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33 fino a filo cintura + griglia superiore). È anche disponibile una griglia scomposta in due parti (una fissa, sul lato conducente, e l’altra girevole, sul lato del passeggero anteriore). A BORDO , F IORINO è stato curato nei dettagli e propone un estetica gradevole e moderna. Seguendo avanzati principi di ergonomia, l’abitacolo è stato studiato come luogo di lavoro, quasi fosse un prolungamento del proprio ufficio. Sul Combi, le grandi superfici vetrate offrono un’ampia visuale della strada e una buona luminosità interna. Il posto di guida è funzionale e pratico e la seduta è comoda per tutte le taglie di utenza grazie anche alle regolazioni del sedile, del volante e del bracciolo. La plancia, a forma di T, consente al conducente di avere a portata di mano tutti i comandi, compresa la leva del cambio manuale 5 marce posta centralmente (a richiesta Combi e Cargo possono essere equipaggiati con trasmissione robotizzata Comfort-Matic a sei rapporti). Diversi vani portaoggetti permettono di riporre effetti personali e documenti di lavoro. Si può utilizzare il capiente cassetto sulla plancia, in grado di contenere un pc portatile, oppure l’utile tavoletta portadocumenti. Nella parte inferiore dei pannelli delle porte anteriori è pre senta un’ampia vaschetta che, grazie alla sua particolare forma, consente di collocare una bottiglia da un litro. CARATTERISTICA VINCENTE della nuova gamma Fiorino, il prestazionale e parsimonioso 1.3 16V Multijet, Euro 4, il più

Il posto di guida è funzionale e pratico. La plancia, a forma di T, consente al conducente di avere a portata di mano tutti i comandi, compresa la leva del cambio manuale cinque marce posta centralmente. Il capiente cassetto sulla plancia può accogliere un pc portatile. piccolo e avanzato tra i diesel a iniezione diretta common rail di seconda generazione, prodotto da Fpt-Fiat Powertrain Technologies nello stabilimento polacco di Bielsko Biala, eroga ben 55 kW/75 cv a 4.000 giri/min e una coppia di 190 Nm a 1.750 giri/min. In abbinamento al flessibile cambio manuale a cinque marce, questo propulsore si fa apprezzare per le sue pre stazioni e per i consumi, al vertice della categoria. La velocità

massima è di 157 km/h nel caso del Fiorino Cargo e, con poca differenza, di 155 km/h con Fiorino Combi. IN CICLO COMBINATO, Fiorino Cargo richiede appena 4,5 litri/100 km (l’autonomia con un pieno di gasolio è di 1.000 km!) e anche nel ciclo urbano ed extraurbano si contiene rispettivamente a 5,7 e 3,8 litri/100 km. La versione Combi registra valori praticamente simili: 4,6 litri/100 km nel ciclo

combinato, 5,9 e 3,9 litri rispettivamente nel ciclo urbano ed extraurbano. Il va lore delle emissioni consente a Fiorino di essere all’avanguardia anche per quanto riguarda la tutela ambientale: ai già contenuti 123 g/km del Combi fanno riscontro i 119 g/km del Cargo. Il 1.3 Multijet 16V è un vero e proprio gioiello di tecnologia in miniatura: equipaggiato di tutti i suoi accessori, pesa solo 130 kg, ha dimensioni contenute (è

La carta d’identità COGNOME - Fiat NOME - Fiorino Cargo MOTORE - 1.3 16V Multijet, Euro 4, 1.248 cc, 4 cilindri in linea, iniezione diretta Multijet Common Rail elettronico con turbo e intercooler, potenza 55 kW/75 Cv a 4.000 giri/min, coppia max 190 Nm a 1.750 giri/min. CAMBIO - Manuale a 5 marce PNEUMATICI - 185/65 R15 SOSPENSIONI - Anteriori a ruote indipendenti tipo McPherson. Posteriori “a ponte torcente”. FRENI - Anteriori disco, posteriori tamburo, con Abs completo di Ebd. DIMENSIONI - Passo 2.513 mm, lunghezza 3.864 mm, larghezza 1.716 mm, altezza 1.721 mm. VOLUME VANO DI CARICO - 2,5/2,8 metri cubi (min/max). PESI - PTT 1.680 kg, portata compreso conducente 610 kg, portata escluso conducente 535 kg. VELOCITÀ MASSIMA - 157 km/h. CONSUMI - Ciclo urbano 5,7 litri/100 km, extraurbano 3,8 e combinato 4,5. EMISSIONI DI CO2 - 119 g/km. DIAMETRO DI STERZATA - 9,95 m (tra marciapiedi), 10,45 m (tra muri)

COGNOME - Fiat NOME - Fiorino Combi MOTORE - 1.3 16V Multijet, Euro 4, 1.248 cc, 4 cilindri in linea, iniezione diretta Multijet Common Rail elettronico con turbo e intercooler, potenza 55 kW/75 cv a 4.000 giri/min, coppia max 190 Nm a 1.750 giri/min. CAMBIO - Manuale a 5 marce PNEUMATICI - 185/65 R15 SOSPENSIONI - Anteriori a ruote indipendenti tipo McPherson. Posteriori “a ponte torcente”. FRENI - Anteriori disco, posteriori tamburo, con Abs completo di Ebd. DIMENSIONI - Passo 2.513 mm, lunghezza 3.959 mm, larghezza 1.716 mm, altezza 1.721 mm. VOLUME BAGAGLIAIO - 0,36/2,5 metri cubi (min/max). PESI - PTT 1.680 kg, portata compreso conducente 5 posti + 175 kg. VELOCITÀ MASSIMA - 155 km/h. CONSUMI - Ciclo urbano 5,9 litri/100 km, extraurbano 3,9 e combinato 4,6. EMISSIONI DI CO2 - 123 g/km. DIAMETRO DI STERZATA - 9,95 m (tra marciapiedi), 10,45 m (tra muri).

lungo meno di 50 centimetri e alto 65) e un layout dei componenti studiato per il minimo ingombro, proprio come si conviene a un veicolo che ha fatto della compattezza unita alla versatilità una caratteristica vincente. Gli intervalli per il cambio dell’olio sono fissati a 30mila km o 24 mesi e l’olio a bassa viscosità utilizzato è “fuel economy” e rispettoso dell’ambiente. IL SEGRETO del turbodiesel è il sistema Multijet dei Common Rail di seconda generazione, ovvero la soluzione tecnologicamente più evoluta al fine di controllare elevate pressione d’iniezione (fino a 1.600 bar) svincolandosi dal regime di rotazione del motore e dalle quantità di combustibile iniettate. La compressione non è legata soltanto al regime di rotazione del motore ma a diversi parametri segnalati alla centralina attraverso specifici sensori (temperatura aria e gasolio, giri motore, posizione pedali acceleratore, freno e frizione, velocità del veicolo, pressione aria e gasolio). L’elemento chiave di questo sistema è la centralina elettronica che può far eseguire una serie di iniezioni anche molto vicine tra loro (da qui il termine Multijet). All’interno del cilindro, la quantità di gasolio bruciata è la stessa ma viene suddivisa in più parti, ottenendo una combustione più graduale, a vantaggio di un funzionamento “morbido” in tutte le situazioni

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di utilizzo, grande elasticità di marcia e prontezza di risposta. Senza contare la maggiore silenziosità di funzionamento, una riduzione delle emissioni e un incremento delle prestazioni. LA GAMMA FIORINO prevede anche una seconda motorizzazione. Si tratta del 1.4 8V da 54 kW/73 cv, anche in questo caso sviluppato con particolare attenzione alle prestazioni e ai consumi. Lo schema delle sospensioni adottato dal Fiorino contribuisce alla padronanza dei movimenti del mezzo assicurando sta bilità, capacità di reazione e uno sterzo preciso. Anteriormente le sospensioni sono di ti po McPherson con bracci inferiori a triangolo e barra stabilizzatrice in alluminio: una soluzione che riduce il peso del componente senza pregiudicarne le prestazioni. LA COLLAUDATA soluzione è stata rivista dai tecnici Fiat al fine di ottimizzare tutti i componenti e i parametri cinematici: molle a elica disassate, tarature degli ammortizzatori, rigidezza dei tasselli, delle boccole e dei tamponi di fine corsa, diametri e forma delle barre antirollio. L’adozione di un sistema a ruote indipendenti consente un rigoroso controllo della geometria e assicura un valido comportamento su strada, comfort e una sensibile riduzione dell’usura degli pneumatici. La nuova geometria anteriore ha consentito di ridurre il diametro di sterzata ad appena 9,95 metri tra i marciapiedi e 10,45 metri tra i muri. Le sospensioni posteriori sono “a ponte torcente”, a vantaggio di un buon comportamento dinamico del veicolo e un abbassamento della soglia di carico sen za pregiudicare la sfruttabilità del vano di carico. Contribuiscono al buon handling del nuovo Fiorino anche le ampie carreggiate: quella anteriore è di 1.469 mm e quella posteriore di 1.465 mm. I carichi massimi ammessi sono pari a 900 kg sull’asse anteriore e 950 kg su quello posteriore. PER LA SICUREZZA, Fiorino Cargo e Combi si pongono ai vertici della categoria. Lo dimostrano la scocca a rigidezza differenziata, un impianto frenante potente ed efficace (dischi anteriori e tamburi posteriori), l’Abs completo di Ebd (Electronic Brake force Distribution), le cinture a tre punti con pretensionatore e limitatore di carico, il servosterzo idraulico e l’airbag conducente che può essere affiancato dall’airbag passeggero nonché dagli airbag laterali e dai sensori posteriori di parcheggio.

Le porte posteriori a due battenti asimmetrici 40/60 sono apribili fino a un massimo di 180 gradi. Quattro i punti di chiusura.


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OPEL / PER LE ESIGENZE DI GELATAI, PASTICCERI E PANIFICATORI

Un blitz tra dolci e farina

In occasione della recente rassegna riminese Sigep, l’ha fatta da protagonista anche l’intera gamma di veicoli commerciali Opel, mezzi ideali per le quotidiane esigenze operative di chi si occupa di gelati, pasticceria e panificazione Lino Sinari RIMINI - Può un Salone internazionale della gelateria, pasticceria e panificazione artigianali, come il recente Sigep di Rimini, alla 30esima edizione, diventare una vetrina importante an che per i veicoli commerciali? La risposta è affermativa e ne è convinta soprattutto Opel che ha voluto essere presente alla recente kermesse riminese con tutta la sua gamma di veicoli da lavoro, dalla Corsa Van al l’Astra Van, dal Combo al Vivaro, al Movano. Che, in un contesto così particolare, si so no proposti agli operatori del settore come soluzione fondamentale per lo sviluppo delle loro attività. Infatti, nella gam ma della Casa tedesca del gruppo General Motors ci sono veicoli ideali per le quotidiane esigenze operative di gelatai, pasticcieri e panificatori che su di essi possono contare senza incertezze sette giorni alla settimana, 365 giorni all’anno, d’estate come d’inverno, in autostrada come nel traffico cittadino. A TALE SCOPO OPEL lavora continuamente per contenere al massimo i costi di gestione dei suoi veicoli commerciali, facendo in modo che siano quanto più possibile operativi su stra da e mette a disposizione dei suoi clienti uno dei migliori e più completi servizi di assistenza offerti oggi da una Casa automobilistica. Oltre ad una garanzia di 24 mesi senza limiti di chilometraggio sull’intero veicolo e di 12 anni contro la corrosione passante (6 anni nel caso di Movano), a richiesta, si può ottenere un’estensione della garanzia che copre i veicoli per altri 5 anni. Effettuando una regolare manutenzione dei veicoli presso il servizio assistenza Opel non solo se ne massimizza l’utilizzo, ma se ne mantiene anche alto il valore sul mercato dell’usato. Nel corso del 2008 particolarmente sostenuta è stata la richiesta di Vivaro e Combo con quest’ultimo che ha potuto contare sulla disponibilità di una versione metano realizzata direttamente in fabbrica che oggi rappresenta il 60 per cento delle vendite di questo modello in Italia. La possibilità di accedere nei centri urbani anche nei giorni di chiusura totale o parziale al traffico privato ha provocato uno spostamento della domanda dalle versioni turbodiesel a quella a metano. OPEL CORSA VAN è il mezzo ideale per le consegne in città. Piccola distribuzione, servizi di vigilanza, manutenzione ed assistenza tecnica sono i settori merceologici ai quali è indirizzata. Esternamente ha lo stesso aspetto dinamico dell’autovettura da cui deriva e si inserisce facilmente in spazi di parcheggio anche ristretti, sfruttando le contenute dimensioni esterne (lunghezza 3.999 mm, larghezza 1.944 mm retrovisori esterni compresi, altezza 1.488 mm), il ridotto diametro di sterzata

Opel Vivaro: linea elegante, bassi costi di gestione e un livello di maneggevolezza, sicurezza ed ergonomia simile a quello di un’autovettura. (10,1 metri) e il servosterzo a effetto progressivo. La grande superficie di carico piana e l’altezza interna (924 mm) superiore a quella del modello precedente si traducono in un volume di carico di 919 litri e in una portata massima di 475 kg. LA NUOVA OPEL CORSA Van ha tutto quello che serve per diventare la prima scelta per quanti cercano un piccolo veicolo da lavoro. I progettisti sono riusciti infatti a conciliare l’impostazione sportiva della nuova Corsa con una portata che è superiore del 30 per cento rispetto a quella del modello precedente. La gamma delle motorizzazioni è ancora più ampia che in passato e comprende tre economici e potenti propulsori: il 1.000 TWINPORT a benzina da 60 cv (44 kW), il 1.2 TWINPORT Easytronic da 80 cv (59 KW) e il 1.300 turbodiesel common-rail da 75 cv (66 kW). Opel Astra Van, invece, è un vei colo da lavoro particolarmente adatto per le consegne e i piccoli interventi tecnici a piccolo e medio raggio e si fa ap-

prezzare particolarmente da piccoli artigiani, commercianti, officine meccaniche, tecnici specializzati e corrieri. La superficie del vano di carico è piana e presenta alcune nervature di rinforzo che permettono di fare scivolare al suo interno i carichi più voluminosi. Sei anelli permettono poi di fissare il carico con cinghie e corde. Una robusta paratia divisoria intera, alta fino al tetto, dietro i sedili protegge gli occupanti della cabina da eventuali spostamenti del carico. TUTTE LE COMPONENTI della vettura di origine sono state ristudiate e adattate in modo che Astra Van risponda appieno alle esigenze di un utilizzo lavorativo. Le sue doti di maneggevolezza e di tenuta di strada vanno di pari passo con la capacità di trasporto. La sospensione posteriore di Astra Station Wagon ha permesso di posizionare il serbatoio del carburante in modo da guadagnare ulteriore spazio per il carico (1,65 metri cubi) e da offrire una superficie di carico perfettamente piana, senza compromettere la qualità

della tenuta di strada del modello d’origine. Lo speciale assale posteriore a manovella di torsione della nuova Astra, realizzato con un elemento scatolato a doppia parete a forma di U, è stato rinforzato per aumentare la capacità di carico di A stra Van che in questa nuova versione arriva a 600 kg. Al vano di carico - lungo 1.759 mm e largo 1.382 mm - si accede facilmente attraverso un ampio portellone posteriore sollevabile. Opel Astra Van è disponibile con tre differenti turbodiesel commonrail ECOTEC di 1.300, 1.700 e 1.900 cc, tutti omologati Euro 4 e con un 1.400 a benzina da 90 cv (66 kW). Destinati prevalentemente agli operatori dell’artigianato, del commercio, della manutenzione e dell’assistenza tecnica, i minifurgoni come Opel Combo trovano sempre maggiore diffusione tra l’utenza in quanto associano un’elevata capacità di carico alla maneggevolezza necessaria per muoversi nel traffico delle città europee. I costi d’acquisto e di gestione accessibili e l’impostazione di tipo

La Corsa Van è un’ottima la prima scelta per chi cerca un piccolo veicolo da lavoro.

automobilistico sono altre motivazioni del loro crescente successo. QUESTO MINIFURGONE Opel unisce la praticità e l’efficienza del veicolo commerciale al comfort e alla maneggevolezza dell’autovettura. Opel Combo Van si colloca ai primi posti nel suo segmento per quanto riguarda capacità di carico (fino a 3,2 metri cubi) e portata (fino ad 742 kg). In particolare, ha un grande vano di carico lungo 1,78 metri (2,7 metri con Flex Cargo System), largo 1,30 e alto 1,20 cui si accede dal portellone posteriore a doppio battente oppure dalla porta laterale scorrevole (a richiesta). Combo Van è disponibile con tre motori a 16 valvole - due turbodiesel a iniezione common-rail di 1.300 e 1.700 cc e il 1.600 a metano da 97 cv (71 kW) - che si segnalano per bassi consumi e potenza ben distribuita nell’arco dell’intero regime di rotazione del motore. I FURGONI MEDI come Opel Vivaro sono mezzi davvero versatili. Trovano infatti applicazione in molte situazioni e assolvono compiti più diversificati di qualsiasi altro veicolo. Devono disporre di molto spazio all’interno per ospitare passeggeri, merci oppure un’officina mobile e avere al tempo stesso prezzi d’acquisto ragionevoli e bassi costi di gestione. Ci si aspetta inoltre che si trovino a loro agio sui lunghi percorsi extraurbani come nelle strette stradine di paese, che siano facili da manovrare e che offrano una buona visibilità dal posto guida. Alcuni utenti vogliono un vano di carico all’interno del quale poter stare in piedi, altri attribuiscono maggiore importanza alle finiture, all’aspetto estetico e alla completezza dell’equipaggiamento, nonché alla

disponibilità di molti accessori a richiesta in grado di accrescere comfort e funzionalità. È tutt’altro che facile soddisfare una domanda così articolata, ma Opel ritiene che Vivaro rappresenti una risposta più che valida. Questa linea di veicoli commerciali di massa complessiva (PTT) compresa tra 2,7 e 2,9 tonnellate completa la gamma già esistente di veicoli commerciali della Casa tedesca e risponde alle necessità d’aziende di tutta Europa. Opel Vivaro è, infatti, un veicolo dalla linea moderna, offerto in due diverse misure di passo (3.098 e 3.498 mm) con meccanica tecnologicamente d’avanguardia, comportamento su strada simile a quello di un’autovettura, ergonomicità dell’abitacolo di guida ed ampia dotazione di sicurezza. LA GAMMA VIVARO si articola su cinque versioni: Furgone (passo corto e lungo, tetto normale e alto), Pianale Cabinato, Combi (passo corto e lungo) fino a 9 posti totali e minibus Tour a 7-8 posti. Con la sua linea elegante e pratica, i bassi costi di gestione e un livello di maneggevolezza, sicurezza ed er gonomia simile a quello di un’autovettura, Opel Vivaro sfida molte opinioni correnti nel mercato dei veicoli commerciali medi e fissa nuovi standard in questo settore offrendo, primo nella sua categoria, un cambio a 6 rapporti, due moderni 2.000 e un 2.500 turbodiesel a iniezione diretta common-rail e un potente 2.000 16 valvole a benzina e gli stessi sistemi di comunicazione mobile adottati sulle autovetture Opel. Le versioni 2.0 CDTI 120 cv e il 2.5 CDTI 150 cv sono disponibili anche con cambio manuale automatizzato Easytronic a 6 marce che il conducente può utilizzare indifferentemente in modo manuale oppure completamente automatico. I veicoli così equipaggiati sono privi di frizione e quindi, da questo punto di vista, apparentemente simili a veicoli con cambio automatico. Tutti i modelli della gamma Vivaro sono garantiti per 12 anni contro la corrosione passante. L AVORATORI AUTONOMI , commercianti e piccoli autoparchi aziendali che già dispongono di furgoni, autovetture e station wagon sono i principali utilizzatori dei grandi furgoni come Opel Movano. Questi veicoli sono anche la base di un incredibile numero d’allestimenti e trasformazioni differenti (furgone, gran volume, isotermico, frigorifero, autonegozio, cassonato, ribaltabile, carro attrezzi, autocaravan, ecc). Prodotto in 75 versioni differenti, Movano è il camaleonte della gamma dei veicoli commerciali Opel. È prodotto in versione furgone, combi vetrato e semivetrato, autotelaio con cabina singola e doppia, pianale e minibus a 16 posti (altezza interna di 1,91 metri). La versione autotelaio cabinato è la base ideale per allestimenti cassone, ribaltabile, furgone gran volume e autocaravan. OPEL MOVANO è offerto con motorizzazione turbodiesel common-rail di cilindrata 2.500 cc e potenze che vanno da 100 cv (74 kW) a 150 cv (107 kW). I Movano sono equipaggiati di serie con un cambio a 6 marce. Sono disponibili versioni equipaggiate con il cambio manuale automatizzato Tecshift a 6 marce che il conducente può utilizzare indifferentemente in modo manuale oppure completamente automatico. Ai bassi costi di gestione di Opel Movano contribuiscono i lunghi intervalli tra i tagliandi di manutenzione: due anni o 40.000 chilometri.


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RENAULT ITALIA / INTERVISTA A GIOVANNI PORTANOVA, BRAND MANAGER VEICOLI COMMERCIALI

La ricetta dell’ottimismo Fabio Basilico

ROMA - È ottimista di natura, Giovanni Portanova, 40 anni, Brand Manager Veicoli Commerciali di Renault Italia. Lo dice lui stesso, con legittimo orgoglio, mentre illustra le strategie messe in campo dalla Losan ga per fronteggiare la crisi che ha colpito duramente anche il comparto dei veicoli da lavoro. Strategie che si fondano proprio sull’ottimismo, perché basate su soluzioni e interventi che, nel breve-medio periodo, frutteranno importanti risultati consentendo a tutti costruttori e clienti - di guardare con più fiducia al futuro e di intravedere la luce in fondo al tunnel. Dottor Portanova, partiamo con un po’ di dati. Quali sono i risultati commerciali 2008 di Renault e quali le prospettive per l’anno in corso? Il 2008 si è chiuso con un calo del 9 per cento del mercato italiano dei veicoli commerciali. La crisi economica generale che ha fatto sentire subito in maniera evidente i suoi influssi negativi sul settore auto, è diventata chiara nel comparto dei veicoli commerciali a partire dallo scorso mese di maggio, anche se, per la verità, le prime avvisaglie di qualcosa che non andava si erano già avute qualche mese prima, a inizio anno. Il 2009 è iniziato proseguendo con questo trend negativo, mettendo a segno in gennaio una pesante flessione del 30 per cento rispetto allo stesso mese del 2008. Renault ha chiuso lo scorso anno con una quota mercato del 6 per cento, in flessione dello 0,9 per cento rispetto al 2007. La flessione è stata soprattutto evidente nel segmento delle furgonette. C’è però anche da considerare il fatto che nel corso del 2008 abbiamo provveduto a rinnovare la gamma Kan goo Express e questo ha

nale che segue due direzioni: la prima è quella di sfruttare gli eco-incentivi pun tando su sconti applicati ai veicoli in pronta consegna che costituiscono lo stock presente nelle nostre concessionarie. La seconda ha per protagonista appunto la leva finanziaria, con il potenziamento delle soluzioni che già abbiamo o l’introduzione di forme di finanziamento aggiornate per adeguarsi alle esigenze della clientela, come il tasso 0 a 36 mesi.

contribuito al rallentamento del mercato. Le prospettive per il 2009 sono per il momento condizionate dalle difficoltà contingenti. In termini di volumi, non prevediamo segnali di crescita importanti, mentre per quanto ri guarda la quota di mercato a vre mo sicuramente un riscontro positivo da parte del mercato, grazie alle diverse iniziative che abbiamo studiato per fronteggiare l’attuale situazione. Quali soluzioni propone dunque Renault Italia per ribaltare la situazione determinata dalla crisi? Ci siamo attivati, in collaborazione con la nostra rete di vendita e assistenza costituita dai Business Center specializzati nei veicoli commerciali, per offrire ai clienti soluzioni di prodotto e finanziarie che gli diano la possibilità di accedere con maggiore facilità e tranquillità ai nostri prodotti. Giudico positivamente la mossa del Governo che ha deciso di applicare lo strumento degli incentivi governativi anche per il comparto dei veicoli commerciali. I 2.500 euro previsti avranno maggiori effetti positivi nel segmento delle furgonette, perché incideranno di più sul prezzo di listino di questo

Giovanni Portanova, Brand Manager Veicoli Commerciali di Renault Italia.

genere di veicoli, inferiore rispetto ai commerciali di categoria superiore. Parlando in generale, è chiaro che quello degli incentivi per il comparto dei veicoli commerciali è un intervento che ha un effetto diverso rispetto allo stesso provvedimento applicato al mondo delle auto, do ve tradizionalmente riscontra un maggiore successo. Bisogna infatti considerare che ci troviamo di fronte a realtà aziendali che necessitano di un complesso piano di interventi che abbia come punto di riferimento il sostegno a un’attività economi-

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ca. I 2.500 euro possono aiutare ed è un bene che ci siano, ma se il lavoro non c’è è abbastanza logico prevedere che l’acquisto di un nuovo veicolo da lavoro venga posticipato. Il grosso problema che le aziende devono affrontare è l’accesso al credito. Il denaro scarseggia e quel poco che c’è viene fatto circolare con il conta-gocce. Oggi, c’è una grande cautela nell’erogare finanziamenti. Ecco perché, come Renault Italia, abbiamo deciso di intervenire anche dal punto di vista finanziario. Da que sto mese, parte una campagna promozio-

Dal punto di vista delle pro poste di prodotto avete pensato a soluzioni particolari? Sempre da questo mese, Renault Italia mette in campo una profonda rivisitazione della sua gamma veicoli commerciali. La linea guida è riassumibile nei concetti di “coerenza e semplicità”. Andiamo incontro al cliente promuovendo modelli e versioni che abbiano precisi contenuti di sostanza, utili al professionista per svolgere il suo lavoro quotidianamente. Il tut to a un prezzo ancora più competitivo rispetto a prima. Il riposizionamento dei prezzi verso il basso coincide dunque con una razionalizzazione intelligente della gamma. Allargheremo la gamma Ice inclu-

Interessanti promozioni legate alla gamma, razionali iniziative e proposte per agevolare l’acquisto di nuovi mezzi, costante attenzione al cliente. Renault Italia sfida la crisi economica proponendo soluzioni estremamente vantaggiose e fortemente competitive per tutti i professionisti

La gamma veicoli commerciali Renault è una delle più complete sul mercato: per ogni esigenza di trasporto c’è un veicolo adatto.

Le armi Renault per il mondo del lavoro

A ognuno il suo ROMA - Una soluzione per ciascuno, una proposta per tutti. La gamma dei veicoli commerciali Renault è davvero ampia ed è in grado di intercettare le esigenze di una vasta pluralità di utilizzatori professionali. Si parte dalle derivate New Twingo Van e New Clio Van per passare poi alla famiglia del Kangoo Express, con la versione Storia e il nuovo modello New Kangoo Express, disponibile anche in “versione corta” battezzata New Kangoo Express Compact. SALENDO DI GRADO TROVIAMO IL TRAFIC, la cui gamma si declina in ben 13 varianti, con due passi, due altezze, due carichi utili e più tipi di carrozzeria, tra cui il Combi. Master è proposto in tre lunghezze, tre altezze e tre categorie di veicoli, ovvero il trasporto merci aperto o chiuso e il trasporto persone. IN GAMMA TROVIAMO ANCHE IL MASTER Propulsion con le sue diverse proposte (da 3,5 a 6,5 t), ruote gemellate e telaio rinforzato. I veicoli da lavoro di Renault sono al centro delle attenzioni degli operatori specializzati dei Business Center, aziende della rete primaria (filiali e concessionarie) principalmente insediate negli agglomerati urbani a forte potenziale di vendita di veicoli commerciali. Questi centri rispondono alle attese specifiche di tutti i clienti professionali: artigiani, commercianti, piccole e medie imprese, flotte locali, nazionali o internazionali, ecc., per i quali il parco veicoli rappresenta un importante strumento di lavoro. Tutti i Business Center rispondono a esigenze simili e propongono prodotti e servizi identici in tutta la rete Renault.

dendovi anche il nuovo Kangoo Express al fianco di Trafic e Master, così da poter offrire ai nostri clienti, in base alle loro diverse esigenze professionali, un insieme di prodotti con precisi contenuti di serie. Inoltre, a metà di questo mese, per una settimana, i nostri Business Center apriranno le loro porte per consentire ai clienti di entrare in contatto con le nostre proposte e ricevere tutte le informazioni utili. Nel corso del 2009 inizieremo a vedere gli effetti positivi di queste soluzioni. Quali altri sorprese ci riserva Renault Italia? Il 2009 sarà un anno difficile, ma non è sbagliato considerarlo anche un anno di transizione verso un futuro migliore. Dal secondo semestre dovremmo già poter vedere dei segnali positivi di fuoriuscita dalla crisi, per poi entrare in un 2010 che potrebbe davvero riportarci agli anni d’oro dei veicoli commerciali. Intanto, noi spe-

riamo di contribuire a far sì che tutto questo si avveri. Abbiamo diverse novità che riguardano da vicino la nostra gamma di veicoli commerciali. Su New Kangoo Express viene ora proposto il cambio automatico e tra maggio e giugno, sempre su Kangoo Express, offriremo l’alimentazione a Gpl di primo impianto. E non è finita, perché a settembre nuovi motori con filtro antiparticolato di serie arricchiranno la gamma Trafic che a fine 2009 sarà interessata da un processo di restyling. Tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2010 avremo anche il nuovo Master. Tutto questo non fa che confermare il ruolo di Renault sul mercato dei veicoli commerciali. Marca leader in Europa in questo comparto, Renault si preoccupa costantemente dell’aggiornamento della sua gamma, per rispondere sempre più prontamente alle esigenze della clientela. Una gamma che si presenta come una delle più complete del mercato”.


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MOBILITÀ Il futuro? “A Stoccolma stiamo testando dei veicoli ibridi di serie equipaggiati con il supercapacitore per l’accumulo di energia. Perché noi crediamo poco nelle batterie, che costano e non rendono a sufficienza. Mentre con questo sistema, che possiamo abbinare a motori che funzionano con i diversi carburanti, i vei coli non solo mantengono un’elevata capacità di trasporto, riducono le emissioni e i consumi, ma sono assai poco rumorosi”.

Mattia Eccheli TRENTO - Il mercato cala, la divisione bus di Italscania cresce. E non di poco: il 42 per cento del fatturato. Nel 2008 la quota di mercato del colosso scandinavo è schizzata al 12 per cento (partiva dal 9 per cento dell’esercizio precedente) con 300 veicoli immatricolati (340 fatturati). “È il miglior anno di sempre”, conferma il direttore generale di Scania Bus Italy, Bengt Rasmusen, 50enne svedese approdato nel Belpaese 8 anni fa per assumere la responsabilità del delicato settore post-vendita. È un ingegnere “con vertito” al commerciale che fa parte della grande famiglia Scania da ormai 28 anni. Il primato storico di consegne Scania lo condivide con il suo partner principale, Irizar, grazie alla cui collaborazione ha piazzato una serie di “colpi” sul mercato. Ad esempio la vittoria nell’appalto isolano per la nuova “ecoflotta” dell’Arst di Cagliari: 210 mezzi “i4” Euro 5 interurbani che rispettano i severi parametri Eev sulle emissioni. Cambia così anche la map pa della penetrazione di Scania che vanta un parco circolante (calcolato sugli ultimi 10 anni) di quasi 2.800 mezzi:

E il presente? “Guardi... I nostri motori parlano per noi. Abbiamo una nuova famiglia di propulsori Euro 5 da 9 e 13 litri Egr senza necessità di additivi con potenze tra i 280 e i 480 cavalli grazie ai quali abbiamo ulteriormente migliorato i costi di gestione, intesi anche come sostenibilità ambientale”.

SCANIA BUS ITALY / NEL 2008 IL MIGLIOR RISULTATO DI SEMPRE

Rasmusen: “Primato storico, ma vogliamo migliorare” Ben 300 veicoli immatricolati lo scorso anno con un fatturato cresciuto del 42 per cento. Oggi in Italia circolano quasi 2.800 mezzi e la Sardegna si è trasformata in un vero e proprio avanposto svedese. Prodotti e servizi ancora più innovativi per affrontare con successo le difficoltà del mercato dallo scorso anno la Sardegna è l’avamposto svedese in Italia, anche se la sede legale della filiale si trova in un’altra zona a statuto speciale, la provincia di Trento. Per la prima volta, da quando ha assunto il comando diretto delle operazioni, Scania si è aggiudicata un importante appalto proprio in Trentino, fornendo a Trentino Trasporti (la società provinciale a capitale sostanzialmente pubblico) 31 Om nicity equipaggiati con il nuovo motore 9 litri a 5 cilindri in linea da 280 cavalli, anche in que sto caso Eev. Gli autobus venduti a Tt hanno due diverse lunghezze: 10,9 e 12 metri. La terza grande affermazione è stata l’intesa con il Consorzio Maximo di Roma che ha acquistato 40 Century da 55 posti (più 2) attrezzati con carrozzeria Irizar su telai Scania di tipo K380 EB 4x2 con propulsori DC 1213 da 380 cavalli e cambio GR 875R a 8 rapporti con retarder integrato. La presenza di Scania assieme ad Irizar è particolarmente forte nel segmento dell’extraurbano (17 per cento di quota) e raggiunge il 13 per cento anche in quello del turismo. Invece, è praticamente assente dalla classe cittadina dei mezzi a metano mentre sui “city diesel” si atte-

sta attorno all’8,5 per cento. Nel 2008 ha immatricolato 160 mezzi extraurbani, un centinaio di coach e una cinquantina di uni tà da città per un fatturato complessivo che è schizzato del 42 per cento. Lo scorso anno Scania ha così visto lievitare la fornitura di telai che, in genere, costituiscono due terzi dei volumi, mentre nel 2008 sono arrivati a pesare per tre quarti del totale. Per la divisione bus, quello italiano è il terzo mercato europeo dietro a Gran Bretagna e Spagna. E anche il sesto al mondo: al primo posto assoluto c’è un Paese sudamericano, il Brasile. Ma Rasmusen ha ottime ragioni per “consolarsi”. Non solo, infatti, la quota di mercato è aumentata, ma, tra i primi sei grandi costruttori, Scania è il solo nel Belpaese ad aver chiuso il 2008 con un incremento anche delle vendite (in termini assoluti e non solo percentuali). “Del domani - come scriveva Lorenzo il Magnifico - non v’è certezza” e il manager svedese non nasconde le sue preoccupazioni: legate alla crisi economica, ma anche alla contingenza italiana. Come vede il 2009? “Lei lo sa, siamo una società quotata in borsa e quindi non

possiamo fare previsioni”. D’accordo, però... “La crisi c’è e si avverte: anche per noi è cominciata dopo la scorsa estate, verso settembre. Perché le amministrazioni locali hanno pochi fondi oppure hanno le risorse bloccate e non possono quindi affrontare gli investimenti necessari per rinnovare il parco mezzi. Anche se in Italia ce ne sarebbe bisogno perché l’anzianità di servizio è piuttosto elevata: attorno ai dodici anni”. Gli appalti sono fermi?

“Le gare sono poche e, a quan to mi risulta, quest’anno saranno ancora meno. Si parla di grossi bandi in alcune regioni, ma la pubblicazione viene rin viata. E in questo settore molto, anzi, quasi tutto, dipende dagli appalti: diciamo il 70 per cento delle consegne. Solo che la burocrazia italiana è impegnativa. È complicata: ci sono pile di carte da produrre”.

ziali clienti stiano alla finestra per capire in che direzione andrà il mercato, anche dal punto di vista dell’efficienza e dei costi del carburante”.

Nel privato le cose vanno meglio? “No. Nel privato c’è poco movimento in questo momento. Però ritengo che molti poten-

Ma non era finita l’era del diesel? Negli ultimi anni ogni riflessione era incentrata quasi esclusivamente sui carburanti alternativi. “È l’effetto della crisi. Con il greggio a 150 dollari il barile, i costi, l’ambiente e i carburanti al ternativi avevano una certa importanza. Adesso, con la congiuntura negativa, mi pare che contino solamente i costi”.

Il primato storico di consegne Scania lo condivide con il suo partner principale, Irizar, grazie alla cui collaborazione ha piazzato una serie di “colpi” sul mercato.

Sarà un anno nero o no? “Aspettiamo. Anche perché il prezzo del petrolio è sceso a livelli così bassi che potrebbe anche avere ripercussioni positive”.

Significa che si andrà a vanti con il diesel? “Significa, almeno per conto mio, che fino a quando non si su pera la crisi, le emissioni zero e le soluzioni alternative saranno meno importanti di prima per chi compra. Ma noi siamo pronti. Nel senso che continuiamo a sperimentare e introdurre nuove tecnologie come abbiamo sempre fatto in passato”.

Come mai Scania, in un anno così difficile per tutti, è riuscita ad aggiudicarsi tre appalti così importanti? “La richiesta, che per la verità arriva anche dal settore privato, di un servizio completo che oltre alla vendita includa anche l’assistenza, la manutenzione e anche forme di finanziamento, è in aumento. Forse noi siamo riusciti a confezionare dei pacchetti full service validi anche fino a 5 anni”. La concorrenza? “È forte e lo sarà ancora di più quest’anno se, come dicevo, i bandi andranno diminuendo. Quello che noto, comunque, è una crescente presenza di costruttori nuovi, provenienti dall’est Europa ma anche dall’Asia, dalla Cina in particolare”. E questo vi preoccupa? “Mi limito a dire che il prezzo non può essere l’unica discriminante perché, oltre al prodotto, e Scania è molto attenta al prodotto, il servizio è strategico. E, alla lunga, credo che il mercato lo confermerà”. Però resta una variabile importante. “Credo che Scania venga apprezzata per il suo vantaggioso rapporto in relazione ai costi di esercizio. Ma le dirò di più, e credo di non essere il solo a sostenere questa tesi. In Italia i prezzi sono troppo bassi: non credo che vengano riconosciuti interamente i contenuti tecnologici e non solo con i quali equipaggiamo i nostri mezzi”. Lei dice di non essere il solo a pensarla così: perché? “Qualche gara, ultimamente, è andata deserta,: ecco cosa me lo fa pensare. Noi abbiamo ritenuto che non fossero sostenibili alcuni dei parametri richiesti”. Come pensa di affrontare questo momento difficile? “Il settore è complesso e quasi tutto dipende dagli appalti. Noi continueremo a puntare sul prodotto e sui servizi aggiuntivi: dalla manutenzione all’assistenza”. Novità per il 2009? “A parte la nuova gamma di motori, che già equipaggiano i mezzi che abbiamo consegnato alle due grandi aziende di trasporto pubblico, intende?” Magari, sì. “Posso solo dire che ce ne saranno”.


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37 Massimiliano Campanella TORINO - Il minibus Daily ibrido Ecodriver: un progetto che concretizza l’impegno di Irisbus Iveco per l’ambiente. È partito dal protocollo di Kyoto e dalla riduzione dell’effetto sera da esso previsto, in termini di riduzione di anidride carbonica, Franco Villa, marketing prodotto Irisbus Italia, nel presentare la novità del 2009 del costruttore italiano. La direttiva di Kyoto prevede che il contributo italiano sia espresso in una riduzione del 9 per cento rispetto ai livelli del 1999. In che modo? Le raccomandazioni dei vertici europei sono d’imprimere un’accelerazione allo sviluppo tecnologico (veicoli elettrici, ibridi ecc.), di migliorare la conoscenza e l’impegno per il rispetto ambientale e introdurre auto e mezzi pesanti che rispettino i parametri Ue. “IL TARGET DI ACEA (Associazione europea dei produttori di auto, ndr) - ha illustrato Villa - prevede valori di Co2 in Europa sotto i 140 grammi a chilometro. A fronte di queste istanze, vi è anche una necessità in termini di risorse disponibili, ovvero di riserve dei combustibili fossili. Abbiamo greggio per 40 anni e gas naturale, ovvero metano, per 60. Dopo il 2010 l’e strazione del greggio inizierà a essere più onerosa. Infine c’è una terza variabile, le Zev, le aree a emissioni zero, che ad esempio a Milano impediscono l’accesso ai mezzi inquinanti nelle zone del centro, ma anche parzialmente in territorio urbano e sub-urbano”. Stanti queste tre necessità (riduzione di Co2, alternativa al petrolio e possibilità d’accesso alle città), il costruttore italiano punta sugli ibridi, nei quali Irisbus Iveco ha un’esperienza consolidata. So no oltre 120 i veicoli “ibridi serie” venduti, da Londra a Napoli, da Palermo a Roma a Siviglia. “Il mercato dei veicoli ibridi - ha proseguito il marketing prodotto Irisbus Italia - è cresciuto in maniera esponenziale dal 2000 a oggi in Asia e nei Paesi del Pacifico, un po’ più tardi nel Nord America. In entrambi i casi oggi siamo quasi a quota 400.000 unità. In Europa la crescita si è avviata più tardi e in maniera più lenta. Anzi, siamo ancora nella fase molto bassa di un andamento che farà registrare, dopo il 2010, notevoli incrementi. La previsione è arrivare a quota 250.000 unità entro il 2015. In questo segmento Irisbus Iveco si pone, forte della sua esperienza, con

IVECO IRISBUS / IL DAILY IBRIDO ECODRIVER GIÀ SULLE STRADE

Energia sì, ma pulita Il progetto, seppure in fase di sviluppo da parte del costruttore italiano, è tutt’altro che sulla carta. La prima flotta in field test è stata consegnata a Federal Express Italia (dieci van da 3,5 tonnellate) e Atm (tre minibus). Garantita una netta riduzione di emissioni nocive, con elevate prestazioni

Uno dei tre Iveco Daily ibrido Ecodriver consegnati all’ATM di Milano con il compito di verificarne la piena validità ecocompatibile. un progetto, il Daily ibrido Eco driver, che ha dei precisi requisiti in termini di prestazioni, riduzioni nel consumo del combustibile, riduzione di Co2 e degli inquinanti, autonomia in puro elettrico, quindi possibile accesso alle Zev, e facilità di utilizzo”. L A GAMMA IBRIDA Ecodriver, in fase di sviluppo da parte del costruttore italiano, si pone l’obiettivo di offrire ai clienti un’architettura capace di minori emissioni e consumi più contenuti, principalmente in ambito urbano, e addirittura con prestazioni di tutto rispetto che non temono confronti con l’architettura termica usuale. Le principali mission sono quelle di trasporto persone in zone urbane e furgoni porta a porta. “Obiettivi del prodotto commerciale - ha aggiunto Franco Villa - sono la riduzione dei consumi del 30 per cento in missione urbana, un’immagine

ecologica, veicoli Zev, che però in questo caso a vranno prestazioni ridotte e minor possibilità di carico a causa del peso delle batterie, e break even di tre anni sulla differenza di prezzo”. Dal punto di vista tecnico, i principali componenti dell’Ecodriver sono rappresentati da un motore termico Fpt F1A diesel (da 2.3 litri, 85 kW e 270 Nm), frizione intermedia con attuatore, motogeneratore (potenza da 32 kW, coppia 280 Nm), Amt ZF6AS400 dotata di cambio con frizione elettro attuata, pacco batterie e relativo sistema di gestione, supercapacitori, impianto di raffreddamento per azionamento elettrico, motorino d’avviamento specifico per funzione stop and star, unità di gestione del veicolo. LE APPLICAZIONI sono possibili su van Combi da 2,9 a 3,5 t e su minibus van da 3,5 a 5,6

Federal Express Italia ha creduto fin dall’inizio nell’efficacia del progetto del Daily ibrido.

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localizzazione e gestione Radiobus, sulla falsariga di quanto già avviene sugli autobus di linea nei tratti urbani. Ma quali sono le accortezze da considerare quando ci si mette alla guida di un mezzo Ecodriver? “Praticamente - ha risposto Franco Villa - non ne esistono in modo particolare. Occorre sempre utilizzare la modalità cambio Auto, contrariamente il motore termico non si spegnerà mai e i consumi saranno penalizzati. Il cambio marcia da fermo deve avvenire sempre premendo il pedale del freno. Durante le partenze da fermo agire dolcemente sul pedale dell’acceleratore, in modo da garantire uno spunto elettrico prolungato. In pratica, si tratta di mettere in atto quelli che rappresentano sempre dei buoni suggerimenti per un autista di minibus in generale”. C I SIAMO MESSI anche noi al la guida del Daily ibrido Ecodriver. Il cronista inserisce la chiave e fa un primo scatto, poi bisogna attendere lo spegnimento delle spie sul cruscotto, premere il pedale del freno e attendere la comparsa sul display centrale del messaggio “Cambio ok”. A quel punto abbiamo avviato il veicolo. Con il pedale freno premuto, agendo sulla le va del cambio, si seleziona la mo dalità di trazione Auto, si preme il pedale dell’acceleratore e si parte. Percorso qualche chilometro, procediamo con lo spegnimento. Premiamo il pedale del freno (come del resto ci viene segnalato dal display), posizioniamo il cambio in folle e spegniamo il veicolo girando la chiave.

Enrico Vassallo preoccupato dall’andamento delle gare

Gli interurbani italiani vanno forte TORINO - La presentazione del Daily Ecodriver è stata l’occasione per Enrico Vassallo, direttore generale Irisbus Italia, per dare uno sguardo ai dati di mercato del 2008. Le immatricolazioni dell’anno passato sono state in totale 4.252, in calo del 3,7 per cento rispetto al 2007, quando se ne sono contate 4.414. Irisbus è sempre prima nella top ten, con una quota di mercato del 41,7 per cento, scesa però di quasi 2 punti rispetto al 2007 (43,1), seguita da Evobus (25,9), che l’aumenta di oltre 1 punto rispetto all’anno precedente (24,7). Più staccate Scania (7,4) e Neoman (4,7), ma la prima cresce di quasi il doppio rispetto al 2007 (3,9), mentre la seconda registra un calo (6,4). “Ma nel segmento degli interurbani - ha precisato Vassallo - Irisbus registra un incremento notevole della sua quota di mercato, che passa dal 29,5 al 35,2 per cento, mentre la flessione è sensibile in quello degli urbani, dove passiamo dal 50 al 41,5 per cento. Ma siamo in un settore dove il mercato è t. “Il progetto - ha proseguito il manager Villa - nasce sulla base di una competenza in fatto di tecnologie pulite che Irisbus Iveco ha manifestato coi fatti. Da vero pioniere, sono oltre 2.000 i suoi veicoli Eev venduti finora. Quanto al Daily, due minibus prototipati della precedente generazione sono stati impegnati per il trasporto degli atleti durante i passati giochi olimpici di Torino 2006. Dai risultati della sperimentazione, è emerso che un veicolo ibrido consuma il 34,6 per cento di carburante meno di un diesel. Ovvero passiamo da 12,4 litri al chilometro a 8,1. Quanto alle emissioni d’inquinanti, l’ibrido rispetto al termico ha dato risultati eccellenti al banco prova: -34,5 per cento di Co2, -6 per cento di NoX. Quanto alle prestazioni, il veicolo conven-

rigido, più che in affanno. Se guardiamo le gare aggiudicate capiamo il perché. Da 2.416 gare del 2005 siamo arrivati a quota 947, e nel 2006 erano state ben 3736. Ciò malgrado Irisbus ha fatto la sua parte. Il 2008 è stato un anno contrassegnato da diversi eventi importanti: il test drive del Crossway, la consegna del primo Magelys in Italia, il test drive del Citelis 12 m Eev, il lancio di Proxys e Proway, la consegna del Magelys alla Juventus, la consegna del Motorhome alla Ferrari, la presentazione del Domino F300, la partecipazione al Ttg di Rimini”.

zionale accelera da 0 a 400 metri in 25 secondi, con motore ibrido Ecodriver siamo a 21,5. La velocità passa da 86 a 89 km/h, l’accelerazione da 0 a 50 km/h da 8,5 a 8,3 secondi. Il risparmio di carburante su mission urbana è notevole: nel raggio di 20 chilometri, va dal 25,9 al 26,5 per cento se si passa da 25,2 a 28,1 km/h di velocità media”. I L PROGETTO DI UN D AILY van da 3,5 t Ecodriver è tutt’altro che sulla carta. La prima flotta di dieci unità in field test è già stata consegnata a Federal Express Italia. E la prima flotta di tre minibus in field test è già attiva a Milano, dove Elio Catania, Ad di Atm, ha voluto dotarsi di una flotta sperimentale di unità dotate di sistema di videosorveglianza con tre telecamere e sistema dedicato per la

“L’impegno di Irisbus Iveco nelle soluzioni a emissioni zero quale la trazione elettrica a batteria - ha concluso il product manager Villa - è costante dal 2004 a oggi. Cinque anni fa nasceva Europolis elettrico, oggi nasce il Daily elettrico. La trazione elettrica dagli anni del filobus rappresenta il mezzo con l’energia più pulita per il trasporto pubblico. Quale unica alternativa a breve termine c’è l’idrogeno, o meglio l’idrometano, con l’80 per cento di gas naturale. A lungo termine il fuel cell, ma si tratta di una tecnologia che maturerà non prima di due ventenni. E, nel rispetto del pro tocollo di Kyoto, stante la necessità derivante dalle scarse risorse di greggio e per poter cir colare nelle Zev non possiamo aspettare così tanto”.


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AUTOBUS / IMMATRICOLAZIONI IN NETTA FLESSIONE NEL 2008

Le prospettive sono ancora più nere In netto decremento tutti i settori tranne quello dei minibus e derivati che, grazie anche a un incremento dei veicoli di derivazione automobilistica di Fiat Professional, consolida la leadership di Irisbus. Cresce Cacciamali, scompare De Simon. In aumento la quota delle marche estere, grazie soprattutto alla crescita di Evobus e Scania. Neoman, azienda del gruppo Daimler, arretra in terza posizione TORINO - Dati i foschi scenari, che non lasciano prevedere nulla di buono per l’economia mon diale almeno fino all’autunno dell’anno in corso, in un mercato come quello dell’autobus già alle prese con anni difficili, non ci si poteva che attendere risultati scarni relativi all’anno passato e previsioni ancora più oscure per il 2009. Il mercato italiano degli autobus ha chiuso il 2008 in flessione del 3,7 per cento. Il segmento urbano registra una perdita del 23 per cento circa, mentre per gli interurbani di linea il calo si attesta al 5,5 e per i turistici al 3,2 per cento. Fa eccezione il segmento dei minibus e derivati, che riporta, invece, una crescita del 12,4 per cento nell’anno. Nel 2008 sono state immatricolate complessivamente 4.252 unità (820 urbani, 1.124 interurbani di linea, 752 interurbani turistici e 1.556 minibus e derivati), mentre l’anno prima le immatricolazioni erano state 4.414 (1.063 urbani, 1.190 di linea, 777 turistici e 1.384 minibus e derivati). L’AUMENTO REGISTRATO nel settore minibus e derivati è dovuto anche a un incremento dei veicoli di derivazione automobilistica prodotti da Fiat Professional, che quindi, insieme ad Irisbus Iveco, consolida come gruppo Fiat la leadership in que sto specifico segmento

(56,4 per cento). Irisbus Iveco mantiene nel 2008 la propria leadership, con una quota di mercato pari al 42 per cento circa. Analizziamo nel dettaglio i da ti dell’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica) relativi all’andamento delle marche nazionali. Irisbus ha venduto in totale 1.774 unità (340 urbani, 514 di linea classe II, 147 turistici classe III, 773 minibus e derivati), mentre nel 2007 aveva rag giunto quota 1.901 unità. Subito dietro si posiziona Bmb, con 163 unità, tutti urbani, mentre l’anno prima aveva contato 256 immatricolazioni, e passa quindi da una quota del 5,8 al 3,8 per cento, con una perdita secca di due punti percentuale. IN CASA CACCIAMALI le cose vanno decisamente meglio: si è passati dallo 0,6 per cento del 2007 (27 unità) al l’1,2 (49 unità), di cui 40 di linea (classe II), un turistico e otto urbani. Crollo per De Simon, azienda messa in liquidazione nel novembre 2008: e pensare che nel 2007 deteneva una quota pari al 2,5 per cento (111 unità immatricolate), mentre l’esercizio 2008 è stato chiuso con 32 unità e una quota dello 0,8. Raddoppiano sia Tecnobus che Rampini, “ultimi” in lista: la prima ha chiuso l’esercizio con

15 unità vendute (tutti urbani) e una quota dello 0,4, mentre nell’anno 2007 aveva ottenuto otto immatricolazioni e una quota dello 0,2 per cento. Rampini era ferma allo 0,1 per cen to (tre unità) mentre l’anno scorso ha chiuso con sette urbani immatricolati arrivando allo 0,2 per cento. In totale i costruttori italiani hanno venduto 2.145 unità, rispetto alle 2.348 del 2007, perdendo quasi tre punti percentuale, ovvero passando da una quota del 53,2 al 50,4 per cento. QUANTO ALLE MARCHE straniere, risultato lusinghiero per Evobus, ottimo per Scania, va male invece per Neoman e Volvo. L’azienda del Gruppo Daim ler responsabile per il mercato italiano degli autobus Mercedes-Benz e Setra ha chiuso il 2008 con 1.102 immatricolazioni (130 urbani, 258 interurbani di linea, 227 interurbani turistici e 487 minibus e derivati) e una quota del 25,9 per cento, in aumento di 1,2 punti rispetto al 24,7 dell’anno prima. Decisa rimonta in casa Scania, che l’anno scorso ha venduto 313 unità (57 urbani, 159 di linea e 97 turistici) e ha raggiunto quota 7,4, mentre l’anno prima le unità erano state 174 e la quota il 3,9 per cento. Perde qua si due punti Neoman, che nel 2007 aveva venduto 284 unità e deteneva una quota del

6,4 per cento. L’esercizio 2008 si è chiuso con 200 unità immatricolate (57 urbani, 58 di linea e 85 turistici) e una quota del 4,7. Il che vuol dire che Scania l’ha di fatto sostituita al secondo posto delle marche estere. Si conferma quarto costruttore Vol vo, che però perde oltre mezzo punto percentuale. Nel 2007 aveva venduto 109 unità e deteneva una quota del 2,5 per cento. Chiuso il 2008, le immatricolazioni sono state 79 (9 urbani, 12 di linea e 58 turistici) e la quota è scesa all’1,9 per cento. Non si ride neanche nei Paesi emergenti: Temsa, azienda che costruisce prevalentemente autobus interurbani, fondata nel 1968 ad Adana, città della Turchia, si piazza subito dietro Volvo grazie a 18 unità di minibus immatricolate che, unite ai 43 di linea e agli 8 turistici, le consente di arrivare in totale a 69 unità. Ma l’anno prima le immatricolazioni erano state ben 121. La quota è passata quindi dal 2,7 all’1,6 per cento. G RAZIE AI DUE PRINCIPALI costruttori e alla loro crescita, le marche straniere hanno complessivamente migliorato la quota, che è passata dal 46,8 del 2007 al 49,6 per cento dell’anno passato, ovvero da 2.066 a 2.107 unità (262 urbani, 563 di linea, 604 turistici e 678 minibus e derivati).

Un mercato drammaticamente in recessione

Mezzi finanziati, si prevedono 1.000 unità TORINO - Il consuntivo delle gare d’appalto a fine anno è pari a 947 veicoli aggiudicati, contro i 1.203 a fine dicembre 2007, con una contrazione complessiva del 21,3 per cento circa. “In generale - ha commentato a proposito dell’anno passato e delle prospettive per il 2009 Enrico Vassallo, presidente del Gruppo Autobus Anfia - il mercato del finanziato in Italia è drammaticamente in netta recessione: nell’ultimo triennio è diminuito di più del 30 per cento, per esattezza del 34,1, che si può scomporre in una forte decrescita nel segmento urbano (-39,1 per cento) e in una minore, ma sempre consistente perdita nel segmento interurbano (-30 per cento). È importante evidenziare che nel solo 2008 il mercato ha fatto registrare un’ulteriore perdita di circa il 23 per cento per il segmento urbano. QUANTO AL 2009, IN QUESTO MOMENTO di grande difficoltà economica l’unico scenario prevedibile è il settore del finanziato che, con la situazione gare a fine 2008, fa presagire un mercato di circa 1.000 veicoli. Nell’ultimo triennio si è assistito a un vero e proprio crollo delle gare d’appalto e, di conseguenza, delle unità aggiudicate (-61 per cento): siamo passati da 2.416 (1.604 urbani e 812 interurbani) veicoli aggiudicati nel 2005 ai 947 (386 urbani e 561 interurbani) del 2008. L’attività del nostro settore, inoltre, è fortemente influenzata da fattori esterni quali la capacità dei governi di sostenere il trasporto pubblico o, per il settore privato, il possibile impatto del difficile contesto finanziario sui futuri investimenti nel turismo”. CHE FINE FARANNO ORA TUTTI i programmi per l’abbassamento dell’età media del parco circolante? “Al momento - ha risposto Vassallo - siamo molto lontani dallo standard europeo dei sette anni, se si pensa che il 35 per cento degli autobus che circolano in Italia sono Euro 0. In questo contesto così negativo tutti i programmi di rinnovamento non potranno che essere vanificati’‘. A FINE GENNAIO, IN OCCASIONE dell’assemblea del Gruppo Autobus Anfia svoltasi a Bologna, lo stesso Vassallo, General manager di Irisbus Italia, è stato rieletto alla presidenza del Gruppo per il prossimo triennio 2009-2011, affiancato alla vice presidenza da Roberto Ceraudo, Presidente e Amministratore Delegato di Bredamenarinibus, anch’egli riconfermato per il prossimo triennio. Contestualmente, sono entrati a far parte del Consiglio Direttivo del Gruppo Autobus-Anfia Giovanni Gualeni della Cacciamali e Giuseppe Lepore della Rampini.

ZF / Equipaggiati 410 nuovi autobus Nova Lfs del canadese Nova Bus

Debutto a Montréal Grazie all’abbinamento del cambio ZF-Ecomat al programma ZFTopoDyn, il consumo di carburante può essere ridotto in media del 5 per cento. L’asse anteriore RL 85 A a ponte rigido permette di realizzare un piano di calpestio pressoché ribassato F RIEDRICHSHAFEN - Saranno targati ZF trasmissioni e sistemi autotelaio in dotazione ai nuovi 410 autobus urbani del modello Nova Lfs (Low Floor Series) che complessivamente Nova Bus, uno dei più importanti costruttori di autobus urbani e granturismo nell’America del Nord con sede in Canada, consociata della Volvo Bus Corporation che essa controlla al 100 per cento, fornirà nel corso dei prossimi tre anni alla Stm, la dit ta di trasporti pubblici di Montréal, in virtù di un contratto triennale stipulato il mese scorso. “LA COMMESSA AFFIDATACI da parte della società Nova Bus - ha dichiarato Wolfgang Schilha, Direttore del settore strategico Trasmissioni per autobus del Gruppo ZF Friedrichshafen - dimostra che l’alta qualità ed economicità dei prodotti ZF vengono molto apprezzate anche in Nord America. Il mercato nordamericano è uno dei più importanti sbocchi del

Il mercato nordamericano è uno dei più importanti sbocchi del Gruppo ZF. La commessa della società Nova Bus rappresenta un importante tassello delle strategie di sviluppo del marchio tedesco. Gruppo ZF. E, tenendo conto, innanzitutto, dell’attuale crisi eco nomica, aver ottenuto una com messa di durata triennale rappresenta un segno molto positivo per noi”. L’ultima evoluzione del cambio automatico ZF-Ecomat - lo ZFEcomat 4 - che equipaggerà i nuovi autobus della gamma Nova Lfs, è in grado di trasmettere coppie più elevate (massimo 1.750 Nm) e dispone di un sistema di raffreddamento supplementare ulteriormente

potenziato. Le sei marce della nuova trasmissione automatica Ecomat sono perfettamente tarate per le frequenti partenze imposte dal traffico urbano. CIÒ NON PERMETTE soltanto di aumentare il comfort di guida, sia per il conducente che per i passeggeri, ma anche di minimizzare il consumo di carburante. In abbinamento all’intelligente programma topodinamico ZFTopoDyn - l’innovativa strategia d’innesto sviluppata specialmente per l’impiego su

autobus urbani - rispetto ai cambi powershift tradizionali, l’impiego dell’Ecomat di nuova generazione permette di risparmiare fino al cinque per cento di carburante. Durante la marcia, il programma TopoDyn sceglie in modo dinamico e in funzione delle condizioni topografiche tra le modalità di marcia programmate nella centralina di comando del cambio quella più adatta al percorso. La trasmissione mantiene il motore sempre nel range di giri di mas-

sima economia. Dopo aver testato tantissimi concetti di trasmissione alternativi, la società di trasporto pubblico di Montréal ha deciso di equipaggiare i propri veicoli con sistemi di trasmissione ZF. A PARTE I CAMBI E COMAT con strategia d’innesto TopoDyn, il costruttore Nova Bus ha ordinato anche sistemi assale a pianale ribassato ZF per tutti i 410 veicoli. L’assale anteriore RL 85 A con scatola del ponte rigida si contraddistingue parti-

colarmente per la sua robustezza e la semplicità di manutenzione, permette di realizzare un piano di calpestio pressoché completamente ribassato e può essere utilizzato come asse portante condotto o trainato per autobus urbani a tre assi. Il ponte posteriore è un ponte a portale ZF AV 132, un’architettura che permette al costruttore dell’autobus di ottimizzare le possibilità di configurazione in termini d’ingombro e vano passeggeri.


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Lino Sinari ORMAIZTEGI - L’azienda pubblica di trasporto passeggeri della Sardegna Arst ha deciso di affidarsi di nuovo a Irizar e, in particolare, al suo ultimo modello di pullman interurbano per rinnovare la propria flotta. L’operatore italiano ha acquistato 42 nuovi pullman modello Irizar i4, che saranno costruiti presso lo stabilimento di produzione di Ormaiztegi - graziosa cittadina dell’alta Guipúzcoa, nei Paesi Baschi - dal quale si serve l’intero mercato europeo e dal quale il primo prototipo è uscito nel maggio 2008. Questo contratto rappresenta per Irizar un ampliamento dell’accordo raggiunto lo scorso anno con l’Arst, per il quale la Casa della Guipúzcoa otteneva la vendita di 210 pullman modello Irizar i4 e le cui prime unità sono state consegnate a settembre 2008 a Cagliari. Con questo nuovo or dine di 42 unità, l’Arst disporrà prossimamente di 252 pullman in totale del modello i4, mentre Irizar ha venduto dal suo lancio nel giugno del 2007 oltre 450 unità di questo modello. Questa nuova operazione rappresenta per Irizar la conferma del successo nello sviluppo e nel lancio dell’i4, presentato al mercato spagnolo e portoghese nel giugno 2007 e, in ambito internazionale, alla Fiera Bus world nell’ottobre dello stesso anno. IL MODELLO IRIZAR I4 è destinato al trasporto passeggeri in brevi e medie distanze. Questo pullman si posiziona in centri urbani importanti, sia nel settore privato sia in quello regolare, incrementando e completando la gamma di prodotti Irizar. Per realizzare il nuovo bus, destinato in particolare ai servizi interurbani, l’azienda spagnola ha annunciato, nel settembre 2007, di aver investito 12 milioni di euro e tre anni di studi: un progetto sorto con precise ambizioni di mercato e che ha dimostrato, coi fatti, che chi l’ha pro gettato aveva ragione da vendere. Del resto, la fase di pro gettazione è coincisa con quella di studio delle necessità degli utenti e degli operatori e un’analisi del mercato internazionale. Ed effettivamente l’i4 è un autobus in linea con il futuro: non è un interurbano duro e puro, è stato concepito anche per il turismo a medio raggio,

IRIZAR / L’ARST DISPORRÀ IN TOTALE DI 252 UNITÀ DEL MODELLO i4

Da 120 anni sulla cresta dell’onda

Con un nuovo contratto di 42 pullman in Sardegna il costruttore spagnolo viaggia verso il prestigioso anniversario di fondazione con un progetto dal forte carattere internazionale. A dare man forte alle ambizioni della casa della Guipúzcoa l’arrivo dell’i4, un bus in linea col futuro: un progetto che ha richiesto12 milioni di euro d’investimento e tre anni di studi. L’idea geniale risale al 2007, oggi ci si gode il successo. In Irizar avevano visto giusto

tant’è che ha debuttato a Milano, nel giro turistico di Zani Viaggi, ed è quello un Irizar i4 sotto i riflettori: una navetta che unisce Milano centro e l’aeroporto di Orio al Serio. IRIZAR I4 VIENE costruito secondo la normativa di sicurezza R66.01, che impone l’incremento del 36 per cento della resistenza dell’abitacolo: la struttura in sostanza assorbe il 50 per cento in più dell’energia generata da un impatto frontale, riducendone gli effetti. Inoltre, incrementa dell’80 la flessione e del 30 la torsione, aumentando la stabilità nella conduzione. Quello che colpisce subito dell’i4 è indiscutibilmente la sua

li nea: il particolare design è mol to aerodinamico e questo contribuisce a una riduzione dei consumi di carburante, oltre che offrire una particolare robustezza della struttura dell’autobus. Come per l’InterCentury, sono disponibili varie lunghezze, comprese tra i 10 e i 15 metri, a due o tre assi. La configurazione da 12,9 metri a due assi ha una capacità massima di 59 passeggeri seduti. IL GRUPPO IRIZAR svolge la propria attività nel settore del pullman di lusso sin dal 1889 e compie quest’anno il 120esimo anniversario con un progetto dal forte carattere internazionale, che si basa sulle oltre 3.250

Alcuni dei 42 nuovi Irizar i4 acquistati dall’azienda sarda Arst per il trasporto pubblico su brevi e medie distanze.

All’Arst notevoli investimenti dal 2007 a oggi

In due anni sostituito il 75 per cento del parco

L’azienda sarda Arst dispone di una flotta di oltre 700 autobus.

CAGLIARI - L’Arst è l’associazione regionale di trasporto passeggeri più grande della Sardegna, dispone di una flotta di oltre 700 autobus e attualmente si trova in processo di rilevamento del resto delle aziende pubbliche dell’isola, in cui prevede di contare 750 autobus in totale. L’articolazione territoriale e strutturale dell’Arst è costituita da otto sedi territoriali dislocate a Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Iglesias Guspini, Olbia e Lanusei. Per esigenze organizzative e gestionali esiste, inoltre, anche un’articolazione sub-territoriale mediante i cosiddetti “depositi”, ovvero luoghi di

riferimento degli stazionamenti di estremità di più linee, con sedi nei centri Sanluri, Carbonia, Sant’Anna Arresi, San Vito, Alghero, Bosa, Bono, Pozzomaggiore, Dorgali, Fonni, Siniscola, Sorgono, Abbasanta, Ales, Laconi, Santa Teresa di Gallura e Tortolì. LA FUNZIONE ISTITUZIONALE DELL’AZIENDA, il cui Cda è attualmente presieduto dall’ingegner Renato Mameli, è quella relativa all’impianto e alla gestione, nell’isola, dei servizi automobilistici di linea per il trasporto di persone e bagagli. L’Arst svolge servizi di linea extraurbani in tutto il territorio regionale ed anche suburbani negli hinterland e complessivamente trasporta il 40 per cento dei passeggeri extraurbani. Conta circa 1.000 dipendenti, 175 autolinee, una rete lunga 13.500 km. La percorrenza annuale degli autobus è pari a 24.224.000 km, i passeggeri annui sono 12.302.000, i Comuni serviti nell’isola 328. NOTEVOLI INVESTIMENTI HANNO consentito di sostituire, negli ultimi due anni, il 75 per cento del parco rotabile. Con l’acquisto di nuovi e più efficienti mezzi si è reso più confortevole e preciso il trasporto pubblico di persone, offrendo una concreta alternativa al mezzo privato. Questi gli interventi decisi a partire dal 2007: 361 nuovi autobus di lunghezza tra i 10 e i 15 m, dei quali 109 sono in circolazione dal 2007. Sono entrati in servizio a partire da giugno 2008 e sono tutti

in circolazione da dicembre i 210 Irizar i4 che fanno parte della fornitura precedente. Gli autobus sono tutti dotati di motori che rispettano gli standard Euro 5 Eev sulla riduzione dei gas di scarico. Questo protocollo permette di abbattere del 72 per cento l’emissione di polveri sottili e del 93 quella di ossidi di azoto. Gli altri 109 pullman sono Citaro Mercedes-Benz a pianale ribassato - 39 nella versione da 12 metri e 15 in quella lunga da 18 per il servizio interurbano, 40 da 12 metri e 15 da 15 metri per il servizio suburbano - e il loro allestimento interno prevede una rampa meccanica a ribalta e una doppia postazione per carrozzelle riservate a persone con disabilità e aria condizionata separata per passeggeri e autista. I 210 PULLMAN IRIZAR I4 SONO tutti interurbani da 12 m e hanno tutti gli optional per rendere confortevole il viaggio. Non mancano aria condizionata, apertura elettrica degli sportelli del bagagliaio e macchina per il caffè a cialde. I 42 autobus che completano il rinnovo del parco saranno metà di 18 metri (snodati) e gli altri interurbani corti, di poco inferiori agli otto metri. Tutti i nuovi pullman acquistati (sia Citaro che Irizar i4) saranno dotati di un’elettronica di bordo che consentirà la tele-localizzazione per una migliore gestione della flotta ed emettitrici di biglietti già predisposte all’integrazione tariffaria.

persone (735 dei quali nella sede principale di Ormaiztegi) che lo conformano, con stabilimenti di produzione in sette Paesi e presenza commerciale in oltre 88 Paesi dei 5 Continenti. “Irizar - ci ha detto il presidente di Irizar Italia Corrado Benedettini, 65 anni, alla guida dell’azienda fin dalla sua fondazione - è una delle aziende con maggiore riconoscimento sia a livello nazionale che internazionale, grazie al suo modello di gestione, alla strategia di fidelizzazione del cliente e ai prodotti offerti. Irizar ha dimostrato di essere un’azienda con un progetto continuo solido, di garanzia e di futuro, che trasmette fiducia e prestigio nella costruzione di pullman”. Irizar società Cooperativa, fondata come impresa e, nel 1963, trasformata in Cooperativa specializzata nella fabbricazione, progettazione e servizio di carrozzeria per pullman, ha stabilimenti in Cina (Tianjin Irizar), Marocco (Irizar Maghreb), Brasile (Irizar Brasil), Messico (Irizar México), India (Irizar Tvs Ltd.) e Sudafrica (Irizar Southern Africa). Il Gruppo è in costante ascesa su tutti i mercati mondiali. I RIZAR I TALIA , NATA nel 1993, ha sede presso Gross Rimini, una struttura che contiene accanto a essa numerose altre attività commerciali, tutte a servizio delle aziende. A 15 anni dalla fondazione ha raggiunto una presenza forte e consolidata nel mercato italiano, sia per l’autobus da turismo che interurbano. L’azienda è leader assoluto in Spagna, uno dei mercati più competitivi d’Europa, e si pone fra i tre principali costruttori di pullman di lusso dell’Unione Europea. La crescita è stata forte negli ultimi 18 anni: nel 1991 Irizar era presente in soli cinque Paesi (Spagna, Francia, Belgio, Grecia e Israele).


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IA D R A B M O PROSEGUE LA RADIOGRAFIA DELLA PRESENZA IVECO, MAN, L MERCEDES-BENZ, RENAULT TRUCKS, SCANIA E VOLVO TRUCKS NELLE VARIE AREE DEL PAESE

DEALER TRUCK &VAN

Il motore della ripresa e tutti si attrezzano

Grazie ai lavori per l’Expo del 2015 ma anche alla realizzazione di altre importanti infrastrutture, la Lombardia dovrebbe ancora una volta rappresentare il volano per una ripresa che inevitabilmente andrà a coinvolgere anche il resto del Paese. E i dealer, sotto tutte le bandiere, investono, si attrezzano per poter rispondere al meglio alla prevedibile nuova domanda di veicoli e di servizi

S

veranno da altre zone della Penisola e quindi una consistente parte dei mezzi da lavoro verranno acquistati in altre regioni, non si può negare che un simile investimento avrà per forza ricadute importanti sull’intero territorio, non soltanto per la vendita, ma anche per l’assistenza, che dovrà essere fatta in loco. L’E XPO PUÒ DA SOLO non bastare a risollevare il comparto, ma a questa si aggiungeranno le grandi opere che da tempo devono partire e il cui avvio sembra ormai definitivo. Opere come la Brebemi, l’autostrada che collegherà Milano con Brescia, fornendo una gradita alternativa all’ormai congestionata A4. Si tratta di un percorso di 62,1 km, affiancato da 64mila mq di barriere acustiche, la cui entrata in funzione dovrebbe garantire, secondo i calcoli governativi, un incremento annuo del Pil pari a 382 milioni di euro. Superato lo scoglio, tanto comune in Italia, dei vari ricorsi al Tar, i lavori partiranno a giugno, e

i respira un’aria diversa in Lom bardia. Anche oggi che i tempi sono difficili, un po’ dap pertutto l’atmosfera nella Regione leader dell’economia italiana è meno cupa, in maniera palpabile, rispetto ad altre zone del Paese. Se in molte aree l’aria si è fatta pesante, sovente venata di disperazione, qui la voglia di fare è rimasta intatta. Lo si percepisce chiaramente addentrandosi nel mondo delle concessionarie locali, che al mo mento stanno subendo forti contraccolpi sulla vendita, ma non per questo hanno smesso di pensare al futuro. E allora in questi mesi invece di piangersi addosso si preparano iniziative utili a sfruttare quella che per qua si tutti gli operatori sarà una inevitabile ripresa. A DIRE IL VERO tanta fiducia, non riscontrabile in buona parte del resto d’Italia, poggia su basi decisamente concrete. Come ad esempio l’Expo mondiale del 2015, per cui l’intera Milano dovrà essere risistemata, per cui il mercato dell’edilizia subirà un’impennata, per cui sono previsti lavori faraonici. Tutto questo nel mondo del camion vuol di re semplicemente veicoli venduti, veicoli commerciali cassonati a pioggia, mezzi da cava in quantità, e vuol dire anche un incremento dei pesanti per la consegna dei vari materiali. E anche se qualcuno tra gli interpellati ci ha fatto notare come, tra le imprese appaltatrici dei vari lavori, molte arri-

a cura di Mauro Zola

così come per l’Expo, saranno accompagnati da un deciso incremento delle vendite di camion, in particolare naturalmente dei cava cantiere, segmento fino a questo momento piuttosto statico con l’edilizia caduta in profonda crisi. Se la Brebemi è il gioiello più brillante, nel prossimo futuro della viabilità lombarda sono incastonate altre perle, come la tangenziale che da Como porterà a Varese e Lecco, ventisei km in totale, per la maggior parte in galleria, che dovrebbe essere giunta alla necessaria maturazione. ECCO, QUESTE sono le basi principali su cui poggia il pur cauto ottimismo nel settore della vendita di veicoli da lavoro. Non si parla di trasporto in senso stretto, ma è comunque logico e auspicabile che il fiorire del le altre attività si trasferisca anche a quel segmento, e che se la Lombardia è ben decisa a riprendere il suo posto di rilievo nell’eco-

nomia europea, questo passa anche attraverso un potenziamento del trasporto su gomma (visto anche che sulle alternative per adesso si è investito di meno). A G G I U N G E N D O A T U T TO questo l’arrivo degli incentivi per la rot tamazione, è facile capire perché nessuna tra le grandi concessionarie che abbiamo interpellato covi propositi di ridimensionamento e che, se anche qualche grossa struttura vive un momento di difficoltà pesante, ma non legata strettamente alle sue atti-

vità in Lombardia, in complesso tutti o quasi stanno ancora investendo. Così farà tra poco Mercedes-Benz con la nuova filiale diretta di Lainate, destinata esclusivamente ai veicoli commerciali e industriali, così ha già fatto l’Autoindustriale Valtellinese, concessionaria Man con la nuova modernissima struttura da poco inaugurata a Brembate, e così hanno fatto anche Zetacarri (Volvo) con la nuova filiale di Arluno o Tentori (Iveco) con la moderna officina che sta completando a Monza, così si appresta a fare la Milano V.I. (Renaul Trucks)

che ha acquistato i terreni a Brembate su cui sorgerà la nuova filiale per la zona di Bergamo, che si aggiungerà alla I Truck (sempre Renault Trucks), che ha aperto lo scorso settembre in una zona cruciale come quella di Brescia. CERTO, QUESTI investimenti erano stati programmati ben prima dell’inizio della crisi, altrimenti forse sarebbero stati rimandati, ma una volta presa la decisione, nessuno ha tentennato e ci si è buttati nell’impresa, con quella sana caparbietà e capacità che contraddistinguono l’imprenditoria lombarda.

Le aziende di trasporto in Lombardia e l’attuale parco circolante superiore alle 16 t Dimensioni azienda Meno di 5 veicoli Da 6 a 10 veicoli Da 11 a 25 veicoli Da 26 a 50 veicoli Da 51 a 100 veicoli Più di 100 veicoli

Numero aziende 5.717 263 100 26 17 5

Numero veicoli 8.392 1.942 1.580 913 1.164 883

TOTALE

6.128

14.874

Le immatricolazioni a confronto in Lombardia TOTALI GENNAIO 2009 SOPRA LE 6 TONNELLATE 3,57

SOPRA LE 16 TONNELLATE

7,14

Iveco 16

21,42

Altre 4

8,98

Mitsubishi 1

3,57 57,14

Renault Trucks 6

14,60

11,23

Volvo 1

7,14

0,07 5,41

29,21

Fiat 1 1,87

14,58

Iveco 680

Mercedes-Benz 26

Man 61

Volvo 8

Altre 83

9,17

Iveco 1.459 11,73

4,58 2,55

Man 504 Mercedes-Benz 640

31,07 10,01

Mercedes-Benz 122

51,12

Daf 448

11,50

9,54

Isuzu 72

Man 10

Scania 6

1,76

0,60

Iveco 10

Renault Trucks 13

11,23

SOPRA LE 16 TONNELLATE

Altre 15 Daf 83

6,24

Daf 12

6,74

13,48

Mercedes-Benz 2

DALLE 6 ALLE 16 TONNELLATE 1,12 2,63

4,49

Isuzu 2

Mitsubishi 34

Renault Trucks 470 Scania 551

13,63 Nissan 25

10,73

Volvo 540

Renault 8 Renault Trucks 194 TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 28 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 89

Volvo 35

DALLE 6 ALLE 16 TONNELLATE TOTALE 2008 1.330 SOPRA LE 16 TONNELLATE TOTALE 2008 4.695


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MAN TRUCKS

Verrà inaugurata a fine aprile la nuova sede che l’Autoindustriale Valtellinese ha costruito a Brembate in poco più di un anno, sostituendo così la vecchia struttura di Dalmine.

Una grande fiducia nel marchio del Leone È

proprio vero che in Lombardia si respira un’aria diversa, più salubre. Sarà perché, crisi o non crisi, non si è smesso di progettare, programmare, crescere. Lo sta facendo ad esempio Man, che ha già aumentato la propria quota di mercato grazie a sostanziosi investimenti. In parte suoi e in parte dei propri concessionari. L’avvio della sede milanese della Scavino è stato un primo colpo vincente, a cui da queste mese fa seguito quello de L’Autoindustriale Valtellinese (L’AV), che trasloca dalla sede di Dalmine in una struttura tutta nuova a Brembate (BG). Un grande centro pensato non soltanto per la vendita, ma soprattutto per erogare servizi di livello superiore. Una strategia che ha permesso al costruttore tedesco di stringere rapporti con clienti come la Foppiani, Sogester, Trailer, Panigada, Madaschi, Doneda, Sangalli Spa, Vitali Spa e la S.A.B. nei Bus. I N Q U E S TA E VO L U Z I O N E L’Autoindustriale Valtellinese svolge un ruolo chiave, e non soltanto perché in provincia di Sondrio raggiunge percentuali vicine al 35 per cento sopra le 16 ton, caso unico per Man in Italia, ma soprattutto per aver creduto fortemente, in questo periodo difficile, nella nuova sede che apre questo mese (ma l’inaugurazione ufficiale sarà il 24/25 aprile), che per dimensioni e soprattutto per organizzazione e modernità di intenti si pone come un punto di riferimento per l’intera rete. Posizionata a poche centinaia di metri dal casello autostradale A4 di Capriate, come già detto, sostituisce la struttura di Dalmine. “Là eravamo in affitto - spiega Andrea Bianchini, uno dei titolari e responsabile della parte commerciale - e poi nonostante anche quella fosse stata studiata per i veicoli industriali, con il tempo le necessità sono cambiate. Questa invece nasce per essere soprattutto una moderna officina, attività che per noi è fondamentale anche per dare il giusto supporto all’attività di vendita”. E IN EFFETTI all’officina sono dedicati gran parte dei 4mila mq coperti della nuova sede (su un totale di 30mila), con 18 ingressi per i veicoli in riparazione, che vedrà impegnata una forza lavoro di 16 meccanici. Completano il quadro gli uffici, una zona riunioni, in cui

verrà svolta la formazione, e un’ampio show room, su cui si affacciano le zone deputate alla vendita. “In modo che chi compra un camion da noi possa vederlo mentre riceve l’offerta o

Così Man Trucks in Lombardia

61

Veicoli immatricolati nel 2008 tra le 6 e le 16 tonnellate

4,58

Percentuale Man tra le 6 e le 16 tonnellate

504

Veicoli immatricolati nel 2008 sopra le 16 tonnellate

10,73

Percentuale Man sopra le 16 ton

firma un contratto”, precisa Bianchini. Una buona idea, ma non l’unica. Il tempo passato in giro per concessionarie d’Italia e d’Europa ha fruttato particolari ben riusciti. Una delle innovazioni importanti per il settore dei truck è l’utilizzo, peraltro già implementato presso l’altra sede di Sondrio, di un magazzino verticale automatizzato. SI TRATTA IN PRATICA di un parallelepipedo di metallo, in cui trovano posto 260 cassetti da 2 metri per 80 cm. “Per trovare un ricambio basta digitare il relativo codice, senza più bisogno che il magazziniere si muova, risparmiando tempo ed efficienza, anche al tecnico che sta realizzando l’intervento”. I ricambi più ingombranti trovano invece posto in scaffalature tradizionali. Tra le altre strutture di supporto da evidenziare anche il lavaggio, che è ormai la norma se si vuole offrire un servizio completo e la linea per le Revisioni, che verranno effettuate periodicamente.

Rete Man

ERRATA CORRIGE

DEALER L’AV > L’Autoindustriale Valtellinese srl, via Orobie 1, 24041 Brembate (BG) L’AV > L’Autoindustriale Valtellinese srl, via Nazionale 1, 23012 Castione Andevenno (SO) Centro Autoveicoli Industriali srl, via Milano 19, 25032 Chiari (BS) Scavino srl, via della Liberazione 9/11, 20098 San Giuliano Milanese (MI) - via per Lozza 11, 21100 Varese Vaiman srl, via degli Artigiani 7, 23874 Montevecchia (LC)

Nel numero scorso nell’elenco delle officine Man è rimasta fuori la Diesel Service Due srl, via Buronzo 27-29, 14100 Asti, autorizzata per la riparazione di truck e bus.

OFFICINE AUTORIZZATE AIB Elettro Truck Service, via Brixia Zust 8, zona industriale, 25050 Brescia Autodiesel srl, via Milano 8, 20020 Ceriano Laghetto (MI) Autofficina Montevecchia srl, via degli Artigiani 7, 23874 Montevecchia (LC) Autofficina Team-Car srl, via Garibaldi 22, 20010 Mesero (MI) Diesel Nord srl, via Varese 27, 21040 Caronno Varesino (VA) Ghisoni Sandro, via Emilia 31/A, 27050 Torrazza Coste (PV) GRAF di Arioldi Giacomo & C. sas, via Don Bosco 15, 24040 Suisio (BG) Officine Caldera srl, via per Busto Arsizio 87, 21054 Fagnano Olona (VA) Officina Meccanica Zanoni Angelo snc, via Casaloldo 3, 46042 Castel Goffredo (MN)

Best seller

A

nche se le attenzioni del concessionario si dividono fra tutte le gamme del catalogo Man, un occhio di riguardo va senza dubbio verso il trattore stradale, il TGX. “Su quello si concentra la lotta - conferma Bianchini - perché è lì che si fanno i numeri”. E se il cava cantiere potrebbe presto avere un incremento sostanzioso, la scommessa che Bianchini si sente di fare è quella sul TGL: “Un’ottima macchina, anche se riservata a una clientela che conosciamo poco. Vale però la pena di impegnarsi, chi l’ha provata è molto soddisfatto e non torna più indietro”.

L’officina è strutturata come un enorme open space, disseminato dai totem in cui sono racchiuse le dotazioni necessarie per gli interventi. Una scelta non soltanto pratica, visto che ai margini è stata ricavata una saletta relax per gli autisti dei camion in riparazione, che possono riposare e nel contempo seguire chi opera sul proprio mezzo. “Il che per loro è un’ulteriore garanzia di correttezza da parte nostra” chiarisce Bianchini.

Le ultime due postazioni, equipaggiate con sollevatori a pistoni idraulici, sono riservate agli autobus, di cui L’Autoindustriale Valtellinese sta parlando con la casa madre per avere la concessione dei modelli turistici. “In zona c’è una flotta importante di urbani, la Sab di Bergamo, a cui già forniamo l’assistenza - spiega il titolare con l’Expo che si avvicina speriamo cresca la richiesta di bus turistici”. SULLA RIPRESA LOMBARDA,

Officina

È

la base della filosofia de L’AV e in quanto tale ne abbiano già parlato diffusamente. Qui conviene ricordare le innovazioni apportate, che riguardano i numerosi sollevatori idraulici e i totem che caratterizzano le singole postazioni, e che contengono tutte le dotazioni necessarie alla manutenzione. Lo stesso accade per le “fosse” prefabbricate in acciaio, quanto mai diverse da quelle di un tempo, più pulite come garantisce il collegamento diretto con le cisterne per gli oli usati in cui verranno riversati in automatico, senza sprechi e senza troppe macchie. Ogni fossa dispone poi di bocchette per l’olio del differenziale, per l’olio del cambio, per l’ingrassaggio e per il compressore. Non è quindi un caso se l’officina di Sondrio ha ricevuto nell’annuale sondaggio realizzato da Man sulla qualità dei servizi un punteggio di 99 centesimi, che la porta tra le migliori d’Europa.

che passa attraverso l’Expo del 2015 e alle infrastrutture già in programma, come la Bre.be.mi, la concessionaria ha puntato i dodici milioni di euro necessari per la nuova struttura. “A cui però pensiamo dal 2004”. E che è stata costruita in tempi record, poco più di un anno. “Per natura sono un ottimista - dice Bianchini - , noi ci crediamo e crediamo nel marchio Man. Con il nostro metodo, incentrato sulla qualità dei servi offerti, abbiamo ottenuto in Valtellina risultati importanti, si tratta di riportare le stesse percentuali in una zona cruciale come questa, al centro geografico della Lombardia, il che permetterebbe una continuità di lavoro in officina ed una crescita importante per L’AV e per Man”. “DARE VALORE AGGIUNTO al cliente - prosegue - non vuol dire solo vendergli un buon camion, adeguato alle sue esigenze e con il giusto allestimento, ma dargli una serie di servizi ormai essenziali, come: il servizio 24H, la disponibilità di ricambi sempre rigorosamente Originali, la Revisione in loco, la disponibilità ad interventi non programmati, la registrazione e la calibratura dei Tachigrafi digitali con la possibilità anche di scaricare i dati tramite il dispositivo TachoMat, usufruire di un servizio doccia dedicata agli autisti”. I risultati pregressi danno ragione a L’Autoindustriale Valtellinese, sbarcata a Dalmine per sostituire una filiale diretta Man che raggiungeva appena un 3 per cento, e arrivata oggi a superare il 15 per cento. L’attenzione ai servizi fa sperare in un superamento meno traumatico della congiuntura attuale. “Il mercato in effetti è quasi fermo - dichiara Bianchini - anche se si vede già qualche segnale di ripresa, soprattutto per quel che riguarda il cava cantiere. La caparbietà dei lombardi in ambito lavorativo sono convinto che farà la differenza”. Sempre guardando con un occhio di riguardo all’officina. “Che fa la differenza. Tre soci vengono da quel settore, il che ci ha permesso di maturare il giusto know how. Ora con una struttura del genere possiamo mettere a frutto tutte le nostre potenzialità e i clienti potranno essere orgogliosi di servirsi da noi”.

Le immatricolazioni a confronto in Lombardia SOPRA LE 6 TONNELLATE 0,54

1,16

Daf 91

0,09 8,26

SOPRA LE 16 TONNELLATE

Altre 14 0,18

1,27 9,98

Isuzu 6 5,63

8,98

Altre 11

4,90

Daf 85

11,09

Iveco 492

6,55 4,01

Man 120

13,07 Mitsubishi 6 Nissan 2

10,89 0,54

13,52

42,66

12,04

Scania 62 Volvo 110

Renault Trucks 38 Scania 62 Volvo 105

Renault 1 Renault Trucks 54

Andrea Bianchini, uno dei quattro soci della concessionaria. Sopra, il moderno magazzino interamente meccanizzato.

Man 114 Mercedes-Benz 128

Mercedes-Benz 144 44,55

Iveco 404

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 1.102 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 947


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Leadership garantita dall’esperienza e dalle capacità di Tentori

Q

uella di Iveco in Lombardia è ben più che una solida posizione. Le concessionarie sono tante e tutte ben strutturate. In maggioranza si tratta di gruppi importanti che presidiano con attenzione il territorio. E ancor meglio va sotto il profilo dell’assistenza. Basta dare un’occhiata al numero delle officine autorizzate, con in più la garanzia che si tratta di strutture all’altezza delle aspettative. “È tutto frutto di una precisa strategia di Iveco”, spiega Massimo Tentori dell’omonimo Gruppo, oltre che presidente dei concessionari Iveco. “In realtà - prosegue - le officine prima erano ancora di più, ma dopo la riorganizzazione sono state scelte le migliori, le più efficienti, in modo da alzare il livello di servizio”. TANTA ABBONDANZA non porta il rischio di concorrenza interna? “In realtà no - risponde

Tentori -. Si registra una buona collaborazione. Noi, ad esempio, partecipiamo con quote in molte officine. La loro capillarità è il segreto che consente di creare radici solide, da cui poi derivano vendite costanti”. Gli inizi del gruppo Tentori, la cui proprietà partecipa anche all’azionariato della concessionaria A.T.L. (sempre in provincia di Lecco), affondano negli anni Cinquanta. “Allora eravamo trasportatori - racconta Massimo Tentori - poi siamo diventati meccanici e infine anche concessionari”. Non soltanto di Iveco. Infatti nelle cinque sedi vengono commercializzate anche i veicoli Fiat Professional e i semirimorchi Schmitz Cargobull e Viberti. La parte del leone la fanno però naturalmente i prodotti Iveco, di cui fino alla scorsa stagione Tentori vendeva 1.800 pezzi, in buona parte

Daily. Oggi naturalmente non è più così. “Dopo il boom dell’anno scorso c’è stato un crollo verticale”. ANCHE IN QUESTO CASO però si mantiene un filo di ottimismo pensando ai possibili lavori, come ad esempio la tangenziale

Così Iveco in Lombardia

4.048

Veicoli immatricolati nel 2008 sotto le 6 tonnellate

20,44

Percentuale Iveco sotto le 6 ton

Rete Iveco

Como/Varese. “Ma dobbiamo essere realisti - interviene Tentori - molte delle imprese appaltatrici arriveranno da altre parti d’Italia ed è là che acquisteranno i propri mezzi”. Per intanto si spera nelle aziende che operano in conto proprio, che hanno tenuto meglio il mercato e nel mercato dei leggeri, la cui frenata, secondo il concessionario Iveco, non è dovuta tanto a difficoltà oggettive ma “a questioni psicologiche. In questo settore, soprattutto con i commerciali Fiat, paghiamo gli effetti della crisi dell’auto e la scarsa applicazione delle leggi vigenti. A che servono i blocchi del traffico ai veicoli inquinanti, se poi non vengono fatti rispettare? Adesso con gli incentivi le vendite riprenderanno, ma non ce n’era bisogno, bastava far rispettare i divieti già attivi”. ALTRO ASSE PORTANTE dell’attività del Gruppo Tentori è l’officina, anzi le officine, sia quelle di proprietà che quelle partecipate (“aiutano a coprire i costi di gestione complessivi, mentre il resto del fatturato deve venire dalla vendita”). Avendo iniziato l’attività proprio dall’officina, il “service” in casa Tentori è particolarmente curato, con strutture sempre rinnovate e personale all’altezza. Ma tanta cura non viene concessa facilmente a veicoli di altri marchi. “Sono contrario a coprire buchi di assistenza dei costruttori concorrenti, in qualche caso clamorosi. Posso fare uno strappo per clienti nostri che hanno anche veicoli

DEALER A.T.L. spa, zona industriale, 23823 Colico (LC) - via Don Airoldi, 25854 Olginate (LC) - via Provinciale 1, 22070 Oltrona di San Mamette (CO) Autoindustriale Bergamasca spa, via Friuli 41, 24044 Dalmine (BG) Ceriani Group spa, via Sempione 24, 20014 Nerviano (MI) - via Provinciale angolo via Favie, 21020 Bodio Lomnago (VA) - via dell’Artigianato 5, 20010 Inveruno (MI) Evicar srl, via Arti e Mestieri 7, località San Marino, 26030 Gadesco Pieve Delmona (CR) - via delle Industrie 4, 26867 Somaglia (LO) - via Mercato 3, 26013 Crema (CR) - strada San Martino, località Sesto Pergola, 26900 Lodi Milanocarri spa, via G. Fantoli 6/18, 20138 Milano - via A. Volta 5, 20090 Buccinasco (MI) Pasino & Azzoni srl, via del Progresso 6, 46037 Porto Mantovano (MN) Pavia Carri srl, via Milano 40, 27045 Casteggio (PV) - viale Agricoltura 55, 27029 Vigevano (PV) - via Profili, zona industriale, 27029 Vigevano (PV) Quadri Veicoli Industriali spa, via Bergamo 47, 24040 Pontirolo Nuovo (BG) - via Piave 20, 20040 Cavenago di Brianza (MI) via Zanca 28, 24050 Grassobbio (BG) Tentori spa, via Cavour 16, 23847 Molteno (LC) - viale Lombardia 7/9, 23847 Molteno (LC) - via Borgazzi 58, 20052 Monza (MI) - via Parma 6, superstrada Milano-Meda-Como, 20039 Varedo (MI) - viale Lombardia 71, 22063 Cantù (CO) V.I.V.A. Brescia Diesel spa, via Padana Superiore 115, 25045 Castegnato (BS) - via Serenissima 30, 25135 Brescia OFFICINE AUTORIZZATE Visto il numero delle officine autorizzate Iveco ci limiteremo a riportarne il numero per le singole province a cui va aggiunto quelle delle concessionarie. Milano 37, Brescia 19, Bergamo 19, Mantova 12, Como 9, Lecco 7, Pavia 6, Varese 6, Cremona 4, Sondrio 4, Lodi 3.

Officina

L

’attenzione all’officina del Gruppo Tentori è confermata dalla scelta di separare le attività commerciali dalla manutenzione, costruendo, sempre a Molteno, una seconda struttura. “Ciò ci ha consentito di ampliare la gamma dei servizi - spiega Tentori - che attirano clienti anche dal vicino Ticino dove i prezzi sono superiori”. E poi sostenendo le attività delle officine autorizzate che si affiancano alle quattro strutture di proprietà. A volte entrando anche in società, come sta accadendo in queste settimane a Monza. “Una zona che ci interessa in particolare conclude il concessionario - per questo stiamo partecipando alla costruzione di una nuova struttura”. Oltre alle classiche attività di manutenzione e riparazione, Tentori partecipa anche a un’azienda che si occupa di carrozzeria industriale, la Delcar, con la quale chiude il cerchio delle possibili attività.

680

Veicoli immatricolati nel 2008 tra le 6 e le 16 tonnellate

51,12

Best seller

Percentuale Iveco tra le 6 e le 16 tonnellate

T

1,459

ra le varie proposte Iveco, Tentori punta il dito sul Trakker. “Che è il frutto di una lunga esperienza nei veicoli da cava precisa -, e questo si vede. Non a caso per questo modello possiamo contare su quote di mercato che raggiungono praticamente il 50 per cento. E’ solo l’ennesima dimostrazione di una qualità superiore”. E quote importanti sono anche quelle raggiunte dall’Eurocargo. “Anche in questo caso - riprende Massimo Tentori - si tratta di un modello storico che discende in linea diretta dagli OM su cui si è costruito il piccolo trasporto in Italia”.

Veicoli immatricolati nel 2008 sopra le 16 tonnellate

31,07

Percentuale Iveco sopra le 16 tonnellate

Massimo Tentori oltre che uno dei maggiori concessionari della Lombardia è anche presidente dell’associazione che raccoglie tutte le strutture che commercializzano veicoli Iveco.

non Iveco, ma in generale preferisco concentrare i nostri sforzi sui modelli della Casa torinese”. Così come in fase di finanziamento, il Gruppo Tentori, che dispone di una propria struttura oltre all’appoggio di Iveco Capital, preferisce concentrarsi su veicoli che mantengano nel tempo il proprio valore. “Inoltre - conclude Tentori - possiamo disporre rispetto a una finanziaria tradizionale di parametri più specifici, che riguardano ad esempio la rivedibilità dell’usato, il che ci consente di risolvere situazioni altrimenti bloccate”. Questo pur consci delle difficoltà. “Che in questo momento sono innegabili”.

Le immatricolazioni a confronto in Lombardia SOPRA LE 6 TONNELLATE 2,44 0,11

1,48 10,91

SOPRA LE 16 TONNELLATE

Altre 23 1,06

Isuzu 14

10,70

2,81

Daf 103

Daf 80

12,45

10,71

SOPRA LE 6 TONNELLATE 2,49

Altre 21 1,10

11,60

0,28

1,10

6,08

2,89

Daf 42 Isuzu 4

9,39

Iveco 204

Iveco 312

SOPRA LE 16 TONNELLATE

Altre 9

Altre 8

7,94

10,06 12,72

Man 114

Man 24

Man 107

8,99 27,31

2,68 17

Nissan 10 12,08 0,32

Man 24

Renault 1

14,32

Mercedes-Benz 35

Mercedes-Benz 127 Renault Trucks 20

Mitsubishi 3

14,72

Iveco 83

13,81 Mercedes-Benz 139

33,05

Daf 35

11,55

12,64

Iveco 136

Mitsubishi 5

37,57

Scania 95 Volvo 93

Mercedes-Benz 28 16,25

29,96

Renault Trucks 45 Scania 22

Nissan 4

9,67

10,11

6,63

Renault 1

8,66

1,38 Renault Trucks 50

Renault Trucks 29 Scania 95 Volvo 101

Scania 22 TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 944 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 747

Volvo 34

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 362 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 277

Volvo 32


Marzo:Gennaio

27-02-2009

13:34

Pagina 45

DEALER

N° 177 / Marzo 2009 Il Mondo dei Trasporti

45 VOLVO TRUCKS

Imperativo categorico uno solo investire pensando a Expo 2015

La sede principale di Zeta Carri, dove si trova anche l’officina principale del gruppo che questo mese è stata affiancata dalla nuova struttura costruita nelle vicinanze del casello di Arluno.

C

on l’avvicinarsi dell’Expo del 2015 Milano si fa sempre più faro illuminante di questa Lombardia che soffre il presente ma spera nel futuro. Il che giustifica investimenti anche cospicui per avvicinarsi a detto centro di future speranze e di lavori quasi certi. Va letta in quest’ottica l’apertura, fissata per questo mese, della nuova filiale della Zeta carri, concessionaria Volvo che ha in gestione anche buona parte dell’area metropolitana. E a conferma dell’indirizzo strategico, a differenza delle altre sedi staccate da quella centrale di

nella -, che si trovano capannoni fronte strada a buon prezzo e magari anche dei meccanici liberi, che invece di solito sono merce rara”. L A PRESENZA DI VOLVO in Lombardia è piuttosto atipica. A reggerne le sorti è nel nordovest la Zeta carri, a cui si affiancano nel lodigiano l’estrema propaggine della Veicoli Industriali Padana, più attiva in Emilia, e a Bergamo una filiale diretta della Casa madre, la cui vicinanza non turba Zanella. “Il Truck Center gestito da Volvo è una concessionaria come tutte le altre e come tale

Binago, quella che è stata da poco completata a tre chilometri dal casello di Arluno, in direzione Busto Arsizio, è soprattutto un’officina, con un capannone di 1.000 metri e 6 meccanici (a cui si aggiungono un responsabile, una segretaria e un paio di venditori), un presidio importante su una delle direttrici da cui si attende sviluppo. E NON DEVE STUPIRE che un investimento di questa portata venga realizzato proprio negli anni più difficili. “E’ in periodi come questo che spuntano le occasioni migliori - spiega il titolare di Zeta carri Claudio Za-

Così Volvo Trucks in Lombardia

35

Veicoli immatricolati nel 2008 tra le 6 e le 16 tonnellate

2,63

Percentuale Volvo Trucks tra le 6 e le 16 tonnellate

540

Veicoli immatricolati nel 2008 sopra le 16 tonnellate

11,50

Percentuale Volvo Trucks sopra le 16 tonnellate

Claudio Zanella, titolare della Zeta Carri, concessionaria che affianca alla vendita dei pesanti Volvo quella dei piccoli Isuzu.

SOPRA LE 6 TONNELLATE 1,99

3,48

SOPRA LE 16 TONNELLATE 2,61

Altre 7

1,49

viene gestita, anche nei rapporti con il marchio” spiega pacato, stoppando subito eventuali questioni di difficile concorrenza. QUEL CHE INVECE preoccupa il concessionario è naturalmente la crisi, che sta segnando pesantemente l’annata in corso, così come ha fatto nella seconda metà di quella passata. Preoccupazione giustificata prima di tutto dai numeri. Se in una stagione normale le vendite della Zeta carri si aggirano sui 160 veicoli, oggi si ipotizza un crollo fino al 50 per cento, pur mantenendo qualche speranza di ripresa. Che è legata come già detto all’Expo, ma anche alle tante infrastrutture in programma, la maggior parte delle quali prende il via proprio ai margini della zona coperta dalla struttura comasca. “In questo momento anche il cava-cantiere è fermo, ma con la ripresa delle infrastrutture dovrebbe ripartire anche tutto l’indotto”. Quel che invece sembra più in difficoltà è il trasporto tradizionale. “Prima c’è stato il problema dei costi. Adesso il gasolio è stato ribassato ma va anche peggio, con il calo dei consumi è diminuito di conseguenza il lavoro. Le imprese per salvarsi hanno abbandonato le tariffe, ogni regola di concorrenza. Una china da cui sarà difficile uscire”. E infatti è proprio lì che manca all’appello il maggior numero di clienti, tra quelle imprese medio-piccole che rappresentano la maggioranza nella zona coperta dalla concessionaria. UN QUADRO FOSCO a cui si aggiunge la questione della restrizione del credito. “A noi che dobbiamo comunque vendere non resta che raccogliere quel che passa dal setaccio delle banche, con il concessionario che in qualche caso si presta a finanziare direttamente quei clienti che sia pure in momentanea difficoltà, danno più affidamento”. Per il resto il maggior punto di riferimento è la finanziaria diretta emanazione di Volvo. “Ma più in generale ci adattiamo alle richieste dei clienti - conclude Zanella che in molti casi dispongono di strutture proprie di riferimento”. A LLA VENDITA DI PESANTI . Zeta carri aggiunge quella di semirimorchi Merker e Cardi,

Iveco 58

28,86

8,49

Daf 4 18,95

Isuzu 3 22,88

OFFICINE AUTORIZZATE Brescia Trucks Service, via Brixia Zust 8, Zona Industriale, 25125 Brescia Brianza Diesel spa, via Magni 115, 22044 Inverigo (CO) Cabor di Bestetti Mario & C. snc, via del Lavoro 27, 20049 Concorezzo (MI) Cavidue spa, via Gerole 10, 26861 Fombio (LO) Cavidue spa, via Milano 89/B, 27045 Casteggio (PV) F.lli Carozzi snc, via Como 60, 23883 Brivio (LC) Meccanica Valtellinese snc, via Centrale Venina, 23020 Piateda (SO) Merlo srl, via Stromboli 16, 20089 Rozzano (MI) Nuvolari srl, via Berlino, 46047 Porto Mantovano (MN) Officina Bandera sas, via P. Ferrari 11, 26030 Gadesco Pieve Delmona (CR) Officina Seriana Truck di G. Pulcini, via Berlinguer 6/A, Villa di Serio (BG) R.A.V.I. di Ligabue Armando & C. snc, via Acque Alte 10/D, 46100 Formigosa (MN) Volmec snc, tangenziale Ovest 27/A, 25045 Castegnato (BS) Volmec snc, via Glenn Curtiss 17, 25018 Montichiari (BS)

Best seller

C

risi o non crisi quando si parla di Volvo si pensa subito al trattore stradale. “L’FH nella sua versione da 480 Cv è il nostro cavallo di battaglia - spiega Zanella -, il miglior trattore stradale della sua categoria, come confermano i giudizi espressi dai nostri clienti”. Sia i trasportatori veri e propri che i conto proprio, una nicchia che con il tempo ha acquisito sostanza essendo meno toccata dalle criticità del periodo. Passando ai leggeri Isuzu, l’attenzione si focalizza soprattutto sui modelli con P.T.T. fino alle 3,5 ton, a cui viene abbinato un allestimento da cantiere, il più delle volte in versione ribaltabile.

Officina

È

un servizio completo quello offerto da Zeta carri nell’officina di Binago, che si sviluppa su circa 2mila mq (ricavata in uno spazio di 14mila mq complessivi e affiancata da 600 metri di uffici), in cui operano 17 addetti. Oltre alle classiche riparazioni e manutenzione infatti è possibile effettuare la revisione al proprio camion, allinearne gli assali, oppure scegliere tra una vasta gamma di pneumatici. Pur registrando un calo anche in questo settore (“In tempi di ristrettezze si riducono al minimo anche gli interventi, limitandosi a quelli indispensabili”), Zanella conta molto sul potenziale dell’assistenza. “Per questo abbiamo scelto di aprire ad Arluno - conferma - andando a presidiare una zona importante, oggi in parte scoperta”.

oltre che dei piccoli camion di Isuzu, due settori a cui è stato destinato un venditore specializzato. Se nel primo caso la congiuntura non è certo favorevole, i cabinati d’origine giapponese rappresentano un possibile punto di forza. “Soprattutto dopo l’apertura dello stabilimento a Verona, che facilita l’assemblaggio” è l’opinione di Zanella, il cui unico

problema al riguardo è riferito al la composizione della gam ma. “Che è un po’ ridotta. Ma comunque gli Isuzu sono mezzi semplici e affidabili, l’ideale per le piccole imprese”. Il che ha consentito a Zeta carri di commercializzarne una sessantina all’anno, numero che, sempre aspettando la ripresa del comparto edile, potrebbe presto essere superato.

SOPRA LE 16 TONNELLATE Daf 18

Daf 22

4,58 Daf 4

DEALER Veicoli Industriali Padana spa, strada della Braglia, 26862 Guardamiglio (LO) Volvo Italia spa, V.T. Center Bergamo, corso Europa 2, 24040 Zingonia (BG) Zeta Carri srl, via Del Morazzone 16, 22070 Binago (CO) - via Petrarca 14/A, 20050 Verano Brianza (MI) - viale Europa, angolo via per Furato 1, 20010 Ossona (MI) - via Centrale Venina, 23020 Piateda (SO)

SOPRA LE 6 TONNELLATE Altre 7

15,42

Rete Volvo Trucks

5,79

Iveco 105

5,41

Iveco 35

9,09

7,58

15,44

Man 9

Iveco 75 7,07

Man 17

Man 15 Mercedes-Benz

Mercedes-Benz 45 13,64

18,41

Mercedes-Benz 17

Man 16 24,18

Mercedes-Benz 23

Nissan 1

40,54 0,39

Renault Trucks 15

Renault Trucks 27

37,68

Scania 14

Renault Trucks 40

5,88 9,45

7,96

Nissan 1

11,44 0,50 1

Scania 37

Mitsubishi 2 11,11 9,80

Volvo 29

17,37 6,56

17,17

Scania 14 Volvo 15

7,58

Renault Trucks 19 Scania 37 Volvo 31

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 201 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 153

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 259 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 198

Volvo 15


Marzo:Gennaio

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DEALER

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46

MERCEDES-BENZ

La Stella ora rilancia con il truck center che sorgerà a Lainate

Così Mercedes-Benz in Lombardia

2.228

Veicoli immatricolati nel 2008 sotto le 6 tonnellate

11,25

Percentuale Iveco sotto le 6 ton

122

Veicoli immatricolati nel 2008 tra le 6 e le 16 tonnellate

9,17

Percentuale Mercedes-Benz tra le 6 e le 16 tonnellate

640

Veicoli immatricolati nel 2008 sopra le 16 tonnellate

13,63 L’attuale centro Mercedes-Benz dedicato ai veicoli industriali e commerciali, che verrà affiancato nell’arco di quest’anno dalla nuova sede che la Stella sta costruendo a Lainate (sotto il plastico).

L

a Lombardia è sicuramente uno dei fiori all’occhiello della rete Mercedes-Benz dedicata ai veicoli da lavoro. E questo non soltanto per dimensioni e livello delle concessionarie, ma anche perché qualcuna di queste, come ad esempio Agricar, vanta una lunga tradizione proprio nella vendita e assistenza di camion. Al centro di questo sistema virtuoso si pone la filiale diretta Mercedes-Benz Milano, che ha ormai una lunga storia alle spalle. Il costruttore tedesco è infatti presente in maniera diretta nel capoluogo lombardo da 35 anni, nello storico palazzo di Piazzale Kennedy, da sempre sede principale della filiale. Il 3 gennaio 2000 è nata invece la Mercedes-Benz Milano S.p.A. a seguito della fusione tra la filiale già esistente e alcune realtà commerciali private. La sede centrale della nuova struttura è rimasta in piazzale Kennedy fino a gennaio dell’anno scorso, quando è stato aperto il Mercedes-Benz Center di via Daimler, ora nuova sede della società. Nel 2001 si è aggiunta al gruppo la filiale di San Giuliano Milanese, specializzata nella vendita di veicoli commerciali e industriali. QUESTA PUÒ CONTARE su di una sede ampia e funzionale, che però non è stata giudicata sufficiente dal management del costruttore tedesco, che sta per affiancarla con una struttura ancora più importante. In via di completamento (l’inaugurazione è prevista a breve) la nuova concessionaria sorgerà a Lainate, in una posizione strategica a sud est dell’autostrada Milano-

Laghi, e si estenderà su di un’area complessiva di 55mila mq, in cui troveranno posto quattro edifici, per uffici, un magazzino ricambi di 1.100 mq, un lavaggio camion, oltre alla più grande carrozzeria d’Italia per van e autovetture e a un’officina con otto postazioni lavoro per i veicoli commerciali e altrettante per gli industriali. Il tutto gestito da una ottantina dipendenti e con lo scopo dichiarato di sviluppare quello che l’amministratore delegato di Mercedes Benz Milano, Stefan Randak, definisce giustamente “Lo speciale rapporto che lega la Stella al pubblico lombardo”. “Mercedes-Benz occupa un’ottima posizione nel mercato lombardo - spiega Randak -, l’immagine percepita, come nel resto del mercato italiano e non solo, è quella di un marchio di prestigio rispetto al quale le aspettative dei clienti sono molto elevate. Mercedes-Benz risponde alle loro esigenze garantendo il massimo livello possibile per quanto riguarda affidabilità, sicurezza, comfort, tecnologia e servizi post-vendita”.

IL CHE È GIÀ COMUNQUE oggi ampiamente garantito dalla struttura di San Giuliano Milanese, che si sviluppa su 12mila mq, a cui si aggiungono gli impianti di via Portaluppi e di via Daimler, nel capoluogo, dedicati ai van. In complesso si tratta di una rete che è in grado di assolvere annualmente a 12mila in-

Percentuale Mercedes-Benz sopra le 16 tonnellate

terventi di assistenza o manutenzione e di commercializzare, almeno in stagioni normali, tra nuovi e usati circa 1.200 van, 400 camion, 50 Mitsubishi Canter e 10 Unimog. “Mercedes-Benz è la Casa straniera maggiormente presente sul territorio lombardo - prosegue l’a.d. della filiale milanese con una rete di vendita e assistenza specializzata, ideale per i clienti di veicoli industriali che richiedono velocità di risposta e competenza. La nostra rete può seguire il cliente con la massima professionalità sia al momento della vendita del veicolo, quando il prodotto deve essere costruito su misura, che durante l’attività stessa delle aziende. Uno dei servizi più significativi, è il Service 24h che permette di avere un valido aiuto a qualsiasi ora del giorno e della notte. La

Stefan Randak, amministratore delegato della Mercedes-Benz Milano S.p.A., filiale diretta del costruttore tedesco.

Rete Mercedes-Benz DEALER CON ASSISTENZA TRUCK E VAN Agricar Diesel spa, via L. Pilla 51, 46010 Curtatone (MN) - via Diaz 12, 25010 San Zeno Naviglio (BS) - via XXV Aprile 17, 25040 Artogne (BS) Ardena srl, via Gallarate 21, 21045 Gazzada Schianno (VA) Canella Auto srl, via Mortara 89, 27038 Robbio Lomellina (PV) Crema Diesel spa, via Leonardo Da Vinci 53/55, 26010 Bagnolo Cremasco (CR) - via Del Brolo 1, 26100 Cremona Lodauto spa, via Vienna 83, 24040 Verdellino Zingonia (BG) via 1° Maggio 16, Gorlago (BG) Mercedes Benz Milano spa, via Pedriano 37, 20098 San Giuliano Milanese (MI) S.C.A. spa, via Cecilio 4, 22100 Como - via XXV Aprile 49, 23868 Valmadrera (LC) - via Per Busto 89, 21054 Fagnano Olona (VA) Sondrio Diesel srl, via Industriale 431, 23010 Berbenno Valtellina (SO) Stern srl, via Bergamo 78, 23807 Merate (LC) Venus spa, viale Sicilia 98, 20052 Monza (MI) - via E. Berlinguer 31, 20040 Cornate d’Adda (MI) DEALER CON ASSISTENZA VAN Bonera spa, viale S. Eufemia 28, 25135 Brescia Bonera Service srl, via Don Antonio Siracusa 3, 25068 Sarezzo (BS) Crema Diesel spa, via Leonardo da Vinci 17/19, 26854 Pieve Fissiraga (LO) E.C. Motors srl, via della Resistenza 64, 20090 Buccinasco (MI) Elitcar srl, corso Italia 40 angolo F.lli di Dio, 20013 Magenta (MI) Idea Uno spa, via Alessandria 6, 20025 Legnano (MI) Lodauto spa, via Aldo Moro 5, 24050 Orio al Serio (BG) Mercedes Benz Milano spa, via P. Portaluppi 7, 20138 Milano via Padova 15, 20127 Milano - via Gottlieb Wilhelm Daimler 1, 20151 Milano Primauto srl, via delle Rovedine 34, 23899 Robbiate (LC) S.C.A. Service srl, via Provinciale per Arosio 2, 22066 Mariano Comense (CO) Venus spa, S.S. Rivoltana 27, 20096 Limito di Pioltello (MI) via Strauss 38, 20038 Seregno (MI) - viale Fulvio Testi 326, 20126 Milano OFFICINE AUTORIZZATE TRUCK E VAN Autoriparazioni Perucca, via XI Settembre 15/17, 27036 Mortara (PV) Bettoli Fiore & C. snc, via Nazionale 307, 24062 Costa Volpino (BG) OFFICINE AUTORIZZATE VAN Arlotti Service srl, via G. Fantoli 15/1°, 20138 Milano Autocaravan & Bonera srl, via Per Chiari, 25030 Coccaglio (BS) Autogabetta snc, viale F.lli Casiraghi 196, 20099 Sesto San Giovanni (MI) BluStar Car srl, via XXV Aprile 2, 20016 Pero (MI) Bonera Desenzano srl, via Mantova, 25017 Lonato del Garda (BS) Capelli Class srl, via Beduschi 49, 26041 Casalmaggiore (CR) Russo Giuseppe, via Zanardi Bonfiglio 17, 27058 Voghera (PV) rete di assistenza può intervenire con tempestività grazie ad un’accurata gestione dei ricambi ed ad una pronta disponibilità degli stessi. La nostra idea di servizio, inoltre, non si ferma qui: offriamo anche la possibilità di noleggiare i veicoli in caso di necessità, sia nel breve termine, per sopperire a picchi lavorativi, che nel lungo termine”. T RA I PLUS della struttura Randak evidenzia anche: “Il nostro personale altamente qualificato, grazie a costanti corsi di specializzazione e aggiornamento. La nostra concessionaria poi si caratterizza per l’estrema disponibilità ed attenzione al cliente, come dimostrano anche gli orari di apertura della officina di San Giuliano: dalle 6.00

del mattino alle 22.00. Altro punto di forza è il nostro magazzino ricambi, che conta circa 22.000 articoli originali compresi quelli per autobus MercedesBenz. Ma soprattutto nel caso dei veicoli industriali la clientela ha spesso bisogno di supporto tecnico e di consulenze altamente professionali. Un servizio di tale livello può essere garantito soltanto da una concessionaria ufficiale ed è quello che i nostri clienti si aspettano: non li deluderemo!”. Per quanto riguarda il personale, il servizio vendita veicoli industriali e commerciali conta su circa 15 persone, mentre il personale addetto al post vendita comprende circa 70 addetti, a questi va aggiunto il personale amministrativo.

Le immatricolazioni a confronto in Lombardia SOPRA LE 6 TONNELLATE 1,99

0,66

SOPRA LE 16 TONNELLATE 2,26

Altre 1

SOPRA LE 6 TONNELLATE

SOPRA LE 16 TONNELLATE 1,14

1,27

Daf 3

Altre 4

Altre 3

3,50 Daf 3 Iveco 24

18,89 31,79 11,26

Man 17

9,24

Iveco 11

8,27

Daf 29

12,42

Man 17 12,78

35,34

Mercedes-Benz 11

12,42

Mercedes-Benz 10 31,85

Nissan 1

Scania 24

Renault Trucks 22

Volvo 47

15,79

Volvo 48

Mercedes-Benz 42

Mercedes-Benz 43 13,69 7,96

0,66

Man 20 31,18

7,01

18,05

Scania 24

Iveco 82 14,83

Man 25

7,28 15,89

Daf 23

14,83

Iveco 100

Renault Trucks 21 7,52

14,57

8,75

Isuzu 11

0,32 0,32

5,70

Nissan 1 Renault 1

Scania 39 7,60

15,97

Renault Trucks 22 TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 151 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 133

Scania 39 Volvo 39

Renault Trucks 15

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 314 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 263

Volvo 39


Marzo:Gennaio

27-02-2009

13:34

Pagina 47

DEALER

N° 177 / Marzo 2009 Il Mondo dei Trasporti

47 RENAULT TRUCKS

Grazie a I Truck la Losanga è tornata anche a Brescia E

’ un dato di fatto, la penetrazione di Renault Trucks in Lombardia soffre, o meglio, soffriva, di due gravi lacune, della mancanza di forti concessionarie in altrettanti punti chiave: Bergamo e Brescia. Una situazione spiacevole che sta per avere fine. Nel primo caso la Milano V.I. ha già avviato il progetto per una filiale a Brem-

Così Renault Trucks in Lombardia

bate, nel secondo a settembre dell’anno scorso è stata inaugurata la nuova concessionaria di Brescia (che sorge del resto nella struttura già occupata dalla precedente), la I Trucks. SEMBRA UN NOME moderno, tecnologico, invece, semplicemente I Trucks in bresciano vuol dire “i camion”, ed è stato scelto per avviare da subito un forte legame con il territorio, Una dimostrazione della cura con cui è stato pianificato questo sbarco, e del resto l’attenzione dei particolari è uno dei

638

marchi di fabbrica della V.A.I.R., concessionaria già affermata in Emilia e nella bassa Lombardia (in collaborazione gestisce anche la struttura di Mantova). “Il tutto è stato programmato e realizzato in tempi brevi spiega il titolare Giorgio Carra , l’idea è nata a inizio dell’anno scorso e in meno di un anno abbiamo concretizzato l’intero progetto”. LE RAGIONI DI QUESTA scelta sono ben spiegate da Carra: “Siccome Brescia rappresenta

Officina

Veicoli immatricolati nel 2008 sotto le 6 tonnellate

L

3,22

Percentuale Iveco sotto le 6 ton

194

Veicoli immatricolati nel 2008 tra le 6 e le 16 tonnellate

14,58

Percentuale Renault Trucks tra le 6 e le 16 tonnellate

470

Veicoli immatricolati nel 2008 sopra le 16 tonnellate

10,01

Percentuale Renault Trucks sopra le 16 tonnellate

’I Trucks è naturalmente dotata di un’officina, una struttura di 1.250 mq, a cui si aggiungono i 250 del magazzino ricambi, in cui operano una decina di meccanici, tra cui quattro addetti alla carrozzeria, che si sta rivelando un ramo fiorente per la concessionaria. Del resto l’attenzione al servizio è una delle componenti fondamentali per tutte le concessionarie del gruppo V.A.I.R. “Per tradizione e mia cultura personale - spiega Giorgio Carra - penso che l’officina sia il supporto fondamentale della nostra attività, sia a livello di credibilità, sia perché, se svolta con attenzione alla qualità e serietà, può diventare un deciso supporto economico. In Italia c’è sempre stata una sottocultura riguardo all’officina, considerata soltanto una comodità per il cliente, al servizio della vendita. Invece ci siamo accorti nel tempo che deve avere un proprio conto economico e deve essere il biglietto da visita della concessionaria, ancora più del prodotto”. Per questo nel settore i progetti sono ambiziosi. “Nei territori che copriamo da tempo ci vantiamo di essere i più forti nel service, sia direttamente che in collaborazione con le officine autorizzate. Lo stesso vogliamo fare anche a Brescia. Abbiamo individuato un paio di officine interessanti, e possiamo già contare su alcune realtà molto forti, una buona base da cui partire”.

un mercato estremamente significativo, uno dei più ricchi in Italia, ci interessava molto avere la possibilità di confrontarci con questa zona e quindi di crescere. Una sfida che abbiamo accettato volentieri. Purtroppo ha coinciso con la paralisi del mercato”. S ULLE POTENZIALITÀ della Lombardia però l’imprenditore non ha dubbi. “La nostra esperienza nella parte bassa della Regione conferma che questa è una zona straordinaria per la cultura che ha del lavoro. Una terra ricca di microaziende, anche importanti, in cui si sente palpabile la voglia di lavorare. Purtroppo il momento è, a mio avviso, dopo trent’anni di attività, il peggiore mai visto. Si è creata una situazione di panico, a cui le aziende hanno reagito bloccando qualsiasi investimento”. “Noi ci siamo imposti di trasmettere un messaggio diverso, positivo - prosegue Carra -. Il mondo continua, in tanti lavoriamo da una vita cercando di fare le cose per bene e allora dobbiamo superare anche questo momento”. UNA FILOSOFIA CHE si riflette anche sulle attività della I Trucks. “Abbiamo fatto investimenti che oggi ci pesano molto. Fortunatamente siamo comunque nelle condizioni di cominciare a lavorare su Brescia con una certa serenità, promuovendo un discorso serio e sperando che questi tempi tristi finiscano. Siamo convinti che oggi il prodotto Renault Trucks sia il migliore per un’azienda che fa davvero i conti, prima o dopo questo messaggio passerà”. Così come secondo Carra passerà anche il periodo difficile. “La Lombardia si riprenderà per prima, in particolare Brescia, dove il tessuto economico è straordinario, dove se c’è appena un po’ di luce all’orizzonte ci mettono poco a rimettersi in moto. Il che rappresenterà anche un’occasione per noi, che rappresentiamo un gruppo che ha avuto il coraggio di fare sacrifici, di metterci la faccia in un momento dove era forse meglio stare a guardare”.

Rete Renault Trucks DEALER C.V.R., via Pisacane 31, 20016 Pero (MI) I Truck, via Padana Superiore 46, 25045 Castegnato (BS) Lo.Ma. Trucks, via Circonvallazione Sud 20, 46100 Mantova Milano V.I., via Volturno 61, frazione Sesto Ulteriano, 20098 San Giuliano Milanese (MI) Re.Vi. Veicoli industriali, via Boccaccio 58, 21012 Cassano Magnago (VA) V.A.I. via Como 97, 23883 Brivio (LC) - via Vanoni 25, 23010 Piantedo (SO) OFFICINE AUTORIZZATE R1 Nuova A.I.B. di Cagliari Danilo snc, via Provinciale 5, località Moie, 25050 Rodengo Saiano (BS) Aut. Ind. F.lli Azzola srl, via Luigi Carrara 61, 24027 Nembro (BG) C&G Service srl, via Como 97, 23883 Brivio (LC) Omniacar srl, via per Centrale Venina 5, 23020 Poggiridenti (SO) Ricri Service srl, via Miglioli 6, 20090 Segrate (MI) Om-Car snc, via Vittorio 28, 46045 Marmirolo (MN) OFFICINE AUTORIZZATE R2 Ferri Ezio Paolo, Lungo Serio 10/H, 24050 Grassobbio (BG) Carozzi F.lli e C snc, via Como 60, 23883 Brivio (LC) Contessa Livio, via Spluga 124/A, 23015 Dubino (SO) Gilardi Edoardo e Figli snc, viale 1° Maggio, 23881 Airuno (LC) Pesci snc, via Guicciardi 17, 23100 Sondrio Cattaneo Luigi & C. snc, via Annoni 61, 20012 Cuggiono (MI) Vigevano Diesel sas, via Perugino 53/55, 27029 Vigevano (PV) Giordani Trucks srl, via Trieste 92, 21023 Besozzo (VA) Truck Service di Borsani Stefano, via Falcone 25, 21040 Gerenzano (VA) Auto Diesel srl, via Volta 5, 20090 Assago (MI) Autoriparazioni Colombo sas, via Resegone 20, 22063 Cantù (CO) FB Trucks Service srl, via Padana Superiore 44/46, 25045 Castegnato (BS) Invernizzi Giancarlo, via Provinciale 88, 23811 Ballabio (LC) Nord Diesel Service srl, via Dosolo 9/11, 26030 Malagnino (CR) Piovani srl, via Fornace, 25026 Pontevico (BS) S.M.A.R. srl, via Acque Alte 10/E, 46100, Mantova Team Service Car snc, via T. Tasso 25/40, 20049 Concorezzo (MI) Tecnauto 2000 snc, viale Europa, strada Provinciale Rivanazzano, 27055 Rivanazzano (PV)

Best seller

A

i bresciani piace soprattutto il Midlum. Ce lo spiega Giuseppe Gazzoli, responsabile vendite della I Trucks. “Allestito nelle più varie configurazioni il medio di Renault Trucks è il nostro veicolo più richiesto”. Così come in genere i mezzi dotati di cassone. “Del resto è logico - prosegue Gazzoli -, Brescia è la patria dei muratori. Al momento la gamma leggera è un po’ ferma, mentre tengono i medi”. Riguardo ai pesanti sono più gettonate le motrici rispetto ai trattori, dato che in zona mancano le grandi ditte di autotrasporto. “Molte industrie lavorano il ferro e si orientano più sul Premium Strada magari con la cabina bassa”. “PER BRESCIA avevamo un progetto triennale molto ambizioso - conclude il concessionario -, arrivare a 500 veicoli l’anno, con una quota superiore al 10 per cento. Visto il periodo lo dovremo rivedere. Quest’anno ci siamo imposti 250 pezzi e forse dovremo scendere ancora a 200, però aspettiamo a darci per vinti, è ancora presto. Se il mercato si rimette in moto queste quote ci spettano di diritto e peggio per noi, che ci riteniamo dei professionisti in questo campo, se non siamo in grado di raggiungerle”.

Da sinistra, il titolare Giorgio Carra, già concessionario Renault T. in Emilia, e il responsabile vendite di I Truck Giuseppe Gazzoli.

Altre 30 SOPRA LE 6 TONNELLATE

1,24

8,95

SOPRA LE 16 TONNELLATE

Daf 166

1,62

0,05

1,85

Fiat 1 7,06 0,16

9,87

Isuzu 23

10,90

SOPRA LE 6 TONNELLATE 1,25

Altre 25 Daf 147

8,60

Iveco 643

8,33

SOPRA LE 16 TONNELLATE 1,12

Altre 3 0,42

5,83

Daf 20

7,92

Iveco 386

10,06

Altre 2 7,26

Daf 18 10,61

Iveco 75

Iveco 54

13,57 Man 149 15,90

Mercedes-Benz 212

34,66

Man 125 Mercedes-Benz 168

28,61 14,75

Mitsubishi 16 11,43 8,03

Nissan 3 0,16 0,86

Renault 3

9,27

12,45

Renault Trucks 295

Mercedes-Benz 43

Renault Trucks 199

Mitsubishi 1

Scania 183

Nissan 1 17,92

Volvo 116

6,25

Man 12 30,17

15,64

Scania 9

0,42 0,42

18,44 Renault 1

6,70

Scania 19 TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 1.855 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 1.349

Mercedes-Benz 33 Renault Trucks 28

Renault Trucks 48

Scania 183 Volvo 131

Man 15 20

31,25

Volvo 14

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 240 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 179

Volvo 13


Marzo:Gennaio

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DEALER

N° 177 / Marzo 2009 Il Mondo dei Trasporti

48

SCANIA

Ancora più attenzione per i piccoli trasportatori

Rete Scania DEALER Italcar spa, corso Europa Z.I., 20020 Lainate (MI) Rangoni & Affini spa, via Parma 5/1, 46100 Mantova - via S.S. Padana Superiore 111/A, 25045 Castegnato (BS) Rossi V.I. srl, via Portico 53, 24050 Orio al Serio (BG) Varom spa, frazione San Grato 143/A, 26900 Lodi - via I° Maggio 35/A, 27042 Bressana Bottarone (PV)

Dopo l’ingresso nella nuova sede di Lainate il mandato per Italcar è stato ampliato prima alla provincia di Milano e poi a quelle piemontesi di Novara e del Verbano Cusio Ossola; nel frattempo la struttura societaria è stata trasformata in una S.p.A.

L

a Lombardia è, e crisi a parte ancora rimane, terreno fertile per le concessionarie di veicoli da lavoro. Scania non fa eccezione e può infatti contare su di una rete di vendita ben rodata composta da professionisti affidabili e da tempo impegnati nella promozione dei prodotti del marchio svedese. Lo stesso si può dire della struttura dedicata all’assistenza che, se pure deve fare i conti con qualche “indipendente” di buon livello, è riuscita a mantenere un assetto numerico e qualitativo in linea con le altre aree del Nord Italia. NATURALMENTE TRA le varie zone a spiccare in termini numerici, oltre a Brescia che è polo industriale di alto livello, c’è Milano, attorno a cui si è sviluppata un forte scambio commerciale che coinvolge anche la compravendita di camion. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci per il focus di questo mese all’Italcar di Lainate che si occupa della vendita dei pesanti Scania fin dall’avvio dell’attività, nell’ormai lontano 1981. Da allora l’attività della

Così Scania in Lombardia

551

Veicoli immatricolati nel 2008 sopra le 16 tonnellate

11,73

Percentuale Scania sopra le 16 tonnellate

struttura, guidata da Mario Ferri, è crescita costantemente. Il primo capannone di Grandate è stato presto sostituito dall’attuale sede a Lainate e ciò ha coinciso con l’ampliamento del mandato, che oltre a Varese e Como è arrivato alla provincia di Milano e nel 2006 ha ottenuto anche parte del Piemonte, con le province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Anche la struttura societaria è cambiata fino ad arrivare, nel 2004, all’attuale società per azioni. V ISTI I PRESUPPOSTI , non stupisce che i numeri trattati dalla Italcar siano importanti. Fino al 2007 sono stati venduti

Mario Ferri ha seguito l’intera evoluzione della concessionaria. 180 veicoli all’anno, a cui va aggiunta una quota praticamente identica di usati. Cifre che si sono radicalmente ridimensionate per effetto della crisi generale tanto da far ipotizzare un calo del 50 per cento. “O almeno è quanto prevediamo dopo che a ottobre il mercato si è fermato”, spiega Ferri. E nel caso della Italcar il segnale è davvero preoccupante, soprattutto per la composizione del parco clienti che, trattandosi di una concessionaria Scania, spicca ancora di più.

Best seller

DIVERSAMENTE DAL consueto, infatti, la clientela tipo dell’Italcar è composta da piccoli imprenditori, da acquirenti di motrici (che sono nel computo del venduto in proporzione più numerose dei trattori, caso quasi unico trattandosi del costruttore nordico), con una grande attenzione ad allestimenti particolari, alle gru retro cabina per le imprese edili, ai compattatori di rifiuti per l’Amsa (storico cliente Italcar) e una nomea di rilievo tra gli eccezionali. U N SUBSTRATO CHE comprende numerose licenze di conto proprio e che pareva dover superare l’impasse con il minimo danno. “Invece il calo è generalizzato”, commenta Ferri. Con l’aggravante che per la forza vendita, composta dal titolare e da tre addetti, a cui se ne aggiunge un quarto deputato alle consegne, ha un compito più difficile. “Si tratta di buoni clienti che però devono essere seguiti più dei classici trasportatori, supportati nella scelta del mezzo giusto per le singole esigenze”. FUORI DALLA CONGIUNTURA

OFFICINE AUTORIZZATE Dall’Angelo Giuseppe srl, via Nazionale 2, 24060 Casazza (BG) Diesel Nord srl, via Varese 27, 21040 Caronno Varesino (VA) Gr.Un.Sa.Co. srl, via Sesto 70 Zona Industriale, 26100 Cremona Maghella Veronesi & C. snc, via T. Tasso 5, 46043 Castiglione delle Stiviere (MN) Magistroni snc, strada per Castelletto 5, 20080 Albairate (MI) O.R.V.I. snc, via Portico 53, 24050 Orio al Serio (BG) Officina Martelli srl, via Spluga 130, frazione Nuova Olonio, 23015 Dubino (SO) Officina Valetti srl, via Falck 1, 23030 Tresenda (SO) Officine Affini srl, via S.S. Padana Superiore 111/A, 25045 Castegnato (BS) Officine Affini srl, via Parma 5/1, 46100 Mantova Santa Maria Autofficina snc, via delle Industrie 1/A-C, 23889 Santa Maria Hoè (LC) Team Service Car snc, via Tasso 25/40, 20049 Concorezzo (MI) Varom Service srl, loc. Isola Maggiore, 26836 Montanaso Lombardo (LO) attuale sono essenzialmente due i problemi endemici riscontrati da Ferri: “In primo luogo l’erosione del margine di guadagno, che si è accentuata anche per chi vende Scania, che sono prodotti di alta qualità ma con un prezzo in linea con quanto valgono. E poi l’usato per cui spesso il cliente si aspetta cifre non più realizzabili. In questo caso il concessionario deve scegliere se vendere comunque, prendendosi il rischio conseguente. Di trovarsi cioè sul piazzale mezzi che è difficile rimettere in circolo”. Soprattutto oggi che anche il mercato dell’usato ha subito una decisa flessione. I N TUTTO QUESTO come si

pone la questione finanziamenti? “In questo caso il problema è delle imprese di trasporto che hanno perso in capitale e quindi a volte si fatica a farle finanziare. Fino a pochi mesi fa andava meglio con le imprese edili che ora sono entrate a loro volta in difficoltà. In generale comunque i clienti che non sono veri trasportatori hanno meno difficoltà”. Italcar per soddisfare la sua clientela fa riferimento sia alla finanziaria della Casa madre che a un paio di istituti privati. “Ma siamo aperti a ogni tipo di soluzione - conclude Ferri - se l’azienda ha una sua struttura di fiducia non ci sono problemi”.

Officina

L

S

’abbiamo già spiegata la prerogativa originale dell’Italcar che si riflette sulla scelta del loro best seller. “Scania è imbattibile in certe configurazioni, ad esempio sugli 8x4 per i cantiere, mezzi di nicchia che però possono contare su affidabilità e versatilità uniche”. Per quanto riguarda invece i mezzi da linea il preferito qui come in tutto il resto della Penisola è il trattore motorizzato dall’8 cilindri che ormai è una leggenda nella galassia Scania. Il livello di potenza preferito (budget permettendo)? Naturalmente il 500 cv.

ettecento metri quadrati di capannone e dieci addetti. E’ questa la composizione dell’officina Italcar, settore su cui il concessionario punta molto, soprattutto in abbinamento alla vendita di ricambi. Peccato che la crisi abbia colpito anche lì, pur se in tono minore. “Dobbiamo registrare una contrazione anche sulle manutenzioni e riparazioni - conferma Ferri - . Dovuta a una scelta precisa delle aziende, che cercano di risparmiare ovunque sia possibile e quindi si recano in officina soltanto quando non possono farne a mano”.

Le immatricolazioni a confronto in Lombardia SOPRA LE 6 TONNELLATE 0,68

4,05

0,68 8,78

Daf 6 8,78

29,05

SOPRA LE 16 TONNELLATE 4,92

Altre 1

8,11

10,66

32,43

7,38

Mercedes-Benz 11 Renault Trucks 12

Altre 7 2,34 10,54

9,13

6,56 35,25

Iveco 151

Renault Trucks 9

Man 20

17,10

Scania 13

Mercedes-Benz 56

Volvo 13

Mitsubishi 1

13,11 0,22

Scania 13

0,23

Volvo 13

Daf 29

12,18

Iveco 95 13,78 30,45

4,68 Scania 43 Volvo 39

Man 18 Mercedes-Benz 45

16,99

Renault Trucks 53 Scania 43

14,43

Nissan 1 Renault Trucks 73

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 148 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 122

9,29

Isuzu 10

Mercedes-Benz 8 35,36

Altre 6

Daf 45 10,07

10,66

24,59

SOPRA LE 16 TONNELLATE 1,33

Man 43

Man 48 7,43

Iveco 30

Isuzu 1 Iveco 43

SOPRA LE 6 TONNELLATE 1,57

Daf 6

5,77 TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 446 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 327

Volvo 38


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