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Autorama / Novità, fatti ed eventi Prova su strada / Renault Premium Strada 460
IL MONDO
Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30
DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
€ 5,00
Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XIX - N. 185 - DICEMBRE 2009 Editoriale
Servizi sempre più innovativi per seguire i clienti in maniera molto più efficace
Di fronte alla crisi informazione sempre puntuale
Non vi lasceranno mai soli
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
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l 2009, con il suo carico di disastri finanziari ed e co nomici, è stato definito con gli aggettivi più negativi che forse non hanno mai del tutto spiegato le drammatiche difficoltà nelle quali si sono venute a trovare tantissime aziende e naturalmente anche quelle che si muovono nel mondo dell’autotrasporto. Le conseguenze di una congiuntura così negativa non potevano non toccare anche le pubblicazioni specializzate, come Il Mondo dei Trasporti, che inevitabilmente hanno visto ridursi in maniera pesante gli investimenti pubblicitari praticamente da parte di tutta l’industria del settore. Il Mondo dei Trasporti, che pure ha potuto contare sulla preziosa collaborazione di alcuni clienti tradizionali, in speciale modo Mercedes-Benz e Renault Trucks, ha sicuramente sofferto le conseguenze della crisi del settore, ma non ha rinunciato in alcun modo ad assicurare ai propri lettori un’informazione ugualmente ricca, puntuale, completa, forse addirittura più approfondita rispetto al passato. Certo, anche Il Mondo dei Trasporti ha dovuto comprimere alcuni costi, razionalizzare alcune spese, ma non ha penalizzato la qualità dei servizi, il numero delle pagine, che sono addirittura aumentate, la ricchezza degli “speciali” e delle prove su strada. Addirittura, proprio nell’anno più “nero” della congiuntura economica, si è arricchito di un inserto dedicato appunto alle reti di vendita e di assistenza dei vari costruttori, grazie al quale ogni mese ha potuto “raccontare” in diretta le problematiche vissute dai dealer. Le previsioni per il 2010 non sono ancora tali da indurre all’ottimismo. Sicuramente ci sarà un miglioramento della situazione generale e i primi segnali stanno arrivando. Noi, continueremo per la nostra strada, che è quella di servire al meglio i nostri lettori. Oltretutto, il 2010 segna anche un importante traguardo per Il Mondo dei Trasporti: 20 anni della sua attività. Che ricorderemo con un numero monografico programmato per il me se di ottobre. Intanto Vega Editrice è già all’opera per la realizzazione dell’edizione 2010 dell’Annuario de Il Mondo dei Trasporti. La presentazione avverrà ancora in marzo, come la precedente edizione, e in contemporanea verrà ancora organizzato un forum per fare il punto sul settore. Che, ce l’auguriamo, possa avvenire in un clima meno preoccupato.
MILANO - L’Actros è fermo all’interno del capannone. Non parte. L’autista attende l’arrivo dell’officina mobile del Service 24h Mercedes-Benz, partito dalla sede di Mercedes-Benz Milano nei pressi di via Gallarate. Non deve aspettare molto. Meno di mezz’ora e i meccanici Mercedes, a bordo di uno Sprinter allestito con attrezzi e apparecchiature, giungono nei pressi dell’azienda di trasporti. Meno di un’ora dopo, l’Actros riparte per la sua missione. È il sintetico riassunto di un intervento in diretta a cui abbiamo assistito a margine della presentazione stam-
pa del Service 24h, il servizio di assistenza completo e articolato messo a disposizione dei clienti vetture, veicoli commerciali e industriali Mercedes-Benz, l’unico costruttore al mondo a offrire un programma del genere. Service 24h è operato direttamente da personale di officine autorizzate e concessionarie Mercedes-Benz, in tutta Europa e 24 ore su 24, attraverso una rete di tecnici specializzati e officine mobili collegate via GPS a una centrale operativa, il Customer Assistance Service.
Nissan
Fiat Professional
Fabio Basilico a pag. 2
QUARANT’ANNI DI IVECO IN ARGENTINA
Grande festa a Cordoba Anche la Presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner ha voluto partecipare attivamente insieme a molti suoi collaboratori alla cerimonia nello stabilimento di Cordoba per ricordare i quarant’anni di attività di Iveco in Argentina e nell’America Latina. Padrone di casa Natale Rigano che ha accompagnato gli illustri ospiti nella visita alla fabbrica e che nel suo intervento ha sottolineato le nuove ambizioni con le quali il costruttore italiano punta a rafforzare ulteriormente la sua presenza sul mercato sudamericano. Paolo Altieri a pagina 4
NV 200 eletto Doblò debutta Van of nella nuova the Year 2010 generazione Paolo Altieri a pagina 40
Fabio Basilico a pagina 32
DAF / Intervista a Roberto Giorgi
Partire da un anno molto difficile per risalire in alto Mauro Zola a pagina 12
VOLVO TRUCKS ITALIA
In attesa della ripresa numerose iniziative per rafforzare la rete Massimiliano Campanella a pagina 22
ATTUALITÀ
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MERCEDES-BENZ / TUTTI I VANTAGGI DELL’ASSISTENZA COMPLETA CON SERVICE 24H
Non vi lasceranno mai soli
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Fabio Basilico MILANO - L’Actros è fermo all’in terno del capannone. Non parte. L’autista attende l’arrivo dell’officina mobile del Service 24h Mercedes-Benz, partito dal la sede di Mercedes-Benz Milano nei pressi di via Gallarate. Non deve aspettare molto. Meno di mezz’ora e i meccanici Mercedes, a bordo di uno Sprinter allestito con attrezzi e apparecchiature, giungono nei pressi dell’azienda di trasporti. Meno di un’ora dopo, l’Actros riparte per la sua missione. È il sintetico riassunto di un intervento in diretta a cui abbiamo assistito a margine della presentazione stampa del Service 24h, il servizio di assistenza completo e articolato messo a disposizione dei clienti vetture, veicoli commerciali e industriali Mercedes-Benz, l’unico costruttore al mondo a offrire un programma del genere. Service 24h è operato direttamente da personale di officine autorizzate e concessionarie Mercedes-Benz, in tutta Europa e 24 ore su 24, attraverso una rete di tecnici specializzati e officine mobili collegate via GPS a una centrale operativa, il Customer Assistance Service, situata a Maastricht. Il servizio è completamente gratuito. La qualità e l’efficienza del Service 24h contribuiscono in maniera determinante al raggiungimento dell’obiettivo della Casa con la Stella di affermarsi, entro il 2010, come marchio leader nel segmento Premium in termini di soddisfazione del cliente. Un impegno ambizioso e importante che, anche in Italia, passa attraverso una collaborazione attiva tra MercedesBenz Italia e la propria rete di vendita e assistenza. L’impegno del Service 24h è assicurare un rapido intervento sul luogo del fermo, riparare il
Anche di notte, le officine mobili del Service 24h Mercedes-Benz sono pronte per qualsiasi intervento di soccorso. veicolo preferibilmente nel luogo dove si è verificato il guasto nel più breve tempo possibile e offrire servizi di mobilità adeguati alle elevate aspettative dei clienti Mercedes. Service 24h è nato nel 1990 e in tanti anni di esperienza è giunto a un ragguardevole livello di perfezionamento. Rappresenta in 30 Paesi il marchio Mercedes-Benz. Precise caratteristiche rendono unico il servizio offerto: il numero verde 00 800 17777777 è uguale in tutta Europa e le chiamate sono gestite centralmente da un team specializzato situato a Maastricht, dove, solo per il mercato italiano, operano circa 30 collaboratori; tutti i veicoli adibiti al Service 24h sono collegati via GPS e tutto il personale
è dotato di palmare per un collegamento rapido e diretto con il Customer Assistance Center; è in ogni caso garantita la mobilità gratuita fino al ripristino dell’efficienza del veicolo, qualora non fosse possibile effettuare la riparazione nell’immediato. L’impiego del personale dislocato in ben 93 punti di assistenza Service 24h, scelti nell’ambito della rete ufficiale Mercedes-Benz in Italia, certifica l’attenzione e la qualità del servizio. Inoltre, MercedesBenz è l’unica casa automobilistica ad aver creato un proprio contact center in grado di offrire la stessa gamma di servizi, uni formità di trattamento e rispetto degli standard a ogni cliente in Europa. Il Customer
Assistance Center di Maastricht è, infatti, raggiungibile da qualsiasi Paese europeo attraverso il numero verde internazionale ed è in grado di gestire una vasta gamma di richieste, sia in termini di mobilità che di risposta alle più disparate segnalazioni. Solo nel 2008, il Customer Assistance Center ha gestito 470mila casi a livello europeo, di cui 34mila sul territorio italiano. Da giugno 2008 il Customer Assistance Center è raggiungibile anche direttamente dal sistema Comand a bordo del le vetture Mercedes, attraverso la voce MB Contact preregistrata nella rubrica telefonica. In caso di avaria, o addirittura d’incidente, un cliente può con fiducia rivolgersi al Service
IL MONDO DEI TRASPORTI Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza tel. 039/493101 - 493103 - fax 039/493102 e-mail: info@vegaeditrice.it Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Co.Prom: Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza tel. 039/493101-2 - fax 039/493102 Promozione Piero Ferrari Art Director Renato Montino Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Graphicscalve, Vilminore di Scalve (BG) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 100,00 - Versamento sul c/c postale n. 40699209 intestato a Vega Editrice Srl, Milano - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione MA-FA: Cologno M.se (MI).
Tecnico del Service 24h al lavoro: è una delle fasi operative dell’intervento di assistenza garantito da Mercedes-Benz.
24h. Da Maastricht, grazie al rilevamento via GPS dell’esatta posizione dei veicoli adibiti al Service 24h, sono in grado di trovare in tempo reale il veicolo più vicino e, contemporaneamente, attraverso le informazioni inserite sul palmare in dotazione al tecnico specializzato, riconosce la reale disponibilità dell’officina mobile. Può infatti accadere che il veicolo più vicino sia impegnato e abbia già in lista d’attesa altri interventi: il Customer Center “legge” immediatamente la situazione e, in questo caso, assegna l’intervento a un’altra officina mobile effettivamente disponibile, in tempo reale. Il tecnico specializzato informa costantemente il Customer Assistance Center e il responsabile d’officina sull’evoluzione dell’intervento: quando accetta la chiamata, comunicando il tempo che occorre per raggiungere il luogo del fermo; una volta arrivato sul posto; dopo aver effettuato la diagnosi, informando circa il tempo previsto per effettuare la riparazione; al termine dell’intervento. In questo modo è garantita l’intera tracciabilità dell’intervento e da Maastricht si è in grado di informare costantemente il cliente o il fleet manager, qualora il veicolo appartenga a una flotta aziendale. La priorità per MercedesBenz è garantire ai propri clienti la mobilità, sempre e comunque, sia in caso di guasto meccanico sia per incidente, atto van dalico o piccolo contrattempo. Per questo motivo fin dal 1998 è stato studiato il programma Mobilo, di serie e gratuito per tutte le vetture nuove Mercedes-Benz e per i primi quattro anni a prescindere dalla regolarità della manutenzione. Trascorsi i primi quattro anni, la mobilità in caso di fermo vettura si rinnova da un servizio di manutenzione all’altro. Mobilo permette di garantire sempre al cliente la sua mobilità attraverso una gamma di servizi esclusivi che vanno dalla vettura sostitutiva al pernottamento in hotel o all’even-
Operato direttamente da personale specializzato delle officine autorizzate e concessionarie della Stella, in tutta Europa e 24 ore su 24, il servizio è completamente gratuito e unico nel suo genere. La priorità per Mercedes-Benz è garantire ai propri clienti la mobilità, sempre e comunque.
tuale biglietto aereo e ferroviario. È anche previsto, se necessario, il rimpatrio della vettura e l’assistenza legale in caso d’incidente. Service 24h e il servizio Mobilo (Mobility Go per i veicoli commerciali) sono gratis: grazie all’Accordo Assistenza, anche tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria - normalmente non in garanzia - possono essere risolti attraverso il pagamento di un canone mensile. Accordo Assistenza, disponibile dal 1996, è un pacchetto “tutto compreso” che, a fronte di un canone mensile variabile a seconda del veicolo, della durata e del chilometraggio, copre tutti i servizi scelti. Accordo Assistenza ha convinto circa 26mila clienti Mer cedes e, mediamente nell’ultimo anno, il 10 per cento dei possessori di una vettura della Stella. Per i possessori di veicoli commerciali e industriali, Mercedes-Benz offre l’interessante opportunità chiamata MercedesService Card. Completamente gratuita, questa carta garantisce un credito presso la rete ufficiale Mercedes-Benz in occasione di interventi d’officina non coperti da garanzia o Accordo Assistenza, consentendo all’autista - o al possessore del veicolo guasto - di non anticipare alcun contante al momento del ritiro del mezzo. I tecnici specializzati impegnati nell’ambito del Service 24h devono dimostrare competenze proprie di diverse figure professionali presenti in officina quali, ad esempio, accettatori, diagnostici e riparatori. Per questo motivo, partecipano a un percorso formativo specifico presso i Service Training Center di Roma e Vittuone, alle porte di Milano.
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ATTUALITÀ
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IVECO / CELEBRATO IL TRAGUARDO DEI 40 ANNI DI ATTIVITÀ IN ARGENTINA
Rigano: “La nuova sfida affidata alla qualità dei prodotti e della rete”
In ordine (da sinistra), la Presidente dell’Argentina Cristina Fernandez de Kirchner, Natale Rigano, Florencio Randazzo, Ministro degli Interni, Debora Giorgi, Segretaria del Ministero dell’Industria, Cristiano Rattazzi, Presidente Fiat Group Argentina, e Paolo Monferino, CEO Iveco Spa.
Paolo Altieri CORDOBA - Tra gli ospiti d’onore anche Cristina Fernandez de Kirchner, Presidente della Repubblica Argentina, che ha voluto visitare in prima persona lo stabilimento Iveco di Cordoba in occasione delle celebrazioni per i 40 anni di attività dell’azienda italiana in Argentina. Per il costruttore italiano l’evento è stato decisamente importante e significativo, sia quale coronamento di un percorso di storia industriale in cui, nel Paese sudamericano, Iveco ha assunto un ruolo certamente da protagonista, sia perché la giornata ha rappresentato un punto di rilancio, di svolta, di avvicinamento e confronto acceso con le istituzioni nazionali in un momento difficile per la congiuntura economica ma dalle buone prospettive per l’Argentina e il suo popolo. CORDOBA CUORE IVECO IN AMERICA LATINA Tant’è che i manager italiani coinvolti nel “programma Argentina” hanno voluto tutti essere presenti. Ad accogliere la Cristina Fernandez de Kirchner, affascinante signora consegnata dalla sua professione di avvocato alla politica, dal 10 dicembre 2007 Presidente della Nazione, c’era l’Amministratore delegato di Iveco Paolo Monferino, che ha partecipato alla cerimonia in sieme a Natale Rigano, Amministratore delegato di Iveco Argentina, e Marco Mazzu, Presidente di Iveco Latino America. “Con la produzione finora di oltre 70mila autocarri pesanti questo stabilimento - ha detto Paolo Monferino - rappresenta il polo industriale di Iveco in Argentina e una parte
importante della nostra piattaforma industriale in America Latina, che comprende anche il Brasile e il Venezuela, e consente di sviluppare prodotti con tecnologie adatte alle esigenze locali e di contribuire in modo costruttivo alla crescita economica di questa parte importante del mondo”. L’Amministratore delegato ha anche sottolineato come nonostante la difficile situazione economica Iveco abbia continuato a investire nella gamma
prodotto in Argentina per rendere i veicoli adeguati agli standard tecnologici europei e in grado di rispondere alle più moderne esigenze in tema ambientale e di sicurezza. “È necessario però - ha concluso Mon ferino - che il Governo faccia la sua parte, con politiche fiscali volte a promuovere il rinnovo delle flotte, al fine di stimolare il mercato e contemporaneamente di ottimizzare la logistica del trasporto nel Paese”.
Nel suo discorso, l’Amministratore delegato di Iveco Argentina, Natale Rigano, ha fatto una breve rassegna dei 40 anni del l’at tività nel Paese e della volontà dell’azienda di aggiungere valore ai prodotti in Argentina, sottolineando però che la capacità produttiva viene limitata da un contesto altamente competitivo, in cui sarebbe importante garantire a chi acquista i veicoli un trattamento paritario tra Argentina e Brasile, dove il programma Finame pre-
vede finanziamenti agevolati per l’acquisto di mezzi prodotti localmente. “La celebrazione di 40 anni di storia in questo Paese - ha dichiarato Rigano ci unisce tut ti perché rappresenta la celebrazione di 40 anni di storia di una famiglia, della famiglia Ive co, della città di Cordoba e di tutta l’Argentina. Ed è coincidenza favorevole che questo stesso anno si celebrano i 90 anni della presenza del Gruppo Fiat in Argentina”. A seguire, Rigano ha sottoli-
Una storia che inizia nel lontano 1968
Dal Fiat Concord all’Iveco Cursor CORDOBA - La storia di Iveco in Argentina ha inizio negli anni Sessanta, precisamente nel 1968, quando nel Paese approda il primo mezzo di trasporto merci italiano: il Fiat Concord. La produzione del primo camion risale al 1969, quando dalle linee di montaggio fuoriescono i primi 619N, 619T e i 619N3E. I Settanta sono gli anni dell’incorporazione della cabina e della nazionalizzazione dei motori. Nel 1971 sono ben 800 le unità prodotte di 619N1, 619T1, 697N e 697T. Nel 1974 produzione ed esportazioni subiscono una decisa impennata. Nel 1975 ha inizio la produzione di omnibus nell’impianto di Sauce Viejo. Negli anni Ottanta nasce Iveco Argentina, marchio creato nel 1982. Nel 1986 vengono lanciati nuovi modelli di camion: il 50N Turbo e il 150T Turbo. Nel 1987 ha inizio la produzione di chassis per il trasporto urbano di passeggeri. Nel 1995 inizia l’era Euro: vengono lanciati l’EuroCargo, l’EuroTrakker e il Power Star. Il biennio 1997-1998 è caratterizzato dal consolidamento e rimodernamento dell’impianto industriale. Nel 1999 viene lanciata la tecnologia Cursor 8, incorporando così il primo motore con turbina a geometria variabile e la gestione elettronica integrale. Seguono gli anni in cui più che di storia possiamo parlare di attualità. Fino a tutto il 2004 quella Iveco è l’unica fabbrica in Argentina a produrre camion: siamo a quota 50mila unità. In
quegli anni inizia nel Paese l’era Stralis, col lancio del modello Stralis HD equipaggiato con una motorizzazione Cursor 13. Nel 2007 vengono lanciate le nuove gamme Stralis e Daily e, nel 2008, esce dalle linee l’unità numero 60mila. Nell’anno che volge al termine, Iveco spegne le sue prime 40 candeline nel Paese: 40 anni di produzione ininterrotta. E nel 2009 viene prodotta prima l’unità numero 68mila, poi la numero 69mila, la numero 70mila fino alla numero 70.560 festeggiata a Cordoba. La gamma di prodotti Iveco in Argentina parte dal segmento light, ovvero dal Daily (da 136 a 155 cv), passa per i medi EuroCargo e Tector (da 210 a 250 cv) e arriva al segmento off road col Trakker (da 380 a 420 cv). Ma è il segmento pesante (da 320 a 420 cv) a far registrare le vendite più importanti ed è anche quello caratterizzato da due modelli specifici. Il primo è il Cavallino, disponibile nelle versioni 4x2 trattore e rigido e 6x2 trattore, con un motore da 320 cv. Le sue principali applicazioni sono il trasporto a media distanza, di grano, di animali, di liquidi ma anche carichi generali e combustibili. Ultima novità, presentata a Cordoba per la festa dei 40 anni, il Cursor, anch’esso disponibile nelle medesime due versioni, ma con un motore da 330 cv e pesi da 17 a 43 t. le sue principali applicazioni sono le stesse del Cavallino, cui si aggiungono, per le sue performance, anche carichi refrigerati e isotermici.
“
Il General Manager di Iveco Argentina ha tenuto un discorso appassionato nel corso delle celebrazioni svoltesi nell’impianto di Cordoba, al cospetto del Ceo Paolo Monferino e del Presidente dell’Argentina Cristina Fernandez de Kirchner: “Vogliamo continuare a dare valore al prodotto argentino, ma occorre un aiuto dalle autorità”.
neato lo spirito innovativo dell’im pianto di Cordoba, la seconda città argentina, a circa 750 km da Buenos Aires. Lo sta bilimento ha un’area di 362.726 m2, una capacità produttiva di circa 10mila veicoli medi e pesanti e di 15mila cabine e sottogruppi. UNA VOCAZIONE INNOVATRICE “Sin dall’i ni zio, alla fine degli anni Sessanta - ha ricordato il manager italiano quest’impianto industriale si mise in evidenza per la sua vocazione innovatrice: del resto era la prima volta che si dava il via alla produzione di mezzi pesanti in Argentina. In questi quattro decenni vi sono sta ti altri costruttori che hanno poi seguito quell’esempio, ma ancora oggi questo continua a essere il solo impianto che continua nella sua mission industriale, che è quella di produrre truck medi e pesanti. La produzione prosegue ininterrotta da 40 anni, tant’è che abbiamo clienti che ci accompagnano dalla prima unità, com’è il caso di Croce del Sud. I veicoli Iveco sono stati protagonisti di ogni tipo d’iniziativa, sottoposti a ogni tipo di condizioni e hanno contribuito alla crescita del Paese, partecipando alla costruzione di opere come viali e ponti. Penso a El Chocon, Planicie, Banderita, Salto Grande, Alicurà, Yaciretà. Ma penso anche a grandi opere come il tunnel sottopluviale Hernandarias e alle estrazioni di mine e petrolio”. Insomma, grandi obiettivi raggiunti grazie a un grande impianto, quello di Cordoba che ancora oggi “è parte - ha pre cisato Natale Rigano - di una struttura produttiva regionale. Qui produciamo camion
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ATTUALITÀ
Dimensioni attuali e prospettive future di Iveco in Argentina e nel Sud America
Obiettivo 2010: volumi in crescita del 15 per cento CORDOBA - Un discorso appassionato, quello di Rigano. Che fa riferimento a una situazione difficile ma anche a un dinamismo del mercato che ha subito inevitabilmente i contraccolpi della crisi mondiale. Ma quali sono le attuali dimensioni dell’impianto Iveco in Argentina? E qual è stato l’investimento Iveco in questo impianto negli ultimi tre anni? Lo abbiamo chiesto, avvicinandolo al termine del suo intervento, proprio a Rigano, uno dei manager Iveco più dinamici. Ha ricoperto in passato numerose cariche prima di assumere quella di massimo responsabile in Argentina: Vice Presidente Sales & Marketing in Fiat Powertrain Technologies e prima ancora General Manager Iveco East Europe, ovvero responsabile del gruppo industriale torinese per l’intera area dell’Europa Centrale e Orientale. Siculo di origine e sposato con una donna cilena, a Rigano abbiamo chiesto anche quali sono i modelli prodotti e le loro caratteristiche e quale sarà la produzione complessiva nel 2009. Insomma, un dialogo a tutto tondo sul mondo Iveco in Argentina, che ha consentito di avere un’idea di qual è e quale sarà la dimensione del mercato dei veicoli industriali in Argentina. “Negli ultimi anni - ha spiegato Natale Rigano - Iveco ha investito circa 10 milioni di Euro nei suoi impianti in Argentina, principalmente per aumentare la capacità produttiva, che a fine 2008 si è duplicata, e migliorare l’automazione nella produzione delle cabine e delle porte. Dopo i record di produzione del 2008 con 8.500 unità prodotte e 7.500 unità fra sottogruppi, ovvero componentistica e cabine, nel 2009 contiamo di chiudere con 3mila unità e 4.500 tra sottogruppi e cabine. Prevediamo per il prossimo anno un aumento di circa il 15 per cento dei volumi rispetto al 2009. Più in generale, il 2008 è stato un anno record per il mercato argentino, con circa 30mila unità vendute, mentre il 2009 chiuderà a circa 18mila. Per
l’anno prossimo si prevede un rialzo, fino a circa 20mila unità”. Iveco in Argentina ha una rete di vendita che conta nove concessionari e 40 punti di vendita e assistenza. La sua quota di mercato è del 21 per cento nel segmento dei medi e pesanti, del 9 per cento nei leggeri, per un totale mercato del 13 per cento, con una “punta” registrata a settembre del 17,8 per cento. Quanto ai competitor: Mercedes ha il 25 per cento, Ford il 15, Man il 7,5, Scania il 5, Renault Trucks il 2 e Volvo Trucks 1,5. Ma qual è la tendenza del mercato dei veicoli industriali in Argentina? “Dopo una crescita ininterrotta dal 2002 al 2008 - ci ha risposto il Director General di Iveco Argentina - con una media di
per il mercato interno, componenti per il Venezuela, cabine per il Brasile. Le mete raggiunte dalle nostre esportazioni sono state le più diverse: abbiamo esportato in Africa, Angola e Marocco, a Cuba e in tutta l’America Latina”. Una produzione quarantennale che però non si è fermata, ma anzi si è evoluta. “Oggi - ha proseguito il manager Iveco produciamo la gamma più moderna di camion medi e pesanti dell’America Latina: lo Stralis, lanciato nel settembre 2007, e il Tector, lanciato nell’ottobre 2008. E oggi il nuovo Cursor. Tutti questi “gioielli” sono il risultato degli investimenti che Iveco ha realizzato con l’obiettivo di affidare all’impianto di Cordoba un ruolo fondamentale nella strategia industriale di Iveco in America Latina”. Lo stesso Rigano ha poi presentato l’unità numero 70.560, dimostrando nei fatti come dalla fabbrica argentina siano uscite oltre 70mila unità. Produzione eccellente, rapida e costante, dunque, ma non solo. “In questi 40 anni - ha detto ancora il direttore Rigano - non abbiamo solo costruito camion: è stata
portante, fondamentale in questo processo d’integrazione di Iveco in un circuito industriale. Tali fornitori ci hanno sempre sostenuto, e continuano a farlo, nell’o biet tivo non solo di aumentare la qualità e la tecnologia dei nostri prodotti, ma anche per elevare la logica industriale del “just in time”, con fabbriche vicine alle linee di montaggio. Un ringraziamento speciale vada a quelli che, tanto nei momenti di crescita come nel 2008, così in pie na crisi come nell’anno che va a chiudersi, hanno sempre condiviso con noi le fatiche atte a superare le difficoltà del momento”. In 40 anni Iveco ha inoltre realizzato un modello di distribuzione che oggi in Argentina rappresenta un riferimento per il settore o, meglio, per usare le parole di Rigano, “una rete di concessionari forti, con un percorso solido e che oggi è evoluta e maturata, arrivando a far crescere nelle competenze tecnici e meccanici, con l’obiettivo di garantire sempre e comunque la migliore risposta possibile ai clienti argentini”. Eppoi un ulteriore messaggio rivolto alle istituzioni, perché
realizzata una rete sociale, generata una cultura industriale, sviluppate competenze professionali che oggi rappresentano un riferimento imprescindibile per l’organizzazione, per coprire posizioni di alta responsabilità nella struttura di Iveco nel mondo. Oggi Iveco in molti impianti al di fuori dell’Argentina, come in Russia, Francia, Spagna, Italia, Venezuela e Brasile, conta manager provenienti dall’Argentina, molti di essi da Cordoba. È la conferma dell’eccellente livello professionale, d’intelligenza e di tradizione di questa provincia”. IMPORTANTE RUOLO DEI FORNITORI LOCALI Rigano ha poi voluto dare un pubblico tributo “ai tanti lavoratori che ci accompagnano dal l’inizio delle operazioni a Cordoba” assegnando un encomio simbolico a Pedro Olivi, che iniziò la sua attività nella fabbrica argentina il 27 febbraio 1969. Nel suo intervento il Director General si è poi rivolto ai fornitori. “La catena di fornitori nazionali - ha dichiarato Rigano - ha avuto un ruolo im-
continui un confronto, a maggior ragione nei momenti difficili. “Non sono molti - ha detto Rigano - i Paesi che producono camion, perché sono rare le politiche di sostegno alla crescita e allo sviluppo del sistema del trasporto merci. Queste politiche, invece, non danno un beneficio solo all’industria nazionale del camion, bensì generano un flusso trasversale di attività, danno un significativo apporto alla produttività del sistema paese perché, ricordiamolo, il trasporto su gomma muove oltre il 90 per cento della produzione domestica. Il Governatore di Cordoba Juan Schiaretti ricorderà come, in piena crisi, tenemmo con lui un dialogo costante, affinché ciascuno potesse fare la sua par te nel minimizzare gli impatti negativi derivanti dal nuovo scenario. E quello che sta per chiudersi, il 2009, è stato un anno difficile. Rispetto ai record di produzione del 2007 e 2008 stiamo lavorando a un ritmo ridotto, ma stiamo anche cercando ogni soluzione possibile per ridurre al minimo l’impatto sociale”. In questo contesto va inserita la convenzione sottoscritta con
Oltre mille ospiti e le più alte autorità della Repubblica di Argentina
La Presidente de Kirchner al volante del Cursor CORDOBA - Oltre mille gli ospiti all’impianto Iveco di Cordoba per festeggiare i quattro decenni di presenza aziendale nel Paese. Autorità politiche di rilievo del panorama nazionale, ma anche funzionari di governo nazionali, provinciali e della città di Cordoba, giornalisti della stampa specializzata, locale e nazionale, clienti, fornitori e ben 700 dipendenti. Accanto a Cristina Fernandez de Kirchner, che ha voluto anche salire nella cabina del Cursor e mettersi alla guida, fra gli altri, anche Juan Schiaretti, Governatore della Provincia di Cordoba; Daniel Giacomino, Intendente della città di Cordoba; Stefano Ronca, Ambasciatore d’Italia in Argentina; Debora Giorgi, Ministro dell’Industria e Turismo; Mercedes Marcò Del Pont, Presidente del la Banca Nazionale d’Argentina. Eppoi altri ministri, sottosegretari del Governo, rappresentanti d’aziende fornitrici, di concessionarie e importatori di Cile e Uruguay.
oltre il 15 per cento per anno, nel 2009 si prevede una caduta di circa il 40 per cento”. Insomma, neanche in Argentina se la passano tanto bene, anzi. Quali sono a questo punto le prospettive Iveco per il 2010 in Argentina? “Il 2010 - ha proseguito Rigano - dovrebbe essere un anno di recupero. I dati macro sono relativamente positivi, le commodities agricole, principale fonte di entrate per il paese, sono in recupero, e il governo, nonostante la perdita di popolarità, sta cercando di rivedere la sua posizione con il FMI (Fondo monetario internazionale, ndr), rinegoziando il pagamento del debito con il “club di Parigi” e con un rischio paese diminuito notevolmente negli ultimi mesi. Gli esperti di settore prevedono una domanda di veicoli industriali in crescita di circa il 10 per cento a 20mila unità, Iveco punta a venderne 3mila”. Quali sono le principali differenze tra il settore dell’autotrasporto in Argentina e quello del Brasile? “Il mercato brasiliano - ci ha detto Natale Rigano in conclusione - si caratterizza per l’utilizzo di motorizzazioni più potenti, in virtù di un territorio più variegato, con tratti montagnosi più frequenti. L’Argentina utilizza molto un veicolo medio pesante, non commercializzato in Europa, con motorizzazione sui 320/330 HP. Nella gamma Iveco abbiamo un veicolo già ampiamente collaudato denominato Cavallino che risponde a queste caratteristiche. Abbiamo appena lanciato in concomitanza con l’evento celebrativo di 40 anni un nuovo veicolo denominato Cursor”. La celebrazione dei 40 anni di Iveco in Argentina è stata proprio l’occasione per il lancio dell’Iveco Cursor 330, il nuovo veicolo pesante per l’America Latina, che si affianca al “Cavallino”. Il nuovo modello viene offerto nella versione trattore 4x2 e 6x2 e cabinato 4x2. La cabina, disponibile in versione corta e lunga, è dotata di un sistema di sospensione a quattro punti.
la Banca Nazionale, col Ministero della Produzione e col Ministero del Lavoro, nonché con l’appoggio del Presidente Cristina Fernandez de Kirchner. “Di fatto - ha aggiunto Natale Ri gano - essa rappresenta un compromesso per una stabilità
abbiamo e di essere competitivi. Dobbiamo riequilibrare la disparità esistente a causa del Finame brasiliano che discrimina: facciamo allora un Finame argentino. Dobbiamo dare un supporto agli autotrasportatori argentini, permettendo loro di
Natale Rigano, Amministratore delegato di Iveco Argentina lavorativa, in un momento in cui tali decisioni le richiede il sentimento di responsabilità sociale e aziendale. Siamo noi stessi a ringraziare tutti gli attori di tale convenzione, che intende rivitalizzare una produzione che si è quasi paralizzata nell’ultimo bimestre del 2008 e nel primo trimestre 2009, a causa della caduta della domanda di truck in Argentina ma anche a causa del programma Finame, che in Brasile non ammette il finanziamento di camion di altra origine, con la conseguente ces sazione di esportazioni in Brasile di camion made in Argentina. Mi rivolgo direttamente alla Presidente de Kirchner: abbiamo una forte vocazione per produrre e innovare e, come lei stessa ha avuto modo di dire, ci piace mettere valore nel prodotto che realizziamo in questo Pae se. Ma il contesto attuale non ci permette di dispiegare tutta la capacità produttiva che
acquistare veicoli alle stesse condizioni che oggi ha un camionista brasiliano al suo Paese”. IL GOVERNO DEVE SOSTENERE LA CRESCITA Insomma, un Finame argentino per non penalizzare la produzione locale. E non solo. “Il nostro invito - ha concluso Rigano rivolgendosi ancora una volta al Presidente Cristina Fernandez de Kirchner - esteso alle autorità nazionali e provinciali è di promuovere ogni iniziativa che generi più produzione, più impiego in un mercato competitivo, che aiuti a consolidare la presenza industriale e dia più lavoro agli argentini. Il genuino desiderio di Iveco e della nostra gente è che questi siano i primi 40 anni di tanti altri che coinvolgano le future generazioni di Cordoba e dell’Argentina”.
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RENAULT TRUCKS / RICAMBI GIUSTI AL MOMENTO GIUSTO PER LE ESIGENZE DEI TRASPORTATORI
Mai tener fermo un veicolo Lino Sinari LIONE - L’offerta “Ricambi” di Renault Trucks apporta una risposta globale a tutti i problemi relativi alla manutenzione dei ca mion da essa prodotti, ivi com presi i materiali trainati. Non solo, ma il costruttore di Lione tiene anche conto dei bisogni di comfort degli autisti e delle esigenze di miglioramento dei costi d’esercizio dei veicoli attraverso un’offerta molto ampia di accessori. L’offerta si articola sui servizi complementari rappresentati da “Approved Parts”, “Renault Trucks Exchange” e “Okelia”. Quest’ultima è accompagnata da un servizio di vendita specifico di prodotti destinati alle officine di riparazione, e di accessori specifici per ciascuna delle attività svolte dai suoi clienti. Renault Trucks si assume l’impegno di garantire le prestazioni dei propri veicoli fin dall’origine. Vediamo nel dettaglio i tre tipi di servizi. RICAMBI CERTIFICATI Il marchio “Approved parts” è la certificazione che accompagna i ricambi forniti da Renault Trucks che attesta che gli stessi sono concepiti, convali-
“
Il costruttore francese sviluppa da molti anni un’ambiziosa politica di servizi concernente i pezzi di ricambio. I servizi “Approved parts”, “Exchange” e “Okelia”, che rientrano in questa politica, consentono alla marca della Losanga di accompagnare i propri clienti nel tempo ed essere in grado di coprire l’insieme delle loro esigenze in termini di manutenzione del parco veicoli.
un catalogo di 110.000 pezzi diversi disponibili a richiesta, in kit o in confezione singola. Renault Trucks Exchange consiste, invece, nella sostituzione degli organi meccanici (motori, scatole del cambio e sottoinsiemi) e degli impianti
media dal 30 al 50 per cento in meno rispetto ai nuovi. Scegliere Renault Trucks Exchange, insomma, significa, per i clienti, beneficiare di un eccellente rapporto prezzo/qualità con una qualità di fabbricazione e prestazioni identiche a quelle dei pezzi di prima monta e con la stessa garanzia di un anno quando i pezzi vengono installati in un’officina del Marchio. INTERVENTI IN PIENA REGOLA
In ogni officina autorizzata della rete Renault Trucks opera personale formato e specializzato nella manutenzione. dati e omologati direttamente dal costruttore. Il cliente ha la certezza che i ricambi sono perfettamente adeguati al suo veicolo d’origine, garantiscono il buon funzionamento di tutti i sistemi del suo veicolo (frenatura, impianto elettrico, catena cinematica, ecc.) e sono affidabili al 100 per cento. Tutti i pezzi realizzati nelle officine Renault Trucks sono garantiti per un anno, in qualsiasi parte del mondo. Renault Trucks, al fine di assicurare un approvvigionamento costante e dei termini di consegna sem pre più brevi, si appoggia su una rete di 1200 centri di ser vizio in Europa, oltre 170 in Italia, e su
dei veicoli, al fine di dare loro una seconda vita. Il costo della manutenzione non è insignificante e deve essere sempre preso in considerazione tenendo conto del valore di rivendita del veicolo: sostituire un motore rotto con un motore nuovo costituisce un’operazione redditizia per un veicolo che abbia oltrepassato un certo chilometraggio? È così che, oltre a rispettare un impegno che si iscrive nell’ottica dello sviluppo durevole, Renault Trucks Exchange ha come obiettivo principale di ridurre i costi d’esercizio dei suoi clienti. In effetti, gli organi rinnovati grazie a questa offerta costano in
Infine, l’offerta Okelia. Che è un’estensione dell’offerta Approved parts destinata alla manutenzione dell’insieme del parco rotabile di un cliente. In tale quadro, l’offerta Okelia fornisce tutti i pezzi necessari per la manutenzione ordinaria dei veicoli industriali, dei veicoli commerciali e del materiale trainato di tutte le marche, nonché tutti i pezzi o altri elementi necessari per la manutenzione d’officina, quali attrezzi diversi, apparecchiature d’officina e anche impianti igienici e per la protezione delle persone. I ricambi dell’offerta Okelia beneficiano di tutta la logistica Renault Trucks e sono stati da essa selezionati presso dei fornitori conosciuti e riconosciuti sul mercato. I materiali forniti sono conformi a tutte le regolamentazioni e norme di sicurezza in vigore (in particolare per i prodotti chimici) e godono anch’essi della garanzia di un anno. I pezzi dell’offerta Okelia co me per il resto dei ricambi sono disponibili in tutta la rete Renault Trucks dove i clienti in contreranno del personale formato in permanenza alla manutenzione dei veicoli e dei materiali trainanti. Renault Trucks, con la sua of ferta “Ricambi”, risponde alle esigenze dei suoi clienti, accompagnandoli nel tempo. Scegliendo Renault Trucks, i clienti troveranno in un unico cen tro di servizi delle offerte complete per la manutenzione e la gestione del loro parco rotabile, con in più la garanzia della qualità.
Tredici Renault Premium Distribuzione veicoli a gas naturale in Norvegia
All’insegna dell’ecologia LIONE - Renault Trucks è impegnata nella protezione dell’ambiente, proponendo soluzioni alternative. Renault Trucks Norvegia, per questa ragione, ha consegnato, il 25 settembre 2009 a Oslo, 13 veicoli a GNV (Gas naturale per veicoli) al trasportatore Mathisen Renovasjon AS. I mezzi saranno utilizzati per assicurare la raccolta dei rifiuti della capitale norvegese per conto di Veolia Environnement. Renault Trucks consente così alla società Mathisen Renovasjon AS, in questo modo, di essere in linea con la domanda della municipalità di Oslo sull’utilizzo di motori a GNV a partire da mezzi con una certa dimensione. I 13 nuovi mezzi, principalmente Renault Premium Distribuzione, sono destinati alla raccolta dei rifiuti nella capitale norvegese, per conto di Veolia Environnement Norvege. I veicoli sono stati consegnati allo stabilimento di riciclaggio di Veolia, a Oslo, alla presenza di Kyell Arne Mathisen, proprietario della Mathisen Renovasjon
AS, e di Mats Nilsson, Direttore Commerciale di Renault Trucks Norvege. Il lotto di veicoli, a gas naturale, è composto da 11 Renault Premium Distribuzione 280.26 6x2*4 GNV con compressori da 24mc. Questi mezzi, con motore da 8,3 litri, offrono una potenza di 280 cv a 2.400 giri/min. I restanti due veicoli sono dei Renault Midlum 230.16 4x2 GNV, 6 cilindri da 5,8 litri, con compressori da 12 mc, per una potenza di 234 cv a 2800 giri/min. Contemporaneamente alla consegna dei mezzi, è stata prevista una nuova fornitura di 8 mezzi GNV per il mese di aprile 2010. In questo caso si tratta di 4 Renault Premium Distribuzione 280.26 6x2*4 CNV, equipaggiati con compressori da 12 mc, e di 4 Renault Premium Distribuzione 280.19 4x2 CNV con compressori da 16 mc. La società acquirente, Hoff Transport AS, li utilizzerà per conto della stessa Veolia Environnement.
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SCANIA / UNA NUOVA GAMMA DI TRATTORI PER IL TRASPORTO EUROPEO A LUNGO RAGGIO Massimiliano Campanella TRENTO - Ottimizzati per economia dei consumi, autonomia e produttività, i trattori della nuova Serie R di casa Scania sono disponibili con motori a 6 cilindri da 12 o 13 litri e V8 da 16 litri nonché con tutti i tipi di cabina con zona notte. La nuova configurazione del telaio lascia spazio ai lati per serbatoi di maggiori dimensioni e, di conseguenza, una prolungata autonomia. La minore resistenza aerodinamica e un maggior numero di giri aprono nuove possibilità di ulteriori miglioramenti in termini di economia. Ma l’o biettivo dichiarato dei manager della Casa di Södertälje è chiaro e determinato: incrementare l’economia dei consumi e ridurre i costi operativi. LA FORMA SI ADATTA La combinazione di batterie in coda e una nuova gamma di ser batoi installati in fabbrica con una maggior larghezza, profondità e lunghezza consente agli operatori di adeguare l’autonomia di marcia alle tratte più percorse. Poiché i serbatoi sono disponibili di fabbrica il veicolo può essere messo immediatamente in servizio, senza necessità di modifiche dopo la consegna. I nuovi serbatoi hanno la forma adattata alle minigonne laterali a basso attrito introdotte con la nuova Serie R. Serbatoi più grandi e maggiore autonomia operativa significano minori soste e la possibilità di fare rifornimento nei luoghi più convenienti, ad esempio a casa propria. Questa gamma più ampia dischiude nuove opportunità d’incrementare l’uso dei biocombustibili, che potrebbero non essere disponibili in
Consumi ottimizzati In concomitanza con il lancio dei veicoli della Nuova Serie R la Casa di Södertälje sta introducendo veicoli realizzati su misura per le esigenze europee: nuove opzioni per i serbatoi del carburante e lo spostamento delle batterie aumentano la capacità a 1.500 litri per i trattori 4x2. tutte le stazioni di servizio. Per i trattori 4x2 è ora possibile richiedere una combinazione di serbatoi con capacità fino a 1.500 litri, indipendentemente dalla tecnologia delle emissioni (Egr o Scr). Sulle strade europee il massimo volume consentito è di 1.500 litri. Sul lato sinistro del telaio c’è posto per un serbatoio da mille litri. Due le combinazioni 4x2: trattore con Egr e passo di 3,55 o 3,7 m, massima capacità del serbatoio 1.500 litri (prima erano 1.400); oppure trattore con Scr e passo di 3,55 o 3,7 m, massima capacità del serbatoio 1.500 litri (prima erano 1.200). Inoltre, a seconda del modello, fino a 600 mm di spazio libero sul lato destro possono essere sfruttati per portaoggetti, componenti idraulici e altro. Per i trattori 6x2, le batterie mon tate in coda e la nuova gamma di serbatoi più grandi incrementano fino al 50 per cento la capacità, a seconda della configurazione e della tecnologia di controllo delle emissioni. In questo caso le combinazioni possibili sono cinque: trattore 6x2 con Egr, passo di 2,9 m e asse trainato, massima capacità del serbatoio mille litri (prima erano 700); trattore 6x2 con Scr, passo di 2,9 m e asse trainato, massima capacità del
coda aumentano inoltre il peso sull’asse posteriore e ciò favorisce una maggior trazione quando il veicolo viaggia a vuoto. Essendo più larghe, ottimizzate e progettate per integrarsi perfettamente con lo stile del frontale della nuova Serie R, le minigonne aerodinamiche migliorano i consumi di carburante dell’1 e dello 0,6 per cento rispetto alla versione precedente. Inizialmente saranno disponibili per i trattori 4x2 con passo di 3,55 o 3,7 m e trattori 6x2 con passo di 4 o 4,05 m. PROPULSORI NATI PER VIAGGIARE
serbatoio 810 litri (prima 550); trattore 6x2 con Egr, passo di 3,1 m e asse trainato, massima capacità del serbatoio 1.210 litri (prima 800); trattore 6x2 con Scr, passo di 3,1 m e asse trainato, massima capacità del serbatoio 1.030 litri (prima 700);
trattore 6x2/4 con secondo asse sterzante con Egr e passo di 4,0 o 4,05 m, massima capacità del serbatoio 860 litri (prima 600); trattore 6x2/4 con secondo asse sterzante con Scr e passo di 4 o 4,05 m, massima capacità del serbatoio 540 litri (prima 475).
Spostando le batterie all’estremità posteriore del telaio e i serbatoi dell’aria all’interno del telaio, Scania ha liberato lo spazio per serbatoi del carburante di maggiori dimensioni. I più grandi hanno gradini integrati di accesso al telaio. Le batterie in
Viaggiare a circa 1.200 giri/ min non è un problema con gli attuali motori Scania che offrono coppia in abbondanza su tutta la fascia di regimi fino a mille gi ri al minuto e inferiori. In combinazione con il cambio automatizzato, la guida è perfettamente rilassata per il conducente, nonostante qualche cambio di marcia straordinario. I tempi di trasporto non vengono pregiudicati e altrettanto la guidabilità percepita e la velocità in salita. Riducendo i giri da 1.350 a 1.200 al minuto si ottengono i seguenti risultati pratici: l’economia dei consumi migliora fino al 3 per cento; il numero di giri all’ora diminuisce dell’11 per cento da 81mila a 72mila, come pure le perdite interne per attrito nel motore; la presa diretta anziché l’overdrive consente di risparmiare un ulteriore 0,5 per cento di carburante; allo stesso tempo, si riducono usura e rumorosità interna alla cabina. Inoltre, Scania offre differenziali a singola riduzione per ogni potenza del motore. Il fattore limitante per i differenziali non è la potenza o la coppia del motore ma lo stato del manto stradale.
SCANIA / Driver Support: come salvare economia e prestazioni
Migliorarsi alla guida Il sistema concepito dai progettisti del costruttore svedese si concentra sui parametri chiave identificati in fase di addestramento: sicurezza, risparmio su consumi e manutenzione. TRENTO - Un sistema di supporto in tempo reale che fornisce ai trasportatori professionisti suggerimenti e feedback per migliorare il loro stile di guida. Si chiama Scania Driver Support ed è un sistema innovativo che sarà di serie per la maggior parte dei veicoli Scania a lungo raggio. Ma come funziona? In sostanza Scania Driver Support analizza costantemente i dati di vari sensori sul veicolo per monitorare le prestazioni di chi guida. Il sistema valuta la guida in base ai parametri che sono fondamentali nello Scania Driver Training, fornisce all’autista consigli e suggerimenti durante il viaggio ed effettua una valutazione generale dello stile di guida. Scania Driver Support è progettato non per indurre né forzare, bensì per motivare il conducente a tenere sotto controllo il proprio stile di guida. Il sistema assiste il conducente in un uso del truck e dei suoi comandi il più sicuro ed efficiente possibile, senza distrarlo o disturbarlo. Fornisce analisi sulla base dei dati raccolti dalle flotte di veicoli Scania in servizio in Europa, nonché da ampie prove sul campo con gli operatori. GLI AUTISTI PERFEZIONANO LO STILE I conducenti coinvolti nello sviluppo e nelle prove sul campo hanno dato un feedback positivo di Scania Driver Support, utilizzandolo per mantenere e perfezionare le loro capacità. Quattro sono le categorie di valutazione. La prima, “Marcia in salita”, valuta come vengono utilizzati il pedale dell’acceleratore e la velocità del veicolo con una topografia variabile. Con “Capacità di previsione” brusche accelerazioni e decelerazioni, nonché l’intervallo fra accelerazione e frenata, vengono utilizzati per valutare come il conducente è in grado di prevedere le diverse situazioni. “Uso del freno” valuta la frequenza e la forza applicata sul pedale del freno nonché l’uso efficiente dell’impianto freni ausiliario (Scania Retarder e freno motore). Infine, “Scelta dei rapporti” regola la selezione dei rapporti in base ai giri del motore per risparmiare carburante. Il “punteggio” del conducente viene visualizzato in percentuale
per ciascuna categoria, consentendogli di monitorare i progressi sul computer di bordo. Il conducente può scegliere di ricevere un punteggio totale o suddividerlo nelle quattro categorie. Dopo la marcia in salita, ad esempio, può essere visualizzato un suggerimento: la prossima volta rilasciare il pedale dell’acceleratore prima di arrivare in cima. Al contempo viene visualizzato un punteggio da zero a cinque stelle. Il conducente che non commette errori ottiene un incoraggiante “Guida esemplare!” sul display. I messaggi sono presentati come consigli di guida professionali, per promuovere una guida attenta e coerente con i principali criteri appresi durante il training. Nel complesso, i consigli di guida utilizzano combinazioni di circa 12 simboli e 15 messaggi, oltre a valutazioni in percentuale e con stelle per quanto riguarda le prestazioni del conducente. I menu del sistema sono disponibili nelle stesse 20 lingue impiegate per il quadro strumenti centrale. Con il quadro strumenti Colour plus, il conducente può scegliere se visualizzare i messaggi del Driver Support in modo permanente in un campo dedicato (come “preferiti”). Scania Driver Support è di serie per tutti i veicoli con impianto freni elettronico (Ebs), cambio con splitter (12 rapporti o 12 rapporti + 2, manuale o con Scania Opticruise) e Scania Retarder. Per identificare parametri rilevanti e metodi di confronto è stata raccolta un’enorme quantità di dati operativi. I consumi dei conducenti sono stati misurati sia prima che dopo l’uso del sistema Scania Driver support per un lungo periodo di tempo e per gli stessi servizi di trasporto. Utilizzando il sistema di assistenza al conducente, sono state immediatamente rilevate riduzioni dei consumi di carburante fino al 10 per cento. Anche le variazioni dei consumi di carburante si sono drasticamente ridotte passando dal 15-20 a circa il 5 per cento, indicando uno stile di guida molto più costante. Il training dei conducenti consente normalmente di ridurre i consumi del 10 per cento o più, con una minore emissione di CO2 durante il processo. Il risparmio di carburante, la necessità di migliorare la sicurezza stradale e ridurre i costi per la società sono alcuni dei fattori decisivi alla base della direttiva dell’UE (2003/59/CE) sulla
formazione obbligatoria per i conducenti professionisti di veicoli industriali ed autobus. Frequentando il corso di addestramento concordato, i conducenti ottengono il certificato di cui necessitano per una guida professionale costante. La direttiva prevede 35 ore di formazione per un periodo di cinque anni. Il corso di addestramento può essere svolto in una sola sessione oppure suddiviso in un giorno all’anno. L’ambito d’estensione del training è regolato dalla direttiva, che fra l’altro stabilisce gli argomenti da trattare. Le prove eseguite dalle autorità dell’UE indicano che il training di guida ha un notevole impatto sulle prestazioni del conducente solo per un paio di mesi. Pertanto è preferibile un training annuale poiché consente di mantenere un maggior livello di capacità. L’esperienza dimostra che lo Scania Driver Support funge da naturale seguito della formazione per i conducenti professionisti. Le capacità acquisite durante ogni corso vengono preservate anziché esaurirsi nel tempo. IL PROGRAMMA IN VENTISETTE LINGUE Lo Scania Driver Training è concepito in conformità con la direttiva UE. Il programma è stato implementato in molti Paesi e in 27 lingue diverse. I moduli didattici prevedono tecnica di guida, impatto ambientale, pronto soccorso e intervento d’emergenza, legislazione e tecniche di ancoraggio del carico. Il modulo sulla tecnica di guida prevede nozioni di guida economica ed è anche disponibile singolarmente. Questo modulo include dettagliate informazioni sul sistema Scania Driver Support. In media, un operatore europeo attivo nell’attività di trasporto a lungo raggio deve sostenere i seguenti costi: stipendi 33 per cento, carburante 27 per cento, veicolo 14 per cento, riparazione e manutenzione 9 per cento, amministrazione 7 per cento, pneumatici 3 per cento, altro 7 per centro. Le capacità del conducente hanno un impatto decisivo su almeno il 40 per cento di questi costi. La difficoltà di reclutamento e mantenimento di personale competente rende la costante formazione dei conducenti un investimento interessante per molti operatori del trasporto.
La nuova serie-R Scania. PURA ECCELLENZA IN OGNI DETTAGLIO. Il comfort da solo non basta se non accompagnato da una qualità duratura. Allo stesso modo l’elevata percorrenza è niente senza il risparmio di carburante. Così come la potenza ti dà il massimo solo insieme alla precisione. E lo stile accattivante è inutile se non ti fa sentire a tuo agio, proprio come a casa tua. Quindi basta con i compromessi. Decidi di avere tutto ciò che hai sempre desiderato. Scegli la nuova serie-R Scania. Pura eccellenza in ogni dettaglio. La nuova serie-R Scania introduce innovazioni tecniche che comprendono il nuovo Scania Opticruise, ora disponibile anche nella versione completamente automatizzata, l’esclusivo Scania Driver Support, un sistema di bordo unico nel suo genere, che permette di risparmiare carburante, serbatoi con una capacità di trasporto carburante fino a 1.500 litri in combinazione con batterie in coda. Il nuovo look esterno cabina è caratterizzato da una griglia dal design distintivo e nuove minigonne aerodinamiche. Gli interni completamente rinnovati offrono nuovi colori, materiali e funzionalità: un cruscotto estremamente morbido al tatto, nuove opzioni audio e di sistemi di navigazione, una lussuosa nuova gamma di letti e funzionali spazi per riporre gli oggetti. Per una consultazione completa, visita il sito www.scania.it
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MAN / UN GRANDE IMPEGNO INSIEME A SOS-KINDERDORF PER IL FUTURO DELL’ETIOPIA
Un TGA per studiare e apprendere Dalla fine del 2008 Man Nutzfahrzeuge sostiene il progetto “SOS Vocational Training College Kality” ad Addis Abeba finalizzato alla formazione di giovani da inserire nel mondo del lavoro. Massimiliano Campanella M ONACO DI BAVIERA - Il miglioramento a lungo termine delle condizioni di vita di ragazzi bisognosi in Etiopia gioca per Man Nutzfahrzeuge un ruolo decisivo nella partnership con SOS-Kinderdorf. L’im pegno sociale di Man si esprime di fatto nell’ampliamento del College e, in particolare, nella tra smissione del know-how tecnico specifico del settore dei vei coli industriali. In que st’ot ti ca Man mette inoltre a disposizione vari veicoli e componenti per i corsi di formazione professionale e istruisce gli insegnanti sul luogo. “Abbiamo deciso di cooperare con SOS-Kinderdorf perché possiamo migliorare a lungo termine le condizioni di vita dei giovani. Le donazioni di denaro non bastano. Un nostro contributo sostanziale nasce dall’e spe rienza e dalla competenza nel la formazione professionale giovanile e quindi permette di aiutare i ragazzi ad auto-aiutarsi. La formazione professionale nell’emergente settore dei veicoli industriali offre grandi potenziali e aumenta le opportunità durante la ricerca di un posto di lavoro”, dichiara Anton Weinmann, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Man Nutzfahrzeuge AG, alla consegna di un Man TGA 26.460 per scopi formativi a SOS-Kinderdorf. A maggio 2009 è stato inau-
Anton Weinmann, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Man Nutzfahrzeuge AG, consegna le chiavi di un Man TGA 26.460 a Kay Vorwerk, Amministratore delegato di SOS-Kinderdorf e.V. di Monaco di Baviera. gurato il nuovo edificio del College di Addis Abeba, in Etiopia, finanziato da Man trentadue giovani, con età minima di 16 anni, frequenteranno corsi di “Automotive Service and Engine Mechanics” e “Automotive power trains, chassis and drive line” della durata di
due anni. Un formatore Man presente sul luogo istruirà corrispondentemente gli insegnanti e i formatori del SOS Vocational Training College di Kality. In tal modo Man assicura che il know-how tecnico specifico del settore dei veicoli industriali ven ga trasmesso a
lungo temine. I giovani non verranno formati solamente sui banchi di scuola, bensì si eserciteranno anche a livello pratico. Su un motore Man D20 con sistema d’i niezione Common Rail avran no la possibilità di testare e migliorare le conoscenze tecniche acquisite met-
tendole in pratica. Sul nuovo Man TGA 26.460 apprendisti potranno approfondire in futuro le loro conoscenze del prodotto che serviranno poi durante la loro vita professionale. Il Man TGA è un autocarro che già da anni si è imposto con successo nel continente africa-
no. “Personale specializzato ben formato è as sai richiesto ed è molto prezioso per noi imprenditori. Con gli specialisti formati da noi nel settore della tecnologia dei veicoli industriali Man offriamo in fine anche ai nostri clienti in Etiopia un’assistenza eccellente”. La partnership con SOS-Kinderdorf avrà inizialmente una durata di tre anni e viene sostenuta da Man con un totale di 600.000 Euro. Dal 1997 SOS-Kinderdorf conduce il “SOS Vocational Training College Kality”e offre corsi di formazione professionale per giovani nei settori “Mec canica automobilistica”, “Meccanica generale” e “Lavorazione del legno”. Con Man sarà inoltre possibile offrire altri due indirizzi nell’e mer gente settore dei veicoli industriali. “Il diritto fondamentale all’istruzione e quindi un futuro migliore per bambini e giovani è al centro dell’operato di SOS-Kinderdorf. Siamo fieri di ave re trovato in Man un partner che investe nel futuro di questi bambini in uno dei Paesi più poveri del mondo”, afferma Kay Vorwerk, Amministratore delegato di SOS-Kinderdorf e.V. di Monaco di Baviera. Per Man Nutzfahrzeuge quest’impegno nella formazione professionale di giovani in Etiopia è un’importante componente della Corporate Social Responsibility della Casa. Il progetto è inteso anche come conto centrale per le donazioni dei clienti, partner e fornitori di Man.
MAN / Un TGX a cinque assi trasformato da Estepe
La risposta per i trasporti eccezionali Si tratta di una variante a integrazione dell’ampio programma di veicoli Man realizzata da allestitori qualificati. Consente un carico di 30,3 tonnellate sulla ralla. Il primo esemplare consegnato all’azienda belga Faymonville. MONACO DI BAVIERA - Si chiama Man TGX 41.540 10x4-6 BLS ed è nato in collaborazione con un allestitore qualificato. È un veicolo a cinque assi e viene impiegato per il trasporto pesante. La trasformazione è stata realizzata su un trattore stradale a quattro assi dotato di incastellatura per traini eccezionali dietro la cabina di guida che la ditta olandese Estepe ha equipaggiato con un terzo asse trainato sollevabile e sterzante a sospensione pneumatica. La distribuzione del carico sui cinque assi ha aumentato il carico ammesso sulla ralla a 30.305 chilogrammi. In Germania è possibile l’immatricolazione di un trattore stradale da 44 tonnellate di peso totale ammesso, di cui 9 ton nellate sull’asse anteriore, 7,5 tonnellate sul terzo asse centrale, massimo 13 tonnellate (tec nicamente ammesse) sui due ponti posteriori e 9 tonnellate sul terzo asse trainato con pneumatici singoli.
Il primo veicolo è stato ordinato dall’azienda belga Faymonville, un costruttore di semirimorchi e rimorchi a collo d’oca per i trasporti speciali. Faymonville offre questo Man a quattro assi estremamente maneggevole nella sua flotta di veicoli da noleggio Renting Car-WTS. La trasformazione a cinque assi è possibile anche con il Man TGX 41.680, l’ammiraglia della flotta per i traini eccezionali. Alcuni compiti di trasporto sono del tutto speciali e richiedono un veicolo modificato che deve essere costruito su misura delle esigenze individuali dei clienti e della destinazione di utilizzo. Le modifiche possono interessare la cabina di guida, l’autotelaio, la catena cinematica e l’elettronica. La base per queste trasformazioni è sempre un veicolo di serie Man dato che i requisiti di sicurezza e comfort di guida che deve soddisfare un veicolo industriale sono molto rigorosi. Il costrut-
Un trattore stradale Man a cinque assi per traini eccezionali: esempio concreto delle possibili applicazioni della moderna tecnologia del trasporto, la trasformazione a cinque assi, di cui tre sterzanti, aumenta il carico sulla ralla, la maneggevolezza e il peso totale ammesso. tore Man offre ai suoi clienti soluzioni personalizzate per lo svolgimento dei loro specifici compiti di trasporto e propone un articolato ventaglio di servizi. Il volume del traffico e dei
trasporti sulle strade europee aumenterà ulteriormente in futuro. Le risorse energetiche sempre più scarse rendono però i trasporti più cari. Man Nutzfahrzeuge, costruttore leader a livello internazionale di autocarri
e autobus, fornisce un contributo fondamentale al continuo miglioramento dell’efficienza nei trasporti. Man offre un ricco programma per ridurre i costi complessivi d’esercizio (Total Costs of Ownership). L’effi-
cienza nel trasporto combinata a tecnologia di punta, eccellente assistenza post-vendita, formazione del conducente e future expertise protegge al meglio l’ambiente e rappresenta un valore aggiunto per i clienti.
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Le ambizioni del nuovo Amministratore delegato di Renault Trucks Italia
Costa: “Impegnati al massimo per la crescita dei clienti” BREMBATE - Cinquantadue anni da festeggiare proprio in questo mese di dicembre (auguri!), 30 anni di vita trascorsi in mezzo ai camion (25 in Iveco e più di 5 ormai in Renault Trucks), esperienze quasi tutte internazionali maturate tra Cina, Paesi dell’Est Europa, Medio Oriente e per ultimo Turchia, Gino Costa da un paio di mesi ha preso il mano il timone di Renault Trucks Italia su espressa decisione di Stefano Chmielewski, numero uno di Renault Trucks a Lione. Ha utilizzato i primi due mesi per conoscere gli uomini che fanno parte della sua squadra, per rendersi conto della qualità degli operatori che sul fronte della clientela sono preposti alla vendita e all’assistenza, per capire le dinamiche del mercato dell’autotrasporto in Italia. Alla fine, ha tirato le somme e ha dato il via a quella che rappresenta una doppia esaltante sfida: per lui, l’ennesima, per Renault Trucks, impegnata non da oggi, a diventare il primo importatore sul mercato italiano. “Sappiamo bene che i tempi - sottolinea nel corso della conferenza stampa organizzata in occasione dell’inaugurazione della nuova concessionaria Bergamo Veicoli Industriali a Brembate - non sono favorevoli, ma il nostro obiettivo è quello di lavorare con rinnovato entusiasmo ben consapevoli di poter contare su una gamma di prodotti di grande attualità con una storia centenaria alle spalle, su una rete di vendita e di assistenza che oggi in Italia è di grandissima qualità, frutto di importanti investimenti da parte di operatori che credo-
no nel marchio Renault Trucks, infine su una serie di servizi collaterali che la Casa madre studia ogni giorno per farne strumenti di grande redditività per i nostri clienti”. La strategia che accompagnerà l’azione di Gino Costa e dei suoi uomini è semplice ma ben definita. “Ci impegneremo ogni giorno - spiega - perché Renault Trucks ridia fierezza e orgoglio al trasporto stradale e quindi ai clienti e agli autisti, tenendo ben presente che, nonostante le grandi difficoltà con le quali oggi deve confrontarsi tutto il nostro settore, il trasporto stradale sarà sempre determinante per la società in quanto gli garantisce e gli garantirà nel futuro quanto occorre per l’assistenza, per la soddisfazione dei piaceri, per la salute, per la cultura, per la sicurezza. Per far fronte a tutte queste necessità, Renault Trucks mette a disposizione degli operatori dell’autotrasporto una gamma di veicoli completi che va dal piccolo Master, la cui nuova generazione debutterà fra un paio di mesi, fino al pesante Kerax, passando per Maxity, Mascott, Premium, Magnum, veicoli che, oltre a rispondere in maniera intelligente alle varie missioni di trasporto, dalla distribuzione urbana e interurbana, al trasporto regionale, nazionale e internazionale, ai lavori per le costruzioni e in cava-cantiere, sono oggi caratterizzati da tutta una serie di soluzioni tecnologiche finalizzate a garantire bassi consumi, contenute emissioni, facilità e comfort di guida, elevata sicurezza, alta reddi-
tività per le aziende di trasporto”. “Chi sceglie Renault Trucks prosegue Gino Costa - deve sapere di poter contare su precisi benefici funzionali, che vanno dall’efficacia in termini di prestazioni ottimali, al valore con il miglior rapporto prezzoqualità, alla stessa qualità con prodotti e servizi di assoluto livello, gestiti da una rete multi specializzata, omogenea sull’intero territorio e dunque a stretto contatto con i clienti, costituita, oltre che dalla sede di Pero e dalla succursale di Roma, da 30 distributori autorizzati, 49 punti di vendita con ben 186 professionisti dedicati a questo servizio e inoltre da 55 riparatori autorizzati, 161 punti di servizio, dei quali 118 capaci di garantirlo 24 ore su 24, per un totale di 750 professionisti dell’assistenza. Ecco, è questa la realtà che Renault Trucks Italia mette a disposizione dell’autotrasporto, una realtà in continuo divenire come dimostrano le nuove strutture come questa di Brembate che precede la prossima inaugurazione del nuovo Centro Servizi Renault Trucks Lalpemuno in quel di Salerno, a conferma della fiducia di Renault Trucks e dei nostri imprenditori nel futuro dell’autotrasporto. Con queste carte potremo giocare la partita ogni giorno da protagonisti. E i risultati non potranno mancare”. Paolo Altieri
RENAULT TRUCKS ITALIA / INAUGURATA LA NUOVA SEDE DI BERGAMO VEICOLI INDUSTRIALI
La famiglia Perazzi fa tris La nuova struttura si aggiunge a quelle nel capoluogo lombardo e a Piacenza. Un’organizzazione, quella della famiglia Perazzi, che rappresenta oggi un grande punto di riferimento per i clienti di Renault Trucks nel territorio di sua competenza. Mauro Zola BREMBATE - Renault Trucks ritorna a Bergamo e lo fa in grande stile, con la concessionaria di Brembate, nuova nuova, che costeggia l’autostrada (sempre la vetrina migliore per chi vende camion). Una sede moderna e funzionale quella della Bergamo Veicoli Industriali, ampia e luminosa come dovrebbero essere tutte le concessionarie, gestita dalla famiglia Perazzi, di per sé una garanzia, dato che già possiede sia la Milano V.I. che copre la zona orientale del capoluogo lombardo sia la Nord Commercio di Piacenza. Vista la contiguità con la zona già coperta, quella di rivolgersi alla famiglia Perazzi è stata per Renault Trucks una scelta naturale, rafforzata dai buoni risultati che le altre concessionarie del gruppo hanno sempre garantito e dalla solida struttura familiare su cui poggia l’azienda. Al fondatore Massimo Perazzi, che oggi continua a occuparsi del post vendita data la lun ga esperienza maturata in officina (proprio dall’officina è partita la sua avventura nel mondo del veicolo industriale) si sono da tempo affiancati i tre figli: Raffaella che si occupa principalmente di Nord Diesel, Rodolfo e Lucia che alla cura della Milano V.I. affiancano ora quella della struttura di Brembate. “La zona ha un grande potenziale - spiega proprio Lucia Perazzi - che in parte conoscevamo già grazie ai nostri commerciali, da tempo risultava scoperta e abbiamo quindi accettato con piacere la proposta di Renault Trucks”. Realizzando a quanto si vede un intervento piuttosto corposo, e questo nonostante l’ultimo anno non sia stato facile per il comparto. “Il realtà - prosegue l’imprenditrice - siamo partiti a settembre del 2008 con l’iniziativa, quando ancora il momento di difficoltà era soltanto accennato. Altrimenti, sono sincera,
forse avremmo rimandato”. La crisi ha influito pesantemente sulle vostre attività? “Rispetto allo scorso siamo a un meno 30 per cento. In questi
avviato con aziende della zona”. L’unica questione ancora da risolvere riguardo alla nuova struttura sembra quella di trova-
mq. “Quello è il fulcro attorno a cui si svolge tutta la nostra attività, anche nelle altre sedi. Del settore si occupa direttamente
vendita di veicoli industriali. Anche per questo la direzione commerciale sta già preparando una serie di interventi per supportare l’attività del dealer. “Ad esempio per quel che riguarda il mezzo d’opera - dice il direttore commerciale Giovanni Bruno il nostro obiettivo è far provare i veicoli. Stiamo quindi predisponendo degli esemplari allestiti che faremo girare nelle
aziende. Credo sia il modo migliore per dimostrare le qualità della nostra gamma”. Per il trasporto di linea gli sforzi si concentreranno invece sul supporto finanziario. “In accordo con la nostra captive - aggiunge Bruno - stiamo adottando politiche mirate per favorire l’acceso al credito, integrando il tutto con campagne mirate a livello locale”.
Carta d’identità Nome Superficie totale Superficie coperta Officina Magazzino Uffici Post vendita/showroom Dipendenti (a regime) In officina Venditori
Bergamo V.I. 11.200 mq 3.600 mq 1.400 mq 700 mq 750 mq 750 mq 25 10 5
La nuova concessionaria Renault Trucks è dotata di un ampio show room e di un’adeguata officina.
ultimi mesi però sembra che le cose si stiano muovendo e quindi contiamo di recuperare qualche punto e di finire l’anno con un -20 per cento. Cifre pesanti ma che ci permettono comunque di guardare al futuro con una certa tranquillità”. Che cosa vi aspettate invece per il 2010 dalla Bergamo V.I.? “Credo che 160 veicoli nuovi e un centinaio di usati possano essere considerati un ottimo risultato. Raggiungibile grazie ad alcuni contatti che abbiamo già
re personale qualificato. “Una parte la trasferiremo da Milano, per il resto cerchiamo in zona. Credevamo però fosse più semplice, invece se si cercano professionalità ben precise bisogna faticare. Credo comunque riusciremo a rispettare gli step previsti, che prevedono entro fine anno le prime sei assunzioni e nel 2010 il resto”. Tra le caratteristiche che saltano all’occhio c’è la grande attenzione riservata all’assistenza, con un’officina da 1.400
mio padre, che ha iniziato proprio con un’officina e dunque conosce bene l’importanza del servizio per i trasportatori”. Scendendo nel dettaglio della nuova sede, edificata a tempi record, in un lotto che ancora soltanto un anno fa era completamente vuoto, può contare oltre che sulla già citata, invidiabile, posizione, su una razionalizzazione degli spazi che ha permesso di trovare spazio per tutto, oltre all’officina, agli uffici e a un adeguato magazzino ricambi è così presente anche un ampio show room, in cui trova posto un’efficace rappresentanza della gamma del costruttore francese. La soddisfazione del management Renault Trucks per la nuova concessionaria di Bergamo è ben giustificata perché, dopo l’apertura dello scorso anno del dealer I Truck a Brescia, in questo modo si copre l’ultimo tassello mancante in Lombardia, regione chiave per la
Rodolfo e Lucia Perazzi si occupano sia della Milano V.I., altra concessionaria del gruppo, sia della nuova sede di Bergamo.
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DAF TRUCKS ITALIA / ROBERTO GIORGI TIRA LE SOMME DELL’ANNO NERO
“La crisi è pesante, ma non rinunciamo alla crescita” Mauro Zola ROCCHETTA TANARO - In tempi disgraziati come quelli attuali ben pochi si azzardano a tracciare bilanci. Per questo va dato merito a Daf di non avere glissato sull’argomento, in particolare riguardo alle cifre o ai provvedimenti necessari messi in atto per calmierare le perdite, e di essere stata la prima (e al momento l’unica) a tirare una riga su quanto è successo. In Italia naturalmente il compito di tratteggiare il presente del costruttore olandese (sul futuro si aspettano segnali dal mercato) è stato affidato a Roberto Giorgi, Amministratore delegato di Daf Trucks Italia che ha quindi illustrato anche l’attività globale del gruppo Paccar di cui Daf fa parte. “Per cui - ha spiegato i manager italiano - il 2008 è stato un anno record, con profitti superiori ai 600 milioni di dollari e la produzione che è aumentata fino a 245 veicoli al giorno, questo senza aumentare il numero degli impianti, semplicemente ottimizzando le risorse a disposizione”. Tutto vanificato dal disastro iniziato a settembre dell’anno scorso. “Quando è cambiato tutto, e il mercato ha subito una riduzione in Europa del 50 per
cento”. Nonostante ciò Paccar non ha voluto rinunciare al suo invidiabile record, fornendo per il 70esimo anno di fila un dividendo agli azionisti. “Anche nel 2009 a livello globale chiuderemo in attivo, con ricavi per 5,83 miliardi di dollari e un profitto netto di 65,8 milioni di dollari. Naturalmente è un ribasso notevole rispetto a un anno fa, ma considerata la situazione, in particolare negli Stati Uniti, c’è da essere comunque soddisfatti”. Il brusco ridimensionamento ha richiesto anche in Europa misure piuttosto drastiche. “La produzione è calata a gennaio a 100 pezzi al giorno, con punte negative di 80, ciò ha richiesto un taglio di quasi duemila dipendenti. In realtà le analisi suggerirebbero una ulteriore riduzione di 500 unità, ma si tratta di lavoratori specializzati, su cui Daf ha investito in formazione, per questo li terremo sperando in una risalita”. Nonostante la crisi, le notizie sull’attuale posizionamento di Daf in Europa fanno ben sperare nel futuro dopo la ripresa. “In questo momento tra i costruttori siamo al terzo posto, dopo Mercedes-Benz e Man, con il 14,2 per cento di quota di mercato, e a fine luglio nel segmento dei trattori eravamo al primo posto, insieme a Merce-
Roberto Giorgi, Amministratore delegato di Daf Trucks Italia des Benz. L’obiettivo per la fine dell’anno è di arrivare al 14,5 per cento oltre le 15 ton e a un dieci per cento nel segmento tra le 6 e le 15 ton. Il tutto sempre con un occhio al bilancio, i nostri risultati operativi in percentuale al fatturato sono infatti stati i migliori, insieme a quelli di Scania, tra quelli di tutti i costruttori di veicoli industriali.”. Gli obiettivi di crescita della penetrazione sul mercato vanno
realizzati da Daf secondo la logica Paccar, senza quindi sbracare sui prezzi. “Lo sforzo che stiamo facendo non riguarda soltanto quella componente, pur importante. La vendita di camion è il nostro core business e su quella dobbiamo realizzare profitti. Piuttosto vogliamo diventare dei partner per i trasportatori, conquistarci la loro fiducia, trovare insieme a loro delle soluzioni per farli risparmiare in quelle categorie
di costi fissi, come il carburante, che più incidono sui loro bilanci”. Le novità dell’ultimo periodo non sono molte, ma interessanti e mirate, come i corsi EcoDriving. “Che sono stati attivati da quest’anno e hanno subito raccolto un buon successo. Si tratta di lezioni sullo stile di guida che si trasformano in un aiuto reale, concreto e immediato. Così come possono aiutare i contratti di manutenzione che stiamo valorizzando, e che secondo noi sono fondamentali. Basta per capirlo fare un esempio: il 70 per cento degli pneumatici è gonfiato a una pressione non corretta, il che porta al 2,5 per cento di consumi in più”. Chiudendo con i dati riguardanti l’Italia, l’analisi di Giorgi mantiene un certo pessimismo riguardo al prossimo futuro. “Nel 2009 chiuderemo con 1.209 veicoli venduti, il che vuol dire il 7,5 per cento su di un mercato complessivo di 16.300 pezzi, che per volumi pare ritornato quello dei primi anni Novanta. Nel dettaglio, nella fascia sopra le 15 ton si concentrano 1.080 delle nostre vendite, portandoci a una quota del 9 per cento, mentre in quella compresa tra le 6 e 15 ton siamo a 129 contratti, con il 3 per cento di quota di mercato.
“
Nonostante la crisi, le notizie sull’attuale posizionamento di Daf in Europa fanno ben sperare nel futuro dopo la ripresa. “In questo momento - afferma l’amministratore delegato della società - tra i costruttori siamo al terzo posto, dopo MercedesBenz e Man, con il 14,2 per cento di quota di mercato”. Per il 2010 prevediamo che i volumi generali rimarranno più o meno gli stessi, con un aumento di 500 unità o poco più. I nostri obiettivi sono di raggiungere le 1.404 vendite, con un 8,3 per cento di quota di mercato, di queste 1.250 dovrebbero concentrarsi nei pesanti, dove arriveremmo al 10 per cento, e 154 nei piccoli, dove puntiamo al 3,5 per cento”
Max Card, nuovo servizio Paccar Parts
Intervista all’Ad di Paccar Finance Paolo Starace
Qualità garantita dei ricambi
La massima cura per il cliente
ROCCHETTA TANARO - Tra le cessionari. iniziative a favore dei clienti, “Con la Max Card siamo l’amministratore delegato di andati direttamente a dialogaDaf Trucks Italia, Roberto re con il cliente - ha spiegato Giorgi, punta molto sulla il responsabile del settore Max Card, studiata per increGiuseppe Robbiani - formamentare l’attività della divilizzando un collegamento virsione Paccar Parts, il cui aptuoso tra Paccar, il dealer e proccio integrato mira a col’utente finale. Per lanciare prire le esigenze dei trasporl’iniziativa abbiamo varato Giuseppe Robbiani tatori sia nelle riparazioni dei un’attività di marketing, incamion, di qualsiasi marca, viando a ogni nostro cliente sia della parte trainata, materiali d’usura comuna sollecitazione per sottoscrivere la fidelity presi. I vantaggi della proposta Paccar sono la card a cui naturalmente sono stati legati vantagqualità garantita direttamente da Daf, che provgi, come un carnet di sconti che comprende 35 vede anche alla garanzia che copre tutta la tra prodotti o interventi interessanti. Inoltre il gamma di prodotti che fanno pare del progetto cliente riceve ogni mese una sollecitazione TRP, marchio sotto cui si raccoglie l’attività di d’acquisto direttamente da noi, senza bisogno vendita di ricambi multimarche affidata ai condell’intervento del concessionario”.
giunto allungando fin dove posROCCHETTA TANARO - “Il nosibile i termini del finanziastro obiettivo attuale è di rimento, alleggerendo le rate restrutturare i contratti in corso. sidue. Questo atteggiamento Non vogliamo risolverli e maderiva anche da un calcolo che gari essere costretti a ritirare le può essere considerato egoistimacchine, piuttosto cerchiamo co. Riprendere il mezzo per noi di stare vicini ai trasportatori, non risulta conveniente, prefedi aiutarli a uscire indenni dalla riamo conservare il cliente, aiucrisi”. Così l’Amministratore tarlo a riprendere quota. Così delegato di Paccar Finance evito di portarmi in casa un Paolo Starace sintetizza quali problema, quello che è oggi sono oggi gli obiettivi della rappresentato dai veicoli usati”. captive Daf. Il periodo ha portato un au“Il nostro attuale vantaggio è Paolo Starace mento delle pratiche affidate di essere partiti con la revisione alle captive e degli insoluti? “Nel primo caso direi delle pratiche molto prima che venisse siglato l’acdi no, nel secondo invece, pur avendo noi un portacordo Abi - prosegue Starace - il che ci ha consenfoglio clienti piuttosto sano, qualche caso difficile tito di alleggerire molte posizioni, traghettando i in più è inevitabile, è successo a tutte le captive”. clienti fuori dal momento critico. Un risultato rag-
La novità di fine anno si chiama Erg Più XL, la carta per gli autisti
Vantaggi Extralarge ROMA - Risparmiare su carburante e cellulare? Oggi ai professionisti del trasporto Erg dà una risposta concreta, con vantaggi che non rimangono sulla carta, ma vantaggi “Extralarge”, come fa pensare il nome di Erg Più XL, un’iniziativa rivolta ai trasportatori. Vediamo come funziona. Innanzitutto la compagnia petrolifera italiana quest’anno ha associato al suo programma fedeltà un servizio di telefonia mobile. In sostanza alla carta fedeltà Erg Più viene associata la sim Erg Mobile, il cui servizio di telefonia è garantito da una rete di copertura del 99,4 per cento della popolazione e del 97 per cento del territorio nazionale. Come si fa a richiederla? Occorre rivolgersi a un gestore Erg che aderisce all’iniziativa e chiedere di sottoscrivere il contratto di telefonia Erg Mobile, scegliendo
Un’iniziativa dedicata a chi fa rifornimento di gasolio e acquista lubrificanti per mezzi pesanti. È persino possibile dilazionarne il pagamento.
tra due piani tariffari molto semplici. A quel punto, più si ricevono chiamate e più si ha a disposizione carburante gratis. Al momento della sottoscrizione del contratto viene inoltre richiesto di decidere un numero Erg Mobile a propria scelta: più lo si chiama più aumenta il carburante gratis. Inoltre, se si effettua una ricarica mentre si fa anche rifornimento, viene erogato il 10 per cento della ricarica sottoforma di sconto sulle telefonate. Il risparmio calcolato arriva in totale fino a 50 euro al mese. E fin qui i vantaggi potrebbero essere uguali per tutti. Ma con Erg Più XL le cose cambiano a vantaggio del trasportatore professionista. I punti accumulati sono infatti molti di più e legati al rifornimento di gasolio e all’acquisto di lubrificanti per mezzi pesanti.
Inoltre, è possibile avere un’assistenza stradale gratuita in tutt’Italia se si prevede una spesa di gasolio di almeno 800 euro mensili. Resta inoltre ferma la possibilità di utilizzare punti accumulati con soggiorni in hotel, ingressi a parchi di divertimento, sconti su polizze, accessori per chi viaggia, per chi guida il camion ecc. Infine c’è anche la possibilità di dilazionare il pagamento dei corrispettivi per le forniture di gasolio, Gpl, lubrificanti e benzine. Occorre richiedere, dopo aver compilato l’apposito modulo, la DrivErg Più, una sorta di tessera identificativa che qualifica come operatore che ha diritto a richiedere le forniture per un solo mezzo di trasporto, del quale s’indicherà la targa. Decisamente un modo sicuro e comodo di fare il pieno.
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DAIMLER / CANTER ECO HYBRID È IL PRIMO AUTOCARRO IBRIDO VENDUTO IN EUROPA
Un primato che apre una bella strada Massimiliano Campanella
KAWASAKI - Mitsubishi Fuso Truck & Bus Corporation ha consegnato dieci autocarri ibridi a ESB, azienda irlandese di fornitura elettrica. Fuso Canter Eco Hybrid è il primo autocarro ibrido prodotto in serie a essere venduto in Europa. Il cliente del costruttore nipponico - uno dei maggiori produttori di veicoli industriali dell’Asia, con un totale di circa 197.700 veicoli venduti nel 2008 tra autocarri leggeri, medi e pesanti e au tobus, parte del gruppo Daimler che possiede l’85 per cento delle quote - è la più importante azienda di servizi pubblici irlandese. La ESB (Electricity Supply Board), che ha sede nella capitale Dublino, utilizzerà i veicoli per la manutenzione delle infrastrutture in Irlanda. E il Governo irlandese ha concesso un permesso speciale per gli autocarri ibridi giapponesi. SI VARCANO I CONFINI “Per la prima volta - ha commentato Albert Kirchmann, Presidente e Amministratore Delegato di Mitsubishi Fuso Truck & Bus Corporation - consegniamo un autocarro Canter ibrido al di fuori del mercato giapponese, ricevendo un ordine dall’Irlanda e uno dall’Australia. I due ordinativi so no di dieci veicoli ibridi ognuno. Inoltre, a partire dal 2010, Mitsubishi Fuso commercializzerà autocarri ibridi anche in altri mercati. Sulla base del successo di Canter Eco Hybrid in Giappone, desideriamo sfruttare tutte le possibili opportunità a livello internazionale. Al pari del Global Hybrid Center di Daimler Trucks, anche Mitsubishi Fuso si dedica allo sviluppo e alla realizzazione di veicoli commerciali ibridi non inquinanti. Gli ordini provenienti da Irlanda e Australia confermano l’elevata domanda per questa categoria di veicoli”. Mitsubishi Fuso Truck & Bus Corporation commercializza autocarri ibridi Canter sul mercato nazionale fin dal luglio 2006. A oggi, in Giappone, ne so no stati venduti più di 600. Mentre i nuovi ordini di Irlanda e Australia rappresentano i primi da clienti internazionali, una flotta di autocarri ibridi Mitsubishi Fuso sta già dimostrando il suo potenziale nel corso di una sperimentazione in Gran Bretagna. La flotta di autocarri verrà utilizzata da società di servizi energetici, servizi di trasporto e consegna e del settore alimentare. “Siamo fieri - ha affermato Kai-Uwe Seidenfuß, vicepresidente Sales & Service International di Mitsubishi Fuso Truck & Bus Corporation - di aver realizzato un vei colo caratterizzato da basse emissioni, elevata efficienza e notevole affidabilità, che conferma il nostro impegno nel settore degli autocarri ibridi. Nel 2010 espanderemo ulteriormente il nostro busi-
“
ESB, società irlandese di fornitura elettrica, ha acquistato 10 leggeri ibridi ma Mitsubishi Fuso ha ricevuto 10 ulteriori ordinativi dall’Australia. E a partire dal 2010 gli ibridi saranno esportati anche in altri mercati internazionali. In Italia si attende che la domanda raggiunga proporzioni interessanti, ma le potenzialità sono ritenute altissime.
ness”. Il primo ordine al di fuori del Giappone conferma il trend positivo che caratterizza il mercato dei veicoli ibridi. Il primo anniversario del Global Hybrid Center e il lancio sul mercato nel nuovo Fuso Canter Eco Hybrid hanno rappresentato ulteriori e fondamentali tappe del 2009 che volge al termine. Situato nelle sedi principali dell’azienda a Kawasaki, in Giappone, il Global Hybrid Center funge da piattaforma mondiale per lo sviluppo di veicoli ibridi per Daimler Trucks. CONTRO CONSUMI E INQUINAMENTO Il coinvolgimento di Mitsubishi Fuso Truck & Bus Corporation nello sviluppo
dei veicoli ibridi è parte dell’iniziativa “Sha ping Future Transportation” di Daimler, che punta a ottenere una riduzione drastica del consumo di carburante e delle emissioni dei veicoli industriali. “Shaping Future Transportation” prevede di lavorare su sistemi di propulsione alternativi per diversi marchi di veicoli industriali. La tecnologia ibrida è cruciale per questi veicoli, perché può ridurre il consumo di carburante diesel fino al 30 per cento. Ma quali sono le potenzialità dell’ibrido in Italia? È possibile prevedere l’ingresso del Canter Eco Hybrid sul mercato italiano? E quando? Domande che abbiamo girato a Maurizio Zaccaria, Responsabile Vendite Truck Mercedes-Benz Italia. Nato a Roma
nel 1970 e laureato in Economia presso l’Univer sità “La Sapienza”, nel 1995 Zaccaria ha iniziato e sviluppato il suo percorso professionale in Mercedes Benz Italia. Dal 1997 al 2001 ha ricoperto diversi ruoli nel Marketing Veicoli Commerciali per poi passare al ruolo di Key Account Manager Van e Trucks fino al dicembre 2004. Dal 2005 è Responsabile Vendite & Marketing Mitsubishi Canter e dal 2007 Responsabile Vendite Truck Mercedes-Benz Italia. ANCORA PIÙ MERCATI “Lo sviluppo di truck ibridi - ci ha detto Maurizio Zaccaria - s’inserisce all’interno della nostra iniziativa “Sha-
ping Future Transportation” per un ambiente più pulito. Fuso Canter Eco Hybrid è il primo autocarro ibrido prodotto in serie a essere venduto in Europa. Sulla scia del successo che il veicolo ha ottenuto in Giappone è chiaro che desideriamo sfruttare tutte le possibili opportunità a livello internazionale, coinvolgendo il maggior numero di mercati possibile. In Italia la commercializzazione del veicolo non avverrà a breve principalmente perché la domanda, per questo tipo di prodotti, non ha ancora raggiunto una proporzione interessante. Ciò premesso le potenzialità di questo tipo di veicoli rimangono altissime anche nel nostro mercato, dove purtroppo non è possibile fare una previsione, soprattutto in questo mo-
mento nel quale la tecnologia “vincente” fra le diverse strade intraprese ancora non è definita”. Quali sono i possibili clienti italiani del Canter Eco Hybrid? “Un veicolo del genere ci ha risposto il Responsabile Vendite Truck di MercedesBenz Italia - offre oltre all’innovativa tecnologia ibrida la flessibilità, la robustezza e la versatilità proprie di ogni veicolo Fuso Canter, pertanto interesserà diversi soggetti. Chiaramente l’universo degli enti pubblici, delle Amministrazioni locali e delle aziende più grandi e strutturate appaiono il principale mercato obiettivo dei veicoli Canter con propulsione ibrida. Resta inteso che un veicolo con questa tecnologia attirerà in particolar modo chi lo dovrà utilizzare nei centri urbani, dove l’at tenzione della normativa in termini di riduzione di emissioni inquinanti diviene sempre più stringente”. SI ASPETTA L’INCENTIVO Quali i suoi punti di forza che potrebbero risultare vincenti sul mercato italiano? “I punti di forza - ha aggiunto Zaccaria - di Mitsubishi Fuso Canter rimangono quelli già ampiamente conosciuti e apprezzati dal pubblico italiano. Il veicolo si caratterizza per l’elevata efficienza e la notevole affidabilità che rappresentano un vantaggio notevole per ogni cliente”. Si stanno studiando incentivi per favorire l’acquisto anche in Italia? “Al momento - ha concluso il manager della Stella - non esistono agevolazioni economiche direttamente connesse all’adozione della propulsione ibrida. Riteniamo che si renderanno necessarie per un adeguato sviluppo di questo tipo di propulsione in modo da beneficiare, in tempi brevi, di tutti i “plus” che questa tecnologia è in grado di garantire. Ovviamente da parte nostra, come distributori, studieremo forme dedicate di assistenza e incentivo commerciale”.
Importante fornitura Iveco curata da Ceriani Group di Nerviano
Gruppo Gnoli potenzia la sua flotta con 21 Stralis VITTUONE - Sono 21 i trattori Stralis, modello AS 440S45T/P, che fanno parte della fornitura Iveco al Gruppo Gnoli, leader nei servizi logistici integrati di trasporto, con sede a Vittuone, in provincia di Milano. I veicoli personalizzati con il logo dell’azienda, di colore blu, montano l’ampia e spaziosa cabina Active Space e sono dotati del brillante motore FTP Cursor 10 da 450 cv, del cambio ZF a 16 marce, sospensioni pneumatiche posteriori, impianto frenante onnicomprensivo dal freno di servizio, al freno di soccorso, di stazionamento e freno motore, il dispositivo SCR e pneumatici 315/60.
Da sinistra Roberto Tosi, concessionaria Ceriani Group, Giorgio Gnoli, Presidente del Gruppo, Ottavio Gioglio, General Manager Iveco Mercato Italia, Andrea Gnoli, Vice Presidente del Gruppo, Walter Ceriani, Presidente concessionaria Ceriani Group e Biagio Petrarolo, Amministratore delegato concessionaria Ceriani Group.
Il Gruppo Gnoli, 520 addetti, è un consorzio intermediario del settore Trasporti, Logistica e Servizi con 6 centri di distribuzione nel Nord-Ovest d’Italia e opera in tutta Europa. La consegna dei veicoli è stata curata dalla concessionaria di riferimento Ceriani Group di Nerviano, in provincia di Milano. Presenti all’incontro Giorgio Gno li, Presidente del Gruppo con il fratello Andrea Vice Presidente, Walter Ceriani, Presidente della concessionaria Ceriani Group con l’Amministratore delegato Biagio Petrarolo, e per Iveco Ottavio Gioglio, General Manager del Mercato Italia.
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MERCEDES-BENZ / IL BRASILE È IL PRIMO MERCATO AL MONDO PER I VEICOLI INDUSTRIALI
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Oltre 26mila veicoli industriali Mercedes-Benz venduti da gennaio a ottobre 2009. E si guarda al 2010 forti di una gamma completa che va dall’Accelo all’Actros passando per l’Atego e l’Axor. In totale 44 modelli base dal segmento leggero all’off-road. Pietro Vinci
S ÃO B ERNARDO DO C AMPO Nel 2009 il Brasile si è rivelato il principale mercato a livello mondiale per i veicoli industriali Mercedes-Benz. Da gennaio a ottobre sono stati venduti più di 26mila autocarri con la Stella. “Per Daimler Trucks, l’anda mento positivo del mercato bra-
La Stella balla il samba aiuta oggi a estendere la nostra leadership di mercato, pur in una situazione di crisi”. ESIGENZE DI FLESSIBILITÀ
Il Presidente del Brasile Luiz Inàcio Lula da Silva (secondo da sinistra) in posa davanti a un modello Actros con accanto il management di Mercedes-Benz Trucks. In alto a destra, il leader sudamericano regala un sorriso al volante del pesante della Stella. ven dita sono positive per il 2010”. Queste prospettive di crescita confermano il ruolo di leader del Brasile tra i Paesi dell’area BRIC (Brasile, Russia, India e Cina). “In linea con la strategia Global Excellence MercedesBenz ci stiamo concentrando sul sistematico sviluppo delle nostre attività in Brasile e sugli altri mercati in crescita come
Veduta dall’alto del grande sito produttivo Mercedes-Benz di São Bernardo do Campo, avanguardia tecnologia in terra brasiliana. siliano è estremamente importante”, ha dichiarato Hubertus Troska, Responsabile di Mercedes-Benz Trucks, nell’incontrare, al Salone Fenatran, Luiz Inàcio Lula da Silva, più conosciuto semplicemente come Lula, dal 2007 Presidente del Brasile. Personalità simpatica e carismatica, Lula si è soffermato a lungo a dialogare coi manager Daimler, senza rinunciare a mettersi alla guida di un Actros. Secondo Troska, il mercato dei veicoli industriali brasiliano ha risentito in maniera minore della crisi economica globale rispetto agli altri mercati internazionali: “Dopo un primo trimestre del 2009 piuttosto difficile, il Brasile ha registrato una forte ripresa e le prospettive di
Russia, India e Cina”, ha aggiunto Troska. POSIZIONE LEADER Mercedes-Benz do Brasil è il principale produttore di veicoli industriali in America Latina, potendo disporre della più grande fabbrica di autocarri Mercedes-Benz al di fuori della Germania. Sul mercato brasiliano, l’azienda offre la più ampia gamma di veicoli per l’autotrasporto di merci e persone. Negli ultimi 53 anni, Mercedes-Benz do Brasil ha raggiunto la soglia record di un milione di veicoli venduti nel Paese, registrando un volume senza precedenti nel settore. Oggi in Brasile un auto-
carro su due è firmato Mercedes-Benz. I veicoli prodotti in Brasile vengono attualmente esportati in 50 Paesi nel Mondo. Ma come stanno andando le cose in Bra sile? Che percezione ha Mercedes-Benz do Brasil e come vive l’attuale, difficile congiuntura economica internazionale? “Nell’arco del 2009 e fino al mese di ottobre - ci hanno det to alla company statement Daimler AG - Mercedes-Benz do Brasil ha venduto 26.767 truck nel Paese. Siamo in grado di offrire la linea più completa di truck, composta dalle gamme Accelo, Atego, Axor, Actros e la Traditional Line. Complessivamente i modelli base sono 44 tra veicoli commerciali, del segmento medio, semipesante e pesante, per applicazioni su strada e off-road. Da questi modelli base, i clienti hanno poi la possibilità di realizzarsi un veicolo sulla base delle proprie esigenze quanto a cabine, motorizzazione e altri componenti”.
Dei 44 modelli, tra i più venduti nel Paese più grande del sud America i leggeri Accelo 915 C e 710, il medio L 1318, i semipesanti L 1620 e Atego 2425 e i modelli della gamma pesante Axor 2540, Axor 3340 e Axor 3344. “Il range dei clienti brasiliani comprende aziende di trasporto, anche refrigerato, nonché operatori della logistica, padroncini e altre categorie. Non siamo in grado di fare previsioni per i prossimi an ni, ma saremo comunque pronti a rispondere alle domande dei clienti, all’interno e all’e sterno del Brasile, proprio grazie a una gamma in grado di far fronte a ogni tipo di esigenza”. RIPRESA IN CORSO Ma come si chiuderà quest’an no 2009 per MercedesBenz do Brasil? “Con un volume di 26.767 unità vendute fino a ottobre andiamo a collocarci
su un livello intermedio tra quan to realizzato nel 2007 e quanto realizzato nel 2008. Se quest’ipotesi verrà confermata, vuol dire che il 2009 rappresenta il secondo anno migliore finora. Il mercato sta vivendo una ripresa, grazie anche agli incentivi messi in atto dal Governo per incoraggiare la domanda. Tant’è che nella seconda metà dell’anno i risultati sono stati migliori rispetto alla prima”. Quale sarà la strategia della Stella nell’anno che sta per iniziare? “Intanto siamo inseriti nella globale strategia di Daimler Trucks “Global Excellence Program”, che dal 2006 in a vanti è stata consistentemente implementata. In concreto, parliamo di quattro iniziative: gestione dei cicli economici, eccellenza operativa, crescita della quota di mercato e tecnologia-innovazione del prodotto. Con questo programma, abbiamo avviato le azioni richieste durante la fase di boom dell’economia mondiale e questo ci
Il settore dei veicoli industriali è stato colpito dalla crisi più di altri. Può farci una panoramica di come stanno andando le cose per Daimler nel mondo? “Il mercato europeo è crollato approssimativamente del 50 per cento. In Daimler Trucks, stiamo contrastando questo decremento ad esempio con un network di produzione globale più flessibile. In Europa, sono evidenti cambiamenti nel mercato non di tipo strutturale, in questo caso è necessario un programma di efficienza e di credito. Mercedes-Benz perciò ha implementato un programma di contingenza per il settore truck e componentistica. Questo significa produzione ottimizzante così come posizionamento favorevole nell’accesso al credito. Un obiettivo era innalzare la flessibilità in tutti i processi di pro duzione e su questo direi che abbiamo raggiunto la meta. Nella regione del Nafta, abbiamo reagito col programma di riposizionamento di Daimler Trucks Nord America. In quest’ambito geografico siamo riusciti a ottenere risultati apprezzabili, con performance molto buone soprattutto considerando che difficilmente il mercato Nafta tornerà ai volumi record, almeno non nel medio termine. In Giappone, abbiamo reagito al trend negativo delle vendite nel settore dei veicoli industriali con il riallineamento del nostro brand Fuso. E questo rappresenta non solo un caso di efficienza nell’implementazione di misure in tempi di crisi, ma anche di mantenimento della leadership tecnologica che detenevamo nel periodo precedente. Fuso è infatti il nostro centro di competenza non solo per i truck della gamma leggera, ma anche per i sistemi di guida ibridi”.
Nuovi standard in comfort, performance, tecnologia e sicurezza
Nel corso del 2010 arriverà l’Actros 2646 LS SÃO BERNARDO DO CAMPO - Ma quali sono le specifiche necessità di un trasportatore che vive e opera in Brasile? “Le aziende che operano in Brasile nel settore del trasporto merci - ci hanno spiegato alla company statement Daimler AG - si stanno gradualmente specializzando e preparando a ricevere soluzioni avanzate, in grado di assicurare qualità ed efficienza nelle loro attività operative, profittabilità per i loro business e anche rispetto dell’ambiente, contribuendo al mantenimento di ciò che la natura ci ha regalato”. Dicono ancora gli uonimi di Daimler AG: “I clienti inoltre richiedono veicoli caratterizzati da durabilità, soprattutto nel segmento dei pesanti, questo per assicurarsi un truck produttivo nella propria attività lavorativa. Per rispondere alle esigenze dei clienti, oltre a offrire una linea completa di prodotti, la nostra azienda si pone sempre all’avanguardia. Un esempio è rappresentato dall’Actros nella versione 2646 LS, con la quale andiamo a introdur-
re sul mercato nuovi standard in termini di comfort, performance, tecnologia e sicurezza. Questo nuovo modello, che sarà venduto in Brasile nel 2010, è stato una delle principali attrazioni dello stand Mercedes-Benz al Fenatran 2009”. A che punto sono le relazioni tra Daimler e le autorità governative brasiliane? “Siamo presenti in Brasile da 53 anni. Un lungo periodo nel quale abbiamo corroborato le nostre posizioni e tenuto sempre buone relazioni con le autorità a tutti livelli, da quello federale a quello statale e municipale”. L’attenzione ai carburanti alternativi? Anche in Brasile se ne parla? “In qualità di pioniere dello sviluppo tecnologico dei veicoli industriali in Brasile la nostra azienda ha prestato sempre attenzione, e continuerà a farlo, alle innovazioni nell’utilizzo dei carburanti alternativi. Truck, bus e veicoli commerciali come lo Sprinter, ad esempio, possono essere già alimentati con biodiesel nella misura del 5 per cento”.
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ATTUALITÀ
MAN / L’ATTACCO AL MERCATO BRASILIANO COMINCIA CON 100 TGX E TGS
Insieme a Volkswagen il nuovo gruppo punta in alto Lino Sinari SAN PAOLO - Sono 100 i primi autocarri Man TGX e TGS, assemblati da Man America Latina, che hanno già un proprietario in Brasile. Tre delle più grandi società di trasporto brasiliane, Julio Simoes, Arcom e Binotto, hanno confermato infatti l’intenzione di acquisto dei prodotti Man convinti della loro elevata tecnologia e della loro affidabilità. L’annuncio è stato fatto da Roberto Cortés, Ceo di Man America Latina e da Hakan Samuelsson (fino a quel momento ancora Ceo di Man SE prima che in novembre si dimettesse e che venisse sostituito ad interim da Georg Pachta-Reyhofen), in oc casione della fiera internazionale del trasporto Fenetran che si è tenuta a San Paolo. “Gli autocarri Man, con i loro motori dal le elevate prestazioni, rappresentano - ha sottolineato Ha kan Samuelsson - il completamento di gamma per Man America Latina, che già commercializza le gamme di veicoli pesanti Volkswagen Constellation, Delivery e Worker”. I primi veicoli Man venduti in Brasile saranno i modelli destinati al trasporto logistico a lungo raggio. Anche se la data di lancio dei TGX e TGS non è ancora stata confermata, l’entusiasmo dei grandi trasportatori brasiliani fa già notizia sul mer-
cato. “Stiamo testando i veicoli Man sulle autostrade brasiliane e i primi risultati positivi - ha aggiunto Roberto Cortes - stanno già richiamando l’interesse di grandi trasportatori”. Durante il periodo della rassegna paulista, clienti, fornitori,
rivenditori e pubblico in generale hanno potuto toccare con mano i nuovi prodotti commercializzati da Man America Latina. Sullo stand facevano bella mostra, infatti, quattro modelli della cosiddetta Trucknology Generation Man: il TGS 26.480
6x4, il TGS 28.480 6x2, il TGX 33.540 6x4 e il TGX 41.480 8x4. Hakan Samuelsson definisce Man America Latina come una “combinazione super-vincente”, che poggia su una location di assemblaggio all’avanguar-
dia come è quella che sorge nel la città di Resende (nello Stato di Rio de Janeiro a metà strada tra Rio e San Paolo), una rete vendita capillare nella regione e prodotti eccellenti quali sono i camion e gli autobus Man e Volkswagen. “Con
“
I veicoli di Monaco verranno prodotti nello stabilimento di Resende nello Stato di Rio de Janeiro dove già nascono i Volkswagen Constellation, Delivery e Worker. un’offerta di prodotto così ampia - ha spiegato - vogliamo favorire la nostra crescita in America Latina”. Ma vediamo chi sono i tre clien ti interessati ai veicoli Man. Julio Simões offre soluzioni trasporto nazionali ed estere, logistica interna e di supporto attraverso una società unica in modo integrato. Nuove soluzioni logistiche coprono una larga serie di industrie di diversi settori. Con 44 anni di esperienza Arcom, invece, è un distributore all’ingrosso che adempie alle necessità di clienti venditori al dettaglio presenti in 12 Stati brasiliani. La sua struttura include un centro di distribuzione di 300,000 metri quadrati nella città di Uberlandia, nella parte sudorientale del paese. Infine, Binotto è uno dei più grandi operatori logistici brasiliani i cui clienti sono aziende del settore del legno, imballaggi, casalinghi e alimentari. La società offre soluzioni logistiche a grosse società su scala nazionale.
Convegno a Torino dal titolo “Cavalcando il futuro”
Importante commessa nella Repubblica Slovacca
Le economie di scala indispensabili per la competitività
Iveco Trakker per i Vigili del Fuoco
È questa la convinzione espressa da Paolo Monferino, Amministratore delegato di Iveco, rispetto a chi immagina un ritorno alla de-globalizzazione. TORINO - I nuovi aspetti della globalizzazione, con particolare riguardo all’impatto dell’attuale crisi, alla rinascita di nuovi protezionismi e alla competitività del mercato europeo nello scenario globale. Così Paolo Monferino, Amministratore delegato di Iveco, ha affrontato i temi della globalizzazione partecipando ai lavori del convegno “Cavalcando il futuro” che si è svolto all’Unione Industriale di Torino. Il convegno, alla sua quarta edizione, sponsorizzato da Iveco e organizzato dall’ATA (Associazione Tecnica dell’Automobile), in collaborazione con AMMA e con la Camera di Commercio di Torino, costituisce un osservatorio qualificato per fornire indicazioni utili per compren-
dere che cosa sta accadendo nel mondo automotive. Paolo Monferino, dopo aver illustrato come il peso delle attività di Iveco in America Latina e soprattutto in Cina sia fortemente aumentato nel corso degli ultimi anni, ha sottolineato come oggi esistano ancora bar riere alla globalizzazione dei prodotti, con differenze sia di costi sia di specifiche tecniche e di qualità. “È peraltro prevedibile - ha continuato Monferino - che le barriere tecniche verranno gradualmente superate, con un processo di allineamento delle produzioni nelle diverse aree del mondo, anche se questo processo richiederà ancora diversi anni. Ancor più lento sarà il processo di rilassamento delle barriere di
natura commerciale e di protezione delle attività industriali locali”. Quale sarà quindi lo sviluppo futuro della globalizzazione in un periodo in cui si parla di una possibile inversione di tendenza, con rilocalizzazioni delle produzioni in ambiti regionali più ristretti? “Il vero motivo per cui non crediamo a una de-globalizzazione nel nostro settore - ha detto Monferino - è che i vantaggi delle economie di scala, portando su piattaforme comuni gli stessi prodotti destinati a regioni diverse del mondo, saranno un fattore competitivo fondamentale del nostro futuro”. L’Amministratore delegato di Iveco ha poi continuato evidenziando come, già all’inizio di questa
Paolo Monferino, Amministratore delegato di Iveco crisi, si siano messe in atto varie iniziative di governo che, con l’obiettivo di salvaguardare interessi nazionali o locali, hanno introdotto distorsioni sul mercato, falsando le regole della concorrenza. Focalizzando l’analisi sull’Europa, Monferino ha affermato che l’impegno regolamentativo del l’U nione Europea si è concentrato in particolar modo negli ultimi tempi su politiche per la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra nel settore dei veicoli a motore. “Noi riconosciamo l’importanza di affrontare con decisione questo problema e la necessità di fare la nostra parte - ha concluso Monferino - anche per chè come Gruppo Fiat abbiamo una leadership che ci è riconosciuta a livello internazionale. Ma ciò che chiediamo è di non essere penalizzati da misure che non tengono conto della realtà. Un esempio è quello del recente Regolamento adottato dalla Commissione Europea sulle emissioni di CO2 dei veicoli commerciali leggeri”.
BRATISLAVA - Iveco si è aggiudicata un’importante gara per la fornitura di 110 veicoli antincendio al Corpo dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile (HaZZ) della Repubblica Slovacca. Si tratta della prima gara lanciata dal Governo slovacco da 21 anni a questa parte che ha deliberato il progressivo rinnovamento della flotta. Il primo lotto di 55 veicoli verrà consegnato entro l’anno, mentre il restante verrà fornito entro maggio 2010. L’allestimento, comprese le pompe e le cisterne, sarà curato dalla THT Policka (Torvana Hasici Techniky). I veicoli forniti saranno frutto di una complessa trasformazione dal modello cava-cantiere Trakker AT260T45 nella versione 6x6. Si tratta di un progetto sviluppato ad hoc da un team di 20 tecnici ed accuratamente testato che verrà eseguito prima della fase di allestimento da Auto-Impex, dealer Iveco in Slovacchia, presso la sede Autocentrum a Trnava. È previsto anche un rigoroso addestramento del Corpo dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile in fase di consegna a gruppi di 9 addetti per ogni veicolo al fine di garantire un ottimo utilizzo dei mezzi.
ON THE ROAD
RENAULT TRUCKS
PREMIUM STRADA 460
Al centro del programma Optifuel di Renault Trucks, il trattore francese rappresenta forse la miglior soluzione per chi voglia ottenere prestazioni eccellenti, anche su tragitti impervi e rotte internazionali, abbinati a consumi contenuti e quindi costi di gestione accettabili, in grado, tanto per intenderci, oggi più che mai di fare la differenza.
Mauro Zola
Sintesi perfetta N
on è un caso che il Premium Strada sia stato messo al centro del programma Optifuel di Renault Trucks, dedicato al risparmio di carburante. Infatti al momento questa versione del trattore fran cese, abbinata al training sviluppato dal centro di formazione del costruttore transaplino, rappresenta forse la miglior soluzione per chi voglia ottenere prestazioni eccellenti, anche su tragitti impervi e rotte internazionali, abbinati a consumi
contenuti e quindi costi di gestione accettabili, in grado tanto per intenderci oggi più che mai di fare la differenza anche in chiave di sopravvivenza. COMODITÀ ED EFFICIENZA Il Premium Strada, equipaggiato con i nuovi motori Euro 5, è un mezzo ideale per il trasporto sulle medie e lunghe distanze, con una cabina che, se pure non può contare sulle dimensio-
ni di quella, irraggiungibile, del Magnum, e conserva il tunnel centrale rialzato, promette ugualmente all’autista comodità ed efficienza. Sono doti del resto già conosciute, mentre le novità più importanti riguardano il propulsore, il DXi 11 nella definitiva configurazione Euro 5 e nella sua versione più potente, quella da 460 cv, che certamente verrà apprezzata sul mercato italiano, dove anche se la crisi continua a farsi sentire e un po’ di risparmio non fa mai
male, si apprezzano sempre le prestazioni. Del resto, se si devono affrontare percorsi come la traversata delle Alpi o quella degli Appennini, avere un surplus di potenza in più può sempre risultare utile. Naturalmente i miglioramenti al propulsore non si riducono all’incremento di potenza, nell’ordine dei dieci cavalli, ma comprendono le revisioni dell’intera struttura, che è stata ottimizzata, da un lato per ridurre ulteriormente le emissioni nocive,
La cabina del Premium Strada, anche se non può contare sulle dimensioni del Magnum e pur conservando il tunnel centrale rialzato, garantisce all’autista tutte le condizioni ottimali per affrontare con serenità e sicurezza un impegnativo viaggio nazionale e internazionale.
La carta d’identità Nome: Premium Strada 460.19 T Euro 5 Optifuel Cognome: Renault Trucks Cabina: Profonda tetto alto, allestimento Excellence. Motore: Renault Trucks DXi 11, Euro 5, 10.800 cc, 6 cilindri in linea, 24 valvole, diesel a iniezione ad alta pressione (2000 bar), iniettori pompa di seconda generazione, turbocompressore sullo scarico con valvola Wastegate e sistema di post trattamento dei gas di scarico SCR, potenza 339 kW (460 cv) a 1.800 giri/min., coppia 2.200 Nm da 950 a 1.400 giri/min. Cambio: Automatico Optidriver + a 12 marce + 3 retromarce, con Optibrake. Pneumatici: 315/70 R22,5 Energy SaverGreen. Sospensioni: Anteriori a lame paraboliche con ammortizzatori telescopici, posteriori pneumatiche a gestione elettronica, a due cuscini d’aria e ammortizzatori telescopici. Freni: A disco sulle quattro ruote, con ABS, EBS Full. Pesi: MTT 18 ton, tara 7.276 kg, limite max assale anteriore 7.100 kg, limite max assale posteriore 12.000 kg. Dimensioni: Passo 3.900 mm. Serbatoio carburante: 510 l (AdBlue 125 l).
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Questi i concorrenti del Premium Strada 460 Daf CF FT 85.460 Cabina: Space Motore: 6 cilindri in linea, 12.902 cc, potenza 340 kW/462 cv da 1.500 a 1.900 giri/min., coppia 2.300 Nm da 1.000 a 1.410 giri/min.
Iveco Stralis AT 440S45 T/P Affrontando una lunga e costante salita Renault Premium Strada 460 non richiede eccessive cambiate né la necessità di tenere alto di giri il propulsore con conseguente incremento del consumo. Tutto fila liscio con invidiabile scioltezza. dall’altro per garantire consumi il più possibile contenuti. Risultato ottenuto valorizzando al massimo la tecnologia Scr, cioè il post trattamento dei gas di scarico, facendoli passare attraverso una soluzione vaporizzata di urea, l’ormai nota AdBlue. Il che contribuisce anche al secondo parametro, quello relativo ai consumi, così come fa l’ottimizzazione di gran parte dei componenti del propulsore, che entrano in funzione esclusivamente quando necessario, riducendo gli sprechi. Sempre in quest’ottica Renault Trucks ha reso disponibile sul Premium un optional interessante, che spegne in automatico il motore dopo cinque minuti in cui questo gira al minimo con la marcia disinserita, il freno a mano innestato e senza che vengano utilizzate prese di forza. Può sembrare pleonastico che quando si sta fermi il motore vada spento, in realtà chiunque frequenti con regolarità aree di sosta o di servizio, sa che molto spesso non è così. L’aiu to del costruttore francese per ovviare all’inconveniente è dunque gradito.
pratico frigorifero da 33 litri posizionato giusto sotto la cuccetta e perfino uno spazio appositamente studiato per ospitare un televisore (soltanto sulle versioni a tetto alto). E dato che si tratta di un mezzo evidentemente destinato ai lunghi viaggi, vale la pena esaminare anche i due posti letto, in particolare quello inferiore, che ha dimensioni ottimali, con una lunghezza che supera i due metri e un materasso spesso 15 cm. Il resto è già materia conosciuta, l’altezza interna consente di stare comodamente in piedi e, anche se il tunnel accentuato limita i movimenti, non sembra difficile organizzarsi per passare una notte a bordo. Anche il cruscotto è rimasto lo stesso della precedente ver-
sione, caratterizzato dallo schermo alfanumerico che offre un’eccellente visibilità riferita a tutti i principali indici di un corretto funzionamento del camion. Unica cosa migliorata sono i materiali con cui è stato realizzato e le nuove tinte che rendono il cruscotto avvolgente più gradevole, il che per chi trascorre tanto tempo a bordo (e magari tiene al proprio camion) può rivelarsi una buona notizia. I RISULTATI SONO OTTIMI Acceso il motore e imboccata l’autostrada, possiamo notare subito che l’Optidriver + anche in abbinamento con il motore DXi 11 è preciso e veloce negli innesti, e confermerà nel tratto
suburbano che sono davvero rare le occasioni in cui l’autista può sentire il bisogno di passare ai comandi manuali. Il propulsore di per sè promuove il nuovo corso Renault Trucks e anche se l’incremento di potenza è in pratica impercettibile, il miglioramento della coppia si sente. Anche affrontando la S.S. 230, una lunga e costante salita, non si verificano i problemi che di solito colpiscono i veicoli me no performanti e dotati di cambi automatizzati. In questo caso, infatti, non rileviamo eccessive cambiate né la necessità di tenere alto di giri il propulsore con conseguente incremento del consumo. Invece, tutto fila liscio con invidiabile scioltezza e i risultati sono tra i migliori che abbiamo potuto annotare.
Man TGX 18.440 BL Cabina: XLX Motore: 6 cilindri in linea, 10.518 cc, potenza 324 kW/440 cv da 1.500 a 1.900 giri/min., coppia 2.100 Nm da 1.000 a 1.400 giri/min.
Mercedes-Benz Actros 1846 LS39
Autostrada A4 Arluno - Carisio
Km 56,3
Cabina: Active Time Motore: 6 cilindri in linea, 10.308, potenza 332 kW/450 cv a 2.100 giri/min., coppia 2.100 Nm da 1.080 a 1.550 giri/min.
Litri 14,19
Media 3,96 km/l
Cabina: L Motore: 6 cilindri a V, 11.946 cc, potenza 335 kW/456 cv a 1.800 giri/min., coppia 2.200 Nm a 1.080 giri/min.
S.S. 230/S.S. 143 Crocicchio - Biella - Cavaglià
RISPARMIO GARANTITO Sul mezzo in prova era montato anche il cambio robotizzato Optidriver +, che riduce la tara di 60 kg e incrementa ulteriormente il risparmio di gasolio. Questo può essere usato anche in configurazione manuale dove ce ne fosse bisogno, ma più in generale va benissimo in quella automatica, grazie al selettore molto efficace. In aggiunta all’Optidriver + è presente il rallentatore Optibrake +, che raggiunge una potenza frenante di 381 kW. Completiamo la parte tecnica dando conto del sistema di assistenza alla guida, offerto come optional, che ingloba sia il segnalatore acustico per il cambio di corsia, sia quello della distanza insufficiente rispetto al mezzo che precede, particolari utili, anzi essenziali, non ci stancheremo mai di ribadirlo. A questo punto possiamo passare alla prova vera e propria, iniziando come sempre dal la cabina, che è in allestimento Excellence, il che sta a significare ad esempio la presenza di un doppio sedile Comfort pneumatico, con tanto di ap poggio lombare e seduta e schienale riscaldati, oltre a un
Km 35,02
Litri 12,99
Media 2,69 km/l
Autostrada A4 Santhià - Arluno
Km 65,92
Litri 15,04
Media 4,38 km/l
Scania LA440MLA Cabina: CR19 Highline Motore: 6 cilindri in linea, 12.700 cc, potenza 324 kW/440 cv a 1.900 giri/min., coppia 2.300 Nm da 1.000 a 1.300 giri/min.
Importanza del programma Optifuel per le aziende di trasporto
Come ridurre i costi di gestione È
in pieno svolgimento l’attività promozionale di Renault Trucks riguardo al programma Optifuel che, come abbiamo già detto, si sposa ottimamente con l’ultima versione del Premium (e in realtà anche con il Magnum Euro 5). Per le aziende di trasporto si tratta di un training a cui sottoporre tutti gli autisti della propria flotta, basato sui fondamenti della guida razionale. Un vero e proprio corso di formazione, che garantisce una riduzione dei consumi che può generare fino a un 15 per cento di riduzione dei costi. Insieme a Premium in versione Optifuel (quindi con Optidriver + e i nuovi motori Euro 5, ma la
guida razionale può rivelarsi utile su qualsiasi camion) e al corso, viene fornito anche il sistema di rilevamento Infomax (compatibile con tutti i modelli Renault Trucks) con cui è possibile collegarsi alla diagnostica del veicolo e quindi verificare in pratica gli effetti della guida sul consumo di carburante. Inoltre il responsabile del parco macchine dell’azienda può continuare l’aggiornamento online, ricevendo regolarmente una newsletter. L’iniziativa, che in Francia è già un successo, è sbarcata da qualche mese anche in Italia. A breve vi daremo conto dei primi risultati ottenuti.
Volvo Trucks FM11 450 Cabina: Globetrotter Motore: 6 cilindri in linea, 10.800 cc, potenza 332 kW/450 cv da 1.600 a 1.900 giri/min., coppia 1.600 Nm da 950 a 1.400 giri/min.
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ATTUALITÀ
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VOLVO TRUCKS / IL COSTRUTTORE SVEDESE CHIUDE IL 2009 CON TRE EVENTI CHE FANNO BEN SPERARE
Crisi sì ma si va avanti con i programmi nei primi quattro anni si occupa di commercio di veicoli industriali di tutte le marche. Nel 1992, aderendo alla proposta di Volvo Veicoli Industriali, ne diventa concessionaria per la provincia di Varese e Como. Nel 1999, in seguito a una ristrutturazione generale, le viene affidata da Volvo l’area comprendente oltre alle province sopra indicate anche quelle di Lecco, Sondrio, Milano Nord e Milano Ovest.
Massimiliano Campanella ZINGONIA - Che la crisi sia alle porte se lo augurano un po’ tutti, a maggior ragione nel settore dei trasporti, che più di altri ha risentito dell’onda nera e, soprattutto, che quest’ultima ha cominciato a travolgere prima di altri. Qualche elemento che fan ben sperare c’è, soprattutto per quel che riguarda il dinamismo delle Case costruttrici che, nel l’affrontare il periodo di congiuntura negativa, dapprima hanno messo in campo il meglio della tecnologia in termini di sicurezza e avviato corsi di formazione e specializzazione dei dipendenti (oltre che procedere col necessario taglio delle spese). Oggi, stanno manifestando un dinamismo seppur prudente.
AVANPOSTO NEL MILANESE
DINAMISMO NELLA RETE Dinamismo che coinvolge la rete ad esempio di Vol vo Trucks, che può avviarsi a festeggiare la chiusura di quest’annus horribilis con ben tre eventi degni di nota. Ad Asti, la Diesel Service Due - officina autorizzata Volvo e Man - ha compiuto vent’anni di vita e, per ben celebrarli, ha inaugurato un nuovo Centro revisioni. L’attuale sede di Diesel Service Due officina autorizzata Volvo fu aperta al pubblico nel 1989. Per ricordare quell’evento il dealer della Casa svedese ha organizzato un’intera giornata corredata da un delizioso buffet - dando la possibilità a clienti e operatori di seguire la presentazione del nuovo Centro dedicato a truck e bus. Centro che offre anche nuovi servizi: il tachigrafo digitale, l’introduzione del sistema retrofit disponibile per veicoli diesel con normative ambientali Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, agenzia pratiche auto, Adr e Atp. “L’evento - ci ha spiegato il responsabile Giuseppe Arduino - è stato pensato e voluto per due motivi: primo perché ricorrevano i 20 anni dall’apertura degli attuali locali, composti da due capannoni da 2mila mq: era infatti il 15 ottobre 1989 la data di apertura del nuovo sito della Diesel Service. Inoltre, abbiamo fatto coincidere il comple-
“
Alla Diesel Service Due, officina autorizzata di Asti, per festeggiare i vent’anni dall’apertura è stato inaugurato un nuovo Centro revisioni. Al Volvo Trucks center di Trento grande festa con famiglie “nonesi” e non solo. A Ossona nuovo punto vendita della Zeta Carri.
anno con l’inaugurazione del nuovo locale entro al quale si potranno espletare le operazioni di revisioni per veicoli leggeri (articolo 80, ndr), mezzi pesanti e autobus con Ptt oltre i 35 q. Sotto lo stesso tetto trova posto il nuovo centro per tachigrafi di gitali. Inoltre e contestualmente sarà avviata, nei giorni a venire, la nuova attività di agenzia pratiche auto”. I locali e le officine della Diesel Service si trovano nella zona industriale di Asti, in prossimità della dogana. Su un’area di circa 10mila mq sorge un edificio di circa 2mila mq costituto da due capannoni con annessi uffici, officine e un adiacente lavaggio per autobus, veicoli leggeri e pesanti. A disposizione della clientela, un’area di parcheggio di circa 6mila mq, comoda per la sosta e le manovre dei mezzi più pesanti. Ma questo scorcio di fine
2009 è stato costellato da un ulteriore lieto evento per Volvo Trucks: la festa d’autunno al Volvo Trucks center di Trento, ubicato precisamente a Mezzolombardo, in provincia di Trento. In questo scenario da “Dama di Bacco”, sono state tante le famiglie - “nonesi” della Val di Non e non solo - che hanno approfittato di una giornata veramente adatta a tutti: al papà trasportatore, che ha avuto l’opportunità di conoscere di persona il Volvo FH16 da 700 Hp, per l’occasione dotato dell’Exhibition Trailer, il semirimorchio speciale usato nel Road Show Europeo; per i bambini (e non solo, in verità), che hanno potuto giocare col simulatore di guida economica; per i ragazzi, che hanno potuto ammirare i componenti del motore D16 e del cambio I-Shift; per tutti, che hanno potuto gustare grigliata e polenta coi funghi. Una giorna-
ta all’insegna del divertimento grazie anche alla musica dal vivo. LE TAPPE DELLA CRESCITA Infine, il costruttore svedese è stato protagonista anche a Os-
sona, in provincia di Milano, per l’inaugurazione del nuovo punto vendita della Zeta Carri al l’officina autorizzata Volvo BiZeta Carri, ufficialmente officina autorizzata Volvo e Isuzu. La Zeta Carri nasce nel 1988 per iniziativa dell’attuale titolare Claudio Zanella. L’azienda
Il moderno e attrezzato Centro revisioni inaugurato dalla Diesel Service Due ad Asti. È dedicato a truck e bus.
E questa attualmente è l’area di influenza del dealer, che chiude l’anno in corso aggiungendo un ulteriore punto vendita ubicato a Ossona. “Vendita e assistenza sono sempre più tra loro collegate. Una ha la necessità dell’altra per esprimersi al meglio. È per questa considerazione - ha detto Zanella - che circa due anni or sono, analizzando il territorio di influenza della Zetacarri, ho constatato che nella parte sud, terminato il rapporto con Volvo di un’officina autorizzata, non si offriva alla clientela un adeguato servizio di assistenza. Contemporaneamente ho conosciuto la famiglia Barbariol, già operante nell’ambito della riparazione di veicoli industriali dal 1964 e attualmente officina autorizzata Iveco, e con un loro esponente, Davide Barbariol, abbiamo deciso di consociarci per gestire in sieme l’assistenza di Volvo Trucks nell’area scoperta. Dopo circa un anno di ricerche, abbiamo individuato in un capannone sito a Ossona la locazione per ospitare la nostra iniziativa. È nata così la BiZeta Carri, dove B sta per Barbariol”. Il capannone misura 50x20 metri, con un piazzale antistante di circa 200 mq, che si affaccia sulla strada provinciale proveniente dal casello di Arluno dell’autostrada Milano-Torino. Attualmente vi lavorano tre meccanici oltre a un’impiegata e allo stesso Davide Barbariol, legale rappresentante della BiZeta nonché responsabile operativo. Un ufficio e una superficie esterna di circa 200 mq sono di spettanza della filiale commerciale della Zetacarri e in essa trova accoglienza un venditore dedicato a quell’area.
PM GROUP / L’azienda modenese punta sulle gru classiche e sulla gamma Plus
Missione possibile SAN CESARIO SUL PANARO - Manutenzione del verde, movimentazione container, sollevamento oggetti ingombranti, escavazione, trasporto macchinari pesanti, movimentazione blocchi di calcestruzzo, movimentazione barche, posizionamento prefabbricati, rimozione rifiuti, mezzi di soccorso. Nessuna missione è impossibile per le gru per autocarro PM, sviluppate in linea con le esigenze moderne del panorama edilizio e lavorativo: macchine in grado di offrire il massimo delle prestazioni per qualsiasi tipo di applicazione. PM Group è la sintesi di tre unità di business altamente complementari: PM, Oil&Steel e Pilosio, che presentano tra loro analogie riguardanti i settori di utilizzo dei prodotti e le reti distributive. Queste realtà ricoprono posizioni di preminenza nei settori in cui operano e i loro prodotti sono caratterizzati da ottima qualità e innovazione, questo è sottolineato anche dalle oltre 40 novità lanciate negli ultimi quattro anni. PM è da sempre la marca della divisione gru idrauliche per autocarro e, quale strategia per il 2010 che si approssima, punterà sulle classiche gru 2.8 e 3.6 e sulle due Plus 3P e 3.9P. Le prime due come equipaggiamento di serie hanno cremagliera, martinetti stabilizzatori rotanti manuali, bracci stabilizzatori a sfilo manuale, dispositivo automatico sicurezze stabilizzatori inserite,
Dalla manutenzione del verde all’escavazione e ai mezzi di soccorso, ogni macchina PM offre il massimo delle prestazioni per ogni tipo di applicazione.
blocco rotazione meccanico esterno, due attivazioni in punta al braccio per l’utilizzo di accessori. Sono possibili diversi optional: scambiatore di calore, avvolgitubo, serbatoio, limitatore di momento idraulico, attacco accessorio, valvola di blocco rotazione e attivazioni con avvolgi tubo. La gamma Plus è
caratterizzata dalle due novità Easy Plus: distributore idraulico proporzionale Bosch e radiocomando proporzionale palmare Easy Plus. Oltre a questi due accessori, la 3P e la 3.9P sono equipaggiate, di serie, con cremagliera, martinetti stabilizzatori rotanti manuali, bracci stabilizzatori a sfilo manuale, blocco rotazione meccanico esterno, dispositivo automatico sicurezze stabilizzatori inserite. Anche in questo caso è possibile dotare la propria gru di optional specifici quali scambiatore di calore, avvolgitubo, serbatoio, martinetti sfilo con passaggi olio interni, limitatore di momento idraulico, attacco accessorio, valvola di blocco rotazione, attivazioni con avvolgi tubo. PM Group ha come punto di forza un management altamente motivato che crede fermamente nella crescita del gruppo, tanto da essere tra i primi investitori dello stesso. Il gruppo è una realtà solida che si basa su diverse infrastrutture tra cui sei filiali commerciali dirette (in Usa, Spagna, Argentina, Russia, Francia, Gran Bretagna) e sette unità produttive, tra cui lo stabilimento di Arad, in Romania. La crescita superiore al 20 per cento negli ultimi tre anni e le prospettive di sviluppo dei settori dei trasporti e delle costruzioni rappresentano un trampolino di partenza importante per la quotazione del gruppo.
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N° 185 / Dicembre 2009 Il Mondo dei Trasporti
ATTUALITÀ
FASSI / SISTEMA EXTRA POWER DISPONIBILE SU UN AMPIO NUMERO DI GRU Massimiliano Campanella ALBINO - Per far fronte a tutte le più impegnative esigenze di lavoro della gru dove la parola d’ordine è precisione di manovra nasce il sistema Extra Power Fassi, vera grande conquista tecnologica nel settore del sollevamento, particolarmente apprezzata perché unisce l’ottimizzazione delle prestazioni della gru con la massima garanzia di sicurezza. Un grande traguardo, dunque, dell’area ricerca e sviluppo Fassi che ha deciso di implementare di serie questo dispositivo sul più ampio numero di gru. E nel 2010 il sistema XP sarà esteso su tanti modelli. Troveremo XP anche su F55AXP, F70AXP, F90AXP, F105AXP, F120AXP, F160AXP. Ma cos’è il sistema XP? Si tratta di una riserva di energia che viene messa a disposizione quando maggiormente occorre, coadiuvando l’utilizzatore nelle situazioni di lavoro più difficili e problematiche, causate dalla mole del carico o da condizioni dinamiche di lavoro particolarmente impegnative. Il sistema attiva un surplus di potenza, riducendo la velocità dei movimenti della gru ma incrementando contemporaneamente la capacità di sollevamento. Sono molti, dunque, i vantaggi per l’operatore, che potrà inserire facilmente il dispositivo mediante la pulsantiera del radiocomando e concludere, in piena sicurezza, qualsiasi operazione di lavoro. “Il sistema XP - ci ha detto Silvio Chiapusso, Responsabile Marketing di Fassi Gru - permette di uscire brillantemente anche dalle situazioni più complesse, senza mai compromettere le prestazioni e la sicurezza della gru”. IL FUTURO È ELETTRICO L’azienda di Albino si avvia verso il 2010 con un’ulteriore no vità che ha caratterizzato l’anno che sta per chiudersi: il nuovo limitatore FX500, sistema di controllo e gestione elettronico destinato a essere installato su gru di gamma leggera e medio leggera. Una conferma di come l’azienda punti sull’elettronica per ottimizzare prestazioni e sicurezza. “Fassi ha dichiarato Chiapusso - ha sempre creduto nelle potenzialità dell’elettronica ed è stata la prima azienda ad introdurre sistemi elettronici in grado di controllare i dispositivi di sicurezza delle gru. A confermare questa attenzione e vocazione è il nuovo sistema di momento FX500, che nasce sulla base del l’e spe rienza del sistema FX800 Evolution”. FX500 gestisce, in forma completamente automatica, le sicurezze presenti sulla gru e interagisce nel controllo delle prestazioni e nella gestione funzionale e operativa. Controlla la funzionalità di numerosi dispositivi: limitatore arco di rotazione, gestione del limitatore di momento elettronico, limitatore differenziato, limitatore per il controllo dei carichi applicati alle prolunghe manuali ecc. Anche dal punto di vista della facilità di lettura e gestione dei comandi, FX500 presenta un display di controllo “a icone” razionale e completo. L’interfaccia con l’operatore assicura un monitoraggio completo delle funzioni e della situazione delle condizioni operative rispetto ai
Riserva di energia “
Massima potenza ed estrema precisione di manovra sono, in sintesi, le potenzialità e i vantaggi del sistema, sul quale l’azienda di Albino punta per il 2010 accanto alla formazione dei conducenti e al limitatore FX500. L’anno che sta per chiudersi ha rappresentato una svolta decisiva con la cessione della Socage.
Fassi è stata la prima azienda a introdurre sistemi elettronici in grado di controllare i dispositivi di sicurezza delle gru. movimenti e al carico. Agendo semplicemente su un apposito tasto è possibile selezionare i vari dati e le pagine operative, che saranno visibili sul display. “FX500 - ha aggiunto il Responsabile Marketing Fassi - rappresenta un sistema attivo di controllo e gestione della gru che, grazie a semplici procedure di montaggio-installazione e regolazione, è in grado di dialogare con tutti i dispositivi della gru”. Nel corso del 2009 va ricordata la decisione messa in atto dal gruppo guidato dall’Ad Giovanni Fassi che, dopo un’esperienza durata circa 20 anni, ha deciso di cedere al gruppo First Step la controllata Socage, azienda operante nella costruzione di piattaforme aeree. Sin dalla sua nascita Fassi Gru ha come focus del suo business il settore delle gru retro-cabina. Un ambito vissuto da protagonista se consideriamo che Fassi è, nel suo mercato di riferimento, il secondo player mondiale. Nel 1989 Socage entra a far par te del Gruppo di Albino. Un’occasione, per l’azienda di piattaforme aeree, che grazie alla forza e alle capacità di un Gruppo internazionale riesce ad acquisire sempre maggior peso
nel suo mercato. Un’esperienza, per la Socage, in cui le sinergie con Fassi Gru hanno contribuito allo sviluppo d’innovazione di prodotti, alla razionalizzazione dei processi produttivi e all’ottimizzazione della capacità distributiva e commerciale. Una scelta, la cessione di Socage considerata un asset ora non più strategico - coerente coi piani di sviluppo di Fassi Gru, che mira ad accrescere il suo peso internazionale nell’ambito del suo core business, cercando di cogliere tutte le opportunità che si presenteranno sul mercato. Altro elemento di forza sul quale Fassi continuerà a puntare, quale strategia per il 2010, la formazione, sempre più al centro del dibattito, reso ancora più attuale dalle indicazioni decreto legislativo del 3 agosto scorso. “A un anno dall’inizio del l’attività formativa di cui Fassi Gru si è fatta promotore ha commentato Silvio Chiapusso - il bilancio è molto positivo, sia per quanto riguarda l’affluenza ai corsi, sia per la soddisfazione degli stessi partecipanti. I corsi, dedicati agli operatori per ottenere l’abilitazione per la conduzione in sicurezza delle gru, sono partiti in tutti i
Il trofeo messo in palio da Fassi per la prima edizione del “Press Challenge”, prova di abilità riservata ai giornalisti di settore.
centri regionali, rappresentati dai concessionari Fassi, che mettono a disposizione le aule per le lezioni e le attrezzature (camion con gru) per la parte pratica”. PROVIAMO A GUIDARLA In uno stand adibito a campo prove, anche il cronista del Mondo dei Trasporti, grazie al primo “Press Challenge” riservato ai giornalisti di settore, ha potuto mettere alla prova la sua abilità nel condurre una gru in sicurezza. Del resto, il nostro lavoro è orientato ad esplorare anche il mondo delle gru e quel la è stata l’occasione per po ter vivere direttamente l’e sperienza di utilizzare una macchina Fassi, grazie a ben 15 mezzi messi a disposizione dalla rete vendita del costruttore di
Albino, tutti caratterizzati da allestimenti particolari. Usufruendo di una corsia privilegiata, sono bastati pochi minuti di prova per far compiere un percorso prestabilito ad un carico in sollevamento. Una prova di abilità ma anche una simpatica iniziativa, con tanto di trofeo in palio e di primo classificato, per la cronaca Hans Adams, giornalista del sito tedesco “Ditzj.de”, che ha impiegato appena 6 minuti e 30 secondi, totalizzando una sola penalità e posizionandosi quindi al primo posto in classifica e riuscendo ad avere ragione dell’agguerrita concorrenza internazionale. Oltre una dozzina di inviati, di altrettante riviste specializzate, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi in una pro va di abilità nella conduzione in sicurezza di gru Fassi. Nello speci-
fico, la prova prevedeva, tramite l’ausilio di un radiocomando, il sollevamento e la movimentazione di un carico con la gru Fassi modello F165ACXP.25 lungo un percorso delimitato da paletti di segnalazione. In palio il prezioso e ambito trofeo Fassi, da aggiudicare per il miglior tempo abbinato al minor numero di penalità totalizzate. Arbitro di gara un ingegnere del Cenpi (Consorzio europeo di normalizzazione e prevenzione infortuni), organismo di sicurezza incaricato della gestione dei corsi di formazione organizzati da Fassi in collaborazione con Ispesl (Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro). Curiosità e interesse a valutare la maneggevolezza di questa macchina hanno spinto la maggior parte dei partecipanti alla conferenza stampa a provare l’esperienza della guida di una gru per autocarro Fassi.
Un percorso di successi e innovazioni iniziato a metà degli anni Sessanta
L’azienda spegne 45 candeline ALBINO - Ciliegina sulla torta (è proprio il caso di dirlo che di torta trattasi), nel 2010 Fassi Gru festeggia 45 anni. Un percorso di successi e innovazioni, nel mondo della gru, segna la storia della Fassi, che esporta gru made in Italy in tutto il mondo. Anni in cui si è scritta la storia della gru che, sin da quando mosse i primi passi, si è evoluta in stretto legame con il Gruppo di Albino. Fondata da Franco Fassi nel 1965, che ebbe la curiosità imprenditoriale di scoprire i segreti delle prime gru importate in Italia, la Fassi oggi è guidata dal figlio Giovanni, cui va il merito di una crescita esponenziale che negli ultimi tre anni sfiora il 60 per cento, portando l’azienda ad essere il secondo brand mondiale nel suo settore. “Innovazione, ricerca dei migliori acciai e componenti e soprattutto passione per quello che facciamo”. Sono questi, per Giovanni Fassi, gli ingredienti principali per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che l’azienda conquista di anno in anno. Una storia che possiamo percorrere in tre
macro momenti: negli anni Ottanta Fassi ha già conquistato i mercati europei e sul mercato arrivano le prime gru con ralla; negli anni Novanta, grazie a una rete capillare di dealer in oltre 60 Paesi nel mondo, Fassi espande la sua presenza globale e vara una nuova serie di gru della gamma pesante, con il modello F750; negli anni 2000, l’innovazione tecnologica è l’obiettivo cui si orientano tutte le attività, col rinnovamento delle linee di produzione, l’ampliamento delle unità produttive e il progetto “Evolution Concept”, autentica rivoluzione per il mercato del sollevamento. L’orgoglio dell’azienda di Albino è rappresentato dall’italianità stessa dell’azienda: opera con 13 stabilimenti tutti in Italia, in cui sono impegnati circa 600 dipendenti e si producono circa 10mila gru l’anno. L’italianità delle gru Fassi è motivo di orgoglio per tutto il Gruppo, che si vanta di poter affermare che Fassi Gru è un’azienda italiana in grado di esportare un prodotto made in Italy in ogni angolo del pianeta.
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