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N° 180 / Giugno 2009 Il Mondo dei Trasporti
FOCUS PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI PARTNER INEVITABILE DI CHI SCEGLIE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE
Aosta a impatto zero Un importante evento, organizzato da Piaggio Veicoli Commerciali insieme al mensile Il Mondo dei Trasporti e con il diretto coinvolgimento della Concessionaria Piaggio “Autoriparazioni Giachino”, ha acceso i riflettori sul progetto Cityporto, in via di attuazione nel capoluogo valdostano, che coinvolge veicoli ecologici come quelli della gamma Porter per garantire la distribuzione delle merci in maniera razionale senza alcuna penalizzazione per l’ambiente a caso l’area inizialmente interessata dal progetto è costituita dalla cosiddetta ZTL che ad Aosta ha già oggi dimensioni rilevanti. I mezzi utilizzati per il servizio godono della possibilità di utilizzare anche le eventuali corsie preferenziali e hanno libero accesso e possibilità di sosta all’interno della ZTL per tutte le 24 ore. Ad affidare all’interporto di Padova lo studio per la realizzazione ad Aosta del Cityporto è stata la Chambre Valdoteine, in collaborazione con il Consorzio Enti Locali della Valle d’Aosta. “Vogliamo dare slancio a questa bellissima città ha dichiarato alla Stampa il
Mauro Zola
AOSTA - Ridurre l’accesso di veicoli commerciali, in particolare di quelli inquinanti al centro cittadino. Questo è il concetto base del progetto Cityporto, già testato con successo da quattro anni a Padova e che entro quest’anno potrebbe entrare in funzione anche ad Aosta. Parte fondamentale del progetto, che è stato sviluppato dall’Interporto patavino è l’utilizzo di mezzi da distribuzione a basso impatto ambientale, oltre che capaci di muoversi agilmente nel centro cittadino, che servano a coprire il cosiddetto “ultimo miglio”, a provvedere cioè alle consegne per conto dei vari corrieri, muovendosi quindi sempre a pieno carico, il che già basta a ridurre sensibilmente il numero delle corse. Sulla base di queste premesse Il Mondo dei Trasporti, per tradizione attento e partecipe delle nuove tendenze della distribuzione su gomma, ha organizzato la manifestazione “Ao sta a impatto zero” insieme a Piaggio, costruttore che ha da tem po in catalogo versioni ecologiche, con le alimentazioni e let trica o Gpl del Porter, furgone di ridotte dimensioni particolarmente adatto alle strette vie del centro storico cittadino. Ad Aosta inoltre la presenza di Piaggio è particolarmente accentuata dall’impegno della con cessionaria di zona l’Autoriparazioni Garelli, che ha preso il mandato soltanto nel 2007 ma da allora ha incrementato sensibilmente le quote dell’azienda di Pontedera. Come già detto l’obiettivo del progetto Cityporto è la razionalizzazione della distribuzione delle merci, per contribuire oltre che alla riduzione
delle emissioni alla decongestione del traffico all’interno dei centri storici della città. Si tratta di un servizio che si propone di ridurre i viaggi, raggiungere un livello più alto di riempimento dei veicoli e che prevede l’utilizzo di mezzi ecologici. Per rag giungere l’obiettivo sono necessari incentivi da parte del Comune: quali l’ingresso h24 in centro per tutti i furgoni che portano le insegne del Cityporto, l’utilizzo delle corsie preferenziali, la predisposizione di e ven tuali piazzole di sosta specifiche. Si tratta di un concetto totalmente innovativo di trasporto merci urbano, destinato a migliorare i flussi di consegna e a rendere contemporaneamente la città più vivibile. Il modello di ba se su cui si basa l’esperienza Ci typorto è di un’estrema semplicità: gli operatori (inizialmente corrieri) consegnano le mer ci in una piattaforma logistica (Interporto) a ridosso della città; da qui partono i mezzi e co logici a basso impatto ambientale per la distribuzione in centro, non
Presidente della Chambre Pierantonio Genestrone - e intendiamo trasformare l’esperienza di Aosta in un veicolo ideale del progetto in altri comuni”. È già stato a questo proposito individuato il centro di carico e scarico, una struttura già esistente, di 800 metri quadrati nell’ex area Cogne (che però è richiesta anche per ospitare il nuovo palazzo della Regione) che il Comune riqualificherà adattandola alle modalità richiesta dal progetto Cityporto. Il via alla fase pratica dell’iniziativa presuppone un ulteriore allargamento dell’isola pedonale. Operativo dal 21 aprile 2004, il Cityporto di Padova è
una delle poche esperienze di questo tipo operanti in Italia. Il progetto, promosso da Comune di Padova e Interporto di Padova, in collaborazione con Provincia e Camera di Commercio di Padova e A.P.S. Holding S.p.A. - Divisione Mobilità, è frutto di più di un anno e mezzo di lavoro, che ha coinvolto anche gli operatori del tra sporto. L’Accordo di Programma, che sta alla base del Cityporto, è stato siglato il 5 a pri le 2004 e ha previsto, contributi all’iniziativa per un periodo di quattro anni. Il progetto dopo una fase pilota di 12 mesi gestita direttamente da Interporto, si è dimostrato perfettamente in grado di auto-
La conferenza stampa tenutasi nei locali della concessionaria Autoriparazioni Giachino di Saint-Christophe, alle porte di Aosta, in occasione dell’evento “Aosta a impatto zero” organizzata da Il Mondo dei Trasporti e Piaggio.
Vantaggi reali per l’ambiente e l’economia grazie all’esperienza del Cityporto di Padova
Sensibile riduzione dei gas inquinanti AOSTA - Secondo uno studio dell’Università Bocconi di Milano, nei primi quindici mesi di attività a Padova il progetto Cityporto ha portato una riduzione di 38 tonnellate di CO2, 202 chilogrammi di monossido di azoto, 16 di ossidi di zolfo, 58 di composti organici volatili e 41 di Pm10. E non è soltanto il fattore ecologico a essere determinante, infatti anche nel consumo del carburante si sono registrate economie per una cifra di poco inferiore ai 7mila euro, a questi si aggiunge un risparmio quantificabile in 133.089 euro per la riduzione delle emissioni nocive, 22.560 euro per la riduzione dell’inquinamento acustico, 12.417 per la diminuzione dell’incidentalità, per un totale di 174.628 euro. Alla fine della prima fase del progetto e cioè al termine del quinquennio di attivi-
tà il risparmio totale dovrebbe arrivare ai 756mila euro, il doppio del costo di start up, cioè dei 360mila euro d’investimento necessari per finanziare i primi cinque anni di attività del progetto. Nel corso dei 15 mesi di piena attività sono stati contabilizzati 313 giorni di lavoro effettivo, in cui sono state realizzate 60mila consegne, di cui 1.892 viaggi nella zona a traffico limitato, in cui i primi sette mezzi ecologici autorizzati hanno libero accesso 24 ore su 24. È bastato questo perché il traffico commerciale all’interno delle aree tutelate sia diminuito di cinque volte. Del resto col tempo comincia a entrare nella mente dei commercianti del centro storico della città veneta un concetto fondamentale per l’iniziativa Cityporto e cioè che la zona a traffico limitato deve essere gestita
come fosse un unico immenso centro commerciale, razionalizzando quindi le consegne dei rifornimenti. Ogni mese i sette furgoni biancoazzurri che compongono la flotta padovana del Cityporto consegnano per conto dei vari corrieri oltre 45mila pacchi, e se all’inizio erano poche le aziende che si affidavano all’iniziativa negli ultimi mesi sono arrivate a essere più di quaranta, tra cui nomi importanti come Artoni, Bartolini, Fercam, Gefco, il successo dell’iniziativa si sta traducendo nell’inaugurazione di un vero e proprio network, che comprende oltre a Padova e Aosta, anche Como, Modena e Venezia, mentre collaborazioni sono state richieste anche da città fuori dai confini nazionali, come Monaco di Baviera e Città del Messico.