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28-01-2010

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Autorama / Novità, fatti ed eventi Fiat Professional / La nuova generazione del Doblò

IL MONDO

Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30

DEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XX - N. 186 - GENNAIO/FEBBRAIO 2010

€ 5,00

A colloquio con

Stefano Chmielewski Presidente di Renault Trucks

“Nessun canto del cigno per il camion” Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano

L’industria dei trucks, pur reduce da un anno di profonda crisi dalla quale si uscirà molto lentamente, può guardare al futuro con un ragionevole ottimismo tenuto conto che non esiste un’alternativa più economica e più razionale al camion per garantire la movimentazione e la distribuzione delle merci. Il numero “uno” di Lione traccia nell’intervista un bilancio del 2009 e indica le prospettive per il 2010. Paolo Altieri LIONE - Il prossimo 3 maggio, Ste fano Chmielewski, nato a Casale Monferrato il 12 marzo 1952, laurea in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino, due figli (Witold e Jan, 24 e 22 anni), poliglotta, inizierà il suo settimo anno alla guida di Renault Trucks, avendo assunto il prestigioso incarico il 2 maggio del 2003, due anni dopo essere entrato nel Gruppo Volvo AB. “Non lo diamo per scontato - dice - del domani non c’è certezza. Chi ha sempre delle certezze sul futuro, spesso va in contro a grosse delusioni”. Ma un bilancio di questi sei anni? “Più che un bilancio, posso dire di aver fatto ogni giorno del mio meglio, mettendo a frutto quel che sapevo, la precedente lunga esperienza, lavorando con entusiasmo, cercando di tenere ben dritta la barra dell’azienda, non dimenticando mai che le aziende sono fatte di uomini, che vanno stimolati, seguiti, responsabilizzati perché ognuno dia il meglio di se stesso per l’obiettivo comune. Che nel nostro caso è quello di migliorare continuamente il prodotto, di aprirci nuove aree di mercato, di fare nostre le problematiche di dealer e clienti in modo che tutti insieme si possa crescere pur in un clima di competizione che è sempre più difficile. Dico pure che in questi anni ho evitato le prime pagine dei grandi giornali economici e finanziari, anche perché sono numerosi coloro che hanno ricercato la grande visibilità e che poi sono finiti male se non addirittura in galera”.

Comincia così il nostro colloquio d’inizio anno con Stefano Chmielewski nel suo ufficio di presidenza presso la sede di Renault Trucks a Lione, sempre pronto con la sua consueta verve ironica ma estremamente limpida ad accompagnarci lungo i sentieri di un mondo, quello dei veicoli industriali in generale e di Renault Trucks in particolare, caduto in profonda depressione nell’anno appena concluso ma con forti avvisaglie già sul finire del 2008, inevitabile conseguenza della crisi finanziaria internazionale. Che ha cambiato radicalmente il vol to economico del mondo con il mercato dei veicoli industriali crollato un po’ ovunque. “Sì, in effetti, è stato il mondo bancario - osserva Chmielewski - all’origine di tutti i mali e purtroppo le banche continuano a operare secondo il loro collaudato stile, ovvero prestare soldi a chi non ha bisogno e negarli, come è nel caso degli autotrasportatori, a chi ha delle attività a rischio. Così, il mercato dei veicoli industriali è crollato un po’ ovunque. Aveva cominciato per primo il mercato nordamericano, a ruota sono seguiti tutti gli altri, Europa, Paesi dell’Est europeo, Russia e per la prima volta la cosiddetta grande e sportazione non è stata in grado di compensare in qualche modo le perdite all’interno di Usa ed Europa. Si è salvato in qualche modo il Giappone grazie alla politica degli incentivi alla rottamazione dei camion, ora comunque esaurita. Buone prospettive si sono aperte ora sul mer cato sudamericano dopo segue a pag. 2


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