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N° 180 / Giugno 2009 Il Mondo dei Trasporti

FOCUS PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI PARTNER INEVITABILE DI CHI SCEGLIE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Aosta a impatto zero Un importante evento, organizzato da Piaggio Veicoli Commerciali insieme al mensile Il Mondo dei Trasporti e con il diretto coinvolgimento della Concessionaria Piaggio “Autoriparazioni Giachino”, ha acceso i riflettori sul progetto Cityporto, in via di attuazione nel capoluogo valdostano, che coinvolge veicoli ecologici come quelli della gamma Porter per garantire la distribuzione delle merci in maniera razionale senza alcuna penalizzazione per l’ambiente a caso l’area inizialmente interessata dal progetto è costituita dalla cosiddetta ZTL che ad Aosta ha già oggi dimensioni rilevanti. I mezzi utilizzati per il servizio godono della possibilità di utilizzare anche le eventuali corsie preferenziali e hanno libero accesso e possibilità di sosta all’interno della ZTL per tutte le 24 ore. Ad affidare all’interporto di Padova lo studio per la realizzazione ad Aosta del Cityporto è stata la Chambre Valdoteine, in collaborazione con il Consorzio Enti Locali della Valle d’Aosta. “Vogliamo dare slancio a questa bellissima città ha dichiarato alla Stampa il

Mauro Zola

AOSTA - Ridurre l’accesso di veicoli commerciali, in particolare di quelli inquinanti al centro cittadino. Questo è il concetto base del progetto Cityporto, già testato con successo da quattro anni a Padova e che entro quest’anno potrebbe entrare in funzione anche ad Aosta. Parte fondamentale del progetto, che è stato sviluppato dall’Interporto patavino è l’utilizzo di mezzi da distribuzione a basso impatto ambientale, oltre che capaci di muoversi agilmente nel centro cittadino, che servano a coprire il cosiddetto “ultimo miglio”, a provvedere cioè alle consegne per conto dei vari corrieri, muovendosi quindi sempre a pieno carico, il che già basta a ridurre sensibilmente il numero delle corse. Sulla base di queste premesse Il Mondo dei Trasporti, per tradizione attento e partecipe delle nuove tendenze della distribuzione su gomma, ha organizzato la manifestazione “Ao sta a impatto zero” insieme a Piaggio, costruttore che ha da tem po in catalogo versioni ecologiche, con le alimentazioni e let trica o Gpl del Porter, furgone di ridotte dimensioni particolarmente adatto alle strette vie del centro storico cittadino. Ad Aosta inoltre la presenza di Piaggio è particolarmente accentuata dall’impegno della con cessionaria di zona l’Autoriparazioni Garelli, che ha preso il mandato soltanto nel 2007 ma da allora ha incrementato sensibilmente le quote dell’azienda di Pontedera. Come già detto l’obiettivo del progetto Cityporto è la razionalizzazione della distribuzione delle merci, per contribuire oltre che alla riduzione

delle emissioni alla decongestione del traffico all’interno dei centri storici della città. Si tratta di un servizio che si propone di ridurre i viaggi, raggiungere un livello più alto di riempimento dei veicoli e che prevede l’utilizzo di mezzi ecologici. Per rag giungere l’obiettivo sono necessari incentivi da parte del Comune: quali l’ingresso h24 in centro per tutti i furgoni che portano le insegne del Cityporto, l’utilizzo delle corsie preferenziali, la predisposizione di e ven tuali piazzole di sosta specifiche. Si tratta di un concetto totalmente innovativo di trasporto merci urbano, destinato a migliorare i flussi di consegna e a rendere contemporaneamente la città più vivibile. Il modello di ba se su cui si basa l’esperienza Ci typorto è di un’estrema semplicità: gli operatori (inizialmente corrieri) consegnano le mer ci in una piattaforma logistica (Interporto) a ridosso della città; da qui partono i mezzi e co logici a basso impatto ambientale per la distribuzione in centro, non

Presidente della Chambre Pierantonio Genestrone - e intendiamo trasformare l’esperienza di Aosta in un veicolo ideale del progetto in altri comuni”. È già stato a questo proposito individuato il centro di carico e scarico, una struttura già esistente, di 800 metri quadrati nell’ex area Cogne (che però è richiesta anche per ospitare il nuovo palazzo della Regione) che il Comune riqualificherà adattandola alle modalità richiesta dal progetto Cityporto. Il via alla fase pratica dell’iniziativa presuppone un ulteriore allargamento dell’isola pedonale. Operativo dal 21 aprile 2004, il Cityporto di Padova è

una delle poche esperienze di questo tipo operanti in Italia. Il progetto, promosso da Comune di Padova e Interporto di Padova, in collaborazione con Provincia e Camera di Commercio di Padova e A.P.S. Holding S.p.A. - Divisione Mobilità, è frutto di più di un anno e mezzo di lavoro, che ha coinvolto anche gli operatori del tra sporto. L’Accordo di Programma, che sta alla base del Cityporto, è stato siglato il 5 a pri le 2004 e ha previsto, contributi all’iniziativa per un periodo di quattro anni. Il progetto dopo una fase pilota di 12 mesi gestita direttamente da Interporto, si è dimostrato perfettamente in grado di auto-

La conferenza stampa tenutasi nei locali della concessionaria Autoriparazioni Giachino di Saint-Christophe, alle porte di Aosta, in occasione dell’evento “Aosta a impatto zero” organizzata da Il Mondo dei Trasporti e Piaggio.

Vantaggi reali per l’ambiente e l’economia grazie all’esperienza del Cityporto di Padova

Sensibile riduzione dei gas inquinanti AOSTA - Secondo uno studio dell’Università Bocconi di Milano, nei primi quindici mesi di attività a Padova il progetto Cityporto ha portato una riduzione di 38 tonnellate di CO2, 202 chilogrammi di monossido di azoto, 16 di ossidi di zolfo, 58 di composti organici volatili e 41 di Pm10. E non è soltanto il fattore ecologico a essere determinante, infatti anche nel consumo del carburante si sono registrate economie per una cifra di poco inferiore ai 7mila euro, a questi si aggiunge un risparmio quantificabile in 133.089 euro per la riduzione delle emissioni nocive, 22.560 euro per la riduzione dell’inquinamento acustico, 12.417 per la diminuzione dell’incidentalità, per un totale di 174.628 euro. Alla fine della prima fase del progetto e cioè al termine del quinquennio di attivi-

tà il risparmio totale dovrebbe arrivare ai 756mila euro, il doppio del costo di start up, cioè dei 360mila euro d’investimento necessari per finanziare i primi cinque anni di attività del progetto. Nel corso dei 15 mesi di piena attività sono stati contabilizzati 313 giorni di lavoro effettivo, in cui sono state realizzate 60mila consegne, di cui 1.892 viaggi nella zona a traffico limitato, in cui i primi sette mezzi ecologici autorizzati hanno libero accesso 24 ore su 24. È bastato questo perché il traffico commerciale all’interno delle aree tutelate sia diminuito di cinque volte. Del resto col tempo comincia a entrare nella mente dei commercianti del centro storico della città veneta un concetto fondamentale per l’iniziativa Cityporto e cioè che la zona a traffico limitato deve essere gestita

come fosse un unico immenso centro commerciale, razionalizzando quindi le consegne dei rifornimenti. Ogni mese i sette furgoni biancoazzurri che compongono la flotta padovana del Cityporto consegnano per conto dei vari corrieri oltre 45mila pacchi, e se all’inizio erano poche le aziende che si affidavano all’iniziativa negli ultimi mesi sono arrivate a essere più di quaranta, tra cui nomi importanti come Artoni, Bartolini, Fercam, Gefco, il successo dell’iniziativa si sta traducendo nell’inaugurazione di un vero e proprio network, che comprende oltre a Padova e Aosta, anche Como, Modena e Venezia, mentre collaborazioni sono state richieste anche da città fuori dai confini nazionali, come Monaco di Baviera e Città del Messico.


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AOSTA A IMPATTO ZERO / L’INTERVENTO DI VINCENZO SCARDIGNO

Grande escalation con i veicoli da lavoro Il Direttore Commerciale di Piaggio Veicolo Commerciali ha sintetizzato la storia del Gruppo, ma snocciolato anche i dati relativi al 2008: fatturato a 1,6 miliardi di euro, oltre 700.000 i veicoli prodotti, dipendenti nel mondo a quota 7.000. E intanto Piaggio Veicoli Commerciali diventa un brand sempre più dinamico con grandi prospettive per il futuro Lino Sinari SAINT-CHRISTOPHE - Quella di Piaggio è una storia che risale al 1884: più di un secolo (125 anni) di trasporti iniziati a Genova. Nel suo intervento Vincenzo Scardigno, Direttore Com merciale Piaggio Veicoli Commerciali, ha sintetizzato la storia del Gruppo, ma dato anche le dimensioni attuali del costruttore di Pontedera: leader europeo nel mercato delle due ruote, quotato alla Borsa di Milano da luglio 2006, presente nel mondo in oltre 60 Pae si, sette siti produttivi, cinque Centri di ricerca nel mondo, 1,6 miliardi di euro di fatturato nel 2008, oltre 700.000 veicoli prodotti nel 2008, dipendenti in tutto il mondo a quota 7.000. “La storia del Gruppo - ha esordito Scardigno - ha origine in Rinaldo Piaggio, che nel 1884 inizia a produrre equipaggiamenti navali e ferroviari a Sestri Ponente, uno dei centri ur bani del ponente genovese, situato tra Cornigliano e Pegli, co sì chiamato perché distava sei miglia romane da Genova e definito Ponente per distinguerlo da Sestri Levante. Nel 1915 Piaggio entra nell’industria di velivoli. Nel 1946 nasce il marchio Vespa”. Per rintracciare le origini del veicolo commerciale Piaggio occorre arrivare fino al 1948, anno in cui viene lanciato il marchio Ape. Molto più recente il Piaggio a quattro ruote Porter, lanciato nel 1993. “Nel 1999 - ha proseguito il Direttore Commerciale - Piaggio ha inaugurato la produzione di veicoli commerciali in India e nel 2001 acquisito il marchio spagnolo Derbi”. Il resto più che storia è cronaca: nel 2003 il gruppo industriale Immsi diventa azionista di maggioranza del gruppo; l’anno dopo Piaggio acquisisce i marchi Aprilia e Moto Guzzi; nel 2005 la joint venture Piaggio Zongshen Foshan Motorcycle inizia ad operare in Cina; l’anno scorso è stato inaugurato il nuovo sito produttivo in Vietnam. A seguire, Scardigno si è soffermato sull’andamento della Divisione Veicoli Commerciali. “Il trend del fatturato - ha aggiunto l’alto manager della Casa di Pontedera - è passato dai 237 milioni di euro del 2004 ai 390 dell’anno passato, con un incremento del 64 per cen to. Siamo presenti in 35 mer cati, abbiamo due stabilimenti di produzione di veicoli, in Italia e in India, un nuovo stabilimento motori a Baramati, nello Stato indiano di Maharashtra. La nostra produzione conta oltre 180.000 veicoli l’anno”. Le origini della Divisione abbiamo detto che risalgono al 1948, quando nasce Ape: una soluzione semplice alle necessità di chi lavora. Ma da quel momento com’è stata l’evoluzione dello storico marchio? “Il passo successivo più importante - ci ha risposto Vincenzo Scardigno - viene mosso

Vincenzo Scardigno, DirettoreCo mmerciale Piaggio Veicoli Commerciali. nel 1969, quando nasce Ape 50 e sono più di un mi lione gli Ape venduti nel mon do. Nel 1992 nasce il Porter, primo veicolo commerciale a quattro ruote, che solo tre anni dopo, nel 1995, si arricchisce nel la gamma col Porter elettrico, il primo veicolo commerciale a motorizzazione elettrica. Nel 1999, in concomitanza con l’apertura del nuovo stabilimento in India, vengono avviate operazioni internazionali con il brand Ape. Nel 2004 nasce Piaggio Veicoli Trasporto Leggero: una rinnovata presenza sul mercato delle quattro ruote. L’anno scorso abbiamo introdotto la gamma Eco-solution con un nuovo logo”. I Piaggio che arrivano sul mercato europeo sono prodotti nello stabilimento di Pontedera, da dove escono veicoli a tre e quattro ruote. Impiega 400 unità, è dotato di un Centro di ricerca e sviluppo con 80 risorse u mane dedicate e serve oltre 200.000 clienti, producendo oltre 20.000 veicoli l’anno. “La nostra mission - ha proseguito Scardigno - è offrire soluzioni ai bisogni di mobilità professionale di corto raggio. Lo faccia-

mo attraverso una gamma di prodotti caratterizzata da veicoli compatti, maneggevoli, di grande portata ed ecologici. Pos so affermare con orgoglio che siamo i migliori nel segmento del trasporto “ultimo miglio”, più vicino al cliente finale. Se consideriamo il mercato dei veicoli industriali, esso copre un fabbisogno che supera, nel caso della mobilità di lungo raggio, i 300 km. I veicoli commerciali pesanti vanno a coprire le necessità di mobilità intercity, ovvero di 80 km. Noi ci occupiamo della cosiddetta mobilità intracity, ovvero delle percorrenze di 40 km: è questo il mercato di riferimento Piaggio”. Il network di concessionarie Piaggio vede la presenza diretta del marchio nei mercati di Italia, Spagna, Francia, Germania, Benelux e Grecia. In ciascuno di questi Paesi esistono dealer che complessivamente ammontano a 465. Il resto dell’Europa è rappresentato da mercati con importatori presenti in 11 Paesi con 125 concessionari. “In totale - ha sintetizzato il Direttore Commerciale - in Europa abbiamo circa 600 concessionari

e circa 1.200 punti assistenza”. Ma qual è il futuro prossimo del marchio Piaggio? “Stiamo investendo in tecnologia - ha risposto Vincenzo Scardigno come base per lo sviluppo del marchio. Come brand siamo molto forti in Italia, dove la nostra struttura si rivolge in particolare agli enti pubblici: Amministrazioni comunali, comunità montane, consorzi tra Comuni, aziende appaltatrici presso enti pubblici, Polizie locali. Del resto, da 15 anni abbiamo fatto la pre cisa scelta d’investire sull’impatto a zero emissioni, nel quale le pubbliche amministrazioni dimostrano di avere maggiore sensibilità. In alcuni casi gli enti pubblici hanno l’obbligo d’investire risorse sull’impatto zero. La speranza - ha detto ancora il Direttore Commerciale Piaggio V.C. - è che facciano da apripi-

sta per il mercato privato. Per quanto ci riguarda stiamo accelerando sulla tecnologia a impatto zero: non resta che attendere la reazione positiva del mercato”. Sullo sviluppo del marchio ha le idee chiare anche Tommaso Croce, Responsabile Marketing di Prodotto di Piaggio Veicoli Commerciali. “In Spagna ha esemplificato Croce - esistono due grosse società che, a livello nazionale, si occupano della raccolta e della dif ferenziazione dei rifiuti. In quel caso è più facile interfacciarsi con l’operatore e stiamo avendo risultati importanti sul fronte delle vendite del Porter elettrico. Un’altra ottima committenza di Porter elettrici è sta ta fatta all’aeroporto di Madrid, dove i veicoli leggeri circolano senza alcun impatto sull’ambiente. In Germania

Angolo informativo allestito nella città di Aosta dalla concessionaria Autoriparazioni Giachino durante la manifestazione “Aosta a impatto zero”. In alto, alcuni dei Piaggio Porter esposti nel cortile del dealer di Saint-Christophe.

stiamo avendo un grande successo con i Porter in allestimento spazzaneve, acquistati da una società che si occupa della manutenzione delle strade a lunga percorrenza. Insomma, sul fronte degli en ti pubblici siamo forti in Italia e ci stiamo sviluppando nel resto d’Europa. Dobbiamo ora tentare di rivolgerci anche al mercato privato, che per sua natura è più difficile da sensibilizzare. Ma siamo forti anche fuori dall’Europa: in India siamo leader di mercato, con 150.000 veicoli venduti. L’India rappresenta il primo mercato assoluto per Ape Classic”. All’evoluzione nella strategia di mercato si affiancherà un’evoluzione anche in termini di qualità di prodotto. “Sul Porter elettrico - ha spiegato Tommaso Croce - stiamo lavorando per migliorare ulteriormente il rapporto tra capacità di carico e durata delle batterie. L’obiettivo è garantire al cliente un prodotto efficiente ma anche redditivo: nel nostro caso, non resta che rafforzarci nella nostra identità. Ricordo, ad esempio, che grazie ai valori della massa totale a terra, il Porter elettrico consente anche un notevole risparmio sull’assicurazione. Tut te caratteristiche che hanno convinto la rivista “What Van” a considerarlo il migliore van del 2007. Nel segmento in cui operiamo, caratterizzato dalla presenza di pochi competitor, ci siamo arrivati seguendo la naturale evoluzione del mercato. Ed è quanto continueremo a fare nel futuro. Tra gli elementi tecnologici sui quali stiamo lavorando, una nuova soluzione tecnologica per l’Ape Calessino, che va molto in India e nelle località a vocazione turistica. Al momento è disponibile la sola motorizzazione diesel, ma si sta lavorando per altre soluzioni avanzate, in linea con


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AOSTA A IMPATTO ZERO / PORTER E APE PER LE STRADE DEL CENTRO STORICO

Piaggio protagonista tra il candore del Bianco Tra i mezzi, in gran parte elettrici e bi-fuel benzina-gpl, anche uno scooter del 1967, pioniere del segmento dei veicoli commerciali. Faceva il suo lavoro fino al genepì dei terreni aridi e rocciosi della Becca de Viou. Alla conferenza stampa ospite d’eccezione l’Assessore a Bilancio, Finanze e Patrimonio della Regione Valle d’Aosta Claudio Lavoyer Massimiliano Campanella SAINT-CHRISTOPHE - La showroom all’aperto si estende sulla collina a est della città di Aosta, a 614 metri di altezza, nel punto più ampio della valle. Cronisti, clienti, allestitori e anche amici della famiglia Giachino e amministratori comunali, oltre a godere di un’ampia varietà di modelli Porter e Ape, godono così di una posizione strategica dal punto di vista del panorama. L’orizzonte si apre a ventaglio, ampio e splendido, sulle montagne più belle: dal ghiacciaio del Rutor in fondo, verso ponente, alla Grivola, al Pic Carrel (la Becca di Nona), all’Emilius, fino alle Dames de Challant a est. È in questo scenario che il mese scorso alla concessionaria Piaggio erano esposti non solo i modelli più moderni e altamente tecnologici. In specie, trattandosi dell’iniziativa “Aosta a Impatto Zero”, i Porter della gamma a motore elettrico e bifuel benzina-gpl. Ma poco più in là, nascosto quasi come se timidamente volesse farsi notare il meno possibile, troviamo uno scooter Piaggio del 1967. Si trat ta di un pioniere del segmento dei veicoli commerciali: è una moto che dietro porta con sé un cassone aperto. “Si usava parecchio - ci ha detto un cliente della Casa di Pontedera con

Claudio Lavoyer, Assessore al Bilancio della Regione Valle d’Aosta. qualche anno alle spalle - sulle nostre montagne, ad esempio lo ricordo nel tragitto dal ranuncolo acquatico della zona pianeggiante fino al genepì dei terreni aridi e rocciosi della Becca de Viou”. Cosa straordinaria agli occhi dei visitatori, quel mezzo fun ziona ancora. Peccato che una gomma bucata e le recenti nor mative legislative non ne permettessero un “giro di prova” al volo. Di fianco, un Ape degli anni Settanta furgonata, di un azzurro in stile retrò. Il resto del parco esposto era caratterizzato in prevalenza da Porter nelle versioni più disparate: dal cassone ribaltabile all’attrezzatura con kit da giardiniere, dal cassone alzabile a pantografo alle rampe amovibili per cassoni fissi e ribaltabili ai furgoni, vetrati e non. In mezzo ai Porter anche un Quargo, nel-

la versione extra altezza con sponde lisce su cassone e motore diesel 686 cc, e qualche versione del Porter 4x4, che nei co muni montani e laddove vi siano forti pendenze, come in Val d’Aosta, rappresentano la soluzione ideale per le consegne. Ma molti sono anche gli Ape. A catturare l’attenzione il modello Calessino da 7 posti, un triciclo con motore diesel da 422 cc, trazione posteriore e una portata di 245 kg. Clienti e giornalisti presenti, della stampa specializzata ma anche di quella locale, venivano invitati a un giro di prova, che da Saint-Christophe li conduceva in centro alla capitale, alla postazione Piaggio posizionata per l’occasione all’accesso a nord di Aosta. Del resto i confini del comune costeggiano, a ovest, proprio quelli di Aosta, mentre a est il comune di Quart, a sud quello di Pollein e Roisan e a nord quello di Valpelline. In città ad attenderli una hostess e due Porter con le bandiere Piaggio. Per tutti la possibilità di quattro passi nella piazza centrale, piazza Emilio Chanoux, vero e proprio cuore di Aosta, intitolata al martire della Resistenza valdostana, per ammirare il palazzo porticato neoclassico. A Saint-Christophe, oltre a un’altra splendida hostess, ad accogliere i visitatori un buffet

allestito da “Grosjean Frères”, una delle più importanti case vinicole, ubicata a Ollignan. Alla breve conferenza, organizzata per fare il punto sulla questione “impatto zero” e illustrare le finalità dell’evento, è intervenuto Claudio Lavoyer, Assessore a Bilancio, Finanze e Patrimonio della Regione autonoma della Valle d’Aosta. A spiegare brevemente le motivazioni della giornata il Direttore del Mondo dei Trasporti. “Ciascuno di noi oggi - ha dichiarato Paolo Altieri - è chiamato a fa re la sua parte nella difesa del l’ambiente. Il Mondo dei Trasporti ha avuto l’idea di estendere il più possibile la conoscenza dei veicoli elettrici e ha trovato in Piaggio un marchio attento a queste tematiche. Piaggio a sua volta ha trovato in Giachino un punto di riferimento. Insieme, si è pensato di approfittare dell’iniziativa “Aosta a Impatto Zero” per far conoscere l’esistenza di mezzi in grado di eseguire la distribuzione in città anche qualora vi sia un limite di accesso al centro storico che venga consentito ai soli veicoli elettrici”. “A nome del governo regionale - ha dichiarato l’Assessore Lavoyer - mi compiaccio con Il Mondo dei Trasporti, con Piaggio e con Giachino per aver organizzato un’iniziativa il cui fine è la salvaguardia

dell’ambiente. A maggior ragione li ringrazio per averla organizzata qui da noi, nella nostra Regione che per sua natura ha vocazione turistica e desidera quindi proteggere il suo patrimonio naturale. L’ambiente va salvaguardato in modo trasversale, ciascuno svolgendo il suo ruolo: l’i niziativa di oggi è un esempio di come un costruttore, una rivista specializzata e una concessionaria mettano insieme le proprie forze e scendano in cam po, insieme, svolgendo il proprio ruolo ma con una finalità condivisa. Il mio augurio è che queste iniziative abbiamo anche un mercato, perché a mio avviso la tecnologia non può che andare in questa direzione. Da parte sua il governo regionale sta venendo incontro a chi intende acquistare un mezzo a metano o elettrico, per un utilizzo sia professionale che privato”. Accanto all’Assessore erano presenti Vincenzo Scardigno, Direttore Commerciale Piaggio, e Tommaso Croce, Responsabile Marketing di Prodotto del costruttore di Pontedera, affiancati dall’area Manager Gianni Mellano. Insomma, dei “pezzi grossi” per Giachino, che ora può proseguire il lavoro con i suoi clienti con la consapevolezza di avere alle spalle un marchio che lo sostiene al me-

Giro di prova da Saint-Christophe al centro storico di Aosta

Al volante del nuovo Porter furgone vetrato SAINT-CHRISTOPHE - Al volante del nuovo Porter, versione furgone vetrato, abbiamo eseguito il breve tragitto da Saint-Christophe ad Aosta. Profondamente rinnovato, nel design, nelle dotazioni tecniche e negli allestimenti interni, il Porter è comunque sempre quello, ovvero ancora quel mezzo con le caratteristiche che ne hanno decretato il successo: oltre 100.000 unità vendute fino a oggi. Estremamente compatto, il Porter si muove agevolmente nel traffico. Veicolo agile, ci spostiamo sulla corsia libera alla nostra sinistra senza alcun problema e in modo scattante, fulmineo. Stanti le dimensioni, basta uno sguardo all’indietro per sincerarsi delle capacità di carico ma anche delle infinite possibilità di allestimento. “Prima d’ora - ci ha detto il nostro compagno di viaggio, un cliente di Giachino, di professione fiorista - ho sempre utilizzato un’autovettura. Sono passato al Porter per una maggiore efficienza, ovvero per un’esigenza di carico,

pur pensando che non avrei mai avuto la leggerezza, la compattezza e l’agilità di un’auto. Invece mi sbagliavo”. Ma è giunto il momento più difficile: il parcheggio. Invece Porter si dimostra molto manovrabile. Guardiamo a sinistra e a destra e la visuale è completa e rende la manovra più che sicura. Lo spazio per la sosta non è molto (siamo già fortunati ad aver trovato quel posto non molto distante dalla postazione Piaggio!), ma in un paio di manovre, rese più semplici dal servosterzo (di serie), il Porter è posizionato nel migliore dei modi. Prima di scendere guardiamo la plancia: il quadro strumenti è completo e moderno nel design, non manca la predisposizione per l’autoradio, l’abilitazione per i file mp3 e per il navigatore satellitare. Insomma, tutti gli accessori ci sono per poter dire che Porter è guerriero di punta anche sul fronte delle dotazioni.

glio, che non esita a far scendere in campo i vertici, soprattutto se si tratta di un’iniziativa che va nella direzione del rispetto ambientale. Una scelta che in quel di Pontedera hanno fatto già 15 anni fa. “È stata una splendida idea ha detto Scardigno - organizzare la giornata di oggi, che fa coincidere il rilancio di una concessionaria con marchio Piaggio all’avvio di un’iniziativa che incentiva l’utilizzo dei mezzi elettrici. Non posso che guardare al passato e ringraziare i colleghi che 15 anni fa hanno scelto d’imboccare la strada dell’elettrico. Grazie a loro sono già 5.000 i veicoli elettrici Piaggio in giro per il mondo e grazie a loro oggi siamo protagonisti su questo mercato. In questo periodo di difficile congiuntura economica, si è alzata l’attenzione e la sensibilità sul tema ecologico, sul quale possiamo tranquillamente e cinicamente affermare che, rispetto ai nostri competitors, abbiamo qualche carta in più da giocare”. “Siamo onorati - ha concluso Corrado Giachino, titolare dell’omonima concessionaria - di rappresentare il marchio Piaggio, Casa con cui la collaborazione è iniziata anni fa. Consentitemi un pubblico ringraziamento a mio padre: è grazie ai suoi sacrifici e alla sua passione per il lavoro che oggi siamo qui. Voglio assicurarlo che io e mia sorella porteremo avanti la sua opera con la medesima passione”. Chiusa la breve conferenza, il caldo non impedisce a qualche ardito visitatore di sfruttare ancora l’opportunità offerta da Giachino per un “tour” a bordo di un Porter elettrico, furgone vetrato, vicino alla Dora, dove il terreno, un tempo paludoso, è stato risanato ed è diventato la se de dell’aeroporto “Corrado Gex”. Poi anche a nord, dove sorge la Becca de Viou, l’unica montagna che separa SaintChristophe dai comuni di Roisan e Valpelline. Sulla via del ritorno, a bordo del Porter diamo un’ultima occhiata alle montagne. Assaporiamo la bellezza di questi luoghi come seduti in carrozza. Con la consapevolezza che quell’ambiente lo stiamo anche rispettando: per ogni metro percorso non viene rilasciato nell’atmosfera nulla che possa turbarlo, rovinarlo,


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AOSTA A IMPATTO ZERO / I VEICOLI PORTER PREFERITI PER RIDOTTE DIMENSIONI, CAPACITÀ DI CARICO E SPICCATA VOCAZIONE ECOLOGICA

Le meraviglie del corto raggio Offrire soluzioni ai bisogni di mobilità professionale di corto raggio attraverso una gamma prodotto caratterizzata da veicoli compatti, maneggevoli, di grande portata ed ecologici. Questa la mission di Piaggio Veicoli Commerciali, ben esemplificata dalla nuova gamma Porter, veicolo estremamente versatile che si propone anche come valida alternativa eco-sostenibile Fabio Basilico SAINT-CHRISTOPHE - La sfida per una mobilità professionale sostenibile ha un protagonista d’eccezione. Ecologia, risparmio, agilità e capacità di carico in un unico mezzo: tutto questo è il nuovo Piaggio Porter EcoPower a doppia alimentazione benzina-Gpl. Del resto, un com merciale al passo con i tempi come Porter non poteva non avere anche una spiccata coscienza ecologica, oggi che la “questione ambientale” è finalmente assurta a valore strategico. Ma va anche detto che Piaggio non è certamente nuova al problema ambientale, verso il quale è sempre stata sensibile: già nel 1995 aveva lanciato, nel la gamma Porter, una propulsione elettrica destinata all’impiego professionale, dimostrando piena coscienza della ne cessità di coniugare le esigenze del trasporto leggero con la richiesta di ecologia ed economicità d’esercizio. Utilizzo di materiali riciclabili, massima attenzione ai consumi e all’efficienza dei motori sono da sempre al primo posto nei progetti Piaggio ma con il nuovo Porter Eco-Power il trasporto leggero professionale trova una nuova co scienza ecologica con un nuo vo modo per risparmiare sulle spese per il carburante. “Porter Eco-Power - ha detto Tommaso Croce, Responsabile Marketing di Prodotto di Piaggio Veicoli Commerciali - è un commerciale compatto fuori e grande dentro, perfetto per affrontare con disinvoltura il trasporto su tragitti a corto e medio raggio, con un’evidente vocazione urbana. Impossibile non trovare la configurazione adatta alle proprie esigenze: la di sponibilità della versione chassis permette infatti di customizzare Porter e di realizzare il proprio veicolo “su misura”. Grazie alla soluzione della doppia alimentazione benzinaGpl, è uno dei veicoli meno inquinanti in assoluto del suo segmento. Ovviamente, rispettoso dei più severi limiti anti inquinamento, soddisfa senza problemi la normativa Euro 4. La sua anima ecologica si traduce anche in maggiori opportunità di lavoro e di business. L’alimentazione a GPL assicura, infatti, livelli di emissioni così bassi da consentire a Porter Eco-Power l’accesso a centri storici e ZTL anche in presenza di blocchi al traffico: una possibilità in più di lavoro, rispetto ad altri veicoli a motorizzazione tradizionale”. Porter Eco-Power non è un mezzo modificato a posteriori, con un impianto aftermarket, ma un veicolo nuovo che nasce ecologico direttamente in fabbrica, il che si traduce in un’ulteriore possibilità di risparmio. “Grazie all’impianto Gpl “nativo” - ha spiegato Tommaso Croce - Porter infatti

Tommaso Croce, Responsabile Marketing di Prodotto di Piaggio Veicoli Commerciali. può beneficiare al 100 per cento del contributo governativo destinato ai clienti che acquistano un veicolo a basse emissioni inquinanti; l’incentivo previsto è di ben 1.500 euro, mentre con un impianto aftermarket non si superano i 350 euro. In pratica, con Porter Eco-Power si inizia a risparmiare già al momento in cui si firma il contratto”.

lato e la sua combustione emette un quantitativo di polveri sottili (le maggiori responsabili dei blocchi del traffico) pari a zero. Rispetto alle più moderne motorizzazioni Euro 4 alimentate a benzina, il sistema bi-fuel utilizzato dal Porter Eco-Power consente una riduzione del 24 per cento sui valori di idrocarburi e monossido di carbonio e del 16 per cento sui valori di anidride carbonica (gas serra) con un deciso beneficio in termini di rispetto dell’ambiente”. Il Gpl non è solo ecologico ma è soprattutto economico. Con i carburanti tradizionali in continua ascesa e una sostanziale parificazione dei prezzi alla pompa tra benzina e gasolio, il Gpl assicura un risparmio medio per litro di circa il 50 per cento che si traduce in un maggior margine di guadagno per il proprietario. Inoltre, la combustione secca del gas assicura ai motori un minor stress e quindi una vita più lunga. La gamma Porter

Eco-Power viene offerta a partire da 11.590 euro. L’offerta ecologica di Porter comprende però anche le motorizzazioni 1.3 Green-Power con doppia alimentazione benzina/metano (anche in questo caso con moderno sistema a iniezione elettronica sequenziale fasata) ed Electric-Power Zero Emission da 11 kW (96 cv). Tutte non dimenticano di essere parte integrante della famiglia Porter, un mezzo che ha dato soddisfazione a oltre 100mila clienti, diventando negli anni un compagno di lavoro unico e insostituibile per molti professionisti. La nuova gamma Porter, vincitore del “Van of the Year” categoria microvan assegnato dalla rivista inglese “What Van?” nel 2007 e nel 2008, nelle versioni pianale e furgone e in quella Maxxi (con portata fino a 1.120 kg e motorizzazione 1.3 bi-fuel benzina/Gpl da 48/46,8 kW, con possibilità di conversione a metano in aftermarket), è insieme

al Quargo (un veicolo con motore 686 cc da 13 kW, alimentazione a gasolio, portata massima di 735 kg, guidabile con patente A1 a 16 anni e con patente B a 18) protagonista della sezione 4 ruote della gamma veicoli commerciali Piaggio. La sezione 3 ruote è quella del mitico Ape. Il nuovo Porter si presenta pro fondamente rinnovato nel design, nelle dotazioni tecniche, ne gli allestimenti interni. E man tiene inalterate tutte le caratteristiche che stanno alla base di un successo duraturo: compattezza, agilità, straordinario rapporto tra dimensioni e capacità di carico, grande versatilità di allestimento. Grazie a ingombri da city car, Porter è ideale per muoversi anche nei centri storici più raccolti, raggiungendo luoghi preclusi ad altri veicoli commerciali più grandi e ingombranti. Completamente rivisto, il “muso” di Porter inaugura una

nuo va stagione per i veicoli commerciali Piaggio rifacendosi, allo stesso tempo, alla più profonda tradizione della Casa di Pontedera. Il logo esagonale, che ha accompagnato la carriera di Porter fino a oggi, lascia il posto al logo istituzionale del Gruppo Piaggio. È lo stesso sim bolo che, incastonato in nuova ed elegante calandra, riprende un elemento di stile che oltre 60 anni fa apparve prima sulla Vespa e poi sull’Ape. Il nuovo logo è inserito in una calandra del tutto inedita, caratterizzata dalla presenza di un elemento centrale dominante, che sottolinea la familiarità con gli altri veicoli del Gruppo. Il nome del veicolo, Porter, in rilievo tridimensionale, distingue ulteriormente il frontale ed è ca ratterizzato da una finitura metallica che ne impreziosisce la fattura. I nuovi gruppi ottici sono parte integrante dello “sguar do” del nuovo Piaggio Porter, rendendolo più personale e aggressivo. Pur fedele alla sua missione di veicolo commerciale, Porter non rinuncia a un forte carattere nello stile. L’approccio automobilistico nel design è sottolineato anche dal nuovo paraurti con “bocca” inferiore in maglia a nido d’ape (soluzione tipica della tradizione italiana), disponibile sia in versione verniciata - elegante e automobilistica - nell’allestimento Extra, sia senza vernice più pratico e grintoso - nella versiones tandard. Il posto guida e la plancia sono stati completamente ridisegnati, il quadro strumenti è nuovo, più completo e moderno nel design. A disposizione del guidatore ci sono anche nuovi e comodi portaoggetti e non mancano la predisposizione per l’au toradio abilitata per i file mp3 e per il navigatore satellitare. Accessori che distinguono Porter, nel suo segmento di mercato, sul fronte delle dotazioni. Aggiornamenti fondamentali caratterizzano il nuovo Porter: tra i più importanti vi è

PERFORMANCE ELEVATE BASSISSIMI CONSUMI Nel dettaglio, Porter Eco-Power è equipaggiato con motore quattro cilindri 1.3 Eco-Power bi-fuel doppia alimentazione benzina/Gpl Euro 4 da 46,8 kW e sistema a iniezione sequenziale fasata con controllo elettronico della gestione, in grado di garantire performance elevate, del tutto assimilabili a quelle del l’alimentazione a benzina (velocità massima di 130 km/h) con consumi bassissimi, nel massimo rispetto dei più severi parametri di sicurezza. La doppia alimentazione accresce inoltre l’autonomia. “Il Gpl - ha continuato il dottor Croce - rappresenta uno dei carburanti con minor impatto ambientale nello scenario attuale. Si può considerare il carburante più pulito tra i derivati del petrolio. È del tutto privo di benzene e partico-

In alto, il Porter furgone che rappresenta una soluzione pratica e funzionale alle necessità professionali di coloro che necessitano di un volume di carico di ben 3 metri cubi. Sopra, il Porter nella configurazione pianale con sponde in lega apribili su tre lati.


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Il nuovo Porter si presenta forte di una gamma in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di trasporto. Sono ben sei le versioni disponibili, tra cui il pianale (in alto) e il furgone (sopra).

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certamente il servosterzo con sistema EPS (Electric Power Steering) che consente di sfruttare al meglio la proverbiale maneggevolezza del mezzo. Va anche detto che nella versione Extra, Porter dispone di serie degli alzacristalli elettrici, dei fendinebbia, dei sensori di parcheggio e dell’antifurto con chiusura centralizzata nonché di finiture della cabina più ricche. Alcuni di questi contenuti sono disponibili come optional anche sulla versione standard. Sempre a richiesta è possibile ottenere l’ormai indispensabile aria condizionata. “La manovrabilità è esaltata per ottimizzare l’impiego urbano - ha detto ancora Tommaso Croce - l’eccellente raggio di sterzata del Porter, di soli 3,7 metri, contro una media mercato di 5,4 metri è potenziato dall’innovativo sistema EPS che rende ogni manovra di parcheggio estremamente semplice e rapida e la guida ancora più confortevole e sicura. Porter è piccolo fuo ri ma grande dentro. Per soddisfare qualsiasi esigenza, la nuova gamma è disponibile in due versioni: quella con un peso totale a terra di 1,5 tonnellate, con una portata di 650 Kg, ideale per minimizzare i costi fissi assicurativi, e quella con un Ptt di 1,7 tonnellate e una portata di ben 850 Kg, dedicata al cliente professionale che ha bisogno di un veicolo con grandi capacità di carico”. La scelta del veicolo ideale è veramente soddisfacente: il nuovo Porter si presenta infatti forte di una gamma in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di trasporto. Sono infatti sei le ver sioni disponibili, ciascuna

con la propria peculiarità e la sua specifica missione di utilizzo: nella configurazione pianale e pianale maggiorato (lunga rispettivamente 3.420 e 3.775 mm, larga 1.395 e 1.460 mm, alta 1.705 e 1.730 mm e con un passo di 1.830 mm), caratterizzata da sponde in lega apribili su 3 lati e dalla base del vano di carico a soli 76 cm da terra, risultano estremamente semplificate le operazioni di carico e scarico delle merci. Questa versione è la soluzione ideale per aziende agricole, edili, vivaisti, artigiani e per tutti i professionisti che necessitano di un veicolo compatto ma con un vano ampio e spazioso. UNA SOLUZIONE PER OGNI PROBLEMA Il pianale ribaltabile (lunghezza 3.565 mm, larghezza 1.460 mm, altezza 1.800 mm, passo di 1.830 mm) è un mezzo unico nel suo genere sul mercato dei veicoli commerciali compatti: tipicamente, infatti, è presente solo su veicoli ben più grandi e ingombranti. Si tratta di un allestimento realizzato per garantire lo scarico rapido e veloce del materiale, utile per aziende edili, aziende di manutenzione e operatori del verde che lavorano nei centri storici. Per il trasporto urbano di merci e persone Porter si propone in versione furgone e furgone vetrato (lunghezza 3.400 mm, larghezza 1.395 mm, altezza 1.870 mm, passo di 1.810 mm): con un volume di carico di ben 3 metri cubi e porte scorrevoli su entrambi i lati facilita le operazioni di carico e scarico delle merci più voluminose. Corrieri,

FOCUS artigiani, aziende di manutenzione, imprese di pulizia possono trovare in Porter furgone una soluzione pratica e funzionale ai bisogni di mobilità professionale. La versione vetrata con quattro posti a disposizione permette inoltre il trasporto combinato di cose e persone. Lo chassis (lungo 3.570 mm, largo 1.395 mm, alto 1.705 mm e con un passo di 1.830 mm) è la versione più poliedrica, la solida base su cui installare molteplici allestimenti speciali per soddisfare le più diverse esigenze professionali. Per questa versione sono infatti disponibili più di 50 allestimenti speciali che permettono di realizzare soluzioni ideali sia per il settore privato (celle isotermiche, box coibentati, pianali trilaterali, etc.) sia per quello pubblico (raccolta rifiuti, cestello aereo, allestimenti per Vigili del Fuo co, Polizia municipale etc.). “Non va dimenticato - ha concluso il dottor Croce - che tutte le versioni sono disponibili con trazione integrale 4x4, grazie alla quale Porter aumenta ulteriormente il suo potenziale diventando, di fatto, un mezzo inarrestabile, capace di superare a pieno carico pendenze fino al 28 per cento e di affrontare inclinazioni laterali si no a 45 gra di, garantendo sempre e comunque la massima aderenza e la consueta capacità di trasporto. Porter 4x4 è un mezzo unico nel suo segmento dove praticamente non ha concorrenti. È ideale per professionisti che operano in località montane, centri rurali, o comunque in condizioni ambientali particolarmente difficili dove è richiesta la massima efficienza”.

Da oltre sessant’anni l’Ape protagonista d’eccezione del trasporto urbano

Mito a tre ruote simbolo della mobilità professionale SAINT-CHRISTOPHE - La gamma prodotto a 3 ruote di Piaggio Veicoli Commerciali fa riferimento un veicolo mitico, protagonista d’eccezione della mobilità urbana e commerciale, agile, leggero, versatile e maneggevole. È Ape, di cui Piaggio ha celebrato lo scorso anno i sessant’anni di onorata carriera. Le sue dimensioni compatte, unite a un raggio di sterzata di soli 3,4 metri, permettono ad Ape di raggiungere facilmente centri storici, strade anguste e luoghi inaccessibili a qualsiasi altro veicolo commerciale, senza rinunciare a una capacità di carico record che può arrivare a 800 kg. Affidabile ed economico nei consumi, grazie ai suoi motori benzina e diesel con cilindrate tra i 50 e i 422 cc, nella gamma Ape trovano spazio versioni con guida a manubrio o a volante, adatte a ogni esigenza professionale. L’attuale gamma Ape è composta dai modelli Ape 50, Ape TM, Ape Classic e Ape Calessino. Ape 50 rappresenta la gamma di veicoli commerciali più piccoli e versatili oggi in commercio. Si può guidare a manubrio, con il solo patentino, a partire da 14 anni. La sua capacità di trasporto, rapportata a dimensioni e consumi, non ha rivali (fino a 1,5 metri cubi di volume). Ape 50 è dotata di motore 50 cc due

tempi a benzina in grado di erogare 1.8 kW. La velocità massima è di 38 km/h. È disponibile in versione pianale lungo, corto, Cross Country (“pick up” giovane e grintoso con roll-bar) e furgone, con dimensioni compatte che arrivano a un massimo di 2.660 mm di lunghezza per una larghezza di 1.260 mm, un’altezza e un passo di meno di 1,6 metri. Ape 50 percorre oltre 300 km con un pieno e ha tra i suoi punti di forza la maneggevolezza e i consumi contenuti. La portata massima è di 205 kg. Ape 50 furgone è indicato per le piccole e frequenti consegne in città: può trasportare 175 kg di carico, completamente riparato e protetto nel suo vano posteriore con capienza di 1,5 metri cubi, facile da caricare e interamente sfruttabile. Ape TM è la versione più diffusa e polivalente. Le dimensioni compatte (lunghezza inferiore a 3,4 metri, larghezza fino a un massimo di 1.530 mm, un’altezza di massimo 1.780 mm e un passo di non oltre 2.170 mm) nascondono una portata massima di ben 805 kg. Disponibile con volante o manubrio, lo si può guidare con patente A1 a 16 anni o B a 18, Ape TM è proposto in versione pianale, pianale lungo, ribaltabile e furgone. Le motorizzazioni sono quella benzina due tempi da 218 cc e 7 kW e

Diesel quattro tempi da 422 cc. cc e 9 kW. La velocità massima è praticamente la stessa: 64 km/h nel primo caso, 65 nel secondo. Ape Classic, testimone dell’italian style per il suo affascinante design retrò, si abbina con vincenti caratteristiche tecniche: dimensioni contenute (lunghezza di 3.400 mm, larghezza di 1.490 mm, altezza di 1.680 mm e passo di 2.390 mm), come si conviene alla famiglia Ape, e una capacità di carico di 700 kg. Ape Classic è dotato di manubrio e pianale con sponde apribili sui tre lati per agevolare le operazioni di movimentazione della merce, e adotta una motorizzazione Diesel quattro tempi di 422 cc e potenza di 7,8 kW, capace di spingere il piccolo commerciale Piaggio fino a una velocità massima di 55 km/h. Altrettanto rispettosa della storia Ape è l’originale e simpatica versione Calessino, una vera icona vintage indicata per il trasporto di persone, per esempio all’interno di località turistiche o luoghi di particolare interesse. Lungo 2.940 mm, largo 1.465 mm e alto 1.770 mm) Ape Calessino, guidabile con manubrio, è spinto dal 422 cc Diesel che eroga una potenza di 6,2 kW per una velocità massima di 56 km/h. La portata massima è pari a 245 kg.


FOCUS

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AOSTA A IMPATTO ZERO / IL DEALER PIAGGIO “AUTORIPARAZIONI GIACHINO”

Il segreto sta nella qualità del servizio Le origini della concessionaria risalgono al 1965, anno in cui Guido Giachino lascia il posto di operaio in Lancia e apre l’esercizio in località Nicolin. Nel 1990 il trasloco nell’attuale sede, in due capannoni, come officina e poi per la vendita di mezzi Bremach. Ma qualcuno alla Casa di Pontedera si accorge che lì Ape e Porter si vendono bene... Massimiliano Campanella S AINT C HRISTOPHE - Dacché era operaio in Lancia, ebbe l’acutezza di comprendere che era il momento giusto e, nel pieno degli anni Sessanta, diede il via al le radici dell’attuale dealer Piaggio della Valle d’Aosta. Ci troviamo a Saint Christophe, poco più di 3.000 abitanti, nella Comunità Montana Mont Emilius, una valle composta da 10 Comuni. È qui che, in località Gran Charriere, ha sede la concessionaria Autoriparazioni Giachino. Il dealer è un recente “acquisto” della Piaggio, i cui manager si erano accorti che in quell’officina Ape e Porter erano già più che apprezzati. Insomma, c’era il germe di una possibile collaborazione, di cui oggi cominciano a raccogliersi frutti tutt’altro che di seconda scelta. Autoriparazioni Giachino nasce, come del resto si evince dalla denominazione, come officina. Siamo nel 1965 e Guido Giachino, classe 1937, si lancia in un’avventura, lasciando il famoso “posto fisso”. Da operaio dipendente della Lan cia fa il grande passo e met te su l’officina. Le cose vanno bene, del resto negli anni Sessanta le

automobili si vendevano, magari non proprio come il pane, ma certamente la situazione era migliore di quella attuale. Nel giro di un lustro, Guido assume un operaio: è Enrico Breuvé, che troviamo ancora lì, a Gran Charriere. Lavora con la famiglia Giachino da 39 anni ininterrottamente. Una sede di lavoro che ormai è un po’ la sua seconda casa, e quella dei Giachino è un po’ la sua seconda famiglia, quella famiglia che egli ha pure contribuito a far crescere. Le evoluzioni non sono finite. L’officina diventa un’azienda, che attualmente conta sei dipendenti, e vi entrano a far parte i due figli di Guido: Corrado, classe 1965, ed Elena, classe 1970. Parallelamente al servizio di manutenzione e riparazione, da Giachino è possibile acquistare dei mezzi, in prevalenza vetture e autocarri leggeri come lo Strada di Fiat Professional. Del resto siamo in Valle d’Aosta, in una regione collinare, con tratti montuosi e impervi ma strade spesso strette e piccole. L’inverno è rigido e quindi spostarsi con un mezzo di lavoro richiede l’utilizzo di mezzi leggeri ma robusti e con una buona capacità di carico, trazione e potenza. Autoripara-

In alto, l’attrezzata officina della concessionaria Autoriparazioni Giachino con due Porter e un Ape “sotto i ferri”. Sopra, il cortile esterno con alcuni veicoli Piaggio in esposizione durante la giornata dedicata all’evento “Aosta a impatto zero”.


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Corrado Giachino, titolare della Autoriparazioni Giachino. zioni Giachino diventa concessionario dei ribaltabili Bremach, marchio leader nel mercato del veicolo industriale com patto per l’edilizia. Lì a Gran Charriere i professionisti del trasporto possono trovare i veicoli industriali adatti al tipo di utilizzo: 4x4, mezzi speciali, veicoli da cantiere, trivelle, fuoristrada, veicoli allestiti per l’antincendio, bimodale stradarotaia, spazzaneve. Infine, nel 2007, un ulteriore passo evolutivo. I contatti tra i Giachino e Piaggio non mancano, visto che molti clienti della Casa di Pontedera lì si recano per le riparazioni di Porter e Ape e per i relativi tagliandi di manutenzione. Tant’è che, spes-

so, sono gli stessi clienti a richiedere i mezzi nuovi e a rivolgersi a Giachino per l’acquisto. La fiducia, del resto, è consolidata, risale agli anni di papà Guido. E Piaggio sta cercando un dealer che si occupi del territorio, un punto di riferimento per la clientela che possa tornare ad avere fiducia massima nel marchio, per un rilancio alla grande, anche in vista delle innovazioni che stanno contraddistinguendo la Casa di Pontedera. Insomma, il passo per la stretta di mano successiva è veramente breve. Ed è così che, nel marzo 2007, Autoriparazioni Giachino diventa concessionario Piaggio. Oggi il dealer valdostano pos-

siede due capannoni, uno di 450 mq su due piani e uno più ampio (circa 600 mq) su un piano solo. Nel primo caso, il piano superiore è interamente dedicato all’esposizione dei veicoli Piaggio, mentre il piano inferiore e il secondo edificio sono in prevalenza dedicati all’attività di officina. Del resto, qui alla Giachino i clienti Bremach - in massima parte detentori di vei coli leggeri fino a 35 q continuano ad avere un punto di riferimento per l’assistenza. Insomma, ancora una volta dall’unione di un costruttore e un dealer ne esce una maggiore forza per affrontare il mercato con dinamismo: da una parte Gia chino e i suoi trovano in

Piaggio una marca pronta alle innovazioni e disponibile a far crescere, anche dal punto di vista del mercato, oltre che della formazione e della qualità dell’assistenza, la propria concessionaria; dall’altra, la Casa di Pontedera trova in Giachino una competenza ed esperienza cor roboratesi negli anni, con clienti già della marca che sanno di trovare lì un punto di riferimento qualificato. E le cose, malgrado la difficile congiuntura, non vanno per niente male. “Nel 2008 - ci ha detto Corrado Giachino - abbiamo realizzato un venduto di 228 unità, tra Porter e Ape (50 e 163). Ma devo ammettere che anche quest’anno l’andamento

Sopra, un Ape al lavoro per le vie strette e tortuose di un centro storico. In alto, l’esterno della Autoriparazioni Giachino.

non solo è costante, ma fa prevedere un incremento, seppure modesto. Nel primo trimestre abbiamo venduto 54 unità, il che ci farebbe restare agli stessi li velli del 2008. Ma a metà maggio siamo arrivati a quota 95 unità, quindi siamo in leggera crescita. A ogni modo il nostro target è arrivare almeno ai da ti dell’anno scorso e sono certo che se continuano le campagne d’incentivi alla rottamazione lavoreremo bene e ci sarà una crescita”. Siamo dunque ben lontani da quell’officina originaria, di 100 mq, che si trovava precisamente in località Nicolin, una piccola frazione di Saint-Cristophe. Risale al 1990 il trasloco nella nuova sede. “Fino al 2003 - ha aggiunto Corrado Giachino abbiamo venduto Bremach e i mezzi italiani, ma eravamo già abbastanza forti sul fronte Piaggio, in particolare grazie alle relazioni con Regione, Comuni ed enti amministrativi, che in particolare ci chiedevano il Porter. Un ispettore Piaggio nel 2007 ci ha contattati proprio sulla base dei risultati di vendita ed è iniziato il percorso di col laborazione. Diciamo che l’avvio ufficiale come concessionaria è nel gennaio 2008”. Alla Giachino vendono tutta la gamma, ma considerata la struttura geografica sono in particolare i Porter che vanno per la maggiore. “Per le nostre strade - ha proseguito il titolare della concessionaria - è il mezzo ideale, funzionale, veloce, scorrevole. Ce lo chiedono in particolare nella versione 4x4. Nel periodo novembre 2008aprile 2009 la neve qui ha creato non pochi disagi. In quelle circostanze ambientali, che da noi rappresentano tutt’altro che un’eccezione, il professionista del trasporto così come l’Amministrazione comunale con il Por ter si garantisce un mezzo sempre pronto a fare il

suo mestiere, a svolgere il compito di supporto a chi, nonostante la neve, il suo lavoro lo deve pur fare”. Oltre al Porter, in Valle d’Aosta va anche l’Ape, soprattutto per quanti sono ormai abituati a quel tipo di veicolo. “I clienti - ha precisato Giachino sono soprattutto contadini, che usano l’Ape storicamente, spesso hanno già una certa età e sono ormai avvezzi alla guida, alla capacità di carico e alla semplicità d’utilizzo: dopo magari anche 40 anni di Ape, difficile fargli cambiare abitudine e trasferirli al Porter. A volte sono anche ragazzi, di 14 o 15 anni, che non hanno ancora 18 anni e quindi possono guidarla con la sola patente A. Piuttosto che lo scooter, preferiscono l’Ape, in modo da poter andare in giro anched ’inverno”. Insomma, la clientela valdostana alla Piaggio trova il classico “pane per i suoi denti”, oltre alla cortesia ed esperienza che una famiglia, come quella Giachino, può concedere. “La gamma Piaggio - ha concluso il titolare - non è particolarmente ampia, ma ciascun mezzo può essere allestito in molti modi, così da soddisfare ogni esigenza. Noi stessi al cliente chiediamo qual è il tipo d’utilizzo che ne farà e proponiamo un allestimento, oppure è il cliente che ce lo richiede e gli consegniamo il mezzo già allestito”. L’esperienza alla Giachino non manca. Papà Guido lo si vede ogni tanto, nel pomeriggio. Dopo tanti anni passati nei motori, oggi si dedica all’altra sua storica passione: la natura. Guido Giachino è infatti un competente intenditore di tutto ciò che fa giardino, orto, vigne. Sa che oggi sono i figli (e i nipoti, di 17 e 13 anni) ad aver ereditato quella passione. E la sanno ben gestire. Almeno così la pensano alla Casa di Pontedera.

Assistenza, finanziamenti, italianità

I punti di forza della concessionaria Piaggio SAINT-CHRISTOPHE - Assistenza rapida ed efficiente, ventaglio di proposte di finanziamento, garanzia di un prodotto italiano. Sono i tre punti di forza su cui alla Autoriparazioni Giachino Guido puntano per il presente e per il futuro. “Fino al 2007 - ci ha detto Corrado Giachino - la clientela Piaggio si lamentava, e giustamente, per la lentezza con cui arrivavano i ricambi. Ma, superata una fase difficile, da quando è stato avviato ufficialmente il rapporto di concessionaria, le urgenze arrivano in due giorni dall’ordine, i ricambi chiesti in consegna standard arrivano in una settimana, il tutto fatte ovviamente rare eccezioni. Insomma, l’assistenza per noi è la prima cosa

e deve essere un punto di forza: siamo dotati di un carro attrezzi e anche d’inverno garantiamo ai clienti il servizio h 24”. Altro elemento di forza i finanziamenti. In un periodo non facile dal punto di vista congiunturale, i clienti valdostani che si rivolgono alla Giachino possono usufruire di un finanziamento tramite la locale Banca di credito cooperativo. “Del resto - ha precisato il titolare della concessionaria - molti clienti ne sono soci. Ma abbiamo anche alternative, con finanziamenti di Findomestic e Consumit, che propongono soluzioni ad hoc per ogni cliente, sulla base delle sue specifiche esigenze. In cinque minuti, si accende il finanzia-

mento, si richiede la targa e il giorno dopo il mezzo è suo”. Terzo elemento di forza la garanzia di un prodotto italiano doc. “Il nostro segmento - ha concluso Corrado Giachino - appartiene a una nicchia limitata, quella sotto i 7 q di portata. Fino a un anno fa non c’era molta concorrenza, oggi invece arrivano proposte, ad esempio dalla Cina. Ma in quel caso chi garantisce i mezzi? Il cliente che viene da noi sa invece che compra un mezzo che funziona: il Porter ad esempio è una garanzia. Costa di più? Sì, ma non è un rottame, anzi. Piuttosto che da noi, basta rivolgersi a un cliente storico di Ape o Porter per esserne certi”.


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