli controllati e manutenuti e di conseguenza sicuri e affidabili”. Il TGX “New Truck Generation” unisce alla celebrata cabina, che offre all’autista un’inedita esperienza di guida, una driveline collaudata, ma al contempo ulteriormente evoluta: il motore è il sei cilindri di 12,8 litri D26 con una potenza di 510 cv e una coppia di 2.600 Nm, mentre il cambio è il MAN TipMatic automatizzato a 12 rapporti con retarder. La cabina è la GX, il massimo in termini di volumetria, ma è l’innovativa plancia a conquistare l’autista. Molta attenzione è riservata alle dotazioni di sicurezza e al comfort di bordo: sistema frenante elettronico EBS, ABS, assistente alla frenata di emergenza EBA, freno motore elettronico, controllo elettro-

rezza. “Una control room dedicata - precisa Raffaele Casilli - verifica lo stato dei gruppi frigoriferi e la temperatura delle casse, potendo agire da remoto qualora necessario: in questo modo l’autista si concentra esclusivamente sulla guida, per una maggiore sicurezza per tutti. La committenza, costituita da aziende di alto spessore, comprende bene questo valore ed è attenta a queste dinamiche”. Prodotti che rappresentano il massimo, ma per Cosimo vale ancor più il rapporto personale con Michele Mastagni e Enrico Bonvini, numeri uno rispettivamente di Kögel Italia e Tecnoservice. “Quando si viaggia e si lavora - afferma l’imprenditore campano i problemi possono sempre capitare. Ma sapere di poter contare su persone con cui affrontarli per noi è fondamentale”.

nico della stabilità ESP, ASR, regolazione della velocità in funzione della distanza ACC Stop & Go, regolazione della velocità in funzione della topografia EfficientCruise, assistenza alla corsia Lane Change Support, monitoraggio dell’attenzione Attention Guard, Easy Start, controllo della pressione dei pneumatici TPM, sterzo elettronico ComfortSteering, sospensioni pneumatiche integrali. La flotta di Ecologica Sud Servizi conta in totale 50 trattori (dei quali una ventina MAN) e 70 semirimorchi in vari allestimenti, dalle vasche ribaltabili ai centinati fino a quelli a piano mobile. L’azienda calabrese opera nel settore ecologico-ambientale dal 1993. All’inizio era nata su iniziativa dei due fratelli Gaetano e Giuseppe Battipe-

de, come impresa operante nell’ambito degli spurghi, e ha successivamente ampliato il ventaglio di attività affermandosi, in particolare, nel trasporto rifiuti, prima a livello nazionale e poi progressivamente anche in Europa. Oggi i suoi veicoli raggiungono termovalorizzatori e hub di smaltimento rifiuti in Francia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Olanda, Belgio, Germania e Austria e ogni veicolo percorre in media oltre 120mila km l’anno. Non solo rifiuti solidi urbani, ma anche quelli speciali pericolosi e non, senza trascurare le origini e quindi i servizi di spurghi. “L’espansione in Europa - prosegue Gaetano Battipede - è di questi ultimi anni e ha fatto segnare un vero salto qualitativo alla nostra azienda. Ora l’obiettivo è consolidare la pre senza nei Paesi dove operiamo, migliorando la capillarità del servizio, obiettivo per il quale i veicoli e la qualità del servizio rivestono un ruolo molto importante e, sotto quest’aspetto, MAN è per noi un riferimento insostituibile”.

Gaetano Battipede, titolare di Ecologica Sud Servizi.


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INTERVISTA

PAOLO GRANATI B2B MANAGER EUROMASTER ITALIA

Euromaster International Assistance

EIA, LA NUOVA ESPERIENZA DEL SOCCORSO STRADALE T

SEGUENDO LA STRATEGIA “DELL’OROSCOPO CINESE”, IL NETWORK DI ASSISTENZA BATTEZZA IL 2021 “ANNO DELL’AUTOCARRO”, CON UN DECISO FOCUS SUI VEICOLI INDUSTRIALI. A COORDINARE IL TEAM DI CONSULENTI CHE, DALL’ALTRO CAPO DEL FILO, RICEVONO E AFFIANCANO IL CONDUCENTE CON IL MEZZO IN PANNE, IL MANAGER ABRUZZESE CON UN’IMPORTANTE COMPETENZA MATURATA NEL GRUPPO MICHELIN. “CI PONIAMO COME PLAYER DI RIFERIMENTO IN GRADO DI RISPONDERE CON PROFESSIONALITÀ ALLE ESIGENZE DELLE FLOTTE”, AFFERMA PAOLO GRANATI.

rovarsi con il camion “in panne”, nel bel mez zo di una rotta su lungo raggio: lontani da casa, dalla propria officina di riferimento, soprattutto se è già quasi ora di cena (o addirittura oltre) il panico è dietro l’angolo. In quelle situazioni, se c’è dall’altro capo del telefono una voce “amica” che ci ascolta, ci supporta, ci guida, utilizzando la nostra lingua madre, e ci assiste fino a quando arriva il soccorso, questo rappresenta qualcosa più di un valore aggiunto al servizio di assistenza. Non ha valore quantificabile avere un briciolo di serenità, sapere di non essere soli. Partendo dalla testimonianza di uno dei tanti driver assistiti, Euromaster Italia ha ribattezzato il 2021 come “Anno dell’Autocarro”, seguendo la strategia “dell’oroscopo cinese”. Dodici mesi fianco a fianco con il mondo dell’autotrasporto, che prendono il via dalla ridefinizione e rafforzamento del team aziendale dedicato, guidato da Paolo Granati. Un pool di

di MAX CAMPANELLA MILANO

Con EIA (Euromaster International Assistance), il network Euromaster fa evolvere il concetto di servizio di assistenza internazionale.

consulenti pronti a rispondere alle richieste d’intervento e ad affiancare il trasportatore in tempo reale, fino alla soluzione del problema. “Il 2020 spiega Paolo Granati - si è caratterizzato per attività focalizzate sulle flotte di vetture e veicoli commerciali. È stato inoltre l’anno del consolidamento della meccanica nel Network Euromaster. Quello in corso è l’anno che vede il nostro radar puntato sul trasporto professionale e, in particolare, sui veicoli industriali: nel 2021 Euromaster intende affermare la diffusione del servizio di assistenza stradale EIA e lancerà nell’anno nuovi pacchetti dedicati ai Centri di servizio”. EIA (Euromaster International Assistance) è la formula erogata dalla Rete Euromaster che garantisce l’assistenza su strada. Come si colloca nella famiglia di soluzioni Euromaster? “EIA - illustra Granati - rappresenta il top della nostra proposta di assistenza. Le aziende di trasporto hanno sempre più bisogno di delegare la gestione dei


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IL CONSULENTE SI FA CARICO DEL SOCCORSO DALLA TELEFONATA ALLA RIPARTENZA DEL VEICOLO

EIA, L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE: “È FONDAMENTALE!” U no degli aspetti cruciali nell’assistenza è la competenza: l’azienda di trasporto ha estrema necessità di sapere che, se occorre, la situazione di fermo veicolo è affidata a mani esperte. Quanto è importante la formazione per il Network e come si organizza Euromaster Italia per garantire adeguata formazione? “Per noi - afferma Paolo Granati - la formazione è fondamentale: nel 2020 ci siamo concentrati sulla meccanica, ma abbiamo programmi specifici per ogni tipologia di attività. Un’équipe di consulenti dedicati verificano e supportano i centri Euromaster nell’identificare le aree di miglioramento, per mantenere costantemente aggiornato il personale dei centri”. Come fa un trasportatore a ricorrere a EIA? Com’è strutturato il servizio? “Usando un numero dedicato - continua Granati - il cliente contatta il customer care e avvia l’iter: i nostri consulenti ricevono la richiesta di soccorso e curano l’intero processo, dalla richiesta alla fatturazione, identificano e incaricano un centro di servizio, comunicano continuamente con il driver committente, aggiornandolo sullo stato di avanzamento del soccorso e rassicurandolo fino al buon esito dell’iter. Sono preparati a monitorare l’andamento del soccorso del centro incaricato fino alla ripartenza del mezzo, con la quale si chiude

veicoli e, nel delegare, di aumentare la produttività della flotta riducendo al minimo il fermo dei mezzi. Da questo punto di vista EIA è la soluzione più veloce e efficace, che permette di ripartire nel più breve tempo possibile. Con EIA, Euromaster si pone sul mercato con l’obiettivo di affermarsi come punto di riferimento unico per le flotte, in tema di assistenza stradale”. Sulla base di quali dati analitici nasce EIA? “L’assistenza - dichiara Granati - è un bisogno primario delle flotte: quello che chiedono le aziende di trasporto è la disponibilità di operatori specializzati, che conoscano il mondo Autocarro. Per questo Euromaster ha sempre puntato, e continua a farlo oggi con EIA, su professionalità, competenza nel settore pneumatici e interventi a tariffe adeguate, con un’offerta che considera l’attuale configurazione delle flotte italiane: abbiamo identificato la dislocazione dei depositi delle flotte e, incrociando questi dati con la Rete Euromaster, in gran parte del territorio garantiamo l’intervento in tempi brevissimi. Una copertura capillare che sarà ulteriormente rafforzata, grazie a un lavoro in corso di rafforzamento della

C

la procedura, facendosi garanti a cospetto della flotta che tutto andrà per il meglio”. Quali garanzie ha il trasportatore nell’utilizzare il servizio EIA? “Innanzitutto - risponde Granati - ricevere assistenza nel più breve tempo possibile. Inoltre ha la garanzia di essere seguito e accompagnato, di essere soccorso da operatori specializzati, da una Rete di eccellenza qual è Euromaster. Oggi serviamo flotte seguite dal Network, ma l’ambizione è far conoscere e fornire il nostro servizio ad ampio raggio sul mercato, ponendoci come riferimento per tutte le flotte. È cosa nota che nel trasporto il passaparola è una strategia che funziona: quando un autotrasportatore si trova bene ed è stato ben seguito in un momento difficile, la cosa registra presto grande eco”. Nel 2020 qual è stato il trend delle richieste d’interventi di assistenza su strada? “L’aumento è nei numeri. Nel periodo della pandemia - conclude Granati - abbiamo registrato un incremento di quasi il 40 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Del resto, la chiusura di molte officine ed esercizi di assistenza agli pneumatici, in seguito alle restrizioni, ha portato molti a una sorta di sostituzione “fai da te”. Nient’affatto trascurabile, inoltre, il boom dell’e-commerce”.

Rispondere alla richiesta in un minuto, risolvere il problema in due ore, trasmettere la fattura in tre giorni: sono i pilastri di Euromaster EIA.

Rete”. “Uno, due, tre EIA”: ci spiega il leitmotiv della campagna promozionale? “Più che una promo - precisa il manager Euromaster - è una promessa: il numero uno indica il minuto entro il quale si risponde alla richiesta di soccorso: dare una risposta a un conducente che si ritrova con il veicolo in panne, che si ferma in mezzo alla strada, che è legittimamente preda di stress

è il nostro primo impegno. L’autotrasportatore deve sapere che, in quel momento, c’è qualcuno che si sta occupando di lui, può e deve sentire una voce che, parlando la sua lingua, lo segue”. Nel call center di Viterbo operano due coordinatori che rispondono al famoso “altro capo del filo”: Andrea Ghersani e Elisa Colace. “Nell’ultima settimana - spiegano i due consulenti - abbiamo ri-

sposto a una dozzina d’interventi prima di un minuto”. Il team EIA, operativo anche nelle ore notturne e nei weekend, a breve arriverà a dieci professionisti. “In Italia - prosegue Granati - stimiamo circa 30mila richieste d’intervento l’anno per il segmento Autocarro: obiettivo di Euromaster è, a regime, occuparsi di una parte consistente di queste, detenendo una quota importante del mercato e pro-

ponendosi come player di riferimento nel settore dei servizi diretti alle flotte”. Veniamo ai punti due e tre. “I numeri due e tre - afferma il manager abruzzese - indicano, rispettivamente, l’obiettivo di risolvere il problema in due ore dalla chiamata, pur considerando eventuali variabili contrarie, e trasmettere la fattura in tre giorni. Quest’ultimo aspetto è tutt’altro che trascurabile o banale: l’azien-

da di trasporto esige chiarezza e, purtroppo, accade di frequente che nei momenti di emergenza il costo del contatto, alle assistenze o alle compagnie assicuratrici, sia reso no to molto tempo dopo. La pro messa di Euromaster è massima trasparenza e, per quanto possibile, serenità prima, durante e dopo il soccorso. Perché anche un problema su strada può essere vissuto come esperienza top”.

CHI È

lasse 1974, originario di Torino e cresciuto a Chieti, dopo la laurea in Economia e Commercio all’Università di Pescara, Paolo Granati entra nel Gruppo Michelin per occuparsi di pneumatici per movimento terra come Responsabile tecnico commerciale del Centro Italia. Nel 2004 si trasferisce a Milano dove, per tre anni, fa parte dell’équipe che sovrintende alla costituzione della rete distributiva di Partner Michelin Autocarro. Affiancando i gommisti nella loro evoluzione in Centri di servizio, il giovane manager abruzzese matura in questi anni un bagaglio di esperienze che, nel 2007, lo vedranno approdare al comparto vettura. Sono gli anni dell’espansione dei Mastro Michelin, denominazione con la quale da quel momento sono noti i partner del produttore francese in tutti i segmenti. Nel 2010 Granati vive un’esperienza in Casa Madre a Clérmont Ferrand, entrando nel team che si occupa della distribuzione in Europa, con il coordinamento delle aree Polonia, Benelux, Gran Bretagna e Paesi Nordici. Nel 2012, restando in Francia, si occupa dei servizi flotte di Michelin, contribuendo da protagonista al lancio della nuova formula dedicata alle flotte per l’Europa Centrale. Nel 2014 Michelin Solutions sbarca in Italia e Granati completa la fase di lancio rientrando a Milano - dove vive con la moglie Claudia e i figli Camilla, Mattia e Giulia - e, al termine del progetto, si occupa di pneumatici movimento terra, portuali e per movimentazione industriale con il ruolo di Responsabile Marketing Prodotto e Marketing operativo. Alla fine del 2017 entra in Euromaster, prima come Specialista Autocarro, dedicandosi alle attività promozionali, e da fine 2020 come Responsabile B2B in ambito flotte, con la responsabilità dei comparti vettura, veicoli commerciali, movimento terra e, naturalmente, autocarro.

“L’assistenza - dichiara Granati - è un bisogno priomario delle flotte che chiedono la disponibilità di operatori specializzati”.


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TMT / LANCIATO UN NUOVO PRODOTTO PER I SEMIRIMORCHI A PIANO MOBILE

L’innovazione che conviene È

SOSTENUTI ANCHE DALLO STATO ATTRAVERSO UN CREDITO D’IMPOSTA CHE PUÒ ARRIVARE AL 50 PER CENTO, I CLIENTI DELL’AZIENDA MARCHIGIANA POSSONO DA OGGI SCEGLIERE PER IL LORO VEICOLO IL TRAILER MASTER TECHNOLOGY, STRUMENTO HIGH TECH DI MONITORAGGIO E ATTUAZIONE DELLE FUNZIONI DI CARICO E SCARICO DEL VEICOLO IN GRADO DI SEMPLIFICARE LE CONDIZIONI DI LAVORO DI CHI GUIDA E DI CHI GESTISCE LA FLOTTA.

CRISTINA ALTIERI

S. BENEDETTO DEL TRONTO

grazie all’introduzione di nuove tecnologie che il volto del trasporto sta cambiando giorno dopo giorno, modellato da strumenti in grado di ottimizzare il lavoro delle varie figure pro fessionali. Per sviluppare un prodotto high tech le aziende devono sostenere importanti investimenti: oggi il Legislatore va loro incontro in coraggiando l’acquisto da parte dei clienti. La Finanziaria 2021 ha infatti aumentato il credito d’imposta al 50 per cento (precedentemente era al 40) per le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali tecnologici. Un incentivo per l’acquirente, e al tempo stesso un riconoscimento per l’impegno di chi ha profuso denaro ed energie in nome dell’avanzamento tecnologico. Come la sambenedettese TMT che ha appena lanciato sui suoi semirimorchi a piano mobile la tecnologia Trailer Master Technology, un sistema di monitoraggio e attuazione delle principali funzioni per carico e scarico del veicolo. A beneficio non solo di chi siede al vo lante, ma anche di chi i mezzi li deve gestire da remoto. Si tratta di un dispositivo telematico di bordo alimentato dal semirimorchio (o da batterie tampone) in grado di raccogliere ed elaborare i dati inviati dai vari sensori e dalla centralina EBS. Una volta ricevute le informazioni, il dispositivo provvede, azionando le elettrovalvole collegate alle apparecchiature elettroi-

drauliche, all’attuazione di molte funzionalità del semirimorchio. La fruibilità delle informazioni e delle attuazioni avviene attraverso computer, tablet o smartphone accedendo al portale web o alla applicazione mobile mediante l’account associato al mezzo. “Essendo PMI innovativa ci racconta Alfredo Spinozzi, CEO di TMT - la nostra a zienda investe ogni anno il 3 per cento del fatturato in R&S. Grazie a un team etero-

geneo, costituito da competenze e profili professionali diversi come esperienza e provenienza di settore, il nostro reparto R&S, lavorando in sinergia con studi esterni, è riuscito a sviluppare un prodotto innovativo senza precedenti che può essere installato su tutti i semirimorchi a marchio TMT. Si tratta di un acquisto tra l’altro agevolato: tramite l’installazione del Trailer Master Technology il trasportatore, a fronte di un

investimento quasi nullo, avrà diritto al credito di imposta fino al 50 per cento, applicabile al costo totale del semirimorchio, fruibile in 3 quote annuali di pari importo”. La misura è retroattiva: decorre dal 16 novembre 2020 e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021, ovvero entro il 30 giugno 2022, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il paga-

mento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione. È una norma che favorisce decisamente le PMI, visto che le agevolazioni pongono dei limiti di spesa: il credito del 50 per cento è infatti riconosciuto per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro, scende al 30 per cento per la quota di investimenti da 2,5 milioni a 10 milioni di euro, e al 10 per cento per la quota che va da 10 a 20 milioni di

“TMT investe ogni anno il 3 per cento del fatturato in Ricerca & Sviluppo”, spiega il Chief Executive Officer Alfredo Spinozzi.

euro, il limite massimo di costi complessivamente ammissibili. Una volta installato sul semirimorchio, il dispositivo si interfaccia con smartphone, tablet o computer. Attraverso questi device il trasportatore potrà controllare sia in viaggio che in sede aziendale una serie di parametri fondamentali. Tra questi: la pressione dei pneumatici, la pressione delle sospensioni ad aria, lo stato di apertura delle porte, la temperatura e la pressione del sistema idraulico, lo stato del telo del tetto, il manometro, l’azionamento e lo stato del bloccaporte, lo stato dell’olio drive unit con sensore di temperatura, il sensore di pressione, la segnalazione del filtro saturo con pressione diversa da 0, lo astato e la gestione della drive unit, il numero di telaio e quello di targa, la data d’immatricolazione, l’usura dei freni, il peso to tale, le ore di utilizzo del veicolo (ore giornaliere, monte ore totale) e la sua geolocalizzazione, i report online, quotidiani e storici. “I nostri clienti - precisa Spinozzi - hanno percepito il valore di questa tecnologia che li aiuta ad avere il controllo totale del mezzo con un solo click. Dalle grandi flotte fino al piccolo trasportatore hanno quasi tutti scelto di installare il Trailer Master Technology sui loro nuovi semirimorchi a piano mobile TMT. Ormai la tecnologia ci aiuta giornalmente a migliorare le nostre condizioni di lavoro, pertanto ci aspettiamo grande successo tra i nostri clienti, attuali e futuri.”



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ALLTRUCKS FLEET / LA PIATTAFORMA OPERATIVA HA RISPETTATO I TEMPI

Flotte: promessa mantenuta

N

MAX CAMPANELLA MILANO

ato in Germania nel 2013, sbarcato nel 2106 nel nostro Paese, il Network Alltrucks - costituito da una joint-venture tra ZF, Bosch e Knorr-Bremse continua a crescere, nei numeri dei Centri di assistenza, nei volumi di prestazioni effettuate, nell’erogazione dei servizi alla Rete e al cliente finale. Dopo la prima fase di affermazione e capillarità del Network, nel 2019 il focus si è spostato fortemente sulle aziende di trasporto, con una piattaforma digitale dedicata Alltrucks Fleet - che, attivata nel 2020, nonostante le difficoltà legate al periodo pandemico sta rispettando le tempistiche d’implementazione. Un processo che segue di pari passo gli step individuati dalla strategia Alltrucks in Italia, che ha in Gianluca Annunziata, 48 anni, Market Manager Italy & East Europe, il coordinatore e responsabile operativo. Oggi nel nostro Paese Alltrucks può contare su 90 officine delle oltre 700 presenti in Europa, quota record superata lo scorso anno. “Le restrizioni dovute all’emergenza pandemica - illustra Annunziata - hanno certamente influito sul trend delle nostre officine, che però nel complesso hanno chiuso il 2020 in modo positivo: se nel primo lockdown di marzo-aprile molte (ma non tutte) hanno registrato perdite, queste sono state recuperate nella seconda parte dell’anno. Tant’è che, in termini di volumi, l’anno si è chiuso con una leggera crescita”. Sin dall’inizio l’approccio al mercato di Alltrucks ha puntato sulla sua vocazione paneuropea: l’obiettivo è proporsi come riferimento anche per aziende che effettuano rotte su lungo raggio, i cui vei coli valicano i confini. “Nel 2020 - prosegue Annunziata - abbiamo iniziato l’operatività in Lituania, quest’anno si partirà in Romania proseguendo un’espansione che porterà Alltrucks a fine 2021 a essere presente in almeno 14 Paesi”. Tra i punti di forza Alltrucks, l’affiancamento e sostegno alle officine con un va sto programma di formazione che parte dai corsi principali - relativi all’utilizzo di prodotti e strumenti di diagnostica di ZF, Bosch e Knorr-Bremse - per raggiungere ogni ambito della manutenzione dei veicoli industriali: quale è stato l’andamento formativo nel 2020, considerando l’impossibilità di realizzare corsi in presenza? “La formazione - afferma il manager dell’azienda tedesca - si è svolta a distanza mantenendo alta la professionalità: non abbiamo effettuato semplicemente lezioni on line; la preparazione è stata sempre eccellente, ha previsto la presenza di docenti e l’interazione attiva con i partecipanti. La situazione ha favorito l’accelerazione nell’utilizzo di avanzate strumentazioni tecnologiche, in modo da fare formazione con una modalità

NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ DOVUTE AL PERIODO PANDEMICO, IL SERVIZIO LANCIATO NEL 2019 DAL NETWORK DI ASSISTENZA TEDESCO HA MANTENUTO LE TEMPISTICHE DELL’ITER: ATTIVATO NEL NOVEMBRE 2020, CONTA L’ADESIONE DI UN CENTINAIO DI AZIENDE DI TRASPORTO ED È IN CONTINUA EVOLUZIONE. “BASTA UN CLIC E L’OFFICINA RICONOSCE IL VEICOLO E L’AZIENDA DI TRASPORTO E GESTISCE LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI, CONSENTENDO DI VELOCIZZARE I TEMPI D’INTERVENTO, NELLA MASSIMA TRASPARENZA E OVUNQUE CI SI TROVI”, SPIEGA GIANLUCA ANNUNZIATA.

Andrea Cavanna, titolare dell’Officina Caorsana di Piacenza. Sulla parete i diplomi dei corsi di formazione tecnica Alltrucks frequentati dal personale dell’officina. In alto, la sede dell’Officina Baccino di Cairo Montenotte in provincia di Savona.

molto vicina al lavoro in presenza. Tant’è che la quantità di corsi e partecipanti è stata assolutamente in linea con gli anni precedenti, così come il grado di soddisfazione”. Veniamo a Alltrucks Fleet:

qual è stato l’iter di attivazione del nuovo servizio? “Fatta eccezione per un leggero slittamento da maggio a novembre - precisa Gianluca Annunziata - le tempistiche sono state rispettate. Nella prima

fase di insediamento sul territorio, il nostro focus si è concentrato sulla Rete: con Alltrucks Fleet siamo alla fase 2.0, ovvero rispondiamo alle esigenze delle aziende di trasporto. Oggi Alltrucks dispo-

ne, in Italia ed Europa, di una Rete qualificata, pronta a dare servizi alle flotte, con l’obiettivo di semplificare l’attività dei trasportatori e con condizioni di ingaggio comuni”. Qual è il valore aggiunto

per una flotta che aderisce a Alltrucks Fleet? “Ogni officina Alltrucks - premette Annunziata - effettua il medesimo servizio a tutta la sua clientela: certamente, la flotta che aderisce al programma Alltrucks Fleet ha la priorità. Ma soprattutto il valore aggiunto sta nella conoscenza e disponibilità di dati che sono in possesso della nostra Rete: quando un veicolo della flotta aderente al programma si reca in una delle nostre officine, ciascuna di esse in tempo reale è in grado di sapere età dei mezzi, stato manutentivo, tipologia di trasporto ecc. Non da ultimo, la flotta ha la garanzia di tempistiche corrette, nel segno della massima trasparenza, e dell’utilizzo di ricambi originali o equivalenti. Tutto questo compone un sistema che, in prima istanza, permette massime velocità e correttezza negli interventi di assistenza”. In sostanza, l’azienda di trasporto iscritta a Alltrucks Fleet inserisce sulla piattaforma digitale i dati relativi ai veicoli aderenti: a quel punto all’officina basta digitare il numero di targa per conoscere i servizi attivati su quel determinato veicolo, accelerando e rendendo più precisi processo diagnostico, preventivo e intervento. “Sulla piattaforma - aggiunge Annunziata - il responsabile del parco può prendere visione dei documenti e approvarli, consentendo all’officina di procedere. Il tutto avviene utilizzando la lingua madre, anche se mez zo e officina si trovano all’estero”. A quel punto l’azienda di trasporto in ogni momento ha il controllo dello “storico” degli interventi di manutenzione relativi al singolo veicolo. “Da qui al 2023 - aggiunge Annunziata - sono previsti altri aggiornamenti che trasformeranno la piattaforma in un vero e proprio sistema, integrato con una serie di servizi tutti studiati per facilitarne l’utilizzo da parte delle flotte”. Finora sono oltre cento le flotte che si sono registrate a Alltrucks Fleet. Sul piano della capillarità quale garanzia dà Alltrucks ai trasportatori? “Basta una rapida occhiata alla mappa disponibile sul nostro sito web - conclude Annunziata - per sincerarsi che le officine danno un servizio ottimale sui principali corridoi di trasporto. Naturalmente prosegue l’attività di affiliazione, per rafforzare la presenza Alltrucks ad esempio tra Puglia, Marche e Abruzzo-Molise, oltre che in Sar degna e nell’entroterra campano. Nel 2020 abbiamo registrato l’ingresso di una decina di officine, che ci hanno consentito di migliorare in maniera esponenziale il servizio in particolare nel Sud Italia”. Accanto alle officine, opera un team di tre tecnici specializzati, che danno supporto telefonico, quattro formatori per i corsi e la squadra di Annunziata, costituita da due Area Manager e due risorse negli uffici per attività di amministrazione, marketing e supporto vendite.


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TIP TRAILER / CON UNITRANS SOLUZIONI IMPEGNATIVE A PORTATA DI MANO

Tandem vincente anche in volo

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gianale, valorizzare l’attività di ricerca di soluzioni per il trasporto e la customizzazione del prodotto. Non intendiamo inseguire i grandi player del mercato - commenta il General Manager - rischiando di entrare nella logica del prezzo: lavoriamo su identità e riconoscibilità del prodotto, dalla registrazione di Unitrans come marchio storico a brevetti su un nuovo pannello sandwich ad alte performance termiche, in fase di approvazione”. Il Mega Trailer in FRC di Unitrans viene integrato, per i trasportatori, dalla soluzione di noleggio a lungo termine da parte di TIP. “Si tratta - spiega Giorgio Noce, General Manager TIP Italia di veicoli che, per le loro caratteristiche (equipaggiati con rulliere, altezza interna di tre metri per permettere il carico del pallet aereo, ruote gemellate ecc.), si rivolgono a fornitori di trasporto per pallet aerei, ad esempio nel settore dei farmaci”.

MAX CAMPANELLA PIANIGA

el panorama del trasporto a temperatura controllata Unitrans, produttore italiano di furgoni isotermici per il trasporto di prodotti freschi, congelati e surgelati, con fabbrica e sede principale a Pianiga, alle porte di Venezia, si presenta come player estremamente specializzato, in grado di soddisfare richieste molto precise di aziende di trasporto. Ne è esempio il prodotto Frigo Mega in FRC per trasporto pallet aerei. Soluzioni che richiedono al trasportatore investimenti importanti. Come partner che consente a chi trasporta di utilizzare prodotti Unitrans a elevate caratteristiche, TIP Trailer propone la sua soluzione di noleggio a lungo termine, costituendo con l’azienda veneziana un autentico tandem, per rispondere a committenze esigenti mettendo in campo la propria competenza in maniera serena, potendo contare su una formula vincente per l’ac quisizione dei veicoli che servono. PARTNERSHIP DI LUNGA DATA

La collaborazione tra Unitrans e TIP Europe inizia negli Anni Novanta con la consociata lussemburghese Unitrans SA e il cliente Van Eck (entrambe aziende che hanno cessato di produrre): negli anni 2000 TIP ha ordinato cento semirimorchi Unitrans realizzati da entrambi gli stabilimenti (Italia e Lussemburgo) su telai forniti da Van Eck. La collaborazione tra Unitrans Srl e TIP Italia viene suggellata nel 2015 con i primi semirimorchi standard e impianti per il trasporto di carne appesa. Nel 2016 Unitrans ha presentato, all’IAA di Hannover, il primo Mega Trailer in FRC per il trasporto cargo. “Dopo due anni di sperimentazioni e test sul telaio - spiega Cosimo D’Alconzo, Direttore Generale del produttore veneto - abbiamo ottenuto il certificato di conformità europeo COC e un premio per innovazione di pro-

ORDINATE DA TIP ITALIA LE PRIME QUATTRO UNITÀ FRIGO MEGA IN FRC, DESTINATE A TRASPORTO PALLET AEREI, IN PARTICOLAR MODO PER IL SETTORE FARMACEUTICO. “È IL PRODOTTO PIÙ INNOVATIVO DEL SEGMENTO RULLATO-INTERMODALE”, AFFERMA COSIMO

D’ALCONZO. “MADE IN ITALY” SEMPRE AL PRIMO POSTO PER IL NOLEGGIATORE DI MEZZI PER IL TRAINATO. “DIAMO UN IMPORTANTE CONTRIBUTO A MAGGIOR DIFFUSIONE E INTERESSE PER VEICOLI PRODOTTI IN ITALIA, PER IL MERCATO ITALIANO E PER QUELLO ESTERO”, DICHIARA GIORGIO NOCE.

dotto alla fiera di Hannover nel 2018. Il Mega rappresenta il prodotto più innovativo del trasporto rullato-intermodale tra strada e aereo, oltre 100 mc di volume, ideale ad

esempio per trasporto farmaci. Nella gamma dei prodotti Unitrans il Mega rappresenta ora il top di gamma su cui l’azienda sta investendo per il futuro”.

Per l’utilizzo da parte di TIP vengono studiate soluzioni ad hoc? “I prodotti forniti a TIP - risponde D’Alconzo - vengono realizzati seguendo le richieste del

cliente finale con un’attenzione alla durabilità e intercambiabilità del com mittente. Le mission sono quelle legate alla multiperformance intrinseca al prodotto: trasporto pallet aereo, trasporto fiori, doppio piano di carico, seconda temperatura, trasporto farmaci, sistema integrato TAPA, utilizzabile per il credito d’imposta Industria 4.0 ecc.” IL SITO DI PIANIGA

“Mega Trailer rappresenta il prodotto più innovativo del trasporto rullato-intermodale tra strada e aereo”, dice Cosimo D’Alconzo.

Dal 2013, anno in cui è stata interrotta la produzione in Lussemburgo, il sito produttivo è quello di Pianiga, dove opera uno staff di otto persone tra ingegneri, amministrativi, commerciali e acquisti e 42 operai specializzati, ripartiti tra stampatori di pannelli e finitori-montatori. Qual è la “chiave di differenza” di Unitrans nel suo approccio al mercato? “Non perdere la nostra identità e dignità di azienda semi-arti-

VEICOLI UNICI

TIP, specializzata nel noleggio di veicoli per il trainato, ha una flotta importante di mezzi a temperatura controllata, ma questi Mega Trailer in FRC di Unitrans sono decisamente particolari. “Io direi - prosegue Noce - che sono unici: nessun prodotto Mega Frigo in Europa presenta la stessa altezza interna e l’allestimento FRC, previsto dalla normativa ATP per trasporto di alimenti e farmaci deperibili: accanto a Unitrans lo proponiamo con varie soluzioni di noleggio allo scopo di facilitare l’utilizzo di un bene che, normalmente, richiederebbe un investimento importante, nettamente superiore a un veicolo frigo standard”. Per l’anno in corso TIP Italia ne ha ordinate quattro unità: sono previste ulteriori acquisizioni? “Considerata la specificità - afferma il General Manager - la richiesta di questi veicoli avviene in modo mirato, da aziende che dispongono di una flotta di trattori ribassati adeguati a questa tipologia di semirimorchi”. Negli ultimi anni TIP Italia ha rafforzato le partnership con produttori italiani (TMT, Menci-Zorzi, Santi, Omeps, Tecnokar, Cappellotto): la collaborazione con Unitrans si colloca in una precisa strategia? “L’obiettivo - dichiara Noce - è valorizzare i fornitori italiani all’interno della nostra organizzazione, sia nell’attività diretta a clienti italiani sia, allo stesso tempo, fa cilitando la promozione e diffusione di questi mezzi in altri Paesi. In questo modo TIP dà un importante contributo a maggior diffusione e interesse per veicoli prodotti in Italia, per il mercato italiano e per quello estero. Ciò vale in particolare per prodotti di nicchia, con caratteristiche di qualità e specifiche tecniche che in Europa non han no eguali o hanno pochi concorrenti”.


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DIESEL TECHNIC / POTENZIATO IL REPARTO DEDICATO AI TEST E ALLE PROVE

La qualità è sempre più ineccepibile

I

CRISTINA ALTIERI VERONA

nnesto di qualità per Diesel Technic e i suoi prodotti DT Spare Parts e SIEGEL Automotive. L’a zienda tedesca ha infatti recentemente investito nel settore incaricato di verificare prestazioni e durata dei prodotti, dotandolo di nuovi test e attrezzature all’avanguardia, oltre a un laboratorio per le prove elettroniche. Qualità e sicurezza svolgono un ruolo particolarmente importante quando si parla di ricambi e accessori automotive e uno sviluppo continuo è fondamentale per garantire sempre il livello più alto di affidabilità. Non potrebbe essere altrimenti quando si è un punto di riferimento, e Diesel Technic, con il suo portfolio ricambi da oltre 41.000 pezzi, lo è sicuramente. Nel centro di prova Diesel Technic Quality System, che occupa una superficie di circa 1.000 mq nella sede di Kirchdorf, i test prestazionali e di durata vengono eseguiti da 50 tecnici esperti con sistemi e banchi prova altamente specializzati, sviluppati internamente. La struttura consente di simulare situazioni applicative nel veicolo e di effettuare test prestazionali. Inoltre, vengono sviluppate ed eseguite

prove di durata in condizioni di laboratorio. Questi test vengono spesso verificati con prove sul campo in

I PRODOTTI DT SPARE PARTS E SIEGEL AUTOMOTIVE VENGONO SOTTOPOSTI A SEVERISSIMI CONTROLLI CON ATTREZZATURE SEMPRE PIÙ ALL’AVANGUARDIA.

UN PROCESSO DI OTTIMIZZAZIONE FONDAMENTALE QUANDO SI RITIENE IMPRESCINDIBILE IL VALORE DELL’AFFIDABILITÀ.

modo che i fattori ambientali e le reali situazioni di montaggio vengano implementate nel processo di sviluppo. Il termine di paragone è sempre il pezzo originale, o quello del competitor. Esistono diverse possibilità di test per un’ampia varietà di

gruppi di prodotto - per esempio, per pompe acqua e olio, pompe sterzo, valvole freno, motorini e alzacristalli

- che vengono costantemente sviluppate. Specialisti qualificati valutano quindi i risultati e, se necessario, avviano ulteriori processi per lo sviluppo e l’ottimizzazione del prodotto. All’interno del DTQS si eseguono regolarmente anche prove pratiche con flotte di prova. I risultati

Diversi sistemi metrologici e macchine metrologiche che funzionano alle massime condizioni di stabilità nella sala metrologica di classe 1 secondo le linee guida VDI/VDE 2627 - assicurano risultati estremamente accurati e riproducibili. Oltre alle macchine di misura calibra-

dei test condotti vengono poi utilizzati per intervenire migliorando la qualità dei prodotti.

Il Diesel Technic Quality System prevede rigidi test in laboratorio e prove pratiche con flotte.

te, la tecnologia di misura a coordinate necessita anche di un clima stabile. Questo viene generato nella sala me-

THERMO KING / Arriva la connettività per la serie UT

Il frigo è sempre connesso

T

MATTEO GALIMBERTI BRUXELLES

hermo King, leader nelle soluzioni del trasporto a temperatura controllata e brand di Trane Technologies, ha introdotto nuove funzionalità per la connettività nelle unità di refrigerazione autonome per autocarro a montaggio sotto telaio. Ora, le unità Thermo King della serie UT possono ricevere maggiori informazioni in tempo reale grazie al dispositivo di comunicazione BlueBox e alla tecnologia per la connettività. Il dispositivo di comunicazione BlueBox e la connettività bluetooth offrono visibilità completa 24 ore su 24 delle condizioni dell’unità e del carico, monitoraggio da remoto e controllo proattivo. Il bluetooth consente agli utenti che si trovano nell’area di copertura della connessione di gestire a distanza scongelamento, pre-viaggio, punto di riferimento e ulteriori impostazioni di funzionamento.

trologica secondo le specifiche e le normative più severe. Solo in questo modo è possibile ottenere risultati di misura affidabili nel range dei μ (0.001 mm). A sua volta, ciò influisce in maniera decisiva sulla qualità delle parti del motore e del sistema di trasmissione.

Oltre alle prove standard, come per esempio le prove di funzionalità dei motori di regolazione dei finestrini e

dei fari anteriori, nei laboratori elettronici vengono condotti anche test alternativi degli elementi multifunzionali, ad esempio i moduli di controllo sportelli, e testate tutte le funzioni più rilevanti. Per gli elementi complessi del sistema autobus vengono sviluppati metodi di prova

strettamente legati alle reali situazioni applicative e ai flussi di comunicazione nel veicolo.

L’unità può essere accessibile e gestita anche da remoto da qualsiasi parte del mondo tramite una connessione internet nell’ambito dell’offerta TracKing di Thermo King. Il sistema telematico BlueBox è accessibile da remoto con l’app Reefer gratuita, da smartphone o dispositivo abilitato bluetooth. In questo modo è possibile una comunicazione bidirezionale che consente la gestione dell’unità in tempo reale e l’accesso ai dati fondamentali, al fine di garantire che il carico sia costantemente protetto. “La BlueBox - afferma Davide Previsdomini, responsabile prodotti di Thermo King - era già disponibile per le unità della serie T. Ora è compatibile anche con la gamma della serie UT a montaggio sotto telaio. Questo consente ai gestori di parchi veicoli e ai conducenti di accedere da remoto ai dati critici dell’unità e ricevere informazioni in tempo reale, garantendo che il carico sia sempre protetto e che l’unità funzioni nel modo più efficiente. Se si nota qualcosa di strano, è possibile intervenire all’istante ed evitare qualsiasi conseguenza negativa sul carico”. Le unità Thermo King della serie UT già in funzionamento - inclusi i modelli Spectrum, Xtreme High Ambient e Hybrid - possono iniziare a trarre vantaggio dall’offerta di soluzioni connesse sviluppate da Thermo King, grazie a una rapida e pratica installazione della BlueBox presso uno dei concessionari della Rete del produttore di gruppi frigoriferi.


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CONTINENTAL / LA GENERAZIONE 3 SI COMPLETA CON GLI PNEUMATICI DA 22,5 POLLICI

Conti Scandinavia lancia la sfida al Generale Inverno L

GLI ESPERTI CONTINENTAL SI SONO FOCALIZZATI SULLE ESIGENZE INVERNALI DEI TRASPORTATORI PER SVILUPPARE L’ULTIMA GENERAZIONE DI PNEUMATICI PER LA STAGIONE FREDDA, QUELLA GENERAZIONE 3 DELLA FAMIGLIA CONTI SCANDINAVIA ORA COMPLETATA CON LE MISURE DA 22,5 POLLICI. LA FAMIGLIA DI PNEUMATICI CONTINENTAL DÀ UN CONTRIBUTO CHIAVE ALLA SICUREZZA DEI VEICOLI IN CONDIZIONI STRADALI E METEO VARIEGATE.

FABIO BASILICO MILANO

a Generazione 3 di pneu matici invernali Con ti Scandinavia è pronta a soddisfare ogni esigenze di impiego. Continental ha infatti deciso di completare la famiglia costituita dai modelli HS3, HD3 e HT3 con l’aggiunta delle gommature da 22,5 pollici. L’inverno è sempre imprevedibile per le aziende di autotrasporti che devono porre particolare attenzione nello scegliere il giusto pneumatico, in grado di affrontare senza problemi strade fangose, innevate e ghiac ciate. Gli nuovi pneumatici invernali Continental svolgono un ruolo importante nel migliorare la sicurezza stradale e nel consentire ai conducenti di consegnare la merce in tempo, anche in condizioni climatiche invernali estreme. Questi fattori determinano il successo delle aziende di logistica che puntano sulla velocità e l’efficienza distributiva. Gli esperti Continental si sono focalizzati proprio su queste esigenze per sviluppare l’ultima generazione di pneumatici invernali, quella Generazione 3 della famiglia Conti Scandinavia ora completata con gli pneumatici da 22,5 pollici. Gli pneumatici Continental non sono solo specializzati per condizioni invernali estreme, ma hanno tutte le carte in regola per essere “all-rounder” per la stagione fredda e dare un contributo chiave alla sicurezza operativa dei veicoli in condizioni stradali e meteorologi-

Hinnerk Kaiser, Responsabile Sviluppo Pneumatici di Continental.

che estremamente variegate. La resa chilometrica del Conti Scandinavia HS3 è stata aumentata del 10 per cento rispetto a quella della Generazione 2 e l’efficienza nel consumo di carburante è stata migliorata del 5 per cento. Il nuovo Conti Scandinavia HD3, invece, offre un’ottima trazione sulla neve e un’efficace aderenza sul bagnato. La nuova Generazione 3 degli pneumatici invernali del produttore tedesco unisce decenni di grande esperienza di sviluppo e di competenza nel campo delle prestazioni invernali. “I nostri clienti devono far fronte a richieste di mercato sempre più difficili, e si aspettano da noi prodotti all’altezza, ad alte prestazioni - afferma Hinnerk Kaiser, Responsabile Sviluppo Pneumatici di Continental - Abbiamo riunito in questa nuova serie tutta la nostra esperienza in materia di pneumatici e abbiamo introdotto nuove tecnologie per superare tutti i limiti in termini di prestazioni. Conti Scandinavia svolge un ruolo decisivo nell’aumentare la sicurezza del conducente e

aiuta a mantenere i veicoli sem pre operativi, anche in con dizioni estreme. Questi pneumatici invernali offrono tutta la trazione necessaria, senza compromettere il chilometraggio e la durata”. I progressi sono stati molteplici e hanno interessato diversi aspetti: “Abbiamo deciso di utilizzare una dose maggiore di gomma naturale in modo da migliorare ulteriormente la resistenza al rotolamento e massimizzare la flessibilità anche a basse temperature - spiega Kaiser - Questa nuova mescola offre un’ottima trazione nelle condizioni invernali più difficili. La tecnologia delle lamelle a

doppio stadio aumenta la sicurezza e ottimizza la resistenza al rotolamento e la speciale composizione della mescola garantisce agli pneumatici un’usura omogenea, un chilometraggio più elevato e una maggiore durata”. Conti Scandinavia HS3 offre la massima stabilità dello sterzo e un drenaggio ottimale dell’acqua sull’asse sterzante grazie alla tecnologia delle lamelle a tasca. L’innovativo disegno del battistrada presenta un gran numero di lamelle per una trazione ottimale su neve e ghiaccio. Il rischio di intrappolare il “pietrisco” è ridotto al minimo grazie all’innovativa geome-

tria del battistrada, con tasselli smussati impostati a diverse angolazioni. Lo pneumatico per asse trattivo HD3 si pone davanti a numerose sfide: trasmissione di potenza a terra, stabilità in curva e la possibilità di trasferire alla ruota la potenza frenante generata dal freno di servizio o dal retarder del camion. La chiave per raggiungere questi obiettivi è la nuova geometria del battistrada. Le scanalature longitudinali a zig-zag con fianchi smussati e angolazioni variabili migliorano la capacità autopulente del disegno del battistrada. Questo pneumatico offre trazione e una trasmissione della potenza frenante

La generazione 3 di Conti Scandinavia.

senza compromessi. Conti Scandinavia HT3 è dotato di un’innovativa tecnologia delle lamelle che offre un livello massimo di sicurezza. Le lamelle a ta sca offrono una buona stabilità in frenata e valide performance in curva, mentre le spalle più larghe dello pneumatico resistono alle forti spinte laterali. Nel corso del suo ciclo di vita, la nuova Generazione 3 Conti Scandinavia passa da specialista del segmento winter a pneumatico all-season. Con l’usura dello strato invernale, la tecnologia bimescola del battistrada offre un’area di contatto molto più ampia in estate, con benefici diretti in termini di stabilità direzionale. Grazie a una minor resistenza al rotolamento e al battistrada bimescola, i nuovi pneumatici invernali Scandinavia spiccano anche per il consumo di carburante. E un ulteriore aumento del chilometraggio porta un netto calo dei costi operativi. Senza contare che l’innovativa carcassa di questi pneumatici consente un’elevata ricostruibilità e riduce l’impatto ambientale. Con l’arrivo della misura da 22,5 pollici, il nuovo pneumatico per asse sterzante HD3 è disponibile nelle declinazioni 295/80 R 22.5, 315/80 R 22.5, 315/70 R 22.5, 385/65 R 22.5 e 385/55 R 22.5; per Conti Scandinavia HS3 (asse trattivo) l’offerta si declina nelle misure 295/80 R 22.5, 315/80 R 22.5, 315/70 R 22.5; lo pneumatico per rimorchio HT3 sarà disponibile da giugno nelle misure 385/65 R 22.5, 385/55 R 22.5.


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PETRONAS / IN ARRIVO I NUOVI PRODOTTI PER VEICOLI PROFESSIONALI

Camion più strong con Urania P

UNA GAMMA AMPLIATA E RINNOVATA DI OLI MOTORE AD ALTA TECNOLOGIA CHE OFFRE AI MEZZI PESANTI E AI VEICOLI COMMERCIALI UNA FORZA ECCEZIONALE PER SUPERARE LE SFIDE CHE IN OGNI VIAGGIO ATTENDONO IL PROFESSIONISTA DEI TRASPORTI.

LINO SINARI SANTENA

iù “forza interiore” per i veicoli da lavoro. È la promessa di Petronas Lubricants International che lancia una nuova linea di lubrificanti Urania: una gamma progettata con un “core strenght” dedicato a mezzi pesanti, leggeri e veicoli commerciali. Con la nuova tecnologia StrongTech, Petronas Urania si evolve per offrire la forza necessaria per resistere anche alle situazioni più difficili per un tempo più lungo. In risposta ad alte temperature, ossidazione e depositi all’interno del motore, Urania è una soluzione studiata per tutti i veicoli che devono operare in situazioni complesse, con condizioni meteorologiche estreme e con sempre maggiore percorrenza in zone ad alto traffico. Ogni innovazione è stata sviluppata per ottimizzare le prestazioni dei veicoli dei principali costruttori. La nuova gamma di lubrificanti di alta qualità estende gli intervalli di cambio olio, riduce al minimo l’usura, riduce i tempi di fermo imprevisti e, infine, attraverso una formula unica, garantisce

la completa flessibilità operative. Sviluppata presso il Petronas Global Research & Technology Center di Santena, in provincia di Torino, la nuova formula consente ai veicoli di rimanere “stronger for longer” (più forti più a lungo) poiché l’olio forma un film fluido eccezionalmente forte. Catene molecolari robuste bloccano i depositi dannosi per mantenere una viscosità ottimale e contrastano

l’usura e l’ossidazione, prolungando l’efficienza del lubrificante fino al cambio olio successivo. Urania è progettato per aumentare la durata del motore anche in condizioni difficili, in modo che possa rafforzare la fiducia dei gestori di flotte e mitigare i rischi attualmente affrontati da coloro che si guadagnano da vivere al volante. “Vent’anni di esperienza nel massimizzare la fuel economy e nella riduzione del TCO - afferma

Domenico Ciaglia, MD EMEA Petronas Lubricants International - ci permettono di ottimizzare la capacità del veicolo, aumentare la sua permanenza sulle strade migliorandone quindi la redditività. Inoltre, i servizi di continuo supporto che Petronas fornisce ai clienti consentono agli utenti di ottenere il meglio dai lubrificanti Urania. Solo con le tecnologie più avanzate e il miglior supporto i conducenti possono avere la tota-

Domenico Ciaglia, MD EMEA Petronas Lubricants International.

le fiducia nel loro camion, per portare a termine il lavoro in tempo e nel rispetto del budget”. Questi decenni di esperienza e ricerche approfondite hanno permesso di ottenere maggior risparmio di carburante, riduzione delle emissioni e maggiore affidabilità e durata. Urania è progettato pen sando alla riduzione di CO2, in modo che i conducenti possano massimizzare i tempi di attività senza com-

INTERVISTA / FABRIZIO FRISOLI, FONDATORE DI ASSILOG

DOPO UN PERCORSO DI 27 ANNI DI ESPERIENZA

Esperti in polizze e criticità

U

VALENTINA MASSA MILANO

n broker per il mondo della logistica, pronto a mettersi al servizio del settore con competenza, capillarità e con un’attenzione al singolo operatore del trasporto, in modo da rispondere alle esigenze peculiari di flotte di ogni dimensione. È la mission con cui nasce AssiLog, autentica sfida di un team di professionisti che, all’inizio del 2021, dopo l’anno della pandemia, che ha visto gli autotrasportatori protagonisti degli approvvigionamenti anche e soprattutto nel periodo dell’emergenza, pur privi di adeguati riconoscimenti dalle autorità, si sono uniti per costituire una società dedicata alle loro necessità in ambito assicurativo. Promotore dell’iniziativa Fabrizio Frisoli, figlio d’arte, 46 anni, 27 dei quali vissuti in un percorso professionale nelle assicurazioni rivolto al mondo nei trasporti. Inizia co me broker nel 1993 nella società di famiglia, che nel 2001 entra a far parte di un broker multinazionale. Nel 2009 inizia il percorso da assicuratore e in undici anni partecipa all’apertura di due branch di gruppi americani costituendo un portafoglio focalizzato sul trasporto merci e sul mondo della logistica. “All’inizio di quest’anno - afferma - ho scelto di tornare a fare quello che più mi piace: il broker”. Su quali basi e quali com-

petenze nasce il progetto AssiLog? “In questi 27 anni spiega Frisoli - ho potuto osservare il mercato sia da broker sia da assicuratore. Ad eccezione dei grandi gruppi nazionali o internazionali, in Italia manca un broker per il mondo della logistica, capace di servire quest’industria a 360 gradi sull’intero territorio italiano e con una dimensione in linea con gli operatori del settore logistico, che sono tipicamente composti da piccole o medie imprese. Il passaggio generazionale di molti professionisti non è stato rimpiazzato o è stato vittima della globalizzazione, con cessioni di portafoglio o acquisizioni societarie. Ciò a discapito della concorrenza e della qualità del servizio: di questo i clienti me ne hanno dato più volte testimonianza”. Da qui la scelta di aggregare competenze per colmare questo gap: Ezio Capozucca, specialista di vettori, Mauro Colombini, specialista di spedizionieri, e Stefano Bruschetta, esperto di flotte e business consumer, insieme a Frisoli intraprendono il nuovo progetto, con l’obiettivo di servire tutta la filiera del trasporto. La sede principale è a Milano, unità locali sono a Genova, Tortona e Civitanova Marche. Quali gli obiettivi a breve e medio termine? “Nel breve illustra il fondatore di AssiLog - creare valore sull’intero territorio nazionale in ogni declinazione dell’industria logistica (vettori, spedizionieri,

piattaforme logistiche e terminal); nel medio termine mettiamo in cima la volontà di essere identificati come eccellenza del settore, il market player che il mercato conosce e rispetta per professionalità e competenza. In termini numerici, come tutte le aziende abbiamo un business plan triennale, i cui contenuti sono stati oggetto di attento esame da parte di noi soci. Considerando il momento storico che viviamo e la pandemia in corso, di cui purtroppo non conosciamo le reali conseguenze economiche, i veri tempi di recupero e i futuri flussi di ripresa, vogliamo essere realisti e cauti: abbiamo identificato dei target, con obiettivi di bre ve e medio termine. Vedremo se saremo bravi e fortunati nel raggiungerli”. Qual è un primo bilancio del feedback ricevuto sul mercato? “Ottimo, non mi aspettavo un tale entusiasmo: clienti, assicuratori, media e tanti addetti ai lavori dell’industria - continua Fabrizio Frisoli - stanno manifestando stima verso noi fondatori e grande interesse per il progetto di AssiLog. Diversi operatori ci stanno contattando, mol ti assicuratori vogliono far parte del progetto, parecchi addetti ai lavori ci propongono i loro servizi da abbinare a quello assicurativo e, non ultimo, diversi colleghi broker vogliono collaborare”. Quali sono le specifiche esigenze del settore del trasporto e della logistica in ambito assicurativo? “Ciascun

promettere la sostenibilità ambientale. Ad esempio, il nuovo Urania 5000 5W-30 mantiene una pellicola lubrificante più sottile rispetto agli oli 5W-30 convenzionali, riducendo consumo di carburante e emissioni nocive. Nel complesso, la gamma soddisfa i più severi standard internazionali di qualità e impatto ambientale. I gestori delle flotte e i loro conducenti possono quindi mantenere i veicoli sulla strada per un tempo più lungo in maniera responsabile, rispettando le rigide normative per la mobilità sostenibile e gestire in maniera proficua le flotte nel medio e lungo termine. “I professionisti del trasporto - dichiara Ciaglia - sono alla ricerca di una forza interiore su cui poter fare affidamento. Molti di loro affrontano quotidianamente ritmi impegnativi, terreni difficili e condizioni meteorologiche rischiose. La nuova formula Urania con ferisce ai veicoli la forza necessaria per funzionare più a lungo, grazie allo sviluppo e ai test condotti nelle situazioni più estreme, tra cui le gare di Formula 1, Moto GP e Rally Dakar. Questa tecnologia ha dimostrato in diverse occasioni il suo valore. Con Urania, i gestori di flotte, i conducenti e i loro veicoli avranno la fiducia necessaria per affrontare qualsiasi sfida”. Per condividere i punti di forza di Urania con i clienti, il team Petronas porterà in Europa il nuovo Urania attraverso un Roadshow Unstoppable Heroes che si svolgerà nel corso dell’anno.

PROFESSIONALE NELLE ASSICURAZIONI RIVOLTO AL MONDO DEI TRASPORTI, ALL’INIZIO DEL

2021

FABRIZIO FRISOLI UNISCE UNA SQUADRA DI SPECIALISTI IN OGNI RAMO DELLE ASSICURAZIONI DEDICATE AL SETTORE.

CON EZIO CAPOZUCCA, MAURO COLOMBINI E STEFANO BRUSCHETTA L’AMBIZIONE È SERVIRE OGNI SEGMENTO DELLA LOGISTICA A 360 GRADI SULL’INTERO TERRITORIO ITALIANO.

Fabrizio Frisoli, fondatore di Assilog.

operatore - precisa il broker ha specifiche esigenze e criticità: un trasportatore trova nel proprio programma assicurativo la voce predominante nel costo della polizza RCA e CVT; uno spedizioniere o una piattaforma logistica vedrà la copertura delle merci quale focus principale; un operatore portuale o ferroviario avrà massima attenzione alla copertura per danni a terzi incluse le merci”. Qual è la “chiave di differenza” che mette in campo AssiLog nel rispondere a queste istanze? “Competenza,

esperienza, indipendenza e novità. Sappiamo cosa serve ai clienti e quello che il mercato può dare. I quattro fondatori - dichiara Frisoli - presentano una specializzazione complementare che declina perfettamente il mondo della logistica. In diversi decenni di attività abbiamo venduto polizze a tanti clienti, pagato sinistri a molti danneggiati e gestito esigenze diverse nel tempo. Non siamo vincolati a nessuna categoria, associazione, cliente, compagnia di assicurazione e non abbiamo legami con il passato o posizio-

ni da difendere, che potrebbero collidere con le sfide del trasporto e della logistica”. A quali categorie si rivolge in prima istanza AssiLog? “Innanzitutto - conclude Frisoli - a vettori medio-grandi, con un parco veicolare non inferiore ai 50 pezzi e un fatturato nell’ordine dei 5-10 milioni. Dopodiché spedizionieri e operatori di trasporto multimodale o combinato e tutti i soggetti “complessi”, che richiedono specifiche competenze: terminal portuali, ferroviari, Inland (a secco), interporti, autoparchi ecc.”.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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INTERVISTA ESCLUSIVA

È

ALFONSO PALOMBA

SOLUTION BUSINESS & RETREAD SOUTH EUROPE REGION BRIDGESTONE EMIA ITALIA SALES

sereno Alfonso Palomba quando parla dei risultati che la divisione sotto la sua responsabilità del colosso giapponese, la Solution Business & Retread, ha riportato nell’annus horribilis che si è da poco chiuso. D’altra parte le flotte hanno continuato a viaggiare, e ad aver bisogno dei prodotti e dei servizi di manutenzione a 360° che Bridgestone offre al suo pacchetto di professionisti. “È stato un risultato eccellente - inizia a raccontarci Palomba, Solution Business & Retread Souyh Europe Region Bridgestone EMIA Italia Sales - in controtendenza rispetto ad altri rami aziendali, dove la problematica Covid-19 ha impattato con una forza diversa, determinando anche riduzioni importanti di fatturato. Il settore Solution Business Bridgestone è cresciuto invece di quasi il 30 per cento. Abbiamo raccolto ciò che avevamo seminato ne gli anni precedenti, dedicando tempo e risorse importanti al recruiting di flotte e indirizzando la nostra attenzione su realtà aziendali solide e strutturate. Tutte flotte che hanno infatti incrementato nel 2020 il loro fatturato e non si sono mai fermate, occu-

l’Ecopia H002, mentre per i regionali il Duravis R002. Con un focus preciso in entrambi i casi: disporre del miglior labeling presente sul mercato e dare un contributo alle nostre flotte dirette e indirette nella riduzione delle spese di gestione, soprattutto dal punto di vista del carburante. E le flotte apprezzano decisamente questa compressione dei costi di proprietà. Inoltre stiamo per lanciare un nuovo programma all’interno del Total Tyre Care dedicato soprattutto alle flotte che percorrono tratte internazionali. Metteremo a loro disposizione tutto il nostro know how per ridurre non solo il costo dei pneumatici ma anche e soprattutto il consumo di carburante. Che, come sappiamo bene, incide più del 30 per cento sui costi totali di gestione. Il programma verrà lanciato nella seconda parte dell’anno in collaborazione con flotte selezionate. A raggiungere l’obiettivo sarà ancora una volta determinante il contributo di Web Fleet Solution che permette di migliorare attraverso la geolocalizzazione i parametri di guida degli autisti. Senza dimenticare naturalmente l’apporto fondamentale dei nostri due prodotti rivisti. Si consideri solo che

L’efficienza fa bene alle flotte L’OBIETTIVO È QUELLO DI RIDURRE LE SPESE DI GESTIONE, NON SOLO SUL PIANO ORGANIZZATIVO MA ANCHE E SOPRATTUTTO DAL PUNTO DI VISTA DEI CONSUMI: UNA SERIE DI SERVIZI MODELLATI SULLE ESIGENZE DEL CLIENTE E UNA GAMMA PRODOTTO TUTTA NUOVA SONO ALLA BASE DELLE SOLUZIONI DEL MARCHIO GIAPPONESE PER GLI INTERLOCUTORI PROFESSIONALI. pandosi soprattutto di grande distribuzione quindi di trasporto alimentare sia secco che refrigerato, e del traffico con le isole maggiori”. Un mondo del trasporto che ha dunque riportato risultati variegati in termini di volumi nel 2020, ma che ha visto Bridgestone in prima linea nel capire le esigenze dei suoi clienti e nel collaborare con loro, anche grazie alla posizione privilegiata data dall’ingresso in qualità di soci in Alis, il più grande cluster della logistica e del trasporto.

Mdt - Quali servizi avete continuato a offrire durante il lockdown? Palomba - Fin dal primo lockdown abbiamo continuato a erogare servizi a 360 gradi. Le flotte si sono dimostrate molto grate di questo nei nostri confronti. Non abbiamo mai bloccato i tecnici specializzati nella gestione dei parchi pneumatici. Dal punto di vista dei servizi non ci siamo mai fermati. Mentre invece supporti a livello finanziario non ci sono stati richiesti: per fortuna il nostro pacchetto flotte, come dice-

vo, è costituito da aziende molto solide.

Mdt - Dunque il 2020 ha chiuso in rialzo per il vostro settore, com’è iniziato il nuovo anno? Palomba - Gennaio è stato un mese buono rispetto ai nostri obiettivi, abbiamo contrattualizzato otto nuove flotte. Il 2021 nel suo complesso sarà però un anno critico perché dovremo effettuare un controllo serrato sui costi di gestione. La nostra redditività deve aumentare.

Mdt - Quali sono i pacchetti servizi che offrite

di CRISTINA ALTIERI VIMERCATE

alle flotte? Palomba - Il nostro programma Total Tyre Care è in evoluzione, ma attualmente offriamo tre tipologie di contratto. Innanzitutto il contratto a costo chilometrico: la flotta paga i chilometri che percorre, mentre noi provvediamo ad una gestione all inclusive dei servizi. La flotta terziarizza tutta la gestione del pneumatico inclusi i fermi macchina su strada e noi fatturiamo a chilometro percorso. Pay as you go invece è una forma di fatturazione centralizzata. Può essere di due tipi, o inclusiva dei ser-

vizi, per cui una flotta multi deposito a livello italiano riceve un’unica fattura per tutti i servizi che richiede al nostro network di riferimento, e quindi i First Stop e i Bridgestone Partner. Oppure può essere una fatturazione centralizzata per fornitura con la quale rendiamo disponibili attraverso la nostra rete i pneumatici, che siano nuovi o ricostruiti. E poi c’è il pacchetto entry level, quello più basico, si chiama Flotte Dirette e prevede forniture e manutenzione.

Mdt - Ci sono altre possi-

bili opzioni all’interno di questi pacchetti? Palomba - Sì, offriamo una serie di possibilità come il Tirematics, il controllo delle pressioni, e soprattutto la nostra Web Fleet Solution con la quale garantiamo anche strumenti di geolocalizzazione e di gestione dei macrodati. Nel secondo quarter di quest’anno integreremo il sistema di gestione delle pressioni con il Web Fleet, in modo da consentire al manager di tenere monitorato il quadro delle pressioni 24 h/24 e di disporre di una predittività su forature e danneggiamenti. Saremo quindi in grado di predire alla flotta quando si dovrà fermare per effettuare la manutenzione o per riparare uno pneumatico danneggiato o forato. Mdt - Parliamo dei vostri prodotti di punta per le flotte di veicoli da lavoro. Palomba - Abbiamo investito negli ultimi tre anni rinnovando completamente la nostra gamma prodotto. Siamo intervenuti soprattutto su battistrada e resistenza al rotolamento. Dunque per le lunghe percorrenze abbiamo rivisto

nella resistenza al rotolamento il passaggio da una categoria a quella immediatamente inferiore comporta una riduzione del consumo di carburante che può arrivare al 5 per cento.

Mdt - State lavorando su soluzioni specifiche per i truck elettrici? Palomba - Il nostro centro ricerche di Castel Romano sta già mettendo a punto prodotti che saranno utilizzati sui mezzi elettrici. Il problema risiede, come noto, nell’autonomia, ma noi saremo in grado di proporre un prodotto capace di aumentare la percorrenza con una carica. Lo faremo lavorando sempre sulla resistenza, ma mantenendo inalterati gli altri parametri: trazione, resistenza e resa chilometrica. Il prossimo lancio che avremo parla già questa lingua: alla fine di questo trimestre presenteremo un nuovo prodotto per i city bus. Ci sono già molti autobus urbani elettrici e il numero è in crescita. D’ora in poi potranno disporre di un prodotto in grado di ottimizzare l’autonomia e dunque ridurre sensibilmente i consumi.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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SCANIA IN PARTNERSHIP CON ENGIE ED EVBOX GROUP

E-MOBILITY PER IL TRASPORTO E ngie, gruppo francese globale per l’energia e i servizi, e la sua controllata EVBox Group stanno collaborando con Scania, in una partnership europea per veicoli industriali e autobus, per offrire alle aziende di trasporto in 13 Paesi europei una soluzione completa e su misura di e-mobility. Il sistema di ricarica è un prerequisito fondamentale per dare vita a progetti di e-mobility nel settore del trasporto. Le aziende che effettuano trasporti in ambito urbano ed extraurbano potranno in molti casi effettuare la ricarica in deposito. La scelta della giusta soluzione di ricarica non sarà però sempre semplice e immediata. Per effettuare tragitti più lunghi e con la crescente diffusione dei veicoli elettrici, saranno necessarie soluzioni di ricarica a destinazione o in aree pubbliche, attualmente disponibili in maniera estremamente limitata. “La partnership con Engie ed EVBox Group semplificherà l’introduzione di veicoli

elettrici nelle flotte dei nostri clienti, accelerando la transizione verso un trasporto maggiormente sostenibile”, ha evidenziato Alexander Vlaskamp, Head of Sales and Marketing di Scania. Engie si contraddistingue nel settore energetico per la propria dimensione globale ma al tempo stesso per le forti partnership a livello locale. È in grado di fornire sia il sistema energetico che, attraverso EVBox Group, stazioni di ricarica intelligenti, scalabili e ad alta potenza, su misura per ogni cliente. Engie, con una grande esperienza nella ricarica di veicoli elettrici e nei sistemi energetici, si occuperà dell’offerta, progettazione, installazione e manutenzione di punti di ricarica e dei servizi correlati. La collaborazione con Engie ed EVbox Group è un’ulteriore partnership che Scania stringe nel settore energetico e riguarderà inizialmente 13 Paesi europei, per poi andare a crescere ulteriormente verso la fine del 2021.

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IMPIANTO DI ASSEMBLAGGIO E NUOVO LABORATORIO

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INVESTIMENTI NEL SETTORE BATTERIE cania ha annunciato l’investimento, nel corso di diversi anni, di oltre 1 miliardo di corone svedesi in un impianto di assemblaggio di batterie a Södertälje, in Svezia. Il primo passo nella realizzazione di questo progetto è la costruzione, a partire da inizio 2021, di una struttura di 18mila metri quadrati, che ha l’obiettivo di essere pienamente operativa entro il 2023. Inoltre, per intensificare i test sul fronte delle batterie e, al tempo stesso, lo sviluppo di soluzioni su misura, il costruttore sta investendo 15,5 milioni di euro per dare vita a un nuovo laboratorio di batterie presso i propri stabilimenti di ricerca e sviluppo sempre a Södertälje. All’interno dell’impianto di assemblaggio, che sarà adiacente allo stabilimento telai di Södertälje, verranno assemblati i moduli e i pacchi batteria con le celle consegnate dalla fabbrica di batterie Northvolt di Skellefteå, in Svezia. I pacchi assemblati formeranno così sistemi di batterie su misura per la produzione modulare di Scania. Nel 2015, il Grifone ha avviato la produzione in

serie di autobus ibridi mentre nel 2019 ha introdotto la sua prima gamma di autobus completamente elettrici e, più di recente, ha presentato la prima gamma di autocarri ibridi ed elettrici, la cui produzione in serie inizierà nel 2021. Nel frattempo, sono in fase di sviluppo soluzioni elettrificate per applicazioni in ambito industriale e marino. I pacchi batteria saranno adattati per le diverse applicazioni e, una volta pronti, verranno consegnati al reparto adiacente, ovvero quello dell’assemblaggio dei telai, attualmente in fase di riorganizzazione per fare in modo che l’assemblaggio venga realizzato in parallelo sia per i veicoli elettrici sia per i veicoli con motore a combustione. Per quanto riguarda il nuovo laboratorio, i lavori di costruzione saranno completati entro la primavera 2021. Gli strumenti e le attrezzature verranno poi sottoposti a una fase intensa di test, così da essere operativi entro l’autunno 2021. Il laboratorio ospiterà 3 sale prova di 250 metri quadrati per le celle, i moduli e i pacchi batteria.

SCANIA / NUOVO IMPIANTO DI PRODUZIONE IN CINA OPERATIVO DA INIZIO 2022

La grande offensiva asiatica LO STABILIMENTO INTERAMENTE DI PROPRIETÀ SORGERÀ A RUGAO, NELLA PROVINCIA DI JIANGSU, 150 KM A NORD-OVEST DI SHANGHAI. “ENTRO LA FINE DEL DECENNIO 2020 - HA EVIDENZIATO HENRIK HENRIKSSON, PRESIDENTE E CEO DI SCANIA - ABBIAMO IN PROGRAMMA INVESTIMENTI SIGNIFICATIVI PER BENEFICIARE DI QUESTI SVILUPPI E, AL TEMPO STESSO, PER FAR SÌ CHE LA CINA DIVENTI IL TERZO PILASTRO NELLA NOSTRA STRUTTURA PRODUTTIVA GLOBALE”. SCANIA HA STABILITO LE PROPRIE ATTIVITÀ INDUSTRIALI IN CINA GRAZIE ALL’ACQUISIZIONE DI NANTONG GAOKAI AUTO MANUFACTURING LTD.

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GUIDO PRINA SÖDERTÄLJE

a Cina, ponte per l’intero mercato asiatico, è al centro delle strategie internazionali di Scania. Il costruttore svedese è pronto a inaugurare un nuovo impianto di produzione interamente di proprietà a Rugao, nella provincia di Jiangsu, 150 km a nord-ovest di Shanghai. La produzione in serie è prevista per inizio 2022. “La nostra espansione in Cina avverrà passo dopo passo e in accordo con il positivo sviluppo delle condizioni di mercato e la conseguente crescente domanda di veicoli di nuova generazione - ha evidenziato Henrik Henriksson, Presidente e CEO di Scania - Entro la fine del decennio 2020 abbiamo in programma investimenti significativi per beneficiare di questi sviluppi e, al tempo stesso, per far sì che la Cina diventi il terzo pilastro nella nostra struttura produttiva globale”. La rapida trasformazione della Cina in un sistema più aperto e basato sul l’economia di mercato ha spinto il Grifone a investire nel gigante orientale. Al fine di aumentare la concorrenza, la Cina sta aprendo le porte a società straniere intenzionate a svolgere le proprie opera-

zioni nel Paese, contribuendo così alle principali iniziative in atto sul fronte della sostenibilità. “Aumentare la presenza nel mercato cinese è fondamentale per la crescita globale di Scania e del gruppo Traton - ha aggiunto Henriksson - Le nostre operazioni in

Cina verranno gradualmente ampliate e sviluppate in unità su vasta scala nella produzione e nella struttura di fornitura globale di Scania. L’obiettivo non è solo quello di rendere la Cina il terzo pilastro nella nostra struttura produttiva globale, ma anche far sì che diventi il centro di riferi-

mento per le vendite in altri mercati asiatici”. Gli investimenti di Scania in Cina includono anche la creazione di un’area di ricerca e sviluppo. “Questo rafforzerà la nostra competitività internazionale e la leadership di Scania sul fronte del trasporto sostenibile, poiché la

nostra presenza nel Paese faciliterà l’accesso a tecnologie all’avanguardia e a competenze in aree riguardanti per esempio i veicoli a guida autonoma ed elettrici”, ha sottolineato il numero uno di Scania. La Cina è il più grande mercato al mondo per i vei-

coli commerciali e rappresenta attualmente il 40 per cento delle vendite globali. Il mercato è dominato da costruttori nazionali, ma la domanda di veicoli di ultima generazione, tecnologicamente più avanzati e in grado di offrire migliori prestazioni, sta crescendo di pari passo alla richiesta di una logistica maggiormente efficiente e di un sistema di trasporto più sostenibile. L’intera gamma di prodotti Scania con motori a combustione alimentati a biocarburanti rinnovabili e i veicoli elettrici rispondono perfettamente alle esigenze del mercato cinese. “Il nostro obiettivo è raggiungere, entro la fine del decennio 2020, gli stessi volumi di vendita che abbiamo attualmente nel nostro singolo mercato più grande, ovvero il Brasile”, ha concluso Henriksson. Scania ha stabilito le proprie attività industriali in Cina grazie all’acquisizione di Nantong Gaokai Auto Manufacturing Ltd. L’azienda soddisfa i requisiti del brand svedese per quanto riguarda, tra le altre cose, l’ambiente di lavoro, le prestazioni dal punto di vista ambientale e i sistemi per il monitoraggio della qualità in tutte le fasi della supply chain, oltre alla capacità di garantire un buon servizio al cliente.

MANTERRÀ IL RUOLO DI MEMBRO DELL’EXECUTIVE BOARD DI TRATON SE

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CHRISTIAN LEVIN NUOVO CEO E PRESIDENTE DI SCANIA DA MAGGIO 2021

l Consiglio di amministrazione di Scania ha nominato Christian Levin CEO e Presidente di Scania a partire dal 1° maggio 2021. Levin, attualmente membro dell’Executive Board di Traton SE e Chief Operating Officer di Traton Group, vanta oltre venti anni di esperienza all’interno del Grifone. Oltre alla sua nuova funzione in Scania, Christian Levin manterrà il suo ruolo di membro dell’Executive Board di Traton SE. Dal 2006 al 2010 Levin è stato Amministratore delegato di Italscania. Christian Levin succede a Henrik Henriksson che lascia Scania dopo 23 anni e oltre 5 come CEO per unirsi a H2

Green Steel, una nuova impresa che punta ad avviare la produzione di acciaio realizzato senza l'utilizzo di fonti fossili entro il 2024. Henriksson rimarrà in Scania finché Levin non assumerà il nuovo incarico di CEO. Christian Levin si è unito a Traton SE nel 2019 mentre ha iniziato la sua carriera in Scania nel 1994 come trainee; nel corso degli anni ha ricoperto diversi ruoli manageriali. Levin vanta una vasta esperienza professionale a livello internazionale e ha con-seguito un Master of Science in ingegneria meccanica presso il Royal Institute di Stoccolma. Ha ricoperto i ruoli di Executive Vice Presi-

dent e Head of Sales & Marketing di Scania prima di appro-dare in Traton. “È un grande onore per me assumere il ruolo di CEO di Scania, un’azienda che ha avuto un impatto determinante su tutta la mia vita e sulla mia carriera - ha evidenziato Levin - Insieme a tutto il team globale di Scania, lavoreremo per accelerare la transizione verso un sistema di trasporto sostenibile. In qualità di marchio forte di Traton Group, proseguiremo sulla strada del successo percorsa da Henrik Henriksson, dando vita a una mobilità migliore sia per il business, che per la società e per l’ambiente”.


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INTERVISTA ESCLUSIVA

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a mobilità evolve a ritmi veloci e richiede a gran voce la presenza di aziende in grado di sostenere i cambiamenti in atto. È il caso del Gruppo Telepass, nato nel 2017 con l’obiettivo di creare un sistema integrato di servizi per la mobilità in ambito urbano ed extraurbano. Oggi Telepass è un ecosistema che offre a privati e aziende un numero sempre mag giore di opzioni, fruibili anche in modalità digitale, per una mobilità flessibile, sicura e sostenibile. Un pioniere della mobilità impegnato a facilitare la libertà di movimento delle persone, ampliando la sua offerta, investendo in startup all’avanguardia e garantendo l’accesso ai propri servizi in Europa, perché ogni spostamento sia davvero un’esperienza senza confini. Ne abbiamo parlato con l’Amministratore delegato Gabriele Benedetto.

GABRIELE BENEDETTO AMMINISTRATORE DELEGATO TELEPASS

Mdt - Qual è oggi la realtà di Telepass a livello italiano ed europeo in termini di organizzazione, personale, presenza operativa? Benedetto - Nell’immaginario di milioni di italiani che si spostano, Telepass fino a po co tempo fa era associata al pa gamento del pedaggio in au tostrada, ma seguendo la trasformazione degli scenari della mobilità, la sua mission si è allargata al fine di facilitare l’accesso alle diverse modalità di

importante è il contributo che Telepass dà alla sicurezza, al risparmio di carburante e alla sostenibilità ambientale che costituisce uno dei driver di innovazione per le imprese che sono proiettate nel futuro, in particolare per quelle che lavorano nell’ambito del trasporto. Grazie al sistema di telepedaggio si evitano stop and go al casello per ritiro del biglietto e il relativo pagamento contribuendo alla riduzione di emissioni di inquinanti nonché al risparmio di carburante. Riguardo al tema della sicurezza, la recente emergenza sanitaria ha posto attenzione sulla necessità di minimizzare lo scambio tra le persone di monete e banconote che sono potenziali veicoli di contagio e le occasioni di contatti: da questo punto di vista Telepass ha adottato una filosofia Safe&Clean, con l’obiettivo di offrire ai propri clienti una piattaforma sempre più completa di servizi per la mobilità, garantendo il risparmio di tempo e la massima sicurezza in termini di riduzione delle occasioni di contatto grazie alla sua natura cashless, nel rispetto dell’ambiente.

Mdt - Quali sono le sfide più impegnative che qualificano l’azione di Telepass rispetto ai competitors? Quali le novità che caratterizzeranno la proposta Telepass nel corso del 2021? Benedetto - Gli obiettivi di Te-

Protagonista della smart mobility OGGI TELEPASS È IL PRIMO FORNITORE DI SERVIZI PER LA MOBILITÀ IN EUROPA. SEGUENDO LA TRASFORMAZIONE DEGLI SCENARI DELLA MOBILITÀ, LA SUA MISSION SI È ALLARGATA AL FINE DI FACILITARE L’ACCESSO ALLE DIVERSE MODALITÀ DI SPOSTAMENTO. IL SUO SERVIZIO È ADOTTATO DA CIRCA 90MILA AZIENDE DI AUTOTRASPORTO. UN UNICO DISPOSITIVO, TELEPASS SAT, CONSENTE DI PAGARE IL PEDAGGIO AUTOSTRADALE IN 13 DIVERSI PAESI. KMASTER, INVECE, È LA SOLUZIONE ALL-IN-ONE RISERVATA ALLE AZIENDE DI AUTOTRASPORTO CHE CONSENTE LORO LA GESTIONE DELLA FLOTTA IN TEMPO REALE.

spostamento. Oggi la nuova Telepass è un dinamico protagonista della smart mobility. Con 7 milioni di clienti e oltre 10 milioni di dispositivi (di cui quasi 800mila installati su mezzi pesanti) in circolazione su più di 160mila chilometri di reti autostradali nei 13 Paesi europei nei quali opera, è tra i leader europei nei servizi di telepedaggiamento ed è presente in più di 4.500 punti servizio. Con oltre 6,7 miliardi di euro di transazioni ETC gestite, Telepass è già un leader europeo nell’ambito dei servizi di telepedaggio.

Mdt - Qual è il valore aggiunto decisivo nel poter proporre un unico dispositivo per il telepedaggio a livello europeo? Quali i vantaggi operativi di SAT per le aziende di trasporto e logistica? Benedetto - Da tempo le energie di Telepass sono incentrate nell’individuazione e nella realizzazione di servizi in grado di rispondere a 360 gradi alle esigenze di mobilità dei propri clienti, superando, per gli autotrasportatori così come per la clientela consumer, il concetto di servizio legato semplicemente alla “sbarra che si alza al casello per il pagamento del pedaggio”. Oggi Telepass è il primo fornitore di servizi per la mobilità in Europa. Il nostro servizio è adottato da circa

90mila aziende di autotrasporto che sono intermediate dai nostri sales partner costituiti da società di servizi o consorzi di autotrasportatori. Con un unico dispositivo, il Telepass SAT, offriamo la possibilità di pagare il pedaggio autostradale in 13 diversi Paesi: Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Polonia (trat to Cracovia-Katowice dell’A4), Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Ungheria e Svizzera. Inoltre, Telepass SAT permette di pagare in automatico la sosta nei parcheggi dedicati a mezzi pesanti sia in Italia che in Europa, attraversare lo stretto di Messina tra Calabria e Sicilia e viaggiare sui numerosi traghetti che collegano i Paesi della penisola scandinava. KMaster, invece, è la soluzione all-in-one riservata alle aziende di autotrasporto che consente loro la gestione della flotta in tempo reale, grazie ai servizi di geolocalizzazione, e, allo stesso tempo, il pagamento del pedaggio e dei principali servizi di mobilità grazie al dispositivo Telepass SAT. Con KMaster è possibile verificare la posizione e lo stato dei veicoli, gestire l’operatività dei mezzi, ottimizzando costi e consumi di carburante, monitorare il rispetto delle normative vigenti relative ai tempi di guida e riposo degli autotrasportatori. Tali elementi risulta-

di FABIO BASILICO MILANO

no essere oggi i fattori caratterizzanti per una impresa di autotrasporto che vuole essere competitiva ed efficiente, mantenendo alti standard di qualità del servizio offerto ai propri clienti. Oltre al dispositivo, il servizio mette a disposizione l’accesso alla piattaforma direttamente dal pc oppure attraverso l’app mobile al fine di garantire una facile e completa comunicazione tra Fleet manager e autisti. La piattaforma inoltre

può essere personalizzabile secondo le esigenze delle aziende, in termini di grafica e reportistica, e può interfacciarsi con i sistemi gestionali delle aziende di autotrasporto. Mdt - Quali sono gli elementi chiave che qualificano la strategia Telepass per i mezzi pesanti? Qual è il ruolo della sostenibilità nei piani strategici di Telepass e come il concetto si integra nell’offerta di servizi?

Benedetto - Telepass è alla costante ricerca di sviluppo delle proprie tecnologie e di ampliamento della gamma dei servizi di mobilità da mettere a disposizione dei clienti. Lavoriamo alla qualità del servizio che cerchiamo costantemente di migliorare. Telepass è un alleato fondamentale di chi si occupa di autotrasporto e ha l’esigenza di viaggiare in tutta Europa, grazie alla sua leadership in termini di interoperabilità dei sistemi di pagamento dei pedaggi tra i vari Paesi europei, dove non abbiamo rivali. Non meno

Pioniere della mobilità, Telepass è sempre più protagonista dell’innovazione tecnologica.

lepass sono molto ambiziosi. L’azienda sta proseguendo il suo percorso di digitalizzazione sviluppando una piattaforma che permetterà l’integrazione delle soluzioni telematiche offerte con quelle già disponibili nelle piattaforme dei propri partner, senza tralasciare ovviamente l’interoperabilità in Europa. Gestione dei costi, sicurezza, personalizzazione, automazione, soddisfazione del cliente, sostenibilità ambientale: sono alcuni dei principali risultati del percorso di sviluppo telematico intrapreso da Telepass, che vedrà presto l’introduzione sul mercato di una piattaforma più performante e ciò non solo grazie alla propria tecnologia, ma anche all’integrazione con le soluzioni già offerte dai propri partner. Il risultato sarà dunque una nuova piattaforma che rivoluzionerà il concetto di servizi alla mobilità unita a un nuovo apparato che renderà l’esperienza di viaggio sempre più connessa, e una fruibilità dei servizi completamente rinnovata, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale che permetterà di fornire informazioni puntuali e una experience personalizzata. Inoltre, Telepass è impegnata in termini di risorse umane, tecnologiche ed economiche nell’estensione del servizio negli altri “toll domains” in Europa, oltre ai 13 già disponibili.


LOGISTICA

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PALLETWAYS / IL VALORE DEL NETWORK NELL’ESPERIENZA DI DUE CONCESSIONARI

Circuito che esalta il valore

FABIO BASILICO

permesso di entrare in contatto con molte aziende e di acquisire nuovi clienti”. Anche Palladino Logistics ha una fertile e forte tradizione familiare alle spalle. Ci racconta Giacomo Ciriaco Palladino, Amministratore Unico di Palladino Logistics Srl, che “l’azienda di trasporti Palladino nasce a Montemiletto in provincia di Avellino negli anni ’20, grazie alla passione, volontà e capacità imprenditoriale della Famiglia Palladino, in particolare di nonno Giacomo che ha iniziato a trasportare calce, carbone e vino utilizzando carretti trainati da cavalli sulle strade di collegamento tra Avellino e Benevento. La seconda generazione dell’attività di trasporti è stata proseguita da papà Pasquale, ancora oggi presente e molto attivo nell’azienda, forte della sua pluriennale esperienza”. Oggi Palladino Logistics è amministrata da Giacomo Ciriaco Palladino (figlio di Pasquale e nipote di Gia como), il quale rappresenta la terza generazione e porta avanti la mission produttiva di famiglia, affiancato dalla sorella Annamaria e dal fratello Vincenzo. “Con il tra-

CALDERARA DI RENO

Il valore aggiunto del network è il valore delle persone che ne fanno parte”. Palletways, leader nelle soluzioni di trasporto espresso di merce pallettizzata in tutta Europa, scommette da sempre sul valore umano e professionale dei suoi concessionari, che in Italia sono oggi arrivati a quota 130, con l’obiettivo di raggiungere quota 150 nei prossimi anni, e costituiscono una solida e collaborativa rete di professionisti affermati ed efficienti nel garantire un servizio di qualità ad alto valore aggiunto. Siamo andati a conoscere da vicino due di questi Concessionari, uno del Nord e uno del Sud Italia: Autotrasporti Giobbio Srl di Lazzate (MB) e Palladino Logistics Srl di Avellino testimoniano l’eccellenza di un gruppo di aziende concessionarie ben radicate sull’intero territorio nazionale e in grado di fare di Palletways un player di primo piano nel settore della distribuzione. “L’azienda è nata per iniziativa di mio nonno Giuseppe che nel 1927 avviò l’attività di distribuzione di calzature sulla città di Milano utilizzando un carro trainato da cavalli esordisce Giuseppe Giobbio, titolare insieme alla moglie Daniela Mardegan della brianzola Autotrasporti Giobbio - Negli anni a seguire l’azienda ha sempre avuto una dimensione e gestione familiare sotto la guida di mio padre Filippo e mia zia Luigia. È alla fine degli anni Novanta che mia moglie Daniela e io assumiamo la direzione della piccola attività. Da questo momento la società inizia il suo sviluppo seguendo la politica dei piccoli passi. Abbiamo fatto numerose scelte strategiche che hanno portato a una crescita esponenziale: nel 2004 l’acquisto del-

Giuseppe Giobbio, titolare insieme alla moglie Daniela Mardegan della brianzola Autotrasporti Giobbio fondata nel 1927 da Giuseppe Giobbio.

l’immobile che ora rappresenta la nostra sede operativa e l’introduzione delle attività di logistica e depositi, nel 2016 l’ingresso in Palletways, nel 2019 l’ingresso nella società MB Express con sede a Chiasso per la gestione di pratiche doganali e la distribuzione merci sul territorio svizzero. A oggi disponiamo di una flotta di 17 mezzi, un magazzino di 4.500 mq con aree dedicate allo stoccaggio di prodotti alimentari in regime HACCP e biologico, a temperatura controllata per stoccaggio

di presidi medico-chirurgici e zone dedicate allo stoccaggio e lavorazione di packaging per la cosmetica”. Autotrasporti Giobbio è entrata a far parte del network Palletways nell’aprile del 2016. “L’ingresso in Palletways ha rappresentato per noi un’autentica svolta - precisa Giuseppe Giobbio - Palletways garantisce un grande valore aggiunto per la nostra attività. Siamo protagonisti di un servizio importante ed effettuare la distribuzione organizzata sul territorio per conto del network ci ha

scorrere degli anni - prosegue Giacomo Ciriaco Palladino - l’attività aziendale si è evoluta e Palladino, dai soli trasporti sul territorio nazionale e internazionale, ha ampliato la propria offerta di servizi includendo la logistica, e divenendo anche hub intermodale di importanti aziende produttive presenti sul territorio”. Il suo head quarter completo di base logistica e operativa è situato in una posizione favorevole - nei pressi dei principali assi autostradali A16 Napoli Bari, Salerno e A30 Caserta-Roma - con una superficie complessiva di oltre 38.000 metri quadrati. “Il core business della azienda, come detto, è focalizzato sui trasporti e la logistica integrata in ambito nazionale e internazionale, a servizio di diversi comparti produttivi merceologici, tra i quali spicca il settore Automotive verso il quale la mia azienda ha conquistato una particolare expertise - dice ancora Palladino Offriamo ai nostri clienti una completa gamma di servizi, dalla spedizione del singolo pallet di vino, al trasporto a carico completo anche per le principali case automobilistiche europee. Il 70 per cento del no-

auToTrasporTi gioBBio

Sede operativa: Via S.Lorenzo, 137 - Lazzate (MB) Sede legale: Via Pozzo, 15 - Rovellasca (CO) Fondazione: 1927 Fondatore: Giuseppe Giobbio Socio Amministratore, Responsabile Commerciale: Giuseppe Giobbio Socio Amministratore, Responsabile Amministrativo: Daniela Mardegan Flotta: 17 mezzi Tipologia di merce: prodotti alimentari, medicali, cosmetici, metalmeccanica, arredi e varie Dipendenti: 26 Internet: autotrasportigiobbio.it


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PROTAGONISTI: AUTOTRASPORTI GIOBBIO E PALLADINO LOGISTICS

PALLETWAYS, LEADER NELLE SOLUZIONI DI TRASPORTO ESPRESSO DI MERCE PALLETTIZZATA IN EUROPA, SCOMMETTE DA SEMPRE SUL VALORE UMANO E CONCESSIONARI, CHE IN ITALIA SONO ARRIVATI A QUOTA 130 E COSTITUISCONO UNA SOLIDA RETE DI PROFESSIONISTI AFFERMATI ED EFFICIENTI NEL GARANTIRE UN SERVIZIO DI CONSEGNA DI QUALITÀ ALLA NUMEROSA E VARIEGATA CLIENTELA. SIAMO ANDATI A CONOSCERE DA VICINO DUE DI QUESTI CONCESSIONARI, UNO DEL NORD - AUTOTRASPORTI GIOB-BIO DI LAZZATE (MB) - E UNO DEL SUD ITALIA - PALLADINO LOGISTICS DI AVELLINO. PROFESSIONALE DEI SUOI

stro business è assicurato dall’attività internazionale. La flotta è costituita da 75 bilici e 15 motrici per la distribuzione”. Palladino Logistics è entrata a far parte del network Palletways nel febbraio 2001 ed è anche la sede dell’Hub Sud di tutto il circuito. “Ci ho creduto fin dall’inizio e devo dire di averci visto giusto - spiega Giacomo Ciriaco - Con Palletways trattiamo varie tipologie di merci, in primis prodotti alimentari, servendo clienti di ogni dimensione, dai medio-piccoli ai più grandi. Gli elementi qualificanti del servizio Palletways si possono riassumere in pochi ma essenziali concetti: semplicità, con-cretezza, rapidità ed efficacia del servizio. Semplicità è il modo di rapportarsi al cliente, concretezza è la possibilità di effettuare cose complesse con praticità e logica, facendo immediatamente ‘goal’ nel rispetto dei termini chiesti dal clien-

te. Merito senza dubbio della struttura manageriale efficiente e flessibile che costituisce l’ossatura organizzativa del network”. Parere pienamente condiviso da Giuseppe Giobbio: “La struttura manageriale fatta di persone preparate e qualificate costituisce un elevato valore strategico per Palletways. Il risultato è un servizio di qualità che mettiamo a disposizione del cliente”. Anche dal punto di vista delle continue innovazioni e soluzioni adottate, le due aziende Concessionarie si trovano perfettamente in linea con quanto viene implementato a livello di network. “Palletways è sempre stato un volano e lo è ancora oggi - commenta Giacomo Ciriaco Palladino - Le innovazioni tecnologiche adottate si dimostrano sempre un valido supporto in termini di qualità ed efficienza, praticità e facilità di utilizzo. Del resto, è importante

che il network si evolva per essere sempre più competitivo e dare sempre più servizi. Inoltre, alcune importanti novità nate all’interno del network sono state poi implementate all’interno delle attività aziendali”. “Tutto il nostro personale è caratterizzato da grande professionalità e competenza che facilitano l’acquisizione e l’assimilazione dei cambiamenti proposti dal network - ammette Giuseppe Giobbio - Palletways è un centro propulsore di crescita e in questo l’elevata attenzione all’innovazione è di fondamentale importanza. Senza contare che l’ottima collaborazione tra le Concessionarie consente di far circolare attraverso il network novità ed esperienze utili al miglioramento del servizio reso alla clientela”. Le priorità da salvaguardare sono ben chiare a entrambi gli imprenditori interpellati. “Il servizio e la trasparenza sono essenziali per

Il quartier generale in Contrada Pianodardine, Avellino, dell’azienda Palladino Logistics.

paLLadino LogisTiCs

Sede: Contrada Pianodardine - Avellino Fondazione: fine anni Venti Fondatore: Giacomo Palladino Titolari: Giacomo Ciriaco, Annamaria e Vincenzo Palladino Flotta: 75 bilici, 15 motrici Tipologia di merce: componenti automotive e varie Dipendenti: 115 Internet: palladinotrasporti.com

mantenere la competitività”, spiega Giacomo Ciriaco Palladino; “Il servizio è fondamentale e fa realmente la differenza”, incalza Giuseppe Giobbio. “La sfida è essere in grado di crescere sempre più dal punto di vista professionale e nel garantire un servizio sempre più di qualità - aggiunge Giobbio - Senza un servizio di qualità non c’è futuro per le nostre aziende. Lo stimolo maggiore è qualificarsi autentici professionisti del settore”. Un impegno che Palladino non può che condividere: “Dare sempre più di prima e migliorarsi di continuo”. Archiviato un 2020 molto difficile, il 2021 si è aperto in un clima di ancora forte incertezza. “Come sappiamo, il 2020 è stato un anno complicato da molti punti di vista - afferma Giuseppe Giobbio - È pur vero che venendo da un decennio di costante crescita abbiamo potuto utilizzare gli strumenti a nostra disposizione per affrontare le difficoltà dell’anno della pandemia. In aprile e maggio abbiamo registrato un forte calo del fatturato ma abbiamo recuperato in seguito, anche grazie all’inventiva di alcuni clienti che si sono reinventati come produttori di strumenti utili a combattere la pandemia. Siamo anche riusciti a chiudere l’anno con un piccolo incre-

mento del fatturato. Prevedere l’andamento del 2021 è francamente molto difficile. Nei primi mesi del nuovo anno è continuata la crisi iniziata nel 2020. Credo che quello in corso sarà un anno complicato, almeno fino a giugno. Non mancano certo gli elementi per essere ottimisti e questo anche grazie a Palletways e alle potenzialità di crescita delle attività con l’acquisizione di nuovi clienti. Abbiamo in progetto di portare l’azienda a un grande salto evolutivo, facendole assumere un carattere più industriale e pronto ad accogliere l’ingresso della quarta generazione”. “Dal nostro punto di vista -conclude Giacomo Ciriaco Palladino non siamo riusciti a recuperare il fatturato perso in seguito alla crisi pandemica del 2020. Ma sono fortemente ottimista sul 2021: bisogna o perare ogni sforzo possibile per recuperare tutto e ci riallineeremo ai livelli produttivi del 2019. Anche se credo non si possa parlare di un anno semplice: le complicazioni e le instabilità continueranno e dovremo dare il meglio di noi stessi per affrontare la situazione e monitorare con la massima attenzione tutte le variabili. I flussi di traffico instabili necessitano sempre più di un controllo accurato”.


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INTERVISTA

DOMENICO DE ROSA Mdt - A che punto è il piano di sviluppo intermodale di Smet? De Rosa - A metà degli Anni Novanta il Gruppo Smet è stato pioniere dello sviluppo intermodale marittimo e ferroviario, che ancora oggi rappresenta per noi una priorità assoluta. Ad oggi movimentiamo sulle navi oltre tremila mezzi a settimana, cui si aggiungono 16 company train, sempre a settimana. Il 2021 sarà un anno di svolta per il trasporto intermodale, grazie all’arrivo delle giga navi ecologiche del Gruppo Grimaldi, che rivoluzioneranno il traffico ro-ro e l’organizzazione dei trasporti sulla dorsale tirrenica. Prevediamo una rapida crescita del traffico intermodale e ci stiamo organizzando di conseguenza: abbiamo già ordinato mille semirimorchi aggiuntivi e contiamo di effettuare circa 200 nuove assunzioni. Parallelamente stiamo dando forte impulso all’intermodalità ferroviaria. A gennaio, in partnership con TX Logistic del Gruppo Mercitalia, abbiamo inaugurato il servizio ferroviario per semirimorchi da Bologna Interporto al Terminal Nord TKN di Colonia.

AMMINISTRATORE DELEGATO GRUPPO SMET

zioni alternative al diesel, insieme al nostro partner Iveco con cui siamo stati precursori nell’utilizzo dell’LNG.

Mdt - Quali sono i vantaggi per l’azienda committente derivanti dal servizio intermodale? De Rosa - L’intermodalità è, prima di ogni altra cosa, una modalità di trasporto sostenibile sia in termini ambientali che in termini economici, grazie alla combinazione di strada, mare e rotaia e all’utilizzo dell’autotrasporto solo per il primo e l’ultimo mi glio. Altrettanto notevoli sono i vantaggi dell’intermodalità in termini di efficienza, sicurezza e controllo dei costi. Non da ultimo, a seguito dell’emergenza sanitaria in atto, il trasporto intermodale si configura come una modalità di trasporto “virus free”, poiché limita l’in terazione umana.

Mdt - Quali sono i porti di maggior interesse per Smet? Quali sono gli investimenti attesi per il 2021 sulle infrastrutture portuali? De Rosa - Siamo operativi in tutti i porti della rete di Autostrade del Mare. Mi riferisco in Italia ai porti di Savona, Livorno, Civitavecchia e Salerno sulla dorsale tirrenica, ai porti di Venezia e Ancona sulla dorsale adriatica e natu-

Mdt - Il 2021 ha visto lo sbarco della prima giga nave di Grimaldi di grandi dimensioni: quante sono og gi le

“Sarà un anno di svolta per l’intermodale” PIONIERE NEGLI ANNI NOVANTA DELLA COMBINAZIONE DI STRADA, MARE E ROTAIA, SMET OGGI MOVIMENTA SU NAVE OLTRE TREMILA MEZZI A SETTIMANA GRAZIE ALLE PRIME TRE GIGA NAVI DI GRIMALDI. A FINE 2020 CHIUSO L’ACCORDO CON REALTRAILER-KRONE PER L’ACQUISTO DI 300 NUOVI ECO TRAILER MAXI VOLUME PER INTERMODALITÀ MARITTIMA E FERROVIARIA. IN ARRIVO MILLE SEMIRIMORCHI CHE VANNO AD AGGIUNGERSI AL PARCO DI VEICOLI DESTINATI AL TRAFFICO RO-RO E BEN 200 RISORSE UMANE AGGIUNTIVE. PER I TRATTORI STRADALI? “CON IVECO SIAMO STATI PRECURSORI NELL’UTILIZZO DELL’LNG. L’IDROGENO SARÀ LA VERA CHIAVE DI VOLTA: ENTRO IL 2030 RAGGIUNGEREMO LA NEUTRALITÀ IN TERMINI DI EMISSIONI DI CO2”, AFFERMA L’AMMINISTRATORE DELEGATO DOMENICO DE ROSA.

rotte strada-mare di Smet? De Rosa - Eco Valencia, la prima delle cinque giga navi del Gruppo Grimaldi, è entrata in flotta nel novembre 2020, seguita dalle gemelle Eco Barcelona a dicembre ed Eco Livorno a gennaio. Le tre navi sono tutte operative sulla rotta Livorno-SavonaBarcellona-Valencia, che riveste per noi un ruolo chiave. Siamo presenti e operativi su tutte le oltre cen to rotte di Autostrade del Mare, che collegano i Paesi affacciati sul Mediterraneo, sia sulla dorsale tirrenica che su quella adriatica, e quelli del Nord Europa, affacciati sul Mar Baltico.

Mdt - Qual è la tipologia di clientela interessata allo sviluppo strada-mare? De Rosa - Le caratteristiche del trasporto intermodale marittimo consentono di impiegarlo trasversalmente. Risulta tuttavia particolarmente indicato per la clientela che deve

movimentare volumi di un certo rilievo su media e lunga distanza.

Mdt - Come si concilia il progetto strada-mare con l’investimento sulla flotta di trattori e semirimorchi?

di LINO SINARI MILANO

De Rosa - Il minimo comun denominatore è lo sviluppo e l’implementazione del trasporto green, la necessità di porre la massima attenzione alla sostenibilità ambientale. Le nostre linee guida ci porteranno a raggiungere entro il

2030 la neutralità in termini di emissioni di CO2. A dicembre abbiamo concluso un accordo con RealTrailerKrone per l’acquisto di 300 nuovi eco trailer maxi volume, adatti per intermodalità marittima e ferroviaria. Nel

frattempo guardiamo con interesse allo sviluppo della trazione elettrica e, soprattutto, della tecnologia idrogeno, che sarà la vera chiave di volta del trasporto sostenibile. Siamo da sempre in prima linea nello sviluppo delle tra-

ralmente ai principali porti delle isole. È imprescindibile investire per preparare i nostri porti ad ac cogliere ricchezza, soprattutto in vista dell’arrivo di nuove navi di maggiore capacità, che saranno sempre più numerose e che richiedono un urgente adeguamento delle infrastrutture portuali.

L’intermodalità è al centro della strategia del Gruppo Smet.


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ZARA LINE / CON PALL-EX UNA CRESCITA CHE PROSEGUE DA UNDICI ANNI

Pregi e virtù umane al centro del business

L’AZIENDA DEI CUGINI MASSIMILIANO E MARCO FERRARI È STATA TRA LE PRIME A CREDERE NEL PROGETTO AVVIATO NEL 2008 DA MELISSA ALBERTI, QUANDO L’IDEA DEL NETWORK MULTI-HUB ERA ANCORA SULLA CARTA. OGGI ZARA LINE NEL SUO HEADQUARTER DI SAN POLO D’ENZA METTE A DISPOSIZIONE DELLA LOGISTICA PALLETTIZZATA 3.500 MQ DI CAPANNONE CON OTTO RIBALTE E VENTI VEICOLI, FLOTTA CUI SI SONO AGGIUNTI QUEST’ANNO TRE NUOVI SEMIRIMORCHI FURGONATI.

Q

MAX CAMPANELLA

FIORENZUOLA D’ARDA

uando nel 2008, ai pri mi segni della lunga crisi economica, Melissa Alberti costituiva un team per dare vita a Pall-Ex Italia - concessionaria esclusiva del brand inglese - era tutt’altro che cosa scontata trovare aziende di trasporto disponibili a investire, per sostenere un progetto che, nei fatti, rappresentava un’autentica start-up. Obiettivo della manager, appartenente a una nota famiglia imprenditoriale operativa nel trasporto su gom ma, era la formazione di un network che avesse come baricentro non un unico Polo, ma una serie di hub di smistamento, gestiti da Pall-Ex come una sorta di “arbitro”, con la responsabilità del coordina-

Massimiliano Ferrari, timoniere di Zara Line, e Melissa Alberti, Ad Pall-Ex Italia.

mento operativo e amministrativo. Tra le aziende che hanno creduto nell’idea, quand’essa era ancora su carta, l’emiliana Zara Line, con sede a San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, guidata dai cugini Massimiliano e Marco Ferrari. A distanza di 11 anni, la scelta si è rivelata fondata oltre ogni aspettativa: dai 43 del primo anno, Pall-Ex conta oggi 182 Concessionarie. All’headquarter di Fiorenzuola d’Arda si sono subito aggiunti gli hub di Bologna, Landriano e Padova, a gestione diretta, oltre a quelli di Firenze, Roma, Ancona, Catania e Modugno presso le Concessionarie. Intanto Zara Line è passata da 800 a 3.500 mq di capannone, con otto ribalte, e 14 veicoli più sei navette di collegamento tutti dedicati al tra-

sporto su pallet. “Investimenti che riflettono - spiega Massimiliano Ferrari - la crescita dei volumi legati a Pall-Ex”. La collaborazione tra i due imprenditori nasce per caso e subito si fonda su un reciproco rapporto di fiducia e stima. “In quel momento - afferma Melissa Alberti - si trattava di una sfida: aprivamo un segmento di business nuovo; lo spirito di coesione, la capacità di superare insieme i momenti difficili ci hanno consentito di crescere. Anche og gi che Pall-Ex Italia ha 38 dipendenti e ha assunto dimensioni che richiedono una certa organizzazione, il coinvolgimento e la partecipazione rappresentano pilastri essenziali del suo modello di business: questo vale per il lavoro della squadra Pall-Ex e per il rapporto con le Concessionarie”. Qual è la “chiave di differenza” di questo modello di business? “Pall-Ex spiega Massimiliano Ferrari - si fa garante delle transazioni operative e finanziarie tra le Concessionarie, che in completa autonomia si occupano delle attività di carico merce nella propria area di competenza; la merce viene trasportata nella propria sede, informatizzata e trasportata negli hub, da dove la Concessionaria di riferimento per la zona di destinazione la trasporta per la consegna”. Un sistema informatico di proprietà Pall-Ex gestisce gli interscambi. Pall-Ex si fa inoltre garante di tariffe d’interscambio tra Concessionarie condivise e omogenee per l’intera rete. “Il modello multi-hub - afferma Alberti - consente al cliente di ricevere la merce dalla Concessionaria più vicina, che a sua volta è facilitata dalla vicinanza del suo hub di riferimento. Trattandosi di un modello flessibile, la Concessionaria può anche scegliere una presa di carico in un altro hub, ad esempio se uno dei suoi veicoli si trova in una determinata zona per effettuare una consegna”. Dal piccolo bancale fino ai carichi da 18 q (anche in regime di ADR) Zara Line, Concessionaria per la provincia di Reggio Emilia, con dieci motrici, due autoarticolati, un autotreno, un furgone e sei bilici (trattore con semirimorchio centinato), effettua ogni tipo di trasporto espresso su pallet. “All’inizio di quest’anno precisa Ferrari - abbiamo inserito nel parco tre nuovi semirimorchi furgonati dedicati ai collegamenti PallEx, che riportano il nostro logo e la livrea del network”.

I CONSIGLI DI ZARA LINE PER PREPARARSI ALLA STRINGENTE NORMATIVA SVIZZERA

“MINI GUIDA” PER TRASPORTARE MERCI NEL PAESE DEI QUATTRO CANTONI O ffrire sempre più soluzioni ai clienti è la mission di Zara Line, che inizia il 2021 con la scelta di potenziare il servizio di spedizioni per la Svizzera. “Tantissime aziende del nostro territorio - spiega Alessandro Mele, Direttore Generale Zara Line - inviano merci verso la Svizzera e spesso incontrano difficoltà legate a burocrazia, dogana, leggi, pedaggi, ecc. Zara Line ha deciso di investire e rafforzare le sue attività verso questa destinazione, mantenendo le caratteristiche che rappresentano da sempre il suo servizio: offrire un servizio completo “chiavi in mano”, dal singolo bancale al carico completo”. Lo stato elvetico è vicino ma ha le sue regole.

“La Svizzera - prosegue Mele - è classificata come area extra Schengen, al pari dei Paesi non europei. Questo significa che gli accordi attivi per nazioni come Germania o Francia in Svizzera non sono validi: sono in vigore leggi speciali per l’importazione e le merci sono sottoposte a scrupolose procedure doganali. È importante sapere quali errori evitare quando si decide di mandare i prodotti in Svizzera: un ritardo alla frontiera può essere fonte di gravi disagi per il cliente finale, oltre a causare ulteriori costi e, nei casi peggiori, il blocco della merce, con conseguente sequestro o ritorno al magazzino di partenza”.

Quale servizio propone Zara Line per trasportare senza problemi le merci in Svizzera? “Abbiamo approntato e distribuiamo ai clienti in maniera totalmente gratuita - aggiunge il General Manager - una mini guida sulle spedizioni in Svizzera, che contiene le informazioni fondamentali quando vi si inviano prodotti: errori da evitare in fase di preparazione documenti o sdoganamento, regolamento merci ADR che richiedono permessi per l’entrata nel paese, requisiti veicoli adibiti alla consegna, con speciale attenzione ai camion, criticità geografiche del trasporto in Svizzera e costi logistici da considerare ecc.”.


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INTERVISTA

Ripercorrere le tappe del la Ceccarelli Group significa raccontare la vita di mio padre. Una vita scandita da atti d’amore: per la sua famiglia, la sua terra e i suoi collaboratori”. Il messaggio arriva subito forte e chiaro: Bernardino Ceccarelli è stato un uomo fuori dall’ordinario. Ha cresciuto il suo business con cura e sacrificio, e l’ha fatto con una dedizione inconsueta nei confronti delle persone che amava. Tra queste c’è il figlio Luca, classe 1986, oggi al timone dell’azienda, che a pochi mesi dalla scomparsa del genitore lo ricorda utilizzando termini inequivocabili: “Hanno perso lo stampino per fare gli uomini come lui”.

Mdt - Luca Ceccarelli, ci racconta gli esordi di suo padre? Ceccarelli - Bernardino “Dino” Ceccarelli inizia come mol ti, svolgendo il lavoro dell’autista padroncino. Sono anni in cui il trasporto è un settore dai rapporti umani diretti, si lavora sodo ma il ritmo è dettato anche e soprattutto dalle relazioni personali. Proprio in quel periodo mio padre inizia a intessere una rete di rapporti forti e solidi che non smetterà mai di curare per tutta la vita. Per capirci, il suo primo cliente è ancora con noi. Vive in seguito una parentesi in azienda, dove scala le posizioni fino a concludere l’esperienza da direttore di filiale. Quando l’attività chiude si trova a un bivio: inserirsi in un’altra a zienda oppure mettersi in proprio.

Mdt - È uno dei punti di svolta: una sliding door che nel 1979 apre a Bernardino il mondo dell’imprenditoria. Ceccarelli - Sì, nasce proprio quell’anno la prima società del Gruppo, la Ceccarelli Srl. Si tratta del classico corriere nazionale a collettame. Da lì seguiamo una linea di espansione costante. Nel 1982 viene fondata la Transfriuli Srl che ancora oggi si occupa di trasporti industriali, groupage, carico parziale o completo. Nel 1999 Bernardino insieme ad altri tre soci apre a Prato la Dilog Toscana Srl, piattaforma distributiva per un territorio difficile da gestire. Non trovavano partner che intendessero il lavoro come lo concepivano loro, e così decidono di occuparsene in direttamente. Nella visione della Ceccarelli il servizio è sempre stato in cima alla lista, mai dire di no al cliente, sempre cercare e trovare la soluzione. Nel 2002, dopo Udine e Milano, apre la filiale di Padova, nel 2010 quella di Trieste. Nel 2018 creiamo la Loglab, azienda di consulenza ingegneristica per assistere la supply chain dei clienti: sviluppiamo software sia per il gruppo che per i nostri partner.

Mdt - Un assetto societario complesso quello della Ceccarelli Group: era questa la visione di suo padre? Ceccarelli - Bernardino non ha mai tirato fuori un euro dalla società, tutti gli utili rimanevano all’interno dell’azienda per essere reinvestiti. Non la definirei una strate-

LUCA CECCARELLI PRESIDENTE CECCARELLI GROUP

Eredità d’amore PARLA IL NUMERO UNO DEL GRUPPO FRIULANO CHE OGGI LAVORA CON PASSIONE IL TERRENO GIÀ FELICEMENTE SEMINATO DAL PADRE BERNARDINO. SCOMPARSO LO SCORSO AGOSTO A 75 ANNI, IL CAPOSTIPITE, CAVALIERE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, HA LASCIATO UN GRANDE VUOTO MA TANTI SOLIDI INSEGNAMENTI CHE CONTINUANO A GUIDARE L’AZIONE DEL FIGLIO E DI TUTTA L’AZIENDA. gia, ma un atto d’amore verso la sua realtà, e soprattutto verso i lavoratori e le loro famiglie. Rinforzare la puntata significa credere in quello che si fa e dimostrare di essere in grado di guardare lontano. La scelta di costituire più società può sembrare in controtendenza rispetto al resto del nostro settore, ma abbiamo sempre ritenuto corretto dedicare una struttura distinta ad ogni linea di business. Ognuna di loro ha costi e margini differenti. Se le linee sono segmentate è più semplice effettuare i controlli di gestione e si riescono a ottenere analisi più accurate.

Mdt - Come sono cresciuti negli anni i numeri dell’azienda? Ceccarelli - Fino al 2008 abbiamo avuto una crescita costante. Dal 2008 in poi è diventata esponenziale. I competitor hanno risentito della crisi economica di quegli anni mentre noi abbiamo raccolto i frutti del lavoro precedente. Bernardino è stato capace di delegare, di costruire una squadra. Oggi continua ad essere così. Siamo 180 impiegati diretti e altrettanti indiretti. Tutti costituiti in team a lavorare per il bene del-

l’azienda.

di CRISTINA ALTIERI UDINE

Mdt - Com’è andato l’ultimo anno e mezzo? Ceccarelli - Il 2020 era partito bene, abbiamo chiuso gennaio e febbraio con un segno

positivo che è arrivato anche al 20 per cento. Poi tutto si è bloccato, siamo ripartiti a giugno, ci siamo fermati nuovamente ad ottobre, abbiamo chiuso l’anno con una leggera ripresa. Dodici mesi di mon-

tagne russe. Oggi stiamo ancora facendo i conti, ma il fatturato consolidato è indicativamente passato dai 32 milioni del 2019 ai 36 del 2020. Naturalmente la marginalità non è stata quella che aveva-

Luca Ceccarelli accanto al compianto padre Bernardino in occasione del 40esimo anniversario.

mo preventivato, ma gli utili ci sono stati e, considerato il disagio generale, ammettiamo di aver portato a casa un ottimo risultato. Il 2021 è iniziato in modo incerto, tutti sembrano in attesa. I volumi sono contenuti, la logistica interna e quella industriale sono in crescita, mentre il trasporto a collettame nazionale ha subito un’enorme flessione. Vede a cosa serve diversificare? Possiamo spingere i settori che in questo momento sostengono il treno dell’economia nazionale.

Mdt - Parliamo di mezzi: ci racconta le specifiche del vostro parco veicoli? Ceccarelli - Il Gruppo dispone di 60 fra trattori stradali, ribassati e non, motrici porta casse, e motrici a pianale quattro assi. Abbiamo poi 40 semirimorchi e un centinaio di casse mobili. Nel tempo abbiamo testato vari brand. Oggi ci affidiamo soprattutto a Scania, MAN e Iveco. Il prodotto risponde perfettamente alle nostre esigenze e le concessionarie di riferimento sanno assisterci in modo prezioso. L’intera flotta è Euro 5 o 6, ed è decisamente giovane, visto che ogni 5 anni provvediamo alla sostituzione del mezzo. Ovviamente ci teniamo informati su tutto quello che offre il mercato, e in particolare sui prodotti che permettono di inquinare meno e di ridurre i costi di gestione. Credo che la soluzione a breve periodo possa essere il metano, poi arriveranno l’idrogeno e l’elettrico. Auspichiamo però che la svolta del 2040, quando non verranno più commercializzati truck a gasolio, non debba cadere sulla testa di noi imprenditori come un male imposto, ma che il Legislatore riesca ad accompagnarci in questo processo. Con incentivi in fase di acquisto, ma anche politiche coerenti a supporto. Per e sempio riguardo al pagamento dei pedaggi: chi inquina me no deve pagare meno, o non pagare proprio. Per noi la sostenibilità è un argomento centrale e siamo attenti ad ogni sua declinazione, ad iniziare dal discorso packaging.

Mdt - La sua famiglia è legata a doppio filo allo sport: come è iniziato tutto? Ceccarelli - Mio padre nel 1977 fonda una polisportiva nel paese in cui si trasferisce con la moglie: la Libertas Mar tignacco. Il perché di questa decisione? Sostenere il territorio certamente, ma anche una questione personale. An cora una volta un gesto d’amore. Mia madre gioca a pallavolo e in paese la squadra femminile non esiste. Se la inventa lui, per permettere alla sua Mariarosa di giocare vicino a casa. Nel tempo abbiamo sempre sostenuto la squadra e l’abbiamo accompagnata in un percorso di successo. Oggi milita in Serie A2 nazionale. Lo sport ha insegnato molto a mio padre. Non mollare mai e non cercare alibi. Essere consapevoli dei pro pri limiti e lavorare per su perarli. Ma soprattutto pren dersi la responsabilità delle proprie azioni e rispettare i collaboratori come fossero compagni di squadra.


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MAN BUS / 24 NUOVI LION’S CITY 12C EFFICIENTHYBRID

A Taranto si cavalca l’onda

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FABIO BASILICO TARANTO

n greco “Kyma” significa “onda”. Possiamo così interpretare la consegna di 24 MAN Lion’s City 12C EfficientHybrid alla Kyma Mobilità di Taranto come la prova tangibile che la “Città dei due mari” sta cavalcando con successo l’onda della mobilità sostenibile. L’entrata in servizio degli innovativi urbani del Leone sottolinea l’impegno sia di Kyma Mobilità, società municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo pugliese, sia dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Rinaldo Melucci.

Ora Taranto, passata spesso all’onore delle cronache per le vicende dell’Ilva e i problemi ambientali collegati, può essere indicata come pioniera della mobilità sostenibile. “Taranto sta cambiando - spiega Melucci - L’entrata in servizio di questi 24 nuovi autobus ibridi MAN è un altro passo verso la transizione ecologica, economica ed energetica delineata dal programma ‘Ecosistema Taranto’ dell’Amministrazione comunale. Taranto punta a una nuova rinascita, rivoluzionando il paradigma economico e sociale, da polo siderurgico a laboratorio di sostenibilità e bellezza, a partire dalla biodiversità e dall’ecosistema che unisce terra e

mare. È quindi in atto il rinnovamento del parco di Kyma Mobilità e, dopo l’acquisizione di questi 24 autobus ibridi e grazie a risorse CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica), l’Amministrazione comunale emanerà prossimamente il bando per l’acquisizione di 60 nuovi autobus, una nuova flotta quasi interamente ibrida, ma anche con un certo numero di veicoli elettrici. Così i nuovi autobus prepareranno i cittadini a quella autentica rivoluzione che Taranto vivrà con la realizzazione delle due linee elettriche a transito veloce, le BRT finanziate dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti: l’Amministra-

zione comunale intende anticipare l’avvio del cantiere già all’inizio del 2022, risparmiando così quasi un anno sul timing originario”. La decisione di acquisire per la prima volta autobus “ibridi” consen-

te di abbassare significativamente le emissioni di CO2, fattore particolarmente importante per tutte le città, e di ridurre i consumi di carburante con un notevole risparmio sui costi di gestione. “Grande attenzione è

La cerimonia di consegna dei ventiquattro nuovi autobus MAN alla Kyma Mobilità di Taranto. Un altro passo verso la transizione energetica.

KYMA MOBILITÀ / CON L’ENTRATA IN LINEA DEI 24 AUTOBUS MAN, LA FLOTTA COMPRENDE 157 UNITÀ

LA STRADA DEL TPL MODERNO ED EFFICIENTE D a gennaio 2001 AMAT (Azienda per la Mobilità nell’Area di Taranto) è una Società per azioni con capitale sociale interamente versato e detenuto dal Comune di Taranto. Attualmente ha circa 450 lavoratori. L’azienda gestisce il servizio di TPL automobilistico nel territorio comunale di Taranto e i collegamenti con i comuni limitrofi di Statte e Leporano, nonché un servizio di idrovie con due motonavi. Gestisce, inoltre, il servizio di sosta tariffata sul territorio del Comune di Taranto. La creazione della holding “Kyma” ha comportato la trasformazione delle tre municipalizzate precedenti in una multiutility con l’obiettivo di rendere servizi efficienti, razionalizzare i costi e acquisire nuove fasce di mercato e di attività. Una delle tre divisioni è Kyma Mobilità. Il Consiglio di ammini-

strazione è composto dal Presidente Giorgia Gira, dal Vicepresidente Francesco Scarinci e dal consigliere Anita Conversano. Direttore generale è Pietro Carallo. Con l’entrata in linea dei 24 autobus MAN, oggi la flotta di Kyma Mobilità comprende 157 autobus con un’anzianità media di poco più di 9 anni. Circa la metà dei mezzi è a basso tenore di inquinamento: 24 autobus sono ibridi Euro 6, 46 Euro 6, 55 Euro 5, 9 Euro 4, 45 Euro 3, 2 Euro 2 e 9 alimentati a gas metano. Sono in linea 17 modelli diversi di otto aziende: 6 autosnodati da 18 metri, 88 da 12 metri, 40 da 10 metri e 23 da 7 metri. Quella appena avvenuta è la prima acquisizione da parte di Kyma Mobilità di autobus MAN, azienda con cui la società pugliese è certa di poter sviluppare un proficuo rapporto di collaborazione.


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CONSEGNATI ALLA MUNICIPALIZZATA KYMA MOBILITÀ

della mobilità sostenibile LA CONSEGNA DEGLI AUTOBUS URBANI IBRIDI DEL

LEONE ALLA MUNICIPALIZZATA CHE GESTISCE IL TRASPORTO PUBBLICO NEL CAPOLUOGO PUGLIESE È LA PROVA TANGIBILE CHE LA “CITTÀ DEI DUE MARI” STA CAVALCANDO CON SUCCESSO L’ONDA DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE. “AUTOBUS DI NUOVISSIMA CONCEZIONE PER RISPETTARE L’AMBIENTE E TUTTI I CITTADINI, MA ANCHE I PASSEGGERI E GLI AUTISTI”, DICHIARA

LORENZO BOGHICH, RESPONSABILE VENDITE BUS SETTORE PUBBLICO DI MAN TRUCK & BUS ITALIA. stata riservata alle soluzioni adottate per aumentare il comfort e la sicurezza dei passeggeri e degli autisti aggiunge il primo cittadino - Gli autobus MAN, mezzi di ultimissima generazione con importanti innovazioni tecnologiche, hanno ottenuto il massimo punteggio nei nostri requi-

siti espressi nel capitolato di gara. Saranno utilizzati prevalentemente sulle linee che transitano nel centro della città, l’area in cui abbiamo maggiormente la necessità di ridurre le emissioni di CO2. Infatti, la particolare conformazione di Taranto, città stretta tra due mari, qui crea un

‘imbuto’ che congestiona il traffico veicolare, obbligato a transitare su due ponti”. I 24 MAN Lion’s City 12C EfficientHybrid consegnati a Kyma Mobilità sono urbani di 12 metri con due doppie porte. La motorizzazione è affidata al nuovo MAN D1556 da

9 litri per 330 cv di potenza, abbinato al cambio automatico ZF Ecolife 2 a sei rapporti e al modulo MAN EfficientHybrid costituito da un motore elettrico, posizionato tra motore diesel e cambio. Il motore elettrico è in pratica un generatore di avvio dell’albero motore che, con il conden-

La mobilità sostenibile è al centro dell’impegno della città di Taranto per garantire trasporti efficienti dal punto di vista ecologico ed economico.

satore UltraCap posizionato sul tetto e il sistema di gestione intelligente dell’energia, garantisce un sostanziale incremento dell’efficienza energetica del veicolo, con una riduzione del consumo di carburante, delle emissioni nocive e del rumore. A ogni frenata, il generatore di avvio dell’albero motore trasforma immediatamente in energia elettrica l’energia di recupero ottenuta, mentre la funzione start&stop spegne automaticamente il motore diesel alle fermate e ai semafori consentendo così anche ai passeggeri di apprezzare la tecnologia ibrida. Tutti i nuovi autobus sono equipaggiati con impianto di videosorveglianza e due tornelli conta-passeggeri, uno per porta, per la corretta gestione degli accessi. “Questa è la prima acquisizione di veicoli MAN da parte di Kyma Mobilità - dichiara la Presidente Giorgia Gira - MAN Italia è un’importante azienda con cui siamo certi di poter sviluppare un proficuo rapporto di collaborazione”. “Non può che essere accolto con soddisfazione il fatto che Kyma Mobilità riceva 24 nuovissimi MAN Lion’s City 12C EfficientHybrid per potenziare la propria flotta - sottolinea Lorenzo Boghich, Responsabile Vendite Bus settore pubblico di MAN Truck & Bus Italia - Una scelta dettata dalla necessità di intraprendere un percorso di rinnovamento del proprio parco veicolare scegliendo di trasportare i propri cittadini con autobus dal bassissimo impatto ambientale, un tema particolarmente importante sia per MAN Truck & Bus Italia sia per l’Amministrazione comunale di Taranto. Quindi autobus MAN di nuovissima concezione per rispettare l’ambiente e tutti i cittadini, ma anche i passeggeri e gli autisti: questi i punti cardine che caratterizzano l’azienda tarantina che, per ottemperare alle normative anti-Covid, ha richiesto che tutti gli autobus fossero allestititi con paratia di separazione integrale del posto guida rispetto al vano passeggeri e con due tornelli contapasseggeri”.


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INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS / NELLO STORICO IMPIANTO IN VALLE DELL’UFITA

Il metano liquido alla base della

L

L’ULTIMO NATO DELLA FAMIGLIA MENARINI INAUGURA IL NUOVO CORSO SOSTENIBILE DELLA PRODUZIONE IIA PREANNUNCIANDO UNA SERIE DI NUOVI PRODOTTI ALL’AVANGUARDIA DELLA TECNICA CHE PUNTERANNO SENZA RETICENZE SUL GAS NATURALE, SULL’ELETTRICO E SULL’ULTIMA FRONTIERA DELL’IDROGENO. ABBIAMO VISITATO IL GRANDE E STORICO IMPIANTO DI FLUMERI CHE, INSIEME ALLA STRUTTURA DI BOLOGNA, CONSENTE A INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS DI FREGIARSI DEL LUSINGHIERO PRIMATO DI UNICO PRODUTTORE NAZIONALE ATTIVO SUL MERCATO.

FABIO BASILICO FLUMERI

’autobus “made in Italy” ha un Dna green. È nel lo storico stabilimento di Flumeri (AV), nel cuore dell’Irpinia - la più grande factory bus d’Europa - che Industria Italiana Autobus mette a frutto la strategia sostenibile con il valore aggiunto di essere oggi l’unico produttore italiano di autobus. Ed è nell’impianto campano che nasce l’ultimo nato della famiglia Menarini, quel Citymood 12 alimentato a metano liquido che inaugura il nuovo corso sostenibile della produzione IIA preannunciando una serie di nuovi prodotti che punteranno senza reticenze sull’elettrico e l’ultima frontiera dell’idrogeno. Nel frattempo, Industria Italiana Autobus coglie al balzo le opportunità offerte dal metano, carburante pienamente disponibile e ben rodato, per offrire ai clienti un prodotto pensato, progettato e costruito interamente in Italia. A fare gli onori di casa all’interno dell’enorme spazio che ospita le linee di montaggio è stato Salvatore Danilo Martelli, Sa les and Marketing Director di IIA. “Proprietaria degli storici marchi Menarini e Padane - ha esordito il manager - Industria Italiana Autobus è oggi un player di riferimento per il mercato italiano. Un’azienda al 72 per cento controllata dallo Stato, nello specifico da Invitalia e Leonardo, con all’attivo una sede di ricerca, sviluppo e produzione a Bo-

logna e il suo principale stabilimento produttivo qui a Flumeri. IIA sviluppa, produce, commercializza e offre ser vizi di post-vendita su un’ampia gamma di veicoli dagli 8 ai 18 metri. La nostra missione è quella di essere il partner delle aziende operanti nel trasporto pubblico locale e delle amministrazioni nella transizione verso una mobilità urbana maggiormente sostenibile. Il nuovo Citymood LNG è la dimostrazione concreta del nostro impegno”. Gli ultimi due anni sono stati fondamentali per veder rinascere la produzione italia-

na dell’autobus. “Lo Stato ha posto all’ordine del giorno il far sì che l’Italia avesse un produttore italiano di autobus - ha continuato Martelli Così è stato e gli investimenti pianificati di decine di milioni di euro ci permettono oggi di essere orgogliosi del primato raggiunto. A Flumeri l’autobus ‘made in Italy’ nasce in tutti suoi componenti, dalla scocca al veicolo completo. Ciò caratterizza solo i produttori veri. Nel 2019, in concomitanza con l’ingresso del nuovo management guidato dall’Amministratore delegato Giovanni De Filippis,

la produzione è stata riattivata. Nel 2019 IIA ha prodotto 50 veicoli, che sono diventati 280 nel 2020 e arriveranno a circa 700 nel 2021: 600 unità saranno assemblate a Flumeri, le rimanenti 100 a Bologna dove arrivano le scocche e si procede solo all’assemblaggio finale”. UN TEAM DI ESPERTI

La responsabilità delle vendite italiane e dell’ufficio gare è affidata a Tiziano Gavardini, che si avvale della preziosa ed esperta collabora-

zione di due Senior Area Sales Manager, uno per il centro-nord (Fabio Farag) e l’altro per il centro-sud (Giovanni Galifi). “Oggi, Industria Italiana Autobus opera al 100 per cento in Italia - ha commentato Martelli - Ci stiamo però strutturando per i mercati esteri, che presto ci vedranno player attivi. Nel frattempo, l’Italia è la nostra realtà totale, attenzionata in ogni dettaglio. Sto personalmente visitando i clienti e mi propongo di andare a trovarli tutti a casa loro. Stiamo operando per avere una copertura efficace del territorio non so-

lo dal punto di vista delle vendite ma anche per ciò che riguarda il service e i ricambi. L’azienda è molto focalizzata sul controllo di qualità, ormai diventato un nostro asset strategico. Qualità del prodotto significa affidabilità garantita al cliente”. Sfruttando la pista di 8 km interna al sito di Flumeri, testiamo il nuovo Citymood LNG. Con la famiglia Menarini Citymood, IIA risponde in modo completo alle esigenze del trasporto urbano ed extraurbano, proponendo alimentazione diesel e metano. Nel 2020, primi in Europa,

La CarTa d’idenTiTà

Dopo la presentazione, il Citymood 12 LNG esce dallo stabilimento IIA di Flumeri.

Nome: Citymood 12 LNG Classe II Cognome: Menarini Dimensioni: lunghezza 12 m, larghezza 2,55 m, altezza 3,48 m, passo 5,9 m Peso: 12.900 kg Porte: 2 Posti: 74 (seduti 36, in piedi 37, 1 servizio) Motore: FPT Cursor 9 turbo intercooler LNG Euro 6; cilindrata: 8.710 cc; 6 cilindri in linea, 4 valvole per cilindro; Potenza max: 264 kW/359 cv a 2.000 giri/min; coppia max: 1.640 Nm a 1.100 giri/min Cambio: ZF Ecolife 6 marce + RM Alimentazione: 4 serbatoi criogenici per LNG da 1.152 litri Sospensioni: pneumatica, integrale con molle ad aria Freni: pneumatico a disco sui due assi a circuiti indipendenti con ABS, ASR, EBS; freno di soccorso; freno di stazionamento meccanico, freno di rallentamento di tipo idraulico; Hill Holder; ESC a richiesta Assali: anteriore a ruote indipendenti ZF, posteriore con ruote gemellate a portale rovesciato ZF Pneumatici: 275/70 R 22.5 Dotazioni: Idroguida Bosch; volante regolabile in altezza e inclinazione; illuminazione interna a Led; cruscotto con display LCD da 12,3”


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PER CONOSCERE IL NUOVO AVANZATO ED EFFICIENTE MENARINI CITYMOOD LNG

avanzata dell’autobus italiano posto di servizio. In entrambi i casi è prevista la postazione per la carrozzella disabili. L’impianto di alimentazione è costituito da 4 serbatoi criogenici per metano liquido della capacità totale di 1.152 litri. E’ disponibile per il modello Classe II anche la versione con 2 serbatoi. Le porte a doppia anta sono in lega leggera a rototraslazione interna e comando pneumatico con anti-schiacciamento e bordo sensibile. A richiesta è possibile montare le porte di tipo sliding. FORTE DETERMINAZIONE

IIA ha lanciato il Citymood LNG, modello protagonista da febbraio di un tour itinerante di presentazione alle aziende di trasporto pubblico del territorio nazionale. Nella configurazione a gas naturale, Citymood può viaggiare a bio metano, assicurando la chiusura del ciclo energetico in chiave di eco-sostenibilità e sfruttando proficuamente l’energia derivante dagli scarti agricoli e dai rifiuti urbani, con un quasi azzeramento di CO2 e la riduzione di emis-

sioni di particolato e NOx oltre che un minor costo del carburante. Il veicolo si distingue anche per la piena accessibilità, che, grazie al pianale integralmente ribassato permette il trasporto anche di passeggeri a ridotte capacità motorie. INNOVAZIONE E DESIGN ITALIANO

“La gamma Citymood - ha detto ancora Martelli - coniuga design italiano e soluzioni

tecnologiche innovative. La piattaforma modulare permette un impiego trasversale dei componenti del veicolo, che rappresentano l’eccellenza tecnologica oggi disponibile sul mercato e nello stesso tempo contribuiscono a garantire il rispetto dei massimi livelli di sostenibilità ambientale. Componenti comuni a tutta la gamma, come vano motore, sospensioni anteriori e posteriori, sistema sterzante e trasmissione, consentono di ridurre i costi

d’esercizio e offrire flessibilità di allestimento e facilità di accesso a tutti i componenti meccanici del vano motore e ai vani tecnici anteriori”. Lungo 12,1 metri, largo 2,55 metri, alto 3,48 m e con un passo di 5,9 m, Citymood LNG 3 porte a doppia anta e Citymood LNG Classe II con 2 porte a doppia anta è equipaggiato con motore longitudinale FPT Cursor 9 Euro 6 da 359 cv a 2.000 giri/min con coppia massima di 1.640 Nm a 1.100 giri/min, cambio

ZF Ecolife 6 marce, cruscotto con display da 12,3” multifunzione, idroguida Bosch, impianto frenante Wabco con EBS3. L’ampio corridoio interno è illuminato a Led e l’architettura di prodotto, con nuove e ampliate dimensioni, assicura una migliore abitabilità per i passeggeri seduti e in piedi. La versione con 3 porte prevede un totale di 90 posti, di cui 66 in piedi e 1 di servizio. La versione Classe II ha un totale di 74 posti, di cui 36 seduti, 37 in piedi e 1

Citymood LNG è l’ultimo nato in casa IIA. L’azienda è fortemente motivata nella pre sentazione di novità di pro dotto. “Lo sviluppo di nuovi prodotti è per noi una regola fondamentale - ha spiegato Salvatore Danilo Martelli - Non è un caso che stiamo investendo molto sulle nuove leve di giovani ingegneri che a Bologna si occuperanno di progettazione. All’inizio del 2020 ne contavamo una quindicina, oggi sia mo a quasi 50 e l’obiettivo è arrivare a breve a 80. Grazie allo sviluppo prodotti saremo in grado di proporre sul mercato veicoli innovativi elettrici e a idrogeno, senza naturalmente dimenticare il metano, compresso e liquido”. IIA ha anche annunciato la firma di un memorandum d’intesa con Snam per la fattiva collaborazione sull’infrastruttura di rifornimento di metano. Il tutto nell’ottica di venire incontro fattivamente alle esigenze delle aziende clienti che potranno così pienamente beneficiare dell’utilizzo performante del nuovo ed efficiente prodotto autobus “made in Italy”.

DENTRO IL COMPLESSO INDUSTRIALE DI FLUMERI PER OSSERVARE DA VICINO LA PRODUZIONE IIA

LO STATO DELL’ARTE DELL’AVANZATO ASSEMBLAGGIO AUTOBUS A Flumeri, l’area di ben un milione di metri quadrati del complesso industriale di Industria Italiana Autobus colpisce immediatamente l’occhio del visitatore. Lo storico impianto di produzione irpino è un avamposto tecnologico che non passa inosservato. Sorto negli anni Settanta, il sito produttivo di Flumeri nasceva allora con l’obietti-

vo di fare dell’Italia il baricentro della produzione dell’autobus europeo: un Centro d’eccellenza che, puntando sulla vastità delle dimensioni e sulla sua capacità produttiva, rispondesse a una domanda che negli anni del boom economico era in forte crescita. In parallelo, il sito campano rappresentava un’importante opportunità per dare lavoro a

maestranze che, in Irpinia, non avevano molte alternative in termini di industrie dimensionate. Negli anni, l’impianto di Flumeri - tre capannoni coperti per un totale di 105mila mq - è arrivata a produrre un migliaio di autobus l’anno, a fronte di una capacità che avrebbe potuto superare le 4mila unità. Il condizionale è d’obbligo perché, complice la

crisi economica che ha travolto il settore del bus ben prima del 2008, il sito avellinese non solo non ha mai raggiunto la piena operatività: sospesa la produzione, nel 2012 i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione. Poi nel 2015, la svolta con la nascita di Industria Italiana Autobus che, dopo aver acquisito i marchi Menarini e Padane e rilevato la fabbrica, ha alimentato la speranza che le linee riprendessero a funzionare. Fatta eccezione per limitatissime produzioni, si è dovuto attendere il 2020 perché, dopo otto anni di fermo, il sito ricominciasse gradualmente a essere operativo, a ripartire realmente e a rappresentare la leva di ripresa del business. Protagonista della svolta decisiva per il mondo dell’autobus italiano è il nuovo management di IIA subentrato nel 2019 - il nuovo Amministratore delegato Giovanni De Filippis e la squadra di manager suoi collaboratori - supportato dalle società Invitalia e Leonardo. Focus principale del nuovo approccio gestionale è il rilancio dell’azienda tramite una ristrutturazione radicale degli impianti e delle strutture e il potenziamento delle attività di R&S finalizzate

alla messa a punto di una gamma prodotti innovativa e ambientalmente sostenibile in grado di eccellere sul mercato italiano e, nel prossimo futuro, anche europeo. Un tour presso la vasca di cataforesi - la più grande d’Europa - o sulla lunghissima la linea di montaggio - sono operative 28 stazioni consente di rendersi conto dei frutti del dinamismo con il quale il sito campano è tornato a vivere. Vediamo nascere gli autobus Menarini dai componenti basilari all’assemblaggio finale, passo dopo passo. Al momento sono operative 28 stazioni ma i tecnici IIA stanno proseguendo l’ampliamento seguendo un piano biennale che, complessivamente, prevede un investimento di 30 milioni di euro: il trend è in costante aggiornamento, con l’aggiunta di nuovi step produttivi e nuove risorse. Gioiello della produzione la cataforesi, procedimento che consente alla carrozzeria dei veicoli di durare più a lungo mantenendo intatte nel tempo caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici. Altro elemento d’orgoglio l’avvio di progetti di formazione che consentiranno a tanti giovani di apprendere un mestiere nella catena produttiva.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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A UN ANNO DI

MAN / ALTRI OTTO LION’S CITY A GAS COMPRESSO PER TEP

DISTANZA DALLA

Anche Parma punta sul metano

P

LINO SINARI PARMA

rosegue il piano di sviluppo e ammodernamento del TPL in Emilia Romagna, con l’obiettivo di garantire alla città di Parma e all’hinterland un rafforzamento delle linee con un servizio ai massimi livelli di qualità. La riprova dall’entrata in servizio di ulteriori otto MAN Lion’s City CNG, vei-

coli a metano efficienti e dal ridotto impatto ambientale di 12 metri, equipaggiati con motore MAN E2876 di 12,8 litri a sei cilindri in linea e una potenza di 300 cv (228 kW) e cambio automatico ZF a sei rapporti. I nuovi bus - che seguono di un anno la consegna delle prime dieci unità del medesimo modello - hanno il pianale ribassato senza gradini interni, per facilitare l’accesso a

bordo e, grazie alle sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, si inclinano lateralmente alla fermata, così da ridurre l’altezza dello scalino d’ingresso a soli 24 cm. Questo dispositivo rende più agevole anche l’accesso a passeggeri con disabilità motorie, perché riduce il dislivello tra pianale e marciapiede e, di conseguenza, la pendenza della pedana a ribaltamento manuale in corrispondenza

Lorenzo Boghich, Responsabile Vendite Bus settore pubblico MAN Truck & Bus Italia.

della doppia porta centrale. Altre due porte doppie, sempre a rototraslazione interna, si trovano nella parte anteriore e posteriore. TEP Spa, di proprietà del Comune e della Provincia di Parma, eroga i servizi di trasporto pubblico della città e della provincia e collabora con SMTP (Società per Mobilità e Trasporto Pubblico) cui compete la programmazione e l’organizzazione dei servizi.

TEP è nata nel 1975 dalla fusione fra AMPS Trasporti e TEP Provincializzata, che gestivano rispettivamente il servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano. In questi anni TEP si è trasformata ed è cresciuta per proporsi come azienda di TPL moderna ed efficiente, in grado di trasportare con un alto indice di gradimento oltre 34 milioni di passeggeri l’anno. “La continuità di questa fornitura - afferma Lorenzo Boghich, Responsabile Vendite Bus settore pubblico MAN Truck & Bus Italia - è il miglior segnale che un’azienda pubblica come TEP possa dare ai cittadini e fruitori dei servizi. In un momento storico come quello attuale, nel quale l’emergenza Covid-19 pone, tra le principali cause della diffusione della pandemia, la criticità della vicinanza interpersonale nell’ambito del trasporto pubblico, il segnale che arriva da Parma indica la strada da seguire. Non può che essere accolto con favore il fatto che l’entrata in servizio di questi Lion’s City CNG si inserisca in un piano globale ancora più ampio, che la Regione Emilia-Romagna ha varato per il potenziamento dei servizi di TPL. Significativa è anche la scelta di veicoli a metano, che possono contribuire non solo a svecchiare il parco circolante, ma anche a ridurre le emissioni”.

CONSEGNA DEI PRIMI DIECI VEICOLI, ALTRI OTTO GEMELLI ENTRANO A FAR PARTE DELLA FLOTTA DELL’OPERATORE DI TPL NELLA CITTÀ E PROVINCIA PARMENSE. “L’ENTRATA IN SERVIZIO DEI NUOVI

LION’S CITY A GAS SI INSERISCE IN UN PIANO GLOBALE PIÙ AMPIO, CHE LA REGIONE EMILIA ROMAGNA HA VARATO PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO”, SPIEGA LORENZO BOGHICH, RESPONSABILE VENDITE BUS SETTORE PUBBLICO MAN ITALIA”.

SCANIA / TEP AMPLIA IL PARCO VEICOLI CON DODICI NUOVI BUS

Spazio a bordo con i comodi Citywide I

L’AUTOBUS DEL GRIFONE SCELTO PER POTENZIARE LE TRATTE URBANE ED EXTRAURBANE PIÙ FREQUENTATE DI PARMA, AUMENTANDO LA CAPACITÀ DI PASSEGGERI, CHE HANNO MAGGIORE DISPONIBILITÀ DI POSTI E SPAZIO, PER VIAGGIARE MANTENENDO IL DISTANZIAMENTO SOCIALE NECESSARIO. “UNA CONSEGNA SIMBOLO DI SPERANZA E RIPARTENZA”, DICHIARA ROBERTO CALDINI, DIRETTORE BUSES & COACHES ITALSCANIA.

LINO SINARI PARMA

l TPL è stato uno dei settori più colpiti dalle misure di contenimento del Covid-19: l’impatto che la pandemia ha avuto sulla mobilità è stato forte e, ancora oggi, prevale un senso di insicurezza nell’utilizzo del trasporto pubblico. Ma le aziende del settore hanno tanta voglia di ripartire. Un esempio su tutti TEP, l’azienda dei trasporti pubblici di Parma e provincia, che da subito si è schierata in prima linea per trovare soluzioni efficaci che potessero far viaggiare i passeggeri in totale sicurezza. TEP ha deciso di ampliare il parco veicoli, aggiungendo nuovi autobus, per aumentare il numero di posti disponibili per gli utenti del trasporto pubblico di Parma e provincia. Tra i nuovi mezzi anche 12 Scania Citywide, veicoli che hanno caratteristiche particolari e specifiche per assicurare tranquillità ai passeggeri. Scania Citywide offre massima redditività grazie a operatività, basso consumo di carburante, costi d’esercizio ridotti e capacità passeggeri elevate. Quest’ultima caratteristica ha giocato un ruolo fondamentale nella scelta di

questa tipologia di veicoli: otto dei 12 mezzi hanno una lun ghezza di 18 metri con una capacità massima di 150 passeggeri, gli altri quattro sono lunghi 12 metri e posso-

no trasportare fino a un massimo di 90 persone. L’elevata capacità di passeggeri che questi mezzi offrono consente di potenziare il servizio nelle tratte della

città e della provincia più frequentate, urbane e extraurbane; i passeggeri hanno così più disponibilità di posti e spa zio e questo fa in modo che possano viaggiare mante-

nendo il distanziamento sociale. “La consegna di questi 12 autobus a TEP - ha evidenziato Roberto Caldini, Direttore Buses & Coaches Italscania -

“La consegna di questi 12 autobus a TEP è per noi di Scania simbolo di speranza e ripartenza”, ha evidenziato Roberto Caldini.

è per noi di Scania simbolo di speranza e ripartenza. Siamo orgogliosi di aver consegnato questi veicoli a un’azienda che dimostra di voler ripartire e ha deciso di farlo con l’introduzione di nuo vi veicoli Scania. Per noi è fondamentale soddisfare le esigenze dei clienti e per TEP gli Scania Citywide ci sono sembrati i prodotti ideali: in primis perché le emissioni di questi veicoli sono ridotte, vi sto che sono tutti mezzi Euro VI; e soprattutto per il fatto che non c’è cosa più importante in questo momento di far viaggiare gli utenti in spazi ampi, nei quali si possano tenere le distanze, senza perdere capacità di passeggeri”. I nuovi veicoli hanno ampliato la flotta TEP e aumentato il numero di mezzi a disposizione per i trasferimenti dei cittadini. L’azienda potrà così fornire nei mesi a venire più spazio e più posti a bordo. “Rinnoviamo volentieri la col laborazione con Scania, che di nuovo - ha evidenziato Roberto Prada, Presidente di TEP - si è dimostrata in grado di fornirci prodotti affidabili. I bus che abbiamo acquistato sono già in servizio e stanno dimostrando la loro efficacia sia sulle tratte cittadine sia sulle percorrenze più lunghe.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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SOLARIS ITALIA / FRANCESCO TUSINO ILLUSTRA I DETTAGLI DELLA FORNITURA A SASA BOLZANO

Il fattore H della mobilità urbana

L

pi ulteriori in merito all’ampliamento della gam ma.

FABIO BASILICO BOLZANO

’innovazione corre veloce sotto le insegne di Solaris. La filiale italiana del costruttore polacco ha concluso un importante accordo per la fornitura di 12 Urbino 12 hydrogen alla SASA Spa di Bolzano, Società Autobus Servizi d’Area, concessionaria per il trasporto pubblico nelle aree urbane e suburbane di Bolzano, Merano, Laives e tra Merano e Lana. Ne parliamo con l’ingegner Francesco Tusino, Direttore commerciale di Solaris Italia.

Mdt - Quali sono le caratteristiche peculiari delle 12 unità Urbino appartenenti alla fornitura SASA? Tusino - Si tratta di autobus altamente tecnologici che han no diverse peculiarità. Ne elenco alcune: cella a combustibile e batterie al titanato di litio per l’alimentazione della propulsione elettrica; rifornimento rapido in circa 10 minuti; autonomia di oltre 350 km nelle condizioni d’uso più severe; assale di trazione con motori elettrici asincroni installati sui mozzi delle ruote; sistema BMS per la gestione delle batterie di trazione e del la cella a combustibile, ottimizzato per la migliore erogazione dell’energia e conseguente riduzione dei consumi; sistema controllo e avvertimento presenza pedoni, ciclisti e ostacoli statici e dinamici con verifica dei punti non visibili dagli specchi retrovisori esterni; cabina chiusa per il conducente; illuminazione interna ed esterna full-led; climatizzazione integrale a CO2 con pompa di calore e canalizzazione per una distribuzione ottimale dei flussi dell’aria; rispondenza agli standard di sicurezza più elevati con ottenimento della certificazione R29 e R66. I Solaris Urbino 12 hydrogen verranno impiegati nelle linee 3, 5, 10 e,

Mdt - Oggi l’articolata famiglia Urbino con quali tipologie di alimentazione è disponibile in Italia? Tusino - Ogni esigenza di mobilità collettiva può essere soddisfatta grazie a una gam ma Urbino molto articolata che, dalla tradizionale propulsione diesel, si estende al gas naturale (CNG), passa all’hybrid, si esalta con il full electric per arrivare, quindi, al l’hydrogen, senza dimenticare, però, il nostro filobus del la gamma Trollino. La fornitura a SASA, la più grande per veicoli a idrogeno in Italia, è la prima effettuata da Solaris nel nostro Paese ed è composta da 12 unità.

L’ALTOATESINA SOCIETÀ AUTOBUS SERVIZI D’AREA SI ALLINEA ALLA TENDENZA EUROPEA DI IMPIEGARE L’AUTOBUS A IDROGENO PER DARE PIENA ATTUAZIONE ALLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE. SOLARIS IN PRIMA LINEA NELL’OFFRIRE UN PRODOTTO ADEGUATO ALLE RICHIESTE. “GRAZIE ALL’EQUIPAGGIAMENTO COSTITUITO DA 5 SERBATOI PUÒ ESSERE EFFETTUATO UN RIFORNIMENTO TOTALE PARI A 1.560 LITRI DI IDROGENO CHE POSSONO GARANTIRE, ATTUALMENTE, UN’AUTONOMIA SUPERIORE AI 350 CHILOMETRI”, SPIEGA L’INGEGNER TUSINO.

secondo necessità, 8. Tutte tratte all’interno della città di Bolzano.

Mdt - Qual è la loro autonomia chilometrica e come si svolgerà l’alimentazione dei veicoli? Tusino - Grazie all’equipaggiamento costituito da 5 serbatoi (in materiale composito) può essere effettuato un ri fornimento totale pari a 1.560 litri d’idrogeno (37 kg complessivi a una pressione di 350 bar) che possono garantire, attualmente, un’autonomia superiore ai 350 km. A poca distanza dal deposito SASA di Bolzano è già da tempo funzionante una stazione di rifornimento per l’idrogeno; pertanto, gli autobus potranno fare il “pieno”

proprio come accade da un classico “benzinaio”. Inoltre, SASA a breve equipaggerà il suo deposito con la propria stazione di rifornimento.

Mdt - Com’è costituita oggi la gamma di modelli Solaris disponibili con trazione a idrogeno? Tusino - Attualmente, Solaris Urbino hydrogen è disponibile esclusivamente nella versione a pianale completamente ribassato (con possibilità di 2 o 3 porte) e lunghezza di 12 metri. Le previsioni del trend del mercato nel prossimo futuro, per questa tipologia di propulsione alternativa, dettano l’agenda, anche in virtù della versatilità del progetto, per svilup-

Mdt - Qual è lo stabilimento dove nascono gli Urbino a idrogeno? Tusino - Anche questi prodotti, come tutti gli altri autobus facenti parte della famiglia Urbino, vengono progettati e realizzati, in Polonia, nello stabilimento storico (e moderno) di Solaris Bus & Coach situato a Bolechowo, nell’immediata periferia della bellissima

città di Poznan.

Mdt - Quali sono le principali expertise dell’utilizzo in Europa di Solaris Urbino a idrogeno? Quali i relativi feedback? Tusino - Il veicolo è stato presentato agli operatori di tutta Europa (che l’hanno anche testato), a partire dalla Polonia nelle città di Cracovia, Poznan, Jaworzno, Wloclawek, Konin, in Austria con Vienna e Klagenfurt, in Germania con Koln, Hamburg, Wuppertal, Frankfurt, in Danimarca, Francia e Spagna. I feedback ricevuti sono stati entusiastici e molti degli operatori coinvolti stanno valutando concretamente l’inserimento di autobus a idrogeno nelle proprie flotte. Alcuni di loro hanno già destinato i fondi necessari.

Solaris scommette sulla proposta a idrogeno quale nuova frontiera per la mobilità passeggeri che va incontro al futuro.

Mdt - Per quale tipologia di utilizzo sono particolarmente adatti?

Tusino - Solaris Urbino hydrogen fa sue tutte le peculiarità del veicolo a propulsione esclusivamente elettrica e quin di assenza di emissioni inquinanti nel luogo del suo utilizzo e silenziosità, ampliando, però, la versatilità di utilizzo grazie ad autonomie sensibilmente maggiori e possibilità di essere destinato a linee di servizio differenziate senza le preclusioni determinate dalla necessità di disporre di sistemi di ricarica non trasferibili (pantografo, colonnine, ecc.).

Mdt - Quale sarà il trend dell’idrogeno in Italia e negli altri Paesi di presenza Solaris? Tusino - Solaris in questi anni ha attuato una strategia ad hoc mirata, soprattutto, allo sviluppo dei prodotti e all’incremento della quota di mercato degli autobus con propulsione alternativa. Ha consolidato la propria presenza nell’ambito di tali prodotti: nel lo specifico, bus urbani Full Electric, Idrogeno e filobus. Crediamo che le sinergie nello sviluppo di tutti i rami dell’elettromobilità siano indispensabili per una efficiente decarbonizzazione del trasporto pubblico. Ed è

proprio in questo ambito che si colloca l’autobus a idrogeno. Anche in Europa si nota una spinta propulsiva verso l’autobus a idrogeno con i progetti Jive II (per l’acquisto di veicoli) e Mehrlin (per la realizzazione di infrastrutture); si pensi che attualmente più di 200 stazioni per il rifornimento di idrogeno sono già o pe rative e altre 120 sono in corso di realizzazione e più di 300 autobus a idrogeno sono stati acquistati, di cui molti di essi prodotti da Solaris. Solaris continua a essere un partner affidabile nell’accompagnare gli operatori di trasporto locale attraverso una transizione al prodotto elettrico ed elettrico/idrogeno che sta assumendo contorni sempre più concreti e definiti. Crediamo che il futuro del Tpl in Italia e in Europa sarà, a bre ve/medio tempore, incentrato verso questa tecnologia di prodotto.


Niente meno di un Actros. Il nuovo Actros F. Un partner indispensabile con le sue dotazioni orientate alla funzionalità. E il tuo modello d’ingresso nel mondo dei Trucks Mercedes-Benz. Ulteriori informazioni sono disponibili al sito www.mercedes-benz-trucks.com


IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

VEICOLI COMMERCIALI NATA NEL 2004, QUICK SERVICES SI OCCUPA DELLA GESTIONE DI TUTTI I MEZZI UTILIZZATI DALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO CONSEA, PLAYER DI RIFERIMENTO NEL SETTORE DEI CORRIERI ESPRESSO PER CLIENTI DI RILEVANZA MONDIALE COME

DHL EXPRESS, UPS E TNT/FEDEX. QUICK SERVICES DISPONE DI FURGONI SCAFFALATI ALLESTITI CON LE SOLUZIONI

GEMA. “ABBIAMO PUNTATO SU GEMA - DICE MAURO ZUANETTO - PERCHÉ È UN PRODOTTO QUALITATIVAMENTE SUPERIORE; GLI SCAFFALI SONO IN ESTRUSO DI ALLUMINIO E SONO QUINDI LEGGERI E INSIEME ROBUSTI E RESISTENTI”.

Quick Services sceglie gli allestimenti del produttore toscano

CONSEGNE RAPIDE E SICURE CON GEMA Fabio Basilico da pagina II

ERZELLI / IN CAMPO IL SETTE POSTI ELETTRICO NISSAN E-NV200

BIG / LA SMART BUSINESS SCHOOL AMPLIA LA SUA ATTIVITÀ

A GENOVA I TAXI SONO ECOLOGICI

I VERI TALENTI SI INCONTRANO QUI

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orse in questo periodo di pandemia non saranno tutti utilizzabili, ma sette è il numero di posti ideale per un taxi-navetta che deve spostarsi da un punto all’altro della città. E proprio sette sono le poltrone della Nissan e-NV200, non a caso individuata come il veicolo giusto per accogliere i passeggeri della nuova linea elettrica della città di Genova. Già, perché oltre a offrire tre file di sedili, che in regime di restrizioni Covid-19 andranno occupate ognuna con un solo trasportato, la monovolume giapponese è proprio il mezzo ideale per i centri urbani all’interno dei quali è spesso vietato accedere.

U

na scuola sì, ma anche molto altro. Un luogo dove chi ha qualcosa da raccontare e da proporre nell'ambito di trasporto, logistica e delivery trova un ambiente fertile e gli interlocutori giusti. La Smart Business School è il naturale proseguimento dell’attività che BIG Business Innovation Group propone al mondo della mobilità. Un proseguimento nella logica del networking attraverso l’ottimizzazione delle relazioni tra le case costruttrici, le società di noleggio, gli allestitori top level e i dealer di grandi dimensioni o strategicamente importanti che si occupano di commercializzare veicoli commerciali e industriali.

Servizio a pagina X

FORD RANGER PREMIUM

Il pluripremiato pick-up nella veste più sportiva

Basilico a pagina XII

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PETIT FORESTIER

Con Carrier Transicold il focus è “zero emissioni”

Campanella a pagina IX

Servizio a pagina VI

LA STRATEGIA DI SIFÀ

“Circular Mobility” lo stile delineato da Paolo Ghinolfi

Basilico a pagina IV

CITROËN E-BERLINGO VAN

Sta arrivando il compatto per il centro cittadino

Altieri a pagina XIII

MERCEDES-BENZ VANS

Dalla navetta ecologica al van per l’avventura

Prina alle pagine VIII e XV

Pagina I


VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

A COLLOQUIO CON MAURO ZUANETTO, AMMINISTRATORE UNICO DI QUICK SERVICES

PIÙ CONSEGNE SICURE

V

FABIO BASILICO SETTALA

elocità ed efficienza contraddistinguono da sempre il mondo dei corrieri espresso. Quick Services, azienda con quartier generale a Settala (MI), costituisce insieme ad altre società il Gruppo Consea, protagonista del settore corrieri espresso da anni, un insieme di player che, collaborando tra di loro, forniscono ai principali attori del settore espresso, DHL Express, UPS e TNT/FedEx, la struttura operativa necessaria per effettuare la distribuzione di merci in ambito urbano ed extraurbano, ovvero autisti, automezzi e attività di facchinaggio. Per i suoi furgoni, in particolare, Quick Services si avvale da qualche anno della preziosa partnership con GEMA, azienda toscana leader negli allestimenti in estruso di alluminio. Siamo andati a Settala per incontrare Mauro Zuanetto, bresciano, classe 1961, Amministratore unico di Quick Services, manager di lunga esperienza nel settore avendo operato per circa venti anni in DHL Express, di cui è stato anche dirigente responsabile dell’area Lombardia Est. Successivamente, decide di “passare dall’altra parte”, cioè dalla

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NATA UFFICIALMENTE NEL 2004, QUICK SERVICES SI OCCUPA DELLA GESTIONE DI TUTTI I MEZZI UTILIZZATI DALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO CONSEA, PLAYER DI RIFERIMENTO NEL SETTORE DEI CORRIERI ESPRESSO PER CLIENTI DI RILEVANZA MONDIALE COME DHL EXPRESS, UPS E TNT/FEDEX. QUICK SERVICES DISPONE DI FURGONI SCAFFALATI ALLESTITI CON LE SOLUZIONI GEMA. “ABBIAMO PUNTATO SU GEMA - DICE MAURO ZUANETTO PERCHÉ È UN PRODOTTO QUALITATIVAMENTE SUPERIORE; GLI SCAFFALI SONO IN ESTRUSO DI ALLUMINIO E SONO QUINDI LEGGERI E INSIEME ROBUSTI E RESISTENTI, IN GRADO DI SODDISFARE LE NOSTRE ESIGENZE DI OTTIMIZZAZIONE DEL CARICO”.

committenza alla realtà delle aziende partner che gestiscono direttamente le attività di distribuzione dei grandi operatori come DHL. È in questo ambito che nel 2008, su invito dell’ex collega DHL Stefano Guerciotti diventa socio di Consea, nata per iniziativa di Guerciotti a Crema (CR) nel 1999 come partner dedicato di DHL. Il Gruppo Consea è all’inizio un Consorzio di cooperative che nel tempo modifica la sua struttura seguendo l’evoluzione del settore: oggi, le cooperative sono state sostituite da società con capitali, tra cui appunto la Quick Services, controllate dai tre soci Stefano Guerciotti, Mauro Zuanetto e Giuseppe Guarnerio. Le aziende lavorano per player di rilievo della distribuzione: DHL, UPS e TNT/FedEx. Da 10 anni Mauro Zuanetto è anche Amministratore unico di Quick Services. La società ha sede legale a Crema e sede operativa a Settala, dove è attivo anche un magazzino di 2.000 mq adibito alla gestione logistica di piccole quantità di merci. “Quick Services è nata ufficialmente nel 2004 - dice Mauro Zuanetto - con lo scopo di ottimizzare la gestione di tutti i mezzi utilizzati all’interno di Consea, concentrando le esigenze delle aziende del Gruppo al

fine di aumentare il potere d’acquisto sul mercato dei veicoli commerciali e la razionalizzazione dei costi. Quick è inquadrata come azienda di noleggio e di trasporto, si occupa del l’acquisizione e della gestione degli automezzi per tutte le società del Gruppo Consea (600 dipendenti, di cui 500 autisti), quindi acquista gli automezzi con le caratteristiche necessarie per il servizio di distribuzione (che nel nostro caso è prioritariamente costituito da pacchi di medio-piccole dimensioni), fornisce i servizi di manutenzione e riparazione attraverso una piattaforma esterna di officine, carrozzerie e gommisti convenzionati, contratta le coperture assicurative, effettua la gestione amministrativa delle contravvenzioni e dei sinistri nonché il monitoraggio dei mezzi fornendo report e statistiche. Il 90 per cento dei nostri mezzi è dotato di GPS che ci consente di monitorare la sicurezza del carico, la posizione e l’utilizzo del mezzo, iden tificare l’autista, evidenziare i guasti, rilevare periodicamente il chi lometraggio per pianificare la manutenzione”. La giornata tipo di un corriere espresso di CSA, principale società del Gruppo e operante per DHL, è ben strutturata: “L’hub aereo di riferimento di DHL è ubicato all’aero-

porto di Milano Malpensa - afferma Zuanetto - Lì arrivano gli aerei con la merce che viene sdoganata e smistata, quindi caricata su bilici, motrici o cassonati e portata nei centri logistici dove viene assegnata alle zone di consegna. Ogni nostro autista effettua il carico del furgone con gli ordini di consegna della giornata e parte verso la sua zona (route). Durante la giornata arrivano le notifiche dei ritiri da effettuare unitamente alle consegne: l’operatore effettua il ritiro, rientra in filiale, consegna la merce che viene poi inoltrata presso l’hub o direttamente in aeroporto e da lì riprende il volo. Queste procedure valgono sia per il circuito internazionale che nazionale. Entrambi sono coadiuvati anche dal trasporto su gomma per grossi quantitativi di merce”. STRUTTURA EFFICIENTE

Quick Services ha una sua storicità ed è ben strutturata. Lo dimostra la capacità di acquisire mezzi spaziando dal leasing al noleggio a lungo termine. I mezzi sono dislocati nelle varie filiali dei committenti o nei magazzini logistici di Consea gestiti per conto dei committenti. “Attualmente - prosegue Mauro Zuanet-

I furgoni Quick Services in missione. In alto, Mauro Zuanetto al volante.

to - la flotta di Quick è composta da 560 mezzi, di cui 513 furgoni, 41 cassonati e 6 motrici. Più nel dettaglio, disponiamo di 390 Fiat Ducato, 81 Mercedes-Benz Sprinter, 78 Volkswagen Crafter, 6 motrici Iveco e 5 furgoni di altri brand. Abbiamo anche in dotazione 8 furgoni elettrici. Lavorando per grosse multinazionali committenti con un’elevata sensibilità green e una forte richiesta di mezzi eco-friendly, ci siamo attrezzati per venire incontro a queste esigenze già sei anni fa. Siamo partiti con un modello allora disponibile sul mercato, il Nissan e-NV200, veicolo compatto utile per la movimentazione merci nei centri storici ma che poi successivamente si è rivelato, per via delle sue dimensioni estremamente contenute, non particolarmente utile dal punto di vista della crescente logica di ottimizzazione che punta a concentrare sul mezzo più carico possibile e a ottenere la massima produttività sulle rotte pianificate. La tecnologia elettrica è in continua evoluzione, soprattutto dal punto di vista dell’autonomia. Per ottemperare all’evoluzione delle esigenze, oggi disponiamo di modelli tecnologicamente avanzati anche dal punto di vista della maggiore autonomia, nello specifico 4 Volkswagen eCrafter e 3 Mercedes-Benz eSprinter. A questi si aggiunge l’ultimo modello Nissan del parco, attivo a Bolzano, dove gestiamo un magazzino logistico per conto di DHL. Quella di Bolzano è un’area che seguiamo al di fuori del nostro territorio principale di riferimento, la Lombardia. Inoltre, stiamo attendendo di testare il nuovo Fiat Ducato elettrico presentato lo scorso anno. In previsione, se tutto andrà come deve, pensiamo di acquistarne a breve almeno 4 unità per poi successivamente incrementare il nostro parco di mezzi elettrici. In genere, la media di utilizzo dei veicoli in leasing o a noleggio è pari a 5 anni. E sempre mediamente, Quick Services sostituisce un’ottantina di veicoli ogni dodici mesi. “Attualmente, abbiamo 148 mezzi di

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

CHE HA SCELTO PER I SUOI FURGONI GLI ALLESTIMENTI DEL PRODUTTORE TOSCANO

CON L’ALLUMINIO DI GEMA

proprietà, 297 in leasing e 115 a noleggio lungo termine con i principali player del mercato - spiega Zuanetto - Il noleggio è particolarmente indicato per alcune tipologie di veicoli, per esempio gli elettrici e i mezzi attrezzati secondo precise richieste del committente, che hanno poi difficoltà a essere ricollocati sul mercato dell’usato. Un esempio è la porta di collegamento tra cabina e vano di

carico che permette all’autista di recuperare la merce in consegna senza scendere dal mezzo e immettendosi direttamente all’interno del vano carico; una volta che la merce è stata recuperata, l’operatore scende agevolmente dalla porta laterale per effettuare la consegna. UPS ci ha richiesto questa particolare soluzione, avendone avuto positiva esperienza negli Stati Uniti”.

La tipologia e le caratteristiche dei messi si sono modificate nel tempo in funzione dell’evoluzione del mercato dei corrieri espresso. “Nei primi anni Ottanta, all’avvio della loro presenza sul mercato, i corrieri espresso trasportavano prevalentemente documentazione, in genere di natura bancaria inerente l’esportazione di merci, offerte commerciali e altro ancora - conferma

Mauro Zuanetto - Per quest’attività erano sufficienti autovetture furgonate. In seguito, si è passati ai piccoli pacchi (ad esempio le campionature) con l’utilizzo di furgoni di taglia media. Negli anni Novanta il mercato ha iniziato a trattare pacchi di dimensioni maggiori fino a comprendere vere e proprie forniture di merci; per questo sono entrati in gioco i furgoni più grandi, affiancati nel tempo anche da cassonati e motrici. C’è anche da tenere in considerazione l’esplosione dell’e-commerce, che ha letteralmente invaso il settore spedizioni espresse e ha reso necessario l’attrezzare i furgoni con scaffalature per ottimizzare il carico dei mezzi e l’operatività degli autisti”. PROGETTO SUPERIORE

Dei 513 furgoni della flotta Quick Services, ben 390 sono scaffalati, di cui 150 con GEMA e 240 con altri brand. “Il prodotto GEMA è quello che stiamo montando ultimamente, dal momento che siamo entrati in contatto con l’azienda toscana più di recente - commenta Mauro Zuanetto - Di mezzi scaffalati disponiamo già da almeno otto anni, mentre la collaborazione con GEMA è attiva da tre anni con risultati direi ottimali. Abbiamo puntato su GEMA perché è un prodotto qualitativamente superiore; gli scaffali sono in estruso di alluminio e sono quindi leggeri e insieme robusti e resistenti, in grado di soddisfare le nostre esigenze di ottimizzazione del carico. Inoltre, sono

molto versatili e in questo facilitano le eventuali sostituzioni di pezzi. Ci siamo trovati subito bene e gli autisti sono molto soddisfatti. Quando acquistiamo un mezzo in leasing o a noleggio, il montaggio della scaffalatura viene eseguito da GEMA prima che il veicolo ci venga consegnato e inizi a operare. La resistenza dell’allestimento è per noi di fondamentale importanza perché ci permette di limitare al massimo il dannosissimo fermo macchina per riparazione”. Va anche detto che le scaffalature GEMA sono modulari e si adattano a ogni tipo di mezzo: così, se il veicolo termina la sua operatività dopo cinque anni di durata del leasing o del contratto di noleggio e la scaffalatura è ancora pienamente efficiente, la smontiamo e la rimontiamo su altri mezzi. È questa una soluzione intelligente che abbiamo concordato con GEMA e che attendiamo di concretizzare al momento opportuno: siamo appena partiti, i primi mezzi attrezzati non hanno ancora terminato il loro ciclo quinquennale di utilizzo”. “Gli elementi vincenti della partnership con GEMA sono riassumibili nei concetti di qualità del prodotto e di professionalità e massima disponibilità del team aziendale - continua Zuanetto - E per noi vuol dire tanto, visto che ormai nel settore dei corrieri espresso la scaffalatura è un must, uno strumento di lavoro importate per l’operatore che può così disporre di un furgone caricato con merce ordinata e ben distribuita. Grazie alla scaffalatura incasello agevolmente le mie consegne e ottimizzo la capacità di carico del mezzo. In ambito urbano noi consegnano prevalentemente pacchi medio-piccoli. Ci sono però anche consegne di pacchi più grossi, diretti per esempio a negozi e attività commerciali. Questa tipologia di merce in genere non viene trattata con i furgoni ma con mezzi cassonati. Nelle zone industriali operiamo anche con le motrici. In ogni caso, se capita di caricare un bancale su un furgone, la scaffalatura modulare di GEMA mi permette di caricarlo senza alcun problema”. Oggi, l’attenzione massima di un player rilevante come Quick Services è rivolta propria alla produttività del furgone per la distribuzione di pacchi medio-piccoli, il core business dell’azienda di Settala. “L’emergenza sanitaria ha fatto accelerare l’e-commerce, un settore che però era già in crescita ed era già destinato a fare la parte del leone nell’evoluzione del mercato - conclude Mauro Zuanetto - Di fatto, per noi l’evoluzione è già in atto, grazie alla disponibilità di mezzi adeguatamente attrezzati per le consegne di merce medio-piccola ordinata online. Continueremo così a implementare mezzi sempre più strutturati per essere più capienti e più sicuri per gli operatori. Il settore dei corrieri espresso continuerà a crescere. Dobbiamo imparare ad acquistare sempre il mezzo ideale e a ottimizzare la sua gestione”.

Quick ServiceS

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Gli scaffali GEMA in estruso di alluminio soddisfano tutte le esigenze operative di Quick Services.

Sede legale: Vicolo Seminario, 8 - Crema (CR) Sede operativa: Via Buozzi, 5 - Settala (MI) Soci: Stefano Guerciotti, Mauro Zuanetto e Giuseppe Guarnerio Amministratore unico: Mauro Zuanetto Flotta: 560 mezzi, di cui 513 furgoni, 41 cassonati e 6 motrici Fatturato annuo: 5 milioni di euro (90 per cento prodotto dal noleggio) Dipendenti: 7

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IDLE I M ONDO TRASPORTI

SIFÀ / AL PRIMO POSTO MOBILITÀ SOSTENIBILE E CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY

Investire in “Circular Mobility”

S

AUTENTICA FILOSOFIA OPERATIVA, “CIRCULAR MOBILITY” È UN PROGETTO STRATEGICO E UN PARADIGMA INNOVATIVO PROMOSSO DA SIFÀ CHE RAPPRESENTA LA CORNICE DENTRO LA QUALE SI COLLOCANO TUTTE LE INIZIATIVE DI MOBILITÀ SOSTENIBILE E DI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY REALIZZATE IN AZIENDA. “SIFÀ È DA SEMPRE UN’AZIENDA SOCIALMENTE RESPONSABILE - SPIEGA L’AMMINISTRATORE DELEGATO PAOLO GHINOLFI - GRAZIE ALL’OFFERTA E ALL’IMPLEMENTAZIONE DI SOLUZIONI DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE INNOVATIVE E PERSONALIZZATE, PROGETTATE PER COGLIERE LE SFIDE DEL PRESENTE E RIDEFINIRE, INSIEME, LE REGOLE DELLA MOBILITÀ DI DOMANI”.

FABIO BASILICO

sponsabili, è infatti l’obiettivo strategico di SIFÀ sin dalla sua fondazione, a partire dall’analisi delle nuove abitudini connesse ai trasporti nonché delle evoluzioni a cui le città, così come gli spazi extra-urbani, stanno andando incontro per favorire spostamenti sempre più sostenibili sino a fornire, alla luce di questa disamina, risposte e soluzioni adeguate ai clienti”. Ispirarsi al concetto di “Economia

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Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato di SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali).

MILANO

upportare crescita e innovazione con la Responsabilità Sociale d’Impresa. Per SIFÀ - Società Italiana Flotte Aziendali - non sono parole di circostanza ma autentica filosofia operativa che va sotto il nome di “Circular Mobility”. Saper cogliere le opportunità connesse alla mobilità sostenibile vuol dire per SIFÀ avere capacità di visione e un’ottica progettuale di lungo periodo, per generare benefici sia nei confronti delle risorse interne, sia nei confronti degli stake holder e, più ampiamente, dell’intera comunità. “Circular Mobility” (marchio registrato) è un progetto strategico e un paradigma innovativo promosso da SIFÀ che rappresenta la cornice dentro la quale si collocano tutte le iniziative di mobilità sostenibile e di Corporate Social Responsibility realizzate in azienda. Il sito internet di riferimento è www.circularmobility.it. “SIFÀ è da sempre un’azienda socialmente responsabile - spiega l’Amministratore delegato Paolo Ghinolfi - perché integra all’interno del proprio business obiettivi e azioni di tipo ambientale e sociale, che si traducono in iniziative concrete per il risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale. Ciò grazie all’offerta e all’implementazione di soluzioni di noleggio a lungo termine innovative e personalizzate, progettate per cogliere le sfide del presente e ridefinire, insieme, le regole della mobilità di domani. Cambiare l’approccio alla mobilità, promuovendo l’adozione di pratiche più re-

circolare” per un uso più efficiente e sostenibile delle risorse è premiare una visione di sistema funzionale allo sviluppo di un ecosistema collaborativo, in cui aziende leader del settore pubblico e privato e startup innovative lavorino fianco a fianco. L’interesse verso una mobilità più sostenibile è concreto e trova riscontro nell’incremento esponenziale di richieste sul mercato di veicoli ibridi ed elettrici anche nel noleggio a

lungo termine. SIFÀ in quest’ambito è stata pioniera e il lancio del paradigma innovativo della “Circular Mobility” lo certifica in modo eloquente, come precisa Paolo Ghinolfi: “Il nostro impegno in ambito di Responsabilità Sociale d’Impresa ha trovato il suo punto più alto con il progetto ‘Circular Mobility’, che per noi rappresenta un grande contenitore di iniziative nell’ambito della mobilità sostenibile e innovativa che si

ispira ai principi dell’economia circolare, con lo scopo principale di non disperdere i materiali di scarto del prodotto a fine vita ma di immetterli nuovamente nel circolo dell’attività produttiva. A oggi, il concetto di ‘Economia Circolare’ non rappresenta ancora un’affermazione universalmente riconosciuta nel settore della mobilità e la nostra idea è stata quella di porre le basi, con la ‘Circular Mobility’, di un approccio nuovo, che attualmente non esiste ancora sul mercato, e di trasformarlo in un’attività concreta. Possiamo vedere molte interessanti iniziative sulla mobilità sostenibile, ma sono tutte finalizzate alla singola azienda che esprime questo tipo di attenzione. È necessario collegare tra loro queste iniziative in modo da creare un sistema funzionale che faccia muovere in modo sinergico tutti gli elementi della filiera, creando anche uno spazio di consulenza e informazione non solo per i clienti e fornitori ma anche per le istituzioni. In SIFÀ puntiamo molto in particolare a fornire adeguati strumenti e risorse a tutti i nostri dipendenti e collaboratori, e a loro abbiamo riservato un percorso di formazione ad hoc su questo nuovo modello di business, pianificando cicli di incontri con docenti universitari e specialisti del settore. Per stimolare la creazione di idee nell’ambito della mobilità sostenibile e innovativa è stato concepito per i dipendenti il contest “Circular Mobility Challenge” finalizzato a trasformare queste idee in nuove opportunità di business. Le soluzioni proposte saranno analizzate da un Comitato di valutazione interno a SIFA’, che selezionerà le quattro più in linea con le strategie aziendali. Verranno inoltre selezionati quattro team di persone per diventare gli “Innovatori di SIFÀ”. Costoro avranno la possibilità di partecipare a un vero e proprio progetto di “innovazione aziendale” con il supporto di un partner esterno che accompagnerà i team in un percorso di innovazione, valorizzante dal punto di vista professionale e personale, finalizzato a trasformare le idee in business. L’obiettivo dell’azienda è anche quello di proporre una serie di progetti concreti sia al mercato dell’automotive sia alle istituzioni con lo scopo di raggiungere risultati efficaci negli anni a venire. È un processo lungo e articolato che coinvolge tutto il processo di vita di un prodotto, a partire dall’estrazione delle materie prime per la sua produzione allo smaltimento e riutilizzo dello stesso alla fine del suo ciclo di vita”. Oggi i livelli di recupero raggiunti sono del tutto insufficienti visto che si tocca appena il 30 per cento del riciclo di materiali utilizzati. C’è ancora tanta strada da percorrere e SIFÀ desidera proporre un nuovo approccio che vada ben oltre la semplice riduzione delle emissioni di CO2 nell’aria. “Stiamo lavorando a 360° a più livelli, sui combustibili, sui nuovi sistemi di alimentazione, approfondendo anche nuove forme come l’idrogeno che probabilmente sarà il protagonista dell’evoluzione tecnologica nei prossimi anni - continua Paolo Ghinolfi - Sulla mobilità elettrica, come azienda di noleggio ci poniamo come consulenti dei nostri clienti, suggerendo l’adozione di veicoli elettrici per esigenze di utilizzo nei contesti urbani senza dimenticare che a oggi il maggiore deterrente resta l’assoluta carenza di reti di ricarica sul territorio nazionale”.

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mercedes-benz.it/vans


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IDLE I M ONDO TRASPORTI

BIG BUSINESS INNOVATION GROUP / LA SMART BUSINESS SCHOOL AMPLIA LA SUA ATTIVITÀ

I veri talenti si incontrano qui

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CRISTINA ALTIERI ROMA

na scuola sì, ma anche molto altro. Un luogo dove chi ha qualcosa da raccontare e da proporre nell'ambito di trasporto, logistica e delivery trova un ambiente fertile e gli interlocutori giusti. La Smart Business School è il naturale proseguimento dell’attività che BIG Business Innovation Group propone al mondo della mobilità. Un proseguimento nella logica del networking attraverso l’ottimizzazione delle relazioni tra le case costruttrici, le società di noleggio, gli allestitori top level e i dealer di grandi dimensioni o strategicamente importanti che si occupano di commercializzare veicoli commerciali e industriali. “Smart Business School - inizia a raccontarci Marco Cicini, fondatore e CEO di BIG Business Innovation Group - non esprime altro che la continuità. Attraverso un ambiente qualificato statico di dimensioni office, che per il momento abbiamo individuato nella nostra sede di Roma, è possibile parlare di mobilità, di formazione, di interazione, di creazione di nuove figure professionali”. Un progetto ambizioso proprio perché utile a tutti gli attori coinvolti, al quale la pandemia ha però subito inferto una piccola battuta d’arresto rispetto alla tabella di marcia iniziale. “Ancora non abbiamo potuto lanciare prosegue Cicini - la prima edizione dell’FMLA, il Future Mobility e Logistic Advisor. Abbiamo reputato opportuno posticipare di un anno ma non entrare in formazione da remoto perché non saremmo riusciti a trasferire con la stessa efficacia il nostro concetto di mobilità futura. Nella Smart Business School svolgiamo quelle attività di formazione attraverso la materia della mobilità che sono il requisito sul quale poggeranno le nostre figure professionali. Procediamo aprendoci sulle tematiche più rilevanti: stiamo redigendo il programma per il corso di Fleet Manager di primo livello perché vogliamo confrontarci con il parco mezzi dei nostri clienti attuali e di quelli che lo saranno

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UNA CORNICE A DISPOSIZIONE DI CHI VUOLE PARLARE DI TRASPORTO, LOGISTICA E DELIVERY. SONO PARTITI LO SCORSO SETTEMBRE I CORSI GESTITI DALL’AZIENDA ROMANA BIG BUSINESS INNOVATION GROUP, CHE METTE A DISPOSIZIONE DEI PLAYER DEL SETTORE UNA VERA E PROPRIA PIATTAFORMA PER FORMARE I PROFESSIONISTI DEL FUTURO. in futuro”. “In definitiva la Smart Business School - continua a spiegare Marco Cicini - è una micro università dove i giovani talenti possono iniziare a contaminarsi con la materia della mobilità e tutti gli argomenti connessi. Proporremo delle attività di formazione, la condivisione gratuita di spazi, l’utilizzo della reception, della parte lunch e bruch. Tanto l’idea sta piacendo a chi sta entrando in contatto con essa, che abbiamo in mente sia per l’anno corrente, il 2020-2021, che per il prossimo, il 2021-2022, di aprire altri Smart Business School oltre

a quello di Roma. Alcuni saranno di nostra proprietà, come ad esempio in Lombardia e in Piemonte, altri invece saranno in franchesee, come quello che aprirà in Puglia su iniziativa di Biagio Petrarolo della Petrarolo & Co. Il modello inizia a prendere forma e a irrobustire le proprie competenze”. I corsi della Smart Business School, che precisiamo possono essere tenuti da qualunque soggetto voglia parlare e approfondire questioni legate alla mobilità e a tutti i temi connessi, sono iniziati a settembre 2020, anche se, a

Il meeting in corso. In alto, la fondazione di Lino Patruno ospite della Smart Business School.

causa delle difficoltà legate alla situazione emergenziale che stiamo vivendo, se ne sono tenuti finora solo tre, tutti rigorosamente in presenza. “Attualmente - seguita a raccontarci Cicini - stiamo organizzando corsi di presentazione del nostro portale. Invitiamo i clienti e presentiamo loro le nostre attività e il nostro servizio. Facciamo il possibile date le circostanze, tenendo le dite incrociate e auspicando un alleggerimento della pressione Covid-19 perché l’obiettivo è tenere corsi tutti i giorni. Sono corsi interni rivolti ai nostri clienti e ai nostri dipendenti, oppure corsi organizzati da altre aziende. Per esempio la nostra struttura ha recentemente accolto V-Rent per la presentazione della loro ultima applicazione. Abbiamo accolto management e ospiti per un totale di 10 persone

e tutto è filato liscio nel massimo rispetto dei protocolli di sicurezza”. Dunque c’è il programma dei corsi FMLA e Fleet Manager organizzati direttamente da BIG Business Innovation Group che partiranno nel secondo quadrimestre, e poi ci sono le aziende che vogliono presentare i loro prodotti, le loro iniziative, fare formazione e discutere di mobilità. “Recentemente abbiamo avuto il piacere di ospitare la presentazione della fondazione di Lino Patruno, accogliando oltre al Maestro, varie personalità dello spettacolo, tra cui l’attore Franco Nero. È stata un’occasione per fare incontrare il mondo della mobilità con quello della cultura e dell’arte. È importante coinvolgere talenti. E questa piattaforma nasce per facilitarne l’incontro”.

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DOPPIO ZE Z RO O ANTICIPO ZERO + T TA ASSO ZERO

-P (EMP] YR´IZSPY^MSRI GLI cambierà la prospettiva al tuo o business 9RE RYSZE KEQQE HM QSXSVM TIV KIWXMVI PE XYE EXXMZMXk MR QSHS sostenibile e SUR¼FXR 9R ambiente di lavoro TVSHYXXMZS I YRE WIVMI HM sistemi di guida assistita TIV YR´IWTIVMIR^E GSQTPIXEQIRXI RYSZE 9R RYSZS PMZIPPS HM connettività GLI XM ETVI YR QSRHS HM servizi personalizzati -P (EMP] r HEZZIVS PE WSPY^MSRI HM XVEWTSV XS TM GSQTPIXE I WY QMWYVE TIV MP XYS FYWMRIWW

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IDLE I M ONDO TRASPORTI L’avanzata di Mercedes-Benz Vito sul competitivo mercato statunitense

METRIS PROTAGONISTA DELLA SCENA CAMPER M ercedes-Benz sta compiendo importanti passi sul mercato Usa grazie al Vito. Per la prima volta, il brand tedesco è riuscito a imporre il suo van medio come base per le conversioni camper. Negli Stati Uniti Vito è conosciuto con il nome di Metris ed è disponibile solo con motorizzazione a benzina. Driverge Vehicle Innova-

tions è uno dei primi costruttori statunitensi del settore a scegliere Vito (alias Metris) e in partnership con MercedesBenz ha prodotto il camper Metris Getaway. Vito è stato lanciato sul mercato di Stati Uniti e Canada nel 2015. Grazie a dimensioni compatte, performance, affidabilità e sicurezza, si sta dimostrando una base ideale per la realiz-

zazione di camper van. Oltre all’efficiente propulsore quattro cilindri a benzina, la variante americana del Vito propone intervalli di manutenzione di 24mila km e una capacità di rimorchio di circa 2.250 kg. Vito propone numerosi sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, come l’Attention Assist e la funzione Eco

start/stop. Particolarmente utile è il sistema Crosswind Assist che stabilizza il veicolo in presenza di forte vento. Non manca il controllo dinamico della trazione adattato al carico che interviene attivamente sulla trasmissione di potenza del motore, frena le ruote singolarmente o ne riduce la coppia trasferita in caso di slittamento.

MERCEDES-BENZ VANS / IN CORSO LA CAMPAGNA DI LANCIO DELLA MONOVOLUME ELETTRICA

Con EQV la svolta è premium LA CAMPAGNA DI LANCIO È GIÀ PARTITA DA QUALCHE SETTIMANA, DOPO LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DEL MODELLO TEDESCO LO SCORSO MAGGIO E LE PRIME OPERAZIONI DI MARKETING.

IN LINEA CON IL CLAIM “MUOVITI. PER LA PROSSIMA GENERAZIONE”, LA CAMPAGNA DI LANCIO, CONTEMPORANEA ALLA DISPONIBILITÀ DELLA MPV DI

L

GUIDO PRINA STOCCARDA

a EQV, la prima monovolume premium elettrica della Stella, è pronta a sfidare il mercato e a imporre un decisivo impulso alla mobilità sostenibile. La campagna di lancio è già partita da qualche settimana, dopo la presentazione ufficiale del modello tedesco lo scor so maggio e le prime o perazioni di marketing. In linea con il claim “Muoviti. Per la prossima generazione”, la campagna di lancio, contemporanea alla disponibilità della MPV di Stoccarda presso la rete di vendita, si focalizza sulla viabilità futura e la sostenibilità. Con ben otto posti a disposizione, un’autonoma di 418 km che si adatta sia all’utilizzo quotidiano che ai tragitti più lunghi, diverse opzioni di ricarica e zero emissioni, EQV è ecologica e insieme family friendly. In sintesi: l’auto per la

FOCALIZZA SULLA VIABILITÀ FUTURA E LA SOSTENIBILITÀ. prossima generazione. “Chiunque guidi la EQV prende parte alla costruzione del futuro ed è un esempio per le generazioni future”, ha dichiarato Anja Gutmann, Direttore della Marketing Communication di Mercedes-Benz Vans. EQV coniuga la versatilità della Classe V - il modello gemello equipaggiato con motore di tipo convenzionale - con i vantaggi di una propulsione a zero emissioni locali. È integrata in un ecosistema di mobilità elettrica composto da navigazione intelligente con gestione attiva dell’autonomia e servizi e app Mercedes me basati sul cloud. La funzione di unità di comando centrale è affidata al sistema di infotainment MBUX (Mercedes-Benz User Experience). All’interno dell’abitacolo, EQV è in grado di offrire lo stesso livello di versatilità e funzionalità della Classe V poiché la batteria è installata nel pianale in posizione

protetta, presentando così un baricentro ottimale con il minimo ingombro. La EQV può ospitare fino a otto persone in numerose configurazioni ed è dotata di un bagagliaio altrettanto ampio e flessibile, con un volume fino a 1.410 litri. Si fa apprezzare sia come vettura per le famiglie e il tempo libero sia come company car di rappresentanza o come shuttle dedicato agli hotel o al trasporto VIP. La monovolume full electric è prodotta a Vitoria (Spagna) sulla stessa linea della Classe V a trazione convenzionale, per consentire una produzione flessibile in base alla domanda dei clienti. Oltre all’elevata funzionalità, EQV offre tutto il piacere di guida di cui è capace una vettura elettrica a batteria: sviluppa, infatti, una coppia massima di 362 Nm, che garantisce una ripresa particolarmente brillante. Il motore elettrico eroga una potenza massima di 150 kW (204 cv) e una

Il famoso allestitore Whitby Morrison ordina altri 55 Mercedes-Benz Sprinter

IL FURGONE DEI GELATI ARRIVA SOTTO CASA N el Regno Unito i venditori ambulanti di gelati stanno combattendo con successo la pandemia Covid-19: poiché le restrizioni imposte alla vita sociale hanno ridotto drasticamente gli affari durante fiere, festival ed eventi analoghi, i venditori di gelati hanno rispolverato una vecchia tradizione, tornando semplicemente a vendere nei quartieri residenziali, come avveniva 50 anni fa. A trarre vantaggio da

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STOCCARDA PRESSO LA RETE DI VENDITA, SI

potenza continua pari a 70 kW (95 cv). L’energia elettrica è fornita dalla batteria agli ioni di litio raffreddata ad acqua con una capacità utilizzabile di 90 kWh. Le sospensioni pneumatiche Airmatic con regolazione automatica del livello (disponibili a richiesta) aggiungono una dose extra di comfort di guida. All’occorrenza, l’altezza libera dal suolo può essere aumentata e alle velocità più elevate il sistema abbassa l’altezza da terra della vettura, riducendo così la resistenza aerodinamica, con conseguenti vantaggi sia in termini di consumo di energia che di autonomia. Tutti i display e le impostazioni specifici EQ possono essere gestiti nel menu EQ MBUX tramite il touchscreen da 10,25” ad alta risoluzione. È possibile, ad esempio, attivare la preclimatizzazione, adattare le impostazioni di ricarica e gestire la navigazione con le funzioni Electric Intelligence e Mercedes me Charge.

EQV può essere ricaricata utilizzando sia la corrente alternata (CA) presso la propria abitazione o le stazioni di ricarica pubbliche fino a 11 kW, sia la corrente continua (CC) presso le stazioni di ricarica rapida fino a 110 kW. Grazie alla funzione di ricarica rapida, i conducenti di taxi o di shuttle, ad esempio, possono effettuare la ricarica senza perdere tempo tra un viaggio e l’altro o durante la predisposizione del veicolo. È anche possibile definire il livello di carica della batteria con cui il veicolo suggerisce la prossima sosta per effettuare la ricarica o l’autonomia residua con cui si vuole giungere a destinazione. Il recupero di energia in fase di rilascio e frenata (rigenerazione) assicura una guida ottimizzata ed efficiente. L’intensità del recupero può essere impostata in modo personalizzato, agendo sulle levette dietro al volante. Sono disponibili cinque diversi livelli di recupero.

questa nuova tendenza è anche il famoso allestitore Whitby Morrison, con i suoi veicoli pensati su misura per la vendita di gelati. Con l’ultimo ordine, l’allestitore ha richiesto 55 Mercedes-Benz Sprinter autotelaio. “Si tratta di un veicolo imbattibile in termini di affidabilità, efficienza nei consumi e sicurezza. Inoltre, è più confortevole e attraente dei veicoli della concorrenza. Per i gestori di un veicolo adibito alla vendita di gelati è tutt’altro che secondario poter esibire la stella Mercedes sul cofano”, ha dichiarato Ed Whit by,

Operations Director. Fondata nel 1962, Whitby Mor rison allestisce mediamente 85 veicoli l’anno. Con lo Sprinter, che da 25 anni si impone come punto di riferimento nel segmento, ha trovato il veicolo base ideale. La versione maggiormente richiesta è quella da 3,5 tonnellate, ma sono possibili anche pesi massimi ammessi fino a cinque tonnellate. L’azienda esporta in più di 60 Paesi, tra cui Australia e alcune isole dei Caraibi. La so cietà, che ha sede a Crewe, nel Cheshire, ordina gli Sprin ter autotelaio da oltre dieci anni.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI PETIT FORESTIER / NEL PARCO VEICOLI A ZERO EMISSIONI CON GRUPPO PULSOR

Focus sugli elettrici con Carrier

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MAX CAMPANELLA MONZA

on una storia che risale al 1905 e al trasporto di animali vivi, dal 1961 Petit Forestier è sinonimo di noleggio di veicoli per la temperatura controllata, dai leggeri fino ai semirimorchi. Oggi è presente in 23 Paesi e conta un parco circolante di 60mila veicoli, circa 50mila banchi frigo e 3.500 container frigo. Il 60 per cento del parco è costituito da leggeri e il resto pesanti. In Italia, a seguito di una crescita esterna con l’acquisto di una realtà italiana, la filiale sbarca nel 2009 e oggi conta una flotta di circa duemila veicoli, ai quali si sono aggiunti questi ultimi due anni circa 30 furgoni elettrici, e poco meno di cento dipendenti. L’80 per cento del parco è costituito da veicoli commerciali leggeri, la parte restante da veicoli medi e pesanti fino a 190 q. Per i gruppi frigoriferi Carrier Transicold è fornitore principale dell’azienda, che però lascia autonomia decisionale a ognuna delle sue filiali. In Italia Petit Forestier opera con tutti i player, oggi Carrier equipaggia circa 600 unità noleggiate, con un focus particolare sui veicoli elettrici e in vista di una più forte offensiva del noleggiatore nei pesanti stradali. Dagli inizi del 2019 Petit Forestier Italia è guidata dal Direttore Generale Ronan Mouchel, 34 anni, giovane dal carattere determinato, con una grande passione per il nostro Paese. Dopo i primi mesi di lavoro in Belgio, nel giugno 2011 arriva in Italia come Sales Manager Lombardia, cui si aggiungono Veneto e Piemonte. Nel 2014 assume l’incarico di direttore della sede di Torino. Dopo un anno inizia la sua esperienza a Londra, che termina dopo quattro anni come Direttore Sud Gran Bretagna, occupandosi degli aspetti operativi: 1.600 unità, 40 per cento delle quali da 75 q in su, e normative particolarmente stringenti quali quelle in vigore nei Paesi anglosassoni. Ai primi del 2019 Patrick Forestier lascia l’incarico di General Manager in Italia per occuparsi dell’espansione dell’azienda negli Usa, esattamente a New York. Mouchel è il manager scelto per succedergli: torna in Italia, dove consolida la forte presenza del brand nei veicoli leggeri avviando un focus sulle portate superiori. “Il segmento dei veicoli medi e pesanti - spiega Ronan Mouchel - richiede una Rete capillare e il primo obiettivo è rafforzare il network, proseguendo con la strategia di affermare, accanto

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RONAN MOUCHEL, DAL 2019 GENERAL MANAGER DELL’AZIENDA ITALIANA, FILIALE DEL GRUPPO FRANCESE, CON SITO PRODUTTIVO DI CELLE FRIGO A SAINT-LO, NEL NORD DELLA FRANCIA, ILLUSTRA LA STRATEGIA CON CUI, DOPO AVER CONSOLIDATO LA PRESENZA NEL SEGMENTO DEI VEICOLI LEGGERI, PUNTA ORA ALL’ESPANSIONE DELLA RETE DI FILIALI E, PROSSIMO STEP, ALL’OFFENSIVA PARTICOLARE NEI MEDIO-PESANTI. QUELLA CON CARRIER COSTITUISCE UNA PARTNERSHIP STRATEGICA CHE PUNTA CON DETERMINAZIONE A VINCERE LA SFIDA DELL’ECO-SOSTENIBILITÀ A 360 GRADI. alle Reti dei costruttori (in primis Iveco, Fiat Professional e MercedesBenz), nostre filiali dirette collocate in luoghi strategici. Oggi siamo presenti in Italia con otto filiali: Roma, Monza, Milano, Genova, Padova, Bologna, Pistoia e Torino. Per il 2021 puntiamo a nuove filiali per consolidare la nostra presenza su aree strategiche”. Ogni filiale è strutturata con piazzale idoneo per la movimentazione dei veicoli; i tre-quarti dell’edificio sono destinati al servizio di officina. “Un nostro operatore - aggiunge Mouchel - è disponibile negli uffici dalle 8 alle 18.30; negli orari notturni e nei weekend il cliente ha a disposizione un numero di reperibilità”. Altro focus decisivo per Petit Forestier Italia è l’eco-sostenibilità dei veicoli, che passa dalle trazioni ma riguarda anche i gruppi frigoriferi. Tra questi il Carrier Pulsor che, adattato per la gamma di veicoli elettrici, permette di mantenere con precisione e reattività la temperatura controllata all’interno dalla cella. “Con Carrier - dichiara il General Manager - abbiamo avviato progetti

pionieristici, soprattutto per il settore e-commerce, in espansione, e per importanti player della GDO”. Inoltre, Petit Forestier ha recentemente chiuso un accordo per la produzione comune di veicoli pesanti 100 per cento elettrico, sviluppato dalla start-up Volta Trucks, che sarà disponibile dal prossimo anno. In Petit Forestier la scelta di un gruppo frigorifero fa parte dell’intera filiera del noleggio di un veicolo. “Siamo strutturati con squadre dedicate - illustra Mouchel - per risolvere i problemi in modo tempestivo e con un approccio consulenziale: in Petit Forestier il cliente non trova un commerciale che fornisce il pezzo, ma un esperto che chiede di sapere qual è la temperatura media cui viaggia la sua merce, dove effettua le operazioni di carico-scarico, quante volte vengono aperte le portiere ecc. Una volta ottenute tutte le informazioni occorrenti, insieme al cliente viene strutturato un progetto, del quale fa parte il gruppo frigorifero. La gamma Carrier rappresenta un eccellente partner per soddisfare una grande parte delle aspettative dei clienti”.

Petit Forestier propone a noleggio una gamma completa di veicoli per il trasporto a temperatura controllata.

Ronan Mouchel, Direttore Generale Petit Forestier Italia.

Una competenza che deriva dalla presenza internazionale di Petit Forestier, oltre al fatto di essere, esso stesso, un costruttore di carrozzerie tramite la filiale Lecapitaine per celle frigo: il sito di Saint-Lo ha una capacità produttiva di 7.500 unità annue. “Reparto tecnico e confronto sulle esperienze in diversi Paesi -

afferma Mouchel - rappresentano il valore aggiunto con cui rispondiamo alle esigenze del cliente: dalla realizzazione di celle con caratteristiche specifiche alla risoluzione di problemi occorrenti, abbiamo la competenza e l’esperienza per affrontare ogni situazione studiandola in tutti i suoi dettagli”.

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AUTOVEICOLI ERZELLI / PRIMA NAVETTA A ZERO EMISSIONI ALLA CITTÀ DELLA LANTERNA

Tutti in taxi! Sì, ma senza inquinare HA PRESO SERVIZIO UNA LINEA ELETTRICA CHE TOCCA LE FERMATE PIÙ SIGNIFICATIVE DEL CENTRO STORICO DI GENOVA: PER I CITTADINI CHE DESIDERANO SPOSTARSI DA UN PUNTO ALL’ALTRO DEI CARRUGGI, MA ANCHE PER I TURISTI, QUANDO TORNERANNO IN CITTÀ.

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CRISTINA ALTIERI GENOVA

orse in questo periodo di pandemia non saranno tutti utilizzabili, ma sette è il numero di posti ideale per un taxi-navetta che deve spostarsi da un punto all’altro della città. E proprio sette sono le poltrone della Nissan e-NV200, non a caso individuata come il veicolo giusto per accogliere i passeggeri della nuova linea elettrica della città di Genova. Già, perché oltre a offrire tre file di sedili, che in regime di restrizioni Covid-19 andranno occupate ognuna con un solo trasportato, la monovolume giapponese è proprio il mezzo ideale per i centri urbani all’interno dei quali è spesso vietato accedere se non con auto poco inquinanti. E il discorso vale a maggior ragione per il capoluogo ligure e i suoi famosi caruggi, dove lo spazio è poco e sentita è la necessità di non riempire gli intervalli tra le file di case con inutili fumi di scarico. Non ci saranno emissioni né rumore grazie alla Nissan e-NV200, monovolume compatta 100 per cento elettrica, entrata in servizio il 4 febbraio appunto sulla nuova linea Centro Storico. La navetta è stata consegnata dalla concessionaria Erzelli al consorzio di tassisti “Prenotaxi” che ha stretto un accordo con l’AMT, l’azienda di trasporto locale, e il comune Genova. “Il servizio è gratuito e segue sempre lo stesso percorso dalle 7.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20.00, con una corsa ogni 30 minuti, tutti i giorni della settimana” inizia a raccontarci Clau-

dio Boieri, titolare della Autoveicoli Erzelli SPA. I nomi delle fermate, per maggior comodità dei viaggiatori, sono scritte anche sulle fiancate del mezzo, mentre lungo il percorso sono dislocate apposite paline che segnalano lo scalo. “Nei carruggi prosegue Boieri - l’autobus di linea non entra neanche a spingerlo. La eNV200 riesce invece a trasportare 7 persone occupando, con soli 4 metri e mezzo di lunghezza, lo spazio di una station wagon: è agile e fa manovra praticamente ovunque”. La Erzelli ha curato la vendita del veicolo, ne ha controllato la disponibilità e la validità del prezzo, si è occupata di tutte le questioni relati-

ve al supporto logistico, ai collaudi, alle targhe prove. Tutta la trafila dell’allestimento è stata seguita in modo puntuale. Ora rimane solo da occuparsi della tagliandistica e della manutenzione “operazioni davvero molto semplici - precisa Boieri - in quanto i veicoli elettrici hanno bisogno di pochissimi interventi visto il numero limitato di componenti, ad iniziare dal motore. Il veicolo è perfetto per il suo scopo, ha una potenza di 109 CV e un’autonomia di 270 chilometri, che per i circuiti cittadini basta e avanza. Parte con la batteria al 100 per cento al mattino, prosegue in loop il suo giro e la sera viene nuovamente ricaricato”.

L’itinerario della linea Centro Storico parte da Caricamento davanti alla stazione metro di San Giorgio, e in 30 minuti percorre via Oliverio, piazza della Raibetta, via della Mercanzia, piazza Cavour, via Quadrio, via Turati, via San Giorgio, via dei Giustiniani, piazza del Ferretto, via di San Donato, salita del Prione, via di Porta Soprana, via Meucci, via Dante, piazza De Ferrari, via Petrarca, via di Porta Soprana, piazza Matteotti, via San Lorenzo, piazza San Lorenzo, via di Scurreria, piazza Campetto, via degli Orefici, piazza Banchi, via al Ponte Reale per tornare in piazza Caricamento.

Nessun costo per i passeggeri e pochi costi di gestione,. Per i veicoli elettrici d’altra parte i percorsi urbani sono quelli che massimizzano l’autonomia: la velocità è bassa, e la batteria si ricarica in fase di decelerazione e frenata. Un primo passo verso una trasformazione in senso elettrico del trasporto pubblico locale di Genova? “Per il momento - risponde Boieri - abbiamo fornito questo veicolo a titolo sperimentale per un periodo di sei mesi, vedremo come andrà. È pensato per il cittadino medio che deve spostarsi da un punto all’altro del centro, ma il potenziamento delle infrastrutture, anche elettriche, attende la ripresa del turismo. Genova, come molte altre città d’arte italiane, nel periodo pre Covid-19 stava conoscendo una bella fioritura e attirava un flusso di visitatori sempre in crescita. Oggi siamo fermi. Le bellezze da mostrare non ci mancano e quindi confidiamo di essere tra le prima città a ripartire una volta superata questa fase di emergenza”. E i veicoli elettrici? Quelli non sono certo fermi... “Sono ancora in tanti - conclude Claudio Boieri - a non comprendere la mobilità elettrica, ma i clienti sono sempre più interessati. Non dico che ci sia la fila fuori dal concessionario ma ne stiamo cominciando a vendere tanti. Ora quello che ci interessa è che gli incentivi arrivino, e nei tempi giusti. Attualmente ci sono notevoli problemi nell’inoltrare la richiesta di contributo statale per gli autocarri, speriamo che tutto inizi a filare liscio perché la strada verso la batteria ormai è segnata”.

I pannelli solari sul tetto ricaricano l’alimentatore di bordo

PRODIGI E-NV200 WINTER CAMPER L ’e-NV200 protagonista della mobilità cittadina di Genova ha fornito anche la base per un concept van che esprime la visione di Nissan per un’avventura sostenibile: si tratta dell’e-NV200 Winter Camper, completamente elettrico. Numerosi sono i dettagli che massimizzano comfort e autonomia (non solo elettrica) del mezzo. I pannelli solari sul tetto possono ricaricare l’alimentatore da 220 volt di bordo. La cucina integrata, il frigorifero, i letti pieghevoli e il vetro isolante

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rendono possibile la vita su strada aperta in qualsiasi ambiente. I pneumatici fuoristrada e l’altezza di marcia maggiore rispetto alla versione dalla quale questo concept deriva offrono una trazione e un’altezza da terra ottimali su fango o neve. I doppi faretti montati frontalmente su una barra d’acciaio rinforzata garantiscono la massima visibilità. Fanno parte della gamma di accessori originali Nissan i parafanghi anteriori e posteriori del furgone, le protezio-

ni per l’ingresso delle portiere, le barre laterali e i tappetini in gomma offrono protezione e praticità. Basato su eNV200 Evalia, l’e-NV200 Winter Camper beneficia della comprovata tecnologia di propulsione elettrica di Nissan. Il propulsore fornisce potenza e autonomia ottimizzate, con coppia e accelerazione istantanee. Le modalità B e Eco a risparmio energetico offrono rispettivamente una frenata rigenerativa potenziata e un consumo energetico più efficiente.

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GOODYEAR / PIÙ DURATA DEL BATTISTRADA E MIGLIORI PRESTAZIONI SUL BAGNATO

L’estivo performante per le flotte van “EFFICIENTGRIP CARGO 2 È IL NUOVO PNEUMATICO ESTIVO CHE RISPONDE ALLE ESIGENZE DEI PROPRIETARI DI FLOTTE NEL SEGMENTO, SEMPRE IN CRESCITA, DEI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI”, DICHIARA

PIERO GENNARI, MARKETING MANAGER DI GOODYEAR ITALIA. EFFICIENTGRIP CARGO 2 VANTA UNA GAMMA COMPETITIVA COMPOSTA DA

23 MISURE, DAI 14 AI 17 POLLICI, COMPATIBILI ANCHE CON I VEICOLI ELETTRICI.

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FABIO BASILICO MILANO

pronto a sfidare il mercato il nuovissimo Goodyear EfficientGrip Cargo 2, soluzione sostenibile per veicoli commerciali leggeri che amplia il portafoglio prodotti del produttore tedesco riservato alle flotte van con il degno suc-

cessore dell’EfficientGrip Cargo. Rispetto al quale mette a segno una netta evoluzione in termini di maggiore durata del battistrada e migliori prestazioni sul bagnato. “EfficientGrip Cargo 2 è il nuovo pneumatico estivo che risponde alle esigenze dei proprietari di flotte nel segmento, sempre in crescita, dei veicoli commerciali leggeri - dichia-

ra Piero Gennari, Marketing Manager di Goodyear Italia - Grazie alla nuova mescola, il battistrada dello pneumatico EfficientGrip Cargo 2 è più resistente alle alte temperature e si adatta meglio a ogni tipo di condizione stradale, con un aumento complessivo della durata del battistrada del 38 per cento”. L’introduzione di una nuova resina ad alto

grip aiuta inoltre la mescola ad adattarsi durante le azioni di frenata su bagnato, che comportano una riduzione dello spazio di frenata dell’8 per cento, con una conseguente maggiore efficienza rispetto al predecessore. Il portafoglio prodotti Goodyear per veicoli commerciali leggeri comprende anche lo pneumatico in-

vernale UltraGrip Cargo e il quattro stagioni Vector4Seasons Cargo. EfficientGrip Cargo 2 vanta una gamma competitiva composta da 23 misure, dai 14 ai 17 pollici, compatibili anche con i veicoli elettrici. Le varie misure sono in corso di introduzione sul mercato, operazione che si completerà il prossimo ottobre 2021.

MAN TRUCK & BUS / IL VEICOLO CONSENTE DI DELOCALIZZARE L’ATTIVITÀ SANITARIA

Vaccino a domicilio grazie all’eTGE L’ELETTRICO TEDESCO, APPOSITAMENTE ALLESTITO COME CENTRO VACCINALE, È STATO EQUIPAGGIATO CON UNA SERIE DI ALLOGGIAMENTI PER TRASPORTARE GLI APPOSITI CONTENITORI DEI VACCINI, UNA DOTAZIONE D’EMERGENZA E UNO SPAZIO PER ACCOGLIERE FINO A SEI PERSONE DELL’EQUIPE SANITARIA PREPOSTA ALLA SOMMINISTRAZIONE DEL VACCINO. INIZIALMENTE, L’ETGE VERRÀ IMPIEGATO NELLE AREE DI FÜRSTENFELDBRUCK E DACHAU, IN BAVIERA.

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VALENTINA MASSA

“Abbiamo sempre dato un contributo importante alla società con i nostri veicoli garantendo costantemente che gli scaffali dei supermercati siano sempre pieni, che le persone possano impiegare i mezzi pubblici per recarsi al lavoro e le forze di soccorso e i vigili del fuoco possono svolgere i loro importanti compiti - sottolinea Andreas Tostmann, Chairman of the Executive Board di

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Il MAN eTGE per attività sanitaria dispone di porte scorrevoli automatiche con gradino elettrico a scomparsa.

MONACO

nche MAN eTGE scende in campo per combattere il Coronavirus. Il furgone elettrico tedesco viene utilizzato in Germania per delocalizzare l’attività vaccinale. Se i pazienti non possono recarsi presso il centro di vaccinazione, per esempio anziani che vivono soli in casa o persone che abitano in aree isolate, vaccino e personale sanitario si recano dai pazienti. Allo scopo, MAN Truck & Bus ha sviluppato un apposito veicolo da dedicare, in collaborazione con il personale sanitario, alla campagna vaccinale. Veicolo che opera localmente senza produzione di emissioni nocive grazie al motore elettrico: la mobilità sanitaria viene così abbinata alla tutela ambientale. Il veicolo elettrico MAN eTGE, appositamente allestito come centro vaccinale, è stato equipaggiato con una serie di alloggiamenti per trasportare gli appositi contenitori dei vaccini, una dotazione di emergenza e uno spazio per accogliere fino a sei persone dell’equipe sanitaria preposta alla somministrazione del vaccino. Inizialmente, il veicolo verrà impiegato nelle aree di Fürstenfeldbruck e Dachau, in Baviera. Il personale medico della sede MAN Truck & Bus di Monaco, se necessario, sarà a supporto del personale sanitario incaricato di effettuare i vaccini.

MAN Truck & Bus SE - Per noi è quindi importante sostenere anche la strategia vaccinale nazionale fornendo un concetto innovativo di veicolo”. L’autonomia di una carica della batteria dell’eTGE è di circa 120 km. La ricarica del veicolo viene effettuata tramite wallbox a CA da 7,2 kW e richiede circa cinque ore e mezzo. Se il punto di ricarica è a

corrente continua, con presa di carica combinata e potenza di 40 kW, la ricarica dell’80 per cento della batteria richiede 45 minuti al massimo. In questa particolare versione, specifica per l’attività vaccinale, l’eTGE dispone di porte scorrevoli automatiche con gradino elettrico a scomparsa. Non è speciale solo il veicolo ma anche la partecipazione e la disponibilità del personale sanitario nel

voler sviluppare questo tipo di attività. Lo scorso ottobre MAN ha presentato un concetto simile di veicolo pensato e progettato non per la somministrazione del vaccino ma per effettuare i test rapidi di diagnosi della malattia. Entrambi i veicoli sono la dimostrazione dell’impegno e della volontà del costruttore di Monaco di contenere e sconfiggere la pandemia.

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FORD / NUOVO ALLESTIMENTO PREMIUM MS RT DEL PLURIPREMIATO PICK-UP RANGER

Eroe dall’innata sportività

L’ALLESTIMENTO MS-RT COMBINA UN ASPETTO ISPIRATO ALLE COMPETIZIONI SPORTIVE CON FINITURE PREMIUM E DETTAGLI RIFINITI A MANO. IL NUOVO VEICOLO, DISPONIBILE DALLA PROSSIMA ESTATE IN ALCUNI MERCATI EUROPEI (NON È AL MOMENTO ANCORA PREVISTA L’ITALIA), È DERIVATO DAL RANGER WILD-TRAK, CON CUI CONDIVIDE L’EQUIPAGGIAMENTO COMPLETO, LA PORTATA UTILE DI UNA TONNELLATA E LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE TRA SUPER CAB O DOUBLE CAB.

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FABIO BASILICO

Racing, i passaruota estesi e le minigonne laterali scolpite disegnano una linea decisa. Le vernici Frozen White, Sea Grey o Agate Black esaltano lo stile imponente, impreziosito dalle calotte degli specchi retrovisori a effetto fibra di carbonio, barra di carico aerodinamica e badge MSRT. Gli interni presentano finiture in

ROMA

ord Ranger continua a stupire il mercato. Dopo la recente novità dell’inedita versione chassis cab che apre le porte al mondo degli allestimenti, dal settore edile a quello militare, il popolare e pluripremiato pick-up dell’Ovale Blu introduce in alcuni mercati europei (al momento non è ancora prevista l’Italia) un nuovo prestigioso allestimento, sviluppato in collaborazione con MS-RT, azienda leader nella personalizzazione del design. L’allestimento MS-RT combina un aspetto ispirato alle competizioni sportive con finiture premium e dettagli rifiniti a mano. Ranger MS-RT offre ai clienti una versione distintiva del pick-up più venduto in Europa, con elementi caratteristici da “veicolo da strada”, alternativa top di gamma al Ranger Raptor, veicolo con “anima da corsa nel deserto”. Il nuovo veicolo è derivato dal Ranger Wildtrak,

pelle premium con cuciture a contrasto di colore arancione. L’illuminazione dell’abitacolo e i sedili anteriori riscaldati creano un ambiente confortevole, mentre i dettagli MSRT per tappetini e soglie battitacco aggiungono un tocco personalizzato. La connettività SYNC 3 e il sistema di navigazione Ford con touchscreen da 8” semplificano l’ac cesso alle funzionalità di comunicazione e intrattenimento e la telecamera posteriore aiuta nelle manovre di parcheggio o di aggancio a un rimorchio. Il motore diesel Ecoblue 2.0 litri Biturbo da 213 cv garantisce prestazioni ottimali e potenza di trazione, offrendo allo stesso tempo una raffinatezza tipica delle auto ed efficienza nei consumi. Dotato del cambio automatico a 10 rapporti, condiviso con la sportiva Ford Mustang, il gruppo propulsore eroga 500 Nm di coppia massima. La portata utile arriva fino a 1.098 kg e la capacità di traino a 3.500 kg. Inoltre, Ranger MS-RT offre un sistema selezionabile di trazione integrale, per garantire una prestazione ottimale in offroad, mentre la Maxhaust app che controlla il soundbox è disponibile su richiesta per i clienti che desiderano una colonna sonora sportiva. MS-RT è un allestitore certificato Ford che collabora con il partner Ford di motorsport M-Sport per creare versioni altamente modificate dei veicoli commerciali dell’Ovale Blu, utilizzando le competenze acquisite nella partecipazione al Campionato Mondiale di Rally. Ranger MS-RT è l’ultimo nato di una gamma di veicoli modificati secondo rigorosi standard di fabbrica e direttamente disponibili presso i concessionari Ford di alcuni mercati. Tra i modelli figurano i furgoni Transit Custom e Transit Connect MS-RT .

Equipaggiamento completo, portata utile di una tonnellata e possibilità di scegliere tra due opzioni di cabina: sono le premesse con cui, quest’estate, arriverà l’esclusivo Ford Ranger MS-RT.

con cui condivide l’equipaggiamento completo, la portata utile di una tonnellata e la possibilità di scegliere tra Super Cab o Double Cab. L’esclusivo Ranger MS-RT sarà disponibile presso i concessionari Ford a partire dalla prossima estate.

Gli esclusivi esterni di Ranger MS-RT includono una fascia anteriore con griglia, con effetto nido d’ape, in fibra di carbonio e fendinebbia integrati. Il profilo laterale colpisce per il carattere sportivo, mentre i cerchi in lega da 20” OZ

Importante fornitura di Ford Italia per soddisfare le esigenze logistiche dell’Esercito Italiano

RANGER DOPPIA CABINA PER IL MINISTERO DELLA DIFESA A fine 2020, Ford Italia ha consegnato una flotta di Ranger doppia cabina al Ministero della Difesa per soddisfare specifiche esigenze logistiche dell’Esercito Italiano. In particolare, i pick-up del l’O vale Blu sono destinati a interventi che ne prevedono l’utilizzo su ogni tipo di terreno, sia on che offroad in territorio nazionale ed estero. Ford Ranger è un veicolo con un profilo di missione adatto a soddisfare ogni tipo di attività, qualità molto apprezzata dai militari. Leader indiscusso del segmento dei pick-up e vincitore dell’International Pick-up Award 2020, Ranger è pronto ad affrontare ogni tipo di sfida, gra-

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zie alle sue doti di robustezza, versatilità e al carattere indomito. Il pick-up è disponibile anche nella versione Ford Performance Ranger Raptor. I Ranger doppia cabina XLT 2.0 Ecoblue 170 cv - sono stati appositamente personalizzati per rispondere alle specifiche esigenze del Ministero della Difesa. “Siamo orgogliosi di con tinuare il nostro rapporto con le istituzioni e tutti i loro corpi operativi preposti ad assicurare la nostra incolumità - ha dichiarato Marco Buraglio, Direttore Divisione CV di Ford Italia - La fornitura all’Esercito Italiano del nostro Ranger, leader indiscusso del segmento

dei pick-up da 4 anni, perché capace di affrontare ogni tipo di scenario di guida grazie alle sue doti di robustezza e versatilità, ben si associa all’impegno profuso e alla professionalità che gli operatori del Ministero della Difesa dimostrano ogni giorno, intervenendo nelle situazioni più estreme e complesse, consentendoci di mostrare, in modo tangibile, il rapporto solido e radicato nel tempo che lega Ford Italia alle comunità e al territorio”. La flotta di pick-up è stata ulteriormente finalizzata all’impiego richiesto con la collaborazione di A.R.I.S. (Applicazioni Rielaborazioni Impianti Speciali), azienda leader nel

settore che opera nella progettazione, produzione, allestimento e manutenzione di veicoli ed equipaggiamenti speciali destinati alle Forze armate e al soccorso tecnico. A.R.I.S. rientra tra gli allestitori riconosciuti dal programma QVM (Qualified Vehicle Modifier) dell’Ovale Blu, nato per garantire il rispetto de gli elevati standard di qualità Ford a livello europeo. Nel 2020, in Italia, Ford Ranger ha consolidato ulteriormente la propria leadership nel segmento dei pick up, con una quota di mercato del 36,3 per cento, in crescita di ben 4,4 punti rispetto all’anno precedente.

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CITRÖEN / Ë-BERLINGO VAN DISPONIBILE A PARTIRE DAL SECONDO SEMESTRE DELL’ANNO

Centro città no problem CITROËN PRESENTA Ë-BERLINGO VAN, LA VERSIONE ELETTRICA DEL LEGGERO VENDUTO DAL

1996 IN PIÙ DI 1,6 MILIONI DI UNITÀ. MAGGIOR PRODUTTIVITÀ AI CLIENTI PROFESSIONISTI GRAZIE A TECNOLOGIE INEDITE, MODULARITÀ E CAPACITÀ ESEMPLARI E I VANTAGGI DELLA GUIDA ELETTRICA CON ACCESSO A TUTTE LE AREE URBANE.

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CRISTINA ALTIERI MILANO

uattro configurazioni di carrozzeria, un volume utile fino a 4,4 mc, una capacità di carico fino a 800 kg e tutta la modularità della cabina Extenso. E dal secondo semestre di quest’anno anche la motorizzazione elettrica. Quella che consentirà agli utilizzatori di Citroën ë-Berlingo Van di percorrere un numero di chilometri compatibile con quello necessario a molti professionisti che operano in ambito urbano. La batteria agli ioni di litio consente infatti intervalli tra una ricarica e l’altra che arrivano a 275 km circa (il dato è ancora in fase di omologazione). La catena di trazione è quella della piattaforma e-CMP di Groupe PSA, la stessa che equipaggia tutti i veicoli a zero emissioni del gruppo. L’autonomia effettiva dipende

Il nuovo Citroën ë-Berlingo Van consente di scegliere la modalità di guida più appropriata in termini di livelli di potenza e coppia.

dallo stile di guida, dalla velocità, dai consumi degli equipaggiamenti, dalla temperatura esterna, dal numero di passeggeri, dal carico e dalla topografia. Per massimizzarla è previsto il recupero dell’energia in fase di frenata o durante le decelerazioni del veicolo, intensificabili nel loro contrasto attraverso il pulsante “B” ubicato sulla consolle centrale. La batteria, garantita 8 anni o 160.000 km, è posizionata sotto i sedili e il pianale di carico del veicolo e non ha quindi alcun impatto sul volume utile. Il motore elettrico raggiunge livelli di potenza e di coppia che dipendono dalla modalità di guida selezionata: in Normal sprigiona 80 kW di potenza e 180 Nm di coppia offrendo il miglior compromesso fra autonomia e dinamismo, in Eco (60 kW/190 Nm) privilegia l’autonomia, in Power (100 kW/260 Nm) fornisce le massime prestazioni anche a

pieno carico. Sono disponibili tre modalità di ricarica, dalla presa domestica classica - che in alta potenza (16A) impiega meno di 15 ore per un ciclo completo - fino alla ricarica super rapida che permette di recuperare l’80 per cento della batteria in 30 minuti. Tramite l’app My Citroën è inoltre possibile usufruire delle funzioni di ricarica differita, per scegliere la fascia oraria meno cara, e di precondizionamento termico, per regolare la temperatura dell’abitacolo mentre il veicolo è ancora collegato alla rete elettrica, ed evitare di consumare la batteria. Si può poi, sempre tramite device mobile, programmare a distanza la ricarica della batteria e conoscere lo stato di carica e l’autonomia del veicolo. Un altro strumento digitale nelle mani dei professionisti che scelgono il van francese è l’app Free2Move, che garantisce l’accesso a più di 220.000 colonnine di ricarica, e permette di pianificare gli itinerari migliori tenendo conto dell’autonomia residua del veicolo e della localizzazione delle colonnine di ricarica lungo la strada. Citroën offre infine per ë-Berlingo Van una soluzione di ricarica su misura che include i materiali (prese standard e Green’Up o presa Wallbox ad alta potenza) e l’installazione a casa o sul posto di lavoro. È stato consigliato un partner per ogni paese europeo; in Italia il marchio francese ha scelto Enel X.

Tutta la versatilità e la sicurezza del modello termico esaltate dalle caratteristiche eco-friendly della versione elettrica

IL SEGRETO DI Ë-BERLINGO: OLTRE ALLE ZERO EMISSIONI C’È DI PIÙ ë

-Berlingo Van si distingue all’esterno per la presenza del monogramma “ë”, che simboleggia l’elettrico, posto davanti al suo nome sulla porta posteriore sinistra, e per il portello di ricarica che sostituisce lo sportellino per il rifornimento del carburante. Sulla consolle centrale il selettore ë-Toggle gestisce il cambio grazie alle funzioni Park, Reverse, Neutral, Drive e Brake. Il touchscreen da 5” di ë-Berlingo Van include nel suo menu una sezione “E-nergy” che dà accesso alle funzionalità elettriche del vei colo: flusso di energia

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(che indica l’operatività del sistema di trazione elettrica in tempo reale in funzione della modalità di guida selezionata, del motore elettrico e del livello di ricarica della bat teria), statistiche di consumo, attivazione della ricarica differita o del precondizionamento termico dell’abitacolo. Un quadro strumenti personalizzabile con uno schermo digitale da 10” ad alta definizione e l’Headup Display sono disponibili in opzione per riprodurre le informazioni utili pro venienti dagli aiuti alla guida e dalla navigazione. ë-Berlingo Van può

ospitare due o tre persone a bordo e viene proposto in due misure: M e XL da 4,40 metri e 4,75 metri. È declinato in due famiglie: furgone, disponibile nel le misure M e XL, e furgone con doppia cabina mobile, disponibile nella misura XL. Con un’altezza di 1,84 m, il veicolo può accedere a tutti i luoghi di parcheggio. Offre una grande lunghezza di carico grazie alla possibilità di ripiegare il sedile passeggero a scomparsa nella Cabina Extenso che libera uno spazio fino a 3,09 metri per la versione M e 3,44 metri per la ver-

sione XL. Con una larghezza utile di 1,23 metri tra i passaruota, ë-Berlingo Van può trasportare due Europallet uno dietro l’altro. Il suo volume utile, invariato rispetto alla versione termica, offre 3,3 mc (XS senza cabina Extenso) e fino a 4,4 mc (XL con cabina Extenso). Carico utile fino a 800 kg e carico rimorchiabile fino a 750 kg su tutte le versioni. Per concludere il discorso versatilità, l’abitacolo di ë-Berlingo Van offre 113 litri di vani portaoggetti, pratici ed ergonomici. Tutto confermato rispetto alla variante termica

anche alla voce sicurezza con 18 tecnologie utili che assicurano ai professionisti una guida sicura e tranquilla nel quotidiano. Tra queste il parcheggio assistito anteriore, laterale e posteriore, la telecamera di retromarcia, il Surround Rear Vision, i fari abbaglianti automatici, il freno di stazionamento elettrico, l’indicatore di sovraccarico della batteria, l’Active Safety Brake, l’avviso di superamento involontario della linea di carreggiata, il Driver Attention Alert, l’avviso di rischio di collisione, il controllo della stabilità del rimorchio, il Grip

Control con Hill Assist Descent, il riconoscimento esteso dei cartelli stradali e ancora il sistema di sorveglianza dell’angolo cieco. La tecnologia Mirror Screen infine, compatibile con i protocolli Apple CarPlay ed Android Auto, consente di collegare lo smartphone al sistema infotainment rendendo disponibili le sue funzioni sullo schermo touchscreen. Il conducente può u su fruire facilmente dei contenuti media e controllare direttamente il suo smartphone e le app com patibili con la gui da sullo schermo del sistema infotainment di bordo.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI THERMO KING / VEICOLO ELETTRICO DEDICATO AI PRODOTTI FARMACEUTICI

Trasporto sicuro con eSprinter Pharma IL PROTOTIPO A ZERO EMISSIONI LOCALI È EQUIPAGGIATO CON L’INNOVATIVA UNITÀ DI REFRIGERAZIONE ELETTRICA E-200 E CON UNA NUOVA BATTERIA AGLI IONI DI LITIO DI THERMO KING. IL VAN REFRIGERATO È DESTINATO ALLA DISTRIBUZIONE DELL’ULTIMO MIGLIO DI MEDICINALI E PRODOTTI FARMACEUTICI IN ZONE URBANE. COMBINATE INSIEME, L’UNITÀ E-200 E LA BATTERIA AGLI IONI DI LITIO DI ULTIMA GENERAZIONE FORNISCONO UNA CAPACITÀ INDIPENDENTE E COSTANTE, GARANTENDO LA CONTINUITÀ DELLA CATENA DEL FREDDO ANCHE QUANDO IL CONDUCENTE SI FERMA PER EFFETTUARE UNA CONSEGNA O PRENDERSI UNA PAUSA. IL TUTTO ABBINATO ALLA RINOMATA ROBUSTEZZA DELLO SPRINTER.

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GUIDO PRINA BRUXELLES

a salute viaggia sicura sulle ruote ecologiche di eSprinter. Thermo King, azienda leader nelle soluzioni di controllo della temperatura per il trasporto, e Mercedes-Benz hanno stretto una collaborazione di alto valore strategico per lo sviluppo di un furgone totalmente elettrico dedicato al trasporto di prodotti farmaceutici. Il prototipo di eSprinter Pharma a zero emissioni locali è equipaggiato con l’innovativa unità di refrigerazione elettrica E200 e con una nuova batteria agli ioni di litio di Thermo King. Il van refrigerato è destinato alla distribuzione dell’ultimo miglio di medicinali e prodotti farmaceutici in zone urbane. Combinate insieme, l’unità E200 e la batteria agli ioni di litio di ultima generazione forniscono una capacità indipendente e costante, garantendo la continuità della catena del freddo anche quando il conducente si ferma per effettuare una consegna o prendersi una pausa. Ciò si rivela par-

ticolarmente importante per il mantenimento di una temperatura controllata ottimale nel vano di carico, essenziale per preservare la qualità, l’integrità e l’efficacia dei medicinali e dei prodotti farmaceutici trasportati. “La collaborazione tra Thermo King e Mercedes-Benz AG per lo sviluppo di un veicolo totalmente elettrico destinato al trasporto di prodotti farmaceutici consentirà ai nostri clienti di beneficiare della migliore combinazione delle tecnologie di distribuzione e refri-

gerazione - ha commentato Eneko Fernandez, responsabile della gestione dei prodotti Thermo King L’elettrificazione del settore dei trasporti è una tendenza che risponde alla necessità di ridurre i livelli di rumore e inquinamento nelle città e nelle aree urbane. In Thermo King vogliamo sfidare le possibilità del nostro settore. Collaborando con Mercedes-Benz sul furgone eSprinter Pharma stiamo sviluppando un trasporto refrigerato a zero emissioni locali che ci permetterà di migliorare la qualità

della vita in modo sostenibile”. “Sostenibilità e tutela ambientale stanno acquisendo una sempre maggiore rilevanza presso i nostri clienti, che si ritrovano ad affrontare un numero di sfide crescente per quanto concerne le consegne nei centri cittadini - ha sottolineato Matthias Brzenczek, responsabile settore farmaceutico in Mercedes-Benz AG - Con il veicolo eSprinter Pharma desideriamo offrire un furgone sostenibile ad alimentazione elettrica realizzato specificamente per soddisfare le esigenze del settore farmaceutico. Sin dall’inizio, volevamo evitare soluzioni che impie-

VOLKSWAGEN / COLLABORAZIONE CONSOLIDATA CON DHL EXPRESS

È Crafter il leader dei Courier

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LINO SINARI ROMA

egli ultimi due anni, Volkswagen Veicoli Commerciali ha consolidato ulteriormente la partnership con DHL consegnando ben 550 veicoli. Si tratta di una flotta composta interamente dal furgone alto di gamma Crafter, sia con motore endotermico che elettrico. DHL e i suoi partner

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hanno così deciso di affidarsi alla Casa di Hannover per viaggiare su veicoli leader per capacità di carico, affidabilità e tecnologia. Tutti gli ultimi veicoli, personalizzati con la livrea gialla che contraddistingue il colosso del trasporto espresso internazionale, sono allestiti GEMA, azienda toscana leader nella progettazione e produzione di allestimenti per veicoli commerciali propri per il mercato dei Courier.

Con le sue scaffalature, GEMA rende più veloce e agevole la gestione dello spazio, lo stivaggio e la distribuzione dei pacchi. La flotta di 550 Crafter consegnati ai partner di DHL negli ultimi due anni è composta per lo più da furgoni passo medio e passo lungo, ma anche da autotelaio con furgonatura e da un considerevole numero di e-Crafter, con motore elettrico da 100 kW e 136 cv. Furgoni e autote-

laio sono tutti con motore 2.0 TDI da 103 kW e 140 cv. L’importante consegna di e-Crafter con motore completamente elettrico sottolinea ancora una volta quanto sia sempre più presente la mobilità elettrica anche nel settore dei veicoli commerciali. In un mercato dove ormai le parole d’ordine sono sempre di più elettrificazione e connettività, Volkswagen Veicoli Commerciali intende giocare la sua partita con eCrafter, veicolo al cento per cento elettrico basato sulla seconda generazione dell’ammiraglia del brand di Hannover: leader per capacità di carico e versatilità, e-Crafter è anche sinonimo di avanguardia e tecnologia. Il mezzo rappresenta una soluzione ideale per il sistema logistico urbano. La capacità della batteria e un’autonomia fino a 160 km in ciclo urbano e fino a 115 in ciclo combinato (WLTP) e una velocità massima di 90 km/h lo rendono ideale per l’impiego quotidiano nel servizio di consegne del cosiddetto ultimo miglio. Concepito per offrire fino a 900 kg di portata utile e una volumetria di 10,7 m3, Volkswagen e-Crafter offre vantaggi significativi per l’ambiente, essendo un veicolo

gassero metodi di raffreddamento passivi o a batteria ausiliaria indipendente. Desideriamo infatti che i nostri clienti possano contare su un sistema di riscaldamento e raffreddamento attivo ed efficiente nel vano di carico”. Il furgone prototipo è stato sottoposto con successo ai primi cicli di test. Durante un periodo di quattro settimane, il veicolo ha percorso oltre 2.000 chilometri mantenendo la temperatura del vano di carico tra 15 e 25 °C e consegnando prodotti farmaceutici in perfette condizioni alle farmacie situate dentro e intorno ai centri urbani. Ulteriori test sono previsti nel 2021.

NEGLI ULTIMI DUE ANNI LA CASA DI HANNOVER HA CONSEGNATO AI PARTNER DEL CORRIERE ESPRESSO INTERNAZIONALE 550 VEICOLI.

UNA FLOTTA

COMPOSTA INTERAMENTE DAL FURGONE ALTO DI GAMMA, SIA CON MOTORE TRADIZIONALE DIESEL CHE ELETTRICO. TUTTE LE ULTIME UNITÀ, PERSONALIZZATE CON LA LIVREA GIALLA CHE CONTRADDISTINGUE IL MARCHIO, SONO ALLESTITE DALLA TOSCANA GEMA, CHE CON LE SUE SCAFFALATURE RENDE PIÙ VELOCE E AGEVOLE LA GESTIONE DELLO SPAZIO.

a emissioni zero, a gas di scarico zero e dotato di trazione elettrica a rumorosità zero, il tutto con un impatto diretto positivo sulle condizioni di vita degli abitanti e al contempo con maggiore comfort lavorativo del guidatore.

N° 297 / Marzo 2021


VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

MERCEDES-BENZ VANS / LA STELLA PROTAGONISTA DEL SETTORE CAMPER IN FORTE CRESCITA

Il van che si lascia vivere MERCEDES-BENZ VANS RIVOLGE UN COSTANTE INTERESSE AL MONDO DEL LEISURE TIME, PROPONENDO AGLI AP-PASSIONATI UTILIZZATORI FINALI UNA GAMMA DI MODELLI DI ASSOLUTO INTERESSE.

AL

CENTRO DELL’ATTENZIONE NON SOLO IL SEGMENTO DEI VEICOLI DI MEDIE E GRANDI DIMENSIONI, CON

SPRINTER, MARCO POLO, CLASSE V E VITO MA ANCHE NEL

SEGMENTO DEI PICCOLI CON IL SUCCESSORE DEL CITAN, IN ARRIVO SUL MERCATO NELLA SECONDA METÀ DELL’ANNO IN CORSO.

A

GUIDO PRINA STOCCARDA

nche nel 2021 il settore del camper e del van living è pronto a produrre risultati eclatanti, continuando il trend in espansione di un mercato che, nonostante i forti impedimenti agli spostamenti personali e di gruppo a causa delle restrizioni Covid, continua a essere fortemente competitivo. Mercedes-Benz Vans rivolge un costante interesse al mondo del leisure time, proponendo agli appassionati utilizzatori finali una gamma di modelli di assoluto interesse. Nel mercato nazionale del costruttore di Stoccarda, la Germania, la German Caravaning Industry Association (CIVD) rende noto che le nuove immatricolazioni hanno raggiunto un nuovo record nel 2020 con circa 80mila camper acquistati. La situazione è abbastanza simile nel resto d’Europa e negli Stati Uniti e anche la previsione per il 2021 è molto promettente. In particolare, sono i camper compatti a guidare la crescita, essendo adatti sia ai viaggi che all’uso quotidiano. E su questo punto Mercedes-Benz ha molto da dire e da proporre. In Itala, i dati più aggiornati disponibili sono quelli pubblicati dal Salone del Camper di Parma, la manifestazione di settore più importante d’Italia che ha celebrato l’edizione 2020 in settembre: nel luglio scorso, le immatricolazioni autocaravan del nostro Paese registravano un aumento di ben il 104 per cento rispetto allo stesso mese del 2019. La famiglia Marco Polo è peculiare della proposta camper della Stella. “Siamo molto soddisfatti dell’attuale situazione degli ordini per la nostra famiglia di camper Marco Polo - ha dichiarato Klaus Rehkugler, nuovo Direttore vendite e marketing di Mercedes-Benz Vans - Nel 2021 vogliamo vendere circa il 25 per cento in più di questi veicoli. Per fare ciò, sorprenderemo i nostri clienti con nuove caratteristiche del

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prodotto. Vediamo anche un reale potenziale di crescita per gli anni successivi e da questo genereremo ulteriori vendite”. La famiglia Marco Polo, composta dal camper Marco Polo completamente equipaggiato e dai Marco Polo Horizon e Activity dotati di tetto a soffietto e combinazione sedile / cuccetta, sarà disponibile su richiesta con nuovi equipaggiamenti a partire dall’imminente primavera. Marco Polo Horizon e Activity saranno disponibili per la prima volta con collegamento di alimentazione esterna: la presa da 230 volt facilita anche i soggiorni prolungati in campeggio e rende i due modelli ancor più confortevoli. Il dispositivo Urban Guard sarà disponibile in tutte le varianti Marco Polo. Urban Guard avvisa acusticamente e visivamente quando viene rilevato un furto o un’effrazione. In caso di furto, il veicolo rubato può essere rintracciato e localizzato tramite Mercedes me connect. Il sistema Blind Spot Assist viene migliorato con il Rear Cross Traffic Alert che assiste i conducenti quando escono in retromarcia da un parcheggio emettendo un segnale acustico di avviso. Mercedes-Benz Vans lancia nuove sfide con i veicoli di medie dimensioni. Infatti, oltre alla propria famiglia di camper Marco Polo, il costruttore tedesco lavora a stretto contatto con i produttori di camper. “Vanlife è trendy e popolare in tutto il mondo - ha spiegato Rehkugler Sempre più spesso, la tendenza è orientata verso camper adatti all’uso quotidiano. Risponderemo a questa richiesta, non solo con la nostra famiglia Marco Polo, ma sempre di più con i nostri veicoli di medie dimensioni come il Vito e la Classe V che svolgono un ruolo particolarmente importante grazie alle loro dimensioni esterne compatte”. Quest’anno Pössl, produttore di camper dell’Alta Baviera, lancerà sul mercato europeo due nuovi camper su base Mercedes-Benz Classe V e Vito: Campstar e Vanstar. E anche

L’interno del Mercedes-Benz Marco Polo offre uno spazio modulabile e ben attrezzato per soddisfare tutte le esigenze degli appassionati del camper.

negli Stati Uniti, i veicoli di medie dimensioni Mercedes-Benz stanno entrando nel segmento dei camper. Uno dei primi produttori statunitensi, Driverge Vehicle Innovations di Charleston, Carolina del Sud, conta sul Vito lanciando il veicolo Metris Getaway. Dal lancio sul mercato dello Sprinter di terza generazione, il bestseller di Mercedes-Benz Vans ha intrapreso la strada verso il successo anche nel settore dei camper. “Dal 2018 sono stati presentati numerosi nuovi camper su base Sprinter, e questo in tutto il mondo - ha sottolineato Klaus Rehkugler - Solo negli

ultimi sei mesi, più di dieci nuovi modelli hanno celebrato il loro debutto, dai camper ai camper semi-integrati e completamente integrati. Tra questi, modelli di aziende tradizionali come Bürstner, Carthago, Eura Mobil, Frankia, Hymer, Kabe o La Strada. Tuttavia, lo Sprinter impressiona anche le start-up, come Alphavan di Wangen, nella regione tedesca di Allgäu. Questo dimostra quanto sia innovativo il nostro grande furgone”. Grande innovazione per lo Sprinter, nel 2021, è l’implementazione della nuova generazione del motore OM 654, potente e allo stesso tempo

efficiente grazie a un approccio tecnologico integrato. Come ulteriore innovazione, Mercedes-Benz combina il moderno motore da 2 litri con il comodo cambio automatico 9G-Tronic come alternativa al cambio manuale a 6 marce. Ulteriori innovazioni Sprinter nel 2021 sono i servizi di base di Mercedes me connect disponibili gratuitamente per la base camper. Oltre ai servizi di manutenzione, gestione degli incidenti e dei guasti, nonché alla telediagnostica e alla diagnostica remota dei veicoli, i servizi di configurazione e monitoraggio dei veicoli sono ora disponibili gratuitamente di serie per tre anni. Mentre i servizi di configurazione del veicolo consentono di richiamare la pressione degli pneumatici o il livello del carburante tramite l’app per smartphone, i servizi di monitoraggio del veicolo consentono all’utente di determinare la posizione del veicolo. Mercedes-Benz Vans non è rappresentata solo nel segmento dei veicoli di medie e grandi dimensioni, ma anche nel segmento dei piccoli furgoni. Il successore del Citan arriverà nella seconda metà del 2021. Il nuovo Citan è uno sviluppo completamente nuovo e avrà il Dna tipico del marchio in termini di design distintivo, sicurezza e connettività. Le dimensioni esterne compatte, abbinate a una generosa quantità di spazio all’interno, aprono al Citan una vasta gamma di possibilità nell’ambito della conversione dei camper. Le porte scorrevoli ad ampia apertura sia sul lato sinistro che destro e una soglia di carico bassa consentono un comodo accesso all’interno e un facile carico del veicolo. Oltre alla sua elevata funzionalità e variabilità, il concetto del veicolo promette un equipaggiamento di sicurezza completo e un elevato livello di comfort di marcia. “Il nuovo Citan è uno dei nostri punti forza nel 2021 ha concluso Klaus Rehkugler - Ma c’è ancora di più in arrivo. Mercedes-Benz Vans affronterà nuove sfide nel segmento dei camper”.

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Non importa cosa possiedi, ma con chi lo condividi. Questa è la ragione per cui devi rispettare la natura. Tu sei l'artefice del nostro futuro. Noi creiamo per te e i tuoi cari una nuova generazione di veicoli elettrici. Siamo vicini alla vostra sicurezza, consapevoli del vostro impegno nel ridurre le emissioni. Questi sono i valori condivisi da Truck Italia. Giuliano Taverni

www.truckitalia.com/gamma-elettrica-mercedes-benz-van/

Concessionaria di Vendita e Assistenza Mercedes-Benz Veicoli Industriali Bologna - Via Emilia, loc. Chiesaccia - 40056, Crespellano (BO) Tel. 051 0316780 La Spezia - Via Provinciale Fornola 69 - 19020, Vezzano Ligure (SP) Tel. 0187 997593 Livorno - Via Aurelia 134 - 57017, Collesalvetti, Loc. Stagno (LI) Tel. 0586 1864850 Firenze - Via Viaccia 212 - 50056, Montelupo F.NO (FI) Tel. 0571 581912 Firenze - Via Castronella 164 - 50013, Campi Bisenzio (FI) Tel. 055 888161 Sinalunga - Via N. Sauro (Castello Valdichiana A1) - 53048, Sinalunga (SI) Tel. 0577 1515110 www.truckitalia.com Grosseto - Via Ambra 2 - 58100, Grosseto (FI) Tel. 0564 1722110

11:50 AM


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