Il Mondo dei Trasporti - Marzo 2020

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Noleggio / Diego Pellicioli: tre anni entusiasmanti da Direttore Vendite Fraikin Italia TIP Trailer / La parmense Aurora fa il suo ingresso nel network delle officine italiane Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXX - N. 287 / MARZO 2020 - Euro 5,00

IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO

E DIRETTO DA

PAOLO ALTIERI

Dopo vent’anni MAN Truck lancia una moderna generazione di veicoli

SEMPRE TG MA PRONTA A STUPIRE MEGLIO I MERCATI PRESENTATA A BILBAO, NEI PAESI BASCHI, LA NUOVA GENERAZIONE DI AUTOCARRI DEL COSTRUTTORE DI MONACO FISSA NUOVI PARAMETRI IN FATTO DI ORIENTAMENTO DEL CONDUCENTE, SISTEMI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA E INTERCONNESSIONE DIGITALE. FINO ALL’OTTO PER CENTO IN MENO DI CONSUMI E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2.

LE TECNOLOGIE A DISPOSIZIONE DELL’AUTISTA, COMPRESO L’AUSILIO ALLA SVOLTA DI NUOVA CONCEZIONE, AUMENTANO LA SICUREZZA STRADALE. ATTESA DA VENT’ANNI, LA CABINA APPENA LANCIATA CONSOLIDA IL RUOLO DELLA CASA DEL LEONE DA SEMPLICE COSTRUTTORE DI VEICOLI A FORNITORE DI SOLUZIONI DI TRASPORTO INTELLIGENTI E SOSTENIBILI.

Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano

Fabio Basilico da pagina 2

IVECO SOCOM NUOVA

EV INDUSTRIAL

PARLA L’AD CALCINAI

MERCEDES-BENZ TRUCK ITALIA

SCANIA CSA

Gifuni punta su S-Way L’eccellenza di Modena “F-Trucks fa sul serio” Crovara sceglie Actros Emilia, il Grifone vola

Campanella da pagina 16

Servizio da pagina 20

Basilico da pagina 14

Servizio a pagina 50

Campanella da pagina 12

Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali


IL MONDO DEI TRASPORTI

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MAN TRUCKS & BUS / A DISTANZA DI VENTI ANNI

Sostanza e contenuti per

IL LEONE SEGNA UNA NUOVA TAPPA NELL’EVOLUZIONE DEI TRASPORTI E METTE A FRUTTO LE CONOSCENZE E LE COMPETENZE ACQUISITE NEGLI ULTIMI DUE DECENNI. UNA SCELTA COERENTE CON LE MUTEVOLI ESIGENZE DEL SETTORE CHE IMPONE NUOVI PARAMETRI, IN PARTICOLARE PER SISTEMI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA, ORIENTAMENTO DEL CONDUCENTE E INTERCONNESSIONE DIGITALE. LA NUOVA GENERAZIONE DI AUTOCARRI TGX, TGS, TGM E TGL SEGNA L’EVOLUZIONE DI MAN DA SEMPLICE COSTRUTTORE DI VEICOLI A FORNITORE DI SOLUZIONI DI TRASPORTO INTELLIGENTI E SOSTENIBILI.

M

FABIO BASILICO BILBAO

AN Truck & Bus ha scelto Bilbao, capitale dei Paesi Baschi, quale prestigiosa location per celebrare degnamente la presentazione internazionale alla stampa specializzata della nuova

generazione di autocarri. A distanza di venti an ni il Leone segna una nuo va tappa nell’evoluzione dei trasporti e mette a frutto le conoscenze e le competenze che nel frattempo sono state acquisite. Una scelta coerente con le mutevoli esigenze del settore che impone nuovi parametri, in

particolare per sistemi di assistenza alla guida, orientamento del conducente e interconnessione digitale. La nuova generazione di autocarri segna l’evoluzione di MAN Truck & Bus da semplice costruttore di veicoli a fornitore di soluzioni di trasporto intelligenti e sostenibili. Al Centro espo-

sizioni di Bilbao, uno show di altissima qualità visiva e tecnologia digitale ha svelato l’identità dei nuovi TGX, TGS, TGM e TGL. Quattro i pilastri che so stengono la narrazione dei nuovi truck tedeschi: guidatore e posto di lavoro, efficienza e affidabilità del veicolo, capacità operative

e infine un partner competente per i propri clienti. Il costruttore di Monaco ha nettamente privilegiato la sostanza e i contenuti, ponendo al centro della sua rivoluzione l’autista e le esigenze del business. Le nuove cabine sono un concentrato di soluzioni e funzioni che migliorano il la-

voro del driver e in generale la qualità della vita a bordo del camion. Il tutto incorniciato da un design esterno e in terno accattivante e moderno, ottimizzato ed evoluto per venire incontro alle nuove e si genze e aspettative anche dal punto di vista dell’estetica.

DRIVER FIT / In cabina nuovi standard di riferimento per postazione di lavoro e spazio vitale

Combinazione vincente per chi siede al volante L ’abitacolo della nuova generazione di autocarri MAN ora è suddivisa in due livelli e offre distanze di presa e di lettura ideali dal punto di vista ergonomico. Tutti gli elementi di comando necessari durante il viaggio sono a portata di mano, organizzati in modo ottimale per essere comodamente raggiungibili dalla posizione di guida. Nel complesso, ora gli elementi di comando sono più orientati verso il conducente ri spetto alla gamma precedente, senza però limitare l’accesso alla zona dell’accompagnatore e a quella di riposo. Tutti i display per il rilevamento visivo delle informazioni si trovano a una distanza leggermente superiore dal conducente. Tale organizzazione agevola l’adattamento degli occhi in termini di nitidezza nel passaggio tra la visione notturna dell’abitacolo e la visione a distanza sulla strada, consentendo una percezione più rapida. Inoltre, il conducente viene distratto dagli eventi del traffico in misura minore, fattore positivo che si traduce in una maggiore sicurezza per tutti gli utenti della strada. MAN ha riprogettato e riposizionato il comando del cambio MAN TipMatic con un commutatore a leva sulla colonna dello sterzo a destra del volante. Il nuovo commutatore a leva sul la colonna dello sterzo com prende anche il comando del freno continuo. Nelle immediate vicinanze, a destra accanto al display principale del cruscotto, si trova anche l’interruttore per l’attivazione del nuovo freno di stazionamento elettrico. L’attivazione del freno di stazionamento quando il veicolo è fermo, così come il rilascio del freno di stazionamento alla partenza, in determinate condi-

zioni può avvenire anche automaticamente. La postazione di guida ottimizzata mette in evidenza la nuova filosofia di comando, che si rivela estremamente efficace in particolare durante la marcia, sia di giorno che al buio. I pulsanti e gli interruttori separati sono facili da individuare al buio e hanno un feedback tattile inequivocabile. Il conducente può associare le funzioni che reputa più importanti a tasti di selezione rapida configurabili. Inoltre, gli interruttori e i tasti sono riuniti secondo gruppi logici. Le funzioni particolarmente importanti o utilizzate più spesso si trovano in posizioni fisse. Questo concetto di comando è comune a tutte le gamme. Lo strumento combinato completamente digitale della nuova generazione di autocarri MAN è un’opzione di facile lettura e comprensione. Dispone di un display a colori antiriflesso ad alta risoluzione da 12,3” e offre un nuovo tipo di visualizzazione attraverso un trasferimento ottimale delle informazioni al conducente. Un ulteriore tratto distintivo della nuova generazione di autocarri MAN è il sistema multimediale MAN Mediasystem. Nella versione Professional riunisce tutte le funzioni di alto livello di un sistema radio e di intrattenimento moderno. Dispone di un display a colori antiriflesso da 12,3” e ha una risoluzione HD brillante, che da un lato garantisce una lettura rapida e sicura delle informazioni visualizzate durante il viaggio, dall’altro si trasforma in un monitor di alta qualità per il programma di intrattenimento durante le pause di riposo. MAN rinuncia deliberatamente all’utilizzo di uno schermo touchscreen durante il funzionamento

del sistema multimediale. Questo avviene perché l’utilizzo di un touchscreen porta il conducente ad allontanare lo sguardo dagli eventi del traffico per un periodo relativamente prolungato. Questo implica un rischio elevato per la sicurezza. Con la tecnologia MAN SmartSelect è stato invece ulteriormente sviluppato il principio della manopola di selezione. Questa è posizionata ergonomicamente nel cruscotto in modo ideale, a portata di comandi accanto al sedile di guida ed è completata da una funzio-

ne touchpad. Durante il funzionamento, lo sguardo del conducente rimane così a livello della strada e degli indicatori. Un supporto del palmo stabilizza la mano utilizzata per il controllo e sostiene il braccio del conducente. A garantire il riposo dei conducenti ci sono lettini predisposti con rete a doghe sopra e sotto. I singoli elementi della rete a doghe sono costituiti da materiali diversi con proprietà differenti. In questo modo, si creano zone che si adattano alle parti del corpo.

Il posto di guida è studiato in maniera tale che il conducente ha davvero tutto sotto controllo.


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ARRIVA LA NUOVA GENERAZIONE DI AUTOCARRI TG

la rivoluzione dei trasporti D15 sei cilindri da 330, 360 e 400 cv, D26 sei cilindri da 430, 470 e 510 cv e D38 sei cilindri da 540, 580 e 640 cv. AFFIDABILITÀ RUOLO DECISIVO

Per migliorare il luogo di lavoro di un’autista la nuova generazione di autocarri MAN impone ulteriori standard in fatto di maggiore facilità d’uso, ergonomia ottimale, connessione con i dispositivi digitali e le applicazioni e soprattutto disponibilità di spazio ottimale e comfort per lavoro e

ore di sonno. In particolare, il funzionamento intuitivo e sicuro è costantemente orientato alle esigenze della vita quotidiana del conducente. Inoltre, la famiglia di motori Euro 6d già presentata nel 2019 dispiega il suo grande potenziale di efficienza. Grazie alla perfetta interazione dei gruppi

meccanici con componenti software e la catena cinematica per la riduzione dei consumi di nuova con cezione, questa nuova gamma si arroga un livello di economicità davvero rivoluzionario. In questo modo, nel classico trasporto a lungo raggio, la nuova generazione di autocarri

MAN risparmia fino all’8 per cento di carburante rispetto alla versione precedente, l’Euro 6c, e riduce di conseguenza le emissioni di CO2. Nel dettaglio, per il TGL (7,5-12 t) sono disponibili l’unità D08 quattro cilindri da 160, 190 e 220 cv e l’unità D08 sei cilindri da 250 cv; per il

TGM (12-26 t) la proposta del D08 sei cilindri viene declinata nelle tre potenze 250, 290 e 320 cv; per TGS (18-41 t), il D15 sei cilindri eroga 330, 360 e 400 cv mentre il D26 sei cilindri sviluppa una potenza massima di 430, 470 e 510 cv; infine l’ammiraglia TGX (18-41 t) con tre proposte:

Rispetto alla precedente generazione, i nuovi MAN TG registrano una diminuzione di carburante nell’ordine dell’8 per cento, con conseguente calo delle emissioni.

Se un camion lavora bene dipende soprattutto dal livello di economicità e dalla facilità con cui porta a termine le attività di trasporto. In tal senso l’affidabilità gioca un ruolo im portante. Grazie a un’architettura elettronica completamente ripensata e semplificata, nonché resa più potente e orientata alle esigenze future, è stato possibile migliorare e ampliare in modo significativo le funzionalità del veicolo. Inoltre, un sistema digitalizzato e perfezionato di gestione della manutenzione riduce i costi d’esercizio e garantisce la massima disponibilità dei nuovi veicoli MAN. Numerose funzionalità e servizi digitali supportano infatti sia la direzione del parco veicoli che il conducente. MAN introduce anche un rivoluzionario sistema di consulenza e servizi completamente orientato alle esigenze del cliente. Ne consegue una logica di prodotto incentrata sul profilo di applicazione: consente di creare direttamente un autocarro perfetto per la propria attività di trasporto partendo da un nuovo modello TGX, TGS, TGM o TGL grazie a moltissime possibilità di configurazione, flessibili e adatsegue

EFFICIENZA ED ECONOMIA / Le soluzioni che garantiscono la migliore redditività possibile

Questa è la chiave del successo per l’impresa L a chiave del successo per un’impresa di trasporti è offrire la migliore redditività possibile. Un concetto semplice che però richiede ingegno e competenza per essere concretizzato. Con un consumo di carburante ridotto fino all’8 per cento, costi del ciclo di vita più bassi e un carico utile più elevato, la nuova generazione di autocarri MAN fa la sua parte. La famiglia di motori Euro 6d è stata presentata da MAN per la prima volta nella primavera del 2019. Il costruttore ha completamente rivisto il suo modello top-seller preferito per il segmento del trasporto a lungo raggio e di trazione, il MAN D26. Sono molte le migliorie apportate che garantiscono una maggiore potenza, una riduzione del peso di 70 chilogrammi e un consumo di carburante decisamente inferiore. In combinazione con altre misure di intervento, ciò contribuisce significativamente al risparmio dell’8 per cento del carburante. Il 6 cilindri da 12.4 litri è disponibile nelle varianti di potenza di 430, 470 e 510 cv. La coppia è di 2.200, 2.400 e 2.600 Nm e viene generata già a partire da 930 giri/min fino a 1.350 giri/min. Il propulsore sei cilindri D15 di nuovissima concezione con una cilindrata di 9 litri e una gamma di potenze da 330, 360 e 400 cv è straordinariamente potente, ma grazie alla sua struttura compatta e semplificata è anche molto leggero e robusto. Già a un basso numero di giri, è in grado di generare una coppia massima compresa tra 1.600 e 1.800 Nm e rappresenta il mezzo di propulsione ideale per le applicazioni nel settore edile sensibili al peso, per il servizio di distribuzione di carichi medi e pesanti, nonché per il trasporto leggero a lungo raggio. Nuovi materiali e metodi di costru-

Alla base di tutte le offerte di servizi vi è la gestione proattiva e digitale delle manutenzioni a opera del MAN ServiceCare, che analizza tutti i dati rilevanti del veicolo.

zione lo rendono inoltre più leggero di 230 kg rispetto al motore D20, che è stato sostituito a seguito dell’introduzione della famiglia di motori Euro 6d. Per richieste di potenza superiori, come ad esempio nel segmento dei trasporti eccezionali, il MAN D38 è disponibile con una motorizzazione d’eccellenza della famiglia di motori Euro 6 da 540, 580 e 640 cv. Per la nuova serie leggera MAN TGL e TGM viene impiegato il motore MAN D08 di nuovissima concezione e presentato per la prima volta nel 2018, disponibile nelle varianti a 4 o 6 cilindri. Questo motore molto robusto per la fascia di potenza iniziale da 160 a 320 cv si contraddistingue

per l’elevata efficienza e la variabilità di impiego garantendo al contempo un peso contenuto. Negli ultimi modelli della nuova generazione di autocarri, il nuovo MAN EfficientCruise si integra tra i componenti della catena cinematica. Il sistema di assistenza alla guida basato su sistema di posizionamento globale (GPS), disponibile per le gamme TGX e TGS, è un’estensione del tempomat con regolazione automatica della distanza (ACC) e della regolazione della velocità di marcia (FGR). Determina con continuità la posizione attuale e la direzione di marcia dell’autocarro, associando poi tali informazioni ai dati delle cartine stradali memorizzate e al percorso pianificato

all’interno del sistema di navigazione. Pertanto, il sistema conosce la topografia della carreggiata e calcola la velocità e il programma di cambio marcia ottimali per una marcia a consumi particolarmente ottimizzati. La nuova generazione di autocarri MAN è dotata di un grande potenziale tecnico per garantire il risparmio del carburante. Tuttavia, un fattore decisivo per il consumo effettivo è e resterà il conducente, che MAN supporta con servizi digitali volti a ottimizzare la sua guida da un punto di vista economico. Per minimizzare le spese di manutenzione e le relative soste in officina, gli intervalli di manutenzione sono stati adattati in modo intelligente al comportamento della nuova generazione di motori, caratterizzata da consumi migliorati e un minor livello di usura. Ora, in base al modello del veicolo e al profilo di impiego, gli intervalli consigliati per il cambio d’olio, ad esempio per i motori D38 e D26, raggiungono fino a 140mila chilometri, ma è possibile anche un intervallo temporale di soli 18 mesi. Invece, l’intervallo di pulizia massimo per il filtro antiparticolato ora può raggiungere un massimo di 800mila chilometri per il D38 e un massimo di 900mila km per il D26. Che si tratti di regolari appuntamenti in officina o di una riparazione fuori programma, il portafoglio di contratti di fornitura servizi MAN assicura che non insorgano oneri finanziari inaspettati. Alla base di tutte le offerte di servizi vi è la gestione proattiva e digitale delle manutenzioni a opera del MAN ServiceCare, che analizza tutti i dati rilevanti del veicolo e il cui utilizzo è gratuito e incluso per tutti i veicoli della nuova generazione di autocarri MAN.


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UPTIME OTTIMIZZATO / Affidabilità per tutta la durata di utilizzo

Il truck che non deve mai star fermo in officina A lla base della soddisfazione dei clienti non può che esserci un prodotto di qualità. Che significa, massima affidabilità, costante disponibilità e assistenza completa. Una novità presente in tutti i nuovi modelli della generazione di autocarri MAN è l’allestimento slanciato e finalizzato all’impiego dell’architettura elettronica. I fasci di cavi principali sono ora concepiti per rispondere alle specifiche esigenze del cliente. Vale a dire che ogni autocarro è dotato di un set di cavi compatibile con la sua dotazione e necessario per l’applicazione a cui è destinato. Si riduce così il numero di connettori a spina e di conseguenza il peso; allo stesso modo vengono semplificate le operazioni di montaggio e manutenzione. In ca si specifici, il fascio di cavi dan neggiato potrà essere quindi staccato in determinati punti per essere debitamente riparato. L’intento è quello di evitare di dover sostituire tutti i componenti, consentendo di conseguen-

za riparazioni più veloci, efficienti ed economiche per il cliente. Oltre alle attuali interfacce per i produttori degli allestimenti sotto lo sportello frontale, sul telaio dietro alla cabina di guida è ora installata un’ulteriore interfaccia. Tutto ciò garantisce l’alimentazione elettrica dell’allestimento e la trasmissione dei segnali di comando attraverso un collegamento CANBus. L’hardware necessario per l’allestimento può quindi essere collegato sia all’interno che all’esterno della cabina di guida e gli allestitori non devono più mettere ma no al cablaggio presente di fabbrica, con la conseguente riduzione del rischio di danni e malfunzionamenti. La rete di bordo di nuova concezione con il moderno calcolatore centrale che gestisce tutti i processi favorisce una migliore interazione fra tutti i sensori installati sul veicolo. I sistemi di assistenza alla guida già presenti funzionano ora in modo ancora più efficiente e si integra-

no alla perfezione. Al tempo stesso la nuova rete di bordo rappresenta la base per applicazioni future, come la guida automatica. La nuova architettura elettronica semplifica anche il retrofit di diverse funzionalità di recente concezione, come ad esempio il sistema di ausilio alla svolta. Finora questo non era possibile o lo era solo in parte. Per facilitare in futuro la fase di implementazione nelle officine di assistenza è previsto lo sviluppo di speciali kit di retrofit per le applicazioni più richieste dai clienti. Si prevede inoltre la possibilità di predisporre aggiornamenti software con funzioni incluse direttamente tramite interfaccia Internet. La massima disponibilità di un veicolo equivale a tempi di fermo minimi. Questo è quanto offre la gestione proattiva della manutenzione MAN ServiceCare: il punto di assistenza esegue un’analisi del mezzo sulla base dei dati relativi alla ma nutenzione trasmessi dal RIO

Box installato nel veicolo e coordina di conseguenza i vari tagliandi da eseguire. In questo modo è possibile garantire che il veicolo venga chiamato in officina prima che si verifichi un guasto. Il servizio MAN ServiceCare è completamente gratuito per ogni cliente ed è disponibile sulla piattaforma RIO. La gestione proattiva della manutenzione non risponde solo a un problema imminente, ma tiene in considerazione anche tutti gli aspetti legati rispettivamente ad autocarro, conducente, proprietario e officina al fine di programmare in anticipo la manutenzione e le riparazioni e raggrupparle in modo intelligente. E nell’eventualità in cui un mezzo si fermi a causa di un difetto tecnico, insieme ai contratti di manutenzione Comfort, ComfortPlus e ComfortSuper e all’attivazione del servizio MAN ServiceCare, MAN offre una garanzia di mobilità per una protezione e un’assistenza complete.

seguito

Sostanza e contenuti per la rivoluzione di trasporti

tabili. Sono inclusi anche determinati servizi personalizzati che riguardano nello specifico la manutenzione, il finanziamento e la digitalizzazione al fine di rendere il camion una soluzione di trasporto completamente integrata. Tutti i servizi sono offerti da un unico fornitore, potendo comunque contare sul supporto di referenti privati competenti. MAN Individual offre

inoltre un ampio portafoglio di opzioni per per fezionare i veicoli e apportare già di fabbrica modifiche speciali specifiche per i clienti. SIMPLY MY TRUCK

Il motto della nuova generazione di autocarri MAN è “Simply my truck”. Non è soltanto uno slogan,

ma è an che un principio base da cui partire per sviluppare nuove idee. Per toccare con mano come debba essere allestito in modo ideale il luogo di lavoro e lo spazio vitale all’interno del camion, gli sviluppatori MAN hanno presentato diverse soluzioni di prototipi a oltre 700 autisti, recandosi direttamente anche presso autoparchi e aree di servizio. Mettendo

insieme il riscontro ricevuto dai professionisti e i loro desideri personali, hanno preso forma le nuove serie. MAN ha anche invitato a Mo naco di Baviera 300 clienti nazionali e internazionali provenienti da ben 16 paesi diversi per discutere nel corso di vari workshop i principali requisiti che ci si aspetta di trovare in un veicolo di nuova concezione. Ne è risultato un

insieme sfaccettato di idee che i progettisti hanno tentato di armonizzare con i feedback ricevuti dagli autisti, implementandoli insieme alle innumerevoli e innovative caratteristiche offerte dalla nuova generazione di veicoli. Il lancio epocale delle nuove famiglie truck del Leone ha comportato ben 12 milioni di ore di lavoro dedicate alla realizzazione del pro-

getto, 4 milioni di chilometri di prova percorsi, 2.800.000 righe di codice software, 167mila ore di lavoro dedicate al design dei nuovi veicoli, circa 22mila nuo vi codici integrati in tutti i reparti, 3mila colori di serie per la verniciatura delle cabine. Numeri da capogiro che ben testimoniano il valore di un evento che non mancherà di passare alla storia.

Tutte le innovazioni - e sono tante - che caratterizzano la nuova Trucknology Generation firmata MAN sono state studiate in maniera approfondita insieme ai clienti.

N

UN PARTNER FORTE / MAN ANCORA PIÙ VICINA AI CLIENTI E ALLE LORO ESIGENZE

LA COLLABORAZIONE A 360 GRADI CHE NON TRADISCE LE ASPETTATIVE

ella fase di sviluppo della nuova generazione di autocarri, MAN ha lavorato più a stretto contatto con i clienti rispetto al passato, tenendo conto del feedback diretto raccolto durante i workshop e i vari sondaggi. Il risultato è un nuovo paradigma: MAN non pensa più in termini di semplici gamme bensì di soluzioni specifiche per i suoi clienti. Con la nuova generazione di autocarri il cliente è assistito da un team competente per quanto riguarda i servizi di vendita, post-vendita e servizi digitali. I referenti a livello centrale si occupano in prima persona delle richieste dei clienti e coordinano la consulenza di vendita e tutte le fasi successive. L’obiettivo è realizzare un’offerta integrata da un unico produttore. In questo modo il cliente riceve una quotazione che comprende già tutti gli elementi importanti: l’offerta specifica, la regolamentazione in merito all’eventuale ritiro del veicolo dopo la durata utile, un contratto di assistenza adeguato e, su richiesta, un’estensione di garanzia o persino un finanziamento. L’allestimento modulare permette inoltre al venditore di selezionare solo i componenti realmente importanti per il cliente. L’offerta è quindi molto diversificabile: per ogni ambito ap-

plicativo esistono componenti integrativi perfetti per il veicolo commerciale adatto. Il rapporto con il cliente continua ovviamente a essere personalizzato e orientato in modo specifico alle sue esigenze anche dopo il ritiro di un nuovo veicolo. La rete MAN Service è molto ampia e flessibile: 1.688 officine in 138 paesi di tutto il mondo. Nella configurazione dei prodotti MAN ha spostato interamente l’attenzione da determinate gamme alla futura finalità d’uso specifica dei rispettivi mezzi. A tale scopo la nuova generazione di autocarri offre un’ampia scelta di configurazioni veicolo, che possono essere inoltre adattate agli ambiti d’uso specifici e a ciascuna soluzione di allestimento. Il principio di fondo “Application fit” significa che l’autocarro viene realizzato già di fabbrica con la dotazione necessaria a permetterne un allestimento rapido, economico e mirato per l’attività di trasporto specifica. In questo modo si riducono il bisogno di installazioni o trasformazioni successive nonché i relativi costi e si garantisce la massima idoneità immediata all’uso della nuova generazione di autocarri nel l’attività quotidiana del cliente, indipendentemente dal fatto che si tratti di trasporto a lungo raggio, trazione o servizio di

distribuzione. Qualora la pur ampia gamma di soluzioni disponibili già di fabbrica non bastasse a soddisfare i bisogni o le richieste di un cliente, quest’ultimo non deve far altro che rivolgersi a MAN Individual, il reparto specializzato in trasformazioni speciali, tuning e prodotti unici su ordinazione. I nuovi autocarri costituiscono la base ottimale per fare di ciascun veicolo - in perfetta sinergia con l’allestimento, il semirimorchio o il rimorchio - lo strumento perfetto per il cliente. Riuscire a integrare anche i bisogni degli allestitori già nella fase di sviluppo tecnico e successivamente nel processo di ordinazione e consegna del veicolo costituisce il fulcro della filosofia degli allestitori MAN. In linea con l’obiettivo “Simplifying Business” di MAN, la stretta collaborazione con gli allestitori si traduce per il cliente in una netta semplificazione della fase di ordinazione dei veicoli. L’ottimizzazione costante delle interfacce meccaniche, elettriche, pneumatiche e persino digitali tra il veicolo e l’allestimento riduce notevolmente il tempo di allestimento del veicolo stesso presso l’allestitore e ha ripercussioni positive immediate per il cliente in termini di processi e costi.



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R

MAX CAMPANELLA FORLÌ

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VISITA AL MAN CENTER ROMAGNOLO

afforzare la presenza della Rete MAN in aree particolarmente strategiche, dov’è più importante la domanda del mercato, integrandosi con i concessionari, o presidiare aree ancora scoperte, proponendosi come riferimento nella vendita e assistenza dei prodotti MAN per i tre segmenti di prodotto; truck, van e bus. È la mission dei MAN Center che, nel caso di Forlì, nasce per garantire la capillarità sul piano nazionale della Rete: “Non si tratta di mettere una bandierina, ma di assicurare ai trasportatori un punto di riferimento ovunque si trovino in caso di necessità. E a Forlì tale riferimento mancava: ce ne stiamo accorgendo considerando l’operatività della nostra officina”, afferma il capofficina Manuel Stefani.

Il Leone torna

ROCCAFORTE FORLIVESE

Collocato a 600 metri dall’uscita dell’autostrada A4, in posizione estremamente strategica, lungo l’unica bretella di collegamento sud-nord, il MAN Center di Forlì dispone di un piazzale di 15mila mq, 1.500 di officina e 220 mq di uffici. Inizia la piena operatività nell’aprile 2019. Territorio articolato sul fronte del trasporto, quello del Forlivese è caratterizzato da trasportatori di ogni tipologia, dalle cisterne ai frigo, dalle vasche al mezzo d’opera al lungo raggio con classico centinato. Sin dalla sua apertura il MAN Center Forlì è stato identificato come punto di riferimento della zona non solo dei clienti truck ma anche dalle aziende bus. A brevissimo MAN Truck & Bus Italia aprirà un nuovo MAN Center a Bologna (Valsamoggia) nel quale verrà strutturato un centro specializzato per la preparazione e manutenzione degli autobus.

A guidare il team dell’officina di Forlì è stato chiamato Manuel Stefani, 33 anni, un di namico capofficina con comprovata esperienza in ambito assistenza. Con Ester Giuliani all’accettazione, Cristian Casalboni al magazzino, Claudio Vignoli e Andrea To-

gni alle vendite e sei meccanici, l’équipe MAN ha iniziato a dare informazione della pre senza del sito di Forlì: qual è il primo feedback della clientela? “Il bilancio - risponde Stefani - è decisamente positivo, tant’è che siamo subito passati da quattro a sei

meccanici per far fronte alla richiesta: i numeri dell’officina crescono in maniera costante, se il trend continua a essere questo certamente dovremo ampliare ulteriormente la squadra. Stiamo già valutando di inserire una persona dedicata ai bus: le aziende di

TPL ci richiedono assistenza nel la personalizzazione dei veicoli dopo l’acquisto e di seguirli per l’intero percorso di utilizzo dei mezzi”. Obiettivo di ogni MAN Center è offrire un servizio com pleto, consentire al trasportatore che resta fermo di

riprendere il suo lavoro il prima possibile. Qual è la tipologia prevalente di clientela al Center di Forlì? “Accanto a flotte dimensionate - prosegue Stefani - sono tante le aziende di trasporto di piccole e medie dimensioni. Il presidio del territorio sta funzionando nel-

Il MAN Center di Forlì, garanzia di eccellenza in fatto di assistenza per i clienti del marchio tedesco, presto sarà affiancato nella zona da un MAN Center dislocato a Bologna.


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OPERATIVO A PIENO

A UN ANNO DALL’APERTURA

REGIME DA APRILE

2019, RAPPRESENTA IL

sul trono di Forlì

PRESIDIO SUL TERRITORIO PER LA

CASA DI MONACO. TUTT’ALTRO CHE UNA SEMPLICE BANDIERINA: “L’OBIETTIVO È GARANTIRE OVUNQUE UN RIFERIMENTO PER LA CLIENTELA IN CASO DI NECESSITÀ: IN QUESTA ZONA MANCAVA.

OGGI CI

SIAMO E I TRASPORTATORI SONO CONSAPEVOLI DI POTER SCEGLIERE

MAN PER

LA SICUREZZA DEL PRODOTTO E PER UNA SQUADRA PRONTA A SOSTENERLO IN OGNI ESIGENZA”, AFFERMA IL CAPOFFICINA

Claudio Vignoli, Area Manager.

l’assistenza e nella ven dita, che per noi formano un binomio inscindibile: venditori e tecnici viaggiano insieme, si consultano con autentico spirito di squadra. È con quest’approccio che ci pro poniamo al cliente e i risultati si vedono: stanno tornando a MAN quei clienti con la passione per il brand e si stanno

avvicinando clienti nuovi per il marchio. Sapere di poter contare su un’officina valida è un assoluto punto di forza, che si affianca e sostiene il valore del prodotto MAN”. Accanto a un’officina di qualità e un servizio di assistenza MAN Mobile 24, sul territorio operano gli Area Manager, forti di rappresenta-

Cristian Casalboni, addetto al magazzino.

re di fatto una filiale della Casa Madre. “L’approccio - afferma Vignoli - è quello dell’ascolto: analizziamo le esigenze del cliente per proporre il veicolo giusto per lui. In questo modo si crea un rapporto di fiducia: non ci interessa vendere un camion, ma proporre soluzioni di trasporto che includono l’assistenza,

dando al trasportatore la possibilità di scegliere un brand di primo piano come MAN. Nella vendita funziona il passaparola, il contatto con le persone ma anche la sicurezza di quello che succede dopo l’acquisto di un mezzo: sapere di avere un riferimento in caso di necessità”. In attesa della nuova gam-

MANUEL STEFANI.

Manuel Stefani, 33 anni, capofficina.

ma che debutterà quest’anno, ammiraglia delle vendite è l’al to di gamma TGX. “Per contenuti tecnologici, consumi, comfort e sicurezza - afferma Stefani - è un valido concorrente sul mercato. Queste caratteristiche unite al motore, Euro 6D, gli hanno consentito di ritagliarsi un ruolo da protagonista. L’arri-

vo della nuova cabina non potrà che aiutarci a crescere ulteriormente: il MAN Center di Forlì ha la sua strategia e una risposta per quei trasportatori che, complici le prossime normative che costringeranno a cambiare gli Euro III e, nel 2021, gli Euro IV, dovranno giocoforza investire sulla flotta”.

NEL CENTER FORLIVESE UN’UNITÀ DISTACCATA MAN TOP USED CON VEICOLI ESPOSTI

SUBITO APPREZZATO IL PICCOLO DI FAMIGLIA: FA BRECCIA IL TGE S barcato sul mercato l’anno scorso, dopo la presentazione nel 2018, TGE, il piccolo della gamma del Leone, ha fatto breccia anche a Forlì. “Si tratta - afferma Manuel Stefani - di un prodotto eccezionale, i clienti che lo hanno messo alla prova stanno dando feedback molto positivi. È giunto al momento giusto per completare la gamma a 360

gradi”. Obiettivo di MAN è avere una persona di riferimento nel segmento dei van in tutte le strutture di vendita e assistenza. “Logiche e dinamiche sono differenti dai veicoli pesanti ma - sottolinea Stefani - la nostra Rete ha un vantaggio: le strutture sono studiate per i veicoli industriali, quindi un furgone non ha pro-

blemi ad accedere agli spazi e alle strumentazioni diagnostiche. Anche nel caso del TGE l’obiettivo è comprendere le esigenze della clientela e per questo occorrono persone che ben conoscono il mondo professionale dei veicoli commerciali”. Degna di nota a Forlì la presenza di un’unità dedicata MAN TopUsed. “Si tratta -

precisa il capofficina - di un punto di appoggio della sede di Piacenza: il cliente che viene da noi può chiedere informazioni sull’usato garantito MAN. Come si vede dai veicoli esposti a piazzale sono tutti ben tenuti: hanno operato su strada, messi alla prova ma, controllati in ogni parametro, sono prodotti di qualità ancora pronti a dare il meglio di sé”.


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NELLA SEDE DI MESTRE, PRIMA IN

GRUPPO CARRARO / A VENEZIA ALLA

ITALIA A UTILIZZARE IL LAYOUT MAR 2020,

In laguna a scuola

SIAMO STATI ACCANTO AGLI AUTISTI CHE HANNO SEGUITO E APPLICATO LE INDICAZIONI DI SERGIO

SERAFIN, RESPONSABILE DELL’ACCADEMIA ISTITUITA DALLA

CONCESSIONARIA VENETA, CON UN PASSATO DA AUTOTRASPORTATORE E UNA GRANDE PASSIONE PER IL SETTORE. OBIETTIVO DEL DEALER DELLA STELLA: AIUTARE I CONDUCENTI A UNO STILE DI GUIDA RISPARMIOSO, CHE NON EQUIVALE AFFATTO AD ANDARE PIÙ PIANO MA

“PIÙ VELOCI, SICURI E CONSAPEVOLI”, AFFERMA SERAFIN.

MAX CAMPANELLA MESTRE

Guidare in maniera più efficiente non vuol dire affatto andare più piano, ma essere più veloci, sicuri e con sapevoli alla guida”. In queste poche parole di Sergio Serafin è sintetizzato l’obiettivo di Ecodrive Training, vera e propria “academy” istituita dalla Concessionaria Car raro per consentire agli autisti un approccio graduale e il più semplice possibile agli equipaggiamenti del nuovo Mercedes-Benz Actros. Sem plicità garantita dalla gui da della scuola: Serafin mette in campo, a disposizione degli autotrasportatori, tutta la sua passione e competenza maturata negli anni dedicati al mestiere di autista. Ed è sempre accanto agli autisti: quando li affianca nel primo percorso per “testare” la modalità di guida di ciascuno di loro; quando in aula illustra le caratteristiche tecniche dell’Actros; quando, nella fase conclusiva, li invita ad applicare quanto imparato nelle sue lezioni aiutandoli al corretto utilizzo di tutti i dispositivi e i sistemi di assistenza a loro disposizione. L’esperienza l’abbiamo vissuta anche noi grazie alla due-giorni di Ecodrive Training organizzata nella nuovissima sede di Venezia. Lungo via Martiri della Libertà, una delle principali arterie che collegano Mestre al capoluogo veneto, l’anno scorso è stata inaugurata la prima Concessionaria italiana con il layout MAR 2020, che diventerà la “Star Experience” di ogni sede Mercedes nel mondo, per uniformare approccio, colori e sistemi di vendita della Casa della Stella. In una delle sale riunioni, con illuminazione e spazi studiati per esprimere un’atmo-

sfera di accoglienza, Giovanni Carraro, Amministratore de legato e, con il fratello Ruggero, seconda generazione al timone dell’azienda accanto al padre Francesco, illustra i motivi alla base della scelta di istituire l’accademia Ecodrive Training. “È scontato - afferma Carraro - quanto sia decisiva la modalità di guida quando si tratta di raggiungere obiettivi di efficienza e sicurezza: quello dell’autista è un ruolo chiave. Mercedes-Benz ne è consapevole, tant’è che da 25 anni a Piacenza ha sede una scuola di formazione dedicata agli autisti. Negli ultimi anni è cresciuta in modo esponenziale la necessità di ottimizzare i consumi nell’utilizzo dei veicoli che, contestualmente, hanno vissuto una profonda evoluzione tecnologica. Come Concessionaria abbiamo ritenuto di dover fare la nostra parte, per consentire alle aziende di trasporto di avere il massimo beneficio dall’utilizzo delle nuove tecnologie”. Ecodrive Training nasce attorno alla figura di Sergio Serafin che, con un’esperienza di trasportatore, “parla la lingua” dei suoi ex colleghi. “Circa il 65 per cento del costo di proprietà di un veicolo - afferma Marco Cervellin, neo Sales Director MercedesBenz Trucks del Gruppo Carraro - deriva dal consumo di carburante: la quinta generazione dell’Actros è equipaggiata con tutta una serie di dispositivi che, se usati con con sapevolezza, riducono i consumi e aumentano il comfort di chi guida. L’obiettivo di Ecodrive Training è raggiungere la massima soddisfazione per l’autista e per l’a zienda di trasporto. Non intendiamo insegnare alcunché, ma dare spunti e informazioni utili per avere il meglio dal miglior camion esi-

Il management del Gruppo Carraro presente alla due giorni di Mestre. Da sinistra: Marco Cervellin, Sales Manager Trucks; Sergio Serafin, Handover Specialist; Giovanni Carraro, Amministratore delegato; Ivan Fornasier, Responsabile After Sales Vans e Trucks; Matteo Polles, Responsabile Special Trucks e Public Tender; Roberto Spelta, Responsabile della scuola Mercedes-Benz di Piacenza.

stente sul mercato”. Alla due-giorni sono intervenuti rappresentanti di diverse aziende di trasporto di ogni dimensione e tipologia di attività, compresi la Protezione Civile di Tolmezzo e la società Ambiente e Servizi, o perativa nella raccolta di rifiuti solidi. Serafin e Roberto Spelta, uno dei responsabili della scuola Mercedes di Piacenza, hanno affiancato ciascun autista nella sua guida quotidiana. “Il primo approccio - spiega Serafin - è guidare insieme: io mi limito a verificare lo stile di guida di ciascuno, prendendo nota delle scalate di marcia, della velocità media, di come affrontano salite, discese e curve, del -

l’utilizzo del tachigrafo ecc. Segue la parte didattica: illustro a ciascuno le dotazioni dell’Actros e li invito al giusto tipo di applicazione di ogni dispositivo. Infine, torno a salire sul camion insieme a loro, per stare al loro fianco nella guida finale quando, assumendo una modalità di guida che applica le indicazioni ricevute in aula, andremo a verificare il risultato finale. In qualche caso siamo passati da 3,1 a 3,9 km/litro di consumi”. A disposizione della squadra di autisti, la scuola di Carraro ha messo tre Actros tutti della nuova generazione, due dei quali con semirimorchio, uno vuoto l’altro a pieno carico. È su quest’ultimo che sa-

liamo a bordo per un percorso di circa dieci chilometri. “Ogni veicolo - precisa Serafin - è monitorato con il sistema Fleetboard di Mercedes, che consente di analizzare e generare dati per ogni per corso. In questa fase Ecodrive Training sta proponendo corsi diretti all’utilizzo del nuovo Actros, ma durante l’anno realizzeremo anche corsi sul corretto utilizzo del cronotachigrafo digitale e sulla sistemazione del carico su rimorchio. L’obiettivo è sostenere e aiutare gli autotrasportatori ad essere aggiornati nel rispetto delle normative e nell’utilizzo delle nuove tecnologie”. Il primo trasportatore che affianchiamo alla guida è

Walter Franceschin, 43 anni, della veneta Al.Ca. Trasporti, al quale saltano immediatamente all’occhio le mirrorcam: su due schermi, all’interno della cabina e lateralmente ad autista e passeggero, sono proiettate immagini del le videocamere che trasmettono tutto quanto avviene ai lati e sul retro del bilico, andando a sostituire in digitale i tradizionali specchietti retrovisori. “All’inizio - racconta Franceschin - non è facile, ma dopo alcuni minuti ti abitui e ti rendi conto che la visuale è notevolmente migliorata rispetto agli specchietti”. Subito dopo tocca a Mauro Murenu, 61 anni, storico volto dell’autotrasporto, oggi re-


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DUE GIORNI DI ECODRIVE TRAINING

di guida efficiente

sponsabile degli autisti di AutaMarocchi, una flotta di 720 unità. Per lui è tutt’altro che la prima volta sul nuovo Actros. “È sempre utile - afferma con competenza - seguire corsi come questo, che permettono di imparare ogni volta qualcosa di nuovo e migliorare se stessi nella guida: i veicoli si evolvono con estrema rapidità, è importante avere qualcuno che ti aiuta a utilizzare al meglio i nuovi sistemi”. Il terzo autista, Andrea Pavanetto, 47 anni, della veneziana Marangon, si mette al volante e cerca gli specchietti all’esterno della cabina. “Mi viene naturale - afferma - ma poi diventa altrettanto naturale guardare le immagini e seguirle: è solo questione di abi tudine”. Tra una guida e l’altra gli autisti si scambiano i dee, informazioni, a volte consigli e suggerimenti: socializzare e fare squadra fa parte dello spirito di Ecodrive Training. Nei minuti di pausa i corsisti hanno l’occasione di scoprire il MAR 2020, che integra i van in attesa che in futuro - chissà - vedremo anche i

Autisti al volante del nuovo Actros. Dall’alto: Walter Franceschin, Mauro Murenu e Andrea Pavanetto.

pesanti stradali nella nuova cornice Mercedes dove, dalla struttura agli arredi ai processi, tutto è “clientecentrico”. Per la prima volta vediamo la famiglia dei van della Stella Citan, Vito, Classe V, lo splendido Marco Polo e l’ammiraglia Sprinter - esposti come in un salone di settore e, pezzo forte, i megaschermo con video Mercedes aggiornati costantemente. “L’esperienza del cliente - spiega Manuel Fornasiero, Responsabile di Filiale - inizia sin dal suo ingresso in Concessionaria: viene accolto non da una reception ma da uno spazio aperto. La nostra “Star As sistant”, autentico filtro della Concessionaria, immediatamente accompagna il cliente dal manager o presso l’officina”. Qualunque sia il percorso che attende il visitatore, non ci sono spazi chiusi: la “service lobby” è immediatamente accessibile, non sono previsti ingressi separati. All’ingresso l’area hospitality è arricchita dal corner shop, con tutti gli accessori a marchio Mercedes-Benz. Stessa logica per

gli uffici. “Non ci sono spazi assegnati ma - spiega Fornasiero - un’area consultazione aperta, un’area consultazione semi aperta, dove si può iniziare a configurare il veicolo su apposito schermo, e cinque aree a consultazione chiusa (del le quali due con parte multimediale), in cui, in assoluta privacy, il cliente assiste alla configurazione del suo veicolo in tempo reale: cambia colore al Vito? Aggiunge un optional negli interni dello Sprinter? Lo vede nascere sullo schermo. Per scelta tutte le aree sono sgombre da oggetti, per far percepire un’idea di libertà e creare empatia in modo naturale. Servono informazioni tecniche? Sul po sto il nostro Product Expert supporta la richiesta e può arrivare a gestire un test drive”. In un ambiente così, prodotti, servizi, venditori e anche la scuo la Ecodrive Training rafforzano la loro vocazione di elementi di un sistema che ap partengono tutti al medesimo brand: un marchio, qual è MercedesBenz, per sua natura votato all’avanguardia.

CRESCITA NEL RISPETTO DELLE ORIGINI, CON LA MASSIMA ATTENZIONE AL POST-VENDITA

DALLE DOLOMITI ALL’ADRIATICO: SI PREPARA LA SFIDA DI PORDENONE S tare dalla parte degli autisti non può essere solo un claim per una Concessionaria, come il Gruppo Carraro, nata per volontà di Francesco Carraro, che a 14 anni cambiava l’olio motore nei veicoli. Inizia come meccanico e, a soli 23 anni, la sua azienda conta sei dipendenti. Altri tempi, si dirà. In realtà non è proprio così: Francesco Carraro è riuscito a trasmettere ai suoi figli, Giovanni e Ruggero, il valore della massima attenzione per chi lavora, il rispetto per chi tutti i giorni si guadagna il pane alla guida. Ed è con questo spirito che il Gruppo Carraro, con un fatturato di 187 milioni di euro e 6.200 unità vendute nel 2019 (di cui 616 truck e van nuovi), nel pieno rispetto delle origini assegna al post vendita 180 persone, oltre il 60 per cento dei suoi 324 dipendenti, con circa 22 milioni di euro di ricambi origina-

li venduti e oltre 11mila passaggi in officina di veicoli industriali nel solo anno passato. Concessionaria Mercedes-Benz dal 1976, con la prima sede di Belluno, Carraro ha poi valicato le Prealpi per poi scendere in Laguna e sbarcare nel Friuli-Venezia Giulia: il 2020 sarà l’anno della sfida di Pordenone, proseguendo nel disegno di rappresentare un riferimento per l’autotrasporto dalle Dolomiti all’Adriatico. Prima in Italia a utilizzare il layout MAR 2020, la sede di Venezia-Mestre dà lavoro a 30 persone e occupa una superficie di 17mila mq, 3.500 dei quali coperti. Concessionaria Mercedes-Benz Vans, Trucks e Fuso, ha aperto i battenti l’anno scorso con un edificio disegnato in collaborazione con la Casa Madre.


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SOSTENIBILITÀ / SCANIA, SNAM E DN

PRESSO LA SEDE DI SAN DONATO MILANESE DI SNAM -

Tris vincente nel

SOCIETÀ DI INFRASTRUTTURE ENERGETICHE - C’È STATA LA CERIMONIA DI CONSEGNA DELLE PRIME DUE MOTRICI

SCANIA SERIE R 410 ALIMENTATE A METANO LIQUIDO LNG CHE VERRANNO IMPIEGATE DALL’AZIENDA DI TRASPORTI SICILIANA

DN LOGISTICA PER IL TRASPORTO IN TUTTA

ITALIA DEI TUBI IN ACCIAIO DI SNAM. I DUE VEICOLI FANNO PARTE DI UN PRIMO LOTTO DI 10 CAMION DEL

GRIFONE CHE

ENTRERANNO A FAR PARTE DELLA FLOTTA.

L’AZIENDA DI TRASPORTI DI CATANIA HA PROGRAMMATO L’ACQUISTO DI UN

100 MEZZI NELL’ARCO DEI

TOTALE DI

PROSSIMI CINQUE ANNI, AL RITMO DI

10 TRUCK OGNI SEI MESI.

L

FABIO BASILICO

SAN DONATO MILANESE

’avanzata del metano non ha più la variabilità del trend ma si impone co me dato strutturale nella ge nerale economia dei trasporti e della logistica. Al gas naturale fanno ormai riferimento costruttori, aziende di trasporti e committenza, ovvero tutti gli attori del sistema trasporti che identificano il metano come valido strumento per una gestione ottimale delle attività in termini di sostenibilità sia ecologica che economica. Esempio valido di questo impegno unitario per la sostenibilità è la recente cerimonia tenutasi presso la sede di San Donato Milanese di Snam società di infrastrutture energetiche - per la consegna di due motrici Scania Serie R 410 alimentate a metano liquido LNG che verranno impiegate dall’azienda di trasporti siciliana DN Logistica per il trasporto in tutta Italia

dei tubi in acciaio di Snam. I due veicoli fanno parte di un primo lotto di 10 truck Sca nia che entreranno a far parte della flotta DN Logistica. L’azienda di trasporti di Catania ha programmato un investimento di 10 milioni di euro per l’acquisto di un totale di 100 mezzi nell’arco dei prossimi cinque anni, al ritmo di 10 truck ogni sei mesi. Il progetto di mobilità sostenibile prevede la progressiva

conversione a gas naturale liquefatto dell’intera flotta di camion di DN Logistica. Le motrici sono dotate di motore a gas naturale da 13 litri, con coppia di 2.000 Nm e 410 cavalli di potenza massima. L’au tonomia arriva fino a 1.100 km e le prestazioni sono paragonabili a quelle di un motore diesel di pari potenza. I mezzi a LNG garantiscono l’abbattimento delle emissioni di agenti inquinanti quali

LNG, una sigla che ormai domina il mercato dei truck.

ossidi di azoto, particolato e monossido di carbonio nonché la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Alla tavola rotonda organizzata a margine della consegna hanno partecipato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Itascania, Luigi Nicosia, Amministratore Unico di DN Logistica, Licia Balboni, Presidente di Federmetano, Elio Ruggeri, Senior Vice President Global LNG Snam. Tutti i relatori hanno sottolineato l’importanza del lavoro di squadra per promuovere concrete soluzioni di sostenibilità e superare gli ostacoli che ancora frenano la diffusione di un combustibile realmente alternativo come il metano o il biometano ricavato da fonti non fossili e rinnovabili. In particolare, Luigi Nicosia di DN Logistica ha sottolineato da una parte l’impegno delle aziende di trasporto nel mettere su strada veicoli più sostenibili e dall’altra ha denunciato l’estrema scarsità di di-

stributori di metano liquido nel Sud d’Italia. Ciò nonostante, DN Logistica si è fortemente impegnata con massicci investimenti nel promuovere l’inserimento in flotta di veicoli alimentati a LNG e pronti a viaggiare sulla lunga distanza grazie alla loro ampia autonomia. SULLA STRADA DELLA SOSTENIBILITÀ

“DN Logistica, consapevole della crescente rilevanza degli impatti ambientali della logistica, ha messo in atto un processo di rinnovo del proprio parco veicolare con l’obiettivo di contribuire a ridurre la propria impronta ambientale - ha dichiarato Luigi Nicosia - Guardando al futuro, abbiamo l’obiettivo di proseguire sulla strada della sostenibilità con un progetto che prevede diverse azioni, in particolare l’introduzione di nuovi veicoli a LNG, dando vita così a un trasporto maggiormente efficiente e, al tem-

po stesso, puntando di più sull’intermodalità”. Il progetto di trasporto a bio metano non poteva non coinvolgere direttamente Scania, che da tempo fa leva sulla partnership e la cooperazione tra i diversi attori del sistema trasporti come unica via d’implementazione di soluzioni concretamente sostenibili. “Il costante sviluppo della rete di stazioni di rifornimento in Italia e il ridotto impatto ambientale ha reso il gas naturale liquefatto una soluzione molto interessante per il trasporto di medio e lungo raggio - ha sottolineato Franco Fenoglio - Sono sempre di più le aziende di trasporto e logistica che acquistano veicoli a LNG con importanti vantaggi, sia dal punto di vista ambientale che economico. Vantaggi che crescono ulteriormente con l’utilizzo di biometano. I test effettuati anche su percorsi più impegnativi e in condizioni di pieno carico hanno dato risultati estremamente positivi sia in

FRANCO FENOGLIO, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO ITALSCANIA

“TUTTI I NOSTRI SFORZI PUNTANO A FORNIRE SOLUZIONI D’AVANGUARDIA” “

Il metano in forma liquefatta, per quanto riguarda le tratte di medio e lungo raggio, rappresenta una soluzione estremamente interessante per il mercato italiano”. Parola di Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Itascania. È anche suo, e di tutto il team dell’azienda trentina, il merito di spingere sempre e comunque il piede sull’acceleratore della penetrazione nel nostro Paese del gas naturale, al momento l’unica alternativa fattibile al gasolio nell’ottica del trasporto sostenibile. “I veicoli a LNG - ha detto ancora Fenoglio - rappresentano una soluzione estremamente concreta per ridurre l’impatto del trasporto; il mercato li sta riconoscendo come particolarmente parsimoniosi nei consumi,

elemento che va esattamente nella direzione della sostenibilità, sia per quanto riguarda gli inquinanti locali che per le emissioni climalteranti”. I veicoli pesanti in forza a DN Logistica sono pensati per viaggiare, chilometro dopo chilometro, grazie a un’autonomia che arriva a 1.100 km e a prestazioni paragonabili a un motore a diesel di pari potenza. La perfetta calibrazione della trasmissione sviluppata inhouse e controllata dallo Scania Opticruise di quinta generazione, contribuisce ulteriormente alla riduzione dei consumi, senza penalizzare i livelli di produttività dei veicoli. Un ulteriore punto di forza che contraddistingue i mezzi a metano è la loro ridotta rumorosità.

Gli Scania di ultima generazione soddisfano infatti le condizioni poste dallo standard Piek QuietTRUCK, con un livello sonoro inferiore ai 72dbA. L’offerta Scania comprende sia veicoli Euro 6 alimentati a metano compresso CNG sia veicoli a metano liquefatto LNG. Le motrici di DN Logistica con motore 12.7 litri in configurazione 6 cilindri in linea erogano 302 kW/410 cv a 1.900 giri/min, mentre la coppia massima di 2.000 Nm è disponibile tra 1.100 e 1.400 giri/min. I mezzi sono dotati di doppio serbatoio criogenico con capacità complessiva di 297 kg (lato sinistro 159 kg e lato destro 138 kg) che conserva il metano liquido a una temperatura di -130°C e una pressione di 10 bar.


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Pagina 11 frastrutturali per sviluppare la distribuzione e l’approvvigionamento di gas naturale compresso e gas naturale liquefatto per i trasporti, oltre che la filiera del biometano. Il nostro impegno per la mobilità sostenibile parte proprio dalla nostra azienda. Per questo, dopo aver avviato la conversione a gas naturale della flotta di Snam, stiamo lavorando lungo la catena di fornitura con i nostri partner di business come DN Logistica”.

LOGISTICA UNITI PER LA MOBILITÀ A LNG

nome del metano

I VANTAGGI DEL GAS NATURALE

I manager presenti alla cerimonia di consegna delle prime due motrici Scania all’azienda catanese DN Logistica.

termini di consumi che di rumorosità. È con grande piacere che siamo qui per la presentazione della nuova flotta di veicoli a LNG di DN Logistica per Snam, realtà di grande prestigio che sta mettendo

in atto azioni concrete per ridurre le emissioni e contrastare i cambiamenti climatici. Complimenti inoltre a DN Logistica per il percorso intrapreso con l’augurio di proseguire sulla strada del suc-

cesso nel dare vita a un trasporto maggiormente efficiente e sostenibile”. Ottimistiche anche le parole di Snam. “La partnership con Scania e DN Logistica ha commentato Elio Ruggeri

- rientra tra le numerose iniziative intraprese da Snam per dare ulteriore impulso alla mobilità sostenibile a gas naturale e biometano, che garantisce rispetto dell’ambiente, risparmio e prestazioni e

nella quale l’Italia ha un ruolo leader in Europa. Il nostro piano industriale al 2023 prevede oltre 400 milioni di nuovi investimenti nei nuovi business della transizione energetica, incluse le iniziative in-

LUIGI NICOSIA, AMMINISTRATORE UNICO DN LOGISTICA

ELIO RUGGERI, SVP GLOBAL LNG SNAM

“LNG GRANDE OPPORTUNITÀ MA AL SUD MANCANO I DISTRIBUTORI”

“IMPEGNO COSTANTE PER

D

N Logistica, solido punto di riferimento Scania in Sicilia, ha le sue radici storiche nella Diego Autotrasporti, fondata nel 1957. Con il tempo l’azienda si è evoluta fino a diventare un attore protagonista dei trasporti e della logistica nazionale: Negli ultimi anni l’azienda capitanata da Luigi Nicosia, Amministratore Unico, ha puntato con decisione e lungimiranza su investimenti mirati a promuovere la mobilità sostenibile, in particolare con l’impiego di mezzi alimentati a gas naturale. “La possibilità di abbinare l’alta qualità di un mezzo Scania alla propulsione a gas naturale ci ha portato oggi a pianificare in modo ragionato l’ingresso in gamma di truck alimentati a metano liquido - ha detto Nicosia - Purtroppo, noi che lavoriamo partendo dalla realtà del Sud Italia, scontiamo ancora la mancanza di una rete di distribuzione dell’LNG che si sta invece intensificando nel Centro e Nord del Paese. L’ultimo distributore utile è a Salerno e noi abbiamo sede in Sicilia. Le infrastrutture sono necessarie al mantenimento di trasporti competitivi ed efficienti e quindi confidiamo nel fatto che la progressiva diffusione del metano liquido per le lunghe distanze stimoli la realizzazione delle necessarie strutture di rifornimento. Noi intanto ci crediamo e facciamo la nostra parte per un trasporto più sostenibile, ecologicamente ed economicamente”. DN Trasporti non ha lesinato neppure sui processi di innovazione tecnologica, triplicando gli spazi dedicati alla logistica di magazzino e creando filiali in location strategiche, come l’interporto di Parma, punto di snodo e rilancio verso i mercati esteri del Nord Europa e centro raccolta e smistamento per tutte le merci food e no food, da e per la Sicilia, o come la filiale di Ravenna, inaugurata nel secondo semestre del 2017, da cui partono tutti i rilanci verso i mercati dell’Est Europa. Anche qui è stato attivato un centro raccolta e smistamento per

fronteggiare le richieste della clientela a 360°. A Catania, sede storica e centro direzionale dell’azienda è stato inaugurato il “Cubo magico”, un magazzino totalmente scaffalato con sistema Drive In con capacità di 10.000 posti pallet su 5 livelli, per lo stock delle merci con un sistema di tracciabilità informatizzata; inoltre, è stata attivata una fitta rete di motrici e furgoni per le consegne in 24 ore su tutto il territorio siciliano (isole minori comprese) e calabrese, non solo dei carichi completi ma guardando sempre più alle esigenze di mercato che punta dritto verso l’e-commerce. DN Logistica è costantemente proiettata in avanti: “Ci sono in cantiere tanti progetti - ha sottolineato Luigi Nicosia - DN Logistica è fatta di persone che, con grande professionalità e impegno, portano avanti molti progetti e li trasformano in successi. La nostra forza è senza dubbio il gioco di squadra, la nostra passione si chiama DN logistica, il nostro colore fortunato, senza dubbio, il rosso e blu Scania”.

Delle grandi opportunità offerte dal metano liquido e dal gas naturale in generale ha parlato Licia Balboni, Presidente di Federmetano, l’associazione di categoria dei distributori di gas metano in Italia, attiva dal 1948: “Scegliere l’LNG come carburante significa oggi scegliere la soluzione migliore per traguardare un trasporto sostenibile. Una consapevolezza che trova riscontro nei numeri, in costante crescita, che definiscono il settore. Basti pensare che attualmente sono attivi in Italia ben 63 punti vendita (un quarto della rete UE), che riforniscono circa 2.250 veicoli industriali, di cui 1.041 immatricolati nel 2019 (+50 per cento rispetto al 2018). Una crescita senza eguali se consideriamo che il primo distributore LNG è stato aperto nel 2014 e che altri 42 sono al momento in progetto. Il prossimo passo sarà trasformare l’LNG di origine fossile in bioLNG; in questo modo, oltre ad abbattere le emissioni di PM10 e di NOx, riusciremo anche a dare un importante contributo alla riduzione della CO2, il tutto incentivando la filiera corta e le eccellenze locali. È così che gli sforzi di chi, come DN Logistica, si adopera per garantire una migliore qualità di vita saranno ancora più efficaci”.

N

GAS NATURALE E BIOMETANO”

ell’ambito del piano strategico al 2023, Snam ha dedicato 1,4 miliardi di euro di investimenti al programma SnamTec (Tomorrow’s Energy Company) che ha l’obiettivo di porre le basi dell’azienda energetica del futuro puntando sulla sostenibilità e l’innovazione nel core business e su attività in settori “green” come la mobilità sostenibile, il gas rinnovabile e l’efficienza energetica. Complessivamente, a questi tre nuovi business sono dedicati 400 milioni di euro. “Nella mobilità, Snam promuove lo sviluppo del gas naturale e del biometano sotto forma di CNG e LNG come fonte di alimentazione pulita, efficiente ed economica per i veicoli leggeri e pesanti - ha ricordato Elio Ruggeri, Senior Vice President Global LNG Snam - Snam investirà 50 milioni di euro nella realizzazione di circa 150 stazioni di rifornimento di CNG e LNG, anche di origine bio da fonte interamente rinnovabile per automobili, camion e autobus. Questi investimenti si integrano con i circa 250 milioni previsti per realizzare nuovi impianti di biometano, per una capacità installata superiore ai 40 Megawatt”. In Europa, l’Italia è già oggi leader nell’utilizzo di CNG, con più di 1.380 distributori attivi e oltre un milione di veicoli su strada. “L’obiettivo di Snam4Mobility, la controllata al 100 per cento di Snam dedicata al settore dei trasporti, è potenziare ulteriormente la rete di distribuzione a livello nazionale - ha aggiunto Ruggeri - A oggi conta un centinaio di contrattualizzate e ha iniziato la consegna delle prime stazioni già nel 2019”.

“Il piano Snam per la mobilità - ha concluso il manager - prevede ulteriori 50 milioni di euro di investimenti per la realizzazione di due piccoli impianti di liquefazione (Small-Scale LNG), uno al Nord e uno nel Sud Italia e per l’adeguamento del terminale di rigassificazione di Panigaglia (La Spezia) al fine di consentire il caricamento di autobotti e favorire l’utilizzo di gas liquefatto per il trasporto pesante, l’industria e il residenziale, per una capacità complessiva totale di 250mila tonnellate per anno. È prevista, inoltre, la possibilità di adeguare l’impianto ligure per consentire il caricamente di unità navali e quindi sviluppare l’utilizzo di LNG nel trasporto marittimo”. Il tutto per venire incontro al meglio alle esigenze delle società specializzate nell’autotrasporto.


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SCANIA / INTERVISTA A NICOLA MORANDI

CSA: il Grifone sposa UNA STORIA TRENTENNALE ALLE RADICI DELLA

CONCESSIONARIA DELLA CASA DI SÖDERTÄLJE E DI VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI. TUTTO NASCE CON

FANTAZZINI AUTOTRASPORTI CHE NEL 1975 METTE ALLA PROVA IL PRIMO TRATTORE SCANIA SULLE ROTTE EUROPEE PER IL TRASPORTO DEL LATTE. NEL

1980 IL

MANDATO A

CO.VE.TRA., EREDITATO NEL 2002 DA CSA. A BOLOGNA, MODENA E FERRARA IL COSTRUTTORE SVEDESE VIAGGIA INTORNO AL

16,5 PER CENTO DI QUOTA.

T

MAX CAMPANELLA ANZOLA DELL’EMILIA

utto ha inizio a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, esattamente in via Fornaci. È qui che, nel 1975, Fantazzini Autotrasporti porta su strada il primo Scania per il trasporto del latte italiano in Francia e Germania. È l’inizio di un connubio indissolubile, destinato a crescere presto e a durare negli anni assumendo nuove e incredibili proporzioni. Gli Scania diventano subito quattro e, nel giro di due an ni, la Fantazzini ha solo veicoli del Grifone, che per-

corrono fino a 22mila km al mese dimostrando nei fatti le loro caratteristiche di resistenza e versatilità. La Casa di Södertälje punta sin da subito su quel fazzoletto di terra bolognese, costituito da classici trasportatori e poche flotte dimensionate. Nel 1980 nel la stessa sede della Fantazzini nasce Co.Ve.Tra (Commercio Veicoli Trasporto), che prende il mandato Scania. Mandato che cresce negli anni al crescere della clientela: nel 2000 la Concessionaria viene premiata per aver raggiunto le mille immatricolazioni. Nel 2001 viene costituita, e diventa operativa nel 2002, CSA

(Centro Servizi Autocarri), per la vendita di veicoli Scania e Volkswagen Veicoli Commerciali su Bologna, Ferrara e Modena, cui aggiunge il mandato Volkswagen Veicoli Commerciali anche per Reggio Emilia e di Isuzu e Das Weltauto (veicoli usati Volkswagen) per Bologna. La compagine societaria è tuttora costituita da Elisabetta Fantazzini, Leandro Soverini e dal Presidente Gian Paolo Patelli che con la figlia Donatella Patelli, Procuratore speciale di CSA, gestisce operativamente (e non solo) la maggior parte dei reparti. Tra i 40 dipendenti - tra vendite e

Nicola Morandi, classe 1978, Direttore Commerciale CSA. A sinistra la squadra operativa in officina. A destra il primo Scania portato su strada nel 1975 da Fantazzini Autotrasporti.

service - in CSA è tutt’altro che raro incrociare Amedeo Mazzotta, responsabile dell’officina alla nascita di Co.Ve.Tra, e Giuseppe Zucconi, storico venditore tuttora presente nella squadra. Di pari passo con la crescita del Grifone in Italia, CSA ha chiuso il 2019 con un fatturato che ha superato la soglia dei 30 milioni di euro. “Il trend - afferma Nicola Morandi, classe 1978, Direttore Commerciale CSA - è in crescita malgrado una congiuntura non positiva: nei veicoli industriali ci aspettiamo quest’anno un mercato che si attesterà sui volumi del 2019; quello dei veicoli commerciali è un segmento in forte dinamismo, caratterizzato com’è da una fiorente logistica dell’ul timo miglio e la sempre

più importante richiesta di trazioni alternative. Da questo punto di vista, CSA presidia il territorio con marchi che puntano molto sull’eco sostenibilità: trazione elettrica con Volkswagen e metano liquido con Scania, due famiglie premium che garantiscono riduzione dei consumi e rispetto dell’ambiente”. LA PASSIONE EREDITATA

Ferrarese doc, figlio d’arte di papà Franco, Morandi dal padre ha ereditato una grande passione per il camion: dopo 11 anni in una Concessionaria di veicoli industriali e due in MAN Truck & Bus Italia come key account flotte, nel 2013 entra in CSA seguendo prima il brand Scania per poi

assumere la direzione globale delle vendite. Nel distretto del dealer emiliano il Grifone viaggia attorno a una quota di mercato del 16,5 per cento. “Il nostro territorio - spiega il Sales Director - è caratterizzato da un’importante presenza di colossi della Grande Distribuzione, per i quali operano i trasportatori, singoli o, più spesso, riuniti in Consorzi e Cooperative. Per questo abbiamo molta richiesta di veicoli allestiti: il 55 per cento delle consegne sono rappresentate da motrici, il restante 45 da trattori, rispetto a una media italiana praticamente inversa. Non mancano flotte importanti: nel 2019 abbiamo consegnato tra gli altri 10 uni tà Scania R450 alla bolognese TSE e nove LNG e cinque motrici ad altre flotte di-


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SALES DIRECTOR DEL DEALER DI ANZOLA

la tradizione emiliana

kswagen è completa sia nei furgoni sia nel trasporto persone, oltre a rappresentare la base per allestimenti di ogni tipologia. Anche in questo caso abbiamo forti richieste per il metano: il 30 per cento dei Caddy venduti sono a metano, grazie alle doti di autonomia, al vano di carico inalterato e alle performance eccezionali di questo veicolo, basta provarlo per rendersene conto”. APPROCCIO DA CONSULENTI

mensionate. Con il diffondersi degli impianti di rifornimento è sempre più richiesta l’alimentazione a metano, per rispondere alle richieste della GDO”. Dati che comportano un approccio differente nei confronti della clientela. “Per sua natura - prosegue Morandi quello Scania è un prodotto ‘tailor made’, che consente di avere il veicolo realizzato sulle sue esigenze: questo richiede un confronto con il cliente prima dell’acquisto per comprenderne le necessità e poi con l’allestitore per realizzare il veicolo ad hoc. Il classico padroncino vuole un mezzo cu cito sulle sue necessità e non solo: la personalizzazione di un prodotto premium

Il Sales Director può contare su un team di tre Area Manager per il brand Scania (uno per ogni città) e sette per Volkswagen, oltre a un capo vendita e una figura introdotta quest’anno che si dedica al web service, occupandosi della gestione del flusso derivante dai canali digitali (vendite dell’usato ma anche di furgoni classici e navette). Ai prodotti dei due costruttori premium CSA aggiunge la vicinanza al cliente, frutto di un’affermata Rete sul territorio e di un approccio consulenziale. “L’obiettivo - afferma Morandi - non è mai vendere un veicolo ma proporre un mondo di servizi: nel caso di Scania la personalizzazione del prodotto è massima sin dall’inizio, quando procediamo con l’analisi del TCO del cliente, e si completa con con tratti di manutenzione fles sibili, proposte di fleet ma nagement, gestione del veicolo e della flotta. In tutti i casi supportiamo il cliente nella parte burocratica e finanziaria”. La sede principale è quella di Anzola dell’Emilia: 8mila mq coperti tra uffici, officina e show room e 27mila di piazzale, che consentono ampi spazi per trattori nuovi e usa ti, oltre che per veicoli commerciali (nuovi e usati) in pronta consegna e di tutte le dimensioni. Si affiancano la sede VolkswagenVeicoli Comerciali di Reggio Emilia e partner con una presenza capillare in tutte e quattro le province.

come Scania è cosa naturale, considerando che il veicolo è quasi sempre compagno di viaggio di chi lo acquista”. Rotte nazionali, soprattutto verso il Nord Italia, rappresentano per lo più il business dei clienti di CSA, che scelgono in particolare il motore da 450 cv 6 cilindri, senza escludere (per i più affezionati al marchio) il mitico V8. Nei veicoli leggeri CSA opera per imprese artigiane e importanti noleggiatori, oltre a mettere a disposizione dei clienti la formula Volkswagen Leasing per il lungo termine e un noleggio a brevissimo termine, di uno o due giorni, con Europcar. “Da Caddy a Transporter a Crafter - prosegue Morandi - la famiglia Vol-

Tornato dalla spedizione il veicolo seguirà Marino Mastacchi e le sue moto

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Continuano le avventure del Transporter di “Overland 20”

a percorso oltre 45mila chilometri in Africa seguendo la carovana capitanata dall’inossidabile Beppe Tenti, affiancato dal figlio Filippo, per esplorare luoghi lontani e creare reportage televisivi di grande successo. Dopo “Overland 20”, il Volkswagen Transporter partito dalla Valpolicella ha percorso il continente africano attraverso Marocco, Mauritania, Senegal, Gambia, Nuova Guinea, Ghana, Togo, Benin, Sierra Leone, Liberia e Nigeria insieme agli altri mezzi di Volkswagen Veicoli Commerciali - il pick up Amarok, il grande Crafter e un trasporto persone Caravelle, tutti con trazione 4Motion - cui si è aggiunto

in questa edizione il poderoso Scania XT, veicolo pesante pensato per affrontare le sfide più gravose. Come tutti gli altri componenti della squadra, il Transporter è tornato dalla spedizione come nuovo, dopo aver superato senza problemi le più diverse condizioni di viabilità, conosciuto culture e vissuto esperienze differenti tra loro ma tutte straordinarie, portando con sé momenti memorabili. Una mission che proseguirà con Marino Mastacchi, che lo ha acquistato in CSA per aiutarlo nel tempo libero: pensionato di Sasso Marconi, è pronto a personalizzare il suo Transporter all’interno e all’esterno.

“Coltivo con mia moglie - ci ha confidato Mastacchi prima di allontanarsi al volante del medio della Casa di Hannover - la passione per le escursioni in moto, dall’Uzbekistan al Marocco. È la prima volta che acquisto un Transporter: mi ha colpito l’idea che non abbia risentito minimamente del disastro delle strade africane, figuriamoci se potrà spaventarlo caricare le moto per splendidi itinerari in Spagna e Portogallo! Il motore è un Volkswagen 4Motion capace di affrontare ogni tipo di terreno e superare ostacoli, talvolta ardui e impegnativi, grazie alla trazione integrale e ai sistemi di assistenza alla guida di cui è dotato”.

Stretta di mano tra Marino Mastacchi (a destra), acquirente del Volkswagen Transporter tornato da Overland 20, e Davide Cantarello, Area Manager CSA.


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F-TRUCKS ITALIA / INTERVISTA ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO MASSIMILIANO CALCINAI

I nuovi eroi del trasporto pesante DALL’F-MAX TRATTORE STRADALE, VEICOLO DI PUNTA DELLA GAMMA DEI PESANTI FORD, PASSANDO PER I CARRI E LA SPECIALE PROPOSTA PER IL CAVACANTIERE, SI VA DELINEANDO UN’OFFERTA COMPLETA E FORTEMENTE COMPETITIVA, INCENTRATA SU UN RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO VANTAGGIOSO E SULLA QUALITÀ PROGETTUALE DEI VEICOLI, CHE BENEFICIANO DELLE PROFICUE SINERGIE CIRCOLANTI ALL’INTERNO DEL GRUPPO FORD.

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FABIO BASILICO ASSAGO

ecisiva novità del mer cato truck, FTrucks Italia ha imposto da subito la sua presenza con un massiccio piano di e spansione che mette a frutto la competenza e l’esperienza degli azionisti italiani - Maurelli Group, VFM Company, Storti Group ed Edoardo Gorlero - con un’offerta di

prodotto che beneficia delle sinergie circolanti come linfa vitale nei gangli del colosso Ford. F-Trucks Italia è la Spa scelta dalla turca Ford Otosan - produttore punto di riferimento europeo del colosso a mericano - per commercializzare nel nostro Paese i mezzi pesanti Ford. La società è guidata da Massimiliano Calcinai, in qualità di Amministratore delegato, e da Giacomo Maurelli, Am-

ministratore unico del Gruppo Maurelli, come Presidente del CdA. Ed è proprio a Massimiliano Calcinai che abbiamo chiesto di illustrarci i dettagli del piano di espansione in corso. LE ANIME DELL’F-MAX

“L’offerta F-Trucks ha ovviamente come veicolo di punta l’F-Max trattore stra-

dale - esordisce Calcinai Ma in realtà la gamma completa com prende anche la versione pre-restyling dell’F-Max stesso, quella che potremmo definire la vecchia cabina abbinata però alla stessa motorizzazione e alla stessa trasmissione del nuovo F-Max. Questa versione verrà proposta alla rete e ai clienti con un prezzo diverso. Inol-

tre, c’è tutta la gamma dei carri 6x2, 6x4 e 8x4 di cui sono in fase di progettazione le nuove cabine: bisogna infatti considerare che la cabina dell’F-Max è troppo grande per essere adattata al carro. Quindi in Casa madre stanno riprogettando la cabina dei carri che sarà pronta probabilmente tra un anno e mezzo. Stiamo lavorando attivamente con la

Massimiliano Calcinai, Amministratore delegato F-Trucks Italia.

Casa madre per accorciare il passo dei modelli per il cava-cantiere 6x4 e 8x4 che hanno un pas so troppo lungo per il mercato italiano. Pensiamo di poter approntare un’offerta particolarmente interessante per un settore decisivo. La macchina pensata per il cava-cantiere è infatti molto resistente ed efficiente e a livello europeo sta riscuotendo un grande successo”. Massimiliano Calcinai sottolinea con orgoglio il “clima fortemente positivo” e la “collaborazione concreta” tra la neonata società italiana e Ford: “La Casa madre è molto ricettiva alle necessità del nostro mercato e guarda con favore al continuo scambio di informazioni e al confronto co struttivo. Solo per fare un esempio: un gruppo di colleghi italiani si sono recati in Casa madre per seguire da vicino e partecipare alle procedure di adattamento del passo dei veicoli per il cava-cantiere che dovranno essere commercializzati in Italia”. SI PUNTA SUL TRATTORE STRADALE

Il 2020 è il primo vero anno di attività dell’F-Max sul mercato italiano. Realistiche le previsioni di vendita dei responsabili della F-Trucks Italia.

Il 2020 è il primo anno intero di presenza di F-Max sul mercato. Il “Truck of the Year 2019” è stato infatti presentato l’anno scorso. “Quest’anno ci impegneremo a fondo per far conoscere e apprezzare il trattore stradale - continua Massimiliano Calcinai - In programma abbiamo il passo adeguato sul cava-cantiere, il terzo asse sollevabile sul 6x2, previsto tra dicembre 2020 e gennaio 2021 nonché il passo più lungo per F-Max che andrà in produzione a dicembre di quest’anno”. Come ha in precedenza dichiarato il Presidente Giacomo Maurelli nell’intervista esclusiva rilasciata a Il Mondo dei Trasporti, “Seppur nata nel mese di novembre 2019, F-Trucks Italia ha già le idee chiare sulle sue strategie di sviluppo che la portano a guadagnare, in un orizzonte temporale di tre anni, una fetta dell’attuale mercato, presidiato da altri 7 competitor, pari ad alme-


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Pagina 15 no le due in Campania e Abruzzo. A breve andremo a coprire la fascia adriatica da Rimini fino a Pescara e poi la Sicilia. Offriamo ai clienti tre livelli di pacchetti di servizi di manutenzione e riparazione: base, intermedio e full”. Il trasportatore che dall’Italia viaggia su rotte internazionale può servirsi della rete europea ufficiale di F-Trucks che al momento copre tutta la parte Est del continente e l’area iberica con Spagna e Portogallo. Entro il 2021 saranno coperti anche Francia, Benelux e Germania, attualmente gestiti in partnership con TIP Trailer Services, leader europeo nei servizi di noleggio e assistenza. Nel 2022 seguiranno i paesi nordici. TEAM COMPETENTE

Il trasportatore che dall’Italia viaggia su rotte internazionali può servirsi della rete europea ufficiale di F-Trucks che al momento copre tutta la parte Est del continente e l’area iberica.

no il 5- 6 per cento. Lo sviluppo passerà certamente attraverso il presidio territoriale: già per il 2020 tenderà alla copertura del l’85 per cento delle aree aventi una maggiore concentrazione in termini di potenziali clienti.

F

La percentuale salirà fino al 95 per cento nell’arco di tre anni, andando a interessare l’intera Penisola italiana”. Parole ribadite da Massimiliano Calcinai, che sottolinea l’importanza di costruire una solida rete di

vendita e assistenza: “Puntiamo sulla rete perché la rete è la forza di una Casa madre. Ecco perché abbiamo preferito partire dalla costruzione di un solido network di partner affidabili e preparati e passare succes-

sivamente alle vendite. Creiamo la casa dalle fondamenta. La rete prevede la collaborazioni di officine e dealer che garantiscano sia la parte sales che aftersales. Al momento, per quanto riguarda i dealer,

vantiamo la copertura di Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Campania. Poi ci sono le officine di Torino, Trento e Bologna a cui si aggiungo-

Il team che segue le indicazioni del Ceo Massimiliano Calcinai si sta componendo di risorse altamente competenti e preparate che si occuperanno di accompagnare il cliente nella scelta del veicolo migliore per la sua attività e non solo. “Le giornate sono letteralmente piene di attività e ci si rende conto che le cose prendono progressivamente forma. È molto entusiasmante - afferma soddisfatto Calcinai La squadra operativa di FTrucks Italia la stiamo formando puntando in primis sull’entusiasmo delle persone, necessario corollario delle competenze specifiche. Abbiamo già reclutato i responsabili della aree after-sales, marketing e sales administrator. Presto saranno coperti an che gli altri ruoli chiave. O gnu no di noi rappresenta il marchio e deve saper trasmettere emozione e voglia di fare all’esterno, a cominciare dalla rete”.

PRODUZIONE IN TURCHIA, NEL SECONDO DISTRETTO AUTOMOTIVE D’EUROPA

L’AMMIRAGLIA F-MAX GUIDA L’ESERCITO DEI PESANTI STRADALI FORD

-Max, lanciato alIo IAA 2018 di Hannover, è stato premiato come “International Truck of the Year 2019”. Eredita il nome dalla leggendaria Serie F Ford e, secondo la giuria dell’“International Truck of the Year”, si è distinto rispetto alla concorrenza per il livello di innovazione tecnologica, il comfort, la sicurezza, la maneggevolezza, il consumo di carburante, l’impronta ecologica e il TCO. La cabina del nuovo trattore pesante Ford Trucks è alta 2,5 metri, offre un’altezza interna di 2.160 mm dal pavimento (completamene piatto) al soffitto. La postazione di lavoro avvolge il conducente. La strumentazione, per la maggior parte digitale, è di facile intuizione e ben leggibile. L’ammiraglia Ford Trucks è stata progettata e testata da 500 ingegneri di Ford Otosan, nel corso di un periodo di 5 anni, e sottoposta a 15.500 ore di test di laboratorio e 5 milioni di chilometri di test su strada, effettuati in 11 paesi di 4 continenti con 233 unità prototipo. Ma Ford non è soltanto F-Max. La sua ampia gamma comprende construction truck, urban transportation, distribution truck, Municipal & Special Truck. Tutti modelli Euro 6, step D, che in prospettiva andranno a rimpolpare l’offerta per il mercato italiano. L’offensiva dei truck Ford riguarda anche le motorizzazioni alternative. Il costruttore non investe sull’ibrido preferendo puntare decisamente sull’elettrico puro. La municipalità di Istanbul sta già testando tre carri full electric con compattatore per rifiuti. La strategia elettrica di Ford è fortemente sinergica: le implementazioni effettuate sulle auto vengono riversate su van e truck. Il trattore F-Max è equipaggiato con motore Ecotorq Euro 6d da 12.740 cc con potenza massima di 368 kW/500 cv a 1.800 giri/min e

coppia massima di 2.500 Nm a 1.000-1.400 giri/min. La trasmissione automatica è ZF 12 TX 2620. Sulla versione con vecchia cabina il propulsore da 12.7 litri è proposto nelle configurazioni da 420, 480 e 500 cv. Per i carri, è prevista sia la motorizzazione 12.7 litri da 420, 480 e 500 cv nonché un 9 litri da 330 cv. “La qualità complessiva del veicolo abbinata a un prezzo corretto è ciò che rende l’FMax un’alternativa vincente per le specificità del mercato italiano - spiega Massimiliano Calcinai, Amministratore delegato di FTrucks Italia - F-Max è una macchina realmente trasversale in grado di soddisfare le esigenze sia del flottista che del padroncino, ovviamente con allestimenti diversi. L’abitabilità della cabina è impressionante e questo è un elemento che gioca a favore per esempio di un utilizzo intensivo per le flotte che prevedono il doppio autista per le lunghe distanze. Funzionalità e abitabilità discendono chiaramente dalla filosofia Ford, la stessa che viene applicata per le auto e i van”. Data la varietà di modelli disponibili e le caratteristiche modulabili sulle esigenze di ogni cliente, F-Trucks Italia sarà in grado di accogliere le richieste di tutti coloro che sono coinvolti nella filiera del trasporto, a partire dalle grandi flotte fino a giungere ai piccoli trasportatori. I pesanti Ford destinati all’Europa, al pari dei van dell’Ovale Blu, sono prodotti negli stabilimenti turchi di Ford Otosan, all’interno di quello che è a tutti gli effetti il secondo distretto automotive europeo. Ford Otoson è la filiale europea di Ford in grado di rappresentare un vasto territorio compreso tra Russia e Portogallo; è composta per il 41 per cento da Ford, per un altro 41 per cento dalla famiglia turca Koç - la Koç Holding è il più grande

conglomerato industriale della Turchia - e per il rimanente 18 per cento da un fondo del governo turco. Ford Otosan costruisce auto, van e truck per tutta l’Europa. Si approccia ai singoli mercati con filiali dirette o importatori. F-Trucks Italia figura come importatore. F-Max rappresenta indubbiamente il top di gamma per innovazione e qualità progettuale. Dotato del nuovissimo e prestazionale motore Ecotorq e del nuovo cambio realizzato in Turchia con un investimento milionario, il gigante di Casa Ford è pronto a dare battaglia affrontando con forza e determinazione l’agguerrita concorrenza. F-Max è dotato del sistema ConnectTruck che offre molteplici vantaggi, tra i quali la possibilità di monitorare il veicolo da remoto utilizzando un apposito software per la diagnostica, e una speciale mappa topografica che consente al truck di

analizzare le condizioni stradali e muoversi a velocità ottimali riducendo il consumo di carburante fino al 4 per cento. F-Max offre al guidatore un’assistenza importante su strada grazie a dispositivi come Adaptive Cruise Control, Predictive Cruise Control con scelte di velocità ottimali, Advanced Emergency Brake System, Hill Launch Assist, Lane Departure Warning, Adjustable Speed Limiter Device ed Electronic Stability Control. Il display cluster a colori da 8 pollici consente di visualizzare sullo stesso schermo qualsiasi dato, dalla pressione degli pneumatici alla temperatura. Gli interruttori posizionati sul volante permettono al guidatore di navigare tra i diversi cluster screen. Una dotazione tecnologica decisamente all’avanguardia che promette un’esperienza di guida estremamente gradevole e sicura.


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SOCOM NUOVA CONSEGNA NOVE

L’AZIENDA DI TRASPORTO DI

SANT’ANASTASIA COMPLETA LA DISMISSIONE DEI VEICOLI EURO III INSERENDO NEL PARCO

Sfilata di S-Way nel

SETTE UNITÀ DELLA NUOVA AMMIRAGLIA DEL COSTRUTTORE NAZIONALE DESTINATE ALLE ROTTE EUROPEE E DUE STRALIS LNG PER LE TRATTE NAZIONALI.

LA VIVACE E DINAMICA IMPRENDITORIA DEI FRATELLI GIFUNI PROSEGUE COSÌ L’OPERA AVVIATA NEGLI

ANNI CINQUANTA DAL FONDATORE

FRANCESCO, CAPOSTIPITE DI UNA FAMIGLIA UNITA CHE OGGI GUIDA UNA REALTÀ AZIENDALE IN CONTINUA CRESCITA.

A

MAX CAMPANELLA SANT’ANASTASIA

ll’ingresso del Parco del Vesuvio, nel fazzoletto di terra che dal la provincia di Napoli viaggia verso le falde del vulcano campano, fanno bella mo stra di sé nove autentici gioielli: sette Iveco AS440S51T/P S-Way alimentazione Diesel e due Stralis AS440S46T/P NP con alimentazione LNG. Siamo a Sant’Anastasia, nel piazzale di Autotrasporti Gifuni. È qui che Salvatore e i suoi fratelli Antonio e Pasquale continuano a tenere salde le radici di un’azienda che oggi dà lavoro a 42 dipendenti, di cui 39 autisti. E che ha conosciuto negli anni una crescita esponenziale, che l’ha portata a un business nell’ultimo triennio in incremento del 30 per cento anno su anno. L’espansione prosegue secondo i principi del suo fondatore Francesco Gifuni, fatti di sacrifici, di garanzia nei confronti dei clienti di un lavoro competente e affidabile, ma anche di profondo rispetto per chi lavora, dai dipendenti ai fornitori. Nella scelta di avere partner solidi, con i quali stringere un rapporto fiducia, per i trattori stradali i Gifuni scelgono storicamente Iveco, trovando il loro riferimento nel la Concessionaria Socom Nuova di Napoli. Le origini di Autotrasporti Gifuni possono farsi risalire agli Anni Cinquanta, quando Francesco era autista dipendente effettuando servizi nel lungo raggio. Il boom dell’edilizia e la crescente richiesta di trasporto d’inerti e materiali edili lo convincono ad acquisire la licenza in conto terzi dedicandosi con il suo mez zo al traffico locale. Il passo successivo tra gli Anni

Sessanta e Settanta è l’acquisto di altri due veicoli per dare lavoro ad altrettanti autisti. Classe 1963, Salvatore è il primo dei tre figli a entrare in azienda, passaggio del tutto naturale. “Salire sul camion con nostro padre prima dei diciotto’anni - racconta il primogenito - è stata un’esperienza che abbiamo vissuto tutti. Il passo successivo: conseguire la patente e mettersi a lavorare”.

È così che i Gifuni affiancano all’edilizia un altro settore che, all’alba degli Anni Ottanta, inizia ad assumere un’im portanza crescente: l’acquisizione di Alfa Romeo da parte del Gruppo Fiat, com preso lo storico stabilimento di Pomigliano d’Arco, che Francesco Gifuni aveva visto nascere trasportando i materiali per la sua edificazione, porta alla formazione di un indotto importante nel

trasporto. “Abbiamo iniziato prosegue Salvatore - con il trasporto di componenti automotive sulla tratta Napoli-Torino”. Entrano in azienda anche i fratelli: prima Antonio, classe 1971, poi Pasquale, del ’74. È il 1991 e quella di Gifuni è una flotta ormai dimensionata, in cui il marchio Iveco rappresenta un riferimento. “Nel 1988 - ricorda Salvatore - abbiamo acquistato il primo

trattore stradale Iveco nuo vo”. Ha inizio della partnership con Socom Nuova, riferimento partenopeo del costruttore nazionale: tra Giovanni Battista Valiante, fondatore della Concessionaria, e Francesco Gifuni la collaborazione si trasforma presto in amicizia e stima reciproca; va lori che stanno oggi alla base del rapporto tra le seconde generazioni nelle persone di Michele Valiante e i fratelli

Gifuni. “Socom Nuova - afferma Salvatore - ci ha sempre supportato in ogni modo; soprattutto quando i cambiamenti di mercato ci imponevano nuove scelte e nuove sfide, in Iveco e Valiante abbiamo trovato un riferimento, con il veicolo della giusta tipologia e la risposta adatta a quella specifica necessità”. La crisi dell’edilizia non fer ma i Gifuni, anzi. Nel 1992 i loro camion valicano i

Salvatore Gifuni (a sinistra) con i fratelli Antonio (alle sue spalle) e Pasquale guida l'azienda di autotrasporti fondata dal padre Francesco a Sant'Anastasia.


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TRATTORI IVECO ALLA FLOTTA CAMPANA

Parco del Vesuvio

Primo da sinistra, Carmine Ceglia, della Concessionaria di Napoli Socom Nuova, consegna ai fratelli Gifuni simbolica chiave per i nuovi trattori stradali Iveco.

confini, iniziando tratte europee verso Spagna, Francia e Germania e, più di recente, fino in Lituania, Grecia e Romania, coprendo oggi l’intera Unione Europea. Negli Anni Duemila l’azienda vesuviana avvia un’ulteriore diversificazione dell’attività, aprendosi a nuovi canali: i suoi camion operano per il Gruppo Leonardo, nel settore aeronautico, e per US Navy, la marina militare degli Stati Uniti d’America. “Dalle bevande alla posta - precisa Pasquale i nostri veicoli sono al servizio delle basi di Sicilia, Campania e resto d’Europa per trasportare tutto tranne il materiale militare”. Oggi Autotrasporti Gifuni conta 45 mezzi, dal piccolo furgone originale al bilico completo (trattore stradale e semirimorchio) passando per motrici leggere e pesanti, tutti

equipaggiati con antifurto e sistema antirapina satellitare. La maggior parte dei semirimorchi - tutti equipaggiati con pneumatici Bridgestone sono cassonati con centina, il 20 per cento tra isotermici per il trasporto di alimenti e portacontainer; flotta rimodernata nel 2019 con l’arrivo di 12 unità Kögel (due frigoriferi e dieci centinati). Il 90 per cento del parco trattori stradali è Iveco, con un massiccio in vestimento iniziato nel 2019 e completato all’inizio di quest’anno con l’arrivo di sette S-Way, la nuova ammiraglia dei pesanti Iveco presentata l’anno scorso, e due Stralis LNG. “Con quest’investimento - precisa Carmine Ceglia, riferimento per So com Nuova nella vendita dei pesanti stradali - il cliente ha dismesso tutti i camion Euro III, dimostrando la concreta

volontà di essere una flotta all’avanguardia e una marcata sensibilità per il tema dell’ecosostenibilità. Di regola Gifuni Autotrasporti ha sempre sostituito i veicoli ogni quattro o cinque anni, per tenere bassa l’età media: ma con il 2020 ha voluto puntare su un parco completamente nuovo”. Senza escludere affatto ulteriori inserimenti prima di fine anno. Proiettata com’è verso il futuro, Gifuni si aggiorna anche nel management: la terza generazione gradualmente fa il suo accesso nell’azienda di Sant’Anastasia, con Marin, 23 anni, figlio di Salvatore, e Francesco, 21 anni, figlio di Antonio, orgoglioso di portare il nome del nonno. “Nostro padre - afferma Salvatore senza nascondere un momento di commozione - ci ha insegnato non solo a guidare: a essere sempre onesti verso i clienti, dimostrandosi disponibili e puntuali, a dare sempre il proprio contributo per accrescere il valore aziendale e morale”. Cresce la flotta e aumenta la necessità di personale: i Gi funi sono oggi un riferimento in Campania per la committenza ma anche per chi cerca lavoro ed è pronto a stare al loro fianco nell’aumento delle dimensioni. “Abbiamo chiuso il 2019 - precisa Pasquale - con un fatturato importante: negli ultimi tre anni siamo cresciuti in media del 30 per cento. Il trend è positivo e stiamo facendo colloqui per inserire quest’anno almeno altri cinque autisti. La nostra “chiave di differenza”? Esserci sempre per i clienti, avere veicoli sempre pronti a partire e spaziare in ogni ambito. Avere veicoli efficienti e studiati per ogni mission aziendale oggi è una necessità e in questo Socom Nuova rappresenta una garanzia, sia quando ci occorrono veicoli nuo vi sia quando un mezzo va in officina”. Il metano liquido rappresenta la classica “ciliegina sulla torta” di una flotta che ambisce a portare in Europa l’eccellenza della Campania produttiva. “Al momento spiega Pasquale Gifuni - i due LNG effettuano la tratta nazionale Napoli-Milano Malpensa: su strada l’efficienza è evidente rispetto alla trazione a gasolio e il TCO è estremamente interessante. Le tratte europee sono ora coperte dagli S-Way e dagli altri trattori diesel, che trainano centinati e frigoriferi, ma non appena sarà operativo un distributore inizieremo un test di Stralis LNG sulla tratta per Tolosa”.

DA SEMPRE L’AFFETTO LEGA I GIFUNI AI VEICOLI COSÌ COME A CLIENTI, DIPENDENTI E FORNITORI

PER LE FOTO DI RITO IL TURBOSTAR RINNOVATO DOPO DECENNI DI LAVORO I mmancabili le foto di rito per celebrare la consegna dei nove trattori, che attirano l’attenzione sul piazzale di Autotrasporti Gifuni senza trascurare un po’ di spazio per dieci minuti di “amarcord”: acquistato nell’ottobre 1991, immatricolato nel 1992, l’Iveco Turbostar Special 190-48 è frutto di un lavoro di completa riverniciatura di esterni e interni e di installazione di un impianto audio di nuova generazione che Salvatore Gifuni ha voluto l’anno scorso. “Questo camion - ricorda l’imprenditore campano - ha lavorato tanto e a lungo, percorrendo qualcosa come due milioni e mezzo di chilometri, grazie a una manutenzione costante”. Sul piazzale non vediamo l’altro Turbostar dei Gifuni, un’unità190-42 acquistata nel 1979. “Quel camion - afferma Salvatore - lavora ancora: lo utilizziamo su tratte brevi per riempire rimorchi trainati da veicoli nuovi che, una volta caricati al completo, percorro-

no tratte europee. La convenienza? Non c’è: pura questione di affetto, quello che sempre ci lega ai veicoli così come a dipendenti e fornitori”. Con lo stesso affetto Salvatore ci ha accolto nel suo ufficio tra due foto che testimoniano la storia dell’azienda da lui guidata: a sinistra il primo camion di papà Francesco, un Fiat 682/125 N2 degli Anni Sessanta, sul ponte girevole di Taranto; a destra un camion Gifuni a San Giovanni a Teduccio. Radici solide quelle su cui si fonda il successo di un’azienda che oggi opera a 360 gradi nella logistica integrata: dal magazzinaggio a stivaggio di ogni tipologia di merce all’assistenza e consulenza nei carichi fino ai veicoli attrezzati per trasporti di merce pericolosa in regime ADR. La sede di Sant’Anastasia occupa 6.500 mq di cui mille coperti; si affianca il magazzino-deposito di Rivalta, in provincia di Torino, su 1.500 mq di cui 600 coperti.


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IVECO / L’ALTERNATIVA AL GASOLIO CONQUISTA SEMPRE PIÙ AZIENDE E STRALIS LNG GUIDA LA

L’Italia dei trasporti unita

C

FABIO BASILICO

SAN GIOVANNI TEATINO

ome un fiume in piena, il metano liquido scorre lungo lo Stivale convincendo sempre più aziende di trasporti e logistica. I concetti chiave sono sempre gli stessi e ci dicono che l’alternativa al tradizionale gasolio è alla portata di tutti: prestazioni ottimali, autonomia, riduzione delle emissioni inquinanti, economicità. Iveco guida l’offensiva del gas naturale liquefatto mettendo a segno una consegna dopo l’altra. Le ultime in ordine di tempo sono quelle di Autotrasporti Rattenni di Ortona (Ch) e Gazzetti Trasporti di Sassuolo (Mo). La tecnologia LNG ha il volto e la sostanza dello Stralis NP 460. Iveco ha consegnato 3 Stralis AS260S46Y/FS CM LNG alla Autotrasporti Rattenni, azienda abruzzese che da quasi 50 anni si occupa di trasporto merci sul territorio nazionale ed europeo, fornendo una gamma di servizi di eccellenza e assicurando una gestione efficace delle attività di deposito e movimentazione delle merci attraverso ampi magazzini e moderne attrezzature. La cerimonia di consegna, che ha avuto luogo presso il concessionario di riferimento di zona, la Adriacar, nella

STRALIS 460 NP ALIMENTATI A GAS NATURALE LIQUIDO SONO ENTRATI NELLA FLOTTA DI AUTOTRASPORTI RATTENNI, AZIENDA DI ORTONA CHE DA QUASI 50 ANNI SI OCCUPA DI TRASPORTO MERCI SUL TERRITORIO NAZIONALE ED EUROPEO, FORNENDO UNA GAMMA DI SERVIZI DI ECCELLENZA E ASSICURANDO UNA GESTIONE EFFICACE DELLE ATTIVITÀ DI DEPOSITO E MOVIMENTAZIONE DELLE MERCI.

CONCESSIONARIO DI RIFERIMENTO LA ADRIACAR DI SAN GIOVANNI TEATINO, CON UNA MODERNA STRUTTURA.

sede di San Giovanni Teatino (Ch), alla presenza del titolare Emilio Rattenni, accompa-

gnato dai figli Marcello e Domenico, di Francesco Danelli e Antonio Mezzanotte, rispet-

tivamente titolare e Responsabile commerciale della Adriacar, e di Alessandro Oi-

tana, Iveco Medium & Heavy Business Line Manager. Gli Stralis 460 NP con motore Cursor 13 oggetto della consegna sono in versione cabinata a tre assi, equipaggiata con centina con attacco biga per sostenere efficacemente le lunghe percorrenze e i carichi più impegnativi ai quali saranno sottoposti nelle rotte attraverso l’Italia e l’Europa. Emilio Rattenni, che negli anni ha creato la flotta aziendale con l’obiettivo di poter disporre di veicoli di ultima generazione dotati di sistemi all’avanguardia e a basso impatto ambientale, ha trovato nello Stralis 460 NP a gas naturale liquefatto la risposta ideale alle proprie esigenze di trasporto; è infatti un veicolo che riunisce grande autonomia, prestazioni, produttività e il più alto grado di sostenibilità di sempre. L’equipaggiamento tecnologico del pesante stradale garantisce una significativa riduzione dell’azione inquinante - con un 90 per cento in

meno di NO2, il 99 per cento in meno di PM e, qualora venga impiegato il biometano da fonti rinnovabili, il 95 per cento in meno di CO2 rispetto alle equivalenti versioni diesel - abbinata alla migliore efficienza nei consumi. Con un’autonomia di ben 1.600 km tra un rifornimento e quello successivo, il veicolo esprime le sue migliori capacità nelle missioni a lungo raggio, a dimostrazione del fatto che ormai la rete degli impianti distributivi del gas naturale non costituisce più un limite a questo tipo di tratte. Per il suo acquisto il cliente ha potuto affidarsi alla competenza e all’esperienza della Adriacar, concessionaria Iveco di riferimento per le province di Chieti Nord, Pescara, Teramo, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Ancona, che gli fornirà supporto anche con servizi di post-vendita e programmi di manutenzione e assistenza.

Davide Rattenni, Responsabile traffico e amministratore di Autotrasporti Rattenni

“Flotta sempre più efficiente grazie alle soluzioni sostenibili”

A

utotrasporti Rattenni crede a tal punto nel gas naturale da aver progettato per il futuro il completo rinnovo della flotta con l’ingresso in forza della propulsione a bio-LNG, ovvero il metano liquido ricavato da fonti rinnovabili e quindi ancora più sostenibile. Ce lo conferma Davide Rattenni, Responsabile traffico e amministrazione dell’azienda chietina. “I 3 Stralis NP che ci hanno consegnato rappresentano per noi un’importante prova per arrivare a implementare l’LNG sull’intera flotta, soprattutto con il biometano. Ci aspettiamo per il futuro una riduzione del costo di acquisto dei mezzi a metano, vista la sempre maggiore diffusione nel Paese. Un elemento che senza dubbio faciliterebbe il rinnovo del parco veicola-

re”. Autotrasporti Rattenni ha sede ad Ortona, in una posizione strategica che facilita i collegamenti con tutto il territorio nazionale. L’azienda si occupa di trasporti nazionali e internazionali e dispone di ampi magazzini e moderne attrezzature per la movimentazione e lo stoccaggio delle merci. “Il rapporto con Adriacar è in essere da diversi anni ed è sempre stato improntato sulla reciproca stima - aggiunge Davide Rattenni - Ci affidiamo a loro perché sappiamo che sono partner competenti e appassionati. Da loro abbiamo avuto gli input giusti per avviare la strategia del metano liquido facendo affidamento su Iveco, leader nella proposta a gas naturale”.


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SVOLTA GREEN DI AUTOTRASPORTI RATTENNI DI ORTONA E GAZZETTI TRASPORTI DI SASSUOLO LA SVOLTA GREEN DELLA GAZZETTI TRASPORTI DI

dal metano liquido

SASSUOLO INIZIA DA 10 PESANTI STRALIS NP LNG CHE VERRANNO IMPIEGATI NELLE ATTIVITÀ IN CUI È SPECIALIZZATA L’AZIENDA CAPITANATA DA

GIORGIO GAZZETTI,

OVVERO IL TRASPORTO DI MATERIE PRIME, SEMILAVORATI E PRODOTTO FINITO PER IL DISTRETTO CERAMICO SASSOLESE.

CONCESSIONARIO DI RIFERIMENTO L’EMILIANA

S

FABIO BASIICO SAN CESARIO

ono 10 gli Stralis AS440S46T/P LNG consegnati alla Gazzetti Trasporti, azienda di Sassuolo (Mo) che gestisce il trasporto di materie prime, semilavorati e prodotto finito per il distretto ceramico sassolese, il più importante comprensorio, a livello nazionale e internazionale, per la produzione di piastrelle per pavimenti e rivestimenti in materiale ceramico:

almeno 300 aziende con un’occupazione di 18mila persone, concentrate principalmente nell’area di Sassuolo, Formigine e Fiorano all’interno della provincia di Modena. La cerimonia di consegna si è tenuta presso la sede di San Cesario (Mo) della concessionaria Iveco di di zona, la Evicarri, che ha supportato il cliente nella scelta dei veicoli. Erano presenti Giorgio Gazzetti, titolare dell’azienda di trasporti emiliana, Matteo

e Giovanni Pinelli, titolari della concessionaria, e Alessandro Novarese, Responsabile commerciale per la gamma Medi e Pesanti del Mercato Italia Iveco. Gli Stralis NP oggetto della consegna vanno a integrare un parco veicoli interamente a marchio Iveco costituito da 45 trattori stradali e relativi semirimorchi, la maggior parte dei quali nella versatile e affidabile versione con presa di forza, cambio automatico e rallentatore. La fornitura è

frutto di un contratto siglato a fine 2019 e rappresenta la svolta in direzione green dell’azienda di Sassuolo, che ha trovato negli Stralis alimentati a metano liquido il mezzo per realizzare concretamente quella sostenibilità, sia ambientale sia economica, che sta diventando un requisito imprescindibile per tante realtà produttive italiane. “Oggi più che mai, credo che ognuno di noi, nella vita privata come nel proprio lavoro, debba impegnarsi a ri-

spettare l’ambiente in cui viviamo e renderlo più sicuro dichiara Giorgio Gazzetti - La nostra azienda si muove in questa direzione e ci siamo da ti una mission: entro il 2025 il nostro parco veicolare dovrà essere totalmente green, adottando le migliori tecnologie ecologiche disponibili sul mercato e nel contempo tutte le innovazioni tecnologiche per una guida sicura”. I 10 Stralis LNG sono equipaggiati con cambio au-

EVICARRI.

tomatico Hi Tronix a 12 marce e presentano un allestimento con impianto idraulico per vasca ribaltabile ideale per il tipo di missione alla quale sono destinati. Gazzetti Trasporti è stata supportata nel suo acquisto da una concessionaria storica del net work Iveco, la Evicarri, riferimento per le province di Modena e Reggio Emilia e guidata con competenza dalla famiglia Pinelli, che vanta una lunga storia nel settore trasporti.

Giorgio Gazzetti, titolare di Gazzetti Trasporti

“Adottiamo le migliori tecnologie al servizio della mobilità”

N

el 1973 Valter Gazzetti ha fondato la ditta individuale di autotrasporto Gazzetti. Successivamente, è stato affiancato dal figlio Giorgio con cui ha creato la Gazzetti Srl, che da allora ha sempre offerto servizi di autotrasporto e distribuzione merci alle fiorenti industrie del comprensorio ceramico sassolese. Il forte senso di affidabilità, unito a un legame professionale fatto di fiducia e responsabilità, ha permesso alla Gazzetti Trasporti di conquistare una solida fetta del mercato, composta da clienti che collaborano stabilmente con la so-

cietà da più di quarant’anni, e da clienti che si sono aggiunti nel corso del tempo. Giorgio Gazzetti ha poi guidato la società verso nuovi orizzonti di crescita e innovazione, con l’affidabilità e l’attenzione ai clienti di sempre e con il costante supporto della moglie Rossana. Nel 2016, la Gazzetti ha aperto le porte alla terza generazione coinvolgendo Giorgia, figlia del titolare. Oggi l’azienda opera principalmente sulle tratte dell’Emilia-Romagna servendo il distretto ceramico sassolese. La flotta di una cin-

quantina di mezzi include automezzi adatti a esaudire le esigenze di trasporto più disparate, offrendo un ampio margine di personalizzazione del carico: materiali sfusi, atomizzati e materie prime, prodotti finiti, rifiuti destinati alla discarica o al riciclo, e altri ancora. Il metano liquido rappresenta per Gazzetti Trasporti un ulteriore passo in avanti sulla strada del miglioramento tecnologico dei veicoli messi al servizio dei clienti. E sul metano liquido si è rafforzato il rapporto di Gazzetti con la concessionaria Evicarri, iniziato 8 anni e da sem-

EVICARRI È PUNTO DI RIFERIMENTO PER MODENA E REGGIO EMILIA

pre improntato alla massima fiducia e collaborazione. “A Sassuolo siamo i primi a introdurre mezzi a metano liquido - spiega Giorgio Gazzetti - e siamo molto orgogliosi di poter contribuire alla sostenibilità ecologica ed economica dei trasporti. Il nostro intento è arrivare nel giro di qualche anno ad avere una flotta green completa. Ai primi 10 veicoli introdotti adesso ne seguiranno altri 5 entro l’estate. Pensiamo anche di costruire un distributore di metano interno all’azienda per poter approvvigionare i mezzi in modo puntuale ed efficiente”.

UN MODERNO CENTRO DI SERVIZI PER L’AUTOTRASPORTATORE E vicarri, concessionaria Iveco per Modena e Reggio Emilia, è operativa dal 1982. Dal 2009 è entrata a far parte del network Iveco e continua ancora oggi a rappresentare al meglio il brand grazie all’oculata guida dei membri della famiglia Pinelli, in primis da Luigi, Presidente. Ha due sedi, una a Reggio Emilia (frazione Bagno) e l’altra a Modena (San Cesario). Con la vendita di veicoli, l’assistenza e i ricambi, Evicarri si propone come vero e proprio centro servizi per l’autotrasportatore, puntando su apparecchiature all’avanguardia e personale competente. È certificata UNI EN ISO 9001:2008 e tuttora prosegue il

cammino della qualità e della sicurezza. L’azienda si impegna costantemente per rimanere aggiornata e aderente al mercato, attenta all’innovazione e al miglioramento continuo. In questo senso, un ruolo di primo piano è quello del gas naturale, strumento di sostenibilità ecologica ed economica per i clienti trasportatori. “Sul metano liquido stiamo lavorando bene e la risposta del mercato è solerte e dinamica - dice Fabrizia Varini, Responsabile comunicazione & marketing di Evicarri - Il metano offre potenzialità e opportunità di migliorare la gestione delle attività di trasporto che meritano di essere conosciute e divulgate. Siamo

molto attivi in questo senso per fare in modo che le aziende comprendano fino in fondo i vantaggi di questo carburante alternativo. Formiamo alle aziende del territorio la possibilità di provare e testare gratuitamente il veicolo a LNG. Siamo dotati di Abbiamo veicolo demo per prova gratuita alle aziende del territorio. Gazzetti Trasporti lo ha fatto ed è fortemente intenzionata a perseguire la propria vocazione green al punto che intende rinnovare l’intera flotta all’insegna del metano liquido. Appare sempre più chiaro che questa è la giusta ed efficiente alternativa al tradizionale diesel in termini di prestazioni, durata e riduzione delle emissioni inquinanti”.


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AZIENDE ALLA RIBALTA / UNITRANS E CABM CONTINUANO

T

EV Industrial accanto

MAX CAMPANELLA MEDOLLA S FELICE SUL PANARO

erra di gente che tira su le maniche di fronte alle avversità, quella emi liana è una popolazione che negli ultimi anni ha conosciuto più di una difficoltà che rischiava di portare al col lasso un’economia sempre dinamica. Territorio di piccole e medie imprese, si è storicamente caratterizzata per una vocazione all’unione: insieme si possono raggiungere traguardi difficili per chi deve viaggiare con le sue sole gam be. Nascono così realtà di cooperazione e consortili, che s’interfacciano con aziende di grandi dimensioni - anche multinazionali - proponendo servizi ad hoc, basati sulla fer rea volontà emiliana di eccellere, di garantire puntualità e orientamento alla clientela con spirito di servizio. Tra le avversità impossibile non ricordare prima la crisi economica del 2009 e, quando ancora non se ne vedeva la fine, il terremoto del 2012, che ha fortemente messo alla prova il territorio della Bassa Modenese, con edifici andati completamente distrutti. La paura non ha fermato questo fazzoletto di

terra: il giorno dopo erano tutti pronti a dare un pezzo di sé per riprendere le attività lavorative. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: oggi la ricostruzione è cosa con creta, edifici nuovi, realizzati a regola d’arte, e un’economia che, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, ha ripreso a correre veloce. DA QUATTRO PICCOLE UNA COOP DI LIVELLO

Tra gli esempi di questo trend la Cooperativa Unitrans, nata nel 1988 dall’unione di quattro piccole cooperative di San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Medolla e Mirandola. Da maggio 2016 presieduta da Giulio Barbieri, 59 anni, è il tipico esempio emiliano di realtà aziendale fondata per proporsi come player di maggiori dimensioni e dare un servizio qualificato alla clientela. “Sin dall’inizio -spiega il Presidente Barbieri -ci siamo

LA CRISI DEL 2009 E IL DEVASTANTE SISMA DEL 2012 NON HANNO PIEGATO LA POPOLAZIONE EMILIANA. NELLA BASSA MODENESE DUE ESEMPI DI REALTÀ AZIENDALI CHE, DOPO AVER RICOMINCIATO, STANNO TORNANDO A INVESTIRE SU FLOTTA E VOLUMI. “SIAMO AL LORO FIANCO QUANDO SCELGONO D’INVESTIRE IN NUOVI SEGMENTI DI ATTIVITÀ O QUANDO OCCORRE SEGUIRE I SOCI CON SERVIZI DEDICATI”, AFFERMA ALESSANDRO MELE, DIRETTORE COMMERCIALE DEL DEALER KÖGEL E TMT.

focalizzati nel servizio all’agricoltura, al trasporto terra ma anche al settore biomedicale, autentico punto di forza di questo territorio: attorno al distretto biomedicale di Mirandola gravita da sempre un’importante fetta del mercato del trasporto”. Negli anni del boom economico Unitrans arriva a contare oltre 90 soci. Nel 2009 il parco è costituito da cinque bilici e 30 motrici: la crisi economica seguita dal terremoto del 2012 costringe a ridurre il numero dei soci aumentando quello dei veicoli. “Oggi - afferma Marco Fabbri, Coordinatore Ufficio Traffico - la compagine è costituita da 44 soci e 83 veicoli, esattamente 40 motrici e 43 bilici, dal furgonato al ma xi volume con e senza sponda, dai pianali aperti al city trailer, dal Progetto 18 alle cisterne serbatoi: tutti i mezzi riportano su teli e pareti scritta e logo Unitrans, per sottolineare la forza

dell’unione. In estate si aggiungono trasportatori aggregati per far fronte ai picchi di domanda”. Nel 2006 apre la nuova sede di Medolla, con magazzino e area stoccaggio: 300 mq di palazzina e 800 mq di magazzino con scaffalature per 800 posti pallet. “Dalla raccolta piselli al mais, dalla pro duzione di barbabietole all’agroindustriale - afferma Barbieri - contiamo tra la clientela realtà come importanti come Conserve Italia, Orogel, Fruttagel, Co.Prob. Nel 2019 abbiamo messo a segno uno step importante con la certificazione ADR per il trasporto di rifiuti pericolosi e non: questo ci ha permesso di dedicare un servizio completo nella raccolta rifiuti, settore che prima seguivamo in maniera marginale”. Una scelta che si colloca pie namente nella strategia dell’attuale Cda, con il quale Unitrans ha conosciuto nel

2018 un’affermazione importante, con una crescita del business del 10 per cento. Il 2019 si è chiuso con un fatturato che sfiora i dieci milioni (9,9) di euro fra trasporto e magazzino e una crescita dell’8 per cento. “La sfida afferma Barbieri - è continuare a crescere nel 2020 almeno del 5 per cento, grazie anche ai nuovi investimenti attuati nella diversificazione dei settori merceologici serviti, dalla carta alla meccanica, dagli imballaggi in legno all’igiene ambientale: in questi anni Unitrans si è costruita un’eccellente reputazione presso i maggiori produttori del Nord Italia, nelle rotte verso il trian golo padano fino a Trentino, Piemonte, Toscana, Liguria e in qualche caso Centro-Sud”.

Lo sbarco nella raccolta rifiuti ha portato a rafforzare la partnership con lo storico fornitore EV Industrial, Concessionaria Kögel e TMT per Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Val d’Aosta e Liguria: alla fornitura dei centinati del produttore di Burtenbach, si è aggiunto il piano mobile della marchigiana TMT. “Il rapporto con Unitrans - afferma Alessandro Mele - va oltre la fornitura di veicoli. Al di là del rapporto di stima reciproca che si è creato con il Cda da anni, abbiamo avviato un lavoro di consulenza con il management e con i soci: li seguiamo a 360 gradi nell’affiancamento, vendita e post vendita. Nel loro strutturarsi per l’igiene ambientale hanno provato il piano mobi-

Stretta di mano tra Alessandro Mele, Direttore Commerciale EV Industrial, e Gianni Ferraretto del Consorzio CABM.


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A CRESCERE DOPO AVER AFFRONTATO CRISI E TERREMOTO

all’eccellenza modenese

le TMT e il feedback è positivo”. Il primo TMT sta effettuando la raccolta di carta, legno, plastica e rifiuti indifferenziati nell’area di Brescia, Bergamo e Modena. “È partito inoltre - spiega Fabbri - un progetto a Verona e Rovigo di motrici che effettuano ritiro di televisori e altri rifiuti simili presso le isole ecologiche da portare a impianti di riciclo: se, come prevediamo, questa primavera continua il trend positivo della raccolta rifiuti certamente rafforzeremo ulteriormente il parco con veicoli idonei”. UN CONSORZIO DI ALTO LIVELLO

Meno di dieci minuti di macchina e siamo a San Felice sul Panaro in un’altra realtà storica del territorio modenese: in una sede di 8mila mq di capannone coperto e 20mila mq di piazzale opera il CABM (Consorzio Autotrasportatori Bassa Modene-

se), fondato nel 1966 da cinque trasportatori singoli. Presieduto da fine 2018 da Stefano Ferraretto, incontriamo il padre Gianni, tuttora colonna portante del Consorzio. “Negli Anni Sessanta - ricorda Ferraretto - a San Felice nasceva un Polo industriale, grazie ai cospicui investimenti di aziende straniere: realtà come International Paper erano pronte a dare lavoro nei servizi, ma chiedevano un unico riferimento con cui interfacciarsi. CABM nasce per rispondere a questa esigenza: dare alla clientela un riferimento sicuro, proporre una flotta dimensionata di veicoli e consentire a trasportatori singoli di avere lavoro”. Il CABM è cresciuto in volumi e dimensioni, ma resta intatta la natura giuridica del Consorzio. “Attualmente - illustra Ferraretto contiamo 37 soci, ai quali diamo servizi che con sentono di ottimizzare i costi di gestione dell’attività”. Il parco conta oltre 70 uni-

Da sinistra: Marco Fabbri, Coordinatore Ufficio Traffico Unitrans; Alessandro Mele, Direttore Commerciale EV Industrial, stringe la mano a Giulio Barbieri, Presidente della Cooperativa; Daniela Marchetti, del team commerciale di Unitrans.

tà tra bilici e motrici, compresa una gru e un cartellone per il trasporto di camion, macchine agricole e industriali ecc. “Oggi - continua Ferraretto - serviamo molto il settore alimentare: negli anni si sono insediate realtà nazionali importanti nel pomodoro, nella frutta, nelle barbabietole ecc. Nel seguire i trend del mercato, ci siamo strutturati anche per servire i segmenti di cartone, edilizia, alimenti confezionati fino al packaging alimentare, soprattutto bottiglie ad esempio di aceto balsamico: grazie agli investimenti nella logistica, forniamo servizio di imballaggio alle aziende che effettuano importazione di generi agroalimentari”. Nei due capannoni di San Felice, collegati tra loro da rampe di carico che facilitano le operazioni, le aziende committenti stoccano la merce e CABM si occupa d’imballaggio e trasporto verso Sud e Centro-Nord. La struttura è stata dotata di sistemi antincendio per impianti sprinkler, con serbatoio di grande volume in acciaio. “Il nostro standard afferma Ferraretto - è molto alto: la clientela si aspetta che ogni partita sia perfetta e questa garanzia rappresenta la nostra forza. Abbiamo azzerato i danni alla merce. Il personale viene costantemente aggiornato e formato per tenere alto il livello di professionalità”. Certificato ADR, il CABM conta 14 dipendenti e, nel 2019, ha superato il tetto di 12 milioni di euro di fatturato, in crescita rispetto agli 11,5 dell’anno precedente. O gni socio rappresenta un’azienda autonoma e indipendente, che nel Consorzio tro va un valido aiuto nello svolgimento dell’attività: dalle pra tiche burocratiche alle forme più adatte d’investimento o per ottenere finanziamenti. “Da molto tempo - afferma Mele - seguiamo le esigenze dei soci del CABM, ai quali abbiamo finora fornito semirimorchi Kögel, ma non escludiamo d’implementare la collaborazione con il noleggio di trattori, servizio che abbiamo istituito a fine 2019. Obiettivo di EV Industrial è sostenere l’eccellenza modenese fornendo dei servizi, dal la vendita all’assistenza passando dal noleggio”.

KÖGEL SCEGLIE NEGRI COME RIFERIMENTO PER L’ASSISTENZA NELLA BASSA MODENESE

A SAN FELICE UN’OFFICINA AUTORIZZATA PER GLI AFFEZIONATI DEL MARCHIO P er il territorio di Unitrans e CABM (e non solo), Kögel sceglie l’officina Negri come riferimento per l’assistenza nel territorio della Bassa Modenese. Operativa dal 1977 nella sede di San Felice sul Panaro, rinnovata completamente nel 2015 a seguito del devastante sisma del 2012, l’officina Negri è stata fondata dal compianto Sergio Negri ed è oggi guidata dal figlio Denni, seconda generazione, affiancato a sua volta dal figlio Davide, terza generazione di una famiglia sinonimo di manutenzione di veicoli industriali (camion e semirimorchi). Negli Anni Novanta officina Cardi, accanto al marchio Renault Trucks da quest’anno

Negri affianca quello di Burtenbach: ai trasportatori garantisce un servizio di soccorso stradale h 24 con carrellone per il carico di trattore o motrice. “Le flotte della Bassa Modenese - spiega Alessandro Mele, Direttore Commerciale EV Industrial -hanno quasi in esclusiva semirimorchi a marchio Kögel. Sono lieto che il management abbia deciso di stabilire un punto di riferimento nel baricentro emiliano: si tratta di un’area particolare, che in un raggio di 50 km non aveva un riferimento per l’assistenza Kögel. Negri risponde a questa esigenza completando il servizio e consentendo ai clienti del territorio di lavorare con la massima tranquillità”.


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LOGISTICA / LIDL ITALIA, IVECO, LC3 ED EDISON INSIEME PER

LIDL È LA PRIMA AZIENDA RETAIL ITALIANA A IMPIEGARE

Partnership per il

5 NUOVISSIMI IVECO STRALIS NP 460 CV CNG ALIMENTATI A BIOMETANO, COMBUSTIBILE RINNOVABILE E FORTEMENTE SOSTENIBILE.

LA

NUOVA FLOTTA GREEN DI LIDL VIENE IMPIEGATA PER IL RIFORNIMENTO DEI PUNTI VENDITA NEL

NORD ITALIA, A CURA DELLO STORICO PARTNER LC3 TRASPORTI, PIONIERE DEL METANO LIQUIDO IN ITALIA E ALLEATO STRATEGICO DI IVECO PER LA NUOVA MOBILITÀ.

S

FABIO BASILICO SOMAGLIA

i tratta di una svolta epocale, in grado di condizionare la corsa alla sostenibilità intrapresa da anni da tutti gli attori del trasporto e della logistica. Presso il centro logistico Lidl Italia di Somaglia (Lo), una delle dieci piattaforme dell’azienda leader nella Grande Distribuzione Organizzata dislocate su tutto il territorio nazionale, è stata organizzata la conferenza stampa di accompagnamento alla consegna di 5 nuovissimi Iveco Stralis NP 460 cv CNG alimentati a biometano che sono entrati a far parte della flotta Lidl Italia. I trattori a biometano sono accoppiati agli innovativi semirimorchi Lamberet refrigerati ad azoto liquido a zero emissioni e denominati Revolution2. La combinazione tra trattore a biometano e semirimorchio

refrigerato ad azoto liquido co stituisce la soluzione più green che attualmente il mercato è in grado di offrire. La nuova flotta eco-friendly di Lidl viene impiegata per il rifornimento, curato dallo storico partner LC3 Trasporti pioniere del metano liquido in Italia e protagonista della sostenibilità - dei punti vendita nel Nord Italia. Con evidenti vantaggi in termini economici ed ecologici, visto che il biometano - combustibile rinnovabile ottenuto dalla lavorazione di rifiuti organici commerciali, domestici e zootecnici e quindi non di origine fossile - garantisce emissioni di CO2 ridotte del 95 per cento. LC3 tra l’altro è la prima azienda di trasporti e logistica italiana a utilizzare i semirimorchi Lamberet refrigerati ad azoto liquido Revolution2 (in flotta ce ne sono attualmente 20), tecnologia innovativa destinata a segnare un nuovo step nello sviluppo

della movimentazione merci a temperatura controllata. I 5 nuovi mezzi alimentati a biometano, realizzati anche grazie alla collaborazione di Edison, azienda del settore energia particolarmente attiva nella distribuzione del gas naturale, sono una novità assoluta in Italia per il settore del Retail e della Grande Distribuzione Organizzata, che dimostra ancora una volta la concretezza dell’impegno di tutti i partner coinvolti sul tema della sostenibilità ambientale. LAVORO DI SQUADRA

Ed è proprio il lavoro di squadra che i rappresentanti delle società coinvolte nel progetto hanno elogiato e indicato come proficuo per la realizzazione concreta e fattibile di una nuova mobilità più attenta all’ambiente e al portafoglio. “Siamo molto orgo-

Iveco e LC3 continuano a rappresentare un connubio votato al green: con Lidl Italia varcata la frontiera del biometano grazie alle cinque unità di Stralis CNG divenute operative.

PIETRO ROCCHI, AMMINISTRATORE DELEGATO VENDITE E LOGISTICA DI LIDL ITALIA

P

ALL’AVANGUARDIA DEL RETAIL ECOLOGICO

resente in Italia dal 1992, Lidl Italia - integrata in una realtà multinazionale operante nell’ambito della Grande Distribuzione appartenente al Gruppo Schwarz - può contare su una rete di più di 650 punti vendita in 19 regioni che occupano oltre 16.500 collaboratori. Il rifornimento quotidiano dei negozi è garantito da 10 piattaforme logistiche dislocate sul territorio nazionale. La piattaforma di Somaglia gestisce 70 punti vendita dislocati in Lombardia ed Emilia Romagna; ogni giorno 130150 mezzi entrano per portare la merce dei fornitori e partono per rifornire i punti vendita. La Direzione Generale di Lidl Italia si trova ad Arcole, in provincia di Verona. Nell’ultimo esercizio, Lidl Italia ha generato un fatturato intorno ai 4,7 miliardi di euro. Negli ultimi anni è stato portato avanti un percorso di profondo rinnovamento del brand che, da un lato, ha coinvolto il radicale ammodernamento della rete

vendita per offrire un’esperienza d’acquisto più piacevole e funzionale ai clienti, dall’altro ha visto la completa revisione dell’assortimento di prodotti a scaffale con una netta virata verso il “Made in Italy”. Attualmente, oltre l’80 per cento dei prodotti offerti da Lidl è prodotto in Italia. “La sostenibilità ambientale è un pilastro strategico di Lidl Italia che tra l’altro ha recentemente deciso di contribuire, mediante un piano strutturato a livello nazionale, alla lotta contro lo spreco alimentare mediante la donazione costante di prodotti non più vendibili secondo gli standard commerciali ma ancora buoni e sicuri - ha spiegato Pietro Rocchi, Amministratore delegato Vendite e Logistica - E sempre in tema di sostenibilità, quello del biometano è un progetto a cui da subito abbiamo creduto fortemente anche in virtù delle enormi opportunità offerte dal lavoro di

squadra con aziende di altissimo livello. La GDO continua a essere un settore strategico in Italia, un motore trainante di occupazione, investimenti e risorse. Negli ultimi dieci anni siamo cresciuti fino a diventare un player di riferimento, abbiamo rivoluzionato la nostra immagine e abbiamo acquisito maturità sociale, ovvero la consapevolezza di quanto la nostra attività può impattare nel contesto dove operiamo”. Non è solo questione di quale prodotto arriva sullo scaffale ma anche di come ci arriva, ovvero del sistema di trasporti e logistica. “Il nostro obiettivo è chiaro: coniugare crescita e sostenibilità - ha ribadito Rocchi - Vuol dire lavorare in maniera coordinata, a 360 gradi, coinvolgendo tutte le funzioni aziendali in un contesto molto più complesso che tiene conto di diversi fattori correlati tra loro, ambientali, sociali ed economici”.


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IL TRASPORTO PESANTE A BIOMETANO

MARIO AMBROGI, DIRETTORE GENERALE GRUPPO LC3 TRASPORTI

metano 2.0

gliosi di essere la prima a zienda retail italiana a impiegare i nuovissimi mezzi alimentati a biometano, un combustibile che promuove un modello economico fondato su sostenibilità e circolarità delle risorse - ha detto in conferenza Pietro Rocchi, Amministratore delegato Vendite e Logistica di Lidl Italia - Come obiettivo di lungo periodo, vogliamo gradualmente passare da un trasporto principalmente basato su combustibili fossili a combustibili alternativi con emissioni ridotte di CO2, come il biometano e il gas naturale liquido (LNG), che già impieghiamo con una nutrita flotta di mezzi, ben 55 su un totale di 350. Il percorso di Lidl per una logistica più sostenibile è cominciato nel 2015, quando abbiamo presentato i primi camion alimentati a LNG. Da quel momento abbiamo raggiunto risultati molto positivi: nonostante la crescita costan-

te della nostra attività e l’apertura in media di circa 40 nuovi punti vendita all’anno, siamo riusciti a ridurre le emissioni di CO2 del 5,2 per cen to: parliamo di 620mila tonnellate di emissioni evitate. Ringrazio i nostri partner in questa iniziativa: LC3, Iveco ed Edison. Grandi aziende, ognuna leader nel proprio settore, con le quali condividiamo valori e impegno per la sostenibilità”. Da oltre venti anni leader indiscussa della tecnologia legata al gas naturale, con oltre 35mila veicoli tra truck, van e bus alimentati a gas naturale circolanti in Europa, Iveco è protagonista assoluta dell’avanzata del metano in Italia. Alessandro Oitana, Medium & Heavy Business Line Manager, ha commentato: “Iveco ha intuito che il percorso verso un trasporto sostenibile passa per le trazioni alternative e ha risposto alle sempre più pressanti sollecita-

zioni in questa direzione con i veicoli a gas naturale (gassoso e liquefatto) che di fatto oggi rappresentano l’unica concreta e immediata alternativa possibile per un trasporto sostenibile. La vera alternativa possibile e già a oggi concreta è il biometano, che permette un abbattimento di CO2 quasi totale creando un circolo virtuoso di autosussistenza economica ed ecologica; è di fatto un esempio lampante di economia circolare. Per arrivare a questo punto abbiamo lavorato come Iveco da molti anni arrivando a garantire: sicurezza, infrastrutture e autonomia chilometrica. Il mondo cambia e cambia velocemente e sicuramente il futuro vedrà nuove tecnologie, tuttavia, per arrivare ad avere le stesse condizioni a livello di capacità di carico, autonomia, tempi di ricarica e infrastrutture, la strada da fare è ancora tanta, quindi ci sentiamo di affermare che l’unica soluzione im-

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“CONTINUIAMO A INVESTIRE NELL’INNOVAZIONE”

F

mediatamente disponibile ed economicamente sostenibile oggi sia il biometano in tutte le sue forme, sia CNG che LNG”. IN PRIMA LINEA

LC3 Trasporti è in prima linea nel promuovere il gas naturale sulla lunga distanza. “LC3 sin dalla costituzione ha prestato massima attenzione a quelle innovazioni tecniche e tecnologiche nel settore della produzione di veicoli destinati al trasporto pesante su gomma che potevano rappresentare l’avvio di un ‘modo nuovo’ di fare autotrasporto caratterizzato da estrema attenzione sia alle problematiche ambientali che alla sicurezza attiva e passiva - ha sottolineato Mario Ambrogi, Direttore Generale Gruppo LC3 Trasporti - Solo grazie ai primi veicoli introdotti nel 2013 da Iveco, innovativi in quanto alimentati a

ondata nel 2009 a Gubbio, LC3 Trasporti non ha mai smesso di fare innovazione e di condividerne i risultati con Iveco. “Al 2011 risale il primo incontro con Iveco per la definizione dei primi truck a metano liquido destinati al trasporto pesante – ha ricordato Mario Ambrogi, Direttore Generale Gruppo LC3 Trasporti - Nel 2012 noi di LC3 abbiamo presentato il progetto per la realizzazione del primo distributore a metano liquido in Italia, realizzato a Piacenza da Eni due anni dopo. Poi, nel 2014, con l’attivazione dei primi 5 veicoli, siamo la prima azienda a utilizzare il metano liquido e diventiamo partner di Corridoio Blu, il progetto di sviluppo e ricerca della Comunità Europea sul gas naturale liquido nel trasporto pesante”. Altre ancora sono le tappe di una crescita inarrestabile: “Nel 2017 abbiamo ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per l’impegno e la visione innovativa in ambito ambientale. In quell’anno mettiamo su strada altri 30 veicoli a LNG che si aggiungono ai 35 inseriti nel 2015 - ha detto ancora Ambrogi - Nel 2018 abbiamo inaugurato a Piacenza il primo distributore LNG e azoto liquido di flotta. Nel frattempo, continuiamo a crescere implementando la flotta con ulteriori 37 mezzi LNG di ultima generazione, di cui 12 con potenza di 460 cv. In tutti questi anni, i nostri veicoli a metano hanno percorso 14 milioni di km. L’anno scorso, infine, è arrivato Revolution2, il primo semirimorchio refrigerato ad azoto liquido a zero emissioni. Attualmente, ne abbiamo in flotta 20”. Anche Ambrogi ha voluto sottolineare l’importanza della partnership tra aziende per la concretizzazione di progetti sostenibili. “La collaborazione in tema di ambiente e sostenibilità tra aziende - ha spiegato il Direttore Generale Gruppo LC3 Trasporti - permette di creare una filiera virtuosa dove ognuno dà il suo contributo per arrivare all’obiettivo finale”.

LNG, e alla sensibilità alle problematiche ambientali subito dimostrata da Lidl, si è potuta sviluppare la visione nuova del ‘fare trasporto’ propria di LC3, fino a raggiungere, oggi, un altro importante risultato con l’a dozione di truck alimentati a biometano. Rimane ancora molto da fare in termini di impianti di produzione di biometano, di impianti di stoccaggio, di liquefazione e di distribuzione diffusa; LC3, comunque, conferma il proprio impegno e il proprio affidamento al biometano così co me confermato anche dai propri partner Iveco, Lidl, Edison”. Anche Edison Energia è coinvolta, in virtù del suo impegno a diffondere il gas naturale. Davide Macor, Direttore Mercato Business, ha sot tolineato: “L’impiego di fonti rinnovabili e la decarbonizzazione dei trasporti sono tra gli obiettivi cardine di Edison, in linea con i target eu-

ALESSANDRO OITANA, MEDIUM & HEAVY BUSINESS LINE MANAGER IVECO

N

“ECCELLENZA ITALIANA PER IL TRASPORTO SOSTENIBILE”

el suo intervento, Alessandro Oitana, Medium & Heavy Business Line Manager Iveco, ha elogiato il lavoro di squadra messo in atto da primarie aziende italiane per concretizzare il progetto di sostenibilità rappresentato dal biometano. “Nel caso di Lidl Italia l’unione di diverse eccellenze italiane ha consentito di realizzare qualcosa di unico e straordinario che porterà grandi risultati in tempi brevi. Se si fanno le cose insieme si vince”. Con l’ingresso attivo del biometano, l’avanzata inarrestabile del metano, resa possibile anche dall’impegno di Iveco, può considerarsi entrata nella fase 2.0, visto che si passa dall’utilizzo del gas naturale di origine fossile a quello ricavato da fonti rinnovabili. “Lo step successivo del metano compresso CNG e liquido LNG è senza dubbio legato al biometano - ha spiegato Alessandro Oitana - Abbiamo a che fare con un’applicazione concreta di questo combustibile che ga-

rantisce tanti vantaggi, in primis la riduzione quasi totale della CO2 emessa (-95 per cento), e nessun svantaggio in termini di autonomia, TCO e performance, le stesse di un veicolo alimentato a CNG o LNG fossile, già equivalente a un veicolo diesel tradizionale”. Oitana ha richiamato l’attenzione della platea sugli stringenti obiettivi dell’Unione Europea in materia di riduzione della CO2: -30 per cento nel 2030 rispetto al 2019. “La comunità europea - ha commentato Oitana - sta dando un messaggio forte, all’insegna del cosiddetto green deal: migliorare ulteriormente le performance ambientali con l’ambizioso obiettivo per l’Europa di arrivare a essere il primo continente neutrale a livello di emissioni e alla riduzione del 50 per cento delle emissioni di CO2 entro il 2050. L’industria del truck è quindi di fronte a una trasformazione epocale. Per Iveco il gas naturale rappresenta una tecnologia che va proprio in

quella direzione. Da più di vent’anni siamo all’avanguardia e oggi proponiamo tutta la gamma a metano, dai van ai truck e ai bus. Tutti i nostri veicoli a metano sono progettati per essere utilizzati sia a gas naturale com presso o liquido che a bioCNG e bioLNG. I veicoli a gas naturale circolanti in Europa sono oltre 35mila”. E l’avanzata del metano è a prova di numeri. “In un mercato truck italiano calato dell’8 per cento nel 2019, la parte relativa al metano è salita del 50 per cento - ha aggiunto Oitana - Il metano con tinua a crescere e Iveco è market leader con una quota di circa il 70 per cento. Attualmente contiamo più di 2mila veicoli pesanti a LNG circolanti; le stazioni di rifornimento erano 58 a fine 2019 e molte altre ne verranno costruite quest’anno. La copertura territoriale è completa al Nord, abbastanza completa al Centro e da potenziare al Sud”.

ropei di sostenibilità. Siamo orgogliosi di annunciare oggi un ulteriore passo in avanti nel modello della grande distribuzione, grazie all’impegno responsabile e congiunto di tutti gli operatori della catena. Edison attualmente fornisce metano a più di 200 stazioni di rifornimento in tutta Italia e, in quanto aggiudicatario del bando GSE (Gestore dei servizi energetici) per il biometano, è oggi il primo operatore abilitato al suo ritiro e distribuzione. Edison, inoltre, è impegnata nella realizzazione della prima catena logistica integrata di LNG per un ulteriore sviluppo della mobilità sostenibile nel trasporto pesante e marittimo. Grazie a questi sviluppi, il contributo di Edison alla diffusione della mobilità sostenibile si basa su una gamma completa di servizi che includono la mobilità elettrica, metano e biometano, LNG e prossimamente BioLNG”.


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INTERVISTA / RICCARDO MASINI E MICHELE SANTONI DI CNA-FITA

“Non possiamo più aspettare” AL SUO DEBUTTO COME PORTAVOCE TOSCANO DEL SETTORE TRASPORTO MERCI DELLA CONFEDERAZIONE CHE ASSOCIA IN ITALIA OLTRE 35MILA IMPRESE DI AUTOTRASPORTO, MICHELE SANTONI LANCIA IL SUO MONITO SUL PROBLEMA DELLE INFRASTRUTTURE: “IL PAESE PUÒ ESSERE COMPETITIVO SOLO SE MIGLIORA LA FILIERA LOGISTICA: CHIUDERE UNA STRADA VUOL DIRE CHE SI È PERSO IN PARTENZA. CONCORDO SULLA NECESSITÀ DI INVESTIRE SULL’INTERMODALE, MA OCCORRE DARE AI CAMION LA POSSIBILITÀ DI RAGGIUNGERE SENZA DIFFICOLTÀ, ANZI AGEVOLEMENTE, L’INIZIO DEL PERCORSO SU ROTAIA”.

F

MAX CAMPANELLA

MONTELUPO FIORENTINO

arsi interprete e portavoce delle istanze dei professionisti del trasporto nei confronti delle istituzioni di governo nonché di privati affinché siano più vicine soluzioni che migliorino il lavoro di chi trasporta, a beneficio dei professionisti e della collettività tutta. È la mission di CNA-FITA, Confederazione che associa in Italia oltre 35mila imprese di autotrasporto merci in conto terzi dell’artigianato e della piccola e media impresa e le loro forme organizzate (consorzi e cooperative). Le imprese associate si occupano principalmente del trasporto di prodotti industriali a carico completo, trasporti di prodotti agroalimentari e a temperatura controllata (ATP), trasporto petrolifero e chimico, trasporti di veicoli, rifiuti e merci pericolose, o pe rano nella distribuzione urbana e a medio raggio e nel tra sporto di collettame, nei tra sporti combinati, in quelli di materiale da costruzione, cementi e inerti, nei trasporti eccezionali, oltre che nelle attività complementari e sussidiarie al trasporto merci. Portavoce di CNA-FITA Toscana è da quest’anno Michele Santoni, 40 anni, che nel suo ruolo di coordinatore di un’unione che intende tutelare, assistere e rappresentare circa 3.500 associati nella regione, punta molto sul tema delle infrastrutture. “Se vogliamo sviluppare in modo qualificato l’associazionismo economico tra imprenditori del trasporto - afferma Santoni - occorre subito prendere provvedimenti strutturali: il trasporto non può essere competitivo se quando un autista si mette su strada deve affrontare,

RHIAG GROUP

Bartolozzi nuovo Ceo per l’Italia

S

dopo tutti i problemi burocratici e gli investimenti attuati, le incognite derivanti dalle infrastrutture. Abbiamo avviato un confronto a diversi tavoli di concertazione con la Pubblica Amministrazione e qualche risultato lo abbiamo ottenuto: quando si mettono in calendario lavori di rifacimento stradale, si possono concertare soluzioni alternative per gli autotrasportatori. Questo permette di sapere in anticipo se e quando una strada sarà disponibile per il traffico pesante”. L’invito accorato di Santoni è puntare sulla manutenzione delle strade subito e in modo programmatico. “La situazione di viadotti e ponti in Italia - afferma il portavoce CNA-FITA Toscana - è all’ordine del giorno su base quotidiana:

occorre analizzare quali sono le situazioni su cui intervenire e farlo seguendo un piano; se si è costretti a chiudere una strada per intervenire vuol dire che si è perso in partenza, si è aspettato troppo e le conseguenze le pa ghiamo tutti. Sono perfettamente d’accordo nella necessità di sostenere il trasporto intermodale ferro-gomma, ma se non consentiamo ai veicoli su strada di raggiungere l’inizio del percorso su rotaia non rendiamo più rapido e sostenibile il trasporto, anzi: finiamo per rallentare e causare dan ni alla filiera”. Altro ambito d’azione, CNA-FITA si confronta con le principali organizzazioni della committenza, partecipando alla stipula di accordi economici di setto-

Michele Santoni, portavoce di CNA-FITA Toscana.

re che fissano prezzi e condizioni di trasporto delle diverse tipologie di merci. “Chi fa il mestiere di trasportatore - afferma Michele Santoni, figlio d’arte di papà Giovanni, titolare di un’azienda di Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena, con due veicoli che effettuano trasporto di macchine operatrici - lo fa con estrema passione e dedizione: spesso siamo visti dalla collettività come coloro che invadono le strade, causano traffico o inquinamento. La ve rità è che soddisfiamo un’esigenza collettiva e lo facciamo affrontando sacrifici, in termini di orario, di assenza da casa, di condizioni non sempre facili di traffico”. A livello nazionale qual è la mission di CNA-FITA? “Siamo presenti - spiega

Riccardo Masini, Coordinatore Regionale CNAFITA - nel Consiglio di Amministrazione di Certichim, ente di certificazione della qualità per il settore dei trasporti stradali, nelle Commissioni regionali per l’accesso alla professione di autotrasportatore, nella Com missione Ministeriale per il trasporto Internazionale, nella Commissione Nazionale per il trasporto di prodotti pericolosi ADR, nel Comitato nazionale dell’Albo Smaltitori di rifiuti, nelle prin cipali Autorità Portuali e in quasi tutte le Commissioni Portuali. CNA FITA ha dato vita a società di servizi, tra le quali Infotras, rete di informazioni on-line nata per rispondere alle esigenze di informazione e servizio”.

Riccardo Masini, Coordinatore Regionale CNA-FITA Toscana.

Trasporto persone: servizi dedicati illustrati a Montelupo da Alessandro Ruggeri

erafino Bartolozzi è il nuovo Ceo per l’Italia di Rhiag Group, distributore di parti di ricambio anche per veicoli industriali nell’aftermarket indipendente, consociata di LKQ Corporation. Bartolozzi ha una lunga esperienza nel settore automotive sia in ambito OE (Original equipment) che IAM (Independent aftermarket). Nel corso della carriera ha ricoperto ruoli importanti in BMW e FCA. Negli ultimi 12 anni è stato Direttore e General Manager Asia-Pacific di Mahle Aftermarket, per cui ha gestito il business IAM costruendo posizioni di leadership in Cina, Giappone, Singapore e India. La sua nomina risponde all’obiettivo di consolidare la presenza di Rhiag sul territorio italiano e, allo stesso tempo, rafforzare le sinergie con altre società europee del gruppo LKQ, di cui Rhiag fa parte dal 2016. Gruppo americano, LKQ Corporation è player globale del settore aftermarket quotato al Nasdaq, con un fatturato di oltre 10 miliardi di dollari, di cui circa la metà in Europa. Rhiag Group, con tutte le sue business unit, fattura circa 600 milioni di euro nella region Italia e Svizzera. Offre sul mercato una gamma prodotto completa, composta di oltre 500mila riferimenti di qualità originale, con un’organizzazione logistica presente sul territorio con 17 filiali e due magazzini centrali e un programma di supporto a ricambisti, rettificatori e riparatori, finalizzato a aumentarne la competitività sul mercato. Rhiag Group è anche promotore di quattro reti indipendenti con oltre 2.200 officine affiliate: “a posto”, DediCar, Officina N°1 e Optima Truck Service.

NCC, stipulata una convenzione con Truck Italia C NA-FITA si occupa anche di trasporto persone, comparto cui aderiscono le imprese dei settori taxi, autonoleggiatori con conducente e autonoleggio bus. “Il nostro obiettivo - spiega Riccardo Masini, che è anche Responsabile nazionale CNA FITA Trasporto Passeggeri - è tutelare gli interessi delle categorie professionali, valorizzarne il profilo tecnico-economico e elaborare progetti tecnici, economici e legislativi finalizzati a sviluppare la capacità d’impresa in un corretto contesto concorrenziale”. In questa mission si colloca la convenzione per la categoria NCC (Noleggio con conducente) stipulata con Truck Italia, Concessionaria di vendita e assistenza Mercedes-Benz Truck e Van, Renault Trucks e Bobcat (macchine per applicazioni industriali, noleggio, costruzione,

manutenzione del suolo, lavori pubblici e miniere ecc.) per l’intera regione Toscana, oltre alle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e La Spezia. “Ogni anno - spiega Alessandro Ruggeri, del team post vendita, da 15 anni in Truck Italia - entrano nelle nostre officine 16mila veicoli, contiamo 80 addetti ai servizi di assistenza con 12 veicoli allestiti per il service su strada e 14 veicoli di cortesia”. La convenzione Truck Italia-CNA Toscana consente lavorazioni a “prezzo fisso”, una scontistica riservata, veicoli di cortesia riservati (Mercedes-Benz Vito e Classe V), numero h 24 dedicato per ogni necessità d’intervento e “night service”: dal tagliando alle manutenzioni è possibile effettuare le operazioni di notte, con ingresso alle 19 e ritiro del veicolo alle 7 del giorno successivo.


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KÖGEL / NUOVO TELAIO PER CONTAINER, ARRIVA IL PORT 45 TRIPLEX

Leggero che più leggero non è possibile IL PARCO CIRCOLANTE DI SEMIRIMORCHI, E QUELLO ITALIANO COME E PIÙ DI MOLTI

EUROPA, È DA SVECCHIARE. DA OGGI KÖGEL HA UNA

ALTRI IN

FRECCIA SUPPLEMENTARE AL SUO ARCO, IL NUOVO CHASSIS PER CONTAINER LEGGERISSIMO E VERSATILE, SEMPLICE DA UTILIZZARE, CAPACE DI PORTARE SICUREZZA ED EFFICIENZA A LIVELLI FINORA INEDITI.

L

CRISTINA ALTIERI CREMONA

a mission è quella di pun tare sempre più alto e di offrire una gamma che sia estremamente competitiva non solo in termini di fun zionalità, ma anche e soprattutto per sicurezza e risparmio dei

costi. Per realizzare questo obiettivo non si può prescindere da un aggiornamento costante del prodotto, da un impiego dei migliori materiali e da processi produttivi sempre più efficienti. Stiamo raccontando quella che dal 1934 è la storia di Kö gel: l’azienda tedesca da allora ha vendu-

to oltre mezzo milione di rimorchi e seguendo la luce dell’innovazione co me ha sempre fatto immette proprio in queste settimane sul mercato il suo nuovo chassis per container, Il Port 45 Triplex. Non un porta container qualunque ma uno dei più leggeri attualmente sul mercato. Adatto a mol-

Michele Mastagni, Direttore Commerciale Kögel Italia.

tissimi impieghi il telaio con estensione centrale ha un peso proprio di circa 4.450 chilogrammi, un peso complessivo tecnico di 41.000 chilogrammi e un carico sulla motrice di 14.000 chilogrammi. Numeri grazie ai quali risulta adatto al trasporto di container ISO da 20, 30, 40 e

UNA RISPOSTA A MOLTEPLICI ESIGENZE

PORT 45 TRIPLEX: TECNOLOGICO E VERSATILE P ersonalizzandolo opportunamente, ad esempio con cerchi e serbatoi dell’aria in alluminio, il suo peso proprio può fermarsi a 4.220 chilogrammi: non c’è dubbio, il nuovo Port 45 Triplex è uno dei telai per container più leggeri del mercato. E questo senza che sia stata in alcun modo sacrificata la sua efficienza nel traffico intermodale: il carico utile è di oltre 36.550 chilogrammi. Tutta una questione di ottimizzazione del peso con fori di forma ellittica che garantiscono un’ottima distribuzione della tensione. La parte estensibile anteriore, in un solo pezzo, è sostenuta da sei cuscinetti, è semplice nell’uso e può essere gestita

con facilità in caso di riparazioni. In quest’aerea, in una zona protetta, si trova il pannello di connessioni aria e luci, il che garantisce un maggior spazio tra cavi e motrice. A seconda del tipo di container trasportato, l’estensione centrale, insieme alla motrice, può essere utilizzata in quattro diverse posizioni. Per prolungarne la vita, l’estensione centrale dispone poi di una guida a manutenzione ridotta su piedini speciali in plastica e di due rulli di estensione. L’allungamento posteriore funziona nello stesso modo e lo si può regolare con una manovella da una a sette possibili posizioni. Il Port 45 Triplex versione base, tutto

chiuso, è idoneo al trasporto di un container ISO da 20 piedi a filo. Se si estendono la parte posteriore e centrale, il Triplex può trasportare due container ISO da 20 piedi, un container ISO da 30 piedi, un container highcube da 40 piedi oppure un container highcube da 45 piedi con Short Tunnel. Con tutte e tre le estensioni si può caricare anche un container highcube Eurocorner da 45 piedi. Come tutti i telai per container Kögel Port, anche il Port 45 Triplex è protetto in modo durevole dalla corrosione mediante la modernissima tecnologia nanoceramica e il rivestimento cataforetico con successiva verniciatura UV.

45 piedi e di container highcube da 40 e 45 piedi. “Utilizzare leghe di acciaio leggerissime è un ottimo passo iniziale ma non è tutto - ci racconta Michele Mastagni, classe 1971, da maggio 2016 Sales Director Kogel Italia, con un’esperienza di lunga data nelle vendite di veicoli in-

dustriali e nel settore del trasporto merci - In molti ritengono che sia la parte trattiva a determinare la maggiore o minore efficienza di un veicolo, la sua sostenibilità, la sua attitudine a tagliare i costi di gestione. Ma non è così. Anche ciò che viene rimorchiato riveste una notevole importanza. Pensiamo ad un trattore nuovo di zecca, con una motorizzazione ecologica dai consumi ed emissioni ridotte all’osso, dotato di tutti gli equipaggiamenti di sicurezza. A che serve tutto questo stato dell’arte se poi deve trainare un rimorchio pesante e obsoleto? A nulla, perché il risultato dei costi del viaggio, e non solo quelli di carburante, anche quelli di un eventuale sinistro ad esempio, saranno quelli complessivamente determinati dalle due parti, motrice e rimorchio. Per questo oggi lanciamo il Port 45 Triplex: leggero ma ultra resistente, sicuro con il suo baricentro bassissimo, e sostenibile. Non solo per le prestazioni su strada”. Già, in Kögel non guardano esclusivamente al prodotto finale ma a tutta la catena che a quel prodotto ha portato. Il sistema di produzione del Triplex, con le sue numerose tecnologie mutuate tra l’altro dal mondo della costruzione dei ponti, pensa all’ambiente già in fabbrica: dalle vernici impiegate all’utilizzo di energie alternative, nulla è lasciato al caso. “Abbiamo un par co decisamente vecchio da sostituire - conclude Mastagni - soprattutto nel nostro paese. Kögel con il Triplex vuole fornire alle Aziende una soluzione per investire og gi ma iniziare a tagliare le spese già a partire dal primo viaggio. La nostra tecnologia ora lo permette: mettiamo a disposizione dei nostri clienti un prodotto che farà la differenza e che certamente rappresenterà un’altra occasione importante per migliorare il nostro business”.

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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it

Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Monte dei Paschi di Siena - Agenzia 5 Milano; Codice IBAN: IT 51 K 01030 01605 000000212676 Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).


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INTERVISTA ESCLUSIVA

V

iasat Group, punto di riferimento per i sistemi e i servizi di sicurezza e protezione con applicazione di tecnologie telematiche satellitari nonché leader globale nella gestione dei big data, è coinvolta da protagonista di primo piano nell’attualissima sfida della sostenibilità, alla quale risponde mettendosi in gioco come eccellenza italiana di livello internazionale nei sistemi e nelle soluzioni “customer oriented” che integrano le più moderne tecnologie telematiche e IoT (Internet of Things). Ne abbiamo parlato con Massimo Getto, Vicepresidente e CFO di Viasat Group. “Il tema del fare impresa sostenibile deve essere inquadrato in una prospettiva di lungo periodo esordisce Getto - Viviamo un periodo storico che ci sembra caotico e privo di un orizzonte chiaramente definibile; essere sostenibili vuol dire saper utilizzare al meglio ciò che la tecnologia ci offre per trasformare i dati in informazioni utili a fronteggiare il caos. La sostenibilità si inserisce in questo ampio discorso culturale con l’o biettivo di impattare il meno possibile sull’ambiente e l’ecosistema e favorire l’economia circolare, cioè l’utilizzo di ciò che è la fine di un processo come input per darne vi ta a uno

MASSIMO GETTO VICEPRESIDENTE E CFO VIASAT GROUP

dati su traffico e meteo: questo ci permette di sapere quando le persone non usciranno per buttare l’immondizia se piove e di programmare le rotte del mezzo di raccolta in orari più consoni dal punto di vista del traffico. Le informazioni possono anche essere utilizzare dall’autista del mezzo per ottimizzare la sua prestazioni di guida. Il tutto porta a un’informazione più puntuale e quindi a una città più pulita e alla riduzione dei costi per la municipalizzata, l’amministrazione comunale e i cittadini. Per cambiare modello di business è necessario saper misurazione e saper utilizzare i dati ricavati. Questo è il più grande contributo che Viasat può offrire all’economia ricolare”. Per promuovere gli obiettivi dell’economia circolare, Viasat Group è fortemente attivo nella Fondazione Operate, organizzazione multidisciplinare di esperti che operano nell’ambito dei temi inerenti al l’intera filiera dei rifiuti. “La scelta della Fondazione è culturale - precisa Getto - Riteniamo che la tecnologia sia pronta, quello che manca è il veicolare nel modo più ampio e obiettivo la conoscenza delle potenzialità offerte. Economia circolare vuol dire coniugare crescita e tutela ambientale, una rivoluzione rispetto

“Strumenti per la sostenibilità” “IL TEMA DEL FARE IMPRESA SOSTENIBILE DEVE ESSERE INQUADRATO IN UNA PROSPETTIVA DI LUNGO PERIODO - AFFERMA GETTO - L’OBIETTIVO È IMPATTARE IL MENO POSSIBILE SULL’AMBIENTE E L’ECOSISTEMA E FAVORIRE L’ECONOMIA CIRCOLARE, CIOÈ L’UTILIZZO DI CIÒ CHE È LA FINE DI UN PROCESSO COME INPUT PER DARNE VITA A UNO NUOVO. IN QUESTO CONTESTO, VIASAT HA UN RUOLO FONDAMENTALE, PERCHÉ OFFRE ALLE AZIENDE STRUMENTI, TECNOLOGIA E CONOSCENZA PER ESSERE SOSTENIBILI. TRASFORMANDO DATI IN INFORMAZIONI UTILI E PROFICUE SI OTTIENE MAGGIORE VISIBILITÀ, MINORE INCERTEZZA E RIDUZIONE DELL’IMPATTO SULL’AMBIENTE”.

nuovo. In questo con testo, Viasat ha un ruolo fondamentale, perché offre alle aziende strumenti, tecnologia e conoscenza per essere sostenibili. Trasformando dati in informazioni utili e proficue si ottiene maggiore visibilità, minore incertezza e riduzione dell’impatto sull’ambiente”. Il concetto chiave è che la componente tecnologica può incidere profondamente nei modelli di business sostenibili delle imprese. “I dati, tanti e caotici, possono essere trasformati in preziose informazioni; un processo che anche nell’ambito della logistica e dei trasporti è molto importante - continua Massimo Getto - Se misuriamo e quantifichiamo l’impatto ambientale possiamo indicare tre livelli di riferimento: il primo riguarda l’impatto dell’impresa nello svolgere la sua attività, per esempio consumo di energia e produzione rifiuti; il secondo è l’impatto ambientale esterno all’impresa di ciò che consumo all’interno, ad esempio l’energia elettrica; il terzo attiene all’impatto ambientale della catena logistica che provvede a far arrivare

materiali all’impresa e consente poi all’impresa di fare arrivare i suoi prodotti e servizi all’esterno. Il terzo livello è inevitabilmente il più complesso e il più difficile da quantificare. Ebbene, Viasat ha gli strumenti per misurare il livello tre di tutte le componenti della catena logistica e dei trasporti al fine di adottare soluzioni concrete ed efficienti in termini di sostenibi-

di FABIO BASILICO VENARIA

lità ecologica ed economica, come adottare stili di guida corretti, ottimizzare le rotte dei mezzi, scegliere comportamenti migliori per ridurre l’impatto della CO2. Dal punto di vista della tecnologia applicata alla logistica siamo molto avanti e siamo in grado di soddisfare puntualmente i singoli clienti. Del resto, una delle ragioni del successo di Viasat è proprio la cultura a-

ziendale improntata al prodotto personalizzato e ritagliato sulle esigenze del cliente”. Esempio applicativo vincente della tecnologia da parte di Viasat riguarda un settore in forte crescita e in costante evoluzione, il waste management. “La direttiva europea che prevede di pagare in misura proporzionale a quanto rifiuto ciascuno confe-

risce - spiega Massimo Getto - mira in particolare alla cosiddetta indifferenziata, che è considerata un vero rifiuto dal momento che, a differenza di altre tipologie di scarti che possono essere proficuamente riutilizzati nel processo economico circolare, l’indifferenziata non lo fa in modo economicamente vantaggioso. Viasat ha sviluppato una tecnologia che a partire dalla misurazione consente di ottenere informazioni fondamentali: non solo è possibile stabilire quanti sacchetti ciascun utente conferisce e quindi quanto effettivamente deve pagare ma anche per esempio programmare con efficienza il passaggio del veicolo per la raccolta rifiuti a giorni fissi e a contenitori di raccolta pieni; se poi il contenitore è in grado di comunicare agli addetti il suo effettivo stato, cioè quan do è pieno e quando è vuoto, avremmo un’ulteriore preziosa ottimizzazione. In più, l’intelligenza artificiale può raccogliere dati per prevedere quando il contenitore sarà piano. Le società potrebbero così organizzare le prese in anticipo. Viasat dispone di

al concetto di economia lineare in cui la crescita non può essere realizzata senza pesanti impatti ambientali. Realizzare un’effettiva crescita senza impatti vuol dire per esempio veicolare alle imprese l’importanza di progettare e realizzare prodotti che abbiano incorporato in sé le istruzioni per il loro smaltimento e riutilizzo”. In Viasat Group la sostenibilità è comunicata e direttamente praticata. “Da almeno un decennio stiliamo un dettagliato bilancio di sostenibilità che ci ha permesso di ottenere indubbi vantaggi non solo in termini di visibilità con clude Massimo Getto Disporre di un bilancio di sostenibilità redatto in conformità con gli standard di riferimento internazionali ci permette di avere punti in più per esempio nell’assegnazione di bandi pubblici nell’ambito waste management. Le imprese di successo saranno quelle che rimarranno in gioco nel lungo periodo. Il bilancio di sostenibilità guarda a questo, alla sostenibilità nel lungo termine in termini di capitale umano e principi”.


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FRAIKIN / FORNITURA DI DIECI TRATTORI ALL’AZIENDA DI TRASPORTO PAVESE

Da Guerci il lavoro è passione DEGNO EREDE DI PAPÀ AGOSTINO, SUL PIAZZALE FINO A 83 ANNI, CESARE GUERCI È AL TIMONE DI UNA REALTÀ AZIENDALE CHE CONTA 50 CAMION E DÀ LAVORO

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PERSONE. IL SUO SEGRETO? “INVESTO TUTTE LE ENERGIE NELLA MIA ATTIVITÀ, MA PER FARLO HO BISOGNO DI PARTNER DI ASSOLUTA FIDUCIA”.

DA QUI IL RAPPORTO CON LA FILIALE ITALIANA DEL NOLEGGIATORE FRANCESE, CHE HA INIZIO CON LA CONSEGNA DI CINQUE

RENAULT TRUCKS T E ALTRETTANTI

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MAX CAMPANELLA CASTEGGIO

lasse 1968, Cesare Guerci è uno che il lavoro lo vive con passione, dedicandosi a esso anima e corpo. A Casteggio dov’è nato e cresciuto, piccolo paese nelle campagne del Pavese, un po’ tutti sanno che possono contare su di lui: il cognome Guerci sin dai tempi di papà Agostino è sinonimo di instancabili lavoratori. Oggi che è al timone di una realtà aziendale avviata, ben conosciuta in Italia (e non solo) come riferimento per ogni tipo di trasporto, che dà lavoro a 65 persone e fattura poco meno di sette milioni di euro (tra Guerci Intertrasporti e 5M), Cesare è tuttora il primo ad arrivare e l’ultimo ad andar via dall’azienda. E sul telefonino è sempre raggiungibile. Disponibilità estrema che Guerci dà alla sua clientela potendo contare su fornitori di riferimento, con i quali è abituato a stringere partnership di lunga durata, basate sulla fiducia reciproca: “Sono cresciuto con mio padre che ha sempre lavorato fino al suo ultimo giorno di vita: l’ho visto a 83 anni caricare le travi sul piazzale. Ho la stessa passione e voglia di fare, ma per andare avanti ho bisogno di partner che mi consentano di dedicarmi esclusivamente al la mia attività, non posso occuparmi di altro”, afferma l’imprenditore pavese. Su queste basi e per rispondere a questa esigenza nasce la collaborazione con Fraikin: il leader europeo nel noleggio di veicoli professionali non ha solo consegnato dieci trattori; Cesare Guerci si affida al team di Claudio Gariboldi, Amministratore delegato Fraikin Italia, per l’intera gestione operativa dei veicoli su

MERCEDES-BENZ ACTROS. strada, compresi manutenzione e servizio pneumatici. La consegna a noleggio di cinque unità Mercedes-Benz Actros e altrettante Renault Trucks T alla presenza di Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia, è l’occasione per scoprire la storia di una realtà aziendale che inizia con Agostino Guerci, autista ventenne e imprenditore a 49 anni. È il 1977. Con il primo Fiat 619 mette a frutto l’esperienza vissuta nei trasporti in-

ternazionali, soprattutto in Olanda, e intuisce che utilizzare un solo trattore e tre rimorchi è conveniente: si occupa di portacontainer lasciando i Viberti al porto di Genova e facendo la spola con Casteggio. Intanto in quel di Ferrara ha conosciuto Argada, titolare di un negozio di abbigliamento, che decide di trasferirsi con lui a Casteggio, pur proseguendo la sua attività da commerciante. Dal matrimonio nasce Cesare che pratica-

mente cresce con papà sul camion e uno spirito imprenditoriale coltivato con entrambi i genitori. “Ho conseguito il titolo di geometra - racconta con un sorriso - e avevo due opzioni: continuare con il negozio di mia madre o mettermi al volante del camion con mio padre”. La passione è passione. Cesare si mette dietro il banco a vendere vestiti ma ha già in tasca la patente per il truck. Dopo un primo tentativo da

Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia, e Cesare Guerci il giorno della consegna di uno dei dieci trattori a noleggio.

commerciante, affianca il padre nella gestione dell’azienda, che conta quattro camion e trasporta di tutto, e si occupa di collaudi in Pavese Carri, acquisendo una decisiva competenza tecnica nei veicoli industriali. Con lui la ditta sale a dieci unità, in tempi nei quali il giovane imprenditore dimostra subito le sue caratteristiche, viaggiando in giornata su Bari. Nel 2001 nasce Guerci Intertrasporti, che acquisisce la licenza per il trasporto in regime ADR (soprattutto di materiale chimico) rafforzando l’originaria vocazione per l’intermodale. Soprattutto Cesare assegna nuove regole da seguire e investe sulla flotta, che raggiunge le 50 unità. “Se torno indietro a quegli anni ricorda l’imprenditore - non posso che sottolineare l’importanza che hanno avuto per me persone che mi hanno dato la possibilità di crescere. È il caso di Federico Prestileo, Amministratore delegato di De Rijike Italia, manager di spessore che ho preso da esem pio; di Frank Simmons, valido supporto quando abbiamo iniziato l’attività con i si los, divenuta oggi nostro co re business. Ma anche di Van Den Bosch, che ha sempre creduto in me dandomi fiducia nel segmento dei trailer per rotocelle, e Olga Caroldi, grazie alla cui stima ho avviato una preziosa collaborazione con Den Hartogh”. Oggi Guerci Intertrasporti opera principalmente in tre settori - silos, rotocelle e materiale chimico - molto particolari, tutti in regime ADR, che richiedono veicoli e personale specializzato. Nel 2012 ha rilevato il 60 per cento della proprietà di 5M, a zienda operativa nella raccolta rifiuti con vasche e due cisterne sabbia che operano su tangenziali e rete autostrada-

le, dedicandosi a fanghi, rifiuti speciali e movimento terra. In tutto si contano una cinquantina di trattori - tutti a isolamento termico con climatizzatore da parcheggio - e, per il trainato, in massima parte portacontainer e qualche cisterna. L’incontro con Fraikin avviene a cavallo tra 2019 e 2020. “Ho superato - ammette Guerci - un’iniziale diffidenza, dovuta soprattutto alla mancata convenienza del noleggio che si registrava diversi anni fa. L’arrivo sul mercato di Fraikin credo abbiamo portato a una maggiore competitività e, soprattutto, alla presenza di un player che è in grado di soddisfare anche richieste particolari in termini di prodotto e, nel mio caso, di servizio: tutte le mie energie devono essere dedicate all’attività e non possiamo permetterci una risorsa dedicata a occuparsi della flotta. Fraikin oltre a darci veicoli ad hoc risolve questa problematica, sottraendomi dalla necessità di occuparmi della gestione dei mezzi”. Per la filiale italiana del noleggiatore francese la fornitura Guerci rappresenta lo sbarco in un’altra nicchia di mercato, proseguendo la strategia avviata sin dal 2015, inizio della presenza Fraikin nel nostro Paese. “Da multispecialista - afferma Pellicioli - Fraikin non teme l’affermazione nelle nicchie di mercato, anzi, è proprio questa la sua mission: rispetto ai competitor che si limitano a noleggiare veicoli classici, Fraikin ha la forza, la volontà e la capacità di investire per rispondere alle esigenze del clien te. Cesare Guerci è un im prenditore che onora 43 an ni di storia nel trasporto: con lui è nata un’intesa e un’amicizia che facilita le relazioni tra le due aziende”.


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INTERVISTA

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DIEGO PELLICIOLI SALES DIRECTOR FRAIKIN ITALIA

opo 14 anni in MAN, prima due in Valeo e pri m’ancora tre in John son Controls (sedili e pannelli porta), esattamente nel marzo 2017 Diego Pellicioli entrava nel team di Claudio Gariboldi, Amministratore delegato Fraikin Italia, con il ruolo di Sales Director, con compiti e obiettivi ambiziosi: affermare la presenza del leader europeo nel noleggio di veicoli professionali non solo nei classici segmenti del trattore e centinato, ma portando il noleggiatore francese al servizio di tutti i trasportatori, per soddisfare le loro esigenze ad ampio raggio, spaziando su ogni tipologia di attività. In parallelo, Pel licioli si è occupato di strutturare una Rete di Fraikin Point che, affiancando quella tradizionale dei dealer dei principali costruttori, garantisce capillarità nell’assistenza ai veicoli noleggiati. Non da ul timo, il manager bergamasco ha costituito una squadra di venditori sul territorio e divisioni dedicate nel servizio per aziende di particolari settori: il team che si occupa della temperatura controllata, coordinato da Roberto Cogo, e quello per l’igiene ambientale, guidato da Carmine Elia. A distanza di tre anni qual

soddisfazioni. Ci saranno sempre più spazio e terreno da conquistare in ogni segmento: la maggior consapevolezza da parte della clientela ci aiuterà in que sto senso”. Uno sguardo al mercato nei vari segmenti: quale sarà l’andamento dal suo punto di vista? “Tutti gli operatori del settore - afferma Pellicioli sanno che il parco circolante italiano è vetusto, per questo sono sicuro di arrivare alla pensione con ancora molto lavoro da fare. Una mano la daranno il prossimo mancato rimborso delle accise per gli Euro 3 e a stretto giro per gli Euro 4. Molti operatori non potranno più rimandare il rinnovo veicolare: ci saranno opportunità importanti da cogliere e spazio per chi si muoverà in modo intelligente”. Un’analisi dei dati del 2019: come si è chiuso in termini di volumi per Fraikin I ta lia? “Abbiamo ormai snocciola i dati Diego Pellicioli - oltre mille veicoli circolanti e l’incremento della flotta prosegue a ritmo costante. Vogliamo crescere alla velocità di crociera attuale, senza stravolgere i nostri equilibri, seguendo le indicazioni della Casa Madre, che ci ha supportato in ogni scelta, lasciandoci grande li-

“Cresciamo con un team di valore” PER IL MANAGER BERGAMASCO SI TRATTA DEL TERZO ANNO AL TIMONE DELLA SQUADRA COMMERCIALE DELLA FILIALE ITALIANA DEL LEADER EUROPEO NEL NOLEGGIO DI VEICOLI PROFESSIONALI. A DISTANZA DI UN TRIENNIO FRAIKIN ITALIA CONTA OLTRE MILLE VEICOLI CIRCOLANTI E L’INCREMENTO DELLA FLOTTA PROSEGUE A RITMO COSTANTE. “SERVIAMO DAL PADRONCINO ALLE FLOTTE PIÙ BLASONATE. IL SETTORE TRASPORTI E LOGISTICA È STATO TRAINANTE E CI HA DATO VISIBILITÀ, ORA ANCHE FRIGO E IGIENE URBANA SONO ASSET IMPORTANTI DELLA NOSTRA OFFERTA”, AFFERMA PELLICIOLI. è il bilancio di questa esperienza sul piano personale e professionale? “Sono stati afferma Diego Pellicioli - tre anni esaltanti da entrambi i punti di vista: era il momento giusto nella mia vita di uscire dalla classica ‘zona di comfort’ e sfidarmi in un settore, quello del noleggio, ormai ne cessario anche in Italia. In Fraikin ho trovato compagni di viaggio leali, che mi hanno aiutato a crescere: sono molto soddisfatto del percorso a oggi maturato”. In questi tre anni com’è cam biata la percezione del noleggio nei veicoli industriali? “C’è molta più consapevolezza del noleggio come strumento - prosegue il Sales Director - a disposizione di tutti gli operatori del settore. Per molti, ormai, non rappresenta più un’alternativa al classico leasing, ma una necessità per una miglior gestione dei costi aziendali e dell’operatività quo tidiana. Fraikin intende rappresentare un partner affidabile per aziende che puntano al futuro e che necessitano di serenità e certezza nel TCO”. La scelta del noleggio è preferita da aziende di quali

dimensioni? Come sta cambiando e come cambierà questo trend? “La scelta del noleggio - risponde Pellicioli - non ha controindicazioni per nessuna azienda: serviamo dal padroncino alle flotte più blasonate. Un ottimo valore aggiunto lo stanno percependo le flotte di media dimensione. Il trend è irrime-

di MAX CAMPANELLA MILANO

diabilmente in crescita: il treno è partito, certo si stanno aggiungendo competitor ogni giorno e l’offerta è sempre più ricca, ma non è certo un pro blema per noi che amiamo la competizione. Siamo stimolati da quanto sta accadendo sul mercato e ci sforziamo di percorrere strade nuove: siamo stati e

vogliamo ancora essere pionieri nel noleggio, par ticolarmente di veicoli industriali”. In tre anni ha incontrato tante aziende: qual è in assoluto il segmento del trasporto che più le ha dato soddisfazione? “Il settore trasporti e logistica - dichiara il manager bergamasco - è stato trai-

nante e ci ha dato ampia visibilità, ora anche il segmento del frigo e dell’igiene urbana stanno diventando asset importanti del la nostra offerta. Le commodities, trattori e semirimorchi, sono serviti da apripista in quest’avventura, ma ora stia mo puntando molto sul noleggio delle motrici, che ci sta dando grandi

bertà di azione”. In questi tre anni com’è cambiata la squadra di Fraikin Italia dedicata alle vendite? “Abbiamo faticato non poco - ammette il Sales Director - a trovare un assetto e inizialmente abbiamo cambiato molto: ci sono ancora pochi addetti alle vendite nel settore del noleggio di veicoli industriali e commerciali ed era difficile trovare commerciali pienamente calati nel ruolo che richiede il noleggio, quindi con maggior attenzione ai servizi e meno forse al prodotto. Ad oggi sono pienamente soddisfatto dei miei ormai stabili compagni di viaggio: Carmine Elia, Roberto Cogo, Andrea Magugliani e Donato Minutiello si impegnano con passione per portare risultati quotidiani. A loro il mio grazie anche per quanto mi stanno dando sul piano umano, non solo professionale”. Sono previste novità nel 2020? “Siamo alla ricerca conclude Pellicioli - di una o due figure per completare la squadra: ci prenderemo tutto il tempo necessario per trovare un professionista che porti valore aggiunto a un team ormai rodato”.


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DIESEL TECHNIC / ORARI ESTESI PER UN SERVIZIO PIÙ EFFICIENTE

Ricambi in consegna full time DISPONIBILITÀ IMMEDIATA È IL “MANTRA” DELLA FILIALE ITALIANA DELL’AZIENDA TEDESCA CHE, DOPO AVER PROLUNGATO L’ORARIO PER LA RICEZIONE DEGLI ORDINI, HA SVILUPPATO UN PROPRIO SISTEMA PER L’ARRIVO DELLA MERCE IN GIORNATA O ENTRO IL GIORNO SUCCESSIVO ALL’ORDINE. GIÀ AMPLIATO L’ANNO SCORSO, IL MAGAZZINO È IN FASE DI ULTERIORE RAFFORZAMENTO. “PROPORRE SERVIZI PUNTUALI E UTILI E SUPPORTARE CONCRETAMENTE I DISTRIBUTORI DELLA RETE È IL NOSTRO FOCUS”, AFFERMA WALTER SCHIAVI. simo i partner distributivi affinché possano lavorare nella più totale tranquillità, sapendo di poter contare sempre su di noi e sulla disponibilità dei ricambi necessari”. L’apertura al sabato mattina dà un giorno in più ai partner distributivi per effettuare gli ordini, mentre gli operatori dell’area di Verona e dintorni possono ritirare personalmente ricambi particolarmente urgenti. L’orario esteso si colloca in una strategia che, nel 2019, ha consentito tra l’altro la consegna in giornata in Toscana: attraverso l’apposita piattaforma, i distributori ordinano via web i ricambi necessari al mattino e la merce viene consegnata in giornata o entro il giorno successivo al l’ordine. “Il servizio - precisa Schiavi dà un vantaggio ai distributori di Toscana e CentroNord Italia che, all’occorrenza, possono chiedere la consegna direttamente al cliente finale, officina o flotta”. Dall’apertura della sede

U

MAX CAMPANELLA VERONA

n’alternativa alla spedizione con invio per corriere, a vantaggio dei distributori che gravitano in un centinaio di chilometri dall’headquarter di Verona. Diesel Technic Italia, filiale italiana di Diesel Technic Group - fornitore nell’aftermarket indipendente di ricambi per tutti i tipi di veicoli - ha esteso l’orario di servizio della sede veronese che, a partire da quest’anno, è aperta anche il sabato mattina. O biettivo: consentire ai partner distributivi una maggiore efficienza e tempestività, a vantaggio della piena soddisfazione delle officine, in modo che possano ridurre i tempi di fermo veicolo dei mezzi in riparazione o manutenzione. “Nel l’ottica di soddisfare tempestivamente le richieste dei clienti - dichiara Walter Schiavi, General Manager Diesel Technic Italia - abbiamo deciso di tenere aperta la sede di Verona anche il sabato mattina, dalle 8.30 alle 13. Questa decisione è frutto della volontà di agevolare al mas -

Walter Schiavi, General Manager Diesel Technic Italia. In alto la sede veronese della filiale italiana dell’azienda tedesca.

italiana nel 2016 a oggi, Diesel Technic ha investito sui servizi con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la clientela e partner globale, in linea con il principio di Diesel Technic “Tutto da un unico brand”. L’azienda ha prolungato l’orario per la ricezione degli ordini e ha ampliato il magazzino, in mo do da avere sempre più ricambi immediatamente disponibili. “La soddisfazione del cliente - afferma il General Manager - è per noi centrale: l’analisi costante delle sue necessità, compito che ci coinvolge profondamente, ci ha permesso di proporre servizi puntuali e utili e di supportarlo concretamente. Per assicurare sempre maggiore disponibilità di prodotti stiamo valutando un ulteriore am pliamento del magazzino”. La rete distributiva di Diesel Technic Italia a oggi conta circa 80 distributori sull’intero territorio nazionale, isole comprese. Il 2020 sarà inoltre l’anno del varco dei confini per la filiale italiana: il team guidato da Schiavi ha avviato un progetto pilota con distributori in Grecia. “Al momento - precisa il manager dell’azienda tedesca - stiamo seguendo cinque distributori che fino al 2019 acquistavano presso la Casa Madre di Kirchdorf: due a Salonicco, due ad Atene e uno nel Pireo. Questa fase ci consentirà di apprendere come procedere nel migliore dei modi, quali sono le necessità in termini di documentazione per il rispetto delle normative greche e quali gli ambiti di miglioramento. L’obiettivo è avere uno sbocco nei Balcani una vol ta che avremo strutturato un team dedicato”. Nel 2020 proseguirà l’attività di formazione e training presso la clientela e l’organizzazione di attività con lo scopo di affermare la presenza del brand. “Con gli eventi Partner Academy - ha concluso Schiavi - Diesel Technic consente ai distributori di dedicare una giornata alle officine e alle aziende di trasporto della zona di riferimento, toccando con mano la nostra offerta di ricambi e servizi”.

LA SEDE VERONESE PRONTA ALLO SBARCO VERSO I MERCATI ESTERI: GRECIA E BALCANI

ANNO CHIUSO CON NUMERI IN CRESCITA SU TUTTI I FRONTI A umentate le referenze di magazzino e la capacità di stoccaggio, il 2019 si è chiuso per Diesel Technic Italia con una crescita su tutti i fronti. “Oggi - illustra Walter Schiavi - contiamo 18mila referenze tra i marchi DT Spare Parts e Siegel Automotive. La nostra sede offre 6mila metri di scaffali lineari e oltre 800 posti pallet. A livello di fatturato, nel 2019 abbiamo avuto una crescita a due cifre. Quest’anno inten-

diamo crescere in spazi a scaffale e in termini di risorse umane, con nuove assunzioni nel team commerciale e nelle attività di logistica”. “La crescita della nostra filiale - prosegue Schiavi - è avvenuta in parallelo alla crescita di tutti i nostri distributori: siamo assolutamente soddisfatti della rete. Aggiungere altri distributori non è una priorità: qualora dovesse emergere la necessità di

maggiore copertura in qualche zona valuteremo. Per il momento abbiamo l’ambizione di continuare a offrire ricambi di elevata qualità, garantita dal nostro sistema DTQS, con un servizio eccellente che si realizzi attraverso immediatezza, flessibilità e celerità: vogliamo che i clienti possano avere il ricambio giusto nel posto giusto e al momento giusto”. DTQS (Diesel Technic Quality System)

è il sistema proprietario di gestione qualità di Diesel Technic, sviluppato nella sede di Kirchdorf in linea con la filosofia di miglioramento continuo dell’azienda, che consente anche la costante ottimizzazione del prodotto. DTQS è formato da quattro processi che si integrano l’uno nell’altro: sviluppo del prodotto, controllo del campione iniziale, controlli di serie e assistenza post-vendita.


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TRAINATO / MERCATO IN CALO, TENGONO I COSTRUTTORI NAZIONALI

La rivincita del Tricolore

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CRISTINA ALTIERI MONZA

aga la crescita esponenziale degli ultimi anni il mercato del trainato, che ha chiuso il 2019 con un calo complessivo dell’8 per cento. Un decremento che per qualche costruttore rappresenta un’autentica disfatta, mentre in generale tengono le marche italiane, con un calo inferiore al 4 per cento, a fronte dell’11 per cento degli stranieri. L’anno alle spalle sta di fatto cambiando la “geografia” del settore di rimorchi e semirimorchi, segmento nel quale un po’ tutti i player si sono tutt’altro che sottratti da investimenti sui prodotti, per sostenere le scelte ecosostenibili delle aziende di trasporto e favorire il ricambio del parco con mezzi nuovi, efficienti e più sicuri: del tutto inutile, del resto, investire sui soli trattori se, quando si porta su strada il bilico, il semirimorchio è vetusto e non conforme alle più recenti e severe normative europee. Nel dettaglio, il 2019 si è chiuso con un totale immatricolato di 14.494 unità, rispetto alle 15.773 del 2018 e un calo dell’8,1 per cento. La lea dership non è più appannaggio dei costruttori tedeschi: Schmitz si conferma al primo posto mantenendo gli stessi volumi (2.302 unità), mentre l’altra tedesca Kögel sale per la prima volta in seconda posizione con 1.700 unità (rispetto alle 1.744 dell’anno precedente e un lieve calo del 2,5 per cento), ma subito dopo sul podio sale la toscana Menci, terza classifi-

LA TEDESCA KÖGEL PER LA PRIMA VOLTA AL SECONDO POSTO,

MENCI SI PIAZZA SUL TERZO GRADINO GUIDANDO IL MADE IN

ITALY CON UNA CRESCITA CHE SFIORA IL 30 PER CENTO. SCHMITZ SI CONFERMA AL PRIMO POSTO MANTENENDO GLI STESSI VOLUMI COME

VIBERTI RIMORCHI. NEI PIANI MOBILI LA MARCHIGIANA TMT CRESCE DI QUASI IL 30 PER CENTO.

cata con 1.524 unità rispetto alle 1.193 del 2108 e una performance di crescita del 27,7 per cento. Perde una posizione Krone: il marchio della Corona, importato in Italia da Realtrailer, è quarto con 1.283 unità rispetto alle 1.793 dell’anno prima e un decremento del 28,4 per cento. Il risultato delle marche nazionali - 6.151 unità rispetto a 6.398 e un calo del 3,9 per cento - è frutto di altre per -

formance positive: Viberti Rimorchi con 738 unità rispetto a 753 di fatto mantiene gli stessi volumi, mentre il co struttore marchigiano di pia ni mobili passa da 95 a 122 unità, con un aumento del 28,4 per cento, e l’umbra Tecnokar Trailer cresce del 13,7 per cento con un volume di 853 unità rispetto alle 750 del 2018. Positivo anche il dato della calabrese Mantella Trailers, che ha chiuso l’anno con 63 unità rispetto a 57, e

della veneta Austeras Trade con 59 unità rispetto a 54. Degne di nota le performance del costruttore siciliano di rimorchi e ribaltabili Chiavetta, che ha chiuso il 2019 con 86 unità rispetto a 69, e della romagnola De Angelis, con un volume di 140 unità rispetto a 117 (+19,7 per cento). La marchigiana Omar si attesta su 325 unità rispetto alle 346 del 2018. Per le marche estere, che hanno consuntivato in totale

8.343 unità rispetto alle 9.375 del 2018, Lamberet (che però realizza anche allestimenti per veicoli commerciali leggeri) chiude con 452 unità rispetto a 561 con un calo del 19,4 per cento, Kässbohrer con 324 rispetto a 385 (-15,8 per cento), Chereau con 127 rispetto a 146 (-13 per cento). Ottima la performance della spagnola IndeTruck, commercializzata in Italia da Kita, che chiude con 97 unità rispetto a 66 (+47 per

cento); Kita mette a segno un ottimo risultato anche con i portacontainer della turca Serin: 190 unità rispetto alle 54 del 2018 (+251,9 per cento). L’al tro marchio iberico Lecitrailer consuntiva 456 unità rispetto a 491 (-7,1 per cento). Da sottolineare la crescita, a piccoli passi, della francese Benalu, costruttore di ribaltabili: dopo le quattro unità del 2018 l’anno scorso ha rag giunto quota dieci.

Il commento di Michele Mastagni, Country Manager Italia Kögel Trailer

“L’incertezza politica non aiuta: auspicabile una seria politica d’incentivi”

E

sprime soddisfazione Michele Mastagni per la conquista del secondo posto nella classifica italiana dei migliori del 2019. Il risultato arriva al termine di un anno difficile, come ben espresso dal -8,1 per cento registrato dal mercato: anche il produttore di Burtenbach ha lasciato sul campo 44 semirimorchi, una contrazione contenuta rispetto al 2018. Kögel mantiene la leadership nel segmento dei centinati, mentre il volume nei frigo si arresta a una sessantina di unità. Gennaio è partito bene, ma i primi sei mesi saranno faticosi, soprat-

tutto per le flotte. Anche perché i fattori che hanno penalizzato il 2019 sono lungi dall’essere risolti. “Stiamo pagando - precisa il Country Manager Italia Kögel Trailer l’incertezza politica e quella economica. Non dimentichiamo che molti dei trasportatori lavorano nell’automotive, e non si tratta di uno dei settori più stabili in questo momento. Non solo siamo in piena rivoluzione elettrica, con tutta la confusione che c’è al riguardo. A inquietare il sonno di molti titolari di aziende ci sono questioni come quella della fusione FCA-PSA. E per

analogia quella dell’ILVA di Taranto: cosa succederà negli stabilimenti italiani? Sono domande che non invogliano l’acquisto di nuovi semirimorchi, quando a essere in forse è addirittura la continuità del lavoro”. Se poi a tutto questo si aggiunge la mancanza di disponibilità, ormai cronica, di autisti, il quadro si arricchisce di ulteriori dettagli. “Sempre meno persone vogliono svolgere questo lavoro - continua Mastagni - e allo stesso tempo le aziende fanno fatica a investire nella formazione, con la patente che comporta un

esborso di diverse migliaia di euro. Un tempo si poteva sfruttare il bacino di coloro che conseguivano l’abilitazione durante la leva obbligatoria. Oggi questo fenomeno non esiste più. Certo una bella mano potrebbe venire dagli incentivi - aggiunge il manager - Quello che non si riesce a far comprendere a chi ci governa è che è giustissimo agevolare l’acquisto di trattori nuovi, ma non ha senso agganciarvi un semirimorchio obsoleto. Il fatto che i nostri veicoli non abbiano motore non significa che non impattino sull’ambiente. Più sono

vecchi, più sono pesanti e meno sono sicuri: un semirimorchio inutilmente sovrappeso fa consumare di più al trattore. Se poi non è dotato di sistemi di sicurezza al passo con i tempi o quanto meno in grado di dialogare con la parte trainante, viene invalidata la tenuta complessiva del veicolo in movimento. Consideriamo che in Italia l’età media del parco dei semirimorchi è superiore ai 14 anni: una seria politica di rottamazione sarebbe auspicabile”. Ma in Italia tutto si muove a rilento e Mastagni si mostra scettico riguardo a un’even-

tuale inversione di tendenza in tempi brevi. “Prendiamo il Progetto 18. È stato testato e dimostrato - afferma - che i semirimorchi di 15 metri, per certe categorie di merci, riducono sensibilmente la quantità di CO2 emessa a parità di volumi. Bene, in Germania visto l’esito positivo della prova hanno legalizzato questa soluzione. In Italia no, nessuno decide. Da parte nostra continuiamo a lavorare per offrire ai trasportatori prodotti sicuri e sostenibili. Auspichiamo che anche gli altri soggetti coinvolti facciano il loro lavoro. E lo facciano bene”.



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DAF TRUCKS / CF ELECTRIC CONQUISTA IL RECORD DEI 150MILA KM A TRAZIONE ZERO EMISSION

Quattro volte il giro del mondo I SOFISTICATI VEICOLI CON TECNOLOGIA

E-POWER DI VDL VENGONO UTILIZZATI QUOTIDIANAMENTE DAI CLIENTI. IL PRIMO ESEMPLARE DEL TRUCK OLANDESE ZERO EMISSION È STATO CONSEGNATO NEL

2019. DA QUEL MOMENTO, DAF TRUCKS HA ACQUISITO MOLTISSIMA ESPERIENZA CON UN TOTALE DI SEI VEICOLI COMPLETAMENTE ELETTRICI. TRA L’ALTRO, È STATA SVILUPPATA UNA VERSIONE DENOMINATA

“PHASE 2” DOTATA DI UN SOFTWARE DI

I

LINO SINARI EINDHOVEN

l giro del mondo in quasi quattro volte. Ovvero, 150mi la km percorsi in modalità completamente elettrica. A tanto sono arrivati i Daf CF Electric in dotazione ai clienti. Un record che incentiva la diffusione della mobilità elettrica e consente di accantonare dubbi e perplessità. I sofisticati veicoli con tecnologia E-Power di VDL vengono utilizzati quotidianamente dai clienti per trasportare, ad esempio, alimenti e container. Il modello CF Electric è stato nominato nel giugno 2019 Green Truck Logistics Solution 2019, un prestigioso premio per l’implementazione di tecnologie emergenti e promettenti nell’ambito di una logistica sostenibile e

NUOVA GENERAZIONE E DI UN NUOVO

innovativa in Europa. Sempre più città esprimono l’intenzione di consentire, nel prossimo futuro, l’accesso ai centri cittadini esclusivamente a veicoli privi di e missioni e quasi completamente silenziosi. CF Electric è la risposta. Il primo esemplare del truck olandese zero emission è stato consegnato nel 2019. Nel periodo trascorso da quel momento, Daf Trucks ha acquisito moltissima esperienza con un totale di sei veicoli com pletamente elettrici. Tra l’altro, è stata sviluppata una versione che, internamente, è stata denominata “Phase 2” e che è dotata di un software di nuova generazione e di un nuo vo cruscotto. “Siamo ormai al punto in cui possiamo iniziare a vendere un numero limitato di

CF Electric - ha affermato Richard Zink, membro del Consiglio di amministrazione e responsabile del reparto Mar keting & Sales di Daf Trucks - Pensate a una quantità di poche dozzine di unità su base annuale. Per garantire una qualità eccellente, avviamo la produzione in modo controllato”. RETE COMPLETA DI SERVIZI

“Contemporaneamente prosegue Zink - ci dedichiamo a creare minuziosamente una nostra rete di ser vizi completa, passo dopo passo. Il trattore CF Electric è ora disponibile per i clienti di Paesi Bassi, Belgio e della regione tedesca della Renania Settentrionale-Vestfalia. Le vendite in altre regioni europee saranno valutate in

base all’infrastruttura di ricarica delle batterie locale e alle pos sibilità post-vendita”. L’uso del modello CF Electric ha aiutato i clienti a determinare un business case per il veicolo elettrico e a sperimentare cosa significa utilizzarlo quotidianamente. Se nelle prime settimane i clienti hanno utilizzato solo una parte limitata dell’autonomia di 100 chilometri, alcuni operatori del trasporto percorrono attualmente circa 250 chilometri al giorno con questo veicolo. “Si tratta di pianificare i viaggi in modo intelligente - ha spiegato Richard Zink - La capacità di ricaricare rapidamente le batterie (con l’attrezzatura giusta una ricarica completa richiede poco più di 30 minuti a 300 kW) implica che è possibile rendere rapidamen-

ELETTRICI E IBRIDI NELLA PROPOSTA INNOVATIVA FIRMATA DAF TRUCKS

LA DISTRIBUZIONE URBANA VOLTA PAGINA D af Trucks ha presentato una serie di veicoli innovativi e avanzati in termini di propulsioni alternative. Oltre agli elettrici LF e CF per la distribuzione urbana media e pesante, la lista comprende il CF ibrido per la distribuzione a media distanza con emissioni zero nelle aree urbane, che offre al tempo stesso un’autonomia molto più elevata al di fuori di esse, grazie alla tecnologia diesel ultra-ecologica. LF Electric è un veicolo completamente elettrico da 19 tonnellate per la distribuzione urbana a emissioni zero. Il veicolo vanta la tecnologia Cummins con motore elettrico da 195 kW/266 cv (picco: 250 kW/340 cv). Il motore è alimentato da un gruppo batterie da 222 kWh, offrendo un’autonomia fino a 220 chilometri quando il veicolo è a pieno carico. Dal momento che il gruppo batterie è modulare, la capacità può essere regolata in base all’autonomia richiesta dai clienti. CF Electric è la soluzione a emissioni zero per la distribuzione urbana che richiede carichi utili e volumi più elevati. Ciò include applicazioni dove i semirimorchi a uno o due assali sono la norma, ad esempio nella distribuzione per i supermercati. CF Hybrid dispone dell’efficiente motore da 10.8 litri Paccar MX-11 (330 kW/450 cv), di un motore elettrico ZF (75 kW/100 cv con picco di 130 kW/175 cv) e di un cambio dedicato ZF TraXon per trasmissioni ibride. Il mo-

tore elettrico è alimentato da un gruppo batterie da 85 kWh, che fornisce un’autonomia completamente elettrica e a zero emissioni da 30 a 50 chilometri, a seconda della massa totale della combinazione. Le batterie possono essere ricaricate dal motore diesel durante le operazioni su strada e utilizzando un alimentatore CC in una stazione di ricarica. Il veicolo è progettato con una capacità di ricarica rapida che richiede 30 minuti per la ricarica completa e solo 20 minuti per la ricarica fino all’80 per cento. Al di fuori delle aree urbane, la tecnologia ibrida fornisce un ulteriore risparmio di carburante grazie alla gestione intelligente dell’energia. L’energia rigenerativa è ottenuta durante la frenata e i controlli correlati alla velocità, come il controllo della velocità in discesa e il Predictive Cruise Control (Regolatore di velocità predittivo). Questa energia può essere utilizzata dal motore elettrico per lavorare assieme al motore diesel al fine di ridurre ulteriormente il consumo di carburante. Il gruppo batterie del sistema ibrido alimenta la trasmissione elettrica, il compressore pneumatico elettrico e l’e-PTO intelligente opzionale. L’e-PTO può essere utilizzata per la gestione delle apparecchiature refrigeranti sui semirimorchi a temperatura controllata, che migliora ulteriormente le operazioni a bassa rumorosità.

te disponibili chilometri supplementari qualora fosse necessario”. Jumbo, Simon Loos e Tinie Manders Transport nei Paesi Bassi e Rhenus Group in Germania sono clienti Daf e nella flotta hanno tutti un modello CF Electric. Tinie Manders utilizza il veicolo elettrico in modo molto intensivo: il trattore ha già percorso più di 30mila chilometri e viene utilizzato sette giorni su sette, dalle sei del mattino fino a mezzanotte. Nella maggior parte dei casi si tratta di percorsi su brevi distanze nella regione di Eindhoven. Di recente, Daf e VDL hanno annunciato che diventeranno operativi quattro veicoli CF Electric, a tre assali, per la raccolta rifiuti nelle aree urbane. Il Daf CF Electric è un trattore 4x2

CRUSCOTTO.

completamente elettrico da 9.700 kg, sviluppato per le applicazioni di distribuzione nelle aree urbane e dotato di rimorchio con assale singolo o doppio e massa totale a terra fino a 37 tonnellate. Il veicolo è basato sul modello CF e funziona a trazione completamente elettrica grazie alla tecnologia EPower di VDL. L’elemento centrale di questa trasmissione intelligente è il motore elettrico da 210 kW/286 cv (picco: 240 kW/326 cv), che si avvale dell’energia proveniente dal gruppo batterie agli ioni di litio con una capacità complessiva di 170 kWh. La coppia è di 2.000 Nm. Con un’autonomia di circa 100 chilometri, CF Electric è perfetto per il trasporto di merci voluminose nell’ambito della distribuzione urbana.


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INTERVISTA / ROBERTO ORLANDO, RESPONSABILE COMMERCIALE REALTRAILER

Il centinato delle meraviglie UN’EDIZIONE LIMITATA NEL NUMERO E NEL TEMPO PER RACCONTARE LO STATO DELL’ARTE DELLA TECNOLOGIA KRONE. GENERATION 2020 È UN’INIZIATIVA TUTTA ITALIANA FORTEMENTE VOLUTA DALL’IMPORTATORE ESCLUSIVO REALTRAILER, CHE DA METÀ MARZO A FINE GIUGNO VERRÀ PROPOSTA ALLA CLIENTELA CONSOLIDATA E A QUELLA ANCORA DA CONVINCERE.

A

CRISTINA ALTIERI SUZZARA

rriva da una carriera ventennale nel mondo del trasporto refrigerato Roberto Orlando, dalla scorsa estate Responsabile Commerciale di Realtrailer. A lui spetta il felice compito di far fruttare l’operazione Generation 2020, il centinato ad edizione limitata, nel numero e nel tempo, con il quale il distributore esclusivo per l’Italia del marchio Krone punta a rinsaldare il rapporto con la clientela esistente e, auspicabilmente, a con-

quistarne di nuova. “Abbiamo lanciato a metà febbraio - ci racconta Orlando -– la campagna informativa. Parliamo ai nostri interlocutori attraverso i social, che sono la strada comunicativa più diretta ed efficace in questo momento e per questo genere di iniziative. Stiamo avendo un ottimo riscontro. È una campagna a configurazione non modificabile, e tra l’altro, giocando sul concetto del trainato avveniristico, abbiamo scelto un pay-off che ci pare molto azzeccato: “Il futuro che ti segue”. Generation 2020 è lo stato dell’arte della no-

stra idea di centinato. Più leggero innanzitutto: l’abbassamento della tara è stato ottenuto grazie alla modifica del processo produttivo, adottando un iter modulare e ottimizzando l’assemblaggio”. Per il marchio della Corona è lo standard di qualità che conta: il fattore di scelta non può e non deve essere solo il prezzo iniziale di acquisto. Il veicolo deve essere considerato e giudicato in tutto il suo ciclo di vita. Un prodotto come Krone Generation 2020 consente un risparmio ogni volta che mette le ruote su strada, e il

bilancio lo si scrive alla fine. Il veicolo è più sicuro e affidabile e quindi richiede meno manutenzione. Consideriamo che se il peso complessivo è stato ridotto, alcune parti sono state rinforzate e questo rende il mezzo meno soggetto ad incidenti, con conseguente riduzione delle spese connesse alla gestione del sinistro e al ripristino del veicolo. “Inoltre - continua il numero uno della rete di vendita Realtrailer - il Generation 2020 è più semplice da utilizzare: le operazioni di carico e scarico sono più agevoli, e questo

Roberto Orlando

fa risparmiare tempo agli autisti che lo utilizzano. E sappiamo tutti come un guadagno in termini di minuti, moltiplicato per tutte le operazioni che ritmano l’esistenza lavorativa di un centinato, si traduca facilmente in un taglio dei costi”. In particolare Generation 2020 verrà realizzato con il nuovo processo anticorrosivo di cataforesi. È stato realizzato per questo un nuovo impianto nella fabbrica tedesca di Werlte dove viene prodotto. “Il design del prodotto - spiega Orlando - è funzionale. Nulla è lasciato al caso, ogni piegatura della lamiera ha un suo significato, in un’ottica di risparmio e di efficienza. Un’iniziativa commerciale importante dunque, ancora più importante se si considera che è dedicata all’Italia, quindi è stata realizzata in collaborazione con Realtrailer sulle esigenze dei clienti attuali e in previsione di quelle che saranno le necessità degli acquirenti futuri”.

UNA GAMMA ARTICOLATA E TECNOLOGICA PER SODDISFARE OGNI ESIGENZA PROFESSIONALE

IL MARCHIO DELLA CORONA PUNTA SU QUALITÀ E AFFIDABILITÀ DEL PRODOTTO U na gamma di prodotto molto ampia quella di Krone, marchio tedesco che Realtrailer commercializza in Italia dal 1999. Si va dai centinati ai refrigerati, dai porta container e porta casse mobili, ai furgonati, rimorchi e semirimorchi. Ma qual è la chiave di differenza del prodotto Krone rispetto ai competitor? “Krone - continua a raccontarci Roberto Orlando - è un’azienda con lo sguardo proiettato al futuro, eppure ben consapevole di quello che ha alle spalle. In Krone si fa tesoro dell’esperienza e si attualizzano con spirito avan-

guardistico i concetti che costituiscono le pietre miliari della storia del marchio. Krone è famosa per il suo telaio continuo, completamente saldato: questo concetto ha dato prova in decenni della sua affidabilità, della sua eccellente ciclistica, dell’ottima fluidità di movimento. Insomma, quello che funziona lo riproponiamo tenendo conto dei progressi tecnologici sui quali investiamo continuamente”. Tutto questo in Italia viene sottolineato da Realtrailer, che affianca a qualità del prodotto e versatilità della gamma il

valore aggiunto di una rete di assistenza capillare che va aumentando anno dopo anno. “Abbiamo una vasta maglia di officine autorizzate con cui lavoriamo tutti i giorni - precisa Orlando - Il progetto per il 2020 è di incrementare il numero di punti aperti al pubblico, ma anche di lavorare a livello formativo per aumentare il livello di professionalità: in Realtrailer crediamo profondamente nel post vendita e il nostro obiettivo è essere sempre più vicini ai clienti, e di farlo con grande competenza”.

o

più


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AUSTERAS TRADE / NUMERI IN CRESCITA PER L’AZIENDA VENETA

Qui lo standard non è di casa

LO SPECIALISTA NELLE TRASFORMAZIONI DI VEICOLI INDUSTRIALI CON SEDE A LAZISE HA CHIUSO IL 2019 CON 101 TELAI DA 320 MODIFICHE SU MOTRICI E TRATTORI STRADALI (MODIFICA DEL PASSO, TRASFORMAZIONI DA TRATTORE A MOTRICE CON AGGIUNTA DI ASSALI ECC.). PIÙ 10 PER CENTO IL FATTURATO E SQUADRA CONSOLIDATA A 32 DIPENDENTI, IN UN CLIMA ARTIGIANALE NELLE LINEE PRODUTTIVE E FAMILIARE NELLE SQUADRE DI LAVORO. “CONTINUIAMO A SEGUIRE LA NOSTRA ATTITUDINE: PRODOTTI SU MISURA E RAPPORTO DI FIDUCIA CON IL CLIENTE”, AFFERMA STEFANIA BISIGHIN.

ALLESTIMENTO E OLTRE

N

MAX CAMPANELLA LAZISE

el fazzoletto di terra che dal lago di Garda guarda verso Verona ha sede una realtà aziendale il cui frutto del lavoro viaggia fino a valicare i confini, dall’Africa all’Iraq. Fondata da Giancarlo Bisighin, Austeras Trade ha maturato un’importante competenza nella trasformazione dei veicoli industriali, passando dalla produzione di assali alla realizzazione di veicoli su misura. Oggi che al timone vi è la seconda generazione, nelle persone dei fratelli Stefania e Federico Bisighin, l’a zienda veneta macina numeri record, ha chiuso il 2019 con un fatturato di cir ca quattro milioni di euro, in crescita del 10 per cento rispetto all’anno precedente.

Ma cuore e mente della produzione resta, indissolubile, la visione artigianale di ogni pezzo: “Qui non esiste lo standard: ogni veicolo è un prodotto a sé, realizzato sulla base dei criteri, desideri, passioni e necessità del clien te”, afferma Federico Bisighin. Austeras Trade ha chiuso il 2019 con 101 telai rimorchi da allestimento rispetto alle 68 unità del 2018; le trasformazioni di autocarri hanno superato quota 320 pezzi. “Al momento - illustra Stefania Bisighin, Amministratore Unico - abbiamo previsioni di ordini e consegne fino a tutto luglio: le prospettive di crescita ci sono anche per il 2020 malgrado la sostanziale stasi del mercato. L’anno scorso abbiamo riorganizzato la squadra di dipendenti, sostituendo persone collocate a riposo con

figure interne. Oggi contiamo 32 dipendenti sui quali puntiamo molto: per noi l’azienda è una famiglia e vogliamo premiare il valore delle persone. Due risorse, il capo officina e un addetto alla linea delle trasformazioni, sono state accompagnate nel conseguimento della patente di guida per i veicoli industriali: pertanto si occuperanno direttamente delle prove su strada e della movimentazione dei mezzi”. Core business dell’azienda è la realizzazione di prodotti su misura: fatta eccezione per forniture di tre o quat tro unità, basta andare sul piazzale di Lazise (circa 9mila mq tra capannone e piazzale esterno) per rendersi conto che ogni veicolo è un pezzo unico. “Ogni consegna - precisa Federico Bisighin - risponde alle specifiche richieste di allestimento

Core business dell’azienda è soprattutto la realizzazione di prodotti su misura.

del cliente: dalle centinature ai cassoni, dalle cisterne latte a quelle per il bitume al trasporto di bombole a gas, dal trasporto eccezionale al trasporto paglia fino ai rimorchi per il trasporto giostre e alle modifiche per i

veicoli dei vigili del fuoco, la nostra attività spazia su ogni tipologia di trasporto. La nostra strategia commerciale ci vede operare principalmente con l’allestitore del veicolo o del rimorchio,: quando un cliente si rivolge

a noi direttamente, una volta completato il veicolo si rivolge a un allestitore per il completamento. Questo approccio è alla base della fiducia che ci lega a numerose aziende di allestimento”. In ambito di nuove azioni sul mercato, Austeras Trade per l’anno 2020 punta a una commercializzazione più intensa del rimorchio EcoSlim, nato per le specifiche esigenze di trasporto per l’igiene ambientale. “Questo rimorchio è nella fase 2.0 ed è frutto - spiega Federico, che si occupa in prima persona di seguire la clientela - dell’esperienza maturata nel settore d’igiene ambientale dal lontano 2004, anno in cui abbiamo immatricolato il primo EcoSlim: nel 2019 abbiamo immesso nel mercato 25 unità, con consegne sia ad aziende municipalizzate che a singole aziende operative nella raccolta sparse un po’ in tutta Italia, dal Veneto, all’Umbria, dal Lazio alla Sicilia”. Per l’anno in corso la novità Austeras Trade sarà un nuovo sistema di sterzatura (Ecosteer) specifico per la trasformazione dei veicoli con aggiunta di assali. “Siamo in fase di test - prosegue Federico Bisighin - per dare una validazione migliore del prodotto da immettere sul mercato, abbiamo acquistato un veicolo di nostra proprietà, che utilizzeremo per effettuare i vari test report”. Resta inoltre la produzione di assali per le trasformazioni interne ed esterne, e per settori di nicchia, che Austeras Trade realizza su specifico disegno del cliente. “L’aspetto che più ci inorgoglisce - commenta Stefania Bisighin - è rappresentato dalla fedeltà e la stima che i clienti ci manifestano: dopo il primo acquisto tornano per riacquistare un nuovo prodotto Austeras Trade. In un settore che in questi anni è molto cambiato, noi continuiamo a lavorare seguendo la nostra attitudine sartoriale: prodotti su misura e un rapporto di fiducia e stima con il cliente. Il nostro approccio al mercato è rimasto, con orgoglio, quello che ci ha insegnato nostro padre”. Non a caso Giancarlo Bisighin lo si vede spesso nell’headquarter di Lazise, dove ama fare il suo giro in azienda, foss’anche solo per salutare i figli e i dipendenti. Qui in Austeras Trade lo standard non è di casa, ma l’affetto e il clima di famiglia, quelli sì.


Una forza intelligente nel cantiere. Il nuovo Arocs convince per la sua forza e per la sua intelligenza. Anche in un contesto complesso i dettagli fanno la differenza. Per questa ragione l’Arocs, oltre che per la sua robustezza, attrae per le sue nuove e intelligenti caratteristiche, come le innovative MirrorCam e l’avveniristico Multimedia Cockpit. Caratteristiche, queste, destinate a rendere più efficiente e confortevole il lavoro. Maggiori informazioni sono disponibili nel sito www.mercedes-benz-trucks.com Ti aspettiamo al Samoter presso la Fiera di Verona dal 21 al 25 marzo 2020.


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SU STRADA / SCANIA R 450 A4X2NA

Performance garantite S

PROVA SU STRADA A BORDO DI UN SERIE R 540 A4X2NA CON CABINA HIGHLINE CON ZONA NOTTE, ALTA OLTRE 3,6 METRI E IN GRADO DI COSTRUIRE IL GIUSTO EQUILIBRIO IN TERMINI DI SPAZIO TRA ESIGENZE OPERATIVE E DI COMFORT DEL DRIVER. IL TRATTORE MONTA IL NUOVO BRILLANTE PROPULSORE DI PIÙ ELEVATA POTENZA TRA LE PROPOSTE DELLA FAMIGLIA 13 LITRI A DISPOSIZIONE DELLA SERIE R. NEL DETTAGLIO, LA POTENZA MASSIMA È DI 397 KW/540 CAVALLI A 1.800 GIRI/MINUTO E LA COPPIA MASSIMA DI 2.700 NM A 1.000-1.300 GIRI/MINUTO.

FABIO BASILICO MONZA

cania Serie R è una garanzia. La nuova generazione dei truck del Grifone regala la sensazione di viaggiare a bordo di un mezzo confortevole, efficiente e nel contempo prestazionale. La percezione di solidità testimonia non solo lo stato del l’arte della produzione Scania ma anche le potenzialità insite nel Dna del trasporto moderno di apportare significative e progressive migliorie nell’ottica dell’ottimizzazione continua della movimentazione delle merci su gomma. Per la nostra prova su strada saliamo a bordo di un Serie R 540 A4x2NA con cabina Highline con zona notte, alta oltre 3,6 metri e in grado di costruire il giusto equilibrio in termini di spazio tra esigenze operative e di comfort del driver. Il trattore monta il nuovo brillante propulsore di più elevata potenza tra le proposte della famiglia 13 litri a disposizione della Serie R. Nel dettaglio, la potenza massima è di 397 kW/540 cv a 1.800 giri/min e la coppia massima di 2.700 Nm a 1.000-1.300 giri/min.

Alla guida dello Scania R 540 A4x2NA, l’autista non potrebbe desiderare di meglio in fatto di comfort e sicurezza.

Parte frontale, tetto, fianchi, sottoscocca: tutte le zone della nuova Serie R sono state studiate, ritoccate e affinate per agevolare il flusso dell’aria e ridurne il più possibile la resistenza aerodinamica. Tutti gli spazi vuoti e gli angoli sono stati ridotti e ottimizzati per rendere più efficiente il flusso dell’aria e migliorare il dinamismo delle linee. L’illuminazione, importante per migliorare sia la sicurezza che l’aspetto estetico del veicolo, prevede luci di posizione e supplementari integrate nella cabina, senza alcun impatto negativo sull’aerodinamica. La configurazione degli interni della cabina Serie R garantisce una posizione di guida ottimale al conducente e comfort di viaggio per il secondo passeggero. I vani portaoggetti sono diversi e di ampia capacità e non manca lo spazio frigo contenuto in un vano estraibile da sotto il letto. Inoltre, i tecnici di Södertälje hanno perfezionato il cruscotto con un display più grande, una grafica migliorata e controlli intuitivi a portata di mano che consentono al driver di concentrarsi unicamente sulla strada. Migliora-


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Pagina 41 Assago stazione Eni - Tortona (Tang. Ovest Mi - A7)

Anche nei dettagli Scania R 540 si fa apprezzare sotto ogni punto di vista.

menti che si traducono anche in un livello di visibilità superiore. Progettato per il massimo comfort, il sedile del conducente può essere ampiamente regolato per garantire la posizione di guida ideale. I passeggeri viaggiano con lo stesso comfort e il loro sedile è girevole e reclinabile. Su strada, Serie R è stradista per vocazione. Gli oltre 300 chilometri del nostro test drive, condotti in via esclusiva su percorsi autostradali, ci hanno consentito di apprezzare fino in fondo le dotazioni cinematiche del trattore svedese. Il nuovo 13 litri da 540 cv, presentato nel 2019, offre una riduzione di carburante fino al 2 per cento. Il risparmio è ottenuto grazie a ridotti attriti interni, al nuovo turbocompressore e ai dispositivi ausiliari intelligenti. La nuova uni tà è il quinto propulsore della gamma dei 13 litri Scania ed è stato concepito soprattutto per applicazioni e clienti che richiedono potenze elevate e un’ottima guidabilità combinate con la sensibilità al carico utile o a limitazioni del peso sull’assale anteriore e che impediscono la scelta del V8. In generale, è un motore perfetto per chiunque abbia bisogno di maggiore potenza per le proprie operazioni di trasporto. Scania offre ora 5 livelli di potenza del noto motore da 6 cilindri in linea: 370, 410, 450, 500 e appunto 540 cv. Quest’ultimo condivide gran parte della tecnologia con il gemello da 500 cv, a partire dal turbocompressore a geometria fissa con cuscinetti a sfera invece di bronzine. Ciò che accomuna tutti i motori Scania da 13 litri sono le prestazioni in termini di consumo di carburante e l’utilizzo della tecnologia pura SCR per il trattamento delle emissioni. L’innata solidità, unitamente alla manutenzione Scania con piano flessibile portano a risultati ottimali sia in termini di costi che di uptime, garantendo una proficua economia operativa totale.

I migliori consumi di carburante e il rapporto peso/potenza ottimizzato rendono il propulsore da 540 una valida scelta per molti trasportatori. I 2.700 Nm già a partire da 1.000 giri/min consentono di avere un ottimo spunto grazie anche agli assali con riduzione ai mozzi e di effettuare cam bi marcia rapidi con un’erogazione di coppia a bassi regimi motore. Caratteristica vincente del 13 litri è il sistema d’iniezione del carburante ad altissima pressione Scania XPI. Si tratta di un sistema di iniezione common rail, ideato dal costruttore svedese, che esegue

regolazioni continue e precise per garantire un’erogazione ot timale del carburante. È inoltre in grado di variare il volume e i tempi dell’iniezione, riducendo così al minimo i consumi e le emissioni, senza porre limiti di coppia. Grazie a Scania XPI, la pressione può essere gestita in modo indipendente dalla velocità del motore e con estrema precisione. Per assicurarsi il controllo di ogni aspetto riguardante le prestazioni del motore e del sistema di post-trattamento dei gas di scarico per Euro 6, Scania ha anche progettato una nuova generazione di si-

Km 59,97

Litri 16,18 Economy (l/100 km) 26,99

Media km/l 3,706

Km 140,88

Litri 32,36 Economy (l/100 km) 22,97

Media km/l 4,353

Km 105,76

Litri 27,77 Economy (l/100 km) 26,26

Media km/l 3,808

Km 306,61

Litri 76,32 Economy (l/100 km) 24,89

Media km/l 4,017

Tortona - Brescia (A21)

Brescia - Assago stazione Eni (A35 - A58 - Tang. Ovest Mi)

Risultato finale

stemi di gestione del motore. Tutte le funzioni sono controllate da questo sistema che fornisce inoltre una diagnostica di bordo avanzata e permette la registrazione dettagliata dei dati di funzionamento per l’analisi successiva. Dotato di due primini, il cambio Scania GRS905R 12+2 marce rappresenta la soluzione ideale per le applicazioni che richiedono maggiore spunto alle basse velocità. Progettato per ottimizzare i consumi di carburante, ha dimostrato la propria efficacia nei trasporti a lungo raggio, nella distribuzione regionale e nelle applicazioni di cantieri-

stica pesante. Per questo cambio sono disponibili Scania Opticruise e Scania Retarder. Ricordiamo che Scania Op ticruise è un sistema di cambio automatizzato che offre diversi vantaggi a conducenti e operatori. Oltre a migliorare il comfort ed eliminare la necessità di monitorare il regime e cambiare marcia, consente al conducente di prestare maggiore attenzione alla gestione del veicolo e al traffico. La strategia di cambio è progettata in modo da adat tarsi continuamente al contesto, sulla base di fattori quali pendenza della strada, peso del rimorchio e caratteri-

stiche del motore. La combinazione di Scania Opticruise e Scania Active Prediction aumenta ulteriormente il risparmio di carburante, poiché il sistema utilizza il GPS per prevedere la topografia della strada ancora da percorrere e regola la velocità sulla base della pendenza. Scania Retarder offre al conducente la possibilità di apprezzare l’effetto potente, e allo stesso tempo uniforme, di un rallentatore idraulico. Oltre a una guida rilassante e confortevole, garantisce un risparmio poiché riduce la manutenzione rispetto ai normali sistemi di frenata.

La carta d’identità

Nome: R 540 Cognome: Scania Configurazione: trattore 4x2 con semirimorchio Cabina: CR20H, Highline con zona notte; lunghezza 5.960 mm, larghezza 2.600 mm, altezza 3.697 mm. Motore: Scania DC13, 13 litri 6 cilindri in linea, Euro 6; riduzione catalitica selettiva SCR con AdBlue; sistema di iniezione del carburante ad altissima pressione Scania XPI; potenza max: 397 kW/540 cv a 1.800 giri/min; coppia max: 2.700 Nm a 1.000-1.300 giri/min. Cambio: Scania GRS905R 12+2 marce, Scania Opticruise. Performance modes: Economy, Standard, Power. Livello rumore: 80 dBA Retarder: Scania R4100D, 4.100 Nm, 500 kW. Pneumatici: 315/70 R22.5. Serbatoi: gasolio 400 litri; AdBlue: 47 litri.

L’imponente frontale dello Scania R 540 che domina letteralmente la strada.


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SCANIA / PARTNERSHIP STRATEGICA TRA REA TRASPORTI E DIESEL TECNICA SPOLZINO

A tutto gas con il Grifone TRENTACINQUE ANNI DI PASSIONE PER IL TRASPORTO DI GAS MEDICALI HANNO PORTATO A RISULTATI ECCEZIONALI L’AZIENDA CAMPANA, CHE HA APPENA ACCOLTO NELLA SUA FLOTTA QUATTRO TRATTORI SCANIA E SIGLATO CON IL COSTRUTTORE SVEDESE E DISEL TECNICA SPOLZINO L’ACCORDO PER UNA FORNITURA TOTALE DI

È

CRISTINA ALTIERI

CASALNUOVO DI NAPOLI

stata per la Rea Trasporti l’occasione per celebrare un’ottima chiusura di anno la consegna di quattro trattori Scania avvenuta il 6 dicembre scorso presso la Diesel Tecnica Spolzino di Atena Lucana. Il fatturato 2019 dell’azienda napoletana specializzata nel trasporto di gas tecnici, medicali e tossici supera i 5 milioni, e per il 2020 le previsioni sono rosee. “La collaborazione con il team Spolzino nasce lo scorso luglio - ci racconta Raffaele Rea, Amministratore delegato della società di famiglia insieme al padre Angelo Da parte nostra c’era l’intenzione di alzare l’asticella con il meglio che il mercato potesse offrire: e il marchio svedese, lo sappiamo tutti, non ha certo bisogno delle mie lusinghe”. Entusiasmo alle stelle dunque per un innesto importante, anche sotto il profilo economico e ambientale, soprattutto se si considera che la flotta della Rea Trasporti opera su tutto il territorio nazionale, e quindi di chilometri ne macina parecchi. L’accordo di fornitura prevede un totale di 10 veicoli. “Il grado di soddisfazione - precisa Rea parlando dei nuovi trattori - è altissimo: consumi bassi, e mis sioni di CO2 compresse all’osso. E poi dal punto di vista dell’immagine da sempre Scania attrae i professionisti”. E forse era proprio uno dei sogni di Angelo Rea quello di fare incetta di veicoli top di gamma quando nel 1985 fondava la sua ditta individuale. Allora il camion era uno solo ed era proprio lui a guidarlo. “Mio padre - prosegue Raffaele - aveva e ha un’idea del lavoro che gli deriva da una formazione pratica, personale

prima e professionale poi. Un modus operandi rivelatosi nel tempo vincente, perché ancorato alla realtà e dunque versatile e capace di tenere testa ai tempi che corrono”. La Rea Trasporti affonda le sue origini sul campo di battaglia e ancora oggi rimane in una dimensione concreta, dove i titolari non sono semplici businessman ma riescono a gestire con successo una flotta di veicoli e il lavoro dei loro autisti perché prima di tutto quell’attività l’hanno svolta loro. “Io stesso, una volta conseguito il diploma di gestione aziendale conferma il giovane ammini-

stratore - sono subentrato alla guida di uno dei nostri veicoli, curando contemporaneamente il rapporto con i clienti e la logistica. Solo due anni fa ho iniziato a dedicare più attenzione all’amministrazione e a impegni gestionali”. È stata una crescita inarrestabile a ritmare la storia dell’azienda. Soprattutto a partire dal 2012, anno in cui la Rea Angelo viene assorbita dalla nascente Rea Trasporti Srl: stesse persone, ma nuova visione del lavoro. “Come pri mo atto - continua Rea abbiamo voluto confermare la dedizione alla famiglia assumendo come primo impiegato

amministrativo mio cognato Pasquale Romano”. E dove stabilità e tradizione non bastano, arrivano le occasioni e le intuizioni. Ad esempio quella di specializzarsi in una nicchia di mercato, quella dei gas medicali, quale conseguenza naturale della vicinanza e della collaborazione che diventava negli anni sempre più stretta con la (oggi denominata) Nippon Gases/Rivoira. “Durante questi trentacinque anni - continua Raffaele la Rea Trasporti e la società produttrice di gas sono cresciute insieme: da una parte c’è stata l’espansione di Rivoira sul mercato, con la con-

seguente richiesta di personale e mezzi specifici per le varie formule di scarico. Dall’altra c’eravamo noi che fornivamo gli investimenti necessari, soprattutto sul piano formativo, per soddisfare gli standard di sicurezza e qualità. Il nostro è un lavoro molto particolare, che impone grande attenzione al tema della sicurezza. Un autista per essere assunto deve avere una serie di requisiti che gli permettano di svolgere il compito in modo professionale e senza pericoli, per sé e per gli altri. Per questo non ci serviamo di sub-vezione, che riteniamo poco vantaggiosa per la sicu-

Franco Fenoglio, Amministratore delegato Italscania (primo a sinistra) insieme ai vertici di Rea Trasporti e Diesel Tecnica Spolzino.

10 VEICOLI.

rezza e per la qualità del trasporto. I nostri clienti hanno esigenze per le quali sono richieste alte competenze e grande conoscenza del prodotto e del suo comportamento su strada. Non diciamo che gli altri non sappiano operare, ma ci sentiamo più sicuri con questa formula, anche perché disponiamo di tutte le competenze per operare in sicurezza e con qualità del servizio”. Oggi la Rea Trasporti impiega 72 persone. “Io mi occupo del rapporto con i clienti e i collaboratori, mio padre invece è dedito all’organizzazione logistica coadiuvato da tre responsabili d’area: Roberto Corsi per il Centro Nord, Gianluca De Santis per il sito di Anagni, Giuseppe Sparagno per il Centro Sud e le Isole, più il responsabile nazionale per l’area bulk, Salvatore Ozzauto. Pasquale Romano è responsabile dell’amministrazione finanziaria in collaborazione con Francesco Sisto, Elena Crispino e Concetta Rea. Chiude la squadra degli impiegati Ciro Cimmelli, responsabile ufficio acquisti”. E poi ci sono gli autisti al volante di una flotta che va dai 35 quintali per arrivare sino agli autoarticolati da 44 tonnellate. “Il computo totale - prosegue Rea - vede all’attivo 32 autocarri, 13 furgoni e 24 trattori stradali, oltre a 12 semirimorchi. Attualmente la Rea Trasporti dispone di varie aree parcheggio: Casalnuovo di Napoli, Messina, Bari, Novara. Contiamo di inaugurare la prossima prima di luglio 2020, quando cadrà il centenario di Rivoira. Abbiamo acquistato un terreno di fianco al sito produttivo Nippon Gases/Rivoira di Anagni: lì ci sarà un parcheggio per i nostri dipendenti, uno per i mezzi pesanti e un ufficio”. La saga continua.


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LA PASSIONE INNATA PER I TRASPORTI ALLE ORIGINI DEL SUCCESSO DELL’AZIENDA

M

MICHELE PERROTTI: “SONO UN COMBATTENTE NATO” ichele Perrotti è un “figlio d’arte”. L’azienda di famiglia, fondata nel 1964, lo ha visto crescere nel settore dei trasporti fino a diventare un imprenditore di successo. “Sono entrato in azienda nel 1981, quando avevo 13 anni - racconta orgoglioso - e nel 1990 ho preso la patente e ho iniziato a guidare. Nel 2008, poi, mi sono distaccato e ho fondato l’odierna Autotrasporti Perrotti, con sede operativa e amministrativa a Lucera, in provincia di Foggia”. All’Autotrasporti Perrotti lavorano 12 dipendenti, tra cui i familiari di Michele: la moglie Maria Rosaria si occupa di contabilità, il figlio Luciano è al volante e il secondo figlio, Vincenzo, si occupa dei mezzi. Michele si è ritagliato il ruolo di Amministratore e responsabile della logistica. “Ci occu-

piamo di trasporto merci conto terzi e siamo specializzati nel trasporto di cereali e materiali per le centrali di produzione di biogas - aggiunge Perrotti L’azienda dispone di un parco composto da 15 camion e organizza e gestisce la linea di trasporti in tutta Italia, da Nord a Sud, con un particolare focus su Umbria ed Emilia-Romagna”. L’arrivo in flotta del Gladiatore ha ovviamente suscitato grandi entusiasmi. “Nel film il gladiatore, il protagonista è sempre pronto a dare battaglia e pur di fronte a mille difficoltà trova sempre la forza di rialzarsi e reagire - dice Michele Perrotti - Ebbene, io sono così, un combattente nato appassionato del suo lavoro. Mi è sembrato giusto caratterizzare ulteriormente la grinta della nuova ammiraglia SWay con una personalizzazione molto originale e

fortemente simbolica. Ringrazio in primis Acitoinox e TMT per il loro prezioso contributo e insieme a loro Mimmo Silecchia di Arte in Studio di San Benedetto del Tronto (Ap) per il progetto grafico e Tappezzeria Giovanni Duraccio di Ottaviano (Na) per i rivestimenti interni”. Con TMT Tanks & Trailers Michele Perrotti ha un solido rapporto avviato nel 2014. Il piano mobile associato al Gladiatore è parte integrante della nuova special edition che farà ancora di più risaltare le insegne dell’azienda di Lucera. Ma Perrotti non si ferma qui. Il vulcanico trasportatore sta già lavorando alla sua prossima special edition, che sarà pronta entro l’estate e sarà ancora una volta basata su trattore Iveco S-Way in abbinamento con piano mobile TMT.

IVECO / S-WAY CON PIANO MOBILE TMT PER AUTOTRASPORTI PERROTTI

Il Gladiatore morde l’asfalto MICHELE PERROTTI, GIÀ FAMOSO PER LA PROPENSIONE ALLA PERSONALIZZAZIONE ARTISTICA DEI SUOI VEICOLI, RINNOVA LA SUA FIDUCIA IN IVECO E SCEGLIE LA NUOVA AMMIRAGLIA S-WAY PER UNA TRASFORMAZIONE ISPIRATA AL CELEBRE FILM COLOSSAL DEL 2000 DIRETTO DA RIDLEY SCOTT. IL BILICO “SPECIAL EDITION”

È

È NATO GRAZIE AL COINVOLGIMENTO DEL PRODUTTORE MARCHIGIANO, CHE HA REALIZZATO IL SEMIRIMORCHIO. IL GLADIATORE È GIÀ SULLE STRADE

DELLA PENISOLA, IMPEGNATO QUOTIDIANAMENTE NEL TRASPORTO DI CEREALI BIOLOGICI, CON GRANDE SODDISFAZIONE DEL TITOLARE DELL’AZIENDA CAMPANA.

FABIO BASILICO LUCERA

stato l’incontro di passione e competenza, razionalità ed emozione allo stato puro il terreno ideale in cui far germogliare un progetto originale e con un nome orgogliosamente ambizioso. Si chiama Gladiatore l’esemplare unico di Iveco SWay entrato nella flotta di Autotrasporti Perrotti, azienda pugliese capitanata dal vul canico Michele Perrotti, già famoso per la propensione alla personalizzazione artistica dei suoi veicoli. Questa volta, la fantasia di Perrotti si è concentrata sul celebre film colossal del 2000 diretto da Ridley Scott. Il titolare della ditta di Lucera (Fg) ha voluto sottolineare la grinta, la tenacia e la forza che accomunano tanto la Autotrasporti Perrotti quanto il nuovo nato in casa Iveco. La special edition è nata gra zie al coinvolgimento di due importanti player: Acitoinox che ha personalizzato la cabina e TMT Tanks & Trailers che si è occupata del semirimorchio a piano mobile. A pochi mesi dal lancio del la nuova ammiraglia, lo scorso dicembre Perrotti ha ricevuto il primo S-Way AS440S57T/FP nella versione top di gamma: motore Cursor 13, 570 cv di potenza

massima, dotazioni comprendenti Connectivity box, kit aerodinamico, fari full Led, Hi-Cruise, ausiliari intelligenti, Smart EGR, cerchi in lega Alcoa Dura-Bright, Parking cooler integrato color Avorio Oriente. “Ancora una volta abbiamo scelto Iveco, che dal 2016 soddisfa le nostre esigenze con ottimi risultati, garantendo inoltre una buona disponibilità da parte delle officine per la manutenzione dei mezzi”, ha dichiarato Michele Perrotti. Grazie ad Acitoinox la naturale forza dell’S-Way nella versione Gladiatore si materializza e si percepisce immediatamente attraverso l’estetica decisa e robusta degli accessori in acciaio inox che “vestono” il muso e, in generale, tutto il veicolo. Le barre presenti sul veicolo perdono la classica sezione tonda e si fanno quadre, per accentuare il carattere forte del mezzo e nella parte terminale i tubi assumono una forma molto appuntita, rievocando le lance degli antichi combattenti delle arene romane. Il tradizionale porta targa lascia il posto a due baffi che vanno a incorniciare l’applicazione dedicata al posizionamento della targa creando un gioco di luci e ombre che rafforzano maggiormente l’accattivante estetica del nuovo pesante Iveco. Il semirimorchio a piano

mobile, fornito e personalizzato da TMT Tanks & Trailers appositamente per Autotrasporti Perrotti, è un modello innovativo e unico nel suo genere: telaio autoportante Strenx 700, costruito su una piattaforma per assali imbullonati in base alle esigenze; due assali autosterzanti, il primo e il terzo; profili speciali

di 7.800 kg. Entrambe le personalizzazioni sono state compiute a tempo di record (poco più di una settimana) con operatori specializzati e materiali di altissima qualità, sottoposti a controlli costanti. Il Gladiatore è già sulle strade della Penisola, impegnato quotidianamente nel trasporto di cereali

alterarne minimamente le linee e il design generale, ma semmai di evidenziarli. Nata nel 1991, Acitoinox è oggi leader europea nella progettazione e realizzazione di accessori in acciaio per veicoli industriali. Azienda a gestione familiare, con personale altamente specializzato che si avvale di macchinari di ul-

Sulle strade, grazie alla sua particolare livrea, “Il Gladiatore” Iveco non passa certo inosservato.

in alluminio per pareti, timpano e porte; verniciatura metallizzata IC338 con grafica per sonalizzata “Il Gladiatore’’; unità idraulica S-Drive di Keith Walking Floor, utilizzata per la prima volta in assoluto in Europa, con pianale semimpermeabile; tara

biologici, parte rilevante dell’attività di trasporto conto terzi di Autotrasporti Perrotti. Il concept studiato e ideato dal reparto design e progettazione di Acitoinox è stato sviluppato facendo molta attenzione allo stile del veicolo, con la precisa volontà di non

timissima generazione, Acitoinox ha fatto dell’uso dei migliori acciai, della tradizione artigianale, dell’alta qualità dei prodotti realizzati e della continua ricerca e sperimentazione di nuovi materiali e soluzioni, i suoi cavalli di battaglia. L’azienda con sede

ad Albanella, in provincia di Salerno, realizza la più ampia gamma di accessori per i principali modelli di tutte le marche di camion. Sono oltre 600 gli articoli completamente disegnati e realizzati dall’azienda campana, molti dei quali interamente personalizzabili, che vanno a comporre le linee di mascherini, portafari, tubi carena, parasole, terminali, porta targa, applicazioni sportello, barre paraurti, contorno fari e la nuovissima linea di coprimozzi. L’italiana TMT Tanks & Trailers è produttrice di semirimorchi a pianale mobile Walking Floor, introdotti in Italia nel 1989. Sviluppa la propria attività a livello nazionale e internazionale, basando tutta la propria produzione su tre valori fondamentali: prodotto, persone, passione. Da sempre pone grande attenzione alla qualità dei suoi semirimorchi, controllando il processo produttivo in ogni sua fase e garantendo sempre grande affidabilità. Fan no parte della gamma: i semirimorchi a piano mobile modello Conchiglia con porte laterali; la gamma Scrigno con porte scorrevoli destra e sinistra a tutta apertura; gamma intermodale Hupac strada-mare-ferrovia; container a piano mobile; portacontainer; autobotti per rifiuti e prodotti petroliferi.

Michele Perrotti e “Iveco Your Truck You Way” I Insieme al Gladiatore arrivano altri quattro S-Way

l Gladiatore non è solo. Insieme al mitico trattore, in casa Autotrasporti Perrotti sono arrivati altri quattro Iveco S-Way 570 cv, originalissimi nel loro allestimento curato ancora una volta da Acitoinox. La cerimonia ha avuto luogo presso la sede di Bari della Di Pinto & Dalessandro, concessionaria Iveco di zona di riferimento, alla presenza di Michele Perrotti, titolare dell’azienda, di Mihai Daderlat, Business Director del Mercato Italia Iveco e di Bartolomeo e Leonardo Di Pinto, rispettivamente Presidente e Ad della concessionaria. “La nuova cabina dell’Iveco S-Way mi ha colpito molto per la sua forte personalità, che ho voluto rendere ancora più particolare, secondo i miei canoni di stile - ha ribadito Michele Perrotti - Da questi veicoli mi aspetto affidabilità, ottime performance sui consumi e comfort per i miei autisti”. Il colore e la personalizzazione fanno da protagonisti: cinque veicoli per cinque tonalità diverse, dal blu boreale al blu instinct, dal rosso metallizzato al verde eco e all’avorio oriente. Ed è proprio quest’ultima versione a essere stata presentata ufficialmente come Spe-

cial Edition “Il Gladiatore”. Iveco ha anche lanciato l’iniziativa sui propri canali social “Iveco Your Truck Your Way”: una sfida che il brand lancia ai propri clienti e driver, invitandoli a condividere le loro personalizzazioni della nuova ammiraglia S-WAY, siano esse immagini del nuovo veicolo decorato o progetti di customizzazione. Michele Perrotti, con il suo Gladiatore, sarà proprio il primo Ambassador dell’iniziativa. Tutti e cinque gli S-Way di Perrotti, impiegati per il trasporto di cereali biologici lungo la tratta adriatica, sono trattori nella versione top di gamma con cambio Hi Tronix da 12 marce e motore Cursor 13 da 570 cv, dotati dei più avanzati sistemi tecnologici in termini di connettività, sicurezza e risparmio carburante. Attraverso questa fornitura il parco mezzi dell’azienda di trasporti pugliese raggiunge le 15 unità e dimostra la solidità del rapporto con la casa costruttrice, andato via via consolidandosi grazie anche ai servizi offerti dalla concessionaria Di Pinto & Dalessandro.


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FASSI GRU MILANO / INTERVISTA A MAURO MOSCHI, RESPONSABILE COMMERCIALE

Competenza al servizio del territorio ALL’INTERNO DELLA SOLIDA ED EFFICIENTE ORGANIZZAZIONE ITALIANA DI FASSI, FASSI GRU MILANO SRL RIVESTE UN RUOLO STRATEGICO DI PRIMARIA IMPORTANZA, ARRIVANDO A PRESIDIARE UN TERRITORIO ESTESO CHE COMPRENDE L’INTERA LOMBARDIA OCCIDENTALE, CON LE PROVINCE DI MILANO, COMO, LECCO, MONZA BRIANZA, VARESE, NOVARA E PAVIA. EMERGE IL RITRATTO DI UN’AZIENDA DI SUCCESSO, MOLTO APPREZZATA DAGLI OPERATORI PROFESSIONALI, CHE HA SAPUTO VALORIZZARE IL KNOW-HOW ALTAMENTE SPECIALIZZATO DI FASSI IN TUTTA L’AREA DI COMPETENZA. Mauro Moschi, Responsabile commerciale Fassi Gru Milano.

A

FABIO BASILICO LAINATE

ll’interno della solida ed efficiente organizzazione italiana di Fassi, Fassi Gru Milano Srl riveste un ruolo strategico di primaria importanza, arrivando a presidiare un territorio esteso che comprende l’intera Lombardia occidentale, con le province di Milano, Como, Lecco, Monza Brianza, Varese, Novara e Pavia. A capo della società con sede a Lainate ci sono tre soci competenti e fortemente motivati: Mau ro Moschi, Pier Giulio Trivella e Gabriele Cavalieri. A Mauro Moschi, che di Fassi Gru Milano è Responsabile commerciale, abbiamo chiesto di raccontarci la storia della concessionaria dalle origini fino ai nostri giorni. Emerge il ritratto di un’azienda di successo, molto apprezzata dagli operatori professionali, che ha saputo valorizzare il know-how altamente specializzato di Fassi (e dei brand collegati Cranab e Marrel) in tutta l’area di competenza. Mauro Moschi, milanese, classe 1957, ha iniziato la sua carriera dalla pubblicità. “Ho lavorato in un’agenzia pubblicitaria per circa 6-7 anni racconta - e successivamente mi sono reinventato incominciando a occuparmi delle vendite di sponde e rampe idrauliche. Dopo una parentesi nel settore delle coperture mobili per magazzino sono stato con tattato da Anteo che all’epoca aveva intenzione di sviluppare la sua presenza sul ter ritorio di Milano per la vendita e l’assistenza di sponde idrauliche. È così che nel giugno 1990 è nata la Hydracar Srl, i cui tre soci sono gli stessi a capo di Fassi Gru Milano”. Hydracar inizia a operare

come azienda del settore oleodinamico, attiva nella vendita e nell’assistenza di sponde idrauliche, gru idrauliche e accessori. “Eravamo partiti con le sponde Anteo e le gru PM, dal momento che la Famiglia Boni, allora proprietaria di Anteo, controllava anche la PM - aggiunge Mauro Moschi - Quando poi nel 2007 Boni ha ceduto PM mantenendo solo Anteo, siamo stati contattati da Fassi che ci ha proposto di iniziare

una nuova fase, l’attuale, segnata da un rapporto solido e proficuo sia dal punto di vista professionale che umano”. Fassi Gru Milano e Hydracar continuano a lavorare in parallelo: “Continuiamo a lavorare con le sponde Anteo per quel che riguarda la vendita e l’assistenza ma il nostro prodotto di punta, il core business, sono le gru - ammette Mauro Moschi - Hydracar è la nostra officina che si occupa anche dell’assistenza

L’officina di Lainate all’interno della sede di Fassi Gru Milano.

e del montaggio relativo alle gru. Fassi Gru Milano è una società commerciale che vende gru, impianti scarrabili e ca ricatori per tutti i marchi del Gruppo Fassi, quindi Fassi, Cranab e Marrel. Ci occupiamo di tutto in tre, non abbiamo dipendenti diretti. Gli unici dipendenti sono i sette che fanno riferimento a Hydracar. Siamo in due a occuparci della parte commerciale di Fassi Gru Milano. Io ho la zona Est dell’area milanese,

con le province di Milano, Lecco, Como, Monza Brianza, il mio collega si occupa di Milano Ovest, con le province di Milano, Varese, Novara e Pavia”. Entrare a far parte del network Fassi ha anche comportato per Moschi, Trivella e Cavalieri un cambiamento di location. “Prima eravamo ubicati a San Giuliano Milanese e successivamente a Carpiano (Mi) - spiega Moschi Fassi ci ha proposto di occupare la sua struttura di Lainate, dove ci siamo trasferiti nel 2012 creando la Fassi Gru Milano. A Lainate ha sede anche la Hydracar. Siamo in 11 tra officina e uffici, occupando un totale di 2.500 metri quadrati coperti a cui vanno aggiunti 8mila mq di piazzale esterno. La posizione è indubbiamente strategica, a ridosso dell’autostrada A8”. Sono numeri importanti quelli registrati dal team di Lainate. “Già nel 2007, nel primo anno dopo il passaggio a Fassi, abbiamo ottenuto un notevole risultato in virtù di un marchio a cui sono associati una forte immagine e un prodotto di grande qualità prosegue Mauro Moschi Siamo così diventati una realtà importante a Milano e in Lombardia, punto nevralgico della rete Fassi che oltre alle filiali dirette di Modena e Bologna, Firenze e Torino, comprende altri concessionari come noi. La politica Fassi è molto valida e ben strutturata. Abbiamo buoni contatti con tutti i partner della rete che operano su altre zone d’Italia, non c’è alcuna sovrapposizione territoriale, vantiamo una valida collaborazione anche con il quartier generale di Albino. Nel 2019 abbiamo venduto circa 70 gru, di cui almeno 25 sono passate dalla no stra officina che ha registrato un fatturato di 1,7 milioni di euro evidenziando un importante movimento giustificato dalla complessità del prodotto che trattiamo. Del resto, noi siamo nati nel mondo dell’assistenza e la nostra mentalità è considerare l’assistenza elemento chiave di supporto alle vendite”. “Noi ci occupiamo solo di gru - dice ancora Moschi Per quanto riguarda il completo allestimento del truck ci affidiamo a partner esterni qualificati. Il cliente con tutte le sue esigenze di personalizzazione della macchina viene seguito scrupolosamente sia in fase di vendita che per quanto riguarda l’assistenza. Siamo in grado di muoverci per interventi di assistenza

esterni con un’attrezzata officina mobile. Abbiamo contratti di manutenzione periodica con tutti, comprese importanti aziende clienti come Atm Milano. Facciamo anche verifiche periodiche e ci occupiamo di formazione organizzando corsi per gru e piattaforme aeree”. Negli anni la clientela è cambiata, diventando più esigente e più consapevole delle sue necessità. Mauro Moschi lo conferma: “L’evoluzione della clientela c’è stata eccome. Oggi tutti vogliono vestire il prodotto in modo che risponda adeguatamente e scrupolosamente alle proprie esigenze. Del resto, quando si ha a che fare con macchine sempre più complesse e importanti, l’essere esigente è una naturale conseguenza. Con la grande crisi avviata nel 20072008 il settore dell’edilizia è praticamente precipitato e solo adesso dà segnali di una piccola ripresa. La nostra attenzione si è quindi spostata su comparti specifici come i trasporti eccezionali e l’industria dei macchinari, cresciuti molto nel corso del tempo nel nostro territorio di riferimento e in particolare in Brianza. È in questi comparti che si concentra oggi il nostro lavoro”. Il passaparola è un buon strumento per contattare i clienti, visto l’appeal associato al nome Fassi. Ma non solo. Mauro Moschi sa sfruttare il suo talento naturale per il contatto umano e l’umiltà del proporsi come consulente e interlocutore di fiducia. E se serve si sfruttano con intelligenza anche le opportunità of ferte dai social network. “Le macchina sono sempre più complesse e specializzate, con l’elettronica che gioca un ruolo di primo piano - prosegue Mauro Moschi - Non dimentichiamo che proprio sull’elettronica Fassi ha svolto un ruolo di pioniere. Da qui in avanti sarà necessario per noi essere sempre più attenti all’evoluzione tecnologica e all’acquisizione degli inevitabili aggiornamenti”. Il futuro si costruisce sulle solide fondamenta del passato. Mauro Moschi ha in programma di festeggiare i trent’anni di Hydracar e il quasi decennale di Fassi Gru Milano. “Una grande occasione, una sorta di porte aperte, per ritrovarci tutti insieme con i clienti in un momento festoso all’insegna della convivialità e dell’amicizia che prelude a un fu turo di nuovi successi condivisi”, conclude soddisfatto.


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IVECO / CONSEGNATI AD ANAS I PRIMI MEZZI ATTREZZATI

Il ghiaccio ha le ore contate

IL BANDO DI GARA È STATO INDETTO PER LA RIMOZIONE DELLA NEVE, LA MANUTENZIONE DELLE STRADE E AUTOSTRADE NAZIONALI E LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ INVERNALI.

I

NEL COMPLESSO LA FORNITURA È COSTITUITA DA

42 STRALIS X-WAY CON ALLESTIMENTO SPARGISALE E LAMA SPAZZANEVE GILETTA DI REVELLO, IN PROVINCIA DI CUNEO.

PREDISPOSTO DALL’AZIENDA

LINO SINARI REVELLO

veco ha consegnato un primo lotto di 21 veicoli ad ANAS, il gestore della rete stradale e autostradale ita liana, presso la sede dell’azienda Giletta di Revello, in provincia di Cuneo, leader nella realizzazione di macchine e attrezzature sgombraneve, spazzatrici, spargisale, che ha curato l’allestimento dei mezzi. La cerimonia si è svolta alla presenza di Roberto Mastrangelo, Responsabile Gestione Rete per ANAS, Mihai Daderlat, Business Director per il Mercato Italia Iveco, Alessandro Oitana, Medium & Heavy Business Line Manager Iveco, Davide Testa, Key Account Direct Sales Iveco, e Guido Giletta, titolare dell’omonima azienda di allestimento. I veicoli oggetto della consegna sono Stralis X-Way, mo dello AD190X36 ON+, fanno parte di una più ampia fornitura di 42 mezzi di gam-

ma pesante, destinati ai lavori di sgombero di strade e autostrade, nell’ambito della gestione dell’attività invernali su tutto il territorio nazionale, e vanno a implementare una flotta di circa 700 unità, per la grande maggioranza a marchio Iveco. Stralis X-Way è il veicolo di punta della gamma Iveco per le applicazioni su strada che richiedono mobilità fino all’ultimo miglio e, attraverso caratteristiche di modularità e flessibilità, esprime la propria attitudine, adattandosi a molteplici destinazioni d’uso. Veicolo che porta all’estremo il proprio approccio orientato alla missione, Stralis X-Way è il risultato della ricerca condotta da Iveco su più fronti: dalla migliore tecnologia a livello di consumi - che rivela il carattere sostenibile del veicolo con vantaggi anche in termini di TCO (Costo Totale d’Esercizio) - e di sicurezza tipica dei modelli on-road, alla robustezza del telaio che identifica i veicoli off-road.

Nella versione On+, che caratterizza i veicoli oggetto della gara indetta da ANAS, l’equipaggiamento prevede, oltre a un’architettura del telaio a sezione costante particolarmente solida e versatile, una maggiore altezza da terra e un paraurti più strutturato, caratteristiche ideali per affrontare il manto stradale impegnativo e le aspre condizioni invernali ai quali verrà sottoposto, completate con un allestimento spargisale e lama spazzaneve di colore arancio. A gestire gli adattamenti e la personalizzazione degli XWay, l’allestitore Giletta si è ri velato protagonista indispensabile per il completamento della fornitura al fianco di Iveco. Il risultato della gara conferma il rapporto di proficua collaborazione instaurato nel corso degli anni tra Iveco e ANAS, due eccellenze italiane accomunate dalla ricerca della qualità nella fornitura, rispettivamente, di prodotti e servizi al cliente finale.


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ALLISON TRANSMISSION / DATI INTERESSANTI DALLA SCOZIA

Il rifiuto che fa risparmiare D

GRAZIE ALL’AGGIORNAMENTO DEL SOFTWARE FUELSENSE 2.0 CONSUMI RIDOTTI DELL’8,85 PER CENTO. TEST INDIPENDENTI EFFETTUATI DALLA CONTEA SCOZZESE DI FIFE SUI MERCEDES-BENZ ECONIC HANNO DIMOSTRATO UN RISPARMIO DI MIGLIAIA DI EURO DI CARBURANTE. I VEICOLI HANNO OPERATO SU DUE TURNI PER L’INTERA GIORNATA PER SEI MESI.

MICHELE S. ALTIERI EDIMBURGOÂ

ue Mercedes-Benz Econic per la raccolta rifiuti equipaggiati con l’ultimo software FuelSense 2.0 di Allison Transmission hanno ottenuto un risparmio di carburante dell’8,85 per cento. Questo dimostra come gli aggiornamenti del software - a metĂ della vita utile di un veicolo -possano ridurre significativamente i costi di gestione. Il risparmio è stato realizzato dal dipartimento operativo della flotta della contea di Fife, a nord di Edimburgo, in Scozia, nel corso di un test di sei mesi e 21mila km, condotto da gennaio a giugno dello scorso anno. In seguito a questi risparmi di carburante, la contea di Fife ha deciso di e quipaggiare altri 11 Econic con il software FuelSense 2.0 e ordinare altri 11 Econic giĂ messi in servizio all’inizio di quest’anno. Ăˆ stato calcolato che questi 24 veicoli dovrebbero ridurre la spesa per il diesel di circa 42mila sterline (po co meno di 50mila euro) l’anno e le

I responsabili della flotta della contea di Fife, Andrew Salmond e Danny Jack, hanno studiato i risultati del test, secondo i quali 24 veicoli aggiornati e nuovi, che utilizzano il software FuelSense 2.0 di Allison, dovrebbero ridurre la spesa per il diesel di circa 50mila euro l’anno e le emissioni di CO2 di quasi 124 tonnellate.

emissioni di CO2 di quasi 124 tonnellate. I due veicoli utilizzati nel test sono Mercedes-Benz Econic 6x2 da 26 t, con tra-

smissioni completamente automatiche Allison a sei marce della serie 3000TM. Entrambi i veicoli sono modelli del 2017 ed entrambi

percorrono circa 20mila km l’anno. I dati precisi sul loro precedente consumo di carburante e sui tipi di cambio hanno permesso di effettua-

re confronti accurati dopo l’installazione di FuelSense 2.0. Uno degli E co nic ha percorso 10mila km durante il periodo di prova e l’altro poco piĂš di 11.250 km. “Questa prova - dichiara Sandy Anderson, Responsabile Assistenza della flotta per la Raccolta Rifiuti della contea di Fife - è stata frutto di una grande collaborazione tra contea di Fife, Allison Transmission e MercedesBenz. Ora disponiamo di solidi dati che dimostrano come l’aggiornamento alle piĂš recenti tecnologie, collaudate sui nostri veicoli e sulle nostre strade, possa offrire un valore aggiunto ai contribuenti della con tea. Abbiamo ottenuto un risparmio di carburante e non solo: i nostri calcoli dimostrano che il costo dell’aggiornamento viene ripagato in risparmio di carburante entro 14,5 settimaneâ€?. Entrambi i veicoli del test hanno lavorato su due turni di lavoro, dalle 6 del mattino alle 21, dal lunedĂŹ al venerdĂŹ. Entrambi hanno raccolto quattro diversi tipi di rifiuti, passando due settimane consecutive per ogni

Mercedes-Benz Sprinter Minibus Turistici Carraro Concessionaria, allestisce e distribuisce per il mercato italiano Minibus Turistici Mercedes-Benz Sprinter. 7FJDPMJ DPOmHVSBUJ EB QPTUJ mOP B QPTUJ QFSTPOBMJ[[BCJMJ DPO QPTTJCJMJUĂ‹ EJ FTUFOTJPOF EFMMB (BSBO[JB 6Ă´DJBMF .FSDFEFT #FO[ mOP B NFTJ LN

Carraro Concessionaria S.p.A. www.gruppocarraro.it Nervesa della Battaglia (TV), Via Priula 107, tel. 0422 5211 - Sedico (BL), Via Belluno 62, tel 0437 8511 Treviso (TV), Viale della Repubblica 261/263, tel 0422 6984 - Castelfranco Veneto (TV), Circonvallazione Est 78, tel 0423 4888 Mestre (VE), Via Martiri della LibertĂ 350, tel 041 26203 - Pradamano (UD), Via Nazionale 53, tel 0423 641115

tipo durante un ciclo di otto settimane: car ta, umido e sfalci verdi, plastica e indifferenziata. Entrambi i veicoli hanno raccolto e trasportato piĂš rifiuti durante i sei mesi del test, rispetto al periodo precedente preso come riferimento. Il piĂš piccolo miglioramento del consumo di carburante in un me se è stato del 2,38 per cen to, il piĂš grande del 19,5, con una media combinata su sei mesi dell’8,85 per cento. Il software FuelSense 2.0 di Allison è dotato di cambio marcia DynActive. Al centro di questa tecnologia c’è un algoritmo intelligente che valuta continuamente le condizioni di guida - tenendo conto di fattori quali peso del veicolo, pendenza della strada, frequenza di fermate e ripartenze, uso dell’acceleratore ecc. - per avviare sottili ma significative alterazioni nei punti di cambio marcia. In qualitĂ di terzo ente locale piĂš grande della Scozia, la contea di Fife gestisce 48 veicoli per la raccolta rifiuti, 42 dei quali con trasmissione Allison. Quattro anni fa la contea è stata una delle prime ad adottare lo schema del doppio turno dal lunedĂŹ al venerdĂŹ, con la manutenzione effettuata nei fine settimana. Questo approccio ha permesso di rimuovere 25 veicoli dal la flotta per la raccolta rifiuti senza effetti negativi sul servizio. Il parco macchine com plessivo si estende a 1.430 veicoli immatricolati su strada, tra cui autocisterne, furgoni e spazzatrici.


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INTERVISTA

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VITTORIA GAROFALO

roseguire e rafforzare la col laborazione con le Case costruttrici, ringiovanendo la flotta con mezzi a carburanti alternativi, aprire ai clienti l’opportunità di un percorso di formazione per il corretto utilizzo delle attrezzature e proporre sul mercato un proprio veicolo leggero da raccolta rifiuti. È il “fil rouge” attorno al quale si muoverà nel 2020 B.&G. Ecoline, noleggiatore con headquarter a Cesena e una presenza sul territorio nazionale, specializzato nel settore dell’igiene ambientale. Dopo un 2019 caratterizzato da un’importante offensiva nelle vendite, con il coordinamento del Sales Director Gianfranco Boschi e l’inserimento nel team di Giuseppe Griffa, per l’anno in corso B.&G. punta a consolidare la sua presenza, che vede l’a zienda cesenate protagonista del mercato anche in aree strategiche per la raccolta urbana, quali Emilia-Romagna e Toscana, riorganizzando la squadra di venditori, rafforzando le partnership con altri player e avendo un obiettivo ambizioso: portare sul mercato, entro l’anno, un veicolo leggero elettrico studiato per il settore dell’igiene ambientale. Con una flotta di 260 unità, costantemente aggiornata con veicoli rinnovati ogni 36

MARKETING OFFICER B.&G. ECOLINE

timo step, B.&G. nel 2020 intende portare al debutto una linea di veicoli elettrici studiati per il settore dell’igiene ambientale: tre i prototipi già pronti. “Nel segmento dei leg geri - illustra Garofalo ab biamo un importante know-how, maturato nella col laborazione con partner come Giotti Victoria, con cui abbiamo messo nella flotta pianali e vasche, Nissan e Isuzu con diversi allestimenti. Quest’anno abbiamo ampliato l’offerta con furgoni classici e allestiti in collaborazione con Citroën: a breve sarà proposto un Jumper a temperatura controllata. L’obiettivo è avere una nostra famiglia di veicoli, per consentire al cliente di ave re subito mezzi pronti o studiare con lui il veicolo che occorre per il suo lavoro. Abbiamo dalla nostra conoscenza del mercato e capacità di realizzare veicoli su misura per l’igiene urbana: siamo pronti a mettere a disposizione questa competenza in altri segmenti”. A Cesena l’headquarter ospita anche la sede di EcoProject, partecipata B.&G. che si occupa di assistenza. In totale B.&G. dà lavoro a dieci persone e quattro in EcoProject. Con un parco ampio e diversificato, che conta soprattutto scarrabili, e di ogni tipologia, da 35 a 75 q, in dieci

Raccolta sicura, amica dell’ambiente L’AZIENDA DI NOLEGGIO E VENDITA DI VEICOLI SPECIALIZZATA NEL SETTORE DELL’IGIENE URBANA RAFFORZA LA PARTNERSHIP CON I COSTRUTTORI PER PORTARE SU STRADA VEICOLI A TRAZIONE ALTERNATIVA: ELOQUENTI I DUE SCANIA CNG ESPOSTI ALL’ESTERNO DELLA SEDE DI CESENA. PROGETTO DEL 2020: CORSI DI FORMAZIONE PRESSO I CLIENTI PER IL CORRETTO UTILIZZO DI TELAI E ATTREZZATURE. OBIETTIVO AMBIZIOSO: UNA PROPRIA LINEA DI LEGGERI ELETTRICI. PRONTI TRE PROTOTIPI. mesi, B.&G. mette al primo posto le trazioni alternative. “Quello dell’igiene urbana spie ga Vittoria Garofalo, Marketing officer - è un segmento di mercato che, per sua natura, richiede veicoli ecosostenibili sul piano dell’ambiente e dell’acustica: i veicoli operativi nella raccolta sono in strada nelle prime ore del mattino e circolano nei centri urbani. Grazie alla collaborazione con i costruttori,

abbiamo nel parco veicoli Scania a metano: oltre al noleggio, B.&G. propone veicoli in vendita, nuovi e usati. Abbiamo iniziato il 2020 con la vendita di due unità di ribassati Scania CNG a 3 assi con compattatore: è il segnale evidente del trend del mercato, al quale rispondiamo con la nostra capacità di proporre veicoli frutto della competenza nel settore”. Al nostro arrivo a Cesena due

di MATTEO GALIMBERTI CESENA

Scania allestiti CNG sono pronti per il noleggio. “A breve - prosegue Garofalo - ne arriveranno altri: il metano è sempre più richiesto dalle cooperative e dalle municipalizzate, un po’ ovunque, dal nord al centro al sud”. B.&G. non dimentica affatto un altro aspetto essenziale del settore: la sicurezza e l’efficienza dei veicoli. “Saper utilizzare correttamente attrezzature e telaio - precisa

La sede di Cesena dell’azienda di noleggio e vendita di veicoli per l’igiene urbana e non solo.

Garofalo - è fondamentale: un compattatore richiede preparazione, un veicolo se ben gui dato e mantenuto evita i fermi macchina, senza contare che i camion moderni sono anche complessi sul piano tecnologico. Da sempre dedichiamo attenzione alla formazione del nostro personale: abbiamo deciso di estendere questa competenza dando ai clienti l’opportunità di realizzare corsi di formazione ad

hoc per i loro dipendenti. Questo consente di avere veicoli nello stato migliore e evitare fermi nella raccolta, che generano danni per cliente e collettività. Partirà presto il primo corso con l’obiettivo di proseguire con corsi dedicati a ogni mezzo e attrezzature specifiche: l’obiettivo sarà certificare il riconoscimento della formazione da parte di un ente terzo”. Terzo ma tutt’altro che ul-

anni di esperienza B.&G. si è consolidata come azienda dalla reputazione solida. “Disponibilità e assistenza efficiente - afferma Garofalo in conclusione - sono i nostri cavalli di battaglia: se c’è un pro blema il nostro team è pronto con una soluzione immediata. Questa caratteristica e un servizio a 360 gradi sono i punti di forza con i quali soddisfiamo le richieste della clientela anche più esigente”.


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MERCEDES-BENZ / TRUCK ITALIA CONSEGNA TRE ACTROS ALLA LIGURE CROVARA

La Stella sulla rotta delle tre vele L’AMMIRAGLIA DI STOCCARDA ENTRA A FAR PARTE DELLA FLOTTA LA SPEZIA, SPECIALIZZATA NEL TRASPORTO CONTAINER. FONDATA DA UMBERTO CROVARA, OGGI È GUIDATA DALLA SECONDA GENERAZIONE CON STEFANO E IL PRIMOGENITO DAVIDE, AFFIANCATO DAL FIGLIO 23ENNE NICOLA. “ORGOGLIOSI DI SERVIRE UNA REALTÀ DI RIFERIMENTO, CHE APPREZZA IL TOP IN TECNOLOGIA E CONSUMI OFFERTI DAL NUOVO ACTROS”, AFFERMA L’AREA MANAGER LUCA LEPURENI. DELL’AZIENDA DI

N

MAX CAMPANELLA LA SPEZIA

el cuore della zona industrial portuale, Umberto Crovara ha scelto come simbolo dell’azienda di trasporto che porta il suo nome quello di tre barche le cui vele svettano verso il cielo. Siamo a La Spezia, città di mare. È qui che Umberto Crovara, classe 1941, nel 1968 dà origine a quella che negli anni è diventata un riferimento in Liguria. Un viaggio sulla cresta dell’onda che prosegue oggi con la seconda generazione e con la terza che promette bene. In questo clima di entusiasmo, ma con il loro occhio sempre vigile sul telefono o sul monitor per il controllo della flotta, chiediamo ai Crovara di raccontarci la storia che li ha portati, a inizio 2019, a mettere nel parco tre nuovi Mercedes-Benz Actros, consegnati dalla Concessionaria Truck Italia. Originario del piccolo co-

mune spezzino di Borghetto di Vara, dopo l’8 Settembre Umberto Crovara raggiunge la città di La Spezia, dove il fra tello Celso porta avanti l’attività di autotrasportatore ereditata dal padre. Umberto viaggia al volante del camion verso tutto il Nord Italia. “La Spezia - precisa l’imprenditore ligure - era famosa per la presenza di quattro fabbriche che si occupavano di mattoni e refrattari e noi li portavamo dove ci veniva richiesto”. In quei viaggi Umberto intuisce il potenziale del servizio di trasporto per le acciaierie: ovunque vi fosse un altoforno era possibile proporsi come partner. Nel 1968 sceglie di mettersi in proprio, pur proseguendo la collaborazione con il fratello. Nel 1988 entra in azienda il primo figlio Davide, 54 anni, responsabile amministrativo, e i Crovara affiancano un veicolo. “Da quel momento - racconta Umberto - ogni anno si è aggiunto un mezzo e, un

pas so alla volta fatto bene, siamo cresciuti”. L’arrivo in azienda del secondogenito Stefano, 48 anni, responsabile operativo, dà ulteriore fiducia all’azienda che punta su nuovi investimenti. “La nostra sede - continua Umberto - era ubicata in centro città: vedevo questo terreno con l’ambizione di acquistarlo e nel 2000 ci siamo riusciti. Prima la sede era costituita da un box uso ufficio di 40 mq. Nel 2017 abbiamo iniziato la costruzione dell’attuale sede, diventata operativa nel maggio 2018, anno in cui abbiamo celebrato il cinquantesimo anniversario”. Oggi Crovara dispone di una proprietà di 8mila mq; la sede copre una superficie di 500 mq con 300 mq di officina. Nel 2008 ha aperto un deposito-rimessaggio che completa il servizio di trasporto imbarcazioni. La flotta è costituita da 20 camion, di cui tre motrici e il resto bilici: trattori stradali

che hanno in media meno di quattro anni di età (sei le unità nuove acquistate nel 2019) e che trainano semirimorchi lunghi, porta container di diverse dimensioni, anche allungabili, e ribaltabili di minori dimensioni. “Il nostro core business - spiega Davide Crovara - è rappresentato dal trasporto container, segmento nel quale siamo specializzati, ma forniamo un servizio su tutta la gamma: fuori sagoma, frigoriferi ecc. Abbiamo la licenza comunitaria per il trasporto europeo, ma essenzial-

mente la clientela ci chiede rotte nazionali”. Oggi Crovara dà lavoro a 25 dipendenti, di cui 19 autisti. Nel 2017 in azienda è arrivato Nicola, 23 anni, figlio di Davide, che non vede l’ora di mettersi alla guida del camion, a maggior ragione oggi che l’azienda spezzina ha portato in strada tre gioielli del la Casa di Stoccarda: Truck Italia, Concessionaria Mercedes-Benz, ha consegnato ai Crovara tre nuovi Actros, con motore da 12,8 litri, sei cilindri, da 450 cv, tutti

Da sinistra: Luca Lepureni, Area Manager Truck Italia; Davide, Umberto e Nicola Crovara; Alfio Privitera, Marketing Director Truck Italia.

del la quinta generazione. “Co noscevamo da tempo Truck Italia - afferma Davide - ed eravamo incuriositi dalle innovazioni di questo Actros: la tecnologia di bordo è decisamente avveniristica. Ci han no dato l’opportunità di provarlo su strada e il feedback degli autisti è stato molto positivo: si sono abituati presto all’assenza degli specchietti e all’uso dei monitor, che migliorano tantissimo la visibilità, e sono risultati mez zi che si guidano bene. Siamo tutti veramente contenti dell’acquisto: i sistemi di sicurezza sono all’avanguardia e questo ha rappresentato un elemento decisivo”. La scelta di Crovara è maturata dopo due settimane di prova con gli autisti, per avere anche una rendicontazione sui consumi. “Meno consumi - aggiunge Davide vuol dire anche meno emissioni e questo oggi rappresenta una necessità, considerate le richieste della committenza”. Non da ultimo, Truck Italia mette a disposizione dell’azienda tutto il suo know how e la sua rete per l’assistenza. “Nella vicina Fornola - ha precisato Luca Lepureni, Area Manager Truck Italia - è presente un’officina autorizzata, che si integra con la rete capillare Mercedes-Benz e Truck Italia. La consegna a Crovara ci riempie di orgoglio: si tratta di un’azienda in espansione, autentico riferimento a La Spezia. Hanno molta cura del parco veicolare, con un’officina interna, e hanno apprezzato il top in tecnologia e consumi che oggi rappresenta Actros, sui qua li la nostra ammiraglia non teme competitor. È l’inizio di un percorso che mi auguro sia lungo e che si basa sulla stima reciproca”.


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GRUPPO MAURELLI / FORMAU APRE LA NUOVA SEDE E AMPLIA IL VENTAGLIO DI SERVIZIO

Le cinque chiavi dell’assistenza

L

MATTEO GALIMBERTI CASAVATORE

L’HEADQUARTER ALLE PORTE DI NAPOLI SI

a nuova sede della Formau, la società del Gruppo Maurelli dedicata alla formazione, è operativa dall’inizio di quest’anno, per esprimere con maggiore forza in tutte le sue caratteristiche la strategia dell’Amministratore Unico Giacomo Maurelli: erede del nonno di cui porta il nome, che ha iniziato l’attività come rappresentante di ricambi, mantiene intatto il baricentro dell’azienda in Campania, seguendo la strategia del compianto padre Eduardo, pur avendo assegnato al suo gruppo dimensioni di realtà nazionale, che si estende in tanti e diversi rami di attività, dal ricambio all’assistenza stradale. Attività che han no tutte un unico comun denominatore, che dai tempi del fondatore rappresenta il valore centrale dell’attività della famiglia Maurelli: il settore automotive. Ubicata all’ingresso della zona industriale di Casavatore, nella periferia nord di Napoli, nei pressi dell’aeroporto di Capodichino, la sede Formau si sviluppa su mille mq di superficie e tre piani, oltre a 160 mq di magazzino: spazi ampi, luminosi e ordinati accolgono il visitatore in un’at-

SVILUPPA SU MILLE METRI QUADRATI, TRE PIANI E 160 MQ DI MAGAZZINO. OPERATIVO DALL’INIZIO DI QUEST’ANNO, SI COLLOCA NELL’AMBITO DI UNA VERA E PROPRIA RIVOLUZIONE AVVIATA DALL’AZIENDA PER SODDISFARE LA CRESCENTE DOMANDA DI SERVIZI.

OGGI DECLINATA IN CINQUE AREE DI ATTIVITÀ:

ASSISTENZA TECNICA, ATTREZZATURE, FORMAZIONE, LABORATORIO CHIMICO, PROGETTO M-TRUCK.

Rosario Buonanno, Responsabile del laboratorio chimico-fisico della sede Formau di Napoli; a destra il tecnico Lucio Di Gilio.

mosfera di serenità, che predispone in modo positivo alla scoperta di una vera eccellenza del Sud Italia produttivo. All’interno di Maurelli Group Formau è il partner ideale di ogni operatore del settore automotive. Il laboratorio lo troviamo al primo piano: è qui che il responsabile Rosario Buonanno coordina le analisi di laboratorio. Sotto i nostri occhi il tecnico Lucio Di Gilio effettua l’esame di un campione di additivo. “Analizziamo - ci spiega Buonanno - campioni di oli, carburanti e additivi in generale, effettuando circa tremila verifiche ogni anno. Sulla base del rendiconto delle nostre analisi un costruttore di camion o semirimorchi o la concessionaria viene messa al corrente se il liquido utilizzato è effettivamente quello originale o se invece vi siano state

L’OFFERTA È

manomissioni. O ancora, effettuiamo le analisi per verificare la rispondenza del liquido in esame alle normative vigenti. O semplicemente ne elenchiamo le caratteristiche su richiesta del cliente, in qualche caso dell’autorità giudiziaria”. Sul piano dell’assistenza, nel 2019 la rete MTruck ha effettuato circa mille interventi e conta oggi circa 600 abbonati ai servizi di assistenza tecnica. La nuova sede di Formau si colloca nell’ambito di una vera e propria rivoluzione avviata per modellare l’organizzazione in modo da soddisfare la crescente domanda di servizi professionali e d’avanguardia che arriva dal mondo del trasporto. Per essere identificabile sul mercato, Formau ha ampliato la sua offerta e dato vita a un ventaglio di servizi definito in cinque aree di atti-

vità: Assistenza tecnica, Attrezzature, Formazione, Laboratorio Chimico, Progetto MTruck. SEMPRE ATTIVI

Call center sempre attivo e pronto a effettuare diagnosi corrette è il punto di forza dell’Assistenza tecnica: partner delle officine, con il call center Formau garantisce assistenza per individuare i problemi e trovare rapidamente la soluzione, gestisce l’elaborazione delle centraline elettroniche dei sistemi d’iniezione che governano le funzioni vitali del motore e, per risolvere problemi in modo rapido al di fuo ri del proprio raggio d’azione, sfrutta le moderne tecnologie informatiche per collegarsi da remoto con il cliente e fornire “live” la dia-

gnosi giusta. Formau, guidata dall’Ammiistratore delelagato Massimo Carrino, fornisce alle officine attrezzature di ogni genere, dalle soluzioni diagnostiche alle semplici chiavi di manovra, dall’arredo ai ponti sollevatori. A titolo di esempio, con le macchine clima di Formau sono possibili interventi sugli impianti dell’aria condizionata con precisione e processi completamente automatici. Terzo step la Formazione. Per formare figure professionali che rispondano in maniera adeguata alle esigenze del mercato, forte di un decennio di esperienza Formau fornisce supporto a 360 gradi: o gni anno vengono pianificati numerosi corsi per il costante aggiornamento dei professionisti che operano nel settore, con l’obiettivo di innalzare i loro parametri di competenza. Precisione, puntualità ed esperienza nel campo della

diagnostica è quanto garantisce il laboratorio chimico, istituito nel 2012 sulla scia delle continue evoluzioni del contesto normativo (ad esempio conformità ai requisiti Eu ro sulle emissioni inquinanti). Il laboratorio effettua le analisi chimico-fisiche di carburanti, lubrificanti, AdBlue, antigelo e additivi, ne monitora la qualità e compatibilità e gestisce i moduli di revisione degli AdBlue di tutte le marche. Rete di officine certificate garantite Maurelli, M-Truck è presente in maniera capillare sul territorio italiano (e oltre) per intervenire su ogni tipo di veicolo professionale (truck, van, semirimorchio, autobus). Nato per la copertura territoriale del soccorso su strada, il Progetto M-Truck negli anni si è evoluto nell’erogazione di servizi e prodotti, con l’obiettivo di sostenere la crescita delle officine aderenti al network.


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CARRIER TRANSICOLD / NUOVA GAMMA DI GRUPPI FRIGO SENZA MOTORE

Freddo sostenibile con TRS FRUTTO DELL’ACQUISIZIONE DEL PRODUTTORE OLANDESE, ENTRATO NELL’ORBITA CARRIER NEL GENNAIO 2016, LE UNITÀ DI REFRIGERAZIONE SONO ALIMENTATE A ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA UN GENERATORE AZIONATO DAL PROPULSORE DEL VEICOLO, ALIMENTATO A GASOLIO O METANO, RIDUCENDO

E

LE EMISSIONI, I COSTI DI MANUTENZIONE E MIGLIORANDO L'EFFICIENZA. “CONTINUIAMO IL NOSTRO IMPEGNO A FORNIRE AGLI OPERATORI DEL TRASPORTO

MAX CAMPANELLA

FRIGORIFERO SOLUZIONI SOSTENIBILI”, AFFERMA L’INGEGNER

DIEGO RAPALLI, DIRETTORE SERVICE CARRIER TRANSICOLD ITALIA.

ALESSANDRIA

levata capacità di raffreddamento a bassi giri motore e basso impatto sull'ambiente in termini di rumore ed emissioni è la richiesta principale proveniente oggi dalle flotte dedicate alla distribuzione urbana delle merci: le catene della GDO richiedono l’arrivo di prodotti freschi nelle prime ore del mattino, per consentire l’allestimento dei banconi da esposizione all’apertura dei supermercati; i camion si muovono spesso su strade dei centri cittadini sulle quali viaggiano a basse velocità. Operatività che costringe le aziende di trasporto a modificare le loro scelte al momento del rinnovo del parco. Per rispondere a queste esigenze Carrier Transicold porta sul mercato una nuova gamma di unità frigorifere, frutto dell’acquisizione dell’olandese TRS Transportkoeling, avvenuta nel gennaio 2016. L’offerta Carrier Transicold si basa su una famiglia di unità di refrigerazione alimentate a energia elettrica prodotta da un generatore, che viene azionato dal motore termico del veicolo, alimentato da gasolio o da metano, riducendo le emissioni, i costi di manutenzione e migliorando l’efficienza. A garantire queste perfomance è il modulo EcoDrive, azio-

nato da una pompa idraulica collegata alla presa di forza del motore. Il sistema idraulico aziona il generatore che fornisce energia elettrica all’unità Carrier, senza che questa richieda l'utilizzo del proprio motore diesel. Il sistema idraulico è progettato in modo che il modulo EcoDrive mantenga una potenza costante anche quando il motore del camion è al minimo, ad esempio in coda nel traffico cittadino, permettendo di avere la sempre la stessa potenza di refrigerazione. I GenSet EcoDrive richiedono poca ma-

Alberto Lo Stocco, Amministratore Termoservice, Sales Point Carrier Transicold.

nutenzione e sono molto silenziosi durante il funzionamento; possono essere montati su quasi tutte le marche e modelli di trattori e motrici. La tecnologia è anche eccezionalmente silenziosa e certificata PIEK: può operare al di sotto di 60 decibel, rendendosi ideale per le consegne notturne nelle aree urbane. Oltre ai moduli EcoDrive, Carrier Transicold propone una gamma completa di unità di refrigerazione senza motore, mono e multi temperatura, che offrono una capacità di raffredda-

mento fino a 18 kilowatt (030 gradi). Il consumo di carburante dei camion equipaggiati con la nuova unità è notevolmente inferiore rispetto a quelli che utilizzano unità di refrigerazione con motore termico indipendente. Questa tecnologia senza motore è compatibile con motori diesel, biodiesel o a gas naturale. “Con quest’aggiunta alla nostra gamma dichiara l’ingegner Diego Rapalli, classe 1969, dal 2004 Direttore Service della filiale italiana di Carrier Transicold - Carrier Transi-

Diego Rapalli, classe 1969, dal 2004 Direttore Service della filiale italiana di Carrier Transicold.

Frutto del know-how di TRS, la nuova famiglia di gruppi frigo funziona con energia elettrica senza l'ausilio di alcun motore.

cold continua il suo impegno nel fornire agli operatori del trasporto frigorifero su strada soluzioni sostenibili per garantire l’integrità della catena del freddo. Grazie ai sistemi e alle tecnologie TRS, proponiamo una famiglia di unità frigorifere compatte ma allo stesso tempo in grado di offrire una capacità di potenza del tutto paragonabile a un gruppo da semirimorchio”. L’integrazione dei prodotti TRS negli standard Carrier post vendita in Italia è avvenuta con un programma di formazione alla rete coordi-

nato dal Responsabile Training Tino Moccafighe, che ha seguito l’iter di trasferimento del know-how tecnologico TRS alla rete Carrier: dall’attrezzatura alla documentazione necessaria per installazioni ed eventuali interventi di manutenzione. Tra i Centri interessati, tale programma ha già dato i suoi frutti a Fondi, in provincia di Latina, dove presso Termoservice, Sales Point Carrier Transicold, guidata dall’Amministratore Alberto Lo Stocco sono state eseguite alcune installazioni dei prodotti.

Tino Moccafighe, Responsabile Training di Carrier Transicold.

OBIETTIVO: RISPONDERE ALLE SEMPRE PIÙ PRESSANTI RICHIESTE PROVENIENTI DALLA GDO

LA SOLUZIONE BEN SI SPOSA CON LE ALIMENTAZIONI ALTERNATIVE S pecialista nell’offerta di soluzioni ad alta efficienza, TRS - produttore e fornitore di servizi olandese di sistemi di refrigerazione di trasporto sostenibili per semirimorchi, camion e container - ha portato in Carrier Transicold un importante know-how in impianti di refrigerazione “engineless”, rafforzando la sua strategia nel raggiungimento di una catena del freddo sostenibile. “In questi anni - spiega l’ingegner Diego Rapalli - abbiamo visto l'emergere di una serie di regolamenti per li-

mitare il rumore e l'impatto ambientale. L'innovazione e la tecnologia TRS rafforza Carrier nel supportare le aziende di trasporto a raggiungere i loro obiettivi di efficienza e di sostenibilità. La nuova generazione tecnologica di sistemi di refrigerazione TRS è focalizzata sul concetto di sostenibilità e permette di migliorarne il valore sulle flotte di veicoli, soprattutto quelle che si dedicano alla distribuzione urbana, che richiede maggiore attenzione al rispetto ambientale”.

Pur essendo adatta a ogni tipo di veicolo e trazione, la nuova gamma è studiata in particolare per veicoli dotati di motore termico ad alimentazione alternativa. “Non essendo presente il motore - precisa Rapalli - il funzionamento del gruppo frigo è slegato dalla fonte di alimentazione: basta un presa di forza e la potenza refrigerante è assicurata. Naturalmente se siamo in presenza di un veicolo alimentato a biodiesel, metano o biometano, le unità contribuiscono ad abbassare i livelli d’inquina-

mento atmosferico e acustico, rispondendo alle sempre più importanti istanze provenienti dal mondo della distribuzione alimentare”. L’efficienza superiore alla tecnologia tradizionale deriva anche da altre caratteristiche tecniche. “L’unità completamente elettrica utilizza compressori ermetici - aggiunge il Direttore Service - offre anche il vantaggio di un tasso di perdite di gas refrigerante decisamente inferiore: non essendoci motore non ci sono le relative vibrazioni”.


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MENCI GROUP / ANDREA MENCI ILLUSTRA I DETTAGLI DELLA PARTNERSHIP CON CONTINENTAL

Solo equipaggiamenti premium

“PER NOI È MOTIVO DI PRESTIGIO COLLABORARE CON UN BRAND DI PRIMARIA IMPORTANZA A LIVELLO EUROPEO E MONDIALE - AFFERMA IL MANAGER - LA NOSTRA POLITICA È PRECISA IN QUESTO SENSO: VOGLIAMO COLLABORARE CON FORNITORI TOP PER IL PRIMO IMPIANTO, BRAND RICONOSCIUTI SUL MERCATO GLOBALE. CON CONTINENTAL ABBIAMO DI ANNO IN ANNO RAFFORZATO IL RAPPORTO. SIAMO CRESCIUTI CON LORO CONDIVIDENDO LE ESIGENZE E LE ASPETTATIVE DELLA CLIENTELA. SONO INFATTI I NOSTRI CLIENTI CHE IN PRIMO LUOGO RISCONTRANO NELLA LORO ATTIVITÀ QUOTIDIANA L’OTTIMO RAPPORTO PREZZO/QUALITÀ DEL PRODOTTO CONTINENTAL”.

S

FABIO BASILICO

CASTIGLION FIORENTINO

ono ambiziosi i piani di svi luppo di Menci Group, che si qualifica sempre più come costruttore di semirimorchi premium in grado di creare una catena del valore che coinvolge anche i partner fornitori esterni. È il caso di Continental, primario produttore di pneumatici, che ha rafforzato la partnership con il Gruppo di Castiglion Fio rentino (Ar) all’insegna della specializzazione e delle performance nel primo equipaggiamento degli assi rimorchio. È Andrea Menci, Responsabile comunicazione e vendite estero, a illustrarci i dettagli della proficua collaborazione e inquadrandola nella strategia di crescita che Menci, e i brand collegati Zorzi e Acerbi, stanno perseguendo con successo sia a livello nazionale che internazionale.

tà produttive di Castiglion Fiorentino, Treviso e Castelnuovo Scrivia (Al). L’aumento di capitale fa seguito a un 2019 particolarmente positivo per Menci, caratterizzato dal record storico in termini di fatturato (79 milioni di euro), dalla commercializzazione di quasi 2.300 veicoli, dal lancio sui mercati di nuovi semirimorchi e dall’acquisizione in giugno della Acerbi di Castelnuovo Scrivia che si è unita ai brand Menci e Zorzi nel definire ancora meglio l’entità del Gruppo. L’investimento, che segue i dieci milioni già stanziati nel triennio 2017-2019, agevola la realizzazione di nuovi progetti per sostenere l’ampliamento dell’attività e per rinforzare la leadership

consentito alla realtà toscana di diventare punto di riferimento di un “made in Italy” sempre più apprezzato in un comparto industriale fortemente competitivo sia nel nostro Paese che nel resto d’Europa. “È a questa filosofia che va collegata la positiva partnership con Continental dice ancora Menci - Per noi è motivo di prestigio collaborare con un brand di primaria importanza a livello europeo e mondiale. La nostra politica è precisa in questo senso: vogliamo collaborare con fornitori top per il primo impianto, brand riconosciuti sul mercato globale. Con Continental abbiamo di anno in anno rafforzato il rapporto. Siamo cresciuti con loro condividen-

sul mercato nazionale così come la presenza sui mercati esteri”. Programmare la crescita è per Menci fare ancora più affidamento ai principi cardine di qualità, affidabilità e customer satisfaction che hanno

do le esigenze e le aspettative della clientela. Sono infatti i nostri clienti che in primo luogo riscontrano nella loro at tività quotidiana l’ottimo rap porto prezzo/qualità del prodotto Continental”. I rimorchi Menci montano

AUMENTO DI CAPITALI

“Il 2020 di Menci Group ha portato con sé un aumento di capitale sociale di due milioni e mezzo di euro - esordisce Andrea Menci - I soci hanno dato il via libera a un deciso investimento che ha innalzato la quota del patrimonio versato a disposizione del Gruppo (in precedenza fissata a 940mila euro) con l’obiettivo di fornire nuove risorse per favorire un ulteriore consolidamento delle tre uni-

stro Paese che all’estero”. Con un totale di 350 dipendenti complessivi, il Gruppo di Castiglion Fiorentino è una presenza territoriale consolidata. “In Italia la rete commerciale è formata da una decina di rappresentanti mentre all’estero ci affidiamo ad agenti per i mercati extraeuropei e a una ventina di concessionari per i mercati europei - spiega Menci - Con l’acquisizione di Zorzi e Acerbi abbiamo consolidato l’area com merciale di Menci. In precedenza infatti dove era presente Menci non c’erano gli altri due marchi e viceversa. Oggi possiamo dire di aver completato l’area italiana e rafforzato la rete commerciale Menci”. Oltre all’Italia, i principali mercati europei di riferimento del Menci Group sono Francia, Svezia, Russia, Austria, Paesi balcanici. E a fronte di un mercato italiano del trainato sta attraversando una congiuntura non favorevole, il Gruppo Menci cresce in volumi e quota. “Va precisato che il segmento in crisi è soprattutto quello del general cargo, quello dove sono più presenti i nostri concorrenti stranieri dice ancora Andrea Menci Nei ribaltabili la crisi si e sentita ma in misura molto più lieve. Negli ultimi cinque anni non ci siamo mai fer mati: abbiamo investito milioni di euro per ottimizzare il livello produttivo, migliorare la qualità e intercettare più clienti. L’impegno è stato ripagato dall’aumento del le quote rispetto ai principali competitor. Poi, l’arrivo di Acerbi ci ha permesso di guadagnare ulteriormente e di chiudere un 2019 davvero soddisfacente. Le prospettve per il 2020 sono positive e al momento siamo in linea con l’andamento positivo registrato nell’ultimo quadrimestre 2019”. PROGRAMMI STRATEGICI

Andrea Menci, Responsabile comunicazione e vendite estero Menci Group.

pneumatici Continental soprattutto nella classica misura 385/65 R22.5. E per gli impieghi più specifici, come per esempio quello delle bighe, ci sono le soluzioni dedicate, ca ratterizzate dall’estrema specializzazione delle performance. “Come costruttori abbiamo l’obbligo di dare il meglio ai nostri clienti - commenta Andrea Menci - È quin di fondamentale avere fornitori con livello qualitativo alto, che ci sappiano accompagnare nel momento in cui dobbiamo andare incontro alle esigenze dei clienti in termini di riduzione dei consumi, sicurezza e affidabilità nel tempo”. Azienda a carattere familiare ma con una precisa vocazione alla crescita costante,

Menci è oggi il primo costruttore italiano del settore del trainato. “Nel tempo abbiamo consolidato la nostra fama di produttori di veicoli in alluminio dalle specifiche caratteristiche di versatilità, flessibilità e durata - continua Andrea Menci - Attualmente, il range dei prodotti relativi ai tre brand di riferimento del Gruppo comprendono veicoli per general cargo, ecologia, agraria, movimento terra e oil and gas. Vantiamo un bel ventaglio di soluzioni, merito di tre brand che hanno una grande impronta storica e tre storie differenti, oggi riunite insieme in un in unico Gruppo. Possiamo quindi affermare che il ‘made in Italy’ rappresentato da Menci, Acerbi e Zorzi è vincente sia nel no-

Nelle intenzioni strategiche del Gruppo toscano per il 2020 rientra anche l’ampliamento della rete di vendita, l’espansione su nuovi Paesi con prodotti innovativi e l’incremento del fatturato su Paesi consolidati attraverso l’ampliamento di gamma e l’ottimizzazione dei servizi. Questi obiettivi saranno perseguiti anche con la partecipazione alle più importanti fiere dedicate ai trasporti che permetteranno di presentare le più recenti migliorie apportate ai veicoli che trovano espressione nelle nuove casse tonde in alluminio per il cava-cantiere e nella nuova cassa quadrata per il trasporto di cereali. Il calendario fieristico si aprirà con il Samoter di Verona dal 21 al 25 marzo e proseguirà con altri appuntamenti di rilievo mondiale quali l’IAA Commercial Vehicles di settembre e l’EuroTier di novembre, entrambi ad Hannover. “Il risparmio energetico è il leit motiv dei nostri tempi. Anche il Gruppo Menci farà la sua parte introducendo innovative tecnologie per l’ottimizzazione dei trasporti”, conclude Andrea Menci.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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DAF TRUCKS / L’USATO EFFICIENTE CHE RIDUCE I CONSUMI DEL 15 PER CENTO

Seminuovo con risparmio garantito

L

VALENTINA MASSA ASSAGO

’usato che conviene è di casa a Daf. Acquistando un veicolo del costruttore olandese usato si può contare su un risparmio di carburante del 15 per cento o anche superiore rispetto ai veicoli Euro 5. I primi veicoli usati estremamente efficienti della nuova generazione sono già disponibili presso i concessionari e nei centri Daf Used Trucks, tutti con garanzia di fabbrica, le innovazioni di bordo più recenti e una percorrenza massima di 400mila chilometri. È inoltre possibile noleggiare un veicolo seminuovo a tariffe molto convenienti. “I fatti dimostrano che molti dei clienti che hanno acquistato un veicolo seminuovo della gamma 2017, hanno già guidato in precedenza un veicolo Euro 5 - spiega Marty van den Dungen, Direttore vendite presso Daf Used Trucks - Possono ottenere fino al 15 per cento di risparmio di carburante piuttosto facilmente. Per non parlare poi dei vantaggi sui pedaggi riservati ai veicoli Euro 6 e delle esenzioni per le aree speciali di alcune città, aree industriali e portuali”. Chiunque guidi un veicolo Euro 6 di prima generazione può ottenere un risparmio di carburante fino al 7 per cento

in base ai risultati delle prove effettuate dai giornalisti in tutta Europa. “Senza dimenticare gli intervalli di assistenza di 200mila chilometri, un carico utile supplementare fino a 250 chilogrammi e l’incredibile comfort dei veicoli di nuova generazione - continua Van den Dungen - Sono estremamente silenziosi, i cambi marcia sono quasi impercettibili e offrono di serie un fantastico impianto di climatizzazione. Inoltre, la facilità di utilizzo del regolatore di velocità e della funzione EcoRoll è la fine del mondo”. “Ogni singolo centesimo investito in una flotta di veicoli Daf Euro 6 usati è ben speso - ammette Carlos Liste, proprietario di Maquisaba Logistics a Santa Comba, Spagna - Sono incredibilmente affidabili e nelle nostre attività quotidiane stiamo ottenendo un risparmio fino al 15 per cento sui costi del carburante rispetto ai veicoli Euro 5. Grazie anche al maggiore carico utile e agli intervalli di assistenza più lunghi, i veicoli Euro 6 di nuova generazione hanno portato l’efficienza della mia flotta a un livello molto più alto. E non è tutto: i miei conducenti sono molto soddisfatti del livello eccellente di comfort e caratteristiche di guida. Adorano letteralmente i loro nuovi veicoli”. Ogni veicolo usato di nuo-

I PRIMI VEICOLI USATI ESTREMAMENTE EFFICIENTI DELLA NUOVA GENERAZIONE SONO GIÀ DISPONIBILI PRESSO I CONCESSIONARI E NEI CENTRI

DAF USED

TRUCKS, TUTTI CON GARANZIA DI FABBRICA, LE INNOVAZIONI DI BORDO PIÙ RECENTI E UNA PERCORRENZA MASSIMA DI

400MILA E

CHILOMETRI.

CHIUNQUE GUIDI UN VEICOLO EURO 6 DI PRIMA GENERAZIONE PUÒ OTTENERE UN RISPARMIO DI

7 PER CENTO.

CARBURANTE FINO AL

va generazione Euro 6 riceve l’etichetta “Daf First Choice” dal concessionario Daf. I veicoli “Daf First Choice” sembrano nuovi di zecca, vengono sottoposti a controlli su

200 punti e sono in condizioni tecniche ottimali, per garantire la massima affidabilità e tempi di attività ottimali. I veicoli che hanno fino a 4 anni di vita prevedono una

garanzia di fabbrica completa di 12 mesi, che copre anche tutte le opzioni di fabbrica, mentre quelli fino a 5 anni prevedono una garanzia sulla catena cinematica di 12 mesi.


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NOLEGGIO / CON L’ARRIVO DELL’OFFICINA DI PARMA CRESCE IL NETWORK ITALIANO

C’è l’Aurora nel cielo TIP L’OFFICINA E CARROZZERIA DI FONTEVIVO È ENTRATA A FEBBRAIO A FAR PARTE DELLA PRIMA FASCIA DEL NETWORK DI ASSISTENZA DI TIP TRAILER, QUELLO GUIDATA DA FABIO CAZZOLA E MAURIZIO MIANO, AURORA OPERA IN UN TERRITORIO RICCO DI AZIENDE DI TRASPORTI E LOGISTICA E PARTICOLARMENTE RICETTIVO AI VANTAGGI OFFERTI DALLA SOLUZIONE DI NOLEGGIO. CHE COMPRENDE LE STRUTTURE DI DIRETTA PROPRIETÀ, OLTRE UN CENTINAIO IN TUTTA EUROPA.

È

FABIO BASILICO PARMA

sempre più ampia la rete di centri di assistenza costruita in tutta Europa da TIP Trailer. Il fornitore di servizi di noleggio si qualifica oggi come autentico partner delle aziende di trasporto nella fornitura di servizi completi che non riguardano più solo il noleggio di semirimorchi ma anche la puntuale ed efficiente operatività nel campo della manutenzione e dell’assistenza. Assistenza riservata non solo ai propri clienti noleggiatori ma aperta a tutti, cioè anche a clienti terzi proprietari di mezzi. La re te di officine del service programme di TIP è formata da strutture qualificate e di primo livello. Sia in Italia che all’estero sono coinvolte 120 strutture della rete diretta di proprietà, cui si aggiungono quelle delle reti parallele con cui TIP ha già stipulato accordi e altre strutture indipendenti di eventuale appoggio. In totale parliamo di 400 officine a livello continentale. Della prima fascia fa parte la Aurora Srl, officina e carrozzeria di Fontevivo, zona Nord Ovest di Parma, da febbraio entrata a far parte della galassia TIP. Siamo andati a conoscere la realtà parmense guidata da Fabio Cazzola, Branch Manager, responsabile sia dell’officina di Fontevivo che di quella di Castelnuovo Scrivia (Al), e Maurizio Miano, Operations Account Manager a Fontevivo. Presenti anche Giovanni Roberto Segotta, Responsabile commerciale Italia Nord Est, Emilia-Romagna e Marche di TIP Italia e Lorenzo Della Ma no, Country Operations Manager. “Dopo l’esperienza accumulata come disegnatore meccanico e nel controllo qualità nel settore automotive, nel 2005 sono entrato in SAM, la società di noleggio semirimorchi del Gruppo Acerbi dove mi sono occupato di manutenzione e controllo mezzi - inizia a raccontare Fa bio Cazzola - Nel 2014 SAM è stata acquisita da TIP e sono diventato dipendente TIP in qualità di Responsabile della sede di Castelnuovo Scri via e adesso anche di quella di Parma”. “Castelnuovo Scrivia - interviene Giovanni Roberto Segotta - è una delle sedi più importanti del network di TIP Italia e certamente una delle più rappresentative della qualità del servizio TIP. Inaugurata a gennaio 2016 e ubicata in un punto strategico a ridosso dello svincolo autostradale sulla A7 Milano-Genova, questa officina serve sia veicoli di proprietà che quelli di clienti o persone terze, essendo aperta al pubblico”. Sulla stessa lunghezza d’onda si pone adesso Aurora, nuovo avamposto in un territorio, quello parmense, ricco di aziende di trasporti e logistica e particolarmente ricettivo in

Da sinistra: Giovanni Roberto Segotta, Lorenzo Della Mano e Fabio Cazzola dell’Officina Aurora.

fatto di noleggio. “Siamo ubicati a ridosso degli svincoli autostradali nei pressi dell’Interporto di Parma, in un’area facilmente accessibile - spiega Cazzola - La zona di riferimento è ricca di aziende grandi e medio-piccole, a cui vanno aggiunte le filiali operative locali di diversi grossi operatori dei trasporti e della logistica”. Distribuita su uno spazio di 4mila metri quadrati totali tra spazi coperti e piazzale, Aurora è entrata nella seconda fase della sua lunga vita aziendale. Prima dell’acquisizione da parte di TIP Italia, la società era una carrozzeria che si occupava di auto, van e truck. I 4 meccanici presenti sono passati a lavorare per TIP insieme al loro diretto responsabile Maurizio Miano. L’arrivo di TIP non ha nulla di casuale: durante la prima fase di Aurora, TIP a veva aperto, proprio all’interno degli spazi della carrozzeria, un proprio punto di riferimen-

to per il noleggio, di cui era responsabile Miano. L’ufficio di rappresentanza era soprattutto impegnato nella gestione di un cliente importante come il Gruppo logistico Number One, con sede adiacente ad Aurora. Number One è tuttora uno dei clienti più importanti di TIP Italia, con oltre 300 mezzi noleggiati. “La nostra strategia è battere a fondo il territorio per intercettare nuovamente i vecchi clienti di Aurora, acquisire nuovi clienti e ovviamente assicurare un servizio di qualità ai clienti attuali”, aggiunge Fabio Cazzola. “L’avamposto di Parma è parte integrante della strategia della capillarità perseguita da TIP sul territorio italiano -dice ancora Segotta - Questa acquisizione fa chiaramente parte del piano di implementazione di officine che diventano sedi TIP con servizio per i semirimorchi di clienti propri e di clienti terzi. Attualmente, la maggior parte delle

officine del network sono localizzate nel Nord Italia, dove c’è copertura totale. Ci stiamo attrezzando per ampliare la presenza nel Centro e Sud”. Aurora, che è anche service partner di F-Trucks Italia, la neonata società che si occupa della commercializzazione dei camion dell’Ovale Blu, è da sempre orientata al servizio a 360 gradi. “Il business è e rimane quello del noleggio di semirimorchi nuovi e usati ma TIP, nel processo di qualificazione come autentico partner delle aziende, ha posto l’assistenza al centro della sua strategia espansiva precisa Fabio Cazzola - È successo che diversi clienti che si sono rivolti a noi per as sistenza e manutenzione hanno mostrato interesse per il noleggio e i suoi vantaggi; oppure è successo il contrario, che dal noleggio si arrivasse a usufruire dei vantaggi della nostra rete di assistenza”.

“Anche Aurora è in grado di fornire uno dei prodotti vincenti di TIP: l’assistenza su strada a livello europeo dichiara Segotta - Si tratta di un servizio che può essere applicato anche alla flotta privata di un cliente, non solo a quella noleggiata da TIP. Il principale beneficio è avere a disposizione una rete di officine coordinate da un unico centro multilingue con sede in Belgio, il TIP Roadside Assistance, che prende in gestione l’intervento dall’inizio fino alla sua conclusione, informando costantemente il cliente sull’andamento dei lavori. Se il veicolo può circolare viene mandato nell’officina più vicina, mentre se non è in grado di muoversi la centrale operativa provvede a contattare la prima officina disponibile per il servizio di assistenza mobile. Il servizio è garantito 7 giorni su 7, 24h su 24, in Italia e nel resto d’Europa”. TIP Roadside non prevede alcun abbonamento, dal momento che si paga all’occorrenza. “La fatturazione gestita a livello centrale da TIP Roadside Assistance - aggiunge Giovanni Roberto Segotta viene poi veicolata al cliente tradotta nella sua lingua e dettagliata in tutte le voci di spesa e intervento. Per i clienti italiani, il riferimento è TIP Italia che si interfaccia direttamente con Roadside”. Roadside è un servizio per la risoluzione rapida del problema. “L’obiettivo principale di chi interviene è far conoscere al cliente il problema, dargli tempi certi di risoluzione e rimettere il veicolo su strada interviene Cazzola - La velocità d’intervento per la riduzione del fermo macchina è uno dei punti qualificanti di Roadside”. Insomma, le premesse ci sono tutte per fare del nuovo

service point di Parma una rappresentanza vincente dell’universo TIP Trailer. “Gli oltre 3mila veicoli noleggiati attualmente in Italia rientrano in un piano di sviluppo quinquennale che punta al raddoppio - continua Segotta - Proseguendo un ritmo di crescita costante, il 2020 è iniziato molto bene per TIP Italia. Abbiamo tra l’altro registrato un notevole aumento dei clienti che operano nell’intermodalità ferro-strada e che si rivolgono con determinazione al noleggio. Si tratta di numeri importanti, dal momento che chi fa trasporto e logistica intermodale richiede più semirimorchi rispetto alle aziende che si occupano solo di trasporto su gomma. Per ogni semirimorchio noleggiato per la gomma ce ne sono 3 che vanno all’intermodale”. Anche sulla formazione TIP prevede di aumentare progressivamente gli investimenti. “Abbiamo grandi progetti in corso per i nostri meccanici ammette Lorenzo Della Mano - Non può essere che così, visto che anche le tecnologie per il semirimorchio evolvono rapidamente. Occorrono sempre più competenze specifiche e operatori preparati. Svolgiamo anche corsi di formazione in collaborazione con produttori di componentistica o impianti. Investire sull’officina vuol dire mantenere alti livelli di servizio per tutti i nostri clienti”. “Oggi sono tutti molto esigenti, per cui il semirimorchio che esce dall’officina deve funzionare a dovere conclude Fabio Cazzola Possiamo ben dire che il nostro lavoro inizia da quando abbiamo consegnato il veicolo. Non siamo più solo semplici fornitori di un semirimorchio ma autentici partner delle aziende di trasporto e logistica”.


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INTERVISTA

D

igitalizzazione e tecnologie per il monitoraggio delle performance dei pneumatici e controllo dei parametri di sicurezza dalla cabina del camion è la strategia con cui Hankook Tire Italia punta, nel 2020, a consolidare la sua posizione di produttore premium riconosciuto, affiancando all’avvio di nuovi prodotti e servizi paralleli al pneumatico un sempre più deciso approccio alle flotte dimensionate. Quella di Carlo Citarella, dal 2012 in Hankook, dal 1° lu glio 2017 Amministratore delegato Hankook Tire Italia, nominato nel 2018 “Personaggio dell’Anno” da Vega Editrice e “Il Mondo dei Trasporti”, è un’analisi del mercato del pneumatico sincera, basata com’è su numeri tutt’altro che entusiasmanti, ma sui quali il manager partenopeo - da anni residente a Monza - parte per un percorso destinato ad assegnare a Hankook non solo il ruo lo, ormai consolidato, di player di punta nella produzione di pneumatici premium: obiettivo del produttore coreano è rappresentare un riferimento per le aziende di trasporto per tutta una serie di soluzioni che mirano a ridurre il TCO (costo totale di proprietà). Ma partiamo dal mercato 2019. “È innegabile - affer-

CARLO CITARELLA AMMINISTRATORE DELEGATO HANKOOK TIRE ITALIA

kook Italia per quest’anno? “I nostri - afferma Citarella non sono obiettivi di volumi, ma di un nuovo approccio ver so le flotte. Certamente vogliamo mantenere le nostre quote di mercato, migliorare il mix di prodotto e crescere ulteriormente nei segmenti dei pneumatici ritenuti psicologicamente “pregiati”: su questi trend le flotte ci stanno seguendo dimostrando apprezzamento per gli sforzi compiuti. Nel 2019 abbiamo avviato un nuovo “fleet approach” che proseguirà quest’anno: accanto ai nostri circa 70 rivenditori partner sul territorio, vogliamo dedicare più tempo e energie alle flotte, per comprenderne le esigenze e sviluppare soluzioni tecnologiche che diano loro il massimo beneficio in termini di riduzione del TCO”. Hankook si appresta quindi a varcare i confini del pneumatico? “Quello Hankook precisa Citarella - è un prodotto che ha valore, che può consentire alle flotte di ridurre consumi e emissioni. Nel 2020 a livello europeo lanceremo le prime soluzioni digitali per il monitoraggio dei pneumatici: grazie alla nuova piattaforma digitale, sarà possibile dalla cabina del camion tenere sotto controllo i parametri relativi a sicurezza e performance dei pneumatici.

“Hankook, valore che cresce” DAL 2017 NUMERO UNO DELLA FILIALE ITALIANA DEL PRODUTTORE DI PNEUMATICI PREMIUM, QUELLA DI CITARELLA È UN’ANALISI SINCERA DEL TREND, TUTT’ALTRO CHE POSITIVO, DEL MERCATO ITALIANO DEI PNEUMATICI TRUCK E BUS, INFLUENZATO COM’È DA DAZI E ANDAMENTO DELL’ECONOMIA: “MANTENIAMO LE POSIZIONI CON UN IMPORTANTE AUMENTO DELLE RICHIESTE DI PNEUMATICI PER ASSE STERZANTE”. NEL 2020 PROSEGUE IL “FLEET APPROACH” CON IL LANCIO DI NUOVE SOLUZIONI DIGITALI PER IL CONTROLLO DEI PARAMETRI DALLA CABINA DEL CAMION. ma Citarella - che il trend è stato influenzato da tante e diverse dinamiche. Tra le principali l’andamento dell’economia: con una domanda di trasporto in calo, le aziende investono di meno sul rinnovo dei parchi veicolari e diminuisce la richiesta di pneumatici. L’altro elemento significativo deriva dalla politica dei dazi, europei e statunitensi, sulla produzione cinese, che hanno avuto come effetto un sostanziale riequilibrio tra volumi dei produttori con siti in Europa, in crescita, e quelli di produttori low cost con siti in Cina, tutti in calo. Nel 2019 il mercato dei pneumatici truck e bus in Italia si è chiuso con sostanziale stabilità, con un lieve aumento dovuto alla crescita del ricostruito, tornato a essere competitivo rispetto a pneumatici a basso costo. Questo ha portato al mi glioramento qualitativo degli pneumatici acquistati”. Come ha reagito Hankook di fronte a questi trend e con quali risultati? “Hankook - risponde l’Amministratore delegato - ha riequilibrato le forniture degli impianti di produzione dei pneumatici truck e bus, localizzati in

Corea e Cina. In Italia il risultato è stato un consolidamento delle posizioni: Hankook mantiene le sue quote, con una crescita importante dei pneumatici Regional, ovvero della gamma Smartflex per le tratte nazionali, declinata nei modelli AH31 e DH 31. Significativa anche la crescita

di MAX CAMPANELLA SESTO SAN GIOVANNI

dei volumi dei pneumatici per veicoli me di, segmento nel quale abbiamo assorbito parte dei volumi dei brand low cost di produzione cinese”. Nella sua strategia di affermazione del marchio in Italia, Hankook ha sempre puntato sulla qualità del prodotto: quali i risultati ottenuti in

dieci anni di attività? “Aver guadagnato quote di mercato nelle gomme per asse sterzante - afferma Citarella - è il riconoscimento della percezione che oggi hanno gli autotrasportatori italiani del marchio Hankook: flottista o padroncino, quando si tratta di uno pneumatico anteriore la ri-

chiesta è di una gomma che non deve fallire”. Sulla base del 2019 quali sono le sue previsioni per l’anno in corso? “Non mi aspetto - ammette il manager campano - numeri brillanti, considerando il generale andamento dell’economia: dall’ultimo bimestre 2019 ai primi dati 2020 la tendenza è negativa; cala la produzione industriale, diminuisce la domanda di trasporto e con questa gli acquisti di pneumatici. Credo che l’anno terminerà in modo stazionario o in leggero calo, in linea con i dati economici”. Quali gli obiettivi di Han-

Questo consentirà di sfruttare pienamente il valore del prodotto Hankook, che viene valorizzato quando si ha la rendicontazione dei chilometri percorsi e della performance del prodotto stesso. Seguendo la nostra strategia che ci vede sostenitori dei nostri partner specialisti, saremo in campo insieme a loro per comunicare alle flotte la disponibilità di un ventaglio completo di prodotti e di pacchetti ad hoc, che possono aiutare a una miglior gestione degli pneumatici nella loro operatività quotidiana, con l’obiettivo di aiutare a diminuire i costi operativi”.


LOGISTICA

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DIF-DISTRIBUZIONE ITALIANA FRESCHI / GIORGIO GIOVANAZZI ILLUSTRA LE STRATEGIE

Collaborazione e condivisione per la qualità DIF È IL PRIMO NETWORK ITALIANO DEL FRESCO NATO NEL 2013 E ACQUISITO L’ANNO SUCCESSIVO DA TORELLO TRASPORTI, UNA DELLE REALTÀ DI PUNTA DELLA LOGISTICA ALIMENTARE NAZIONALE E INTERNAZIONALE. DIF RIUNISCE LE AZIENDE ITALIANE SPECIALIZZATE NEL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA DI PRODOTTI ALIMENTARI CONFEZIONATI NEL RANGE DI TEMPERATURA 0/+4°C. “GESTIAMO E MOVIMENTIAMO PRODOTTI ALIMENTARI FRESCHI ISPIRANDOCI ALLA LOGISTICA COLLABORATIVA CHE SIGNIFICA COLLABORAZIONE TRA I PROTAGONISTI DELLA CATENA DEL FRESCO, CONDIVISIONE DEGLI STRUMENTI - VEICOLI E PIATTAFORME LOGISTICHE - UTILI ALLO SCOPO, RISPETTO DELLA MERCE, DEI TEMPI E DEL CONSUMATORE FINALE”, SPIEGA GIOVANAZZI.

I

FABIO BASILICO MILANO

l trasporto a temperatura con trollata di alimenti è in continua crescita, trainato dalla sempre maggiore richiesta di alimenti freschi e senza conservanti. Da qui è partita la discussione del workshop organizzato nell’ambito della quarta edizione di “Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry”, evento organizzato presso il Centro Congressi di Assolombarda a Milano. Uno dei relatori del workshop è stato Giorgio Giovanazzi, Direttore di DIF-Distribuzione Italiana Freschi, ovvero il primo network italiano del fresco nato nel 2013 e acquisito l’anno successivo da Torello Trasporti, una delle realtà di punta della logistica alimentare nazionale e internazionale. Giovanazzi ha raccontato il modus operandi di DIF alla luce delle sfide della moderna distribuzione alimentare a temperatura controllata, che oggi in Italia è richiesta da circa il 40 per cento di tutti gli alimenti commercializzati. Un numero destinato a crescere per la sempre maggiore domanda di qualità e per l’esplosione delle consegne personalizzate e a domicilio. Di conseguenza, il numero dei veicoli refrigerati è previsto in crescita del 2,5 per cento l’anno fino al 2030. Per offrire un servizio sempre più pun tuale e per contenere i co sti i protagonisti del settore stanno costruendo reti di logistica collaborativa, di cui DIF è esempio calzante. “DIF è il network che riunisce le aziende italiane specializzate nel trasporto a temperatura controllata di prodotti alimentari confezionati nel range di temperatura 0/+4°C - spiega Giorgio Giovanazzi - Gestiamo e movimentiamo prodotti alimentari freschi, dal collo al bancale, ispirandoci alla logistica collaborativa che significa collaborazione tra i prota-

gonisti della catena del fresco, condivisione degli strumenti - veicoli e piat taforme logistiche - utili allo scopo, rispetto della mer ce, dei tempi e del consumatore finale”. La cabina di regia del network è l’attrezzato hub di Piacenza, un’area refrigerata e videosorvegliata di circa 3mila mq all’interno del Polo Logistico “Le Mose”. Ci sono poi i punti di raccolta territoriali, piattaforme in cui confluisce la merce locale e viene avviata la distribuzione regionale. Merce che può essere anche indirizzata verso l’hub centrale di Piacenza, da cui parte la distribuzione capillare su tutto il territorio nazionale: ogni affiliato verso la propria area di competenza. “Grazie a un tipo di organizzazione su scala regionale, riusciamo a coprire grandi distanze in tempi brevissimi precisa Giovanazzi - Garantiamo un trasporto sicuro e rispettoso perché affidiamo la merce fresca nelle mani di professionisti: i nostri affiliati sono aziende specializzate in questa tipologia di trasporto che richiede cura, rispetto delle fasi, affidabilità”. “L’affiliato immette merce fresca all’interno del network usufruendo degli spazi messi a disposizione dall’hub e quindi distribuisce i prodotti destinati alla propria area territoriale di competenza esclusiva - aggiunge Giorgio Giovanazzi - DIF è fatto da aziende che grazie alla proficua collaborazione hanno la possibilità di ampliare il proprio business e la propria offerta nei confronti dei clienti. Attualmente i concessionari sono 22, in grado di coprire l’area territoriale italiana da Nord fino alla Campania. Inoltre, collaboriamo con 5 partner distributivi che seguono la distribuzione della mer ce nelle aree dove ancora non sono in essere contratti di concessione. L’attività all’interno dell’hub è improntata a una tempistica efficiente: le operazioni di scarico

e carico si svolgono dalle 21 alle 2 del mattino successivo. Ogni notte vengono movimentati circa 2mila quintali di merce”. “Gli affiliati al network - continua il Direttore - operano all’interno di un sistema gestionale unico messo a disposizione da DIF e che costituisce una sorta di lingua univoca che permette a ciascuna azienda di dialogare e collaborare. All’interno della propria area di competenza il concessionario svolge attività commerciale esclusiva e deve organizzarsi per distribuire la merce che il network gli affida. C’è così un doppio ruolo: il concessionario è cliente nel momento del ritiro della sua merce e fornitore quando la merce la distribuisce”. L’affiliato che vuole immettere la

merce all’interno del network ha il dovere di etichettarla seguendo semplici regole: si tratta di etichette che agevolano l’attività di ventilazione e il rilancio. Aderire alla modalità di bollettazione predisposta da DIF rende i carichi più gestibili e facilmente tracciabili. “Per agevolare la condivisione di informazioni, sfruttiamo la tecnologia EDI (Electronic Data Interchange) che facilita l’interscambio tra i dati del sistema gestionale dell’affiliato e il nostro sistema gestionale. Il modo perfetto per migliorare i processi operativi e ottimizzare il lavoro di tutti”, puntualizza Giovanazzi. Collaborare significa anche favorire la sostenibilità. “Le logiche di sistema consentono agli affiliati di condividere e sfruttare le reciproche

Giorgio Giovanazzi, Direttore di DIF-Distribuzione Italiana Freschi.

esperienze maturate in decenni di attività - commenta Giorgio Giovanazzi - Dare la possibilità alle aziende di sviluppare il business nella propria area di competenza funge da distributore di ricchezza e da volano per la crescita, garantendo nel contempo la corretta gestione del fresco ottimizzando i tempi di consegna e di percorrenza e riducendo le emissioni di CO2. Questo perché concentriamo più servizi di più aziende all’interno di un unico sistema gestionale. Ogni a zien da è autonoma nell’organizzare la propria attività ma il network ovviamente cerca di stimolarle a crescere facendo crescere la responsabilità nei confronti degli altri concessionari”. Collaborazione, trasparenza, attenzione alle esigenze, orientamento allo sviluppo del business aziendale di chi entra a far parte del network: con DIF le aziende di trasporto crescono e si specializzano. “Il network è un supporter preparato e competente che aiuta le aziende in molte aree di interesse, compresa la semplificazione e lo snellimento delle pratiche amministrative - dice ancora Giovanazzi - Un esempio è quello della fatturazione: DIF è interlocutore u nico che gestisce in modo in telligente e veloce la fatturazione dei concessionari dando loro la possibilità di avere un’unica interfaccia”. Nato dalla condivisione del le esperienze di aziende consolidate sul territorio, DIF è in forte espansione. “I feedback ci dicono che il servizio che offriamo è ciò che il mercato richiede - conclude Giorgio Giovanazzi - Il comparto italiano del fresco è fatto in gran parte di aziende medio-piccole che in questa fase di evoluzione sentono la necessità di avere al loro fianco un operatore strutturato e solido che li aiuti. È ciò che fa DIF, sfruttando le opportunità messe in campo dalla logistica collaborativa. Siamo sulla strada giusta”.

GRUPPO CONTINENTAL / VDO con Telepass per il mondo del trasporto

Il tachigrafo diventa sempre più intelligente

T

LINO SINARI

CINISELLO BALSAMO

elepass KMaster e VDO, brand del Gruppo Continental, presentano una soluzione totalmente nuova dedicata al mondo dell’autotrasporto, disponibile dall’inizio di quest’anno. Per la prima volta, in un’unica soluzione, gli autotrasportatori possono pagare comodamente i pedaggi autostradali in tutta Europa, gestire la flotta con dati relativi alla localizzazione e allo stile di guida, scaricare da remoto, e analizzare in automatico i dati del tachigrafo digi-

tale. La nuova integrazione collega la piattaforma telematica KMaster di Telepass con TIS-Web, prodotto del marchio VDO di Continental. I gestori di flotte che utilizzano la nuova soluzione avranno un maggiore controllo sui dati del loro tachigrafo digitale. Il download e il relativo caricamento automatico dei dati tachigrafici in TIS-Web aiutano la flotta a rispettare la normativa vigente. TIS-Web di VDO archivia i dati relativi ai tempi di guida e riposo segnalando inoltre i tempi di guida residui degli autisti. In questo modo è

possibile effettuare più rapidamente la pianificazione e l’accettazione di carichi supplementari. Grafici chiari e intuitivi aiutano a prendere le giuste decisioni. Basta ad esempio premere un

pulsante per verificare il rispetto delle direttive in materia di tempi di guida e di riposo, la velocità di guida e le tratte percorse. Con l’aiuto di oltre 18 diversi report gli autisti possono perfezionare il proprio stile di guida. Tutto questo viene oggi integrato con i servizi di tolling di Telepass, disponibili per la prima volta e solo con Telepass-Sat, con un unico apparato in 13 Paesi d’Europa. Lo stesso dispositivo permette di geolocalizzare i veicoli, fornendo dati fondamentali per gestire una flotta di mezzi adibiti al trasporto, in termini di posizione in

tempo reale, percorsi, missioni, scadenziario manutenzioni e stile di guida. La connessione con l’elettronica di bordo dei mezzi permette di scaricare e analizzare i dati tecnici di utilizzo del veicolo e, in modo particolare, quelli relativi al consumo di carburante. I professionisti del trasportano che utilizzano TIS-Web, che hanno già installato o che installeranno il Telepass-Sat, trarranno vantaggio dall’unione dei due sistemi in un’unica, completa, professionale, vantaggiosa e intuitiva soluzione per l’autotrasportatore.


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GRUPPO MAGANETTI / PRIMA LOGISTICA EUROPEA A CONQUISTARE LA CERTIFICAZIONE B CORP

Quando l’obiettivo è fare impresa al meglio

IL GRUPPO LOMBARDO ENTRA NEL RISTRETTO GRUPPO INTERNAZIONALE DELLE B CORP,

O

B CORPORATION,

AZIENDE CHE STANNO RISCRIVENDO IL MODO DI FARE IMPRESA PERCHÉ LA LORO ATTIVITÀ ECONOMICA CREA UN IMPATTO

U

POSITIVO SU PERSONE E AMBIENTE, CONTINUANDO A GENERARE PROFITTO, MA LAVORANDO IN MANIERA RESPONSABILE, SOSTENIBILE E TRASPARENTE E PERSEGUENDO UNO SCOPO PIÙ ALTO DEL SOLO PROFITTO.

GUIDO PRINA TIRANO

n altro primato ma de in Italy. Il Gruppo Maganetti è la prima società di logistica in Europa a essere certificata B Corp. Le B Corp, o B Corporation, sono aziende che stanno ri-

scrivendo il modo di fare impresa perché la loro attività economica crea un impatto positivo su persone e ambiente, continuando a generare profitto, ma lavorando in maniera responsabile, sostenibile e trasparente e perseguendo uno scopo più alto del solo profitto. In sostanza, le B Corp aderiscono a

un nuovo paradigma di business adeguato ai nostri tempi, concreto e replicabile. Il Gruppo Maganetti, che diventa anche la quinta B Corp della provincia di Sondrio, ha iniziato il lungo iter per la certificazione nel gennaio 2019, grazie anche alla consulenza della socie-

tà Nativa. Il primo step è stata l’autovalutazione con il B Impact Assessment - uno strumento gratuito facile e completo che già più di 70mila aziende nel mondo stanno usando per valutare e migliorare le proprie performance aziendali; in seguito l’azienda lombarda si è sottoposta alla va-

lutazione dell’ente certificatore B Lab per poter ottenere il punteggio mimino di accesso di 80 punti. Superate queste fasi, che hanno implicato un profondo riesame della politica aziendale di Maganetti (revisione statutaria, investimenti concreti relativi a nuo ve procedure aziendali, progetti significativi dal punto di vista ambientale, come “LNG, Valtellina Logistica Sostenibile”, valutazioni d’impatto ambientale per i fornitori), è iniziata una serie di audit, ovvero di verifiche da parte dell’ente certificatore. Giunti al termine del lavoro e attestata la conformità del Gruppo Maganetti ai requisiti richiesti, è arrivata l’agognata promozione a B Corp che si è conclusa con la firma della Dichiarazione di Interdipendenza delle B Corp. A oggi nel mondo vi sono circa 2.500 aziende, operanti in 140 diversi settori e distribuite in 60 Paesi, certificate B Corp. “Questa certificazione riconosce l’impegno profuso negli ultimi 3 anni, garantendo così che l’esistenza di Maganetti possa rappresentare un’opportunità per la Valtellina e i valtellinesi e non un problema e che quindi il suo impatto sia positivo dal punto di vista ambientale, economico e sociale - commenta Matteo Lorenzo De Campo, Amministratore del Gruppo Maganetti - A mio avviso oggi questo è il solo modo per fare impresa con responsabilità e attenzione rispetto alle generazioni future. La certificazione B Corp non è un mero pezzo di carta ma un nuovo modello di business verificabile e misurabile. Il nostro impegno proseguirà con determinazione in modo tale che, fra due anni, in occasione della periodica verifica da parte dell’ente certificatore, la nostra attività e il nostro modello aziendale possano aver registrato ulteriori miglioramenti”.

“DAF CITY TURN ASSIST” È L’OPTIONAL CHE AUMENTA LA SICUREZZA NELLA DISTRIBUZIONE

Piena visibilità sugli angoli ciechi

P

VALENTINA MASSA TIRANO

er aumentare la sicurezza degli utenti durante le operazioni di distribuzione in città, Daf Trucks presenta il “Daf City Turn Assist”, sistema di monitoraggio dei punti ciechi disponibile come optional per i trattori 4x2 FT e 6x2 FTP. Il “Daf City Turn Assist” può essere fornito anche come post-vendita. Si tratta di un dispositivo di sicurezza progettato per avvisare i conducenti con segnali acustici e visivi quando pedoni, biciclette, automobili e motociclette si trovano nella zona cieca del lato conducente. Il sistema invia dei segnali quando rileva altri veicoli o pedoni durante i cambi di corsie o le immissioni in strade sia a velocità ridotte che elevate. Daf City Turn Assist si avvale della tecnologia radar per garantire un rilevamento ottimale degli oggetti, anche in condizioni di scarsa visibilità. Sul lato passeggero, in prossimità del parafango posterio-

PER AUMENTARE LA SICUREZZA DEGLI UTENTI DURANTE LE OPERAZIONI DI DISTRIBUZIONE IN CITTÀ, IL SISTEMA DI MONITORAGGIO DEI PUNTI CIECHI LANCIATO DAL COSTRUTTORE OLANDESE È DISPONIBILE COME OPTIONAL PER I TRATTORI 4X2 FT E 6X2 FTP.

“DAF CITY TURN ASSIST” PUÒ ESSERE FORNITO ANCHE COME POST VENDITA.

re, è installata l’unità radar a corto raggio. Il suo design robusto è stato sviluppato per funzionare nelle condizioni più difficili. Le avvertenze vengono visualizzate tramite un display Led posizionato strategicamente sul mon-

tante cabina lato passeggero, vicino allo specchietto laterale. Quando l’indicatore di direzione destro è attivato, è possibile che vengano emessi anche degli avvisi acustici. Il sistema installato in fabbrica prevede l’assemblaggio di tutti i

componenti (unità radar, display e cablaggi). Daf City Turn Assist è disponibile come optional sulle unità trattore 4x2 FT e 6x2 FTP con guida a sinistra e motori MX11 e MX-13, nonché sul modello CF Electric. Per i modelli CF e XF

con guida a destra, Daf offre già sistemi di sensori e videocamere opzionali progettati per proteggere gli utenti della strada vulnerabili e soddisfare i requisiti normativi e di mercato di Regno Unito e Irlanda.



MOBILITÀ

N° 287 / Marzo 2020

IL MONDO DEI TRASPORTI

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IVECO / VENTI NUOVI BUS A SERVIZIO DELLA COLLETTIVITÀ ABRUZZESE

La flotta del futuro? È TUA TECNOLOGIA, ABBATTIMENTO DEI COSTI DI MANUTENZIONE, MAGGIORE EFFICIENZA GRAZIE AI MOTORI DI ULTIMA GENERAZIONE DELLE UNITÀ

CROSSWAY LINE CONSEGNATE A PESCARA, TERZA TRANCHE DI RINNOVO NELL’AMBITO DI UN AMPIO PROGRAMMA DI AMMODERNAMENTO DEL PARCO AVVIATO DALLA SOCIETÀ DI TPL. “AI PASSEGGERI DIAMO QUALITÀ GRAZIE A VEICOLI ALL’AVANGUARDIA E INTELLIGENTI”, AFFERMA GIANFRANCO GIULIANTE, PRESIDENTE DI TUA.

S

MAX CAMPANELLA PESCARA

ono stati presentati a Pescara i nuovi autobus in dotazione a TUA (Trasporto Unico Abruzzese), azienda unica del TPL: venti u nità Iveco Crossway Line da 12 metri alimentati da motori Euro VI che sono già operativi nel quotidiano esercizio. L’arrivo dei nuovi venti bus rappresenta la terza tranche di rinnovo per TUA nell’ultimo periodo nell’ottica di un programma di investimenti e di ammodernamento più ampio. L’investimento economico per i venti bus è di circa 4,7 milioni di euro. Il loro inserimento nel parco veicoli della TUA determina impatti positivi per la collettività grazie all’effetto positivo sull’anzianità media della flotta. I nuovi mezzi sono stati assegnati

ai diversi territori abruzzesi: sei operano nella provincia di Chieti (due assegnati all’Unità di Produzione di Chieti e quattro a quella di Lanciano), tre in quella di Pescara (due Pescara extraurbano e uno Pescara urbano), sei nella provincia dell’Aquila (due all’Unità di Produzione del capoluogo, uno ad Avezzano e tre a Sulmona) e cinque a Teramo (tre all’Unità di Produzione di Teramo, due in quella di Giulianova). I nuovi Iveco Crossway della TUA prevedono sistemi di digitalizzazione che permettono di rendere i mezzi pubblici “smart”; tutti i nuovi autobus sono dotati di emettitrici e validatrici dei titoli di viaggio, del sistema conta-passeggeri alle porte, del TVCC (televisione a circuito chiuso) controllo porte, di telecamera interna, computer e rete telematica di bordo per interfacciarsi in qualsiasi momento con la centrale

operativa. L’altro aspetto rilevante è quello economico. L’introduzione nella

Nella sede TUA Spa di Pescara sono stati presentati i nuovi autobus Iveco Crossway.

flotta dei nuovi mezzi permette all’azienda unica del TPL di risparmiare in modo consistente sui costi per circa 220mila euro, in particolar modo di quelli dovuti alla manutenzione e alle economie sui carburanti che garantiscono i nuovi motori Euro VI. “Ogni nuovo autobus spiega Gianfranco Giuliante, Presidente di TUA - garantisce a TUA un risparmio stimato di circa 11mila euro dovuti alla riduzione dei costi del carburante grazie alla maggiore efficienza di motori di ultima generazione (tremila euro/bus), alla riduzione dei costi manutentivi (servizi, manodopera, ricambi fino a 5mila euro/bus) e allo sconto accisa fiscale di cui possono beneficiare i motori Euro VI (tremila euro/bus)”. Gli impatti positivi dalla messa in esercizio dei nuovi autobus non si fermano qui, anzi. “I nuovi bus continua il Presidente di TUA - sono

all’avanguardia e intelligenti e offrono la possibilità di portare avanti un discorso sempre più integrato dal punto di vista tecnologico. TUA si sta muovendo in modo assennato, continuando a dare qualità ai passeggeri e ponderando ogni nuovo step in sinergia con le eterogenee necessità del territorio abruzzese. L’introduzione di questi nuovi bus nel parco composto da oltre 800 mezzi si inquadra in un discorso prospettico che vedrà, a stretto giro, l’arrivo anche di altri nuovi mezzi. Inoltre precisa Giuliante - gli impatti positivi del rinnovo di un’altra fetta importante del parco veicoli di TUA sono tangibili perché si inseriscono nella logica lineare di cost reduction, grazie ai risparmi per le manutenzioni e per il costo del carburanti, ma anche e soprattutto dal punto di vista ambientale e della qualità dei servizi offerti agli utenti”.

I nuovi veicoli contribuiscono al rinnovo del parco veicoli avviato dall’azienda di TPL abruzzese.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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EVOBUS ITALIA / IL GRUPPO CALABRESE IAS RINNOVA LA SUA FIDUCIA IN MERCEDES-BENZ

Un bel pieno di Tourismo

L’ENTRATA IN SERVIZIO DI QUATTRO NUOVI

TOURISMO 17 RHD, CONSEGNATI A FINE

2019 PRESSO LA SEDE DI EVOBUS ITALIA A BOMPORTO (MO), SEGUE A POCHI MESI DI DISTANZA L’ARRIVO DI ALTRI CINQUE

TOURISMO 17 RHD/M3, A LORO VOLTA PRECEDUTI CIRCA UN ANNO PRIMA DA UN ALTRO QUARTETTO

TOURISMO, DI CUI UN 17 RHD/M3 E TRE 15 RHD DA 14 METRI.

I

GUIDO PRINA

ROSSANO CALABRO

l Gruppo IAS di Rossano Calabro (Cs), rappresentato dalle società Autolinee Scura e IAS Touring, concessionario di una vasta e capillare rete di autolinee regionali e interregionali, rinnova la sua fiducia nei bus MercedesBenz con l’entrata in servizio di quattro nuovi Tourismo 17 RHD. La nuova consegna, effettuata a fine 2019 presso la sede di EvoBus Italia a Bomporto (Mo), segue a pochi mesi di distanza l’ordine di altri cinque Tourismo 17 RHD/M3, a loro volta prece-

duti circa un anno prima da un altro quartetto Tourismo, di cui un 17 RHD/M3 e tre 15 RHD da 14 metri. Entrando più nel dettaglio, gli ultimi quat tro Tourismo in livrea verde brillante sono dotati di cerchi in lega, sellerie Luxline e prese alimentate da inverter per la ricarica dei dispositivi elettronici. Sono equipaggiati inoltre con numerosi sistemi di sicurezza e assistenza alla guida: assistenza alla frenata d’emergenza ABA 4, TPM (Tire Pressure Monitoring), ART (Tempomat con regolazione della distanza), PPC (Predictive Po wertrain Control), Attention Assist e

Eco Driver Feedback. A bordo dei quattro mezzi c’è anche la centralina OMNIplus FleetBoard per il controllo delle flotte e dei servizi digitali OMNIplus Uptime. Autolinee Scura e IAS Touring vantano una storia importante. L’azienda nasce nel 1929 come titolare della concessione per il trasporto di linea fra Corigliano Città e Corigliano stazione FS. Nel tempo amplia la propria rete di servizi e oggi il Gruppo IAS è concessionario di una vasta e capillare rete di autolinee. Nello specifico, Autolinee Scura gestisce una vasta e capillare rete di autolinee lo-

cali e regionali mentre IAS Touring garantisce numerosissimi collegamenti interregionali, nonché i servizi di noleggio e turistici. Ammontano a oltre 7 milioni i chilometri percorsi annualmente, 170 sono i dipendenti e il parco autobus è composto da oltre 100 bus in prevalenza Gran Turismo di ultima generazione dotati di ogni comfort. L’azienda calabrese è altresì uno storico cliente di EvoBus Italia. I cinque Tourismo consegnati a fine 2019 presso il Service Center EvoBus di Monterotondo (Rm) ed entrati a far parte della flotta IAS Touring hanno le stesse carat-

teristiche dei nuovi arrivati. Gli altri quattro Tourismo consegnati nel 2018 prezzo la sede EvoBus Italia ad Autolinee Scura IAS di Cosenza sono tutti con carrozzeria grigio metallizzato e naturalmente offrono il meglio in termini di dotazioni e funzioni di assistenza, a cominciare dalle molteplici soluzioni OMNIplus. “Always by your side”, “Sempre al tuo fianco”, è il claim con il quale OMNIplus, brand EvoBus di servizi e parti di ricambio per gli autobus Daimler Buses (Mercedes-Benz e Setra) e oltre 600 centri di assistenza in Europa, ha recentemente presentato la

sua nuo va veste: rinnovato nel logo, che oggi si colora di un brillante blu-azzurro per schiacciare l’occhio all’ambiente, OMNIplus punta sul digitale con un portale web che riceve i dati direttamente dai veicoli, un servizio stampa tridimensionale e un negozio online per ServicePartner, dealer e clienti finali con nuove funzionalità, quattro modalità per ordinare parti di ricambio e un design orientato al cliente. I servizi digitali di OMNIplus On consentono di avere a disposizione dati corretti in qualsiasi momento per la massima affidabilità e trasparenza.

MERCEDES-BENZ / AMBURGO METTE IN FUNZIONE NUMEROSI URBANI ELETTRICI DELLA STELLA

eCitaro guida l’offensiva elettrica L

UN GRUPPO DI 16 MERCEDES-BENZ ECITARO FULL ELECTRIC SONO STATI CONSEGNATI ALLA VERKEHRSBETRIEBE HAMBURG-HOLSTEIN GMBH (VHH) DI AMBURGO, LA SECONDA PIÙ GRANDE AZIENDA DI TRASPORTO PUBBLICO DEL NORD DELLA GERMANIA. TUTTI GLI AUTOBUS GREEN DELLA SOCIETÀ HANNO DENOMINAZIONI CHE COMPRENDONO LA LETTERA E, TRA CUI EMIL, EDITH ED ELTON, SCELTE APPOSITAMENTE DAI DIPENDENTI DELL’AZIENDA. ATTUALMENTE, VHH STA INVITANDO I PASSEGGERI A PRENDERE PARTE ALL’ORIGINALE “OPERAZIONE BATTESIMO” DI ULTERIORI BUS ELETTRICI.

VALENTINA MASSA AMBURGO

a strategia dell’elettrificazione di MercedesBenz va avanti spedita anche nel settore bus. Un gruppo di 16 Mercedes-Benz eCitaro full electric sono stati consegnati alla Verkehrsbetriebe Hamburg-Holstein GmbH (VHH) di Amburgo. VHH ha oltre 2mila dipendenti e una flotta di oltre 600 mezzi distribuiti in 12 location logistiche. È la seconda più grande azienda di trasporto pubblico del Nord della Ger mania. VHH assicura la mobilità a oltre 100 milioni di passeggeri ogni anno e opera all’interno dell’associazione Hamburg Verkehrsverbund (HVV) nella gestione di 160 linee nella regione metropolitana di Amburgo. Ultimamente, VHH ha pianificato l’impiego esclusivo di bus e mission-free nelle aree del centro di Amburgo. VHH raggruppa tutti gli aspetti della mobilità sostenibile, dalla dotazione infrastrutturale presso i suoi depositi al training specifico riser-

vato al personale. Tutti gli autobus green della società di trasporti hanno denominazioni che comprendono la lettera E, tra cui Emil, Edith ed Elton, scelte appositamente dai dipendenti dell’azienda. Attualmente, VHH sta invitando i passeggeri a prendere parte all’originale “operazione battesimo” di ulteriori bus elettrici. L’equipaggiamento dei 16 eCitaro è particolarmente interessante. L’urbano elettrico della Stella è tra l’altro fornito di tre porte doppie e pun ti di ricarica per smart phone a disposizione di tutti i passeggeri. I dodici pacchi di batterie assicurano una capacità totale di 292 kWh e un’autonomia perfettamente in linea con i piani operativi del l’eCitaro. Altrettanto e semplare è la dotazione di sicurezza che comprendono ESP, sistema di assistenza alla frenata Preventive Brake Assist e assistenza alla svolta Sideguard Assist. VHH ha ordinato altri 4 eCitaro e 17 eCitaro G articolati, che saranno consegnati entro fine 2020. Lo scorso febbraio, Merce-

des-Benz ha presentato le sue soluzioni olistiche per l’elettromobilità in occasione della undicesima VDV Electric Bus Conference di Berlino. Esperti di diverse aziende di trasporto provenienti da tutta la Germania si sono incontrati nella capitale tedesca per discutere delle ultime novità in materia di trasporto passeggeri in modalità elettrica. Proprio con l’eCitaro, MercedesBenz sta concretamente dimostrando lo stato dell’arte del la tecnologia relativa al trasporto pubblico emissionfree. L’urbano eCitaro è parte integrante del generale sistema modulare eMobility di Mer cedes-Benz che tiene conto anche dell’approvvigionamento energetico, dell’infrastruttura di ricarica, della pianificazione delle rotte, dei sistemi telematici, del service specifico e del training riservato al personale. Un componente importante di eMobility è il service assicurato da OMNIplus e dalla piattaforma digitale OMNIplus On che assicura i suoi benefici anche agli utilizzatori di bus elettrici.


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IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

VEICOLI COMMERCIALI LA CONCESSIONARIA FIORENTINA DEBUTTA NEL

2020 CON IL MANDATO VOLKSWAGEN PER PRATO, CALENZANO E PARTE DI CAMPI BISENZIO. TUTT’ALTRO CHE UN SEMPLICE PASSAGGIO O AGGIUNTA DI UN BRAND: LA SEDE PRINCIPALE È STATA COMPLETAMENTE RIORGANIZZATA NELLE STRUTTURE E NEL TEAM.

“SUDDIVIDIAMO LE DUE LINEE DI BUSINESS TRASPORTO PESANTE E VEICOLI COMMERCIALI NELLE VENDITE E CON UN MAGAZZINO DEDICATO: SONO MONDI CHE RICHIEDONO UN APPROCCIO DISTINTO”, AFFERMA L’AMMINISTRATORE DELEGATO

GIUSEPPE BARELLI.

VOLKSWAGEN / NUOVO STEP NELL’EVOLUZIONE DELLO STORICO DEALER TOSCANO

Hannover negli orizzonti di Toscandia

T

MAX CAMPANELLA CALENZANO

utt’altro che un semplice passaggio a un altro brand, tanto meno la me ra aggiunta di un nuovo marchio nel resto della famiglia di prodotti. Nell’iniziare l’anno come Concessionaria ufficiale Volkswagen Veicoli Commerciali per Prato, Calenzano e parte di Campi Bisenzio, Toscandia ha avviato un’importante opera di riorganizzazione strutturale e nel personale, pronta a portare sul mercato i veicoli della Casa di Hannover con la passione, la competenza e l’entusiasmo che hanno finora caratterizzato l’azienda toscana nel suo essere un riferimento Scania per il territorio del Centro Italia. Raggiungere la sede principale di Calenzano, a una manciata di metri dall’uscita dell’autostrada A1, per chi c’era già stato - come nel caso del nostro cronista - rappresenta un’autentica sorpresa. Sul piazzale che fiancheggia l’arteria principale della zona industriale di Calenzano troviamo l’intera gamma Volkswagen: Caddy furgone e passenger, a trazione integrale e non; Transporter e la versione vip passenger Caravelle; Crafter furgone, telaio e in diversi allestimenti. Insomma, qui a Calenzano accanto al marchio e ai mezzi del Grifone - simbolo dei camion Scania - oggi troviamo il marchio di Hannover e tutti i suoi mezzi. La sorpresa prosegue all’interno. La show room su 350 mq accoglie il visitatore con i veicoli Volkswagen, mentre nell’edificio collegato trovano spazio gli uffici Scania; in mezzo l’officina di 750 mq, con magazzino

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ricambi in fase di ampliamento, che dispone naturalmente di spazi adeguati per veicoli professionali di ogni dimensione. “Soprattutto - spiega Giuseppe Barelli, 49 anni, Amministratore delegato Toscandia - abbiamo avviato una riorganizzazione aziendale che consente oggi la presenza di personale dedicato al mondo del veicolo commerciale: per nostra natura siamo abituati ai bisogni di chi lavora, siamo ben consapevoli della necessità di garantire tempi rapidi per riportare su strada i mezzi il prima possibile e abbiamo maturato e dimostrato sul campo la nostra capacità di realizzare allestimenti dedicati ai professionisti. Ma il mondo del veicolo leggero ha le sue peculiarità e richiede per questo un team dedicato: siamo partiti dalla piattaforma del veicolo industriale per costituire un’organizzazione dedicata e focalizzata unicamente sul mercato dei commerciali”. La scelta di Toscandia è dunque distinguere le due linee di business: nei

Giuseppe Barelli, 49 anni, Amministratore delegato Toscandia.

veicoli leggeri a occuparsi delle vendite di Volkswagen Veicoli Commerciali è stato chiamato Andrea Canessa, mentre Andrea Giuntini continua a occuparsi dei marchi Isuzu, Nissan e Giotti Victoria; per il brand Scania, Paolo Piccini è responsabile per Firenze, Roberto Benedetti per Grosseto, Pisa, Massa Carrara e Sardegna. Tale suddivisione prosegue nell’assistenza: in ogni officina Toscandia i marchi Scania e Volkswagen gestiranno un proprio distinto magazzino. In quella di Calenzano gli attuali 400 mq di magazzino sono in fase di separazione tra i due brand. In parallelo alla rete di officine autorizzate esistenti per Giotti Victoria e Isuzu, il dealer sta studiando la giusta strategia per una capillarità di officine Volkswagen che vadano ad affiancare quelle di Calenzano: oltre alla sede centrale, in quella distaccata dedicata all’autobus (1.500 mq tra officina e magazzino), inaugurata nel 2018, un ufficio vendite dedicato al trasporto persone è disponibile per il marchio Scania Bus ma anche per telai Volkswagen Crafter per minibus. Quali sono le caratteristiche vincenti del prodotto Volkswagen per il territorio di Prato, Calenzano e dintorni? “I veicoli Volkswagen - risponde Barelli - hanno una peculiarità: nascono per una specifica mission sin dalle linee produttive, la customizzazione ha inizio prim’ancora che il veicolo prenda forma. Questo richiede da parte nostra un approccio consulenziale molto articolato: il professionista ne riceve beneficio solo quando ha la pazienza di ascoltarci e darci fiducia. In questo credo che abbiamo dalla nostra una lunga storia di com-

petenza. Il prodotto Volkswagen va a completare la famiglia Toscandia, allineandosi per ‘appeal’ al marchio Scania e proponendosi come gamma molto competitiva in tutti i segmenti del trasporto professionale”. Quali sono gli obiettivi di vendita in questa prima fase? “Crescere subito e rapidamente ma - afferma l’Amministratore delegato - in modo costante e strutturale, come abbiamo sempre fatto: il target per il primo anno è rappresentato da 70 unità ma l’obiettivo è superare questa quota. Ci riusciremo basandoci sulla nostra capacità di garantire velocità nell’assistenza, rivolgendoci al mondo dei corrieri, che in questo territorio sta crescendo di pari passo con l’evoluzione della logistica dell’ultimo miglio, ma anche al settore dei carri officina e delle autoambulanze”. Toscandia nasce nel 1976 dall’unione di quattro manager: Luciano Barelli, personaggio caratterizzato da incredibile entusiasmo, tuttora presidente della Concessionaria; Loris Bindi, venditore Scania sin dallo sbarco in Italia del marchio svedese, che ben conosceva per la sua pregressa esperienza, in Brasile, di imprenditore nel trasporto persone con autobus del Grifone; il fratello Lido Bindi, già venditore di autovetture; l’imprenditore David Piccini. In un primo momento la sede è a Viareggio, ma il management Scania intuisce subito il potenziale di quel team imprenditoriale e assegna a Toscandia il mandato su Firenze. Nel 1978 nasce Lipiscandia per le province di Livorno e Pisa. Nel 2000 arriva il mandato Nissan, nel 2017 Isuzu, nel 2018 Giotti Victoria.

Oggi Toscandia conta 61 dipendenti (tre in più del 2018) e ha chiuso il 2019 con un fatturato di 65 milioni di euro rispetto ai 59 dell’anno precedente. “La necessità di completare il team dedicato a Volkswagen - continua Giuseppe Barelli - porterà a nuove assunzioni anche nel 2020. L’anno è iniziato bene sia per Scania sia per Volkswagen. In termini di business l’obiettivo è un incremento nell’ordine del 5 per cento per raggiungere i 67 milioni di euro”. In termini di immatricolato, l’anno scorso si è chiuso con 220 unità Scania e 400 veicoli commerciali. Nel segmento dei pesanti stradali, nel territorio di sua competenza (Toscana tranne Lucca e Pistoia, Umbria e Sardegna) Toscandia ha una quota di mercato del 16,8 per cento, che a novembre scorso ha toccato il picco del 17. “Per il 2020 - afferma l’ambizioso Amministratore delegato - l’obiettivo è raggiungere il 18 per cento di quota Scania mantenendo gli stessi volumi, considerando che le attese del mercato del veicolo industriale non sono molto positive. Naturalmente l’auspicio è che il mercato torni a riprendersi, ma intanto Toscandia ha voluto investire per essere presente in quei segmenti nei quali mancava per assenza di un prodotto adatto: corrieri che ruotano attorno a grandi magazzini logistici e professionisti dell’area dell’elettronica troveranno nel Crafter un valido alleato; Caddy è l’unico furgone di piccole dimensioni con trazione al cento per cento a metano e, insieme al medio Transporter, sapranno dimostrare le loro doti di efficienza e versatilità per tutti gli utilizzi professionali e non”.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

SOSTENIBILITÀ / IFAC, MALDARIZZI4BUSINESS E TECNOFRIGO PRESENTANO LA NOVITÀ ASSOLUTA

Soluzione vincente per NATO DA UN’IDEA DI TECNOFRIGO, STORICA CONCESSIONARIA THERMO KING, SVILUPPATA CON LA COLLABORAZIONE DI IFAC, LEADER EUROPEA NELLA PRODUZIONE DI FURGONI E KIT ISOTERMICI E DEL DEALER MALDARIZZI

AUTOMOTIVE, COLOSSO DELLA DISTRIBUZIONE AUTO E VAN, IL

DUCATO CABINATO PIANALATO MAXI 3.0 CNG NATURAL POWER MONTA L’INNOVATIVA UNITÀ FRIGO E200 FULL ELECTRIC DI THERMO KING. LA COMBINAZIONE ASSICURA UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI, A CUI SI UNISCE L’OTTIMALE

P

GESTIONE DELLA TCO.

PAOLO ALTIERI

ACQUAVIVA DELLE FONTI

artnership per l’innovazione sostenibile. Mai come nel campo della mobilità alternativa, ecologicamente ed economicamente sostenibile, la collaborazione tra aziende e primari attori del trasporto è di fondamentale importanza per arrivare a progettare idee rivoluzionarie e soprattutto a metterle in pratica. Ed è il Sud Italia, nello specifico il tessuto produttivo pugliese, a fornire un esempio vincente. Maldarizzi4Business, divisione del colosso della distribuzione Maldarizzi Automotive Spa che si rivolge al segmento verticale dei veicoli aziendali, commerciali, delle flotte e

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del noleggio, ha incontrato le esigenze di Tecnofrigo Srl, distributore Thermo King, per la realizzazione del primo furgone frigorifero a basso impatto ambientale, allestito nello stabilimento IFAC di Acquaviva delle Fonti (Ba). Tre eccellenze dell’imprenditoria pugliese - IFAC, Maldarizzi4Business e Tecnofrigo - si sono unite per dare vita a un progetto in grado di cambiare i connotati della distribuzione urbana e interurbana delle merci. L’unità frigorifera E200 presentata in anteprima da Thermo King nel 2019 al Transpotec di Verona e vincitrice in quell’occasione del premio sostenibilità - è montata su un telaio Fiat Ducato dotato di motore a metano compresso CNG

ed è alimentata dal nuovo gruppo frigo 100 per cento elettrico Thermo King E200. L’evidente vantaggio della soluzione rappresentata dall’innovativo furgone è la notevole riduzione delle emissioni inquinanti, a cui si unisce l’ottimale gestione della TCO. “L’esigenza di Tecnofrigo di realizzare un veicolo per il trasporto refrigerato con il frigo elettrico E200 si è concretizzata grazie alla partnership con Maldarizzi Automotive, che ha consentito di trovare il veicolo giusto, la motorizzazione adatta e il canale commerciale, e alla collaborazione con IFAC che lo ha implementato - ha ricordato in conferenza stampa Angelo Amodio, titolare di IFAC - La catena del

Il Cavaliere del Lavoro Francesco Maldarizzi (a destra) con Angelo Amodio, titolare dell’azienda IFAC.

Scheda tecnica veicolo

Nome: Ducato cabinato pianalato Maxi 3.0 CNG Natural Power Cognome: Fiat Professional Motore: 2.999 cc, 4 cilindri in linea. Potenza max: 100 kW/136 cv a 3.500 giri/min; coppia max: 350 Nm a 1.500 giri/min. Livello ecologico: Euro 6. Passo: 3.450 mm. Tetto: standard. Lunghezza totale: 6,00 m. Larghezza totale: 2,15 m. PTT: 35 q. Allestimento: cella isotermica IFAC; lunghezza vano carico 3,10 m; larghezza vano carico 2,10 m; altezza vano di carico 2,00 m. Portale posteriore inox incorporato nel pannello durante la fase di produzione; porta posteriore a due battenti con maniglie di chiusura esterne e cerniere inox; porta laterale completa di maniglia di chiusura incassata e cerniere inox; pavimento rinforzato con superficie in gelcoat bianco di tipo liscio; illuminazione interna a Led con accensione automatica ad apertura delle porte; luci di sagoma e ingombro a Led; profili perimetrali in alluminio verniciato; sistema di bloccaggio porte a magnete; scalini di salita in acciaio inox di tipo estraibile in corrispondenza delle porte; collaudo e certificazione ATP in FRCX. Dotazioni: cassetta portattrezzi in termoplastica con relative staffe di supporto; coppia parafanghi posteriori in termoplastica con relativi paraspruzzi a norma CEE; protezione posteriore integrale con tamponi orizzonti in gomma; controtelaio in alluminio anodizzato con traversa posteriore in acciaio inox. Stabilimento di produzione: IFAC, Acquaviva delle Fonti (Ba). Distribuzione: Maldarizzi Automotive. Noleggio a breve termine: Tecnorent. Noleggio a lungo termine: Maldarizzi Automotive.

freddo ha ora a disposizione un prodotto ecocompatibile che soddisfa le esigenze di un mercato sempre più attento alle problematiche ambientali e all’abbattimento delle emissioni”. IFAC, leader europea nella produzione di furgoni e kit isotermici, dal 1981 si distingue per l’attenzione a tecnologia, innovazione, cura del design, qualità, presenza internazionale e sensibilità verso gli aspetti sociali del lavoro. Nel 2007 ha realizzato uno stabilimento completamente nuovo ad Acquaviva delle Fonti, dotato di impianti di ultima generazione tecnologica e sistemi robotizzati. La sede operativa ha un’estensione di 30mila mq coperti e altri 30mila mq adibiti a parcheggio esterno.

“Questo non è il primo mezzo innovativo che Maldarizzi4Business propone al pubblico - ha puntualizzato Biagio Petrarolo, Brand Manager Veicoli Commerciali di Maldarizzi Automotive - Due anni fa lanciammo il Fiat Ducato Maxi allestito con gru Hicrane tipo HI 31.22D, un veicolo maneggevole, capace di muoversi in spazi ristretti, adatto alle ristrutturazioni nei centri storici”. Oggi però l’attenzione di Maldarizzi4Business è focalizzata sulla mobilità sostenibile e l’incontro con la Tecnofrigo di Modugno (Ba), ideatrice del progetto, ha permesso di mettere in produzione un furgone frigorifero per la consegna di merce refrigerata nel rispetto dell’ambiente circostante, rompendo con la con-

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

DEL FURGONE REFRIGERATO CON GRUPPO FRIGO 100 PER CENTO ELETTRICO THERMO KING

la nuova distribuzione

suetudine dei sistemi di raffreddamento montati su furgoni e camion alimentati da motori a gasolio. Un importante passo in avanti verso un trasporto più ecocompatibile. Fondata nel 1979 dal Cav. Lav. Francesco Maldarizzi e affermatasi come una delle più importanti realtà italiane del mercato automobilistico, con sedi dislocate tra la Puglia e la Basilicata, Maldarizzi Automotive, con sede centrale a Bari, è leader nella vendita di auto nuove, usate, km 0, nei servizi di assistenza postvendita, noleggio a medio e lungo termine e nell’assistenza e ricambistica dei più importanti marchi automobilistici, tra cui ovviamente tutti i brand di riferimento della galassia FCA. La divisione Maldarizzi4Business sottolinea l’importanza che ha assunto in seno alla Maldarizzi Automotive il settore dei veicoli aziendali, commerciali, delle flotte e del noleggio per i professionisti. “In un mondo della mobilità che sta evolvendo rapidamente, oggi proponiamo un veicolo a metano innovativo che prelude all’arrivo prossimo venturo della mobilità elettrica, particolarmente indicata per la distribuzione in ambito cittadino - ha sottolineato il Cavalier Francesco Maldarizzi - Ciò comporterà un cambiamento radicale di paradigma. Come concessionaria dobbiamo essere pronti alle nuove sfide e alle nuove esigenze della mobilità”. L’abbinamento tra motorizzazione a metano e gruppo frigo full electric traccia già le linee guida delle future implementazioni tecnologiche. “Siamo leader in Italia sui veicoli commerciali e siamo leader nella proposta a metano. Lo saremo anche per le soluzioni elettriche” ha commentato Roberto Vacca Torelli, Regional Manager Fiat Professional in FCA Fiat Chrysler Automobiles. Sulle ottimali performance del gruppo frigo Thermo King è intervenuto Michele Pace direttore generale di Tecnofrigo, concessionaria per la vendita e l’assistenza Thermo King, nota sin dal 1988 nel settore del trasporto refrigerato per serietà e

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professionalità. “Grazie alla vasta gamma di unità frigorifere Thermo King, al magazzino ricambi di 200 mq e all’officina di assistenza e montaggio (di oltre 1.000 mq), siamo in grado di soddisfare qualsiasi richiesta del mercato - ha precisato Pace - Tecnofrigo è anche Centro Prove ATP certificato ACCREDIA e, con il marchio Tecnorent, fornisce a noleggio furgoni refrigerati di alta qualità per il trasporto merci. I mezzi allestiti con furgonature IFAC e gruppi frigorifero Thermo King garantiscono un alto coefficiente di isolamento. Tecnorent noleggia mezzi di trasporto refrigerati di ogni dimensione, adatti a ogni esigenza: dai veicoli commerciali di piccola taglia fino a quelli di 3,5 t a pieno carico”. Il noleggio è senza dubbio un ambito operativo ideale per il Ducato a metano con frigo E200. “La nuova tecnologia messa a punto da Thermo King è installabile su qualsiasi tipo di veicolo, elettrici compresi - ha detto ancora Michele Pace

- La base è un Ducato cabinato pianalato da 35 quintali motorizzato 3.0 Natural Power da 136 cv Euro 6, alimentato a gas naturale compresso e dotato di numerosi optional. Il pianale molto basso, caso raro per il trasporto frigo su telaio, assicura un vantaggio enorme per chi trasporta e fa distribuzione. Il frigo E200 è 100 per cento elettrico di ultima generazione e insieme all’alimentazione a metano rende questo mezzo il furgone frigorifero più ecologico oggi sul mercato. A rafforzare questo concetto contribuisce anche l’opzione della batteria aggiuntiva per consentire al frigo di funzionare anche nei momenti di sosta, a veicolo spento”. “Quando abbiamo progettato l’idea - ha aggiunto Pace - il Fiat Ducato a metano era in quel momento il furgone più verde che avevamo a disposizione; ora è in dirittura d’arrivo il Ducato elettrico. Ebbene, l’impianto frigo E200 montato sul Ducato a metano potrà essere montato anche sul nuovissimo Du-

cato elettrico. È la versatilità insita nella soluzione progettata da Thermo King, perfettamente adattabile a qualsiasi tipo di furgone”. Il furgone frigorifero verrà prodotto nello stabilimento IFAC di Acquaviva delle Fonti e verrà distribuito da Maldarizzi Automotive. Il noleggio a breve termine sarà curato da Tecnorent mentre quello a lungo termine sarà gestito da Maldarizzi 4Business. Il veicolo non è un prototipo ma un modello disponibile sul mercato: se un cliente a livello locale o nazionale lo richiede, l’allestimento specifico viene approntato nei tempi normalmente previsti. Maldarizzi punterà non solo sulle vendite ma anche sul noleggio. “Il veicolo verrà utilizzato da diverse tipologie di operatori - ha continuato Pace - Oltre al settore alimentare (prodotti freschi, refrigerati e congelati) vanno considerati anche i farmaci, le vernici, i fiori, i componenti per computer, alcuni articoli elettronici e strumenti musicali. Non solo pura refrigerazione, ma anche

controllo della temperatura per mantenere prodotti termosensibili alla temperatura ottimale indipendentemente dalle condizioni ambientali. Si tratta dunque del primo veicolo a metano allestito con frigo elettrico a impatto zero e che come tale presenta una serie di opportunità interessanti, come la possibilità di partecipazione per le piccole e medie Imprese al bando che incentiva l’acquisto, anche nella forma del leasing finanziario, di un nuovo veicolo a zero o bassissime emissioni”. “La domanda fondamentale è una sola - ha ribadito con forza Biagio Petrarolo di Maldarizzi4Business Cosa possiamo fare per i nostri clienti che sempre più spesso ci chiedono consulenza per soddisfare la richiesta della loro committenza di avere veicoli a impatto zero per la gestione della distribuzione? Il Ducato allestito con cassone refrigerato e gruppo frigo full electric è una prima importante risposta. Questa è l’occasione giusta per porre la massima attenzione sui veicoli allestiti con precise caratteristiche di sostenibilità. Il messaggio che vogliamo dare è chiaro: il risparmio energetico è possibile anche sull’allestimento. Il Ducato a metano è un veicolo che già da tempo riscuote il favore della clientela. In abbinamento al gruppo frigo elettrico e alle caratteristiche della cassa frigo siamo di fronte a un veicolo altamente competitivo ed ecologicamente maturo per la distribuzione in ambito urbano. Considerando l’evoluzione che sta vivendo il mercato dei veicoli commerciali allestiti possiamo dire con certezza che c’è molto lavoro da fare e un futuro tutto da costruire. In questo senso, Maldarizzi4business, nata nel luglio del 2017, è un contenitore di esperienze che ha come obiettivo non solo la vendita di un veicolo commerciale o il suo noleggio ma anche e soprattutto il parlare al mondo delle aziende, andando a casa loro per intercettare le necessità e diventare facilitatori di sistema nei loro confronti”. A monte di tutto, Biagio Petrarolo ha voluto elogiare la proficua energia scaturita dalla collaborazione tra aziende leader nel loro campo. “Imprenditori diversi che mettono insieme le idee e concretizzano un progetto: questo è già di per sé un grandissimo risultato. Non è affatto una cosa scontata. Il veicolo è 100 per cento ‘Made in Puglia”, area di Bari: un esempio vincente dell’imprenditoria del Sud Italia”.

Scheda tecnica gruppo frigo Nome: E200, 100 per cento elettrico di ultima generazione Cognome: Thermo King Grande condensatore per alloggiare tutti i componenti: altezza 221 mm, larghezza 1.180 mm, profondità 535 mm. Peso: 45 kg (senza cablaggio); il condensatore V200 (Max) 50 pesa 75 kg senza compressore stradale; il cablaggio elettrico, a seconda del modello E200 selezionato, varia da 15 a 30 kg; Peso dell’evaporatore (ES150) 9 kg. Inverter e compressore ermetico: a velocità variabile. Capacità: raffreddamento costante, adattabile alla disponibilità di potenza dell’alternatore del veicolo da 1.100 W a 1.850 W (a 0/30° C) o in base alle effettive necessità; capacità di riscaldamento costante da 900 W. Due unità refrigeranti: E200 20 R134a ed E200 MAX 50 Intelligenza di gestione dell’alimentazione: adattamento della capacità in base alla disponibilità di energia; gestione delle diverse fonti di energia. Comunicazione con il veicolo: compatibilità con la funzione Start & Stop; aumento del regime motore quando necessario. Opzione: batterie TK hold-over per un’autonomia di 45 o 90 minuti. Caratteristiche: conformità agli standard PIEK e alle normative sull’accesso alle aree urbane per i livelli sonori in ambiente urbano; possibilità di accesso alle zone a basse emissioni, con livelli di rumorosità estremamente ridotti per consegne notturne; telematica incorporata.

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THERMO KING / E200, LA PRIMA SOLUZIONE PLUG & PLAY FULL ELECTRIC PER VEICOLI MEDI

Inizia l’era della refrigerazione green “E200 AMPLIA IL PORTAFOGLIO DI SISTEMI DI REFRIGERAZIONE PER VEICOLI DI THERMO

KING HA DICHIARATO MARCO TOSI, RESPONSABILE VENDITE PER ITALIA E ISRAELE DI THERMO KING È UNA RISPOSTA DIRETTA ALLE RICHIESE PROVENIENTI DAL MERCATO DI UN PRODOTTO COMPLETAMENTE ELETTRICO CHE SUPPORTI L’AUMENTO DEL LIVELLO DI OPERATIVITÀ DEI VEICOLI, L’OTTIMIZZAZIONE DELLE SORGENTI DI ALIMENTAZIONE E UN MIGLIORE CONTROLLO

R

DELLA TEMPERATURA”.

FABIO BASILICO

ACQUAVIVA DELLE FONTI

idefinire le opportunità della refrigerazione totalmente elettrica. È quanto si propone Thermo King, leader mondiale nei sistemi di controllo della temperatura, con l’innovativa unità frigo E200, antesignana di una futura famiglia completa di prodotti per la refrigerazione green. “E200 è una soluzione plug & play che amplia il portafoglio di sistemi di refrigerazione per veicoli di Thermo King dichiara Marco Tosi, Responsabile vendite per Italia e Israele di Thermo King e della controllata Frigoblock - È una risposta diretta alle richiese provenienti dal mercato di un prodotto completamente elettrico che supporti l’aumento del livello di operatività dei veicoli, l’ottimizzazione delle sorgenti di alimentazione e un migliore controllo della temperatura. Progettata per i veicoli sia elettrici che a motore tradizionale, E200 può aiutare le aziende a far sì che le loro attività rimangano conformi a una crescente serie di normative regionali e nazionali in materia di riduzione del rumore e dell’inquinamento da CO2”. “Abbiamo una grande responsabilità noi che rappresentiamo come produttori di sistemi una parte importante della catena del freddo dice ancora Tosi - Il nostro lavoro è diventato sempre più fondamentale per creare un settore sempre più sostenibile. Thermo King da sempre progetta e commercializza innovazione e sostenibilità, abbinando performance e minore impatto ambientale. Thermo King ha spesso anticipato l’introduzione di normative antinquinamento con la presentazione di novità decisive”. E200 è la prima soluzione full electric compatibile con veicoli diesel o elettrici. L’unità offre un mix vincente di controllo, praticità, utilizzo attivo e affidabilità per ottimizzare le prestazioni nei vari ambienti urbani e nelle applicazioni di distri-

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Marco Tosi, Responsabile vendite per Italia e Israele di Thermo King e della controllata Frigoblock.

buzione pulita dell’ultimo miglio. “Tra i suoi punti di forza rientrano senza dubbio semplicità di installazione, capacità costante, gestione intelligente e connettività”, spiega Marco Tosi. Senza compressore principale né kit di trasmissione, tutti i principali componenti dell’E200 sono completamente integrati. Viene quindi eliminato ogni problema associato all’installazione. “E200 provvede a una forma di energia più intelligente - aggiunge Tosi - con prestazioni totalmente autonome dal veicolo e un’ottimizzazione intelligente delle fonti di alimentazione per aumentare il livello di operatività e allungare gli intervalli di manutenzione. E200 è dotato di un sistema di controllo potenziato per modelli monotempe-

ratura e multitemperatura che erogano una capacità costante indipendentemente dal numero di giri del veicolo”. COMPONENTI DU MISURA

L’unità frigo presenta numerosi componenti su misura mai visti prima nel settore del trasporto refrigerato. Il compressore a velocità variabile consente di ridurre lo scostamento dal set point e di godere appieno dei vantaggi del controllo preciso della temperatura, aumenta l’affidabilità del sistema grazie al minor numero di avviamenti e arresti del compressore necessari per il funzionamento e diminuisce il consumo, un aspetto particolarmente importan-

te quando l’E200 è potenziato da batterie. L’inverter su misura assicura la capacità costante necessaria per mantenere le prestazioni indipendenti dal veicolo ed evita l’installazione di un compressore nel vano motore, rendendo così l’unità più facile e veloce da installare. L’avanzato sistema di controllo consente tra l’altro la comunicazione tra l’unità e il veicolo garantendo compatibilità con la funzione Start & Stop. Infine, la telematica incorporata: la comunicazione bidirezionale con E200 consente di tracciare e monitorare le condizioni di ogni unità della flotta. È quindi possibile usufruire della gestione remota e individuare un percorso più intelligente per gestire le attività di consegna”. Tecnologia da grande gruppo frigorifero per semirimorchio applicato a un oggetto da 100 kg: E200 è innovazione allo stato puro, “primo

tassello di un’evoluzione promettente con nuovi modelli più grandi in termini di dimensionamento e capacità di raffreddamento - commenta Marco Tosi - Una vera e propria famiglia di prodotti che andrà a coprire volumetrie sempre più importanti”. Un importante step sulla strada dell’elettrificazione intrapresa da Thermo King è stata l’acquisizione cinque anni fa della tedesca Frigoblock, specializzata nella progettazione e installazione di unità completamente elettriche per veicoli di grandi dimensioni. “L’integrazione tecnologica tra Thermo King e Frigoblock è continua e proficua - conclude Tosi - Un esempio è la recente presentazione della prima unità ibrida per semirimorchio, tecnologia che quest’anno sarà affiancata dalla soluzione ibrida per unità da motrice”.

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CITROËN / SPACETOURER IL MEGLIO IN TERMINI DI VERSATILITÀ, COMFORT E FUNZIONALITÀ

Il viaggio a bordo della navetta spaziale SPACETOURER DIMOSTRA TUTTA LA COMPETENZA ED ESPERIENZA DI CITROËN NELLO SVILUPPO DI VETTURE POLIVALENTI E SPAZIOSE, A BORDO DELLE QUALI VIAGGIARE È UN VERO PIACERE, SIA CHE SI TRATTI DI FAMIGLIE NUMEROSI, GRUPPI DI AMICI O PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO PERSONE. FINE

DA

2019 È STATA

INTRODOTTA LA MODERNISSIMA VERSIONE CON MOTORE

BLUEHDI 120

S&S E CAMBIO AUTOMATICO EAT8.

S

MICHELE S. ALTIERI

del Double Chevron. SpaceTourer dispone di tecnologie che le hanno permesso di ottenere le 5 stelle del protocollo EuroNCAP. Le motorizzazioni diesel di ultima generazione della famiglia BlueHDi, fino a 180 cv, offrono livelli di consumi e di emissioni di CO2 “Best in Class” nel loro segmento e costi di utilizzo contenuti. Il nuovo propulsore BlueHDi 120 S&S è disponibile su tutte le versioni “Feel” da 8 posti e “Business” da 8/9 posti. La nuova proposta abbinata al cambio automatico a 8 marce offre un reale valore aggiunto ai clienti che desiderano la comodità del cambio

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Il bagagliaio è ampio e modulabile e arriva a una capienza di 2.932 litri nella versione XL che accoglie 5 comodi posti.

MILANO

egno dei tempi, i multispazio continuano a e volvere per offrire sempre migliori declinazioni del loro punti di forza, comfort e praticità. Lo dimostra chiaramente Citroën SpaceTourer, che a fine 2019 ha introdotto la modernissima versione con motore BlueHDi 120 S&S e cambio automatico EAT8. SpaceTourer dimostra tutta la competenza ed esperienza di Citroën nello sviluppo di vetture polivalenti e spaziose, a bordo delle quali viaggiare è un vero piacere, sia che si tratti di famiglie numerosi, gruppi di amici o professionisti del trasporto persone. Il design del multispazio francese presenta linee fluide per uno stile al contempo energico e rassicurante. Il frontale alto permette di dominare la strada conferendo forza e personalità. L’architettura efficiente è al servizio dell’abitabilità e della praticità ed è adatta a tutti gli utilizzi. Disponibile in 3 lunghezze (da 4,60 a 5,30 metri), SpaceTourer può ospitare fino a 9 persone, a seconda delle versioni. Grazie a un’altezza di 1,90 metri, accede facilmente ai parcheggi coperti. Il modello dispone di porte laterali scorrevoli, accessibili senza bisogno della chiave, del lunotto apribile e di numerosi vani portaoggetti. Il bagagliaio è ampio e modulabile e arriva a una capienza di 2.932 litri nella versione XL 5 posti. Sempre nella versione XL, si arriva ad avere a disposizione un volume utile di 4.554 litri dietro alla prima fila: basta ripiegare completamente i sedili della fila due e tre. Gli interni sono accoglienti, la posizione di guida rialzata, i sedili scorrevoli e ribaltabili a seconda degli utilizzi. Il tetto in vetro panoramico e l’isolamento acustico di alto livello aggiungono valore alla proposta

automatico senza rinunciare a consumi ed emissioni di CO2 ridotti, oltre ai costi di utilizzo contenuti. Inoltre, il motore 2.0 BlueHDi 120 S&S con EAT8 consente un incremento del peso del rimorchio. Le versioni di Citroën SpaceTourer equipaggiate con questa motorizzazione possono infatti trainare fino a 2,3 tonnellate di peso (entro i limiti della massa complessiva). SpaceTourer si distingue anche per l’impiego di preziose tecnologie come l’Head-up Display e la navigazione 3D con Citroen Connect Nav, la funzione Coffee Break Alert che invita a fare una pausa dopo 2 ore di guida ininterrotte, l’Allarme Attenzione Conducente che permette di individuare la disattenzione del driver e l’Allerta Rischio Collisione. Citroën SpaceTourer è disponibile in 4 versioni: si parte con Feel e Shine, proposte in 3 lunghezze e disponibili in configurazione da 5, 7 o 8 posti. Queste versioni sono dedicate alle famiglie numerose e a tutti coloro che amano viaggiare con gli amici. Gli spazi interni sono modulabili a piacere, grazie ai sedili scorrevoli, per un volume del bagagliaio ottimale e uno spazio maggiore per le gambe. I sedili con lo schienale inclinabile sono ripiegabili a tavolino (sedile passeggero anteriore e sedili della seconda e terza fila), permettendo così di trasportare gli oggetti più ingombranti con grande facilità. C’è poi la SpaceTourer Business, proposta in 3 lunghezze e disponibile in configurazione da 5 a 9 posti. Questa versione è destinata soprattutto ai professionisti del trasporto persone, come le navette degli alberghi, shuttle o taxi). Configurabile a piacere, in base al numero di sedute e di equipaggiamenti, permette di avere un veicolo quasi su misura. SpaceTourer Business Lounge è proposta in 2 lunghezze, M e XL, ed è disponibile in configurazione da 6 o 7 posti. In base all’utilizzo, può diventare un vero “salotto o ufficio mobile”, grazie ai suoi sedili singoli girevoli in pelle (in seconda fila), il tavolino scorrevole e pieghevole, i vetri posteriori oscurati per garantire una maggiore riservatezza. Questa versione è destinata a un utilizzo professionale, ad esempio vettura con conducente.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI MAN / TGE PER GLI INTERVENTI DELLA PROTEZIONE CIVILE DI CORDENONS

Missione Emergenza IL COMUNE FRIULANO ALLE PORTE DI PORDENONE SI È AFFIDATO AL VAN DEL LEONE PER GESTIRE LE PROPRIE ATTIVITÀ OPERATIVE. SI TRATTA DI UN TGE 3.180 4X4 IN VERSIONE DOPPIA CABINA CON MOTORE DA 180 CAVALLI E ALLESTIMENTO CON CENTINA FISSA E SCAFFALATURA INTERNA NECESSARIA PER TRASPORTARE E STOCCARE TUTTO IL MATERIALE NECESSARIO A GARANTIRE LA PIENA OPERATIVITÀ DEL VEICOLO E DEL PERSONALE DI SOCCORSO. IL TGE È STATO CONSEGNATO ALLA PROTEZIONE CIVILE DALLA CONCESSIONARIA MAN

M

LINO SINARI CORDENONS

AN TGE si propone efficacemente come veicolo per la gestione delle emergenze. Lo dimostra la scelta fatta dalla Protezione Civile di Cordenons, comune friulano alle porte di Pordenone, che si è affidato al van del Leone per gestire le proprie attività operative. Si tratta di un TGE 3.180 4x4 in versione doppia cabina con motore da 180 cv e allestimento con centina fissa e scaffalatura interna necessaria per trasportare e stoccare tutto il materiale necessario a garantire la piena operatività del veicolo e del personale di soccorso. Per consentire agli operatori della Protezione Civile di intervenire e svolgere le attività di soccorso nelle ore notturne o in condizioni di scarsa visibilità, il veicolo dispone di una torre faro con generatore di corrente e anche una retrocamera per facilitare e rendere più sicure le manovre. Nella parte posteriore del veicolo è presente sia un gancio traino sia un verricello, gestibile con radiocomando. Per ottimizzare la sicurezza durante le operazioni che prevedono

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l’impiego del verricello, è stato installato un faro per l’illuminazione dell’area di recupero. Sul tetto del veicolo, accanto a sirene e lampeg-

gianti, il mezzo di soccorso dispone di un faro di ricerca brandeggiante regolabile comodamente dalla postazione di guida tramite apposito tele-

NORD DIESEL DI TAVAGNACCO. comando. Il TGE è stato consegnato dalla concessionaria MAN Nord Diesel di Tavagnacco (Ud) che da oggi sarà il riferimento per la Protezione Civile di Cordenons per gestire le manutenzioni programmate e per l’assistenza tecnica in caso di necessità. TGE continua a dimostrare l’estrema versatilità di una gamma che viene incontro alle necessità degli utilizzatori professionali trasferendo al comparto dei veicoli commerciali tutto il know-how acquisito da MAN nel settore truck. Il costruttore tedesco è così in grado di presentarsi sul mercato come costruttore full liner in grado di garantire la stessa qualità di prodotto e la medesima efficienza di servizio a tutti i target di clientela, dalla grandi aziende di trasporto e logistica ai piccoli professionisti e agli artigiani. Un altro esempio della versatilità del TGE è la consegna da parte di MAN Truck & Bus Italia di un TGE 3.140 in versione combi (9 posti) al Falconieri Ski Team, che lo utilizza per trasferire gli atleti in occasione delle gare. Il veicolo con motore da 140 cv e cambio manuale a sei rapporti è equipaggiato, di serie, con tutte le tecnologie MAN volte a rendere più semplice e rilassata l’attivi-

Il MAN TGE continua a dimostrare la sua estrema versatilità per gli utilizzatori professionali.

tà dell’autista e a garantire ai giovani atleti e allo staff tecnico trasferimenti sicuri e confortevoli. Sicurezza non solo durante la marcia ma anche a veicolo fermo con la presenza di un gradino d’accesso elettrico, a scomparsa, e rivestito con materiale anti-scivolo per facilitare la salita a bordo. Per rispondere sempre alle esigenze dell’utilizzatore finale, MAN ha previsto per Falconeri Ski Team un allestimento modulare nel quale i mono sedili possono essere disposti all’interno del veicolo in funzione della necessità. Se, nel trasferimento pre-gara, gli allenatori hanno necessità di parlare e motivare gli atleti, possono predisporre i sedili in modo che siano frontali creando un piccolo salottino.

VOLKSWAGEN

Fabio Di Giuseppe nuovo Brand Manager VC

N

uove responsabilità in Volkswagen Group Italia. Dopo 4 anni nel ruolo di Direttore Marketing Volkswagen e una ricca esperienza nel business dell’auto maturata in aziende competitor, Fabio Di Giuseppe (nella foto in alto), 44 anni, assume l’incarico di Brand Manager Volkswagen Veicoli Commerciali. A Fabio il compito di proseguire il trend di vendite positivo e di preparare il brand alla profonda trasformazione che il settore automobilistico vivrà nei prossimi anni. Laureatosi in Ingegneria delle telecomunicazioni alla Sapienza di Roma, Fabio Di Giuseppe, sposato e con due figli, vanta anche una specializzazione in Teoria e tecniche d’interpretazione delle immagini in ambito biomedico, conseguita presso l’Università degli Studi di Cassino. Si è occupato anche di giornalismo prima di entrare in Mercedes-Benz Italia nel 2001. In quattro anni ha ricoperto diversi ruoli fino alla carica di Brand Manager and Launch Champion Dodge. Dal 2005 al 2014 Fabio Di Giuseppe ha lavorato in Toyota Motor Italia, prima come Sales Zone Manager, poi Product Marketing Senior Manager e infine Public Relations Senior Manager. Nel giugno 2014 approda in Volkswagen Group Italia con la qualifica di Responsabile Volkswagen Product Marketing. Nel gennaio del 2016 assume l’incarico di Direttore Marketing. Luca Bedin (nella foto in basso), 53 anni, lascia la Direzione della divisione Volkswagen Veicoli Commerciali, posizione ricoperta per 6 anni, per guidare il reparto Group Operations di Volkswagen Group Italia. Entrambi i ruoli fanno parte del Comitato di Direzione di Volkswagen Group Italia e riportano quindi direttamente a Massimo Nordio, Amministratore delegato dell’azienda. La posizione di Direttore Marketing Volkswagen viene ora ricoperta da Giovanni Tauro, 51 anni, in precedenza Direttore Network & Customer Interaction del brand Volkswagen. Tauro riporta ad Andrea Alessi, Direttore della Marca.

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DUCATO CONTINUA A DOMINARE IL MERCATO EUROPEO CON LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DI AUTOCARAVAN REALIZZATI SULLA SUA BASE.

COSTRUITO

ININTERROTTAMENTE DAL

1981 NELLO STABILIMENTO SEVEL IN VAL DI SANGRO, DUCATO È STATO SCELTO NEGLI ULTIMI DIECI ANNI DA OLTRE 500MILA FAMIGLIE IN

EUROPA COME BASE PER I LORO CAMPER. PARTICOLARMENTE APPREZZATI SONO IL NUOVO CAMBIO AUTOMATICO

“9SPEED” E LA RINNOVATA GAMMA DI MOTORI, CHE HANNO FATTO DEL DUCATO UN PRODOTTO ANCORA E SEMPRE DI GRANDISSIMA ATTUALITÀ.

FIAT PROFESSIONAL / PER LA TREDICESIMA VOLTA CONSECUTIVA DUCATO ELETTO “MIGLIOR BASE”

Saldo il trono del Re dei camper

I

FABIO BASILICO TORINO

l primato si rinnova di anno in anno. I lettori della rivista specializzata tedesca “Promobil” hanno nominato per il tredicesimo anno consecutivo Fiat Professional Ducato “Miglior base per i camper 2020”, confermando ancora una volta la leadership nel settore del modello di punta dell’offerta van di Fiat. Ducato continua a dominare il mercato europeo con la maggioranza assoluta di autocaravan realizzati sulla sua base. Costruito ininterrottamente dal 1981 nello stabilimento Sevel in Val di Sangro, Ducato è stato scelto negli ultimi dieci anni da oltre 500mila famiglie in Europa come base per i loro camper. Tra le maggiori novità che rendono particolarmente entusiasti i clienti del settore dei tempo libero vi è di certo la nuova trasmissione automatica “9Speed” che assicura un’esperienza di guida rilassata e piacevole, migliorando le prestazioni e ottimizzando i consumi in ogni situazione. Il cambio a nove marce è best-inclass in termini di peso e coppia motrice: sulla versione 180 cv arriva alla quota record di 450 Nm. Inoltre, da sempre uno dei punti di forza di Ducato base camper, la gamma motori si rinnova proponendo un propulsore Euro 6d-TEMP a gasolio da 2.3 litri, sempre di derivazione industriale, solido e longevo e capace di garantire prestazioni e comfort automobilistici, con quattro declinazioni di potenza: 120, 140, 160 e 180 cv. Tutti dotati della tecnologia Multijet 2, ciascun propulsore presenta specifiche caratteristiche costruttive, come il design del turbocompressore, dei pistoni e della fluidodinamica. Infine, sono disponibili i più avanzati sistemi di assistenza alla guida (ADAS) per viaggi sicuri e sereni, oltre a sospensioni specifiche per i camper e una lunga serie di contenuti che garantiscono il massimo del comfort. Senza contare

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che Fiat Professional è l’unico brand ad avere al suo interno un team dedicato che può vantare una profonda conoscenza del mondo dei veicoli ricreazionali, “certificata” dal logo “Fiat Professional For Recreational Vehicles”, oltre che una specializzazione elevata, in termini di prodotti e servizi per i proprietari di camper, capaci di garantire ai clienti il massimo livello di flessibilità e libertà possibile. L’innovativo cambio automatico “9Speed” garantisce grande affidabilità e durata grazie al convertitore di coppia che supplisce all’assenza della tradizionale frizione. In particolare, i tecnici di Fiat Professional hanno sviluppato l’abbinamento tra la nuova trasmissione e il veicolo in modo che ogni cliente possa ottimizzare le prestazioni e i consumi in relazione alla specifica mission e al percorso. È infatti possibile scegliere tra tre modalità di guida: Normal, Eco, che fornisce una risposta di accelerazione più fluida e una strategia di cambiata dedicata per consentire una maggiore riduzione dei consumi, e Power, che fornisce una risposta rapida di accelerazione e cambi di marcia ottimali per una guida piacevole e prestazioni ottimali anche in condizioni gravose. Le modalità operative sono due: in posizione “Drive”, il modulo di controllo seleziona e innesta le marce in base alle

diverse condizioni di guida: velocità, carico, pendenza. La modalità “Autostick”, in caso di cambi di marcia frequenti e in condizioni particolarmente difficili, come in tratti a elevata pendenza, consente di mantenere un rapporto inferiore con un conseguente miglioramento delle prestazioni ed evitando il surriscaldamento. Viene attivata spostando la leva del cambio verso sinistra, quindi in avanti e indietro per cambiare le marce. Per soddisfare qualunque tipo di allestimento e di stile di guida, Ducato base camper può essere equipaggiato con uno dei quattro propulsori Multijet 2 di derivazione industriale, tutti con cilindrata 2.3 litri e omologati Euro 6d-TEMP. Da sottolineare che si tratta della più alta cilindrata della categoria (2.3 litri e trazione anteriore) che garantisce la massima affidabilità e durata, anche per le configurazioni Camper più pesanti. Tra le sue peculiarità l’adozione su tutte le motorizzazioni di un compressore a geometria variabile (VGT) che regala una guida più fluida, maggiore maneggevolezza e ne fa un motore più elastico fin dalle basse velocità, con conseguente riduzione dei consumi nel reale ciclo di utilizzo. In dettaglio, grazie al controllo elettronico, il nuovo turbocompressore è in grado di adattare la sua fluidodinamica alla velocità del

motore e allo stile di guida, per garantire in ogni momento la giusta sovralimentazione. Ciò è possibile grazie all’adozione di una serie di pale mobili poste lungo il raggio della turbina, che controlla il flusso del gas di scarico e di conseguenza la velocità e la forza del compressore. La gamma motori parte con il 2.3 Multijet 2 da 120 cv a 2.750 giri con 320 Nm di coppia massima a 1.400 giri, abbinato al cambio manuale, che migliora del 10 per cento potenza e coppia rispetto al precedente motore 2 litri. È la motorizzazione ideale per i camper fino alle 3,5 t, in quanto assicura viaggi lunghi e tranquilli ma con un occhio attento soprattutto ai consumi. Per coloro che invece desiderano un allestimento medio, fino alle 3,5 t, ponendo particolarmente attenzione al rapporto consumi/prestazioni, la motorizzazione ideale è il 140 cv da 3.500 giri, il cuore della gamma, che si dimostra versatile ed elastico con i suoi 350 Nm di coppia (+9 per cento rispetto al 130 Multijet) a soli 1.400 giri, disponibile sia con cambio manuale sia con l’avanzato cambio automatico “9Speed”. Rispetto per l’ambiente e alte prestazioni con il 160 cv a 3.500 giri, che eroga fino a 400 Nm a 1.500 giri nella versione con cambio automatico. Il 160 cv assicura lo stesso comportamento su strada del precedente

180 cv, a fronte di emissioni più basse, che ne fanno la soluzione migliore qualunque sia l’allestimento, anche oltre 3,5 t, o la lunghezza del percorso, prediligendo i rapporti tra potenza/consumi e prestazioni/peso. Al vertice della proposta si colloca il 2.3 Multijet da 180 cv a 3.500 giri: 400 Nm di coppia con trasmissione manuale e 450 Nm (+12 per cento rispetto al modello precedente) con il nuovo cambio automatico. È dedicato a chi ricerca le migliori prestazioni e un comfort di guida assoluto, specie in abbinamento alla nuova trasmissione automatica, tanto da essere impiegato su camper integrali e di grandi dimensioni. I nuovi propulsori in gamma, oltre al consueto filtro antiparticolato diesel, adottano un post-trattamento basato sul processo SCR (Riduzione selettiva catalitica). I camper su base Ducato possono essere dotati dei più avanzati dispositivi ADAS di assistenza alla guida, tra cui Blind spot assist (BSA) per l’angolo cieco, Rear cross path detection (RCP) in retromarcia, Full brake control (FBC) con frenata di emergenza, Lane departure warning system (LDWS) per la corsia di marcia, Traffic sign recognition e High beam recognition (fari abbaglianti), Sensore pioggia e crepuscolare e Tyre pressure monitoring system (TPMS).

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IDLE I M ONDO TRASPORTI PEUGEOT / CAMBIO EAT8 NELLA GAMMA EXPERT COMBI E TRAVELLER

Medi dal comfort massimo

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MICHELE S. ALTIERI MILANO

uando i nomi fanno la differenza il risultato è garantito. Ne sa qualcosa Peugeot Expert, che nella sua stessa definizione racchiude l’indirizzo a un’utenza professionale ma non solo. Si tratta di un modello che, fin dall’esordio, è stato apprezzato anche sul mercato italiano, dove ha conquistato professionisti che ne hanno apprezzato le doti di trasporto e versatilità di utilizzo. Nel 2019 ha occupato stabilmente il podio nel suo segmento di mercato con una quota che è andata oltre il 13 per cento. Expert non è però unicamente un veicolo commerciale destinato a chi lavora. Nella versione Combi e in quella da navetta vip Traveller, Expert è una vettura con omologazione M1 e rappresenta una proposta per professionisti e privati che hanno bisogno di trasportare più persone rispetto a quelle normalmente possibili con un normale monovolume. Frutto della piattaforma di veicoli medi del Gruppo PSA che, sulle linee del sito francese di Valenciennes, dà vita a una famiglia di modelli lanciati tutti nel 2016, Expert Com bi e Traveller rappresentano l’e voluzione trasporto per sone di Peugeot Expert, secondo una filosofia che caratterizza la strategia produttiva del costruttore francese: il furgone è pensato per i professionisti e declinato nelle versioni trasporto mer ci e trasporto persone

ABBINATO ALL’APPREZZATO MOTORE BLUEHDI 120, PERMETTE I VANTAGGI DELL’AUTOMATICO A OTTO RAPPORTI ANCHE AI PROFESSIONISTI CHE PREFERISCONO LA POTENZA INFERIORE RISPETTO ALL’ALTO DI GAMMA DA 177 CV. INALTERATA L’OPZIONE DELLE TRE LUNGHEZZE, TRA CUI L’ESCLUSIVA COMPACT CON POCO PIÙ DI QUATTRO METRI E MEZZO DI LUNGHEZZA E CAPACITÀ FINO A NOVE POSTI.

(Combi); al suo fianco il veicolo in allestimento vip per il trasporto passeggeri (Traveller). Scegliendo il nome Traveller, il multispazio francese sin dalle sue origini ha fatto una scelta di campo. Destinato al trasporto combinato, oppure Shuttle per il trasferimento di personalità vip, questo modello ha portato Peugeot in un’a rena competitiva che

l’ha visto subito protagonista e molto apprezzato dal pubblico. Il design elegante e personale di Expert Combi e Traveller fa il paio con un’agilità ideale sia in mezzo al traffico veloce, sia tra gli stretti vicoli di un centro storico, senza compromettere lo spazio interno che rappresenta uno degli aspetti vincenti del veicolo. In poco tempo,

Grande fluidità di marcia e comfort di guida sono benefici che si sommano ad altri vantaggi su Expert Combi e Traveller.

l’azzeccata offerta giocata su tre differenti lunghezze (l’esclusiva Compact da soli 4,61 metri, Standard da 4,96 fino alla Long da 5,31 metri), ha convinto il mercato sia per la possibilità di ospitare da due fino a nove occupanti, sia per il volume del bagagliaio. Unica nel segmento, anche la versione Compact è in grado di accogliere fino a nove persone a bordo o fino a 3.600 litri (3.397 dmc VDA) di volume del bagagliaio. Con nove persone a bordo, il volume del bagagliaio può arrivare fino a 1.300 litri (1.237 dmc VDA) sopra gli schienali nel caso della versione Long, con ulteriore possibilità di estensione grazie ai sedili del le file 2 e 3 completamente e straibili. In questo caso, il volume raggiunge addirittura i 4.900 litri (4.554 dmc VDA). La modularità interna, grazie alla facile rimozione dei sedili, è un ulteriore punto di forza su cui si fonda il successo di un veicolo che ha voluto subito distinguersi aggiungendo elementi di pregio, in grado di soddisfare anche il professionista più esigente: è il caso di dettagli come la possibilità di aprire e chiudere le porte laterali con il semplice gesto di un piede, tenendo semplicemente le chiavi in tasca. Oggi, la gamma di questi medi eleganti si arricchisce di una nuova versione che abbina il motore Diesel 2.0L BlueHDi 120 Start & Stop al cambio automatico EAT8 a otto rapporti. Rispetto allo stesso motore con cambio manuale, questa novità risponde alla crescente richiesta di cambio automatico, senza per forza

ricorrere alla motorizzazione al vertice della gamma (il BlueHDi da 177 cv). In particolare, il cambio EAT8 è già apprezzato su diversi modelli Peugeot e le sue doti sono evidenti anche su veicoli polivalenti come Ex pert Combi e Traveller. L’opportunità di scelta nelle dimensioni si sposa idealmente con le caratteristiche del motore Diesel 2.0 BlueHDi 120, grazie a un’esemplare equazione che permette di offrire prestazioni a tutto tondo, mantenendo elevata economia d’esercizio e anche comfort, grazie all’abbinamento alla trasmissione automatica EAT8. Questo cambio a otto rapporti si dimostra ideale compagno di viaggio che permette di esaltare le caratteristiche del motore ed è in grado di elevare il comfort di guida sulle lunghe distanze, anche in ambito cittadino. Grande fluidità di marcia e comfort di guida sono benefici che si sommano ad altri vantaggi presenti su Expert Combi e Traveller, come l’estrema modularità dei sedili nonché la disponibilità di sistemi di sicurezza e di connettività di grande spessore (in primis la 3D Connected Navigation). La gamma Expert Combi parte da 27.850 euro della versione Diesel BlueHDi 100 con cambio manuale a sei rapporti in versione Compact. Il Traveller con la combinazione tra motore BlueHDi 120 e cambio automatico EAT8 ha un prezzo che parte dai 33.450 euro della versione Compact in allestimento Business e rappresenta la porta di accesso al grande monovolume Peugeot con trasmissione automatica.

Continua con e-Expert la proposta di modelli per l’accesso ai centri urbani

UNA GAMMA COMPLETA DI VEICOLI COMMERCIALI ELETTRIFICATI L a maggioranza dei professionisti percorre meno di 300 km al giorno. Un’evidenza confermata dai vincoli sempre maggiori che rendono difficile l’accesso ai centri delle città: oggi in alcune cit tà è possibile l’accesso nelle aree centrali solo ai veicoli 100 per cento elettrici. Sulla base di questo presupposto, Peugeot porta su strada la ver sione elettrificata del suo fugone

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medio Expert. La versione 100 per cento elettrica Peugeot e-Expert va ad arricchire una gamma sempre più adatta agli utilizzi specifici, con motori oggi con formi alle norme Euro 6D (tranne BlueHDi 100 Start & Stop E6d-TEMP). I professionisti potranno scegliere fra due capacità della batteria: 50 kWh, per un’autonomia di 200 km WLTP (Worldwide Har-

monized Light Vehicles, metodo di controllo standardizzato a livello mondiale per il rilevamento di consumi e emissioni di gas di scarico), o 75 kWh, per un’autonomia di 300 km WLTP. Fedele al concetto di libertà, che permette di non scendere a compromessi quanto a stile, abitabilità e capacità di carico, e-Expert sarà commercializzato nel secondo seme-

stre di quest’anno e continuerà a portare avanti il successo del furgone medio francese fin dal lancio, nel 2016, con più di 170mila esemplari venduti, con l’obiettivo di rafforzare la leadership di Peugeot Veicoli Commerciali in Europa e aggiungere un al tro modello elettrificato alla gamma Peugeot, accanto a Partner Electric, e-Boxer, e-208, e-2008, Plug-in Hybrid 508 e 3008.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI

CRESCE E SI RAFFORZA L’OFFERTA

Van da lavoro elettrici per

I

FABIO BASILICO MONZA

l 2020 è l’anno dei van elettrici. Sono diverse le novità di prodotto che i costruttori stanno immettendo sul mercato italiano dei veicoli commerciali, tradizionalmente molto competitivo e propenso all’innovazione. Fare un resoconto dettagliato dell’attuale e prossima offerta di van a zero emissioni è dunque un’operazione necessaria per inquadrare da vicino l’evoluzione dei mezzi da lavoro in accordo con le nuove e più stringenti richieste del mercato in termini di sostenibilità ambientale ed economica. La storica fusione tra FCA e Groupe PSA apre nuove interessanti prospettive anche nel settore della mobilità elettrica. Le sinergie consentiranno al nuovo gruppo di investire fortemente nelle tecnologie e nei servizi che definiranno la mobilità in futuro, contribuendo al raggiungimento degli stringenti requisiti normativi globali sulle emissioni di CO2. Grazie alla solidità delle sue attività in ambito ricerca e sviluppo, il nuovo gruppo potrà contare su una robusta base per promuovere e stimolare ulteriormente l’innovazione e determinare lo sviluppo di competenze all’avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della mobilità sostenibile, e della gui da autonoma e connessa. Og gi l’offerta elettrica dei brand associati alla nuova realtà internazionale è ampia e in continua evoluzione. Anche i van sono coinvolti. Fiat Professional, Peugeot, Citroën e Opel stanno lanciando sul mercato prodotti all’avanguardia per quanto riguarda la propulsione alternativa, in grado di intercettare le esigenze degli utilizzatori professionali. Fiat Professional ha svelato nel 2019 il Ducato Electric, da quest’anno disponibile nelle concessionarie del brand. Proprio in occasione dell’evento dedicato al nuovo Ducato MY2020, evoluzione del best seller che da 39 anni soddisfa le diverse

IL 2020 È L’ANNO DEI VAN ELETTRICI. SONO DIVERSE LE NOVITÀ DI PRODOTTO CHE I COSTRUTTORI STANNO IMMETTENDO SUL MERCATO ITALIANO DEI VEICOLI COMMERCIALI, TRADIZIONALMENTE MOLTO COMPETITIVO E PROPENSO ALL’INNOVAZIONE. FARE UN RESOCONTO DETTAGLIATO DELL’ATTUALE E PROSSIMA OFFERTA DI VAN A ZERO EMISSIONI È DUNQUE UN’OPERAZIONE NECESSARIA PER INQUADRARE DA VICINO L’EVOLUZIONE DEI MEZZI DA LAVORO IN ACCORDO CON LE NUOVE E PIÙ STRINGENTI RICHIESTE DEL MERCATO IN TERMINI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ED ECONOMICA.

esigenze di business, Fiat Professional ha presentato la nuova declinazione della versatilità del large van. Ducato Electric è una versione completamente elettrica di tipo BEV (Battery Electric Vehicle) che affianca il Ducato Natural Power a metano nell’offerta Fiat Professional di trazioni alternative. Ducato Electric è stato concepito e sviluppato partendo da una specifica e dettagliata analisi dell’utilizzo reale cliente, la quale conferma che oltre il 25 per cento del mercato ha già una completa “BEV Attitude” dal punto di

visto di utilizzo, percorso, dinamica e prestazioni e che risulta quindi già “pronta” al cambio di mobilità. Sono infatti i professionisti che operano in specifiche aree di business a essere tra i primi interessati e pronti a questa soluzione: dal crescente commercio online, ai servizi postali e di spedizioni, dalla ristorazione a domicilio, al trasporto locale hub-spoke, dal-la necessità in genere di avere accesso ai grandi centri urbani, che sempre di più limitano la circolazione a veicoli con trazione tradizionale all’interno dei centri storici.

Ducato Electric propone, oltre a una completa gamma di versioni, anche opzioni modulari di taglia batteria con autonomie di percorrenza da 220 a 360 km e differenti configurazioni di ricarica. Il tutto a fronte di prestazioni di assoluto interesse: velocità limitata a 100 km/h per meglio ottimizzare gli assorbimenti energetici, potenza massima di 90 kW e coppia massima di 280 Nm. La nuova propulsione elettrica inoltre non penalizza quello che è il punto forte del Ducato: volumetria di carico best in class da 10 a 17 mc,

Il marchio del Double Chevron è stato tra i primi a proporre sul mercato il proprio van alimentato al 100 per cento con batterie.

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portata fino a 1.950 kg. La piattaforma modulare EMP2 tiene a battesimo anche le proposte elettriche di riferimento di Groupe PSA. Il 2020 è l’anno deputato da Peugeot all’avvio della rivoluzione tecnologica nel mondo dell’elettrificazione. Il Leone allarga la propria gam ma di veicoli elettrificati con l’introduzione di autovetture e veicoli commerciali ibridi e pure electric. Anche i veicoli commerciali Peugeot vedranno quest’anno importanti novità: le versioni 100 per cento elettriche di Expert e Boxer, due modelli che sono molto richiesti nel nostro Paese e che, in queste nuove motorizzazioni elettrificate, amplieranno ancor più le possibilità di trasporto. Peugeot e-Expert, che si affianca a e-Boxer e a Partner Electric, sarà commercializzato nel secondo semestre 2020 e continuerà a portare avanti il successo incontrastato di Expert fin dal lancio nel 2016. Expert ha infatti permesso alla Casa del Leone di tornare a essere un protagonista di primo piano nel segmento K1. I motivi del successo si possono trovare nel fatto di proporre versioni complete, con una dotazione di livello superiore, e di offrire opzioni qualificanti e apprezzate dalla clientela professionale. Il tutto, con costi di gestione contenuti e un rapporto qualità prezzo vincente. Il 2020 tiene a battesimo la nuova versione della firma di marca Citroën. “Inspirëd by you all” segna il passaggio all’elettrificazione. Introdotta con Nuovo Suv C5 Aircross Hybrid, questa firma è riservata ai filmati e alle pubblicità dei modelli elettrificati della marca francese. La comparsa della dieresi sulla “e” della firma già conosciuta “Inspired by you” rappresenta un duplice riferimento: alla “ë”di Citroën e a quella usata nel nome dei modelli elettrici della gamma, ëlectric. La dieresi si trova anche sui modelli ibridi Citroën, con il logo “ḧybrid” sul portellone posteriore. L’aggiunta della parola “all” rafforza la volontà del Dou-

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IDLE I M ONDO TRASPORTI DI VAN A ZERO EMISSIONI

tutti i gusti e le esigenze

ble Chevron di offrire l’elettrico a tutti. La nuova firma internazionale è riservata alla comunicazione sui 6 modelli elettrificati della gamma Citroën per il 2020. Nel comparto van, per rafforzare la sua offensiva, Citroën ha adottato dal 2018 una strategia “Inspired by pro”, ovvero soluzioni studiate su misura per rispondere alle aspettative dei clienti professionisti, attraverso la gamma dei prodotti Berlingo Van, Jumpy, Jumper e la rete di vendita e assistenza. Il brand lancia ora una grande offensiva di elettrificazione avente per obiettivo il 100 per cento della sua gamma elettrificata entro il 2025. Questa strategia sarà un vettore di crescita importante per Citroën e riguarderà i veicoli commerciali così come le autovetture. Il prossimo step prevede una versione 100 per cento elettrica di Jumpy nel 2020, che beneficerà di tutta l’innovazione di Groupe PSA in materia di elettrificazione, a cui verrà affiancata nel 2021 una versione 100 per cento elettrica di Berlingo Van. Già presente su mercati specifici con Berlingo Van Full Electric, il Double Chevron potenzia l’offerta elettrica destinata ai professionisti. Un’offerta destinata ai professionisti, che propone un livello di comfort di riferimento, costi di utilizzo controllati, la possibilità di accedere al centro città, la capacità di garantire le consegne “dell’ultimo miglio” e soddisfare le esigenze delle attività di e-commerce in costante sviluppo. Citroën Jumpy, lanciato nel 2016, ha recentemente beneficiato di un upgrade di gamma per soddisfare le aspettative dei clienti professionisti. La versione elettrica di Jumpy, senza compromessi sulle prestazioni, è destinata a una clientela alla ricerca di comfort e serenità di guida. Offre a ogni imprenditore un nuovo modo di gestire la propria attività, veicolando un’immagine positiva nel totale rispetto dell’ambiente. Basata sulla piattaforma multienergia EMP2 di Groupe PSA, questa versione elettrica di Jumpy sarà proposta con 2 li-

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velli di autonomia: 200 km con batteria da 50 kWh e 300 km con batteria da 75 kWh. Da quest’anno è anche disponibile la versione elettrica a batteria dell’Opel Vivaro. Anche Vivaro-e si basa sulla piattaforma EMP2 di PSA, estremamente versatile e in grado di consentire l’impiego di propulsori sia convenzionali sia elettrificati. Vivaro-e va ad ampliare la gamma di Opel di veicoli commerciali. Il prossimo van elettrico - Opel Combo-e - arriverà nel 2021. I clienti potranno scegliere fra le due dimensioni della batteria

previste dalla piattaforma: 50 kWh con autonomia fino a 200 chilometri e 75 kWh con autonomia fino a 300 km. Il nuovo e-NV200 van 100 per cento elettrico con batteria da 40 kWh è al centro dell’offensiva di successo di Nissan nel settore della mobilità elettrica insieme alla berlina Leaf. Sia e-NV200 Van sia le versioni per il trasporto passeggeri Evalia si confermano come la scelta ideale per i corrieri, i servizi di noleggio e di trasporto di tutta Europa. Destinati sia all’uso commerciale sia

personale, la gamma e-NV200 è un’opzione pratica ed efficiente, che riprende le migliori funzionalità del van NV200 e la tecnologia 100 per cento elettrica della Leaf. Attraverso il design e l’efficienza della nuova batteria da 40 kWh, la versione con maggiore autonomia di Nissan eNV200 conserva la medesima capacità di carico di 4,2 mc di volume o un peso combinato di 705 kg nella variante van. La batteria da 40 kWh offre il 60 per cento di autonomia in più rispetto alla versione precedente, con una percorrenza fino a 200 km

nel ciclo combinato e fino a 300 km nel ciclo urbano. Nissan e-NV200 dispone di diverse soluzioni per la ricarica; oltre a quella domestica con presa standard, i clienti possono usare una wall box con il carica batterie di bordo da 7 kW o le colonnine di ricarica rapida per passare dal 20 all’80 per cento della carica in soli 40-60 minuti. Mercedes-Benz Vans è protagonista di primo piano nella strategia innovativa messa in campo dal Gruppo Daimler per la definizione della mobilità di domani. La proposta elettrica del comparto van della Stella è una realtà in progressivo consolidamento. Nel 2019 è stata fatta attività di pre-lancio dell’eVito, il Vito completamente elettrico. Il 2020 è sostanzialmente l’anno dl lancio dell’eVito al cliente finale. Seguirà poi l’eSprinter nel secondo semestre dell’anno. E sempre nella seconda parte dell’anno in corso arriverà la EQV, ovvero la Classe V elettrica con 400 km circa di autonomia, presentata come prototipo al Salone di Ginevra 2019. Con eVito Mercedes-Benz Vans dimostra che i modelli elettrificati sono competitivi e, a seconda dell’utilizzo, in grado di reggere il confronto con i tradizionali motori a combustione interna in termini di costi di esercizio. La destinazione d’uso è, infatti, l’elemento chiave nella valutazione dei vari sistemi di propulsione. Equipaggiato con una batteria da 41.4 kW, eVito eroga 84 kW di potenza e sviluppa una coppia fino a 300 Nm, per un’autonomia di oltre 150 km. La velocità massima può essere adattata alla destinazione d’uso: se eVito viene impiegato prevalentemente nei centri urbani, una velocità massima di 80 km/h permette di risparmiare energia ed incrementare l’autonomia. In alternativa, è possibile impostare la velocità massima fino a 120 km/h. Il nuovo eSprinter sarà inizialmente disponibile in versione furgosegue

Il Mercedes-Benz eVito è il van elettrico della Stella che vivrà la sua grande annata proprio nel 2020, insieme al fratello maggiore eSprinter.

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seguito

Van da lavoro elettrici per tutti i gusti

ne con tetto rialzato e con un peso massimo ammesso di 3.500 chilogrammi. La capacità di carico massima equivale a quella dello Sprinter equipaggiato con motore a combustione interna (10,5 mc). La capacità delle batterie installate, pari a 55 kWh, consentirà un’autonomia stimata in circa 150 chilometri con un carico utile massimo di 900 kg. Con la seconda opzione relativa alle batterie, i clienti avranno la possibilità di adottare priorità diverse per quanto riguarda i parametri d’uso. I tre pacchi batterie, con una capacità di 41 kWh, assicurano un’autonomia di circa 115 chilometri, mentre il carico utile massimo aumenta di circa 140 chilogrammi per un totale intorno ai 1.040 kg. La trazione elettrica dell’eSprinter eroga una potenza di 84 kW, identica a quella del motore diesel di base, e sviluppa una coppia fino a 300 Nm. Analogamente all’eVito, è possibile impostare la velocità massima in funzione della tipologia d’uso: 80 km/h o fino a 120 km/h, quando occorre andare spediti. Nel marzo 2019, Mercedes-Benz Vans aveva svelato il prototipo Concept EQV al Salone di Ginevra. Ora è pronta al debutto la versione di serie denominata Mercedes-Benz EQV. L’ultima nata della famiglia Mercedes EQ, la prima monovolume premium con trazione esclusivamente elettrica della Stella, coniuga mobilità a emissioni zero con prestazioni di tutto rispetto, elevata funzionalità e design accattivante. Tra gli highlight tecnici figurano autonomia di 405 chilometri e ricarica veloce della batteria ad alto voltaggio dal 10 all’80 per cento in meno di un’ora. Inoltre, EQV presenta un abitacolo estremamente confortevole ed è caratterizzata da una versatilità impareggiabile e la possibilità di scegliere tra due diversi passi. La catena cinematica elettrica (eATS) della Mercedes-Benz EQV sviluppa una potenza di picco di 150 kW ed è montata all’altezza dell’asse anteriore, con presa di ricarica inserita nel paraurti. Il motore elettrico, il cam-

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bio con rapporto di trasmissione fisso, l’impianto di raffreddamento e l’elettronica di potenza formano un’unità compatta altamente integrata. L’energia è fornita da una batteria agli ioni di litio con capacità utile di 90 kWh, montata nel pianale della vettura in posizione ribassata e centrale a vantaggio anche del comportamento di guida della EQV. Grazie alla sua velocità massima di 160 km/h, la monovolume assicura prestazioni apprezzabili anche al di fuori dei centri urbani. Essendo un modello di serie a tutti gli effetti, la EQV sarà integrata nella linea produttiva standard dello stabilimento di Vitoria, Spagna, dove vengono assemblati anche la Classe V e il Mercedes-Benz Vito. In Casa Volkswagen Veicoli Commerciali l’elettrico e-Crafter impone la sua presenza nel segmento dei grandi van. Il commerciale a emissioni zero di Volkswagen è una valida alternativa nell’impiego nelle operazioni di distribuzione e nelle attività commerciali nelle aree urbane. Concepito per offrire fino a 1,72 tonnellate di portata utile, e-Crafter con potenza di 100 kW/136 cv va ad ampliare la gamma del large van Crafter. L’arrivo della versione elettrica della variante furgone con tetto alto segna l’avvio dell’offensiva Volkswagen Veicoli Commerciali sul fronte della mobilità elettrica: d’ora in avanti il costruttore tedesco arricchirà sempre più il suo portfolio di modelli con versioni parzialmente e completamente ad alimentazione elettrica. Con un’autonomia massima di 173 chilometri e una velocità massima di 90 km/h, e-Crafter soddisfa le reali esigenze dell’impiego quotidiano di un furgone all’interno di un’area urbana. Come tutti i Crafter, il telaio del nuovo modello è prodotto nello stabilimento di Wrzesnia (Polonia). L’assemblaggio finale dei componenti elettrici viene invece effettuato nello stabilimento principale di Volkswagen Veicoli Commerciali ad Hannover. La batteria agli ioni di litio è alloggiata nel sottoscocca a fronte di un minimo ingombro. Conseguentemente, è possibile sfruttare appieno la capacità di carico del furgone a tetto alto (altezza totale di 2.590 mm), pari a 10,7 mc. Lo stesso vale per altre importanti misure, quali la larghezza (2.040 mm) e l’altezza di carico (1.861 mm). La lunghezza del veicolo è di 5.986 mm e il passo misura 3.640 mm. Il carico utile massimo è compreso tra 0,975 e 1,72 tonnellate a seconda della configurazione scelta. La classe di peso varia da 3,5 a 4,25 t. Nella parte anteriore del veicolo è integrato il motore elettrico, un’unità sincrona del tipo EEM85 che mette a disposizione una potenza di picco di 136 cv e una coppia massima è di 290 Nm. Master Z.E. è l’ultimo acquisto

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Il commerciale Volkswagen e-Crafter è una valida alternativa nell’impiego nelle operazioni di distribuzione così come nelle attività artigianali.


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IDLE I M ONDO TRASPORTI della popolare gamma Zero Emission di Renault, già ben rappresentata dai van elettrici Twizy Cargo, Zoe Van e Kangoo Z.E.. Proposto anche in configurazione pianale cabinato, Master Z.E. è uno strumento di lavoro ideale che unisce le consuete capacità di carico di un veicolo professionale con la possibilità di accedere liberamente, senza emissioni inquinanti e senza limiti, nei sempre più proibitivi centri cittadini. È senza dubbio il veicolo ideale per effettuare le consegne dell’ultimo miglio. I punti di forza di Master Z.E. sono notevoli: batteria agli ioni di litio di nuova generazione, motore ad alta efficienza energetica da 57 kW/76 cv, autonomia di circa 200 km e tempi di ricarica adeguati alle esigenze degli operatori professionali delle consegne (ricarica al 100 per cento in 6 ore con wall box da 7,4 kW). Senza contare che Master Z.E. propone tutte le soluzioni su misura del network di centri Renault Pro+, brand leader europeo dei furgoni e delle furgonette che assicura un servizio completo di vendita e postvendita. La batteria di nuova generazione agli ioni di litio “Z.E. 33” da 33 kWh è dotata di una gestione elettronica ottimizzata. La ricarica avviene dalla presa posizionata al lato destro sul montante B, vicino all’apertura della porta anteriore destra. Master Z.E. è anche dotato di un motore elettrico R75 a elevata efficienza energetica, ereditato dalla Zoe e comprovato su Kangoo Z.E., con una potenza di 57 kW/76 cv. La velocità massima di 100 km/h è più che adatta per un utilizzo anche in area extraurbana. Master Z.E. propone una gamma di 6 versioni derivanti dalla combinazione di 3 lunghezze e 2 altezze. Le 4 versioni Furgone propongono un volume utile compreso tra 8 e 13 mc e un carico utile da 1 a 1,1 t. Il Nuovo Kangoo Z.E. è una furgonetta elettrica che offre numerose innovazioni, per rispondere meglio alle attese dei clienti e alle sfide ambientali. Offre un’autonomia aumentata di oltre il 50 per cento: 270 km (200 km in condizioni di utilizzo reale d’estate) contro i precedenti 170 km. Kangoo Z.E. consente una ricarica più semplice e veloce. Un nuovo caricatore due volte più potente assicura una ricarica completa in 6 ore (meno di una notte) e il recupero di 35 km in 1 ora (il tempo di una pausa pranzo), ottimizzando in tal modo la giornata di lavoro. Nuovo Kangoo Z.E. offre la stessa varietà di versioni di Kangoo Z.E: 3 versioni, 2 lunghezze 4,28 m e 4,66 m, 2 o 5 posti. Il volume di carico varia tra 3 e 4,6 mc e il carico utile è di 650 Kg. Forte della propria esperienza nei veicoli commerciali e leader dei veicoli commerciali elettrici in Europa, il Gruppo Renault completa la sua

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offerta introducendo Renault Kangoo Z.E. Hydrogen e Renault Master Z.E. Hydrogen nel 2020. La pila a combustibile fornisce l’energia supplementare per ottenere fino a 3 volte più autonomia rispetto ai veicoli 100 per cento elettrici, con un tempo di ricarica di soli 5-10 minuti. L’idrogeno viene adottato da Renault come complemento della propria strategia elettrica e ibrida, per proporre agli operatori professionali una nuova soluzione di accesso ai centri città, eliminando il freno costituito - per alcuni utilizzi - dall’autonomia. La tecnologia a idrogeno del Gruppo Renault, sottoposta a test dal 2014, è stata sviluppata in partnership con Symbio, filiale del

Gruppo Michelin. I veicoli sono dotati di pila a combustibile (fuel cell) che incrementa l’autonomia e garantisce una potenza elettrica e termica pari a 10 kW, consentendo di portare l’autonomia di Master Z.E. Hydrogen e Renault Kangoo Z.E. Hydrogen a più di 350 km. Master Z.E Hydrogen, il cui lancio è atteso per il primo semestre del 2020, triplicherà il suo livello di autonomia, passando da 120 a 350 Km, e si declinerà in furgone (2 versioni) e telaio (2 versioni). Dotato di due serbatoi di idrogeno situati sotto la scocca, il veicolo incrementerà la sua versatilità senza ridurre il volume di carico che va da 10,8 mc a 20 mc, con un ragionevole aumento di peso di 200

Piaggio è presente fin dal 1995 sul mercato con un Porter in versione Electric Power, 100 per cento trazione elettrica.

kg. Da fine 2019, Kangoo Z.E. Hydrogen propone la migliore autonomia reale tra le furgonette elettriche: 370 Km contro i 270 del Kangoo Z.E.. La furgonetta a idrogeno è dotata di un volume di carico di 3,9 mc e l’incremento di peso è di 110 Kg. Combinando la capacità di guida a emissioni zero e l’assenza di ansia da autonomia grazie al fatto che sono consentiti oltre 500 km di percorrenza con l’ausilio del motore EcoBoost a benzina, Custom PlugIn Hybrid non corre il rischio di passare inosservato. I veicoli della gamma Custom PHEV di Ford possono essere ricaricati con l’energia elettrica per un’autonomia di guida in full electric di oltre 50 chilometri.

Caratterizzato da un’architettura ibrida tecnologicamente avanzata, le ruote anteriori dei veicoli della gamma Custom Plug-In Hybrid sono azionate esclusivamente da un motore elettrico da 92,9 kW alimentato da un pacco batteria agli ioni di litio da 13,6 kWh. Il motore a benzina 1.0 EcoBoost funge da estensore garantendo un’autonomia superiore a 500 chilometri, con consumi pari a 2,7 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 60 g/km per il veicolo trasporto merci e 3,1 litri/100 km con emissioni di CO2 di 70 g/km per quello trasporto persone. La batteria è coperta da una garanzia standard di otto anni /160mila km. Grazie alla presa situata all’interno del paraurti anteriore i veicoli possono essere ricaricati sia con un alimentatore domestico da 230 volt e 10 amp, che permette di ottenere una carica completa in 4,3 ore, sia con un alimentatore industriale tipo 2 AC, che riduce il tempo a 2,7 ore. Inoltre, è possibile recuperare energia grazie al sistema di ricarica rigenerativa quando il veicolo decelera o frena. Prodotti in Turchia, nell’impianto Ford di Kocaeli, Transit Custom Plug-In Hybrid e il people mover Tourneo Custom Plug-In Hybrid sono i primi veicoli nel loro segmento di appartenenza (quello dei commerciali da 1 tonnellata) a offrire la tecnologia ibrida Plug-In. Ford ha annunciato che un nuovo Ford Transit completamente elettrico entrerà a far parte della gamma europea di veicoli commerciali elettrificati nel 2021. Piaggio Veicoli Commerciali è presente sul mercato dal 1995 con Porter in versione Electric Power, a trazione 100 per cento elettrica, il più diffuso della sua categoria in Europa. Questa versione soddisfa le esigenze dei clienti che necessitano di un veicolo a emissioni zero per operare in aree delicate come i centri storici cittadini o le zone a traffico limitato. L’autonomia è di 80 km e la velocità massima di 55 km/h. La potenza erogata è pari a 11 kW a 96V. Le batterie al piombo/gel sono esenti da manutenzione. Anche se direttamente non riguarda il nostro mercato, e neppure quello europeo, ricordiamo che è stata da pochi mesi presentata a New Delhi, l’Ape ECity, versione full electric del mitico tre ruote Piaggio che risponde alla crescente domanda di soluzioni innovative e sostenibili per il trasporto dell’ultimo miglio in India. Grazie alla tecnologia battery swap, che consente la sostituzione in pochi minuti della batteria scarica con una carica presso stazioni di servizio automatizzate, Ape E-City rappresenta una risposta efficace alla nuove esigenze della mobilità commerciale indiana, in particolare per quanto riguarda gli spostamenti tra i centri urbani della popolosa nazione asiatica.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI INTERVISTA

P

OMAR IMBERTI

arla della sua azienda con entusiasmo Omar Imberti, Responsabile Commerciale di Scame Parre. D’altra parte appena si entra in contatto con questa florida realtà della val Seriana si percepisce subito l’esistenza una forte identità aziendale. Lo scorso maggio alla festa per i vent’anni nel campo della mobilità elettrica era presente lo stato maggiore dell’azienda, e il momento più toccante del convegno, che ospitava relatori illustri su tematiche di grande attualità, è sta to senza dubbio il racconto della storia dell’azienda recitato dalla storyteller Martina Vianovi. Tutti ascoltavano in religioso silenzio, con orgoglio e commozione negli occhi. E come non comprendere Omar Imberti e tutti i suoi colleghi: Scame Parre è un’azienda radicata sul territorio, sviluppatasi attorno al nucleo originario installato nel 1963 in questo piccolo paesino della provincia di Bergamo. Dalla quale tra laltro dista 30 chilometri. Scame è un acronimo: sta per Scainelli Materiale Elettrico. E il fondatore iniziava proprio da lì, dalla commercializzazione del chiodino isolato per il fissaggio della piattina. Oggi Scame Parre è un gruppo che fattura oltre 140 milioni di euro all’anno, con tre società, 16 filiali in giro per il mondo e 4 siti produttivi: Italia, Slovacchia, Francia e Cina: “ma quest’ultimo solo per il mercato cinese - precisa Imberti - La nostra azienda trae la sua

RESPONSABILE COMMERCIALE SCAME PARRE SPA

italiana” precisa con fierezza Imberti. Ma la storia non finisce qui. Oggi Scame Parre è uno dei maggiori produttori europei di connettori, ma fabbrica anche wall box e colonnine per la ricarica di veicoli a batterie. “Non progettiamo solo il connettore - continua Imberti - ma tutto quello che è contenuto nella stazione di ricarica. La nostra azienda deve la sua forza alla capacità di fornire un prodotto completo. D’altra parte siamo stati abituati a fare tutto in casa, distanti come siamo dai grandi centri, e penso a Bergamo, ma soprattutto a Milano”. La chiave di differenza rimane la qualità. “Noi progettiamo tutti i componenti delle colonnine. Molti competitor assemblano prodotti Scame Parre. È normale che i nostri standard qualitativi siano altissimi.” E infine un impegno che non si esaurisce certo al momento della stipula del contratto: con una flotta di 300 installatori, Scame Parre copre con la sua assistenza tutto il territorio nazionale. Una posizione dunque, quella dell’azienda bergamasca, di privilegio nello scenario futuro della mobilità. Un futuro che, lo sanno tutti, è ormai sempre più inevitabilmente elettrico. Se ancora la tecnologia delle infrastrutture non permette una diffusione agile e su larga scala del trasporto a zero emissioni, i van plugin sembrano essere già oggi un’alternativa molto intelligente, e infatti non sono po chi i costruttori che

Avanguardia elettrica LA SCAME PARRE HA INIZIATO A OCCUPARSI DI MOBILITÀ ELETTRICA VENT’ANNI FA, QUANDO ANCORA IN POCHI NE PARLAVANO. DALLO STANDARD DEL CONNETTORE EUROPEO ALLE STRUTTURE PER LA RICARICA: OGGI I WALL BOX E LE COLONNINE DELL’AZIENDA DELLA VAL SERIANA SONO TRA I PIÙ AFFIDABILI SUL MERCATO.

forza dal territorio, dalla nostra gente, da nostri luoghi”. E non sono solo dichiarazioni di intenti: il legame c’è e ha risvolti pratici importantissimi. “Anche nel periodo della grande crisi, dal 2008 al 2012, la Scame Parre è riuscita a non licenziare nessuno, si è limitata a non sostituire chi andava in pensione”. Una realtà che con fondamenta così solide ha costruito un business eccezionale. Dalla produzione di materiale elettrico alla decisione di dedicare un ramo dell’attività alla ricarica dei veicoli elettrici il passo è stato relativamente breve. La svolta arriva nel 1984, quando Scame Parre inventa il primo adattatore di sistema monoblocco. “Da allora abbiamo seguito sia il mondo industriale che quello domestico focalizzandoci sui connettori e i sistemi di distribuzione di energia. E se quando c’è stato da definire lo standard europeo del connettore il nostro competitor tedesco, forte dell’allineamento con le connazionali Mercedes-Benz, BMW e Volkswagen, ha avuto la meglio, la tecnologia l’abbiamo comunque fornita noi”. La superiorità tecnica del connettore Scame era infatti fuori discussione: non aveva parte metallica a contatto libero. “E alla fine è stato così: design tedesco, sicurezza

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di CRISTINA ALTIERI PARRE

puntano su questa soluzione. Dotati comunque di un motore termico con il quale possono macinare senza ansie i lunghi spostamenti, quando poi si tratta di muoversi in città possono sfruttare la propulsione elettrica e viaggiare senza inquinare lungo le strade dei centri urbani. Alle aziende che abbiano già o abbiano intenzione di implementare le loro flotte con veicoli da ricaricare alla corrente, siano questi elettrici pure o ibridi da ricaricare si rivolge quindi Scame, che garantisce l’installazione e la manutenzione delle colonnine con tutto il know how raccontato. “Non si tratta solo di convenienza economica - ribadisce Omar Imberti - Certo, i costi di gestione sono ridottissimi visto che, tra l’altro, un’azienda beneficia di tariffe preferenziali quando acquista energia elettrica. Ma anche la possibilità di accedere alle ZTL senza aggravi non è da meno. E la qualità è quella di Scame: le nostre colonnine, così come i nostri wall box per la ricarica casalinga, sono estremamente affidabili”. Tutto questo in attesa della ricarica wireless per la quale, chiude Imberti “ci vorranno ancora dai cinque ai dieci anni”. Siamo certi che Scame troverà il modo di dire la sua anche su questo argomento.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI

MERCEDES-BENZ VANS / DIECI EVITO EXTRALONG OPERATIVI A MONACO DI BAVIERA

Amazon consegna a zero emissioni CONSEGNE A ZERO EMISSIONI PER IL COLOSSO MONDIALE DEL COMMERCIO ONLINE CHE HA INTRODOTTO DIECI EVITO PRESSO IL PROPRIO CENTRO LOGISTICO DI MONACO-DAGLFING, DOVE È STATA PREDISPOSTA UN’APPOSITA INFRASTRUTTURA DI RICARICA. I FURGONI, IN VERSIONE EXTRALONG, SONO INTERAMENTE VERNICIATI NEL COLORE GRIGIO SCURO TIPICO DI AMAZON E SONO GIÀ OPERATIVI NEL CAPOLUOGO BAVARESE. È PREVISTA NEL PROSSIMO FUTURO LA CONSEGNA DI ALTRI ESEMPLARI DI EVITO PER ESPANDERE ULTERIORMENTE LA FLOTTA ELETTRICA DEL GIGANTE AMERICANO.

L

FABIO BASILICO MONACO

’e-commerce incontra eVito. Amazon, il colosso mondiale del commercio online, ha scelto di dotarsi del medium van full electric della Stella per le proprie consegne zero emission a Monaco di Baviera. Dieci eVito con alimentazione elettrica a batteria sono stati consegnati al Centro logistico Amazon di Monaco-Daglfing. I furgoni, in versione Extralong, sono interamente verniciati nel colore gri gio scuro tipico di Amazon e sono già operativi nel capoluogo bavarese. È prevista nel prossimo futuro la consegna di altri esemplari di eVito per espandere ulteriormente la flotta elettrica del gigante americano. I furgoni vengono ricaricati direttamente all’interno del Centro logisti-

co, dove è stata predisposta un’apposita infrastruttura di ricarica. Stefan Sonntag, Direttore New Vehicle Sales di Mercedes-Benz Vans Sales Organisation Germania, ha dichiarato: “L’attività di consegna in ambito urbano, che riguarda corrieri, servizi espresso e consegna pacchi, è uno dei settori d’impiego ideali per i veicoli elettrici. Siamo pertanto lieti che Amazon abbia deciso di puntare sull’eVito ed auspichiamo che anche gli autisti e i clienti dell’azienda a Monaco di Baviera abbiano modo di apprezzare da subito i vantaggi offerti dai veicoli commerciali a emissioni zero della Stella”. Adam Elman, Senior Lead Sustainability di Amazon Europa, ha aggiunto: “Siamo davvero lieti di portare avanti la collaborazione con un partner eccezionale, che ci ha consentito di introdurre veicoli elettrici

all’interno della nostra flotta operante a Monaco. Recentemente, Amazon ha co-fondato ‘Climate Pledge’, e sta operando per attuare e rispettare i termini previsti dall’accordo di Parigi relativo ai cambiamenti climatici già nel 2040, ossia dieci anni prima della data di adempimento stabilita. Solide partnership, come questa con Daimler, ci permettono di centrare questo obiettivo”. Il Mercedes-Benz eVito risulta adatto soprattutto nelle aree urbane e la versione furgone rappresenta la soluzione ideale per svolgere l’attività di trasporto relativa alla distribuzione dell’ultimo miglio a zero emissioni locali. La capacità della batteria installata, pari a 41 kWh, garantisce un’autonomia che va da 150 fino a 184 chilometri. Anche in presenza di condizioni generali sfavorevoli - ad esempio le rigide tem-

“The Climate Pledge” è stato fondato da Amazon e Global Optimism

IN TEMPO PER SALVARE IL CLIMA R aggiungere i risultati previsti nell’Accordo di Parigi sul clima con 10 anni di anticipo. È quanto si propone Amazon con “The Climate Pledge”, l’iniziativa creata nel 2019 con Global Optimism. Amazon è stata la prima azienda firmataria di questo impegno. “The Climate Pledge” vincola i firmatari a ridurre le emissioni nette di carbonio delle loro attività entro il 2040, un decennio in anticipo rispetto all’obiettivo del 2050 previsto dall’Accordo di Parigi. Le aziende che firmeranno “The Climate Pledge” si impegnano a: misurare e comunicare le proprie emissioni di gas serra su base regolare; Imple-

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mentare strategie di eliminazione delle emissioni di carbonio in linea con l’Accordo di Parigi attraverso cambiamenti reali e innovazioni nel business che includono miglioramenti dell’efficienza, energie rinnovabili, riduzione dell’utilizzo di materie e altre strategie di eliminazione delle emissioni di carbonio; neutralizzare eventuali emissioni rimanenti con compensazioni aggiuntive, quantificabili, reali, permanenti e socialmente vantaggiose per ottenere emissioni annue nette pari a zero entro il 2040. “Abbiamo smesso di stare nel gregge su questo tema: abbiamo deciso di utilizzare le nostre dimen-

sioni per fare la differenza - ha dichiarato Jeff Bezos, CEO e fondatore di Amazon - Se un’a zienda con un’infrastruttura fisica come quella di Amazon che consegna più di 10 miliardi di prodotti all’anno - può raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi 10 anni in anticipo, allora qualsiasi azienda può farlo. Le grandi aziende che firmeranno ‘The Climate Pledge’ manderanno il segnale importante al mercato intero che è arrivato il momento per tutti di investire nei prodotti e servizi che i firmatari necessiteranno per tener fede ai loro impegni”. Di recente, Amazon ha investito in Rivian, pro-

duttore di veicoli elettrici a zero emissioni con sede a Plymouth, Michigan, e stabilimento di produzione a Normal, Illinois. L’investimento di 440 milioni di dollari accelererà la produzione di veicoli elettrici. Amazon ha anche annunciato l’ordine di 100mila veicoli elettrici di Rivian; si tratta del più grande ordine di veicoli elettrici di sempre, con i furgoni che inizieranno a consegnare i pacchi ai clienti dal 2021. Amazon prevede di avere 10mila dei nuovi veicoli elettrici sulla strada già nel 2022 e tutti i 100mila entro il 2030, risparmiando 4 milioni di tonnellate di carbonio all’anno entro il 2030.

perature invernali - i clienti possono contare su un’autonomia di circa 100 chilometri. Il 100 per cento dell’autonomia è nuovamente disponibile dopo un tempo di ricarica di sei ore. La trazione elettrica a batteria eroga 85 kW di potenza e sviluppa una coppia fino a 295 Nm. La velocità massima può essere configurata in base alla destinazione d’uso al momento dell’ordine. Se eVito viene impiegato prevalentemente nei centri urbani, una velocità massima di 80 km/h permette di risparmiare energia e incrementare l’autonomia. In alternativa, è possibile impostare la velocità massima fino a 120 km/h. L’installazione della batteria sotto il pianale di carico ha consentito di realizzare interni particolarmente spaziosi, senza alcuna riduzione dello spazio nel vano di carico. Il mid-size van è disponibile in due di-

verse varianti di lunghezza: la versione base presenta una lunghezza complessiva di 5.140 millimetri, che arriva a 5.370 mm per la versione Extralong. Oltre alla versione furgonata per il trasporto merci, è disponibile anche il Vito Tourer dedicato al trasporto passeggeri. In Italia, il 2020 è l’anno dedicato al lancio dell’eVito al cliente finale. Seguirà poi l’eSprinter nel secondo semestre dell’anno. E sempre nella seconda parte del 2020 arriverà la EQV, ovvero la Classe V elettrica con 400 km circa di autonomia. La distribuzione urbana e interurbana, soprattutto per quanto riguarda l’ecommerce, sta vivendo un momento di profonda evoluzione. “Per quanto riguarda il trasporto urbano in generale - spiega Dario Albano, Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia - le tendenze del futuro si stanno già ora delineando e noi di Mercedes-Benz ne stiamo parlando da diverso tempo ormai, anche coinvolgendo la Rete. Abbiamo cominciato a seguire i macrotrend di riferimento, tra cui quello che delinea lo sviluppo imponente della città che diventeranno sempre più grandi e sempre più metropoli, con il conseguente svuotamento della campagne; lì si porrà il problema serio della mobilità delle merci e delle persone. La combinazione tra incremento del traffico e necessità di ridurre l’inquinanento porterà a modifiche radicali della mobilità. Per quanto riguarda le merci, bisogna tener conto dell’ecommerce in ascesa esponenziale. All’interno di questi scenari i van si qualificano come i veicoli giusti per gestire la movimentazione e la distribuzione delle merci in ambito urbano e per assicurare la mobilità delle persone. Per i van il panorama è dunque roseo: hanno grandi opportunità di assicurare nuovi servizi e nuove opportunità di trasporto merci e persone. Nel futuro saranno gli elettrici a dominare il campo e l’esperienza che stiamo accumulando in questi anni con queste nuove tecnologie è quanto mai preziosa, per noi e per i clienti”.

Daimler apre stazione di ricarica presso la sede

D

ENERGIA PER TRUCK

& VAN

aimler ha inaugurato una nuova stazione di ricarica per veicoli industriali e commerciali elettrici presso la sede centrale di Stoccarda-Untertürkheim. Daimler Trucks e Mercedes-Benz Vans possono così utilizzare entrambe le colonnine per i propri veicoli elettrici di test. Le nuove postazioni di ricarica sono un ulteriore passo avanti nella strategia di elettrificazione delle due aziende. Queste stazioni innovative hanno una potenza totale di 1 MW di cui due a ricarica rapida a corrente continua da 300 KW per i truck e tre da 150 KW di potenza per i van, dotate di tutte le tipologie di prese elettriche. Quando il veicolo è collegato, la ricarica si avvia tramite un chip che permette di riconoscere automaticamente il rispettivo veicolo.

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DA MONZA A GUBBIO AL VOLANTE DEL PEOPLE MOVER MEDIO DELL’OVALE BLU EQUIPAGGIATO CON IL SOFISTICATO DIESEL 2.0 ECOBLUE SBARCATO SUL MERCATO A METÀ 2019: LE PRESTAZIONI, ELEVATE ED EFFICIENTI, DEL NUOVO MOTORE SI ACCOMPAGNANO CON INNOVATIVE TECNOLOGIE DI ASSISTENZA ALLA GUIDA TRA CUI L’ACTIVE PARK

ASSIST, CON

IL QUALE IL MEZZO PARCHEGGIA DA SOLO MENTRE CHI GUIDA CONTROLLA ACCELERATORE E FRENO E MONITORA LA MANOVRA CON LA TELECAMERA POSTERIORE.

SU STRADA / FORD TRANSIT TOURNEO CUSTOM TITANIUM X

Con il People Mover nel cuore dell’Umbria

V

MAX CAMPANELLA GUBBIO

an of the Year 2020, l’attuale generazione del Transit Custom è sbarcata in Italia tra fine febbraio e i primi di marzo del 2018 quando, terminati gli stock della precedente generazione, le concessionarie Ford hanno portato sulla strada il frutto del profondo restyling sviluppato dai progettisti della Casa statunitense. Veicolo commerciale da una tonnellata più venduto in Europa dal 2015, introdotto alla fine del 2012, Transit Custom è stato il primo veicolo commerciale del rinnovato line-up della famiglia Transit a debuttare sul mercato - seguito poi dai fratelli Courier, Connect e dal maggiore Transit Van - rappresentando uno dei fattori chiave dell’offensiva lanciata da Ford in Europa nel segmento dei veicoli commerciali. Per supportare tale strategia, la joint venture Ford Otosan ha investito 52 milioni di

dollari nello stabilimento di Kocaeli, in Turchia, dove nascono i modelli Transit, Transit Custom e Tourneo Custom: oggi le linee produttive superano la capacità produttiva di 330mila veicoli l’anno. In versione People Mover, a metà dello scorso anno il medio dell’Ovale Blu si è rinnovato nella famiglia di propulsori, con l’introduzione di una nuova gamma di sofisticati motori diesel 2.0 EcoBlue, sviluppati per garantire riduzione dei consumi e potenze fino ai 185 cv (e 415 Nm di coppia) della versione Sport, che si distingue per un kit esterno con doppie stripes per il cofano e cerchi in lega da 17”. La motorizzazione intermedia da 130 cv rappresenta la versione della nostra prova, che dimostra sul campo prestazioni elevate ed efficienti, accompagnato com’è da innovative tecnologie di assistenza alla guida tra cui l’Active Park Assist. La configurazione del nostro Custom consente un comodo viaggio

carta d’identità

Cognome: Ford. Nome: Transit Tourneo Custom. Carrozzeria: Monovolume per trasporto persone, otto posti (compreso il conducente), porte scorrevoli lato destro e sinistro apribili senza chiave, portellone posteriore e lunotto apribile. Motore: Ford EcoBlue 2.0 TDCi da 185 cv con Start&Stop e FAP. Carburante: gasolio. Coppia: 385 kw. Cilindrata: 1.995 cc. Livello ecologico: Euro 6b. Cambio: Manuale a 6 marce. Dimensioni (mm): lunghezza 4.972; larghezza 2.032; altezza1.922; passo 2.933. Diametro di sterzata: 10,9 m (tra marciapiedi), 11,6 m (tra muri). Dotazioni: chiusura centralizzata selettiva con chiave e touch per chiusura-apertura, apertura automatica delle porte laterali dall’esterno e dall’interno, specchietti retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, climatizzatore manuale, sistema di connettività a comandi vocali Ford SYNC 3, sterzo elettroidraulico, controllo della velocità di crociera, sistema di assistenza al parcheggio “park assist”, luci diurne. Consumi: 7,2 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 158 g/km Sito produttivo: Stabilimento di Kocaeli, in Turchia.

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per otto occupanti autista compreso e relativi bagagli, grazie a una potenza di trazione che resta analoga nella variante Mild Hybrid (mHEV), equipaggiata con una batteria per accumulo di energia da 48 volt, ideata per migliorarne ulteriormente l’efficienza, in particolare durante l’utilizzo urbano, con una riduzione addizionale dei consumi del tre per cento. Nel nostro caso invece puntiamo alla massima reattività del veicolo, affrontando un percorso di lungo raggio che da Monza e Brianza valicherà gli Appennini per portarci in Toscana e, attraversando Firenze, fino a Gubbio, nel cuore dell’Umbria, tra percorsi autostradali, strade statali e qualche passaggio nei centri urbani. I miglioramenti apportati al motore diesel 2.0 EcoBlue includono un design rinnovato del turbocompressore a bassa inerzia, che consente di ottenere maggiore diffusione della potenza su una gamma di regimi più ampia. Il sistema d’iniezione del carburante, che aumenta il picco della pressione a 2.200 bar, permette di ottenere una combustione più efficiente. Nel veicolo in prova la nuova motorizzazione è abbinata a una trasmissione manuale: selezioniamo la modalità ECO e viaggiamo nella consapevolezza di ridurre al massimo il consumo di carburante. Una volta a bordo la prima novità è rappresentata dal modem FordPass Connect, che trasforma il Tourneo Custom in un dispositivo Wi-Fi hotspot con connettività disponibile fino a un massimo di dieci dispositivi. L’introduzione a bordo del modem FordPass Connect - con touch-screen da otto pollici - consente a ciascun occupante di beneficiare della connettività Wi-Fi e di accedere a una vasta gamma di funzioni tramite l’app FordPass, ideate per rendere l’esperienza di possesso e utilizzo del veicolo più semplice e produttiva, tra cui la geolocalizzazione del veicolo (Vehicle Locator). Per gli utenti aziendali o i clienti

flotte, FordPass Connect consentirà di migliorare l’utilizzo dei veicoli, ottimizzando i costi di gestione, attraverso le soluzioni connesse Ford Telematics e Ford Data Services, lanciate nel 2019. Lungo l’autostrada A1 mettiamo alla prova tutte le tecnologie disponibili, che ci supportano nel prevenire collisioni, limitare il rischio di multe per eccesso di velocità e, durante la sosta in autogrill, parcheggiare comodamente. Per la prima volta sul Tourneo Custom troviamo: Blind Spot Information System with Trailer Tow system, sistema di monitoraggio dell’angolo cieco con controllo del rimorchio, che copre il veicolo più un rimorchio lungo fino a dieci metri; Adaptive Cruise Control with Intelligent Speed Limiter, che combina le funzionalità del Traffic Sign Recognition e dell’Adaptive Cruise Control per aiutarci a rispettare i limiti di velocità; Lane-Keeping Aid, che monitora in anticipo i segnali stradali e ci supporta nel guidare in sicurezza il veicolo nella corsia di appartenenza; Active Park As-

sist, che agevola il parcheggio, consentendoci manovre automatizzate, sia in parallelo sia in perpendicolare, mentre a noi spetta controllare acceleratore e freni e monitorare la manovra grazie alla telecamera posteriore; Pre-Collision Assist con Pedestrian Detection, in grado di rilevare pedoni presenti sulla strada o che potrebbero attraversare nella traiettoria del veicolo. In caso di potenziale collisione non rispondiamo? Il sistema applica automaticamente i freni, anche nel caso di guida notturna, utilizzando la luce dei fari. Il viaggio di sera è reso sicuro grazie ai proiettori HID Xenon, con illuminazione laterale in curva. Raggiunta la meta eugubina diamo un’occhiata alla configurazione da otto posti: Tourneo Custom offre sei sedili individuali, con la possibilità di organizzare le due file posteriori in formato “conferenza”, per garantire maggiore interazione tra i passeggeri delle ultime due file. Dietro la terza fila del sedile, un ampio spazio aggiuntivo per i bagagli.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI INTERVISTA

È

GIANNI PINTONELLO

Marketing Manager di Coyote Italia dal 2017 Gianni Pintonello, nato a Varese e che dalla vicina Gallarate, dove la filiale italiana dell’azienda francese ha sede, lavora al consolidamento dei risultati del brand nel nostro paese. “Dopo due anni di sfrenata crescita spiega il manager - con un 2017 che ha visto raddoppiare i volumi rispetto all’anno precedente e un 2018 che ha segnato un +30 per cento, nel 2019 siamo andati in pari”. “Si può dire che siamo riusciti a reggere le spinte di colossi agguerriti come Google. Abbiamo anche assistito a un significativo spostamento delle attivazioni sull’APP, altamente fruibile vista l’integrazione con AppleCarPlay e Mirrorlink. La nostra è un’offerta premium, per clienti che vogliano disporre di un servizio completo e preciso. Certo, la community degli utenti è fondamentale, ma la nostra peculiarità non si esaurisce alle segnalazioni di chi viaggia. Noi di Coyote controlliamo i dati e monitoriamo costantemente le strade per garantire un’informazione esclusiva e verificata”. Coyote deve la sua iniziale popolarità alla fornitura di allerte relative agli autovelox. Oggi, i dispositivi, perfettamente legali, sono in grado di comunicare una panoramica completa e dettagliata degli inconvenienti che gli utenti possono incontrare lungo il percorso scelto. E non solo relativamente alle postazioni di controllo della velocità, ma anche a tutta

MARKETING MANAGER COYOTE ITALIA

fessionisti, ad esempio corrieri o addetti alle consegne, di concentrarsi meglio sul proprio lavoro. Senza contare che i nostri dispositivi possono essere utilizzati anche con comando vocale, e anche quando manchi la connessione: le allerte vengono precaricate fino a 30 km in anticipo. E se proprio si vogliono limitare i device in abitacolo, si può utilizzare l’app sul proprio dispositivo mobile, la quale, tra l’altro, non disturba con fastidiose pubblicità”. “Il bello dei dispostivi Coyote - precisa il Marketing Manager - è che accesi e messi in funzione la prima volta, non necessitano di alcuna manutenzione da parte del cliente. Gli aggiornamenti che rilasciamo quotidianamente relativi al servizio, alle mappe e ai limiti di velocità, grazie a una sim dati integrata all’interno dell’apparecchio, vengono installati automaticamente senza nessun intervento da parte dell’utente”. Certo tutta questa qualità ha un prezzo, un canone mensile nel caso di Coyote mini e app, un prezzo di acquisto e un abbonamento nel caso del Nav+. Gianni Pintonello torna sulla totale dedizione dell’azienda al cliente: “Nella sede italiana abbiamo un customer service dedicato che risponde via telefono, chat ed e-mail tutti i giorni dalle 09.00 alle 18.00 con orario continuato per aiutare i nostri clienti esistenti e potenziali. Inoltre, sempre per offrire e migliorare il servizio, abbiamo formato un team di ispettori che senza tregua

Affidabile compagno di viaggio NON SOLO AUTOVELOX: IL SERVIZIO COYOTE È RIVOLTO A UN PUBBLICO ESIGENTE CHE TRASCORRE MOLTO TEMPO IN AUTO E VUOLE RICEVERE SOLO ALLERTE UTILI E VERIFICATE SU QUANTO AVVIENE IN STRADA. TRAFFICO, SICUREZZA E UNA NAVIGAZIONE A PROVA DI RITARDO, MULTA O DISTRAZIONE.

una serie di altre situazioni di pericolo legate alla sicurezza e al traffico. La gamma per ora è composta dal piccolo Coyote mini e dal più grande Nav+, oltre che dall’app scaricabile sul cellulare compatibile Android e Apple. Ma verso la seconda metà di quest’anno dovrebbero arrivare alcune novità a dare man forte alla squadra che fa capo a Maurizio Izzo, Country Manager italiano. Perché scegliere Coyote rispetto ai tanti competitor? Perché tutto in Coyote parla di qualità, a partire dalla dislocazione del team ricerca e sviluppo: niente postazioni in Asia, le sedi sono a Parigi e in Canada. “Avere sul veicolo un dispositivo autonomo - aggiunge Pintonello permette di non avere distrazioni alla guida. Questo consente ai pro-

PER I PROFESSIONISTI CHE NON VOGLIONO PERDERE NÉ TEMPO NÉ DENARO. di CRISTINA ALTIERI GALLARATE

La qualità di un’offerta studiata per chi percorre molti chilometri al giorno

SEMPRE ATTIVO, ANCHE IN GALLERIA I l servizio Coyote funziona in tutta Europa, persino in galleria, e aiuta a guidare in modo responsabile, risparmiando tempo ed evitando inutili spese. Ma quali sono le informazioni che fornisce in tempo reale? L’ubicazione

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delle postazioni di controllo della velocità innanzitutto. I device segnalano autovelox fissi e mobili, tutor, telecamere e autovelox ai semafori. E poiché rimanere coinvolti in un sinistro può risultare ben più pregiudizievole

per un professionista rispetto al ricevere una contravvenzione, ecco dunque che i Coyote forniscono allerte relative alla sicurezza: fondo scivoloso, condizioni meteo non sicure, veicolo contromano o fermo, strada disse-

stata, visibilità ridotta, ostacolo sul percorso, incidente e restringimento della carreggiata. E poi ci sono gli avvisi relativi al traffico: basso, medio, forte e zona a traffico limitato. Insieme alla situazione di pericolo i

percorre le strade della Penisola per aggiornare costantemente le informazioni. Puntiamo sempre a incrementare la nostra community, ma in Italia le resistenze da parte degli utenti sono forti. Le persone usufruiscono del servizio, ma sono poi restie a fare un passo in più condividendo le informazioni con gli altri utenti. In Francia è molto diverso. Lì c’è un forte senso di collaborazione”. Per incentivare la cooperazione Coyote ha realizzato alcuni contest nel corso del 2019 che hanno contribuito a fidelizzare la clientela e a renderla più responsabile. Il business dell’azienda passa anche attraverso i rapporti diretti con le Case automobilistiche. Il servizio equipaggia già i veicoli Renault e Toyota, nonché i marchi Jaguar e Land Rover.

Coyote Nav+ e App suggeriscono un percorso alternativo che permette di tagliare fuori il probabile ritardo. Com’è facilmente intuibile, tutto questo, oltre ad aiutare il privato automobilista, può avere una benefica ripercussione per il bilancio di fine anno delle aziende. “È ri saputo - conclude Gianni Pintonello - quanta importanza assuma oggi per le

flotte il monitoraggio e il contenimento dei costi d’esercizio. Il nostro obiettivo è di supportare le aziende affinché gli autisti possano viaggiare in tutta serenità e i responsabili delle flotte possano avere sotto controllo i percorsi e tagliare i costi per imprevisti, contravvenzioni e perdita del principale strumento di lavoro, la ‘patente di guida’”.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI

SIFÀ / IL 2019 SI È CHIUSO CON 20MILA UNITÀ GESTITE E FATTURATO DI 110 MILIONI DI EURO

I numeri del successo C

“SONO MOLTO SODDISFATTO DEL LAVORO SVOLTO DAL NOSTRO TEAM PERCHÉ I RISULTATI RAGGIUNTI ANCHE NEL 2019 CONFERMANO IL SUCCESSO DELLA NOSTRA FORMULA INNOVATIVA NEL SETTORE DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, CHE SI FONDA SU UN’OFFERTA PERSONALIZZATA SU MISURA DELLE SPECIFICHE ESIGENZE DI OGNI SINGOLO CLIENTE - RIBADISCE PAOLO GHINOLFI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI SIFA’ - È PROPRIO L’APPROCCIO CONSULENZIALE TAILOR MADE IL NOSTRO PUNTO DI FORZA RISPETTO AI COMPETITOR. IL NOSTRO PRINCIPALE PROGETTO PER IL 2020 È DENOMINATO ‘CIRCULAR MOBILITY ’, CHE ANDRÀ A DEFINIRE UN NUOVO MODO DI FARE BUSINESS, IN OTTICA DI MOBILITY AS A SERVICE”.

FABIO BASILICO MILANO

ontinua la marcia trionfale di SIFÀ sul mercato italiano. Il 2019 è stato un anno straordinario per Società Italiana Flotte Aziendali, che prosegue la sua crescita in linea con gli ambiziosi obiettivi del piano quinquennale, nonostante le crescenti difficoltà a cui è sottoposta l’economia del nostro Paese, che non hanno risparmiato il settore dell’automotive e quello del noleggio a lungo termine. L’impegno del team SIFÀ ha permesso di chiudere il precedente esercizio con un fatturato di circa 110 milioni di euro e circa 20unità unità di flotta gestita. Nel corso dell’anno l’azienda, a capitale interamente italiano e partecipata al 51 per cento da BPER Banca, ha raggiunto una serie di importanti traguardi: superare l’obiettivo di ordini 2019 prefissato a 8mila nuove commesse, chiudendo l’anno con ben 9mila nuovi ordini; raggiungere un fatturato di circa 110 milioni di euro, a fronte di una stima di 87 milioni; confermare la progressiva espansione sul territorio che ha portato a 12 il numero delle sedi SIFÀ in Italia (nel 2018 erano 10). L’azienda leader nel noleggio a lungo termine ha saputo crescere in modo strutturato anche a livello di organico, contando a oggi 110 collaboratori. Per il 2020 restano confermati gli ambiziosi obiettivi del piano pluriennale, con una stima di nuovi ordini pari a 12mila unità e un’i potesi di fatturato di 180 milioni di euro. “Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dal nostro team perché i risultati raggiunti anche nel 2019 confermano il successo della nostra formula innovativa nel settore del Noleggio a Lungo Termine, che si fonda su un’offerta personalizzata su misura delle specifiche esigenze di ogni singolo cliente - ribadisce Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato di SIFÀ - In termini di flotta circolante e di ordini, siamo sopra le previsioni e potrei quindi affermare che il traguardo delle 25mila unità

che ci eravamo posti entro il 2020 è molto vicino. Tutto ciò assume ancora più valore se consideriamo che lo scenario economico non aiuta le aziende, che anzi rischiano di scomparire se alla base non c’è una competenza di altissima qualità che le contraddistingua. Grazie anche al supporto di BPER Banca, nostro azionista di maggioranza, vogliamo continuare a crescere mantenendo sempre un rapporto di prossimità e vicinanza ai nostri clienti. È proprio l’approccio consulenziale tailor made il nostro punto di forza rispetto ai competitor”. “Il nostro principale progetto per il 2020 - aggiunge Ghinolfi - è denominato ‘Circular Mobility’, che andrà a definire un nuovo modo di fare business, in ottica di Mobility as a Service. Il noleggio oggi si inserisce in un contesto decisamente più ampio, che comprende anche il car sharing e la mobilità all’interno delle smart city. Avremo grande attenzio-

ne per il mondo dell’e-Mobility, ma anche la giusta cautela, per l’attuale stato dell’elettrico qui in Italia. Secondo la visione di SIFÀ, la mobilità del domani è un contenitore circolare, composto dalle materie prime (ovvero l’alimentazione dei veicoli), dalla produzione (le Case), dalla distribuzione (concessionari e noleggiatori), dall’utilizzo e dalla gestione (noleggio, car sharing) e dallo smaltimento e riutilizzo (usato). Saremo inoltre pronti a proporre soluzioni non solo sul territorio italiano, come indicato nel nome della nostra azienda, ma anche a livello internazionale. Stia mo stipulando accordi con una rete di Partner a livello europeo per fornire risposte concrete ai clienti in tutto il continente. Per noi è un passo molto importante e significativo”. “Inoltre - precisa l’Ad - SIFÀ ha sempre fatto dell’approccio sartoriale e della consulenza nei confronti dei clienti il suo fiore all’occhiello e

Approccio sartoriale e consulenza i cavalli di battaglia di SIFÀ, braccio nel noleggio dell’italiana BPER Banca.

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continuerà a farlo: in particolare, nel 2020 vogliamo essere promotori di scelte oculate e modelli sostenibili. La digitalizzazione sarà un punto di forza. Per noi si tratta di un altro elemento di distinzione: il nostro è un portale ‘aperto’ per il Fleet Manager, sul quale sono visibili tutti i dettagli della nostra offerta, in modo trasparente. Vogliamo davvero essere un libro aperto per il nostro cliente e la raccolta dati attraverso le soluzioni telematiche va assolutamente in questa direzione”. Punto di forza di SIFÀ sin dal suo sbarco sul mercato nel 2015 è l’italianità, valore che sta particolarmente a cuore al numero uno. “Nel panorama delle società di noleggio afferma Ghinolfi - SIFÀ è l’unico operatore a poter vantare quello che per noi rappresenta più che una matrice, in quanto unica società italiana ‘captive’ di una Banca nazionale. Siamo nati con l’obiettivo di dare un servizio alle imprese italiane, e il nostro patrimonio viene reinvestito in Italia. Il fatto di essere cresciuti nonostante un trend economico non favorevole dimostra che per una società tutta italiana c’è ancora spazio per crescere”. Leva strategica della crescita di SIFÀ sono i veicoli professionali, che rappresentano una parte importante della flotta. “Oggi - dice ancora Paolo Ghinolfi - gli LCV rappresentano circa il 40 per cento della flotta, una tendenza confermata anche nel 2020. Nel settore dei veicoli professionali c’è tanto spazio per il noleggio, ma non possiamo esimerci da un’analisi dei vari segmenti di questo mercato. Quello dei corrieri, ad esempio, è un segmento in forte crescita, in ragione dello sviluppo dell’e-commerce e della domanda di logistica dell’ultimo miglio, ma rappresenta un mercato instabile e poco regolamentato, costituito com’è da aziende di trasporto di dimensioni medio-piccole che, complice un’economia non florida, spesso chiudono i battenti prima dell’anno di vita. Quelle di grandi dimensioni, poi, sono costrette ad af-

frontare picchi di lavoro, che richiedono un aumento di autisti fino all’80 per cento per periodi brevi, affidando i veicoli a driver spesso senza competenza: i risultati per noi noleggiatori sono tangibili al rientro dei mezzi”. Della maggiore professionalità del settore Paolo Ghinolfi fa una battaglia personale nel confronto con tutti i player. “L’obiettivo - spiega l’Amministratore delegato - è consentire a SIFÀ e alle aziende di noleggio di supportare i clienti nelle loro esigenze difendendosi dai rischi in termini di sicurezza attiva e passiva”. La strategia di SIFÀ nei veicoli professionali prevede tra l’altro un ulteriore coinvolgimento della logistica. “Continuiamo a presidiare anche la logistica - ammette Ghinolfi - Allarghiamo il focus su attività più tradizionali, nelle quali risulta premiante il nostro approccio consulenziale: dal vending all’impiantistica al trasporto del freddo, serviamo tante aziende che conosciamo bene e che sono abituate a operare seguendo precise regole. Puntiamo nel 2020 a crescere con la divisione Van&Go, potenziandola con l’ingresso di profili senior di alto livello: nel 2020 il target è raggiungere i 5-6mila ordini di veicoli commerciali”. Nel segmento professional SIFÀ ha sempre assegnato primaria importanza ai veicoli allestiti, proponendo nel parco allestimenti disponibili in pronta consegna (frigoriferi, officine, ecc.) e studiando con il professionista e l’allestitore veicoli ad hoc per esigenze specifiche. “Abbiamo sviluppato - conclude Paolo Ghinolfi - partnership di qualità con Case costruttrici, concessionarie e allestitori. L’obiettivo è innalzare l’asticella della qualità del noleggio: per noi l’allestimento è parte integrante del mezzo. Per questo, i nostri consulenti sono preparati con aggiornamenti e formazione in loco direttamente presso gli allestitori partner di SIFÀ, in tutte le categorie di allestimento”.

N° 287 / Marzo 2020


VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI THERMO KING / UNITÀ E-200 PER I FURGONI DI MATHEM.SE

Spesa online sì, ma sostenibile

VANTAGGI NON SOLO IN TERMINI DI OPERATIVITÀ CON I GRUPPI MULTITEMPERATURA COMPLETAMENTE ELETTRICI CHE EQUIPAGGIANO TRENTA NUOVI VEICOLI DELLA FLOTTA SVEDESE: PIÙ SPAZIO DI CARICO PER I PRODOTTI FRESCHI E CONGELATI E CAPACITÀ DI MANTENIMENTO OTTIMALE PER CONSERVARE GLI ACQUISTI ALLA GIUSTA TEMPERATURA

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RAND INTENDE RIDURRE LA CO2 DI UNA QUANTITÀ EQUIVALENTE ALLE EMISSIONI ANNUE COMPLESSIVE DI ITALIA, FRANCIA E REGNO UNITO. FINO ALLA PORTA DI CASA DEL CONSUMATORE. PER IL 2030 INGERSOLL

LINO SINARI BRUXELLES

atHem.se, azienda svedese di consegne a domicilio, ha modernizzato il parco veicoli per aumentare l’efficienza operativa e la sostenibilità delle operazioni logistiche. I trenta nuovi veicoli sono equipaggiati con le unità di refrigera-

zione multitemperatura completamente elettriche E-200 di Thermo King, azienda leader nelle soluzioni di controllo della temperatura nei trasporti, marchio di Ingersoll Rand. Già pienamente operativo, il parco veicoli permette a MatHem.se di trasportare gli alimenti in modo sostenibile e sempre alla giusta temperatura, garantendo una catena del freddo

ininterrotta dal magazzino alla porta di casa del consumatore. MatHem.se era alla ricerca di una soluzione di refrigerazione per il trasporto all-in-one che permettesse di mantenere due zone di raffreddamento nel veicolo (una per i prodotti freschi e una per i congelati) e rimuovere il pesante congelatore autonomo utilizzato fino a quel momento

per il trasporto delle merci congelate. Cercavano anche un modo sostenibile dal punto di vista ambientale per mantenere l’unità di refrigerazione in funzione durante le soste per le consegne, le pause pranzo del conducente o quando era necessario spegnere il veicolo più a lungo. Thermo King E-200 con pacco batterie aggiuntivo ha soddisfatto questi

requisiti. “La sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale - dichiara Frederik Engelfeldt, direttore della distribuzione MatHem.se - si riflette in tutto ciò che facciamo, comprese le operazioni di consegna. Garantiamo ai clienti di mantenere la spesa alla giusta temperatura in ogni momento fin quando arriva a casa loro. L’efficienza del parco veicoli per le consegne è vitale per rispettare quest’impegno e siamo felici che la soluzione Thermo King stia mantenendo la promessa. Oltre ad avere più spazio per il carico, grazie alla funzione di mantenimento la spesa è protetta in ogni momento durante il percorso e il rischio di spreco alimentare è ridotto al minimo. Questa caratteristica aumenta la sostenibilità delle operazioni di consegna: il conducente può spegnere il motore durante le soste per ridurre consumo di carburante e emissioni”. E-200 rappresenta l’ultima generazione delle unità di refrigerazione totalmente elettriche e costituisce la più recente integrazione del portafoglio di soluzioni non diesel di Thermo King. “Questa unità - dichiara Johan Green, responsabile Thermo King Svezia - consente di trasportare in sicurezza alimenti e merci con emissioni zero, bassa rumorosità e disturbi ridottissimi per gli abitanti delle città. È per noi motivo di vanto contare sulla nostra esperienza e reputazione nella collaborazione con clienti e leader del settore per introdurre nuove tecnologie. Siamo felici del feedback positivo ricevuto da MatHem.se, dopo aver messo alla prova le nostre unità nel lavoro di tutti i giorni: le soluzioni Thermo King li aiuteranno ad avere clienti soddisfatti, aumentare la redditività e ridurre l’impatto ambientale”. Lo sviluppo dell’unità E-200 e la collaborazione con MatHem.se sono in linea con le aspirazioni di sostenibilità di Ingersoll Rand per il 2030 e con l’impegno a ridurre le emissioni di CO2 di un gigaton CO2e, equivalente alle emissioni annue complessive di Italia, Francia e Regno Unito, attraverso i prodotti e servizi HVAC (riscaldamento, ventilazione e climatizzazione) e per il trasporto refrigerato.

Più spazio di carico sui furgoni con freezer autonomo

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CAPACITÀ REFRIGERANTE COSTANTE E INDIPENDENTE DAL MOTORE DEL VEICOLO ’impostazione multitemperatura delle unità E-200 ha permesso a MatHem.se di risparmiare circa 80 kg rispetto alla precedente configurazione del parco furgoni con freezer autonomo. Questo vantaggio si traduce direttamente in risparmio di carburante e aumento

dello spazio di carico. La capacità di mantenimento è garantita dal pacco batterie aggiuntivo, completamente indipendente dal mezzo, che può alimentare l’unità durante le soste per consegne o pause. Questo dà al conducente la tranquillità e la flessibilità di potersi fermare in

qualsiasi momento senza tenere acceso il motore al minimo per mantenere le merci trasportate al fresco. A differenza delle tipiche soluzioni a trasmissione diretta, progettate per furgoni alimentati a diesel, l’unità E-200 assicura una capacità costante a prescin-

dere dal motore dei veicoli e dalle parti in movimento ed è capace di operare con veicoli sia elettrici sia a motore termico. Senza compressore principale né kit di trasmissione, E-200 è una soluzione Plug & Play dotata di un sistema di gestione dell’alimentazione brevettato,

che contribuisce a ridurre i consumi energetici, incrementare l’autonomia del veicolo e aumentare efficienza e affidabilità. L’unità è anche compatibile con la funzione Start & Stop, che contribuisce a un maggior risparmio di carburante. Essendo totalmente elettrica,

l’unità E-200 consente ai veicoli di adeguarsi agli standard PIEK e alle normative sull’accesso alle aree urbane (UVAR) per i livelli sonori in città, di accedere alle zone a basse emissioni e di funzionare in modo silenzioso durante le consegne notturne.

LE UNITÀ ELETTRICHE DI THERMO KING PER LA REFRIGERAZIONE DEI VEICOLI MEDIPLUS

In Romania i farmaci viaggiano solo con frigo elettrici U n ulteriore esempio dell’impegno di Thermo King sul fronte ambientale è rappresentato dalla collaborazione con Mediplus Exim, azienda rumena leader nella distribuzione di prodotti farmaceutici e parte del gruppo farmaceutico paneuropeo Dr. Max. Come risultato del progetto, le due aziende hanno portato su strada uno dei più grandi parchi veicoli attivi che impiegano solo unità di refri-

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gerazione elettriche per la distribuzione farmaceutica in Romania. Il nuovo parco veicoli modernizzato distribuisce i prodotti farmaceutici dai magazzini alle farmacie ed è dotato delle nuove unità di refrigerazione completamente elettriche Thermo King E-200 MAX 50 e B-100 30. Il trasporto controllato e senza compromessi dei prodotti farmaceutici attraverso la rete di distribuzione è fon-

damentale per mantenere la qualità e l’integrità di questi prodotti. Mediplus aveva bisogno di una soluzione a temperatura controllata per il proprio parco veicoli che non solo garantisse il rispetto degli orientamenti dell’Unione europea sulle buone pratiche di distribuzione (il protocollo GDP) dei medicinali, ma che offrisse anche un valore aggiunto in termini di manutenzione, risparmio di carburante e rispetto dei

requisiti normativi ambientali. Le unità elettriche e a trasmissione diretta Thermo King avevano le caratteristiche giuste e hanno offerto a Mediplus la massima affidabilità nella gestione della temperatura per proteggere il suo carico di alto valore. Grazie al supporto di Termoport, concessionario ufficiale Thermo King in Romania, Mediplus gestisce un parco veicoli che comprende 144

nuovi veicoli dotati di unità E-200 MAX 50 per le applicazioni refrigerate (2-8 gradi) e di B-100 30 per le applicazioni in ambiente controllato (15-25 gradi). Tutti i veicoli dispongono di configurazione a zona monotemperatura per garantire un’efficiente gestione della temperatura e proteggere il carico sensibile durante i percorsi quotidiani di consegna intensivi e con aperture multiple degli sportelli.

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