LIGHT COMMERCIAL VEHICLES
FIAT PROFESSIONAL / LE POSTE SVEDESI VIAGGIANO SU FIAT FIORINO 1.3 MULTIJET
Colpo grosso del piccolo torinese Siglato un contratto con Posten per la fornitura di 3.000 unità di Fiorino con cambio robotizzato Comfort-matic a 6 marce. Il primo veicolo della flotta è stato consegnato il mese scorso da Lorenzo Sistino. Premiate le caratteristiche vincenti di un modello che ha ridefinito gli standard della categoria. Massimiliano Campanella STOCCOLMA - Fiat Group Automobiles e Posten, la società delle Poste svedesi, hanno siglato un contratto per la fornitura di 3.000 Fiat Fiorino 1.3 Multijet con cambio robotizzato Comfort-matic a 6 marce. Il primo veicolo commerciale della flotta è stato consegnato il mese scorso da Lorenzo Sistino, Ceo di Fiat Automobiles e Fiat Professional, ad Andreas Falkenmark, Ceo di Posten. La cerimonia si è svolta a Stoccolma nella sede di Posten che, con oltre 30.000 dipendenti, è una delle società più grandi del Paese ed è famosa nel mondo per la qualità del servizio offerto. Contraddistinto dalla livrea gialla propria delle Poste svedesi, il commerciale italiano presenta alcune trasformazioni che lo rendono adeguato all’utilizzo su tutto il territorio nazionale co me, ad esempio, la guida a destra che semplifica il lavoro di consegna, l’illuminazione interna potenziata a Led, oltre a un kit di “utilities” per migliorare la visibilità e l’operatività in cabina. La fornitura di 3.000 Fiorino 1.3 Multijet premia soprattutto le caratteristiche vincenti di
questo modello (nominato “Van of The Year 2009”), che ha ridefinito completamente gli standard della propria categoria giocando un ruolo da protagonista nel mercato dei leggeri. Si tratta di un veicolo unico nel suo genere, che nasce per soddisfare le necessità di chi cerca un furgone compatto, economico nei costi di gestione, agile nel traffico e maneggevole nelle manovre di parcheggio. Il Fiorino si caratterizza soprattutto per ridotti consumi ed e missioni: il turbodiesel 1.3 Mul tijet da 75 cv consente un’autonomia di oltre 1.000 km con un pieno di gasolio (4,4 l/100 km nel ciclo combinato) ed è caratterizzato da emissioni di CO2 di soli 116 g/km, valore best in class nel segmento. Quest’ultimo aspetto - particolarmente importante in Svezia, dove è accentuata la sensibilità alle tematiche ecologiche - conferma come la tutela dell’ambiente costituisca per Fiat Professional, insieme a tutti marchi di Fiat Group Automobiles, una direttrice fondamentale nello sviluppo dei propri modelli. Non ultimo, va ricordato che Fiat Fiorino appartiene a una del le gamme di veicoli commerciali più recenti e complete sul mercato: dalla piccola Pan-
da Van al potente Ducato Maxi, passando per i Van derivati dalle vetture e per i modelli Doblò Cargo, Scudo e Fiat Strada pick-up. Un’offerta ampia e articolata che include anche la linea Natural Power attualmente composta da Ducato 3.0, Panda
Van 1.2, Punto Van 1.2, Grande Punto Van 1.4, Multipla Van 1.6 e Doblò Cargo 1.6. Il nuovo Fiorino, nato dalla cooperazione industriale tra Fiat e Psa e prodotto nello stabilimento della Tofas a Bursa, in Turchia, è stato presentato da
Fiat quale risposta alle moderne esigenze del trasporto merci in ambito urbano. Il nuovo Fiat Fiorino abbina prestazioni, maneggevolezza e comfort di tipo automobilistico con capacità e facilità di carico di un veicolo commerciale. Cuore del proget-
to è un’idea innovativa: realizzare un veicolo dalle dimensioni esterne più compatte rispetto a quelle dei commerciali del segmento dei piccoli furgoni, ma altrettanto capiente e funzionale. Contraddistinto da uno stile originale e dinamico, il
Multijet, il più piccolo dei diesel di seconda generazione
Ma che compagno di lavoro divertente TORINO - Sul nuovo Fiorino non poteva mancare il 1.3 16v Multijet, il più piccolo e avanzato tra i diesel a iniezione diretta “Common Rail” di seconda generazione, prodotto da Fpt (Fiat Powertrain Technologies) nello stabilimento polacco di Bielsko Biala. Abbinato al cambio robotizzato a 6 marce, il turbodiesel eroga ben 75 cv (55 kW a 4.000 giri/min) di potenza massima e una coppia di 19,4 kgm (190 Nm a 1750 giri/min), garantendo performance eccellenti e i consumi migliori del segmento: per esempio, la velocità massima è di 157 km/h. In dettaglio, si tratta di un “4 cilindri in linea” di 1.248 cm3, con un alesaggio di 69,6 mm e una corsa “lunga” di 82 mm. Le valvole sono quattro per cilindro e sono azionate direttamente da un doppio albero a camme in testa tramite bilancieri a dito con rullo. Il 1.3 Multijet 16v è un vero e proprio capolavoro di tecnologia in miniatura: “vestito” di tutti i suoi accessori, pesa solo 130 kg; ha dimensioni contenute (è lungo meno di 50 cm e alto 65) e un “layout” dei componenti studiato per il minimo ingombro. Progettato seguendo i criteri della massima razionalità, efficienza e affidabilità, il propulsore è capace di ottimi rendimenti ed è praticamente “for life”. In più, gli intervalli per il cambio dell’olio sono fissati a 30.000 km o 24 mesi (il 1.3 Multijet 16v usa un olio a bassa viscosità quindi “fuel economy” - e rispettoso dell’ambiente). Compatto e tecnologicamente sofisticato, il 1.3 16v Multijet è anche un motore a vocazione
ecologica, perché soddisfa i limiti di emissione Euro 4. In dettaglio, il sistema di controllo delle emissioni prevede una valvola Egr ad attuazione elettrica gestita direttamente dal sistema controllo motore, uno scambiatore per il raffreddamento dei gas di scarico in ricircolo e un catalizzatore “close coupled”. È disponibile anche la trappola per il particolato Dpf (Diesel Particulate Filter), il sistema “for life” che abbatte le polveri fini e non richiede l’utilizzo di additivi per la rigenerazione.
21 Fiorino è lungo 3,86 metri, alto 1,72 e largo 1,71. Al frontale grintoso e dalla spiccata personalità risponde una parte posteriore dalle linee squadrate, che accentuano l’impressione di un veicolo robusto e solido. Il tutto completato da una linea laterale filante che trasmette un forte dinamismo. I grandi paraurti, privi di spigoli e le fasce laterali paracolpi garantiscono la massima protezione, specialmente negli urti a bassa velocità. Particolare attenzione è stata dedicata al vano di carico: la volumetria è di 2,5 m3, che diventano 2,8 abbattendo il sedile del passeggero, mentre la lunghezza interna è di oltre 1,5 m, che diventano 2,5. Raggiungendo anche una portata di 610 kg, il nuovo Fiorino rappresenta un veicolo rivoluzionario nel segmento dei piccoli furgoni. Le operazioni di carico e scarico sono agevolate da una soglia di carico particolarmente bassa e da porte laterali scorrevoli e posteriori a due battenti molto ampie. Grande cura è stata riservata all’abitacolo che è luminoso, confortevole e con un assetto di guida di tipo automobilistico. Comfort di guida significa anche disporre di un impianto di climatizzazione che mantenga la giusta temperatura e l’ottimale grado di umidità. Sempre nel campo del benessere a bordo, sul nuovo Fiorino è disponibile un moderno sistema audio-telematico che comprende autoradio con lettore Cd o Mp3, un impianto stereo con quattro altoparlanti e kit vivavoce Bluetooth. Il Fiorino è anche sinonimo di efficienza e produttività che per il cliente si traducono in costi di gestione particolarmente contenuti e in ottime doti di ripresa ed elasticità a bassi regimi. Il merito va al propulsore Euro 4 turbodiesel 1.3 Multijet da 75 cv abbinato al cambio robotizzato a 6 marce. Per quanto concerne la sicurezza, il veicolo si pone ai vertici della sua categoria, grazie a una scocca a rigidità differenziata, a un impianto frenante potente ed efficace, all’Abs completo di Ebd, alle cinture a 3 punti con pretensionatore e limitatore di carico, al servosterzo idraulico e all’airbag per il conducente. Lo stesso Fiorino prossimamente amplierà la propria gamma con l’introduzione di versioni Natural Power, a doppia alimentazione benzina e metano, e dell’innovativo dispositivo Traction + per aumentare la motricità in condizioni di bassa aderenza. Infine, la flotta Posten potrà contare su servizi di assistenza sul territorio grazie a 31 concessionari e 104 officine ufficiali di Fiat Professional. Tra l’altro, allo scopo di garantire il massimo livello di mobilità, è stato predisposto un “towing service” che consente il soccorso stradale 24 ore su 24. La fornitura italiana Posten segue di poco l’annuncio del via libera di Bruxelles alla prima fusione in Europa tra due operatori postali storici: quello svedese e quello danese. L’Anti trust dell’Ue ha dato l’ok a patto però che i due servizi postali cedano alcune attività per evitare problemi di concorrenza. La svedese Posten è detenuta al 100 per cento dallo Stato, Post Danmark dallo Stato e dal fon do d’investimento Cvc. Il mercato postale svedese è liberalizzato dal 1993, in Danimarca c’è l’impegno a liberalizzarlo entro il 2011.
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MERCATO / ANCHE MAGGIO HA DETTO CHE NON SIAMO ANCORA FUORI DALLA CRISI
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Da gennaio a maggio 2009 è però la Piaggio a registrare un incremento del 4,8 per cento nelle consegne dei veicoli e una crescita di 1,1 punti nella quota rispetto ai primi 5 mesi del 2008. Peugeot invece è primo delle marche estere con un aumento nelle consegne del mese di maggio del 20,3 per cento e una quota del 7,2 per cento. Lino Sinari PONTEDERA - Il Gruppo Piaggio registra anche in maggio un incremento delle vendite di veicoli commerciali rispetto allo scorso anno. Nel maggio 2009 il costruttore di Pontedera ha registrato sul mercato italiano sul la base dei dati diffusi da Anfia e Unrae relativi alle consegne ai clienti di veicoli commerciali fino a 3,5 t - la consegna di 533 veicoli, con un incremento del 3,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2008. La quota di mercato nel mese di maggio 2009 è risultata pari al 3,3 per cento, in crescita rispetto al 2,4 di quota consuntivato nel maggio 2008. Con 2.395 veicoli Porter consegnati da gennaio a maggio 2009, Piaggio Veicoli Commerciali consegue un incremento del 4,8 per cento rispetto ai 2.286 veicoli venduti nei primi cinque mesi del 2008. In crescita di 1,1 punti percentuali la quota di mercato nei primi cinque mesi del 2009, con Piaggio Veicoli Commerciali al 3,2 per cento del mercato italiano contro il 2,1 dei primi cinque mesi dello scorso anno. È risultato fondamentale, in questo contesto di mercato, il contributo fornito dalle motorizzazioni ecologiche - elettriche e “bi-fuel” a Gpl e a metano - offerte con la gamma EcoSolutions di Piaggio Porter (recentemente lanciato in una versione completamente nuova dal punto di vista della linea, degli allestimenti interni e dei contenuti tecnici), che superano il 75 per cento del mix di veicoli venduti. Si conferma pertanto il puntuale trend di crescita della Divisione del Gruppo Piaggio che opera nel business dei veicoli commerciali, in netta controtendenza rispetto all’andamento
Peugeot sorpassa Ford
Peugeot ha registrato a maggio un risultato positivo nel mercato italiano dei veicoli commerciali: le unità vendute sono state 1.143, il 20,3 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2008. del settore. Secondo i dati pubblicati da Anfia e Unrae a mag gio i veicoli commerciali venduti sono stati 15.934 con un calo del 25,12 per cento rispetto ai 21.279 del maggio 2008 che - lo ricordiamo - rappresentò l’inizio di una parabola discendente, accentuatasi poi nel corso dell’anno. “È evidente - ha sottolineato Gianni Filipponi, Segretario Generale dell’Unrae, l’Asso cia zione del le Case automo bi listiche estere, che nei primi 5 mesi dell’anno, con il 48,36 per cento, hanno acquistato quasi due punti di quota rispetto allo scorso anno che gli incentivi alla rottamazione e all’acquisto delle versioni Gpl e metano, seppur importanti, non bastano da soli a rivitalizzare una domanda così fortemente influenzata dalla crisi economica. Per poter davvero far riprendere al mercato un andamento in linea con le sue potenzialità - ha proseguito Filipponi - è urgente che vengano attuate quelle misure che da tempo l’intero settore chiede con forza: un più agevole accesso al credito, la possibilità di ammortamenti più brevi, come avveniva fino a un paio di anni fa, l’estensione degli incentivi al renting e una nuo va “Tre -
monti”, ovvero la defiscalizzazione degli utili reinvestiti nell’acquisto di beni strumentali, che nel settore dei veicoli da lavoro ha sempre dimostrato di dare ottimi risultati”. Le consegne di veicoli commerciali nei primi 5 mesi dell’an no in corso sono state 74.917, in flessione del 30,9 per cento rispetto alle 108.472 del gennaio-maggio 2008. A calare maggiormente sono autocarri e furgoni medio grandi: 26.687 con tro i 46.957 dello stes so periodo dell’anno scorso, con una va riazione del 43,2 per cento. Oggi tale segmento vale una quota sul totale mercato del 35,6 per cento, contro il 43,3 del 2008. Ma anche i Van non se la passano meglio: 9.862 unità contro le 14.940 dell’anno passato, ovvero un decremento del 34 per cento e una quota che oggi vale il 13,2 per cento, più o meno la stessa dell’anno scorso (13,8). Anche i furgoni piccoli scendono da 14.506 a 9.587 unità, con una variazione negativa del 33,9 per cento e una quota del 12,8 a fronte del 13,4 per cento dell’anno scorso. Va meno peggio per i pick-up, passati da 8.315 a 6.930 unità (ovvero -16,7 per cento) e una quota che sale al 9,3 rispetto al
7,7 per cento del 2008. Infine le furgonette: 21.851 unità rispetto alle 23.754 del 2008, ovvero -8 per cento, invece la quota sale al 29,2 contro il 21,9 per cento dell’anno scorso. In questo quadro nero sono le marche nazionali le più penalizzate: 38.688 unità contro le 58.499 del 2008, con una variazione negativa del 33,9 per cento e una quota che scende pericolosamente verso il 50 per cento (51,6 rispetto al 53,9 dello stesso periodo del 2008). Le marche estere passano da 49.973 a 36.229, con un decremento del 27,5 per cento e una quo ta che “migliora” di due punti: 46,1 a gennaio-maggio 2008, invece 48,4 nello stesso periodo del 2009. Veniamo a come si distribuisce tale dato tra le Case. Oltre a Piaggio, nel mese di maggio mostrano variazioni positive solo Peugeot, Citroën e Isuzu. La prima francese ha fatto registrare un venduto di 1.143 u ni tà, contro le 950 dello stesso mese dell’anno scorso. Un aumento del 20,3 per cento che la porta a una quota del 7,2, classificandosi come primo produttore estero davanti a Ford al 6,3 (l’anno scorso era al 7,9). La Casa Usa ha venduto 1.006 u ni tà,
con tro le 1.677 del mag gio 2008, e viene superata anche da Citroën, che passa da 1.005 a 1.042 unità e migliora la sua quota dal 4,7 al 6,5 per cento. Segue Renault col 5,8 per cento (più o meno la stessa dell’anno scorso: 5,6): 922 le unità vendute rispetto alle 1.199 del maggio 2008 e un decremento del 23,1 per cento. Numeri decisamente più ridimensionati per il costruttore nipponico: 169 unità vendute contro le 165 del maggio 2008 e una quota pas sata dallo 0,8 all’1,1 per cento. Al primo posto resta Fiat Professional con uno share del 41,3 per cento, in calo rispetto al 44,7 del maggio 2008, e un venduto di 6.578 unità (lo stesso mese dell’anno scorso erano state ben 9.516). Segue Iveco al l’8 per cento (nel maggio 2008 era l’8,3) e un venduto di 1.277 unità rispetto alle 1.772 del maggio 2008. La posizione di Peugeot è però ridimensionata dai dati relativi al periodo gennaio-maggio. La Casa francese ha una quota del 7 per cento, dietro Ford che mantiene il 7,5 e l’altra francese Citroën al 7,2, che oltretutto migliora sensibilmente rispetto al 5,4 dello stesso periodo del 2008. Per Citroën le unità vendute sono state 5.400 contro le 5.886 del 2008: una variazione negativa dell’8,3 per cento. Per Ford siamo a 5.585 unità vendute, contro le 9.170 dell’anno scorso e una dif ferenza drastica del 39,1 per cento. Per Peugeot la perdita è inferiore: -4,8 per cento, ovvero 5.534 erano state le unità vendute nel gennaio-maggio 2008, que st’an no sono state 5.268. Dietro Renault, con una share del 5,5 per cento (nel 2008 era al 5,8) e un venduto che passa da 6.323 a 4.146 unità (- 34,4 per cento). Ai primi due posti restano Fiat Professional e Iveco, ma con pesanti perdite. Nel primo caso: 30.092 u nità vendute a fronte delle 46.996 del periodo gennaio-maggio 2008 e una variazione negativa del 36 per cento. Nel secondo 6.201, contro le 9.217 dell’anno scorso e un decremento del 32,7 per cento.
Gli incentivi non forniscono impulso alla domanda
Il mercato resta negativo MILANO - La nuova pesante flessione nel segmento dei leggeri segue i cali del 39,6 per cento in gennaio, del 37 per cento in febbraio, del 25,6 per cento in marzo e del 30 per cento in aprile. È quindi del tutto evidente che i nuovi incentivi in vigore da febbraio non riescono a fornire un impulso significativo alla domanda di veicoli commerciali. E ciò perché gli acquisti sono fortemente frenati dalla caduta della propensione agli investimenti da parte delle imprese, caduta legata, naturalmente, alla crisi globale che, dopo aver investito il mondo della finanza, interessa in maniera sempre più pesante l’economiar eale. La situazione appare particolarmente preoccupante anche sul piano dell’ambiente perché, in un contesto diverso, i nuovi e consistenti incentivi alla rottamazione e alle soluzioni ecologiche (metano e Gpl) avrebbero dato un contributo notevole alla sostituzione dei veicoli commerciali più vecchi e più inquinanti, usati anche per l’approvvigionamento delle strutture distributive nei centri storici e quindi in aree particolarmente sensibili per l’inquinamento. Dato il sostanziale fallimento degli attuali incentivi, la ripresa del mercato
dei veicoli commerciali sembra dunque oggi legata quasi esclusivamente al recupero dell’economia. Da questo punto di vista occorre segnalare che l’inversione di tendenza, che si è verificata in aprile negli indicatori di fiducia delle imprese, ha trovato conferma in maggio per il settore della produzione manifatturiera ed estrattiva e per il settore dei servizi, ma non per quello del commercio. È questa una ragione di più perché il Governo intensifichi l’impegno per sostenere la domanda di veicoli commerciali affiancando, nel quadro della fase due degli incentivi che si rende ormai indispensabile, nuove misure a quelle fin qui adottate. In particolare molto importante potrebbe essere un incremento del bonus previsto per gli incentivi alla rottamazione e l’introduzione di una Tremontiter, cioè di un nuovo provvedimento di agevolazione fiscale per gli investimenti in beni strumentali degli operatori economici. Resta comunque essenziale che si provveda anche per rendere operative le misure già previste per agevolare l’accesso al credito ed eventualmente che, su questo terreno, si mettano in cantiere nuovi e più efficaci provvedimenti.
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PIAGGIO / VIAGGIO NELL’OPIFICIO DELLA FERROCARPENTERIA PINTO, ALLESTITORE DI LEGGERI Massimiliano Campanella TORRE SANTA SUSANNA - “Scusi, come lo vuole il suo Porter? Ce lo descriva e passi a ritirarlo tra una settimana”. Certo, le cose non avvengono proprio così. Però alla Pinto ci provano, perché sanno che è questa la scena che vorrebbero vivere, concretamente, i professionisti del trasporto che usano i veicoli leggeri. Dal 1875 la famiglia Pinto svolge con passione e impegno professionale il proprio lavoro, che consiste nell’essere un’azien da all’avanguardia nella produzione di allestimenti per veicoli di piccola portata, fino a 35 q. Organizzata in un’articolazione fortemente integrata di amministrazione, produzione e rete vendita, la Ferrocarpenteria Pinto vanta una posizione di leadership e una provata esperienza nel proprio settore. Ciò costituisce un core business attorno al quale non cessa di svilupparsi una clientela diversificata, rappresentata da concessionari, sub-agenti e rivenditori di usato. E proprio il cliente è il riferimento costante della mission aziendale. Ascoltarne le richieste, prendere con lui decisioni giuste, assisterlo nella fase post-vendita sono pratiche quotidiane nella filosofia della Ferrocarpenteria Pinto, che fa della fidelizzazione e dell’assistenza una questione di rispetto più che di marketing. Ci troviamo a Torre Santa Susanna, nel cuore della campagna pugliese. Distante appena 24 Km dal capoluogo Brindisi, insiste su un’antica terra, un territorio uniforme e pianeggiante, su cui il sole diviene protagonista nell’esaltare le varietà delle risorse. Dista dal mar Ionio circa 22 km e 24 dall’Adriatico, ha una posizione baricentrica tra le province di Brindisi, Lecce e Taranto, perciò, essendo equidistante, ha la possibilità di giocare una notevole carta sia sul fronte turistico che su quello industriale e imprenditoriale. È in questo scenario che il trisavolo di Salvatore Pinto, che oggi a 55 anni è alla guida dell’azienda, dà inizio alla storia di famiglia. “Faceva il maniscalco - ricorda con un sorriso Salvatore Pinto, guardando la sua terra quasi come geloso della sua identità - e quindi l’allestitore di cavalli. La sua attività è stata proseguita da mio nonno e poi da mio padre, Vincenzo, che ha cominciato a trasformare l’attività da maniscalco a carpenteria
Il Porter come tu lo vuoi Oltre cinquecento le possibili varietà di veicoli omologati. Ma questi sono solo la base di partenza. Obiettivo dell’azienda brindisina: accontentare il cliente, dargli il mezzo sulla base delle sue effettive necessità lavorative. Fidelizzazione e assistenza sono una questione di rispetto più che di marketing. leggera, in gomma, per lavori civili presso le abitazioni”. Il boom dell’attività di famiglia avviene nel 1955, quando Salvatore è poco più che un ragazzino. Ma quegli anni li ricorda bene. “In particolare - ha aggiunto - ho in mente un Ape che allestiva con le sovrasponde: fu un vero e proprio successo. Avevo vent’anni e ricordo che si arrivava a fare 50 o 60 veicoli l’anno. Numeri che ci pos siamo solo sognare, oggi che il tre ruote rischia di scomparire”. Ed è a quei tempi che iniziano i rapporti con Piaggio, la Casa per la quale oggi Pinto lavora decisamente di più. “Non c’è mai stato - ha precisato il manager dell’azienda brindisina - un vero e proprio “matrimonio”, ma una stretta vicinanza sì. C’e ra allora e prosegue oggi. Siamo partiti circa 15 anni fa con cassoni e allestimenti vari sull’Ape ma soprattutto sul Porter”. Parallelamente a un’attività che evolve, che lascia le sue radici artigiane per assumere un’impronta sempre più marcatamente industriale, si amplia la struttura. Viene acquistato un nuovo locale di 1.700 mq che va ad aggiungersi all’opificio, ubicato nella zona industriale, lungo la Provinciale Oria. Oggi siamo a circa 10.000 mq complessivi, di cui 3.500 coperti, comprendendo un secondo capannone che è in via di completamento. Ma com’è l’attuale mercato del la Ferrocarpenteria Pinto? Come stanno vivendo l’attuale, difficile fase congiunturale? “Intanto - ci ha risposto Salvatore Pinto - il nostro è un mercato di nicchia, ci rivolgiamo a coloro che per necessità di lavoro utilizzano veicoli leggeri ma che per usi specifici lo vogliono con allestimenti altrettanto specifici. Voglio dire: i Porter e i Quargo della Piaggio
all’origine sono tutti uguali. Ma attraverso le concessionarie è pos sibile fare in modo che al cliente finale arrivi il mezzo effettivamente più adatto a lui. Da parte nostra abbiamo un catalogo, relativo ad allestimenti tutti di nostra progettazione e omologati: ma siamo pronti a un’ulteriore personalizzazione, che è possibile solo con un confronto diretto col cliente. Spesso sento dire dai concessionari “Com’è fastidioso quel cliente…”. È questa la vera sfida: per me è questo cliente che ci mette alla prova. Senza dimenticare che se costui rimane soddisfatto lo dice a un altro operatore del suo settore, il quale lo dice a un altro ancora: io credo ancora, fortemente, in questo passaparola”. Una filosofia aziendale, più che un’opinione. Tant’è che Pinto si augura che su questa filosofia “la nostra azienda prosegua anche oltre, quando al timone arriveranno i nostri figli e poi i nostri nipoti”. Della società fa parte il fratello Elio, che però si occupa di produzione, mentre Salvatore svolge un po’
In alto, Salvatore Pinto, titolare della ferrocarpenteria Pinto. Sopra, un Porter allestito dall’azienda di Torre Santa Susanna. il ruolo di General Manager, interfacciandosi con clienti e fornitori e raffrontandosi con le problematiche che emergono dal mercato. Problematiche di cui vengono investiti anche i 18 dipendenti: “rendo partecipi gli operai - ci ha confermato - perché è insieme a loro che è possibile soddisfare il cliente, ovvero vincere la sfida del cliente “fastidioso”, di colui che pare avere pretese assurde. Se lo fa, è per poter lavorare nel miglio-
re dei modi. A noi sta il compito di dargli lo strumento più adeguato ed efficiente”. Tornando al management, nell’azienda sono poi entrati i figli: Antonia, 29 anni, che si occupa di commerciale e vendite; Vincenzo, 28 anni, che affianca lo zio in produzione; Ulderico, 27 anni, anch’egli braccio destro di Elio. Maria Luisa ha 16 anni e per il momento studia. A occuparsi della produzione e della parte omologa-
tiva-progettuale, nonché degli aspetti teorici e pratici della filiera produttiva, è Ascanio Matarrese, ingegnere meccanico. “Abbiamo contatti stretti - ci ha spiegato Matarrese - col Centro prove autoveicoli del Ministero dei Trasporti: la vicinanza del Centro ci consente di svolgere in tempi ragionevoli la parte burocratica relativa alle omologazioni. Perché, lo sottolineo, i nostri allestimenti sono omologati dal Ministero dei Trasporti, sono marcati CE e rispettano le normative di sicurezza”. Alla Ferrocarpenteria Pinto realizzano allestimenti sui veicoli commerciali Nissan, Mercedes, Kia, Isuzu, Mitsubishi, Re nault e Volkswagen, ma il grosso della produzione e commercializzazione riguarda i mezzi Piaggio. “Con tutti i veicoli - ha aggiunto l’ingegner Matarrese - arriviamo a 500 omologazioni: una varietà decisa mente ampia. Ma andiamo an che oltre, per accontentare l’utilizzatore. Si tratta quindi di 500 modelli che rappresentano la base da cui partire, affinché si possa scegliere il mezzo adatto alle proprie esigenze. In questo modo e su questo fronte la nostra azienda intende competere sul mercato. Lasciamo ad altri, alla concorrenza extraeuropea la battaglia sui prezzi, che rischia di far venire meno l’attenzione alla qualità”. Ma torniamo al mercato. Fino al 2007 alla Pinto si sono consuntivati 700 o 800 pezzi l’anno. Poi cos’è successo? “Nel 2008 - ci ha risposto Salvatore Pinto - abbiamo perso un centinaio di pezzi, ma guardo al l’anno in corso con ottimismo. Posso dire che sarò contento se consuntiveremo il medesimo risultato del 2008”.
Punto di forza: nessun problema burocratico per venire incontro ai professionisti
Veicolo omologato e pronto all’uso TORRE SANTA SUSANNA - Non è da molto che alla Ferrocarpenteria Pinto si sono attrezzati per l’allestimento della gamma da 35 q, da Piaggio a Renault, dall’Iveco Daily al marchio Nissan. Eppure, in questa fase di avvio, il management dell’azienda brindisina è soddisfatto per il dinamismo registrato. “Siamo in una fase di avvio - ci ha detto l’ingegner Ascanio Matarrese - e per ora possiamo dire che è un mercato molto diverso da quello relativo alla gamma fino a 15 q. Il nostro punto di forza è la possibilità per il professionista di utilizzare il mezzo subito e senza problemi. Non siamo piccoli artigiani che eseguono un semplice collaudo: da noi il cassone viene montato e sul libretto l’autista trova la dicitura “tipo Pinto”. Ciò vuol dire che il veicolo esce in serie, omologato in base alle direttive del Ministero”. Nell’opificio non mancano esempi di tali omologazioni, per lo
MERCEDES-BENZ / Adaptive Brake Light su Vito e Viano
Un freno che ragiona
più legate ai veicoli della Casa di Pontedera. Si va dal cassone fisso lungo su Porter, Quargo e Maxxi al cassone ribaltabile posteriore (anche in alluminio) su Porter e Quargo, posteriore su Maxxi, fino al cassone ribaltabile trilaterale su tutti e tre i modelli. Eppoi centina composta con doghe fisse e mobili, centina con telo ignifugo (anche sull’Ape), vasca ribaltabile per nettezza urbana, trespolo multifunzione per vetrate e pannelli, semifurgonatura coibentata, cassone alzabile a pantografo, cassone portamoto con fermi di sicurezza, cassone scarrabile per edilizia, centina porta bombole, ecc. “In questo segmento - ha ribadito Salvatore Pinto - il lavoro c’è: occorre farsi una nicchia e accontentare il cliente, sempre. Avventurieri ce ne sono, ma basta che il trasportatore presti attenzione alla qualità per assicurarsi un mezzo efficiente”.
peri i 10 km/h, essa viene disattivata e spente le luci d’emergenza. Un sistema che dunque percepisce il rischio maggiore e, di conseguenza, attiva un allarme più intenso e prolungato. Ovviamente la funzione può essere disinserita manualmente, tramite un comando, qualora l’autista ritenga che il pericolo sia invece passato. La nuova funzione sarà disponibile in Italia il prossimo mese di novembre.
Attivazione automatica, integrazione addizionale del sistema di allarme rischio, equipaggiamento standard, ovvero senza costi aggiuntivi. STOCCARDA - A partire da questo mese, ogni unità di Vito e Viano che sarà ordinata ex novo in Germania sarà equipaggiata con una nuova funzione di sicurezza che non richiede costi aggiuntivi: il freno denominato “Adaptive Brake Light” (Luci Freno Adattive), che assicura più sicurezza nel traffico stradale. Ipotizziamo un truck che viaggi a una velocità superiore ai 50 km/h. L’autista, a causa di un pericolo immediato, è costretto a una brusca frenata. A quel punto l’Esp (programma elettronico di stabilità) attiva la nuova funzione di sicurezza “Adaptive Brake Light”, ovvero le luci posteriori dello stop cominciano a lampeggiare, a pulsare a una frequenza di tre hertz, tre volte al secondo, in modo che i conducenti dei veicoli che sono dietro il mezzo siano avvisati del pericolo. Una volta che
questo sia passato e che il pedale del freno sia rilasciato lentamente o di colpo, l’Esp disattiva la funzione e le luci dello stop tornano a funzionare in maniera usuale. Secondo gli esperti, questo sistema di pulsazioni delle luci viene percepito dagli autisti in modo molto più rapido e quindi, anche in caso di disattenzione, chi guida è portato a reagire prontamente. Ma la funzione “Adaptive Brake Light” è anche in grado di percepire un pericolo maggiore. Ipotizziamo stavolta di viaggiare alla guida del nostro truck a una velocità superiore a 70 km/h e ripetiamo la scena della brusca frenata. Ebbene, stavolta l’Esp attiva la funzione fino a quando il veicolo non si fermi completamente e non vengano accese le luci d’emergenza. Solo a quel punto, una volta che il truck riparta e su-
Il Vito equipaggiato con il freno Adaptive Brake Light.
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MERCEDES-BENZ / PER LE VIE DEL CENTRO DI MILANO CON IL NUOVO SPRINTER NGT
Via libera al metano! Efficiente, silenzioso ed economico: la nuova versione con alimentazione bivalente benzina/metano incrementa la versatilità della rinomata gamma del veicolo commerciale Sprinter. Ampia la scelta di varianti dell’NGT in configurazione furgone, Kombi e autotelaio. MarilenaF erreri, responsabile marketing veicoli commerciali di Mercedes-Benz Italia.
Fabio Basilico MILANO - Si muove orgoglioso per le vie del centro di Milano, non curante del traffico e consapevole del suo contributo al contenimento dei consumi e delle emissioni inquinanti. È il nuovo Mercedes-Benz Sprinter NGT, nuova versione bivalente benzina/metano del popolare commerciale della Stella. Siamo andati a provarlo in versione furgone 35 quintali - best seller dell’intera gamma Sprinter che conta 1.700.000 unità vendute dal 1995, di cui 100mila in Italia - in un percorso all’interno del capoluogo lombardo che prevedeva anche una sosta “dimostrativa” a un distributore di metano, per le normali operazioni di rifor nimento. Sprin ter NGT era equipaggiato con i nuovi pneumatici Michelin Agilis, specificamente indicati per il trasporto leggero per la loro capacità di as sicurare con sumi ridotti e maggiore durata. Rispetto alla ge nerazione che sostituisce, il nuovo Agilis può infatti percorrere il 20 per cento in più di chilometri e i consumi di carburante diminuiscono di ulteriori 0,2 litri ogni 100 km. Agilis è disponibile in 21 dimensioni; circa il 95 per cento dei furgoni del mercato europeo sono equipaggiati con questa nuova gamma Michelin. “Le normative di legge, il dibattito sulle emissioni di CO2, le limitazioni di accesso ai centri urbani e la crescente pressione per un trasporto sempre più redditivo, sono solo alcuni dei motivi che spingono a parlare dell’impiego di tecnologie di propulsione alternative nel settore commerciale - ha spiegato Marilena Ferreri, responsabile marketing veicoli commerciali di Mercedes-Benz Italia - Con la sua trazione bivalente, il nuovo Sprinter NGT, sigla che sta per Natural Gas Technology, rap presenta la risposta più vantaggiosa alle impellenti domande dei nostri tempi. Questo sistema di propulsione, tanto alternativo quanto innovativo, permette infatti una notevole riduzione delle emissioni, costi del carburante più bassi e una maggiore autonomia”. Sprinter NGT è conforme allo standard Euro 4 Gr. I sulle emissioni. I motori a gas metano sono privi di emissioni di particolato e anche le emissioni di os sidi di azoto, idrocarburi e biossido sono ridotte rispetto al motore Diesel. Rispetto al propulsore a benzina, la riduzione delle emissioni di CO2 è nell’ordine del 20 per cento. In più, il motore è molto silenzioso, una dote questa particolarmente apprezzabile in un centro urbano. Mercedes ha scelto l’alimentazione bivalente per il suo Sprinter NGT. Il motore di base, un’unità a quattro cilindri con 1.8 litri di cilindrata, funziona an che a benzina, consentendo così un’autonomia fino a 1.200 km. “Il conducente - ha detto ancora Ma rilena Ferreri - può pas sare tra le due modalità di
Lo Sprinter NGT sul piazzale della sede di Mercedes-Benz Milano poco prima dell’avvio del test drive. alimentazione semplicemente premendo un pulsante posto a sinistra del blocco di accensione. Quando il veicolo entra in modalità metano, si accende una spia. Un indicatore sul cruscotto comunica inoltre al conducente la quantità di gas disponibile nel serbatoio. Il rifornimento con gas metano è facilissimo, utilizzando la valvola di carico posta al di sopra di quella della benzina”. Grazie al turbocompressore a cinghia, l’unità sviluppa 115 kW/156 cv e raggiunge una coppia massima di 240 Nm; valori che si applicano sia alla modalità a gas che a benzina. Sprinter a metano è equipaggiato di serie con un cambio manuale a sei marce: a richiesta c’è l’automatico. I serbatoi del gas naturale sono posti sotto il telaio, risparmiando spazio e lasciando così
persone da 36.070 euro e quelli dell’autotelaio da 29.200 euro. Secondo le previsioni a medio termine di Mercedes-Benz Italia, Sprinter NGT inciderà per il 5 per cento sul totale delle vendite Sprinter nel nostro Paese. “I costi operativi sono inferiori a quelli della motorizzazione Diesel - ha aggiunto la dottoressa Ferreri - e in più il risparmio è garantito sul lungo termine. Oggi, grazie agli incentivi governativi è possibile usufruire di un contributo per l’acquisto di un veicolo commerciale alimentato a metano. Il contributo è di ben 4.000 euro, visto che il veicolo acquistato è omologato direttamente dal costruttore. Questa cifra è cumulabile con il contributo alla rottamazione di veicoli Euro 0, Euro 1 o Euro 2 immatri colati fi no al 31 dicembre 1999, che arriva fino a 2.500 euro nel caso di veicoli commerciali fino a 3,5 t di massa totale a terra. Il con tributo totale può quindi arrivare a 6.500 euro. Senza contare che il costo del metano è circa il 20 per cento in-
invariata la capacità di carico. Lo Sprinter da 3,5 tonnellate è in grado di alloggiare fino a sei serbatoi, per un volume totale che va da 124 a 294 litri secondo la versione. Il modello con Mtt di 5 tonnellate utilizza tre serbatoi per un volume totale massimo di 246 litri. Sprinter NGT è proposto in un’ampia gamma di varianti, ben 64: lo Sprinter 316 NGT, ad esempio, ha una massa totale a ter ra di 3,5 t ed è disponibile nelle versioni furgone, trasporto persone e telaio cabinato. La versione telaio è disponibile anche come 316 NGT a ruote posteriori singole con Mtt da 3,5 t sia come 416/516 NGT, con Mtt rispettivamente di 4,6 e 5 t nelle versioni autotelaio a ruote posteriori gemellate. I prezzi del furgone partono da 32.150 euro (iva esclusa), quelli del Kombi 9
FEDERMETANO / I vantaggi del metano ora anche per i veicoli commerciali
Una risorsa da sfruttare MILANO - Alla presentazione del nuovo Mercedes-Benz Sprinter NGT è intervenuto anche Dante Natali, presidente di Federmetano e dell’Osservatorio Metanauto. “Lo Sprinter NGT - ha detto Natali - va ad ampliare l’offerta di veicoli commerciali a metano, che in Italia non è ancora sviluppata quanto quella delle autovetture. In questo modo aumentano le possibilità di scelta per gli autotrasportatori che vogliono sfruttare i vantaggi economici ed ecologici offerti dalle motorizzazioni alimentata a gas naturale che, inoltre, offrono l’importante possibilità di circolare anche con i blocchi del traffico istituiti nelle maggiori città italiane. Tutto questo testimonia, una volta di più, l’efficacia della soluzione metano per l’autotrazione, che ha anche il pregio di essere immediatamente disponibile grazie a una rete di distribuzione in costante crescita”. Pur non essendo ancora una rete capillare - sono forti le differenze tra le regioni italiane per quanto riguarda la presenza di distributori - la rete del metano ha visto costantemente aumentare le pompe nel giro di poco più di dieci anni: se nel 1997 i distributori erano 296, nel 2003 erano arrivati a quota 420 per poi salire a 678 nel 2009. Anche allargando il discorso all’Europa - dove sono in funzione circa 2.500 stazioni di rifornimento - valgono le stesse considerazioni sulla necessità di incrementare la presenza sul mercato del metano. L’Italia è di sicuro uno dei Paesi che in questo senso sta facendo di più
la sua parte: a fronte dei 678 impianti di distribuzione in funzione, si stima la presenza di oltre 470mila veicoli a metano in circolazione, di cui quasi 2.500 bus e 1.200 camion. La Germania ha 804 distributori ma un numero considerevolmente inferiori di veicoli, quasi 77mila. Fortemente distanziate Svizzera (106 impianti, poco più di 7mila veicoli), Austria (133 impianti, circa 4mila veicoli) e Francia (solo 15 impianti per oltre 12mila veicoli). Il 70 per cento del circolante a metano in Italia è concentrato nelle prime quattro regioni più dotate di distributori: Emilia-Romagna, Marche, Veneto e Toscana. La Lombardia è solo al quinto posto per numero di distributori: ciò nonostante sia la regione dove è maggiore la quantità totale di auto in circolazione, a riprova degli sforzi che ancora sono necessari per aumentare la disponibilità del metano sulle nostre strade. Anche perché la richiesta non manca. “Tenendo conto dei dati più recenti a nostra disposizione, che arrivano fino al 2007, il circolante a metano - ha continuato l’ingegner Natali - è aumentato dell’11,5 per cento passando dalle 375.279 unità del 2006 alle 418.345 del 2007. L’Emilia-Romagna da sola aveva nel 2007 133.509 veicoli in circolazione, l’11 per cento in più del 2006”. Nel 2020, le previsioni di crescita del circolante a metano e Gpl raggiungeranno il 9 per cento del totale, di cui 5 per cento Gpl e 4 per cento metano.
feriore di quello del gasolio. Per un veicolo che percorre cir ca 45mila km si riesce a risparmiare fino a 1.500 euro in un anno”. Sprinter NGT è conforme agli standard di sicurezza dei veicoli a metano previsti dalla Direttiva ECE R110. Uno Sprinter a metano pesa circa 300 kg (secondo il numero dei serbatoi scel ti) in più rispetto a uno Sprinter con motore a gasolio a quattro cilindri, in funzione del modello e delle specifiche. Un asso in più nella manica dello Sprinter NGT è data dal fatto che il veicolo è disponibile anche con certificazione EEV (Enhanced Environmentally Friendly Vehicle), che attesta valori limite di emissione molto bassi, e viene classificato come veicolo ad alimentazione monovalente a metano se dotato di un serbatoio di benzina di soli 15 litri. Risulta anche più leggero di circa 65 kg rispetto a uno Sprinter NGT bivalente con serbatoio benzina di 100 litri.
VEGA EDITRICE
Nuova grande iniziativa
L’Annuario 2009 de Il Mondo dei Trasporti dedicato al settore dell’autotrasporto, contiene le schede con i dati tecnici di tutti i modelli e versioni dei veicoli industriali e commerciali, nonchè dei van derivati da vetture commercializzati sul mercato italiano. I marchi presenti nell’Annuario: Astra, Citröen, Daf Trucks, Effedi, Fassi Gru, Fiat Professional, Ford, Hyundai, Isuzu, Iveco, Land Rover, Mahindra, Man Trucks, Mazda, Mercedes-Benz, Mitsubishi, Mitsubishi Fuso, Nissan, Opel, Peugeot, Piaggio, Renault, Renault Trucks, Scania, Škoda, SsangYong, Tata, Toyota, Unimog, Volkswagen, Volvo Trucks.
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COMPONENTI
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VOITH TURBO / RETARDER PERSONALIZZATI PER MAN, MERCEDES-BENZ, RENAULT TRUCKS E VOLVO TRUCKS
Il prezioso alleato dei freni
“
Il prodotto più originale tra quelli attualmente commercializzati dal costruttore tedesco è sicuramente il modello WR 190 Aquatarder. Creato in esclusiva per Man, è anche l’unico Retarder primario tra quelli nel catalogo Voith attualmente adottati sui veicoli pesanti. Mauro Zola R EGGIO E MILIA - Seguire un cliente, creare per lui un pezzo unico, speciale. Questa è la base della filosofia aziendale Voith, come appare ben chiaro se si seguono con un minimo di attenzione le mosse compiute dall’industria tedesca nel settore dei veicoli industriali, in cui è presente da tempo, è di cui è og gi partner consolidata di quattro dei grandi costruttori. Il prodotto più originale tra quelli attualmente in commercio è probabilmente il modello WR 190 Aquatarder. Creato in e sclusiva per Man, è anche l’unico Retarder primario tra quelli nel catalogo Voith attualmente adottati sui veicoli pesanti, fa parte del sistema frenante Pritarder, adottato prima sul TGA e oggi su TGX e TGS. Si tratta inoltre del primo Retarder a utilizzare l’acqua come elemento frenante. Trattandosi di un Retarder
primario, questo agisce direttamente sull’albero motore a gomiti del Common rail di Man. Il rotore accelera il fluido di lavoro, l’acqua, che viene poi decelerata nello statore con il calore generato dalla frenatura che
vie ne ceduto direttamente all’impianto di raffreddamento. “Gli effetti benefici osserva Armin Rieck, Direttore Marketing di Voith Turbo Italia - di que sta scelta, che viene utilizzata da Man fin dal 2005,
sono molti, a partire dalla riduzione del peso del componente che è di appena 23 kg, fino a 80 kg in meno rispetto a un Retarder secondario, mentre la potenza frenante raggiunge i 2.400 Nm a 2.500 g/min, con
conseguente incremento del carico utile. “E poi - aggiunge Rieck - c’è da considerare l’assenza di manutenzione (funzionando con il fluido refrigerante del motore non richiede i consueti cambi d’olio) e il costo d’acquisto che è sensibilmente ridotto rispetto a un componente secondario, nei cui confronti garantisce risultati migliori alle medie e basse temperature. Per il resto si rientra nei vantaggi comuni a tutti i Retarder, che sono in grado di ridurre i costi d’esercizio, permettendo di risparmiare le pastiglie dei freni e quindi i tempi di fermo in officina e tutelando ulteriormente l’intera catena cinematica. Non è un caso quindi che fino a questo momento ne siano stati commercializzati più di 5mila”. Più tradizionale la soluzione adottata da Renault Trucks, in abbinamento con il cambio automatizzato Optidriver II. Si tratta in questo caso di un Retarder secondario, il VR 3250, che lavora quindi in uscita dal cambio, in grado di fornire una coppia frenante di 1.600 Nm sull’albero del Retarder e 3.250 Nm su quello cardanico. Anche in questo caso il funzionamento è piuttosto semplice: il rotore, azionato dall’albero del Retarder, accelera l’olio, che viene poi rallentato dallo statore. A questo punto anche il rotore rallenta e di conseguenza il veicolo, a cui è collegato tramite l’albero cardanico. Oltre all’elevata coppia frenante, le caratteristiche migliori di questo modello sono il peso tutto sommato contenuto (59 kg
Voith ha personalizzato il proprio Retarder per soddisfare le esigenze di quattro dei maggiori costruttori di veicoli industriali, dando vita a progetti innovativi come l’Aquatarder, esclusiva di Man sulla gamma TGX, o come il VR 115 HV con membrana interna, montato sui pesanti Mercedes-Benz.
ArminR ieck, Direttore Marketing di Voith Turbo Italia. olio escluso), la forma compatta, la bassa temperatura d’esercizio e l’aggiunta del Tempomat, che consente di impostare una velocità costante in discesa. Riducendo lo stress dell’autista che può così concentrarsi esclusivamente sul volante. Sono tanti i vantaggi offerti da questa soluzione che sta prendendo piede anche in un mondo molto tradizionale come quello del cava cantiere. Un abbinamento quello con l’automatizzato ben riuscito, ma che non è esclusivo. Lo stesso modello viene infatti personalizzato da Voith per Volvo Trucks e utilizzato, oltre che in abbinamento con i cambi Geartronic e I Shift, anche su mezzi con il manuale. Il Retarder può in questo caso essere richiesto sui modelli FH e FM della gammas vedese. Anche Mercedes-Benz ha pun tato su di un Retarder se condario, il VR 115 HV, chieden do però delle specifiche molto particolari, che hanno costretto Voith prima di tutto a cambiare la forma del componente che è oggi sferica. Questo per poter aggiungere una membrana interna che separa l’olio dall’aria, evitando spargimenti dannosi nell’atmosfera, il che conferma la decisa vena ecologista del costruttore tedesco. Il funzionamento del dispositivo è lo stesso del Voith che equipaggia i modelli degli altri costruttori, con il peso che arriva però ai 62 kg, e la coppia frenante sull’albero cardanico che è in grado di raggiungere i 3.500 Nm. Per il rallentamento in questo caso sono però disponibili cinque livelli di frenatura, azionabili tramite la leva multifunzione del Cruise Control, con in più la velocità costante in discesa che può essere selezionata tramite il pulsante Limitatore.
Un altro prodotto rivoluzionario firmato Voith
Il Magnetarder per i piccoli camion REGGIO EMILIA - La crisi ha provocato il rallentamento di tutte le attività di sviluppo, il che ha coinvolto anche Voith, che non prevede la presentazione di nuovi prodotti prima di tre anni. Una scelta dovuta, anche per adeguarsi all’attività dei costruttori, che ha a sua volta subito un deciso ridimensionamento. L’ultima novità uscita dalle linee di Voith è però di quelle destinate a far parlare molto e a rivoluzionare in qualche modo il trasporto su gomma, in questo caso di piccole dimensioni. Se infatti tutti i modelli di cui abbiamo fino a ora parlato sono riservati ai pesanti, ai trattori di linea o ai cava cantiere di maggiori dimensioni, il Magnetarder, retarder secondario a magneti permanenti, si rivolge a un mercato del tutto diverso e cioè ai camion con peso totale a terra compreso tra le 7,5 e le15 ton, un segmento fino a oggi completamente scoperto. La prima applicazione del Magnetarder è stata in realtà sugli
autobus di ridotte dimensioni, ma il rallentatore in questione si dimostra l’ideale anche per gli autocarri. Le caratteristiche di base sono adeguate ai mezzi per cui è stato pensato e quindi le dimensioni sono particolarmente contenute. Il peso si ferma ai 43 kg, che per un retarder secondario sono davvero pochi, è di facile installazione e non richiede energia elettrica aggiuntiva per generare il campo magnetico. Per quanto riguarda le prestazioni, la generazione attuale di Magnatarder è in grado di generare una forza frenante di 550 Nm a 3.600 g/min, destinati diventare 650 a 3.800 g/min con l’adeguamento in uscita il prossimo anno. E se qualcuno dovesse dubitare del risparmio garantito da un simile innesto su di un autocarro di piccole/medie dimensioni, Voith ha percorso 240 km, di cui il 30 per cento in autostrada, con un Iveco Eurocargo 120 EL, verbalizzando un risparmio del 64 per cento del freno di servizio.
PNEUMATICI
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CONTINENTAL ITALIA / INTERVISTA A DANIEL GAIZA, BUSINESS DIRECTOR COMMERCIAL VEHICLES TIRES
La sfida Continental nel settore dei truck Daniel Gaiza è dal 2007 a capo della divisione truck tires della filiale italiana di uno dei più importanti costruttori mondiali di pneumatici. Attraverso il racconto delle sue esperienze di vita e professionali, emerge il ritratto di un manager appassionato, determinato e consapevole delle potenzialità di crescita dell’azienda che rappresenta. Fabio Basilico MILANO - Una realtà dinamica, a stretto contatto con il mondo del lavoro e pronta a sfidare il mercato e le sue implacabili leggi. Questa la divisione CVT, Commercial Vehicles Tires di Continental Italia, di cui è dal 2007 Business Director lo spagnolo Daniel Gaiza. Disponibile, affabile e gentile nel mettere i suoi interlocutori a proprio agio, alla soglia dei fatidici quarant’anni - li compirà il prossimo 25 novembre - Daniel Gaiza sorride pensando di cimentarsi nell’obbligato bilancio di questa prima importante fase della sua vita. Le esperienze positive certo non sono mancate e in particolare quelle professionali sono quanto mai ricche e significative. “Sono nato nel 1969 a Bilbao, nei Paesi Baschi. La mia è una famiglia molto normale e proprio in questo sta il suo lato positivo. Ho compiuto i primi studi universitari nella mia città natale, alla facoltà di Giurisprudenza. Poi, sono andato in Inghilterra per conseguire un Master in Legge con indirizzo economico. Conseguita la laurea nel 1994 e terminati gli studi, sono stato arruolato nell’esercito con il grado di caporale. Ero di stanza alle Canarie”. Sono anni di formazione umana, preziosi per acquisire quella sicurezza necessaria a entrare nel mondo del lavoro con la consapevolezza del proprio valore. “In realtà - continua Daniel Gaiza - avevo iniziato a lavorare già durante l’Università, in qualità di responsabile di una fondazione no-profit e poi anche come traduttore, in virtù del le conoscenze linguistiche che avevo acquisito durante il mio peregrinare in Europa”. La prima significativa esperienza professionale terminati gli studi, Daniel Gaiza la vive proprio nel mondo del pneumatico, in Michelin. “In questo settore, nello specifico in Michelin, entro in contatto verso la fine del 1994. In realtà è stato un avvenimento del tutto casuale, non avendo pianificato a priori questo particolare ambito professionale. È vero che a Bilbao c’è una storica fabbrica della Firestone, ma non avrei mai pensato di trovarmi un giorno a vivere da vicino l’entusiasmante mondo delle gomme”. Per la Michelin, Daniel Gaiza lascia Bilbao e si trasferisce nella capitale. “A Madrid svolgo diversi incarichi per almeno due anni. Poi tra la fine del 1996 e
l’inizio del 1997 un nuovo cambiamento e un nuovo trasferimento, questa volta in Italia, a Lovere, sul Lago d’Iseo, dove ha sede la Iseo serrature, un’azienda di alto know-how tecnologico che produce sistemi di chiusura e di sicurezza. È stata un’esperienza preziosa, uno stacco di un anno dal mondo del pneumatico che ha preparato il successivo ritorno nel settore con il mio ingresso in Continental. In Italia, ho avuto modo di consolidare le mie conoscenze linguistiche, dal momento che avevo iniziato a im parare l’italiano durante il mio soggiorno in Inghilterra, grazie alla mia fidanzata di allora, che era italiana. L’esperienza a Lovere mi ha poi consentito di conoscere più a fondo il Paese, le sue tradizioni e le sue incredibili ricchezze. Un’esperienza che oggi giudico as sai positivamente”.
Daniel Gaiza assomma a quello di responsabile del Centro Studi Continental Autocarro, un’istituzione che ha il compito di fornire un prezioso know-how a tutti gli operatori del settore truck tires attraverso studi, ricerche e indagini sulla realtà del pneumatico autocarro. Sposato con la connazionale Ana, padre di due bambine di nome Helena, sei anni, e Flavia, 4 anni, Daniel Gaiza da bambino sognava di fare il chirurgo. Il destino gli ha riservato una carriera professionale altrettanto sod disfacente, che non lascia spazio ad alcun rimpianto. Nostalgia della Spagna, ora che da due anni vive e lavora in Italia? “Beh - ammette il dottor Gaiza come per tutti coloro che hanno a cuore la propria terra e le proprie origini, mentirei apertamente se non dicessi che la Spagna mi manca. Ma anche
qui in Italia mi trovo bene. Forse anche perché non è la prima volta che ci vengo. Certo, ho nostalgia di piccoli e grandi dettagli della vita, come il contatto con gli amici di sempre. Cerco di non perdere le occasioni di fare qualche salutare rim patriata, come quella che si tiene ogni 28 dicembre con i vecchi compagni di scuola. Dovunque ci si trovi, ognuno sa che quel giorno è riservato a noi. E tutti fanno il possibile per non mancare”. Non è un grande appassionato di calcio, anche se, sollecitato dalle domande, non può fare a meno di manifestare una sincera simpatia per la squadra simbolo della sua Bilbao, l’Athletic. Lo sport è comunque una componente importante del la vita e se nel suo passato Gaiza vanta la pratica della scherma, oggi il manager di Continental
NEL 1998 IL DEBUTTO IN CONTINENTAL Il 1998 è un anno importante nella carriera professionale e nella vita di Daniel Gaiza. “È il momento del mio arrivo in Continental. In quell’epoca, la Casa tedesca acquisisce la Ma bor pneumatici. Il nuovo responsabile dell’area commerciale Spagna e Portogallo della Mabor proveniva da Michelin ed era alla ricerca di un collaboratore. Così sono arrivato io. In Continental inizio a lavorare in Spagna, con un incarico relativo alla Regione Nord del Paese per il settore vettura. Nel 1999, mi trasferisco a Madrid in qualità di responsabile della divisione truck”. Da questo momento inizia a delinearsi il quadro delle successive affermazioni professionali di Gaiza nel settore del pneumatico per veicoli industriali. “Nel 2002 mi viene proposto di recarmi a Hannover per seguire a livello internazionale la divisione truck di Continental. Mi occupo di pricing e di business development, acquisendo preziose e importanti competenze”. Passano gli anni, le conoscenze aumentano e si consolidano le esperienze. Nel 2007, il ritorno in Italia, con l’incarico prestigioso di Business Director Commercial Vehicles Tires di Continental Italia. Una divisione che ha come oggetto d’interesse e d’intervento diverse applicazioni del pneumatico: da quella industriale e commerciale al movimento terra e al settore aeroportuale. Un incarico che
Italia cerca di trovare spazio per della sana attività fisica nel tempo libero, al di fuori degli impegnativi orari di lavoro. “Continental Italia - dice - è una società in continuo movimento, che a fronte della notevole dedizione richiesta, regala grandi soddisfazioni. Siamo in costante crescita sia dal punto di vista delle risorse umane che del business. Da quando sono arrivato, il mio impegno è stato diretto alla costruzione dell’odierna realtà della divisione Commercial Vehicles Tires, tenendo come punto di riferimento il lavoro di squadra. Del resto, il pneumatico truck rappresenta l’80 per cento del nostro business, a cui va aggiunto il 20 per cento relativo alle altre applicazioni gestite dalla nostra divisione. Se poi prendiamo co me riferimento l’intera Continental Italia, un terzo del fatturato complessivo deriva dal settore truck e altre applicazioni speciali”. IMMAGINE IN GRANDE CRESCITA
Daniel Gaiza, 40 anni, originario di Bilbao, è Business Director Commercial Vehicles Tires di Continental Italia.
L’immagine di Continental presso il grande pubblico è cresciuta. “Le aziende di trasporto - spiega il dottor Gaiza - sanno bene cos’è Continental ma non sanno cosa c’è dietro un marchio conosciuto. Stiamo cercando di far conoscere la sostanza di Continental e dei suoi prodotti, i più efficienti in termini di costi generali. Non parlo unicamente del componente gomma ma di tutto l’insieme delle variabili che concorrono a definire i costi relativi al suo utilizzo. La nostra mission è arrivare a essere quelli che riusciranno a far abbattere di più i costi di gestione della flotta. Per noi è essenziale la valutazione vantaggiosa di tutti i costi che gravitano attorno ai pneumatici, non solo quello relativo al prodotto in sé. I costi di esercizio di una flotta sono solo per il 3 per cen to relativi all’acquisto della gomma, eppure i pneumatici influiscono per ben un terzo sul totale dei costi dell’azienda in termini di carburante consumato, capacità di carico, ecc. La battaglia da vincere non è sul prezzo del prodotto ma sul valore di un prodotto e di un servizio a esso connesso”. Diventa così di valore strategico garantire la qualità in tutti gli ambiti d’intervento, sia per quanto riguarda la vendita del pneumatico sia per ciò che concerne tutti i servizi garantiti alla clientela in fase di utilizzo della gomma. Non è dunque un caso se nel 2008 Continental Italia ha dedi-
cato un mese intero alla formazione. Come sempre succede, ogni strategia che si rispetti deve fare i conti con la congiuntura economica, che in questo momento, malgrado qualche segnale di ripresa, non è ancora uscita dal tunnel buio della recessione. “Il primo semestre 2009 - conferma Daniel Gaiza - è stato caratterizzato da un andamento negativo. In tutta Europa, già alla fine del 2008, abbiamo assistito al crollo mentre l’Italia ha retto fino alla fine dell’anno. Quest’anno non assisteremo a un vero e proprio recupero. In termini numerici ci sarà un mi glioramento solo apparente, perché contrassegnato ancora dal segno negativo rispetto agli anni positivi”. Ma è nel segno dell’ottimismo che Daniel Gaiza vuole concludere l’intervista: “L’Expo 2015 a Milano è una grande opportunità, anche se non l’unica. In Italia non mancano le potenzialità di crescita nel comparto delle infrastrutture. Il nostro Paese può diventare realmente un polo del trasporto all’interno dell’area del Mediterraneo. Questo bacino sarà infatti interessato da una fase di intenso sviluppo nei prossimi anni. E ci sono importanti opere in frastrutturali da mettere in cantiere e realizzare: porti, strade, autostrade… Un dato rilevante: per il settore truck, l’Italia ha superato la Germania nel primo trimestre del 2009 affermandosi come primo mercato per questa tipologia di gomme in tutta Europa. Questo per una serie di motivi: il primo è che il trasporto tende a concentrarsi alla periferia dell’area continentale; il secondo è che la quota di pneumatici ricostruiti è minore in Italia rispetto ad altre parti d’Eu ropa. Quindi, il mercato del nuovo è più importante”. Proprio sui ricostruiti, Daniel Gaiza ha pronta un’ultima considerazione: “Continental considera importante il settore del pneumatico ricostruito, al punto che vengono fatti consistenti investimenti per aumentare l’offerta di prodotti. Il nostro marchio di riferimento nel settore è ContiRe. Da quest’anno abbiamo dato ampio spazio alla politica del ricostruito in Italia perché siamo consapevoli che i nostri pneumatici sono un investimento di valore, dal momento che i vantaggi a livello di performance non si limitano a durare per tutta la vita utile della gom ma, ma si rinnovano una seconda volta grazie al processo di ricostruzione di Continental”.
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N° 180 / Luglio/Agosto 2009 Il Mondo dei Trasporti
MOBILITÀ
DAIMLER / A BORDO DI DUE MODELLI DELLA GAMMA SETRA TOPCLASS 400
Sì, i primi della classe! L’S 431 DT è un veicolo a due piani del quale circolano più di 500 unità in tutta Europa. L’S 411 HD è il modello maneggevole per antonomasia, il “club-bus” della gamma del marchio di Ulma: con 10,16 metri di lunghezza è l’esponente più compatto di questa generazione di autobus. Il passo dell’S 415 HDH è stato aumentato di 100 mm. M.S. Altieri STOCCARDA - Attraverso la gamma di veicoli TopClass 400, Setra, azienda tedesca appartenente a Evobus, di proprietà Daimler, continua a puntare su livelli sempre più elevati di qualità, tecnica, sicurezza e com fort, per poter mantenere anche in futuro la sua posizione di spicco con volumi di vendita elevati, una risonanza positiva presso i clienti e numerosi riconoscimenti internazionali. L’autobus a due piani S 431 DT, con una lunghezza di 13,89 metri e un’altezza di quattro metri, completa al vertice la gamma di autobus da turismo. La versione ammiraglia della generazione di autobus turistici Setra, sottoposta a restyling con una nuova plancia e un nuovo volante, riprende anche alcuni elementi fondamentali coi quali è stata rinnovata la gamma TopClass 400. Ci siamo messi al volante di un veicolo equipaggiato con un motore MercedesBenz OM 502 LA da 370 kW (503 cv) e cambio automatizzato a 12 marce ZF-AS Tronic. Un bus che rispetta già da adesso i valori limite di emissione prescritti dalla normativa Euro 5, in vigore dal prossimo autunno. L’ammiraglia della nuova TopClass 400 al piano inferiore è dotata di una cucina con tavolini da gioco e può ospitare fi no a 68 passeggeri su comodi sedili con rivestimenti “Ambiente”. Al piano superiore, i passeggeri possono godersi il panorama anche attraverso il tetto in cristallo. Sia nel vano motore che nelle baga-
gliere con capacità incrementata a 8,4 m3 sono installati impianti di segnalazione antincendio. A garantire una maggiore sicurezza all’autista e ai passeggeri concorrono anche moderni sistemi di sicurezza come l’Esp (lectronic Stability Program), il Tempomat con regolazione della distanza (Art) e il sistema antisbandamento (Spa). Due anni fa è stato venduto il veicolo numero 500 di questo modello. L’autobus bipiano è in servizio a livello europeo da dicembre 2007 per l’azienda lussemburghese “Voyages Demy Cars”. Scendiamo dall’S 431 DT per salire sull’autobus a pianale rialzato a due assi S 411 HD, con i suoi 10,16 metri di lunghezza l’esponente più compatto della nuova TopClass 400, che completa la gam ma di autobus da turismo nella fascia base. Con un massimo di 36 posti a sedere nella versione a 4 stelle, questo veicolo è ideale per grandi gruppi o piccole associazioni. Tuttavia, grazie alle sue dimensioni compatte il “clubbus” non è interessante soltanto per il crescente mercato dei gruppi turistici, ma anche per circolare nei vicoli dei centri storici o attraversare stretti valichi montani. Il modello S 411 HD è equipaggiato con un motore Euro 5 OM 501 LA Mercedes-Benz da 300 kW (408 cv) e un cambio manuale a 6 marce servoassistito GO 190 Mercedes-Benz. Un impianto di climatizzazione sul tetto da 32 kW con regolazione automatica e separata per il posto di guida assicura temperature piacevoli in qualsiasi stagione. Nel
veicolo S 411 HD scelto per la prova possono prendere posto 21 passeggeri su comodi sedili con rivestimenti “Ambiente”, e nella parte posteriore è previsto un “angolo club”. Così come l’autobus a due piani S 431 DT, il veicolo dispone dei più moderni sistemi di sicurezza come Esp, Art e Spa. Due anni fa questo autobus da turismo, presentato per la prima volta nel 2001, ha celebrato un importante anniversario. Nell’autunno 2007, il 500° veicolo di questo modello è stato consegnato solennemente al bus operator Fischwenger di Straßwalchen, nei pressi di Salisburgo. MASSIMA PROTEZIONE Sia la postazione di guida scorrevole che la struttura di assorbimento degli urti fanno parte del nuovo sistema Fcg (Front Collision Guard), che tra l’altro risponde ai requisiti di protezione antincastro a norma ECE-R 93. Pertanto, in futuro queste tre lettere saranno sinonimo della massima protezione per il conducente e i passeggeri degli autobus da turismo Setra. Se da un lato il sistema Fcg innalza notevolmente i livelli di sicurezza passiva, dall’altro nella gamma vengono presentate anche molte innovazioni nel campo della sicurezza attiva. Ad esempio, un nuovo sistema ottico sul frontale che provvede a illuminare la zona degli incroci in fase di svolta. Il fendinebbia si accende automaticamente alle velocità inferiori a 40 km/h in curva o attraverso l’attivazione dell’indi-
catore di direzione, svolgendo una funzione di assistenza alla svolta. Le due luci d’ingombro sugli angoli superiori del frontale adesso sono realizzate con la tecnica a Led e garantiscono una durata ancora maggiore. Inoltre, un nuovo comando del tergicristallo assicura una netta riduzione della rumorosità di funzionamento alla massima velocità, grazie al rallentamento delle spazzole del tergicristallo prima del punto di ritorno. La nuova TopClass 400 non si è rinnovata soltanto attraverso un
incremento della potenza, ma anche grazie a un prolungamento dell’avancorpo di 200 mm che offre notevoli miglioramenti in termini di comfort sia per i passeg geri che per il con ducente. L’aumento di 14 centimetri della carrozzeria grez za consente all’autista ancora più possibilità di regolazione nel posto di guida, mentre altri sette centimetri sono riservati all’accompagnatore turistico, che adesso può disporre di una maggiore libertà di movimento per le gambe, paragonabile a quella di un sedile a 4 stelle. Il
modello S 411 HD presenta un minore prolungamento dell’avancorpo. Grazie alle sue dimensioni compatte (10,16 metri di lunghezza), il “club-bus” Setra rimane tuttora il più “maneggevole” tra gli autobus turistici di Ulm. Scendiamo per andare a dare un’occhiata ad altri modelli della gamma. Il passo dell’S 415 HDH è stato aumentato di 100 mm, portando la lunghezza com plessiva di questo veicolo a tre assi a 12,30 metri. Inoltre, grazie allo spostamento del vano cuccetta dell’autista dietro la seconda porta d’accesso, ora gli autobus super-rialzati S 415 HDH, S 416 HDH e S 417 HDH consentono di alloggiare anche un secondo sedile per l’accompagnatore turistico. Infine, salire e scendere dalla porta posteriore da questi modelli di autobus adesso è ancora più agevole, poiché Setra ha dotato il modello super-rialzato della nuova TopClass 400 di una maniglia di sostegno supplementare. Anche in futuro, i passeggeri degli autobus Setra continueranno come sempre a viaggiare all’insegna del massimo comfort. Attraverso un’azione compensatrice controllata, il sistema di regolazione antirollio, disponibile a richiesta, provvede a evitare che la carrozzeria del veicolo possa “oscillare”, assicurando una marcia il più possibile fluida sia in curva, sia sui fondi stradali irregolari. Tutto questo è merito anche dell’asse aggiunto con sospensioni a ruote indipendenti, per la prima vol ta integrato nella TopClass 400 europea, che garantisce un’elevata silenziosità di marcia e al tempo stesso una riduzione del peso di 160 kg. Anche sotto l’aspetto del peso, i rinnovati autobus da turismo Setra offrono alle imprese ottimi motivi per rallegrarsi. Benché alcuni interventi di modifica abbiano comportato un incremento del peso, il marchio di Ulm è riuscito a ridurre la massa complessiva dei veicoli addirittura dell’1 per cento. A questo risultato ha contribuito anche l’eliminazione di uno sportello sulla fiancata sinistra: un’innovazione che tra l’altro facilita e rende notevolmente più comodo l’accesso alla bagagliera. Ma non è stato soltanto questo accorgimento a modificare l’immagine dei veicoli; anche il listello in gomma che circondava il parabrezza appartiene ormai al passato. In questo caso si tratta di una modifica non solo estetica, ma che oltre tut to contribuisce anche a ridurre i consumi di carburante.
Viaggiare è un piacere, anzi, un’arte
Nuova dimensione negli autobus da turismo STOCCARDA - Con la presentazione della TopClass 400, nel 2001 Setra ha aperto una nuova dimensione nella produzione di autobus da turismo, garantendo un piacere di viaggiare ad altissimo livello sia per i passeggeri che per il conducente. A questo provvedono tra l’altro gli innovativi allestimenti per il comfort con sedili ergonomici, impianti multimediali, versatili modelli di angolo cottura e l’esclusivo tetto trasparente sopra il corridoio centrale. La plancia di forma ergonomica coniuga elegantemente funzionalità ed estetica. Anche per questo motivo, già dopo soli otto mesi dalla sua prima apparizione, la TopClass 400 è stata eletta “Coach of the Year 2002” dalla stampa specializzata. La giuria ha motivato la sua scelta, tra l’altro, segnalando la convincente tecnica e l’eccellente design dei veicoli come simbiosi di forma e funzione. Da al-
lora, alla serie sono stati conferiti numerosi altri riconoscimenti e premi internazionali. Tra l’altro, gli 8.500 partecipanti al sondaggio tra i lettori “I veicoli industriali del 2007” hanno eletto già per la terza volta la TopClass 400 Setra vincitrice nella categoria “Autobus da turismo rialzati”. Anche dal punto di vista della sicurezza, la TopClass 400 è considerata lo “stato dell’arte”, vale a dire all’avanguardia della tecnica. Tutti i veicoli della gamma, come gli autobus della ComfortClass 400, sono equipaggiati di serie con freni a disco, sistema frenante elettropneumatico (EBS), sistema antibloccaggio (ABS), regolazione antislittamento (ASR), Brake Assist (BA) ed Electronic Stability Program (ESP), un sistema di sicurezza attiva concepito per incrementare la sicurezza e la stabilità di marcia.
MOBILITÀ
N° 181 / Luglio/Agosto 2009 Il Mondo dei Trasporti
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IRISBUS IVECO / CON ATM MILANO PROTAGONISTA DELLA STORIA DEL TRASPORTO MILANESE
Quando evoluzione fa rima con tradizione
“
La gamma di filobus Cristalis protagonista del libro sulla Filovia Milanese, presentato durante la giornata delle celebrazioni della Filovia al deposito Molise. Esposti anche alcuni bus, tra cui un Fiat 411 del 1957 restaurato dal costruttore italiano. Massimiliano Campanella
MILANO - Realizzare un sistema che unisse l’esigenza di sod disfare le istanze del trasporto pubblico con doti di per formance, comfort e limitato impatto ambientale. Con quest’obiettivo, nell’ottica dell’evo luzione nel segno della tradizione, Irisbus Iveco ha ideato la gamma di filobus denominata “Cristalis”, realizzata utilizzando le più moderne tecnologie
BARI - Durante i festeggia men ti per San Nicola sono stati presentati due nuovi autobus Irisbus Iveco per le linee urbane del l’Amtab (A zien da Municipalizzata Trasporti Autofiloviari Baresi), l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico della città di Bari. A illustrare le caratteristiche dei nuovi mezzi al sin daco di Bari Michele Emiliano, all’assessore regionale ai Trasporti Mario Loizzo e ai vertici dell’Amtab - il presidente Antonio Di Matteo e il direttore generale Nunzio Lozito - è stato Enrico Vassallo, direttore generale di Irisbus Italia, durante il giro inaugurale sui veicoli. I veicoli, due minibus “Urby”, personalizzati con i colori aziendali Amtab, bianco e rosso, sono realizzati su telaio Iveco 65 Cng con pianale ribassato nella parte posteriore e carrozzati Cacciamali. Lunghi 6,8 metri, alimentati a metano con motore Iveco F1C Cng Eev, sono dotati di una macchina obliteratrice-emettitrice e dei più innovativi sistemi multimediali di videosorveglianza e telecontrollo, con collegamento diretto alla centrale operativa per la ricezione e diffusione d’informazioni in tempo reale. Hanno nove posti a sedere e 24 in piedi, oltre a due strapuntini e una postazione disabile su sedia a rotelle, con accesso da pedana e-
Tradizione e modernità: a sinistra, il deposito Molise dell’Atm Milano; sopra, uno storico autobus dell’azienda milanese.
della componentistica elettronica ed elettrotecnica e un’estetica estremamente innovativa. Una gamma protagonista - tra gli altri - del libro sulla Filovia Mi lanese, presentato durante la giornata delle celebrazioni del settantacinquesimo anniversario della Filovia al deposito Molise. Una giornata che ha voluto essere testimonianza della collaborazione “storica” tra il gruppo Fiat e Atm Milano e che ha visto l’esposizione di alcuni veicoli, tra cui un Fiat 411 del 1957 restaurato da Irisbus Iveco. Cristalis, un veicolo stradale disponibile nelle due versioni da 12 e 18 metri, dal design particolarmente moderno, si distingue per l’eccellente accessibilità. Inoltre, utilizzando le medesime scelte e tecnologie di base, Irisbus ha realizzato una
seconda gamma prodotto a guida centrale denominata Civis, di lunghezza pari a 18,5 metri che, oltre a utilizzare tutte le soluzioni innovative del Cristalis, è equipaggiato con un sistema di guida automatica di tipo ottico che rende il sistema assimilabile a un “tram su gomma”. All’inizio del secolo scorso Fiat (Fabbrica Italiana Automobili Torino) inizia a produrre autocarri e autobus. Da allora la sua importanza nel settore dei veicoli pesanti e trasporto persone non ha mai cessato di crescere. Nel 1975 la nascita di Iveco (In dustrial Vehicles Corporation) costituisce una tappa decisiva nella storia del gruppo Fiat e la successiva acquisizione del costruttore spagnolo Pegaso rafforza ulteriormente il ruolo
di Iveco come protagonista di spicco nel mondo dei trasporti. Irisbus nasce nel gennaio 1999 dal l’alleanza tra Iveco e Renault Veicoli Industriali che decidono di riunire le loro attività nel campo del trasporto pubblico attraverso la fusione dei rispettivi settori autobus. Nel 2003 Irisbus diventa una società al 100 per cento del gruppo Iveco; con un organico totale di 5.525 dipendenti, a oggi progetta, costruisce nei cinque stabilimenti europei e commercializza circa 10.000 autobus l’anno in più di 40 paesi ed è il secondo produttore, a livello europeo, di autobus urbani, interurbani e turistici. Con un rapporto consolidato nel tempo, anche grazie all’esperienza centenaria nel settore, il gruppo Fiat è da sempre al
fianco di Atm Milano. Tra i veicoli simbolo del parco storico della società di trasporti milanese spicca sicuramente il filobus Fiat 2472, autobus snodato lungo 18 metri, carrozzato dalla Viberti, recentemente restaurato sia nella carrozzeria che nelle parti meccaniche e rimesso in servizio per le celebrazioni del 75° anniversario della filovia milanese. Tra gli altri autobus del gruppo Fiat restaurati negli scorsi anni per essere inseriti nel museo storico Atm va ricordato anche il Fiat 411, veicolo urbano lungo 12 metri, alimentato a gasolio, prodotto a partire dagli anni Cinquanta. La condivisione di valori e obiettivi comuni, quali l’attenzione all’ambiente, la qualità e la sicurezza del trasporto e lo sviluppo tecnologico, ha rafforzato nel tempo la collaborazione con Atm, con cui è da poco partita anche una sperimentazione sui veicoli ibridi. Alcuni minibus Daily ibridi Irisbus Iveco sono stati impiegati per il servizio urbano Radiobus di “trasporto a chiamata”. L’im pegno di Irisbus Iveco proseguirà nei prossimi anni con crescenti investimenti per la pro-
IRISBUS IVECO / Nuovi autobus nella flotta dell’Amtab di Bari
Completata una gara di tre anni fa Si tratta di due minibus “Urby” realizzati su telaio Iveco 65 Cng con pianale ribassato e carrozzati Cacciamali, lunghi 6,8 metri, con motore a metano Iveco F1C Cng Eev. lettrica. Al parco mezzi dell’Amtab si aggiungeranno entro settembre ulteriori nove Europolis Cng da 9,4 metri, completando il sostanziale rinnovo del parco veicoli, la cui anzianità media, ora di sette anni, si è allineata alle medie europee. “I due autobus - ci ha spiegato Stefano Romanazzi, Amministratore delegato dell’Icai di Bari, concessionaria Irisbus per Puglia e Basilicata - fanno parte di una fornitura più ampia, di una gara precedente, di circa tre anni fa. Si va dunque a completare quella gara con due bus a metano, che già rispondono alle normative Euro 5, come da accordi assunti tra Irisbus e Amtab”. La consegna dei due bus a sua volta precede un’ulteriore consegna di maggiori dimensioni che riguarda veicoli per la maggior parte di Bredamenarinibus, che si è aggiudicata una gara d’appalto. L’Amtab è sorta nel 1965, succedendo alla vecchia Saer
I due minibus Irisbus Iveco “Urby” consegnati all’Azienda Municipalizzata Trasporti Autofiloviari Baresi e personalizzati con i colori bianco e rosso. Sono lunghi 6,8 metri.
gettazione e la realizzazione di prodotti a basso impatto ambientale e lo sviluppo di nuove tecnologie per le trazioni alternative, al fine di avere una gamma in continua evoluzione, adeguata ai nuovi bisogni degli utenti e degli operatori del trasporto pubblico.
Jean Plénat ha lasciato l’azienda per limiti di età
Cambio al vertice, Monferino ad interim T O RINO - Jean Plénat, Senior Vice President del Gruppo Iveco, responsabile dal 2003 del business Irisbus Iveco, ha lasciato l’azienda per raggiunti limiti di età. L’Amministratore Delegato di Iveco, Paolo Monferino, ha assunto direttamente ad interim la responsabilità dell’attività Irisbus Iveco. Jean Plénat mantiene la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Iveco France.
(Società anonima esercizi riuniti). A quella data, l’organico era costituito da 574 dipendenti. Nello stesso anno, i viaggiatori paganti furono oltre 22 milioni e la tariffa dei bi glietti era di 55 lire. Nel 1997 la trasformazione in Astab, cioè in azienda speciale, e nel 2001 il ritorno alla de nominazione Amtab, con l’incarico di gestire i servizi del la mobilità nell’area metropolitana di Bari. Nel 2003 l’a zien da si è scissa in due rami, uno per la gestione del patrimonio, Amtab Patrimonio, e l’altro dell’esercizio, Amtab Servizio, che da quell’anno ha operativamente assunto la gestione del trasporto pubblico urbano della città di Bari e ha stipulato con il Comune di Bari il Contratto di Servizio, con il quale gli è stato affidato il trasporto pubblico urbano fino al 31 dicembre 2012. Unico socio di entrambe le società e stazione appaltante è l’Amministrazione comunale di Bari, che nel 2007 ha incorporato in Amtab Servizio la Stm Bari, l’altra delle due società di trasporti e mobilità della città di Bari. Nell’anno 2007 è stata completata la fornitura di nuovi mezzi per cui il parco attuale è così composto: 229 autobus di cui 136 marcianti, 38 minibus per diversamente a bi li, tre minibus elettrici e sette autogru per rimozione.
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Luglio:Gennaio
1-07-2009
11:50
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N° 181 / Luglio/Agosto 2009 Il Mondo dei Trasporti
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RD
NO
DEALER TRUCK &VAN O R T
N E C
EMILIA, TOSCANA E UMBRIA
Sarà settembre a squarciare il futuro Anche in questa parte del Paese, il settore dei trasporti continua ad essere penalizzato da una crisi che sembra non avere mai fine. Ma i dealer Iveco, Daf, Mercedes-Benz, Man, Renault Trucks, Scania e Volvo Trucks non perdono la fiducia, aumentando gli sforzi e l’impegno nel proporsi nei confronti della clientela con un’attenzione ancora maggiore. Vediamo per ciascun marchio quali sono le strutture di vendita e assistenza.
C
ambiano le regioni ma i com menti no, quelli restano gli stessi, negativi al limite del disperato. Siamo arrivati al giro di boa, alla metà di questo 2009 disgraziato e nul la sembra cambiato rispetto ai primi mesi in cui la crisi si è fatta da incombente a rea le. La lieve, impalpabile, ripresa registrata ad aprile si è rivelata, come i più avevano predetto, un’illusione. Lo con fermano i dati, le cifre, le immatricolazioni e i tagli alla produzione, che nel migliore dei casi superano il 60 per cen to. Riscontri og gettivi che sono sempre più preoccupanti.
Sintetizzando, la crisi è, e resta, profonda e scuote l’intero Paese. Compresa quella fetta d’Italia, spesso immune a magagne di carattere economico, che comprende Emilia Romagna, Toscana e Umbria. Invece questa volta è toccato anche a loro, in forma più o meno eclatante (a Piacenza, e più in generale in tut ta l’Emilia, terra di trasportatori il crollo è da incubo), come hanno potuto constatare i dealer locali che, a seconda della provincia in cui operano (e, abbiamo il sospetto, anche dell’inclinazio ne più meno accentuata verso l’ottimismo) registrano cali variabili, compresi tra il
Parco circolante in Emilia Romagna Dimensioni azienda
Numero aziende
Numero veicoli
Meno di 5 camion Da 6 a 10 camion Da 11 a 25 camion Da 26 a 50 camion Da 51 a 100 camion Più di 100 camion
8.233 655 343 94 33 28
14.316 4.926 5.330 3.259 2.325 8.794
Totale
9.386
38.880
E allora non resta che a spettare settembre, che è visto come uno spartiacque pericoloso, come a dire che se ci saranno segnali concreti di una probabile ripartenza, tutti tireranno un bel sospiro di sol lievo, altrimenti saranno in tanti a dover abbassare, per sempre, le saracinesche, molti anche tra i dealer che fino a ora hanno stretto i denti, ma i cui costi fissi (personale, strutture, forniture) sono ingenti e le entrate ridotte al lumicino.
35 e il 50 per cento. Con in più una contrazione sensibile nel settore del post vendita, che invece nel Nord del Paese ha una tenuta piuttosto salda. Del resto questa è una zona particolare in cui hanno un’importanza fondamentale i vari distretti industriali, tutti colpiti duro, in cui sono poco presenti le grosse flotte, a ecce zione delle cooperative dell’Emilia Romagna, in cui il polmone rappresentato dalle grandi opere è già stato
a cura di Mauro Zola
sfruttato in passato e restano da coprire poco più che consolidamenti, mentre per altri investimenti corposi si do vranno attendere anni. Lo sa bene l’Umbria che, delle tre regioni di cui ci occupiamo questo mese, è la più colpita, quella in cui le vendite mensili si contano a decine, quella in cui più di un costruttore pare quasi scomparso dalla scena. Quella meno penalizzata è invece la Toscana, in par te salvata da quel che resta delle varie industrie locali, e quindi dal conto proprio.
cessi, con in zona gruppi importanti, capaci di presidiare bene il mercato dei pesanti e decisi ad allargare i propri oriz zonti puntando anche sul re sto della gamma del co struttore svedese, così come so no decisi a fare i dealer Scania, altro marchio per cui queste sono regioni molto fa-
fittando dell’occasione per far crescere la propria influenza,per rosicchiare spazi in vista della ripresa.
Insomma, quello dei concessionari di veicoli pesanti re sta un settore in costante movimento, che pare tutt’al-
far fronte alla crisi oppure se in quel settembre atteso con tanta ansia non verranno registrate le prime defezioni. Certo, non è facile e a volte neanche saggio fare previsioni che abbiano almeno un barlume di veridicità in una situazione che non offre elementi di valutazione attendibili. Tuttavia, è consentito affidarsi ai dati di fatto, alla
tro che rassegnato a un rapido declino. Che può contare su imprenditori accorti, che hanno saputo mettere da parte capitali che adesso vengono usati per restare sul mercato, quando non per cercare di ampliare i propri orizzonti. Resta da vedere se anche queste riserve basteranno a
concretezza della situazione reale sulla quale è possibile azzardare beneauguranti iniezioni di fiducia. Fanno parte di questa realtà concreta le risorse umane e professionali che costituiscono il patrimonio più importante di questi imprenditori protagonisti del mercato.
SOPRAVVIVERÀ CHI HA RISERVE
LE RETI MAN E DAF VANNO SVILUPPATE Sono anche regioni queste in cui non tutti i marchi sono riusciti a raggiungere lo stesso livello di copertura del territorio. In particolare Man e Daf stanno ancora comple tan do in Toscana la propria rete locale e quindi non riesco no a raggiungere le nor mali quote rispetto ai dati nazionali, mentre Iveco fa ancora una volta la parte del leo ne, accentuando con la politica aggressiva di questi ultimi mesi la propria leadership. Tra gli altri costruttori, Renault Trucks può contare sia in Toscana che in Emilia Romagna su strutture funzionali e di grandi dimensioni capaci di coprire in qualche caso anche un’intera regione, pronte, nonostante il periodo, a investire. Restando nello stesso grup po, anche per Volvo Trucks non mancano i suc-
vorevoli, con uno zoccolo duro importante di clienti. La situazione di MercedesBenz è come di consueto un po’ diversa: il difficile mercato dell’auto ha causato problemi a qualcuna delle tante concessionarie, in compenso qualche professionista del veicolo da lavoro sta appro-
Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro Nord TOTALI EMILIA ROMAGNA SOPRA LE 6 TONNELLATE 1,47 7,35
2,20 0,73
3,52
3,67 5,14
2,20
6,43 Daf 10 Isuzu 20
14,70
12,64
Mercedes-Benz 7
7,58
26,66
Man 29
2,11 3,52
13,10
Nissan 1 6,66
Volvo 55
3,37
Daf 11
11,04
31,59
5,82
1,40
Nissan 3
8,69
Iveco 14
11,11
Man 23
14,81
26,07
Daf 6 1,44 Iveco 25
Renault Trucks 3 Volvo 1
8,69
Volvo 46
Mercedes-Benz 16 Renault Trucks 6 23,18
51,85
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 136 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 435
Renault Trucks 23 Volvo 1
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 142 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 326
Scania 1 Volvo 11
4,34
Renault 1
Renault Trucks 5
Man 3
36,23
Renault Trucks 19 Scania 36
7,05
Altre 1 15,94
Mercedes-Benz 4
Mercedes-Benz 85
Man 2
Mitsubishi 3
65,49
18,51
Iveco 103
Isuzu 3 Iveco 93
1,44 Isuzu 5
Altre 3 14,11
Daf 5
SOPRA LE 16 TONNELLATE
3,70
0,92
Mercedes-Benz 5
Renault Trucks 33 Scania 60
Mitsubishi 1
0,70 2,11
Mercedes-Benz 57
Man 3
Volvo 3
16,19
Iveco 116 13,79
2,11 0,70
2,11
SOPRA LE 6 TONNELLATE
SOPRA LE 16 TONNELLATE Altre 3
Daf 57
13,10
Iveco 84
61,76
SOPRA LE 6 TONNELLATE Altre 28
Altre 2
0,73
TOTALE UMBRIA
TOTALE TOSCANA
SOPRA LE 16 TONNELLATE
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 27 TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 69
DEALER
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MAN TRUCKS Rete Man DEALER Umbra Car srl, via Tiberina 25, 06050 Pontenuovo di Torgiano (PG) - via Leo Valiani, 52021 Arezzo. Man N. Vertrieb Sued AG, via dell’Artigianato 11/A, z.i., 40023 Castel Guelfo di Bologna (BO). Eurocamion spa, via dell’Agricoltura 18/24, 29100 Piacenza. Officina meccanica Zanoni Angelo snc, via Martinella 68/A, 43100 Parma. Truck Florence srl, via Vittorio Emanuele II 25, 50041 Calenzano (FI). OFFICINE TRUCK & BUS Car System snc, via Caduti Navicello 12, 41030 Villavara di Bomporto (MO) Centrauto Ricambi srl, via Emilia 102, 47900 Rimini LDM srl, via A. Grandi 103, 52100 Arezzo Le Don di F.lli Panezi Leo e Donatoe C. snc, strada Maratta Bassa 2, 05036 Narni Scalo (TR) Officine Giusti Martino srl, via dell’Artigianato 11, 40023 Castel Guelfo di Bologna (BO)
Umbra Car, dealer del marchio tedesco per Umbria e provincia di Arezzo
Mariotti: “2009 da dimenticare” La Umbra Car è una delle concessionarie storiche per Man, marchio che rappresenta fin dal 1981, dai tempi dell’importatore Euromacchine. Ma in realtà l’avventura di Mariotti nel campo dei veicoli industriali inizia da prima, da un’attrezzata ed efficiente officina Fiat, diventata in seguito Iveco.
N
on è stata soltanto la crisi a scardinare il precario equilibrio del mercato dei veicoli pesanti in Umbria. Alle difficoltà che lo accomunano con tutto il resto dell’Italia, si sono aggiun te lo scorso anno quelle provocate dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Perugia sugli appalti pubblici e sulla sussistenza di un “comitato di affari” impegnato nel gestire la concessione di appalti per strade e opere pubbliche in genere. Gli arresti sono stati più di trenta e hanno coinvolto molti imprenditori, una classica brutta storia all’italiana, un procedimento dovuto, che però ha coinvolto gli incolpevoli dealer della zona. “Sono state inquisite 36 a zien de - spiega Pier Giuliano Mariotti, titolare della Umbra Car, concessionaria Man per l’Umbria e la provincia di Arezzo - che hanno bloccato completamente le loro attività. In una zona piccola come è quella umbra questo è stato devastante”. Non soltanto per il calo degli ordini, ma anche per i mezzi che, già commissionati e pronti per la consegna, non sono stati poi ritirati. “Ce ne sono rimasti in casa parecchi e non so davvero con i tempi che corrono quando potremo smaltirli”. Il settore dei lavori pubblici è uno di quelli cruciali per il dealer umbro, che ha il suo punto di forza proprio nel cava cantiere e che quindi si trova più di altri in difficoltà. “La riduzione del volume di affari per quel che ci riguarda ha toccato il novanta per cento” commenta uno
sconsolato Mariotti. Il tutto rapportato ai 105 veicoli venduti in una stagione normale (la media degli ultimi anni è comunque di 85 macchine), muovendosi in un mercato fatto soprattutto di imprese edili, che come già detto sono state negli anni tra i più fedeli clienti della Umbra Car. “Anche per l’eccellenza del prodotto Man in questo settore” puntualizza Mariotti. A questa categoria si aggiungono piccole flotte e padroncini, mentre Umbra Car resta praticamente fuori dalle forniture alle flotte più importanti: “Sì, siamo rimasti fuori completamente, e questo perché Man non si è mai voluta attrezzare a riguardo e allora ci siamo concentrati su chi aveva dai 5 agli 8 camion”. Il tutto per una quota di mercato
dell’8 per cento a Perugia. “E qualcosa di più ad Arezzo e in Valdarno dove forse la situazione è leggermente migliore ma non di tanto”. Cifre tutt’altro che disprezzabili se registrate in due regioni dove Man fatica ancora a far valere le proprie eccellenze e ad aumentare la propria penetrazione. Storia passata, oggi l’edilizia si è fermata. “E con essa anche tutto l’indotto. Nel trasporto di linea poi sia i conto proprio che i conto terzi sono egualmente in difficoltà”. Soprattutto economiche e il finanziamento degli acquisti è infatti uno dei crucci di Mariotti. “Le finanziarie hanno stretto i cordoni. Cerchiamo comunque di trovare soluzioni per accontentare i clienti”. Ricorrendo anche a Man Finance?
“Non molto spesso, i loro prezzi sono alti, fuori mercato almeno per le nostre zone e oggi per noi è importante portare a buon fine ogni possibile contratto”. La Umbra Car è una delle con cessionarie storiche per Man, marchio che rappresenta fin dal 1981, dai tempi dell’importatore Euromacchine. Ma in realtà l’avventura di Mariotti nel campo dei veicoli industriali inizia da prima, da un’officina Fiat, diventata in seguito Iveco, a cui segue la consueta trafila, prima la vendita di qualche usato e poi il grande passo verso il mercato del nuovo. Un percorso lineare e di successo, culminato con l’inaugurazione di una nuova sede centrale, più funzionale e tecnicamente avanzata, oltre che della filiale di Arezzo, il tut-
Officina
I
l calo delle ordinazioni ha avuto riflessi pesanti anche sulle officine della Umbra Car, che in totale danno lavoro a una dozzina di meccanici. Questo nonostante il servizio sia sempre stato per il dealer un punto di forza. “Siamo una presenza ormai storica nel settore e possiamo garantire un’assistenza di alto livello, con servizio 24h, e un fornito magazzino ricambi”. Nella sede principale lo spazio riservato al servizio post vendita è di 1.350 mq, a cui si aggiungono gli 800 mq della filiale di Arezzo.
Best seller onostante il blocco “forzato” delle attività edilizie, restano i Man TGS da cava o da cantiere quelli più apprezzati dalla clientela dell’Umbra Car. E risultati li hanno ottenuti anche le nuove generazioni dei camion da linea, anche se, come spiega Pier Giuliano Mariotti, “sui trattori abbiamo scontato per molto tempo i problemi della prima serie del TGA, quella del 2000. A perdere un cliente ci vuole pochissimo, mentre per riprenderlo ci vuole tempo, sacrificandosi un po’ nelle trattative”.
5
Veicoli immatricolati nel 2009 tra le 6 e le 16 tonnellate
1,63
Percentuale Man tra le 6 e le 16 tonnellate
55
Veicoli immatricolati nel 2009 sopra le 16 tonnellate
Percentuale Man sopra le 16 ton
OFFICINE BUS Frino Vannucci & C. snc, via Liguria 13, 56025 Pontedera (PI) N.G.V. Motori srl, via R. Amundsen 1, 42100 Gavassa (RE)
N
Così Man Trucks nel Centro Nord
6,62
OFFICINE TRUCK Euro S.A.M. srl, via dell’Industria 38, 29100 Piacenza Evicarri srl, via Emilia Cartesio 33/F, 42100 Bagnolo (RE) Fimi spa, via Pasubio 45, 63037 Porto D’Ascoli (AP) Mariotti Pier Giuliano, via Tiberina 25, 06050 Pontenuovo di Torgiano (PG) Nuova Officina S.A.R.A. snc, via Cartesio 33/G, 42100 Villa Bagno (RE) Nuova Orvil srl, via Piemonte, 57017 Stagno (LI) Officina Meccanica di Pierantozzi Enio & C. snc, frazione Villa Sant’Antonio, 63100 Ascoli Piceno Primo Tir srl, via Ferruccio Parri 810, 47023 Cesena Salvatori Florio & C. sas, via Seravezza 185, 55046 Querceta di Seravezza (LU)
È stata inaugurata di recente la nuova sede di Umbra Car, a cui si è aggiunta la filiale di Arezzo.
to seguito da tre venditori, a cui si aggiunge il titolare, un team affiatato e rodato sul campo. Ma anche tanta esperienza non basta al titolare per guardare al futuro con più ottimismo, dopo che tutte le varie attività della concessionaria sono entrate in crisi, compresa la commercializzazione di camion usati. “Si sono chiusi tutti i canali per la vendita all’estero, primi fra tutti quelli con l’Est Europa.
Ciò ha fatto sì che crollassero i prezzi e che i seconda mano in vendita restassero sui piazzali”. La conclusione non può quindi che essere piuttosto amara. “Vedremo cosa vuol fare la Ca sa madre per migliorare le nostre condizioni. Dal canto nostro non vedo luce in quel che resta del 2009. Non ci sono in questo momento neppure richieste di preventivi e tutto qundi rimane in sospeso”.
Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro Nord AREZZO 2,44
SOPRA LE 16 TONNELLATE
4,17
4,88 Daf 5 14,63
Iveco 13
8,33
8,33
Daf 2
31,71
25
Mercedes-Benz 4 Nissan 1
5,75 5,75
11,49
3,57
15,25
Iveco 27
5,75
8,47
Iveco 44
11,49
Mercedes-Benz 10
2,44
Renault Trucks 4 Scania 6
12,20
Scania 6
Iveco 6
12,50 16,67
Volvo 2
Volvo 2
2,30
45,76
14,29 21,43
Man 6 Mercedes-Benz 3
Man 7 Mercedes-Benz 3
18,18
13,56
Scania 3
Volvo 9 25
Volvo 1
Renault Trucks 4 Scania 3
Renault Trucks 4
Scania 5
Scania 5 Volvo 10
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 41 (-51,8%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 24 (-63,1%)
Iveco 3
13,64
8,47
Renault Trucks 5
50,57
4,55 13,64
10,71 9,76
Daf 2 9,09
Isuzu 1
10,71
Mercedes-Benz 8 Renault Trucks 5
Man 2
Renault Trucks 3
10,71
Man 2
Isuzu 5
Mercedes-Benz 4 16,67
8,47
Daf 5
SOPRA LE 16 TONNELLATE Daf 3
Daf 5
Altre 1
5,75
Man 4
SOPRA LE 6 TONNELLATE
SOPRA LE 16 TONNELLATE
3,57
1,15
Iveco 2
8,33
Man 5 9,76
SOPRA LE 6 TONNELLATE Altre 1
Altre 1
12,20
FERRARA
BOLOGNA
SOPRA LE 6 TONNELLATE
27,27
Volvo 1 13,64
3,39 TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 87 (-67,3%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 59 (-71,9%)
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 28 (-26,3%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 22 (-24,1%)
DEALER
N° 181 / Luglio/Agosto 2009 Il Mondo dei Trasporti
35 RENAULT TRUCKS
Per Toscana Trucks l’esclusiva di una strategica macroarea territoriale
Un’ampia copertura regionale Con la recente inaugurazione della struttura di Vecchiano, l’azienda guidata dal giovane Matteo Taverni dispone ora di ben cinque filiali distribuite nell’intera regione, dove rappresenta un tradizionale grande punto di riferimento per il marchio della Losanga, sia per la vendita sia soprattutto per il service.
Così Renault Trucks nel Centro Nord
147
Veicoli immatricolati nel 2009 sotto le 6 tonnellate
2,45
Percentuale Iveco sotto le 6 ton
31
Veicoli immatricolati nel 2009 tra le 6 e le 16 tonnellate
10,16
Percentuale Renault Trucks tra le 6 e le 16 tonnellate
Anche il commercio di usati ha rallentato i ritmi come dimostrano i tanti mezzi fermi sul piazzale della Toscana Trucks. In basso, l’ingresso dell’officina nella sede di Montelupo Fiorentino.
P
ossiamo presumere, senza tema di sbagliare, che ci sia un po’ d’invidia da parte degli altri dealer Renault Trucks nei confronti della Toscana Trucks che, come già il nome lascia intendere, ha raggiunto un risultato a cui tanti ambiscono, cioè di ottenere l’e sclusiva su di una macroarea, su di un’intera regione. Con l’ultima aggiunta, la filiale di Vecchiano, che va a coprire la zona di Pistoia, la concessionaria
le filiali (tutte di moderna concezione e ben attrezzate), per il momento non sono previsti ulteriori investimenti, se non in un settore molto particolare, quello dei veicoli usati. “Che sono per noi una risorsa, anche se in questi mesi stiamo faticando a venderli, come tutto il resto” precisa Taverni, e per cui potrebbe essere creato un centro apposito, gestito da una nuova società, da to che vi con fluirebbero anche
quelli della concessionaria Mercedes-Benz Truck Italia, di cui Giuliano Taverni, padre di Matteo, è titolare. “Un centro di grandi dimensioni, sistemato nelle vicinanze di una direttrice a larga percorrenza potrebbe garantire buoni risultati, ci stiamop ensando”. Crisi permettendo, perché il calo non ha risparmiato neppure le strutture di grandi dimensioni. “In Toscana la flessione si è assestata at-
58
Veicoli immatricolati nel 2009 sopra le 16 tonnellate
6,98
Percentuale Renault Trucks sopra le 16 tonnellate torno al 40 per cento, con poche zone che hanno tenuto, quella di Pistoia per l’agroalimentare, quella di Firenze per i leggeri. Per il resto sia Prato con il tessile, che Santa Croce
DEALER Autocar srl, Strada di Recentino 23,05100 Terni Liner Car srl, via Radici in Piano 391, 41049 Sassuolo (MO) via Jacopo da Porto 7/B, 41100 Modena Nord Commercio srl, via E. Parmense 214 ABC, 29100 Piacenza Sicamion srl, via Pana 182, 48018 Faenza (RA) Toscana Trucks spa, via Viaccia 140, 50056 Montelupo Fiorentino (FI) - via Della Bozza 25, 56019 Vecchiano (PI) - via O. Vannucchi, località Compostino, 59100 Prato - via dei Canali 34/A, località Stagno, 57123 Livorno Truck Line srl, via Morettini 51, 06128 Perugia Vair srl, via Cisa 92, 43040 Felegara (PR) - via Cremonese 46, 43100 Parma OFFICINE AUTORIZZATE Ariete Diesel, via Ragazzi del 99 5/7, 50054 Fucecchio (FI) Autofficina San Giorgio srl, via Radici in Piano 391, 41049 Sassuolo (MO) Bartoletti Girolamo, via Emilia 601, 47020 Longiano (FC) Bernardi srl, via Brini 33, 40128 Bologna Dell’Agnello Piergiorgio, via Volterrana 463 bis, 56030 Terricciola (PI) E.M.A. snc, via 1° Maggio 14, 06054 Fratta Todina (PG) Futura srl, via T. Edison 39, frazione Calerino, 42049 Sant’Ilario D’Enza (RE) Garage Italia snc, via di Sottopoggio Guamo, 55060 Capannori (LU) Giannini Fosco & C. snc, via del Lavoro 1, 51013 Chiesina Uzzanese (PT) LDM srl, via A. Grandi 103, 52100 Arezzo Lelli & Cavina snc, via Marzabotto 83, 40050 Argelato (BO) Modini Bruno, via Anna Franck 18, 43044 Collecchio (PR) Negri Sergio & C. snc, via e. Fermi 77, 41038 San Felice sul Panaro (MO) Officina Borgo, Z.I. S. Fiora, 52037 SanSepolcro (AR) Officina Fommei & C. snc, via Pakistan 25/27, 58100 Grosseto Officina Magnani srl, via Raffaello Sanzio 20, 42010 Mancasale (RE) Officina Stefanini srl, via Bentivoglio 18, 48028 Lugo (RA) O.M.A. snc, via Pisana 9, 50021 Barberino Val D’Elsa (FI) O.R.A. di Pedrelli Maurizio, via Emilia 239, 40011 Anzola dell’Emilia (BO) Ronconi Valter & Figli srl, via dell’Artigianato 5, 44020 Mesola (FE) R.V.I. srl, via S. Allende 60, 41100 Modena Tanzi Paolo, via Cremonese 46, località Fontana, 43100 Parma TirrenaTrucks srl, via dei Canali 34, 57123 Livorno Veroli F.lli, via Victor Hugo 22, località Villa Verrucchio,47827 Verucchio (RN) con la lavorazione del cuoio tanto per fare due esempi sono in crisi profonda”. La minor disponibilità economica delle aziende danneggia particolarmente la Toscana Trucks che, caso unico in Italia tra i dealer Renault Trucks, raccoglieva buona parte dei propri ordini con i mezzi leggeri, Master in testa. “Ci premiava la nostra professionalità, il livello dell’assistenza, per cui i clienti più accorti erano disposti a spendere qualcosa in più. Invece ora si bada soltanto al prezzo e nei confronti di Renault ci troviamo in difficoltà”.
Officina
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na sede, un’officina. Questa è la filosofia alla base di Toscana Trucks che, non a caso, ha nel post vendita un punto di forza oltre che una fonte di reddito importante. In tutte le sedi è quindi presente un team di meccanici, professionisti ben rodati e che periodicamente vengono aggiornati dal programma di formazione della Casa madre. Anche in questo settore trovano posto specialisti per i veicoli leggeri che hanno una linea a loro dedicata che consente interventi più veloci di quelli forniti dalle concessionarie che commercializzano anche automobili. “Il servizio anche per i furgoni può rivelarsi determinante - commenta l’a.d. della Toscana Trucks - spesso invece viene sottovalutato e questo ci lascia spazio in cui inserirci”.
to scana, che è tra quelle storiche per il marchio francese, con l’attuale proprietà che l’ha portata a “con quistare” passo dopo passo l’in tera regione (sforando anche verso la Liguria con una filiale in quel di La Spezia), ha completato per il momento il proprio percorso. “Anche se - come precisa Matteo Taverni, giovane amministratore delegato e figlio d’arte - ci sono aree, come ad esempio quella di Arezzo dove siamo presenti soltanto con un ufficio commerciale e dove potremmo migliorare la nostra copertura”. Arrivato a cinque il numero del-
Rete Renault Trucks
Best seller
I
l Master è per gran parte delle concessionarie Renault Trucks più croce che delizia. Perché si rivolge a una clientela spesso tralasciata, perché i margini sono risicati, perché c’è la concorrenza di Renault, Opel e Nissan. I risultati ottenuti da Toscana Trucks dimostrano che in buona parte si tratta di semplici scuse e che con un impegno serio e costante anche il furgone può rappresentare una risorsa. Oltre a Mascott e in parte Maxity, l’altro veicolo preferito dai clienti del dealer toscano è l’eterno Midlum. “Un mezzo estremamente versatile - spiega Matteo Taverni - molto gradito alle piccole industrie così numerose in Toscana e adatto anche alle piccole imprese edili”.
Matteo Taverni, amministratore delegato di Toscana Trucks.
Ma qual è il segreto per vendere tanti commerciali, impresa in cui riescono ben pochi dealer del marchio francese? “Basta crederci e investire di conseguenza energie e professionalità. La nostra concessionaria fin dall’inizio ha creduto nei commerciali ed è sempre riuscita a raggiungere buoni risultati, anche 400 pezzi all’anno. Sfruttando le possibilità di allestirli e proponendo offerte in pronta consegna”. Mentre per i pesanti? “Nei dintorni sono poche le grandi imprese di trasporto, siamo quindi più concentrati sulla distribuzione locale, sul Midlum, che ha sempre riscosso consensi, sul Premium”. Questo per il passato, mentre per il futuro? “È presto per poter fare previsioni, per ora non abbiamo segnali di arretramento della crisi. Spe riamo che qualcosa si muova entro la fine dell’anno”. Secondo il suo parere, sono meglio attrezzate ad affrontare il periodo strutture più piccole o quelle che coprono macroaree come la vostra? “Difficile dirlo. Ognuna delle alternative ha i suoi punti di forza. Noi certo dobbiamo far fronte a costi fissi importanti ma possiamo anche sperare che almeno una singola zona si riprenda”.
Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro Nord FIRENZE 2,42
0,81
SOPRA LE 16 TONNELLATE 2,33
Altre 1 0,81 25
Man 7
24,42 36,05
14,52 5,65 0,81 1,61
32,56
Mercedes-Benz 15
9,30
6,98
6,89
2,33
2,33 1,16
14,71 2,94
30,23
3,23 6,45
Iveco 8
Man 1
8,82
8,82
Iveco 14
Scania 1
Volvo 2
Iveco 6 30
Man 1 Mercedes-Benz 3
Man 1
Mercedes-Benz 3
Scania 1
Daf 1 6,67
Isuzu 1
19,35
30 12,90
Renault Trucks 3
Renault Trucks 4
SOPRA LE 16 TONNELLATE Daf 2
Man 1
38,24
Mercedes-Benz 3
Volvo 29 20,93
Daf 13
Isuzu 1 Iveco 13
Scania 1
8,14
Renault 1 Renault Trucks 15
16,13
2,33
Renault Trucks 5
Mercedes-Benz 17 Mitsubishi 1
13,95
SOPRA LE 6 TONNELLATE
SOPRA LE 16 TONNELLATE Daf 14
Iveco 15
Man 7
32,26
SOPRA LE 6 TONNELLATE Daf 2
Daf 3 Iveco 30
GROSSETO
FORLÌ-CESENA
SOPRA LE 6 TONNELLATE
Renault Trucks 3
Mercedes-Benz 3
Scania 6
Renault Truks 4 45,16 9,68
Scania 6
15 5
Volvo 6
23,53
2,94
Scania 1
15 3,23
Volvo 29 TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 124 (-8,8%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 86 (-15,7%)
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 43 (-46,9%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 34 (-53,4%)
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 31 (-13,9%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 20 (-23,1%)
Luglio:Gennaio
1-07-2009
11:50
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DEALER
N° 181 / Luglio/Agosto 2009 Il Mondo dei Trasporti
36
DAF TRUCKS Car Diesel nuovo importante avamposto in Toscana, Emilia Diesel in Emilia
Una garanzia assoluta per il marchio olandese Con l’ingresso di Car Diesel tra i suoi concessionari, il marchio olandese cerca di riprendere posizioni in Toscana, impresa possibile grazie a una struttura professionale già felicemente rodata. A Parma la struttura guidata da Mauro Palmia punta invece a conservare le stesse quote di mercato dell’anno passato.
Così Daf Trucks nel Centro Nord
15
Veicoli immatricolati nel 2009 tra le 6 e le 16 tonnellate
4,91
Percentuale Daf Trucks tra le 6 e le 16 tonnellate
74
Veicoli immatricolati nel 2009 sopra le 16 tonnellate
8,91
Foto di gruppo per il team che lavora nell’officina di Emilia Diesel e che può contare su un’esperienza consolidata; il dealer rappresenta infatti il marchio Daf fin dal 1999. Proprio il servizio post vendita è una delle carte vincenti della struttura punto di riferimento per i clienti del marchio olandese.
U
na nuova concessionaria è sempre un grande evento, ancora di più quando è posizionata in una zona, come la Toscana, dove il marchio Daf fatica a imporsi, ancor più se vale come risposta decisa alle defezioni dei mesi scorsi che avevano impoverito in Emilia e Veneto la rete del marchio olandese. Protagonista di questa rivalsa è la Car Diesel, struttura guidata da Paolo Laurenzi, che conta su di una lunga militanza nel settore. “La nascita della nostra azienda risale al 1949 - spiega Laurenzi. Quest’anno ricorre il nostro sessantesimo compleanno. Da allora a oggi abbiamo commercializzato prima veicoli industriali Fiat e Ma girus Deutz, inglobati poi dal mar chio Iveco, successivamente Renault Trucks, per arrivare oggi a Daf”. Visto il percorso normale, appare evidente che il punto di forza sia l’esperienza maturata sul campo, come conferma il presidente di Car Diesel. “Siamo riusciti a fondere l’esperienza con l’intraprendenza, con la voglia di crescere dei giovani che sono maturati all’interno della nostra azienda, il tutto unito alla capacità di adeguarci ai cambiamenti del mercato”. Al resto pensa la sede, un com plesso di 19mila mq nel centro della zona commerciale/industriale di Firenze, dotato di un’officina che trova pochi termini di paragone viste le dimensioni. Completa il quadro
una forza vendita di sei persone, due dall’esperienza ultraventennale e quattro giovani, tutti al servizio di una clientela un po’ particolare soprattutto in relazione al marchio Daf. “Costituita principalmente da artigiani e medie imprese manifatturiere. Di conseguenza la gamma più richiesta è quella media, da 7,5 a 18 tonnellate. Sono comunque presenti nel nostro parco clienti anche importanti cooperative e aziende di trasporti, purtroppo non molte, che hanno flotte di circa 30 veicoli, fatta eccezione per qualche caso in cui i mezzi pe santi posseduti su perano le cento unità”. Visto il recente ingresso nel-
Percentuale Daf Trucks sopra le 16 tonnellate
la rete Daf, è difficile per Car Diesel un’analisi precisa del settore, il cui calo è però evidente. E se la situazione in Toscana è difficile, anche in Emilia non appare troppo rosea, il calo di vendite si attesta attorno al 40 per cento e poco consola la leggera ripresa dell’ultimo periodo. “L’instabile situazione economica ha diffuso una profonda incertezza - commenta Mauro Pal mia, titolare della Emilia Diesel di Parma - che ha portato i nostri clienti a rinviare gli acquisti”. Il dealer è uno di quelli storici per Daf, di cui detiene il mandato fin dal 1999, anche se
Paolo Laurenzi, al centro, guida attualmente Car Diesel che nei suoi sessant’anni di storia ha proficuamente collaborato con diversi costruttori di veicoli pesanti.
in realtà l’anno di fondazione è il 1977. Anche in questo caso quindi la base da cui partire è l’esperienza accumulata in trent’anni o poco più di commercio di veicoli industriali. “Gli operatori del settore che oggi si rivolgono alla nostra azienda prosegue Palmia - sono molto esigenti e preparati. La nostra concessionaria già da tempo ha compreso queste esigenze e per tali ragioni le persone che lavorono per noi sono dei professionisti che seguono costantemente i training formativi proposti dalla Casa madre”. Posizionata in una zona molto favorevole, con un’area coperta di 2mila mq (quella complessiva è di 10 mila mq) la Emilia Diesel utilizzando le capacità di vendita dei titolari e di due venditori ha superato nel 2008 o 7,4 milioni di euro di fatturato, spaziando molto sul mercato. “La nostra clientela è molto eterogenea - riprende il dealer - e comprende sia flotte, alcune delle quali di grandi dimensioni, che padroncini”. Tutti accomunati dalla difficoltà di accedere ai finanziamenti? “Le finanziarie erogano con notevole difficoltà procurando grandi disagi. La finanziaria del gruppo Daf Paccar Financial è comunque sempre presente e disponibile nel considerare le richieste dei nostri clienti”. Visti i presupposti, è normale che le previsioni sull’anno in corso siano a dir poco prudenti. “Sarà difficile che si registrino
Rete Daf Trucks DEALER Car Diesel spa, via Provinciale Lucchese 19, frazione Osmannoro, 50019 Sesto Fiorentino (FI) Emilia Diesel srl, via Cremonese 150/A, 43100 Parma Etruria Carri srl, Z.I. San Zeno, strada F 5, 52040 Arezzo Eurocamion spa, via dell’Agricoltura 18/24, 29100 Piacenza Inter Trucks srl, via Emilia 41/C, 40011 Anzola Emilia (BO) Pancini Carri srl, loc. Piani della Rugginosa, 50066 Reggello (FI) Toscana Truck Service srl, via dell’Artigianato 4, 57014 Collesalvetti (LI) Veicoli Industriali Piva srl, via Orsoleto 279, 47823 San Vito (RN) - via Bagli 53, 47823 Rimini OFFICINE AUTORIZZATE Car System snc di Marcolongo G.& C., via Caduti di Navicello 12, 41030 Villavara di Bomporto (MO) Dell’Agnello Renzo, via dell’Artigianato 6/8, 57014 Collesalvetti (LI) Delle Donne e Tosi snc di Tosi Artemio & C., via Grilli 3, 29010 San Nicolò a Trebbia (PC) Diesel Car srl, via Amerigo Vespucci 54, 44100 Ferrara Emilia Truck Service srl, via Cremonese 150/A, 43100 Parma Eredi di Papi Elio snc, via Provinciale Lucchese 113-117, frazione Osmannoro, 50019 Sesto Fiorentino (FI) Evicarri srl, via Emilia Cartesio 33/F, 42100 Bagnolo (RE) F.A.N. Euro Trucks di Alvisi G.& C. snc, via Longo 220, z.i. Torre Moro, 47023 Cesena (FC) Garage Americar srl, via Europa 138, 55013 Lammari-Capannori (LU) GMG snc di Gardini C. e Bertoni A., via dell’Industria 284, z.a. Nord, 41058 Vignola (MO) LDM srl, via Grandi 103, 52100 Arezzo Nuova Autogra srl, via Caduti di Sabbiuno 1/BC, 40011 Anzola Emilia (BO) Nuova OMCS di Cattadori Carlo & C. snc, via G. Galilei 8/A, 29016 Cortemaggiore (PC) ORAAT di Massei Giovanni & C snc, via Tiberina 151/F, 06050 Pantalla di Todi (PG) Romagna Car di Ceccaroli Patrizia, via Fabbricerie, zona artigianale Camerano, 47824 Poggio Berni (RN) Tanzi Paolo, via Cremonese 46, 43100 Parma
Officina
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avvero impressionante la struttura dedicata all’assistenza dal la nuova concessionaria Daf, Car Diesel, si tratta di un’officina di 4.000 mq in cui trovano posto nove postazioni, tutte dotate di fosse d’ispezione e ponti. Completano il quadro il banco prova per i freni per revisioni, il servizio 24/24, l’officina mobile. I dipendenti sono dieci, tra cui otto operai specializzati, un capo-officina e un accettatore. Più contenuta ma egualmente efficiente l’officina dell’Emilia Diesel, che si sviluppa su di una superficie di 800 mq. Il centro è dotato di tutte le attrezzature necessarie per la diagnosi e la riparazione dei veicoli come il computer Davie, la macchina provafumi, chiavi dinamometriche, tornio. L’organico è costituito da un capo officina, tre meccanici, un apprendista meccanico, un apprendista magazziniere. Il capo officina e un operaio sono esperti in elettronica e meccanica, i restanti due operai sono ferrati prevalentemente in meccanica.
Best seller
“
Sicuramente la gamma di veicoli nella quale siamo più forti spiega Paolo Laurenzi di Car Diesel - è quella media, in pratica la serie LF da 7,5 a 18 tonnellate, con una leggera prevalenza per i veicoli allestiti per l’edilizia, con ribaltabili o gru retro cabina e ribaltabile”. Diversa la prospettiva di Emilia Diesel: “Il trattore FT XF 105 - precisa Mauro Palmia - è il più richiesto dai nostri clienti. Questo veicolo progettato per le lunghe percorrenze offre il massimo del comfort, elevata affidabilità e ridotti consumi”. lo stesso numero di immatricolazioni del 2008. Il nostro obbiettivo è confermare comun-
que le performance degli altri anni e mantenere stessa la quota di mercato”.
Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro Nord LIVORNO SOPRA LE 6 TONNELLATE
7,14
Mercedes-Benz 5 14,29
SOPRA LE 6 TONNELLATE
Renault Trucks 3
Mercedes-Benz 4 14,29
Isusu 1
15,62
19,23
3,12
Renault Trucks 2
Man 3
23,81
30,77
4,76
Renault Trucks 1
Renault Trucks 2
Scania 10
Iveco 2
Daf 1 23,81
4,76
Isuzu 1
25
12,50
9,52
Mercedes-Benz 4
Mercedes-Benz 3 Scania 6
Iveco 2
Mercedes-Benz 20
Mercedes-Benz 20
Daf 1 6,25
9,52
Iveco 16 1,92 Man 3
Iveco 26
40,62
50
57,14
SOPRA LE 16 TONNELLATE Altre 2
Daf 2
Daf 2
Scania 1
Scania 1
SOPRA LE 6 TONNELLATE
SOPRA LE 16 TONNELLATE 3,85
1,56 3,21
Iveco 7
Iveco 12 4,76
MASSA CARRARA
LUCCA SOPRA LE 16 TONNELLATE
Volvo 4
18,75
Scania 6
31,25
28,57
Scania 10 5,77
38,46
19,50
28,57
Volvo 5 37,50
4,69
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 21 (-62,5%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 14 (-69,6%)
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 64 (-26,4%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 52 (-30,7%)
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 21 (-75,6%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 16 (-78,4%)
DEALER
N° 181 / Luglio/Agosto 2009 Il Mondo dei Trasporti
37 MERCEDES-BENZ Truck Italia amplia la sfera d’influenza anche ad Arezzo e Siena
Rete Mercedes-Benz
Taverni: “Risorse preziose per superare la crisi” Nonostante la crisi il dealer Mercedes-Benz rilancia, con una nuova filiale a Valdichiara e il progetto di un centro usato per tutto il Nord Italia. “Come imprenditori siamo pronti a rinunciare a un po’ di guadagno immediato - spiega il titolare - investendo in previsione dell’arrivo di tempi migliori”.
DEALER CON OFFICINA VAN Antares spa, via Lavagna 1/A, 43100 Parma - via Coduro 1/C, 43036 Fidenza (PR) Automec spa, via Bologna 541, 44100 Chiesuol del Fosso (FE) località Lovara 21, 44021 Pomposa di Codigoro (FE) Autopronti spa, via Ravennate 1550, 47023 Forlì Bernini Commerciale spa, via Giovanni XXIII 3/5, 56025 Pontedera (PI) De Stefani spa, via Dismano 2, 48100 Ravenna - via Ravegnana 407, 47100 Forlì Interauto Import spa, via Cattani Sud 79, 41012 Carpi (MO) via Mazzini 339, 41049 Sassuolo (MO) - via per Spilamberto 1720, 41058 Vignola (MO) OFFICINE AUTORIZZATE VAN Assistenza Sereni, via Madonna Alta 136, 06128 Perugia Autofficcina San Giorgio snc, via Gestri 3, 59100 Prato Bicchi Service srl, S.S. Cassia Nord, via San Martino 112/A, 53035 Monteriggioni (SI)
L’officina di Calenzano è stata la seconda in Italia tra quelle autorizzate Mercedes Benz a garantire il servizio 24h. Soltanto una delle caratteristiche che ne fa uno dei centri più efficienti dell’intera rete legata al costruttore tedesco.
U
na nuova filiale a Val di chia ra con cui coprire le province di Siena e Arezzo e un centro per i veicoli usati da aprire fuori dai confini della Toscana. “Ma la località preferisco non dirla fino a quando non avremo formalizzato l’acquisto dei terreni”, spiega Giuliano Taverni, titolare della Trucks Italia, concessionaria Mercedes Benz con sedi a Empoli e Calenzano. Sono questi i programmi nell’immediato futuro del dealer, tanto ambiziosi da far pensare che la crisi non abbia
toccato questo angolo d’Italia. In realtà non è così, come puntua lizza Taverni: “Il ca lo c’è stato e anche pesante, vicino al 40 per cento, con qualche speranza che le cose migliorino primad ellaf ined ell’anno”. Per il momento il diagramma delle vendite resta piatto. “Anzi è stato più depresso ad aprile che nei mesi precedenti, ma la tenuta delle aziende si vede nei momenti di crisi. A inizio anno ho riunito tutti i collaboratori per confermare che non ci saranno riduzioni di personale.
Così Mercedes-Benz nel Centro Nord
Abbiamo risorse preziose, formate nel corso degli anni e nessuna intenzione di perderle. Tireremo un po’ la cinghia ma lo faremo con lo spirito dell’impren ditore, rinunciando a un po’ di guadagno e investendo in previsione di tempi migliori”. I momenti difficili sono iniziati nell’ottobre dell’anno scor so, in coincidenza con il crollo dell’economia della zona. “Si sono fermati il settore del cuoio a Empoli e il tessile a Prato, mentre tengono meglio la grande distribuzione e l’agroali-
Giuliano Taverni, titolare della Trucks Italia guarda avanti: “La tenuta delle aziende si vede in momenti come questo”.
389
Veicoli immatricolati nel 2009 sotto le 6 tonnellate
6,50
Percentuale Iveco sotto le 6 ton
16
Veicoli immatricolati nel 2009 tra le 6 e le 16 tonnellate
Best seller
5,24
F
ino a qualche mese fa non c’erano dubbi, il preferito dai clienti era l’Actros, giusto motivo d’orgoglio per la Stella. Poi è arrivata la crisi e dalle retrovie è spuntato l’Axor, che da queste parti ha sempre svolto un ruolo marginale e che invece oggi è il più richiesto. “Su dieci trattori venduti - conferma Giuliano Taverni - sette sono Axor, un ottimo mezzo, che rispetto all’Actros costa un bel po’ di meno e allora si fa meno caso a questioni come la maggior comodità in cabina”. Per i leggeri invece a dominare è naturalmente lo Sprinter, in tutte le sue configurazioni, a cui la vicinanza con Firenze e in genere l’accentuata vena turistica della Regione, fa sommare un po’ di Viano, macchine di lusso per il trasporto persone.
Percentuale Mercedes-Benz tra le 6 e le 16 tonnellate
158
Veicoli immatricolati nel 2009 sopra le 16 tonnellate
19,03
Percentuale Mercedes-Benz sopra le 16 tonnellate
mentare. Ma è in generale il trasporto a essere in sofferenza, manca il lavoro e quello che c’è è malpagato”. I trasportatori sono circa il 60 per cento dei clienti della Truck Italia, in larga parte padroncini o titolari di piccole flotte, mentre il resto va diviso tra i conto proprio in forza alle aziende del la regione e il segmento del cava-cantiere. Il tutto per un giro annuo di circa 300 furgoni e 150 camion. A cui si aggiunge un buon numero di usati. “Fino al 2000 - ricorda Taverni - i ‘seconda mano’ erano considerati qua si un peso, oggi non se ne può fare a meno. Per questo abbiamo iniziato a cercarne e comprarne. Anche lì oggi la crisi si è fatta sentire, ma riusciamo comunque a rimettere in circolo tutte le permute ricorrendo po co ai commercianti, per l’85 per cento preferiamo lavorare con i privati”. Oltre al nuovo punto vendita di cui parlavamo in apertura, nei piani di Tavermi c’è la creazione di un unico punto vendita tra la Truck Italia e la Toscana Truck, concessionaria Renault Trucks di cui Taverni è uno dei so ci. “Aspettiamo di sapere quali saranno le nuove leggi europee che regolamenteranno il settore e poi decideremo”. Per intanto si cercano di risolvere problemi contingenti, come quello dei finanziamenti. “Il mercato finanziario è contratto e blocca parecchie vendite. Dal canto nostro ci muoviamo liberamente, usando la finanziaria Mercedes Benz per i casi particolarmente difficili dato che per molti clienti pratica tassi troppo alti”.
DEALER CON OFFICINA TRUCK & VAN Agricar spa, strada Naviglio Alto 27/A, 43100 Parma - via Bartolomeo Riva 11, 29100 Piacenza Antonio Fineschi spa, via del Lazzaretto 168/20, 59100 Prato Autopronti spa, via del Salice 8/9, 47822 Sant’Arcangelo di Romagna (RN) Bernini Commerciale spa, via Aurelia 134, 57017 Località Stagno (LI) - via Opale 2, 58100 Grosseto - via Aurelia Ovest 131, 54100 Massa - via Romaiano 18 g-h, 56028 Ponte a Egola (PI) Meb & Car spa, via del Lavoro 50, 40033 Casalecchio di Reno (BO) - via Cristoforo Colombo 21, 41100 Modena - via G.B. Vico, località Cella, 42100 Reggio Emilia Rossi spa, via Tuderte 480, 05036 Narni Scalo (TR) Silbacar spa, via Setteponti 71/75, 52100 Arezzo - zona industriale Santa Fiora, 52037 Sansepolcro (AR) Star-Car srl, S.S. Selice 50, 40026 Inola (BO) Truck Italia spa, via Lucchese 223, 50053 Empoli (FI) - via Zanella, 50040 Settimello di Calenzano (FI) OFFICINE AUTORIZZATE TRUCK & VAN Autocentrale Service srl, z.i. Padule, 06024 Gubbio (PG) Autofficina F.lli Calosci snc, via Setola angolo via Terracini, 51031 Agliana (PT) Diesel Car srl, via N. Neviani 2, 42100 Reggio Emilia Elettrodiesel Marcheschi snc, località Cerbaia 76/77, 55011 Altopascio (LU) F.lli Braglia srl, via Padre Giacobazzi 4, 41026 Pavullo nel Frignano (MO) Ghiretti e Talignani srl, via Mantova 82/B, 43100 Parma Luigi Rossi, via F. Santocchia 52, 06034 S. Eraclio di Foligno (PG) O.R.A.D. snc, via della Tecnica 64, 40068 San Lazzaro di Savena (BO) O.R.A.V. snc, via Montravito, località Casali, 55040 Stiava Massarosa (LU) Officina Meccanica Cesena Car snc, via Enrico Mattei 96, 47023 Cesena (FO) Officina Berti srl, via Firenze 2, z.a., 44021 Codigoro (FE) Officine Giusti Martino srl, via dell’Artigianato 11, 40023 Castel Guelfo (BO) Pancrazi Luciano snc, Loc. Casanova, 50063 Figline Valdarno (FI) Riparcar srl, via Masetti 54, zona industriale, 47100 Forlì Star Class srl, via G. Benucci 14, 06135 Ponte S. Giovanni (PG) Truck Point srl, via G. Leopardi 6/A, 06073 Corciano (PG) Valiani Giuliano & Figli snc, via del Trebbio Nord 47, 56029 Santa Croce sull’Arno (PI)
Officina
Q
uando nel 2005 la Truck Italia ha rilevato l’officina autorizzata di Calenzano l’obiettivo era quello di farne una struttura all’avanguardia, un vero punto di riferimento. Obiettivo perfettamente raggiunto, dato che quella è stata la seconda officina Mercedes Benz in Italia a garantire il servizio 24 h. Ai diciotto meccanici che operano in quella sede si aggiungono i dieci impegnati nell’officina originale inserita nella sede originaria di Empoli. Nonostante l’eccellenza raggiunta in questo 2009 si registra un calo del fatturato del 10/12 per cento riguardo alle riparazioni e ben di più per quel che riguarda la fornitura di ricambi originali.
Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro Nord 2,53
SOPRA LE 6 TONNELLATE
SOPRA LE 16 TONNELLATE 3,39
Altre 2
Altre 2
1,27 Daf 16
12,66 20,25 16,46
Daf 13
16,95
2,94
13,25
Daf 3
Man 2
Iveco 39
Man 3
Mercedes-Benz 1
Man 4
18,07
3,61
6,41 6,41
14,10
1,28
Daf 5 8,62
Isuzu 5
6,41
1,72
Man 3
22,03
Renault Trucks 4
Mercedes-Benz 23
22,55
38,24 Scania 13
Nissan 1
Renault Trucks 6
6,78
Volvo 10
Renault Trucks 3
Scania13 3,39
1,69
26,51
Renault Trucks 3 27,71
5,17
0,98 3,92
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 79 (-57,3%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 59 (-63,6%)
Mercedes-Benz 15 Renault Trucks 3
36,21
Scania 1
Renault Trucks 5 Scania 1
Volvo 2
Volvo 11
4,82 Scania 15
Man 3
21,79
39,74
Scania 15
25,86
Volvo 10
5,17 3,85
Volvo 2
Volvo 10
Mercedes-Benz 17
Mercedes-Benz 23
Iveco 21
17,24
Iveco 31
Iveco 22 Man 4
23,73 1,27
Daf 3
3,61
Mitsubishi 1
3,80
14,71
Iveco 23
Mercedes-Benz 4
5,06
10,78
0,98
SOPRA LE 16 TONNELLATE Daf 5
Altre 11
Altre 11
Isuzu 1
22,03
7,59 29,11
1,96
2,94
SOPRA LE 6 TONNELLATE
SOPRA LE 16 TONNELLATE 2,41
Iveco 14
Isuzu 1
PERUGIA
PARMA
MODENA SOPRA LE 6 TONNELLATE
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 102 (-22,1%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 83 (-13,5%)
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 78 (-54,1%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 58 (-61,3%)
DEALER
N° 181 / Luglio/Agosto 2009 Il Mondo dei Trasporti
38
SCANIA Toscandia e Lipiscandia, consolidati avamposti del brand Scania in Toscana, Umbria e Sardegna
Una tradizione di affidabilità per i clienti Il concessionario del marchio svedese pare quello meno penalizzato dal periodo, tanto da prevedere un calo di appena il 20 per cento, anche se resta lo scoglio da superare dei finanziamenti difficili. Questo grazie alla grande disponibilità di service e venditori verso il cliente. Barelli: “Per noi è la normalità”.
Rete Scania DEALER
A
nche nella Toscana avviluppata dalla crisi sopravvivono zone e nicchie di mercato in cui si continua a lavorare su ritmi accettabili. Un buon esempio è la Toscandia, concessionaria Scania fin dal 1976, che approfittando della ben nota fidelizzazione dei clienti del marchio svedese, ripagati in queste zone da una rete di assistenza di ottimo livello, è riuscita senza neppure troppi sforzi a contenere il calo delle vendite. “Prevediamo un venti per cento in meno”, spiega Luciano Barelli che fa parte dell’azienda fin dagli inizi. A tenere, contro ogni previsione, è stata l’area To scana (il mandato copre le province di Arezzo, Firenze, Grosseto, Prato e Siena), mentre per l’Umbria, coperta da una filiale aperta nel 2002, il calo è stato più concreto. Nel 2007 so no stati venduti circa 170 pezzi, che sono diventati poco più di cento nel 2008, anno in cui balenavano i primi segnali del crollo generale, che da queste parti è stato però più che sopportabile. A conferma della credibilità conquistata dal prodotto Scania anche Lipiscandia, concessionaria Scania di cui Barelli è socio e che copre la zona di Li-
Toscandia Autocarri spa, via Baldanzese 127, 50041 Calenzano (FI) - strada Fontana Trinità, 06127 Perugia Lipiscandia spa, via degli Scalpellini 6, 57121 Livorno Centro Servizi Autocarri srl, via Emilia 43, 40011 Anzola dell’Emilia (BO) - via dei Fabbri 33, 41057 Spilamberto (MO) Scandicar srl, via Paradigna 131/A, 43100 Parma Viocar spa, via Consolare 2952, 47032 Bertinoro Panighina (FC) Italcar spa, viale G. Puccini 1392/1450, 55016 Porcari (LU)
L’officina principale del gruppo Toscandia è inglobata nella sede di Calenzano. vor no e della Sardegna, può contare su di una buona tenuta, e perfino su di un effetto traino per il commercio di semirimorchi. I motivi di tanta fedeltà da parte dei camionisti toscani Barelli li identifica con sano pragmatismo: “È la qualità del prodotto Scania a tenerli legati, ol-
Best seller
P
iù che i classici trattori, la cui vendita è al momento parecchio rallentata, Toscandia oggi lavora su veicoli speciali, unici, sul trasporto di animali vivi, su ribaltabili, su allestimenti che comprendono il montaggio di una gru o un’attrezzatura per lo spurgo. Una vera e propria specializzazione che richiede professionalità ma permette al dealer toscano di mantenere un buon livello di vendite. “Quando manca il trasporto puro bisogna sapersi organizzare per soddisfare una clientela con esigenze diverse, dalle amministrazioni all’edilizia” è il commento di Luciano Barelli. Sul fronte Nissan la gran parte delle vendite si concentra sul Cabstar, ancora per la specializzazione conseguita nel settore allestimenti.
Officina
L
a principale delle due officine che fanno capo a Toscandia è inglobata nella sede di Calenzano della concessionaria. Si tratta di una moderna struttura, completamente rinnovata all’inizio del nuovo millennio, che si sviluppa su 1.250 mq. Nelle strutture dedicate all’assistenza sono impegnati undici meccanici. Di consueto le officine determinano il 10 per cento del fatturato complessivo della Toscandia, percentuale destinata ad aumentare nella stagione in corso anche se va registrato un leggero calo del fatturato. “Il 3/4 per cento - spiega Luciano Barelli mentre per i ricambi si arriva a superare il 15 per cento. Oggi i trasportatori non ricorrono alle riparazioni, men che meno alle sostituzioni, se non in presenza di rotture importanti. Per la manutenzione invece dobbiamo fare i conti con la concorrenza delle officine generiche”.
tre a una serie di scelte azzeccate, come quella di proporre un Euro 5 senza urea, il che è molto apprezzato dai clienti. Siamo gli unici ad aver seguito quella strada e questo ci da un bel vantaggio”. Così come è apprezzata la disponibilità del team Toscandia - Lipiscandia, dei meccanici ma anche dei venditori. “In qual siasi situazione, se un cliente chiama noi ci siamo. Per noi è normale essere sempre a disposizione anche di notte se c’è un’emergenza”. In mezzo a tanto successo e buoni propositi non mancano però note negative, in questo caso la più nefasta è comune a gran parte dei dealer italiani. “Il problema maggiore è quello dei finanziamenti” rivela amaramente Barelli, “mol to spesso le finanziarie non fanno il loro lavoro, bloccando anche il nostro”. La Toscandia si muove agilmente sul mercato delle finanziarie, con un occhio di riguardo però a quella del gruppo. “Che conosce il settore meglio delle altre e per questo sa sempre come
aiutare il cliente, e non soltanto con l’erogazione del finanziamen to ma ad esempio con la for nitura di assicurazioni a prezzir idotti”. Alla vendita dei pesanti Scania il dealer aggiunge quella dei leggeri Nissan, gestita nelle stessi sedi anche se con una società diversa, la Rivesca spa, che può contare anche sulle stesse officine della società gemella. Anche in questo caso la congiuntura sfavorevole del mercato non ha toccato il dealer. “Anzi, i volumi Nissan, circa duecento pezzi all’anno, sono rimasti esattamente gli stessi della stagione scorsa”.
OFFICINE AUTORIZZATE Allegri Autofficina snc, via Topazio 23, 58100 Grosseto A.T.I.R. di Piolanti Fosca & C. csa, via Correcchio 6, 47100 Forlì Arduini Luigi di Arduini Armando, via Kennedy 14, 29017 Fiorenzuola D’Arda (PC) Battilani & Ferri srl, via dei Fabbri 33, 41057 Spilamberto (MO) B.C.R. snc, via San Giuliana, loc. Soccorso, 06063 Magione (PG) Car Diesel srl, via Selene 12, 56028 San Miniato Basso (PI) Cerofolini e Fabbri snc, via del Mulinaccio 35, 52100 Arezzo D’Annibale srl, via Puccini 30, 55016 Porcari (LU) Euro S.A.M. Due srl, viale dell’Artigianato 147, 29100 Piacenza Eurodiesel srl, via Edison 26, 42040 Calerno Sant’Ilario d’Enza (RE) F.lli Capovani snc, via Ceragiola 315, 55047 Seravezza (LU) Lipiscandia Assistance srl, via delle Corallaie 4, 57121 Livorno Lombardi srl, z.i. Ponterio, località Bodoglie, 06059 Todi (PG) Maggini Officina Meccanica snc, località Fontechiara, via Nazionale 96, 52012 Corsalone Chiusi della Verna (AR) Nuova Autoservice snc, via Gramsci 33, 06083 Bastia Umbra (PG) Nuova Motonautica Boni Enea & C snc, via Toscanelli 6, 47042 Cesenatico (FC) O.M.A.R. snc di Achilli Giuseppe & C., via dei Tessitori 14, 05018 Orvieto (TR) O.R.V.I. snc, Z.I. Ovest, via Lombardia 1, 29017 Fiorenzuola D’Arda (PC) O.R.V.I. Due snc di Borghi Ettore, via Caduti sul Lavoro 11, 42013 Salvaterra di Casalgrande (RE) Pandolfini Otello & Figli snc, via Alcide De Gasperi, 47900 Viserba Monte di Rimini (RN) Parmaest Service snc, strada Paradigna 131, 43100 Parma RI.VE.SCA. spa, strada Fontana Trinità, 06127 Perugia - via Baldanzese 127, 50041 Calenzano (FI) Rossi Roberto, via del Prato 17, 48018 Faenza (RA) Star Diesel srl, via Ricasoli 1/3, 48100 Ravenna Toscana Assistance srl, via Baldanzese 127/A, 50041 Calenzano (FI) Vioparts srl, via Consolare 2952, 47032 Bertinoro Panighina (FC)
Così Scania nel Centro Nord
97
Veicoli immatricolati nel 2009 sopra le 16 tonnellate
11,68
Percentuale Scania sopra le 16 tonnellate
Da sinistra, Luciano Barelli, David Piccini, Giuseppe Barelli e Paolo Piccini.
Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro Nord PIACENZA SOPRA LE 16 TONNELLATE
10,34
11,32
Daf 5 1,72 10,34
3,45
Scania 6
Mercedes-Benz 1
9,43
3,12
1,79
Altre 1
3,12
SOPRA LE 16 TONNELLATE
40,28
15,09
Scania 6 1,89
36,11
Volvo 6
Volvo 6
12,50
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 58 (-83,4%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 53 (-83,9%)
Mercedes-Benz 26
Mitsubishi 2
Renault Trucks 2
Scania 3 Volvo 1
Renault Trucks 1
35,71
Scania 1 7,14
Mercedes-Benz 24
46,43
Nissan 1
Mercedes-Benz 6 7,14
Renault Trucks 4 Scania 1
Man 1
35,71
7,14
Mercedes-Benz 6
Daf 1 Iveco 20
18,75
Volvo 1
Volvo 1
62,50
Scania 4 Volvo 1
Renault Trucks 2 1,39
Iveco 5
Iveco 20
3,57 7,14
Daf 1
Man 1
Renault Trucks 1
28,30
1,79
Iveco 10
Man 8
Renault Trucks 1
1,79
4,17
Mercedes-Benz 2
31,03
2,78
Iveco 15 11,32
Man 8
Altri 1 5,56
SOPRA LE 6 TONNELLATE
SOPRA LE 16 TONNELLATE
1,39 1,39 5,56
1,89
Isuzu 1
13,79 1,72
1,39
Daf 5
20,75
Iveco 18 8,62
SOPRA LE 6 TONNELLATE Altre 11
Altri 11 18,97
PISTOIA
PISA
SOPRA LE 6 TONNELLATE
42,86
1,79
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 72 (+22%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 56 (+24,4%)
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 32 (-27,3%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 14 (-50%)
Luglio:Gennaio
1-07-2009
11:50
Pagina 39
DEALER
N° 181 / Luglio/Agosto 2009 Il Mondo dei Trasporti
39 VOLVO TRUCKS
Adriatica Veicoli Industriali, riferimento a Rimini per i clienti Volvo
Nel mirino le aziende con licenza in conto proprio er ovviare alle difficoltà odierne il dealer, in accordo con il costruttore, sta cercando di sviluppare nuovi mercati, proponendo mezzi con FL ed FE di cui in Italia non si conoscono ancora i punti di forza e quindi non hanno ottenuto il successo che meritano. Una strategia che sta portando a ottimi risultati.
P
er superare una crisi come quella attuale è necessario che tra rete di vendita e costruttori sia in atto una collaborazione profonda. Quella dell’Adriatica Veicoli Industriali con Volvo Trucks è di vecchia data. Fin dal 1985 infatti il dealer fondato da Lino Piva è partner del costruttore svedese, un rapporto lungo e ricco di soddisfazioni, anche in un periodo difficile come l’attuale, che per l’Emilia Romagna dura già da quasi un anno, come spiega il responsabi le commerciale dell’A.V.I. Luca Moretti. “Il primo sentore di un possibile calo delle vendite l’abbiamo sentito già nell’estate del 2008, da allora la si-
Rete Volvo Trucks DEALER Adriatica Veicoli Industriali srl, via Orsoleto 288, 47823 San Vito di Rimini (RN) Center Trucks srl, via Vittorio Emanuele 11, 50041 Calenzano (FI) Teghini Veicoli Industriali spa, località Case Nuove di Ceciliano 17, 52010 Arezzo V.I.P. spa, località Palandri, via Romana s.n., 55011 Altopascio (LU) - viale Zaccagna 39, 54031 Avenza (MS) - via Modenese 1210, 41057 Spilamberto (MO) OFFICINE AUTORIZZATE Autofficina Bernardini di B. G.& C. snc, via Santa Maria 39, 53043 Chiusi (SI) Cavidue spa, strada Nuova del Naviglio 17, 43100 Parma Diesel Car srl, via Amerigo Vespucci 54, 44100 Ferrara Etruria Truck srl, via del Pescaiola 57/E, 52100 Civitella in Val di Chiana (AR) Imola Car di Balzani, Malpezzi & C. snc, via Colombarotto 46/48, 40026 Imola (BO) Nuova Orvil srl, via Oberdan Chiesa, 57017 Stagno (LI) O.R.A. di Monti R., Romualdi G. & C. snc, via Acquedotto 36, 47100 Forlì O.R.M.A. Veicoli Industriali srl, via Angelo Morettini 51, 06128 Perugia Officina Rossini di Rossini Andrea & C. snc, via Rivasi 162, 42025 Cavriago (RE) Officina Arno snc, via Nazionale 28, 52010 Chiusi della Verna (AR) Panezi Davis, via Maratta Bassa 3, 05036 Narni Scalo (TR) Tanzi Paolino, via Cremonese 46, 43010 Parma Truck Service di Rossi P. & C. snc, via Romagna 245, 47023 Cesena (FO) Truck Service srl, via dei Tessitori 8, 50041 Calenzano (FI)
Best seller
Così Volvo Trucks nel Centro Nord
5
L’officina della A.V.I. è molto conosciuta non soltanto in Emilia: con il tempo è infatti diventata un punto fermo per tutti i possessori di camion Volvo, stranieri compresi, che transitano in zona.
Veicoli immatricolati nel 2009 tra le 6 e le 16 tonnellate
tuazione è molto peggiorata tanto che il nostro fatturato è in questo momento più o meno il 50 per cento di quello di un anno fa”. Una situazione difficile di cui non si vede ancora l’uscita. “A maggio abbiamo percepito un maggiore movimento, qualche richiesta di preventivo in più, un interesse rinnovato, ma è presto per dire se si tratta di una vera e propria ripresa o soltanto di un fuoco di paglia”. Tornando alla stretta collaborazione tra il dealer e Volvo, entrati in crisi i trasportatori conto
1,63
Percentuale Volvo Trucks tra le 6 e le 16 tonnellate
112
Veicoli immatricolati nel 2009 sopra le 16 tonnellate
13,49
Percentuale Volvo Trucks sopra le 16 tonnellate
terzi che sono da sempre i clienti privilegiati della A.V.I., è iniziato un lavoro accurato per proporre sul mercato prodotti più mirati verso le aziende che hanno licenze di conto proprio. “Insieme a Volvo Italia abbiamo analizzato e circoscritto le categorie di aziende che potrebbero essere interessate a prodotti con FM, FL o FE, che sono ottimi come tutto il catalogo Volvo ma forse in Italia non abbastanza conosciuti. Su questa base siamo andati a farci conoscere, a spiegarne i punti di forza, dai
consumi all’eccellenza della rete di assistenza. I risultati già si vedono, puntiamo quindi a incrementare le nostre quote in tutti questi segmenti”. In un anno normale l’A.V.I. commercializza circa 800 pezzi, tra cui 250 Volvo e altrettanti Isuzu, altro marchio rappresentato con successo. Tutto il resto è composto da veicoli usati. Cifre importanti raggiunte: “Impostando un lavoro serio, crescendo passo passo nella considerazione dei clienti e pun tando tanto sul post vendita. La
Officina
Q
ualcuno ci viene apposta nell’officina dell’A.V.I., anche da altre regioni, perfino da altre nazioni. Merito un po’ della posizione molto favorevole, giusto all’uscita del casello autostradale di Rimini Nord, ma molto più della disponibilità della struttura che spesso anche all’avvicinarsi dell’orario di chiusura sono pronti a risolvere qualsiasi problema, al resto pensa il servizio 24h. “I nostri orari sono sempre elastici, perché questo è l’unico modo di rispondere alle esigenza del cliente che oggi più che mai non può permettersi di restare fermo”spiega Luca Moretti. A dire il vero le officine sono due, entrambe localizzate nella sede del dealer, una per i pesanti Volvo e una per i commerciali Isuzu. Normale che più della metà degli 80 dipendenti della concessionaria sia in qualche modo impegnato nell’assistenza post vendita, cioè in officina o nel fornito magazzino ricambi. Del resto l’avventura di Lino Piva nel mondo del veicolo industriale iniziò, nel 1950, proprio con una piccola officina, ampliata nel 1960 e dotata nel 1970 di una filiale, adiacente al casello autostradale di Rimini Nord.
Luca Moretti è il responsabile commerciale della concessionaria: “A maggio abbiamo sentito i primi importanti segnali di una possibile ripresa”.
N
el caso di Volvo Trucks la scelta per il veicolo più venduto, richiesto, bramato è praticamente sempre la stessa: l’FH, soprattutto nella sua configurazione trattore, è al top delle richieste. Anche oggi che il periodo per i trasportatori puri, che sono il cliente tipo del pesante svedese, sono i più colpiti dalla crisi. “Non ci stupisce - commenta Moretti - perché se il livello generale dei camion si è alzato e tutti sembrano simili è sui particolari che si misura la vera eccellenza. In questo l’FH come in passato si rivela insuperabile, con il miglior rapporto tra qualità e consumi”. Passando a Isuzu, i più richiesti sono i modelli da 3,5 ton. “Un veicolo semplice ma indistruttibile, che monta di serie il Fap per la riduzione delle emissioni, senza bisogno dell’additivo AdBlue. Doti molto apprezzate in cantiere che è al momento l’utilizzo più gettonato e che ci hanno permesso di fidelizzare una buona fetta di clientela”. E in futuro potrebbe andare ancora meglio. “Stiamo aspettando l’ingresso in listino della versione da 18 ton, un sicuro successo”.
nostra officina è una delle più importanti autorizzate Volvo e la sua incidenza sul successo generale della concessionaria e di molto superiore a quanto facciano pensare i ricavi”. Anche partendo da queste basi non mancano i problemi, come in questo 2009 quello dei finanziamenti, che anche in Emilia Romagna sono difficili a ot tenersi per gran parte dei clienti, nonostante il dealer abbia creato una struttura dedicata. “Due persone si occupano esclusivamente di questo settore, abbiamo quindi accordi con più istituti finanziari ma nonostante ciò non è per niente facile e spesso siamo costretti a perdere delle commesse”. Un po’ meglio va nel settore Isuzu, dove il calo è meno accentuato. “E dove speriamo che l’estate porti nuove vendite. Se il turismo tiene serviranno
riparazioni manutenzione negli alberghi della costa, di conseguenza lavoro per le imprese edili e necessità di nuovi cassonati. Il prezzo d’attacco favorevole e le ottime doti dei mezzi Isuzu ci permettono di essere moltoc ompetitivi”. Per meglio sfruttare le opportunità date dalle due gamme, il settore vendita è stato sdoppiato, creando così venditori specializzati sia per il marchio Volvo che per il brand giapponese Isuzu. A supportare ulteriormente il reparto commerciale sono stati aperti nel corso degli anni cinque punti vendita disseminati nelle sette province coperte dal dealer. Di recente al pacchetto delle proposte del l’A.V.I. ne è stata aggiunta una di stampo automobilistico, con la rappresentanza della Great Wall, produttore cinese specializzato in suv.
Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro Nord PRATO SOPRA LE 6 TONNELLATE
SOPRA LE 6 TONNELLATE 2,94
Iveco 18
Iveco 10
Man 5
Man 4
Volvo 7
8,82
10,64
Daf 9
19,15
Isuzu 6
29,79
Man 3 Mercedes-Benz 6
19,64
5,45
10,91
34,55
Man 1
Man 2 Mercedes-Benz 7
Mercedes-Benz 5 Renault Trucks 5
Iveco 11
Iveco 19
Man 3
8,82
Daf 3
7,32 21,95
Iveco 5
Iveco 16
Volvo 7 45,45
Altre 2
Daf 6
18,18
10,91
20,59
31,82
SOPRA LE 16 TONNELLATE Altre 2
Altre 1
4,88
14,71 Renault Trucks 3
3,64
2,13
Daf 14
Renault Trucks 1
Nissan 1
SOPRA LE 6 TONNELLATE
SOPRA LE 16 TONNELLATE Altri 2
7,35
20,59
52,94
REGGIO EMILIA
RAVENNA SOPRA LE 16 TONNELLATE
26,83
7,32
Mercedes-Benz 7 Renault Trucks 5
Renault Trucks 6
8,82
2,94
4,55
14,71
8,82 18,18
4,41
Scania 14
Scania 3
Scania 14
Renault Trucks 6
23,53
6,38
10,64
12,37
Volvo 5
10,64
12,20
2,44
Volvo 5
Scania 3 Volvo 9
Volvo 10 17,07
3,64 TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 34 (+21,4%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 22 (+4,8%)
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 68 (-59,8%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 47 (-68,9%)
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 55 (-57,4%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 41 (-61,7%)
DEALER
N° 181 / Luglio/Agosto 2009 Il Mondo dei Trasporti
40
IVECO Evicarri è stato il più recente ingresso nella rete Iveco
Così Iveco nel Centro Nord
Una scommessa tripla
1.127
La famiglia Pinelli è ben decisa ad affrontare di petto la crisi, cambiando il marchio rappresentato e inaugurando una nuova grande sede a San Cesario, fornita di attrezzature all’avanguardia per l’assistenza e la diagnostica.
18,85
Veicoli immatricolati nel 2009 sotto le 6 tonnellate
Percentuale Iveco sotto le 6 ton
191
Veicoli immatricolati nel 2009 tra le 6 e le 16 tonnellate
62,62
Percentuale Iveco tra le 6 e le 16 tonnellate
244
Veicoli immatricolati nel 2009 sopra le 16 tonnellate
29,39
Percentuale Iveco sopra le 16 tonnellate
La famiglia Pinelli dopo esperienze nel campo della ceramica si è dedicata esclusivamente al mondo del veicolo industriale, prima rappresentando il marchio Daf e da maggio quello Iveco.
È
Best seller
È
naturalmente troppo presto perché Pinelli possa già indicare le preferenze dei propri clienti per quel che riguarda la gamma Iveco, anche se le idee sono già chiare: “Di base noi siamo dei pesantisti, quello è il settore che abbiamo sempre trattato, adesso invece dovremo confrontarci con il discorso Daily su cui abbiamo tutto da imparare, noi,i venditori e anche il team che opera in officina. Cercheremo di mettere a frutto la nostra esperienza anche in quel campo, pur mantenendo un occhio di riguardo per i pesanti. Infatti anche lo Stralis è un prodotto eccezionale, che va curato con attenzione e che sono certo garantirà ottimi risultati”.
Officina
A
ll’inizio dell’attività, nei primi anni Ottanta, la Evicarri aveva puntato poco sull’assistenza, poteva infatti contare su di una piccola officina, incastonata nella sede principale e riservata ai tagliandi o poco più. Poi, mano a mano che l’interesse nella vendita dei veicoli commerciali cresceva, la famiglia Pinelli ha incrementato la propria presenza anche nel comparto service aprendo una seconda sede con officina e magazzino ricambi a Vignola, ma soprattutto cambiando la propria mentalità e mettendo l’assistenza al centro del proprio universo lavorativo. Il fiore all’occhiello della Evicarri è adesso la nuova sede di San Cesario, in località La Graziosa, a Castelfranco Emilia, sviluppata su di un terreno di 14mila mq, di cui mille dedicati alla sola officina, che andrà a sostituire nelle prossime settimane quella di Vignola. Ilnuovo impianto sarà caratterizzato sia dalla cura riservata al cliente, con fin dall’inizio l’apertura su doppio turno, e poi dall’eccellenza tecnologica. “Abbiamo acquistato un impianto Saxon - spiega Pinelli - in grado di simulare perfettamente tutte le condizioni operative del veicolo. In Italia al momento sono operativi soltanto tre impianti Saxon, con il nostro che è l’unico di nuova generazione. Non abbiamo voluto badare a spese nell’attrezzare la nuova officina perché crediamo nel servizio, che nel prossimo futuro sarà uno degli elementi in grado di fare la differenza”. Tra le altre caratteristiche della sede, la presenza di un magazzino verticale, di un centro revisioni e di uno show room in cui è possibile ammirare l’intera gamma dei prodotti Iveco dal fuoristrada Massif allo Stralis. Per quel che riguarda il personale, nella sede di Bagno sono dislocati sei meccanici, mentre in quella di San Cesario opereranno otto professionisti. Completano il quadro le cinque officine mobili in dotazione, che permettono di svolgere molti lavori e la normale manutenzione direttamente nella sede dei clienti.
una tripla scommessa quella messa in piedi da Luigi Pinelli, titolare della Evicarri, ben supportato dai figli Matteo e Nanni. Pinelli ha deciso di affrontare di petto questa crisi (scommessa numero 1), aprendo una nuova importante struttura di assistenza a San Cesario (scommessa numero 2) e lo fa come concessionario Iveco, dopo che per tanti anni ha rappresentato il marchio Daf (scommessa numero 3). Non un impegno da poco, avendo ben presente il momento difficile che sta attraversando il trasporto e di riflesso le reti di vendita di veicoli industriali. “Nelle vendite il crollo nelle nostre zone è stato del 60 per cento - con ferma Pinelli - a cui si è aggiunta una riduzione del 50 per cen-
to del lavoro in officina. Fino a marzo la situazione è stata questa, adesso cominciano a vedere qualche timido segnale di ripresa, ma ci aspettiamo comunque un anno davvero difficile”. Nonostante ciò Pinelli non rinnega nulla delle scelte fatte, a partire da quella di lasciare Daf per approdare a Iveco. “Con Daf abbiamo sempre ottenuto buoni risultati ma volevamo fare un salto di qualità e questo in Italia è possibile soltanto con Iveco, l’unico vero grande network sul mercato nazionale. E poi questa crisi secondo me cambierà com pletamente l’approccio al com mercio, andando verso un’economia più trasparente, rimettendo al centro di tutto la persona, la relazione tra il dealer e il cliente. Dal canto nostro abbiamo puntato molto sulle qualità del nostro staff che ci danno una so lida base su cui ripartire. Chi riuscirà a sopravvivere a questo cata-
Rete Iveco DEALER A.R.A. spa, via Giuseppe di Vittorio 15/8°, San Pancrazio, 43016 Parma Autocarri Bologna, via Ca’ Ricchi 5, 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Autodiesel, viaCaduti sul Lavoro 150, 41058 Vignola (MO) Bacchi srl, viale Roma 398/c, 47100 (FC) - via Nuova Circonvallazione 63, 47900 Rimini Bellentani Autoveicoli spa, via Emilia Ovest 760/A, 41100 Modena Bonora, via La Cascina 14/A, 40051 Malalbergo (BO) C.A. & P. Ghetti spa, via P. Calamandrei 128, 52100 Arezzo -via A. Righi 71, loc. Osmannoro, 50019 Sesto Fiorentino (FI) Centro Italia V.I. spa, via della Valtiera 79, 06087 Ponte San Giovanni (PG) C.R.P. spa, via Piemonte 11, 29100 Piacenza Evicarri srl, via Emilia Cartesio 33/F, 42100 Bagnolo (RE), via per Spilamberto 1079, 41058 Vignola (MO) F.A.B. srl, via delle Calandre, 50019 Sesto Fiorentino (FI) Ferrari & Braglia, via Martinella 25, 41053 Maranello (MO) F.lli Nedo e Roberto Baroncini, via Bezzecca 2/4/6, 58100 Grosseto - via Enriquez 6, 57100 Livorno Ghedauto V.I., via Larga 39, 40138 Bologna - via Silvan 2/4, 44100 Ferrara Ora snc, via dei Fossi 6 - 6/A, 53027 San Quirico d’Orcia (SI) Planet Truck spa, via Castagnini 1, località Bargellino, 40012 Calderara di Reno (BO) - Strada Statale Selice 17, 40026 Imola (BO) - via Marconi 234, 44100 Ferrara - via Emilia Ponente 21, 48018 Faenza (RA) Ravaglia Angelo srl, viale De’ Brozzi 94/5, 48022 Lugo di Ravenna (RA) Ravenna Carri snc, via Buozzi 38, 48100 Ravenna Rosati Mauro Alberto, via Gaetano Bresci 2, 59100 Prato Rossi veicoli Industriali srl, via Aurelia 41, località Montiscendi, 55046 Pietrasanta (LU) Sarcia T & T spa, via Kennedy 14, 42100 Reggio Emilia Scotti Veicoli Industriali spa, via della Resistenza 87/89, Monteriggioni, 53048 Sinalunga (SI) - via Livornese 220, località Terrafino, 50053 Empoli Special Diesel, SS75, Trasimeno Ovest 116/A, 06100 Perugia S.V.R.A. spa, via Montalbano, Casalguidi, località Pontestella, 51034 Serravalle Pistoiese (PT) Tirrena Carri srl, via di Capannori 137, Porcari (LU) clisma ne uscirà rafforzato, per questo sono ottimista”. Come abbiano reagito i clien ti al cambio d’insegna è ancora presto per dirlo (anche perché in realtà l’identity Iveco è stata installata soltanto la prima settimana di giugno) ma a spiegare le mo tivazioni del cambio di casacca e le qualità tecniche delle nuove proposte di prodotto pensa già da tempo l’efficiente ufficio commerciale della Evicarri. “Ognuno dei no-
stri quattro venditori, a cui si aggiunge il capo vendita, deve fare 40 visite settimana tra clienti già acquisiti e potenziali”. Un ritmo forsennato che anche con la crisi in atto continua a dare risultati. “Prima ogni dieci visite arrivava un preventivo e ogni sette preventivi una vendita. Oggi ci vogliono in media venti visite per arrivare a un preventivo e dodici preventivi per un contratto di vendita”.
Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro Nord RIMINI SOPRA LE 16 TONNELLATE 2,94 Altre 1
2 10
3,23 Daf 4
11,76 23,53
Isuzu 4
8
SOPRA LE 6 TONNELLATE Altre 1
Daf 5
16
TERNI
SIENA
SOPRA LE 6 TONNELLATE
3,23 Altri 1 6,45
6,45
Iveco 11
Daf 2 9,68
4,55 4,55 9,09
Iveco 22
12
Man 2 Mercedes-Benz 6
5,88 32,35
5,56
4,55
Daf 2
SOPRA LE 16 TONNELLATE Altre 1
Altre 1
13,64
4 Iveco 22
SOPRA LE 6 TONNELLATE
SOPRA LE 16 TONNELLATE
5,56
Altre 1
Daf 1
5,56
Iveco 8
Iveco 14
9,09
9,09
Daf 1
9,09
Iveco 4
22,22
Man 2
Man 3
Man 3
Mercedes-Benz 3
Mercedes-Benz 6
Mercedes-Benz 2
Mercedes-Benz 1
Renault Trucks 3
Renault Trucks 2
Scania 1
Scania 1
Mercedes-Benz 1 27,27
Volvo 1
Renault Trucks 3 Volvo 1
44,44 4
Renault Trucks 2
16,67
Volvo 8 17,65
44
Volvo 8 5,88
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 50 (-31,5%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 34 (-20,9%)
36,36 9,09
70,97
63,64
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 31 (-39,2%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 22 (-46,3%)
TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 18 (-72,7%) TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 11 (-82%)